L'Aguzzo n.7 novembre 2011

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È gratis FOGLIO MENSILE DI CITTADINANZA Novembre 2011 • Anno I • n.7 Valentina Maccari U n circolo di lettura. Un corso di giardinaggio. Ma anche un corso di orientamento all’imprenditoria e al lavoro. E ancora: yoga, electrodance, sportello psicologico e pure uno sportello “metodo di studio”. Parte da Le Rughe una spinta “attiva” dal basso. Infatti è l’associazione “Il Melograno”, che opera dal 2005 e oggi ha sede al centro civico del quartiere, a proporre una vasta gamma di attività sociali, culturali e sportive. Lo scopo è sempre quello di proporre spunti da cui ricavare un miglioramento psichico e fisico per affrontare il quotidiano, ma anche quello di fornire strumenti per progettare il futuro. Oltre alle ormai note Festa di primavera e Festival musicale, che solo l’anno scorso hanno coinvolto più di 800 persone, l’associazione ha pensato di offrire una serie di corsi e di appuntamenti fissi che rispondono alle richieste pervenute dalla cittadinanza. Il Circolo di lettori, di Giovanna Micaglio, è consigliato a tutte le fasce d’età. Il corso di giardinaggio, tenuto da Vanda del Valli, sarà prevalentemente teorico. Quello di orientamento all’imprenditoria e al lavoro, curato da Carmine Portanova e Marco Savelloni, è rivolto a giovani che entrano nel mondo del lavoro ma anche a uomini e donne che vogliono dar vita a un’ impresa o migliorarne una esistente. Infine il corso di Yoga è curato da Alessandro Micaglio e quello di Electrodance da Gabriele Brunori. Oltre a tante attività sono attivati lo Sportello di ascolto psicologico, aperto il primo mercoledì del mese a partire dalle 17.30, curato dalla dottoressa Silvia Vizzaccaro e lo sportello “metodo di studio” rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni, curato dalla professoressa Francesca Aloisi. Per altre informazioni [email protected]; 06 9087578; 335 1245523. Le iniziative de Il Melograno Fioriscono corsi e servizi a Le Rughe Ilaria Canali D ai reperti etruschi ai laboratori di creatività digitale, passando dalla ricollocazione e restyling della biblioteca ai servizi per l’impiego. L’antico e il moderno all’insegna del- la multidisciplinarità, funzionalità e partecipazione. Parte così il nuovo corso di Palazzo Chigi, che riapre i battenti il 10 dicembre e vorrebbe diventare «il nuovo polo culturale di riferimento non solo di Formello, ma di un territorio più esteso», come sostiene il sindaco Giacomo Sandri. Certo è che il Palazzo non sarà un club per pochi, ma un’agorà pubblica «che funzionerà - secondo l’assesso- re all’Urbanistica Sergio Celestino - come motore non solo di energie culturali, ma anche di servizi alla persona grazie alla biblioteca, l’ar- chivio storico, la sala per convegni, gli spazi per esposizioni tempora- nee». Si sta valutando la possibilità di trasferirvi anche il centro di orien- tamento al lavoro e alcune proposte formative multimediali. Un tocco di high tech che non guasta se le nuo- ve tecnologie creano professiona- lità appetibili per il nostrano “polo dell’audiovisivo” in quel di Olmetti. «La piazza incontra il Palazzo e il Palazzo va in piazza - prosegue Cele- stino - anche grazie al cortile interno dove si potranno ospitare eventi di strada, come accadrà già per i festeg- giamenti di San Martino». «Anche la biblioteca ha puntato alla creazione di una comunità culturale», sostiene la direttrice Silvia Zanini. «In questa nuova sede infatti potrà disporre di maggiori spazi di fruizione come la sala di lettura e un settore dedicato ai ragazzi, oltre a poter tenere nel cortile eventi divulgativi come gli in- contri con l’autore». Di Palazzo Chi- gi, dove sono tuttora in corso i lavori di restauro, il 10 dicembre aprirà il piano terra con il cortile rinasci- mentale, la biblioteca comunale e la torre di avvistamento dell’architet- to Andrea Bruno. Taglio del nastro rosso anche per un primo assaggio del Museo dell’Agro Veientano con l’esposizione “Il Museo dell’Agro Veientano a Palazzo Chigi: il museo del territorio” con materiali e reperti che illustrano le tre epoche più im- portanti trattate nel museo: etrusca, romana e post-antica. Apre anche il bookshop “con le vetrine dedica- te agli scavi realizzati all’interno di Palazzo Chigi e in Piazza San Loren- zo. Mediante i materiali e i pannel- li esplicativi si illustra la nascita di Formello”, annuncia la direttrice del museo, Iee Van Kampen. Palazzo Chigi apre al pubblico “Sarà il ‘centro’ di Formello” Al suo interno la biblioteca e altri servizi al cittadino Un’esposizione farà da biglietto da visita al museo Il portone di Palazzo Chigi tornerà ad aprirsi definitivamente P ellegrini collegati tra loro con piccole radio a basso raggio. Viandanti che commentano le loro esperienze di percorso sulla Fran- cigena con Twitter mentre i loro micromessaggi appaiono su scher- mi (i tag cloud) dislocati lungo il percorso. “Francigeni” che