La riviera n°12 del 17-03-2013

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Il Papa argentino, poiché veramente crede beata la vita lassù, ha rinunciato alla scor- ta. Del resto, morto un papa, se ne fa un altro e senza difficoltà: tanti sono i cardi- nali. Fa bene lo Stato democratico a man- tenere le scorte alle sentinelle vibranti del- l'antimafia. La loro, in tempi così vili, è una pianta in estinzione. Dunque, da tutelare.

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Il Papa argentino, poiché veramente credebeata la vita lassù, ha rinunciato alla scor-ta. Del resto, morto un papa, se ne fa unaltro e senza difficoltà: tanti sono i cardi-nali. Fa bene lo Stato democratico a man-tenere le scorte alle sentinelle vibranti del-l'antimafia. La loro, in tempi così vili, è unapianta in estinzione. Dunque, da tutelare.

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Parlandodi...

DOMENICA 17 MARZO 2013 LA RIVIERA 03

CONTROCOPERTINA

Anche la ‘ndrangheta si concede un valzer

GRILLO AL CENTRO DI TUTTO, TUTTO GIRA ATTORNO A GRILLO

Né il coordinatore regionale del Pdl né il sempre vegliantesulla democrazia calabrese sospesa, Marco Minniti, hannoaffacciato l’idea del voto “disturbato” dalla ‘ndrangheta. Doveerano gli ‘ndranghetisti, che già furono visti presiedere i seggi,oltre che le processioni? Chiusi in convento a fare gli esercizispirituali? E ad accalorarsi per il Papa nuovo?

PASQUINO CRUPI

Ecosì il 26 febbraio ci siamo svegliati inun’Italia grillocentrica, e la primavera stes-sa, anticipandosi, offre violette e gigli, vaghi

fior novelli, azzurri gialli candidi e vermigli per “cinger di grillanda el vago crino” del CapoSupremo del Movimento 5Stelle. Che, però, abi-tuato ad altri odori, declina l’invito, e consenteche lo Spirito Santo, al riparo dal clamore giorna-listico, faccia sino in fondo il suo dovere precipiteper l’elezione del nuovo Papa. Comunque, è unclassico dell’amore che l’innamorato respinto s’ac-canisca ancora di più. Tale il caso di Pier LuigiBersani, che non teme Grillo, le sue convulsioni, lesue acrobazie, ma il voto. A dir vero, il supinomartirio di Bersani non è isolato. Non c’è chi nonabbia ora rispetto di Grillo, cioè non c’è chi, cre-

dendolo il fuso orario della salvezza dellaPatria, non finga l’ appello al suo senso diresponsabilità. Mi pare che solo

«l’Espresso» e gli efferati giornali delCavaliere stiano tentando la

squalifica morale, se non diGrillo, del suo autista e dellamoglie.Puri e duri i grillini?

Fate bene attenzione. Da 20anni a questa parte non c’è

stato voto in Calabria chenon sia stato sottoposto

ai raggi X dell’antimafiadei Partiti diCentrosinistra e diCentrodestra. I quali

hanno trovato - più i diri-genti del centrosinistra che

quelli del centrodestra- la comodatesi dell’ingresso della ‘ndrangheta

nella campagna elettorale a spie-gazione del loro insuccesso edella loro sconfitta. E a riprovasono stati chiamati in causa

quartieri “appestati” di Reggio, come Archi, ointeri paesi come San Luca, Africo, Platì, e poiSiderno e Gioiosa, e il liquame s’arresta alle portedi Monasterace, la Stalingrado di tutte le virtùelettorali. Le inchieste giudiziarie del dr. NicolaGratteri- citiamo per dovere di completezza -rafforzano e consolidano l’esistenza del pattopolitica-‘ndrangheta. Orbene, questa volta, la ‘ndrangheta è assente, senon dal voto, dalla analisi del voto. Né il coordina-tore del regionale del Pdlné la neonominataRosanna Scopelliti, né ilsempre vegliante sullademocrazia calabresesospesa Marco Minnitihanno affacciato l’idea oappena l’ipotesi del votodisturbato dalla presenzadella ‘ndrangheta. Dov’erala ‘ndrangheta nel mese difebbraio? Dove erano gli‘ndranghetisti, che giàfurono visti presiedere iseggi, oltre che le proces-sioni? Fatti fuori e resi inu-tili dalla circostanza che sivotava un partito e nonuna persona? Chiusi inconvento a fare gli esercizispirituali? E ad accalorarsiper il Papa nuovo ?Chi li ha visti? Né prima né dopo. Il Pdl perde voti, il Pd perde voti. I socialisti diNencini arrancano e quelli di Zavettieri scompaio-no. Ingroia ingoia i comunisti e la rivoluzione nonc’è stata. Il Movimento5Stelle avanza. A SanLuca, a Platì, ad Africo la vita è triste e ci si con-sola con i comici.Per chi ha votato la ‘ndrangheta? La quale qual-che conto da far pagare ai politici di stretta osser-vanza che prima promettono e poi plaudono allaloro galera ce l’hanno.

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Parlandodi...

SIDERNOMELITO DI PORTOSALVO

DALLA LOCRIDE CON FEDE

Le buche che negli ultimi mesi si sonoformate nelle strade sono delle vere eproprie voragini. Difficile aver attra-versato vie melitesi o della StradaProvinciale 3, quella che porta aGambarie, e non essersi imbattuti inuna delle tante. Sono ormai diventateuna parte di arredo urbano oltre cheun pericolo per gli automobilisti.Nel centro cittadino melitese, lebuche sul Viale della Libertà si con-tendono il primato con quelle all'al-tezza della Via Nazionale. Per nonparlare del Lungomare. I cittadinisono stufi della situazione e si aspetta-no i dovuti interventi al manto strada-le, da chi di competenza.

Maria Cristina Condello

C'era un figlio di Calabria mercoledì pome-riggio sull'altare della Cappella Sistina,accanto a Papa Francesco durante la cele-brazione della Missa pro Ecclesia, per con-cludere il Conclave.Si tratta del diacono Lorenzo Spurio, un

giovane di Ardore Marina, diocesi diLocri-Gerace. Lorenzo, 29 anni,

sta completando gli studi teolo-gici a Roma e a settembreprossimo sarà ordinato

Sacerdote nella chiesamatrice di Ardore

Marina.

OPERAZIONE METROPOLIS

Siderno sognavaun'opera faraoni-ca, ''Bella Calabria''diede l' ok, ma ...Un villaggio da 850 persone. Siderno chie-deva il grande progetto turistico, la società“Bella Calabria” glielo voleva realizzare,ma la Regione Calabria lo bloccò. Nonconcesse l'autorizzazione per il mega pro-getto turistico-residenziale previsto su 10ettari di terreno della famiglia Falletti(foto), situato proprio dietro il campo spor-tivo della cittadina. Il progetto, con unpiano di lottizzazione avviato con numerodi protocollo 13823 del 2 agosto 2010, pre-vedeva case in linea per 14 mila metri qua-dri, case a corte aperta per 12 mila e un edi-ficio polifunzionale adibito a market. Mauna verifica di assoggettabilità e valutazio-ne ambientale dei tecnici della regione alzòl'alt. Quindi non fu la direzione antimafiareggina a impedire di procedere. Ma ogginelle carte dell'Oprezazione Metroplis c'èanche l'opera faraonica siderenese.Secondo i magistrati inquirenti l'investi-mento sarebbe avvenuto grazie a capitali didubbia provenienza e con l'appoggio dellefamiglie della 'ndrangheta.

Dire che i parcheggi selvaggi nella Locride siano anche originali è come scoprire l'ac-qua calda. Centinaia di automobilisti quotidianamente ci confermano la brutta abi-tudine: strade e marciapiedi vengono considerate proprietà privata, e anche di più.Ma all'interno di codesti comportamenti incivili, c'è anche chi si veste fenomeno. Questo pomeriggio un'automobilista-o è sceso dalla sua Fiat Uno color verde scuro,e come nulla fosse l'ha lasciata in mezzo alla strada, in bellavista tra Via CesareBattisti e Via Gorizia, in quel di Siderno.

Un automobilistafenomenoparcheggia nelbel mezzo di duestrade

A Melito le buche fanno parte del paesaggio

LA SETTIMANA

Habemus Papam, Francesco Iaccanto a lui Lorenzo di Ardore

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la Riviera

3) DUPLICE OMICIDO A ROCELLA:PUNITI PERCHÈ DAVANO FASTIDIO

1) BRUNO VERDIGLIONE, IL GRANDE GATSBY DELLA LOCRIDE

2) AUTOMIBILISTA FENOMENOBLOCCA DUE STRADE CON UN PARCHEGIO

5) JOLE FIGLIOMENI: «DOTTORESSASCIALLA MI SENTO TRANQUILLA»

6) OPEREAZIONE METRPOLIS: ASIDERNO UN VILLAGGIO FARAONICO

7)OEPERAZ. RECUPERO: DAL COMU-NE DI SIDERNO MANCANO 3 MILIONI

Dati Google.com

Le notizie più lettedella settimana sularivieraonline.com

4)UN CALABRESE DI ARDOREVICINO A PAPA FRANCESCO

IL DIAVOLO NERO

Ci fu un tempo, il tempo diTangentopoli, spostata micragnosa-mente a Reggio, in cui gli aficionadosdi Sinistra si radunavano dinnanzi alTribunale, alzavano cartelli e osannava-no, dal nome del purificatore che nonha purificato:“Uno, dieci, centoPennisi”. Era o non un modo di condi-zionare l'autonomia dei magistratiinquirenti? Ci fu un tempo più recente in cui laCorte d' Appello di Reggio, ascoltati gliultimi interventi difensivi, si ritira incamera di consiglio per procedere allasentenza per l'omicidio Fortugno. Maprima ancora il collegio giudicante,oltre i parenti degli imputati e dell'ucci-so, può godere della vista dell'integerri-mo Lumìa e del senatore Luigi DeSena, colà presenti per solidarizzarecon la vedova, gli orfani figli e propizia-

re la speranza d'una condanna degliimputati. Che c'è stata ed è stata poiriformata: il mandante ed esecutoreAlessandro Marcianò torna libero, ilfiglio Giuseppe lascia il 41bis. Quellapresenza allargava o restringeva i pol-moni autonomi del collegio giudicante?Nessuno si pose la domanda. Siamo aReggio dove vigono i tribunali speciali.Mi fermo a questi due solo esempi. Ilterzo riguarda l'invasione del tribunaledi Milano, anche quello speciale, quan-do si tratta di giudicare i calabresi esoprattutto Berlusconi. Il PresidenteNapolitano s'è rammaricato della “mar-cia”, pur mentre richiamava i giudici alrispetto delle regole processuali. Madove sta lo scandalo? È fuori dalla natura umana stringersiattorno ad un amico trascinato in tribu-nale, manifestare solidarietà al capo

politico, quando s'avverte che la giusti-zia diventa giustizialista?Non c'è pace per la giustizia italiana. Sisalverebbe, se fatta d'etere, sfuggissealla presa. È fatta di stoffa. È una giaccalunga che anche un bassotto comeBerlusconi può raggiungere e tiraredalla sua parte e che a maggior ragioneè raggiunta da Bersani, che bassottonon è. E per quanto dispiaccia alDiavolo nero la realtà è che gli scassina-tori della giustizia sono i capi del centro-sinistra. La verità è questa. I piddisti sanno cheper la diritta via del voto non riescono asconfiggere Berlusconi. Ci vuole la viacontorta della magistratura milanese.Siccome una posizione del genere ègrave anche politicamente, è chiaroche lanciano la pietra e poi nascondo-no la mano.

7) IL RE DELLA SPIGOLA:PASQUALINO PESCATORE DELL’ANNO

CCARARTOLINE MERIDIONALI TOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò

Montebello JonicoUn monte di guerra, sui solitipicchi del primoAspromonte, con l'indomitoPentedattilo a frapporsi tralui e il mare, e spedizioni not-turne d'innamorati sanguina-ri, e contadini o raccoglitoriantichi di castagne, mele,prugne e olive, e, ai suoipiedi, il laghetto di Saline acui si attenta nel nome dellaciviltà, e i fenicotteri nostalgi-ci e il barone BernardinoAbenavoli, carnefice e vittimadi pulsioni sanguigne, comequesta Calabria, come è sem-pre stata. Montebello, vedet-ta sullo Jonio.

La giacca dei 2 B

L'avv. Demetrio Battaglia ha dato il cattivoesempio, rassegnando subito le dimissioni daconsigliere regionale, una volta nominatodeputato. A uomini, come il dr. Bilardi e il dr.Caridi, che da quando erano chierichetti nonhanno che inseguito l'imitazione di Cristo, non si può chiedere di rinnovare e moltiplicare ilcattivo esempio. E, poi, per loro decide pursempre il Governatore. Per ora non si dimet-teranno, poiché del doman non c'è certezza,nessuno essendo in grado di sapere se torner-emo alle urne ghiacciate tra un mese, duemesi, un anno e forse due. E chi potrà assicu-rare ai due sognatori dell'impossibile che, las-ciato lo scranno regionale, potranno riacchi-appare la poltrona senatoriale? Vengono dafamiglie acclimatate con le opere egregie delpensiero sia il dr. Bilardi che il dr. Caridi. Mahanno ugualmente la testa di contadini.Stanno aggrappati a due rami. Per ora nientedimissioni. Non spiace per il dr. Pietro Crinò,il cui ingresso in consiglio regionale dovrebbeessere attivato dalle dimissioni del dr. Bilardi.Spiace per la signora Tilde Minasi, che conscarsa cavalleria e nessuna eleganza TotòCaridi fa attendere dietro la porta. Oddio, nonè che con l'ingresso di Tilde Minasi inConsiglio arriverebbe il sol dell'avvenire. Ma

si porrebbe certamente fine alla ver-gogna di partiti- dal Pd al Pdl - chehanno praticato il femminicidio:niente donne in Consiglio.Siccome i loro funerali sonostati affrettati, ora Totò Caridivuole tutto il tempo per sfos-sarne i cadaveri e portarli alla

gloria della resurrezione?Oppure godersi per un po’di mesi, insieme al dr.Bilardi, lo stipendio diconsigliere regionale e disenatore? E noi sapeva-mo che solo la lupa dan-tesca dopo il pasto unicoha più fame che prima.

Dimettersi per rimettersi

Demetrio BattagliaTotò Caridi e il femminicidio

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DOMENICA 17 MARZO 2013 LA RIVIERA 06

Fervono i preparativi a Gioiosa Jonica. Nel laboratorio dellaPasticceria-Gelateria- Caffetteria Gatto il personale sta preparandosiad accogliere e coccolare i cultori del gelato, nei due punti vendita

aziendali siti in Via Lazio e nel centro storico, al bar Italia.Domenica 24 Marzo infatti la storica Pasticceria aprirà le sue porte e inoccasione della Giornata Europea del Gelato Artigianale condurrà i suoiclienti e i curiosi avventori lungo un percorso di sapori, profumi e storie. Adattendere gli appassionati ci saranno amaretti e pastetti, pasticcini di man-dorle, torroncini di ‘zziti, stomatico, susumelle, torrone gelato e altre preli-batezze. Ma non solo. Il tutto sarà accompagnato e reso ancora più unicodai racconti degli uomini che hanno fatto nascere e crescere, dal 1950 adoggi, una delle eccellenze della Locride. Dal principio quando grazie allaperseveranza di Pasquale Gatto è nata la caffetteria-galateria, fino all’unio-ne con la famiglia di mastri pasticceri Pisciuneri, quando, nel 1986, Pasqualesposa la signora Francesca, figlia del famoso e rinomato maestro pasticce-re Francesco Pisciuneri, rappresentante indiscusso di una delle famiglie dipasticceri più importanti e riconosciute della provincia reggina, che ha tra-

sformato l’azienda in quella che tutti oggi conoscono. . Il connubio è subi-to vincente, nella vita come nel lavoro: Pasquale, insieme alla sorellaAntonella, a gestire l’azienda, con piglio deciso e sguardo fermo verso ilfuturo, che spesso anticipa, con le sue scelte innovative nell’arredamentodegli ambienti e nella cura maniacale del cliente, Francesca nel laboratorioproduttivo, a coordinare e dare la sua impronta alle produzioni aziendali.La formula imprenditoriale scelta coniuga l’utilizzo di tecniche produttivesviluppate nel corso degli anni, frutto di un sapere contestuale inimitabile edi un sedimentarsi di conoscenze lungo decenni, con la garanzia qualitati-va offerta da un utilizzo della tecnologia non invasiva, ma preservatricedella salubrità ed igiene delle materie prime utilizzate e dei prodotti realiz-zati.Una storia d’amore e tenacia che ha portato la Pasticceria Gatto, con i suoiprodotti artigianali e tradizionali, a distinguersi per la cura dei dettagli e delcliente. Tradizione e innovazione sono le due parole d’ordine di questaimpresa. Gusti classici e legati alla storia di Gioiosa, ma anche attenzioneverso le nuove tecnologie e l’e-commerce. Legame con il luogo d’origine e

un sito internet che sta facendo crescere la popolarità del marchio Gattooltre i confini locali.Ma l’attività del gruppo Gatto non conosce pause e dopo la partecipazioneal Salone del Gusto di Torino ed il recente premio “Reggio Produttiva”della Camera di Commercio di Reggio Calabria, pone nuovi ed affascinan-ti traguardi. Nelle parole dello stesso Pasquale trova espressione il più recente sognoimprenditoriale: <<il mio auspicio è che, attraverso un’innovativa formadi distribuzione, garantendo tutta la catena del freddo, si possa commercia-lizzare oltre i ristretti confini locali, anche i famosi gelati tradizionali diGioiosa Jonica, come il “pezzo duro” ed il “semifreddo alla crema”.Sarebbe il modo più bello di rinnovare un’antichissima tradizione del seco-lo scorso, che permetteva ai maestri pasticceri gioiosani di fare il gelatoanche quando non esistevano macchine ed attrezzature per produrlo e con-servarlo, un modo per non dimenticare chi mi ha preceduto e che nonsmetterò mai di ringraziare>>.

