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QUELLO CHE VA BENE PER LE PICCOLE IMPRESE VA BENE PER IL PAESE. Le piccole imprese rappresentano la risorsa più importante per evitare che la crisi dei mercati internazionali travolga anche il nostro Paese. Per questo Confartigianato si batte per valorizzare la loro capacità di produrre ricchezza e occupazione. Quotidiano di Confartigianato Imprese n° 3/2009 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 c. 1, DCB FI Copia 0,52 _ Marzo - Aprile 2009 IMPRESA RTIGIANA In Calabri a Confartigianato presenta le proposte anticrisi al Parlamento Crisi economica, al via il tavolo per le PMI Arrivano i correttivi per adeguare gli studi di settore alla crisi aualità

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QUELLO CHE VA BENEPER LE PICCOLE IMPRESEVA BENE PER IL PAESE.

Le piccole imprese rappresentano la risorsa più importante per evitare che la crisi

dei mercati internazionali travolga anche il nostro Paese. Per questo Confartigianato

si batte per valorizzare la loro capacità di produrre ricchezza e occupazione.

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Marzo - Aprile 2009

IMPRESA RTIGIANA In CalabriaConfartigianato presenta le proposte anticrisi al Parlamento

Crisi economica, al via il tavolo per le PMI

Arrivano i correttivi per adeguare gli studi di settore alla crisi

attualità

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impresa artigiana In Calabria

Impresa ArtigianaQuotidiano di Confartigianato Imprese www.confartigianato.it

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Redazione:Fabrizio CassieriIvan Demenego

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EDITART S.r.l.Via S. Giovanni in Laterano, 15200184 Roma

Autorizzazione Tribunale di Roma n.176 del 31/3/87

Questo numero di Impresa Artigiana in Calabria è stato stampato in 9.500 copie

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Chiuso in redazione il 23 Febbraio 2009

Sommario

QUELLO CHE VA BENEPER LE PICCOLE IMPRESEVA BENE PER IL PAESE.

Le piccole imprese rappresentano la risorsa più importante per evitare che la crisi

dei mercati internazionali travolga anche il nostro Paese. Per questo Confartigianato

si batte per valorizzare la loro capacità di produrre ricchezza e occupazione.

Quo

tidia

no d

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7/02

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Marzo - Aprile 2009

IMPRESA RTIGIANA In CalabriaConfartigianato presenta le proposte anticrisi al Parlamento

Crisi economica, al via il tavolo per le PMI

Arrivano i correttivi per adeguare gli studi di settore alla crisi

attualità

Convenzioni• Confartigianato, un pieno di risparmio

per tutto il 2009

• Tim Business Network, la convenienza al telefono

Nazionale

• Confartigianato, le proposte anticrisi presentate al Parlamento

• Crisi economica, al via il tavolo per le Pmi

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In Calabria - Notizie dalla Federazione Regionale

Associazioni provinciali della Calabria

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•Dalle «rinnovabili» una possibile risposta ai problemi energetici del Meridione

Catanzaro:•La legge di riforma del collocamento

in Calabria

Cosenza:•Record di iscrizioni per l’associazione

pensionati di Confartigianato Cosenza•I servizi a disposizione dei soci Anap

Crotone:•Alzheimer, da Crotone 200 questionari

per la ricerca

Reggio Calabria:•“Un condono previdenziale per dare

ossigeno alle imprese” • Alzheimer, anche Reggio Calabria in piazza per sostenere la ricerca

Vibo Valentia•Confartigianato Vibo Valentia, servizi

ed opportunità per le imprese•Un questionario per i clienti dei forni

artigiani

pag. 8A L E S S A N D R I A

•Studi di settore: pronti i correttivi per adeguarli agli effetti della crisi

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In CopeRTInA:Uno dei tre scatti della

campagna Comunicazione 2009 di Confartigianato Imprese

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FOCUS Uscire dalla crisi

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Confartigianato,le proposte anticrisipresentate al ParlamentoFaccia a faccia tra i vertici nazionali di Confartigianato e i rappresentanti di Camera e Senato. Oggetto del confronto le 38 proposte che Confartigianato ha studiato per rispondere alla crisi finanziaria e alla stretta creditizia che sta colpendo la micro e piccola impresa italiana

Trentotto proposte concrete per aiu-tare le piccole imprese, vale a dire il 99,4% del sistema imprenditoriale italiano, a schivare i colpi della crisi finanziaria e della stretta creditizia e per rilanciare la crescita e la com-petitività del Paese. Una terapia d’urto fatta di misure immediate per ridare ‘ossigeno’ alle piccole im-prese e di interventi strutturali per semplificare l’attività imprenditoria-le e assicurarne la continuità.Un pacchetto di proposte che il Pre-sidente di Confartigianato Giorgio Guerrini e il Segretario Generale Cesare Fumagalli hanno presen-tato oggi in un faccia a faccia con i Parlamentari di maggioranza ed opposizione intervenuti all’iniziati-va promossa da Confartigianato a Roma, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto. All’iniziativa hanno partecipato i Vice Presidenti di Confartigianato, Giorgio Merletti, Claudio Miotto, Francesco Sgherza, i componenti del Comitato di Presidenza Valdi-miro Belvederesi e Giampaolo Pa-lazzi, la Presidente di Donne Impre-sa Confartigianato Rosa Gentile, il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Marco Colombo, il Presidente dell’Anap Confartigia-nato Enzo Ciccarelli.Trentotto proposte articolate in set-te capitoli e concentrate sulle pic-cole imprese fino a 49 dipendenti “che - ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini - sono la base produttiva del Pae-se. Proposte che nascono dall’eco-nomia reale perché sono il frutto delle istanze e delle sollecitazioni provenienti dagli imprenditori. Con-fartigianato le ha raccolte e oggi se ne fa portavoce per dare risposte

all’economia reale del Paese”.Dal credito, rico-nosciuto da tutti i Parlamentari come “la vera emergenza attua-le del Paese”, alle misure per incen-tivare la domanda, dagli incentivi fi-scali agli interventi per la crescita e la competitività, dal sostegno del lavo-ro e dell’occupa-zione all’energia, fino all’istituzione dell’Agenzia per la piccola impresa, “necessaria - secondo Fumagalli - per valutare l’impatto di ogni nuova normativa sulla piccola impresa”.“Confartigianato e il mondo delle piccole imprese, che è composto da 4,3 milioni di imprese, che danno lavoro a 11 milioni e 300 mila per-sone e generano un valore aggiun-to di 380 miliardi di euro - ha tenuto a precisare il Presidente Guerrini - non chiedono aiuti, sconti o assi-stenzialismo. Vogliamo che la crisi diventi l’occasione per sbloccare le riforme più volte annunciate e mai attuate. Dopo il salvataggio di Ali-talia, le rottamazioni per Fiat, gli in-centivi a Merloni e Piaggio, è ora di fare davvero qualcosa per il 99,4% delle imprese italiane, protagoniste dell’economia reale del Paese che finora hanno sfidato la crisi senza alcun ‘paracadute’”. A cominciare dalla semplificazione dell’attività d’impresa. “Proponiamo - ha detto Guerrini - la nomina di un Commis-sario straordinario anti-burocrazia, delegato per la deregolazione e la semplificazione amministrativa.

Non un altro ente politico astratto, non un altro Osservatorio, ma un manager con poteri straordinari che finalmente si occupi concretamente di sfoltire la giungla burocratica che imprigiona l’attività degli imprendi-tori”.Confartigianato propone interventi finalizzati a potenziare strumenti già esistenti, ad esempio i Consorzi fidi per favorire l’accesso al credito, e volti a sciogliere pesanti nodi come, ad esempio, i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese. “Si tratta - ha spiegato il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagal-li illustrando nel dettaglio le propo-ste - di misure che per le imprese significherebbero molto: basti sol-tanto pensare che la crisi del cre-dito è già costata alle imprese 12,5 miliardi e che i ritardi di pagamento della PA costano alle nostre impre-se 1,7 miliardi di oneri finanziari”.Tra le proposte in materia fiscale per dare una boccata d’ossigeno alle imprese, la Confederazione chie-de lo slittamento a novembre del pagamento delle imposte. “Anche ➜

