isveglio · 2019. 10. 16. · il isveglio 2 popolare • Primo piano giovedì 17 ottobre 2019 Nello...

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Settimanale Canavesano il isveg l io popolare Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma,1, DCB Torino - N. 37/2019 ANNO XCIX - N° 37 - Esce il GIOVEDI - 17 Ottobre 2019 - 1,30 Beati gli operatori di pace… perché saranno chiamati figli di Dio – promette Gesù – e beati per tantissime altre ragioni anche più terra terra, che di questi tempi non guastano. Guardando ai quattro punti cardinali di pace se ne trova poca, e sempre meno. Sembra siano più numero- si i luoghi dove non trionfa la pace. Se sotto ai nostri occhi oggi c’è solo il grande conflitto della regione del Rojava - la con- correnza impone a tutti i media di parlar- ne -, purtroppo non vuol dire che altrove le cose vadano bene. Sono molti di più i conflitti dimenticati, ignorati, che quelli presentati al grande pubblico. E questa è una lacuna di cui solo in parte sono responsabili coloro che fanno informazio- ne. I nuovi mezzi della comunicazione ci danno così tanta autonomia nella ricerca di notizie che, non possederle, è solo que- stione di negligenza e menefreghismo da parte nostra. Continuiamo a guardare al nostro ombelico come centro del mondo. Peccato. Una domanda allora; ma gli ope- ratori di pace devono essere sempre e solo gli altri? Per noi ci riserviamo solo il tran- quillo posto di spettatori con la classica scusa che tanto non ci possiamo fare nulla? Certo, sul conflitto in Siria non credo che alcuno di noi abbia potere di cambiare le sorti di come stanno andando (male) le cose. Ma c’è un modo per sentir- si parte attiva della storia del mondo in cui viviamo? C’è modo in cui essere ope- ratori di pace tocchi anche a noi nel nostro piccolo quotidiano? Insomma, siamo o non siamo responsabili della pace che dovrebbe avvolgere almeno i luoghi della nostra quotidianità? Perché da qualche parte bisogna pur cominciare. Se la pace è dono di Dio, per chi crede, allora chiedia- mogliela sfrenatamente “con preghiere e suppliche” e poi diamoci dentro a costruir- la con i mezzi che abbiamo a disposizione; intelligenza, buona volontà, discrezione, equilibrio, raziocinio, mediazione, mode- razione, tranquillità, sensibilità, creatività, destrezza, serenità…tanto altro e poi, amore, per dirla col Papa: “l’uomo di pace è colui che sa che non può escludere nes- suno dal suo raggio d’amore, che integra anche quelli che sono un po’ strani, le per- sone difficili e complicate, quelli che chie- dono attenzione, quelli che sono diversi, chi è molto colpito dalla vita, chi ha altri interessi”. Siamo sposi, siamo genitori, siamo colleghi, siamo conoscenti o amici… figuriamoci un po’ se non abbia- mo il dovere di essere operatori di pace. Perché, poi, la pace è contagiosa! EDITORIALE Pax tecum LA VIGNETTA DELLA SETTIMANA Rotonde a Castelrosso, Doria: “Siamo ormai alla fantaviabilità” (pag. 7) Caluso, Sardi si compra l’Hotel Erbaluce per portarci gli americani (pag. 10) Pont Canavese 180 mila euro in più per il nuovo “Polo” scolastico (pag. 14) Ottobre missionario: pellegrini da Palazzo ad Anzasco (pag. 26) ARGOMENTO DIBATTUTO IN COMMISSIONE CONSILIARE REGIONALE Affidamento familiare “Basta con i sospetti” Canavese, i dati e le valutazioni del consorzio InReTe IVREA – Sono iniziate le audizio- ni in Commis- sione consiliare regionale a Torino sul tema dell’affi- do familiare in seguito alla volon- tà della Giunta di centro destra che guida il Piemonte di arrivare ad un disegno di legge annunciato dal- l’assessore Cau- cino. Ascoltati gli operatori del setto- re e diversi gli in- terventi dei consi- glieri regionali che vi hanno parteci- pato. Anche nel nostro territorio il tema dell’affido tiene banco. (pag. 2-3) (pag. 17) Sos Risparmio: Banca Generali “raggira la normativa italiana” La replica dell’Istituto di credito: “vogliono solo diffamarci” Cimadom si arrende, Manital ceduta a Igi Investimenti IVREA – “Non si poteva fare diversamente, per salvare i posti di lavoro e rilanciare l’azienda”: parola di Graziano Cimadom, presidente di Manital, che ha annunciato la ces- sione della società al fondo industria- le Igi Investimenti Group, specializ- zato in ristrutturazioni aziendali. Lo ha scritto in una lettera ai dipenden- ti: la cessione non vuol dire liquida- zione, ma rilancio. E, a garanzia di ciò, ha fatto sapere che rimarrà all’interno della società, anche se non è ancora stabilito in quale ruolo. Manital in Canavese, tra dipen- denti e indotto, dà lavoro a circa 10 mila persone; ma ultimamente sta vivendo una pesante crisi di liqui- dità, con mesi di stipendio in arretra- to e pesanti proteste da parte dei lavoratori. Causa principale di questa situazione sarebbero i numerosi appalti pubblici vinti, ma mai partiti: in ballo ci sarebbe, complessivamen- te, la bellezza di 600 milioni. Alla presidenza di Manital è stato indicato Giuseppe Incarnato, già presidente e amministratore dele- gato di Igi Investimenti Group e di Semitechgroup: che ha già dichiarato l’intenzione di mantenere gli attuali livelli occupazionali e di essere pron- to a stendere un piano industriale di rilancio, da presentare entro fine novembre. Si guarda anche ad acqui- sizioni fuori Italia, per una interna- zionalizzazione che sta interessando già i principali concorrenti della società eporediese. Laghi piemontesi, qualità delle acque e balneabilità IVREA – Il convegno di Arpa Piemonte presen- ta la situazione dei laghi della nostra regione, al termine della stagione balneare. (pag. 4)

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  • SettimanaleCanavesano

    il isvegliopopolare

    Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma,1, DCB Torino - N. 37/2019

    ANNO XCIX - N° 37 - Esce il GIOVEDI - 17 Ottobre 2019 - € 1,30

    Beati gli operatori di pace… perchésaranno chiamati figli di Dio – prometteGesù – e beati per tantissime altre ragionianche più terra terra, che di questi tempinon guastano. Guardando ai quattropunti cardinali di pace se ne trova poca, esempre meno. Sembra siano più numero-si i luoghi dove non trionfa la pace. Sesotto ai nostri occhi oggi c’è solo il grandeconflitto della regione del Rojava - la con-correnza impone a tutti i media di parlar-ne -, purtroppo non vuol dire che altrovele cose vadano bene. Sono molti di più iconflitti dimenticati, ignorati, che quellipresentati al grande pubblico. E questa èuna lacuna di cui solo in parte sonoresponsabili coloro che fanno informazio-ne. I nuovi mezzi della comunicazione cidanno così tanta autonomia nella ricercadi notizie che, non possederle, è solo que-stione di negligenza e menefreghismo daparte nostra. Continuiamo a guardare alnostro ombelico come centro del mondo.Peccato. Una domanda allora; ma gli ope-ratori di pace devono essere sempre e sologli altri? Per noi ci riserviamo solo il tran-quillo posto di spettatori con la classicascusa che tanto non ci possiamo farenulla? Certo, sul conflitto in Siria noncredo che alcuno di noi abbia potere dicambiare le sorti di come stanno andando(male) le cose. Ma c’è un modo per sentir-si parte attiva della storia del mondo incui viviamo? C’è modo in cui essere ope-ratori di pace tocchi anche a noi nel nostropiccolo quotidiano? Insomma, siamo onon siamo responsabili della pace chedovrebbe avvolgere almeno i luoghi dellanostra quotidianità? Perché da qualcheparte bisogna pur cominciare. Se la pace èdono di Dio, per chi crede, allora chiedia-mogliela sfrenatamente “con preghiere esuppliche” e poi diamoci dentro a costruir-la con i mezzi che abbiamo a disposizione;intelligenza, buona volontà, discrezione,equilibrio, raziocinio, mediazione, mode-razione, tranquillità, sensibilità, creatività,destrezza, serenità…tanto altro e poi,amore, per dirla col Papa: “l’uomo di paceè colui che sa che non può escludere nes-suno dal suo raggio d’amore, che integraanche quelli che sono un po’ strani, le per-sone difficili e complicate, quelli che chie-dono attenzione, quelli che sono diversi,chi è molto colpito dalla vita, chi ha altriinteressi”. Siamo sposi, siamo genitori,siamo colleghi, siamo conoscenti oamici… figuriamoci un po’ se non abbia-mo il dovere di essere operatori di pace.Perché, poi, la pace è contagiosa!

    EDITORIALE

    Pax tecum

    LA VIGNETTA DELLA SETTIMANA

    Rotonde aCastelrosso,

    Doria: “Siamoormai alla

    fantaviabilità”(pag. 7)

    Caluso, Sardisi compra

    l’Hotel Erbaluceper portarci gli americani

    (pag. 10)

    Pont Canavese180 mila euroin più per il

    nuovo “Polo”scolastico

    (pag. 14)

    Ottobremissionario:

    pellegrinida Palazzoad Anzasco

    (pag. 26)

    ARGOMENTO DIBATTUTO IN COMMISSIONE CONSILIARE REGIONALE

    Affidamento familiare“Basta con i sospetti”Canavese, i dati e le valutazioni del consorzio InReTe

    IVREA – Sonoiniziate le audizio-ni in Commis-sione consiliareregionale a Torinosul tema dell’affi-do familiare inseguito alla volon-tà della Giunta dicentro destra cheguida il Piemontedi arrivare ad undisegno di leggeannunciato dal-l’assessore Cau-cino. Ascoltati glioperatori del setto-re e diversi gli in-terventi dei consi-glieri regionali chevi hanno parteci-pato. Anche nelnostro territorio iltema dell’affidotiene banco.

    (pag. 2-3) (pag. 17)

    Sos Risparmio: Banca Generali “raggira la normativa italiana”La replica dell’Istituto di credito: “vogliono solo diffamarci”

    Cimadomsi arrende,

    Manitalceduta a IgiInvestimenti

    IVREA – “Non si poteva farediversamente, per salvare i posti dilavoro e rilanciare l’azienda”: paroladi Graziano Cimadom, presidente diManital, che ha annunciato la ces-sione della società al fondo industria-le Igi Investimenti Group, specializ-zato in ristrutturazioni aziendali. Loha scritto in una lettera ai dipenden-ti: la cessione non vuol dire liquida-zione, ma rilancio. E, a garanzia diciò, ha fatto sapere che rimarràall’interno della società, anche senon è ancora stabilito in quale ruolo.

    Manital in Canavese, tra dipen-denti e indotto, dà lavoro a circa 10mila persone; ma ultimamente stavivendo una pesante crisi di liqui-dità, con mesi di stipendio in arretra-to e pesanti proteste da parte deilavoratori. Causa principale di questasituazione sarebbero i numerosiappalti pubblici vinti, ma mai partiti:in ballo ci sarebbe, complessivamen-te, la bellezza di 600 milioni.

    Alla presidenza di Manital èstato indicato Giuseppe Incarnato,già presidente e amministratore dele-gato di Igi Investimenti Group e diSemitechgroup: che ha già dichiaratol’intenzione di mantenere gli attualilivelli occupazionali e di essere pron-to a stendere un piano industriale dirilancio, da presentare entro finenovembre. Si guarda anche ad acqui-sizioni fuori Italia, per una interna-zionalizzazione che sta interessandogià i principali concorrenti dellasocietà eporediese.

    Laghi piemontesi,qualità delle acque

    e balneabilitàIVREA – Il convegno di Arpa Piemonte presen-

    ta la situazione dei laghi della nostra regione, altermine della stagione balneare.

    (pag. 4)

  • il isvegliopopolare2 giovedì 17 ottobre 2019• Primo piano

    Nello scontro diretto in Tv, da Bruno Vespa, Salvini haumiliato Renzi ricordandogli il dislivello di consensi (33contro 4%) e in effetti i sondaggi registrano una ripresadella Lega, dopo la débacle ferragostana. Anche Pd e M5Ssono fermi, attorno al 20% ciascuno: il Governo Conte-dueaccresce il gradimento del premier (sopra il 50%), ma nonpremia la coalizione. La ragione principale è la continuapolemica tra le forze di Governo, come si è visto con la pre-parazione della finanziaria dello Stato per il 2020.

