La Settimana - n. 15 del 17 aprile 2011

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 17 aprile 2011 Non c’è nulla che offenda il buon Dio così gravemente come il disperare della sua misericordia (S. GIOVANNI MARIA VIANNEY) La misericordia è il dono più grande che Dio possa farci. Perché si tratta del suo cuore compassionevole di Padre. Quello che Gesù ci ha mostrato nel pianto per la morte dell’amico Lazzaro. Espressione di un Dio che si fa vicino, prossimo alla nostra vita, alla nostra condizione fragile e segna- ta dal peccato. E lo fa con un amore più grande della nostra miseria e del nostro peccato. Solo uno stupore colmo di riconoscenza può cogliere questo grande dono... Ecco come sarà na madre che tiene in braccio suo figlio e lo tiene rivolto verso l’umanità, offrendo la sua benedizione a chi arriva a Livorno passando per il porto. È questa la figura che lo scultore Paolo Grigò ha realizzato e presentato in vescovado in occasione della visita degli ambasciatori della Santa Sede (servizio pag. VI ndr); è il modellino in scala della Madonna dei Popoli, che sarà collocata all’imboccatura del porto di Livorno, nel camminamento prospiciente la vegliaia, davanti al cantiere navale (così come abbiamo fatto virtualmente nella foto in alto ndr). Mentre sono arrivati tutti i permessi necessari alla collocazione della grande statua (circa 6 metri)e si fa sempre più probabile la data del prossimo 8 settembre, festa della natività di Maria, per l’inaugurazione dell’opera, l’artista Grigò (nella foto) ha mantenuto la sua promessa di presentare al pubblico una riproduzione della Madonna dei popoli così come ormai viene chiamata da tutti. Grigò, scultore originario di Cascina con radici familiari livornesi (per parte di nonna), casa a Empoli e studio a Pontedera, ha spiegato che la statua verrà realizzata in un particolare materiale refrattario resistente come la pietra, ma da cuocere tre volte, per permettere diverse colorazioni e decorazioni. Sia Maria che Gesù – ha sottolineato ancora lo scultore - avranno in faccia il vento di Libeccio. Il vento sembra muovere il vestito della Madonna, che però non è un semplice abito, lungo il drappeggio infatti risalgono fino al cuore una infinità di volti umani appena abbozzati e tante scritte, come spesso faccio nelle mie opere: quasi una decorazione calligrafica che rende il tessuto come damascato. Magari alla fine ci sarà anche qualche passo evangelico da poter leggere sull’abito di Maria, ma adesso l’intenzione è quella di scrivere sulla Madonna brani di ex voto monteneresi o lettere di marinai. La figura della Madonna sarà alta 5,80, un altro paio di metri è l’altezza del basamento lungo il quale compariranno alcuni personaggi, quasi a grandezza naturale che raffigurano esponenti di varie etnie e religioni. Su uno dei quattro lati sarà possibile vedere anche un uomo che suona la fisarmonica e offre il cappello per avere una moneta dai passanti (lo si può già vedere nel modellino): è la raffigurazione dell’artista che si guadagna il pane con la sua arte e, come afferma Paolo Grigò, merita rispetto. Il modellino della Madonna dei Popoli resterà esposto al museo diocesano fino alla metà di maggio. Intanto è stata aperta una sottoscrizione popolare per tutti i livornesi che volessero partecipare anche concretamente alla realizzazione della statua. Già i piloti del porto, ideatori dell’opera, hanno fatto avere il loro contributo ed altre realtà portuali hanno promesso il sostegno economico alla costruzione della statua. Chiunque volesse dare il proprio apporto, anche fatto solo di pochi euro, può farlo sul c/c bancario presso la Cassa di Risparmi Lucca Pisa Livorno, intestato a: Madonna dei Popoli, codice IBAN: IT55 W0 6200 13900 000000001815 c.d. U UN’OPERA DI GIÒ CONTI IN VESCOVADO Il Cristo crocifisso a «crocifissione: ad padrem» campeggia nel salone del vescovado, dono del pittore Giorgio Conti alla Diocesi. Un quadro grande, che è stato posto sulla parete sopra il tavolo delle conferenze; immagine ricca di pathos che unisce tecniche e stili diversi. L’artista, livornese, maestro d’arte sacra, ha raccontato di aver realizzato il quadro in maniera spontanea, mosso dal sentimento. Il dipinto resterà nel salone della curia esposto insieme alle altre opere di arte moderna. L Per chi volesse dare il proprio contributo per la Madonna dei Popoli: c/c bancario IBAN: IT55 W0 6200 13900 000000001815 IL GRANELLO di senape di Eleazar La Madonna dei Popoli Al museo diocesano è esposto il modellino che riproduce la statua della Madonna dei Popoli che sarà collocata al porto il prossimo 8 settembre Lo scultore Paolo Grigò ha dato posizione definitiva alle figure ma dovrà lavorare ancora sull’espressione dei volti della donna e del bambino. Aperta una sottoscrizione popolare per partecipare alla realizzazione dell’opera

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Settimanale della Diocesi di Livorno

Transcript of La Settimana - n. 15 del 17 aprile 2011

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

17 aprile 2011

Non c’è nulla che offenda il buon Dio così gravementecome il disperare della sua misericordia

(S. GIOVANNI MARIA VIANNEY)

La misericordia è il dono più grande che Dio possa farci. Perché si trattadel suo cuore compassionevole di Padre. Quello che Gesù ci ha mostratonel pianto per la morte dell’amico Lazzaro. Espressione di un Dio che sifa vicino, prossimo alla nostra vita, alla nostra condizione fragile e segna-ta dal peccato. E lo fa con un amore più grande della nostra miseria e delnostro peccato. Solo uno stupore colmo di riconoscenza può coglierequesto grande dono...

Ecco come saràna madre che tiene in bracciosuo figlio e lo tiene rivoltoverso l’umanità, offrendo lasua benedizione a chi arriva a

Livorno passando per il porto.È questa la figura che lo scultore PaoloGrigò ha realizzato e presentato invescovado in occasione della visitadegli ambasciatori della Santa Sede(servizio pag. VI ndr); è il modellino inscala della Madonna dei Popoli, chesarà collocata all’imboccatura delporto di Livorno, nel camminamentoprospiciente la vegliaia, davanti alcantiere navale (così come abbiamofatto virtualmente nella foto in altondr).Mentre sono arrivati tutti i permessinecessari alla collocazione dellagrande statua (circa 6 metri)e si fasempre più probabile la data delprossimo 8 settembre, festa dellanatività di Maria, per l’inaugurazionedell’opera, l’artista Grigò (nella foto)ha mantenuto la sua promessa dipresentare al pubblico unariproduzione della Madonna deipopoli così come ormai vienechiamata da tutti.Grigò, scultore originario di Cascinacon radici familiari livornesi (per partedi nonna), casa a Empoli e studio aPontedera, ha spiegato che la statuaverrà realizzata in un particolaremateriale refrattario resistente come lapietra, ma da cuocere tre volte, perpermettere diverse colorazioni edecorazioni.Sia Maria che Gesù – ha sottolineatoancora lo scultore - avranno in faccia ilvento di Libeccio. Il vento sembramuovere il vestito della Madonna, cheperò non è un semplice abito, lungo ildrappeggio infatti risalgono fino alcuore una infinità di volti umaniappena abbozzati e tante scritte, comespesso faccio nelle mie opere: quasiuna decorazione calligrafica che rendeil tessuto come damascato. Magari allafine ci sarà anche qualche passoevangelico da poter leggere sull’abitodi Maria, ma adesso l’intenzione èquella di scrivere sulla Madonna branidi ex voto monteneresi o lettere dimarinai.La figura della Madonna sarà alta 5,80,un altro paio di metri è l’altezza delbasamento lungo il qualecompariranno alcuni personaggi,quasi a grandezza naturale che

