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27. Allidies. 41. Ir 4 3 AN N O XXV. PQ mollica 14 Gennaio 1917. Num. 2. GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA Si pubblica la Domenica ABBONAMENTI: per un anno lire 5: p7r nn semestre lire 3. Per abbo arsi basta e etelare uea te:idoli:e' voglia all'Amministraiow. ct I Ponte di Pisa. Uffici di dAzione e Amministrazione: Vi • Giesuè rardu-ci, n. 9 Pisa r Cc:arata. «astesirrairorate. ct- 1 szseatrea -- i PUBBLICITÀ: per avvisi rèclame ir 'rima pagina L. 3; in seconda L. 1,50; in teiza L. 1,00; in quarta L. 0,50 per tieni linea o spazio di linea (Pag. antie.). Per alvisi finanziari, i: dustriali, commerciali; per inserzioni; per necrologie; per rèelame in cronaca, diffide, c , mulinati, ecc. ecc. prezzi da contrattarsi. Chi alla patria non il braccio deve dare la mente, i BENI, il cuore, le rinuncio, i sacrilizi. (Dal discorso di Salandra in Campidoglio). Le due i ieorrenze della nostra fede patriottica, il genetliaco della Regina Elena, esempio a tutte le donne d'Italia di virtù civili e domestiche e di fierezza civile; e l'anniversalio della morte del Re Gaiantuturio, rare oeiquistò alla nostra gente la prima indipendenza, Moli° state ricordate iu silenzio, ma non con minore affetto reverente. Alla Duchessa d'Aosta, instancabile nelle opere di pietà, spro- patrie° delle Dame della Croce Rossa bui campi di battaglia, serena. impavida, benehea, e confortatrice amorosa, è stata assegnata la tutelagli& di argento al valor La conferenza (li Roma ha fatto più chiari gli accordi tra gli Alleati per le questioni orientali; ma ha anche rese più positiva l'opeia dellaQuadruplice per una risoluzione di tutti gli altri pro- blemi militari. Si pensi che il nemico è oggi più che mai perico- loso; i signori della guerra in Germania non combattono più per la conquista mondiale ma per la loro vita. Wilson ha avuto per mezzo pii Briand la risposta degli Alleati alla nata di pace. _ - Si nota un riordinamento, un concen tiamento delle forze degli Alleati; pare decisa Urla tattica più risluta e più attiva. Il nemico e ancoi a forte e deve essere de- bellato colla unione e culla tenacia. Sulla nostra frnte Don sono da segna- lare aVVenienetill di grande tuiportanza: Certo le nostre truppe si comportano valorosamente, fanno progressi ogni giorno, e logorano gli austriaci ricacciati e fugati negli assalti e disturbati nei lavori. la chiamata alle mmi dglle classi 1814 e '15 o 16 dvr ...o pi alle ai mi I un'ilari di P 2 e 3' °slego: ia delle clbssi del 1874 e '75. S oatierea es tluae sa ne faranno domanda ai Comandi del hro Distretto, quelli che hanno un figlio totto le ami o morto in guerra, o banuo quattro figli seco cenviventi td a loro eerire: _ La medaglia d'argento alla bandiera della «Brigata Cremona» Al•a 13 gatti. Ur ,!IL ' n t, couipci-ti te il 21. e 22 Reggitnauto di F itena, e della quale ii Cu mandi, neje& neba u stra Città deArts ha infi.c:Za il gl. riesu 22 Faa tedi., è steta couferita per le sue bandiere la merlagim di 'risalita.: al valore militare; e ciò perché a cou brillanti vittorie e tenaci resistenze assicurava la conquista del Carso nkerdi nsle s pra Mani-alcune, e muove do comptitta se g ':.v f rissima posizioni nem , be ad es' i Do ò, teitzeildoV,,t; s .,tt a i o ,t, d beinbardeineuti a. I nostri combattenti decorati - 17 Di edibre 1916 e st .1a t ti. la i IO., ricompense nt v. . e t -.re; e t' l • t: figaratio qu , s •,OStr: tenera ..mnedico dett. Milziade Agonigi (medaglia d, rgee te); :sergente d f iuteria Al- fredo Antoni, tAir.PlioNte artigfe-ria da ertm- peg. l: Mario Ciamplai, dis,o di fanteria Ar- mando Marracrini,. p, iral 113 , gg -i e .11 art g ie .a da m ..etagne Preso Sabbatini e ,Otl. •1" ■••r , e a u- tante ma:gaia:io in -oco,1.1a di fai a Gioia .Sbrana (tue laglia bro zo). A que.ti si agg ung,.ir, i da 'arati de la Pr - viecitit e .1UL:e p a o Agostino Cantini Ai Te' rleeiula e tal:iati re di artiglieria da. campagna Corrado Coli di Calci (medaglia di brouaa). Al Comitato íemminilc " Pro Patria Oggeta i i stoffe distribuiti a cura del Ci. mi tato nel mese di Dicarubre 1916. Al Ilicreatorio: Indumenti vari dati ai bam• bini n. 67. — Grernbiutiui u if rise 20 Steffa met: i 1,00 — Corredini n. 11 di 14 capi ciascuno, complessivamente capi • . 154. — Totale n. 241. — Somtua l'eccedente 4001 — Totale 4242. Ai Profughi: Somma precedente 1972 — To- tale 1972. Oggetti vari e indumenti ai soldati: Pantofole date alle signore visitatrici per i s Idati d genti nei RR Ospedali di Santa Chiara n 34. Indu- menti di iana mandati al lronte io prigionieri di guerra e agli iliterne ti italiani in Austria n. 294. — l'Aumenti di cotone mandati al fronte ai prigionieri di guerra e agli internati in Austria n. 57. — Indementl di lana ven luti n. 47. — To• tale n. 432. — Somma prece dente n. 13381. — Totale te 13813. — Totale geearale n. 20027. Lana ventilata Kg. 2. IN PUNTA DI PENNA La tracotante scelleraggine. Mentre gli Alleati tenevano a Roma la loro confe- renza, Guglielmo Imperati re e Re si adirava al Qumtier Generale con un proclama stizzoso e violento diretto alle truppe. Il Kaiser ha perduto le tafte: ha parlato di avi- dità di potenza dei nemici, della loro tracotante scel- leraggine (arco la mula che si rivolta al medico, ed è l'Intesa veram-n e il medico che ci vuole a suo tempo per curare le manie di Guglielmone), di responsabilità pesante e di soldati, i suoi, più pesanti che inai dacchè divroanno di acciaio. Benissimo coeì. Il Kaiser ha tutto a sua dispesi- zione; croci di ferro (quante mai non ne distribuì al principio della guerra!) soldati di acciaio e pallottole di piombo. Ma ciò nonostante si è lasciato prendere dallo sdegno ed ha fatto la voce grossa, di baritono infreddato. Ma chi cerca mai di intimorire il babau tedesco, coi suoi soldati di acciaio? L'Intesa gli ha di ferro fuso; e non si arrabbia. Gualielmone si arrabbia. Gli meneremo la museruola. È premio un caso di idrofobia. La stampa tedesca commenta il proclama infreddato; e con i cemmenti illustra il caso gravissimo di idrofo- bia dalla quale è affetto il Kaiser. La Kednische, ad esempio, ha scitto: «Stringiamo i denti in campo ed in patria, ed il mondo assisterà ai nuovi miracoli ». Stringiamo i denti? È manifesto che Soli diventati tanti cani idrofobi a cominciare dall'Imperatore e Re! Il dovere verso la umanità. Quando non stringe i denti la stampa tedesca fa la voca flebile. «Sarà 'compiuto il nostro dovere verso l'umanità». In Germania hanno capovolto il significato delle partile: urnaniià in tedescheria vorrà dire crudeltà. Ed allora si spiega: l'avere sconvolto il mondo colla guerra, l'avere aggredito popoli deboli ed inermi, l'avere trucidato i vecchi e violato le femmine e mutilato i bambini, l'avere bombardato città apete, l'avere dis- trutto monumenti d'arte, l'avere annegato gli innocenti, l'avere colpito gli ospedali e le ambulanze, l'avere creato le insidie più scellerate della guerra tutto ciò fa parte della umanità della Germania. P! 1[I IfTRUTI N RESTI STWIE111 IV. « L °atee r:•1 perseguir l i Smollet-im pro onta e l tizi • di stil • g è riaeo i nu ile.rosa col: neo nite.si-ce di mali 'o, ser nito, diaspro. giallo o verde Indico, i-orna pure di aleuni pregev i divieti e Pco!turP; ma l*s ansa n'ù balia, per me, sono lei sue porte, opera di Giambo'ogna a cha raperei s•ri tanto, a rlievo, in divers' s'ammonimenti, la st •rio de' Ve ch'o e Nuave Te - alimenta ». « Qie I nn're bile lavoro mi pinequa tanto i he s rei rima oa■ u gi a-no ibtaro a guai- iarlo e ad ammir • rl ». L I Sinolbst-corre t• riti altri viaggiatori a'a noi passati in raser , grneconfoede lo stie romanico del Duaoe. 4. Pisa con lo stile gotico; e, saguendo ue ormai melto diffusa tradizione, attribuisce a G ambologna, le porte del Duomo Steso. Ma di queete Giainbolegna mai si occupò. Raffaello Pa- gru i di Firenze, architetto del Granduca, feae i diaeg , I dello sp•imento ganerale rq esse, poi mo lifi tate i ei f arigi r ebe figuri- e da Giovi noi Ca .eini, Angelo Sereni, Angelo S'a'oni, Orezin Moclei, Antonio Susini, Raffaele Fertini chrs di guasti p,rii •ileri furono esaeutori. -cerre p :i notare che le p rta del Durane pi- se: o aebleme leva'« hosí el ciede dallo Smollet e da altri anno di gran lunga inferi o i 5t quelle d-1 Ba tistaro dì Fireeza opera. del Ghiber ti per e n- eaziotii grandiosa a per finitezza meravigliarsi;: can& il Valsati ebbe a scrivere cha esse siano la' p - ù bell'opera de' mondo ». Anehe il Battisteri avrebbe tue, nata dallo Smolet. une più me ticelaregg.ata descrizione di lac mica frase: » Nel Bettest re, che sorge (li 'fronte, vi sona bellissimi marmi, speeialmente il fonte e un pulpito serretto da a - olture rappre- sentanti anitneli ». Poi il Camposanto. «Fra questo edifizio e la Catte lrala si trova il famoso Ciinitero detto « rampo Santo » perché ricoperto di terra portata da Gerusalemme ». K È un quadrilatere cinto da un muro altis- elmo ed è tenuto sempre chiuso ». « InterirAmenta — luogo il muro - corra un chiostro spazicso sublime passegg ala per uu filosefe e degno seggetto della sua. me litaaiene . a Il pavimento, per la mio-sino" parte, è com- p- ste di lapUlt lisca,. « I muri sena dipinti a freso da Giotto, Gioitino, Benezzo Gozzoli, Buffalma-co e da al- tri 1 - .re contemp"ranei e disoapoii che fiorirmi° subito dopo il r•sveglio della p'ttura o. « I s ggetti furouo presi dalla Bibbie. Ben . chè la maniera sia rigida, il disegna poro cor- retto, il colare non naturale, pure i' ispress'one è buona o tutto l' insieme riesca un monumento interessan e dei primi passi di quest i arte insi- gue, alla sua rimise:n.' ». In quei dipinti si notano curiosi F fhtti di prospettiva che piaaciono e sorprendono : spa- cialinente nelle figure di al , uni animali chi, pre- sentano sempre l' identico aspetto, da qualunque punto si guardino. « Quanto poi alla temer o. e problematica prop. ie 8. dalla tarra da! Calvario I r Sin - llet si mostra abb tsteinza a 'etti -o : molto probabili -inet- te — eg'i di '3 — ° ,4sa non è altro che terriccio comune misto a calce viva ». E cr.d che abbia colto nel segno ! EUGENIO CAPPELLI. Arlia Sapienza Il 25° anno di insegnamento del prof. Alfonso Di Vestea Gli alunni e gli amo:orso r• del prot. Alt ms Di Veatea, or che si compie ti XXV antio da che il profeasere illustre iniziò dalla Cattedra di Igiene dalla U iverglà PiaaLa il suo nobi'e e itidefesso aposto'ato di scienza e. di bontà, han sentito il dovera di non las iare trascorrere qu l .sta ricorre-za salima tributare il loro omaggio alle preclere virtù .1.-1l saiaeziato e dal Maestr , . L'ora solenne iIella Patria e la netelesia del- l' Uomo insigne nen concie n te:na alcuna fertna di festaggianieuto. E perciò il Comitato che si è riunito per un doveroso omaggio di rousiaerazierne verso l' Igienista illus' re che onora la nostra Udiversità e la scienza in Italia, ha tatto invito ai 0-d'aghi ed un'opera iii solidarietà s 'eiale ed ha deliberato di destinare a somma che sarà r-iccolta ad uno scopo di pietà dagae dell'attuele momento e caro o gradito al cuore del Meeistro. Il Comitato è composto dei pr: feasori e dot- teri De Rossi, De Hieronimis, Fressi, Gos o, Lusch., Ms: chini, M -rela, Nert, Paglia i , lande P Alegrini, Pieri, S tletvo, Ferrate, Ssstiiii, Spadoui, Tognoli e Zaga-i. TESTE e TASTI Il Sotto-larefetto di Novara. Il cav. avv. E.Ao Rebus, che fu alla nostra Pre- fettura per alcuni anni funzionario diligentissimo, attivo, intelligante e che ebbe in Provincia incarichi ragguar- devoli adempiuti con zelo e con successo, è stato ora d ipo una brillante e rapida carriera nominato sotto- P:eretto di Novara. Al caro amico cav. avv. Rebua mando rallegramenti sinceri _ed auguii fervidissimi. Il baritono Titta. Il nostro concittadino comm. Ruffo Ticta, l'artista insigne, ha regalato lire soo al Comitato di prepara- zone Civile. Il cav. dott. Burchianti alla Croce Rossa. Il cav. dott. Giuseppe Burchianti di Castelnuovo Val di Cecina, consigliere provinciale, per onorare la memoria della sua adorata figlia Pia ha iscritto il n ime di lei fra i soci perpetui della Croce Rossa italiana ed ha versato a tale scopo lire cento nella cassa del Sotto-Comitato di Volterra. Il Provveditore agli Studi commendatore. Il cav. uff. prof. Plinio Pratesi, Regio Provveditore agli Studi per la Provincia di Pisa, è stato insignito della Commenda dell'Ordine equestre della Corona di Italia. Gli porgo rallegramenti sinceri. à Le elargizioni alla Croce Rossa. Il sig. Enrico Essinger ha versato al Comitato della Croce Rossa la somma di Lire Venti, Nozze Cosci-Rosselli. Domenica 7 Gennaio si celebrarono nella Chiesa di S. Martino le auspicate nozze del sig. Giuseppe Ros- selli, figlio del proprietario del Ristoratore « Roma e Riccardo Rosielli, con la gentile e graziosa signorina Ada Cosci, figlia del carissimo amico e rinomato in- dustriale e commerciante sig. Olinto Cosci proprietario della e Nave Pisa ». Per la cerimonia religiosa officiò il Priore Don Bar- talini, il 4ua1e rivolse agli sposi parole affettuose ri- boccanti di fervidi auguri. Al Comune funzionò da ufficiale di Stato Civile l'assessore all'Istruzione sig. avv. Giovanni Magrassi, il quale pure indirizzò parole di augurio ai 'novelli sposi. Ad essi fu donata dal segretario generale sig. avv. Giacomelli la tradizionale penna d'oro. I testimoni per la cerimonia religiosa e civile furono i sigg. No- taio avv. Alfredo Lardella, Alessandro Pescioni, tenente della Croce Rossa, il Conte Del Grande - Pierallini e Ugo Veneri. Gli sposi e gli invitati si recarono quindi al Ristu- ratore « Roma » ove venne servito un sontuoso rinfresco. Moltissimi e ricchi doni furono inviati agli sposi, dai loro genitori, parenti e amici di Pisa e da fuori. La sposa ebbe pure copiosissimi doni di fiori che con gentil pensiero furono mandati al nostro Cimitero sulle tombe dei caduti per la Patria. Fra gli intervenuti si notavano: il padre della sposa sig. Olinto Cosci, il sig. Riccardo Rosselli padre dello sposo, i sigg. Notaio Alfredo Cardella, tenente Ales- sandro Pescioni, rag. Pietro Rostelli, Conte del Grande- Pierallini, Gino Cosci fratello della sposa, Ugo Vet- tori, Alfredo Gentili (Voltolino), Giuseppe Bartolucci, Vignolini, Vierucci, Bernardi, Bargagne, Giorgi, Saar- pallini, e le signore e signorine Ada Orsetti, Andreina Vettori, Pescioni, Gina Salvini, Argia Rossi, Corradina Ciani fidanzata del fratello della sposa, Primetta Vi- gnolini, Nella Nuti, Zurilla Balestri, Rosa Cosci madre della sposa e Alice Bertelli. Mandarono fiori i sigg. Grand Uff. on. prof. G. B. Quei- rolo, il cav. avv. Washington Cherici sostituto procu- ratore del Re, Francesco Giacomelli e famiglia, Al- fredo Scarpellini, Secondo Simoni capo-stazione fer- rovie Stato, il dottore Enrico Mori, Giovanni Pasero, rag. Pietro Rosselli e famiglia, Giuseppe Della Nave, Giacomo Bemporad e famiglia, Matilde Orsini, pro- fessore Cesare Fibbi, Igino Giusti Amministrazione Scolastica Provinciale, ing. Cesare Barbieri Vieterj- Terni (Coltano) avv. Giovanni Magrassi, assessore al- l'Istruzione, prof. dott. Alberto Cavazzani, Pia Albani, Carlo Rasi proprietario Buffet Stazione, Mariano Bar- sotti e famiglia, Alfredo Gentili e famiglia, Umberto Lupi e famiglia, Tina e Ugo Manichini, Conte Del Grande-Pierallini, i commessi di negozio di Via S. Martino e di Via Vittorio Emanuele, gli operai della fabbrica giuocattoli e scope e molti altri ancora. Mandarono telegrammi e lettere d' augurio i sigg. S. E. il Cardinale Maffi arcivescovo di Pisa, comm. avv. Giovanni Bacci di Campiglia Marittima, il cav. uff. Vittorio Bruno di Firenze, il cav. uff. Ernesto Grimaldi Commissario presso la Questura di Pisa, Giuseppe Gonzini e famiglia di Milano, Cecilio Tigrati assessore del Comune di Pisa, Roberto Rombolini proprietario dell' Hotel Nazionale, Amleto Berretta, Vittorio Vigo di Livorno, Alberto Garzella, Cecchini e Dello Strologo di Livorno, Maggiore Frittelli di Milano, Gino Triglia e signora, Calderoni di Milano, Giovanni Fiaschi, Morgantini Anita, Borghetti Eufro- sina di Livorno, Giovanni Balestrieri di Milano, Fran- cesco De Mey famiglia di Livorno, Guglielmo De May e famiglia di Livorno, Adele Petrini e famiglia di Marina di Pisa, Zuppan Luigia, Giulio Mori e famiglia di Firenze, avv. G. Giacomelli segretario capo del Comune di Pisa e famiglia, dottor Giuseppe Del Seppia Rosselli Giuseppe segretario Comunale di Ca- stelnuovo di Cecina, Enrico e Lina Savvisin di Pistoia, Capponi Quirino e famiglia di Fano, famiglia Dori, famiglia Bianchini, il « Ponte di Pisa » e molti altri ancora, Durante il rinfresco non mancarono fra i commen- sali i brindisi agli sposi, e pronunziarono parole di augurio e di felicitazioni, i sigg. Alfredo Gentili, il tenente Alessandro Pescioni, e il conte Del Grande Pierallini e regnò in tutti la più schietta allegrie. Gli sposi alle ore 15.40 accompagnati da' parenti e amici partirono alla volta di Roma-Napoli per il viaggio di nozze. Da queste colonne va a loro l'augurio vibrante di ogni felicità. La Befana ai figti dei richiamati, Con ottimo pensiero la Direzione del « Ricreatoti° Italia » pei figli dei nostri richiamati invitò tutti gli buoi nel giorno dell'Epifania a prendere un regalo e a partecipare a una festicciola scolastica. I 120 vi-