    Il primato delle risse va, a pari merito, a Renzi e a DiMaio: l’ex premier cerca spazio per il suo nuovo partito,mentre il ministro degli Esteri si sente contestato in casasua, dai grillini. Nella kermesse napoletana del M5S, lostesso fondatore Beppe Grillo ha esortato Di Maio adavere più coraggio, accettando le proposte di coalizionepolitica avanzate dal segretario del Pd, Zingaretti, e dalpremier Conte, rinunciando a una gestione tattica dellapresenza nel Governo o, al peggio, parlando dei pentastel-lati come ago della bilancia, come se Lega e Dem fosserola stessa cosa, facilmente intercambiabile.

    Il disegno sovranista, nazionalista, antieuropeista dellaLega va affrontato – secondo Zingaretti e Conte – con undisegno alternativo di società, solidarista, multiculturale,europeista, mettendo in guardia dai disastri mondiali delleader dei sovranisti, il presidente Usa Trump, responsa-bile del tradimento dei Curdi che ha riaperto la guerra inSiria e dell’assurda guerra dei dazi che sta frenando l’eco-nomia mondiale. Un governo Conte-due che viva allagiornata non serve a nessuno; anzi le liti tra leader indebo-liscono le scelte positive della coalizione, dal bloccodell’Iva al parziale taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipen-dente, dall’intensificata lotta all’evasione fiscale alle primemisure per la famiglia, dalla nuova politica sui migranti(senza odio per lo straniero) all’impegno per scelte comunidell’Europa, a cominciare dalla tragedia siriana innescatadal sultano Erdogan.

    I partiti di governo non possono ignorare che il centro-destra si è ricompattato sull’asse Salvini-Meloni perchéBerlusconi, precipitato nei sondaggi al 5%, è andato aCanossa: partecipa alla manifestazione congiunta diRoma, dopo aver contestato “i fascisti della Meloni e isecessionisti della Lega”. Procedendo in ordine sparsoM5S, Pd, Italia Viva, Leu vanno incontro a una sicurasconfitta, anche con il mantenimento dell’attuale leggeelettorale, parzialmente maggioritaria. Per questo saràimportante vedere il primo test delle elezioni in Umbria, il27 ottobre, cui seguiranno entro la primavera altre cinqueconsultazioni regionali, dall’Emilia alla Toscana passandoper la Liguria, senza dimenticare Campania e Calabria.

    Di Maio insiste per accordi con liste civiche: ma comeannullare i partiti nazionali sul territorio senza ridimen-sionare la stessa presenza nazionale e lo stesso ruolo delGoverno centrale? Il leader pentastellato, surclassato daConte nel gradimento interno, vuole ridurre l’Esecutivo adun Monti-bis, ovvero a un governo dei tecnici; a sua voltaItalia Viva non partecipa ad accordi regionali con i grillini:dove andranno questi voti?

    Contro le spinte egoiste di partito, il presidente delConsiglio punta a una visione unitaria dell’esecutivo, conuna dimensione decisamente alternativa non solo aSalvini ma anche a Di Maio e Renzi. Il fondatore de “laRepubblica”, Eugenio Scalfari, ha paragonato Conte adAldo Moro, il presidente Dc che ha pagato con la vita il“compromesso storico” con Berlinguer. In una recentemanifestazione in Campania in onore dell’ex ministroFiorentino Sullo, leader della sinistra Dc con De Mita,Giuseppe Conte è stato salutato come novello Prodi, ilfondatore dell’Ulivo. Più realisticamente il premier è con-sapevole che l’attuale compagine di Governo è l’unica coa-lizione possibile prima del voto: per questo invoca unostile unitario e propositivo, evitando pulsioni suicide, inun momento internazionale di grandissima tensione, conla guerra nel vicino Medio Oriente sempre più esplosiva.

    Salvini risale, Renzi attacca, Di Maio arranca,Conte guadagna consenso

    Il commento di Mario Berardi

    Non è solo di questi ultimi tempi lastoria tormentata dei rapporti tral’Europa e la Turchia. Senza andare trop-po indietro negli anni, ai ripetuti tentati-vi turchi di conquistare Vienna (1529 e1683), alle loro contrastate alleanze nelcorso delle due guerre mondiali e alletragiche repressioni del secolo scorso, dalgenocidio degli Armeni (1915-1917)all’espulsione dei greci dopo il 1923 finoalla discriminazione dei curdi, succedeoggi l’operazione militare chiamata,senza pudore, “Fonte di pace”, con tuttoquello che ne segue.

    Limitiamoci alla storia, già lunga ecomplessa, dell’Unione Europea con laTurchia, a partire dall’Accordo di asso-ciazione del 1964 fino alla richiesta diadesione all’allora Comunità europea nel1987 e all’avvio dei negoziati nell’ottobredel 2005.

    Oltre quarant’anni di “fidanzamen-to” prima di preparare un “matrimonio”difficile ma che allora non sembròimpossibile, visti anche i primi risultatiottenuti sul versante dei diritti, a comin-ciare dall’abolizione della pena di morte.

    Il negoziato progredì tra incertezze erallentamenti, bloccandosi poi progressi-vamente con l’involuzione autoritaria diErdogan, la repressione delle minoranzee le complicità militari con la Russia daparte di un membro della NATO (il cuiSegretario generale adesso non trova dimeglio che invitare la Turchia alla“moderazione”), forte del secondo eserci-to più potente dopo quello USA.

    E adesso assistiamo all’esplosionedel conflitto armato con i curdi, unpopolo senza Stato e perseguitato dasempre, nonostante il grande contributodato recentemente alla lotta contro ilterrorismo nel conflitto siriano. Unasituazione che mette con le spalle almuro l’Unione Europea e i suoi Statimembri, molti dei quali – e l’Italia traessi – grandi fornitori di armamenti allaTurchia. Alcuni di questi Paesi hannogià annunciato misure di ritorsione,altri – tra cui l’Italia – preferisconoattendere un eventuale pronunciamentodel Consiglio europeo dei Capi di Statoe di governo in programma a Bruxelles il17 e 18 ottobre.

    E qui va fatta chiarezza sulle respon-sabilità di questi attori, se non altro per-ché i cittadini europei siano corretta-mente informati.

    Il Trattato sull’Unione Europea,quello di Lisbona in vigore dal 2009,affronta il tema della “politica estera e disicurezza comune” al Titolo V, dedican-dovi 25 articoli. Si comincia ricordando iprincipi su cui si fonda l’UE (democra-zia, Stato di diritto, diritti fondamentalie rispetto della Carta ONU e del dirittointernazionale), affidando al Consiglioeuropeo il compito di individuare gliobiettivi strategici dell’UE sulla base deiprincipi citati, ma precisando che le suedecisioni in materia sono deliberateall’unanimità (art. 22).

    Tradotto: basta il voto contrario diun Paese membro e non si può fare

    nulla, salvo ricorrere al meccanismodelle cooperazioni rafforzate, “intese afavorire la realizzazione degli obiettividell’Unione” quando non sia in grado diintervenire “l’Unione nel suo insieme, ea condizione che vi partecipino almenonove Stati membri” (art. 20.2).

    Si tratta di una procedura complessama non impossibile da attivare, soprat-tutto nel caso di un’emergenza dram-matica come quella della guerra controil popolo curdo. Sarebbe anche l’occasio-ne di rivedere l’infelice decisione del2016 di foraggiare il neo-sultanoErdogan con sei miliardi di euro pertrattenere i migranti siriani sul territorioturco, una misura diventata arma diricatto per gli europei, Germania e Paesidi Visegrad in testa.

    Resta da dire dell’Italia e delle dichia-razioni del suo improbabile ministrodegli Esteri che coniuga “parole forti didenuncia”, ma aspetta di vedere come siorienta il Consiglio europeo, dimenti-cando che la sua denuncia sarebbe piùcredibile se Conte potesse portare aBruxelles un impegno italiano concretoche conforterebbe i Paesi che si sono giàesposti e quelli che esitano.

    Fino a tempi recenti (e non sembranofiniti) c’erano al governo in Italia trucisovranisti che non volevano farsi dettarele decisioni da Bruxelles: adesso, se qual-cosa è veramente cambiato, sarebbe oradi dimostrarlo.

    Per l’Italia e l’Europa sarebbe final-mente l’ora della verità.

    Turchia e Unione Europea: il momento della veritàEuropeando... di Franco Chittolina

    BREVE CRONISTORIA DELLE LEGGI CHE HANNO REGOLATO LA MATERIA

    Affido, istituto da salvareVa migliorato, ma ha molto aiutato bambini e famiglie

    ROMA – Riprendereoggi il tema dell'affido fami-liare comporta, a mio avvi-so, partire dalle origini,seguirne la storia, fare ilpunto sull'attualità.

    Se la figura della “Balia”viene regolamentata nel1918 con una legge in cuivengono definiti i criteri chemettono in rilievo la buonasalute fisica della donna chesi offre di allattare un bambi-no, ricordiamo anche che aquei tempi si affidavano ibambini a chi aveva una“bottega” per insegnare unmestiere. In entrambi i casinon si teneva necessariamen-te conto degli aspetti psicolo-gici dei bambini o di chi liospitava: l'attenzione delleistituzioni e del comune sen-tire era orientata solo a soddi-sfare dei criteri pratici.

    È a partire dagli anni '70che cominciano delle speri-mentazioni di affido diminori presso Enti Assi-stenziali con un'iniziale rac-colta e analisi di alcuni dati.Da queste esperienze sicerca di sistematizzare e didefinire i contorni di tante ediverse condizioni in cui ver-savano bambini, ragazzi eanche le famiglie e i tempi ei modi dell'affido. Con lalegge del 1983, che all'epocarisultava essere all'avanguar-dia nel mondo, si è avuta lapossibilità di permettere, incirca vent'anni, a 90milabambini di poter esseresostenuti da famiglie affida-

    tarie piuttosto che ricoveratiin istituti.

    L'importanza di questalegge stava nel fatto che ilbambino cominciava adessere investito di dirittipropri che la comunità devetutelare. Ulteriori modifichesono state poi apportatedalla legge 149/2001 chesancisce il diritto del bambi-no ad essere educato dallapropria famiglia ma con-templa il poter ricorrere aduna famiglia vicaria in casodi mancanza o incapacità diquella naturale e, successi-vamente dalla legge del 15ottobre 2015 che sanciva ildiritto alla continuità affet-tiva (anche se gli addetti ailavori avevano sempre fattoi conti con gli aspetti piùumani e psicologici relativialla separazione del bambi-no sia dal contesto familiaredi origine che dalla famigliaaffidataria).

    Mi pare importantericordare che, prima di que-sta legge, un bambino cheveniva dato in affido nel casonon avesse più le condizioniper rientrare nella famigliad'origine, veniva dato in ado-zione: la famiglia affidatariaperò non poteva fare richiestadi adozione e, sovente, siassisteva ad un ulterioreseparazione per il minore,che veniva adottato da un'al-tra famiglia, fino a quelmomento sconosciuta.

    L'istituto dell'affido intrao etero familiare, che oggideve essere rivisto e correttoda storture varie, ha permes-so a molti bambini di esseresostenuti e cresciuti in fami-glie che si sono prese cura diloro, che hanno garantito uncontesto familiare sano, ditutela ma soprattutto diaffetto. Oggi ci sono dei pro-tocolli, degli studi e dei riferi-menti teorici molto precisi e

    puntuali che possono aiutarechi deve valutare una condi-zione di disagio. Se la valuta-zione delle capacità familia-re, se la valutazione dellacondizione del bambino odella famiglia affidataria,venissero fatte secondo crite-ri e protocolli riconosciuti econdivisi, si potrebbero ridur-re gli errori di valutazione.

    Se riprovassimo adaffrontare il tema dell'affidosu un modello sistemico,tutti i personaggi coinvoltinella dinamica dell'affidoavrebbero ruoli, competenze,responsabilità e obiettivi spe-cifici. La famiglia d'origineverrebbe ad essere di nuovosostenuta, così come il bam-bino, così come la famigliaaffidataria, così come tutte leistituzioni ed i professionistiche partecipano nel metterein pratica misure a sostegnodella fragilità familiare.

    cristina terribili

  • il isvegliopopolare 3giovedì 17 ottobre 2019 • Primo Piano

    TORINO – Parlare di affido diminori è come camminare sulleuova, per tanto che cerchi di stare inequilibrio una o due riesci a romperle.L’argomento è complesso e per que-sto motivo campagne elettorali, cac-cia alle streghe, strumentalizzazioni emanipolazioni debbono stare fuoridalla porta dalla quale entrano sololoro, i bambini, il cui benessere deveessere sempre al centro dell’attenzio-ne, dell’azione politica, di quellasociale e giuridica, senza altri ingom-bri. Non è facile, anzi è difficilissimo,per chi ha responsabilità di giudizio,davanti a famiglie che non cedonoalla rassegnazione di “perdere” unfiglio tentando in ogni modo di recu-perare una situazione critica; e davan-ti a un minore il cui bene talvoltanon è (o sembra non essere) quello direstare nella sua famiglia naturale.