LR

GattoPasticceria

Oltre i confini locali

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DOMENICA 17 MARZO 2013 LA RIVIERA 07

Con l'operazione Metropolis si è giunti al sequestro dei villaggi turistici degli inglesi.In attesa della verità, registriamo che l'unico progetto di sviluppo che, grazieall'attrazione di capitale estero, poteva permettere crescita economica eoccupazione dignitosa, finisce in carcere. E mentre cresce libera e incontrastata,lungo interi paesi, la disperazione nelle famiglie, la politica rimane indifferente

ILARIO AMMENDOLIA

“ si tu non fili e non tessi , sti gghiommara idduvi ti venunu ?..”Traduciamo: “se tu non fili e non tessi , que-sti gomitoli da dove ti arrivano ?”.Nell’inchiesta “Metropolis” i magistratihanno seguito il filo dei gomitoli, staremoa vedere se questo filo porterà verso laverità. .Vorremmo si cogliesse la sottigliezza, non siparte dal reato si parte da una dalla subli-mazione dell’adagio popolare che abbiamoriportato. Hai costruito, dimostrami dovehai preso i capitali. Potrebbe essere unmetodo di lavoro accettabile ma se fossestato applicato alla fiat ? Se fosse applicatoa Mediaset ? Di certo, tramite l’operazione“Metropolis” si è arrivati al sequestro dei“villaggi turistici degli inglesi.” Un ‘altrosogno calabrese destinato a svanire.L’unico possibile attrattore di capitali esterifinisce in una vicenda di carcere e di ndran-gheta.Da noi, in Calabria, è sempre così , mentreintorno anoi cresce, libera ed incontrastata,la disperazione delle famiglie, e tutto intor-no è terra bruciata.Callisto Tanzi è in carcere ma la Parmalat èin piena produzione. Cesare Geronzi e

Cragnotti sono stati arrestati, ma la Cirioha continuato a funzionare come prima.Durante tangentopoli migliaia di imprendi-tori restarono impigliati nelle inchieste, mal’apparato produttivo passò indenne latempesta. Il San Raffaele di Milano fun-ziona regolarmente nonostante la voraginedi soldi spariti.Da noi , solo da noi, è terra bruciata. Il più noto imprenditore del caffè è finito incarcere e poi è stato assolto, il più impor-tante armatore mi sembra abbia avuto unacondanna per associazione esterna; non c’èazienda o quasi che non sia stata attintadalla attività repressiva. Una gara: dove non arriva la ndranghetaarriva la repressione..Lo stesso Stato supino, sconfitto e collusodella stagione dei sequestri procede con ilnaplam su tutto ciò che si muove. Oggi, isigilli sono stati messi ai villaggi turistici: l’e-sperienza ci dice che tra poco le impostearrugginite, le pareti screpolate, i condomi-ni abbandonati ci indicheranno ciò cheresta di una tenue speranza. Così è stato aSaline Joniche, così nelle serre agricolesequestrate, e quasi ovunque vi sia stato undebole tentativo di industrializzazione dellanostra terra. Sono convinto che, moltospesso, dietro iniziative apparentemente

positive non ci siano frati francescani. Manon è un problema solo nostro. Si badibene nessuno chiede zone franche o salva-condotti. Altra cosa è la saggezza, l’equili-brio ed il senso di responsabilità.Quanto succede in Calabria , pur con carat-teristiche diverse, è successo e succedeanche fuori della Calabria. . Anticipo l’o-biezione: le forze dell’ordine scoprono ireati, la magistratura emette sentenze. Nonè compito di questi organi dello Statopreoccuparsi della occupazione e dello svi-luppo. Giusto!Certo ci sarebbe da capire perché al Nordnon funziona così !Perché Geronzi; Tanzi, Mussari, Cragnottinon hanno portato a fondo le aziende e glioperai.Ci sarebbe da capire perché nessuno né aSiena, né in Toscana, né a Roma chiede ilsequestro del Monte dei Paschi., dove purequalche miliardo pare che manchi all’ap-pello. Forse perché non si è buttata la retea strascico, perché finora c’è stato un soloarresto, mentre la banca continua a funzio-nare e il governo ha preso tutte le misureper salvarla.Cosa ci sarà in fondo a questo tunnel: unaCalabria libera della ndrangheta che intra-prende la strada dello sviluppo ? Dio lo

voglia! Per ora però ci sono solo macerieche si aggiungono a macerie.Il direttore Sansonetti su Calabria Ora del6 marzo, a proposito dell’inchiesta “metro-polis” , ha parlato di una parte dello Statocapace ed efficiente ( forze dell’ordine emagistratura) a cui si contrappone la partepolitica priva di qualsiasi progetto. Il “pro-getto ndrangheta” si inserirebbe in talecontraddizione ! Analisi originale ed inte-ressante, certamente da approfondire,anche se la storia della nostra terra dimo-stra che le due parti dello Stato sono statie sono complementari tra di loro, quasicome lo era la Santa Inquisizione rispettoal Braccio secolare. Una storia antica: il16 settembre 1868 il capo del gover-no , generale Manabrea, scrivevaall’ambasciatore italiano inArgentina, al fine di incaricarlosulla disponibilità del governo diquel Paese di dare in fitto, comoda-to o vendita, un ampio terreno nelleterre inabitabili della Patagonia.Richiesta rivolta al fine di deportare isuperstiti protagonisti del brigan-taggio meridionale.Manabrea, non avevaintenzione alcuna dicreare un insediamen-

to in condizioni climatiche impossibili. Ildisegno era quello di sterminare ciò cherestava dei “briganti” del Sud in un campodi concentramento. Nello stesso periodochiudevano gli stabilimenti di Ferdinandea,le ferriere di Mongiana , scomparivano lefilande, entravano in crisi le industrie e l’a-gricoltura del Sud.In fondo si trattava solo di briganti , potreb-be dire qualcuno riflettendo su quei fattilontani! La verità è che con una mano sicreavano i briganti con l’altra si sterminava-no. Una storia che continua: una parte delloStato ha creato in Calabria l’humus per la

diffusione della ndrangheta , squar-ciando una società che , pur tramille contraddizioni, aveva un suodecoro ed una sua dignità,. Il“braccio secolare” prende in con-segna il “prodotto umano” dellasconfitta, mostra le teste degli

arrestati alla gente, nel tentativodi legittimare lo Stato e rassicurare

i cittadini. Così, il filo si sgomitolama il Minotauro resta vivo e

pretende l’insopporta-bile tributo di vite

umane..

Locride e turismoLo sterminio preventivo

Terra Bruciata

Cragnotti Sergio Callisto Tanzi Don Luigi Verzè

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DOMENIICA 17 MARZO 2013 LA RIVIERA 08

ANTONIO TASSONE

Presidente Scopelliti si aspettava questorisultato elettorale? Abbiamo creduto fortemente in questorisultato e abbiamo costruito le condizio-ni perché si realizzasse. Il Pdl ha ottenu-to una risposta significativa grazie allosforzo enorme messo a punto da tutti icandidati e posso affermare, con soddi-sfazione, che la composizione delle liste,aderenti alle dinamiche del territorio ealle esperienze dei singoli, ha costituitoun valore aggiunto. Il Pdl riconferma lasua forza e la solidità del rapporto con lacomunità calabrese, stravincendo alSenato, in una situazione in cui tanti cidavano per spacciati. Significa che glielettori hanno premiato il buongovernodella Regione nonostante i forti ventidell’antipolitica e davanti ad un centrosi-nistra che, in Calabria, ha escluso daldibattito temi di portata nazionale persferrare un attacco alla mia persona e aquesta classe dirigente. Dalle urne, dun-que, una grande iniezione di fiducia percontinuare a lavorare, con serenità, per ilbene della Calabria.Pensa che il grande successo ottenuto delPdl sia da ascrivere alla scesa in campodiretta di Silvio Berlusconi oppure sia ilfrutto di un impegno di squadra?Il nostro leader Berlusconi ha segnato,con una campagna elettorale intensaimprontata a ricostruire il dialogo con la

gente, una rimonta che in Italia in pochisi aspettavano. In Calabria abbiamotenacemente creduto in un risultato posi-tivo e con un impegno convinto dei can-didati sul territorio abbiamo ottenutoampio consenso e fiducia da parte dei cit-tadini. Resta il rammarico che, adottan-do anche altrove questo metodo, sisarebbe potuto vincere anche allaCamera sul livello nazionale.Probabilmente, oggi, avremmo potutoessere alla guida del Paese se nel restod’Italia un gran numero di consigliericomunali, e non solo, sfiduciati e incre-

duli rispetto alla vittoria, si fossero impe-gnati con la nostra stessa convinzione.Perché lei da coordinatore regionale delPdl ha schierato il neo senatore Bilardinella lista di “Grande Sud”? Anche per la composizione delle liste diGrande Sud ho voluto che fossero pre-senti candidati fortemente ancorati alterritorio in grado rappresentare almeglio, in Parlamento, quelle che sono lecomplessità di un’area troppo spessotenuta ai margini e non adeguatamentevalorizzata. I due capilista alla Camera eal Senato, Sarra e Bilardi, in stretta siner-gia con tutta la nomenclatura della Lista“Scopelliti Presidente” hanno datogrande slancio in Calabria a ‘GrandeSud’ che ha avuto un ruolo impor-tante per l’affermazione del cen-tro destra su scala regionale. Ilcontributo è stato prezioso edeterminate, segno che ancorauna volta il nostro lavoro e lenostre scelte, operate sui terri-tori e con i territori, portano iloro frutti. La Calabria, in con-trotendenza al resto del Paese, èl’unica regione in cui sia alSenato che alla Camera si è supe-rato il 3% ottenendo, per altro, l’unicoscranno senatoriale.Emergenza rifiuti, la situazione nellaLocride è difficilissima. Quali iniziativeintenderete adottare nell’immediatofuturo?

Su questo argomentola nostraattenzione èai massimilivelli. Lasalute delcittadino ela salva-guardiad e l -

l ’ a m -biente sono

temi prioritarisui quali nonl e s i n i a m oimpegno. Inq u e s t o

Nostra IntervistaCon Giuseppe Scopelliti

Il Partito Democratico ha schierato nelle liste pochi uominirappresentativi del territorio. I vertici nazionali hanno considerato laCalabria come un feudo, e la permanenza di D'Attore alla guida del Pdregionale è sintomatica: i cittadini hanno punito questo atteggiamento.

La soddisfazionedel Governatore

Nella sanità era necessarial'eliminazione degli sprechi,noi siamo riusciti in pocopiù di un biennio a portareil deficit da meno 219milione a meno 70 milioni

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DOMENICA 17 MARZO 2013 LA RIVIERA 09

momento siamo in una fase ditransizione che prevede, dopo15 anni, il trasferimento dellecompetenze dall’ufficio delCommissario per l’emergenzarifiuti alla Regione. Abbiamogià pronta una legge di riordi-no del settore per definire gliambiti, in aderenza alla leggenazionale sui servizi pubblicilocali. Il nostro orientamentoè quindi quello di riorganizza-re il sistema in ambiti territo-riali ottimali su base provinciale,considerate le criticità emerse nel-l’attuale gestione che si sviluppa intre macro-aree. Sarà così possibilerispondere adeguatamente alleemergenze nei vari territori e ripristinareuna condizione di normalità.Il mondo della sanità privata calabrese è

in fermento altrettanto quello dellasanità pubblica. Lei ha sempre soste-

nuto di aver ottenuto risultati ecce-zionali in questo settore, potrebbedire ai nostri lettori perché conside-ra questi risultati “eccezionali” ? Sono eccezionali innanzi tutto per-

ché per la prima volta in Calabriasi è deciso di prendere in mano lasituazione accantonando logicheclientelari. Abbiamo operato scel-te, spesso coraggiose ed impopola-ri, che andassero nella direzionedella eliminazione degli sprechi,

della razionalizzazione e dell’innal-zamento della qualità dei serviziofferti. Era necessario innanzituttometter in ordine i conti, laddove la

precedente amministrazione eraadditata su scala nazionale

per i suoi bilanci orali, esiamo riusciti in

poco piùdi un

bien-n i o

a portare il deficit del comparto sanitariodai - 219 milioni del 2009 a – 70 milioninel 2012. Questo si tradurrà immediata-mente in un risparmio per i cittadini cala-bresi di 54 milioni in meno di tasse dapagare. E non è poco. La nostra azione,concertata e apprezzata ai tavoli ministe-riali, avrà nel tempo ulteriori benefici enon solo in campo sanitario. Se riuscire-mo ad azzerare il disavanzo, infatti, libe-reremo risorse per 119 milioni da poterinvestire nel territorio, anche per l’istru-zione, per l’occupazione e per il sociale.Nei giorni scorsi la Corte dei Conti haevidenziato quanto noi da tempo soste-niamo. Ma secondo lei, in tutta sincerità, l’offer-ta sanitaria è effettivamente migliorata afronte di tutti questi tagli ?All’aspetto prettamente economico stia-mo accompagnando anche azioni signifi-cative sul fronte sanitario. Stiamo poten-ziando la rete ospedaliera, la rete dell’e-mergenza urgenza e stiamo per realizza-re anche quella territoriale.Concentriamo le risorse, potenziamo iservizi ed il rinnovamento che abbiamomesso in campo ci ha consentito di otte-nere lo sblocco del turn over tanto cheassumeremo presto 110 medici. Abbiamoridotto drasticamente i casi di malasa-nità, chiudendo e riconvertendo ospedalinon degni di questo nome, e diminuitosensibilmente la migrazione sanitaria. Lanostra azione, concertata e apprezzata aitavoli ministeriali, riguarda anche le pre-stazioni sanitarie in merito alle qualiabbiamo ottenuto un significativo miglio-ramento dell’appropriatezza e della qua-lità. Sono risultati concreti questi ma c’èancora bisogno di tanto lavoro, di grandecondivisione e partecipazione. SuSiderno abbiamo dimostrato di far segui-re dalle parole ai fatti. Ho sempreapprezzato la compostezza degli abitantidi questa parte del territorio anche quan-do ho dovuto prendere decisioni forti. E’evidente che i cittadini erano stanchi divedere una struttura fatiscente e pocoutile. Gli strali del Pd sulla sua conduzionealla Regione Calabria, alla luce dei risul-tati elettorali, si sono rivelati un “boome-rang”. Cosa pensa dell’attuale classedirigente piddina in Calabria ?

Non v’è dubbio che la maggioranzaregionale esca molto più forte da questeelezioni. Mai nessuno dopo tre anni ealtrettante tornate elettorali ha vintocome abbiamo vinto noi. I calabresihanno saputo leggere bene i fatti e glisforzi che questa classe dirigente hamesso in campo nei primi tre anni digoverno e ci hanno dato fiducia. L’erroredel Pd regionale è stato quello di incen-trare il dibattito ed il confronto su temiriguardo ai quali ha dimostrato, in unrecente passato, di non aver voluto osaputo incidere. Inoltre ha schierato, sulcampo, pochi uomini rappresentativi diquesto territorio e incapaci di dialogarecon esso o interpretarne adeguatamentele istanze. I vertici nazionali del PDhanno considerato la Calabria come un

feudo, e la permanenza di D’Attore allaguida del partito regionale è sintomatica,e i cittadini hanno punito questo atteg-giamento.L’Udc, alleato di ferro in Calabria, èuscito malconcio dalla competizione elet-torale. Pensa che ci potrebbero essereproblemi in ottica futura ? Ribadiamo ancora oggi la coesione e lacondivisione di un percorso con l’UDC.Possiamo affermare che l’UDC a livelloregionale ci ha visto meglio di quanto ilpartito non abbia fatto su scala naziona-le.Il “modello Reggio” tanto criticato daalcuni prima del voto sembra aver“retto” nella sua città . E’ questo unsegno, secondo lei, che i cittadini diReggio sono ancora dalla sua parte ?I cittadini di Reggio hanno ben compre-so che i miei avversari politici, per colpi-re me e il mio progetto politico, hannopreferito metter in ginocchio un’interacittà. Professare di amare Reggio ed ope-rare per il suo bene quando al contemposi è tifato per lo scioglimento del comuneed esercitato pressioni nei confronti delGoverno tecnico perché assumesse que-sta decisione è un inganno, che neltempo sono sicuro sarà completamentesvelato. Ci sono personaggi che, temendoil confronto sul piano elettorale perchéconsapevoli di non avere alcun appeal ecarisma sui cittadini, hanno preferitoferire mortalmente questa città. E lamaggior parte dei reggini lo sa.Le recenti “vicende giudiziarie” chel’hanno riguardata hanno in qualchemaniera intaccato la sua serenità quoti-diana ? Il mio desiderio è quello di poter lavora-re con serenità. In questi tre anni sonostati sferrati attacchi nei confronti dellamia persona e di questa classe dirigentedi una ferocia inaudita. Ma io vado avan-ti a testa alta e petto in fuori contandoanche su un risultato elettorale incorag-giante che costituisce una iniezione dienergia positiva per continuare nel per-corso di rinnovamento e riforme per dareun nuovo volto a questa regione. Levicende giudiziarie non mi distolgono dalmio impegno e sono certo di poter dimo-strare la mia estraneità ai fatti che mivengono contestati.

Il centrosinistra ha esclusodal dibattito temi diportata nazionale persferrare un attacco allamia persone e alla

classe dirigente delcentrodestra

“ I due capilista allaCamera e al Senato,Sarra e Bilardi, in sinergiacon la lista “ScopellitiPresidente” hannodato grande slancio a“Grande Sud”

“Stiamo lavorando per riorganizzare il sistemadei rifiuti in ambiti territoriali ottimali su baseprovinciale. Il sistema delle tre macro-aree hamostrato criticità di gestione

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Parlandodi...

MIX

Novità in vista per il Club deiBorghi più Belli d'Italia, all'indo-mani del consiglio direttivo riu-nitosi qualche giorno addietropresso la sede dell'ANCI aRoma. Il Club che riunisce 217Borghi in tutta Italia, conta ottoborghi in Calabria e ben quattronella provincia reggina, tra cuiBova, Gerace, Stilo e Scilla.Presente all'incontro in qualità dicoordinatore regionale per laCalabria, il vice Sindaco di BovaGianfranco Marino. Tra i puntiall'ordine del giorno discussi nel-l'assemblea, l'approvazione delverbale della seduta dello scorso13 Novembre; le certificazionidei comuni richiedenti l'ingressoe la definizione del programmaricertificazioni 2013 per gli ade-renti; approvazione bilancio con-suntivo 2012 e bilancio di previ-sione 2013; programma ottavaassemblea Nazionale - Vipiteno3, 4 e 5 Maggio 2013;Aggiornamento sui progetti diformazione; Nuovo portaleBorghi; App. Borghi; Varie edeventuali. “L'incontro di qualche

giorno addietro - spiega proprioMarino - ci ha dato l'opportunitàdi discutere di alcune questioniche riteniamo di particolare inte-resse per quelle che sono le fina-lità del Club e soprattutto gliobiettivi dei borghi calabresi. A

parte i punti all'ordine del giornodedicati all'espletamento dellefunzioni di rito, mi sembraopportuno puntare l'indice suquelli relativi all'assembleanazionale in programma aVipiteno il prossimo mese diMaggio, ma in particolar modosul programma dei progetti diformazione riservati agli opera-tori turistici ed economici deiborghi per i quali i borghi diSicilia faranno da apripista equelli della Calabria dovrebberopartire già della prossima estate.Quanto al nuovo portale delClub, lo stesso sarà fruibile nelgiro di qualche settimana nellasua nuova veste grafica e connuove possibilità per i comuniaderenti di inserire contenuti efoto. La novità in assoluto piùrilevante sarà però quella relati-va alle App. dei borghi, le nuoveapplicazioni per smartphone, i-pad e android che permetteran-no la fruizione dell'offerta turi-stica e culturale dei borghi attra-verso i nuovi strumenti multime-diali”. (Eleonora Iaria)

CLUB DEI BORGHI, NOVITÀ DAL DIRETTIVO NAZIONALE

Portacontainer o nave gasiera?Nuova economica o inquina-mento?

Ogni popolo sceglie il su futuro. Poisorride o piange. La compagnia danese Maersk havarato questa settimana la nave

portacontainer più grande delmondo. Un colosso: capienza18mila teu, lunghezza 400 metri,larghezza 59, altezza 73. GioiaTauro, grazie alle gru d'avanguardiae a fondali profondi più di 18 metri,è uno dei pochi porti nel

Mediterraneo che può consentire,a chi è stata battezzata col nomeMaersk Mc Kinney Moller, unapprodo tranquillo e sicuro. Facile.La compagnia danese però tre annifa ha deciso di sospendere il con-tratto che la legava al molo gioiese.Nessuno, né imprenditoria né poli-tica, ha parlato come si deve con ivertici della compagnia leader deltranshipment. Nessuno ha mostra-to alla Maersk un progetto oltre iltrashipment. E la Maersk è andatavia da Gioia, e oggi gira alla largasenza rimpianti e con nuovi legami.Più intelligenti.Qualcosa di patologico, che a piùche fare con la politica della vec-chia Cassa del Mezzogiorno chenon con i nuovi sviluppo globali chetrasformano in positivo le econo-mie in aree in forte ritardo di svi-luppo, affligge chi ci comanda.

Gran parte della politica e dell'im-prenditoria calabrese sta producen-do un sforzo massiccio per il rigas-sificatore. Quindi è più probabile che a GioiaTauro invece di vedere il mondoche va avanti, vedremo quello rifiu-

tato dall'intero continente e che cispingerà indietro.Ovvero, mentre molti sognano diammirare il capolavoro dei marisolcare il Tirreno, la classe dirigen-te calabrese continua a schiacciarequest'ultimi nella mediocrità.

SVILUPPO AL BIVIO

Quale nave nel futuro di Gioia Tauro?

