La Piazza del Delta apr2014 n44

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1994 - 2014 Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 44 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it del Delta Promozione CASA COMPLETA + + + 2 finestre 1 anta su misura fino a 80 X 140 2.640, 00 +iva 2 finestre 2 ante su misura fino a 120 X 140 2 portefinestre 1 anta su misura fino a 90 X 240 n°1 blindato 90 X 210 10 ANNI di GARANZIA CENTRO LAVORAZIONE AUTOMATICO di SERRAMENTI Serramenti a prezzo di Fabbrica -65% Forniti e Montati con euro 2.640,00 6 serramenti + 1 blindato PRODUZIONE ITALIANA PROFILO TEDESCO SERRAMENTI spessore 70 mm Uf k= 1.3 Vetro basso emissivo con gas Ug k= 1.1 . Ribalta + Microarezione(microribalta). Minimo 4/6 punto di chiusura antiefrazione. Pvc classe “S”. Pvc ad alto spessore classe “A” . PVC bianco in massa. PROMOZIONE VALIDA PER UM MASSIMO DI 10 ABITAZIONI. PROMOZIONE NON CUMULABILE DA PARTE DEL MEDESIMO CLIENTE. PROMOZIONE VALIDA SOLO PER ACQUIRENTI PRIVATI. PER I PARTICOLARI DELLA PROMOZIONE CONTATTARE UN NOSTRO TECNICO. IVA AGEVOLATA E RECUPERO FISCALE USUFRUIBILI NEI LIMITI DI LEGGE. ProFin s.r.l. p.iva 01449680295 Materiale visionabile presso s.s. ROMEA 309 N° 43 TAGLIO di PO fax 0426 661640 / socprofi[email protected] / tel. 328 3579895 BLINDATO classe 3. Cilindro europeo. Pannello esterno pantografato (ampia gamma). Pannello interno liscio. Telaio testa di moro. Kit termico. RECUPERO FISCALE = 924 , 00 +IVA PROGETTO FINESTRA + KOMMERLING 88 PLUS SERRAMENTO dallo SPESSORE complessivo di 112 mm SERRAMENTI a PREZZO di FABBRICA

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La Piazza del Delta apr2014 n44

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1994 - 2014

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 44 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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Serramenti a prezzo di FabbricaPROGETTO FINESTRA

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1994 - 2014

Maurizio Ferro: “Nessun disastro ambientale”

Centrale

pag. 14

E’ stato approvato nell’ultimo Consiglio Comunale, con 9 voti favoreli e 3 astenuti, l’accordo transattivo novativo con la società

Italgas. La querelle, in essere da più di vent’anni, trova finalmente l’epilogo

Taglio di Po, TrovaTa l’inTesa con iTalgas

pag. 23

Velobox, esposto alla Procuradi Leno Zanetti

Ariano

pag. 19

pag. 14

Dal 15 giugno in vigore l’imposta di soggiornoPer l’Amministrazione di Porto Tolle si tratta di reperire risorse da reinvestire nel turismo

I capricci del mutevole tempo primaverile rischiano di non essere l’unico pensiero che turba il sonno di chi a Porto Tolle e

dintorni vive di turismo, o almeno ci prova. Infatti c’è una misura varata dall’ammini-strazione Bellan che ha fatto aggrottare la fronte ai tanti operatori del settore, in pri-mis i titolari di strutture alberghiere. Si trat-ta dell’imposta di soggiorno che entrerà in vigore dal prossimo 15 giugno (e fino al 15 settembre) per tutti i visitatori del Comune. Una tassa già presente in altre realtà simili

e che era stata oggetto di discussione anche nella parte finale della precedente legislatu-ra. Michela Ferrarese, assessore al turismo di Porto Tolle, ha motivato la proposta so-stenendo che gli introiti futuri (poco meno di 50mila euro) saranno utilizzati per dare un’offerta più ampia e completa ai turisti che sceglieranno il Delta come destinazione per i loro viaggi. Una ragionamento sposato anche dallo stesso sindaco Claudio Bellan: “Stiamo facendo molti sforzi sia politici che economici e stiamo mettendo un grande im-

pegno nel settore perché vediamo un certo margine di crescita. Abbiamo scelto di dare una vocazione turistica al nostro comune e siamo pronti a far decollare il settore”. Gli importi esatti non si conoscono, in quanto varieranno a seconda dei casi. Come ripor-tato dal regolamento approvato in consiglio comunale “la determinazione tariffaria sarà graduata e commisurata con riferimento alla tipologia delle strutture ricettive definita dalla normativa regionale in materia”

Tutti i candidati di Porto Viro e Ariano nel Polesine

Amministrative

pag. 4, 5, 6

La stagione turistica di Rosolina Mare,complici il clima mite e le vacanze pa-

squali, è ormai cominciata. “L’afflusso di gente durante il ponte del 25 aprile è stato buono

– considera il vicepresidente del Cob, Ulderico Donà – l’importante è che il tempo ci aiuti!”.

sTagione balneare, buone Premesse si sPera nel TemPo

pag. 16

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EDITORIALE

Elezioni europee:si decide il futuro, ...forsedi Ornella Jovane

Elezioni europee, si avvicina la scaden-za della chiamata al voto e mai come in questa tornata l’esito delle consulta-

zioni appare di portata storica e strategica. Ridimensionata infatti, nell’imminenza

del 25 maggio, la querelle sul valore da at-tribuire alle elezioni per eleggere l’europar-lamento e sulla loro reale utilità, il dibattito si è decisamente spostato verso l’Europa, trasformando questo passaggio in un vero e proprio referendum tra eurosostenitori ed euroscettici. Chi legge in questa prospettiva le elezioni europee considera il 25 maggio come il giorno del giudizio in cui alcune cen-tinaia di milioni di persone sono chiamate ad esprimere un parere sull’opportunità di continuare a rinunciare a scampoli di so-vranità popolare in funzione di un progetto comune e di una moneta condivisa, ovvero se è il caso di tornare, ciascun paese, a col-tivare il proprio orticello.

Entrambe le posizioni dovranno essere convincenti, partecipate, motivate, perché questa volta la questione europea non rap-presenta solo un tiepido esercizio di retorica riservato a pochi appassionati, nè una ma-nifestazione di ordinaria collezione di luoghi comuni o, al più, di distaccata quanto cultu-ralmente ricercata prova di memoria storica e di educazione civica.

continua a pag. 3

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L’Intervento

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Delta Provincia Regione“colombo goT TalenT”

pag. 8

L’Itse di Porto Viro ha trovato il suo Fiorello

PorTo Tolle

pag. 12

Affido del servizio scuolabus, scintille in consiglio

ariano

pag. 19

Applausi per “L’oca-rina Festival”. Evento importante

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 aprile 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Autovelox sulla Romearecord a 215 km orari

L’autovelox che si trova sulla Romea a Porto Viro ha registrato un nuovo record. La notte tra Pasqua e Pasquetta, infatti, il dispositivo per la rilevazione della velocità delle auto in transito ha immortalato un’autovettura che

stava sfrecciando alla velocità di 215 km orari. E’ un nuovo record – ha commentato

il comandante della polizia locale Mario Mantovan – la velocità massima registrata in precedenza era di 176 km/h. Penso si possa concordare che in queste situazioni

l’autovelox è davvero utile”. Al proprietario dell’automezzo verrà recapitata una multa di quasi 1100 euro più un verbale di altri 284 euro nel caso non venissero fornite le generalità di chi si trovava alla guida

dell’automezzo. Nel caso, invece, fosse possibile risalire all’identità dell’automobi-lista dal piede pesante, verranno decurtati dalla sua patente 10 punti e sospeso dalla

guida da sei a dieci mesi.

Borse di studiosTudi all’esTero Per Tre rodigini

Grazie alle borse di studio della Fonda-zione Intercultura, sostenute per il sesto anno consecutivo con 78.000 euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, 6 studenti padovani e rodigini delle scuole superiori trascorreranno il prossimo anno scolastico all’estero dove, ospitati da una famiglia del luogo, segui-ranno le lezioni e impareranno a diventare cittadini del mondo. Anna Malerba del “D’Aosta” di Padova, Chiara Boniolo del “De Amicis” di Rovigo, Alessio Brandolese del “Severi” di Padova, Francesco Bonso del “Galilei” di Adria, Giulia Dubber dello “Scalcerle” di Padova e Maria Chiara Franco del “Curiel” di Padova, saranno gli ambasciatori del territorio veneto rispetti-vamente in Argentina, Belgio Fiammingo, Ecuador, Repubblica Dominicana, Lettonia e Danimarca.

ColdirettiPiù fruTTa nei succhi di fruTTa

“Basterebbe elevare anche solo di otto punti la percentuale minima di succo di frutta presente nelle bibite gasate e nelle altre bevande che si richiamano al gusto di frutta, passando dall’attuale 12 al 20 per cento, per avere subito, un consumo di oltre 200 milioni di chili di arance in più all’anno ed un prodotto sicuramente più sano”. Così il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, lancia la mobilitazione territo-riale dell’organizzazione agricola per la trasparenza delle bevande a base di frutta attualmente in commercio. Nei prossimi giorni la Coldiretti Rovigo, con incontri sul territorio ed attività di sensibilizzazione, inviterà l’ammi-nistrazione provinciale, i 50 comuni polesani, la Camera di commercio e le organizzazioni di categoria ad adottare ordini del giorno ad hoc per sollecitare il parlamento ad approvare un emen-damento che innalzi la percentuale minima di frutta dal 12 al 20 per cento nei succhi e nelle bibite analcoliche.

Condanna EnelesPrimi

il Tuo Parere

Disastro ambientale doloso. Questo il reato per cui il tribunale di Rovigo ha condannato gli ex amministratori delegati di Enel Paolo Scaroni (attuale a.d. di Eni) e Franco Tatò

(in carica dal 1996 al 2002) nel processo-bis riguardante le emissioni della centrale

termoelettrica di Porto Tolle. Ai nostri lettori, che ci seguono sul sito www.lapiazzaweb.it, abbiamo chiesto se fossero d’accordo o

meno con la sentenza

EDITORIALE

Elezioni europee: si decide il futuro, ...forseQuesta volta l’Europa tocca la pancia e condiziona da vicino la vita degli elettori. Sarebbe necessario pertanto proporre una lucida, seria

e consapevole idea di futuro, da qualunque prospettiva si consideri la questione. Il fatto è che con l’avvicinarsi della “sentenza” che sarà espressa attraverso il voto, nel nostro Paese il dibattito sembra impoverirsi e

ridursi essenzialmente ad una questione di politica interna, di conteggio dei consensi per un partito o per l’altro - per capire dove batte il cuore degli italiani considerato che è da un po’ che non si vota per eleggere i rappresentanti del governo nazionale - e di legittimazione o bocciatura del governo in carica.

E così l’Europa - quella che imponendo la politica dell’austerità ha impoverito anche il nostro Paese come pensa la maggior parte degli italiani - si trasforma in un bersaglio al quale tutti puntano, utile a distogliere - di fronte ai problemi della quotidianità cui la classe politica nostrana non sempre è in grado di dare risposte effi caci proponendo effi caci soluzioni - l’attenzione degli italiani dalle responsabilità di classi dirigenti che hanno governato negli ultimi decenni e governano il nostro Paese.

Sarebbe invece opportuno proporre una onesta, quanto equilibrata, rifl essione sui vantaggi e gli svantaggi dell’Unione europea, tenendo presente che se fossimo stati un Paese più credibile, più agile nelle riforme, più effi ciente e con un debito pubblico che non fosse tanto cresciuto nell’ultimo decennio, probabilmente avremmo attraversato con maggior disinvoltura questi anni di crisi, risultando anche meno esposti ai mercati fi nanziari. Se da noi l’approccio rimane quello che si vede, però, è facile che accada anche questa volta che, dopo la sua elezione, discussa con tanto trasporto, dell’euroaparlamento tutti o la maggior parte ne dimentichino l’esistenza per i prossimi cinque anni.

segue da pag. 1

di Ornella Jovane

Provincia

pag. 24

Brusco: “Il Ddl Delrio è una cosa abominevole”

pag. 27

Turismo

Con il marketing il Polesine si mette in mostra

euroPee

pag. 28-29

159 candidati per 14 seggi a Strasburgo

occuPazione

pag. 30

I giovani cercano fortuna all’estero, perché e dove vanno

economia

pag. 33

Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa

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La Civica Porto Viro per Maura Veronese sindaco è presente al quarto posto nella scheda elettorale che sarà consegnata ai votanti portoviresi il prossimo 25 maggio. La lista si è presentata al pubblico attraverso un programma che non è stato articolato per concetti ma attraverso 16 parole chiave che sono la parità, il lavoro, le

opportunità, la revisione della spesa, la collaborazione, il territorio, la valorizzazione, la salute, l’innovazione, la cultura, la qualità della vita, l’accessibilità, la sicurezza, la trasparenza dell’azione, la capacità, l’attività. “Dopo aver militato 15 anni in giunta con il sindaco Gennari – ha considerato Veronese ala presentazione ufficiale della lista – che considero l’unico sindaco che è stato motore dei servizi e delle strutture che hanno reso Porto Viro la città più attiva della provincia, intendo iniziare un’esperienza che è la concretizzazione di un sogno tenuto nel cassetto. Lo stesso modus operandi che ho avuto in questo periodo di assessorato alla cultura sarà quello che userò per l’amministrazione, con trasparenza e cogliendo tutte le opportunità. Può essere fatto molto di più ed è dovere mio poterci provare”. La civica si pone come naturale proseguimento dell’esperienza amministrativa portata avanti sino ad ora dalla giunta di Geremia Gennari, con l’intento di conferirle nuova linfa rappresentata in particolar modo da volti giovani. La lista gode dell’appoggio dell’assessore regionale Marialuisa Coppola che ha visto nella candidatura “un punto di partenza importante, ricco di entusiasmo fatto con coraggio e spirito di abnegazione”. I candidati consiglieri in corsa con Maura Veronese sono Roberta Bonafè, Paola Bovolenta, Cinzia Braghin, Davide Ferrari, Adam Ferro Antonella Ferro, Cecilia Finotti, Giannino Garbi, Sara Gatti, Virginio Mantovan, Enea Marangoni, Nicola Marinelli, Ivan Padovan, Elisa Viviani, Maurizio Zagato, Andrea Zaia.

4 Elezioni a Porto Viro

Maura Veronese si candida sindaco con la lista “civica Porto Viro per Maura Veronese sindaco”. Trentotto anni, la candidata è nata a Contarina e risiede a Porto Viro. Dopo la maturità classica, ha conseguito la laurea in giurisprudenza all’Università degli studi di Bologna e successivamente un master all’U-

niversità Luigi Bocconi in amministrazione pubblica. Attualmente esercita la professione di avvocato. Nipote del sindaco di Contarina Remo Veronese, in carica dal 1976 al 1982, dal 1999 è impegnata nella vita amministrativa di Porto Viro. Da tre mandati, sino all’incarico attualmente ricoperto, è infatti assessore allo sport e alla cultura nella città deltina. Si tratta di un ruolo che conferma di aver ricoperto con particolare entusiasmo e dinamicità. Il teatro, la lettura, la scrittura e gli incontri formativi sono le passioni che conferma di avere e che ha sostanziato negli anni portando a Porto Viro artisti e intellettuali di calibro nazionale ed internazionale. Uno degli slogan che ama particolarmente e con cui intende caratterizzare il proprio operato è “Con la Cultura si mangia!”, una frase che contrapponendosi ad un’altra ben nota è volta dal canto suo a testimoniare come nel paese la cultura possa rappresentare il progresso personale e lo sviluppo economico.

di Elisa Cacciatori

I candidati sindaci si presentano

Sei candidati per la poltrona di sindaco

Candidato Maura Veronese“doPo l’assessoraTo il ruolo di sindaco

E’ la quarantunenne Alessia Tessarin la candidata sindaco della lista civi-ca Porto Viro pulita (PVp) in corsa alle amministrative del 25 maggio. La portovirese, sposata e madre di due bambine rispettivamente di 3

e 7 anni è laureata in economia e commercio alla Sapienza di Roma ed è titolare di uno studio di consulenza aziendale in materia di qualità, ambiente e sicurezza, un impiego che, come conferma la stessa candidata, ad oggi le ha permesso di viaggiare molto potendo ampliare la sua visione della realtà anche dal punto di vista amministrativo. “Sono onorata di poter essere la candidata sindaco per questa lista – ha considerato Tessarin al momento della presentazione ufficiale in pubblico - è come se mi avessero scelto i cittadini, perché i candidati in lista non sono politici. Siamo scesi in campo in una gara difficile. Porto Viro è voluta da tutti i partiti, ma anche noi che siamo i cittadini di Porto Viro la vogliamo. Quando ci presentiamo, gli altri partiti ci chiedono come riusciremo a bussare alle porte della regione o della provincia quando sarà il momento, ma io rispondo che ci apriranno tutti, perché noi siamo cittadini. Le altre non sono liste civiche, noi sì. Non abbiamo colori, bandiere, partiti. Siamo noi che decidiamo per la città, non il partito. Non corriamo per la poltrona, corriamo da soli, ci autofinanziamo. Giriamo per Porto Viro in sella alle nostre biciclette, la benzina costa troppo. Vogliamo riscattare Porto Viro. Non siamo due comuni uniti in una città, siamo una città”.

Candidato Alessia Tessarin“noi siamo i ciTTadini”

Thomas Giacon è candidato sindaco della “lista civica Progetto Porto Viro”. Nato il 14 dicembre del 1975 ad Adria, Giacon è geometra libero professionista iscritto all’albo. Sposato, è padre di due bambini, Tommaso di 10 anni e Pietro di 15 mesi. Tra le sue passioni, ricorda con particolare entusiasmo il suo

passato sui campi da calcio in qualità di arbitro. Fin dall’età di 15 anni la sua carriera in campo lo ha visto passare da tutte le categorie fino all’eccellenza, dalla Figc alla Uisp a livello nazionale. Anche il cavallo, che accudiva in campagna dal nonno, ha rappresentato un animale da compagnia cui era particolarmente legato durante la sua infanzia. Si interessa attivamente di politica dal 2009, anno in cui è entrato in consiglio comunale in qualità di con-sigliere di minoranza capogruppo di “Uniti per Porto Viro” e, proprio da questo punto di partenza Giacon ha scelto di concorrere in qualità di candidato sindaco alle comunali. “Ho deciso di candidarmi poiché, amministrando dalla parte dell’opposizione ho avuto modo di vedere in questi ultimi anni tutte le opportunità che sono state perse da Porto Viro – ha spiegato – e quanto può ancora essere migliorato. Proprio a questo proposito con la civica Progetto Porto Viro abbiamo in serbo tutta una serie di idee innovative per la città che di certo non possono essere proposte da chi amministra da 15 anni”.

