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1111a.......a■-••■■•• PMITMITIMITIkr+ --■mi.8.11118,7 i Ponte di Pisa GIORNALE SETTIMANALE DI PISA E PROVINCIA A BI3ONAM ENTI : per un anno 1..15. per IITI semestre L. IO. .Abbonamento di sostegno L. 50 — All'Estero L. GO eer abbonarsi basta mandare una c.,rtolina vag,lia a1P-Anum nitrazione del Ponte di isa.. Uffici di Redazione e Amministrazione: Piazza del Montino le& 13c,sa t a Pireor,zo Cent. 21413. ANN O X X X V I II IX dell'Era Fascista NU 31. 45 Sabato-Domenica 6-7 Dicembre 1930 (Anno IX) PUBBLICITA; Le inserzioni, e 80110 aboliti trattamenti di avere, costano L. 10 a linea in seconda, L. 5 in terzi», L. 3 in quarta pagina. — Nascite. nozze, cerimonie. lutti tutti asterischi li pagamento. Il Governo ed il Partito Fascista hanno efficace- mente coordinato le iniziative più energiche per con- quistare l'adagi:lamento:dei prezzi. Le istruzioni date ai Prefetti hanno ordini rigorosi. La Cartiera, dopo un caldo discorso dell'un. Ker- retti, assegnò la pensione alla vedova del Quadrum- viro S. E. l'on. Michelino Bianchi. Il Duce insediò il Senatore Marconi a Presidente dell'Accademia d' Italia. Deputati e Senatori hanno approvato la riduzione delle loro indennità. 11 Ministro Mosconi in una serena ed obiettiva esposizione finanziaria delludisi la situazione «del bi- lancio mentre il Governo formò le sue direttiva presentò gli studi per realizzare rigorose economie, per assicurare l'intangibilità del debito pubblico e la granitica stabilità l Iella lira. Numerosi sovversivi sono stati tratti in arreato per complotto ai danni del Regime. Fra poco, il Ponte di Pisa segnerà nella sua testata l'anno trentanovesimo. L'avvenimento non deve passare inosservato agli amici fedeli ; essi hanno il dovere di solennizzarlo mandando al Giornale l'abbonamento di un nuovo amico. La schiera è già numerosa, ma il Ponte di Pisa ha bisogno di essere ancora aiutato. La premiazione dei vincitori della battaglia del Grano Domenica 30 Novembre, nel Teatro Ver- di affollato, si svolse la cerimonia della pre- miazione dei vincitori della battaglia del grano a cui assisterono tutte le Autorità. Il Prefetto S. E. il Marchese Dentice D'Accadia dopo un pensiero rivolto alla me- moria dell'illustre Senatore Prof. Queirolo esaltò il significato della cerimonia. Gli uc- eesseil sig. Gioli presidente della Commissio- ne per la propaganda granaria. La relazione del Prof. Eugenio Mazzei Direttore della Cattedra ambulante di Agri- coltura sollevò le più vive approvazioni. So- brio, incisivo, eloquente riassunse l'impor- tanza del problema granario dal lato - econo- mico politico e sociale,ricordò il grande avve- nimento della classifica. del Comprensorio del Bacino dell'alta Val d'Era per la bonifica integrale dell'agro Volterrano ; ed assicurò le Autorità che i premi assegnati ai valorosi uffi- ciali della battaglia erano ben meritati co- m'era doverosa la riconoscenza a tutti i prodi soldati che combattono senza tregua lé sto- riche battaglie economiche senza misurare gli sforzi ed il tempo impiegati a compierli. Il discorso efficacissimo fu vivamente applaudito. Si distribuirono i premi fra l'entusiasmo e gli applausi. Una nota simpatica fu data dalla pre- miazione dei giovani avanguardisti fieri di vedersi così giustamente valorizzati nella dif- ficile funzione di propagandisti in mezzo alle loro famiglie. Fra i premiati delle grandi, medie e pic- cole Aziende ricordiamo gli Eredi fu Giusep- pe Pacini, il Duca Don Francesco Salviati, la N. D. Alice D'Ancona-Orvieto, il Cav. Pie- tro Malenotti, l'Eccellentissima Casa Ducale Salviati, il Conte Alberto Giuli, i Nobili Fel- Ioni, il cav. uff. Giovanni Masi, il Comm. Ing. Giovanni Corsi, il Sig. Lazzerino Ferrucci, la Società Boracifera di Larderello, gli Eredi Mazzetti ed il dott. Angiolo Pacini colla sua Fattoria La Bianca. Il Collegio • Puteallo I Professori Monsignore Aristo Manghi e F. Arnaldi che è Vice-Direttore :della R. Scuola Normale Superiore di Pisa hanno dato alla luce una Nota assai importante sul « Col- legio Patemi.° » dal 1605 al 1925, parlando del suo rinnovamento nel 1930, con ricerche ed appunti che sono veramente di squisita erudizione. La fondazione del Puteano aggiunse un quarto ai Collegi Universitari — così dice la Nota — che nella seconda metà del secolo XVI e nel principio del XVII, ebbe la no- stra Città. Non parliamo di Cosimo I Granduca di Toscana che nel 1542 apriva il Collegio che fu detto « della Sapienza » ; un altro ne fon- dava nel 1568 il Cardinale Ricci, Arcivescovo di Pisa, per gli studenti di Montepulciano, sua terra natale, e nel 1593 il Granduca Fer- dinando I, riunendo gli scolari mantenuti all'Università dai vari Comuni Toscani, ne costituiva un terzo in via S. Maria. Sono tre. L'Arcivescovo Carlo Antonio Dal Poz- zo, nativo di Biella, creò il IV Collegio, quel- lo Puteano. L'atto di fondazione ò dell'8 Dicembre 1604 ; e la facciata del palazzotto fu affre- scata dal Maruscelli, di recente riguardata dal Fiscali, ed ebbe Rettore un Ecclesia- stico. 'Per la fondazione il numero degli scolari doveva essere di sette. Ora colla Scuola Normale, a cui è annesso, si parla di cento dieci fra un Collegio e l'altro. Non scrivo senza viva commozione di Giovan Battista Queirolo se ripenso ora al- l'amicizia di cui mi onorò alla fedeltà colla quale fu attorno al mio Giornale, alla dime- stichezza ed al rispetto che Gli dimostra- rono gli uomini più nobili della Città a co- minciare dal Dini e dal Morelli-Gualtierotti che per Lui domandarono al « Ponte di Pisa » l'articolo di fondo quando doveva essere ac- colto con le maggiori simpatie nell'arringo glorioso della nostra Università. A parlare del grande Scomparso, del Ponte di Pisa, e di me, mi pare di riavvicinar- mi con reverenza alle figure dei pisani che più vollero bene a questa Città, e Con i due che ho già rammentato sento qui presenti Ra,nieri Simonelli e l'Ing. Cuppari e quelli che furono del Queirolo colleghi nella de- putazione, Toscanelli, Sighieri, Dello Sbar- ba, e Ruschi, tutti difensori, come lo fu Lui, degli interessi e dei diritti di Pisa. Del tempo è passato, ed ora nuova gen- te, fresca di energie e di passione, tiene il po- sto e la rappresentanza con dignità. Il Prof. Queirolo consolidò e consacrò nel nostro Ateneo l'alta riputazione di Clinico; qui alla tenace e ferma costanza ligure sposò le squisitezze della genialità toscana ; ed ap- parve allora personaggio di valore per il chia- ro ingegno, gli studi maturi, la dottrina per- spicua, la operosità instancabile e l'ardore prontissimo; e salì fra il consenso pubblico fino alla Camera ed al Senato, e tenne le ca- riche più importanti gli uffici più delicati e non trascurò mai compito Universitario e non rimandò mai una lezione. Signore della parola e della cortesia Egli parlava con ac- cento misurato, piano e sensibile, in una riu- nione politica come nella Scuola, ed era ac- colto il suo dire fra gli amici con molta fiducia come alle lezioni prendeva aspetto di solen- nità, nello stile terso, nella indagine acuta e nella critica erudita. Pisa fu la Sua seconda ed amatissima pa- tria che Gli diè le soddisfazioni maggiori, anche perchè le conquistò con lena e con amo- re, se al decoro della Università prodigò tan- ta fede ed ardore, se volle qui costruita una delle più belle Cliniche Mediche fra quelle d'Italia, se per ogni diritto conculcato o di- menticato