La Freccia Stazioni AV, Torino Porta Susa - gennaio 2013

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SUPPLEMENTO AL NUMERO DI GENNAIO 2013

IL MENSILEPER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE

STAZIONI AV

IL NUOVO HUB AD ALTA VELOCITÀ È IL FUTURISTICO BARICENTRO MULTIFUNZIONALE DELLA METROPOLI DEL TERZO MILLENNIO.

UNA GALLERIA IN ACCIAIO E VETRO DI 385 METRI INTEGRA VERTICALMENTE TUTTI I SERVIZI DI MOBILITÀ. IN PIENA EFFICIENZA ENERGETICA.

PORTA SUSATORINO

SUPPLEMENTO AL NUMERODI GENNAIO 2013 SOMMARIOIL MENSILE PER I VIAGGIATORI DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE

4 Photo albumLe immagini dell’inaugurazione, dal taglio del nastro alla visita della galleria vetrata.

16 L’hub del XXI secoloIl nuovo terminal AV raccontato dall’AD di FS Italiane Mauro Moretti.

18 Grande operadell’uomoViaggio alla scoperta di un’architettura avveniristica. Numeri da record e anima green.

24 Trasformazione urbanaLa funzionalità del progetto nei nuovi collegamenti e percorsi cittadini.

26 Porta Susa StyleParola all’architetto Silvio d’Ascia: dalle hall dell’800 all’estetica dei treni AV.

28 Torino contemporaneaPasseggiando nella città della Mole, tra vecchi e nuovi tesori.

30 Terminal AVDopo Roma e Torino, anche Bologna, Firenze e Napoli. I progetti delle stazioni FS.

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STAZIONI AVTORINO PORTA SUSA

Il NUOVO hUb Ad AlTA VelOcITà RAccONTATO PeR IMMAgINI. INAUgURATO Il 14 geNNAIO dAl PReMIeR MARIO MONTI, è Il cUORe cONTeMPORANeO dI UNA VeRA RIVOlUZIONe del TRASPORTO e dellA MObIlITà. Il PReSeNTe dIVeNTA fUTURO.

TORINO

Photo © Vincenzo Tafuri/LaFreccia

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Architettura del terzo millennioPORTA SUSA

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Vista esterna dell’ingresso lato Corso Vittorio Emanuele II

Vista interna dell’ingresso lato Piazza XVIII dicembre

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«Davanti ai nostri occhi c’è una grande opera

dell’uomo, una grande infrastruttura. È l’incontro

dell’Italia con l’Europa,di oggi e di domani.

È l’immagine concretadi un Paese che avanza,

che ama la scoperta,sa rinnovarsi e non ha

paura del nuovo»Mario Monti

[Presidente del Consiglio dei Ministri]

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«Abbiamo creato strutture sostenibili da un punto di vista economico, senza gravare sui contribuenti, e mostrato che la nostra generazione ha fatto opere che resteranno nella storia»Mauro Moretti[AD Gruppo FS Italiane]

Torino, 14 gennaio 2013. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, inaugura la nuova stazione. A fare gli onori di casa il Sindaco di Torino Piero Fassino e i vertici del Gruppo FS Italiane, il Presidente Lamberto Cardia e l’Amministratore Delegato Mauro Moretti. Presenti alla cerimonia anche il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota e l’architetto Silvio d’Ascia

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«Porta Susa AV è l’opera più significativa della nuova identità economica, sociale e culturale di Torino. Insieme al passante ferroviario, la più importante realizzazione infrastrutturale piemontese degli ultimi 20 anni»Piero Fassino[Sindaco di Torino]

La stele commemorativa con inciso il Decreto Fondamentale dell’8 febbraio 1848 alla base dello Statuto Albertino

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Vista della galleria coperta da 19.400 m2 di vetrate esterne (di cui 15mila m2 di celle fotovoltaiche). Potenza prodotta 680mila KWH/anno

