La donna, la dea, la vergine

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La donna, la dea, la vergine Dall’antichità a Dante

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La donna, la dea, la vergine. Dall’antichità a Dante. Paradiso canto 20°. “E come fantolin che ‘nver’ la mamma tende le braccia, poi che ‘l latte prese, per l’animo che ‘nfin di fuor s’infiamma; ciascun di quei candori in su si stese con la sua cima, sì che l’alto affetto - PowerPoint PPT Presentation

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La donna, la dea, la vergine

Dall’antichità a Dante

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Paradiso canto 20°“E come fantolin che ‘nver’ la mammatende le braccia, poi che ‘l latte prese,

per l’animo che ‘nfin di fuor s’infiamma;

ciascun di quei candori in su si stesecon la sua cima, sì che l’alto affettoch’elli avieno a Maria mi fu palese.

Indi rimaser lì nel mio cospetto,“Regina celi” cantando sì dolce,

che mai da me non si partì ‘l diletto.”

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La donna nel sistema matriarcale

• Nelle civiltà indigene si ha una struttura sociale di tipo MATRIARCALE; la donna è ”madre del paese”

• La donna diventa il tramite tra la divinità e il mondo terreno

• La donna è portatrice di vita

• La divinità maggiore è la dea terra dalla quale deriva la fertilità umana e naturale

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La dea classica

• Nel monte dell’Olimpo esistono al pari degli dei anche divinità femminili

• La verginità è vista come la resistenza, il proteggere qualcosa di prezioso e di imperscrutabile; non è verginità sensuale, ma interiore

• Esempi diversi di verginità sono dati da Ippolito, Narciso e Cassandra che rifuggono la tentazione di perdere la propria verginità in quanto purezza in cambio di doni divini.

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Platone---Aristotele• La vera bellezza non è quella

che si manifesta agli occhi, ma quella dell’anima

• Gli stoici riprendono questa teoria e affermano:”la verginità del corpo è stata concepita proprio perché potesse realizzarsi tale disposizione d’animo”. L’esercizio della verginità è il cammino verso la contemplazione.

• La donna interviene nella vita politica solo in sottomissione all’uomo: è inferiore ad esso e opera in funzione dei bisogni dell’uomo

• Uomo e donna sono complementari nella GAMIKE’ cioè nel rapporto matrimoniale trovano un equilibrio dove però è sempre l’uomo a prevalere.

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La donna tra Antico e Nuovo Testamento

• La diversa visione della donna tra Antico e Nuovo Testamento è simbolo di un cambiamento socio-religioso

• Nell’Antico Testamento Dio si serviva degli uomini per compiere la sua volontà; nel Nuovo è la donna che riveste un ruolo fondamentale al quale Dio si appoggia.

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Tertulliano---Agostino

• Così come nell’Antico Testamento, crede che la donna debba sottostare all’uomo

• L’uomo non deve lasciarsi sedurre dalla fisicità della donna, ma dalla sua castità

• Dal Nuovo Testamento riprende la visione della donna più vicina a Dio

• “L’uomo è più forte per il sesso, ma inferiore nell’affetto” S.Agostino

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S.Bernardo di Chiaravalle

• Nella riflessione teologica fu un contemplativo avverso al razionalismo di Abelardo.

• Grande devoto a Maria, la intende come donna perfetta in quanto racchiude in sé la vergine e la madre.

• Aveva buone relazioni con una certa Beatrice della quale dice che aveva una forte influenza su un uomo di Chiesa.

• Intende la Madonna come signora, mediatrice, avvocata.

• Anche Dante sarà aiutato nel suo cammino verso Dio da tre donne: S.Lucia, Beatrice, Maria.

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Dante “Uno intendea, e altro

mi rispuose:credea di veder Beatrice

e vidi un senevestito con le genti

gloriose.”(Pd. 31°canto)

• Accanto a Dante vi è ora S.Bernardo scelto perché fu un grande mistico uomo d’azione, alla continua ricerca dell’umiltà e devoto a Maria(“umile ed alta più che

creatura”).• Senza l’intercessione di Maria,

Dante non può accedere alla visione di Dio.

• Con Bernardo il viaggio spirituale di Dante si conclude; la superbia intellettuale, che aveva causato lo smarrimento nella selva oscura, è ora redenta dal corretto utilizzo della ragione e dell’eloquenza testimoniato da S.Bernardo.