La parola del Prevosto (don Luigi) 2 La Speranza (D. L ... · La parola del Prevosto (don Luigi) 2...

56

Transcript of La parola del Prevosto (don Luigi) 2 La Speranza (D. L ... · La parola del Prevosto (don Luigi) 2...

som

mar

ioLa parola del Prevosto (don Luigi) 2Calendario liturgico 3Il Vescovo rinuncia alla Diocesi 10La Speranza (D. L. Lussignoli) 11Don Giuliano Baronio a Iseo 12

Vita parrocchialeLa Prima Comunione 13Ripassiamo il Catechismo (Don Carlo) 14Viaggio verso il Paradiso (D. Giuseppe) 16Consiglio Pastorale Parrocchiale 17Dal Gruppo Caritas (S. Amighetti) 19Può darsi, una sera (Sr. MP Chambarand) 20Briciole Francescane (A. Rossi) 21Equipe Notre Dame (F. Merzoni) 22Movimento dei Focolari (R. Fontana) 24Partono i restauri (A. Carini) 26Musica e Poesia con il Coro 29

Dall’oratorioUn tesoro da svelare (M. Dosselli) 30Ricordando il Carnevale (don Valentino) 31Il rogo della Vecchia (T. Cervati) 32Lettere dal cielo 33Festa della Famiglia 33

Arte & CulturaLe Poesie di Rosetta (R. Mor) 34L’angolo di Massimo (M. Calvi) 35L’Angelo sul Mondo (don Valentino) 36Letture e formazione (don Valentino) 37

Ricordare: la nostra storiaPolizza 23 agosto 1627(E. Cremaschini) 38Le Poesie di Giulio Minini 40

Le Nostre RubricheVoi che ne pensate? (L. A. Pinelli) 41Lo Sport (R. Moscarella) 42

Varie - CronacaCanzoni sotto l’Angelo 44In gita con le ACLI 46Volontari del Soccorso 47Vigili del Fuoco 48Dalla casa di Riposo 49Alcolisti in trattamento (Mariuccia) 50Informagiovani (L. Brunelli) 51Bar Zollette (B. Cocchetti) 52Orario delle farmacie 53Numeri Utili 53Anagrafe Parrocchiale 54Offerte 54

sommario

In copertina:L’Agnello Pasquale

Presbiterio della Basilica di Verolanuovafoto: Virginio Gilberti

L’Angelo di VerolaMensile di Vita

Parrocchiale VeroleseA cura di don Luigi Bracchi

Redattori:Sac. Giuseppe Lama

Sac. Valentino PicozziSac. Carlo Civera

Sac. Graziano TregambeTiziano Cervati

Telefoni utili030 931210 (Casa Canonica)030 932975 (abit. Prevosto)030 9921196 (abit. don Giuseppe)030 931475 (abit. don Valentino)030 9360611 (abit. don Carlo)333 9346065 (abit. don Graziano)

Abbonamento annualeOrdinario 20,00Sostenitore 25,00Benemerito 30,00Per spedizionea mezzo posta 18,00Un numero 2,00

StampaTipolito Bressanelli - Manerbio

Tel. 030 93 80 [email protected]

3

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

la parola del prevosto

È Pasqua

Per una comunità cristiana è l’an-nuncio più importante e più ve-ro. È il fondamento della nostra

fede. Il grido che risuona “Cristo è ri-sorto” è il motivo del nostro esserecristiani.Perché Cristo è risorto noi cre-diamo in Dio che è nostro padree segue ciascuno di noi con unamore immenso, non si stancadelle nostre debolezze, ci parlacontinuamente per indicarci la viada seguire. Ancora una volta siamoinvitati a scoprire e ad approfondire ilsenso profondo della fede cristiana.Da questo avvenimento nascono i Sa-cramenti, che segnano la vita di cia-scuno di noi. Da qui la forza dell’an-nuncio del Vangelo. Da duemila annicontinua quel fermento di vita: la buo-na notizia lievita e dà senso a quantoaccade dentro di noi ed intorno a noi.Perché Cristo è risorto il dolore, lasofferenza, la morte non sono più real-tà che stroncano la vita, ma diventanoesperienze che ci conducono alla vitanella pienezza dell’amore di Dio. Il cri-stiano cammina in tutte le vicende del-la vita con la speranza forte che tuttoconcorre alla felicità vera dell’uomo;chi vive con questa fede sa con certez-za che incontrerà la croce, ma potràsempre andare oltre verso la vita.Perché Cristo è risorto nasce laChiesa: quella realtà dove tutti sonochiamati per essere fratelli, dove domi-na la legge della carità: quella realtà incui esperimentiamo come è interes-sante far parte di un’unica grande fa-miglia.Questa, in breve, la sintesi di quantovale la Pasqua per noi, ma anche perchi non crede. La Quaresima è stataproposta come un cammino di rinno-vamento: un particolare cammino dal-le apparenze alla realtà. Guardando al-

la nostra comunità cerchiamo di deli-neare alcuni frutti concreti di questaPa-squa, particolarmente necessari.Se è Pasqua la nostra fede diventipiù viva e profonda: una realtà che por-tiamo avanti con più impegno e gene-rosità, una fede che cerchiamo di testi-moniare nella vita concreta.Se è Pasqua la nostra speranza siapiù certa: siamo chiamati a viverla e atestimoniarla alle persone che incon-triamo, specialmente a quanti sono indifficoltà.Se è Pasqua la nostra carità, il nostroamore diventi la prima preoccupazio-ne della nostra vita, sull’esempio di Ge-sù, che è venuto per dare la vita per tut-ti noi. Noi siamo vivi nella misura in cuiamiamo il Signore e gli altri. Siamo an-cora troppo individualisti. La dimensio-ne comunitaria è spesso troppo lonta-na dalla nostra vita concreta.

Buona Pasqua a tutti: ai fanciulli, ai ra-gazzi, ai giovani, alle famiglie, agli am-malati e agli anziani; a tutti!!!

Don Luigi

4

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

calendario liturgicoap

rile In Basilica: Prefestiva: ore 18.30

Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30ore 18.15 Celebrazione dei Vespri

Feriali: ore 7.00 - 9.00ore 18.30 eccetto il giovedì

S. Rocco: Festiva: ore 9.00S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00

Feriale: ore 20.00 solo il giovedìCappella Casa Albergo: Tutti i giorni ore 16.30N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.00, un sacerdote è a dispo-sizione per le confessioni

Inizio della Settimana SantaÈ la settimana più significativa dell’anno, quella che la tradizione liturgica e po-polare chiama “Santa”. Su questa settimana deve puntare l’impegno spiritua-le dei credenti. Sempre la liturgia, ma specialmente in questa settimana, ci farivivere il mistero pasquale nel quale Gesù, Figlio di Dio, incarnatosi e fatto ob-bediente fino alla morte di croce, è talmente esaltato nella Risurrezione eAscensione da essere costituito Signore e poter così comunicare la sua vita di-vina affinché gli uomini, morti al peccato e configurati a Cristo, non vivano piùper se stessi, ma per Gesù che morì e risuscitò per noi.I primi giorni della Settimana Santa, nella nostra parrocchia, sono caratterizza-ti dalla celebrazione delle Quarantore. Sono giorni di preghiera, di ascolto del-la Parola di Dio, di conversione che devono servirci da introduzione al triduopasquale in cui si celebra il mistero di Cristo che per noi muore e risorge.

1 Domenica delle Palme (II settimana del salterio)

Dal Vangelo “...Gesù disse: Per voi però non sia così: ma chi è il più gran-de tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come co-lui che serve. Infatti chi è più grande: chi sta a tavola o chiserve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto inmezzo a voi come colui che serve - ...”. (Lc 22, 26.27)

Sante Messe con orario festivoore 9.15 Oratorio: benedizione degli ulivi. Processione verso la Basilica

seguita dalla Santa Messaore 11.00 Santa Messaore 15.00 Apertura delle S.S. Quarantore. Vespro. Esposizione del Santis-

simo Sacramento. Breve riflessioneN.B.: Il Santissimo rimane esposto all’adorazione dei grup-pi e dei singoli

ore 17.00 Salone delle Suore: incontro con i genitori, padrini e madrinedei battezzandi del mese di aprile

Non viene celebrata la Santa Messa delle 18.30ore 20.30 S. Messa. Meditazione. Reposizione. (Partecipa il Coro parroc-

chiale)

5

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

calendario liturgico

2 lunedì Della Settimana santaore 7.00 S. Messa. Esposizione del SS. Sacramentoore 12.00 Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconieore 15.00 Adorazione per tutte le donne della parrocchiaore 20.30 S. Messa. Meditazione. Reposizione. (Partecipa il Coro parroc-

chiale)

3 martedì Della Settimana santa ore 7.00 S. Messa. Esposizione del SS. Sacramentoore 12.00 Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconieore 15.00 Adorazione per tutte le donne della parrocchiaore 20.30 S. Messa. Meditazione. Benedizione Eucaristica solenne. Chiu-

sura delle Quarantore (Partecipa il Coro parrocchiale)

4 mercoledì Della Settimana santa Le Sante Messe, con orario feriale, vengono celebrate nella Cappella delle Suoreore 15.00 Dalle suore: sante Confessioni per i ragazzi e ragazze delle medieore 20.00 Solenne Via Crucis cittadina

5 GIOVEDÌ SANTONon si celebrano Sante Messe al mattinoore 9.00 Celebrazione delle Lodi e ufficio delle lettureore 9.30 Nel Duomo di Brescia S. Messa Crismale celebrata dal Vesco-

vo con i sacerdoti della diocesi (viene trasmessa da Radiobasi-lica)

ore 16.30 S. Messa per i ragazzi, gli anziani e gli ammalatiore 20.30 S. Messa nella “Cena del Signore”. (Partecipa il Coro parroc-

chiale)

6 VENERDÌ SANTOOggi non si celebrano Sante Messeore 9.00 Celebrazione delle Lodi e ufficio delle lettureore 9.30 Dalle ore 9.30 alle 12.00 e dopo la Via Crucis, dalle 16.00 alle

18.00, i sacerdoti sono disponibili per le Confessioniore 15.00 In Basilica solenne Via Crucis per tuttiore 20.30 Liturgia della Passione e bacio del Crocifisso (Partecipa il Coro

parrocchiale)ore 21.30 Ufficio delle tenebre

7 SABATO SANTOOggi non si celebrano Sante Messeore 7.00 I sacerdoti sono a disposizione per le Sante Confessioni fino al-

le 12.00ore 9.00 Celebrazione delle Lodi e Ufficio delle lettureore 15.00 Confessioni fino alle ore 19.00ore 21.00 Solenne Veglia Pasquale

È l’ora più solenne di tutto l’anno liturgico. S. Agostino lachiama “Madre di tutte le veglie”; si veglia nell’attesa dellaRisurrezione: mistero centrale della nostra fede - SantaMessa con la partecipazione del Coro parrocchiale

calendario liturgico

6

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

8 Domenica di Pasqua nella risurre-zione del SignoreSolennità con ottava(proprio del salterio)

Dal Vangelo “...Giovanni, chinato-si, vide le bende perterra, ma non entrò.Giunse intanto an-che Simon Pietroche lo seguiva ed en-trò nel sepolcro e vi-de le bende per terrae il sudario che gliera stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma pie-gato in un luogo a parte...”. (Gv 20, 5-7)

Sante Messe con orario festivoore 9.30 In Basilica: Solenne Professione Pubblica di Fede dei giovani

maggiorenniore 11.00 S. MESSA SOLENNE (con la partecipazione del Coro parroc-

chiale)ore 18.00 Vespri solenni

9 LUNEDÌ DELL’ANGELO (proprio del salterio)

Dal Vangelo “...Rispose Gesù: - In verità, in verità ti dico: se uno non na-sce da acqua e spirito non può entrare nel regno di Dio. Quelche è nato dalla carne è carne e quello che è nato dallo Spi-rito è Spirito -...”. (Gv 3, 5-6)

Sante Messe con orario festivoLa santa messa delle ore 11.00 è celebrata in S. RoccoNel pomeriggio è sospesa la celebrazione dei vespri

ore 18.30 S. Messa

15 Domenica Seconda di Pasqua (in Albis o della Divina Misericordia)(proprio del salterio)

Dal Vangelo “...(dopo aver detto questo) alitò su di loro e disse: - riceve-te lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno ri-messi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi. - ...”.(Gv 20, 20-23)

Sante Messe con orario festivoore 12.00 Celebrazione solenne del Battesimoore 15.00 Oratorio: incontro per i genitori dei bambini di 3a elementareore 15.00 Suore: incontro per i genitori dei bambini di 1a elementare

Da lunedì 16 IIa settimana del salterio

7

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

calendario liturgico

21 sabato ore 21.00: In Basilica: Mistero della fede - Riflessione Concertocon il Coro San Lorenzo e poesie di Rosetta Mor (vedi pag, 29)

22 Domenica Terza di Pasqua (III settimana del salterio)

Dal Vangelo “...(Gesù) gli disse per la terza volta: “Simone di Giovanni,mi vuoi bene?” Pietro rimase addolorato che per la terzavolta gli dicesse: Mi vuoi bene? e gli disse: “Signore tu saitutto; tu sai che ti voglio bene”. Gli rispose Gesù: “Pasci lemie pecorelle”...”. (Gv 21, 17)

Sante Messe con orario festivoore 15.00 Suore: incontro per i genitori dei ragazzi di 1a media

25 mercoledì San Marco Evangelista - Festa. Sante Messe con orario feriale(Proprio del Salterio)

26 giovedì ore 18.30: Santa Messa in Lingua Latina e Canto Gregoriano

28 sabato Ritiro per la 3a elementare in preparazione alla Prima Comunio-ne

29 Domenica Quarta di Pasqua (IV settimana del salterio)

Dal Vangelo “...Gesù rispose loro: “Le mie pecore ascoltano la mia vocee io le conosco ed esse mi seguono. Io dò loro la vita eter-na...”. (Gv 10, 27)

Sante Messe con orario festivoore 10.30 I comunicandi sono attesi in Oratorio per il corteoore 11.00 Celebrazione della Messa di Prima Comunioneore 15.00 Oratorio: incontro per i genitori dei bambini di 2a elementareore 15.00 Suore: incontro per i genitori dei ragazzi di 2a mediaore 16.00 Suore: Incontro Azione Cattolica Adulti

In Basilica: Prefestiva: ore 18.30Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

ore 18.15 Celebrazione dei VespriFeriali: ore 7.00 - 9.00

ore 18.30 eccetto il giovedìS. Rocco: Festiva: ore 9.00S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00