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Vista dall’alto della galleria vetrata

Banchina dell’Alta Velocità

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Particolari interni della stazione

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«In linea offriamo velocità e puntualità, nelle stazioni accoglienza e integrazione dei servizi. Il nuovo hub, moderno e funzionale, è un altro passo significativo verso l’integrazione dei servizi regionali e Alta Velocità»Michele Mario Elia[Amministratore Delegato Rete Ferroviaria Italiana]

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P er descriverla basta guardarla. Porta Susa è oggi il nuovo hub della metropolitana d’Italia, gioiello

di architettura del XXI secolo. Un concen-trato di invenzione, tecnologia, modernità ed estetica, frutto dell’impegno ideativo di Ferrovie dello Stato Italiane e creativo del Gruppo AREP – Silvio D’ASCIA e Agosti-no MAGNAGHI.Torino AV è uno dei progetti fondamentali della nuova ferrovia e della nuova Italia. Nuova, perché non è solo un altro termi-nal dell’Alta Velocità, ma un luogo che re-alizza concretamente, in un unico spazio, l’integrazione verticale di tutti i servizi di trasporto e di mobilità, da quelli a lunga percorrenza nazionali e internazionali, AV e non, a quelli regionali, metropolitani, su-burbani e urbani. E che permette l’osmosi con la città, spazio e tempo simbolico e

del XXI SecOlO

l’hUb

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reale dell’innovazione e del cambiamento, de-dicato ai clienti viaggiatori e ai cittadini. Non solo una stazione, ma un edificio urbano a tutto tondo, dal respiro internazionale e dall’a-nima green. Insieme al nuovo hub abbiamo completato anche l’interramento del passan-te ferroviario, che per Torino ha voluto dire la piena liberalizzazione da un vincolo urbano e la massima espressione del proprio sistema metropolitano, oggi moderno, rapido e forte-mente accessibile, con sbocchi nazionali ed europei di grandissimo rilievo.Nel pensare alla nuova Porta Susa, ci siamo ispirati, nel 2002, all’idea di un’unica struttura multilivelli e multiservizi, che abbiamo con-densato in un concorso internazionale di idee assegnato al Gruppo AREP – Silvio D’ASCIA e Agostino MAGNAGHI. La motivazione fu sem-plice: nella sua essenzialità quel progetto for-niva una risoluzione chiara ed esteticamente compiuta di tutte le funzioni-obiettivo indivi-duate per la stazione del futuro.Dopo la monumentale opera architettonica di Roma Tiburtina, inaugurata a dicembre 2011, Porta Susa è il secondo tassello di un progetto a 5 punte, 5 nuove stazioni dell’Alta Velocità: strutture economicamente ed eco-logicamente sostenibili, che non pesano sui

contribuenti e sono esempio di una virtuosa cooperazione tra le istituzioni. Opere intelli-genti, culturalmente dense e stratificate, che resteranno nella storia d’Italia. E frutto di un grande impegno di squadra, in primis dei lavo-ratori che vi si sono dedicati. In particolare la nuova stazione AV di Torino è legata al project financing derivante dall’uso dei diritti di edifi-cazione comunali, che si esprimerà nella Tor-re dei Servizi di prossoma realizzazione. Non si può impostare un programma di rilancio del nostro Paese senza investimenti nelle infra-strutture. Ed è forte la consapevolezza di aver lasciato un segno di questa nostra generazio-ne agli italiani di oggi e di domani. LF

Mauro MorettiAmministratore DelegatoGruppo Ferrovie dello Stato Italiane

«È uno dei progetti fondamentali della nuova ferrovia, perché realizza

l’integrazione verticaledi tutti i servizi

di trasporto e di mobilità»

Torino, 14 gennaio 2013. L’AD del Gruppo FS Italiane, Mauro Moretti, insieme al Premier Mario Monti

