Finalmente il Numero 0!...il Numero 0! Progetti scolastici Speciale Giugno 2010 55 Circolo - 80128...
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Finalmente...il Numero 0!
Speciale
Progetti sco
lastici
Giugno 2010
55° Circolo - 80128 Napoli website:www.55piscicelli.it PEC:[email protected] Anno 0
Numero 0
Perchè un Magazine?
Sommario3 Arancia, limone e fragola3 AndiamoatrovareMatteo5 “Lafilosofiadeibambini”5 Tuttiacorte6 Il giornale murale7 Un anno insieme8 Visita alla masseria9 ProgettoABCibo11 Piccoliscrittori...creano12 A scuola di…paleontologia13 “Worldkidscolouringday”14 ProgettoAlimentazione14 Progettoinrete“VIVERENELLASTRADA”15 Unasanaalimentazione16 Educazioneall’igieneorale17 ProgettoCiboeSuono21 Pillole di legalità23 Il frantoio delle storie23 UnamattinatainPrefettura24 NatalealPlaza25 IllinguaggioBraille26 IRomaniatavola27 Gli scavi di Ercolano28 Natale di solidarietà29 Alcuneattivitàdelcircolo
Nasce il magazine della scuola Piscicelli per venire incontro al desiderio di informazione dei genitori, alla voglia di protagonismo dei bambini e per dare il giusto risalto alle tante attività scolastiche che a volte non tutti conoscono.Iniziamo con un numero 0 perchè non abbiamo la pretesa di essere già grandi e quindi dovre-mo sicuramente limare alcuni aspetti. Faremo tesoro dei suggerimenti che ci perverranno e se qualcuno vorrà darci una mano è il benvenuto. Infatti il principio ispiratore del nostro ma-gazine è una celebre frase del grande Omero: È leggero il compito quando molti si dividono la fatica. Troverete articoli che illustrano parte del percorso formativo effettuato dai ragazzi della nostra scuola e anche alcuni dei loro lavori. Per garantire la tutela dei minori tutte le foto mostrano i bambini sono state trattate per renderli irriconoscibili pur facendo intravvedere le attività che li hanno visti protagonisti.Certa che la nascita di questa nuova iniziativa trovi un riscontro positivo, vi auguro una buona lettura.
La PresideProf.ssa G. Talamo
Direttore ResponsabileProf.ssa G. TalamoCoordinamento EditorialeA. De FeliceImpaginazione e graficaA. De FelicePubblicazione sul webD. CarchediCollaboratoriR. MiceliR. Pisani
LaRedazione
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3 InfanziaPiscicelli Magazine
Principi,principesse,Cappuccettorosso,Biancaneve,Spidermanesu-pereroisonorimastiacasahannolasciatoilpostoaarancia,limoneefragola.
Quest’annoilcarnevaleallascuoladell’infanziaèstatofesteggiatoconunamanifestazioneinsolita,mamoltodolceesuccosa.
FRUTTA,FRUTTA,FRUTTA,MANGIAMOLATUTTAèlosloganchehaac-compagnatoifesteggiamenti
Nell’ambitodel progetto “Amico cibo”per promuovere il consumodifruttaeperfavorire laconoscenzadellastagionalitàdeiprodottiesoprattuttola loroimportanzaperunadietasanaedequilibrata,sonostateproposteaibambininumeroseattività,storie,trasformazioni,giochidimovimentoedifinzione.Allemaestreèsembratonaturaleproporreaibambinicomeattivitàd’intersezioneuninsolitocarnevalepercontinuareagiocareafarfintadiessereincucina.
Ibambinihannopreparatodellemaschereesisonotravestitidacuochi,dafrutta,ognunohasceltoilsuofruttopreferitoel’hadi-pintoedecoratoconpiume,perline,stoffaetantoaltromaterialemessoalorodisposizioneperpoterdarespazioallalorofantasiaecreatività.Sisonorealizzaticappellinidacuococondelcartoncinoebustebianche,eancoragrembiulidisegnandoedipingendotantafrutta.
Perquesta festaabbiamocoinvoltoanche lemammechehannopreparatomacedonie, spiedini di frutta e... tante altre leccornieallafrutta.
Abbiamogustatocongrandesoddisfazioneciòchesièportato,ringraziandolemammedellacollaborazione.E’stataunafestabellissima,cisiamodivertiticantandoeballando!!
Arancia, limone e fragolaun carnevale molto speciale
Matteoèilnostrocompagnodiclassecheasettem-bre scorso è andato alla scuola primaria, abbiamodeciso di andarlo a trovare nella sua nuova classe per conoscere la maestra, i suoi nuovi compagni e la sua nuovascuola.
Il Progetto di continuità “Andiamo a trovare Mat-teo”nascedall’esigenzadifacilitareilpassaggiodeglialunnidellascuoladell’infanziaallascuolaprimariaattraverso la conoscenzadi spazi, persone,modali-tà relazionali,metodologiedi insegnamentoalfinedi“contenere”leansieconnessealpassaggiodaungradoscolasticoaquellosuccessivo.
Ibambinidellascuoladell’infanziadicinque,seiannivivonoemotivamentesituazionidiincertezzaequal-chevoltadipreoccupazionerispettoalnuovascuolachedovrannofrequentarenelprossimoanno.Lavo-rare sullanarrazionedi storie con i compagnidellascuolaprimariapuòcostituireunutilequantoprofi-cuoapproccioallarealtàdellascuolacheliaccoglierà
Andiamo a trovare Matteo nelprossimoannoscolastico.
L’esperienzadiincontroelavoroconlascuolaprima-riahaoffertounarisposta concre-ta al bisogno dei bambini di essere rassicurati versoil loro futuro sco-lasticoeicambia-menti che essoporterà nella loro vita, proponendo deipuntidiriferi-mento che, spe-riamo, possano aiutarli a rappre-sentarsi serena-mente in una si-tuazione diversa
4Infanzia anno 0 numero 0
daquellafinoraconosciuta.
Dalleintervisteemergechiaramentecheibambinisisonofattiun’ideapiùprecisadella scuola primaria che liaspettaedelleattivitàchevisisvol-gono: una scuola sentitaora più vici-nae“incontinuità“conlascuoladell’in-fanzia che hannofinora sperimentato efrequentato.
VITTORIO:”Amediquestagiornatamièpiaciutori-vedereMatteo,ancheluièstatocontentol’hovistodallafacciacheerafelice.”
I bambini della scuolaelementare ci hanno regala-todegliaquilonididiversocolore,anchedeifiorididiversocolore.Congliaquilonieconifioriabbiamofattoungioco,quellodiindovinareicoloriininglese.Cisiamoscambiatiidoni.
GIULIA:”Oggisiamoandatiallascuolaelementare,mièpiaciutoperchéabbiamofattoamiciziaconibam-bini.Abbiamofattoilcerchio,cisiamopresentati,cisiamoscambiati idoni,abbiamogiocato. IbambinidellaprimaBcihannoinsegnatoicoloriininglese.”
GIOVANNI:”Mièpiaciutoandareallascuolaelemen-tare.
Abbiamofattoilcerchiodibambini,lamaestraTERE-SAcihadatoil“Benvenuto”poiabbiamofattounoscambio di doni. Noi abbiamo regalato alla scuolaelementareunquadro,intitolato“Lecaseconilmaree con le palme “ Loro ci hanno regalato disegni dimargheriteediaquiloni”.
MARIACHIARA:Cisiamodivertitiascambiarciirega-li.Misonopiaciutiidisegnichestavanosullepareti,l’alfabeto,leletterine,lemascherineappesealfilo,lalavagnaconlascrittadirosso:Benvenuti.”
STEFANO:Ibanchidellascuolaelementareeranoincoppiaequadratiec’eralalavagnachesigirava.Noisiamopiùpiccoliefacciamomenocose,ancheseim-pariamo tante cose come raccontare le storie, fare il giornale.
Leggonopiùvelocedinoi.Scrivonoincorsivoepiùvelocedinoi.
Hannoilibridiversidainostri,nehannodue.
Noiraccontiamoquellochefacciamo,silegge,sive-
donoquadri.
Sono andato alla scuo-la elementare con la maestra che ha rac-contato una storia sul canechenon sapevaabbaiare.
Siamoandatiinsilen-zio perché non pote-
vamodare fastidioperchéstavano studiando; giocano poco, disegnano,
nonfannoilcerchioperchéhannoibanchiunitiatre.
Alla scuola elementare non restano tutti i giorni amangiare.
L’aulamièpiaciutadipiù,mièpiaciutoquellochelamaestrahaspiegatoaibambini.
Amepiacedipiùlascuoladell’infanziaperchésigio-capure.
LAURA:Allascuolaelementarehovisto i lavori fat-tidaibambini.Sottoibanchic’eraunrecipientepermetterelacartella.Ibanchieranosistematipiùordi-natiederanoacoppia.Nellascuolanonsigioca,quisifannodeilavoretti,siraccontanotantecosecomelestorie,sispiegacosadobbiamofare.
Nellascuolaelementareibanchielesediesonopiùcomode, si disegna meglio e i bambini scrivono in corsivo.Lìsilegge,siscrivonoinumeri,lesottrazio-ni;inveceallascuoladell’infanziasigioca,silavora,siraccontanofavole,sifailgiornale.
Lascuolaelementaremipiaceperché fannomoltecosenuoveecisonodelleamiche.
5 InfanziaPiscicelli Magazine
lafilosofiadàaibambinil’opportunitàdifarsidomande.
Ilprogetto“imparareapensare”nascecon l’intentodisostenereibambininellaformazioneenellosviluppodelpensiero,delleabilitàdiragionare,diformareconcettiesaperliargomentare.Talefinalitàvieneperseguitaessen-zialmenteattraversoildialogofilosoficoinclasse.Lapra-ticadelfilosofaredàlapossibilitàaibambinidiesplorareunadimensionedel loropensieroecomedicequalchebambinodi“ringrandireilcervello”.
