La Conca ed. Settembre 2014

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Q ualche volta i sogni si avverano, non solo nelle favole. In da- ta 26 agosto 2014 la Cascina Campazzo, già in ristrutturazio- ne da alcuni mesi, è ridiventata proprietà del Comune di Milano. L’avvenimento è storico e la data deve essere sottolineata sul calendario, per un una celebrazione ad ogni anniversario. Il Tar Lombardia ha respinto la sospensiva richiesta dalla pro- prietà dell’immobile contro il decreto di esproprio emanato dal Comune l’11dicembre 2013 e il seguente avviso di esecuzione dell’esproprio. È come se fosse finita una guerra, una seconda guerra dei trent’anni. In effetti la lotta per la realizzazione del parco del Ticinello è iniziata nel lontano 1982, quando il Comune varò il Piano Casa. È stata una lotta dura, senza esclusione di colpi da parte del finanziere Ligresti, irriducibile nemico del parco Tici- nello e dei conduttori della cascina Campazzo. E siamo convinti che, se la crisi economica non avesse contribuito a minare il suo impero, Ligresti sarebbe riuscito nel suo intento, scacciando Fa- lappi dalla Campazzo e bloccando la realizzazione del parco. È comunque una vittoria del Comitato per il parco, del Consiglio di zona 5 e dell’impegno di questa Amministrazione comunale, in particolare della vicesindaco con delega all’urbanistica e all’a- gricoltura Ada Lucia De Cesaris, che ha onorato le sue promesse, dopo un profluvio di balle raccontateci per decenni dai suoi pre- decessori. Buon ultimo Carlo Masseroli che circa 7 anni fa bloccò l’esproprio della Campazzo richiesto dal Comune col pretesto che era uno strumento comunista di vessazione della libera proprietà privata. È una vittoria della partecipazione popolare, della democrazia contro i cosiddetti poteri forti. E, visto che nessuno ce lo dice, è merito anche del nostro periodico, per i li- tri di inchiostro spesi per difendere parco e cascina. Finalmente giunge a con- clusione una vicenda nata nel 1982.- afferma il pre- sidente di Zona 5 Aldo Ugliano.- Con il ritorno della Cascina Campazzo al Comune si è chiuso un ciclo che ha visto la svendita di beni pubblici importanti, e si è fatta giustizia nei confronti di chi ha fatto resistenza alla realizzazione del parco del Ticinello. Hanno vinto i cit- tadini e il consiglio di Zona che ha lavorato in sintonia con questa Amministra- zione comunale. A sua volta la De Cesaris dichia- ra: È una vittoria della città e degli agricoltori, resa possibile dalla modifica del Pgt (Piano di governo del territorio,ndr): non abbiamo mai accettato di barattare questo simbolo dell’agricoltura Milanese con i tentati- vi di speculazione sul parco e abbiamo difeso l’attività agricola che è parte fondamentale dell’identità della nostra città. Soddisfatto anche il conduttore del- la Campazzo Andrea Falappi, presidente del Di- stretto agricolo Milanese, che riconosce il merito di questo successo alla grande partecipazione dei cittadini e anche all’operato di questa Ammi- nistrazione comunale. A dare ulteriore risalto alla riconquista della ca- scina è arrivata un’altra tegola sulla testa di Li- gresti e cioè la attesa pubblicazione della senten- za definitiva della Corte di Cassazione in merito al contenzioso fra la Premafin Finanziaria di Ligresti (ora incor- porata in Unipol-Sai) e il Comune di Milano, relativo alla mancata cessione delle famigerate aree d’oro del parco Ticinello. La sentenza è stata emessa nell’ udienza del 28 aprile 2014 e pub- blicata il 08 luglio 2014 e respinge ogni ricorso della Premafin contro la sentenza di appello, confermandola in toto e conferman- do la condanna della società di Ligresti a risarcire il danno cagio- nato al Comune di Milano dalla mancata acquisizione delle aree in questione. La quantificazione dell’en- tità del danno viene deman- data ad altro giudice investi- to di tale compito. Abbiamo cercato di saperne di più contattando sia l’Avvocatu- ra del Comune che la stes- sa De Cesaris, ottenendone solo dei prudenti silenzi. Evidentemente la materia è complessa e delicata. Quel che sappiamo è che la vi- cesindaco ha intenzione di chiudere tutti i contenziosi fra il Comune di Milano e le aziende appartenenti e/o ap- partenute a Ligresti e che, parole della vicesindaco, fatte le debite somme, il finanziere deve un sacco di soldi al Comune di Milano. Il risarcimento di cui sopra verrà probabilmente utilizzato come ulteriore elemento di pressione nella trattativa complessiva da cui la De Cesaris spera di portare a casa, entro circa un anno e mezzo, la proprietà delle aree d’oro e la possibilità di completare la realizzazione del parco Ticinello, salvaguardando e riqualificando questa im- portante porzione del Parco Agricolo Sud Milano. Stiamo davanti alla cascina Campazzo mentre fervono i lavori di ristrutturazione. Ci piacerebbe avere qui l’ex assessore Masseroli, grande estimatore di Ligresti, per mostrargli quello che può fare per i cittadini un’am- ministrazione che sia libe- ra da compromessi con gli speculatori. n la conca periodico del centro culturale conca fallata numero 7 - settembre 2014 - copia gratuita laconcablog.blogspot.com - @La_Conca_it anno XXII - Tribunale di Milano, reg. n. 410 del 22.6.96 orario: lunedì mattina chiuso dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30 Via F. Brioschi 91 Milano www.pepeverde.com Tel 02.45494025/328.4560059 [email protected] Pepe Verde dal 1987 il Bio a Milano Parco del Ticinello, vittoria su tutti i fronti di Flaminio Soncini Strisce blu in Zona 5 D opo tante discussioni e tanti annunci a vuoto, pare proprio che questa volta ci sia- mo. Entro il prossimo inverno nella no- stra zona, con epicentro piazzale Abbiategrasso, si diffonderà la tracciatura delle strisce blu, secon- do le linee stabilite dalla delibera comunale del giugno scorso. “L’intento – afferma l’assessore ai trasporti Pierfrancesco Maran – è di ridurre il traffico vicino alle stazioni della metropolitana. È poi bene ricordare – aggiunge – che è uno degli strumenti più efficaci per regolare i traffico. A Milano negli ultimi 15 anni gli amministratori di diverso colore politico hanno sempre messo le strisce blu, ottenendo buoni risultati da que- sto punto di vista”. L’ambito della sosta regolamentata comprende i quartieri di Gratosoglio, Ronchetto delle rane, dei Missaglia, le Terrazze, ex cartiera Binda, Tor- retta e tutti gli altri quartieri compresi tra il Navi- glio Pavese a ovest e le vie Palanti, Treccani degli Alfieri, Valla, Lampedusa e Bazzi sul lato est e via- le Tibaldi a nord (con un’appendice nella zona 4, ai lati del viale Famagosta). Le strisce blu funzioneranno dal lunedì al ve- nerdì, dalle 8 alle 13, al costo di 80 centesimi per ora. Per parcheggiare senza pagare, i residenti riceveranno dal Comune un contrassegno che dovranno esporre sull’automobile. Il contras- segno sarà valido solo nell’ambito territoriale della residenza. L’ulteriore decisione, espressamente richiesta dal Consiglio di zona, dilasciar cadere la co- struzione del parcheggio d’interscambio nei pressi del capolinea del metrò, eviterà di ri- chiamare ulteriore traffico automobilistico in città. Unitamente alla realizzazione della sosta regolamentata dovrebbe conseguirsi l’obietti- vo di decongestionare la zona attorno a piaz- zale Abbiategrasso, soprattutto del quartiere Chiesa Rossa che in questi anni si è trasfor- mato in un enorme parcheggio diurno per gli utenti della metropolitana. L’estensione delle strisce blu fino ai limiti del Comune (Gratoso- glio, Ronchetto delle rane) eviterà di spostare il problema del congestionamento determina- to dalla sosta libera e gratuita nei quartieri più periferici. n di Gabriele Cigognini A P E R T U R A G I U G N O 2 0 1 4 N e g o z i o d i B i c i c l e t t e C U S T O D I A N O L E G G I O V E N D I T A R I P A R A Z I O N I MM FERMATA ABBIATEGRASSO, BUS 79, TRAM 3 e 15 Via Santa Teresa 20/A 22/A 20142 Milano - Tel 02/91672273 www.cicloparkingmilano.com Valvole termostatiche, risparmio o stangata? pag 2 Case popolari del Comune di Milano: dal 1° dicembre la gestione passa alla MM pag 3 Agenda Tira su la cler pag 4 Le attività del Centro culturale conca fallata pag 5 Gratosoglio ancora a luci semi spente pag 6 Anche i sardi furono partigiani pag 7 L’antichità minacciata dal progresso. L’esempio del Castellazzo Gratosoglio sud: due tetti riparati, due quasi pag 8 all’interno Il Comune di Milano ha preso possesso della Cascina Campazzo. Nel contempo la Corte di Cassazione ha sentenziato in via definitiva la condanna della Premafin Finanziaria a risarcire il Comune di Milano per il danno dovuto alla mancata cessione delle aree d’oro PIZZAVUOI consegna a domicilio! per prenotare la tua pizza chiamaci o vai sul sito: www.pizzaadomiciliomilano.it Via Tantardini ang. Brioschi Tel. 02 58 11 89 40 Cell. 333 61 04 727

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Q ualche volta i sogni si avverano, non solo nelle favole. In da-ta 26 agosto 2014 la Cascina Campazzo, già in ristrutturazio-ne da alcuni mesi, è ridiventata proprietà del Comune di

Milano. L’avvenimento è storico e la data deve essere sottolineata sul calendario, per un una celebrazione ad ogni anniversario. Il Tar Lombardia ha respinto la sospensiva richiesta dalla pro-prietà dell’immobile contro il decreto di esproprio emanato dal Comune l’11dicembre 2013 e il seguente avviso di esecuzione dell’esproprio. È come se fosse finita una guerra, una seconda guerra dei trent’anni. In effetti la lotta per la realizzazione del parco del Ticinello è iniziata nel lontano 1982, quando il Comune varò il Piano Casa. È stata una lotta dura, senza esclusione di colpi da parte del finanziere Ligresti, irriducibile nemico del parco Tici-nello e dei conduttori della cascina Campazzo. E siamo convinti che, se la crisi economica non avesse contribuito a minare il suo impero, Ligresti sarebbe riuscito nel suo intento, scacciando Fa-lappi dalla Campazzo e bloccando la realizzazione del parco. È comunque una vittoria del Comitato per il parco, del Consiglio di zona 5 e dell’impegno di questa Amministrazione comunale, in particolare della vicesindaco con delega all’urbanistica e all’a-gricoltura Ada Lucia De Cesaris, che ha onorato le sue promesse, dopo un profluvio di balle raccontateci per decenni dai suoi pre-decessori. Buon ultimo Carlo Masseroli che circa 7 anni fa bloccò l’esproprio della Campazzo richiesto dal Comune col pretesto che era uno strumento comunista di vessazione della libera proprietà privata. È una vittoria della partecipazione popolare, della democrazia contro i cosiddetti poteri forti. E, visto che nessuno ce lo dice, è merito anche del nostro periodico, per i li-tri di inchiostro spesi per difendere parco e cascina. Finalmente giunge a con-clusione una vicenda nata nel 1982.- afferma il pre-sidente di Zona 5 Aldo Ugliano.- Con il ritorno della Cascina Campazzo al Comune si è chiuso un ciclo che ha visto la svendita di beni pubblici importanti, e si è fatta giustizia nei confronti di chi ha fatto resistenza alla realizzazione del parco del Ticinello. Hanno vinto i cit-tadini e il consiglio di Zona che ha lavorato in sintonia con questa Amministra-zione comunale. A sua volta la De Cesaris dichia-ra: È una vittoria della città e degli agricoltori, resa possibile dalla modifica del Pgt (Piano di governo del territorio,ndr): non abbiamo mai accettato di barattare questo simbolo dell’agricoltura Milanese con i tentati-vi di speculazione sul parco e abbiamo difeso l’attività agricola che è parte fondamentale dell’identità della nostra città. Soddisfatto anche il conduttore del-la Campazzo Andrea Falappi, presidente del Di-stretto agricolo Milanese, che riconosce il merito di questo successo alla grande partecipazione dei cittadini e anche all’operato di questa Ammi-nistrazione comunale. A dare ulteriore risalto alla riconquista della ca-scina è arrivata un’altra tegola sulla testa di Li-gresti e cioè la attesa pubblicazione della senten-za definitiva della Corte di Cassazione in merito