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I naugurata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, la nuova stazione AV di Torino Porta Susa, la seconda ad esse-

re completata dopo Roma Tiburtina. Proget-tata dal Gruppo AREP (Jean-Marie Duthilleul e Etienne Tricaud) - Silvio D’ASCIA e Agosti-no MAGNAGHI, riunisce il tessuto urbano da nord a sud, cuore contemporaneo di una vera rivoluzione. Tra Corso Bolzano e il viale alberato della Spi-na, Porta Susa diventa nuovo luogo d’incontro e terminal Frecce della città della Mole. Una galleria in acciaio e vetro lunga 385 metri e larga 30 è il moderno baricentro urbano multi-funzionale della metropoli del terzo millennio. Innovativo hub ad Alta Velocità, rappresenta il nuovo approccio scelto dal Gruppo FS Italia-ne per integrare verticalmente tutti i servizi di trasporto e di mobilità nelle grandi città. In pie-na efficienza energetica, grazie alla copertura con sistema fotovoltaico premiata da Euroso-lar 2012.

Durante il taglio del nastro del 14 gennaio, il Premier Mario Monti ha commentato con que-ste parole il nuovo terminal ad Alta Velocità:

«Davanti ai nostri occhi e intorno a noi c’è una grande opera dell’uomo, una grande infra-struttura. Viviamo tutti insieme un momento importante per il nostro Paese e per Torino. La nuova stazione è una metafora della vita: arrivo, partenza, passaggio, scambio. È il presente che diventa futuro. È l’incontro dell’Italia con l’Euro-pa, di oggi e di domani. È l’immagine concreta di un Paese che avanza, che è aperto, dinamico, coraggioso. Che ama la scoperta e sa rinno-varsi, che non ha paura del nuovo. Non a caso Torino: è per realizzare luoghi di scambio come questo che venne realizzato lo Stato Nazionale, la grande storia del Risorgimento. Noi veniamo da quella storia, di cui Torino fu il centro di ir-radiazione, il riferimento, la prima Capitale. La nostra modernità comincia con la strada ferrata e l’Occidente corre sempre sui binari. L’unifi-cazione nazionale, ieri e oggi, passa su queste strade, vive e rivive in questa città, e le infra-strutture sono il prodotto di una forza morale e della volontà dell’uomo, dello Stato, della legge,


della Nazione, del popolo. La stazione di Porta Susa occupa un posto speciale anche nei miei ricordi e nella mia storia personale. Non potete immaginare la mia emozione qui, oggi. Erano gli inizi degli anni

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gRANde OPeRAdell’UOMO

PORTA SUSA IN CIFRE79 milioni di euro d’investimento economico 385 m di lunghezza 30 m di larghezza37mila m2 di superficie8mila m2 di aree di servizi tecnici7.700 m2 di aree commerciali (+700 m2 di biglietterie)13mila m2 di aree pedonali interne al fabbricato3mila tonnellate d’acciaio10 ascensori19 scale mobili189 posti auto su 7.600 m2

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The new Porta Susa HS

station was inaugurated on

14th January by the Italian

Prime Minister Mario Monti

and Mauro Moretti, CEO

of FS Italiane. Created by

Gruppo AREP (Jean-Marie

Duthilleul and Etienne

Tricaud) - Silvio D’ASCIA

and Agostino MAGNAGHI, it is the Frecce station in the

city of the Mole. A steel

and glass tunnel, 385 meters and 30 meters

large, a wide tree-lined

boulevard, a new

multifunction urban place. Porta Susa

connects the context of the

city from north to south as the contemporary

heart of a real urban revolution.