Lospuntopergliargomentitrattatièdatodallaletturaditestispecificamenteelaboratipersollecitarelecapacitàriflessive,logiche,argomentativeedialogichedeibambi-ni,peraiutarliasaperragionare,asaperbenpensare,adaverecomediceMorinunatestabenfatta.Conibambiniquest’annoscolasticoabbiamolettolastoriadiKioeGuseaffrontatoitemidell’ambiente,insiemeacosasignifica,peresempio,credere,pensare,attribuiresignificati;oggettodeldialogosonoledomandecheibambinisipongonoinrelazioneaciòcheaccadeelistupiscenonc’èfilosofiasenzadomande;noncisonodomande se niente ci meraviglia…
“La filosofia dei bambini”
Principieprincipesseanimanolefantasiedeibambinidasempreecosìeccocidifronteaddiritturaa“reFer-dinandoesuamoglielareginaMariaCarolina!
MATTEO:“Chebello!Andiamoinuncastello!!”GIORGIA:“Regina,chebellacorona!!”MARZIA:“Machebelvestito!!”REGINA :”Forza,andiamo,balliamo!! Adoro ilminuet-to!!”
I bambini hanno subito manifestato grande entusia-smo perché consapevoli di ciò che sarebbe successo.Infatti,già preparati dalle insegnanti,alla scoperta delmondofantasticoedelballoacorte,sisonocalaticom-pletamentenellapartelororichiesta.
Un “litigio regale” tra Ferdinando eMaria Carolina haproiettatoibambinitrastanzelussuoseecorridoisfar-zosiricchidiquadrieorpellidiognigenere.
Inunclimadavverosurrealeibambinisonodiventatiprotagonistidellavitadicorteaiutandoilreabeffarelareginachenonriuscivaatrovarlopiùtraildedalodiambienticheformanoilpalazzo.
Maquandoilreèstatoscopertodallaregina,eccoiniziareilballofantasticotraquestiultimieibambini
inunclimadipurodivertimento!!
ANTONIO:”Re,madovehailasciatoilcavalloelaspada?”REFERDINANDO:”Guardaunpo’fuorielitroverai!!”
Infatti,neigiardinirealisiaggiravanograndicavallituttistrigliati,masopradiloroc’eranosolo….deipoliziotti!!!
Ecosì,trapratiecespuglifioriti,giuntiall’uscita,ibambinisonotornatialmondodioggichedi“reale”hasololalorofantasia!!!
Tutti a corte
6Infanzia anno 0 numero 0
Il giornale muraleSperimentiamodamoltiannilaredazionedigiornalimuraliconbambinidiscuoladell’infanziaditre,quat-tro e cinque anni allo scopo di dare forma e tenere insieme leesperienzedivitadeibambini,personaliecollettive,aiutandoliaconsiderarelelorovicendeesistenzialiinunaprospettivaunitaria,mantenendounfilo,unostrettolegametraleesperienzefamiliariequellescolastiche.
L’intenzione è quella di documentare/raccontare aibambini e alle loro fami-glie aspetti significatividell’esperienza vissutao rielaborata a scuola e , nonultimo,diavvicinarei bambini quasi “in punta dipiedi”almondodellaletturaedellascrittura.
Gli autori sono i bambini dellasezionedeicinqueanni che hanno prodot-togiornalimuralianchenello scorso anno scola-stico.Igiornalinonhan-no una scansione tem-porale definita, la lororedazionedipendedallaricchezza della vita delgruppo e dalla voglia di comunicare: accompa-gnano e raccontano la vita del gruppo nel suo svolgersi; generalmente vengonoprodottidai10ai15giornalil’anno.
Tecnicamente il giornale muraleèun fogliodicartadapacchichevieneap-peso in un angolo prestabilito dell’aula ed accoglielenotiziecheriguardanoibambinidellaclasse.Nu-merato progressivamente e conservato con cura, re-gistra gli avvenimenti più significativi per il gruppoclasse o per i singoli bambini. Sul giornale trovanoposto le “notizie” di cronaca personale o collettivaquali la nascita di un fratellino, la caduta di un den-tino,lefestedicompleanno,leesperienzecompiutea scuola, resoconti di fattied eventi.Data l’età deibambini e la loro immatura capacità di usare la scrit-
tura,ilgiornaleaccogliefotografie,cartoline,disegni,oggettiricordopermantenereletraccedeimomentipiùricchidisignificatoepiùimportantiperibambini.All’iniziodiognigiornatabambinieinsegnantisiriu-nisconoincerchioperdefinireleattivitàdellagiornoepercomunicare fattioesperienzepersonali che ibambinidesideranocondividereconilgruppoechecostituirannolenotiziedelgiornale.
Successivamente, inpiccolo gruppo,4o5bambinidettanoiltestodellano-tizia, le insegnanti scri-vono e rileggono quanto scrittoaibambini.Inre-lazione all’età dei bam-bini l’organizzazionedeltesto viene discusso e confrontato all’internodel piccolo gruppo. Ibambini apportano del-lemodifiche al testo senecessario e, quando il testo è stato approva-to, si passa alla prepa-razione della notizia. Sicostituisce, di fatto, unpiccolo gruppo di reda-zione che varia di voltainvoltaecheaccoglie ibambini che desidera-no illustrare lanotiziaequelli che curano l’ab-bellimento del giornale conlestriscedecorativeche servonoadelimita-relenotizietraloro.
Laletturadeigiornalièun’attivitàchevienepropo-staedeffettuataperiodicamenteconibambiniedèaccoltasempreconattenzioneepiacere,maèancheun’attivitàautonomadeisingolichesiavvicinanoaigiornaliperritrovaregliavvenimenticheliriguarda-nooperiqualinutronointeresse.Ilettorideigiornalisonononsoloibambinimaancheigenitoricheven-gonoaccompagnatidaibambinialeggereilgiornalepermostrareloroilfattooilraccontocheèdiventatanotizia.
7 PrimePiscicelli Magazine
Un anno insiemeLeinsegnantidelleclassiprime,ispirateadunmodellodiscuolaattivacapacedidarerisposteaibambini,findalprimomesediscuolahannoorganizzatounlaboratoriodiattivitàespressivo-creativeperilrecuperodellamanualitàelaconoscenzael‘usodistrumentidiversi.
Convintechedal fare (disegnare,manipolare, ritagliare,etc.)na-sconoleazionipiùcomplessedelpensiero,hannoguidatoglialun-niadimparareinmodocreativoattraversoattivitàludiche.
Ibambinihanno rappresentato con tecnicheemateriali diversi isimbolidellestagioni,iricordidellevacanze,lafruttadell’autunno,glianimalichevannoinletargo,lemascherecarnevalesche,ilrisve-gliodellanaturainprimaverae...tantotantoancora.
Inquestonumero,vogliamorappresentareattraversounminigalle-riafotograficaalcunedelletappesalientidiquest’annoscolasticorivivendoilpercorsodidatticoeffettuato.
Troveremoiltreninochelihaaccoltipersimboleggiareilviaggioche hanno intrapreso quest’an-no, la conoscenza della naturache ci circonda in moltre dellesue forme (flora, fauna, etc).Lo spettacolo “Natale sotto lestelle”: per qualcuno la grandeemozione della prima volta sulpalco.
EsperienzericchedicontenutiediallegriaqualeilWorldKidsColouringDaydoveibambinihannopotutoesprimersiliberamentedandospazioallalorofantasianeidisegnichehannorealizzato.
La presenza di animatoriesterni con il laboratorio FrizzieLazzihadatoaino-stri bambini la possibilità digiocareconlacreazione
dicostumicarnevaleschi,truccospeciale,mimicaegestuali-tà,giochiescherzettivarilegatialCarnevale.
IlmacroprogettoalimentareABCibo,chetroveremodetta-gliatoinseguito,hafornitoglielementidibasepercapireifondamentidellacorrettaalimentazione.
8Prime anno 0 numero 0
Nell’ambitodelProgettosull’educazionealimentareABCibo,leclassiprimedellascuolaprimariahannovisitatolafattoriadidattica“Cortilegrande”sitanellalocalitàdiChiaiano-Napoli.Ibambinihannovisitatol’aziendaosservandoeprendendocontattosiaconlepiantepresenticheconglianimali.Hannovissutol’esperienzadirettadellamungituradiunacapretta,hannoosservatolemucche,sisonodivertitiadarefienoaicavalliedasaliresuunodiessiconl’aiutovi-giledelfattore.E’statospiegatoloroilpercorsodelgranodallaraccoltafinoallamacinazione,edhannosperimentatolalavorazionedelpaneimpastando con le loro manine acqua, farina e lievitonaturale,finoadottenereilprodottofinitocottonelfornoalegnadellamasseria.
Visita alla masseria
Per concludere tale cammino i bambini sono andatiinvisitaaunamasseriadovehannotoccatoconmanoilpercorsodelgranochediventapane.
L’esperienza, difficile da vivere quotidiana-mente,èstatalapiantumazionedialcunialbe-riall’internodelcortiledellascuola.
Altro momento importante è stato il progettocontinuitàchehavistoalcuneprimeincontrareibambinidell’ultimoannodellascuoladell’infanzia.
9 SecondePiscicelli Magazine
Progetto ABCibo
Le classi seconde del 55° circolo hanno aderito alprogetto alimentare ABCibo per tenere vigile l’at-tenzioneversounproblemamoltogravechepartedallaconstatazionediuntristeprimatocheaffliggei ragazzi italiani:gliultimidatidellaASLparlanodel51%dibambinicampanicompresinellafasciad’etàtragli8ei13annicherisultanoinsovrappeso;ciòèdovutosoprattuttoadunaseriedicattiveabitudinichelefamigliespessononriesconoasuperare.Infat-ti,lanostrascuola,hafavoritoilcoinvolgimentoan-chedeigenitoriattraversol’incontrodel18febbraioc.a. presso il teatro “Acacia” con la presenza delladottoressa Vairano, della ditta Vegezio, Dini Ciaccidell’UNICEF,ilvelistaTizzano,ladottoressadellaASLdelProgettoQuadrifoglio,unamammanutrizionistaemostredidattiche.