alzò forte la voce, se poco tempo prima di morire vergò articoli a rivendicare a Pisa ed all'Italia la gloria di un insuperato Inventore, di Antonio Pacinotti Concitta- dino nostro. Sono segni ed orme di ieri : che rivelano la indomita alterezza, guardinga ed illumina- ta. E se ne compiaceva con me quando nel Settembre scorso per la battaglia in onore di Pacinotti mi scriveva dai Bagni di Monte- catini : « Bisogna perseverare ». Ora chi verrà a prendere il Suo posto per così augusta ed aspra missione ? Se posso dirlo senza orgoglio e senza van- teria, ci aveva fatti amici la salda fedeltà di molti anni trascorsi nell'affetto devoto alla Bisognerà scegliere bene, se non si vorrà fare accolta mediocre. Il Collegio Puteano doveva risorgere am- pliando e rinnovando i suoi ordinamenti, e conservando la sua tradizione gloriosa. Non sappianto se questa conserverà ; certo, quan- do si parla di ampliamenti la maggiore attivi- tà è manifesta ed evidente. Ed allora, colla .Nota precisa dei Profes- sori Manghi ed Arnaldi che abbiamo letto . pon molta compiacenza perchè ci consola tut- to quello che esalta la nostra vecchia fama di Studiosi,elo Stadio Pisano anche con quel- li inaugurati di• fresco, non può perdere la sua antica insigne importanza, auguriamo al Collegio Puteano ed alla gloriosa Scuola Nor- male che fu come il Laboratorio intellettua- le da cui uscirono i più alti Maestri d'Ita- lia, la fortuna di una rinascita della nostra gloria : la fortuna che 4'2. nelle dirette i nsig i tradizioni. Paria, nell'ammirazione filiale della super- ba nostra Città. Ma più che del Medico insigne che non può essere rimpiazzato e del Cittadino ala- zie che spiegò le energie più lucide a ravvi- vare imprese di giustizia e di decoro, mi piace dire dell'Uomo di cuore, e poi il pian- to avrà avuto tutto il suo sfogo. Ebbe il Prof. Queirolo un cuore d'oro e fu benefattore e consolatore di primo grado, di schietta maniera, di stile quasi francesca- no ; e perciò vicino ai più umili si sentì fra- tello, soccorritore di tutti, medico di tutti, Specialmente dei poveri, irraggiatore di bon- tà. e di conforto. Le onoranze rese alla Sua salma aduna- -rono Lunedì sera sul Viale Umberto dinanzi alla palazzina desolata in riva all'Arno si- lente e dinanzi agli alberi già pronti a dare le nliime foglie gialle alla terra, la più elet- ta rappresentanza di Pisa accorsa al più com- movente dei funerali a sigillare un alto e do- veroso tributo di riconoscenza. MAllARINI Prima di tutto, obbediamo ad un dovere di cortesia, e mandiamo alla Famiglia (Miro- lo ed ai collaboratori fedeli della quotidiana, in- signe fatica . di Lui, Aiuti ed Assistenti della illustre Clinica Medica, il nostro sincero ed affettuoso cordoglio. Il Prof. Sen. G. B. Queirolo morì Sabato sera alle ore 19.30. Domenica sera S. E. l' on. Cia no con pen- siero che tutta Pisa ha sottolineato con ricono- scenza e simpatia si recò a porgere le stie con- doglianze alla Famiglia ed a vedere la Salma. I funerali dell' on. Senatore Proj. G. B. Quetrolo ricordarono i funebri degli Uomini nostri più illustri. La cassa funeraria fu portata a spalle da- gli studenti di Medicina e tennero posto d' ono- re il Senatore Prof. David Supino in rappre- sentanza del Senato, il Prefetto in rappresen- tanza del Governo, l'Avv. Aldo Borri per la Dante, il Gr. Uff. Pietro Feroci per la Croce Rossa, l'Ing. Cupello per il Partito Fascista, l' On. Podestà Buffarini per il Comune, il Po- destà di C icagna, il prof. Cesaris-Dencel per /a Facoltà di Medicina e Chirurgia, ti Colon- nello .Mariotti per l'Esercito, il Rettore Prof. Carlini per la Università. Non si vide inai affluenza più vasta fra le rappresentanze più cospicue di Pisa nel cor- teo, e mai popolo più affollato lungo il pas- saggio della Salma nel percorso dall'abitazio- ne del Viale Umberto I all'Università ed alla monumentale Chiesa di San Francesco dove ebbe luogo la tumulazione. Tutte le rappresentanze militari erano nel corteo. Non si può tener conto dei telegrammi di condoglianza inviati: sono più di mille. E li mandarono il Re, il Principe Tommaso, il Du- ce, il Ministro della Educazione Nazionale, l'On. Ferretti, il Presidente del Senato il Po- destò di Cicagna, sua patria, e le Dudiesse di Borbone Parma, la Principessa Calvi di Bergolo, i Podestà di Livorno e dr Bagni di Montecatini, i Clinici d'Italia, i Medici di ogni parte (al trasporto funebre erano più di cinquecento) ed alte personalità. idrologiche. Le corone, anch'esse erano cinquanta e più: ed ammirata per la delicatezza del pensiero quel- la. dei porta-bagagli della Stazione di Pisa. U niversità prontme iarono discorsi commoventi: il Sen. Prof. Supino, il Rettore, il Prof. Carreras A iu.to, il Presidente del!' O- spedale, lo studente laureando Ghetti. In piazza San Francesco prima che la Sal- ma fosse tuniulata nella Cappella dove Le de- cretò sepoltura il Comune di Pisa, accanto al sepolcro di un altro illustre Medico e Concitta- dino Fra/. Carlo Fedeli, il Podestà On. Guidi Buffarini commosse la folla con un impetuo- so discorso. filla Sapienza La prolusione del Prof. Volpicelli. -Mar- tedì alle ore i 7, nell'aula della Scuola di per- fezionamento in studi corporativi il chiaris- simo prof. Arnaldo Volpicelli tenne la pro- lusione al suo corso « Dottrina generale del- . lo Stato » trattando questo tema complesso ed importante: « Natura, logica. oggetto e posizione sistematica della Dottrina genera- le dello Stato n). Alla prolusione assistevano in grande nu- mero professori e studenti che acclamarono il giovane insegnante, un erudito di grado singolare, un fervido intelligentissimo col- laboratore per gli studi di S. E. il Prof. Bot- tai Direttore della Scuola di Studi corpora- tivi. Lauree. — Hanno conseguito la laurea in Medicina. Veterinaria: Gino ;Itglielmo Ambrosini e Bindo Magri. IN PUNTA DI PENNA Pelle di topo. La pelle del topo « bisam cinese pare che stia per diventare una delle pelliccie di gran moda di questa stagione. I pellicciai di Londra ne fanno sempre più. largo consumo per i mantelli da signora. Il topo » bisam » è un animaletto assai ag- gressivo, diffuso in molti paesi del mondo. La varietà più apprezzata per la pelliccia na- turalmente nera e il topo .■ musquash » che vive nelle terre paludose intorno ai grandi laghi dell'America settentrionale. Le pelli variano di tinta e di peso. Che dolcezza sarà veder le. donne colle pelliccie di topo ! stk. La prima tipografia in Abissinia. Fu impiantata da monaci cattolici verso la metà del secolo scorso a Massaua allora aggregata al vasto Impero Abissino. Un'al- tra tipografia, più tardi, nel 1905 sorse in Harrar per merito del francese Padre Marie Bernard francescano; ed in questa si stampa- va una Rivista utensile « Semen d'Ethiopio » che riferiva intorno all'attività dei missio- nari cattolici ed intorno agli avvenimenti che laggiù ai svolgevano. La stamperia in seguito fu ampliata ed arredata con meccanismi moderni acqui- stati in Europa. I religiosi cattolici hanno il merito della prima stamperia e del primo giornale. Complimenti. — Mi hanno detto che tu hai avuto un fi- glio ! E tua moglie ? Anche lei. t — Mi sai dire, Enrico, perchè pagati co- me sono i giuocatori di foot-ball si chiamano dilettanti ? Perchè, mia cara, è sempre dilettevole guadagnare in modo così spropositato. Il pianoforte nella casa dei coniugi dove è un trattenimento: In Memoria di G. B. Queirolo