Feriale: ore 20.00 solo il giovedìCappella Casa Albergo: Tutti i giorni ore 16.30N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.00, un sacerdote è a dispo-sizione per le confessioni

mag

gio

8

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

calendario liturgico

Mese MarianoSi apre il mese dedicato alla devozioneverso la Vergine Maria. Ogni giorno leMesse delle 9.00 e delle 18.30 sarannoprecedute dalla recita del S. Rosario.Sono in programma sere di preghieranelle varie Diaconie. Il calendario saràpubblicato nel prossimo numeroOgni sera alle ore 20.30 si prega con ilS. Rosario nelle chiese sussidiarie di S.Rocco, Madonna di Caravaggio (Sta-dio), chiesa di S. Donnino e alla BredaLibera. Nella Cappella della Casa Al-bergo, il Rosario viene recitato alleore 20.00

1 martedì S. Giuseppe lavora-tore

ore 9.00 S. Messa per il mondodel lavoro

3 Giovedì Santi Filippo e GiacomoFesta - Sante messe con orario feriale

5 sabato Festa di S. Gottardo in S. Donninoore 9 e 11 Le Sante Messe del mattino sono celebrate in S. Donninoore 17.00 S. Rosario e benedizione con la reliquia del Santo

6 Domenica Quinta di Pasqua (I settimana del salterio)

Dal Vangelo “...Gesù disse: “Vi dò un comandamento nuovo: che vi amia-te gli uni gli altri; come io vi ho amato così amatevi anche voigli uni gli altri...”. (Gv 13, 34)

Sante Messe con orario festivoore 9.30 In Basilica: Solenne “consegna” della Fede ai ragazzi di 2a media

13 Domenica Sesta di Pasqua (II settimana del salterio)

Dal Vangelo “...Gli rispose Gesù: “Se uno mi ama, osserverà la mia Parolae il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo di-mora presso di lui...”. (Gv 14, 23)

Sante Messe con orario festivoOggi si celebra la festa in onore della Madonna di maggio

ore 15.00 Basilica: Celebrazione della prima riconciliazione per i fanciulli di2a elementare

ore 18.00 Santa Messa seguita dalla processione solenne in onore dellaMadonna

9

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

calendario liturgico

Riepilogo degli appuntamentiDomenica 8 aprileGiovani MaggiorenniProfessione di Fede ore 9.30

Domenica 15 aprileGenitori dei bambini di 3a elementare ore 15.00 OratorioGenitori dei bambini di 1a elementare ore 15.00 Suore

Domenica 22 aprileGenitori dei ragazzi di 1a media ore 15.00 Suore

Sabato 28 aprileBambini di 3a elementareritiro dalle 15.00 alle 18.00 ore 15.00 Suore

Domenica 29 aprileBambini di 3a elementarePrima Comunione ore 11.00 BasilicaGenitori dei bambini di 2a elementare ore 15.00 OratorioGenitori dei ragazzi di 2ª media ore 15.00 SuoreAzione Cattolica Adulti ore 17.00 Suore

Domenica 6 maggioRagazzi di 2a mediaConsegna della Fede ore 9.30 Basilica

Domenica 13 maggioBambini di 2a elementarePrima Riconciliazione ore 15.00 Basilica

10

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

mons. Sanguineti

Con questa richiesta ufficiale siapre ora per la Chiesa brescia-na il periodo della preparazio-

ne e alla successione.

Con un breve messaggio inviato ai pre-sbiteri e ai fedeli della diocesi il vesco-vo di Brescia, mons. Giulio Sanguinetiha reso noto di aver presentato al Papale proprie dimissioni in occasione delcompimento del 75° anno di età.Mons. Sanguineti, come già aveva di-chiarato in più occasioni, ha presentatorinuncia per raggiunti limiti di età atte-nendosi alle disposizioni canoniche, inparticolare secondo quanto è stabilitonel can. 401 - §1 del Codice di DirittoCanonico: «Il Vescovo diocesano cheabbia compiuto i settantacinque anni dietà è invitato a presentare la rinuncia al-l’ufficio al Sommo Pontefice, il qualeprovvederà, dopo aver valutato tutte lecircostanze».La richiesta del Vescovo diverrà effetti-va con la nomina del successore. Siapre per la Chiesa bresciana il periododella preparazione alla successione,«un tempo di più intensa preghiera per-ché venga scelto chi lo Spirito Santovuole».È desiderio del Vescovo lasciare la dio-cesi prima della pausa estiva e ritirarsinella sua terra natale, che ha un climapiù adatto alla sua salute. Nel frat-tempo dovrebbe essere nominato ilnuovo Vescovo che potrebbe insediarsiin diocesi con l’inizio del nuovo annopastorale. Tutto rimane comunque inmano al volere e alle decisioni del Papae dei dicasteri vaticani preposti.

Mons. Sanguineti nella nostra Basilica nel 2005(foto T. Cervati).

Mons. Sanguineti è vescovo di Bresciadal 19 dicembre del 1998, giorno dellanomina. L’ingresso venne celebrato il28 febbraio del 1999.Mons. Sanguineti ha compiuto i 75 an-ni il 20 febbraio scorso. È nato nel 1932a Lavagna in provincia di Genova e dio-cesi di Chiavari.Negli otto anni di permanenza a Bre-scia mons. Sanguineti non ha certo ri-sparmiato energie e impegno nellosvolgimento quotidiano della sua mis-sione di pastore e di guida.La visita pastorale, che ha occupatobuona parte del tempo trascorso in ter-ra bresciana, può essere considerata lacifra capace di esprimere il comemons. Sanguineti ha voluto essere Ve-scovo: pastore per la gente e in mezzoalla gente; maestro umile e fermo, che

Il Vescovo scrive alla Chiesa Bresciana

Mons. Sanguinetipresenta al Papala rinuncia alla Diocesi

11

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

mons. Sanguineti

Il messaggiodel Vescovo

Carissimi Presbiteri e Fedeli,al compimento del 75a anno di etàho inviato al Papa la lettera di rinun-cia al ministero episcopale in que-sta cara diocesi. Non è stato un pas-so indolore. Il Santo Padre mi ha be-nevolmente fatto conoscere la Suadecisione: le mie dimissioni diven-teranno effettive al momento dellanomina del mio successore.Nel frattempo continuo a servirequesta diocesi come vescovo. Iniziacosi il tempo della preparazione del-la mia successione. È un tempo dipiù intensa preghiera perché vengascelto chi lo Spirito Santo vuole.Non ci deve stare a cuore altro. Pre-ghiamo perché risulti chiara la Suascelta e venga accolta.Vi benedico.Brescia 12 marzo 2007

+ Giulio Sanguineti

Briciole di bontàdi Don Luigi Lussignoli

La SperanzaLa speranzaè la finestrache al mattino ti consegnaun giorno tutto nuovo:basta che tu la apra.

La speranzaè l’aria frescache ti ricarica i polmonidi ossigeno nuovo:basta che tu la respiri.

La speranzaè la forza per amarela vita di ogni giornofino al giornosenza tramonto.

custodisce e insegna le verità della fe-de e allo stesso tempo promuove lacrescita e la testimonianza dei fedeli;guida coraggiosa e irreprensibile cheha insistito sulla necessità per la Chie-sa bresciana di una nuova evange-lizzazione attraverso una formazionepiù profonda, una più stretta collabora-zione tra i sacerdoti e la concreta corre-sponsabilità dei laici. «Chiedo alla Chie-sa di Brescia - ha scritto mons. Sangui-neti nelle ultime righe della lettera “L’a-nima mia magnifica il Signore” pubbli-cata a conclusione della Visita pa-storale - di non accontentarsi della suaforte tradizione cristiana passata, ma diassumere lo sforzo per un impegno ditestimonianza nel presente della nostraterra. Chiedo una testimonianza cristia-na più viva, gioiosa e contagiosa».

Giuseppe Mensi(Grazie a: La Voce del Popolo)

12

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

verolesi nel “mondo”

Domenica 11 marzo 2007 il no-stro concittadino don GiulianoBaronio, ha fatto il suo ingres-

so in Iseo come nuovo parroco diquella comunità, lasciando la parroc-chia di Villa Carcina. Abbiamo saputodella gioia e dell’esultanza della co-munità di Iseo per il nuovo pastore.È di nuovo un verolese a condurre lacomunità lacustre. Infatti, prima diDon Giuliano fu don Graziano Monta-ni a ricoprire l’importante ufficio dal1975 al 1982.Don Giuliano, nato nel 1946, è sacer-dote dal 1971 ed è stato collaboratoreparrocchiale a Toscolano Maderno e aPontevico. Dal 1992 è stato parroco diVilla Carcina dove la sua opera è sta-ta particolarmente incisiva nella curadegli edifici di culto e nell’organizza-zione di pellegrinaggi e viaggi in terradi missione. I suoi collaboratori lo de-

scrivono come una persona amabile eseria, giovanile nel tratto e nell’animo,sempre disponibile ad ascoltare e da-re una mano. Qualità che la gente diIseo potrà presto imparare ad apprez-zare.Il giorno dell’ingresso, a nome dellanostra comunità, era presente DonCarlo che è suo compagno di messa.Siamo contenti per questa nomina esono lieto di porgere a lui e ai suoi fa-miliari gli auguri più veri, a nome miopersonale, di tutti i sacerdoti e di tuttala comunità.Auguri sinceri e vivissimi.

Don Luigi

Don Giuliano Baronioè il nuovo parrocodi Iseo

invi

tode

l pap

a

Don Giuliano a Iseo mentre firma i verbalidell’ingresso.

Don Giuliano a Iseo accolto dal Sindaco.

13

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Aprile: Prime Comunionie nuovo progettodella Iniziazione Cristianadei Fanciulli e dei Ragazzi

Il 29 aprile 2007 un bel gruppo difanciulli della nostra comunità rice-verà per la prima volta Gesù nel-

l’Eucarestia. È un fatto che ci porta afare alcune riflessioni per noi e per laparrocchia.1) innanzitutto ci riporta nel ricordo a

quel giorno che anche noi abbiamovissuto, tanti o pochi anni fa: ungiorno di intense emozioni. Sicura-mente è stata una tappa importan-te nel nostro cammino con Gesù:per qualcuno “forse” anche un’e-sperienza determinante per la suavita cristiana. Ci fa bene riviverel’entusiasmo e magari l’emozionedi quei giorni, anche per sentircinello stato d’animo giusto per crea-re le condizioni ideali per questibambini, perché sia per loro un mo-mento significativo. Rivivere quelmomento anche per vedere che co-sa ne abbiamo fatto di quell’incon-tro con Gesù.

2) Nasce in noi adulti una domanda:“Come la nostra comunità, le nostrefamiglie aiutano questi bambini inun momento così importante?” equi la nostra attenzione va nuova-mente a quell’importante impegnoche il Vescovo richiama e proponead ogni comunità: vivere una fedepersonale, profonda e matura peraccompagnare questi nostri picco-li. È certo: se i genitori non vivono enon testimoniano la fede che pro-pongono ai figli sarà molto difficileche essi recepiscano e vivano poi

secondo il Vangelo.La Prima Comunione dei bambiniinterpella seriamente i loro genito-ri, gli adulti della parrocchia. Impa-reranno a rendersi conto che “farela Comunione” è progredire nell’a-more per il Signore e per gli altri, sei genitori, le nostre famiglie vivran-no così. Questa festa invece, saràuna “festa pagana” se non la vivre-mo così, la prepareremo così. Que-sto interpella tutti noi: la mia Fede èuno stile di vita secondo Gesù? Chene è della Santa Messa domenica-le nelle nostre famiglie? È il mo-mento più importante della setti-mana, momento che desideriamo,prepariamo, e portiamo nella vitadella famiglia?

3) a settembre di quest’anno inizieràanche da noi il nuovo progetto dicatechesi per i fanciulli; dovrà di-ventare un cammino di catechesiper i genitori, per gli adulti. I nostricatechisti hanno avuto alcuni in-contri particolari per prepararsi aquesto nuovo percorso di fede. Sisono convinti che sarà un lavoroentusiasmante, ma certamente im-pegnativo. Dipenderà molto dallaaccoglienza e dalla disponibilitàdei genitori di questi bambini. Se igenitori in prima persona farannoun certo cammino di fede, i bambi-ni saranno accompagnati verso iSacramenti e verso le varie tappedella loro crescita spirituale. DopoPasqua noi sacerdoti incontreremo

14

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

singolarmente ogni coppia di geni-tori dei bambini che inizieranno(l’età che corrisponde alla primaelementare); illustreremo il nuovocammino di catechesi, coinvolgen-do i genitori non semplicementeper ascoltare una relazione, quantopiuttosto perché si sentano i primiresponsabili nella educazione e for-mazione cristiana dei bambini.Non saranno più i catechisti la pre-senza più importante per i bambini,ma saranno i loro genitori. Occor-rerà passare dall’idea che i genitorisono i primi educatori per i loro figlialla esperienza concreta. Con il lo-ro insegnamento e soprattutto con

la loro vita, accompagneranno i lo-ro figli in questo cammino meravi-glioso. Non varranno le scuse soli-te che noi mettiamo in campo:“Non ho tempo, non sono prepa-rato, non sono capace”. Senzaquesto impegno non sarà possibileper i ragazzi ricevere i Sacramentinel modo giusto.

Tutto questo non vediamolo comeuna cosa negativa; è l’impegno piùimportante e più gioioso della vostravita.

Don Luigiper tutti i sacerdoti

e i catechisti

Ripassiamo il Catechismo

La Verità e le Normedi vita cristiana.Chi se le ricorda tutte?(2)a cura di don Carlo

Nell’ultimo numero dell’Angelo, è partita la prima delle nostre provocazio-ni sul “chi se le ricorda tutte?” riferito alle Verità e alle Norme dì vita cri-stiana. Il più importante di questi è senz’altro quello che si riferiva ai Die-

ci Comandamenti dati a Mosè sul Sinai. “Nei Comandamenti noi conosciamo lavolontà di Dio e la strada per giungere alla riunione eterna con Lui”.

I dieci Comandamenti di Dio o DecalogoIo sono il Signore Dio tuo:1. Non avrai altro Dio fuori di me.2. Non nominare il nome di Dio invano.3. Ricordati di santificare le feste.4. Onora il padre e la madre.5. Non uccidere.6. Non commettere atti impuri.7. Non rubare.8. Non dire falsa testimonianza.9. Non desiderare la donna d’altri.10. Non desiderare la roba d’altri.

ripas

si d

i cat

echi

smo

15

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

ripas

si d

i cat

echi

smoEsaminiamo ora, uno per uno, i dieci

Comandamenti di Dio, per imparareda Lui la via della felicità.

101 (167) Che cosa ci ordina il primoComandamento “Io sono il SignoreDio tuo: non avrai altro Dio fuori cheme”?Il primo Comandamento: “Io sono ilSignore Dio tuo: non avrai altro Diofuori che me” ci ordina di essere re-ligiosi, cioè di credere in Dio e diamarLo, adorarLo e servirLo comel’unico vero Dio, Creatore di tutto enostro Padre e Signore.Il primo nostro dovere è certamentequello di comportarci bene con il no-stro Padre celeste.E noi ci comportiamo bene con Lui secrediamo in Lui, se amiamo Lui e seserviamo Lui come l’Unico Dio esi-stente, nostro Creatore, Signore e Pa-dre.Chi fa ciò, stabilisce con il Padre cele-ste un rapporto filiale che lo “lega”intimamente a Lui, e che per questo sichiama “Religione”.