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FOCUS Uscire dalla crisi

in questo caso - spiega Fumagalli - nessun ‘regalo’, ma un semplice differimento che avrebbe il vantag-gio di lasciare liquidità alle imprese e di dare un segnale di fiducia agli imprenditori”.“Trasformiamo la crisi in opportuni-tà per far ripartire l’economia - ha detto Guerrini - e per valorizzare, nei fatti e non solo a parole, le pic-cole imprese”. Per realizzare questo obiettivo, Confartigianato propone anche, in attuazione dei principi eu-ropei contenuti nello Small Business Act, di istituire, presso la Presiden-za del Consiglio, l’Agenzia per le mi-cro e piccole imprese con il compito di favorire lo sviluppo delle aziende con meno di 50 dipendenti e di pre-disporre il Rapporto annuale sulla piccola impresa del Presidente del Consiglio. Tra i compiti dell’Agen-zia indicati da Confartigianato vi è anche l’analisi di impatto preventivo sulle piccole imprese dei disegni di legge e degli schemi di decreti le-gislativi e la verifica di impatto suc-cessivo degli atti normativi.Il Presidente di Confartigianato ha concluso il suo intervento, sottoli-neando che “queste proposte, che sono il frutto di chi in mezzo alle imprese vive tutti i giorni, servono per valorizzare le piccole imprese e quindi far ripartire l’economia”.Positive le risposte dei Parlamentari intervenuti all’incontro. Un’iniziativa unanimemente apprezzata nelle parole dei Deputati e dei Senatori “per il metodo e il merito”, capace “di porre davanti agli occhi della po-litica le difficoltà e le esigenze della micro e piccola impresa italiana”.In assenza di “una sede comune di confronto tra politica e rappresen-

tanti del mondo economico”, come ha denunciato l’On. Savino Pez-zotta (UdC), intervenendo nel cor-so del dibattito, Confartigianato ha creato quell’ambiente di confronto necessario per sostenere l’azione delle micro e piccole imprese. Lo ha confermato la Sen. Maria Leddi Ma-iola (PD), presidente dell’Intergrup-po parlamentare per il monitoraggio del credito alle Pmi e del saldo dei pagamenti della pubblica ammini-strazione. “Conosciamo molto bene i problemi delle micro e piccole imprese. Posso confermarvi che come Intergruppo - ha assicurato la Senatrice - lavoreremo sulle vostre proposte per sciogliere il cosiddetto “credit crunch”, per recuperare i cre-diti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese e per in-trodurre un’efficace azione di sem-plificazione nella burocrazia italia-na”. “Problemi significativi e reali, a cominciare dalla vostra denuncia a favore dell’autoriparazione e di tutta la filiera automobilistica dell’artigia-nato”, ha aggiunto Pezzotta. “L’Italia ha bisogno di un patto di coesione nazionale. Ognuno deve assolvere al proprio dovere. Le banche che ricevono soldi per garantire liquidità alle im-prese non possono negare loro i finanziamenti, così come lo Stato non può astenersi dal pagare i de-biti alle micro e piccole imprese”. Il senatore Valter Zanetta (PdL) ha espresso il proprio appoggio alla proposta confederale di un “poten-ziamento dei tradizionali strumen-ti creditizi dell’artigianato, come i Consorzi Fidi”, confermando l’asso-luta necessità di risolvere i problemi legati al pagamento delle fatture da

parte della Pubblica Amministrazione. Il senatore Francesco Casoli (PdL) ha preso la parola per sottolinea-re “come il “Piano Casa” che il Governo si appresta a varare interviene già a favo-re di tutta la filiera dell’edilizia, e di conseguenza di molti settori dell’ar-tigianato”.Il dibattito si è spostato sull’impor-tanza delle reti d’imprese, dei con-sorzi e della dimensione d’impresa. Numerosi i parlamentari che hanno annunciato di fare proprie le propo-ste di Confartigianato in materia, confermando la necessità espres-sa da Cesare Fumagalli di definire “giuridicamente la rete tra imprese, considerando che le associazioni temporanee d’imprese hanno alcu-ne significative lacune”, come quel-le relative al patrimonio societario.La senatrice Anna Rita Fioroni (PD) ha apprezzato la proposta confe-derale di istituire un Commissario straordinario per la semplificazio-ne burocratica, necessaria, secon-do la senatrice, “per snellire tutti i procedimenti burocratici a cui sono costrette le micro e piccole imprese italiane, e non mi riferisco esclusi-vamente agli obblighi fiscali e am-ministrativi”. La crisi passerà, non i problemi strutturali del sistema pro-duttivo italiano. Per questo motivo, la senatrice ha condiviso l’avverti-mento espresso anche da Guerrini e Fumagalli. L’obiettivo finale degli interventi a favore delle imprese deve “offrire risposte definitive non soltanto alla crisi, ma a tutte le esigenze della piccola impresa e dell’artigianato italiano”.

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Da sx: Giampaolo palazzi, Rosa Gentile, enzo Ciccarelli

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Cresce fino alla cifra record di 1,5 miliardi di euro il Fondo di ga-ranzia per il credito alle piccole e medie imprese. Nell’immedia-to il Fondo avrà una dotazione di cassa di 500 milioni che sa-ranno sufficienti a sostenere un flusso di prestiti bancari fino a 60/70 miliardi di euro; tra il 2010 e il 2011 sarà coperto il restante miliardo. E’ partito con il piede giusto il Tavolo per il rilancio economi-co delle Pmi che si è insediato presso il Ministero dello Svilup-po Economico il 18 marzo e che in breve tempo dovrà formulare proposte concrete per rendere più semplice la vita delle piccole imprese liberandole dai vincoli burocratici e dagli oneri ammini-strativi, così come previsto dallo Small Business Act, l’atto di indi-rizzo della Comunità Europea a cui il tavolo darà attuazione.Il rifinanziamento del Fondo di garanzia che ha per obiettivo principale la riattivazione dei meccanismi di fiducia nelle ban-che ponendo così un argine al credit crunch è stato annunciato, insieme ad altre misure a soste-gno delle PMI, dal Ministro del-lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ai rappresentanti delle piccole imprese - la delegazione di Confartigianato era guidata dal Presidente Giorgio Guerrini e dal Segretario Generale Cesare Fumagalli - del mondo coopera-tivo, di ANCI (Associazione Na-zionale Comuni di Italia), UPI (Unione Province d’Italia) e ABI (Associazione Ban-

Crisi economica, al via il tavolo per le PmiTra le prime misure anticipate dal Ministro dello Sviluppo Economico Scajola, l’aumento fino a 1,5 miliardi del Fondo di Garanzia per le PMI.Guerrini: “Chiediamo misure tempestive ed efficaci a misura di piccole imprese”

caria Italiana). “Salutiamo con soddisfazione l’apertura del tavolo chiesto a settembre, meglio tardi che mai - ha rimarcato il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini - noi chiediamo interventi tem-pestivi ed efficaci, a misura del 99,4% delle imprese italiane che sono sotto i 50 dipendenti: sono 4,8 milioni e producono il 70 % del Pil. Dopo le banche, Alitalia e Fiat, adesso attendiamo stru-menti efficaci a favore delle pic-cole imprese che sorreggono il peso del Paese”. Nel corso dell’incontro il Presi-dente di Confartigianato Giorgio Guerrini ha ribadito le proposte per consentire alle piccole impre-se di affrontare la crisi, che ave-va già presentato ai Parlamentari di maggioranza e opposizione il 17 marzo a Palazzo San Macuto.Nell’intervento introduttivo il Mini-stro Claudio Scajola ha spiegato che l’Italia è tra i primi Paesi in Europa a dare corpo alle racco-mandazioni della Commissione Europea contenute nello Small Business Act, conferman-do che la filosofia del “pensare innanzi-tutto in picco-lo” è larga-

mente condivisa dal Ministero. Approvato dalla Commissione Europea nel giugno del 2008, lo Small Business Act è un atto di indirizzo che propone un pac-chetto di iniziative e proposte di azioni politiche da attuare a livel-lo europeo e negli Stati membri per valorizzare 23 milioni di pic-cole e medie imprese europee, di cui 6 milioni in Italia. “Noi - ha affermato il Ministro Scajola - cominceremo un’attivi-tà che proseguirà nelle prossime settimane per definire provvedi-menti condivisi, a breve e a me-dio termine. Inizieremo con il fon-do di Garanzia per le imprese”.“Ci sono tante cose che si pos-sono fare - ha proseguito il Mini-stro - semplificando la vita delle imprese, migliorando i rapporti tra istituzione e imprese. E que-sto tavolo di confronto serve pro-prio per mantenere un tessuto imprenditoriale importante”. D’al-tronde, nel nostro Paese,

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FOCUS Uscire dalla crisi

ci sono 5 milioni di piccole e me-die imprese e “abbiamo la neces-sità di trovare insieme forme di crescita di questo settore fonda-mentale per la nostra economia”. Il Ministro ha sottolineato che lo start up del Tavolo cade in una situazione difficile che co-stringe a rivedere i parametri di applicazione dello SBA in una direzione ancora più ambiziosa rispetto alla semplificazione del-la pubblica amministrazione e al taglio degli oneri amministrativi verso le piccole imprese previ-sti dalla Commissione Europea. Il Tavolo, in via prioritaria, dovrà mettere a punto gli strumenti per permettere alle PMI di “affronta-re l’emergenza”. L’attuazione del Tavolo delle PMI avverrà in due fasi. La prima, come annunciato dal Ministro Scajola, servirà per affrontare la difficile fase con-giunturale, la seconda, invece, si preoccuperà di definire misure più strutturali. La partenza della ‘fase uno’ è im-mediata - “già da domani” ha det-to il Ministro, accogliendo la sol-

