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IL CICLO PROGRAMMAZIONE, CONTROLLO E VALUTAZIONE Approccio Balanced Scorecard Il ruolo della BSC nel sistema di programmazione, controllo e valutazione della Regione Abruzzo Le modalità di governo e gestione del programma 2007-2009 BOZZA PER DISCUSSIONE 1

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IL CICLO PROGRAMMAZIONE,

CONTROLLO E VALUTAZIONE

Approccio Balanced Scorecard

Il ruolo della BSC nel sistema di programmazione, controllo e valutazione della Regione Abruzzo

Le modalità di governo e gestione del programma 2007-2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 1

Sommario

PARTE 1 – Nozioni di base sullo strumento di programmazione denominato “Balanced Scorecard” – (Scheda di programmazione a punteggio bilanciato).............................................................................................................3Le origini e le finalità della Balanced Scorecard................................................................3Il funzionamento generale e le principali caratteristiche...............................................3Le Aree Chiave di Risultato (KPA)............................................................................................5Gli Indicatori Chiave di Risultato (KPI)...................................................................................5Le azioni o iniziative strategiche.............................................................................................5Le relazioni tra le differenti componenti della mappa strategica...............................6La Mappa Strategica.....................................................................................................................6PARTE 2 – Il nuovo ciclo di programmazione, controllo e valutazione per il Sistema Sanitario.........................................................................................................8Il ruolo della BSC nel sistema di programmazione, controllo e valutazione della Regione Abruzzo............................................................................................................................8I programmi regionali...................................................................................................................9Gli indicatori chiave del programma regionale................................................................11La valutazione dei risultati.......................................................................................................13PARTE 3 – Le modalità di governo e gestione del programma 2007-2009.................................................................................................................................................16L’iter della fase di programmazione.....................................................................................16Il governo del piano di programma.......................................................................................18La valutazione finale dei risultati...........................................................................................19Il piano di comunicazione.........................................................................................................20ALLEGATO: I PROGRAMMI E LE AZIONI......................................................................21ALLEGATO 2: GLI INDICATORI CHIAVE DI RISULTATO ORGANIZZATI PER AREA CHIAVE DI RISULTATO.............................................................................................32

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PARTE 1 – Nozioni di base sullo strumento di programmazione denominato “Balanced Scorecard” – (Scheda di programmazione a punteggio bilanciato)Le origini e le finalità della Balanced ScorecardLa Balanced Scorecard (di seguito BSC) nasce, verso la fine degli anni ’80, con lo scopo di assicurare una maggiore integrazione tra pianificazione di medio-lungo termine (o programmazione strategica) e la formulazione degli obiettivi annuali (programmazione direzionale).La ragione fondamentale che ha spinto allo sviluppo di tale strumento, pertanto, è da ricondurre all’evidente scollamento esistente tra gli obiettivi strategici e gli obiettivi di budget. Scollamento determinato dal fatto che le persone chiamate a formulare le due categorie di obiettivi sono, molto spesso, diverse e che, in virtù della natura della programmazione strategica, gli obiettivi di medio-lungo periodo sono normalmente formulati in termini descrittivi e con scarsi riferimenti ad indicatori di verifica specifici. Ciò, soprattutto nelle organizzazioni e nei sistemi complessi, determina lo sviluppo di forme di interpretazione degli indirizzi strategici, tradotti successivamente in obiettivi di breve periodo, non sempre coerenti con le intenzioni di chi ha definito quelli di medio-lungo termine. Per contro, è innegabile che, sempre nelle realtà complesse, chi formula le strategie si trova così lontano dall’operatività da non rendersi pienamente conto del reale impatto che deriva, sulle strutture organizzative, dagli obiettivi definiti.Sulla base di tali riflessioni, si può affermare che la BSC rappresenta, al pari di altri strumenti di programmazioni multidimensionali, uno strumento finalizzato ad assicurare organicità alla funzione di programmazione attraverso modalità che assicurano la massima consapevolezza degli attori interessati nella fase di formulazione degli obiettivi.Il funzionamento generale e le principali caratteristicheLa logica che ispira il funzionamento della BSC, nasce dalla consapevolezza che i risultati di un’azienda (a maggior ragione di un Sistema) non possono essere adeguatamente rappresentati da un’unica o prevalente tipologia di indicatori. Accanto ai tradizionali indicatori di carattere economico-finanziario, infatti, è necessario prevederne altri in grado di rappresentare i passaggi intermedi che l’azienda (o il Sistema) deve compiere per raggiungere il traguardo finale.Traslare la BSC in ambito pubblico e, nel caso di specie, in sanità rende inevitabile, tra l’altro, considerare risultati di azienda (o di Sistema) che non possono essere, in alcun modo, descritti in termini monetari.In questo senso, la BSC propone una lettura dei risultati (o performance) dell’azienda (o del Sistema) di carattere multidimensionale utilizzando, in modo “bilanciato”, un sistema di indicatori di differente natura che, a loro volta, sono “polarizzati” rispetto alle seguenti “prospettive”: Risultati: al fine di esprimere la capacità dell’azienda (o del Sistema) di

perseguire, attraverso il raggiungimento di specifici traguardi, gli obiettivi strategici in coerenza con la propria missione;

Clienti: con lo scopo di misurare, comprendere e modificare (orientare) la percezione che i clienti hanno dei risultati aziendali (o di Sistema).

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Nell’ambito dell’applicazione dello schema della BSC al Sistema Sanitario, tale prospettiva assume la denominazione di “Pazienti ed altri Clienti”;

Processi Interni: per misurare la capacità dell’azienda (o del Sistema) di eccellere nello svolgimento dei processi gestionali interni assicurandone l’appropriatezza economica, organizzativa e, nel caso di specie, clinico-assistenziale;

Crescita e Sviluppo: si tratta, con ogni probabilità, della prospettiva della BSC di maggior valore in quanto sottolinea la valenza aziendale come “sistema destinato a perdurare nel tempo”. In questa prospettiva, infatti, sono definiti gli obiettivi aziendali (o di Sistema) che determinano le condizioni necessarie affinché i risultati non siano considerati come il traguardo annuale da raggiungere ma, bensì, come passaggio intermedio nella vita dell’azienda (o del Sistema) per poter perseguire risultati ancora migliori negli anni a venire. In questa prospettiva sono identificate le azioni e gli indicatori espressione delle progettualità avviate per lo sviluppo continuo del patrimonio professionale e, più in generale, per la crescita dell’azienda (o del Sistema).

Lo sviluppo di una mappa strategica, utilizzando lo schema proposto dalla BSC, parte quindi da una riflessione sulla missione e sulla visione aziendale (o di Sistema) per sviluppare il sistema di indicatori necessario rispetto alle diverse prospettive considerate (vedi figura 1).Figura 1: Schema di funzionamento della BSC

LEGENDA: KPA = Key Performance Area (Area Chiave di Risultato); KPI = Key Performance Indicator (Indicatore Chiave di Risultato); Obtv = Obiettivo

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MISSION E STRATEGIA

(VISION)

KPA KPI Azioni Obtv

RISULTATI

KPA KPI Azioni Obtv

CRESCITA E SVILUPPO

KPA KPI Azioni Obtv

PAZIENTIKPA KPI Azioni Obtv

PROCESSI INTERNI

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Le Aree Chiave di Risultato (KPA)Si tratta delle aree di intervento rispetto alle quali l’organizzazione (o il Sistema) non può assolutamente sbagliare se non a rischio di porre in discussione la possibilità di perseguire gli obiettivi strategici. Le KPA sono normalmente formalizzate con parole chiave o frasi estremamente sintetiche caratterizzate da verbi le qualificano in termini di azione. Questi verbi possono essere, a titolo puramente esemplificativo, “migliorare”, “incrementare” o “diminuire”.In linea generale, anche se tale operazione può essere assai complessa nelle prime implementazioni sperimentali della BSC, dovrebbero essere identificate le sole Aree Chiave di assoluta rilevanza ai fini dell’implementazione della strategia. Ciò determina una struttura della mappa strategica, di solito, sufficientemente “leggera” e comprensibile.In una fase di carattere sperimentale, tuttavia, non è errato immaginare l’individuazione di Aree Chiave per ciascuna variabile che l’organizzazione (o il Sistema) intende presidiare. Sono le successive fasi di affinamento della mappa strategica che, nella sostanza, “filtrano” l’insieme delle Aree Chiave individuate per limitarle a quelle veramente importanti.Gli Indicatori Chiave di Risultato (KPI)Gli Indicatori Chiave (KPI) sono utilizzati allo scopo di misurare e, quindi, verificare la capacità dell’organizzazione (o del Sistema) di presidiare le Aree Chiave di Risultato. I KPI possono essere riferiti a variabili normalmente espresse in forma quantitativa o a variabili di valenza progettuale e non sempre descrivibili attraverso un numero. Tuttavia, tutti gli indicatori chiave devono avere una rappresentazione quantitativa. Ciò, in alcuni casi, è ottenuto mediante l’impiego di indicatori di approssimazione (per esempio il tasso di turn over del personale quale proxi della loro soddisfazione presso l’organizzazione) e, in altri, mediante l’utilizzo di parametri logici, quali vero o falso oppure si o no, ricondotti alla forma quantitativa 1 o 0.Per ciascuna Area Chiave di Risultato possono esserci più Indicatori Chiave. Tuttavia, un numero eccessivo di Indicatori deve far riflettere sull’opportunità di semplificare la mappa strategica mediante la scomposizione di un’Area Chiave, inizialmente individuata, in due o più.Le azioni o iniziative strategicheSi tratta dei programmi di azione e i progetti che l’organizzazione (il Sistema) ha ritenuto opportuno intraprendere per presidiare le Aree Chiave di Risultato (KPA) e per perseguire gli orientamenti e gli obiettivi in esse contenuti. In buona sostanza, l’esplicitazione delle azioni e dei progetti rappresenta la modalità di tradurre in termini operativi il contenuto della strategia. Di norma un piano strategico contiene gli elementi necessari per l’individuazione di progetti ed azioni.Ogni azione o progetto è legato ad uno o più Indicatori Chiave di Risultato (KPI) e comporta l’esplicitazione di un obiettivo di carattere quantitativo in modo che sia sempre possibile verificarne l’attuazione.

