2 settembre 2014

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L'oscar del giorno lo assegniamo a Giovanni Muccio. Il Guerriero sannita ha indirizzato una sua nota al governo regionale per cercare di at- tirare l'attenzione sui problemi sociali. Forse molti politici non vivono in mezzo alla gente co- mune ed in particolare ai bisognosi, perchè chi lo fa si rende subito conto della disperazione di centinaia e centinaia di famiglie molisane, che spesso faticano a mettere un piatto in tavola. Centinaia e centinaia sono le famiglie che non riescono a pagare le bollette, subendo il di- stacco come qualsiasi utente moroso. E Petra- roia continua a parlare. Il Tapiro del giorno a Salvatore Micone Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Mi- cone. Del consigliere regionale di opposi- zione non si intravedono le tracce politiche in Consiglio. L'unico argomento che gli sta a cuore è quello dei precari dei Centri per l'Im- piego. E' pur vero che quando era assessore alla Provincia di Campobasso ha profuso energie per il mantenimento in vita delle strut- ture attraverso, anche, l'infornata di precari che oggi sono a rischio. Ma è riducibile un'at- tività politica regionale solo alla permanenza in essere di queste strutture? GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 176 - MARETEDÌ 2 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Giovanni Muccio

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La demagogia di Petraroia e il Molise che affonda!

Transcript of 2 settembre 2014

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L'oscar del giorno lo assegniamo a Giovanni

Muccio. Il Guerriero sannita ha indirizzato una

sua nota al governo regionale per cercare di at-

tirare l'attenzione sui problemi sociali. Forse

molti politici non vivono in mezzo alla gente co-

mune ed in particolare ai bisognosi, perchè chi

lo fa si rende subito conto della disperazione di

centinaia e centinaia di famiglie molisane, che

spesso faticano a mettere un piatto in tavola.

Centinaia e centinaia sono le famiglie che non

riescono a pagare le bollette, subendo il di-

stacco come qualsiasi utente moroso. E Petra-

roia continua a parlare.

Il Tapiro del giorno

a Salvatore Micone

Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Mi-

cone. Del consigliere regionale di opposi-

zione non si intravedono le tracce politiche in

Consiglio. L'unico argomento che gli sta a

cuore è quello dei precari dei Centri per l'Im-

piego. E' pur vero che quando era assessore

alla Provincia di Campobasso ha profuso

energie per il mantenimento in vita delle strut-

ture attraverso, anche, l'infornata di precari

che oggi sono a rischio. Ma è riducibile un'at-

tività politica regionale solo alla permanenza

in essere di queste strutture?

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

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Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Giovanni Muccio

Page 2: 2 settembre 2014

Un decreto ingiuntivo probabilmente metterà fine al rapporto

tra la Regione Molise e Trenitalia. “Sarebbe ora”, è il caso di

aggiungere.

Lo lascia intuire l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo

Nagni in una breve nota a commento, appunto, della decisione

di Trenitalia di affidarsi alla giustizia per vedersi pagati gli emo-

lumenti arretrati (anno 2013 3 e primo trimestre 2014). Ep-

pure, come racconta Nagni nella nota a commento, sul punto,

le parti si erano accordate nel corso del Comitato di gestione

riunito il 6 giugno scorso, convenendo che la Regione avrebbe

versato 10 milioni a breve e il saldo entro la fine dell’anno in

corso, mentre per il 2014 avrebbe presentato a stretto giro di

posta, “un adeguato piano di pagamento del corrispettivo dei

servizi resi”.

Che Nagni abbia preso cappello e minacci di ripensare se

sia il caso o meno di rinnovare il contratto in scadenza a di-

cembre per i prossimi tre anni, appare più che giustificato. In

fondo la Regione è un ente che un minimo di rispetto e di cre-

dibilità se lo meriti, nonostante, come abbiamo appreso, sia

un cattivo pagatore.

Ma è altrettanto vero che Trenitalia, stando alla centinaia di

proteste che ogni anno si accumulano sul tavolo regionale per

le carenze che presentano le carrozze, per i ritardi con cui

spesso si viaggia, per i guasti alle macchine, sia una eroga-

trice di servizi chiaramente insufficiente e inadeguata a soddi-

sfare le esigenze di mobilità su rotaia dei molisani.

Ora capiamo anche perché poi la Regione non abbia mai

applicato a carico di Trenitalia alcuna sanzione di fronte al-

l’evidenza delle proteste e delle denunce da parte dei viaggia-

tori. Essa per prima era inadempiente.

Una volta venute a galla le rispettive magagne, appare lo-

gico, anzi doveroso, che la Regione si ponga il problema se

continuare il rapporto con la società che per farsi pagare è ri-

corsa all’intervento del giudice, oppure alla scadenza contrat-

tuale (dicembre 2014) voltare pagina.

Cioè assegnare il servizio con apposita procedura di evi-

denza pubblica, sperando in meglio.

2

2 settembre 2014

Il rapporto contrattuale tra la Regione Molise e Trenitalia a rischio rottura

TAagliolto

CAMPOBASSO. Il Consigliere Regionale Salvatore Micone

ha presentato una mozione urgente per discutere della situa-

zione in cui versano i servizi regionali per il lavoro con partico-

lare riferimento ai Centri per l’Impiego delle province di

Campobasso e di Isernia.

Presso i Centri per l’Impiego, infatti, da anni sono attivi servizi

collegati alla vita lavorativa dei cittadini quali l’accoglienza,

l’orientamento, l’inserimento e il reinserimento lavorativo, con-

sulenza all’autoimprenditorialità.

"Tali servizi, in un momento di profonda crisi economica - af-

ferma Micone - assumono un ruolo di centralità ed essenzialità

per l’intera collettività. Presso gli sportelli dei Centri per l’Im-

piego, infatti, si affollano quotidianamente centinaia di giovani

e meno giovani con problematiche legate alla sfera formativa e

professionale trovando negli operatori la professionalità e le

competenze necessarie.

Tali servizi - puntualizza Micone - vengono svolti oltre che da

lavoratori assunti a tempo indeterminato, anche da numerosi

precari che vantano un’esperienza ultra decennale. Questi co-

stituiscono oltre la metà del totale degli addetti dei Centri per

l'Impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia. I loro contratti tut-

tavia risultano in scadenza al 31 dicembre 2014. Il venir meno

di queste risorse, sostiene Micone, comporterebbe il collasso

dei servizi per il lavoro in un periodo di crisi economica che

vede un'alta affluenza presso gli sportelli dei Centri per l'Im-

piego da parte di disoccupati, cassaintegrati, giovani ed immi-

grati".

Già nell'aprile del 2014, al fine di garantire la continuità del-

l'erogazione di tali servizi essenziali, la Regione Molise ha au-

torizzato il finanziamento del progetto ponte per la

qualificazione dei servizi per il lavoro per il periodo 01/05/2014

– 31/12/2014 a valere su fondi residui FSE 2007/2013, nelle

more dell'approvazione del nuovo Masterplan dei servizi per il

lavoro 2014/2020.

"Ora però il Governo regionale ha il compito di dare un altro

segnale forte, quello della programmazione dell’erogazione dei

servizi per il lavoro a far data dal 1° gennaio 2015.

A tal fine, con la mozione presentata ho voluto - continua

Micone - impegnare il Consiglio Regionale ad approvare un do-

cumento col quale impegnare il Governo Regionale a program-

mare in tempi celeri le modalità necessarie per garantire

l'erogazione dei servizi per il lavoro a far data dal 1° gennaio

2015 e quindi la prosecuzione dei rapporti di lavoro dei precari

che operano presso i Centri per l'Impiego di Campobasso, Ter-

moli ed Isernia attraverso l'avvio della procedura di richiesta di

anticipazione sui fondi UE al Ministero del Lavoro".

Il consigliere Salvatore Micone ha presentato una mozione urgente sui servizi per il lavoro

"Centri Impiego, rifinanziamoli"

Un decreto ingiuntivo per dirsi addio

Page 3: 2 settembre 2014

Eccolo il Petraroia che non t’aspetti dopo averlo letto e riletto

più volte in versione mielosa a cercare unità, collaborazione,

coesione. Citare Papa Bergoglio, riferirsi accoratamente al

Patto per il Lavoro, alla urgenza di sostenere il Molise che non

s’arrende dinanzi ai morsi della crisi globale.

Eccolo però anche in versione opposta, prevalentemente

rancorosa. Alla ricerca delle colpe degli altri per assolvere se

stesso e quanti con lui stanno gestendo il Molise nella più as-

soluta anonima e inconcludente transizione politica e ammini-

strativa, alle prese (egli soprattutto) con la Cassa integrazione

ordinaria e in deroga, vessillo da sbandierare sulla incombente

miseria collettiva. Eccolo dichiarare guerra a chi ha governato

prima di lui e di Frattura, con il fardello delle colpe, le più qua-

lunquistiche, che avrebbero ridotto il Molise a brandelli.

Eccolo invocare una commissione d’inchiesta (rigurgito del

veterocomunista che ancora alberga in lui) sulla Gam– Solagri-

tal – Arena, e fare chiarezza (altro lessico comunista) sulle “si-

tuazioni esplosive riferite rispettivamente ai debiti della sanità,

ai conti pubblici bocciati da tre sentenze della Corte Costituzio-

nale, alle Società partecipate in gran parte al collasso, alla man-

cata programmazione in quasi tutti gli ambiti settoriali e a una

diffusa situazione di caos estesa all’organizzazione interna

degli uffici, al dimensionamento scolastico, all’urbanistica, ai

trasporti e alla formazione fino al fitto degli immobili”. Peccato

che a distanza di oltre un anno e mezzo di governo di centrosi-

nistra non ci sia uno, che uno, che possa dire e dimostrare che

qualcosa del disastro così bene illustrato sia stata corretta,

qualche errore riparato, un cambiamento effettuato.

