LE PATOLOGIE TEMPO DIPENDENTI: SERVIZI DOVUTI E … · Protocollo d’intesa ... Trasportare...

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Dr. Pietro Giudice Direttore UOC Cardiologia Interventistica – Emodinamica AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – Salerno _____________ PG – NA 01/06/2016 1 LE PATOLOGIE TEMPO DIPENDENTI: SERVIZI DOVUTI E LIBERTA’ DI SCELTA - LA RETE CARDIOLOGICA -

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Dr. Pietro GiudiceDirettore UOC Cardiologia Interventistica – Emodinamica

AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – Salerno

_____________

PG – NA 01/06/2016 1

LE PATOLOGIE TEMPO DIPENDENTI: SERVIZI DOVUTI E LIBERTA’ DI SCELTA

- LA RETE CARDIOLOGICA -

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- REQUISITI PER LA RETE CARDIOLOGICA -

RETE-IMA (STEMI) PROTOTIPO DELLE RETI TEMPO-DIPENDENTI

• Infarto• Ictus• Trauma

RETI «TEMPO-DIPENDENTI»ATTUAZIONE DEL DM 70/2015

*Articolo 1, comma 541, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 - Indicazioni operative

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• Scopo delle Rete è quello di assicurare il trattamento interventistico con angioplastica al maggior numero di pazienti, in particolare a quelli con shock cardiogeno ed a più alto rischio, ed ai pazienti con controindicazioni alla trombolisi.

stent

INFARTO E ANGIOPLASTICA CORONARICA

FINALITA’ DELLA RETE-IMA1. Razionalizzare l’impiego delle risorse;2. Migliorare la prognosi dei pazienti con IMA3. Ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici dei

pazienti con IMA attraverso una diagnosi precoce e l’utilizzo ottimale dei sistemi di teletrasmissione ECG a distanza

4. Ottenere il numero più elevato possibile di riperfusioni coronariche nell’IMA attraverso l’utilizzo di angioplastica coronarica o trombolisi

5. Utilizzare il sistema di riperfusione più efficace per il paziente su tutto il territorio regionale

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TEMPI E DISTANZE

• Il trasporto verso un centro dotato di Emodinamica (H 24) è finalizzato all’esecuzione di una angioplastica coronarica entro un tempo massimo di 90’ (di cui 60’ per il trasporto), dopo il primo contatto medico (ECG diagnostico)

• Qualora il primo contatto medico avvenga entro le prime 2H dall’esordio dell’Infarto ed il Centro HUB disti oltre questi tempi stabiliti, potrà esser praticata la trombolisidirettamente in ambulanza, nel corso del trasporto del paziente verso il Centro HUB di riferimento.

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STENT-FOR-LIFE (2010)

l’indisponibilità della Rete in zone ad alta densità abitativa non è accettabile !

Hub Predefiniti

Soccorso del 118

Sul posto in 15’

ECG in 10’

Teleconsulto in 5’ (CC) e

valutazione (dispatch)

Protocolli Predefiti

Fibrinolisi ≤ 30’ (direttamente in Ambulanza) se non

Cath-Lab (COT) ≤ 90’ eventualmente saltandoPS e UTIC (FAST TRACK)

Trasporti di ritorno Predefiniti

IL MODELLO HUB & SPOKE

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Documento di FIC e SICI-GISE in collaborazione con SIMEU e SIS 118

EMODINAMICA CONDIZIONI

PERSONALE MINIME OTTIMALI

Medici Operatori 3 5

Infermieri 5 10

TRSM 5

STANDARD ORGANIZZATIVI E DI PROCESSO

CONDIZIONI

MINIME OTTIMALI

Pronta

Disponibilità

24 / 24 H

7 / 7 gg

Attività del Lab.

(PCI)

200 / anno 400 / anno

Att. x Operatore 80 100

STRUMENTAZ.

CONDIZIONI

MINIME OTTIMALI

Angiografi 1 Fisso

1 Portatile

2 Fissi

IABP 1

BACINI DI UTENZA • Almeno 350.000 abitanti §

UTIC (Clinical competence)• Monitoraggio pressorio• Ultrafiltrazione continua• Cateteri venosi centrali

TURNOVER DEI PAZIENTI • Ammissione automatica• Ritrasferimento precoce ai Centri Spoke

• IABP• TT Eco

§ Gli STEMI ricoverati entro 12 ore dall’esordio dei sintomi sono stimati in 6-700 x milione di ab.