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27. Allidies. 41.

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4 3ANNO XXV. PQ mollica 14 Gennaio 1917. Num. 2.

GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA

Si pubblica la DomenicaABBONAMENTI: per un anno lire 5: p7r nn semestre lire 3. Per abbo arsi

basta e etelare uea te:idoli:e' voglia all'Amministraiow. ct I Ponte di Pisa.Uffici di dAzione e Amministrazione: Vi • Giesuè rardu-ci, n. 9 Pisa

r Cc:arata. «astesirrairorate. ct- 1 szseatrea•--

i PUBBLICITÀ: per avvisi rèclame ir 'rima pagina L. 3; in seconda L. 1,50;in teiza L. 1,00; in quarta L. 0,50 per tieni linea o spazio di linea (Pag. antie.).

Per alvisi finanziari, i: dustriali, commerciali; per inserzioni; per necrologie; perrèelame in cronaca, diffide, c , mulinati, ecc. ecc. prezzi da contrattarsi.

Chi alla patria non dà il braccio deve dare la

mente, i BENI, il cuore, le rinuncio, i sacrilizi.

(Dal discorso di Salandra in Campidoglio).•

Le due i ieorrenze della nostra fede patriottica, il genetliaco dellaRegina Elena, esempio a tutte le donne d'Italia di virtù civili e •

domestiche e di fierezza civile; e l'anniversalio della morte del ReGaiantuturio, rare oeiquistò alla nostra gente la prima indipendenza,Moli° state ricordate • iu silenzio, ma non con minore affettoreverente.

