LAB N. 16

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Anno II N.16 luglio-agosto | euro 1,00 ALTAMURA | GRAVINA | SANTERAMO POLITICA Presidente e giunta al completo: tutti i nomi POLITICA Intervista: Nicola Clemente a tutto campo RIFIUTI L’assessore Nicastro bacchetta i Comuni murgiani Rivoluzione del Psl, ci spiega tuo Pasquale Lorusso Araldica: la Croce dei Cava- lieri di Malta ad Altamura Altamurani d’esportazione 2, il grande successo di Kosmi Il Presidente fa Comunella Qualche giorno prima della sua elezione, in una nota discoteca, il neo presidente del consiglio comunale, Nico Dambrosio, sfoggiava orgogliosamente una magliea sulla quale campeggiava il nome di “Columella”. Qualche giorno fa i no arres nell’inchiesta su rifiu e sanità. Chissà come l’avrà presa Dambrosio.

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LAB n. 16 luglio/agosto 2010

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Anno II N.16 luglio-agosto | euro 1,00 ALTAMURA | GRAVINA | SANTERAMO

POLITICA Presidente e giunta al completo: tutti i nomi

POLITICA

Intervista: Nicola Clemente a tutto campo

RIFIUTI

L’assessore Nicastro bacchetta i Comuni murgiani

Rivoluzione del Psl, ci spiega tutto Pasquale Lorusso

Araldica: la Croce dei Cava-lieri di Malta ad Altamura

Altamurani d’esportazione 2, il grande successo di Kosmi

Il Presidente fa ComunellaQualche giorno prima della sua elezione, in una nota discoteca, il neo presidente del consiglio comunale, Nico Dambrosio, sfoggiava orgogliosamente una maglietta sulla quale campeggiava il nome di “Columella”. Qualche giorno fa i noti arresti nell’inchiesta su rifiuti e sanità. Chissà come l’avrà presa Dambrosio.

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sommario

4 Dambrosio e il pudore... politico.

8 Presidente e Giunta al completo

10 Nicola Clemente a tutto campo

11 Frasi in evidenza

12 Nicastro bacchetta i Comuni murgiani: «Percentuali di differenziata inadeguate»

13 Differenziata, mancano i dati

14 Viabilità: partono i lavori della nuova strada di collegamento

15 Mobilità, a colloquio con Minervini e Colamussi

16 Il Palazzo dell’Acquedotto sarà del Comune

17 «A quando l’apertura del nuovo Ospedale della Murgia?» Tagli a Ospedale di Altamura, pericolo scampato

18 Kosmi, musica d’esportazione

23 Piano Sviluppo Locale, istruzioni per l’uso

27 Altamura può rinascere con il Psl

28 Uomo di Altamura, ora si fa sul serio!

30 Il presidente Pepe gratificato dalla stampa regionale.

31 Bilancio Expomurgia, Caggiano: “Quest’anno 35.000 visitatori”

32 Primo premio di Arte Emergente, primo premio a “Intramontabili Nuvole”.

34 Tifoseria Attiva: la parola ai 5000 presidenti!

35 BENESSEREA TAVOLA La dieta dell’estate: tutto ciò che c’è da sapere sul sole

36 La croce dei Cavalieri di Malta ad Altamura

37 Che cos’è l’Araldica

38 SOUL KITCHEN

In questo numero

Lab Magazine Anno II N.16 luglio/agosto2010Registrazione Tribunale di Bari n. 1143Direttore: Antonio Ferrante

Caporedattore: Felice Moramarco

In redazione: Davide Capalbo, Giuseppe Clemente, Antonio Ferrante

Hanno collaborato: Monica Incampo, Vito Pedone, Cristiano Marti, Gaetano Sanitate

Fotografie: Antonio Ferrante; la foto di copertina è tratta dal sito web “tillate.com”

Pubblicità: [email protected] - 320.0558862

Disegni e Illustrazioni: Giovanni Matteo

Editore: Associazione Culturale PugliaNetViale Regina Margherita, 96/B70022 Altamura (BA)

Stampa: Tipografia Castellano – Altamura

Impaginazione: Gianfranco Traetta

ContattaciMail: [email protected]. 320/0558862347/5863525 – 328/9450685

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4 LAB MAGAZINE luglio-agosto 2010

editoriale

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di Antonio Ferrante

Le discoteche non mi sono mai pia-ciute, preferisco altro. Questione di

gusti. Non mi sono mai piaciute nem-meno le magliette firmate, soprattutto se sponsorizzate da qualcuno che ho criticato aspramente in passato e che oggi, come per magia, diventa il mio “sponsor” ufficiale come ha dichiarato Nicola Clemente nell’intervista di que-sto numero. Sia chiaro, nulla di male a frequentare una discoteca. Mi chiedo solo con quale pudore politico il neo eletto Presidente del consiglio comunale, Nico Dambrosio, il consigliere più suffragato delle scorse amministrative sui cui voti girano tuttora molte voci, colui che ha aperto in campagna elettorale un comitato all’interno di un locale di proprietà della famiglia Columella,

possa indossare orgogliosamente una t-shirt in pubblico con un “Co-lumella” che spicca a tutto campo? Come si comporterà Dambrosio quando arriveranno in consiglio co-munale ordini del giorno imbarazzan-ti, uno su tutti il nuovo contratto di appalto della nettezza urbana? Nulla di personale, ma siamo convinti che siano saltati i fondamentali, insisto, del pudore...politico. Dove sono finiti gli incatenamenti davanti ai cancelli della discarica di via Carpentino, le 5000 firme per chiedere la caratteriz-zazione della discarica per accertare che all’interno non ci fosse nulla di pericoloso, gli interventi radiofonici fluviali in cui si attaccava duramente la Tra.de.co., dove sono finite le bat-taglie del Sindaco Vito Plotino il cui

“pupillo” era appunto Dambrosio? La quiete dopo la tempesta, una calma piatta, cosa è accaduto? Perchè Nico Dambrosio ha fatto dietro front? E’ di qualche giorno fa la notizia dell’inchiesta nel corso della quale sono scattati gli arresti per Michele Columella (figlio di Carlo Dante) e per l’ex consigliere comunale Francesco Petronella (zio di Michele). Una situa-zione imbarazzante per Dambrosio, ora quella maglietta pesa come un macigno.Nel prossimo consiglio comunale, pri-ma di intraprendere appieno il suo la-voro, il nuovo Presidente del Consiglio, colui che dovrebbe essere il garante dell’assise, dia le dovute spiegazioni alla città e dimostri di avere ancora un briciolo di pudore...politico.

Dambrosio e il pudore... politico.

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editorialeA COLPO D’OCCHIO

Desantis è partito

E’ iniziata l’avventura di Antonio De Santis, medico di 62 anni di Altamura, che raggiungerà Istanbul in bicicletta, percorrendo circa 2 mila chilometri tra andata e ritorno. Il cicloturista viaggia da solo sulla sua bici ‘’Bottecchia’’ e per-correrà il suo viaggio in 22 tappe. Un viaggio che si snoderà tra la Grecia del nord e la Turchia per arrivare all’antica Costantinopoli e quindi il percorso di ri-torno attraverso un diverso itinerario che toccherà la costa turca ed il Peloponneso greco. Per chi sia interessato, il diario di viaggio sarà aggiornato sul profilo perso-nale di Antonio De Santis sul social net-work ‘’Facebook’’. (red)

Laboratorio urbano, Sel chiede spiega-zioni

Il laboratorio urbano di Bollenti Spiriti inaugurato dall’amministrazione in pie-na campagna elettorale pare non essere più una priorità dell’agenda politica dei nuovi amministratori.Sul tema è interve-nuta Sinistra Ecologia e Libertà di Alta-mura. “Ci dica il Sindaco Stacca - dichia-ra Salvatore Lospalluto - che fine ha fatto il Laboratorio Urbano di Altamura (per intenderci l’ex mattatoio sito c/o la chie-sa di S. Agostino) che in tutta fretta ha pensato di inaugurare durante l’ultima campagna elettorale. I Laboratori Urba-ni, che sono una invenzione della prima Giunta Vendola, e che dalla stessa sono stati cofinanziati (anche nel caso di Alta-mura) hanno l’obbiettivo di recuperare e ristrutturare immobili in disuso, creando così luoghi di aggregazione culturale e sociale dove tanti e tanti giovani possano esprimere tutta la loro creatività. (red)

Tre imprese edili evadono 4 milioni di euro

Un’evasione fiscale di oltre quattro milioni di euro perpetrata da tre aziende operan-ti nel settore edile, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Altamura al termine di complesse indagini di polizia tributaria. L’operazione ha consentito di recuperare a tassazione, base imponibile ai fini delle im-poste dirette per circa 3 milioni di euro e di accertare evasione dell’Iva per oltre 1,3 milioni di euro. Inoltre, sempre nella stessa attività, la Finanza riferisce di aver scoper-to emissioni di fatture per operazioni ine-sistenti per importi rilevanti. Una persona, responsabile di una delle tre imprese è sta-ta denunciata all’autorità giudiziaria. (red)

Parco Murgia, sorgerà a Ruvo il primo centro visite

Sorgerà in agro di Ruvo di Puglia, in lo-calità Torre dei Guardiani-Jazzo Rosso nella Zona 1 dell’area protetta, il primo centro visita del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Sono iniziati i lavori di recupero dell’immobile di proprietà del Comune di Ruvo di Puglia grazie al finanziamento di 500.000,00 euro concesso dall’Ente Par-co. L’area di intervento, infatti, è inserita nell’ampio comprensorio di boschi di lati-foglie del lato orientale del Parco ed in par-ticolare in quello del territorio di “Bosco Scoparello” a Ruvo di Puglia. Nelle foto e nelle planimetrie sono visibili parti del can-tiere in funzione. L’Ente ha avviato altri in-terventi per la infrastrutturazione leggere

del Parco per i quali saranno date ulteriori comunicazioni nei prossimi giorni. (red)

In arrivo un nuovo ufficio postale

“Le Poste Italiane mi hanno comunica-to che l’anno prossimo sarà istituito un nuovo ufficio postale ad Altamura nelle nuove zone residenziali della città”. Lo ha annunciato il sindaco Mario Stacca, dopo aver ricevuto la risposta delle Poste (Area Sud 1). Il sindaco era tornato a scrivere per ribadire la necessità di aprire un altro sportello. Lo spunto era stato nuovamente il sovraffollamento degli uffici attualmente esistenti, documentato, anche con fotogra-fie, dalla polizia municipale. L’azienda ha comunicato che “sono in corso valutazioni rivenienti da un più complessivo progetto di sviluppo aziendale che prevedono, tra l’altro, l’istituzione di un nuovo Ufficio Po-stale ad Altamura per il 2011”. Diventerà realtà, pertanto, l’apertura di un’ulteriore sede distaccata che sarà al servizio dei nuo-vi quartieri. (red)

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POLITICA

Via Quasimodo ang. via Fontanelle (nei pressi del Multicinema Mangiatordi) Tel. 080 3142021 AltamuraRISTO PUB

Non è stato tutto semplice ma alla fine il consiglio ha partorito il suo Presidente: è Nico Dambrosio

(Pdl). Ci sono volute tre votazioni per eleggerlo, non avendo raggiunto alle prime due il quorum necessario. Una scelta non facile, dicevamo. Le dichiarazio-ni di Luigi Lorusso (Rinnovamento Altamura)

lo dimostrano. “Riconosciamo nel Pdl – ha di-chiarato Lorusso in consiglio - la forza di mag-gioranza relativa e non faremo bagarre ma non abbiamo compreso il perchè anche la Pre-sidenza del consiglio dovesse andare al Pdl”. Anche la carica di vice-presidente del consiglio trova una designazione in un uomo della maggioranza, si tratta di Daniele Tresca (consigliere della Dc). Stacca ha tentato in tutti i modi di smorzare le polemiche promettendo, per il prossimo futuro, una considera-zione maggiore per Rinnovamento Altamura.

