IVECO TRIONFA IN SUDAMERICA...A ANNO 20 - NUMERO 113 - GENNAIO-APRILE 2016 - O €0,52 - POSTE...

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GENNAIO-APRILE 2016

DAKAR 2016IVECO TRIONFA

IN SUDAMERICA

INTERVISTA A GERARD DE ROOY

TEST DAILY35S17V HI-MATIC

IL NUOVOEUROCARGO A METANO

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focus prodottoeventi

Gerard De Rooyracconta il ‘suo’ rally

Nelle parole del pilota olandese,che ha bissato il successo del2012, i retroscena della Dakarsudamericana e le ragioni dellagrande vittoria nel rally più duroal mondo con quattro camionIveco nella top ten

30 Intervista aGiuseppe Belletti,Iveco ServiceBrand Manager

La Dakar 2016tappa per tappa

Trionfo per i camion di Iveco eper il team Iveco-De Rooy-Petronassul traguardo di Rosario, dopo9mila chilometri di corsa con4.500 chilometri di speciali. Unavittoria voluta e costruita tappaper tappa

28 Bauma 2016

A bordo del Daily Hi-Matic

Testato su strada a Torino e neidintorni il furgone da 10,8 metricubi, equipaggiato con cambioautomatico a otto rapporti.Facilità di guida, comfort per ilconducente e passaggi marciarapidi e impercettibili

20 Nuovo Eurocargo CNG

38 Iveco Bus Crealis Neo

4 8 12

sommario GENNAIO-APRILE 2016

Rubriche18 Iveco in action24 Camion mio26 Iveco nel mondo36 Workshop story44 Protagonisti

SMETPe.TraSadem

attualità

Un anno col segno più

Un bilancio dei risultati ottenutinel 2015 da Iveco, che è tornataa generale utili e ha vistocrescere il fatturato, le vendite ele quote di mercato nell’UnioneEuropea in tutti i segmenti

10 Campioni si nasce

16 Mission Experience

34 Bio-metano Day

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Camion & Servizi

DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO NOVO DIRETTORE EDITORIALE PAOLA BRUNA COMITATO DI REDAZIONEGIORGIO GARRONE (REDAZIONE), S IMONA RICHINO, EMANUELA DE VITA, SARA BUOSI, RAFFAELLA CAMERINO,CHRISTOPHE CAPLAIN, DANIELE FAGGION, M ICHELA FERRIGNO, ALESSANDRO OITANA, FABIO PELLEGRINELLI,MARCELLO ZANELLA EDITORE SATIZ TPM S.R.L. - CORSO TAZZOLI 215/13, 10137 TORINO REDAZIONE GIORGIO GARRONE,VIA TRAIANO 10, 20149 MILANO, EMAIL GIORGIO.G.GARRONE@ GMAIL.COM STAMPA MEDIAGRAF SPA - NOVENTA PADOVANA (PD)REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL 10/11/2000. È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATOSENZA AUTORIZZAZIONE

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editoriale

apertura di questo numero di Camion&Servizi è incentrata sul trionfo di Iveco e ditutto il team Iveco-De Rooy-Petronas alla Dakar 2016 in Sudamerica, dopo 9milachilometri di corsa off-road e 4.500 chilometri di prove speciali. È un grande risul-tato sia tecnico, sia dell’intera squadra, che ci riempie d’orgoglio. Il giornale vi dedi-ca tre articoli: il primo alla cronaca del rally, il secondo a come il vincitore, GerardDe Rooy, ha vissuto la gara e il terzo alle tante qualità del Cursor 13 che ha portatoquattro veicoli di Iveco nella top ten sul traguardo finale di Rosario. Un propulsoreche è, secondo il pilota olandese, il migliore al mondo per affidabilità e performan-ce e che, insieme agli altri motori di Iveco prodotti da FPT Industrial, s’impone anche

nelle gare di motonautica e nell’offshore. Ma Iveco non si limita certo ai successi sportivi. Lo dimo-strano le cifre dello scorso anno, che vedono l’azienda generare utili, incrementare le vendite e lequote di mercato in Europa in tutti i segmenti e continuare lo sviluppo e la diffusione delle motoriz-zazioni a gas naturale, un campo in cui ha accumulato un know-how unico al mondo nell’arco di oltrevent’anni. A questa leadership tecnologica Camion&Servizi dedica ampio spazio, con una presenta-zione tecnica del Nuovo Eurocargo CNG, con le prospettive di crescita dell’utilizzo in Italia del bio-metano per autotrazione e con importanti consegne di Stralis CNG/LNG ad alcune flotte che cura-no la logistica degli stabilimenti di Iveco nel nostro Paese e all’estero. È una scelta strategica di soste-nibilità ambientale che coinvolge le attività dell’intero gruppo CNH Industrial che, per il quinto annoconsecutivo, è stata confermata Industry Leader negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) Worlded Europe. Il test su strada di questo numero della rivista riguarda il Daily 35S17V, dotato di cambioautomatico Hi-Matic. Con l’Hi-Matic, già venduto in oltre 10mila esemplari in tutta Europa inclusi alcu-ni mercati particolarmente competitivi come la Germania, i paesi scandinavi e il Regno Unito, il Daily,sa coniugare comfort, performance e piacere di guida. Infine, una nuova rubrica, Workshop story. Èdedicata a un’officina che ha accompagnato la storia di Iveco, alla sua evoluzione tecnica e commer-ciale ma, soprattutto, alle persone che l’hanno fondata e che l’hanno fatta crescere, giorno dopo gior-no, con passione e competenza professionale.Buona lettura.

Paola Bruna

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eventi<DAKAR 2016

Gerard De Rooy su Iveco Powerstar vince l’edizione di quest’anno del rally più duro al mondo e altri tre camion di Iveco si piazzano fra i primi dieci. La cronaca, giorno per giorno, dei 9mila chilometri di corsa off-road fra Argentina e Bolivia

di Giorgio Garrone

ALLA DAKAR 2016IVECO TRIONFA

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PRIMA TAPPA: LA PIOGGIA ROVINA TUTTOA causa delle piogge torrenziali, gli organizzatoridel rally sono costretti a sospendere la sezionecronometrata. Per il maltempo, gli elicotteri dellaDirezione Gara non sono, infatti, in grado di sor-volare l’area attraversata dai veicoli in gara.

SECONDA TAPPA: ARRIVA IL PRIMO PODIO PER IVECOIl maltempo continua a condizionare il rally, alpunto che il percorso originale viene accorciatodi 90 chilometri. Il team Iveco parte alla grande.Gerard De Rooy, a bordo del suo Powerstar,marca stretto il campione uscente, il russo AyratMardeev su Kamaz, e porta a termine la tappa alterzo posto a solo un minuto e 51 secondi dalvincitore, Hans Stacey. Federico Villagra allaguida del Powerstar del team di La Gloriosa di DeRooy ottiene la quinta posizione, seguito da AlešLoprais al volante di un altro Powerstar.

TERZA TAPPA: ANCORA UN PODIO PER IVECOLe condizioni climatiche avverse, con piogge allu-vionali e smottamenti, condizionano anche laterza frazione del rally, da Termas de Rio Hondo aJujuy. Iveco sale nuovamente sul podio con il

Il primo posto sul podio di Rosario con ilPowerstar dell’equipaggio De Rooy-Torralardona-Rodewald e altri tre camion frai primi dieci in classifica generale, a testimo-nianza delle performance e dell’affidabilitàdei Powerstar e dei Trakker nell’off-road piùduro. E’ questo il bilancio di Iveco alla Dakar

2016, una delle edizioni più combattute di sem-pre del rally sudamericano, cui hanno partecipa-to 55 camion che si sono dati battaglia su un per-corso di 9mila chilometri suddiviso in 13 tappecon 4.500 chilometri di prove speciali. Sul tra-guardo di Rosario, Gerard De Rooy, che ha bissa-to il successo ottenuto nel 2012 sempre su IvecoPowerstar, ha dedicato la vittoria al suo ex naviga-tore, il belga Jurgen Damen scomparso lo scorsoanno. Il terzo posto in classifica generale è anda-to al pilota argentino Federico Villagra detto ElCoyote che, con il proprio Powerstar, ha corso incasa sostenuto dal tifo di milioni di connazionali.L’olandese Ton Van Genugten con un IvecoTrakker è terminato in quinta posizione, mentre lospagnolo Pep Vila al volante di un altro Trakker ègiunto decimo. “Il trionfo dei veicoli Iveco nell’edi-zione 2016 della Dakar – ha commentato PierreLahutte, Iveco Brand President - ci permette didare continuità agli importanti riconoscimenticonseguiti con l’Eurocargo, eletto “InternationalTruck of the Year 2016”, e con il Magelys, nomi-nato “International Coach of the Year 2016”.Iveco ha messo in campo l'eccellente affidabilitàdei suoi veicoli sulle piste del rally sudamericano,permettendo ai piloti delle squadre di esprimersial meglio durante la gara. Desidero ringraziareGerard De Rooy, Federico Villagra, Anton VanGenugten, Pep Vila e Ales Loprais insieme ai lorostraordinari equipaggi per l’abilità di navigazione,così come per la determinazione e la capacità diguida dimostrate”. Anche quest’anno, la Dakarsudamericana ha confermato di essere una provadurissima per gli equipaggi e per i camion. Aifondi insidiosi per la pioggia battente delle primetappe si sono aggiunte le temperature torride conpunte di 40 ed anche di 50 gradi – un picco toc-cato nella settima frazione attorno alla città argen-tina di Belén – le difficoltà, per i piloti e i motori,dei tratti in altura (fino a 4.200 metri sul livello delmare), come è accaduto durate la sesta tappaattorno al deserto di sale di Uyuni. Tutto ciò nonha fermato la vittoriosa marcia dei Powerstar edei Trakker 4x4 equipaggiati con i motori FPTIndustrial Cursor 13, prodotti nello stabilimentofrancese di Bourbon Lancy e specificatamentepreparati per la gara presso il centro di ricerca esviluppo di Arbon, in Svizzera. Camion&Serviziripercorre per i propri lettori la cronaca e le emo-zioni delle tredici tappe della Dakar 2016, chehanno portato al successo i camion di Iveco e iteam Petronas-De Rooy-Iveco e La Gloriosa-DeRooy-Iveco.

Nella pagina a fianco,l'Iveco Powerstar di GerardDe Rooy su una pistasabbiosa durante la Dakar2016. Sopra, la cartina con il percorso e le tappedel rally di quest'anno

GUARDA IL VIDEO

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ciato mai al di sotto dei 3.500 metri sul livello delmare e picchi fino a 4.200 metri che mettono adura prova gli equipaggi e i motori dei camion,Gerard De Rooy conquista il secondo posto. Ilpilota olandese, giunto primo a 4 dei 5 waypointdella frazione, scivola in seconda posizione a soli7 secondi dal vincitore ed è quarto in classificagenerale.

SETTIMA TAPPA: IL CAMPIONEOLANDESE SCALA LA CLASSIFICANella frazione che precede la giornata di riposoa Salata al rientro in Argentina, caratterizzata daviolente tempeste e fiumi in piena, Gerard DeRooy arriva quarto, ma migliora la propria posi-zione in classifica generale, raggiungendo ilsecondo posto a 5 minuti e mezzo dal leaderdella gara. Un risultato che piace al pilota olan-dese, che guarda con fiducia alla seconda partedel rally con tappe con dune e tratti deserticidove si trova a proprio agio.

OTTAVA TAPPA: IL POWERSTAR È PRIMONella prima speciale con una forte componentedi navigazione lunga 534 chilometri, Gerard DeRooy con il suo Powerstar si fa strada tra le dunedel nord dell’Argentina e stacca di 2 minuti e 35secondi il pilota russo Eduard Nikolaev su Kamaz,conquistando così anche il primo posto in classi-fica generale. E’ il punto di svolta della Dakar2016 poiché il driver olandese, da questomomento, manterrà la leadership della gara finoal traguardo finale di Rosario.

NONA TAPPA: ANCORA DE ROOYED È DOPPIO PODIO PER IVECOIn una frazione abbreviata, il pilota olandesepiazza il colpo del knock out distaccando di oltre27 minuti in classifica generale il principaleavversario, il russo Eduard Nikolaev. La vittoria di

eventi<DAKAR 2016

terzo posto di Federico Villagra. De Rooy, rallen-tato dal fondo estremamente scivoloso dellaprima parte del percorso, giunge in ottava posi-zione e si colloca al quarto in classifica generale.

QUARTA TAPPA: DE ROOYALLUNGA E STACCA TUTTINel primo giorno di gara non influenzato da even-ti atmosferici, il team di Iveco dimostra il propriopotenziale sulle piste dell’Argentina con una vitto-ria nella speciale di 419 chilometri. Al volante delPowerstar 501, l'olandese Gerard de Rooy battePieter Versluis per 37 secondi e Hans Stacey diun minuto e 18 secondi entrambi su Man, sfrut-tando al massimo l'ultima frazione di gara. Unaltro Iveco Powerstar, il 514, guidato dal pilotaargentino Federico Villagra, si piazza a un minutoe 46 secondi dietro il leader, ottenendo così il 4°posto nella tappa. Con questi risultati, quattro vei-coli di Iveco si collocano nella Top 10 della clas-sifica generale della Dakar.

QUINTA TAPPA: VILLAGRABALZA AL COMANDOLa quinta tappa, che ha condotto la carovana inBolivia con una speciale di 327 chilometri, vedel’argentino Federico Villagra su Iveco Powerstarpiazzarsi al terzo posto e raggiungere così la vettain classifica generale. Fin dall’inizio della gara, ilTrakker guidato dall’olandese Ton van Genugtensi è ben comportato dando del filo da torcere aidiretti avversari. Federico Villagra, a bordo delPowerstar del team La Gloriosa De Rooy, sfiora ilprimo posto in un testa a testa con lo stesso Tonvan Genugten, ottenendo poi la terza posizionenella classifica di tappa.

SESTA TAPPA: GERARDCONQUISTA IL POSTO D’ONOREIn una tappa di 295 chilometri tutta in altitudine interritorio boliviano attorno a Uyuni, con un trac-

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Iveco è completata dal posto d’onore delTrakker di Ton Van Genugten, giunto a quasi 4minuti dal De Rooy. “Vittoria fantastica – com-menta Gerard De Rooy - ma non è stato facile.La temperatura era molto alta e la sabbia moltosoffice. La riduzione della gara al CP2 è stata ladecisione corretta. Tutti hanno dovuto fermarsiper sgonfiare i pneumatici. La pressione dellenostre gomme è stata gestita con molta atten-zione da Darek, e Moi non ha commesso nes-sun errore di navigazione”.

DECIMA TAPPA: IL VANTAGGIO SI CONSOLIDAIl percorso della decima tappa di gara, che colle-ga le città di Belén e La Rioja, presenta una carat-teristica tipica di ogni Dakar: le dune. Le enormimontagne di sabbia di Fiambalá mandano infumo le speranze di molti concorrenti, ma non deicamion Iveco. De Rooy trae vantaggio da unafase di navigazione molto complessa e taglia iltraguardo al secondo posto che, però, vale oroperché gli consente di rimanere primo in classifi-ca generale e di portare a un’ora e 15 minuti ildistacco dal diretto concorrente, il russoMardeev.

UNDICESIMA TAPPA: UN ALTROPASSO VERSO LA VITTORIALa speciale da La Roja a San Juan è condiziona-ta dalle temperature torride, superiori a 40 gradi,che solo i camion, ma non i quad e le moto,sono in grado di affrontare. Gerard De Rooy, cheguida la classifica generale, parte con lo scopodi raggiungere il traguardo senza perdere terre-no sul suo principale rivale. E centra l’obiettivocon una condotta di gara accorta, conservandoun distacco di un’ora e 9 minuti da Mardeev.A sua volta, Federico Villagra a bordo del suoIveco Powerstar consolida ulteriormente la 3°posizione in classifica generale. Villagra, unadelle grandi rivelazioni della Dakar 2016, èadesso a un’ora, 45 minuti e 45 secondi dallavetta, con 22 minuti 57 secondi di vantaggio sulsuo compagno di squadra Ton van Genugten, 4°in classifica.

DODICESIMA TAPPA: IVECO E DE ROOY SALDAMENTE IN TESTAIveco sale ancora una volta sul podio nellapenultima tappa della Dakar con il secondoposto di Federico Villagra, a soli 3 minuti e 14secondi dal vincitore della frazione, PieterVersluis, in una speciale per i camion di 267 chi-lometri. Con questo risultato, il pilota argentino,che quest’anno ha esordito nella categoriacamion della Dakar, si porta sul terzo gradinodel podio nella classifica generale. Gerard deRooy continua ad accumulare chilometri senzaproblemi e a rafforzare le proprie possibilità di

vittoria nella Dakar, dopo il successo ottenutonel 2012. L'olandese termina la giornata con un5° posto nella classifica di tappa, a soli 5 minutie 24 secondi da Versluis, guadagnando anchequalche minuto sul russo Mardeev in classificagenerale.

