La Campagna Toscana 2/2013

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la campagna Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55 Un'Italia che si spenda per un governo globale dei beni comuni, con più Europa e un'Europa con più Italia, un'Italia sussidiaria e solidale, che investa sui suoi punti di forza, un'Italia che fa l'Italia, che sappia alimentare la fiducia, dove il benessere torni a contare più del PIL, e che riscopra i valori della comunità. Questo il percorso che Coldiretti, entrata ad occu- parsi assieme ai suoi associa- ti dell'economico, segue e persegue nell'ottica di resti- tuire alla nostra agricoltura quella centralità che gli stessi dati macroeconomici confer- mano. E non è un caso - in un momento di crisi come quel- lo che stiamo faticosamente attraversando - se i dati di crescita mostrano positività proprio nel settore seconda- rio. Con aspetti veramente incoraggianti, come quelli relativi al turn over tra vec- chie e nuove generazioni, che mantengono il tasso occupazionale agricolo in attivo. In Toscana quasi 18mila under 40 lavorano in azien- da, mentre oltre 6mila ne sono già i titolari. Si tratta di dati confortanti, strutturatisi anche grazie alla importante attività di implementazione del progetto per una filiera corta agricola tutta italiana e del conseguente effetto del potenziamento delle oppor- tunità d'incontro tra chi pro- duce e chi acquista. L'agricoltore, l'impresa; il consumatore, cittadino. Pensate per essere il luogo di acquisto ideale del consu- matore finale, le Botteghe sono destinate a diventare uno strumento formidabile per le imprese agricole, coo- perative, consorzi e anche privati. L'architettura com- merciale si fonda su quattro perni: Campagna Amica, la fondazione che dispone del marchio omonimo; Consor- zio Produttori (società coo- perativa agricola di cui è socia Coldiretti), lo strumen- to per realizzare la catena; l'imprenditore agricolo che offre ilproprio prodotto e il titolare della Bottega che può essere un imprendito- reagricolo singolo o associa- to o una cooperativa. L'apertura di Botteghe e la frequenza, ormai quotidiana dei Farmer Market di Campagna Amica, aprono nuove ed interessanti pro- spettive di commercializza- zione diretta per le imprese agricole della regione che possono così soddisfare la crescente domanda da parte dei consumatori. Il caso della Toscana è un caso “di scuola”, con il prima- to nazionale delle Botteghe di Campagna Amica: 4 aper- ture nell'ultimo mese - a Bagno a Ripoli (prima Bottega dell'area fiorentina), Marina di Massa, Anghiari e Livorno - fanno della nostra regione quella a maggior concentrazione di “store” del vero Made in Italy. Complessivamente sono 25 le Botteghe aperte nella nostra regione che vanno ad aggiungersi ai mercati, ormai diffusi capillarmente in tutto il territorio (oltre 60 appunta- menti). Il potenziamento della rete di CampagnaAmica diventa una straordinaria opportu- nità per le imprese agricole che possono fare affidamen- to su una gamma di canali di vendita a filiera corta che spazia dal mercato alla Bottega, e nel caso del brand Fai, Filiera Agricola Italiana, alla grande distribuzione organizzata. Con le prossime aperture stagionali nelle zone a maggiore interesse turisti- co e la proposizione di nuove tipologie merceolo- giche che riscuotono inva- riabilmente il consenso dei consumatori. Da questo ultimo punto di vista sono molte le novità della rete di Campagna Amica, che offrono signifi- cative opportunità di cre- scita per le aziende che vi aderiscono: dal pesce, alle carni, ai prodotti tradizio- nali trasformati e confezio- nati in azienda, dalle spe- cialità di nicchia al biologi- co, al quale - per esempio - sarà interamente dedicata la Bottega che aprirà pros- simamente a Saturnia. L’EDITORIALE L'agricoltura Toscana, come l'agricoltura nazio- nale, in chiaroscuro: da una parte finalmente una notizia positiva sul fronte della lotta alla contraffa- zione, con i primi, positivi, risultati che vengono dal- l'effetto annuncio provo- cato dall'approvazione della legge “salva-olio” tanto voluta dalla Coldiretti. Dall'altra la situazione sempre diffici- lissima, soprattutto nella nostra regione, legata all'ormai evidente cam- biamento climatico, che alterna siccità e alluvioni, mettendo in ginocchio un settore molto importante economicamente qual è a tutti gli effetti l'agricoltu- ra, che costituisce uno dei pilastri del sistema regio- nale. A causa del maltempo le imprese agricole non di Tulio Marcelli Presidente Coldiretti Toscana In Toscana è record di Botteghe di Campagna Amica: siamo a quota 25 CON CAMPAGNA AMICA CRESCONO LE IMPRESE IL TRIONFO DELLA FILIERA CORTA Dagli eco-detersivi della Bottega in Piazza dei Legnami a Livorno al pane bio- logico appena sfornato e alle verdure cotte da asporto di Ponte a Ema, passan- do per le spettacolari carni mugellane della Cooperativa Agricola Firenzuola a Borgo San Lorenzo: sugli scaffali delle Botteghe si può comprare la più incredi- bile varietà di prodotti del vero Made in Italy (a denominazione, biologico e non), dal prodotto fresco come gli ortaggi e la frutta appena raccolta nel campo, al pane alla pasta, ai formaggi e salumi, all'olio extravergine di oliva al vino, dalle confetture al miele fino alle farine, legu- mi, succhi di frutta. Aderire al progetto di Campagna Amica significa entrare a far parte della più grande rete di vendita diretta italiana e poter vendere i propri prodotti in tutto il Paese. E' questa la grande forza di Campagna Amica: far incontrare, sempre, in tutta Italia, chi pro- duce e chi acquista. Per conoscere il pro- getto vai su www.campagnamica.it www.toscana.coldiretti.it la campagna TOSCANA Giornale di Coldiretti Toscana Anno XVI n.2/2013 a pagina 5 Giorgi è il nuovo delegato Under 30 Rinnovato Comitato Giovani Impresa In Toscana è nata Agro Zootecnica Ecco la carne con il marchio Fai a pagina 4 La Toscana scopre l’“Oro Rosso” Un’Associazione per la tutela a pagina 2 PROGETTO MARZO-APRILE 2013 29-04-2013 15:48 Pagina 1

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Si parla di giovani e del nuovo comitato under 30, insediato da alcune settimane, della crescita della rete di Botteghe di Campagna Amica in Toscana, la regione con più aperture d’Italia (sono già 25), della nascita di Agri Zootecnia Toscana e della carne a marchio Fai, del miracolo dello “zafferano italiano”, l’oro rosso, e dell’ultima edizione del Vinitaly. Sono tanti, come ogni numero, ogni bimestre, i temi e gli argomenti affrontati da “La Campagna Toscana”, il tabloid edito da Coldiretti Toscana (200mila lettori complessivi, oltre 100mila copie recapitate agli associati). Nel secondo numero del 2013 si parlerà anche malattie professionalità e delle novità in materia fiscale, di formazione e della nuova polizza infortuni per i pensionati. Spazio, come sempre, alle scadenze tecniche e all’editoriale del Presidente Regionale, Tulio Marcelli con il successo della legge salva olio da una parte, ed il disastro climatico provocato dalle piogge eccessive dall’altra.