raffigurano esponenti di varie etnie ereligioni.Su uno dei quattro lati sarà possibilevedere anche un uomo che suona lafisarmonica e offre il cappello peravere una moneta dai passanti (lo sipuò già vedere nel modellino): è laraffigurazione dell’artista che siguadagna il pane con la sua arte e,come afferma Paolo Grigò, meritarispetto.Il modellino della Madonna deiPopoli resterà esposto al museodiocesano fino alla metà di maggio.Intanto è stata aperta unasottoscrizione popolare per tutti i

livornesi che volessero partecipareanche concretamente allarealizzazione della statua.Già i piloti del porto, ideatoridell’opera, hanno fatto avere il lorocontributo ed altre realtà portualihanno promesso il sostegnoeconomico alla costruzione dellastatua. Chiunque volesse dare ilproprio apporto, anche fatto solo dipochi euro, può farlo sul c/c bancariopresso la Cassa di Risparmi Lucca PisaLivorno, intestato a: Madonna deiPopoli, codice IBAN: IT55 W0 620013900 000000001815

c.d.

U UN’OPERA DI GIÒ CONTI IN VESCOVADO

Il Cristo crocifissoa «crocifissione: ad padrem» campeggia nel salone delvescovado, dono del pittore Giorgio Conti alla Diocesi.

Un quadro grande, che è stato posto sulla parete sopra iltavolo delle conferenze; immagine ricca di pathos che uniscetecniche e stili diversi. L’artista, livornese, maestro d’arte sacra,ha raccontato di aver realizzato il quadro in manieraspontanea, mosso dal sentimento.Il dipinto resterà nel salone della curia esposto insieme allealtre opere di arte moderna.

L

Per chi volesse dare il proprio contributoper la Madonna dei Popoli: c/c bancario

IBAN: IT55 W0 6200 13900 000000001815

IL GRANELLOdi senape

di Eleazar

LaMadonnadei Popoli

Al museo diocesano è espostoil modellino che riproduce la statuadella Madonna dei Popoliche sarà collocata al portoil prossimo 8 settembreLo scultore Paolo Grigò ha datoposizione definitiva alle figure ma dovrà lavorare ancorasull’espressionedei volti della donna e del bambino.Aperta una sottoscrizionepopolare per parteciparealla realizzazione dell’opera

esideriamo, attraverso inostri servizi, renderesempre più visibile latenerezza dell’amore di

Dio.Al centro del nostro agire sicerca di crescere in unatteggiamento del cuore chevuole ad esempio di Cristoaccogliere senza preferenza dipersone, predilegendo gliultimi, ascoltare in profonditàe con rispetto, servire in spiritodi condivisione.

Il CENTRO DI ASCOLTO è ilcuore pulsante della Caritas,perché è attraversol’espressione del bisogno chenasce una relazione, unospazio di incontro tra l’uomo eDio.Solo nell’ascolto vero,empatico, è possibilesintonizzarsi con l’altro,aiutarlo nell’attivare epotenziare le risorse chepossiede.A tal fine sono stati organizzati(13 e 27 aprile al «Porto diFraternità» a Torretta) dueseminari formativi sullarelazione di aiuto.

Stiamo cercando di potenziareanche il servizio di PRIMAACCOGLIENZA, fasepreliminare della relazione e diogni incontro. Può sembrarescontato ma è importantissimoaprire la porta con un sorriso,accogliere con fiducia,rispondere ad una attesa: vuoldire per l’altro esserericonosciuto, accettato, esserepersona. Questa fase

preliminare non è accessoria,non è fine a sè stessa, ma è ilpreludio all’ascolto e allarelazione di aiuto.Per tale servizio purtroppomancano ancora forzevolontarie.Solo a conclusione di questocammino personale di crescitae di incontro con l’altro, sipotrà tentare di dare rispostaalle povertà incontrate.Il servizio che svolgiamo vuoleessere liberato dall’auto-gratificazione per diventareincontro/condivisione che si faamore fino al dono totale. Solol’intensità d’affetto fa servire,incontrare e condividere. Ilcoinvolgimento dei volontaricaritas avverrà attraverso unaproposta formativa espirituale.Alcuni servizi sono statimodificati proprio perpotenziare al meglio il nostroservizio.

Apertura al pubblico deiservizi:* Centro ascolto: martedì egiovedì dalle ore 15.00 alle ore16.30 e il venerdì dalle ore9.00 alle ore 12.00 * Consegna dei buoni peraccedere alla mensa, alle doccee al guardaroba: lunedì egiovedì dalle ore 9.00 alle ore11.00* Centro ascolto per famiglie:mercoledì dalle ore 9.00 alleore 12.00* Commissionetossicodipendenza: mercoledìdalle ore 16.00 alle ore 19.00* Orientamento legale:

avverrà su appuntamento ilmartedì (per prenotazionitelefonare allo 0586-884693)* Mensa: tutti i giorni dalle ore18.00 alle ore 18.45* Servizio Docce e

Guardaroba: lunedì, martedì,giovedì e venerdì dalle 9 alle11.30.Il mercoledì sarà attivo ilservizio guardaroba solo per lefamiglie dalle 9 alle 11.30.

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 aprile 2011II

La parola alla... CARITAS

AccogliereAscoltareServireel 2010 il gettito Irpef

derivante dalla «firma» deicontribuenti a favore dellaChiesa cattolica «è stato

leggermente superiore», e moltoprobabilmente «sarà aumentata laparte dei fondi destinata alla carità»,anche se la decisione finale spetta aivescovi, nell’assemblea di maggio. Arivelarlo ai giornalisti è stato mons.

Giampietro Fasani,economo della Cei(nella foto).Nell’anno appenatrascorso, haricordato mons.Fasani, 381 milionidi euro sono statidestinati alsostentamento deglioltre 37 milasacerdoti italiani.Analoga cifra è stata

stanziata per gli interventi di ediliziadi culto, in particolare per la tutela ela salvaguardia dei beni artistici, chela Chiesa «sente di dover mantenerecon la cura tipica di un buon padre difamiglia».Alla carità – la terza delle voci«classiche» della ripartizione deifondi 8xmille – sono stati distribuitiinvece 205 milioni di euro, di cui 85milioni ai Paesi in via di sviluppo. Al«Libro bianco» sulle opere finanziategrazie ai fondi dell’8xmille in Italia, siaffianca il Libro bianco «Dalle parolealle opere», pubblicato dalla Cei, incui vengono illustrati i vari progetti disviluppo realizzati nei diversicontinenti.Anche sul sito chiediloaloro.it – dovesono «ciccabili» storie concrete disolidarietà sostenuta con i fondidell’8 per mille – verrà aperta prestouna sezione estera, dedicata a questotipo di progetti. (dal Sir)Nel prossimo numero de LaSettimana il resoconto dell’impiegodei fondi dell’8 per mille nellaDiocesi di Livorno.