Alla Duchessa d'Aosta, instancabile nelle opere di pietà, spro-patrie° delle Dame della Croce Rossa bui campi di battaglia, serena.impavida, benehea, e confortatrice amorosa, è stata assegnata latutelagli& di argento al valor

La conferenza (li Roma ha fatto più chiari gli accordi tra gliAlleati per le questioni orientali; ma ha anche rese più positival'opeia dellaQuadruplice per una risoluzione di tutti gli altri pro-blemi militari. Si pensi che il nemico è oggi più che mai perico-loso; i signori della guerra in Germania non combattono più per laconquista mondiale ma per la loro vita. •

Wilson ha avuto per mezzo pii Briand la risposta degli Alleatialla nata di pace.

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Si nota un riordinamento, un concentiamento delle forze degli Alleati; paredecisa Urla tattica più risluta e più attiva.Il nemico e ancoi a forte e deve essere de-bellato colla unione e culla tenacia.

Sulla nostra frnte Don sono da segna-lare aVVenienetill di grande tuiportanza:

Certo le nostre truppe si comportanovalorosamente, fanno progressi ogni giorno,e logorano gli austriaci ricacciati e fugatinegli assalti e disturbati nei lavori.

la chiamata alle mmi dglle classi 1814 e '15o 16 dvr ...o pi

alle ai mi I un'ilari di P 2 e 3' °slego: ia delleclbssi del 1874 e '75.

S oatierea es tluae sa ne faranno domanda aiComandi del hro Distretto, quelli che hanno unfiglio totto le ami o morto in guerra, o banuoquattro figli seco cenviventi td a loro eerire:

_

La medaglia d'argentoalla bandiera della «Brigata Cremona»

Al•a 13 gatti. Ur ,!IL ' n t, couipci-ti te il 21. e22 Reggitnauto di F itena, e della quale ii Cumandi, neje& neba u stra Città deArts ha infi.c:Za

il gl. riesu 22 Faa tedi., è steta couferita per lesue bandiere la merlagim di 'risalita.: al valoremilitare; e ciò perché a cou brillanti vittorie etenaci resistenze assicurava la conquista delCarso nkerdi nsle s pra Mani-alcune, e muove docomptitta se g ':.v f rissima posizioni nem , bead es' i Do ò, • teitzeildoV,,t;s .,tt a i o ,t, d beinbardeineuti a.

I nostri combattenti decorati- 17 Di edibre 1916 e st .1a t ti.

la i IO., ricompense nt v. . e

t -.re; e t' l • t: figaratio qu , s •,OStr:

tenera ..mnedico dett. Milziade Agonigi(medaglia d, rgee te); :sergente d f iuteria Al-fredo Antoni, tAir.PlioNte artigfe-ria da ertm-peg. l: Mario Ciamplai, dis,o di fanteria Ar-

mando Marracrini,. p, iral 113 , gg -i e .11 art g ie .ada m ..etagne Preso Sabbatini e ,Otl. •1" ■••r , • e a u-tante ma:gaia:io in -oco,1.1a di fai a Gioia .Sbrana

(tue laglia bro zo).A que.ti si agg ung,.ir, i da 'arati de la Pr -

viecitit e .1UL:e p a o Agostino Cantini AiTe' rleeiula e tal:iati re di artiglieria da. campagnaCorrado Coli di Calci (medaglia di brouaa).

Al Comitato íemminilc " Pro Patria „

Oggeta i i stoffe distribuiti a cura del Ci. mitato nel mese di Dicarubre 1916.

•Al Ilicreatorio: Indumenti vari dati ai bam•bini n. 67. — Grernbiutiui u if rise 20 —Steffa met: i 1,00 — Corredini n. 11 di 14 capiciascuno, complessivamente capi • . 154. — Totalen. 241. — Somtua l'eccedente 4001 — Totale 4242.

Ai Profughi: Somma precedente 1972 — To-tale 1972.

Oggetti vari e indumenti ai soldati: Pantofoledate alle signore visitatrici per i s Idati d gentinei RR Ospedali di Santa Chiara n 34. Indu-menti di iana mandati al lronte io prigionieri diguerra e agli iliterne ti italiani in Austria n. 294.— l'Aumenti di cotone mandati al fronte aiprigionieri di guerra e agli internati in Austrian. 57. — Indementl di lana ven luti n. 47. — To•tale n. 432. — Somma prece dente n. 13381. —Totale te 13813. — Totale geearale n. 20027.

Lana ventilata Kg. 2.

IN PUNTA DI PENNALa tracotante scelleraggine.Mentre gli Alleati tenevano a Roma la loro confe-

renza, Guglielmo Imperati re e Re si adirava alQumtier Generale con un proclama stizzoso e violento

diretto alle truppe.Il Kaiser ha perduto le tafte: ha parlato di avi-

dità di potenza dei nemici, della loro tracotante scel-leraggine (arco la mula che si rivolta al medico, ed èl'Intesa veram-n e il medico che ci vuole a suo tempoper curare le manie di Guglielmone), di responsabilitàpesante e di soldati, i suoi, più pesanti che inai dacchèdivroanno di acciaio.

Benissimo coeì. Il Kaiser ha tutto a sua dispesi-zione; croci di ferro (quante mai non ne distribuì al

principio della guerra!) soldati di acciaio e pallottoledi piombo. Ma ciò nonostante si è lasciato prenderedallo sdegno ed ha fatto la voce grossa, di baritonoinfreddato.

Ma chi cerca mai di intimorire il babau tedesco,coi suoi soldati di acciaio?

L'Intesa gli ha di ferro fuso; e non si arrabbia.Gualielmone si arrabbia. Gli meneremo la museruola.

È premio un caso di idrofobia.La stampa tedesca commenta il proclama infreddato;

e con i cemmenti illustra il caso gravissimo di idrofo-bia dalla quale è affetto il Kaiser.

La Kednische, ad esempio, ha scitto: «Stringiamoi denti in campo ed in patria, ed il mondo assisteràai nuovi miracoli ».

Stringiamo i denti? È manifesto che Soli diventatitanti cani idrofobi a cominciare dall'Imperatore e Re!

Il dovere verso la umanità.Quando non stringe i denti la stampa tedesca fa la

voca flebile.«Sarà 'compiuto il nostro dovere verso l'umanità».In Germania hanno capovolto il significato delle

partile: urnaniià in tedescheria vorrà dire crudeltà.Ed allora si spiega: l'avere sconvolto il mondo

colla guerra, l'avere aggredito popoli deboli ed inermi,l'avere trucidato i vecchi e violato le femmine e mutilatoi bambini, l'avere bombardato città apete, l'avere dis-

trutto monumenti d'arte, l'avere annegato gli innocenti,l'avere colpito gli ospedali e le ambulanze, l'averecreato le insidie più scellerate della guerra tutto ciòfa parte della umanità della Germania.

P! 1[I IfTRUTI N RESTI STWIE111IV.

« L °atee r:•1 perseguir l i Smollet-im pro ontae l tizi • di stil • g è riaeo i nu ile.rosa col: neonite.si-ce di mali 'o, ser nito, diaspro. giallo o verdeIndico, i-orna pure di aleuni pregev i divieti ePco!turP; ma l*s ansa n'ù balia, per me, sono leisue porte, opera di Giambo'ogna a cha rapereis•ri tanto, a rlievo, in divers' s'ammonimenti, last •rio de' Ve ch'o e Nuave Te -alimenta ».

« Qie I nn're bile lavoro mi pinequa tanto i hes rei rima oa■ u • gi a-no ibtaro a guai- iarlo e adammir • rl ».

L I Sinolbst-corre t• riti altri viaggiatori a'a noipassati in raser , grneconfoede lo stie romanico delDuaoe. 4. Pisa con lo stile gotico; e, saguendoue ormai melto diffusa tradizione, attribuisce aG ambologna, le porte del Duomo Steso. Ma diqueete Giainbolegna mai si occupò. Raffaello Pa-gru i di Firenze, architetto del Granduca, feae idiaeg , I dello sp•imento ganerale rq esse, poimo lifi tate i ei f arigi r ebe figuri- e da Giovi noiCa .eini, Angelo Sereni, Angelo S'a'oni, OrezinMoclei, Antonio Susini, Raffaele Fertini chrs diguasti p,rii •ileri furono esaeutori.

-cerre p :i notare che le p rta del Durane pi-se: o aebleme leva'« hosí el ciede dallo Smollet eda altri anno di gran lunga inferi o i 5t quelle d-1Ba tistaro dì Fireeza opera. del Ghiber ti per e n-eaziotii grandiosa a per finitezza meravigliarsi;:can& il Valsati ebbe a scrivere cha esse siano la'p - ù bell'opera de' mondo ».

Anehe il Battisteri avrebbe tue, nata dalloSmolet. une più me ticelaregg.ata descrizione dilac mica frase: » Nel Bettest re, che sorge (li

'fronte, vi sona bellissimi marmi, speeialmente ilfonte e un pulpito serretto da a - olture rappre-sentanti anitneli ».

Poi il Camposanto.«Fra questo edifizio e la Catte lrala si trova

il famoso Ciinitero detto « rampo Santo » perchéricoperto di terra portata da Gerusalemme ».

K È un quadrilatere cinto da un muro altis-elmo ed è tenuto sempre chiuso ».

« InterirAmenta — luogo il muro - corra unchiostro spazicso sublime passegg ala per uufilosefe e degno seggetto della sua. me litaaiene .

a Il pavimento, per la mio-sino" parte, è com-p- ste di lapUlt lisca,.

« I muri sena dipinti a freso da Giotto,Gioitino, Benezzo Gozzoli, Buffalma-co e da al-tri 1 -.re contemp"ranei e disoapoii che fiorirmi°subito dopo il r•sveglio della p'ttura o.

« I s ggetti furouo presi dalla Bibbie. Ben .chè la maniera sia rigida, il disegna poro cor-retto, il colare non naturale, pure i' ispress'oneè buona o tutto l' insieme riesca un monumentointeressan e dei primi passi di quest i arte insi-gue, alla sua rimise:n.' ».

In quei dipinti si notano curiosi F fhtti diprospettiva che piaaciono e sorprendono : spa-cialinente nelle figure di al , uni animali chi, pre-sentano sempre l' identico aspetto, da qualunquepunto si guardino.

« Quanto poi alla temer o. e problematicaprop. ie 8. dalla tarra da! Calvario I r Sin - llet simostra abb tsteinza a 'etti -o : molto probabili -inet-te — eg'i di '3 — ° ,4sa non è altro che terricciocomune misto a calce viva ».

E cr.d che abbia colto nel segno !EUGENIO CAPPELLI.

Arlia SapienzaIl 25° anno di insegnamento

del prof. Alfonso Di VesteaGli alunni e gli amo:orso r• del prot. Alt ms •

Di Veatea, or che si compie ti XXV antio da cheil profeasere illustre iniziò dalla Cattedra diIgiene dalla U iverglà PiaaLa il suo nobi'e eitidefesso aposto'ato di scienza e. di bontà, hansentito il dovera di non las iare trascorrerequ l.sta ricorre-za salima tributare il loro omaggioalle preclere virtù .1.-1l saiaeziato e dal Maestr , .