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Le relazioni tra le differenti componenti della mappa strategicaLe Aree Chiave di Risultato (KPA), nell’ambito della loro rappresentazione grafica all’interno dello schema proposto dalle prospettive, sono fra loro “legate” in una logica di relazioni “causa-effetto” che, di fatto, rappresentano uno degli aspetti di maggiore innovatività della BSC.L’identificazione delle relazioni di “causa-effetto” tra le KPA, infatti, costringe il programmatore ad esplicitare la rilevanza che ciascuna componente della programmazione ha nell’ambito del perseguimento della strategia. Il fatto che si crei una relazione, a titolo esemplificativo, tra lo sviluppo continuo del patrimonio professionale e l’adattamento e la razionalizzazione dei processi produttivi e, in alternativa o in forma sinergica, con il miglioramento dell’appropriatezza, attribuisce, alla crescita professionale delle persone, un ruolo determinante non solo nel raggiungimento degli obiettivi annuali ma, soprattutto, per il loro mantenimento e miglioramento nel tempo futuro.La Mappa StrategicaAl fine di offrire una visione concreta della BSC, si propone, di seguito, la traduzione, secondo tale metodo di lavoro, del quadro programmatico del Sistema Sanitario della Regione Abruzzo sulla base dei provvedimenti assunti, o via di perfezionamento, per il periodo 2007-2009.La rappresentazione, evidentemente, deve essere intesa come semplificazione dell’intero quadro programmatico regionale il quale tende ad identificare l’insieme degli obiettivi strategici da perseguire con riferimento ad un Sistema estremamente complesso per dimensioni, per eterogeneità e natura dei processi produttivi che in esso si sviluppano e per la numerosità di attori, anche istituzionalmente differenti, coinvolti nel raggiungimento degli obiettivi.La rappresentazione del sistema degli obiettivi regionali proposta, attraverso la mappa strategica di figura 2, va assunta quale base di riflessione per il suo successivo affinamento una volta definito ed approvato il Piano Sanitario Regionale. La mappa strategica, ovviamente, è solo la modalità di rappresentazione grafica degli orientamenti assunti dagli indirizzi regionali nel periodo di vigenza del piano strategico. A completamento del modello di programmazione strategico adottato, infatti, è necessario analizzare i piani e i programmi regionali e la loro traduzione in indicatori di performance classificati, a loro volta, rispetto al sistema di prospettive e di aree chiave di risultato.La descrizione della modalità di rappresentazione di piani, programmi, azioni ed indicatori è contenuta nei paragrafi successivi. Per la rappresentazione complessiva dei programmi e degli indicatori, invece, si fa rinvio agli allegati 1 e 2.

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Figura 2: Rappresentazione in forma di “Mappa Strategica” del quadro programmatico regionale

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ASSICURARE I LIVELLI DI

ASSISTENZA

RISPETTARE IL BUDGET

ECONOMICO

GOVERNO CLINICO GOVERNO ECONOMICO

Più attenzione esigenze persone

Migliorare immagine

Integrazione e

continuità assistenzial

e

Rimodulare e razionalizzare i processi

Rimodulare e razionalizzare l’organizzazion

e

Appropriatezza e sicurezza

Piani, programmi e ricerche

Estendere e qualificare il

sistema informativo

Sviluppare competenze

Migliorare accessibilità

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PARTE 2 – Il nuovo ciclo di programmazione, controllo e valutazione per il Sistema SanitarioIl ruolo della BSC nel sistema di programmazione, controllo e valutazione della Regione AbruzzoLa scelta di adottare la BSC quale schema di rappresentazione del sistema di obiettivi per il Sistema Sanitario della Regione Abruzzo, deriva dalla necessità di poter disporre di strumenti sufficientemente sofisticati per:a) rappresentare razionalmente il complessivo sistema di obiettivi e

sottobiettivi derivante da un’attività di programmazione regionale che, a partire dal 2006, ha assunto un elevatissimo livello di complessità anche a causa dell’esigenza di rispettare specifici accordi assunti con i Ministeri della Salute e dell’Economia. In particolare, la BSC appare strumento idoneo non solo per l’esplicitazione del set complessivo di indicatori-obiettivo da perseguire ma, soprattutto, di analisi finalizzata alla valutazione delle relazioni esistenti tra le dimensioni clinico-assistenziale, organizzativo ed economica della gestione in una delicata fase di evoluzione del Sistema Sanitario Abruzzese nel quale, a fronte della necessaria stabilizzazione della spesa rispetto al trend storico, è necessario ricercare le forme adeguate per assicurare, oltre ai tradizionali livelli di assistenza, qualità e sviluppo;

b) disporre di uno strumento in grado di supportare, sia la Regione che le aziende sanitarie, nella valutazione dei risultati conseguiti attraverso l’utilizzo di un indicatore di sintesi complessivo che, oltre a considerare il tradizionale dato di bilancio, valuti l’intero sistema degli obiettivi. Ciò è assicurato dal sistema di pesatura degli obiettivi così come descritto nello specifico paragrafo.

Alla luce delle considerazioni sviluppate, la BSC, nonostante il suo valore sperimentale e la possibilità che possa essere oggetto di modifiche e integrazioni, assume valenza di strumento, sia formale che sostanziale, di programmazione, controllo e valutazione nei rapporti tra aziende sanitarie e Regione e tra questa ultima e i cittadini abruzzesi.Per assicurare la molteplicità di valenze attribuite alla BSC, saranno predisposti otto schemi di programmazione: uno per ciascuna azienda sanitaria; uno identificativo dei programmi e degli obiettivi di specifica pertinenza

regionale e attribuiti direttamente alla Direzione Sanità e all’Agenzia Sanitaria della Regione Abruzzo;

uno di sintesi complessiva di Sistema che aggrega l’insieme dei programmi e degli obiettivi contenuti negli schemi precedenti.

In questo senso, si rende possibile la valutazione delle performance specifiche dei singoli attori coinvolti e quella del Sistema Sanitario complessivamente inteso.Le aziende sanitarie, nella traduzione operativa del sistema degli obiettivi aziendali di competenza, nei confronti dei Centri di Responsabilità interni nei quali si articola, sono libere di utilizzare gli strumenti e gli approcci di programmazione ritenuti più idonei.

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I programmi regionaliIl complessivo sistema degli obiettivi regionali è definito dall’insieme dei provvedimenti normativi specifici e dai documenti programmatici della Regione Abruzzo. Le aziende sanitarie sono tenute al rispetto di quanto definito in sede di programmazione regionale ancorché tali programmi o obiettivi non siano contemplati dallo schema denominato “BSC” e descritto nel presente documento.Con la BSC, la Regione identifica i programmi e i progetti regionali per la sanità di maggiore rilevanza e li articola in azioni ed indicatori, classificati rispetto al modello definito dalle prospettive e dalle aree chiave di risultato di tale approccio metodologico, al fine di assicurarne lo specifico monitoraggio e la successiva valutazione.I programmi regionali, riportati integralmente nell’allegato 1, sono organizzati in forma tabellare al fine di evidenziare:a) la denominazione del programma o obiettivo di carattere generale (colonna

1);b) le azioni (colonna 3) nelle quali si articola il programma o obiettivo di

carattere generale e il riferimento numerico progressivo (colonna 2) della singola azione;

c) il numero complessivo, per singola azione, di criteri o di oggetti di verifica utilizzati sia per la formulazione degli obiettivi che per la valutazione dei risultati conseguiti (colonna 4);

d) la denominazione, per singola azione, dei criteri o degli oggetti di verifica collocati rispetto alle aree chiave di risultato, identificate nella mappa strategica presentata nella precedente figura 2, classificate, a loro volta, rispetto alle quattro prospettive fondamentali (colonne successive).

Allo scopo di assicurare una visione trasversale di carattere globale, per ciascuna azione sono stati individuati, in linea di massima, uno o più criteri/oggetti di verifica per ciascuna prospettiva. La visione di carattere generale, anche in considerazione dell’elevato grado di integrazione esistente tra azioni del medesimo programma-progetto, è assicurata dall’analisi per programma.La singola azienda sanitaria, qualora lo ritenesse opportuno ed esclusivamente per finalità interne all’azienda stessa, può integrare il sistema di criteri/oggetti di verifica aggiungendone di nuovi con particolare riferimento alle prospettive e alle aree chiave di performance di particolare valenza aziendale.

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Figura 3: rappresentazione, in forma tabellare, di un programma-progetto generale regionale in azioni e criteri/oggetti di verifica

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30 Formulazione del piano integrale di riordino 6Tasso

ospedalizzazione per acuti

Impatto costi specifico

Appropriatezza ricoveri ordinari per

acuti

Rimodulazione dei Posti letto per acuti

Efficienza unità chirurgiche ospedaliere

Piano di riodino del sistema ospedaliero;

Piano Strategico Aziendale

31 Rimodulazione offerta servizi diagnostici 6Liste d'attesa

diagnostica per esterni

Impatto costi specifico

Audit Civico servizi diagnostici

Rimodulazione offerta servizi

diagnostici

Durata degenza ricoveri ordinari

Formulazione piani mirati di

razionalizzazione servizi diagnostici

32 Riconversione ospedali 6

Tasso ospedalizzazione lungodegenti e riabilitazione

Impatto costi specifico

Mobilità Locale su prestazioni erogabili

Appropriatezza ricoveri ordinari per

acuti

Riconversione ospedali

Piano aziendale di riconversione

ospedali

33Sviluppo forme organizzative in rete (percorsi, Hub & Spoke, Centri di riferimento)

9 Impatto costi specifico

Customer satisfaction di

percorso

Carta dei servizi - percorso

Realizzare forme di comunicazione Hub

& Spoke

Conformità percorsi di rete ospedaliera

Definire i percorsi ospedalieri di rete

Piano formativo ospedale Progetto CODI

Piano Sanitario Regionale;

Definizione Profili Assistenziali

Regionali

34Potenzialemento e miglioramento sistema emergenza/urgenza/accettazione e 118

8

Tasso ospedalizzazione per

acuti; tempestività soccorso territoriale

provinciale

Impatto costi specifico

Riduzione tempi attesa Pronto

Soccorso

Riduzione ricoveri ordinari di 0/1 giorno

medici da PS

Ricoveri da pronto soccorso

Potenziamento sistema

emergenza/urgenza/accettazione e 118

Istituzione Triage

Definizione progetto potenzialemento

sistema emergenza/urgenza/a

ccettazione e 118

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BOZZA PER DISCUSSIONE 10

Gli indicatori chiave del programma regionalePer rendere possibile la formulazione, in termini quantitativi, degli obiettivi riferibili alle azioni e, al loro interno, ai criteri/oggetti di verifica, per ciascuno di questi ultimi è stato identificato un indicatore chiave di performance.Il sistema degli indicatori, una volta definito, è classificato rispetto alle prospettive e alle aree chiave di risultato. In figura 4, è rappresentato il risultato derivante dall’operazione di classificazione degli indicatori dalla quale si evidenzia:a) la o le azioni alle quali l’indicatore specifico è legato (colonna 1). A tale

scopo è stato impiegato il riferimento numerico progressivo utilizzato anche nella rappresentazione tabellare dei programmi (cfr. figura 3 colonna 2);

b) la denominazione del criterio/oggetto di verifica (colonna 2);c) la denominazione dell’indicatore chiave di risultato utilizzato per la

formulazione degli obiettivi e per la valutazione delle performance (colonna 3);

d) il livello di responsabilità di riferimento (colonna 4). Ciò serve allo scopo di identificare il soggetto responsabile del perseguimento dell’obiettivo specifico. Il riferimento può riguardare la sola azienda sanitaria, la regione e/o l’ASR o, in ultima analisi, sia l’azienda sanitaria che il riferimento regionale;

e) l’esercizio o gli esercizi, inclusi nel periodo 2007-2009, a cui l’indicatore fa riferimento e, quindi, per i quali saranno definiti obiettivi quantitativi specifici (colonne 5, 6 e 7);

f) l’algoritmo di calcolo dell’indicatore quando non direttamente desumibile dalla descrizione (colonna 8).