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1111a.......a■-••■■•••PMITMITIMITIkr+--■mi.8.11118,7

i Ponte di Pisa

GIORNALE SETTIMANALE DI PISA E PROVINCIA

A BI3ONAM ENTI : per un anno 1..15. per IITI semestre L. IO..Abbonamento di sostegno L. 50 — All'Estero L. GO

eer abbonarsi basta mandare una c.,rtolina vag,lia a1P-Anumnitrazione del Ponte di isa..

Uffici di Redazione e Amministrazione: Piazza del Montinole& 13c,sa t a Pireor,zo Cent. 21413.

ANN O X XX V I II

IX dell'Era Fascista NU 31. 45

Sabato-Domenica 6-7 Dicembre 1930 (Anno IX)

PUBBLICITA; Le inserzioni, e 80110 aboliti trattamenti diavere, costano L. 10 a linea in seconda, L. 5 in terzi», L. 3

in quarta pagina. — Nascite. nozze, cerimonie. lutti tuttiasterischi li pagamento.

Il Governo ed il Partito Fascista hanno efficace-mente coordinato le iniziative più energiche per con-quistare l'adagi:lamento:dei prezzi. Le istruzioni dateai Prefetti hanno ordini rigorosi.

La Cartiera, dopo un caldo discorso dell'un. Ker-retti, assegnò la pensione alla vedova del Quadrum-viro S. E. l'on. Michelino Bianchi.

Il Duce insediò il Senatore Marconi a Presidentedell'Accademia d' Italia.

Deputati e Senatori hanno approvato la riduzionedelle loro indennità.

11 Ministro Mosconi in una serena ed obiettivaesposizione finanziaria delludisi la situazione «del bi-lancio mentre il Governo formò le sue direttivapresentò gli studi per realizzare rigorose economie,per assicurare l'intangibilità del debito pubblico ela granitica stabilità l Iella lira.

Numerosi sovversivi sono stati tratti in arreatoper complotto ai danni del Regime.

Fra poco, il Ponte di Pisa segnerànella sua testata l'anno trentanovesimo.

L'avvenimento non deve passareinosservato agli amici fedeli ; essi hannoil dovere di solennizzarlo mandando alGiornale l'abbonamento di un nuovoamico.

La schiera è già numerosa, ma ilPonte di Pisa ha bisogno di essereancora aiutato.

La premiazione dei vincitoridella battaglia del Grano

Domenica 30 Novembre, nel Teatro Ver-di affollato, si svolse la cerimonia della pre-miazione dei vincitori della battaglia delgrano a cui assisterono tutte le Autorità.

Il Prefetto S. E. il Marchese DenticeD'Accadia dopo un pensiero rivolto alla me-moria dell'illustre Senatore Prof. Queiroloesaltò il significato della cerimonia. Gli uc-eesseil sig. Gioli presidente della Commissio-ne per la propaganda granaria.

La relazione del Prof. Eugenio MazzeiDirettore della Cattedra ambulante di Agri-coltura sollevò le più vive approvazioni. So-brio, incisivo, eloquente riassunse l'impor-tanza del problema granario dal lato - econo-mico politico e sociale,ricordò il grande avve-nimento della classifica. del Comprensorio delBacino dell'alta Val d'Era per la bonificaintegrale dell'agro Volterrano ; ed assicurò leAutorità che i premi assegnati ai valorosi uffi-ciali della battaglia erano ben meritati co-m'era doverosa la riconoscenza a tutti i prodisoldati che combattono senza tregua lé sto-riche battaglie economiche senza misuraregli sforzi ed il tempo impiegati a compierli.

Il discorso efficacissimo fu vivamenteapplaudito.• Si distribuirono i premi fra l'entusiasmo

e gli applausi.Una nota simpatica fu data dalla pre-

miazione dei giovani avanguardisti fieri divedersi così giustamente valorizzati nella dif-ficile funzione di propagandisti in mezzo alleloro famiglie.

Fra i premiati delle grandi, medie e pic-cole Aziende ricordiamo gli Eredi fu Giusep-pe Pacini, il Duca Don Francesco Salviati, laN. D. Alice D'Ancona-Orvieto, il Cav. Pie-tro Malenotti, l'Eccellentissima Casa DucaleSalviati, il Conte Alberto Giuli, i Nobili Fel-Ioni, il cav. uff. Giovanni Masi, il Comm. Ing.Giovanni Corsi, il Sig. Lazzerino Ferrucci, laSocietà Boracifera di Larderello, gli ErediMazzetti ed il dott. Angiolo Pacini colla suaFattoria La Bianca.

Il Collegio • PutealloI Professori Monsignore Aristo Manghi e

F. Arnaldi che è Vice-Direttore :della R.Scuola Normale Superiore di Pisa hanno datoalla luce una Nota assai importante sul « Col-legio Patemi.° » dal 1605 al 1925, parlandodel suo rinnovamento nel 1930, con ricercheed appunti che sono veramente di squisitaerudizione.

La fondazione del Puteano aggiunse unquarto ai Collegi Universitari — così dice laNota — che nella seconda metà del secolo

XVI e nel principio del XVII, ebbe la no-stra Città.

Non parliamo di Cosimo I Granduca diToscana che nel 1542 apriva il Collegio chefu detto « della Sapienza » ; un altro ne fon-dava nel 1568 il Cardinale Ricci, Arcivescovodi Pisa, per gli studenti di Montepulciano,sua terra natale, e nel 1593 il Granduca Fer-dinando I, riunendo gli scolari mantenutiall'Università dai vari Comuni Toscani, necostituiva un terzo in via S. Maria. Sono tre.

L'Arcivescovo Carlo Antonio Dal Poz-zo, nativo di Biella, creò il IV Collegio, quel-lo Puteano.

L'atto di fondazione ò dell'8 Dicembre1604 ; e la facciata del palazzotto fu affre-scata dal Maruscelli, di recente riguardatadal Fiscali, ed ebbe Rettore un Ecclesia-stico.

'Per la fondazione il numero degli scolaridoveva essere di sette. Ora colla ScuolaNormale, a cui è annesso, si parla di centodieci fra un Collegio e l'altro.

Non scrivo senza viva commozione diGiovan Battista Queirolo se ripenso ora al-l'amicizia di cui mi onorò alla fedeltà collaquale fu attorno al mio Giornale, alla dime-stichezza ed al rispetto che Gli dimostra-rono gli uomini più nobili della Città a co-minciare dal Dini e dal Morelli-Gualtierottiche per Lui domandarono al « Ponte di Pisa »l'articolo di fondo quando doveva essere ac-colto con le maggiori simpatie nell'arringoglorioso della nostra Università.

A parlare del grande Scomparso, delPonte di Pisa, e di me, mi pare di riavvicinar-mi con reverenza alle figure dei pisani chepiù vollero bene a questa Città, e Con i dueche ho già rammentato sento qui presentiRa,nieri Simonelli e l'Ing. Cuppari e quelliche furono del Queirolo colleghi nella de-putazione, Toscanelli, Sighieri, Dello Sbar-ba, e Ruschi, tutti difensori, come lo fu Lui,degli interessi e dei diritti di Pisa.

