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ANNUNZI E n■l i tfIERVi'disTi .3"."*"' 1 Atti giudiziari, amministrativi e arvIsi parthivlari, cont, 25 per lium o spazio di linea. Inserou0 111r dopo la firma del gerente oont, 60 por o epazio corrispondente. ■■ e• 4›. Pagamenti atitipipati ".• Pubblicazione Giovedì e Domenica , ,m! Ni si asRuwe responsabilitik che ,per le- associazioni fatte all'nftizio del giornnic'. ' h- v I 01,1N A i2E P O LiTipo,,, c UFFICIALE PER , GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI 'PROVINCIALE E COINITTNAT,E 01U t ;1i , ■1 coutro.riceyitta,finmqt4al,pi!‹. ;tore proprietario Arr Gaetano Frediani, i lì) !ridritT i ièiuUt ev)1,19e,pi' ,;; ` )9 A3B170/4TAMO14'TI 'NEL REGNO rr CIÒ iio - 5 semestre -- 2, 50 trimestre Ftioi4*§ -tato annia;íto4i$ese íostalk r ffizi° - lAingarno Med, l. .:1 Cs '•e+ Centesimi 10 irnere - Arretrato250. pagam enti non - sono. r aralig se non fatti - • e *.*:- t * • -AD: 4 -4,39 (ia toi, ito'b teib 1We (*)-:*". e I "4": IV* -- . ."110:. 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Lotto 2. 6 Per h. 1800.. Lato 11.0 per L. 1655, 50.. Lotto I2.0 per L. 1560. .....-,,,, 1..t.::„. .i.. E 4ulla 'via del CaLuPP Lotto 1.0 per L. 1635; ,75 t , 1Latto 2.0 per L. 2316 . 1 .4. .9M9,1PC ° Pie gdhAl l q.V.1 .i-Pril ., - tcr ' l omm2m c e ck4r,9` n }9. , -is i r aPP ,VOPP) 1 1" i!).9 , -.), <, sopre , indcaaggia , ciicAzionle.,ReLs r ,_to , l' osserana Vt'dàe' eón; zioni 1,ntM - é?nievqie r id -,, , „..,, _ ., n .. , . ne - 1 relativo quaderno ,' oneri ostensibile in questa Segreteria. I cancorr 'entl all'inearitO, per osservi am- rn, , ssi; 'dovranno prima della • stia - a . perttii•a' presentare i consueti certificati cii uloralitke.. d i loneità, e gius,tificare 4. 1k1.57. « . (1003iWA, nella cassa comunale, a gar .anzi,a,,dell' esatto adempimento delle condizioni cui viene sub- ordinato l' accgllo, la somma 4 : qva:lepte al , decimo dellimportarg, , ciel l' ecol lo stesso. Nell' aggin.Ùeazione ‘si . osserveranno tutte le forinalità volute dal vigente rególain'énio stilla boutabilith generale dello Stato: Le spese di registro, scritte, bolli ee., sono a carico dell' aggiudicatario. Pisa; dal Palazzo municipale Li 12 ottobre 1872. Il Sindaco - D. G. BIANCHI. I PARTE NON UFFICIALE rit C> N IL O A_ . 16 ottobre. --..,,Domenica (13 corrente) nelle prime ore della sera l'Arno, che nonostante le continue piogge dei giorni decorsi si era mantenuto bassissimo e pressochè all' al- tezza ordinaria estiva, cresceva ad un tratto con rapidità, spaventosa e superiore a: 'quella di ogni altra piena passata, fino a raggiungere„ r poco dopo le 11, l' altezza dei piani stradali. . Il Sindaco cav. Bianchi, a scongiurare la minaccia d!nn pericolo pur troppo im- minente, ordinava fino dalle ore 8 della sera all'Ingegner comunale ed agli altri sorveglianti i lavori di apprestare i ripari necessari nei punti minacciati. Temevasi soprattutto per il tratto sulla sponda . de- stra compreso fra il palazzo reale e la via dei Forni, neI quale le antiche spallette erano abbattute in parecchi punti, e il nuovo muro di sponda, per ,la colpevole incuria degli accollatari cui inutilmente erano state fatte cntestazioni e proteste in via amministrativa e giudiziaria, man- _ , cava tuttora nella massitna parte del pa- rapetto di coronamento,. che a termine del contratto avrebbe dovuto essere stato 'ul- timato il 30 settembre. p() Sotto la 'direzione dell' luereanere , n rncipales Coi-sani Si prevh4e a ripreut +7- ;fr't .• 1. ':1' dere innuediatainente le, rotture del vec- + .' e Ii -19 Tn9. , !no l'i Ispettore d polizi. a. , m*4ciP40 /44i9beg,i, exo , fi!) i, dal priino wonieuto, b:111 luogo (.1,4 ,p0Aiqqlp i ,,,, .L' acqua frattanto, ingrossando, fv?mpre più y trasportava con sè barche, trayi, .ta- vole che servivano ai lavori, la barca traiettizia presso il diruto ponte a Mare, e l'altra della piazza di S. Niccola. Visti condurre a buon punto i lavori di' riparo nel tratto indi4to, il Cav. Sin- daeo provvedeva'a ci i 'fanali a g: i ' masiessero taccesi nei linngarni p no per tutta la `tte, faceva chiamare in, servii? je dkpompieri o , orAinava P L apposizione, ? cateratte, chiedeva ed otteneva dalla Au- toxità prefettizia.che restassero aperti gli uffici telegrafici di ,Pisa e di Pontedera, e si rivolgeva al Delegato di pubblica sicu- rezza di quest'ultiino luogo ed all'Ingegner capo del Genio civile di Firenze per co- noscere lo stato dell'Arno e dei suoi in- , fluenti: indie provvedeva perchè una barca. .• a vapore di privata società, che era rimasta a valle del ponte di mezzo, fosse , assicu- rata in guisa che, non potesse recar danno "ai muri di„spouda. -Arrivavano frattanto i telegrammi da 'Pontedera e da Flrenze che anniniziavano ,tanto l'Era che l'Arno gouni e minac- ciosi, ed es4er caduta e continuare tut- tora a Cadere abbondantissima la pioggia. A misura che cresceva' il. pericolo au- f4,1,1; mentavano prdvvidenze per riPararvi Dom . p,.!-.• • ,1 - andato al Colonnello coinandante il presidio di mettere a disposizione del- l' autorità municipale diversi uomini ed alcuni carri pel trasporto dei materiali necessari a compire i lavori, veniva ot- temperato con tutta la sollecitudine a tal desiderio. Il Prefetto, il Sindaco, il Colonnello del VII Artiglieria teste rammentato, il Pro- curatore del Re presenziavano personal- mente i lavori. Giungevano avvisi dí rotte in campagna agli argini di Riglione e di S. Marco, voci che fortunatamente si chiarirono insus- sistenti. L'acqua intanto cresceva sempre, oltre- passando i piani stradali e rimanendo di poco inferiore all' altezza delle spallette nuovamente costruite. Il Conte Prefetio, presi i concerti ne- cessarii col Comandante il presidio, tele- grafava a Livorno per ottenere un batta- glione di bersaglieri a rinforzo. Più tardi si fece venire un altro battaglione da Li- vorno, ed anche uno squadrone di cavil- leggièri da "Lucca. I . carabinieri Reali col loro ciano comandante, le guardie di pubblica sicu- ., - rezza coi loro superiori esercitavano già " servizio attivissimo. .Al!n•-• Giunto avviso di ntiovi inoviméntiavve- .. miti nel ponte a Piagge, veniva' disposto ' per la chiusura del medesimo con du9, coronelle di pietre e sacca. Assumeva, la direzione di questo lavoro il* deputato TdScari'elli s ,' che a caso, si trovava in, Pisal : e che' spiegò la più grande attività, ed intelligenza,. impiegando ancora buon nu- , • . mero dei suoi dipendenti, e barrocci , e carri delle sue tenute. Egli fu.'in'stancabile. consig l her comunale Bocci dirigeva le operazioni di difesa del ponte , dal lato del palazzo Scotte: , 4 - Frattanto il Prefetto\ iP Ingegner Capo del CV21110 Civile, e le alttie 41.1torìtà-raim*. men tate. disopra. `Cg - gui ro n-o alla ispe.bio ne: generale ai punti ngnacciati e .fissarono le disposizioni- da. , .1) .(89 avaqti., le 1.1..nelte,rrapiegA,tfr.a. - Palkt,ica spalletta, Q .1a ,muo,Y14,, di", 41904,4 palilgo,Gainbac,orti . ,gideter,rpipp ge, elle, in breve „corrose, .qiiella, parte di, pgx'a- pi,eno, e ,portò . 1a rovina di una pgrzione del J.1 il- el: , . Fortunatamente, rinianeva„,lg,i, vecchia,i spalletta,, che , , la, Giunta municipale, t per Prg,4§),4 7 :AAL;aY.9sYkl ordiRg9 i t oe cougmr ` ata,, in ,ritemen.do. piIAwnte pro- vat4,4i sPii44id9Irk) A13-9Y,9 PPro- ' Vra ii muro i lrecphio ed il puoso,esi$gy,a,, però Ana .differenza.dilivdllo, per la,quale le acque precipitavano nella strada sot- toposta. „i • Colonnello d' Artiglieria, secondato i dai suoi uffiziali, l' assessore ingegner monelli, l' ingegnere Citti, che sebbene ammalato si era, affrettato,ad ,aceorrere, a prestare i,1' .,ppera sua, aiutati _da„bnon 11u i9 ei ittadini t ,f3 cui ijoginmo gnerri I.Jnzzati Pardoechi parlo, Aantaclis AutRo, 1VIaz-, zoni Ilario, Salghetti (AMO' 9d altrj. t , dei quali ora ci sfugge il nome, con celerizà. ttiariiv.lie provvidero a rialzare - ed +assicurgri e con ,sacchi,tAi terra, e pietue, la spalletta ed ,appuntellarla, con solide armature. La ,cliyesa in questo pt unto ve«i;) niya poi completata con. la cestruzionel diJ due eoronelle, una all'angolo di S. Grisina, ed mia a quello del palazzo.. Gambacortk, e con la ostruzione della porta del palazzo stesso e di quella del palazzo della Posta. Solide appuntellature venivano pure pra- ticate, per precauzione, nel tratto rimanente fino alla chiesa della Spina. Aiutando a questi lavori, rimaneva leg- germente ferito ad un piede il giovane signor Enrico Monnosi, aiuto-agente delle tasse. Questa è l'unica disgrazia che in tanto luttuoso frangente siasi avuta a lamentare. Al ponte Solferino facevano accura- ta guardia fino dalla sera precedente l'in- gegnere Cappelli e gli accollatari. Il muro già eretto a difesa della spalla destra in costruzione, rimaneva saldissimo: tuttavia come misura di precauzione si muravano gli accessi della via Solferino e del Dingarno Reale, e si preparava il ma- teriale necessario per chiudere al primo seguo di allarme tutti gli altri sbocchi, e formare così una seconda coronella inter- na di difesa della città. • Fortunatamente però non vi è stato bi- sogno di questi lavori. Successivamente arrivava sul luogo anco l'architetto direttore sig .. Micheli, coi suoi aiuti ingegneri Tambellini e Talanti, i quali tutti immediatamente si posero a di- sposizione del Municipio. Il pericolo serio però presenta,vasi nel tratto superiormente indicato oltre il pa- lazzo reale, dove le acque superato il li- _ , vello a cui eran giunti i lavori, non tro- vavano argine che nelle antiche mura i quanto meglio si poteva nella notte ra,f-,, fazzonate, COM si è detto, dall'Ingegner comunale, ed appuntellate con sacca. Se non che, dicontro al palazzo del Duca X- Este, le ,. tattiche . spallette niancavaito quasi 'completamente di fondazioni, in;!' quanto che si trovava esrosta alle acque quella parte del muro, che- pninia era 'det+.4h , -5- - stillata unica(uente. a , isorregfiert) i. gradini dì- uup „scalo che ivi esisteva. Per cui ' le, .acque si: fecero facilmente strada al disotto-, e, superata la resistenza opposta dal piano stradale, dettero. origine ad MI . ampio foutanaccio che in breve tempo:avrebbe tolto,ogni sostegno al muro, cheAroneandosi avrebbe' lasciato libero l'adito alle acque. , , . ,,,'kt 1 Patto -manifesto il' p wicOlo imminente all'Acne:rifà mUnicipal e 'da' un avvisà:del- l' iiigeg,iier CorSani, rsi recava itinnediata mente sul itiío'ràsséssore SlinOnelli; il t - quale trovava' cheVer - opera dell'ingegne- re Celombana, capitano del Genio <il quale trovandosi a caso giri' di passaggio, con' nolitle 'iniziativa ' , per 1 . i; (linde . non- possia- mo tributargli lode abbastanza, si era , tributargli posto sotto gli (inclini del Comandante il presidio) era stata itíiiiata unii . '"ìiiia trasversale dant angelo' di , Sl aiit' Maria al muro di siibniltd)er icí l.') zo di sacca, che con singólal-e sveltezza eraii collocate ' dai bérsapi ,fieri,- *s'atto "gli - ortílui' del 'bratvo' . 11aggibre Strada coman- daUt r e i' dile baita,glieliii..' 'tra' cat e na di' bei-Agiti:i Mista' a . cd , taAin ri,..*.' tni.Versa'n(1 in írlezzo alli aCqike;' pe‘rù,V .- 4 it'sacca e. pietre, 'che l'ing. Ricci," il qua e' si inantemie sempre in mezzo alle ae ..„, qu , e stesse, colloetiva sopra al' gorgo irroniPente per diminuire l'efflusso, mentre s i dava' princiiiio iallzi còstruzione , di una. tura parallela . al,disotto del fontanazzo alla distanza dalla prima di circa 25 metri. Il Colonnello cl' artiglieria, a cui era' pure pervenuto l'avviso del pericolo, clii0 instancabile attività si . adoperava a tutta possa a dirigere soccorsi dove faceva bi- sogno. a L' assessore Simonelli, chiamati a il capitano Colombana e l' ing. Ricci, s'in'- . t _ tese rapidamente con essi . sulfa direzione' , . , i da , darsi ai lavori: i quali dovevano avere per iscopo di liinitare l'effiiisso delle ac- que dal fontanazzo , per ' dar tempo alla costruzione della, úlra occidentale, ed - ap- profittando delle case ottenere così uria prima coronella, chiudere tutti gli sbecchi delle vie e ritardare, ove fnise stato im- possibile. frenare, le acque verso l' estreniiti occidentale del Lungarno, ove, le fogne ne avrebbero una gran parte assorbita,' mentre l' altra si sarebbe spinta per la via 'carraia' fine verso le mura ove, racchiusa con . una nuova tura , avrebbe dato modo 'di , - tentare la seconda linea di difesa sulla Via 1\T uot a. Intanto per affrettare la costruzior 4. della tura ,parallela, giù, iniziata fu. forma rt ' Una seconda catena di el e paesani, - bersaglieri t fino a che non si potè, 'per l' antico vic9l9 dei .Ricucchi, portare piu facile pronto aiuto alla costruzien l e' cotesta 'diga. Circa tre quarti d' ora lavoro furori bastanti, perchè le acque' che uscivano dalla diga stessa potessero esser ridotte in mi- , , sura minore a quella che le fogne po- teano smaltire; ed ogni imminente pericolo era eliminato, quando si manifestò un vo fontanazzo al di die,ro della diga . ed; prossimità delle, fondaZieni delle case; ,4 quale venne sollecitamente circoscritto con e iero ,001 cia- inte- tare T58.- 11210 3 hp- Lver alla nto. 7er- late So- tori viso ri- rsa.- ? la nue, >oca sot- 50 al ibio la ?de- a. ale ). 411:4 bir P, f MNI