Al fine di meglio esplicitare il ruolo del singolo indicatore rispetto agli esercizi, si osserva che sono state identificate tre tipologie di possibilità: l’indicatore è pertinente con l’esercizio di programmazione ed è utilizzabile

in quanto monitorato o monitorabile: in questo caso, in corrispondenza della colonna identificativa del singolo esercizio, compare il colore verde;

l’indicatore non è pertinente con l’esercizio di programmazione, anche se utilizzato o utilizzabile in altri esercizi del periodo 2007-2009, e non determina formulazione di obiettivi: in questo caso, in corrispondenza della colonna identificativa del singolo esercizio, compare il colore rosso;

l’indicatore è pertinente con l’esercizio di programmazione ma non sussistono ancora le condizioni per formulare un obiettivo specifico, a causa di una scarsa conoscenza di uno o più dei parametri fondamentali che lo determinano. Tale indicatore non genera formulazione di obiettivi fino alla risoluzione delle problematiche specifiche anche se può generare un’esigenza di verifica/controllo: in questo caso, in corrispondenza della colonna identificativa del singolo esercizio, compare il colore giallo.

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Figura 4: Tabella di identificazione degli indicatori chiave di risultato e di classificazione rispetto al soggetto responsabile

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

2 Attuazione piano controlli settore veterinario % aziende controllate/universo (veterinaria) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

3 Copertura vaccinale % copertura vaccinale in segmenti popolazione target 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

4 Evidenza produzione prestazioni strumentali prevenzione

Nr. delle rilevazioni strumentali per tipologia (prevenzione) 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

11; 12; 30; 34; 37; 38

Tasso ospedalizzazione Tasso ospedalizzazione per acuti1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

11; 14 Liste d'attesa ambulatoriali % prestazioni traccianti oltre soglia lista d'attesa regionale (ambulatori) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

15; 32 Tasso ospedalizzazione lungodegenti Tasso ospedalizzazione per lungodegenti 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI15; 32 Tasso ospedalizzazione riabilitazione Tasso ospedalizzazione per riabilitazione 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

18 Evidenza produzione prestazioni alternative ricovero psichiatrico

Nr. trattamenti assistenziali alternativi ricovero psichiatrico 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

21 Evidenza produzione nuove prestazioni RSA e Centri Residenziali Nr. pz. in trattamento diretto residenziale 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

23 Evidenza produzione prestazioni Hospice Nr. pz. in trattamento diretto Hospice 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

24; 26 Evidenza produzione prestazioni AD oncologica e generale Nr. pz. oncologici e generali in AD 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

29 Attuazione programma screening % adesione programmi screening 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

31 Liste d'attesa diagnostica per esterni % prestazioni traccianti oltre soglia lista d'attesa regionale (diagnostica) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

34 Tempestività soccorso territoriale provinciale Tempo medio soccorso territoriale 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

35 Ricorso a strutture extraregione riabilitazione III livello

Mobilità passiva extraregione riabilitazione III livello 3 Tutti 3 NO 1 SI 1 SI

ASSICURARE I LIVELLI DI ASSISTENZAResponsabilità 2007 2008 2009

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La valutazione dei risultatiL’ultima componente dello schema di programmazione, controllo e valutazione per la sanità della Regione Abruzzo, riguarda la rappresentazione degli obiettivi quantitativi e del modello per la valutazione dei risultati.In considerazione della classificazione degli indicatori di verifica proposta, rispetto agli esercizi del periodo di programmazione, ne deriva che per tutti gli indicatori pertinenti e monitorati (o monitorabili) viene fissato un valore quantitativo espressione dell’obiettivo assegnato alla singola azienda sanitaria o alla Direzione Sanità/ASR della Regione Abruzzo. In considerazione della natura dei criteri/oggetti di verifica, tuttavia, è opportuno effettuare la seguente distinzione: obiettivi quantitativi: si tratta di indicatori espressione di un risultato

tradizionalmente misurato mediante un dato numerico. Tali indicatori possono riguardare volumi prestazionali, tempi d’attesa o nei casi più complessi, un algoritmo determinato da più variabili come i tassi di ospedalizzazione o di conformità rispetto a standard predefiniti;

obiettivi progettuali: si tratta di indicatori aventi per oggetto la produzione di un analisi, un documento, un provvedimento o, più in generale, ad un “fare qualcosa” non misurabile quantitativamente. In questi casi, esclusivamente a fini di monitoraggio e valutazione, l’indicatore assume valore 1 o 0 quali operatori logici finalizzati a verificare se la “cosa prevista” è stata realizzata (1 o vero) oppure no (0 o falso).

La valutazione dei risultati è assicurata da un duplice sistema di pesatura: il primo riguarda la valutazione dei risultati conseguiti rispetto ai singoli

indicatori chiave di performance; il secondo, invece, riguarda il sistema di relazioni esistenti tra le aree chiave

di performance individuate nella mappa strategica.In riferimento al primo livello di valutazione, ad ogni indicatore chiave di performance è stato attribuito un peso relativo definito in modo tale da assicurare che la somma dei pesi degli indicatori della medesima area chiave di performance sia pari al 100%.La valutazione del singolo indicatore considera tre elementi: il valore obiettivo; il valore effettivamente conseguito o risultato; il valore soglia attribuito al singolo indicatore al sotto o al di sopra del quale

l’obiettivo è considerato definitivamente non raggiunto.In questo senso, per risultati uguali o migliori rispetto all’obiettivo è riconosciuta una performance, sul singolo indicatore, pari al 100%. Per risultati peggiori rispetto al valore soglia è considerata una performance pari allo 0%. La performance relativa a risultati intermedi tra obiettivo e soglia, è determinata per interpolazione lineare.La somma dei prodotti delle performance conseguite sui singoli indicatori della medesima area per i pesi relativi, determina la performance di area.Il secondo livello di valutazione, invece, considera:

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il peso relativo assegnato alle aree di risultato della prospettiva dei risultati (la cui somma è pari al 100%);

il sistema di relazioni che lega le diverse aree di risultato fra loro, nel rispetto di quanto rappresentato nella mappa strategica (vedi precedente figura 2), in funzione dei pesi relativi assegnati alle relazioni stesse.

In tal modo, la performance di area, determinata sulla base delle regole definite dal primo livello di valutazione, vengono corrette in considerazione delle performance conseguite nelle aree chiave di risultato che, in base alla mappa strategica, l’alimentano e dei pesi assegnati alle relazioni. La somma dei pesi attribuiti alle relazioni che alimentano un’area di risultato è pari al 100%.In considerazione delle modalità con le quali è rappresentata la mappa strategica e del sistema di valutazione proposto, ne deriva che gli obiettivi di maggiore rilevanza sono posizionati nella prospettiva della crescita e dello sviluppo. Il mancato raggiungimento di questi, infatti, determina un effetto “a cascata” che può determinare, all’estremo, l’azzeramento dei risultati conseguiti nelle altre prospettive.Direttamente o indirettamente, tutte le aree chiave di risultato alimentano quelle collocate nella prospettiva dei risultati. Le valutazioni relative al primo e al secondo livello, quindi, alimentano inevitabilmente le aree di risultato “Assicurare i Livelli di Assistenza” e “Rispettare il Budget Economico-Finanziario” consentendo, congiuntamente alla valutazione di primo livello di queste ultime, di giungere ad una sintesi di giudizio per ciascuna delle due aree di risultato finali. Il peso relativo attribuito a queste due ultime aree, infine, consente di ottenere l’indicatore finale di sintesi della performance del singolo attore del sistema e quello del Sistema Sanitario Regionale complessivamente inteso.

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Figura 5: Tabella di formulazione degli obiettivi e di valutazione dei risultatiAnno 2007

1 Referente: Az. Sanitaria1 2 3 4 5 6 7

100,00% 100,00%Indicatore di Verifica Peso Obiettivo Risultato Performance Punti Note

Risultato economico d'esercizio 25,00% 100,00% 25,00%Andamento 2007-2006 costo del personale 15,00% 100,00% 15,00%Andamento 2007-2006 spesa farmaceutica (H+T) 15,00% 100,00% 15,00%Andamento 2007-2006 costi acquisto prestazioni sanitarie da privati 15,00% 100,00% 15,00%Entrate proprie 2007 15,00% 100,00% 15,00%Costo riabilitazione procapite 15,00% 100,00% 15,00%

RISPETTARE IL BUDGET ECONOMICO

Figura 6: Tabella di pesatura delle relazioni tra aree chiave di risultato

MAPPA DI PESATURA DELLE RELAZIONI TRA AREE CHIAVE DI RISULTATO

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Assicurare i livelli di assistenza 15,00% 30,00% 55,00% 0,00% OkRispettare il budget economico 15,00% 60,00% 25,00% 0,00% OkPiù attenzione alle esigenze delle persone 25,00% 25,00% 25,00% 25,00% 0,00% OkMigliorare l'accessibilità 40,00% 0,00% 30,00% 30,00% 0,00% OkMigliorare l'immagine 50,00% 50,00% 0,00% OkIntegrazione e continuità assistenziale 40,00% 25,00% 0,00% 35,00% OkAppropriatezza e sicurezza 25,00% 50,00% 0,00% 25,00% OkRimodulare e razionalizzare l'organizzazione 0,00% 100,00% OkRimodulare e razionalizzare i processi 40,00% 20,00% 0,00% 40,00% OkSviluppare le competenze 60,00% 40,00% OkEstendere e qualificare il sistema informativoPiani, programmi e ricerche 100,00% Ok

PERFORMANCE SPECIFICA DI KPA 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%PERFORMANCE CORRETTA DI KPA 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

PERFORMANCE COMPLESSIVA

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Assicurare i livelli di assistenza 55,00% 100,00% 100,00%Rispettare il budget economico 45,00% 100,00% 100,00%