Anche la giunta è al completo. Otto gli assessori. Si tratta dell’ing. Vito Casiello (Lavori Pubblici, Patri-monio), del dott. Giuseppe Disabato (Bilancio, Fi-nanze, Fiscalità sociale, Società partecipate, Politiche e finanziamenti comunitari), del dott. Gianfranco Pallotta (Politiche giovanili, Politiche del lavoro, Svi-luppo economico, Marketing Territoriale), dell’avv. Raffaella Petronelli (Servizi sociali, Contenzioso), di Vincenzo Schiraldi (Affari Generali, Innovazio-ne Tecnologica, Centro storico, Contratti e Appalti), dell’avv. Vito Zaccaria (Urbanistica, Pianificazione Territorio). Gli ultimi due sono stati nominati negli ultimi giorni, si tratta del dott. Giovanni Saponaro (assessore uscente a cui va Cultura, Sport, Turismo, Pubblica Istruzione, Edilizia Privata) e Pietro Gen-co (Polizia Municipale, Commercio, Programma di “adozione” del Verde Urbano e Personale).

Presidente e Giunta al completo

Nominati, anche se a fatica, il presidente del consiglio comunale e gli otto assessori della giunta Stacca.

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attualità

In molti si sono chiesti il motivo della sua uscita dalla politica amministrativa.La scelta di non candidarmi al consi-glio comunale è stata mia nonostante in molti me l’avessero chiesto. Andando via dal consiglio comunale ho notato il minestrone del Pdl. Non ho mai chiesto niente, una persona utile deve essere chiamata.

Nessuno l’ha chiamata?

Nessuno mi ha chiamato, né il Sindaco come rappresentante del Pdl o di altri partiti, perchè ogni tanto anche lui dà segnali di ambiguità, né altri amici che hanno ritenuto opportuno fare scelte di-verse; se ne assumono le responsabilità.

Ci sarà posto in Giunta anche per lei?Credo che la logica di arrivare al traguar-do a tutti i costi come hanno fatto alcuni consiglieri comunali sia sbagliata. Du-

rante le ultime votazioni abbiamo visto alcuni “mostri della politica” che hanno raggiunto consensi che nessuno si aspettava. Bisognerebbe fare l’analisi del voto del singolo consigliere per capire quale sia sta-ta l’organizzazione di potere che ha

portato quel consigliere a sedere in con-siglio. E una volta raggiunto l’obiettivo, quel consigliere deve fare “tombola”, deve prendere tutto. E quindi non c’è più spazio per la logica di partito

Come commenta i risultati delle ultime amministrative?L’aria era quella di una vittoria del cen-tro-destra. Dissi addirittura a Donato Pi-glionica che non era il momento di can-didarsi perchè non vedevo un progetto alternativo a Stacca. Sia la mancanza di un progetto nel centro-sinistra che la protesta che stava mettendo in atto Lil-lino Colonna risultavano inutili in quel momento, anzi hanno dato la possibilità a Stacca di avere maggiori consensi.

Se avesse dovuto organizzare la campagna elettorale del centro-sinistra per sconfiggere Stacca, su cosa avrebbe puntato?Avrei puntato su fattori che la sinistra riesce a gestire bene: la cultura, l’enoga-stronomia, il turismo. Su questi temi il centro-destra ha fatto solo propaganda elettorale. Ne è prova il Gal che, nono-stante gli obiettivi raggiunti, si è rivela-

Nicola Clemente a tutto campo «La responsabilità della mia mancata elezione è di Stacca e Divella». E poi il centro-sinistra, i parenti in giunta e il futuro della politica altamurana.

Di Antonio Ferrante

«Bisognerebbe fare l’analisi del voto del singolo consigliere per capire quale sia stata l’organizzazione di potere che ha portato quel consigliere a sedere in consiglio»

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to un bacino elettorale. Il centro sinistra altamurano, attraverso il governo regio-nale, avrebbe dovuto agire con una logi-ca più ampia; il Pirp, ad esempio, che è stata una grande battaglia portata avanti dal centro-destra, da me e da Michele Ventricelli, andava enfatizzato in manie-ra diversa.

Ma sarebbe bastato? Da dove sono arrivati i voti del centro-destra?Si sono spostati una serie di poteri che fanno la differenza. Quegli stessi poteri che nell’amministrazione di centro de-stra hanno visto la soluzioni ai loro pro-blemi. Lo si vede da taluni consiglieri che non sono nessuno e prendono 1000 voti.

Molti consiglieri eletti hanno propri riferimenti imprenditoriali. Agiranno in libertà o saranno condizionati nel corso del loro mandato?Fino alla fine della scorsa amministra-zione, tutti i provvedimenti arrivavano in consiglio comunale in ordine cronolo-gico e venivano votati attraverso una di-scussione. Ho apprezzato Enzo Colonna e Michele Ventricelli che hanno spesso portato alla modifica di un provvedi-mento attraverso i loro contributi, a dif-ferenza di altri come Nicola Natuzzi che facevano il loro “show” e finiva tutto lì.

Cosa cambierà?In questi nuovi cinque anni cambierà tutto. L’appartenenza al popolo, al bene comune, sarà sostituita dall’appartenen-za al potere imprenditoriale, al padrone, su cui bisogna fare molta attenzione.

Qualcuno disse che in consiglio comu-nale non si fa politica.Per parlare di politica c’è bisogno di per-sone che ne capiscano. Se discussione è stata fatta è stato grazie ai quattro-cin-que consiglieri che riuscivano a tenere una discussione politica. Oggi è peggio di ieri perchè mancherà lo spessore, ci sarà solo l’interesse di una parte. Una situazione che metterà in im-barazzo tutti quanti.

Il Pd non gioca un ruolo da protagoni-sta nel centro-sinistra. Come lo spiega?E’ un altro partito che è stato attaccato

dagli interessi al potere. Anche il Pd ha perso la logica di partito. C’è qualcuno che ha interessi di potere sia a destra che a sinistra, della serie “sto comunque dentro”. Quando un partito come il Pd commette questo errore, consente di avere al pro-prio interno queste figure, è chiaro che c’è un consiglio comunale viziato. Il Pd, come il vecchio “Forza Italia”, che era le-gato al bene comune dell’imprenditoria e non del singolo privato. Non condivido le scelte di Fini. A livello locale gli ex fascisti non hanno dimostra-to coerenza, prima protestano su una questione e poi diventavo gli sponsor della stessa. La coerenza non esiste più.

Se Enzo Colonna fosse stato il candida-to del centro sinistra le cose sarebbero andate diversamente?Ne sono convinto, Colonna avrebbe fat-to la differenza.

E allora perchè non ha fatto il candi-dato?Per la stessa ragione per cui il Sindaco ha fatto questa giunta. Una logica del suicidio, dell’autodistruzione. Molte volte l’avversario di domani lo elimini oggi. E’ quello che è accaduto a me. Ho preso 5000 voti da candidato al consiglio

regionale. Il Sindaco di Molfetta, Azzoli-ni, ha fatto votare Camporeale al consi-glio regionale, una persona sconosciuta. Il Sindaco di Altamura e Gravina avreb-bero dovuto farmi prendere i voti, la re-sponsabilità della mia mancata elezione è di Stacca e Divella. Chi ha fatto la campagna elettorale non ha fatto votare Clemente. Altamura po-teva avere oggi tre consiglieri regionali. Abbiamo lasciato il potere agli impren-ditori edili che hanno messo i soldi a terra, qui la magistratura dovrebbe in-dagare.

Cosa pensi della nuova giunta comu-nale?È una giunta che non ha rappresentanza, figlia di chissà quale accordo di pochi. Il 66% di Stacca non può essere rappresen-tato da una giunta senza consensi. Se si fosse fatto una giunta tecnica, composta da professionisti illustri, lo avrei accetta-to. Quando Schittulli è stato determinan-te per la tua elezione e si mette in giunta la sorella del genero di Stacca non si ri-conosce la giusta visibilità del partito a livello provinciale. Quando il primo dei non eletti della lista Schittulli, l’ing. Enzo Ferrulli, non entra in giunta non si segue la logica della vo-lontà del popolo, bensì di qualcuno. Non ci sto a questo progetto.

attualità

«Il Gal, nonostante gli obiettivi rag-giunti, si è rivelato un bacino eletto-rale per il centro-destra»

«A livello locale gli ex fascisti non hanno dimostrato coerenza, prima protestano su una questione e poi diventavo gli sponsor della stessa»

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RIFIUTI

Il consigliere regionale di Sinistra Ecolo-gia e Libertà, Michele Ventricelli, aveva

scritto nei giorni scorsi al neo assessore all’Ecologia della Regione Puglia, Loren-zo Nicastro, per metterlo al corrente della delicata situazione di Comuni murgiani che stavano denunciando l’elevato co-sto del trasporto dei rifiuti fuori bacino. E la risposta non si è fatta attendere. Nica-stro “bacchetta” i Comuni murgiani, rei di non impegnarsi nella raccolta differenzia-ta dei rifiuti, aumentando così il costo del trasporto. “Attraverso numerose note - si legge nella lettera che Nicastro ha inviato a Ventricelli - la Regione Puglia sollecita-va l’Ato Ba4 e tutti i Comuni ad avviare, con assoluta urgenza, la raccolta diffe-renziata della frazione umida in modo da ridurre la quantità di rifiuti prodotti e conferiti presso gli impianti di discarica”.

L’assessore all’Ecologia pugliese risponde in una lettera alle sollecitazioni di Michele Ventricelli.Di Antonio Ferrante

Nicastro bacchetta i Comuni murgiani: «Percentuali di differenziata inadeguate»

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RIFIUTI

Servizio, tra l’altro, sottolinea l’assesso-re all’Ecologia, per il quale “l’Ato Ba4 aveva ricevuto un finanziamento dalla Provincia di Bari”. Nicastro in sostan-za fa capire che il problema è tutto lì, nei bassissimi livelli di differenziata dei Comuni murgiani. “Allo stato attuale - continua Nicastro nella lettera - nono-stante le numerose sollecitazioni, i Co-muni interessati non registrano percen-tuali di raccolta differenziata adeguati”. E infatti, come dargli torto, visto che i dati dell’Ato Ba4 parlano chiaro:

Altamura 7,5% Gravina 4% Cassano 6,2% Santeramo 11% Poggiorsini 16,5% Toritto 13,4% Minervino 2,6% Grumo 10,6% Spinazzola 2,5%

La media dell’Ato Ba4 è del 7,4%, quella regionale si attesta sul 15,7%. Praticamente più del doppio.

I Comuni pugliesi sono tenuti a comu-nicare i dati mensili della propria rac-

colta differenziata. E’ un dovere. A parte qualche rara eccezione le comunicazioni sono inviate con una certa puntualità. La Regione deve sapere, i cittadini anche. Se i miei dati non fossero positivi mi guarderei bene dal comunicarli, ma la Regione me lo impone e devo far-lo. Un assunto che pare non riguar-dare il Comune di Altamura i cui dati sono fermi allo scorso marzo. Fino a quel momento da differenziata ha ri-scontrato dati tra i più bassi a livello regionale (si registra un 7,5%), a fron-te di una media pugliese del 15,646% (ma i dati sono aggiornati a maggio di quest’anno). Peggio di Altamura solo Gravina con il suo irrisorio 4,528% (dati aggiornati allo scorso maggio). Qualche esempio: Bari differenzia il 18,096%, Lecce il 15,661%. Considera-to che Altamura è la città più popolosa della Provincia, dopo Bari, si compren-de quanto il dato locale sia disastroso. Una differenziata così bassa compor-ta che più rifiuti debbano finire nelle classiche discariche, più alto risulta il costo del trasporto dei rifiuti, più alta è l’Ecotassa pagata alla Regione. Abbiamo contattato l’ufficio ambien-te del Comune e ci è stato riferito che il ritardo nella comunicazione dei dati dipende dal mancato invio delle per-centuali da parte delle imprese a cui è conferita la differenziata. La prendiamo

per buona, ma allora perchè gli altri Co-muni comunicano in tempo e quello di Altamura no? Quante e quali sono le aziende di conferimento del rifiuto dif-ferenziato? Tenteremo di comprenderlo meglio. Intanto accontentiamoci del no-stro 7,5%.

Che fine ha fatto la bonifica della disca-rica?Lo ha chiesto il consigliere regionale Ventricelli con una lettera indirizzata all’assessore regionale al’Ecologia Lo-renzo Nicastro.