Presto l'offerta dei borghi disponibile anche su Smartphone, I-Pad e Android Il 13 marzo 2013, presso il Palazzo del Comune di

Reggio Calabria, il coordinatore dellaCommissione Straordinaria, prefetto VincenzoPanico, affiancato dal vice prefetto dott. GiuseppeCastaldo e dal consulente dott. FrancescoConsiglio, ha incontrato la delegazione della sezio-ne reggina dell’Associazione Nazionale CostruttoriEdili (ANCE), nelle persone dei Signori FrancescoSiclari e Michele Laganà, rispettivamentePresidente e Tesoriere.Gli esponenti ANCE hanno rappresentato aiCommissari le problematiche più urgenti che inte-ressano il comparto edile con un’attenzione specifi-ca al problema dei pagamenti dovuti dal Comunealle imprese associate dell’ANCE per crediti sulavori eseguiti ed al rilancio degli investimenti attra-verso l’accelerazione delle procedure burocratichee lo smobilizzo dei fondi disponibili.I Commissari, nel manifestare piena disponibilità alconfronto, hanno innanzitutto precisato che dopola lunga fase di definizione dei conti e degli adem-pimenti previsti per l’approvazione del Piano diRiequilibrio, l’incontro segna l’avvio di un percorsodi dialogo pieno e continuo con le categorie produt-tive finalizzato all’ascolto ed alla condivisione disoluzioni in grado di contemperare le legittime esi-genze delle imprese con i vincoli economico-finan-ziari che interessano la gestione del Comune diReggio Calabria.“Esprimiamo soddisfazione per l’incontro con SuaEccellenza il Commissario Panico – dichiara il presi-dente di ANCE Reggio Calabria Francesco Siclari– per la sensibilità e la capacità di ascolto mostrata, e

per il senso di responsabilità riconosciuto nei confron-ti della nostra associazione e delle categorie produttiveda noi rappresentate.Nonostante i vincoli posti dal rigore richiesto dalbilancio comunale ci siamo reciprocamente impegna-ti a collaborare insieme - già da lunedì prossimo - concontinuità e concretezza per trovare soluzioni condivi-se al problema dei pagamenti arretrati per i lavori ese-guiti e per la prosecuzione dei servizi essenziali che lenostre imprese continuano comunque a svolgere nellospirito di cooperazione con le istituzioni che contrad-distingue la nostra associazione”.Nel corso dell’incontro i Commissari hanno eviden-ziato l’impegno dell’intero staff comunale per tro-vare soluzioni in grado di dare un primo impulsopositivo al settore edile nel rispetto dei vincoli dibilancio dell’Ente definendo con il coinvolgimentodelle categorie produttive criteri di rientro dal debi-to in modo certo e sostenibile nel breve e medioperiodo.“Purtroppo le imprese sono ormai allo stremo dellapropria condizione economica e finanziaria, di conse-guenza i margini per trattare un’ipotesi di piano dirientro sono limitati. Dopo i sacrifici fatti e la disatten-zione del precedente protocollo di intesa sottoscrittocon il Comune per il pagamento graduale del debitoalle imprese, gli spazi di manovra sono ridotti al lumi-cino anche perché i rubinetti del credito sono presso-ché chiusi. Di questo occorrerà tener conto nella pro-secuzione della gestione commissariale, agendo tem-pestivamente per individuare soluzioni condivise edadeguate alla gravissima situazione finanziaria edeconomica che interessa la città ed il nostro settore.

CONFINDUSTRIA

L’Ance incontra la commissionestraordinaria del comune di Reggio

Da sinistra. Fiorello Pirmi(Presidente), Umberto Forte (Direttore) eGianfranco Marino

Dove approderà la Calabria? Opterà per la retroportulità che con mirate strategie può creare in Calabria40mila posti di lavoro o per la rigassificazione: pochissime potenzialità occupazionali e rischio inquinamento?

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Siderno è conosciuta nelmondo per due campioniassoluti: Francesco Panetta

e il gelato di Strati. Quest'ultimonato del tocco magico di donEnzo Strati mantiene ancoraoggi il segreto del fondatore eutilizza materie prime di altissi-ma qualità. Le migliori sul mer-cato. Dopo due stagioni di stop e diriflessione, l'Antica Gelateria hariaperto nel giugno del 2012. Enrico Cusenza il nuovo pro-prietario, che ricopre il ruolo diconsigliere nella società italianagelatieri artigiani (SIGA), hasempre creduto nel gelato di donEnzo Strati, in quella miscela cheha permesso al gusto dellaLocride di sconfinare ben oltre iconfini regionali. Forte dell'ami-cizia che lo lega alla famigliaStrati, insofferente a quelle sara-cinesche abbassate (un sacrile-gio), ha investito in una delle piùimportanti eccellenze del territo-rio: Enrico Cusenza ha resuscita-to il vanto di una città, facendorivivere nei pozzetti la miscela

antica di don Enzo e la grandetradizione gelatiera made inLocride. Un gelato esclusivo cheha permesso a quei 60 metri qua-dri sul corso di Siderno di diveni-re uno dei principali punti diritrovo per i reggini e per i turistiin vacanza nel nostro ter-ritorio.Non solo tradizione, maaltro. News: una parte dellocale è oggi anche desti-nata al moderno modo diintendere il pianeta gelato,alle miscele moderne, aigusti ricercati, ogni giornonuovi, alti, strutturati. Nonsolo cioccolato, fiordilattenocciola, zuppa inglese,pistacchio etc., ma anchecheese cake, pop corn , matador(cioccolato bianco, noce mosca-to, sangria). In un'unica gelaterial'antico e il moderno s'incontranoaprendo al paradiso del gusto. Il paradiso mi riporta sempre aPaolo, uno che sapeva stare almondo, e, senza mai dimostrarlo,andava fiero dell'arte di donEnzo. Suo padre.

Stratiun vanto dal 1958

Antica gelateria

Originale agnellodi gelato su basedi pan di spagna

Tradizionale tartufo nocciola e cioccolato con interno di morbidacrema di cioccolato fondente.

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Prima di decidere venite da noi.Constatate con i vostri occhi le condi-zioni della Locride e poi decidete sepotrete eludere la vostra responsabilitàe la vostra coscienza. Noi vi chiediamouna sola cosa: date all’Italia un buongoverno. Non spetta a noi indicare ipercorsi e gli equilibri. Voi vi siete can-didati per guidare questo Paese che haurgente bisogno di essere governato. Dal territorio più problematico d’Italiavi chiediamo con forza: non fate ricade-re sulla nostra gente, così duramenteprovata dalla crisi e dal malgoverno, levostre ambizioni personali. Abbiate ilcoraggio di mettere al centro di ognidiscussione il Paese, i territori più indifficoltà, e soprattutto coloro che sof-frono senza avere nessuna responsabi-lità.Non delegittimate ancora ciò che restadello Stato repubblicano nella nostraTerra.Non pensiate che la criminalità si com-batta con discorsi stantii mentre ai ver-tici dello Stato si combatte una lotta dipotere.Noi abbiamo votato in maniera diversa,abbiamo storie personali differenti,veniamo da paesi diversi, ma siamocapaci, nelle difficoltà, ad unirci. Fateloanche voi !Non misurate le distanze dalle fittizie“trincee” parlamentari. Pensate a chi,come noi, vi ha votato ed è consapevo-le che in questo drammatico momentosono più le cose che uniscono rispetto aquelle che dividono.La ricchezza dei pochi, i privilegi, leassurde rendite, offendono la miseriadei più. Si abbia il coraggio di formareun governo che, con equilibrio e sag-gezza, applichi la Costituzione repub-blicana.

Restituite la sovranità popolare ai citta-dini con una legge elettorale democra-tica.I riti ci stancano, le lotte personali ciindignano.Nel 2010 dalla Locride avevamo lancia-to un appello che poneva al centro deldibattito ciò che adesso tutti i partitidicono di voler fare, iniziando dal dra-stico taglio dei costi della politica.Purtroppo ciò che matura in Calabriararamente supera il Pollino. È questapure l’amara conclusione di PasquinoCrupi che ha ripreso e rilanciate quelleproposte sull’ultimo numero de «laRiviera».Oggi in maniera unitaria vi diciamo: laLocride, la Calabria, l’Italia non hannobisogno di nuove elezioni. Tocca a voifare una sintesi di quanto abbiamodetto e trovare la strada.Non chiudetevi nel Palazzo, e nonsiate indifferenti a coloro che vilanciano un appello drammatico dallazona più difficile d’Italia.Noi vorremmo che questonostro appello diventassepatrimonio comunedei calabresi e degliitaliani. Vorremmoche il Paese nonsubisse in silenzio lo“ s m a r r i m e n t o ”della classe politica.Oggi dalla Locride,domani da tuttaItalia per chiedereun Governo auto-revole, responsabi-le, adeguato al dif-ficile momento.Non in futuro!Subito!

LocrideAppello della

Parlandodi...

PROPOSTE

A tutti i Senatori ed i Deputati della Repubblica Italiana

Pasquino Crupi Firmo anch’io, ma non sono convinto dell’utilità degli appelli edi questo appello, redatto da Ilario Ammendolia, che poggia su un presuppostoindimostrato: che gli eletti abbiano a cuore gli interessi generali del popolo ita-liano, del popolo meridionale, del popolo calabrese. Anche l’incenso ha subitouna riduzione nella quantità prodotta, e non basta per tutto e per tutti. Gli eletti,a salvaguardia, sanno che bisogna riservarne gran parte per incensare Berlusconi,Bersani, Grillo. Che c’entra la Calabria? Questi deputati e questi senatori non

vanno implorati -è il verbo più sbagliato dell’appello- ma presi per la collottola. Enon si può. Non sarebbe politicamente corretto. E poi noi abbiamo bisogno di rifar-ci una buona fama di cristiani non violenti, neppure con la penna.

LE ADESIONI IN ORDINE DI FIRMAIlario AmmendoliaGiorgio Imperitura presidente assemblea sindaciGiuseppe Strangio presidente comitato sindaciAndrea Cuzzocrea Presidente Confindustria R.C.Giuseppe Raffa Presidente Provincia RCPasquale Brizzi consigliere provincialeVincenzo Loiero consigliere provincialeMasino Mittica sindaco di BovalinoMarisa Romeo sindaco di FerruzzzzzanoFrancesco Moio sindaco di BrancaleoneAntonio Condello sindaco di Antonamina

Domenico Versace sindaco di Africo;Antonio Longo sindaco di Mammola

Pietro Crinò sindaco CasignanaRocco Luglio sindaco di PortigliolaRosita Femia sindaco Canolo

Sandro Autelitano sindaco di PalizziGiovanni Riccio sindaco di CauloniaFranco Candia sindaco StignanoMimmo Lucano sindaco di Riace

Mimmo Polifroni sindaco Ciminà

Giuseppe Campisi sindaco di ArdoreMaria Carmela Lanzetta sindaco di MonestaraceGiovanni Pittari sindaco S.GiovanniFrancesco Mollace Forum terzo settoreMario Diano presidente CORSECOMAldo Varano editore Zoom SudDomenico Gangemi scrittoreGioacchino Criaco scrittoreAntonio Tassone Editore ECO SidernoMimmo Lia presidente consiglio comunale CauloniaAngelo Dimasi UILSalvatore Galluzzo presedente Locride SviluppoFranco Cagliuso ordine dei commercialistiGiuseppe Mammolti avvocato “comitato Renzi”Caterina Belcastro, avvocato, comitato “Bersani”Decio Tortora Codici associazioneMimmo Lizzi, Associazione BonifacioErcole Macrì giornalistaRosario Condarcuri editoreGiuseppe Raffa Presidente della Prov ReggioRosari Rocca sindaco di Benestare

Non si tratta di una supplicama di un documento politicodi chi ritiene che la sovrantàpopolare appartenga alpopolo e che l’attività politicanon si concluda il giornodopo le elezioniper l’Italia

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Polaroid

PROVINCIA

Foto Notizie

CONVEGNO 8 MARZO A TAURIANOVA, NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE “STOP AL FEMMINICI-DIO”. L’ASSESSORE GAETANO RAO CON IL DIRIGENTE LUIGI RUBINO IN TOUR NELLA LOCRIDEPER SEGUIRE DA VICINO IL RIPOPOLAMENTO DELLA FAUNA. LA SCUOLA PASCOLI DI TAURIANO-VA IN VISITAALLA REDAZIONE DE LA RIVIERAACCOMPAGNATA DAL PROFESSORE ROCCO LEN-TINI.

Francesco Macrì attraverso un comunica-to stampa ha fatto sapere che la sua listacivica “Siamo Locri”, né di destra né disinistra, correrà da sola alle prossimeelezioni amministrative.Ufficialmente perché lui e la suasquadra avrebbero a cuore l'inte-resse della città con cambia-menti effettivi di mentalità poli-tica e non di semplice facciata(potevano pensarci prima, quan-do hanno governato dopoun consenso bulgaro).La verità è un'altra. IlBarone non vuoleGiovanni Calabresecome candidato a sinda-co, non gli cala in nessun

modo. Lo ritiene il responsabile principa-le della disgregazione del centrodestra

locrese. Quindi non molla, e nonlo farà neppure dinanzi al boia.

Boia e molla, molla e boia,Macrì alla fine fa lo scorpionee punge. È intollerante alledietrologie degli altri ( “Lealialla Città” e “Città Comune”concordi su Calabrese sinda-

co?) quindi invece di dialogarerompe, scatta e sogna l'allungo.Ovvero, pretendendo quattro

nomi non graditi nel futurogoverno della città disinte-gra la coalizione e innescalitigi. Mentre Macrì non accetta

infatti Calabrese a sindaco, “Leali allaCittà” e “Città in Comune” gli hannomostrato una fumata nera e densa suquattro nomi che non ritengono all'altezzadel compito. Le due liste con Calabrese asindaco non si fidano del dentistaRaschellà, del geometra Romeo, dell'im-prenditore Arone e dell'insegnanteMittica. Secondo i leader di queste dueliste i quattro di Macrì non possiedano lecapacità amministrative per risolvere nelbreve periodo i disastri lasciati dalladepressa giunta Lombardo. Macrì non ci sta, si nasconde dietro i biso-gni della comunità, punta il dito contro “ivecchi burattinai”, e scatta da solo. Si piaz-zerà in coda anche questa volta o farà ladifferenza?

Francesco Macrì, un uomo solo a comando o in coda? E’ di questi giorni il tour nelle cinque provin-

cie dell’Assessore regionale al Bilancio edalla Programmazione Nazionale eComunitaria, Giacomo Mancini, per lafirma dell’accordo di programmazionenegoziata con i capofila dei Pisl, i ProgettiIntegrati per lo Sviluppo Locale, ammessi afinanziamento. Le risorse totali che i Pisl veicolano sonocirca 400 milioni di euro, ripartite per tipolo-gia di Pisl e per provincia, secondo criteriproporzionali alle loro dimensioni, attraver-so il metodo della concertazione e della con-centrazione degli interventi su poche prio-rità territoriali, per evitare gli interventi “apioggia”.L’accordo tra la Regione Calabria ed i sog-getti capofila prevede precisi obblighi rispet-to all’utilizzo delle risorse ed alla realizzazio-ne degli interventi, tra l’altro, con due sca-denze improrogabili: entro il 31 dicembredel 2013 è necessario fare impegni di spesagiuridicamente vincolanti e la realizzazionedegli interventi dovrà terminare entro il 31dicembre 2015.Cosa significa tutto ciò? Che per la fine diquest’anno bisogna aver appaltato le operee per la fine del 2015 aver rendicontato lespese e collaudato l’opera realizzata.La barra su cui i Comuni dovranno tenereben ferma la rotta è quella del lavorare beneper non sprecare né il tempo né il denaropubblico dei Pisl, che dai fondi strutturalidell’Unione Europea si sostanziano.Solo per rinnovare la memoria del lettore, siricorda che i fondi strutturali sono gli stru-menti di intervento pensati dall’Unioneeuropea per finanziare progetti di sviluppoall’interno degli Stati membri e che hannotre obiettivi principali: la riduzione delledisparità regionali in termini di ricchezza ebenessere; l’aumento della competitività edell’occupazione; il sostegno della coopera-zione transfrontaliera. Questi obiettivi sono

finalizzati ad eliminare le profonde differen-ze esistenti tra le regioni più ricche e quellemeno avvantaggiate, in attuazione delTrattato di Lisbona, dove la UE ha elabora-to una specifica politica di coesione econo-mica e sociale, attraverso lo strumento,appunto, dei fondi strutturali europei, che inCalabria, come in Basilicata, Campania,Puglia e Sicilia, intervengono attraverso ilcosiddetto obiettivo Convergenza. Questoobiettivo è volto ad accelerare la convergen-za degli Stati membri e delle Regioni inritardo di sviluppo, migliorando le condizio-ni di crescita e d’occupazione.Quanto sopra è conducente almeno ad unaconsiderazione: se da qui a dicembre sidovrà perentoriamente procedere all’appal-to delle opere finanziate con i Pisl e le stessedovranno essere terminate entro il 2015, ciòderiva da una grande dose di ottimismo e,parimenti, grande dose di cecità. Perché,anche chi è meno avvezzo ai tecnicismi dellaprogrammazione comunitaria, sa guardarecon aria disincantata quanto avviene nelproprio intorno e si domanda: quante operepubbliche, finanziate con denaro pubblico,sono state regolarmente ultimate, collauda-te, rendicontate e consegnate ai cittadini peril loro utilizzo? Si aspettano risposte.

Walter Scerbo

Macri:«Meglio soli che con i vecchi burattinai»

Anche quest’anno l’AISLA Reggio Calabria sarà presente conuno stand a Piazza Immacolata per la vendita delle uova diPasqua e delle colombe. Quello che la sezione AISLA intenderealizzare quest’anno è il “Progetto per il supporto psicologicodalla diagnosi al domicilio”, cioè un progetto di supporto psico-logico per i malati e le famiglie sul territorio reggino.La finalità principale del servizio di aiuto psicologico, in favoredegli ammalati di SLA e dei loro familiari residenti sul territorioreggino, è la presa in carico tempestiva delle problematicheemotive e relazionali legate alla malattia. Un soggetto che sisente accolto, ascoltato e supportato, riuscirà a gestire meglio ilsuo tempo e ad affrontare la malattia o ad assistere il suo fami-liare con le energie e l’umore adatto.Tutto questo avverrà grazie anche al supporto dell’Hospice Viadelle Stelle. Tutti i melitesi potranno dare un aiuto, acquistandoin ricorrenza delle festività pasquali, le uova al cioccolato e le

colombe create dagli artigiani dell’Apar (Associazione pasticce-ri reggini) che sostengono con la loro bontà il progetto dellasezione reggina dell’Aisla. Sabato e domenica, davanti allaChiesa dell’Immacolata, a Melito di Porto Salvo, i volontari eanche alcuni malati di SLA sensibilizzeranno la cittadinanza suibisogni degli ammalati e sui progetti assistenziali svoltidall’Associazione sul territorio. La SLA è una malattia degene-rativa e progressiva del sistema nervoso di origine ancora ignotae descritta per la prima volta nel 1874 dal neurologo franceseJean-Marie Charcot. Nel 1999 l’AISLA ha ottenuto il riconosci-mento da parte del Ministero della Sanità e, nel 2001, la malat-tia è stata inserita nell’elenco delle malattie rare comportandoquindi, una serie di agevolazioni e diritti in ambito di prestazio-ni sanitarie per i pazienti. Aiutiamo, con un piccolo contributo,la ricerca e i progetti in sostegno ai malati di SLA.

Maria Cristina Condello

Week end a Melito di PortoSalvo all’insegna della solidarietà

AREA GRECANICA

PISL

Quante opere pubbliche sonostate consegnate ai cittadini?