Di quel passato, a dispetto di Petraroia, resta il rimpianto

delle migliaia di famiglie che con la Gam, la Solagrital e l’Arena

hanno vissuto e continuerebbero a vivere se non fosse salita al

governo della regione una classe politica che non sa risolvere

e non sa risolversi, persa nella propria inconcludenza, immise-

rita dai rancori, e resa impotente dalle difficoltà che non sa af-

frontare. Petraroia di quel passato vuole farne una paccottiglia,

ignaro che gli compete, per essere maggioranza, l’onere della

soluzione, la migliore possibile.

Ma non avendo forza e capacità necessarie, preferisce rifu-

giarsi in una Commissione d’inchiesta composta a sua imma-

gine e somiglianza (faziosa e rancorosa), perché decreti le

malefatte altrui e assolva le inappropriatezze della maggioranza

politica cui appartiene.

Per colmo di sfacciataggine (politica), come abbiamo avuto

modo di mettere in risalto in altra corrispondenza, non si fa scru-

polo di spostare in avanti nel deserto del nulla, nel vortice delle

chiacchiere, nel caos degli accadimenti l’idea che il governo re-

gionale sia pronto e determinato a riformare il Molise. A renderlo

cioè un esempio virtuoso della pubblica amministrazione. In-

credibile!

Un governo regionale che non è riuscito a modificare di una

virgola le storture, le distorsioni e le distonie che fanno della

Regione Molise un Ente mastodontico e improduttivo, dalla di-

rigenza meglio pagata d’Italia, che parla di riforme, di rilancio,

di una nuova frontiera!

L’uomo è di quelli che la demagogia l’hanno incorporata, per

cui gli viene facile dopo aver invocato Commissioni d’inchiesta

e la dannazione altrui, prefigurare il prossimo eldorado moli-

sano:

riforme, programmazione, diverso orientamento della

spesa pubblica eccetera eccetera.

L’autunno molisano, pertanto, a differenza degli altri

autunni italiani, non sarà caldo.

Stando a Petraroia, infatti, sarà denso di leggi regio-

nali varate per rendere più snello ed efficiente il Si-

stema Molise, per razionalizzare la spesa, ottimizzare

la gestione e recuperare risorse finanziarie da destinare

alle imprese private (amiche, s’intende) avendo cura

di mandare al macero le aziende e le società parteci-

pate dalla Regione, e di mantenere per sé e per la diri-

genza regionale e il novero degli incaricati alla gestione

dei beni e degli interessi privati del noto gruppetto di

amministratori di Palazzo Vitale e di Palazzo Moffa i

privilegi, gli emolumenti, le prebende e i vantaggi (quelli

chiari e quelli occulti). Salvo a vedere però quali sa-

ranno gli esiti delle iniziative dei molisani indignati che

si dicono decisi a tentare di sfrattarli da Palazzo Moffa

e metterli finalmente alla berlina.

Dardo

32 settembre 2014

TAagliolto

L’ultimissima di Michele Petraroia, vice

presidente della giunta regionale del Mo-

lise e assessore alle politiche di sviluppo

(!) : “Ha ragione lo scrittore Antonio Pa-

storini quando sprona il Molise a scrol-

larsi di dosso il retaggio assistenzialistico

di un economia drogata dall’impiego pub-

blico e da prenditori che si vestono da

politici per camuffare meglio i lori inte-

ressi privati”.

Senza accorgersene, forse, o accor-

gendosi ma facendo lo gnorri (altra sua

particolarissima specialità), ha dato un

calcio negli stinchi al collega di maggio-

ranza Vincenzo Cotugno, imprenditore

della più bell’acqua vestito da politico per

camuffare meglio i propri interessi privati.

Cognato dell’altro grande imprenditore

vestito da politico, Aldo Patrciello, che

più e meglio di Cotugno ha dato una

mano a far vincere Frattura e Petraroia

per amministrare in chiave privatistica e

utilitaristica il Molise.

Frattura, Petraroia, Cotugno, Patri-

ciello: amalgama ben riuscito di politica

e affari.

Ma lui, Petraroia, che scrive ciò che

scrive, ovvero dando ragione a Pastorini

che invita i molisani a scrollarsi di dosso

proprio i Cotugno e i Frattura in quanto

imprenditori vestiti da politici per camuf-

fare meglio i loro affari privati, continua a

fare lo gnorri. Quasi non facesse parte

della maggioranza, non ne dividesse le

mattane, i sotterfugi e gli affarismi. Roba

da manicomio.

Ultimissima da Petraroia!Lettera aperta al presidente della Regione Molise

Annunciato dal “comunista” Petraroia

il nuovo corso politico a Palazzo Moffa e a Palazzo Vitale

Commissione d’inchiestae dannazione degli avversari politiciParadossale: il governo regionale che non è riuscito a modificare di una

virgola le storture, le distorsioni e le distonie che fanno della Regione

Molise un Ente improduttivo, ma dalla dirigenza meglio pagata d’Italia,

parla di riforme, di rilancio, di una nuova frontiera!

Page 4: 2 settembre 2014

On. Ministro,in riferimento alla vertenza

della Società ESATTORIE SpA in concordato

liquidatorio trattata presso la preposta Dire-

zione Generale dei Rapporti di Lavoro il 29

agosto scorso, segnalo la necessità di inter-

venire con somma urgenza per chiarire una

corretta interpretazione del Decreto n. 83473

del 1.08.2014.

Il Liquidatore Giudiziale con l’allegata nota

del 27.08.2014 sollecitava la concessione di

ulteriori 3 mesi di cassa in deroga ai sensi

del menzionato Decreto, stante gli impegni

avviati dal Comune di Viterbo e dalle istitu-

zioni molisane, tese a salvaguardare la pro-

spettiva occupazionale dei n. 104

addetti.Sorprendentemente il 29 agosto il

confronto si chiude con un Verbale di Man-

cato Accordo che sancisce il licenziamento

dei lavoratori a causa di un mutato atteggia-

mento del Commissario Giudiziale che re-

spinge ogni richiesta di aggiornamento della

riunione e per via di un’interpretazione rigida

del Decreto n. 83473/2014 che se generaliz-

zata determinerebbe conseguenze nefaste

per migliaia di lavoratori che versano nelle

medesime condizioni di fatto e di diritto.Il 3

settembre solleciterò una presa di posizione

della IX Commissione al livello nazionale per

ottenere un tempestivo chiarimento interpre-

tativo da parte delle preposte Direzioni del

Ministero del Lavoro, ma colgo questa circo-

stanza per sollecitare la possibilità di proce-

dere ad una nuova convocazione delle parti

interessate alla vertenza ESATTORIE SpA in

modo tale che possa essere accertato tecni-

camente il diritto dei lavoratori a usufruire di

ulteriori 3 mesi di cassa in deroga così come

richiesto dal Liquidatore Giudiziale nella pro-

pria nota del 27.08.2014.

Michele Petraroia,

assessore regionale

Da Ersam ad Arsiam per finire ad Arsap (Agenzia regionale per

lo sviluppo Agricolo Rurale e della Pesca): è il percorso storico-isti-

tuzionale di ciò ch’è stato l’Ente regionale di sviluppo agricolo di

Via G. B. Vico a Campobasso: una realtà che negli Sessanta ha

avuto un peso, un’incidenza, una funzione nel creare i presupposti

e nel realizzare le condizioni necessarie per sollevare l’agricoltura

molisana dalla ereditata condizione di sussistenza a settore pri-

mario dell’economia locale.

Giacomo Sedati, Pietro Cianci e Gino Di Biase sono stati gli au-

tori di una realtà che a distanza di molti decenni ha voglia di ritro-

vare peso, incidenza e funzione per affermare un’agricoltura di

qualità, competitiva e possibilmente, oltre che augurabilmente,

remunerativa. I presupposti ci sono e sono stati correttamente in-

dividuati e posti in risalto dall’attuale direttore generale, Antonio Ia-

cobucci che alla proposta di legge appena approvata dalla prima

commissione permanente regionale (presieduta da Francesco

Totaro) ha dato un contributo tecnico e amministrativo determi-

nante. Determinante, nel passaggio in cui le caratteristiche della

produzione agroalimentare devono, perché possono, rivelarsi

identificative di una biodiversità e di una tipicità del territorio, tali

da rendere i prodotti molisani di nicchia, quindi, unici, tipici e qua-

litativamente inattaccabili. Come? Attraverso la ricerca, la speri-

mentazione e l’innovazione tecnologica.

Di assoluta rilevanza è la costituzione a tale fine di apposite

banche per la conservazione del germoplasma, cioè dei semi au-

toctoni scientificamente preservati, in stretta collaborazione con il

presidio universitario.

Si prefigura, seppure con non poche incertezze e tentenna-

menti, un Molise in proiezione futura, che sceglie e si serve delle

tecnologie, delle scienze, delle professionalità.

Ma, purtroppo, con ancora una irrisolta necessità. Quella, cioè,

di creare una nuova coscienza, una diversa professionalità, una

maggiore capacità di operare nella sfera arruffata, spesso demo-

tivata e devitalizzata, del personale chiamato a rendere i contenuti

delle leggi una diretta e concreta applicazione pratica. Fatta l’Ar-

sap è, quindi, il caso di fare gli “arsapisti”.

4

2 settembre 2014TA

agliolto

Esattorie, si faccia qualcosa

Via libera della prima commissionepermanente regionale alla nascita dell’ Agenzia regionale per lo sviluppoAgricolo Rurale e della Pesca (Arsap)

Lettera aperta

di Antonio D’Alessandro

In Poste Italiane dopo il cambio dell’Am-

ministratore Delegato e, a seguire, di alcune

figure di considerevole livello verticistico,

avanza il “nuovo”, specchio fedele della

“nuova” politica che sta cercando di cam-

biare il Paese e che, sulla spinta di una pro-

fonda crisi economica, intende ribaltare il

sistema e, persino, la cultura di un modo di

fare politica che, dal dopoguerra ai nostri

giorni, nella sostanza e al di là degli uomini,

non è mai cambiato.

La riflessione che dobbiamo fare noi: era

davvero necessario sconfessare gli equilibri

di un’Azienda in crescente sviluppo, che da

anni dichiara attivi di bilancio, leader nei

mercati di riferimento e, soprattutto, che sino

a oggi ha assicurato il lavoro a oltre 140.000

dipendenti?