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la campagna

Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione in Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F- La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa - Una copia Euro 1,55

Un'Italia che si spenda per ungoverno globale dei benicomuni, con più Europa eun'Europa con più Italia,un'Italia sussidiaria e solidale,che investa sui suoi punti diforza, un'Italia che fa l'Italia,che sappia alimentare lafiducia, dove il benesseretorni a contare più del PIL, eche riscopra i valori dellacomunità. Questo il percorso cheColdiretti, entrata ad occu-parsi assieme ai suoi associa-ti dell'economico, segue epersegue nell'ottica di resti-tuire alla nostra agricolturaquella centralità che gli stessidati macroeconomici confer-mano. E non è un caso - in unmomento di crisi come quel-lo che stiamo faticosamenteattraversando - se i dati dicrescita mostrano positivitàproprio nel settore seconda-rio. Con aspetti veramente

incoraggianti, come quellirelativi al turn over tra vec-chie e nuove generazioni,che mantengono il tassooccupazionale agricolo inattivo.In Toscana quasi 18milaunder 40 lavorano in azien-da, mentre oltre 6mila nesono già i titolari. Si tratta didati confortanti, strutturatisianche grazie alla importanteattività di implementazionedel progetto per una filieracorta agricola tutta italiana edel conseguente effetto delpotenziamento delle oppor-tunità d'incontro tra chi pro-duce e chi acquista.L'agricoltore, l'impresa; ilconsumatore, cittadino. Pensate per essere il luogo diacquisto ideale del consu-matore finale, le Botteghesono destinate a diventareuno strumento formidabileper le imprese agricole, coo-perative, consorzi e anche

privati. L'architettura com-merciale si fonda su quattroperni: Campagna Amica, lafondazione che dispone delmarchio omonimo; Consor-zio Produttori (società coo-perativa agricola di cui èsocia Coldiretti), lo strumen-to per realizzare la catena;l'imprenditore agricolo cheoffre ilproprio prodotto e iltitolare della Bottega che

può essere un imprendito-reagricolo singolo o associa-to o una cooperativa. L'apertura di Botteghe e lafrequenza, ormai quotidianadei Farmer Market diCampagna Amica, aprononuove ed interessanti pro-spettive di commercializza-zione diretta per le impreseagricole della regione chepossono così soddisfare lacrescente domanda da partedei consumatori.Il caso della Toscana è uncaso “di scuola”, con il prima-to nazionale delle Botteghedi Campagna Amica: 4 aper-ture nell'ultimo mese - aBagno a Ripoli (primaBottega dell'area fiorentina),Marina di Massa, Anghiari eLivorno - fanno della nostraregione quella a maggiorconcentrazione di “store” delvero Made in Italy.

Complessivamente sono 25le Botteghe aperte nellanostra regione che vanno adaggiungersi ai mercati, ormaidiffusi capillarmente in tuttoil territorio (oltre 60 appunta-menti). Il potenziamento della retedi CampagnaAmica diventauna straordinaria opportu-nità per le imprese agricoleche possono fare affidamen-to su una gamma di canali divendita a filiera corta chespazia dal mercato allaBottega, e nel caso del brandFai, Filiera Agricola Italiana,alla grande distribuzioneorganizzata. Con le prossime aperturestagionali nelle zone amaggiore interesse turisti-co e la proposizione dinuove tipologie merceolo-giche che riscuotono inva-riabilmente il consenso deiconsumatori. Da questo ultimo punto divista sono molte le novitàdella rete di CampagnaAmica, che offrono signifi-cative opportunità di cre-scita per le aziende che viaderiscono: dal pesce, allecarni, ai prodotti tradizio-nali trasformati e confezio-nati in azienda, dalle spe-cialità di nicchia al biologi-co, al quale - per esempio -sarà interamente dedicatala Bottega che aprirà pros-simamente a Saturnia.

L’EDITORIALE

L'agricoltura Toscana,come l'agricoltura nazio-nale, in chiaroscuro: dauna parte finalmente unanotizia positiva sul frontedella lotta alla contraffa-zione, con i primi, positivi,risultati che vengono dal-l'effetto annuncio provo-cato dall'approvazionedella legge “salva-olio”tanto voluta dallaColdiretti. Dall'altra lasituazione sempre diffici-lissima, soprattutto nellanostra regione, legataall'ormai evidente cam-biamento climatico, chealterna siccità e alluvioni,mettendo in ginocchio unsettore molto importanteeconomicamente qual è atutti gli effetti l'agricoltu-ra, che costituisce uno deipilastri del sistema regio-nale. A causa del maltempo leimprese agricole non

di Tulio MarcelliPresidente Coldiretti Toscana

I n To s ca n a è r e c o r d d i B o t t e g h e d i C a m p a g n a A m i ca : s i a m o a q u o t a 2 5CON CAMPAGNA AMICA CRESCONO LE IMPRESE

IL TRIONFO DELLA FILIERA CORTADagli eco-detersivi della Bottega inPiazza dei Legnami a Livorno al pane bio-logico appena sfornato e alle verdurecotte da asporto di Ponte a Ema, passan-do per le spettacolari carni mugellanedella Cooperativa Agricola Firenzuola aBorgo San Lorenzo: sugli scaffali delleBotteghe si può comprare la più incredi-bile varietà di prodotti del vero Made inItaly (a denominazione, biologico e non),dal prodotto fresco come gli ortaggi e lafrutta appena raccolta nel campo, al

pane alla pasta, ai formaggi e salumi,all'olio extravergine di oliva al vino, dalleconfetture al miele fino alle farine, legu-mi, succhi di frutta. Aderire al progetto diCampagna Amica significa entrare a farparte della più grande rete di venditadiretta italiana e poter vendere i propriprodotti in tutto il Paese. E' questa lagrande forza di Campagna Amica: farincontrare, sempre, in tutta Italia, chi pro-duce e chi acquista. Per conoscere il pro-getto vai su www.campagnamica.it

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la campagnaTOSCANAGiornale di Coldiretti Toscana

Anno XVI n.2/2013

a pagina 5

Giorgi è il nuovodelegato Under 30Rinnovato Comitato Giovani Impresa

In Toscanaè nata

AgroZootecnica

Ecco la carnecon il marchio Fai

a pagina 4

La Toscana scoprel’“Oro Rosso”Un’Associazione per la tutela

a pagina 2

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la campagnaTOSCANA

Speciale Giovani

La Toscana dei giovaniimprenditori ha sceltoPaolo Giorgi. 27 anni, Paolofa l'allevatore in Valdinie-vole (Pieve a Nievole) dovedal 2004 manda avantiinsieme al fratello Valentino,la Società Agricola “Le Corti”. E' lui il nuovo delegato deiGiovani Impresa che per ilprossimo quadriennio saràchiamato ad incarnare erappresentare il movimentopiù green del sistemaColdiretti che raduna tuttele più straordinarie attivitàimprenditoriali under 30della Toscana.

