'Cineteca' Settembre 2014

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SETTEMBRE 2014 ANNO XXX / N. 7 SOSTENITORI PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DI LUMIERE Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311 Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

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Programma del Cinema Lumière - Settembre 2014

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Page 1: 'Cineteca' Settembre 2014

SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.

Page 2: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 3: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 4: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 5: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 6: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 7: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 8: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 9: 'Cineteca' Settembre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

Sala ScorsesePrima visione – dal 28 agosto al 3 settembre20.30 22.30 LE COSE BELLE

(Italia/2013) di Agostino Ferrentee Giovanni Piperno (88’)La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due mo-menti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta. Nel 1999 Ago-stino Ferrente e Giovanni Piperno avevano realizzato per Raitre un documentario che voleva raccontare alcuni frammenti di adolescenza a Napoli. Ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna ‘le cose belle’. Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale a quella sommersa dall’immondizia, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni. Alle ‘cose belle’ non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel fu-turo o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa.

Domenica 31 agosto ulteriore proiezione alle ore 18.30

GIOVEDÌ28Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI

(Italia-RFT-Spagna/1964) di Sergio Leone (100’)“Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò av-venga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontar-ci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. […] Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni”. (Christo-pher Frayling)

Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Unidis Jolly Film, The Film Foundation, Hollywood Foreign Press Association e realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata.Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ2920.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO3020.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

DOMENICA3118.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

LUNEDÌ0120.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0220.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)

Versione inglese con sottotitoli italiani

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ03Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b17.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

GIOVEDÌ04Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 LA CINA È VICINA

(Italia/1967) di Marco Bellocchio (108’) “Si potrebbe dire, paradossalmente, che rispetto al film la Cina è tanto più lontana per chi la crede vicina, tanto più vicina per chi la crede lontana. Non è una semplice boutade. Camillo, il giovane, scambia le proprie aspira-zioni personali, il proprio egocentrismo, le proprie fru-strazioni sessuali, con la rivoluzione, ed è in fondo un esteta della rivoluzione. Invece per Elena e Vittorio, per il loro attaccamento alla proprietà, per la loro vulnera-bilità sentimentale, per loro la Cina è veramente vicina, intendo per Cina non la nazione cinese geograficamen-te, ma in senso più lato ‘Cina’ come i nostri bisavoli dicevano ‘Quarantotto’, Cina come simbolo di qualcosa che spazzerà... come un vento dell’est che spazzerà via questa decrepitudine” (Marco Bellocchio).Restaurato da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Cineteca di Bologna, presso i laboratori Colorworks e L’Immagine Ritrovata.Al termine, incontro con Marco Bellocchio10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

VENERDÌ05Venezia Classici19.45 MACBETH

(The Tragedy of Macbeth, GB/1971) di Roman Polanski (140’)

La storia è nota, ed è sempre “la storia narrata da un idiota, piena di strepito e furore, e che non signi-fica nulla”. Polanski, che si avvicina alla tragedia di Shakespeare dopo Welles e Kurosawa, ne accentua la follia e la profila d’orrore, dà a ogni strepito un’eco ferina, e ci conduce ipnotizzati fino in fondo al suo cul-de-sac, scenario di rovina e di sangue. Non ci sarà nulla dopo, non c’è stato niente prima; né nobiltà, né storia né palcoscenico, solo il più cupo dei giochi al massacro, nella nebbia d’una stecchita Scozia barba-rica. Come dissero all’epoca sia estimatori che detrat-tori, un film di Roman Polanski prima ancora che un film da Shakespeare: forse per tanta arroganza, resta il più estremo, il più impressionante, il vero capolavo-ro tra tutti i Macbeth visti al cinema. (pcris)Restauro promosso da Sony Pictures Entertainment

22.30 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

SABATO0609.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Robin Williams17.30 GOOD MORNING, VIETNAM

(USA/1987) di Barry Levinson (120’) Ormai fuori dalla popolarissima e felice esistenza come Mork che veniva da Hork, è qui che Robin Wil-liams fonda il proprio mito istrionico. “Un Viet-film quasi comico” (il Mereghetti), che celebra la libertà d’espressione e il suo scatenamento, ricostruendo in-terni di guerra con qualche omaggio a M.A.S.H. (dove la guerra era quella di Corea, e dunque il décalage temporale più o meno lo stesso). La storia è quella vera di Adrian Cronauer, dj radiofonico che nella Sai-gon del 1965 tiene alto l’umore e incalza le coscienze critiche delle truppe americane. Williams mitraglia parole, energia, talento, promesse. (pcris)

Omaggio a Robin Williams20.00 L’ATTIMO FUGGENTE

(Dead Poet Society, USA/1989) di Peter Weir (128’) Alla morte di Robin Williams le bacheche dei social network si sono riempite di una sola frase, “Capitano, mio capitano”. Il professor Keating, quello che tutti avremmo voluto nel nostro liceo, è di gran lunga il personaggio più amato nella galleria dell’attore ame-ricano. Eppure, dietro una sceneggiatura di ferro e un impianto melodrammatico di prim’ordine, c’è sempre la straordinaria tensione che Peter Weir suggerisce allo spettatore. Tra classico e moderno, tra stile e re-

citazione, tra scrittura e messa in scena, tra norma e ribellione. Professor Keating c’est moi, sembrano dire, per motivi diversi, sia Williams sia Weir. (rm)

Omaggio a Robin Williams22.30 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

