La Campagna Toscana

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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55 Legge salva olio: la Regione Toscana al fianco di Coldiretti. Ora la legge è più vicina. Il Consiglio Regionale ha approva- to all'unanimità la mozione pre- sentata da consiglieri di diversi gruppi, tra cui il Presidente e il Vice Presidente della Commis- sione Agricoltura, a sostegno della “legge salva olio”. La mobili- tazione di Coldiretti ha prodotto gli effetti auspicati dai mille agri- coltori che avevano invocato, di fronte alla sede del Consiglio, in Via Cavour, a Firenze, “trasparen- za, chiarezza e controlli”metten- do in mostra, nel Salone del Gonfalone, tutti i tarocchi, più o meno evidenti, finiti sulle nostre tavole. Dal “Finocchiono”al vino Chianti prodotto nella Napa Valley fino ai “Macaroni”e alla pasta italiana, si fa per dire, pas- sando per l'olio extravergine pro- dotto con olive comunitarie ma “spacciato”per italiano grazie al giochino dell'etichetta inganne- vole. Un giro d'affari, i tarocchi, da 6 miliardi di euro. La Toscana spinge così, decisa, sull'accelera- tore nel tentativo di “convincere” il Governo ad approvare il dise- gno di legge purtroppo“congela- to”in Senato. Inspiegabilmente. Eppure si tratta di una legge anti- truffa, “una legge di giustizia - come aveva rilanciato anche il Presidente Sergio Marini in occa- sione dell'Assemblea Nazionale a Roma parlando proprio del maxi sequestro di olio nel senese - che il Consiglio Regionale della Toscana ha deciso di sostenere in modo compatto. La prima delle azioni a sostegno della difesa del Made in Tuscany, partendo dal prodotto simbolo nel mondo, l'o- lio extravergine (70 mila aziende, 15 milioni di piante e 100 milioni di euro di produzione), è riuscita ad azionare le leve della politica nazionale partendo dalla Toscana. Ma non sarà l'ultima azione: gli agricoltori sono pronti a spingere la legge con nuovi presidi, sit-in ed azioni di “distur- bo”nei confronti del consumato- re finale. A dimostrare che il Consiglio Regionale della Toscana avrebbe giocato per gli agricoltori la presenza, al Salone degli Inganni per dare il loro appoggio, dell'Assessore Regio- nale all'Agricoltura, Gianni Salvadori, il Presidente del Consiglio Regionale, Alberto Monaci e il Vice Presidente, Giuliano Fedeli, il Presidente della Commissione Agricoltura, Loris Rossetti e numerosi consiglieri regionali di tutti i gruppi. Segnali di buon auspicio che si sono con- cretizzati con l'approvazione del documento. Il Consiglio Regionale della Toscana si schiera così aperta- mente per garantire al consuma- tore trasparenza totale e indica- zioni chiare sulla provenienza geografica delle materie prime. Coldiretti punta anche all'intro- duzione di un "panel test" che possa "smascherare" gli oli difet- tosi in commercio, attraverso la verifica delle caratteristiche orga- nolettiche. Parte dalla Toscana una nuova fase: il sostegno della Regione Toscana può infatti, avere un peso specifico molto importante nel completamento dell'iter di approvazione della legge. Una legge che non voglio- no solo gli agricoltori, la vuole anche la Regione Toscana. La prima regione per numero di pro- duzioni tipiche del nostro paese. L’EDITORIALE di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana Mille agricoltori “presidiano” il Consiglio Regionale: dalla Toscana spinta decisiva MADE IN TUSCANY, E ORA LA LEGGE SALVA OLIO LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana Anno XV n.4/2012 www.toscana.coldiretti.it Non si parla che di crisi e di spread, di borsa valori e di finanza, di modelli econo- mici di scala e di meccani- smi perversi che spingono a produrre con l'attenzione rivolta unicamente al con- tenimento dei costi, senza porre alcuna considerazio- ne al prezzo sociale, ambientale ed etico che, a fronte di tutto questo, siamo costretti a pagare. Un sistema che finisce inevita- bilmente per impoverire le nostre famiglie e i nostri ter- ritori. Ebbene l'agricoltura non può e non deve piegar- si a queste regole, ma deve scommettere sui valori irri- nunciabili e intangibili di cui è portatrice e, nono- stante le difficoltà del momento, l'andamento schizofrenico dei mercati, la paura dei cittadini, reagire, scommettere e costruire su nuove possibilità di svilup- po. Deve essere insomma l'anima di quella che il Presidente nazionale Sergio Marini il 5 luglio a Roma ha definito l'Italia che sa fare l'Italia: quell'Italia autentica dotata di grande creatività e di impegno; l'Italia del buon cibo; dell'agroalimen- tare che sa incontrare i biso- gni dei consumatori e dei a pagina 2 a pagina 3 a pagina 5 Patto tra pescatori e agricoltori Filiera ittica & Campagna Amica Il Premio Oscar Green 2012 Le magnifiche 6 della Toscana Filiera ai raggi X Intervista a Donato Monaco, Comandante Regionale Corpo Forestale dello Stato ETICHETTE: LA LEGALITÀ PASSA DALLA LEGGIBILITÀ Le etichette ci sono, spesso però non sono chiare e rendono difficilmente identificabile al consumatore la provenienza di quanto portano in tavola. Secondo la proposta di legge le lettere della scritta relativa all'origine dell'olio dovranno avere un'altezza mini- ma di 1,5 centimetri ed essere ben visibili rispetto al colore del fondo. Nel caso di misce- le di oli di oliva estratti in un altro Stato membro o Paese terzo, la dicitura deve essere preceduta dal termine “miscela”, stampato anch'esso in maniera ben evidente rispetto alle altre indicazioni. Per assicurare le caratteristiche qualitative dell'olio viene attribuito valore probatorio al panel test che potrà così smascherare gli oli difettosi in commercio. MARCHI D'IMPRESA LIMPIDI Non potranno essere registrati come marchi d'impresa i segni idonei a ingannare il pubblico sulla provenienza geografica delle materie prime. Allo stesso modo sarà vie- tato anche omettere indicazioni rilevanti circa la zona di origine degli oli di oliva ver- gini per far credere che le olive utilizzate siano di provenienza diversa da quella effet- tiva. Ai fini di favorire la trasparenza verso il consumatore, cade il segreto delle impor- tazioni agroalimentari. Gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera metteranno a disposizione di tutti le informazioni sull'origine degli oli di oliva vergini e delle olive che entrano in Italia. La proposta di legge prevede anche norme più restrittive in tema di importazione e lavorazione nel nostro paese di oli che poi vengono nuo- vamente esportati. LA QUALITÀ COMINCIA IN LABORATORIO L'olio etichettato come italiano o comunque con denominazioni che evocano l'Italia devono presentare "un contenuto in metil esteri degli acidi grassi + etili esteri degli acidi grassi minore o uguale a 30 mg/Kg", accertato sulla base di appositi controlli. La presenza di metil esteri nell'olio di oliva, infatti, è legata all'azione di un enzima nell'am- bito del normale processo di lavorazione delle olive e non costituisce un indizio di cat- tiva qualità dell'olio. Diversamente, la presenza di un valore elevato di etil esteri è indi- ce di fermentazione e di cattiva conservazione delle olive. Anche le analisi effettuate saranno pubblicate ed aggiornate mensilmente su un'apposita sezione del portale internet del ministero delle Politiche agricole. La responsabilità penale di eventuali comportamenti illeciti da parte di soggetti verrà estesa all'ente che rappresentano. NO AL RABBOCCO Un apposito tappo anti-rabbocco eviterà che la bottiglia di extravergine possa esse- re “allungata”o addirittura riempita ex novo con altri prodotti: un modo per garantire la qualità anche sulle tavole dei ristoranti. IL RUOLO DEGLI ASSAGGIATORI La proposta di legge prevede una stretta anche sui test per verificare le caratteristiche organolettiche degli oli. Oltre all'inserimento in un apposito elenco nazionale, gli assaggiatori dovranno seguire un rigido codice di comportamento (no a eau de toi- lette e cosmetici profumati, niente fumo e cibo prima del test). L'INCENTIVO ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA Si introduce, infine, una tariffa di incentivazione della produzione di energia elettrica attraverso l'impiego di oli non idonei al consumo umano. La tariffa viene fissata ad un livello tale da garantire il ritorno di investimento per la realizzazione di un impianto, introducendo un prezzo di acquisto dell'olio che sia competitivo rispetto ai valori medi di mercato. LEGGE SALVA OLIO: I PUNTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE LUGLIO AGOSTO 2012 30-07-2012 15:24 Pagina 1

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Il numero di luglio e agosto de La Campagna Toscana di Coldiretti.