Si sentiva veramente la necessità di stra-

volgere un management forte di un bagaglio

di esperienze e di conoscenze?

Le battaglie, che la SLP CISL negli anni

ha dovuto sostenere, sono state spesso

aspre e senza esclusione di colpi, ma alla

fine si raggiungeva sempre un punto di con-

divisione, il punto decisivo che ha consentito

quel risultato che è sotto gli occhi di tutti. Il

cambiamento era ormai fisiologico, rientra

nell’ordine delle cose anzi cambiare un AD

dopo dodici anni è più che normale, si tratta

solo di non disperdere quanto di buono è

stato creato e magari compiere un ulteriore

salto di qualità, operazione tutt’altro che fa-

cile. Molto dipende dai veri compiti che que-

sto Governo ha assegnato al nuovo

management: crescita e sviluppo vuol dire

anche fare investimenti, vendere e fare

cassa è tutto l’opposto.

Di certo, qualsiasi progetto sia in cantiere

dovrà essere condiviso e accompagnato

dalla forza lavoro, da chi quotidianamente si

sporca le mani, dal grande patrimonio

umano e di valori molto forte in Poste che ha

nulla a che fare con le oscure dinamiche di

cui la nuova economia è piena.

In categoria sul tema della “privatizza-

zione”, è viva la preoccupazione tra i lavo-

ratori, spesso disorientati da

un’informazione non sempre trasparente.

Le problematiche sul territorio sono sem-

pre le stesse che, a turno, investono le varie

strutture: dalla disorganizzazione in SP alla

carenza di risorse in MP, dalla sicurezza alle

precarie condizioni degli ambienti di lavoro.

Le ferie estive sono servite per ricaricare le

pile in vista di un autunno che già si prean-

nuncia molto caldo.

*Segretario SLP-CISL Molise

Poste: Si cambia…!

Page 5: 2 settembre 2014

CAMPOBASSO. Singolare lettera aperta al presi-

dente della Regione Molise sulla questione della

caccia.

"Caro Presidente con la presente per portare alla

Vostra attenzione alcune considerazioni in merito

all’iter di approvazione del calendario venatorio.

La legge regionale 19/93 all’art. 28 cita: Entro e

non oltre il 15 Giugno la Giunta regionale, sentiti

l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (ora ISPRA)

e la competente commissione consiliare, approva e

pubblica il calendario ed il regolamento relativo al-

l’intera stagione venatoria (omiss).

Entro e non oltre…… , non oltre che cosa significa

? Che oltrepassato il limite non c’è possibilità di ri-

mediare o che poi è tutto possibile e approviamo il

calendario a ridosso della stagione venatoria? Lei

presidente o assessore incaricato ( perche nel frat-

tempo la delega e stata data) si sta rendendo conto

che sta offendendo l’intelligenza dei seguaci di Diana e co-

munque non sta rispettando una legge ? Sia Nazionale che

Regionale?

Non state rispettando la legge.

Vergogna, perché e pur vero che avete ereditato guasti dal

passato, ma è pur vero che vi state comportando pressoché

allo stesso modo. Approviamo, non approviamo, aspettiamo

l’ultimo momento utile, forse non fanno in tempo a fare ri-

corso: Presidente ed assessore a che gioco state giocando

? Siete così diversamente di sinistra che compiendo il giro

siete tornati a destra ? O non lo siete mai stati?( di sinistra

intendo) Lei o chi per Lei, sta realizzando che sta facendo

magre figure e state attuando le stesse metodologie dei vo-

stri predecessori pur di accontentare quei quattro “interlocu-

tori” che vengono a bussare ai vostri scranni regionali per

avere una certa visibilità e poter poi eventualmente arrogarsi

il merito di aver fatto tutto il meglio per la Caccia.( e se poi

non ci sono riusciti va bè pazienza).

In tutto ciò le associazioni venatorie dove sono, in vacanza

anche loro ? Perché non difendono i diritti dei cacciatori in

maniera chiara ed inequivocabile. Dove sono e dove sono

state quando era sotto gli occhi di tutti che più il tempo pas-

sava e più in mancanza delle prescrizioni di legge la caccia

nella regione ogni anno si fa più restrittiva. Date una occhiata

agli altri calendari venatori in regioni dove tutti e dico tutti

hanno fatto e fanno il loro dovere nei confronti della attività

venatoria. Fanno solo proclami e dichiarazioni con le quali

fare adeguata campagna tesserativa. Dove sono le asso-

ciazioni venatorie che ben sanno che e più di un anno che

non esiste la commissione di abilitazione per l’attività vena-

toria e ci sono persone che non riescono per mancanza della

stessa a poter esercitare la caccia nonostante che abbiano

pagati i certificati occorrenti e che tra l’altro sono anche sca-

duti.

E adesso che cosa succede? Vi inventerete qualche deli-

bera dell’ultimora per poter anticipare qualche giornata di

caccia e qualche specie in barba a tutte le norme per pre-

stare il fianco ad eventuali ricorsi che potrebbero sospendere

l’attività venatoria?

Il merito o il demerito di chi sarà?

Tutto questo è un film già visto, Vi state comportando alla

stessa stregua dei vostri predecessori. Assessori e consi-

glieri prima di voi hanno mostrato la via da seguire e bisogna

riconoscergli il merito di essere degli ottimi maestri. Anche

se alla luce dei fatti non vi era alcun bisogno, vi state dimo-

strando di essere ben preparati.

Per adesso mi fermo qui, e vorrei permettermi di esprimere

qualche consiglio a Lei presidente, visto che ha dichiarato di

accettare qualsiasi contraddittorio con i cittadini nei limiti

della correttezza e nelle diversità di opinioni: stia a sentire i

consigli della struttura preposta alla preparazione del calen-

dario sia per evitare danni e sia perché ben sappiamo che

l’eredità che lei ha ricevuto anche in materia venatoria,

ha bisogno di tempo per apportare correttivi che ci per-

mettano al pari di altre regioni di avere dignità di tratta-

mento; dimostri alacrità tenacia e immediatezza per

costruire nel prossimo futuro solide basi perché noi cac-

ciatori possiamo fruire in maniera libera e totale della

nostra passione; non stia a sentire le voci di coloro che

si spacciano come depositari delle soluzioni in materia

venatoria perché sono gli stessi che dobbiamo ringra-

ziare per averci portato a questo punto ( non ereditate

anche loro); ultimo ma non per ultimo riconoscere che

si può avere una falsa partenza potrebbe essere utile,

l’importante però è non perseverare.

Un consiglio anche ai cacciatori o presunti tali, leg-

gete bene il futuro calendario venatorio e vi accorgerete

che la nostra unica arma non sono le doppiette, ma il

non pagare né le tessere associative e né le tasse di

concessione governative, per un anno si dovrebbe at-

tuare lo sciopero venatorio. (Magari fosse possibile)

Anche quest’anno ho atteso la pubblicazione del calen-

dario venatorio per poter esercitare un mio diritto, per il quale

si pagano bei soldini, e anche quest’anno avete perseverato

a non rispettare la legge. Anche quest’anno vi inventerete

delibere strane, e deroghe dell’ultimo minuto per non rispet-

tare la legge, anche questo anno siamo sotto tiro di possibili

ricorsi che potrebbero bloccare la caccia, ( speriamo che gli

anticaccia continuino a non capirci nulla), anche questo anno

ci sarà la corsa ai tesserini( e i cacciatori anche questo anno

si lamenteranno) . Se tutto ciò potrebbe danneggiarmi come

utente, non e una minaccia, ci vedremo nelle sedi opportune.

Sarebbe bello che qualche dirigente di associazione vena-

toria facesse sentire una voce fuori dal coro, ma non è suc-

cesso per altre cose più importanti e non credo che succeda

ora, anche nel loro piccolo sono amministratori, ma a tutto

può esservi un inizio.

Non mi voglio dilungare oltre, anche se ci sarebbero

molte cose da dire, ma non è più tempo, abbiamo quello che

ci meritiamo

Mi aspettavo chiarezza e serietà soprattutto perché tra i

Suoi voti c’è anche il mio.

Buon lavoro.

Ps. L’assessore alla caccia potrebbe anche fare una con-

ferenza dibattito per spiegare le sue scelte. O no?

Zed

5

2 settembre 2014TA

agliolto

Caccia, il disastro regionaleSotto accusa l'assenza di uno specifico piano venatorio previsto dalla legge

di Mauro Sasso

Gli accadimenti di carattere economico e sociale che

stanno interessando il Molise, in special modo nelle ultime

settimane, riguardo le società a partecipazione regionale, la-

sciano spazio ad alcune considerazioni, proprio su tali orga-

nismi, ormai fuori controllo e anacronistici se rapportati

all’attuale scenario economico. Luoghi di potere, attraverso

cui la politica negli anni ha operato indisturbata, dividendosi

le poltrone dei Consigli di Amministrazione, assumendo per-

sonale a proprio piacimento, così da creare un bacino di con-

sensi utile ad ogni tornata elettorale.

Il tutto, naturalmente, abbondantemente finanziato con le

casse pubbliche ed i soldi dei contribuenti molisani, spesso

ignari delle operazioni condotte in tali segrete stanze con i

loro denari. Siamo stati sempre favorevoli a tal proposito,

come Organizzazione, ad una dismissione progressiva delle

quote pubbliche da tali Società, così da cancellare definitiva-

mente tali metodi da Prima Repubblica e che hanno mandato

in rovina la maggior parte di tali Enti, in Molise come in Italia.

A nostro avviso, infatti, una pubblica amministrazione deve

governare altro tipo di processi, come la programmazione,

l’orientamento degli investimenti, guardando lo sviluppo del

territorio, ma senza mai indossare gli abiti dell’impresa. Tale

attività deve esser lasciata a chi ha scelto di farla, garan-

tendo un territorio sano, libero da commistioni di vario ge-

nere ed in cui poter lavorare con serietà e serenità. Tornando

al tema, fuoruscita si, senza dubbio, ma con la dovuta atten-

zione. Innanzitutto bisognerebbe prestare particolare cautela

ad abbandonare il controllo delle società che hanno ricadute

dirette sulla programmazione economica del territorio e che

dovrebbero rivestire una sorta di braccio operativo dell’Ente.