102 (169) - Che cosa ci proibisce il se-condo Comandamento ‘‘Non nomina-re il nome di Dio invano’’?Il secondo Comandamento ‘‘Nonnominare il nome di Dio invano’’ ciproibisce di disonorare il Nome diDio: perciò di nominarLo senza ri-spetto; di bestemmiare Dio, la san-tissima Vergine, i Santi e le cosesante; di far giuramenti falsi, nonnecessari o in qualunque modo ille-citi.Ad ogni figlio sta a cuore l’onore e ilbuon nome del proprio papà. Quantopiù allora deve starci a cuore l’onoredel nome Santo di Dio!Perciò il secondo Comandamento ciproibisce di nominare senza rispetto ilsuo Nome, o quello di Gesù Cristo, diMaria santissima e dei Santi; e soprat-tutto ci proibisce - come tu ben capisci

- di insultarLo con la bestemmia.Anzi, quando senti qualcuno che be-stemmia, per consolare il Padre tuo eriparare il peccato del fratello, dirai:“Dio sia benedetto!”, oppure “Sia loda-to Gesù Cristo!”.Ricorda anche di non fare giuramentifalsi, perché chi giura “chiama Dio atestimone di quanto dice”, e quindi, segiura il falso, profana Dio stesso.

103 (170) - Che cosa ci ordina il terzoComandamento “Ricordati di santifica-re le feste”?Il terzo Comandamento “Ricordatidi santificare le feste” ci ordina dionorare Dio nei giorni di festa conatti di culto liturgico e comunitario,dei quali il principale è la santa Mes-sa.Come ogni buon padre, anche Diovuole radunare intorno a Sé i suoi figliper parlar loro, per ascoltarli e per re-galar loro i suoi doni.A questo scopo Dio si è riservato ungiorno della settimana, e precisamen-te il giorno che ricorda la Risurrezionedi Gesù, che perciò si chiama il giornodel Signore o “Dies Domini”, cioè “Do-menica”.L’incontro di Dio con i suoi figli avvie-ne attorno all’altare, ove Gesù offrecon noi al Padre il Sacrificio della san-ta Messa.Inoltre, per essere liberi di stare conLui, ed anche per riposarci, Dio vuoleche nei giorni di festa sospendiamo illavoro abituale della settimana.(Continua)

16

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Nella vera gioia di Gesù risorto,siamo viaggiatoriverso il Paradisoa cura di don Giuseppe

OrarioPartenza: a tutte le ore, dal momentodella nascita. Arrivo: a tutte le ore, dopola penultima stazione (= il Purgatorio).N.B.: 1) C’è possibilità di perdere il trenoe di non arrivare mai (= l’inferno). 2) Tut-ti hanno una destinazione (= il nullanon esiste: c’è risurrezione per tutti, inbene o in male).

PrezziPrima classe: innocenza o martirio (= siarriva in paradiso subito). Seconda clas-se: vivere normalmente in Grazia di Dio(= senza peccato mortale). Terza classe:conversione all’ultimo momento (= ra-rissima e molto rischiosa).

Avvisi1.Non vi sono biglietti di andata-ritorno:

c’è solo andata (= si vive una sola volta).2.Bisogna viaggiare in comunità (=

con la Chiesa, i Sacramenti; non dasoli: idee personali, allergia alla par-rocchia, ritenersi a posto).

3.Specialmente occorre viaggiare con ilCapotreno (= con Cristo: vivere inGrazia di Dio).

4.Si è pregati di portare solo il bagagliodelle “opere buone”; con altri bagagli(= il peccato) si può perdere il treno(= inferno) o soffrire ritardi notevolialla penultima stazione (= il purgato-rio).

5. I bambini piccoli, innocenti, hannotutto “gratis”: il Capotreno (= Cristo)ha pagato per tutti (= Croce e Risur-rezione) e non pretende biglietti (=impegni) da chi non è capace di as-sumerli.

6.Se sei più grande, il tuo biglietto (=

essere in Grazia di Dio) lo devi pagareproprio tu (= la tua continua conver-sione).

Attenzione, attenzione!1.Quest’orario è per tutte le stagioni,

per tutte le età, per tutte le persone,per tutti i luoghi.

2.La partenza è sempre molto lenta (=il nascere), ma l’arrivo spesso è fulmi-neo (= morte Improvvisa).

3.Anche i potenti, le autorità e i ricchi de-vono sempre viaggiare in comunità (=la Chiesa), e non possono richiedereun treno speciale per loro (= prescin-dere da Dio nei Sacramenti e dai fra-telli nelle opere di amore e perdono).

4.Può capitare che chi sul treno (= la vi-ta) era ultimo (= malato, emarginato,sfruttato, povero), alla stazione siaconsiderato primo (= abbia più meri-ti). Infatti il giudizio del Capotreno (=Cristo) è assai diverso dal giudizio deipasseggeri, perchè “i primi sarannoultimi, e gli ultimi i primi”.

Norma fondamentaleper tutti“Che giova all’uomo guadagnare il mon-do intero, se poi perde la sua anima?”.

Garanzia del viaggioLa sicurezza dell’arrivo (= il Regno diDio) è garantita al 100% dal Capotreno(= Gesù Cristo), che non può assoluta-mente ingannare, anche perchè Lui,pur essendo già arrivato (= Pasqua eAscensione) continua a viaggiare connoi (= Eucarestia) e in noi (= Vita diGrazia), e ad insegnarci la strada (= laBibbia).

17

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Consiglio PastoraleParrocchialeDal verbale della sessione di mercoledì 14 febbraio

Convocato e presieduto da Mons.Luigi Bracchi, mercoledì 14 feb-braio, alle ore 20.30, presso le

rev. Suore, per discutere e deliberaresul seguente Ordine del Giorno:

1) Revisione degli strumenti di comu-nicazione sociale presenti nella no-stra comunità:

- Bollettino parrocchiale l’Angelo diVerola

- Radio Basilica- Sito Internet.2) Varie ed eventuali.

Introduce l’argomento il rev. Don Lui-gi, presentando alcune note di fondo:

1. questi strumenti sono stati sceltidalla nostra comunità per servirenel modo più efficace la realtà cri-stiana e civile di Verolanuova, edesprimono lo stile di rapporto fracristiani e tutti. Il loro scopo è diraggiungere tutta la popolazioneper prestare attenzione a tutte lenostre realtà, con la sensibilità dicogliere negli avvenimenti quoti-diani il sale del Vangelo, e dare sa-pore cristiano a tutte le realtà, perannunciare il Vangelo nel modo mi-gliore, per dare speranza a tutti.

2. Si tratta di strumenti senza scopodi lucro o commercializzazione, maassolutamente liberi di compiere ilservizio per cui sono stati realizzati.

Prende poi la parola il Sig. TizianoCervati, che rivolge un pensiero di ri-conoscenza a coloro che hanno rea-lizzato questi efficaci mezzi di comu-nicazione, e precisamente a Don Lui-gi Corrini ed al Maestro Rino Bonerae che sono stati, per trent’anni la co-

lonna portante di queste realtà.

Questi tre strumenti di comunicazio-ne utilizzano linguaggi diversi:- Il Bollettino parrocchiale è un docu-

mento storico, che tratta argomentisia semplici sia impegnati, adatti atutte le fasce di età.

- La Radio utilizza una comunicazio-ne immediata, con l’obbiettivo di ar-rivare a tutti con argomenti utili, diinteresse generale, non limitandosiad essere altoparlante della chiesa.

- Il Sito Internet da Verolanuova rag-giunge quasi tutto il mondo e si pro-pone anche come memoria storicadella comunità verolese e si prestaall’approfondimento di argomentitrattati dagli altri due mezzi di co-municazione. Le informazioni im-magazzinate sul nostro sito sono digrande interesse e vengono richie-ste e utilizzate anche in parrocchieitaliane e straniere.

Come funzionano:Il Bollettino usufruisce del servizio dicirca 40 collaboratori, tra articolisti,redattori, impaginatori ecc., e di 50persone impegnate nella distribuzio-ne. Riesce ad autofinanziarsi con lasottoscrizione degli abbonamenti.

La Radio, pur essendo al suo com-pleto servizio, non è ufficialmente unaproprietà della Parrocchia, ma unaAssociazione (Associazione RadioBasilica Verolanuova) con regolariconcessioni governative. È retta da unConsiglio di Amministrazione con unpresidente gravato di responsabilitàcivili e penali.Utilizza programmi autoprodotti, gra-

18

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

zie alla fantasia ed alla buona volontàdi tanti collaboratori, oltre ad attinge-re ai programmi del circuito In Blu,sostenuto dalla C.E.I.Si mantiene in vita attraverso i contri-buti per l’editoria, con compensi (esi-gui) del Circuito In Blu radio per lapubblicità, e con le (rare) offerte deiparrocchiani. Sulla radio gravano an-che i costi di preparazione e impagi-nazione dell’Angelo di Verola, dellarealizzazione di “Pane di Vita” e le spe-se telefoniche della Sacrestia.

Il sito internet si mantiene autonoma-mente ed è a totale carico della radio.

Sarebbe opportuna una diversa ge-stione economica che permetta di va-lutare meglio i costi reali dei singolimezzi di comunicazione.

Il signor Cervati fa presente che non èopportuno che la responsabilità deitre mezzi di comunicazione sia con-centrata solo sulla sua persona. Si faappello ai parrocchiani di buona vo-lontà per il reclutamento di personeda formare per la collaborazione nellagestione del Bollettino ma soprattuttodella Radio i cui adempimenti sonomolto complessi.Sottolinea, inoltre, la necessità che silavori per la formazione di nuove figu-re di Animatori della ComunicazioneParrocchiale.

Al termine dell’esposizione del signorCervati, il Presidente invita i presentiad esprimere il loro parere su due ar-gomenti:- Critica sui nostri mezzi di comuni-

cazione; aspetti positivi e negativi.- Proposte perché siano sempre più

efficaci.

Risultato:Il Bollettino Parrocchiale ha riscos-so consensi quasi unanimi: molto ap-prezzata la nuova grafica, buoni gli ar-ticoli, purché non siano troppo lunghi.Interessanti gli argomenti trattati,

spesso scritti in tono semplice e leg-gero, facilmente accessibili a tutti.Utili le informazioni in merito a servizied orari. Accolte con interesse le pa-gine dedicate ai piccoli. Si dimostrauno strumento che coinvolge tutta lafamiglia, e trattando argomenti tristi elieti, che riguardano la nostra comu-nità, ci fa sentire più “famiglia”.Radio Basilica: Premesso l’unanimeapprezzamento, si ritiene sia un po’troppo trasmettere tutte le Messe del-la giornata e tutte le celebrazioni li-turgiche. Ridurre la radio a solo alto-parlante della chiesa è anche contro-producente dal punto di vista pastora-le, non consentendo la messa in ondadi altre trasmissioni altrettanto utili edinteressanti rivolte anche ai “lontani”ed è anche in contrasto con le diretti-ve dei nostri vescovi. Sarebbe più op-portuno limitare a due (9 del mattinoe vespertina) le SS. Messe da tra-smettere, curandole meglio, con uncommentatore che riempia gli attualiintervalli di silenzio. Prima di qualsia-si decisione, comunque,verrà fatto unsondaggio fra la popolazione

Varie ed eventuali:Riparazione della Basilica - Si sta pro-cedendo alla scelta, fra le tre impreseche hanno aderito all’offerta, della piùidonea. Il costo complessivo dei lavo-ri, compreso il restauro della volta, siaggira sui 941.000 euro, dedotto ilcontributo dello Stato, rimane a cari-co della comunità un importo di euro551.000. È un grosso impegno che co-involge tutti!

Partecipa per la prima volta a questaassemblea. il rev. don Graziano, checon la sua spontaneità ed il suo carat-tere aperto, sta già conquistando lasimpatia e l’affetto dei Verolesi.Esauriti gli argomenti all’ordine delgiorno, la seduta è tolta alle ore 22,40.

La SegretariaPasqua Sala

19

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Il gruppo Caritas parrocchiale si trovaimpegnato, da un po’ di tempo, araccogliere una serie di segnali che

provengono dal mondo giovanile. Se-gnali di disagio, soprattutto, collegati aproblematiche che poi, in un modo onell’altro segnano in maniera negativai rapporti genitori figli e studenti inse-gnanti e finendo poi per causare picco-li o grandi drammi, a livello familiare,scolastico o sociale. Ci troviamo da-vanti tutti i giorni cronache di incidenti,notizie di famiglie distrutte da tragediedove per protagonisti sono quasi sem-pre giovani o giovanissimi, persi persempre alla vita per momenti di sfida,per leggerezza o per una serie di altrecause che si possono chiamare veloci-tà, ebbrezza, voglia di libertà e altro an-cora...Leggere sui giornali o vedere alla tele-visione senza essere direttamente co-involti fa già molto male. Quando poi èla comunità locale, civile e religiosa, apiangere o a disperarsi, il dramma vie-ne caricato di una valenza diversa, cheinvoca attenzione, che chiede urgente-mente maggiore educazione nell’usodi strumenti che possono dare felicità,spensieratezza, ma anche dolore e tra-gedie irrimediabili... Ciò obbliga tutti ariflettere su quale futuro stiamo prepa-rando ai nostri figli, su come siamo at-trezzati per affrontare problemi e argo-menti che travolgono e sconvolgono,seppur in maniera diversa, le nostre co-scienze e i nostri doveri di genitori, in-segnanti, sacerdoti, rappresentanti del-la società civile e religiosa.Passare dalla fase di analisi e riflessio-ne a quella propositiva, richiede, se-condo noi, il coinvolgimento diretto deisoggetti che, per dovere istituzionale oper solidarietà umana e civile, si trova-no a contatto con il mondo giovanile,ricco di vitalità, ma anche molto fragi-le. Bisogna partire dai ragazzi, dai loro

bisogni, dalle loro richieste, dalle loropaure per fare uscire l’amore, l’affetto,la capacità di capire, interpretare ed in-dirizzare che sta alla base del processoeducativo e formativo.Cercheremo, nei prossimi mesi, di por-tare avanti questi temi: coinvolgendo,ascoltando, proponendo. Cercheremodi stimolare le tante risorse di cui la no-stra comunità dispone, con iniziativeappropriate. Genitori, insegnanti, co-munità educativa dovranno trovare ilmodo di collaborare, di unire le forzeper far sì che idee e proposte abbianola possibilità di andare avanti e diven-tare fatti concreti.Qualche anno fa si parlava tanto dieducazione permanente, del continuomettere in gioco la propria voglia dicrescita, di imparare. C’era magari uneccesso di utopia in quelle teorizzazio-ni, ma c’era anche tanta voglia di capi-re, di crescere, di mettersi continua-mente in discussione, come giovaniprima, come persone adulte poi.. Oggiche la formazione e l’omologazione dimodelli è affidata in gran parte alla te-levisione, attraverso i reality show o al-tri format poco educativi, ritorna la ne-cessità di pensare in proprio, di capirela realtà e di saperla interpretare. Certo,bisogna scuotersi dal torpore, ritrovarela voglia di leggere, studiare, per esse-re in grado di svolgere al meglio il com-pito che ci è stato affidato, sia essoquello di genitore, di insegnante o dieducatore. Compito difficile, che nonpuò essere svolto senza buon senso, in-telligenza, capacità di mettersi semprein discussione.Percorreremo insieme un po’ di stradae, attraverso l’Angelo, terremo informa-ti sulle proposte che via via emergeran-no e troveranno attuazione.