Il consigliere regionale  Michele Ventri-celli, con una nota all’assessore all’am-biente regionale Lorenzo Nicastro, ha chiesto informazioni sullo stato dei lavori per la chiusura della discarica in agro di Altamura e sulla sua successiva bonifica. “Come previsto dalle disposizioni re-gionali della passata legislatura l’im-pianto in oggetto si avviava ad una percorso di post gestione e successiva bonifica – ha dichiarato il consigliere di Sinistra ecologia libertà - Pur com-prendendo l’entità dei lavori sarebbe opportuno informare la popolazione locale sulla situazione attuale del pro-cedimento, capire cosi in che termini si intende cominciare a operare in tal sen-so e soprattutto scongiurare qualsiasi preoccupazione sugli eventuali danni arrecati all’ambiente e al territorio. E’ altresì importante rispettare un obbligo di legge”.

Differenziata, mancano i datiIl Comune non comunica i dati alla Regione dallo scorso aprile.Di Antonio Ferrante

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Un bando regionale offre la possibilità di realizzare ciclovìe he rendano possibile

la fruizione del territorio naturale. Le risorse messe a disposizione dalla regione per l’at-tuazione del programma ammontano ad un totale di 4 milioni di euro; l’importo massi-mo finanziabile per ciascun progetto è di 400 mila euro.

Altamura ha fatto quadrato tanto da spin-gere diversi soggetti politici e non a solle-citare l’amministrazione comunale a pre-sentare un progetto. Il commissario della sezione altamurana “Giorgio Almirante” de “La Destra”, Carlo Moramarco, ha scrit-to al Presidente della giunta provinciale Francesco Schittulli per sottoporgli la pro-posta, ovvero la possibilità che la Provincia di Bari possa presentare un progetto per la realizzazione di una “ciclovia sul percorso che, all’interno del Parco nazionale dell’Al-ta Murgia, colleghi la Foresta Mercadan-te (Cassano delle Murge) - dolina carsica Pulo (Altamura) – dolina carsica Pulicchio (Gravina in Puglia) – Foresta Acquatetta (Spinazzola). Stessa sollecitazione a inter-venire e a fare presto, considerati i tempi

stretti per la presentazione della propo-sta progettuale, è venuta dal consigliere comunale Enzo Colonna (Aria Fresca). Sul tema si è consumato, infine, il 18 giugno scorso un interessante convegno organizza-to dal periodico locale Free. Una discussione tra soggetti istituzionali e cittadini che ha sollecitato con forza un cambio di tendenza sul tema della mobilità e di nuove forme di turismo sostenibile. Che si tratti di un percorso tra il centro urba-no e il Pulo o altro, l’importante è che la città e il suo territorio si dotino di un’opera di tale importanza. Per due semplici ragioni: una di carattere simbolico e l’altra sostanziale. Quella simbolica spianerebbe la strada ad una concezione diversa di fare “opera pub-blica”, di vedere la mobilità con occhi diver-si, di abbandonare l’ossessione dell’asfalto e del cemento. La seconda rappresenterebbe una reale boccata d’ossigeno per il turismo a tutto tondo, i media ne parlerebbero, la ciclovìa potrebbe diventare meta di “pelle-grinaggi” turistici, con grande beneficio per il settore che almeno apparentemente com-pare ai primi posti dell’agenda politica di questa amministrazione comunale.

Il Comune di Altamura ha fatto sapere che sono iniziati i lavori di

realizzazione di una nuova strada di collegamento tra la città e la zona industriale ed artigianale in via Gra-vina. Congiungerà via Bencivenga (nell’agglomerato industriale) e via Cimitero (confluenza via Umberto Maddalena).

La spesa per i lavori è di euro 458.772,62. La strada sarà lunga quasi 600 metri, interamente a quat-tro corsie e doppio senso di marcia, con i raccordi in via Cimitero da una parte ed in via Bencivenga, via del Noce e via del Perazzo dall’altra. Una rotatoria sarà realizzata all’al-tezza dell’ingresso della parte nuova del cimitero. Lungo l’area cimiteria-le saranno inoltre realizzati dei par-cheggi e degli accessi pedonali e sarà effettuata una sistemazione a verde.   L’opera mira a decongestionare il traffico proveniente dalla zona in-dustriale che si riversa soprattutto su via Gravina e sulla strada statale 96 dove quotidianamente si creano degli ingorghi ai semafori. I lavori dureranno circa 7 mesi.

opere pubbliche

Viabilità: partono i lavori della nuova strada di collegamentoCongiungerà via Bencivenga (nell’agglomerato industriale) e via Cimitero (confluenza via Umberto Maddalena)

→ L’avviso pubblico in sintesi

Si tratta di un avviso pub-blico riguardante l’indi-

viduazione di progetti per la realizzazione di interventi per lo sviluppo di percorsi di fru-izione del territorio naturale, anche attraverso forme che favoriscano intermodalità tra le aree urbane e il territorio rurale. Beneficiari finaliIl Bando, ad evidenza pub-

blica, è destinato agli Enti locali, Enti gestori delle Aree naturali protette. Le risorse disponibili per l’at-tuazione del presente avviso sono di complessivi € 4.000.000,00.

L’importo massimofinanziabile per ciascun progetto è di € 400.000,00 al lordo degli oneri di legge.

ObiettiviProgettazione e realizzazione di reti di ciclovie, da fruire

prevalentemente con l’uso di biciclette da turismo, attraverso l’utilizzo di strade a bassa intensità di traffico;Allestimento dei percorsi progettati realizzando sistemi atti a garantire la sicurezza dei ciclisti, automobilisti e disabili. Azioni ammesse a finanziamentoLe azioni ammesse a finanzia-mento sono relative esclusi-vamente alla progettazione, allestimento o completamen-to di ciclovie.

Carlo Moramarco

Una ciclovìa ad Altamura? Si può fare.Soggetti politici e non spingono il Comu-ne a partecipare al bando regionale che mette a disposizione 4 milioni di euro.Di Antonio Ferrante

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trasporti

Si è svolto il 1 luglio, presso la nuova sala consiliare del Comune di Alta-

mura, un interessante convegno sul tema della mobilità, riferita in particolare al territorio murgiano.

All’incontro, organizzato da Sinistra Eco-logia e Libertà di Altamura, hanno par-tecipato oltre al consigliere regionale Sel, Michele Ventricelli, l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini, e il Presidente delle Ferrovie Appulo Luca-ne, Matteo Colamussi.

Ha aperto l’incontro l’esponente di Sel, Salvatore Lospalluto, che ha sottolineato l’importanza di una efficiente mobilità sul territorio, puntando l’attenzione sulle annose problematiche del trasporto fer-roviario rappresentato dalle Fal. Troppi disagi, servizi qualitativamente bassi.

Il Presidente Fal Colamussi ha ricorda-to un precedente incontro ad Altamura, sempre sullo stesso tema. Si sofferma sul fatto che prima di pensare alle bici sui treni, proposta dall’assessore Minervini, si deve pensare alle persone. Colamussi fa subito delle promesse. Intanto ricor-da il recente restyling di 14 carrozze su 20. Dodici su quattordici avranno, entro ottobre, un impianto di climatizzazione. Ha ricordato che oggi i treni sono acces-sibili ai disabili. E poi la promessa: entro il 1 settembre saranno su strada 12 nuovi autobus. Ha sottolineato che le corse del-la mattina sono state implementate e che sono stati eliminati 4 passaggi a livello, a vantaggio della velocità di percorrenza. Seconda promessa: entro fine anno tutte le stazioni saranno dotate di info-point. Il Presidente Fal ha poi evidenziato che il problema principale è la mancanza di treni nuovi. I treni in costruzione presso una azienda di Caserta non vedranno la

vita perchè la stessa è a rischio fallimen-to.

Il consigliere Ventricelli ha espresso la sua soddisfazione per l’inizio dei lavo-ri del raddoppio della SS 96 all’altez-za di Toritto. “Una battaglia – ha detto Ventricelli – quella della SS 96-99 lunga vent’anni”. Ha poi dichiarato che la mo-bilità cittadina è un altro serio problema e che serve un progetto complessivo di rilancio. Sui problemi attuali delle Fal il consigliere regionale non ha dubbi, gran-de responsabilità l’ha avuta lo scorso consiglio di amministrazione con il suo presidente Tamburrino. Quest’ultimo ha sperperato soldi e oggi è sotto inchiesta per la vecchia gestione delle Fal.

L’assessore regionale ai Trasporti Miner-vini ha evidenziato quanto negli ultimi anni il diritto alla mobilità sia diventato cruciale perchè accresce la competitivi-tà dei territori. “Negli scorsi 5 anni – ha detto Minervini – sono stati fatti grandi passi in avanti, la Regione ha investito in totale 2 miliardi di euro, ma ai conti man-ca 1 miliardo di fondi Fas”.

Oggi le risorse destinate alla mobilità sono risicate. “Un chilometro di strada – ha evidenziato l’assessore regionale – co-sta dai 13 ai 18 milioni di euro, un treno Fal invece 4 milioni e mezzo. Con 1 chi-lometro di strada, quindi, facciamo 3 tre-ni. C’è stato un dominio monopolistico dell’auto, dobbiamo spostare gli investi-menti dalla strade al servizio pubblico. In Puglia ci sono 4 Ferrovie più Trenitalia, in più il servizio su gomma. La Regione non conosce ancora il quadro organico regio-nale dei servizi, anche per questo motivo realizzeremo un portale web di mobilità attiva. C’è bisogno di coordinare gli ora-ri, ottimizzare i servizi, di una analisi più attenta dei flussi di mobilità”.Minervini ha poi lanciato l’idea del “bi-glietto unico”, che integri ferro, gomma e bici. Ha poi annunciato il proposito di co-stituire una società regionale che gestisca in maniera unitaria la materia. Ha infine proposto l’idea di rendere le ferrovie uno strumento a supporto del turismo e del-la valorizzazione dei territori, attraverso l’organizzazione di manifestazioni lette-rarie, musicali ed enogastronomiche che abbiano come location i treni e le stazioni.

Mobilità, a colloquio con Minervini e ColamussiIl Presidente delle Ferrovie Appulo Lucane e l’assessore regionale ai Trasporti ospiti di un convegno organizzato da Sinistra Ecologia e Libertà.

Da sinistra Matteo Colamussi, Guglielmo Minervini, Michele Ventricelli

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IL CASO

Il Palazzo dell’Acquedotto sarà del ComuneAccolto l’appello del Consigliere regionale Ventricelli. Il Sindaco Stacca: “il valore dell’edificio è di 780.000 euro”. Di Antonio Ferrante

→ VENtrICELLI «BENE L’ACQuIStO, ORA I CITTADINI DECIDANO SULLA SUA DEStINAzIONE»

Il consigliere regionale interviene dopo che l’amministrazione ha annunciato di voler ac-quisire l’edificio storico.“Con soddisfazione ho appreso le buone intenzioni dell’amministrazione comunale di Altamura riguardo l’acquisizione dell’immobile dell’AQP”. Da tempo il consigliere Ventricelli si era interessato alla vicenda. attraverso i dirigenti dell’AQP che avevano dato la piena disponibilità alla vendita, e aveva richiamato proprio l’amministrazione sull’importanza per la città di appropriarsi di quel palazzo defini-tivamente, visto il suo grande valore storico-artistico. “Ora si tratterà di accelerare e concretizzare le procedure per l’acquisto - conclude Ventricelli - e mettere in cantiere da subito la possibilità di far partecipare tutta la cittadinanza alle decisioni politiche e amministrative sulle sorti di quell’immobile e il suo possibile utilizzo”.

IL VALOrE StOrICO-CuLturALE DELL’EDIFICIO.Il Palazzo dell’Acquedotto in via Fiume, angolo viale Martiri, è dichiarato di interesse storico-culturale sulla base della normativa vigente. Tra le opere in muratura di Acque-dotto Pugliese è tra le più suggestive. La linea compositiva dell’edificio, anche sede di un serbatoio pensile per l’accumulo delle acque, si ispira allo stile romanico pugliese. Il caratteristico bugnato di colore bianco ne rende più imponente l’aspetto e ne sottolinea visivamente l’importanza rispetto alle costruzioni circostanti. Il serbatoio è stato studia-to dal prof. Edoardo Orabona, ordinario di Costruzioni Idrauliche all’Università di Bari e Preside della Facoltà di Ingegneria.