TREDICESIMA TAPPA: UN TRIONFO PER IVECOSul traguardo di Rosario, Iveco conquista il gradi-no più alto del podio. Gerard De Rooy, leader delTeam Petronas-De Rooy-Iveco, vince l'edizione2016 del rally più difficile e competitivo almondo. La sua prestazione, nel corso delle tredi-ci tappe, ha dimostrato, ancora una volta, leeccezionali abilità di guida e di navigazione delpilota e ha confermato le qualità dell’IvecoPowerstar. Il costruttore italiano ha dominato laDakar, con 5 diversi costruttori di camion nelleprime 10 posizioni. Terzo posto per FedericoVillagra, soprannominato El Coyote, vera e pro-pria rivelazione di questa edizione. Il pilota argen-tino, con il suo Powerstar, è stato seguito damilioni di connazionali in un Paese in cui Iveco èleader di mercato. Ton Van Genugten, con il suoTrakker, termina la competizione in quinta posi-zione. È l’altra grande rivelazione della Dakar2016, durante la quale aveva il compito di guida-re uno dei due camion di assistenza ai leader deiteam, De Rooy, Villagra e Loprais. Lo spagnoloPep Vila, al volante dell’altro Iveco Trakker, con-quista il decimo posto. L'esperto pilota, per lasesta volta al fianco di Iveco alla Dakar, di cui cin-que con il team di De Rooy, ha combattuto finoalla fine per entrare nella Top Ten.

Nella pagina a fianco,l'Iveco Powerstar del pilotaargentino Federico Villagrae, sotto, i meccanici di Iveco al lavoro duranteuna pausa fra una tappa e l'altra

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focus<INTERVISTA A GERARD DE ROOY

DAKARStile di guida ‘cool’ anche nelle condizioni di gara più stressanti,strategia e tattica accorte, capacità di gestire il vantaggio, camionperfetti e un team stellare per il pilota olandese che ha dominatocon l’Iveco Powerstar la Dakar 2016

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ECCO LA MIA

Per imporsi nel rally più duro al mondo alla finedi 13 estenuanti tappe fra Argentina e Bolivia,dopo 9mila chilometri di gara e 4.500 chilome-tri di speciali su fondi impossibili in condizioniclimatiche proibitive, tutto deve essere al top:gli equipaggi, i camion e il team di assistenza.Per capire come il team Petronas-De Rooy-

Iveco ha costruito la vittoria sul traguardo diRosario nella Dakar 2016, Camion&Servizi haintervistato in esclusiva il vincitore del rally, ilpilota olandese Gerard De Rooy.C&S: La classifica finale parla chiaro. Vittoriacon distacco sul traguardo di Rosario, quat-tro camion Iveco nella top ten e tre nelleprime cinque posizioni. Quali sono le ragionidi questo risultato stellare?De Rooy: Tre sono i principali motivi delsuccesso. Prima di tutto, il nuovo assetto

del team con tre piloti su Iveco Powerstar in grado di com-petere per la vittoria finale. Poi, i driver molto veloci suiTrakker di supporto e, infine, una squadra di meccanici conruoli e responsabilità ridefinite. Questa inedita struttura haavuto il suo battesimo del fuoco in Marocco. In seguito, èstata testata durante il rally Oylibia, per poi essere imple-mentata nella Dakar sudamericana.

C&S: In una precedente intervista ha definitoil suo stile di guida ‘rilassato’, anche nellesituazioni di gara più stressanti. E’ cambiatoqualcosa nella Dakar 2016, o ha mantenutofede a questa impostazione originale?De Rooy: Quest’anno ho avuto a bordo delmio Powerstar un navigatore eccezionale,Moi Torrallardona, nel quale ho riposto unafiducia totale. Ciò mi ha consentito di concen-trarmi sulla guida, quindi, di essere più rilassa-to e, in definitiva, di risultare più veloce.

Il Cursor 13 non ha mai avuto

cedimenti.Secondo me,

è il migliormotore

al mondo

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Nella pagina a fianco, Gerard De Rooy con il trofeodella Dakar 2016 accanto al suo Iveco Powerstar con il numero di gara 501. Soprae a fianco, due momenti di esultanza del team Iveco-De Rooy-Petronassul traguardo finale di Rosario

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C&S: Di solito, le dune sonoil suo terreno di gara preferi-to. Ma quest’anno ha dovutoanche affrontare fondi moltoscivolosi per la pioggia.Come se l’è cavata?De Rooy: La prima settimanadi gara è stata veramenteinsolita sotto il profilo dellecondizioni meteo. Poichénon mi piace il bagnato, hopreferito non spingere almassimo, limitando il distac-co dai diretti concorrenti. Delresto, i team che hanno ten-tato il tutto per tutto sui fondiresi proibitivi dall’acquahanno guadagnato solo alcu-ni minuti.C&S: Quali sono stati i puntidi svolta della Dakar 2016?L’ottava tappa, quando è bal-zato al primo posto in classi-fica generale o la decima,quando ha aumentato il van-taggio sui piloti russi?De Rooy: Nella secondaparte del rally, dopo la gior-nata di riposo, mi aspettavol’attacco del team dellaKamaz. Il che è puntualmen-te avvenuto nella frazione daSalta a Belén, una tappa (l’ot-tava) in cui ho dato il massi-mo fin dall’inizio riuscendo avincerla con due minuti emezzo di distacco suNikolaev. E’ stato, dal puntodi vista psicologico, un colpodurissimo per il team russo,che ha rischiato troppoanche nelle due frazioni suc-cessive. E nella speciale attorno a Belén (la nona frazione),che per noi è stata perfetta, il loro distacco è notevolmenteaumentato.C&S: Un bilancio personale, al di là della classifica generale,della Dakar di quest’anno. Come l’ha vissuta?De Rooy: Grazie alla nuova struttura della squadra, ho potu-to concentrarmi sulla guida e sulla gara, evitando le preoccu-pazioni giornaliere legate alla logistica del team, all’assisten-za e alla riparazione dei veicoli. Tutto ciò ha generato unamaggiore serenità, creando un’atmosfera più rilassata rispet-to al passato.C&S: Quando ha avuto la certezza che la vittoria fosse a por-tata di mano?De Rooy: In tutta onestà, all’ultimo giorno di gara, poiché laDakar rimane un rally imprevedibile fino alla fine. Nel corsodell’ultima speciale ho avuto la sensazione che gli altri con-correnti fossero ‘sotto controllo’. In quel momento la vittoria èdiventata realtà.

C&S: Quali sono state le caratteristiche tecniche di punta delsuo Iveco Powerstar?De Rooy: Al primo posto c’è, senza dubbio, il motore, che nonha mai accusato cedimenti da quando guido un camion diIveco. La potenza e le caratteristiche di coppia fanno del Cursor13, a mio giudizio, il miglior propulsore al mondo. Un propulso-re per il quale Petronas ha sviluppato lubrificanti in grado difavorire le performance negli impieghi off-road più impegnativi.E poi, la guidabilità del camion, la corretta posizione di guida, ilcomfort di marcia, gli ammortizzatori e gli pneumatici Goodyear.Tutto ciò ha fatto del Powerstar un camion vincente.C&S: Quali modifiche sono state apportate al suo Powerstar,rispetto al camion dello scorso anno?De Rooy: Nessuna, poiché la driveline era perfetta. I test pre-Dakar si sono concentrati su due elementi: il settaggio degliammortizzatori e la comprensione, con il supporto dei tecni-ci di Goodyear, del comportamento degli pneumatici suidiversi fondi di gara.

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attualità<MOTORI DI FPT INDUSTRIAL

CAMPIONISI NASCEUtilizzati sui veicoli stradali e nei cantieri, i Cursor e i NEF s’impongonoanche nei rally e nelle competizioni offshore, come dimostrano le imprese di Gerard De Rooy nella Dakar in Sudamerica e i record nautici di Fabio Buzzidi Giorgio Garrone

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Gerard De Rooy, al terminedella vittoriosa cavalcata di9mila chilometri sulle pistedel Sudamerica nellaDakar 2016 a bordodell’Iveco Powerstar moto-rizzato da FPT Industrial,

l’ha detto chiaro e forte: Il Cursor 13, secon-do me, è il miglior motore al mondo. Il belloè che il propulsore del pilota olandese equelli degli altri Powerstar e Trakker delteam De Rooy-Iveco-Petronas sono staticoncepiti, nella loro versione base, per i pesanti stradalidella gamma Stralis e per i mezzi d’opera della serie Trakker.Con queste unità standard, in particolar modo con le versio-ni Euro VI, i motori della Dakar condividono oltre il 70 percento dei componenti dell’hardware. Segno che i progettistihanno inglobato nei Cursor, sin dal debutto sul mercato, unDNA da campioni, che si è innestato sulle caratteristiche dirobustezza, resistenza, affidabilità e performance apprezzatein tanti paesi del mondo dagli operatori del trasporto e dalleimprese di costruzione. A trasformare i Cursor 13 standard inpurosangue ci hanno pensato gli ingegneri di FPT Industrialdel centro di ricerca e sviluppo di Arbon, in Svizzera, chehanno creato dei motori da gara capaci di sviluppare 900 Cvcon una coppia di picco di 4.000 Nm, praticamente con-stante nell’intervallo da 1.000 a 2.600 giri al minuto. Propriol’enorme valore di coppia disponibile già in basso, cioè apartire da regimi di 900-1.000 giri al minuto, è stato uno deifattori determinanti, insieme all’affidabilità, alla robustezza ealle caratteristiche dei lubrificanti messi a punto da Petronas,per la vittoria finale del team De Rooy-Iveco-Petronas sul tra-guardo di Rosario. I Cursor 13, a sei cilindri in linea di 12,9litri di cilindrata, erano già stati utilizzati nelle edizioni 2012e 2013 della Dakar sudamericana. Allora, però, i motori dagara erano derivati dalle versioni Euro III dei modelli stan-dard, equipaggiati con iniet-tori pompa. A partire dal2014, si è passati ai propul-sori dotati di sistema d’inie-zione common rail heavyduty di seconda generazio-ne, in grado di raggiungereuna pressione massima dipolverizzazione del gasoliodi 2.200 bar. Il resto, nelpassaggio dai motori tradi-zionali a quelli elaborati darally, l’hanno fatto l’utilizzo dicomponenti presi in prestitodai propulsori per applica-zioni industriali o marine, lamappatura della centralinaelettronica di controllo el’impiego di un turbocom-pressore con valvola waste-gate, capace di generareuna pressione di sovrali-mentazione di 3,5 bar.Queste caratteristiche tecni-

che e le doti di robustezza strutturale e diresistenza alle sollecitazioni e a condizionid’utilizzo estreme hanno consentito al teamDe Rooy-Iveco- Petronas di tagliare perprimo il traguardo di Rosario e di piazzarealtri tre camion di Iveco nella top ten dellaclassifica generale. La partecipazione al rallyha permesso a Iveco di testare sul campo incondizioni estreme nuove tecnologie e solu-zioni che potrebbero trovare applicazionenei veicoli di serie e di motivare e di faracquisire esperienza al team dei tecnici e

dei progettisti coinvolti nella gara. Il successo dei motori diFPT Industrial nelle competizioni non limita, però, alla Dakarsudamericana.

RECORD E VITTORIE NELL’OFFSHORE E NELLE GARE DI ENDURANCEUn altro campo d’applicazione dei propulsori delle famiglieCursor e NEF, meno tradizionale di quello stradale, è rap-presentato dalle gare di motonautica. In queste competi-zioni, Fabio Buzzi, pluricampione mondiale, detentore dinumerosi record sull’acqua e costruttore d’imbarcazionicon il brand FB Design, ha utilizzato e utilizza i motori diFPT Industrial sia per motorizzare le barche di propria pro-gettazione, sia nei campionati off-shore (italiani, europei emondiali) e per stabilire nuovi primati di percorrenza, dura-ta o velocità. Fra le tante affermazioni in campo agonistico,si possono ricordare le vittorie nella Cowes-Torquay-Cowes(la più famosa gara d’offshore al mondo) del 2008 e 2010con il Red FPT equipaggiato con quattro NEF 67-600, ilrecord sulla tratta Montecarlo-Venezia del 2011 e quello daNew York alle Bermuda di 670 miglia nautiche, stabilito nel2012 alla media di 39,49 miglia a bordo di una barca di 40piedi, motorizzata con due Cursor 9 – 650 di 8,7 litri dicilindrata.

I motori utilizzatinella Dakar

montano il 70%dei componenti

standard deiCursor 13 Euro VI

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Nella pagina a fianco, il Trakker 516 di Van Genugten durante una delle tappe della Dakar 2016.Sopra, una delle imbarcazioni di Fabio Buzzi, equipaggiata con due motori C9 650 di FPT Industrial

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test< DAILY 35S17V HI-MATIC

FA TUTTODA SOLOProvato su strada il furgone a ruota singola da 10,8 m3,

con motorizzazione da 3 litri da 170 Cv abbinata

al cambio automatico Hi-Matic. Tempi di cambiata

ultra-ridotti, comfort di marcia ed elevate prestazioni

sia in città, sia sulle tratte extra-urbane

di Simona Richino

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PASSAGGI MARCIASUPERVELOCIA bordo del 35S17V l’elemento più innovativo,dal punto di vista tecnico, è costituito dall’auto-matico Hi-Matic a 8 marce. Il cambio velocizzai passaggi di rapporto che avvengono, quandoè richiesta maggiore accelerazione da parte delconducente, in meno di 200 millisecondi inmodo fluido e impercettibile. L’automaticoaccetta coppie in ingresso di 470 Nm e puòessere montato sui Daily fino a 7 tonnellate dimassa totale a terra e sulle combinazioni conrimorchio di 10,5 tonnellate. L’Hi-Matic, che haun peso di 88 kg e una lunghezza complessiva

Il claim con cui è stato introdottosul mercato il cambio automati-co Hi-Matic del Daily – piace-re di guida assoluto – nonavrebbe potuto essere piùazzeccato. Chi si siede alvoltante di un Daily Hi-

Matic può, infatti, godersi appie-no il piacere della guida sia inambito urbano, sia sulle stradeextra-urbane o sulle tratte auto-stradali. Lo ha constatatoCamion&Servizi, che ha testato aTorino e nelle zone limitrofe unDaily 35S17V in versione furgonea ruota singola. E’ equipaggiato conil motore F1C da 3 litri di cilindratada 170 Cv della famiglia Common Rail,abbinato all’automatico ZF Hi-Matic a 8rapporti con convertitore di coppia, alposto del tradizionale cambio a innesto mec-canico a 6 marce. Il veicolo in prova, dotatodi un vano di carico di 10,8 metri cubi lungo3.130 mm con altezza utile interna di 1.900 mm,ha una massa totale a terra di 3,5 tonnellate.Si tratta, sotto il profilo della volumetria dicarico, di uno dei modelli di riferimento dellagamma Daily, poiché ricade nella fascia deivan da 9 a 11 metri cubi nella quale di con-centra il 38% circa delle richieste di mercatoa livello europeo, seguita dal segmento deifurgoni fra gli 11 e i 14 metri cubi, preferitodal 35% degli acquirenti. Un altro dei contenuti tecnologici di puntadel 35S17V è costituito dalla sospensioneanteriore Quad-Leaf. Basata su uno schema adoppio quadrilatero con balestra trasversale,consente di raggiungere risultati ottimali intermini di contenimento degli ingombri edelle masse. La Quad-Leaf, che migliora ilcomportamento dinamico del veicolo in ter-mini di stabilità e di prevedibilità di reazione,consente di ottenere (in particolare sui furgo-ni a ruota singola a passo lungo) accelerazio-ni laterali sovrapponibili a quelli di un’auto-mobile. Ma non è tutto. La Quad-Leaf permetteanche un incremento di 100 kg del caricomassimo ammesso (che raggiunge i 1.900kg), rispetto ai modelli della precedentegamma. Anche la sospensione posteriore èstata rinnovata, con una geometria ricalibra-ta per minimizzare i fenomeni di sovrasterzoe incrementare l’efficienza degli ammortizza-tori. A tutto ciò si aggiunge, rispetto ai Dailydella precedente generazione, un abbassa-mento della soglia di carico di 55 millimetri,il che colloca il Daily fra i modelli best in classnel segmento dei commerciali leggeri a tra-zione posteriore.

Nella pagina a fianco, il Daily 35S17V durante il test nel centro di Torino. Sopra, uno spaccato del cambio automaticoZF Hi-Matic a otto rapporti

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LE CARATTERISTICHE TECNICHE• Modello: 35S17V Hi-Matic• Passo: 3.520 mm• Lunghezza totale veicolo: 5.558 mm• Volume di carico: 10,8 m3

• Massa totale a terra: 3.500 kg• Massa totale combinata: 7.000 kg• Motore: F1C• Omologazione: Euro 5b+• Cilindrata: 2.998 cm3

• Potenza massima: 170 Cv• Coppia massima: 430 Nm• Cambio: ZF 8V 470A Hi-Matic automatico a 8 rapporti• Sospensioni anteriori: Quad-Leaf• Sospensioni posteriori: Balestra parabolica• Pneumatici: 225/65 R16

GUARDA IL VIDEO

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di 682 mm, ha un impianto di raffreddamentodedicato con uno scambiatore di calore indi-pendente olio-aria e una valvola termostaticaper raggiungere nel minor tempo possibile latemperatura ottimale d’esercizio. Grazie alladiponibilità di 8 velocità, l’Hi-Matic offreun’apertura totale maggiore rispetto alle tradi-zionali unità a 6 marce. La certezza di averesempre innestata la marcia più corretta in fun-zione dei diversi regimi di rotazione del motoregarantisce di rimanere sempre nel campo difunzionamento ottimale il che, a sua volta, si tra-duce in una migliore accelerazione, in un eleva-to comfort di marcia e in consumi ridotti.