N

GEMELLAGGIO ED ATTIVITÀ’ ESTIVE DELLE CARITAS TOSCANE IN ABRUZZO

na delegazione delle CaritasDiocesane Toscane si è recata inAbruzzo per una verifica delleesigenze di quel territorio che,

come saprete, è ancora molto lontanodall’uscire dall’emergenza postterremoto.La visita ha voluto raccogliere i bisogniespressi da parroci, amministra- zioni,associazioni, strutture socio-sanitarie,Caritas Diocesana di L’Aquila e CaritasItaliana. Dall’incontro è emersa laconsapevolezza di un territorio ancoramagmatico nel suo strutturarsi, senzauna rete laicale che possa nuovamentesostenere le singole piccole comunità.La delegazione, prendendo atto dellasituazione e del bisogno di sostegnoemerso, ha deciso di riproporre unaesperienza di servizio in quella terra conl’intenzione di:o non essere uno strumento di semplice«fare», ma testimonianza perl’animazione del territorio, e stimolo perle singole comunità locali a divenire«operatori della propria terra»; o esserecatalizzatore non solo all’interno dellecomunità ecclesiali, ma anche tra esse ela rete sociale che il territorio offre; ovivere il momento dell’animazione dellesingole diocesi toscane precedente l’estatesia come vicinanza alla Chiesa abruzzese,sia come occasione di consolidamentodelle proprie realtà locali.Le comunità che caratterizzano ilterritorio dove i gruppi andranno adoperare, sono relativamente piccole. Lamaggiore arriva a poco più di duemilaabitanti. Ciononostante, dopo il sisma, siè acuito – per ragioni psicologiche,sociologiche, economiche e politiche –un senso di «dis-appartenenza» e di«auto-isolamento», che sta portando adun lento ma costante processo di

disgregazione comunitario.Tenuto conto di quanto emerso laproposta per i gruppi che voglionopartecipare all’iniziativa è: * permanenza di almeno una settimana.(con inizio domenica 12 giugno – fino adomenica 4 settembre.) * Alloggio presso i locali della scuola«Don Pino Puglisi» di Fossa (richiestosacco a pelo e materassino, per il serviziomensa sarà organizzato un cateringesterno).* Indicazione di un referente allo staff diDelegazione. In loco la Delegazione si

organizzerà con un proprio operatore diriferimento.* L’orario e le attività da svolgere,secondo le indicazioni programmate escelte per la settimana di riferimento(saranno chieste eventuali preferenze aigruppi).* Contributo alle spese di viaggio ed alproprio mantenimento sul posto.Indicativamente si può pensare ad uncontributo per singolo volontario di ca.50 euro per l’intera settimana.* Copertura assicurativa per singolovolontario.

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Dalla Cei i resocontidell’impiego dei fondi8 per mille

Più «firme»,più «carità»

I gruppi cheintendesseroparteciparepotrannorivolgersi, per ulterioriinformazioni alla CaritasDiocesana, 0586 884693

La Caritasdiocesana stariorganizzandoe potenziando i propri servizi

Chiunque volesse donare vestiti in buono stato e alimenti può consegnare

alla sede della Caritas di Via delle Cateratte 13/15

dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 ore 11.30

e dalle ore 15.30 alle 16.30

Sul sitowww.chiediloaloro.it

si trovano le storie delle opere sostenutedai fondi 8 per mille.

8 bloggers stanno girandol’Italia per raccontarle.

Sul sito si possonovedere, ascoltare, leggere...

Abruzzo, il bisogno continua

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI17 aprile 2011 III

CONOSCIAMOAntonio Martella

Un sognoper la Chiesadi Livorno

DI NICOLA SANGIACOMO

l Vescovo ha nominato ilnuovo Presidente diocesanodell’Azione Cattolica per ilprossimo triennio: è Antonio

Martella, 46 anni, dellaparrocchia dei Salesiani. Sposatocon Letizia, padre di due figli,Michele di 19 anni e Luca di 11.Dopo essere frequentatol’Accademia Navale, è diventatoUfficiale di Stato Maggiore dellaMarina Militare. Nel 1993lascia la carriera militare, dal1996 al 2008 è impiegato pressoil cantiere Azimut Benetti aViareggio e poi a Livorno. Dalsettembre del 2008 lavora aPortoferraio in un cantierenavale.

Gli abbiamo rivolto alcunedomande per conoscerlomeglio e capire su cosaintende puntare nel prossimotriennio dell’associazionediocesana

QUANDO HAI CONOSCIUTOL’AZIONE CATTOLICA ?«Il contatto con l’AzioneCattolica risale al 1985 e laprima iscrizione mi furegalata da Andrea Zargani eda allora ho sempre svolto lamia attività nella ParrocchiaSacro Cuore dei Salesianidove ho conosciuto anchemia moglie. Ho ricoperto inpassato vari incarichi sia comeeducatore che comeconsigliere nell’associazioneparrocchiale e diocesana esono stato membrodell’Ufficio di PastoraleFamiliare Diocesano.Attualmente oltre alla caricadi Presidente Parrocchiale diAC svolgo la mia attività come"catechista" di un gruppo digenitori della miaparrocchia».

HAI ALTRI IMPEGNI INPARROCCHIA ?«Svolgo inoltre attività divolontariato nel Cinema deiSalesiani e mi occupo del sitoWEB del Cinema. Ho l’hobbydella fotografia che cerco dicoltivare in ogni occasione.Ho sempre cercato dirispondere con la massimadisponibilità alle chiamate diassunzione di responsabilitàcercando di condividere i mieicarismi».

L’AZIONE CATTOLICA ALIVORNO: CHE RUOLO PUÒAVERE L’ASSOCIAZIONE INQUESTA CHIESA ?«La domanda non ha una solarisposta. Sono certo che seben impiegato il Carismadell’associazione può dare uncontributo alla crescita dellaChiesa diocesana; i problemiprincipali sono la "diffidenza"delle persone che non

Iconoscono l’associazione e la"scarsità" di educatori eanimatori in grado disupportare la formazione dinuove associazioni. In Diocesiabbiamo 44 parrocchie ma cisono solo 11 associazioni enon completamente formate,nel senso che non sonopresenti tutti gli ambiti(ragazzi, giovani, adulti) masolo alcuni di essi.Per vincere le diffidenzeabbiamo bisogno dell’aiutodegli assistenti che sono undono prezioso perl’associazione e del Vescovoche non perde occasione perrimarcare l’importanza dellanostra associazione e della suapresenza nelle parrocchie».

LA FORMAZIONE DEI LAICI È DA SEMPRE LO SPECIFICODELL’AC. SU COSA PUNTERETENEL PROSSIMO FUTURO ALIVORNO ?«La formazione èfondamentale per la crescitadi una coscienza religiosa ed,ancora più importante, etica emorale. L’AC ha gli strumentied un metodo consolidato cheporta l’annuncio evangelico aconfrontarsi con l’esperienzaquotidiana. Non formule daimparare ma esempi daseguire e discernimento percomprendere come agire dacristiani ogni giorno ed inogni ambito.Se pensassimo che laformazione del cattolico silimita all’ambito ecclesiale enon ad ogni aspetto della vitadi relazione avremmo giàfallito. Per quanto riguarda lemodalità operative perraggiungere questi obiettivistiamo organizzando un corsoper la formazione deglianimatori dei ragazzi e unaserie di incontri a luglio, iGiovedì del Chiostro,abbiamo anche in programmal’assemblea generaledell’Associazione».

L’EDUCAZIONE DELLE NUOVEGENERAZIONI È DA SEMPREUNO DEGLI OBIETTIVI DELL’AC:COSA PENSATE DI OFFRIRE AL PROGETTO EDUCATIVODIOCESANO?«Mettiamo a disposizione ilnostro bagaglio di esperienzee i corsi di formazione peranimatori prevederannoanche delle simulazioni inaula. Il problema principalerimane sempre quello deglieducatori che non si possonoimprovvisare e devono esserecredibili nella vitaquotidiana.Stiamo cercando di portareavanti un progetto diformazione inter-generazionale cioè pergenitori, adolescenti e ragazziche collaborano insieme e siconfrontano sui temiquotidiani in un continuoscambio di vissuti edesperienze. Dobbiamo cercaredi abbattere le barrieregenerazionali e cercare edevidenziare le cose che ciaccomunano. Questo nellaconvinzione che non si puòessere testimoni credibili seviviamo situazione diconflitto nelle famiglie».