al contenzioso fra la Premafin Finanziaria di Ligresti (ora incor-porata in Unipol-Sai) e il Comune di Milano, relativo alla mancata cessione delle famigerate aree d’oro del parco Ticinello.La sentenza è stata emessa nell’ udienza del 28 aprile 2014 e pub-blicata il 08 luglio 2014 e respinge ogni ricorso della Premafin contro la sentenza di appello, confermandola in toto e conferman-do la condanna della società di Ligresti a risarcire il danno cagio-nato al Comune di Milano dalla mancata acquisizione delle aree in questione.La quantificazione dell’en-tità del danno viene deman-data ad altro giudice investi-to di tale compito. Abbiamo cercato di saperne di più contattando sia l’Avvocatu-ra del Comune che la stes-sa De Cesaris, ottenendone solo dei prudenti silenzi. Evidentemente la materia è complessa e delicata. Quel che sappiamo è che la vi-cesindaco ha intenzione di chiudere tutti i contenziosi fra il Comune di Milano e le aziende appartenenti e/o ap-partenute a Ligresti e che, parole della vicesindaco, fatte le debite somme, il finanziere deve un sacco di soldi al Comune di Milano. Il risarcimento di cui sopra verrà probabilmente utilizzato come ulteriore elemento di pressione nella trattativa complessiva da cui la De Cesaris spera di portare a casa, entro circa un anno e mezzo,

la proprietà delle aree d’oro e la possibilità di completare la realizzazione del parco Ticinello, salvaguardando e riqualificando questa im-portante porzione del Parco Agricolo Sud Milano.Stiamo davanti alla cascina Campazzo mentre fervono i lavori di ristrutturazione. Ci piacerebbe avere qui l’ex assessore Masseroli, grande estimatore di Ligresti, per mostrargli quello che può fare per i cittadini un’am-ministrazione che sia libe-ra da compromessi con gli speculatori. n

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Pepe Verde dal 1987

il Bio a Milano

Parco del Ticinello, vittoria su tutti i fronti di Flaminio Soncini

Strisce blu in Zona 5

D opo tante discussioni e tanti annunci a vuoto, pare proprio che questa volta ci sia-mo. Entro il prossimo inverno nella no-

stra zona, con epicentro piazzale Abbiategrasso, si diffonderà la tracciatura delle strisce blu, secon-do le linee stabilite dalla delibera comunale del giugno scorso. “L’intento – afferma l’assessore ai trasporti Pierfrancesco Maran – è di ridurre il traffico vicino alle stazioni della metropolitana. È poi bene ricordare – aggiunge – che è uno degli strumenti più efficaci per regolare i traffico. A Milano negli ultimi 15 anni gli amministratori di diverso colore politico hanno sempre messo le strisce blu, ottenendo buoni risultati da que-sto punto di vista”. L’ambito della sosta regolamentata comprende i quartieri di Gratosoglio, Ronchetto delle rane, dei Missaglia, le Terrazze, ex cartiera Binda, Tor-retta e tutti gli altri quartieri compresi tra il Navi-glio Pavese a ovest e le vie Palanti, Treccani degli Alfieri, Valla, Lampedusa e Bazzi sul lato est e via-le Tibaldi a nord (con un’appendice nella zona 4, ai lati del viale Famagosta).Le strisce blu funzioneranno dal lunedì al ve-nerdì, dalle 8 alle 13, al costo di 80 centesimi per ora. Per parcheggiare senza pagare, i residenti riceveranno dal Comune un contrassegno che dovranno esporre sull’automobile. Il contras-segno sarà valido solo nell’ambito territoriale della residenza.L’ulteriore decisione, espressamente richiesta dal Consiglio di zona, dilasciar cadere la co-struzione del parcheggio d’interscambio nei pressi del capolinea del metrò, eviterà di ri-chiamare ulteriore traffico automobilistico in città. Unitamente alla realizzazione della sosta regolamentata dovrebbe conseguirsi l’obietti-vo di decongestionare la zona attorno a piaz-zale Abbiategrasso, soprattutto del quartiere Chiesa Rossa che in questi anni si è trasfor-mato in un enorme parcheggio diurno per gli utenti della metropolitana. L’estensione delle strisce blu fino ai limiti del Comune (Gratoso-glio, Ronchetto delle rane) eviterà di spostare il problema del congestionamento determina-to dalla sosta libera e gratuita nei quartieri più periferici. n

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Valvole termostatiche, risparmio o stangata? pag 2

Case popolari del Comune di Milano: dal 1° dicembre la gestione passa alla MM pag 3

Agenda

Tira su la cler pag 4

Le attività del Centro culturale conca fallata pag 5

Gratosoglio ancora a luci semi spente pag 6

Anche i sardi furono partigiani pag 7

L’antichità minacciata dal progresso. L’esempio del Castellazzo

Gratosoglio sud: due tetti riparati, due quasi pag 8

all’interno

Il Comune di Milano ha preso possesso della

Cascina Campazzo. Nel contempo la Corte di

Cassazione ha sentenziato in via definitiva la

condanna della Premafin Finanziaria a risarcire

il Comune di Milano per il danno dovuto alla mancata cessione delle

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numero 7 * settembre 2014la conca2

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cris tel. +39 339 355 4937seir tel. +39 348 211 5544

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Periodico del Centro culturale conca fallataCircolo ARCIvia Giovanni da Cermenate 35/a • 20141 Milano

Stampa: Tipografia Real Arti-Lego S.A.S Di Sabatino Raimondo & C. • Corbetta (Mi)Reg. al Tribunale di Milano n. 410 del 22.6.1996c.f. 971824400156, p. iva 12051280159

Direttore responsabile: Flaminio Soncini

Progetto grafico e impaginazione: Cristina CarliIn redazione: Paolo Castellano, Gabriele Cigognini, Guglielmo Landi, Alessandro Santini, Vittore Vezzoli, Daniela Zucchi

Le fotografie sono dell’archivio La concawww.laconcablog.blogspot.com

Pubblicità: Marilena 333.7029152Informazioni: tel. 02.89300806 - 02.8266815email: [email protected]

Aderente alla Rete dei Comitati MilanesiC/O Cooperativa Barona E. Satta, Via Modica, 8 • 20142 Milanoemail: [email protected] - Tel. 349.4300829

ISSN 2284-4147

“U n balzello da 80 milioni di euro pe nde sulle teste dei milanesi che abitano negli immobili di

edilizia residenziale pubblica” recita il co-municato di una società milanese di ammi-nistrazione di patrimoni immobiliari che si è fatta paladina dell’abrogazione della nor-ma che ne impone l’installazione. O per es-sere più precisi chiede, nella petizione che ha lanciato, di puntare “sulla libera scelta e riservare l’obbligo solo per gli immobili di nuova costruzione”. Ma di che si tratta esat-tamente? Domanda semplice che richie-de però una risposta alquanto complicata. Per darla, ricorriamo alle linee guida per la progettazione dei sistemi di termorego-lazione pubblicato dal Collegio dei periti industriali di Milano e Lodi, organo tra i più qualificati in materia. Poiché si tratta di un complesso sistema di termoregolazione cerchiamo di chiarire la materia articolan-dola in una serie facili domande, quali pos-sono venire alla mente del profano. Cosa sono le valvole termostatiche? Sono dispositivi che regolano l’afflusso dell’acqua calda al radiatore in relazione alla tempera-tura dell’ambiente rilevata dal sensore. Rap-presentano non l’unico sistema di termore-golazione, ma il più diffuso.A cosa servono? Facendo riferimento a edi-fici serviti da impianto termico centralizzato (il più diffuso nelle aree metropolitane e che maggiormente interessa il grande pubblico), servono contemporaneamente a regolare e contabilizzare il calore. Con la termore-golazione si decide quanto calore prelevare dall’impianto centralizzato, con la contabiliz-zazione si quantifica e si paga di conseguenza. Ci sono benefici in termini di risparmio energetico? La questione è controversa. Alcuni negano un beneficio consistente, altri sostengono che il risparmio si aggira attorno al 15%. Nel nord dell’Europa, dove questi sistemi sono in uso da oltre 30 anni, hanno contribuito a un notevole risparmio di energia. Basti pensare che una riduzione della temperatu-ra ambiente/abitazione di 1°C, consente un risparmio del 6% di energia, corrisponden-te a una riduzione fino a 300 kg di anidride carbonica.Su chi ricade l’obbligo di installare le val-vole termostatiche? Regione Lombardia ha esteso l’adozione di sistemi di termorego-lazione a tutti gli edifici esistenti, subordi-nandolo però alla fattibilità tecnica. Gli enti proprietari d’immobili di ERP (edi-lizia residenziale pubblica) in alternativa all’obbligo di installare i sistemi di termo-regolazione e contabilizzazione, possono procedere alla riqualificazione energetica

degli edifici predisponendo programmi per la riduzione delle dispersioni termiche e l’educazione dell’utenza all’uso razionale dell’energia. Tali programmi devono con-seguire un risparmio del 15% rispetto ai consumi dell’ultima stagione termica pre-cedente l’approvazione del programma. Per gli edifici e complessi di ERP allacciati negli ultimi 5 anni a reti di teleriscaldamen-to cittadino in cogenerazione o termovalo-rizzazione si intendono rispettati gli obbli-ghi di installazione di sistemi di termore-golazione e di contabilizzazione (è il caso, ad esempio, del quartiere Gratosoglio)Entro quale termine devono essere installa-te le valvole termostatiche? La data prevista era il 1° agosto 2014. Tuttavia, considerato che Regione Lombardia ha deciso di sposta-re l’applicazione delle sanzioni nei confron-ti degli inadempienti al 2017 per verifiche eseguite dopo il 1° gennaio 2017, ne conse-gue che verifiche effettuate prima di tale da-ta non possono comportare ammende; ma anche che entro questo termine le valvole termostatiche devono essere installate.Qual è l’entità delle sanzioni nei confron-ti degli inadempienti? Le ammende sono comprese tra un minimo di 500 e un massi-mo di 3000 euro per ogni unità immobiliare.Con questa carrellata di domande abbiamo inteso dare una risposta chiara, benché in forma molto semplificata, ai quesiti di base posti dall’adozione del sistema di termore-golazione con valvole termostatiche, che le norme di Regione Lombardia impongono di installare entro la fine del 2016.L’argomento è vasto e presenta una molte-plicità di aspetti (basti pensare alla varietà delle abitazioni e degli assetti proprietari e ai conseguenti problemi di ordine tecnico e amministrativo, per rendersene conto) che non si possono affrontare in un solo artico-lo. Rimane da scoprire, ad esempio, quale sarà il comportamento degli enti pubblici proprietari d’immobili. Coi tempi che cor-rono, non è facile capire dove prenderanno le ingenti risorse necessarie ad attuare i programmi di riqualificazione energetica nei termini previsti dalla legge. Anche la situazione sociale non prospetta un accogli-mento indolore delle misure di adeguamento degli impianti di riscaldamento. Il conten-zioso per mancato pagamento delle spese condominiali sta crescendo sempre più e i pignoramenti hanno raggiunto un livello di emergenza. Pertanto non si può escludere che qualcosa cambi prima dell’effettiva en-trata in vigore della normativa. Dovremo, quindi, tornare ancora su questo argomen-to nei mesi che ci separano dal 2017, per se-guirne sviluppi e conseguenze. n gc