TUTTO A PORTATA DI LEVALa gestione elettronica del cambio consente diselezionare la migliore modalità di guida fra ledue disponibili – Eco e Power - secondo l’anda-mento, le difficoltà e il profilo altimetrico del per-corso. Con la funzionalità Eco, attivata di defaultall’accensione del motore, vengono effettuaticambi marcia fluidi a bassi regimi per enfatizza-re il comfort riducendo al minimo i consumi digasolio. Con la Power, invece, i passaggi di rap-porto sono più rapidi e avvengono a regimi più

elevati per assicurare un innesto preciso e unfeeling di guida performante, soprattutto suitratti extra-urbani e autostradali. Dal postoguida, per utilizzare il cambio in modalità total-mente automatica è sufficiente spingere la levad’azionamento sulla posizione D, Drive, inbasso a sinistra. Poiché al momento dell’accen-sione del motore viene selezionata di default lafunzione Eco mode, se si preferisce, invece, uti-lizzare la Power bisogna spostare la leva versodestra. Sullo schermo digitale al centro del cru-scotto compare l’indicazione della modalitàprescelta dal conducente. L’Hi-Matic consenteanche il cambio marce in sequenziale. Per atti-varlo, partendo dalla modalità automatica, sideve spingere la leva d’azionamento verso l’al-to o verso il basso. Con l’Hi-Matic si ha la stes-sa trainabilità del cambio meccanico (che puòarrivare fino a 3.500 kg), e un comportamentoottimale in fase di spunto in salita, grazie all’ab-binamento con il sistema di anti arretramentoHill Holder, offerto di serie sul Daily. Dal puntodi vista costruttivo, l’Hi-Matic è costituito da unconvertitore di coppia, da una serie d’ingranag-gi epicicloidali, da un modulo di controllo con irelativi sensori e da un circuito di raffreddamen-

test<DAILY 35S17V HI-MATIC

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I PRINCIPALI PLUS DEL 35S17V HI-MATIC• Passaggi di rapporto fluidi e veloci• Comfort di guida• Facilità d’utilizzo del cambio• Due modalità di cambiata, Eco

e Power, in funzione del percorso• Performance della catena cinematica• Ottimo comportamento dinamico

della sospensione anteriore Quad-Leaf• Volumetria di carico fra le più richieste

dal mercato

to del fluido idraulico. Il convertitore di coppiacomprende quattro elementi principali: lapompa, collegata all’albero motore, la turbina,azionata idraulicamente dalla pompa, lo statore,che funge da elemento di reazione e di moltipli-cazione della coppia, e la frizione di blocco(lock-up).

ALL’INTERNO È COME GLI ALTRI DAILYGli interni e il posto guida del 35S17V Hi-Maticnon differiscono da quelli degli altri modelli del-l’ultima generazione del Daily, fatta eccezioneper la leva d‘azionamento del cambio automati-co, che ha una conformazione e una ‘griglia’ par-ticolari, per l’assenza del pedale della frizione eper le indicazioni che appaiono sullo schermodigitale del cluster strumenti. Comfort, silenziosi-tà, ergonomia dei comandi e visibilità versol’esterno sono d’impostazione automobilistica.Dal posto guida, si apprezzano l’ampia superfi-cie vetrata del parabrezza (incrementata di 40mm rispetto alla precedente gamma), il posizio-namento dei sedili (la cui seduta è stata abbas-sata di 15 millimetri), la collocazione della colon-na dello sterzo, che ha un’inclinazione è stataridotta di 7 gradi, e il diametro del volante (ridot-to di 20 millimetri rispetto al precedente Daily).Tutti i comandi e i vani portaoggetti facilmenteraggiungibili dal conducente.La corretta gestio-ne degli spazi, l’insonorizzazione dovuta ai mate-riali fono-assorbenti e la silenziosità di funziona-mento del cambio automatico rendono la guidaconfortevole sia nel traffico cittadino, che sullestrade extraurbane.

URBAN, REGIONAL E INTERNATIONALIl cambio Hi-Matic è offerto in abbinamentocon le motorizzazioni F1A da 2,3 litri 106 Cve 126 Cv ed F1C da 3 litri da 170 Cv e 205 Cvsulle versioni cabinato e furgone (a ruota sin-gola e gemellata) del Daily. Per tener contodelle diverse mission di trasporto sono previ-ste per i van (da 7,3 a 19,6 metri cubi) e pergli autotelai tre configurazioni di base – deno-minate Urban, Regional e International – chesi distinguono per le dotazioni di bordo. LaUrban comprende, fra l’altro, i sensori di par-cheggio e il climatizzatore manuale, ma nonprevede gli airbag per il conducente (offertosulla Regional) e per il passeggero. Questidispositivi sono, invece, montati sulla varianteInternational, ottimizzata per i percorsi sovra-regionali su medie-lunghe distanze.L’International, inoltre, ha a bordo il sistema diavviso di abbandono della corsia di marcia(LDWS) e può contare su specchi retrovisoririscaldati (oltre al parabrezza) e ad azionamen-to elettrico.

Nella pagina a fianco, una fase di carico del Daily,attraverso il portelloneposteriore a doppio battente.Sopra, gli interni e, sotto, la leva d'azionamento (e la griglia) del cambioautomatico Hi-Matic

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attualità<MISSION EXPERIENCE

Con l’iniziativa Mission Experience, varata da CNH Industrial Village

in collaborazione con HRX, si possono effettuare test su strada

con Daily allestiti o con Daily furgone dotati di cambio automatico

Hi-Matic

di Paola Bruna

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CHI LI GUIDA,LI APPREZZA

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Per apprezzareun veicolo nonc’è altro modoche provarlo sustrada in condi-zioni operativereali. E’ questo

il concetto alla base dell’inizia-tiva Mission Experience, rivol-ta agli utilizzatori o ai poten-ziali acquirenti degli IvecoDaily. Il progetto, lanciatoall’inizio di quest’anno dalCNH Industrial Village in coo-perazione con HRX, societàche collabora dal 2012 all’or-ganizzazione di eventi motori-stici, training e corsi di guidaper i veicoli industriali Iveco,offre l’opportunità di conosce-re e di testare su strada alcu-ni Iveco Daily allestiti e tre fur-goni di differenti cubature,sempre della gamma Daily,equipaggiati con il cambioautomatico Hi-Matic a 8 rap-porti. Per partecipare a unodegli eventi MissionExperience, che hannocadenza settimanale e hannoinizio presso le strutture delCNH Industrial Village diTorino, è necessario prenotare la prova accedendo alla paginadedicata del sito web www.cnhindustrialvillage.com. Sul sito sipuò anche scegliere il mezzo da testare, in base alle specifichetecniche del veicolo e dell’allestimento. Fin dal suo arrivoall’Industrial Village l’ospite viene invitato a seguire un briefingpreparatorio, durante il quale il demo-driver lo informa sullemodalità di guida del veicolo, finalizzate all’ottenimento dellemassime prestazioni in termini di affidabilità, sicurezza e consu-mi di gasolio. La fase successiva riguarda le prove pratiche, chevengono effettuate in due location: sia nelle aree del CNHIndustrial Village, sia ‘su strada’, dove vengono inoltre evidenzia-te le caratteristiche tecniche del nuovo Daily comparate alla ver-sione precedente e ai mezzi proposti dalla concorrenza. La mis-sion iniziale è quella di far apprezzare al cliente le caratteristichedel mezzo congiuntamente allo sviluppo della sensibilità diguida attraverso prove in grado di creare e diffondere una cul-tura rivolta alla sicurezza su strada e all’economicità d’esercizio.I test drive si distinguono in prove statiche (ottimizzazione delcarico e sfruttamento del volume delle versioni van) e dimostra-zioni per evidenziare le performance dinamiche, come la ster-zata, lo slalom tra i birilli e il parcheggio in retromarcia. Ultimatiquesti test, si passa alla mission conclusiva: condurre il Daily suun percorso esterno di circa 15 chilometri per verificare l’accele-razione, lo spunto in salita, i consumi e il comportamento in casodi frenata improvvisa. Il tutto, guidando sempre in condizioni dimassima sicurezza. E non finisce qui: oltre al test drive, l’ospite hal’opportunità di approfondire la conoscenza della struttura, non-ché della Galleria Storica del CNH Industrial Village grazie a una

visita tecnica guidata. Molto positivi i giudizi di chi ha preso partea uno degli eventi Mission Experience. “Un’iniziativa fantastica –ha affermato Giacomo Filippi di Garden Ville. E’ stata la prima voltache ho avuto l’occasione di provare un veicolo commerciale concambio automatico: davvero un bel cambio, fluido. Vien voglia dipassare all’Hi-Matic. Al Village abbiamo ricevuto un’ottima acco-glienza. La struttura è molto bella e nella Galleria storica ho avutomodo di ammirare in diretta mezzi che, altrimenti, avrei visto soloin fotografia”. “Mission Experience è un’ottima iniziativa – ha com-mentato Costantino Iorio di Garden Ville - che mi ha dato l’oppor-tunità di conoscere un mezzo già allestito, il prodotto giusto chenon riserverà sorprese: un vero e proprio investimento per la miaazienda. Non ho mai avuto un’esperienza analoga in precedenza:a volte si compra un veicolo ancora da allestire. Poi - una voltacompletato - ti viene consegnato e nell’utilizzo quotidiano si puòscoprire che non era quello giusto, poco adatto… Un vero pro-blema”. La flotta dei veicoli dell’iniziativa Mission Experience èattualmente costituita da sette Daily, quattro dotati di allestimentispecifici e tre in versione furgone (di differenti cubature di carico)con cambio automatico Hi-Matic. I cabinati allestiti comprendonoun 35C15, con motorizzazione di 2,3 litri da 146 Cv, abbinato auna furgonatura in lega leggera con sponda caricatrice posterio-re. Nel parco mezzi figurano, inoltre, un Daily 35C15 con cassonefisso e due altri 35C15 dotati, però, di cassone ribaltabile. Il parcodei Daily Hi-Matic comprende un furgone di 10,8 metri cubi conmotorizzazione F1A di 2,3 litri da 126 Cv, e due van 35S17V aruota posteriore singola con propulsore da 170 Cv e cubaturerispettivamente di 13,4 e 18 metri cubi.

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Nella pagina a fianco, lo schieramento dei Dailyutilizzati per l'iniziativaMission Experience. Sopra, un Daily cassonato e, a fianco, il logo di Mission Experience

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Iveco in action

VITA DURAIN CITTÀ

Come l’Amsa - l’Azienda

Milanese ServiziAmbientali -

utilizza i camion di Iveco

del proprioparco mezzi

per la raccolta,la compattazione

e il trasporto dei rifiuti

e per l’igieneurbana

nel capoluogolombardo e in alcuni

comunidell’hinterland

di Giorgio Garrone

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La mission affidata ai camion diIveco che fanno parte del parcomezzi dell’Amsa, l’AziendaMilanese Servizi Ambientali, senon è impossible è sicuramentefra le più gravose e pesanti chesi possa immaginare. Lo è per le

basse velocità cui devono operare le spazzatri-ci (non più di 3-4 chilometri l’ora) e i compatta-tori, per i continui stop&go richiesti dalla rac-colta porta a porta dei rifiuti urbani e per l’im-pego intensivo e protratto nel tempo delleprese di forza utilizzate per azionare le attrezza-ture montate sui camion. I numeri dell’Amsa,del resto, sono impressionanti: 13 comuni ser-viti con 2,3 milioni fra abitanti e pendolari, oltre786mila tonnellate di rifiuti raccolti nel 2015,quasi 422mila tonnellate di materiali avviati al

riciclo (pari al 53% del totale) e un’area di 283chilometri quadrati mantenuta costantementepulita. L’attività di raccolta svolta dall’Amsa ini-zia alle prime luci dell’alba e termina nella mat-tinata. Nelle diverse zone della città operano,secondo le esigenze, differenti tipologie di vei-coli. I camion di Iveco coinvolti nella raccoltacomprendono Stralis 6x2 con compattatori da23 metri cubi, compattatori da 10 metri cubiallestiti su telaio Eurocargo 120 e Daily conmotorizzazioni a gasolio o a metano equipag-giati con costipatori e vaschette per il trasportodell’umido. Le attività di spazzamento, svolte supiù turni, vedono l’intervento di spazzatrici alle-stite su base Eurocargo, dotate di uno specialebraccio telescopico (Sweepy jet), che consenteall’equipaggio di effettuare la pulizia dei marcia-piedi anche in presenza di auto parcheggiate

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sui lati. Per capire meglio questa complessarealtà operativa e le sfide tecniche che essaimpone ai veicoli convolti, Camion&Servizi haintervistato Mauro Colombo, Responsabileingegneria e manutenzione automezzi delparco Amsa.C&S: Com’è strutturato il parco veicoli dell’Amsa?Quali ne sono le principali caratteristiche?Colombo: Il parco Amsa è costituito comples-sivamente da 1386 mezzi ed è destinato prin-cipalmente ad assolvere il servizio di raccoltadei rifiuti indifferenziati, delle frazioni differen-ziate e all’igiene del suolo, grazie al parco dispazzatrici ed autocarri con vasca da 35 quin-tali. Amsa garantisce al Comune di Milano ilservizio di spazzamento globale, effettuato gra-zie ad una flotta di autospazzatrici dotate di unbraccio agevolatore brevettato da Amsa ingrado di effettuare la pulizia dei marciapiedi edella cunetta anche in presenza delle auto insosta. Il 27% dei mezzi è alimentato a metanograzie alla disponibilità di due impianti interni,uno realizzato presso il dipartimento via Zamae il secondo presso il dipartimento di via Silla.C&S: Quali sono gli aspetti operativi che ren-dono le missioni di Amsa particolarmenteimpegnative?Colombo: Certamente l’attività di raccolta inuna grande città come Milano è soggetta allecomplessità derivanti dal traffico: ecco perchéAmsa programma annualmente corsi per gliautisti finalizzati a trasferire il know-how fonda-mentale per condurre un mezzo pesante incittà. Ogni anno gruppi di autisti di Amsaseguono i corsi di guida sicura presso la strut-tura ASC di Quattroruote a Vairano in provinciadi Pavia. Inoltre, per ridurre i mezzi operativisulle strade di Milano, Amsa effettua il serviziodi raccolta di carta e vetro tramite mezzi costi-patori unici nel loro genere, in grado di stipareal loro interno i due tipi di rifiuti senza nessunacontaminazione reciproca, poiché l’attrezzaturaè suddivisa da un setto orizzontale.C&S: Da chi sono effettuati gli interventi manu-tentivi sui camion?Colombo: La manutenzione dei mezzi Amsa èaffidata con contratti di full service settennali aicostruttori che ne garantiscono l’efficienza trami-te interventi programmati e, su chiamata, al veri-ficarsi di guasti. A tutto ciò si somma anche l’at-tività svolta dalle quattro officine presenti - una inogni dipartimento operativoaziendale - in grado di garanti-re interventi rapidi su tutti imezzi.C&S: Quali sono i principaliplus di prodotto dei veicoli diIveco riscontrati da Amsa?Colombo: Sicuramente la pre-senza a Milano di un service

affidabile e competente, oltre ai consumi conte-nuti e alla facilità di manutenzione dei mezzi.Inoltre, insieme a Iveco e alla concessionariaMilano Carri, verranno organizzati dalla struttu-ra di Training Iveco, a partire da quest’anno,corsi tecnici dedicati alla crescita della profes-sionalità del personale delle officine Amsa.C&S: Perché Amsa ha scelto il metano comecarburante alternativo al gasolio per un’eleva-

ta percentuale dei proprimezzi?Colombo: I vantaggi rispettoalla motorizzazione a gasoliosono evidenti in città: riduzio-ne drastica delle emissioni, siadi particolato che di ossidi diazoto, oltre al contenimentodei costi per il carburante.

Il 27% del parco Amsa

è costituito da veicoli a metano

Nella pagina a fianco,una spazzatrice su telaioIveco Eurocargo in piazza del Duomo a Milano. In alto, Mauro Colombo.Responsabile ingegneriae manutenzioneautomezzi del parcoAmsa. Sopra, alcuni Iveco Daily con vasche per il trasportodell'umido

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prodotto<NUOVO EUROCARGO CNG

Con il Nuovo Eurocargo NaturalPower dotato di propulsoreTector 6 Euro VI-C a metano,Iveco ribadisce la propria scel-ta tecnica di fondo di puntaresul gas naturale come validaalternativa al gasolio per alcu-

ne missioni di trasporto. Una scelta basata sutre capisaldi: gli oltre vent’anni d’esperienzaaccumulati nel campo dei propulsori a gas, i2.500 camion medi e pesanti messi in stradafino ad oggi (oltre a 6mila commerciali dellafamiglia Daily e a 29mila motori CNG) e un’of-ferta full range di veicoli con propulsori ametano, che spazia dai leggeri della gammaDaily ai pesanti stradali della serie Stralis, finoagli Urbanway e ai Crealis di Iveco Bus. Il line-up del Nuovo Eurocargo Natural Power com-prende modelli di 11-12 tonnellate (chiamati110-120EL21 CNG) e di 15-16 tonnellate (150-160E21 CNG) di massa totale a terra, tuttidotati di motorizzazione Tector 6 a 6 cilindri inlinea di 5,9 litri di cilindrata da 204 Cv, con una

coppia di picco di 750 Nm. Il propulsore èabbinabile al cambio manuale ZF 9S 75 TO a9 rapporti, oppure a un automatico AllisonS2500 con convertitore di coppia (per i cabi-nati di 11-12 tonnellate) o Allison S3000 (pergli autotelai 15-16 tonnellate) a 5 marce conconvertitore e rallentatore integrato. Il retarder,obbligatorio per legge sui 150-160E21 puòessere anche di tipo elettromagnetico (Telma).In quest’ultimo caso, il rallentatore è flangiatosull’albero di trasmissione, mediante un sup-porto vincolato ai longheroni del telaio.L’attivazione del retarder avviene agendo suldevioguida posto a destra della colonna dellosterzo. Gli Eurocargo CNG di minore massatotale a terra sono offerti in sei passi da 3.105millimetri a 4.815 millimetri, mentre per imodelli di maggior peso gli interassi – sempresei, in tutto – variano da 3.690 a 5.670 milli-metri. Le sospensioni sono meccaniche ante-riormente, mentre sul secondo asse sono pre-viste due opzioni: a balestre paraboliche o consoffietti pneumatici.