con il cellulare inquadrano segnali tur- istisci e ricevono informazioni sul luogo in cui si trovano. Non è uno scenario fantascientifico, ma un futuro prossimo e possibile per il turismo lungo la Francigena. Il 1° ottobre se ne è avuto un saggio a Formello grazie a “Ur- ban Experience”, un progetto di Carlo Infante, giornalista, esperto di nuovi media e consulente cul- turale. Si tratta di accorgimenti a basto costo, ma ad alto valore cul- turale. Durante la dimostrazione del walk-show del 1° ottobre i partecipanti hanno ascol- tato via radio le registrazioni delle poesie di Ezio Del Vero, vari brani audio e i fram- menti del diario di viaggio di “CamminaFrancigena”. Parti- colarmente affascinante l’op- portunità di accedere ad una applicazione web - i mobtag - fotografando dei cartelli ed avere informazioni più appro- fondite in italiano o inglese su Formello o il punto della Francigena in cui ci si trovava. Urban Experience: il futuro dei pellegrini è tutto high tech N on è durata neanche un anno. La capanna dei pastori, inaugurata il 22 ottobre 2010 alla presenza di 200 ragazzi delle scuole, è stata data alle fiamme a fine settembre. Un venerdì notte, di quelli che qualche teppista deve aver forse ritenuto noioso, la struttura che era stata realizzata a memoria ed emblema del recente passato di Formello è stata ridotta da un incendio - evidentemente doloso - in un cumulo di bastoni fumanti. Enorme il disappunto dei cittadini e già ci si sta mobilitando per ricostruirla. Era il simbolo dell’accoglienza data da Formello ai pastori, transumanti da Abruzzo e Alto Velino, simbolo della nuova accoglienza riservata ai viandanti della via Francigena. L’episodio è avvenuto prima che una delegazione di europarlamentari, guidata dalla pd Silvia Costa, potesse visitarla. E questo non è che ha lasciato senza sospetto. Della cittadina del Parco di Veio si voleva forse dare da questi vandali un’immagine da periferia degradata. O è stata una bravata di qualche teppistello. Insomma, quasi una risposta a quanto era stato detto di Formello come cittadina impegnata contro l’illegalità in occasione dell’inaugurazione del quartiere antimafia dell’Albereto (zona che, in vista di una campagna elettorale che si preannuncia focosa, è già divenuta bersaglio di esposti). D’altro canto, agli imbecilli di turno, devono proprio dar fastidio le capanne: nel pezzetto di terra davanti a Via Angelozzi era stata realizzata tempo fa, in occasione del palio dei presepi, una capanna dei pastori. «Ci sono voluti mesi di lavoro, una sera ce l’hanno bruciata» ha raccontato su Facebook Luigi Marchicelli, invocando più interventi sul sociale. Ma l’idea di una Formello dormitorio, squallido centro di villette con cani sciolti fuori dai cancelli, che sembrano voler azzannare i pellegrini, è stata data anche da una guida sulla Francigena del Touring Club. Proteste veementi da parte del Comune, ma anche una spiegazione: l’autore si è basato sul vecchio tracciato che passava effettivamente tra le villette, non su quello attuale fatto mettere in sicurezza dall’ Amministrazione con i fondi Fas. Bruciata la capanna dei pastori Era il simbolo dell’accoglienza “Cancellato un pezzo di storia” Le informazioni arrivano con uno scatto DONNE, NO AGLI ABUSI Il 10 novembre, a partire dalle ore 9.30, al Teatro Comunale J.P. Velly. “Imparo dalle donne, contro ogni violenza e abuso” per sensibilizzare il territorio in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne. Il convegno è un’iniziativa dello Sportello di Orientamento Legale del Comune di Formello. TUTTI AL PARCO DI VEIO Ultimi “Giorni Verdi” 2011 nel calendario del Parco di Veio: il 6 novembre in bicicletta o in visita a Malborghetto; il 13 i bambini giocano con la vita di Costantino; il 20 a passeggio nell’Inviolatella e il 27 fotografando il Parco nei dintorni di Sacrofano. Pit: 800727822, Infoshop: solo sabato 06.90194259 a cura di Angelica Alemanno Recupero degli spogliatoi, creazione di un punto ristoro- bar, area giochi, manutenzioni, piante e arredi urbani per 300 mila euro. Diventerà così l’ex campo “Rosetti” a Formello. Al via anche i lavori per la nuova palestra al centro civico de Le Rughe. I teppisti hanno cercato di rappresentare Formello come degradata. Cittadini mobilitati per la ricostruzione Foto: Ilaria Canali Foto: Ilaria Canali FESTA DI SAN MARTINO Torna il 12 e il 13 novembre, la Festa di San Martino. Un appuntamento cui non si può mancare: la valorizzazione dell’identità enogastronomica locale scende nelle cantine private aperte al pubblico una volta l’anno. Suoni, sapori e colori in un’atmosfera unica, ogni anno più ricca. La Coop.Soc. Il Sorbo organizza l’evento senza dimenticare il messaggio di solidarietà. Da quest’anno oltre alle associazioni coinvolte anche la Pro Loco e la condotta Slow Food: “buono, giusto e pulito”. Un’ occasione per fruire di cibo sano in un’ottica di sostenibilità. Sabato 12 fino a tarda notte.