L’AD del Gruppo FS Italiane, Mauro Moretti, illustra la stazione al Premier Mario Monti

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’70 quando, da giovane professore, due, tre volte alla settimana prendevo il treno che da Milano arrivava proprio a Porta Susa, per raggiungere colleghi e studenti alla facoltà di economia. Allora era una stazione profondamente diversa rispetto a quella avveniristica che ci accoglie oggi. A quei tempi le stazioni erano luoghi polverosi, male illuminati, spesso ostili. Oggi sono esempi di ar-chitettura bioclimatica, efficienza energetica, un trionfo di tecnologia e modernità. Se la stazione degli anni ’70 ci sembrava un luogo del passa-

to, quella scintilla ora davanti ai nostri occhi ci proietta nel futuro. Ed è la stessa trasformazione che desideriamo per il nostro Paese. Un cam-biamento profondo per recuperare lo slancio e le energie che abbiamo saputo mostrare nelle fasi migliori della nostra storia. Forze che non sono scomparse, non si sono spente, e hanno bisogno solo di essere rigenerate e risvegliate.Questa stazione, attraverso il sistema nervoso delle strade ferrate italiane, contribuisce al pro-gresso del Paese e alla sua modernità». LF

Il nuovo FRECCIAClub di Torino Porta Susa si aggiunge agli altri 13 già operativi nei principali terminal AV

Frecciarossa in arrivo a Porta Susa

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INTERVENTI FUTURIUna stazione da vivere. Nei prossimi mesi, nasceranno a Porta Susa negozi, ristoranti e bar, mentre da maggio 2013 saranno aperte le aree carrabili all’interno del nuovo fabbricato, per-mettendo l’accesso ai taxi e al parcheggio, ed entro l’estate completati il sovrappasso da piazza XVIII Dicembre e la copertura dei binari 1 e 2. Saranno così totalmente disponibili gli spazi per la realizzazione del Viale della Spina e delle opere essenziali alla permeabilità pedonale e carrabile lungo il fronte del fabbricato, consentendo di aprire da questo lato le uscite dei passaggi urbani Avigliana e Susa.

ARCHITETTURA BIOCLIMATICATorino Porta Susa AV si è aggiudicata il Premio Solare europeo 2012 per la migliore architettura urbana bioclimatica: la volta di copertura, realizzata con un sistema di cellule fotovoltaiche monocristalline, consente di recuperare parte del fabbisogno elettrico dell’intero corpo stazione, creando i giusti apporti di calore d’inverno e di refrigerio d’estate.

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TORINO E L’UNITÀ D’ITALIAdi Serena BerardiAll’interno della Galleria Centrale si erge la stele con inciso il Decreto Fondamentale dell’8 febbraio 1848, alla base dello Statuto Albertino, «primo passo verso quel bene inestimabile che si chiama democrazia» secondo il Premier Mario Monti. L’opera fa parte del progetto I Luoghi della Memoria, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e coordinato da Paolo Peluffo. Il monolite, progettato da Annalaura Spalla, alto 12 metri e realizzato in ferro nero e acciaio, simboleggia il ruolo svolto da Torino nel processo di unificazione del Paese. Il Regno di Sardegna fu l’unico tra gli Stati italiani a investire in un sistema di infrastrutture ferroviarie, e nel maggio del 1855 venne inaugurato il primo tratto da Novara alle porte di Torino. Costruita nella zona d’ingresso occidentale a metà del XIX secolo, la stazione di Porta Susa fu un elemento sostanziale dello sviluppo urbanistico della città sabauda.

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Sezione longitudinale e vista aerea con percorsi pedonali e stradali, parcheggi e collegamenti con la linea metropolitana

SEZIONEPORTA SUSA

NUOVO FABBRICATOVIAGGIATORI

TORRE FSSISTEMI URBANI

HOTEL

UFFICI

PIAZZAATTREZZATA

STAZIONEMETROPOLITANA

PORTA SUSA

PEDONI TRAM METRO PARCHEGGI

lA TRASfORMAZIONe

URbANA

La nuova galleria vetrata e la stazione storica

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Schema delle circolazioni pedonali in città

1. Stazione storica Porta Susa. 2. Nuovo fabbricato viaggiatori Porta Susa. 3. Torre FS Sistemi Urbani. 4. Torre Banca Intesa Sanpaolo. 5. Tribunale Bruno Caccia. 6. O.G.R. Officine Grandi Riparazioni. 7. Cittadella del Politecnico. 8. Edificio RAI.