Del tempo è passato, ed ora nuova gen-te, fresca di energie e di passione, tiene il po-sto e la rappresentanza con dignità.

Il Prof. Queirolo consolidò e consacrò nelnostro Ateneo l'alta riputazione di Clinico;qui alla tenace e ferma costanza ligure sposòle squisitezze della genialità toscana ; ed ap-parve allora personaggio di valore per il chia-ro ingegno, gli studi maturi, la dottrina per-spicua, la operosità instancabile e l'ardoreprontissimo; e salì fra il consenso pubblicofino alla Camera ed al Senato, e tenne le ca-riche più importanti gli uffici più delicati enon trascurò mai compito Universitario enon rimandò mai una lezione. Signore dellaparola e della cortesia Egli parlava con ac-cento misurato, piano e sensibile, in una riu-nione politica come nella Scuola, ed era ac-colto il suo dire fra gli amici con molta fiduciacome alle lezioni prendeva aspetto di solen-nità, nello stile terso, nella indagine acutae nella critica erudita.

Pisa fu la Sua seconda ed amatissima pa-tria che Gli diè le soddisfazioni maggiori,anche perchè le conquistò con lena e con amo-re, se al decoro della Università prodigò tan-ta fede ed ardore, se volle qui costruita unadelle più belle Cliniche Mediche fra quelled'Italia, se per ogni diritto conculcato o di-

menticato alzò forte la voce, se poco tempoprima di morire vergò articoli a rivendicarea Pisa ed all'Italia la gloria di un insuperatoInventore, di Antonio Pacinotti Concitta-dino nostro.

Sono segni ed orme di ieri : che rivelano laindomita alterezza, guardinga ed illumina-ta. E se ne compiaceva con me quando nelSettembre scorso per la battaglia in onore diPacinotti mi scriveva dai Bagni di Monte-catini : « Bisogna perseverare ».

Ora chi verrà a prendere il Suo posto percosì augusta ed aspra missione ?

Se posso dirlo senza orgoglio e senza van-teria, ci aveva fatti amici la salda fedeltà dimolti anni trascorsi nell'affetto devoto alla

Bisognerà scegliere bene, se non si vorràfare accolta mediocre.

Il Collegio Puteano doveva risorgere am-pliando e rinnovando i suoi ordinamenti, econservando la sua tradizione gloriosa. Nonsappianto se questa conserverà ; certo, quan-do si parla di ampliamenti la maggiore attivi-tà è manifesta ed evidente.

Ed allora, colla .Nota precisa dei Profes-sori Manghi ed Arnaldi che abbiamo letto

.pon molta compiacenza perchè ci consola tut-to quello che esalta la nostra vecchia famadi Studiosi,elo Stadio Pisano anche con quel-li inaugurati di• fresco, non può perdere lasua antica insigne importanza, auguriamo alCollegio Puteano ed alla gloriosa Scuola Nor-male che fu come il Laboratorio intellettua-le da cui uscirono i più alti Maestri d'Ita-lia, la fortuna di una rinascita della nostragloria : la fortuna che 4'2. nelle dirette i nsig itradizioni.

Paria, nell'ammirazione filiale della super-ba nostra Città.

Ma più che del Medico insigne che nonpuò essere rimpiazzato e del Cittadino ala-zie che spiegò le energie più lucide a ravvi-vare imprese di giustizia e di decoro, mipiace dire dell'Uomo di cuore, e poi il pian-to avrà avuto tutto il suo sfogo.

Ebbe il Prof. Queirolo un cuore d'oro efu benefattore e consolatore di primo grado,di schietta maniera, di stile quasi francesca-no ; e perciò vicino ai più umili si sentì fra-tello, soccorritore di tutti, medico di tutti,Specialmente dei poveri, irraggiatore di bon-tà. e di conforto.

Le onoranze rese alla Sua salma aduna--rono Lunedì sera sul Viale Umberto dinanzialla palazzina desolata in riva all'Arno si-lente e dinanzi agli alberi già pronti a darele nliime foglie gialle alla terra, la più elet-ta rappresentanza di Pisa accorsa al più com-movente dei funerali a sigillare un alto e do-veroso tributo di riconoscenza.

MAllARINI

Prima di tutto, obbediamo ad un dovere dicortesia, e mandiamo alla Famiglia (Miro-lo ed ai collaboratori fedeli della quotidiana, in-signe fatica . di Lui, Aiuti ed Assistenti dellaillustre Clinica Medica, il nostro sincero edaffettuoso cordoglio.

Il Prof. Sen. G. B. Queirolo morì Sabatosera alle ore 19.30.

Domenica sera S. E. l' on. Cia no con pen-siero che tutta Pisa ha sottolineato con ricono-scenza e simpatia si recò a porgere le stie con-doglianze alla Famiglia ed a vedere la Salma.

I funerali dell' on. Senatore Proj. G. B.Quetrolo ricordarono i funebri degli Uomininostri più illustri.

La cassa funeraria fu portata a spalle da-gli studenti di Medicina e tennero posto d' ono-re il Senatore Prof. David Supino in rappre-sentanza del Senato, il Prefetto in rappresen-tanza del Governo, l'Avv. Aldo Borri per laDante, il Gr. Uff. Pietro Feroci per la CroceRossa, l'Ing. Cupello per il Partito Fascista,l' On. Podestà Buffarini per il Comune, il Po-destà di C icagna, il prof. Cesaris-Dencel per/a Facoltà di Medicina e Chirurgia, ti Colon-nello .Mariotti per l'Esercito, il Rettore Prof.Carlini per la Università.

Non si vide inai affluenza più vasta fra lerappresentanze più cospicue di Pisa nel cor-teo, e mai popolo più affollato lungo il pas-saggio della Salma nel percorso dall'abitazio-ne del Viale Umberto I all'Università ed allamonumentale Chiesa di San Francesco doveebbe luogo la tumulazione.

Tutte le rappresentanze militari erano nel

corteo.Non si può tener conto dei telegrammi di

condoglianza inviati: sono più di mille. E limandarono il Re, il Principe Tommaso, il Du-ce, il Ministro della Educazione Nazionale,l'On. Ferretti, il Presidente del Senato il Po-

destò di Cicagna, sua patria, e le Dudiessedi Borbone Parma, la Principessa Calvi diBergolo, i Podestà di Livorno e dr Bagni diMontecatini, i Clinici d'Italia, i Medici diogni parte (al trasporto funebre erano più dicinquecento) ed alte personalità. idrologiche.

Le corone, anch'esse erano cinquanta e più:ed ammirata per la delicatezza del pensiero quel-la. dei porta-bagagli della Stazione di Pisa.

U niversità prontme iarono discorsicommoventi: il Sen. Prof. Supino, il Rettore,il Prof. Carreras A iu.to, il Presidente del!' O-spedale, lo studente laureando Ghetti.

In piazza San Francesco prima che la Sal-ma fosse tuniulata nella Cappella dove Le de-cretò sepoltura il Comune di Pisa, accanto alsepolcro di un altro illustre Medico e Concitta-dino Fra/. Carlo Fedeli, il Podestà On. GuidiBuffarini commosse la folla con un impetuo-so discorso.

filla SapienzaLa prolusione del Prof. Volpicelli. -Mar-

tedì alle ore i 7, nell'aula della Scuola di per-fezionamento in studi corporativi il chiaris-simo prof. Arnaldo Volpicelli tenne la pro-lusione al suo corso « Dottrina generale del-

. lo Stato » trattando questo tema complessoed importante: « Natura, logica. oggetto eposizione sistematica della Dottrina genera-le dello Stato n).

