2 settembre 2014
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L'oscar del giorno lo assegniamo a Giovanni
Muccio. Il Guerriero sannita ha indirizzato una
sua nota al governo regionale per cercare di at-
tirare l'attenzione sui problemi sociali. Forse
molti politici non vivono in mezzo alla gente co-
mune ed in particolare ai bisognosi, perchè chi
lo fa si rende subito conto della disperazione di
centinaia e centinaia di famiglie molisane, che
spesso faticano a mettere un piatto in tavola.
Centinaia e centinaia sono le famiglie che non
riescono a pagare le bollette, subendo il di-
stacco come qualsiasi utente moroso. E Petra-
roia continua a parlare.
Il Tapiro del giorno
a Salvatore Micone
Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Mi-
cone. Del consigliere regionale di opposi-
zione non si intravedono le tracce politiche in
Consiglio. L'unico argomento che gli sta a
cuore è quello dei precari dei Centri per l'Im-
piego. E' pur vero che quando era assessore
alla Provincia di Campobasso ha profuso
energie per il mantenimento in vita delle strut-
ture attraverso, anche, l'infornata di precari
che oggi sono a rischio. Ma è riducibile un'at-
tività politica regionale solo alla permanenza
in essere di queste strutture?
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]
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Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 176 - MARETEDÌ 2 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
a Giovanni Muccio
Un decreto ingiuntivo probabilmente metterà fine al rapporto
tra la Regione Molise e Trenitalia. “Sarebbe ora”, è il caso di
aggiungere.
Lo lascia intuire l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo
Nagni in una breve nota a commento, appunto, della decisione
di Trenitalia di affidarsi alla giustizia per vedersi pagati gli emo-
lumenti arretrati (anno 2013 3 e primo trimestre 2014). Ep-
pure, come racconta Nagni nella nota a commento, sul punto,
le parti si erano accordate nel corso del Comitato di gestione
riunito il 6 giugno scorso, convenendo che la Regione avrebbe
versato 10 milioni a breve e il saldo entro la fine dell’anno in
corso, mentre per il 2014 avrebbe presentato a stretto giro di
posta, “un adeguato piano di pagamento del corrispettivo dei
servizi resi”.
Che Nagni abbia preso cappello e minacci di ripensare se
sia il caso o meno di rinnovare il contratto in scadenza a di-
cembre per i prossimi tre anni, appare più che giustificato. In
fondo la Regione è un ente che un minimo di rispetto e di cre-
dibilità se lo meriti, nonostante, come abbiamo appreso, sia
un cattivo pagatore.
Ma è altrettanto vero che Trenitalia, stando alla centinaia di
proteste che ogni anno si accumulano sul tavolo regionale per
le carenze che presentano le carrozze, per i ritardi con cui
spesso si viaggia, per i guasti alle macchine, sia una eroga-
trice di servizi chiaramente insufficiente e inadeguata a soddi-
sfare le esigenze di mobilità su rotaia dei molisani.
Ora capiamo anche perché poi la Regione non abbia mai
applicato a carico di Trenitalia alcuna sanzione di fronte al-
l’evidenza delle proteste e delle denunce da parte dei viaggia-
tori. Essa per prima era inadempiente.
Una volta venute a galla le rispettive magagne, appare lo-
gico, anzi doveroso, che la Regione si ponga il problema se
continuare il rapporto con la società che per farsi pagare è ri-
corsa all’intervento del giudice, oppure alla scadenza contrat-
tuale (dicembre 2014) voltare pagina.
Cioè assegnare il servizio con apposita procedura di evi-
denza pubblica, sperando in meglio.
2
2 settembre 2014
Il rapporto contrattuale tra la Regione Molise e Trenitalia a rischio rottura
TAagliolto
CAMPOBASSO. Il Consigliere Regionale Salvatore Micone
ha presentato una mozione urgente per discutere della situa-
zione in cui versano i servizi regionali per il lavoro con partico-
lare riferimento ai Centri per l’Impiego delle province di
Campobasso e di Isernia.
Presso i Centri per l’Impiego, infatti, da anni sono attivi servizi
collegati alla vita lavorativa dei cittadini quali l’accoglienza,
l’orientamento, l’inserimento e il reinserimento lavorativo, con-
sulenza all’autoimprenditorialità.
"Tali servizi, in un momento di profonda crisi economica - af-
ferma Micone - assumono un ruolo di centralità ed essenzialità
per l’intera collettività. Presso gli sportelli dei Centri per l’Im-
piego, infatti, si affollano quotidianamente centinaia di giovani
e meno giovani con problematiche legate alla sfera formativa e
professionale trovando negli operatori la professionalità e le
competenze necessarie.
Tali servizi - puntualizza Micone - vengono svolti oltre che da
lavoratori assunti a tempo indeterminato, anche da numerosi
precari che vantano un’esperienza ultra decennale. Questi co-
stituiscono oltre la metà del totale degli addetti dei Centri per
l'Impiego di Campobasso, Termoli ed Isernia. I loro contratti tut-
tavia risultano in scadenza al 31 dicembre 2014. Il venir meno
di queste risorse, sostiene Micone, comporterebbe il collasso
dei servizi per il lavoro in un periodo di crisi economica che
vede un'alta affluenza presso gli sportelli dei Centri per l'Im-
piego da parte di disoccupati, cassaintegrati, giovani ed immi-
grati".
Già nell'aprile del 2014, al fine di garantire la continuità del-
l'erogazione di tali servizi essenziali, la Regione Molise ha au-
torizzato il finanziamento del progetto ponte per la
qualificazione dei servizi per il lavoro per il periodo 01/05/2014
– 31/12/2014 a valere su fondi residui FSE 2007/2013, nelle
more dell'approvazione del nuovo Masterplan dei servizi per il
lavoro 2014/2020.
"Ora però il Governo regionale ha il compito di dare un altro
segnale forte, quello della programmazione dell’erogazione dei
servizi per il lavoro a far data dal 1° gennaio 2015.
A tal fine, con la mozione presentata ho voluto - continua
Micone - impegnare il Consiglio Regionale ad approvare un do-
cumento col quale impegnare il Governo Regionale a program-
mare in tempi celeri le modalità necessarie per garantire
l'erogazione dei servizi per il lavoro a far data dal 1° gennaio
2015 e quindi la prosecuzione dei rapporti di lavoro dei precari
che operano presso i Centri per l'Impiego di Campobasso, Ter-
moli ed Isernia attraverso l'avvio della procedura di richiesta di
anticipazione sui fondi UE al Ministero del Lavoro".
Il consigliere Salvatore Micone ha presentato una mozione urgente sui servizi per il lavoro
"Centri Impiego, rifinanziamoli"
Un decreto ingiuntivo per dirsi addio
Eccolo il Petraroia che non t’aspetti dopo averlo letto e riletto
più volte in versione mielosa a cercare unità, collaborazione,
coesione. Citare Papa Bergoglio, riferirsi accoratamente al
Patto per il Lavoro, alla urgenza di sostenere il Molise che non
s’arrende dinanzi ai morsi della crisi globale.
Eccolo però anche in versione opposta, prevalentemente
rancorosa. Alla ricerca delle colpe degli altri per assolvere se
stesso e quanti con lui stanno gestendo il Molise nella più as-
soluta anonima e inconcludente transizione politica e ammini-
strativa, alle prese (egli soprattutto) con la Cassa integrazione
ordinaria e in deroga, vessillo da sbandierare sulla incombente
miseria collettiva. Eccolo dichiarare guerra a chi ha governato
prima di lui e di Frattura, con il fardello delle colpe, le più qua-
lunquistiche, che avrebbero ridotto il Molise a brandelli.
Eccolo invocare una commissione d’inchiesta (rigurgito del
veterocomunista che ancora alberga in lui) sulla Gam– Solagri-
tal – Arena, e fare chiarezza (altro lessico comunista) sulle “si-
tuazioni esplosive riferite rispettivamente ai debiti della sanità,
ai conti pubblici bocciati da tre sentenze della Corte Costituzio-
nale, alle Società partecipate in gran parte al collasso, alla man-
cata programmazione in quasi tutti gli ambiti settoriali e a una
diffusa situazione di caos estesa all’organizzazione interna
degli uffici, al dimensionamento scolastico, all’urbanistica, ai
trasporti e alla formazione fino al fitto degli immobili”. Peccato
che a distanza di oltre un anno e mezzo di governo di centrosi-
nistra non ci sia uno, che uno, che possa dire e dimostrare che
qualcosa del disastro così bene illustrato sia stata corretta,
qualche errore riparato, un cambiamento effettuato.
Di quel passato, a dispetto di Petraroia, resta il rimpianto
delle migliaia di famiglie che con la Gam, la Solagrital e l’Arena
hanno vissuto e continuerebbero a vivere se non fosse salita al
governo della regione una classe politica che non sa risolvere
e non sa risolversi, persa nella propria inconcludenza, immise-
rita dai rancori, e resa impotente dalle difficoltà che non sa af-
frontare. Petraroia di quel passato vuole farne una paccottiglia,
ignaro che gli compete, per essere maggioranza, l’onere della
soluzione, la migliore possibile.
Ma non avendo forza e capacità necessarie, preferisce rifu-
giarsi in una Commissione d’inchiesta composta a sua imma-
gine e somiglianza (faziosa e rancorosa), perché decreti le
malefatte altrui e assolva le inappropriatezze della maggioranza
politica cui appartiene.
Per colmo di sfacciataggine (politica), come abbiamo avuto
modo di mettere in risalto in altra corrispondenza, non si fa scru-
polo di spostare in avanti nel deserto del nulla, nel vortice delle
chiacchiere, nel caos degli accadimenti l’idea che il governo re-
gionale sia pronto e determinato a riformare il Molise. A renderlo
cioè un esempio virtuoso della pubblica amministrazione. In-
credibile!