TUTTO IL MEGLIO DEL METANO

Più prestazioni,meno emissioni

e menorumorosità

per il NuovoEurocargo

Natural Powercon

motorizzazioneTector 6

a gas naturaleda 204 Cv.Disponibili

i modelli di 11-12 e 15-16

tonnellate con cambi

manuali e automatici

di Simona Richino

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Nella pagina a fianco, un Nuovo Eurocargo CNGdavanti al CNH IndustrialVillage di Torino. Sotto, un EurocargoNatural Power con la cabina ribaltata e lo scarico verticale. In basso, un particolare del motore Tector 6 CNG a metano

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SEI BOMBOLE SIMMETRICHEIl motore del Nuovo Eurocargo Natural Powerè alimentato dal gas naturale compresso (a200 bar) contenuto in sei bombole d’acciaiodi 80 litri ciascuna, pari a circa 12 kg di meta-no (oppure 4 da 80 litri e due da 70 litri per icabinati di 110-120E21 di 3.105 millimetrid’interasse), collocate in posizione simmetricarispetto all’asse longitudinale del veicolo. Lacapacità complessiva delle bombole (480 litrio 460 litri per i cabinati di 3.105 millimetri dipasso) consente un’autonomia operativa di350-400 chilometri perfettamente adeguataa qualsiasi mission di trasporto del veicolo,dalla raccolta e compattazione dei rifiuti soli-di ai compiti di distribuzione multi-drop inambito urbano. Il rifornimento del carburantegassoso, che può essere effettuato presso leoltre 1.000 stazioni di distribuzione del meta-no per autotrazione esistenti in Italia, richiedein media 14-18 minuti. Tutti i Nuovi EurocargoCNG sono equipaggiati con un sistema discarico verticale dietro-cabina, che permettedi massimizzare la lunghezza carrozzabile delveicolo. Come per tutti i camion a trazionealternativa alimentati a Gpl, con catene cine-matiche elettriche o ibride, anche per gliEurocargo Natural Power valgono le prescri-zioni dell’articolo 167 del Codice della strada.La disposizione prevede la possibilità di viag-giare con una massa complessiva a pienocarico che supera fino al 15% (contro il 5%dei camion con motorizzazione diesel) quellariportata sulla carta di circolazione. La cabinadegli Eurocargo CNG – la MLC, corta a tettobasso – mantiene le stesse caratteristiche sti-listiche e lo stesso layout interno degli abita-coli delle versioni a gasolio. Lo stesso concet-to vale per le dotazioni di sicurezza che com-prendono, fra l’altro, l’avvisatore d’abbandonodella corsia di marcia (LDWS, Lane DepartureWarning System) e il dispositivo d’aiuto allefrenate d’emergenza (AEBS, AdvancedEmergency Braking System).

TUTTI I SEGRETI DEL TECTOR 6 CNGIl cuore del Nuovo Eurocargo CNG è il pro-pulsore Tector 6 a metano. Si tratta di un seicilindri in linea di 5,9 litri di cilindrata a duevalvole per cilindro che funziona a cicloOtto, cioè ad accensione comandatamediante bobine. Il motore, già conformealla normativa antinquinamento Euro VI Cche entrerà in vigore a fine anno, può esse-re alimentato con bio-metano ottenuto dallafermentazione di bio-masse o di rifiuti orga-nici. Il Tector 6 CNG Euro VI-C, che sviluppauna potenza massima di 204 Cv a 2.700 girial minuto, è caratterizzato da una coppia di

picco di 750 Nm da 1.400 a 1.800 giri alminuto, superiore di 100 Nm rispetto a quel-la massima del Tector 6 EEV montatosull’Eurocargo Model Year 2008. Numerosisono i miglioramenti apportati al propulsore.Fra questi, figurano le nuove bobine d’ac-censione, la centralina elettronica, il circuitoe la valvola di blow-by, i pistoni, gli anelli ditenuta e il catalizzatore a tre vie. FPTIndustrial è rimasta fedele, migliorandole,alle soluzioni sviluppate con successo sulleprecedenti famiglie di motori a gas. In primoluogo, l’alimentazione del propulsore conuna miscela aria-metano in proporzioni ste-chiometriche e all’iniezione multipointsequenziale fasata. Queste caratteristiche,unite alla collocazione posteriore degli orga-ni della distribuzione, permettono di ridurredi 3-5 dB la rumorosità del motore e diaumentare in comfort di guida. Molto sem-plice è l’architettura del dispositivo di posttrattamento dei gas, che comprende uncatalizzatore a tre vie in grado di abbattere,grazie all’azione di tre metalli nobili, il plati-no, il palladio e il rodio, del 95% le emissio-ni di ossidi d’azoto (NOx), monossido di car-bonio (CO) e idrocarburi incombusti (HC).

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attualità<RISULTATI 2015 DI IVECO

UN ANNOCOL SEGNO PIÙUna panoramica dei risultati raggiunti da Iveco e Iveco Bus lo scorso anno. In crescita il fatturato, le vendite e le quote di mercato in tutti i segmenti. Un 2015 da incorniciare per il Daily, che fa il pieno di premi e d’immatricolato

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Il 2015 è stato un buon anno per Iveco, per molteplici ragioni.Prima di tutto, perché la casa italiana è tornata a generare utilie lo fa da sei trimestri consecutivi, cioè dagli ultimi mesi del2014. Poi, perché sono aumentati il fatturato e le consegne diveicoli di tutte le gamme. In più, sono cresciute le quote di mer-cato a livello europeo sia nei leggeri, sia nei medi e nei pesan-ti. Un segmento, quest’ultimo, dove Iveco è riuscita nel 2015 a

invertire un trend negativo che durava da alcuni anni. Sugli Stralis, suiTrakker e sui medi della serie Eurocargo ha riscosso ampi consensida parte delle aziende di trasporto la soluzione motoristica Hi-SCR,brevettata da FPT Industrial, che fa a meno del ricircolo di gas di sca-rico (EGR) e che non richiede la rigenerazione attiva del filtro antiparticolato. Un altro motivo di soddisfazione per Iveco è scaturito dai

successi di vendita dei veicoli - camion e autobus - con motorizza-zioni a gas naturale. Sono risultati che ribadiscono la validità dellascelta strategica della Casa italiana, che ha accumulato oltre vent’an-ni d’esperienza nello specifico settore, di puntare sul metano comeunica vera (e percorribile) alternativa al gasolio per la movimentazio-ne delle merci e dei passeggeri sia in funzione della sostenibilità deltrasporto, sia in termini di convenienza economica per gli operatori.Una soluzione, quella del metano, che da quest’anno riguardaanche la logistica degli stabilimenti Iveco in Europa, cui è stataimpartita una svolta green basata sull’impiego di veicoli con motorialimentati a CNG/LNG. E’ una scelta coerente con il claim azienda-le - Iveco, il tuo partner per un trasporto sostenibile - e con gli orien-tamenti di CNH Industrial che, per il quinto anno consecutivo, è stata

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clienti e dai numerosi riconoscimenti - oltre a quello di InternationalVan of the Year 2015 - assegnati al veicolo da molteplici settori dibusiness. Fra questi, il Best KEP Transporter 2015 e l’InnovationAward for KEP Transporter 2015, attribuiti in Germania all’Hi-Matic daparte dei corrieri espressi. E, ancora, l’European Innovation Award2016, conferito dai comparti camper e caravan, il Best CommercialVehicle up to 3,5 ton vinto in Germania, nonché il 2016 BestCommercial Vehicle, assegnato in Cile. “Siamo orgogliosi del suc-cesso del Daily in tutto il mondo - ha commentato Pierre Lahutte,Iveco Brand President - in particolare nella sua versione furgone. Ilveicolo conquista nuovi premi, sicuramente meritati, facendosiapprezzare nei mercati dove è stato presentato. Questo dimostraquanto gli esperti del settore e i professionisti del trasporto abbianoapprezzato il miglioramento del mezzo in termini di Total Cost ofOwnership, comfort, manovrabilità, produttività e sostenibilità.Riceviamo, inoltre, feedback molto positivi dai clienti. Abbiamo svi-luppato un prodotto in grado di acquisirne di nuovi, in particolarequelli che sono alla ricerca di un mezzo con qualità e caratteristichepremium”. Infine, Iveco Bus il cui 2015 si è chiuso con una buonaperformance, testimoniata dalla crescita delle vendite del 20,7% sul2014 (rispetto un totale mercato aumentato del 18,3%) e dall’incre-mento di quota dello 0,3% a livello europeo. Anche per gli autobus,in particolare i minibus e gli urbani, la casa italiana punta sulle moto-rizzazioni a metano - ne sono state consegnate nel corso degli annioltre 5.500 unità - come alternativa al gasolio. A ciò si aggiungono iveicoli con catene cinematiche ibride, focalizzati sul segmento urba-no. Nel complesso i bus CNG o ibridi hanno costituito nel 2015 oltreil 50% della produzione di Iveco Bus in Europa.

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confermata Industry Leader negli indici Dow Jones Sustainability(DJSI) World ed Europe. Con l’impiego di camion ultra-ecologici perla movimentazione dei componenti dall’area di Torino allo stabili-mento di Suzzara e fra gli impianti spagnoli di Valladolid e Madrid,Iveco conta di ridurre del 94% le emissioni di particolato dovute altrasporto e del 95% e del 10% rispettivamente quelle ossidi d’azo-to e di anidride carbonica. Il 2015 è stato anche un anno ricco diriconoscimenti internazionali per Iveco. L’Eurocargo è stato, infatti,eletto al Salone del trasporto di Lione International Truck of the Year2016 da una giuria di giornalisti della stampa specializzata, mentreil Magelys di Iveco Bus si è aggiudicato il titolo in International Coachof the Year 2016. Con questi premi e con quelli assegnati in prece-denza al Nuovo Daily - International Van of the Year 2015 - e alloStralis - International Truck of the Year 2013 - Iveco è l’unico costrut-tore ad avere in produzione quattro ‘veicoli dell’anno’.

DALL’EUROPA GRANDI SODDISFAZIONII mercati europei hanno riservato grandi soddisfazioni ai prodotti diIveco. Ciò sull’onda di una crescita dell’immatricolato che, come haspiegato Pierre Lahutte, Iveco Brand President - “ha fatto del 2015 ilmiglior anno dall’inizio della crisi”. Il trend rialzista ha riguardatosoprattutto i mezzi da 3,5 a 6 tonnellate, cresciuti a livello Ue da400mila (2014) a oltre 462mila unità (+15,6% nel 2015) e i pesantidi 16 tonnellate e oltre, passati da quasi 223mila a oltre 264milapezzi (+18,7% nel 2015). In entrambi i segmenti, Iveco ha avuto per-formance superiori a quelle al mercato, mettendo a segno un+22,4% di vendite nei leggeri e un +24,2% nei pesanti. Nei duecomparti, inoltre, sono cresciute le quote commerciali della Casa ita-liana, che si sono attestaterispettivamente all’11,3% e al7,9%. Un incremento di minoreentità dell’immatricolato (+5,2%nel 2015 sul 2014) ha riguarda-to anche i medi da 6 a 15,99ton. In quest’ultimo comparto, ilNuovo Eurocargo ha raggiuntonella UE una quota del 30,6%,confermandosi leader nel pro-prio segmento. Nel complesso,Iveco ha consegnato lo scorsoanno, a livello globale, circa147.500 veicoli rispetto ai128.500 del 2014, pari a unincremento del 15%.

PRESTAZIONIRECORD PER IL DAILYPer il Daily, le cui vendite sonoaumentate di oltre il 22% neiPaesi della UE, il 2015 è stato unanno da incorniciare. La cresci-ta delle consegne è stata, infatti,accompagnata dall’affermazio-ne della versione con cambioautomatico Hi-Matic (10milaunità vendute) in alcuni mercatialtamente competitivi, come laGermania, il Regno Unito, i Paesinordici e il Benelux, dai feed-back positivi provenienti dai

Nella pagina a fianco, Pierre Lahutte, Iveco Brand President, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati di Iveco nel 2015. Sopra, uno Stralis Natural Power con motore alimentato a gas naturale

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attualità<CAMION MIO

IL SUPER STRALISDELL’ANNIVERSARIOCome Michele Perrotti, titolare di un’azienda di trasporto

a Lucera (Foggia), ha trasformato uno Stralis Hi-Way

in edizione limitata dei quarant’anni di Iveco

in un veicolo ancora più accessoriato, unico al mondo

di Paola Bruna

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Michele Perrotti, titolare dellaAutotrasporti Michele Perrotti di Lucera(Foggia), è un appassionato di camionche non si accontenta mai. Perciò, nonsi è limitato ad acquistare il primoesemplare dei 40 Stralis Hi-Way full-optional in edizione limitata realizzati da

Iveco per ricordare i quarant’anni dalla fondazione del-l’azienda, ma ha voluto fare di più. È nato così uno Stralispersonalizzato due volte unico, che primeggia fra gli altrisuper-decorati della flotta, in attesa di mostrarsi ai raduni intutta Italia, dal Transpoday di Capua, al Mantova MotorFestival di Mantova e al Week End del Camionista di MisanoAdriatico. L’Hi-Way AS440S50 T/P da 500 Cv di Michele èfrutto di un lungo lavoro di abbellimento, successivo allacerimonia di consegna ufficiale del veicolo cui hanno parte-cipato, oltre allo stesso Michele, Alessandro Oitana, respon-sabile Iveco Business Line Medium-Heavy Mercato Italia,Gianpiero Vitale, Iveco District Manager e Leonardo Di Pinto,titolare della concessionaria di riferimento Di Pinto &Dalessandro che ha curato l’operazione. Com’è nata l’idea direalizzare uno Stralis così esclusivo? “È la prima volta - spie-ga Michele - che Iveco ha costruito una serie limitata in soli40 esemplari. Inoltre, diventare proprietario del primo tratto-re della celebrazione dei quarant’anni del marchio era un’oc-casione imperdibile”. A prima vista, cosa le è piaciuto di piùdell’Hi-Way? “Sicuramente il colore della cabina, il bluYamaha, anche se non sono un tifoso del moto GP”. Chi haprogettato e realizzato le decorazioni esterne e gli internidell’abitacolo? “Gli inserti in acciaio inox del radiatore, i farisopracabina, i supporti tubolari, sempre in acciaio, con leluci a Led sul lato inferiore delle minigonne sono stati forni-ti dallo specialista Acitoinox di Matinella di Albanella,Salerno. Gli interni bianchi e blu in similpelle sono stati,invece, curati da Giovanni Duraccio di Ottaviano, Napoli. Inentrambi i casi, il progetto originale è stato mio, in base allapersonalizzazione degli altri camion della flotta. Non c’èstato, quindi, bisogno di una simulazione al computer peravere un’idea del risultato finale delle decorazioni”. Oltre aquelli menzionati, ha installato altri optional? “Sì, uno spec-chio sulla parete posteriore della cabina e un televisore da21 pollici sopra la portiera di destra”. Quali sono le reazionidegli altri camionisti quando vedono il suo Stralis? “Lo nota-no e se lo ricordano, poiché non ci sono in giro altri Hi-Waycosì, con gli stessi livelli di accessori e di finiture”. Un giudi-zio sulla macchina. Cosa ne pensano i suoi driver?“Sebbene il trattore sia entrato in servizio da poco tempo, iprimi riscontri che mi giungono dai due autisti che l’hannoguidato sono sicuramente positivi”. Michele Perrotti è figliod’arte, poiché il padre era il titolare di una società di auto-trasporto, fondata nel 1964. Dopo aver lavorato nell’azien-da di famiglia, nel 2008 Michele apre la propria aziendasfruttando l’esperienza acquisita col padre. L’AutotrasportiMichele Perrotti è attiva nella movimentazione di cerealibiologici e cruscami dalla Puglia verso Perugia, Ravenna eMantova e nel trasporto, da nord verso sud, di materieprime per mangimi animali. I camion della flotta, cui direcente si è aggiunto lo Stralis Hi-Way con la livrea specia-le dei “40 anni”, accumulano percorrenze medie di 130milachilometri l’anno.

LA CONCESSIONARIA DI RIFERIMENTOLa concessionaria Di Pinto & Dalessandro, che ha curato lafornitura dello Stralis dell’anniversario Iveco, nasce nel1964, quando Bartolomeo Di Pinto e sua moglie RosariaDalessandro avviano un’officina di riparazione. Il centrod’assistenza diventa, rapidamente, il punto di riferimentoper gli autotrasportatori della zona, grazie a un servizio benorganizzato, qualificato e, per quei tempi, molto evoluto. Laprofessionalità, orientata specificatamente al veicolo indu-striale, viene premiata nel 1978 con il mandato di Iveco.All’attività di commercializzazione dei veicoli si affianca sindall’inizio la vendita di ricambi originali, oltre ai servizi diriparazione. Oggi la concessionaria Di Pinto & Dalessandro è una dellestrutture di maggiori dimensioni del Sud Italia operanti nelsettore dei veicoli industriali, con un organico di 40 dipen-denti, una squadra di professionisti a servizio del cliente.Completa il presidio della concessionaria, una fitta rete di16 officine autorizzate, che assicura un servizio capillare sulterritorio. La sede principale della Concessionaria si trova aPutignano, in provincia di Bari, in posizione strategicarispetto alla zona di riferimento, che comprende le provin-ce di Bari, Foggia e Matera. L’insediamento principale si svi-luppa su un’area di 60 mila metri quadri.