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DOMENICA 17 MARZO 2013 LA RIVIERA 15

la Riviera

INDIGNATI

1)Danni al wc del lungomare2)L'ennesimo bar Locrese che occupa tutto il marci-apiede.3) Mutilazioni sul Lungomare di Locri3)Operatore ecologico che in servizio si reca dal par-rucchiere

Dopo Jole, Alessandro. I Figliomeni contro l’im-putata Rosalba Scialla, il vice prefetto vestito dacommissario straordinario che ha governatoSiderno dopo la caduta di Alessandro Figliomeni.Al centro della dura replica le «valutazioni errate»che Scialla avrebbe rilasciato ai magi-strati titolari dell’operazioneRecupero: «La dottoressa Scialladimostra di non saper distinguere trala concessione di un finanziamento ela sua effettiva erogazione». E’ pale-se il riferimento dell’ex sindaco diSiderno al finanziamentoregionale pari a 3.400.000euro che secondo il vice-prefetto sarebbe scom-parso. E continua:«Quel finanziamentoera stato concesso per larealizzazione di alcune

opere pubbliche programmatiche, ma le procedu-re d’appalto non sono state avviate a causa delledimissione della maggioranza dei consiglieri, chehanno provocato la caduta anticipata dell’ammini-strazione». Poi l’ex sindaco conclude con ironia:«La cosa sorprendente è che doveva essere pro-

prio la Scialla ad avviare quelle procedure neces-sarie all’erogazione delle risorse finanziarie asse-gnate».Forse Figliomeni pretende troppo, non solo dallaScialla, ma da una congiuntura che in Calabrianon prevede avviamenti, né progetti, ma solo gab-

bie e domatori.E mentre il mondo registra nelle grandi multina-zionali delle distribuzione alimentari carne dicavallo anche nei cibi destinati ai bambini, laScialla mette sul banco degli imputati il centro

commerciale i Portici che sarebbe stato sprov-visto del parere dell’autorizzazione sani-

taria di generi alimentari. E Figliomenile replica: «La dottoressa Scialla avreb-be dovuto chiedere al responsabiledell’unità operativa competente diattivare le procedure di legge a tuteladell’ente». Figliomeni ribatte punto supunto, rendendo superficiali e som-

marie le accuse della “nemica”Scialla. E infine conclude «sten-

dendo un velo pietoso e lascian-do liberi i suoi ex cittadini difare le dovute considerazioni».

Alessandro Figliomeni replica alle accusesommarie del viceprefetto Rosalba Scialla

ROCCAFORTE DEL GRECO- Sancitoil protocollo d’intesa, finalizzato alla colla-borazione nel recupero dell’evasione deitributi erariali, tra l’Agenzia delle Entratee il Comune di Roccaforte del Greco.L’accordo è stato firmato, e approvato, neigiorni scorsi, dall’Assistente di Direzionedell’Agenzia delle Entrate, GiuseppeAntonino Cicciù, e dai Commissari dellaCommissione Straordinaria del Comunedi Roccaforte del Greco, FrancescoBattaglia, Emma Caprino, Vito Turco.L’intesa tra i due enti prevede uno scambioarticolato d’informazioni qualificate, tra-smesse in via telematica, attraverso le qualil’Amministrazione finanziaria potràdisporre di dati e notizie qualificanti da uti-lizzare ai fini dell’accertamento fiscale deitributi. Fino al 2014, il Comune diRoccaforte del Greco riceverà una quotapari al 100% delle somme recuperate aseguito delle apposite segnalazioni effet-tuate, che abbiano contribuito al buon

esito dell’accertamento fiscale. I settoriinteressati sono: - il commercio e le profes-sioni: svolgimento attività senza partitaIva; svolgimento attività diversa da quelladichiarata; ricavi/compensi incoerentirispetto a quelli dichiarati; affissione pub-blicitaria abusiva; ente non commercialecon attività lucrativa. - Le residenze fittizieall’estero e le disponibilità di beni e servizidi rilevante valore indicativi di capacitàcontributiva: soggetti ai quali, di fatto o didiritto, siano riconducibili beni indicativi dicapacità contributiva; soggetti interponen-

ti. - L’Urbanistica e territorio, la proprietàedilizia e il patrimonio immobiliare: operedi lottizzazione in funzione strumentalealla cessione di terreni; professionista oimprenditore che ha partecipato ad opera-zioni di abusivismo edilizio; proprietà odiritto reale in assenza di contratti registra-ti o non indicato in dichiarazione; accerta-mento per omessa dichiarazione ICI;accertamento dichiarazione TARSU/TIA;revisione di rendita catastale ex art. 1,comma 336, della legge n.331 del 2004.

Maria Valentina Attinà

Intesa tra Agenzia delle entrate eComune di Roccaforte del Greco

OPREAZIONE RECUPERO

MELITO DI PORTO SALVO- La Regione Calabriaha comunicato che nella giornata del 07/03/2013 è ripar-tita l’attività chirurgica al presidio ospedaliero “TiberioEvoli” di Melito Porto Salvo, con i primi interventi ese-guiti dal Dott. Salvatore Costarella. L’attività chirurgicaavviata si affianca a quella già operativa di ortopedia,con il dott. Gaetano Topa, e a quelle ambulatoriali di

radioterapia e di radiologia. Gli interventi– informa unanota dell’ufficio stampa della Giunta – rientrano nellastrategia illustrata dal Presidente della Regione,Giuseppe Scopelliti, durante la conferenza stampa este-sa ai sindaci dell’Area Grecanica dello scorso 18 feb-braio, così come previsto nella prima fase del percorsoche porterà all’accorpamento all’Azienda Ospedaliera

“Bianchi Melacrino Morelli” che dovrebbe dotare l’o-spedale “Tiberio Evoli” di una piattaforma medica, diuna piattaforma chirurgica e di attività ambulatorialispecialistiche, oltre al pronto soccorso già esistente.«Oggi si concretizza l’impegno assunto poche settimane fa– ha commentato il Presidente della Regione GiuseppeScopelliti – a dimostrazione che non si è trattato di unannuncio da campagna elettorale, ma di un’azione reale econcreta da parte dell’amministrazione regionale in favoredelle comunità che vivono nell’Area Grecanica […]».Anche l’Assessore regionale alle Attività Produttive,Antonio Caridi, ha commentato con una nota dell’uffi-cio stampa della giunta regionale la ripresa delle attivitàdi chirurgia al presidio ospedaliero di Melito di PortoSalvo: «Si tratta dell’ennesima conferma -ha detto

l’Assessore Caridi - che il governo regionale, e in primis ilPresidente Scopelliti, mantiene gli impegni assunti ancherispetto alle numerose problematiche di un comparto com-plesso come quello della sanità. Un’operazione che rientranel contesto di un percorso che, nel suo complesso, dovràportare ad un innalzamento degli standard di assistenzaospedaliera e, più in generale, ad una riqualificazione del-l’offerta sanitaria che possa garantire anche ai calabresi illegittimo diritto alla salute. […]Il riavvio delle attività dichirurgia presso il “Tiberio Evoli”, grazie anche alle elevateprofessionalità coinvolte, darà risposte concrete ed adegua-te alle esigenze dei cittadini dell’Area Grecanica, destinata-ri della dovuta attenzione da parte del governo regionale[…]».

Melito di Porto Salvo è ripartita l’attività chirurgica al “Tiberio Evoli”

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to riguarda questo fastidio e maleodoran-te aspetto dell'emergenza ciascunodovrebbe cercare di ridurre questo tipo dirifiuti. Non è una missione impossibile, cisono molti siti che spiegano come poterriutilizzare una parte di questi rifiuti. Nonche tutti dobbiamo diventare virtuosi earrivare a buttare un solo sacchetto diumido in un anno come John Newson.Ma prendere spunto ed essere più educa-ti nel produrre e nel gettare i rifiuti nonsarebbe una cattiva idea. In fondo conpochi e semplici accorgimenti potremmocercare, almeno, di contenere i disagi.E invece a Siderno ci vorrebbe ben altro.Per le strade non ci sono solo i cumuli diimmondizia indifferenziata e abbondante.Nelle montagne di rifiuti sono ben visibi-li, in ogni angolo della città: brande arrug-ginite, vecchie lavatrici, sedie sfondate,secchi, stendini rotti, culle in legno, e per-sino cerchioni e ruote di auto. Ma il pezzoforte nella spazzatura sidernese sonodiventati i materassi: a una piazza o a due;gialli o blu, magari con decori. Non c'è uncassonetto che non sia corredato da unsoffice e rovinato materasso in disuso. Luidomina incontrastato insieme all'inciviltàdimostrata da coloro i quali hanno appro-fittato di questo momento di disagio persbarazzarsi di questi oggetti. Tra l'altroquesti rifiuti ingombranti non dovrebberoassolutamente essere buttati insieme agliRsu, bensì bisognerebbe chiamare le dittedi raccolta per prenotarne il ritiro oandrebbero portati direttamente nelleisole ecologiche che dovrebbero provve-dere allo smaltimento o riciclo degli stes-si.

Locride: Gli sciacalli dell’emergenza rifiuti

Bisogna continuarecontro questi balordi

L'emergenza rifiuti è innegabile.Sicuramente non è colpa dei cittadi-ni e non gli si possono addebitare i

problemi e i disservizi legati alla raccoltae allo smaltimento della spazzatura.Quello che è altrettanto evidente a tuttiperò è l'assoluta mancanza di controllo elo sciacallaggio messo in atto in questimesi d'emergenza. Già ci sarebbero dei

codici di comportamento da seguire insituazioni estreme come quella che laLocride si sta trovando ad affrontare. Maa volte il buon senso e la civiltà potrebbe-ro essere sufficienti. L'ideale sarebbe fare una raccolta diffe-renziata, anche improvvisata, ciascuno acasa propria. Magari mettere da partebottiglie di plastica o vetro, confezioni di

pasta di plastica o cartone, i bric vuoti deisucchi e simili. Questi sono oggetti che inalcuni casi potrebbero anche essere riuti-lizzati, ma che potrebbero essere buttatianche a distanza di tempo senza subiregrossi disagi. In modo da ridurre almenoil volume dei cumuli creati intorno aibidoni dell'immondizia. E passiamoall'argomento spinoso l'umido. Per quan-

ATTUALITÀ

Considera l'attentato diretto alla sua attivitàpolitica o riconducibile a un fatto di delinquen-za ordinaria?Non penso sia importante ricostruire unmovente. Penso che sia stata colpita una comu-nità intera o, meglio, la stragrande maggioran-za di questa. Tutte le donne e gli uomini chelavorano, resistono e lottano per cambiare que-sta terra. Una stragrande maggioranza dicittadini, ribadisco, è stata colpita daquella minoranza ignobile che sinasconde tra le tenebre della notte. Cosa direbbe agli attentatori cheinvece di prendere Lei di mirahanno colpito sua sorella?Che sono dei balordi non una volta,ma due.Qual è secondo Lei l'atto della suaamministrazione che può aver pro-vocato questo attacco? Non c'è un atto. Ma piuttosto unpercorso politico e ammini-strativo nel segno dellalegalità, dell'equitàsociale e dell'impegno

civile.L'episodio è riuscito ad intimidirla e influiràsul suo modo di amministrare?Ho provato quello che si prova in queste circo-stanze: rabbia, paura e un certo senso di impo-tenza. Ma né io, né la mia amministrazione, cifaremo condizionare. Se così fosse me ne sarei

già andato. Anzi penso che cercherò ecercheremo di rappresentare la

nostra gente con una tensionemorale diversa. Con piùdeterminazione di prima.Ha ricevuto solidarietà daparte della Comunità?Il senso di solidarietà e divicinanza della mia genteè andato oltre, molto oltrele formalità di circostanza.Diciamo che ho ritrovato,

negli occhi e nelle paroledei miei concittadini e non

solo, un nuovo senso di citta-dinanza. Un nuovo senso di

speranza.

Prima è toccato, intorno al 23 febbraio, il gior-no prima del voto, alla avvocata AntonellaRocca, sorella del sindaco di Benestare

Rosario Rocca. Le hanno devastato la macchina e,siccome le vendette trasversali sono di moda, sipuò ragionevolmente pensare che si tratti d'unavvertimento per il Capode l l 'Ammin i s t raz ione .Avvertimento mafioso?Dare una risposta prima chele indagini vengano conclu-se, è inappropriato. Taletrattamento è riservato soloalla sindaca di Monasteracecontro la quale nulla chenon sia in odore di mafia emafioso viene risparmiato.Ma Rosario Rocca appartie-ne a un'altra specie. E certo è che l'attentato è indi-retto. È poi accaduto, intorno al 6 marzo, che unincendio abbia avvolto l'automobile - una ToyotaYaris - del sindaco di Bovalino, Masino Mittiga,non nuovo alla calda amicizia delle fiamme.Autocombustione o attentato, a poche ore dallabocciatura della mozione di sfiducia nei suoi con-

fronti? Anche in questo caso, prima di pronunciar-ci, dobbiamo attendere le conclusioni degli inqui-renti. Né Masino Mittiga né Rosario Rocca hannoil marchio d'origine controllato, ossia il certificatodi sindaci antimafia e perciò non bisogna affrettareconclusioni. Né aspettarsi calate dell'antimafia

nazionale, appelli alla lottadi don Ciotti, convocazionidegli organi di sicurezza. Diciamo la verità. È arrivatoil momento di far caderetutte le bende sulla crimina-lità organizzata, la politica, icomuni. Non tutti i sindacisono uguali di fronte agiattentati, anche se vero èche non tutti gli attentatihanno matrice mafiosa. Ma

dà fastidio alla verità e credo persino ai magistratiinquirenti e alle forze dell'ordine che, fatta eccezio-ne per le sindache proibite di Bersani, tutti gli altrisindaci, se subiscono attentati, proprio perché subi-scono attentati, non sfuggono al sospetto che nonhanno pagato tutte le cambiali firmate agli 'ndran-ghetisti in campagna elettorale.

IL DITO NELL’OCCHIOL’INTERVISTA/ PARLA ROSARIO ROCCA

Attentati a sovranità limitata

L'attentato è a priorimafioso se colpisce le sacreproprietà delle sindache di

Bersani. Per tutti gli altri- daRocca a Mittiga - c'è ilbeneficio di inventario.

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LaGerenza...

NOTE E SCHERMAGLIE

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

RUBRICHE

Loqui e sproloqui di Filomena CataldoMessagi nel tempo di Daniela FerraroLe pillole di Eva

COLLABORATORIAnna Laura Tringali, Mara Rechichi,Franco Crinò, Nicodemo Barillaro,Giuseppe Gangemi, Mimmo Romeo,Giuseppe Fiorenza, Franco Parrello,Franco Blefari,

L’opinione

E’ martedì sera, 25 febbraio(data che gli italiani ricorde-ranno allo stesso modo in cui i

francesi ricordano il 14 luglio o gliamericani il Columbus day), e i risul-tati delle elezioni sono noti a tutti.La prima tappa è piazza Zaleuco aMarina di Gioiosa Jonica, cittadinache da diversi decenni è il punto diriferimento della Vallata delTorbido, tradizionalmente diSinistra. La piazza, adornata direcente da aranci e limoni, è popola-ta dai soliti cittadini: professionisti,commercianti, giovani, pensionati. Siconoscono tutti tra di loro, è il limitedella provincia, si frequentano siscambiano battute e non si rispar-miano di “frecciate”. I protagonistidi questa sera sono i commentatori,gli analisti ed i partigiani del Centrodestra e Centro sinistra. Li conoscia-mo tutti o quasi; molti sono degli ex:ex comunisti, ex democristiani, exsocialisti, ex dipietristi, ex fascisti equalche liberale, altri invece sonogiovani e si trovano li perché voglio-no capire di più o per contribuire ai

dibattiti. Nel capannello più folto sinota Melo. Questi spicca perchéalto, robusto, allegro di tempera-mento, e armato di una buona dialet-tica che gli consente di tenere banco.I suoi interlocutori sono quelli disempre: Gianni, Quinto, Gino, Ugo,Corrado, Domenico, Pino,Salvatore, Ennio Ettore e qualcheinterlocutore occasionale capitato liper cercare di lenire la delusione. I più “delusi” sono quelli di Sinistra,e il volto di Pasquale traduce questostato d’amino. «Tu come la vedi?» michiede, con voce dimessa come sefosse uscito dalle forche caudine.«Credi che si farà l’accordo conGrillo?» «Bah, chi lo sa», rispondequalche grillino, «vedremo se ci sonole condizioni».Non di meno vivono l’amarezza e la

delusione quelli del Centro destra,che nel loro intimo, alla “rimonta”col relativo “sorpasso”, soprattuttoda quando Silvio è tornato sullabreccia, ci avevano creduto. I mon-tiani nostrani, che poi significanoCasini, Fini & co. sono in silenziostampa, non parlano. Intanto arriva-no Giuseppe e Vincenzo, notoria-mente di Sinistra e loro chiediamo lecause della mancata vittoria. ÈGiuseppe a offrirci una motivazionenon meno autorevole degli opinioni-sti che popolano i canali televisivi:«Il Pd e il centrosinistra si sono trop-po cullati sulle Primarie; si sonorilassati e hanno rischiato, da quan-do è sceso in campo quelMistificatore e venditore di balle(S.B.), addirittura di essere superati.Non dimentichiamo che il centrosi-

nistra ha avuto solo 150mila voti inpiù. Bersani ci offre un’immagine dipersona seria, onesta, buona, manon basta. Bisogna essere propositi-vi, e lui le proposte politiche non leha avute. E poi paga il fio di averesostenuto, con lealtà, il governoMonti che per noi ha significatosprofondare nella depressione piùnera». Giuseppe avrebbe voluto con-tinuare più a lungo ma è stato inter-rotto da Vincenzo il quale volevaaggiungere qualche considerazione aquanto detto: «La mancata vittoria,quella annunciata da tutti, in parti-colare dai Polsters, non c’è stata per-ché la riforma elettorale non l’hannofatta. C’erano tutte le condizioni, manessuno l’ha fatta. Noi siamo staticostretti a votare questi dueCatananni, (Cariatidi) che rispondo-

no al nome di Rosy Bindi e MarcoMinniti. Sulla prima scherzosamenteriporta una battuta che da circola sulpanorama politico italiano:«Potevamo votare noi quel pezzo dicunnu?» Sul secondo invece è anco-ra più drastico: «Un vecchio politi-cante, che tutte le volte che si fu pre-sentato alle elezioni in Calabria èstato sonoramente bocciato dall’e-lettorato e poi mi dà l’immaginedella morte». La nostra secondatappa è Siderno. È sempre sera dimartedì, al circolo sportivo. C’èsilenzio e molto strano perché disolito le urla si sentono dal lungoma-re. Il circolo è frequentato da ex pro-fessionisti in pensione che si incon-trano lì per giocare a tresette, duran-te il giorno invece si vedono giovaniche fanno esercizi ginnici e che siallenano per migliorare le loro pre-stazioni sportive. Tra uno “sfottò” el’altro spesso di natura calcistica siintroducono la politica e l’apparte-nenza. La cosa più intollerabile è ilnon schierarsi. Molti però sonoschierati, è naturale quindi che in un

Tutti buoni a rimasticare?