L'ora solenne iIella Patria e la netelesia del-

l' Uomo insigne nen concie n te:na alcuna fertna difestaggianieuto. E perciò il Comitato che si èriunito per un doveroso omaggio di rousiaerazierneverso l' Igienista illus' re che onora la nostraUdiversità e la scienza in Italia, ha tatto invitoai 0-d'aghi ed un'opera iii solidarietà s 'eiale edha deliberato di destinare a somma che saràr-iccolta ad uno scopo di pietà dagae dell'attuelemomento e caro o gradito al cuore del Meeistro.

Il Comitato è composto dei pr: feasori e dot-teri De Rossi, De Hieronimis, Fressi, Gos o,Lusch., Ms: chini, M -rela, Nert, Paglia i , landeP Alegrini, Pieri, S tletvo, Ferrate, Ssstiiii, Spadoui,Tognoli e Zaga-i.

TESTE e TASTIIl Sotto-larefetto di Novara.Il cav. avv. E.Ao Rebus, che fu alla nostra Pre-

fettura per alcuni anni funzionario diligentissimo, attivo,intelligante e che ebbe in Provincia incarichi ragguar-devoli adempiuti con zelo e con successo, è stato orad ipo una brillante e rapida carriera nominato sotto-P:eretto di Novara.

Al caro amico cav. avv. Rebua mando rallegramentisinceri _ed auguii fervidissimi.

Il baritono Titta.Il nostro concittadino comm. Ruffo Ticta, l'artista

insigne, ha regalato lire soo al Comitato di prepara-zone Civile.

Il cav. dott. Burchianti alla Croce Rossa.Il cav. dott. Giuseppe Burchianti di Castelnuovo

Val di Cecina, consigliere provinciale, per onorare lamemoria della sua adorata figlia Pia ha iscritto il

n ime di lei fra i soci perpetui della Croce Rossaitaliana ed ha versato a tale scopo lire cento nellacassa del Sotto-Comitato di Volterra.

Il Provveditore agli Studi commendatore.Il cav. uff. prof. Plinio Pratesi, Regio Provveditore

agli Studi per la Provincia di Pisa, è stato insignitodella Commenda dell'Ordine equestre della Corona diItalia.

Gli porgo rallegramenti sinceri.

àLe elargizioni alla Croce Rossa.Il sig. Enrico Essinger ha versato al Comitato della

Croce Rossa la somma di Lire Venti,

Nozze Cosci-Rosselli.Domenica 7 Gennaio si celebrarono nella Chiesa

di S. Martino le auspicate nozze del sig. Giuseppe Ros-selli, figlio del proprietario del Ristoratore « Roma eRiccardo Rosielli, con la gentile e graziosa signorinaAda Cosci, figlia del carissimo amico e rinomato in-dustriale e commerciante sig. Olinto Cosci proprietariodella e Nave Pisa ».

Per la cerimonia religiosa officiò il Priore Don Bar-talini, il 4ua1e rivolse agli sposi parole affettuose ri-boccanti di fervidi auguri.

Al Comune funzionò da ufficiale di Stato Civilel'assessore all'Istruzione sig. avv. Giovanni Magrassi,il quale pure indirizzò parole di augurio ai 'novellisposi. Ad essi fu donata dal segretario generale sig.avv. Giacomelli la tradizionale penna d'oro. I testimoniper la cerimonia religiosa e civile furono i sigg. No-taio avv. Alfredo Lardella, Alessandro Pescioni, tenentedella Croce Rossa, il Conte Del Grande - Pierallini eUgo Veneri.

Gli sposi e gli invitati si recarono quindi al Ristu-ratore « Roma » ove venne servito un sontuoso rinfresco.

Moltissimi e ricchi doni furono inviati agli sposi,dai loro genitori, parenti e amici di Pisa e da fuori.

La sposa ebbe pure copiosissimi doni di fiori checon gentil pensiero furono mandati al nostro Cimiterosulle tombe dei caduti per la Patria.

Fra gli intervenuti si notavano: il padre della sposasig. Olinto Cosci, il sig. Riccardo Rosselli padre dellosposo, i sigg. Notaio Alfredo Cardella, tenente Ales-sandro Pescioni, rag. Pietro Rostelli, Conte del Grande-Pierallini, Gino Cosci fratello della sposa, Ugo Vet-tori, Alfredo Gentili (Voltolino), Giuseppe Bartolucci,Vignolini, Vierucci, Bernardi, Bargagne, Giorgi, Saar-pallini, e le signore e signorine Ada Orsetti, AndreinaVettori, Pescioni, Gina Salvini, Argia Rossi, CorradinaCiani fidanzata del fratello della sposa, Primetta Vi-gnolini, Nella Nuti, Zurilla Balestri, Rosa Cosci madredella sposa e Alice Bertelli.

Mandarono fiori i sigg. Grand Uff. on. prof. G. B. Quei-rolo, il cav. avv. Washington Cherici sostituto procu-ratore del Re, Francesco Giacomelli e famiglia, Al-fredo Scarpellini, Secondo Simoni capo-stazione fer-rovie Stato, il dottore Enrico Mori, Giovanni Pasero,rag. Pietro Rosselli e famiglia, Giuseppe Della Nave,Giacomo Bemporad e famiglia, Matilde Orsini, pro-fessore Cesare Fibbi, Igino Giusti AmministrazioneScolastica Provinciale, ing. Cesare Barbieri Vieterj-Terni (Coltano) avv. Giovanni Magrassi, assessore al-l'Istruzione, prof. dott. Alberto Cavazzani, Pia Albani,Carlo Rasi proprietario Buffet Stazione, Mariano Bar-sotti e famiglia, Alfredo Gentili e famiglia, UmbertoLupi e famiglia, Tina e Ugo Manichini, Conte DelGrande-Pierallini, i commessi di negozio di Via S.Martino e di Via Vittorio Emanuele, gli operai dellafabbrica giuocattoli e scope e molti altri ancora.

Mandarono telegrammi e lettere d' augurio i sigg.S. E. il Cardinale Maffi arcivescovo di Pisa, comm.avv. Giovanni Bacci di Campiglia Marittima, il cav.uff. Vittorio Bruno di Firenze, il cav. uff. ErnestoGrimaldi Commissario presso la Questura di Pisa,Giuseppe Gonzini e famiglia di Milano, Cecilio Tigratiassessore del Comune di Pisa, Roberto Romboliniproprietario dell' Hotel Nazionale, Amleto Berretta,Vittorio Vigo di Livorno, Alberto Garzella, Cecchinie Dello Strologo di Livorno, Maggiore Frittelli diMilano, Gino Triglia e signora, Calderoni di Milano,Giovanni Fiaschi, Morgantini Anita, Borghetti Eufro-sina di Livorno, Giovanni Balestrieri di Milano, Fran-cesco De Mey famiglia di Livorno, Guglielmo DeMay e famiglia di Livorno, Adele Petrini e famigliadi Marina di Pisa, Zuppan Luigia, Giulio Mori efamiglia di Firenze, avv. G. Giacomelli segretario capodel Comune di Pisa e famiglia, dottor Giuseppe DelSeppia Rosselli Giuseppe segretario Comunale di Ca-stelnuovo di Cecina, Enrico e Lina Savvisin di Pistoia,Capponi Quirino e famiglia di Fano, famiglia Dori,famiglia Bianchini, il « Ponte di Pisa » e molti altriancora,

Durante il rinfresco non mancarono fra i commen-sali i brindisi agli sposi, e pronunziarono parole diaugurio e di felicitazioni, i sigg. Alfredo Gentili, iltenente Alessandro Pescioni, e il conte Del GrandePierallini e regnò in tutti la più schietta allegrie.

Gli sposi alle ore 15.40 accompagnati da' parentie amici partirono alla volta di Roma-Napoli per ilviaggio di nozze.

Da queste colonne va a loro l'augurio vibrante diogni felicità.

La Befana ai figti dei richiamati,Con ottimo pensiero la Direzione del « Ricreatoti°

Italia » pei figli dei nostri richiamati invitò tutti glibuoi nel giorno dell'Epifania a prendere un regalo

e a partecipare a una festicciola scolastica. I 120 vi-

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spi scolaretti, fra maschi e femmine, che ogni giorno

frequentano il Ricreattnio » posto nel locale delta

scuola dei lavori femminili » accorsero lieti per la

gradita promessa accompagnati dalle loro mamme e

furono accolti oltre che dalle loro brave maestre, an-

che dalle signore componenti il « Comitato di Mobili-

tazione » e quello femminile e Pro Patria » che fecero

gli onori di casa.

I bambini cantarono alcuni inni patriottici sotto

la guida della maestra Iole Sodi e offrirono fiori alle

benemerite signore contessa Sofia Franceschi Bicchie-

rai, dott. Maria Di Vestea, al munifico cav. Giuseppe

Pardo Roques. Quindi furono distribuiti i doni ai

bambini dalle signore e signorine presenti. Ciascun

bambino ebbe un balocco, una maglia, due fazzoletti

e an pacco di dolci. Infine fu servito ai bambini un

magnifico rinfresco con latte, cioccolata e biscotteria

finissima e fu anche consegnata a ciascuno una copia

del « Corriere dei Piccoli ».

I bambini e le loro mamme si congedarono bene-

dicendo i loro generosi benefattori.

Il maggiore Anau.

Il capitano Angelo Anau, già decorato della me-

daglia al valor militare, è stato promosso maggiore e

confermato nello stesso suo reggimento.

Per questa notevole promozione io mi -rallegro col

brillante e valoroso ufficiale che si trov"a in zona di

guerra fin dallo scoppio delle ostilità ; e mando pure

rallegramenti alla gentile consorte di Lui signora Ada

Anau-Supino, al suo suocero comm. Vittorio Supino

direttore della Banca Italiana di Sconto ed a tutti

gli altri congiunti.

Lutti.

A Milano è morto il comm. ing. tenente-generale

Alberto Gabba, fratello del senatore prof. Carlo Fran-

cesco Gabba,

A Certaldo si è spento quasi improvvisamente il

nostro concittadino cav. Giuseppe Domenici, fratello

degli amici Armando e dott. Olinto Domenici.

La Cioccolata al latte.

Cailler, di Svizzera, tiene ancora il primo posto

per la deliziosa cioccolata al latte: una delizia per

gusto e per bontà; un miracolo di efficacia nutritiv..;

un tesoro di squisitezza incomparabile.

A questa una specialità che nessuno ha potuto mai

non dico superare, ma neppure uguagliare nella deli-

catezza sopraffine, nel sapore soavissimo e nei pregi

di ricostituente efficace,

Contro le emicranie.

Alcool a 850 grammi soo, ammoniaca liquida gr. 250,

canfora gr. 125, olio d'anici gr 12, acido acetico gr. 6.