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Vista la delibera tzrione dell,t, Giunta niuni-cípee del 10 ottobre corrente,

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naie del dì 10 ottobre 1872. • .Ir

Vendita di terreno fabbricativo nel nuovoqtlartiere di S. Paoleia iiiipa d'Arma, reioè:Lútto 1.6 per L. 2520.. Lotto 2.6 Per h. 1800..

Lato 11.0 per L. 1655, 50.. Lotto I2.0 perL. 1560. .....-,,,, 1..t.::„. .i..

E 4ulla 'via del CaLuPPLotto 1.0 per L. 1635; ,75t , 1Latto 2.0 per

L. 2316 . 1.4..9M9,1PC ° PiegdhAll q.V.1.i-Pril ., -tcr' l omm2mc eck4r,9`n }9. ,-isi r aPP,VOPP)1 1" i!).9 ,-.), <,

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ne-1 relativo quaderno ,' oneri ostensibile inquesta Segreteria.

I cancorr'entl all'inearitO, per osservi am-rn, ,ssi; 'dovranno prima della • stia - a. perttii•a'presentare i consueti certificati cii uloralitke..d i loneità, e gius,tificare 4.1k1.57.« . (1003iWA,

nella cassa comunale, a gar.anzi,a,,dell' esattoadempimento delle condizioni cui viene sub-ordinato l' accgllo, la somma 4 : qva:lepte al,decimo dellimportarg, ,ciel l' ecol lo stesso.

Nell' aggin.Ùeazione ‘si . osserveranno tuttele forinalità volute dal vigente rególain'éniostilla boutabilith generale dello Stato:

Le spese di registro, scritte, bolli ee., sonoa carico dell' aggiudicatario.

Pisa; dal Palazzo municipaleLi 12 ottobre 1872.

Il Sindaco - D. G. BIANCHI.I

PARTE NON UFFICIALE

rit C> N IL O A_

. 16 ottobre.--..,,Domenica (13 corrente) nelle prime

ore della sera l'Arno, che nonostante lecontinue piogge dei giorni decorsi si eramantenuto bassissimo e pressochè all' al-tezza ordinaria estiva, cresceva ad untratto con rapidità, spaventosa e superiorea: 'quella di ogni altra piena passata, finoa raggiungere„ r poco dopo le 11, l' altezzadei piani stradali.

. Il Sindaco cav. Bianchi, a scongiurarela minaccia d!nn pericolo pur troppo im-minente, ordinava fino dalle ore 8 dellasera all'Ingegner comunale ed agli altrisorveglianti i lavori di apprestare i riparinecessari nei punti minacciati. Temevasisoprattutto per il tratto sulla sponda. de-stra compreso fra il palazzo reale e la viadei Forni, neI quale le antiche spalletteerano abbattute in parecchi punti, e ilnuovo muro di sponda, per ,la colpevoleincuria degli accollatari cui inutilmenteerano state fatte cntestazioni e protestein via amministrativa e giudiziaria, man-_ ,cava tuttora nella massitna parte del pa-rapetto di coronamento,. che a termine delcontratto avrebbe dovuto essere stato 'ul-timato il 30 settembre.

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Sotto la 'direzione dell' luereanere, nrncipales Coi-sani Si prevh4e a ripreut

• +7- ;fr't .• 1. ':1'dere innuediatainente le, rotture del vec-

+ .'e Ii-19 Tn9. , !no l'iIspettore d polizi.a . ,m*4ciP40 /44i9beg,i, exo, fi!).° i, dalpriino wonieuto, b:111 luogo (.1,4 ,p0Aiqqlp i ,,,,

.L' acqua frattanto, ingrossando, fv?mprepiùy trasportava con sè barche, trayi, .ta-vole che servivano ai lavori, la barcatraiettizia presso il diruto ponte a Mare,e l'altra della piazza di S. Niccola.