I bambini di oggi, purtroppo, trascor-rono interi pomerig-gi davanti alla tele-visione, mangiando snack e merendine chesitrasformanoinautentici killer per ilpesoforma.Anchela
ristorazioneconl’offertapatatine-pennette-hambur-gerèunesempionegativodialimentazione.
L’obiettivodelprogetto,èquindi,quellodidiffondereunasanaecorrettaculturagastronomicanelmondodeibambini,considerandoleproblematichedieteti-cheesocialilegateall’infanzia.
Inlineaconleacquisizionidellapsicopedagogia,noiinsegnantiabbiamocercatodiprivilegiareimessaggipositivimanon criminalizzanti cercandodi portareibambiniad individuare,con l’aiutodegliadulti, leregolediunacorrettaalimentazioneeadinterioriz-zarle.
Anche con l’ausilio della lingua straniera, disciplinatrasversale, gli alunni sono in grado di esprimere il loro positivo o negativo gradimento sui cibi stessi,convisionediDVDeletturediimmagini.
Glistrumentididatticieletecnicheutilizzatespazia-notraletture,disegni,cartelloni,questionarinonchéuscitedidattichepressofattorieeorti.
In relazione al Progetto ABCibo, la IIB si è inseri-ta nell’iniziativa “SLURP-UNO CHEF PER AMICO”,
p r o m o s s a dall ’associa-zione COLDI-RETTI-CAMPA-NIA, CAMERA DICOMMERCIO diNAPOLI, UNIVER-SITA’ FEDERICO II edaltri importanti part-ner per divulgare il concettodell’educazionealimentareattraverso iniziativedistudio,ricercaedapprofondimento.Nel2005l’eventohapromossolastesuraeladiffusionede“Lacartadeidirittialimen-tariperlacrescita”.
Taleprogettohaprevistoilcorsodiortocolturapres-so“L’ORTODELL’ORCO”-Lucrino,perapprendereedapplicaretecnicheetempidicoltura.
Le uscite del 20-11-09 e del 4-12-09 sono state a ca-ricodellaColdirettichehafornitoallascuolaimezziditrasportoehaprovvedutoacondurrei23alunnisul luogo, dove in piena autonomia, sotto la guidadell’esperto, hanno imparato a perimetrare il lorocampod’azione,cheibambinistessihannointitolato“FANTAORTO”eincuihannoseminatolelorocoltu-re.Purtroppononèstatopossibileeffettuaredapar-tedeglialunni,laraccoltadeiprodottidalorostessiseminati,perleavversecondizionimeteorologiche.
L’uscita del 9-02-2010 alla Città della Scienza, convisita guida-ta a GNAM, ha permessoagli alunni di assistere alla preparazionedi cibi sani in una cucina in-dustriale da parte degli al-lievidell’Istitu-to Alberghierodi Maddaloni (CE)chehanno
partecipatoadgaraculinariaconpremiazionedellaricettapiù appetibile edoriginale (Premio SpecialeCampagnaAmica).
A completamento di quanto su esposto e sempre
10Seconde anno 0 numero 0
in relazione ad una corretta scelta di cibi natura-li ed idonei per una sana crescita, gli alunni delle II B,CeD,sonoandatiinvisitaalCENTROAMBIENTA-LE “LAGHIANDAIA”-OASIDELWWF-BOSCODI SANSILVESTRO-SANLEUCIO(CE),perseguireunpercorsonaturalisticoattraverso ilboscoed il laboratorio“ILSENTIERO DEL MIELE-SULLA ROTTA DELLE API”. Lavisita,perinostrialunni,avvezziallavitadiunquar-tiereurbano,harappresentatol’inusualeopportuni-tàditrascorreretreoreimmersinellabellezzadellanaturaehaconsentitol’acquisizionediinformazioninaturalisticheestoriche.
L’itinerario,gestitoottimanentedalleguidedelWWF,ha avuto come finalità la conoscenza, anche attra-versogiochidisimulazione,dellavitadelleapi,dellaloro organizzazione e delle funzioni importanti cheessesvolgonoinnatura.Unapartedelpercorsolabo-ratorialesièsvoltanell’auladidatticaall’aperto,perpoiproseguireinsalaproiezioneenellaboratoriodelmieledoveibambini,oltreadassaggiareunottimomieledirettamentedalfavo,hannopartecipatoallamanifatturadioggettiincera.
LesecondeA,F,GeHhannovisitatolafattoriadidat-tica Beneduce. Nell’azienda hanno finalmente toc-catoconmanotutte l e cose studiate solo nei banchi dellascuola osservan-do da vicino sia le piante che glianimali. In par-ticolare è statospiegato loro il percorso del grano dalla se-mina fino allamacinazione
contuttelecurechequestapiantadevericevereperdiventareilnostrociboquotidiano.
Hannoancheavutoindicazionisuivaritipidifarina(integrale,bianca,etc)esulletecnichediconserva-zionedelgrano.
Lapartepraticachehaportatol’entusiamoallestellehavistoibambiniimpastareconleloromanineac-qua,farina,finoadottenereglignocchi.
Tutto quanto detto ha un duplice fine:dare consapevolezza agli alun-ni dell’importanza deiprodottichelan at u ra ci offree quindi compren-dere che lesi deve massi-morispetto.
11 SecondePiscicelli Magazine
Piccoli scrittori... creanoInostripiccoliscrittorihannodatosfogoallalorofan-tasiaecreatività.Eccoalcunideiloroelaborati.
L’UnicornoC’era una volta un unicorno che viveva sull’arcobaleno.L’unicorno si sentiva molto solo perché era figlio unico.Un giorno tra i cespugli esce un piccolo folletto che aveva un pentolone magico.L’unicorno lo guardò e da lì sbucarono infiniti unicorni.E così l’unicorno che si sentiva solo incontrò nuovi amici.
Una farfalla volava nel bosco finché a un certo puntovide un albero nascosto.Pensò che fosse un gran bel nascondiglioe ci entrò facendo uno sbadiglio.In quel nascondiglio lei si addormentò.Un bambino la vide e si incantò
La farfalla nel bosco
LaIIAalTeatroDianaconPINOCCHIO
12Terze anno 0 numero 0
A scuola di…paleontologia
Quest’annoabbiamosvolto inclassetanteattività interessanticonduepaleontologi,NinoeFrancesco,checihannofattoconosceretantecoseanoiancorasconosciutesullavitadegliuominiprimitivi.
Cihannospiegatocomesivestivano,comesicibavano,comecacciavano,qualioggettiquotidianiequaliarmiusavanogliuominiprimitivi.
Inclasseabbiamovistoetoccatotantioggettierepertiarcheologicicomeframmentidimeteoriti,pietrefocaie,dentididinosauro,restidimammutetantitipidifossiliecc.
Allafinedegli incontrisiamoandati invisitaalpArcheoCuma,dove,guidatisempredaiduepaleontologi,abbiamo visto una capanna preistorica, un arco, come quello usatodagliuominiprimitivipercacciare,edovehannoacce-so il fuococonunascintillaprovocatadallo sfregamentodiduepietre.
Abbiamo anche realizzato pitture rupestri usando pennellifatticonfibrevegetalieuncolorenaturalericavatodallepie-trefrantumate.
E’ statomolto bello e interessante e ringraziamo le nostremaestre checihannodatoquest’opportunitàe soprattuttoNino e Francesco che ci hanno guidati in questa bellissimaavventura.
Le classi III hanno incontrato i paleontologi per svolgere attività laboratoriali. A conclusione del ciclo di tali incontri i ragazzi andranno a visitare il Centro Operativo Didattico “pArcheo-Cuma” per effettuare uno scavo archeologico e paleontologico simulato. Il progetto prevede lo svolgimento delle attività laboratoriali all’aperto, per osservare la natura dal vivo e racco-gliere campioni naturalistici.
Il paleontologo in classe
Pigmenti naturali
Capanna preistorica
III C e D
Il5maggioFrancescoeNinocihannoaccoltoalparcoperportarciingirofranaturaepreistoria.
Laprimaattivitàchecihannopropostoèstatounoscavoarcheologicoepaleontologicosimulato.
Abbiamopoicostruitopennelliconramettid’alberoepreparatoilcolorenaturaleperdipingerecomefacevanonellaPreistoria.
Francescocihamostratonellacapannacomesiaccendevailfuoco.
E’statosuggestivoedavveromoltoemozionante!
Ecomegranfinalelasimulazionedell’esplosionediunvulcano...
Cisiamopropriodivertitiunmondo!
Accensione del fuoco
Esplosione del vulcano
III G e H
13 TerzePiscicelli Magazine
“World kids colouring day”In tutto il mondo, il 6 maggio di ogni anno, i bambini disegnano e colorano per i bambini che si trovano in difficoltà.
Il6maggioèstatalagiornatamondialedeldisegnoenoialunnidellaterzaCeterzaDviabbiamopartecipato,insiemeaglialtrialunnidellascuola,trascorrendoilpomeriggioadisegnare.
Alcuni hanno rappresentatomiti o leggende che lamaestra ciavevaletto,altriinvecehannodisegnatolospazioel’universo.
Questagiornataserveafarcicapirechenelmondocisonotan-tibambinimenofortunatidinoichehannobisognodelnostroaiuto.
Infatti, inmolti paesi, i disegni realizzati dai bambini vengono“comprati”dagliadulticondellemoneteeilricavatovienedato
inbeneficenza.E’stataun’esperienzabellaeinteressantepernoieperlenostremaestre!III C e DAltre immagini del World Kids colouring day
14Terze anno 0 numero 0
LeclassiIIIsezz.A-BeleclassiIVsezz.G-Hconlemaestre:Anna,Biancamaria,Rosaria ePatriziahannopartecipatoalprogetto“Viverenellastrada”,unlaboratoriopilotaperfor-mareil“cittadinoeuropeoedelmondo”comepiccolopro-duttorediattiquotidianipositivigrazieallaconoscenzadellenormecheorganizzanoetutelanoilterritorioincuivivono.Leattivitàrelativealprogettohannocoinvoltoiragazziconincontrisettimanali.