L’AC A LIVORNO NON HAGRANDI NUMERI MA HASEMPRE RAPPRESENTATO UNPUNTO DI RIFERIMENTO PERLA DIOCESI. QUAL’É LO STATOATTUALE DELL’ASSOCIAZIONE?«Le iscrizioni sono aumentatesoprattutto nella fascia deiragazzi che iniziano ilcammino catechistico,l’iniziazione cristiana, e iragazzi sono al centrodell’attenzione dell’AzioneCattolica. Il dato dei giovani e

degli adulti pur con unincremento rispetto alloscorso anno rimane moltoinferiore rispetto al numerodi fedeli e praticanti».

RAGAZZI, GIOVANI,EDUCATORI, ADULTI, ANZIANI:DOVE C’È PIÙ SPAZIO PERL’IMPEGNO DELL’AC?«Io credo che ci sia spazio inogni ambito purchè laproposta sia credibile. Infondo c’è l’esigenza di vivereuna vita più consapevole etrovare risposte adeguate allesollecitazioni che ci arrivanodalla società in cui viviamo.Le povertà che ci circondanoci interpellano e richiedonoun impegno in primapersona».

UN SOGNO CHE VORRESTIVEDER REALIZZATO NEI TUOIPROSSIMI TRE ANNI DAPRESIDENTE DI AC?«Un’AC in ogni parrocchia!Sarebbe un ottimo risultato esono sicuro che ci sianopersone che non aspettanoaltro che un’occasione perimpegnarsi e desiderose diconfrontarsi alla luce delVangelo con altri laici su tuttigli aspetti della vitaquotidiana. In consiglio stiamopianificando una serie diincontri con le associazioniparrocchiali e cercheremo direcuperare i contatti con queigiovani e adulti che hannovissuto l’esperienzaassociativa in passato e cheora non trovano unriferimento in parrocchia.Abbiamo dato anche la nostradisponibilità al Vescovo nelcaso ci fossero richieste dicreazioni di gruppi e fossenecessario un contributo».

L’AC E LA CITTÀ: QUALIPROSPETTIVE CI POTREBBEROESSERE NEL PROSSIMOFUTURO?«L’AC offre ad ogni laico"l’accompagnamentofinalizzato alla crescita di unamatura coscienza umana ecristiana", l’associazione si ègià impegnata in passato perstimolare il confronto con lacittadinanza sui temi dellavoro che non c’è.Il nostro impegno non puòche aumentare in un contestosociale politico che non puòlasciare indifferenti. Lo ripeto,il confronto sui grandi temisociali deve trovarci preparatie il nostro contributo nonmancherà».

I progetti del nuovo presidentediocesano di Azione cattolica:formazione, educazione, dialogo tra generazioni i punti forti del’AC

ipercorrere la vita di un santo nonè cosa da tutti i giorni ma ti

permette di scoprire lati della tua vitache neppure tu conosci, o per lomeno che avevi nascosto bene e chefino a poco tempo fa erano nel“dimenticatoio”.Questa è stata l’esperienza vissuta dauna decina di giovani della Diocesiche sono partiti alla volta di Assisiper trascorrere due giorni incompagnia di S. Francesco.Una meta sicuramente non nuovaper tutti ma senza dubbio unapiacevole riscoperta, un nuovo mododi “ritirarsi”; se chi pensa infatti chequesta due giorni sia stata incentratasul silenzio e la preghiera si sbagliadi grosso.Le sorelle che hanno accompagnatoquesto piccolo gruppo hanno subitomesso le cose in chiaro: ad Assisi per

esserepellegrini enon turisti.Qual è ladifferenza? Ilturista scatta lefoto, legge leguide sullacittà, sullechiese ,suimonumentimentre ilpellegrino simette incammino sulleorme, in questocaso di SanFrancesco, perarrivare aconoscere

Gesù, si mette in ascolto della Parola,in ascolto del proprio cuore,accompagnato dalla preghiera e dallariflessione.Dalla Porziuncola di Santa Mariadegli Angeli dove il Santo ha iniziatoil suo cammino, alla Basilica di SanRuffino, passando per la casa nataledi Francesco, fino ad arrivare allaBasilica Inferiore e ripartire alla voltadi San Damiano e Santa Chiara.Un lungo peregrinare che i giovaniprotagonisti hanno affrontato grazieall’aiuto delle sorelle francescanemissionarie di Gesù Bambino, dellequali sono stati ospiti, che hanno

dato loro gli spunti per “vivere” lavita di un Santo come Francesco,immedesimandosi nelle sueesperienze, ponendosi le sue stessedomande, mettendosi nei suoi pannie in quelli di chi lo circondava apartire dalla sua famiglia, il legameche con questa aveva, il tuttolasciandosi trasportare dalledomande e dalle riflessioni fatte neiluoghi più impensati, attorniati dainumerosi turisti che scattavano foto,bambini che giocavano e gruppi divisitatori che occupavano le chiese.Riflettere facendo silenzio dentro séstessi, è una delle sfide più dure maanche più interessanti e sorprendenti, a tal punto che quando si rientra acasa, riusciamo a guardare le cose inmodo così diverso e talvolta tantostraordinario da stupire anche noistessi .Mettiamoci dunque in camminocome pellegrini non solo per le viedel mondo ma anche nella nostravita.

M.B.

R

SULLE ORMEDI SANFRANCESCO

L’esperienza di alcuni giovaniin cammino per le vie di Assisi per scoprire ed assaporare la vita di San Francesco ed incontrare Gesù

Settore Giovani AC

Bernardini Lavinia, Vicepresidente AdultiBezzi Gabriele (padre), Assistente AdultiBrutto Andrea (don), Assistente Unitario - AssistenteGiovaniCaroti Martina, Consigliere GiovaniDe Biasi Maria, Consigliere AdultiDonateo Mauro, Consigliere GiovaniGrimaldi Simone, Responsabile ACR - Consigliere ACRLocatelli Federico (don), Assistente ACRMaremmani Gabriele, Amministratore - Consigliere AdultiMartella Antonio, Presidente- Consigliere AdultiMartella Michele, Consigliere GiovaniNobili Chiara, Vicepresidente GiovaniPini Roberto, Consigliere AdultiRosa Flavio (don), Assistente MSACRosi Simone, Consigliere Giovani

I membri del nuovo consiglio AC

A LIVORNO 430 ISCRITTISETTORE TOTALE NUOVI CONFERMATI

RAGAZZI 232 87 145GIOVANI 42 7 35ADULTI 156 7 149TOTALI 430 101 329

I Numeri dell’AC diocesana

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 aprile 2011IV

VENERDÌ 15 APRILE9.00 alla chiesa La Madonna precettopasquale per la Polizia10.30 udienze laici16.30 S. Messa in via dell’Ambrogianaper le suore Mantellate21.00 via Crucis cittadina

SABATO 16 APRILE8.00 pellegrinaggio mensile aMontenero10.00 ritiro di quaresima per i cattoliciimpegnati in politica a Montenero 21.00 ritiro con i gruppi famiglia dellaparrocchia di Cecina (chiesa S. France-sco)

DOMENICA 17 APRILE10.30 S. Messa delle palme in cattedrale15.30 giornata giovani (vedi brevi)

LUNEDÌ 18 APRILE9.30 S.Messa e visita all’Oami

MARTEDÌ 19 APRILE8.30 S. Messa allo stabilimento ENI10.00 in vescovado, udienze preti12.00 auguri ecumenici con i pastori ele comunità di Livorno12.30 auguri pasquali al personaledella curia19.00 S. Messa per XXV anniversario dimatrimonio

MERCOLEDÌ 20 APRILE9.30 Giornata presbiterale al Santuariodi Montenero (vedi box sotto)17.30 S. Messa crismale in cattedrale