Sergio Amighettia nome del Gruppo Caritas

Società, Scuola, Famiglia

dal g

rupp

o ca

ritas

20

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Può darsi,una sera

Verrà,una serain cui nessuno più l’attende,

può darsi.Chiamato per nome,qualcuno trasalirà.Al cuore senza memoriasia accordato un tempoperché si ricordi.

Verrà,una serasimile a questa,può darsi.A oriente, davanti a lui,il cielo s’accenderà.Al povero andate a direche tutto si compiràsecondo la promessa.

Verrà,una serain cui tira aria di sventura,può darsi.Quella sera, sulle nostre paure,l’amore prevarrà.Gridate a tutti gli uominiche nulla è compromessodella loro speranza.

Verrà:una serasarà l’ultima seradel mondo.Dapprima un silenzio,poi esploderà l’inno.Un canto di lodesarà la prima parolain un’alba nuova.

Sr. Marie-Pierre di Chambarand

Collectif, Sur la trace de Dieu

21

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Venerdì 23 febbraio presso il salo-ne dell’oratorio si è svolta “la ce-na del povero”.

La serata è iniziata con un breve mo-mento di preghiera, terminata la pre-ghiera è arrivata la tanto sospirata pa-sta e fagioli, una cena semplice e co-mune che è il cuore della fratellan-za, di quella fratellanza che superala cerchia familiare o delle amicizie.Anche quest’anno tante sono state lepersone che hanno voluto condivide-re insieme a noi una serata in comu-nione fraterna. È bello vedere personedi ogni età, sedute una di fianco all’al-tra, condividere insieme un semplicepiatto di minestra, la serata è trascor-sa in un clima sereno e gioioso.Anche in questa occasione la comu-nità si è dimostrata generosa nelle of-ferte; il ricavato è stato di euro 2.000.Dai 2.000 euro sono stati detratti euro500 per spese inerenti alla cena e peropere caritative, i restanti 1.500 eurosono stati devoluti alla parrocchia per

i restauri della chiesa parrocchiale ob-bedienti alle parole del crocifisso aFrancesco: “Va e ripara la mia chie-sa!”La fraternità Santa Chiara ringraziatutte le persone che si sono rese di-sponibili durante i preparativi, i sacer-doti e le suore della loro presenza.

Il Signore vi dia pace

Ogni giornoa cura della Fraternità Santa Chiara

bric

iole

fran

cesc

ane

22

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Manteniamo la promessa, fattain un precedente nostro scritto,che avremmo dato maggiori

informazioni sulla figura del padre Caf-farel.Nel 1938, quattro giovani coppie di Pa-rigi esprimono il desiderio di vivere il lo-ro amore alla luce della fede. Chiedonoal padre Henri Caffarel di guidare la lo-ro ricerca.“Facciamo un cammino insieme” ri-sponde loro il Padre.Henri Caffarel è nato il 30 luglio 1903 aLione. È stato battezzato il 2 agosto1903 e ordinato sacerdote il 19 aprile1930 a Parigi.Il 18 settembre 1996 muore a Troussu-res, nella diocesi di Beauvais, dove vie-ne sepolto. “Vieni e seguimi!” Queste parole del Si-gnore sono iscritte sulla sua lapide. Ènel marzo del 1923 che avvenne l’even-to che orienterà tutta la sua vita: “A ven-t’anni, Gesù Cristo è diventato Qualcu-no per me in un istante. Oh, nulla dispettacolare in definitiva, ma in quel lon-tano giorno di marzo, ho saputo che eroamato e che amavo. Ormai tra Lui e mesarebbe stato per tutta la vita. Tutto eradeciso” Il giovane Henri Caffarel ha incontrato“Qualcuno”. Tutto quello che lui fonde-rà ed organizzerà diventerà concretopoco a poco, seguendo il Signore. Il cardinale Jean-Marie Lustiger descri-ve padre Caffarel come “un profeta delventesimo secolo”. Egli era consapevo-le che faceva “qualche cosa di nuovoper la Chiesa”.Henri Caffarel è colpito dall’amore delSignore. Il suo mistero sarà al serviziodell’amore, “essere amato, amare”. L’a-more del Signore è per lui fonte di di-namismo e di vita. Si trova subito in ar-monia con le coppie desiderose di vive-re con pienezza il loro amore alla lucedel Signore.

Qualsiasi sia l’opera intrapresa, padreCaffarel ha un unico scopo “mettereognuno davanti al Signore, all’origine diogni vocazione”.Henri Caffarel conclude “Tutto era deci-so”. Ecco, proprio una conclusione amodo suo. “Non c’è più da discutere, siobbedisce, si lavora, non ci si inorgogli-sce per i servizi resi, e quando è finito, siva via.”Egli rappresenta il rigore, l’esigenza, laprecisione nei dettagli, la volontà di an-dare avanti fino in fondo. Pone unosguardo concreto sugli eventi e sugliesseri e ha la capacità di fare a meno ditutto quello che non va nel senso di ciòche lui “vede”.

La sua vita1 - Le Fondazioni(1939-1949)Henri Caffarel risponde alla chiamatadelle coppie che vogliono vivere il sa-cramento del matrimonio. “L’esigenzadi santità vi riguarda. Per rispondervi, voiavete un sacramento che vi appartiene,quello del matrimonio”. Il numero delle Equipe aumenta. Unorientamento spirituale è dato, semprepiù chiaro man mano che va avanti lascoperta della grazia del matrimonio. Le pubblicazioni “Lettre à des jeunesfoyers” (1942), “L’anneau d’or” (1945)hanno marcato in modo profondo nu-merose coppie e il loro successo è an-dato oltre ambito delle END.Padre Caffarel voleva essere capito datutti affinché la grazia dell’amore di Diopotesse essere viva in tutti.Voleva che tutti capissero la grandezzadel matrimonio, e questa sfida è rima-sta attuale.Un momento decisivo nell’azione diPadre Caffarel è stato la redazione e lamessa in opera, nel 1947, della “Carta

Henri Caffarel

23

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

delle Equipes Notre-Dame”. I mezziproposti dalla Carta sono molto impe-gnativi. I “punti concreto di impegno” ein particolare “il dovere di sedersi” ca-ratterizzano la vita quotidiana dellecoppie.A tale proposito padre Caffarel diceva:“cogliendo lo spirito delle END, nonavrete difficoltà ad acconsentire alla lorodisciplina”.Vivere il Vangelo nella vita di coppia,questo è “il cammino di Santità”.Nello stesso periodo, due nuove fonda-zioni vedono la luce: il Movimento del-le Vedove “Espérance et Vie” e la“Fraternité Notre- Dame de la Résur-rection”, istituto secolare di vedove.Come avviene sempre, lui non ha “l’i-dea” di queste fondazioni, ma si viene atrovarlo presentandogli il desiderio divivere una vita santa, e allora lui discer-ne, incoraggia, accompagna. 2 - Il tempo della maturazione2 - (1950-1973)Le END si sviluppano e un’organizza-zione vede la luce. Avvengono grandiraduni. Lourdes nel 1954, Roma nel1959, Lourdes nel 1965... Sono l’occa-sione per approfondire la grazia delmatrimonio e la sua grandezza.Padre Caffarel insiste, anche, sull’arric-chimento reciproco dei due sacramen-ti, quello dell’ordine e quello del matri-monio: due Sacramenti “complemen-tari” per rispondere alla vocazione del-l’amore.Padre Caffarel è sempre stato in armo-

nia con la Chiesa, a volte in modoesemplare e coraggioso.Manda gli équipiers verso le loro par-rocchie, le loro diocesi, il loro apostola-to che si svolge nella loro professione enel mondo.All’età di 70 anni, padre Caffarel lascia,per suo volere il suo servizio nell’ambi-to delle END, dopo essersi accertatocirca la sua successione.3 - L’approfondimento (1973-1996)L’aspetto fecondo dell’opera di PadreCaffarel si riscontra nei cuori, nella re-lazione unica di ognuno con Dio. Sonoinnumerevoli le persone che hanno in-contrato il Signore nella Casa di Pre-ghiera di Troussures. Il suo immensodesiderio era di condividere la rivelazio-ne che aveva avuto all’età di vent’anni.Trascorse i suoi ultimi anni a Troussu-res, all’insegna dell’unica fonte, ispira-trice di ogni cosa in lui.Questo centro ha influenzato molto chidesiderava imparare a pregare. Que-st’opera va avanti, con le proposte fattedalle END a “la Maison du Couple”,Massabielle (Saint-Prix, Val d’Oise), esoprattutto attraverso l’importanza da-ta alla preghiera interiore nelle End e lescuole di preghiera.Va rilevata l’attualità degli scritti pubbli-cati da padre Caffarel nelle riviste: “Of-fertoire”, “Cahiers sur l’Oraison” e deisuoi numerosi libri: “Présence de Dieu”,“Aux carrefours de l’amour” ...Monsignore André Vingt-Trois, arcive-scovo di Parigi, ha accolto con benevo-lenza, il 25 aprile 2006, il desiderio delleEND di promuovere la causa di cano-nizzazione di padre Henri Caffarel. “Gliamici di padre Caffarel” auspicano que-sta canonizzazione perché: la santità dipadre Caffarel è di un “profeta del ven-tesimo secolo”; la sua santità trasparenella sua vita, animata dal Signore; lasua santità si manifesta nella fedeltàdel suo amore per la Chiesa.

A cura di Caterinae Francesco Merzoni

END Verolanuova

24

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

Movimento dei Focolari

Egli è vivo

Se siamo uniti Gesù è fra noi. E questo vale. Vale più di ogni altro tesoro chepuò possedere il nostro cuore: più della madre, del padre, dei fratelli, dei fi-gli. Vale più della casa, del lavoro, della proprietà; più delle opere d’arte d’u-

na grande città come Roma, più degli affari nostri, più della natura che ci circon-da con i fiori ed i prati, il mare e le stelle: più della nostra anima.È Lui che, ispirando i suoi santi con le sue eterne verità, fece epoca in ogni epoca.Anche questa è l’era sua: non d’un santo, ma di Lui; di Lui fra noi, di Lui viventein noi, edificanti in - unità d’amore - il Corpo Mistico suo.Ma occorre dilatare il Cristo; accrescerLo in altre membra: farsi come Lui portato-ri di Fuoco, che disciolga tutto l’umano nel divino, che è la Carità in atto. Far unodi tutti ed in tutti l’Uno!Ed allora viviamo la vita che Egli ci dà attimo per attimo. È comandamento-base-la Carità fraterna: “Ante omnia...” (cf 1Pt 4, 8). Per cui tutto vale ciò che è espres-sione di sincero fraterno amore. Nulla vale di ciò che facciamo se in esso non viè il sentimento d’amore per i fratelli: chè Iddio è Padre ed ha nel cuore sempre esolo i figli.

Chiara Lubich

Fatti di VitaLa Chiesa vivaprima della Chiesa di pietraIl parroco e alcuni laici della parroc-chia di San Giovanni della Croce, nel-la città di Roma, ci raccontano comeè nata e si è sviluppata la comunitàparrocchiale. “Un giorno il Cardinale, allora Vicariodella diocesi di Roma - racconta il par-roco - mi propone di fondare una nuo-va comunità parrocchiale in un quar-tiere che sta sorgendo, all’estrema pe-riferia Nord di Roma, nella località Col-le Salario. Mi reco sul posto e trovo pa-lazzi in costruzione, altissime gru inmovimento su tutta la zona. Preso inaffitto un locale sotto un palazzo di 15piani, vi ricavo la chiesa, la sala, la cu-cina, l’ufficio e una piccola camera daletto. Quella chiesetta-negozio è statala sede della comunità per 13 anni. Sol-tanto alla fine del 2001 è stata costrui-ta la nuova bellissima Chiesa”.Non basta un luogo per celebrare laMessa, ma occorre prima formare lacomunità. Le famiglie provengono

dalle più svariate regioni d’Italia, sen-za legami sociali fra loro. Non sannoneppure che esiste la parrocchia. Co-sì ogni mattina il parroco si reca allefermate del scuolabus per augurarebuona giornata ai bambini che vannoa scuola e alle mamme che li accom-pagnano. Più volte al giorno va al su-

25

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita parrocchiale

permercato per incontrare la gente:nella fila alle casse conosce persone,propone a qualche mamma di fare lacatechista, aiuta le anziane a portarea casa la spesa.Prende vita poco a poco una piccolacomunità. Una famiglia, appena arri-vata nel quartiere, si mette a disposi-zione per tutto quanto c’è bisogno.Sono del Movimento dei Focolari. Luifa il fotografo, e viene ingaggiato per ilservizio fotografico nelle Prime Co-munioni dei bambini. Dato che lachiesetta è insufficiente a conteneretutti, per l’occasione si prende in affit-to una grande chiesa, al centro di Ro-ma. Prima della funzione Pino e il par-roco si accordano di amare tutti, per-ché Gesù stesso sia presente fra loro,come Lui ha promesso a “due o tre ri-uniti nel suo nome” (Mt. 18, 20). Ed èproprio la presenza del Risorto checoinvolge altri a vivere questa nuovaspiritualità, ad amare, pronti a dare lavita l’uno per l’altro, a ricominciarequando si sbaglia, a raccontarsi leesperienze sul Vangelo per crescereinsieme.F., ad esempio, comunica come ha co-minciato a frequentare la chiesa-ne-gozio. Stava passando un momentodifficile nel rapporto con sua moglie.Decidono di andare insieme in quellachiesetta e per la prima volta sentonoannunciare che Dio è Amore, che civuol bene personalmente, ci accettacome siamo, non è lontano, può esse-re tra noi, se ci amiamo nel suo nome.Scoprono un volto nuovo della Chie-sa, diverso da quello che pensavano.Entrano nel gruppo di coloro che par-tecipano all’incontro della “Parola diVita” perché comprendono che da lìnasce quella vita nuova che li attrae.Si sforzano di mettere alla base di tut-to l’amore, come lo propone il Vange-lo. È una scuola di vita, una nuovaevangelizzazione, che richiede unaconversione di mentalità.C. e M. sono sposati da 22 anni e han-

no due figli di 20 e 17 anni. Fanno par-te anch’essi dei gruppi della parroc-chia che vivono la spiritualità del Mo-vimento dei Focolari: “I nostri gruppi -spiegano - non hanno attività a sestanti in parrocchia, ma partecipanoalla vita della comunità parrocchiale:c’è chi fa il catechismo, chi tiene la se-greteria, chi è animatore dell’oratorio,chi affianca il parroco nel corso di pre-parazione al matrimonio, chi si dedicaai lavori artigianali per la manutenzio-ne della casa parrocchiale, chi si dedi-ca alle pulizie, chi alla cucina dei sa-cerdoti”. Vogliono essere un po’ comeil sale che si scioglie nei vari settoridella vita comunitaria e donare queltocco in più di amore umano e so-prannaturale, che pian piano generaun clima di famiglia e spesso attiraanche chi non crede.