Era stato uno degli argomenti “cal-di” delle ultime settimane, ovvero

la dismissione della sede dell’Acque-dotto di Altamura e il futuro incerto sulla sua destinazione. Il consigliere re-gionale Michele Ventricelli aveva pro-posto a più riprese al Comune di Alta-mura di acquisire lo storico edificio per adibirlo a contenitore culturale, evitan-do di sottrarlo alla pubblica fruizione. L’appello è stato accolto dal Comu-ne di Altamura che ha fatto sapere di voler intervenire. Il sindaco Ma-rio Stacca ha informato che l’ammi-nistrazione comunale “è già passata dagli auspici ai fatti, ciò già da alcuni

mesi. In data 19 febbraio scorso, con delibera n. 29 la Giunta comunale ha espresso la volontà di acquisire l’immobile in caso di dismissione o di alienazione da parte dell’AQP e di esercitare il diritto di prelazione”. Sono seguiti dei contatti tra gli uffici tec-nici del Comune e dell’AQP che sono pervenuti alla quantificazione del va-lore nella somma di circa 780.000 euro. “Al termine delle procedure in corso - fa sapere l’amministrazione comunale - l’atto finale sarà portato in Consiglio comunale per l’approvazione e per la copertura finanziaria della relativa somma che sarà determinata”.

Il Palazzo dell’Acquedotto

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sanità

Le sorti del nuovo Ospedale della Murgia in costruzione tra Altamura e Gravina

continuano a sollecitare l’interesse di asso-ciazioni, semplici cittadini e addetti ai lavo-ri. Rifondazione Comunista Altamura, RdB-USB, il Movimento Cittadino Aria Fresca e il Comitato FB Salviamo la Sanità murgiana hanno scritto nei giorni scorsi a Presidente pugliese Nichi Vendola e all’assessore regio-nale alla Sanità Tommaso Fiore per chiedere l’effettiva riapertura del nuovo nosocomio. L’Ospedale della Murgia ubicato tra Alta-mura e Gravina in Puglia fu concepito 30 anni fa, i lavori ebbero inizio il 22 luglio 1997. In particolare, le sigle hanno chie-sto “quanto tempo ancora la comunità murgiana dovrà attendere per l’effettiva apertura al pubblico dell’ospedale, che ri-schia di essere già obsoleto al momento della sua entrata in funzione a causa degli ultradecennali tempi di realizzazione”. Nella lettera si fa, inoltre, menzione alla si-tuazione della sanità murgiana. “I tempi di attesa per le prestazioni sanitarie ed ospe-daliere nel territorio murgiano - si legge - sono sempre più lunghi, soprattutto per quanto riguarda la riabilitazione, per deci-ne di pazienti ai quali vengono interrotte le relative terapie, negando loro diritti fon-damentali. Proprio in questi giorni, infatti, per molte attività specialistiche l’attività ambulatoriale è stata ridotta del 60-70%”. Gli scriventi concludono la lettera auspi-cando di ricevere al più presto risposte ai loro interrogativi. Intanto si apprende che il nuovo ospedale sarà concluso entro la fine dell’anno. Sulla sua intitolazione, poi, poco si sa ancora. In molti lo vorrebbero dedicato all’on. Fabio Perinei, proposta che sta trovando diverse opposizioni. Staremo a vedere.

Tagli a Ospedale di Altamura, pericolo scampato

Il Sindaco: “Ritengo sia un’eventualità da scongiurare”. La Asl rassicura: “nessun taglio”.

Di Felice Moramarco

Il sindaco di Altamura, Mario Stacca, in merito ai

possibili tagli all’ospedale di Altamura, aveva indirizzato una lettera all’assessore alla sanità della Regione Puglia, Tommaso Fiore, ed al Direttore generale della Asl di Bari, Nicola Pansini. ”Notizie di stampa – aveva scritto Stacca - hanno ripor-tato negli ultimi giorni la possibilità di tagli al Presidio Ospedaliero di Altamura nell’ottica di una razionaliz-zazione dei posti letto e delle specialità sulla base degli indici di occupazione dei p.l. Da informazioni assunte direttamente dalla Direzione del Presidio emerge invece

che il tasso di occupazione dei posti letto è generalmen-te elevato nelle ultime due annualità prese in esame e nel primo trimestre 2010. In alcuni reparti, quali Cardiologia-Utic, Medicina 1, Nefrologia-Dialisi, Pediatria, detto tasso è anzi elevatis-simo”. È arrivata puntuale la risposta della Asl. Il direttore generale, Nicola Pansini, ed il direttore sanitario, Alessan-dro Calasso, hanno risposto che “si assicura che attual-mente non sono previsti, presso il Presidio Ospeda-liero di Altamura, tagli’ di personale”.

Pericolo scampato.

«A quando l’apertura del nuovo Ospedale della Murgia?»Questo ed altri interrogativi in una lettera inviata a Vendola e Fiore da Rc, RdB-USB, il Movimento Cittadino Aria Fresca e il Comitato Fb Salviamo la Sanità murgiana.

Di Felice Moramarco

L’assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore

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un cervello in fuga?Guarda, cervello in fuga mi sembra esagerato, sicuramente un cervello in cerca di una realtà che gli permettesse di vivere con quello che gli è sempre piaciuto fare. Attenzione, con que-sto non voglio dire che arrivi a Milano e fai l’artista, siamo sempre in Italia, però almeno cominci a respirare un minimo di prospettiva europea, e se ti impegni qualcosa riesci a co-struirla.

raccontaci gli albori della tua attività. Ho iniziato a suonare per gioco quando avevo 16 anni, nel 1996, poi, a 18 anni, con “Casa del Fico” arriva il primo ingaggio da professioni-sta con la Virgin Records, da lì poi non ho più smesso e sto lavoro è diventato la mia vita, la mia droga, per certi versi anche la mia pena.

Ci sono altri altamurani e pugliesi come te che sono scappati a Milano in cerca di fortuna? Chi sono, cosa fanno?Si, casa mia sicuramente non sarebbe la base ideale per Bossi, si respira aria terrona al cento per cento. Vivo con due gravinesi, uno è Ziz-zed, ex mio socio di “Casa del Fico”, e l’altro è Marco Bellocchio, mio attuale socio. Poi c’è Re-sident (di solito a scroccare cene), Michele Wad (all’anagrafe Michele Caporosso), altamurano anche lui. Marco Bellocchio lavora come foni-co a Radio Italia, Wad è giornalista per diverse riviste musicali e conduce un programma su Radio Popolare. Con loro due più altri soci, il napoletano Marco Grangsta e il siciliano An-gelo Kip Licata abbiamo creato una label, la

Witch Record, che si occupa di produzioni di musica elettronica a 360 gradi, promuovendo il tutto esclusivamente attraverso il web.

Cosa ti manca e cosa no di Altamura?Di Altamura, in generale, mi manca il contatto con i miei familiari con cui ho un ottimo rap-porto, mia mamma, il mio papà, mio fratello e la mia ( arrivata da pochissimo) nipotina. Quando scendo cerco di stare il più possibile con loro. Purtroppo mi nutro di schifezze pre-confezionate e quindi non sono da quel punto di vista un altamurano doc, ma una cosa che di sicuro non mi manca è l’atteggiamento da poser che hanno alcune persone ad Altamu-ra. A Milano scegli tu con chi stare e quindi se vuoi evitare gli sborni li eviti. Ad Altamura per forza di cose ci condividi degli spazi insieme e a me provoca sofferenza. Io sono cresciuto, grazie ai miei, con la cultura del “faccio quello che posso permettermi di fare”. Ad Altamura, spesso, vedo gente che pur di vivere la vita che gli altri vorrebbero vivere si indebitano o han-no tenori di vita che non possono permettersi.

Veniamo al tuo lavoro. Di che ti occupi in particolare?A Milano fondamentalmente mi occupo della organizzazione di eventi, produzioni musicali e djset, con una filosofia ben precisa: promuo-vere un certo tipo di musica in determinati ambienti, che si distaccano dal semplice club-bing all’antica. Promuoviamo musica nuova: electro presa bene, non scura, nuove realtà di spicco a livello internazionale che sposano la

Kosmi Musicista altamuranod’esportazioneDi Antonio Ferrante

Si chiama “Ritornerò” il singolo del cantante e

musicista ventinovenne alta-murano Kosmi (all’anagrafe Cosimo Carlucci) che attual-mente risiede a Milano. Il pezzo è re-alizzato in collaborazione con Bunna, il cantante del gruppo degli Africa Unite, prodotto dalla Witch e dal Sae Institute, con la regia e il montaggio dei Lab8. Il relativo videoclip sta spopolando su Youtube. Ci racconta gli inizi, i progetti futuri, la sua Altamura vista da Milano.

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nostra filosofia di club (il party in questione è il Detuned che avviene con cadenza mensile nel Tunnel club di Milano). Non vogliamo le stel-le filanti e le bottiglie da 5000 euro ma ottima musica e tutti sullo stesso livello e il party deve essere pieno di contenuti visivi e e scenografi-ci. Siamo i promotori, inoltre, a Milano, del vi-ral marketing, tutto quello che promuoviamo e che pubblicizziamo lo facciamo sfruttando solo ed esclusivamente il web, lavoriamo an-che con diversi marchi della moda come ad esempio Dsquared.

Il singolo “ritornerò” farà parte di un album? Il singolo “ritornerò” è il primo di una serie di pezzi che verranno fuori, voglio cercare di pro-muovere in maniera nuova il tutto, non voglio pensare ad un album, ma ad una serie di sin-goli che verranno pian piano fuori, con relativi remix, ogni singolo (a breve anche “ritornerò”) verràpubblicizzato singolarmente e venduto sola-mente online con tre-quattro remix. Voglio far appassionare le persone ad ogni pezzo e non tirare fuori un blocco di 14 tracce dove la gente ne sceglie due tre che piacciono e poi il resto sono solo riempitivo. Premetto che per me il cd è un formato morto, io punto al web ed al lavoro di ogni singola traccia, concepire un al-bum interocon i tempi discografici che vengono imposti oggi significa solo fare tutto di fretta e rendere in automatico vecchio il proprio prodotto; ti-rando fuori un singolo alla volta puoi rendere fresco e nuovo il tuo lavoro, seguendo anche quello che al momento dell’uscita sta succe-dendo intorno a te. Nella musica elettronica lo fanno già da anni, nella musica cantata italiana ragionano ancora con le tecniche di vendita, promozione e distribuzione che funzionavano negli anni ‘80.

A quando una tua esibizione in Puglia?Posso anticiparti che il 30, 31 luglio e 1 agosto, stiamo organizzando con tutto lo staff Witch Records e Local Heroes (gente del luogo) tre serate itineranti ad Altamura , Bisceglie e Ca-stellaneta, esattamente a Lamalunga, Divinae Follie, all interno del party “I hate 80’s” e alla Capannina a Castellaneta. Oltre a me si esi-biranno vari dj provenienti da tutta Italia e dall’ estero: i Supernova, Firas (Fabrik Lon-dra), Campari Safari (Barfly Londra), Beat Ro-ckers (Bologna) e altri. Presenteremo, inoltre, in esclusiva il docu-film “Electro Wars”, film che sta girando tutto il mondo dove vengono spiegate le nuove realtà della musica elettro-nica, le nuove sonorità e la nuova filosofia che si è sviluppata intorno alla musica elettronica. Vi consiglio di esserci e di non perdervi que-sto evento, tanta musica nuova, tanti dj e tanti contenuti.

PORTRAIT

→ IL PrOFILOKosmi alias Kosmisky (all’anagrafe Cosimo Carlucci), membro del gruppo hip hop Casa

del Fico attivo sulla scena dal 1997 e componente della kru Pooglia Tribe. Nasce come

rapper nel 1995, è nel 1997 che forma insieme con Zizzed ed il Mostrino il gruppo Casa

del Fico.Vengono immediatamente notati dalle varie testate giornalistiche che si occu-

pano di musica hip hop. Nel 1999 firma un contratto discografico con la Virgin Music,

che pubblicherà il disco “Inadiria” preceduto dal singolo “Funky Man”. Nello stesso

anno collaborerà con gli Articolo 31, che pubblicheranno il disco “La Pooglia Tribe”

(unione di rappers pugliesi).

