PLaNCK! - numero 0 - Italiano

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K C P N L a ! 15 57 6 7 19 Microscopi e cristalli da vedere a Padova! PP. 8-9 PLaNCK! - N. 0 - Settembre 2013 Il FLUIDO NON NEWTONIANO fai da te! P. 10 www.planck-magazine.it ALLA SCOPERTA DELLA SCIENZA

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KCP NLa !15

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Microscopi e cristallida vedere a Padova!

PP. 8-9

PLaNCK! - N. 0

- Settembre 2013

Il FLUIDO NON

NEWTONIANO

fai da te!

P. 10

www.planck-magazine.i

t

ALLA SCOPERTA

DELLA SCIENZA

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Ecco a voi PLaNCK!

RedazioneDirettore responsabile: Andrea FrisonCaporedattore: Marta CarliResponsabile progetto: Agnese SonatoTesti a cura di: Marta Carli, Agnese SonatoVersione inglese: Anna PiuttiRevisione: Petra Spataro e Andrea FrisonFumetto: Bianca Maria Scotton (disegni), Maurizio Marinaro e Gianluca Pozza (testi)Progetto grafico: Stefano PozzaFotografia: Agnese SonatoSito Web: Maurizio Marinaro (ComIn!Solutions)

Comitato ScientificoDipartimento di Fisica e AstronomiaProf. Alberto CarneraDott. Stefano CiroiProf.ssa Ornella PantanoProf. Giulio PeruzziDott.ssa Cinzia SadaDipartimento di Scienze ChimicheDott. Massimo BellandaDott.ssa Laura OrianDott. Giacomo SaielliDott.ssa Elisabetta Schievano

IL COMITATO EDITORIALE

Vivo in Francia, ma tornospesso in Italia con mia figliadi 6 anni. All’aeroporto diOrly bisticciamo: lei vuolecomprare riviste seriali eplasticose con improbabilifatine luccicanti, io non ce lafaccio e cerco di orientarlaverso collettivi didisegnatori per l’infanzia“d’arts e d’essai”. Io ho lemie ragioni, lei ha le sue.

Alla fine troviamo un compromesso: negli scaffalidelle edicole francesi — persino all’aeroporto — ci sonodue o tre riviste di scienza per ogni fascia di età.Curate, interessanti, avvincenti: fanno contento me(non voglio frustrare le sue scelte di lettura, ma devopur ottemperare ai miei doveri di bravo genitore),fanno contenta lei (non vuole sorbirsi roba indigesta,ma vuole lo stesso ottemperare ai suoi doveri di bravafiglia). Non è un caso che quando ci troviamo a Londra,la gita che ci trova immancabilmente d’accordo èquella al Natural History Museum e al Science Museumin Kensington Road. Le ricerche sui visitatori lo diconochiaramente: una delle prime motivazioni per visitarei musei della scienza è il rinsaldamento dei legamifamigliari. La scienza è capace di costruire un legamesociale tra generazioni. Ce ne siamo accorti lanciandoa Parigi il progetto “Raccontami le tue tecnologie”dell’associazione Les Atomes Crochus, dove pre-adolescenti e anziani si incontrano e si raccontanostorie sulla propria relazione con oggetti tecnologici.Scienza e tecnologia diventano allora scuse perparlare. Certo, anche imparare, ma soprattuttoparlarsi: condividere la curiosità sul mondo, scoprireche non tutti lo vedono allo stesso modo, che laconoscenza sono soprattutto gli altri. Valori chiari allascienza, purtroppo non sempre altrettanto chiari allacomunicazione della scienza.

Quando ritorno in Francia con mia figlia, non trovole stesse riviste all’aeroporto di Linate. Certo, ci sonole pagine della scienza all’interno di Giulio Coniglio ole riviste “junior” delle riviste per grandi, ma usciti daalcune felici finestre d’età, c’è il vuoto… l’offerta ècarente. PlaNCK! è allora una splendida idea. Una rivista per

bambini deve dar voglia di sedersi con loro, sfogliarlainsieme. Una rivista di scienza, deve risvegliare ilsenso critico, la voglia di dire talvolta “fantastico” etalvolta “diamine, non sono d’accordo!” PlaNCK!sembra ben disegnato per far convergere queste dueesigenze. Sarei molto curioso, quando il numero zeroavrà visto la luce, di leggere delle cronache di dialoghi— famigliari, a scuola, o tra bambini — generati dallarivista e dai suoi contenuti. È dalla ricchezza di questidialoghi che si potrà giudicare la riuscita di questabella scommessa.