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Foglio mensile di cittadinanza

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È gratis

FOGLIO MENSILE DI CITTADINANZA

Novembre 2011 • Anno I • n.7

Valentina Maccari

Un circolo di lettura. Un corso di giardinaggio. Ma

anche un corso di orientamento all’imprenditoria e al lavoro. E ancora: yoga, electrodance, sportello psicologico e pure uno sportello “metodo di studio”. Parte da Le Rughe una spinta “attiva” dal basso. Infatti è l’associazione “Il Melograno”, che opera dal 2005 e oggi ha sede al centro civico del quartiere, a proporre una vasta gamma di attività sociali, culturali e sportive. Lo scopo è sempre quello di proporre spunti da cui ricavare un miglioramento psichico e fisico per affrontare il quotidiano, ma anche quello di fornire strumenti per progettare il futuro. Oltre alle ormai note Festa di primavera e Festival musicale, che solo l’anno scorso hanno coinvolto più di 800 persone, l’associazione ha pensato di offrire una serie di corsi e di appuntamenti fissi che rispondono alle richieste pervenute dalla

cittadinanza. Il Circolo di lettori, di Giovanna Micaglio, è consigliato a tutte le fasce d’età. Il corso di giardinaggio, tenuto da Vanda del Valli, sarà prevalentemente teorico. Quello di orientamento all’imprenditoria e al lavoro, curato da Carmine Portanova e Marco Savelloni, è rivolto a giovani che entrano nel mondo del lavoro ma anche a uomini e donne che vogliono dar vita a un’ impresa o migliorarne una esistente. Infine il corso di Yoga è curato da Alessandro Micaglio e quello di Electrodance da Gabriele Brunori.

Oltre a tante attività sono attivati lo Sportello di ascolto psicologico, aperto il primo mercoledì del mese a partire dalle 17.30, curato dalla dottoressa Silvia Vizzaccaro e lo sportello “metodo di studio” rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni, curato dalla professoressa Francesca Aloisi. Per altre informazioni [email protected]; 06 9087578; 335 1245523.

Le iniziative de Il Melograno

Fioriscono corsie servizi a Le Rughe

Ilaria Canali

Dai reperti etruschi ai laboratori di creatività digitale, passando

dalla ricollocazione e restyling della biblioteca ai servizi per l’impiego. L’antico e il moderno all’insegna del-la multidisciplinarità, funzionalità e partecipazione. Parte così il nuovo corso di Palazzo Chigi, che riapre i battenti il 10 dicembre e vorrebbe diventare «il nuovo polo culturale di riferimento non solo di Formello, ma di un territorio più esteso», come sostiene il sindaco Giacomo Sandri. Certo è che il Palazzo non sarà un club per pochi, ma un’agorà pubblica «che funzionerà - secondo l’assesso-re all’Urbanistica Sergio Celestino - come motore non solo di energie culturali, ma anche di servizi alla persona grazie alla biblioteca, l’ar-chivio storico, la sala per convegni, gli spazi per esposizioni tempora-nee». Si sta valutando la possibilità di trasferirvi anche il centro di orien-tamento al lavoro e alcune proposte formative multimediali. Un tocco di