Visti condurre a buon punto i lavoridi' riparo nel tratto indi4to, il Cav. Sin-daeo provvedeva'a ci i 'fanali a g:

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masiessero taccesi nei linngarni pno

per tutta la`tte, faceva chiamare in, servii? je

dkpompierio , orAinava PLapposizione,? cateratte, chiedeva ed otteneva dalla Au-toxità prefettizia.che restassero aperti gliuffici telegrafici di ,Pisa e di Pontedera, esi rivolgeva al Delegato di pubblica sicu-rezza di quest'ultiino luogo ed all'Ingegnercapo del Genio civile di Firenze per co-noscere lo stato dell'Arno e dei suoi in-,fluenti: indie provvedeva perchè una barca ..•a vapore di privata società, che era rimastaa valle del ponte di mezzo, fosse , assicu-rata in guisa che, non potesse recar danno"ai muri di„spouda.

-Arrivavano frattanto i telegrammi da'Pontedera e da Flrenze che anniniziavano,tanto l'Era che l'Arno gouni e minac-ciosi, ed es4er caduta e continuare tut-tora a Cadere abbondantissima la pioggia.

A misura che cresceva' il. pericolo au-f4,1,1;

mentavano prdvvidenze per riPararviDom

.p,.!-.• • ,1 -andato al Colonnello coinandante

il presidio di mettere a disposizione del-l' autorità municipale diversi uomini edalcuni carri pel trasporto dei materialinecessari a compire i lavori, veniva ot-temperato con tutta la sollecitudine a taldesiderio.

Il Prefetto, il Sindaco, il Colonnello delVII Artiglieria teste rammentato, il Pro-curatore del Re presenziavano personal-mente i lavori.

Giungevano avvisi dí rotte in campagnaagli argini di Riglione e di S. Marco, vociche fortunatamente si chiarirono insus-sistenti.

L'acqua intanto cresceva sempre, oltre-passando i piani stradali e rimanendo dipoco inferiore all' altezza delle spallettenuovamente costruite.

Il Conte Prefetio, presi i concerti ne-cessarii col Comandante il presidio, tele-grafava a Livorno per ottenere un batta-glione di bersaglieri a rinforzo. Più tardisi fece venire un altro battaglione da Li-vorno, ed anche uno squadrone di cavil-leggièri da "Lucca.

I. carabinieri Reali col loro cianocomandante, le guardie di pubblica sicu-., -rezza coi loro superiori esercitavano già

"

servizio attivissimo..Al!n•-•

Giunto avviso di ntiovi inoviméntiavve-..miti nel ponte a Piagge, veniva' disposto

'

per la chiusura del medesimo con du9,coronelle di pietre e sacca. Assumeva, ladirezione di questo lavoro il* deputatoTdScari'ellis,' che a caso, si trovava in, Pisal :e che' spiegò la più grande attività, edintelligenza,. impiegando ancora buon nu-

, • . •mero dei suoi dipendenti, e barrocci , ecarri delle sue tenute. Egli fu.'in'stancabile.

consigl her comunale Bocci dirigeva

le operazioni di difesa del ponte , dal latodel palazzo Scotte: , 4

- Frattanto il Prefetto\ iP Ingegner Capodel CV21110 Civile, e le alttie 41.1torìtà-raim*.men tate. disopra. `Cg- gui ro n-o alla ispe.bio ne:generale ai punti ngnacciati e .fissarono ledisposizioni- da. ,

.1).(89 avaqti., le 1.1..nelte,rrapiegA,tfr.a. -Palkt,ica spalletta, Q .1a ,muo,Y14,, di", 41904,4palilgo,Gainbac,orti . ,gideter,rpipp ge,elle, in breve „corrose, .qiiella, parte di, pgx'a-pi,eno, e ,portò .1a rovina di una pgrzione

del J.1 il- el: , .Fortunatamente, rinianeva„,lg,i, vecchia,i

spalletta,, che , , la, Giunta municipale, t per

Prg,4§),4 7:AAL;aY.9sYkl ordiRg9 itoecougmr̀ ata,, in ,ritemen.do . piIAwnte pro-

vat4,4i sPii44id9Irk)A13-9Y,9 PPro- 'Vra ii muro ilrecphio ed il puoso,esi$gy,a,,

però Ana .differenza.dilivdllo, per la,qualele acque precipitavano nella strada sot-toposta. „i •

Colonnello d' Artiglieria, secondatoi dai suoi uffiziali, l' assessore ingegnermonelli, l' ingegnere Citti, che sebbeneammalato si era, affrettato,ad ,aceorrere, aprestarei,1'.,ppera sua, aiutati _da„bnon 11ui9 eiittadini t ,f3 cui ijoginmo

gnerri • I.JnzzatiPardoechi parlo, Aantaclis AutRo, 1VIaz-,zoni Ilario, Salghetti (AMO' 9d altrj. t ,dei quali ora ci sfugge il nome, concelerizà. ttiariiv.lie provvidero a rialzare -ed +assicurgrie con ,sacchi,tAi terra, e pietue,la spalletta ed ,appuntellarla, con solidearmature. La ,cliyesa in questo ptunto ve«i;)niya poi completata con. la cestruzionel diJdue eoronelle, una all'angolo di S. Grisina,ed mia a quello del palazzo.. Gambacortk,e con la ostruzione della porta del palazzostesso e di quella del palazzo della Posta.

Solide appuntellature venivano pure pra-ticate, per precauzione, nel tratto rimanentefino alla chiesa della Spina.

Aiutando a questi lavori, rimaneva leg-germente ferito ad un piede il giovanesignor Enrico Monnosi, aiuto-agente delletasse.

Questa è l'unica disgrazia che in tantoluttuoso frangente siasi avuta a lamentare.

Al ponte Solferino facevano accura-ta guardia fino dalla sera precedente l'in-gegnere Cappelli e gli accollatari.

Il muro già eretto a difesa della spalladestra in costruzione, rimaneva saldissimo:tuttavia come misura di precauzione simuravano gli accessi della via Solferino edel Dingarno Reale, e si preparava il ma-teriale necessario per chiudere al primoseguo di allarme tutti gli altri sbocchi, eformare così una seconda coronella inter-na di difesa della città. •

Fortunatamente però non vi è stato bi-sogno di questi lavori.

Successivamente arrivava sul luogo ancol'architetto direttore sig .. Micheli, coi suoiaiuti ingegneri Tambellini e Talanti, iquali tutti immediatamente si posero a di-sposizione del Municipio.

Il pericolo serio però presenta,vasi neltratto superiormente indicato oltre il pa-lazzo reale, dove le acque superato il li-_ ,vello a cui eran giunti i lavori, non tro-vavano argine che nelle antiche mura

i quanto meglio si poteva nella notte ra,f-,,fazzonate, COM si è detto, dall'Ingegnercomunale, ed appuntellate con sacca. Senon che, dicontro al palazzo del Duca

X- Este, le ,. tattiche . spallette niancavaito

quasi 'completamente di fondazioni, in;!'quanto che si trovava esrosta alle acquequella parte del muro, che-pninia era 'det+.4h ,-5-

-stillata unica(uente. a , isorregfiert) i. gradinidì- uup „scalo che ivi esisteva.

Per cui ' le, .acque si: fecero facilmentestrada al disotto-, e, superata la resistenzaopposta dal piano stradale, dettero. originead MI . ampio foutanaccio che in brevetempo:avrebbe tolto,ogni sostegno al muro,cheAroneandosi avrebbe' lasciato liberol'adito alle acque. , , . ■ ,,,'kt 1

Patto -manifesto il' p wicOlo imminenteall'Acne:rifà mUnicipale 'da' un avvisà:del-l' iiigeg,iier CorSani, rsi recava itinnediatamente sul itiío'ràsséssore SlinOnelli; ilt -

quale trovava' cheVer-opera dell'ingegne-re Celombana, capitano del Genio <il qualetrovandosi a caso giri' di passaggio, con'nolitle 'iniziativa' , per 1 .i; (linde. non- possia-mo tributargli lode abbastanza, si era,tributargli

posto sotto gli (inclini delComandante il presidio) era stata itíiiiataunii. '"ìiiia trasversale dant angelo' di ,

Slaiit' Maria al muro di siibniltd)er icíl.')zo di sacca, che con singólal-e sveltezzaeraii collocate ' dai bérsapi,fieri,- *s'atto "gli -

ortílui' del 'bratvo' .11aggibre Strada coman-daUt re i' dile baita,glieliii..'

'tra' catena di' bei-Agiti:i Mista' a .cd, taAinri,..*.' tni.Versa'n(1 in írlezzo alli aCqike;'pe‘rù,V.- 4 it'sacca e. pietre, 'che l'ing. Ricci,"il qua e' si inantemie sempre in mezzo alleae..„, qu ,e stesse, colloetiva sopra al' gorgo

irroniPente per diminuire l'efflusso, mentres i dava' princiiiio iallzi còstruzione , di una.tura parallela .al,disotto del fontanazzo alladistanza dalla prima di circa 25 metri.

Il Colonnello cl' artiglieria, a cui era'pure pervenuto l'avviso del pericolo, clii0instancabile attività si . adoperava a tuttapossa a dirigere soccorsi dove faceva bi-sogno.a

L' assessore Simonelli, chiamati a sè ilcapitano Colombana e l' ing. Ricci, s'in'-. t_

tese rapidamente con essi .sulfa direzione', . , ida , darsi ai lavori: i quali dovevano avereper iscopo di liinitare l'effiiisso delle ac-que dal fontanazzo , per ' dar tempo allacostruzione della, úlra occidentale, ed - ap-profittando delle case ottenere così uriaprima coronella, chiudere tutti gli sbecchidelle vie e ritardare, ove fnise stato im-possibile. frenare, le acque verso l' estreniitioccidentale del Lungarno, ove, le fogne neavrebbero una gran parte assorbita,' mentrel' altra si sarebbe spinta per la via 'carraia'fine verso le mura ove, racchiusa con .

una nuova tura , avrebbe dato modo 'di, -tentare la seconda linea di difesa sulla Via1\Tuot a.