(The Fisher King, USA/1991) di Terry Gilliam (137’)Un altro professore nella vita di Robin Williams, dopo il capitano mio capitano di L’attimo fuggente: ma questa volta è il ricordo sdrucito dell’uomo che fu, diventato un homeless che vaga, allucina, strepita e cerca il sacro graal per le strade notturne e trasfi-gurate di Manhattan. L’esuberanza si tinge di nero, questo ruolo scortica più di ogni altro l’angoscia che preme sotto ogni smorfia e sorriso di Williams. Quello tra lui e Gilliam, entrambi artisti votati all’eccesso, era un incontro che si prendeva i suoi rischi: il risul-tato è un film traboccante e imperfetto che ha saputo seminare visioni e cerebrali invenzioni metropolitane (un notevole romanzo newyorkese come Chronic City di Jonathan Lethem gli è in vari modi debitore). (pcris)

DOMENICA0717.15 THE TRAGEDY OF MACBETH (replica)

Cinema del presente20.00 JERSEY BOYS

(USA/2014) di Clint Eastwood (134’)Clint Eastwood adatta l’omonimo musical di Bro-adway e ricostruisce sullo schermo la storia dei Four Season, gruppo rock giunto al successo negli anni Sessanta. Della biografia di Frankie Valli e compagni interessa a Easwood il ritratto di quattro ragazzi pro-venienti dal New Jersey sbalzati all’improvviso sotto i riflettori, “una storia tipicamente americana ed emblematica dell’industria dello spettacolo, quella di individui della parte bassa della scala sociale che raggiungono troppo presto e troppo in fretta il ‘sogno americano’. Giunti alla vetta del successo, non sanno come rimanervi, né come gestire finanziariamente, psicologicamente e affettivamente la loro fortuna. […] Eastwood gira questa storia già raccontata mille volte con un classicismo eccelso” (Serge Kaganski).

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 FASTER PUSSYCAT KILL KILL

(USA/1965) di Russ Meyer (83’)In pieno deserto tre sadiche e prorompenti spogliarel-liste prima uccidono per gioco un bravo ragazzo, poi fanno una carneficina nella fattoria di un vecchio pa-ralitico. Trionfo delirante e kitsch di erotismo perverso, cult-movie idolatrato da femministe e appassionati di exploitation. Per Tarantino costante punto di rife-rimento (in Grindhouse, il volto di Varla campeggia sulla maglietta di una ragazza). (ac)

LUNEDÌ08Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione17.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ(RFT-Italia-Spagna/1965) di Sergio Leone (127’)Il mito era fondato. Per un pugno di dollari non era stato il primo western italiano, ma aveva stabilito

un canone. L’epopea della frontiera si corrompe-va nell’allucinazione grottesca, implodeva nella commedia dell’arte. […] L’anno dopo, Per qualche dollaro in più già poteva fregiarsi di seconda tavola d’un trittico, la ‘trilogia del dollaro’. C’era ancora Clint Eastwood, smilza e ambigua figura del Bene, ed il nerovestito e volpino Lee Van Cleef. Insieme, per diverse ragioni, contro una degna incarnazio-ne del Male, Gian Maria Volonté. […] Ritorni del rimosso sulle note d’un carillon, spettacolare resa dei conti, campi lunghissimi senza vie di fuga, ca-daveri accatastati e poi via, la compagnia si scio-glie, il cacciatore di taglie e il vendicatore solitario ognuno per la sua strada, fino al prossimo giro. Per qualche dollaro in più è trionfo d’una già salda retorica d’autore, ed è un film sull’amicizia virile, come infiniti western classici, e come poi ogni film di Sergio Leone. (pcris)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group e realizzato dal labo-ratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringrazia Alberto Grimaldi.Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ0917.30 20.00

PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MERCOLEDÌ1017.30 - 21.30 IL MERCATO DELLA TERRA

I mercoledì del documentario20.15 9x10 NOVANTA

(Italia/2014) di Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko (94’) Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema sono sta-ti invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con die-ci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album

di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; me-morie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie.Introduce Alina Marazzi

22.15 9x10 NOVANTA (replica)

GIOVEDÌ11Cinema del presente 20.00 LE MERAVIGLIE

(Italia/2014) di Alice Rohrwacher (111’)Opera seconda di Alice Rohrwacher e Gran Premio del-la Giuria all’ultimo Festival di Cannes. Al centro, una famiglia di apicultori, un mondo contadino, fatto di ‘piccole’ meraviglie, che si sta progressivamente sgre-tolando. E un’adolescente, Gelsomina, attratta dalle ‘grandi’ meraviglie della televisione. “Con una lucidi-tà ammirevole, Alice Rohrwacher affronta l’Utopia di chi pensava di vivere lontano dalle regole dominanti: ne vede chiaramente il fallimento, senza cancellarne la forza emotiva (il radicamento nelle cose, la forza del gruppo, della famiglia), per riflettere sulla solitudine delle persone, sulle proprie contraddizioni. E sui sogni di un’adolescente che sente nascere in sé qualcosa che ancora non capisce fino in fondo. Amore? Ribel-lione? Curiosità? Sogni di fuga? E che una macchina da presa rispettosa, ma non rinunciataria, offre, piano piano, agli occhi dello spettatore. Aiutandolo a entrare nel segreto della vita” (Paolo Mereghetti).10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Cinema del presente 22.15 LOCKE

(USA-GB/2013) di Steven Knight (85’) Il Kammerspiel automobilistico di Steven Knight, già sceneggiatore per Frears e Cronenberg, sorpresa di Venezia 2013. Locke è il nome del protagonista e atto-re unico in scena – ovvero nell’abitacolo della vettura in cui l’azione è confinata per l’intera durata del film. È la notte che sta sconvolgendo la vita di Locke, che guida verso la sua meta dialogando al telefono con fa-miliari, amici, colleghi, dopo aver preso una decisione difficile e lacerante. Nonostante le apparenze, non si tratta di un road movie, ma di un dramma intimo e pacato interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy. (aa)

VENERDÌ12Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 50 anni di Per un pugno di dollari

In occasione dei 50 anni dall’uscita del film la proie-zione sarà preceduta da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro.