Un governo regionale che non è riuscito a modificare di una
virgola le storture, le distorsioni e le distonie che fanno della
Regione Molise un Ente mastodontico e improduttivo, dalla di-
rigenza meglio pagata d’Italia, che parla di riforme, di rilancio,
di una nuova frontiera!
L’uomo è di quelli che la demagogia l’hanno incorporata, per
cui gli viene facile dopo aver invocato Commissioni d’inchiesta
e la dannazione altrui, prefigurare il prossimo eldorado moli-
sano:
riforme, programmazione, diverso orientamento della
spesa pubblica eccetera eccetera.
L’autunno molisano, pertanto, a differenza degli altri
autunni italiani, non sarà caldo.
Stando a Petraroia, infatti, sarà denso di leggi regio-
nali varate per rendere più snello ed efficiente il Si-
stema Molise, per razionalizzare la spesa, ottimizzare
la gestione e recuperare risorse finanziarie da destinare
alle imprese private (amiche, s’intende) avendo cura
di mandare al macero le aziende e le società parteci-
pate dalla Regione, e di mantenere per sé e per la diri-
genza regionale e il novero degli incaricati alla gestione
dei beni e degli interessi privati del noto gruppetto di
amministratori di Palazzo Vitale e di Palazzo Moffa i
privilegi, gli emolumenti, le prebende e i vantaggi (quelli
chiari e quelli occulti). Salvo a vedere però quali sa-
ranno gli esiti delle iniziative dei molisani indignati che
si dicono decisi a tentare di sfrattarli da Palazzo Moffa
e metterli finalmente alla berlina.
Dardo
32 settembre 2014
TAagliolto
L’ultimissima di Michele Petraroia, vice
presidente della giunta regionale del Mo-
lise e assessore alle politiche di sviluppo
(!) : “Ha ragione lo scrittore Antonio Pa-
storini quando sprona il Molise a scrol-
larsi di dosso il retaggio assistenzialistico
di un economia drogata dall’impiego pub-
blico e da prenditori che si vestono da
politici per camuffare meglio i lori inte-
ressi privati”.
Senza accorgersene, forse, o accor-
gendosi ma facendo lo gnorri (altra sua
particolarissima specialità), ha dato un
calcio negli stinchi al collega di maggio-
ranza Vincenzo Cotugno, imprenditore
della più bell’acqua vestito da politico per
camuffare meglio i propri interessi privati.
Cognato dell’altro grande imprenditore
vestito da politico, Aldo Patrciello, che
più e meglio di Cotugno ha dato una
mano a far vincere Frattura e Petraroia
per amministrare in chiave privatistica e
utilitaristica il Molise.
Frattura, Petraroia, Cotugno, Patri-
ciello: amalgama ben riuscito di politica
e affari.
Ma lui, Petraroia, che scrive ciò che
scrive, ovvero dando ragione a Pastorini
che invita i molisani a scrollarsi di dosso
proprio i Cotugno e i Frattura in quanto
imprenditori vestiti da politici per camuf-
fare meglio i loro affari privati, continua a
fare lo gnorri. Quasi non facesse parte
della maggioranza, non ne dividesse le
mattane, i sotterfugi e gli affarismi. Roba
da manicomio.
Ultimissima da Petraroia!Lettera aperta al presidente della Regione Molise
Annunciato dal “comunista” Petraroia
il nuovo corso politico a Palazzo Moffa e a Palazzo Vitale
Commissione d’inchiestae dannazione degli avversari politiciParadossale: il governo regionale che non è riuscito a modificare di una
virgola le storture, le distorsioni e le distonie che fanno della Regione
Molise un Ente improduttivo, ma dalla dirigenza meglio pagata d’Italia,
parla di riforme, di rilancio, di una nuova frontiera!
On. Ministro,in riferimento alla vertenza
della Società ESATTORIE SpA in concordato
liquidatorio trattata presso la preposta Dire-
zione Generale dei Rapporti di Lavoro il 29
agosto scorso, segnalo la necessità di inter-
venire con somma urgenza per chiarire una
corretta interpretazione del Decreto n. 83473
del 1.08.2014.
Il Liquidatore Giudiziale con l’allegata nota
del 27.08.2014 sollecitava la concessione di
ulteriori 3 mesi di cassa in deroga ai sensi
del menzionato Decreto, stante gli impegni
avviati dal Comune di Viterbo e dalle istitu-
zioni molisane, tese a salvaguardare la pro-
spettiva occupazionale dei n. 104
addetti.Sorprendentemente il 29 agosto il
confronto si chiude con un Verbale di Man-
cato Accordo che sancisce il licenziamento
dei lavoratori a causa di un mutato atteggia-
mento del Commissario Giudiziale che re-
spinge ogni richiesta di aggiornamento della
riunione e per via di un’interpretazione rigida
del Decreto n. 83473/2014 che se generaliz-
zata determinerebbe conseguenze nefaste
per migliaia di lavoratori che versano nelle
medesime condizioni di fatto e di diritto.Il 3
settembre solleciterò una presa di posizione
della IX Commissione al livello nazionale per
ottenere un tempestivo chiarimento interpre-
tativo da parte delle preposte Direzioni del
Ministero del Lavoro, ma colgo questa circo-
stanza per sollecitare la possibilità di proce-
dere ad una nuova convocazione delle parti
interessate alla vertenza ESATTORIE SpA in
modo tale che possa essere accertato tecni-
camente il diritto dei lavoratori a usufruire di
ulteriori 3 mesi di cassa in deroga così come
richiesto dal Liquidatore Giudiziale nella pro-
pria nota del 27.08.2014.
Michele Petraroia,
assessore regionale
Da Ersam ad Arsiam per finire ad Arsap (Agenzia regionale per
lo sviluppo Agricolo Rurale e della Pesca): è il percorso storico-isti-
tuzionale di ciò ch’è stato l’Ente regionale di sviluppo agricolo di
Via G. B. Vico a Campobasso: una realtà che negli Sessanta ha
avuto un peso, un’incidenza, una funzione nel creare i presupposti
e nel realizzare le condizioni necessarie per sollevare l’agricoltura
molisana dalla ereditata condizione di sussistenza a settore pri-
mario dell’economia locale.
Giacomo Sedati, Pietro Cianci e Gino Di Biase sono stati gli au-
tori di una realtà che a distanza di molti decenni ha voglia di ritro-
vare peso, incidenza e funzione per affermare un’agricoltura di
qualità, competitiva e possibilmente, oltre che augurabilmente,
remunerativa. I presupposti ci sono e sono stati correttamente in-
dividuati e posti in risalto dall’attuale direttore generale, Antonio Ia-
cobucci che alla proposta di legge appena approvata dalla prima
commissione permanente regionale (presieduta da Francesco
Totaro) ha dato un contributo tecnico e amministrativo determi-
nante. Determinante, nel passaggio in cui le caratteristiche della
produzione agroalimentare devono, perché possono, rivelarsi
identificative di una biodiversità e di una tipicità del territorio, tali
da rendere i prodotti molisani di nicchia, quindi, unici, tipici e qua-
litativamente inattaccabili. Come? Attraverso la ricerca, la speri-
mentazione e l’innovazione tecnologica.
Di assoluta rilevanza è la costituzione a tale fine di apposite
banche per la conservazione del germoplasma, cioè dei semi au-
toctoni scientificamente preservati, in stretta collaborazione con il
presidio universitario.
Si prefigura, seppure con non poche incertezze e tentenna-
menti, un Molise in proiezione futura, che sceglie e si serve delle
tecnologie, delle scienze, delle professionalità.
Ma, purtroppo, con ancora una irrisolta necessità. Quella, cioè,
di creare una nuova coscienza, una diversa professionalità, una
maggiore capacità di operare nella sfera arruffata, spesso demo-
tivata e devitalizzata, del personale chiamato a rendere i contenuti
delle leggi una diretta e concreta applicazione pratica. Fatta l’Ar-
sap è, quindi, il caso di fare gli “arsapisti”.
4
2 settembre 2014TA
agliolto
Esattorie, si faccia qualcosa
Via libera della prima commissionepermanente regionale alla nascita dell’ Agenzia regionale per lo sviluppoAgricolo Rurale e della Pesca (Arsap)
Lettera aperta
di Antonio D’Alessandro
In Poste Italiane dopo il cambio dell’Am-
ministratore Delegato e, a seguire, di alcune
figure di considerevole livello verticistico,
avanza il “nuovo”, specchio fedele della
“nuova” politica che sta cercando di cam-
biare il Paese e che, sulla spinta di una pro-
fonda crisi economica, intende ribaltare il
sistema e, persino, la cultura di un modo di
fare politica che, dal dopoguerra ai nostri
giorni, nella sostanza e al di là degli uomini,
non è mai cambiato.
La riflessione che dobbiamo fare noi: era
davvero necessario sconfessare gli equilibri
di un’Azienda in crescente sviluppo, che da
anni dichiara attivi di bilancio, leader nei
mercati di riferimento e, soprattutto, che sino
a oggi ha assicurato il lavoro a oltre 140.000
dipendenti?
Si sentiva veramente la necessità di stra-
volgere un management forte di un bagaglio
di esperienze e di conoscenze?
Le battaglie, che la SLP CISL negli anni
ha dovuto sostenere, sono state spesso
aspre e senza esclusione di colpi, ma alla
fine si raggiungeva sempre un punto di con-
divisione, il punto decisivo che ha consentito
quel risultato che è sotto gli occhi di tutti. Il
cambiamento era ormai fisiologico, rientra
nell’ordine delle cose anzi cambiare un AD
dopo dodici anni è più che normale, si tratta
solo di non disperdere quanto di buono è
stato creato e magari compiere un ulteriore
salto di qualità, operazione tutt’altro che fa-
cile. Molto dipende dai veri compiti che que-
sto Governo ha assegnato al nuovo
management: crescita e sviluppo vuol dire
anche fare investimenti, vendere e fare
cassa è tutto l’opposto.