Candidato Thomas Giacon “voglio recuPerare TuTTo quello che è andaTo sPrecaTo”

lisTa PorTo viro PuliTa al cenTro del Programma: sociale, Tasse e auTosufficienza energeTica”

Porto Viro pulita è la terza lista indicata nella scheda elettorale portovirese che gode dell’appoggio del comitato delle Forze produttive autonome e che si fa portatrice di interessi in particolar modo dell’ambiente imprenditoriale portovirese. I punti programmatici

portati avanti dalla squadra a sostegno della candidatura di Alessia Tessarin pongono particolare attenzione, in primis, alla questione della gestione dei rifiuti. L’obiettivo in questo senso sarà l’uscita dall’Rsu allo scopo dell’ottenimento di autosufficienza energetica. Saranno inoltre ridotti i costi della politica e le somme accantonate saranno conseguentemente messe a disposizione della cittadinanza attraverso un comitato che raccoglierà e ridistribuirà, secondo le emergenze e le necessità, i compensi degli amministratori. Particolare attenzione sarà posta al sociale, con accesso all’edilizia residenziale pubblica e la garanzia della struttura ospedaliera del territorio, sarà inoltre garantito il sostegno alle associazioni. Si interverrà sulla tassazione comunale, sarà snellita la burocrazia e istituito uno sportello unico d’ascolto, saranno valorizzate le aziende virtuose e incentivate le assunzioni. Particolare attenzione sarà data ai giovani e alle scuole del territorio sostenendone progetti a livello locale. Sarà prevista la riqualificazione edilizia e ambientale del territorio con il recupero del centro storico delle località e l’attivazione di un servizio di navette all’interno del comune favorendo le zone decentrate. I candidati consiglieri a sostegno della lista sono Erika Bonandini, Caterina Ketty Pezzolato, Claudia Bellan, Mariagrazia Tessy Mantovan, Chiara Spiga, Ilenia Lionello, Adalberto Santin, Tiberio Tessarin, Lino Zanellato, Giovanni Bergo, Mirko Saia, Enrico Siviero, Bruno Giordano, Claudio Gibin e Claudio Mancin.

civica PorTo viro Per maura veronese “conTinuiTà ma con nuova linfa”

lisTa “ProgeTTo la Tua PorTo viro” “Più lavoro Per i ciTTadini e meno sPesa correnTe in municiPio”

Progetto la tua Porto Viro è la lista numero cinque in corsa alle amministrative del 25 maggio a sostegno della candidatura a sindaco di Thomas Giacon. I candidati consiglieri che si propongono in una squadra che indica 100 azioni per Porto Viro sono Alessio Andreotti, Alessandro Palli, Tania Azzalin, Silvia Gennari, Roberto Tortello, Rita Ferrari, Raffaella Bovolenta, Paolo Franzoso, Mauro Sarto, Maurizio Finessi, Marialaura Tessarin, Lu-

ciano Battiston, Luca Boscarato, Limongello Vincenza, Ivano Vianello, Enrico Tessarin. Tra gli obiettivi principali emergono la riattivazione della consulta dell’economia del lavoro e dell’occupazione, l’applicazione di un sistema economico finanziario che permetta al Comune di far cassa velocemente, la diminuzione dell’aliquota Imu e dell’addizionale Irpef comunale, la riduzione di 1 milione di euro della voce di bilancio spesa corrente entro il primo anno di amministrazione. Si mira inoltre a favorire le start up con la riduzione della tassazione nei primi 3 anni di attività, saranno promossi bandi di gara tra le imprese del territorio e attivati servizi a domicilio per gli anziani e i non autosufficienti con piani di zona, saranno attivate azioni d’aiuto per le mamme che lavorano, sarà creata una consulta del volontariato, sarà attivato un servizio di volontariato di piccole manutenzioni, sarà riqualificata la pineta di San Giusto, sarà creato un concorso di idee per un nuovo sito del presidio militare a controllo del territorio. La lista gode dell’appoggio del Pd sin dal battesimo avvenuto in presenza dell’onorevole Diego Crivellari e del consigliere regionale Graziano Azzalin. Tra i suoi componenti al proprio interno comprende anche i candidati l gruppo Decidiamo insieme composto dai consiglieri Finessi e Tortello e dalla new entry Franzoso.

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5Elezioni a Porto Viro

lisTa movimenTo 5 sTelle “sToP alle false Promesse, noi saremo TrasParenTi”

Sono stati i primi a presentare ufficialmente la lista, e pure a depositarla, con una tappa dell’ “Ora basta tour” che ha portato a Porto Viro il senatore Giovanni Endrizzi, il primo consigliere Cinque stelle di Treviso David Borrelli candidato alle europee per il Veneto

con Giuseppe Dalpasso e Giorgio Burlini. Si tratta di tutta una serie di prime volte per il gruppo del Movimento 5 stelle di Porto Viro in corsa per le amministrative del comune deltino. Punto cardine della campagna del Movimento è la battaglia portata avanti contro la riconversione della centrale a biomasse progettata all’ex zuccherificio di Porto Viro. La corsa dei pentastellati, come spiegato dallo stesso candidato sindaco Sante Crepaldi mira ad “operare per il bene della società. Siamo scesi in campo perchè un numero sempre crescente di cittadini ha dimostrato di essere stanco di come vanno le cose, che non si risolvono da sole. Bisogna quindi impegnarsi in prima persona, prendendo le distanze da politiche di false promesse”. Mettendoci la faccia e con l’impegno in prima persona l’intento è quello di dare tutta la trasparenza che serve in politica. I candidati in lista a sostegno di Crepaldi sono: Michela Roma, Roberto Cavallari, Alberto Giolo, Manuele Priami, Michele Tessarin, Lorenzo Gibin, Emma Marangon, Mara Pozzato, Martina Diaferio, Lorenzo Franzoso, Fabio Baduena, Radames Pregnolato, Enrico Tiozzo e Paola Ferro. “Squadra” è la parola chiave con cui i pentastellati si sono presentati ai cittadini. “Io penso che il nostro gruppo possa dare una svolta a Porto Viro – ha considerato Crepaldi - rendendo i cittadini partecipi alla vita della città e rendendo trasparente il comu-ne e tutte le sue decisioni, prese usando il buon senso e non ordini di partito o di persone che ti calano decisioni dall’alto, come l’inceneritore di biomasse”.

E’ Sante Crepaldi il candidato sindaco scelto dal Movimento Cinque stelle. Nato a Contarina il 17 agosto 1961 è diplomato come perito in telecomu-nicazioni. Sposato da 24 anni ha una figlia. Dall’85 al ‘96 ho lavorato nel

bar di famiglia a Donada, poi ha avuto inizio la sua attività nelle scuole prima come collaboratore scolastico, poi nel ruolo di assistente tecnico di informatica, un lavoro che lo occupa da dieci anni e che attualmente lo impegna all’ Ipsia di Porto Tolle. Fin da piccolo lo contraddistingue la passione per la fotografia sviluppata grazie al padre e che da 20 anni è sfociata nel Foto Club Adria, un’attività che lo porta a collaborare con le associazioni di Porto Viro per documentare feste e iniziative locali. “La politica mia ha sempre interessato – spiega - sin dagli anni di scuola e nel mio bar si ritrovavano i politici locali per discussioni e accordi. Lasciato il bar, il mio interesse per la politica è rimasto, seguendo gli eventi politici nazionali. Con l’avvento di internet ho avuto l’opportunità di vedere i fatti da diversi punti di vista e la nascita del Movimento 5 stelle. I suoi blog, dove si discutono problemi in forma diversa, hanno trovato il mio interesse e la mia adesione. Penso che le persone non possano stare chiuse in casa a vedere la vita che scorre, delegando sempre agli altri. La politica è partecipare attivamente alla vita pubblica, informarsi e decidere quindi di non essere passivi. Tutto questo comporta un impegno: lo dobbiamo ai nostri figli e al futuro del nostro paese; basta lamentarsi al bar, parlare male dei politici e non fare niente”.

Candidato sindaco Sante Crepaldi“basTa lamenTarsi è arrivaTo il TemPo dell’imPegno”

Doriano Mancin si propone in qualità di candidato sindaco alle comunali portoviresi sostenuto dalla lista “civica Doriano Mancin sindaco”. Già primo cittadino per il centro destra a Porto Viro, l’attuale asses-sore classe 1951, spiega di avere dalla sua l’esperienza maturata negli anni ma si dice pronto a cogliere le opportunità

portate dal nuovo e dai giovani presenti nella sua squadra. “Con l’aiuto di tutti l’intento è quello di portare Porto Viro a raggiun-gere l’obiettivo di città traino del Polesine – ha considerato Mancin - Nella civica l’esperienza e il rinnovo saranno prerogative di buon governo così come la collaborazione diretta con i cittadini, lo sviluppo e l’attenzione verso le loro necessità, saranno il tema da svolgere per i prossimi cinque anni. Nel sostegno alla mia persona non devono apparire divisioni o preclusioni al dialogo e alla ricerca di unire le forze politiche alle quali faccio riferimento; aperture anche per movimenti, partiti e singoli cittadini”. Doriano Mancin attualmente è assessore con deleghe alle scuole di ogni ordine e grado pubbliche e parificate, alla protezione civile, ai cimiteri, alle associazioni combattentistiche e del volontariato sociale, alle cooperative sociali, alla banda musicale, ala Pro loco, al personale,all’ U.R.P. e agli eventi. Particolare attenzione sarà posta nei confronti di chi necessita di prospettive migliori. “Agiremo focalizzandoci sulla famiglia, sul lavoro, sui giovani, la salute, la solidarietà e l’assistenza in un gioco di squadra”.

Candidato sindaco Doriano Mancin“PorTerò PorTo viro ad essere il Traino del delTa”

lisTa doriano mancin sindaco“i giovani saranno al Primo PunTo”

“Conto su di te” è lo slogan scelto dalla lista a sostegno del candidato sindaco Doriano Mancin in corsa alle prossime comunali. “La civica – ha spiegato Mancin - è formata da imprenditori e gode dell’appoggio di Forza Italia, del club Forza Silvio e dell’associazione Porto Viro cambia verso”. Sin dagli albori, in occasione della

presentazione del club portovirese di Forza Silvio, il consigliere regionale Mauro Mainardi ha ufficializzato l’appoggio alla corsa di Mancin alle amministrative di maggio. I candidati consiglieri in corsa con Mancin sono Pierluigi Bagno, Andrea Bertaglia, Enrico Bonafè, Nicola Ferro, Barbara Gambato, Paola Girardello, Chiara Laurenti, Ketti Lionello, Roberto Luppi, Franceschina Marangon, Stefano Permunian, Andrea Pregnolato, Maurizio Preti,Cristian Vernizzi, Alessio Veronese e Vanna Zorzi. Tra le componenti della lista si contano le presenze del gruppo dei giovani di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e dei renziani che si sono staccati dal Pd di Giacon dopo l’ultimo congresso attraverso la creazione del gruppo “Porto Viro cambia verso”. Tra i punti salienti del programma elettorale hanno particolare priorità le esigenze della famiglia e del mondo del lavoro, la sicurezza, la tutela dell’ambiente e della salute, la valorizzazione delle scuole del territorio, delle associazioni e delle parrocchie, la necessità di creare tavoli di confronto relativi al commercio, all’artigianato, all’industria e all’agricoltura per riattivare le attività produttive. “I giovani saranno al primo punto perché sono il futuro per far decollare Porto Viro – ha spiegato Mancin in occasione della presentazione della lista - Attiveremo avvenimenti importanti, e tornerà il mercato in piazza Repubblica che non sarà più una piazza morta come in questi anni”.

Antonino Tumiati è nato a Porto Viro il 10 gennaio del 1938. E’ il segretario nazionale nonché ideatore del Partito del Diritto al Lavoro, una realtà fondata il 20 marzo del 1978. Pensionato, Tumiati in passato è stato occupato in diversi lavori saltuari. Da giovane era conosciuto in paese come allenatore di calcio

nelle squadre giovanili del territorio. Attualmente consigliere comunale di minoranza, Tumiati con il suo Pdl, questa la sigla del partito che rappresenta in prima persona, si è presentato anche alle comunali del 2009 ottenendo il 4,16% delle preferenze con 388 voti di lista. Il partito incarna per il candidato sindaco una vera e propria passione cui lo stesso Tumiati conferma di essere particolarmente attento dedicandovi la stragrande maggioranza del suo tempo libero sin dalla sua creazione avvenuta non a caso nel 1978. “L’idea di fondare il partito è una scelta ponderata – spiega Tumiati – che è nata con l’intento di coltivare le speranze di costruire i diritti civili in Italia. Il progetto è infatti nato subito dopo il compromesso storico del partito comunista che nel 1977 accettò il capitalismo, una realtà che non accetto”. Già a partire dal 1980 il Pdl di Antonino Tumiati si presentò alle elezioni dell’allora comune di Contarina e successivamente anche in corsa nel comune di Donada. Quest’anno alle amministrative di maggio rappresenta la lista numero sei.

Candidato Antonino Tumiatti“un ParTiTo Per cosTruire i diriTTi civili”

lisTa ParTiTo del lavoro “occuPazione, ambienTe e solidarieTà”

E’ un programma suddiviso in otto punti quello presentato in vista delle amministrative del prossimo 25 maggio dal fondatore del Partito del diritto al lavoro Antonino Tumiati sostenuta dai candidati consiglieri Luigi Bernusso, Revy Siviero, Cinzia Siviero, Rossano Siviero, Sergio Stoppa, Solidea Franzo-so, Fabrizio Gregnanin, Luigina Schiavi, Giovanni Gregnanin, Erika Bighetti, Enrico Bighetti, Linda Padovan, Alessandro Vettorello, Stefano Pregnolato,

Claudia Mondin e Umberto Bardella. Particolare importanza riveste lo sviluppo del mondo del lavoro. Ruolo fondamentale avrà il sostegno delle iniziative a favore delle famiglie e dei più bisognosi. Tra le opere ritenute prioritarie, la costruzione di un nuovo ospedale antisismico per migliorare il diritto all’assistenza sanitaria e la sicurezza della struttura. Al fine di perfezionare la viabilità, gli spazi e i parcheggi del territorio, l’intento è quello di tombinare la canaletta del Collettore Padano da via Malipiera a via Marconi. Nell’ambito della sicurezza idrica, il quinto punto fissato nel programma di Tumiati prevede un migliora-mento continuo della difesa del territorio dalle acque dei fiumi e del mare dove e quando necessario. Per quanto riguarda invece la difesa del suolo viene espressamente rinforzato il divieto dell’estrazione del metano dal fondo del mare e dal sottosuolo del territorio, onde evitare l’abbassamento del terreno. In tal senso, secondo Tumiati, si potrà sopperire al problema del fabbisogno energetico con l’idrogeno. Un’altra opera inserita nel programma del Pdl di Antonino Tumiati interessa la costruzione di un ponte sulla cavana che attraversa via L.Savoia, della misura di circa 30 metri di larghezza, essendo l’attuale ponte considerato troppo stretto. Ottavo e ultimo punto inserito nel programma del Pdl riguarda il miglioramento dell’ambiente sotto diversi punti di vista.

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6 Elezioni ad Ariano

Massimo Gramolelli è il candidato sindaco per la lista civica “Ariano Viva – Massimo Gramolelli sindaco”. Geometra quarantatrenne, dipendente Enel, sposato e padre di un figlia di undici anni, è arianese di nascita. Da oltre tredici anni è editore de “El Liston”, periodico locale che si occupa di cronaca e cultura locale,

distribuito gratuitamente a tutte le famiglie residenti a Ariano nel Polesine e al quale ha dedicato, insieme a collaboratori e amici, energie e risorse credendo nell’importanza della stampa quale mezzo di comunicazione letto e apprezzato da tutti. “Negli anni - spiega Gramolelli - ho avuto l’opportunità di conoscere di più il mio territorio e le esigenze dei suoi abitanti. Ho provato a comprendere la nostra realtà territoriale. Grazie al giornale, si è creata tra tutti i collaboratori una coesione e sinergia, che ci ha permesso, con qualche oggettiva difficoltà, di essere sempre presenti sul territorio e di contribuire a diverse iniziative”. La candidatura di Gramolelli è arrivata a seguito dei risultati di un sondaggio proposto da “El Liston” ai suoi lettori: sull’ultima pagina del numero di ottobre, era presente un tagliando, “Scegli il tuo Sindaco”, tramite il quale ogni cittadino arianese era invitato a esprimere la propria preferenza circa il possibile futuro sindaco di Ariano Polesine. Il nome più ricorrente è stato proprio quello di Gramolelli che ha accettato quindi la candidatura.

Candidato massimo gramolelli sindaco scelTo dai leTTori de “el lisTon”

Il futuro del Comune di Ariano Polesine potrebbe rivelarsi più “rosa” che mai. Carmen Mauri, vice-sindaco uscente, ha confermato la sua candidatura solo con la presentazione delle liste in Commissione Elettorale. Carmen Mauri, classe 1954, è sposata con Huber Donà, ha due figli, Marina e

Lorenzo e un nipotino. La Mauri, ha lavorato, negli ultimi dieci anni, con le Amministrazioni Chillemi, prima come assessore, dal 2004 al 2009, e poi, nell’ultima legislatura come vice-sindaco affiancando Giovanni Chillemi, “in grado – ha commentato Mauri - di guidare il paese valorizzando ogni frazione, e ridandole “l’orgoglio” di appartenenza che merita”. ”L’esperienza amministrativa vissuta, - ha quindi proseguito – è stata contrassegnata dalla passione e dell’impegno. Questi fattori mi hanno permesso di rafforzare il rapporto con i miei concittadini, cercando di dare risposte alle piccole esigenze di tutti i giorni, oltre che condividendo i più ampi progetti di rinnovamento per il rilancio del nostro bellissimo territorio”. Il percorso elettorale intrapreso dalla Mauri, quindi, vuole puntare sulla continuità, forte dei due mandati precedenti, che l’hanno vista partecipare con ruoli attivi. “Ho accettato con orgoglio e piacere – ha concluso - la richiesta di molti a candidarmi al posto di Chillemi. La volontà, l’impegno e l’entusiasmo non mi mancano e, insieme alla squadra con cui ho collaborato, abbiamo compiuto uno straordinario lavoro che necessità di continuità, dato che molti progetti sono già finanziati e pronti per partire”.