18.00 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

20.15 PER UN PUGNO DI DOLLARI (replica)Versione italiana

22.30 PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (replica)Versione italiana

SABATO1309.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Omaggio a Lauren Bacall17.45 IL GRANDE SONNO

(The Big Sleep, USA/1946) di Howard Hawks (114’) Hawks aveva fatto esordire Lauren Bacall due anni prima, al fianco di Humphrey Bogart, in Acque del Sud, accentuandone l’innata e sinuosa eleganza, l’ostenta-ta sicurezza al limite dell’aggressività che la rendeva-no la protagonista ideale delle più tipiche atmosfere noir. La coppia fu ricomposta per l’adattamento del capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks, consa-pevole della grande intesa tra i due attori (che sa-rebbero convolati a nozze quello stesso anno) “dilatò lo spazio concesso al personaggio dell’attrice (una delle due figlie viziate del generale Sternwood, Vivian) rispetto al romanzo, aumentando, anche a costo di qualche incongruenza, le scene condivise con Bogart-Marlowe. […] Di questo contesto noir frammentato e contraddittorio l’inquieta Vivian diviene uno dei principali elementi destabilizzanti, e nel coinvolgere il protagonista in un gioco di complicità e seduzione contribuisce a renderne la personalità più definita e risolta rispetto al romanzo” (Monica Trecca).

Cinema del presente20.00 THE CONGRESS

(USA/2013) di Ari Folman (122’) Un’attrice in declino, Robin Wright, accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale, per poi duplicarla in una sorta di clone che reciterà, al posto suo, in eterno. Finirà per essere catapultata in un mondo animato che dipinge le sue tribolazioni successive alla firma. Dal regista di Valzer con Bashir, un’ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica, “un fantasy futuristico, ma anche una disperata richiesta d’aiuto ed un grido di nostalgia per il vecchio cinema che conosciamo ed amiamo” (Ari Folman).

Cinema del presente22.15 SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO

(Only Lovers Left Alive, GB-Germania-Francia-Cipro-USA/2013) di Jim Jarmusch (123’) I vampiri di Jarmusch non sono né romantici cinefili come quelli di Intervista col vampiro, né baldi atleti vegetariani come quelli di Twilight, né tanto meno tossici assetati di sangue come in The Addiction, e infine nemmeno tradizionali stokeriani come le mille e una trasposizione di Dracula. Piuttosto sono archi-visti, sopravvissuti talmente a lungo da preoccuparsi di conservare le belle cose dell’umanità, e dunque custodi di un mondo che dimentica. Loro stessi vivono delle cose lette, viste, create. Un po’ come il miglior cinema contemporaneo, che si finge conservatore e invece reinventa il suo stesso esistere. (rm)

DOMENICA1415.00 Open Day – Schermi e Lavagne

La Cineteca di Bologna festeggia la ripresa del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015.A seguire film a sorpresaIngresso libero

18.15 IL GRANDE SONNO (replica)

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 20.30

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO(Italia/1966) di Sergio Leone (178’)Lo spirito di Il buono, il brutto, il cattivo era partico-larmente eretico. Non esiste alcun riferimento mo-rale nel film di Leone – solo un sacco di polvere. La guerra civile è qualcosa di veramente orribile che avviene sullo sfondo, ed è la scena in cui si svolgo-no – e in una certa misura si possono giudicare – le avventure surreali dei personaggi principali. È la guerra di qualcun altro, come doveva essere sem-brata la Seconda guerra mondiale al Leone che, adolescente, cresceva a Roma. La si vede riflessa in un gruppo di antieroi che guardano l’idealismo con lo stesso sospetto che riservano alla retorica; anche qui, come Leone durante i compromessi politici dell’Italia nell’immediato dopoguerra. La guerra civile non è un’aberrazione, un ostacolo alla lunga marcia del progresso: al contrario, nel film di Leone essa contiene i germi della ‘legge del taglione’ che l’avrebbe seguita nel selvaggio West. (Christopher Frayling)Restauro promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Leone Film Group, Metro Goldwyn Mayer e realizzato da Laboratorio L’Immagine Ritrovata. Si ringraziano Alberto Grimaldi e CSC – Cineteca NazionaleVersione italiana

LUNEDÌ1518.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ1618.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ17I mercoledì del documentario18.00 STORIES WE TELL

(Canada/2012) di Sarah Polley (108’) Tutte le famiglie nascondono un segreto, una verità inconfessabile. Ma esiste una verità? Il lavoro autobio-grafico dell’attrice e regista canadese Sarah Polley (già musa di Cronenberg, Egoyan e Coixet) si regge intorno a questo annoso quesito filosofico. “La struttura portante è infatti quella del documentario che alterna interviste ai protagonisti della storia a materiale d’archivio. Ma qui i protagonisti della storia sono i parenti della regi-sta, il tono assume presto la forma di un giallo investi-gativo – quasi un whodunit esistenziale – e il materiale d’archivio è solo parzialmente tale, visto che molti dei filmini familiari sono rielaborazioni personali girate alla luce dell’evoluzione della storia” (Federico Pedroni).