Di certo, qualsiasi progetto sia in cantiere
dovrà essere condiviso e accompagnato
dalla forza lavoro, da chi quotidianamente si
sporca le mani, dal grande patrimonio
umano e di valori molto forte in Poste che ha
nulla a che fare con le oscure dinamiche di
cui la nuova economia è piena.
In categoria sul tema della “privatizza-
zione”, è viva la preoccupazione tra i lavo-
ratori, spesso disorientati da
un’informazione non sempre trasparente.
Le problematiche sul territorio sono sem-
pre le stesse che, a turno, investono le varie
strutture: dalla disorganizzazione in SP alla
carenza di risorse in MP, dalla sicurezza alle
precarie condizioni degli ambienti di lavoro.
Le ferie estive sono servite per ricaricare le
pile in vista di un autunno che già si prean-
nuncia molto caldo.
*Segretario SLP-CISL Molise
Poste: Si cambia…!
CAMPOBASSO. Singolare lettera aperta al presi-
dente della Regione Molise sulla questione della
caccia.
"Caro Presidente con la presente per portare alla
Vostra attenzione alcune considerazioni in merito
all’iter di approvazione del calendario venatorio.
La legge regionale 19/93 all’art. 28 cita: Entro e
non oltre il 15 Giugno la Giunta regionale, sentiti
l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (ora ISPRA)
e la competente commissione consiliare, approva e
pubblica il calendario ed il regolamento relativo al-
l’intera stagione venatoria (omiss).
Entro e non oltre…… , non oltre che cosa significa
? Che oltrepassato il limite non c’è possibilità di ri-
mediare o che poi è tutto possibile e approviamo il
calendario a ridosso della stagione venatoria? Lei
presidente o assessore incaricato ( perche nel frat-
tempo la delega e stata data) si sta rendendo conto
che sta offendendo l’intelligenza dei seguaci di Diana e co-
munque non sta rispettando una legge ? Sia Nazionale che
Regionale?
Non state rispettando la legge.
Vergogna, perché e pur vero che avete ereditato guasti dal
passato, ma è pur vero che vi state comportando pressoché
allo stesso modo. Approviamo, non approviamo, aspettiamo
l’ultimo momento utile, forse non fanno in tempo a fare ri-
corso: Presidente ed assessore a che gioco state giocando
? Siete così diversamente di sinistra che compiendo il giro
siete tornati a destra ? O non lo siete mai stati?( di sinistra
intendo) Lei o chi per Lei, sta realizzando che sta facendo
magre figure e state attuando le stesse metodologie dei vo-
stri predecessori pur di accontentare quei quattro “interlocu-
tori” che vengono a bussare ai vostri scranni regionali per
avere una certa visibilità e poter poi eventualmente arrogarsi
il merito di aver fatto tutto il meglio per la Caccia.( e se poi
non ci sono riusciti va bè pazienza).
In tutto ciò le associazioni venatorie dove sono, in vacanza
anche loro ? Perché non difendono i diritti dei cacciatori in
maniera chiara ed inequivocabile. Dove sono e dove sono
state quando era sotto gli occhi di tutti che più il tempo pas-
sava e più in mancanza delle prescrizioni di legge la caccia
nella regione ogni anno si fa più restrittiva. Date una occhiata
agli altri calendari venatori in regioni dove tutti e dico tutti
hanno fatto e fanno il loro dovere nei confronti della attività
venatoria. Fanno solo proclami e dichiarazioni con le quali
fare adeguata campagna tesserativa. Dove sono le asso-
ciazioni venatorie che ben sanno che e più di un anno che
non esiste la commissione di abilitazione per l’attività vena-
toria e ci sono persone che non riescono per mancanza della
stessa a poter esercitare la caccia nonostante che abbiano
pagati i certificati occorrenti e che tra l’altro sono anche sca-
duti.
E adesso che cosa succede? Vi inventerete qualche deli-
bera dell’ultimora per poter anticipare qualche giornata di
caccia e qualche specie in barba a tutte le norme per pre-
stare il fianco ad eventuali ricorsi che potrebbero sospendere
l’attività venatoria?
Il merito o il demerito di chi sarà?
Tutto questo è un film già visto, Vi state comportando alla
stessa stregua dei vostri predecessori. Assessori e consi-
glieri prima di voi hanno mostrato la via da seguire e bisogna
riconoscergli il merito di essere degli ottimi maestri. Anche
se alla luce dei fatti non vi era alcun bisogno, vi state dimo-
strando di essere ben preparati.
Per adesso mi fermo qui, e vorrei permettermi di esprimere
qualche consiglio a Lei presidente, visto che ha dichiarato di
accettare qualsiasi contraddittorio con i cittadini nei limiti
della correttezza e nelle diversità di opinioni: stia a sentire i
consigli della struttura preposta alla preparazione del calen-
dario sia per evitare danni e sia perché ben sappiamo che
l’eredità che lei ha ricevuto anche in materia venatoria,
ha bisogno di tempo per apportare correttivi che ci per-
mettano al pari di altre regioni di avere dignità di tratta-
mento; dimostri alacrità tenacia e immediatezza per
costruire nel prossimo futuro solide basi perché noi cac-
ciatori possiamo fruire in maniera libera e totale della
nostra passione; non stia a sentire le voci di coloro che
si spacciano come depositari delle soluzioni in materia
venatoria perché sono gli stessi che dobbiamo ringra-
ziare per averci portato a questo punto ( non ereditate
anche loro); ultimo ma non per ultimo riconoscere che
si può avere una falsa partenza potrebbe essere utile,
l’importante però è non perseverare.
Un consiglio anche ai cacciatori o presunti tali, leg-
gete bene il futuro calendario venatorio e vi accorgerete
che la nostra unica arma non sono le doppiette, ma il
non pagare né le tessere associative e né le tasse di
concessione governative, per un anno si dovrebbe at-
tuare lo sciopero venatorio. (Magari fosse possibile)
Anche quest’anno ho atteso la pubblicazione del calen-
dario venatorio per poter esercitare un mio diritto, per il quale
si pagano bei soldini, e anche quest’anno avete perseverato
a non rispettare la legge. Anche quest’anno vi inventerete
delibere strane, e deroghe dell’ultimo minuto per non rispet-
tare la legge, anche questo anno siamo sotto tiro di possibili
ricorsi che potrebbero bloccare la caccia, ( speriamo che gli
anticaccia continuino a non capirci nulla), anche questo anno
ci sarà la corsa ai tesserini( e i cacciatori anche questo anno
si lamenteranno) . Se tutto ciò potrebbe danneggiarmi come
utente, non e una minaccia, ci vedremo nelle sedi opportune.
Sarebbe bello che qualche dirigente di associazione vena-
toria facesse sentire una voce fuori dal coro, ma non è suc-
cesso per altre cose più importanti e non credo che succeda
ora, anche nel loro piccolo sono amministratori, ma a tutto
può esservi un inizio.
Non mi voglio dilungare oltre, anche se ci sarebbero
molte cose da dire, ma non è più tempo, abbiamo quello che
ci meritiamo
Mi aspettavo chiarezza e serietà soprattutto perché tra i
Suoi voti c’è anche il mio.
Buon lavoro.
Ps. L’assessore alla caccia potrebbe anche fare una con-
ferenza dibattito per spiegare le sue scelte. O no?
Zed
5
2 settembre 2014TA
agliolto
Caccia, il disastro regionaleSotto accusa l'assenza di uno specifico piano venatorio previsto dalla legge
di Mauro Sasso
Gli accadimenti di carattere economico e sociale che
stanno interessando il Molise, in special modo nelle ultime
settimane, riguardo le società a partecipazione regionale, la-
sciano spazio ad alcune considerazioni, proprio su tali orga-
nismi, ormai fuori controllo e anacronistici se rapportati
all’attuale scenario economico. Luoghi di potere, attraverso
cui la politica negli anni ha operato indisturbata, dividendosi
le poltrone dei Consigli di Amministrazione, assumendo per-
sonale a proprio piacimento, così da creare un bacino di con-
sensi utile ad ogni tornata elettorale.
Il tutto, naturalmente, abbondantemente finanziato con le
casse pubbliche ed i soldi dei contribuenti molisani, spesso
ignari delle operazioni condotte in tali segrete stanze con i
loro denari. Siamo stati sempre favorevoli a tal proposito,
come Organizzazione, ad una dismissione progressiva delle
quote pubbliche da tali Società, così da cancellare definitiva-
mente tali metodi da Prima Repubblica e che hanno mandato
in rovina la maggior parte di tali Enti, in Molise come in Italia.
A nostro avviso, infatti, una pubblica amministrazione deve
governare altro tipo di processi, come la programmazione,
l’orientamento degli investimenti, guardando lo sviluppo del
territorio, ma senza mai indossare gli abiti dell’impresa. Tale
attività deve esser lasciata a chi ha scelto di farla, garan-
tendo un territorio sano, libero da commistioni di vario ge-
nere ed in cui poter lavorare con serietà e serenità. Tornando
al tema, fuoruscita si, senza dubbio, ma con la dovuta atten-
zione. Innanzitutto bisognerebbe prestare particolare cautela
ad abbandonare il controllo delle società che hanno ricadute
dirette sulla programmazione economica del territorio e che
dovrebbero rivestire una sorta di braccio operativo dell’Ente.
Immagino il Consorzio Korai, che potrebbe essere prota-
gonista nelle attività programmatiche di quel turismo che i
nostri amministratori tirano sempre in ballo, ma a cui poche
risorse destinano e a cui ancora non viene dato il ruolo da
protagonista che merita.
Molise Dati, azienda composta da figure altamente pro-
fessionalizzate che raccoglie ed immagazzina dati sensibili e
che dovrebbe fornire all’Istituzione quel valore aggiunto in
termini di strategia amministrativa e di ricerca sulle esigenze
della popolazione. Premessi questi e altri casi specifici, per
queste ed altre motivazioni, però, una intelligente exit-stra-
tegy regionale da altre realtà simili, ribadiamo, è quanto mai
necessaria. Non possiamo ancora pensare ad una Regione
che produce zucchero o pollame, che pensa a riparare im-
pianti di risalita, oppure le condotte fognarie di questo o quel
nucleo industriale.