    Di tutto questo e altro ancora si èparlato lunedì mattina nella Com-missione consiliare regionale Sanità,presieduta da Alessandro Stecco,durante la prima audizione in meritoall’indagine conoscitiva sull’affida-mento familiare e l’accoglienza diminori presso i Servizi sociali delPiemonte voluta dalla maggioranza dicentro-destra che governa la Regione,in cui sono stati ascoltati i soggettiche operano in questo settore.

    GLI INTERVENTI TECNICIBarbara Rosina, presidente

    dell’Ordine regionale che raggruppa i2mila500 assistenti sociali attivi inPiemonte, ha lamentato il fatto che“stiamo vivendo un clima di dilagan-te sfiducia nei servizi sociali… siamodinnanzi ad una situazione nellaquale tanto le famiglie quanto ipotenziali affidatari sono disincenti-vati a rivolgersi ai servizi sociali per-ché vivono il timore che i bambinipossano essere allontanati irregolar-mente. Ad alimentare tale timore, visono le tante prese di posizioneimproprie e gli innumerevoli pezzigiornalistici che tendono ad offrireuna visione parziale e tendenziosa. Ildisconoscimento nei confronti di unostrumento al contrario così importan-te può provocare una virata versol’inserimento nelle strutture residen-ziali anche quando non sarebbenecessario”.

    Ma quali sono le ragioni di unaffido? “La valutazione sulle compe-tenze genitoriali tiene conto di tuttauna serie di fattori di rischio e fattoridi protezione – risponde Rosina -: lapovertà economica non è motivo diallontanamento dei bambini dalleloro famiglie”. Che fare allora?“Chiediamo alla Regione – ha dettoRosina nel suo intervento in Com-missione – di realizzare insieme unsistema di prevenzione, disporre deifinanziamenti per la supervisionedegli operatori, porre attenzione allequote pro capite che i comuni eroga-no agli Enti gestori delle funzionisocio-assistenziali, incrementare ilnumero degli assistenti sociali all’in-terno della Sanità ed infine, dopo ilgrande lavoro che è stato fatto con laRegione per la formalizzazione delServizio Sociale delle Aziende sanita-rie, occorre ora attenzione al realizza-re in pieno l’indirizzo regionale”.

    Per Antonio Russo del Consorziodi Gassino Torinese, che ha parlato anome del Coordinamento degli enti

    gestori, “la fragilità dei ruoliall’interno della società haportato a una crescente fra-gilità della famiglia ed è lacausa di un disagio psichicoche appare sempre più dif-fuso e che caratterizzamolti comportamenti ado-lescenziali, come l’autole-sionismo o l’anoressia. Ènecessario ricominciare ainvestire nella prevenzione,pensare a un nuovo Pianoper la famiglia che contengainterventi di prevenzione diffusa e lirealizzi”.

    “Tra i diritti fondamentali dei figlispicca quello di essere educati dailoro genitori – ha dichiarato la garanteregionale dell’Infanzia e dell’adole-scenza Rita Turino –. Nel 2017,secondo l’Ires, in Piemonte il 13,6%dei minori versava in una situazionedi povertà relativa, mentre il 27,9%era a rischio di povertà ed esclusionesociale. Tra le famiglie povere risulta-no particolarmente colpite quelle gio-vani con bambini piccoli”. Negli ulti-mi 15 anni, ha aggiunto, stiamo assi-stendo a un progressivo calo dellenascite e a un contemporaneoaumento della richiesta di consulen-za psicologica. È necessario offrire allefamiglie aiuti e servizi per l’inclusionesociale e mettere al centro la figuradel minore”.

    Luca Ioffida dell’associazione ita-liana dei magistrati per i minorenni eper la famiglia (Aimmf) ha illustratole iniziative messe in campo dall’as-sociazione per creare sinergie contutti gli attori sociali coinvolti attra-verso approfondimenti a livello terri-toriale sempre aperti al mondo del-l’avvocatura. Per Enrico Quarello delCoordinamento italiano dei servizicontro il maltrattamento e l’abuso

    all’infanzia (Cismai) è necessaria“una raccolta sistematica e conti-nuativa dei dati sui minori sotto tute-la a livello nazionale e regionale; ed èquanto mai importante che laRegione torni a investire per la for-mazione specifica degli operatorisociali e sanitari”.

    “NESSUNO RUBA I BAMBINI”Frida Tonizzo, segretario di

    Anfaa (l’associazione nazionale fami-glie adottive e affidatarie) che ha par-lato a nome del Tavolo delleAssociazioni che operano nell’ambitodell’affidamento familiare, si è pre-sentata con una “traccia” di interven-to di una dozzina di pagine per ribadi-re alcuni punti forti del problema, lecritiche al sistema attuale e a quelloche sembra prospettarsi nel futurolegislativo ma anche per fare delleproposte. Innanzitutto ha evidenziato“il clima di sospetto e diffidenza neiconfronti dell’affidamento e degli affi-datari, oltre all’allarmante calo didisponibilità all’accoglienza registratinegli ultimi mesi”. Ha poi definito“inaccettabile” la proposta di legge2047 dell’onorevole Ascari e altrideputati del Movimento 5Stelle, “per-ché si basa su due pregiudizi infonda-ti: il primo che in Italia gli allontana-

    menti siano troppi, ilsecondo che sianodeterminati quasi esclu-sivamente dalla povertàdelle famiglie. In base aquesti pregiudizi la pro-posta di legge n.2047prevede l’allontana-mento dalla sua fami-glia da parte dei giudiciai soli casi di pericoloestremo per la vita delminore, privilegiandocomunque la sua collo-

    cazione presso parenti fino al quartogrado (che possono non averlo nep-pure mai visto!) o persone da luiconosciute, senza contemplare – scel-ta gravissima – nessuna valutazionepreventiva sulle loro capacità”.

    A preoccupare l’Anfaa vi è anchela presentazione di un disegno dilegge annunciato dall'assessore regio-nale al welfare Chiara Caucino con loslogan “Allontanamenti zero”. “Untitolo poco rassicurante” affermaTonizzi, che si chiede: “Allora tutti infamiglia, nonostante tutto? Siamo iprimi a ricordare che il diritto priorita-rio del minore è quello di crescerenella sua famiglia di origine, maaffermiamo con forza che il bambinonon è proprietà di nessuno, neanchedei suoi genitori biologici e che il suodiritto a una crescita in una famigliaaffettivamente e educativamenteadeguata debba essere sempre tutela-to”. Parla di ritardi, Tonizzo, a riguar-do delle decisioni in favore dei minorie parla di ciò che si è insediato nel-l’immaginario collettivo, ossia la con-vinzione che operatori e giudici “rubi-no” i bambini. “Questo non rispondeal vero – tuona Tonizzo –! Dobbiamoprendere purtroppo atto che la cam-pagna denigratoria degli ultimi mesiha, tra gli altri danni, prodotto anche

    un aumento dell’aggressività nei con-fronti degli operatori sociali da partedi genitori di minori allontanati daigiudici”.

    Poi la lunga lista delle proposte:dalla revisione della delibera regionale79 del 2003, con tutta una serie diintegrazioni da apportare, alla modifi-ca del DGR 10 circa l’approvazionedelle nuove linee guida per la segnala-zione e la presa in carico dei casi diabuso e maltrattamento dei minori,nonché la richiesta di maggiore atten-zione sulla “piena attuazione dellalegge 173 del 2015 che ha affermatoil diritto delle bambine e dei bambinialla continuità affettiva”.

    E LA POLITICA REGIONALE? In linea generale, i lavori su que-

    sta problematica dovrebbero termina-re entro il 30 aprile 2020 con la pre-sentazione di una o più relazioni alConsiglio regionale. Sono intervenuti,per richieste di approfondimenti e neldibattito che è seguito, i consiglieriMaurizio Marrone di Fdi, RaffaeleGallo e Domenico Rossi del Pd,Andrea Cane e Sara Zambaia dellaLega. Assenza rimarcata quelladell’Assessore competente ChiaraCaucino e dell’Assessore alla SanitàLuigi Genesio Icardi.

    La Consigliera dei 5 Stelle Fran-cesca Frediani ha affermato che“occorre concentrarsi per risolvere lecriticità, evitando di alimentare unclima da caccia alle streghe. Servesoprattutto lavorare sulle cause cheportano all’allontanamento del mino-re. L’affido, quando necessario, è l’u-nico strumento che può salvaguarda-re e tutelare i bambini per questaragione l’obiettivo ‘allontanamentizero’ sbandierato dall’AssessoraCaucino (oggi assente) puzza di pro-paganda. Siamo convinti che fareluce sul sistema affidi sia indispensa-bile con l'obiettivo di individuare lecriticità per risolverle. Allo stessotempo è necessario smettere di farepropaganda politica su un tema tantodelicato e complesso”.

    Monica Canalis (PD) ha esorditoparlando della “clamorosa assenzadegli assessori Caucino e Icardi evista la fretta e l’urgenza con cui lamaggioranza di centro-destra ha volu-to istituire l’Indagine Conoscitivasugli abusi sui minori, ci saremmoaspettati ben altra attenzione daparte della Giunta”. È quindi entratanei contenuti dell’audizione: “Oggi inCommissione l’assessore Caucino èstata smentita su tutta la linea: inPiemonte la povertà economica nonè motivo di allontanamento dallafamiglia e il tasso di allontanamentoè ben sotto il dato fornito dall’assesso-re (a Torino, ad esempio, è lo 0,5%del totale dei minori presi in caricodai servizi sociali). Sappiano Caucinoe Icardi che non consentiremo chel’indagine conoscitiva si trasformi inun’azione di discredito degli operatorima faremo emergere la verità sullaqualità dei servizi. Il clima di sfiduciaalimentato da Lega e Fratelli d’Italiasta facendo aumentare le aggressioninei confronti degli assistenti sociali,sta disincentivando le richieste diaiuto da parte delle famiglie in diffi-coltà, oltre a scoraggiare le famigliedisponibili a prendere un bambino inaffidamento”.

    carlo maria zorzi

    IL TEMA DELL’AFFIDO DIBATTUTO IN COMMISSIONE REGIONALE

    “Nessuno ruba i bambini”Le famiglie affidatarie: “C’è un clima ostile”

    TORINO - Quanti sono i minori in affido inPiemonte? A riguardo, i dati più recenti fornitidalla Regione sono aggiornati al 31 dicembre2017. A quella data erano 1397 i minori in affi-damento familiare: 769 affidati a terzi e irestanti 628 a parenti. 314 erano i minori dicittadinanza straniera (di cui 99 non accompa-gnati); quelli con disabilità certificata erano195, i dichiarati adottabili 56. Quanto all’età,

    69 erano quelli con meno di 2 anni di vita, 136tra 3 e 5 anni, 307 tra 6 e 10 anni, 380 tra 11 e14 anni, 505 tra 15 e 17 anni. Ad essi vannoaggiunti 133 minori (di cui 34 di cittadinanzastraniera) tra i 18 e 21 anni, già in affidamentofamiliare quando erano ancora minorenni.

    La durata dell’affidamento al 31/12/2017si presentava così: da meno di un anno 327,da uno a due anni 253, da due a quattro

    anni 303, oltre i quattro anni 514. Gli affida-menti giudiziali erano 1125 e solo 272 eranoconsensuali. Quindi la stragrande maggio-ranza degli affidamenti risultavano dispostiin attuazione di un provvedimento dellamagistratura minorile.

    Dei 257 minori (di cui 72 di cittadinanzastraniera, compresi 36 non accompagnati)che nel 2017 hanno concluso l’affidamento

    108 sono rientrati in famiglia, 34 sono statiinseriti in un’altra famiglia affidataria, 6 sonoin affidamento pre-adottivo, 41 in servizi resi-denziali, 6 hanno raggiunto una vita autono-ma; tra le voci risultano “destinazione ignota”per 9 minori e “altro” per 42.

    Sempre a fine 2017, erano 1131 i minori(comprensivi degli stranieri e degli stranierinon accompagnati) presenti nei 272 serviziresidenziali; di cui 437 di cittadinanza stra-niera, compresi 343 non accompagnati.