Intanto per affrettare la costruzior4.della tura ,parallela, giù, iniziata fu. forma rt

' Una seconda catena di el e paesani,-

bersaglierit fino a che non si potè, 'per l' antico vic9l9

dei .Ricucchi, portare piu facile prontoaiuto alla costruzienl e' cotesta 'diga.

Circa tre quarti d' ora lavoro furoribastanti, perchè le acque' che uscivano dalladiga stessa potessero esser ridotte in mi-, ,sura minore a quella che le fogne po-teano smaltire; ed ogni imminente pericoloera eliminato, quando si manifestò unvo fontanazzo al di die,ro della diga .ed;prossimità delle, fondaZieni delle case; ,4quale venne sollecitamente circoscritto con

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s-ture secondai-ie, alla pari di un terzo, sortoquasi dicontro al secondo in prossimitàdella spalletta.

Intanto le acque aveano invaso le casecomprese fra le 'due ture trasversali, eduscivano abbondantemente per le portecorrispondenti;' per cui fu necessario di pra-ticare delle ture e qualche piccola operamuraria, alle qyali dette opera attivissimail capomaestro Antonini, che già avevacoadiuvato ai lavori di ripresa della spal-letta.

Anche la Via del Buongusto fu serra-ta con una tura di sacca the, sulle in-dicazioni ricevute, curò venisse eseguita ilsig. Torello Zenoni.

La tura dalla parte di S. Niccola eragià condotta a termine e conteneva per-fettamente le acque; ma dietro le tre turegià descritte si formavano nuovi fonta-nazzi, sebbene di molto minore importanza.Fu allora stimato opportuno il costruireuna quinta tura che partendo dalla portadel palazzo d'Este giungesse obliquamenteai muri di sponda opposti, innestandosiopportunamente con le sacca già addossateai muri stessi. Ai lavori della quale coa-diuvò anche il giovane ingegn. Papini, chevenne volenterosamente ad offrire l' operasua, mentre prestarono con generoso impul-so la loro, come alle altre, i signori CerriPaolo, Menichetti Giuseppe, FranceschiCesare, Micheletti, Bouini, Xantachis, Ca-vanna, Salghetti, Gallaui, e molti altri dicui ora non ci sovviene, sia sul luogo, siaaiutando al trasporto dei materiali; e coa-diuvando le regie truppe, ovunque infati-cabili, sotto la direzione dei loro prodi edinstancabili Capi.Il Prefetto t il Procuratore del Re, il Sindaco

vegliavano ansiosamente la condo tta deilavori, dai quali dipendeva la salvezza dellacittà; e compiuti i quali ogni timore diinondazione era da ritenersi cessato. Tut-tavia a garantire auco le case necessaria-Mente inondate ed a liberarle al piùPresto dalle acque furono tutte le turerammentate collegate per mezzo di unargine di sacca che le riuniva fra di loro,e si appoggiava alle case stesse, e cheveniva così a fornire anche una nuovavia di comunicazione per rinforzare le altreture, ove se ne fosse riconosciuto il biso-gno.

Prima delle undici pom. anche questolavoro era compiuto: nel rimanente dellanotte furono rinforzate le ture più volterammentate, e formati dei numerosi depo-siti di sacca.

Così, mercè r energia sapientementespiegata .dal capitano Colcunbano, dall'as-sessore Simonelli, e dall' ingegner Ricci,mercè l' operosità colla quale le altre au-torità civili e militari posero a disposizionedei primi in breve volger di tempo l'im-mensa quantità di materiali necessari,mercè l' intelligente e volenterosa coope-razione dei militari d'ogni arma e di ognigrado, e dei cittadini, la città fu salva daogni pericolo: che, lo abbiamo già detto,veramente serio non apparve che in questopunto.

Ver compiere il novero dei lavori eseguitiintorno al fiume diremo come fosse prati-cata una solida appuntellatura al mura-glione .costruito dal compianto ingegnerBellini ai fronte al convento di S. Matteo;-Venn£ rialzato con sacca l' argine-stradadel passeggio; e venne rinforzato il muric-ciuoló di sponda del fiume fuori della portaa Mare.

Nella giornata di martedì il fiume prin-cipiava a decrescere; e con lievi interruzionicontinuava fino alle ore pomeridiane di oggi,nelle quali il calo si è reso 'amo più note-vole, tanto' Cl.ie óra non ispira piiì alcun ti-more.

La città fu dunque completamente im-mune: resultato qnesto, del quale non è adire quanto dobbiamo andar lieti; ove rifiet-

„.tiaino specialmente che da esito ugualmentefavorevole non riuscirono ad esser coronati"gli sforzi fatti dagli altri Comuni dela-To-scana, nei quali, dove in maggiore e dovein minor misura , ebbero a lamentarsidanni immensi, e vittime umane.

Certo è a deplorarsi che questa pienastraordivarissima sia venuta quando:i la-vori non erano per anco compiuti, e chepiene di minore altezza o meno pericolosenon avesser dato agio di constatare i di-fetti che 1' ignoranza o la malizia potes-sero avervi introdotti; ma noi deploriamoanche più che gli amministratori del Co-mune, nel desiderio di tutelarsi da insi-nu.azioni maligne, forse create ad arte dachi vi aveva interesse, abbiano accettato aconcorrere ai lavori degli accollatari im-provvisati dal faccendiere di una novellaAgenzia Bancaria, smanioso di procacciarleavventori e lucri; che ora però minaccianodi sfumare nella liquidazione dei danni.Infatti, mentre nei tratti di muro costruitidalle Società Lazzeri e Comp. e Fantonie Comp. non si è avuto a lamentare il.benchè minimo inconveniente, ci è`: forzasegnalare al paese che i pericoli a cui lacittà è stata esposta, tanto sulla Spondasinistra quanto sulla destra, tanto di fac-cia al palazzo Gambacorti quanto,di frontea quello d' Este, sono esclusivamente deri-vati dalle opere eseguite dagli intraprendi-tori cointeressati colla Banca Pisana.

Nè è a meravigliare che chi si sente incolpa tenti di rigettare da sè la respon-sabilità del male, e sfuggire alla meritatariprovazione.

La Dio mercè il ricordo di questi arti-ficii dura un giorno; ma rimane perennela riconoscenza per quelli che con tantaabnegazione coraggio e modestia, e nonfuron pochi, si adoperaron per la salvezzadella città minacciata.

— Polche dalle solite persone bene in-formate si va spargendo che gli accolla-tari non hanno terminati i lavori ai muridi sponda, perchè il Municipio non ha fattele premure dovute, crediamo opportuno dipubblicare la protesta giudiziale rimessaai medesimi fino dal 10 scorso.

Contemporaneamente anuunziamo esse-re a nostra notizia che l' Autorità muni-cipale ha contestato giudizialmente ai si-gnori Pardi e Tempesti di voler condurrei lavori per proprio conto, sempre però aloro esclusivo carico e svantaggio.

Ecco la protesta rammentata superior-mente:

Tribunale civile e correzionale di Pisa.L'anno milleottocentosettantadue e questo

dì dieci (10) del mese d' ottobre. - .Alle istanze dell'illustr. sig. cav. doti. Giu-

seppe Bianchi, Sindaco del 'Comune eli Pisa,con residenza nel locale d,1 respéttivo Ufficio, io sottoscritto Angiolo Zi, usciere ad-detto al R. Tribunale suddetto di Pisa, hocontestato e contesto •

Ai sigg. Giovanni del fu Giovan'TattistaTempesti, e David del fu .Giovau Battistal'ardi, possidenti e maestri muratori, domi-ciliati il primo in S. Marco alle Cappelle, ilsecondo in San Stefano extra-moèfiia;

Che a tenore delle cose convenute e sta-bilite fra il sig. contestante medesimo ed icontestati sigg. Tempesti e Pardi mediantel'atto pubblico d'accolto del dì 5 giugno 1872ai rogiti Chiesi, e segnatamente contenutenel patto di num. 7, i lavori ivi ad essi ac-collati dovevano essere ultimati entro il mesedi settembre dello stesso anno 1872.

Che parimente a tenore del patto di u.0 12di detto atto pubblico, i detti signori Tem-pesti o Parai si obbligarono di eseguire aloro spese tutti quei lavori provvisoriidifesa che a giudizio dell' Ingegnere comu-nale fossersi reput ati indispensabili a garan-tire la Città, da qualunque evenienza di piene;anche maggiori di quella del 1Q dicembre1869; fu ivi pattuito altresì che per queltempo che gli accollatari avessero impie-gato nei lavori oltre il termine convenuto

nel precedente patto 7.0 dovessero rimborsare ali' Amministrazione comunale le re-

ilative spese d' assistenza, e pagare una penale pocuniaria, ogni giorno di ritardo, dilire cinquanta. E tanto le spese di rimborsoche la riscossione della penale si prelevasseromediante ritenuta dal prezzo dei lavori.

Che i menzionati bigg. Tempesti e Pardisono effettivamente in ritardo nel compimen-to dei lavori come sopra assunti in accollo;in ispecie non è compiuto il lavoro della spal-letta e quello del riempimento fra il murovecchio e il muro nuovo (parte destra).

Che cotale ritardo tiene esposta la Cittàa disastri e danni gravissimi; ai quali d'al-tronde le parti intesero e vollero ovviare.