lecitazione “a far presto” del Pre-sidente di Confartigianato Guer-rini - e prevede l’istituzione di una serie di tavoli tecnici secondo tre linee fondamentali: finanziamenti alle imprese, internazionalizza-zione, coordinamento tra politi-che nazionali e regionali. Su quest’ultimo punto il Ministro ha insistito particolarmente, af-fermando che c’è uno scollamen-to tra le varie politiche che ven-gono attuate nel Paese. Da qui la necessità di un maggior coordinamento tra le politiche nazionali con quelle del territorio e viceversa. I Tavoli dovranno dare rapida attuazione a una serie di misu-re già ideate o implementate dal Governo prima della crisi e che attendono da diverso tempo di essere sbloccate. Tra le misure di maggior inte-resse per le imprese artigiane si segnalano: la creazione del Fondo per i distretti e le norme per le reti di impresa, il Fondo Made in Italy per l’internaziona-lizzazione, lo Sportello unico per

le imprese, la de-stinazione di parte del diritto annuale delle Camere di Com-mercio al sostegno dei Consorzi Fidi e del cre-dito alle imprese. I dettagli dei Tavoli tecnici della fase uno, quella anticiclica, sono stati illu-strati dal Capo del Dipartimento Impresa e Internazionalizzazio-ne del Ministero dello Sviluppo Economico Luigi Mastrobuono. I tavoli saranno sei: credito (guida-to da Aldo Mancurti - Capo del Dipartimento Sviluppo e Coesio-ne economica); crisi di impresa (Giuseppe Tripoli - Direttore Ge-nerale Unioncamere); politiche energetiche e energie rinnovabili (Guido Bortoni - Capo Diparti-mento Energia); reti di impresa e dimensioni di impresa (Andrea Bianchi - Direttore delle Politiche di Incentivazione e sviluppo); in-ternazionalizzazione (Luigi Ma-strobuono - Capo Dipartimento per l’impresa e l’internazionaliz-zazione); semplificazione a livelli di Governo (Fabrizio Costa).

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FOCUS Uscire dalla crisi

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Il percorso condiviso da Confarti-gianato per riallineare la ‘normali-tà economica’ delle imprese, rap-presentata dagli studi di settore, all’attuale quadro economico pro-fondamente modificato dalla crisi, ha raggiunto un nuovo importante risultato: la Commissione degli Esperti per gli studi di settore, nella seduta del 2 aprile, ha dato il via libera ai correttivi che si ap-plicheranno con “Gerico 2009” al fine di tener conto degli effetti congiunturali sul reddito delle im-prese. La Commissione, l’organismo che riunisce l’amministrazione fi-nanziaria, la Società per gli studi di settore (SoSe) e le associazioni di categoria, tra le quali Confarti-gianato, è giunta anche alla con-clusione che gli studi di settore dovranno essere applicati con grande cautela ai fini dell’accerta-mento fiscale, in particolare per il periodo d’imposta 2008, e più in generale, per gli anni in cui per-durerà la crisi. Sull’avvertimento ha pesato il parere di Confartigianato e delle altre organizzazioni della piccola impresa, che hanno sottolineato come, nonostante l’attento lavoro svolto dalla Commissione, non è possibile essere certi che l’appli-cazione degli studi al 2008 potrà cogliere alla perfezione la situa-zione dei contribuenti interessati. Con tutte le possibili conseguen-ze sul piano degli accertamenti. La raccomandazione è contenuta in un documento approvato al ter-mine della seduta, in cui la Com-missione di Esperti sottolinea che “in relazione ai periodi d’imposta 2008 e 2009 interessati da note-voli modifiche nel mercato provo-cate dalla crisi, il risultato degli studi di settore sia accompagnato in sede di accertamento anche da altri elementi in grado di rafforza-

Studi di settore: pronti i correttivi per adeguarli agli effetti della crisiPer gli accertamenti saranno necessarie prove aggiuntive. Confermata in pieno la validità del percorso intrapreso dalla Commissione degli Esperti lo scorso 6 novembre

re ulteriormente la pretesa tributa-ria”. Da qui l’invito all’Agenzia del-le Entrate ad adottare particolare prudenza in sede di accertamento “nelle situazioni in cui gli scosta-menti saranno di lieve entità”.La Commissione avverte anche che si tratta di un primo step di correttivi ai quali seguiranno nel 2010 - ai fini dell’attività di control-lo - ulteriori interventi sulla base di una più ampia e precisa disponi-bilità di dati e delle dichiarazioni acquisite per il 2008. La Commissione degli Esperti ri-badisce con forza che l’adegua-mento agli studi di settore deve avvenire solamente qualora il contribuente si riconosca nella stima dei ricavi effettuata da Ge-rico, esortando, in caso di man-cato adeguamento, ad annotare nell’apposito campo dell’allegato le situazioni che hanno determi-nato lo scostamento dal ricavo stimato. D’altro canto, l’Organismo ha ri-chiamato tutti, associazioni, pro-fessionisti e Osservatori regionali, a segnalare con tempestività “ed in modo documentato situazioni particolari e ripetutamente riscon-trate nelle quali si ritiene che il contribuente non debba adeguar-si”. Per Confartigianato l’appro-vazione dei correttivi - che valida una metodologia più che i risultati, perché questi si vedranno concre-tamente solo più avanti - confer-ma la bontà dell’intero percorso tracciato dalla Commissione degli Esperti degli studi di settore nella seduta dello scorso 6 novembre, un percorso reso possibile anche dall’importante contributo delle Organizzazioni di categoria. Coerentemente con la road map stabilita dagli Esperti, il Governo, a poche settimane dalla prima se-duta della Commissione ha inseri-to nel decreto legge n. 185 del 29

novembre 2008, i primi due cor-rettivi allo strumento, prevedendo la revisione straordinaria degli Studi in chiave congiunturale e la riduzione delle sanzioni nei casi di adesione agli inviti di contraddit-torio. Il Decreto ha stabilito anche che gli studi possono essere inte-grati, tenendo conto dei dati della contabilità nazionale, con gli ele-menti acquisibili presso istituti ed enti specializzati nella analisi eco-nomica, nonché degli osservatori specializzati. Nel mese di febbraio, la SoSe ha dato il via a una campagna di rac-colta dati per monitorare la situa-zione di crisi delle imprese e dei lavoratori autonomi soggetti agli studi di settore. Il lavoro di raccol-ta e di analisi delle informazioni è stato possibile anche grazie all’im-pegno di Confartigianato che ha fornito un campione per verificare l’effetto dei correttivi direttamente sul periodo d’imposta 2008. In un mese alla SoSe sono giunte circa 300.000 posizioni, un nume-ro estremamente rilevante confer-mato anche dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze Daniele Molgo-ra, il 12 marzo, in una interroga-zione parlamentare. Una nuova occasione per la verifica degli ef-fetti della crisi sulle imprese, e di conseguenza della capacità degli Studi di ritrarre adeguatamente la normalità economica delle stesse, è arrivata in occasione della pre-sentazione delle dichiarazioni IVA semplificate dell’anno 2008.Sempre nel mese di febbraio, Confartigianato e le altre Orga-nizzazioni del settore hanno pro-mosso un incontro con il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, che ha dato concreta at-tuazione a quanto già convenuto nella seduta di novembre della Commissione degli Esperti.

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Convenzioni

Confartigianato, un pieno di risparmioper tutto il 2009Confartigianato Imprese ha rinnovato per tutto il 2009 le due Convenzioni con Erg e Tamoil per l’acquisto di carburante a prezzi scontati. Se i vertiginosi rialzi del prezzo del petrolio sembrano lontani, il risparmio, invece, è alla prossima stazione di servizio.O meglio, in una delle oltre 4mila stazioni di servizio italiane che offrono risparmio e convenienza tanto all’impresa quanto alla famiglia degli imprenditori associati a Confartigianato

Per informazioni consultare la sezione Convenzioni del portale www.confartigianato.it

La prima offerta dedicata da Tamoil agli associati Con-fartigianato, MyCard Tamoil Corporate, è per le partite IVA e permette agli artigiani di risparmiare 3 centesimi a litro sul carburante ed il 10% sui lubrificanti Tamoil. Pagamento posticipato a 30 giorni dalla fattura e nes-suna carta carburante, pacchi di fogli o montagne di ricevute. MyCard Tamoil, infatti, mantiene nello stori-co elettronico tutte le informazioni relative alle singole transazioni, con i chilometri percorsi, il luogo, la data ed il costo del rifornimento. Insomma, tutto il neces-sario per controllare i movimenti della carta di paga-mento Tamoil, emessa e gestita dalla Banca Popolare di Milano. MyCard Tamoil Family, la seconda delle due offerte proposte dalla Convenzione con Tamoil, è comoda perché evita di pagare i rifornimenti con i contanti, è utile perché può essere utilizzata da tutta la famiglia, ma soprattutto è economica, considerati i tanti vantaggi riservati. A cominciare dall’addebito al 15 del mese. Inoltre è totalmente gratuita, nessun canone mensile né costi di commissione previsti, ed infine riserva uno sconto di 2,5 centesimi al litro, cu-mulabile con qualsiasi promozione, comprese le ridu-zioni delle stazioni di rifornimento “fai da te”. In più, a vantaggio di chi sottoscriverà la convenzione Confe-derale, ci sarà il raddoppio del bonus delle raccolte punti Tamoil. Per aderire alla Convenzione Confarti-gianato - Tamoil è necessario presentare la domanda su carta intestata della Confederazione ed il codice cliente, entrambi ottenibili presso la propria Associa-zione territoriale.