Matteo Merzagora

MATTEO MERZAGORA pratica e riflette sullacomunicazione scientifica e sul rapporto tra scienzae società, come giornalista prima, poi come contentdeveloper di mostre, insegnante, animatore culturale,consulente di musei e istituzioni scientifiche. Hainiziato la sua carriera come conduttore radiofonicone "Il Ciclotrone" (Radio Popolare di Milano) e poi ne"Le Oche di Lorentz" (RAI-RADIO 3). Ha collaboratoal piano culturale del “MUSE: Museo delle Scienzedel Trentino” e attualmente è co-direttoredell’Associazione TRACES a Parigi, che coordina leattività dell’Espace des sciences Pierre-Gilles deGennes, e lavora come consulente presso i museidella scienza “Palais de la Découverte” e “Cité deSciences et de l’Industrie”.

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Curiosità e meraviglia:ecco a voi la scienza!Un fumetto che leggevano

i vostri nonni iniziava semprecon “Qu i comincia l’avventuradel Signor Bonaventura”.Anche qui sta cominciandouna grande avventura: quelladi PLaNCK!, una rivista nuovache cercherà di raccontarti lascienza e le sue meraviglie.Bene allora, cominciamo

questo viaggio per diventarescienziati. Ma da dove siparte? Beh, è facile: si partedalla curiosità che ognigiorno proviamo per il mondoattorno a noi. Non occorreandare tanto lontano da casa.Ad esempio, sapevi che ilcavolo rosso può essereusato per studiare leproprietà delle sostanze? Oche con l’acqua e l’amido dimais puoi realizzare unliquido… un po’ solido? Inquesto numero scopriraicome.Continuando il viaggio,

scoprirai che esistono anchedei luoghi speciali dove lascienza è protagonista.Padova è ricca di questiluoghi, perché qui ha sedeun’Università antica e moltoimportante. Ci sono ilaboratori di ricerca, dovelavorano persone che hannofatto della loro curiosità unapassione e un lavoro. AlMuseo di Storia della Fisica,invece, si possono ammirarestrumenti scientifici antichi emolto rari. Infine, potraiavventurarti nel mondoaffascinante dei cristalli conuna mostra molto originale.Che dici, partiamo?

EDITORIALE

SOMMARIOIn questo numero...

Piacere, scienziato!Una mosca grande come una gallinaLe meraviglie dei cristalli

040809

Mettiamoci alla prova

Giochi!Esperimenti

0710

Fumetto

Le avventure di Marie e Max05

www.planck-magazine.it - [email protected]

KCP NLa !

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576

7 19

PLaNCK! è realizzato

con la collaborazione e i

l supporto del

DIPARTIMENTO DI FISICA E ASTRONOM

IA

e del

DIPARTIMENTO DI SCIENZE C

HIMICHE

DELL'UNIVERSITÀDEGLI STUDI

DI PADOVA

PLaNCK! è un progetto dell’associazione Accatagliato via S. Sofia 5 - 35121 Padovaaccatagliatoassociazione.wordpress.comaccatagliato.info@gmail.com

In collaborazione e con il supporto del Dipartimento di Fisica e Astronomia e del Dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università degli Studi di Padova

Stampatore ed editoreCLEUP sc “Coop. Libraria Editrice Università di Padova” via Belzoni 118/3 - 35121 Padovatel. 049 8753496www.cleup.itwww.facebook.com/cleupISBN 978 88 6787 090 5

© 2013 by AccatagliatoTutti i diritti riservati

In copertina: la Specola, l’antico osservatorio

astronomico di Padova

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PIACERE, SCIENZIATO!

I ricercatori dell’Università di Padova ti invitano nei loro

laboratori.

Magia? No, Chimica!