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Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55

Legge salva olio: la RegioneToscana al fianco di Coldiretti.Ora la legge è più vicina. IlConsiglio Regionale ha approva-to all'unanimità la mozione pre-sentata da consiglieri di diversigruppi, tra cui il Presidente e ilVice Presidente della Commis-sione Agricoltura, a sostegnodella “legge salva olio”. La mobili-tazione di Coldiretti ha prodottogli effetti auspicati dai mille agri-coltori che avevano invocato, difronte alla sede del Consiglio, inVia Cavour, a Firenze, “trasparen-za, chiarezza e controlli” metten-do in mostra, nel Salone delGonfalone, tutti i tarocchi, più omeno evidenti, finiti sulle nostretavole. Dal “Finocchiono” al vinoChianti prodotto nella NapaValley fino ai “Macaroni” e allapasta italiana, si fa per dire, pas-sando per l'olio extravergine pro-dotto con olive comunitarie ma

“spacciato” per italiano grazie algiochino dell'etichetta inganne-vole. Un giro d'affari, i tarocchi, da6 miliardi di euro. La Toscanaspinge così, decisa, sull'accelera-tore nel tentativo di “convincere”il Governo ad approvare il dise-gno di legge purtroppo “congela-to”in Senato. Inspiegabilmente. Eppure si tratta di una legge anti-truffa, “una legge di giustizia -

come aveva rilanciato anche ilPresidente Sergio Marini in occa-sione dell'Assemblea Nazionale aRoma parlando proprio del maxisequestro di olio nel senese - cheil Consiglio Regionale dellaToscana ha deciso di sostenere inmodo compatto. La prima delleazioni a sostegno della difesa delMade in Tuscany, partendo dalprodotto simbolo nel mondo, l'o-

lio extravergine (70 mila aziende,15 milioni di piante e 100 milionidi euro di produzione), è riuscitaad azionare le leve della politicanazionale partendo dallaToscana. Ma non sarà l'ultimaazione: gli agricoltori sono prontia spingere la legge con nuovipresidi, sit-in ed azioni di “distur-bo”nei confronti del consumato-re finale. A dimostrare che ilConsiglio Regionale dellaToscana avrebbe giocato per gliagricoltori la presenza, al Salonedegli Inganni per dare il loroappoggio, dell'Assessore Regio-nale all'Agricoltura, GianniSalvadori, il Presidente delConsiglio Regionale, AlbertoMonaci e il Vice Presidente,Giuliano Fedeli, il Presidente dellaCommissione Agricoltura, LorisRossetti e numerosi consiglieriregionali di tutti i gruppi. Segnalidi buon auspicio che si sono con-

cretizzati con l'approvazione deldocumento.Il Consiglio Regionale dellaToscana si schiera così aperta-mente per garantire al consuma-tore trasparenza totale e indica-zioni chiare sulla provenienzageografica delle materie prime.Coldiretti punta anche all'intro-duzione di un "panel test" chepossa "smascherare" gli oli difet-tosi in commercio, attraverso laverifica delle caratteristiche orga-nolettiche. Parte dalla Toscanauna nuova fase: il sostegno dellaRegione Toscana può infatti,avere un peso specifico moltoimportante nel completamentodell'iter di approvazione dellalegge. Una legge che non voglio-no solo gli agricoltori, la vuoleanche la Regione Toscana. Laprima regione per numero di pro-duzioni tipiche del nostro paese.

L’EDITORIALEdi Tulio MarcelliPresidente Coldiretti Toscana

Mille agricoltori “presidiano” il Consiglio Regionale: dalla Toscana spinta decisiva MADE IN TUSCANY, E ORA LA LEGGE SALVA OLIO

LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti ToscanaAnno XV n.4/2012

www.toscana.coldiretti.it

Non si parla che di crisi e dispread, di borsa valori e difinanza, di modelli econo-mici di scala e di meccani-smi perversi che spingonoa produrre con l'attenzionerivolta unicamente al con-tenimento dei costi, senzaporre alcuna considerazio-ne al prezzo sociale,ambientale ed etico che, afronte di tutto questo,siamo costretti a pagare. Unsistema che finisce inevita-bilmente per impoverire lenostre famiglie e i nostri ter-ritori. Ebbene l'agricolturanon può e non deve piegar-si a queste regole, ma devescommettere sui valori irri-nunciabili e intangibili dicui è portatrice e, nono-stante le difficoltà delmomento, l'andamentoschizofrenico dei mercati, lapaura dei cittadini, reagire,scommettere e costruire sunuove possibilità di svilup-po. Deve essere insommal'anima di quella che ilPresidente nazionale SergioMarini il 5 luglio a Roma hadefinito l'Italia che sa farel'Italia: quell'Italia autenticadotata di grande creativitàe di impegno; l'Italia delbuon cibo; dell'agroalimen-tare che sa incontrare i biso-gni dei consumatori e dei

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Patto tra pescatorie agricoltoriFiliera ittica & Campagna Amica

Il PremioOscar Green 2012 Le magnifiche 6 della Toscana

Filiera ai raggi XIntervista a Donato Monaco, ComandanteRegionale Corpo Forestale dello Stato

ETICHETTE: LA LEGALITÀ PASSA DALLA LEGGIBILITÀ

Le etichette ci sono, spesso però non sono chiare e rendono difficilmente identificabileal consumatore la provenienza di quanto portano in tavola. Secondo la proposta dilegge le lettere della scritta relativa all'origine dell'olio dovranno avere un'altezza mini-ma di 1,5 centimetri ed essere ben visibili rispetto al colore del fondo. Nel caso di misce-le di oli di oliva estratti in un altro Stato membro o Paese terzo, la dicitura deve esserepreceduta dal termine “miscela”, stampato anch'esso in maniera ben evidente rispettoalle altre indicazioni. Per assicurare le caratteristiche qualitative dell'olio viene attribuitovalore probatorio al panel test che potrà così smascherare gli oli difettosi in commercio.MARCHI D'IMPRESA LIMPIDI

Non potranno essere registrati come marchi d'impresa i segni idonei a ingannare ilpubblico sulla provenienza geografica delle materie prime. Allo stesso modo sarà vie-tato anche omettere indicazioni rilevanti circa la zona di origine degli oli di oliva ver-gini per far credere che le olive utilizzate siano di provenienza diversa da quella effet-tiva. Ai fini di favorire la trasparenza verso il consumatore, cade il segreto delle impor-tazioni agroalimentari. Gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera metteranno adisposizione di tutti le informazioni sull'origine degli oli di oliva vergini e delle oliveche entrano in Italia. La proposta di legge prevede anche norme più restrittive intema di importazione e lavorazione nel nostro paese di oli che poi vengono nuo-vamente esportati.LA QUALITÀ COMINCIA IN LABORATORIO

L'olio etichettato come italiano o comunque con denominazioni che evocano l'Italiadevono presentare "un contenuto in metil esteri degli acidi grassi + etili esteri degli

acidi grassi minore o uguale a 30 mg/Kg", accertato sulla base di appositi controlli. Lapresenza di metil esteri nell'olio di oliva, infatti, è legata all'azione di un enzima nell'am-bito del normale processo di lavorazione delle olive e non costituisce un indizio di cat-tiva qualità dell'olio. Diversamente, la presenza di un valore elevato di etil esteri è indi-ce di fermentazione e di cattiva conservazione delle olive. Anche le analisi effettuatesaranno pubblicate ed aggiornate mensilmente su un'apposita sezione del portaleinternet del ministero delle Politiche agricole. La responsabilità penale di eventualicomportamenti illeciti da parte di soggetti verrà estesa all'ente che rappresentano.NO AL RABBOCCO

Un apposito tappo anti-rabbocco eviterà che la bottiglia di extravergine possa esse-re “allungata”o addirittura riempita ex novo con altri prodotti: un modo per garantirela qualità anche sulle tavole dei ristoranti.IL RUOLO DEGLI ASSAGGIATORI

La proposta di legge prevede una stretta anche sui test per verificare le caratteristicheorganolettiche degli oli. Oltre all'inserimento in un apposito elenco nazionale, gliassaggiatori dovranno seguire un rigido codice di comportamento (no a eau de toi-lette e cosmetici profumati, niente fumo e cibo prima del test).L'INCENTIVO ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA

Si introduce, infine, una tariffa di incentivazione della produzione di energia elettricaattraverso l'impiego di oli non idonei al consumo umano. La tariffa viene fissata ad unlivello tale da garantire il ritorno di investimento per la realizzazione di un impianto,introducendo un prezzo di acquisto dell'olio che sia competitivo rispetto ai valorimedi di mercato.

LEGGE SALVA OLIO: I PUNTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE

LUGLIO AGOSTO 2012 30-07-2012 15:24 Pagina 1

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FILIERA AI RAGGI Xla campagna

TOSCANADalla Regione

Controlli su tutta filiera: dalladistribuzione fino agli agricolto-ri. E' iniziata una nuova stagionein Toscana (e non solo) in difesadel Made in, soprattutto del con-sumatore, il soggetto più arischio quando si parla di con-traffazione e sofisticazione. Lesollecitazioni di Coldiretti nonsono rimaste inascoltate. In que-sto numero del nostro bimestra-le ne parliamo con DonatoMonaco, Comandante Regionaleper la Toscana del CorpoForestale dello Stato. Partiamo dagli ultimi casi. Isequestri di olio aprono moltiinterrogativi a partire proprioda un vuoto normativo. Cisono imprese senza scrupoli esenza rispetto per il consuma-tore. Cosa ne pensa? Tracciabilità, sostenibilità am-bientale e prezzi accessibili deglialimenti sono tre obiettivi comu-nitari in gran parte raggiunti.L'olio d'oliva in vendita presso icomuni canali di distribuzioneha etichetta contenente indica-zioni obbligatorie. Un consuma-tore attento, non distratto daparole o immagini accattivanti,può trovare classificazione edesignazione d'origine e valuta-re autonomamente l'adeguatez-za del prezzo; per esempio dauna miscela di oli comunitari a 3€/l non si aspetterà aromi sopraf-fini, ma resistenza alla cottura egusto privo di difetti grossolani,e riserverà invece un prodotto invendita a oltre 9 €/l al condimen-to a crudo di specialità gastrono-

miche raffinate. La classificazio-ne merceologica vigente fissasoglie stringenti relative ai para-metri chimici dell'olio, senza spe-cificare che questi devono esse-re rilevati all'origine, mentre èmeno cogente per quantoriguarda quelli organolettici.L'ordinamento consente perciòdi “rigenerare” olio extraverginecon l'opportuna miscelazione dicomponenti diverse, alcunedelle quali, da sole, difficilmenteotterrebbero la classificazioneextravergine; il risultato è labanalizzazione dell'extravergine,con appiattimento verso il bassodella qualità. Sarebbe più onestoproporre al consumatore unagamma più differenziata di pro-dotti.Avete annunciato l'intensifica-zione dei controlli nel settoreoleario nel mese di novembre.Come saranno realizzati?Il controllo della filiera olivicolo-olearia spazia durante tutto l'an-no dalla coltivazione degli olivetialla vendita del prodotto.