L’offerta di Erg, invece, si chiama “DrivERG Card” e permette di risparmiare fino a 3,63 centesimi di euro a litro. Infatti, allo sconto riservato ai possessori della car-ta, 1,033 centesimi a litro, si aggiungono le riduzio-ni previste dal “fai da te”, 2,1 centesimi sulla rete stradale, 2,6 sulle autostrade italiane. Conveniente e comoda da usare, la DrivERG Card permette a tutti gli associati Confartigianato di non dover più pagare in contanti i rifornimenti, propri e dei dipendenti, grazie ad una carta gratuita bien-nale accettata da più di 3.000 stazioni di servizio. A scadenza quindicinale poi, verrà emessa una fattura fiscale che sostituisce la vecchia scheda carburante, potendo saldare il pagamento a 30 giorni dalla quindicina di riferimento. Ma se ad una carta corrisponde un veicolo, tutti i movimenti della stessa impresa verranno effettua-ti in un’unica fattura, evitando così di accumulare inutili pile di carta negli uffici amministrativi. In più, con un semplice click, gli associati che ade-riranno all’iniziativa potranno controllare le fatture e le singole transazioni fatte con la carta al sito internet www.drivergcard.it.

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TIM Business Network,la flessibilità al telefonoTIM lancia un nuovo profilo tariffario dedicato alle imprese che non vogliono un contratto a taglia unica. Con Business Network, TIM unisce in un’unica offerta tutti i vantaggi di TIM AFFAREFATTO A LAVORO e dei profili TUTTO COMPRESO PROFESSIONAL. E per gli associati di Confartigianato l’offerta è ancora più conveniente

Importi IVA esclusa. Al valore del canone mensile deve essere aggiunto il costo della tasse di concessione governativa pari a 12,91 euro.*Per Tutto Compreso Professional 45 le telefonate sono comprese nel canone sino a 300 minuti al mese. Per Tutto Compreso Professional 70 le telefonate sono comprese nel canone sino a 700 minuti al mese. Per Tutto Compreso Professional UNLIMITED New le telefonate sono comprese nel canone sino a 5.000 minuti complessivi al mese. Per Tutto Compreso Professional 100, attivabile solo per le linee nuove ed in caso di passaggio di una linea proveniente da altro operatore mobile (MNP), sono comprese nel canone telefonate sino a 2.500 minuti complessivi al mese.

Tabella riassuntiva Business Network

IN CONFARTIGIANATO

TROVILE OFFERTE ASSOCIATIVEDEDICATE A TE

E’ in arrivo un autunno di flessibilità e convenienza grazie alla nuova proposta TIM sempre più a misura d’impresa. Impresa associata a Confartigianato, naturalmente. L’offerta, infatti, prevede sconti e servizi esclusivi, ma solo per chi attiva i nuovi profili tariffari attraverso lo Sportello Confartigianato-TIM, presente nella propria Associazione provinciale.Con BUSINESS NETWORK – questa la denominazione dell’offerta – le imprese potranno avere finalmente tutti i vantaggi di TIM AFFAREFATTO A LAVORO e dei profili TUTTO COMPRESO PROFESSIONAL (novità: da questo autunno i canoni di TCP si pagano posticipati!) in un unico contratto aziendale. In sostanza, grazie a BUSINESS NETWORK, le imprese possono attri- buire ad ogni cellulare dell’azienda un

profilo tariffario differente in funzione dei diversi consumi. Si può scegliere tra i cinque profili TUTTO COMPRESO PROFESSIONAL 45, 70, Unlimited (tutto compreso davvero, addirittura la concessione governativa pari a 12.91 euro al mese), oltre alla versione 100 (attivabile sui numeri in portabilità e sulle linee nuove), adatti a chi vuole disporre di un plafond predeterminato di minuti di con- versazione a un costo unitario par- ticolarmente limitato e la tariffa TIM AFFAREFATTO A LAVORO pensata per chi fa un uso moderato del telefono (non superiore ai 400 minuti al mese per linea), preferisce la tariffazione a minuto (0,15 euro, che scendono a 0,13 in caso di portabilità da altro gestore).Per le imprese associate a Confar-

tigianato, TIM taglia il costo mensile dei canoni, sia per i profili TUTTO COMPRESO PROFESSIONAL, sia per l’opzione Intercom Free (sconto del 50%) attivabile su TIM AFFAREFATTO A LAVORO, che consente di parlare gratuitamente con tutte le linee dello stesso contratto e con tutte le linee degli altri contratti che hanno attivo uno dei profili TIM AFFARE FATTO.

Per maggiori informazioni visitare l’area ‘convenzioni’ del portale internet: www.confartigianato.itPer la stipula dei contratti è possibile rivolgersi alle Associazioni provinciali Confartigianato,

scrivere all’indirizzo email: [email protected], oppure telefonare allo 06 70374277 (Lun-Ven 9.00-13.00)

**Per le attivazioni effettuate entro il 31 maggio 2009, dopo la prima chiamata verso la rete fissa al costo di 0,50 euro complessivi, tutte le altre chiamate effettuate nella stessa giornata sempre verso le numerazioni di rete fissa nazionale sono gratuite (entro 500 minuti al giorno). Con l’opzione “Intecom free”, chiamate gratis verso le linee del proprio contratto e verso quelle con lo stesso profilo tariffario, a canone ridotto a 2,00 euro al mese.

Attraverso lo Sportello Confartigianato-Tim è anche possibile acquistare un Personal Computer Notebook a soli 15 euro al mese, insieme ad un modem USB HSDPA comprensivo di 100 ore di navigazione mensili al costo di 15 euro/mese.

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In Calabria - Notizie dalla Federazione Regionale

Arriva dalla Sicilia una proposta per ‘ridare energia’ alle piccole e medie imprese dell’isola e in pro-spettiva anche a quelle di tutto il Mezzogiorno. Energia in senso stretto, energia elettrica, ma a dif-ferenza dell’attuale, meno costosa e più rispettosa dell’ambiente. Il tutto partendo da risorse disponi-bili ovunque sul territorio, quali il sole, il vento, i rifiuti.Per l’economista Jeremy Rifkin, il teorico del “nuovo corso verde dell’energia” consulente del Presi-dente americano Barak Obama e di recente anche della regione Si-ciliana, la “Sicilia (grazie a questo progetto) può diventare la punta di diamante della terza rivoluzione industriale. Il nucleare è un’ener-gia del XX secolo. Noi dobbiamo pensare alle forme di energia del XXI secolo, cioè alle rinnovabili. Del resto - ha aggiunto lo studioso - in Sicilia il sole c’è, l’uranio no”. Il Piano energetico regionale del-la giunta Lombardo, attualmente in fase di stesura, e a cui è stato chiamato a collaborare anche Ri-fkin, si fonda su un principio sem-plice e concreto: trasformare citta-dini e imprese da semplici consu-matori a consumatori/produttori di energia. Una rivoluzione che parte dalla riqualificazione degli edifici in chiave energetica e che prosegue con l’installazione in ogni casa e in ogni azienda di impianti di pro-duzione di energia alimentati da fonti rinnovabili. L’energia prodotta da fonti rinnovabili viene utilizzata subito; il surplus viene immagaz-zinato sotto forma di idrogeno, per poi tornare in rete quando ce n’è bisogno, ad esempio quando il sole o il vento non ci sono e gli impianti non funzionano. “Se riu-

Dalle “rinnovabili” una possibile risposta ai problemi energetici del MeridioneIn Italia la ‘terza rivoluzione’ industriale potrebbe partire dalla Sicilia. Una rivoluzione a zero impatto ambientale che potrebbe creare migliaia di nuovi posti di lavoro. “E perché non estendere il piano anche alla Calabria e all’intero Mezzogiorno ?”, rilancia il Segreta-rio regionale di Confartigianato Walter Fonte

scissimo in questo piano - spiega Lombardo - raggiungeremo conte-stualmente tanti obiettivi, a partire dal superamento della crisi, per-ché riusciremmo a risparmiare an-che mille euro di bolletta a famiglia con il relativo aumento del reddito pro capite. Potremmo contare an-che sul risparmio di energia e sulla tutela dell’ambiente”. E in più, sot-tolinea ancora il presidente della Regione Siciliana, l’attuazione del Piano permetterà “la creazione di migliaia di posti di lavoro”, una previsione basata sulla possibilità di produrre gli impianti fotovoltaici direttamente in Sicilia, e sulla rela-tiva necessità di installarli. Una linea, quella siciliana, con-divisa pienamente da Rifkin: “In questo momento - ha detto l’eco-nomista - abbiamo tre grandi crisi che si intrecciano nel mondo e che generano una “tempesta perfetta”: la crisi finanziaria, la crisi climatica e la crisi energetica. Per risolvere queste tre crisi insieme bisogna creare un nuovo modello energe-tico-economico, che crei migliaia di nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese, anche locali”.“L’iniziativa siciliana apre una por-ta di grande importanza per lo svi-luppo economico dell’intero Mez-zogiorno”. Ne è convinto il Segre-tario Regionale di Confartigianato Walter Fonte. “La Sicilia - spiega Fonte - non è l’unica regione italia-na che per condizioni geografiche può sfruttare vantaggiosamente il grande potenziale offerto gratuita-mente dal sole, citando solo una delle possibili fonti di energia rin-novabile. Anche la nostra regione, la Puglia, la Basilicata, possono fare scelte analoghe, sicure di tro-