Le risorse impiegate per queste attività devono essere di-
rottate altrove, per attrarre investimenti e capitali da fuori re-
gione, per abbassare le tasse ai cittadini ed incentivare le
imprese.
Una marea di denaro pubblico che se utilizzato in maniera
più astuta davvero offrirebbe un nuovo impulso alla econo-
mia di questa terra. Anche in questo però, bisogna prestare
la massima attenzione per stanare i furbetti che mai man-
cano quando bisogna fare l’affare. Il passato ne è pieno di
esempi. Occhio a coloro a cui si vanno a vendere le quote
delle società pubbliche.
Evitiamo i saldi di fine stagione a favore dei soliti impren-
ditori arricchiti con denaro pubblico che acquistano, spre-
mono ed alla fine chiudono aziende.
Loro non servono. Allontaniamo chi danneggerebbe ancor
di più alcune economie già in difficoltà e che lasciano peggio
di come hanno trovato le nostre aziende e le nostre società.
E la strada maestra da seguire per porre una lente di ingran-
dimento sulla questione è la tenuta dei livelli occupazionali.
Prima di dismettere quote o vendere azioni, si tutelino i lavo-
ratori, stipulando accordi seri e convenienti per tutti, princi-
palmente salvaguardando chi lavora.
L’auspicio è che la politica intraprenda da subito con fer-
mezza e responsabilità questo cammino, magari come fatto
con Ittierre, dove pare (facendo i dovuti scongiuri) che le
cose cominciano a funzionare, seppur con una certa len-
tezza. Il tempo degli sperperi è finito, considerato che le ri-
sorse in futuro saranno sempre minori.
E proprio in virtù di ciò la Regione deve riprendere in mano
le redini per condurre questo territorio, ricco di storia, cultura,
paesaggio e professionalità, verso una condizione di ripresa.
Partecipate, necessaria riflessione
Doppio Consiglio comunale, tanti
argomenti in discussione questa
mattina nella sala consiliare di Pa-
lazzo San Giorgio mentre domani in
primo piano ci sarà l’approvazione
delle aliquote della Tasi e della Tari.
L’ordine del giorno di oggi pre-
vede l’interrogazione del consigliere
Francesco Pilone sulla localizza-
zione provvisoria della scuola del-
l’infanzia “C. Collodi” del IV Circolo
attualmente in via Scardocchia, tre
interrogazioni di Michele Coralbo
avente ad oggetto sul’intitolazione
dello stadio comunale Selvapiana al
capitano Michele Scorrano, sullo
stato di salute degli edifici scolastici
comunali e sull’istituto di via Facchi-
netti “Romita”. Le interpellanze
sono del consigliere Cretella sulla
mancata assegnazione delega al-
l’Ambiente, del consigliere Praitano
sulla visita del Papa dello scorso 5
luglio e del consigliere Felice sui
permessi di sosta nel centro citta-
dino.
Le mozioni riguardano, invece, la
preparazione degli scrutatori, le
spese sostenute
per la visita del Santo Padre, la
digitalizzazione delle comunicazioni
nell’ambito degli organi del Consi-
glio Comunale, l’istituzione dei “par-
cheggi rosa” riservati alle donne in
stato di gravidanza o con prole neo-
natale al seguito, l’annullamento
dell’imposta Ici/Imu sui terreni ex
agricoli, la riapertura e la riqualifi-
cazione Villa De Capoa, l’attiva-
zione delle web-cam nell’aula
consiliare, le politiche della casa, la
chiusura al traffico di Piazza Pepe e
la limitazione alla mobilità ed utilizzo
improprio degli spazi sosta per disa-
bili. In discussine anche un ordine
del giorno sulla soppressione della
Corte di Appello di Campobasso.
Domani, come anticipato, il Consi-
glio dovrà approvare il regolamento
per l’istituzione e l’applicazione del
tributo comunale sui servizi indivisi-
bili Tasi, le aliquote del tributo per i
servizi indivisibili- TASI per l’anno
2014, il regolamento per l’istituzione
e l’applicazione della tassa sui rifiuti
Tari , il piano Finanziario del Servi-
zio di Gestione dei rifiuti urbani per
l’anno 2014, le tariffe della tassa sui
rifiuti Tari per l’anno 2014: infine
tornerà in discussione anche la de-
libera C.C.n.1 del 24/02/14 inerente
la proposta di variante con amplia-
mento alla lottizzazione “Parco dei
Pini”, /14:in esecuzione delle ordi-
nanze TAR Molise n.37/14 “
6
2 settembre 2014 Campobasso
Si terrà domenica 7 settembre, alle ore
15.00, presso l'Hotel San Giorgio a Campo-
basso, il 3° Memorial di scacchi "Costanzo
Muccio", torneo semilampo a sei turni, si-
stema svizzero, dedicato al giovane inge-
gnere biomedico molisano prematuramente
scomparso nel 2010, che gli amici ricordano
con questo appuntamento annuale.
La chiusura delle iscrizioni è prevista per le
ore 15.15 sempre del giorno 7 settembre. Ci
si può iscrivere, oltre che di persona entro
l'ora stabilita, andando sul sito Internet:
http://apalladi.altervista.org/iscrizione3mem
o.html.
In palio premi in denaro per i primi cinque
classificati assoluti, i primi classificati delle
tre categorie ed il primo dei non classificati.
Per ulteriori informazioni è possibile contat-
tare l'organizzatore dell'evento, Andrea Pal-
ladino, campagno di Liceo di Costanzo, al
numero di cell.3450836394.
Memorial di Scacchi “Costanzo Muccio”, aperte le iscrizioni
Festival saltato, gli organizzatori precisano: “Sicurezza a rischio”
Palazzo San Giorgio, assisein riunione oggi e domani
L’associazione culturale Co-
struttore di eventi replica alle af-
fermazioni rilasciate dal
sindaco di Campobasso, Anto-
nio Battista, in merito alle vi-
cende che hanno portato
all’annullamento del Bpm Love
Festival del 29 e 30 agosto e
precisa che “Il giorno 26 agosto
è stata fatta la delibera del Co-
mune, pubblicata sul sito del-
l’ente alle 14.30 del 27, senza
la contestuale comunicazione
agli organizzatori dell’evento.
Nella delibera si autorizza
l’evento per i giorni 29 e 30
agosto, autorizzando, inoltre,
l’occupazione dell’area interes-
sata per l’allestimento, a partire
dal 27 al 31 agosto (come ri-
chiesto dall’associazione).
Nella delibera si demanda ai di-
rigenti competenti tutti gli adem-
pimenti gestionali
consequenziali, scaturiti dal
presente deliberato. Ciò detto,
come mai al 28 mattina, un
giorno prima dell’inizio del-
l’evento, l’area era ancora oc-
cupata dalle auto e priva di
segnaletica di rimozione auto e
chiusura al traffico?
Nonostante questa grossa
inadempienza del Comune, l’or-
ganizzazione ha comunque ini-
ziato a preparare ed allestire
l’area. Siamo stati costretti a
bloccare il tutto alle 19.30 del
28 quando ci siamo resi conto
che non c’erano le condizioni
per lo svolgimento in tutta sicu-
rezza di un evento che avrebbe
portato migliaia di giovani all’ex
stadio Romagnoli. A fronte di
questo, nei minuti immediata-
mente successivi alla decisione
di annullare l’evento, l’associa-
zione ha dato mandato al pro-
prio legale di comunicare in via
ufficiale al Comune le motiva-
zioni che hanno portato alla ri-
nuncia, per inadempienza e
latitanza della struttura ammini-
strativa del Comune. Cosa
grave è il primo cittadino in con-
ferenza stampa ha sostenuto di
non essere a conoscenza di
tale documento ufficiale”.
L’Associazione culturale
“Costruttore di eventi”
A settembre novità sul fronte
del verde pubblico a Campo-
basso. Lo ha annunciato il sin-
daco Battista che della visita del
Papa si porta dietro la fatica del-
l’evento e la soddisfazione di
aver ripulito la città dalle sterpa-
glie, sistemando il verde incolto,
e dando una passata al verde
cosiddetto attrezzato. Non gli va
ancora di annunciare un Piano
urbano del verde, ma ci sta se-
riamente pensando. Aspettiamo
settembre. Diversamente, pas-
seranno pochi altri mesi, e Cam-
pobasso tornerà ad essere
quella di sempre, col verde in-
colto ridotto a sterpaglia e il
verde attrezzato bisognoso di
una (ri)passata. Ma di visite del
Papa non ce ne saranno altre
forse per decenni, per cui la
straordinarietà dell’evento non
sarà più l’occasione per interve-
nire massicciamente e a fondo.
Da qui l’idea che va maturando
il sindaco di arrivare ad un
Piano urbano del verde, fa-
cendo propri gli stimoli, le circo-
stanze e le collaborazioni che
sono nati sull’abbrivo dell’arrivo
di Papa Bergoglio. Soprattutto
le collaborazioni, magari da ren-
dere stabili con opportune for-
mule tecniche e amministrative.
Ma anche cogliendo al volo la
emergente disponibilità dei cit-
tadini a darsi spazi, luoghi, e am-
biti urbani attrezzati per il tempo libero.
Comitati di quartiere già operano in tal
senso, e altri nascono con questa “nobile”
intenzione che il sindaco Battista vuole as-
secondare in maniera sistematica. Del
Piano, quindi, non solo l’idea, quanto gli
strumenti tecnici e amministrativi per rea-
lizzarle, con l’impiego di un minimo di ri-
sorse finanziarie e una diversa
organizzazione dei servizi municipali. Un
comitato, cosiddetto “Albero di Natale”,
sarà protagonista di un primo segnale di
novità nel considerare un dovere civico
farsi carico di dare una mano all’ammini-
strazione nella cura estetica della città.