Immagino il Consorzio Korai, che potrebbe essere prota-

gonista nelle attività programmatiche di quel turismo che i

nostri amministratori tirano sempre in ballo, ma a cui poche

risorse destinano e a cui ancora non viene dato il ruolo da

protagonista che merita.

Molise Dati, azienda composta da figure altamente pro-

fessionalizzate che raccoglie ed immagazzina dati sensibili e

che dovrebbe fornire all’Istituzione quel valore aggiunto in

termini di strategia amministrativa e di ricerca sulle esigenze

della popolazione. Premessi questi e altri casi specifici, per

queste ed altre motivazioni, però, una intelligente exit-stra-

tegy regionale da altre realtà simili, ribadiamo, è quanto mai

necessaria. Non possiamo ancora pensare ad una Regione

che produce zucchero o pollame, che pensa a riparare im-

pianti di risalita, oppure le condotte fognarie di questo o quel

nucleo industriale.

Le risorse impiegate per queste attività devono essere di-

rottate altrove, per attrarre investimenti e capitali da fuori re-

gione, per abbassare le tasse ai cittadini ed incentivare le

imprese.

Una marea di denaro pubblico che se utilizzato in maniera

più astuta davvero offrirebbe un nuovo impulso alla econo-

mia di questa terra. Anche in questo però, bisogna prestare

la massima attenzione per stanare i furbetti che mai man-

cano quando bisogna fare l’affare. Il passato ne è pieno di

esempi. Occhio a coloro a cui si vanno a vendere le quote

delle società pubbliche.

Evitiamo i saldi di fine stagione a favore dei soliti impren-

ditori arricchiti con denaro pubblico che acquistano, spre-

mono ed alla fine chiudono aziende.

Loro non servono. Allontaniamo chi danneggerebbe ancor

di più alcune economie già in difficoltà e che lasciano peggio

di come hanno trovato le nostre aziende e le nostre società.

E la strada maestra da seguire per porre una lente di ingran-

dimento sulla questione è la tenuta dei livelli occupazionali.

Prima di dismettere quote o vendere azioni, si tutelino i lavo-

ratori, stipulando accordi seri e convenienti per tutti, princi-

palmente salvaguardando chi lavora.

L’auspicio è che la politica intraprenda da subito con fer-

mezza e responsabilità questo cammino, magari come fatto

con Ittierre, dove pare (facendo i dovuti scongiuri) che le

cose cominciano a funzionare, seppur con una certa len-

tezza. Il tempo degli sperperi è finito, considerato che le ri-

sorse in futuro saranno sempre minori.

E proprio in virtù di ciò la Regione deve riprendere in mano

le redini per condurre questo territorio, ricco di storia, cultura,

paesaggio e professionalità, verso una condizione di ripresa.

Partecipate, necessaria riflessione

Page 6: 2 settembre 2014

Doppio Consiglio comunale, tanti

argomenti in discussione questa

mattina nella sala consiliare di Pa-

lazzo San Giorgio mentre domani in

primo piano ci sarà l’approvazione

delle aliquote della Tasi e della Tari.

L’ordine del giorno di oggi pre-

vede l’interrogazione del consigliere

Francesco Pilone sulla localizza-

zione provvisoria della scuola del-

l’infanzia “C. Collodi” del IV Circolo

attualmente in via Scardocchia, tre

interrogazioni di Michele Coralbo

avente ad oggetto sul’intitolazione

dello stadio comunale Selvapiana al

capitano Michele Scorrano, sullo

stato di salute degli edifici scolastici

comunali e sull’istituto di via Facchi-

netti “Romita”. Le interpellanze

sono del consigliere Cretella sulla

mancata assegnazione delega al-

l’Ambiente, del consigliere Praitano

sulla visita del Papa dello scorso 5

luglio e del consigliere Felice sui

permessi di sosta nel centro citta-

dino.

Le mozioni riguardano, invece, la

preparazione degli scrutatori, le

spese sostenute

per la visita del Santo Padre, la

digitalizzazione delle comunicazioni

nell’ambito degli organi del Consi-

glio Comunale, l’istituzione dei “par-

cheggi rosa” riservati alle donne in

stato di gravidanza o con prole neo-

natale al seguito, l’annullamento

dell’imposta Ici/Imu sui terreni ex

agricoli, la riapertura e la riqualifi-

cazione Villa De Capoa, l’attiva-

zione delle web-cam nell’aula

consiliare, le politiche della casa, la

chiusura al traffico di Piazza Pepe e

la limitazione alla mobilità ed utilizzo

improprio degli spazi sosta per disa-

bili. In discussine anche un ordine

del giorno sulla soppressione della

Corte di Appello di Campobasso.

Domani, come anticipato, il Consi-

glio dovrà approvare il regolamento

per l’istituzione e l’applicazione del

tributo comunale sui servizi indivisi-

bili Tasi, le aliquote del tributo per i

servizi indivisibili- TASI per l’anno

2014, il regolamento per l’istituzione

e l’applicazione della tassa sui rifiuti

Tari , il piano Finanziario del Servi-

zio di Gestione dei rifiuti urbani per

l’anno 2014, le tariffe della tassa sui

rifiuti Tari per l’anno 2014: infine

tornerà in discussione anche la de-

libera C.C.n.1 del 24/02/14 inerente

la proposta di variante con amplia-

mento alla lottizzazione “Parco dei

Pini”, /14:in esecuzione delle ordi-

nanze TAR Molise n.37/14 “

6

2 settembre 2014 Campobasso

Si terrà domenica 7 settembre, alle ore

15.00, presso l'Hotel San Giorgio a Campo-

basso, il 3° Memorial di scacchi "Costanzo

Muccio", torneo semilampo a sei turni, si-

stema svizzero, dedicato al giovane inge-

gnere biomedico molisano prematuramente

scomparso nel 2010, che gli amici ricordano

con questo appuntamento annuale.

La chiusura delle iscrizioni è prevista per le

ore 15.15 sempre del giorno 7 settembre. Ci

si può iscrivere, oltre che di persona entro

l'ora stabilita, andando sul sito Internet:

http://apalladi.altervista.org/iscrizione3mem

o.html.

In palio premi in denaro per i primi cinque

classificati assoluti, i primi classificati delle

tre categorie ed il primo dei non classificati.

Per ulteriori informazioni è possibile contat-

tare l'organizzatore dell'evento, Andrea Pal-

ladino, campagno di Liceo di Costanzo, al

numero di cell.3450836394.

Memorial di Scacchi “Costanzo Muccio”, aperte le iscrizioni

Festival saltato, gli organizzatori precisano: “Sicurezza a rischio”

Palazzo San Giorgio, assisein riunione oggi e domani

L’associazione culturale Co-

struttore di eventi replica alle af-

fermazioni rilasciate dal

sindaco di Campobasso, Anto-

nio Battista, in merito alle vi-

cende che hanno portato

all’annullamento del Bpm Love

Festival del 29 e 30 agosto e

precisa che “Il giorno 26 agosto

è stata fatta la delibera del Co-

mune, pubblicata sul sito del-

l’ente alle 14.30 del 27, senza

la contestuale comunicazione

agli organizzatori dell’evento.

Nella delibera si autorizza

l’evento per i giorni 29 e 30

agosto, autorizzando, inoltre,

l’occupazione dell’area interes-

sata per l’allestimento, a partire

dal 27 al 31 agosto (come ri-

chiesto dall’associazione).

Nella delibera si demanda ai di-

rigenti competenti tutti gli adem-

pimenti gestionali

consequenziali, scaturiti dal

presente deliberato. Ciò detto,

come mai al 28 mattina, un

giorno prima dell’inizio del-

l’evento, l’area era ancora oc-

cupata dalle auto e priva di

segnaletica di rimozione auto e

chiusura al traffico?

Nonostante questa grossa

inadempienza del Comune, l’or-

ganizzazione ha comunque ini-

ziato a preparare ed allestire

l’area. Siamo stati costretti a

bloccare il tutto alle 19.30 del

28 quando ci siamo resi conto

che non c’erano le condizioni

per lo svolgimento in tutta sicu-

rezza di un evento che avrebbe

portato migliaia di giovani all’ex

stadio Romagnoli. A fronte di

questo, nei minuti immediata-

mente successivi alla decisione

di annullare l’evento, l’associa-

zione ha dato mandato al pro-

prio legale di comunicare in via

ufficiale al Comune le motiva-

zioni che hanno portato alla ri-

nuncia, per inadempienza e

latitanza della struttura ammini-

strativa del Comune. Cosa

grave è il primo cittadino in con-

ferenza stampa ha sostenuto di

non essere a conoscenza di

tale documento ufficiale”.

L’Associazione culturale

“Costruttore di eventi”

Page 7: 2 settembre 2014

A settembre novità sul fronte

del verde pubblico a Campo-

basso. Lo ha annunciato il sin-

daco Battista che della visita del

Papa si porta dietro la fatica del-

l’evento e la soddisfazione di

aver ripulito la città dalle sterpa-

glie, sistemando il verde incolto,

e dando una passata al verde

cosiddetto attrezzato. Non gli va

ancora di annunciare un Piano

urbano del verde, ma ci sta se-

riamente pensando. Aspettiamo

settembre. Diversamente, pas-

seranno pochi altri mesi, e Cam-

pobasso tornerà ad essere

quella di sempre, col verde in-

colto ridotto a sterpaglia e il

verde attrezzato bisognoso di

una (ri)passata. Ma di visite del

Papa non ce ne saranno altre

forse per decenni, per cui la

straordinarietà dell’evento non

sarà più l’occasione per interve-

nire massicciamente e a fondo.

Da qui l’idea che va maturando

il sindaco di arrivare ad un

Piano urbano del verde, fa-

cendo propri gli stimoli, le circo-

stanze e le collaborazioni che

sono nati sull’abbrivo dell’arrivo

di Papa Bergoglio. Soprattutto

le collaborazioni, magari da ren-

dere stabili con opportune for-

mule tecniche e amministrative.