vare nell’irraggiamento solare un potente alleato da opporre al caro bolletta. Occorre però una chiara volontà politica, e non mi riferisco solo alle Regioni. Penso anche al Governo centrale che dovrebbe inserire lo sviluppo delle energie rinnovabili ai primi posti del Piano energetico nazionale. Allo stesso tempo è importante che il Gover-no garantisca anche la stabilità degli incentivi per la realizzazione di impianti di microgenerazione al fine di consentire agli imprenditori di effettuare investimenti a lungo termine”. Secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato, lo sfruttamento intensivo delle energie rinnovabili per alleggerire la bolletta delle pic-cole imprese e per ridurre l’impat-to ambientale delle grandi centrali elettriche alimentate a derivati del petrolio, è qualcosa in più di una semplice opzione, è ormai una ne-cessità. La stretta dipendenza dal greggio per produrre la corrente, unita al prelievo fiscale sui con-sumi di energia e alla liberalizza-zione del mercato, che nei fatti è ancora tutta da compiere, fanno sì che le piccole imprese italiane pa-ghino l’elettricità fino al 42% in più rispetto alla media dei Paesi UE. Nel corso del 2008 gli imprenditori non hanno visto in bolletta gli ef-fetti della diminuzione del prezzo del petrolio: tra luglio e dicembre 2008 il prezzo del greggio in euro è sceso del 62,1% mentre nello stesso periodo l’indice dei prezzi alla produzione di energia elettri-ca e gas è salito del 6,5%. Soltan-to nel primo trimestre del 2009 il prezzo dell’energia sul mercato tutelato ha fatto registrare una ri-duzione del 12,1%.

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Catanzaro

La legge di riformadel collocamento in CalabriaA sette anni dalla legge nazionale che ha riformato il collocamento, i disoccupati e gli inoccupati calabresi sono ancora in attesa che la Regione e le Province muovano i primi passi attuando le deleghe previste dalla norma

La legge di riforma del collocamen-to, in Calabria, resta ancora oggi un edificio sostanzialmente incompiu-to. A sette anni dal varo del decreto legislativo 297/02 che ha definito le nuove regole dell’impiego, la Regio-ne Calabria ha attuato solo in parte le deleghe previste dalla legge, con il risultato che i disoccupati e gli inoccupati calabresi hanno cono-sciuto finora risultati ben differenti da quelli attesi, risultati che il Con-siglio d’Europa aveva condensato nello slogan “from welfare to work”, dalle politiche sociali al lavoro.Nella legge di riforma del colloca-mento, il ruolo delle Regioni è cen-trale; a loro è demandato il compito di “definire gli indirizzi operativi per l’accertamento e la verifica dello stato di disoccupazione da parte dei servizi competenti”. Sempre alle Re-gioni il legislatore ha affidato anche il compito di stabilire “gli obiettivi e gli indirizzi operativi delle azioni che i Centri per l’impiego effettuano al fine di favorire l’incontro tra doman-da e offerta di lavoro e contrastare la disoccupazione di lunga durata, sottoponendo gli inoccupati e disoc-cupati ad interviste periodiche e ad altre misure di politica attiva secon-do le modalità definite”. In sostanza, senza un’efficace intervento da par-te delle Regioni la legge che riforma il collocamento resta lettera morta. Come nel caso della Calabria. Dal punto di vista formale la Re-gione Calabria ha dato attuazione alla riforma con la legge regionale

n. 5/01. Il ritardo che ha finito per inceppare la macchina complessiva è quello con cui la Regione ha at-tuato la delega contenuta nel decre-to legislativo 297/02. Ci sono voluti ben cinque anni - 14 maggio 2007 - prima che la Regione esercitasse la prima parte del mandato, attra-verso la Deliberazione della Giunta Regionale n. 266/07 che ha definito i criteri per l’adozione da parte dei servizi competenti delle “procedure uniformi in materia di accertamen-to dello stato di disoccupazione”. Ancora maggiori gli ostacoli che ha incontrato lungo il suo percorso l’esercizio della seconda parte della delega. A tutt’oggi il Consiglio Re-gionale non ha ancora definito gli obiettivi e gli indirizzi per permette-re ai Centri dell’impiego di operare: l’articolo 15 della legge regionale 5/01 “Programma regionale per le politiche attive del lavoro”, è rimasto semplice norma. Allo stesso modo non ha mai trovato attuazione l’arti-colo 3 della stessa legge regionale, relativo alla formazione professio-nale. Il mancato esercizio da parte della Regione Calabria della delega ha innescato una deregulation che si è estesa fino alle province. Il legisla-tore, infatti, ha affidato alla Provin-cia il compito di gestire l’intervento per l’occupazione, impegnandola ad integrare il servizio d’incontro domanda/offerta con le attività di orientamento di formazione ma, unicamente, entro gli indirizzi e la programmazione regionale. Indiriz-zi e programmazione che, nel caso della Calabria, come già detto, sono praticamente assenti.Un difetto che avrebbe dovuto de-terminare il blocco delle attività da parte delle province. Che non c’è stato. Le province, infatti, hanno avviato un “fai da te” non uniforme, a macchia di leopardo, reso opera-tivo tramite circolari, che ha finito per determinare una condizione di sostanziale perdita dello Stato di diritto. Con riflessi pesantissimi, tra l’altro, sulla ‘condizione di disoccu-

pato’. Un solo esempio: dal 2003, al varo della legge quadro regionale avvenuto nel 2007, alcune province, in primis quella di Catanzaro, han-no operato cancellazioni, che, in assenza della definizione dei criteri ‘uniformi’ da parte della Regione, appaiono illegittime. Paradossal-mente, lo stesso modello compor-tamentale è stato adottato anche in qualche Commissione Tripartita che ha rigettato, a maggioranza, i ricorsi avanzati dai lavoratori can-cellati dalle liste. In una situazione così complessa, non si comprende come i colloqui di orientamento - che permettono al lavoratore di conservare o di per-dere lo status di disoccupato con tutte le relative conseguenze - pos-sano avere degli effetti giuridici se la Regione Calabria non definisce gli obiettivi e gli indirizzi operativi, e se le Province non garantiscono la formazione professionale. Per cui viene meno sia la proposta di ade-sione ad iniziative di inserimento sia l’offerta formativa o di riqualificazio-ne professionale. Una vera beffa ai danni degli inoccupati e dei disoc-cupati.Le leggi di incentivazione, così come recepite dalla Regione e dalle province, hanno ridotto le possibilità occupazionali al posto di aumentar-le, e hanno fatto aumentare i costi per le imprese quando ‘la persona giusta al posto giusto’ perdeva i re-quisiti.Da qui la necessità che il Consiglio Regionale intervenga nell’immedia-to attuando l’art.15 della L.R.5/01, in particolare dei commi “g” e “h”. Infatti, il primo comma “definisce le procedure e individua gli stru-menti per la valutazione della qua-lità e della omogeneità dei servizi per l’impiego e degli strumenti di politica attiva del lavoro”, mentre il secondo “indica procedure idonee a garantire la trasparenza e la sem-plificazione degli atti in materia di servizi all’impiego”.

Francesco De Pino

Sede provinciale

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ARTIGIANI CATANZAROVia Domenico Mottola D’Amato, 51 - 88100 CATANZAROTel/Fax: 0961792713 [email protected]

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Cosenza

Sede provinciale

CONFARTIGIANATO COSENZAVia degli Alimena, 6187100 COSENZATel. 098473955 Fax: 098473956 [email protected]

L’ANAP è l’Associazione di Con-fartigianato che rappresenta i pensionati appartenenti a tutte le categorie di lavoratori, ex au-tonomi e dipendenti. In stretta collaborazione con il Patronato INAPA, cura i rapporti con gli istituti previdenziali ed assisten-ziali, garantisce gratuitamente, a chiunque ne faccia richiesta, una vasta gamma di servizi, intervie-ne presso Enti ed istituzioni per la risoluzione dei problemi collegati alla terza età, organizza intratte-nimenti culturali e ricreativi. L’impegno e la serietà con i qua-li il Direttore del Patronato Aldo Pellegrino ed il suo diretto col-laboratore Fabrizio Granata si pongono nei confronti dei soci e delle problematiche da questi rappresentate rendono possibile il successo che, di anno in anno, si registra in termini di numeri e di attestazioni di consenso. Le statistiche associative, alla data del 31 dicembre 2008, in-fatti, confermano e migliorano il successo degli anni precedenti, accreditando complessivamente 3.070 soci. Tale record di adesioni è, altresì, imputabile alla vasta gamma di servizi offerti che, sia pur sinteti-camente, elenchiamo.

Record di iscrizioni per l’associazione pensionati di Confartigianato CosenzaL’ANAP di Cosenza si conferma ai vertici della categoria per qualità dei servizi e numero di adesioni

GLI EVENTI E LE ATTIVITà DELL’ANAP

L’ANAP promuove su tutto il ter-ritorio nazionale attività, eventi e manifestazioni.