Valvole termostatiche, risparmio o stangata? A due anni da che il Comune ha avuto in

concessione l’appendice di via Gratosoglio compresa tra il cotonificio Cederna e l’argi-ne de Lambro, è finalmente arrivata anche in quel tratto di via l’illuminazione pubblica. Si chiude così una lunga vicenda iniziata nei primi anni ’90 che ha visto quella strada ab-bandonata a sé stessa, penalizzando in tutto questo periodo i residenti. Il Peduncolo (così è stato definito quel tratto di strada laterale alla via principale) occupa, in effetti, un’area, dove una volta passava il Lambro meridio-nale ed è sempre rimasto qualificato come alveo di fiume in secca. Questa circostanza è stata la fonte del disinteresse da parte della Pubblica Amministrazione che l’ha, di fat-to, ignorato per un ventennio. Le legittime richieste degli abitanti venivano rimbalzate da un’amministrazione all’altra, finendo per cadere nel vuoto. Per giunta, il passaggio di potestà dal Demanio dello Stato (effettivo proprietario dell’area) al Demanio regionale, fu causa di tempi morti e mancate risposte. Pertanto, al Peduncolo è sempre mancata la benché minima manutenzione o per essere più precisi, è rimasto affidato alle sole cure dei residenti che ovviamente non hanno potuto sostituire se non in minima parte le funzioni della Pubblica Amministrazione. Il fondo stradale dissestato, gli allagamenti ad ogni pioggia e la scarsa illuminazione prove-niente dai lampioncini condominiali l’hanno caratterizzato fin dalla sua nascita. La svolta si è avuta un paio d’anni fa quan-do il presidente del CdZ5, Aldo Ugliano, è riuscito a scovare nelle pieghe della com-plessa normativa pubblica, la possibilità che il Comune di Milano ottenesse in con-cessione dalla Regione, l’area in questione. Nel giro di qualche mese fu espletato l’iter burocratico che consentì di portare la stra-da nell’ambito cittadino. Fu così possibile al Comune di intervenire ripristinando in breve tempo il fondo stradale. Ora, con l’inizio dei lavori dell’illuminazione pub-blica si può dire che il Peduncolo è tornato a pieno titolo a far parte della città di Mi-lano. n gc

Gratosoglio, finalmente la luce al Peduncolo

Con l’obiettivo di porre fine al transito dei mez-zi pesanti in via Bernardino Verro, destinati alla Cormet, azienda di via Belcasule che tratta rifiuti industriali, si sono tenuti in questo mese di set-tembre due incontri tra i rappresentanti dell’im-presa, della Provincia ed il Presidente del CdZ5 Aldo Ugliano.Il piano prevede l’apertura di un nuovo ingres-so sull’attigua via Ferrari, consentendo agli au-tomezzi di evitare via Verro, con grande sollievo dei residenti che da anni sopportano il passag-gio di circa 200 mezzi giornalieri verso la Cor-met. Traffico, rumore e soprattutto le polveri che si disperdono dai carichi affliggono e preoccu-pano gli abitanti. Tuttavia la realizzazione di questa misura non appare facile a partire dalla congruità dei percor-si di accesso all’impianto sia da nord che da sud, con il codice della strada; per continuare poi con prescrizioni tecniche che incombono su di esse. La loro costruzione deve essere congegnata in modo tale da evitare assolutamente che gli auto-mezzi debbano sostare sulla bretella (via Ferrari), rappresentando un pericolo per la circolazione.L’azienda si è riservata un periodo di 40 giorni per la presentazione del progetto, previo esame dei competenti uffici comunali per evitare cor-rezioni a posteriori che produrrebbero ulteriori ritardi. Completata la fase preliminare, il piano sarà portato alla Conferenza dei Servizi per l’ap-provazione. L’ultimo adempimento consisterà nell’ottenere il placet della Commissione pae-saggistica della Provincia, dato che l’area interes-sata al progetto è sottoposta a vincolo paesaggi-stico del Parco del Ticinello. Infine, ma non meno importante, non è stato ancora trovato un accordo sui costi da sostenere per eventuali opere viabilistiche atte al transito in sicurezza dei mezzi pesanti.“Lavorerò con il massimo impegno affinché i tempi per la soluzione di tutta questa vicen-da tengano conto dell’esigenza d fare in fretta nell’interesse dei cittadini che subiscono que-sto grave disagio” ha affermato il Presidente del CdZ5, Aldo Ugliano.Secondo i tecnici presenti agli incontri per la re-alizzazione del progetto saranno necessari sette o otto mesi. n gc

Stop ai mezzi pesanti in via Verro

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numero 7 * settembre 2014 3la conca

“È una svolta”, dice il sindaco Giuliano Pisapia. “È la fine di un incubo”, commenta su facebook l’assessora Danie-la Benelli, titolare delle deleghe alla casa. La decisione

della Giunta comunale è una di quelle che lasciano il segno.In sostanza si tratta di questo: dal 1° dicembre la gestione degli appartamenti che il Comune possiede a Milano passerà dall’A-ler alla MM spa, l’azienda multiservizi posseduta al 100% dal Comune.Ma andiamo con ordine. Nel 2003, l’allora Giunta di centro destra guidata da Gabriele Albertini, affida la gestione del suo patrimonio edilizio a tre società immobiliari private: Edilnord, Gefi e Romeo. Se consideriamo l’aumento della morosità e del-le occupazioni abusive, per non parlare del crescente degrado, la gestione privata ha ra-pidamente peggiorato la situazione, al punto che nel 2009 la sindaca Letizia Moratti, an-che se di uguale orientamento politico, fu costretta ad abbandonare i privati e passare la mano all’Aler.Con il nuovo gestore la situazione non mi-gliorò, anche perché la crisi economica inci-se sempre più negativamente sulla morosità e perché l’enorme buco finanziario dell’Aler influì negativamente sulla manutenzione.Con la nuova maggioranza di centro sinistra aumentarono anche le critiche del Comune verso la gestione dell’Aler.A gennaio di quest’anno, quando la cri-si finanziaria e gestionale dell’Aler era già esplosa, il Comune propose alla Regione (da cui l’Aler dipende) la costituzione di una nuova società (una newco, per dirla con parola alla moda) cui affidare la gestione congiunta del patrimonio edilizio pubblico di Milano, formato dalle case, sia dell’Aler, sia del Comune. È un patrimonio notevole: più di 70 mila appartamenti. Per la preci-sione, 28 197 del Comune e 41 873 dell’Aler.La nuova società di gestione (a capitale misto Comune e Regione) ottenne in un primo mo-mento anche l’approvazione di Maroni. Purtroppo la proposta è affondata ancor prima di nascere per un successivo ripensamen-to della Regione. L’idea, a nostro giudizio, non era cattiva perché avrebbe permesso di affrontare in modo unitario e più razionale la crisi abitativa milanese.

Accadde invece che il 30 maggio di quest’anno l’Aler, con l’av-vallo ovviamente della Regione, disdettò la convenzione che re-gola la gestione degli immobili comunali, lasciano sei mesi di tempo al Comune per prendere una decisione.E qui siamo. Il Comune ha risposto picche all’Aler e, indiret-tamente, alla Regione. Scottato dalle precedenti pessime espe-rienze, ha deciso di fare da solo. In tutti i sensi: senza l’Aler, ma anche senza i privati.L’opposizione di centro destra in Comune fa il suo mestiere e pro-testa, anche se l’Aler è oggi impresentabile e non può essere con-siderata una valida alternativa alla soluzione varata dal Comune.Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale ha detto: “Il Comune non investe in manutenzione, non denuncia gli abusivi, tollera i morosi e pensa di risolvere tutto cambiando amministratore di condominio. Scriveremo a Renzi e Cotta-

relli che Pisapia sta istituendo un nuovo baraccone pubblico mentre loro vogliono chiuderli”.La prima parte della dichiarazione è un po’ troppo generica per una risposta seria. Il riferimento al “nuovo baraccone pubbli-co” è invece sbagliato. Uno degli aspetti positivi della decisione

è infatti quello di usare una struttura esistente, senza creare nuovi presidenti e relativi Consigli d’amministrazione.Del resto pochi giorni dopo Roberto Maroni ha in parte retti-ficato il tiro del capo gruppo di FI facendo buon viso a cattivo gioco: “È stata l’Aler a mollare il Comune, o meglio la Regione” e ha concluso con una presa d’atto della situazione: “Noi gesti-remo la nostre, e loro le loro”.Comunque la si giudichi, la decisione di palazzo Marino inci-derà sulla qualità della vita di molti cittadini, e in particolare dei numerosi inquilini delle case del Comune, moltissimi dei quali in Zona 5.Viene da dire che fare meglio di quel che fecero l’Aler e i privati è facile. Tuttavia l’impegno che si sono presi Comune e MM sa-rà tutto in salita. Le capacità tecniche e i dirigenti preparati non mancano alla MM, ma i tempi sono veramente stretti. Si tratta

di costruire in soli tre mesi una macchina amministrativa efficiente.Ci par di capire tuttavia che la decisione non è stata un fulmine a ciel sereno, ma è stata meditata e preparata da tempo con discrezione. Una decisione difficile, ma non avventurosa.Da notizie di stampa si è infatti saputo che il nuovo presidente della MM spa, Davide Corritore, da mesi sta lavorando al progetto. È un dirigente che ha dato prove di capacità, anche come city mana-ger di Milano.Il 12 settembre intanto MM ha pubblica-to il bando per il reclutamento di dieci figure professionali per “la gestione del patrimonio… dell’edilizia residenziale pubblica… e degli addetti alla custodia degli immobili”. Insomma, si fa sul serio.“Ora”, commenta Pisapia, “abbiamo pre-so una decisione difficile e coraggiosa. Abbiamo di fronte a noi una grande sfi-da, l’ennesima. E sono sicuro che la vin-ceremo”.La decisione formale del Comune di esten-dere alla gestione dell’edilizia pubblica resi-denziale le competenze della Metropolitana milanese spa è attesa nei prossimi giorni.

Intanto la Commissione parlamentare antimafia è in arrivo a Mi-lano per un sopraluogo nei quartieri dove maggiormente col-piscono le occupazioni abusive e il controllo della mafia sul racket degli affitti. Sarebbe bene che non trascurasse il Gratoso-glio e lo Stadera. n vv

Case popolari del Comune di Milano: dal 1° dicembre la gestione passa alla MMLa Giunta ha deciso: dal 1° dicembre la gestione degli appartamenti del Comune passerà dall’Aler alla MM. Dopo la disastrosa esperienza dell’amministrazione affidata ai privati e la fallimentare prova dell’Aler, il Comune sceglie di gestire in proprio il suo patrimonio edilizio affidandolo alla MM, società posseduta al 100% dal Comune. Prime novità: tornano i portinai che vivranno negli stessi stabili e l’amministrazione sarà decentrata con uffici in ogni Zona. La Commissione antimafia indaga sul racket delle occupazioni e degli affitti abusivi degli appartamenti Aler

Sul numero dello scorso mese di giugno riportammo quan-to diceva la nota del Settore infrastrutture e arredo urbano del Comune che prevedeva la fine dei lavori in corso da circa due anni in via Gaber/via de André, per la fine dell’estate. Ebbene, per una volta sembra proprio che la scadenza sia rispettata. Al momento in cui scriviamo il collegamento con la via de André non è ancora aperto, ma i lavori sono ormai finiti. Le botole dei tombini, prima collocate per insondabi-li ragioni una ventina di centimetri sotto il livello stradale, sono stare rialzate al piano della via. Marciapiedi, pista ci-clabile e strada sono stati asfaltati a dovere. La segnaletica orizzontale è stata tracciata e quella verticale installata così come i dissuasori della sosta. Dopo due anni dall’apertura del cantiere sembra proprio che ai 150 metri della via Gaber che la uniscono alla via de André, non manchi niente. Resta solo da aprire la via al traffico che scorrerà a senso unico nel tratto della via Gaber compreso tra la via S. Abbondio e l’incrocio con via de André, mentre sarà a doppio senso nel restante tratto fino al tornaindietro al bordo del parco dei Missaglia.In base a quanto previsto dal progetto ormai vecchio di molti anni, al completamento dei lavori nell’area manca ancora uno spazio giochi attrezzato che avrebbe dovuto sorgere nei pressi del parco.Proprio prima della chiusura di questo numero apprendia-mo che è stata aperto l’ultimo tratto della via Gaber che lo congiunge alla via de André. Pertanto d’ora in avanti, da via della Chiesa Rossa sarà possibile raggiungere via dei Missa-glia attraverso via Boifava, via S. Abbondio, via Gaber e via de André. Il percorso in senso inverso non è possibile per-ché Via Gaber è a senso unico (fino all’incrocio con via de Andrè, ma torna ad essere a doppio senso oltre l’incrocio fino al tornaindietro al confine del parco Chiesa Rossa-dei Missaglia. Via de André continua a essere a doppio senso com’è sempre stata). n gc