Candidato carmen mauri, conTinuiTà grazie all’esPerienza

voTa la conTinuiTà – carmen mauri sindaco” “conTinuo ascolTo e il dialogo con il TerriTorio”

Carmen Mauri si propone come candidata sindaco di Ariano nel Polesine nella lista “Vota la Continuità – Carmen Mauri Sindaco”. All’elenco dei candidati consiglieri collegato, diverse sono le personalità già presenti nell’uscente Amministrazione Chillemi. La politica amministrativa della Mauri, quindi,

cercherà di portare avanti, unitamente alle persone che l’affiancheranno, gli obiettivi e le intenzioni dell’era Chillemi, “con la stessa concretezza e trasparenza, - ha commentato Mauri – che hanno caratterizzato le precedenti due legislature, per proseguire e migliorare la qualità della vita degli arianesi”. “Al centro del nostro operato, - spiega – c’è e ci sarà sempre la famiglia che risente maggiormente della crisi economica che ci sta attanagliando. Continueremo quindi a mettere a disposizione l’esperienza acquisita, la volontà di essere vicini e di collaborare con i cittadini, insieme agli stimoli innovativi dei giovani. Il continuo ascolto e il dialogo con il territorio sono i metodi che ci hanno contraddistinto fino ad oggi e che continuareanno a rappresentarci, giorno dopo giorno”. Il programma della Mauri verterà, in particolar modo, su alcuni obietti-vi principali, tra i quali l’azzeramento del debito comunale, la sistemazione di fabbricati di edilizia popolare e nuove costruzioni, il completamento di lavori pubblici in corso e avvio di quelli programmati, come la Casa di Riposo, videosorveglianza, valorizzazione sito Bacucco, ciclabili, ecc; interregionalità del Parco e Unione dei Comuni, assistenza medico-sanitaria specializzata per il nuovo Centro di Assistenza Primaria. I 12 candidati consiglieri che affiancheranno la Mauri nella corsa elettorale sono: Giovanni Chillemi, Maura Anostini, Rino Casellato detto Fabio, Tomas Vetri, Gilio Nonato, Massimo Casetta, Michele De Agostini, Nicola Crepaldi, Monica Negri, Sara Mantovani, Maria Rina Poletti detta Marika e Riccardo Camisotti.

“ariano viva” “i Problemi delle Persone al cenTro del rinnovamenTo”

La lista civica “Ariano Viva” che sostiene la candidatura di Massimo Gramolelli è apartitica, aperta, come indicato dal programma, “a suggerimenti e opinioni” e concentrerà gli sforzi su ambiti chiaramente stabiliti: lavoro, cultura, territorio, turismo, integrazione, legalità,

futuro. “In una situazione particolarmente complessa, - spiega Gramolelli – la voglia di agire e la speranza di un futuro migliore, attraverso la necessità di un forte cambiamento, saranno le costanti da perseguire in questo viaggio. Ed è per questo che c’è un gran bisogno di unità e responsabilità da parte di tutti: il pluralismo della futura lista dovrà essere vissuto come una ricchezza, accompagnata da regole e comportamenti in linea”.

L’integrità e l’educazione sembrano essere i punti chiave dell’azione di Gramolelli: “Ritengo la politica dedi-zione al bene pubblico, - specifica – e se fatta con onestà e rispetto, è una delle manifestazioni più alte del vivere civile, unica arma in mano alle persone per migliorare la propria condizione”. “Mi auguro – conclude Gramolelli- che la proposta abbia il sostegno di molti per riportare le istituzioni più vicine al cittadino, iniziando da nostro piccolo Comune, affinchè i veri problemi delle persone siano al centro di un lavoro di rinnovamento perché nessuno resti indietro”. Gli undici candidati consiglieri che supporteranno Massimo Gramolelli nella sua candidatura a sindaco di Ariano nel Polesine sono: Elisa Anglieri, Claudio Bovolenta, Laura Tumiatti, Valerio Cimentini Succi, Lauretta Crepaldi, Nadir Ferrari, Annalisa Bergami, Andrea Vianello, Gianni Fusetti, Alessia Tomasi e Alex Fecchio.

i candidaTi sindaci si PresenTano di silvia boscaro

Dopo cinque anni come consigliera comunale di minoranza, Marinella Mantovani, ha deciso di ripresentarsi come candidato sindaco, per il Comune di Ariano nel Polesine. La Mantovani, attualmente assessore provinciale con delega alle politiche sociali, politiche comunitarie, Urp, difensore civico e rapporti con il Parco Delta

del Po, si ripropone dopo la precedente candidatura proposta nelle elezioni del giugno 2009, durante le quali vinse il sindaco uscente Giovanni Chillemi. Un esperienza, quella in Consiglio Comunale, già maturata precedentemente dal 2004 al 2009 come consigliere comunale. Cinquantatreenne, residente a Grillara, sposata e mamma di due figli, si propone forte dell’esperienza maturata tra le diverse realtà istituzionali, pubbliche e privati, provinciali, nazionali ed europee: “Credo nella politica come passione e come impegno, - spiega -soprattutto verso le nuove generazioni alle prese con la crisi economica e le difficoltà nel riuscire a creare un “progetto di vita”. A noi “grandi” spetta il compito di consegnare ai nostri figli, o nipoti, un futuro migliore, un po’ più ricco di speranza. Il sociale e lo sviluppo del nostro territorio sono indissolubilmente legati fra loro”. “Per questo, - conclude Mantovani – è necessario mettere la famiglia al centro delle nostre azioni”.

Candidatamarinella manTovani. “la famiglia al cenTro delle nosTre azioni”

“noi Per ariano” “coinvolgimenTo, confronTo e condivisione”

“Noi per Ariano” - Marinella Mantovani Sindaco. È questo il nome della lista civica che rappresenterà la candidata sindaco Marinella Mantovani e i consiglieri comunali collegati per le elezioni del 25 maggio prossimo. Il gruppo civico si propone agli elettori arianesi

con tre parole chiave legate al modo di operare per raggiungere l’obiettivo prescelto: coinvolgimento, confronto e condivisione per migliorare la qualità della vita dei cittadini. “Cercheremo di riorganiz-zare le risorse – spiega Marinella Mantovani – ricercarne di nuove, anche europee, aguzzando l’ingegno e cogliendo tutte le opportunità che si presenteranno. Il nome della lista vuole evidenziare il senso di appartenenza alla comunità e molte sono le persone coinvolte nella stesura del programma che partirà proprio dalle esigenze dei nostri cittadini”. “Non è nostra intenzione, - specifica – regalare sogni, né tantomeno creare false illusioni, ma vogliamo creare le condi-zioni affinché nessuno debba sentirsi solo o indifeso nel nostro Comune. Crediamo sia possibile una rinascita del nostro paese, anche in tempi come questi, in cui le risorse economiche per gli enti locali sono sempre più esigue; la buona politica deve avere il coraggio di rimettere in fila le priorità”. La volontà principale espressa è quella, quindi, di una partecipazione concreta del cittadino in modo che possa avere voce in capitolo nel governo del proprio paese. Di seguito i nomi dei dodici candidati che, insieme a Marinella Mantovani, rappresenteranno la lista civica “Noi per Ariano”: Enrico Gianese, Luisa Beltrame, Leno Carlini, Giuliana Fregnan, Tomas Gulmini, Laura Modena, Riccardo Merola, Michela Nalin, Davide Tessarin, Sara Paganin, Sandro Zanella e Mara Santarato.

 

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8 Porto Viro

Porto Viro è il cuore del Delta del Po. Si tratta di una caratterizzazione, quella recentemente conferita alla cittadina deltina, che oltre ad ave-

re valenza geografica, mira a fissare un’accezione poetica al territorio. L’idea, concretizzata attraverso un progetto di promozione territoriale, è stata realiz-zata con i finanziamenti europei ottenuti col Gal per la valorizzare gli ambienti rurali. Alla presentazione dell’iniziativa alla sala dell’Eracle con il sindaco Ge-remia Gennari ha partecipato Giancarlo Pinaffo di Spazio Verde srl che ha illustrato alla platea gli inter-venti necessari che hanno portato alla pubblicazione di un volume con contenuti e immagini inedite sul paesaggio portovirese, alla creazione di un video e alla realizzazione di cartine e itinerari del territorio. Il finanziamento comunitario ottenuto per il progetto è stato pari a 53.000 euro, ovvero l’80% dei 66.650 richiesti nell’ambito del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale dell’Ue. Alla presentazione, l’ide-atore del progetto Maurizio Tezzon ha spiegato il senso che si è voluto dare alla scelta del logo, re-alizzato attraverso un cuore stilizzato. L’intenzione è stata quella di creare una connessione diretta tra la collocazione del territorio portovirese in qualità di centro del Delta del Po, all’emozione che fa in-namorare delle bellezze offerte dal territorio stesso. Proprio da questo deriva la scelta di un cuore azzurro come l’acqua e il cielo e di un cuore rosa volto ad indicarne le architetture. La pubblicazione di ottanta pagine realizzata nell’ambito del progetto di valorizzazione del territorio che prende il nome di “Porto Viro cuore del delta”, l’opuscolo in lingua straniera, il poster e

gli itinerari “vivere il tempo”, “girotondo nel verde” e “magico Po”, un video che illustra le bellezze del

territorio, sono gli obiettivi rag-giunti volti a diffondere e valo-rizzare le bellezze naturali ma anche le particolari architetture e i manufatti della cittadina in quello che lo stesso sindaco ha definito essere “il primo serio

e vero lavoro fatto su Porto Viro, una pietra miliare per la promozione del territorio”. Lo studio che ha portato alla pubblicazione mira infatti non solo a

illustrare la natura che caratterizza gli ambienti valli-voro, deltino e marittimo, meta anche degli amanti della subacquea, ma anche l’aspetto gastronomico dei frutti d’acqua e di terra, quello storico caratte-rizzato da personalità che hanno saputo lasciare il segno e quello di una cultura che riserva particolari sorprese persino agli appassionati di cinema. La sfi-da più grande oggi è la promozione e creare un’ac-coglienza di altissima qualità, la fascia turistica che è interessata al turismo ambientale chiede infatti un’elevata qualità di accoglienza.

di Elisa Cacciatori

Promozione territoriale Una pubblicazione e un video sulle bellezze del luogo

Porto Viro è il cuore del Delta del Po

Nella foto un momento della presentazione alla sala Eracle, oltre al primo cittadino era presente Giancarlo Pinaffo di Spazio Verde e Maurizio Tezzon

Due lavori per valorizzare la natura, la gastronomia e la storia del territorio della cittadina

L’Itse Colombo ha trovato il suo talento. Il palco della sala dell’Eracle ha portato in scena il “Co-lombo’s got talent”, l’inedito spettacolo tenuto

dagli studenti che, suddivisi nelle squadre dei Peach flowers, Black roses, Sunflowers e Tulips si sono battuti nelle performance di zumba/fitness/danza, nelle lingue straniere e recitazione e nel canto. La giuria ha votato come miglior gruppo, assegnando il premio della miglior squadra, dell’originalità e della critica, le Black roses, mentre il riconoscimento come

best in show è stato conferito a Valentina Milan, jolly dei Peach Flowers che ha dato prova della sua bravu-ra esibendosi in una performance che ha abbracciato il tema del movimento. Il premio rivelazione è stato consegnato a Fabio Freguglia, jolly dei Sunflowers, che ha incantato i presenti con “come un pittore” dei Modà, nell’ambito del tema dell’inclusione. Un rico-noscimento speciale, al termine della serata, è stato consegnato da parte dell’insegnante Daniela Bosco-lo, art director dell’evento, a Ludovico Paganin, uno

studente dalle spiccate doti canore e musicali che ha preferito collaborare alla realizzazione dello spetta-colo piuttosto che mettersi in gara. Obiettivo della riuscita iniziativa presentata dallo speaker radiofoni-co Paolo De Grandis è stato quello di trovare il futuro Fiorello, l’animatore turistico italiano per eccellenza. Gli studenti hanno dato prova delle competenze lin-guistiche, del saper intrattenere gli ospiti in villaggi turistici, capacità che ben si legano all’indirizzo turi-smo del Colombo e al progetto sportivo.

focus “Colombo’s got talent” l’iTse di PorTo viro ha TrovaTo il suo fiorello

El.Ca.

Il finanziamento comunitario ottenuto per il progetto è stato pari a 53.000 euro

segue da pag. 1

È quanto proposto dal Governo Renzi per fi nanziare la riduzione dell’Irap alle aziende. Siamo d’accordo sul fi ne, ma l’applicazione dell’imposta non deve esse-re indiscriminata. Chi incassa dalle rendite poche centinaia di euro non deve pagare la stessa percentuale di chi ne ricava de-cine di migliaia. Per questo Altroconsumo

ha pensato ad un sistema di revisione della tassazione delle rendite fi nanziare più equo. Con l’aumento indistinto della tassazione al 26% non c’è differenza tra chi guadagna poche centinaia di euro l’anno sui risparmi di una vita e chi invece incassa grossi dividendi su ingenti capitali investiti. Pensiamo anche a chi un lavoro al mo-mento non ce l’ha e vive intaccando i propri risparmi (anch’essi tutelati dall’articolo 47 della Costituzione), non ci sembra corretto che venga vessato con una patrimoniale allo 0.2% (l’imposta di bol-lo) e una tassazione al 26% sul guadagnato. Come Altroconsumo vogliamo agire su due fronti: da una parte eliminare l’imposta di bollo dello 0,2% sui soldi investiti. Un’imposta ingiusta che si paga comunque, sia che questi investimenti portino a un guadagno, sia a una perdita; dall’altra riteniamo che se l’imposta sulle rendite fi nanziarie debba esser aumentata auspichiamo che lo sia almeno in modo progressivo (nel pieno rispetto dell’articolo 53 della Costi-tuzione). Insomma più bassa per i piccoli risparmiatori e via via più alta man mano che aumentano i capitali investiti”. Ma come fare? Basterebbe infatti inserire tutti i guadagni fi nanziari in dichiarazione dei redditi e cumularli con gli altri redditi guadagnati. Allo stesso tempo, il contribuente potrà portare in detrazione l’imposta del 26% che gli è stata trattenuta nel momento in cui ha incassato la rendita fi nanziaria. Con questo sistema, chi guadagna di più paga di più e i piccoli risparmiatori sono tutelati; inoltre, non ci sarebbero più distorsioni fi scali perché si potrebbero fi nalmente compensare i gua-dagni con le perdite. Secondo i calcoli di Altroconsumo, infatti, se si inserisse in dichiarazione dei redditi il 70% dei guadagni fi nanziari annui e si portasse in detrazione l’imposta del 26% che viene ap-plicata alla fonte, la tassazione fi nale andrebbe dal 16% sui redditi più bassi al 30% su quelli più alti. Mediamente chi guadagna fi no a 55.000 euro annui pagherebbe l’attuale 26%.

* delegato regionale del Veneto di Altroconsumo

L’Intervento

di Enrico Schienato*

Tassa sulle rendite fi nanziarie più equa

Page 13: La Piazza del Delta apr2014 n44

segue da pag. 1

È quanto proposto dal Governo Renzi per fi nanziare la riduzione dell’Irap alle aziende. Siamo d’accordo sul fi ne, ma l’applicazione dell’imposta non deve esse-re indiscriminata. Chi incassa dalle rendite poche centinaia di euro non deve pagare la stessa percentuale di chi ne ricava de-cine di migliaia. Per questo Altroconsumo

ha pensato ad un sistema di revisione della tassazione delle rendite fi nanziare più equo. Con l’aumento indistinto della tassazione al 26% non c’è differenza tra chi guadagna poche centinaia di euro l’anno sui risparmi di una vita e chi invece incassa grossi dividendi su ingenti capitali investiti. Pensiamo anche a chi un lavoro al mo-mento non ce l’ha e vive intaccando i propri risparmi (anch’essi tutelati dall’articolo 47 della Costituzione), non ci sembra corretto che venga vessato con una patrimoniale allo 0.2% (l’imposta di bol-lo) e una tassazione al 26% sul guadagnato. Come Altroconsumo vogliamo agire su due fronti: da una parte eliminare l’imposta di bollo dello 0,2% sui soldi investiti. Un’imposta ingiusta che si paga comunque, sia che questi investimenti portino a un guadagno, sia a una perdita; dall’altra riteniamo che se l’imposta sulle rendite fi nanziarie debba esser aumentata auspichiamo che lo sia almeno in modo progressivo (nel pieno rispetto dell’articolo 53 della Costi-tuzione). Insomma più bassa per i piccoli risparmiatori e via via più alta man mano che aumentano i capitali investiti”. Ma come fare? Basterebbe infatti inserire tutti i guadagni fi nanziari in dichiarazione dei redditi e cumularli con gli altri redditi guadagnati. Allo stesso tempo, il contribuente potrà portare in detrazione l’imposta del 26% che gli è stata trattenuta nel momento in cui ha incassato la rendita fi nanziaria. Con questo sistema, chi guadagna di più paga di più e i piccoli risparmiatori sono tutelati; inoltre, non ci sarebbero più distorsioni fi scali perché si potrebbero fi nalmente compensare i gua-dagni con le perdite. Secondo i calcoli di Altroconsumo, infatti, se si inserisse in dichiarazione dei redditi il 70% dei guadagni fi nanziari annui e si portasse in detrazione l’imposta del 26% che viene ap-plicata alla fonte, la tassazione fi nale andrebbe dal 16% sui redditi più bassi al 30% su quelli più alti. Mediamente chi guadagna fi no a 55.000 euro annui pagherebbe l’attuale 26%.