Quando si frangono le olive, le sipossono visionare direttamenteinsieme ai documenti di traspor-to, si assiste all'estrazione dell'o-lio, rilevando i parametri fisici everificando il formarsi delle parti-te che verranno vendute sfuseall'industria olearia o confeziona-te dallo stesso frantoio. Lasequenza delle operazioni deveessere registrata sul sistema tele-matico nazionale o sui registricartacei specifici delle singoleDOP/IGP. Si avrà inoltre particola-re attenzione all'utilizzo agrono-mico delle acque di vegetazione,all'impiego dei sottoprodotti eallo smaltimento dei rifiuti.Quali altri settori sarannocoinvolti insieme alla filieradell'olio? Nel 2012 il CorpoForestale ha effettuato campa-gne nazionali di controllo dedi-cate alle carni bovine e suineDOP e IGP, in difesa del Made inTuscany una campagna di con-trollo del pecorino toscano DOPcomparato col pecorino generi-co e con altre tipicità non ricono-

sciute come DOP. Nel campo viti-vinicolo, per evitare l'inutileduplicazione degli accessi azien-dali, al Corpo Forestale è deman-dato il controllo dell'impiegoagronomico dei sottoprodottidella vinificazione, mentre deglialtri aspetti si occupa l'ICQRF. Solitamente qual è l'iter cheseguite per attivare la fase deicontrolli in un'azienda?Con quale metodo? Il CorpoForestale esegue controlli a tuttafiliera, dalla distribuzione, com-prensiva di fiere, ristorazione ede-commerce, risalendo alle indu-strie di trasformazione e poi agliagricoltori, che non sempre siaccorgono di essere controllati,perché si incrociano quanto piùpossibile le banche dati telema-tiche dell'Organismo pagatore,dei Consorzi di Tutela, degliOrgani di Controllo delBiologico. La filiera viene percor-sa anche in senso inverso, a par-tire da reati avvenuti nell'azien-da agricola (es. incendi boschivi,deturpamento di bellezze natu-rali, smaltimento illecito di rifiuti.Per quanto riguarda l'industria ditrasformazione, fattori di rischiosono le filiere multiple (es. pro-dotto generico e DOP, da agricol-tura convenzionale e biologica,nazionale e comunitario), il volu-me d'affari e le precedenti viola-zioni commesse. Cosa rischia un'impresa in casodi contraffazione e del non

LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XV n.4 LUGLIO-AGOSTO 2012Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 FirenzeTel. 055/323571 - Fax 055/3246612- Mail: [email protected] - http://www.toscana.coldiretti.it

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segue da pagina 1

Filiere corte, filiere olivicole,filiere ceriagricole e vitivini-cole; e poi castanicole e flo-rovivaistiche, bovine e ovi-caprine, multifiliere. In tota-le 42 nuovi raggruppamen-ti di aziende toscane si can-didano ad operare in filiera.È stato un successo il BandoMultimisura per ProgettiIntegrati di Filiera (Pif ),annualità 2012 della regio-ne Toscana. I progetti pre-sentati sono il doppiorispetto ai 21 del 2011

(anno di lancio dei Pif), checoinvolgono in totale di3.334 imprese. Si prevedo-no investimenti complessi-vi pari a 127 milioni di euro,con ben 800 imprese dispo-ste a metterci di tasca loromilioni di euro, da aggiun-gere ai fondi comunitari.Un successo e una manife-stazione di fiducia nellepotenzialità dell'agricolturatoscana. Troppo successo,la dotazione di fondi pub-blici prevista, 25 milioni di

euro, è insufficiente percoprire le esigenze di tutti iprogetti, anche consideran-do gli ulteriori 5 milioni giàgarantiti dall'assessoratoall'agricoltura toscano.Ora tocca alla commissioneregionale valutare i proget-ti e non è escluso che ven-gano reperite nuove risor-se.In Toscana l'organizzazionedel ciclo produttivo in filie-re sta divenendo la pietraangolare per raccordare i

punti di forza connessi alleproduzioni eccellenti in'piccole' quantità, con i van-taggi della dimensione pro-duttiva ottimale; superan-do parte dei problemideterminati dalla frammen-tazione del settore agricoloitaliano. I Pif sono uno stru-mento funzionale al pro-getto di Coldiretti: l'obietti-vo è dare maggior redditoalle imprese agricole, pro-dotti genuini ai consuma-tori e tutelare l'ambiente.

E ‘ BOOM PER I PROGETTI INTEGRATI L’agricoltura toscana investe sulla filiera

IN BREVE

Intervista a Donato Monaco Comandante Regionale della Toscanadel Corpo Forestale dello Stato

cittadini; del turismo, del-l'arte, della cultura, dellabellezza, dell'innovazioneintelligente; l'Italia che con-sidera il territorio una risor-sa, su cui costruire uno svi-luppo compatibile e unacrescita rispettosa degliuomini, dei valori e dellostare bene. Un'Italia dovenon tutto può essere misu-rato solo con il termometrodel Pil. Pensiamo allaToscana: è certamenteriduttivo attribuire all'agri-coltura regionale il valore diquei 3 miliardi di euro di ric-chezza che produce. Non sipuò schiacciare il “peso” delpaesaggio unico, della cul-tura, dell'ambiente, del pre-sidio e difesa del territorio,della salute e del benesseredei cittadini dentro a unmodesto 3,5% di Pil! Unnumero in cui certo non sispecchiano neppure lacapacità di reazione di unsettore che continua, nono-stante tutto, a investire e areagire. Come dimostra ilsuccesso del bando“GiovaniSì - fare impresa inagricoltura” su cui sonostate presentate oltre 600domande per una mole diinvestimenti di 112 milionidi euro a fronte di finanzia-menti pubblici per 50 milio-ni. E come si può dedurredal successo dei bandi per iprogetti integrati di filiera(anche qui 25 milioni dieuro di dote regionale per il2012): 42contro i 21 del2011, che prevedono inve-stimenti complessivi supe-riori ai 127 milioni di euro,per un totale di contributirichiesti di quasi 56 milioni,più del doppio della sommamessa a disposizione dalbando. Naturalmente perpoter conservare dinami-smo e vitalità, l'agricolturadeve avere la possibilità ditradurre i suoi valori in red-dito. Servono quindi inter-venti forti e decisi per elimi-nare tutte le inefficienzedella filiera, da un lato, maanche regole e strumentiefficaci per contrastare ilfenomeno sempre più dif-fuso della contraffazione edegli inganni che sottrag-gono quote importanti dimercato al made in Italy e almade in Tuscany Noi restia-mo impegnati per far sì chel'azione dello stato, delleamministrazioni pubblichee dei soggetti privati vada inquesta direzione.

Approvata dal Consiglio regio-nale, riconosce la valenza del set-tore: 2400 aziende per unasuperficie coltivata di oltre 6500ettari, con un mercato di largadimensione internazionale. LaToscana detiene il 70% delleesportazioni nazionali per unvalore di 236 milioni di euro. Ladiffusione si concentra su Pistoia:1.468 aziende e Arezzo (424aziende).La legge opera lungo tre direttri-ci. Prima: il sostegno dell'attivitàvivaistica, al fine di valorizzarne lafunzione economico-socialeintervenendo sulle risorse fon-damentali (acqua e suolo).Secondo: promuovendo lo svi-luppo delle aree a verde comestrumento di valorizzazione delpaesaggio. Terzo: la legge puntaa spingere verso la cura deglispazi verdi urbani. È stato superato da un emenda-mento dell'ultima ora, accoglien-do le richieste di Coldiretti, unacriticità della legge che scorag-giava gli investimenti: non scattal'obbligo perentorio di abbatteregli annessi rustici in caso di even-tuale cessazione dell'attività.L'obbligo si avrà solo nel casovenga accertato un diverso uti-lizzo degli annessi rispetto allaloro destinazione agricola.