Ma anche cogliendo al volo la

emergente disponibilità dei cit-

tadini a darsi spazi, luoghi, e am-

biti urbani attrezzati per il tempo libero.

Comitati di quartiere già operano in tal

senso, e altri nascono con questa “nobile”

intenzione che il sindaco Battista vuole as-

secondare in maniera sistematica. Del

Piano, quindi, non solo l’idea, quanto gli

strumenti tecnici e amministrativi per rea-

lizzarle, con l’impiego di un minimo di ri-

sorse finanziarie e una diversa

organizzazione dei servizi municipali. Un

comitato, cosiddetto “Albero di Natale”,

sarà protagonista di un primo segnale di

novità nel considerare un dovere civico

farsi carico di dare una mano all’ammini-

strazione nella cura estetica della città.

Quel comitato, la cui anima ispiratrice e la

cui volontà operatrice si riassume nella fi-

gura dell’ingegnere Claudio Pasquale, si

sta predisponendo a donare e a

mettere a dimora una giovane se-

quoia in Piazza Cesare Battisti al

posto di quella ormai deperita.

Un gesto simbolico quanto si

vuole, ma di sostanziale concre-

tezza. Probabilmente, anche

questa operazione farà parte del

Piano del verde che ha in animo

il sindaco di realizzare. Sicura-

mente del Piano farà parte

l’Agenzia regionale per lo svi-

luppo e l’innovazione dell’agricol-

tura nel Molise (Arsiam), che ha

provveduto alla sfalciatura in oc-

casione della visita del Papa e

che, con un’apposita conven-

zione, potrebbe provvedere a

continuare a sfalciare in prede-

terminati periodi dell’anno. Poi,

dicevamo, il Piano dovrebbe con-

tenere una migliore organizza-

zione del servizio comunale,

magari dotato di altro personale

e di mezzi meccanici. Ma il pezzo

forte è creare attenzione, motiva-

zioni, interesse e partecipazione

al progetto di manutenzione e va-

lorizzazione della Villa comunale

“De Capoa”: vero gioiello di giar-

dino all’italiana che, tolta la sug-

gestione dell’impareggiabile

bellezza panoramica della Co-

stiera amalfitana, per disegno e

impianto architettonico, per ric-

chezza e varietà delle essenze

arboree rivaleggia a pieno titolo

con le Ville Rufolo e Cimbrone di

Ravello. Poi, magari, sull’onda della facile

demagogia, nel Piano potrà trovare riferi-

mento anche il destino, in chiave naturali-

stica, dell’area dell’ex campo sportivo

“Romagnoli” perché possa convivere con

la parte di essa da destinare alla sede re-

gionale. Una lievitazione di coscienze

(pubbliche/private) da seguire.

Dardo

7

2 settembre 2014Campobasso

Beccato con 45grammi di eroina,arresto convalidatoper il 50enne

Si è tenuta ieri mattina l’udienza di convalida

dell’arresto effettuato lo scorso venerdì dai ca-

rabinieri della compagnia di Campobasso nei

confronti del 50enne sorpreso con 45 grami di

eroina: L’autorità giudiziaria concordando con i

gravi indizi di colpevolezza emersi all’esito di

un’articolata attività di indagine che ha per-

messo ai carabinieri di recuperare un quantita-

tivo significativo di eroina, ha convalidato

l’arresto disponendo nei suoi confronti la misura

cautelare degli arresti domiciliari. D.A., classe

1965 è stato sorpreso alla stazione di Vinchia-

turo e, sottoposto a perquisizione personale il

cinquantenne non ha dato particolari segni di in-

sofferenza cosa che è invece accaduta quando,

condotto presso gli uffici dell’Aliquota Radiomo-

bile, gli è stato comunicato che sarebbe stato

accompagnato presso l’ospedale Cardarelli per

essere sottoposto ad accertamenti clinici. L’esito

delle analisi infatti, ha evidenziato la presenza

nell’ampolla rettale, di un corpo sacciforme rife-

ribile a corpo estraneo. Di fronte all’evidenza

degli esiti clinici il cinquantenne ha confessato

ai Carabinieri di aver occultato all’interno del

proprio corpo dell’eroina. 45 i grammi dello stu-

pefacente sequestrato per un valore non infe-

riore a 4.800,00 euro (tutto dipende dal grado di

purezza della sostanza) e destinato alla piazza

del capoluogo e dei comuni limitrofi che, con il

loro pronto intervento, i Carabinieri hanno evi-

tato venisse spacciato.

Il comitato dell’ “Albero di Natale”, mettendo a dimora unagiovane sequoia in Piazza Cesare Battisti al posto di quellaormai morta, darà un primo segnale di novità nel considerareun dovere civico collaborare con l’amministrazione

A settembre il varo del Piano urbanodel verde pubblico (e privato)

Si comincia ad amministrare col porre attenzione all’immagine estetica della città

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GIORNALE SATIRICO

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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VENAFRO. Inizia la conta dei danni

(sperando che siano di lieve entità) del

violento nubifragio abbattutosi ieri su Ve-

nafro e l’intero hinterland. In via Frontino

il vento sferzante ha vinto la resistenza

di un grosso albero che si è abbattuto su

due veicoli parcheggiati ai margini della

strada. Fortunatamente al momento dello

schianto all’interno dei mezzi non vi era

nessuno. L’accaduto potrebbe avere dei

risvolti penali, in quanto il tronco dell’al-

bero si presenta parzialmente tagliato da

una motosega (particolare questo che lo

ha reso vulnerabile al vento). Sul posto

sono accorsi gli agenti della Polizia Muni-

cipale.

La “bomba d’acqua”, materializzatasi

sulla città attorno alle 14 e 30, ha colto di

sorpresa i venafrani. Seppure ampia-

mente preannunciata, nessuno si aspet-

tava che l’ondata di maltempo si

manifestasse in modo così improvviso e

violento. Per fortuna i danni sembrano

essere alquanto contenuti.

112 settembre 2014Isernia

ISERNIA. Ad Isernia i carabinieri della locale sta-

zione hanno tratto in arresto un 30enne originario

di Boscoreale in provincia di Napoli e residente a

Castel Volturno nel Casertano, dove si trovava ai do-

miciliari per reati in materia di stupefacenti. L’uomo

dopo le formalità di rito espletate presso la caserma

di viale 3 marzo 1970, è stato trasferito nelle ca-

mere di sicurezza in attesa dei provvedimenti che

saranno adottati successivamente dalla competente

Autorità Giudiziaria. Nelle ultime 72 ore, altre nove

persone erano finite nella rete dei carabinieri, e de-

nunciate per vari reati, durante i servizi straordinari

di controllo del territorio predisposti dal Comando

Provinciale di Isernia per contrastare fenomeni di cri-

minalità e di illegalità, e garantire la sicurezza ai cit-

tadini e ai vacanzieri.

Bomba d’acqua su Venafro

I carabinieri hanno bloccato

un pregiudicato campano

Evade daidomiciliari, arrestato

VENAFRO. Il Sindacato UNSIC getta acqua

sul fuoco in merito a degli articoli apparsi qual-

che giorno fa dove si annunciavano facili guada-

gni in merito agli errori " in quantità " da parte

dell'inps di Isernia e dove si evidenziava il fatto

che il 65% delle pensioni erano state calcolate in

modo errate. "Ciò non sempre corrisponde al

vero e spesso dal ricalcolo invece di venire fuori

un credito viene accertato un cospicuo inde-

bito. Questo è stato dall' Unsic constatato dato

che nella nostra sede giornalmente arrivano de-

cine e decine di pensionati che hanno fatto

una ricostituzione della loro pensione e dalla

quale invece di ottenere un credito ed una mag-

giorazione si ritrovano con un

indebito da pagare ed una pensione diminuita

per via del ricalcolo, ed ai quali cerchiamo di far

ricorso per annullare l'indebito, anche se non

sempre ciò è possibile".

L'UNSIC di Venafro lancia quindi un avviso

a stare attenti da facili ricalcoli delle pensioni e

ricorda ancora una volta che i servizi offerti dai

patronati sono del tutto gratuiti .

Il sindacato Unsic getta acqua

sul fuoco sui possibili errori Inps

"Pensioni, troppademagogia"

Cantalupo, autovelox illegittimo

CANTALUPO. Nel mese di febbraio 2011

il Comune di Cantalupo nel Sannio installò

un Autovelox illegittimamente lungo la SS.

17 lato destro, direzione Campobasso. Con

quell’apparecchiatura, il Vigile Urbano di

Cantalupo elevava tranquillamente a carico

degli automobilisti migliaia e migliaia di ver-

bali. Trattasi di un fatto analogo a quello di

Macchia d’Isernia e di Sesto Campano, con

la sola differenza che all’epoca, al vertice

della Prefettura di Isernia vi era un Prefetto

Facente Funzioni e più precisamente la

Dott.ssa Caterina Valente, la quale, appena

si rese conto delle attività illegittime perpe-

trate dal Comune di Cantalupo nel Sannio,

immediatamente emanò un Decreto di an-

nullamento di quell’apparecchiatura. Quel

Funzionario dello Stato che si trovò in quel

momento a fare le funzioni di Prefetto, fece

il suo dovere; cosa che non pare non ab-

biano fatto gli altri, riguardo agli Autovelox

abusivi che ancora funzionano tranquilla-

mente lungo la SS. 85, direzione Napoli, nei

Comuni di Macchia d’Isernia e di Sesto

Campano. Ritornando a Cantalupo, que-

st’ultimo Comune addirittura fece ricorso al

TAR contro il provvedimento della Dott.ssa

Valente ed il TAR gli diede anche ragione.

Però, grazie alla brillante difesa posta in es-

sere dalla Dott.ssa Caterina Valente che ha

sempre operato in silenzio, ma con alta pro-

fessionalità, competenza e disponibilità

verso i cittadini, è intervenuto il Consiglio di

Stato che con Sentenza n. 4321/2014 del

30.01.2014, depositata in data 26.08.2014

ha messo la parola fine a quell’Autovelox il-

legittimo, dando ragione alla Dott.ssa Va-

lente per tutta la linea e quindi ha ribaltato

la sentenza del TAR. Insomma, il Consiglio

di Stato ha messo fine ad un comporta-

mento illegittimo perpetrato dal Comune di

Cantalupo nel Sannio, il quale, a questo

punto, dovrebbe restituire tutti i soldi che ha

incassato all’epoca dei fatti e che ha conti-

nuato ad incassare anche successivamente

tramite Equitalia con l’invio ai cittadini di

esose cartelle di pagamento.