Via Gaber, ci siamoLe attività del PimOffIl 1 ottobre riparte la stagione del PimOff di via Selvanesco 75, la prima diretta dalla fondatrice Maria Pietroleonardo.Alle 17.30 vi invitiamo alla conferenza stampa, ospiti alcune delle compagnie in stagioneAlle 20.30 festeggiamo insieme con la performance sonora di MeChaNicS for DrEamers: Le macchine meravigliose- installazioni sonore meccanicheIngresso gratuitoDurante la serata sarà possibile acquistare gli abbonamenti mini o maxi. E per i primi 10 che sottoscrivono il carnet maxi in regalo un abbonamento annuale alla rivista Hystrio, trimestrale di teatro e spettacolo.Da lunedì 20 a sabato 25 ottobre, 14.30 - 17.30 studio tra parola e movimento, laboratorio sul tema dell’identità e seminario di tecnica Laban condotto da Silvia Giulia Mendola, Pasquale Di Filippo ed Elena Rolla, per allievi attori e allievi danzatori.Il costo del laboratorio è di 75 euro, 50 euro per chi si iscrive entro il 30 settembre.Il 25 ottobre si terrà una lezione aperta dalle 16 alle 17.30 per presentare il risultato del percorso formativo. Per info e iscrizioni: [email protected]/0254102612Da ottobre 2014 il PimOff ospita i corsi di teatro danza classico del Sud India in stile Bharata Natyam, una sorta di poesia visibile, un racconto mimato e danzato di storie di dèi e di miti, organizzati dall’associazione Sagome Teatro, a cura di Lucrezia Maniscotti.L’attività per la nuova stagione comincia il 4 e 5 ottobre con un ospite d’eccezione: Indira Kadambi, artista di raffinata espressione e docente eccellente, che presenterà spettacolo e masterclass.Da ottobre a giugno ecco gli orari e i giorni dei corsi:• martedì 18 -19.30 principianti 19.30 – 21 intermedi• giovedì 18 – 19.30 principianti 19.30 – 21 intermediinfo: [email protected] lucreziamaniscotti.wordpress.com n

La Misericordia forma volontariCome tutti gli anni l’Associazione Miserricordia Onlus or-ganizza un corso per chi intende diventare volontario di primo soccorso.Il corso di formazione è gratuito e aperto ai cittadini. Il corso avrà inizio Mercoledì 1 ottobre alle ore 21 presso la sede di via Costantino Baroni 48 e avrà una durata di 120 ore.Poiché i posti sono limitati è necessario iscriversi entro il 25 settembre telefonando al centralino di Misericordia Milano Onlus allo 02 89 300 500 o inviando una mail a [email protected] specificando il pro-prio nome, cognome, data di nascita e recapito telefonico.Iscrivendosi al corso di Misericordia Milano si avrà l’op-portunità di diventare soccorritore certificato dalla Regio-ne Lombardia. Il corso è aperto alla cittadinanza, è gra-tuito e prevede la frequenza e un esame finale superato il quale si ottiene la qualifica di soccorritore e operatore Dae, ovvero il defibrillatore automatico. Sono previste sia lezioni teoriche (ogni martedì sera) ed esercitazioni prati-che (una domenica al mese). Il corso prevede lezioni di anatomia, fisiologia, rianima-zione cardiopolmonare, immobilizzazione atraumatica del paziente. Sono inoltre previste uscite sulle ambulanze che svolgono il servizio 118 di emergenza urgenza. La frequenza al corso ti darà la possibilità di entrare a far parte del corpo volontari di Misericordia Milano Onlus all’interno del quale potrai intraprendere diverse strade dall’operatività di sede, agli accompagnamenti sanitari semplici e di guardia medica, alla protezione civile, al ser-vizio attivo sulle ambulanze. n glFraternita di Misericordia Milano OnlusVia C. Baroni, 48 - 20142 Milanotel. 02.89.300.500 - fax 02.89.304.761www.misericordiamilano.org

di Vittore Vezzoli

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numero 7 * settembre 2014la conca4

Nello scorso mese di giugno si è svolto un ciclo di le-zioni per i pensionati che ha avuto l’obiettivo di sen-sibilizzare la popolazione anziana sull’importanza di comportamenti alimentari corretti, che preservino la salute ma siano al contempo rispettosi dell’ambiente, mirando alla riduzione dell’impatto dei rifiuti e dello spreco alimentare. L’iniziativa dello Spi è stata proposta in linea col bando internazionale promosso da Expo Milano 2015 e deno-minato BSDP (Best sustainable development practice ) relativo alla sicurezza degli alimenti. Gli incontri sono stati organizzati dallo SPI CGIL, si sono svolti presso il CAM di Via Tibaldi e sono stati te-nuti da esperti del mondo della ristorazione, della nu-trizione, della produzione agricola e del commercio.Si è trattato di cinque incontri pomeridiani di due ore circa, a cui hanno partecipato nella media 26 corsisti.I corsi si sono conclusi con una giornata finale alla Ca-scina Guzzafame di GaggianoInoltre si è pensato a l’ideazione, la realizzazione e la somministrazione di questionari sulle abitudini ali-mentari degli anziani, con particolare attenzione ai comportamenti e agli atteggiamenti delle persone an-ziane sull’alimentazione e in particolare sullo spreco di cibo, sui cibi maggiormente consumati e sulla pro-

pensione al cambiamento delle abitudini alimentari.Qui di seguito gli elementi principali emersi dai que-stionari.Nel campione analizzato è risultata una predominan-za della classe di età 65-74 (52%), mentre la popolazio-ne femminile è delo 61%, Il 78% è pensionato, più del 50% è coniugato. Le persone che hanno risposto al questionario mostrano una propensione allo spreco alimentare piuttosto alta: il 25% del campione sostie-ne di sprecare il cibo precedentemente cucinato, il 73,7 % risponde di no.Mentre, per quanto riguarda il cibo al naturale il dato dello spreco sale addirittura al 41,3%. In merito al comportamento del cibo avanzato, il 40% ha indicato “altro” specificando che lo avrebbe riciclato, il 27,7% lo butta via, 3,7% lo dona al vicino di casa, 11,7% lo dona a un familiare, il 9% lo da ad un animale domestico.Il 79% solitamente fa la spesa al supermercato, Il 15,7% al mercato rionale, Il 5% al negozio. Poco più del 56% del campione si dichiara non disposto a cambiare abi-tudini alimentari mentre, il 43,3% è disponibile. Scriviamo brevemente di questa importante iniziativa dello Spi/cgil anche perché essa avrà un seguito di cui scriveremo più dettagliatamente.Per informazioni telefonare allo 02 89302141 n gl

giovedì 2 ottobre * ore 21

presso la parrocchia SAMZ di via S. Giacomo 9, promosso dall’associazione Famiglie Insieme, si terrà l’incontro di informazione e formazione sul tema Alimentazione e prevenzione dei tumori, a cura della Dottoressa Alessandra Borgo, alimentarista LILT.

mercoledì 8 ottobre * ore 18

presso lo spazio del Sole e della Luna in via Dini 7, promosso dall’Associazione Centro Comunitario Puecher, si terrà l’incontro Le rappresaglie naziste in Italia. Presentazione del libro di Alberto Liguoro, Nola, cronaca dall’eccidio. La rappresaglia nazista dell’11 settembre 1943, la tragedia di due giovani sposi, Infinito Edizioni 2013. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Alberto Liguoro, Claudio Gallonet, altri.

giovedì 9 ottobre * dalle ore 14

alla Cascina Cuccagna in via Cuccagna 2/4, Legami di Cura in occasione della XXI Giornata Mondiale dell’Alzheimer propone Alzheimer idee ed esperienze a confronto. Laboratorio aperto per

operatori e caregiver. Per approfondimenti www.legamidicura.org.

mercoledì 22 ottobre * dalle ore 18

allo Spazio del Sole e della Luna di via Dini 7, promosso dall’Associazione Centro Comunitario Puecher si terrà l’incontro Giuseppe Di Vittorio nel 70° anniversario del Patto di Roma. Presentazione del libro di Antonio Carioti, Di Vittorio, Il Mulino, Bologna 2005. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Claudio Gallonet, Antonio Carioti e Carlo Ghezzi.

giovedì 23 ottobre * dalle ore 21

presso la parrocchia SAMZ di via S. Giacomo 9, promosso dall’associazione Famiglie Insieme incontro di informazione e formazione sul tema Prevenzione e screening oncologici, a cura del dottor Alessandro Rasponi, Oncologo LILT.

sabato 25 ottobre * dalle ore 16

alla biblioteca Chiesa Rossa di via S. Domenico Savio spettacolo per bambini a cura della Compagnia Montessori-Brandao La pimpa e il tesoro del pirata età 1/8 anni.

agenda W

L a cler, per i non milanesi, è la saracinesca. Tirà giò la cler, si-gnifica dunque abbassare la saracinesca, nel senso di chiu-dere il negozio dopo una giornata di lavoro, ma pure col

significato di rinuncia e di abbandono.Tira su la cler (alza la saracinesca) è invece il nome del bando lanciato dal Comune che rovescia l’antico detto meneghino, nei due sensi: alza la saracinesca e su con la vita, oggi si ricomincia.I negozi chiusi, soprattutto in periferia, sono uno dei tristi se-gni della crisi che oggi attanaglia il mondo, forse la più grave del sistema capitalistico, paragonabile soltanto a quella degli anni 30.Il bando, promosso dal Comune di Milano a novembre dell’an-no scorso, è un piccolo ma positivo risultato in controtendenza che ha permesso il riaccendersi di alcune vetrine.Le caratteristiche del bando ce le spiega Alex Santacroce, uno vincitori, anzi il primo classificato. Siamo andati a trovarlo nel suo nuovo e luminoso spazio in via Santa Teresa 20 a - 22 a, dove ci si prende cura in tutti i modi delle biciclette: dalla custodia alla riparazione e alla vendita delle bici, sia nuove che usate (ma, ci tiene a dire Alex, non rubate).Con il bando Tira su la cler, il Comune mette a disposizione i locali non utilizzati delle sue proprietà nelle zone periferiche a condizioni di particolare favore.“Per i primi 5 anni pago un affitto ridotto: il 90 % in meno. In cambio”, dice Alex, “mi sono impegnato a ristrutturare e mettere a norma i locali, che ho trovato in una situa-zione disastrosa. È stata dura, ma ce l’abbia-mo fatta. Anche mia moglie incinta mi ha dato una mano”.Il Comune peraltro interviene anche per le ristrutturazioni e prevede un rimborso del 25% delle spese dopo due anni e una fide-iussione pari a un altro 25%.In cambio l’amministrazione comunale chiede l’inizio effettivo dell’attività entro due anni dalla chiu-sura del bando e, sopra tutto, chiede la presentazione di un pro-getto che abbia caratteristiche, non solo di sostenibilità econo-mica, ma pure d’innovazione. I criteri del bando sono inoltre chiaramente orientati a favorire i giovani che mostrino voglia di mettersi in gioco. Non a caso la metà dei vincitori ha meno di 35 anni.I vantaggi economici di chi ottiene i locali sono sostanziosi, ma non meno evidenti sono i vantaggi per il Comune e i cittadini.Anzi tutto teniamo presente che si tratta sempre di locali vuoti da anni e che nessuno vuole ai prezzi di mercato perché siamo in zone di periferia, di poco traffico e perché la redditività degli esercizi commerciali risente della crisi, sopra tutto nelle aree a basso reddito, le più colpite dalla disoccupazione e dal taglio delle retribuzioni di fatto.Inoltre i locali, finché restano vuoti, sono un costo inutile per le casse comunali, sia per il progressivo degrado, sia per alcune spese che comunque corrono, in particolare il riscaldamento che nessuno usa, ma che tuttavia qualcuno paga. Alla fine Pan-talone.