Progetto in rete “VIVERE NELLA STRADA” Laboratori pilota di “Educazione stradale”
Progetto AlimentazioneComeapprofondimentodelletematicheinerentialprogettoalimentare,leclassiIIIA-BhannoaffrontatoiltemadelcibonelPaleoliticoenelNeolitico,improvvisandosi,poi,“cuochipreistorici”.
Moltodivertenteperloroèstatoinventarefilastroccheatemaegiocareacarnevaleconilcibo.
Insieme alle maestre e ad alcune mamme ab-biamo realizzato mascherine…ali-
mentari: belle da vedere e buone damangiare!
Fruttaeverduraavolontàperdareunvoltoadeisemplicipiattinidipla-
stica.
Ecco solo alcune delle tante faccine piene di allegria e di vitamine: provarepercredere!
UngiornoiFlintstonesmihannoinvitato,ma mi sono molto disgustato:bacche,semieuovadiuccelli,questomangiavanoqueipoverelli!Gli animali in gruppo cacciavano epoicrudiselimangiavano.Seinveceunbelpranzettotuvuoifare,nelNeoliticoticonvieneandarezuppecaldedilegumiecerealipotraiassaggiar,latte,burroeformaggipotraigustar.Buonaeralafruttaelamangiavanotutta!
Yabba dabba duvieniapranzopuretu!NelPaleoliticoilpranzoeramitico.Carnecruda,fruttaedinsetti,uova,germoglietuberiperfetti.NelNeoliticoapranzoeacenariso,orzoepoiavena.Dilattefresco,burroeformaggipotevifarnemoltiassaggi.Delgranomacinatofacevanofarinaemangiavanounpanechesembravapiadina.Dafiumiemarisipotevanopescarepesciemolluschidamangiare.Adessertc’eranobaccheefioritantobuoniedibellissimicolori.Digrassinemangiavanovolentierimaquestieranogliuominidiieri.Vi saluto con un yabba dabba du evadoacenadaScoobydoo!III A III B
A PRANZO DAI FLINTSTONES
Festeggiamo il Carnevale …scherzando sul cibo!
15 QuartePiscicelli Magazine
Una sana alimentazioneLe regole alimentari
A cosa serve il cibo
L’incontroconladottoressaCiaramelladell’ASLèstatomoltointeressanteperchéabbiamoavutotantein-formazioniutilisull’alimentazione.Ognigiornoilnostroorganismohabisognodellagiustaquantitàdiciboper produrre le energie necessarie ad assolvere tutte le suefunzioni.
Unasanaalimentazionedevegarantireunequilibratoapportodiproteine,vitamine,carboidrati,fibre,grassi,zuccheri.
Lebuoneregolepossonoesserecosìriassunte:
1. Fareunacolazionelungaedequilibrata;2. Nonfaretroppi“Fuori-Pasto”;3. Nonfrequentarespesso“Fast-Food”comeilMcDonald;4. Nonbisognamangiarenétropponépoco;5. Non bisogna usare troppo sale;6. Nonbisognausaremoltespezie;7. Nonmangiaremoltigrassianimali. IV A eB
Il nostro organismoha bisogno di cibo per nutrirsie per produrre energia, siamentale che fisica, percrescereerinnovareitessuti,permantenerel’orga-nismoinbuonasaluteeper“gusto”.Essohabisognosoprattuttodell’acqua,chenecostituisce il60%.Lealtresostanzeimportantissimesono:icarboidrati,leproteine,igrassi,levitamine,isaliminerali.
Icarboidratiozuccheri,cioèpasta,riso,pane,cerea-li,patate,checontengonoamido,produconoenergiaalentorilascio,sonodettizucchericomplessi.
Gli zuccheri semplici, invece,come il saccarosio, il fruttosio,presentinellozuccherodican-na, nella barbabietola da zuc-chero,nelmiele,dannoenergiavelocedaconsumare.
Essi danno al nostro organismo moltaenergia:perstudiare,pergiocare,percorrere.L’abusodeicibitroppodolci,tuttavia,puòcausareundisturbodinome“diabete”.
Leproteine,i“mattoni”checiaiutanoacrescere,sitrovanonellecarni,nelleuova,neilegumi,nellatte,neiformaggi,nelpesce.
Possiamo mangiare tranquillamente cibi proteici, ma è preferibile non abbinare i diversi tipi di proteine(origineanimale,vegetale).
Igrassirappresentanolenostre“scortedienergia”,
sonocontenutineglioli,nellamargarina,nelburronellardoenellostrutto.Cisonopoiigrassi“nasco-sti”neglialimentiesonoipiùpericolosi.
Anchedaicibigrassiricaviamoenergia,masenefac-ciamo abuso, il nostro corpo li trasforma in tessuto adiposo.
Gliolimigliorisonol’olioextraverginedioliva,diara-chidi,dimais.
Igrassisonodiorigineanimaleevegetale.Quellive-getalisonodapreferireperchélasciano pulite le arterie, quel-li animali, invece,essendopiùpesanti,siattaccanoallepare-ti delle arterie e non lascianoscorrereilsangueedèlìchecisentiamomale.
Levitaminesonodivariotipoesvolgonodiverse funzioni fondamentali:cidifendo-nodallemalattie,favorisconol’assorbimentodiferroecalcio.Lecontengonofruttaeverdura, importan-tissimeperchéinessesonopresentianchelefibreeisaliminerali.
Isaliminerali(ferro,calcio,iodio,sodio,fosforo,po-tassio)sonoanch’essifondamentaliesitrovanounpo’intuttiglialimentienell’acqua.
IV E e F
16Quarte anno 0 numero 0
Una dieta bilanciata - la piramide alimentare
Lanostra“dietamediterranea”èlapiùcompletaevaria:com-prendetrepastiprincipalipiùduespuntini,esipuòfacilmen-tevariareealternareicibi.Essaprevedeunariccacolazionecon:latte,paneemarmellata,ofettebiscottate,cereali.
Ametàmattinaècorrettofaremerendaconunfruttoounoyogurt.
Apranzounprofumatopiattodipastaorisoconsugoounminestroneconlegumieunafettinadipolloopesceocarne,unfrutto.
Alpomeriggio?Ancoraunfrutto.
Percenaèpreferibilemangiare leggero, formaggio,verduratanta,frutta.
Quindiperviverebenebisognafareattenzioneaciòchesimangiaedesseresempreequilibratiefaretantosport.
Lapiramidealimentareèdivenutailsimbolodella“dietamediterranea”checipermettediseguireunacor-rettaalimentazione.Allabasedellapiramidesonoinseritiglialimentichedobbiamomangiareinquantitàmaggiore,comepasta,paneriso,cereali,seguonofruttaeverdura,ancoracarne,pesce,latte,versoilverticequellichesidevonomangiaremeno,igrassi,idolci,lebibitegasate.
Educazione all’igiene orale Permanteneresaniinostridenti,dobbiamolavarli3voltealgiornoconspazzolinoedentifricioalfluoropercirca3minuti,seguendolatecnica“dalrosaalbianco”dallagengivaaldente.
Bisognalimitareilconsumodizuccheri(caramelle,merendine,cioc-colato),perchéibatteri,presentinellabocca,litrasformanoinacidiche intaccano ildente.Esso,purseprotettodallosmalto,sostanzamolto resistente che lo ricopre, se non lavato immediatamente ri-schiadiessereintaccatoprovocandounacavità,lacarie,che,senoncurataintempo,portaallaperditadeldente.
Un’altramalattiafastidiosaèl’infiammazionedellegengivechecom-portaillorosanguinamentoe,pertanto,vacurataperevitarecheildentepossacadere.
Dunque,èconsigliabilelavarsisempreidentiousareilfilointerdentalepermantenerlibenpuliti,mangiarealimenticontenentifibraeandareconregolaritàdaldentista.
Incasodirotturadiundenteèbenerecuperareiframmentieconservarlinellasalivaonellattee,entrodueoredallafrattura,recarsidaldentistaperfarloricostruire.
Denti in gioco Ilgiorno21aprile2010siamoscesigiùinteatroperincontrarciconunadottoressaspecializzatainodon-toiatria,molto simpatica, che ci ha dato una spie-gazione“giocosa”di igieneorale.Peresempio,perdescrivere le arcate dentarie, alcuni bambini si sono messiasemicerchio,condeicartelloniatracolla,cherappresentavanoivaritipididentiericostruivanola
IV E e F
boccadiunadultocon16dentinell’arcatasuperioreealtrettantiinquellainferiore.
Eravamoincisivi,canini,premolariemolari.Perspie-garci poi, quanto male fanno ad essi le caramelle e i dolci,ibambinirimasti,hannoattaccatosuicartelloniprima lecaramelle,poideibatterichetrasformano
IV E e F
17 QuartePiscicelli Magazine
glizuccheriinacidi,cheattaccanoildentefinoacausarelacarie.
Dentimalridottisonosoggettiacadere.Unaltrogiocoservivaafarcivederecomesitengonopulitiidenti:acoppiesifacevailgiocodelfilointerdentale,cioèunbambinoalzavalamanoconleditachiuse,mentrel’altropassavaunospagofraledita,comesefosseroidenti.
Infine l’incontrosièconclusoconuncruciverba,sempresull’argo-mento…insommaèstato fantasticoeoriginale.Abbiamo imparatochel’igieneelacuradellanostraboccasonomoltoimportantiperfareinmodocheidentidurinodavverotuttalavita.