Il Consiglio di stato ha depositato la sentenza che chiude un lungo braccio di ferro

E' stata la zona maggiormente colpita unitamente a quella dell'alto Volturno

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TERMOLI. L’amministrazione co-

munale di Termoli non ritiene più

strategici i plessi della scuola media

Schweitzer e dell’istituto tecnico

Nautico e per Geometri Ugo Tiberio

e li inserisce in un piano triennale di

valorizzazione e alienazione dei beni

immobiliari.

Il primo attualmente ospita alcune

classi della scuola media Oddo Ber-

nacchia, che ne ha annesso le fun-

zioni didattiche e amministrative

dopo la perdita dell’autonomia; il se-

condo è chiuso dal dicembre 2008,

quando sopralluoghi tecnici ne

hanno consigliato lo sgombero per

questioni di sicurezza. Una idea che

si basa sul contenuto della delibera

commissariale n.177 del 5 giugno

scorso con cui è stato approvato lo

schema del programma annuale e

triennale 2014/2016 delle opere pub-

bliche, all’interno del quale per la

prima annualità sono stati previsti

proventi per euro 11,634 milioni a ti-

tolo di dismissioni immobiliari per il

finanziamento di opere pubbliche di

pari importo (realizzazione del nuovo

polo scolastico).

Successivamente, il responsabile

del servizio tecnico ha operato una

prima ricognizione del patrimonio

dell’ente, predisponendo un elenco

di immobili suscettibili di valorizza-

zione e dismissione perché non più

strumentali all’esercizio delle fun-

zioni istituzionali, individuando pro-

prio i due plessi scolastici. Anche se

per quanto riguarda il Nautico dovrà

esprimersi crediamo anche la Pro-

vincia, che vantava una convenzione

per la definizione della proprietà del-

l’immobile. La bozza di Piano delle

alienazioni e valorizzazioni immobi-

liari transiterà per la competente

commissione consiliare e giungerà

in consiglio comunale per l’approva-

zione definitiva. Pacifico che il Nau-

tico non costituirà problema per il

trasloco delle classi, cosa diversa

sarà per la Schweitzer, dove gli

alunni sono ancora presenti nelle

aule. Infine, sarà interessante ve-

dere l’orientamento sulla destina-

zione urbanistica sulla riconversione

degli edifici.

12

2 settembre 2014 Termoli

Allarme criminalità,il problema

TERMOLI. Non è stato ca-

suale l’invio a Termoli di un

nuovo comandante della Guar-

dia di Finanza per la compa-

gnia adriatica delle Fiamme

gialle esperto in materia di anti-

riciclaggio e reati valutari.

Secondo le statistiche della

Banca d’Italia, analizzate dalla

Cgia di Mestre, il Molise è stata

nel 2013 la Regione con il mag-

gior incremento percentuale di

operazioni finanziarie ‘a ri-

schio’.

In termini assoluti non siamo

il territorio del bengodi per la

criminalità organizzata, sia

chiaro, le dimensioni contenute

non permetterebbero ciò, ma i

livelli di infiltrazione sono evi-

denti.

Dal 2012 al 2013 le opera-

zioni finanziarie sospette sono

passate da 189 a 350, con un

aumento dell’85,2%, mentre

nel complesso queste opera-

zioni sono calate del 3,6%,

comprese quelle verso l’Estero.

Solo la Basilicata regge il

confronto, con un saldo posi-

tivo (si fa per dire) del 69,6%.

Ma come vanno analizzati

questi flussi? E’ chiaro che le

organizzazioni illecite stanno

provando a insediarsi in nuovi

territori, dove magari sarebbe

più facile col potere economico

‘inquinare’ il tessuto locale.

MONTENERO DI BISACCIA. Vestiti di tutto punto per andare a un matrimo-

nio, fissato nell’ultimo sabato di agosto, si recano al santuario della Madonna

di Bisaccia per assistere alla cerimonia nuziale.

Parcheggiano le auto ed entrano in chiesa, ma con la funzione religiosa in

corso, una banda di 4 romeni residenti a Guglionesi prende di mira le auto e

ne scassina ben tre.

Spariti soldi, chiavi di casa, carte di credito e altri oggetti rinvenuti in tutta

fretta nelle vetture.

All’uscita dalla Santa messa gli invitati hanno scoperto la sgradita sorpresa,

ma nel frattempo, dopo l’opportuna denuncia alle forze dell’ordine, i ladri hanno

agito in modo sconsiderato, utilizzando le carte di credito a San Salvo. Corsia

preferenziale per una denuncia a piede libero.

TERMOLI. L’allungamento

della stagione saccarifera allo

Zuccherificio del Molise di Ter-

moli non è stata un’eccezione

nella campagna bieticola 2014,

che un po’ ovunque ha fatto re-

gistrare e lo sta facendo an-

cora, quantitativi di bietole

conferite superiori alle aspetta-

tive.

Lo evidenzia la Cgbi, Confe-

derazione generale dei bieticol-

tori italiani.

Prima di parlare di risultati

produttivi Cgbi rimarca le forti

preoccupazioni del settore per

la drammatica flessione del

prezzo zucchero, che si man-

tiene su livelli particolarmente

bassi, vicino ai minimi storici.

Consolano, almeno in parte, i

numeri della campagna 2014,

nel complesso positiva. Al Sud

si registrano buone perfor-

mance, sia sotto l’aspetto quan-

titativo, che polarimetrico. I dati

forniti dallo zuccherificio del

Molise, riferiti alla terza decade

di agosto, si attestano, media-

mente, su 53 tonnellate per et-

taro, da cui si ricavano 9,1

tonnellate di saccarosio.

La produzione di zucchero,

melasso e polpe sta rispettando

le previsioni per cui si atten-

dono risultati record che si av-

vicinano a quelli del Nord

Europa.

La consegna delle barbabie-

tole agli stabilimenti, ora asse-

stata alla media giornaliera di

30.000 tonnellate, sta piena-

mente rispettando la program-

mazione di inizio campagna e

fino a ora sono state lavorate

700.000 tonnellate.

I buoni risultati di produzione

pongono in evidenza la compe-

titività della coltura della barba-

bietola nei confronti delle altre

colture estensive dei bacini di

riferimento, confermandola

come una coltura fondamentale

per la rotazione agraria, aspetto

rilevante per mantenere la com-

petitività a 360° delle aziende

agricole.

Aumentano i reati e a Termoli

arriva un nuovo comandante

della Finanza

Vendere Nautico e Schweitzer

Barbabietole, aumentano i quantitativi

A Montenero di Bisaccia il fatto

all'uscita dalla chiesa

Romeni rubano auto

I buoni risultati di produzione dimostrano

l'importanza della coltura

L'iniziativa per finanziare il nuovo polo scolastico a Termoli

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TERMOLI. Non ci saranno altri rinvii (ne

possiamo immaginare solo di carattere meteo-

rologico) per i lavori di riqualificazione del corso

nazionale e di piazza Monumento.

Il via libera definitivo, all’11 settembre, c’è

stato oggi.

Questa dunque la decisione definitiva con

cui il sindaco Sbrocca e la giunta adriatica

hanno previsto l’avvio del cantiere che conclu-

derà il progetto finanziato dai primi 3,3 milioni

di fondi Cipe.

Soldi che in origine dovevano servire per l’in-

terporto e per la costruzione di un polo del

freddo al nucleo, ma che ora sono stati dirottati

a fini turistici.

Dopo il rimbalzo di date per la chiusura

della strada vetrina di Termoli stamani in sala

consiliare il primo cittadino, insieme ad asses-

sori, consiglieri e componenti di staff ha incon-

trato decine e decine di esercenti del corso e

delle vie adiacenti. Un confronto franco ma ci-

vile e cordiale, che ha messo in luce alcune pro-

poste da parte dei commercianti, specie per

chi ha necessità di carico e scarico, che saranno

valutate e implementate senza che venga sna-

turata l’opera, che dovrà essere ultimata nel

giugno prossimo.

Il sindaco si è anche espresso sull’esigenza

dei parcheggi, vera mannaia estiva nella sta-

gione che sta per concludersi e la sua idea è

quella di ritornare al parcheggio sotterraneo di

piazza Sant’Antonio.

DI SEGUITO IL RESOCONTO FORNITO

DALL’AMMINISTRAZIONE, CONSIDERATO

CHE L’INCONTRO ERA CHIUSO ALLA

STAMPA:

Un incontro con i commercianti, diretti inte-

ressati dai lavori di riqualificazione che riguar-

deranno l‘area del corso Nazionale e Piazza

Monumento. Questa mattina il sindaco Angelo

Sbrocca ha accolto nella sala consiliare del Co-

mune di Termoli tutti i titolari delle attività com-

merciali presenti sul corso Nazionale per

ascoltare le loro idee e le loro proposte riguardo

al progetto avallato dalla precedente ammini-

strazione comunale.

I commercianti hanno espresso i loro timori

riguardo le modalità di svolgimento dei lavori e

i tempi di consegna degli stessi. Alcuni hanno ri-

ferito le loro idee riguardo la dislocazione di al-

beri, piante, arredi fissi e mobili ma, in linea di

massima, a preoccupare maggiormente gli

esercenti del centro è la paura di perdere par-

cheggi, e quindi clienti, nelle aree limitrofe alle

loro attività commerciali.

Il sindaco Angelo Sbrocca, dopo aver ascol-

tato le diverse istanze ha spiegato ai presenti

che ha analizzato le immagini del corso Nazio-

nale, fin dalla sua costruzione nel 1800 e non

erano previste nè panchine, nè piante o alberi,

ma nonostante ciò il progetto presentato al Co-

mune verrà attuato secondo quanto stabilito.