Altro che bamboccioni,altro che choosy, i giovani cisono, vogliono essere pro-tagonisti ed assumersi leproprie responsabilità.Il Comitato è anche lo spec-chio dell'incredibile varietàe multifunzionalità dell'im-prenditoria agricola tosca-na: i giovani della genera-zione 2.0, così è spessoribattezzata, produconovino, allevano bovini e per-sino lumache, mandanoavanti agriturismi, coltivanoorti, producono piante esviluppano progetti d'agri-coltura sociale. “Teniamo

duro - ha esortato Giorgi nelsuo primo intervento difronte alla platea di giovanicolleghi - siamo il futuro.La crisi, questa crisi, ci stadicendo che la strada cheabbiamo preso è giusta,faticosa, ma giusta. L'agricoltura è protagonistadel cibo e del territorio.Grazie per la fiducia”. Diploma professionale all'i-stituto Pacinotti, Paolo hasempre coniugato studio elavoro. “Trattori e alleva-mento sono da sempre le

mie passioni - si racconta -insieme al ciclismo”.Passioni e sacrificio, il nuovodelegato giovani diColdiretti si sveglia alle 4 delmattino per provvedere alleconsegne: la sua filiera iniziacon l'allevamento appunto,razze Limousine, per conti-nuare con la macellazione epoi la vendita. L'impresazootecnica del neo giovaneDelegato Regionale è il sim-bolo di quella filiera che sicompleta: “dal pascolo allatavola”. Rinnovato per inte-

ro anche il Comitato diColdiretti Giovani Impresa;con una età media di 24anni è il Comitato più giova-ne di sempre. Apprezza-mento sincero per la dele-gata uscente, l'imprenditri-ce agrituristica FrancescaFerrari: “L'imprenditoria gio-vanile ha dato prova dimaturità - ha spiegatoancora Marcelli rivolgendo-si all'ex delegata - e questoanche grazie al tuo lavoro eal sentimento che hai dedi-cato al Movimento”.

segue da pagina 1

hanno perso solo la vendi-ta delle produzioni, maanche gli investimenti. A questo punto, soprattut-to per situazioni al limitedel dramma, come adesempio il florovivaismo,si chiede alla RegioneToscana e alle Camere diCommercio un percorsoper individuaresoluzioniurgenti, a supporto degliimprenditori, per ripro-grammare la scadenza deimutui e il versamento deicontributi Inps per idipendenti e gli stessiim-prenditori, e per istituireun fondo di rotazionefinanziario ad interessizero. In sostanza un con-gelamento delle scadenzeimmediate che le impresedevono affrontare ma acui non possono far frontein questa fase. Sul fronte opposto l'effet-to annuncio della leggesalva-olio ha già portatodeirisultati e, dopo l'ap-provazione, si attendonoulteriori benefici per i pro-duttori di olio autentica-mente italiano e toscano.Mentre era ancora in corsol'iter di approvazione dellalegge - che impone regoleferree per limitare le frodie gli inganni ai danni deiconsumatori - le importa-zioni in Italia di olio d'olivadall'estero erano già cala-te del 20%. A gennaio 2013 si è assisti-to ad altro effetto positivo:un aumento del 30% delprezzo all'origine (senzaeffetti per il prezzo finaleal consumatore). Due indi-zi del fatto che molti gros-si produttori hanno inizia-to a comprare più olive edolio realmente italiani,rispetto a prima, per esse-re in regola con la nuovanorma. Le nuove regole tutelanole qualità del prodotto, iconsumatori, le aziende eil territorio, come quellotoscano, dove l'olivicoltu-ra è radicata come fattoreeconomico, ambientale esociale. Coldiretti si forte-mente battuta a livellona-zionale e locale perché siadata la possibilità alleimprese di crescere pun-tando sulla qualità: nellebottiglie di extraverginetoscano, insomma, ci deveessere soltanto prodottodi olive toscane.

GIORGI (PT) NUOVO DELEGATO UNDER 30Nominato il nuovo Comitato Giovani Impresa Toscana

Francesco Mulinari (Siena)29 anni, produce Brunellodi Montalcino. La sua azien-da agricola, l”L'Aietta”, èstata creata ex novo proprioda lui quando era appenaventenne. Oggi è un'affer-mata realtà nel panoramavitivinicolo nazionale edinternazionale.

Carlo Guiducci (Firenze-Prato)26 anni, produce Chiantied Igt Toscano ed olioextravergine d'oliva aMontespertoli. La suaavventura inizia nel 2007quando ha deciso diinvestire sull'agricolturaed aprire la sua azienda. Manda avanti l'attivitàinsieme alla sorella.

Lorenzo Dori (Grosseto)24 anni, laureato inScienze Agrarie presso laFacoltà di Pisa, è impren-ditore agricolo nell'azien-da zootecnica di famiglia,Lorenzo è da sempre col-laboratore del padre nel-l'azienda di famiglia. Oggi conduce in primapersona la propria atti-vità, incentrata sull'alleva-mento di bovini in sele-zione di razza Chianina.

Ilenia Paolini(Massa Carrara)22 anni, figlia di allevatorialla settima generazione,Ilenia scommette, per ilsuo futuro, sui formaggiprodotti dalla sua famigliae sul Made in Italy garanti-to dallarete dei produttoriche aderiscono al grandeprogetto di CampagnaAmica. E' pronta a partirecon il progetto dellaBottega itinerante cheporterà, nei paesellidimenticati di montagnadella Versilia storica e mas-sese, i prodotti agricoli.

LA CAMPAGNA TOSCANA - Giornale di Coldiretti Toscana - Anno XVI n.2 MARZO-APRILE 2013Tariffa ROC: Poste Italiane spa - Spedizione inAbb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1 comma 1 DCB/F La rivista viene inviata ai soci di Coldiretti che hanno assolto al pagamento dell’abbonamento contestualmente al versamento della quota associativa Editore: Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana- Registro Operatori della Comunicazione n.971 -Reg. Trib. Firenze n.4768 del 20.02.98Direttore responsabile: ROBERTO MADDE’- Direzione, redazione e amministrazione Via della Villa Demidoff, 64/d - 50127 FirenzeTel. 055/323571 - Fax 055/3246612- Mail: [email protected] - http://www.toscana.coldiretti.itAi sensi del Dlgs del 30.06.2003 n.196 (codice Privacy), si precisa che i dati dei destinatari del giornale, da tempo in nostro possesso, forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento odiversamente acquisiti da enti collegati con La Campagna Toscana/Caict srl/Coldiretti, verranno utilizzati dalla stessa Caict srl, editrice del giornale, per essere inseriti in archivio informatiz-zato idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo espresso divieto sottoscritto degli interessati, oltre che per il rispetto del rapporto di abbonamento o diinvio del giornale, anche per le proprie attività istituzionali ivi comprese la comunicazione, l’informazione e la promozione, nonché per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