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dal 1976

Che cosa è il Piano di Sviluppo Locale?È uno strumento di pianificazione del territorio, è cosa si vuol fare del territorio nei prossimi anni. Il Psl si inserisce nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia dove l’imprenditore agricolo è al centro dello sviluppo del territorio, non un’azienda agricola tradizionale ma con una interfaccia socio-economica. Non a caso il fulcro del Psl è la multi-funzionalità dell’agricoltore: la classica ricettività agrituristica, la vendita diretta dei prodotti tipici, le masserie didattiche, la fattoria sociale.

Il Psl murgiano si è classificato ai primi posti della graduatoria regionale.

È stata una sfida raccolta nel 2006 quando l’ammini-strazione comunale neo-eletta ha delegato me come direttore e Vito Dibenedetto come presidente. Allora si chiamava Gal Uomo di Altamura e per varie vicis-situdini non partecipò alla programmazione 2000-2006, ma al Leader II 1998-2003. Nel 2006 abbiamo in iniziato questo lungo percorso che ci ha portato alla candidatura all’interno del Psr Puglia 2007-2013 che prevedeva la redazione di un Piano di Sviluppo Locale, una vera e propria pianificazione del territo-rio. Ogni Piano redatto dai Gal prevede le strategie, i piani operativi e le modalità di utilizzo delle risor-se finanziarie che l’Unione Europea ha trasferito alla Regione Puglia.

Piano Sviluppo Locale, istruzioni per l’usoDi cosa si tratta, quali opportunità offre al territorio. Parla il direttore del Gal Terre di Murgia, Pasquale Lorusso.Di Antonio Ferrante

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Il Direttore del Gal Terre di Murgia, Pasquale Lorusso

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focus

Quanti soldi ha a disposizione il Psl?C’è una dotazione finanziaria di circa 12 milioni di euro di contributo pubblico, direttamente a fon-do perduto. A questa somma si affiancano circa 8 milioni di finanziamento privato. Non ci sarà il classico contributo a pioggia, ma tutte le misure fanno capo alla strategia del Psl ed è previsto io co-finanziamento da parte del privato. Uno stimo-lo per il privato a condividere una progettualità.

Che cos’è il Gal?Dal punto di vista giuridico è una società consor-tile. Di fatto assume la veste di Agenzia per lo Svi-luppo del Territorio.

Nella società qual è la percentuale pubblica e privata?Il pubblico ha una percentuale che arriva massi-mo al 33% del capitale sociale: il Comune di Al-tamura col 22%, il Comune di Santeramo col 10% circa e l’altro 1% suddiviso tra due scuole, la San Francesco e l’Ottavio Serena, l’Università, il Parco dell’Alta Murgia. Il 67%, invece, è detenuto da pri-vati che spaziano dalle imprese agricole ai com-mercianti di prodotti agroalimentari. Privati sono una settantina, i soggetti pubblici una decina.

Il Sindaco Vito Lillo ha auspicato la creazione di una sede distaccata del Gal a Santeramo. Nel Psl è già previsto. Abbiamo la fortuna rispet-to agli altri Gal di avere una certa snellezza buro-cratica, ce ne sono alcuni che contano addirittura 30 Comuni. È prevista l’apertura di due centri di informazione turistica, uno ad Altamura presso la sede del Gal, l’altro a Santeramo presso il Palazzo marchesale, recentemente restaurato. Il tutto con-fluirà presso il nostro portale internet che attual-mente è in fase di sviluppo tecnico.

Cosa consiglia a chi volesse partecipare ai bandi del Psl?Avere prima di tutto la cognizione di ciò che rap-presenta il Psl. In attesa del completamento del nuovo sito web, chiunque voglia informazioni può recarsi presso la sede del Gal in Piazza Resi-stenza.

Quando saranno pubblicati i bandi?A settembre. A metà luglio abbiamo la firma della convenzione con la Regione Puglia, a fine luglio la firma del Protocollo d’intesa tra il Gal e l’Agea che è l’organo ministeriale pagatore.

I fondi sono rivolti a chi ha già un’attività?No. Per l’imprenditore agricolo si può già essere impiegati o chiedere i fondi per una nuova costi-tuzione. Poi c’è una misura per la creazione o am-pliamento di micro imprese già esistenti rientranti nel settore dei prodotti tipici. Poi abbiamo anche attività che riguardano l’alber-go diffuso o micro imprese che si occupano di ser-vizi turistici avanzati.

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le foto del mese

I PRIMI CONSIGLI

Una selezioni di immagini tratte dai primi due consigli comunali, l’ultimo dei quali ha decretato l’elezione del Presi-dente del consiglio comunale e del suo vice. Tra volti nuovi e vecchi, la nuova ammini-strazione si presenta alla città e intraprende il suo percorso quinquennale.

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economia

Il Piano è stato recentemente approvato dalla Giunta Regio-

nale con un punteggio di 100 punti su 100. Erano presenti alla presentazione pubblica del 21 giugno scorso l’Assessore Regio-nale alle Risorse Agroalimentari - Agricoltura Dario Stefàno, il con-sigliere regionale Michele Ventri-celli, il Sindaco di Altamura Mario Stacca e il Sindaco di Santeramo Vito Lillo, il Presidente del Gal Terre di Murgia Vito Dibenedetto e il direttore Pasquale Lorusso. Il presidente Dibenedetto ha esaltato l’importanza di questo traguardo sulla scia della reale valorizzazione dei prodotti tipici del settore agroalimentare e dei beni culturali. Ha auspicato la creazione di una cabina di regia che miri allo sviluppo turistico. “Puntiamo su turismo e posti di lavoro” ha sottolineato il presi-dente del Gal Terre di Murgia, oltre alla cooperazione tra i territori, in particolare con quello santermano. Il Sindaco di Santeramo Vito Lillo, nel suo breve intervento, ha evidenziato come il risultato

eccellente ottenuto dal Gal a li-vello regionale sia il frutto di una sinergia tra Altamura e Gravina. Ora, ci tiene a far sapere Lillo, oc-corre la massima promozione del Psl affinchè più gente possibile chieda i finanziamenti che sono stati messi a disposizione. Lillo ha inoltre chiesto la creazione a Santeramo di una sede distaccata del Gal affinchè ci possa essere un contatto più diretto con la cittadinanza. Il Sindaco Stacca ha esordito con l’auspicio che ci sia un con-trollo più serrato sulla qualità dei prodotti cerealicoli. Ha poi gettato una sponda al consigliere Ventricelli affinchè col suo aiuto ci possa essere un filo diretto tra Comune e Regione. Pasquale Lorusso ha annunciato che in futuro ci saranno incontri mirati alle diverse categorie che fanno parte del Psl, che a breve sarà pronto il nuovo portale internet del Gal e che sarà inten-sificata l’azione di marketing ter-ritoriale tra i territori di Altamura e Santeramo.

Altamura può rinascere con il PslIl Gal Terre di Murgia ha presentato “Piano di Sviluppo Locale 2007 – 2013”. Si tratta di un importante strumento strategico per lo sviluppo del territorio.Di Antonio Ferrante

Il sindaco di Santeramo, Vito Lillo

Il Presidente del Gal Vito Dibenedetto

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28 LAB MAGAZINE luglio-agosto 2010

beni culturali

Si è svolta il 28 giugno scorso, in mat-tinata, nella nuova sala consiliare del

Comune, l’attesa conferenza stampa che ha comunicato i primi risultati scien-tifici condotti sull’Uomo di Altamura. I primi dell’era “post Pesce-Delfino”. Alla Conferenza cittadina sono inter-venuti otre al Sindaco Mario Stacca, il Direttore Regionale per i Beni Cultura-li e Paesaggistici della Puglia Ruggero Martines, il Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia Teresa Elena Cinquantaquattro, il Dirigente dell’area delle Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti del-la Regione Puglia Francesco Virgilio, il Direttore del Museo Nazionale Arche-

ologico di Altamura Donata Venturo. Hanno illustrato i risultati ottenuti David Caramelli del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica dell’Univer-sità di Firenze, Giorgio Manzi del Mu-seo di Antropologia “Giuseppe Sergi” dell’Università “La Sapienza” di Roma, Marcello Piperno della Facoltà di Let-tere e Filosofia dell’Università “La Sa-pienza” di Roma, Guido Biscontin del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Sono stati presentati i primi risultati ot-tenuti a seguito del progetto scientifico riguardante lo studio delle problema-tiche relative al complesso paleontolo-

gico altamurano. Gli esiti sono stati il frutto del lavoro di una Commissione della quale hanno fatto parte esper-ti internazionali nelle varie discipline. La Commissione ha elaborato un piano di azione e proposte finalizzate a garan-tire la salvaguardia, la fruizione e la va-lorizzazione dello straordinario reperto di Lamalunga.  I risultati, nonostante siano stati condotti su un singolo osso, appaiono già straordinari.  La Direttrice del Museo Nazionale archeologico di Al-tamura, Donata Venturo, ha raccontato la storia della scoperta dell’Uomo fino alle ultimissime vicissitudini e preoccu-pazioni riguardanti la salvaguardia del reperto messo a rischio dalla formazione di pericolose alghe in grotta, dovute alla

Uomo di Altamura, ora si fa sul serio!Di Antonio Ferrante

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beni culturali

illuminazione del vecchio impianto di vi-deo-osservazione targato Pesce-Delfino. Una prima buona notizia si apprende dalla conferenza: l’impianto Sarastro è stato completamente smantellato negli scorsi mesi.

La grotta è al buio, come è sempre stata per migliaia di anni.Emerge dalla conferenza la volontà co-mune di proseguire nello studio del prezioso reperto fossile e di passare ad una fase di valorizzazione che coin-volga tutte le parti interessate. Sono in molti, Sindaco compreso, ad auspicare la nascita di una Fondazione che si oc-cupi in futuro dell’Uomo di Altamura.

Chi si aspettava di conoscere la datazio-ne precisa del reperto è rimasto deluso. Ma non del tutto. Le ricerche non hanno riguardato la datazione ma dalle stesse è stato possibile mettere dei paletti. Innan-zitutto l’Uomo era un maschio, cosa che era nota, ma il risultato è arrivato da ri-cerche condotte nell’ambito dello studio del Dna. Seconda notizia rilevante: lo scheletro fossile è sicuramente un Nean-derthal. E veniamo alla datazione: tutto la-scia pensare che l’Uomo abbia 40-50 mila anni. Ipotesi, come sottolineato dai luminari presenti in aula, che po-trà trovare conferma solo da esami spe-cifici sulla datazione come quello del Carbonio-14, esami che sono in corso.

Sono tutti risultati resi possibili dal prelievo in grotta di un singolo osso della scapola. Immaginate, hanno evi-denziato gli scienziati, cosa si potrebbe scoprire analizzando altre parti dello scheletro, come ad esempio il cranio. Ma le ricerche sono solo all’inizio e, come sottolineato dai componenti della Com-missione scientifica, i risultati futuri po-trebbero rivelarsi di estrema importanza. Intanto il Comune, di concerto con la Di-rezione regionale per il Beni culturali, sta mettendo a punto un progetto di valoriz-zazione dell’Uomo affinchè, come auspi-cato dai relatori, questo reperto diventi finalmente una “manna” per l’intera co-munità e non solo per una sola persona.

Sono stati presentati il 28 giugno scorso i primi risultati scientifici del nuovo Comitato che studierà lo scheletro fossile.