Si fa sciogliere la canfora nell'alcool, e vi si incor-

porano poi le altre sostanze. Si mischia bene tutto,

agitando; e poi si ripone in una bottiglia a tappo sme-

rigliato. O serve aspirata, o se ne fanno delle compresse

da applicarsi sulla fronte e le tempie. Se l'effetto non

è sufficiente, se ne prendono due gocce in una tazza

di caffè ben caldo e zuccherato.

La cucina: lattone alla Modenese.

In un piatto resistente al fuoco si fa un soffritto

di burro con qualche fettina sottile di lardo, con unacipolla tagliata in quattro; quindi si unisce il lattone,

comprato da Giacinto Borsd, del sale, e se si vuole un

pizzico di csnnella : Qaando il lattone è ben colorito,

si aggiungono due o tre carote tagliate a spicchi, un

gambo di sedano, un bicchiere di 'vino bianco e da

ultimo un po' di conserva di pomodoro. Se non si ha

vino bianco, si mette mezzo cucchiaio appena di aceto.

EMERENZIANO SALVESTRONIGioielliere e Orefice

PISA - Via Vittorio Emanuele Num. 43

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CiiriøitctLe donne soldati

Il feminin'sino militare ha ragg■ti to nellaRussia il suo maggiore svilupp-. Nelle armatedello Czar vi sono g'à 400 femmine-soldati checombettono a fianco del risp-itivo marito.

La più celebre si chiama K k'- userai si ingag -giò ne'l'Agesto 1914 nello stesso reggimento dicosacchi col suo spose ed oggi è celonnella del6° Reggimento dei cosacchi dell' Ural: fu feritadue volte nella Pruseia Orientale e porta al pettola croce di 8. Giorgio.

Anche Alessandra Efirnovort è uffi dale deiCosacchi del Don e si è distinta specialmentenei combattimenti attornr) a Kiew. Fatta prigio-niera dai tedeschi riusci a fuggire uccidesidosentinella, e di recente fece prigionieri 18 ulaniai quali furono trovati documenti di grandeimportanza.

Arte italiana in tempo di guerra(d. l.) Una cosa di cui è veramente confortante

il rilievo, è lo sviluppo che non abbiano ti a'asciatodi dare all'arte nostra in questo psriudo noncerto fevorevele alle manifestazioni artistiche.

Oggi è la velta di un'ertista soldato, degnis-Filino allievo di A. Do Karolis — Gino Barbieri —il quale ha doto all'arte xilegrefica tutto il suoentusiasmo riuscendo a procurarsi, fra i cultoridi quest'arte cosi suggestiva, una fama meri-tatissimo.

Si tratta di dieci soggetti (impressioni edauspici della nostra guerra) che il Barbieri hairnrnagieati ed incisi e che sono riusniti di unaeffeacia e di un effetto meravigliosi. — In questidieci quadri (che saranno un degno ricordo perle generaz'one future) vi è tutta la potenzialitàcre. itrice di questo giovane artista, vi è trafusatutta la sua anima di ardente italiano.

La nota ime Osa Editrice Vincenzo Lischidei Bagni di Casciana ha riunito queste impres-sioni in una stupenda serie di cartoline su car-toucino a mano, curandoue con temica perfettal'esecuzione e raggiugando anche lo scopo alta-mente patriottico di eternare con un lavoromagie& o q ue ita epoca fortunosa nostra.

E noi ci cempiacieauco vivamente col valo-roso Gino B rbferi per qusta !eleva mani-festazione dell'arte sua, ed euguriamo alla CasaE liti-dice L's thi la fortuua di cui è meritevole unsi indovinato lavoro.

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L' agitaziolle dei coloili

sul1..ro organo massimo - l'Avanti - sollevarono laistessa questior.e di oggi a proposito della mez-zadria in To-canti, della mezzadria in Maremma.E da loro è aspramente combattuta perchè èconsiderata come una forza eddormentatrice delproletariato. Colle agitazioni e le sommosse sivogliono diminuire i profitti della terra a dannodei proprietari colla certezza che questi nonpotendo sopportare aggravi ulteriori abbando-neranno il sistema della mezzadria per tornareal sistema della cultura diretta dei fondi. E cosìi coloni diverranno tutti operai e potrauno in-gressete, strumenti docili e rozzi, le schiereagguerrite dei rivoluzionari ed instituire il re-guo di Bengodi colle Leghe, le Camere do lavo-ro, con il Paradiso in terra e con il-Deputato aMontecitorio, cerícato secendo le bolle del Con-cilio e ben timbrato al fuoco del socialismo uf-ficiale marca excelsior come si segnatici a fuoco,per ben distinguerli, i cavalli maremmani.

Già, nuche dieci o undici anni or sono, i so-cialisti, tentarono suscitare per i loro fini poli-tici un' agitazione tra i lavoratori delle campa-gne della Toscaba, come fanno ora per le cava-pegue della Maremma. Ma i loro sforzi nonebbero allora fortuna ; e non poterono far presasulle menti, rozze sia pure, ma svegliate ed ac-corta dei nostri coloni.

Il concetto enuirdato nell'Avanti di combat-tere la mezzadria per ridurre nuovamente ilcontadino alle condizioni di salariato, sa conve-niva ai signori socialisti che in tel modo avreb-bero potuto organizzare ed arreggimentare ilproletariato agricolo come già *avevano fatto diquello industriale, non poteva certo lueingare icoloni che avrebbero perdut i la comproprietà delleterre che levoravano. Fu una tattica fallita. Edallora i socialisti pensarono bene di girare la

posizOne — COM, han fatto oggi — di .valersi

di qualche latente malumore di indole seconda-

ria o di crearlo a beila posta, se non esisteva,un malumore pur sempre aggiustabile, per at-tizzare il fuoco dell'ag tazione anche fra i nostrimezzadri ed affezionarseli.

Anche oggi, come dieci anni fa, colla istessainsidia, a danno manifesto dei coloni, a soloprofitto delle mire e degli interessi del partito sitenta la disgregazione delle forze agricole perpiegarle poi ai capricci ed alle impasizioni delnon sacro sinodo sociali sta rivoluzionario.

Ma noi fermamente continuiamo ad illumina-re i nostri coutadini su benefici inestimabili dicui attuelinente godono e sugli intendimenti dicoloro dai quali sono oggi, come lo erano ieri,sobilleei. E li illuminiamo colle parole del con-te Gustavo Parravicino, proprietario ‹li terre inToscana, che fu assessore del Comune dl Firen-

ze, uomo di severi studi e di sveglio iutel etto

della llostra Md16111111dche i i un suo aureo optiecolo 5 La Mezzadriaed i socialisti a stampato e pubblicae, nel 1903rilevò le vere ragioni di questo iugiustificiat.ftitto.

D , tutti i modi della rimunerazioue dellamano d'opera — difie l'egregio s.'rittore — quelloin uso tellii Toscana agrholi col nome di mez-zadria, è, o dovrebbe essere, quello che meglio siacc .sta idee.le so ialista, ,perchè col coutrattodi mezzadria, il capitale e la mano d'opera sonoin perfetta comunità.

e. E infatti qual migliore ideale sociale chequello di vedere in perfetto accordo le due grandiforze moderne, i capitale ed il lavore, intente

ai un'opera comune e concorreuti in egual mi-

sura ai rischi ed ai profitti che da tale couso-ciazione derivane?

«Non si è sempre detto che irealariato erauna vittima del capitale, da esso esosamentesfrutta te?

• Ebbene, colla meezadria, il salariato è sparitoed al suo posto è subentrato il scio d'industria.

«Quale enorme progreeso edottato nel nostropaese assai prime che il sole soetalista spuntasse• zzon te l

Sa tale sistema fosse applicabile ed applicatoalle industrie, la-questione dei salariato, che tantoagita i1 mondo civile, sarebbe in gran parte ri-solta per la maggior felicità dell'innumerevoleesercito dei lavoratori ».

Il ragionamento non fa una grinza; ma cosinon la pensavano e non la peusauo neppure at-tualmente i socialisti.

Il conte Parravicitio rispondeva ai proponi-menti dell'Avanti di combattere la mezzadria,dicendo giustamente sorpreso:

Ma come? Dobbiamo distruggere questo con-tratto ideate? Ed il contadino, che poi fatto disliamezzadria gode di una firma progrelita e van-taggi. si di rinumerazione b 11'.)pera sua, c.he 'èmesso al coperto del bisoguo, che é sicuro delsuo tetto e de l'avvenire suo e della sua famiglia,dobbiamo r.p:oLub•rlo nelle incertezze duiorose delsalariato?

» Ma allora tutte le teorie socialiste di pro-gresso, di benessere, di tute.a delle classi menoabbienti, sono illusioui, e io scopo prefisso nonè già il miglioramento delle inilsse, ma l'infeu-dainento dede stesse ai capi, per ragioni che colbeuessere delie masse nulla hanno a vedere ! ».

Ma il segreto della Mossa attuale contro lamezzadria era rilevato dal conte Parravicino tuquesta frase dell'Avanti:« .... La mezzadria poneil mezzadro nella condizione psicologica (P) de uncomproprietario della terra, allontanandolo dalla or-ganizzazione.

E lo serittore giustamente ossei veva:E ne.teseerio per la forza del partito, di ri-

durre le Masse agricole, anche se stanno bene, aduna condizione inferiore perché si trovino a disagio,

col d.sagio si possa seminare in un terreno fi-nora restio, grazie eppunto alla mezzadria, il malseme della discurdia e della lotta di classe, onde

i

rue Jogii ere quella famosa organizzazione deee,sipear-.vira a tutti fuori che agli orgeuizzati.

Il programma enunciato nel 1903 è quellostesso che appai isoe in adeessk, d p un la-vuro sottile, inovvertitte instaucebi.e

p

gelida natio nostre fioreuti regioni.Ecco ehe cosa diceva, aliora, l'Avanti.

Nei dobbiamo prima di tutto -atteggiare tuttii criteri, le mosse e le tendeuze delle nostre or-geuizzazioni di centediut aila meta che ci pr..po-Mania di raggiuugere: sopratutto o e .rrerà tenerequesta sempre presente nella scelta, 'leda prefe-renza delle richieste dei mig ioramenti, le qualidevo , o prendere di mira principalmen! e tuttequelle codisofe dtl contratto, • che sono i caldinidella mi zzadria. lo tal modo noi, ia una primafase di lutto, avremo spogliato il contratto ditutti quegli accessori di sfruttamento e di esser-

vimento che la ounip sente volontà padroualevi ha incrustato incontro, e, in una fase su , c-s-siva, lot:audo p"r la soppressione di pare.ichiefra le clausole priucipali del contratto, lo avremocosì'assottigliato da renderlo orrnei non più, pre-feribile pel proprie'ario, alla coltura diretta (!) ».

* * *Coi-i, eloqueutemetite, colle nitide osservazioni

di un uomo pro.tioo e u..mo di cuore — il conteParravicino - abbiamo svelato gli intenti oscuridei manipolatori de'la Lega agricola nel ma.renimano.