100,00%

BOZZA PER DISCUSSIONE 15

PARTE 3 – Le modalità di governo e gestione del programma 2007-2009L’iter della fase di programmazioneAl fine di rendere operativo il piano programmatico 2007-2009, fatto salvo che lo stesso sarà oggetto di modifiche e integrazioni successivamente all’approvazione del nuovo Piano Sanitario Regionale e in considerazione delle evidenze generate dalle attività di monitoraggio che saranno effettuate durante il suo sviluppo, si ritiene necessario chiudere la prima fase di programmazione, con l‘attribuzione, alle aziende sanitarie e ai riferimenti di Sistema (Direzione Sanità e Agenzia Sanitaria Regionale), entro il 30 marzo 2007.A tale scopo sono previste le seguenti fasi operative:Fase 1: definizione del quadro programmatico complessivo, per il periodo 2007-2009, articolato in piani-programmi, azioni e oggetti/criteri di verifica secondo lo schema BSCSi tratta della traduzione, in bozza, dell’insieme dei principali programmi regionali, già definiti o in fase di perfezionamento, in specifiche progettualità, riferite ai macrolivelli assistenziali, articolate in azioni al fine di specificarne, per il tramite degli oggetti/criteri di verifica, analiticamente i risultati attesi di maggior rilievo e le responsabilità prevalenti di Sistema.Lo schema programmatico non contiene, in questa fase, l’indicazione quantitativa espressione degli obiettivi da raggiungere ed è reso disponibile, nella forma definita negli allegati al presente documento, entro il giorno 2 febbraio 2007 a cura della Direzione Sanità e dell’Agenzia Sanitaria Regionale. L’insieme dei programmi definiti è oggetto di presentazione, entro la stessa data, ai Direttori Generali delle aziende sanitarie regionali.Fase 2: approfondimento e perfezionamento dello schema programmatico 2007-2009Allo scopo di stabilire, rispetto all’insieme dei piani/programmi/azioni contenute nello schema BSC, i principali orientamenti quantitativi, nel rispetto degli impegni assunti dalla Regione nei confronti dei Ministeri della Salute e dell’Economia, sono organizzati una serie di incontri, da effettuarsi presso la sede dell’Agenzia Sanitaria Regionale, di approfondimento dei programmi e di formulazione degli obiettivi, in forma quantitativa, con riferimento agli indicatori di performance “traccianti”.Per indicatore di performance “tracciante”, si intende l’insieme degli indicatori che esprimono, in forma estremamente sintetica, i principali output previsti dall’implementazione dell’intero piano programmatico. Tali indicatori sono identificati durante gli stessi incontri e sono, in prevalenza, riferiti alle seguenti aree chiave di risultato:

Assicurare i Livelli di Assistenza; Rispettare il Budget Economico-Finanziario; Rimodulare e razionalizzare l’organizzazione; Piani, Programmi e Ricerche.

BOZZA PER DISCUSSIONE 16

Durante la presente fase, gli obiettivi sono formulati in riferimento all’intero Sistema Sanitario Regionale.Gli incontri di approfondimento, ai quali parteciperanno i Direttori Generali delle aziende sanitarie, il Direttore Regionale della Direzione Sanità e il Direttore Generale dell’Agenzia Sanitaria Regionale, saranno effettuati nei seguenti periodi: 5-9 febbraio: approfondimento macrolivelli prevenzione e ospedale; 12-16 febbraio: approfondimento macrolivello territorio.Al termine della presente fase, sono identificati, a livello di Sistema Sanitario Regionale, i valori quantitativi di massima da attribuire a tutti gli indicatori chiave di performance classificati come “traccianti”.Fase 3: negoziazione degli obiettiviUna volta approfonditi i programmi previsti nello schema BSC e definiti, seppure in forma di indicazione di massima, gli obiettivi da perseguire a livello di Sistema Sanitario, limitatamente agli indicatori di verifica “traccianti”, è avviata la fase di negoziazione.La fase di negoziazione è finalizzata all’individuazione degli obiettivi da assegnare, rispetto ad ogni singolo attore del Sistema (aziende sanitarie e riferimenti di Sistema) per tutti gli indicatori chiave di performance attivati per l’esercizio 2007.La fase di negoziazione, in considerazione del livello di complessità che caratterizza l’intera operazione, è articolato in due momenti distinti:

a) negoziazione preliminare degli obiettivi, per singolo attore, limitatamente agli indicatori di performance “traccianti”;

b) negoziazione finale relativa, per ogni singolo attore, di tutti gli indicatori chiave di performance attivi per l’esercizio 2007.

L’articolazione in due momenti della negoziazione, è resa necessaria poiché, al fine di giungere alla condivisione di un programma realistico, si reputa fondamentale che gli attori coinvolti, alla luce degli orientamenti da assumere legati agli obiettivi degli indicatori “traccianti”, possano avviare momenti di approfondimento, da sviluppare in seno all’organizzazione di appartenenza, finalizzati a comprendere ed individuare le azioni che, realisticamente, consentono il perseguimento degli obiettivi generali.Il momento di negoziazione di cui al punto a), sarà effettuato entro il 28 febbraio 2007. Al termine di tale fase, sarà sottoscritto, tra le parti interessate, un accordo di massima con il quale si identificano gli obiettivi, per l’esercizio 2007, limitatamente agli indicatori “traccianti”.Il momento di negoziazione di cui al punto b), invece, sarà effettuato entro il 30 marzo 2007. In tale occasione, potranno essere rivisti gli obiettivi concordati nel momento negoziale precedente. In ogni caso, entro il 30 marzo 2007 sarà sottoscritto un accordo, tra gli attori interessati, con il quale vengono fissati, rispetto a tutti gli indicatori chiave di performance attivi, gli obiettivi da perseguire per l’esercizio 2007.

BOZZA PER DISCUSSIONE 17

Il governo del piano di programmaLa realizzazione del piano di programma definito, è strettamente connesso a due fattori fondamentali:

a) la possibilità di monitorare, in itinere, l’andamento dei risultati intermedi e la concreta attuazione della azioni previste;

b) il raccordo tempestivo ed integrato delle azioni condotte dai diversi attori coinvolti.

In considerazione delle limitate possibilità dei sistemi di misurazione attivi, sia presso le aziende sanitarie che regionale, al fine di assicurare un monitoraggio globale del grado di realizzazione di tutti gli obiettivi previsti e della necessità di avviare momenti sistematici di confronto tra aziende sanitarie e regione, si ritiene che il governo del piano di programma venga assicurato mediante l’istituzione di un’apposita “cabina di regia” per tutta la durata del periodo di programmazione (2007-2009).La “cabina di regia” ha lo scopo di verificare l’effettiva realizzazione, in itinere, del piano e di identificare, se del caso, le azioni ritenute opportune per correggere l’andamento dei risultati ovvero per rimodulare gli obiettivi originali quando non più perseguibili. A tale scopo, la “cabina di regia” riferisce, mensilmente, all’Assessore alla Salute sullo stato di avanzamento del programma complessivo.La “cabina di regia” si riunisce almeno mensilmente ed è composta da:

i Direttori Generali delle sei aziende sanitarie; il Direttore Regionale della Direzione Sanità; il Direttore Generale dell’Agenzia Sanitaria Regionale.

L’Assessore alla Salute della Regione Abruzzo, con proprio decreto, nomina il coordinatore della “cabina di regia” entro il 30 marzo 2007.La partecipazione alla “cabina di regia” non è delegabile. Agli incontri possono essere invitati altri dirigenti delle aziende sanitarie, della Direzione Sanità o dell’Agenzia Sanitaria Regionale quando gli argomenti all’ordine del giorno lo richiedono o sulla base delle valutazioni del coordinatore della stessa “cabina di regia”.La “cabina di regia” è supportata dalla dott.ssa Elena di Ghionno e dalla dott.ssa XXXX XXXX che ne assicurano l’operatività, predispongono la documentazione necessaria e sviluppano analisi preliminari o istruttorie a supporto della discussione degli argomenti all’ordine del giorno degli incontri della “cabina di regia”. È compito della funzione di supporto la stesura di una sintesi scritta delle valutazioni, decisioni e proposte che emergono nel corso degli incontri della “cabina di regia”. Tali documenti sono parte integrante della relazione mensile della “cabina di regia” all’Assessore alla Salute della Regione Abruzzo.La valutazione finale dei risultatiEntro la fine del mese di giugno dell’esercizio successivo a quello di riferimento, la ”cabina di regia” procede alla valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi previsti nello schema BSC.

BOZZA PER DISCUSSIONE 18

La valutazione avviene in base a: le evidenze contabili prodotte dai sistemi di misurazione attivi a livello

aziendale e regionale; la documentazione prodotta, nel corso dell’esercizio di riferimento, durante

gli incontri della stessa “cabina di regia”; le relazioni finali di esercizio, a cura dei singoli attori coinvolti, sui risultati

specifici conseguiti e sulle cause degli scostamenti.La valutazione finale è quindi articolata in due documenti: documento di valutazione contabile; documento di valutazione di merito.Con il documento di valutazione contabile, si procede alla verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi in base alle evidenze quantitative e documentali riferite agli indicatori chiave di performance. A tale scopo sono considerati esclusivamente i seguenti aspetti:

a) la corrispondenza dei risultati conseguiti rispetto all’obiettivo fissato e al valore limite, secondo le regole generali definite nel paragrafo relativo alla valutazione dei risultati;

b) il peso relativo attribuito ai singoli indicatori chiave di risultato;c) il peso relativo attribuito alle relazioni tra aree chiave di risultato.

Il documento di valutazione di merito è finalizzato, alla luce delle evidenze prodotte dal documento precedente, ad evidenziare le cause degli scostamenti e a stabilire il loro grado di controllabilità con particolare riferimento agli esercizi a venire. Il documento di valutazione di merito rappresenta la base per l’eventuale riformulazione degli obiettivi strategici e direzionali per i successivi esercizi.Dai documenti di valutazione dovrà essere possibile evidenziare: il grado di raggiungimento degli obiettivi a livello di Sistema complessivo e

per singolo attore istituzionale (azienda sanitaria, Direzione Sanità e Agenzia Sanitaria Regionale);

le cause degli scostamenti e le modalità con le quali le stesse hanno condizionato i risultati di Sistema con particolare riferimento a quelle che hanno determinato effetti nei rapporti tra soggetti istituzionali differenti (rapporti tra aziende sanitarie e tra queste ultime e la Regione e vice versa);

gli interventi urgenti necessari per consentire un recupero, almeno parziale, dei risultati non conseguiti.