Il direttore regionale dei Beni Culturali Ruggero Martines La direttrice del Museo Archeologico di Altamura, Donata Venturo

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30 LAB MAGAZINE luglio-agosto 2010

Nel mentre fervono le trattative alla Re-gione Puglia per mettere in moto la

nuova macchina politico-amministrativa, vediamo che tutti i “pezzi istituzionali” della precedente amministrazione lascia-no il loro posto ai nuovi. Era inevitabile anche per il nostro concittadino prof. Pieri-no Pepe, Presidente uscente del Consiglio regionale, che ricoprendo la carica per l’in-tera passata legislatura, si è dimostrato un ottimo politico, non perchè lo dice lo scri-vente, amico da decenni. La sua fede poli-tica l’ha sempre ostentata, sin da quando, studente, era segretario della sede sezione locale della DC. La nostra frequentazione avviene anche tuttora passeggiando insie-me nel cuore pulsante della città: Corso Fe-derico II. Del resto, se mi fossi azzardato a scrivere qualcosa su di lui in prima perso-na, sarebbe stato interpretato come un atto di piaggeria. Del resto, mi sono sempre di-chiarato apartitico. E poi, guardate un po’, sono venuto in possesso di uno scritto an-cora fresco di stampante, pronto per tutte le agenzie giornalistiche regionali, a firma del noto giornalista e opinionista Tomma-so Francavilla che frequenta gli ambienti politici della Regione Puglia. E’ noto tra l’altro che questo collega giornalista ha pubblicato alcuni libri di satira sul Gover-natore della Puglia, Nichi Vendola, verso cui non certamente è stato tenero, tenuto conto della sua matrice opposta.

Perciò, ritengo estremamente corretto ri-portare per intero quanto scrive Franca-villa su Pierino Pepe, a dimostrare che una

sana politica e una esemplare rettitudine istituzionale possano pagare nel tempo creando quell’alone di serietà e affidabilità necessaria a circondare il personaggio.

Mentre il 29 maggio 2010 si insediava il nuovo Consiglio Regionale e questi eleg-geva il suo nuovo Presidente nella perso-na di Onofrio Introna (SEL), da iper-cri-tico quasi professionale della precedente legislatur,a avverto il dovere di rendere omaggio ad un suo protagonista positivo, che del quinquemnio trascorso ha rappre-sentato il volto più umano.Pierino Pepe, Presidente uscente, ha me-ritato ed onorato l’autorevole scranno al quale il Consiglio lo aveva eletto con una conduzione imparziale e signorile senza peraltro rinunciare ad essere efficiente, alla quale il Consiglio ha corrisposto dando puntuale seguito agli impegni volta per volta assunti in materia di approvazione di leggi e di adozione di atti.

Non sono mancati e non potevano manca-re momenti di difficoltà e di tensione, ma il Consiglio intero ne è sempre uscito bril-lantemente, nel rispetto delle prerogative e della dignità di ciascuno oltre che dell’As-semblea nel suo complesso, grazie anche e soprattutto alla mediazione competente, paziente e rispettosa verso tutti di questo gentiluomo altamurano che da una lunga esperienza e da una antica scuola, quella democristiana, ha tratto un forte senso del-le Istituzioni ed una straordinaria capacità di ascolto delle posizioni altrui. Tanto più

è stato meritorio questo risultato ove si consideri che non mancavano certamente, in una situazione politica caratterizzata da una svolta radicale e traumatica e segna-ta dall’obiettivo sbilanciamento in senso estremista della guida del governo, i pre-supposti di uno scontro molto più duro.A ciò si aggiunga, a lode e gloria del Pre-sidente Pepe, la sua paterna cordialità, fino ai limiti della famigliarità, con tutti i collaboratori del Consiglio Regionale, per ciascuno dei quali sapeva trovare il sorri-so e la battuta giusti per farli tutti sentire importanti in una grande famiglia, anche a causa della sua continua presenza in uffi-cio, lavoratore tra lavoratori.

Quando invece il ruolo istituzionale gli imponeva un doveroso “aplomb”, auto-controllo, il Presidente Pepe sapeva im-mediatamente adeguarsi, rappresentando l’Istituzione con il rigore ed il decoro che spetta ad un’Assemblea legislativa. La Puglia intera, con lui, grazie ai suoi modi squisiti, alla sua cultura ed alla mai smen-tita appropriatezza della sua parola, oltre che alla sua umanità ha sempre fatto otti-ma figura.

Da questo osservatorio sollecitiamo Pie-rino Pepe a rappresentare e servire Alta-mura, affinchè la sua esperienza possa tornare utile alla nostra comunità, in un momento così difficile della vita economi-ca del nostro Paese. La gratificazione rice-vuta dalla stampa, non essendo di parte, lo potrà tranquillizzare.

Il presidente Pepe gratificato dalla stampa regionale«La nostra frequentazione avviene anche tuttora passeggiando insieme nel cuore pulsante della città: corso Federico II». Di Gianni Mercadante

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31LAB MAGAZINE marzo 2010

ambiente

Grande soddisfazione per il Presi-dente della Confesercenti di Alta-

mura, Nicola Caggiano, e Donato Po-polizio della Piesse Management.

“Questa edizione - ha dichiarato Caggia-no -  si è dimosttata al di sopra delle no-stre aspettative. Abbiamo fatto una pri-ma stima del numero dei visitatori, sono stati circa 35000. Di questi, molti sono arrivati dalle città limitrofe, su tutte San-teramo, Gravina e Matera. Grande inte-resse hanno riscontrato gli stands posti nella parte esterna: macchine agricole, giardinaggio, auto. All’interno molto visitati sono sta-ti quelli dei prodotti innovativi, della comunicazione e dell’elettronica, che hanno riscontrato un ottimo livello di vendite. Grande successo anche per le sagre, in primis quelle dei salumi e dei

prodotti biologici a cura del “Consorzio C.a.m.p.o.”.Sulle prospettive per il futuro Caggiano dimostra una grande voglia di prosegui-re e soprattutto di migliorare. Gli esposi-tori, intanto, abbandonano Expomurgia soddisfatti. “Abbiamo intenzione - prosegue Caggia-no - di ampliare la fiera; sono stati molti gli espositori di quest’anno ad essersi già prenotati. C’è bisogno di proseguire sul filone del rapporto tra imprese, territorio e cultura”. Unica nota dolente è stata la scarsa pre-senza di espositori altamurani, soprat-tutto nel campo enogastronomico. Im-portante ma isolata, secondo Caggiano, è stata la presenza di “Biscò, Pasta Jesce e Cantine del Colle.

Hanno esposto i propri prodotti e hanno  fatto degustazione. Gli altamurani sono soddisfatti del proprio punto vendita e non comprendono appieno che in fiera ci vengono anche moltissimi forestieri”. E poi le iniziative culturali, i conve-gni. Tante iniziative fra le quali quella sull’area mercatale durante la quale la Confesercenti ha proposto un progetto “chiavi in mano” da realizzarsi in zona Parco urbano. L’amministrazione, presente in sala nel-la persona di Vito Zaccaria e del coman-dante della Polizia Municipale Michele Maiullari, ha detto di condividere il pro-getto in questione. Zaccaria ha ricevuto la proposta e si è augurato che il clima politico non ostacoli la sua realizzazione a causa di insinuazioni su proprietà e ac-cuse di speculazione.

Bilancio Expomurgia, Caggiano: “Quest’anno 35.000 visitatori”Bilancio più che positivo per la settima edizione di Expomurgia, l’annuale appuntamento fieristico che promuove e valorizza le produzioni e le eccellenze murgiane.

di Antonio Ferrante

Nicola Caggiano

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32 LAB MAGAZINE luglio-agosto 2010

CULTURA

“Intramontabili nuvole”, una preziosa fotografia del clima storico culturale che stiamo vivendo, espressione di un con-trasto, di una tensione tra chi decide al di sopra di noi e chi, invece, noncurante del proprio “potere”, s’impegna affinchè le nuvole non lascino soltanto un desiderio di pioggia ma la scatenino. Pioggia intesa come illusoria condizione di diritti. Fer-mo immagine irripetibile, colto in un po-meriggio d’inverno, al tramonto, nel mio luogo dell’anima: la Murgia. Il paesaggio è stato ripreso da un punto di vista molto basso, quasi a fior di terra, in modo da occupare minor spazio e rendere il cielo e le nuvole il soggetto principale. Nuvole sospese a mezz’aria, tra il cielo e la terra, nere, temporalesche, minacciose, gonfie di pioggia. Una pioggia che stenta ad arrivare. Nuvole rosse, attraversate dal-la luce del tramonto, infuocate, ardenti di passione per la propria Terra. Ed io, trovandomi innanzi a quel meraviglioso spettacolo, donatomi in quell’istante dal-la natura, ho sentito un brivido, ho vissu-to un’emozione speciale, e mi son venute in mente le fervide parole della poesia di De Andrè, “Le Nuvole”, interpretata dalle voci calde di Lalla Pisano e Mara

Meren che rappresentano degnamen-te la “Madre Terra”, la quale rimane ad aspettare che piova. Se da una parte tutte si lasciano ammirare, dall’altra ci impe-discono di vedere qualcosa di diverso, qualcosa più in alto di loro, perciò le nu-vole diventano entità che decidono al di sopra di noi, alle quali dobbiamo sotto-stare. Ci passano sopra con indifferenza e noncuranza della nostra voglia di piog-gia, della nostra voglia di cambiamen-to, della nostra voglia di diritti. Figure grandi, potenti, valenti e competenti ma conservatrici di una mentalità che rema contro un bisogno impellente di una vera e propria evoluzione socio-culturale.

De Andrè, portavoce di un sapere di tut-ti, il quale a sua volta si rifà alla comme-dia “Le Nuvole” di Aristofane, scrive:

“Vannovengonoritornanoe magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere piùil posto dove staiVannoVengonoper una veramille sono fintee si mettono li tra noi e il cieloper lasciarci soltanto una voglia di pioggia.”

E venga giù la pioggia, una pioggia di equi-tà sulla nostra Città. Con questa speranza rivolgo un sentito ringraziamento a tutti coloro che, apprezzando la mia fotografia o il mio sorriso, hanno fatto si che il mio scatto divenisse l’opera regina del concorso organizzato. Ringrazio tutti i membri della A.B.M.C., presenti alla mia premiazione, i quali hanno rinvigorito la mia voglia di cre-scita e rinverdito la mia speranza nel futuro.

Primo Premio di Arte emergente, sul podio “Intramontabili nuvole”

Si aggiudica il Primo Premio Popolare di Arte Emergente, concorso organizzato dall’Asso-ciazione Ultrattivi, organizzato nella Città di Altamura, la Dott.ssa Vita Disabato, esperta in promozione turistica e processi formativi. Le opere in concorso 22, riprodotte su pan-nelli, tra queste alcune pittoriche, lasciate sospese a mezz’aria in 11 pub, per un mese intero, dall’11 Aprile all’11 Maggio 2010, ad aspettare che gli occhi e il cuore dei giovani cogliessero “qualcosa di diverso”. Ad ogni opera è stato assegnato un codice e con il sistema dei messaggi telefonici è stata di-chiarata l’opera vincitrice. Quale il messaggio lanciato da Vita? Leggiamo quello che con i suoi 2 scatti ha voluto comunicare.

Di Vita Disabato

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Lars lascia l’esercito ed en-tra a far parte di un gruppo neonazi, che organizza raid punitivi contro arabi e omosessuali. L’appren-distato alla ‘fratellanza’ è duro e Lars viene affiancato

dal mentore Jimmy incaricato di testarne l’affidabilità e la preparazione sui testi fondamentali stile Mein Kampf. Impreve-dibilmente, tra i due scoppia la passione. Un’amore vissuto in segreto, finchè alla fine le regole razziste e violente del gruppo metteranno gli amanti di fronte all’inevita-bile contraddizione: tradire i ‘fratelli’ di ide-ologia o tradire l’altro e i propri sentimenti.

In occasione dell’uscita del suo ultimo libro in Italia, lo scrittore inglese James tiene una conferenza sulla stretta relazione tra l’origi-nale e la copia nell’arte. In Italia l’uomo conosce una

gallerista d’origine francese con la quale trascorre qualche ora per le stradine di un piccolo paese del sud della Toscana. Quando la donna per divertimento lo spaccia per suo marito, un uomo spesso assente, lo scrittore si presta al gioco. Un gioco che, però, si rivela pericoloso quando diventerà difficile discernere il vero dal falso.