IV E e FProgetto Cibo e Suono
Il2Dicembre2009abbiamo iniziato ilprogetto re-candoci all’Atelier della Scienza dove il bravissimoprofessore Salerno, presidente dell’Istituto per laDiffusione delle Scienze Naturali, ci ha parlato su-bito della grandiosità del popolo romano, della loro bravuranell’architettura,nellafilosofia,nellapoliti-ca,nell’ingegneriaeinparticolarenell’agricoltura.CihapoiparlatodiPompei,deirepertichesonostatirinvenuti inquestacittà,che inseguitoall’eruzionedelVesuvio,il24Agostodel79d.C.,ègiuntaquasiinteramenteintattafinoaigiorninostri,dopoglisca-vichesonostatieffettuati.Cihaanchecoinvolticondomande,concuriosità,perattirarelanostraatten-zioneeilnostrointeresse.Abbiamopoivisionatounaproiezioneincuisientravavirtualmenteinunavillapatrizia, lacasadiCaioGiulioPolibio,evenivamo-strataprimaedopol’eruzionedelVesuvio.Ilvideoeramoltoreale, sembrava di essere vera-mentelì,aPompei,edivivereinprimapersonal’eruzionedelvulcano.E’stataunagiornatadavveroentusiasmante!
Il giorno 20 Gennaio 2010 ab-biamovisionatoilDVDdaltito-lo “Pompei: una città sepoltadallalava”,incuiilbravodocu-mentarista Piero Angela, insie-meal figlioAlberto, oradopooradescrivel’eruzionedelVesuviodel79d.C.
Inparticolarevienemostratalavitaall’internodiunavilla patrizia, quella di Caio Giulio Polibio, un riccopompeianochestaristrutturandolasuaabitazione,perl’avvenutoterremoto.
SivedelafigliadiPolibiocheèinattesadiunbimbo,ilgenero,lamoglie,isuoischiavicheperirannotut-
ti, sommersidal tetto checrolleràsottoil peso del mater ia le e r u t t a t o e saran-nopoi rinvenutinelle diverse posizioni, du-rantegliscavi.Ildocumentariosiconclu-decon lavisitaall’OsservatorioVesuvianodiAlber-toAngela,checimostra ilmonitoraggiodelnostroVesuvio, rassicurandoci su un’eventuale eruzione,dicendochenonsiripeteràsicuramentequellocheèavvenutoperlacittàdiPompeiil24Agostodel79d.C..
Panorami sonori delle attività agricole nel mondo antico
IV G e H
A tavola con i Pompeiani
All’internodelprogettoancheuna gara di cucina antica…eccoalcunimomentisalienti…
Martedì 16 marzo 2010 si ètenuta nel teatro della nostra scuolalagaraculinaria.
Dopoaver imparato ivaricibidegli antichi Pompeiani, ab-biamocucinatoantichericettecon le nostre mamme e poi le abbiamopresentatevestitida
antichi Romani. Alcuni bambini hanno anche spie-gato il procedimentodella propria ricetta.Alla finequalche“coraggioso”,lehaancheassaggiate!
Questaesperienzaèstatamoltoistruttivaecihaper-messodiconoscerel’alimentazionedegliantichiabi-tantidiPompei.
IV C e D
18Quarte anno 0 numero 0
Noialunnidelle4EeFabbiamovissutoun’esperien-zamoltointeressante, ilprogettoCiboeSuoni,cheattraversodocumentierepertiritrovatinelcorsodeisecoli,cihafattoconoscereleabitudinidegliantichiRomani, inmodo particolare dei Pompeiani nel 79d.C.
Laconoscenzadelleabitudinidivitadiquestopopo-lo,soprattuttoquellealimentari,cihaconsentitodifareunconfrontoconlavitael’alimentazionedioggi.
Il progetto è iniziato con la visita all’Atelier di SanMartinodove il professor Salerno ci ha spiegato laquotidianitàdeipompeianie iltipodiscritturacheutilizzavano.
SuccessivamenteabbiamoassistitoallaproiezionediunfilmatosullacasadiCaioGiulioPolibio,unperso-naggioimportantedell’epoca.
Il percorso progettuale ha avuto il suo seguito ascuolaattraversoricerche,documenti,proiezionidifilmatisugliscavidiPompeiel’eruzionedelVesuviodel79d.C.. Inquestomodoabbiamoapprofonditolenostreconoscenzesull’argomento,fissandole,poi,su cartelloni e scritti in cui esprimevamo le nostreconsiderazione.
Mercoledì27gennaio,neilocalidellanostrascuola,siètenutaunamostrasullavorosvolto,incuièstataimbanditaunatavolaconicaratteristicicibipompe-iani.
E per finire il 13maggio siamo andati agli scavi diPompei per visitare la casa del nostro caro Caio Giu-lioPolibiocheciattendevaconansia!
A casa di Caio Giulio Polibio
IV E e F
I Pompeiani, nella natura, coltivavano frutta e verdura.Caio Giulio Polibio era un commerciante, che ne vendeva davvero tante!Tanto vino in una botte, da bere fino a mezzanotte!Il frigorifero non esisteva, ma il cibo nell’argilla si metteva.Carne e legumi in quantità, mamma mia che bontà!
L’alimentazione pompeiana
Emozioni... pompeiane
NoialunnidelleIVAeBabbiamoascoltatouncddisuonicheilprof.Salernocihaspiegato.Incuriositi,gliabbiamofattomoltedomandediognigenere.Abbiamocosìappresocheaqueitempi,alcunicamminavanoapiedinudiedaltripreferivanocamminarepercasaconisandalileggeri.
PoiabbiamovisitatolacasadiGiulioPolibio,formatadatantestanze:l’Impluvium,lacucina,lastanzadalettoeilgiardino.GiulioPolibioeramoltoricco.Nelsuogiardino,lamattinaprimadell’eruzione,gliuccelliniiniziaronoafischiettareepocoprimadipranzo,unbambinovideilcielocolorarsidineroedebbepaura.Arrivatal’oradisedersiatavolalamammasuonòlacampanaeilbambinotornòincasa.Poisifeceseraeandaronoadormireedalgiardinosisentivaunapersonacheridevaeilversodellecivette.Lamattinase-guentegliuccelliiniziaronoacantare,mailpomeriggio,nonostantelescossediterremotofosserosempre
19 QuartePiscicelli Magazine
più frequentie i rumori crescessero,gli abitantinoncapironoche tutto ciò dipendeva dal vulcano, poiché credevano che ilVesuviofosseunasemplicemontagna.Quindinonscapparonoefuronotravolti.Pocoprimadell’eruzioneunaragazza incintadiottomesi,chefacevapartedellafamiglia,pregòepianse.Albambinonellapanciabattevaforteilcuore,maimprovvisamen-tecessòdivivere.Ilbimboforseeramaschio.
NellacasadiGiulioPolibioc’erasicuramenteunatartaruga.
Quando penso alla cucina di quei tempi mi vieni una granfame!
La cucinaper gli antichiRomani eramoltoimportante, secondo me si cucinavano buo-nipranziecene.
Nel giorno dell’eruzione cucinavano lentic-chie.
C’eranomolti bambini nella casa di GiulioPolibioeunodiquestifacevaspaventarelasua mamma facendo il verso del cervo per-ché la mamma stava cucinando un cervo.Poisisentivailribolliredellelenticchie,poilamaci-na.Chissàsestavanomacinandopepeodeicereali?Poiho sentito il rumoredelmortaioe sentivounasensazionedifameedisilenzio.Poisisentivailtin-tinniodeicampanelliappesiallaportadellacucina.
Secondomequella famigliaeramoltoserenae fe-lice.Erapatrizia, si capivadalbraccialed’oro,dagliorecchinid’oroedallemoneted’argentocheavevalaragazza.
Mi sono spaventata quando il bimbo nel giardino pronunciò quelle parole in latino perché anche senonlehocapitehocompresocheavevapaura.Hoavutomoltapaura anchequandoho sentito che ilcuoredelbimbonellapanciadellamammahasmes-sodibattere.
2000 anni dopo
NellacasadiGiulioPolivio sonostati trovatidodicischeletriesicredecheGiuliononcisia.
La cucinaLa schiava continuava a cucinare, gli schiavi eranomoltoimportantienonvenivanomaipicchiatiadif-ferenzadegliEgizi.
Nelmomento dell’eruzione c’era un gran vento ederatuttocopertononsivedevaniente.Tuttigliabi-tantidiquellacasasirifugiaronoall’interno.Ilbambi-nosispaventòmolto,sisentìunboatotremendo:erailvulcanochestavaeruttando,inunmomentotuttelevitedegliabitantidiPompeisisonospente.Due-milaannidopo,degliarcheologi,hannoritrovato lepersonevissutenellacasa.Ungiornotrovaronounapersona, un altro giorno trovarono la donna incinta cheavevalegatoalfiancounsacchettodimoneteealpolsounbraccialettod’oroedalìsiriconobbecheladonnaeraprovenientedaunafamigliaricca.Unadomandachemisonofatta:chissàseeramaschioilbambinonelgrembo?
Glianimalichetenevanoincasaeranomoltigattieunatartaruga.
Il giardino
20Quarte anno 0 numero 0
Nel giardino, quando entreremo nellacasa,citroveremodavantiadunfittotappetodialberidafruttoche comprende un grande ulivo,due rigogliosi meli, due peri e due grandifichi. Insiemeadessitrove-remoanche,suiramidituttiqueglialberi,tantissimiinsettieduccellinidaglisplendidicolorivivaciche,al-legri,cinguettanoeportanofestaalgiardino.
Fratellino,
quando nascerai ti divertirai con me. Correremonel giardino,rincorreremo i gatti tigrati,coglieremole pere e le mele dagli alberi,cureremo insieme il prato,annuseremoifioriprofumatidelnostrogiar-dino.
Mangeremo molte cose come le lenticchie e lacarnedicervo.Giocheremoacontare legoccechescendo-nodalcompluvium,dormiremoinunaminuscolacameradaletto,epoi,.....CRASH........Nooo!!!Ivetrisirompono,ilVesuviostaeruttando.Corriamonellastanza…!!!