Sicuramente hai sentito parlare di SherlockHolmes e della sua famosa esclamazione“Elementare, Watson!”. Ma sapevi che il primoincontro tra il celebre investigatore e il suofido assistente è avvenuto… in un laboratoriodi Chimica? Proprio così: nel racconto “Unostudio in rosso”, Holmes fa il suo ingresso inscena con in mano una provetta e racconta aWatson una sua scoperta su come rivelare letracce di sangue.

Non è solo sulla scena del crimine che laChimica mostra le sue meraviglie. Grazie allaChimica, ad esempio, possiamo mettere inmoto un’automobile, costruire materialileggeri ma resistenti, realizzare integratorialimentari. Potrai vedere e sperimentare tuttoquesto il 21 settembre, quando i ricercatoridel Dipartimento di Scienze Chimicheapriranno i loro laboratori.

Gli esperimenti che propongono sono cosìaffascinanti che, a prima vista, sembrerebbe…magia! Tuttavia, come dice Joe Schwarcz, "Lamagia esiste solo finché non ci sonospiegazioni; quando si fornisce unaspiegazione, la magia si trasforma in scienza."Ecco perché questo evento si intitola Non èmagia, è Chimica, “NEMEC” per gli amici, unappuntamento che esiste da sei anni ed èdiventato imperdibile: pensa che l’anno scorsolo hanno visitato 1500 bambini e anche moltiragazzi e studenti!

Contattiwww.chimica.unipd.it/chimica-non-magia

[email protected]

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Marie, Max e il dentifricio speciale

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GIOCHIAMO!CRUCIVERBA DA SCIENZIATI

Completa il cruciverba rispondendo alle definizioni. Per trovare la soluzione scrivi le lettere chenello schema sono colorate nelle caselle del loro stesso colore che trovi alla fine dello schema.

Orizzontali.1. Insiemi di atomi che formano gli

oggetti3. Luogo dove possiamo vedere film e

cartoni animati6. Arriva dopo il giorno8. La usiamo per cancellare le scritte

fatte con la matita

11. Brillano in cielo quando è buio13. Lo sono il giallo, l’arancione, il rosso, il blu, il

verde…14. Compare in cielo quando piove con il sole16. La bambina protagonista della storia a fumetti

della rivista17. La beviamo quando abbiamo sete

Soluzione:

Verticali.2. Se è spenta non si vede

niente4. Mezzo con cui si vola in

cielo formato da un pallone edun cesto5. Due fratelli identici 7. Serve per guardare

stelle e pianeti durante la notte 9. Ce ne sono 12 in un anno 10. Grandi animali della

preistoria 12. È nelle nostre cellule15. Lo diciamo se siamo

d’accordo su qualcosa16. Il bambino protagonista

della storia a fumetti dellarivista

nome di un famoso fisico tedescovissuto tra il 1858 e il 1947

Schema risolto

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UNA MOSCA GRANDE COME

UNA GALLINA

DOSSIER

Alla scoperta del microscopio di

Galileo

CHI È STATO?

Il primo a scrivere dell’esistenzadel microscopio è stato GalileoGalilei (1564-1642), che però nonha mai utilizzato questo strumentoper compiere le sue ricerche.Galileo, invece, ha fatto grandeuso del cannocchiale, che avevafatto la sua comparsa per la primavolta in Olanda. In questo periodosi inizia dunque a capire che erapossibile osservare ingranditioggetti molto piccoli o moltolontani.

UN CANNOCCHIALE

AL CONTRARIO!Il cannocchiale permette di vedere

oggetti lontani, invece il microscopiofunziona al contrario: fa vedere oggettimolto piccoli e molto vicini.Dentro un tubo ci sono tre lenti: una

lente che fa da obiettivo, una lente dicampo e una lente oculare.

C’ERA UNA VOLTA...Giovanni Poleni era un marchese veneziano

vissuto tra il 1600 e il 1700, insegnante di“filosofia sperimentale”, il nome antico di quellache noi oggi chiamiamo “fisica”. Poleni cominciòad acquistare strumenti scientifici per le suelezioni fino a raccoglierne circa 400... una dellecollezioni più belle d’Europa! Oggi la collezionedel museo conta circa 1000 strumenti, di cui circa100 sono quelli originali di Giovanni Poleni.