CULTURA

33LAB MAGAZINE marzo 2010

Gli investimenti per opere pubbliche al Sud scen-dono alla metà in cinque anni (1991-1996); nello stesso periodo, il PIL del Meridione precipita sotto il livello del 1991; si per-

dono 600.000 posti di lavoro:quasi uno su dieci, un disastro che non ha prece-denti storici e siamo gli unici in Europa con tassi di occupazione tanto diversi fra zone dello stesso paese. La Lega è l’unico movimento razzista al governo, in Europa; quando la stessa cosa accade con la Carinzia di Haider, l’Austria diviene l’appestata del conti-nente; pure in Francia, in Germania, ci sono movimenti e partiti di stampo bossiano, ma restano fuori, anche quando è la destra a governare (in Italia i leghisti sono stati al potere pure con il centrosinistra che, per compiacerli, varò le prime scellerate norme federaliste, seguite dal pentimento tardivo).

La Lega è ormai il partito più vecchio d’Italia: con questa constatazione allo stesso tempo sconcertante ed elementare si apre il libro che Adalberto Signore e Alessandro Trocino (gior-

nalisti de “Il Giornale” e il “Corriere della Sera”) dedicano a Bossi e compagni. Un volume scorrevole e di buona fattura, che va ad aggiungersi alla ormai nutrita biblio-grafia sul Carroccio. Gli autori articolano il libro in due parti: nella prima, “le tappe”, dopo un resoconto della gioventù di Um-berto Bossi dai toni vagamente agiografici, viene raccontata in dettaglio la storia della Lega Nord, dagli anni pionieristici fino al ritorno al governo di quest’anno. Nella seconda, “le idee”, il partito viene invece analizzato da diverse interessanti prospet-tive: il rapporto con Roma (ladrona ma anche seduttrice) ad esempio, ma anche la recente penetrazione nell’Emilia “rossa” o il rapporto con la sinistra e gli intellettuali.

Oggi la parola d’ordine delle élite è “dimenticare il Mez-zogiorno”. È la stagione peg-giore del Sud dal dopoguer-ra: la stagione del declino senza speranza, della fuga in massa dei giovani dall’in-

ferno. Nonostante vecchi annunci roboanti e nuovi Partiti del Sud, nessuno sembra più curarsi davvero della Cenerentola d’Euro-pa. Tra i leader politici prevale una sorta di “rassegnazione etnica” sulla sorte dei terroni: “non ce la possono fare, meglio abbandonarli al loro destino”. Al Sud serve disperatamente una “scossa”. Non è più tempo né di questuare altra (inutile) spesa pubblica, né di praticare (illuministicamen-te) la “normalizzazione” del Mezzogiorno. Solo una rivoluzione del coraggio, solo una strategia di rottura può salvare il Sud dalla deriva definitiva dell’economia e delle men-ti. Ecco sei proposte shock per realizzarla. Per riprenderci il Mezzogiorno, prima che diventi la nuova Petra.

Zio Boonmee soffre di un’insufficienza renale. Pratica lo yoga con passio-ne e conosce bene il suo corpo. Sa che morirà entro 48 ore. Chiama i suoi lon-tani parenti e chiede loro

di farlo uscire dall’ospedale affinché pos-sa morire a casa. Lì vengono accolti dal fantasma della moglie defunta, riapparsa per curarlo. Anche suo figlio morto torna dalla giungla sotto forma di scimmia. Questo si è accoppiato con una creatura conosciuta con il nome di “scimmia-fanta-sma”, con la quale ha vissuto sugli alberi per 15 anni.

3 LI

BRI

3 FI

LM

A cura di A. Ferrante

A cura di A. Ferrante

LA SCOSSA. SEI PrOPOStE ShOCk PEr LA RINASCITA DEL SUD, di Francesco Delzìo (Rubettino, pp. 90, euro 12)

COPIA CONFORME (Genere: drammati-co Regia: Abbas Kiarostami, 106 min)

RAzzA PADANA, di A. Signore e A. Troci-no (Bur, pp. 398, euro 11,50)

FRATELLANzA (Genere: drammatico Regia: Nicolo Donato, 90 min)

TERRONI, DI PINO APRILE (Piemme, pp. 308, euro 17,50)

UNCLE BOONMEE wHO CAN RECALL HIS PAST LIVES (Genere: fiction Regia : Apichatpong Weerasethakul, 113 min)

CAMERA DEL LAVORO COMUNALE DI ALTAMURAVia M. Continisio, 9 - 70022 Altamura (Ba) Tel. 080 3104693 / 3117030

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SPORT

Tifoseria Attiva: la parola ai 5000 presidenti!

Dopo i provini e la scelta dell’allenatore, gli Ultrattivi sono pronti a partire.

Di Felice Moramarco

Con il loro ambizioso progetto sono finiti sotto i riflettori dei media na-

zionali. Testate come la Gazzetta dello Sport, Libero, la Repubblica, 7Gold e la Gazzetta del Mezzogiorno hanno dedica-to loro interviste ed articoli. Dalle pagine di Lab cerchiamo di capire a che punto è il progetto Tifoseria Attiva dalle parole del direttore tecnico dell’A.S.D Ultrattivi, Giuseppe Clemente.

Ad un anno circa dalla presentazione del progetto “Tifoseria Attiva”, quali passi in avanti sono stati compiuti?E’ doveroso ricordare che questa nostra idea, partorita quasi per caso nel 2008, è risultata vincitrice del Bando Regiona-le “Principi Attivi”. Grazie al contribu-to erogato dalla Regione, l’associazione sportiva Ultrattivi, facente capo al presi-dente Giacinto Fiore, ha messo su un sito

internet completo ed efficiente (www.al-tamuracalcio.it), individuando una sede sociale sita in via Giorgio Almirante. Al contempo lo staff si è arricchito di diver-si giovani appassionati di calcio che, da un anno ininterrottamente, lavorano per mandare in campo a Settembre la prima squadra di calcio gestita direttamente dai 5000 tifosi che si sono iscritti al sito. Dal punto di vista tecnico, invece, nel mese di Giugno si sono tenute le prime Selezioni di calciatori con un discreto successo. Hanno partecipato novanta ra-gazzi, di diverse età e provenienza, che nelle due giornata hanno svolto prove at-letiche e tecniche.

E’ la prima volta che una società altamurana organizza dei veri e propri provini. Qual è stata la tua valutazione su questa innovativa fase?La mia valutazione è assolutamente posi-tiva. Quello della cittadinanza attiva è un principio che si trova al primo posto nel nostro modo di lavorare. Abbiamo dato a tutti una chance, selezionando venticin-que persone su novanta partecipanti. I test, però, non si concludono qui!Entro fine luglio si terrà uno stage di 3-4 giorni che servirà a valutare con maggio-re attenzione gli aspiranti calciatori, com-presi quelli che abbiamo contatto dopo i provini. Questo stage sarà un assaggino di quella che sarà la preparazione pre-campionato di settembre alla quale par-teciperà solo ed esclusivamente la rosa definitiva composta al massimo da 24 elementi. Il campionato di 3^ categoria partirà ad Ottobre ed abbiamo intenzio-ne di arrivare preparati al meglio a quella data.

A proposito di campionato. Avete già scelto l’allenatore?Nonostante le richieste e le candidature, abbiamo preferito temporeggiare, chiu-dendo con i colloqui la prima fase dei provini. L’identikit che lo staff societario aveva individuato parlava chiaro: un tec-nico giovane, competente ed ambizioso, disposto a mettersi in gioco e con tanta passione da infondere nei ragazzi. Tra le diverse ipotesi, abbiamo individuato nel-la persona di Marco Lunare, 33enne con varie esperienze nel calcio dilettantistico, l’uomo giusto per il nostro progetto!

Quali sono i prossimi passi che vi ap-prestate a compiere?Oltre all’importante stage pre-vacanzie-ro, lo staff commerciale sta stilando un piano incentivi che coinvolgerà diretta-mente i calciatori e le attività commercia-li. Ogni calciatore porterà sulla propria casacca ufficiale il logo del suo sponsor di riferimento e, grazie a questo legame, potrà essere direttamente premiato al raggiungimento di alcuni obiettivi. Partirà a breve anche la raccolta delle adesioni annuali. Attraverso il nostro sito internet (www.altamuracalcio.it) ed i corner “Tifoseria Attiva” abilitati (al mo-mento sono oltre quaranta in città!), invi-teremo gli oltre 5000 utenti-presidenti del sito ed i cittadini di Altamura a versare una quota annuale di 25 euro che darà loro la possibilità di votare settimanal-mente su ogni piccola e grande decisione che l’ASD Ultrattivi dovrà prendere: dal-la scelta dei giocatori da mandare in cam-po alle colore delle maglie, dalle decisioni sullo staff tecnico agli investimenti futuri. Insomma, ora si inizia a fare sul serio!

Giuseppe Clemente

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RUBRICHE

BENESSERE A TAVOLAA cura di Domenica Incampobiologa nutrizionista [email protected]

A tutti sono note le proprietà be-nefiche del sole, come l’azione

stimolante alla produzione di vita-mina D, indispensabile per fissare il calcio nelle ossa e di ormoni im-portanti per il benessere sia fisico che psichico. Ma il sole non è solo questo: spesso le sue azioni posso-no essere nocive per il nostro orga-nismo, che si difende dai suoi rag-gi provocando la tipica tintarella estiva prodotta dalla melanina che difende la pelle dai raggi UV. Infatti l’esposizione prolungata ai raggi solari provoca:

•la disidratazione della cute e la distruzione della componente fibrosa del connettivo (sottocute). •lo stress ossidativo, ossia la

produzione di radicali liberi (sostanze tossiche che accelerano l’invecchiamento cellulare e, di conseguenza, quello della pelle). Per neutralizzare l’azione di que-sti composti tossici è indispensa-bile assumere delle sostanze dette antiossidanti: vitamina A, vitami-na C, vitamina E, selenio, zinco.

Quindi gli elementi base del-la dieta dell’estate sono pro-prio le vitamine e i sali minerali.

La vitamina A è la più importan-te per la salute e la bellezza della pelle. Favorisce la sintesi di tutti i mucopolisaccaridi presenti a livel-lo della cute e sottocute. Queste molecole conferiscono ela-sticità al tessuto connettivo e idra-tazione alla pelle, prolungando il ritardo della formazione delle ru-ghe. La vitamina A la si trova nelle al-bicocche, nell’anguria, negli aspa-ragi, nei broccoli, nelle carote, nel cavolo, nella lattuga, nel melone, nei peperoni rossi, nei pomodori, negli spinaci, nella zucca. La vitamina C è addetta alla pro-duzione di collagene, una proteina presente non solo nella pelle ma anche nei capelli, nelle unghie, nonché costituente di particolari strutture, come il tessuto connetti-vo, le cartilagini. La si trova negli agrumi, nei broccoli, nei cavoli, nelle fragole, nei kiwi, nei lamponi, nel mango, nella papaia, nei pepe-roni, nei pomodori, negli spinaci. La vitamina E  svolge un’azione protettiva, limitando i danni pro-vocati dai raggi solari alla pelle, tanto che spesso compare nella composizione di creme solari e preparati cosmetici. La si può tro-

vare negli oli vegetali (girasole, mais, oliva) ma anche in avocado, mandorle, noci, nocciole, pistacchi.Inoltre diete scarne di nutrienti o eccessivamente ipocaloriche pos-sono influire decisamente sulla salute di pelle e annessi cutanei. Una cute secca e squamosa, capelli e unghie sottili e fragili, segnano l’assenza di apporti proteici già dopo pochi giorni dall’inizio di una dieta eccessivamente estrema. In particolare, risulta particolar-mente nocivo il ridotto apporto degli amminoacidi solforati (costi-tuenti delle proteine) come cistei-na e metionina, minerali (zinco, rame, selenio e ferro) e vitamine del gruppo B come la biotina. Una carenza di quest’ultima, chiamata anche vitamina H, facilita la cadu-ta dei capelli.Il benessere della pelle è fonda-mentale per la nostra salute ma anche per la nostra bellezza. Va ricordato che la pelle si idrata dall’interno soprattutto, in piccole misure  dall’esterno; quindi, usate poco le creme idratanti e detergen-ti; bevete più acqua, il migliore prodotto (naturale) per combattere la secchezza e mantenere una pelle particolarmente elastica.