A cura di Rita Fontana

Il Centro Mariapoli Luce di Fronti-gnano di Barbariga avvisa che dalpomeriggio di sabato 28 aprile alleore 15.30 fino a martedi 1 maggioci sarà la Mariapoli. È un convegnoorganizzato dal Movimento dei Fo-colari, aperto a tutti, uomini, don-ne, bambini, giovani, famiglie, sa-cerdoti, religiosi e religiose di tuttigli ordini, tutti, tutti...È una scuola di vangelo vissutoche genera la comunione e l’unitàda portare poi nell’ambiente doveviviamo. È principalmente rivoltoalle provincie di Brescia, Bergamo,Cremona. È necessaria l’iscrizione.per informazioni rivolgersi a RitaFontana, telefono, 030932645 o alCentro Mariapoli, telefono0309971292. Il Centro Mariapolicerca persone o famiglie che ab-biano posti letto da mettere a dis-posizione per la notte. È una occa-sione per vivere il Vangelo. Date evi sarà dato. Un grazie di cuore atutti.

26

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita della parrocchia

Apparato dei lavoridi miglioramento sismico,di consolidamentoe di conservazionedella Basilica di Verolanuova

Come già riferito nel numero digennaio dell’Angelo di Verola,per i lavori di conservazione e di

restauro risultava vincitrice, dopo unarapida selezione, la Ditta LorenziniGiuseppe di Gussago con un ribassopercentuale sui prezzi di capitolatodel 29,4%. Per contro, la complessità ela delicatezza dei lavori da impresaedile hanno contribuito all’allunga-mento dei tempi per la scelta dell’im-presa esecutrice dei lavori di consoli-damento e di miglioramento sismico.Tra le dodici ditte complessivamenteinvitate a partecipare alla gara d’ap-palto per le opere di consolidamentoe miglioramento sismico, è risultatavincitrice la ditta R.G.A. Srl di VittorioVeneto (TV) con un ribasso percen-tuale sui prezzi di capitolato del 3%(con esclusione dei mezzi di solleva-mento, computati a parte). La dittaR.G.A. opera da tempo nel settore delrestauro architettonico e artistico ed èspecializzata nel campo del restauroconservativo degli edifici storici. Ope-ra in tutta Italia ed ha realizzato nu-merosi interventi su edifici religiosi,soprattutto nelle regioni del nord-est.L’inizio dei lavori sia di restauro sia diconsolidamento e miglioramento si-smico è previsto per metà aprile. I la-vori di restauro procederanno di paripasso con i lavori di consolidamento.I primi lavori previsti sono:

1) l’esecuzione del ponteggio internoche consentirà, tra l’altro alla dittaLorenzini di pianificare i lavori di re-stauro degli affreschi della volta,

2) il rilievo dettagliato delle lesioni e lapulitura degli affreschi della voltadella navata,

3) la risarcitura delle lesioni causatedal sisma del novembre 2004,

4) la posa e la tesatura dei tiranti me-tallici.

Ing. Angelo Carini

27

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita della parrocchia

Lettera confidenzialea tutte le famigliedella Parrocchia

Carissimi parrocchiani, è arrivatoil momento di mettere mano alcompletamento dei lavori della

nostra stupenda basilica: rimangonoancora da ripulire la navata e la volta,e si deve avviare l’intervento per rime-diare ai danni del terremoto del no-vembre 2004.Il resto (presbiterio, transetto e cupo-la, oltre al restauro di tutti gli altari) èstato realizzato da mons. Luigi Corrininon molti anni fa. L’importante operaè stata ed è molto apprezzata da tuttie anche dai tanti visitatori che riman-gono meravigliati.Come ricorderete, la Basilica ha subi-to seri danni col terremoto del 2004.

La Sovrintendenza Regionale delleBelle Arti ha stanziato circa 390.000euro per rimediare al danno subito.Esprimiamo profonda gratitudine alleautorità civili. In occasione di questilavori, che vanno fatti per beneficiaredi tale contributo, abbiamo deciso,con la Commissione per gli AffariEconomici e con il Consiglio Pastora-le Parrocchiale, di portare a terminetutto il lavoro.La nostra comunità dovrà affrontareuna spesa prevista di circa 540.000 eu-ro in aggiunta al contributo regionale.

Per far fronte a queste spese si è di-scusso parecchio tra noi e vi presen-

28

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita della parrocchia

tiamo in breve alcune idee di fondo,che possiamo condividere e poi alcu-ne proposte concrete.

Alcune idee1 - La Basilica è di tutti, pertanto è untitolo di orgoglio e di responsabilitàper tutti.2 - Ogni parrocchiano quindi si sentacorresponsabile per conservare nelmodo migliore quanto i nostri genito-ri e antenati, certamente anche piùpoveri di noi, ci hanno tramandatocon enormi sacrifici.3 - Sappiamo come la situazione eco-nomica di diverse famiglie sia abba-stanza difficile; quindi è chiaro chetutti debbono sentirsi liberi e tranquil-li in coscienza, sia chi può aiutare, siachi non può e ognuno deve sentirsicomunque coinvolto in pieno nella vi-ta della parrocchia.

Alcune propostee modalitàper contribuireall’opera in questione1 - In occasione della celebrazionedella Santa Messa domenicale, al

momento della raccolta, ciascunopuò fare la sua offerta anonima.2 - Conserveremo l’usanza di dedicareuna domenica al mese in particolarealla raccolta per il restauro della Basi-lica: può essere l’occasione opportu-na.3 - Qualcuno può scegliere anche didestinare un tanto al mese per questaopera, per la durata di qualche anno;va da sé che la cifra la sceglie ognisingola famiglia. Se chi sceglie que-sta forma se la sente di farla conosce-re ai sacerdoti avremmo così la possi-bilità di pianificare meglio la spesa(accedere ad eventuali mutui o fidi).4 - Ogni singola famiglia può fareun’offerta ogni tanto come più aggra-da.

Queste offerte saranno poi riportatesull’Angelo, in forma anonima o no-minativa, a secondo delle preferenzee della sensibilità di ciascuno.Sull’Angelo, ogni mese, sarà presen-tato l’andamento dei lavori e delle rac-colte.Anche l’Amministrazione Comunaleha già manifestato la sua volontà dipartecipare significativamente: ungrazie sentito da tutta la comunità.Chiederemo un contributo anche allevarie realtà economiche di Verolanuo-va.Un grazie sincero ad ogni singolo Ve-rolese e a quanti, in diverso modo econ diverse iniziative, parteciperanno.Questa lettera viene inviata a tutte lefamiglie di Verolanuova: tutti si senta-no impegnati a fare qualcosa.Che il Signore benedica tutti voi. Au-guri di ogni bene e per una Santa Pas-qua.

Don Luigia nome di tutti i Sacerdoti,

del Consiglio Pastorale Parrocchialee della Commissione Economica

Basilica di San Lorenzo in VerolanuovaSabato 21 aprile

ore 21.00

Il Coro San Lorenzo di Verolanuovainvita tutta la Comunità

a una serata di musica, poesia e riflessione

Mistero della FedeEucaristia, Passione, Morte e Risurrezione

di nostro Signore Gesù Cristo

29

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

vita della parrocchia

Solchi di armonia

con musiche diW. A. Mozart,

J. S. Bach,F. Azzola,L. Perosi

eseguite dal

Coro “San Lorenzo”di Verolanuova

Direttore: Piero Savio

Organo: Fiorlorenzo Azzola

poesie di

Rosetta Morlette dall’autrice

e da Tiziano Cervati

30

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

dall’oratorioch

ieric

hett

i

L’itinerario turistico del nostrogruppo si arricchisce di nuoveesperienze ogni qual volta ci si

incontri, talune volte sono spensiera-te, altre...Voglio raccontarvi un’esperienza uni-ca nel suo genere.La Disciplina, antica chiesa di Verola-nuova, si erge ancor oggi fiera seppurferita, come i due leoni posti all’in-gresso del cancelletto, non accessibi-le al pubblico ma... noi l’abbiamo visi-tata!L’ interno si presenta in disordine: pol-verosa, maltenuta, l’altare è copertoda teli di plastica.Davanti a un altare laterale ci sono lecripte dei conti Gambara. Una di que-ste è andata distrutta e, oggi, si puòfacilmente riconoscere un antico cra-nio risalente a date sconosciuteLa nostra visita continua in una pic-cola cappelletta che nei secoli scorsiveniva utilizzata come tabernacolo.Salendo una scaletta ripida e stretta,abbiamo raggiunto una stanza un po’dissestata e abbiamo camminato sul-le travi per ammirare bellissimi affre-schi raffiguranti cavalieri armati. Pri-ma di scendere la ripida e stretta sca-letta abbiamo visto un pezzetto del-l’antico soffitto a cassettoni.Scavalcando banchi, tavoli e sedie,abbiamo notato un muro con dipintoun carro di spine che schiaccia gli uo-mini.

La Disciplina si presenta con paretirosse ma, grattando il muro, si trova-no affreschi. Uscendo dalla chiesa cisiamo recati dinanzi ad una porticinaapribile solo con una speciale chiavee, salendo una scala, siamo arrivatinella stanza che noi abbiamo ribattez-zato con il lugubre nome di... “cimite-ro dei piccioni” (immaginatene il mo-tivo).La nostra allegra comitiva, alla qualesi sono unite via via molte altre perso-ne adulte di Verolanuova, ha termina-to la visita guidata giungendo poi alleproprie abitazioni... ed eravamo tuttisporchi e impolverati come da ritornoda un viaggio nel passato...

Michele Dossellie i chierichetti

Un tesoro da svelare

Il Gru.Mi.in visitaalla Chiesadella disciplina

31

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

dall’oratorio

Vince “La fabbrica”di cioccolatosvizzero?No, delle Diaconie

Come non ricordare con gioia lascorsa festa di Carnevale, all’in-segna della dolcezza e del cioc-

colato? Ben 9 gruppi si sono prepara-ti per rendere festosa la tradizionalesfilata dei carri allegorici! La fabbrica siè riempita di invenzioni di ogni gene-re: dalla macchina agricola (di Luca G& co), alla produzione alternativa delCacao Meravigliao (degli amici dell’A-VIS); il G.A.O si è cimentato in duecarri in uno: una simpatica mucca vio-la, coronata dai vari dolciumi, seguitada temibili dentisti, a ricordarci le insi-die dovute al “troppo cioccolato”...Imponente il carro degli Smarties,preparato dai nostri ragazzi di secon-da media, insieme ai loro catechisti;veloce e dinamico il gruppo dei cuo-chi del dolce, preparati dal grandechef Dino P. Per l’occasione si sonopresentati anche gli amici wafer Loac-ker, insieme a Chiara G. Aprivano ilcorteo gli amici di terza media, conMariangela A. impegnati in una fre-sca coreografia: il Gelato Wonka chenon si scioglie; alla sfilata non sonopotuti mancare gli amici (genitori e fi-gli) impegnati nella realizzazione delcarro allegorico di Pinocchio.

Manca ancora un gruppo, che è risul-tato il vincitore di questa edizione delcarnevale: le diaconie si sono aggiu-dicate il palio del carnevale 2007, gra-zie al loro carro della Fabbrica di cioc-colato, nel quale c’erano proprio tutti ipersonaggi della storia: c’era il sig.Wonka, i nonni di Charlie, gli Umpa

Lumpa, gli amici del biglietto d’oro...

Complimenti a tutti!!! Grazie per il vo-stro prezioso lavoro che ha reso pos-sibile vivere un bel pomeriggio insie-me. Grazie alle numerose e coloratis-sime maschere (anche fra loro abbia-mo premiato il cuoco con la torta delcarnevale), a coloro che hanno offertodolci e frittelle, agli organizzatori diogni settore. Grazie alla giuria capita-nata dai ragazzi del biglietto d’oro: Mi-ke, Veruca, Augustus, Charlie, Violetainsieme a Willy Wonka.

don Valentino e gli organizzatori

P.S.: Non vi sarà sfuggita la rivelazionedel prossimo Tema del Carnevale: Il cine-ma.

ricor

dand

o il

cane

vale

...

32

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

dall’oratorio

Il Rogodella VecchiaGiovedì 15 marzo si è ripetuta la

tradizione del Rogo della Vec-chia. Una bella folla gremiva

l’oratorio per assistere all’improbabileprocesso, celebrato da un altrettantoimprobabile giudice assistito da unaccusatore... decisamente parziale.Infatti la condanna è stata quella... at-tesa... Al rogo. E sulle note della “Stel-la Polare” si è ripetuto il sadico rito delgiovedì grasso di mezza Quaresima...Per la cronaca... il pupazzo è bruciatobenissimo e questo fa ben sperare, al-meno secondo la tradizione, che que-sto 2007... sarà migliore degli anni chel’hanno preceduto... Non possiamoche augurarcelo di cuore.

T.C.

33

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

dall’oratorio

Lettere dal cielo

Cari signori,abbiamo trovato la bella letteradi Zaira Tomasoni, attaccata ad

un palloncino, sulle colline dell’Oltre-pò in zona Volpara.Volevamo far sapere a Zaira che il suopalloncino, per essere andato cosìlontano, ha certamente volato moltoalto ed è certamente stato vicino alsuo destinatario.Cari saluti

Mario e AntoniaFam. Bianchivia Jacopo Dal Verme, 1620159 MilanoInviato: giovedì 22 febbraio 2007 22.17

*****Abbiamo trovato un palloncino a Pie-ve d’Olmi (Cr) in un campo oggi po-meriggio alle 16. Non c’è la firma...Grazie per ciò che avete detto e vissu-to durante la festa della vita.Quarenghi Davidevia G. Marconi, 226045 Motta Baluffi (Cremona) La Festa della Vita (T. Cervati).

Festa della Famiglia

In vista della prossimafesta della famiglia, ilGAO sta cercando al-

cuni abiti da sposa dimamme e nonne, cugi-ne, zie...Chiediamo di poter por-tare i vostri abiti pressole suore entro la fine delmese di aprile.La festa sarà sabato 12maggio, nel cortile dellesuore, con musica, poe-sia, rinfresco e... ricordi! “I modelli” della festa dello scorso anno.