Quel comitato, la cui anima ispiratrice e la
cui volontà operatrice si riassume nella fi-
gura dell’ingegnere Claudio Pasquale, si
sta predisponendo a donare e a
mettere a dimora una giovane se-
quoia in Piazza Cesare Battisti al
posto di quella ormai deperita.
Un gesto simbolico quanto si
vuole, ma di sostanziale concre-
tezza. Probabilmente, anche
questa operazione farà parte del
Piano del verde che ha in animo
il sindaco di realizzare. Sicura-
mente del Piano farà parte
l’Agenzia regionale per lo svi-
luppo e l’innovazione dell’agricol-
tura nel Molise (Arsiam), che ha
provveduto alla sfalciatura in oc-
casione della visita del Papa e
che, con un’apposita conven-
zione, potrebbe provvedere a
continuare a sfalciare in prede-
terminati periodi dell’anno. Poi,
dicevamo, il Piano dovrebbe con-
tenere una migliore organizza-
zione del servizio comunale,
magari dotato di altro personale
e di mezzi meccanici. Ma il pezzo
forte è creare attenzione, motiva-
zioni, interesse e partecipazione
al progetto di manutenzione e va-
lorizzazione della Villa comunale
“De Capoa”: vero gioiello di giar-
dino all’italiana che, tolta la sug-
gestione dell’impareggiabile
bellezza panoramica della Co-
stiera amalfitana, per disegno e
impianto architettonico, per ric-
chezza e varietà delle essenze
arboree rivaleggia a pieno titolo
con le Ville Rufolo e Cimbrone di
Ravello. Poi, magari, sull’onda della facile
demagogia, nel Piano potrà trovare riferi-
mento anche il destino, in chiave naturali-
stica, dell’area dell’ex campo sportivo
“Romagnoli” perché possa convivere con
la parte di essa da destinare alla sede re-
gionale. Una lievitazione di coscienze
(pubbliche/private) da seguire.
Dardo
7
2 settembre 2014Campobasso
Beccato con 45grammi di eroina,arresto convalidatoper il 50enne
Si è tenuta ieri mattina l’udienza di convalida
dell’arresto effettuato lo scorso venerdì dai ca-
rabinieri della compagnia di Campobasso nei
confronti del 50enne sorpreso con 45 grami di
eroina: L’autorità giudiziaria concordando con i
gravi indizi di colpevolezza emersi all’esito di
un’articolata attività di indagine che ha per-
messo ai carabinieri di recuperare un quantita-
tivo significativo di eroina, ha convalidato
l’arresto disponendo nei suoi confronti la misura
cautelare degli arresti domiciliari. D.A., classe
1965 è stato sorpreso alla stazione di Vinchia-
turo e, sottoposto a perquisizione personale il
cinquantenne non ha dato particolari segni di in-
sofferenza cosa che è invece accaduta quando,
condotto presso gli uffici dell’Aliquota Radiomo-
bile, gli è stato comunicato che sarebbe stato
accompagnato presso l’ospedale Cardarelli per
essere sottoposto ad accertamenti clinici. L’esito
delle analisi infatti, ha evidenziato la presenza
nell’ampolla rettale, di un corpo sacciforme rife-
ribile a corpo estraneo. Di fronte all’evidenza
degli esiti clinici il cinquantenne ha confessato
ai Carabinieri di aver occultato all’interno del
proprio corpo dell’eroina. 45 i grammi dello stu-
pefacente sequestrato per un valore non infe-
riore a 4.800,00 euro (tutto dipende dal grado di
purezza della sostanza) e destinato alla piazza
del capoluogo e dei comuni limitrofi che, con il
loro pronto intervento, i Carabinieri hanno evi-
tato venisse spacciato.
Il comitato dell’ “Albero di Natale”, mettendo a dimora unagiovane sequoia in Piazza Cesare Battisti al posto di quellaormai morta, darà un primo segnale di novità nel considerareun dovere civico collaborare con l’amministrazione
A settembre il varo del Piano urbanodel verde pubblico (e privato)
Si comincia ad amministrare col porre attenzione all’immagine estetica della città
GIORNALE SATIRICO
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
VENAFRO. Inizia la conta dei danni
(sperando che siano di lieve entità) del
violento nubifragio abbattutosi ieri su Ve-
nafro e l’intero hinterland. In via Frontino
il vento sferzante ha vinto la resistenza
di un grosso albero che si è abbattuto su
due veicoli parcheggiati ai margini della
strada. Fortunatamente al momento dello
schianto all’interno dei mezzi non vi era
nessuno. L’accaduto potrebbe avere dei
risvolti penali, in quanto il tronco dell’al-
bero si presenta parzialmente tagliato da
una motosega (particolare questo che lo
ha reso vulnerabile al vento). Sul posto
sono accorsi gli agenti della Polizia Muni-
cipale.
La “bomba d’acqua”, materializzatasi
sulla città attorno alle 14 e 30, ha colto di
sorpresa i venafrani. Seppure ampia-
mente preannunciata, nessuno si aspet-
tava che l’ondata di maltempo si
manifestasse in modo così improvviso e
violento. Per fortuna i danni sembrano
essere alquanto contenuti.
112 settembre 2014Isernia
ISERNIA. Ad Isernia i carabinieri della locale sta-
zione hanno tratto in arresto un 30enne originario
di Boscoreale in provincia di Napoli e residente a
Castel Volturno nel Casertano, dove si trovava ai do-
miciliari per reati in materia di stupefacenti. L’uomo
dopo le formalità di rito espletate presso la caserma
di viale 3 marzo 1970, è stato trasferito nelle ca-
mere di sicurezza in attesa dei provvedimenti che
saranno adottati successivamente dalla competente
Autorità Giudiziaria. Nelle ultime 72 ore, altre nove
persone erano finite nella rete dei carabinieri, e de-
nunciate per vari reati, durante i servizi straordinari
di controllo del territorio predisposti dal Comando
Provinciale di Isernia per contrastare fenomeni di cri-
minalità e di illegalità, e garantire la sicurezza ai cit-
tadini e ai vacanzieri.
Bomba d’acqua su Venafro
I carabinieri hanno bloccato
un pregiudicato campano
Evade daidomiciliari, arrestato
VENAFRO. Il Sindacato UNSIC getta acqua
sul fuoco in merito a degli articoli apparsi qual-
che giorno fa dove si annunciavano facili guada-
gni in merito agli errori " in quantità " da parte
dell'inps di Isernia e dove si evidenziava il fatto
che il 65% delle pensioni erano state calcolate in
modo errate. "Ciò non sempre corrisponde al
vero e spesso dal ricalcolo invece di venire fuori
un credito viene accertato un cospicuo inde-
bito. Questo è stato dall' Unsic constatato dato
che nella nostra sede giornalmente arrivano de-
cine e decine di pensionati che hanno fatto
una ricostituzione della loro pensione e dalla
quale invece di ottenere un credito ed una mag-
giorazione si ritrovano con un
indebito da pagare ed una pensione diminuita
per via del ricalcolo, ed ai quali cerchiamo di far
ricorso per annullare l'indebito, anche se non
sempre ciò è possibile".
L'UNSIC di Venafro lancia quindi un avviso
a stare attenti da facili ricalcoli delle pensioni e
ricorda ancora una volta che i servizi offerti dai
patronati sono del tutto gratuiti .
Il sindacato Unsic getta acqua
sul fuoco sui possibili errori Inps
"Pensioni, troppademagogia"
Cantalupo, autovelox illegittimo
CANTALUPO. Nel mese di febbraio 2011
il Comune di Cantalupo nel Sannio installò
un Autovelox illegittimamente lungo la SS.
17 lato destro, direzione Campobasso. Con
quell’apparecchiatura, il Vigile Urbano di
Cantalupo elevava tranquillamente a carico
degli automobilisti migliaia e migliaia di ver-
bali. Trattasi di un fatto analogo a quello di
Macchia d’Isernia e di Sesto Campano, con
la sola differenza che all’epoca, al vertice
della Prefettura di Isernia vi era un Prefetto
Facente Funzioni e più precisamente la
Dott.ssa Caterina Valente, la quale, appena
si rese conto delle attività illegittime perpe-
trate dal Comune di Cantalupo nel Sannio,
immediatamente emanò un Decreto di an-
nullamento di quell’apparecchiatura. Quel
Funzionario dello Stato che si trovò in quel
momento a fare le funzioni di Prefetto, fece
il suo dovere; cosa che non pare non ab-
biano fatto gli altri, riguardo agli Autovelox
abusivi che ancora funzionano tranquilla-
mente lungo la SS. 85, direzione Napoli, nei
Comuni di Macchia d’Isernia e di Sesto
Campano. Ritornando a Cantalupo, que-
st’ultimo Comune addirittura fece ricorso al
TAR contro il provvedimento della Dott.ssa
Valente ed il TAR gli diede anche ragione.
Però, grazie alla brillante difesa posta in es-
sere dalla Dott.ssa Caterina Valente che ha
sempre operato in silenzio, ma con alta pro-
fessionalità, competenza e disponibilità
verso i cittadini, è intervenuto il Consiglio di
Stato che con Sentenza n. 4321/2014 del
30.01.2014, depositata in data 26.08.2014
ha messo la parola fine a quell’Autovelox il-
legittimo, dando ragione alla Dott.ssa Va-
lente per tutta la linea e quindi ha ribaltato
la sentenza del TAR. Insomma, il Consiglio
di Stato ha messo fine ad un comporta-
mento illegittimo perpetrato dal Comune di
Cantalupo nel Sannio, il quale, a questo
punto, dovrebbe restituire tutti i soldi che ha
incassato all’epoca dei fatti e che ha conti-
nuato ad incassare anche successivamente
tramite Equitalia con l’invio ai cittadini di
esose cartelle di pagamento.