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la campagnaTOSCANA

Speciale Giovani

OSCAR GREEN, 69 IMPRESE ALL'ASSALTOLaureati e originali: ecco chi partecipaLa Toscana primeggia ainastri di partenza, conben 69 realtà candidateall'Oscar Green dell'agri-coltura italiana. Il premioindetto da ColdirettiGiovani Impresa, chegode dell'Alto Patronatodella Presidenza dellaRepubblica Italiana.L'Oscar Green valorizza gliaspetti multifunzionalidell'agricoltura innovati-va, e la Toscana ha ricevu-to diversi Oscar negli annipassati. Quest'anno inlizza allevamenti da latte,da carne e da salumi,agriturismo con latteria omuseo, coltivazioni mon-tane di fragoline, fragolo-ne e abeti. E poi unascuola e un ristorante,vivai e produttori di orto-frutta cotta. E ancora rosecertificate, meleti, canapaper la bioedilizia, vino,turismo esperienziale,

coltivazioni orticole inter-mezzate da fiori e piantearomatiche. E anche ilpesce povero!!A livello territoriale 18realtà provengono dalSud Toscana (Siena,Arezzo Grosseto), 26 dallaCosta (Livorno, Pisa,Lucca, Massa Carrara) e24 da Firenze, Prato,Pistoia. Quest'ultima è laprovincia con più candi-date ai nastri di partenza,15. Da rilevare, inoltre,che circa un quarto deicandidati ha una laurea intasca o sta frequentandol'università contestual-mente al lavoro in azien-da. Oltre la metà possiedeun diploma di scuolamedia superiore. La cari-ca innovativa delle 69eccellenze toscane ha unfilo conduttore, il contor-no della filosofia incarna-ta da Campagna Amica,

che con i suoi mercati aKm 0 e le Botteghe a filie-ra corta ha dato respiroal-la creatività e alla vogliadi impegnarsi di tanti gio-vani agricoltori e nonsolo. Tradizione e futuropervadono tante realtàaziendali. E sono l'essen-za del progettodell'Istituto comprensivoFermi di SerravallePistoiese, che partecipa

alla sezione ComuneAmico. Un orto didatticoche, partendo dalla pro-duzione delle talee, siconclude con la parteci-pazione degli allievi aiMercati di CampagnaAmica. Un progetto inte-grato e documentato inun diario di campo a curadei bambini, comeCostanza, che frequentala quinta elementare:

“Oggi sono andata a fareil laboratorio sull'orto.Quando siamo arrivatiabbiamo mescolato il ter-riccio con la pomice eabbiamo scelto due pian-tine a piacere. Una voltaprese, la professoressa ciha fatto mettere il com-posto in un vaso da 10cm, dove abbiamo pian-tato le piantine. La professoressa ci hadetto che queste piantineverranno vendute a unmercato della scuola. Poiabbiamo piantato anchedei bulbi che erano già-germogliati. I bulbi, ci hadetto la professoressa, sidevono piantare con solole radici sotto il compostoe il resto fuori. Alla fine abbiamo aiutatoa rimettere a posto esiamo tornati in classe. Misono davvero divertitamolto”.

L’INDAGINEL'85% dei genitori con-siglierebbe ai proprifigli un futuro professio-nale-lavorativo in agri-coltura, perché lo consi-derano un settore di“primaria importanzacon un alta produzionedi valore sociale”. E'quanto emerge da unricerca Coldiretti Swgdivulgata durante l'as-semblea di ColdirettiGiovani Impresa disette regioni del CentroItalia (Toscana, Emilia-Romagna, Sardegna,Lazio, Abruzzo Marchee Umbria) che si è tenu-ta a Bologna e che havisto il debutto delnuovo comitato tosca-no. La fiducia in questosettore è fondata suinumeri: le aziende gui-date da giovani regi-strano un livello di fat-turato del 79% maggio-re rispetto alla media eil 55% di occupati inpiù. I giovani under 40che lavorano nelle oltre450 mila aziende dellesette regioni, sono 117mila, un terzo (33%) deiquali sono titolari diazienda. In Toscana igiovani under 40 occu-pati in azienda sono17.997, di questi 6.296sono titolari delle pro-prie aziende. In pratica1 su 3 è titolare dell'a-zienda in cui lavora.Circa 6mila sono invecegli under 30, quindi traetà compresa tra i 19 edi 29 anni, che lavoranoin azienda.

EleonoraBacci(Lucca)24 anni, il suosogno è alleva-re conigli. Intanto il suofuturo è nell'et-taro di terrenoche da genera-zioni appartie-ne alla suafamiglia e cheda poco più di un anno ha decisodi tornare a coltivare insieme alfratello in località Ponte Rosso, aPietrasanta. Eleonora coltivapiante da giardino in vaso eortaggi, ha un grazioso ulivetoben curato e un piccolo impiantofotovoltaico “appollaiato” su unaserra che produce energia pulita.E' iscritta a lettere moderneall'Università di Pisa.

Iacopo Galliani (Pisa)23 anni, allevalumache (elici-coltura) desti-nate alla ristora-zione e al setto-re della cosme-tica a San Mini-ato. Studenteall'Università diAgraria di Firen-ze, Jacopo è uno dei 131 interes-santi progetti di agricolturasociale finanziati dal bando dellaRegione Toscana che consentiràl'inserimento di quattro personecon disabilità o svantaggio. Leloro mansioni: raccogliere lechiocciole che fuoriescono dairecinti, controllare la vegetazio-ne, tenere l'ambiente pulito.

AlbertoDal Cero (Arezzo)24, figlio di viti-coltori, la suafamiglia produ-ce vino da oltretre generazioni,sapendo conci-liare l'amore perla tradizione conle più modernetecniche di vinificazione necessarieper la produzione di grandi vini. L'impresa agricola “Tenuta Montec-chiesi” appartiene alla famiglia dal1980, quando i genitori e gli zii,veronesi, spinti dal fascino dellaToscana, decisero di intraprenderequesta nuova avventura nelComune di Cortona.

domenica 12 maggio2013 terranostra

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la campagnaTOSCANA

Campagna Amica

La prima a finire nei supermer-cati è stata la carne ChianinaIgp, poi sarò il turno della CintaSenese. La catena è quella dellagrande distribuzione organizza-ta, la filosofia però non cambiache si tratti della rete Coop Italia,Auchan, o dei nostri mercati eBotteghe: è la filiera agricolatutta italiana al centro del pro-getto. Nata da pochi mesi (era ilgennaio scorso) l'esperienzainnovativa di Agro-ZootecnicaToscana, società di scopo di Fai(Filiera Agricola Italiana), stadimostrando che si può e sideve organizzare l'offerta dellacarne Chianina sul mercato, tro-vare nuovi ed interessanti sboc-chi commerciali, fino a qualchetempo fa insperati, e che si devepremiare la qualità per incenti-varne la crescita. Il ruolo di Agro-Zootecnica Toscana, oltre al pri-mario obiettivo di valorizzare laproduzione di carni di razzeautoctone, in particolareChianina Igp e Cinta Senese, èquello di concentrare l'offerta

per avere maggiore peso nelletrattative con la GrandeDistribuzione Organizzata(GDO). E' Agro-ZootecnicaToscana ad intermediare diret-tamente mediante accordinazionali per conto delle azien-de di allevamento.“ Attraverso lastruttura commerciale cheabbiamo creato - spiegaRoberto Nocentini, Presidentedi Agro-Zootecnica Toscana edell'Associazione RegionaleAllevatori - abbiamo un poterecontrattuale maggiore. Nonandiamo a trattare per una ol'altra azienda, ma per un grup-po importante di aziende chepropongono le loro carni. Il van-taggio, per gli allevatori, è quel-lo di avere un referente unicoper tutta la filiera: dalla selezio-ne, alla macellazio nealla fasecommerciale. Pensa a tutto lasocietà che fa gli interessi delleaziende essendo una società discopo”. La società, che può con-tare sulla collaborazionedell'Associazione Regionale