GIOVEDÌ 21 APRILE21.30 S. Messa in Coena Domini incattedrale (vedi locandina pag. 8)

VENERDÌ 22 APRILE9.30 Ufficio delle letture in cattedrale(vedi locandina pag. 8)15.00 Liturgia della Passione (vedilocandina pag. 8)16.00 Visita ai sacerdoti e diaconiammalati 21.00 Il Vescovo partecipa allaprocessione di Gesù morto organizzatadalla parrocchia di Montenero

SABATO 23 APRILE9.30 Ufficio delle letture in cattedrale22.00 in cattedrale, veglia pasquale

DOMENICA 24 APRILE8.30 S. Messa in carcere10.30 Pasqua di resurrezione,pontificale e benedizione dei bambiniin cattedrale (vedi locandina pag. 8)

Agenda del VESCOVO

Giornata Sacerdotale

Mercoledì santo: 20 aprile ercoledì 20 aprile come consuetudine, ciritroveremo per la Giornata Sacerdotale, il

mattino al santuario di Montenero, il pomeriggio inCattedrale alle ore 17,30 per la Messa del Crisma nellaquale rinnoveremo le nostre promesse sacerdotali e sibenediranno gli olii con i quali saranno amministrati isacramenti durante l’anno pastorale.Vi scrivo per ricordarvi orari e luoghi e per chiedervi dinon anteporre assolutamente niente a questoappuntamento (eventuali funerali si celebrino nel primopomeriggio e la messa quotidiana si celebri al mattinopresto in tempo utile per partecipare in orario allagiornata).

GLI ORARI DELLA GIORNATA: il mattino Ore 9,45 arrivi Ore 10.00 Celebrazione dell’Ora media e meditazionedel Vescovo“ Un presbiterio in comunione”Ore 11.00 Adorazione Eucaristica e tempo per leconfessioni (diversi padri del Santuario saranno adisposizione) Ore 12.00 Benedizione Eucaristica e AngelusOre 12.30 Pranzo

Il pomeriggioOre 17.00 Ritrovo dei sacerdoti in cattedrale Ore 17,30 Messa del Crisma

Dandovi l’arrivederci all’ormai prossimo mercoledìsanto, vi saluto.

+ Simone, Vescovo

M

ercoledì 20 aprile sicelebrerà come diconsueto la giornatasacerdotale: ci

ritroveremo in Cattedrale alleore 17,30 per la Messa delCrisma. È un momento in cuila Chiesa Locale si stringeintorno ai suoi preti e vive conloro un appuntamento salientedella loro vita spirituale.Sono molti coloro chepartecipano a questacelebrazione liturgica,quest’anno volendo dare ancorpiù attenzione ad unapastorale vocazionale (ilnostro Seminario al momentoa solo due seminaristi e nonmi risultano ragazze informazione in istitutireligiosi), desidererei vedereuna partecipazione numerosadei ministranti. Sono molti i gruppi deiministranti (ragazzi e ragazze)presenti in Diocesi, essi sono

composti da persone con etàdiverse ma con una medesimapassione per il servizioliturgico.Questi gruppi potranno essere,se ben curati, un luogoimportante per una più intensapastorale vocazionale alla vitafamiliare come alla vitareligiosa o sacerdotale. Con questi intendimentil’Ufficio Liturgico stapredisponendo la celebrazionedel prossimo 20 aprile e perorganizzare bene la cerimoniaha necessità di sapere, sia purein maniera orientativa, chi equanti ministranti sarannopresenti il prossimo mercoledìsanto.Vi pregherei pertanto di darnecomunicazione o direttamenteal Direttore all’UfficioLiturgico, don Piotr Grajperoppure alla SegreteriaVescovile.

+ Simone, Vescovo

M

BREVI DALLA DIOCESIVia Crucis cittadinaVENERDÌ 15 APRILE ALLE 21.00Via crucis cittadina con il Vescovo; ritrovo alla cappella del-l’ospedale a seguire processione fino alla chiesa dei Salesiani

Ritiro PoliticiSABATO 16 APRILE ALLE 10.00Al Santuario di Montenero , ritiro di Quaresima per i cattoli-ci impegnati in politica

Incontro DiaconiSABATO 16 APRILE ALLE 16.30Presso il Salone della Parrocchia SS. Annunziata dei Greci,presentazione e discussione sulla seconda scheda del proget-to educativo a cura del diacono Giovanni Visconti

Corale Del CoronaSABATO 16 APRILE ALLE 21.15Presso la chiesa di San Sebastiano, concerto di Pasqua dellacorale Del Corona

Corale Liburnia CanthorumSABATO 16 APRILE ALLE 21.15Presso la chiesa della Misericordia di Via Verdi, concerto dimusiche e liriche sacre dedicate alla Pasqua.Con la partecipazione del baritono Michele Pierleoni e delmezzosoprano Miria Adriani, al pianoforte Giorgio Maroni,direttore Paolo Rossi

Domenica delle Palme GMGDOMENICA 17APRILE ALLE 15.30Ritrovo in Piazza Grande di tutti i giovani con il Vescovo perla Giornata Mondiale della Gioventù

Si comunica che l’incontro di preghiera del 19 p.v. nella chie-sa di santa Giulia non verrà fatto per permettere la parteci-pazione alla S. Messa Crismale di mercoledì 20 in cattedralealle ore 17,30

n occasione del Venerdì Santo il Vescovo, su invito del-la Congregazione delle Chiese Orientali, ha indetto

una colletta “pro Terra Sancta”I

Colletta per la TERRA SANTA

Invito ai ministrantiLettera del VESCOVO In Duomo per il Mercoledì Santo

Diocesi informa

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI17 aprile 2011 V

la prima degli StatiUniti d’Americaglorificata da questoincomparabile

titolo. Ma che vuol dire: “èSanta”? Noi abbiamo tuttifacilmente l’intuizione circa ilsignificato di questa superlativaqualifica; ma ci è poi difficilefarne un’analisi esatta; Santavuol dire perfetta, di unaperfezione, che raggiunge illivello più alto che un essereumano possa conseguire. Santaè una creatura umana nellapienezza della sua conformitàalla volontà di Dio. Santa èun’anima in cui ogni peccato,principio di morte, siacancellato, e sostituito da unosplendore vivente di graziadivina. [...]La Seton è americana. Lodiciamo tutti con letiziaspirituale, e con intenzionecelebrativa della terra e dellaNazione, da cui la Seton, primofiore dell’albo dei Santi,meravigliosamente germogliò.[...] Poi: la Seton nacque, crebbee fu educata religiosamente aNew York nella ComunitàEpiscopaliana. A questa Chiesava il merito d’avere svegliato ealimentato il senso religioso e il