high tech che non guasta se le nuo-ve tecnologie creano professiona-lità appetibili per il nostrano “polo dell’audiovisivo” in quel di Olmetti. «La piazza incontra il Palazzo e il Palazzo va in piazza - prosegue Cele-stino - anche grazie al cortile interno dove si potranno ospitare eventi di strada, come accadrà già per i festeg-

giamenti di San Martino». «Anche la biblioteca ha puntato alla creazione di una comunità culturale», sostiene la direttrice Silvia Zanini. «In questa nuova sede infatti potrà disporre di maggiori spazi di fruizione come la sala di lettura e un settore dedicato ai ragazzi, oltre a poter tenere nel cortile eventi divulgativi come gli in-contri con l’autore». Di Palazzo Chi-gi, dove sono tuttora in corso i lavori

di restauro, il 10 dicembre aprirà il piano terra con il cortile rinasci-mentale, la biblioteca comunale e la torre di avvistamento dell’architet-to Andrea Bruno. Taglio del nastro rosso anche per un primo assaggio del Museo dell’Agro Veientano con l’esposizione “Il Museo dell’Agro Veientano a Palazzo Chigi: il museo del territorio” con materiali e reperti che illustrano le tre epoche più im-portanti trattate nel museo: etrusca, romana e post-antica. Apre anche il bookshop “con le vetrine dedica-te agli scavi realizzati all’interno di Palazzo Chigi e in Piazza San Loren-zo. Mediante i materiali e i pannel-li esplicativi si illustra la nascita di Formello”, annuncia la direttrice del museo, Iefke Van Kampen.

Palazzo Chigi apre al pubblico “Sarà il ‘centro’ di Formello”

Al suo interno la biblioteca e altri servizi al cittadino

Un’esposizionefarà da biglietto

da visita al museo

Il portone di Palazzo Chigi tornerà ad aprirsi definitivamente

Pellegrini collegati tra loro con piccole radio a basso raggio.

Vian danti che commentano le lo ro esperienze di percorso sulla Fran-cigena con Twitter mentre i loro micromessaggi appaiono su scher-mi (i tag cloud) dislocati lungo il percorso. “Francigeni” che con il cellulare inquadrano segnali tur-istisci e rice vono informazioni sul luogo in cui si trovano. Non è uno

scenario fanta scien tifico, ma un futuro prossimo e possibile per il turismo lungo la Francigena.

Il 1° ottobre se ne è avuto un saggio a Formello grazie a “Ur-ban Experience”, un progetto di Carlo Infante, giornalista, esperto di nuovi media e consulente cul-turale. Si tratta di accorgimenti a basto costo, ma ad alto valore cul-turale. Durante la dimostrazione

del walk-show del 1° ottobre i partecipanti hanno ascol-tato via radio le registrazioni delle poesie di Ezio Del Vero, vari brani audio e i fram-menti del diario di viaggio di “Cam minaFrancigena”. Parti-colarmente affascinante l’op-por tunità di accedere ad una appli cazione web - i mobtag - fotografando dei car telli ed avere informazioni più appro-fondite in italiano o inglese su Formello o il punto della

Francigena in cui ci si trovava.

Urban Experience: il futurodei pellegrini è tutto high tech

Non è durata neanche un anno. La capanna dei pastori,

inaugurata il 22 ottobre 2010 alla presenza di 200 ragazzi delle scuole, è stata data alle fiamme a fine settembre. Un venerdì notte, di quelli che qualche teppista deve aver forse ritenuto noioso, la struttura che era stata realizzata a memoria ed emblema del recente passato di Formello è stata ridotta da un incendio - evidentemente doloso - in un cumulo di bastoni fumanti. Enorme il disappunto dei cittadini e già ci si sta mobilitando per ricostruirla.

Era il simbolo dell’accoglienza data da Formello ai pastori, transumanti da Abruzzo e Alto Velino, simbolo della nuova

accoglienza riservata ai viandanti della via Francigena. L’episodio è avvenuto prima che una delegazione di europarlamentari, guidata dalla pd Silvia Costa, potesse visitarla. E questo non è che ha lasciato senza sospetto. Della cittadina del Parco di Veio si voleva forse dare da questi vandali un’immagine da periferia degradata. O è stata una bravata di qualche teppistello. Insomma, quasi una risposta a quanto era stato detto di Formello come cittadina impegnata contro l’illegalità in occasione dell’inaugurazione del

quartiere antimafia dell’Albereto (zona che, in vista di una

campagna elettorale che si preannuncia

focosa, è già divenuta bersaglio

di esposti). D’altro canto, agli imbecilli di turno, devono proprio dar fastidio le capanne: nel pezzetto di terra davanti a Via Angelozzi era stata realizzata tempo fa, in occasione del palio dei presepi, una capanna dei pastori. «Ci sono voluti mesi di lavoro, una sera ce l’hanno bruciata» ha raccontato su Facebook Luigi Marchicelli, invocando più interventi sul sociale.

Ma l’idea di una Formello dormitorio, squallido centro di villette con cani sciolti fuori dai cancelli, che sembrano voler azzannare i pellegrini, è stata data anche da una guida sulla Francigena del Touring Club. Proteste veementi da parte del Comune, ma anche una spiegazione: l’autore si è basato sul vecchio tracciato che passava effettivamente tra le villette, non su quello attuale fatto mettere in sicurezza dall’ Amministrazione con i fondi Fas.

Bruciata la capanna dei pastoriEra il simbolo dell’accoglienza

“Cancellato un pezzo di storia”

Le informazioni arrivano con uno scatto

DONNE, NO AGLI ABUSIIl 10 novembre, a partire dalle ore 9.30, al Teatro Comunale J.P. Velly. “Imparo dalle donne, contro ogni violenza e abuso” per sensibilizzare il territorio in vista della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne. Il convegno è un’iniziativa dello Sportello di Orientamento Legale del Comune di Formello.

TUTTI AL PARCO DI VEIOUltimi “Giorni Verdi” 2011 nel calendario del Parco di Veio: il 6 novembre in bicicletta o in visita a Malborghetto; il 13 i bambini giocano con la vita di Costantino; il 20 a passeggio nell’Inviolatella e il 27 fotografando il Parco nei dintorni di Sacrofano. Pit: 800727822, Infoshop: solo sabato 06.90194259a cura di Angelica Alemanno

Recupero degli spogliatoi, creazione di un punto ristoro-

bar, area giochi, manutenzioni, piante e arredi urbani per 300 mila

euro. Diventerà così l’ex campo “Rosetti” a Formello. Al via anche

i lavori per la nuova palestra al centro civico de Le Rughe.

I teppisti hanno cercato di rappresentare Formello come degradata. Cittadini mobilitati per la ricostruzione

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Foto: Ilaria Canali

FESTA DI SAN MARTINOTorna il 12 e il 13 novembre, la Festa di San Martino. Un appuntamento cui non si può mancare: la valorizzazione dell’identità enogastronomica locale scende nelle cantine private aperte al pubblico una volta l’anno. Suoni, sapori e colori in un’atmosfera unica, ogni anno più ricca. La Coop.Soc. Il Sorbo organizza l’evento senza dimenticare il messaggio di solidarietà. Da quest’anno oltre alle associazioni coinvolte anche la Pro Loco e la condotta Slow Food: “buono, giusto e pulito”. Un’ occasione per fruire di cibo sano in un’ottica di sostenibilità. Sabato 12 fino a tarda notte.

Nei prossimi mesi conosceremo l’impatto

della manovra governativa di luglio, quella che fu riscritta cinque volte, anche sul nostro comune. Con la precedente finanziaria a Formello toccarono meno 350.000 euro; ora pare ci aspetti di peggio.

Intanto anche Regione e Provincia subiscono tagli e il Comune, vero terminale della pubblica amministrazione verso il cittadino, ne sopporta l’impatto maggiore. Se non si asfalta la provinciale, non si realizzano le barriere antirumore, non arrivano i risarcimenti per le alluvioni, si revocano finanziamenti per opere pubbliche, è sulla comunità locale che ne ricade il maggiore impatto. Nei prossimi mesi potrebbero entrare in difficoltà anche i servizi essenziali: quelli socio-assistenziali, il trasporto pubblico, giorni e orari di apertura dei servizi al cittadino, mentre già soffrono pulizia e manutenzioni, cui è stato imposto un taglio – per ora – del 30%.