Allevatori Toscani e sul pool ditecnici preparati dislocati a livel-lo territoriale, segue passo dopopasso le aziende nel migliora-mento della genetica mirandoad uniformare progressivamen-te la qualità delle carni: “lasocietà paga di più i vitellonimigliori - spiega MarcoVeronesi, Direttore di Agro-Zootecnica Toscana - e premiacosì la qualità, un elemento chedeve essere di primo piano enon accessorio. La qualità èretribuita meglio e questomette in moto un meccanismoche porta le aziende a prenderela strada della produzione diqualità”. Sono già una sessanti-na i vitelloni macellati in appena3 mesi e che il consumatore ita-liano può trovare ora sui banchidella grande distribuzione conmarchio Fai: “la risposta da partedel consumatore - rivelaVeronesi - è stata molto positi-va”. Per ridurre e razionalizzare icosti, la macellazione dei vitello-ni o delle cinte avviene in matta-

toi convenzionati che aderisco-no al progetto. I bovini e suinidegli allevamenti del Nord dellaToscana (Firenze, Pisa, Livorno eArezzo) vengono macellati almattatoio della CooperativaAgricola Firenzuola mentrequelli di Grosseto, Siena e partedi Arezzo a Ponte San Giovanni:“La nostra filiera - sottolinea -contrae i costi di produzione.Attraverso la società possiamomigliorare il reddito degli agri-coltori e garantire ai consuma-tori un prodotto di origine sicu-ra, italiana e tracciata, comuni-cando la distintività del Made inItaly nel garantire alti standarddi sicurezza alimentare, legamecol territorio e naturalità”. Sonodestinati ad avere ruolo strategi-co futuro la rete dei ConsorziAgrari della Toscana disponibilia collaborare per la realizzazio-ne del progetto conL'Associazione RegionaleAllevatori e con AgroZootecnica, per fornire alleaziende zootecniche compe-

tenze e alimenti per il bestiamenell'ottica di ottimizzare lemetodiche di ingrasso degli ani-mali e consentire risparmi sulcosto di produzione dei vitello-ni: “Lo stretto rapporto tra AgroZootecnica, l'AssociazioneRegionale Allevatori ed iConsorzi Agrari della Toscanasarà uno dei pilastri della nostrafiliera - conclude Nocentini”.Tutti gli allevatori della Toscana,interessati conferire i proprivitelloni di razza Chianina adAgro Zootecnica o semplice-mente per avere maggiori infor-mazioni, più contattare gli uffi-ci della Coldiretti di di zona,oppure direttamente la direzio-ne di Agro Zootecnica.

IN BANCHINAGASOLIO“SOCIALE”

E’ NATA “AGRO-ZOOTECNICA”La carne “FAI” già nei mercati

Il gasolio “sociale” arrivafinalmen-te in banchina. Previsto, per ognisingolo peschereccio, un rispar-mio annuo medio tra i 4 mila e 10mila euro l’anno. Passa ancheattraverso il “taglio”della principa-le voce di costo il progetto di rilan-cio della filiera ittica locale checonsentirà ad ogni singolopeschereccio che hanno aderito

ad Impresa Pesca di fare riforni-mento direttamente in banchina,due volte la settimana (il merco-ledì ed il sabato), risparmiandomediamente tra i 400 ed i 1000euro ogni mese. Una “sforbiciata”resa possibile dal “servizio sociale”che Coldiretti e Impresa Pescagarantiranno alle imprese a partiredallo scorso mercoledì. Il riforni-mento avverrà di frontealla ban-china del Mercato Ittico attraversodue camion-cisterne messi adisposizione dal Consorzio Agrariodi Pisa nel pieno rispetto di tutte lecondizioni di sicurezza previste perle attività di bunkeraggio. L'esempio di gasolio sociale via-reggino è tra i primi in Italia.

Il fatturato del vino Made inItaly non soffre la crisi e cre-sce (+5%) tanto che,nel2012, ha raggiunto il valo-re record di 8,9 miliardi. I datiestremamente positivi delvino italiano sono stati alcentro dell'intervento vero-nese del presidente dellaColdiretti Sergio Marini, inoccasione dell'inaugurazio-ne di Vinitaly, la più presti-giosa vetrina del vino italia-no. Le performance del vinoMade in Italy sono effettodella grande capacità diinnovazione degli imprendi-tori che consente la conqui-sta di nuovi mercati nono-stante la crisi dei consumiinterni ha spiegato Marinialla presenza del ministrodelle Politiche Agricole,Mario Catania arrivato aVerona per il convengo i “50anni di qualità e bellezza neiterritori” organizzato daColdiretti e da Città del Vinoche ha ripercorso la storiadel settore a 50anni dallaproduzione della prima bot-tiglia di vino italiano Doc rea-lizzata grazie al DPR 930 del

1963. Per Coldiretti sonoimportanti, allo stesso modo,il passato e il futuro del vinoitaliano, tanto, che per rac-contare la propria esperien-za di “giovane viticoltoreinnovatore”, è stato sceltoFrancesco Mulinari della can-tina di Brunello diMontalcino “L'Aietta” eDelegato Giovani ColdirettiSiena. “Non ho ereditato nes-suna azienda agricola fami-liare ma ho avuto la fortunadi nascere e crescere in unfazzoletto di terra, nelSenese, dove la produzioneagricola è ad alto valoreaggiunto come Montalcino”così è iniziato l'intervento-testimonianza di Mulinariche, insieme a quello diRiccardo Fioravante,Delegato Giovani ImpresaColdiretti Verona, che haportato a Vinitaly la voce deigiovani agricoltori, una pro-fessione ricca di soddisfazio-ni e sacrifici che negli ultimianni sta vivendo una fase di“Rinascimento”. “Ho acceso un mutuo, pian-tato vigne e costruito, da

zero, la piccolac a n t i n aL'Aietta - spie-ga Mulinari -figlio di impie-gati, non hocercato unposto tran-quillo e sicuro,magari in unafiliale delgruppo, ma ho deciso direcuperare un filare di viti, inun piccolo terreno di pro-prietà, che la mia famigliausava per passare le domeni-che in campagna. Nella miaesperienza, mi sono accortocome sia più semplice per lenuove generazioni interagirecon il consumatore finale espiegare le filosofie produtti-ve”. Impegno e passione maanche esigenze nelle paroledi Mulinari che al Ministroper le politiche agricoleMario Catania ha chiesto “èmolto difficoltoso ed onero-so anche lavorare all'internodell'Unione Europea piutto-sto che fuori. Mi piacerebbe,ad esempio, che fosse presain esame la possibilità di

poter spedire direttamente ilvino ad un privato cittadinoeuropeo, accorciando la filie-ra e non dover passare sem-pre da importatori o depositifiscali, moltospesso onerosi”.E sull'accesso al creditoMulinari ha detto che le ban-che dovrebbero tenere pre-sente che: “produciamoeccellenze che non potran-no mai essere esternalizzate,delocalizzate, decentrate eper quante imitazioni posso-no fare del made in Italy noisiamo l'originale”. Nella gre-mita Sala Salieri della Fiera diVerona anche Fausto Ligas,presidente Coldiretti Siena arappresentare la voce di tuttigli agricoltori della provinciadi Siena.