* delegato regionale del Veneto di Altroconsumo

L’Intervento

di Enrico Schienato*

Tassa sulle rendite fi nanziarie più equa

Page 14: La Piazza del Delta apr2014 n44

La primaria Monsignor Sante Tiozzo di Porto Viro vin-ce il concorso nazionale “Ciak si guida” nell’ambito della settima edizione del film festival sulla sicurezza

stradale 2013-2014. “Missione possibile” è stato il lavoro presentato dagli studenti delle classi quarte, con le inse-gnanti Damiana Zerbin, Lorella Barbieri e Giovanna Maran-gon, che già due anni fa erano tornati vincitori dal concorso con il cortometraggio “I supereroi non esistono”. Il regista Michele Pezzolato, creatore della fortunata saga di Nutria-man, ha dato tutto l’apporto necessario per mettere in

scena la storia di una bambina cinese che, svegliatasi in ritardo proprio il giorno in cui a scuola si festeggia il comple-anno della sua amica, perde lo scuolabus. In fretta l’alunna indossa il casco, prende la bici, per la strada rispetta tutte le regole del codice e ugualmente arriva a scuola in tempo per la torta, casualmente finita in faccia alla bambina che dal pulmino le aveva fatto le boccacce, una vera e propria missione possibile. Così i piccoli vincitori, accompagnati al teatro dal Verme di Milano dalle insegnanti, dal vice-sindaco Virginio Mantovan, dal comandante della polizia

municipale Mario Mantovan e della stazione dei carabinieri Emanuele Salvagnin oltre al regista, hanno ritirato il pc por-tatile messo in palio e la statuetta e “Il Ghisa d’oro” del Comune di Milano, simbolo del vigile milanese. Ciak si Gui-da è infatti un concorso organizzato dall’ufficio di gabinetto della polizia locale di Milano, in collaborazione con l’ufficio educazione stradale, che coinvolge bambini e ragazzi di tutte le scuole, a partire da quella primaria, presenti sul territorio nazionale con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sui temi della sicurezza stradale. L’edizione di quest’anno,

colto in pieno dagli alunni portoviresi, è stato indicato dal titolo dell’edizione “across…regole senza frontiere” volto a creare una coscienza in linea con l’annullamento della distanza fisica, culturale, di stili di vita, tradizioni, lingue, etnie per raccontare le regole universali sulla sicurezza stradale. L’iniziativa vanta la partnership con il Giffoni Ex-perience, il festival del cinema dei bambini e ragazzi, e si avvale del contributo di Fedic (Federazione Italiana Cine-club), Fondazione Pubblicità Progresso, Contralco, Polizia Locale di Giffoni Valle Piana.

di Elisa Cacciatori

Con “Missione possibile” la scuola si è aggiudicata il premio. Il regista Michele Pezzolato, creatore della fortunata saga di Nutriaman, ha dato tutto l’apporto necessario per mettere in scena la storia di una bambina cinese che rispettando le regole della strada arriva puntuale a scuola

Concorsi e scuole Settima edizione del film festival sulla sicurezza stradale

“Ciak si guida” vince la “Primaria Tiozzo”

L’associazione “le Dune” si proietta verso la primavera e l’estate con innumerevoli iniziative pensate per gli studenti ma anche per i gruppi organizzati e gli adulti. Dopo le escursioni organizzate pensate per

far conoscere e ammirare le fioriture primaverili della pineta di Fornaci che

termineranno a metà maggio, giungerà a conclusione alla fine del mese l’iniziativa “dal giardino della scuola al giardino della città” che coinvolge gli studenti del comprensivo di Porto Viro nella realizzazione e cura di un giardino. Il 30 maggio sarà la volta della terza edizione di “note di notte” alla scoperta degli abitanti del bosco, una manifestazione curata dal Wwf di Rovigo e promossa dall’associazione “le Dune”. L’8 giugno sarà invece tempo per “su e zo per i munti”, una passeggiata di nordic walking che sarà attivata con diversi partner in occasione della giornata internazionale

dell’ambiente. Non mancheranno le attività volte a scoprire i tartufi del Delta attivate in sinergia con l’associazione Amici del tartufo polesano che vedrà l’organizzazione di visite guidate nelle dune di Fornaci. Dopo l’estate si arriverà sino alla “alla scoperta del giardino della città - frutti e colori dell’autunno”, un progetto che porta a conoscere le sorprese che la natura ha in serbo a grandi e piccini. In tutto il periodo compreso da aprile a ottobre i volontari dell’associazione effettuano, previa prenotazione, visite guidate alle dune fossili della pineta. El.Ca.

associazione “le dune” una sTagione di iniziaTive e non solo Per le scuole

Focus

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10 Porto Tolle

IL 25 MAGGIOELEZIONI AMMINISTRATIVE

PORTO VIRO

Page 15: La Piazza del Delta apr2014 n44

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE PORTO VIROSOLO DOMENICA 25 MAGGIO DALLE ORE 7 ALLE 23

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LISTA N°4

PORTO VIRO AL CENTRO!

DAVIDE FERRARIImprenditore

GIANNINO GARBIArtigiano

CINZIA BRAGHINCommerciante

ROBERTA BONAFE’Impiegata Comunale

NICOLA MARINELLILibero Professionista

e Ass. uscente Servizi Sociali

PAOLA BOVOLENTAImprenditrice

SARA GATTIImpiegata

ANDREA ZAIAOttico Optometrista

IVAN PADOVANImprenditore ittico

VIRGINIO MANTOVANImprenditore Agricolo

e Vice Sindaco uscente

ANTONELLA FERROLibero Professionista

presidente Pro loco Donada

CECILIA FINOTTIStudentessa e

aspirante fotografa

ADAM FERROMediatore finanziario

MAURIZIO ZAGATOImpiegato

ELISA VIVIANITitolare Nido in famigliae allenatrice pallavolo

ENEA MARANGONITecnico LiberoProfessionista

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Page 16: La Piazza del Delta apr2014 n44

12 Porto Tolle

di Alessandro Orlandin

L’assessore repilica: “L’appalto è stato gestito nello stesso identico modo da chi mi ha preceduto”

Amministrazione Comunale Roberto Pizzoli attacca l’assessore Leonarda Ielasi

“Per l’affidamento del servizio di Scuolabus serve un gara d’appalto”

Possibile che un servizio di scuolabus per le scuole possa essere territorio di scontro per la politica locale? A quan-

to pare sì, viste le schermaglie in consiglio comunale tra i rappresentanti della giunta Bellan e i consiglieri di minoranza, che di recente sono tornati all’attacco in particola-re contro l’assessore ai Servizi sociali Leo-narda Ielasi. Oggetto delle critiche l’appalto per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico per un importo di poco superiore ai 300mila euro. Secondo il capogruppo di minoranza ed ex assessore Roberto Pizzoli l’affidamento diretto del servizio alla Coope-rativa Oasi violerebbe una norma dell’Unio-ne Europea che prevede l’obbligo di ricorrere a una gara d’appalto in caso di costi supe-riori ai 200mila euro. “Di fronte alle nostre domande l’assessore sembra cadere dalle nuvole – ha detto Pizzoli – e illudendosi che le minoranze si sarebbero accontentate, ha pensato bastasse chiamare in causa i tre ex assessori Pizzoli, Mantovani e Crepaldi, invocando una specie di correità, afferman-do che l’operazione da lei condotta è dipesa dalle scelte della precedente amministrazio-ne. lelasi non è stata in grado di citare o esibire uno straccio di carta a sostegno delle sue parole e presto o tardi dovrà dare quelle

risposte che ha negato al consiglio comu-nale. Vedremo se anche allora penserà di cavarsela scaricando responsabilità che sono tutte sue e dei suoi colleghi”. Dai banchi del-la minoranza è stato addirittura paventato un possibile ricorso alla sezione regionale della Corte dei Conti. L’assessore ha respin-to con fermezza le accuse della minoranza: “Se faranno ricorso – ha detto Ielasi – lo faranno prima di tutto contro loro stessi”. Il riferimento è a un’ipotesi di esternalizza-zione del servizio ventilata già durante gli ultimi mesi della precedente amministra-zione, di cui Pizzoli, Mantovani e Crepaldi (oggi tutti all’opposizione) erano assessori. “A noi – ha aggiunto Ielasi - interessa che il servizio funzioni e che i cittadini siano soddi-sfatti di come sta andando. Ma se vorranno fare ulteriore chiarezza, sarà anche nostro interesse porre fine alla questione fissando definitivamente i puntini sulle I”.

Paventato un possibile ricorso alla sezione regionale della Corte dei Conti

Il futuro del commissariato di Polizia di Porto Tolle e della sua squadra nautica è tuttora incerto, ma se non

altro le autorità locali hanno incassato un impegno contro la chiusura da parte del ministro dell’interno Angelino Alfa-no. Infatti, in occasione dell’assemblea costituente di Nuovo Centrodestra il ministro ha incontrato i rappresentanti polesani del nuovo soggetto politico as-sicurando il suo sostegno alla campagna per la preservazione del commissariato. La sua esistenza è infatti minacciata dal-la cosiddetta “spending review” che ve-drebbe la Polizia chiudere alcuni dei suoi presidi per far quadrare i bilanci in tempi di austerity. Tuttavia l’ipotesi, ventilata ormai da qualche mese, ha sollevato le proteste dell’intera popolazione porto-tollese e dei comuni limitrofi, portando all’avvio di una raccolta firme a livello provinciale. A questo si sono uniti i con-tinui appelli agli esponenti della politica regionale e nazionale. Già nelle scorse settimana Alfano aveva ricevuto le dele-gazioni dei sindacati di Polizia e aveva ribadito la volontà di non tagliare i fondi alla sicurezza.

neWs

Commissariato di Poliziasquadra nauTica aPPesa a un filo

Al.Or.

Nella foto il consigliere di

minoranza Roberto Pizzoli e l’assessore ai

Servizi sociali Leonarda Ielasi

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Page 18: La Piazza del Delta apr2014 n44

14 Porto Tolle

Nonostante non ci siano sostanziali no-vità sul destino della Centrale Enel di Polesine Camerini, sospesa in un vero

e proprio limbo, continuano le prese di po-sizione sui recenti provvedimenti giudiziari che hanno visto i vertici dell’azienda ener-getica sul banco degli imputati. La sentenze pronunciata dal tribunale di Rovigo contro gli ex amministratori Paolo Scaroni e Franco Tatò ovviamente non sono piaciute al Co-mitato Lavoratori della Centrale. “Si parla di disastro ambientale quando un disastro ambientale non c’è stato” ha tagliato corto il portavoce Maurizio Ferro. “La sentenza – ha proseguito Ferro - ha condannato due imputati su dieci per il pericolo di disastro ambientale. Non per disastro ambientale.

Ad esempio, c’è differenza tra usare o no le scarpe antinfortunistiche: non usarle è un pericolo, ma cadere o no non dipende dalle scarpe, e qui non è caduto nessuno. Se no, non ci sarebbero state otto assoluzioni su dieci imputati”. Lo scetticismo di Ferro e del Comitato Lavoratori riguarda anche le conclusioni del tribunale riguardo agli effetti delle emissioni: “Un’indagine precedente su altre malattie era già stata archiviata su decisione dello stesso pm. Che poi, anche sul progetto di riconversione, ha aperto un’indagine e ha archiviato anche questa. Quel materiale archiviato è riuscito a entra-re nel secondo processo Enel senza che vi fossero accuse di reato specifiche”.

CENTRAlE FERRO: “NESSuN DISASTRO AMBIENTAlE”

Al.Or.

“La sentenza ha condannato due imputati su dieci per il pericolo di disastro ambientale. Non per disastro ambientale”

I capricci del mutevole tempo primaverile rischiano di non essere l’unico pensiero che turba il sonno di chi a Porto Tolle e dintorni vive di turismo, o almeno

ci prova. Infatti c’è una misura varata dall’ammini-strazione Bellan che ha fatto aggrottare la fronte ai tanti operatori del settore, in primis i titolari di struttu-re alberghiere. Si tratta dell’imposta di soggiorno che entrerà in vigore dal prossimo 15 giugno (e fino al 15 settembre) per tutti i visitatori del Comune. Una tassa già presente in altre realtà simili e che era stata oggetto di discussione anche nella parte finale della precedente legislatura. Michela Ferrarese, assessore al turismo di Porto Tolle, ha motivato la proposta so-stenendo che gli introiti futuri (poco meno di 50mila euro) saranno utilizzati per dare un’offerta più ampia e completa ai turisti che sceglieranno il Delta come destinazione per i loro viaggi. Una ragionamento sposato anche dallo stesso sindaco Claudio Bellan: “Stiamo facendo molti sforzi sia politici che economi-ci e stiamo mettendo un grande impegno nel settore perché vediamo un certo margine di crescita. Abbia-mo scelto di dare una vocazione turistica al nostro

comune e siamo pronti a far decollare il settore”. Gli importi esatti non si conoscono, in quanto varieranno a seconda dei casi. Come riportato dal regolamento approvato in consiglio comunale “la determinazione tariffaria sarà graduata e commisurata con riferimen-to alla tipologia delle strutture ricettive definita dalla normativa regionale in materia, che tiene conto delle caratteristiche e dei servizi offerti dalle medesime, nonché del conseguente valore economico del sog-giorno”. Ovviamente ci sono delle esenzioni: nella fat-tispecie non dovranno versare l’imposta di soggiorno i minori fino al compimento del dodicesimo anno di età, il personale della polizia di Stato e locale, le altre forze armate, i vigili del fuoco che soggiornino per esigenze di servizio, i volontari che operano in città per eventi e manifestazioni organizzate dal comune, dalla Provincia e dalla Regione o per emergenze ambientali, gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza a gruppi organizzati e i porta-tori di handicap non autosufficienti. Il provvedimento sembra essere stato accolto con una certa perplessità da albergatori e ristoratori della zona. Molti di loro

lamentano il pericolo che questa imposta possa allon-tanare i visitatori dal Delta, a maggior ragione visto che già l’anno 2013 ha visto un calo delle presenze. Non mancano anche le critiche alle modalità con cui il provvedimento è stato varato. Infatti il Comune ha provveduto a discutere il regolamento con le associa-zioni di categoria che in alcuni casi avrebbero coinvol-to solo marginalmente i diretti interessati. Insomma, la stagione turistica 2014 non sembra partire con i migliori auspici. Non resta che attendere i prossimi tre mesi per vedere se questa scelta saprà effettivamente fare il salto di qualità a un comparto economico trop-po spesso sottovalutato.

di Alessandro Orlandin

Per l’Amministrazione comunale si tratta di reperire risorse da reinvestire nel settore, per gli operatori di un pericolo che può far diminuire le presenze

Turismo La stagione parte con qualche novità

Dal 15 di giugno in vigore l’imposta di soggiorno

In assenza di un Ecocentro funzionante i cittadini di Porto Tolle potranno contare su un… Ecocamion, almeno fino a che la situazione della struttura di via Po di Gnocca non verrà risolta definitivamente. Come noto infatti l’Ecocentro è semi-

chiuso ormai dal febbraio 2011 per lavori di ristrutturazione e ammodernamento. Il 24 aprile è quindi partito il servizio itinerante promosso da Ecoambiente per la raccolta dei rifiuti ingombranti quali, ad esempio, piccoli elettrodomestici, casalin-ghi, elementi d’arredo, pile, batterie, olio minerale, contenitori per vernici, pneu-matici e biciclette. Sosterà dalle 8.30 alle 12.30, nella zona del mercato di viale Brodolini. Per i rifiuti più ingombranti come frigoriferi, cucine, armadi, reti, materas-si invece resta sempre attivo il servizio gratuito a domicilio su prenotazione che si attiva telefonando al call center di Ecoambiente (800186622). “È un nuovo tipo di servizio – ha detto il vicesindaco e assessore all’ambiente Mirco Mancin - che in attesa dell’apertura dell’Ecocentro è volto a migliorare sempre più la raccolta diffe-renziata. Stiamo cercando di andare incontro alle esigenze dei cittadini, con servizi di qualità ed efficienza maggiori. Abbiamo già chiesto a Ecoambiente di ampliare il servizio anche nelle frazioni. Naturalmente durante la raccolta sarà presente un operatore di Ecoambiente, che potrà fornire tutte le indicazioni. Siamo sicuri che con interventi di questo tipo si possa alleviare il disservizio dovuto alla chiusura dell’Ecocentro, progetto che dopo troppo tempo sta per vedere il suo compimento visto che sono stati risolti con gli enti interessati, gli ultimi problemi burocratici”.

focus

Rifiuti ingombrantiin assenza di un ecocenTro c’è l’ecocamion

Al.Or.

La tassa di soggiorno è stata applicata in molte località balneari venete

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Page 20: La Piazza del Delta apr2014 n44

16 Rosolina

Ecoambiente e l’amministrazione comunale di Rosolina presentano i servizi ambientali nella stagione turistica 2014, forti dei buoni

risultati ottenuti nella precedente estate. I costi per i maggiori servizi di raccolta e spazzamento nel 2013 sono stati di fatto ampiamente coper-ti dai risparmi sui costi di smaltimento ottenuti con la maggior raccolta differenziata. Così, in vista dell’imminente stagione 2014, la raccolta differenziata sarà ulteriormente curata da Ecoam-biente, con il riposizionamento e il nuovo posizio-namento di alcune isole ecologiche complete per tutte le tipologie di rifiuto quali carta, plastica e lattine, umido, vetro, secco non riciclabile. Anche quest’anno al mare, come già sperimentato con risultati soddisfacenti nel 2013, le indicazioni sui contenitori, presso le isole ecologiche e nelle unità abitative, saranno nelle cinque lingue più utiliz-zate al lido rosolinese ovvero, oltre all’italiano, le informazioni necessarie saranno indicate in

inglese, tedesco, ceco e russo. L’intento di Ecoam-biente è di attivare un servizio che sarà ancora più puntuale per tutte le utenze non domestiche che, da giugno a settembre, diventerà quotidiano con le domeniche comprese e tutte le informazioni necessarie saranno disponibili con locandine e pie-ghevoli distribuiti a tutti gli operatori turistici della zona. Inoltre, sarà potenziato da Ecoambiente il servizio di raccolta del verde da pulizia dei giardini nelle utenze, due volte alla settimana nel perio-do dal 15 giugno al 15 settembre, il lunedì e il venerdì. I servizi nella località balneare saranno

completati da un costante servizio di spazzamen-to meccanico e manuale, di vuotamento cestini e pulizia delle aree pubbliche. Seguendo un percor-so di progressivo miglioramento, l’obiettivo è di andare a superare i risultati raggiunti con la rac-colta differenziata nel 2013, quando aveva supe-rato il 50 per cento nel secondo semestre, quello caratterizzato dalla rimodulazione del circuito di raccolta secondo i flussi turistici. Su base annua la differenziata aveva di fatto passato il 40 per cento, un risultato particolarmente soddisfacente se si pensa al 10 per cento registrato nel 2011.

di Elisa Cacciatori

Ecoambiente lavorerà in direzione di un miglioramento del servizio per quanto riguarda le isole ecologiche e le informazioni che le ri-guardano, il servizio di raccolta del verde, lo spazzamento meccanico e manuale, il vuotamento cestini e la pulizia delle aree pubbliche

Raccolta rifiuti Presentati i servizi ambientali per l’imminente stagione turistica

Zona mare ancora più pulita degli scorsi anni

La stagione turistica di Rosolina Mare, com-plici il clima mite e le

vacanze pasquali, è ormai cominciata. Con l’afflusso di centinaia di visitatori giunti al lido rosolinese per la “notte di fuoco”, lo spettacolo pyromusicale che inaugura l’apertura del calendario degli eventi al mare, tutto è ormai pronto per l’arrivo dei turisti estivi. Sono state riordinate le piantumazioni dei nuovi fiori pronte ad accogliere i visitato-ri all’ingresso di Rosolina Mare, nelle caratteristiche tre rotonde di via strada Sud e nell’aiuola di Piazzale Europa. E’ stata rimossa la sabbia lungo la passeggiata ro-mantica del centro che in queste settimane è oggetto dei lavori di completamento nel punto in cui era interrotta, interventi che saranno completati prima dell’estate. Le spiagge libere sono state ripulite dai vari rifiuti accumulati durante l’inverno. Già dalle prime settimane di aprile gli operatori turistici hanno messo a disposizione dei visitatori che non possono fare a meno della tintarella le strutture a noleggio quali ombrelloni, lettini e sdraio e i chioschi in spiaggia sono stati aperti. C’è chi addirittura non ha resistito al primo bagno della stagione. In un clima generale che ben fa sperare, “le aspettative sembrano buone – considera il vicepresidente del Cob Ulderico Donà – soprattutto visto l’afflusso di gente durante il ponte del 25 aprile e dalle prenotazioni. L’importante è che il tempo ci aiuti!”.

stagione balneare Le premesse sono buone. Donà: L’importante è che il tempo ci aiuti!”