Il Consiglio di stato ha depositato la sentenza che chiude un lungo braccio di ferro
E' stata la zona maggiormente colpita unitamente a quella dell'alto Volturno
TERMOLI. L’amministrazione co-
munale di Termoli non ritiene più
strategici i plessi della scuola media
Schweitzer e dell’istituto tecnico
Nautico e per Geometri Ugo Tiberio
e li inserisce in un piano triennale di
valorizzazione e alienazione dei beni
immobiliari.
Il primo attualmente ospita alcune
classi della scuola media Oddo Ber-
nacchia, che ne ha annesso le fun-
zioni didattiche e amministrative
dopo la perdita dell’autonomia; il se-
condo è chiuso dal dicembre 2008,
quando sopralluoghi tecnici ne
hanno consigliato lo sgombero per
questioni di sicurezza. Una idea che
si basa sul contenuto della delibera
commissariale n.177 del 5 giugno
scorso con cui è stato approvato lo
schema del programma annuale e
triennale 2014/2016 delle opere pub-
bliche, all’interno del quale per la
prima annualità sono stati previsti
proventi per euro 11,634 milioni a ti-
tolo di dismissioni immobiliari per il
finanziamento di opere pubbliche di
pari importo (realizzazione del nuovo
polo scolastico).
Successivamente, il responsabile
del servizio tecnico ha operato una
prima ricognizione del patrimonio
dell’ente, predisponendo un elenco
di immobili suscettibili di valorizza-
zione e dismissione perché non più
strumentali all’esercizio delle fun-
zioni istituzionali, individuando pro-
prio i due plessi scolastici. Anche se
per quanto riguarda il Nautico dovrà
esprimersi crediamo anche la Pro-
vincia, che vantava una convenzione
per la definizione della proprietà del-
l’immobile. La bozza di Piano delle
alienazioni e valorizzazioni immobi-
liari transiterà per la competente
commissione consiliare e giungerà
in consiglio comunale per l’approva-
zione definitiva. Pacifico che il Nau-
tico non costituirà problema per il
trasloco delle classi, cosa diversa
sarà per la Schweitzer, dove gli
alunni sono ancora presenti nelle
aule. Infine, sarà interessante ve-
dere l’orientamento sulla destina-
zione urbanistica sulla riconversione
degli edifici.
12
2 settembre 2014 Termoli
Allarme criminalità,il problema
TERMOLI. Non è stato ca-
suale l’invio a Termoli di un
nuovo comandante della Guar-
dia di Finanza per la compa-
gnia adriatica delle Fiamme
gialle esperto in materia di anti-
riciclaggio e reati valutari.
Secondo le statistiche della
Banca d’Italia, analizzate dalla
Cgia di Mestre, il Molise è stata
nel 2013 la Regione con il mag-
gior incremento percentuale di
operazioni finanziarie ‘a ri-
schio’.
In termini assoluti non siamo
il territorio del bengodi per la
criminalità organizzata, sia
chiaro, le dimensioni contenute
non permetterebbero ciò, ma i
livelli di infiltrazione sono evi-
denti.
Dal 2012 al 2013 le opera-
zioni finanziarie sospette sono
passate da 189 a 350, con un
aumento dell’85,2%, mentre
nel complesso queste opera-
zioni sono calate del 3,6%,
comprese quelle verso l’Estero.
Solo la Basilicata regge il
confronto, con un saldo posi-
tivo (si fa per dire) del 69,6%.
Ma come vanno analizzati
questi flussi? E’ chiaro che le
organizzazioni illecite stanno
provando a insediarsi in nuovi
territori, dove magari sarebbe
più facile col potere economico
‘inquinare’ il tessuto locale.
MONTENERO DI BISACCIA. Vestiti di tutto punto per andare a un matrimo-
nio, fissato nell’ultimo sabato di agosto, si recano al santuario della Madonna
di Bisaccia per assistere alla cerimonia nuziale.
Parcheggiano le auto ed entrano in chiesa, ma con la funzione religiosa in
corso, una banda di 4 romeni residenti a Guglionesi prende di mira le auto e
ne scassina ben tre.
Spariti soldi, chiavi di casa, carte di credito e altri oggetti rinvenuti in tutta
fretta nelle vetture.
All’uscita dalla Santa messa gli invitati hanno scoperto la sgradita sorpresa,
ma nel frattempo, dopo l’opportuna denuncia alle forze dell’ordine, i ladri hanno
agito in modo sconsiderato, utilizzando le carte di credito a San Salvo. Corsia
preferenziale per una denuncia a piede libero.
TERMOLI. L’allungamento
della stagione saccarifera allo
Zuccherificio del Molise di Ter-
moli non è stata un’eccezione
nella campagna bieticola 2014,
che un po’ ovunque ha fatto re-
gistrare e lo sta facendo an-
cora, quantitativi di bietole
conferite superiori alle aspetta-
tive.
Lo evidenzia la Cgbi, Confe-
derazione generale dei bieticol-
tori italiani.
Prima di parlare di risultati
produttivi Cgbi rimarca le forti
preoccupazioni del settore per
la drammatica flessione del
prezzo zucchero, che si man-
tiene su livelli particolarmente
bassi, vicino ai minimi storici.
Consolano, almeno in parte, i
numeri della campagna 2014,
nel complesso positiva. Al Sud
si registrano buone perfor-
mance, sia sotto l’aspetto quan-
titativo, che polarimetrico. I dati
forniti dallo zuccherificio del
Molise, riferiti alla terza decade
di agosto, si attestano, media-
mente, su 53 tonnellate per et-
taro, da cui si ricavano 9,1
tonnellate di saccarosio.
La produzione di zucchero,
melasso e polpe sta rispettando
le previsioni per cui si atten-
dono risultati record che si av-
vicinano a quelli del Nord
Europa.
La consegna delle barbabie-
tole agli stabilimenti, ora asse-
stata alla media giornaliera di
30.000 tonnellate, sta piena-
mente rispettando la program-
mazione di inizio campagna e
fino a ora sono state lavorate
700.000 tonnellate.
I buoni risultati di produzione
pongono in evidenza la compe-
titività della coltura della barba-
bietola nei confronti delle altre
colture estensive dei bacini di
riferimento, confermandola
come una coltura fondamentale
per la rotazione agraria, aspetto
rilevante per mantenere la com-
petitività a 360° delle aziende
agricole.
Aumentano i reati e a Termoli
arriva un nuovo comandante
della Finanza
Vendere Nautico e Schweitzer
Barbabietole, aumentano i quantitativi
A Montenero di Bisaccia il fatto
all'uscita dalla chiesa
Romeni rubano auto
I buoni risultati di produzione dimostrano
l'importanza della coltura
L'iniziativa per finanziare il nuovo polo scolastico a Termoli
TERMOLI. Non ci saranno altri rinvii (ne
possiamo immaginare solo di carattere meteo-
rologico) per i lavori di riqualificazione del corso
nazionale e di piazza Monumento.
Il via libera definitivo, all’11 settembre, c’è
stato oggi.
Questa dunque la decisione definitiva con
cui il sindaco Sbrocca e la giunta adriatica
hanno previsto l’avvio del cantiere che conclu-
derà il progetto finanziato dai primi 3,3 milioni
di fondi Cipe.
Soldi che in origine dovevano servire per l’in-
terporto e per la costruzione di un polo del
freddo al nucleo, ma che ora sono stati dirottati
a fini turistici.
Dopo il rimbalzo di date per la chiusura
della strada vetrina di Termoli stamani in sala
consiliare il primo cittadino, insieme ad asses-
sori, consiglieri e componenti di staff ha incon-
trato decine e decine di esercenti del corso e
delle vie adiacenti. Un confronto franco ma ci-
vile e cordiale, che ha messo in luce alcune pro-
poste da parte dei commercianti, specie per
chi ha necessità di carico e scarico, che saranno
valutate e implementate senza che venga sna-
turata l’opera, che dovrà essere ultimata nel
giugno prossimo.
Il sindaco si è anche espresso sull’esigenza
dei parcheggi, vera mannaia estiva nella sta-
gione che sta per concludersi e la sua idea è
quella di ritornare al parcheggio sotterraneo di
piazza Sant’Antonio.
DI SEGUITO IL RESOCONTO FORNITO
DALL’AMMINISTRAZIONE, CONSIDERATO
CHE L’INCONTRO ERA CHIUSO ALLA
STAMPA:
Un incontro con i commercianti, diretti inte-
ressati dai lavori di riqualificazione che riguar-
deranno l‘area del corso Nazionale e Piazza
Monumento. Questa mattina il sindaco Angelo
Sbrocca ha accolto nella sala consiliare del Co-
mune di Termoli tutti i titolari delle attività com-
merciali presenti sul corso Nazionale per
ascoltare le loro idee e le loro proposte riguardo
al progetto avallato dalla precedente ammini-
strazione comunale.
I commercianti hanno espresso i loro timori
riguardo le modalità di svolgimento dei lavori e
i tempi di consegna degli stessi. Alcuni hanno ri-
ferito le loro idee riguardo la dislocazione di al-
beri, piante, arredi fissi e mobili ma, in linea di
massima, a preoccupare maggiormente gli
esercenti del centro è la paura di perdere par-
cheggi, e quindi clienti, nelle aree limitrofe alle
loro attività commerciali.
Il sindaco Angelo Sbrocca, dopo aver ascol-
tato le diverse istanze ha spiegato ai presenti
che ha analizzato le immagini del corso Nazio-
nale, fin dalla sua costruzione nel 1800 e non
erano previste nè panchine, nè piante o alberi,
ma nonostante ciò il progetto presentato al Co-
mune verrà attuato secondo quanto stabilito.
“Stiamo valutando la possibilità di apportare
alcune modifiche non rilevanti“, ha detto il
primo cittadino.
I lavori, che dovevano avere inizio oggi, primo
settembre, ma che sono stati posticipatiper
poter garantire ordine in concomitanza con la
riapertura delle scuole il 10 settembre, proce-
deranno per step.