Che il signor contestante N. N. è in de-bito di : provvedere come gli è possibile con-tro siffatte possibili evenienze. Perciò io sot-toscritto usciere, sempre alle richieste e istan-ze del prefato sig. Cav. Sindaco di questoComune, previe e ferme stanti le suespressecontestazioni, ho intimato ed intimo i sur-rammentati sigg. Giovanni Tempesti e Davidl'ardi a ultimare senza ulteriore ritardo, anziimmediatamente, i lavori concernenti la spal-letta, e il riempimento di buona terra fra ilmuro vecchio ed il muro nuovo della spondadestra e ei,t eseguire pure i lavori di difesa,il tutto in coerenza e come più e meglio re-sulta dal succitato atto pubblico d'accollo deldì 5 giugno 1872 ai rogiti Chiesi, intendendoe protestando di tenerli responsabili di tuttii danni; ed ho significato ai medesimi che ilsig. Cav. Sindaco ha dichiarato, siccome frat-tanto dichiara ad ogni buon fine ed effetto,che essi bigg. Tempesti e Pardi sono già in-corsi nella multa o penale di che nel preci-tato atto pubblico d' accolto, articolo 12, eche egli intende di rivalersene per ritenutasul prezzo dei lavori accollatigli in confor-mità dello stesso art. 12; e si protesta infine del rimborso delle spese tutte dell' attopresente e successive quatenus, e dei danni.

Copia distinta del presente atto, conformeal suo originale, io sottoscritto usciere, tra-sferitomi al respettivo domicilio e residenzache sopra dei eurricordati sigg. GiovanniTetupebti e David Partii, ho ivi notificata,rilasciandola e notificandola, quanto al dettosig. Giovanni Tempesti nelle mani di sua mo-glie Elisabetta per l'assenza del medesimo, equanto al detto sig. Da.vid Pardi nelle manidi lui medesimo il giorno, mese ed anno sud-detti.

L' usciere — ANGIOLO ZOI.

Registrato in Cancelleria del Tribunale «i-- t,vile di Pisa, li l0 ottobre 1872, num. 1454.

Il Cancelliere — T. BERTI.

— Riceviamo notizie dall' Uffizio deiFossi della pianura pisana che nella pia-nura stessa hanno rotto in più luoghi ilfosso Reale, il fiume Tom, il Rio dellaTanna, 1' Isola, l' Orcina, lo Zannone, laCrespina, il Rio della Tavola, l' Emissariodi Bientina; e che tutti i fossi non argi-nati hanno straripato; cosicchè 1' inonda-zione si estende dall' Era al Mare, e daArnaccio fino alla falda delle colline, peruna estensione di circa undicimila ettari.

Le acque si sono alzate circa un metro.Vittime umane non hannosi a lamen-

tare che una a Stagno, dove certo Giari ri-mase travolto dalle acque. Vicarello, che perqualche ora fu sommerso, ieri era già inte-ramente libero dalle acque.

Il Municipio di Collesalvetti e quello diLivorno hanno inviato soccorsi alle fami-glie inondate.

— A Stagno le acque arrivate fin pressola chiesa, intercettarono le comunicazionisulla strada provinciale livornese. Le casedi quella località, fra le quali 10 apparte-nenti al Comune di Pisa, restarono circon-date dalle acque.

Al Cav. Sindaco giunse ieri soltantoquesta notizia, come rilevasi ancora dauna lettera che Egli ha inviata al Direttoredella Gazzetta Livornese, in rettificazionedi quanto in quel periodico si leggeva.

Il nostro Prefetto inviava sul luogo gliingegneri Ricci e Franceschi, insieme aldelegato di P: S. sig. Trivella, con alcuni

-carabinieri e soldati. L' ispettore munici-pale signor Menichetti si recava oggi inquella località coi necessarii soccorsi; ma .giunto sul luogo trovò che il signor cav.Chiellini di Livorno aveva già provvedutoa tutto, e prendeva incarico di proseguirenei necessari approvvigionamenti.

L' Ispettore medesimo verificò che nullaera a temersi per quelli abitanti, perchèle acque incominciavano già a decrescere.Il priore di Stagno, sig. Ra.nieri Malvaldi,

si adoprò moltissimo in quel frangente...----...hp.••■■•■••■■••■

— Nelle prime ore di stamani, merco-ledì, temevasi seriamente di una rotturadel fosso Caligi alle Rene, presso Puti-gnano. Fortunatamente si è riusciti adevitarla.

--•••••••■AMO

— Oggi nella sala della Società BuonaUnione si è adunato un comitato di di-versi negozianti e industriali; il quale peròha dovuto sciogliersi anco prima di essersicostituito, perchè volevano farne parteanche altri che non rivestivano le qualitàindicate.

Ci dicono che la confusione abbia rag-giunto il limite estremo del possibile.

— Come annunziammo nel nostro sup-plemento al numero precedente, l'Era harotto alle Caseie, a mezzo chilometro didistanza dalla ferrovia.

Le acque colano al mare per i fossi dellapianura pisana, che hanno contribuitoper la massima parte ad inondare.

Il paese di Pontedera è stato salvatocon grandissimi sforzi. Il sindaco Zeppini,il delegato Baraccani sono stati infatica-bili. Dal Prefetto di Pisa furono inviaticostà gl' ingegneri Giani capo del Geniocivile e Veneziani, e una compagnia dibersaglieri. Mercè i loro sforzi il paese fusalvo. Manchiamo tuttora di notizie piùparticolareggiate.

— Riceviamo la seguente:Rosignano 14 ottobre 1872.

Ieri sera la pioggia torrenziale che caddeper ben quatt' ore ed in modo tanto straor-dinario, da non averne memoria di simile,fece gonfiare precipitosamente il fiume Fine,il quale straripando distrusse tre dei quat-tro ponti sopra i quali passa ',la via fer-rata e colse il treno proveniente da Romaalla stazione *di . Acquabuona. Al momentodi muovere da detta stazione, per l' imper-versare del tempo e l' avviso dato da alcuniviaggiatori del treno per Cecina, che fossepericoloso l'inoltrarsi verso la stazione di Or-ciano per lo straripamento del torrente Sa-volano, il Capo-stazione sig. Gregorio PlaiLsent impedì al conduttore la prosecuzione,e ciò fu provVidenziale!.. Tre ponti eranocrollati dietro il passaggio del' treno, e ap-pena l' altro per Cecina gli aveva oltrepas-sati. D quarto, che rimaneva a pochi metridalla macchina del treno di Roma. per I.47 -vorno, venne all' istante soverchiato.. dalleacque, le quali immediatamente si fecerostrada verso la stazione allagandola insiemealle vetture del treno stesso, ed i passeggieriinvitati a discendere, Malamente e con l'acqua' -fino al ginocchio poterono guadagnare il pia-no terreno della - stazione e salire quello su-periore, e la Maggior' parte aiutati e traspor--tati dal Capo-stazione Plaiserit, e dal perso-nale conducente il treno stesso.

Saliti - viaggiatori e personale al piano su-periore della stazione, ben presto le acque -rovesciano il tender, il bagagliajo, ed altrecarrozze di tutte le tre classi, penandole, in-sieme all' armatura in legno e ferro .dellastrada, nel campo sottoposto. So il pericolodi essere sullo stradale era scomparso, se neaffacciava immediatamente altro egualmérite'-imminente e graliiasimo, quello di rimaneresotto le rovine della fabbrica, la quale era,circondata dalle, acque ed in un punto la:cor-rente aveva cominciato a scalzarne le fonda-Menta. Impossibile era il guadagnare il vi-cino Monte dei Poggetti che sovrasta alla .

stazione e dalla quale lo divide la via pro-vinciale Emilia, perchèía corrente che vi si

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Nota per aumento del Sesto.

Si fa noto che il signor Giuseppedel fu Domenico Martinelli del Fittodi Cecina, domiciliato in Pisa pressoil signor dott. Manetti, al pubblicoincanto che ha avuto luogo avantiquesto Tribunale nel dì 15 ottobrecorrente, è rimasto compratore prov-visorio del sesto lotto dei beni escussia pregiudizio del sig. Raffaello Ve-roli per la somma di L. 10,446, econsistente:

Lotto 6..

Una porzione di beni lavorativi,vitati e pioppati del podere deno-minato c il Villino delle Conchedivisi in due corpi, rappresentatial catasto del comune di Riparbelladallo particelle di n.* 204 in parte,e 32 in parte della sezione A; equanto al primo corpo confina a 1.0strada provinciale di Salajola, 2.6Sig. Giuseppe Stefauini, 3•0 via fer-rata Marommana, 4.0 Viottala di

sbiado a comune con altro lotto.Quanto al secondo corpo, confina 1.°via di Salajola, 2.0 beni assegnatial settimo lotto, 3.0 via ferrata, 4.0Niecola Giusteschi. Questo lotto èdella complessiva misura di metriquadri 101635, compreso in dettamisura la metà della nuova parti-cella x e quella della casa coloni-ca 389, e gravato della rendita im-ponibile di lire 98, 60, ed è livel-lare di dominio diretto della Mensavescovile di Modigliana per l' annuoratizzato canone di lire novantotto.

Si avverto che va a farsi luogo

all' aumento del sosto, e che il ter-

mine relativo scado col dl trenta

ottobre 1872.

Dalla Cancelleria del Tribunale

di Pisa, li 16 ottobre 1872.

(358) rc RAllETTI.