Alla prolusione assistevano in grande nu-mero professori e studenti che acclamaronoil giovane insegnante, un erudito di gradosingolare, un fervido intelligentissimo col-laboratore per gli studi di S. E. il Prof. Bot-tai Direttore della Scuola di Studi corpora-tivi.

Lauree. — Hanno conseguito la laureain Medicina. Veterinaria: Gino ;ItglielmoAmbrosini e Bindo Magri.

IN PUNTA DI PENNAPelle di topo.La pelle del topo « bisam cinese pare

che stia per diventare una delle pelliccie digran moda di questa stagione. I pellicciai diLondra ne fanno sempre più. largo consumoper i mantelli da signora.

Il topo » bisam » è un animaletto assai ag-gressivo, diffuso in molti paesi del mondo. Lavarietà più apprezzata per la pelliccia na-turalmente nera e il topo .■ musquash » chevive nelle terre paludose intorno ai grandilaghi dell'America settentrionale. Le pellivariano di tinta e di peso.

Che dolcezza sarà veder le. donne collepelliccie di topo !

stk.La prima tipografia in Abissinia.Fu impiantata da monaci cattolici verso

la metà del secolo scorso a Massaua alloraaggregata al vasto Impero Abissino. Un'al-tra tipografia, più tardi, nel 1905 sorse inHarrar per merito del francese Padre MarieBernard francescano; ed in questa si stampa-va una Rivista utensile « Semen d'Ethiopio »che riferiva intorno all'attività dei missio-nari cattolici ed intorno agli avvenimentiche laggiù ai svolgevano.

La stamperia in seguito fu ampliata edarredata con meccanismi moderni acqui-stati in Europa.

I religiosi cattolici hanno il merito dellaprima stamperia e del primo giornale.

Complimenti.— Mi hanno detto che tu hai avuto un fi-

glio ! E tua moglie ?Anche lei.

t— Mi sai dire, Enrico, perchè pagati co-

me sono i giuocatori di foot-ball si chiamanodilettanti ?

Perchè, mia cara, è sempre dilettevoleguadagnare in modo così spropositato.

Il pianoforte nella casa dei coniugi doveè un trattenimento:

In Memoria di G. B. Queirolo

ACQUA S. FRANCESCOsorgente in MONTE DELL'GPERA (Bagni San Giuliano - Pisa)

Prop. March Seria ui d'Ongran, — Amm.ne. S. Frediano a Settimo (Pisa)

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Premio d'onore e Medaglia d'oro

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Padova 19 30 - Diploma Gran Palmad'Onore e Medaglia d' Oro

Lui — Ho un mal di capo atroce. Cerca dimandar via i nostri invitati.

Lei -- Non posso mica metterli alla por-ta!

Lui — No, tua puoi metterti al piano-forte !

.tot.-- Il primo anno avrei mangiato mia mo-

glie a furia di baci....— Ed ora ?— Mi pento di non averla mangiata.

A scuola.— Quando l'acqua diventa ghiaccio,

qual'è il più notevole cambiamento che siverifica ?

— Il cambiamento di prezzo.az a

All'esame di geometria.— Spieghi che cos'è un circolo.— Signor professore il Circolo è quel luo-

go dove il babbo va tutte le sere a farsi asciu-gare le tasche !...

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TESTE e TASTIPrincipi del Giappone.Giovedì giunsero in Pisa il Principe del

Giappone S.A.I. Takamatsu colla Principessasua Consorte ed i seguiti, e furono ossequiatidal Podestà. Alloggiarono al G-rand HotelVictoria; visitarono i monumenti; poi anda-rono a Livorno a visitare la R. AccademiaNavale ed il Cantiere Odero-Orlando.

Essi portarono ricordo dolcissimo dellebellezze di Pisa.

4'

All'Ospizio di Bocca d'Amo.L' Ing. Luigi Colombo ha elargito Lire

cinquecento all'Ospizio Marino di Boccad'Arno per onorare la memoria del suo com-pianto amico Ammiraglio Roberto Mazzin-gli.

La cospicua elargizione ricorda il valoro-so marinaio che morì alla nostra Marina frail pianto generale.

Il cuore della Regina Elena.Le feste centenarie di S. Agostino cele-

brate anche nella Chiesa di S. Niccola dove sitrova annesso un piccolo Convento di Ago-stiniani hanno avuto l'omaggio di S. M. laRegina Elena.

Sua Maestà la Regina ha mandato, condelicato e squisito pensiero di benefattriceche ricorda sempre tutte le opere più bellee tutte le iniziative più generose della nostracittà, la somma di lire Cinquecento perché fos.sero erogate in tanti buoni di pane ai poveri.

SuchardNome dolce è questo della Società Ano-

nima Varese; caro nome che sdrucciola sul-la bocca come i dolci, gustosi e fini Cioccolatiche Suchard, di rinomanza ormai mondiale,manda per il mondo.

Quando uno apre la bocca e dice « Su-chard » fa onore ad una delle più delizioseproduzioni del Cioccolato ; e la bocca è ap-pagata in una finezza, in un'estasi di ghiot-toneria che non si trova eguale.

Ecco le tavolette : di gusto inenarrabilele tavolette insuperabili Milka di cioccolatoal latte, le tavolette Velma, le migliori al fon-dant, e le graziose Bittra di puro cacao e zuc-

chero, gioia del palato e soavità dello sto-maco.

Poi, si vogliono cioccolatini fantasia egianduia, quelli più cari ai nostri ragazzi ?Ma Suchard ce ne ha un deposito sprendido,una fabbricazione vasta, una confezione diprimissimo ordine.

Suchard, per la cioccolata, e basta !kat

Vincenzo Biagi all'Auditorium di Faenza.Il Prof. Vincenzo Biagi tenne l'altro gior-

no all'Auditorium di Faenza la sua confe-renza Virgiliana.

Il Comitato gli aveva assegnato la inter-pretazione del 3.o libro dell'Eneide nel qua-le si contiene l'errabondo destino che gra-vò per sette anni sul pio Enea.

Il Preside del Liceo Prof. Socrate Topipresentò il conferenziere tra le vive accla-mazioni dell'elettissima riunione.

Il Prof. Biagi mise in rilievo le bellezzesmaglianti della poesia virgiliana e fu colo-rito, toccante, preciso, caldissimo. Un suc-cessone.

Buona usanza.Gli impiegati ed operai della Spettabile

Ditta Sigismondo Ionnasson e C. hanno elar-gito alla San Vincenzo de Paoli L. 53 in me-moria della Signora Ida Guidi nei Ceechettidefunta il 21 Agosto scorso.

— Gli impiegati dello Stabilimento St:Gobain L. 100 all'Ospizio di Mendicità inmemoria del loro amato collega Amato Velituri.

— La Sig.na Dott.ssa Annunziata Squar-cetta all'Amministrazione dei RR. SpedaliL. 150 per 3 letti da intestarai al nome dellamadre diletta Sig.ra Emilia Squarcettalamiti nel Bretofotrofid, nella Clinica Medi-ca e nella Clinica Pediatrica.

— I Signori Laura e Giovanni Nardi peronorare la memoria del padre dell'amicoLelio Gabbrielli L. 40 alla Conferenza di S.Maria del Carmine della S. Vincenzo de'Paoli.

— I Signori Agenore e Demade Gaaperi,Antonio Corucci e Nilo Montanari L. 100 alleOrfanelle di Padre Agostino in memoria delloro amico Luigi Regoli; la Famiglia del Sig.Giovanni Rook L. 50.

— Il Cav. Dott. Emilio Moretti in memn-ria dell'amico Francesco Bellani L. 50 alleOrfanelle.

— La Famiglia Solari L. 50 all'Ospiziodi Mendicità in memorie del Sig. Alfredo So-lari nel primo anniversario della morto.

— Per onorare la memoria del SenatoreProf. Queirolo sono state offerte le seguentielargizioni : L. 200 dall'Ordine dei Medici,L. 100 dalla Sezione dei medici condotti;L. 50 dal Prof. Di Vestea ; e tutte alla Scuolaall'aperto.