34

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

arte & cultura

La poesiadi Rosetta

Sottovoce

Si avvicina la S. Pasqua, festa che ci ricorda il grande evento della Resurre-zione di Cristo e, nel contempo, ci invita a riflettere sull’incommensurabiledono della pace, purtroppo dimenticata a tutti i livelli di relazione umana. Al-

lora, se non vogliamo proprio gridarla, facciamo in modo che questa esigenza siacome un soffio e possa penetrare in ogni fessura dell’esistenza.E aiutiamoci vicendevolmente a credere a quel linguaggio d’amore e di perdonoche Cristo ci ha suggerito con la Sua vita e dalla stessa Croce. È con questo in-tento che, per la S. Pasqua e oltre, auguro a tutti quanti la pace del cuore.

Non griderò,non griderò la pace,la lascerò gridarea chi soffre la guerra.

Sussurrerò la pace,bisbiglierò la pace,perché quel soffioinvada gl’interstizidell’esistenza umanae penetri in fessureche ognuno può colmare.

Tutti comprenderannoquesto soffio vitale:gli uomini incredulie gli esseri di pellediversa e di diversaestrazione socialeo differente credo.

Il sussurro di paceha un linguaggio essenziale,trasparente, elevato,universale:il linguaggio che incalzaambasciate d’amore.

35

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

arte & cultura

“Sussurrerò la pace, bisbiglierò la pace,perché quel soffio invada gl’interstizi dell’esistenza umana...”

(R. Mor)

lo s

pazi

o di

mas

sim

o

36

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

arte & cultura

L’Angelosul mondoNotizie di attualità, politica e società da tutto il mondo,a cura di don Valentino. “Non verba sed facta”.

Brasilia, marzo 2007.Il Senato brasiliano ha deciso questogiovedì mattina di creare un gruppo

di lavoro per studiare in modo più ap-profondito la cosiddetta “Legge sul-l’omofobia”, che vuole punire come

Dal MondoBrasile: la legge che criminalizzala riprovazione dell’omosesualità entra in fase di studioIl progetto che implicherebbe la persecuzione religiosa,è stato ritirato dal voto del Senato

Città del Vaticano, marzo 2007.Il Papa ha illustrato la concezione del-la Chiesa cattolica della laicità rice-vendo le lettere credenziali del nuovoambasciatore del Perù presso la San-ta Sede, Alfonso Rivero Monsalve.“La Chiesa, che riconosce allo Stato la sua competenza nelle questioni sociali, po-litiche ed economiche, assume come proprio dovere, derivante dalla sua missio-ne evangelizzatrice, la salvaguardia e la diffusione della verità sull’essere umano,il senso della sua vita e il suo destino ultimo che è Dio”, ha spiegato. La Chiesa,ha aggiunto, “è fonte di ispirazione perché la dignità della persona e della vita, dalsuo concepimento alla sua fine naturale, sia riconosciuta e protetta, come ga-rantisce la Costituzione Peruviana”.“Per questo, continuerà a collaborare in modo leale e generoso all’educazione, al-l’assistenza sanitaria e all’aiuto ai più poveri e bisognosi”.“Per questo - ha dichiarato -, l’Episcopato del Perù continuerà a promuovere, allaluce del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa, la ricerca della verità nelcampo familiare, lavorativo e socio-politico”.“La Chiesa, consapevole della sua ‘missione religiosa e, per questo, estrema-mente umana’, così come del suo dovere di proporre la verità di ogni uomo, cheessendo figlio di Dio è dotato di una dignità superiore e precedente a ogni leggepositiva, continuerà a lavorare per raggiungere questi obiettivi”, ha garantito. IlPapa ha ricordato che la Chiesa “insegna inoltre che solo nel rispetto della leg-ge morale, che difende e protegge la dignità della persona umana, si può costrui-re la pace favorendo un progresso sociale stabile”.

Santa SedeIl Papa sostienela collaborazione Chiesa-Stato,nella salvaguardiadelle rispettive competenze

37

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

arte & cultura

crimine qualsiasi tipo di riprovazionedell’omosessualità.Il gruppo di lavoro creato avrà l’obiet-tivo di promuovere udienze pubblicheper ascoltare il parere di esperti inmateria.Il progetto è entrato in votazione nellamattinata, ma i senatori non hannovoluto votarlo.Uno dei motivi della cautela dei sena-tori, sarebbe il gran numero di e-maile telefonate di cittadini che si sonoespressi contro la legge, registrato ne-gli ultimi giorni.Alcuni esperti consultati da ZENIThanno spiegato che la “Legge sull’o-mofobia” implicherebbe un contestolegale di persecuzione religiosa.Se la legge venisse approvata, l’omo-sessualità si trasformerebbe da vizioa merito.“E chi osa criticare questa condottaverrà trattato come un criminale”, haaffermato l’avvocato e Presidente del-la Federazione Paulista dei Movimen-ti in Difesa della Vita, Maria das DoresDolly Guimarães.“Oltre ai diritti previsti nella Costituzio-ne per tutte le persone, l’omosessuale,per il semplice fatto di essere omoses-suale, otterrà dei privilegi”. La propo-sta vuole punire con una reclusioneda 2 a 5 anni chi oserà proibire o im-pedire la pratica pubblica di un attoosceno (“manifestazione di affettivi-tà”) da parte di omosessuali.Nella stessa pena potrà incorrere ilpastore o il sacerdote che, in un’ome-lia, condannerà l’omosessualità,mentre il rettore di un seminario chenon ammetterà l’ingresso di un allie-vo omosessuale potrà ricevere unapena superiore, da 3 a 5 anni di reclu-sione.Il progetto ora all’esame del Senatocome PLC 122/2006 è già stato votatoe approvato dalla Camera dei Deputa-ti (con il nome di PL 5003/2001) il 23novembre 2006.

Letturee formazionecristianaTutti parlano dell’importanza dello

studio e della formazione conti-nua, soprattutto per quanto ri-

guarda la propria fede e cultura... Per-ché non suggerire mensilmente, attra-verso la voce dell’Angelo di Verola,qualche lettura personale?

don Valentino

“Il paradosso è uno starnuto dello spi-rito. Non passa inosservato”. (E. Cio-ran) • “Il paradosso è ciò che tiene de-sta la ragione”. (G. K. Chesterton)Le parole di Gesù, come pure i suoigesti e la sua vita, sono spesso para-dossali: ecco i trenta anni di nascon-dimento e silenzio, le beatitudini, rin-negare se stessi, chiamata dei pecca-tori e non dei giusti, la facilità mag-giore del cammello di passare per lacruna di un ago rispetto ad un ricco,diventare come bambini... Il parados-so evangelico è svelamento di veritàindicibili e rivelazione della profondaumanità di Gesù. L’autore ci offre pa-gine stupende per inciampare provvi-denzialmente nella novità incredibiledel Vangelo.(Ho usato questo testo lo scorso anno,nella settimana di esercizi spirituali peri nostri giovani a S. Antimo)

don Bruno Maggioni

La cruna eil cammelloParadossievangelicie umanitàdi GesùAncora,20016, pp. 145, € 14.

38

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

ricordare: la nostra storia

Verolanuova com’eraSchegge di storia verolese con i documenti ritrovatida Ernesto Cremaschinia cura di Alberto Rossini

Il mese scorso abbiamo presentatouna polizza d’estimo relativa al ra-mo Gambara del Castel Merlino e

per l’esattezza del Conte FrancescoGambara del fu Conte Lucrezio; sem-pre grazie a Ernesto Tino Cremaschi-ni, presentiamo in questo numeroun’altra polizza d’estimo del 23 agosto1627 del ramo dei Conti Gambara delPalazzo, ora Comunale. Occorre ricor-dare che la maggior parte delle pro-prietà erano indivise: una casa, peresempio aveva 4, 6 propietari di ramiGambara diversi per cui ritorna sem-pre la parola pro indiviso con..; moltointeressante è il fatto che si parli delPalazzo in contrada del Fiorino, cioèdell’attuale Palazzo Comunale.

Altra polizzad’estimo GambaraCittadella Vecchia23 agosto 1627Beni stabili a Verola Alghise dove il si-

Collezione Alessandro Geroldi.

gnor Conte Giovan Battista ha la giu-risdizione in comune con gli altri Si-gnori Conti Gambara.

Un Palazzo costruito per sua abita-zione con orto e due corti in Verolanella contrada del Fiorino con corte egiardino circondato da muri; essoconfina a mattina con la Seriola Gam-baresca, a Sud e a Nord con la stradae a sera per una parte con il Fadini eper una parte con Domenico Ariazzo.Il giardino e l’ortaglia può essere dicirca tre piò e può valere al piò lire 400planetti (1) che danno L. 1.200.Un Corpo di Casa in Piazza con orti-cello per abitazione dell’ortolano.Stalle contigue all’abitazione dell’or-tolano per uso del suddetto SignorConte.Una Casa contigua alle dette stalleper uso del fattore, confinante a Mat-tina con gli Eredi di Giuseppe Colom-bo, a Nord la strada, a Ovest, il sud-detto Signor Conte con la Piazza.Una Casetta di due corpi con aia e or-to in contrada del Fiorino, confinantea Est e a Nord col Signor Conte, aOvest con Bernardo Vezzi; la si lasciain godimento gratuito a Giulio Padola.Una casetta di due corpi con aia e or-to di due piò circa in contrada del Fio-rino, confinante a Nord con la strada,a Ovest l’ingresso, a Sud lo Strone, aEst gli Eredi di Leandro Mellino, laqual casa si affitta e può valere L. 600.Una casa in Piazza dove si fa osteriacon stalle e cortile, confinante a Nordcon la Piazza, a Ovest con la Sariola, aSud con la strada, a Est con AntonioZerlina, la qual casa viene affittata.

39

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

ricordare: la nostra storia

Collezione Ernesto Cremaschini.

Una Casa con forno in detta piazzadove si fa il pane che viene affittata.Una casa in detta piazza che serve dadeposito delle granaglie che viene af-fittata. Un Volto contiguo alla suddet-ta casa ove si fa macelleria e che vie-ne affittata.Tutte queste case, Osteria, Forno, Ma-celleria e Deposito granaglie siccomesono vecchie, hanno bisogno di ma-nutenzione con spesa di lire 50 plane-ti; possono valere tutte insieme L.5000.Due Mulini in Verola, uno chiamatoil mulino di sopra e l’altro, il mulino disotto, indiviso con i Signori Conti An-nibale e Fratelli, di ruote sette con trecadute sopra la Seriola Gambaresca;confinano a Est con la strada, a Nordcon i Tintori e i Frissini, a Sud con Pie-tr’Antonio Sala, a Ovest con Geroni-mo Angarino mediante l’ingresso.Vengono affittati al presente per 72some (2) di frumento, 4 some di mi-glio, 36 pesi (3) di carne di animale, 20capponi ogni anno, la metà del sud-detto affitto spetta al suddetto ConteAnnibale. Valgono circa L. 16.000 pla-neti per cui la metà spettante al Si-gnor conte ammonta a L. 8.000.Un mulino per la brillatura del risoindiviso con i Conti Annibale e Fratel-lo, confinante a Est con la Seriola, aNord con l’ingresso, a Ovest con Ge-ronimo Ongarino che viene affittato.Si può spendere per la manutenzioneL. 20 e può valere circa L. 1200, la me-tà al detto Signor Conte L. 600.

Una macina di due ruote e un fran-toio per olio contigui al mulino per labrillatura del riso indivisi come sopra,confinante a Ovest con Geronimo An-garino, a Nord l’ingresso, a Est e aSud la Seriola che si affittano; si puòspendere per la manutenzione L. 30.Possono valere L. 1200 e la metà L.600.Una Casetta in contrada del Fiorino

vicina a detto mulino per il riso cheserve a detto luogo; può valere L.200;la metà L 100.Alcuni livelli perpetui in Verola spet-tanti al Signor Conte Giovan Battistaammontano all’anno L. 80. Capitale L.1600.Un fondo chiamato le Canove di piò150 circa con un casamento per ilMassaro e una boschina.Cinque fondi in Breda di piò 700 cir-ca con casamento per il Massaro.La metà del Castello della Breda.Un casamento grande per controllodell’ingresso e per abitazione del Mal-ghese. Dodici Casette per i braccianti conun pezzo d’orto.La metà di un mulino di tre ruote conla casa del mugnaio.Una Seriola chiamata la Gambare-sca. Una Seriola chiamata la Cal-ma.Un’altra Seriola chiamata la Lon-ghena.

Legenda:(1) Lira planet: 20 soldi;un soldo: 12 denari.(2) Soma: litri 146.(3) Peso: 8 kg.

40

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

ricordare: la nostra storia

Le poesie di Giulio Minini

Le campane dè VerölaCon la visione del tuo paese che si staglia nell’incerta luce della sera, i rin-

tocchi li senti vibrare sulla pelle... una voce amica ti chiama... ti riporta a ca-sa...

Quand tira l’ariade la banda giöstae ‘n po’ dè nostalgiala me mèt en sintoniaVède la nèbbia...Sente le campane......i tóc lezér de n’Ave Maria...sente ‘l concertode le fèste grande......e turne ‘ndré...e i sente i tóch......e i vède......I tóc i vulàa zó dè ‘l campanìlI rembalzàa sö i cópzó ‘n dè le stradeI riàa a le ülteme contràdeE i tóc, là i se perdìa......i se perdìa......i se perdìa...Come l’onda del mar......che se smorza sö la rìa.