Perfino gli spettacoli teatrali, normalmente sostenuti dalla Regione, sono in forse. Dobbiamo dunque pretendere saggezza dalla pubblica amministrazione; ma intanto noi cosa possiamo fare? Nei momenti difficili è importante sapere di avere una famiglia e degli amici pronti a dare una mano. In una comunità coesa avviene la stessa cosa. E’ importante che, invece di esasperare egoismi e divisioni, magari di matrice politico-elettorale, si attivino virtuosi processi di solidarietà e di auto aiuto; adesso più che mai serve spirito civico: cooperazione, volontariato, associazionismo. Ora serve guardare oltre il confine del proprio giardino, e farsi carico di ciò che è ‘di tutti’, come molti già fanno: dalle frasche che ostruiscono la strada, alle griglie otturate, alle cartacce gettate per terra, al materiale che manca a scuola. Speriamo in tempi migliori. Nel frattempo, attiviamoci e uniamo le forze; ci servirà anche dopo.

Guardareoltre

il giardino

Una classe intera, con tanto di banchi, perfettamente vuota. E

in un’altra aula 28 ragazzini stipati in un’unica seconda elementare. Sono stati accorpati per effetto dei tagli - improvvisi e improvvidi - del mini-stero dell’Istruzione. E l’Istituto com-prensivo di Formello si è ritrovato di colpo con una stanza in più, perché la classe prevista è stata cancellata. Tagli pesanti anche per il bilancio scolastico: in quello del 2011 ben il 46% delle entrate della scuola - vale a dire 113.677 euro - sono costituite da contributi vincolati dei genitori. Più ci sono i fondi che eroga il Comune, quindi di nuovo - indirettamente - i cittadini di Formello. E il finanzia-mento dello Stato? Solo 80.980 euro. In più, vista le penuria di quattrini, il Consiglio di Istituto ha deliberato di sperimentare un contributo “volon-

tario” delle famiglie di 25 euro per ciascuno dei 1530 alunni. Servirà, c’è da supporre, per migliorare l’offerta formativa della scuola.

Nel frattempo a Le Rughe, per far spazio a due nuove classi della Ma-terna, è stata diviso a metà un labo-ratorio e un’altra stanza. Con l’aiuto, ancora una volta, di alcuni genitori. La ragione? I 150 mila euro prima dati per certi destinati ad ampliare, con un “dente” aggiuntivo, l’attuale edificio, sono poi “scomparsi” dalle disponibilità della Regione Lazio che avrebbe dovuto erogarli. Il Comu-ne spera di avere quei soldi e far co-struire le aule per il prossimo anno. Ci metterà un terzo del suo, in più ha chiesto finanziamenti per la messa in sicurezza del plesso del centro urba-no (pensando così di realizzare una tettoia e sistemare altre criticità di un edificio ormai datato.) Nel frattempo, con fondi comunali, ha aumentato il

numero dei wc nei bagni per mettere la scuola delle Rughe a norma a fron-te dell’incremento degli iscritti. Ma del “doman non c’è certezza”: sia Stato che Regione prima promettono e poi non danno. E’ capitato per altre spese, e capiterà ancora.

«Fare programmazione in que-ste condizioni è difficilissimo - dice Barbara Paoli, consigliere comunale con delega alla scuola - Tra l’altro a Formello trovano spazio nella scuola dell’obbligo, e senza filtri, in ossequio ad un nobile principio, anche i non re-sidenti. Solo nelle prime delle Rughe sono in 18 i “non formellesi”. Un at-

teggiamento diverso rispetto a quello degli istituti del circondario che non garantiscono il tempo pieno, hanno medie e materne nello stesso edificio e accettano iscrizioni dando maggior punteggio ai residenti. Se poi aggiun-giamo la crescita della popolazione di Formello, fatta prevalentemente da giovani coppie, diventa una corsa a perdifiato riuscire a garantire fondi e servizi adeguati a tutti».