FOCUSFILIERA CORTA

“CORDELLA”, UN SUCCESSOTradizione, innovazione ed export

VINITALY: OCCUPAZIONE FATTURATO IN CRESCITAIl senese Francesco Mulinari (L'Aietta) è “giovane viticoltore innovatore”

Esempio di successo, Made inSiena, che racconta l'esperienzaimprenditoriale di una giovanedonna che, dopo la laurea, scegliedi investire in agricoltura: producedue prodotti dell'eccellenza eno-logica: il Rosso e il Brunello diMontalcino, è MaddalenaCordella, che imbottiglia con eti-chetta omonima “Cordella”, scelta,tra centinaia in tutta Italia, dalMinistero delle Politiche AgricoleAlimentari e Forestali, per rappre-sentare i “Nuovi fattori diSuccesso”. “Maddalena Cordelladimostra come la presenza delledonne in agricoltura sia fortemen-te accompagnata da formazione,innovazione, forte legame con ilterritorio ed attenzione all'am-biente - spiega Maria CristinaRocchi, Responsabile DonneImpresa Toscana - tutti elementi

che caratterizzano un nuovoapproccio all'imprenditoria agri-cola, che risulta rafforzata da unamaggiore capacità di cogliere lesfide del mercato”. La “Cordella” èuna delle 12 aziende italiane chericeve il prestigioso riconoscimen-to finanziato dalprogramma ReteRurale Nazionale 2007 - 2013 chepremia i giovani agricoltori chevalorizzano e diffondono le“Buone Pratiche nello SviluppoRurale”. Una storia di vino, terra eimprenditoria giovane: “dopo lalaurea ho lavorato nelle navi dacrociere in America poi sono tor-nata in Italia, a Montalcino, e misono appassionata all'agricoltura.Grazie a questo Psr ho potutomigliorare le tecniche vitivinicolee di vinificazione che oggi mi con-sentono di produrre Rosso eBrunello di Montalcino biologico”.

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la campagnaTOSCANA

Multifunzionalità

Campagna Amica e Coldirettiscommettono sull'oro rosso. Imercati e le Botteghe diven-tano il “luogo” ideale per farriscoprire e conoscere al con-sumatore uno dei prodottid'eccellenza dell'enormepatrimonio agroalimentarerimasti nell'ombra ma dalgrandissimo valore aggiunto:lo zafferano. Tra i 10 cibi piùcostosi al mondo - è la speziapiù cara in assoluto del piane-ta - la coltivazione di crocussativus linnaeus (questo ilnome del fiore da cui si rica-vano i pistilli di zafferano) staritrovando notevole attenzio-ne da parte delle impreseagricole, agriturismi, aziendetradizionali o del mondo delflorovivaismo di piccole e pic-colissime dimensioni per lopiù a gestione familiare, poi-ché rappresenta un elementodi diversificazione (e multi-funzionalità) e di integrazioneal reddito aziendale interes-sante. Come per olio, vino ed iprodotti agricoli più famosidel nostra Made in Italy anchelo zafferano è uno dei prodot-

ti tra i più taroccati ed imitati.Per contrastare ed affrontareil pericolo dilagante dei taroc-chi e ridare centralità edimportanza ad una coltivazio-ne bellissima, colorata, quasimagica, è nata l'associazione“Zafferano Italiano” che ha lasua sede centrale in Toscana,a Lastra a Signa, ma riuniscecirca 200 aziende e cooperati-ve di Marche, Umbria, Arezzo,Sardegna su 320 censite inItalia. “Lo zafferano italiano -spiega Giovanni Piscolla,Presidente dell'AssociazioneZafferano Italiano - si distin-gue da tutti gli altri zafferano

d'importazione oltre che perl'origine cerca e tracciabile,quanto per il disciplinare diproduzione e per la peculia-rità di venire commercializza-to solo in stimmi integri tosta-ti e non in polvere”. Lo zaffera-no venduto e spacciato comeitaliano è in 2 casi su 3 stranie-ro; le imprese che aderisconoal disciplinare possono usareil relativo “marchio” che vieneconcesso gratuitamente alle

imprese che aderiscono alprogetto e producono i “pistil-li”nel rispetto di un disciplina-re rigoroso e trasparente. “Il70%-80% dello zafferano con-sumato in Italia è importato epromosso come prodotto ita-liano”. In Italia si produconoannualmente 450 kg di zaffe-rano che occupano circa 55ettari, in Toscana circa 60 chi-logrammi annui. Media-mente, ogni famiglia-azienda,può coltivare 600 grammi,max 800 l'anno. Preziosocome l'oro (da qui l'appellati-vo di oro rosso) il costo peracquistare un singolo gram-mo può variare tra i 25 ed i 30euro. Il rapporto, determinatodall'elemento qualitativo edalla particolarità del prodot-to, sta nella voce del prezzo: 1chilogrammo di zafferano ita-liano può costare tra i 25-30mila euro al chilogrammocontro i 4 mila di quello che

arriva dall'estero (90% da Iran,10% da India, Grecia, Maroccoe Spagna per un valore dicirca 30milioni di eurol'anno).Grazie allo “ZafferanoItaliano” questa particolarissi-ma produzione di nicchia hafinalmente trovato una pro-spettiva nel mercato e nell'in-teresse, sempre più crescente,da parte del mondo agricoloe delle donne: “hanno unruolo da protagonista in que-sta coltivazione sia nella fasedi raccolta cheavviene adottobre, che nella separazio-ne degli stimmi dal resto delfiore che nell'essiccazione.Le mani delle donne - ammet-te Piscolla - sono il valoreaggiunto del nostro prodottofinale. Tutti i passaggi avven-gono manualmente, anche ilconfezionamento. L'80% delle aziende che oggiproducono e sono nostreassociate sono condotte dadonne. Questo la dice lungasulla propensione digenere”.Per saperne di più vai suhttp://www.zafferanoitalia-no.it/

ALLA SCOPERTA DELL’”ORO ROSSO”Una associazione per difendere vero zafferano italiano I trattori al servizio del turi-

smo. Impegnati da settima-ne anche nella delicataazione del ripascimento, imezzi messi a disposizionedalle aziende agricolemodellano la sabbia, addo-mesticano le buche e dise-gnano i perimetri degli sta-bilimenti balneari diven-tando uno strumento indi-spensabile per l’economiadel mare. Già visti in azionedurante l’inverno per pulirele strade innevate e sparge-re sale per garantire unaviabilità sicura alla cittadi-nanza, a rendere possibilel’intervento dei trattori,anche in questo particolareed inconsueto ambito, è lalegge di orientamento.Decine i mezzi impegnatiin tutta la Toscana dove itrattori stanno provveden-do a livellare a temporecord di litorale permet-tendo agli stabilimenti bal-neari di attrezzare la spiag-gia con sdraio, ombrelloni,tende e campi dabeachvolley già nelle prossimegiornate.