Altrettanto evidente è il vantaggio per la collettività. Le saraci-nesche chiuse sono infatti una brutta cosa, perché aumentano il degrado dei quartieri, perché tolgono servizi ai cittadini, perché sono uno spreco. E perché mettono tristezza.“Abbiamo completamente rivoluzionato il sistema dei bandi e delle assegnazioni degli spazi”, ha detto l’assessora alla casa e al demanio Daniela Benelli, “con l’obiettivo di riaprire e rivita-lizzare luoghi che per anni erano rimasti chiusi e inutilizzati. L’intento di questa Giunta è restituire alla città, e sopra tutto alle periferie, nuove attività imprenditoriali e progetti rivolti direttamente ai quartieri e ai cittadini”.Per capire la novità, basta guardare come si comporta l’Aler ne-gli stabili di sua proprietà, ad esempio nei locali al piano ter-ra delle torri del Gratosoglio, quasi tutti desolatamente vuoti da anni. Sono un emblema dello spreco e dell’inettitudine di quell’amministrazione.Tira su la cler ha assegnato nove spazi a Niguarda, Quarto Oggia-ro e in Zona 5, tutte aree di periferia.Al quartiere Chiesa Rossa in particolare apriranno sei nuove at-tività (incluso il negozio per le bici di Alex Santacroce): una casa di produzione video, anch’essa in via Santa Teresa; un centro estetico in via Boifava dedicato anche alla cura della persona

e un laboratorio artigiano per tappezzeria, imbottiti e restauro d’auto d’epoca. Altri spazi vuoti in via Giovanola ospiteranno un nuovo fruttivendolo e una vendita di strumenti di misurazione elettronica.Tra i sei assegnatari della Zona 5 il nostro Alex, oltre a vincere il concorso, è stato anche il primo a raggiungere il traguardo dell’effettiva apertura.“Non è stato facile”, ci dice. “Abbiamo vinto il bando il 15 gennaio, ma solo il 7 aprile ab-biamo avuto le chiavi dall’Aler: mancava la certificazione energetica”.

Ricordiamo che l’Aler, fortunatamente solo fino al 1° dicembre, gestisce il patrimonio edilizio del Comune.“Comunque”, conclude Alex, “al 1° di luglio siamo riusciti ad aprire, senza perdere la stagione estiva che per noi è quella più importante”.E come vanno gli affari? “Attualmente”, risponde con piglio professionale, “non abbiamo dati sull’andamento aziendale da fornirle perché siamo aperti solo dal 1° luglio. La risposta dei cittadini è positiva e stiamo crescendo giorno per giorno, con umiltà e professionalità. Siamo dei ragazzi giovani e volontero-si che vogliono mettersi in gioco e sporcarsi le mani”.Alla fine però qualche dato incoraggiante ce lo concede: “Sino adesso abbiamo venduto circa 10 bici nuove e 30 usate, effet-tuato una cinquantina di check up bici e un centinaio di ripara-zioni. Inoltre una decina di noleggi e una ventina di biciclette custodite. Per essere un’azienda che è nata da due mesi siamo soddisfatti; ma ne riparleremo tra 24 mesi”.Auguri ad Alex, ai suoi collaboratori, e agli altri vincitori del bando comunale, che speriamo possano tutti aprire tra bre-ve. n vv

Riaprire i negozi in periferia: il Comune ci prova, i giovani accettano la sfida. Alex concorre al bando Tira su la cler, arriva primo, e apre un luminoso spazio per le bici in locali chiusi da anni

Tira su la clerRinghiera: si ricomincia alla grande! La presentazione della prossima stagione con una grande festa di 3 giorni: da venerdì 26 a domenica 28 settembre

Un occhio al quartiere, un occhio all’Europa. Questi sem-brano i presupposti alla prossima stagione teatrale. E scusa-te se vi sembra poco!La presentazione infatti, da una parte ci annuncia “la convin-zione che la riqualificazione di un quartiere e del suo tessuto urbano, all’interno del quale l’attività culturale, formativa e so-ciale di ATIR da tempo si inserisce, passi anche attraverso un intervento di abbellimento e valorizzazione estetica”, Domeni-ca, alle 16, dedicherà a questo tema una tavola rotonda: Arte, cultura, creazione per la riqualificazione delle periferie metro-politane. Sarà moderata da Roberto Borghi (giornalista e criti-co d’arte), con rappresentanti delle istituzioni del Comune di Milano, street artist ed esperti del settore. A tal proposito ricor-da un pensiero di J.M.Basquiat “Io non penso all’arte quando lavoro, io tento di pensare alla vita”. Dall’altra il Ringhiera par-tecipa a “Milano Cuore d’Europa, palinsesto culturale multidi-sciplinare dedicato all’identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruire la cittadinanza europea e la dimensione culturale”.Insomma la nostra Zona da periferia urbana a cuore d’Eu-ropa! Ma senza dimenticare i suoi abitanti.Per il momento non abbiamo dettagli sul programma che sa-rà presentato domenica alle 19 e denominato Ringhiera Relo-aded. Nel presentarlo si ricorda una frase di Pablo Picasso “ci vuole tutta una vita per imparare a diventare giovani”.Al contrario a me viene in mente l’affermazione di Jacques Brel in una sua canzone: “C’è voluto molto talento per di-ventare vecchio senza essere adulto”.Chi ha ragione? Perché? Mi domando se sono realmente in contrapposizione le due affermazioni.Una domanda: perché tutti i titoli in inglese? L’abbiamo eletta lingua d’Europa? Eppure l’Inghilterra è un paese che con l’Europa ha molte, ma molte riserve!Qui di seguito una sintesi del programma dei tre giorni La maggior parte degli avvenimenti sono gratuiti, è specificato se a pagamento. Non si può prenotare prima: si entra fino ad esaurimento dei posti.Venerdì 26 settembre 18.30 Workshop di street art con Tellas, Ciredz, G-Loois, Ne-lio, Hitnes, Xuan Alyf. 19.30 Dj set Boogie + Banda degli Ottoni a scoppio a cura di AlterAzioni 21.30 The Bluebeaters in concerto+ Bunna, guest from Africa unite (ingresso 10 euro) 22.30 Silent disco a cura di AlterAzioni Sabato 2718.30 Workshop di street art con Tellas, Ciredz, G-Loois, Ne-lio, Hitnes, Xuan Alyfe 19.30 Aperitivo musicale a cura di Sandra Zoccolan 21.00 Spettacolo Qui città di M. con Arianna Scommegna - (ingresso 10 euro)22.30 Dj set a cura di AlterAzioni con incursione del giornalista Piero Colaprico, a tema: “Milano e le sue strade: crimini e virtù” Domenica 2816.00 Tavola rotonda: Arte, cultura, creazione per la riqualifi-cazione delle periferie metropolitane. moderata da Roberto Borghi (giornalista e critico d’arte), con rappresentanti delle istituzioni del Comune di Milano, street artist ed esperti del settore 17.30 Inaugurazione ufficiale delle opere 18.00 Mito-ka Samba in concerto

Buone idee in pentolaIl progetto di Spi Cgil Milano per promuovere l’alimentazione corretta degli anziani e stili di vita sostenibili

19.00 Presentazione della stagione teatrale 2014-2015 Ringhiera Reloaded21.00 dj set Davide FacchiniTutti i giorni, dalle 18.30 fino a fine serata, nel fo-yer del teatro aperitivo e cena con “Aromi a tutto campo”In caso di pioggia le attività all’aperto si svolge-ranno presso il Laboratorio di Voli di Cartone, via Boifava 17. n

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numero 7 * settembre 2014 5la conca

le iniziative del centro culturale conca fallata

Visita guidata in collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese: visita alla Casa Natale di Cesare Pavese, dove il museo conserva la camera in cui è nato, volumi, documenti, foto dello scrittore. Subito dopo sarà illustrato il museo “La Casa di Nuto” presso il laboratorio di falegnameria di Pinolo Scaglione, divenuto il personaggio di Nuto nell’ultimo romanzo pavesiano.Nel pomeriggio visita al centro storico di Canelli, aggrappato alla collina, ricco di scorci e suggestioni

antiche su cui domina l’imponente castello seicentesco, oggi di proprietà della famiglia Gancia.Di grande interesse anche le numerose chiese barocche

della città, costruite con l’intervento dei migliori artisti dell’epoca. In questo distretto vitivinicolo, importante per la produzione spumantiera e del vino Moscato d’Asti, sarà possibile su richiesta entrare in alcune tra le più significative “Cattedrali sotterranee”, un

esteso patrimonio (candidato presso l’Unesco per il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità) di cantine che si snodano sotto tutta la città sprofondando per più piani nelle viscere delle colline di tufo calcareo e che creano degli ambienti suggestivi, veri capolavori di ingegneria e architettura. Programma:ore 7.30 * ritrovo in via San Domenico Savio 3 - Milano (vicinanze entrata biblioteca)ore 8 * partenza con pullman gran turismo destinazione S. Stefano Belbo (Cn).ore 10 * arrivo a destinazioneore 10.30 * inizio visita guidataore 12.30 * pranzo presso locale tipicoore 14.30 * visita a Canelli (At)ore 17.30 * partenza per il rientro. Costi per i soci euro 45 e in caso di adesione inferiori alle quaranta persone euro 50 (viaggio a/r - assicurazione - pranzo - visite guidate - assistenza).Info: Walter 3357116841- 3425983118 [email protected] - 3396104535

gita nelle langhedomenica 12 ottobre

L’Alta Langa di S. Stefano Belbo e lo Spumante di Canelli. I luoghi di Cesare Pavese

Progetto Arte e Cultura 2014 - 2015le proposte del Centro Culturale Conca Fallata per diffondere la cultura e creare aggregazione

primi appuntamentiSpazio Barrili via Barrili 21, Milano

26 settembre * ore 21

serata su Cesare Pavese con proiezione di DVD

3 ottobre * ore 21

cultura milanese: serata su Carlo Porta a cura di Giovanni Biancardi

6 ottobre * ore 21

presentazione del corso di canto popolare con Grazia Grossetto

22 ottobre * ore 10

visita guidata a S. Antonio Abate,via S. Antonio 5, Milanolezione introduttiva il 21 ottobre alle ore 16.00a cura di Luisa Visconti

primo sabato di ogni mesemercatino delle cose belle: manifatture artigianali, libri, oggettistica e altroa cura del Laboratorio delle donne simpatiche

mercato agricoloin collaborazione con la Serra Lorenzinitutti i sabati in via dei Missaglia 44/2, angolo via De Andrèvini dell’oltre Po, verdure, frutta, salumi, carni bianche e rosse, miele, pasta fresca, pane con lievito madre e dolci, olio, formaggi, caffè ecc. Mercatino delle associazioni e iniziative culturali

Spazio Barrili via Barrili 21, Milano

canto popolarelunedì dalle ore 21.00 alle 23.00 Grazia Grossetto

conoscenza del pianofortemartedì dalle ore 17.00 alle 18.30 Enrico Tamagni

poesia - laboratorio di parolemartedì dalle ore17.30 alle 19.00 Ester Grancini

l’arte del cucitomercoledì dalle ore 18.30 alle 20.00 Marisa Liuzzi

teatro per bambinigiovedì dalle ore 16.45 alle 18.30 Livia Rosato

visite guidate per conoscere l’arte a milano e in lombardiaLuisa Visconti

la musica e la matematica Francesco Buonafina e Andrea Cattania

serate sulla cultura e la storia di milanoGiovanni Biancardi

Spazio Dinivia U. Dini 7, Milano

fotografia digitaleMatteo Deiana

corso base di computerMatteo Deiana

conoscenza dello spagnoloPia Corvino

conoscenza dell’inglese e del franceselivello base

serate culturali in collaborazione con l’Associazione Centro Comunitario PuecherMercoledì dalle ore 18.00 alle 20.00

diffusione e conoscenza della poesiaAndrea Cattania

incontri sui temi dell’agricoltura di prossimitàCentro culturale Conca Fallata circolo Arci Milano

Obiettivo Ben-essere 2014 - 2015le proposte del Centro Culturale Conca Fallata per il ben-essere della persona

primi appuntamentiSpazio Barrili via Barrili 21, Milano

30 settembre * ore 19

presentazione del corso di hata yoga con Enri-co Tamagni

4 ottobre * dalle ore 10 e per tutto il giorno

mercatino delle cose belle: manifatture, libri, abi-ti, bigiotteria, oggettistica ecc.a cura del Laboratorio delle donne simpatiche

Serra Lorenzinivia dei Missaglia 44/2, Milano

27 settembre * 10

presentazione del ciclo d’incontri sullo yoga della risata con Loretta Bert

mercatino delle associazioni e mercato agricolo tutto il giorno.