Venezia Classici. I restauri della CinetecaOmaggio a Enzo Jannacci20.30 L’UDIENZA

(Italia/1971) di Marco Ferreri (111’) Un grande film ingiustamente dimenticato e fra i più stralunati e corrosivi del regista milanese, ritorna sul grande schermo restaurato dalla Cineteca di Bologna grazie all’originale campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha con-sentito di raccogliere oltre quarantamila euro. Racconta i disperati tentativi per ottenere un’udienza privata dal Papa da parte di un uomo (Enzo Jannacci) che nel corso della sua permanenza a Roma incontra l’ambiguo poli-ziotto Tognazzi, la generosa prostituta Claudia Cardina-le e un caricaturale principe romano (Gassman).Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Cristaldi Film. Introduce Enrico Bergier, aiuto regista e interprete del film.precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE(Italia/1963) di Bruno Bozzetto (10’)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (Italia/1964) di Bruno Bozzetto (10’)Musiche di Enzo Jannacci10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GIOVEDÌ1817.30 L’UDIENZA (replica)

precedeIL SIGNOR ROSSI VA A SCIARE (replica)IL SIGNOR ROSSI AL MARE (replica)

Incontri con il cinema italiano20.00 INCOMPRESA

(Italia-Francia/2014) di Asia Argento (103’) Il titolo cita Comencini, ma per il suo terzo lungome-traggio da regista Asia Argento si ispira alla propria autobiografia. Protagonista è Aria, che ha nove anni nella Roma degli anni Ottanta. La circondano due ge-nitori celebri e ingombranti, le sorellastre maggiori e compagni di scuola insulsi. “Il tutto evocato non con le tinte pastello della memoria ipocrita e convenzio-nale, ma con toni acidi e dissonanti, tra la pop art e l’action painting. Come se Asia schizzasse il colore dal tubetto direttamente in faccia ai personaggi, e un po’ anche agli spettatori. Con dialoghi e situazioni che rovesciano in rabbia e solitudine gli struggimenti dell’età”. (Fabio Ferzetti)Al termine incontro con Asia ArgentoIn collaborazione con FICE Emilia-Romagna

Cinema del presente22.30 SYNECDOCHE, NEW YORK

(USA/2008) di Charlie Kaufman (124’) La prima e ad ora unica regia dello sceneggiatore più cerebrale della Hollywood più alternativa è giunta in Italia con sei anni di ritardo ‘grazie’ alla scomparsa di Philip Seymour Hoffman, suo protagonista. Nella sto-ria di Caden Codard, un regista teatrale affetto da una misteriosa patologia che la paura della morte spinge a mettere in scena la propria vita in un magazzino di New York, convergono e si fondono temi e mood degli script kaufmaniani: il collasso del confine tra realtà e finzione, il rapporto simbiotico tra creatore e crea-zione, l’irresistibile disfunzionalità dei rapporti umani. Accanto a Hoffman un cast femminile d’eccezione che include Michelle Williams, Jennifer Jason Leigh, Emily Watson e Dianne Wiest.

VENERDÌ19Cinema del presente 18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO

NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (Le cochon de Gaza, Francia-Germania-Belgio/2011)di Sylvain Estibal (98’)All’indomani di una tempesta, il pescatore palesti-

nese Jafaar si ritrova per caso nella rete un maialino vietnamita: dopo aver tentato di sbarazzarsene, cer-cherà di ‘approfittare’ di quella pesca inaspettata per lanciarsi in una ingegnosa quanto rocambolesca ini-ziativa. Tra soldati e coloni, check-point e kamikaze, una commedia surreale che come una favola si apre alla speranza e alla pace. “È innanzitutto un grido di rabbia comico. La voglia di cambiare le cose, di ridare ossigeno, di far ridere entrambe le parti, l’israeliana come la palestinese, mostrando l’assurdità della si-tuazione, affrontandola da un’angolazione umana e burlesca. Questo maiale è in qualche modo la mia colomba della pace” (Sylvain Estibal).

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (1° e 2° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Qualche tempo fa qualcuno s’è preso la briga di con-tare il numero di martini che Bond sorseggia o tracan-na nelle pagine dei romanzi e racconti di Ian Fleming: e va bene che fossero “agitati, non mescolati” (cosa che, più volgarmente, significa un po’ annacquati), la cifra è comunque risultata così esorbitante da far stabilire che nessun fisico umano, sottoposto a tale regime, avrebbe potuto superare i trent’anni. Ma Bond, si sa, è fatto della stoffa incorruttibile dei sogni; quel che la miniserie britannica sostiene, con molte fondate ragioni, è che il sogno d’essere Bond animò la (non lunga) vita di Fleming, o meglio, che lo scrit-tore (almeno in Casino Royale, superlativo scrittore) avesse creato Bond come una versione di se stesso idealizzata, iper-virilizzata, di supereroica eleganza e ovviamente immune dai malsani effetti dell’alcol. In questo bio-pic vediamo dunque Fleming all’opera tra dure battaglie e soffici letti, soprattutto negli anni in cui, prima di incominciare a scrivere, servì il suo paese come agente segreto. Sfondi tropicali e resort alpini fanno sentire a casa gli appassionati dei Bond movies. (pcris)Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 1(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’) Vita sessuale di Jo, ninfomane autodiagnosticata, dal-la tenera e turbolenta età ad una maturità tormentata ma non meno pirotecnica, il tutto narrato ad un ascol-tatore non innocente. L’ultima doppia opera di Lars von Trier ha sollevato le consuete reazioni controverse: “affascinante e didattico”, “un ipnotico gioco cerebra-le”, “molta carne nuda (quasi tutta di controfigure),

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEdal 28 agosto al 30 settembreDopo il successo della prima stagione, riprende a settembre la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazio-nale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo tornerà sul grande schermo in prima visione. Da fine agosto riproponiamo al nostro pubblico i tre capitoli della Trilogia del dollaro di Sergio Leone, che hanno animato le sale nei mesi estivi. A fine settembre il nuovo calendario si apre con I quattrocento colpi di François Truffaut, poetico ritratto d’adolescente e film fondativo della nouvelle vague francese.