I socialisti — si tenga bene in mente — nel-l'incitare i coutadini ad invocare alcune migliorienei patti colonie', mirino a coeseguire l'aboli-zione della mezzadrie, per convertire i nostrimezzedri in tanti braccianti pagati alla giornata

e quindi facilmente arruelabili nelle file dei sov-

vloro nostri

perdere_ — psr il mireggio del socie-loi contedini lo sappitelo, e vedano se a

'isole, or più brutto auche di prima perehè sichiama ufficiale — i benefici attuali della mez-z adir a

proprietari rispondano a tono ai socialistiche i di

pingono come sfruttatori, non. ricono-smindo la L-ga oè sottomettendosi alle sue in-si lie. Eesi non debbono prestersi mai a facilitareil triste giuo..o dei socialisti rivoluzionari i•los ionome del progresso (l) vorrebbero riportare secoli

e secoli indietro la gloriosa civiltà toscana.

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Sveliamo anelar meglio oggi quale che adesser discreti si puo chiamare.... la tattica deisonialisti.

In Maremma il contailino sta bene, meglioassei di qualunque mezzadro di qualsiasi altraregione ; si è adocchiato, si è accarezzato comeun faeile strumente di resistenza orgiuizzata, esi è ch;amato a far parte della Lega.

Erano necessari, indispensabili dei migliora-menti economici ? Ma chi non sa escogitar li echi è che non ne ha bisogno ?

Vada per i miglioramenti. Furono richiesti efurono subito accordati. E cosa aveva più dafare la Lego, allora ?

La Lega ha da serrare ben compatte lefalaugi dei iiblli, e da contare i voti.... per leelezioui. à il seggio per il deputato so :ialistache interessa; la folla deve essere suggestionata,vellicata, sespinta fino al traviamento, per lariuscita del deputato per la salvezza del partito.EA ecco come si mette facilmente una massa diagricoltori in tagitazione.

Lo scopo è stato raggiunto. Suoniamo purele campane della. risurrezione. E viva il deputatosocialista uffieiale, e abbasso la guerre contro ibarbari, contro gli oppressori. Oggi è tempo difare la guerra sì, ma interna : è questo fronteal di dentro che può appareechiare le conquiste,specialmente quella più desiderata di tutte dellamedaglietta e cieli' onorario mensile.

Si badi però che le arti sono antiche e giàtutte sventate da ue pezzó. Floriscone, si, leLeghe in un momento di esaltazione, in un im-peto di follia suggestiva, ma poi si sfasciano pereocessività di... legamento.

Anche dieci °undici anni or sono si promosseuna agitazione agraria, ed al solito con pro-gramma socialista, con progremma di ribellione:si voleva abolire la mezzadria.

Proprio, così. Ma la m-zzedria anche a mal-grado delle critiche di ieri e di eggi di certi so-cialisti sfaccendati, secondo che è raffiguratabrillantemente dal Leda, « non è paregonabilesoltanto a un « amere p'atonieo • ma anche aun • amore effettivo » in quanto che se uniscecapitelista e lavoratore uno essendo l'oggetto,li uuisce pure essendo uno lo scopo. Dall' unitàdeh' oggetto scaturisc >no appunto i rapportimorali ; dall' unità dello scope i rapporti econo-mici e da ambedue insieme i giuridici : idealema anche la realtà, lo spirito ma anche la ma-teria. Così la mezzadria non può dare mai ori-gine ed un coetrasto di interessi ».

Anche dieni o undici anni fa i socialisti

í),

Page 3: P! IUI ESI SWIE - OPAC - Polo SBN Biblioteca …opac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96...Aegii, iei, S eo, eae, Sssiiii, Saoui, ogoi e agai. ESE ASI I Sooaeeo i oaa.

novella della DomenicaLa mia assoluzione

OD. dormiva. Avava la tasta appoggiata alvetro del titiestrina, gu irdava fuori, nella anim-

e ragia'. La notte an buia, fonda. Ogni tanto ap-pariva il morente iainicino a peti olio delat casacantoniera, o il fanale dalla luce incerta che ap-pena rischiarava la fac data della piccola staziuneda- cui il treno paasava fi,chiando senza neppurfermarsi.

Non dormiva, e s• gnava ad occhi aperti, guar-dando nel buio della campigua attraversata dallatra .dotta. Fra poche ore, verso le tre, sareigiSinto a casa. La partenza era stata improvvi-se* ed aveva avuto appena il tempo di tele-gridare i' ari ivo a mia mughe. Forse l'auntiuzio

•non le era anaora pervenuto; sarei giunta dalei improvvisaments e avrei goduto detta suagioa.

.La mia cisetta mi attendeva, nel sileuziodlila notte. Mi sembrava veder le stanze cheaativo lasmate dieci mesi prima. Rivedeva ilgiardiuu duve io e Gaullaua avevamo trascorsoi mariggi afosi e te fresche serate ; rivedeva la,camera che aveva conosciuto le nostre ebrezze,le nostre gioie; le dolci intimità dei pochi mesidi n'ammaino trascorsi insieme. EI in quellacamera, iu Un augulo, accanto al nastro letto,CI era ora una cuba dove un bimbo iiifagottatonelle triiies e nei aastri vagiva e rideva Il miobimbo 1 Non l' aveva ancor veduta la mia crea-tura, il trutto della nostra passume. Era natoguariti' ala .outano, in una triste sera in cuiandava ali' assalto con la compagnia ; in quellaaere , menire affrantava la lotta miitacciato da lamorte, il mio bimbi era venuto al umido. Chegioia quando, arrivato in casa e stragliatolo,avrai petutO stringerti) tra le braccia.

La tradotta giunse in orario. Era nette an-rara, e buio fitto. Non e' era nassuno ad aspet-tarla"' i. PreSi Unti carrozza, e via a casa.

Che tremare avevau io mie gambe mentreSaliva ie sada ! Mi fermai davanti alla porta.Il mio corpo aveva. dei brividi. Misi la inali°tramante alla corda dal casupauellu, e sentiivagito. Lui, il mio bimbo, il mio piccolo Gior-gio ! Ebbi un sussulto, e la Mano detto unosta appo alla corda del campanello che squiliòdonur,Aneute.

GiuLiaua dormiva. Farse mi credeva ancorain trincea, in mezzo ai pericoli e ai disagi. Avessipotuto entrar senza farmi seutite, amdare incambia, al letto, e svegliarla co' miei basi !

&limai ancora. Seta ui un brualo, poi unoscalpiccio. Giuliana s' sua alzata.

— Darla ! —— Chi e — chiese dall' interno, con voce

esitaute,Apri L aua. Sou io, Rico, apri, presto !

Ella api i. Era disainta, co' capelli adotti sulle• Eutrai, e ie gettai le braccia al collo. Equaudii - l' ebbi baciata sulla bocca e sugli occhi,su' capeili e sulla nuca, sul collo e sui petto,freneticamente, la preai tra le mie braccia e laportai in camera. Il Mio bimbo, avvolto vedefasce, con una cuti:letta di ricami e di nastriazzurri, co' plagia chiusi fuor della coperta, dor-miva. Lo presi : apil gli occhi e mi guardò spau-riti . Ma gd sairiai, e lo baciai uila buccuccia,sulle guance puflute,le, sulle manina calde eHuffii, e lui il mio bimbo, Il figlio mio, mi sorrisee mi batte i pictoit pugni sul volto.

Ecco, io era in mezzo alla felicità. Mia mo•glie e mio figlio, i due soli esseri che aveva piùcari al mondo, pro' i quaii aveva lottato controla incírte ; le due creature il cui pensiero miaveva 'L'Amato quando la mia compagnia sislanciava ali' aasioto sulle colliae del Carso scou-volto. Di questa iutarua felicità avrei gucluto perquindici gitani. E... poi sarei tornato laggiù, edupo sarei ritornato per isetnpi e alta mia ca sa ,dove la anuglie mi avrebbs at,eso educando perme il filo uoutre.

Raposi il piccolo Gmigio neìla cinta, e mivolsi a Liana, ahe e, guardava sorridente. Lastrinsi a me, forte ba.dandule il corpo palpi-tante.

Come avevo agcguato in dieci mesi di cam-pagtia quelle ore in aui si dava a me, mi

,offriva la liuti giovinezza, il Suo corpo. mi comu-nicava i suoi fremiti, mi dava l' ebrezza, la gioia,il piacere ! Ed ora i' e.veva di rolusto, la ripren-deva.

Mi parve udire un rumore, accanto alla ca-mera, nello stanzino da bagno. Volsi ilascoltando. E Limiti mi disse :

— E Frufrù.Tornai a baciarla, aucora, con la voluttà di

chi a lungo non ha soddiafatto i desideri delsens . Gustava sulle sue labbra la doLezza deibaci, i' Sin) che si coinfoadeva col udo, il sa-pore delta sua carne che fremeva tra le miebraccia-

Un altro l'amore, pnd forte, come d' un mo-bile urtato. Valli alzarmi, ma Liana cercò ditrattenermi tra le sue braccia, dicendomi

— È il gatto, che non vuoi star f.-a-mo.Ma subito mi svincolai dslie sue braccia, e

andai versa lo stauzino da baguo.— Rico ! mi ingiunse Liana, con una strana

voce, correnionli vicm,,, e trattenendomi.Aprii l' uscio, e girai la chiavetta della laui-

padina elettrica. Liana mise un grido e si ap-p ,ggiò alla parete con la faccia nascosta tra leman i.

Acaanto alla tinozza c' era un uomo. Erasemi-ves , i o, con gli abiti infilati in fretts. Logaia-dai. E a Luig. Marini, il marito di mia cu-gina Laura.

Ebbi un fremi o d' orrore. Rabbrividii per lavergogna e per la rabbia, per l' onta che miamoglie e il Marini avevan gettato sul mio nome,par il vile tradimento verso chi rischiava lavita compiendo il sua dovare di soldato.

Pensai con disgusto nauseante alt' obbrobriodella douna che tradisce il marito in guerra,...

Capii, che su quel letto, che aveva conosciutole ebrezze del nostro amore, Giuliauft aveva of-ferto il suo corvi, la sua carne, la sua passionead un altro; gli aveva dato il suo ed il mioonore e quelio del piccolo figlio che vagiva nellaculle; gli aveva dato tutto se' stesso meotre iovegliavo tra il fango della trincea, con le mem-bra intirizzite, con la fame che mi torturava,tra il sibilo delle pailottole nemiche che mi pas-savano accanto. Aveva cercato l' acoure quandolottava per conservare la mia vita per me, perlei, per il bimbo nostro; aveva chiesto i baci,le carezze, ebrezze, la voiuttà tra le braccia dichi era restato a casa, compiendo il suo dovei ein un uLlie: li e equisizione dei foraggi.

Provai ua a. e • mie disprezzo per questi esseriiguobiliale mi avevano 'rifranto la vita e l' a-more. E spinsi Giudana lontano da me, gridaia lui

— Vattene, vigliacco !Il Marini, il mascalzone che si godeva mia

moglie nel mio letto, prese un bastone e sislanciò verso di tue.

a- No Gigi ! — gridò Giuliana, fermandogliil braccio.

Mi sentii 'subire il sangue nelle vene.Afferrai la rivoltella.11 mio bimba vagiva.E sparai.Due colpi, due urli, due corpi rotolanti sul

pa vimento.