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Nella pagina a fianco, lo Stralis di Michele Perrotti con la livreacelebrativa dei 40 anni di Iveco sul piazzale della concessionariaIveco Di Pinto & Dalessandro. Sopra, la cerimonia di consegnadelle chiavi del veicolo

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attualità<IVECO NEL MONDO

Le notizie di questa puntata di Iveco nel mondo,la rubrica che Camion&Servizi dedica alle novi-tà della ‘galassia’ di CNH Industrial, provengonodall’Europa e dal Sudafrica. Nel paese africanoIveco Bus ha presentato, in occasione della con-vention annuale della SABOA, la SouthernAfrican Bus Operation Association, l’Afriway un

bus interurbano e per lunghe distanze. Due le news dalla Ue:la partecipazione degli Hi-Way di Iveco al primo test paneuro-peo dedicato ai camion intelligenti e un’importante fornitura diTrakker 8x4 a un’impresa inglese.

SUDAFRICA: UN AUTOBUS PER L’AFRICA,NATO IN AFRICALa nuova gamma di autobus Iveco, Afriway, soluzione ideale siaper usi interurbani sia sulle lunghe distanze, è stata recentemen-te presentata alla convention annuale del SABOA, l’Associazionedegli operatori locali del trasporto pubblico. L’Afriway sarà dispo-nibile inizialmente nella configurazione a due assali di 12,3 metridi lunghezza, con cambio manuale o automatico, cui seguirà unaversione 6x2 di 14 metri. Il nuovo bus, nato nell’ambito dell’inizia-tiva ‘Born in South Africa’ di Iveco, verrà assemblato in loco, gra-zie alle solide basi che la Casa italiana ha stabilito in Africa. Iveco

Iveco Bus lancia in Sudafrica l’Afriway, autobus versatile assemblato

nello stabilimento di Rosslyn vicino a Pretoria. Un convoglio di Stralis

Hi-Way partecipa all’European Truck Platooning Challenge,

iniziativa dedicata ai camion a guida semi-automatizzata.

Nel Regno Unito importante consegna di Trakker 8x4 all’impresa

di costruzioni Penfold Verrall

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DALL’EUROPAE DALL’AFRICA

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ha, infatti, sviluppato negli anniuna florida attività nel settoreautobus, sia in Sudafrica sia inmercati di esportazione qualilo Zimbabwe, lo Zambia e ilMozambico. “Sul nuovoAfriway sono stati introdottiulteriori elementi chiave” – hadichiarato Ray Karshagen,capo della divisione autobus diIveco South Africa Works(ISAW). “Rimangono le ottimeprestazioni della catena cine-matica utilizzata sul telaioEuromidi, mentre le sospensio-ni del veicolo sono statemesse a punto per ottimizzareil comfort di guida in relazioneallo specifico telaio dell’auto-bus. Il motore è stato posizio-nato sopra il primo assale,anziché nella sezione anterio-re. Le ragioni principali di que-sta scelta sono duplici: con-sentire una migliore distribu-zione dei pesi, permettendocosì di aumentare il caricoutile, e posizionare l’entrata deipasseggeri in corrispondenzadello sbalzo più lungo anterio-re.” Per valutare la qualità e laresistenza delle modifiche tec-niche apportate, tra cui l’instal-lazione di protezioni contro ilpietrisco per i componentichiave della catena cinemati-ca, sono stati effettuati testspecifici. Questo perché il vei-colo possa affrontare le condi-zioni spesso proibitive dei per-corsi off-road, tipici delSudafrica, con frequenti sbalzialtimetrici. La carrozzeria èstata progettata da Dubigeon, noto allestitore di autobus e partnerIveco di lunga data, mentre la produzione è integrata nello stabi-limento ISAW di Rosslyn, alla periferia di Pretoria.

BELGIO E OLANDA: TUTTI IN FILA PERL’EUROPEAN TRUCK PLATOONING CHALLEGEDue Iveco Stralis Hi-Way hanno partecipato a un viaggio inconvoglio da Bruxelles a Rotterdam nell’ambito dell’EuropeanTruck Platooning Challenge, un’iniziativa organizzata dalMinistero dei trasporti dei Paesi Bassi nell’ambito del semestredi presidenza olandese della UE. A differenza dei normalicamion, i due veicoli a guida semi-automatizzata viaggiano inconvoglio. La Truck Platooning prevede combinazioni di due otre veicoli, che procedono a breve distanza l'uno dall'altro,condotti mediante sistemi di assistenza alla guida automatizza-ti e collegati tra loro in modalità wireless. Il camion di testa fun-ziona da leader del gruppo, mentre i veicoli che seguono rea-

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giscono e si adattano ai suoi movimenti. Se il mezzo di testafrena, anche gli altri veicoli del convoglio frenano. Questecombinazioni di più veicoli consentono di ottenere maggioresicurezza ed efficienza nei trasporti, maggiore tutela dell'am-biente e una riduzione dei consumi di gasolio, grazie al miglio-ramento delle prassi di guida. L'impiego dei convogli può,soprattutto, abbattere fino al 10% le emissioni di CO2.

REGNO UNITO: SEI TRAKKER 8X4 PER LA FLOTTA DELLA PENFOLD VERRALLSei Iveco Trakker 8x4 con motorizzazione da 410 Cv sonoentrati recentemente a far parte della flotta della PenfoldVerrall, azienda inglese attiva nei settori delle costruzioni, delriciclaggio dei materiali e del recupero ambientale delle disca-riche. I Trakker, per i quali è prevista una percorrenza annua dicirca 90mila chilometri, resteranno in forza alla Penfold Verrallper un periodo di cinque anni.

Nella pagina a fianco, unautobus Afriway di Iveco Busassemblato in Sudafrica.Sopra, due Hi-Wayche hanno presoparte all'EuropeanTruck PlatooningChallenge e, a fianco, unTrakker 8x4 dellaPenfold Verrall

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attualità<BAUMA 2016

All’edizione 2016 del Bauma, il salone tede-sco dedicato ai veicoli, alle macchine e alleattrezzature da cantiere e per il compartominerario, Iveco e Astra propongono unampio ventaglio di novità nel settore deimezzi off-road. A cominciare dal NuovoEurocargo 4x4 (si tratta di un debutto euro-

peo), la versione a trazione integrale del camion che ha vintoil titolo di International Truck of the Year 2016 assegnato dauna giuria di giornalisti internazionali al veicolo che ha forni-to il maggior contributo al miglioramento dell’efficienza deltrasporto su gomma. L’Eurocargo 4x4 è un cabinato a trazio-ne integrale permanente, disponibile con due masse totali a

terra – di 11,5 e 15 tonnellate – con due tipologie di cabine– corta e lunga – con sospensioni paraboliche o semi-ellitti-che, nelle varianti monotraccia o a ruote gemellate. Monta ilmotore Tector 7 Euro VI a sei cilindri in line di 6,7 litri di cilin-drata, offerto con tarature di potenza di 220 Cv, 250 Cv e280 Cv. Come tutti i motori di Iveco, prodotti da FPTIndustrial, anche il Tector 7 utilizza l’esclusivo sistema Hi-SCR,che permette di fare a meno del dispositivo di parziale ricir-colo dei gas di scarico (EGR). Inoltre, il filtro antiparticolato avalle del motore è a rigenerazione passiva, il che ha positivieffetti sulla riduzione dei consumi di gasolio. Il Tector 7 èabbinato a un cambio meccanico a sei rapporti con sistemadi servo-assistenza Servoshift (ZF 6 S1000) o, in alternativa,

PROTAGONISTI DELL’OFF-ROADAlla manifestazione tedesca dei veicoli, delle macchine e delle attrezzature da cantiere debuttano il Daily 4x4, il NuovoEurocargo a trazione integrale di Iveco e un HD9 8x6 di Astra da 60 tonnellate di massa totale a terradi Sara Buosi

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a un’unità automatica. Completano la catena cinematica, unriduttore/ripartitore di coppia a due velocità e tre differenzia-li con dispositivo di bloccaggio manuale. Un sistema elettro-pneumatico deseleziona automaticamente i blocchi quando ilveicolo supera la soglia dei 25 chilometri l’ora. L’Eurogargo4x4 è equipaggiato di serie con un gancio di manovra ante-riore e con protezioni specifiche per i tragitti fuoristrada,come i paraurti in acciaio, lo scudo anteriore per il radiatore,i gradini d’accesso retraibili e le griglie di schermatura deigruppi ottici. Grazie a un elevato angolo di sterzata, che oscil-la fra i 40 e i 48° secondo la tipologia dei pneumatici monta-ti, l’Eurocargo 4x4 si muove agevolmente sia in off-road, sianei cantieri urbani con spazi limitati.

IL LEGGERO CHE VA DOVUNQUEIl Daily 4x4, disponibile come autotelaio con cabina sempliceo doppia, è la versione a trazione integrale del commerciale diIveco vincitore del titolo di International Van of the Year 2015.Il Daily 4x4, che è equipaggiato con il quattro cilindri in lineaF1C Euro VI di 3 litri di cilindrata con taratura di 170 Cv (e 400Nm di coppia di picco), sfrutta i punti forti del modello 4x2,come il telaio a longheroni e traverse d’impostazione camio-nistica. A ciò si aggiungono un cambio a sei marce e un ripar-titore centrale, che permettono di ottenere 24 rapporti, adattia tutte le realtà operative off-road.

DEBUTTO MONDIALE PER L’ASTRA HD9 86.56Al Bauma fa la sua prima apparizione mondiale l’Astra HD986.56, un 8x6 di 60 tonnellate di massa totale a terra conce-pito per impieghi heavy duty nel settore minerario e nell’indu-stria petrolifera. E’ equipaggiato con il motore Iveco Cursor 13Euro VI prodotto da FPT Industrial di 13 litri di cilindrata, ingrado di sviluppare 560 Cv con una coppia di picco di 2.500Nm. Il Cursor 13 è dotato del freno motore potenziato IvecoSuper Engine Brake, capace di una potenza massima di rallen-tamento di 621 Cv. Il propulsore è abbinato al cambio auto-matizzato ZF Astronic a 16 marce – particolarmente apprez-zato dagli operatori che lavorano nei siti minerari - con rallen-tatore idraulico integrato (Intarder). L’HD9 86.56, che ha una

tara di 24.100 kg è allestito con un cassone ribaltabile da 24metri cubi (appositamente sviluppato per Astra), realizzato inacciaio ad alta resistenza di 12 mm di spessore sul fondo e di8 mm sulle pareti. La cassa è dotata di un sistema di pesatu-ra del carico, con display collocato nella cabina di guida. Lastruttura del veicolo e tutta la componentistica sono state stu-diate per impieghi ultra-gravosi. Sull’anteriore sono montatiassali Kessler da 9+9 tonnellate e Kessler sono anche il terzoe il quarto asse, con portate di 20 tonnellate ciascuno. I lon-gheroni del telaio, realizzati in acciaio ad alto limite di snerva-mento, hanno un profilo di rinforzo a C interno di 6 mm dispessore, che si aggiunge ai 10 mm della sezione a C stan-dard. Malgrado la concezione heavy duty del mezzo, è statoaumentato il comfort per il conducente, grazie agli internicabina ridisegnati per garantire ergonomia di guida mantenen-do l’elevata funzionalità indispensabile per affrontare i percor-si off-road estremi tipici degli HD9.

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Nella pagina a fianco, il Nuovo Eurocargo 4x4. In alto, l'Astra HD986.56 8x6 e, sopra, un Daily a trazione integrale

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Service Brand<INTERVISTA A GIUSEPPE BELLETTI, IVECO SERVICE BRAND MANAGER MERCATO ITALIA

La qualità e la completezza dei servizi post-venditafidelizzano i clienti dei veicoli industriali. Ne è benconscia Iveco che ha sviluppato negli anni un’am-pia gamma di contratti di manutenzione e ripara-zione, tagliata su misura per le esigenze delle sin-gole aziende di trasporto, da quelle più strutturatealle medie e piccole flotte, fino alle imprese mono-

veicolari. Per fare il punto sull’evoluzione dei contratti di servizio,sui loro contenuti e sulle ragioni del loro crescente successoCamion&Servizi ha intervistato Giuseppe Belletti, Iveco ServiceBrand Manager per l’area italiana e mediterranea.

C&S: Qual è stata l’evoluzione dei contratti di manutenzione eriparazione (M&R) di Iveco?Belletti: Questa tipologia di contratti è stata introdotta in Italianella seconda metà degli anni ’90. Ha, quindi, una storicità dicirca due decenni. Sono nati per fornire una risposta alle esi-genze delle aziende di trasporto, che sono cambiate neglianni seguendo i trend del mercato. In quest’ottica, anche gliaccordi di servizio per i veicoli industriali hanno subito varia-zioni e integrazioni. L’ultima evoluzione, in ordine di tempo,risale al 2014 quando, con l’ampliamento dei pacchettiElements (introdotti per la prima volta nel 2010), è stata com-

DELLA TRANQUILLITÀI MATTONCINI Nelle parole di Giuseppe Belletti, Iveco Service Brand Manager per l’area italiana, le ragioni della crescente richiesta di contratti di manutenzione e riparazione della gamma Elements da parte delleaziende di trasporto italiane ed europee

di Paola Bruna

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pletamente rinnovata l’offerta sulla base dell’esperienza acqui-sita da Iveco negli anni precedenti. In particolare, i contrattisono stati uniformati a livello europeo e resi più flessibili perproporre i servizi più adatti alle realtà dei singoli operatori deltrasporto. Le aree d’intervento sono state raggruppate in quat-tro grandi famiglie: manutenzione, catena cinematica, extra-driveline e materiali d’usura (freni e frizioni). Combinando que-sti elementi si ottengono sei diversi contratti – che spazianodalla S-Life fino ad arrivare alla 3XL-Life - e due tipologie digaranzie estese.C&S: Come sono stati accolti in Italia e in Europa i contratti diservizio? Che diffusione hanno avuto fino ad ora?Belletti: Nella UE gestiamo oggi circa 120mila contratti, di cuiil 10 per cento è legato a veicoli Iveco immatricolati in Italia.Questa cifra è il risultato di una crescita del 70 per cento negliultimi cinque anni. Se guardiamo alla realtà nazionale, il 2015ha fatto segnare, rispetto all’anno precedente, incrementi del100% nel segmento dei leggeri e del 121 e 138%, rispettiva-mente per i pesanti e per i medi.C&S: Quali sono i motivi di questo boom? Perché le aziendedi trasporto richiedono con sempre maggiore frequenza i con-tratti M&R?Belletti: Le ragioni sono molteplici. Aver stipulato un con-tratto di manutenzione e riparazione (M&R) con il costrutto-re del camion significa, prima di tutto, lavorare in tranquilli-tà, potendo contare su costi certi per l’intera vita del veico-lo. Significa, anche, avere un unico interlocutore che si pre-occupa di rimettere in strada il mezzo nel più breve tempopossibile e, quindi, di renderlo nuovamente disponibile peril business. Un contratto M&R innesca, in caso di avaria, unaserie di processi d’intervento semplificati e ben collaudati.Le officine autorizzate Iveco – sono 520 in tutta Italia – pos-

sono immediatamente procedere alla riparazione, saltandoi tempi morti legati alla stesura del preventivo e alla richie-sta della garanzia di pagamento. Il trasportatore può, inol-tre, contare sulla qualità dei ricambi originali Iveco e su unamanodopera specializzata, che segue corsi d’aggiornamen-to continui sul prodotto e sulle procedure di riparazione.Tutti questi plus – avere un partner come Iveco, che garan-tisce che il processo d’intervento sia snello e veloce, lariduzione dei tempi di fermo macchina e i ricambi originali– hanno una precisa valenza economica. Perciò, le aziendedi trasporto che hanno bisogno di questi supporti nellagestione del parco-mezzi scelgono sicuramente i pacchettiElements.C&S: Qual è la durata del contratto tipo e chi lo sceglie? Leflotte più strutturate o anche le aziende di minori dimensioni ei padroncini?Belletti: I contratti più diffusi sono quelli ‘full’ che compren-dono, cioè, manutenzione e riparazione, della durata di 60mesi. In pratica, seguono le logiche e le tempistiche dei lea-sing. Per i flottisti i contratti M&R sono la regola. La crescitadel numero di contratti in questi ultimi anni è venuta soprat-tutto dalle società di minori dimensioni e dalle aziendemono-veicolari, che scelgono la tranquillità per la gestionedell’intero ciclo di vita del veicolo.C&S: Quali sono i criteri di scelta fra un contratto di solamanutenzione e uno di manutenzione e riparazione?Belletti: Tutto dipende dal tipo di mission. Se il veicolo è uti-lizzato per i collegamenti di linea internazionali su lunghedistanze, l’orientamento è verso un contratto 3XL-Life, checomprende gli interventi di manutenzione e riparazione. Se,invece, parliamo di un impiego locale possono essere inte-ressanti anche altre tipologie di contratti.