VIVAISMO:NUOVA LEGGE

CONTROLLI FILIERA OLIOIl Corpo Forestale dello Stato pronto ad intensificare gli sforzi pertutelare il Made in Tuscany agroalimentare. Accolto l'appello diColdiretti. Ad annunciare una stagione di controlli e di verifichesevere sulla filiera è il comando regionale del Corpo Forestaledello Stato (vedi intervista) tracciando un primo bilancio dellacampagna dedicata al pecorino toscano Dop presso tre impor-tanti caseifici scelti dopo una indagine di mercato esperita pressotre diverse catene di grande distribuzione organizzata, riscontran-do una unica irregolarità. Non solo pecorino e prodotti caseari nelmirino ma anche olio extravergine. I controlli partiranno nel mesedi novembre.

rispetto delle norme sulla sicu-rezza alimentare?Alcune violazioni sono previstedal Codice Penale (es. artt. 515,640, 517 quater; l'indebita perce-zione di aiuti comunitari superio-re ad € 4000,00 è sanzionatapenalmente, in via amministrati-va per qualsiasi importo. Sonocomuni le violazioni in materia dietichettatura ai sensi del Decretolegislativo n.109/1992 e di illeci-to uso del marchio comunitarioai sensi del Decreto legislativon.297/2004.La prevenzione dei danni e larepressione dei reati nel 2011è stata molto intensa ed effica-ce. Quali risultati ha prodotto?Sta dissolvendosi quell'insidiosasensazione d'impunità cheaveva indotto troppi produttoria dichiarare qualità e origini nonveritiere. Maggiore attenzionedegli uffici marchi e brevetti, conl'aiuto dei Consorzi di Tutela, è lamigliore prevenzione possibile.

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Campagna Amica

Alla Toscana il primato di prodot-ti tradizionali con 465 specialità.Ad eleggere la Toscana la primaregione italiana per numero,varietà e sapori la classifica stila-ta da Coldiretti presentata inoccasione dell'incontro “L'Italiache piace nell'estate 2012: il turi-smo ambientale ed enogastro-nomico” organizzato insiemealla Fondazione Univerde che siè tenuto a Roma. Su 4671 pro-dotti tradizionali “censiti”, laToscana ne detiene ben il 10%:un primato ottenuto secondoregole tradizionali protratte neltempo per almeno 25 anni e rea-lizzate in un paesaggio incante-vole. Nella mappa delle regioniche con più bandiere del gusto siclassifica Lazio (374) e Veneto(368) tallonato dal Piemonte(363), ma ottimi posizionamentisi riscontrano per Campania(354). A seguire ci sono Liguria(295), Calabria (271), Emilia-Romagna (257), Lombardia(242), Sicilia (233), Puglia (226),Sardegna (174), Molise (159),Friuli-Venezia Giulia (151),Marche (151), Abruzzo (147),Trento (109), Bolzano (92),Basilicata (77) Umbria (69) e Vald'Aosta (32). A prevalere tra lespecialità “salvate dall'estinzio-ne” sono i 1.387 diversi tipi di

pane, pasta e biscotti, seguiti da1.285 verdure fresche e lavorate,765 salami, prosciutti, carni fre-sche e insaccati di diverso gene-re, 472 formaggi, 158 bevandetra analcoliche, liquori e distillati,151 prodotti di origine animale(miele, lattiero-caseari escluso ilburro, ecc.) e 146 preparazioni dipesci, molluschi, crostacei, ecc. A Roma, per la presentazione el'investitura della regione reginadei sapori anche il Presidente

Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli:“Anche per queste 465 ragioni laToscana è una delle mete piùambite del nostro paese i turistiscelgono la Toscana in virtùanche del suo paniere. Il legametra prodotti tipici, tipicità e il ter-ritorio è molto forte ed evidentenel paesaggio che contraddi-stingue la nostra regione. In que-sto senso l'agriturismo puòdiventare, ed in parte lo è già,una leva competitiva fondamen-

tale per l'agricoltura. L'approccionei confronti di questo modelloturistico è cambiato profonda-mente: l'agriturismo è cultura,storia, esperienza ed emozionenon ripetibile e non riproducibi-le in serie”. In undici anni, rispetto al luglio2000 quando è iniziato il lavorodi catalogazione a livello regio-nale, i prodotti censiti dalleregioni sono più che raddoppia-ti grazie all'impegno degliimprenditori agricoli nel recupe-ro delle tradizioni. Nell'ultimoanno l'elenco è cresciuto com-plessivamente di 95 prodotti.L'Italia può contare anche sulrecord comunitario con ben 228denominazioni di origine rico-nosciute a livello europeo, men-tre sono 509 i vini a denomina-zione di origine. “Il turismo enogastronomico èun valore aggiunto ancora piùimportante oggi - concludeMarcelli - perché un elemento inpiù per scegliere una meta turi-stica più che un'altra. Senza que-ste specialità la crisi avrebbeeffetti molto più pesanti sul turi-smo e sulla nostra economia. Le465 specialità della nostra terrasono uno dei punti della nostraofferta turistica da valorizzare erafforzare”.

FOCUSFILIERA CORTA

PARMIGIANO TERREMOTATONei Mercati gara di solidarietà

BANDIERA DEL GUSTO ALLA TOSCANAPrimato con 465 prodotti tradizionali

Non ha fatto in tempo adarrivare nei mercati e nelleBotteghe di CampagnaAmica che era praticamen-te già stato tutto prenota-to. Dopo tanta attesa, cen-tinaia di prenotazioni emigliaia di mail di richiestainformazione per acqui-starlo, il parmigiano dan-neggiato dal sisma è arriva-to in Toscana ma ci è rima-sto…per poche ore. Il parmigiano in venditanella rete di CampagnaAmica è quello recuperatodal crollo dei magazzini distagionatura distrutti dalterremoto già stagionato econtrollato dal Consorziodi Tutela. Sono oltre 630 mila leforme di Parmigiano

Reggiano rovinate a terra acausa del cedimento delle“scalere”, le grandi scaffala-ture di stagionatura collas-sate sotto le scosse.Trasferito nei magazzininon danneggiati, grazieall'iniziativa di Coldiretti -Campagna Amica, il for-maggio è stato messo sulmercato al prezzo fissatodal caseificio di origine, perevitare speculazioni e azio-ni di sciacallaggio. L'intero ricavato è andatoalle aziende produttricidell'Emilia, alle prese con ledifficoltà e le incertezzeche stanno accompagnan-do il post-sisma. La Toscanarisponde all'appello dei ter-remotati e degli agricoltoridell'Emilia Romagna.

Da un paio di settimanel'offerta, rivolta ai frequen-tatori dei farmer marketdella rete Coldiretti, siarricchisce di triglie, gam-beroni, saraghi, scorfani,gattucci, paraghi, orate,muggini, spigole e merluz-zi pescati a largodell'Arcipelago Toscano edel Mar Ligure. Un ulteriore passo avantinell'implementazione diuna filiera tutta italiana fir-mata e certificata dagliagricoltori. Perché la pesca“è” agricoltura, tanto nellasua articolazione colturale,si pensi agli allevamentid'eccellenza attivi lungo lenostre coste, quanto nellatradizionale attività diparanza. L'iniziativa nascegrazie “Impresa PescaColdiretti”, che si occuperàdi promuovere e tutelare il

made in Italy, anche diquesto importante setto-re. Impresa Pesca intendedifendere sia gli interessidegli operatori, delleaziende e degli imprendi-tori della filiera itticanazionale, che i consuma-tori. Ai quali è necessariorestituire la possibilità discegliere consapevolmen-te un prodotto stagionaledi qualità, proveniente dalterritorio. L'offerta di pescefresco nei mercati diCampagna Amica punta agarantire un canale di ven-dita privilegiato, a filieracorta, completandone l'of-ferta, a fianco di ortaggi,frutta di stagione, carni,salumi, formaggi, vino eolio. Il pescato è quellodelle aziende e delle coo-perative di eccellenzanella cattura e nella com-

mercializzazione del setto-re nel Mar Tirreno, chehanno aderito a ImpresaPesca Coldiretti. “Con la nostra partecipa-zione ai mercati diCampagna Amica - sottoli-nea Maurizio Manno, unodei responsabili della coo-perativa Costa D'Argento

di Porto Santo Stefano -intendiamo fare un primoconcreto passo verso lavalorizzazione del prodot-to ittico locale di stagione.Il secondo sarà quello, incollaborazione con leCamere di Commercio, dipartecipare a creare unmarchio regionale a tutela

della nostra eccellenza. Emagari portare nella risto-razione collettiva (specienelle scuole) il pescatolocale. Perché mi pareassurdo che i nostri figlimangino a mensa il 'pesceveloce del Baltico', quandonon è il pangasio delfiume Mekong, piuttosto

che i merluzzi che prele-viamo noi a largo diGiannutri”. Ad accomunare pescato-ri e agricoltori non cisono solo la filiera cortacon il taglio netto ai pas-saggi che la rendonolunga e costosa, ma lavalorizzazione della sta-gionalità, la necessità ditracciare le produzioni, ela garanzia di portaresulle tavole dei consu-matori un prodotto fre-sco, e soprattutto locale. La vendita diretta intendeaiutare le paranze aderen-ti a Impresa Pesca a com-mercializzare un pescatofrutto di una attività meno“spinta”, tanto più in unmomento come l'attuale,caratterizzato dall'intolle-rabile aumento del prezzodel gasolio.