BENEMERENZE E RICONOSCIMENTIPresso la sede dell’Associazio-ne è attivo un apposito servizio, totalmente gratuito, che cura la raccolta e l’attivazione delle pro-poste di benemerenza.

ALBO DEI MAESTRI ARTIGIANI PENSIONATI L’istituzione dell’Albo dei Maestri Artigiani Pensionati costituisce un’opportunità per mettere in luce competenze e professionalità di rilievo a livello nazionale, capa-ci di trasmettere e comunicare i propri talenti alle giovani ge-nerazioni, in particolare ai neo-imprenditori artigiani. L’Albo non costituisce solamente una mera lista anagrafica di maestri arti-giani pensionati, ma rappresenta un’occasione per valorizzare co-loro che hanno giocato un ruolo di rilievo nell’innovare le tradizioni artigianali e delle arti applicate, contribuendo con il loro talento ad affermare l’apprezzato italian style. La figura del senior artigia-no risulta quindi essere fonda-mentale nel recuperare memorie ed esperienze di lavorazioni che possono costituire la cerniera tra la tradizione e l’innovazione, fa-vorendo la ricerca del nuovo.

PROGETTO ALZHEIMER Il numero sempre crescente di persone anziane non autosuffi-cienti, poiché colpite dalle forme

più svariate di disturbi cognitivi, in primis l’Alzheimer, ha determi-nato, in seno all’ANAP, l’esigenza di sostenere ed accompagnare, attraverso percorsi studiati ad hoc, tutti coloro che convivo-no quotidianamente con queste problematiche, poiché afflitti dal-le stesse, o perché, in qualità di familiari o di assistenti esterni, si occupano giorno per giorno del loro sostegno e della loro cura. Alla luce di queste osservazioni ed esigenze, nel 2005 l’ANAP Confartigianato ed il Dipartimen-to di Scienze dell’invecchiamento dell’Università “La Sapienza” di Roma hanno siglato un accordo mirato al conseguimento di tali obiettivi, mediante la predispo-sizione di specifici programmi di assistenza, ricerca, formazione e informazione, oltre che di preven-zione e medicina predittiva. Fi-nalità principale di queste azioni di supporto è l’offerta ai soggetti coinvolti di adeguati strumenti teorici e pratici, sia per migliorare la qualità della vita di chi soffre del-le varie tipologie di demenza, sia per facilitare lo svolgimento di un ruolo che, per le sue caratteristi-che e le responsabilità che com-porta, si presenta spesso estre-mamente delicato e complesso. Attraverso una rete sempre più ampia di enti, associazioni ed isti-tuzioni, ed in collaborazione con le ASL si sta quindi procedendo alla promozione di eventi formati-vi ed informativi con l’obiettivo di fornire loro - gratuitamente - una serie di competenze reputate utili, se non addirittura necessarie.

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CONVENZIONI

SANITà

CESSIONE QUINTO

AGOS

FONDO PENSIONE

FISCO

SOCIALE

UNA MANO ESPERTA PER I DIRITTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI

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I servizi a disposizione dei soci Anap

Il Patronato INAPA svolge nei confronti dei futuri associati ANAP tutta la gamma dei servizi finalizzati al conseguimento delle seguenti prestazioni previdenziali: pensione di vecchiaia; pensione di inabilità; pen-sione supplementare; pensione di anzianità; pensione di reversibilità (o indiretta); supplementi di pensione; assegno di invalidità; indennità una tantum; assegno sociale; adeguamento delle pensioni; integrazione al trattamento minimo; maggiorazioni sociali delle pensioni.

Cosenza

L’ANAP stipula nuove e sempre più interessanti convenzioni a favore dei propri soci. L’elenco completo delle age-volazioni è consultabile sul sito nazionale www.confartigianato.it e su quello provinciale www.confartigianato.cs.it

Affrontare in modo concreto i bisogni di assistenza e di servizi ai soci in materia sanitaria è una delle priorità dell’Associazione Pensionati. Per tale motivo i Responsabili della struttura sono a completa disposizione per il disbrigo di ogni tipo di pratica. In particolare, è stata stipulata con una primaria Società nazionale di assi-curazioni una polizza di malattia, riservata gratuitamente a tutti i pensionati iscritti, che eroga una diaria giornaliera in caso di ricovero ospedaliero. Sono sempre disponibili consigli e informazioni per un più efficace accesso al credito ed ai servizi connessi.

I pensionati possono ottenere prestiti estinguibili con cessione fino ad un quinto di pensione. Grazie agli accordi sottoscritti, l’interessato può rivolgersi presso gli Sportelli di Confartigianato Cosenza per inoltrare la richiesta di finanziamento, sicuro di trovare il miglior prodotto sul mercato e la giusta assistenza nelle varie fasi istruttorie.

Con la carta di credito è possibile fare acquisti in tutti gli esercizi commerciali Visa; prelevare contante in tutti gli sportelli Bancomat convenzionati; ricaricare il fido disponibile con il semplice versamento di rate mensili; essere sempre aggiornati con un estratto conto chiaro e trasparente, con un sito internet dedicato, con un servizio sms sul vostro telefonino; pagare il pedaggio autostradale e il carburante senza alcuna commissione aggiuntiva; pa-gare i viaggi organizzati ANAP con rimborso in comode rate. È sempre gratuita e non occorre aprire un nuovo conto corrente. È parimenti garantito un servizio di assistenza capillare in ambito di previdenza complementare, di fisco ed in materia sociale di tutela delle categorie svantaggiate.

È stato attivato un Fondo Pensione che è a tutti gli effetti una pensione complementare, il cui scopo è quello di garantire una prestazione pensionistica aggiuntiva rispetto a quella erogata dagli enti pensionistici obbligatori (Inps, Inpdap, Ipost, ecc.).

Una rete di consulenti e professionisti qualificati assiste gli associati nel disbrigo di ogni genere di pratica e adem-pimento fiscale (Modelli ISEE, Red etc.), attraverso gli Sportelli del CAAF Confartigianato Lavoratori Dipendenti e Pensionati srl.

I servizi del settore riguardano in particolare:

progetti individuali per le persone disabili, integrati tra comuni e aziende sanitarie; sostegno domiciliare per le persone anziane non autosufficienti attraverso interventi sanitari, servizi per favo-

rire l’autonomia e sostenere il nucleo familiare; valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari attraverso interventi specifici.

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Crotone

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ARTIGIANI CROTONEPiazza Umberto I, 58 - 88900 CROTONETel/Fax: 0962902114www.confartigianato-crotone.it [email protected]

Sede provinciale

Confartigianato Crotone ha aderito alla seconda Giornata nazionale per la pre-venzione e la predizione dell’Alzheimer, organizzata dall’Anap e dall’Ancos Con-

fartigianato, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, il Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento dell’Uni-versità Sapienza di Roma e la FIMeG, la Federazione Italiana Medici Geriatri. La giornata del 28 marzo 2009 è sta-ta l’occasione per offrire ai cittadini la possibilità di testare la propria predi-sposizione all’insorgere dell’Alzheimer in maniera semplice, efficace e gra-tuita, analizzando le proprie abitudini alimentari e comportamentali, parlan-done, eventualmente, con un medico della Croce Rossa presente ai gazebo allestiti da Confartigianato Persone. In

Alzheimer, da Crotone 200 questionari per la ricerca Confartigianato Crotone, in collaborazione l’Anap, la sezione di Crotone della Croce Rossa Italiana e l’Università Sapienza di Roma, ha portato in piazza della Resistenza gli stand informativi sull’Alzheimer

Piazza della Resistenza, infatti, circa 200 cittadini hanno potuto approfondire la propria conoscenza su questo temi-bile male, approfondendo le tematiche

con i medici specia-listi presenti presso i due stand di Confar-tigianato Persone e compilando i due test a disposizione della cittadinanza. Ora, questi test verranno inviati alla “Sapien-za” di Roma, dove saranno elaborati e, nel caso si rilevasse-ro pericolose predi-sposizioni al morbo, i cittadini interessati verranno contattati dall’equipe univer-sitaria ed eventual-mente indirizzati ad una struttura sanita-ria specializzata.Salvatore Lucà, Se-gretario provinciale

di Confartigianato, “nel ringraziare il Dott. Piero Cotroneo dell’Asp di Croto-ne e la sezione locale della Croce Ros-sa per la grande collaborazione presta-ta e l’impegno profuso per la riuscita della giornata”, ha espresso la propria personale “soddisfazione per la riusci-ta di un’iniziativa che, considerata l’alta partecipazione registrata, verrà ripetuta ogni fine settimana, a cominciare dal prossimo 20 aprile, in molti altri comu-ni della provincia”, come Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Isola Capo Rizzuto, Cutro, Petilia Policastro, Rocca di Neto e Mesoraca.“Ormai - ha sottolineato Lucà - Con-fartigianato vuole fare la propria parte anche in un ambito che può sembrare distante dalla propria mission a favore delle imprese e degli imprenditori italia-ni, ma riteniamo che un’Organizzazione profondamente radicata nella società italiana come la nostra non possa far finta di conoscere le difficoltà di chi vie-ne colpito da questo male o di chi assi-ste un familiare affetto.