Direttore responsabile: PASQUINO CRUPIIn redazione: ERCOLE MACRÌ, ELEONORA ARAGONA, DOMENICO MACRÌ, ILARIO

AMMENDOLIA, MASSIMO PETRUNGARO, KATIA CANDIDO, NINO SIGILLI.Responsabile sport: ANTONIO TASSONEArt Director: PAOLA D’ORSA

Egr. Direttore,prendo spunto dal suo articolo "Igrilli giganti e i costi della politica"apparso su "la Riviera" di domenica10/03 in cui richiama la formulazio-ne, da parte degli allora sindaci diCaulonia e Riace, IlarioAmmendolia e Domenico Lucano,di un "Manifesto per il rilancio delSud", apparso sul suo giornale il 25aprile 2010, ove si esponevano unaserie di loro proposte (7), per supe-rare alcune storture generate daicosti della politica e dalla famelicitàdei politicanti. Constata che le loroproposte non trovarono orecchiesensibili. Quali orecchie furono sol-lecitate? Le proposte furono conve-nientemente propagandate? A suoparere di ben altro peso sui costidella politica erano state le denuncefatte nel 1882 dal napoletanoTuriello e nel 1949 dall'avellineseGuido Dorso, ma sempre con scarsirisultati, visto a che punto siamooggi! E' appena finito il carosellodelle liste elettorali, delle promesseche candidati ed elettori sanno chesono solo fumo negli occhi, mentrel'unica cosa su cui non hanno dubbi èche chi è eletto avrà modo di lucrareproprio a danno dell'elettore, men-tre ai calabresi sarà data solo la pos-sibilità di scegliere dove emigrare.Casualmente, un pomeriggio deiprimi mesi di quel 2010, prima quin-di della pubblicazione del Manifesto,mi ritrovai al tavolo di un bar diCaulonia Marina con i due sindaciche discutevano dei problemi sem-pre più aggrovigliati del progettodell'accoglienza, che entrambi,Lucano in modo più creativo, porta-vano avanti, dovendosi spesso misu-rare con difficoltà crescenti da partedella Regione e senza il necessariosostegno delle forze politiche. Miinserii nel discorso esponendo quan-to andavo maturando riguardo alle

rappresentanze politiche e cioè cheera tempo di rescindere il rapportocon i partiti per formulare un nostroprogramma di rivendicazioni gene-rali e regionali, da sottoporre ai cala-bresi di tutte le province, definito ilquale, avviare una mobilitazione deicittadini della regione e mobilitazio-ni parziali per i punti settoriali delprogramma. Unico referente unComitato di mobilitazione conPresidente Mimmo Lucano.Successivi passaggi sarebbero state lenostre liste nelle elezioni comunali,provinciali e regionali e infine unanostra lista al Senato dellaRepubblica. Non ebbi ascolto, tran-ne il ringraziamento di Lucano,per la stima che gli dimostravo. Egli,come Ammendolia, è certamentepersona animata da profondo spiritoe cultura democratica, una di quellepersonalità non infrequenti nellanostra storia, cui non riusciamo adare il rilievo e il ruolo che gli spette-rebbero. La sua sincera umiltà gli fa

onore, ma talvolta, quando la storiachiama, bisognerebbe rispondereaffermativamente, capire e rispon-dere. La nostra storia avrebbe tutto-ra bisogno dell'opera di Lucano eAmmendolia. Per tornare al"Manifesto" Lei così ne riassume ipunti: primo, tagliare i costi dellapolitica; secondo, abolire i finanzia-menti pubblici; terzo, ridurre gli sti-pendi di funzionari di Asl ed Enti;quarto, imposta progressiva sui red-diti; quinto, sistema degli stipendiapplicato alle pensioni; sesto, aboli-zione immediata degli Enti inutili;settimo, obbligare le banche a tassicompatibili.Lei chiosava che queste propostenon trovarono orecchie sensibili. Lemie sì, invece. Ne colsero la novità eil filo di contestazione ai partiti cheserpeggiava per ogni dove. Mi misi inattesa di sviluppi.Qualche tempo dopo l’ assembleadei sindaci del comprensorio allabiblioteca comunale di Caulonia

Marina sui problemi delleAmministrazio-ni, sempre gli stessi,perché sempre irrisolti. Io fantasticoche i contenuti del Manifesto saran-no messi in discussione e mi precipi-to in biblioteca. Ammendolia rela-ziona, Lucano interviene, ma nessunaccenno al nostro Manifesto.Chiedo la parola, dico del mio stupo-re per l'accantonamento di un argo-mento così importante ... Nessunoche faccia il minimo cenno, come erasuccesso a Guido Dorso! Il suoamaro commento alla scarsa consi-derazione con cui vengono prese leanalisi dei meridionali, spesso pre-veggenti e molto pertinenti: "Noiperiferici arriviamo sempre in antici-po. E forse per questo le nostre pro-poste non arrivano mai al traguar-do!" Io penso che vi sia anche unaltro fattore, e parlo di un elementocostitutivo della nostra formazione,che infine è diventato parte dellanostra natura, cioè: con l'assaggio delbenessere economico siamo diventa-ti tutti, adispetto della scolarizzazio-ne, dei piccoli borghesi acidi, rimasti-catori del già detto e da tutti sostenu-to, supponenti dei luoghi comunitriti e ritriti, timorosi delle novità erestii a misurarci con formulazioniche non siano quelle che già cono-sciamo e che condividiamo con glialtri scimmiottatori. Se qualcuno osaavventu-rarsi in interpretazioninuove simo pronti ad indossare lenostre armi preferite, quelle deldisprezzo e del dileggio perché iltemerario sia neutralizzato. Uncostume mafioso ad uso dei povericristi vittime della mafia !!! In sostan-za voglio dire che se le cose inCalabria non migliorano è anche percolpa della nostra endemica passi-vità e della distorsione della nostramentalità.

Cordiali saluti. Domenico Gallo

SAVERIO ZAVETTIERI*

Sembra proprio che lo sport pre-ferito della Procura di Milano siaquello di eliminare leader politi-ci ed i loro partiti.E' successo nel '93 con Craxi ed ilPsi, rischia di ripetersi a 20 annidi distanza con Berlusconi ed ilPdL pur trattandosi di storiepolitiche e vicende personalidiverse. Ad elevare una Procuradella Repubblica a santuariointoccabile, persino al di sopradella suprema carica dello Stato,si commette un errore grave edimperdonabile dagli effetti irre-versibili sull'assetto e gli equilibritra i poteri dello Stato.Non preoccuparsi come fa il PD,quale forza che aspira alGoverno del Paese, del rischioche comporta l'eliminazione pervia giudiziaria del leader e delpartito maggiore di opposizione,rappresenta una prova di assolu-ta miopia politica dalle conse-guenze imprevedibili sull'assetto

democratico del Paese. La Procura di Napoli che indagaBerlusconi per corruzione neiconfronti di De Gregorio consi-derando reato un negoziato dicerto improprio e sgradevole,ma pur sempre di natura politi-ca, per far cambiare campo adun senatore ignora i tanti cambidi casacca e gli episodi di trasfor-mismo propri di questa secondarepubblica dietro cui non si cela-no certo motivazioni nobili matangibili contropartite.Se questo è criminale, la stra-grande maggioranza dell'attivitàpolitica è da considerarsi materiacriminale. Di questo passo, per-ché la Procura di Milano nonindaga Berlusconi per istigazio-ne a delinquere, (art. 414 delcodice penale) per aver indottocirca 150 parlamentari del PDLa protestare, atto considerato dataluni come aversivo, presso lastessa Procura?

Riformisti Italiani

La Locride dopo le elezioni

La procura di Milano è la misura di tutte le cose

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la RivieraHANNO COLLABORATO

Francesco Laddarina,Giuseppe Patamia, ,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta,Antonio Cormaci, GiulioRomeo, Sara Caccamo,Giuseppe Fiorenza, DanieleMangiola.

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Dal 2003 a cura di Paola D’Orsa

COPERTINE

il direttoreRisponde

certo qual modo si cerchi di convin-cere gli altri. La gran parte di questiprofessionisti come area di apparte-nenza politica è berlusconiana. Ilportavoce ufficiale è Cosimo coadiu-vato da Antonio, entrambi ex sociali-sti craxiani, quindi garantisti.Cosimo la politica ce l’ha nel DNA ein passato ha ricoperto caricheimportanti nella vita amministrativa;mentre Antonio è stato un ottimoprofessionista. Un altro gruppo con-sistente proviene invece da ambientidi Destra che ha vissuto tutte le evo-luzioni della Destra italiana sino allasua scomparsa perché inghiottita daBerlusconi. Sono molto “spaesati”politicamente e la causa di tutto ciòè stato Gianfranco Fini il quale hadilapidato un patrimonio inestimabi-le. Ci sono i pidiessini ex comunistima in minoranza come anche i tradi-zionali moderati di area centrista.Sera di martedì sono in una specie disilenzio stampa sia perché non sisono resi conto del terremoto chehanno vissuto, sia perché tronfi delleproprie certezze e di una perfetta

conoscenza della “natura umana”sono stati scalzati dagli eventi.D’altronde è sempre vero e attualeche il mondo è più grande e più pic-colo di quanto si creda. Chi si muovelo tocca e chi sta fermo ne è toccato.Molti di loro ne sono stati toccati madata l’età non si poteva pretenderedi più. «Si è contenti quando si è gio-vani», diceva qualcuno. «Quando si èadulti si tende sempre alla conserva-zione e in questo circolo l’anagrafeparla da sola». Comunque sia i ber-lusconiani, capitanati da Cosimo eAntonio, alla rimonta col sorpasso ciavevano creduto sino alla fine, dopo-tutto s’è trattato solo di 150 milavoti. Sia maledetto quel cretino diOscar Giannino, imprecava qualcu-no, ci ha fatto perdere le elezioni.Ma si consolano lo stesso perché i“traditori” (Fini-Bocchino-Granata)sono usciti dalla scena politica, alme-no per ora e sono maggiormentecontenti perché Ingroia non ha rag-giunto il quorum. Avrebbero stappa-to lo champagne se fosse capitato lostesso a Casini.

Nel Pd in molti sono amareggiati perla mancata vittoria. Renato analizzale cause del mancato successo: «Laragione di questo trionfo da tuttiannunciato è che il Pd non ha saputointerpretare il Paese. Con il senno dipoi tutto è più facile. Se avesse vintole Primarie, per Renzi sarebbe statauna passeggiata. Il Pd non parla piùil proprio linguaggio». Siamo statianche a Bovalino. Qui abbiamo par-lato con Francesco la cui delusionetraspariva dal suo volto. Abbiamoterminato questa nostra inchiestanell’entroterra della Vallata delTorbido. Ivi abbiamo avuto modo diparlare con Salvatore, Umberto eGiuseppe che ci hanno offerto opi-nioni non dissimili da quelle da noisopra riferite. Giuseppe si lasciaandare a una esternazione inusuale:«cu nu cuccummaru comu aBersani»1 come potevamo pretende-re di vincere. Di Grillo e delMovimento 5 stelle che tutti aspet-tano alla prova di fuoco hanno dettopoco. Alcuni soprattutto a sinistrasperano che a prevalere sia il senso

di responsabilità dimenticando che lapiù grande responsabilità nell’averefatto precipitare il Paese sono statiloro e più di loro Silvio, mentre altrigiudicano il fenomeno come un’e-scandescenza giovanile che presto siarrenderà alla realtà. E il “principiodi realtà” ci insegna il nostroViennese è anche loro “presto saran-no sedotti dal fascino del potere”altri ancora con più cattiveria asseri-scono: “Lasciateli parlare, anzi datepure loro la presidenza del consiglio,in un trimestre perderanno tutti iconsensi”. È vero i deputati deiCinque stelle sono molto naifs e que-sto fa molta tenerezza. Ma erano poicosì diversi i primi deputati dellaLega? C’è qualcuno che abbia maisaputo nuotare senza buttarsi inacqua? E infine: e se veramente lapolitica ritornasse al suo vero compi-to che è quello di offrire un servizioalla collettività? Sull’ultimo punto dicui il sottoscritto ne è fermamenteconvinto credo che ci sia molto dascommettere.

Domenico Angilletta

Benestare. Un fatto delpassato vissuto. Il teatro.Nella via Margherita, doveora c'è un giardinetto cheaggiunge un sorriso in piùal paese, nel passato sorge-va un terrapieno sostenutoda un resistente muro. Unascalinata conduceva a dueaule scolastiche con i muridi legno e il tetto di tegolerosse. Erano state costruitedopo il terremoto del 1908.In una delle aule, quella asinistra guardando dallastrada, verso la fine di set-tembre 1939, una piccolacompagnia di provincia siesibì eseguendo un'operet-ta intitolata:«Se potessiavere mille lire al mese».Per Benestare fu un eventostraordinario. In moltissimiaccorsero, ma non tuttipoterono entrare sia per-ché mancavano i posti, siaperché non potevano paga-re 50 centesimi per ilbiglietto. Molti rimaserofuori ma potevano ugual-

mente sentire, se non vede-re.L'operetta ricalcava il film,dall'omonimo titolo, colquale la protagonista AlidaValli era diventata famosis-sima a solo diciotto anni.Ho visto l'operetta conmolto piacere ed entusia-smo. Era la prima volta cheassistevo ad una rappresen-tazione teatrale. Mi è rima-sta impressa la canzone:«Sepotessi avere mille lire almese, sarei certo di trovaretutta la felicità». Ed eravero!Infatti ai miei tempi millelire erano tante, se si pensache un operaio, se riuscivaa trovare lavoro percepivasoltanto cinque lire al gior-no e un impiegato al massi-mo 120 lire al mese. Poivenne la guerra e, pianopiano, con mille lire si pote-va comprare, si e no, unpanino imbottito.

Ergo. Antonio Scopacasa

STORIE

DOMENICA 17 MARZO 2013 LA RIVIERA 21

Benestare, un fatto delpassato vissuto. Il teatro

I rimedi, tutti squadernati. Ma chi rimedierà?Una bella lettera di Franco Crinò

Negli anni '50 non c'era ancora il televisore nelle case dellefamiglie. Sabato sera, andavo insieme ai miei compagni avedere i programmi della TV a casa del parroco. Bisognava

andare poco prima di “carosello”. Lui ci diceva : “Ragazzi, arrivofra pochi minuti perché vado a cenare”, e si chiudeva in cucina. Percuriosità guardavamo attraverso il buco della serratura e vedevamoDon Mario che mangiava pollo al forno, patatine fritte e del buonvino. Per noi, allora, roba da svenire. Poi ritornava e ci spiegava di“ aver cenato con una pastina calda, poiché lo stomaco faceva tantebizze…..”. Tra noi compagni ci guardavamo senza parlare. A finetrasmissione ci consigliava : “Adesso andate a casa a dormire e miraccomando non fate cattivi sogni”.

Il parroco e la TV

L’ANGOLO DI PARRELLOdi Franco Parrello

Caro Direttore,nella mia legislatura al Senato,quando si parlava di giustizia, cir-colava una battuta «irriverente»:“Siamo passati da PieroCalamandrei a Roberto Castelli…”. Lo ricordo per dire che, quan-do si parla di meridionalisti (perultimo lo ha ricordato FilippoVeltri), praticamente nessunochiede ciò che Gaetano Salveminie Guido Dorso raccomandavano:la presenza di classi dirigenti capaci.Tu, per fortuna, non molli su questoversante, anche se, purtroppo, unpiede solo non traccia un sentiero.Un proverbio africano dice che ildomani è lontano, ma verrà. Perciò,abbiamo, nel frattempo, il doveremorale, più che politico, di pensareuna cosa al giorno, di fare una cosaal giorno, ma farla bene, “granodopo grano”, per i cittadini chesono sempre più in difficoltà.Ricette e cure, dunque, per batterela condanna a cui sembra destinatoil Mezzogiorno. La carenza di infrastrutture e lapresenza della criminalità organiz-zata vengono usate dai governicome giustificazione per tenerequesto territorio ai margini, come

se non toccasse soprattutto ai gov-erni impegnarsi per i finanziamentidelle opere e nel contrasto allemafie. Noi dobbiamo essere capacidi governare i nostri territori, difavorire con grande impegno la vit-toria della legalità, di cercare unavita migliore. Ci sono cose che sipossono fare. Regolarizzare illavoro sommerso e irregolare, scor-aggiando quei datori di lavoro cheimpongono salari bassi. Sostituirecon personale del luogo, e senza farvenire meno l'impegno di man-tenere la necessaria solidarietà, lecollaboratrici domestiche -che sonotante- dei paesi dell'Est, intro-ducendo sgravi fiscali (ne ha parla-to Piero Ichino). I nostri giovanidebbono potersi alzare al mattino epensare con grande concentrazioneal lavoro che si può trovare.L'aspettativa del lavoro trovatonella forestazione quanto nelterziario (che non è avanzato) èinutile. Accertato che il rendimentoeconomico e sociale delle nostrezone è ridotto -tra lavoro chemanca e cultura che non muta-dobbiamo sottolineare altri fattoridi crisi e di debolezza: le problem-atiche dell'ambiente, i dirigenti

delle amministrazioni pubblicheche non sempre si aggiornano, iservizi precari, l'emigrazione cheobbliga di nuovo i nostri giovani,soprattutto diplomati e laureati, adandare via. Lo vedo anche dai mieifigli che non stanno trovando qui legiuste opportunità. PiercamilloFlesca teorizza che i nostri miglioriragazzi possono cambiare il sudvivendo altrove. Non sposiamoquesta teoria, ci consola il fatto cheloro possono essere una granderisorsa (e una bella sorpresa), ancheperché, nella congiuntura che livede disoccupati o sottoccupati,sono in tanti che riescono a laurear-si. Per il Mezzogiorno che devecrescere, disoccupazione giovanilee scarsa occupazione femminilerappresentano i punti nevralgici.Un progetto di svolta per ilMezzogiorno dovrà essere realiz-zato con risorse sufficienti, vigilan-do sulla maniera come vengono uti-lizzate (perché non fa una ricerca,Direttore, per quanto concerne laLocride, sui quasi cinque milioni difinanziamenti per opere pubbliche,da cui poteva nascere un indotto,da molti anni “impantanati” dalleparti del municipio di Bovalino?).

E' ritornato, in questa campagnaelettorale, il discorso della Bancadel Sud e dei risparmi dellefamiglie, assottigliati dalla crisi, chesono trattenuti: in condizioni difiducia, gli investimenti si fanno el'economia riprende vita. Le imp-rese del nord dovranno pensare agemellarsi con le imprese locali.Chi deve coordinare tutto questo?Le classi dirigenti. Torniamo al punto. Qui il PartitoDemocratico ha ritenuto che servis-sero la Bindi e D'Attorre e altri difuori ne abbiamo “scampati”. Nonmi parlare della vicenda Scilipoti,Direttore, perché è troppoinflazionata. D'altronde gli elettorihanno dato ragione alla lista delcentrodestra e a Scopelliti che l'hacomposta. Tu ti sei “tormentato”per le scelte fatte in Calabria daIngroia, nell'ingloriosa avventuradel suo movimento… Franco Crinò

Nessuna replica e nessuna aggiun-ta. Concordo con Franco Crinò. Ilpunto non è che manchino coloroche richiedono rimedi. Il punto è- edai nuovamente Salvemini- CHIRIMEDIERÀ ?

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SPORT

18 gol: Cavani (Napoli),16 gol : El Shaarawy(Milan)15 gol: Di Natale (Udinese) 13 gol : Pazzini (Milan)12 gol : Lamela (Roma),Jovetic (Fiorentina), 11 gol: Sau (Cagliari),Osvaldo (Roma), Denis(Atalanta), Gilardino(Bologna) 10 gol: Klose (Lazio),Totti (Roma)

29° TURNO SERIE A

BOLOGNA - JUVENTUS IERI

SIENA - CAGLIARI 12,30CATANIA - UDINESE IERI

MILAN - PALERMO

FIORENTINA - GENOA

CLASSIFICA

JUVENTUS

MILAN NAPOLI 53

62

51

LAZIO 47

ROMA 44 GENOA 26

TORINO 32INTER 47 CHIEVO 32

FIORENTINA 48

BOLOGNA 35PARMA 35CAGLIARI 34ATALANTA 33

UDINESE 41 PESCARA 21SAMPDORIA 35 PALERMO 21

CATANIA 42 SIENA -6 24

17-03-2013

NAPOLI - ATALANTA

PESCARA - CHIEVO

SAMPDORIA - INTER

TORINO - LAZIO

ROMA - PARMA 20,45

Dopo due pareggi in trasferta ottenuticontro avversari di rango, e in rimonta,il bicchiere è mezzo pieno. Adesso però

serve la vittoria, unica possibilità contro ilCesena per risalire la china. Dario Bergamelli,difensore amaranto intervenuto oggi in confe-renza stampa, analizza il 3-3 ottenuto in casadei toscani: “Un pareggio insperato, per comesi era messa la partita. Dodici rimonte nonsono un caso, testimoniano la nostra voglia dinon mollare mai. Eravamo partiti bene, dopoil vantaggio abbiamo avuto qualche difficoltàdi troppo. Siamo stati bravi e fortunati a trova-re il 3 a 3 finale”. Al rientro dopo una lungaassenza per infortunio, Bergamelli si dice sod-disfatto della sua prestazione: “ Per me è stata

una stagione travagliata, ho accusato diversiproblemi fisici. Da tre mesi non giocavo unapartita intera, spero di trovare continuità nelfinale di campionato. Pensavo di soffrire dipiù dopo la lunga assenza, può capitare diandare in difficoltà nell'uno contro uno alcospetto di attaccanti come Dionisi ePaulihno". Venerdi al ‘Granillo’ arriva ilCesena, quasi uno spareggio in zona play-out.Bergamelli non si fida dei romagnoli, reducidalla sconfitta sul campo del Crotone: “IlCesena è un’ottima squadra, secondo me havalori da primi posti in classifica. Se a dodicigiornate dalla fine hai 34 punti però, significache sei in difficoltà.Conosco bene Bisoli, è bravo a motivare le sue

squadre. Servirà la giusta aggressività sin daiprimi minuti, non ci possiamo permettere disbagliare l’approccio alla gara”. L’anno scorso,con la maglia dell’Albinoleffe, una tristeretrocessione, maturata in largo anticipo tra leombre tristi del calcioscommesse. Bergamelliè convinto che stavolta l’epilogo sarà diverso :”Abbiamo pagato con la retrocessione unapessima seconda parte di campionato, erava-mo già condannati a marzo. Quest' anno èdiverso, sono convinto che la Reggina centreràla salvezza, lo merita la società anche per lastoria recente. I valori dei questa squadrasono superiori alla classifica attuale, bastanoun paio di vittorie per risalire la china”.