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Parts&Service<ACCESSORI IVECO

ualità elevata dei materiali impiegati percostruirli, processi di lavorazione accura-ti e severi criteri di sicurezza per esserecerti che non si creino situazioni dirischio durante il loro utilizzo a bordo deicamion sono la base per lo sviluppo del-l’offerta accessori Iveco per i mezzi dellegamme Daily, Eurocargo e Stralis. La

Casa italiana vuole , infatti,che anche gli accessori progettati peri suoi vicoli leggeri, medi e pesanti siano conformi agli stessistandard costruttivi e qualitativi utilizzati per i veicoli. Questoconcetto di fondo trova applicazione in tutti gli oggetti a catalo-go, da quelli di maggiori dimensioni e complessità ai piccoliaccessori che nei dettagli fanno la differenza. Ne sono un esem-pio i rotoli per i cronotachigrafi la cui carta, oltre a riportare ilcodice d’omologazione del produttore e l’elenco dei tachigraficompatibili, deve essere in grado di resistere agli sbalzi di tem-peratura, all’azione dei raggi ultravioletti, dei prodotti chimici edell’umidità. Questo perché i dati stampati su carta termica

costituiscono, a tutti gli effetti, dei documenti con validità legale.In quest’ottica, la carta per stampanti offerta da Iveco è sottopo-sta a test per verificare la lettura delle informazioni anche dopolunghe esposizioni all’acqua, a gocce di carburante o di oliomotore, evenienze che possono verificarsi nella realtà operativadi tutti i giorni. Un concetto analogo vale per la batteria tampo-ne al litio del tachigrafo, che deve garantire una vita utile di diecianni, avere un voltaggio stabile ed essere in grado di operare inun ampio intervallo di temperature, compreso fra -60°c e+85°C. I criteri di sicurezza d’utilizzo non trascurano nemmenoi tappetini, che sono dotati di un doppio sistema di fissaggio alpavimento per scongiurare potenziali situazioni di pericolo nelcaso di una manovra d’emergenza.

ACCESSORI IVECO: UNA SOLUZIONE PER OGNI VEICOLO L’offerta accessori Iveco è estesa ai veicoli di tutte le gammeed è suddivisa in quattro macro-categorie per personalizzarel’esterno della cabina, per rendere ancora più confortevole

SEGUI IL TUO ISTINTO,VIVI IL TUO BUSINESSQualità dei materiali e dei processi di lavorazione e sicurezza d’utilizzosono i criteri di Iveco nello sviluppo delle linee di accessori originali,rivolte ai veicoli delle gamme Daily, Eurocargo e Stralis. Un’offertacompleta per personalizzare il veicolo secondo ogni esigenza

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l’elaborazione in tempo reale delle quattro immagini. Ancheper i pesanti della gamma IVECO esiste un’ampia scelta diaccessori originali progettati intorno al veicolo. Per l’esteticae il comfort è stata sviluppata una serie di articoli che com-prende, fra l’altro, copridado colorati e coprimozzi con illogo Iveco in differenti tinte. A ciò si aggiungono i gusci dirivestimento degli specchi retrovisori, disponibili in arancio-ne, bianco, rosso Maranello, nero, blu o con la superficiecromata. Per non parlare dei profili, anch’essi cromati, perdecorare ed evidenziare le forme della calandra frontale odelle maniglie delle portiere. I deco sticker dell’abitacolo,resistenti all’acqua e all’azione dei raggi ultravioletti del sole,sono offerti in sei colorazioni per la massima personalizza-zione. Coordinati, poiché gli stilisti hanno lavorato per lamassima armonizzazione con la cabina, sono anche gliaccessori dedicati agli interni: dai coprisedili al coprimate-rasso, fino alle tendine e ai tappetini. Vasta la scelta deimateriali che spazia dall’Alcantara, prevista nel pacchettoLuxory, alla microfibra traspirante, per chi desidera un lookpiù sportivo e dinamico. Per stivare gli effetti personali delconducente è disponibile la sacca Hi-portable che, oltre aessere fashion, è stata studiata per adattarsi perfettamentealle dimensioni dei vani portaoggetti. Non manca infine l’at-tenzione al dettaglio con gli accessori Hi-Light che com-prendono un kit d'illuminazione interna. Basato su un set diluci da applicare ai pannelli delle portiere, alle tasche latera-li e al mobiletto traversa parabrezza, permette di personaliz-zare la luminosità e la tonalità dell’abitacolo, fattori cheinfluenzano il benessere, la concentrazione e l’umore di chilavora sul camion.

l’interno della cabina, perpotenziare la sicurezzadurante la guida e per com-pletare con i contenuti tec-nologici più innovativi l’equi-paggiamento del veicolo SulNuovo Daily furgone èdisponibile un’ampia gammadi bagagliere da installare sultetto, adatte, secondo ledimensioni, a ogni tipo diconfigurazione e di passo.Hanno una struttura leggerain alluminio, immune da cor-rosione, facilmente riparabilein caso di danneggiamentied esente da manutenzione.S’installano facilmente suipunti originali di fissaggio,senza dover forare la carroz-zeria: questo meccanismodi ancoraggio al tetto distri-buisce, inoltre, il carico inmodo uniforme e sicuro . Lebagagliere sono disponibiliin due versioni, standard elunga, per soddisfare tutte leesigenze di carico. Sempreper gli esterni della gammaDaily, Iveco mette a disposi-zione gli spoiler originali sia fissi, sia regolabili, caratterizzatida un’estetica e un’aerodinamica innovative. Robustezza eleggerezza sono determinate dall’utilizzo di nervature struttu-rali e dai rinforzi interni accoppiati con la resina. Gli insertisono trattati con cataforesi e zincatura ed hanno un’ottimaresistenza meccanica grazie all’utilizzo di telaistica in materia-li anticorrosivi. Facili e veloci da installare, sono un’efficacesoluzione per ridurre i consumi di carburante sui percorsiextraurbani o autostradali. Per la sicurezza, il catalogo acces-sori del Nuovo Daily mette a disposizione numerosi sistemiretrovisivi. Studiati per fornire una maggiore visibilità al con-ducente nelle fasi di manovra, garantiscono maggiore sicu-rezza. distinguendosi per l’alta qualità dei componenti e lacura dei particolari. Ogni dispositivo è progettato e studiatoper fornire la massima affidabilità sia nelle condizioni d’usonormali, sia in quelle più gravose. Sono disponibili tre soluzio-ni complete con monitor a colori TFT LCD e una o due tele-camere waterproof con elevato grado di protezione dalle pol-veri e dall’acqua. Completa e originale è anche l’offerta accessori dedicata alNuovo Eurocago, fresco del titolo di International Truck ofthe Year 2016 conquistato alla fine dello scorso anno. Per il‘camion dell’anno’, Iveco mette a disposizione bullbar, visie-re parasole, kit aerodinamici completi, spoiler regolabili inaltezza, deflettori realizzati in metacrilato e molto altro. Per lasicurezza, il catalogo accessori propone il kit di visione su trelati con telecamera professionale per retro-visione, duemicro-camere e un monitor a colori. In alternativa, si puòoptare per un sistema di visione a 360°, basato su quattrotelecamere professionali, monitor a colori e control box per

Nella pagina a fianco,copridado e coprimozzicolorati per lo Stralis. In alto, la sacca Hi-portable, adatta alledimensioni uno dei vaniporta-oggetti ricavati soprail parabrezza di un Hi-Way. A fianco, il sistemamultimediale Full Vision,ideato per il Daily

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eventi<BIO-METANO DAY

COL ‘BIO’Utilizzandocome carburante per autotrazione

il metanoprodotto

da bio-masse e scarti agricoli

si riducono le emissioni

di CO2

e degli altriinquinanti.

Il ruolo di Ivecoe Iveco bus

per una mobilità

sostenibiledi Simona Richino

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ne tenutasi al CNH Industrial Village di Torino.L’evento ha visto la partecipazione di FiatChrysler Automobiles (FCA), CNH Industrial, ilCentro Ricerche Fiat (CRF) e di due dei mag-giori player italiani nel settore del bio-gas edelle energie alternative, Egea ed AceaPinerolese Industriale. Il bio-metano, che puòessere utilizzato in forma liquida (LNG) o gas-sosa (CNG) nel settore del trasporto, offre

Il bio-metano, ottenuto attraverso unprocesso di upgrading dal bio-gas pro-dotto dai rifiuti organici e dagli scartiagricoli, è una valida alternativa ai com-bustibili fossili tradizionali sia sotto ilprofilo ambientale, sia dal punto di vistaeconomico. Di questi temi e delle pro-

spettive future dei bio-carburanti si è parlatodurante il Bio-metano Day, una manifestazio-

L’ARIA CIGUADAGNA

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molteplici vantaggi rispetto al gasolio. Acominciare da una riduzione fino all’80%delle emissioni di CO2, rispetto a un motorediesel Euro VI, e di oltre il 50% di quelle diossidi di azoto. Per non parlare del particola-to, che viene quasi azzerato, della drasticasemplificazione dei sistemi di post-trattamen-to richiesti a valle dei motori alimentati a gasnaturale, nonché della maggiore silenziositàdi funzionamento dei propulsori CNG.

IVECO E IVECO BUS LEADER DI MERCATOIveco è leader europeo nelle trazioni a gasnaturale. Con oltre vent’anni d’esperienza, ilbrand è stato in grado di anticipare soluzioniche contribuiranno a ridurre ulteriormentel’impatto ambientale nel settore dei trasportiper diventare, così, il partner ideale per il tra-sporto sostenibile, come afferma il nuovopay-off aziendale. La Casa italiana è l’unicocostruttore che può vantare una gamma com-pleta di veicoli a gas naturale, con un totale dioltre 14mila unità vendute, tra commercialileggeri, medi, pesanti e autobus. Questimezzi, già virtuosi in termini d’impattoambientale perché alimentati a metano,incorporano una tecnologia ormai ben conso-lidata, ma anche futuribile, con motori 100%compatibili con il bio-metano, ottenuto dallabio-digestione di biomasse, scarti agricoli efrazione organica dei rifiuti. Il bio-metano rap-presenta per Iveco e per Iveco Bus la soluzio-ne tecnologica più efficace per ridurre leemissioni di CO2 ed essere in linea con gliobiettivi richiesti dall’Unione Europea.

UNA GAMMA COMPLETADI VEICOLI A METANOIveco è da anni impegnata nello sviluppo diveicoli con emissioni a basso impatto ambien-tale. Tra le trazioni alternative, il gas naturale èal momento la soluzione che offre il più favo-revole trade-off tra emissioni, costi di gestio-ne e prestazioni, rappresentando oggi la scel-ta tecnologica più efficace, sostenibile edisponibile per contrastare i problemi dell’in-quinamento nelle aree urbane e abbattere larumorosità e le emissioni di CO2. Dal 2012,Iveco contempla nella propria offerta di pro-dotto lo Stralis Natural Power a gas naturaleliquefatto (LNG) e oggi è leader in Europa e inItalia nella vendita di veicoli alimentati conquesto carburante. Gli Stralis Natural PowerLNG, in versione trattore e cabinato, sonoequipaggiati con motori Iveco Cursor 8 CNGEuro VI da 330 Cv, hanno un serbatoio crio-genico LNG da 560 litri e 4 serbatoi CNG da70 litri che permettono un’autonomia di oltre750 chilometri, consentendo un utilizzo sulla

medie e lunghe percorrenze. Completanol’offerta di prodotto Iveco, il Nuovo Eurocargoe il Nuovo Daily alimentati a gas naturalecompresso (CNG). Il Nuovo Eurocargo, ilcamion che piace alla città, recentementeeletto “International Truck of the Year 2016”,è disponibile anche nella versione super-eco-logica con motore Tector 6, alimentato a gasnaturale compresso (CNG). Grazie alla ripro-gettazione delle bobine di accensione, dellavalvola blow-by, dei pistoni e degli anelli ditenuta, Iveco ha ottenuto significativi migliora-menti in termini di efficienza, emissioni emanutenzione. Il Tector 6 offre migliori presta-zioni, con una potenza di 210 Cv e una cop-pia massima di 750 Nm. Già compatibile conlo Step C della normativa Euro VI, che entre-rà in vigore a fine anno, il nuovo EurocargoNatural Power può entrare nelle zone riserva-te dei centri urbani, un vantaggio fondamen-tale nelle missioni di distribuzione multi-drop.Inoltre, gli Eurocargo a gas naturale sonoestremamente silenziosi e ciò li rende adattianche per i servizi notturni in ambito urbano.Il Daily CNG mantiene gli stessi punti di forzadel veicolo nella versione diesel in termini dicoppia, capacità di carico e guidabilità garan-tendo, nel contempo, un costo del carburan-te minore e una ridotta rumorosità. Grazie allacollocazione ottimizzata delle bombole, laversione Natural Power non penalizza la volu-metria di carico e la carrozzabilità. Con circa2.500 veicoli in Francia, Iveco Bus detienecirca il 95 % del parco autobus a gas natura-le, cui si aggiungono oltre 3.000 veicoli nelleflotte di Italia, Spagna, Paesi Bassi, RepubblicaCeca e Grecia, pari a un totale di oltre 5.500veicoli in servizio. Oltre le frontiere europee,302 veicoli sono stati recentemente conse-gnati a Baku, capitale dell'Azerbaijan, mentrein Cina 1.400 autobus di marchi locali, dellereti di Pechino e Shanghai, sono dotati dimotori Iveco CNG, forniti da FPT Industrial.

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Nella pagina a fianco, uno Stralis Hi-Road Natural Power con motore a metano. Sopra, una stazione di rifornimento del gasnaturale, realizzata dalla Egea

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workshop story

LA PASSIONECome Walter Rorato ha fondato e fatto crescere, con tanta passione,l’officina Iveco Sandonauto di San Donà di Piave, che ha oggi 53 addetti

di Giorgio Garrone

Inizia in questo numero di Camion&Servizi una nuovarubrica, chiamata Workshop story, dedicata alle officine‘storiche’ della rete Iveco. Sono quei centri d’assistenzache, nel corso degli anni, oltre a occuparsi delle manu-tenzioni e degli interventi urgenti su strada, hanno condi-viso con aziende di trasporto le vicende del nostroPaese, gli alti e bassi dell’economia italiana, le profonde

trasformazioni del settore e le rivoluzioni tecnologiche deicamion. La prima puntata di Workshop story è dedicata all’offi-cina Iveco Sandonauto di San Donà di Piave (Venezia), apertanel 1978 da Walter Rorato. Il claim scelto da Walter per il sito

web della Sandonato www.sandonauto.it - ‘la passione ci guida’- la dice lunga sulle motivazioni che l’hanno spinto a diventareun imprenditore. Eppure, chi conserva un po’ di memoria sto-rica ricorda che i tempi non erano dei migliori sia dal punto divista della coesione sociale, sia sotto il profilo delle opportuni-tà di business. Nel 1978, in Italia c’erano gli opposti estremismi,il terrorismo - fu l’anno del delitto Moro - e l’economia subivaancora i contraccolpi della prima crisi petrolifera, quella del1973 in seguito alla guerra del Kippur in Medio oriente, men-tre alle porte si affacciava già la seconda, quella del 1979.L’inflazione a due cifre falcidiava i risparmi delle famiglie. Tutto

CI GUIDA

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ciò non è bastato a scoraggiare Walter che, forte dell’esperien-za di motorista acquisita da giovanissimo prima come appren-dista meccanico, poi come dipendente dell’Italsider di Mestre,decise di mettersi in proprio, aprendo la Sandonauto. “Walter,cosa pensi di fare di questi tempi?” - fu la domanda affettiva diun ricambista di Mestre suo amico, quando seppe dell’intenzio-ne di aprire un centro d’assistenza. Fin dai primi anni d’attività,Walter è rimasto fedele alle proprie scelte di fondo: la qualitàdel lavoro, come garanzia di crescita dell’azienda, la professio-nalità per soddisfare nei minimi dettagli le esigenze della clien-tela, e la disponibilità ad andare incontro alle richieste delleaziende di trasporto. Il salto qualitativo la Sandonauto l’ha fattonel 1984, con la nomina a officina autorizzata della rete Iveco.“Quella nomina - ricorda Walter - mi ha permesso di avereaccesso ai manuali tecnici dei veicoli e di frequentare i corsid’aggiornamento a Torino. Per partecipare alle lezioni partivoda San Donà di Piave alle sei di sera, dopo una lunga giornatadi lavoro, e arrivavo nel capoluogo piemontese dopo la mezza-notte. Qualche ora di sonno in albergo, poi in aula per sfrutta-re al massimo le spiegazioni e le dritte degli insegnanti”. Neglianni successivi l’azienda si è notevolmente sviluppata e la rapi-da espansione ha fatto sì che, nel 2001, anche i due figli,Federico e Alessandro, entrassero nella compagine sociale enell’amministrazione della società, affiancando il padre nellaconduzione dell’azienda, con forte determinazione e impegno.“Federico - ricorda Walter - mi ha seguito in officina fin da pic-colo. Adesso è lui il leader, mentre Alessandro, che è socio nel-l’azienda ma di professione fa l’avvocato, si occupa maggior-mente degli aspetti legali del business”.

La professionalità acquisita, la capacità di rispondere alla clien-tela con prestazioni on demand, la velocità di esecuzione e laqualità dei risultati negli oltre 6mila interventi di riparazioneannui, hanno portato, nel 2008, all’inaugurazione della nuovasede di 10mila metri quadri, situata a due chilometri dall’usci-ta di San Donà Noventa dell’autostrada A4 Venezia-Trieste.Nel 2009, Iveco inserisce la Sandonauto nella categoria SevenStar. Questo parametro classifica l’azienda tra le migliori offici-ne della rete Iveco, che si sono distinte per qualità, sicurezza,professionalità e rispetto dell’ambiente. Nel 2011-2012 Walterdecide di ampliare ulteriormente la Sandonauto tramite l’aper-tura, in un primo momento, di una sede operativa aPortogruaro e, successivamente, di un'ulteriore sede operativaa Mestre, in provincia di Venezia. Questa evoluzione aziendale,seguita dall’avvio di un’attività di lavaggio per i veicoli industria-li, ha fatto lievitare l’organico, portandolo a 53 addetti. Nel 2013la Sandonauto viene nominata officina autorizzata di FiatProfessional. Per dare un servizio sempre più completo al clien-te, la Sandonauto ha implementato, nel corso degli anni,un’ampia gamma di servizi aggiuntivi. E’, infatti, un centro per lavendita e il montaggio dei pneumatici Goodyear Dunlop, perl’assistenza ai gruppi frigoriferi Carrier e alle gru e piattaformeaeree di Fassi, PM e Oil&Steel, oltre a occuparsi dell’allinea-mento degli assali e della raddrizzatura dei telai incidentati. LaSandonauto è anche una struttura autorizzata per l’attivazione,la calibratura e l’assistenza ai tachigrafi digitali e analogici e sioccupa delle revisioni di legge dei veicoli commerciali e indu-striali. Cura, infine, l’assistenza stradale Assistance Non Stop -24 ore su 24 - avvalendosi di cinque Daily officina.