El.Ca.

Le informazioni che riguardano le isole ecologiche verranno affisse in 5 lingue

Page 21: La Piazza del Delta apr2014 n44

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Page 22: La Piazza del Delta apr2014 n44

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Page 23: La Piazza del Delta apr2014 n44

Sono stati oggetto di numerose critiche i velobox montati dal Comune di Ariano nel Polesine. E la denuncia più diretta è arriva-

ta, tramite un esposto, alla Procura di Rovigo e alla Corte dei Conti di Venezia. Promotore Leno Zanetti, presidente dell’associazione “S.O.S. Polesine – Si salvi chi può – Dalla parte dei cittadini”. Bersaglio della denuncia sono stati i 9 velobox installati: “Ariano nel Polesine, - dichiara Zanetti – è un piccolo Comune della provincia di Rovigo e gli introiti per sanzioni amministrative provenienti da autovelox fissi compongono la misura percentuale maggiore del bilancio, precisamente14.109.000 euro da maggio 2009 al 31/12/2013, ponendo Aria-no nel Polesine al primo posto nella classifica degli oltre 8 mila Comuni italiani per sanzioni amministrative stradali”. Già nel giugno 2013, Zanetti aveva denunciato alla Procura di Rovigo la problematiche relative l’installazione degli autovelox ma, soprattutto, aveva denunciato la presunta mancata applicazione dell’art. 142

C.d.s., nella parte in cui si prevede la destina-zione obbligatoria di determinate percentuali dei proventi per il rifacimento del manto stradale, della segnaletica e altri scopi di pubblica utili-tà. Secondo Zanetti, inoltre, i 9 nuovi velobox installati sarebbero stati una spesa inutile e costosa: “Unico scopo delle installazioni, - pro-segue Zanetti – sarebbe quello di intimorire gli automobilisti in transito, che minacciati dal rilevamento elettronico, rallenterebbero nei tratti interessati”. Nello specifico, ne sono stati installati uno in via Po Superiore nei pressi della fermata del bus in centro a Ariano nel Polesine, 2 a Piano di Rivà (uno in centro e uno in via Veneto), uno in località Monti, uno in località Cavallina, 2 a Rivà (nei pressi della Scuola dell’Infanzia e uno vicino al cimitero), lungo via Pellizzara e lungo la SP nei pressi dell’incrocio con la zona artigianale Ramello – Botteghino. “La pre-segnalazione di questi involucri – spe-cifica Zanetti – è scarsa, tant’è che, durante il primo giorno di servizio, c’è stato un incidente

causato da una signora che ha frenato brusca-mente all’improvvisa vista degli apparecchi. I velobox, sono anche inutili, perchè, come chia-rito dal Ministero, non sono inquadrabili tra le categorie di dispositivo e l’unico corretto utilizzo è quello di inserirvi a rotazione un dispositivo di controllo elettronico di velocità sotto la stretta sorveglianza di un agente di polizia”. “Ancor più grave – conclude nell’esposto Zanetti – ri-sulta la spesa effettuata dal Comune di Ariano Polesine per i velobox: 20.999.00 euro, una spesa singola per velobox di 2.333,00 circa, quando al privato il prezzo per singolo pezzo è di circa 200 euro”. Zanetti, quindi, ha richiesto di accertare la responsabilità erariale degli am-ministratori e di verificare le modalità di spesa dei proventi delle multe.

di Silvia Boscaro

Chiesto un accertamento per la responsabilità erariale degli amministratori e la verifica delle modalità di spesa dei proventi delle multe

Viabilità L’associazione “S.O.S. Polesine” contesta i rilevatori di velocità

Velobox, Leno Zanetti fa un esposto alla Procura

Il Centro Turistico di San Basilio ha fatto da sfondo, giovedì 24 aprile, ad una giornata informativa sulle opportunità di finanziamento europee per i progetti cul-

turali. L’evento, anteprima dell’ “Ocarina Delta Festival”, ha visto la presenza di un nutrito pubblico attirato dai temi e relatori della giornata.

“Il nostro territorio è in fermento – ha sottolinato Marinella Mantovani, assessore provinciale alle politiche comunitarie - ci sono idee da trasformare in opportunità e i finanziamenti europei possono attualiz-zare tali progettualità”. Hanno portato i propri saluti anche Marco Gottardi, direttore del Parco Delta del Po e Francesca Vianello di Europe Direct. L’incontro, quindi, è entrato nel vivo: “Il Sottopro-gramma Cultura di Europa Creativa, - hanno spiegato la dottoressa Marzia Santone e la dottoressa Maria Cristina Lacagnina del Creative Europe Desk Italia Ufficio Cultura – Sottoprogramma Cultura di Europa Creativa 2014-2020 per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – è dedicato al settore culturale e creativo. Gli obiettivi sono supportare la capacità del settore culturale e creativo di operare a livello transnazionale e promuovere la circolazione oltre confine delle opere culturali e creative degli operatori culturali. Ad ogni obiettivo corrsipondono delle priorità. Obiettivi e priorità si traducono in opportunità di finanziamento”. È quindi intervenuto Dario Pellizzon, in qualità di ricercatore presso l’Università Cà Foscari Venezia, presentando Horizon 2020: “Si tratta di nuovo programma dell’Unione Europea che, per sette anni, supporterà i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese con contributi a fondo perduto, con una dotazione finanziaria di oltre 70 milioni di euro. Rappresenta un’importante opportunità di finanziamento per le Pmi che vogliono realizzare progetti di ricerca per aumentare competitività e produttività”. È infine intervenuto Ennio Raimondi di Fondazione Cariparo spiegando come la Fondazione è in grado di sostenere e promuo-vere l’innovazione attraverso l’erogazione a terzi, di bandi e tramite progetti propri.

oPPorTuniTàFinanziamenti europei per i progetti culturali

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Musica, tanta musica e la magia di uno

strumento eccezionale, poco conosciuto, ma nel territorio bassopo-lesano noto e davvero prezioso: l’ocarina. Ed è qui che si è svolto il primo Ocarina Festival Delta del Po, dal 24 al 27 aprile, denso di appuntamenti, concerti e mercatini artigianali. L’ocarina viene qui re-alizzata da Benvenuto Fecchio nel suo museo laboratorio – fattoria didattica “L’ocarina” (Grillara – Ariano nel Polesine) dove è possi-bile ammirare numerosi esempi di manifattura artigianale di questo strumento. Nel 2012, presso il museo, si era già svolto uno stage a cura di artisti provenienti dal Gruppo Ocarinistico Budriese, che aveva coinvolto musicisti locali. Oggi, grazie a questa bellissima esperienza, è possibile ascoltare i suoni di questo strumento con il Gruppo Ocarinistico di Grillara formato da Andrea Smiderle (do settima), Gildo Turolla (sol sesta), Paola Bellettato (do cinque), Milena Fu-setto (sol quattro), Mario Marafante (do tre), Silvia Camisotti (sol due), Chiara Parolo (do uno), alla chitarra Antonio Roman. Da ottobre 2013, anche le classi quarte delle scuole prima-rie degli Istituti Comprensivi di Ariano nel Polesi-ne e Taglio di Po hanno iniziato un percorso per imparare a suonare l’ocarina. Grazie a questo coinvolgimento i piccoli hanno potuto suonare

di fronte al pubblico e mostrare i progressi com-piuti. Inoltre sono stati coinvolti giovani artisti di fama internazionale, tra i quali il Gruppo Ocari-nistico Budriese, Ande Cante e Bali, il belga Tom Vanopphem, il cinese Zhang Yifan, la tedesca Vera Unfried, il coreano Lee DaHo e molti altri. Durante le giornate del festival si sono tenuti mercatini artigianali dell’ocarina e del fischietto e l’inaugurazione della mostra, a cura di Miran-da Greggio e Paolo Sartori “Genius Loci... nelle radici l’identità”. Sono state inoltre organizzate delle escursioni e visite guidate, con il coinvolgi-mento degli operatori turistici locali, per dare un più ampio respiro al festival, non solo musica, ma anche scoperta del territorio e delle attrattive storiche e culturali. La manifestazione è stata promossa dalla fattoria l’Ocarina e associazione Città della Musica, in collaborazione con le pro-vincia di Rovigo, i Comuni di Ariano nel Polesine, Taglio di Po, Porto Tolle, Mesola e Budrio, l’Ente Parco, il Sistema Museale Provinciale, Coldiretti, le Pro Loco e Regione Veneto, con contributo di Bancadria.

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Page 24: La Piazza del Delta apr2014 n44

20 Taglio di Po

di Silvia Boscaro

L’incarico è andato a Mauriel Vicentini, per il suo compenso il Comune non dovrà sborsare alcuna somma se non il 30% sul risparmio effettivamente portato a casa

Risorse Per la razionalizzazione i costi energetici e per poter accedere agli incentivi statali

Il Comune si è dotato di un Energy Manager

“Esiste una normativa nazionale che obbliga i Comuni sopra i 15 mila abitanti ad avvalersi delle competen-

ze di un Energy Manager. Taglio di Po, seppur senza obblighi, ha deciso avvalersi di tale figura per poter accedere ad incentivi statali e opera-re un marcato risparmio di tipo energetico”. Con queste parole, il vice sindaco e assessore all’ambiente Alberto Fioravanti ha illustrato la nuova figura professionale che collaborerà con il Comune e con i tecnici comunali e le modalità di assunzione: “Il nostro Comune – ha spe-cificato - si distingue, ormai da tempo, per la vocazione al risparmio ambientale ed energe-tico, vedi Emas, Paes, ecc.. I costi energetici attuali sono importanti e saperli razionalizzare porterà sicuramente dei benifici ambientali ed economici. Attualmente la situazione è comun-que positiva perchè siamo in collaborazione con Simet per quanto concerne l’illuminazione esterna e il relativo risparmio recentemente quantificato e con Guerrato Spa per quanto riguarda il riscaldamento e raffreddamento degli edifici”. “Così - ha proseguito – abbiamo ritenuto importante avvalerci di una figura che tenesse il filo di tutti i consumi energetici, che mantenesse efficienti gli impianti e che creas-se le condizioni per un ulteriore risparmio”. La procedura di selezione, avvenuta in modo

trasparente e tramite un bando per acquisire le offerte di professionisti, ha visto l’adesione di nove proposte provenienti da tutta Italia, da Catanzaro a Brescia, a Modena, ecc... Due i candidati dalla provincia di Rovigo. La gara di offerta economica si basava sul proporre un fisso di competenze al ribasso e una variabile sulla percentuale di risparmio sempre al ribas-so. Si è aggiudicato il posto Mauriel Vicentini di Corbola, proponendosi con un fisso annuale pari a 1 centesimo (il minimo) e con una per-centuale del 30% sui risparmi effettivamente comprovati: “La percentuale di Comuni che si sono dotati di un Energy Manager è davvero minima – ha commentato Vicentini – anche se il ruolo diventa interessante per accedere ad incentivi statali. In particolare, il ruolo prevede l’analisi dei consumi energetici del Comune, l’essere interlocutore tra Comune e aziende di servizi energetici ed infine, proporre interventi di efficienza energetica creando le condizioni di

fattibilità di intervento degli stessi. Il Comune non dovrà sborsare alcun compenso per il mio lavoro se non un 30% sul risparmio effettiva-mente portato a casa”. La presenza di Vicentini sarà garantita per almeno 24 volte all’anno.

La procedura di selezione, avvenuta in modo trasparente e tramite un bando

Seppur con lo sfondo di una giornata sfortunata dal punto di vista del tempo, il Memorial Danilo Schiavon,

giunto alla sua undicesima edizione, si è svolto regolarmente attirando circa 60 partecipanti da Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana. Il tradizionale evento di pasquetta ha occupato piazza IV Novembre, con nu-merose macchine storiche come Fiat 500, Fiat 600, Bianchina, Topolino e Giardinet-ta. L’evento, organizzato dal Ferrari Club Bassopolesine, ha visto la collaborazione del Comune di Taglio di Po – assessorato allo sport, della Pro Loco, dell’Ente Parco Delta del Po e del Club Italia Fiat 500. Pre-sente il sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero, la giunta al completo, il coman-date dei Carabinieri maresciallo Giuseppe Attisani, i nonni vigile e le famiglie di Da-nilo Schiavon, di Vigor Bovolenta e Tino Boscolo. “Danilo Schiavon, - ha ricordato l’assessore allo sport Doriano Moschini – è sempre stato elogiato da tutto il paese per la sua semplicità e una grande passione per i motori. Desidero ringraziare i familiari per la presenza costante durante questi anni e per gli anni a venire”.

Gli equipaggi, dopo la registrazione, sono partiti, prima per un piccolo giro per le vie centrali del paese, poi per proseguire verso via Provinciale, SS Romea 309, fino a Cà Cornera per una breve sosta all’osteria Da Venerino. Gli equipaggi hanno poi prose-guito verso l’hotel ristorante “Mancin” per il pranzo.

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E’ stato approvato nell’ultimo Consiglio Comunale, con 9 voti favoreli e 3 astenuti, l’accordo transattivo novativo con la società Italgas. La querelle, in essere

da più di vent’anni, trova finalmente l’epilogo grazie ad un accordo stipulato tra il Comune di Taglio di Po e Italgas e ad una convenzione tra lo stesso Comune e Polesine Acque S.p.A. “Il 27 maggio del 1993, - ha spiegato il sindaco Francesco Siviero – il Comune concedeva in esclusiva a Ital-gas, per trent’anni, la gestione nel territorio comunale del servizio idrico. Con sentenza del 1994, il Tar Veneto aveva annullato l’affidamento del servizio a Italgas accogliendo il ricorso di Sag Adriatica Gas. Italgas aveva comunque gestito il servizio sino al 30 dicembre 2002 e il giorno successivo avveniva il subentro di Polesine Acque S.p.A. Il 12 maggio 2003, Italgas, Polesine Acque e Comune di Taglio di Po determinavano concordemente la consistenza delle opere realizzate da Italgas durante il periodo di gestione, per poi determianare il valore degli impianti in 1.485.795 euro, riservandosi di calcolare in un momento successivo il valore dell’impianto al 31/12/2002. Tale stima non è mai stata fatta e Italgas ha quantificato il valore per 1.338.750 euro oltre interessi. Il 28 marzo 2007, Italgas, non vedendo ri-conosciuto il proprio diritto, promuove un lodo arbitrale per determinare il valore e, nel novembre 2008, il collegio ar-bitrale stabilisce un indennizzo a Italgas di 1.416.455,49

più iva. Con delibera del Consiglio Comunale, il 22 aprile 2009, il comune di Taglio di Po riconosce la somma quale debito fuori bilancio e nel dicembre 2009 Italgas emette una fattura di 1.605.473,62 euro”.”Finalmente, - spiega Siviero – il 12 settembre 2011, con lettera del proprio presidente, Polesine Acque comunica che sarà disponi-bile a rimborsare al Comune di Taglio di Po la somma di 1.100.000 euro, in 10 rate, quale valore riconosciuto delle opere di acquedotto realizzate da Italgas e nel luglio 2013 la somma viene quantificata in 1.200.000 euro. Nel marzo di quest’anno, viene stipulata apposita convenzione con Polesine Acque che prevede il versamento della Società di 1.382.531 euro, da versarsi in cinque anni, con rata di importo di 276.506,20 euro. In caso di ritardato pa-gamento scatteranno ulteriori interessi e al superamento di 120 giorni, è prevista una penale di 150.000 euro e la possibilità di recuperare il credito residuo. Così grazie a questo versamento, il Comune verserà a Italgas, secondo l’accordo che approveremo stasera, la somma dovuta in cinque rate annuali, di importo pari a 321.004,72 euro. Dal canto suo, Italgas rinuncerà agli interessi maturati dal 2010 ad oggi ed estinguerà integralmente le obbligazioni nascenti dal precedente lodo arbitrale”. La differenza tra la quota versata da Polesine Acque e la rata dovuta a Italgas sarà di 44.588,52 euro, a carico del Comune, derivante dal

fondo di accantonamento di 285.000 euro dall’avanzo di Amministrazione 2012. “Ringrazio pubblicamente il sinda-co e la giunta – ha commentato il vicesindaco Alberto Fio-ravanti – per aver permesso la risoluzione di una questione così amara e difficile per Taglio di Po”. Si sono astenuti dal voto i tre consiglieri di minoranza: “Io e Layla Marangoni – ha commentato Marco Ferro – ci asteniamo perchè non c’è certezza sul pagamento di Polesine Acque e quindi non sappiamo se potremo onorare il debito”. Luciano Tamburin ha preferito astenersi perchè subentrato a Monica Moro solo recentemente.