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era stabilita avrebbe portato seco ed anne-gato chiunque si fosse azzardato ad affron-

tarla. -Così non potevasi neppure salire al paese

di Rosignano per domandar soccorso. Coma--niíra attendere e rassegnarsi alla sorte, e cosìfu fatto. Dalle ore 7 fino alle dodici i poveriviaggiatori, gli addetti al servizio, ed alcunidel paese che si trovavano alla stazione do-vettero subire questa angosciosa posizione,quando, ritiratesi le acque, qualcuno praticovenne al paese ad avvisare del disastro, edimmediatamente il Maresciallo dei RR. Cara-binieri con gli uomini della stazione, il Pre-tore avv. Ermanno Cicori ed il Sindaco Ales-sandro Righi, avvisarono ai mezzi di soccorso,

i primi andando alla stazione, il secondoprovvedendo a che mezzi di trasporto fosseroinviati alla stazione e prevenendo gli osti,caffettieri ec. perchè stassero pronti per preastare soccorsi e dar ricovero. Giunsero i viag-giatori nel paese circa le ore due antimeri-diane, e furono collocati meglio che si potè.Non tutti i cittadini conobbero nella noto

il fatto, per cui i soccorsi, almeno nel rico-vero, non furono prodigati nella misura cheil paese poteva offrire; ma però alla mattinamolti dei viaggiatori furono invitati dal' contoMastiani, che ne ospitò più di ogni altro, nelladi lui vasta villa ove trovasi con la fami-glia, ne andarono in casa dét conte Salvetti,

e del cav. Curzio Fieri, e da altri.

Però l' iufortunio non era limitato alla sta-zione di Acquabuona; .ma ora pure rotto ilponte di Poggiberna sulla via provincialeEmilia, altro di Chioma che segua il con-fine fra le provincie di' Pisa e Livorno sullastrada provinciale littoranea, ed allagato ilpiano di Vicarello, per cui ci trovammo in-terrottede comunicazioni con Grosseto, Pisa

• Livorno, nè fu possibile avere dei legni co-

perti da alcuna località (come il Sindaco neaveva fatto richiesta a mezzo di espressi) percondurre i viaggiatori ad un centro, ondefarli continuare iL viaggio, ed hanno dovutoadattarsi ai mezzi di trasporto del paese, eper la via littoranea, improvvisato un passodai cantonieri alla Chioma, sono stati ricon-dotti a Livorno.

Se è stata, provvidenziale la salvezza dei,viaggiatori del treno diretto, è stata fenome-male quella del personale e materiale deltreno merci, il quale partito dopo l' arrivoa .Cecina di quello proveniente da Livorno eche aveva incrociato con quel di Roma adAcquabuona, passò due ponti, il n.0 ste n.° 3delle fabbriche, che gli crollarono dietro, epótè essere arrestato a mezzo di segnali chegli furono fatti dalla stazione e dalle guardiedi casotto salite sul Monte di Poggiberna,ed a pochi metri del ponte di n.° 2, il qualeera già crollato, e così il treno è rimastosano e salvo sullo stradale, avendo dietro ase due ponti distrutti, e dinanzi uno in egualpOsizione. Proseguendo di pochi metri preci-pitava nei fiume!...

Per potarsi fare un' idea del disastro, bi-sogna visitare la località; diversamente è im-possibile.

Piani di ponte in ferro con spallette sol-

COMUNE DI CALCI

Avviso di Concorso.

Il sottoscritto IL di Sindaco,Vista la deliberazione consiliare

del di 1.0 stante, e quella della Giun-ta municipale del successivo dì 10,

Rende noto:Da oggi a tutto il dì 26 corrente

è aperto il concorso ad un. posto diGuardia municipale, cui -è annessol'annuo stipendio di L. 500.

Il quaderno d'oneri a cui dovràuniformarsi il titolare, trovasi osten-sibila nella Segreteria comunale.

Per essere ammessi al concorsosuddetto occorrono i seguenti requi-siti:

(a) Saper leggere e scrivere;(b) Essere in grado di fare un

rapporto;(c). .Avere.non meno di 25, nè più

di45 anni;(d) Essere regnicolo.

-Tconcorrenti dovranno presentare

levati dalle pigne, e trasportati a più cheduecento metri nei campi. Tratti di stradasvelti e trascinati egualmente. La località chenon si riconosce da quegli stessi che l'hannovisitata periodicamente, tanta è la distruzioneed il rovesciamento di tutto.

L' acqua, dopo avere abbattuto il ba,ga-gliajo, sembra lo abbia aperto, ed ha condottoseco nei vorticosi giri oltre a diciassette collicontenenti effetti di viaggiatori; per cui al-cuni sono rimasti privi di tutto, fra i quali,« dei ricoverati in Rosignano, i coniugi Fel.-rari di Rovereto.

Si sono trovati a distanze considerevoliavanzi di casse, valigie ed altro, con pochioggetti inservibili, come pure sono ashai mal-

. conci quelli che rimasero entro i respettivicolli, ma che, invasi dalle acque, furono por-tati al paese, sotto scorta, e con la presenzadel guarda-bagagli sig. Novelli.

Da tanta distruzione però è consolante chenon sia rimasta sacrificata nessuna vita uma-na, e ciò è l' essenziale! I danni che questostraordinario e imponente straripamento delfiume Fine ha arrecato alle campagne sonomolti. Dei parecchi argini che longitudinal-niente, e orizzontalmente al fiume esistevanoa difesa delle di lui temute stravaganze, nep-pure uno è rimasto salvo; tutti sono stati su-perati, parecchi distrutti.

X.

— Ecco la lettera che il signor Bianchiha inviata al 'Direttore della GazzettaLivornese.

Prego la SV. Mina. d'inserire nel giornaleda Lei diretto, nel numero di domani, la se-guente rettifica all'ingiusto lamento sulla con-dotta di questo Municipio verso gl' inondatidi Stagno, inserito nella cronaca del u.0 273.

Ieri a ore 11, 15 fu ricevuta col seguentetelegramma la prima ed unica notizia dellainondazione di Stagno:

s Sindaco Pisa — urgenza D

« Avvisano inondazione minaccia territorio« tra Stagno e S. Guido. Aumentando piena« famiglie coloniche sarebbero circondate« acque.- •

« Pel Prefetto, Movizzo ».Impedito il Municipio da urgenti cure re-

clamate dalla minacciata, città. di provvederepnr mezzo rli proprii incaricati. pregai imme-diatamente il sig. Prefetto di gitana cittàd'inviare sul Irina saaeorei e viveri. Furonoinfatti spediti i sicrg. increetneri Ricci e Frqn-ceselli e il sie.. delegato Trivella, con dodicinomini P con barche. materiali e nane. Diquesto in dava. avviso a cotesto Rig. Prefettoenl fplearamma, gerfrgmte a soli i'pnticinqueminuti ai dietenea dall'avviso ricevuto:

« Prefetto Livorno

« 15 ore 1 I . 40 antimeridiano.« Prefetto ieri raenvvedutn sncenrei inondati

• Collesalvetti. Oggi spedito soccorsi Stagna».

« BTANCFII Siftdarn ».• 4

Successivamente disposi nerchè onesto Ismet-tore di polizia municinale Si recasse sul luogoad organ;aeara il servizio convinto peròche codesto Mlin 7 ainio che doveva soccorrere

gli altri suoi comunisti, e la Casa Reale, e glialtri ricchi proprietarii, avrebbero ampia-mente provveduto. Ebbi notizia più tardi del,generoso soccorso arrecato dall' assessoreChiellini, e a lui e al Prefetto mi affrettai aporgere i dovuti ringraziamenti.

Veda ora se sia giusto il dire che questoMunicipio abbia abbandonate le famiglie diStagno: le quali, d'altronde in numero esiguo(10) come sono, potevano esser soccorse, comeeffettivamente lo furono, da coteste Autorità,molto più prossime di noi, e che potevano iviconcentrare tutte le loro cure e la loro atten-zione, noia distratta, come la nostra, dal pen-siero della salvezza di 10,000 famiglie.

Della S.V. Illma.

DevotissimoD. G. BIANCIII, Sindaco di Pisa.

lame. SignoreSig. D. Giuseppe Bandi

Direttore della Gaszetta Livorusse.

4

— La Compagnia Fondiaria Italiana.

Giusta deliberazione unanime dell' Assem-blea degli Azionisti del 16 maggio p. p.si emettono per pubblica sottoscrizione dal16 al 19 corrente, altre Nas 40mila azionida L. 250 ciascuna, per portare da 10 a 20milioni il capitale della Compagnia Fondia-ria Italiana.

L'emissione è stata assunta da un potenteSindacato bancario, del quale fanno partele Case U. Geisser e C. di Toriuo, Vogel eC. di Milano. Alla tosta del Sindacato è la,Banca di Torino. i s

Questa emissione ha messo in gran movi-mento la speculazione, che compra a grossepartite a termine le nuove Azioni della So-cietà; in guisa che si può attendere una sot-toscrizione che di molto eccederà il numerofissato dei Titoli, e dovrà esser ridotta.

La ricerca è determinata dall' importanzadel Titolo che ha un posto distinto tra i mi-gliori valori che si negoziano nelle nostreBorse. I portatori di quel Titolo, nei sei annida che esiste la Fundiaria, hanno percepitotra interessi e dividendo il 10 per cento al-l'anno, in media, di frutto al capitale im-piegatovi. Frattanto la Compagnia ha datomaraViglioso sviluppo ed incremento ai auoiaffari.

Oggi essa ha — di fronte ai 10 milionidi capitale versato dagli Azionisti e ad altri,circa 2 milioni di passività — un attivo diquasi 15 r'nìlloni, due terzi del quale sonocrediti ipotecarii di prim'ordine e beni sta-bili che, acquistati a tenui prezzi e miglio-rati con adatte imprese agricole, si riven-dono col 40, col 50 per cento di vantaggiosul costo.

L'altra terza parte dell'attivo consta quasiper intero dei Titoli rappresentanti la partepresa dalla Fondiaria Italiana all' impresadell' Esquilino a Roma.