— Il Rag. Ugo ed Alfredo ScarpelliniL. 250 all'Asilo Principe Amedeo in memoriadel loro nepote Vasco.

«DPosta senza francobollo.Menfy. — E chi ti conosce ? E perchè par-

li tanto di vecchiaia? Al Ponte, intanto, sia-mo tutti giovani !

Dondolotto. — Bada, la via è aspra. Bat-terai presto la testa che hai così grossa....

Italiano. — Liberami da quel Ferrucciosferrucciato. Non ne posso più.

Srittore. — Non basta firmare .Bisognascrivere. E a te riesce ?

Prefone. Se hai la scienza come i piedi,sei un grande uomo ! Penso al cuoio che civuole per farti le scarpe.

Vittorino. — E perché non ci mandi l'ab-bonamentino ? Da Agosto si aspetta....

Topo. — Manda : non ti far più pregare.— Salvaci anche noi da sì lunga

aspettativa.Orciativoso. — Vuoi la sferzata ? L'avrai.

In cucina : Passata di piselli.Si fan lessare bene i piselli secchi nel bro-

do oppure nell'acqua con un poco di sale e

con un mazzetto di erbe odorose. Quando sonben cotti si scolano dall'acqua, si ritira ilmazzetto odoroso ; i piselli si passano per lostaccio insieme con una fetta di pane frittanel burro; si diluisce la passata con brodo osugo di carne e si rimette al fuoco per farlarestringere Sulla tavola figura come contornosquisito alla carne al pollo ed alla caccia.

I giuochi. t t

Zeppa letterale (5 - 6)La Fanfara

E' una musica.... per il soldato.Spiegazione del giuoco precedente :

- MI - LIA

kPer finire.— Io faccio girar la testa a tutte le donne.— Davvero ?— Sì, appena mi vedono, guardano dal-

l'altra parte

Petrolini " NeroneForse il vero sei tu, l'altro - che surseDal labirinto della storta e gli anniNostri primi aduggiò, con le repulseD' ogni virtù — Signore di malanni.

Noli è che fiaba orrenda Ecco : il tirannoPregno di nefandezze si dissolveNell'abbraccio di un'etera a fin d'annoEd il plaudente popolo l'assolve !

Meglio così chè di brutture il pendoTroppo gravò nel cor; meglio la storiaMessa in budella che toccare il jondo

Di quell'orrida pagina esecrataMeglio della perfidia, la baldoriaChe si concitate nella gran risata.

Lallo

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Sii E td11 1 PER LI POMIPontedera (Narciso) I festeggiamenti reti-

giosi e la fontana monumentale. — Col 16 No-vembre — come si ricorda --- ebbero prin-cipio i festeggiamenti per il primo centena-rio della Madonna della Medaglia miracolo-sa colla traslazione della Madonna dall'O-ratorio dell'Asilo di S. Giuseppe al Duomo; eDomenica 30 Novembre si chiusero in mo-do solenne.

Monsignore Prof. Manghi Arciprete dellaPrimaziale di Pisa celebrò la Messa allapresenza del Vescovo Monsignore Attuoni; delclero con a capo Mons. Cav. Uff. Dante Pa-squinucci Preposto e di tutte le Autorità.

Al termine della Messa il Vescovo davala benedizione al labaro delle Suore di SanVincenzo de' Paoli.

* Nel pomeriggio in Piazza Umberto Ialla presenza delle Gerarchie e delle Asso-ciazioni il Vescovo diè la benedizione allaFontana monumentale. Grande brio.

Si fece un banchetto popolare di molticonvitati alle ore 20. Discorsi, allegria, cor-dialità non mancarono.

Il Podestà Comm. Pierazzini rispondendoalle parole di Guainai, Studiati, Pa.ndolfi edello zio Francesco Morini, salutò il camerataillustre On. bando Ferretti ed inneggiò pri-ma di tutto alla Patria, al Re che la rappre-senta, al Duce che la governa ed alla Rivo-luzione. Dopo il banchetto si fece una fanta-stica fiaccolata.

Peccioli (Italiano) Una bella laurea. —La Famiglia Pescatori, amatissima da tut-to il paese, si è rallegrata di un'altra sod-disfazione.

Un figlio del caro ed indimenticabileFerdinando Pescatori che ricordiamo sem-pre con orgoglio si laureò all'Università diPisa in Giurisprudenza; ora un altro Pesca-tori, il bel giovanotto Signorino Ettore hapreso la laurea all'Istituto di Venezia inScienze Enologiche.

Con lui e colla Famiglia Pescatori, augu-rando al bravo Enologo tutte le più brillantifortune, ci congratuliamo sinceramente.

Teatri e SpettacoliAl R. Teatro Verdi. — Due recite del

grande attore Annibale Nicchi; poi avremola Compagnia dialettale veneziana di Mi-chelu zzi.

Il Cinematografo fa forno. — Dopo lerappresentazioni di Petrolini che ravviva-rono l'ambiente, il Cinematografo passainosservato. Non ci sono più operai che pos-sano spendere, e davano loro il grande contri-buto agli spettacoli cinematografici ora an-dati in disuso. Il Cinematografo deve esse-re sorpassato, se si deve pensare per un mo-mento solo a metter da parte denari. E laprevidenza è sempre una urgente cosa!

Al Campo di Pota a Lucca. — Nella vec-chia « ghiacciaia » ora ha preso posto un Cir-co per gli animali di grande importanza.

Almeno i nostri ragazzi vedranno e salu-teranno.... la tigre. Si istruiranno !

Nota agrariaCome si piantano le viti americane. —Gli

agricoltori, quando eseguiscono il pianta-tamento di talee o di barbatelle selvaggedebbono ben guardare a far lo scasso pro-fondo e la piantagione superficiale e ricor-dare che le radici, sia per emettere come persviluppare hanno bisogno di un ambientefresco e bene arieggiato.

La profondità da adottarsi tanto per pian-tare talee che barbatelle varia dai 35 ai 50centimetri; però in terreni aridi e ciottolosi sipossono. traggiungere per le talee anche i 70centimetri.

Razionale preparazione e conservazionedel letame r a stalla.--- Il podere deve essergtprovvisto di una buona ed , appropriataconcimaia, preferibilmente a marciatoio.

Il letame quando è maturo ed è ben pre-parato deve essere della massima omogenei-tà e di ottima composizione; poi non si de-ve mai ammucchiare nella stalla, nè si devemai rivoltare durante la sua conservazione.

DIPORTOCalcio (Mas). — Alla partita di Domeni-

ca fra il Pisa e l'Ancona, nonostante il tem-po minaccioso, il campo dell'Abetone eraabbastanza affollato di appassionati, i qualidurante lo svolgimento dell'accanita par-tita, dette segni di nervosismo e di disappro-vazione nei confronti dell'arbitro, colpevoledi non aver concesso ai pisani un bel puntomarcato in azione e un calcio di rigore ambe-due segnati regolarmente. Tutto questo servìa dare alla partita uno svolgimento caoticoe sconclusionato.

Il Pisa vinceva per 1 a 0, ma poteva vin-cere più facilmente essendosi dimostrata su-periore per maggior numero di azioni, e perla continua minaccia sotto la porta Ancone-tana, ben difesa dal suo portiere che dimostròla sua alta classe e parando l'impossibile.

* * ** * Domenica 7 i nero -azzurri sono ospiti

della forte compagine del Piacenza attual-mente al comando della classifica. I concit-tadini impiegheranno tecnica e volontà purdi uscire dalla contesa con una affermazioneche li porti ancora più in alto in classifica.

RINGRAZIAMENTOli sottoscritto, anche a nome della

propria famiglia, tiene ad esprimere al-l' Ill.mo sig. Prof. Francesco Niosi i sensidella più viva gratitudine per averlo li-berato, mediante una felicissiina opera-zione chirurgica, da un tormentoso maleche lo affliggeva da ben venti anni.