Consiglio comnale Il voto risolutivo che porterà all’estinzione del debito comunale

La “querelle” con Italgas è arrivata al capolinea Il Comune verserà a Italgas la somma dovuta in cinque rate annuali, di importo pari a 321.004,72 euro. Dal canto suo, Italgas rinuncerà agli interessi maturati dal 2010 ad oggi ed estinguerà integralmente le obbligazioni

Si è svolto lo scorso 14 aprile presso la sala con-siliare di Taglio di Po,

una serata informativa per presentare lo stato dei lavori dell’eventuale fusione dei Co-muni di Ariano nel Polesine, Corbola e Taglio di Po. Presente, quale relatore dell’incontro, il professor Mauro Salvato dell’Università degli Studi di Padova, incaricato di elaborare il progetto di fattibilità, oltre al sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero, di Ariano Giovanni Chillemi e di Corbola Marina Bovolenta e dei rispettivi Consigli Comunali. Secondo la relazione presentata, la fusione si può fare, sulla base di diversi fattori esaminati, tra i quali una valutazione di fattibilità finanziaria, organizzativa e politico – istituzionale. Illustrando i possibili vantaggi, ma anche difficoltà che po-trebbero sopraggiungere con una fusione, sono stati indicati i tempi e il percorso istituzionale che i tre Comuni dovrebbero seguire per arrivare alla nascita di un unico Comune. Risulta fondamentale, dall’analisi di Salvati, coinvolgere i cittadini, il personale e le rappresentanze sindacali, per poter ottenere una più ampia condivisione. Tra le finalità del percorso le principali riguardano la gestione condivisa di tutte le funzioni fondamentali dei Comuni, creare un unico Comune, ingrandire l’Unione, già esistente, possibilmente aggregando anche Co-muni limitrofi e intraprendere strategie di sviluppo. Terminata l’esposizione dello studio di fattibilità, la parola è passata agli amministratori interessati dal processo; dai presenti, però, non sono state fatte considerazioni decise a favore della fusione a tre, ma è stato espresso più di qualche dubbio, soprattutto nei confronti delle funzioni che manterebbero i due Comuni minori.

in breve

Fusione dei comuniil Percorso si Può fare ma PersisTe qualche dubbio

“Saranno presto oggetto di riqualificazione e ammodernamento le

zone centrali del Comune, per la precisione piazza IV Novembre e piazza Venezia”. Ad annunciare l’importante opera è stato l’asses-sore all’urbanistica e lavori pubblici Davide Marangoni: “Il Comune ha aperto un concorso di idee, tramite bando di gara, - ha specificato durante la conferenza stampa di presentazione – che si concluderà con la scelta di un progetto vincitore. L’idea di un concorso di idee si è resa necessaria per poter scegliere il progetto migliore e più adatto alle piazze centrali del paese” Una commissione tecnica composta da esperti quali un architetto, un ingegnere, un docente universario, un responsabile dell’area tecnica del Comune e un rappresentante delle attività locali coinvolte dalla riqualificazione, valuterà le proposte. “Lo scopo del concorso, - ha proseguito – prevede una riqua-lificazione senza stravolgimenti, con l’eliminazione delle barriere architettoniche, il rifacimento della pavimentazione e dei marciapiedi delle piazze, uno studio delle piantumazioni che consentano, a seconda delle stagioni, di cambiare aspetto della piazza rafforzando la caratteristica di piazza – giardino, la possibilità di estendere la pedonalizzazione, lo studio di una possibile connessione tra piazza Venezia e il sagrato della chiesa. L’idea cardine è quella di una valorizzazione complessiva delle aree centrali di Taglio di Po e limitrofe, che permetterà un rafforzamento della zona quale punto di incontro e aggregazione”. Al progetto vincitore sarà corrispo-sto un premio in denaro e la possibilità di ricevere l’incarico per la realizzazione del progetto. Grazie a contributi regionali e di Consvipo, l’importo di spesa, pari a circa 300 mila euro, inciderà minimamente sulle risorse del Comune.

urbanisticaconcorso di idee Per le Piazze

in breve

Sono in fase conclusiva i lavori di ristrutturazione della casa di riposo di Taglio di Po. Ad

annunciarlo l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica Davide Maran-goni: “I lavori si sono resi necessari dopo l’intervento dei vigili del fuo-co – ha commentato Marangoni - avvenuto in concomitanza con la caduta del cornicione causata dalle eccessive piogge. Durante il sopral-luogo e la messa in sicurezza dell’e-dificio, avvenuta nell’aprile 2013, i vigili notificarono la mancanza di alcune certificazioni obbligatorie. Da allora ad oggi, è stata un corsa contro il tempo per restare nei tempi prestabiliti”. I lavori, iniziati il 3 febbraio 2014 ad opera dell’impresa Tumiati Impianti, supervisionati dal Responsabile Unico del Procedimento Geom. Alessio Mantovani, hanno permesso in tempi veloci la sistemazio-ne. “Sono stati adeguati alle normative vigenti l’impianto elettrico, idrau-lico e di condizionamento, - ha specificato Marangoni – inserito il gruppo elettrogeno e messo in sicurezza tutte le aperture per uscire. Inoltre, come prescitto dall’Ulss, una parte del cortiletto antistante sarà delimitata dal restante giardinetto adibito a parco giochi, per evitare che alcuni ospiti, non auto-sufficienti, escano oltre il cortile della casa di riposo. Ad oggi, manca solo la sistemazione del cornicione e del cancello. L’importo totale dei lavori è di circa 350 mila euro, dei quali 265 mila euro in carico alla Regione Veneto e i restanti assunti in onere dal Ciass”.

Casa di riposoin fase conclusiva i lavori di risTruTTurazione

Il Rifugio Ostello di Gorino Sullam ha ufficialmente riaperto i battenti il 13

aprile scorso. L’evento si è potuto realizzare grazie a un lavoro di squadra, che ha visto impegnati in prima fila la cooperativa onlus AttivaMente e i partner Cooperativa Pescatori Ariano, Cooperativa CosedelPo, Società Aqua e cooperativa sociale Corbola Servizi. La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta dal worshop “Impresa sociale, network e crescita del territorio”, durante il quale sono intervenuti Angelo Paga-nin della Fondazione Zancan e dirigente della cooperativa Cantiere della Provvi-denza Spa di Belluno, che ha messo a fuoco il concetto di impresa sociale alla luce della sua esperienza e Antonio Sambo, presidente di AttivaMente, che ha evidenziato i punti di forza e di debolezza che accomunano le rispettive realtà, bellunese e polesana. Al termine, è seguito un piacevole momento di festa con l’inaugurazione ufficiale dell’Ostello. Presenti il sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero, il vice sindaco Alberto Fioravanti, gli assessori Davide Marangoni e Doria-no Moschini e un nutrito pubblico:“Oggi è una giornata importante per tutta la comunità - ha commentato il sindaco - e a breve si arriverà anche alla riapertura della parte più vecchia dell’Ostello”. “Riaprire questa struttura – ha aggiunto Fioravanti - significa ridare vita economica al territorio”. La parola è passata poi ai vari partner del progetto: Luca Saia, presidente della Cooperativa Pescatori Ariano, Sandro Vidali della società Aqua, Francesco Beltrame della cooperativa CosedelPo, Renzo Padoan di DeltaPool Service e Fabio Biolcati di Corbola Servi-zi. Infine, la benedizione impartita da Don Angelo Lazzarin, sacerdote dell’unità pastorale di Ca’Tiepolo, un brindisi augurale e la piantumazione di alberelli di querce e lecci da parte di giovani di AttivaMente.

Rifugio Ostello di Gorino SullamTuTTo PronTo Per la sTagione TurisTica

di Silvia Boscaro

Si.Bo. Si.Bo.

Si.Bo.

Si.Bo.

Il municipio di Taglio di Po

23Taglio di Po

L’assessore Davide Marangoni

Page 28: La Piazza del Delta apr2014 n44

2422

VIAGGIo IN PRoVINCIARoVIGo

Secondo il deputato polesano Diego Crivel-lari, il ddl Del Rio va nella direzione giusta che è quella di “semplifi care e riformare

in profondità i livelli amministrativi nel nostro Paese”. Non sarebbe invece favorevole ad una completa abolizione dell’Ente e ritiene che la presenza di un ente di area vasta, con alcune deleghe chiare, vada comunque salvaguardata. Per Crivellari il nodo sono le competenze che si decide di affi dare alle Province così come sono ora riformate: “un aspetto come quello della pia-nifi cazione territoriale, per esempio” sostiene il deputato “non può essere interamente affi dato, in modo un po’ anarchico, ai singoli comuni. È la dimensione regionale e’ in effetti qualcosa di troppo distante”. Nella realtà polesana, rincara Crivellari, “fatta di piccoli comuni, con territo-ri diversifi cati dal punto di vista economico e socio-politico, e con un capoluogo scarsamente ‘attrattivo’ per il Delta come per l’Alto Polesine, la Provincia ha saputo giocare, specie nelle sue epoche migliori, un ruolo di coordinamento e di

sintesi politica che andava anche al di là dei po-teri di cui effettivamente disponeva sulla carta. E questo soprattutto fi nché sono esistiti i grandi partiti di massa”.

In defi nitiva, secondo l’ex segretario provin-ciale del Pd polesano, “serve una nuova spinta propulsiva, un nuovo protagonismo dei nostri

amministratori e una classe dirigente locale che guardi alle esigenze reali del nostro territorio, ol-tre le logiche di schieramento. La riforma attuale sarebbe stata più forte se avesse avuto il corag-gio di assorbire le competenze di consorzi vari e autorità di bacino entro il perimetro del nuovo ente provinciale”.

di Francesca De luca

L’unico neo è rappresentato dalla pianifi cazione territoriale che secondo il deputato polesano dovrebbe rimanere tra le competenze del nuovo ente provinciale. “La dimensione regionale – ha precisato - è qualcosa di troppo distante”

Taglio delle Provincie Crivellari: ha commentato la riforma varata dal Governo

Nella foto il deputato polesano Diego Crivellari

La Lega nord non sembra essere favorevole a questo provvedimento che “attacca” un ente di prossimità. Cristiano Corazzari, consigliere regionale in quota Lega, è infatti critico nei confronti della legge

Delrio la quale “è una manovra che non otterrà gli effetti desiderati”. Secondo Corazzari il tanto risparmio che si sarebbe dovuto ottenere con questa manovra, in effetti, non ci sarà. “Non sono state abolite le province, ricordiamolo” - sottolinea Corazzari -, sono state abolite le elezioni provinciali e le cariche elettive da queste dipendenti”. Questo, secondo il consigliere regionale, si traduce in: “minor rappresentatività, dunque in minor democrazia” ma, di fatto, i dipendenti verranno proba-bilmente semplicemente spostati alle dipendenze della Regione o di altri Enti”. “Posso capire Renzi, - afferma - nella popolazione c’è una gran voglia di ridurre gli sprechi” e, in un periodo di evidenti tensioni sociali, di fronte ad una crisi economica che sembra non essersi ancora del tutto arrestata, le province sono state le vittime sacrifi cali di questa pulsione”.

Cristiano Corazzari, lega Nord

“non sono sTaTe aboliTe le Provincie ma le elezioni Provinciali”

“Una volta Emilia-Romagna e Toscana, sfornavano gli uomini politici più lungimiranti, adesso rappre-sentano nelle loro più pubblicizzate espressioni,

la parte più arretrata della politica italiana”. Questo è il com-mento di Guglielmo Brusco, vice presidente della Provincia ed esponente di Rifondazione Comunista a proposito di Delrio. Brusco esprime la propria posizione con chiarezza. “La Legge Del Rio, - afferma - è una cosa abominevole, che di fatto svuota le province da funzioni che trovano nella provincia il soggetto più adatto a svolgerle”. “Con questo provvedimen-

to - continua Brusco - che, a mio giudizio, con il Presidente Pertini o con Oscar luigi Scalfaro non sarebbe mai passato alla prima fi rma, si ritorna di fatto al periodo fascista, quando fu abolito il suffragio universale per l’elezioni degli amministra-tori delle province”. Oltre a ricordare la storia del ventennio, Brusco cita anche un altro rilevante esponente politico che auspicava l’abolizione delle province: Licio Gelli. Per quanto riguarda il merito di questo provvedimento che, di fatto, non abolisce le province ma elimina semplicemente l’organo elet-tivo delle stesse, Brusco rimane critico pur riconoscendo che:

“Le province potrebbero certamente essere migliorate nella loro funzionalità, affi dando loro molte delle funzioni svolte dagli enti di secondo grado (questi qui si, spesso, sono stipen-difi ci per politici trombati alle elezioni)”. La battaglia del vice presidente non si ferma alla polemica: “se possibile adirò a vie legali per riavere il mio diritto di voto e spero che tanti altri cittadini facciano lo stesso. Bisogna fermarli, prima che ce lo tolgano totalmente, dicendo magari che oggi non serve un dittatore, ma un unico Amministratore Delegato sì”.

GuGlIElMO BRuSCO “lA lEGGE DElRIO È uNA COSA ABOMINEVOlE”

“Il ddl Del Rio va nella direzione giusta”

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23Spazi aperti

A Fratta Polesine è partito il progetto “History, Bike & Food” per attirare i turisti nel Pole-sine. Fiori all’occhiello della promozione

turistica innescata dal progetto sono sicuramente gli eventi storici di Fratta con la Casa-Museo di Matteotti e i moti carbonari, a cui si aggiungo-no i percorsi di Lendinara, l’enogastronomia di Castelguglielmo, la storia di Villamarzana, l’area produttiva di Villanova del Ghebbo, il turismo reli-gioso e artistico culturale di San Bellino. Il nuovo progetto investe l’area Target del Gal Adige e vede impegnati la Regione Veneto e alcuni comu-ni del Polesine. Lunedì 14 aprile è stata organiz-zata una conferenza a Fratta Polesine, organismo responsabile dell’informazione. Nel corso dell’in-contro sono intervenuti sindaci e assessori dei co-muni che hanno aderito all’iniziativa. Tiziana Vir-gili, sindaco di Fratta, ha esordito sottolineandone l’importanza per una zona ricca di peculiarità e di ricchezze culturali, enogastronomiche e paesaggi-stiche, auspicando che “le potenzialità turistiche possano diventare realtà” attraverso l’impegno puntuale e costante, nonché la collaborazione tra istituzioni locali, provinciali e regionali. Il sindaco di Lendinara, Alessandro Ferlin, ha presentato tre percorsi turistici per il suo paese: uno religioso, uno rinascimentale e l’ultimo imperniato sulla fi gura di Giuseppe Marchiori, critico storico di arte moderna dal dopoguerra. Questo è per Ferlin “un ulteriore tassello che si aggiunge e si sposa con le iniziative degli altri comuni”. Giorgio Grassia,

sindaco di Castelgugliemo, ha indicato come la valorizzazione vada perseguita in modo ade-guato e che il suo comune si pone “dalla parte enogastronomica del progetto”. Il primo cittadi-no di Villamarzana, Valerio Galvan, ha ricordato come Villamarzana sia uno dei principali simboli della Resistenza nel Polesine: la mattina del 15 ottobre 1944, infatti, 43 martiri furono giustiziati dalle falangi delle unità nazifasciste e nel luogo dell’eccidio oggi è situato un museo alla memo-ria. A menzionare un’altra caratteristica distintiva nel territorio è stato l’assessore di Villanova del Ghebbo, Lauro Gardinale: la produzione di cal-zature, un valore aggiunto da un punto di vista produttivo. Una tradizione industriale che ha in-fl uenzato l’urbanizzazione e la vita del comune e che “può avere un riscontro positivo e signifi cativo nel settore turistico”. Aldo d’Achille ha aggiunto che il suo comune, San Bellino, offre percorsi per un turismo religioso e artistico culturale, grazie alla Basilica e alla storica vetreria Tomanin. La conferenza esplicativa è stata preceduta da due visite guidate: a Villa Badoer e alla Casa-Museo Giacomo Matteotti. Coerentemente con il proget-to “History, Bike & Food”.

La storia e il cibo del territorio si fanno protagonisti in un progetto che riguarda Fratta Polesine, San Bellino, Lendinara, Villmarzana, Villanova del Ghebbo e Castelguglielmo

TuRISMO “HISTORY, BIKE & FOOD”

Me.Ru.

di Melania Ruggini

Territorio La Provincia di Rovigo e la promozione delle sue eccellenze

Il Polesine si apre a una nuova e promet-tente stagione turistica. Merito dello slan-cio con cui vari enti, fondazioni, in testa

la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, comuni e realtà associazionistiche stanno promuovendo il proprio patrimonio culturale, ambientale, agricolo, enogastrono-mico, per un salto qualitativo nel futuro del territorio. Il Polesine è stato di recente pro-tagonista della puntata di “Linea Verde “ an-data in onda domenica 27 aprile su Rai Uno. La popolare trasmissione televisiva ha portato all’attenzione del grande pubblico il territorio polesano e i suoi prodotti d’eccellenza: l’insa-lata di Lusia IGP, l’aglio bianco polesano DOP, il riso del Delta del Po IGP, le cozze di Scardo-vari DOP e il radicchio di Chioggia IGP di Roso-lina. Durante il servizio si è parlato dell’Ente Regionale Veneto del Parco del Delta del Po, mettendo in luce le preziose ricchezze natura-listiche e culturali, rimandando in particolare alla mostra “l’Ossessione Nordica” a palazzo Roverella di Rovigo, che sta riscuotendo un grandioso successo di pubblico. L’iniziativa

è stata promossa dalla Provincia di Rovigo nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale Eco leader Network -Turismo sostenibile. Tra le buone notizie sul fronte turistico, la spiaggia di Barricata si è meritata di recente il prestigioso riconoscimento “Best camping Adac – Anwb” che l’Automobil club tedesco assegna ogni anno a un ristretto numero di campeggi e che ha visto i villag-

gi del gruppo Isaholidays primeggiare nella classifi ca europea. Barricata Holiday Village è stato premiato per elevata qualità, effi cienza, accoglienza e capacità continua di migliorarsi. In ambito di turismo culturale, una promet-tente risposta alle attese di coloro i quali credono nel valore dell’arte contemporanea e della creatività giovanile arriva dal festival

DeltArte, con 15 appuntamenti che rianimano l’offerta durante la primavera/estate, fi no al 29 settembre. Tra le novità di questa edizio-ne: una mostra collettiva dal titolo la Rovra delle Idee, che inaugura sabato 17 maggio dalle ore 17,30 nel Centro Turistico di San Basilio, dedicata alla Rovra. Ancora, un par-ty a regola d’arte al ritmo dei Beat Addicted che sarà allestito venerdì 30 maggio durante l’inaugurazione della mostra “L’energia della creatività” con nomi importanti del panorama internazionale, quali Roger Weiss, Valentina De’ Mathà, Andrea Magnani e Raffaella Rosa Lorenzo al Museo Regionale della Bonifi ca di Ca’ Vendramin; una monumentale installa-zione site specifi c basata sul riciclo che sarà realizzata dall’artista DEM nel Parco della Vit-toria di Rosolina Mare. E ancora, un grande murales trasformerà una cabina elettrica del centro di Rosolina in un intervento artistico di street art, sempre per mano di DEM. Porto Tolle accoglierà un’opera land art di Emma-nuele Panzarini, composta niente meno che da 500 ombrelli, sabato 7 giugno prossimo

alle ore 18,30. A Loreo da sabato 14 giugno in Biblioteca si potranno ammirare le fotogra-fi e di Matteo Sauli, un’indagine iconografi ca sugli alberi della strada provinciale Romea. Tra le molte opere in mostra, nel Museo di Ca’ Vendramin ammirerete Volo, grande

installazione di Raffaella Rosa Lorenzo, che ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2011, e che ha come soggetto variopinte far-falle di plastica. L’opera è stata realizzata con la lavorazione di 540 bottiglie, con l’intento di stupire parlando di riciclo e rinnovo.

Il Polesine si mette in mostraTante le iniziative in programma fi no a fi ne estate per la valorizzazione dei prodotti tipici, del paesaggio e dell’arte

Alla spiaggia di Barricata è stato assegnato il riconosci-mento di “Best cam-ping Adac – Anwb”

Il Polesine è stato di recente protagonista della puntata di “Linea Verde “

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IL VENEToin PRIMo PIANo

La scheda elettorale che aspetta i ve-neti alle urne comparirà ai loro occhi con 12 simboli e tre linee accanto: lo

spazio per le tre preferenze che è possibile esprimere con l’attenzione all’alternanza di genere. Se si esprimono tre preferenze si potranno scegliere due donne e un uomo o due uomini e una donna.