NON SOLO FISICA!La fisica come la conosciamo noi ha sempre

avuto molti collegamenti con l’arte, la filosofia,l’architettura… Al museo di storia della fisica avraila possibilità di vedere alcuni oggetti realizzati dacostruttori di strumenti scientifici che però nonriguardano solo la fisica, ad esempio puoi vedereun modello di ponte. Contattihttp://www.unipd.it/musei/fisica/http://divulgazione.fisica.unipd.it/

GITA AL MUSEO DI STORIA DELLA FISICA

PICCOLO INSETTO

LENTE OBIETTIVO:ingrandisce il piccolo insetto

LENTE DI CAMPO

IMMAGINE INTERMEDIA

LENTE OCULARE:si guarda da qui

Scritto con la collaborazione di Fanny Marcon, ricercatrice presso il Museo di Storia della Fisica di PadovaFoto centrale: Microscopio di Galileo Galilei costruito da Eustachio Divini (1672). Padova, Museo di Storia della Fisica.

Microscopio firmato “Eustachio Divini in Roma

1672. Padova, Museo di Storia della Fisica.Microscopi fi

IL NOME

Il nome “microscopio” è stato

inventato da Johan

nes Faber, mentre

Galileo lo chiamava

“occhialino”,

“cannoncino”, “persp

icillo” o “occhiale”.

La parola MICROSCO

PIO significa

“guardare cose picc

ole”.

UN PEZZO RARO!

Il microscopio del Museo di Storia

della Fisica è un pezzo unico al mondo:

è l’unico microscopio costruito da

Eustachio Divini, famoso costruttore di

cannocchiali e microscopi, ad essere

arrivato fino a noi!

Da settembre 2013prenota la tua visitaper la scuola primaria!

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“COME FAI A ESSERE COSÌ BELL

O?”

"Vedi, io sono un fiore e sono una crea

zione della natura, e in quanto tale son

o

perfettamente simmetrico..." "Non cap

isco" rispose il Piccolo Principe [...]. "

Ora ti

spiego" disse superbamente il fiore. "

In natura esistono tantissime simmetr

ie."

Questo brano potrebbe essere il punto

di partenza della mostra Cristalli!, che

ha da

poco aperto a Padova. Il prof. Gilberto

Artioli, cristallografo e curatore della

mostra,

ci svela qualche segreto...

LE SIMMETRIE

Osserva il disegno sullo sfondo: c’è un

“motivo” che si ripete, traslandolo o

ruotandolo. Queste trasformazioni si

chiamano simmetrie. Nei cristalli sono gli

atomi che si dispongono nello spazio

disegnando delle figure che si ripetono in

modo molto regolare.

FORME E COLORI BELLISSIMI!È grazie alle simmetrie che i cristalliassumono le loro sorprendenti forme epossono essere tagliati per creare legemme più preziose. I loro stupendicolori, invece, dipendono da comeassorbono e riflettono la luce.

COME SI STUDIANO

I CRISTALLI?

Per studiarne la struttura si usa untipo di “luce” speciale, i Raggi X, glistessi che si usano per fare leradiografie. Osservando come questiraggi si riflettono su un cristallo o loattraversano, si riesce a ricostruirecome sono disposti gli atomi. Questascienza si chiama cristallografia e oggisi usa anche per studiare molecolecome le proteine.

COSA CI DICONO I CRISTALLI

I cristalli sono una miniera diinformazioni! Nel mondo che ci circonda icristalli sono ovunque e insegnano moltecose sui materiali, sulla Terra e sugliorganismi viventi. Ad esempio, i cristallipresenti nei meteoriti hanno molto daraccontare sulla storia del Sistema Solare.

LA MOSTRA

Visita la mostra “Cristalli!” daottobre 2013 a febbraio 2014all’Orto Botanico di Padova!Potrai anche costruire cristalli coni mattoncini LEGO!http://www.musei.unipd.it/eventi.html

I

Foto Appiani

Foto Bernardo Cesare

Un cristallo

al microscop

io

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UN LIQUIDO UN PO’... SOLIDO!

UN LIQUIDO UN PO’... SOLIDO!

DifficoltàDifficoltà

UUUESPERIME

NTI

CHE COSA SERVE?CHE COSA SERVE?Maizena o farina di fecolaAcquaUn bicchiere di plasticaCucchiaini da caffè

COSA SUCCEDE?COSA SUCCEDE?