I due documenti di valutazione sono oggetto di presentazione presso il Consiglio Regionale della Regione Abruzzo a cura dell’Assessore alla Salute con il supporto del coordinatore della “cabina di regia”Il piano di comunicazioneAl fine di dare evidenza del piano programmatico regionale e per rafforzarne l’efficacia in seno alle aziende sanitarie e ai riferimenti di Sistema, la “cabina di regia”, nell’ambito dell’incontro di insediamento, stabilisce un piano di comunicazione sui contenuti del piano di programma, delle caratteristiche dello

BOZZA PER DISCUSSIONE 19

schema metodologico adottato, delle modalità di governo dello stesso e, quando disponibili, dei risultati conseguiti rivolto a:

a) tutti i dirigenti, con responsabilità di struttura, delle aziende sanitarie e della Direzione Sanità della Regione;

b) le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali del comparto sanitario;

c) i responsabili delle strutture sanitarie private operanti sul territorio regionale;

d) gli Enti Locali e a tutti gli altri soggetti organizzati (associazioni dei pazienti, volontariato, ecc..) direttamente interessati dall’attività del Sistema Sanitario Regionale;

e) i cittadini della Regione Abruzzo.Il piano di comunicazione dovrà considerare la possibilità di utilizzare strumenti differenziati, in ragione del diverso grado di coinvolgimento nel sistema sanitario degli attori precedentemente evidenziati, così come la definizione di oggetti di comunicazione pertinenti all’interesse specifico dei diversi interlocutori.Il piano di comunicazione, una volta definito e condiviso dall’Assessore alla Salute della Regione Abruzzo, sarà realizzato a cura della Direzione Sanità nell’ambito dell’azione 41.

BOZZA PER DISCUSSIONE 20

ALLEGATO: I PROGRAMMI E LE AZIONI

BOZZA PER DISCUSSIONE 21

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1Riprogettazione delle funzioni complessive del macrolivello prevenzione

4 Impatto costi specifico

Adeguamento funzioni attribuite

Dipartimento Prevenzione

Progetto CODI

Piano Sanitario Regionale;

elaborazione piani attuativi mirati di

settore (es. medicina legale, penitenziaria,

dello sport, etc.)

2Attuazione della normativa e del piano mirato per il settore veterinario

6Attuazione piano controlli settore

veterinario

Impatto costi specifico

Formulazione del piano aziendale di

emergenza veterinaria

Tempestività delle allerte alimentari Attivazione SIVRA

Piano attuativo mirato di settore

(veterinaria)

3Estendere coperture vaccinali per anziani e in età pediatrica

6 Copertura vaccinale Impatto costi specifico

Gestione del programma di invito alla vaccinazione in

età pediatrica

Effettuazione campagne informative

vaccinazione

Informare i pazienti ricoverati "target" sulla possibilità

vaccinazione

Anagrafe vaccinale

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4Adeguamento dotazione organica e strumentale dei settori critici, riqualificazione del personale

5

Evidenza produzione prestazioni strumentali prevenzione

Impatto costi specifico

Adeguamento dotazione organica e

strumentale dei settori critici prevenzione

Piano formativo prevenzione

Piano mirato dei settori specifici (prevenzione)

5Coordinamento, integrazione e riqualificazione dei processi nei settori critici

2

Adattare i programmi di educazione sanitaria alle

esigenze

Procedure prevenzione

integrate

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PREVENZIONE

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BOZZA PER DISCUSSIONE 22

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6Sviluppo della funzione comunicazione agli utenti

4 Impatto costi specifico

Evidenza funzionamento sportello unico

prevenzione

Carta dei Servizi

Creare condizioni tecniche ed

organizzative sportello unico

7 Orientare le attività all'EBPH 4

Appropriatezza iniziative di

educazione sanitaria prevenzione

Istituzione commissione

regionale valutazione interventi educazione

sanitaria EBPH

Piano formativo prevenzione

Studio appropriatezza

interventi ES metodo EBPH

8 Certificazione di qualità dei servizi del DP 6 Impatto costi specifico

Certificazione di qualità dei servizi del

DP

Adeguamento ai requisiti di

certificazione D. Prevenzione

Definizione protocolli prevenzione

Piano formativo prevenzione

Piano regionale autorizzazione,

accreditamento e certificazione

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9Definizione e realizzazione del piano di riorganizzazione della funzione distrettuale

3 Impatto costi specifico

Applicazione modificazione organizzative articolazione distrettuale

Piano Sanitario Regionale; Atto

aziendale

10Razionalizzare i presidi di continuità assistenziale

6 Impatto costi specifico

Istituzione delle "equipe territoriali" per l'assistenza H24

Accessi inappropriati a PS nella fascia

funzionamento CA (codici bianchi)

Attuazione del piano presidi continuità

assistenzialeProgetto CODI

Piano regionale di settore (continuità

assistenziale e urgenza); Piano

Strategico Aziendale

11Potenziamento e miglioramento appropriatezza assistenza specialistica territoriale e ambulatoriale ospedaliera

11Liste d'attesa

ambulatoriali; tasso ospedalizzazione

Impatto costi specifico

Assicurare il set minimo di prestazioni

sul territorio; Trasferimento

ambulatoriale in day service

Comunicazione ai cittadini della rimodulazione

dell'offerta

Rispetto dei tempi di sviluppo dei PAC

sulla base degli std regionali

Non conformità su campione ispezione (std di percorso e di

priorità)

Rimodulazione ore apertura ambulatori;

Attivazione di un punto di Day Service

per azienda

Eficienza attività ambulatoriale;

Definizione PAC

Piano formativo territorio Progetto CODI Definizione profili

assistenza regionali

12Costituzione osservatori su appropriatezza in MG, contratto integrativo, budget cure primarie

8 Tasso ospedalizzazione

Promuovere forme associative tra medci

Rispetto dei tempi di gestione dei nodi di

integrazione (percorsi territoriali)

Non conformità clinico-assistenziale

su percorsi territoriali

Costituzione Osservatorio

Appropriatezza MMG; UTAP

Definire i percorsi territoriali Progetto CODI Revisione accordo

MMG/PLS/SAI

13Realizzare i Punti Unici di Accesso per Distretto

5 Impatto costi specifico

Customer satisfaction PUA

Governo delle prestazioni socio-

sanitarie complesse

Creare condizioni tecniche e

organizzative PUA

Piano formativo territorio

14 Messa a regime del Piano CUP regionale 5 Liste d'attesa ambulatoriali

Impatto costi specifico

Grado utilizzo e diffusione CUP

regionale

Chiusura dei CUP aziendali

Unificazione delle agende

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BOZZA PER DISCUSSIONE 24

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ZIO

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MA

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MA

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O

PIA

NI,

PR

OG

RA

MM

I E

RIC

ER

CH

E

15Riequilibrio territoriale dell'offerta riabilitativa intensiva ed estensiva

9

Tasso ospedalizzazione lungodegenti e riabilitazione

Impatto costi specifico

Tempestività attivazione richieste

riabilitazione

Attivazione dei Case Manager e Care Giver

Rispetto dei tempi di gestione dei nodi di

integrazione (percorsi

riabilitazione)

Non conformità clinico-assistenziale

su percorsi riabilitativi

Vedi rinconversione azione 32;

Attivazione nuove attività riabilitazione

previste dal PSR

Definire i percorsi riabilitativi

PSR-Piano regionale riabilitazione extra-

ospedaliera (fabbisogno,

classificazione) ; Piano strategico

aziendale

16Introdurre sistemi di verifica appropriatezza e rimodulazione tariffe

4

Impatto costi specifico; Costo pro-capite riabilitazione

generale

Negoziazione quantità e qualità

pretazioni con fornitori riabilitazione

generale

Progetto CODIFormulazione nuovo tariffario regionale

riabilitazione

POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELLA FUNZIONE RIABILITATIVA

GENERALE

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

PRO

GR

AM

MA

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BIE

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GEN

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LE

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ISTE

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MA

TIV

O

PIA

NI,

PR

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RA

MM

I E

RIC

ER

CH

E

17Ricondurre l'offerta riabilitativa residenziale psichiatrica nei LEA nazionali

8Costo acquisto prestazioni da

privato

Riattivazione Consulta Regionale; Forum delle famiglie della Salute Mentale

Tempestività attivazione richieste

riabilitazione SMCarta dei Servizi

Non conformità std linee guida

riabilitazione psichiatrica

Negoziazione quantità e qualità

pretazioni con fornitori riabiltazione

psichiatrica

Progetto CODI

Piano Sanitario Regionale (Capitolo

Salute Mentale); Linee Guida Salute

Mentale

18

Attivazione trattamenti assistenziali alternativi ai ricoveri residenziali e avvio percorsi di intergrazione socio-sanitaria in connessione assessorato Politiche Sociali

8

Evidenza produzione prestazioni trattamenti

assistenziali alternativi

Impatto costi specifico

Rispetto dei tempi di gestione dei nodi di

integrazione (percorsi SM)

Non conformità std percorso

(riabilitazione psichiatrica)

Potenziamento e sviluppo dei Centri

Diurni

Definire i percorsi integrati socio sanitari (Salute

Mentale)

Piano formativo territorio

Programma sperimentale

sviluppo forme alternative al

ricovero psichiatrico; Definizione dei Piani

di Zona con gli ambiti Sociali

MIGLIORARE L'APPROPRIATEZZA

DELL'OFFERTA RIABILITATIVA PSICHIATRICA

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

PRO

GR

AM

MA

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BIE

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O

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LE

BOZZA PER DISCUSSIONE 25

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RA

MM

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RIC

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CH

E

19Costituzione dipartimento dipendenze patologiche

3 Impatto costi specifico

Costituzione dipartimento dipendenze

patologiche (con inclusione

alcoologia); Potenziamento e

sviluppo dei SERT

PSR; Atto aziendale

20 Potenziamento della prevenzione primaria 7 Impatto costi specifico

Carta dei servizi - percorso

Rispetto dei tempi di gestione dei nodi di

integrazione (percorsi DPat)

Appropriatezza iniziative di

educazione sanitaria dipendenze patologiche

Definire i percorsi dipendenze patologiche

Piano formativo territorio

Definizione profili assistenza regionali; Formulazione piano

di educazione sanitaria dipendenze

integrato (con Consultori e MMG)

RIASSETTO ORGANIZZATIVO E POTENZIAMENTO ASSISTENZA

PAZIENTI CON DIPENDENZE PATOLOGICHE

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

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RIC

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CH

E

21Costruzione del piano di fabbisogno dell'offerta di RSA e Centri Residenziali e loro potenziamento nelle aree di carenza

4

Evidenza produzione nuove prestazioni

RSA e Centri Residenziali

Impatto costi specifico

Attivazione strutture RSA e Centri

Residenziali come da progetto

Piano fabbisogno ass.res.; Definizione

progetti aziendali attivazione RSA e Centri Residenziali

22Appropriatezza utilizzo regimi assistenziali residenziali per anziani non autosufficienti

6Costo acquisto prestazioni da

privato

Tempestività ammissione assistenza

residenziale

Rispetto dei tempi di gestione dei nodi di

integrazione (percorsi

residenziali)