Un larg6 tratto dei terreni acquistati nel1870 a Roma dalla Compagnia, fu compresonell'espropriazione decretata per ia, costru-zione del nuovo quartiere dell'Esquilino, il

meglio situato tra i nuovi rioni che si falsabricano ora a Roma.

Allora la Fondiaria Italiana si uni allaCompagnia genovese concessionaria dell' imapresa del nuovo quartiere doll' Esquilino, ealla Compagnia Commerciale Italiana — al-tra potente società genovese — e con quellaconcorse a costituire la nuova società detta.L'impresa dell'Esquilino, creata con 15 mi-lioni di capitale, di cui metà fu assunta dal-la Fondiaria

A questo modo la Fondiaria Italiana hapotuto eedere con ragguardevol bonefizio iterreni che dovevano essere espropriati, odoltre alle Azioni assunte ( e già liberate disei decimi ) ch'essa potrà, a tempo debito,alienare con largo vantaggio, si è procac-ciata una partecipazione diretta agli utilidell' Impresa dell'Esquilino per tutta la du-rata di questa; partecipazioue affatto indi-pendente dal possesso delle Azioni.

La Fondiaria Italiana poìsiede ancora, ol-tre quelli ceduti alli impresa dell'Esquilino,circa altri 300 mila metri quadrati di tor-reni edificativi a Roma, in buana parto an-che contigui al nuovo rio lo dell' Esquilino,(gre i suoli edificatorii già si yandono a piùdi 50 lire il m. q.

L' attuale incremento degli affari dellaCompagnia è dunque pegno sicuro di ottimifrutti nelle annate successive, senza maiaver perduto per un momento il caratteree la sicurezza propria dello operazioni fon-diarie. ,

ANGIOLO PACTNI G-.erente, Respons.

ALFREDO ADLER

Chirurgo Dentista Americano

ha l'onore di avvisare i suoi clienti che essendo.egli di ritorno dai Bagni riceverà, come per. il.passato, tutti i giorni a PISA Lungarno Me-diceo, palazzo Grassi.

Darà consultazioni gratuite ai poveri tuttalo mattine, dalle ore 8 alle 9. (349-2)

-4)+41C-

Une dame fran9aise ayant exercé pen-dant dix aus la profession d'institutricedans de bonnes familles polonaises, dési-derait enseigner sa langue.

S'adresser n.° 5 , derrière l'Universíté.(339)

AVVIS O.

Si rende pubblicamente nota pertutti gli effetti di legge, cho l' azien-da di tintoria o manganatura 'Bracacini posta na popolo di San Bene-detto a Settimo, comune di Cascina;(piano di Piga) appartiene esolusi-vamente a Pietro Braccini e fratelli,esc;endo alla medesima estranei to-talmente Giovanni o Gabbriello pa-dre e figlio Braccini. (357)

AVVISO.

Si rende pubblicamente noto pertutti gli effetti di ragiono e di legge,che il • signor Vincenzo Della Puracon atto del 29 marzo .1872 vendèal suo figlio Alfredo, emancipato,la Tenuta posta nel popolo di Galladi Lavajano, comune di Pontedera,vitaliziandono il prezzo.

Li 12 ottobre 1872. (356)

h

.44

-alla Segreteria comunale, nel termi-ne sopra stabilito, le loro istanze re-datte in carta da bollo da cent. 60munite dei seguenti documenti.

1.0 Fede di nascita,2.0 Attestato di sana e robusta

costruzione,3.0 Fede di penalità,

4.• Fede di moralità rilasciatadal Sindaco ove è domigliato il con-corrente.

I documenti di che ai numeri2, 3 e 4, dovranno essere di datarecente.

Le armi e la montura sarannoprovviste dall'Amministrazione CO-

m unale.

Il titolare dovrà entrare in servi-zio il dì 1.0 gennajo prossimo.

Dal Municipio di CalciLi 12 ottobre 1872.

Il ì7. ,di Sindaco(359) o. MAllETTI.

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••■■ «ma - 11•11E•

41I4

Sociétà ma Italiana'L .

3

Fee

Consiglieri: Brancia march. CarloJ,. .

• CiaMp1 cav. avv. Oreste

Consiglieri: Incagnoli cav .. Angiole , Cansig/ieri: Molinari avv.ing. Eufranio

» , Modena Lazzaro

Coixie1RAINICIES40 FINTOCCIIIETTI;'senatorii Rèíiithi, Presidente — Conte CARLO RUSCONL Vice-Pieiddénte.

'

Gemniì ing. Angiolo—Jandelli Ginseppe

11111ii.

. .• Masola 'marc, Francesco' ,

principe Francesco,.

senatore del Regno

• Pnccini avv. Giovanni

• Wenner Federigo Alberto.

avv. «G.IET'AVO.

al Parlamento

march:

• Paladini cav. avv. Domenica IAndrea, deputato Consiglieri: Pallavicini

Direttóre generale: 21ALATESTA cav. avv. GIOVANNI BATTISTA -- Segretario generale LATIIIRAI;

h

LIVd1i/40 —LECCe„... —

»»-

L1.7Q.W. —3fILANO

MANTOVA —

MESSINA-. —

MODEM —MONDOVI —

NOVA.RA —

NOV .I, —NAPOL'1*'

PINÉROLO —

PADOVA

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SI.

gli ■ • 4~ • %MI MI IV ■J• %AL • W ....• ua iir ■ ....• ura Moli ■.,• %." IIP w a., %." • 4.,7t." M • 4.-.7:411. • a ..:.:V.■ • • .....7:" MCI aa£, %" • 41~ • e IIII• VI " I".

PER'' A:CO: 181 0 „, 01: BENI: IMMOBILI,Autorizzata Con decreto Iteale del 17 febbraio 167

▪ I

Sedegglella Società.1101111a lianéo Santo Spirito 7 'nurn. 12.. .Uffizi Succursali: via AMI Priiiktiti 14 — MILAN" •1-Ìa'Saiiiik fldòuhiiO — 3,-.1a Toledo. 348i

re'apitaie' Sociale VENTU MHIONI di Lire Itatiatiediviso ritt 80;000 Azioni di 4)lire 25.ciasenna, di oli-DIECI IMEILLIONI completamente versati

a n.° 40,000 niti6Are - Azioni di. lire 230iicgéunah..61. n.° 40,i01 al n.° 80,000,

aperta, dalla, 113..A.INCA... , DL TC)1:kINC>: in unicmé ad12-141:tres' Case Illancarie di priin' ordinel • .

. .

CONSIGLii0 19 , A111111111111SititUiliblITE

La Compagnia Fondiaria Italiana aumentasuo capitale da 10.720 milioni di lire.Tale aumento è detdy,nittato dal grandioso

sviluppo che ebbero glifati della Socitiànel corso dicineSt'unto e da`tina

/ serie d'impor-

• ; , -.tanti operaizom , gn - essa sta' per., raprendere;

nne che esigo l'inapiego di considerevolizi. questaaitia.deliberhzioue presa, a votiunanimi dall'AssembleaTgénerale degli Azioni-sti, tenuta in Roma->il• 16 maggio 1872.

La sottoscrizione delle 40,000 azioni daLire 250 ciascuna .• costituenti il decr,tato -aumento di capita1e ò aperta, dalla Bancadi Torino, in unione ad altre Case bancariedi prim'ordine.

Le Banche assuntrici offrono ora alla pub-blica sottoscrizione .le A0,000, azioni dellaCompagnia Fondiaria Itédiana. -

Sei anni - d'Asereitzio; btillanti risultati con-seguiti, larghi dividendi dati. ogni anno agliAzionisti pongono ogg4. -là Conipagniaria Italianairt grhelò di fare appello al c,i•di-to iiubblicO col littgeaggio dei fatti compiuti.

Con nn capitale versata dì 10 milioni - dilire, la Società ha presentemente un attivo chepuò essere valutato a, circa, 15 milioni, tenuto,;calcolo del maggior valore de'terreni fabbri-'cativi e degli stabili della Compagnia sulprezzo di costo. Di questo patrimonio, dueterg rglgteno, sono costituiti da beni stabili edíi i creditiípotecaei;, é l'altro tetzo 'per la mas-siinn:, parte ila TitIi rappreSentatiti 1 rpaète-

ei-pafione de.11a Compagnia Fondiaria Italiana"nell'impresa dell'Esquilino.

Sono noti -i ; SUCCCIS8.1 . qtten u ti ta, dalla Congi -gaia Fondiaria italiana tièlle contrattezio'nidei beni stabili, che formano appuntotivo essenziale delle sue operazioni, e che .po-tento mente contribuirono a portarla al gradodi prosperi1à. in cui.,presentemente si trova. —Risultati non menò promette consicurezza l'avvenire, e ognuuo può facilmente

La Sottoscrizione

convincersene quando consideri che gli stabilioea-.in possesso della Società, furono acqtlistatiin Onilizióni, vautuggiosissitne,. ed allor,qA 14pi'Opi•ibtú inunobiliare era ben:lontana dal 'go-dere ilfavore'del credito ché'ché'giih-nd'iti gior2;do va aninentando fra noi.•

La Società', ha saputo inoltre con accortainiziativa aprirsi un ,nuovo campo di opra-zieni yrocurarai nuove e fe.coude sorgentidi. lucro. — RisolVendO cou prudente a savioardianetite tinteOittó oCCasionato dal Idéere-to di espropriniiebe, che colplva in Pane iterreni: acquistatí a .1toma, la CompagniaFondiaria Italiana in tinióne della BancaItalianadi Costrugioni e della CompagniaCommerciale Italiana, due fra i più accreili- •tati Istituii di Gen -Ova, formò i . Impresa del-l'Esquilino, nuova Società col capitale didici milioni in- gran parte versata. Metà ;l

fu assunta, dalla Compagnia FondiariaItaliana:

Con questa combinazione la Società assicu- .ra ai suoi Azionisti non solo larghi Ittdirivauti dal prezzo di cessione, in confrontodel prezzo di acquisto de'suoi ternil'Eequilino, ma anche il vantaggio della enet-pattecipazione ai beneficii dell'Impretaspalino per tutta la sua durata. Consideran-do poi che oggi . quei terreni acquistati , incondizioni ecceiionali, a tempo opOrtnno, sivendono corrententente a 50 lire e più "perogni metro quadrato, riesce facile prevederei lucri che da quella pectecipazioneSidovranno•raccogliere.