Donne in lista ce ne sono, Pd e FI le mette addirittura capolista. Il Pd, al secon-do posto nel sorteggio, schiera la vicentina Alessandra Moretti, sostenuta in sesta po-sizione dall’ex ministro Flavio Zanonato, seguito da Franco Frigo, parlamentare eu-ropeo uscente, al tredicesimo dal trevigia-no Andrea Zanoni e dal veronese Federico Vantini.

La padovana Eli-sabetta Gardini apre invece la lista di Forza Italia. Eurodeputata da due legislature e in tv sempre al fi anco di Berlusconi. A seguire una pattuglia di veneti: l’eurodeputata vi-centina Amalia Sartori, l’ormai celebre Si-mone Furlan, fondatore dell’Esercito di Sil-vio e il sindaco di Albignasego Massimiliano Barison per chiudere con Remo Sernagiotto, assessore veneto al Sociale, di Montebel-luna. Tra le novità, l’assenza nelle fi la di Forza Italia di Sergio Berlato, eurodeputato Pdl escluso da Berlusconi, che compare però

in quella di FdI al terzo posto dopo Giorgia Meloni e Magdi Cristiano Allam.

Nella scheda elettorale il primo simbo-lo sarà quello del M5S che presenta una

lista con prevalenza di candidati veneti: sarà guidata da Marco Af-fronte di Rimini, segui-to dal trevigiano David Borrelli, ex consigliere comunale di Treviso e

vicinissimo ai due cofondatori del Movimen-to 5 Stelle, e dal padovano Giorgio Burlini. L’ultimo posto sulla scheda è toccato invece alla alla Lega Nord, guidata dal milanese Matteo Salvini, con il sindaco di Verona Flavio Tosi e Lorenzo Fontana. Nessun venetista presente, come invece era stato annunciato proprio da Salvini che aveva detto: “Candideremo alcuni indipendenti e

l’idea è quella di candidare anche uno dei 21 pericolosi terroristi attualmente ospiti delle patrie galere”.

Anche il Nuovo Centro Destra mette in campo uomini di peso, primo tra tutti il pre-sidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato che segue immediatamente dopo il capolista e eurodeputato uscente Antonio Cancian di Marene di Piave nel trevigiano, e seguito dal veneziano Simone Venturini, capogruppo Udc in consiglio comunale di Venezia.

Nuova è la lista Scelta Europea, sintesi di vari movimenti nel simbolo dove si legge l’appartenenza di gruppi come “Scelta Civi-ca”, “Fare per fermare il declino” e “Centro Democratico”. In testa l’economista pado-vano Michele Boldrin, seguito da Giovanni Battista Scarni di Marostica e Marco Zabotti di Pieve di Soligo, Treviso.

di Germana urbani

La circoscrizione Nordest conta dodici liste in cui i veneti sono molto numerosi, alcuni anche molto conosciuti in campo politico

Molti i veneti in corsa e quasi tutti con altre esperienze politiche alle spalle

Nonostante un crescente antieuropeismo tutti i partiti sono in corsa

Senza il nome di Di Pietro sul simbolo, torna in campo anche l’Italia dei Valori, con il consigliere regionale padovano Antonino Pipitone alle spalle del segretario nazionale Ignazio Messina, al quinto posto si trova la veneziana Maria Bruschi.

Sulla scheda compare anche una lista completamente nuova con nomi di prove-nienza mista: la lista “Io Cambio” diretta da Maria Cristina Sandrin di Piazzola sul Brenta con Lauro Nicodemo di Teglio Vene-to e Alberto Collet di Conegliano, rispettiva-mente al quarto e quinto posto. Al secondo posto nelle circoscrizioni nord ovest, est e centro, compare anche Davide Vannoni, il creatore del metodo Stamina. “La nostra è una battaglia di libertà” ha spiegato Ago-stino D’Antuoni, segretario di ‘Io cambio’.

Alle elezioni europee sono presenti anche i Verdi che con Maurizia Giusti nota

come Susy Blady e i due storici ambientali-sti veneziani Marco Boato e Luana Zanella tenteranno di raggiungere la soglia neces-saria per entrare nel Parlamento Europeo. E anche nella circoscrizione Nordest ci sarà la lista L’Altra Europa con Tsipras, una lista di sinistra radicale costituitasi in occasione delle elezioni europee a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras, presidente del partito politico greco della Coalizione della Sinistra Radicale, alla Presidenza della Commissione europea. La lista vede come capolista l’operaia dell’Electrolux Paola Morandin, la veneziana Camilla Seibezzi, il trevigiano Eddy Salzano e il padovano Carlo Salmaso.

Sono state escluse, invece, le liste del Partito Comunista, Pensioni & Lavoro, “Bunga Bunga-Usei”.

Elezioni europee: 159 candidati per 14 seggi

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11Il Veneto in primo piano

Ad un mese, circa, dalle elezioni del 25 maggio, i sondaggi registrano Forza Italia in fl essione, al 19% dal 22% di un mese

prima. Ma il partito di Berlusconi riserva sempre qualche sorpresa e soprattutto in Veneto le cose potrebbero cambiare molto. E’ vero però che, dopo la rottura con Alfano, gli esponenti veneti più di spicco dell’ex Pdl sono sparsi in almeno 4 liste.

E se FI punta sui volti dello spettacolo, spe-rando nella capacità attrattiva del volto televisivo della Gardini, l’Ncd di Alfano punta su politici come Alessandro Rondoni, già capogruppo Pdl in parlamento. Ma mentre Forza Italia in campagna elettorale sta correndo dietro a Grillo e alla Lega criticando l’Europa di Angela Merkel le tematiche

dell’Ncd sono più di livello nazionale, governati-vo. “La pace – ha afferma Rondoni – si chiama Europa! È quanto abbiamo detto come moderati popolari europei insieme a Cancian e al ministro dell’Interno Alfano”. “Noi siamo per l’unità dell’Europa e la concordia dei popoli”.

Ad un mese dal voto i sondaggi registrano una frenata del Pd al 33% e e il Movimento 5 Stelle di nuovo in salita dal 20 al 25 per cento. Un’ascesa che secondo gli esperti è dovuta alla ventata di anti-politica e anti-europeismo solleva-ta alla vigilia delle elezioni europee.

M5s e Lega, infatti, stanno utilizzando per la campagna elettorale temi marcatamente europei centrando su tutti l’argomento anti-euro.

La lega addirittura lo mette nel simbolo con

cui il partito si presenta alle elezioni europee del 25 maggio: la modifi ca più evidente è che al po-sto di “Padania” c’è scritto “Basta euro” accom-pagnata dalla scritta “Autonomie” e dal simbolo di una lista autonomista sudtirolese. Salvini ha spiegato che sotto la scritta Lega Nord non c’è il nome del segretario perché si vuole dare una connotazione politica legata al futuro. E, in que-sto caso, ad una Europa senza la moneta unica.

E sarà per la mobilitazione dal basso col No Euro Tour, sarà che all’appuntamento con le urne il popolo leghista si fa sentire, ma i sondaggi ad un mese esatto dalle elezioni dicono che la Lega Nord sale al 5,4% (+0,5%) e che dovrebbe superare la soglia di sbarramento anche Fratelli d’Italia.

di Germana urbani

Il panorama elettorale si fa incandescente ma è variabile

Chi sale e chi scende lo dicono i sondaggi o i cittadini?

Previsioni

Cinque anni fa l’esito delle urne della circoscrizione Nordest aveva riservato agli italiani parecchie sorprese, la principale fu l’elezione di Debora Serracchiani, oggi presidente della Regione Fvg e vicesegretaria del Pd. Da sola e solo in Fvg prese

73 mila 910 voti, molti più di Silvio Berlusconi, e ben 144 mila 558 nell’intera circo-scrizione. Dopo di lei venne eletto Giovanni Collino, allora senatore del Pdl, con oltre 50 mila preferenze. Numeri da record. Numeri che, dicono i sondaggisti, quest’anno saranno diffi cili da rivedere. E, se le cose non cambiano, il maggior numero di preferenze andrà all’astensionismo.

Su tutto il territorio, l’Italia eleggerà 73 parlamentari con la legge numero 18 del

1979, la più vecchia legge elettorale ancora in vigore in Italia. Si tratta di un proporzio-nale puro in cui è possibile esprimere fi no a tre preferenze. Il territorio italiano in questo caso è diviso in cinque circoscrizioni, che assegnano un numero di parlamentari propor-zionale al numero dei propri abitanti: la circoscrizione “Italia nord occidentale” elegge 20 parlamentari tra Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia; la circoscrizione “Italia nord orientale” 14 tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, e così via. La soglia di sbarramento per partecipare alla distribuzione dei seggi è del 4 per cento nazionale.

aTTesi ben alTri risulTaTi risPeTTo al 2009

29Il Veneto in primo piano

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12 Il Veneto in primo piano

Sono giovani, partono in silenzio e mai in gruppo. La loro è una scelta solitaria verso un futuro e un lavoro migliore che

affrontano con un bagaglio ricco di capacità, formazione ed esperienza. La nuova mobilità degli italiani, infatti, è un’emigrazione altamen-te qualifi cata: il 56,4% degli espatriati possie-de una laurea (il 43,5% magistrale o vecchio ordinamento e il 12,9% triennale) e il 21,8% possiede un dottorato (13,5%) o un post-doc (8,3%). Il 17,5% ha un diploma e il 2,2% la qualifi ca professionale.

E, contrariamente a quanto si può pensare, è proprio dalle terre che sono state tra le più produttive e benestanti del Paese, che i giovani migliori se ne vanno maggiormente.

E’ il caso, per esempio, del Veneto che del 2007 al 2012 ha visto partire 154 mila giovani di una fascia d’età che va dai 26 ai 45 anni. Sono i dati allarmanti diffusi da una ricer-ca regionale della Cgil, che dovrebbe interrogare tutti.

Numeri alti ma che potrebbero essere molto più alti considerando anche altri fattori. La diaspora di oggi, infatti, è diffi cile da quan-tifi care poiché il migrante attraversa le frontiere europee senza visti e permessi di soggiorno; si iscrive al registro degli italiani all’estero solo dopo alcuni anni dall’espatrio e spesso non can-cella la residenza in Italia.

Certo è che la crisi spinge ad emigrare e chi se ne va non mette in conto di tornare. Solo lo scorso anno ben 60 mila hanno scelto l’estero per costruire il proprio futuro. Le cancellazioni di residenza verso paesi comunitari, e non, sono quasi quadruplicate tra il 2001 e il 2012, in un trend in crescita costante che ha raggiunto, nel solo ultimo anno le 12.371 unità.

La ricerca della Cgil veneta mette in eviden-za che tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità (-17,5%) ed i cittadini della fascia d’età immediatamente superiore, fi no ai 45 anni, sono 35 mila in meno (-4,3%). La cosa che più

preoccupa, però, è chechi se n’è andato dal Veneto non l’ha fat-

to la ricerca disperata di un lavoro purchessia, fosse anche di bassa manovalanza, come 60 anni fa.

Chi parte oggi è colto, formato sia dal pun-to di vista professionale che accademico e porta con se’ il meglio di quanto la terra d’origine è ri-uscita a dargli. Un grosso investimento in termi-ni di studi e occasioni di formazione e ciò rischia di rappresentare una perdita ancor più grave per un tessuto produttivo in una fase di evolu-zione complessa come quella che sta vivendo il Veneto in questi anni. Però queste persone cercano prospettive di crescita personale che ormai è diffi cilissimo trovare nel nostro Paese e soprattutto non intravedono delle certezze di futuro. Il fenomeno è comune anche ad altre regioni del Paese, come Emilia e Toscana; ma lì l’indice d’occupazione è rimasto abbastanza stabile mentre in veneto, in 5 anni, è sceso di 4 punti percentuali.

di Germana urbani

Tra il 2007 e il 2012 i giovani veneti fra i 26 ed i 35 anni sono diminuiti di 119 mila unità, ed i cittadini tra i 35 e i 45 anni sono 35 mila in meno

L’emigrazione dei veneti sotto i 40 anni è un trend in crescita costante

I ragazzi migliori cercano fortuna all’estero

“La migrazione da un Paese a un altro non è un male in assoluto – afferma Enrico Berto, presidente del gruppo dei Giovani di Confi ndu-stria Veneto – il mondo non è statico e molti dei nostri ‘cervelli in fuga possono rientrare. Comunque il dato demografi co lo confermiamo e la preoccupazione sta nel rischio che le menti più brillanti scelgano di fondare imprese all’este-ro anziché nel proprio Paese”.

Secondo il sociologo Vittorio Filippi, però, a differenza dell’emigrante di mezzo secolo fa, il giovane che se ne va oggi dall’Italia molto diffi -cilmente sogna di tornare. E non solo per motivi

occupazionali. In questo giocano valutazioni sulle diffi coltà di far carriera, sull’opacità dei concorsi italiani rispetto all’estero e sulla fl uidità nello spostamento fra le diverse opportunità di lavoro che si doves-sero presentare.

Il disagio vissuto in Veneto è alto se si considera che nel 2012 erano 122mila i giovani fi no ai 29 anni che non studiavano e non lavoravano, i cosiddetti neet, un esercito che fa il paio con la crescente precarizzazione del lavoro. “Questi fenomeni producono anal-fabestismo di ritorno e perdita di competenze - sottolinea la Cgil.

A lasciare l’Italia non sono solo lavora-tori specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti,

tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre fi gure, qualifi cate e non, che partono da ogni regione. Rispetto alle migrazioni del passato cambiano però le motivazioni, non sempre la ricerca di lavoro risulta essere il fattore dominante, si emigra anche per cercare una migliore qualità della vita, per amore, o per studiare.

Il fenomeno tocca tutte le professioni: non solo “cervelli in fuga” – che comunque rappresentano una fetta importante della popolazione migrante (i ricercatori univer-sitari e negli istituti privati sono il 18% dei lavoratori dipendenti) – ma anche studenti (10%), manager (18,8% tra dirigenti, di-rettivi e quadri), impiegati (35,6%).

Ma l’emigrazione odierna è diffi cile da catalogare in quanto le fi gure professionali sono molteplici: ci sono i ricercatori, i prof, i dirigenti, gli operai specializzati, quelli non specializzati, i creativi e i lavoratori del set-tore gastronomico. Chi parte oggi è per lo più giovane (il 56% ha meno di 35 anni e l’80% meno di 45), proviene soprattutto dal Nord (per il 49% dei casi contro il 25% del Centro e il 22% del Sud) e sceglie di emigrare per lo più in Europa (per il 70% dei casi).

Tra le destinazioni, la Germania si con-ferma primo paese di accoglienza (14,9%), seguita dal Regno Unito (12,4%) e dalla Francia (10%). Tiene la Spagna (7,1%) nonostante il crollo dei fl ussi dopo il credit-

crunch, seguita dal Belgio (e in particolare da Bruxelles e dalla regione fi amminga) e negli ultimi anni della crisi in moltissimi scel-gono la Svizzera.

Guardando al resto del mondo recente-mente la Cina è diventato il primo paese asiatico per presenza di italiani dopo Tailan-dia e Giappone.

Oggi gli italiani non fuggono solamente dalla povertà. Spesso un lavoro ce l’hanno ma è precario. All’estero trovano una forma contrattuale migliore e, in molti casi, anche una retribuzione più alta.

Secondo la ricerca torinese, chi in Italia aveva un contratto atipico, nel 35% dei casi ha ottenuto all’estero un contratto a tempo determinato, mentre il 53% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato. Sul totale della popolazione dipendente solo il 7% ha un contratto atipico.

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13Il Veneto in primo piano

Le Associazioni Industriali di Treviso, Vicenza e Padova hanno siglato un accordo con UniCredit per defi nire un plafond d’investimenti dedicato

alla crescita e sviluppo competitivo delle loro impre-se. E’ un primo, importante risultato dell’accordo di collaborazione siglato dalle tre Associazioni per il credito e la fi nanza.

L’accordo, valido fi no a fi ne 2014, mira a fa-vorire l’accesso al credito per le seimila imprese as-sociate, onde sostenerne i progetti di crescita e dar loro modo di cogliere nuove opportunità di sviluppo, dati anche i primi timidi segnali di ripresa che si registrano dopo una lunga recessione.

Il rallentamento delle attività produttive è stato caratterizzato anche da una fl essione degli investimenti, che ha infl uito sulla composizione del debito delle aziende orientato sul breve termine. Si è ritenuto di ottenere il supporto di UniCredit per gli investimenti a medio/lungo termine, per acqui-sto, costruzione, ampliamento o ristrutturazione di fabbricati; interventi di riqualifi cazione a fi ni di prevenzione dei rischi ambientali; acquisto di im-pianti, attrezzature, automezzi o macchinari; spese di ricerca, sviluppo, innovazione; acquisto di società o partecipazioni; costi per l’internazionalizzazione dell’impresa.

UniCredit mette a disposizione delle imprese associate fi nanziamenti chirografari, della durata massima di 5 anni, e ipotecari fi no a 15 anni. Inol-tre, fornirà un riscontro sulla sostenibilità fi nanziaria del progetto in tempi stretti e certi, dando risposte adeguate alle tempistiche di progettazione delle

imprese.“L’accordo – spiega Roberto Cassanelli, Re-

sponsabile Corporate Nord Est di UniCredit – è frutto della volontà comune di fornire alle imprese del territorio gli strumenti fi nanziari per rilanciare investimenti accantonati e ora non più prorogabili”.

“Il credito – aggiunge il Vicepresidente di Unin-dustria Treviso, Riccardo Arnaboldi – è uno degli snodi da cui può ripartire la crescita. I segnali in merito sono ancora contrastanti, ma registriamo una rinnovata disponibilità, specie dalle principali banche, di sostenere gli investimenti di imprese e privati. UniCredit conferma la tendenza”.

“Far affl uire liquidità all’economia reale è cru-ciale per rinvigorire i deboli segnali di ripresa - incal-

za il Delegato di Confi ndustria Padova per Credito e Finanza, Mario Ravagnan - Anche nel 2013 i presti-ti alle imprese in Veneto hanno segnato un -6,9% e, nonostante la riduzione dello spread, i tassi non sono calati. Il sostegno dev’essere più convinto. L’accordo con UniCredit va in questa direzione”.