    Tutti i numeri degli affidamenti familiari in Piemonte: quasi mille400 i minori coinvolti

    IVREA - E in Canavese, qual è la situazione degli affi-di? Il Consorzio socio-assistenziale In.Re.Te, che hasede a Ivrea, ha gestito 49 affidamenti familiari nel2016, 47 nel 2017, 50 nel 2018, mentre nell’anno incorso si sta occupando di 38 casi. Per farlo ha a disposi-zione una task force di 12 assistenti sociali dipendentidel consorzio, oltre ad altri operatori di enti esterni.

    Ovviamente l’affidamento familiare non è l’unicasoluzione per la tutela dei minori e il Consorzio è occupa-to a dare risposte anche su altri fronti e con altre strate-gie. La presidente Ellade Peller, tra l’altro, lunedì era pre-sente in Commissione a Torino come rappresentantedegli Enti Gestori (Consorzi, Comuni, Deleghe ASL). Apresentarci la situazione nel territorio ci sono PatriziaMerlo (direttore di In.Re.Te.) e Cristina Berutti (responsa-bile dell’area minori, famiglie e adulti). Dalle loro paroleemerge che le problematiche legate alla tutela dei minorie all’istituto dell’affidamento non sono “nate” oggi,semmai certi casi eclatanti non hanno fatto altro che ina-sprirle e magari rendere la gestione più complessa.Anche nel territorio eporediese si conferma che nonsono le difficoltà economiche delle famiglie a spingereverso l’affidamento e i casi di incapacità genitoriale pos-sono essere presenti in tutti gli strati sociali. Ci sono poisituazioni nuove di disagio e criticità per i minori: adesempio il fenomeno dell’isolamento totale (“hikikomo-ri”) o quello legato all’utilizzo indisciplinato e scorretto

    dei social. Siccome il minore è quello che va dai zero ai17 anni e 364 giorni, si comprende bene che le attenzio-ni per la sua tutela sono diverse, così come l’approccio,la valutazione e le soluzioni.

    Anche a Ivrea e dintorni si percepisce la demonizza-zione dell’affidamento e la reticenza nei confronti deglioperatori sociali, le generalizzazioni, in un contesto chenon aiuta. Operatori che, secondo i nostri interlocutori,stanno svolgendo il loro lavoro nel pieno delle capacità,avendo come guida le indicazioni del codice deontologi-co e le leggi dello Stato, adottando un approccio serioalle persone per aiutarle a comprendere le situazioni econdividendo le soluzioni. Oggi tanta fragilità la si trovaanche negli adulti, troppo concentrati su se stessi, inca-paci di leggere i bisogni del minore che sovente si tradu-cono in incuria, degrado, abbandono. “L’affidamentonon sostituisce la famiglia d’origine ma la aiuta”, chiari-scono Merlo e Berutti, che parlano di quanta spinta soli-daristica ci stia dietro alle famiglie affidatarie che nonlucrano certo sul disagio altrui. Per essere più efficacinelle soluzioni bisognerebbe investire sulla prevenzione,operare qualche affido diurno in più, avere più risorseeconomiche territoriali per rispondere meglio ai bisogni eriprendere le attività presso il Centro per le Famiglie;sono queste le ricette di chi ogni giorno è chiamato adoperare sul territorio per quelle che sono state definite“le perle preziose” (i bambini) di tutta la società.

    La situazione in Canavese, secondo i dati e le valutazioni del Consorzio In.Re.Te.

  • Sabato Open Dayalla Croce Rossa

    il isvegliopopolare4 giovedì 17 ottobre 2019• Ivrea

    “Linsieme”: Amina Barosi da Open Art House

    IVREA - In occasione della quindicesima giornata del con-temporaneo organizzata da Amaci, è stata inaugurata, neglispazi di Open Art House in via San Gaudenzio 10/b, la mostrapersonale di Amina Barosi “Linsieme”: si tratta di tre videoinstallazioni site specific che racchiudono gli ultimi anni dilavoro dell’artista, sigillando così un tempo di ricerca sullanatura dell’essere umano, fatto di corpo anima e spirito. PerAmina Barosi la mostra segna una nuova fase del suo percor-

    so, avviata dopo aver fatto tesoro del vissuto personale edartistico: un antologia come trampolino per nuove ricerche.La mostra rimarrà allestita fino al 12 novembre. Per info eprenotazioni visite 338/50.93.563, www.openarthouse.it.

    Piscina, ritardata l’apertura

    IVREA – Scusandosi con l’utenza, il Comune ha reso notoche si è verificato un ritardo nei lavori di rifacimento per lamessa a norma dell’impianto elettrico della piscina comunale:

    pertanto la struttura, che avrebbe già dovuto essere riaperta,non lo sarà prima di lunedì 21 ottobre.

    Torrieri e Torriero alla Galleria Ferrero

    IVREA – Alla Galleria di arte contemporanea Ferrero, aVilla Nesi in via Torino 29, è allestita la mostra di opere di ElioTorrieri e Anna Torriero, coppia nell’arte e nella vita. Visitefino al 9 novembre, su appuntamento (347/14.14.200, [email protected], www.galleriaferrero.com).

    appuntamenti

    IVREA - MA LA QUALITÀ DELLE ACQUE A CANDIA È “SCARSA”

    Laghi del Piemonte: sempremeglio, quanto a balneabilità

    IVREA – Dove sta l’equivoco?Sta nel fatto che il pubblico “profa-no” di norma non coglie la differen-za tra stato della qualità delle acquedi un lago e balneabilità: concettievidentemente tra loro connessi,ma non coincidenti. In sostanzauno specchio d’acqua può ancheessere, per certi aspetti e in unacerta misura, “inquinato”, purrisultando balneabile (perché quellaparticolare forma o livello di “inqui-namento” non risulta nocivo per ilnuotatore). Lo ha ben spiegato, ierimattina, Vincenzo Pellegrino, delsettore Tutela delle Acque dellaRegione Piemonte, nel corso delconvegno “La qualità delle acque dibalneazione in Piemonte nel2019”, organizzato da ArpaPiemonte e per volere del Comunedi Ivrea ospitato nella Sala Doratadel Municipio.

    Dopo i saluti del sindaco Ste-fano Sertoli e dell’assessore allaSostenibilità Ambientale GiulianoBalzola, cui si sono uniti i primicittadini di Chiaverano e Viverone,Maurizio Fiorentini e RenzoCarisio, a condurre l’incontro,introducendo gli interventi, è statoil direttore generale di ArpaPiemonte, Angelo Robotto.

    “Durante la stagione balnearenella nostra regione, che va dal 15maggio al 30 settembre, ArpaPiemonte ha effettuato monitorag-gi, prelievi e analisi per garantire labalneabilità nelle nostre acque –ha spiegato il direttore –: 542 sonostati i campioni raccolti, 500 diroutine e 42 suppletivi, perchéerano stati superati i valori di sogliadi uno o entrambi i parametrimicrobiologici previsti, ovveroenterococchi ed escherichia coli”.

    E questo su sette laghi – Sirio,Candia, Viverone, Avigliana, Orta,Mergozzo, Maggiore – e due tor-renti – Cannobino e San Bernar-dino –. I numeri rendono l’ideadella portata dei controlli, maanche che si possono trovare, e sitrovano, inquinamenti che vannoaffrontati e risolti. “In questi casi –ha aggiunto Robotto – la collabora-zione con i Comuni è fondamen-tale per vietare la balneazionedella zona fino al ritorno dei para-metri nei limiti di legge: una colla-borazione che è garanzia di sicu-rezza per tutti coloro che scelgonodi bagnarsi nelle acque piemonte-si”. Perché – e anche in questocaso spesso si cade nell’equivoco –l’Arpa non ha il potere di vietare labalneazione, ma semplicemente ilcompito di segnalare ai Comuni ipotenziali pericoli per la salute deibagnanti. Salute la cui tutela è dicompetenza dei sindaci.

    Da Francesca Vietti di ArpaPiemonte abbiamo poi appreso chenel 2019 si è provveduto a raziona-lizzare la rete di monitoraggio, conl’eliminazione di alcune zone dicui è stato modificato l’uso e il rag-gruppamento di alcune aree conti-gue che, negli ultimi quattro anni,avevano avuto la medesima classi-ficazione. La rete è passata dalle 94acque di balneazione del 2018 alle77 del 2019. Si è detto dei 542campioni prelevati nel corso dellastagione appena conclusa. L’81%dei campioni suppletivi ha riguar-dato il Lago Maggiore e il Lagod’Orta, ma nella quasi totalità si ètrattato di inquinamenti di brevedurata (conclusi entro 72 ore dallaprima constatazione), dovuti apiogge intense che hanno determi-

    nato un momentaneo incrementodegli scarichi fognari e di quelli deiby pass degli impianti di depura-zione nei laghi.

    Va aggiunto che per ogni acquadi balneazione per cui sia probabi-le il rischio di proliferazione ciano-batterica, dovuta allo sviluppoincontrollato di alghe, vengonoanche monitorati i cianobattericon due parametri: aliquota per ilconteggio cellulare al microscopioe aliquota per la valutazione dellemicrocistine (tossine algali).Ebbene, sulla base dei dati storici(una serie ultraventennale), nelcorso della stagione appena con-clusa sono state sottoposte amonitoraggio cianobatterico 19zone rappresentative. Nei laghiMaggiore, Mergozzo, Viverone eAvigliana non sono state rilevateconcentrazioni di cianobatterisuperiori alla soglia di attenzionedi 20 mila cellule per millilitro,mentre nel lago di Candia, si èavuta una fioritura consistente dainizio agosto a inizio settembre,con concentrazioni superiori a 100mila cell/ml, senza però registraresuperamenti della soglia previstaper le microcistine (20 μg/L).

    Sul lago Sirio, invece, il supera-mento si è avuto a inizio settem-bre: il 10 del mese scorso sonostate rilevate concentrazioni dicirca 85 mila cell/ml, ma la setti-mana dopo, il 17 settembre, i valorierano scesi a 10 mila cell/ml, ovve-ro sotto la soglia di attenzione.

    Sulla questione dei cianobatterisi è soffermato Pierluigi Fogliati,anch’egli di Arpa Piemonte, il qualeha concluso il suo intervento invi-tando gli amministratori pubblici asoffermarsi sul problema, non

    ancora risolto in modo del tuttosoddisfacente, di come informare ilpubblico circa qualità delle acque ebalneabilità: affissione di ordinan-ze, cartelli preventivi, siti internet,articoli di giornale?...

    “Le valutazioni relative allaqualità del quadriennio di monito-raggio 2016-2019 – ha conclusoRobotto – verranno comunicatedal Ministero della Salute solo anovembre; per ora ci dobbiamoaccontentare dei dati relativi alquadriennio 2015-2018 presentisul report della qualità delle acquedi balneazione 2018. La direttiva2006-7/Ce, recepita in Italia daldecreto legislativo 116/08, stabilivacome obiettivo a livello europeo ilraggiungimento della qualità alme-no ‘sufficiente’ entro la fine dellastagione 2015. I dati analitici delquadriennio 2015-2018, pur evi-denziando come le acque di bal-neazione piemontesi soddisfinoampiamente gli obiettivi delladirettiva comunitaria, mostranoun peggioramento rispetto a quellidel quadriennio 2014-2017 con ilpassaggio di due acque di balnea-zione sul Lago di Candia da suffi-ciente a scarso”.

    I punti in classe Eccellente (77)rappresentano l’82% del totale,quelli in classe Buona (11) il 12% equelli in classe sufficiente (4) il 4%.Resta il cruccio di quel 2% in classeScarsa, sul Lago di Candia: che, siauspica, siano ritornati almeno alivello di sufficienza nel 2019.

    mauro saroglia

    IVREA – Dimostrazioni pratiche, ses-sioni di approfondimento, esposizione deimezzi. Sabato 19 ottobre sarà l’Open Daydella Croce Rossa Italiana, e le sedi Cri intutta Italia apriranno le porte alla popolazio-ne per far scoprire il mondo della protezionecivile. L’iniziativa che si svolge nell'ambitodella prima edizione della “Settimana dellaprotezione civile”, indetta dal DipartimentoNazionale, in programma dal 13 al 19 otto-bre. Tra gli obiettivi: la promozione nellecomunità di comportamenti consapevoli edi misure di auto protezione, nonché forni-re informazione alla popolazione sugli sce-nari di rischio, le buone pratiche da adottaree la conoscenza sulla moderna pianificazio-ne di protezione civile.

    La Croce Rossa Italiana è parte inte-grante del sistema di protezione civile for-nendo supporto operativo e sanitario: leporte della sede di Ivrea saranno apertedalle 9 alle 17 a chi fosse interessato asaperne di più su come opera la protezio-ne civile e come ogni singolo cittadinopuò comportarsi per favorirne il compito.