È«sentimento cristiano.[...] Noi riconosciamovolentieri questo meritoe ben sapendo quantosia costato a Elizabeth ilpassaggio alla Chiesacattolica. [...Trovò]naturale conservarequanto di buonol’appartenenza allafervorosa ComunitàEpiscopaliana le avevainsegnato, in tante belleespressioni della pietàreligiosa specialmente, eabbia sempre attintofedeltà di stima e diaffetto per le persone, dacui tale professionecattolica l’avevadolorosamente separata.È motivo per noi diletizia e presagio disempre migliori rapportiecumenici notare la presenza aquesta cerimonia di distintepersonalità Episcopaliane, allequali, quasi interpretando ilcuore della nuova Santa,porgiamo il nostro devoto eaugurale saluto.[...] La Seton fu madre difamiglia e simultaneamentefondatrice della primaCongregazione religiosa

femminile negli Stati Uniti.Sebbene non unica e non nuovaquesta sua condizione socialeed ecclesiale (...), essa distinguein modo particolare (...) per lasua piena femminilità, tantoche, nel momento in cui unaDonna viene elevata ai supremionori da parte della Chiesacattolica, piace a Noi rilevare lafelice coincidenza tra questo

evento e l’iniziativadelle Nazioni Unite:l’Anno Internazionaledella Donna. Taleprogramma tende afavorire laconsapevolezza deldovere, che su tuttiincombe, diriconoscere la verafunzione della donnanel mondo e dicontribuire alla suaautentica promozionenella società.Godiamo, altresì, delvincolo che in talmodo si è stabilito traquesto programma el’odiernacanonizzazione, nellaquale la Chiesa esaltaal massimo gradoElizabeth Ann BayleySeton, elogiando ilpersonale edeccezionale contributoda lei reso comedonna: moglie, cioè emadre e vedova ereligiosa!».Nelle parole delpontefice nonpossiamo non notare il

tono fortemente ecumenico e digrande fraternità, che ci ricorda irisvolti successivi nelladimensione ecumenica dellaChiesa Cattolica, presenti nellaUt unum sint di GiovanniPaolo II, che fanno di Paolo VI,oltre che il «cantore dei Santi»,anche, il precursore delcammino ecumenicopostconciliare.

Primo fiore nell’albodei santi americani

SANTA ELISABETTA ANNA SETON/2.... .....

Le parole di Paolo VI nel giorno della canonizzazione della Santa.Era il 14 settembre 1975: nella figura di Elisabetta Seton vengono esaltate il suoessere donna, moglie, madre e religiosa

razia e luce. Madre Seton su Vita, fede ed eternità. Si intitola così illibro appena uscito grazie all’impegno di don Gino Franchi,parroco della comunità di Santa Seton.In occasione del suo 50° anniversario di sacerdozio e

dell’inaugurazione di unaffresco di Paolo Maiani sullaSeton, realizzato nella chiesa diLivorno, il sacerdote haraccolto in un unico testo 365pensieri tratti dalle lettere e daidiari di Santa Elisabetta, unoper ogni giorno dell’anno.È una vera e propriameditazione giornaliera fatta discritti brevissimi, molto poeticie pieni di sentimento, chefanno riflettere e avvicinanoalla grande fede di questadonna, che ha sopportato luttie difficoltà senza perdersid’animo, confidando semprenel Signore.

c.d.

ECCO ALCUNI SCRITTI:- All’infuori del desiderio dellanostra cara eternità ogni altracosa è come nube fuggente- Purifica il tuo cuore in mododa presentarlo a lui come unapiccola stella lucente nel fondodi un fontana- Colui che sta in alto sorride alcuore preoccupato e

calcolatore, mentre rende tutto facile a quello fiducioso e senza malizia.Ho scoperto che agire secondo questa convinzione è l’unica fonte di verapace- Mio Dio e mio tutto! Salvami, salvami affinché possa rendertiun’eternità di gratitudine e di lode

G

PASSI DI FEDEIL TEMPO DELLA CONVERSIONE

n giorno Elisabetta disse ridendo a Fi-lippo Filicchi: «Lei vuole che io preghi,

cerchi e professi la sua fede». Filippo ri-spose: «Pregare e cercare, questo è tutto ciòche io le chiedo».Una cosa soprattutto mancava alla sua fe-de: l’Eucarestia e la trovò sotto lo sguardodell’immagine della Madonna nel Santua-rio di Montenero.«All’Elevazione un gio-vane inglese vicino a me, dimenticando leconvenienze, sussurrò: ‘Questa è la loropresenza reale’. Che vergogna provai a quelsussurro! E il rapido pensiero: ‘Se nostroSignore non è là, perché l’Apostolo fecedelle minacce?... come può egli biasimareil non discernere il Corpo del Signore, seesso non è là?... come potrebbero quelli,per i quali egli è morto, mangiare e bere laloro condanna, se il Benedetto Sacramen-to non è altro che un pezzo di pane?».

La fame dell’Eucarestia e della verità au-mentava: «cercare e pregare». Gioia nelleggere, inginocchiata, La vita devota di S.Francesco di Sales, Autorità infallibile del-la Chiesa Cattolica: intanto Antonio Filic-che le insegnava il Segno della Croce e conquale spirito farlo.

Ogni sera faceva il segno della croce, sicommuoveva quando Annina, la figlia piùgrande, insisteva per recitare insieme l’AveMaria che avevano imparato dagli amiciitaliani: «Mi dicono di stare attenta perchésono madre… Ma appunto per questo ioandrò serenamente e fermamente verso laChiesa cattolica, perché se la vera fede ècosì importante per la nostra redenzioneio la cercherò là dove la vera fede ebbe ini-zio… Venite, bambini miei, ci presentere-mo insieme a Nostro Signore. Un po’ pian-go, un po’ rido, ma non ho paura… perchéripongo tutta la mia fiducia in Dio…»

Il 14 marzo 1805 «feci la professione di fe-de», poi il 25 marzo: «finalmente Dio è inme ed io sono sua: io l’ho ricevuto!». Lasua fame di Cristo nell’Eucarestia era sa-ziata e ci fu «un’esplosione di gioia e di le-tizia».