“Stiamo valutando la possibilità di apportare

alcune modifiche non rilevanti“, ha detto il

primo cittadino.

I lavori, che dovevano avere inizio oggi, primo

settembre, ma che sono stati posticipatiper

poter garantire ordine in concomitanza con la

riapertura delle scuole il 10 settembre, proce-

deranno per step.

“Abbiamo chiesto al direttore dei lavori di

chiudere il corso per gradi – ha spiegato il sin-

daco Sbrocca – la prima tranche di lavori ri-

guarderà la zona che va da via Roma a via

Sannitica, la seconda da via Sannitica a via XX

Settembre, la terza da via XX Settembre a

piazza Monumento compresa”.

Saranno garantite corsie libere per poter ac-

cedere alle attività commerciali, mentre per il

carico e scarico si procederà dalle vie retro-

stanti.

Il sindaco Sbrocca ha spiegato anche che è

volontà dell’attuale amministrazione comunale

l’individuazione e la costruzione di un parcheg-

gio in una zona centrale della città “Abbiamo

già fatto una riunione per la valutazione di

un’area – ha spiegato il primo cittadino – ma

stiamo aspettando l’esito di alcune verifiche

per poterlo rendere noto. Nel frattempo ci

stiamo attivando per il recupero e la riapertura

del parcheggio di via Campania dove sono di-

sponibili 188 posti“. Alcuni esercenti hanno

espresso il desiderio di estendere i lavori di ri-

qualificazione fino all’area della Madonnina e

lungo l’intero Corso Umberto I e il sindaco

Sbrocca ha spiegato che è anche sua volontà

ma questo verrà fatto in seguito ad un’attenta

valutazione del piano del traffico e dopo aver

trovato una nuova tranche di finanziamenti.

Altro problema sollevato dai commercianti è

stato quello relativo alla presenza di mendi-

canti in piazza Monumento, il sindaco ha spie-

gato che si procederà per quanto nelle

possibilità del Comune, inoltre i nuovi lampioni

che saranno collocati in piazza saranno i così

detti ‘lampioni intelligenti’ dotati quindi di un si-

stema di videosorveglianza e filodiffusione. “Si

potrà chiedere di estendere questo sistema

anche lungo tutto corso Nazionale – ha ag-

giunto il primo cittadino – ma invito tutti voi

esercenti e tutti i cittadini di Termoli a contri-

buire con il controllo sociale, che è quanto di

più civile ed efficace in questi casi”. Infine la

proposta di dislocare lungo il corso Nazionale

opere d’arte dell’artista Benito Jacovitti, nato a

Termoli e elemento di curiosità tra i turisti è

stata ben accolta dal sindaco Sbrocca che ha

spiegato di aver già pensato a questa possibi-

lità ma che verrà valutata, anche in base alla

disponibilità economica, in un secondo mo-

mento, quando cioè si procederà alla scelta

degli arredi urbani.

TERMOLI. Non è affatto

scampato il pericolo di soppres-

sione e accorpamento per la

Corte d’Appello di Campobasso

e per i tribunali di Isernia e La-

rino. Secondo alcune indiscre-

zioni il progetto del Ministero

della Giustizia prevedrebbe l’ac-

corpamento della Corte di ap-

pello all’Aquila e i tribunali di

Larino e Isernia al tribunale di

Campobasso.

Il provvedimento o la richiesta

di delega al parlamento do-

vrebbe essere portata in Consi-

glio dei Ministri il prossimo 13

settembre. Insomma, prende

sempre più corpo questo spau-

racchio e in riva all’Adriatico,

dopo la presa di posizione del-

l’associazione dei cardiopatici

Cuore Molisano, è stata la se-

zione Avis di Termoli, che ha ri-

badito a toni forti come il Molise

abbia diritto di continuare ad

esistere. “Oramai siamo diven-

tati terra di razzia non dobbiamo

più attenderci vandali e lanzi-

chenecchi da lontani paesi – af-

ferma il presidente Mario Ianieri

– la spoliazione di strutture isti-

tuzionali di rilevante importanza

ci vengono sottratte con certo-

sine strategie. Già stiamo sof-

frendo un continuo ridimensio-

namento della Sanità a danno

dei cittadini.

Il trasferimento della Corte

che implicherebbe anche quello

di altri uffici collegati,sarebbe

una vera e propria debacle per

la Regione Molise. Dopo la rivo-

luzione digitale, premendo un

tasto di un computer è possibile

spostare di tutto ed allora fac-

ciamo che questo tasto non

venga schiacciato, sosteniamo il

consiglio dell’Ordine degli avvo-

cati di Larino ed allo stesso

tempo tutti noi cittadini della

terra del Molise”.

13

2 settembre 2014Termoli

“La Corte d'appello non si smantelli”“Petrosino resti gratis”

Corso Nazionale, sì ai lavoriDopo l'incontro in Comune anche i commercianti hanno dato pieno assenso

TERMOLI. Col primo giorno di settembre torna a intensificarsi anche l’attività amministrativa e

istituzionale a Termoli. In attesa di conoscere la risposta delle autorità sollecitate sull’incarico assunto

dall’ex segretario generale Donato Petrosino, ora consulente esterno per i servizi gestionali, il capo-

gruppo dell’Ncd Basso Antonio Di Brino tornerà alla carica questa mattina in municipio, presentando

come esponente di opposizione una doppia mozione, con cui vuole indurre l’amministrazione

Sbrocca a seguire le orme della giunta Frattura (!) per l’attribuzione di questa consulenza esterna.

Già al centro della conferenza stampa con cui insieme a Marone e Rinaldi ha contestato il rientro

del dirigente da Rodi Garganico, non c’è l’idea di revoca delle mansioni, purché in adempimento al

decreto Renzi, queste siano svolte a titolo gratuito, come fatto da altro alto dirigente in pensione, Gae-

tano Fuiano al vertice dell’Asrem. La seconda iniziativa, invece, riguarda l’argomento della settimana

e cioè la polemica sulla soppressione della sezione nella scuola d’infanzia di via Montecarlo.

L’ex sindaco a suo tempo si trovò nella medesima condizione (come richiamato anche dall’attuale

vice sindaco Maria Chimisso) ma a suo dire ovviò con alcuni interventi che fecero recuperare fondi

sufficienti per mantenere attive tutte le sezioni. Da qui l’invito a ripristinare l’intero e precedente iter

amministrativo.

Per Di Brino il dirigente essendo già in pensione non deve prendere soldi

La sezione Avis di Termoli a sostegno della lotta degli avvocati

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Se ne è parlato nel corso di un con-

vegno sullo sport. A moderare il se-

minario il professor Giovanni de

Gaetano, responsabile del Diparti-

mento di Epidemiologia e Preven-

zione dell’IRCCS Neuromed.

“Studiare gli stili di vita ed in questo

caso la Dieta mediterranea – ha spie-

gato de Gaetano – presuppone un

approccio multidisciplinare. L’attuale

sistema sanitario nazionale è impo-

stato sulla malattia, impiegando solo

il 4% delle risorse in prevenzione, ma

non sul mantenimento dello stato di

salute. Il nostro programma di ricerca,

Moli-sani, è pensato per potenziare la

salute e prevenire le ricerche. Biso-

gna coinvolgere – ha poi detto de

Gaetano – l’individuo nella cura della

struttura e delle funzioni dell’organi-

smo umano e nella prevenzione delle

malattie; per questo è bene cono-

scere i fattori di rischio e le migliori

pratiche per preservare il nostro or-

ganismo dalle malattie. Ed è proprio

per questo – ha concluso de Gaetano

- che vogliamo discutere di questi

temi con dei ragazzi che domani sa-

ranno i gestori della nostra società;

proprio perché la salute non è un pro-

blema del Ministero dedicato bensì di

coloro che si occuperanno di gestire

la società”. L’essenzialità di predi-

sporre un costante monitoraggio

delle condizioni socio economiche di

un Paese al fine di realizzare ade-

guati programmi di salute è stato sot-

tolineato dalla sottoressa Licia

Iacoviello, Capo del Laboratorio di

Epidemiologia Molecolare e Nutrizio-

nale dell’IRCCS Neuromed, che ha il-

lustrato la relazione di dipendenza tra

l’alimentazione, l’attività fisica e la sa-

lute tramite i risultati prodotti dallo stu-

dio Moli-sani. “I determinanti socio

economici sono considerati indici di

progresso di un paese – ha detto Ia-

coviello che ha poi illustrato i fattori di

rischio e di protezione per la salute e

l’importanza della Dieta mediterranea

diventata patrimonio immateriale

dell’umanità. I fattori di protezione

quali l’attività fisica e la Dieta mediter-

ranea – ha spiegato Iacoviello - inci-

dono non solo sulla salute ma anche

sulla spesa sanitaria di una nazione

in quanto riducono il rischio di amma-

larsi e di morte; purtroppo solo il 30%

della popolazione segue un livello mi-

nimo di attività fisica che non è suffi-

ciente a garantire il mantenimento

dello stato di salute. Se poi all’attività

fisica, moderata o intensa, aggiun-

giamo la giusta alimentazione pos-

siamo davvero prevenire l’insorgenza

di numerose malattie cardiovascolari,

oncologiche.

La Dieta mediterranea – ha conti-

nuato Iacoviello risulta essere la mi-

gliore con le sue cinque porzioni di

frutta e verdura a giorno, il consumo

di pesce e la riduzione di grassi e

carne”.

Purtroppo però la crisi economica,

che ha allontanato i cittadini dai cibi

freschi e sani verso i cibi supercalorici

perché meno costosi, ha condizio-

nato fortemente le abitudini alimentari

e di vita. La dottoressa Marialaura

Bonaccio, ricercatrice presso il Labo-

ratorio di Epidemiologia Molecolare e

Nutrizionale, ha illustrato il rapporto

costo-benefici dell’adesione alla

Dieta mediterranea. “La salute si

muove oggi per fasce di reddito – ha

detto Bonaccio – in questo contesto

le abitudini di vita risultano essere mi-

gliori nelle fasce alte della società

vale a dire nei ceti più agiati econo-

micamente. Questo è il profondo di-

vario che ha tracciato la crisi

economica a causa della quale oggi il

costo del cibo fresco, della frutta,

della verdura e delle sane abitudini di

vita hanno lasciato il posto a quelle

più economiche e meno salutari. No-

nostante la Dieta mediterranea sia

nata dalle fasce più povere della so-

cietà, ed in particolare dal Sud Italia,

oggi viene seguita prevalentemente

dalla fasce più ricche indipendente-

mente dal grado di istruzione. Dai dati

raccolti - ha continuato Bonaccio – si

evince che nel 2005 solo 34% della

popolazione seguiva una dieta ali-

mentare equilibrata per arrivare nel

2007 ad un picco negativo del 19%.