<<Senti,irumoridellacasadovenascerai?
Sentirailelenticchiecheribolliscono,lamacinaallavoro,ilflauto,lamogliedelDomuschegiocaconsuofigliomentrecucina?
Nelgiardinoinvecesentiraiunatartarugachetipassadavanti,deicolombiedaltriuccelli.
Lacollanacheindossociporteràfortuna.
Sentiraispesso lacampanellacheavvisanoiabitantidellacasacheilpastoèservitoatavola.SentiraiinveceilfigliodelDomusparlareinognistanzanellalinguacheparlerai
anchetu:illatino.
Quando tu nascerai potrai vederetuttequestecosecheperora
iotianticipo.Saràdivertenteinsiemeidentifi-caretuttiisuoni.
Sentiraianchelapioggiacheentranell’impluviumdalcom-pluviumperleraccoltediacquapiovana.
Sentiraisoloperoraglioperaichestannoristrutturando lacasa.Masoprattutto(boom)cosasuccede?!Lamontagnastaeruttandolavaincandescente.>>
Una lettera
Nel giardino della casa di Giulio Polibio
All’improvviso
Faremo attenzione, nel cam-minare, al rumore delle foglie cadute per scoprire se tra esse si nasconde una tartaruga (inlatinotestudo)dalguscioduro.
Questo grande giardino quasi del tutto coperto da alberi, èdelimitatodaunPERISTILIOret-todaquattrocolonne.
IV A e B
21 QuartePiscicelli Magazine
Pillole di legalitàLeregoledovrebberodiventarepartedinoi.Amepiacerebbecheleregolefosserorispettatedapiùpersone,maiononpos-soobbligarenessuno.Icamorristidovrebberosmetterladifaredelmaleperchérovinanononsololavitadeglialtri,maanchela loro. Iosperochetuttinoi impariamodalla famigliaodallascuolaavivererispettandoglialtri.Permoltagente,hafallitolascuolaepurtroppoanchelafamiglia;infattièprimainfamigliaepoiascuolachenoiapprendiamoediventiamocittadini.Solosevivessimodasoliinundeserto,potremmofareamenodelleregole,mabastaunasolapersonainpiù,perchénascailbisognodiaveredelleleggi.
Immaginounaclassesenzaregole;nonsicapirebbenulla!Oppureunasocietàsenzanorme;vivremmotuttinelcaos.
Unoscrittore,RobertoSaviano,hascrittoalcunilibrisullacamorraeperquestovivequotidianamentesottoscorta,perchéèstatopiùvolteminacciato.Permeèungrande,perchénonostantetutto,nonsiarrendeeproseguelasuabattagliacontroicamorristi.
Leleggisonougualipertutti,peribianchieperineri,perledonneepergliuomini,periricchieperipoveriedatuttivannorispettateperviverecivilmentenellasocietà.
Noi e le regole
Cosa fare per educare al rispetto delle regole?
La legalità viene inse-gnata ai piùpiccoli, già dall’ età disei anni, perché ilprimo luo-go dove si sperimenta
laconvivenzacivileèlascuola.Negliul-timiannisiènotatochelascuolanonstadandodeibuonirisultati;inoltrelecarcerisonosovraffollatedidelinquentiche spessoesconoper “buona condot-ta”.
Purtroppo, e questa è una vergogna per la nostracittà,moltiNapoletanisonomaleducatienonhannonessunaintenzionedirispettareglialtri.
Credo che invece di costruire garage o costruzioniabusive, solo per interessi economici, sarebbe me-gliocrearedeiParchipervivereall’ariaapertaeave-repiùluoghidoveincontrarci.
Costruireimolticentridoveibambini,giocandoedi-vertendosi con degli animatori, possano imparare il rispettodelleregole
Costruireianchevarielibreriedovesivendonosololibri che educhino al rispetto delle leggi e dell’am-biente.
Io per educare alla legalità vorrei costruire un centro diaccoglienzapergliimmigratidandoglil’opportuni-tàdi imparareunmestiereeuncentroperimalatichenonhannounappoggio familiare,dareiunso-stegnoaidisoccupati,inmodocheabbianocondizio-nidivitamigliori.
Pereducareimieiconcittadinialrispettodelleregolevorreichelostatodesseisuoisoldipercostruireunascuolapiùeducativa.Anchegliadultidovrebberoan-darci,perchéalcunipolitici,di cuinonvoglio fare inomi, usano un linguaggio non appropriato e spesso dimenticanolebuoneregoleche,invece,dovrebbe-rorispettaretuttisenzaesclusioni.
Sareifelicesecifossepiùrispettoperlanatura,per-ciòfareiinmodochegliuomini,invecediusarecon-cimichimiciesostanzecheinquinanol’aria,utilizzas-serofontidienergiapulitaelerisorsechelanaturastessacioffre.
22Quarte anno 0 numero 0
Don Giuseppe Diana fu ucciso dalla camorra il 19marzodel1994mentresipreparavaacelebrare lamessaederailgiornodelsuoonomastico.
AvevastudiatoaRomaequindipoteva lavorare inqualcheluogopiùtranquillomaeglivolleritornareaCasaldiPrincipeperchéeralasuaterradiorigine.
Vollerealizzareuncentrodiaccoglienzapergli im-migratiafricaniperchépensavachequestepersone,datochenonavevanountettonécondizionidivitaaccettabili,potevanodiventareschiavidellacamorraeperquestooffrìlorountettoecibo.
Girava in paese con il jeans e non con la tunica come glialtrisacerdotidatalasuagiovaneetà.Percostru-ire il centro di accoglienza aveva speso tutti i suoibeniaccumulatinegliannidi insegnamentoperchénonavevaottenutoalcuncontributodallostato.
La camorra, oggi, rappresenta una forma di terrori-smocheimponelesueleggiedèpresenteaNapolie dintorni con estorsioni, tangenti e traffici illeciti.Sonomolti i giovani chefiniscononellemanidellacamorraperchésonoattiratidall’ideadiguadagnaresoldifacilmente.
DonPeppinosfidò ilpoteredellacamorranonconlearmimaconl’unicoelementocheaveva:laparo-la.Scrisseundocumentoelofecefirmaredatuttiiparrocidellazonaconiltitolo”Peramoredelmio
Leleggidevonoesserecondiviseenonimposteperchésequalcunoimponessequalcosadifficilmenteglialtriloseguirebberoinvece,seleleggisonocondivisesicuramenteognunodinoilefapropriepiùfacilmente.Leleggi,perme,esistonopernoncrearescompiglio.Selelegginonesistessero,infatti,ilmondosarebbepie-nodidisordine.
Laleggeèugualepertuttisenzadistinzionedipersonedidiversanazionalità,religione,razza,perchélaleggenonhacoloredipelle.
Lascuolaèilluogomiglioreperapprenderelalegalitàperchéognunodinoipuò,attraversoilconfrontoconglialtri,impararearispettarelalibertàaltruiecapirecheilrispettodeidirittideglialtriedelleregolemiglioralavitastessa.
La legalità
popolonontacerò”elodistribuìilgior-no di Natale. Egliinvitava gli abitan-ti a denunciare e anon rassegnarsi alla camorra e mise in dubbio la fede cri-
stianadeiboss,perchéchi commettevaatti illeciti,nonmeritavadiessercristiano.
Nel giornodel suoonomasticodi primamattina sitrovavanellasalariunionidellachiesaenonavevaindossatogliabititalariquandoentraronoalcuniuo-minichechiedevanosefosseluiDonPeppeDiana:ful’ultimasuarispostaperchésubitocinquepallot-tolelocolpironoalviso,alcolloeallemano.Aveva36anniquandomorì.
NelgiornodeisuoifuneralidicittadinionestidiCasaldi Principe appesero ai balconi delle loro case, come segnodiluttoerabbia,bianchelenzuolalegatetan-tostrettecheneancheunuraganoavrebbepotutoslegare e i boy-scout sfilarono lungo le strade noncon la solita aria scanzonatama con la rabbia e latristezzasulvoltoperchédonPeppeeraunodiloro.
OgniannoaCasaldiPrincipesitengonodellemani-festazioniinricordodelsuomessaggio.
Neiterreniconfiscatiallacamorrasononatecoope-rativechedannolavoroadalcunepersonedisoccu-pate.
Il19marzoèstatadichiaratagiornatanazionaledel-la lotta alle mafie per ricordare coloro che hannocombattutocontroquesteformeorganizzatecontrolostato.
Don Giuseppe Diana
IV A e B
23 QuintePiscicelli Magazine
NoialunnidelleVABabbiamoavutol’occasione,attraversoilkitdidattico“Ilfrantoiodellestorie”divivereungiocoavventurosoepartecipareadunconcorsopromossodallaGiuntiProgettiEducativi.
Ognunodinoihainventatounastoria“macinando”insiemealcuneparoletrattedairaccontiletti...propriocomesefosseroolive!
L’importanteècheallafineabbiamoprodottoun“olio”limpidoegustoso,poichèilprotagonistaindiscussodellastoriaèstatol’OLIOD’OLIVA.
La fantasiaè stata liberatae tantissimipersonaggi,provenientidalmondodellefiabeedalcosmo,hannofattoviveretantestoriebellissime.Nonpotendotra-scriverletuttecilimiteremoaisolititoli.