I NUMERI180mila m2 di superficie totale65mila m2 di proprietà del Comune di Torino115mila m2 di proprietà RFI35mila m2 di parcheggi pubblici22.600 m2 di aree verdi20mila m2 di aree pedonali/piazze esterne48mila m2 di superficie totale piani torre RFI5mila m2 di superficie totale piani fabbricato storico RFI

PORTA SUSA PeR lA cITTà. lA fUNZIONAlITà deI cOllegAMeNTI e PeRcORSI URbANI, IN INTeRSeZIONe cON lA NUOVA STAZIONe, RINNOVA Il RAPPORTO TRA Il SISTeMA feRROVIARIO e VIARIO, IN UN PROceSSO dI MOdIfIche INfRASTRUTTURAlI TeSe All’AcceSSIbIlITà e AllA VAlORIZZAZIONe del TeSSUTO cITTAdINO.

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U na stazione dal carattere squisita-mente italiano. Questa è la nuova Porta Susa, che abbiamo progettato

volendo fondere due aspetti: l’identità ferro-viaria dell’edificio, che richiama le grandi hall ottocentesche in vetro e acciaio, e, al tempo stesso, le gallerie pedonali di molte metropoli, come Milano, Napoli e Torino, realizzate per incontrare i cittadini. Rispetto al XIX secolo, quest’area ferroviaria è stata rivisitata per accogliere i viaggiatori, attestando i treni a livelli sotterranei opportunamente collegati con il piano stradale, ed evocandoli attraverso la “pelle vetrata” di 15mila m2, lunga 385 me-tri. La struttura ideata per la città della Mole esprime in sé il concetto e la bellezza dell’Al-ta Velocità, mettendo il cittadino al centro: la stazione del terzo millennio è luogo d’incon-tro e di vita, dove ci si vede per prendere un caffè con gli amici e passeggiare in uno spa-zio urbano protetto, luminoso e confortevole. L’architettura di luce della volta di copertura bioclimatica promuove il sistema fotovoltaico e l’efficienza energetica e, proprio per que-sto, ha vinto il Premio Solare Europeo 2012. La galleria vetrata, clin d’œil all’oggetto treno, è l’edificio-simbolo del movimento e dell’im-portanza dei mezzi di trasporto ecologici nella metropoli del XXI secolo. Il nuovo terminal AV del capoluogo piemontese garantisce la prose-cuzione naturale dei percorsi preesistenti e la funzionalità interna dei modi di accesso ai bi-nari e alle vie cittadine, con in più un risultato straordinario: la presenza della luce fino alla quota banchine treni (-11) e metropolitane (-21), trasformate in marciapiedi urbani grazie anche alla scelta della bellissima pietra di Luserna, di cui è ricoperta la cupola della Mole. Concepita nella sua doppia natura di nodo intermodale e di ritrovato pezzo di città, Porta Susa con la sua futura Torre di Servizi a sud (gemella al grattacielo Intesa Sanpaolo in costruzione) è anche un fantastico vettore di sviluppo socio-economico, una vetrina su scala internaziona-le del patrimonio culturale, imprenditoriale e industriale di Torino. All’incrocio dei 2 grandi corridoi europei est-ovest (San Pietroburgo-Barcellona) e nord-sud (Londra-Bari), la sta-zione proietta le ambizioni della città in una dimensione globale. LF


PORTASUSASTYlelA cITTà eNTRA NellA STAZIONe e lA STAZIONe dIVeNTA eSSA STeSSA cITTà.

di Silvio d’Ascia

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La Giuria del Concorso internazionale per la stazione AV di Porta Susa e per l’annessa Torre di Servizi, bandito da Rete Ferroviaria Italiana nell’estate del 2001, dopo aver esa-minato 55 lavori presentati in forma anonima, il 6 marzo 2002 ha decretato vincitore il progetto del gruppo AReP (Jean-Marie duthilleul e etienne Tricaud) - Silvio d’AScIA e Agostino MAgNAghI, «[…] per la semplicità e comprensibilità dell’involucro nonché per la definizione di uno spazio urbano che, fondendo le funzioni di un importante nodo inter-modale con attraenti servizi commerciali, si prefigura come polo di attrazione della città».