Pasquale Romano - rnp

Ciò che in settimana ha detto il presiden-te De Laurentis per spronare la propriasquadra, si può tranquillamente estende-re anche alle altre. Ci troviamo, da quialla fine, ad assistere a dieci finali. In unmodo o nell'altro, sono tutti sotto pres-sione. Due sono le società che più dellealtre stanno vivendo un campionato al disotto delle proprie aspettative: Palermo eInter. Premessa, quando una squadra vamale, la responsabilità è da attribuirsi inpercentuale maggiore alla dirigenza,incapace di costruire una rosa competiti-va. Gli infortuni sono un alibi, ma spessovengono spacciati per verità assoluta.Detto ciò, ci sono alcuni giocatori - manon mi sembra il caso di fare nomi, lilascio a voi - che sono sopravvalutati pergiocare nella squadra di Stramaccioni. Ilgiovane tecnico romano ha sicuramentedelle responsabilità sul momento pocofelice dei nerazzurri, ma bisogna pur direche il materiale umano su cui lavorare èlontano anni luce da quello del triplete.E al di là del far play finanziario che sem-bra più una giustificazione da scolaretto,è la campagna acquisti degli ultimi dueanni ad essere sotto accusa. I soldi sonostati spesi, solo che sono stati spesi male.E questo discorso vale, senza fare unapiega, anche per il Palermo, che domeni-ca dopo domenica vede spalancarsi sottoi piedi lo spettro della retrocessione.Purtroppo per entrambe le formazioni ilcalendario non offre, almeno sulla carta,partite abbordabili. I nerazzurri fannovisita alla Sampdoria che nonostante iltre a uno subito dal Cagliari sette giornifa, resta un avversario di tutto rispetto.Stramaccioni recupera tra i paliHandanovic che ha scontato il turno disqualifica, ma perde per lo stesso motivoil centrale brasiliano Juan Jesus. A farcoppia con Ranocchia quindi ci saràChivu, mentre in attacco l'ex Cassanoaffiancherà Palacio. Tutto da decifrare il

centrocampo, dove l'unica presenzacerta è quella di Guarin che agirà da tre-quartista. Nei blucerchiati rientranoGastaldello in difesa e Krstitic a centro-campo, in avanti sicuro di una maglia ilprobabile prossimo nerazzurro Icardi,che farà di tutto per dare un dispia-cere al proprio futuro. Molto piùproibitivo, al limite dell'impossi-bile, il compito che spetta alPalermo, chiamato al difficilecompito di fare punti in casa delMilan. I rossoneri che hanno nelmirino il secondo posto, ultimoobiettivo rimasto, sono chiamatioltretutto a rialzarsi dopo ilpoker subito dal Barcellona che ècostato l'eliminazione dallaChampions league. Allegrisolo alla fine scioglieràil dubbio traYepes e

Zaccardo; coppia d'attacco con Balotellied El Shaarawy e Boateng dietro. Inmediana stesso centrocampo che è scesoal Camp Nou. Per quanto riguarda il

Palermo, piove sul bagnato.Sannino, quinto avvi-

cendamento sullapanchina rosanero,è alle prese conproblemi di for-mazione visto cheMiccoli eDessena, difficil-

mente sarannodella partita. A pro-

posito di salvezza, ilSiena che domenica

ha vinto l'importantissi-mo scontro diretto pro-

prio in casad e l

Palermo, ospita un Cagliari quasi salvo.Se la squadra di Iachini fa punteggiopieno , può guardare al futuro con uncerto ottimismo. I sardi hanno a disposi-zione due risultati su tre, anche non per-dere è fieno da mettere in cascina. LaFiorentina dopo il due a zero rifilato allaLazio è tornata prepotentemente incorsa per il terzo posto. Al Franchi ospi-ta un Genoa ancora arrabbiato per lediscutibili scelte arbitrali che l'hannopenalizzato contro il Milan. Montellaconferma in attacco il duo che ha castiga-to i biancocelesti, con Larrondo e Tonipronti a subentrare a partita in corso. Neirossoblu in forse la presenza di Borrielloche in settimana si è fermato per unrisentimento ai flessori. Il Napoli chedomenica ha detto addio ai sogni tricolo-re, deve ora guardarsi alle spalle per nonlasciarsi sfuggire il secondo posto. Perfarlo deve riprendere a vincere e l'avver-sario di oggi si chiama Atalanta. Negliazzurri torna Cannavaro in difesa, inattacco si spera che el Matador possaritrovare la via della rete, che ha significa-to per il Napoli abbandonare le velleitàscudetto. Ultima spiaggia per il Pescarain casa contro il Chievo. Clivensi pressap-poco nella stessa situazione del Cagliari,anche un pareggio sarebbe da prenderecome oro colato. La Roma, che solo conuna vittoria terrebbe accesa la fiammelladel terzo posto, è attesa dall'impegnocasalingo contro il Parma. I ducali tro-vandosi in un'ottima posizione di classifi-ca hanno la mente sgombra dall'assillodel risultato, quindi per i giallorossi,occhio a prendere sotto gamba la partita.Oltre a Sampdoria - Inter, chiude la ven-tottesima giornata il posticipo Torino -Lazio: capitolini per riprendere l'assaltoal terzo posto, granata per raggiungere ilprima possibile la quota salvezza. E' que-sta non è altro che la prima delle diecifinali.

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SER

IE A

MASSIMO PETRUNGARO

Serie B

Reggina, Bergamelli: “Basta distrazioni in difesa. Arriva il momento decisivo”

Ora o mai più

Ci sono alcuni giocatori ma non mi sembra il caso difare nomi, li lascio a voi chesono sopravvalutati per giocare nella squadra diStramaccioni.

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Parlandodi...

SPORT

UNDICESIMA GIORNATA RIT. BRANCALEONE - ISOLA C.R.

CATONA - SERSALECASTROVILLARI - BOCALE

PAOLANA - N.GIOIESE

ROCCELLA - SILANARENDE - SIDERNO

GUARDAVALLE - ACRI

SAN LUCIDO - SOVERATO

CLASSIFICA

N.GIOIESE 60

GUARDAVALLE 48 CASTROVILLARI29

BOCALE 31RENDE 53 CASTROVILLARI 30

SOVERATO 40

ISOLA C.R. 34 SIDERNO 11

SILANA 22ACRI 39 BRANCALEONE 11

ROCCELLA 45 SAN LUCIDO 25

PAOLANA 32SERSALE 33

ROCCELLA: dopo tre pareggi di fila e l’eliminazione in Coppa Italia, arriva la Silana

IL CASO : tanto rumore per nulla, adesso indaga la Procura Federale

Contro la Paolana di mister Andreoli, domenica scorsa èarrivato il quindicesimo risultato utile consecutivo per ilRoccella “targato” Francesco Ferraro. Una sequenza dirisultati positivi impressionanti che è iniziata proprionella città del Santo nel girone d’andata. Ci sarebbe daessere “allegri” per questo trend di risultati positivi, edinvece, a fine gara, domenica scorsa, si notavano dirigenti“nervosi” che non hanno lesinato “frecciate” all’indirizzodel direttore di gara, il signor Michienzi di LameziaTerme, contestato anche dal pubblico di casa per nonaver decretato due presunti rigori al Roccella. Ma tant’è.Il Roccella non vince più da quasi un mese. L’ultimavittoria è stata ottenuta, prima della gara d’andata aBrolo, in quel di Catona. Poi sono arrivate le duesconfitte in Coppa Italia con la conseguenteeliminazione e ben tre pareggi di fila in campionatorispettivamente con San Lucido, Rende e Paolana. Trepunti in tre partite, delle quali due giocate al “NinettoMuscolo”. Si potrebbe dire che il periodo non siapropriamente “eccellente” ma in ogni caso le attenuantinon mancano per mister Ferraro, anche perchè, come lui

stesso ha dichiarato, nelle ultime settimane il Roccella èstato “falcidiato” da infortuni e squalifiche, per cui non sipuò chiedere di più a questo gruppo di calciatori che sistanno “spremendo” al massimo per cercare di ottenerel’obiettivo prefissato. Nel momento “topico” dellastagione sono venuti a mancare contemporaneamenteper infortuni o squalifiche “bomber” Oliva, (undifensore che sinora ha segnato 5 gol), l’altro centraledifensivo Seminara e l’attaccante Saffioti che, lodobbiamo dire, a Roccella rimarrà nella storia solo peraver messo a segno la rete nella finale regionale dellaCoppa Italia, perchè, per il resto, negli ultimi tre anni lostesso bomber palmese non ha impressionato in terminirealizzativi. Facciamo un confronto curioso che si basasui numeri e quindi su fatti concreti. Il Roccella haconsegnato indirettamente la vittoria del campionatoalla “rivale” Nuova Gioiese “liberando” questa estatedue giocatori importanti come Marius Pascu e SergioLombardo. Al momento questi due calciatori, da veri“trascinatori”, hanno, da soli, messo a segno ben 21 reti.Quindici le reti messe a segno dal rumeno Pascu (tutte

su azione) e sei le marcature di Lombardo (5 su calciodi rigore). Per il Roccella, invece, il migliore realizzatorerisulta essere al momento il palermitano Di Maggio,autore di dieci reti, (tre su rigore e le altre quasi tutte sucalci piazzati) e sette reti sono state segnate dalmarocchino El Aoudi (due su calcio di rigore). Bastanosolo questi dati per capire che i responsabili del mercatodel Roccella hanno commesso alcuni evidenti “errori” infase di costruzione dell’organico lasciando partire duefortissimi giocatori che in altri contesti si stannorivelando “decisivi” per il raggiungimento diquell’obiettivo sportivo che il Roccella dichiara ogniestate di voler inseguire, ossia la vittoria del campionato.Raggiungere i play-off con questo organico e con unpresidente “preciso ed appassionato” come AchilleGianniti dovrebbe essere il minimo per qualsiasiallenatore. Ecco perchè non comprendiamo “scuse” diqualsiasi genere. Oggi contro la matricola Silana (reducedal pesante 4-0 casalingo rimediato con il Rende) serveun solo risultato, la vittoria.

Antonio Tassone

Agli amaranto servonoi tre punti per i play-off

Si avvia ormai alla conclusione la vicenda legata aitrasferimenti del Castrovillari calcio che hanno carat-terizzato le ultime settimane del torneo di Eccellenzae coinvolto diverse società. Nei giorni scorsi, infatti, èarrivata la comunicazione ufficiale dagli organi pre-posti che i “famosi” giocatoritrasferiti a Dicembre oggetto deivari ricorsi sono tutti di “propri-età” del Castrovillari calcio. Percui teoricamente GrazianoNocera ha nella rosa a dispo-sizione altri undici giocatori. Tredi questi che erano già aCastrovillari (Lombardo,Capassoe Stillitano) e dopo essere statifermi per diverse settimane dadomenica contro il Bocaleritorneranno a disposizione deltecnico rossonero. In tutto questocaos rimane ora da capire cosafaranno il resto dei giocatori che erano in altre for-mazioni e sulla carta sono ritornati a Castrovillari (Cavatorti,Bellocco,De Masi,Barillaro,DeLuca,Scarlato,Santoro e De Rose). Certamente lasocietà rossonera non è in grado di sostenere i costi ditutti questi giocatori per cui certamente rischiano dirimanere fermi. L’unica possibilità di ritorno è forse

legata al reparto difensivo per il quale si potrebbepensare vista la partenza di Nucera e qualche acciac-co di troppo a qualche “reintegrazione”. Ma questa èuna ipotesi che sarà eventualmente valutata a brevedalla nuova dirigenza che a breve verrà ufficialmente

presentata. Intanto, LaCommissione DisciplinareTerritoriale in riforma della deci-sione impugnata, ha revocato ildeliberato pubblicato sul C.U. n.113 del 21.2.2013, con cui ilGiudice Sportivo Territoriale delComitato Regionale Calabria hairrogato all'US CastrovillariCalcio la punizione sportivadella perdita della gara con il pun-teggio di 0 - 3, ripristinando ilrisultato conseguito sulcampo(CASTROVILLARICALCIO – SILANA 1947: 2-0);

- confermando il provvedimento impugnato nellaparte in cui il Giudice Sportivo ha disposto la trasmis-sione degli atti alla Procur a Federale per i provvedi-menti di competenza, disponendo altresì di trsmet-tere la decisione all’Ufficio Tesseramenti in sede perogni altra determinazione di competenza.fonte abmreport.it

Castrovillari, ritorna il sereno dopo laconferma dei risultati ottenuti sul campo

Peccato di presunzione. E lezione di umiltà!Il Mammola esce mortificato dalmatch che lo vedeva opposto al Tropea e se proprio vogliamo sintetizzare l'a-bulica prestazione dei Viola di mister Etna, possiamo aggiungere che, nel

risultato, poteva finire anche peggio. Un sconfitta pesante non preventivata che ha lasciato l'amaro in bocca a tuttal'ambiente. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e pensare al proseguo delcampionato ad iniziare dalla sfida a Melicucco per riprendere a vincere . C'è moltaamarezza per una sonora ed inaspettata sconfitta, dovuta non molto a carenze tec-niche, ma probabilmente a mancanza di esperienza da parte dei molti giovani checompongono la squadra ed alla difficoltà a gestirsi nei momenti critici. La sconfit-ta contro il Tropea però potrebbe essere utile alla formazione del presidente PinoNeve per ragionare e correggere i tanti errori commessi, di sicuro non sta man-

Brusco stop a Tropea, ora serve la reagire.

Il Siderno finalmente è tornato alla vittoriadopo ben 22 giornate di digiuno. Era dalla terzagiornata d’andata che i bianco-azzurri di misterTelli non assaporavano il dolce calice della vitto-ria. Lo hanno fatto con una prestazione convin-cente ed autoritaria al cospetto di una buonasquadra come il San Lucido giunto a Sidernocon l’obiettivo di voler fare un “sol boccone”dell’undici locale. Non è stato così perchè i gio-vani del Siderno hanno sfoderato le loromigliori prerogativefatte di corsa,sudore e tanta tantaforza di volontà.Mister Telli ha sem-pre dichiarato che ilSiderno, fino all’ulti-mo, si impegneràper onorare almeglio il campiona-to cercando dievitare quantomeno l’ultima posizione e cercan-do di togliersi ancora qualche bella soddis-fazione. Così come è avvenuto domenica scorsa.Oggi i bianco-azzurri saranno di scena al“Lorenzon” di Rende al cospetto della localevicacapolista. Mancherà lo squalificato PieroClasadonte (un centrocampista davvero formi-dabile) ma mister Telli si è dichiarato fiduciosodi poter ottenere un risultato positivo. Vedremoquello che accadrà anche se , bisogna dirlo, tuttiquesti meravigliosi ragazzi stanno onorandomeravigliosamente la maglia del Siderno.

Siderno: a Rende con “fiducia”

MAMMOLA

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la Rivieradi...

UNDICESIMA GIORNATA RIT.

GALLICESE - V.VILLESE IERI

DAVOLI - M. DI GIOIOSA IERIREAL CZ - PALMESE IERI

GIOIOSA J. - REGGIOMED.

POLISTENA - GIMIGLIANO MONTEPAONE - TAURIANOVESE

BOVALINESE - BIANCO

RIZZICONI - SAN CALOGERO

CLASSIFICA

TAURIANOVA 54

PALMESE 46 POLISTENA 28

RIZZICONI 32GALLICESE 49 VILLESE 29

REGGIOMED. 43

M.GIOIOSA 38 REAL CZ -1 2

MONTEPAONE24BIANCO 41 S. CALOGERO 21

GIOIOSA J. 46 BOAVALINESE 28

DAVOLI 32GIMIGLIANO 35

M. DI GIOIOSA

Gianni Scigliano. “Il Marina di Gioiosa non èin crisi e lo dimostrerà nel finale di questocampionato. "Cominciamo contro il Davoli".Lo sfogo del tecnico giallorosso assomiglia adun fiume in piena che travolge le critiche chelui reputa eccessive. Si comincia dalla difesadello spogliatoio: "L'unità del gruppo è certifi-cata da come la squadra lotta in campo.I mieiragazzi erano affranti dopo la sconfitta diGimigliano nata da un episodio e dall'unico tiroin porta fatto dalla squadra Catanzarese, è unsintomo di quanto ci teniamo ad essere prota-gonisti. Ormai sta quasi diventando una con-suetudine di tutte le gare, creiamo tante occa-sioni da rete ma non siamo abbastanza cinicinegli ultimi sedici metri. Poi, al primo tiro inporta che subiamo, sistematicamente andiamoin svantaggio evidentemente il periodo non èfortunato per noi. A questo punto non ci restache rimboccarci le maniche e ripartire in que-sto rush finale, nel quale lotteremo con tutte lenostre forze per ottenere dei risultati positiviper incrementare la nostra posizione in classifi-ca . Il calendario in questa fase finale del cam-pionato in cui stiamo avendo una flessionenon ci ha aiutato avendo incontrato squadretutte in ottima salute. A Davoli cercheremo dimettercela tutta per ottenere il massimo, con-sapevoli del fatto che andremo a giocarcela inun campo molto difficile. I ragazzi lavorerannointensamente per tutta la settimana, per prepa-rarsi al meglio per questa sfida sperando di

recuperare qualche pedina importante. Volevosolo aggiungere che malgrado la sconfitta dimisura domenica a Gimigliano sono soddisfat-to della prestazione dell'intero gruppo, nono-stante si debba sicuramente continuare a lavo-rare per migliorare alcuni aspetti. Nello specifi-co, credo che il nostro reparto offensivo siaancora troppo sprecone e non concretizzi nel

migliore dei modi le tante occasioni create.Anche domenica infatti, il pallino del gioco èstato in mano nostra per lunghi tratti dellagara: abbiamo fatto un buon possesso palla ecreato tante azioni importanti per fare gol col-pendo anche un palo . I playoff? Fin quando lamatematica non ci condannerà, possiamo spe-rare. Intanto pensiamo alle prossime sfide,tutte importanti e difficili, dalle quali cerchere-mo come sempre di trarre il massimo”, il diri-gente Carmelo Carbone a proposito della scon-fitta di Gimigliano, difende il tecnico: "Hamesso in campo la migliore formazione, perchéci mancavano ancora una volta diversi titolariper infortunio e squalifica. Non bisogna farsiinfluenzare da critiche strumentali. Una fles-sione l'hanno avuta tutti persino la capolistaTaurianovese. Per la corsa finale può accadereancora di tutto, ogni traguardo è possibile.Sappiamo che il calcio è così, ma guardiamocon fiducia al futuro. Abbiamo un progettosolido che andrà avanti e come società con ilnostro allenatore Gianni Scigliano in panchinae tutto lo staff tecnico lo sosterremo anche inchiave futura”. Contro il Davoli scontato ilturno di squalifica ritorna disponibile VincenzoCarbone. Mentre Matteo Carbone è fermoancora per i postumi dell'infortunio che potreb-bero lasciarlo fuori ancora per qualche settima-na. Squalificato invece il capitano MimmoIeraci .