TRATTORIIN SPIAGGIA

I NUMERI DELLO ZAFFERANOArea Imprese Ettari ProduzioneToscana 100 15 60 kg (600 gr media azienda)Italia 320 55 450 kg

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la campagnaTOSCANA

Fisco & Impresa

CLIENTI & FORNITORI PER TUTTIRimandata però l’entrata in vigore dello “spesometro”Con il comunicato stampadel 15 aprile 2013, l'Agenziadelle Entrate ha stabilito chela scadenza originariamenteprevista per il 30 aprile 2013per l'invio dell'elenco clientie fornitori (il così dettoSpesometro) è da ritenersinon più valida; in pratica èstata disposta una proroga adata ancora da determina-re. Nell'occasione, è statoconfermato il tenore dell'a-dempimento che riguardatutte le imprese agricole enon, che sono pertantotenute ad inviare telemati-camente all'Agenzia delleEntrate l'elenco delle ope-razioni rilevanti ai fini del-l'imposta sul valore aggiun-to; in pratica il nuovo adem-pimento assomiglia moltoall'Elenco Clienti e Fornitori”di vecchia memoria.Il fine dichiarato è quello diperfezionare ed affinare isistemi di controllo e di lottaall'evasione fiscale. Per le operazioni effettuatedal 1 gennaio 2012 l'obbli-go di comunicareall'Agenzia delle Entrate

riguarda tutte le operazioniIva rilevanti ai fini dell'impo-sta sul valore aggiunto (fat-ture di acquisto e vendita)I contribuenti interessatisono i titolari di Partita IVAche effettuano cessioni dibeni e prestazioni di servizinel territorio dello Stato. L'obbligo di comunicazionedelle operazioni rilevanti aifini dell'imposta sul valoreaggiunto per le quali è pre-visto l'obbligo di emissionedella fattura è assolto con latrasmissione, per ciascuncliente e fornitore, dell'im-porto di tutte le operazioniattive e passive effettuate.Per le operazioni per le qualinon è previsto l'obbligo diemissione della fattura lacomunicazione telematicadeve essere effettuata qua-lora le operazioni stessesiano di importo non infe-riore ad euro 3.600, com-prensivo dell'imposta sulvalore aggiunto.Sono escluse dall'obbligo dicomunicazione: le importa-zioni, le esportazioni, le ces-sioni di beni e le prestazioni

di servizi effettuate e ricevu-te, registrate o soggette aregistrazione, nei confrontidi operatori economiciaventi sede, residenza odomicilio in Paesi cosiddettiblack list. Dal prossimo anno, anche iproduttori agricoli che siavvalgono del Regime diEsonero (fatturato inferiorea euro 7.000 composto daalmeno 2/3 di prodotti com-presi nella Tabella A, parteprima allegata al DPR633/72) sono tenuti adeffettuare questa comunica-zione per le operazioni atti-ve e passive relativeall'anno2013. Gli “esonerati” entro aprile2014 (termine anche que-sto da confermare) dovran-no ricordarsi di effettuarequesto adempimento, epertanto devono iniziarefin da subito a conservaretutte le fatture di acquisto ele eventuali autofatture divendita (obbligo conserva-tivo già prescritto dall'art.34, comma 6 del DPR633/72).

IL CASOdi Gianni Donati - Impresa Verde Toscana srl

Posso considerarmi produttorein regime di esonero? D. Sono un produttore agricolo inRegime Iva ordinario dal 2003, nell'an-no 2012 ho realizzato unvolume di affari di euro6.500,00 composto quasiesclusivamente da confe-rimenti di Uve in ad unaCantina Sociale. Possocessare di tenere la conta-bilità e considerarmicome produttore in“Regime di Esonero” perl'anno 2013?R. La risposta è negativa;non è possibile passaredirettamente dal RegimeIVA Ordinario al RegimeIVA di Esonero (anche se è stato rispetta-to il limite di 7.000 euro di volume di affa-ri). Il Regime di Esonero è adottabile datutte le Imprese Agricole, in regime IVAforfettario con Volume di Affari inferioread euro 7.000,00 composto da almeno2/3 di prodotti compresi nella Tabella A,parte prima allegata al DPR 633/72). Nel

caso prospettato, è necessario per primacosa, effettuare il cambio di Regime IVA e

passare dal 2013 inRegime IVA forfettario(con tenuta della contabi-lità) e poi, se permango-no i requisiti, potrà dal2014 configurarsi comeproduttore agricolo inregime di esonero esmettere di tenere la con-tabilità. Resta inteso che ilcambio di Regime IVA da“ordinario” a “forfettario”potrebbe NON essereindolore, in quanto dovràessere versata (art. 19-

bis2 del DPR 633/72), entro il 16 maggio2013, quota parte dell'IVA relativa agliacquisti di beni strumentali e fabbricatieffettuati rispettivamente negli ultimi 4anni (dal 2009 al 2012) e negli ultimi 9anni (dal 2004 al 2012) ed quota partedell'IVA relativa ad eventuali merci e pro-dotti giacenti al 31/12/2012.

Entro il 30 giugno 2013, anche le “Ditte Individuali”, dovranno dotarsi del proprio indirizzo diPosta Elettronica Certificata (PEC) e comunicarlo, alla Camera di Commercio. L'obbligo, riguardatutte le Imprese iscritte in Camera di Commercio. Per la tua Pec rivolgiti agli uffici di Coldiretti.

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA ENTRO 30 GIUGNO

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la campagnaTOSCANA

Epaca & Servizi

• ALIMENTARISTI (EX HACCP)Cicli di corsi rivolti a tutte le categorie di operatori ed imprese che trattano generi alimenta-ri. Da 4-8-12-16 ore secondo il livello di rischio e di responsabilità. • RSPP, PRONTO SOCCORSO, ANTINCENDIO, RLSCorsi rivolti ai vari livelli di figure con durate variabili secondo l'organizzazione aziendale, illivello di rischio della stessa. L0organizzazione della sicurezza. • FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER RESPONSABILE DELLA PISCINA E ADDETTO

AGLI IMPIANTI TECNOLOGICICorsi per Responsabile, per Addetto e per responsabile più addetto quando la figura coin-cide. Percorsi interi o ridotti per coloro che ai sensi della normativa hanno riconosciuto lariduzione del monte orario formativo.• FORMAZIONE PER OTTENIMENTO DEL PATENTINO PER ACQUISTO ED IMPIEGO

DEI PRODOTTI FITOSANITARI TOSSICI MOLTO TOSSICI E NOCIVICorsi di 25 ore che danno il diritto all'ottenimento del “patentino”• CORSO FOR.CAP PER LA CAPACITÀ PROFESSIONALE DELLO I.A.P. Il corso di 54 ore finalizzato all'ottenimento della capacità professionale necessaria per laqualifica di Imprenditore Agricolo Professionale.