FILIERA PESCA & CAMPAGNA AMICAIl pescato a km zero anche sui banchi dei mercati

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La conferma per i prossimi tre anniin sella al Consorzio dell'OlioToscano Igp arriva forse nell'annopiù difficile e decisivo per la batta-glia di trasparenza per l'extravergi-ne di oliva. Lo sa bene FabrizioFilippi, appena riconfermato allaguida del più grande consorzio ditutela dell'olio italiano con oltre 11mila soci tra cui figurano produtto-ri illustri come Oliviero Toscani eCesara Buonamici, e 7 milioni dipiante “certificate” Igp. Una batta-glia, quella dell'origine e dell'iden-tità toscana, che il ConsorzioToscano Olio Igp mette in poleposition anche per il prossimotriennio con un'azione di tutela“porta a porta” puntando forte

anche sulla valorizzazione dellevarietà zonali come il Montalbanoper citare un caso, e sul rafforza-mento del marchio attraverso linkcon l'alta ristorazione. Il Consorzioarchivia un 2011 con 470 nuoviiscritti che “rappresentano - analiz-za Filippi - un segnale moltoimportante per il mercato nel futu-ro. Significa che i produttori tosca-ni investono, edinvestiranno, sullaqualità certificata del prodotto.Hanno compreso che lastrada, l'u-nica per distinguersi, per contra-stare la crisi, è differenziare il pro-dotto da tutti gli altri. Le prospetti-ve, per i produttori Igp, sono inte-ressanti”. In Toscana, stando alleproiezioni presentate durante l'as-

semblea che ha eletto il nuovoconsiglio di amministrazione, c'èun 40% circa di olio prodotto noncertificato che ha tutte le caratteri-stiche per diventarlo: “al momento- analizza - il 20% dell'olio prodottoin Toscana è Igp. Potenzialmentepiù della metà dell'olio prodotto inToscana potrebbe avere le caratte-ristiche per meritarsi il marchio.Lavoriamo per questo”.

Volti nuovi per il ConsorzioAgrario di Siena e Arezzo. La primaimpresa del comparto agro-ali-mentare della Toscana, dalla storiaantichissima, è stato fondato,infatti, nel 1901, e da allora offreservizi e macchinari per l'agricol-tura, occupandosi anche di valo-rizzazione delle produzioni tipi-che e delle eccellenze del territo-rio attraverso una propria catenadi negozi alimentari, enoteche,macellerie con carni delle razzepiù pregiate (come chianina, ecinta senese, per citarne solo due),ha nominato il nuovo presidente,Fausto Ligas, già presidente dellaFederazione provinciale ColdirettiSiena, componente del Consigliodella Camera di Commercio diSiena e del Consiglio dellaFondazione Qualivita, e il direttoreGiovanni Bizzaro, prima alla dire-zione del Consorzio Agrario delNord Ovest (Asti, Cuneo e regioneLiguria). “La mia voglia e il mioentusiasmo saranno al serviziodegli agricoltori - spiega il presi-dente Fausto Ligas - allo scopo diaumentare la redditività e fornirerisposte concrete ai lavoratori alleprese con una crisi economicacongiunturale e con mercati inforte trasformazione. Sarà indi-spensabile anche per questo con-tinuare nell'opera già avviata perla conferma di un Consorzio

Agrario in grado di fare la storia diquesto Paese. Ci sono progetti,anche di area vasta, che stannocamminando proprio in questadi-rezione e l'obiettivo è proprioquello di proseguire questo per-corso che mira a rendere l'agricol-tore non un semplice produttorema il vero protagonista di tutta lafiliera”. Alla direzione GiovanniBizzaro vuole portare avanti i pro-getti già intrapresi del ConsorzioAgrario di Siena e Arezzo, un lavo-ro che commenta con questeparole: “qui ho trovato fin da subi-to un contestostraordinario diinterpretazione classica di quelloche è, e che deve essere, unConsorzio Agrario.Un'organizzazione specializzata ediversificata in molte attività chetendono a valorizzare propriol'importanza economica e il prota-gonismo del mondo agricolo. Ilprimo comandamento sarà ren-dere ancor più proficuo, e valoriz-zare ulteriormente, il lavoro degliagricoltori per tenerli sul territorioa vantaggio di tutti”.

Vincenzo Tongiani confermatoalla guida del Consorzio di DifesaProduzioni Agricole Toscane.Massese, Presidente Provinciale diColdiretti, la conferma di Tongianiè un chiaro segnale di continuitàper uno strumento destinato acrescere ancora nei prossimi anni.Formato da oltre 8000 impreseagricole della regione, il Co.di.Praincrementa la sua capacità distrappare condizioni migliori neiconfronti delle compagnie assicu-rative a seconda del numero diaziende che hanno aderito. Piùimpreseaderiscono, migliori sonole condizioni contrattuali che sipossono spuntare. Il compito del

nuovo corso è quello di aumenta-re il numero di imprese: “oggi èsbagliato - spiega Tongiani parlaredi assicurazioni in agricoltura, è piùgiusto parlare di politiche digestione del rischio. Dal 2004 è ini-ziata una progressiva rivoluzioneche sta profondamente cambian-do la mentalità delle imprese agri-cole e degli imprenditori. Lo Stato

e la Comunità Europea non risarci-scono più in caso di danni ai rac-colti provocati da grandine,vento,gelo-brina per fare gli esem-pi più comuni, tutte le culture ed incaso di tutti gli eventi atmosferici,ma mettono nelle condizioni leimprese di stipularepolizze assicu-rative erogando sino all'80% delcosto della polizza. In Toscana lamentalità sta velocemente cam-biando, certo - sottolinea - solo il30% delle imprese ha una coper-tura assicurativa ma il dato è in cre-scita e nei prossimi anni è destina-to a crescere prepotentemente. Lapolizza non è un costo, è un inve-stimento sul proprio futuro”.

GREEN ECONOMYModelli di impresa,mestieri e talenti perso-nali tracciano l'itinerarioper vincere la sfida cheattende l'Italia fuori daltunnel della crisi.Imprenditori non cono-sciuti con storie originalie di successo in una nar-razione che alimenta l'or-goglio di chi, mettendoassieme intuizione e fan-tasia, abilità manuale etecnologie, sapere ericerca, è riuscito a inve-stire in un percorso dicrescita che parte dalleesperienze già in campo,dimostrando come lacompetitività dei prodot-ti italiani non sia ancoradel tutto usurata. Si trattadel contenuto di “GreenItaly”, il libro di ErmeteRealacci presentato nellaprestigiosa sede diPalazzo Rospigliosi aRoma, dal PresidenteSergio Marini, da padreFrancesco Compagnoni,Assistente NazionaleMasci e da ClaudioGagliardi, SegretarioGenerale di Unionca-mere. “Realacci dedicamolto spazio - ha affer-mato il presidente Marini- al progetto dell'agricol-tura che vogliamo e delresto, le iniziative in temadi Coldiretti non sonostate poche in questianni: dal Km 0 all'espor-tazione dei territori, dalsostegno alle energie rin-novabili da filiera cortaalla lotta contro l'aggres-sione al territorio agrico-lo, dal presidio delle zonerurali e dei piccoli comu-ni alla qualità e alle eccel-lenze del patrimonioagroalimentare”. Certo,“alla nostra meta-econo-mia - ha spiegatoGagliardi - manca unacornice, un disegno cheunisca tutti i punti in unavisione comune e condi-visa, all'Italia mancaancora un sogno”. Ma ilnuovo paradigma che“riporta l'economia aldialogo con l'etica e laresponsabilità - ha dettoinfine padre Compagno-ni - e che ruota attorno aitemi ambientali, non èun'idea futuribile: è giàqui e ha il volto dellagreen economy”.

TERRANOSTRATERRANOSTRA E’ CAMPAGNA AMICAIn attesa dei numeri e delle percentuali,con cui l'Istat e l'Osservatorio TuristicoToscano, disegneranno il risultato dellaperformance 2012, la percezione deglioperatori è chiara: il settore tiene, nono-stante la crisi. Le prenotazioni sono arriva-te, seppure al rallentatore e mai con troppoanticipo, come accadeva nei momentid'oro dell'agriturismo, quando la domandasuperava l'offerta, quando lecamere venivano opzionateda un anno all'altro, quando ituristi dimostravano una pre-ferenza evidente per levacanze in campagna. Lasituazione è cambiata. Leaziende crescono: in Toscana,regione che brilla ai verticidella hit nazionale per den-sità agrituristica, si è abbon-dantemente superato il tettodelle 4.000 strutture. Tante afronte di presenze che, con qualche diffi-coltà, riescono mantenersi stabili. Il tassodi occupazione di conseguenza è calato,insieme al giro di affari: sono i primi segna-li di un'inversione di tendenza che deveconvincere le imprese ad adottare nuove

strategie. “Abbiamo bisogno di una nuovadistintività. Per questo Terranostra ha crea-to l'Agriturismo di Campagna Amica, inse-rendo gli agriturismi associati all'internodell'importante rete che, in questi anni, hasaputo guadagnarsi la fiducia del consu-matore”, spiega Andrea Landini, presidentedell'associazione agrituristica di Coldiretti.La campagna di accreditamento è in corso

e dà diritto all'utilizzo delmarchio di qualità certificata,che, ormai, nell'immaginariocollettivo, è sinonimo di affi-dabilità, sicurezza, rapportodiretto con il produttore.Gli Agriturismi di CampagnaAmica possono beneficiaredell'attività sindacale, pro-mozionale, formativa e infor-mativa svolta da Terranostra,delle convenzioni già in attoe che saranno attivate nei

prossimi mesi, della presenza sul portaledell'associazione e della mappaturasull'App per I-phone e I-pad. Per saperne di più: contattare lasegreteria di Terranostra della provin-cia di riferimento.