    Nell’ambito del sistema di protezionecivile la Cri di Ivrea è intervenuta lo scor-so anno nel deragliamento del treno aCaluso, in occasione dello stop improvvi-so del treno a Ivrea ed è sempre in allertasulle previsioni di maltempo; la ricerca dipersone scomparse è un’altra delle attivitàcontinuative della Cri in questo ambito,così come il supporto alle manifestazionidi massa come, ad esempio, il Carnevaledi Ivrea.

    IVREA - Questo mese di ottobre sta proce-dendo stancamente per il sindaco eletto e lasua “variegata coalizione”. Eccezion fatta perla (vice) sindaco Ballurio e per il suo protagoni-smo mediatico (l’ultima in ordine di tempo è lapolemica con il Centro Sociale del Castellazzo,a cui sono stati tolti i locali in agosto in seguitoa un brutto fatto di cronaca, e dove lei vorreb-be rimettere la Casa delle Donne), e per il grancerimoniere Renato Lavarini che presenzia alleinaugurazioni e rilascia dichiarazioni ai giornalicome se il sindaco fosse lui, la “variegata coali-zione” appare in questa fase un po’ stanca esenza molti slanci propositivi.

    Ciononostante l’autunno in cui siamoimmersi si sta ormai scaldando da sé, e le que-stioni, per quanto vengano rinviate in avanti,tendono a tornare prepotentemente sul tavo-lo imponendo ai nostri eroi quelle scelte cheessi tendono a non assumere per paura dispaccarsi e di dividersi. Abbiamo già scrittopiù volte della vicenda del Consorzio InReTe,su cui non torneremo fino a nuovi sviluppi.Per quanto riguarda il rinnovo del cda della

    Fondazione dello Storico Carnevale, tutto tacein attesa che la Regione Piemonte si esprimasul nuovo Statuto, che va a modificare la com-posizione del cda, erodendo lo spazio riserva-to alle componenti: anche se fa discutere ilmodo in cui si sarebbe chiuso il bilancio dell’e-dizione 2019, di fatto ripianando una perditacon gli utili delle edizioni precedenti.

    La vicenda che sta occupando maggior-mente il tempo dei nostri amministratori èquella relativa alla procedura per la costruzio-ne del nuovo centro cottura della mensa scola-stica comunale e in particolare alla sua ubica-zione, se sull’area verde di via Lago SanMichele angolo via dei Chiodi (come propon-gono gli assessori) oppure nell’area dell’exmattatoio di via Verdi (come propone adesempio il Pd con Perinetti). Lo scontro è trachi propone tempi più rapidi attraverso unasoluzione che inevitabilmente va nella direzio-ne del consumo di suolo e chi vi si oppone rite-nendo preferibili soluzioni come quella di viaVerdi che offrirebbero anche l’occasione perrisolvere il decennale problema della strada di

    collegamento con l’area ex Montefibre. Intutto ciò la Giunta appare come in balia deglieventi, e un po’ portata a spasso dagli ufficicomunali: le cui logiche hanno senz’altro unaloro importanza, ma che non sempre possonocoincidere con le logiche della politica.

    Questa è solo l’ultima vicenda in ordine ditempo, ma è senza ombra di dubbio esemplifi-cativa dell’approccio generale alla soluzione deiproblemi, cioè quello di affrontarli quandoormai divengono troppo ingombranti, e per lopiù attraverso soluzioni spacciate come “tecni-che” ed incolori.

    C’è affanno sulle scelte, sulla guida, contanti aspiranti leader privi di legittimazione euno, legittimato dal voto che, di fatto, starinunciando alla sua leadership. Parafrasandoun famoso canto del Purgatorio di DanteAlighieri, verrebbe da dire “Ahi serva Ivrea, didolore ostello, nave sanza nocchiere in grantempesta…” eccetera eccetera… non è diffici-le trovare la conclusione.

    In questo quadro desolante un piccolosegnale di speranza arriva dall’assemblea di

    Confindustria Canavese svoltasi la settimanascorsa all’Officina H alla presenza del presi-dente nazionale Vincenzo Boccia, in cui èstato presentato un accordo di collaborazio-ne con il Politecnico di Torino sull’alta forma-zione nel territorio canavesano. La sensazioneè che la nuova presidente di ConfindustriaCanavese Patrizia Paglia abbia saputo porrebasi concrete per lo sviluppo di un progettomolto importante per il territorio (senz’altropiù concreto di altri progetti faraonici pom-posamente presentati nelle settimane passa-te). Il tutto senza grandi supporti dalle istitu-zioni locali, e anzi svolgendo quasi un ruolodi supplenza della politica locale.

    Certo è complicato pensare che un terri-torio come il nostro possa riprendersi senzauna guida forte delle istituzioni pubbliche,grazie esclusivamente al “laissez faire” dell’i-niziativa privata. Ma è comunque il segno chequi ci sono ancora i presupposti per una pro-spettiva che sappia proiettarci verso il futuro:basta saperli cogliere con intelligenza.

    braccioforte

    (s)pifferi di palazzoI problemi? Affrontarli prima che siano troppo ingombranti...

  • IVREA – Sono in fase diinstallazione il nuovo Accele-ratore Lineare e il nuovo To-mografo Computerizzato (Tc)-Simulatore destinati allaRadioterapia dell’Asl To4, cheha sede all’Ospedale di Ivrea.Le nuove strumentazioni –entro ottobre sarà operativo ilTc-Simulatore ed entro dicem-bre l’acceleratore lineare, unavolta terminati i collaudi delladitta fornitrice e le verifichedosimetriche della Struttura diFisica Sanitaria dell’Asl –andranno a sostituire uno deidue acceleratori lineari (quelloche risale al 2000) e ilTomografo Computerizzato-Simulatore (del 2004) in dota-zione alla struttura.

    Le apparecchiature sonofornite dal raggruppamentotemporaneo di impresa costi-tuito dalle società VarianMedical Systems Italia spa eCostigliola Antonio srl, per unimporto totale, comprensivodi lavori di installazione, dicirca 2 milioni 437 mila europiù Iva (il costo medio di mer-cato è di circa 2 milioni 550mila euro più Iva).

    “Le nuove dotazioni – rife-risce il direttore della

    Radioterapia, dottoressa MariaRosa La Porta – ci permettonodi assicurare elevati standardprestazionali, incrementando ivolumi di attività e miglioran-do l’offerta clinica. In questomodo il nostro Servizio diRadioterapia è assimilabile aicentri di maggior rilevanza nelpanorama italiano. Sono parti-colarmente soddisfatta perchéle apparecchiature acquisite sicollocano tra i modelli piùall’avanguardia che il mercatoattuale propone, in un settorein cui la tecnologia è in conti-nua evoluzione”. La radiotera-pia è utilizzata nella cura dialmeno il 60% dei casi ditumore, spesso in associazionea chirurgia o chemioterapia.

    “La radioterapia – spiega ilresponsabile della FisicaSanitaria, dottor MassimoPasquino – utilizza con finalitàterapeutiche le radiazioniionizzanti emesse da un acce-leratore lineare, analoghe aquelle utilizzate in diagnosti-ca, ma di energia molto piùelevata. Il Tc-Simulatore per-mette di ottenere immaginimolto dettagliate dei volumidella lesione tumorale da irra-diare; in tal modo si hanno adisposizione immagini e datinecessari a pianificare e agarantire la massima efficaciadel trattamento radioterapicotramite l’acceleratore lineare”.

    “Dal punto di vista tecnico– aggiunge il responsabile

    dell’Ingegneria Clinica, Pie-rangelo Masoero – le apparec-chiature acquisite presentanocaratteristiche strutturali im-portanti quali, per esempio, unsistema di controllo del ciclorespiratorio, che favorisce l’ot-timale irradiazione del tumoreanche in quelle sedi anatomi-che soggette a importantiescursioni respiratorie, massi-ma escursione del lettino por-tapaziente dell’acceleratore,un sistema di controllo imma-gini con movimentazionerobotizzata per garantire unamaggiore precisione dell’irra-diazione e un Tc-Simulatore a32 banchi con la massimaapertura, 90 centimetri, deldispositivo di emissione delle

    radiazioni”. Tali caratteristi-che consentono elevata versa-tilità di movimentazioni,anche per pazienti con limita-zioni funzionali e con marcatavariabilità anatomica.

    “Questa importante acqui-sizione - conclude il direttoregenerale Lorenzo Ardissone -si colloca in un più ampio pro-getto di sostituzione o nuovadotazione di apparecchiatureche interessa tutta l’Azienda.In particolare, per l’Ospedaledi Ivrea segue la recenteinstallazione della nuova Tacdella Radiologia, anchequest’ultima di ultimissimagenerazione entrata in funzio-ne lo scorso dicembre. A Cirièsi sta velocemente proceden-do con i lavori per il posiziona-mento della nuova risonanzamagnetica. A Chivasso è incorso di installazione e messain funzione l’apparecchiaturanecessaria per l’attivazione delterzo laboratorio di emodina-mica aziendale, in modo dagarantire attraverso un’unicaéquipe di emodinamisti unarisposta forte e uniforme sututto il territorio rispetto allepatologie tempo-dipendenticardiovascolari”.

    il isvegliopopolare 5giovedì 17 ottobre 2019 • Ivrea e dintorni

    IVREA - IL COSTO COMPLESSIVO DELL’OPERAZIONE SI AGGIRA SUI 2 MILIONI E MEZZO DI EURO

    Nuovi apparecchi per RadioterapiaIn via di installazione Acceleratore Lineare e Tomografo Computerizzato

    Comuni a rischioidrogeologico: semplificazioniburocraticheCANAVESE – È stata

    approvata in Giunta regionalel'immediata rimozione deivincoli urbanistici della delibe-ra di Giunta regionale n. 64applicati ai Comuni in area arischio idrogeologico: si trattadi una semplificazione nonindifferente sul piano delleprocedure burocratiche a cari-co dei cittadini e dellaPubblica Amministrazione,che riguarda direttamente, nelnostro territorio, le aree diBorgofranco, Quassolo eLocana.

    "Sostanzialmente rimuo-viamo l'obbligo vigente sinoad ora nei Comuni – com-menta Andrea Cane, consi-gliere regionale e vicepresi-dente della CommissioneSanità – di presentare, perogni pratica edilizia ricadentenel centro urbano, la schedadi verifica sismica del terre-no, un vincolo che riguarda-va anche i lavori più piccolicome lo spostamento di unafinestra per esempio: si trattaquindi di un passo in avantiverso lo snellimento delleprocedure a carico dei Cana-vesani che sicuramente saràben accolto sul territorio".

    "L'autorizzazione regio-nale fin qui richiesta perqualsiasi opera edilizia eradivenuta una procedura –osserva l'assessore alla SanitàLuigi Icardi – che con glianni aveva perso ogni conte-nuto tecnico, in quantosuperata dalla valutazione difattibilità già prevista in sededi stesura dello strumentourbanistico".

    STRAMBINO – È stato inaugurato nella scorsaprimavera, al termine di accurati restauri, il grandio-so organo della parrocchiale, capolavoro del primoOttocento (1810-12 e 1865) dei Serassi. Sullo stru-mento è stata effettuata un’incisione per la collanadiscografica organistica Antichi Organi delCanavese: alla consolle l’organista Walter Savant-Levet, che ha scelto un repertorio particolarmenteadatto a valorizzare le doti foniche del monumenta-le strumento. Ora il compact disc, quarantaseiesimovolume della collana delle edizioni Leonardi diMilano, è pronto, e sarà presentato ufficialmente nelcorso di un concerto che Savant-Levet terrà nellaparrocchiale strambinese domenica 27 ottobre alle16, ingresso libero.

    Organo Serassi di Strambino: si presenta il nuovo compact disc

    Volontari di Protezione civile: premiatia Moncalieri i bollenghini Actis Dana

    BOLLENGO – Sono sta-ti premiati al Castello diMoncalieri due bollenghini,volontari della Protezionecivile: Enzo Actis Dana esuo figlio Alessandro. Nellacircostanza i riconoscimentivenivano assegnati ai vo-lontari che avevano offertoil proprio contributo nelcorso delle emergenze avve-nute tra il 2014 e il 2018.

    Per il Centro operativomisto (Com) di Ivrea cisono stati riconoscimentiper quattordici Volontari:sette dell’AssociazioneNazionale Polizia di Stato,due di Bollengo, uno ciascu-no per i gruppi Emergenza eRicerca Intervento di Ivrea,di Cascinette, di Fiorano, diPavone e di Albiano: inquest’ultimo caso l’insigni-to è stato Gildo Marcelli, exsindaco e attuale coordina-tore del Com di Ivrea(ritratto nella foto tra i duevolontari di Bollengo)

    Per quanto riguarda i

    due bollenghini, il sindacoLuigi Ricca ha voluto mani-festare riconoscenza per illoro impegno, così come perquello di tutti i volontaridel Gruppo comunale. Nelcaso di Alessandro ActisDana, il riconoscimento èin particolare riferito allasua partecipazione alle mis-

    sioni esterne: nello specifi-co, quale appartenente allaSquadra Tecnica Regionaledel Coordinamento territo-riale di Torino, ha parteci-pato nel gennaio scorso alcensimento degli immobililesionati durante il sismadel 6 dicembre 2018 nellaprovincia di Catania.