Giulio 2006

41

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

le nostre rubriche

Conversioni o deviazioniche troviamosulle “affollate tangenziali”della nostra vitaOrmai è chiaro che viviamo in un’e-

poca complessa e piena di millesfumature, livelli di ragionamento

e particolarismi, ma se decidiamo di fareattenzione, di concentrarci su ciò che èveramente importante, allora ci accor-giamo che crescere e costruire percorsiconcreti è frutto di una decisione, dellastesura di una scala di priorità: non sipuò avere tutto (=ciò che a noi piace epercepiamo come positivo, spesso ci al-lontana dai veri obiettivi che così ci sfug-gono e alimentano la nostra delusione ela nostra commiserazione).L’equilibrio è una questione di attenzio-ne, rispetto di sé che poi diventa ancherispetto per gli altri, anche se ci dobbia-mo scordare che questo venga semprecompreso e accettato da tutti. Dunque tutte le sfumature che citavo po-c’anzi svaniscono se decidiamo di au-mentare la nostra attenzione alla realtàed allora ci troviamo di fronte alla deci-sione di vedere bianco o nero (e assu-miamo una posizione razionalizzata mastatica e pessimistica) personalmente ri-tengo più efficace guardare il mondo ve-dendo i vari vivissimi colori dentro i loroconfini, che si incontrano, ma non si mi-schiano (=immagine dell’ordine e diuna visione dinamica e serena, pur nelledifficoltà).Improvvisamente tutto ci appare chiaro,ma soprattutto dobbiamo mettere a fuo-co i nostri limiti, accettarli e non vergo-gnarcene, tenerli presenti, intendiamoci,non per farne sfoggio o motivo di vanto,ma per non rischiare di scivolare di nuo-vo e trovarci poi in situazioni gravi chedifficilmente si risolvono senza danneg-

giare anche le persone, spesso le più vi-cine.I valori che oggi l’uomo ritiene prioritarisono per lo più: il denaro, il benessere in-teso come riposo-relax (vacanze ed este-tica) e l’appagamento dei propri deside-ri, ma per rimanere in relazione con chiha bisogno di noi, a qualcosa forse è ne-cessario rinunciare. Non si tratta di unprezzo da pagare, bensì di un investi-mento in amore che presuppone una“conversione”, come una specie di “de-viazione per lavori in corso” che poi ciporta comunque a destinazione, anchese per un percorso più lungo.Le conseguenze della scelta di imbocca-re la “deviazione” sono spesso fonte diincomprensioni, apparenti blocchi ed al-tre cose simili, soprattutto difficoltà og-gettive, pratiche, ma esiste una via, unasoluzione e la verità è una sola anche sepoi esiste, (come diceva Pirandello neisuoi romanzi, ma soprattutto nelle sueopere teatrali), una nostra verità perso-nale che deriva dal nostro modo di vede-re e gestire le cose. Così ci troviamo a di-fendere posizioni che ci portano a darciragione, senza minimamente considera-re l’altra parte della medaglia che sono leesigenze e le ragioni degli altri.È l’annosa competizione tra il momentosfuggente e l’eterno... cosa decidiamo divoler avere?La domanda che mi pongo è la consue-ta: Voi di tutto questo che ne pensate?

Ecco un aforisma per aiutarci a riflettere:“esperienza non è ciò che accade a un uo-mo. È quello che un uomo fa con ciò chegli accade”. (Aldous Huxley - scrittore)

voi c

he n

e pe

nsat

e?di

Lui

gi A

ndre

a Pi

nelli

42

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

le nostre rubricheca

lcio

lo s

port

a cu

ra d

i Rob

erto

Mos

care

lla Ecco la nostra mensile relazionecirca l’andamento della Verolesein campionato:

Eccellenza - girone C

24a gior. (04.03.07): Nuova Verolese - Castelcovati 2 - 125a gior. (11.03.07): Castiglione - Nuova Verolese 1 - 126a gior. (18.03.07): Nuova Verolese - Marmirolo 1 - 027a gior. (25.03.07): Caravaggio - Nuova Verolese 2 - 2

Una Verolese “double face”, quella che i sempre numerosi e appassionati tifo-si hanno visto all’opera ultimamente. Troppo spesso la nostra squadra è man-cata in continuità, alternando ottime prove e prestazioni invero sconcertanti enon certo all’altezza del blasone della società, ambiziosa e determinata comesempre!Ma quello che è stato ormai rappresenta il passato; ora urge guardare avanticon fiducia e ottimismo, inutile deprimersi. L’intenzione, in casa bianco-blu, èquella di vivere alla giornata, affrontando, e cercando di superare, un ostacoloalla volta, senza guardare con apprensione alla classifica.Mentre leggete questo articolo, la Verolese sarà nel pieno del suo periodo di fuo-co, immersa nella settimana decisiva che la vedrà affrontare ben tre scontri di-retti, a dir poco decisivi per delineare obiettivi e speranze in vista del finale distagione. La formazione, allenata dal sempre grintoso Maurizio Lucchetti, tro-verà sul suo cammino Caravaggio, Feralpi Lonato e Suzzara. Tre sfide in cui cisarà bisogno di tutto l’appoggio dei tifosi (oltre che ovviamente della miglior ve-rolese possibile). Sostenitori bianco-blu quindi non mollate e state vicini allasquadra! Tutti allo stadio, trasformate il “Bragadina” in un catino bollente e fa-te sentire tutta la vostra passione. Forza Verolese...chi lotta col cuore non per-de mai......per quei colori magici che ci fanno venire i brividi!!!Continua intanto il successo della grande iniziativa di RBV legata alla societàverolese: ogni domenica seguite le dirette delle partite (in casa ed in trasferta),dal mese di Aprile le gare torneranno a giocarsi alle 15,30, l’appuntamento quin-di è per le 15 con i pre-partita di Alessandro Saleri e Matteo Geroldi, e dalle 15,25con le radio-cronache del sottoscritto. Tutte da seguire anche le puntate di “Battito bianco-blu”. Con me in studio i gio-catori della Verolese e altri graditi ospiti, per una trasmissione divertente e in-teressante. Ogni giovedì dalle 20 sui 91.20 mhz!

Anche il settore giovanile marcia alla grande, con la squadra juniores ancora astretto contatto della prima in classifica, la Leoncelli e Allievi e Giovanissimi checercheranno altresì fino alla fine di ottenere una vittoria in campionato che con-sentirebbe per la prossima stagione la partecipazione ai campionati regionali,obiettivo prestigioso.

43

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

le nostre rubriche

Tutti pazzi ... per le freccetteQuesto mese abbiamo deciso di dare legittimo spazio agli amici di uno sportpoco noto, ma che sta animando sempre più la passione di alcuni simpatici ra-gazzi verolesi.Pochi sanno che esiste come sport ufficiale, ma “le freccette” ormai sono a li-vello nazionale riconosciute come veicolo di divertimento con tutti i crismi del-lo sport vero e proprio.Ancora meno sicuramente sono quelli che sanno che esiste un vero e propriocampionato nazionale.Alla divisione inter-provinciale bresciano-cremonese, partecipano ben quattrosquadre verolesi, che giocano le proprie partite casalinghe presso la sede delmitico “Bar Bonetti” di Enrico Bonetti, che si riempie di amici guasconi e sem-pre divertenti, oltre che ovviamente pronti a darsi (sportivamente si intende!)battaglia a colpi di... freccette! Qui sotto la foto di una delle squadre, gli “Ovinimannari”, una delle squadre pioniere verolesi.Da allora sono stati tantissimi i ragazzi che hanno formato nuove squadre e pre-so parte ai campionati. È proprio vero... a Verola le freccette... hanno fatto... cen-tro!

(rob.mos.)

44

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

Con ancora negli occhi e nelleorecchie sfavillanti scenogra-fie, fiorite atmosfere e canzoni

più o meno in grado di soddisfare igusti di critici musicali e sempliciamanti della musica, ultimi ricordi delfestival nazionale da qualche settima-na conclusosi, fervono in quel di Ve-rolanuova i preparativi in vista di unevento altrettanto atteso: il festivalmusicale “Canzoni sotto l’Angelo”.La manifestazione canora si svolgerà,come ogni anno, in tre serate a caval-lo tra i mesi di giugno e luglio (nel det-taglio venerdì 29 e sabato 30 giugno, esabato 7 luglio).Ma sin da ora gli organizzatori non in-tendono lasciare nulla al caso, per farsì che anche questa edizione si dimo-stri all’altezza, se non addirittura mi-gliore, delle precedenti.Impresa non semplice, se si conside-ra che “Canzoni sotto l’Angelo” è rico-nosciuto unanimemente come unodei festival più brillanti e appassio-nanti tra i numerosi che vengono pro-posti nella provincia nei mesi estivi.Ma l’intento è ben chiaro e grandienergie saranno profuse per raggiun-gerlo. Anche quest’anno la volontà èquella di fornire ai sempre numero-sissimi spettatori un prodotto musica-le e spettacolare di grande qualità, edi conseguenza di garantire ai can-tanti una cornice di pubblico degna diconsiderazione e una vetrina vera-mente importante per dimostrare ilproprio talento.Il festival verolese è ormai una tradi-zione irrinunciabile per i suoi abitanti

(ma non solo, in occasione delle varieserate numerosi saranno anche i gra-diti spettatori che giungeranno daogni paese della provincia) e fa parteormai della storia. “Canzoni sottol’Angelo” è infatti giunto alla suaquinta edizione, ma rappresenta inrealtà la continuazione di una tradi-zione musicale verolese importante.Infatti in precedenza il festival esiste-va già. Dieci sono state le edizioni delmitico “Diapason”, che molti ricorda-no con grande affetto. La manifesta-zione ha quindi soltanto cambiato no-me. Non sono invece cambiati l’impe-gno e la determinazione con cui si in-tende lavorare, e soprattutto l’attesafervida che caratterizza i mesi e le set-timane precedenti questo evento.Quest’anno poi la direzione artisticaha inteso dare una dimostrazione for-te di passione puramente musicale:in questa edizione infatti si punteràesclusivamente sulla musica! Non sa-ranno quindi più previsti intermezziconditi da sfilate di moda o balletti va-ri. Il tempo a disposizione sarà tuttodedicato ai cantanti e alle loro, certa-mente ottime, performance.Proprio per questo l’intenzione è quel-la di procedere ad una probabile ulte-riore apertura ai cantanti: si potrebbepassare quindi dai canonici venti-quattro, ai potenziali trentasei cantan-ti.Un’ulteriore grande idea è inoltre ma-turata, ed ha riscosso grande entusia-smo, tra gli organizzatori: se il nume-ro di cantautori sarà considerevole, aloro sarà dedicata una sezione spe-

Canzonisotto l’Angelo...e allora canto!

avis

ver

oles

e

nuova e presso l’Informagiovani, dovepotrete anche ottenere tutte le even-tuali informazioni necessarie.Il festival sarà patrocinato anche que-st’anno dall’Assessorato alla Culturadel Comune di Verolanuova. Una ga-ranzia di quanto la manifestazione siariconosciuta come importante, anchea livello istituzionale.Come ogni estate il pubblico nonmancherà di dimostrarsi attento epartecipativo e, particolare non da tra-scurare, vi sarà una giuria di qualità esaranno previsti premi per le migliorivoci. Da segnalare anche la presenzadell’apprezzato gruppo dei “RumoriMolesti”.Roberto Bocchio (che guida anche ilcomitato organizzatore) e gli speakerdella locale emittente radio (RadioBasilica di Verolanuova 91.20 mhz) sialterneranno alla presentazione sulpalco, con competenza e simpatia, eal festival sarà garantita anche la di-retta radio per la zona della bassa bre-sciana, il che rende “Canzoni sottol’Angelo” esclusivo e unico nel suogenere.A questo punto stop alle parole e pre-pariamoci a dare spazio alla canzo-ne...Non resta allora che accordare le chi-tarre, schiarirsi la voce e... cantare... infin dei conti cosa c’è di più bello nellavita?Alcuni, consci delle proprie scarse ca-pacità canore, come il sottoscritto,continueranno a farlo sotto la doccia.Altri, ben più abili e meritevoli di lodemusicale, avranno la possibilità di far-lo in un festival apprezzato, organizza-to e che rappresenta ampie garanziedi successo. Sopportate l’attesa cheancora ci separa dal via, e fidatevi...non rimarrete delusi! “Canzoni sotto l’Angelo”, emozioniverolesi...

Roberto Moscarella

45

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

Roberto Bocchio, indiscusso patron di “Canzo-ni Sotto l’Angelo” e una delle voci più amate diRadio Basilica.

ciale separata, in modo da evitare l’ov-via penalizzazione in sede di votazio-ne da parte della giuria di coloro checantano pezzi interamente auto-pro-dotti, rispetto a chi si presenta con co-ver di cantanti affermati, e quindi usu-fruisce di pezzi già più conosciuti.Cantanti di ogni dove dunque affretta-tevi!Le iscrizioni per “Canzoni sotto l’An-gelo” sono già aperte!Come fare per garantirvi sin da ora unposto tra i partecipanti? Semplicissi-mo, basta incidere un pezzo su cd omusicassetta, e consegnare il tutto(con allegata una foto formato tesse-ra) presso la sede dell’Avis di Verola-

46

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

Partenza ore 6.00 da piazza dellaChiesa per il Sacro Monte diCrea fra i più importanti e fre-

quentati del Piemonte.L’origine della sacralizzazione del Mon-te è fatta risalire a S.Eusebio, Vescovo diVercelli. Si narra che nel IV sec. il Santoper sfuggire alla persecuzione degliAriani si fosse qui ritirato, trasportandola statua della Vergine, Con la guida vi-siteremo l’interno della Basilica dellaB.V. Assunta, a seguire itinerario guida-to lungo il percorso delle Cappelle deiMisteri del Rosario che culmina allasommità del Sacro Monte, con la Cap-pella del Paradiso.Partenza per Alessandria e pranzo inristorante tradizionale monferrino.Pomeriggio: arrivo ad Alessandria cit-tà attraversata dai fiumi Tanaro e Bor-mida; il nucleo antico nacque intorno alXI sec. per opera del Papa AlessandroIII. Visita guidata attraverso i suoi mo-numenti più significativi, la Cattedrale,Santa Maria di Castello cuore dellacittà medievale, visita esterna agliscavi di Piazza della Libertà ove di re-cente sono affiorati i resti dell’anticoDuomo alessandrino. La Cittadellavoluta da Vittorio Amedeo II di Savoia in-torno al 1750 ha la pianta a stella con seibaluardi e altrettanti fossati, Palazzodel Municipio, Palazzo Cuttica e l’exconvento francescano, una delle ali ot-tocentesche ospita la mostra perma-nente dell’importante ciclo arturiano

di affreschi (si tratta di quindici opere digrandi dimensioni con scene di batta-glia e vita quotidiana di Re Artù e dei Ca-valieri della Tavola Rotonda risalenti allafine del trecento, oppure, il museo delcappello che in Alessandria, patria del-la famiglia Borsalino, ha il suo luogoesclusivo di eccellenza.Al termine, partenza per il rientro con so-sta per la cena a base di panini.. vino...bibite.. e squisitissime torte offerte dallegentili ospiti.Prezzo tutto compreso € 55,00Soci ultrasessantacinquenni € 50,00Le iscrizioni si ricevono fino al 6 maggio2007 ed a esaurimento posti presso ilbar del circolo versando un acconto di €30,00.Tutti potete partecipare!

Il Circolo Acli di Verolanuovaorganizza il 19 maggio 2007 una gita al:

Sacro Monte di Creapatrimonio dell’Unescoe Alessandria conuna cittadella nella città

acli

vero

lanu

ova

47

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

Molti di voi si staranno chie-dendo cosa sia e a cosa serval’apparecchio della foto.

Questo strano aggeggio, si chiamaaspiratore e come dice la parola, ser-ve per aspirare dalla cavità orale quel-le materie che non permettono al pa-ziente di respirare o di non respirarein modo corretto. Lo si utilizza sia pergli scenari traumatici (incidenti) cheper gli scenari medici (arresto respira-torio, arresto cardiaco, ecc.).Spiegata l’utilità dell’aspiratore, an-che una persona estranea al GruppoVerolese Volontari del Soccorso,può apprezzare ulteriormente il gestonobile e prezioso che ha fatto l’AVISdi Verolanuova donandoci questo

presidio “salva vita”.Il direttivo a nome di tutto il G.V.V.S.vuole ringraziare di vero cuore l’ AVISdi Verolanuova.