Altri 350mila metri qpadraii circa diterrene,,oltre quelli ceduti pet la pritria.' zeila del Ano-vo earti iteeroll'Esqiiifi A'etió; iiòSde la Com-prignia in Roinh, de' qualipuna delle partìcompresa nelle, altre zone dello .stessolino, e l'altra parte situata ai prati di Castelloove sorgerà il nuovo quartiere progettato dal-l'areliiteit) Cipolla.

Gli utili cornplessibi dei primistieVe megi

pubblica sarà aperta

del, 1872 superano già di gran lunga quellidell'esercizio 1871. 7--Senza varcare i confinidelle Operazioni fondiarie, la Società ha potn-toatàienrare agli Azionisti cospicui dividendi,'e ciò neei pertanta tnantettore ai suoi titoli leguarentigie proprie di quegli Istituti dei qualiIl patrimonio è in beni . stabili e crediti ipo-tecari.

Capitale Sociale.Il Capitale sociale è di Venti Milioni di

lire italiane.Benefizi e dividendi.

L'anno 9ociala, coulin0a il primo di gennaioe finigg' il 31 ditAilre.

Al 31 dièèmbre si" compila un inventarioconstatante la situa,ziono della Società.

Le Azioni banuo diritto:: .1.0 A un intercala fisso del 6 per cento

pagabile semestralniente. , ,AL 757 ,11.(tt loo déi benefizi Constatati

ari3 annuale.' I dividendi sin 'qui' corrispdsti dalla"elifà ai suoi AziOniAl in se ri anni di est-,stehia tiOn furono mai interiori in meditidel 0 al 10 -per 100. Nel corrente anogli utili già a quest'ora realliz'ati . dallaSocietà oltrepassano i -due Milioni di lire,per effetto della vendita di una parte deiterreni fabbricativi all'Impresa dell' Egiiui-lino e di alcune importanti tenute.

Diritti degli antichi Azionisti._ A forma degli Statuti i portatori dallo

fialti.ehe Azioni hanno, la preferenza nella sot-toscrizione alla pari . delle nuove Azioni.

i.Quotazione delle Azioni.

Le Azioni della Società sengAnotate_allaBomsa 'di .lfroma ed a quellepi-ineip;ilicittà d'Italia, lo che ne rende facile la con-

RftazrUe r e costituita per esse uno specialesrsinta'ggio:

t '

- • • • 14 17 1Snel f.r,torm 9 9 e

Condizioni . della Sottoscrizione.Lé, Azioni che si emettono' sonò in numer'6 11 "

di 40000, e portano i numeri dal 40,001all'80,000.

Vengono emesse al prezzo di 250 lire cia-scuna.

Esse hanno diritto al godimento dell'inte-resse al 6 'per 100 oltre al dividendo, a dataredal giorno in cui vengon to effettuati i versa-menti e da computarsi nel cupone del primosemestre 1873, scadente il 30 giugno 1873.

Versamenti.I versamenti saranno eseguiti come ap-

presso:Ti. 20 all'atto della sottoscrizione. .» 30 al riparto dei Tipoli che dovrà aver

luogo non più tardi di 20 giórni dana ri

chiusura della s'oftcrizione.» 25 tre Meg .' ab,' il seemido versamenta.1» 50 tie inesi dòpo il suddetto terzo ver-

samento..Le rimanenti, L. 125 non saranno chiamate

se non quando lo esigano i-bisogni della, So-cietà, la quale dovrà prevenire i sottescrittorialmeno tre mesi innanzi per 1110ZZO di avvisoda inserirsi nella Gazzetta Ufficiale e da ri-petersi per. tre volte consecutive.

Ogni sottoscrittore che anticiperà i versa-menti dovuti godrà sulle somme anticipate losconto del 6 per 100 annuo, calcolandosi l'anno asul tempo che rimarrà a maturare tra l'epocadel versamento e la dilazione concessa ai sot-toscrittori.

Al momento del quarto versamento di L. 50sarà consegnato al sottoscrittore un Titolo atportatore, negoziabile alla Borsa, in cambiodella ricevuta provvisoria.

Qualora Io sottoscrizioni eccedessero laquantità delle Azioni da emettersi, le mede-siMe' verranno' assoggettata propórzionaleriduzione. i . • I-

19 ottobre 172.ACqUt -r Donato Ottoliangi.ALESSANDRIA Eredi dí --R. Vitale.t Panca Agrkolierndustriale.

Banca Popolate: .ANCONA — Giuseppe Biglione.

Tarak e Almagia.AOSTA. — Pietro Gallesio.

Banca del Popolo.ASTI —Anfossi Behtto.»Terracinì S. di M.»

AREZZO — L. Mannini.Angelo-

ua 1 berto Viviani.eredito Metidionale.BRINDISI —Aicardi o Comp.BARICredito Meridionale.Banca Industr. e Commercialo.BOLOGNA —Renoll Buggio o C.Banca Mutua popolare.BERGAMOL. Mioni o Comp.Banca' Breiciana.BRESCIA —Andrea Muzzarelli.Pietro Filippini fu F.

BIltLTA — Banca. Bielleso.CUNEO — Briolo• e Corup.c1.11AVARI —

RI Banca di Sconto.

CAGLIA — Banco di Cagliari.

CAGI2ATtI — Ltílì1 Bayer.CREM.,ONA Ricrardo

- CASALE — Fii e Ghiro;Ghiro;CATAAIA* -£ - E. Dlle?e

• C. fu AD' Amico.COMO — Banca Popolare.

• Diegó l.Mantegarkizr e' C.» Gilardiili Sala .0 Comp.

»05f00 .0SS61,a Fratelli lifaffiolIR

.FENZE — Federigi 'WagAieile e C

• Compagnia Fondiarialiana, -1 ., Via dei Fos

• 13: . Testa e domiBanca di ViFen.N.E. 'E, Oblieght.

FERRARA —* Cleto Ef. . Gross i.

FOtT0N

O —

Bernardo Cavalieri.Girolamo

YOSSANO — Banc97di Fossano.GENOVA — L. Vnst e Comp.

Banca di GenOv'a;Banca Italo-Svizzera.Cassa del Commercio.> • •

INTRA — Luigi' Gherini.L A. Olivetti.IVREAAngelo Uzielli.LIVORNOFedorico Perret.

PieìoLehmi q: Fortunato.FranaefenBanco dì eeeò.Etlindas Topótlate IBanca, Cantonale Ticinese.

:A. Vi2 .Succ Ubdldi.el' e Comp.

Banca -Ixonbarda..f • ,Coinpagilia'FotidiaAii Italiana

ia :S. - Itadegondai 11:f.Frane. Compagnoni.Gaetano Bonoris.A. „F,i;nzrimio Cr_G. Walaer Le C.

5b \e.. P°: kronaell" . .11 Matte°. rABanco d i Mdúdovì.Donati Levi quondam Salv.Banca Popolare.P. Gabbrielli e figl i.Banca, di. Nevi Ligure.Compagnia Fond. Ital., Via

Toledo, 348.O.Giuseppe Giors.Ban'ea di Pi*)rolo.;Banca veneta di Depositi.

— Tijraua • N istri —

PADOVA — e Conti Coir.• Domenico Negrelli e Tigli. i

Leoni e Tedesco.PALERMO — Ed. Denninger e' O.

• Kaysser Kressner.• Fratelli Flaccomio.

L. Muratori é C.PARMA — 44 B. •Campolongbi.

• P. Alinatibi.Cesare Foa.

PIACEN

ZA — Luigi Ponti.• Cella e Mo)'.

ROMA Fe4erigo,7agtkittre C.• Compagnia Fondiafia Italia-

na, Via Banco Santo Spi-rito, 12.

• Bianco e C.• B. Testa e' O.;• Banca di Credito Romano.• E. E. Oblieght.

REGGIO EM. Federer e Grass.Cervo Liuzzi. i

»

• Carlo del 'Vecchio.S. REMO — Rubini. ,SPEZIA — Baùc di Spezia.SALUZZO — Segré Marci Antonio.

, • Su3ccursale della Banca d'Asti.

Pace. —

,„ • t,iSAVIGLIANO Banco 'di Savigliano.SAVONA — Banca di Savona.

C.. e A: FratellieMolrino.si&A' — Giorgio Magnanr e F.

• — *Vincenzb Crocini.SI.XIGAGLIA D. Santini.TORINO * — %mai dì Torino.

U. Geisser 4 C.TREVISO — Giacr , ferrpn „ „ i .

• Pietro Orso.

UDINE Marca Travisi• Luigi ,F'abris.,

Enierice Morandini.VICENZA — Banca Popolare..

• M. Bassani e Figli.S. Calef e C.

VERCELLI — Fratelli Pugliesi.Banca Agricola.

VOGIIE

RA — Banca Popolare.VARESE — Antonio Bolchini.

» Giuseppe Bonazzola.,.VENEZfA' — Banca di Credito Térieto.

• M. e A. Errera e C.Giuseppe Ongaro.

VERONA — Figli di Laudadio Grego.• Fratelli Weiss., •• Fratelli Pincherli-fu DOT.1.

•••■••— In PISA presso- S.. COen della Man, e I. %Ho