Secondo i dati del rapporto Alzheimer elaborato dall’Ufficio studi di Confarti-gianato, in Italia, ogni anno, si registra-no 150mila nuovi casi di demenza se-nile, 80mila dei quali causati esclusiva-mente dall’Alzheimer. Secondo l’Istat, le demenze senili riguardano lo 0,5% della popolazione italiana ed in particolare le donne, colpite, in percentuale, il doppio rispetto agli uomini.Nonostante questi numeri impressio-nanti, però, in Italia si fa poco per aiuta-re le famiglie. Dal punto di vista sociale ed economico. Ogni anno, infatti, le famiglie italiane spendono per l’assistenza ai propri malati di Alzheimer l’equivalente di un punto percentuale del Pil nazionale, cir-ca 15 milioni di euro, quasi 55mila euro l’anno a famiglia.Spese che, neanche a dirlo, gravano quasi esclusivamente sui bilanci delle famiglie stesse.Secondo Confartigianato ciò è anche conseguenza dello sbilanciamento della spesa pubblica sociale. In Italia, infatti, il livello di spesa sociale sul PIL - al netto delle pensioni - è del 12,1%, di 4,3 punti inferiore alla media europea. Inoltre, tra il 1996 ed il 2007, la spesa delle Regioni ed Enti locali per inter-venti di protezione sociale è cresciuta del 72,3%%, a fronte di un aumento del 79,2% della spesa per gestire gli aspetti burocratici delle stesse Amministrazioni locali.Risultato: la percentuale degli anziani oltre i 65 anni che utilizzano i servizi do-miciliari è pari all’1% della popolazione, rispetto al 5,5% della Gran Bretagna, al 6,5% della Germania e al 10% della Scandinavia.“Nell’accordo stipulato con la Sapien-za - ha ribadito il Segretario provinciale di Confartigianato - si mira a sostenere ed accompagnare, mediante percorsi studiati ad hoc, chi convive con questo male. Dobbiamo migliorare la qualità della vita di tutti i soggetti interessati, dai ma-lati alle famiglie che, in questo contesto, svolgono un ruolo spesso complesso ed estremamente delicato”.

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Reggio Calabria

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“Un condono previdenziale per dare ossigeno alle imprese”Lo sollecita Demetrio Battaglia: “Governo e Parlamento hanno varato una sanatoria a favore dei partiti politici, ora facciano altrettanto per le piccole imprese del Meridione”

Chi crede che la tanto critica-ta pratica dei condoni giaccia morta e sepolta insieme ad al-tre infauste vestigia della prima Repubblica, dovrà ricredersi: Governo e Parlamento, infatti, ne hanno appena varato uno. Chi ne beneficerà? Unicamente i partiti politici. Un emendamen-to al decreto «Milleproroghe» ha cancellato tutte le sanzioni che i partiti hanno ricevuto, o che de-vono ancora ricevere, a causa dell’affissione selvaggia di mani-festi elettorali. Il cadeau, che copre gli anni a partire dal 2005, comporterà un ulteriore diminuzione di entra-te per le casse degli enti locali a tutto vantaggio di quelle delle forze politiche. Curiosamente, ma non troppo, nessuna forza di opposizione o di maggioranza è insorta contro la resurrezione del condono, una pratica in uso nella prima Repubblica ed ac-cantonata, prima parzialmente e poi definitivamente nella se-conda. Se attraverso il provve-dimento, il Governo, ha inteso rimpolpare le finanze dei parti-ti e sdoganare uno strumento che, come visto, può sempre

tornare utile, allora nulla vieta che a questa prima sanatoria ne segua una seconda questa volta orientata a una platea più vasta, ad esempio alle imprese artigiane. Demetrio Battaglia, Segretario Provinciale di Con-fartigianato e Consigliere della Regione Calabria, fa il seguente ragionamento: “Premetto di es-sere scandalizzato per questo condono a favore della politica. Sono certo che la proposta di un condono di tipo diverso farebbe insorgere i benpensanti della politica che manovrano nell’om-bra del tecnicismo legislativo per impinguare i conti correnti dei partiti politici o comunque evitare di pagare quanto dovu-to. Ritengo invece necessario e giusto discutere e proporre un condono capace di dare un po’ di respiro al fragilissimo tessuto economico meridionale ulterior-mente penalizzato dall’attuale crisi economica. La mia propo-sta? Un condono previdenzia-le». «Il sistema delle piccole e medie imprese di Reggio Cala-bria e del Mezzogiorno - spiega Battaglia - è attraversato da una profonda crisi. La percentuale delle imprese morose con gli istituti previdenziali si avvicina alla soglia del 50%. Queste im-prese progressivamente tende-ranno a chiudere per inabissarsi nel sommerso, creando ulteriori problemi. Il mancato pagamento di contributi all’INPS o all’INAIL non è assimilabile in alcun modo con l’evasione fiscale. L’evasio-ne fiscale, infatti, quasi sempre

testimonia occultamento di ric-chezza. Non versare i contributi previdenziali, invece, segnala in genere un momento di de-bolezza dell’azienda e di impo-verimento del suo patrimonio e comunque non nasconde il suo status di debitore a differenza dell’evasione». «Aggiungo che le morosità previdenziali - pro-segue il Segretario di Confarti-gianato Reggio Calabria - sono fortemente presenti nel Meri-dione, mentre l’evasione fiscale raggiunge livelli alti al nord e che il circuito vizioso dei mancati pa-gamenti, spesso si innesca per i ritardi scandalosi con i quali le pubbliche amministrazioni rego-lano i loro conti con le imprese che offrono beni e servizi, anche se poi le morosità proseguano per dinamiche e responsabilità diverse. Questo condono dareb-be una opportunità alle imprese quasi sempre ditte individuali a conduzione familiare e consen-tirebbe di incassare entrate diffi-cilmente recuperabili».

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UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI REGGIO CALABRIAVia Marvasi, 8/c89100 REGGIO CALABRIATel. 0965.313000 - 312353Fax: 0965331294 [email protected]

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Reggio Calabria

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Alzheimer, anche a Reggio Calabria in piazza per sostenere la ricercaConfartigianato Reggio Calabria partecipa alla seconda Giornata nazionale per la pre-dizione e la prevenzione dell’Alzheimer, organizzata dall’Anap e dall’Ancos Confartigia-nato su tutto il territorio nazionale

Non soltanto aiuto e sostegno agli arti-giani e agli impren-ditori italiani, ma an-che un chiaro sguar-do al sociale e a chi, nella vita, soffre. La Confartigianato reg-gina conferma questi intenti e per il secon-do anno consecutivo partecipa alla Giornata nazionale per la pre-dizione dell’Alzheimer, organizzata dall’Anap e dall’Ancos Confartigia- na-to, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, il Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento dell’Università Sapienza di Roma e la FIMeG, la Federazione Italia-na Medici Geriatri.“E’ importante sensibilizzare l’opi-nione pubblica verso un morbo che attiva un terribile processo degenerativo capace di distrug-gere progressivamente le cellule celebrali del malato, rendendolo incapace di condurre una vita nor-male. Soltanto in Italia, l’Alzhei-mer colpisce circa 270 mila perso-ne”, ha debuttato il Segretario di Confartigianato Reggio Calabria, Demetrio Battaglia.Considerata l’importanza di una precisa e puntuale azione di pre-venzione della malattia, da due anni le sigle sociali di Confartigia-nato hanno dato il via al “Proget-to Alzheimer”, di cui la giornata nazionale è soltanto il momento di massima visibilità. Con tre dot-

torati di ricerca finan-ziati da Confartigia-nato Persone, diver-se pubblicazioni e partecipazioni ad appuntamenti uni-versitari e medici, il progetto Alzhei-mer è ormai una realtà consolida-ta nel panorama sociale italiano. Lo scorso anno, l’Anap conqui-

stò settanta città italiane. Oltre 100mila persone visitarono gli stand, contribuendo, con 20mila questionari raccolti, a “creare la prima ricerca di questo genere”, come ha sottolineato con orgoglio il prof. Vincenzo Mari-gliano, Direttore del Dipartimento universitario di Scienze dell’Invec-chiamento. “Solitamente - ha ag-giunto - la casistica sull’Alzheimer si costruiva sui pochi casi clinici che i medici riscontravano all’in-terno delle strutture ospedaliere. Mai, però, era stato fatto un lavoro su un campione così vasto. Per questo - ha concluso Marigliano - il ringraziamento della comuni-tà medico-scientifica italiana va all’Anap, all’Ancos e a tutto il Si-stema Confartigianato”. Il 28 marzo 2009, il giorno del-la seconda edizione della ma-nifestazione, la mobilitazione di Confartigianato ha portato più di 150mila cittadini sulle piazze di 120 città italianeA livello provinciale, la finalità del

progetto rimarca quella naziona-le, l’opportunità, cioè, di offrire ai soggetti coinvolti “adeguati stru-menti teorici e pratici, sia per mi-gliorare la qualità della vita di chi soffre delle varie tipologie di de-menza, sia per facilitare lo svolgi-mento di un ruolo che, per le sue caratteristiche e le responsabilità che comporta, si presenta spes-so estremamente delicato e com-plesso” ha concluso Battaglia.