VENEZIA CLASSICI E I RESTAURI DELLA CINETECAdal 4 al 24 settembreDopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Ci-neteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici, il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.

OMAGGIO A DAVID LYNCH dal 25 al 27 settembreDavid Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cine-matografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.

IN RICORDO DI ROBIN WILLIAMS E LAUREN BACALL6, 13 e 14 settembre“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.

CINEMA DEL PRESENTE dall’11 al 21 settembreUna selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorpren-denti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la com-media surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.

SCHERMI E LAVAGNE. CINECLUB PER RAGAZZI dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del meseSchermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 set-tembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Seba-stien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.

Inizia la nuova stagione, riaprono le sale della Cineteca. La comunità dei nostri spettatori è in crescita, raccontano i numeri (un quarto di spettatori in più nel 2013-14 rispetto all’anno precedente). Una comunità che ama il cinema del passato e del presente, che lo considera un’esperienza e un piacere culturale importanti. Spettatori per i quali la visione in sala è parte viva, non accessoria, di questa esperienza, di questo piacere. La questione, si sa, è discussa. Il consumo complessivo di cinema non è in crisi, i formati e i canali di accesso si moltiplicano (si frantumano). Ma le sale chiudono, in tutt’Italia. E noi crediamo che la tutela della sala cinematografica (di tutte le sale) sia oggi una delle missioni e delle sfide di una Cineteca. Semplicemente perché il cinema che amiamo, che restauriamo, che cerchiamo di proporre nelle condizioni migliori, richiede la visione in sala – la bellezza, il respiro segreto, la concentrazione e la condivisione d’una visione in sala – per diventare ciò che veramente può essere: quell’esperienza e quel piacere culturale importanti, che si incidono nella nostra vita, e non vengono trascinati via in un indifferenziato frastuono. Ci crediamo al punto che la Cineteca s’è impegnata a ridare vita a una delle sale storiche di Bologna, che da anni s’affaccia chiusa su Piazza Maggiore. Al termine d’un impegnativo recupero architettonico, che ne ritroverà volumi e spazi originari, la sala riprenderà anche il suo nome originale, Modernissimo, e sarà la cornice ideale per presentare i film restaurati.Fu in una grande sala fiorentina, il Supercinema, che il 12 settembre 1964 i primi spettatori videro Per un pugno di dollari, firmato da uno sconosciuto Bob Robertson. Mi sono spesso chiesto che effetto abbia fatto all’epoca l’irruzione sul grande schermo di quegli eroi sporchi, di quei primi piani giganteschi, di quelle inquadrature pop, di quel western che scardinava ogni canone... Il film di Sergio Leone, cui arrise poi un enorme successo, è stato per la Cineteca un banco di prova. Il suo restauro ha chiuso l’ultimo festival di Cannes ed è il risultato di un uso di tecnologie digitali il più possibile ‘trasparente’: il 12 settembre, in una sessione speciale, presenteremo il confronto tra una copia d’epoca e la copia restaurata, e si potrà vedere quanto l’immagine digitale possa avvicinarsi all’originale 35mm. In questo programma trovate l’intera restaurata Trilogia del dollaro: per tornare a un momento essenziale della storia del cinema, per tornarci in una sala cinematografica.A inaugurare la stagione è il nostro Presidente, Marco Bellocchio, che dopo la ‘prima’ veneziana accompagna al Lumière il restauro di La Cina è vicina, girato tra Imola e Dozza nel 1966 (mentre il cinquantesimo anniversario del suo folgorante debutto, I pugni in tasca, sarà uno degli eventi del prossimo anno). Sempre da Venezia arriva al Lumière Todo modo di Elio Petri, uno dei film ‘introvabili’ del cinema italiano, cupo e profetico apologo sul potere e sulla fine dell’Italia democristiana che siamo finalmente riusciti a restaurare e riportare sugli schermi. Senza dimenticare che settembre offrirà anche l’occasione di rivedere il meglio degli ultimi mesi: Clint Eastwood, Jim Jarmush, Manoel De Oliveira, Alice Rohrwacher, Asia Argento, Ari Folman, Steven Knight, Charlie Kaufman... Non è che l’inizio.

Gian Luca Farinelli

Colpa delle stelle di Josh Boone eParty Girl di Marie Amachoukeli,

Claire Burger e Samuel Theis saranno programmati nel cartellone di settembre in lingua originale con sottotitoli italiani. Maggiori informazioni su sito, newsletter

e quotidiani.

Page 10: 'Cineteca' Settembre 2014

SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.

Page 11: 'Cineteca' Settembre 2014

SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.

Page 12: 'Cineteca' Settembre 2014

SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.

Page 13: 'Cineteca' Settembre 2014

SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.

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SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.

Page 15: 'Cineteca' Settembre 2014

SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.

Page 16: 'Cineteca' Settembre 2014

SETTEMBRE2014ANNO XXX / N. 7

SOSTENITORI

SETTEMBRE 2014ANNO XXX / N. 7

PROGRAMMA LUMIÈRE ANNI DILUMIERE

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Clint Eastwood in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio Leone

CINEMA LUMIÈRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto22.30 MOTORPSYCHO!