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Formazione

SCADENZE

l PREVIDENZIALI21 maggio: presentazione domanda alla direzione territoriale del lavoroper il riconoscimento diritto a pensione per gli “esodati”: riguarda i cosid-detti lavoratori esodati entro il 31.12.2011 che non si siano rioccupati e acui non sia già stato riconosciuto il diritto a pensione con il precedentedecreto (quello dei primi 65.000 “salvaguardati”).30 giugno: pagamento 1 trimestre 2013 versamenti volontari16 luglio: contributi IVS - coltivatori diretti e IAP - 1 trimestre 2013. versa-mento dei contributi inps da parte di coltivatori diretti e imprenditori agri-coli professionali per il primo trimestre 2013.

l FISCALI31 maggio: Presentazione ai Caf del Modello 730/201317 giugno: I.M.U. versamento del primo acconto per il 201317 giugno: Modello UNICO, pagamento del saldo imposte per l'anno 2012 eprimo acconto 2013 (il versamento potrà essere effettuato anche entro il 16luglio con una maggiorazione di 0,40 %)25 luglio: Presentazione Modello INTRA relativo alle operazioni del SecondoTrimestre 2013

l TECNICHEScadenza 15 MaggioPremio PAC - Domanda unica 2013 Contributo per polizze di assicurazione uva da vinoPremi annuali per misure agroambientali e forestali dei vecchi PSR e dei reg.ti 2078 e 2080Domande annuali di pagamento per le seguenti misure del PSR 2007-13: 1. Misura 211 - Indennità compensativa zone montane2. Misura 212 - Indennità compensativa zone svantaggiate3. Misura 214a - Misure agro ambientali (biologico, integrato ecc.)4. Misura 221 - Imboschimento terreni agricoli - Cure colturali e mancati redditi5. Misura 223 - Imboschimento terreni non agricoli - Cure colturali 6. Misura 225 - Pagamenti per interventi silvo-ambientali.Scadenza 15 Maggio - ore 13Misura 225 - Pagamenti per interventi silvo-ambientali - Riapertura termini per nuovedomande anno 2013.Scadenza 31 Maggio OCM vino ristrutturazione e riconversione vigneti - campagna 2012-13:1. Eventuali integrazioni domande presentate entro il 28/02/132. Domanda di anticipo del contributo con dichiarazione inizio lavori e polizza fideiussoria.Scadenza 30 GiugnoOCM vino ristrutturazione e riconversione vigneti - campagna 2012-13:1. Richiesta accertamento finale per le imprese che avessero già concluso i lavori

Mia moglie è stata iscritta come colti-vatrice diretta dal 01.01.1975 al31.12.1990, versando quindi per 16anni i contributi all'INPS. Un giornopotrà avere una pensione? I contributi versati le daranno dirittoalla pensione; infatti l'INPS con laCircolare n.16/2013, chiarisce che per ildiritto alla pensione di vecchiaia basta-no 15 anni di contributi pertutti coloroche li abbiano maturati entro il31.12.1992 o siano stati autorizzati allacontribuzione volontaria entro quellastessa data. La signora potrà richiederela pensione di vecchiaia una volta com-piuta l'età richiesta (per le coltivatricidirette quest'anno la legge prevedealmeno 63 anni e 9 mesi di età per ildiritto alla pensione di vecchiaia). Lanuova interpretazione della RiformaMonti - Fornero data dalla circolareINPS conferma, in sostanza, le vecchiederoghe già previste dalla Legge n.503/1992. Quindi, mi ripeto, bastano15 anni di versamenti per la pensionedi vecchiaia (cioè 780 contributi setti-manali), per tutti i lavoratori che liabbiano maturati entro il 31.12.1992 oche siano stati autorizzati alla contribu-zione volontaria entro quella stessadata.Ho scoperto di avere una ernia all'al-tezza della colonna lombo-sacrale; il

mio medico sostiene che dipende dallavoro che faccio. Sono 15 anni checonduco un'azienda agricola e checoltivo ortaggi: ho diritto a qualcheindennizzo o a qualche invalidità??Nel suo caso esiste la possibilità chepossa essere riconosciuta la naturaprofessionale della patologia di cui sof-fre. Infatti la movimentazione di carichipesanti a mano (cassette di frutta, diverdura, etc….), assunzione di posturesbagliate così come la conduzione abi-tuale di trattori sono riconosciute tra lecause di rischio per l'insorgenza di pro-blemi alla schiena tipo il suo. Se il suomedico sostiene che la causa dell'erniaè riconducibile alla sua attività può pre-sentare richiesta di riconoscimento dimalattia professionale all'INAIL facen-dosi compilare il certificato medico. Ilriconoscimento del caso da partedell'INAIL potrebbe darle diritto ad unindennizzo. Tra le malattie professiona-li più comuni in agricoltura mi premericordare anche: le Ipoacusie da rumo-re, diverse patologie delle spalle e delleginocchia, tendiniti agli arti superiori,epicondilite, tunnel carpale, allergiepolmonari e cutanee, dermatiti, etc. Perricevere tutte le informazioni utili inmateria di malattie professionali, il con-siglio è di rivolgersi ad uno dei nostriUffici Epaca sul territorio.

L’ESPERTO RISPONDEdi Nicola Prosperi - Responsabile Epaca Firenze-Prato

Ho un’ernia: ho diritto all’invalidità?

POLIZZA INFORTUNI PER PENSIONATIAccordo Coldiretti, Green e Fata AssicurazioniPensionati Coldiretti, conpolizza infortuni aumenta-no i vantaggi.Arriva la possibilità per ipensionati con meno di 85anni di età di stipulare unapolizza assicurativa ad unprezzo molto vantaggioso.La polizza assicurativaPensionati Coldiretti è unapolizza infortuni studiataappositamente da Coldi-retti, Green e Fata Assicu-razioni.

E’ rivolta ai pensionati iscrittia Coldiretti o Federpensio-nati che non abbiano com-piuto gli 85 anni di età.Ecco alcune delle caratteri-stiche più interessanti: - garanzia di una coperturaassicurativa 24 ore su 24;- il costo è di 100,00 eurol’anno, comprensivo diimposte; - in caso di infortunio checomporti un’invalidità per-manente spettano 150.000

euro agli assicurati conmeno di 80 anni e 75.000,00agli assicurati che hannocompiuto gli 80 anni di età.In caso di morte, ai benefi-ciari dell’assicurato spettano75.000 euro.Per richiedere il fascicoloinformativo o per qualsiasiinformazione sulla polizzaè possibile contattaretutte le sedi di zona oProvinciale della ColdirettiEPACA.

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730UNICOIMUISEERED

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