Il frantoio delle storie
Renato nel bosco incantatoLa principessa e l’olio di olivaRenato al supermercatoLa principessa Giuliana e l’olio di olivaRenato, il carrello e Chiara
Filastrocca: L’olio di olivaIl tesoro dello chef RenatoIl tesoro nascostoUlivoL’olio della salvezza V A e B
Ilgiorno14/04/2010cisiamorecatiinvisitaallaPre-fetturadiNapoli,dovesiamostatiaccoltidaalcuniaddettiche lavorano insede.Siamostatiaccompa-gnatinella“SalaStampa”,doveunfunzionariocihadatodellenozionisullaPrefettura,sulPrefettoesucomesvolgeillorolavoro.LaPrefetturaèunorganoperifericodelloStato;èpresenteinognicapoluogodi Provincia, dove rappresenta ilGoverno. Si occu-padellaPubblicaSicurezza,dell’Immigrazioneedel-le Emergenze Protezione Civile. Il Prefetto abita insede,nelPalazzodiGoverno,prontoaintervenireinqualunquemomento.Qui,tuttelemattine,sisvolgeuna rassegna stampa: si leggono tuttigli articoli digiornale,siscelgonoquellichehannobisognodell’at-tenzioneedell’interventodelPrefetto,adesempio:<<attivandalicinellescuole,interventicamorristici,raiddapartedegliUltras,etc.etc.>>.Questiarticolisiritagliano,sievidenzianoesonodivisiperargomen-toepoiinseritiinun”libro-raccoglitore”,cheverràanalizzatodalPrefetto.Eglisiregoladiconseguenzae,senecessario,convoca, inbaseall’argomentodatrattare,CommissariodiPolizia,Preside,etc.LaDott.ssacihafattounesempiopraticodiuncaso incuipotrebbeintervenireilPrefetto:“Inquestigiornièin corso, nel Tribunale di Napoli, il Processo a Calcio-
Una mattinata in Prefetturapoli e si potrebbero verificare disordinida parte di Ultras”; il Prefetto,per prevenire tutto ciò,coordinal’inter-vento delle Forze dell’Or-dine, il cui capo è il Questore.La cosa più inte-ressante è che noisiamo stati i <<Col-laboratori>>delPre-fetto.Siamostatipro-prio noi a scegliere gli articoli, ad evidenziarliepoiliabbiamoanalizzaticon un noto giornalista na-poletano,ilDott.CarloAlvi-no, meglio conosciuto come telecronista sportivo.Con lui,abbiamo discusso della “legali-tà”,cioèdelmododicomportar-si,rispettandoleregoleeleleggi,fondamentodeldiventarecittadini migliori. Il Dott.Alvinocihapalatodelmondogiornalisticoechele
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varie fontid’informazione,comecartastampata, Interneto tv,dannotuttelastessanotizia,mainmanieradiversa,piùricca,piùapprofondi-ta.CihainoltrespiegatochespessolenotiziedateinInternetsonofal-seomanipolate,perchénoncontrollatedaunDirettore,comeavvieneperlacartastampataediTG.Sipuòverificare,quindi,lacosiddetta<<bufala>>,tracuilapiùrecente,l’imminenteterremotoaNapoli.
Per essere certi della veridicità della notizia, bisogna conoscere lafonte.LaTVèilsistemad’informazionepiùvantaggioso,perchédif-fondelenotizieintemporeale.Naturalmente,ilgiornalistatelevisi-vodeveavereun’ottimacapacitàdisintesi.Unserviziogiornalisticoèfruttodellavorodicollaborazionechenascetragiornalista,ope-ratorechemonta le immagini,montatorecheuniscetutto,sottol’occhiovigilediunDirettore,chescegliel’importanzaelaprioritàdiunavvenimento.InunTGesisteuna<<scaletta>>chepuòes-
sereanchesconvolta,perl’arrivoimprovvisodiunanotizia“bomba”.SièdiscussoanchedeldirittoallaPrivacy.Ledomande,però,hannopresobenprestounaprecisadirezione.CarloAlvino,infatti,pernoitifosidelNapoli,èunfamoso(efocoso)commentatoredicalcio,oltrechegiornalistasportivo.Noituttieravamocuriosidisaperenotiziesulleintervistechefaaicalciatoriegliabbiamofattotantedo-mande.Luigentileharispostoatuttiepensosisiaancheunpo’divertito,infattidopocihaconcessoanchequalcheautografo.
Successivamente,cisiamorecatinellaSalaOperativadellaProtezioneCivile.Cisonostatemostratedelleslidessullediversesimulazionifattepericasiditerremoto,incendi,franeoalluvioni,incuiintervienelaPro-tezioneCivile.Poi,finalmente,abbiamoavutol’onorediconoscereilPrefetto,ilDott.AlessandroPansa,personamoltodisponibile,chesiècomplimentataconnoiperil lavorosvolto.Gliabbiamoformulatodelledomandeelui,gentilmente,ciharisposto.Cihaspiegatochelacosachepiùloaffascinadelsuolavoroèdiriuscirearisolvereipro-blemicheglisonoposti.Cihainoltredettodiesseresposato,condeifigliechecercadiessereintuttiimodiecomunquepresenteconlasuafamiglia.Durantel’incontroconilprefettouncameramanhafattodelleripresechealleore19,00dellostessogiornohannotrasmessoaltelegiornalediCanale9.AnchequestocihamoltoentusiasmatoecifaràricordarepermoltotempolavisitafattainPrefettura.SalutatoeringraziatoilPrefettoperlasuadispo-nibilità,abbiamoconclusolavisitavedendoalcunepartidicartonianimaticheinvitavanoallaprudenzaperlasicurezzasullestrade.
Nell’ambitodelprogetto“Continuità”tralanostraScuolaequellasecondariadi1°grado“A.Maiuri”,inostriragazzi,dellesezioniDedF,inrappresentanzadituttelequinte,sisonoesibitiloscorsoNatale,alteatro“Plaza”,duranteilconsuetospettacoloorganizzatodallascuolamedia.Èstatoemozionantecantaredavantiadunpubblicobenpiùampiodiquellodeinostrigenitori;cisiamodivertititantissimo…elacoreografiadelnostroballettoèriuscitaveramentebene,suunveropalcoscenico!Questi,alcunideicommentideigiovani
partecipanti, che hanno potuto vivere deimomenti da protagonisti dello spettacolo,grazieall’invitochelaProf.Gallo,dirigentedell’Istituto “ Maiuri “, ha rivolto alla no-straDirigenteGabriella Talamo, sempre inprima linea per dare visibilità sul territorio all’operatodialunni,docentiecollaboratoridellanostraScuola.
Natale al Plaza
V D e F
tutte le Quinte
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Lunedì22 febbraio 2010alcunialunnidellascuolaprimariaPiscicellihannoassistitoadunainteressan-teconferenzachesiètenutanelteatrodellascuola.
DavideTizzano, DirigentedelConievicepresiden-te della sezione canottaggio, Gaetano Cimmino eGiovanni D’Alessandro, rappresentanti dell’UnioneItaliana Ciechi (U.I.C.), ci hanno spiegato il sistemacheusanoinonvedentiperleggereescrivere:ilLin-guaggioBraille. InventorediquestosistemaèstatoLuigiBrailleeglistessodivenutociecoinseguitoadunincidentenellafucinadelpadre.
Questolinguaggioèstatoinventatonel1809edopo20annisièdiffusointuttoilmondo.
Ilbrailleèunsistemadiscritturainrilievocostituitodallacombinazionediseipuntinicompresiinunaca-selladiformarettangolareedispostisuduecolonneverticaliditrepuntiniognuna.
Ognicombinazionecorrispondeaunalettera,com-ponendo le quali si possono scrivere parole , ma an-chenumeri;perdistinguereinumeridalleletteresianteponeunospecificosegnanumeriallaprimacifradelnumerochesivuolescrivere.
I non vedenti per scrivere utilizzano specifici sup-portirettangolaridiferro,rigati.Depongonoilfoglio
(un cartonci-no abbastanzaflessibile) sullamacchinetta ebucano il foglio con un punte-ruolo compo-nendo in rilievo i puntini checostituiscono lelettere. La scrit-
tura si esegue da destra verso sinistra poi il foglio si giraesileggedasinistraversodestra.
Inbraille,arilievo,sonostatirealizzatianchenume-rosilibri.
Il linguaggio Braille
Oltreallinguaggiobraille,sonostatiinventatinume-rosistrumentielettronicipernonvedenticomecel-lularivocalietastierepercomputer.
Ilsistemabrailleètalmenteimportantecheglièsta-tadedicataunagiornata“LagiornatadelBraille”enel2009èstataconiataunamonetacommemorati-vaarilievo.
InonvedentivengonoistruiticometuttelepersoneeaNapolisonoaccolti inunistituto, ilMartuscelli,dovelanostrapresidehalavoratoprecedentemen-te.
Unodeinostrirelatoriciharaccontatocomeperunincidente durante la guerra egli abbia perso la vista, mentreunaltrociharaccontatocomeisuoiproble-midivistasisianoverificatiproprionelmomentoincui la sua vita si stava formando nel corpo della sua mamma.
Davide Tizzano, inoltre, ci ha riferito che organizzacorsi di vela per non vedenti e che questi si sonodimostrativeramentebravi;poi cihaparlatodiunlinguaggio fatto di suoni e rumori per comunicaresott’acqua.
Perconcluderecihannoricordatocheèimportanteamareanchechièdiversodanoienonescluderloecihanno letto l’importante frase incisasullameda-gliacommemorativadellagiornatadelBrailleededi-cataall’inventoredellinguaggiobraille:“Vinseilbuioindicandoleviedellacultura”. V H
Inquest’annoscolasticosiètenutanellanostrascuolalasecondaedi-zionedeltorneodipallarilanciata,acuihannopartecipatoleclassi5C,5D,5F,5G,5H.
Legaresono iniziateamarzoconmodalitàdieliminazionediretta.Grandel’entusiasmoelapartecipazione.
Unlavoraccioperl’arbitro!!!!
Torneo di palla rilanciata
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I Romani a tavolaGliantichiromaniamavanomoltoilvino.Elobevevanoperlopiùal-lungatoconl’acqua,oppurearomatizzato.Lacannella,lozafferano,ilrosmarinoeilmirtoeranolespeziemaggiormenteadoperate.
Il vino era spesso addolcito con il miele e a volte persino pepato o la-sciatoriposareacontattoconodorosipetalidirosaediviole.