(USA/1965) di Russ Meyer (74’)Il mondo di Russ Meyer è una landa desolata, ipertro-fica, egoista e irrazionale. Motorpsycho!, in anticipo sulla bike-exploitation alla Corman (I selvaggi), la fa attraversare da un trio di centauri in sella a moto ridicole e in preda a furori diversamente disturban-ti: uno di loro soffre di una sindrome post-Vietnam che il cinema a venire ricucinerà in tutte le salse. Il piglio visionario e allucinato del regista si lascia qui irretire in una colonna sonora jazz giustamente nervosa. (am)

LUNEDÌ2218.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione inglese con sottotitoli italiani

MARTEDÌ2318.00 21.15

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (replica)Versione italiana

MERCOLEDÌ2417.30 TODO MODO (replica)

I mercoledì del documentario20.15 LA MUSICA PROVATA

(Italia/2014) di Emanuele Sana (61’) La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore ‘musica’. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabri-zio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. “Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica” (Emanuele Sana).Al termine incontro con Erri de Luca Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.In collaborazione con Feltrinelli Editore

I mercoledì del documentario22.30 THE GATEKEEPERS

(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95’) Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il ‘dietro le quinte’ del con-flitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d’archivio e ricostruzioni in computer grafica, raffor-zano l’idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha at-traversato l’intera storia di Israele. Un film che ha fat-to discutere (non solo in patria), candidato all’Oscar per il miglior documentario. (ac)

GIOVEDÌ25Inaugurazione della rassegnaOmaggio a David Lynch

17.15 STRADE PERDUTE(Lost Highway, USA/1996)di David Lynch (134’) Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporane-amente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare perso-nalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un’altra sintassi. “C’è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrom-piamo l’ascolto per chiederci ‘perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?’” (David Lynch). (rm)

19.45 THE ELEPHANT MAN (GB/1980) di David Lynch (125’) La storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d’entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall’altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si ‘nasconde’ dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull’orrore. (rm)

22.15 DURAN DURAN: UNSTAGED(USA/2011) di David Lynch (121’) L’unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L’esibizione di uno dei grup-pi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l’e-vento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.In attesa di conferma.

In collaborazione con MAST, in occasione della mo-stra David Lynch: The Factory Photographs(17 settembre - 31 dicembre)

VENERDÌ26Omaggio a David Lynch18.00 CUORE SELVAGGIO

(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125’) Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull’acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un’America disperata, violenta, por-nografica. L’amore di Sailor e Lula, purissimo e distil-lato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contempo-ranei ad aver scosso dalle fondamenta l’immaginario Usa. (rm)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Omaggio a David Lynch20.45 INLAND EMPIRE

(USA-Polonia-Francia/2006) di David Lynch (180’) Affascinato dalle meraviglie della camera digitale, Lynch gira in DV un film del tutto ‘aperto’: sceneg-giatura in costruzione sequenza dopo sequenza, set sparsi tra America ed Europa, attori feticcio (Laura Dern) disposti a tutto per lui, e riflessione tenebrosa sulla settima arte. Se possibile, un film ancora più imprendibile e illogico degli altri, anche se – a ben vedere – un’opera esplicitamente sul cinema e sulla creazione, forse la più diretta che il cineasta abbia mai girato: un Effetto notte del delirio? (rm)

SABATO2709.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 MR. PEABODY E SHERMAN

(Mr. Peabody & Sherman, USA/2014) di Rob Minkoff (92’) Mr Peabody non è un cane come tutti gli altri. Pos-siede l’intelligenza di Einstein, l’umorismo di Oscar Wilde, l’audacia di Indiana Jones, l’abilità deduttiva di Sherlock Holmes, l’aplomb di James Bond. Insom-ma un autentico genio che solo per caso è anche un beagle. E per di più genitore adottivo di un cucciolo di uomo irrequieto e combinaguai con il quale vivrà spericolate peripezie a spasso nel tempo. “Ispirato da una serie cartoon anni ‘60, il regista del Re Leone diri-ge un racconto animato di rara delizia e spirito, pieno

di citazioni e riferimenti per adulti ma divertente nel ribaltare le convenzioni di una famiglia umana canina di fatto” (Maurizio Porro). Animazione. Dai 6 anni in su

Omaggio a David Lynch18.00 VELLUTO BLU

(Blue Velvet, USA/1986) di David Lynch (120’) Più che universi paralleli, quelli di Lynch fanno pensa-re a mondi che sprofondano in altri mondi. Scatole che contengono altre scatole (e “cosa c’è nella scatola?”, ci si chiede in Dune. “Dolore”). Entrando (e uscendo) da un orecchio, Velluto blu ci porta a spasso in una scatola cranica. “È un mondo strano”, ci dicono. Sì, ma anche molto familiare, a guardarlo onestamente. È così strano che un delizioso pettirosso stritoli uno scarafaggio nel becco? (am)

Omaggio a David Lynch20.15 ERASERHEAD – LA MENTE CHE

CANCELLA(Eraserhead, USA/1977) di David Lynch (89’) Nato in un contesto indipendente e underground, il primo lungometraggio di David Lynch passa in pochi mesi dalle gallerie d’arte di New York alle sale di tutto il mondo. Primo incunabolo (ma per alcuni il più radi-cale e ipnotico) delle visioni lynchane: b/n avanguar-distico, narrazione apocalittica, vicende inspiegabili e orrore ovunque. Fantascienza e occulto stravolti per sempre, secondo una logica decisamente surrealista. “Come Shining, Eraserhead stupisce per la capacità di tener fede alla forma linguistica dell’inconscio” (Enrico Ghezzi). (rm)