Non conformità std RUG Progetto CODI Progetto RUG

RIEQUILIBRIO TERRITORIALE E MIGLIORAMENTO

APPROPRIATEZZA DELL'OFFERTA PER ANZIANI

NON AUTOSUFFICIENTI

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

PRO

GR

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BOZZA PER DISCUSSIONE 26

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MM

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RIC

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CH

E

23Attivazione fuzione di Hospice (almeno 1 struttura per ASL)

8 Evidenza produzione prestazioni Hospice

Impatto costi specifico

Grado di deospedalizzazione dell'ultima fase della

vita nei pz. oncologici

Non conformità percorsi assistenziali

percorsi Hospice

Attivazione strutture Hospice come da

programma

Definire i percorsi Hospice

Piano formativo territorio Progetto Hospice

24 Attivazione assistenza oncologica domiciliare 4Evidenza produzione

prestazioni AD oncologica

Impatto costi specifico

Conformità prestazioni domiciliari

onocologia con linee guida regionali

Attivazione/potenziamento AD

oncologica

POTENZIAMENTO ASSISTENZA SUL TERRITORIO MALATI

ONCOLOGICI

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

PRO

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MM

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RIC

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CH

E

25Redazione delle linee guida regionali e attivazione flusso informativo sul sistema delle cure domiciliari

3

Conformità prestazioni

domiciliari con linee guida regionali

Progetto CODI Linee guida cure domiciliari

26Aumento progressivo dell'assistenza domiciliare nelle varie forme previste dalle linee guida

6 Evidenza produzione AD generale

Impatto costi specifico

Grado di deospedalizzazione assistenza nei pz.

cronici

Rispetto dei tempi di gestione dei nodi di

integrazione percorsi ADI

Potenziamento Assistenza Domiciliare

Piano formativo territorio

RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE CURE

DOMICILIARI

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

PRO

GR

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BOZZA PER DISCUSSIONE 27

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MM

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RIC

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CH

E

27Miglioramento criteri di selezione dei farmaci e appropriatezza prescrittiva

6 Spesa farmaceutica complessiva

Selezione e prescrizione farmaci sulla base di criteri di efficacia e sicurezza

Istituzione Commissione Terapeutica

Piano formativo territorio Progetto CODI

Stipula accordi regionali e aziendali MMG/PLS/ASI per

potenziamento uso farmaci generici

28Sviluppo e promozione forme innovative di acquisizione e distribuzione farmaci

6 Spesa farmaceutica complessiva

Customer satisfaction

distribuzione farmaci

Attivazione punti distribuzione diretta; Modulistica facilitata

Realizzazione piano di comunicazione al

cittadino (farmaci generici)

Unioni di acquisto farmaci

Piano sviluppo forme alternative

acquisizione/distribuzione farmaci

CONTENIMENTO SPESA FARMACEUTICA E RIQUALIFICAZIONE

ASSISTENZA FARMACEUTICA

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTEPR

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NI,

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RA

MM

I E

RIC

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CH

E

PROGRAMMA SCREENING 29Attuazione programmi screening onocologici e miglioramento adesione

4Attuazione programma screening

Identificare i responsabili di

programma

Negoziare il budget con le unità di

erogazione (screening)

Formulazione piano aziendale screening

NUME

RO P

ROGR

ESSI

VO

AZI

ON

E

NR. IN

DICA

TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

PRO

GR

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BIE

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BOZZA PER DISCUSSIONE 28

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CH

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30 Formulazione del piano integrale di riordino 6Tasso

ospedalizzazione per acuti

Impatto costi specifico

Appropriatezza ricoveri ordinari per

acuti

Rimodulazione dei Posti letto per acuti

Efficienza unità chirurgiche ospedaliere

Piano di riodino del sistema ospedaliero;

Piano Strategico Aziendale

31 Rimodulazione offerta servizi diagnostici 6Liste d'attesa

diagnostica per esterni

Impatto costi specifico

Audit Civico servizi diagnostici

Rimodulazione offerta servizi

diagnostici

Durata degenza ricoveri ordinari

Formulazione piani mirati di

razionalizzazione servizi diagnostici

32 Riconversione ospedali 6

Tasso ospedalizzazione lungodegenti e riabilitazione

Impatto costi specifico

Mobilità Locale su prestazioni erogabili

Appropriatezza ricoveri ordinari per

acuti

Riconversione ospedali

Piano aziendale di riconversione

ospedali

33Sviluppo forme organizzative in rete (percorsi, Hub & Spoke, Centri di riferimento)

9 Impatto costi specifico

Customer satisfaction di

percorso

Carta dei servizi - percorso

Realizzare forme di comunicazione Hub

& Spoke

Conformità percorsi di rete ospedaliera

Definire i percorsi ospedalieri di rete

Piano formativo ospedale Progetto CODI

Piano Sanitario Regionale;

Definizione Profili Assistenziali

Regionali

34Potenzialemento e miglioramento sistema emergenza/urgenza/accettazione e 118

8

Tasso ospedalizzazione per

acuti; tempestività soccorso territoriale

provinciale

Impatto costi specifico

Riduzione tempi attesa Pronto

Soccorso

Riduzione ricoveri ordinari di 0/1 giorno

medici da PS

Ricoveri da pronto soccorso

Potenziamento sistema

emergenza/urgenza/accettazione e 118

Istituzione Triage

Definizione progetto potenzialemento

sistema emergenza/urgenza/a

ccettazione e 118

RIM

ODUL

AZIO

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FFER

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SPED

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NUME

RO P

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TORI

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

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NI,

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RA

MM

I E

RIC

ER

CH

E

POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO DELLA FUNZIONE RIABILITATIVA

GENERALE

35Sviluppo dell'offerta di prestazioni riabilitative di III livello alta specialità

6Ricorso a strutture

extraregione riabilitazione III livello

Impatto costi specifico

Mobilità attiva di Sistema -

Riabilitazione III livello

Istituzione unità spinali, UGCA-RAI,

UGCA

Piano formativo ospedale

Piano sviluppo funzione alta riabilitazione

NUME

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PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

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BOZZA PER DISCUSSIONE 29

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SVILUPPO REGIMI DI ASSISTENZA ALTERNATIVI AL

RICOVERO ORDINARIO36 Sviluppo Day Care 6 Impatto costi

specificoListe attesa ricoveri

leaAppropriatezza ricoveri diurni

Riorganizzazione ricovero diurno

Trasferimento a regimi di ricovero

diurno

Regolamentazione regimi alternativi

ricovero ordinario; Piano Strategico

Aziendale

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PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

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37Messa a regime del piano annuale delle prestazioni ospedaliere

4 Tasso ospedalizzazione

Costo acquisto prestazioni da

privato

Rispetto del budget annuale delle prestazioni ospedaliere

Piano annuale prestazioni ospedaliere

38Ridefinizione del sistema di controllo ispettivo regionale e costituzione dei nuclei di controllo appropriatezza territoriali

4 Tasso ospedalizzazione

Piano formativo ospedale Progetto CODI

Ridefinizione sistema di controllo ispettivo

regionale; Definizione ulteriori

criteri appropriatezza

SVILUPPO SISTEMI DI CONTROLLO E VALUTAZIONE

APPROPRIATEZZA

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PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

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39Perseguimento dell'autosufficienza in sangue e plasma

3

Ridefinizione funzioni di

coordinamento regionale

Rispetto del budget di produzione

Piano Sangue e Plasma Regionale

40 Adeguamento ai requisiti sicurezza e qualità 4 Non conformità std qualità e sicurezza

Piano formativo trasfusionale

Tracciabilità e rintracciabilità

donatore ricevente

Piano Sangue e Plasma Regionale

NUME

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TORI

PIANO SANGUE E PLASMA REGIONALE

PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTE

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BOZZA PER DISCUSSIONE 30

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PRIORITA' DEL PIANO SANITARIO NAZIONALE 41 Comunicazione istituzionale - regionale 4 Attivazione del

contact center

Utilizzo strumenti di comunicazione come

da progetto

Provvedimenti regionali inseriti nel

sistema di comunicazione

interno

Piano formativo MMG/PLS

AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO 42

Avviare il processo di autorizzazione e accreditamento

6 Impatto costi specifico

Partecipazione cittadini nella

costruzione del manuale e ad ORA

Comunicazione classificazione

strutture - autorizzazione/accre

ditamento

Autorizzazione e accreditamento delle

strutture

Istituzione ORA; Adeguamento ai

requisiti strutturali autorizzazione e accreditamento

Legge, manuali e procedure

accreditamento; Piano fabbisogno

(vedi piani specifici)

NUME

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PROSPETTIVA DEI PROCESSI INTERNI PROSPETTIVA SVILUPPOPROSPETTIVA RISULTATI PROSPETTIVA DEL PAZIENTEPR

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BOZZA PER DISCUSSIONE 31

ALLEGATO 2: GLI INDICATORI CHIAVE DI RISULTATO ORGANIZZATI PER AREA CHIAVE DI

RISULTATO

BOZZA PER DISCUSSIONE 32

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

2 Attuazione piano controlli settore veterinario % aziende controllate/universo (veterinaria) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

3 Copertura vaccinale % copertura vaccinale in segmenti popolazione target 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

4 Evidenza produzione prestazioni strumentali prevenzione

Nr. delle rilevazioni strumentali per tipologia (prevenzione) 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

11; 12; 30; 34; 37; 38

Tasso ospedalizzazione Tasso ospedalizzazione per acuti1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

11; 14 Liste d'attesa ambulatoriali % prestazioni traccianti oltre soglia lista d'attesa regionale (ambulatori) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

15; 32 Tasso ospedalizzazione lungodegenti Tasso ospedalizzazione per lungodegenti 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI15; 32 Tasso ospedalizzazione riabilitazione Tasso ospedalizzazione per riabilitazione 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

18 Evidenza produzione prestazioni alternative ricovero psichiatrico

Nr. trattamenti assistenziali alternativi ricovero psichiatrico 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

21 Evidenza produzione nuove prestazioni RSA e Centri Residenziali Nr. pz. in trattamento diretto residenziale 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

23 Evidenza produzione prestazioni Hospice Nr. pz. in trattamento diretto Hospice 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

24; 26 Evidenza produzione prestazioni AD oncologica e generale Nr. pz. oncologici e generali in AD 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

29 Attuazione programma screening % adesione programmi screening 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

31 Liste d'attesa diagnostica per esterni % prestazioni traccianti oltre soglia lista d'attesa regionale (diagnostica) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

34 Tempestività soccorso territoriale provinciale Tempo medio soccorso territoriale 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

35 Ricorso a strutture extraregione riabilitazione III livello

Mobilità passiva extraregione riabilitazione III livello 3 Tutti 3 NO 1 SI 1 SI

ASSICURARE I LIVELLI DI ASSISTENZAResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 33