Dalle casse del Comune escono ogni anno 4 mila euro per il funzio-namento generale dalla scuola, più quest’anno 15 mila euro di arredi sco-lastici, 25 mila per le tende di Rughe e Formello (totale di 4 anni: 80 mila euro) nonché il finanziamento di una serie di progetti didattici. Si è spazia-to, in questi anni, da iniziative per la scuola dell’Infanzia (lo Stato non paga il diritto allo studio degli under 6) all’ippoterapia, dal teatro all’ingle-se, al sostegno ai diversamente abili e all’alfabetizzazione informatica. Oltre a sport e “Vivere Formello”, dedicato all’integrazione dei nuovi cittadini. Progetti didattici che si sono affian-cati a quelli della scuola, tra cui una serie di laboratori aggiuntivi che anni or sono erano stati realizzati alle Medie. Per “supportare” i rientri il Comune aveva costruito una mensa. Peccato che quei 50 mila euro oggi non servano più. I tagli mi nisteriali hanno cancellato pure i rientri.

Senza più fondi di Stato e Regionela scuola ora se la pagano i genitoriMetà del bilancio scolastico a carico di famiglie e Comune

È partita a Formello, il 15 otto-bre scorso, la campagna olearia

con l’apertura del frantoio. Opera-zione, questa, che vede coinvolta, ogni anno,gran parte di quel 26% di formellesi che sono oggi i “natvi” del territorio. Per molte famiglie la raccolta delle olive è una vera e propria istituzione, per altre una tradizione ac-quisita. Ogni anno, però, assieme alle discussioni sulla quantità di oli-va raccolta e sulla conseguente resa si riaccendono anche le preoccupazioni per la situazione in cui versa l’oleificio sociale, che dal bi-lancio 2010 esce con una situazione debitoria di circa 360 mila euro. Di questi 230 mila sono da restituire all’Arsial, 90 mila alla BCC di For-mello e 20 mila ad Equitalia. La vi-cenda inizia nel ’93 quando la coop acquista dall’Arsial lo stabile con l’impegno di versare 300 milioni di lire in 20 anni. I primi tre anni si pagano, poi più nulla. Nel 2007 l’Ar-

sial cita la cooperativa, ma allora il consiglio di amministrazione non risponde e solo prima dell’udien-za del febbraio 2011, con la nuova gestione, si concorda con l’agenzia regionale di sanare la situazione e

rientrare in posses-so del bene versan-do, entro fine anno, 200mila euro. Nel frattempo i 74 nuo-vi soci, in carica dal 2009, ricostituisco-no il capitale sociale e reinvestono parte dell’utile di bilancio del 2010 per manu-tenzioni straordina-rie dei macchinari e parte per anticipare la somma dovuta alla BCC scampan-do così al pigno-

ramento del bene. Si prevede un patrimonio netto positivo entro la fine del 2012. Con l’unico scopo di continuare l’attività della molitura a Formello e migliorare sempre di più la qualità dell’olio, si è deliberato all’unanimità, il 29 luglio scorso, di mettere in vendita l’immobile. Risa-nati così i conti, si vuol investire in una struttura più adeguata.

Il frantoio dei formellesicerca di far quadrare i conti

FOGLIO MENSILE DI CITTADINANZA

La consigliera Paoli:“E’ una corsa a perdifiatofondi e servizi per tutti”

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con ottimismo, superando gli svantaggi con la più gustosa delle tradizioni: chiediamo a Gustavo La Carne di raccontarcela. Gustavo ci dice che erano quasi in cinquanta, all’alba, il giorno dopo la calamità. Escono di buon grado nell’aria umida dell’alba: gonfie di pioggia, desiderose di brina, le migliori sono quelle di vigna. Gustavo, Carmelina, Anna e tutta la famiglia, ad una ad una se le sono portate via tutte. A casa, in cucina, in quell’atmosfera linda e semplice Gustavo si trastulla con il dono di Dio. Mette le ciumachelle in un recipiente peno d’acqua, sale e un rametto di mentuccia fresca. Chiuso il coperchio con un mattone, Gustavo, come gli altri, lascia trascorrere una nottata. Il mattino seguente le ciumachelle di Gustavo sono belle e saporite, spurgate e con lo stomaco già