20° anniversariodel G.V.V.SIl Gruppo Verolese Volontari del Soc-corso sta organizzando per il 2 e il 3Giugno 2007 la festa per il ventesimoanno di fondazione del gruppo. Lamanifestazione si terrà presso lo Sta-dio “E. Bragadina” di Verolanuova. Idettagli sul programma verranno alpiù presto pubblicati su “L’Angelo”.

Il Gruppo VeroleseVolontari del Soccorso

Volontari del SoccorsoGruppo Verolese

il G.V.V.S.ha un nuovoaspiratore

volo

ntar

i del

soc

cors

o

48

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

70 anni al serviziodella Comunità

vigi

li de

l fuo

co v

olon

tari

I Vigili del Fuoco Verolesi (Foto Carlo Zorza).

Un luogo comune recita: “Il tem-po passa per tutti” ed io aggiun-gerei anzi “corre” perché, sem-

bra ieri quando veniva istituito a Vero-lanuova un Distaccamento dei CiviciPompieri ed invece sono già passatiben 70 e dico “Settanta” anni da quelfatidico giorno.Correva l’anno 1936 quando a Verola-nuova si sentì l’esigenza, essendo mol-to frequenti nella nostra zona incendi acascine e fienili, d’avere delle personepreparate a operare celermente in casodi bisogno.Da allora tanti volti e tante persone sisono avvicendate all’interno del distac-camento e che, come in un lungo film,hanno vissuto momenti salienti, tragicio divertenti, non solo della nostra Co-munità, ma anche di quelle vicine, at-traverso il Soccorso Tecnico Urgente.Sicuramente a ciascuno di noi, chi perun motivo chi per un altro, sarà capita-to almeno una volta di aver bisogno dei“Pompieri” che, una volta svolto il lorocompito, tornano nell’anonimato dalquale sono arrivati, avendo come unicoriconoscimento la sola soddisfazione

d’aver aiutato il prossimo senza nullachiedere se non un sorriso.Proprio per ringraziare tutti coloro chenegli anni hanno dedicato il loro tempoal prossimo, ci accingiamo a festeg-giare i 70 Anni di vita degli allora Ci-vici Pompieri oggi Vigili del Fuoco Vo-lontari di Verolanuova.Se qualcuno dei lettori avesse foto diqualche momento che riguardanol’operato dei Pompieri saremo moltolieti se ci venissero prestate per po-terle duplicare al fine di poter allesti-re una mostra fotografica oggi comeallora molto importante per la me-moria storica del nostro gruppo.Vi annunciamo che, dal 28 aprile al 1maggio si terrà la 3a Festa degli Ami-ci dei Vigili del Fuoco che si svolgeràpresso la nostra sede in via Lenzi. Es-sendo il programma molto nutrito, ri-mandiamo ai manifesti che saranno af-fissi prossimamente con programmadelle varie manifestazioni dei festeg-giamenti.Vi aspettiamo numerosi.

Simone Cervati

49

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

dalla

cas

a di

ripo

soPorte apertealla Casa di RiposoBuongiorno a tutti, siamo sem-

pre noi le Animatrici della Casadi Riposo Caterina ed Elisabet-

ta.In questo numero dell’Angelo voglia-mo raccontare a tutta la comunità diVerolanuova le bellissime sorpreseche abbiamo ricevuto nei mesi di gen-naio e febbraio.Ebbene sì, dopo il nostro farci cono-scere, finalmente, qualcuno ci haascoltato. Precisamente hanno accol-to il nostro invito a venirci a trovare iragazzi e le ragazze della Scuola di vi-ta familiare di Verolanuova.La coordinatrice del gruppo la Sig.raRosetta Barbieri si è dimostrata moltosensibile nei nostri confronti tanto davoler avvicinare i propri ragazzi alMondo della Terza Età.Gli appuntamenti vissuti con i ragazzisono stati tre: giovedì 11 gennaio tom-bolata in infermeria, venerdì 26 gen-naio tombolata in Casa Albergo ed in-fine, ma non per importanza, martedì20 febbraio Festa di Carnevale in In-fermeria.Per tutti i nonni sono stati momentiindimenticabili, ore trascorse serena-mente e in modo gioioso, osservandoi visi giovani dei ragazzi, che senza al-cuna paura hanno dato il meglio di lo-ro stessi, avvicinandosi ad un Mondoche anche ad alcuni adulti incute ti-more e difficilmente riesce a supera-re. I Nonni hanno gradito con immen-so piacere questa esperienza, non vo-gliono grandi cose, ma questa per lo-ro si è rivelata tale.I ragazzi si sono impegnati moltissi-mo per le tombole: hanno preparatopremi stupendi e utili. Inoltre voglia-mo congratularci pubblicamente con

loro, in quanto per il Carnevale ci han-no preparato un divertente spettacolocon canzoni, scenette, poesie in dia-letto, alcuni proverbi che hanno sti-molato e coinvolto tutti, perché cihanno riportato indietro nel tempo.Il loro impegno, la loro disponibilità,la loro vicinanza per noi è stata unacarica di energia e per questo motivoincitiamo i ragazzi a continuare ad es-sere volenterosi, perché nella vital’importante non è solo ricevere,quanto donare soprattutto alle perso-ne bisognose.Le persone anziane nel loro piccolo ea modo loro possono ancora dare...Tanto!!!Concludendo noi Animatrici a nomedi tutti gli ospiti ringraziamo di cuorei ragazzi della Scuola di Vita Familiaree auspichiamo un prossimo incon-tro... Vi apettiamo a braccia aperte.Grazie!

Gli Ospiti e le Animatrici

50

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

Come il Cristo intraprese il suocammino della Quaresima perarrivare alla Pasqua di Risurre-

zione, anche noi abbiamo intrapresoil nostro cammino per arrivare ungiorno alla “Sobrietà”.Dobbiamo trovare la pace al nostro in-terno, nel profondo del nostro cuore,nelle nostre famiglie e comunità... equando l’avremo trovata, potremo of-frirla agli altri.

Mariuccia

Dal Club degli Alcolisti in Trattamento“La Rinascita” di Verolavecchiaa cura di Mariuccia

Per un camminodi pace“Ricominciamoinsieme”

dalla

cas

a di

ripo

soIl pensiero dei ragazzie delle ragazzedella Scuola di Vita Familiaredopo l’esperienza vissuta con i nonniMartedi 20 febbraio 2007 noi ragazzidella Scuola di vita familiare ci siamorecati in infermeria per trascorrere unpomeriggio diverso in compagnia deglianziani. Eravamo molto agitati per la ri-uscita della rappresentazione; ci siamodivertiti un mondo. Abbiamo recitatoscenette, canzoni e poesie mentre glispettatori seguivano entusiasmati.Durante alcune canzoni i nonni ci in-coraggiavano e molte volte cantavanoanche loro. Soddisfatti della riuscita

dello spettacolo, abbiamo poi aiutato adistribuire la merenda: frittelle e pana-dì.È stato un pomeriggio diverso ma so-prattutto fantastico in compagnia dipersone bisognose di compagnia, spe-riamo di ritornarci presto.Dopo questa recita ho capito che nonera importante sapere la scenetta amemoria, ma far divertire e passare unpomeriggio diverso ai nostri nonni. Èstata una sensazione stupenda.

51

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

giornata).Costo € 13,00 - Si ricevono le iscrizio-ne sino al 12 aprile telefonando all’In-formagiovani o alla Biblioteca Comu-nale.

Il Punto Informagiovani, come già ac-cennato nell’articolo precedente, pos-siede alcune riviste e pubblicazioni dicarattere turistico, dalle quali prende-re spunto per viaggi, gite nel territoriobresciano oppure fuori porta.

Eccovi un breve elenco degli ultimi ar-rivi.Riviste: Qui Touring - Touring ClubItaliano. • Itinerari: il mensile tascabi-le di viaggi e avventura.Libri: City Book di: Trento, Trieste,Lucca e Versilia, Modena, Ravenna,Londra - Mondadori • Borghi d’Italia -Mondatori • Alberghi 2007 - Monda-dori • Grande Italia piccoli prezzi - Air-plane • Agriturismo DOC - Airplane •Lasciatevi guidare: da Torino a Paler-mo i migliori indirizzi per le più bellevisite guidate - Airplane • Musei reli-giosi in Italia - Touring Club Italiano •Campeggi e villaggi turistici - TouringClub Italiano • Vacanze in camper inEuropa - Touring Club Italiano • Euro-pa Low Cost: città per città, guida ailuoghi di tendenza per viaggiatori in-traprendenti • Osterie d’Italia 2007 -Slow Food Editore • Lo Scopriocca-sioni - Editoriale Shopping Italia.

Ricordiamo che i periodici e i libri so-no consultabili presso il nostro ufficionegli orari di apertura: lunedì e mer-coledì dalle 15.00 alle 18.00.

Luisa e Michela

News dall’Informagiovani

Anche nel mese di aprile l’As-sessorato alla Cultura e l’Infor-magiovani propongono alcuni

appuntamenti ai quali non mancare:

Sino a sabato 15 aprile 2007 continua,negli spazi espositivi della BibliotecaComunale, la Mostra di pittura di“Dionigi Canini e Giuseppe Peluc-chi”.

Mercoledì 11 e mercoledì 18 aprile2007, ore 20.30 Auditorium BibliotecaComunale “Avvicinarsi all’arte”. Ri-prendono gli appuntamenti con l’arteche vedono come relatore il Dott. Do-menico Baronio.Le serate avranno i seguenti temi: “Ilsettecento e il vedutismo italiano” e“Gian Battista Tiepolo”.

Sabato 14 aprile 2007, ore 21.00 Audito-rium Biblioteca Comunale. “Il penul-timo scalino” la Compagnia Teatrale“La Moscheta” di Verona ci proponeuna commedia brillante in due atti.Autore Samy Fayad - Regia DanieleMarchesini.

Domenica 22 aprile 2007, ore 16.00apertura straodinaria della Bibliote-ca Comunale in occasione dell’inizia-tiva regionale “Open Day delle Bi-blioteche”.Alle ore 16.30 si terrà nell’Auditoriumdella Biblioteca, lo spettacolo-lettura“Il mistero di Agata Christie”, rivol-to in particolare ai ragazzi appassio-nati del giallo, a cura dell’Associazio-ne Culturale Teatrale “Cara... Mella”.

Domenica 29 aprile 2007: Visita gui-data alla città di Bergamo (intera

com

une

di v

erol

anuo

va

a

sses

sora

to a

lla c

ultr

ura

52

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

Anch’io ho figli e allora? Per me filetto, a lei,qualcosa che costi me-no...

Ok Rossi, avrete l’au-mento.

Te l’avevo detto chequesta giacca non eraadatta per andare in uf-ficio.

Bè, che c’è da guarda-re?

Ehi, c’è un limite al gio-co di testa!

bar z

olle

tte

(a cu

ra d

i Br

uno

Coc

chet

ti)i g

ioch

idel

l’ang

elo I giochi dell’Angelo

Annerendo gli spazi col puntino comparirà un capolavoro.

53

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

Attenzione: il sistema di turnazione delle farmacie è cambiato. Le farmacie di turno,aperte la notte e nei festivi, si alternano ogni due giorni.Importante:Poiché nei mesi scorsi le variazioni intercorse rispetto ai calendari che ci sonostati forniti sono state molte rendendo di fatto inutili quelli pubblicati sull’An-gelo, in attesa di un chiarimento, pubblichiamo il solo Numero Verde da chia-mare per sapere con certezza le farmacie aperte.Ricordiamo che il numero è gratuitoe si può chiamare, 24 ore su 24. 800.231061

Servizio Sanitario 118(soltanto nei casi di emergenza)

Ambulatori medici 0309362609via Grimani

Gruppo Verolese Volontari Soccorso 0309361662via Gramsci, 4

Alcolisti in trattamento 0309306813 - 0309361869Problemi con le droghe? 3382346954Gam-Anon 3406891091Giocatori Anonimi 3208403738Vigili del Fuoco 030931027Carabinieri - Pronto intervento 112Guardia Farmaceutica (Numero verde) 800.23.10.61Guardia Medica dalle 20.00 alle 8.00 030932094N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina al-le ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccor-so telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00; inoltredalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00di venerdì 20 aprile. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.IMPORTANTE: Per facilitare la pubblicazione degli articoli: gli scritti siano preferi-bilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman cor-po 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche. Chi usa il computer èbuona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure viae-mail. Gli articoli vanno fatti pervenire: direttamente ai sacerdoti oppure via e-mailal seguente indirizzo: [email protected] redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblica-zione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli in-teressati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

La Redazione

Turni domenicali di guardia farmaceuticadell’Azienda S.L. 19

Numeri utili di telefono:

Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”

54

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronacaan

agra

fepa

rroc

chia

le Battesimi6 Bonini Alice di Roberto e di Raggi Alessandra

MatrimoniCristiano Gabriele con Chiacchio Sofia (il 31-03 a Napoli)

Defunti12 Bordonali Giuseppina in Lama di anni 8513 Bonetti Domenico di anni 6814 Loda Cesira ved. Conti di anni 9415 Cervati Paolo di anni 8016 Fogazzi Davide di anni 8217 Fontana Franco di anni 77

Giornata celebrata nel mese di marzo 1.068,00 Dalla Casa Albergo 165,00Dalla chiesa di San Rocco 90,00Tele e affreschi 70,00Libri Basilica 115,00N.N. somma di tutti i contributi anonimi 770,00N.N. 120.00In memoria del marito Luigi 50,00N.N. 100.00I genitori per il matrimonio del figlio per ilrestauro delle tele e affreschi della Basilica 100,00N.N. 80,00N.N. per i propri defunti 50,00Pasqua dei Carabinieri 100,00Rina per i restauri della Basilica 50,00N.N. per la Basilica in memoria dei suoi defunti 150,00In ricordo del papà 200,00N.N. 110,00I figli festeggiano la mamma 150,00In memoria del papà Franco 150,00

TOTALE 3.688,00

Offerte pro restauritele e affreschi della Basilica

55

L’A

nge

lo d

i Ver

ola

varie-cronaca

In ricordo della mamma Luigina 250,00I figli in ricordo della mamma 1.000,00Moglie e figlie ricordano il papà Domenico 250,00Per il restauro della Basilica in ricordo della mamma 10.000,00In memoria della mamma Cesira 350,00N.N. 300,00N.N. 500,00La moglie e le figlie ricordano il caro papà 250,00

TOTALE 12.900,00

“Amici della Basilica” adesioni alla“Confraternita del Restauro”

offe

rte...

AT T E N Z I O N E :

Nuovo numero telefonicodella Sacrestia della Basilica:

030 931227

Il numero 030 932464è solo il tel./fax della Radio