Nella pagina a fianco, la nuova sede della Sandonauto a San Donàdi Piave. In alto, una foto di gruppo della fine degli anni '80. Walter Rorato è il secondo da sinistra, a fianco del figlio Federico.A fianco, l'inaugurazione del Daily Center nel 2000 e un camion a tre assi all'inizio degli anni '80

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attualità<CREALIS NEO DI IVECO BUS PER LA TPER DI BOLOGNA

BUS ULTRA-GREENPER BOLOGNA

Entrati in servizio presso la Tper, TrasportoPasseggeri EmiliaRomagna, i primi

esemplari di un lotto di 49

filobus Crealis Neoda 18 metri per

il trasportocollettivo a

Bologna. Le principali

caratteristichetecniche dei veicoli

Iprimi esemplari di un lotto di 49 busarticolati da 18 metri Crealis Neo diIveco Bus sono stati recentemente con-segnati alla Tper – Trasporto PasseggeriEmilia Romagna - società leader inEmilia Romagna nel trasporto pubblicodi persone, che li utilizza sulla rete filo-

viaria di Bologna. Al debutto dei nuovi filobuserano presenti Pierre Lahutte, Iveco BrandPresident, la Presidente e AmministratoreDelegato di Tper, Giuseppina Gualtieri, il sin-daco della Città di Bologna Virginio Merola, leAutorità cittadine e la stampa. “Da oggi – hacommentato Pierre Lahutte, Iveco BrandPresident - Iveco è il partner per un trasportosostenibile della Città di Bologna. Siamo dav-vero orgogliosi dell’entrata in servizio deiprimi Crealis Iveco Bus che, da oggi, anime-ranno Bologna e saranno a disposizione dellacittadinanza. Ancora una volta Iveco Busdimostra il proprio impegno nell’ambito dellamobilità urbana sostenibile, ma anche sicura,

efficiente e confortevole. Accessibilità, flessi-bilità, design moderno e innovativo concorro-no a rendere il Crealis il sistema di trasportoideale per tutte le città che dedicano attenzio-ne alla qualità della vita dei propri abitanti,come Bologna”.

COME SONO FATTIIl Crealis Neo è un filobus articolato a tre assia trazione elettrica di 18,2 metri di lunghez-za, alimentato a 750 Volt a corrente conti-nua, dotato di motore da 280 kW collocato inprossimità del terzo assale. Il veicolo disponeanche di un gruppo ausiliario a ridotte emis-sioni, che permette la marcia autonoma inmancanza di alimentazione dalla rete aereafiloviaria a causa di un blackout o durante itrasferimenti dai depositi alla linea. Il gruppoausiliario, situato nella sezione di coda, ècomposto da un motore Tector 4 Euro VI aquattro cilindri in linea e da un alternatorecon una potenza d’uscita di 100 kW. Il moto-

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re termico, dotato di sistema d’iniezionecommon rail con pressione massima di pol-verizzazione del gasolio di 1.600 bar, utilizza,per rientrare nei limiti d’emissione previstidalla normativa Euro VI, la tecnologia Hi-Scrbrevettata da FPT Industrial. Fa quindi ameno del sistema di parziale ricircolo dei gasdi scarico (EGR), affidando alsolo dispositivo di post-trat-tamento l’abbattimento degliinquinanti. A valle del moto-re si trovano, in sequenza,un catalizzatore ossidante,un filtro anti-particolato arigenerazione passiva, uncatalizzatore selettivo SCRcon un nebulizzatore di unamiscela al 33% di urea eacqua demineralizzata e unultimo catalizzatore per eli-minare gli eventuali residui d’ammoniaca. ICrealis Neo in servizio a Bologna sono deibus articolati a quattro porte rototraslanti, apianale ribassato (l’altezza da terra è di 32-33 centimetri), con struttura autoportante,dotati di pannellature laterali in alluminio,

padiglione in lamierati d’acciaio, testate,paraurti e protezioni sotto-cintura in materia-li polimerici e ampie finestrature longitudina-li. La capacità massima di trasporto è di 142passeggeri, con 29 posti a sedere, oltre a unposto per disabili e a un’area riservata ai pas-seggini. I bus sono equipaggiati con un siste-

ma di guida ottica, che per-mette l’accostamento auto-matico di precisione (con ungap di 4-5 cm dal marciapie-de) e la ripartenza dalle ban-chine di fermata, che hannoun’altezza di circa 27 cm dalpiano stradale. Il dispositivosfrutta una telecamera ingrado di leggere le lineetracciate, sulla sede stradale,in prossimità delle fermate. Ilsistema a controllo elettroni-

co ‘aggancia’ la linea di guida e segnala alconducente, tramite una spia luminosa e unavibrazione sul volante, l’inizio della manovraautomatica d’accostamento. Il driver è,comunque, responsabile delle procedure dirallentamento (in arrivo alla fermata) e di

La guida otticadei Crealis Neo

permettel'accostamento di precisione alla banchine

di fermata

Nella pagina a fianco, un Crealis Neo duranteuna fermata. Sotto, il sindaco della Città di Bologna Virginio Merolae il Presidente e Amministratoredelegato della Tper, Giuseppina Gualtieri

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accelerazione in ripartenza. La motorizzazio-ne elettrica offre molteplici vantaggi rispettoa quella di un diesel tradizionale. A partiredalla ridotta rumorosità del veicolo e dalcomfort di marcia, garantito dall’erogazionefluida della coppia di trazione. In fase di ral-lentamento, il motore elettrico funziona dageneratore, consentendo così il recuperoenergetico. La corrente prodotta può esserere-immessa nella rete e sfruttata da altri auto-bus elettrici che si trovano nelle vicinanze.Se, invece, non vi sono altri filobus nei pres-si, l’energia recuperata viene dissipata sottoforma di calore da appositi resistori.

BUS A ELEVATO LIVELLO DI SERVIZIOIveco Bus, da oltre un decennio, ha un ruolopionieristico nello sviluppo e nella realizza-zione pratica del concetto di autobus a ele-vato livello di servizio (BHNS, Bus a HauteNiveau de Service), sviluppato originariamen-te in Francia. L’obiettivo del programmaBHNS è il miglioramento delle reti di traspor-to pubblico attraverso l’ottimizzazione dellecaratteristiche del parco circolante, dei siste-mi operativi e delle infrastrutture, per rende-re più efficiente il trasporto in termini di fre-quenza (ogni 5-10 minuti nelle ore di puntae meno di 15 minuti negli altri periodi dellagiornata), velocità commerciale (intorno ai20 chilometri l’ora ottenuta con linee in sede

riservata e sistemi di priorità semaforica agliincroci e alle rotatorie), regolarità dei passag-gi e facilità d’accesso ai mezzi da parte dellepersone disabili. L’impegno di Iveco Bus nel-l’ambito del BHNS si è concretizzato nellacostruzione di oltre 500 unità rispondenti aquesti criteri, realizzate su base Cristalis,Citelis, Crealis-Crealis Neo e Urbanway. Lagamma Crealis, in particolare comprendemodelli a pianale ribassato a 2 o 3 assi, conmotorizzazione elettrica e gruppo ausiliario(come nel caso dei filobus consegnati allaTper di Bologna), veicoli dotati di propulsorediesel, a gas naturale compresso (CNG) ocon catene cinematiche ibride diesel-elettri-che. Nell’ambito dei due assi sono disponibi-li veicoli di 12,48 metri di lunghezza, equi-paggiati con motore diesel Tector 7 Euro VIda 286 Cv, Cursor 9 Euro VI da 310 Cv o360 Cv, Cursor 8 CNG a gas naturale da 330Cv, oppure in configurazione ibrido-serie.Quest’ultima soluzione prevede un Tector 7Euro VI da 286 Cv, abbinato a un generatorea magneti permanenti da 140 Kw e a unmotore elettrico trazione da 120 kW. Le ver-sioni diesel (con Cursor 9 da 360 Cv o 400Cv), a gas naturale (con Cursor 8 CNG da330 Cv) e ibride (Tector 7, con generatore da140 kW, motore elettrico di 120 kW e paccobatterie al litio-nanofosfati) sono disponibilianche sugli articolati di 18 metri di lunghez-za complessiva.

Sotto, un Crealis BHNS,

in servizio a Le Mans, in Francia

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attualità<CREALIS NEO DI IVECO BUS PER LA TPER DI BOLOGNA

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Attualità<AIR PULLMAN SCEGLIE I MAGELYS PRO

Iveco Bus ha consegnato ad Air Pullman, società leadernel settore del trasporto persone, dieci Magelys Pro EuroVI, che saranno impiegati su alcune tratte a lunga percor-renza sia in territorio nazionale, sia in Europa, insieme aFlixBus, operatore del trasporto pubblico di origine tede-sca. Questo importante player internazionale nel settoredella mobilità moderna, sostenibile ed economica ha

individuato in Air Pullman l’azienda con cui condividere la pro-pria business partnership. Quattro dei dieci Magelys, facilmen-te individuabili grazie alla livrea personalizzata in verde e aran-cio, sono utilizzati sulla nuova tratta fra Milano e Parigi. Ognidettaglio dei Granturismo di Iveco Bus è stato ideato e svilup-pato per aumentare la visibilità, incoraggiare la scoperta delpaesaggio circostante e godere appieno il piacere del viaggio.All’ampio spazio fra le sedute, si aggiungono la connettività Wi-Fi, le prese di corrente da 220 V e quelle USB, nonché i moni-tor a cristalli liquidi da 19 pollici a scomparsa.Grazie alla motorizzazione ecologica Cursor 9 Euro VI da 400 Cv,priva del sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR), i Magelys

Pro offrono ad Air Pullman una valida soluzione per la mobilitàsostenibile. Il propulsore di 8,7 litri di cilindrata, caratterizzato dauna coppia di picco di 1.700 Nm, è abbinato al cambio automa-tizzato ZF ASTronic, che consente una marcia particolarmenteconfortevole. Il consumo di carburante è stato ridotto fino al 10%rispetto alla motorizzazione Euro V grazie, tra l’altro, a una ridu-zione di peso di 200 kg e a un’aerodinamica ottimizzata. IlMagelys si è aggiudicato lo scorso anno il riconoscimento“International Coach of the Year 2016” grazie ai miglioramentiapportati da Iveco Bus all’efficienza del veicolo. La giuria, com-posta da 22 giornalisti delle principali testate europee dedica-te agli autobus e ai pullman, ha apprezzato, infatti, “il modo incui tale attenzione contribuisce a ridurre il Total Cost ofOwnership (TCO) per il cliente”. Il Magelys ha fatto centroanche per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, che tuttavia nonscende a compromessi sulle caratteristiche e sulla qualità deimateriali utilizzati. Inoltre, si legge nelle motivazioni del premio,è un veicolo adatto a ogni tipo di utilizzo nel corso dell’interosuo ciclo di vita”.

IN VIAGGIO DA MILANO A PARIGILivrea verde-arancio per i dieci Granturismo di Iveco Bus consegnatiad Air Pullman. Sono utilizzati, in partnership con l’operatore tedescoFlixBus, su tratte nazionali e internazionali, fra cui la Milano Parigi

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Iveco capital<

Iveco Capital è il partner ideale per chivuole realizzare progetti di trasporto emobilità. I vent’anni d’esperienza nel set-tore, la solidità del gruppo al quale appar-tiene e la voglia di supportare le aziendeche desiderano affidarsi al prodotto Iveco,mettono Iveco Capital nelle condizioni

ideali per proporre offerte finanziarie interes-santi e vantaggiose. A ciò si aggiungono i van-taggi contenuti nella Legge di Stabilità 2016,che prevede un forte incentivo agli investimen-ti – si veda la tabella – riconoscendo, alle azien-de, agli artigiani e ai professionisti, un surplusd’ammortamento del 40% sugli investimenti innuovi beni materiali strumentali (inclusi i veicolicommerciali e industriali) effettuati fra il 15 otto-bre 2015 e il 31 dicembre 2016. Il surplusd’ammortamento del 40% può essere dedotto

in via extra-contabile rispetto al normaleammortamento sia ai fini IRES, sia IRPEF.L’agevolazione prevista dalle Legge di Stabilità2016 è valida per tutti i leasing finanziari eDAYLease offerti da Iveco Capital, comprese lecampagne a tasso agevolato.

IL MOMENTO GIUSTO PER UN NUOVO CAMIONCon questi vantaggi fiscali – e con le offertemesse a punto dalla finanziaria di Iveco – ilmomento è sicuramente favorevole per chivuole rinnovare il proprio parco mezzi. Ecco,nello specifico, i dettagli delle promozionifinanziarie in corso da parte di Iveco Capital. Sututta la gamma Daily, Iveco Capital propone unleasing a tasso 0%, con il primo tagliandoofferto e la polizza furto e incendio compresa

Con le soluzioni

finanziarepersonalizzabilidi Iveco Capital

e il super-ammortamento

previsto dallaLegge

di Stabilità2016

è il momentogiusto

per comprareun nuovo

camion. Una

panoramicadelle proposte

di Raffaella Camerino

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OFFERTE IMPERDIBILI

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nei canoni. Sono, inoltre,disponibili strutture finanziariea tassi agevolati per contratticon durata massima fino ai 60mesi. Altra importante offertaè il DAYLease. Una soluzioneche associa i vantaggi del lea-sing a 5 anni ai benefici deiservizi di incendio e furto emanutenzione per tutta ladurata del contratto. IlDAYLease, infatti, permette diavere la quota finanziaria, lapolizza furto e incendio e lamanutenzione diluiti in canonimensili. Al termine, sarà poi possibile acquista-re il veicolo, restituirlo o darlo in permuta allemigliori condizioni. Se poi la necessità è quellaandare oltre i 60 mesi, Iveco Capital proponeanche un leasing di durata 72 mesi a un tassoagevolato. Anche per la gamma dei pesantistradali trattore, Iveco Capital mette a disposi-zione un’offerta a 36 mesi, che prevede treanni di garanzia totale, di manutenzione ordi-

naria e di polizza furto eincendio. Volendo ripartirel’impegno finanziario in 5anni, esiste una proposta a untasso agevolato del 2,99%,che comprende la polizzafurto e incendio.Anche per l’Eurocargo esisteun’iniziativa finanziaria, che siarticola in 4 anni con un tassoagevolato del 2,99% e lapolizza furto e incendio inclu-sa. Tutte le offerte sono perso-nalizzabili e possono include-re l’Iveco Capital Track, servi-

zio satellitare che tutela la sicurezza del mezzoa titolo di possesso e proprietà e determinamaggiori risparmi assicurativi e di gestione.Dove non espressamente inclusi, è possibileinserire nel canone i servizi di manutenzione &riparazione, estensione di garanzia e la polizzafurto incendio e kasko. In questo modo, IvecoCapital si occupa a tutto tondo dell’investimen-to affrontato.

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La Legge diStabilità riconosce

un surplusd'ammortamento

del 40% sugliinvestimenti in nuovi beni

materialistrumentali

Di cosa si tratta

A chi si rivolge

Periodo di riferimento

Quali beni sono agevolati

Perché il leasing è piùvantaggioso dell’acquisto

Come avviene l’imputazionetramite la locazione finanziaria

Per quali prodotti finanziari è valida

Cumulabilità con altre agevolazioni

Manovra di forte incentivo agli investimenti, che prevede il riconoscimento di un surplus di ammortamento (+40%) da poter dedurre in via extra contabilerispetto al normale ammortamento, sia ai fini IRES sia IRPEF (non IRAP).

Agli esercenti attività di impresa, nonché arti e professioni.

L’agevolazione riguarda gli investimenti effettuati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre2016; rileva in caso di leasing finanziario la data di sottoscrizione del verbale di consegna, purché sia successiva al 15 ottobre 2015 (quindi anche per leasingstipulati prima di tale data).

Tutti i beni materiali strumentali nuovi (esclusi i fabbricati e i beni con coefficientedi ammortamento <6,5%) compresi i veicoli commerciali e industriali.

La distribuzione del beneficio fiscale nel leasing ha un effetto più immediato in virtùdella minore durata fiscale consentita dalle norme al leasing rispetto all’acquisto di proprietà e, in via subordinata, in virtù dell’assenza di riduzioni delle quotededucibili nel leasing il primo anno di entrata in funzione del bene.

Il maggior valore dovrà essere così imputato:• ai canoni, sarà deducibile lungo la durata “fiscale” del contratto di leasing

(metà del periodo di ammortamento del bene);• al prezzo di riscatto, sarà recuperato attraverso la procedura di ammortamento,

una volta esercitata l’opzione finale di acquisto.

Sono inclusi tutti i Leasing finanziari e DAYLease, comprese le campagne a tassoagevolato. Rimane esclusa la locazione operativa.