La dieta dell’estate: tutto ciò che c’è da sapere sul sole

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36 LAB MAGAZINE luglio-agosto 2010

Le recenti pubblicazioni sulla Catte-drale ad opera di autori locali, tra cui

Bianca Tragni (La Cattedrale di Altamu-ra/Adda Editore/2009) stanno generan-do una serie di imprecisioni nel campo dell’araldica, disciplina molto severa che lo scrivente affronta da circa trent’anni culminate, in parte, nella pubblicazione del suo secondo libro “Altamura Nobi-lissima”/1998/Schena Editore. A tutt’og-gi le mie ricerche sono ancora in corso, poiché il territorio e il centro storico ogni tanto regalano piccole emozioni, arric-chendo in tal modo il mio faticoso lavoro di giornalista-scrittore. Infatti, è in fase di stampa un altro volume di ampio respiro sull’araldica locale che si aggiungerà alla mie precedenti pubblicazioni (Altamura La Regina della Murgia; Altamura No-bilissima; Altamura, La Caserma del 31. Rgt. Carri; Altamura, Dalla Murgia alla cultura del salotto”).

Il semplice fatto che i due stemmi allog-giati sul portale della Cattedrale siano stati attribuiti erroneamente a diversi personaggi del ramo d’Angiò, e non a Luigi d’Angiò re di Napoli e Re di Ge-rusalemme (marito in seconde nozze

della regina Giovanna d’Angiò) e al fra-tello di quest’ultimo Roberto d’Angiò; e poi il terzo stemma situato sotto la bifora vicino alla torre dell’orologio (attribuito erroneamente a un certo D’Alessio), vuol dire che si sta oltrepassando il limite. Già Vincenzo Vicenti fece uno sbaglio in-sieme allo studioso tedesco Schulz (dat-tiloscritto inedito cart./10/C-A.B.M.C.) attribuendo i due stemmi del portale ad-dirittura a Re Roberto “Il Saggio”, figlio di Carlo II d’Angiò. Stesso errore è stato fatto dalla Pina Bella d’Elia, nota scrittri-ce di storia dell’arte, nel bollettino “Alta-mura” n. 33/34, 1992-1992. Insomma, ciò vuol dire che l’araldica non è il loro forte e farebbero bene dall’astenersi ad alimen-tare confusione, quando scarseggiano le loro conoscenze. Purtroppo, di questo me ne duole, perché sono persone che han-no dato molto alla storiografia locale, ma non per questo devono essere ritenute immuni da critiche, perché quando c’è da prendersi tutti gli onori, sono molto determinati.

Un altro filone storico, di cui vanto la scoperta e che nessuno scrittore prima di me ne aveva fatto menzione, è la Croce di Malta. Il simbolo araldico dell’Ordine

rubriche

ARALDICA

La croce dei Cavalieri di Malta ad Altamura Inizia questo mese una rubrica sull’affascinante mondo dell’Araldica, curata dal giornalista e scrittore Gianni Mercadante. Un viaggio inedito nella storia locale attraverso l’analisi di stemmi nobiliari e blasoni sconosciuti. Di Gianni Mercadante

Cover del libro Altamura Nobilissima

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LAB MAGAZINE luglio-agosto 2010 37

dei Templari (dal 1500 in poi chiamato Ordine dei Cavalieri di Malta) è attestato da innumerevoli testimonianze lasciate nel nostro territorio attraverso: una cro-ce a coda di rondine. Purtroppo, va detto subito, che non ho trovato tracce di do-cumenti della loro esistenza in Altamura, perché l’archivio della Cattedrale è stato sempre un luogo “off limits” per colpa di Don Oronzo Simone, mentre trovai un copioso fascicolo nella Biblioteca di Malta nel 1989 intestato alla Famiglia Filo per dimostrare i suoi quarti di nobiltà a firma del Notaio Antonio Perillo per l’ascrizio-ne all’Ordine datato 26 marzo 1791.

La chiesetta della Madonna della Croce, il cui sito nella piantina del 1500 è ripor-tato fuori le mura, adiacente alle mura megalitiche, oggi a poche decine di me-tri dall’ospedale, tanto per dare un’idea dell’ubicazione, risulta essere stata fon-data nel 1298, così come si legge sul lato destro dell’immagine della madonna col-locata sull’altare. Proprio in questi giorni si celebrano, nel quartiere, i festeggia-

menti in suo onore, i cui preparativi ven-gono seguiti dallo zelante custode Leo-nardo Masiello.

Questo dettaglio porta ad immaginare che i soldati di Federico II, rimasti in con-valescenza nel nostro territorio, di ritorno da Gerusalemme nella prima metà del XIII secolo, abbiano lasciato una propria testimonianza. Le fondazioni della Cat-tedrale (1230), della chiesa di S. Nicola (1232) e della chiesa della Madonna della Croce (1298) sembrano quasi coeve, c’è un filo temporale che le unisce.

La chiesa della Madonna della Croce è a pianta di croce greca e riporta nelle volte delle cupolette e all’ingresso il simbolo della “croce a coda di rondine”, emblema dei Templari; in seguito, dopo la sconfitta di Rodi (XVI secolo), loro sede originaria, si trasferirono nell’isola di Malta da cui poi presero il nome finale.

La Croce dei Cavalieri di Malta comun-que è visibile in molti luoghi del centro storico: chiesa di S. Biagio, nella sagrestia di S. Agostino, in un locale dietro l’altare della chiesa di S. Teresa, all’ingresso del monastero di S. Croce, nel palazzo dei De Angelis-Viti, nel palazzo Giannelli in Via Pasquale Caso; nella sala da gioco dell’Associazione studentesca “De Pal-ma” in Corso Federico II, nel negozio di tessuti di fronte alla chiesa di S. Nicola; in alcune masserie, in palazzi gentilizi e in altre case palazziate, il cui elenco è abbastanza nutrito; per questo consiglio il lettore di acquistare il libro “Altamura nobilissima” in vendita nelle migliori edi-cole della città.

Del resto, la storia si costruisce anche at-traverso le pietre, come insegnano gli ar-cheologi, in mancanza di documenti.

Poiché il predetto libro è stato pubblicato nel 1997, quindi sono passati quasi tredi-ci anni e le nuove generazioni forse non sanno della sua esistenza, si è pensato con la Redazione di questo giornale di cominciare a pubblicare periodicamente delle schede di Famiglie nobili con i re-lativi stemmi, così da dare maggiore pos-sibilità ai lettori e a tutta la cittadinanza di apprezzare i tesori nascosti nel nostro territorio. L’araldica è una disciplina affascinante, fatta di simbolismi, la cui decodificazione prevede soprattutto una iniziazione, senza la quale è difficile inter-pretare lo stemma che è fatto dallo scudo e dalle figure previste all’interno che sono

rappresentate da una ricca iconografia: bestario: leone, orso, cavallo; animali mitologici: grifo alato, unicorno, drago; flora: gigli, rose, alberi; colori: oro, rosso, azzurro, verde, ecc.). Lo stemma senza senza simboli all’interno si dice muto.

Perciò, già da questo numero si è partito con una notizia storica di grande rilievo. Con le prossime edizioni percorreremo insieme un viaggio nella storia dell’aral-dica facendovi conoscere cose mai viste in Altamura e nel suo territorio. Saremo ben disponibili anche a dare ulteriori in-formazioni telefoniche (contatto: 339-79 22 119) a richiesta per approfondimenti, qualora lo spazio nel giornale non sarà sufficiente.

RUBRICHE

→ Che cos’è l’AraldicaL’araldica è una delle scienze documentarie della storia ed è la scienza del blasone, cioè lo studio degli stemmi. Essi sono detti anche armi o scudi. In altre parole è quel settore del sapere che ha lo scopo di individuare, riconoscere, descrivere e catalogare gli elementi grafici utilizzati, nel loro insieme, per identificare in modo certo una persona, una famiglia, un gruppo di persone o una istituzione.

Giovanni Mercadante

Croce di Malta nella chiesa di San Biagio

Croce di Malta nella sede dell’ass. De Palma

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OROSCOPO

OROSCOPO DEL MESEA cura di Sailor Mercury

Ariete(21/03-20/04)Con il sole dissonante sarete un po’ giù di tono, anche se grazie a venere e a mer-curio sarete facilitati nel sociale, movi-mentando la vita mondana. Fine mese più tranquillo da passare più in intimità con la famiglia e le persone care.

Toro(21/04-20/05)Cielo generoso questo mese amici del toro, sole, mercurio e marte sono pronti a sostenervi . Siete di ottimo umore e pronti a fare nuove conoscenze, buona fortuna.

Gemelli(21/05-21/06)Il mese di Luglio migliorerà la vostra vita sociale, rendendovi più simpatici ed estro-versi con il prossimo, attenzione però, tenete a bada il vostro lato polemico, se non vi conterrete ci saranno screzi in famiglia.

Cancro(22/06-22/7)I nati di giugno stanno vivendo un periodo faticoso, sono possibili crisi amorose, cer-cate di essere calmi e di capire quel che non va. Per i nati di Luglio invece periodo favorevole vi sentite vicini al partner ,c’è

buon dialogo e vicinanza emotiva.

Leone(23/07-22/08)Vi aspetta un mese eccellente da tutti i punti di vista. Potete rilassarvi e prendere la vita come viene, godendovi ogni giorno come un nuovo inizio. Favoriti viaggi e vacanze.

Vergine(23/08-22/09)Vi aspetta un mese interessante, piuttosto impegnativo su tanti fronti, ma anche risolutivo per molte situazioni in sospeso a voi non piace stare senza far niente, quindi non vi peserà affatto avere tante cose da fare.

Bilancia(23/09-23/10)Periodo un po’ complicato da svariati aspetti dissonanti che disturbano l’animo e la mente. Vi sentite impotenti e un po’ scoraggiati . Grazie a venere positiva però riuscirete a comunicar bene con gli altri. Fidatevi dei cari amici.

Scorpione(24/10-21/11)Cari scrorpioncini, in questo periodo sarete un po’ insofferenti con la persona amata, anche se non mancheranno però momenti di coinvolgente slancio erotico. Riuscirete a portare avanti tutti i progetti iniziati. La forma fisica è al top avete ener-gia da vendere!!

Sagittario(22/11-21/12)Vi aspettano eccitanti notti di fuoco con la vostra anima gemella, curate quindi

nei minimi dettagli il vostro aspetto. Sul lavoro non siate nervosi, non ingiganti-te situazioni infondo frivole, evitate le polemiche.

Capricorno (22/12-20/01)Periodo un po’ confuso sul la-voro, la testa non va e siete spinti a risolvere troppo in fretta i problemi, rischian-do di fare pasticcci. Riflettete prima di agire. In compenso in amore sarete in sintonia con il partner, che vi farà trascorrere dolci mo-menti.

Acquario (23/01-19/02)Belle novità si profilano nel campo del lavoro, cogliete l’opportunità di migliorare la vostra posizione. Evitate screzi con i colleghi. In amore lasciatevi andare con la persona amata e sperimentate nuove strade di espressione dell’eros.

Pesci (20/02-20/03)In questo mese vi sentirete benissimo, pieni di vitalità e pronti sia con il corpo che con la mente ad affrontare le fatiche quotidiane. In amore le emozioni saran-no forti e vivide, ottima intesa sul piano fisico.

SOUL KITCHENA cura di Grazia Valentina Deliso

COTOLETTE DI MOzzARELLA CON ACCIUGHE

Ingredienti:400g di mozzarella300g di pangrattato finissimo2 uova80g di farina 005 cucchiai di olio di olivaSale Per la salsa20gr di pasta di acciughe1 cucchiaio di olio extravergine di oliva1 limonePer decorare1 mazzetto di rucola10 pomodori ciliegia

PREPARAzIONERicavate dalla mozzarella otto fette di circa 1,5 cm, asciugatele con carta assorbente da cucina. In una ciotola battete le uova con un pizzico di sale, infarinate le mozzarelle e passatele poi nel-la ciotola con le uova, dopodiché intingetele nel pangrattato, premendo bene in maniera da far aderire bene il pane. Ripetete l’operazione fin-chè non si forma una crosticina abbastanza spes-sa. Cuocetele in una padella con olio ben caldo fino a dorarle da entrambe le parti. A parte , in una ciotola, sciogliete la pasta di acciughe con il succo del limone ed un cucchiaio di olio di oliva. Servite le cotolette di mozzarella accompagnate dalla salsa, contornate con un insalata di rucola e pomodorini. Buon Appetito!

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Buone vacanze