PERCORSO PER IL BEN-ESSERE

la scrittura terapeuticaSonia Scarpante

yoga della risataLoretta Bert

feldenkraisFrancesca Fabris

prepararsi alla nascita/incontri dopo la nascitaMargherita Tosi

alimentazione corretta e cucina naturalePaola Grilli

belle e in salute con le erbe officinaliPaola Grilli

attività di aggregazioneSpazio Barrili - via Barrili 21, Milanomercoledì pomeriggiolaboratorio creativo delle donne simpaticheSandra, Marilena, Maria Rosa, Marisa, Cristina, Rosanna

gite - sagre - feste popolariWalter Cursano

passeggiate del dopo cenaLaura Ronci

ATTIVITÀ PER LA CONSAPEVOLEZZA

hata yogaEnrico Tamagni

shiatsu zenMario Barbieri

reiki Maria Grazia Cutaia

fiori di bach Paola Grilli

tecnica metamorfica Laura Motta e Francesca Barbieri

incontro e ascolto Maria Grazia Cutaia

ginnastica addominale - hipopressiaAdele Gorgato

ATTIVITÀ VARIE

In collaborazione con Banca del Tempo/4cortidifesa personaleAmbrogio Sorice

In collaborazione con la Serra Lorenzinigiardinaggio domesticoLaura Pagani

Le attività e i corsi si terranno presso:Spazio Barrili - via Barrili 21, MilanoCentro comunitario Puecher - via U. Dini 7, MilanoCasa delle Associazioni - via Saponaro 20, Mi-lanoBiblioteca Chiesa Rossa - via Domenico Savio 3, MilanoBiblioteca Fra Cristoforo - via Fra Cristoforo 6, Milano

per informazioni e iscrizionitel. 339. 6104535

segreteria aperta in via Barrili 21 martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17.00 alle 19.00

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centro culturale conca fallatacircolo arci

adesioni 2014Solo grazie al tuo contributo potremo continuare ad

offrire quello che altri fanno pagare a caro prezzo: cultura e informazione.

iscrizione centro culturale conca fallata

tessera arci 2014euro 20

Per aderire: bonifico bancario sul c/c 1323 intestato al Centro presso Banca Popolare di

Milano Ag. 43 Via Romeo 14 20142 Milano IBAN: IT05R0558401643000000001323 ovvero puoi recarti

tutti i mercoledì e giovedì dalle 17,30 alle 19.00 presso i locali di via Barrili 21.

Per informazioni: 3396104535 - [email protected]

contiamo sul tuo sostegno

Page 6: La Conca ed. Settembre 2014

numero 7 * settembre 2014la conca6

Michele Carapellese, responsabile del-la Lega Spi/Cgil Gratosoglio, annuncia che lo SPI/CGIL, entro la metà del pros-simo ottobre, aprirà un nuovo sportello informativo presso il Centro Culturale Conca Fallata circolo Arci di via Barrili 21 Milano - tutti i martedì e giovedì matti-na dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Carapellese precisa: Troverete assistenza e informazioni sui temi e le problemati-che che interessano in modo particolare i pensionati. Non mancheranno incontri d’interesse generale rivolti a tutti. Possia-mo offrire il servizio di controllo delle pen-sioni, la verifica dell’ O bis M (certificato di pensione), delle possibili maggiorazioni spettanti, la 14a,le varie ricostituzioni, dal trattamento al minimo, maggiorazioni so-ciali, reversibilità, assegno sociale, assegni familiari con coniuge inabile e i vari accer-tamenti richiesti dall’Inps.Offriamo inoltre informazioni fiscali e consulenza su tutta una serie di servizi e convenzioni riservate alle persone anziane che si trovano in determinate condizioni economiche: tv, atm, bonus vari, ticket, tassa rifiuti ecc..Carapellese spiega inoltre che questa nuova offerta di servizi agli anziani si rende necessaria a causa dell’aumento dell’informatizzazione dei servizi Inps, che ha chiuso molti sportelli al pubblico arrecando conseguentemente disagio agli anziani che hanno poca o nessuna dimestichezza con l’informatica. n fs

Nuovo sportello dello Spi/Cgil Gratosoglio in via Barrili 21

Gratosoglio ancora a luci semi spenteL’illuminazione pubblica serale al Gratosoglio, malgrado alcuni limitati miglioramenti, non è ancora tornata normale e il Co-mune ha preso carta e penna per richiamare l’Aler al dovere di provvedere nelle situazioni di sua pertinenza.Stufo di aspettare, il 27 agosto il direttore del Settore infrastrut-ture per la mobilità Francesco Tarricone ha scritto una lettera con la quale “sollecita Aler Milano a realizzare entro il 30/09/2014 gli interventi di ripristino e messa a norma degli impianti di Ip in-sistenti nel quartiere Gratosoglio in ottemperanza a quanto ga-rantito nella sopracitata Commissione consigliare del 11/07 u.s.”La “sopracitata Commissione” è la riunione congiunta della Co-missioni casa, demanio, sicurezza e coesione sociale del Comu-ne durante la quale l’Aler “si era già impegnata ad effettuare tali interventi entro tempi brevissimi”.Opportunamente la lettera del Comune all’Aler ricorda che “alcuni degli interventi sugli impianti di Ip di cui trattasi sono altresì ricompresi nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica della via Baroni – opera 2.5 del vigente Contratto di quartiere II Gratosoglio – come risulta dal relativo progetto esecutivo del luglio 2012 da Voi redatto in qualità di soggetto attuatore”.Il succo della faccenda è tuttavia condensato nell’ultima frase dove si fa sapere all’Aler che, se non si darà una mossa entro la scadenza del 30 settembre, il Comune interverrà “senza ulteriore preavviso” per eseguire direttamente i lavori che spetterebbero al’Aler, “riservandosi sin d’ora di agire nei Vostri confronti con tutte le azioni necessarie al recupero delle spese e degli oneri sostenuti dal Comune”.Malgrado il burocratese stretto si capisce che l’Aler non muoverà dito e che, scaduto il termine del 30 settembre, il Comune inter-verrà al suo posto. Speriamo senza perdere altro tempo.Quanto ai costi, intanto pagherà il Comune, cioè noi. Il tutto in attesa che “le azioni necessarie al recupero delle spese” facciano il loro corso.Al momento di chiudere questo articolo non abbiamo ricevuto notizia, né che l’Aler ha cominciato qualche lavoro, né che abbia risposto alla lettera del Comune.Ricordiamo che per la sicurezza dei cittadini una buona illumi-nazione vale più di mille ronde, e inoltre mette allegria. n vv

Difficoltà sulla linea 162Si segnalano difficoltà e carenze di servizio sulla linea dell’auto-bus 162 che serve i quartieri Binda e Cantalupa. Al quartiere Bin-da, la via Jan Palach è troppo stretta per il passaggio nel doppio senso di marcia. Sono necessari lavori strutturali per rendere la via adatta al passaggio simultaneo di due autobus di dimensio-ni normali. Si ipotizza di renderla eventualmente a senso unico, previa verifica con i residenti dell’accettabilità della misura. Affin-ché la linea sia resa definitiva ed il servizio superi le attuali caren-ze, si rende necessario istituire un capolinea (attualmente esiste solo a Famagosta) al quartiere Cantalupa. La situazione è stata esaminata dalla Commissione ambiente e mobilità del Consiglio di Zona che ha segnalato agli uffici centrali del Comune, l’urgen-za di provvedere ai lavori necessari. n gc

Palestre delle scuole aperte al pubblico

Uno degli obiettivi più interessanti della Giunta Comunale di Milano è quello di aprire le palestre delle scuole pubbliche di Milano agli abitanti e alle associazioni dei quartieri quando le at-tività scolastiche sono sospese, ovvero in orario serale e durante i fine settimana.Per ottenere questo risultato è necessario avviare una serie di lavori di risistemazione e rinnovamento delle palestre, per per-mettere l’utilizzo degli spazi in modo autonomo, per esempio realizzando accessi e bagni separati.Sono stati quindi destinati i fondi necessari non solo all’utilizzo autonomo ma anche alla sistemazione delle palestre, al rinnovo degli impianti, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la fornitura di nuova attrezzature sportive (canestri per il basket, reti per la pallavolo, aste per il salto in alto e attrezzature per l’at-letica leggera e corpo libero.).Si tratta di 5 milioni di euro che servono per sistemare ben 23 palestre in tutta Milano.I lavori sono stati avviati e nella nostra zona le scuole che hanno potuto usufruire di questa innovazione sono quel-le di via dei Bognetti 15, via Baroni 73 e via Pescarenico 2. L’ assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Milano Carmela Rozza ha dichiarato al riguardo: “Con la ristrutturazione di que-ste palestre offriamo agli alunni delle scuole strutture in grado di soddisfare le loro esigenze di attività sportiva. Ma non solo: apriamo anche queste palestre alla città perché tutti possano usufruirne. Ricordo, inoltre, che la nostra Amministrazione ha investito notevoli risorse per portare a termine un importante piano di ristrutturazione e ricostruzione di strutture scolastiche. Siamo già al lavoro per consegnare al più presto ai residenti edi-fici adatti alle esigenze dei bambini”. n

di Guglielmo Landi

Appellandosi alle norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e in particolare al divieto di collo-care apparecchi per il gioco d’azzardo in locali situati a una di-stanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili, il Comune di Milano si oppone all’apertura di una nuova sala giochi in via Medeghino 34.Nel caso in questione il luogo sensibile nelle vicinanze è rappre-sentato dal complesso scolastico Allende-Custodi, frequentato da molti studenti che po-trebbero subire una qualche attrazione dalle varie video lottery and company. La diffida che il Comune ha inviato alla proprietà ri-chiama inoltre l’inesistenza di segnalazioni riguardanti probabili lavori edilizi ne-cessari all’installazione degli apparecchi.Insomma, il Comune di Mila-no, accogliendo le numerose proteste dei cittadini e alle numerose mozioni proposte

dai Consigli di Zona, batte finalmente un colpo contro il dilagare del gioco d’azzardo che sta invadendo tutti i quartieri della città.Occorre però dire che il provvedimento non scongiura definiti-vamente l’apertura del locale. Infatti, la proprietà ha la facoltà di presentare osservazioni e controdeduzioni entro trenta giorni e inoltre può, entro sessanta giorni, ricorrere al Tribunale Ammini-strativo Regionale. Facoltà di cui la proprietà ha già comunicato di volersi avvalere. n gc