Ogni agevolazione è da verificare per la natura che la contraddistingue. Si ritiene che la suddetta agevolazione sia per esempio cumulabile con la cd. Beni strumentali ("Nuova Sabatini").

COS’È IL SUPER-AMMORTAMENTO DEL 140%

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Protagonisti<

Con una cerimonia ufficialepresso la concessionaria ARAdi Parma, Iveco ha consegna-to alla SMET, società specializ-zata nella logistica industrialeintegrata, dieci StralisAT440S33T/P alimentati a gas

naturale liquefatto (LNG). I trattori fanno parte diuna mega-fornitura di 330 veicoli a basso impat-to ambientale costituita, per almeno il 25 percento, da camion con motorizzazioni LNG, chesarà completata nell’arco di un triennio. Graziealla partnership strategica con il brand, la SMETpotrà contare su una flotta rinnovata per fornireun trasporto sempre più eco-sostenibile e rispet-toso dell’ambiente. La cerimonia di consegna si

è svolta alla presenza di Pierre Lahutte,Iveco Brand President e di

Domenico De Rosa,

Direttore Commerciale della SMET. «La consegnadi oggi – ha commentato Pierre Lahutte - è il rico-noscimento della lungimiranza di Iveco che, daoltre 25 anni, focalizza i propri investimenti sullaricerca di soluzioni tecnologiche a basso impattoambientale, soprattutto sul gas naturale che rap-presenta la più concreta alternativa sostenibile algasolio. I nostri veicoli alimentati a gas naturalesono già oggi compatibili al 100% con il Bio-CNG e il Bio-LNG, il che permette loro di offrireun’opportunità di trasporto a bilancio neutro diCO2. Per questa ragione, Iveco e CNH Industrialstanno sostenendo attivamente lo sviluppo delbio-metano in tutta Europa e in particolar modoin Italia, dove ci sono tutti i presupposti per vede-re questo carburante disponibile e diffuso nelprossimo futuro».I veicoli consegnati alla SMET, tutti alimentati a gasnaturale liquefatto (LNG), sono equipaggiati conmotore Iveco Cursor 8 C-LNG Euro VI da 330 Cv,

alimentato da un serba-toio criogenico

di LNG

LOGISTICAGREENCON GLISTRALIS LNG

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Consegnati alla SMET

dieci Stralis a metanoliquefatto

da utilizzareper la logistica

dellostabilimento

Iveco di Suzzara.Sono parte

di una fornituradi 330 veicoli

ecologici, di cui

il 25 per centoa LNG,

che saràcompletata

in tre anni

SMET

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& 45NUMERO 113 GENNAIO-APRILE 2016

da 510 litri e da 4 serbatoi da 70 litri di gas natu-rale compresso (CNG), che permettono un’auto-nomia complessiva di oltre 750 chilometri. Questacaratteristica rende gli Stralis Natural Power idoneianche agli impieghi sulle medie e lunghe distanze.I veicoli alimentati a gas naturale liquefatto offronomolteplici vantaggi, sia dal punto di vista dellasostenibilità ambientale, sia da un punto di vistadella profittabilità economica. Consentono, infatti,di ridurre al minimo le emissioni di particolato (-95% rispetto a un diesel) e di NOX (-35%), limi-tando nel contempo del 10% le emissioni veico-lari di CO2, che si riducono del 100% nel caso diutilizzo di bio-metano. Anche la rumorosità risultanotevolmente migliorata, con un abbattimentomedio di 5 dB(A), mentre il costo del carburante èridotto di almeno un 10% rispetto al gasolio.L’attenzione di SMET verso la tutela dell’ambienteha trovato in Iveco il partner ideale per un traspor-to sostenibile. L’accordo è stato perfezionato gra-zie al contributo della Concessionaria Mecar diNocera Superiore (SA). Noach Dror, CNHIndustrial Vice President Transport Logistics, hasottolineato con orgoglio che «Per il quinto annoconsecutivo CNH Industrial è stata confermataIndustry Leader negli indici Dow JonesSustainability (DJSI) World ed Europe. Per noi lasostenibilità è un elemento essenziale quando siprendono decisioni di business per l’impatto chequeste hanno sull’ambiente, sulle nostre personee sulle comunità in cui operiamo. La strategia cheCNH Industrial persegue è quella di trovare solu-zioni a emissioni sempre più contenute entro il2018 per tutte le principali tratte logistiche. Daaprile SMET utilizzerà gli Stralis LNG per rifornire lostabilimento di Suzzara, partendo dall’area diTorino: questa tratta rappresenta la prima imple-mentazione strategica in Italia». Gli altri protagoni-sti dell’accordo triennale tra Iveco e SMET saran-no gli Stralis AS440S48T/P con motorizzazione

diesel Iveco Cursor 11 Euro VI da 480 Cv, dotatadell’innovativo sistema di riduzione catalitica HI-SCR. Questa tecnologia esclusiva assicura unacombustione ottimale, poiché fa a meno del siste-ma di ricircolo dei gas di scarico (EGR). Il control-lo dell’inquinamento è totalmente affidato al post-trattamento a valle del motore. L’esclusivo sistema HI-SCR, frutto dell’esperienza tecnologica di FPTIndustrial, offre una soluzione semplice alla grandesfida rappresentata dalla riduzione delle emissioniinquinanti imposta dalla normativa europea EuroVI. Lo fa senza il ricorso a componenti complessi,senza inquinamento chimico del motore e deidispositivi connessi e senza eccessive sollecitazio-ni termiche, il che si traduce in una riduzione dipeso e in un maggiore grado di affidabilità.Positivo è anche il bilancio economico della solu-zione HI-SCR. La riduzione del costo totale di eser-cizio del veicolo (TCO, Total Cost of Ownership)consente, infatti, un rapido ritorno dell’investimen-to nella tecnologia Euro VI.

Nella pagina a fianco, uno schieramento degli Stralis LNG consegnatialla SMET. In alto, Pierre Lahutte, Iveco Brand President, con Domenico De Rosa,Direttore commerciale della SMET. Sopra, due Stralis LNG ed uno con motorizzazionediesel del parco SMET

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protagonisti

Aumenta rapidamente il numero delleaziende italiane che decidono di utilizzareil metano nel trasporto pesante, comecombustibile alternativo al gasolio. Questavolta, la scelta del gas naturale è statafatta dalla Pe.Tra di Brembate (Bergamo),che ha recentemente ricevuto quindici

Iveco Stralis Hi-Road LNG Euro VI. L’azienda bergamasca,che ha due sedi operative in Italia e quattro filiali all’estero inGermania, Spagna e Romania, si occupa di trasporto inter-modale a livello nazionale ed europeo e di servizi logistici.La cerimonia di consegna si è svolta presso la sede dellaPe.Tra, alla presenza di Mihai Radu Daderlat, BusinessDirector di Iveco Mercato Italia, Noach Dror, Vice President

Quindici Stralis con motorealimentato a gas naturale

liquefatto consegnati alla Pe.Tra di Brembate

(Bergamo). Cureranno i flussi logistici

dei materiali fra gli stabilimenti spagnoli

di Iveco di Valladolid e Madrid

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PE.TRA

PE.TRA SCOMMETTESUL LIQUEFATTO

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Transport Logistics di CNH Industrial, GianandreaPellegrinelli, Titolare di Pe.tra e Paolo Zanardi, titolaredell’Auto Industriale Bergamasca, la concessionaria Iveco diriferimento. Gli Stralis Natural Power AT440S33T/P alimen-tati a gas naturale liquefatto (LNG) forniti alla Pe.Tra sonoequipaggiati con il motore Cursor 8 C-LNG Euro VI di FPTIndustrial da 330 Cv. I trattori hanno un serbatoio criogenico(LNG) da 510 litri di capacità, posto sul lato destro del tela-io, e quattro serbatoi di gas naturale compresso (CNG) da 70litri ciascuno, che permettono un’autonomia operativa dioltre 750 chilometri. Ciò consente di impiegare gli StralisNatural Power anche sulle medie e lunghe percorrenze. Dalpunto di vista della sostenibilità economica, la riduzione delcosto totale di esercizio (TCO, Total Cost of Ownership) di unveicolo a LNG è oltre al 10% rispetto a un mezzo con moto-rizzazione diesel. Il gas naturale ha, infatti, un prezzo allapompa inferiore rispetto al gasolio, il che permette una sen-sibile riduzione del costo del combustibile, che rappresentala voce principale del TCO. Mihai Daderlat, Business Director di Iveco, ha commentato:“Il nostro impegno per la sostenibilità si declina ulteriormen-te nel “Progetto Logistica Green” che prevede, entro il 2018,una sostanziale riduzione delle emissioni connesse alle atti-vità logistiche all’interno del gruppo CNH Industrial. Potercontare su clienti come Pe.Tra, che condivide l’importanzadel nostro impegno nei confronti dell’ambiente, accresce ilvalore del brand che si fonda sulla qualità dei prodotti, sulletecnologie avanzate e sulla business partnership, valori per-fettamente sintetizzati dalla consegna odierna”. Noach Dror, CNH Industrial Vice President TransportLogistics, ha sottolineato: “Per il quinto anno consecutivoCNH Industrial è stata confermata Industry Leader negliindici Dow Jones Sustainability (DJSI) World ed Europe. Pernoi la sostenibilità è un elemento essenziale quando si pren-dono decisioni di business per l’impatto che queste hannosull’ambiente, sulle nostre persone e sulle comunità in cuioperiamo. La strategia che CNH Industrial persegue è l’im-piego di soluzioni di trasporto con mezzi a gas naturale conl’obiettivo dichiarato di coprire oltre il 40% del fabbisognodei propri flussi logistici, ovvero tutte le principali tratte tra idiversi stabilimenti produttivi del gruppo entro il 2018. Damarzo Pe.Tra utilizza gli Stralis LNG nel collegamenti fra gliimpianti Iveco di Valladolid e Madrid. Questa tratta rappre-senta la prima implementazione strategica della logisticagreen in Spagna”. La ricerca e l’attenzione continua di Iveco alle nuove tecno-logie hanno permesso al brand di essere leader europeo nelsettore dei combustibili alternativi, anticipando le soluzioniche contribuiranno a ridurre ulteriormente l’impatto ambien-tale del settore dei trasporti. Questo fa di Iveco – come affer-ma il pay-off aziendale - “il partner ideale per un trasportosostenibile”. Iveco è leader europeo nel settore delle trazio-ni a gas naturale con una gamma completa di veicoli legge-ri, medi, pesanti e autobus. Grazie a un’esperienza ventenna-le nelle motorizzazioni a metano, ha immesso sul mercatooltre 15mila mezzi, fra commerciali (6.500 unità), camionmedi e pesanti (2.900 unità) e autobus (5.500 unità).

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In alto, lo schieramento di Stralis LNG consegnati alla Pe.Tra. A fianco, la cerimonia di consegna delle chiavi dei veicoli

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protagonisti

SADEM prosegue il rinnovo

del parco bus con l’acquisto

di otto Crossway Prodi Iveco Bus,

destinati alle lineedella prima

cintura torinese.Rientrano

di un pianod’investimentoautofinanziato

di 10 milioni di euro

in tre annidi Paola Bruna

SADEM

OTTO CROSSWAY PRO PER TORINO E DINTORNI

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Prosegue, conl’acquisto diotto CrosswayPro di IvecoBus, il rinnovodel parco auto-bus varato lo

scorso anno da SADEM,società di trasporto pubblicolocale che gestisce oltre 35linee in provincia di Torino. Inuovi veicoli, che sanno impegnati sulle linee della prima cin-tura del capoluogo piemontese, fanno parte del piano d’am-modernamento della flotta basato su un investimento autofi-nanziato di 10milioni di euro suddiviso in tre anni. SADEM,oggi partecipata dal Gruppo Arriva uno dei leader mondialinei servizi di trasporto passeggeri, sostituirà con gli ottoCrossway Pro altrettanti mezzi Euro 2, attualmente operativi intutto il Piemonte, riducendo così, in modo concreto, l’impattoambientale. L’investimento rientra in un programma che pre-vede l’acquisto di 40 nuovi autobus Crossway Pro di Iveco Busper aggiornare il parco mezzi con nuovi veicoli destinati al tra-sporto urbano, extraurbano e scolastico. I primi dieci esempla-ri sono stati impiegati dallo scorso settembre nel potenzia-mento dei servizi dell’area pinerolese, in concomitanza conl’inizio dell’anno scolastico, mentre, in precedenza durantel’estate, sono entrati in funzione altri dieci mezzi destinati aicollegamenti fra il centro di Torino e l’aeroporto di Caselle,con fermate nelle principali stazioni ferroviarie del capoluogo- Porta Nuova e Porta Susa -, in via Stradella (Torino Nord), aBorgaro Torinese e nell’abitato di Caselle. Questo investimen-to consolida la partnership tra SADEM e il gruppo Iveco, vin-citore della gara europea per la fornitura dei bus e costrutto-re dei nuovi Crossway Pro, mezzi di ultima generazione dotatidi motori Euro 6 con l’esclusiva tecnologia Hi-SCR . Questasoluzione riduce ulteriormente i consumi di gasolio e le emis-sioni aspetto, quest’ultimo, d’importanza cruciale nella cresci-ta ecosostenibile della società di trasporto pubblico piemon-tese. I nuovi Crossway Pro offrono ai passeggeri numerosi van-taggi, fra cui la climatizzazione automatica, un sistema audio-visivo di annuncio/informazione, uno spazio dedicato e unarampa d’accesso per le persone a mobilità ridotta e vetri oscu-rati. "E' un importante risultato quello raggiunto da Sadem –ha commentato il Presidente dell'Agenzia per la MobilitàPiemontese, Claudio Lubatti. Il rinnovamento del parco mezziè una scelta che guarda un servizio di sempre maggiore qua-lità offerto all'utenza. Nei mesi scorsi sono stati presentati altrinuovi mezzi già in esercizio su altre linee del Pinerolese, frut-to di questa partnership tra il Gruppo Arriva e Iveco. E' ilsegnale di una realtà imprenditoriale del nostro territorio atti-va, che investe e che sa guardare allo sviluppo del proprio ser-vizio, in termini di efficienza e qualità. Anche grazie a questiinvestimenti, il sistema di mobilità potrà diventare un'opportu-nità sempre più importante per molti cittadini”. “Siamo moltoorgogliosi di questo nuovo investimento – ha dichiaratoGiuseppe Proto, amministratore delegato della SADEM – unadimostrazione concreta del nostro impegno sul territorio diTorino e in provincia: vogliamo essere vicini ai nostri utenti,che quotidianamente viaggiano sui nostri mezzi, e cui voglia-mo offrire mezzi innovativi, moderni ed ecosostenibili.

L’impegno che ci assumiamo è di raddoppiare le risorse cheriusciremo a ottenere dal piano Autobus, recentementeapprovato dal Governo. Un piano che dovrebbe destinare alPiemonte circa 31 milioni di euro. Per ogni euro di finanzia-mento che entrerà nelle casse di SADEM, l’Azienda provvede-rà a investire un altro euro, per massimizzare e potenziareancora di più le risorse a favore del territorio e della mobilitàecosostenibile.” "Siamo fieri di essere stati individuati comebusiness partner della SADEM per la fornitura di ottoCrossway Pro, che rientrano nell'accordo di acquisto per 40veicoli dello stesso modello, confermando ancora una volta ilsuccesso della gamma Crossway, leader di mercato in Europa– ha affermato Luigi Boggione South Europe Manager diIveco Bus. Questa scelta suggella il lavoro svolto insieme,consolidando una collaborazione che è iniziata parecchi annifa. Ci riempie d'orgoglio poter mettere a disposizione dellacittadinanza l'eccellenza dei veicoli di Iveco Bus, che offronoil massimo confort sonoro e climatico ai passeggeri, unambiente di lavoro ergonomico e confortevole per gli autisti,efficienza e costi d’esercizio contenuti per SADEM. Anchesotto il profilo delle emissioni, i motori Iveco Cursor 9 Euro VIcon l’esclusiva tecnologia Hi-SCR contribuiscono al migliora-mento della qualità dell’ambiente con un beneficio per tutti icittadini. Tutto questo è possibile senza venir meno alle esi-genze dei nostri clienti in termini di costi di manutenzione e d’esercizio, anch'essi ridotti in modo significativo".

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LE CIFRE DELLA SADEMSADEM, nata nel 1941, gestisce più di 35 linee con una per-correnza annua di circa 11 milioni di chilometri, collegandopiù di 130 comuni e trasportando circa 5milioni di personeall'anno con una flotta di oltre 200 autobus. Insieme ad altre19 aziende del consorzio Extrato gestisce tutto il trasportoextraurbano della Provincia di Torino. Principale operatoreprivato nella vasta dell’hinterland del capoluogo piemontesegestisce, inoltre, i collegamenti con il Casinò di Saint Vincent,le località sciistiche del comprensorio della Via Lattea e i col-legamenti diretti con gli aeroporti di Torino, Milano Malpensae Bergamo Orio al Serio. SADEM è partecipata dal GruppoArriva che – con 55 mila addetti – trasporta ogni anno 2,2miliardi di passeggeri in 14 paesi, generando ricavi annui peroltre 4 miliardi di euro e offre servizi urbani ed extraurbani sugomma e su ferro, cui si aggiungono servizi turistici e dinoleggio. In Italia, Arriva è oggi tra i primi operatori nel setto-re del trasporto pubblico locale, con oltre 100 milioni di kmdi percorrenza annua, 3.400 dipendenti e una flotta di oltre2.300 autobus. Arriva Italia opera con società controllate inLombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia-Giulia e in jointventure con Enti Locali a Trieste e Como.

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