Un'altra estate con la leggea metà…. Dopo la corsa ini-ziale, la Regione Toscana èrimasta con la norma chedetta le regole per la corret-ta conduzione degliimpianti natatori parzial-mente “congelata”, pereffetto della Legge dimanutenzione del 2010,che ne ha prorogato l'obbli-go di applicazione. Almeno per le piscine inattività prima dell'adozionedel regolamento attuativodella legge n. 8/2006. Maanche su questo fronte, leincertezze restano. Perchéda un lato c'è chi sostieneche la proroga abbia valoreanche sugli adempimentiamministrativi e chi invecevorrebbe limitarne gli effettiai soli aspetti strutturali. Insomma, a distanza dianni, la legge resta…. in altomare. In attesa delle sospi-rate modifiche del regola-

mento che tardano ad arri-vare, nonostante l'impegnodi Coldiretti e delle associa-zioni di categoria. Le propo-ste avanzate da un annosono in attesa di approfon-dimenti da parte dellaSanità toscana. Molti i puntida rivedere in un articolatoche, così com'è, non è appli-cabile alle piscine agrituri-stiche, classificate private aduso collettivo. In assenzadelle semplificazioni nonresterà che sollecitare unanuova proroga. Intanto unobiettivo è stato raggiunto.La modifica dei profili for-mativi: prima ne esistevanodue separati, uno perresponsabile della piscina,l'altro per addetto agliimpianti tecnologici. Ad essise ne è aggiunto un terzoche può essere seguito dachi svolge entrambi i ruoli,con notevole semplificazio-ne dell'iter formativo.

PISCINE: UNA LEGGE A META’

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Multifunzionalità

LIGAS PER IL CONSORZIOAGRARIO DI SIENA-AREZZO

CO.DI.PRA CONFERMA PER TONGIANI

GLI OLIVICOLTORI PUNTANO SU FILIPPI

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LA TOSCANA DELL’ORIGINALITA’ E DELL’INNOVAZIONEAssegnati a sei imprese gli Oscar Green 2012 La pasta a km zero che nonprovoca allergie, la vinifica-zione naturale, l'allevamentodi branzini Doc, la filiera cortae l'olio bio che conquistano imercati, e le degustazioniguidate: ecco le sei idee vin-centi. “La crisi? Noi la vinciamocosì”. Ecco a voi la Toscanadell'originalità e dell'innova-zione che contrasta la crisicon idee vivaci e progettipensati per adattarsi ai mer-cati e alle esigenze del consu-matore. Alla faccia della delo-calizzazione alla rincorsa deiprofitti,l'agricoltura vive divendita diretta - dal campoalla tavola -, filiere sostenibilie multifunzionalità. E se lacava benissimo. Dalla pigiatura dell'uva (vinifi-cazione naturale al 100%)con i piedi dell'aziendaStefano Amerighi di Cortona(Premio Stile e Culturad'Impresa) che ha conquista-to i mercati asiatici all'olioextravergine biologico diAngelo Bo e della sua partico-larissima Azienda AgricolaSperimentale per l'agricoltu-ra Sostenibile di Firenze(Premio Ideando), dalla pastaa filiera corta che non provo-ca nessun tipo di allergie edintolleranze alimentari diFranco Pedrini dell'AziendaSan Cristoforo di GambassiTerme (Premio In Filiera)all'allevamento doc di branzi-

ni e orate di Nicolò Fiorelli(Premio Non solo agricoltura)pronto a nascere nei mari diSan Vincenzo, dalla credenzaa km zero rigorosamente biodi Stefano Tanzini del-l'Azienda Agricola SanFrancesco Bio di Grosseto(Premio Campagna Amica)alle degustazioni guidate evisite nei vigneti che richia-mano visitatori da tutto ilmondo di Bruno Tuccio edell'Azienda VitivinicolaCaccia Grande (PremioEsportare il Territorio) diCastiglione della Pescaia. Ad accomunare le sei aziendeagricole vincitrici dell'edizio-ne 2012 di Oscar Green,l'Oscar dell'agricoltura pro-mosso da Giovani ImpresaColdiretti, una forte compo-nente di intraprendenza e lagrande determinazione concui hanno costruito, pezzodopo pezzo, il loro modelloaziendale. Un modello spesso unico edirripetibile che si intreccia conlo stile di vita e con il territo-rio circostante elemento mainon trascurabile quando siparla di agricoltura. Sono 32le aziende agricole finalistedella sesta edizione di OscarGreen che si sono dateappuntamento, mercoledì 18luglio, a Villa Magia aQuarrata (Pt) per la cerimoniadi proclamazione dei vincito-ri: 32 storie, 32 esperienze

imprenditoriali, 32 avvincentiprofili aziendali che hannoaperto una finestra interes-sante e curiosa sul panoramadella Toscana che vive d'agri-coltura, e che sull'agricolturaha deciso di investire. Storieaffascinanti, che meraviglia-no per la semplicità dell'intui-zione e per la fierezza, questol'altro elemento che ricorrenel Dna delle imprese, concui rivendicano “la scelta”. Storie che meriterebbero,tutte, di vincere un premio:“L'agricoltura è un percorsoche si sceglie non a caso -spiega Tulio Marcelli,Presidente Coldiretti Toscanapresentando la giornata con-clusiva degli Oscar - non èuna seconda scelta, non è uncottarella. E' un Amore chedura tutta la vita. Di frontealla crisi bisogna essere capa-ci di reagire.

L'agricoltura reagisce conidee creative e passione”. Lacreatività è quindi, uno degliingredienti per contrastare glieffetti della crisi economica:“Ci sono due strade - ha spie-gato il miracolo FrancescaFerrari, Delegata GiovaniImpresa Toscana - farsi travol-gere dalla crisi, o rimboccarsile maniche tirando fuori ele-menti creativi”. Un concetto ripreso e rilan-ciato dal Delegato NazionaleColdiretti Toscana, VittorioSangiorgi: “Queste impresesono la migliore risposta allacrisi - ha sottolineato - l'OscarGreen esalta gli imprenditoriitaliani, giovani e coraggiosi”.Sei categorie previstedall'Oscar: “Campagna Ami-ca” dedicata alle aziende gio-vani che hanno scommessotutto sul rapporto diretto traproduttore e consumatore, le

seguenti aziende; “Esportareil Territorio” dedicata alleaziende che guardano coninteresse ai mercati esteri sucui si sono affermati o si stan-no affermando; “Ideando”dedicata ai super-green,ovvero alle aziende giovaniche hanno festeggiato unsolo compleanno; “Stile eCultura di impresa” si rivolgealle realtà che hanno saputodistinguersi per particolaricapacità di proporsi sul mer-cato; “Non solo agricoltura”dedicata alle tante faccedella giovane impresa e “InFiliera” dedicata a chi com-pleta il percorso dalla terraalla tavola.Alle sei imprese vincitrici l'o-nore e il compito di adottarel'agriturismo dei Clochard diSerravalle Pistoiese diventan-do anche i tutor degli aspi-ranti imprenditori “sottratti

alla strada”.Tra i protagonisti della gior-nata conclusiva di OscarGreen anche l'Oasi diBaugiana con i ragazzi dellalatteria, una delle esperienzepiù innovative nel panoramanazionale che hasede nelpistoiese. Le esperienze sono tra le piùvarie e originali. Ne citiamosolo alcune: il peschereccio“Sirena” specializzato nellapescaturismo, l'allevatore diasini amiatini pronto aldebutto nel mondo dell'e-commerce, il vino con le eti-chette d'autore, l'agriturismoche diventa un piccolo teatroserale e il tour nel parcoAppennino Tosco Emilianocon le bici elettriche, l'alleva-tore di patate con la certifica-zione Iso 9000, la cooperativasociale formata da disabili esoggetti svantaggiati. E anco-ra il floricoltore che fa concor-renza all'Olanda esportando ifiori prodotti nella provinciadi Lucca, le aziende specializ-zate in produzioni bio e bio-dinamiche, la giovane laurea-ta in giurisprudenza che hapreferito zucchine ed insalateall'aula dei tribunali, l'agri-gelato e l'allevatore donnache ha scommesso tutto sullaChianina. Storie di vita, storiedi imprese che raccontanol'agricoltura di oggi, e cimostrano quella che saràdomani.

La terra nutre, crea occupazionee sviluppo. Forma e insegna, atutti. Anche a Clochard allariscossa, l'associazione di senzafissa dimora di Milano, che hascelto Serravalle Pistoiese persviluppare i propri pro-getti. Ha creato la primaattività agricola gestitacompletamente da clo-chard, improntata al'protagonismo dellepersone' e all'autososte-nibilità. Le 6 aziende vincitricidell'Oscar Green 2012adottano i senza tetto.L'obiettivo di Clochardalla riscossa è di dare untetto, una paga e un

mestiere a persone che hannovissuto per strada. Un anno di lavoro nell'agricoltu-ra per poi riprendere un percor-so magari interrotto 25 anniprima. “Sulla strada oggi ci sono

tante competenze che nel giustocontesto possono essere valoriz-zate - spiega Wainer Molteni,fondatore di Clochard alla riscos-sa, sociologo consulente del-l'amministrazione meneghina

per il reintegro deisenza fissa dimora, che-fino all'inverno scorsodormiva su un cartoneper le strade di Milano -.Rifiutiamo la logica del-l'assistenzialismo, cheha prodotto anche tantidanni”. Quindi niente finanzia-menti a fondo perduto,ma “a regime vogliamoche l'attività agricola cifornisca l'80% dei ricavi”.