U

Il libro di don Franchi con 365 meditazioni

GRAZIA E LUCE...I PENSIERI DI MADRE SETONSA

NTI e

BEATI

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 aprile 2011VI

a Livorno GLI AMBASCIATORI DELLA SANTA SEDE

Nella tradizione dell’accoglienza

l “28° Trofeo Accademia Navale (TAN) eCittà di Livorno cade quest’anno nella

concomitante ricorrenza del 150° Anni-versario dell’Unità d’Italia e del 130° dellafondazione dell’Accademia Navale. Neigiorni scorsi si è svolta prima l’apertura del-l’area espositiva del Villaggio «Tuttovela»,ormai divenuto il tradizionale luogo di in-contro per i regatanti, gli appassionati e itanti turisti; poi la cerimonia d’apertura ve-ra e propria all’Accademia Navale con l’e-sposizione delle autovetture Lamborghini.Nella conferenza stampa che ha precedutol’evento il sindaco Cosimi, ha evidenziatoil valore di questa manifestazione: una ini-ziativa che è un «punto di eccellenza e diimpegno» frutto della collaborazione tra leistituzioni. L’Ammiraglio comandante l’Ac-cademia Navale Rosati, ha spiegato chequest’anno il TAN non tocca solo la cittàma l’intero territorio livornese, infatti il 15aprile all’Isola d’Elba, a Portoferraio, siterrà il Convegno: «Ambiente Marino: igiovani protagonisti per la conoscenza e latutela del mare».Il Trofeo si concluderà il 17 aprile. Ecco gliavvenimenti più significativi. Una cosa at-traente, soprattutto per i giovani, sarà la18ª Mostra Internazionale di Modellismo,dalle 10 alle 22 tutti i giorni al Villaggiodella Vela: navimodellismo statico orga-nizzato dal Circolo Sottufficiali della Mari-na Militare. I modelli esposti sono ripro-duzioni fedeli nei minimi dettagli di navi eimbarcazioni dal 1861 ai nostri giorni e so-no affiancati da una mostra di cimeli stori-ci che ripercorrono il periodo che va dal-l’Unità d’Italia all’ultimo conflitto mon-diale.La Fanfara dell’Accademia Navale che si èesibita durante la cerimonia di aperturasarà presente anche il giorno della chiusura(17 aprile), in questo giorno, a partire dalle10.30, si svolgerà anche la Parata navalenelle acque antistanti la Terrazza Mascagni.Durante il TAN sarà possibile accedere al-l’Accademia Navale dalle 10.30 alle 12 edalle 15 alle 18 per visitare le opere dei Pit-tori di Marina (Adriana Scarizza, Luigi Pa-volini e Marc Sardelli); e la mostra-concor-so «Il Mare, le Vele» a cui hanno partecipa-to gli studenti della provincia di Livorno,realizzando opere dedicate agli aspetti sto-rici del mare, tra i temi proposti vi è statoanche quello di «Giuseppe Garibaldi, uo-mo di mare».In Accademia sarà possibile anche visitarela mostra «Vele d’acciaio» riguardante «latecnologia di costruzione dei sommergibi-li fra Livorno e La Spezia nella storia degliarchivi fotografici italiani». Oltre 50 imma-gini che fermano attimi di una storia affa-scinante ma anche di dolorose tragedie.C’é anche una mostra organizzata dal Co-mitato livornese per la promozione dei va-lori risorgimentali, che riguarda i cimeli ri-sorgimentali, le cartoline d’epoca, dipinti,ricami e gioielli.Al Villaggio della Vela sarà presente unostand dell’UNICEF e il giorno 16 si terrà la«Giornata dell’UNICEF» al mattino con lospettacolo sui diritti dei bambini delleScuole Primarie e dell’Infanzia, mentre nelpomeriggio si potrà assistere ad una esibi-zione sportiva di kick-boxing. Tutti i bam-bini che visiteranno lo stand, di età com-presa tra i 6 e i 14 anni, saranno invitati ascrivere un messaggio di solidarietà versoun loro coetaneo lontano, la bambina e ilbambino che avranno espresso il pensieropiù significativo riceveranno in premiouna bambola «Pigotta».Il 16 aprile il TAN avrà un importante co-rollario, dalle 10.30 alle 13 si terrà il 12°Trofeo Remiero Gaetano D’Alesio, nelle ac-que del Porto Mediceo e della DarsenaNuova gli sfavillanti gozzi a 4 e 10 remi,rappresentativi dei rioni cittadini, si daran-no battaglia per la conquista dell’ambitoprimo posto, per la prima volta sarà pre-sente anche un armo dell’Accademia Nava-le. Alle 15.30 si terrà poi il 3° Trofeo degliIstituti Nautici a cui parteciperanno duegozzette a quattro remio dell’Istituto Nau-tico Cappellini, saranno presenti studentidi Roma, Porto S. Stefano, Imperia, Geno-va, Camogli, La Spezia, Viareggio e Bastia.Ma per la Livorno del cacciucco e dellabuona cucina cosa c’è? In programma c’èaddirittura un Convegno dell’AccademiaItaliana della Cucina sul tema: «Le tradi-zioni culinarie dell’Unità d’Italia»,: sempresabato 16 all’ingresso del Villaggio Tutto-vela con tanto di sfida tra alcuni cuochi cheprepareranno le ricette riportate nel libro«Garibaldi a tavola».

Gianni Giovangiacomo

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28° trofeo VELICO

Vele spiegatesul TANTutti gli appuntamentidel fine settimana

ambasciatoriprovenienti dai paesi ditutto il mondo, corpodiplomatico accreditato

presso la Santa Sede, erano aLivorno in questi giorni, ospiti dimonsignor Giusti, dellacongregazione BenedettinaVallombrosana, che compiva975 anni dalla sua fondazione e220 anni di presenza a Livorno edella Cassa di risparmio di LuccaPisa Livorno.Ecco alcune immagini di questavisita.I diplomatici, insieme amonsignor Giuseppe Liberto,maestro direttore della CappellaMusicale Pontificia Sistina, sonostati accompagnati in vescovado(foto in alto) dove hanno potutovedere in anteprima ilmodellino della Madonna deiPopoli di Paolo Grigò e «Lacrocifissione», il quadro donatodal pittore Giorgio Conti allaDiocesi; in cattedrale e nellachiesa di S. Giulia (sotto) e poial Santuario di Montenero (inbasso) dove sono stati ricevutidall’Abate Generale dell’OrdineVallombrosano, don GiuseppeCasetta. A Montenero gliambasciatori hanno partecipatoalla solenne Concelebrazioneofficiata dal Vescovo, che hasottolineato come laCongregazione benedettinaabbia avuto sempre a cuore la

tradizione, per questo si èsempre impegnata persalvaguardare l’antica culturalatina e greca soprattutto neimomenti più difficili dellaStoria. Una Congregazioneportatrice «di una profondaspiritualità costantemente rivoltaalla realtà, al quotidiano equindi, allo sviluppo dellasocietà».

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI17 aprile 2011 VII

Luigi Accattoli e Giuseppe Profiti ospiti del centro studi «Piazza Grande»

Perché la morte di persone giovani?l Centro studi «PiazzaGrande», diretto da monsignor PaoloRazzauti, ha organizzato

alla Sala Congressi della CNAun incontro sul tema: «Volareoltre la morte: perché lamorte di persone giovani», iltema è stato dettato dallarecente perdita per l’interacittà di due giovani moltostimati, il dottor MassimoCeccarini e il giornalistaLuciano De Maio. Lariunione ha avuto comemoderatore il direttore del«Tirreno», Roberto Bernabò,che ha subito messo in risaltoche la discussione apiù voci siproponeva di«trovare un senso»alla problematica.«Piazza Grande -hadetto- monsignorRazzauti in apertura- si propone comestrumento diriflessione e didialogo per la città,per questo èimportanteapprofondire temiche riguardanol’uomo in primapersona. Ogni vitadeve esserericordata per la suaqualità e non per la suaquantità e il tema della morteha lo scopo di aiutareciascuno di noi, malgradotutto, ad elevare un inno allavita.Ospite dell’incontro era ilgiornalista vaticanista, LuigiAccattoli, che si è dichiaratoincapace di dare una«risposta» ad un tema così«severo», anche se potevaportare un’esperienzaconcreta della la sua vita: lamorte a soli 43 anni dellaprima moglie, maturandocosì una sensibilità allamorte delle persone giovanisulle quali aveva anchecondotto una casisticaparticolare. Non possiamodare una risposta -ha dettoAccattoli- ad un mistero che ètale sia per i credenti che per inon credenti. Su questoargomento c’è la tentazionedi dividerci in due gruppi:quello dei cristiani che dannol’idea di saperla lunga e diavere la risoluzione, quelladei non credenti che hanno

I

la caratteristica di porsi con ipiedi per terra. Ma perentrambi è sempre un fattodrammatico di cui prendereatto, è un argomento tabù delquale tutti cercano di nonparlare. In ogni caso lasperimentiamo come «unapersecuzione»: mia moglie,ammalata di tumore al seno -ha proseguito il giornalista-lamentava più che altro ildolore di lasciare me e inostri figli, e diceva: se fosseper me non mi curerei, lofaccio per voi, e aggiungeva:non rimpiango nulla, rifareitutto quello che ho fatto. Èqui evidente «l’accettazionedella morte», spesso rara, manon impossibile. Le personesono aiutate in questaaccettazione se hanno giàavuto nella loro vital’esperienza di persone mortegiovani vicine a loro, come èstato il caso di mia moglie.Plutarco diceva che la mortedei giovani è un naufragio,quello dei vecchi è unapprodo. Menandro invece

affermava chemuore giovanecolui che al cielo ècaro. In questi duescrittori si notanodue atteggiamentipossibili: quellorealistico e quelloromantico. Tra idue Accattoli hadichiarato dischierarsi conPlutarco e haterminato dicendoche la conclusionecristiana,comunque nonconsolatoria, èquella che