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Vibo Valentia

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Sede provinciale

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ARTIGIANI VIBO VALENTIAVia Salvemini snc89900 VIBO VALENTIATel. 0963472353 Fax: 0963471099 [email protected]

Confartigianato è la più grande e rappresentativa Associazione di Categoria a livello nazionale, regionale e provinciale. Tra i nostri principali obiettivi ci sono la tutela, l’organizzazione e la rappresentanza degli artigiani e delle piccole imprese in tutte le sedi istituzionali.I rappresentanti di Confarti-gianato Imprese, imprenditori artigiani eletti dalla base as-sociativa, sono presenti nella Commissione Provinciale degli Artigiani, nella Camera di Com-mercio, nella Commissione Provinciale del Lavoro, nell’IN-PS, nell’INAIL, nell’Ente Bilate-rale, nella Commissione degli Studi di Settore e in tante altre sedi istituzionali dove vengono pianificate e monitorate le politi-che economiche per lo sviluppo dell’artigianato e dei settori pro-duttivi legati a Confartigianato.Siamo un’associazione demo-cratica, in cui liberamente gli iscritti eleggono un proprio di-rettivo e un proprio Presidente, in carica per quattro anni.Promuoviamo lo sviluppo delle varie categorie e, dove possibi-le, sosteniamo la redazione del listino prezzi e del tempario.Aderire a Confartigianato è semplice e veloce, basta re-carsi presso una qualsiasi sede associativa e firmare la scheda di adesione. L’adesione a Con-fartigianato Imprese ti permet-te di entrare a far parte di una grande famiglia.Il costo della quota associativa

Convenzioni associative con:

Gruppi assicurativi;

ACI, Automobile Club d’Italia;

TIM per la telefonia mobile e la navigazione internet;

FIAT per l’acquisto di automobili e veicoli commerciali;

L’intera gamma di Convenzioni associative nazionali è a disposizione sul sito

web: http://convenzioni.confartigianato.it.

Credito:

Credito agevolato per imprese ed imprenditori grazie alle convenzioni strette

con numerosi istituti bancari;

Sportello Artigiancassa del Gruppo BNL-BNP Paribas;

Consorzio di garanzia fidi per la mediazione con gli istituti bancari.

Servizi alle imprese:

Ambiente: informazioni gratuite, cura registro rifiuti, compilazione MUD, in-

fortunistica ed antincendio;

Formazione: in materia di Sicurezza, Pronto soccorso, Montaggio ponteggi

etc.(ex 626 - D.lgs. 81/2008);

Fisco: tenuta libri contabili, servizi fiscali, Iva e dichiarazioni tributarie;

Sicurezza: redazione piano operativo sicurezza, cantieri mobili, tutela privacy

(documento programmatico di sicurezza), visite mediche dipendenti, sorve-

glianza sanitaria;

Certificazione: Attestazione SOA per partecipare agli appalti pubblici, Certi-

ficazione ISO;

Iscrizione: Albo artigiani, Camera di commercio, Ufficio Iva, Albo autotra-

sportatori.

Servizi alle persone:

L’ANAP, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati offre una vasta gam-

ma di servizi completamente gratuiti per gli associati. Tra le offerte la Polizza

assicurativa per malattia e la convenzione con i centri termali di tutta Italia;

Caaf Confartigianato Pensionati e dipendenti - lo sportello provinciale per

la compilazione del Modello 730 con particolari agevolazioni per i dipendenti

delle imprese associate;

Patronato INAPA - assistenza e consulenza nel rapporto con l’INPS, l’INAIL,

l’INPDAP, etc. etc.

Associarsi a Confartigianato Imprese Vibo Valentia significa essere grandi e più

forti, contare di più ed usufruire dei tanti servizi offerti dalla nostra Associazione.

I servizi dell’Associazione

Confartigianato Vibo Valentia, servizi ed opportunità per le imprese

fissata da Confartigianato Imprese è di 105 euro all’anno, pagate attraver-so i contributi INPS. La quota comprende una gamma molto ampia di servizi per le impre-

se, gli imprenditori e i dipenden-ti, mentre per altri è prevista una quota aggiuntiva rispetto a quella annuale.

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Notizie in breveSERRA SAN BRUNO, OPERATIVO IL NUOVO MANDAMENTO DI VIBO VALENTIA

INAIL, IL 16 MAGGIO SCADE IL TERMINA PER RLS

Vibo Valentia

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Un questionario per i clienti dei forni artigianiI panificatori associati a Confar-tigianato Imprese Vibo Valentia hanno lanciato una campagna d’informazione “per una sana e corretta alimentazione” da parte dei consumatori. Obiettivo dell’iniziativa è la tutela del vero pane artigianale di qua-lità ed il rispetto della salute dei clienti dei forni artigiani.Sulle vetrine dei forni artigiani verrà appeso un questionario che sottolinea ed evidenzia gli aspetti da considerare per scegliere un pane veramente di qualità, pro-dotto con materie prime sane e lavorato secondo gli standard sa-

nitari previsti dalla legge. La farina e l’acqua utilizzate per l’impasto ed il rispetto delle con-dizioni sanitarie nei locali di lavo-razione sono soltanto alcuni degli aspetti che troppo spesso ven-gono tralasciati dai consumatori nella scelta del proprio fornaio di fiducia. Tutti aspetti che, ovviamente, vengono completamente trascu-rati dai fornai abusivi, quelli che, in nome del risparmio, sono pronti ad utilizzare materie prime sca-denti, ad ignorare le più elemen-tari regole sanitarie, mettendo a rischio la salute dei clienti e delle

loro famiglie. Il consumo di pane contaminato da microrganismi, batteri che non sempre muoiono a contatto con il fuoco, comporta seri rischi di in-tossicazione e ed infezione. Per questo è opportuno che i panifici osservino tutte le regole igieniche e sanitarie per garantire la mas-sima sicurezza per i propri clienti. Scegliendo un forno garanti-to dall’appartenenza al Sistema Confartigianato si è certi della qualità del pane consumato e degli ingredienti utilizzati, oltre al rispetto e all’attenzione nei con-fronti della salute dei consumatori.

Dal 30 marzo è operativa la nuova sede di Serra San Bruno. Gli uffici dell’Associazione di via Matteotti presso la “Comunità montana” saranno aperti agli imprenditori ogni lunedì dalle 8.30 alle 12.30.

Confartigianato Imprese Vibo Valentia ricorda a tutti gli imprenditori artigiani associati che il 16 maggio prossimo scadrà il termine per la comunicazione telematica all’Inail del nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

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Le se

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FeDeRAZIone ReGIonALe ARTIGIAnATo CALABReSePresidente: Giovanni GravinaSegretario: Walter FonteVia Domenico Mottola D’Amato, 5188100 CATANZAROTel. 0961746328 - Fax: [email protected]

CATANZARO

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ASSoCIAZIone pRoVInCIALe ARTIGIAnI CATAnZARoPresidente: Egidio Verduci Segretario: Raffaele Mostaccioli Via Domenico Mottola D’Amato, 5188100 CATANZAROTel/Fax: 0961792713 www.confartigianato-catanzaro.itinfo@confartigianato-catanzaro.it

Sedi mandamentali

LAMEZIA TERME Via U. BoccioniTel. 0968.412127 - Fax: [email protected]

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ConFARTIGIAnATo CoSenZAPresidente: Roberto Matragrano Direttore: Francesco FalzettaVice Direttore: Mario FalsettaVia degli Alimena, 6187100 COSENZATel. 098473955 - Fax: 098473956 [email protected]

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CASTROVILLARIVia Falese, 45 - 87012 CastrovillariTel/Fax: 098127143

PAOLA Via Pollella, 143 - 87038 San LucidoTel/Fax: 0982848858

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CROTONE

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ASSoCIAZIone pRoVInCIALe ARTIGIAnI CRoTonePresidente: Luigi D’IppolitoSegretario: Salvatore Luca

Piazza Umberto I, 58 - 88900 CROTONETel/Fax: 0962902114www.confartigianato-crotone.it [email protected]

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CIRO’ MARINA Via Francesco Petrarca - 888111 Cirò MarinaTel. 0962373559 - Fax: [email protected]

ROCCABERNARDAVia Foresta, 9 - 88835 RoccabernardaTel/Fax: [email protected]

ROCCA DI NETOCorso Umberto I88821 Rocca di [email protected]

REGGIO CALABRIA

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UnIone pRoVInCIALe ARTIGIAnI ReGGIo CALABRIAPresidente: Ascioti SalvatoreSegretario: Demetrio Battaglia Via Marvasi, 8/c89100 REGGIO CALABRIATel. 0965.313000 - Tel.0965.312353 Fax: 0965.331294 [email protected]

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CITTANOVA Via Galluppi, 19 - 89022 CittanovaTel. [email protected]

CAULONIAC. da Dalla Chiesa (Pal. Bozzari)89041 CauloniaTel. [email protected]

CATONAVia Risorgimento, 1589053 CatonaTel/Fax: [email protected]

VIBO VALENTIA

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ASSoCIAZIone pRoVInCIALe ARTIGIAnI VIBo VALenTIAPresidente: Francesco Antonio LibertoSegretario: Ernesto MateraVia Salvemini snc89900 VIBO VALENTIATel. 0963472353 Fax: 0963471099 [email protected]

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