Angelica Alemanno

1953Giorni fa un terribile temporale

ha messo in ginocchio la Capitale. Anche Formello ha subito qualche danno: alberi sradicati, una cava allagata, in alcuni campi si sono aperte voragini. Maggiori danni ha subito il comune di Campagnano, a due ore di cammino sulla Formellese Nord: ben 184 mm di pioggia. Pare che di eventi così ne capitino uno ogni cinquant’anni! Ci chiediamo cosa succederà attorno al Duemila alla città di Roma: le cose andranno meglio? Chi vivrà vedrà. Nel frattempo Formello reagisce

pronto, pieno di mentuccia. Gustavo prima le sciacqua; poi tutte a fare il bagno purificatore nel pentolone. L’acqua si scalda lentamente, dice Gustavo, giusto il tempo di far loro fare capoccella: tutte a guardarlo allegre, con le antenne curiose, inermi. E’ allora che Gustavo alza il fuoco al massimo, affinché rimangano stecchite nella loro posa migliore. Dopo circa dieci minuti ecco la schiumarola a raccoglierle delicatamente per un ultimo risciacquo. Aglio, olio, peperoncino e pomodorino freschi. Splash, in padella! Una volta nel piatto vengono risucchiate dal guscio con lavoro di cesello, a capo chino, in silenzio religioso. Gustavo si commuove un poco: era molto che in famiglia non entrava tanta carne.

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E’ nata la condotta Slow Food Terre di VeioSi chiama Terre di Veio. Ed è la condotta Slow

Food che riunisce Formello, Campagnano e Sacrofano. E’ nata ad ottobre e per ora fa base al locale campagnanese “Iotto” (unico in zona, per ora, ad esser presente nella prestigiosa guida delle Osterie d’Italia della chiocciola), ma promette ben presto di farsi viva in tutto il territorio. Il coordinatore è Franco De Santis e c’è da scommettere che l’associazione inizierà presto a promuovere, comunicare e

studiare la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti. In particolare le eccellenze gastronomiche di Formello e restanti territori veientani. La sua missione è edu-care al gusto, all’alimentazione, alle scienze gastro-nomiche. Slow Food salvaguarda la biodiversità e le

produ zioni alimentari tradizionali. L’associazione promuove un nuovo modello alimentare, rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e delle

identità culturali, capace di avvici-nare i consumatori al mondo della produzione.

Alluvione

Findiferro

Nei disordini avvenuti a Roma durante la manifestazione

degli Indignati, un ruolo rilevante l’avrebbe avuto una misteriosa colonna formellese del black-bloc. Sotto le felpe nere, però, non si nasconderebbero sbandati tardo-adolescenti, ma attempati signori con la pancia che vorrebbero realizzare un vero e proprio golpe, denominato ‘Piano-Casa’ dal nome di tale Quaglio Meglio, apparentemente il loro capo (ma lui sta ancora tentando di individuare il nesso). Tutte le domeniche pomeriggio, in una megavilla condonata a magazzino agricolo, i componenti della colonna pianificano le loro esercitazioni: incendio di capanne, invio di esposti anonimi, lancio di

buste di immondizia a bordo strada, danneggiamento di altalene, telefonate notturne con l’imitazione della voce di Marlon Brando ne ‘Il Padrino’. Quaglio Meglio, mandato dai suoi a sabotare le macchine del frantoio per dare la colpa alla C.I.A. e colto sul fatto, si è giustificato

dicendo che gli olivicoltori sono servi dell’imperialismo mondiale, ma è stato denunciato dalla

Confederazione Italiana Agricoltori. Secondo

alcuni il Piano-Casa, da cui probabilmente la vera

origine del nome, avrebbe la vera finalità di

insinuare che il centro storico

di Formello è stato a suo tempo

costruito senza il necessario benestare del

principe Chigi, per far scappare tutti gli abitanti e devastarne le abitazioni. O forse, secondo altri, per acquistarle a poco prezzo.

Il Piano-CasaFindiferro

Imm

agine: Land of Nod Studio’s

Foto: Valentina Maccari

Anno I • Novembre 2011

Direttrice Angelica Alemannoresponsabile

Redazione Valentina Caserio

Hanno collaborato Findiferro, Ilaria Canali, Valentina Maccari

Fotografa Valentina Maccari

Progetto grafico Paolina Simonpietrie impaginazione

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Chiuso in redazione il 24 Ottobre 2011Reg. Trib. Roma n. 178/2011

Carta riciclabile e senza cloro - ECF

La pioggia torrenziale della notte tra il 19 e il 20 ottobre

scorsi ha fatto crollare nume­rosi muri e allagato elemen­tari di primaria e materna a

For mel lo e Le Rughe. Le lezio­ni del 20 ne hanno risentito.

Invasi dall’acquazzone anche abitazioni e negozi. Interrotta l’energia elettrica per ore in varie zone, il fango è entrato nei serbatoi dell’acqua po­

tabile a Le Rughe, con rischi anche per l’acquedotto del

Peschiera. Chiesta la dichiara­zione di calamità naturale.