«Porta Susa è baricentroe cuore contemporaneo della Torino del futuro»

«Vetrina internazionale del patrimonio culturale, imprenditoriale, industrialedella città, porta ritrovataverso l’Europa»

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I soliti notiMole AntonellianaMonumento simbolo della città, è una delle opere in muratura più alte d’Europa. La costruzione prende il nome da Alessandro Antonelli, l’architetto che la concepì nel secondo Ottocento.Museo EgizioOspitato nel palazzo dell’Accademia delle Scienze, è una delle più importanti raccolte europee di antichità egizie.Palazzo RealeRealizzato per ordine di Cristina di Francia, divenne la residenza dei re di Sardegna e dei successivi sovrani d’Italia fino al 1865.DuomoSituato nella piazza omonima del centro storico e consacrato al culto di San Giovanni Battista, è l’unica chiesa del capoluogo piemontese realizzata in stile rinascimentale.Reggia di VenariaImponente reggia barocca, con i suoi vasti giardini è uno dei più significativi esempi della magnificenza architettonica e artistica del XVII e XVIII secolo.

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otol

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fetta di PolentaEdificio realizzato dal famoso architetto Alessandro Antonelli (1840-81), alto 24 metri con lati di dimensioni differenti, che vanno dai 16 metri di Via Giulia di Barolo ai 4,35 su Corso San Maurizio fino ai 54 cm sul lato opposto. Il soprannome deriva dal colore giallo e dalla forma del palazzo. Alpi torinesiAlle montagne torinesi corrisponde uno dei più estesi paradisi sciistici delle Alpi, competitivo a livello internazionale per qualità, quantità di servizi offerti e paesaggi naturali. Ne sono un esempio i comprensori di Vialattea e Bardonecchia Sky.

Porta NuovaQuadrilatero romanoInsieme di case ed edifici nella porzione di città dove un tempo sorgeva l’antico insediamento romano.Porta SusacittadellaFortezza sabauda simbolo della resistenza del ducato di Savoia nella guerra di successione spagnola.

Altri tesori

A Torino l’aperitivo è un rito a cui dedicare pochi minuti come diverse ore, tanto da poter diventare il sostituto di una cena vera e propria. I buffet comprendono infatti assaggi di pietanze fredde e calde, come la tipica marenda sinòira, il pasto del tardo pomeriggio a base di salumi e formaggi. Da provare: il famoso bicerin, bevanda simbolo della città dal 1763 nata nell’omonimo Caffè di piazza della Consolata.

Una pausa tradizionale

Vicino alle stazioni FS

Riflessi d’oriente

Prima nel suo genere in Italia, la mostra organizzata al MAO - Museo d’Arte Orientale racconta 2500 anni di specchi in Cina. Fino al 24 febbraio, il fascino di questi capolavori di tecnica metallurgica per riflettere sulle differenze e i parallelismi tra Oriente e Occidente.