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ORGANIZZAZIONE DEI CENTRI HUB

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RETE- IMA (STEMI) IN CAMPANIA

2012 - 2013 Costituzione di un Tavolo Tecnico e Decretazione della Rete per l’Infarto

Maggio 2015 Aggiudica delle attrezzature per il tramite della Centrale Regionale di committenza

Settembre 2015 - Fase di AvvioProvincia di SALERNO

Dicembre 2015 Riparto attrezzature ASL/AO - Atti Deliberativi di Acquiszione

Marzo 2016 Protocollo d’intesa congiunto ASL/AOU – Bacini di utenza - Corso di Formazione

Maggio 2016 (durante Formazione)- Collaudo attrezzature- Data Base per la raccolta dei Flussi Informativi

LUGLIO 2016

AVVIO DELLA RETE

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GRUPPO FORMATIVO

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• Dr. Cesare Baldi Responsabile Scientifico

Specialista in Cardiologia; UOC Cardiologia Interventistica; SSD Rete per l’Emergenza;

• Dr. Domenico Violante Responsabile Scientifico

Specialista in Anestesia e Rianimazione; Centrale Operativa 118 – Vallo della Lucania; Formatore IRC Corsi ALS e Trauma

• Dr. Antonella Maisto

Direttore UOC Formazione AOU Sangiovanni e Ruggi, Salerno

• Dr. Antonietta De Luca

Direttore UOC Formazione ASL Salerno

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Dr. G. MontellaDir. Emergenza TerritorialeASL SA

«RIVOLUZIONE» NEL 118

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PREVIA FORMAZIONE Acquisire ed accrescere nel tempo le capacità diagnostiche e di scelta delle

strategie terapeutiche in accordo con i Cardiologi dei Centri di riferimento. Adottare un sistema di valutazione (dispatch) di semplice utilizzo.

TRASPORTO PRIMARIO

Trasportare direttamente il paziente con STEMI dal domicilio al centro HUB di riferimento per eseguire l’angioplastica primaria, se indicata, evitando di passare per Ospedali Spoke ed anche per il Pronto Soccorso o per l’UTIC degli stessi Ospedali Hub (FAST TRACK)

TRASPORTO SECONDARIO URGENTE

Trasportare il paziente dal centro SPOKE all’HUB in caso di diagnosi di STEMI con indicazione a PCI o in caso di PCI rescue.

PROMUOVERE L’UTILIZZO DEL 118

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FUNZIONI AVANZATE DEL 118

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• Di default il paziente dovrebbe rimanere nel Centro Hub; l’UTIC, dovrebbe disporre sempre di un posto libero e, trascorse alcune ore, dovrebbe provvedere a trasferirlo in Reparto (o ad un Centro Spoke, con trasporto secondario programmato)

• Tuttavia, se il paziente «sta bene» (90% dei casi), il trasporto secondario programmato verso una UTIC Spoke può esser fatto anche subito, preferibilmente con il coordinamento della COT,

– con ambulanza anche non medicalizzata fornita dal Centro Hub(DC 29/2013)

– con ambulanza del 118 (DM 70/2015 E DC 33/16)

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IL TRASPORTO PROGRAMMATO

PARAMETRI DI PERFORMANCE

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Il Database del Sistema informativo Emergenza-Urgenza 118 - PS deve essere allineato con il Database regionale delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO).Il Registro dei Laboratori diEmodinamica deve essere allineato con i precedenti database.

VALUTAZIONE DEGLI ESITI

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L’attuazione dei provvedimenti del DM n. 70/2015 sarà oggetto di verifica periodica attraverso l’utilizzo dei dati NSIS, e gli indicatori PNE, ovvero attraverso richieste di documentazione ad hoc.

Le modalità, i tempi e gli strumenti di tali verifiche saranno definiti dal Tavolo per il monitoraggio del DM 70/2015 entro il 30 giugno 2016.

ATTUAZIONE DEL DM 70/2015 *Articolo 1, comma 541, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 - Indicazioni operative

TRASFORMAZIONE DEGLI OSPEDALI

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RIASSETTO STRUTTURALESVILUPPO DELLA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI

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Minimizzare gli accessi impropriSviluppare il Governo Clinico

Scoraggiare artificiosa induzione della domanda Implementare il Sistema Informativo

C’È COOPERAZIONE?

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SISTEMA SANITARIO REGIONALE

CITTADINI UTENTI

AO ASLMEDICINA TERRITORIALEE DISTRETTUALE

UTIC HUB

UTIC SPOKE

COT 118

IL GOVERNO CLINICO

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LA PERCEZIONE SOCIALE

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FARMINDUSTRIARapporto sprechi in Sanità2016

EVOLUZIONE DEL CONTESTO

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TEMI DELLA GOVERNANCE

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