Sala giochi di via Medeghino, il Comune si oppone

Sia pure scontando un notevole ritardo (dovuto so-prattutto al fallimento della prima impresa appalta-trice con conseguente rimessa a bando dell’opera), stanno per volgere al termine i lavori di costruzione del salvagente in viale Cermenate, all’incrocio con via Isimbardi. Il passaggio pedonale che in quel pun-to attraversa il viale è stato nel passato, teatro d’in-cidenti. La pericolosità dell’attraversamento fu testimonia-ta, se mai ve ne fosse stato bisogno, anche dall’ul-timo grave incidente occorso un paio d’anni fa, che ha visto coinvolte una madre con le sue due bam-bine, una delle quali travolta da un veicolo e grave-mente ferita. Il fatto suscitò le proteste dei residenti che indussero il Consiglio comunale ad inviare una commissione tecnica capeggiata da Carlo Monguz-zi, che individuò, tra i possibili rimedi, la creazione per l’appunto, di uno spartitraffico che riducesse l’ampiezza delle carreggiate, costringendo così i veicoli a rallentare. Ora che la sua realizzazione è in dirittura d’arrivo (si tratta di due isole pedonali consecutive da sessanta metri di lunghezza ciascuna), è sperabile che attraver-sare in quel punto il viale, cessi di essere un azzardo e che sia definitivamente terminata la stagione degli incidenti. n gc

Salvagente in viale Cermenate

seconda edizione concorso

cerimonia di premiazione

sabato 18 ottobre 2014 alle ore 17presso la serra Lorenzini in via dei Missaglia 44/2

le poesie vincitrici verranno lette dal Laboratorio di parole

al termine della manifestazione aperitivo a cura del Centro culturale Conca Fallata

I premi sono offerti da Serra Lorenzini, via Missaglia 44/2 • Bar Caffetteria Vaniglia & Zenzero, via Tantardini 8 • Centro Culturale Conca Fallata

ingresso liberocon il Patrocinio del Comune di Milano CdZ5

Il Presidente Aldo UglianoCommissione Cultura Michela Fiore

poetica-mente 2014

Page 7: La Conca ed. Settembre 2014

numero 7 * settembre 2014 7la conca

Anche i sardi furono partigiani

Da circa un anno è aperto e svolge le sue attività un centro un po’ particolare.Si chiama Il posto delle fragole ed è uno spazio del comune di Milano, atipico e sperimentale, che si prefigge di coinvolgere nelle proprie attività le di-verse generazioni, per far si che si incontrino e si confrontino per arricchirsi. Tutte le attività sono tenute da personale dipen-dente del comune di Milano oltre che da volonta-ri esperti a titolo gratuito.Le sue attività sono varie e sono rivolte a vari set-tori della popolazione.Per esempio un grande successo hanno ottenuto le attività di affabulazione teatrale, che hanno vi-sto un’ottima affluenza.Anche i corsi di decoupage, ginnastica dolce, tai-chi e riflessologia plantare sono stati accolti con favore.La vera difficoltà risiede nel far conoscere ai cittadi-ni l’esistenza del centro e le attività che si svolgono.Nonostante questo il centro è costantemente frequentato: 171 persone a settimana e solo nei mesi di luglio e agosto la frequenza è stata di 468 persone.Qui di seguito il programma delle prossime at-tività:• Laboratorio teatrale per adulti • Corso decoupage

• Corso decoupage• Ginnastica dolce • Yoga meditativo • Corso di cucito • Colazione custodi sociali • Colazione e 4 chiaccheire in comune • Doposcuola e attività extrascolastiche• Pittura creativa• Cineforum ragazzi e adulti• Teatrogioco per bambini (età 6/10) • Corso di naturopatia• Corso di riflessologia plantare• Corso base di grafica pubblicitaria ragazzi/

adulti • Corso di giardinaggio • Corso di erbe officinali • Incontri con il dott. Pesenti su patologie

geriatriche • Incontri Alzheimer caffè • Sportello CPAA psicologia per anziano e

alzheimer (dott.sa Ilaria Maccalli AIMA)• Sportello segretariato sociale

Segreteria per informazioni ed iscrizioniOrari 9.30 – 12.00 / 14.30 – 16.00Tel. 02 88441624Via Silvio Spaventa 19

L’attuale assetto viabilistico del Morivione, alla luce dell’esperienza di questi ultimi mesi, mo-stra la corda. Adottato per garantire la sicurez-za di residenti e passanti di via dei Fontanili, strada ad imbuto priva di marciapiedi, sta cau-sando code nelle contigue vie Erasmo da Rot-terdam e Spadolini. In effetti, il problema non è di facile soluzione: il Morivione è un quar-tiere storico milanese composto da vie strette che sono interessate da un intenso transito di autoveicoli. Per andare incontro alle richieste dei cittadini che lamentavano la pericolosità della strada, via dei Fontanili fu, alcuni mesi fa, divisa in due tronconi a senso unico, entrambi confluenti in via Erasmo da Rotterdam. Con questa misura, si è ottenuto il decongestio-namento della prima via e l’intasamento della seconda e dell’attigua via Spadolini.Alla fine di questo mese, la Commissione am-biente e mobilità del CdZ5 dedicherà una ses-sione a questo problema, nella quale saranno esaminate le nuove proposte elaborate dagli uffici centrali. L’intento è anche quello di coin-volgere la cittadinanza e accogliere idee e sug-gerimenti che possano sfociare in un progetto condiviso. “A breve partiranno i lavori di riqualificazione di via dei Fontanili – afferma Emanuela Dui-

na, Presidente della Commissione ambiente e mobilità del Consiglio di Zona -, che com-portano interventi sulla strada, sul verde sui parcheggi. La via dovrà essere chiusa – prose-gue – e sarà l’occasione per sperimentare un nuovo assetto della viabilità che alleggerisca il traffico sulle vie Erasmo da Rotterdam e Spa-dolini, mantenendo però la sicurezza in via dei Fontanili che era e rimane una priorità”. n gc

www.associazionepuecher.it – www.centropuecher.it – [email protected]

CENTRO PUECHERSpazio del Sole e della Luna, via U. Dini 7 - 20141 Milano

(tram 3 e 15; MM2-capolinea piazza Abbiategrasso)

MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 2014, ORE 18.00La forza delle donne. Dalla Resistenza alla ricostruzione del paese. Presentazione del libro di Carla Nassini, Tra donne sole. La ricostruzione del paese da parte delle donne dopo il secondo conflitto mondiale, Edizioni dell’Assemblea, Firenze 2013. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Carla Nassini e altri

MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014, ORE 18.00Sibille e profeti: la questione antropologica, oggi. Presentazione del libro di Federico La Sala, Della terra, il brillante colore, Edizioni Nuove Scritture, Abbiategrasso, Milano 2013. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Nicola Fanizza, Franca Gusmini, Attilio Mangano, Federico La Sala.

MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE 2014, ORE 18.00Le rappresaglie naziste in Italia. Presentazione del libro di Alberto Liguoro, Nola, cronaca dall’eccidio. La rappresaglia nazista dell’11 settembre 1943, la tragedia di due giovani sposi, Infinito Edizioni 2013. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Alberto Liguoro, Claudio Gallonet, altri.

MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE 2014, ORE 18.00Giuseppe Di Vittorio nel 70° anniversario del Patto di Roma. Presentazione del libro

di Antonio Carioti, Di Vittorio, Il Mulino, Bologna 2005. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Claudio Gallonet, Antonio Carioti e Carlo Ghezzi.

MERCOLEDÌ 5 NOVEMBRE 2014, ORE 18.00Il valore dei classici: Dante. Presentazione del libro di Vittore Vezzoli, Dante, sesso ed eresia, Il Mio Libro, Milano 2012. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Vittore Vezzoli, Cinzia Bollino Bossi, Andrea Cattania.

MERCOLEDI’ 19 NOVEMBRE 2014, ORE 18.00Conoscere la letteratura latino-americana. Presentazione del poema di Ernesto Cardenal, Cantico cosmico, Rayuela Edizioni, Milano 2013. Modera Giuseppe Deiana. Intervengono Milton Fernandez e altri

MERCOLEDI’ 3 DICEMBRE 2014, ORE 18.00La poesia dialettale milanese. La scoperta di Delio Tessa. Modera Giuseppe Deiana. Interviene di Giovanni Biancardi.

MERCOLEDI’ 17 DICEMBRE 2014, 18.00Poesia sempre. Modera Giuseppe Deiana. Leggono e commentano le loro poesie Alberto Liguoro, Attilio Mangano, Laura Cantelmo, Luciano Aguzzi, Gianni Bombaci.

Il Posto delle fragole si presenta È un centro polifunzionale che si trova in via Spaventa 19

A lcuni aspetti della resistenza italiana non sono ancora stati sufficiente-mente chiariti come ad esempio la

questione su quanti meridionali contribu-irono alla lotta di liberazione. Giuseppe De-iana, filosofo e presidente dell’associazione Puecher, insieme a due altri studiosi, Aldo Borghesi e Gian Luigi Deiana, ha contribu-ito alla stesura del volume, edito da Iakra, intitolato I sardi e la resistenza: il contributo dei partigiani di Ardauli alla lotta di Liberazione 1943-1945.Per quale motivo ha scritto questo libro?Intendo fare una domanda. Quando par-liamo di resistenza crediamo che abbiano partecipato tutti gli italiani o solo una par-te? Molti sono convinti che solo una parte ovvero quella del centro-nord fu implicata nel conflitto civile. Ma non fu così. E’ vero che il sud fu liberato dagli americani e così dopo l’8 settembre del ‘43, da Roma in giù ci fu la liberazione. Nel frattempo però molti meridionali combattevano in Albania, Jugo-slavia, Grecia, operavano in territori esteri. Dopo l’8 settembre dovettero scegliere tra la Repubblica Sociale o i partigiani, tertium non datur. L’indecisione era punita con la fucilazione. Molti di questi soldati venivano dal sud Italia.Sta dicendo che non c’era molta scelta: o con gli uni o con gli altri?Sì, fondamentalmente è così. In un primo momento non furono mossi da un’ideolo-gia precisa ad arruolarsi tra le fila dei parti-giani. Molti poi diventarono comunisti ma dopo la fine del conflitto. Questo è un dato da tener presente. Bisogna anche dire che da questa esperienza nacque un valore fon-dativo che ha coinvolto tutti gli Italiani. Un principio identitario. In fondo anche que-sti partigiani “per necessità” hanno creato i presupposti per la Democrazia, la Repubbli-ca e la Costituzione italiana. Com’è nato questo progetto?Quando ho deciso di scriverlo? Quattro an-ni fa in Sardegna. Mi è capitata una foto tra le mani, e allora mi è venuta la voglia d’in-dagare su quella resistenza che non era stata raccontata ancora da nessuno. Ho lanciato l’idea. Cercando inoltre di capire la ricaduta di questa militanza meridionale su Milano. Pochi lo ricordano ma il vice del sindaco più famoso della storia milanese, Antonio Greppi, era sardo e si chiamava Antonio Sanna. Ora, un collegamento ci deve esse-re. Inoltre è noto che nella nostra zona ben cinque partigiani originari del sud diedero un contributo importante per la liberazione della città. Negli anni ‘50-’60 si è andati ver-so una storiografia monumentale del par-tigianato. G. Bocca per esempio può essere citato a tal proposito. Negli anni ‘70 invece l’esperienza partigiana si è incominciata a studiare in maniera organica nelle uni-