CLOCHARD ALLA RISCOSSA Le 6 vincitrici dell'Oscar Green 2012 adottano i senza tetto

Coldiretti metterà a disposizione di Clochard allariscossa tutte le opportunità offerte dal progetto diuna filiera agricola tutta italiana e dalla rete CampagnaAmica, oltre al supporto agronomico, tecnico e norma-tivo. “Siamo convinti che l'agricoltura sia un'opportu-nità di lavoro e di crescita per tutti - ha spiegatoRiccardo Andreini, Presidente di Coldiretti Pistoia pre-sentando la partnership - È nel nostro Dna quello diaumentare la consapevolezza che il settore primarionon è un settore residuale, ma è una reale possibilità disviluppo per i territori e per l'Italia intera, e quindi pergli italiani tutti”. Consapevolezza che deve appartenereanche ai più giovani. “Quest'anno abbiamo accompa-gnato, per esempio, una scuola media in un progettodi orto didattico - continua Andreini - che ha permessoad adolescenti di capire i ritmi dell'agricoltura: dalpiantare il seme e zappare, alla vendita dei prodotti almercato Campagna Amica. Di “Clochard alla riscossa”ciè subito piaciuto l'approccio, che è quello di Coldiretti:l'agricoltura può e deve produrre reddito e sviluppo,non è un panda che va tutelato sotto una campana divetro, ma solo supportato e aiutato a crescere. Quindiabbiamo aderito alla richiesta con entusiasmo, consa-pevoli che il lavoro che attende Clochard alla riscossasarà duro, come è duro il lavoro sulla terra e la vita”.

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Servizi

IMU, LE PROSSIME SCADENZE Entro il 30 Novembre l’accatastamentoPoiché dal 2012 i fabbricatirurali divengono soggetti adImu la legge di conversioneal decreto Monti ha posto acarico dei contribuenti l'ob-bligo di accatastamento ditutti i fabbricati rurali alCatasto dei Fabbricati.I fabbricati rurali iscritti alcatasto terreni dovrannoessere dichiarati al catastoedilizio urbano entro il 30novembre 2012, tramitepresentazione di appositoDoc.Fa. Considerata la mole di fab-bricati da regolarizzare, siinvitano le aziende in pos-sesso di fabbricati agricoli arivolgersi alla propriaFederazione che è a disposi-zione dei coltivatori peravviare le pratiche di regola-rizzare la propria posizione.Si ricorda che tali immobili,anche se classati nel corsodel 2012, saranno comun-que tassati già dall'1/01/12:nel caso in cui la pratica diaccatastamento non fosseancora completata, il versa-mento dell'acconto Imu2012 in scadenza il 18/06/12

è avvenuta sulla base di unarendita presunta, impostache poi verrà conguagliatauna volta attribuita la rendi-ta definitiva. Rimangonoesclusi dall'obbligo di acca-tastamento al catasto deifabbricati gli immobili indi-cati all'articolo 3, comma 3,del Dm 28/98: si tratta diimmobili agricoli di rilevan-za del tutto residuale, ossia:manufatti con superficiecoperta inferiore a 8 metriquadrati; serre adibite allacoltivazione e protezionedelle piante sul suolo natu-rale; vasche per l'acquacol-tura o di accumulo per l'irri-gazione dei terreni; manu-fatti isolati privi di copertura;tettoie, porcili, pollai, casotti,concimaie, pozzi e simili, dialtezza utile inferiore a 1,80metri, purché di volumetriainferiore a 150 metri cubi;manufatti precari, privi difondazione, non stabilmen-te infissi al suolo. Nel caso diInadempienza del contri-buente all'obbligo di accata-stamento, provvederà ilComune a segnalare l'immo-

bile agli uffici catastali cheprovvederanno al classa-mento d'ufficio, ovviamentecon spese a carico del contri-buente e applicazione dellesanzioni. Da segnalare, inol-tre, che per i fabbricatidichiarati inagibili o inabita-bili e di fatto non utilizzati, èprevisto un abbattimentodella base imponibile, limi-tatamente al periodo del-l'anno durante il quale sussi-stono dette condizioni (perquelli cosiddetti “collabenti”la rendita è pari a zero, percui rimangono esenti). Per quanto riguarda ladichiarazione Imu, questadeve essere presentataentro 90 giorni dalla data incui il possesso degli immo-bili ha avuto inizio o sonointervenute variazioni rile-vanti ai fini della determina-zione dell'imposta. Ai Comuni è data la possibi-lità di predisporre i propriregolamenti e deliberare lealiquote entro il 30 settem-bre 2012: il termine in pre-cedenza era fissato al 30giugno.

L’ESPERTO RISPONDE

Sono un coltivatorediretto che ha com-piuto l'età per lapensione di vec-chiaia (65 anni), il15.11.2011. Mi erastato detto cheavrei dovuto aspet-tare 18 mesi prima

di ricevere la pensione. E' possibile accede-re alla pensione di vecchiaia dal 01 dicem-bre 2012 senza aspettare i famosi 18 mesiper l'apertura della finestra?Nel caso dei coltivatori diretti uomini chehanno compiuto i 65 anni nel corso del 2011probabilmente risulterà più favorevole acce-dere alla pensione con le nuove regole intro-dotte dalla Monti-Fornero e cioè al compi-mento dei 66 anni, senza aspettare l'aperturadella cosiddetta finestra, possibilità che, tral'altro, l'Inps ha ribadito nella sua circolaren.35/2012. Il consiglio è di rivolgersi subito alpiù vicino ufficio Epaca per ricevere tutte leinformazioni necessarie e predisporre ladomanda di pensione.In seguito alla Riforma Monti-Forneroquali sono i requisiti previsti per la pensio-ne di vecchiaia?Dal 1.1.2012 sono stati elevati i requisiti di etàanagrafica per accedere alla pensione di vec-chiaia. Fermo restando il requisito contributi-vo minimo di 20 anni di anzianità contributi-va, nel caso degli uomini, per avere diritto alla

pensione di vecchiaia, è necessario averecompiuto 66 anni di età. Nel caso delle donnesi distinguono 4 possibilità: se la persona inte-ressata è una lavoratrice dipendente del set-tore privato per accedere alla pensione di vec-chiaia nel corso del 2012 deve avere compiu-to almeno 62 anni di età, se invece si tratta dilavoratrice autonoma (coltivatrice diretta, arti-giana, commerciante, etc…) l'età minimarichiesta è pari a 63 anni e 6 mesi. Nel caso dicontribuzione mista (quando cioè l'interessa-ta ha svolto durante la sua vita lavorativa sialavoro dipendente sia attività autonoma) peraccedere alla pensione di vecchiaia si devefare riferimento all'età prevista per le lavoratri-ci autonome. Infine ci sono le lavoratricidipendenti del settore pubblico, che dal1.1.2012 possono andare in pensione di vec-chiaia all'età di 66 anni. Dal 1 gennaio 2013, èbene ricordarlo, l'età pensionabile è elevata di3 mesi per tutti.Una volta maturati i requisiti richiesti per lapensione di vecchiaia, da che data decorreil pagamento? Bisogna sempre aspettareche si apra la cosiddetta “finestra”?Per tutti coloro che maturano il diritto allapensione di vecchiaia dal 1.1.2012 la pensio-ne stessa decorre dal mese successivo allamaturazione del diritto. Per esempio: sogget-to maschio nato il 1.3.1946 che compie i 66anni il 1.3.2012, avendo almeno 20 anni dicontributi, la pensione di vecchiaia decorreràdal 1.4.2012.

PENSIONE: A DOMANDA, RISPOSTA

www.cascinapulita.it

di Nicola Prosperi- Responsabile Epaca Firenze-Prato

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la campagnaTOSCANA

Informazioni Utili

Nasce la prima “banca”degli agricoltori al servi-zio di un milione diimprese agricole, coo-perative ed agroindu-striali che producono il15% del prodotto inter-no lordo nazionale (Pil).La Banca d'Italia conuna delibera del 5 giu-gno 2012 ha abilitatoCreditAgri Italia comeente di garanzia vigilatodalla banca centrale eiscritto nell'elenco spe-ciale degli intermediarifinanziari ex Art. 107 delTesto unico bancario.CreditAgri Italia è ilrisultato di un percorsosocietario che dal 2008al 2010 ha visto diversiconfidi agricoli territo-riali impegnati attiva-mente alla strutturazio-

ne di un progetto difusione promosso dallaColdiretti al fine di darevita ad un unico ente digaranzia fidi specializ-zato nel settore agricoloe agroalimentare. Attualmente CreditAgriè, tra l'altro, soggettoaccreditato per l'attiva-zione dei fondi pubblicidi garanzia Sgfa(Società di gestionefondi per l'agroalimen-tare) per il rilascio digaranzie dirette - fino al70% - contro garantitedallo Stato.Coldiretti sottolinea cheil mondo agricolo eagroalimentare rappre-senta per il settore cre-ditizio un universo da43,5 miliardi di euroimpiegati ma il credit

crunch ha colpito anchei campi dove sei impre-se agricole su diecihanno difficoltà adaccedere al credito, conil costo del denaro inagricoltura che ha rag-giunto il 6% e risultasuperiore del 30% aquello medio del setto-re industriale. Un ruolodeterminante per supe-rare queste difficoltàcausate dalla crisi puòessere svolto ora daCreditAgri Italia, unarealtà nazionale presen-te oggi in tutta Italiacon oltre 50 filiali e unvolume storico di affi-damenti di oltre 2miliardi di euro distri-buiti in 160 banche. Persaperne di più chiediagli uffici Coldiretti.

