la Periferica WEB numero 0

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>>>>>>>>> Periodico di Informazione e cultura - Anno I n. 0 - Dicembre 2010 >>>>>>>>> www.laperiferica.it la Periferica la Periferica WEB Una capanna a Librino Tra i canti della tradizione rivive il presepe al borgo antico

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>>>>>>>>> Periodico di Informazione e cultura - Anno I n. 0 - Dicembre 2010 >>>>>>>>>

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Una capanna a LibrinoTra i canti della tradizione rivive il presepe al borgo antico

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Oggi comincia per noide la Periferica questanuova avventura: una

edizione esclusivamente sulweb che cercheremo di pub-blicare con cadenza settima-nale e che si aggiungeràall’approfondimento mensilestampato e distribuito nellaperiferia di Catania. Siamoorgogliosi di lanciare questainiziativa proprio nella setti-mana che precede il 5 gen-naio, data in cui, insiemeall’associazione Lavori inCorso e ad alcune testategiornalistiche, amiamo ono-rare la memoria di GiuseppeFava lavorando.

Dopo aver girovagato perdue lunghi anni senza sedefissa e dopo essere stati co-stretti a fermare la stampadel giornale per 5 lunghimesi a causa della carenza difondi siamo tornati più cari-chi di prima.

Per questo dobbiamo ringra-ziare prima di tutto i nostrilettori che non hanno maismesso di farci sentire il lorosostegno e incoraggiamento;poi Don Aristide Raimondi,neo-parroco a Librino, che,cogliendo da subito una forteesigenza del territorio, haimmediatamente spalancatole porte dei locali della par-rocchia Nostra Signora delSantissimo Sacramentoanche a quelle realtà cultu-rali che, come noi, non ave-vano spazi sociali per le loroattività. E infine i nostri in-serzionisti che con la loropubblicità sul nostro giornaleassicureranno la stampa sucarta de la Periferica per al-meno tutto il 2011.

Noi stiamo cercando di co-gliere questi segnali di fidu-cia attraverso questa nuovasfida settimanale e altre an-cora che verranno; voi conti-nuate se possibile asostenerci e ad inviarci idee,segnalazioni, iniziative e,perchè no, proposte di colla-borazione, alla nostra [email protected].

la redazione

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>L’editoriale >La Notizia

Al viale Castagnolanasce il circolo PDSarà un “centro dei diritti” ma anche luogo di incontro

Un “Centro dei diritti” per i libri-nesi, un circolo che vuole essereaperto a tutti gli abitanti, per di-

ventare un punto di riferimento in unquartiere che non ha spazi per i giovani eche non offre servizi agli adulti.E’ questo lo spirito con cui il Partito De-mocratico di Catania ha deciso di darevita per la prima volta ad un circolo a Li-brino, al viale Castagnola 12, che verràinaugurato martedì 28 dicembre alle 18,alla presenza dei rappresentanti del PDetneo, dei deputati nazionali e regionali edella gente del quartiere.Questa mattina, il segretario cittadinoSaro Condorelli, il segretario provincialedel partito Luca Spataro, il parlamentarenazionale PD Giuseppe Berretta hannoincontrato i giornalisti nella nuova “casa”del partito, realizzata in quella che era lasede della galleria d’arte della città satel-lite del maestro Gaetano Calogero. E in-fatti nella sede è ospitata la mostrapermanente dei dipinti del maestro Calo-gero dedicati agli antichi giochi dei bam-bini e agli scorci della vecchia Catania.Ad incontrare i giornalisti anche SoniaMessina in rappresentanza del comitatopromotore del circolo di Librino. Presentein sala anche il maestro Gaetano Calo-gero.“Riparte da qui una nuova presenza delPD nel territorio e lo facciamo alla ma-

niera nostra, rimboccandoci le maniche,come dice Bersani” ha detto Saro Condo-relli, che ha ringraziato tutti quelli che sisono rimboccati le maniche per aprirequesto circolo.“Abbiamo voluto costruire nuovi spazi diaggregazione democratica, con un lavoropaziente ma costante – ha aggiunto LucaSpataro – Librino è per noi, per tutto ilPD, un punto di partenza solido per l’in-tera città che fa ben cogliere qual è lasfida dei democratici per Catania: farecrescere la speranza dove la speranza nonc’è”. Anche Giuseppe Berretta ha volutosottolineare come “i quadri del maestroCalogero appesi alle pareti del circolorappresentino il cuore della nostra città.Mentre le Istituzioni dimenticanoLibrino, mentre le Istituzioni qui chiu-dono anche le scuole, noi mettiamo a di-sposizione questo spazio di incontro ediscussione”. Infine, per Sonia Messina“si tratta di un momento molto impor-tante, che dimostra come il Partito Demo-cratico è dove deve essere, in periferia”:“Catania, per rinascere, ha bisognoche rinasca Librino, lasciandosi allespalle la stessa parola degrado tanto abu-sata, che non rappresenta il quartiere e lomortifica. Le tante associazioni che daanni lavorano a Librino hanno finalmenteun luogo di condivisione, uno spazioaperto dove incontrarsi liberamente”.