MoltoapprezzatoerailFalernum,provenientedalMonteMassico,inCampania,conservatoinanforechiuse,venivaconfezionatocontappimunitiditarghettechegarantivanol’origineel’annata.
IRomanimangiavanotrevoltealgiorno;facevanounaprimacolazio-neversoleotto,unasecondacolazioneamezzogiornoeunaterza,la
cena,dopolequattrodelpomeriggio,dopolavisitaalleterme,echeduravafinoallasera.
Iprimiduepastieranorapidieleggeri;ilterzoeraconsideratoilpastopiùimportante.Acolazionemangia-vanopane,fruttaseccaeuova.
Lacenadeipiùricchieracostituitadapiattiabasedicarne,comemaiale,cinghiale,corvo,lepreovitelloaccompagnatidavini,oppurepesciemolluschiserviticoncarciofi,olive,fave,pisellieasparagi.Coniltempolacena,peripiùricchi,divenneunbanchettosontuoso,alqualepartecipavanosialedonnesiagliuomini.
Simangiavasdraiatisuunfiancosuitricliniesenzaposate;gliavanzivenivanogettatisulpavimento.
Iservisiprendevanocuradegliospiti:porgevanolepietanzeai commensali, portavano loroac-qua profumata per lavarsi le dita, agitavano grandiventagliperscacciarelemoschedaivassoi e riempivano le coppe con vini pre-giati.
Per concludere la cena, i ricchimangiavano creme, dolci, biscot-ti,miele,fichisecchienocieal-lietati da artisti che cantavano,suonavanoeballavanofinoatar-danotte.
I banchetti dei ricchi erano cosìsontuosi che in alcuni casi i Romanieranocostrettiaprovocarsiilvomito,purdi liberarsi lo stomaco ed evitare di stare male.
Noi ricordiamo la frutta antica romana (im-portantenella loroalimentazione) maanchealprogettoeuropeo“FruttanelleScuole”acuilascuola“M.VitoPiscicelli”hapartecipato.
Taleiniziativaèindirizzataadunacorrettaeducazionealimentarepernoiragazzitrai6e11anni,distribuen-dofruttafrescaognigiornoairagazziconrelativeinformazioniperlagiustaeducazione.
V C
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Inunamattinagrigiaebuia , siamosalitisulbusecantando,raccontando barzellette e ridendo tanto..tantissimo siamo andati agli scavi archeologici diErcolano che si trovanonel comunedi Ercolano inProvinciadiNapoli.Abbiamovisitatol’anticacittàdiHerculaneum, già gravemente danneggiata dal ter-remotodel62edistruttadall’eruzionedelVesuvio(79),chelacoprìconun’ingentissimamassadifango,cenereedaltrimaterialieruttivitrascinatidall’acquapiovanache,penetrandoinogniapertura,sisolidificò in uno strato compattoedurodi15-20metri.Cosaquestacherendetuttoraassaiarduoloscavo,machehapermessolaconservazionedimaterialialtamentedepe-ribili, come i papiri e gli stessi alimenti, si-gillatinelfangosecco.Questasigillaturahaancheprotettomaterialicomeillegno,cheinveceinpresenzad’acquaèpiùdeperibile.,cosaquestacheharesogliscavidiErcolanodal1997patrimoniodell’umanitàagiudiziodell’UNESCO.
Gliscavieseguitidal1980daGiuseppeMag-gi hanno dimostrato che la popolazione diErcolano non era fuggita verso Napoli, come si era ritenuto inprecedenza,masi trovava ingranparteammassata in ambienti vicini alla spiaggia o sullastessaspiaggia,gliercolanesisperavanoinfattidipo-tersisalvareviamare.Furitrovataunabarcaintatta,conrestidivaricorpi.Levittimeeranoperfettamen-te conservate: uomini, donne, bambini d’ogni ceto
Gli scavi di Ercolano
CihaparticolarmenteinteressatilaCasaaGraticcio,perlaparticolaretec-nicacostruttiva;lepareti,alpianoinferiorecomeaquellosuperiore,sonorealizzateconpilastrilateriziedintelaiaturedilegnoriempitedimaterialevario.Sitrattad’untipodicostruzionemoltoeconomicoedirapidarealizza-zione,cheeradiffusotrailcetopopolare,dicuiquestod’Ercolanoèl’esem-piomeglioconservato.Ladisposizionedegliambientilasciaintuirechequiabitavano più famiglie. La facciata della casa si presenta con un piccoloporticosovrastatodaunloggiato.Illargoingressoconduceinuncortilettoscopertodacuiprendonolucegliambientideiduepiani.Particolarmenteinteressantisonolesuppellettiliancoraalloroposto:itelailigneideiletti,unatavoladimarmo,unarmadioconlestoviglieepochioggettidicorredo,lestatuettedeiLari,cifannosentirestraordinariamenteviciniallepersonecheabitaronoqui.
La visita guidata e le spiegazioni dell’archeologo in una giornata conalto livellodiumidità,cihanno immersi inun luogomagico; lapresenzadipochivisitatoricihannofattosentire“abitantisopravvissuti”diuneventotragico...macisiamodivertitiedabbiamotrascorsotuttiinsiemeunamattinataindimenticabile!!
La Casa a Graticcio
sociale,coltidalfiumedifangomentretentavanodifuggire,alcuniportandoconsépreziosigioielli,mo-neteedaltrioggetti.Ilfangosierasubitosolidificato,conservandoognidettagliodiquestiprimiveri“per-sonaggidell’antichità”,compresiindumenti.
Dal1982fudecisivolostudiodeglischeletri,condot-todalNationalGeographic.Ercolanociappareoggisolo in una parte della sua estensione, quella più
vicinaalmare,mentrerestanoancorasepoltipartedel Foro, i templi, numerose case e le necropoli, so-prattuttoper il fattochevengonoatrovarsisottoilmodernoabitatodiResìna,chedal1969hamutatoilnomedellacittàinquelloanticodiErcolano.
DurantelavisitadellacittàcièpiaciutoilCardineIII,sucuiaffaccianonumeroseabitazioni
V G
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InquestigiorninellascuolaprimariaM.DeVitoPiscicelli,55°circolodidatticodiNapoli,lanostra“mitica”scuola,c’èstatoungranfermento:unviavaidipersonel’hainvasapervisitare,nellaGiornatadellaSolida-rietà(16e17dicembre),laMostraMercatodibeneficenza,allestitanellapalestradellascuola.Unascuo-lainterasièmobilitataperaiutarealtribambini.Infattiilricavatodellevenditeèstatodevolutoafavoredell’UnicefedellaCasadiTonia.L’Unicef,cometuttisanno,èun’organizzazionechetutelaidirittielecon-dizionidivitadeibambinidituttoilmondomentrelaCasadiToniaèunacasa-famigliacheaccogliemammeebambinivittimediviolenze.QuestaCasaèstatavolutadalCardinaleCrescenzioSepeefondatainricordodiToniaAccardo,una“mamma-coraggio”,mortapersalvarelabambinacheportavaingrembodopoaverrifiutatolecurenecessarieperguariredaunagravemalattiachel’avevacolpitamentrel’aspettava,macheavrebberopotutoucciderelapiccola.
Noisiamomoltocontentieorgogliosidiaverpartecipatoaquesta iniziativa,ancheperché,cometuttiglialunnidellequinteedellequarte,abbiamocontribuitoallavenditadellecentinaiadioggettiespostinellamostraeportatigenerosamenteunpo’datuttiglialunnidellascuolaoaddiritturarealizzatidaalcunidiessi.
Quest’annoèstataricavataunasomma“strepitosa”:€4.060,00,circaildoppiorispettoalloscorsoanno,e,anostroavvisoquestostraordinariosuccessoèstatodeterminatoanchedallacapacitàcomunicativadellano-stranuovapreside,ladott.ssaGabriellaTalamo,cheèunagran“chiacchierona”,comeleistessasièdefinitaquando l’abbiamo intervistata. Infattihacoinvolto tantisuoiamici, invitan-doallamostra anchepersonalità im-portanti,comelaPresidentedell’Uni-cefCampania,MargheritaDiniCiacci,il presidente della nostra V Municipa-lità,MarioCoppetoetantealtre.
Questa iniziativa della nostra scuola,comunque , è in vigore da circa unadecinadianni,comecihariferitol’in-segnante Giampaola Costabile che sioccupadell’aspettoorganizzativodel-lamostra,edilricavatoèstatosem-predevolutoadorganizzazioniumani-tariecomel’UnicefoaonluscomelafondazioneElenaSapio.
Quest’anno contemporaneamentea quest’evento è stata allestita nellascuolaancheunamostradimoderna-riatocheesponevavecchigiocattolieoggetti relativi sempre almondo deibambini ed appartenenti ad un col-laboratore della scuola, Mario Caru-so. Questa esposizione, molto bellae interessante, ha attirato numerosivisitatori coinvolgendoli poi ancheallamostra di beneficenza. Insommaè stato proprio un successo che haacceso una piccola stella nella costel-lazionedellebuoneazioni diquestoNatale2009.
Natale di solidarietà
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Alcune attività del circolo
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Nell’ambitodelprogramma“Fruttanellescuole”acuradelMinisterodellePoliticheAgricole,chepro-muove il consumo di frutta e verdura nella scuolaprimaria, la Regione Campania consegna in giornistabilititaliprodottianchenellanostrascuola“55°C.D.M.DeVitoPiscicelli”.
Ibambinielebambineaspettanoquestomomentoconallegriaedurantelamerendaconsumanofrutta(arance,mele,banane,kiwi)everdura(carote,po-modorini,finocchi).
Questaesperienza, senz’altropositiva,hacoinvoltoin un clima sereno tutti gli alunni che, affinando iproprigusti,diventanoconsapevolidell’utilitàdiunasanaalimentazioneenella comunitàdella classe sisforzanodiassaggiareprodottinuovichemagari infamigliaavevanosemprerifiutato.
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36Circolo DIdattico anno 0 numero 0
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