ponendoci di fronte almistero nella prospettiva difede, ci fa pensare chequando siamo «in Dio»siamo in una condizionemigliore di quella terrena.Altro ospite di «PiazzaGrande» è stato il dottorGiuseppe Profiti,Amministratore delegatodell’Ospedale Bambin Gesùdi Roma: una caricagestionale e non medica, cheperò lo porta a contatto ognigiorno con persone che siavvicinano al termine dellaloro vita. Il dottor Profiti si èsoffermato sulla qualità equantità della vita quando siavvicina alla morte e harilevato che l’unità di misuratra queste due entità è la«dignità». Tra il pazientebambino, i suoi genitori chesentono la menomazione e lalimitatezza della loro dignitàe il personale che con leproprie scelte influisce sulladignità altrui «non esiste unpunto di equilibrio». Ladignità è la riappropriazionedi un rapporto che è presentenelle coscienze dei singoli; sitratta di sensibilità «morali»,che non sono mai dadelegare a norme giuridiche.Il sindaco Alessandro Cosimi,intervenendo come medico eforte delle sue esperienzepersonali, ha rilevato che perqualsiasi operatore rimanerea contatto con le patologieche possono portare unbambino alla morte èveramente difficile. La mortedi Massimo e di Luciano - haconfessato - mi hanno postoun problema forse insolubile:come possono stare questemorti in una armonia

prestabilita! Vedo - ha detto -una profonda ingiustizia, unasofferenza indicibile per leloro famiglie e per la lorostessa dignità.Cosimi ha poi ricordato leultime battaglie a livellomedico ed etico sullaeliminazione della sofferenzae sulla dignità del fine vitacon le cure palliative. Haconcluso dicendo che chimuore giovane è vittima diuna ingiustizia. Gli uominihanno una sola possibilità:considerare un valorefinalistico dell’uomo, ilricordo è un elementopositivo, ma una mortegiovane è una interruzione diun percorso che dimostra un«errore del sistema».Il Vescovo, monsignor Giusti,ha concluso gli interventidicendo che «bisogna sapervivere la vita fino in fondo»come ha fatto sua sorellamorta prematuramente masempre attenta a tutto e atutti. Come Ulisse -hacontinuato il Vescovo- siamouomini in ricerca e oltre allafede occorre anchel’intelligenza per capire unarealtà che ci accomuna tutti.Bisogna porci alcunedomande: Cos’è la morte? Daun punto di vista naturale,nulla si crea, nulla sidistrugge, tutto si trasforma, èsenz’altro dolore ed è unproblema di relazione.Questo ci fa porre un’altradomanda: Chi siamo noi? Secapisco chi sono io, capiscoanche la morte. L’uomorimane se stesso anche con ilmutare della materia che locompone. C’è dunque daconsiderare una quartadimensione, quella che già ipensatori greci chiamavano«anima», la continuitàdell’essere al mutare dellamateria. Bisogna perciò daresignificato all’amore perchél’amore ama ciò che è oltre lamorte. C’è da considerareanche il fenomeno dei Santi,persone buone, virtuose, chehanno fatto coseincontrovertibili come imiracoli. Come mai? Perché?Ecco allora la necessità diindagare con l’intelligenza,una ragionevolezza che servada stimolo anche per noi«credenti nella fede».

Gianni Giovangiacomo

Benedetto L’ACQUARIO

na benedizione pasquale ai nuovilocali e alle tante persone che vi

lavorano: il Vescovo è stato invitatoall’acquario per visitare la struttura eincontrare lo staff. Ad accoglieremonsignor Giusti, insieme aidipendenti, il dottor Giuseppe Costa -Presidente di Costa EdutainmentS.p.A., la società che gestisce ilcomplesso di Livorno e l’Acquario diGenova, insieme alle altre strutturepresenti nel porto genovese: il GalataMuseo del Mare con il sommergibileNazario Sauro, la città dei bambini edei ragazzi, la Biosfera e l’ascensorepanoramico Bigo. Il Vescovo è stato guidato in unavisita alla struttura sianell’esposizione acquariologica chenell’area mostre che ospita fino aGiugno la mostra «Il Telescopio diGalileo. Lo Strumento che hacambiato il mondo», ideata dalMuseo Galileo – Istituto e Museo diStoria della Scienza di Firenze, a curadi Giorgio Strano. Al termine della visita,nell’auditorium monsignor Giusti hatenuto il tradizionale discorso disaluto ed augurio per la prossimefestività pasquali.

U

Un augurioper la nuovaattivitàLo staff e il direttorehanno accolto il Vescovo

i sta avvicinando il compimentodell’anno di custodia delle sacrereliquie di S. Rita e la loro riconsegnaall’Opera di Roccaporena; le reliquie

sono state custodite nella Parrocchia dellaMadonna, da me guidata,che ha una storia particolarein quanto costruitacontemporaneamente allacittà ed è conosciuta anchecome «chiesa del dialogo» inquanto ospitante popoli didiverse nazioni presenti sulterritorio di Livorno e apertasempre all’incontro, aldialogo e allapartecipazione.L’arrivo e la custodia dellesacre reliquie si sono inseritein questo contesto e, puressendo di fama Livornocittà anticlericale e dai forti contrasti, sisono sviluppati piano piano affetto esincera devozione verso la Santa. Le sacreReliquie sono state salutate da articoli sullastampa cittadina contribuendo così a unaprima sensibilizzazione della città. Essesono state poste a lato dell’altare maggioredebitamente addobbate con fiori e piante;alla base è stata messa una rete dapescatori, come simbolo del lavoro e della

nostra città e, riempita nel tempo, daconchiglie marine che oltre a rappresentareil nostro mare sono espressione dellesingole preghiere, delle invocazioni e dellerichieste di grazie espresse dai fedeli (ogni

conchiglia rappresenta unapreghiera o richiesta digrazia). La rete con leconchiglie verrà portata aRoccaporena e lì lasciata.Ho costituito il “comitatoS.Rita” con un gruppo dipersone con funzione dianimatori di preghiera eazioni volte a diffondere laconoscenza e la devozionea S. Rita. La Santa è stataonorata in particolar modoil giorno 22 di ogni mesecon la recita del S. Rosario,la celebrazione della S.

Messa, la preghiera di affidamento a lei, labenedizione e distribuzione delle rose,ricordando sempre e meditando la vitaesemplare della Santa la sua grandissimafede e le sue grandi sofferenze. Sono statiinoltre osservati i 15 giovedì di S. Rita edogni volta approfondito un aspetto dellavita della Santa (figlia, moglie, madre,vedova, sposa di Cristo). A lato dellereliquie è stato posto un quaderno dove i

fedeli hanno scritto pensieri, preghiere eimplorazioni di aiuto e tutto questo saràportato a Roccaporena.Posso dire che la permanenza delle Sacrereliquie nella parrocchia ci ha aiutato asviluppare sentimenti di profondadevozione, a riscoprire il dialogo, labellezza dell’incontro e dellapartecipazione. La parrocchia ha vistoaumentare il numero di fedeli e la chiesa èstata sempre piena in occasione delle variefunzioni (preghiera a S. Rita, Rosario, S.Messa).Sicuramente ci dispiacerà quando le sacrereliquie lasceranno la nostra parrocchia perfar ritorno a Roccaporena per essereaffidate ad altri. Lascerà in noi nostalgia diuna presenza che abbiamo imparato avolere bene affidandoci fiduciosi alla Suaintercessione e protezione. La chiesa,comunque, a ricordo e riconoscenza ditutte le grazie spirituali e temporali che hadonato in questo periodo la Santa, siarricchirà di una statua per proseguire ilcammino spirituale iniziato con le sueSacre reliquie.Ringrazio sentitamente l’Opera diRoccaporena per questo bellissimo donoofferto a me ed alla comunità dellaMadonna.

Don Placido Bevinetto

SCustodite in profonda devozioneLe reliquie di S.Rita dalla parrocchia la Madonna tornano a Roccaporena

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 aprile 2011VIII