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>Dicono di noi

Librino,oltre la periferia

Un quartiere rimasto albuio per mesi, un postodimenticato dalle istitu-

zioni per anni, Questo era ilquartiere Librino nella città diCatania sino a qualche anno fa:per tutti un posto dal quale te-nersi alla larga, un quartiere"ghetto" con dentro delinquenza,spaccio, mafie e disagio sociale.Per molti il luogo degli "invisi-bili". Poi lentamente qualcosa ècambiato e anche Librino haavuto una voce capace di rac-contare "l'altra Librino". Nel2008 dopo dieci anni di volonta-riato scout nel quartiere, alcuniragazzi decisero di fondare ilmensile "La Periferica" e un'as-sociazione "Oltre la Periferica"che editò il giornale e un sitoweb. Strumenti d'informazioneche sono diventati luogo di partecipazione a Catania nei quartieridi Librino, Pigno, Zia Lisa, SanGiorgio, Villaggio Sant'Agata. Ilmensile è diretto dal giornalistade "I Siciliani", Riccardo Oriolese animato da una redazione digiovani volontari. «Librino è ilquartiere nel quale risiedonobuona parte dei giovani e bam-bini catanesi, coloro che domani,da cittadini e genitori, dovrannoportare avanti questa città viven-dola e partecipando attivamentealla sua crescita - dichiara Mas-similiano Nicosia, direttore edi-toriale del free press, eppureLibrino è il quartiere catanesecon il più alto tasso di disper-sione scolastica; è il quartierecon il più alto numero di minoriospitati nel centro di prima acco-

glienza di Catania ». Il primonumero de "La Periferica" dopouna pausa forzata di cinque mesi(difficoltà economiche) è ritor-nato nei quartieri nel novembrescorso e ha dovuto raccontare diun istituto superiore che chiude ibattenti. Troppe le promessefatte a parole in questi anni rac-con tano sul giornale - e pochequelle e poche quelle portate atermine dalla politica che qui,troppo spesso, si spinge solo perraccogliere i voti durante le ele-zioni. «Da anni è Librino a deci-dere in larga misura chi vinceràe chi perderà le elezioni locali -continua Nicosia. Il nostro do-vere è anche quello di impe-gnarci direttamente per ilcambiamento di Librino perché- come ha detto don Sapienza,parroco a Zia Lisa, in un recenteconvegno: «occorre un nuovomodello di democrazia delibera-tiva secondo cui i cittadini nondanno più deleghe in bianco aipolitici restando poi a guardare,ma è necessario che tutti i citta-dini partecipino attivamente allavita della città contribuendo allesue decisioni». Poi le buone no-tizie che arrivano dal quartieredegli "invisibili": tre anni fa ilgruppo scout 18 di Catania si erafermato, il 5 dicembre scorso ètornato con tanto di fazzolettonebiancogiallo, riportando lo"scautismo" in attività a Librino.

Norma Ferrarasu verità e giustizia

Newsletter dell'osservatorio sull'informa-zione per la legalita' e contro le mafie

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Librino si riscopre borgatatra costumi e antichi cantiIl borgo antico si stringe intorno al presepe vivente

>Librino, borgo antico

Metti una buona serata “ochianu di Librino”, (lospiazzale in cima a via

delle Dalie, per gli stranieri); mettil’atmosfera natalizia e i canti dellatradizione siciliana intepretatidall’associazione culturale civitota“‘U peri alivu”; metti un novelloparroco attento alla fede dei suoiparrocchiani ma anche alle esi-genze di socializzazione del suoterritorio; metti anche un quartiereche da troppo tempo cerca a faticadi riacquistare un’identità perdutatra incuria e cemento; e il risultatoè una miscela di emozioni semplicie al tempo stesso profonde, capacidi risvegliare, anche tra i menocredenti, quantomeno la nostalgiaper riti dal sapore antico e fami-liare.

L’idea di allestire il presepe vi-vente all’interno delle strade delborgo antico di Librino nasce, oltreche dalla necessità della comunitàparrocchiale Nostra Signora delSantissimo Sacramento di rivivereun momento tanto importante perla fede cristiana, anche dalle ini-ziative di alcuni abitanti del borgoantico impegnati in ambito cultu-rale, tese a coltivare e ripristinare

nel quartiere spazi e opportunità divivibilità sociale.

A conclusione dell’evento che hariscosso l’entusiasmo dei parteci-panti, don Aristide Raimondi,dopo aver ricordato l’esempio disan Francesco d’Assisi ideatoredel presepe vivente, ha voluto ce-lebrare la Messa, circondato daipersonaggi in costume, all’internodella Chiesa trasformata, per l’oc-casione, nella capanna di Be-tlemme.

Massimiliano Nicosia

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