Questo porta non solo ad avere una

popolazione più a rischio ma anche a

costi sanitari sempre più alti per il

Paese. Oggi il livello di ricchezza in-

fluisce sull’alimentazione e, lo ab-

biamo visto anche in Molise,

l’aumento della povertà può produrre

seri rischi per la salute”.

15

2 settembre 2014Opinioni

Il messaggio per la IX giornata del Creato dal tema “Educare alla cu-

stodia del creato,per la salute dei nostri paesi e delle nostre città” nasce

dalla redazione delle due Commissioni Episcopali della CEI: quella per il La-

voro, Giustizia, Pace e Creato, guidata dall’arcivescovo di Campobasso –Bo-

jano S.E. mons. GianCarlo Bregantini e quella per l’Ecumenismo e il Dialogo,

guidata da S.E. mons. Mansueto Bianchi. In Molise la giornata sarà Cele-

brata sabato 13 Settembre in unione con la Giornata Mondiale per il Tu-

rismo. Citando nell’incipit Osea, i vescovi italiani intendono richiamare

l’attenzione su un problema grave e gravoso per l’umanità. La nostra terra

non ha armonia, vessata e distrutta dai consumismi imperanti che ne

hanno distrutto il delicato e osmotico equilibrio. Il cerchio della vita è spez-

zato e il giardino affidato da Dio all’uomo, affinché ne fosse custode respon-

sabile è devastato dagli egoismi umani. Il messaggio per la nona giornata

per la custodia del creato che si celebra il 1° settembre recepisce le esor-

tazioni di papa Francesco e le estende a tutti i cristiani. Il giardino è stato

violato da un degrado esterno che “manifesta la corruzione interiore e dei

valori fondativi della vita”. A voler significare che la corsa sfrenata verso la

bellezza e il benessere ci hanno fatto dimenticare il senso dell’armonia e

della misura, della cultura e della sapienza antica , dirottando tutti gli inte-

ressi dell’essere umano verso un appagamento solo epidermico e superfi-

ciale dei propri piaceri bestiali. Eppure religioni e filosofie, da sempre, hanno

ammonito il genere umano invitandolo ed esortandolo a perseguire vie di

perfezione interiore, in cui la parola comunità sostituisse il termine egoismo.

I vescovi denunciano apertamente la sete del profitto che spinge l’uomo

ad azioni di violenza contro il territorio in cui abitiamo. I nuovi messaggeri

di morti, astuti e subdoli mafiosi, agiscono su terreni dell’ecomafia che fanno,

almeno in apparenza, poco rumore, ma che di certo condannano a morte

migliaia di persone. Ecco allora il richiamo al senso di responsabilità che

deve penetrare nel cittadino, giungendo a formare, soprattutto nelle nuove

generazioni, “una adeguata coscienza della gravità del problema”. In questa

estate, ribadiscono i presuli, anche se storditi dai frastuoni di discoteche o

di luoghi di divertimento, abbiamo assistito, inermi, a manifestazioni spa-

ventosi di questo disastro ecosistemico: bombe d’acqua, escursioni termiche

spaventose, interi territori messi in ginocchio. Pur prestando i primi soccorsi,

la comunità nazionale ed internazionale non si interroga debitamente sulle

cause di tali fenomeni, di sicuro ascrivibili ed imputabili ad un comporta-

mento inquinante da parte della razza umana, l’unica sul pianeta terra che

in una manciata di anni, sta riuscendo a distruggere un’opera creativa di

milioni di anni. Ecco dunque l’esortazione alla fondazione di una ” vera

cultura preventiva”, che potrebbe almeno iniziare, anche se con grave ri-

tardo, a proporre elementi di discussione critica su questa violazione ab-

norme del giardino di Dio. Anche se cresce la coscienza ecologica,

ammettono i vescovi, bisogna scegliere tra una industrializzazione selvaggia

e la garanzia di un ambiente sostenibile, in un dissidio che coinvolge i po-

tenti della terra. I vescovi esortano la chiesa locale ad un impegno concreto

verso questi tre impegni: “la coscienza di un impegno culturale; la denuncia

davanti ai disastri; la rete di speranza nel futuro.” L’educazione ad essere

custodi del creato passa attraverso una “conversione ecologica” che, deve

condurre ad apprezzare la vera bellezza e lo stupore dinanzi alle sue me-

raviglie. E’ la sfida nei confronti di una società epidermica ed anestetizzata

che non confida e non si affida ai veri valori ma che è diventata sempre

più vittima di stereotipi dettati dagli organismi di controllo sociale e media-

tico: Internet e i nuovi media. Contro una economia dello sfruttamento è il

tempo di costruire una capacità lavorativa che non violi e sfrutti la terra

ma che ne valorizzi le potenzialità: chiaro è il riferimento alla rete che si

deve creare tra il rispetto dell’ambiente, l’agricoltura, il turismo e il benessere

sociale. Il monito è all’unità che oggi è sinergia, capacità di fare rete. Il male,

si legge tra le righe del messaggio, si serve della divisione per colpire e

ferire a morte i figli di Dio e il luogo creato per loro dal Dio dell’Amore. Avere

il coraggio di prendere posizione, di denunciare il male provocato da chi

senza coscienza ed egoisticamente tende a violare l’armonia del creato. La

coscienza del cristiano impone un nuovo e sempre più fervente impegno

nel sociale, avendo il coraggio di essere “sentinella” in ogni momento, se-

gnalando le piccole grandi violazioni a cui sottoponiamo l’ambiente. In-

somma i vescovi esortano a far leva sulla responsabilità sociale della

persona umana che deve essere “rete”. Sintomatico è l’invito a cambiare

stile di vita, cambiamento testimoniato costantemente dall’operato di Fran-

cesco che riafferma con forza la dignità di un cristianesimo vissuto nell’im-

pegno. I vescovi concludono il messaggio affidandolo ai giovani, sentinelle

vigili ed efficaci. Esortazioni di scottante attualità: fondare la propria vita

sulla semplicità, ritornando alla sobrietà dei nostri anziani significa ripensare

ad un futuro che, proiettato verso nuovi spazi, custodisca e conservi il creato.

Un messaggio importante da diffondere e discutere, prima che sia troppo

tardi, per avere il coraggio di iniziare un cammino di conversione verso la

vera bellezza che è armonia tra gli uomini nel giardino creato dal Padre.

Si è svolta domenica 31 agosto l’edizione 2014 della Coppa d’Oro Matese,

manifestazione libera di regolarità ed abilità per auto d’epoca giunta al suo 5°

anno ed organizzata dal Club Gli Amici delle Auto d’Epoca presieduto da

Antonio Aufiero. Le vetture hanno sostato sin dalla mattina lungo le strade di San

Massimo dove la comunità locale ha potuto apprezzare i vari modelli d’epoca

e sportivi giunti anche da regioni limitrofe. Sono stati oltre 20 gli equipaggi al

via che si sono impegnati dapprima su una serie continua di brevi percorsi da

superare in tempi prestabiliti e quindi si sono diretti sul pianoro di Campitello

Matese dove era stato posto il traguardo; a seguire prova di abilità con il Minigolf

per i navigatori e quindi momento conviviale presso un agriturismo del posto

dove oltre 40 persone con mogli, fidanzate e figli al seguito, hanno trascorso

una splendida giornata accomunati dalla stessa passione. Gli equipaggi giunti

da fuori regione hanno sottolineato le bellezze naturali della zona, gradendo

l’aspetto di sana competizione che è alla base della Coppa e pertanto obiettivo

centrato dal Presidente del Club Tonino Aufiero che insieme ai suoi figli Alberto

e Francesca e ai tanti collaboratori ogni anno intende unire l’aspetto sportivo a

quello turistico in una zona bellissima della nostra regione che meriterebbe

maggior riguardo ed un adeguato rilancio in termini di valorizzazione del ter-

ritorio. Sono state apprezzate tante autovetture: Fiat X19 Dallara di Carmine

Mancini - Fiat Barchetta di Rignanese Mario – Alfetta GTV 2000 Modello

Strada di Margiotta Christopher – Alfa Romeo 146 TS di Santelia Valentino –

Fiat 600 di Di Tota Guido – Alfa Romeo Duetto 1750 di Catolino Antonio – In-

nocenti Mini Minor MK3 di Nucciarone Vittorino – Lancia Fulvia di Di Rito Maria

Loreta – Alfa Romeo Duetto di Palladino Antonio – Alfa Romeo Spyder di Libe-

rato Cameli solo per citarne alcune. La premiazione finale ha visto come sem-

pre dei riconoscimenti per tante autovetture, mentre la classifica finale ha sorriso

all’auto nr. 27 di Bruno La Guardia di Trivento su Fiat 600 del 1958, seguito

dall’Alfa Romeo Giulietta del 1963 di Di Nardo Giovanni, mentre terzo si è po-

sizionata la Volkswagen Maggiolino Cabrio del 1972 di Riccardi Enrico.

Appuntamento alla prossima edizione del 2015 per una manifestazione che

riesce sempre a raccogliere nuove adesioni e che, nelle intenzioni degli organiz-

zatori, potrà essere ulteriormente incrementata con l’inserimento in un calen-

dario di eventi a livello nazionale.

Auto d’epoca, Bruno La Guardiadomina la 5^ edizione della Coppa d’Oro Matese

Il messaggio per la Giornata del Creato

Giovanni

de Gaetano

“Dieta Mediterranea e sport: quando la crisieconomica minaccia uno stile di vita”

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