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

Risultato economico di gestione Risultato economico d'esercizio3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

Costo del personale Andamento 2007-2006 costo del personale 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

27; 28 Spesa farmaceutica Andamento 2007-2006 spesa farmaceutica (H+T) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

17; 22; 37

Spesa per acquisto prestazioni sanitarie da privati

Andamento 2007-2006 costi acquisto prestazioni sanitarie da privati 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

Entrate proprie Entrate proprie 2007 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI16 Costo funzione riabilitativa Costo riabilitazione procapite 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

RISPETTARE IL BUDGET ECONOMICOResponsabilità 2007 2008 2009

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

3 Gestione del programma di invito alla vaccinazione in età pediatrica

Da definire: Invito alla vaccinazione pediatrica (copertura inviti; solleciti e verifica rifiuto) 3 Tutti 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

5 Adattare i programmi di educazione sanitaria alle esigenze

% programmi di educazione "customer tailored" su totale programmi 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

6 Evidenza funzionamento sportello unico prevenzione

Da definire: Nr. contatti sportello unico prevenzione 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

13 Customer satisfaction su attività PUA Da definire: Punteggio customer satisfaction PUA 3 Tutti 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

17 Riattivazione Consulta Regionale (Sal.Men.) Evidenza effettuazione almeno un incontro Consulta Regionale (Sal.Men.) entro XX/07 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

17 Forum delle famiglie della Salute Mentale Effettuazione di almeno 1 incontro forum SM entro 2007 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

23 Grado di deospedalizzazione dell'ultima fase della vita nei pz. oncologici Tasso mortalità ospedaliera pz. oncologici 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

26 Grado di deospedalizzazione assistenza nei pz. cronici % ospedalizzazione patologie croniche 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

28 Customer satisfaction distribuzione farmaci Da definire: Customer satisfaction distribuzione farmaci 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

33 Customer satisfaction di percorso Da definire: Customer satisfaction di percorso 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

42 Partecipazione cittadini nella costruzione del manuale e ad ORA

Effettuazione di almeno 1 incontro ORA entro 2007 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

PIU' ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DELLE PERSONEResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 34

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

11 Assicurare il set minimo di prestazioni sul territorio

Nr. ore apertura ambulatori specialità target nei distretti 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

11 Trasferimento attività ambulatoriale in Day Service % Prestazioni amb. in day service 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

12 Promuovere forme associative tra i MMG % MMG/PLS associati in qualunque forma su totale MMG/PLS 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

14 Grado utilizzo CUP regionale % prestazioni CUP/totale prestazioni ambulatoriali 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

14 Grado diffusione CUP regionale Nr. punti prenotazione CUP regionale su tot. punti prenotazione 3 Tutti 2 Ver. 1 SI 1 SI

15; 22; 17

Tempestività attivazione richieste riabilitazione generale, SM, ass. residenziale

Tempo medio attivazione richiesta interventi riabilitativi generali, SM e ass. residenziale 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

28 Attivazione punti distribuzione diretta Da verificare: Attivazione punti distribuzione diretta 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

28 Modulistica facilitata farmaceutica Da definire: Modulistica facilitata farmaceutica 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

32 Mobilità Locale su prestazioni erogabili Da definire: Mobilità Locale su prestazioni erogabili 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

34 Riduzione tempi attesa Pronto Soccorso Da definire: Riduzione tempi attesa Pronto Soccorso 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

36 Liste d'attesa ricoveri LEA % pazienti fuori soglia regionale ricoveri LEA 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

41 Attivazione del contact center regionale Evidenza attivazione contact center regionale entro 31/12/2007 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

Responsabilità 2007 2008 2009MIGLIORARE L'ACCESSIBILITA'

BOZZA PER DISCUSSIONE 35

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

3 Effettuazione campagne informative vaccinazione

Da definire: Effettuazione campagne informative vaccinazione 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

6; 11; 17 Carta dei servizi Da definire: Carta dei servizi 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

11 Comunicazione ai cittadini della rimodulazione dell'offerta

Da definire: Comunicazione ai cittadini della rimodulazione dell'offerta 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

15 Attivazione dei Case Manager e Care Giver Da dfinire: Attivazione dei Case Manager e Care Giver 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

28 Realizzazione piano di comunicazione al cittadino (farmaci generici)

Da definire: Realizzazione piano di comunicazione al cittadino (farmaci generici) 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

31 Audit Civico servizi dignostici Da definire: Audii Civico servizi dignostici 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI20; 33 Carta dei servizi - percorso Da definire: Carta dei servizi - percorso 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

35 Mobilità attiva di Sistema riabilitazione III livello

Mobilità attiva di Sistema riabilitazione III livello 1 Az.San. 3 NO 3 NO 1 SI

41 Utilizzo strumenti di comunicazione come da progetto

Da definire: Utilizzo strumenti di comunicazione come da progetto 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

42 Comunicazione classificazione strutture autorizzazione-accreditamento

Da definire: Comunicazione classificazione strutture autorizzazione-accreditamento 2 Dir.San./ASR 2 Ver. 1 SI 1 SI

MIGLIORARE IMMAGINEResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 36

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

3 Informare i pazienti ricoverati "target" sulla possibilità vaccinazione

Da definire: Informare i pazienti ricoverati "target" sulla possibilità vaccinazione 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

5 Procedure prevenzione integrate Nr. Procedure integrate / Nr. Procedure previste 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

10 Istituzione delle "equipe territoriali" per l'assistenza H24

Da definire: Istituzione delle "equipe territoriali" per l'assistenza H24 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

11 Rispetto dei tempi di sviluppo dei PAC sulla base degli std regionali

Da definire: Rispetto dei tempi di sviluppo dei PAC sulla base degli std regionali 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

12; 15; 18; 19; 22; 26

Rispetto dei tempi di gestione dei nodi dei percorsi integrati

Da definire: Rispetto dei tempi di gestione dei nodi dei percorsi integrati 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

13 Governo delle prestazioni socio-sanitarie complesse

Da definire: Governo delle prestazioni socio-sanitarie complesse 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

33 Realizzare forme di comunicazione Hub & Spoke

Da definire: Realizzare forme di comunicazione Hub & Spoke 3 Tutti 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

34 Riduzione ricoveri ordinari di 0/1 giorno medici da Pronto Soccorso

% ricoveri ordinari di 0/1 giorno medici da Pronto Soccorso su totale ricoveri medici 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

INTEGRAZIONE E CONTINUITA' ASSISTENZIALEResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 37

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

2 Formulazione del piano aziendale di emergenza veterinaria

Trasmissione del piano aziendale di emergenza veterinaria in Regione entro XX/XX 1 Az.San. 1 SI 3 NO 3 NO

7 Appropriatezza iniziative di educazione sanitaria prevenzione

Interventi di educazione sanitaria metodo EBPH/ su totale 3 Tutti 3 NO 1 SI 1 SI

8 Certificazione di qualità dei servizi del DP Certificazioni di qualità ottenute / programmate 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

10 Accessi inappropriati a PS nella fascia funzionamento CA (codici bianchi)

% codici bianchi su totale accessi PS in fasce orarie funzionamento CA 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 1 SI

11Non conformità prestazioni ambulatoriali su campione ispezione (std di percorso e di priorità)

% non conformità ambulatoriali su std di percorso e di priorità 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

12; 15; 18; 23;

33

Non conformità clinico-assistenziale su percorsi assistenziali

% non conformità clinico-assistenziale su percorso assistenziale 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

17; 24; 25

Non conformità std linee guida prestazioni riabilitazione psichiatrica AD oncologia/generale

% non conformità prestazioni riabilitazione psichiatrica e AD oncologia/generale 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

20 Appropriatezza iniziative di educazione sanitaria dipendenze patologiche

Interventi di educazione sanitaria metodo EBPH/ su totale 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

22 Non conformità std RUG % non conformità su sta RUG 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

27 Selezione e prescrizione farmaci sulla base di criteri di efficacia e sicurezza

Da definire: Selezione e prescrizione farmaci sulla base di criteri di efficacia e sicurezza 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

30; 32 Appropriatezza ricoveri ordinari per acuti % ricoveri ordinari e giornate di degenza inappropriate 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

34 Ricoveri da pronto soccorso % ricoveri per pz. Codice bianco e verde su tot ricoveri da Pronto Soccorso 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

36 Appropriatezza ricoveri diurni % DS/DH fuori lista su totale DS/DH 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

40 Non conformità std trasfusionali qualità e sicurezza

Da definire: Non conformità std trasfusionali qualità e sicurezza 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

42 Autorizzazione e accreditamento delle strutture

Nr. strutture autorizzate/accreditate su strutture programmate 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

APPROPRIATEZZA E SICUREZZAResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 38

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo

1 Adeguamento funzioni attribuite Dipartimento Prevenzione

Da definire: Adeguamento funzioni attribuite Dipartimento Prevenzione 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

4 Adeguamento dotazione organica e strumentale dei settori critici prevenzione

Da definire: Adeguamento dotazione organica e strumentale dei settori critici prevenzione 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

6 Creare condizioni tecniche ed organizzative sportello unico prevenzione

Da definire: Creare condizioni tecniche ed organizzative sportello unico prevenzione 1 Az.San. 3 NO 1 SI 3 NO

7 Istituzione commissione regionale valutazione interventi educazione sanitaria EBPH

Da definire: Istituzione commissione regionale valutazione interventi educazione sanitaria EBPH 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

8 Adeguamento ai requisiti di certificazione D. Prevenzione

Requisiti strutturali rispettati / totale requisiti strutturali D. Prevenzione 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

9 Applicazione modificazione organizzative articolazione distrettuale

Nr. posizioni direttore di distretto (+altre) effettive/programmate 1 Az.San. 1 SI 1 SI 3 NO

9 Applicazione modificazione organizzative articolazione distrettuale

Da definire: Attivazione Dipartimento aziendale di assistenza territoriale 1 Az.San. 1 SI 3 NO 3 NO

10 Attuazione del piano presidi continuità assistenziale % presidi continuità attivati su previsti 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

11 Rimodulazione ore apertura ambulatori Da definire: Rimodulazione ore apertura ambulatori 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

11 Attivazione di un punto di Day Service per azienda

Da definire: attivazione di almeno un punto di day service per azienda 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

12 UTAP Da definire: UTAP 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

12 Costituzione Osservatorio Appropriatezza MMG/PLS

Da definire: Costituzione Osservatorio Appropriatezza MMG/PLS 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

13 Creare condizioni tecniche e organizzative PUA

Da definire: Creare condizioni tecniche e organizzative PUA 1 Az.San. 1 SI 1 SI 2 Ver.