    “Le donne forti danzano scalze”

    SCARMAGNO – Al salone polifunzionale comunaledomenica 20 ottobre alle 21 andrà in scena “Le donneforti danzano scalze”, regia di Roberto Micali e PatriziaSpadaro; con la partecipazione del progetto “Violetta, laforza delle donne”. Ingresso libero. Info 0125/73.91.53.

    “Scoprimasino” domenica al Castello

    CARAVINO – “Scoprimasino. Curiosando dietroporte chiuse”, al Castello di Masino domenica 20 otto-bre (in concomitanza con la Tre Giorni per il Giardino):un itinerario alla scoperta dei luoghi più nascosti delmaniero, attraverso stanze e ambienti solitamente chiusial pubblico, nella fattispecie la cantina, che custodisce lebotti per l'invecchiamento del vino e un antichissimotorchio. Visite alle 10,30, 12, 14, 15,30, 17. Biglietti 8euro, 5 per gli iscritti Fai. Prenotazione obbligatoria.Informazioni: 0125/77.81.00, [email protected].

    I 50 anni del Coro di Chiaverano

    CHIAVERANO – Il Coro di Chiaverano festeggia ilprimo mezzo secolo di vita con un concerto, domenica20 ottobre alle 16, al salone pluriuso “Guido Mino”:ospiti del pomeriggio il Coro Academia Cantus direttoda Benedetta Simoni e il Coro Bajolese guidato daAmerigo Vigliermo; partecipano, inoltre, i ragazzi del-l’associazione Piccolo Carro.

    Studio e documentazione del chiaveranese

    CHIAVERANO – Da tempo il gruppo di “studio edocumentazione del chiaveranese” coordinato daFranco Crotta (Franco 'd Min) si occupa di documentareil dialetto chiaveranese attraverso la realizzazione di undizionario e la raccolta di testimonianze, testi e docu-menti. Il lavoro di questi appassionati viene messo adisposizione di tutti gratuitamente, e si può trovare sulsito comunale alla pagina "Il Dialetto chiaveranese",presente nella sezione "Turismo, cultura e sport". Il linkdiretto è www.comune.chiaverano.to.it/il-dialetto-chia-veranese. Il dizionario chiaveranese-italiano sarà dispo-nibile tra qualche settimana, mentre è già disponibileun'originale raccolta di Filastrocche chiaveranesi.

    “Jazz and cheese” da Morbelli

    IVREA – Serata “Jazz and cheese” domani, venerdì18 ottobre, dalle 20,30 alle Cantine Morbelli di via DoraBaltea 20/a. Degustazione guidata di una selezione diformaggi dell’azienda Filrouge – Sentieri di Gusto, culto-ri di formaggi pregiati. Stefano Carena, colonna portan-te di Filrouge, spiegherà le caratteristiche dei formaggi eracconterà aneddoti, il tutto abbinato a due calici divino. La serata sarà accompagnata dalle note dei Poker:Luigi Bonafede batteria, Massimo Baldioli sax, SandroGibellini chitarra, Loris Bertot contrabbasso. Costo dellaserata 25 euro, prenotazione allo 0125/64.16.75.

    Marcello Sorgi e le prospettive del centrosinistra

    IVREA – Lunedì 21 ottobre alle 21 il Forum Demo-cratico del Canavese ha invitato il giornalista MarcelloSorgi, notista politico de La Stampa, al Polo formativouniversitario Officina H per confrontarsi sulle prospettivedi “un nuovo centrosinistra”. Ingresso libero.

    appuntamenti

  • il isvegliopopolare6 giovedì 17 ottobre 2019• Eporediese

    Nebbiolo di Carema: c’è interesse tra i giovani produttoriCAREMA – “Siamo nani

    sulle spalle dei giganti”: l’afori-sma citato da uno dei giovaniproduttori di vino di Caremariassume bene il senso dellaserata di chiusura della recenteFesta dell’Uva e del Vino.L’incontro si è svolto nellacappella di San Matteo e avevacome tema “Viticultura e terri-torio. Storia, presente e futurodel Nebbiolo di Carema”. E’stata un’interessante tavolarotonda, moderata da Cate-rina Andorno, presidente delConsorzio per la tutela e lavalorizzazione dei vini docg diCaluso e doc di Carema eCanavese, che ha visto la par-tecipazione delle sei aziende

    produttrici del Carema doc:quelle storiche, ovvero laCantina produttori Nebbiolodi Carema e Ferrando, e quellenate da pochi anni, Chius-suma, Muraje, Sorpasso eMonte Maletto.

    Viviano Gassino, presiden-te della Cantina sociale, haripercorso la lunga storia dellaCooperativa, sottolineandocome dal 2014 sia cambiato ilmodo di operare. “Siamo staticostretti ad assumere undipendente per il manteni-mento delle vigne abbandona-te - ha spiegato -. Carema nelfrattempo si è rafforzata nelleconoscenze, i giovani si stannoapprocciando in maniera posi-

    tiva e il paese ne ha beneficia-to: dobbiamo convincerli acontinuare su questa strada”.

    Anche Roberto Ferrandoha ripercorso la storia dellasua famiglia che da tre gene-razioni crede nel vino diCarema, portandolo anchefuori dall’Italia “L’80% dellanostra produzione oggi vaall’estero – ha puntualizzato –:il Nebbiolo di Carema èunico, richiesto negli StatiUniti, in Inghilterra, Nor-vegia e Australia”.

    Carema si trova in unanfiteatro naturale di fortependenza, e per rendere colti-vabile questo suolo impervio,a fine ‘800, i nostri avi hanno

    creato con sacrificio terrazzedi piccole dimensioni, perfet-tamente pianeggianti, contor-nate da muri a secco e sor-montate da pergole (“topie”)sorrette da travi in legno e datutori tronco-conici in pietra,i “pilun”. Un piccolo fazzolet-to di terra strappato alla mon-tagna e alle rocce, di impor-tante valore paesaggistico, cheva tutelato e promosso.

    Consapevoli di questo, inuovi produttori del Caremasembrano avere approcciatocon rispetto il passato e le tra-dizioni del paese; durante laserata hanno voluto ringrazia-re i caremesi per la disponibi-lità e accoglienza.

    All’incontro sono interve-nuti anche Valérie GanioVecchiolino, responsabileSlow Food, che ha scritto unatesi sul Nebbiolo di Carema egrazie alla quale il Carema èdiventato Presidio Slow Food,e Jonathan Gebser, della guidaSlow Wine. “Il Carema è

    richiesto in tutto il mondo - haconcluso quest’ultimo -, è unmito che non è mai crollato.Noi critici lo metteremo sem-pre in risalto sulla nostraguida”. La serata è terminatacon una piacevole degustazio-ne vini a Gran Masun.

    sara martinetti

    BORGOFRANCO – LivioTola, già sindaco di Borgo-franco e da sempre particolar-mente attento al tema dellaelettrosensibilità, lancia anco-ra una volta un allarme tra chiha questa “allergia”, e in gene-re tra i cittadini, sui pericoli diuna nuova forma di inquina-mento elettromagnetico cheavviene direttamente all’inter-no delle abitazioni.

    Attualmente è in corso lasostituzione dei contatori dellacorrente elettrica, con l'instal-lazione degli smart meter. Ilnuovo apparecchio viene recla-mizzato come migliore, ancheperchè permette all'utente diverificare quanta energia elet-trica è stata consumata nellevarie fasce orarie, e sarà pre-sente in 32 milioni di case.

    “Non è un gran vantaggio– sostiene Tola – , già adessoin bolletta abbiamo la suddivi-sione delle spese in tre fasceorarie. Piuttosto si vengono adelineare due problemi. Uno èdi tipo economico, e riguarda ilcosto del nuovo apparecchio,più o meno tra i 100 e 150euro, che potrebbero essereaddebitati nella voce della bol-letta ‘spese di trasporto e

    gestione del contatore’; ma ilmaggiore nocumento è quelloprovocato dall'inquinamentoelettromagnetico che arrivadirettamente nelle nostre case,dato che i dati vengono tra-smessi in modalità wireless”.

    Tola non vuole che siainstallato in casa sua questonuovo emettitore di radiazio-ni. Secondo studi scientificiindipendenti canadesi i conta-tori di ultima generazione,sono perniciosi: dialogano contrasmissioni continue di daticon un altro “smart” all'ester-no dell'immobile, i segnaliarrivano ad una centralina epoi al database centralizzatodella ditta fornitrice del servi-zio. Queste radiofrequenzepulsanti creano un network dicampi elettromagnetici checomportano conseguenze peri-colose per la salute di chi lesubisce stando in casa.

    Tola si è documentatoanche utilizzando il sitoConsumerismo per conoscerese può non accettare questasostituzione dell'apparecchia-tura. “Secondo l'esperto LuigiGabriele degli Affari Istituzio-nali Codici, i consumatori nonsono obbligati a sostituire ilcontatore. Dato che le deliberedell'autorità di regolazione

    Aeegsi non possono averevalore coattivo nei confrontidel consumatore, e non esclu-dono il diritto dell'utente aessere risarcito in caso di viola-zione del diritto vigente, se ilcontatore funziona e non hasuperato i 15 anni di vita(secondo la data che comparesull'apparecchio) non si hal'obbligo di accettare la nuovaapparecchiatura – ribadisce – .Il timore è che se nessuno èconsapevole dei danni che sipossono verificare alla salute,sarà facile che a breve sarannosostituiti anche i contatori delgas e dell'acqua come è statofatto in America. A suffragiodell’ipotesi di danni alla salute,constatiamo che in Canada ein dieci contee della Californiagli smart meter sono statidisinstallati dall’autorità”chiosa Livio Tola.

    marinella boita

    BORGOFRANCO - L’ALLARME DI LIVIO TOLA, EX SINDACO

    “Nuovi contatori pericolosiper chi è elettrosensibile”

    CHIAVERANO – I dubbi (anzi, le certezze) di Livio Tola suiproblemi che i nuovi contatori Enel possono causare allepersone affette da elettrosensibilità – che, è opportunoricordarlo, non è riconosciuta come vera e propria malattiadall’Organizzazione Mondiale della Sanità –, non sono evi-dentemente condivise dall’Amministrazione comunale dellavicina Chiaverano, che ha pubblicato un avviso in merito allasostituzione dei contatori da parte di Enel Distribuzione.

    “I nuovi contatori elettronici 2.0 – si può leggere – daran-no molti vantaggi soprattutto perchè, rilevando il consumoogni quarto d'ora, permetteranno di tracciare in dettaglio iconsumi di ognuno nelle varie fasce orarie, permettendocosì di poter scegliere un contratto di fornitura il più possibi-le aderente alle proprie esigenze. Inoltre, eventuali problemidi mancanza di energia potranno essere automaticamenterilevati da remoto nel giro di 15 minuti”.

    Sul piano pratico, il Comune avvisa che Enel affiggeràappositi volantini nella zona in cui andrà a sostituire i con-tatori cinque giorni prima dell'esecuzione del lavoro. Se ilcontatore si trova sulla strada, non sarà necessario esserepresenti al momento dell'intervento; se invece è all'internodi una proprietà, Enel chiederà un appuntamento. Il perso-nale impegnato, autorizzato da Enel, dovrà avere un appo-sito tesserino identificativo con, ben visibile, il logo “e-distribuzione”. In caso di dubbi, si deve richiedere al perso-nale di fornire un codice Pin, codice che può essere verifi-cato telefonando al numero verde 803.500 oppure sul por-tale e-distribuzione.it.

    Enel ha inoltre predisposto una serie di documenti perfornire informazioni all'utente, documenti visionabili all’indi-rizzo www.comune.chiaverano.to.it/documenti-e-modulisti-ca/documenti-vari/e-distribuzione.

    Ma a Chiaverano stanno passando a posizionarli

    STRAMBINO – Un caldoe soleggiato pomeriggio d’au-tunno ha fatto da cornice,sabato scorso, all’ottavo mee-ting di atletica leggera rivoltoagli studenti dell’Istituto com-prensivo di Strambino e agliatleti iscritti all’AssociazioneSportiva Atletica Strambino.Ma è stata soprattutto l’occa-sione per inaugurare la pistablu di atletica del campettocomunale polivalente “Anto-nio Panetto”, al termine deilavori di rifacimento duraticirca tre mesi, rimessa total-mente a nuovo da parte delladitta Tecnocostruzioni diPiobesi Torinese grazie a unmoderno materiale sinteticocolato in un unico pezzo.