LA BANCA DEGLI AGRICOLTORIHACCP, EX LIBRETTO SANITARIO

Un ciclo di corsi Haccp per alimentaristi in sostituzione dell'ex libretto sanitario per responsa-bili ed addetti attività alimentari complesse e semplici, e di aggiornamento rivolto alle impre-se agricole, ma anche a baristi, commessi, camerieri, cuochi e personale di cucina, fornai,pasticceri, gelatieri, macellai, itineranti e fruttivendoli, ed in generale a tutte quelle categoriedi operatori ed imprese che trattano generi alimentari. I corsi, suddivisi in moduli da 4, 8, 12 e16 ore, a seconda della tipologia di attestato da ottenere, che si tratti di responsabile o addet-to, o semplice aggiornamento, sono in fase di organizzazione.

RSPP, PRONTO SOCCORSO E ANTINCENDIO La vasta offerta formativa di Coldiretti prevede inoltre corsi periodici rivolti a datori di lavoroed addetti che intendo svolgere il ruolo di “Responsabile Servizio Prevenzione e protezione”all'interno della propria azienda. Oltre a corsi di primo soccorso e pronto soccorso aziendaleobbligatori per tutte le imprese costituite in forma di società o con dipendenti e addetti antin-cendio rischio basso e medio che si propone di formare ed addestrare sulla genesi e lo svilup-po degli incendi, sui principi prevenzionistici e protezionistici e sull'utilizzo dei mezzi di estin-zione portatili. Il corso è indicato agli addetti designati dal datore di lavoro al servizio antin-cendio delle aziende che sono state valutate a medio o basso rischio. Possono trarre utilitàprofessionale anche datori di lavoro,addetti al servizio di prevenzione e protezione, responsa-bili della sicurezza, lavoratori, consulenti, professionisti

Gli interessati possono chiedere informazioni sull'offerta formativa pressola sede più vicina di Coldiretti oppure rivolgersi al CAICT SRL

Formazione & Sviluppo in Via Della Villa Demidoff, 64/d - Firenze scrivendo a [email protected]

oppure telefonando al numero 05532357212

FormazioneAl servizio di imprese, cooperative e agroindustriali

SCADENZE

l PREVIDENZIALI16 Settembre - Scandeza pagamento 1° trimestre 2012 dei contributi Inpsper gli operai agricoli17 Settembre - Pagamento 2° trimestre 2012 contributi IVS Inps per i lavora-tori autonomi agricoli CD/IAP30 Settembre - Pagamento 2° trimestre 2012 per gli autorizzati alla contri-buzione volontaria

l FISCALI20 Agosto - Modello UNICO Persone Fisiche pagamento saldo imposte 2011e primo acconto 2012 con piccola maggiorazionedello 0,40 %20 Agosto - Pagamento IVA relativo al secondo trimestre 201230 Settembre - Presentazione istanze all'Agenzia del Territorio per la rivendi-cazione della ruralità dei fabbricati (categoria A/6 e D/10).25 Ottobre - Presentazione INTRA relativi agli acquisti e alle vendite versopaesi UE effettuati nel terzo trimestre 2012.

l TECNICHE31 Ottobre - Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”31 Ottobre - Misura 122 “Migliore valorizzazione economica delle foreste”31 Ottobre - Misura 123b “Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali”31 Ottobre - Misura 221 “Imboschimento di terreni agricoli”31 Ottobre - Misura 223 “Imboschimento di superfici non agricole”

DiVino

Programma

Lunedì 10 settembre 2012

09,00- 13,00 Maddalena Guidi - Regione Toscana• Inventario superfici viticole• L.R. 9/2009 Disciplina e controllo potenziale viticolo• Piano nazionale di sostegno vitivinicolo

14,00- 18,00 Laura Striglio - Istituto Repressione Frodi• Tenuta Registri• Etichettatura• Documenti di Accompagnamento

Mercoledì 12 settembre 2012

09,00- 13,00 Dario Parenti, Le Uve snc• Caratteristiche dei principali mercati internazionali• Tendenze dei principali mercati internazionali• Dinamiche export: aspetti logistici generali• Parametri analitici enologici

14,00- 18,00 Dario Parenti, Le Uve snc• Brand building

e valorizzazione del marchio• Differenziazione e

complementaritàdell'offerta vinicolaaziendale

• Promozione

Venerdì 14 Settembre 2012

09,00- 13,00 Sara Abrardi, Le Uve snc• Tecnica enologica relativa

a vini sfusi ed imbottigliati• Igiene in cantina

14,00- 18,00 Sara Abrardi, Le Uve snc• Gestione delle solfitazioni• Accorgimenti operativi e soluzioni tecniche

- Costi comprensivi dei materiali didattici e certificazione di frequenza: 250,00 € + IVA.- Sede del corso : Aula CAICT srl - Via Della Villa Demidoff, 64/d - Firenze

INFORMAZIONI e ISCRIZIONI:Tel.055/32357212 - 055/32357213 - Fax: 055/3246612 - [email protected]

Corso di formazione

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Page 8: La Campagna Toscana

CONCIMAZIONE ORGANO-MINERALEDEI CEREALI

... "un corretto piano di fertilizzazione deve prevederel'ottimizzazione del rilascio delle unità fertilizzanti"

Per produrre 1 q.le di granella, il grano duro asporta mediamente3 kg di azoto e 1 kg di fosforo.

L'AZOTO viene asportato in modesta quantità in fase di accesti-mento; il massimo dell'asportazione avviene in fase di levata ebotticella.

Il 70% del FOSFORO viene asportato dalla coltura in fase dilevata-fioritura, in quanto elemento fondamentale per la costi-tuzione del culmo, per l'ottimizzazione della fioritura e qualemateriale energetico per il metabolismo della pianta.

Questa lunga pausa di inutilizzo degli elementi fertilizzanti dipre-semina riduce drasticamente l'efficacia dei concimi chimicidi sintesi, a causa del rischio di dilavamento e retrogradazionecaratteristico dei terreni poveri di Sostanza Organica e con pHacido o alcalino.

E' per questo motivo che numerose Società Fertilizzantiutilizzano matrici organiche per proteggere gli elementichimici.

ITALPOLLINA S.p.A., da sempre leader nel settore, sostieneche un eccellente rivestimento di Carbonio Organico di ori-gine biologica è sinonimo di elevata protezione e quindi diuna maggiore disponibilità nel tempo.

QUESTI I NOSTRI CONCIMI ORGANO - MINERALIad elevato tenore di Carbonio Organico:

GUIDA ALLA FERTILIZZAZIONE DEI CEREALIA cura di Leonardo Dragoni - Direzione Nazionale - Cell. 348 3053733

CONCIMAZIONE ORGANICA DEI CEREALI

Il rilascio delle unità fertilizzanti organiche è fondamen-talmente un processo biologico: la matrice organica conl'innalzarsi dei valori termici si mineralizza liberando glielementi in quantità sempre più elevate.

L'elevata solubilità e igroscopicità del GUANITO ,l'impiego di matrici organiche ad elevata velocità dimineralizzazione e il rapporto C/N = 3,5 rendono ilnostro fertilizzante organico efficace in soli 100 giorniutili di mineralizzazione.

La concimazione dei cereali con il concime organicoGUANITO 6-15-3+2+32%C riveste un duplice ruolo:nutre la coltura ... pensando al terreno!

Grazie all'elevato apporto di microrganismi ed acidiumici, GUANITO favorisce la trasformazione dei residuivegetali, che se ben trasformati danno il massimodella resa in humus.

Si consiglia la somministrazione di GUANITO alla dosedi 3-4 q.li/ha già all'atto dell'interramento dei residuivegetali, evitando lavorazioni profonde che possonocondizionare l'attività microbiologica.

GUANITO può essere somministrato anche in presemina:grazie alla sua "lenta cessione naturale" può esseresomministrato con un certo anticipo sulla data di semina,permettendo così all'agricoltore già da fine ottobre diconcentrarsi esclusivamente alla semina.Grazie alle basse temperature invernali che rallentanofino a bloccare la mineralizzazione, si riducono drastica-mente le perdite di azoto per dilavamento.

CEREALI

Concime Organico NP

GUANITO

6-15-3 +32%C

SONAR

7-15 +30%C

SONAR

8-20 +30%C

RADAR

10-23 +27%C

BIO

DOSE: 2,5 - 3 q.li/haEPOCA di impiego: pre-semina/interramento residui vegetaliAmmesso in Agricoltura Biologica

UMIDITA’

PH

CARBONIO ORGANICO

ACIDI UMICI

ACIDI FULVICI

MAGNESIO (MgO)

MICROELEMENTI

7%

6,5

32%

3,5%

7,5%

2%

1%

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