Nicodemo Barillaro

Superare il momento “no”

C'è grande fermento nell'areagrecanica per quanto concernelo sport del calcio a 11. Infatti,

dopo i fasti di un tempo, con la scom-parsa della Valle Grecanica, che hamilitato per ben due anni nel campio-nato nazionale di serie D, quest'annogli sportivi si stanno interessando aicampionati minori di quello che è losport più antico praticato da questeparti e non solo. Si è passati in pocotempo dalla disputa del torneo inter-regionale, in seguito alla fusione delledue realtà regionali come OmegaBagaladi San Lorenzo e Melitese,che militavano in Eccellenza, adesperienze locali con molte personeche si sono volute mettere nuova-mente in gioco in nome della passio-ne che li lega al “mondo del pallone”Ecco trovare, quindi, il CondofuriMarina che quest'anno si ritrova a lot-tare per la migliore posizione dellazona play off nel campionato diSeconda Categoria. Una sfida che,settimanalmente, porta avanti con ilMotta San Giovanni, compagine chenella scorsa stagione militava nella

categoria superiore. Le due forma-zioni continuare a dare filo da torce-re alle avversarie rendendo avvincen-te questo campionato. Qualche soffe-renza di troppo per il Saline Jonicheche cerca di difendere a denti strettila categoria e che, adesso, sarà guida-ta dall'allenatore-giocatore SantoVasta che ha accettato l'incarico dopol'ennesimo cambio in panchina deci-

so dalla società. In Terza Categoria,invece, sono molte le speranze deitifosi intorno al Futsal Melito. Lasquadra, allenata dal duo Tripodi-Malaspina, è nata quest'anno e stasgomitando con il Ravagnese Gbi e laPro Pellaro per cercare di conquista-re l'ambito salto di categoria. Almomento si sta assistendo ad unsostanziale equilibrio che, sicuramen-

te, continuerà fino al termine di que-sta competizione. Qualche posizioneindietro per il Bagaladi che alternaprestazioni eccellenti a qualche scon-fitta di troppo. Non resta che conti-nuare a sognare nella speranza che inpochi anni ritorni in questa area il cal-cio che conta.

FRANCESCO IRITI

cando il lavoro in questa settimana per mister Enrico Etna cherimane sempre molto sereno fiducioso per il proseguo del cam-pionato. Il Mammola è stata capace di cancellare in un solo colpotutta la stima che gli addetti ai lavori portavano per questa squa-dra, ritenuta quella che appariva essere la più in forma delCampionato. Chiedersi cosa può essere successo può essere una domanda perchi ha visto la partita? Ottenere il giudizio negativo persino deltecnico è già comunque una risposta. Un Mammola presuntuo-so, antipaticamente ed inutilmente lezioso, lento, impacciato,quasi appagato di non sappiamo cosa, che pretesa può avere con-tro una bella e brillante truppa di atleti avversari, veloci, entusia-sti, frizzanti, che giocano dall'inizio alla fine della partita con lo

stesso ritmo ed in conclusione sfiorano persino la sesta marcatu-ra? Un Mammola che innesta una retromarcia fatale in difesa,dove anche il super portiere Fazzolari, Commisso, Albanese sem-brano scomparsi, che sbava a centrocampo, dove Martello,Galluzzo e Furfaro giocano la più brutta partita della loro stagio-ne e in attacco, dove Simone Galluzzo, Raschellà e FrancescoGalluzzo sono stati stabilmente bloccati dalla retroguardiaVibonese. Questo lo specchio della partita, questo il Mammolache si è presentato contro il Tropea, irriconoscibile, brutto, inguar-dabile. Adesso tutti si aspettano la riscossa in questo finale di cam-pionato se ci sarà Prestia e compagni riusciranno di nuovo adallungare in classifica in ottica play off.

Nicodemo Barillaro

Il calcio dell’area Grecanicaconta di ritornare in “auge”

Praticare una discipina sportiva,qualunque essa sia, comportapassione e spirito di sacrificio siada parte degli atleti che da partedei tecnici. Noi dell'ASDMillennium Arco Club Sidernolo sappiamo bene e lo verifichia-mo ogni giorno coltivando lanostra grande passione per il tirocon l'arco , questa dedizioneassoluta ci ha portato nel tempoad ottenete ottimi risultati sporti-vi. Tralasciando le soddisfazionidegli anni precedenti, focalizzia-mo l'attenzione sui risultati posi-tivi degli ultimi mesi:dopo averconquistato il titolo di campione

regionale 2012 per tutte le tipo-logie di gara e quello di campio-ne regionale juniores compound2013 indoor 18 mt, il nostro atle-ta Francesco Romeo e' stato con-vocato ufficialmente dallaFederazione Nazionale di Tirocon l'arco a Catania il 16 e 17marzo per un'incontro tecnico .Questo significa che il tecniconazionale Flavio Valesella sioccupera' personalmente diosservare e valutare gli atleti gia'in nazionale Maresca-Ippolito-Allegra (Sicilia) insieme alnostro Francesco:unico convoca-to in Calabria.Nelle difficolta' di trovare unposto per allenarsi, di trovare lerisorse per acquistare l'attrezza-tura e per poter partecipare allegare, di trovare il tempo, i mezziper raggiungere i luoghi di alle-namento : e' in queste difficolta'quotidiane che le piccole associa-zioni come la nostra coltivano icampioni e le speranze per ilfuturo e chi ne fa parte e' orgo-glioso quando qualcuno delgruppo emerge e sale in alto: e'merito suo e di chi gli sta accantoogni giorno: in bocca al lupoFrancesco!

Tiro con l’arco

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GIUSEPPE FIORENZA

“Sei trattato male, amico mio? Cicredo, davvero lo vedo. Be, va' inArgentina a vendere patate o nelleminiere della Pennsylvania. Lìdiventerai ricco come gli altri tuoicompatrioti. Poi torna e manda ifigli all'Università, fa' che diventinoavvocati e membri del Parlamento,in modo che possano vessare, trasci-nandoli alla tomba, i malvagi pro-prietari di queste terre” .

Questo, in sintesi, ci sembra colgain pieno perfettamente l'atteggia-mento di Norman Douglas nel suoviaggio in Calabria. Uno sguardo dainglese illuminato, che centra ilcuore del problema, evidenziando ladisuguaglianza sociale come ter-mometro delle condizioni sociali.Ma la provocazione del titolo calzaa pennello una volta che facciamocaso alle singole descrizioni o rifles-sioni isolate dal contesto globale dellibro.Anzi, andando avanti con le provo-cazioni, potremmo dire che duesiano i meriti di Norman Douglas:1. amare la Calabria di unamore profondo, il quale gli perme-tte di esprimere giudizi netti e tagli-enti come lame, ma soprattuttospassionati, sulle condizioni socialied economiche della Calabria;2. rivelare un curioso caso di“ibridi” letterari, un caso di “brigan-taggio letterario” , nel capitoloMilton in Calabria, secondo il qualeMilton si sarebbe limitato a tradurre20 capitoli del suo Paradise Lost daun'opera di Serafino Calandra,

Adamo caduto, pubblicato aCosenza nel 1647.

Al contrario, i demeriti dello scrit-tore britanno-scozzese, invece,sarebbero riconducibili invece aduna visione razzista e reazionaria,uno sguardo pieno di pregiudizisociali, intellettuali e culturali , che

dà della Calabria un ritratto fosco edegradato senza per nulla andarealle cause delle ragioni dei mali.Il suo sguardo oscilla tra la vecchiaCalabria, quella classica, di cuirimane ben poco, e la nuova che èquella dei baroni che la depredano.Non solo, ma dacché è iniziata l'em-igrazione non ha fatto altro chetogliere ogni possibili speranza diriscatto. E' comunque uno sguardospietato, che parla di lavoro perassistenza e non per competenza,dove ci sono i furbi che sfruttano gliignoranti. È come se la nuovaCalabria, sporca e stracciona, glifosse d'ostacolo alla ricerca dellavecchia Calabria, quella della clas-sicità greca, che tanto aveva dato almondo, e che lui cerca con tutte lesue forze. Però, oltre ai giudizi neg-ativi sulla società e la giustizia,Douglas ha delle simpatie sponta-nee verso quei gruppi non ancoraguastati dalla città e dall'emi-grazione, come pastori e contadini.Certo, il suo puritanesimo sprez-

zante può risultare fastidioso maspesso ciò non esime dal constatareche ingiustizia e miseria non eranoin Calabria dei sofismi ma delle

realtà radicate anche come formamentale che impediva una sanapresa di coscienza politica.Douglas, in ogni caso, può essere

annoverato senz'altro tra i grandiamatori della nostra regione eVecchia Calabria può essere giudi-cato uno dei migliori libri di viaggiosulla Calabria.La non indulgenza del suo giudizio

è un'altra storia, a guardarlo colsenno di poi, di oggi, Douglas non ècertamente un reazionario ma uninglese, come erano gli inglesi cheandavano in ogni parte del mondo.Douglas si interessa soprattutto alpaesaggio, esotico e lussureggiante,e agli abitanti, ricchi di vitalità,facendo spesso riferimentoall'archeologia e alle vicendestoriche dell'età classica.Nonostante le dotte citazioni e iriferimenti letterari, nel testo diDouglas sono frequenti le consider-azioni sulle condizioni sociali edeconomiche della Calabria dei primidel XX secolo. Per Douglas l'ambi-ente calabrese, pur aspro e difficile,contrasta con la "patologica mes-tizia degli uomini del NordEuropa”.

CHI ÈNorman Douglas, narratore e sag-gista inglese, nato in Austria aThuringen nel 1868 e deceduto aCapri nel 1952. Si recò per la primavolta nell'Italia del Sud nel 1888 enel 1896 comprò un villa a Napolialla Gaiola, sulla punta di Posillipoe la chiamò “Villa Maja”.Nel 1907 iniziò la sua ripetuta fre-quentazione della Calabria che per-corse in lungo ed in largo a piedi, adorso di mulo, in carretto, in treno.Nel 1915, dopo il secondo viaggio interra calabrese, scrisse il libro “OldCalabria” considerata la miglioredelle sue opere letterarie e tradottain un infinito numero di lingue. Inessa descrive i suoi percorsi attra-verso i luoghi calabresi, durante iquali prestava attenzione a tutto ciòche cadeva sotto il suo occhio atten-to: chiese, ruderi di castelli emonasteri, paesaggi esotici, lus-sureggianti ed aspri, mari cristallini,culture bizantine, albanesi e magno-greche, riti liturgici, superstizioni,murales di protesta, volti di gentecomune, di pastori e contadiniabbrutiti dai lavori campestri…..

(26 - continua)

BIBLIOTECA MERIDIONALISTA

UNA (CRONI)STORIA DELLA CALABRIA ATTRAVERSO I “FORESTIERI” di Giuseppe Fiorenza

Ricordando Salvatore Gemelli nel 25°della morte

Norman Douglas, un razzista gentiluomo o l’autore del libro più bello sulla Calabria?

NATALINA MISOGANO

Salvatore Gemelli nacque ad AnoiaSuperiore (R.C.) il 7 settembre del1939 e morì a Locri (R.C.) il 17 marzodel 1988, all'età ancora non compiutadi 48 anni, sconfitto in poco più di unmese da un male incurabile. Nel 1968 si laureò in Medicina eChirurgia, presso l'Università degliStudi di Messina, con il massimo deivoti, la lode e la pubblica-zione dellatesi di laurea. Nel 1971 conseguì la specializzazionein Malattie Cardiovascolari a Catania enel 1977 quella in Geriatria alla Scuoladel prof. Antonini a Firenze. Sposatosia Locri, con la dott.ssa Rita Placanica,a coronamento di una storia d'amoreiniziata nelle aule universitariedell'Ateneo messinese, percorse levarie tappe della carriera professionaleospedaliera, divenendo prima AiutoGeriatra (1972) e, successivamente,

Primario Geriatra (1980) all'Ospedale"Filippo Fimognari" di Gerace (R.C.).L'apertura e l'avvio di questo ospedale,nuovo soprattutto per l'impostazioneriabilitativa della sua attività, videroSalvatore Gemelli attivissimo accantoai politici del luogo, primo fra tutti ilsindaco e futuro Senatore dellaRepubblica, dr. Giuseppe BeniaminoFimognari. Il suo impegno sociale fu non giàdovere professionale, ma vocazionenaturale e manifestazione di un'animagenerosa. Molti sono i segni di tale pre-senza nella Locride e nella Calabriameridionale. Si ricordano l'organiz-zazione di numerosi Convegni di med-icina geriatrica e di problematicasociale geriatrica, di oltre un centinaiodi Conferenze, sull'Assistenza e suiProblemi degli Anziani, tra cui spicca ilCorso residenziale su "Handicappati,

Fondò l' “Associazione Amicidell'Ospedale di Gerace” (1975), di cuifu Presidente fino al 1985, e l'A.A.d.A.H., “Associazione Amici degliAnziani e degli Handicappati”, (1977)con sede a Locri e della quale ricoprì,fino al giorno della sua morte, la caricadi Direttore. SIl 7 ottobre 1984, a Reggio Calabria,in occasione del viaggio pastorale inCalabria di Giovanni Paolo II, conseg-nò personalmente nelle mani delPontefice la Lettera “L'anima cristianadella Calabria”, scritta da lui, miniatadal prof. Gaudio Incorpora e acquerel-lata dal pittore Domenico Savica. Dal 1985 fino alla sua prematurascomparsa fu professore a contrattopresso la Scuola di Specializzazione inGeriatria e Gerontologiadell'Università di Pavia. Nel 1986 fondò, l' “A.R.S.I.O.S. -

Associazione per la Ricerca Scientifica, l'Individuazione e l'Organizzazione diStrutture nel campo socio-sanitario escolastico” con sede in Locri e il 21novembre dello stesso anno, assiemead un nutrito e qualificato gruppo diamici, professionisti, studiosi e ricerca-tori della Locride, diede vita, nello stu-dio del notaio Polifroni di Locri, all'“UTETL - Universi-tà della Terza Etàe del Tempo Libero” di Locri Siderno . Svolse attività di docente presso laScuola di Servizio Sociale “Mons.Ferro” di Reggio Calabria, la ScuolaSuperiore di Servizio Sociale dellaLocride, la Scuola InfermieriProfessionali di Locri, l'Universitàdella Terza Età di Cosenza, l'Universitàdella Terza Età e del Tempo Libero diLocri Siderno (UTETL). Opereche non passano. A gloria delsuo santo sapere.

Lo sguardo dello scrittore inglese oscilla tra la vecchia Calabria, quella classica, ela nuova che è quella dei baroni che la depredano. Depredò anche Milton, che sisarebbe limitato a tradurre 20 capitoli del suo “Paradiso perduto “dall'opera di Serafino Calandra, “Adamo caduto”, pubblicato a Cosenza nel 1647.

Un medico che ebbe santo il sapere

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CULTURA E SOCIETÀ

Un racconto - inchiesta sulla Strada Statale Jonica calabrese

ILARIA AMMENDOLIA

Tra la rigogliosa macchia mediterra-nea calpestata da diversi popoli e lastriscia di mare solcata dalle grandiciviltà, si adagia una lunga intermina-bile tenebrosa serpe nera: la SS 106.Questa malvagia bestia, costeggia loJonio da Taranto a Reggio passandoper Crotone. Una strada traditrice. E'la via della Magna Grecia, dei restidell'antica Kaulon, delle bellezzenaturalistiche non tutelate, abbando-nate. E' la strada dove sorgono eco-mostri che deturpano il paesaggio. Graziella, Biagio, Angela, Rosa,Marco, Fabio e ahimè la sequela èlunga, sono i nomi delle vite spezzate,dei sogni infranti e delle realizzazionifallite. Sono i nomi della bambina chevoleva saltare in un prato, del ragaz-zo che studiava per diventare archi-tetto, della donna che sognava didiventare madre e dell'anziano chedesiderava vedere i nipoti crescere. Eche purtroppo tutto questo non è

potuto accadere per quella maledet-ta, così conosciuta “strada dellamorte”.Dedali di dolore e strazi delle fami-glie delle vittime. Indignazione dicoloro che ogni giorno sono costrettia sfidare “l'invertebrato”. Rabbia dichi percorre la strada del degrado, dichi sfida il costante pericolo in aggua-to in questa striscia d'asfalto priva didignità. Voglia di urlare contro qual-cuno alla vista di quei tristi fiori legatiai guard-rail con piccoli pezzi dispago per la triste ragione nota a tutti.

Ma prendersela con chi? “Chi èstato?”È questa la domanda che si pone l'au-tore. Chi è il carnefice dei tanti falli-menti del Mezzogiorno? Chi ha per-messo che il Sud non si sviluppassecome il resto dell'Italia? Fabio Pugliese ci ha raccontato dellaSS 106, emblema di isolamento e diemarginazione, come il problema piùgrave fra queste numerose maledi-zioni.«Èuna strada dove in moltihanno versato fiumi di inchiostro e disangue, è la strada che vacilla, sospe-sa, sempre in bilico, tra cielo e mare,tra vivere e morire, tra l'incubo e ilsogno, tra la disperazione e la speran-za».281 morti in solo 5 anni, migliaia diferiti, un tributo di sangue inaccetta-bile. Cifre che non hanno bisogno dialcun commento.Chi è stato? Libro di Fabio Pugliese,metafora di una Calabria che vuoleguardare il futuro, ma si dibatte feritanel suo triste passato.

A Siderno Superiore, giorno 22 marzoore 18.30 in Piazza San Nicola, i giovanidella parrocchia, vista l'esperienza positi-va degli anni scorsi, rappresenteranno lapassione e la morte di Gesù. L'intentodei ragazzi è quello di coinvolgere emo-tivamente gli spettatori offrendogli unmessaggio. Un momento di riflessione edi presa di coscienza, del vero significatoche la morte di Cristo deve assumere inognuno di noi. La Via Crucis vivente,attraverso le stazioni dei misteri doloro-si, porterà ciascun credente idealmente aGerusalemme.

Eduardo Cusato

A Pasquetta ritornerà la Sguta Sidernese. Il dolce tipico pasqua-le, fatto di uova, zucchero e farina, verrà preparato dalle pasticce-rie sidernesi che, per la cottura dei biscotti, utilizzeranno alcuniforni di notevoli dimensioni. La stessa “sguta” verrà quindi ada-giata il giorno di Pasquetta su delle lunghissime e resistenti tavo-le posizionate sul centralissimo Corso della Repubblica. Dopo la“benedizione” la lunghissima striscia di biscotti sarà tagliata apezzi e distribuita gratuitamente con modalità diverse rispetto aquanto avveniva in passato. La città di Siderno proverà così aregalare un momento di serenità e di festa all'intera popolazionelocridea. Sarebbe auspicabile, però, che le autorità interessate, siattivassero al fine di poter garantire i normali requisiti di puliziaed igiene che ogni cittadina dovrebbe avere. Cosa, purtroppo,non riscontrabile in questi giorni con la città di Siderno letteral-mente invasa dalla spazzatura e da odori nauseabondi che stan-no mettendo a repentaglio la salute pubblica.

Trent'anni di progetti e lavoro per laCalabria e ancora tanto altro da realiz-zare. Il Sidus Club festeggia questoimportante anniversario con il territo-rio, in un incontro dal titolo “Trent'annidi attività per la conoscenza e la valo-rizzazione della cultura e della storiadella Calabria - Emozioni e progetti trapassato, presente e futuro”. Con il pre-sidente Albarosa Dolfin Romeo ci si èsoffermati su cosa ha significato e signi-fica questo Club. «Lavoriamo dall'inizio per la cono-scenza e la valorizzazione dei beni cul-turali sia dal punto di vista materiale, ilbene archeologico e monumentale inse, non trascurando ciò che ha parlatoe parla della Calabria. Una terra moltoproficua culturalmente che noi stessinon conosciamo fino in fondo. Mi rife-risco alla valorizzazione sia del lavorofatto a telaio che della grande opera.Un'identità che, però, perde forza per-ché non la si conosce. Tutto questo nel-l'ottica di far comprendere la nostrastoria e la nostra cultura ai giovani». Il Sidus Club è nato come gruppo dilavoro, undici donne inizialmente

senza cariche che, nel tempo si sonodate uno statuto e incrementato ilnumero di socie. «Lavorare insieme el'emozione che ne scaturisce è statosempre il motore di tutto. Un lavoroche è andato avanti con la consapevo-lezza che la cultura di un tempo nonpuò essere cristallizzata nella contem-plazione del bello o della memoria, macome mezzo fruibile di conoscenza.Siamo trenta non per selezione o selet-tività, ma perché alcune socie sono

venute a mancare e poi anche per unmodo di lavorare peculiare e faticoso,con tutto quello che comporta il ritro-vamento di oggetti e documenti». Un Club che intende la cultura nonsolo come contemplazione della bel-lezza, ma anche come consapevolezzadell'importanza di quella semplice, iltessuto tradizionale prodotto da donneoperose, le case dei contadini con unloro vissuto importante. «Molti anni in cui tanti sono stati imomenti di incertezza, ci siamo sem-pre chieste, avviando un progetto,quale l'incisività dell'idea sul territorioe quale risveglio sarebbe potuto nasce-re. Ciò che da trent'anni stiamo cercan-do di realizzare è un percorso museale,un traguardo che mi auguro di rag-giungere. E poi “Borgo in fiore”, unprogetto che può contare sulla disponi-bilità delle amministrazioni, per la riu-scita del quale a noi interessa che lagente capisca ciò che il centro storicopuò dare come identità, anche fruibileeconomicamente. Curandolo puòessere un naturale itinerario da farapprezzare ai turisti. L'esempio per me

è Siderno Superiore, ai primi anniottanta quasi abbandonato, un borgoche, pian piano, siamo riusciti ad atti-vare». Un' altra iniziativa nella quale sonocoinvolti i giovani è “Sos Archeo”. «Èurgente che i giovani capiscano dadove sono “nati” e che non sono gliaspetti negativi della nostra societàcalabrese ad essere il punto di riferi-mento della loro identità, ma questogrande patrimonio archeologico. Sosperché è urgente capire chi eravamo echi possiamo essere se ci appelliamo aquesta cultura. Il progetto si sta svilup-pando con la sezione didattica delMuseo Nazionale di Locri con LauraDelfino, nelle scuole di primo grado diMarina di Gioiosa e Roccella Ionica. Sispiega come vengono scoperti erestaurati i reperti. Successivamente iragazzi disegneranno il loro modo divederli e se riusciamo vorremmo orga-nizzare un convegno dove loro stessisaranno i relatori».