Omaggio a David Lynch22.00 MULHOLLAND DRIVE

(USA-Francia/2001) di David Lynch (147’)Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mul-holland Drive? Eppure la spiegazione c’è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nel-le sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gem-mano, le paure si materializzano, il comico e l’orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non ‘di’ Hollywood. (rm)In collaborazione con

DOMENICA28Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 A SPASSO CON I DINOSAURI

(Walking With Dinosaurs, USA/2013) di Neil Nightingale e Barry Cook (97’) Un’appassionante avventura nel passato remoto del nostro pianeta, quando i dinosauri dominavano in-contrastati le terre emerse. Trasposizione cinemato-grafica di un’omonima serie televisiva anni Novanta della BBC, il film segue l’epica odissea e il riscatto di un cucciolo di Pachirinosauro, da tutti considerato un perdente, durante una migrazione nell’Alaska del tardo Cretaceo. Dal regista di Mulan, una straordina-ria esperienza visiva che si sposa a una narrazione emozionante e a un’inceccepibile precisione paleon-tologica. Animazione. Dai 6 anni in su

Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione 18.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine-strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut en-tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel-ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossel-lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comu-ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

LUNEDÌ2918.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

MARTEDÌ3018.00 20.00 22.00

I QUATTROCENTO COLPI (replica)

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza, Paola Cristalli, Roy Menarini e Andrea Meneghelli.

ma non soddisfa la nozione comune di erotico né di pornografico”, “un anti-porno”, “noia e contorte meta-fore, interrotte da sgradevoli visioni: vi terrà alla larga dal sesso per almeno un mese”, “l’opera definitiva di un grande regista: un compendio dei temi di von Trier, i rapporti di genere e di forza, la religione, i comporta-menti compulsivi, la lussuria”, “un dramma di Ibsen o di Strindberg, solo senza vestiti”. Tutti d’accordo nel lodare Charlotte Gainsbourg (con i suoi lati Justine, Anastasia, cento colpi di spazzola....), da tempo ma-gnifica creta nelle mani di questo regista. (pcris)

SABATO2009.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 PRINCIPESSA MONONOKE

(Mononoke-hime, Giappone/1997) di Hayao Miyazaki (134’) “La fiaba non potrebbe esercitare il suo impatto emo-tivo sul bambino se non fosse in primo luogo un’opera d’arte”. A scriverlo è Bruno Bettelheim, in un famoso saggio che porta un titolo fatto su misura per il cinema di Hayao Miyazaki: Il mondo incantato. Quello di Miya-zaki, infatti, è soprattutto un cinema di visioni, dove lo sguardo e la mente cementano un’alleanza interamen-te votata al potere dell’immaginazione. Emblematico in questo senso l’universo fantasy-medievale di Prin-cipessa Mononoke, abitato da umani, divinità e ani-mali fantastici. Una favola idealista che raccontando il conflitto tra uomo ed altre creature invita al rispetto della natura, uno dei temi cari al maestro giapponese.Animazione. Dai 10 anni in su

Cinema del presente18.00 GEBO E L’OMBRA

(Gebo et l’ombre, Portogallo/2012) di Manoel de Oliveira (95’) Dal maestro del cinema portoghese, classe 1908, un dramma familiare tratto da una pièce di Raul Brandão. Gebo è un anziano contabile che vive in povertà con la moglie Doroteia e la nuora Sofia. Il figlio João, lontano da anni per un crimine commesso, un giorno ritorna. “Non è (solo) un film sul denaro, sulla sua mancanza e sul suo desiderio, come pure lo ha definito de Oliveira. Quella mancanza e questo desiderio esprimono due lati opposti, e più generali, della condizione umana: quello della sofferenza patita, e quello della sofferenza fatta patire” (Roberto Escobar). Lo stile di de Oliveira è al solito essenziale, simbolico, un cinema tutto fondato sulla parola. Nel cast Michael Lonsdale, Claudia Car-dinale e Jeanne Moreau. Fotografia di Renato Berta.

Artelibro20.00 FLEMING. THE MAN WHO WOULD BE

BOND (3° e 4° episodio)(GB/2014) di Mat Whitecross (90’) Introducono Matteo Codignola e Stefano SalisIngresso libero

22.15 NYMPHOMANIAC – Volume 2(Danimarca-Germania-GB-Belgio/2013) di Lars Von Trier (120’)

DOMENICA21Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi16.00 BELLE & SEBASTIEN

(Belle et Sébastien, Francia/2013) di Nicolas Vanier (104’) Ispirato alla serie televisiva francese ideata negli anni Sessanta da Cécile Aubry adattando il suo romanzo omo-nimo (da cui è tratta anche la serie animata giappone-se), narra dell’amicizia tra un piccolo orfano e un enorme cane bianco, ingiustamente considerato pericoloso dagli adulti e di cui il solo bambino ha colto il carattere fedele e coraggioso. Già romanziere e documentarista, Nicolas Vanier offre scorci sorprendenti delle Alpi e ambienta la vicenda durante la Seconda guerra mondiale, in un villaggio francese occupato dai tedeschi, passaggio ob-bligato per gli ebrei in fuga verso la Svizzera.Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 UN INSOLITO NAUFRAGO NELL’INQUIETO MARE D’ORIENTE (replica)

Artelibro. Venezia Classici. I restauri della Cineteca20.00 TODO MODO

(Italia/1976) di Elio Petri (130’) “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiara-mente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Fer-retti, satira grottesca che trova espressione nell’inter-pretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l’imminente scompar-sa, un film metaforico che mette in scena l’autodistru-zione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimo-nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento”. (Jean Gili)Restauro promosso da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. Introduce Gian Luca Farinelli

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2013 ad agosto 2014. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015