Pisa, li 3 Dicembre 1930 - IX.CARLO TACCHI

Piè del PonteLa gara per la diminuzione dei prezzi.—

Istituti e privati sono in gara per aiutare ilGoverno nella adeguazione dei prezzi e deicosti al valore di acquisto della lira. Tutti so-no al posto d'onore; soltanto qualche ecce-zione riprovevole si nota. Sono lattaioli chenon intendono ribassare del dieci per cento(si tratta dei vecchi inaffiatori !); sono ma-collari o macellare che han ribassato ma dan-no vacca per manzo; sono trattori che sonoin regola per il prezzo e fuor di regola per leporzioni microscopiche ; sono venditori diconigli e di polli che hanno inventato l'epi-demia nelle conigliere e nei pollai (ma è sol-tanto l'epidemia del ririnvilio); sono deifurfanti insomma che si meritano di esser ba-stonati I

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e del Dott. T. Palamidessi Dir. del Lab. Bacteriologico del Comune di Firenze

Una buona notizia : l'Amministrazionedei RR. Spedali ha decretato la riduzione del-l'attuale tariffa delle rette giornaliere di spe-dalità.

Cavaliere Ufficiale.—'! Cav. avv. Tom-maso Frediani, Direttore dell'Ufficio pro-vinciale dell'Economia di Bergamo, è statopromosso Ufficiale nell'Ordine della Coronad '

Ci rallegriamo col valente funzionario, no-

stro concittadino.La Fiera della Filarmonica. -- Entro il

mese si terrà la Fiera a beneficio del Fondodella Filarmonica con una o Giornata gastro-nomica bb.

n Per la Fiera han mandato premi S. E.l'On. Balbo (due magnifiche anfore portaprofumo) S. E. il Prefetto Marchese DenticeD'Aceadia, il Podestà, la Ditta Bini (un man-dolino) e ragguardevoli Cittadini. Altri siaspettano.

Per la « Giornata gastronomica n i pro-prietari dei Ristoranti, i Caffè, i Bare sonopregati di mandare i loro « buoni n.

La cittadinanza deve aiutare questa no-bile iniziativa.

I doni sono ricevuti ogni sera dalle ore 20alle ore 23 alla sede sociale di Via Notari.

I funerali di Luigi Regoli.—Barbaricinha perduto un brav'uomo: Luigi Regoli chefu già Capo della Scuderia Tesio, intendito-re preciso dei cavalli che preparò con abi-lità alle corse al galoppo.

Sabato 28 Novembre ebbero luogo i fu-nebri; la salma fu trasportata dagli addettialla Scuderia Tesio dalla casa alla Chiesa.Signore ed amici in bel numero seguirono ilferetro addolorati. Era Gigi Regoli un bra-v'uomo, un amico impareggiabile !

La morte di una Signora amica- -A Mas-sa dove era andata ad abitare in casa dellafiglia, chiudeva h sua esistenza la SignoraZaira Fantoni Vedova Giorgi nell'età di an-ni 81.

Fu donna di nobili generosi sentimenti,interamente votata agli affetti della fami-glia, alle cure della casa. Ora ha lasciato di sèlargo rimpianto.

Alle figlie Sig.re Bianca ed Ida, al generoProf. Socrate Topi, al genero Dott. UmbertoPellegrini, alle famiglie Giorgi, Fantoni eCatola mandiamo le nostre condoglianze.

La Casa Universitaria per gli studentiCalabresi.—Il Cav. Domenico Timpano hascritto al Rettore della Università per met-tere a disposizione di lui due posti di allog-gio gratuito nella sua Casa Universitaria proStudenti di Calabria, due camere civilmenteammobiliate ed arredate coll'uso della bian-cheria da camera, dell'acqua potabile, dellaluce elettrica e con il servizio giornaliero delcameriere.

Quattro tecnici agricoli decorati. — IlProgresso Agricolo ha registrato con vivocompiacimento le quattro onorificenze as-segnate a quattro tecnici agrari:

Essi sono : Lionello Paoletti, di Pisa,membro del Direttorio nazionale del Sinda-cato nazionale fascista dei Tecnici agricoli,Gino Falaschi di Montefoscoli fiduciario delSindacato provinciale fascista Tecnici Agri-coli ed agente dell'Istituto Fondi Rustici,l'agronomo Paolo Sacchetti di Peccioli agen-te dell'Istituto Fondi Rustici e l'agronomo

li Senatore Prof. G. B. Queirolo, l' illustre Direttore della Clinica Medica diPisa, così ne ha scritto :

« Egregio Sig. Martelli,« Ho ricevuto la sua " GENEROSA „ : l' ho provata; e sono lieto di dirle

che essa rappresenta un' ottima acqua da tavola, un' acqua utile nelle affezionifunzionali dello stomaco». Senatore Prof. G. B. Q UEI ROLO

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Roberto Ferrati, pure di Peccioli, agente deiFondi Rustici.

Per la ben meritata Croce di Cavaliericon tutti e quattro ci rallegriamo vivamente.

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600.370,65

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262.109.957.55158.515.615.-554. 053. 980. 35

• 212.323.350.y5770. 327.262„

Depositanti a garanzia operazioni . 848.014.817,i-a cauzione servizio . 9.401. I$9. -

e Fieli a custodia . • 5.288.812.810,-

Avanzo Utili Esercizi precedenti . 28.437.013:-Utili dell'Esercizio corrente

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L. 17.641.250.447,70

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Ricevitoria e Cassa Provinciale - Servizi di Cassa: Comune di Pisa, Consiglio Provinciale dell' Economia, Ufficio dei Fiumi e Fossi,Istituto Industriale, Consorzio Agrario - Unione Agraria Cooperativa (Pontederai.

Situazione dei Conti al 31 Ottobre 193097•0 ESERCIZIO. ANNO 1930

Depositi fiduciari cioè .Al Portatore

Risparmi • Nominativi .Ville. a tempo

. . .. L. 39. 287. 555, 04. 5 16. 373. 590,99. * 37. 80. 890, 72

L. 96. 200. 168, 71

L. 92. 842. 036,75liberi (ord.) i 2. 245.999, 26

Conti correnti speciali . * 1.112.132,70Corrispondenti - saati passiviRicevitoria Provinciale e bervizi diversiPebi ti :1Fondo di Previdenza degli Impiegati

Totett,, do( passivoPATRIMONI' .

7. 690.877, 13

3.619. 3'20, 18135. 599, 09

L. 107. 645. 965, 11

Massa di rispetto Ordinaria L.Federale

5.362. 398,09595 822,01

Fondo benef.e a scopo pubbl.e gen. interesse .

Fondo oscill. titoli e perd. ev..• 31. 455, 08

268. 440, 14

Fondo pensioni

Depositanti di valori .Titoli in deposito presso terziCassa di Previdenza ImpiegatiRendite e. Profitti dell'Esercizio in corso

• 6.393. 624, 07

L. 28 807. 179, 33▪ 12. 009. 500, 00• 1.818. 400, 00• 5.676 878,88

L. 162 351. 547, 39

Riserve L 6. 258. 115, 32• 135.508,75

■•••■••••••■■■1~~~Paamilea....

MONTE DEI PASCHI DI SIENAIstituto fondato nel 1625 - 52 Succursali - 178 Agenzie

ANNO 303.° ESERCIZIÓ Situazione al 30 Settembre 1930 - Anno VIII

ATTIVITÀ PASSIVITÀCassa e Disponibilità a vista . . L.

, Buoni del Tesoro .Titoli,I Altri Titoli di Stato e Car-

itello fondiarie Diversi

Riporti attivi . .