Emanuela Alvaro

Via Crucis giorno 22 marzo Dolci di Calabria

Dare significato alla Pasquacon la Via Crucis vivente

Il giorno di Pasquetta:torna a Siderno la sguta

Lib roedi Chiara Trifilò

C a r oP i n c oPa l l o

Miei cari amici,torno da un viaggio di studio a Venezia evoglio raccontarvi una storia. La sera prima della partenza stipo ilnecessario per una settimana di viaggioin un piccolo trolley delle dimensionirichieste dalla compagnia “low cost”Volotea. Potete immaginare la scena: ope-razione valigia! Scelta dei vestiti: i più leg-geri possibile. Antica tecnica dell’arroto-lamento dei maglioni, per un ottimalerecupero dello spazio. Poi riempire pic-coli flaconcini di shampoo e creme varie.Scegliere il libro da imbarcare alla lucedel peso del volume, e non dell’autore.Sedersi sulla valigia e chiudere la cernie-ra, tira da un lato, aggiusta dall’altro.Mettere la valigia sulla bilancia.Rannicchiarsi a terra per controllaredove arriva l’ago, nascosto dalle ruote deltrolley. Ecco, lo sapevo: pesa troppo!Scegliere cosa togliere e cosa assoluta-mente no. In un bagno di sudore e verdecome Hulk, cominci a bofonchiare frasisenza senso, a maledire tutte le compa-gnie low cost della terra e i viaggi d’inver-no. Ecco, ci siamo: 8 kg precisi, più laborsa a tracolla (speriamo non pesinoanche questa). Check in online e notte inbianco pensando: peseranno anche laborsa, me lo sento!Giorno dopo: aeroporto. Mi avvicino fur-tiva al check in, con la borsa a tracollanascosta sotto il cappotto, e chiedo allehostess della Volotea di controllare ilpeso della valigia: appena un chilo in più,ma la pancia del trolley scoppia e nonentra nell’”affarino misura trolley”. Midicono: deve metterlo in stiva: 40 Û.QUANTO? Il volo di sola andata eracostato 94 Û (alla faccia del low cost), 40Û sono un incremento del 50% sul costodel biglietto. Guardo le due con aria sup-plichevole e dico: <<ma al gate hannol’affarino misura trolley>>? Mi dicono:<<no, ma allora non sarebbe dovuta pas-sare da qui, comunque faccia comevuole>>. Così decido di rischiare, pen-sando: al massimo la imbarco al gate epago lì i 40 Û.Supero i controlli e mi metto in fila persalire sull’aereo. Al gate c’è la stessahostess del check in, mi guarda con non-chalance e dice: deve imbarcare la valigia:qui al gate sono 60 euro. Non serve rac-contarvi la mia reazione. Comunque sia,fuori di me, pago 60 Û, lascio il trolleypanciuto e salgo sull’aereo. Prendoposto, ancora violacea e col fumo cheesce dalle narici. La signora seduta almio fianco parla al telefono in dialetto:<<mi stavano per prendere la valigia evolevano 60 Û! Ho gridato: ora faccio tor-nare tutti indietro e pesate tutte le valigie!Poi

Un lavoro lungo trent'anni per valorizzare la cultura. Albarosa Dolfin Romeo e il Sidus

Il minotauro della 106

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Una comunità che ama il proprio paese difendendo le proprie ricchezze

Il 23 Marzo 2013 si svolgerà dalle 20:30 alle 21:30 Earth Hour, la piùgrande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto ilPianeta per la lotta ai cambiamenti climatici, promossa dal WWFInternazionale. Anche la città di Siderno parteciperà attivamente aquest'evento spegnendo le luci comunali alle 20.30, e da piazzaPortosalvo inizierà una festosa fiaccolata a suon di musica. Arrivati almonumento del Marinaio sul Lungomare delle Palme si osserverà lavolta celeste con la gentile collaborazione dei soci della SocietàAstronomica Italiana. Finita la fiaccolata vi saranno dei piccoli standallestiti dal wwf e da altre associazioni della Locride.

A presiedere la giuria dell'edizione 2013 del Festival di Tropea,chiamato a giudicare i 10 cortometraggi finalisti, sarà un ospited'eccezione. Con tutte le sue doti, Tallura rappresenta in modo eccellente laCalabria in Italia, ed è per questo che la "Cine Film Calabria" havoluto omaggiarlo per il suo impegno e la sua carriera in campocinematografico, invitandolo a dirigere la Giuria del Festival per-chè egli rappresenta proprio il lato artistico della Regione che perstatuto l'associazione intende valorizzare.Antonio Tallura, un attore figlio di Calabria, si è esibito con gran-de successo dal cinema al teatro, dalla televisione alla radio. Chi èappassionato di fiction non può non sapere chi è Tallura, famosoper aver vestito i panni del dott. Nicola Freddi in Incantesimo dal2001, al 2008, ma anche per la sua partecipazione ad altre produ-zioni di rilevo quali "Rex", "La Squadra", "Vivere", "Centovetrine" e"Orgoglio".Dal 2012 è impegnato nella messa in scena della commedia "Il tar-tufo di Molière", regia di G. Anfuso, ma la sua carriera teatralerisale già agli anni 90. Tallura è un vero e proprio artista a 360gradi, di cui è facile riconoscere e apprezzare lo stile di recitazione,il portamento elegante e la simpatia, doti umane e professionaliche costituiscono il mix perfetto per un artista completo e di suc-cesso.

Siderno 23 Marzo ore 20:30

Sfida il mondo persalvare il pianeta

Un altro orgoglio di Calabria

Ospite d'eccezione alla“Cine Film Calabria”

Dodicesima edizione, giornata FAI di primaveraL'edizione 2013 della Giornata FAI diPrimavera si terrà a Locri il 22, 23 e 24marzo p.v. presso il Parco Archeologico diLocri Epizephiri, situato in ContradaMarasà di Locri, lungo la SS 106 Jonica,che consente di seguire la vita della cittàantica dal VII secolo a.C. fino all'etàromana imperiale e tardo-antica.La visita consiste in un articolato percorsoalla scoperta della città magno greca.Al fascino della passeggiata attraverso lacittà antica si aggiunge quello del contestoambientale: un paesaggio tipicamentemediterraneo caratterizzato dalla presen-za di ulivi, aranci e limoni, piante aro-matiche come alloro e mirto utilizzateanche dai Locresi dell'epoca della poetes-sa Nosside, vissuta a Locri Epizephiri.In particolare, le mattine del 22 e 23 saran-no, per come di tradizione, dedicate allescuole, sabato 23 marzo nel pomeriggiosono previste due visite guidate conpartenza ore 15.30 e ore 16.15 riservateper gli iscritti FAI (con possibilità diiscriversi o rinnovare in loco) e domenicatutto il giorno (9.30-12.30; 15.00-16.30).

La Giornata FAI di Primavera è l'occa-sione per tutti gli Italiani di entrare a farparte di questa grande comunità che amail proprio Paese e difende le proprie ric-chezze. Chiunque può farne parte

iscrivendosi alla Fondazione, o con uncontributo libero durante le visite e man-dando un SMS di 2 euro o chiamando darete fissa per donare 2 o 5 euro attivo finoal 24 marzo al 45501*.

La musica come messaggio di riscatto sociale per un'Area comequella grecanica che chiede ormai da tempo, attraverso l'im-pegno dei più giovani, una possibilità per venire fuori da unacondizione di marginalità ormai non più tollerabile. Proprio lamusica, quella delle band emergenti, diventa così, importantestrumento per affrancarsi lanciando un importante messaggiodi crescita culturale e sociale. "Carmelo Casile & cavAcoustic"-è questo il nome della neonata band di musica dal vivo nata suiniziativa del giovaneCarmelo Casile, approda-to già lo scorso anno allaribalta tv di AMICI diMaria De Filippi,superando inoltre consuccesso una serie diConcorsi canori.Carmelo, insieme alfratello studiano musicaal Saint Louis College diRoma e sono inseriti nelgruppo "Tamburi del Sud"di Luca Scorziello (per-cussionista Rai Uno).L'esordio per la band,qualche giorni addietro inun noto locale di Bova,centro culturale piùimportante dell'Area, chenegli anni è stato palcoscenico per il lancio di nuove band,anche grazie a manifestazioni ormai di fama internazionalecome il Palearìza. La band, composta oltre che dai fratelliCasile anche da Andrea Principato (Conservatorio Cilea, chi-tarra classica) e Antonello Danaro (basso), si prefigge dunquealcuni obiettivi che, partendo dalla composizione di buonamusica vogliono lanciare anche un messaggio positivo a quantiintendono impegnarsi in un cammino, come quello dell'artemusicale, per niente facile, che richiede tanto impegno e l'im-mancabile pizzico di fortuna che non guasta mai.

CAVACOUSTIC BAND

La musica comemessaggio diriscatto sociale

Antonio Tallura

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Noi facevamo il tifo per lui

Tifosi Irriducibili !!!

E mentre Nicola va aspasso con il “pruppu”...

Agli amici di LOCRI VIVbelli della mia gioventù- giocare a Locri in quegli anni era

un privileggio. Io lo ebbi grazie anche a quella personaeccezionale che non è più con noi

(Dott. Stefano Carnuccio)- Anno 1962/63 -...qualcun’ altroaddomestica unbranco di totaniI tre della “ficandianara”

il ritorno del Principe

DOMENICA 10 MARZO 2013 LA RIVIERA 30

Complimenti

Un cucciolotrai cuccioli

E' stato eletto il nuovo papa, successoredi Benedetto XVI°, dopo due giorni diconclave dei cardinali. Il nuovoPontefice si chiama Francesco I°, comePontefice, ma il suo nome di battesimo èJorge Mario Bergoglio ed è unArgentino, latino-americano, italo-argentino, poiché figlio di immigrati ita-liani in Argentina, infatti il nonno era diun piccolo paese in provincia d'Asti, lamadre, di nome Regina Vieri, era geno-vese. Il padre era ferroviere e la madrecasalinga, gente semplice, italiani, emi-grati. E' il primo pontefice di nomeFrancesco, che egli ha scelto in omaggioa San Francesco d'Assisi, Patronod'Italia, il Poverello d'Assisi, ed è unGesuita della Compagnia di Gesù, con-gregazione che annovera santi dellospessore di Sant'Ignazio di Loyiola! Se èvero che è lo Spirito Santo a scegliere ilpontefice, allora lo Spirito Santo avràvoluto scegliere un Gesuita perché lachiesa deve ritornare alla semplicitàdella figura del Cristo, alla Sua coerenza,alla Sua forza, alla Sua Autorevolezzadella predicazione e dell'esempio!Grande sorpresa per tutti, è stata l'ele-zione di questo papa argentino, non piùgiovanissimo, ha, infatti 76 anni, e diven-ne sacerdote nel 1969, a 33 anni, dopoessersi laureato in chimica, e dopo averstudiato filosofia e teologia, e dopo averavuto pure una fidanzata. Dopo unascelta maturata lentamente e ben pon-

derata, ha rivelato e scritto in un libroautobiografico. Colpisce subito di questopapa la somiglianza con altri tre papi delpassato, ha qualcosa di GiovanniXXIII°, di Paolo VI°, e di Papa AlbinoLuciani, cioè il pontefice Giovanni PaoloI°, predecessore di Giovanni Paolo II°.Da dire pure che nel conclave del 2005che scelse come pontefice josefRatinznger, il cardinale Bergoglio, fusecondo per voti espressi dai cardinali.Un po' come successe nel 1978 a G.P.II°,nei confronti del Cardinale AlbinoLuciani, che venne eletto papa, ma dopotre mesi, alla sua morte, subentrò KarolWojthila. Il nuovo papa è un cardinaleche conosce il mondo economico, essen-do vissuto in Argentina, un paese chevisse una crisi politica ed economica, nel2001, è un papa figlio di emigrati, in unpaese in crisi, ama i poveri e viaggia inmetropolitana, quindi in un momentocosì critico per il mondo, forse potrà daredelle risposte al mondo, cattolico e noncattolico. E' una figura complessa,profonda, semplice, che dovrà saperincidere sui cuori e sulle anime di chicrede e di chi non crede!Si è presentato in modo semplice, spon-taneo, immediato, alla numerosissimafolla di credenti, che stazionava dal mat-tino in P.zza San Pietro. Con voce dolceha detto, semplicemente:”Buonasera!”,e poi ha fatto subito pregare per il PapaBenedetto XVI°, suo predecessore, e

per lui come vescovo di Roma e per ilmondo, gli uni per gli altri, ed ha sottoli-neato così che è un Pastore che credenella preghiera del popolo di Dio, e cer-cherà di guidare il gregge di Dio anchealla preghiera ed alla contemplazione! ilsuo messaggio è immediato ed è fatto disemplicità, preghiera, fratellanza eamore. Colpisce, questo papa, poichésubito ha chiesto preghiere per se stesso,come vescovo di Roma, non definen-dosi mai papa, credo per estremasemplicità ed essenzialità. Saluta lafolla augurando:” Buona serata!” e“Buon Riposo!”, come un veropadre, e poi aggiunge che domaniandrà a visitare ed a pregare laMadonna, forse perché la sua ele-zione è avvenuta di mercoledi, gior-no, per la chiesa, dedicato allaMadonna. Credo che i nostri politi-ci dovrebbero prendere esempio daquesto papa, che prega per l'uscen-te, non si contrappone ad esso. Madi politici uscenti o che si mettonoda parte, noi non ne abbiamo!Speriamo che il Vaticano sappia ispi-rare anche in politica un forte rinnova-mento nel modo di pensare e d'agire!Auguri Santo Padre, per questo pontifi-cato tutto da percorrere! PapaFrancesco I°, Italo-Americano, e france-scano, quindi anche molto, molto italia-no, in fondo!

M.B.

Habemus Papam:Francesco I°

(JORGE MARIOBERGOGLIO,ARGENTINO).I

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DOMENICA 10MARZO 2013 LA RIVIERA 31

Evviva “cu sona” LOCRI VIVA- Come dimenticare gli anni piùa gioventù- giocare a Locri in quegli anni era

gio. Io lo ebbi grazie anche a quella personaeccezionale che non è più con noi . Stefano Carnuccio)- Anno 1962/63 -

Chi se lo ricorda Vittorio (UPullu), col suo carretto?

Oggi festeggeremo il tuo primo compleanno.

Tanti auguri Vincenzo.Mamma e papà

Buon Compleanno, Gabriele! Con amore, zia Patrizia.

Auguronissimi Antonio!!!

Il 13 aprile, presso la sala con-gressi dell’Hotel dei Platani aNola, si svolgerà la terza edi-

zione delle Giornate di Studi suNicola Zitara, un percorso iniziatotre anni addietro a pochi mesidella morte del meridionalista diSiderno (RC) come tentativo direndere partecipi relatori ed udi-torio della ricostruzione dellelinee fondamentali della teoria delseparatismo rivoluzionario. Perricomporre la pienezza di questoprogetto è necessario ricordare

che l’analisi della letteratura diZitara costituisce un’impre-

sa completamentediversa da quelle tra-dizionali alle quali è

abituato con preci-sione filological’ambiente cultu-rale meridiona-

le. Buonaparte degli

scritti diZitara non

fu licen-z i a t a

p e rfinire

impagina-ta in libri,

l’intero suopensiero è sparsotra le paginedimenticate di

giornali e la rivista on line Fora. Futra i primi ad utilizzare il webcome veicolo per le sue tesi, siservì di due romanzi, si fece auto-re di se stesso; non è possibile dun-que ricomporre la letteratura zita-raiana – e così il suo pensiero – senon attraverso il confronto conti-nuo, la verifica e la distinzionedegli approcci iniziali dalla conclu-sione in una pluralità di documen-ti. Nelle passate edizioni il profilobiografico e politico di Zitara trac-ciato da Lorenzo Terzi ha accom-pagnato l’approfondita disanimadi Pasquale Zavaglia e AlfonsoPergolesi dell’opera magna“L’invenzione del Mezzogiorno”,mentre l’intervento di MinoErrico ha intrecciato i sentiti ricor-di personali al disvelamento dialcuni dei punti nodali del pensie-ro zitariano. Per la prima volta, laconsueta attività organizzativa del-l’ideatore Angelo D’Ambra vedel’affiancamento di un attivo comi-tato promotore costituito dall’as-sociazione Due Sicilie di GioiosaIonica, dalla rivista elettronicaFora e dalla pagina Fb Briganti. Ilconvegno si presenterà ancora unavolta come luogo d’analisi, indagi-ne e condivisione, utile sia comeprimo momento di avvicinamentoalla lettura dei libri di Zitara, siacome approfondimento e rielabo-razione critica della teoria delseparatismo meridionale. Zitaraha rappresentato e rappresenta ilMeridione che alza la testa, chevuole sottrarsi al vortice in cui èprecipitato, preda di spregiudicate

equazioni di mercato. Dopo di lui,chiunque si avvicini alla storia delrisorgimento non può non ricono-scere che l’unità d’Italia ha rap-presentato l’impoverimento pro-grammato del Sud da parte deiconquistatori tosco-padani, unprogramma che si protrae tutt’og-gi con il colonialismo della produ-zione, visibile oggettivamente neimercati meridionali nei quali con-sumiamo per il 70% prodottiimportati dal Nord, e nei tassi didisoccupazione, con i meridionaliche fungono da manovalanza abasso costo per le imprese delNord e da carne da macello perl’esercito. Con originalità e acumeanalitico, Zitara ha proceduto lìdove la generalità degli autorimeridionali si è fermata. A treanni dalla sua morte possiamodire che la società meridionale,

nelle sue frange amministrative,politiche ed accademiche, l’hatemuto e continua a temerlo, lacultura “ufficiale” ha nutrito neisuoi confronti una enorme diffi-denza, Zitara è fuori dal dibattitoculturale e politico ed ogni suascarna citazione è mortificata davolute distorsioni che ne annulla-no la radicalità. Nella riflessioneteorico-pratica di Zitara si realiz-zava però un nuovo modello diintellettuale e di lavoro politicoche il Sud deve riscoprire perspezzare le proprie catene, un’in-tellettuale organico al propriomondo, non più gregario e figliodi una cultura della subordinazio-

ne e della marginalità; una rifles-sione che, come già su questepagine si ricordava, gli faceva scri-vere: “Il Meridione si sta avviandoverso il disastro totale. Che fare,allora? Possiamo rendere ancoraun servigio alla nostra terra, libe-randola. Non ripeterò l’errore deirivoluzionari del 1799, nè quellodei liberali del 1860. Starò conloro anche a costo di infiocchet-tarmi con i gigli dei Borbone ed’andar sottobraccio con CarmineCrocco, starò con loro. Questo è ilmio popolo”. http://www.ilbrigan-te.it/attualita/a-nola-la-terza-edi-zione-delle-giornate-di-studi-su-nicola-zitara/

MimmoIl Centralinistamplimenti Mariagrazia

A Nola la terza edizione delle giornatedi studi dedicate a Nicola Zitara

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