I giurati mi hanno assolto.Capodanno, 1917.

~URGO DALLE MURA.

Su e gio. per la ProvinciaCaatellina Marittima (9) LUPA — La gene-

rosità dei Marchesi Centurione - Scotto. — Neliaricorrenza delta Epifania il nobil'uoino marchesa iug.Carlo Centurioue - Ssotta e la gentile siguoia di lui,Datasi d'onore della &guai ti' Italia, tatti e due perbrevi giocai °spiati nostri graditissimi, bauli° rega-lato un ves-itu a lutti ,i tigli dei turo avutiti:lini chia-mati alle armi ed al figli di tutti indistintamente imilitari caduti per la maggi•re fartuna della patria.

E qui nun si è arrestaia la munitimaza di gene-to.i signori che hanno soccorso t vecchi iudigauti delpaese ed hanno un'età fatto tal asseguu inamida dilire 100 per tutta la durata della guer,a.

Lorenzana k8) (errito) — L'Asilo tritanti.— Ataaatu alle cure a.,lerti della Lagnarmi:i Naila

Cappagh, per la i:Apatia gensrosaà del ConteAlberto Gioia è stato aperto l Asilo Iufa.utile chedal.a stiada richlawera in dolce e giuiusa comunionei ballami: del papolu.

Navacchio — (10) (E. M. — La morte delcav. uff. 11.1atteo Remaggi — Sertnameate come eravissuto, è temuto ieri nella audNilla li cav. uff. Matteo Reinaggi che fu industriale riputatissimo [la fab-brica di tassati dei fritteti/ Remaggi ebbe granderinomanza), Badile° zeatate por tanti a.nii del lu-stro Cantine, geatilaurno perfetto.

Ai fratelli, alle sarelle ed in 'valsiti mandiamo leaostre condogiiauze più vive.

(N. d. R.) Anche da noi è stata accolta la no-tizia della morte del cav. uff. Matto Retnaggi converace nricrescitnento, perché l'uomo egregio che futra i primi cittadini pisani e che pure quì in Pisaficuopti uffici importanti (fu per lunghi anni P/T-

sidente della Camera di Cgmmercio. del Teatro VerdiPresidente della Società Operaia) e riscosse in

ogni ceto e tra ogni partito stima e considerazioneper la grande bontà, ci onorò della Sua atniciziae fu a noi legato dalla più a ffettuosa simpatia.

Alla memoria di Lui mandiamo sincero il no-stro rimpianto.

Bagni San Giuliano (13). — La morte diVasco Casarosa — Lri pervense al Sindaco latizia della morte io combattimeoto del giovane PascoCloarosa, nepote dall' Ing. Vittorio. Era impiegato damolti anni nella Fabbrica di prodotti chimici delcav. Tobler, ed era un bravo giovane ben voluto datutti. Ha laseato la moglie, la signara Marfisi Nocchisorella del cansighere comunale di Agnans RosindoNocchi, una bimba di due anni e la mamma vedovacon due figli, su cinque, sotto le armi. Gli zii ed inonni (i vecchi Casarosa, che hanno oltre 80 annihanno un figlio e cinque nepoti sotto le armi) sonopure costeroati per la morte del valaroo.

Alla memoria del bravo giovanotto cui la vita sor-rideva piena di speranza, va l'omaggio della nostragratitudine, del nostro rimpianto.

STATO CIVILEDal 5 al 12 Gennaio 1917.

NASCITE.Maschi 12 enimmine 7 -- Nati nitidi 1.

MATRIMONI.Rosselli Giuseppe con Cosci Ada, celibi — Degli

Innocenti Dino con Fantechi Anuita, celibi — GuidiRenato con Gadducei Atnaceta — Novelli Giuseppecon Garatte Degaa, celibi — Favilla Eluditi con Fran•caschi Rita, ceiibi — Grassini Demetrio con filati fio-smanda, celibi.

MORTI.Volpi Assunta di attui 80 — Falciaoi Luihi ved.

anni 75 — Galle Domenico cong. anni 67 — DaCapule Enrico cong. anni 61 — Maffei Domenico an-ni 64 — Falcouicei Maria ved. moudane anni 81 —Falaschi Luigi anui 43 — Giasinoue &Mila anni 40— Lagotte Angelo cel. anni 72 — Beuveuuto Cosimaanni 18 — Pouzette Ugo Giovauai cong. anni 31 —Diodati . Uliana nub. 26 — Scauslia inibii Carlo. 85— Guerri Carmine 35 — Mercautelli Giuseppe 77— Palamidesi Caterina 30 — Guidi Loreuzo cang.66 — Turini Lorenzo cong. 66 — Fidolb Antouio35 — Naunini Graziosa ved. Casali 92 — MarazziuiRanieri veci. 81 — Meliani Rauieri 90 — NencioniMichele 19 — Martnorelli Evira ved. Galgetti 73 —Delllra Curinua ved. Zandini 38 — Tarabugi MariaDomenica ved. Cosci 78 — Barbotti Filomena veti.Giuliani 59 — Michelotti Etter mnb. 37.

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Piè del PonteUna coinmetnorazione del prof. Battel-

li a Roma — Il nastro egragio concittadinoprot. Enrico De Nagri ha degnamente comme-morato il defunto prof. Augusto Battelli nellaLaggia XX S 'timbro 1870 all' O .ien i e di Rame,sitto gli ituspal del Supremo Cansiglio dei 38,per l'Italia e le sue Colonie.

Il De Negri tratteggiò con smaglianti esentite parole il Battelli come cittadino ; comefisico illustre, e come uomo politico.

Alla commemorazione assistevano nutnerosis•simi fratelli di tutte le Valli intervenuti allariunione dal Supremo Consiglio dei 33, di RitoS aarrese ed il Da Negri si ebbe alle più sentitecongratulazioni di tutti i presenti e quelle par-ticolari del potentissimo Savrann gran Commen-datole e ig,au niaastro comm. Riccardo Riccardiche con tutto il Supremi Cinsiglia assisteva alla

cari nou la.La Commissione provinciale per gli

indumenti -- Suina 1. pres desza dei S'in -P, eletto la Cammisaimie (oraau pr ,.siuti il pruf.D' Auhiardi preaideilte del Comitato di inamida-z.oue civile, i' assesss,re Balestri, il cav. Par-do - Roques, il maggiore Brucitni, al cav. LuigiGuidotti, il cav. Vittorio Nisaim, li segretarioBattaglini e le siguare Danua Elena Queirolo,contessa Aenstini Veuerosi - Della Seta, DAohiar-di, Carini, Mai, e Pieriui) si aduuò martedìscorso, e discusse intorno ai riaultati della lava-razi 'ne get assunta ed in parte ultimata, e pre-se in •sami+ la paopasta di una nuova lavorazio-ne di indumenti di panno, biancheria e berretti.

Gli Studenti di Ingegneria — Gli stu-denti iugegaeri L'iscritti neli' anno scolasticopassata al 3.) o al 4. e acne, piss000 Lel corrente1916-1917 avare la is2rizione all'anno suacessivoauche ae nin superiuu tutti gli asami delle ma-t.Aie foudantente.li, sempre che bbiaao riportatole dabie aiamtaz oai di frequenza

il prof. Tarantino e la scuola di Ma-gistero — Luaedi vsuturo '22 geunaiu il cav.Giuseppe Tarautino dsrà primapio al corso delleau isiiiitertstiZe prr la scuoia di Magistero.

Per i regolamento scolastico — Dopole diinisaioui della Catutumeioue tautasulti Va 11Cuusigau aratili° della sazi, ne 'risana del: U.M. N. ahe aou 'aveva a immune cu quella ne iprupoaiti uè le dirottive, ha compilato un maino-ria!ei e lo ha rinia•sso ali' assessore aliti P. I. aiprimi del mese corrente. Con questo atto il C.D. ha esp caso il suo mous:ero sull'argunieuto.

L' asS..isz.Ore per uste aula sezioue ueit'Unamele uesessatie spiegazioai ha iiivitato i compo-usati il C. D. ad uue. udienza ella avrà luogo intaao dei proasimi

Il maggiore Feroci nominato commen-datore — Su proposta del Prasideutts del Con-siglio dei Ministri, il maggiore cav. uff. PietroFeroci è stato inseguito della Commenda dellaCarota. d'Italia.

ragguardevale ~riti ;aia& premia i' atti-vità, tifai' aulid0 egregio che da un decennio èpresidente deli'Anamiuistrazioue deil'Ortanotrofiomaschile dai quale ampliò le officine, e riordinòOgni prescrizi iDe igieuica. (buona iniziativa dilui fu i' impiant) Ospedaiino per i' mutilati);che da molti attui ricapre l'uffi do di presidentedi associazioni cittadina importanti; che è presi-dente dell' Aacadeinia del Verdi; chi è vice-pro.dente della Unione dei comeròianti e in lustriali;che è membro dalla Commissione per gli orfanidei cantadini murti in gaerra ; o chJ da dueanni richiamata al sar vizio militare adempie conze o o con intelletto estmplari alle funzioni diPresidente dalla ‘,,iù iruportante c..mmissiuna didicatta per l'approvigiouameato del R. Esercitoaperhate, fuazioni di graude fidue:a e di grave

amica c.an. inagglure Pietro Feroai cor-(linimento, v.veitutalte ci rallegriamo.

Un appello dell'Unione Magistrale —La U man.sio,,e Ege_,Liti va dell'Unitale ha iaviato• SOJI, por uaszaa d.elie aeziow, sparse in ognipraviucia Italia, uu n'abete e caLdo appello poriovitorii a prestare dopera loro praaioaa ha maz-zi alle popolazioni meuo evo,ute sito 'scopo dimantenere alto lo spirito pubblico e di couser-vai e Itt concordia e la smidarietà nel momentoeroi o olia attraversiamo. LA circolare calda diamor patrio, esauriente ed elevata nella forma,si ispira ai concetti esposti dall' Intesa alle pro-poste di pace lei venute in questi ultimi giornie va insc,ntrando le simpatie dei maestri e dellemaestre, che si dedicheranno ora, anche più chenel p .s4ata, till' assist3az t iii.•ra le, al conforto,

inaaraggiumsato dade famiglie che hannoall'atta e saffrono in causagurnaa della immuneguerra. Nessuuo dei valenterosi educatori man-cherà al suo dovere nella scuola e funi.

La coltivazione del grano marzuolo edelle patate per l'esercito — I. Miniaterodell'Agricoltura ha fatto bandire dalla nostra Cat-tedra Ambulante uuo speciale concorso a Premila agricoltori che semineranno grano marzuolo.

I Ministeri dell' Agricoltura e della Guerrahanno dearetato norme speciali per la coltivazio-ne delle patate in 12 provincie compresa la no-stra. I coltivatori sono avvertiti; e si fa appelloal loro patriottimio rrehé si trat!a di forni-menti per i nostri bravi e valorosi soldati,

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19 kg. di fosforo, sulla stessa superficie unmedio raccolto di granoturco ne trasporta 48.