TESSERA CINECLUB

10 €

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

UN SOLO ERRORE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980Un film di Matteo PasiDvd e booklet64’ + Extra, 24 pp.€ 12,00

Bologna, 2 agosto 1980. Il più feroce attentato della storia repubblicana, il cinico tentativo di abbatte-re la democrazia, un

sanguinario colpo contro la popolazione inerme che sta partendo per le vacanze. I terroristi commettono un solo errore: aver scelto Bologna come obiettivo. I soccorsi sono immediati, la città manifesta il pro-prio sdegno e da subito si leva la richiesta di verità e giustizia. Le indagini dei magistrati bolognesi e l’impegno dell’Associazione dei familiari delle vittime conducono per la prima volta a individuare e condan-nare gli esecutori materiali di una strage in Italia. Dal lutto nasce un’idea di società civile, antidoto alle tra-me occulte che ancora oggi avvelenano la nostra de-mocrazia. Il documentario di Matteo Pasi ricostruisce quel tragico evento e il momento storico-politico in cui è avvenuto. Con interventi inediti di Carlo Lucarelli, Paolo Bolognesi, Licio Gelli, Libero Mancuso, Renato Zangheri, Claudio Nunziata, Lidia Secci, Roberto Scar-dova e altri.Nel booklet, una prefazione di Carlo Lucarelli e testi della giornalista Antonella Beccaria e di Andrea Spe-ranzoni, avvocato penalista.

IL CIELO CAPOVOLTO7 giugno 1964, lo scudetto del BolognaUn film di Cristiano Governa ed Emilio Marrese. Regia di Paolo MuranDvd e booklet, 90’ (extra: Tutti i gol del Bologna, 45’) e 20 pp. € 12,00

L’ultimo scudetto del Bologna come non

l’avete mai visto. Il racconto di quell’impresa leggen-daria illustrato da immagini d’archivio in gran parte recuperate dopo mezzo secolo di oblio e vissuto in di-retta attraverso gli occhi ingenui e curiosi di una bam-bina dell’epoca, e della sua strana ordinaria famiglia.La forza del documentario e quella del cinema, la storia vera e la fantasia alleate in una ricostruzione puntuale e originale, senza precedenti. In questo film non troverete il consueto ricordo nostalgico dei reduci, ma un romanzo popolare di gol e sogni perduti che ha l’ambizione di rivivere, con leggerezza e ironia, oltre le gesta sportive anche la Bologna di quegli anni. Quan-do, citando Lucio Dalla, si andava incontro al domani “sotto un cielo capovolto”. Come quello che l’indimen-ticabile squadra di Dall’Ara, Bernardini e Bulgarelli ri-uscì a rovesciare in un pomeriggio di giugno del 1964.

DAVID LYNCH: THE FACTORY PHOTOGRAPHS17 settembre-31 dicembre 2014 MAST Photo Gallery

Le fotografie in bianco e nero di David Lynch testimo-niano la sua fascinazione per le fabbriche, la passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchina-ri, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali im-ponenti, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche cattedrali. Rovine di un mondo che va scom-parendo, in cui le fabbriche erano pietre miliari di un orgoglioso progresso e non luoghi desolati, scenogra-fie per storie cariche di quell’aura emozionale caratte-ristica di Lynch. Le 124 fotografie in mostra sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino e delle aree limitrofe, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. L’inconfon-dibile cifra di Lynch si svela in modo suggestivo nei soggetti scelti, nelle atmosfere, nelle nuance di colore di mondi arcani e surreali, nelle sequenze oniriche che evocano la visionarietà labirintica ed enigmatica dei suoi film.Fanno parte della mostra un’installazione sonora dell’artista e una selezione dei suoi primi cortome-traggi, meno noti al grande pubblico.Info: www.mast.org

LA CRITICA RITROVATACorso in 8 incontri, dal 13 ottobre

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ri-trovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini.Il corso, aperto a tutti i cinefili e appassionati di ci-nema interessati ai temi della critica (letta e scrit-ta), intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti della storia di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittu-ra creativa per il giornalismo cinematografico, analiz-zando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 €.I candidati dovranno inviare un breve profilo biogra-fico e una lettera di motivazione all’indirizzo mail: [email protected] entro il 26 settembre.

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tem-po (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la di-stribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. Mentre continua la circuitazione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone (al Cinema Lumière dal 28 agosto), la seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague rea-lizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diver-rà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra ottobre e dicembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi moderni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it

presenta

In collaborazione conMedia PartnerMain SponsorPER UN PUGNO DI DOLLARI (1964): Restaurato da Cineteca di Bologna e Unidis Jolly Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo di Hollywood Foreign Press Association e The Film FoundationPER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ (1965): Restaurato da Cineteca di Bologna e Leone Film Group presso il laboratorio L’Immagine RitrovataIL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO (1966): Restaurato da Cineteca di Bologna, Leone Film Group e Metro-Goldwyn-Mayer presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIÈRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto, Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Tiziana Roversi, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Enrico Bergier, Asia Argento, Matteo Codignola, Stefano Salis, Erri De Luca.

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

Cucina stagionale con prodotti del territorio. Pasta e pane fatti in casa con farine bio e ampia gamma di preparazioni vegetariane. Spiedo e grigliate di carni e verdure. Centri-fugati di frutta e verdura da agricoltura

biologica. Aperitivi con vini bio locali e birre artigianali. Zona relax con giochi per bambini, sport e musica. Ampio parcheggio disponibile. Sconto del 10% ad Amici e Soste-nitori Cineteca di Bologna. Aperto tutto settembre dal lunedì al sabato dalle ore 12 all’1 di notte, domenica dalle ore 18 all’1 di notte.