“Abbiamo chiesto al direttore dei lavori di
chiudere il corso per gradi – ha spiegato il sin-
daco Sbrocca – la prima tranche di lavori ri-
guarderà la zona che va da via Roma a via
Sannitica, la seconda da via Sannitica a via XX
Settembre, la terza da via XX Settembre a
piazza Monumento compresa”.
Saranno garantite corsie libere per poter ac-
cedere alle attività commerciali, mentre per il
carico e scarico si procederà dalle vie retro-
stanti.
Il sindaco Sbrocca ha spiegato anche che è
volontà dell’attuale amministrazione comunale
l’individuazione e la costruzione di un parcheg-
gio in una zona centrale della città “Abbiamo
già fatto una riunione per la valutazione di
un’area – ha spiegato il primo cittadino – ma
stiamo aspettando l’esito di alcune verifiche
per poterlo rendere noto. Nel frattempo ci
stiamo attivando per il recupero e la riapertura
del parcheggio di via Campania dove sono di-
sponibili 188 posti“. Alcuni esercenti hanno
espresso il desiderio di estendere i lavori di ri-
qualificazione fino all’area della Madonnina e
lungo l’intero Corso Umberto I e il sindaco
Sbrocca ha spiegato che è anche sua volontà
ma questo verrà fatto in seguito ad un’attenta
valutazione del piano del traffico e dopo aver
trovato una nuova tranche di finanziamenti.
Altro problema sollevato dai commercianti è
stato quello relativo alla presenza di mendi-
canti in piazza Monumento, il sindaco ha spie-
gato che si procederà per quanto nelle
possibilità del Comune, inoltre i nuovi lampioni
che saranno collocati in piazza saranno i così
detti ‘lampioni intelligenti’ dotati quindi di un si-
stema di videosorveglianza e filodiffusione. “Si
potrà chiedere di estendere questo sistema
anche lungo tutto corso Nazionale – ha ag-
giunto il primo cittadino – ma invito tutti voi
esercenti e tutti i cittadini di Termoli a contri-
buire con il controllo sociale, che è quanto di
più civile ed efficace in questi casi”. Infine la
proposta di dislocare lungo il corso Nazionale
opere d’arte dell’artista Benito Jacovitti, nato a
Termoli e elemento di curiosità tra i turisti è
stata ben accolta dal sindaco Sbrocca che ha
spiegato di aver già pensato a questa possibi-
lità ma che verrà valutata, anche in base alla
disponibilità economica, in un secondo mo-
mento, quando cioè si procederà alla scelta
degli arredi urbani.
TERMOLI. Non è affatto
scampato il pericolo di soppres-
sione e accorpamento per la
Corte d’Appello di Campobasso
e per i tribunali di Isernia e La-
rino. Secondo alcune indiscre-
zioni il progetto del Ministero
della Giustizia prevedrebbe l’ac-
corpamento della Corte di ap-
pello all’Aquila e i tribunali di
Larino e Isernia al tribunale di
Campobasso.
Il provvedimento o la richiesta
di delega al parlamento do-
vrebbe essere portata in Consi-
glio dei Ministri il prossimo 13
settembre. Insomma, prende
sempre più corpo questo spau-
racchio e in riva all’Adriatico,
dopo la presa di posizione del-
l’associazione dei cardiopatici
Cuore Molisano, è stata la se-
zione Avis di Termoli, che ha ri-
badito a toni forti come il Molise
abbia diritto di continuare ad
esistere. “Oramai siamo diven-
tati terra di razzia non dobbiamo
più attenderci vandali e lanzi-
chenecchi da lontani paesi – af-
ferma il presidente Mario Ianieri
– la spoliazione di strutture isti-
tuzionali di rilevante importanza
ci vengono sottratte con certo-
sine strategie. Già stiamo sof-
frendo un continuo ridimensio-
namento della Sanità a danno
dei cittadini.
Il trasferimento della Corte
che implicherebbe anche quello
di altri uffici collegati,sarebbe
una vera e propria debacle per
la Regione Molise. Dopo la rivo-
luzione digitale, premendo un
tasto di un computer è possibile
spostare di tutto ed allora fac-
ciamo che questo tasto non
venga schiacciato, sosteniamo il
consiglio dell’Ordine degli avvo-
cati di Larino ed allo stesso
tempo tutti noi cittadini della
terra del Molise”.
13
2 settembre 2014Termoli
“La Corte d'appello non si smantelli”“Petrosino resti gratis”
Corso Nazionale, sì ai lavoriDopo l'incontro in Comune anche i commercianti hanno dato pieno assenso
TERMOLI. Col primo giorno di settembre torna a intensificarsi anche l’attività amministrativa e
istituzionale a Termoli. In attesa di conoscere la risposta delle autorità sollecitate sull’incarico assunto
dall’ex segretario generale Donato Petrosino, ora consulente esterno per i servizi gestionali, il capo-
gruppo dell’Ncd Basso Antonio Di Brino tornerà alla carica questa mattina in municipio, presentando
come esponente di opposizione una doppia mozione, con cui vuole indurre l’amministrazione
Sbrocca a seguire le orme della giunta Frattura (!) per l’attribuzione di questa consulenza esterna.
Già al centro della conferenza stampa con cui insieme a Marone e Rinaldi ha contestato il rientro
del dirigente da Rodi Garganico, non c’è l’idea di revoca delle mansioni, purché in adempimento al
decreto Renzi, queste siano svolte a titolo gratuito, come fatto da altro alto dirigente in pensione, Gae-
tano Fuiano al vertice dell’Asrem. La seconda iniziativa, invece, riguarda l’argomento della settimana
e cioè la polemica sulla soppressione della sezione nella scuola d’infanzia di via Montecarlo.
L’ex sindaco a suo tempo si trovò nella medesima condizione (come richiamato anche dall’attuale
vice sindaco Maria Chimisso) ma a suo dire ovviò con alcuni interventi che fecero recuperare fondi
sufficienti per mantenere attive tutte le sezioni. Da qui l’invito a ripristinare l’intero e precedente iter
amministrativo.
Per Di Brino il dirigente essendo già in pensione non deve prendere soldi
La sezione Avis di Termoli a sostegno della lotta degli avvocati
Se ne è parlato nel corso di un con-
vegno sullo sport. A moderare il se-
minario il professor Giovanni de
Gaetano, responsabile del Diparti-
mento di Epidemiologia e Preven-
zione dell’IRCCS Neuromed.
“Studiare gli stili di vita ed in questo
caso la Dieta mediterranea – ha spie-
gato de Gaetano – presuppone un
approccio multidisciplinare. L’attuale
sistema sanitario nazionale è impo-
stato sulla malattia, impiegando solo
il 4% delle risorse in prevenzione, ma
non sul mantenimento dello stato di
salute. Il nostro programma di ricerca,
Moli-sani, è pensato per potenziare la
salute e prevenire le ricerche. Biso-
gna coinvolgere – ha poi detto de
Gaetano – l’individuo nella cura della
struttura e delle funzioni dell’organi-
smo umano e nella prevenzione delle
malattie; per questo è bene cono-
scere i fattori di rischio e le migliori
pratiche per preservare il nostro or-
ganismo dalle malattie. Ed è proprio
per questo – ha concluso de Gaetano
- che vogliamo discutere di questi
temi con dei ragazzi che domani sa-
ranno i gestori della nostra società;
proprio perché la salute non è un pro-
blema del Ministero dedicato bensì di
coloro che si occuperanno di gestire
la società”. L’essenzialità di predi-
sporre un costante monitoraggio
delle condizioni socio economiche di
un Paese al fine di realizzare ade-
guati programmi di salute è stato sot-
tolineato dalla sottoressa Licia
Iacoviello, Capo del Laboratorio di
Epidemiologia Molecolare e Nutrizio-
nale dell’IRCCS Neuromed, che ha il-
lustrato la relazione di dipendenza tra
l’alimentazione, l’attività fisica e la sa-
lute tramite i risultati prodotti dallo stu-
dio Moli-sani. “I determinanti socio
economici sono considerati indici di
progresso di un paese – ha detto Ia-
coviello che ha poi illustrato i fattori di
rischio e di protezione per la salute e
l’importanza della Dieta mediterranea
diventata patrimonio immateriale
dell’umanità. I fattori di protezione
quali l’attività fisica e la Dieta mediter-
ranea – ha spiegato Iacoviello - inci-
dono non solo sulla salute ma anche
sulla spesa sanitaria di una nazione
in quanto riducono il rischio di amma-
larsi e di morte; purtroppo solo il 30%
della popolazione segue un livello mi-
nimo di attività fisica che non è suffi-
ciente a garantire il mantenimento
dello stato di salute. Se poi all’attività
fisica, moderata o intensa, aggiun-
giamo la giusta alimentazione pos-
siamo davvero prevenire l’insorgenza
di numerose malattie cardiovascolari,
oncologiche.
La Dieta mediterranea – ha conti-
nuato Iacoviello risulta essere la mi-
gliore con le sue cinque porzioni di
frutta e verdura a giorno, il consumo
di pesce e la riduzione di grassi e
carne”.
Purtroppo però la crisi economica,
che ha allontanato i cittadini dai cibi
freschi e sani verso i cibi supercalorici
perché meno costosi, ha condizio-
nato fortemente le abitudini alimentari
e di vita. La dottoressa Marialaura
Bonaccio, ricercatrice presso il Labo-
ratorio di Epidemiologia Molecolare e
Nutrizionale, ha illustrato il rapporto
costo-benefici dell’adesione alla
Dieta mediterranea. “La salute si
muove oggi per fasce di reddito – ha
detto Bonaccio – in questo contesto
le abitudini di vita risultano essere mi-
gliori nelle fasce alte della società
vale a dire nei ceti più agiati econo-
micamente. Questo è il profondo di-
vario che ha tracciato la crisi
economica a causa della quale oggi il
costo del cibo fresco, della frutta,
della verdura e delle sane abitudini di
vita hanno lasciato il posto a quelle
più economiche e meno salutari. No-
nostante la Dieta mediterranea sia
nata dalle fasce più povere della so-
cietà, ed in particolare dal Sud Italia,
oggi viene seguita prevalentemente
dalla fasce più ricche indipendente-
mente dal grado di istruzione. Dai dati
raccolti - ha continuato Bonaccio – si
evince che nel 2005 solo 34% della
popolazione seguiva una dieta ali-
mentare equilibrata per arrivare nel
2007 ad un picco negativo del 19%.