14 Chiusura dei CUP aziendali Da definire: Chiusura dei CUP aziendali 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

15 Attivazione nuove attività riabilitazione previste dal PSR

Da definire: Attivazione nuove attività riabilitazione previste dal PSR 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

18 Potenziamento e sviluppo dei Centri Diurni Da definire: Potenziamento e sviluppo dei Centri Diurni 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

19 Costituzione dipartimento dipendenze patologiche

Esistenza regolamento dipartimento (con inclusione alcoologia) 1 Az.San. 1 SI 3 NO 3 NO

19 Potenziamento e sviluppo dei SERT Da definire: Potenziamento e sviluppo dei SERT 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

21 Attivazione strutture RSA e Centri Residenziali come da progetto

Da definire: Attivazione strutture RSA e Centri Residenziali come da progetto 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

23 Attivazione strutture Hospice come da programma

Da definire: Attivazione strutture Hospice come da programma 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

24; 26 Attivazione/potenziamento AD oncologica e generale

Da definire: Attivazione/potenziamento AD oncologica e generale 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

27 Istituzione Commissione Terapeutica Da definire: Istituzione Commissione Terapeutica 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

29 Identificare i responsabili di programma screening

Da definire: Identificare i responsabili di programma screening 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

30 Rimodulazione dei Posti letto per acuti % PL effettivi/ programmati per AFO 1 Az.San. 1 SI 1 SI 3 NO

31 Rimodulazione offerta servizi diagnostici Da definire: Rimodulazione offerta servizi diagnostici 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

15; 32 Riconversione ospedali Da definire: Riconversione ospedali 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

34 Potenziamento sistema emergenza/urgenza/accettazione e 118

Da definire: Potenziamento sistema emergenza/urgenza/accettazione 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

35 Istituzione unità spinali, UGCA-RAI, UGCA Da definire: Istituzione unità spinali, UGCA-RAI, UGCA 1 Az.San. 3 NO 2 Ver. 2 Ver.

36 Riorganizzazione ricovero diurnoNr. posti letto DH e DS (dedicati) + sedute sala operatoria dedicate + individuazione posizioni di responsabilità specifiche 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

39 Ridefinizione funzioni di coordinamento trasfusionale regionale

Da definire: Ridefinizione funzioni di coordinamento trasfusionale regionale 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

42 Istituzione ORA Da definire: Istituzione ORA 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

42 Adeguamento ai requisiti strutturali autorizzazione e accreditamento

Requisiti strutturali rispettati / totale requisiti strutturali autorizzazione accreditamento 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI

RIMODULARE E RAZIONALIZZARE L'ORGANIZZAZIONEResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 39

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo2 Tempestività delle allerte alimentari % allerte oltre le 48 ore su totale allerte 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI8 Definizione protocolli prevenzione Nr. protocoli definiti / programmati 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

11 Efficienza attività ambulatoriale Prestazioni/ore apertura 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI11 Definizione PAC Nr. PAC definiti 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

12; 15; 18; 20; 23; 33

Definire i percorsi assistenziali Nr. percorsi assistenziali definiti1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

14 Unificazione delle agende Nr. agende migrate 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

16; 17 Negoziazione budget acquisto prestazioni riabilitazione e residenziale psichiatrica

Esistenza budget acquisto prestazioni riabilitazione e residenzialità psichiatrica 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

28 Unioni di acquisto farmaci % acquisiti con procedure congiunte 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

29 Negoziare il budget con le unità di erogazione (screening)

Da definire: Negoziare il budget con le unità di erogazione (screening) 1 Az.San. 2 Ver. 2 Ver. 2 Ver.

30 Efficienza unità chirurgiche ospedaliere % operatività per le chirurgie generali 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI31 Durata degenza ricoveri ordinari Degenza media ricoveri ordinari 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI34 Istituzione Triage Da definire: Istituzione Triage 1 Az.San. 2 Ver. 1 SI 1 SI36 Trasferimento a regimi di ricovero diurno Tasso di trasferimento a regimi DH e DS 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

37; 39 Rispetto del budget annuale delle prestazioni ospedaliere/raccolta trasfusionale

Rispetto piano produzione ospedaliera e trasfusionale 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

41 Provvedimenti regionali inseriti nel sistema di comunicazione interno

% provvedimenti regionali inseriti el sistema di comunicazione interno entro 10gg. dalla loro approvazione/diffusione formale 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

RIMODULARE E RAZIONALIZZARE I PROCESSIResponsabilità 2007 2008 2009

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo4; 7; 8 Piano formativo prevenzione Nr. corsi e Nr. partecipanti prevenzione 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI11; 13; 18; 20; 23; 26; 27; 41 Piano formativo territorio Nr. corsi e Nr. partecipanti territorio 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI33; 35; 38; 40 Piano formativo ospedale Nr. corsi e Nr. partecipanti ospedale 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

Piano formativo amministrativi Nr. corsi e Nr. partecipanti amministativi 3 Tutti 1 SI 1 SI 1 SI

SVILUPPARE LE COMPETENZEResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 40

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo1; 2; 10; 11;12; 16; 17; 22; 25; 27; 33;

38

Progettazione nuovi flussi Nr. flussi definiti (esecutività provvedimento disciplina flusso)

2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI Identificare i flussi da progettare 2007 Indicazione priorità su flusso dati medicina convenzionata1; 2; 10; 11;12; 16; 17; 22; 25; 27; 33;

38

Attivare i flussi informativi di nuova definizione

Nr. nuovi flussi attivati (progetto aziendale attivazione flusso)

1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI Identificare i flussi da attivare nel 20071; 2; 10; 11;12; 16; 17; 22; 25; 27; 33;

38

Tempestività flussi attivi Nr. contestazioni su rispetto tempi invio flussi

1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI1; 2; 10; 11;12; 16; 17; 22; 25; 27; 33;

38

Completezza e attendibilità flussi attivi Nr. contestazioni su completezza e attendibilità flussi

1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

40 Tracciabilità e rintracciabilità donatore ricevente

Da definire: Tracciabilità e rintracciabilità donatore ricevente 3 Tutti 3 NO 1 SI 1 SI

ESTENDERE E QUALIFICARE IL SISTEMA INFORMATIVOResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 41

Azione Criterio di verifica Indicatore di verifica Algoritmo1; 9; 15; 17; 19;

33Piano sanitario regionale Legge promulgazione Piano sanitario

regionale entro 31/07/07 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO1; 2; 4; 10; 31; 34; 35

Piani mirati di settore Esecutività Piani mirati di settore2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI Elenco piani 2007

7 Studio appropriatezza interventi educazione sanitaria

Presentazione report studio appropriatezza interventi educazione sanitaria entro XX/XX 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

8; 39 Piano regionale autorizzazione, accreditamento, certificazione

Esistenza Piano regionale autorizzazione, accreditamento, certificazione 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

9; 19 Atto aziendale Esistenza Atto aziendale 1 Az.San. 1 SI 3 NO 3 NO10; 15; 30; 31;

36Piano strategico aziendale Esistenza Piano strategico aziendale

1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI11; 20;

33 Definizione profili regionali Esistenza Definizione profili regionali 2 Dir.San./ASR 3 NO 1 SI 1 SI Stabilire i profili per il 2007

12; 27 Revisione accordo MMG/PLS/SAI Esistenza Revisione accordo MMG/PLS/SAI 3 Tutti 2 Ver. 2 Ver. 1 SI

16 Formulazione nuovo tariffario regionale riabilitazione

Esistenza Formulazione nuovo tariffario regionale riabilitazione 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

17; 25 Formulazione Linee Guida Salute Mentale e AD

Esistenza Formulazione Linee Guida Salute Mentale 2 Dir.San./ASR 3 NO 1 SI 1 SI

18 Programma sperimentale sviluppo forme alternative al ricovero psichiatrico

Esistenza Programma sperimentale sviluppo forme alternative al ricovero psichiatrico 2 Dir.San./ASR 3 NO 1 SI 1 SI

18 Definizione dei Piani di Zona con gli ambiti Sociali

Da definire: Definizione dei Piani di Zona con gli ambiti Sociali 3 Tutti 3 NO 1 SI 1 SI

20Formulazione piano educazione sanitaria dipendenze integrato (Consultori e MMG/PLS)

Evidenza piano intervento integrato (Consultori e MMG/PLS) educazione sanitaria dipendenze 1 Az.San. 3 NO 1 SI 1 SI

21 Definizione progetti aziendali attivazione RSA e Centri Residenziali

Esistenza Definizione progetti aziendali attivazione RSA e Centri Residenziali 1 Az.San. 1 SI 3 NO 3 NO

22 Progetto RUG Esistenza Progetto RUG 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO23 Progetto Hospice Esistenza Progetto Hospice 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

28 Piano sviluppo forme alternative acquisizione/distribuzione farmaci

Esistenza Piano sviluppo forme alternative acquisizione/distribuzione farmaci 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

29 Formulazione piano aziendale screening Da definire: Formulazione piano aziendale screening 1 Az.San. 1 SI 1 SI 1 SI

30 Formulazione del piano integrale di riordino rete ospedaliera

Esistenza Formulazione del piano integrale di riordino rete ospedaliera 2 Dir.San./ASR 3 NO 3 NO 3 NO

32 Piano aziendale riconversione ospedali Esistenza Piano aziendale riconversione ospedali 1 Az.San. 1 SI 3 NO 3 NO

34 Definizione progetto potenzialemento sistema emergenza/urgenza/accettazione e 118

Esistenza Definizione progetto potenzialemento sistema emergenza/urgenza/accettazione 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

36 Regolamentazione regimi alternativi ricovero ordinario

Esistenza Regolamentazione regimi alternativi ricovero ordinario 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 1 SI

37 Formulazione piano annuale prestazioni ospedaliere

Esistenza Formulazione piano annuale prestazioni ospedaliere 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

38Ridefinizione sistema di controllo ispettivo regionale; Definizione ulteriori criteri appropriatezza

Da definire: Ridefinizione sistema di controllo ispettivo regionale 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

38 Formulazione ulteriori criteri di appropriatezza Esistenza Formulazione ulteriori criteri di appropriatezza 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

39; 40 Piano Sangue e Plasma Regionale Legge promulgazione Piano Sangue e Plasma regionale entro 31/07/07 2 Dir.San./ASR 1 SI 3 NO 3 NO

15; 21; 42

Piano fabbisogno (autorizzazione e accreditamento)

Esistenza Piano fabbisogno (autorizzazione e accreditamento) 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

42 Predisposizione leggi, manuali e procedure autorizzazione e accreditamento

Esistenza Predisposizione leggi, manuali e procedure autorizzazione e accreditamento 2 Dir.San./ASR 1 SI 1 SI 1 SI

PIANI, PROGRAMMI E RICERCHEResponsabilità 2007 2008 2009

BOZZA PER DISCUSSIONE 42