    La scelta è maturata dopoaver constatato l’effettivodegrado del vecchio manto,usurato dopo quasi 20 annidi attività, essendo la pistacompletamente priva dicopertura. Di proprietàcomunale, attualmente è affi-data in gestione all’Asas, pre-sieduta da Albino Errico, perallenamenti propedeuticiall’attività di atletica e gare,ma il complesso viene utiliz-zato per l’educazione motoriaanche dagli alunni dell’adia-cente scuola secondaria diprimo grado “Modesto Pa-

    netti” e dalla scuola primaria“Carlo Alberto dalla Chiesa”,oltre ad altre iniziative sporti-ve del paese.

    Prima dell’inizio delle gare,il direttore tecnico GianVittorio Icardi – ex professoredi Educazione fisica e promo-tore, nel lontano 1999, delprogetto di trasformare il vec-chio campetto da calcio inpolo sportivo, con il benestaredell’Amministrazione comu-nale guidata dall’allora sindacoMatteo Garetto –, ha portato ilsaluto ai tanti piccoli e grandiatleti, rigorosamente vestiticon t-shirt giallo-blu desiderosidi partecipare alle varie disci-

    pline proposte, e intervenuticon le proprie famiglie. E, conloro, a tante autorità civili pre-senti tra le quali il sindacoSonia Cambursano con la suaAmministrazione, ex sindaci

    di Strambino, numerosi sinda-ci tra cui quelli di Candia,Mercenasco, San Martino,Vische, il consigliere regionaleAlberto Avetta, la neo dirigen-te scolastica dell'Istituto com-

    prensivo Laura Balegno, allasua prima uscita ufficiale,dichiaratasi soddisfatta nelconstatare come la sinergia tral’associazione sportiva, ilComune e la scuola contribui-sca ad avvicinare al mondodello sport in modo sano tantibambini e ragazzi: molti deiquali con ottimi risultati,tanto da meritarsi titoli e rico-noscimenti a livello nazionale;e poi la presidente regionaleFidal Rosy Boaglio, accompa-gnata dal presidente provincia-le Sebastiano Spina, la presi-dente della locale sezione dellaCri, Marisa Morello, gli spon-sor Banca d’Alba con Adriano

    Beggiato, Avis Ivrea conFernando Giannini, ScapinelloAuto, Seica, Centro Copie eFerramenta Leomagno, dittaStratta, intervenuti con altrevarie associazioni strambinesi.

    Proprio perché l’attivitàfisica è importante per la salu-te, l’attenzione da partedell’Amministrazione comu-nale, che la sostiene, è sicura-mente un punto a favore ditutta la comunità, e un’oppor-tunità anche per i paesi limi-trofi che possono contare suun polo sportivo di rilievocome quello inaugurato aStrambino.

    carmelina arrigo

    Strambino: inaugurata l’avveniristica “pista blu” di atletica

  • Samco, in avvio il corso di preparazioneal volontariato in ambito oncologico

    Due donne, una passione: l’arte

    IN PRATICA SI AVRANNO DUE ROTONDE ATTACCATE, ALL’INGRESSO DELLA FRAZIONE

    DDoria: “Questa è fantaviabilità!”Contestati gli interventi progettati a Castelrosso

    Parrocchie delchivassese:

    inizia l’annocatechistico

    CASTELROSSO –“Questa è fantaviabi-lità pura”: è stato que-sto il commento delconsigliere di minoran-za Matteo Doria dopola discussione, durantel'ultimo Consigliocomunale, della suainterrogazione riguar-dante gli interventi aCastelrosso sulla viabi-lità alternativa per lachiusura dei passaggi alivello.

    Nei giorni scorsi sisono verificati i primiimpatti sulla viabilitàdella frazione dovesono entrati in attivitài cantieri per la sop-pressione dei passaggia livello della linea sto-rica Torino-Milano.Dalla settimana scorsaè stato chiuso al pas-saggio veicolare e pedo-nale il passaggio a livel-lo di via San Giovanni,mentre sono ben visi-bili le delimitazioni deidue cantieri per lanuova viabilità: il

    primo riguarda la stra-da che da via SanGiovanni costeggia laferrovia e si riallaccia avia Druetti, sotto ilcavalcavia; il secondo èlo scavo che costeggiavia Cottolengo, dovedovrebbe essere realiz-zato il sottopasso cheeviterà che la frazionesia divisa in due.

    Durante la sedutadel Consiglio comuna-le del 30 settembre iconsiglieri Doria eFederico Savino hannochiesto come mai sia

    stato privilegiato unprogetto che non pre-vede più la “stradanuova di Castelrosso”,che procedendo da viaSan Giovanni lungo laferrovia sarebbe passa-ta sotto il cavalcaviadei Torassi per sbucaresull'attuale rotonda,servendo le frazioniCastelrosso, Torassi elocalità Borgonuovo; alcontrario, la nuovasoluzione prevede unarotonda per l'innesto divia Druetti su viaCasale, a ridosso del-

    l'attuale rotonda: prati-camente due rotondeattaccate. Già durantel'acceso incontro-dibat-tito avvenuto con iresidenti della frazione,all'inizio dell'anno, erastato chiesto se fossepossibile realizzareun'unica e più granderotonda: pare però nonci sia nulla da fare per-ché, come ha detto l'as-sessore ai Lavori pub-blici, Domenico Ba-rengo, i lavori sono giàesecutivi.

    a.s.

    il isvegliopopolare 7giovedì 17 ottobre 2019 • Chivasso

    CHIVASSO – Concluso l'accordo tra Imbrevib eRfi, riprendono in questi giorni i lavori per la realiz-zazione del cavalcaferrovia che sovrasta via Rigazzie che, da una parte, si innesterà sulla rotonda divia Soldati Polacchi, sovrapasserà la linea fer-roviaria storica Torino-Milano e sbucherà sullarotonda che verrà costruita in corso GalileoFerraris. Si tratta di un'opera compresa nell'ambitodel progetto di Rfi di soppressione degli undicipassaggi a livello sul territorio comunale: la nuovastrada diventerà la via di congiunzione principalefra nord e sud della città, nel momento in cuiverrà definitivamente chiuso il passaggio a livellodi via Mazzè: una chiusura definitiva che, dacronoprogramma, dovrebbe essere l'ultima inordine di tempo. Intanto in questi giorni l'asses-sore ai Lavori pubblici, Domenico Barengo, seguiràanche i lavori per lo “smontaggio” della passerellastorica della stazione.

    Riprendono i lavori al cavalcaferrovia

    CHIVASSO – Rimarranno espostefino al 5 novembre le opere diAnnamaria Calvo e Giovanna Viana, alCaffè Firenze di via del Collegio. Calvoe Viana sono socie di Prisma Labora-torio Artistico, associazione culturalechivassese guidata da Stella Sottile eAlessandra Sgura, che mensilmenteorganizza esposizioni in collaborazionecon Massimo Giuliano e Carla Scalise,proprietari del locale.

    I quadri esposti sono stati moltoapprezzati dal pubblico che ha parteci-pato al vernissage: fra i presenti il consi-gliere Giovanni Scinica e il presidentedel Consiglio comunale Gianni Pipino,

    i pittori Francesco Capello e SalvatorePronestì, ma anche diversi corsistidell’Unitre.

    Annamaria e Giovanna hannoesposto paesaggi, nature morte e ritrattidi persone e animali: dopo anni di pit-tura, una meritata rassegna personaleper queste due artiste, che dimostranocome l’arte possa essere amata e prati-cata per tutta la vita e a tutte le età, poi-ché ciò che conta è la passione. “Siamofelici di poter mostrare al pubblico lenostre opere e ringraziamo chi lo hareso possibile, e voi che siete qui connoi, ora, a festeggiare” hanno detto ledue signore, visibilmente emozionate.

    CHIVASSESE – Parroc-chie in festa, domenica 20ottobre, per l'inizio dell'annopastorale e catechistico. AChivasso, Parrocchia delDuomo, alle 11.45 Messaall'Oratorio “Carletti”, seguitadalla condivisione del pranzo;dalle 14 alle 16 giochi e atti-vità per i ragazzi, mentre aigenitori verrà proposto in tea-tro un momento di formazio-ne e per le iscrizioni al catechi-smo; alle 16 castagnata apertaa tutti nel cortile della Casaparrocchiale.

    Nella Parrocchia dellaMadonna del Santo Rosario,invece, la festa sarà sabato 19e coinvolgerà i bambini e iragazzi delle parrocchie diCoppina e Castelrosso e dellacappellania dei Torassi. A par-tire dalle 14.30 ritrovo all'Ora-torio, con pomeriggio di giochie, alle 16.30, castagnata pertutti, organizzata in collabora-zione con il Gruppo Alpini diCastelrosso e la Pro-Castel-rossese, e cioccolata calda pre-parata dalle cuoche e daivolontari dell'Oratorio; alle 18Messa solenne alla Madonnadel Rosario, con la presenta-zione ufficiale di catechisti eanimatori e, a seguire, la cenacondivisa.

    La Parrocchia di SanGiacomo Maggiore a Torraz-za, sabato 19 dalle 15.30 inOratorio, proporrà la “Festadel Ciao”: alle 17 la merenda ealle 17.30 prove di canto,prima della Messa delle 18.Per la merenda, chi lo desiderapotrà portare qualcosa di con-fezionato (biscotti, patatine ebibite) da condividere.

    In frazione Casabianca diVerolengo, infine, l'anno cate-chistico si aprirà domenica 20,alle 10, con la Messa celebratada don Patrice Muyentwali.

    Ad Auschwitz eCracovia con l’Anpi

    CHIVASSO – Lasezione Anpi “BorisBradac” organizza unviaggio a Cracovia eAuschwitz rivolto a stu-denti, giovani, lavorato-ri e pensionati, viaggioche si svolgerà dal 5all'8 aprile 2020. Si par-tirà da Caselle per rag-giungere Cracovia; poivisite al Castello diWawel e al quartiereebraico di Kazimierz, almuseo di Auschwitz eal campo di Birkenau e,facoltativa, alla minieradi sale. La quota è di348 euro, più 74 europer il supplemento incamera singola e 167euro per il volo. Le pre-notazioni si ricevonoentro il 12 gennaio2020 chiamando il339/59.12.943. E’necessaria la carta d'i-dentità valida per l'e-spatrio, anche per iminori.

    appuntamenti

    CHIVASSO – La Samco,associazione onlus che sioccupa di sostegno e assisten-za al malato cronico oncologi-co dal 1989, avvia questa sera,giovedì 17 ottobre, un nuovocorso di formazione pervolontari che vogliano operarenell'ambito delle malattieoncologiche. Fare il volontariomigliora la vita di chi si assu-me l’impegno, la vita dellepersone che si incontrano e lavita di tutta la comunità. Sidiventa volontari per aiutare imalati e le loro famiglie, peraiutare la Samco a crescere,per contrastare la cultura dellasolitudine e l'isolamento ditante persone che vivono l'e-sperienza della malattia.

    Il corso si tiene nella sededell'associazione, in piazzad'Armi 12, all'interno del ForoBoario, dalle 20.30 alle 23 e sicompone di sette incontri ditre ore ciascuno. Questa serasi inizia con il saluto del presi-dente, Libero Ciuffreda, cheracconterà la storia della

    Samco attraverso i suoi 30anni di attività; interverrannopoi i dottori Giorgio Vellanied Enrica Manzin, che spie-gheranno le terapie per lamalattia e gli effetti collaterali,e il ruolo del volontario in dayhospital.

    Giovedì 24 i dottoriMauro Trioni, Carla Bena,Angela Orlandella e MarinoBruno spiegheranno la rete diservizi che il territorio offre;

    giovedì 31 il professor OscarBertetto, presidente onorarioSamco, parlerà di come sicura il cancro in Italia, mentrela dottoressa Silvana Sabbaeapprofondirà il ProgettoProtezione Famiglie Fragili.

    Giovedì 7 novembre, idottori Donatella Cossotto eFabio Menegatti tratterannodel passaggio dalle cure attivealle cure palliative, mentre idottori Claudio Geda e

    Massimo Barra spiegherannol'impiego delle cure palliativein neurologia. Quella di mer-coledì 13 sarà una lezionededicata a spiegare la funzione

    dell'hospice di Foglizzo, con idottori Andrea Manazza eRaffaella Ambrosio e ChiaraMartini, referente dei volonta-ri Samco in hospice. Giovedì21 incontro con don DavideSmiderle che parlerà de “Lafine della vita e le domande di'senso': dimensioni esistenzialie spiritualità”.

    Il corso si concluderà conun dibattito fra gli aspirantivolontari e la dottoressaVanessa Simili e la vicepresi-dente operativa Maria TeresaViano Dondero, per condivi-dere alcune riflessioni sul per-corso intrapreso.

    Per informazioni ed iscri-zioni sono a disposizione inumeri 011/91.02.430 e377/70.40.492.

    CHIVASSO – Fra gli appuntamenti princi-pali del nuovo corso per volontari promossoda Samco c'è il convegno di sabato 11novembre (dalle 9.30 al Teatrino Civico) cheha per titolo “Cosa vuol dire curare nellemalattie neurologiche croniche e degenera-tive”. Gli interventi saranno moderati dai dot-tori Libero Ciuffreda, direttore della strutturacomplessa Oncologia Medica 1 all'OspedaleMolinette di Torino e presidente Samco, eClaudio Geda, direttore delle strutture comp-lesse di Neurologia degli Ospedali di Ivrea e diChivasso. Fra i temi che saranno affrontati cisono la Sla e la difficoltà di curarla, il progetto

    Maraedue, la cura delle demenze nelle fasiavanzate, i diritti dei pazienti (con la comuni-cazione veritiera, la pianificazione condivisadelle cure e il rispetto delle disposizioni antici-pate di trattamento), il sostegno alle famiglie,le cure palliative alla fine della vita di personeaffette da malattie neurologiche. Le conclu-sioni della giornata saranno affidate al profes-sor Oscar Bertetto, direttore della ReteOncologica di Piemonte e Valle d'Aosta epresidente onorario Samco. Il convegno èorganizzato in collaborazione con il Centro dipromozione cure palliative della ReteOncologica Piemonte e Valle d'Aosta.

    Convegno “Curare le malattie neurologiche croniche e degenerative”

  • il isvegliopopolare8 giovedì 17 ottobre 2019• Chivasso e dintorni

    TRA CONVEGNI, GIRI IN CARROZZA, GRUPPI STORICI...

    Per Tenuta Mandria una festadegna del 250° anniversario

    CHIVASSO – TenutaMandria celebra il 250° anni-versario del suo completamen-to: e il successo organizzativo edi pubblico è davvero grande.

    I molti sforzi profusi dallaPro Mandria, sostenuta dalComune di Chivasso, sonostati premiati da un ottimoapprezzamento da parte deimoltissimi chivassesi (e non)che negli scorsi due fine setti-mana hanno partecipato alleiniziative proposte per ricorda-re questa importante tappanella storia del complessomonumentale della frazione.

    Insieme agli interessantis-simi convegni, che hannoaffrontato temi più specifici -che sono andati dall'agricoltu-ra, all'allevamento dei cavalli,alle diverse epoche che hannocaratterizzato la storia dellaTenuta -, le due domeniche deifesteggiamenti hanno propostoeventi rivolti a un pubblico benpiù ampio: così domenica scor-sa la Mandria si è affollata didame e cavalieri in costume, dicarrozze trainate da cavalli chehanno portato a passeggio ivisitatori, falconieri e pirati.

    Un'ottima prova per l'asso-ciazione guidata da AdrianoPerrone, che ha centrato l'o-biettivo di portare all'attenzio-ne del grande pubblico unframmento importante dellastoria di Chivasso.

    Trail alla scoperta delle nostre collineCHIVASSO – La prima edi-

    zione del “Trail delle Colline –Memorial Marino Borca e Pie-rangelo Berruti”, primo trail nelcuore verde delle chivassesi, èstata un grande successo, tantoche gli organizzatori stanno giàpensando all'iniziativa da pro-porre per il prossimo anno.

    Inserito fra gli eventi di"Millenium Sancti Genesii 1019-2019", l'appuntamento sportivoè stato promosso da HopeRunning e associazione Amicidei Vigili del Fuoco Volontari diChivasso; fra gli obiettivi che si

    erano prefissi gli organizzatoric'era anche quello di proporreuna corsa che permettesse diapprezzare le bellezze naturalisti-che del territorio.

    La prima domenica di ot-

    tobre si sono presentati in 300al nastro di partenza in piazzadella Repubblica da dove, attra-verso diversi percorsi, i parteci-panti hanno raggiunto il tra-guardo posto a San Genesio.

    Incontro con la logopedista in BibliotecaCHIVASSO – Mercoledì 23, dalle 16 alle 19 alla

    Biblioteca MoviMente, incontro (a ingresso libero) conElisabetta Cane, logopedista dell'Asl Città di Torino, cheparlerà di Caa. La Caa rappresenta un’area di ricerca epratica clinica che cerca di compensare la disabilità tem-poranea o permanente di persone con bisogni comuni-cativi complessi. Utilizza tutte le competenze comunica-tive della persona, includendo le vocalizzazioni o il lin-guaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunica-zione con ausili e la tecnologia avanzata.

    Gara di scopa a Torrazza

    TORRAZZA - L'Asd “La Torrazzese” organizza, sabato19 ottobre alle 14.30, una gara a scopa alla baraonda apunteggio individuale: si disputeranno tre partite a 16punti. Il costo dell'iscrizione è di 5 euro.

    Pomeriggio danzante con Vita Tre

    VEROLENGO – L'associazione Vita Tre organizza unpomeriggio danzante, domenica 20 ottobre a partiredalle 15, nei locali di corso Delio Verna: un'occasione pertrascorrere insieme un pomeriggio di musica e danze.

    Prevenzione con la Lilt

    VEROLENGO - Proseguono gli accertamenti diagno-stici di prevenzione proposti dalla Lilt, organizzati allasede verolenghese di via Cesare Battisti 5/c. Mercoledì23, dalle 9.30, visita pneumologica con il dottor GinoTorchio; giovedì 24, dalle 14, visita del cavo orale con idottori Arduino e Barbero; martedì 29 pap-test e visitasenologica con il dottor Rodolfo Gamba. Gli interessatisi rivolgano al 347/05.47.711, dalle 16 alle 19, per l'im-mediata prenotazione. Il servizio è gratuito per i soci Lilt.

    Corso per volontari del Gva

    VEROLENGO - Il Gruppo Volontari Ambulanza pro-muove un corso gratuito per diventare volontario soc-corritore in ambulanza. Sono previste 54 ore di lezioneteorico-pratiche e 100 di tirocinio pratico protetto inambulanza. Frequentando il corso sarà anche possibileconseguire l'abilitazione all'uso del defibrillatore. Info392/01.13.438, [email protected].

    appuntamentiCasabianca: arriva Elena, la nuova socia banconiera VEROLENGO – E' Ele-

    na Massaro la nuova sociabanconiera che da venerdìscorso ha assunto la gestio-ne del bar dell'Oratorio SanGrato di frazione Casabian-ca. Giusto il tempo di am-bientarsi, ed Elena (nellafoto, a sinistra) si è subitomessa al lavoro per organiz-zare le prossime iniziative,nel solco della tradizioneche contraddistingue il pic-colo paese.

    Il primo evento sarà lafesta di Halloween, dedicataai bambini, mentre persabato 16 novembre è statafissata la grande serata della

    bagna càuda (info e prenota-zioni al 351/56.11.991);inoltre fervono già i prepara-tivi per riproporre ilMercatino di Natale.

    L'Oratorio è aperto dallunedì al sabato dalle 13.30alle 19 e poi dalle 20.30 alle23 (giorno di chiusura il gio-vedì), mentre la domenica ilbar apre un'ora prima dellacelebrazione della Messadelle 10, chiude durante lafunzione, e riapre intornoalle 11, fino all'ora di pran-zo; dopo una breve pausa, dinuovo in pista dalle 13.30alle 19 e poi ancora dalle20.30 fino alle 23.

    Verolengo, la collaborazione tra Unitre e ComuneVEROLENGO – Sono iniziate con

    una lezione della professoressa DonatellaTubino dedicata alla salute, in particolareall'alimentazione, i corsi della sezioneverolenghese dell'Uni3. L'inaugurazionedel quarto anno accademico è avvenutadomenica 6 ottobre, nella ex sala consilia-re di via Battisti, alla presenza del presi-dente Giuseppe Busso, del coordinatoreGuido Scarafiotti, dei rappresentanti deldirettivo e di numerosi iscritti ai corsi.

    Il sindaco Luigi Borasio ha portato ilsuo saluto, sottolineando l'importanza diun impegno come quello dell'Uni3, chenon solo offre opportunità di aggregazio-ne alle persone, ma propone riflessioni sutemi di attualità e di cultura. Borasio hagarantito il pieno sostegno della suaAmministrazione al progetto.

    Le lezioni si tengono ogni mercoledì,nelsalone dell'Oratorio San GiovanniBattista, e da quest'anno anche in biblio-teca, proprio per sottolineare l'avvio di

    questa collaborazione con il Comune. Dopo la lezione della professoressa

    Tubino, ieri è stata la volta di LucianoRoncarolo che ha proposto una riflessio-ne su “La Sacra Sindone, a che punto èla scienza”, mentre il 23 ottobre la pro-fessoressa Cristina Demeglio introdurrà

    la prima gita, la visita guidata a Torino,ai luoghi Guariniani, con la lezione“Camillo Guarino Guarini architetto aTorino”. Il mese di ottobre si concluderàmercoledì 30 con la lezione della dotto-ressa Debora Cambiano sui segreti dellamemoria.

  • VVEROLENGO - INCOMPRENSIONI SU QUESTIONI ORGANIZZATIVE

    Comune e Pro Loco: sembrarientrato il caso “San Martino”

    TORRAZZA - NOTEVOLI GLI INVESTIMENTI

    Viabilità e sicurezza, gli impegni di Rozzino

    il isvegliopopolare 9giovedì 17 ottobre 2019 • Chivassese

    TORRAZZA PIEMONTE – Gran-de attenzione, da parte dell'Ammi-nistrazione guidata dal sindacoMassimo Rozzino, per la sicurezzasulla rete stradale comunale. Nei giorniscorsi sono terminati i lavori di riasfal-tatura della strada Monferrina, unintervento su 2 chilometri e 200 metricostato circa 80 mila euro. “Era dal1990 che non veniva fatta una manu-tenzione importante sulla strada – haspiegato il sindaco –. Ormai il mantostradale era dissestato in più punti eaffiorava la ghiaia; inoltre sono statimessi in sicurezza ponti e rogge e crea-te a aree di sosta, utili per quando siincrociano due mezzi, dal momentoche la carreggiata non è larghissima ela strada viene utilizzata molto daimezzi agricoli".

    La strada Monferrina, all'altezza dilocalità Borgoregio, si stacca dalla pro-vinciale per Saluggia e si dirige versoVerolengo, passando per frazioneArborea, per poi ricongiungersi allaprovinciale per Casale Monferrato, nei

    pressi della Madonnina. Notevole iltraffico sostenuto dalla strada, cheaveva rappresentato una importantevia di comunicazione alternativadurante l'alluvione del 2000, quandoera stato chiuso il ponte Sant'Anna difrazione Borgo Revel. Si tratta, inoltre,di una vitale via di fuga nel caso doves-se verificarsi un incidente al sito distoccaggio di scorie nucleari della vici-na Saluggia.

    Ma per il sindaco Rozzino sicurez-za sulle strade significa anche videosor-veglianza. “Circa tre anni fa abbiamoiniziato a predisporre la rete di video-sorveglianza – ha spiegato – e, con unintervento in tre lotti, abbiamo posizio-nato 59 telecamere collegate attraversoil wi-fi al centro di comando, dove sonotrasmesse le immagini in tempo reale.L'impianto non viene usato per lemulte, ma ci permette di avere unamaggiore sicurezza sulle strade”.L'intervento di videosorveglianza harichiesto un investimento di circa 100mila euro.

    VEROLENGO – Il caso “SanMartino”, che nelle ultime settimane hacreato tensione nei rapporti fra la ProLoco Mansio Quadrata, guidata daGiancarlo Albano, e l'Amministrazionecomunale del sindaco Luigi Borasio,sembra avviato a soluzione.

    Alla base di tutto, probabilmente, c'èun equivoco, frutto di scarsa comunica-zione fra le due parti: l'Amministrazioneha voluto ripristinare la Fiera di SanMartino, indicando la data di domenica10 novembre, e ha pensato di riproporreil copione degli stand gastronomici deiborghi che nel 2018, in ottobre, eranostati allestiti per il revival della Sagra delPonte, voluto dall'ex sindaco RosannaGiachello.

    In quell'occasione a organizzare tuttoera s