Partecip. ad Enti di Cred. e di Prev Corrispondenti - Saldi debitori Esattorie e Ricev. - Saldi debitoriAnticipazioni e Conti corr. su titoliPrestiti eh pegno di oggetti .Portafoglio Sofferenze Cambiali scadutePortai. di terzi per l'incasso . .Crediti Mutui a Cartelle fond.potecari # Mutui a contanti e C/c

Crediti 5 Mut. e Cfo Enti inter.ebirografiri # Conti corr. cambiariMobilio e impianti diverai . .Basi inabili per uso deo Utlfel e invertiCrediti diversi . . .Debitori per accettazioni. . .

L. 4.508.701.380.07Utili lordi della gestione in corso. s 86.970231.96

Totale generale L. 4.595.671.612,03

Provveditore: A.BB D'OHI- Il Presidente: Dott. A. SERGARDI DIRINGDCCI- IlRagioniere Capo: A.BASSI

BANCA COMMERCIALE ITALIANASoc. An. - Sede in Milano - Capitale Soc. L. 700.000.000 - Versate L. 658.247.800 - Riserve L. 500.000

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Italia : Acireale - Aessandria - Ancona - Aosta - Asti - Avellino- Bari - Barletta• Bergamo- Biella - Bologna Bolzano - Bordighiera - Brescia - Brindisi - Busto Arsizio -Cagliari - Calta-nisetta Canelli - Carlofor - Carrara - Castellammare di Stabia - Catania - Como - Cuneo -Ferrara - Firenze - Fiume - Foligno ~va - Gioia Tauro - Inglesias - Imperia (Oneglia) - I-vrea - Jesi - Lecce - Lecco - Livorno - Livorno Lucca - Macomer - Mantova - Messina - Milano- Modena - Monza - Napoli - Novara - Padova . - Palermo - Parma - Pavia - Perugia - Pescare -Pescia - Piacenza - Pisa - Pistoia - Prato - Ravenna - Reggio Calabria - Reggio Emilia - Roma- Rovereto - Salerno - Saluzzo - Sampierdarena - San Giovanni a Teduccio - San Remo - San-t'Agnello di Sorrente - Sassari - Savona - Schio - Secondigliano - Seregno - Seatri Ponente -Siracusa - Spezia - Taormina - Taranto - Terni - Torino - Torre Annunziata- Tortone - Trapani

- Trento - Trieste - Udine - Valenza - Venezia - Veutimiglia - Verona - Vicenza

Situazione dei Conti al 31 Agosto 1930 - Anno VIII

mon I a garanzia operazioni 848 044.817,a cauzione servizio . 5 9.401.10,-a custodia • 5.288.842.810, -

L. 17.644. 250. 447. 70

<><><><><><><>0000000000000000000<>0000Orario delle Ferrovie

ParlenzP dalla stazione di Pisa: perTorino e Genova: 0.01 - 2.55 - 3.41 - 5.35 - 8.53 - 10.52 • 14.42 - 17.43 - 18.26 - 21.10.Milano : 2. 35- 3.14 - 13. •Spezia: 0.01 - 1.12 - 2.55 - 3.41 - 5.35 - 8.53 - 10.52 - 13. - 14.42 17.43 - 18.26 21.10.Genova : 00.1 • 2.55 - 141 - .5 . 35 - 8.53 - 10.52 - 13 - 14.12 - 17.43 - 18.26 - 21.10 tViareggio: O. 01 - l. 12 :3.35 - 8.53 - 10.52 - 12.20 - 13 11. 42 - 17.43 - 18.26 - 21.10.Roma : 0.06 - 1.42 - 2.47 - 3.09 - 3. 31 - 3.54- 8. 24 - 13.38 13.50 - 18.13.Grosseto : 0.06 - 1.42 - 2.47 - 3.09 - 3. 31 • 3.54 - 8.24 - 13.36 - 13. 50 -18.13 - 18.30.Livorno : 0.06 - 1.42 - 2 16 - 2.47 - 3.09 - 3.31 - 3.54- 5.08 - 6.03 - 7.10 - - 8.48 - 10.48

- 12: 30 - 13.05 - 13.36 - 13.50 - 15 - 17.03 - 18.13 - 18.30 - 19.20 - 20. 5 - 20.48 -22.20 - 23 30.

Firenze (Via, Empoli): O. 10 - - 7.52 - 9.24 - 10.55 - 13.35 - 17.15 - 18.12 - 21.07.•• (Via Pistola) 4.33 - 6.55 - 74.30 - 16.35 - 18.20.

Siena : 4.35 - 5. 58 - 7.52 13.35 - 17.15 -Pontedera : O /O - 4.35 - 5.56 - 7.52 - 9.24 - 10.55 - 13.35 - 17.15 - 18.12 - 21.07.Lucca : 0. 40 -. 4.33 - 6.55 - 9 - 11.15 - 12.25 - 14.30 - 16.35 - 18..20 - 20.45.Volterra. 6.15 - 12.22 - 19.18.Cecina : (Via Collesalvetti): 6.15 - 12.22 - 19.8. (Via Livorno) 0.06 - 3.54 - 8.24 - 13.36 • 13.50

- 18.30.N. 13. I treni in neretto sono direttissimi, quelli in corsivo diretti.

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4.509.493.:-.90,91Elargizioni auticipate . • 2.529.438,83Spese e tasse della stallone in ceno

83.651.776.29

Totale generale L. 4.955.674.612,03

• 238.468.776,15s s5.455.295,475 34.725.629,5d5 26.131.000,00» 329.53,4.479.66> 1'519.577.082,635 73.831.69r),36> 556.851,00> 388.066.9,0,36e. 5.741.413,73ai 25.673.981,71s 382.715.595,275 116.1166.005.285 143.095.516,68• 139.236.524.92

1.00s 30.556.663,16» 57.810.816,12I 1.306.970.60

4 767.555,5539.059.855.67

720. 461, 10• 1. 225. 773,60

16.480.311,17• 17 .05l .594, 33

3. 290. 825, 33• 4.609 779.53

3.205 270. 2029.090 &6.64

• 3.092 519, 14994 . 232, 45

• 8 474. 490, 20• 309. 300. 00• 5.954 800 36

1.97. 679,421. 806. 519 .6. 810. 539, 705.O0 767, 554.122 246.18

281 827 84188,518,4890. 898,00

IL PRESIDENTE - Prof. Giovanni D'Achiardi IL RAGIONIERE - F. Scarlatti

Totale lelPattivo L. 114.748.910,49

OPERAZIONI DELL' ISTITUTO : Depositi a risparmio e a C/ Corrente - Mutui e C/ Correnti Ipotecari e Chirografari a Corpi Morali e aPrivati - Sconto ed incasso di effetti sull' Italia - Riporti e Anticipazioni su Titoli di Stato e garantiti dallo Stato - Prestiti, sovvenzioni e C/Correnti A favore degli Agricoltori - Compra e vendita di Titoli per conto terzi - Emissione e pagamento di Assegni Circolari dell'Istituto diCredito delle Casse di Risparmio Italiane - Emissione di Assegni Bancari liberi del Banco di Napoli - Servizio di Cassa ad Associazioni e adEnti Morali - Depositi in custodia aperti e liberi - Locazione di Cassette di Sicurezza - Prestiti agrari d'esercizio.

ORARI Gli Unici sono aperti tutti i giorni non festivi dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16, il sabato dalle ore 9 alle 12.

Cassa. • •Depositi presso altri IstitutiMutui a Enti Morali. •

• ipotecari a privati .• a scopo agrario .• per costruzione case popo

lari.Buoni del Tesoro .

Titoli Titoli di -Stato e FondiariDiversi

Effetti all' incasso .Portafoglio ordinario ipotecario

agrario .Conti correnti garantitidetti per operazioni, di credito agrarioPrestito su pegno di oggetti .Corrispondenti - saldi attivi .Crediti diversi .Beni immobili .Mobili e stampe •Ricevitoria Provinciale e serviziRiporti attivi .

Valori in deposito .Depositari di titoli .Titoli del Fondo di Previdenza ImpiegatiSpese dell'esercizio iu corso

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