Questo porta non solo ad avere una
popolazione più a rischio ma anche a
costi sanitari sempre più alti per il
Paese. Oggi il livello di ricchezza in-
fluisce sull’alimentazione e, lo ab-
biamo visto anche in Molise,
l’aumento della povertà può produrre
seri rischi per la salute”.
15
2 settembre 2014Opinioni
Il messaggio per la IX giornata del Creato dal tema “Educare alla cu-
stodia del creato,per la salute dei nostri paesi e delle nostre città” nasce
dalla redazione delle due Commissioni Episcopali della CEI: quella per il La-
voro, Giustizia, Pace e Creato, guidata dall’arcivescovo di Campobasso –Bo-
jano S.E. mons. GianCarlo Bregantini e quella per l’Ecumenismo e il Dialogo,
guidata da S.E. mons. Mansueto Bianchi. In Molise la giornata sarà Cele-
brata sabato 13 Settembre in unione con la Giornata Mondiale per il Tu-
rismo. Citando nell’incipit Osea, i vescovi italiani intendono richiamare
l’attenzione su un problema grave e gravoso per l’umanità. La nostra terra
non ha armonia, vessata e distrutta dai consumismi imperanti che ne
hanno distrutto il delicato e osmotico equilibrio. Il cerchio della vita è spez-
zato e il giardino affidato da Dio all’uomo, affinché ne fosse custode respon-
sabile è devastato dagli egoismi umani. Il messaggio per la nona giornata
per la custodia del creato che si celebra il 1° settembre recepisce le esor-
tazioni di papa Francesco e le estende a tutti i cristiani. Il giardino è stato
violato da un degrado esterno che “manifesta la corruzione interiore e dei
valori fondativi della vita”. A voler significare che la corsa sfrenata verso la
bellezza e il benessere ci hanno fatto dimenticare il senso dell’armonia e
della misura, della cultura e della sapienza antica , dirottando tutti gli inte-
ressi dell’essere umano verso un appagamento solo epidermico e superfi-
ciale dei propri piaceri bestiali. Eppure religioni e filosofie, da sempre, hanno
ammonito il genere umano invitandolo ed esortandolo a perseguire vie di
perfezione interiore, in cui la parola comunità sostituisse il termine egoismo.
I vescovi denunciano apertamente la sete del profitto che spinge l’uomo
ad azioni di violenza contro il territorio in cui abitiamo. I nuovi messaggeri
di morti, astuti e subdoli mafiosi, agiscono su terreni dell’ecomafia che fanno,
almeno in apparenza, poco rumore, ma che di certo condannano a morte
migliaia di persone. Ecco allora il richiamo al senso di responsabilità che
deve penetrare nel cittadino, giungendo a formare, soprattutto nelle nuove
generazioni, “una adeguata coscienza della gravità del problema”. In questa
estate, ribadiscono i presuli, anche se storditi dai frastuoni di discoteche o
di luoghi di divertimento, abbiamo assistito, inermi, a manifestazioni spa-
ventosi di questo disastro ecosistemico: bombe d’acqua, escursioni termiche
spaventose, interi territori messi in ginocchio. Pur prestando i primi soccorsi,
la comunità nazionale ed internazionale non si interroga debitamente sulle
cause di tali fenomeni, di sicuro ascrivibili ed imputabili ad un comporta-
mento inquinante da parte della razza umana, l’unica sul pianeta terra che
in una manciata di anni, sta riuscendo a distruggere un’opera creativa di
milioni di anni. Ecco dunque l’esortazione alla fondazione di una ” vera
cultura preventiva”, che potrebbe almeno iniziare, anche se con grave ri-
tardo, a proporre elementi di discussione critica su questa violazione ab-
norme del giardino di Dio. Anche se cresce la coscienza ecologica,
ammettono i vescovi, bisogna scegliere tra una industrializzazione selvaggia
e la garanzia di un ambiente sostenibile, in un dissidio che coinvolge i po-
tenti della terra. I vescovi esortano la chiesa locale ad un impegno concreto
verso questi tre impegni: “la coscienza di un impegno culturale; la denuncia
davanti ai disastri; la rete di speranza nel futuro.” L’educazione ad essere
custodi del creato passa attraverso una “conversione ecologica” che, deve
condurre ad apprezzare la vera bellezza e lo stupore dinanzi alle sue me-
raviglie. E’ la sfida nei confronti di una società epidermica ed anestetizzata
che non confida e non si affida ai veri valori ma che è diventata sempre
più vittima di stereotipi dettati dagli organismi di controllo sociale e media-
tico: Internet e i nuovi media. Contro una economia dello sfruttamento è il
tempo di costruire una capacità lavorativa che non violi e sfrutti la terra
ma che ne valorizzi le potenzialità: chiaro è il riferimento alla rete che si
deve creare tra il rispetto dell’ambiente, l’agricoltura, il turismo e il benessere
sociale. Il monito è all’unità che oggi è sinergia, capacità di fare rete. Il male,
si legge tra le righe del messaggio, si serve della divisione per colpire e
ferire a morte i figli di Dio e il luogo creato per loro dal Dio dell’Amore. Avere
il coraggio di prendere posizione, di denunciare il male provocato da chi
senza coscienza ed egoisticamente tende a violare l’armonia del creato. La
coscienza del cristiano impone un nuovo e sempre più fervente impegno
nel sociale, avendo il coraggio di essere “sentinella” in ogni momento, se-
gnalando le piccole grandi violazioni a cui sottoponiamo l’ambiente. In-
somma i vescovi esortano a far leva sulla responsabilità sociale della
persona umana che deve essere “rete”. Sintomatico è l’invito a cambiare
stile di vita, cambiamento testimoniato costantemente dall’operato di Fran-
cesco che riafferma con forza la dignità di un cristianesimo vissuto nell’im-
pegno. I vescovi concludono il messaggio affidandolo ai giovani, sentinelle
vigili ed efficaci. Esortazioni di scottante attualità: fondare la propria vita
sulla semplicità, ritornando alla sobrietà dei nostri anziani significa ripensare
ad un futuro che, proiettato verso nuovi spazi, custodisca e conservi il creato.
Un messaggio importante da diffondere e discutere, prima che sia troppo
tardi, per avere il coraggio di iniziare un cammino di conversione verso la
vera bellezza che è armonia tra gli uomini nel giardino creato dal Padre.
Si è svolta domenica 31 agosto l’edizione 2014 della Coppa d’Oro Matese,
manifestazione libera di regolarità ed abilità per auto d’epoca giunta al suo 5°
anno ed organizzata dal Club Gli Amici delle Auto d’Epoca presieduto da
Antonio Aufiero. Le vetture hanno sostato sin dalla mattina lungo le strade di San
Massimo dove la comunità locale ha potuto apprezzare i vari modelli d’epoca
e sportivi giunti anche da regioni limitrofe. Sono stati oltre 20 gli equipaggi al
via che si sono impegnati dapprima su una serie continua di brevi percorsi da
superare in tempi prestabiliti e quindi si sono diretti sul pianoro di Campitello
Matese dove era stato posto il traguardo; a seguire prova di abilità con il Minigolf
per i navigatori e quindi momento conviviale presso un agriturismo del posto
dove oltre 40 persone con mogli, fidanzate e figli al seguito, hanno trascorso
una splendida giornata accomunati dalla stessa passione. Gli equipaggi giunti
da fuori regione hanno sottolineato le bellezze naturali della zona, gradendo
l’aspetto di sana competizione che è alla base della Coppa e pertanto obiettivo
centrato dal Presidente del Club Tonino Aufiero che insieme ai suoi figli Alberto
e Francesca e ai tanti collaboratori ogni anno intende unire l’aspetto sportivo a
quello turistico in una zona bellissima della nostra regione che meriterebbe
maggior riguardo ed un adeguato rilancio in termini di valorizzazione del ter-
ritorio. Sono state apprezzate tante autovetture: Fiat X19 Dallara di Carmine
Mancini - Fiat Barchetta di Rignanese Mario – Alfetta GTV 2000 Modello
Strada di Margiotta Christopher – Alfa Romeo 146 TS di Santelia Valentino –
Fiat 600 di Di Tota Guido – Alfa Romeo Duetto 1750 di Catolino Antonio – In-
nocenti Mini Minor MK3 di Nucciarone Vittorino – Lancia Fulvia di Di Rito Maria
Loreta – Alfa Romeo Duetto di Palladino Antonio – Alfa Romeo Spyder di Libe-
rato Cameli solo per citarne alcune. La premiazione finale ha visto come sem-
pre dei riconoscimenti per tante autovetture, mentre la classifica finale ha sorriso
all’auto nr. 27 di Bruno La Guardia di Trivento su Fiat 600 del 1958, seguito
dall’Alfa Romeo Giulietta del 1963 di Di Nardo Giovanni, mentre terzo si è po-
sizionata la Volkswagen Maggiolino Cabrio del 1972 di Riccardi Enrico.
Appuntamento alla prossima edizione del 2015 per una manifestazione che
riesce sempre a raccogliere nuove adesioni e che, nelle intenzioni degli organiz-
zatori, potrà essere ulteriormente incrementata con l’inserimento in un calen-
dario di eventi a livello nazionale.
Auto d’epoca, Bruno La Guardiadomina la 5^ edizione della Coppa d’Oro Matese
Il messaggio per la Giornata del Creato
Giovanni
de Gaetano
“Dieta Mediterranea e sport: quando la crisieconomica minaccia uno stile di vita”