versità e negli istituti legati alla resistenza. L’obiettivo è quello di studiare il fenomeno in tutti i suoi aspetti. Non solo i grandi fatti e i grandi personaggi ma dare spazio anche alle realtà locali. Nel frattempo queste real-tà hanno rielaborato la propria storia rac-cogliendo i racconti di vari partigiani. Si è verificato nel centro-nord. Nel sud questo non è avvenuto per una mancata cultura della resistenza. Anche se la spinta dal basso si è verificata in alcune zone. Possiamo cita-re senza problemi la liberazione di Napoli: ovvero una resistenza spontanea. Ci spieghi meglio l’idea di fondo.Questa iniziativa nasce fondamentalmente da un problema storico. Lo studio sui par-tigiani del sud è da attribuire solo a questi ultimi anni. La prima regione che ha fatto queste indagini è stato il Piemonte. Quel-lo che serve è una ricostruzione organica. Anche la Toscana ha fatto un’ operazione simile. Le altre regioni non hanno portato avanti un’indagine sistematica. Per esempio anche al nord non è iniziato nessuno stu-dio sui protagonisti della resistenza legati al meridione. Date le premesse ho deciso di concentrarmi su un’analisi riguardo la resistenza sarda. Soldati sardi che combat-terono sia in Italia che all’estero. Si calcola che fossero almeno 6.000 a effettuare ope-razioni di guerriglia durante il conflitto. Spesso le figure più conosciute sono quelle di Emilio Lussu, Gramsci, ma questi sono personaggi noti. Le indagini storiografi-che non si possono concentrare solo su gli eventi o le personalità più famose ma devo-no essere fatte comune per comune. Questo libro appunto rappresenta il primo caso. Mi sono concentrato sul paese di Ardauli vici-no a Ghilarza che ha dato i natali a Gramsci. Ho individuato 5 partigiani: due uccisi, due sopravvissuti, uno vivo ed ha 95 anni. Egli ha combattuto in Albania e collaborato con Enver Hoxha, che poi è diventato il presi-dente della Repubblica Popolare Albanese. L’anziano partigiano ha anche un tesserino con sé che testimonia la sua militanza in Albania: infatti sono segnate le date firma-te dal comando. Tutto ciò è pubblicato nel libro.E’ stato difficile reperire tutte le informazioni utili per scrivere il libro?Ci sono voluti 3 anni dalla progettazione. Si è intrapresa una ricerca negli archivi storici ed registrato la testimonianza del partigia-no ancor in vita.Il bilancio finale del suo lavoro?Credo che indagare su questo tema e ripor-tare alla luce storie locali che si ricollegano naturalmente alla storia nazionale e comu-ne, sia un antidoto giusto per ricordare i va-lori fondativi della nostra Repubblica e del-la nostra Democrazia. Una goccia d’acqua che proviene da un grande lago n pc

Via dei Fontanili, la viabilità non funziona

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Page 8: La Conca ed. Settembre 2014

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L a città sta cambiando volto o per meglio dire pelle. L’Expo si sta avvicinando, è una questione di mesi, e così Milano ha

bisogno di un ritocchino per risultare più mo-derna possibile e al passo con le altre capitali europee. Come una signora che per nascondere qualche ruga ricorre al chirurgo, così in città son spun-tati gli skyscraper di Porta Nuova e l’Expo-gate davanti al Castello Sforzesco che restituiranno al capoluogo lombardo la perduta giovinezza. Al di là della bellezza architettonica, gli edifici ivi costruiti rispondono ai dettami di un’inde-rogabile modernità. È necessario che la quarta città d’arte d’Italia necessiti di questi ritocchini al botulino aven-do un pregiato patrimonio artistico da mo-strare? Ai posteri l’ardua sentenza. Ora, è noto che tra la modernità e l’antichità ci sia sempre stato un duello agguerrito come tra il progressista e il conservatore in politica tra i banchi del parlamento. Quale può essere la giusta posizione? La verità sta nel mezzo, si potrebbe dire. Dato che sia la modernità che la storia sono fonti di conoscenza. Bisogna solo trovare la giusta commistione. Spesso capita che la voracità del progresso inghiotta la storia. Bisogna ricorda-re allora la lungimirante massima ciceroniana - Historia magistra vitae - per cui il passato va studiato in quanto contiene quelle indicazio-

ni necessarie per poter affrontare il futuro e comprendere i meccanismi del presente. In-seguendo tale dettame alcune persone nella realtà quotidiana si battono e si sono battute per conservare il patrimonio artistico. Ciò sta accadendo in via Campazzino. Lì un te-soro nascosto - composto in maggioranza da resti di un monastero Quattrocentesco (di cui avevamo scritto sul numero di maggio) - è mi-nacciato dalla speculazione edilizia. A poca di-stanza infatti è stato costruito un condominio. Per questo motivo un gruppo di cittadini ha ri-chiesto il vincolo monumentale che aiuterebbe a tutelare i resti antichi presenti in quel luogo.Il consiglio di Zona 5 ha dato l’ok per presenta-re la domanda al comune. Nelle prossime set-timane sapremo se verrà approvata.L’iniziativa è stata accolta con grande favore da Michela Fiore (Presidente Commissione Cul-tura di Zona 5) che ha dichiarato: “Spero che il vincolo venga concesso. Dobbiamo tutelare e risistemare il sito storico, magari istallando un totem con informazioni utili affinché i mi-lanesi - e non solo - possano scoprire questo patrimonio culturale rimasto nascosto ai più. Il ringraziamento va all’associazione amici del Ticinello. I cittadini sono i nostri occhi e - anzi - ben vengano queste segnalazioni”.Insomma, il patrimonio artistico nascosto può essere un valore aggiunto per gli abitanti della Zona Sud. Le rovine non sono qualcosa da get-tare nell’oblio della memoria ma lo specchio di un antico passato ed una chiave di lettura per il nostro presente. n

di Paolo Castellano

L’antichità minacciata dal progresso. L’esempio del Castellazzo

Incredibile, ma vero. Dopo ripetute promesse regolar-mente non mantenute, durante i mesi estivi l’Aler ha finalmente coibentato i tetti di quattro edifici e i relati-vi giunti. O meglio, per essere precisi, in due casi i la-vori sono finiti (via Saponaro 37, 39, 41, 43 e via Baroni 218, 220, 222, 224, 226) e in altri due mentre scriviamo si sta ancora lavorando (via Baroni 246, 248, 250 e via Baroni 212, 214, 216).Per altri sei edifici è in corso l’aggiudicazione degli appalti ed è provabile che l’inizio dei lavori, previsto entro ottobre, subisca un ulteriore ritardo.I quattro stabili fatti o quasi fatti, più i sei in via d’appalto, fanno parte dell’ultimo lotto di promesse strappato all’Aler il 18 marzo, dopo continue pressio-ni del Consiglio di Zona e dei sindacati.Abbiamo perso il conto e potremmo anche sbagliar-ci, ma a memoria crediamo di poter dire che quelle del 18 marzo sono state le prime promesse ad andare (quasi) in porto, dopo altre quattro scadenze andate clamorosamente a vuoto in poco più di due anni.Attenzione: stiamo parlando degli interventi pro-messi, non di quelli stimati necessari. Riassumendo, la situazione dei tetti colabrodo al Gratosoglio sud è oggi la seguente: 24 sono gli stabili dov’è richiesto un intervento di manutenzione a partire dei tetti; 10 sono quelli oggetto dell’ultima promessa del 18 aprile che sono in realizzazione o stanno per essere appaltati; uno (quello di via Saponaro 45, 47 e 49) è già stato a suo tempo sistemato. In conclusione manca ancora la manutenzione di 13 tetti, per i quali non è neppure ini-ziata la procedura delle promesse da marinaio. n vv

Il Centro sportivo Carraro, al Gratosoglio, la-menta da anni carenze strutturali e manuten-tive. Nel 2012 fu affidato in gestione ad Acli e Csi, dopo l’abbandono dei precedenti gestori, impossibilitati a far fronte ai lavori necessari alla riqualificazione degli impianti e ai relativi costi. L’anno scorso, in prossimità della scadenza del biennio, iniziarono le discussioni sul futuro del centro sportivo. Le diverse associazioni che operano all’interno del centro hanno avanzato proposte per una loro gestione diretta, volta ad ovviare l’insufficiente manutenzione e a colmare le carenze dei servizi e degli impianti: scarsa pulizia, acqua fredda nelle docce, pista d’atletica rovinata, impraticabilità di alcune discipline. Ma la strada della gestione diretta si è dimostrata non percorribile, a detta del settore sport del Comune, per il mancato rag-giungimento di un accordo tra le associazioni medesime. Altre offerte sono pervenute agli uffici centrali che le hanno, tuttavia, giudicate non idonee poiché non garantivano, nel tem-po, l’agibilità dell’impianto alle associazioni che adesso ne fanno uso. Alla fine si è optato per la proroga della gestione Acli e Csi per al-tri sei anni. Un periodo così lungo è motivato dal fatto che, nel frattempo, sono state trovate le risorse per la riqualificazione dell’impianto. Presto saranno messi a bando lavori per tre

milioni di euro, per la durata di tre anni. Di conseguenza, dei sei anni di proroga, i primi tre saranno contrassegnati dai lavori in corso che dovranno necessariamente coabitare con le normali attività sportive. I successivi tre anni dovranno servire a consolidare una normale gestione dell’impianto. Il triennio dei lavori provocherà certamente dei disagi, ma alla fine porterà a un miglioramento dei servizi offerti. I lavori di ristrutturazione si articoleranno in tre fasi, di cui solo la prima è stata per ora de-finita con certezza. Essa riguarderà la riqualifi-cazione e la messa in sicurezza degli spoglia-toi, che include il rifacimento della copertura dell’immobile e la ristrutturazione dei locali doccia. Durata dei lavori: 6 mesi, per una spesa di 700 mila euro. Le successive due fasi, che dovranno provvedere al rifacimento della re-cinzione, alla riqualificazione dei campi in erba e dell’area adibita all’educazione stradale, non-ché le strutture coperte e le piste di atletica, sono in corso di definizione. Rispetto al pro-getto iniziale presentato dal settore sport del Comune, la gestione e le associazioni hanno chiesto di poter introdurre modifiche, ridefi-nendo l’ordine delle priorità. A questo fine è stato aperto un tavolo che con cadenza mensi-le verificherà lo stato dei lavori ed avrà il com-pito di definire le precedenze. n gc

Non è stata una dimostrazione difficile. Le cautele e lo scetticismo espressi nell’ultimo articolo del giugno scorso, riguardante l’aper-tura del cantiere per la costruzione dello sgri-gliatore al nodo idraulico della Conca Fallata, si sono dimostrati più che giustificati. L’estate è finita, l’autunno è alle porte e del cantiere neanche l’ombra. Del resto, la comunicazione dell’AIPO (Agenzia interregionale per il fiume Po, ente incaricato della costruzione) indicava un avvio dei lavori soggetto a diverse condizio-ni. È da almeno otto anni che le condizioni ad-dotte di volta in volta si rivelano tanto avverse da non poter mai essere superate. Il cittadino comune o se si preferisce, l’uomo della strada, cosa potrà mai pensare di una situazione del genere? E soprattutto cosa diavolo potranno mai pensarne coloro che abitano nei pressi del nodo, subendo i disagi causati dall’accumulo di rifiuti portati dalla corrente del Lambro meri-dionale e dal canale deviatore dell’Olona che sfocia in quel punto? Specialmente in estate il ristagno delle acque del fiume, non propria-

mente chiare e fresche, provocato dal blocco dei rifiuti che intasano l’incrocio Lambro-Naviglio Pavese, fa salire fino alle case circostanti esa-lazioni maleodoranti, con quale piacere per i residenti non è difficile immaginare. Per fortu-na, alcuni giorni fa il cumulo dei rifiuti è stato rimosso in uno dei periodici repulisti eseguiti dalla Provincia. Ma il sollievo è temporaneo, l’accumulo si riforma rapidamente, ripropo-nendo la domanda delle domande: per quanto tempo ancora i cittadini dovranno aspettare un rimedio all’attuale situazione? Francamen-te non siamo in grado di rispondere, sebbene il Presidente del CdZ5 Aldo Ugliano stia pre-mendo sull’AIPO affinché si dia una mossa e realizzi quel benedetto sgrigliatore che do-vrebbe risanare lo stato di cose esistente. Per ora possiamo solo costatare la mancata apertura del cantiere, del resto facilmente pre-vista, dati i precedenti. CVD, per ricorrere alla formula conclusiva in uso nelle dimostrazioni accademico-scientifiche: come volevasi dimo-strare. n gc

Gratosoglio sud: due tetti riparati, due quasi

Nell’anniversario della sua scomparsa ricordiamo con affetto l’amico, compagno e partigiano Michele Fiore.

Sgrigliatore, come volevasi dimostrare

Centro sportivo Carraro, prorogata la gestione Acli e Csi. A bando lavori per tre anni