“Uno dei nostri obiettivi per il prossimo biennio è facilitare l’accesso al credito delle imprese. Que-sto accordo ne è la conferma e la collaborazione con Treviso e Padova si è dimostrata utile” conclude Luciano Vescovi, delegato di Confi ndustria Vicenza per l’area Finanza, sottolineando anche l’attenzio-ne alle imprese colpite da calamità naturali, “per le quali vengono azzerati i costi di istruttoria”.

di Ornella Jovane

Accordo quadro tra istituto e associazioni di categoria di Padova, Treviso e Vicenza per il rilancio degli investimenti delle seimila imprese associate

Crescita e sviluppo Accesso al credito per sostenere progetti di crescita

Industriali e Unicredit alleati per agganciare la ripresa

Che l’artigianato fosse in sofferenza era risaputo, ma i nu-meri forniti dalla Cgia di Mestre fotografano un crollo di proporzioni drammatiche. Anche se nei primi tre mesi del

2014 si registra qualche segnale di ripresa, negli ultimi cinque anni in Italia sono andate perdute 75.500 attività artigiane: un dato che peraltro è stato depurato dalle periodiche operazioni di “pulizia” del Registro Imprese dalle imprese di fatto inattive effettuate dalle Camere di Commercio, essendo stata calcolata la nati-mortalità come saldo tra imprese artigiane iscritte nel pe-riodo di riferimento e le cessazioni delle stesse, al netto delle cancellazioni d’uffi cio.

Questa crisi nera dell’artigianato non ha risparmiato il “ric-co” Nordest, anzi: di queste 75.500 attività sparite tra 2009 e 2013, 12mila operavano nel Triveneto e 9.800 nel Veneto.

Le province più colpite: Treviso, con una perdita di 2.187 imprese, Verona (- 1.949), Vicenza (- 1.848) e Venezia (-

1.836). Per una contrazione occupazionale dell’artigianato veneto di 28mila unità.

I dati della Cgia certifi cano come l’artigianato sia il comparto più colpito dalla recessione che attanaglia il Paese almeno dal 2008, e al suo interno i settori con le performance peggiori risul-tano essere le costruzioni, i trasporti e il manifatturiero, in par-ticolare il metalmeccanico, il tessile, abbigliamento e calzature.

Per il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, tra le prin-cipali cause che hanno costretto tanti artigiani ad arrendersi vi sono il crollo dei consumi delle famiglie, l’impennata delle tasse e del peso della burocrazia e la stretta sul credito. “Molti di loro - aggiunge Bortolussi -, non potendo contare su alcun ammor-tizzatore sociale, dopo la chiusura della loro attività non hanno trovato nessun altro impiego e sono andati a ingrossare le fi la dei senza lavoro, portandosi dietro i debiti accumulati negli ultimi anni e un futuro quanto mai incerto”.

Artigianato in picchiata, nel Nordest: in 5 anni perse 12mila imprese

Giuseppe Bortolussi

O.J.

L’accordo mira a favorire l’accesso al credito per le seimila imprese associate ed è valido fi no a fi ne 2014

Workers buy out che trasformano aziende in fallimento in cooperative competitive, lavoratori che perdono il posto e decidono di diventare imprenditori di se stessi costituendosi in cooperativa, reti di coopera-

tive e aggregazioni di fi liera; e ancora: nuovi modelli di welfare sperimentati da cooperative sociali, che non solo riescono a garantire livelli essenziali di assistenza alla comunità ma creano occupazione sul territorio. Queste le best practices raccontate lo scorso 14 aprile al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha incontrato Legacoop Veneto, Legacoop Friuli Venezia Giulia e Legacoopbund al Centro Congressi “Papa Luciani” di Padova, in un’iniziativa che le tre Leghe hanno fortemente voluto unitaria, convinte che la macroarea territoriale e non più regionale, sia ormai il parametro di

riferimento. “Occorre costruire attorno all’economia sociale e solidale il futuro del Pa-

ese - ha osservato il ministro -, puntando su imprese cooperative, imprese sociali, cooperative di comunità, e ogni altra forma di economia sociale e associativa che metta al centro non la fi nanza ma la persona, non la remu-nerazione del capitale, ma i bisogni dei soci e della comunità”. “Puntiamo a massimizzare il coinvolgimento, il protagonismo attivo e la responsabilità di ogni cittadino. All’economia solidale il compito di promuoverli e organizzarli: perché ad ogni italiano deve essere data una ragione per saltar giù dal letto e mettersi in moto ogni mattina. Spetta a ognuno contribuire allo sviluppo della propria comunità”.

neWs “cooPerazione e Terzo seTTore Trasformano l’iTalia e ne aiuTano la riPresa”Il ministro Poletti ha incontrato le legacoop del Nordest

I dati della Cgia di Mestre fotografano una realtà diffi cile. Segnali di ripresa nei primi mesi del 2014

33Il Veneto in primo piano

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34

Lo SPoRT in PRIMo PIANo

Tre occasioni per conoscere uno sport spesso poco considerato, il judo. Tre conferme del successo ottenuto dalla “Favola dello sport”, progetto educativo firmato dal Comitato Coni di Rovigo e

sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Stefano Moregola e Andrea Fregnan si sono confrontati con i giovani studenti del Basso Polesine a Taglio di Po, in due istituti comprensivi e a Oca Marina. Ad accompagnare i due judoca, l’inossidabile maestro Fabrizio Gazzignato.

Stefano Moregola e Andrea Fregnan sono reduci dai recenti successi conquistati a Pordenone nel Cup Eju Tournament e nel Trofeo Villanova, valido come tappa del Gran Prix d’Italia. La loro carriera è però costellata di allori ben più prestigiosi. Tra questi spiccano la medaglia d’oro conquistata lo scorso giugno ai Campionati Europei di Malta nell’Open katame no kata e il prestigioso bronzo ai Mondiali di Kyoto (Giappone) disputati ad ottobre. Ai giovani studenti i due atleti polesani hanno raccontato una “Favola” ba-sata su ingredienti fondamentali quali impegno, sacrificio e forza di volontà, senza dimenticare lo studio, indispensabile nella crescita di ogni sportivo in erba. Al termine di ognuno dei tre incontri, moderati dal fiduciario del Coni per il Basso Polesine Michele Veronese, Stefano Moregola e Andrea Fre-gnan sono stati sommersi dalle domande e, con pazienza, hanno cercato di soddisfare ogni curiosità dei bimbi presenti, concedendosi poi al tradizionale rito dell’autografo che ha visto mettersi in fila con foglio e penna anche molte maestre.

In classe con Moregola e FregnanneWs

E’ andata alla coppia bresciana formata da Roberto Montini ed Erika Zoanni, nell’abitacolo della Porsche 911 SC Gruppo 4 coi colori del Team Bassano la prima edizione del Rally Storico Città di Adria –

Memorial Valerio Cavallari, che ha acceso gli animi “motoristici” della città adriese. I vincitori del Rally Storico oltre al Memorial Valerio Cavallari si sono aggiudicati l’iscrizione al Rally Dolomiti Historic messa in palio dalla Dolomiti Motors. La gara si è corsa su tre tratti cronometrati, ripetuti più volte, lungo i quali si è riversata una folla che da tempo non si vedeva. Felice il sindaco di Adria Massimo Barbujani che si è fatto in quattro per collaborare rendendosi protagonista anche di un’iniziativa che ha riscosso un grande successo: assieme ai colleghi sindaci dei comuni interessati ha effettuato gran parte del percorso su di una vettura, permettendo quindi a chi il rally lo ha accolto con passione di vivere “da dentro” l’evento. Ha inoltre messo in palio il Trofeo per il primo pilota polesano, da lui conquistato nel 1997 e fino alla prossima edizione questo verrà gelosamente custodito da Matteo Luise. “Bobo” inoltre, ha accolto nel migliore dei modi il pluricampione Gianfranco Cunico che con una sorpresa si è presentato al via del prologo per salutare i protagonisti, riscuotendo un enorme successo da parte delle centinaia di persone che gremivano Piazza Garibaldi. Positivo anche per l’abbinamento rally e solidarietà con i loghi di BNL Telethon presenti sulle tabelle portanumeri delle vetture a ribadire la volontà di andare oltre l’evento sportivo. Dietro la coppia bresciana si è piazzato il polesano Matteo Luise su Porsche 911 SC/RS in coppia con Daniel Taufer. Hanno completato il podio Pierluigi Zanetti e Camilla Sgorbati con l’Opel Kadett Gt/e. Tanto spettacolo lo hanno regalato anche le vetture della categoria “Auto Classiche” con le BMW M3 sempre di traverso; alla fine la classifica vede nell’ordine la BMW M3 di Marco Luise e Giancarlo Bizzaro e la Peugeot 205 Rallye di Mattia Camisotti e Michele Pasotti. In coda al rally anche le quattordici vetture del 1° Revival Historic Città del Pane che si sono sfidate secondo le regole della regolarità sport e dopo gli otto passaggi di precisione, i cronometri hanno sancito la meritata vittoria del festeggiatissimo Luigi Ferratello che ha fatto coppia con Massimo Padrin su una Fiat 128 Sport; a completare il podio l’Autobianchi A112 Abarth di Lorenzo Franzoso e Manuel Massalongo e la Porsche 911 S 2.2 di Ugo Fiocchi – Jonhatan Osti.

Automobilismo, Rally storico Città di Adriavince la coPPia monTini ed zoanni

Si è svolta Domenica 6 Aprile, presso la piscina Comunale di Montagnana la quarta giornata di gare della categoria

propaganda PD-RO girone C, alla quale hanno preso parte anche i delfini di Porto Viro porta-colori della squadra Adria Nuoto. Per i più piccoli nella categoria P2 maschi hanno increspato le acque nei 50 metri dorso, Girotti Matteo con il tempo di 1’04”60 e Pozzato Francesco con 1’14”40. Per la categoria P3 femmine nei 50 metri farfalla, ha nuotato Bertucci Giorgia con il tempo di 1’04”10, nella stessa categoria, nei 50 metri dorso hanno dato buona prova di se, sfiorando il podio, Veronese Ilaria con il tempo di 49”30, Broggio Giulia con 50”50 e Bullo Anna con 58”30. Per la categoria P3 maschi 50 me-tri dorso si è tuffato Bondesani Mattia che ha nuotato in 52”40, mentre nella categoria P4 femmine 50 metri farfalla si è tuffata Cavallari

Emma che ha nuotato in 1’06”40. La giorna-ta si è conclusa con i delfini di Porto Viro che si sono divertiti nella staffetta 4X25 trasporto tuffandosi in ordine Bertucci Giorgia, Girotti Mat-teo, Veronese Ilaria e Bondesani Mattia. Tutti gli atleti hanno dato buona prova di loro stessi, migliorando i loro tempi di iscrizione ed ester-nando tutta la loro voglia di nuotare e migliorare sempre di più, rendendo sempre più orgogliosa e fiera di loro, l’allenatrice Federica Albertin. L’ul-tima giornata di gare per il circuito propaganda si terrà domenica 18 Maggio 2014 presso la piscina Comunale di Occhiobello.

Nuoto giovanissimii delfini di PorTo viro in vasca a monTagnana

Arti marziali Un progetto educativo firmato dal Comitato Coni di Rovigo

di Cristiano Aggio

Cr.Ag.Nelle due foto i campioni di judo Moregola e

Fregnan durante la visita alle scuole

L’ultima giornata di gare si terrà domenica 18 maggio presso la piscina di occhiobello

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Cari lettrici e lettori, a poco più di 5 anni dall’introduzione nel nostro ordinamento del reato di atti persecutori, comunemente conosciuto come stalking, vorrei portare alla vostra attenzione alcuni pronunce giurisprudenziali che hanno esteso l’ambito di applicazione di tale fattispecie delittuosa al punto da ravvisarla anche per fatti accaduti in danno di condomini.innanzitutto che cos’è lo stalking e quali sono le sue principali caratteristiche?Il delitto di atti persecutori di cui all’art. 612 bis c.p. è stato introdotto nel nostro ordinamento dal d.l. 23.02.2009 n. 11 (conv. in Legge 23.04.2009 n. 38) a far data dal 25 febbraio 2009 con lo scopo di colpire le reiterate condotte di minaccia o molestia poste in essere da un soggetto in danno di un altro e tali da determinare in quest’ultimo un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o, infi ne, una alterazione delle abitudini di vita. Nella realtà dei fatti, le ripetute minacce o molestie possono assumere la forma più diversa, ad esempio attraverso telefonate, sms, mail dal contenuto offensivo o intimidatorio o, ancora, lettere o biglietti lasciati sull’autovettura o sulla porta di casa della persona molestata.Gli stalker, inoltre, sono soliti appostarsi nelle vicinanze dei luoghi frequentati dalla vittima (es. luogo di lavoro, palestra, abitazione) o, ancora, seguire o spiare quest’ultima. Particolare importanza per le vittime di stalking assume il termine per la proposizione della querela che è raddoppiato rispetto a quello ordinariamente previsto. Pertanto, la persona che si ritiene vittima del reato in esame ha sei mesi di tempo dalla conoscenza del fatto – reato per poter sporgere querela. A ciò si aggiunga che ove il reato venga commesso in danno di minori o di una persona con disabilità ovvero da un soggetto già ammonito dal Questore, il reato diventa perseguibile d’uffi cio. quando è ravvisabile il delitto di atti persecutori? Affi nché possa confi gurarsi il reato in esame è necessario e suffi ciente che, in conseguenza delle reiterate condotte di minaccia o molestia - per la giurisprudenza bastano anche solo due condotte- si produca, alternativamente, uno dei tre effetti legislativamente previsti, ovvero: stato di ansia o paura, fondato

timore per l’incolumità propria o di un proprio congiunto o l’alterazione delle abitudini di vita.che cosa si intende per stalking condominiale?Il delitto di atti persecutori ha assunto anche forme diverse da quella “tradizionale” che, generalmente, si individua nell’uomo che molesta o minaccia una donna. Vero è, infatti, che il reato di stalking può interessare anche i rapporti di vicinato e di condominio. In tal senso si è espressa

la Corte di Cassazione (Cass. Pen., Sez. V, 7.04.2011, n. 20895) che, ampliando i confi ni di tale reato, ha individuato la fi gura dello stalking condominiale giudicando “riduttiva la lettura della norma nel senso che gli atti molesti debbano essere per forza rivolti ad una sola persona”. In considerazione di ciò, non è necessario rapportare ciascuna condotta di stalking alla singola persona offesa, ben potendo la minaccia dello stalker assumere una

direzione collettiva e indiscriminata. In altri termini, il reato in esame è confi gurabile anche quando la vittima non è sempre lo stesso soggetto bensì persone diverse, quali i condomini di un palazzo, di volta in volta perseguitati dalle condotte moleste dello stalker. Ad esempio, è ravvisabile stalking condominiale nelle condotte del condomino che chiude il vicino nell’ascensore o insegue la signora del quarto piano o, ancora, versa

AFFArI dI FAMIgLIA

Stalking condominiale

liquami o getta mozziconi di sigaretta nel terrazzo sottostante. Queste ed altre molestie o minacce poste in essere sempre dallo stesso condomino in danno degli altri possono integrare lo stalking condominiale. come tutelarsi dallo stalkingDa ultimo vorrei fornire alcune indicazioni operative circa i mezzi che l’ordinamento appresta per tutelarsi dallo stalking. Innanzitutto, si segnala l’ammonimento da parte del Questore; strumento con funzione preventiva con cui l’Autorità di pubblica sicurezza, nella persona del Questore, invita lo stalker ad astenersi dal continuare a tenere comportamenti persecutori nei confronti della vittima. Ove il soggetto ammonito perseveri nei propri atti persecutori, non astenendosi dai comportamenti che pongono la vittima in uno stato di ansia e paura, non sarà più necessaria la querela della persona offesa, in quanto il reato di stalking diventerà procedibile d’uffi cio e la pena sarà aumentata. Infi ne, ove la situazione necessiti di un intervento immediato al fi ne di scongiurare conseguenze gravi ed irreparabili, la vittima, dopo aver presentato querela, potrà chiedere al giudice di adottare la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o dell’obbligo di mantenere dagli stessi una determinata distanza.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

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Secondo il sociologo canadese Marshall McLuhan la tecnologia ha creato per l’uomo moderno una nuova sensorialità, in quanto da una parte porta ad atrofizzare alcuni sensi, ma dall’altra ne accentua altri: grazie alla tecnologia possiamo vedere, per esempio, oltre l’atmosfera terrestre. La più grande innovazione tecnologica degli ultimi anni è sicuramente internet, che ha avuto un impatto molto forte in tutti i campi. Pensiamo, per esempio, a com’è cambiato il modo di lavorare, e come il computer sia diventato quasi un’estensione del nostro corpo, senza la quale non sarebbe possibile compiere le attività di tutti i giorni. Per la maggior parte dei lavori l’utilizzo di internet è ormai diventato essenziale, tanto che problemi alla rete causano spesso tempi morti e sensibili cali della produzione.Ecco, quindi, che alle molteplici situazioni della vita quotidiana che causano stress, si è aggiunta negli ultimi anni quella derivante dall’utilizzo del web, in particolare quando funziona troppo lentamente o si interrompe all’improvviso costringendoci a ripetere ex novo l’operazione che stavamo svolgendo. In alcuni lavoratori questa tipologia di disguidi può causare rabbia e anche cali della motivazione. Un’altra fonte di stress sono le e-mail, sempre numerose e dentro ognuna delle quali potrebbe celarsi un disguido, un imprevisto, un rallentamento o uno stravolgimento del nostro programma di lavoro. Alcune persone provano una sensazione di forte ansia al momento di dover leggere le mail di lavoro, tento che scelgono di procrastinare questo compito, trovandosi poi letteralmente sommerse da messaggi cui rispondere. Non si deve scordare, inoltre, che grazie alla possibilità di poter leggere le e-mail in qualsiasi luogo del mondo e con una varietà sempre crescente di dispositivi, si è sempre costantemente raggiungibili e potenzialmente produttivi. Molte persone si sentono in obbligo di leggere la posta del lavoro, anche se sono in vacanza, non riuscendo mai a staccare le spina.La nostra soddisfazione sul lavoro dipende, tra i tanti fattori, da quanto ci sentiamo di portare un valore aggiunto a ciò che stiamo facendo, e quindi la frustrazione cresce quando ci si rende conto di non poter terminare un compito a causa, per esempio, di un applicativo che non funziona e per il quale non possiamo fare nulla. E’ quindi fondamentale per le aziende investire per avere applicazioni web efficienti, poiché rappresentano uno strumento essenziale senza il quale non si può lavorare in qualità, e per ridurre lo stress dei lavoratori, che se non è adeguatamente gestito causa spese crescenti in termini di assenteismo, peggioramento del clima aziendale, aumento delle malattie, calo della motivazione e quindi delle performance,

Stress da nuove tecnologie

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aumento del turnover del personale, gestione poco efficiente del proprio tempo. La non gestione dello stress lavoro- correlato causa spese ingenti per le aziende, e per questo è importante intervenire con azioni specifiche svolte da esperti, che prendano in considerazione i fattori organizzativi, ma anche le percezioni dei singoli lavoratori. Questi interventi non possono non tener conto dell’impatto delle nuove tecnologie e sul modo in cui sono utilizzate e vissute.

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