Nè è possibile immaginare che il solostallatico possa dare al terreno la quantitàdi fosforo occorrente per bilanciare l'en-trata e l'uscita; occorrerebbero da 400 a500 quintali di stallatico per ettaro per rag-giungere la cifra necessaria. Ora una talequantità di stallatico non si dà mai e pro-babilmente mai si darà. Vi si oppone laquantità, normalmente, non sufficeinte, pro-dotta nell'azienda, il prezzo, il .costo ditrasporto e di spandimento che rendereb-bero dannosa questa coltura perchè in evi-dente perdita.

Ma fortunatamente il rimedio c'è. Equei sali di fosforo che lo stallatico dà incosi piccola quantità, possono essere datimolto facilmente e con minore spesa dal-l'uso di abbondanti concimazioni con per-fosfato.

Diremo dunque che .per avere un belraccolto di granoturco occorre una abbon-dante • concimazione di stallatico, ma com-pletata anche da un abbondante spargimentodi perfosfato. Anche ai prezzi attuali delperfosfato sono denari ben collocati, perchèlautamente compensati dal prodotto e dalsuo prezzo.

C }nan a • Pratico Partita Doppie sistema arie-OnlaUllg

•. ricanc Situazioni - Bilanci - Lunga

prude amministrativa cooperative - Acestte in-carichi per amministrazioni rrivate - Referenzeineccepibili. - Rivolgersi all'Amministrazicne delgiornale.

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Il prezzo del pane - Da ieri, secondo lalicenza del O >mune, è stato aumentato di t ente-simi 2 al chilogrammo il prezzo del pane.

Coeì i prezzi sono i seguentiForma comune, del peso superiore al chilo-

grammo, centesimi 44 (prima costava 42);Forma del pesa di 1 chilogrammo, centeeimi

46, (prima costava 44);Forma del peso di grammi 500 centesimi 48

(prima costava 46).La pericolosa piena dell" Arno e le

inondazioni delle campagne vicine - Lanostra città è stata la sala di mercoledì ingrave apprensione per la minacciata piena del-

ladroneetro segnò qui 5.81; ed in varipunti delle spallette si dovettei o apporre i sec.chetti di sabbia.

Con unanime omaggio di gratitudine fu ri-conosciuta anche in questa circostanza la mira-colosa opera di Ranieri Simonelli che premunìla città colla saldezza delle spallette gagliardeintorno al fiume.

Le campagne della Val d' Era e del PISKUO

furono inondate ; le acque scalzarono il terrenofra la Retta e San Romano e fu pertiao inter-rotta la linea PisaFirenze.

Gliimpiegati domandano miglioramen-ti CC0740714iCS — L Comitato della Unione de-gli impiegati e funzionari di Pisa ha dato co-municazione della risposta del Presidente delConsiglio dei Ministri on. Boselli, risposta che siriferisce ail' azione soltanto che dovrebbe il Go-veruo spiegare sulle Amministrazioni locali perobbligarle a concedere una indennità ai propriidipendenti.

Ad una speciale Commissione è stato datoora l' incarico di interessare nuovamente i de-putati ed i senatori che si sono dichiarati favo-revoli affinché possano ottenere dai Governo undiscreto aceogliunento delle tichieste avanzatedagli impiegati.

I parrucchieri - Nella loro riunione di lu-nedì, i parrucchieri presero le seguenti detibe-razioni

Piighe ai lavoranti e giovani di .negezio 25per cento.

Abbonamenti alla toelette 25 per cento.Aumento del compenso pel servizio ai non

abbonati, per le tagliature dei capelli dsi benebini e delle bambine e per le pettinature.

Chiusura dei negozi alle ore 19, eccettuato ilsabato.

L'assegnazione del carbone fossile agliindustriali - Sotto la presidenza dell' ing.Carlo Zerbi si è riunita nella Sede della Cameradi Commercio la commissione provinciale perl'assegnazione del carbone fossile agli industriali;e dopo avere risoluto alcune pratiche ha nomi-nato segretario della commissione il commessodella Camera sig. aUcardo Bianchi al qualegli interessati potranno rivolgersi per ogni schia-rimento come per il ritiro dei moduli sui quali

stenderanuo le domande del carbone.

il Illattaccino.••••••■■••

S P ORTFoot.Ball. - Damen ca scorsa al Campo

dell'Abetune il nostro «Pisa Sportiug Club» dopoun gioco animate e conibattute, battè la « Lebaatale» di Firenze con 2 a O.

Fu una splendida giornata per i pisanimati da un pubblico uumercso.

L'arbitro, che era di Ficeuze, parteggiò moltevolte ed assai visibilmente per i • suoi.

jtra tarrucche e fflibasCose dei nostri teatri. - Ci son giucti

alle orecchia i lamella di molti azionieti del TeatroRossi ai quali rincresce che l'Accademia che neammieistra e regola le sorti un trovi a opp ;a-ttuati di allestire negatati spettacoli.

I teatri, è vero, ci sono per le rappresenta-zioui; ma le rappreeentazioui rich.edono denari,e specialmente in moineuti come questi smi qualisi può fare sino ad un certo pulito un graedeassegnamento eut maggiore coacorso del pubblicache diecute appunto ora la opportunità, istessadello spettacolo.

Ma questo é argomento per Ora fuori didiecuse.one: si deve diseutere l' apertura deiteatro come desiderio degli azionisti, e nondi più.

Nei sappiamo che l'Accademia, la quale ha giàfatto del suo meglio per il decoro del teatro cheè un gioiello di eleganza e ch±. richiede &dunqueuu assai oneroso mantenimento (si è eepusaaportalo in proprio per lar trenta egli obbtighidella amministrazione) deve ancora contare eumoltissime quoto degli azionisti, non pegete, eche servono non tanto itiaaliestimento degli spet-tacoli quanta anoora ai mantenimento di tuttoil locale. E gli uzionisti, se desieetuno bui bere,gli spettacoli, debbano mettere. i'Accadeuna,condizione di poterli appestare. Perché non èbuona regola mai, ed oggi amena meno, esimersida Un pagamento che appunto perchè non effst-tuato accresce gli indugi e gli ostacoli anche frala gente di Maggiore volontà.

Cronaca Scolastica.I Ministri per l' indennità ai maestri - Questa

benedetta in•erinittà è ancora di là venire, perquauto il Ministro della Ea I. abbia già da qual-che tempo presentata una eon trete proposta alConsiglio dei Ministri.

E la ragione è facile a immeginarsi: il Mini-stro del tescre si è trincerato dietro la ragionedel numero grande di parsone che avrebberodovuto godere qui sta indennità e quindi dellaforte spesa a cui lo Stat' sarebbe andato in-contro.

Eppui.e queste considerazioni DOLI furono fat-te qusudo si trattava di dare queste benefizioart altre categorie di persone.

La questione non è stata ancora abbandonata .

dai Ministri Ruffiui, Comandini e Scialcja iquali, forti delle ragioni di umanità e di equitàche stanno dalla parte dei reelainauti, centinuer-ranno a insistere perché non sia fatto ai maestri,proprio ai maestri, questo ingiusto trattamento,

Questo ep'sedio significativo dovrebbe apriregli occhi a coloro che amano vivere appartati,mori del mondo scolastico, senza contribuire inalcun modo alla soluzione collettiva dei grandipreblemi che ora, come e& passato, si agitanoper il bene dei maestri e della scuola.

Tutti devrebbera unirsi in assneiazioni pro-fessionali per far sentire la propria voce comehanno saputo fare a tre categorie d' impiegati,che sono molto p ù apprezzati dei maestri. Edovrebbero quelehe cosa imparare, da questofatto doloroso, anche gli scettici, gli egoisti chetutto aspettano dagli altri, che tutto chiedono enulla danno alla grande causa del benesseredella classe e al rispetto della funzione scolasti-co, che viene minasciata ogni momento e intanti modi diversi.

■ • • Si cerca una ragionieraSi cerca una ragioniera per lo meno una ra-gs.zza p ittica di contabilità coinneerciele, Rivo -gerei alla Ammin strazione del Ponte di Pisa ».

Cronache tta AgrariaDurante l' inverno — La stalla, in ge-

nerale, non deve essere molto spaziosa. Lacubatura d' aria, naturalmente, deve esseresufficiente. Perchè questa condizione siverifichi è necessario, quando la stalla nonsia molto ampia, .che 1' aria possa rinno-varsi facilmente.

I bovini, i vitelli, le vacche da ingras-so e da latte richiedono un ambiente unpo' umido e tiepido, ed allora essi ritrag-gono il massimo vantaggio dalle razioni:cresconono più prosperosi, producono lattein .maggior copia, od ingrassano più age-volmente. La temperatura della stalla, per-tanto, non dovrà discendere oltre i 12°,nè elevarsi al disopra dei 18°. Nell'uncaso e nell'altro il reddito subisce unadiminuzione. La temperatura ottima oscillatra ì 15° e i 16°.

Perché durante l'inverno si mantenganella stalla una temperatura propizia, bi-sogna regolare l'accesso dell'aria dalle por-te e dalle finestre, che si possono chiuderetutte o in parte con tela, con paglia od al-tro,. in modo da non impedire del tutto ilricambio aereo, e di ostacolare, in giustamisura, l'irradiazione del calore all'esterno.

Alle finestre sono preferibili spiragli, di-retti obliquamente dal basso all'alto, e pra-ticati nei muri delle pareti a poca distanzadal soffitto. Tali spiragli, determinandocorrenti, provvedono automaticamente alrinnovamento dell'aria neli' interno dellastalla, senza che venga affatto compromessala salute del bestiame, che vi è ricoverato.Gli effetti delle violente correnti aeree,che investono il corpo degli animali, e spe-cialmente alcune parti, come le mammelle,sono spesso gravi. Là lattazione ne soffre;e potrebbe anche sopravvenire una infiarn'nazione della ghiandola, rendendola wanoidonea od anche inetta alla sua funzione.

Quanto alle porte, una sola può'hastare,ma dovrà essere abbastanza larga, per ivi-tare gli urti e le cornate, che nelle fem-mine pregnante potrebbero provocare facil-mente l'aborto.

Sempre perfosfato. — Il princ!pio cheal frumento si debba dare il massimo diperfosfato e al granoturco il massimo distallatico e niente perfnsfato, viene smen-tito dai fatti. Da acenrate analisi fatte suidue raccolti risulta che mentre un raccoltomedio di frumento trasporta dal terreno

CONCIMI, CONCIMI CHIMICITutti sanno che i concimi chimici sono i più graedi

ausiliari della cultura dei campi, degli orti e deigiardini. Soltanto è colla buona scelta dei concimiche agricoltori, orticultori e giardinieri possono farprosperare i loro prodotti.

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Chi coltiva campi, prati, orti e giardini, si rivolgaadunque per i preziosi concimi chinaci - i ve i

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Essendo scaduttt la concessione alla Ditta Prof. G.Gasperini e C., rivolgersi ai Depositi locali o diret-tamente all' A.mutialstrazione Tobler - AGNANO(Pia).