Il fluido che hai appena realizzato è molto diverso daifluidi a cui siamo abituati! Pensa all’acqua: se cerchi dipremerla o se la versi da un bicchiere ad un altro rimanesempre liquida, mentre il fluido che hai realizzato tu diventasolido cercando di premerlo o mentre scende lungo la paretedel bicchiere. Il tuo nuovo fluido torna liquido appena non losi comprime o non lo si versa più. I fluidi come l’acqua si chiamano newtoniani, mentre quelloche hai realizzato tu si chiama fluido non newtoniano.

Quando si versa il fluido non newtoniano, all’inizio fa molta fatica ascendere dal bicchiere...

...ma appena arriva nel nuovo contenitore è liquido come all’inizio!

Prendi in mano un po’ del

fluido e prova a fare una

pallina come se fosse pasta

da modellare. Più forza

userai e più il fluido

sembrerà trasformarsi in

solido... ma appena smetti

di manipolarlo tornerà

liquido!

COME SI FACOME SI FA

1 Metti 10 cucchiaini di maizena nel bicchiere di plasticae aggiungi lentamente 5 cucchiaini di acqua

2 Mescola tutto molto lentamente fino ad ottenere unasostanza liquida di colore bianco

3 Adesso facciamo degli esperimenti con questo fluido!

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LA CARTINA CHE CAMBIA COLORE

LA CARTINA CHE CAMBIA COLORE

DifficoltàDifficoltà

CHE COSA SERVE?CHE COSA SERVE?

Cavolo rossoCartoncino biancoLimoneBicarbonato di sodioAcquaTre bicchieri

Un coltelloUna pentolaUna terrinaUn phonForbici Un cucchiaino

LIMONELIMONE ACQUAACQUA BICARBONATOBICARBONATO

Cartina di tornasole: la sostanza è…

AcidaAcida

BasicaBasica

NeutraNeutra

COSA SUCCEDE?COSA SUCCEDE?Le striscioline di carta imbevute di succo di cavolorosso hanno cambiato colore a seconda delle sostanzein cui le hai immerse e questo significa che le sostanzeusate hanno proprietà diverse. In particolare: il succodi limone è acido, il bicarbonato di sodio è basico el’acqua è neutra. Esistono delle sostanze chiamateindicatori che cambiano colore quando entrano incontatto con gli acidi e con le basi e servono proprioper distinguerli…il succo di cavolo rosso è proprio unindicatore! Infatti, le striscioline di carta che hannoassorbito il succo di cavolo a contatto con il succo dilimone diventano di colore rossastro, a contatto conl’acqua non cambiano colore, mentre a contatto con ilbicarbonato diventano verdi.Anche gli scienziati in laboratorio usano una cartinasimile a quella che hai fatto tu ma basatasull’indicatore tornasole: si chiama cartina ditornasole.

La cartaimmersa nellimone diventa

di colorerossastro...

...nell’acquanon cambiacolore...

...nelbicarbonatosi colora diverde!

COME SI FACOME SI FA

1 Taglia a un po’ di cavolo rosso, mettilo nellapentola con dell’acqua e fai bollire per

mezz’ora.

2 Dopo la cottura, l’acqua in cui è immerso ilcavolo sarà di colore blu scuro-viola. Versa

il succo ottenuto in una terrina.

3 Taglia delle striscioline di cartoncinobianco e immergile nel succo del cavolo per

mezz’ora. Poi asciuga le striscioline con l’aiuto delphon.

4 Prendi i tre bicchieri. Nel primo versa succodi limone, nel secondo versa dell’acqua, nel

terzo versa dell’acqua fino a metà, aggiungi 2cucchiaini di bicarbonato e mescola bene.

5 Ora immergi le tue striscioline dicartoncino nei 3 bicchieri!

2 3

LO SAPEVI CHE…

anche il tè si

comporta come

un

indicatore: quand

o ci

aggiungi il limo

ne,

che è appunto ac

ido,

diventa più chiaro

!

ATTENZIONEPer quest’esperimentochiedi aiuto ad un adulto

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E NEL NUMERO 1...

COS’È LA...

In uscita a ge

nnaio 2014!

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