A TORINO CON

26 Frecciarossa20 Frecciabianca46 Collegamenti giornalieri

dURATA MINIMA del VIAggIOMilano P.G.-Torino P.S. in 43’Roma-Torino P.S. in 3h e 52Firenze-Torino P.S. in 2h e 43Venezia-Torino P.S. in 4h e 20

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l e stazioni AV nuove protagoniste di importanti interventi di riqualificazio-ne urbanistica, espressione di un rin-

novato linguaggio architettonico, concepite non più solo come spazi dedicati alle attività ferroviarie, ma come veri luoghi d’incontro. Motori di sviluppo economico e catalizza-tori di investimenti, Roma, Torino, Bologna, Firenze e Napoli: queste le 5 metropoli in-teressate dal grande progetto di trasforma-zione cittadina di cui il Gruppo FS Italiane è promotore. Sono passati poco più di 13 mesi dall’inau-gurazione del gigantesco ponte di cristallo che sorvola la Capitale, il terminal avvenie-ristico di Roma Tiburtina, capace di ricucire due quartieri storicamente separati. Stazio-ne sotterranea articolata su 3 livelli, la nuova bologna AV tra pochi mesi deterrà il record di 23 metri di profondità per le banchine di arrivo e partenza dei treni, facendo respira-re il nodo urbano e risparmiare 5 minuti di percorrenza. Nella zona dei Vecchi Macelli ottocenteschi, invece, sarà possibile am-


ROMA TIbURTINAProgetto: ABDR Architetti Associati - Paolo DesideriSuperficie totale utile: 50mila m²fine lavori: novembre 2011

TORINO PORTA SUSAProgetto: Gruppo AREP (Jean-Marie Duthilleul e Etienne Tricaud) - Silvio D’ASCIA e Agostino MAGNAGHISuperficie totale utile: 47.500 m2

fine lavori: giugno 2012

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mirare la luminosa e ampia galleria vetrata di firenze belfiore, un complesso dalla di-stribuzione verticale, il cui spazio interno è aperto a tutt’altezza. Distribuito su 4 livelli, il terminal di Napoli Afragola sarà munito di un parco naturalistico, tecnologico e multiser-vizi, strategico sia per il traffico nazionale che per quello internazionale. Quattro opere d’architettura avveniristica, che insieme a Torino Porta Susa modificano la geografia AV del Belpaese. LF

ARchITeTTURe PeR le cITTàTeRMINAl AV

After Roma Tiburtina and Torino Porta Susa: bologna hS, firenze belfiore and Napoli Afragola. City and architecture in the 5 Auteur Projects linked to HS railway systems.

bOlOgNA AVProgetto: Italferr

Superficie coperta utile: 77.500 m²fine lavori: giugno 2013

fIReNZe belfIOReProgetto: Foster and Partners & Ove ArupSuperficie totale utile: 45.300 m²fine lavori: 2016

NAPOlI AfRAgOlAProgetto: Zaha Hadid ArchitectsSuperficie totale utile: 31.018 m²fine lavori: 2015

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edITORe

direzione centrale Media Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma www.fsitaliane.itDirettore Responsabile federico fabrettiProgetto Editoriale claudia frattini Coordinamento Editoriale cecilia Morrico Capo Redattore claudia frattiniPhoto Editor Vincenzo TafuriCaposervizio Silvia del VecchioSegreteria di redazione francesca VentreIn Redazione luigi ciprianiTraduzioni lorenza PerinoContatti di Redazione Tel. 06 44105298 [email protected] Hanno collaborato a questo numero:Serena berardi, Silvio d’Ascia, federico Spirito

ReAlIZZAZIONe e PROgeTTO gRAfIcO

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SUPPLEMENTO AL NUMERODI GENNAIO 2013 DI IL MENSILE PER I VIAGGIATORI

DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE ANNO V | NUMERO 01 | GEN 2013

REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N° 284/97 DEL 16/5/97

le foto della stazione e dell’inaugurazione

sono di Vincenzo Tafuri/La Freccia

cONceSSIONARIA dI PUbblIcITà

Via Melzi d’Eril, 29 | 20154 Milano Tel. 02 76318838 | Fax 02 33601695 [email protected] | www.emotionaladv.it Responsabile di Testata Raffaella RomanenghiMarketing luana bescapèGestione Materiali Selene [email protected]

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