LA VALUTAZIONE DEI RISCHI A cura di: Sandro Celli ai sensi del D.Lgs. 626/94 e dellAccordo tra Stato...

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LA VALUTAZIONE DEI RISCHI LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

A cura di:

Sandro Celli

ai sensi del D.Lgs. 626/94 e dell’Accordo tra Stato e Regioni ai fini dell’attuazione dell’art. 2, commi 2, 3, 4, 5, del D.Lgs. 195/2003 che integra il D.Lgs. 626/94

CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E

PROTEZIONE

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Modulo A - Ver. 1.0 - ottobre 2006

RISCHIORISCHIO

Possibilità (probabilità) che si verifichi un evento indesiderato suscettibile di

produrre danni

ANALISI DEL RISCHIOANALISI DEL RISCHIOStrumento finalizzato all’ottimizzazione

delle misure di prevenzione e protezione adottate nel processo produttivo per

lavorare in sicurezza

DEFINIZIONIDEFINIZIONI

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• numero degli esposti• numero delle ore lavorate• condizioni ambientali• misure di prevenzione e protezione adottate• informazione – formazione• addestramento degli addetti• analisi storica degli eventi accaduti

ANALISI DEL RISCHIOANALISI DEL RISCHIOL’analisi del rischio si articola su tre fasi fondamentali

1° Fase

MISURA delle PROBABILITA’ di ACCADIMENTO dell’EVENTO INDESIDERATO

Parametri minimi da considerare

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• lieve• ferite di modesta entità (abrasioni tagli,

ecc.)• ferite gravi (fratture, amputazioni, ecc.)• infortunio mortale• infortunio mortale multiplo

ANALISI DEL RISCHIOANALISI DEL RISCHIO

2° Fase

MISURA dell’ENTITA’ del DANNO

Parametri di riferimento

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R = RischioP = Probabilità di accadimentoD = Danno conseguente

all’evento

ANALISI DEL RISCHIOANALISI DEL RISCHIO

3° Fase

MISURA dell’ENTITA’ del RISCHIO

Combinazione tra la probabilità che l’evento accada e la gravità del danno conseguente

R = P x D

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R = RischioP = Probabilità di accadimentoD = Danno conseguente all’evento Ki = fattore riduttivo (informazione, formazione, addestramento)

R = P x D Ki

ANALISI DEL RISCHIOANALISI DEL RISCHIO

3° Fase

MISURA dell’ENTITA’ del RISCHIO

Combinazione tra la probabilità che l’evento accada e la gravità del danno conseguente

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PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIOPROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Gestione del Rischio Residuo

ELIMINAZIONE

INDIVIDUAZIONE

ANALISI

RIDUZIONE

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Misure di Protezione

GESTIONE DEL RISCHIOGESTIONE DEL RISCHIO

ELIMINAZIONE

Misure di Prevenzione

RIDUZIONE

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GESTIONE DEL RISCHIO RESIDUOGESTIONE DEL RISCHIO RESIDUO

Misure di Prevenzione e Protezione

TECNICHE

ORGANIZZATIVE

PROCEDURALI

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PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIOPROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

PREVENZIONE

RISCHIO

esposizione a fattori di rischio

DANNOpossibilità che si determini un

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIOGRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

A) – Quanti sono gli esposti?B) – Quanto dura l’attività svolta?C) – Quali sono le condizioni ambientali?D) – Quali misure di Prev. e Prot. sono adottate?

1. PROBABILITA’ di ACCADIMENTO

Elementi di valutazione

2. DANNOA) – LieveB) – ModestoC) – GraveD) – CronicoE) – Probabilmente Mortale

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Misure di PrevenzioneMisure tese alla riduzione, fino all’impedimento del

verificarsi di un evento dannoso(si agisce sulla PROBABILITA’ di accadimento)

Misure di Protezione Misure tese alla riduzione dell’entità delle

conseguenze derivanti dall’evento(si agisce sull’entità del DANNO conseguente )

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONEMISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

Elementi per diminuire la soggettività del valutatore:

1. Sintomatologia accusata dai lavoratori

2. Analisi storica degli infortuni

3. Consultazione dell’RLS

4. Raccolta dei giudizi dei lavoratori

5. Documentazione tecnica e scientifica

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIOSoggetti che vi concorrono in modo DIRETTO:

LINEA CONSULTIVA

- Servizio di Prevenzione e Protezione

- Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione

- Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

- Medico Competente

- Consulenti

LINEA OPERATIVA

- Datore di lavoro

- Dirigente

- Preposto

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

Soggetti che vi concorrono in modo INDIRETTO:

- Progettisti

- Fabbricanti

- Fornitori

- Installatori

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

In funzione della:

• Natura dell’attività

• Scelta dell’attrezzatura di lavoro

• Scelta delle sostanze o dei preparati chimici

• Sistemazione dei luoghi di lavoro

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

In quali momenti :

• valutazione iniziale

• aggiornamento della valutazione a seguito di: 1. modifiche degli ambienti di lavoro

2. modifiche impiantistiche3. modifiche delle attività o del ciclo produttivo4. introduzione di sostanze, macchine o

attrezzature nuove

• valutazione per attività particolari o occasionali non rientranti in quelli già valutati

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIOLa VALUTAZIONE del RISCHIO si articola su

tre fasi fondamentali:1° Fase

ESAME della DOCUMENTAZIONE e delle INFORMAZIONI già in possesso relativi ai LUOGHI di

LAVORO e alle relative ATTIVITA’

2° FaseVERIFICA delle ATTIVITA’ e ANALISI dei RISCHI

3° FaseINDIVIDUAZIONE

delle MISURE di PREVENZIONE e PROTEZIONE e PIANIFICAZIONE

dei PROGRAMMI e dei TEMPI di ATTUAZIONE

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

1° FaseESAME della DOCUMENTAZIONE e delle INFORMAZIONI già in possesso dei LUOGHI di LAVORO e delle ATTIVITA’

• ambienti di lavoro• macchine ed attrezzature• agenti fisici, chimici e biologici• sostanze e preparati pericolosi• attività svolte• organizzazione del lavoro• procedure di produzione e di sicurezza (antincendio,

pronto soccorso, evacuazione ecc.) • registro degli infortuni (analisi storica degli eventi)• informazione, formazione e addestramento degli

addetti

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

2° Fase

VERIFICA delle ATTIVITA’ e ANALISI dei RISCHI

• individuazione delle attività omogenee

• scomposizione delle attività in lavorazioni elementari

• individuazione dei rischi per ciascuna lavorazione elementare

• individuazione dei rischi derivanti da interferenze tra lavorazioni elementari della stessa attività o attività diverse

• analisi dei rischi individuati

• valutazione delle misure di prevenzione e protezione già esistenti

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

3° Fase

INDIVIDUAZIONE delle MISURE di PREVENZIONE e PROTEZIONE e

PIANIFICAZIONE dei PROGRAMMI e dei TEMPI di ATTUAZIONE

PRIORITARIAMENTE:

- eliminazione, sostituzione o riduzione di ciò che costituisce causa di rischio

- applicazione di misure di protezione collettiva

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO3° Fase

INDIVIDUAZIONE delle MISURE di PREVENZIONE e PROTEZIONE e

PIANIFICAZIONE dei PROGRAMMI e dei TEMPI di ATTUAZIONE

COME:- individuazione di misure tecnicamente possibili e concretamente attuabili

- analisi di mercato

- analisi delle possibilità fornite dal progresso tecnico

- verifica della possibilità di interventi sulla organizzazione esistente

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UNA PROCEDURA DEVE:UNA PROCEDURA DEVE:

DEFINIRE CHIARAMENTE TUTTE LE AZIONI PER LA GESTIONE IN MODO CONTROLLATO DI UNA SITUAZIONE:

• PER INTERVENTI OCCASIONALI

• DI PRODUZIONE ORDINARIA

• PER INTERVENTI PROGRAMMATI

• DI EMERGENZA

• DI PRONTO SOCCORSO

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• Individuare i soggetti incaricati di verificarne l’esecuzione

• Individuare i soggetti incaricati di attuarla

• Evidenziare i rischi che si intendono controllare

• Specificare le modalità per verificarne l’esecuzione

• Specificare i comportamenti per eseguire le azioni in sicurezza

• Prevedere le modalità di aggiornamento in caso di cambiamento della situazione

UNA PROCEDURA DEVE:UNA PROCEDURA DEVE: