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Settimanale Canavesano il isveg l io popolare LIBRERIA SAN PAOLO Via San Martino, 6 IVREA Tel. 0125.641556 [email protected] Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma,1, DCB Torino - N. 1/2018 ANNO XCVIII - N° 1 - Esce il GIOVEDI - 4 Gennaio 2018 - 1,00 LIBRERIA SAN PAOLO Via San Martino, 6 IVREA Tel. 0125.641556 [email protected] L’anno che sta arrivando…tra un anno passerà. Snoopy - sdraiato sul tetto della sua cuccia - diceva che “non fai in tempo a finire un anno che ne comincia un altro”. Io penso che l’anno che è appena cominciato sarà esattamente come lo vogliamo. Così ho trasmesso e ho ricam- biato gli auguri in questo tempo di pas- saggio dal vecchio al nuovo. E allo stesso modo, con lo stesso pensiero, vi faccio gli auguri. Credo proprio che l’anno che verrà sarà il frutto di come lo vogliamo, di come con tutte le nostre forze lo affronte- remo e lo piloteremo. Perché il modo di affrontarlo e di pilotarlo fa ancora parte di quella libertà di cui l’uomo gode. Che se poi ci aggiunge anche un po’ di fede “rischia” di avere un compagno di viaggio di tutto rispetto. Vogliamo un anno triste? Ci sono a disposizione almeno 361 giorni per esser- lo; basta mettere giù il broncio, e quand’anche le cose andranno per il verso giusto ci sarà sempre modo per essere tri- sti, abbattuti, scontenti, frustrati. Vogliamo un anno lamentoso? Basta dare sfogo alle lamentazioni - in giro ce ne sono a quantità industriali - che investi- ranno tutto quanto ci capiterà e riempi- ranno il tempo a venire, anche se di fron- te avessimo chi sta peggio e avrebbe magari qualche ragione in più per lamen- tarsi. Vogliamo un anno piatto, senza sapo- re e senza colore? Basta guardarci attorno con gli occhi di chi non vuol vedere, ascoltare con le orecchie di chi non vuol udire, parlare senza aver connesso quella macchina tanto perfetta quanto imper- scrutabile che è il cervello. Nella vita ci sono momenti difficili, tristezze, delusioni, ostacoli che si trasfor- mano in opportunità, sfide, accelerazioni, occasioni…per un miracolo; quello della nostra capacità di metterci un sorriso, un attimo di pazienza, una preghiera, una carezza, una parola buona per se stessi e per gli altri, una dose di ottimismo e di buon umore. Soprattutto quando sembra impossibile farlo. Dedichiamoci quest’anno. Prendiamo- celo per noi, perché vuol dire restituirlo agli altri pieno di doni; il principale sarà quello della felicità. E’ l’occasione di ritro- vare il senso della felicità e della gioia anche in mezzo ad una quotidianità balle- rina. Perché la gioia è contagiosa e se non cambia da sola il corso della storia, cam- bia il nostro modo di porci dentro la sto- ria e quindi, noi contribuiremo a cambia- re quella storia. Un mondo che si intristisce e si lamenta è un mondo che si incattivisce, che si chiude, che muore nell’asfissia delle cose belle che continua ad attendere senza sapere - e vedere - che sono già nelle sue mani. A sua disposizione. E intanto il tempo passa e archiviamo l’an- no passato sempre come il peggiore, (ma lo avevamo già detto anche di quello pre- cedente), nella speranza che il successivo sarà migliore. Lo sarà. Nella misura in cui noi vogliamo che lo sia. Attori della nostra storia, grati per il miracolo della Vita e di tutto ciò che porta con sé, appas- sionati nel viverla e nell’interpretarla come uno spettacolo tanto irripetibile da non perdere neppure un soffio. EDITORIALE Buon Anno! di Carlo Maria Zorzi La vignetta della settimana Feste di Natale tra celebrazioni visite, presepi. E ora i Re Magi Ricco e impegnativo il calendario delle festività di Natale e dell’Epifania in tutto il territorio dove si svolte novene, celebrazioni solenni, visite ai presepi, la marcia della pace, e dove i carnevali stanno prendendo forma e programma. Sabato 6 gennaio ci sarà la Messa in Duomo a Ivrea alle ore 16, presieduta dal vescovo Edoardo e la suggestiva Cerimonia dei Ceri. Il Magnifico Podestà, accompagnato dal suo seguito e dal gruppo Storico dei Credendari, donerà al Vescovo il cero votivo per invocare la protezione della Madonna sulla Città, nel giorno di inizio dello storico carnevale. Seguirà poi il solenne Pontificale delle ore 18, preceduto dai Vespri. IVREA - SUPPORTI MULTIMEDIALI PER FACILITARE LE VISITE A Pasqua le prime sale del Museo diocesano Ricavate negli spazi dell’ex Seminario maggiore L’inaugurazione del Museo diocesano potrebbe già avvenire nei giorni attorno alla Pasqua. I lavori sono in corso per l’allesti- mento delle prime tre sale principali; la prima sarà occupata da beni storico-artistici della Diocesi, la seconda valorizzerà il rap- porto tra la Diocesi e il suo territorio e, infi- ne, l’ultima metterà in relazione la diocesi e il mondo. Tra le opere da ammirare, paramenti liturgici, dipinti e manufatti di diversi periodi storici. Da ricordare una pala di Defendente Ferrari attualmente nella sacrestia del Duomo. Saranno esposte anche le donazioni dei Cardinali canavesa- ni Fietta e più recentemente Bertone e Furno. Il percorso, a cui si accede dall’in- gresso del Seminario, sarà facilitato da un supporto multimediale. L’intervento nasce dall’esigenza di valorizzare i beni apparte- nenti alla Curia eporediese, grazie alla sen- sibilità del Vescovo Edoardo, del Vicario Generale Ricca Sissoldo e all’intervento del- l’architetto Alessandro Gastaldo Brac. (a pag. 13) Ivrea, le primarie del Pd si giocano soprattutto sui “social” Piamprato: la burocrazia penalizza la stagione sciistica IVREA - Riprende la “campagna elettorale” per le primarie del PD tra Ballurio e Perinetti. Non si ferma la loro presenza sui social dove spiegano i programmi e rispondono ai commen- ti. E si prepara il confronto pubblico organizzato dal nostro giornale. (pag. 2) (pag. 12) A Rivarolo via l’addizionale Irpef per i redditi sotto i 10 mila euro (pag. 11) (pag. 16) (pagg. 5, 6, 7) Confindustria, è tempo di accorpamenti Chivasso, Ivrea, Albiano: carnevali a oltranza (pag. 24) “Canestri senza reti”: dopo anni una squadra italiana torna a vincere

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L’anno che sta arrivando…tra un annopasserà. Snoopy - sdraiato sul tetto dellasua cuccia - diceva che “non fai in tempoa finire un anno che ne comincia unaltro”. Io penso che l’anno che è appenacominciato sarà esattamente come lovogliamo. Così ho trasmesso e ho ricam-biato gli auguri in questo tempo di pas-saggio dal vecchio al nuovo. E allo stessomodo, con lo stesso pensiero, vi faccio gliauguri.

Credo proprio che l’anno che verràsarà il frutto di come lo vogliamo, dicome con tutte le nostre forze lo affronte-remo e lo piloteremo. Perché il modo diaffrontarlo e di pilotarlo fa ancora parte diquella libertà di cui l’uomo gode. Che sepoi ci aggiunge anche un po’ di fede“rischia” di avere un compagno di viaggiodi tutto rispetto.

Vogliamo un anno triste? Ci sono adisposizione almeno 361 giorni per esser-lo; basta mettere giù il broncio, equand’anche le cose andranno per il versogiusto ci sarà sempre modo per essere tri-sti, abbattuti, scontenti, frustrati.

Vogliamo un anno lamentoso? Bastadare sfogo alle lamentazioni - in giro ce nesono a quantità industriali - che investi-ranno tutto quanto ci capiterà e riempi-ranno il tempo a venire, anche se di fron-te avessimo chi sta peggio e avrebbemagari qualche ragione in più per lamen-tarsi.

Vogliamo un anno piatto, senza sapo-re e senza colore? Basta guardarci attornocon gli occhi di chi non vuol vedere,ascoltare con le orecchie di chi non vuoludire, parlare senza aver connesso quellamacchina tanto perfetta quanto imper-scrutabile che è il cervello.

Nella vita ci sono momenti difficili,tristezze, delusioni, ostacoli che si trasfor-mano in opportunità, sfide, accelerazioni,occasioni…per un miracolo; quello dellanostra capacità di metterci un sorriso, unattimo di pazienza, una preghiera, unacarezza, una parola buona per se stessi eper gli altri, una dose di ottimismo e dibuon umore. Soprattutto quando sembraimpossibile farlo.

Dedichiamoci quest’anno. Prendiamo-celo per noi, perché vuol dire restituirloagli altri pieno di doni; il principale saràquello della felicità. E’ l’occasione di ritro-vare il senso della felicità e della gioiaanche in mezzo ad una quotidianità balle-rina. Perché la gioia è contagiosa e se noncambia da sola il corso della storia, cam-bia il nostro modo di porci dentro la sto-ria e quindi, noi contribuiremo a cambia-re quella storia.

Un mondo che si intristisce e silamenta è un mondo che si incattivisce,che si chiude, che muore nell’asfissiadelle cose belle che continua ad attenderesenza sapere - e vedere - che sono giànelle sue mani. A sua disposizione. Eintanto il tempo passa e archiviamo l’an-no passato sempre come il peggiore, (malo avevamo già detto anche di quello pre-cedente), nella speranza che il successivosarà migliore. Lo sarà. Nella misura in cuinoi vogliamo che lo sia. Attori dellanostra storia, grati per il miracolo dellaVita e di tutto ciò che porta con sé, appas-sionati nel viverla e nell’interpretarlacome uno spettacolo tanto irripetibile danon perdere neppure un soffio.

EDITORIALE

Buon Anno!di Carlo Maria Zorzi

La vignetta della settimana

Feste di Natale tra celebrazionivisite, presepi. E ora i Re Magi

Ricco e impegnativo il calendariodelle festività di Natale e dell’Epifaniain tutto il territorio dove si svoltenovene, celebrazioni solenni, visite aipresepi, la marcia della pace, e dove icarnevali stanno prendendo forma eprogramma. Sabato 6 gennaio ci saràla Messa in Duomo a Ivrea alle ore16, presieduta dal vescovo Edoardo e

la suggestiva Cerimonia dei Ceri. IlMagnifico Podestà, accompagnato dalsuo seguito e dal gruppo Storico deiCredendari, donerà al Vescovo il cerovotivo per invocare la protezione dellaMadonna sulla Città, nel giorno diinizio dello storico carnevale. Seguiràpoi il solenne Pontificale delle ore 18,preceduto dai Vespri.

IVREA - SUPPORTI MULTIMEDIALI PER FACILITARE LE VISITE

A Pasqua le prime saledel Museo diocesanoRicavate negli spazi dell’ex Seminario maggiore

L’inaugurazione del Museo diocesanopotrebbe già avvenire nei giorni attorno allaPasqua. I lavori sono in corso per l’allesti-mento delle prime tre sale principali; laprima sarà occupata da beni storico-artisticidella Diocesi, la seconda valorizzerà il rap-porto tra la Diocesi e il suo territorio e, infi-ne, l’ultima metterà in relazione la diocesie il mondo. Tra le opere da ammirare,paramenti liturgici, dipinti e manufatti didiversi periodi storici. Da ricordare unapala di Defendente Ferrari attualmentenella sacrestia del Duomo. Saranno esposteanche le donazioni dei Cardinali canavesa-ni Fietta e più recentemente Bertone eFurno. Il percorso, a cui si accede dall’in-gresso del Seminario, sarà facilitato da unsupporto multimediale. L’intervento nascedall’esigenza di valorizzare i beni apparte-nenti alla Curia eporediese, grazie alla sen-sibilità del Vescovo Edoardo, del VicarioGenerale Ricca Sissoldo e all’intervento del-l’architetto Alessandro Gastaldo Brac.

(a pag. 13)

Ivrea, le primariedel Pd si giocano

soprattuttosui “social”

Piamprato:la burocraziapenalizza la

stagione sciistica

IVREA - Riprende la “campagnaelettorale” per le primarie del PD traBallurio e Perinetti. Non si ferma laloro presenza sui social dove spiegano iprogrammi e rispondono ai commen-ti. E si prepara il confronto pubblicoorganizzato dal nostro giornale.

(pag. 2)

(pag. 12)

A Rivarolo vial’addizionale Irpefper i redditi sotto

i 10 mila euro(pag. 11)

(pag. 16) (pagg. 5, 6, 7)

Confindustria, è tempo di accorpamenti

Chivasso, Ivrea, Albiano: carnevali a oltranza

(pag. 24)

“Canestri senza reti”: dopo anni una squadra italiana torna a vincere

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il isvegliopopolare2 giovedì 4 gennaio 2018• Primo piano

Alle elezioni del 4 marzo glielettori scriveranno “una paginabianca”, come ha detto signifi-cativamente il presidente SergioMattarella: perché il risultato èmolto incerto nell’Italia tripola-re, anche per la presenza di un40% di astenuti e indecisi(molto numerosi tra i giovani:di qui l’appello a parteciparerivolto dal Capo dello Stato allagenerazione nata nel ‘99).

Il nuovo anno registra alcu-ni cambiamenti nel contestopolitico, anche se manca ilcolpo da ko.

Nel Pd cresce la stella diPaolo Gentiloni, con una nuovatendenza a puntare sui risultatidell’opera di Governo (con laripartenza dell’economia) anzi-ché sulla stella un po’ offuscatadel segretario Renzi. Emergequindi una linea di mediazione,di “tranquilla sinistra di gover-no”, senza alcuna rincorsa aipopulismi di destra o sinistra:l’obiettivo è la conquista dialmeno il 30%, in coalizione coni centristi del ministro Lorenzine di Casini (lista CivicaPopolare) e con la sinistra mode-rata di “Insieme” (amici diProdi, Verdi, Socialisti). Moltoproblematica appare invece l’in-tesa con i Radicali della Bonino,anche per le posizioni etiche, tracui il sì all’eutanasia.

Il centro-destra è semprefavorito nei sondaggi (36-38%),ma non si attenua lo scontropolitico tra Forza Italia e Lega; atal punto sono le differenze cheSalvini chiede a Berlusconi unaccordo scritto contro l’inciu-cio, temendo, nel dopo-voto, unnuovo patto istituzionale deiForzisti con i Democratici(come avvenne con il GovernoLetta e il primo GovernoRenzi). Ma come può un partitoalleato con la Merkel firmareun programma per blindare lefrontiere, come chiede Salvinisul modello Marine Le Pen e destra austro-ungherese?Inoltre come possono i berlu-sconiani contestare l’Europa delpresidente del Parlamento diStrasburgo, Tajani?

I 5Stelle hanno dato vita aduna nuova associazione con ilcandidato premier Di Maio,con regole stringenti (e incosti-tuzionali) per gli eletti: acominciare da un partitico vin-colo di mandato (espressamen-te vietato dalla CartaCostituzionale) e da multepesanti per i cosiddetti fuoriu-sciti (ma dove finisce la libertàdi coscienza degli eletti?). NelMovimento c’è dissenso per ilruolo accentuato della SocietàCasaleggio di Milano, con uncompito più defilato di Grillo.Sembra poi esserci una ineditadisponibilità ad accordi di pro-gramma, da Bersani a Salvini:ma non è la stessa cosa l’ultrasinistra e l’ultra destra, il sì o ilno allo ius soli. Per questeragioni molti osservatori vedo-no prevalere nel M5S una scel-ta concreta di opposizione, conun voto sotto il 30%.

Alla lista Grasso infine siprofetizza, con il 7-8%, un com-pito di testimonianza e di oppo-sizione alla leadership Renzi.

di Mario Berardi

Scenari di incertezzaper l’Italia tripolare

il commento

Buon compleanno,Costituzione!

La Costituzione è la principale fonte deldiritto della Repubblica Italiana, cioè quelladalla quale dipendono gerarchicamente tuttele altre norme giuridiche dell'ordinamentodello Stato. Ha compiuto in queste ore 70anni di età: il 22 dicembre 1947 venne appro-vata dall'Assemblea Costituente, il 27 dicem-bre promulgata e pubblicata sulla GazzettaUfficiale n. 298, entrando in vigore il 1° gen-naio 1948. Tre passaggi costruiti sulle maceriedella follia della Seconda Guerra Mondiale.

La Costituzione – anche figlia di quelloStatuto Albertino del 1848 - è una cosa seria,troppo seria ancora e soprattutto oggi. Moltiitaliani morirono e conobbero il carcere e l’esi-lio nella repressione dei moti in nome dellaCostituzione. Moltissimi altri italiani morironoper gli effetti dell’impoverimento del vecchioStatuto “congelato” dalla “rivoluzione fasci-sta” che ad un certo punto sciolse le camere

perché era più agevole il Gran Consiglio delFascismo. Oggi dietro quella parola -“Costituzione” - non c’è solo il “Bel Paese”,ma il popolo che forma una nazione chefonda il suo vivere civile sul “rispetto delleregole”. E qui, lo ammetto, sovviene un fortesenso di smarrimento, come quando leggi unsaggio illuminante di filosofia e poi però deviuscire di casa e piombi nella realtà che ti cir-

conda. Ti senti anche un po’ perso. O più sem-plicemente come quando trovi una ricetta sulweb e poi cucini una schifezza totale e ti chie-di dove hai sbagliato.

Personalmente, ho persino una sorta dipudore a parlare in pubblico dellaCostituzione. La si deve leggere in casa e ascuola, e solo allora uscire di casa e parlare,lavorare, fare, agire e pensare in maniera pub-blica. Forse bisognerebbe fare dei corsi diaggiornamento per tutti, particolarmenteurgenti adesso che il Presidente dellaRepubblica Sergio Mattarella ha sciolto leCamere, e magari renderli obbligatori per chisi vuol presentare alle prossime elezioni dimarzo, con tanto di esamino finale a crocette.Vietato copiare.

Chi ha dei figli in età di voto ha ancoratempo per tentare di leggerla insieme e cerca-re di spiegare qualcosa a questi benedettifiglioli... Sarà dura convincerli che non gliabbiamo letto una favola. Ma sarà comunquemeno dura di vederli partire per il fronte,come avveniva giusto (e appena) cent’anni fa.

di Fabrizio Dassanoil dito nella piaga

IVREA - Il confronto pubblico –promosso dal nostro giornale - ci sarà.I due candidati alle primarie del PDper accedere poi alle elezioni aSindaco di Ivrea, Elisabetta Ballurio eMaurizio Perinetti (citati rigorosa-mente in ordine alfabetico), si con-fronteranno pubblicamente nella sera-ta del 15 o del 16 gennaio prossimi.In un incontro congiunto con la dire-zione, venerdì, i due candidati defini-ranno insieme la data e il luogo delconfronto, aperto al pubblico e alledomande sulle piccole e grandi tema-tiche che attanagliano i cittadini epo-rediesi desiderosi di sapere se è cosacambierà qualora uno dei due dovessepoi sedersi sulla poltrona di sindaco,dopo le elezioni di primavera.

Le primarie del PD intanto si ter-ranno il 21 gennaio prossimo e non ènecessario essere iscritti al partito peraccedervi; bisogna però risiedere incittà e non essere iscritti ad un’altraforza politica.

Ballurio parla e Perinetti scrive.Entrambi affidandosi alla propriapagina Facebook dedicata apposita-mente alla candidatura, cosa da cuiormai non si può più prescindere perquesta e per qualsiasi altra attivitàpubblica, non solo politica. D’altraparte quella della comunicazione suisocial è un’attività che non si fermaneppure durante le feste, contraria-mente a qualche piccolo rallentamen-to che c’è stato nella “campagna elet-torale” tradizionale, proprio per rispet-tare la festa e gli interessi “altri” che lagente ha in questi momenti.

Ballurio si affida soprattutto aivideo in cui cerca di catturare l’atten-zione degli elettori, raccontando lemotivazioni della sua discesa incampo, le sue convinzioni, il suo pro-gramma, cercando di spiegare comesarà e cosa farà qualora approdasse suquella sedia. “Aiutami a cambiareIvrea” chiede direttamente ai lettori.Nell’ultimo video strizza l’occhiolinoalla larga cerchia degli olivettianirichiamando – e volendo far suoi - ilsenso della comunità, la coerenza e ilcoraggio che furono di AdrianoOlivetti. Tre valori, dice, che sonofondanti per l’azione di un ammini-stratore chiamato ad essere un “facili-tatore”, e capace di fare la sintesi traun io e un tu per diventare un noi.Appunto, il senso della comunità.

Dalla pagina FB “Ballurio

Candidato Sindaco ad Ivrea”, proponeil Nuovo Patto con la Città e per laCittà. Almeno 25 i punti del suo pro-gramma dopo un’introduzione in cuitroneggiano gli slogan: ordine, effica-cia, accoglienza, celerità, cura, sicurez-za…per il bene pubblico, il commer-cio, la cultura, il lavoro, i giovani…passando attraverso tematiche chehanno a che vedere con gli animali, lacanoa, la fusione dei comuni, il carne-vale, la musica e il teatro, i parcheg-gi… La seguono in 694, piace a 687persone e la strategia dei video sembrafrenare la critica montante, tropposovente populista e qualunquista cheinvece normalmente raccolgono ipost, un po’ di tutti coloro che suisocial cercano di dire qualcosa diserio.

E’ infatti ciò su cui deve confron-tarsi maggiormente MaurizioPerinetti, che piace ed è seguito da137 persone. Lui mette “Ivrea primadi tutto” come slogan del suo impe-gno per la candidatura alle primariesulla pagina Facebook che ha chiama-

to “Perinetti Sindaco”. Non si affidaai video ma ai post - con suo com-mento per far capire come la pensa -tratti dalla quotidianità del vivere incittà. Ricorda, con foto, la serata orga-nizzata dall’ANPI, quando “73 annifa, nella notte tra il 23 e il 24 dicem-bre del 1944, un gruppo di partigianifecero saltare il ponte della ferroviasulla Dora a Ivrea. Un’azione corag-giosa… e un gesto eroico della“Resistenza” eporediese nella lotta diliberazione della nostra città, scrivePerinetti, che aggiunge: “a noi il dove-re di ricordare e ringraziare questinostri concittadini eporediesi”.Insomma, il suo pensiero è ampia-mente chiaro. Oppure quando siesprime in merito alla “solidarietà e idiritti civili che sono valori importantiche fanno parte del DNA della nostracittà. Dobbiamo essere attenti a man-tenere vivi questi valori. Su questitemi va sviluppato il confronto esoprattutto la collaborazione tra ilpubblico e il privato, un incontro chepuò essere vincente per dare risposte

concrete ai problemi e ai bisogniemergenti in campo sociale”. Eaggiunge altri post: il concerto delBranco Selvaggio sul palco del teatroGiacosa in ricordo di Ricky Mantoan,definito “un grande musicista che hasaputo donare nella sua vita unagrande ricchezza di sentimenti e dibella musica. Grazie Ricky, non tidimenticheremo mai”.

Chi vuole sapere cosa ne pensa ilcandidato Perinetti sull’acquisto delCastello di Ivrea da parte delComune, si legga il relativo post incui l’operazione è definita “una bellaopportunità per valorizzare un benesimbolo che è patrimonio della nostracittà. Il castello deve diventare il sog-getto centrale delle iniziative di svi-luppo turistico che riguardano ilnostro centro storico”. E fare culturadi qualità deve restare un obiettivo perIvrea anche nei prossimi anni.

I commenti ai post di Perinettisono molto meno generosi di quantonon lo siano per i video della Ballurio,solitamente accondiscendenti e plau-denti. Perinetti non rifiuta il confron-to e la risposta elegante, pazienteanche quando dietro al commento sicela qualcosa di più di una sanavolontà di dialettica e di comprenderele reali convinzioni politico-ammini-strative del candidato. A chi lo accusadi aver votato contro tutte le interpel-lanze (dell’allora minoranza internadel PD, ndr) risponde che “le interpel-lanze non si votano”. A chi lo solleti-ca, cerca di far capire che non ci sonocorrenti interne al PD locale e narra isuoi passaggi tra il bersanismo e ilrenzismo. Non cede alle provocazionigratuite e alle illazioni che di tanticommenti buttati lì fanno una zuppasenza sapore, e di chi diffida che chiparla in campagna elettorale lo facciasolo perché è in campagna e non perreali interessi a trattare e a risolveredei problemi. A chi lo invita a nonfare proselitismo parlando di diritticivili e sociali, ma ad occuparsi di pro-blemi veri, Perinetti scrive un post incui afferma che “occuparsi delle cate-gorie deboli è proprio un tema concre-to e molto importante. I servizi pre-senti in città su questa fascia sonobuoni, soprattutto se confrontati conle realtà degli altri comuni. Occorreperò garantire che il sistema dei servi-zi ed interventi costruito nel tempopossa essere mantenuto sia sotto ilprofilo qualitativo che quantitativocon l’impegno a destinare risorsecerte per sostenere tale sistema”.

Da qui al 21 gennaio – giornodelle primarie - restano 17 giorni;impazza il carnevale e vola la campa-gna elettorale.

c.m.z.

IVREA - IL RISVEGLIO ORGANIZZERÀ IL CONFRONTO PUBBLICO

Primarie Pd: la sfida Balluriovs. Perinetti parte dai social

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il isvegliopopolare

3giovedì 4 gennaio 2018 •• Primo pianoBERGAMO - “Un ab-

braccio di misericordia”: èquesto che parte da Sotto ilMonte nella notte dell’ultimodell’anno, per raggiungereogni uomo e ogni donnad’Italia e del mondo. Unabbraccio come ha chiestoPapa Francesco nel Messaggioper la Giornata mondiale perla pace (“Migranti e rifugiati:uomini e donne in cerca dipace”), rivolto anzitutto “atutti coloro che fuggono dallaguerra e dalla fame o chesono costretti a lasciare le loroterre a causa di discriminazio-ni, persecuzioni, povertà edegrado ambientale”.

Nello stesso tempo quellodei partecipanti alla Marcia diCapodanno è un abbraccioche vuole circondare lecoscienze di tutte le personeper interpellarle con serietà:“Davvero vogliamo la pace?O è piuttosto ‘starcene inpace’ ciò che vorremmo”?Così il vescovo di Bergamo,monsignor Francesco Beschi,ha raccolto e rilanciato il mes-saggio di Papa Francesco altermine della 50ª Marcia dellaPace – promossa da Cei,Caritas Italiana, Pax Christi eAzione Cattolica – che que-st’anno è tornata a Sotto ilMonte, nei luoghi di quelgrande profeta di pace che fuGiovanni XXIII e che hannovisto crescere, con timidezza efiducia, negli anni, germogli etestimonianze di pace.Monsignor Beschi, in proposi-

to, ha ricordato sia padreDavid Maria Turoldo, sia ilcardinale Loris FrancescoCapovilla, che nella sua lungavita ha custodito e incessante-mente riproposto il messaggiodi Papa Roncalli.

E a Sotto il Monte, dopoun cammino nella tarda sera-ta – inframmezzato da tappedi preghiera e testimonianzein particolare sul tema deimigranti – è approdata laMarcia, con la Messa conclu-siva concelebrata da moltivescovi (c’era anche monsi-gnor Luigi Bettazzi) e sacer-doti, in una tensostruttura

piena di donne e uomini benconsapevoli del compito gra-voso e allo stesso tempoentusiasmante di farsi “ope-ratori di pace”. “Perché lapace - ha detto ancora mon-signor Beschi, ricordandoproprio le parole di Turoldo -non è americana, come nonè russa, romana, cinese; lapace vera è Cristo”, quellanovità che cambia il cuore diogni persona.

Una pace che non è ireni-smo, né sola tensione spiri-tuale. E’ piuttosto assunzioneconsapevole di responsabi-

lità, frutto – ha spiegato ilvescovo Francesco – della“coniugazione alla prima per-sona singolare (“io”) e plurale(“noi”) di quei 4 verbi indica-ti da Papa Francesco ancoranel Messaggio per laGiornata, rivolti in particola-re al tema dei migranti: acco-gliere, proteggere, promuove-re, integrare”.

“Davvero – ha provocatoil vescovo, interpellando ognicuore – l’aspirazione di tutti èla pace?”. Quella pace – hapoi aggiunto rivolgendosi al“popolo della Marcia” – checome ricordava Papa Gio-vanni XXIII rimane “solosuono di parole”, se non èfondata su quell’ordine trac-ciato nella “Pacem in terris”,un ordine “fondato sullaverità, costruito secondo giu-stizia, vivificato e integratodalla carità e posto in attonella libertà”.

Giustizia, carità, libertà:sono i nomi di Dio, comePace è il nome di Dio. Dioche, una volta di più, nelNatale, assume il volto deipiccoli, dei poveri, dei migran-ti, dei rifugiati e di ogni perso-na che con consapevolezza ecorresponsabilità si fa prossi-mo ai fratelli. Questo è ilmandato che viene da Sotto ilMonte e accompagna laChiesa in un nuovo anno –ha concluso il vescovoFrancesco – “di resistenza e dinon rassegnazione, per tuttal’umanità”.

BERGAMO - OCCORRE “DESIDERARE LA PACE”, NON “STARSENE IN PACE”

Abbraccio di misericordiaLa 50a Marcia di Capodanno a Sotto il Monte con Bettazzi

Mini-marcia il 30 dicembre a Ivrea:“Non importa quanti, ma che ci siamo”

Quattro verbi nel Messaggio del Papaper la Giornata mondiale del Migrante

IVREA - E’ arrivata allasua terza edizione la mini-marcia per la pace che sisvolge in Ivrea il 30 dicem-bre, in preparazione e inideale collegamento con laMarcia nazionale diCapodanno. Anche quest’an-no, come sempre, PierangeloMonti ne è stato l’instanca-bile factotum, don ArnaldoBigio e don Piero Agrano leguide, affiancati da donGiuseppe Sciavilla e donSeejan. In tutto erano pre-senti una quindicina di per-sone… Un gruppo, al solito,molto esiguo, ma, come hadetto don Arnaldo, “Nondiciamo: siamo tanti, siamopochi... diciamo: siamo!”.

Sì, siamo, eravamo lì,eravamo presenti per testi-moniare la nostra fede in unmondo migliore, una speran-za di pace, una pace che nonè quieto vivere, ma, al con-trario, lotta per la giustizia,la fratellanza e la solidarietàtra gli individui e i popoli.

L’abbiamo testimoniatocamminando nella freddanotte, ma soprattutto pre-gando, cantando, leggendo laBibbia, brani molto incisividi autori vari e, soprattutto,il messaggio di papaFrancesco per la giornata delmigrante. Perché quest’annol’argomento erano proprio imigranti e rifugiati.

La serata, si è articolatain tre tappe: la prima a SanLorenzo, dove - prendendospunto dal racconto dell’ucci-sione di Abele nella Genesi,quando Dio domanda aCaino “Dov’è tuo fratello?” -

don Arnaldo ha fatto provo-catoriamente rimbalzare ladomanda a tutti noi, a ognipersona, a ogni popolo chenon si ritiene responsabiledelle condizioni di vita subu-mane di centinaia di milionidi persone, ma pensa che lacolpa sia sempre “degli altri”,in un colpevole atteggiamen-to mentale che ha definito“la globalizzazione dell’indif-ferenza”. Dopo la lettura disalmi e alcuni canti abbiamoascoltato la prima parte delmessaggio del papa.

La seconda parte del mes-saggio è stata letta durante latappa all’Oratorio SanGiuseppe, corredata da cita-zioni di altri papi o persona-lità eminenti nel sociale cri-stiano, come don Ciotti epadre Alex Zanotelli, e si èterminato con la bellissimapreghiera di Bruno Forte cherecita, tra l’altro “Chi acco-glie l’altro che bussa alla suaporta accoglie Te, e chi lorifiuta, rifiuta Te”.

L’ultima tappa è stata alCentro Migranti: un bel loca-le lindo ed accogliente, dovel’Orizzonte nella sua mul-tiforme attività attualmenteospita e si prende cura di 20migranti. Qui è stata letta latestimonianza di un giovanesoccorritore in un naufragio,un racconto raccapricciantepieno di cadaveri e di cattive-ria umana, quasi incredibile,verso i sopravvissuti. La terzaparte del messaggio del papaespone “quattro pietre milia-ri per l’azione”: accogliere;proteggere (tutelare l’inviola-bile dignità di coloro che fug-

gono e impedire il loro sfrut-tamento); promuovere(sostegno allo sviluppoumano integrale di migrantie rifugiati, partendo dall’ac-cesso a tutti i livelli di istru-zione); integrare (in unadinamica di arricchimentoreciproco e di feconda colla-borazione).

Don Piero Agrano ha poiesposto il pensiero delle con-ferenze episcopali di Liguriae Toscana, particolarmenteinteressante e aperto sul pro-blema dei migranti, amplian-do il discorso fino al proble-ma degli aiuti in loco, la ven-dita di armi e la corruzionedilagante, e suscitando unvivace e fecondo scambio divedute tra i presenti.

Certo, siamo usciti tuttiarricchiti, abbiamo gettatoun seme che, come tutte leazioni compiute in buonafede e in Cristo, darà sicura-mente il suo frutto: quan-do… non sta a noi dirlo, népensarlo!

carla zanetti occleppo

IVREA - Le “Giornate”dedicate a temi e realtà speci-fici dalla nostra Chiesa,durante l’anno, sono davveronumerose; ma, in un tempocome il nostro, che contanell’intero pianeta più di 250milioni di migranti di cui 22milioni e mezzo di rifugiati,non possiamo lasciar passarein silenzio la “Giornata mon-diale del Migrante e delRifugiato”, in calendario perdomenica 14 gennaio.

Il messaggio di PapaFrancesco si apre con unacitazione biblica: “Il forestie-ro dimorante fra voi lo tratte-rete come colui che è natofra voi; tu l’amerai come testesso perché anche voi sietestati forestieri in terrad’Egitto: Io sono il SignoreDio vostro” (Lv. 19,34).Dopo aver ricordato la sua“speciale preoccupazione perla triste situazione di tantimigranti e rifugiati che fug-gono dalle guerre, dalle per-secuzioni, dai disastri natu-rali e dalla povertà” e l’istitu-

zione del nuovo Dicasteroper il Servizio dello SviluppoUmano Integrale (con unasezione speciale che esprima“la sollecitudine della Chiesaverso i migranti, gli sfollati, irifugiati e le vittime dellatratta”), il Papa richiama laChiesa ad una presenza con-creta e all’impegno generosoe lungimirante, da condivi-dere con tutti i credenti e gliuomini e le donne di buonavolontà.

Proprio per l’esigenza diconcretezza, il Papa ritiene dipoter articolare la rispostacomune attorno a quattroverbi fondati suo principidella dottrina della Chiesa:“Accogliere, Proteggere,Promuovere, Integrare”.

Il testo continua spiegan-do come debba intendersil’accoglienza alla luce delprincipio della centralitàdella persona umana allaquale garantire sempre ilrispetto della dignità, deidiritti fondamentali e dellasicurezza personale.

La riflessione su “proteg-gere e promuovere” è attentasia a migranti e rifugiati, siaalle comunità che li accolgo-no: gli uni e le altre devonoessere messi in condizione“…di realizzarsi come perso-ne in tutte le dimensioni checompongono l’umanità volu-ta dal Creatore”. Innanzi-tutto va riconosciuto “il giu-sto valore della dimensionereligiosa, garantendo a tuttigli stranieri presenti sul terri-torio la libertà di professionee di pratica religiosa”. Sonopoi indicate come condizioni

fondamentali per la realizza-zione della persona: l’inseri-mento socio-lavorativo,tenendo conto delle potenzia-lità e delle competenze diognuno; il ricongiungimentofamiliare, indispensabile persalvaguardare l’integrità dellafamiglia; la protezione deiminori migranti.

Siamo giunti all’ultimoverbo, “integrare”, da leggerecome un processo prolunga-to che, attraverso il contattocon l’altro, porta a scoprirneil “segreto”, per accogliernegli aspetti validi e giungeread una maggiore conoscenzareciproca: indispensabili lacultura dell’incontro, il sapercogliere le opportunità discambio interculturale, ladiffusione di buone pratichedi integrazione e lo sviluppodi programmi tesi a prepara-re le comunità locali ai pro-cessi integrativi.

Il messaggio del Papa sichiude ribadendo la disponi-bilità e l’impegno dellaChiesa, richiamando leresponsabilità della comunitàpolitica e della società civile eoffrendoci una speranza: gliStati si sono impegnati,durante il Vertice delleNazioni Unite, celebrato aNew York nel settembre2016, a redigere e approvareentro la fine del 2018 duepatti globali: uno dedicato airifugiati e uno per i migranti.

Facciamo nostra questasperanza e accogliamo l’invi-to di Papa Francesco adiffondere e condividere ilsuo messaggio.

maddalena micotti

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GRAZIE A UNA VISITA “TATTILE”

“Uici” alla scopertadei gioielli Olivetti

NEL RAPPORTO DEL GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DEI RECLUSI

““Manca la videosorveglianza”Individuata come principale criticità del carcere d’Ivrea

Una “battaglia musicale” tra direttori d’orchestra... a fin di bene

il isvegliopopolare4 giovedì 4 gennaio 2018• Ivrea

IVREA – Quali i problemipiù pressanti della casa cir-condariale eporediese (e ditutte le altre del Piemonte)?Li ha elencati Bruno Mellano,garante regionale delle perso-ne sottoposte a misure restrit-tive della libertà personale,nel corso di una conferenzatenutasi a Palazzo Lascaris aTorino e organizzata dalCoordinamento dei garantipiemontesi delle personedetenute: per Ivrea è interve-nuto il garante cittadinoArmando Michelizza.

Quello proposto è statoun vero e proprio elenco disfide che l’amministrazionepenitenziaria è chiamata adaffrontare, e se possibile arisolvere, nel corso del 2018.Con quell’incontro Mellanoha inteso rilanciare un’atti-vità condivisa dai garanticomunali, per evidenziare inun’ottica costruttiva le criti-cità del sistema penitenziariopiemontese.

In particolare, per ilsecondo anno consecutivo, èstato illustrato il testo dellalettera che il Coordinamentoha indirizzato al capo dipar-timento dell’Amministra-zione penitenziaria SantiConsolo, nella quale si elen-cano le più pressanti proble-matiche strutturali per cia-scuno dei 13 istituti peniten-ziari piemontesi.

“Si tratta di questioni cheriteniamo basilari per impo-stare un’esecuzione penalediversa e più efficace - hadichiarato Mellano -. Nella

maggior parte dei casi è evi-dente l’assenza o l’insufficien-za di spazi dedicati alla socia-lità, all’incontro fra i detenutie le loro famiglie o utilizzabiliper attività formative e lavo-rative. E non mancano criti-cità strutturali dovute allamancata manutenzione degliedifici e degli impianti, coninfiltrazioni d’acqua, riscalda-mento insufficiente o sistemiidraulici mal funzionanti, conpesanti ricadute anche sullasalubrità e l’igiene dei locali”.

Ma veniamo a noi, aIvrea. “La casa circondarialeeporediese di corso Vercelli165 – ricorda Armando Mi-chelizza – vede attualmentela presenza di 247 persone,a fronte di una capienzaregolamentare di 197: iltasso di affollamento risultadunque essere del 125,38%.

La percentuale di stranieri èdel 38,39%”.

Quali le problematichesegnalate. “A un anno dallarichiesta e dalle gravi situazio-ni che ne hanno evidenziatola necessità – ricorda il garan-te -, ancora non è stato attiva-

to l’impianto di videosorve-glianza che appare indispen-sabile, per la sicurezza deidetenuti e degli stessi operato-ri penitenziari. Segnaliamoinoltre che, anche grazie alladisponibilità a contribuire daparte di un’associazione loca-le, sarebbe possibile realizzareun sistema di videotelefoniatramite Skype, modalità chesarebbe importante soprattut-to per i detenuti che non rie-scono ad avere colloqui perso-nali regolari con la famigliaper motivi di lontananza edifficoltà economiche. Infinevorremmo indicare un’ultimaesigenza prioritaria: il miglio-ramento dei locali doveavvengono i colloqui con ifamigliari, in particolare conun intervento che li renda piùfruibili ed accoglienti ancheper i minori figli dei ristretti”.

Il garante, Armando Michelizza

IVREA - La rappresentanza di Ivrea dell'Uici (Unione ItalianaCiechi e Ipovedenti) ha di recente organizzato una visita al labo-ratorio-museo Tecnologic@mente, alla quale hanno partecipatouna decina di persone cieche e ipovedenti.

Il museo custodisce e fa conoscere al pubblico alcuni tra i piùcelebri prodotti messi in commercio dall’Olivetti: tra questi, lamitica macchina per scrivere Lettera 22 (prodotta dal '50 al '65 eusata da grandi giornalisti e scrittori), l'altrettanto nota Valentine(ribattezzata “la rossa portatile”), per arrivare alla Programma101, primo esempio di personal computer, destinato a segnareuna vera rivoluzione nel mondo della tecnologia.

Durante la visita, le persone con disabilità visiva hanno potu-to letteralmente toccare con mano i prodotti esposti. “Da partedel museo abbiamo incontrato grande sensibilità – raccontaPietro Fassero, consigliere Uici Torino e referente per la rappre-sentanza eporediese –. Grazie alla passione e alla professionalitàdella nostra guida, Luigino Tozzi, abbiamo potuto conoscere fatti,curiosità e aneddoti sulla storia dell'azienda. Abbiamo ancheapprezzato la possibilità di toccare i prodotti esposti: inutile direche, per le persone non vedenti, il tatto è uno strumento privile-giato di conoscenza”.

La visita alle sale del museo si inserisce in un orizzonte piùampio. “La cultura è un aspetto centrale per la formazione, lacrescita e il benessere di ogni essere umano: le persone disabilinon possono esserne escluse – sottolinea il presidente UiciTorino Franco Lepore –. Per questo la nostra associazione orga-nizza eventi e momenti d'incontro, per consentire a chi nonvede o vede poco di apprezzare lo straordinario patrimonio distoria e di bellezza che il nostro Paese ha da offrire”.L'esplorazione del territorio canavesano proseguirà nei prossimimesi, con nuove iniziative.

IVREA – Martedì si èavviata la rivoluzione deisensi unici in via Chiappus-sone e via San GiovanniBosco. In via Chiappussonela direzione consentita èquella dall'intersezione convia Sant’Ulderico all'inter-sezione con via San Gio-vanni Bosco.

In via San GiovanniBosco (nel tratto compresotra le intersezioni con viaChiappussone e via Circon-vallazione) il senso unico dimarcia è quello condirezione dall'intersezionecon via Chiappussoneall'intersezione con viaCirconvallazione.

Nella prima giornatadella nuova viabilità sonostate tante le auto che, adispetto dei divieti, si sonoimmesse in via San Gio-vanni Bosco da via Circon-vallazione, e altrettantesono scese verso il Lidl tran-sitando per via Chiappus-sone. Per qualche giorno laPolizia municipale è inten-zionata a chiudere un oc-chio (meglio, tutti e due) difronte alle infrazioni: ma nelgiro di qualche settimanadovrebbero iniziare i con-trolli mirati e, nel caso, lemulte da 45 euro.

Nuovi sensi unici inzona via S. G. Bosco

IVREA - La sera delloscorso 21 dicembre negliampi spazi dell’Officina H divia Monte Navale a Ivrea, haavuto luogo il tradizionaleconcerto natalizio propostodall’Orchestra SinfonicaGiovanile del Piemonte conl’obiettivo di raccogliere fondiper l’hospice Casainsieme diSalerano: una bella occasioneper congiungere arte e solida-rietà, che gli eporediesiapprezzano in modo partico-lare… e lo dimostrano accor-rendo sempre numerosissimiall’appuntamento.

Quest’anno c’era unamotivo di interesse in più: ilconcerto era volutamenteimpostato come una specie dikermesse, un faccia a faccia

tra due direttori d’orchestraben noti e amati dal pubblico:un amichevole confronto-scontro tra Gianni Monte,fondatore e primo direttoredell’orchestra, e Mario RenatoCappelin, direttore pinerolese,amico e coadiutore di Monte.Cappellin ama il sinfonismoviennese mentre Monte pre-ferisce l’opera nostrana: loscontro verteva, quindi,soprattutto sui programmi.

I due amici si sono con-frontati, con spirito fraterno,non scevro da una certa riva-lità, a suon di musiche degliStrauss e di Verdi, Puccini,Donizetti… Si sono alternatinelle esecuzioni di brani chevenivano annunciati di voltain volta (non c’era program-

ma di sala) da Andrea Sicco,presentatore disinvolto esimpatico, che ha dialogatocon i maestri in modo diver-

tente e talvolta impertinente(fa parte del gioco!).

Insieme all’OrchestraGiovanile si è esibito uncoro femminile che riunivale coriste del nostro Mozarte il Coro Arcadia diPinerolo. E’ successo altrevolte che i due complessivocali cantassero insieme, esempre con ottimi risultati.Bravissime anche stavolta, legentili signore hanno con-quistato il pubblico con leloro voci, insieme a Erin, lasoprano solista americana.

Anche l’orchestra ha datoil meglio di sé, suonando conla bravura che le riconoscia-mo e con vera gioia, con l’a-ria di chi si diverte sul serio.

Tutti ci siamo divertiti, spet-tatori, esecutori, direttori: uncombattimento a colpi di val-zer e polche famosissimi ebrani orchestrali e corali daopere altrettanto famose: “lIbel Danubio blu” contro l’in-termezzo di “Cavalleria rusti-cana”, la “Marcia di Ra-detzki” contrapposta al “Va’pensiero” verdiano.

Si sono misurati gliapplausi, così, a spanne.Pare che la vittoria sia toc-cata alla musica nostrana.Gusto musicale? Campani-lismo? Bravura del diretto-re? Quello che è certo, è checon Monte l’orchestra filacome una sposa!

carla zanetti occleppo

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PARTE LA MANIFESTAZIONE CHE CULMINERA’ TRA IL 10 E IL 13 FEBBRAIO

II Pifferi avviano il CarnevaleSabato il Generale Gamerro riceve sciabola e feluca

A San Bernardo gli auguri adesso sono... per tutti

il isvegliopopolare

5giovedì 4 gennaio 2018 • Ivrea e dintorni

Le fotografie di Phillips al Museo “Garda”

IVREA - Al Museo "Pier Alessandro Garda" rimarrà visi-tabile fino al 4 marzo la mostra "L’obiettivo di JohnPhillips sul mondo. Dalla guerra mondiale alla nascitadella Repubblica italiana", allestita dall'associazioneArchivio Storico Olivetti, in collaborazione con il Museo econ il contributo della Biblioteca civica “Nigra". La societàOlivetti nel 1986 aveva dedicato a John Phillips, grandefotoreporter del secolo scorso, un’ampia mostra itineran-te: di queste foto, l'Archivio Storico Olivetti presentaun’accurata selezione centrata sul decennio 1937-1946:immagini che presentano scene di ordinaria vita quotidia-na e scene drammatiche negli anni della guerra e dell’im-mediato dopoguerra. Viste da lunedì a venerdì dalle 9 alle13, il giovedì dalle 14,30 alle 18,30, il sabato (e la primadomenica del mese) dalle 15 alle 19.

Coro Dolce Mente in concerto a San Giovanni

IVREA – La Società Sportiva Ricreativa del quartiereSan Giovanni di Ivrea presenta il tradizionale concertoannuale, che si terrà venerdì 12 gennaio alle 21 nellachiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in piazzaBoves: si esibirà il gruppo polifonico Dolce Mente, diret-to dal maestro Giorgio Moschetti. Ingresso libero e gra-tuito, con un caldo invito a tutti alla partecipazione rivol-to dagli organizzatori.

Segreteria Spille d’Oro chiusa fino a domenica

IVREA - La segreteria dell’associazione Spille d’OroOlivetti rimarrà chiusa ancora fino a domenica 7 gennaio.L’attività riprenderà regolarmente lunedì 8, seguendo gliorari consueti: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12e dalle 14 alle 15.

Le lezioni dell’Unitre di Ivrea

IVREA - Riprendono, all'oratorio San Giuseppe, lelezioni dell'Unitre eporediese. Lunedì 8, eccezionalmentealle 14,30 (l'appuntamento è, solitamente, alle 15),Alessandro Caresana, nell'ambito del corso di "Storia mili-tare–Personaggi e grandi battaglie", tratta il tema "AfricaOrientale: la fine dell’Impero". Martedì 9 Adele Roveretoper "Storia antica–Aspetti della classicità e della storia traletteratura, arte e antropologia”, relaziona su "Due miti aconfronto: Edipo ed Elena"; mercoledì 10 lingua italianacon Dario Pasero: "Quando una lingua non basta: viaggionel (neo) realismo"; giovedì 11 Carlo e Mauco Margaro,soci del Gruppo Astrofili Eporediesi, tengono una lezionedi astronomia sul tema "Oltre il sistema solare".

Chiamata pubblica per un posto in Comune

IVREA - Al Centro per l'impiego di corso Vercelli 138 ilprossimo giovedì 11 gennaio, dalle 9 alle 12, è previstauna chiamata pubblica per un posto a tempo indetermi-nato e tempo pieno presso l'amministrazione comunaleeporediese; in particolare si tratta di un posto da operaiospecializzato categoria B1 presso l’Area sviluppo econo-mico del territorio e lavoro–Servizio gestione tecnica delpatrimonio immobiliare. Tra i requisiti, si segnala che ènecessario il possesso della patente C. Chi sarà assuntodovrà occuparsi di manutenzione di edifici, impianti einfrastrutture varie, lavori edili di modesta entità, manu-tenzione del patrimonio comunale, del verde pubblico, distrade e segnaletica stradale e altre attività simili.

Mercenasco, nuovo spettacolo di Marco & Mauro

MERCENASCO - E' ormai una tappa fissa, quella diMercenasco, per il duo comico piemontese Marco &Mauro che oggi, giovedì 4, alle 21 al salone pluriuso"Gianni Peretto", presentano il nuovo spettacolo "Tacàtevial treno". Ingresso 10 euro. Due giorni dopo, sabato 6,Comune e Gruppo Anziani proporranno la Festa dellaTerza Età: alle 11 la Messa in suffragio dei defunti, quindiil pranzo al pluriuso in onore di neoottantenni e novan-tenni e, alle 16, il saluto dell’amministrazione comunale,la consegna della pergamenta ricordo ai festeggiati e lapresentazione dei bambini nati nell’anno 2017

Laboratorio “preistorico” a Montalto

MONTALTO DORA - Oggi, giovedì 4, alle 16 alloSpazio espositivo per l’archeologia del Lago Pistono inpiazza IV Novembre 3 (Municipio, piano terra), l'associa-zione archeologica Le Muse propone un laboratorio perragazzi dai 4 ai 12 anni: "Storie di intrecci e di incroci...nella preistoria" (ingresso 5 euro, 3 per i figli successivi alprimo; prenotazioni al 392/15.15.228). Si tratta di un'e-sperienza pratica per conoscere il modo di vivere e l’am-biente naturale di 6 mila 500 anni fa; si sperimentainsieme l’antica tecnica dell’intreccio e si costruisconoinsieme, con fibre vegetali, cestini da portare a casa...non prima di averli riempiti come fossero una calza dellaBefana preistorica.

appuntamenti

IVREA – Vorremo definir-lo inesorabile: è il termine checi pare più adatto - se nonfosse di norma utilizzato conun'accezione vagamente nega-tiva - per annunciare chesabato 6 gennaio prenderà ilvia ufficialmente una nuovaedizione dello StoricoCarnevale di Ivrea.

Fin dal mattino la marciadi Pifferi e Tamburi, le cuinote inonderanno le vie e lepiazze del centro cittadino,farà da apripista all'investituradel cittadino Generale, a mez-zogiorno nell'androne delPalazzo municipale: aMassimiliano Gamerro saran-no consegnate sciabola e felu-ca da Claudio Ferrero, coluiche ha "governato" la cittàdurante il Carnevale 2017;Davide Luigi Diane, SostitutoGran Cancelliere di primanomina, sovrintenderà allacerimonia del passaggio diquelli che sono i simboli delpotere civile e militare da unGenerale all’altro.

Cambio di scenario, nelpomeriggio: i costumi napo-leonici dello Stato Maggiorecederanno il passo ai paluda-

menti di foggia medievale delMagnifico Podestà e dei suoiCredendari: sarà MorenoLacchio, quest'anno, a vestirei panni del supremo capo delgoverno dell'antico Comune.Alle 14 il Podestà riceverà ilsaluto dei gruppi storici riunitiin piazza Ottinetti, primadella cerimonia del sale e delpane e della partenza del cor-teo alla volta della cappella deiTre Re, sul Monte Stella.Tutti in Cattedrale poi, alle16, per la Messa celebrata dalvescovo Edoardo Cerrato, chericeverà infine in dono un

cero votivo, per invocare laprotezione della VergineMaria su Ivrea - la cerimonia,un tempo, si svolgeva ai TreRe e pare che fosse stata ispi-rata agli eporediesi addiritturada San Francesco d’Assisi.

Ci sarà poco tempo, poi,per organizzarsi: la SettimanaGrassa arriverà presto, giovedì8 il Generale prenderà ufficial-mente il controllo della città,mentre a sera esploderà lagrande festa di piazza – su cuipesa, però, l’incognita sicurez-za: gli Amis ad Piassa dlaGranaja, organizzatori dell’e-

vento, non sono così sicuri dipoter garantire tutto quantorichiesto dalla nuova normati-va -; la sera di sabato 10 feb-braio sarà già tempo di accla-mare la Mugnaia, al suo affac-ciarsi al balcone del Muni-cipio; e domenica 11, lunedì12 e martedì 13 saranno le treintense giornate di battagliadelle arance. Dal 10 al 13 feb-braio: saranno quelli imomenti della verità, in cuiverrà messo alla prova l’appa-rato allestito per soddisfarealle non poche richieste della“Direttiva Gabrielli”.

Capodanno con un tuffo nelle gelide acque del lago SirioCHIAVERANO - Come

non farsi mancare davveronulla: anche quest’anno èstata rispettata la tradizione, ela mattina del 1° gennaio undrappello composto da unaventina di valorosi “orsi pola-ri” ha inaugurato il nuovoanno concedendosi una nuo-tata nelle acque del lago Sirio,con tanto di cappello rossobabbonatalizio d’ordinanza intesta. Ad assisterli - anche se,fortunatamente, non è statonecessario nessun intervento- alcuni cani con i loro con-duttori appartenenti alla Sics,la Scuola Italiana CaniSalvataggio.

IVREA - Un tempo "Festadell'Anziano", ora "Festa diNatale" quella organizzatadalla Pro Loco di SanBernardo nei giorni precedentiil 25 dicembre. L'intenzionedei promotori, nel variare iltitolo, è stata quella di offrire atutti, anziani e non, la possibi-lità di partecipare all’incontroe scambiarsi gli auguri: oltre-tutto, quest'anno, l'iniziativa siè tenuta in un salone parroc-chiale rimodernato a norma dilegge e fornito di ascensore perun accesso facilitato.

Nel pomeriggio del sabatola festa è iniziata con il girodel quartiere per incontrare glianziani impossibilitati a par-tecipare all’incontro del giornosuccessivo. Sono stati formatidue gruppi: il primo, con ilsempre presente "re dei caval-lanti" Giovanni Gianotti e lasua carrozza bardata a festa etrainata da splendidi cavalli; ilsecondo, formato dagli instan-cabili Babbi Natale GiacomoVittonatti e Franco Capelli.

Tutti hanno portato omaggi eauguri ai compaesani.

La festa di domenica è ini-ziata con la Messa delle 11officiata dal parroco donEnrico Chianese, cui hannofatto seguito l’aperitivo e ilpranzo nel salone parrocchia-le, preparato e servito dai pro-vetti cuochi e camerieri dellaPro Loco: 97 i partecipanti alconvivio (ma il nuovo saloneavrebbe potuto contenerne

anche di più), tra essi la presi-dente del Consiglio comunaleElisabetta Ballurio - mentre ilsindaco Carlo Della Pepa si èpotuto fermare solo per unbreve ringraziamento e perporgere gli auguri.

Terminato il pranzo, lafesta è proseguita con alcunepremiazioni, prima di passareall’intrattenimento musicale:i riconoscimenti sono andatia Elisabetta Ballurio, ad

Adriana Moia, madrina dellaPro Loco di San Bernardo, eGiovanni Gianotti, sempredisponibile, con i suoi cavalli,a ogni chiamata. La serata siè conclusa con lo staff dellaPro Loco che ha consegnatoai presenti una bottiglia dispumante e un panettonedella ditta Trovero, con gliauguri e l'arrivederci alleprossime iniziative.

l.f.

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Godardi guida il Centro IncontroUn dono alla Fondazione Arte Nova

Il Carnevale di Albiano riavrà la Mugnaia e il Generale

PROPOSTA A CITTA’ METROPOLITANA

Ricca: ‘I pedaggi dell’A5 da rivedere’

il isvegliopopolare6 giovedì 4 gennaio 2018• Eporediese

BOLLENGO - L'ultimoatto del 2017, per il Consigliocomunale bollenghino, èstato il voto unanime su unordine del giorno dal titolo“Criteri per il rinnovo delleconcessioni autostradali atutela dei territori”: un temagià affrontato dai Comuni insede di conferenza della Cittàmetropolitana di Torino.

“Abbiamo confermatoquanto già votato dalla confe-renza metropolitana - spiega ilsindaco Luigi Sergio Ricca –,con alcune integrazioni assaisignificative, per il territorioeporediese, che non possiamocontinuare a lasciare nel cas-setto”. In sintesi si tratta didue aspetti, uno riguardante ilpedaggio autostradale daQuincinetto al casello diTorino Nord, l'altro le opere diviabilità inseribili nel bando a“corredo” degli obblighi di chisi aggiudicherà la concessionedella gestione autostradale.

Per il primo aspetto, l'ordi-ne del giorno impegna il sin-daco “a richiedere alla Cittàmetropolitana di sollecitare efavorire la progressiva e piùequa rimodulazione del siste-ma di pedaggiamento utile adevitare le disparità di tratta-mento tra i cittadini dell’areametropolitana, nel caso delnostro territorio per quantoriguarda la quota di pedaggiopagata dall'utenza autostrada-le al casello di Torino nord,anche se non utilizza la tan-genziale torinese”.

Per il secondo, "a integrareil prospetto del Quadro delleopere inseribili nel procedi-mento in corso di bando per laconcessione autostradale, con

alcune opere di viabilità inter-connessa al sistema autostra-dale: in particolare il caselloautostradale di Ivrea, per favo-rire l'attraversamento orizzon-tale del territorio canavesano(progetto Monte Navale e'Peduncolo' di Ivrea), come delresto evidenziato dagli stru-menti di pianificazione territo-riale vigenti sull'area”.

“Si sta pensando di abolireil casello di Beinasco sulla tan-genziale – spiega Ricca –, manon si prende in considerazio-ne che l'utente che dalCanavese transita al casello diTorino Nord e va in corsoGiulio Cesare paga conven-zionalmente, per circa unterzo del pedaggio, anche untratto della tangenziale torine-se, anche se non la percorre.Basterebbe differenziare leuscite del casello per consenti-re un più equo pedaggiamen-to, con un significativo rispar-mio per l'utenza. Per quantoriguarda invece le opere colla-terali, il 'Peduncolo' è previstoanche dal Piano strategicodella Zona Omogenea diIvrea, mentre il progettoMonte Navale è una dellescelte strategiche del Pianoregolatore della Città di Ivrea”.

L’ITER PER CAMBIARE REGIONE E’ COMUNQUE LUNGO E COMPLESSO

Carema valdostana? ForseE’ cambiato il vento e da Aosta arrivano aperture

CAREMA - Ci aveva pro-vato senza successo una deci-na di anni fa, il Comune diCarema, a lasciare ilPiemonte per aggregarsi allaRegione autonoma Valled'Aosta. Ora l'aria pare cam-biata: l'approvazione, delParlamento, del passaggio delComune di Sappada dalVeneto al Friuli VeneziaGiulia, è un segnale che siregistra a livello nazionale; alivello locale, l'arrivo alla pre-sidenza della Valle d'Aosta diLaurent Viérin dell'Uvp(Union valdôtaine progressi-ste) ha ridato fiato alle istanzecaremesi, fin qui platealmen-te snobbate dalla classe politi-ca della regione autonoma.

Con il sindaco GiovanniAldighieri ripercorriamo lavicenda. "Il 18 e 19 marzo2007 - ricorda - i caremesierano stati chiamati a unaconsultazione referendariaper decidere del passaggio allaRegione Valle d'Aosta: avevapartecipato alle votazioni il76,18% degli aventi diritto, eil sì al cambio di regioneaveva vinto ottenendo l'89%dei suffragi. A seguito dell'esi-to referendario, i Consigliregionali di Piemonte e Valled’Aosta erano chiamati aesprimersi, ai sensi dell’arti-colo 132 della Costituzione,sul distacco del Comune diCarema dalla RegionePiemonte e la sua aggregazio-ne alla Regione AutonomaValle d’Aosta. A oltre diecianni di distanza, tale pronun-ciamento non è mai avvenu-to, benchè esso sia, per legge,'obbligatorio e non vincolan-te'. E inadempiente è anche il

Governo centrale, nonostantei miei ripetuti solleciti in que-sti anni, che avrebbe dovutopredisporre un disegno dilegge ordinaria di variazioneterritoriale".

Per questo nei giorniscorsi Aldighieri è tornato ascrivere al presidente dellaRepubblica, al dipartimentoAffari regionali e Autonomielocali della Presidenza delConsiglio e all'ufficio Affarilegislativi e Relazioni parla-mentari del Ministerodell'Interno, sollecitando “larapida predisposizione deldisegno di legge al fine dellasua presentazione alParlamento". Il sindaco hacontestualmente inviato unarichiesta di incontro aiPresidenti delle Regioni e aiPresidenti dei Consigli regio-nali di Piemonte e Valled'Aosta, e una di audizionein sede di commissioni con-siliari, quando verrà trattatol’argomento.

Richiesta che Viérin haimmediatamente accolto,insieme al presidente delConsiglio regionale AndreaRosset (ex presidente, a direil vero, essendosi dimessoun paio di giorni fa, proba-bilmente in vista di una suacandidatura alle prossimeelezioni politiche): i due sisono anche premurati dicontattare i loro omologhipiemontesi, Sergio Chiam-parino e Mauro Laus.

Da Viérin e Rosset sonogiunte ampie aperture al dia-logo. "Sono molti - hannofatto sapere - i punti che uni-scono il territorio valdostano aquello caremese: storia, conti-guità geografica, patois franco-provenzale parlato a Caremacome in Vallée. Vogliamo por-tare la questione alle com-missioni consiliari, in modoche poi il Consiglio regionalepossa esprimersi nel merito".

Netta chiusura, invece, daparte dei gruppi di opposizio-

ne. "Non è la Regione Valled'Aosta che vuole l'annessio-ne di Carema - hanno dichia-rato in una nota congiunta -,ma solo l'Uvp di Viérin eRosset, che hanno assuntoun'iniziativa puramente pro-pagandistica. Ricordiamo cheil Consiglio regionale, com-preso Viérin, nel 2008 avevavotato contro l'ingresso diCarema in Vallée, e da alloranulla è cambiato".

Immediata la replica delpresidente. "Le minoranzespeculano - ha fatto sapere -su un incontro cui abbiamodato corso per un minimo digarbo istituzionale verso unsindaco che ha proposto unatematica degna di attenzione.Abbiamo detto chiaramenteche coinvolgeremo commis-sioni consiliari e enti locali,per cui nulla è deciso: cercaredi far credere il contrario èpura propaganda da parte digruppi che cercano visibilitàpolitica". mauro saroglia

ALBIANO - Fugati i timoridi chi già immaginava che loStorico Carnevale di Albianofosse destinato a scomparire:dopo un'edizione 2017 in formaridotta, priva dei personaggidella Mugnaia e del Generale, lamanifestazione tornerà que-st'anno al suo antico splendore.

A vestire i panni delGenerale - il quale sarà protago-nista, la mattina del 6 gennaio,della cerimonia del passaggio

dei poteri, che gli saranno con-segnati dai membri dellaSocietà Filocarnevalesca - sarà iltrentasettenne Piercarlo ChiniFilipetto, rampollo di una fami-glia che il carnevale ce l'ha nelsangue: il papà Adriano, già sin-daco di Palazzo Canavese, dece-duto lo scorso anno, all'iniziodegli anni Duemila è statoinfatti Sostituto GranCancelliere e Podestà delloStorico Carnevale di Ivrea. Lo

stesso Piercarlo è particolar-mente legato alla manifestazio-ne eporediese, essendo condu-cente di uno dei carri che parte-cipa alla battaglia delle arance.

Il programma del Carnevalealbianese, che ricalca in piccoloquello della vicina Ivrea, inlinea di massima sarà quellosancito dalle consuetudini:dopo l'appuntamento di sabato,giorno dell’Epifania, domenica4 febbraio avrà luogo l'alzata dei

piccoli Abbà; il pomeriggio digiovedì 8 sarà dedicato alla festadei bambini e venerdì 9, in sera-ta, giungerà l'atteso momentodell'uscita della Mugnaia, la cuiidentità è mantenuta segreta;chiusura domenica 11 febbraio,con la grande sfilata allegorica,la battaglia delle arance e l'ab-bruciamento dello scarlo.

Nella foto di Fabrizio Battù,gli ultimi Mugnaia e Generale,quelli del 2016.

ROMANO - Enrica TraversaRabogliatti, in memoria della famigliadel marito Luigi, ha deciso di donare aLe Jardin Fleuri, caffetteria ristoranteliberty di via Santa Teresina 25, alcunebottiglie di inizio ‘900, etichette e lemedaglie vinte da Luigi Rabogliatti,nonno e omonimo del consorte.

Luigi Rabogliatti, originario diBusalla Ligure, dopo aver lavorato nelleFerrovie dello Stato come capostazio-ne, si recò a Ivrea e in via Castella-monte diede vita a una distilleria, perpoi spostarsi anche a Torino. Nel 1884sposò Carolina Mantano, i cui genitoripossedevano, a Ivrea, una piccola dittadi confetteria, pastificio, pasticceria.

Nel 1900 furono indetti i festeggia-menti per il bimillenario dalla fonda-zione di Eporedia, che culminarono inuna grande esposizione canavesana

delle attività del territorio. LuigiRabogliatti vinse la medaglia d’oro peril complesso della fabbricazione e lamedaglia d’oro e argento del comizioagrario per il suo bitter canavesano.

Rabogliatti fu proclamato cavaliereda Re Vittorio Emanuele III. Lavoròanche, per molti anni, per la dittaSclopis, per la quale curava i trasportidei minerali, scesi dalle miniere diTraversella con il trenino, per esserecaricati a Montalto e trasportati inSvizzera, a Uetikon.

Nel 1923 la Camera di Commer-cio di Torino insignì Rabogliatti dellamedaglia d’oro d’anzianità. L’impren-ditore morì di infarto il 26 luglio 1937.La ditta cessò la sua attività negli anni’50. Queste e altre notizie si trovanonel volume “Storie di famiglie”, scrittoda Enrica Traversa che ha donato alla

Fondazione Arte Nova (Fan) preziosetestimonianze storiche di una attivitàproduttiva canavesana del primo ‘900(nella foto, Enrica Traversa e i respon-sabili della Fondazione).

Fan e Le Jardin Fleuri si conferma-no, dunque, realtà ben inserite nel ter-ritorio, aperte al dialogo e desiderose dicollaborare a costruire eventi emomenti culturali e turistici che abbia-no ricadute positive su Romano e ilCanavese più in genere.

ALBIANO - Recentemente lastragande maggioranza dei 290soci del Centro di Incontro perAnziani ha preso parte, nellasede di via Venti Settembre, allevotazioni per la nomina delConsiglio direttivo per il biennio2018-2019.

Il nuovo Consiglio direttivo haeletto come presidente GloriannaGodardi, sua vice sarà CarlaBacchiega, segretario GiovanniOderio, cassiere Arduino Bovo; iconsiglieri saranno Eraldo Garda,Franco Lomaglio, VincenzoRaddi, Orfeo Tezzon, GabriellaBordet e Orlandina Gabrieli.

Nella sua prima riunione ildirettivo ha deliberato di proporrealla prossima assemblea dei socila nomina di Margherita Alberto

a presidente onoraria, per esserestata alla guida del sodalizio perben 22 anni consecutivi.

Il Centro di Incontro diAlbiano svolge quotidianamentela sua attività aggregativa e asso-ciativa a favore di persone anzia-ne, o con particolari problemi. Insede, che primariamente è luogodi incontro per attività ricerative eculturali, settimanalmente sitrova una infermiera che effettuala misurazione di pressione e gli-cemia; inoltre funziona lo sportel-lo di infrormazioni e, due volte almese, un servizio di patronato. IlCentro mette poi a disposizionetemporaneamente materiale orto-pedico, acquistato con i proventidi attività svolte.

g.o.

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APPUNTAMENTI A RAFFICA, FINO AL CARNEVALONE DEL 18 FEBBRAIO

CCarnevale in edizione ‘corta’E dovrà fare i conti con le nuove norme sulla sicurezza

Premiate le mille associazioni sportive

il isvegliopopolare

7giovedì 4 gennaio 2018 • Chivasso

CHIVASSO – Inizia il 6gennaio, con la presentazionedi Bela Tolera e Abbà, e termi-nerà domenica 18 febbraiocon il Carnevalone, lo StoricoCarnevale, organizzato dallaPro Chivasso L’Agricola, que-st’anno in edizione “corta”. Inattesa di conoscere i dettagliorganizzativi, legati alle ultimenorme sulla sicurezza, il presi-dente Davide Chiolerio haufficializzato il programma.

Dopo l'esordio di sabato 6gennaio, sabato 13, alle 21 alTeatro dell’Oratorio Carletti,concerto de I Regi Corni (per ilRegio Itinerante) organizzatodall’Ordine delle Bele Tolerenell’ambito della rassegna“Chivasso in musica”. IlMagnifico Coro degli Abbàsarà protagonista con gli even-ti dedicati al patrono SanSebastiano: sabato 20, alle 21in Duomo, concerto “Unpalco all’opera”; domenica 22,alle 18.30 in Duomo, celebra-zione eucaristica in onore diSan Sebastiano martire presie-duta da don Davide Smiderlee animata da Coro Diocesanodella Cattedrale di Torino(anche questo parte del cartel-lone di “Chivasso in musica”).

Sabato 27, alle 20.30 alCastello dei Conti diBiandrate a San Giorgio, GranGalà di Carnevale: cena di

gala con le musiche di Therry& Lucia e servizio catering eristorazione della ditta Faga diStrambino (75 euro, prenota-zioni entro il 24 gennaio da IFiori del Castello in piazzaCarletti o Oreficeria Forneroin via Roma 4/c).

Domenica 4 febbraio sirievocherà l’Investituradell’Abbà: alle 15, dal cortile diPalazzo Santa Chiara, parten-za del corteo storico e sfilatalungo le vie del centro, alle15.30, in Duomo, celebrazio-ne eucaristica in onore di SanSebastiano e cerimonia diInvestitura del 65° Abbà delloStorico Carnevale, presiedutadal vescovo monsignorEdoardo Cerrato e animata dalcoro La Genzianella di

Tonengo diretto da RenatoGiovannini, accompagnamen-to organistico di Sandro Frola;alle 16.30, a Palazzo SantaChiara, consegna delle chiavidella Città e lettura delProclama dell’Abbà.

Giovedì 8 sarà invece pro-tagonista l'84a Bela Tolera: alle20.30 passeggiata musicalelungo le vie del centro storico ealle 21, al Teatro dell’Oratorio,la cerimonia di Incoronazione,seguita dall'intrattenimentocomico con l’attrice CarlottaIossetti, alias Magna Angiolina(ingresso libero). Sabato 10,alle 21 al PalaLancia, “Bal-lando con la Bela Tolera (inmaschera e non…)”, seratadanzante con la band Disco-mania, ingresso 15 euro.

Domenica 11, alle 9 nelcortile dell’Oratorio, fagiolatabenefica; alle 10.30 Messa inDuomo con la partecipazionedella corte carnevalesca, alle12.30 il pranzo in Oratorio ealle 15 la sfilata di Carnevale,con gruppi mascherati diBorghi e Frazioni , carri allego-rici e maschere ospiti.

Lunedì 12, in mattinata,Bela Tolera, Abbà e Corte visi-tano enti, istituzioni e associa-zioni; alle 16, in Oratorio,"Carnevalbimbi" con musiche,giochi e spettacoli per bambinidi tutte le età a cura della coo-perativa Valdocco (a ingressolibero); alle 21, in Duomo,concerto del Carnevalone“American Graffiti” (artisti delRegio Itinerante). Martedì 13,

in mattinata, la Corte porteràil suo saluto in RegionePiemonte, Città metropolita-na di Torino e Comune diChivasso; "Carnevalando" alle21, sfilata di gruppi maschera-ti di Borghi e Frazioni e carriallegorici; e alle 22, in piazzadella Repubblica, il rogo diMesser Carnevale.

Venerdì 16, alle 21 alTeatro dell’Oratorio, la com-media “Beive e volé an cel”della compagnia teatrale ljTrensema (ingresso libero).Da martedì 14 a sabato 17 laCorte proseguirà il suo giro divisite a enti, scuole elementarimaterne comunali, associazio-ni d’arma e di volontariato,Opera Pia “Eugenio Clara” diChivasso e casa di riposo “La

Fraternità” di Castelrosso,ospedale civico e associazionidi assistenza all’infanzia.

Domenica 18 il gran fina-le: alle 10 sul palco allestito inpiazza d’Armi, la presentazio-ne di maschere e gruppi ospitie alle 11 la passeggiata deglistessi e delle formazioni musi-cali fino a piazza Carlo Noè,dove alle 12 verrà offerto l’ape-ritivo dall’associazione BorgoVercelli. Alle 14.30 il GranCarnevalone, sfilata di carriallegorici, bande e mascherelungo le vie del centro storico:ingresso 6 euro, gratis per resi-denti e minori di 12 anni (incaso di maltempo la manife-stazione sarà rinviata a dome-nica 25 febbraio).

a.s.

CHIVASSO – Sarà laBefana a portare i nomi diAbbà e Bela Tolera: così havoluto il presidente della ProChivasso L’Agricola, DavideChiolerio, che si è trinceratodietro a un “no comment”di fronte alle indiscrezionidegli ultimi giorni, e menche mai ha ufficializzato inomi che si sono sentiti cir-colare. Manteniamo, così,ancora un pizzico di sus-pense circa i nuovi perso-naggi, la cui identità siconoscerà con certezza solosabato 6 gennaio alle 10.30,quando al Teatrino Civico sialzerà il sipario sull’edizione2018 dello Storico Carne-vale. A passare loro il testi-mone saranno l’Abbà 2017,Claudio Viano, e la Bela

Tolera, Lucilla Gultieri (foto asinistra). Insieme ai person-aggi, sabato verrà presenta-to ufficialmente anche il pro-gramma dei festeggiamentidi questa edizione. Al ter-mine della presentazione alTeatrino, i nuovi personaggisi affacceranno al balcone diPalazzo Santa Chiara per iltradizionale saluto.

Sabato mattina l’uscita di Abbà e Bela Tolera

CHIVASSO – Con“Omaggio allo Sport”, l’ammi-nistrazione comunale guidatadal sindaco Claudio Castelloha voluto offrire un riconosci-mento ufficiale alla grandevivacità e impegno delle molteassociazioni sportive che ope-rano sul territorio comunale."Un premio piccolo, simbolico- ha detto il sindaco -, ma chevuole essere un ringraziamen-to per tutti gli eccellenti risul-tati raggiunti, per l’onore por-tato alla Città di Chivasso eper testimoniare l’orgoglio concui l’amministrazione guardaai suoi concittadini sportivi".L’evento si è svolto nella SalaCongressi di Palazzo Einaudi:è stato un pomeriggio di festaal quale hanno partecipatocentinaia e centinaia di bam-bini e ragazzi, appartenentialle molte società sportiveattive in città.

Aprendo la cerimonia,Castello ha ringraziato tutti iragazzi per l’allegria che por-tano in questa loro attività, esoprattutto per lo spirito diaggregazione che contraddi-stingue le associazioni spor-tive. Il dovere degli ammini-stratori, ha sottolineato, èquello di mantenere gliimpianti sportivi nelle condi-zioni migliori e di metterli adisposizione dei cittadini; ilsindaco ha concluso dicendoche “i risultati eccellentisono contagiosi, in qualsiasicampo, così come è apprez-zabile l’impegno di tutti”.

Tiziana Siragusa, assesso-re allo Sport, ha invece appro-

fittato dell’occasione perannunciare un progetto cheverrà realizzato in primavera eper il quale ha chiesto la colla-borazione di tutte le associa-zioni sportive: cogliendo lasollecitazione venuta dagli“Stati generali del benessere”,promossi dalla presidenza delConsiglio regionale e che sisono svolti in ottobre nelcapoluogo piemontese, per laprimavera 2018 l’amministra-zione ha deciso di organizzareun evento che abbia comeargomento centrale la sana

alimentazione e gli altrettantosani stili di vita: in quest'am-bito lo sport ha sicuramentegrande importanza.

Notevole commozione hasuscitato la prima attribuzio-ne di un premio alla carriera,che il sindaco e l’assessorehanno consegnato a GiuliaMazzoli: assessore allo Sportdella precedente amministra-zione civica, docente di educa-zione fisica, ma soprattuttocampionessa con all'attivo untitolo mondiale di scherma asquadre; il successivo premio

alla carriera è andato adAndrea Monti, per la corsa difondo e come esponente dispicco del Gruppo SportiviChivassesi, in seno al qualeha promosso la crescita dinumerosi talenti tra i quali,ad esempio, il lanciatore dimartello Marco Lingua; l'ulti-mo premio è andato aGianfranco Leoncini – a riti-rarlo, per lui, è stata la moglieGiuliana Monti -, classe1939, calciatore in Serie Anella Juventus e due presenzein nazionale.

Sono state poi premiate leassociazioni chivassesi ArcieriVarian, Boxe Chivasso,Centro Sportivo Chivassese-Ginnastica Artistica, ClubScherma Chivasso, ConcordiaGinnastica ritmica, DanceAbc Dance, Doyukaj, GruppoSportivi Chivassesi-Atleticaleggera, Ju-Jitsu MetodoBiachi, Mvnera, QuadrifoglioAccademia Karate, ChivassoRugby, Indipendance, LaChivasso, La Palestrina,Libertas Nuoto, Oltredanza,Pallacanestro Chivasso,

Passion Dance, Tirumapifort,Twirling Chivasso, VolleyFortitudo; nella categoriaAtleti Chivasso “ad hono-rem”, il premio è andato adAndrea Allais, Marzia Cena,Vittoria Pollone. Un ringra-ziamento speciale è statoriservato a Beatrice Cappai eAlfonso Perfetto per l’organiz-zazione dell’evento, all’asso-ciazione Arcizeta per la colla-borazione, a docenti e allievidell’Istituto di istruzionesuperiore “Ubertini” per lapreparazione del rinfresco.

Per il Club Scherma un regalo artisticoCHIVASSO - Un regalo per

il Club Scherma Chivasso, gui-dato da Giulia Mazzoli. Inoccasione del Natale GiuliaChelin e Paola Benech, studen-tesse del liceo artistico, artistein erba, socie e insegnantidell’associazione Prisma-Laboratorio Artistico, hannorealizzato un disegno che èstato regalato al Club Schermaper celebrare i 40 anni di atti-

vità del gruppo sportivo ecome segno di amicizia versoGiulia Mazzoli. La Mazzoli hastretto un legame di collabora-zione con Stella Sottile eAlessandra Sgura di Prisma-Laboratorio Artistico negli anniscorsi, durante il suo mandatocome assessore a Cultura,Sport ed Istruzione nella giun-ta guidata dal primo cittadinoLibero Ciuffreda.

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PRESENTE UNA COPPIA CON 66 ANNI DI MATRIMONIO, DUE CON 60 ANNI

LLa benedizione degli sposiA Santo Stefano si festeggiano gli anniversari di nozze

Il vescovo, per Natale e per l’Epifania

L’AUGURIO DEL SINDACO CASTELLO

Cresca sempre piùl’idea di comunità

il isvegliopopolare8 giovedì 4 gennaio 2018• Chivassese

CHIVASSO – Il senso di comunità, sempre più forte: èquesto il concetto sul quale il sindaco Claudio Castello insistenel fare il suo augurio di Buon Anno a tutti i chivassesi. “Unanno che inizia con l’apertura della nuova ala dell’ospedale,spero sia il miglior auspicio per la nostra città. Questi mieiprimi mesi da sindaco sono stati molto importanti, perchéinsieme alla mia squadra ho cercato di insistere su quel sensodi comunità che è stato alla base della costruzione del pro-gramma, e sta dettando l’agenda dell’amministrazione. In que-sto primo momento di bilancio vorrei ringraziare la strutturacomunale, che ci ha seguiti nell’avanzamento dei progetti, estimolare tutti verso i nuovi traguardi che ci aspettano.Abbiamo lavorato per invogliare aziende a insediarsi sul nostroterritorio, e sul fronte della sicurezza stiamo cercando di garan-tire tranquillità anche in occasioni particolari, come le manife-stazioni di piazza, che servono a una comunità per ritrovarsiinsieme nei momenti lieti. Stiamo lavorando sull’idea di condi-visione che deve essere alla base della vita di una comunità: èil nostro impegno prioritario nel rendere migliore la città che ciè stata affidata, e lo facciamo con senso di responsabilità, guar-dando al futuro, perché sappiamo che stiamo costruendo ciòche lasceremo in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti”.

CHIVASSO – Festa grande, per lacomunità parrocchiale del Duomo, mar-tedì 26 dicembre, giornata per tradizionededicata agli anniversari di matrimonio.Nel giorno di Santo Stefano martire, donDavide Smiderle ha invitato a questa spe-ciale funzione tutte le coppie che hannovoluto ricordare i loro voti nuziali.

Erano presenti i coniugi Rita Centin eMario Cavaton, 66 anni di nozze,Giovanna Cabiati e Giovan Battista VillaVercella, Maria Luisa Limido e NinoGiacoletti con 60 anni; Maria Borca eLuigino Delfini, Stella Curcio e PasqualeCataldi 59 anni; Maria Dalmasso eGiuseppe Valle 55 anni; Maria LuisaPitzalis e Agostino Dell’Aquila 51 anni;Luciana Cappato e Angelo Berti, Luigia

Franchini e Bruno Dallocchio, MarisaBorgaro e Luciano Masino, AntoniaManzetto e Ilvio Fassio 50 anni; FrancaCastellana e Angelo Allocco, Adriana eFrancesco Tonengo 49 anni; SusannaMuguiro e Sergio Actis Giorgetto; MariaGrazia Soperchi e Fulvio Manfredini,Dorina De Marchi e Cesarino Tricerri 48anni; Rosa Alfano e Carlo Raiola, GiuliaMenchetti e Paolo Cesarato, RinaVincenzi e Franco Serra, FrancescaBrunelli e Bruno Salvetti, Rita Dezzutto ePiero Borgaro, Anna Maria Zennaro eGiuseppe Bianco 45 anni; CaterinaOliviero e Renzo Cavaton, Ida Marcer eGino Torchio, Rosa Pozzebon e AgostinoAbbate 40 anni; Isabella Di Pietro eGiovanni Scinica 37; Ada Borello e

Rossano Vittone, Vincenza Favata eMichele Orastella, Cristina Lusso edEnzo Merlo 35; Antonella Bosso ePiercarlo Cuccurullu, Elena Martini ePietro Tucci 30.

Festeggiamenti anche per le coppiepiù giovani, come Alessandra Dallocchioe Piergiacomo Verga, Rosella Viano eOscar Vittonatto, Claudia Muratore eLuca Graziano, Milena Bernardi e SilvioTesta con 25 anni; Katia Capella eAlessandro Torchio, Marzia Perazzolo eMilko Cena, Maria Giovanna D’Amico eMaurizio Cosimo Vicari 10 anni; LuisaPollone e Mauro Torchio 5 anni; CarlaColombo e Giuseppe Montesano, EmilieCanuto e Carlo Dotta, Giulia Germanò eAlessio Tasca 1 anno.

Castelrosso, Messa dei bambini delle scuoleCASTELROSSO – Tradizionale

Messa per gli auguri natalizi, l'ultimogiorno di lezione, per gli alunni dellescuole castelrossesi. Canti, poesie e fila-strocche sono gli auguri portati dai piùpiccoli, della scuola materna e dell'ele-mentare, che hanno risposto entusiastiall’invito del parroco, don GianpieroValerio, ad intonare la classica canzone“Tanti auguri” per il compleanno diGesù Bambino. Presente anche la diri-gente scolastica dell’istituto comprensi-vo “Demetrio Cosola”, Angela

Marrone, che ha parlato di pace e di“accettare l’altro così com’è, non comelo vorrei, e accoglierlo”.

Profondo anche il discorso diLiliana, docente dell’istituto professio-nale Casa di Carità Arti e Mestieri, pre-sente insieme al direttore, AntonioScogniamiglio, che ha parlato delle dif-ficoltà che oggi incontrano i giovani,che spesso li portano ad avere atteggia-menti ribelli, e ha chiesto ai bambini dipregare per loro, “perché Gesù ascoltasoprattutto le preghiere dei più piccoli”.

CHIVASSO – “Buon Natale di Gesù. Sentirmelodire mi ha commosso, e l’ho sentito dire in carcere.Un augurio speciale, in mezzo a tanti generici”.Anche quest’anno il vescovo monsignor EdoardoCerrato ha voluto essere tra i fedeli chivassesi nelgiorno del Santo Natale, presiedendo la Messa solen-ne delle 10.30 in Duomo. “I potenti del mondo, leistituzioni mondiali, credono di essere loro a dirigerela storia – ha detto monsignor Cerrato -; invece è Dioche la dirige, con un solo obiettivo: quello di offrire atutti il dono della salvezza”.

Il vescovo di Ivrea sarà nuovamente in città inoccasione dell’Epifania, per presiedere la Messa solen-ne delle 22, nel Santuario di Gesù Bambino in frazio-ne Betlemme. La funzione sarà preceduta, alle 20.30,dalla Veglia dell’Epifania.

VEROLENGO – Primoappuntamento per i ragazzidel 2000, che si apprestanoa festeggiare l’ingresso nellamaggiore età. Nel giorno diSanto Stefano hanno pre-senziato alla Messa celebra-ta da don Giuseppe Boero,che al termine della fun-zione ha anche benedetto itradizionali foulard.

A festeggiare insiemesono Matteo Airola, SimoneApruzzese, Merilly Strada,Federico Frola, Lorenzo Iuliani,Manuel Pietropaolo, Manuela

Bruognolo, Mariachiara Cam-maroto, Elena Natali, MicheleAntonicelli, Silvana Dellacà,Simone Durante, Emanuel

Strenuo, Samuele Ferrero,Samauele Scarafiotti, EleonoraFiorini, Matteo Mangeruga eSharon Ingrassellino.

Al via la festa dei coscritti per i ragazzi verolenghesi del 2000

Libri donati al reparto di PediatriaCHIVASSO – Domani, venerdì 5, alle

11 nel reparto di Pediatria dell’ospedalecivico, verranno consegnati i libri donatidai bambini della Biblioteca.

Concerto Fanfara dei CarabinieriCASTELROSSO – La sezione chivassese

“Salvo D’Acquisto” dell’AssociazioneNazionale Carabinieri, guidata dal presi-dente Filippo Armando Ilardi, organizza ilConcerto dell’Epifania domenica 7 alle

20.45 a Castelrosso, nella chiesa parroc-chiale dei santi Giovanni Battista e Rocco:protagonista dell’evento sarà GruppoStorico Carabinieri Reali 1883–Fanfara“Tenente Gianantonio Donato”.

Laboratorio “Strategie nello zaino”CHIVASSO - Giovedì 18 gennaio, alle

17.30 alla biblioteca MoviMente, verràpresentato il laboratorio sperimentale“Strategie nello zaino”, riservato agli alun-ni con disturbi specifici dell’apprendimen-to: un progetto realizzato in collaborazio-

ne con l’Aid (Associazione ItalianaDislessia). Il laboratorio si pone l’obiettivodi incrementare l’autonomia nell’apprendi-mento per i ragazzi con disturbi specificidell’apprendimento (Dsa), attraverso l’usodi strumenti di tipo informatico e di strate-gie compensative adeguate. Per l’accessoal laboratorio hanno priorità gli alunni conDsa che frequentano le classi quarte equinte delle scuole primarie di Chivasso,ma saranno prese in considerazione ancheiscrizioni provenienti da fuori. Per info eadesioni rivolgersi allo 011/04.69.920.

appuntamenti

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Ragazzi del ‘Martinetti’... docenti di lingue

MMONTANARO - E IN CONSIGLIO NON PASSA UNA MOZIONE SULLO IUS SOLI

Riduzione in vista per la TariA fronte di un addetto in meno allo spazzamento strade

CALUSO - PRESTO AL VIA I LAVORI

Eternit eliminatodal tetto del nido

il isvegliopopolare

9giovedì 4 gennaio 2018 • Caluso e dintorni

CALUSO – Sono arrivati i 60 mila euro dalla Regione, econ i 40 mila attinti dall’avanzo di amministrazione la giuntadel sindaco Mariuccia Cena può finalmente dare il via libera ailavori di rifacimento del tetto dell’asilo nido di via Diaz, resosinecessario per l’eliminazione della copertura in eternit. I lavoridovrebbero avviarsi in questi primi mesi del 2018.

L’asilo è da una decina di anni gestito dall’associazioneBaby Club Aics, che nel tempo ha provveduto a riqualificare lastruttura, investendovi oltre 100 mila euro (cifra che, fino aqualche mese fa, è stata mano a mano scalata dal canone d’af-fitto dovuto al Comune, proprietario dell’immobile).

La vicenda del rifacimento del tetto del nido era stata, neimesi passati, occasione di polemica tra l’attuale amministrazio-ne comunale e il gruppo di minoranza Uniti per Caluso -espressione delle amministrazioni che, con Mauro Chianaleprima e Marco Suriani poi, avevano governato la cittadina peroltre un ventennio -. Un gruppo di genitori, timorosi per lasalute dei propri figli, aveva addirittura presentato un esposto.

“Il progetto per rifare il tetto – aveva attaccato in Consigliocomunale il capogruppo di minoranza Danilo Actis Caporale –era già stato preparato dalla precedente giunta di MarcoSuriani, ed era pronto per andare all’appalto. Questa ammini-strazione, invece, ha preferito rimandare il tutto e spendere isoldi disponibili acquistando un camion-gru”.

La replica del sindaco Cena: “La copertura del tetto non èrovinata, non c’è alcun pericolo di dispersione di fibre dicemento-amianto”; con la sottolineatura che il progetto origi-nario era troppo caro, prevedendo anche l’installazione di pan-nelli fotovoltaici: con la “nuova versione” dell’opera, il Comunerisparmierà oltre 30 mila euro, e con il contributo regionale del60% potrà condurre in porto l’iniziativa senza ulteriori patemi.

m.s.

MONTANARO – Dueargomenti sotto i riflettori,nell’ultimo Consiglio comuna-le dell’anno. Il primo è l’an-nuncio, dato dal sindacoGiovanni Ponchia, che nel2018 calerà mediamente del5-7% la Tari, la tariffa per ilservizio di raccolta rifiuti. Ilprimo cittadino ha reso notoche è stato modificato il pianofinanziario, e che al termine diuna contrattazione con Seta,l’azienda che gestisce il servi-zio, si è arrivati ad avere unsolo operatore che si occuperàdello spazzamento delle stra-de, a fronte dei due fin quiimpiegati. “Si badi bene – haaggiunto – che noi eravamol’unico Comune di questedimensioni a impiegare dueoperatori; ci sono realtà da 10mila abitanti nelle quali inter-viene un solo spazzino. Ma ilcontratto di servizio era statostipulato dalla precedenteamministrazione: non appenaci è stato possibile abbiamoconcordato il taglio”.

Ironie dal consigliere – edex assessore, “dimissionato”da Ponchia - Angelo Gallon,che ha fatto notare come unodei due operatori sia andato in

pensione (“Questa è la grossatrattativa condotta dal sinda-co…”). E intervento anche diDavide Nicola, di Uniti per ilCambiamento (che era gruppodi maggioranza con il prece-dente sindaco Marco Frola),che ha chiarito che l’alloraamministrazione aveva “eredi-tato” i due dipendenti da quel-la che l’aveva preceduta.“Comunque sia – è stata lachiosa del sindaco - 70 milaeuro da ripartire tra i contri-buenti erano davvero troppi: lascelta che abbiamo compiutoè la più sensata”.

Altro tema “caldo”, lamozione presentata dal capo-

gruppo dei Democratici perMontanaro, Angela Carbonesul tema dello ius soli e delconferimento simbolico della“cittadinanza” a quei mino-renni che, per la legge italiana,non ne hanno diritto in quan-to figli di genitori immigrati,ma che sono nati e studianoqui, e vivono in paese.

A votare a favore, oltre allaCarbone, i consiglieri Gallon eSilvano Ferro. “No” convintodal gruppo di minoranza Unitiper il Cambiamento, in coe-renza con il proprio orienta-mento politico di centrodestra.Ma anche la maggioranza diSalviamo Montanaro non ha

dato il suo benestare. “Lanostra lista – è stata la spiega-zione – non ha alcun orienta-mento politico, ciascuno di noila può pensare come crede suquesti temi. Oltretutto stiamoparlando di un atto simbolico,che non ha alcun valore prati-co; e se a livello nazionale nonsono riusciti a esprimersi sullaquestione, evidentemente nonsi tratta di una priorità”.

“La bocciatura dello iussoli da parte della giuntaPonchia – è la replica delsegretario del Pd montanarese,Giorgio Gozzellino - è unchiaro indirizzo politico, chec-ché se ne dica. La propostadella ‘cittadinanza’ avevacome obiettivo quello di direche a Montanaro non ci sonobambini e ragazzi di serie A edi serie B. Un atto di civiltà edi rispetto nei confronti loro edelle loro famiglie. Giustificarela bocciatura scaricando tuttosul piano nazionale, vuol direlavarsene le mani e non avereil coraggio di affrontare la que-stione nel merito: il sindacodovrebbe essere il primo avolere una comunità unita,solidale, evitando qualsiasidivisione e discriminazione”.

Giovanni Ponchia e Giorgio Gozzellino

Bazzarone espone al Bar Abracadabra

MAZZE' - Al Bar Abacadabra in viale Europa 22/e sonoin mostra le opere Roberto Bazzarone, in arte Bazza, finoal 20 gennaio: visite lunedì, martedì, giovedì, venerdì esabato dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 18,30, mercoledìdalle 9 alle 13,30. Bazzarone ama sperimentare con la pit-tura, i metalli, la fotografia. I suoi quadri, caratterizzati dacolori forti ed esplosivi, sono una celebrazione della vitaattraverso i suoi contrasti.

“Festa della Befana” a Montalenghe

MONTALENGHE – Sabato 6 gennaio, dalle 20 nellapalestra comunale, la Pro Loco organizza la tradizionale“Festa della Befana” con cena a buffet durante la quale sidegusteranno le specialità cucinate dagli stessi partecipan-ti. Al termine verranno scelti miss Befana e misterSpazzacamino che succederanno a quelli della scorsa edi-zione, ovvero Pier Angela Garrone e Massimo Gullotti.Prenotazioni 338/80.94.194.

appuntamenti

CALUSO - Brutta storia,fortunatamente con un finalenon tragico. La sera del 25dicembre, nella stazione ferro-viaria di Rodallo, un sedicen-ne ha rischiato grosso: cosìimpegnato a consultare il suosmartphone, troppo vicino aibinari, non si è reso conto cheun treno stava giungendo instazione; il ragazzo aveva le

cuffiette nelle orecchie, tantoda non sentire nemmeno ilrumore della locomotiva.

Al passaggio del convoglio,il ragazzo è stato colpito distriscio, riportando fratturealle mani e al volto.

A lanciare l'allarme è statoil macchinista del treno regio-

nale, partito da Chivasso ediretto a Ivrea con una quindi-cina di passeggeri a bordo:l'uomo, resosi conto dell'im-patto, ha immediatamenteazionato il freno, che ha per-messo che il convoglio incorsa si arrestasse nelle cam-pagne fuori Rodallo.

Il ragazzo, nel frattempo,ha chiesto aiuto alla madreed è stato quindi accompa-gnato all''ospedale a Chi-vasso, dove è stato dimessonella tarda serata.

La linea è stata immedia-tamente bloccata e la circola-zione è ripresa poi intorno a

mezzanotte e mezza, unavolta ottenuto il via liberadalla Polfer. Lo stop ai treniha coinvolto due regionali,determinando ritardi fino atre ore sulle percorrenze: altritre regionali sono stati parzial-mente cancellati fra Chivassoe Ivrea ed è stato attivato un

servizio bus sostitutivo.Non ci sarebbe nemmeno

bisogno di tirare le somme diquesta vicenda, tanto sonoevidenti... ma lo facciamo lostesso: ragazzi, esiste unmondo là fuori, non fateviassorbire completamente daitelefonini... può essere moltopericoloso. In parecchi modidifferenti.

Rischia di essere investito dal treno perchè distratto dallo smartphone

La ‘Mole’ di Arè al Museo del CinemaCALUSO - La classe quinta della scuola primaria

“Giovanni Cena” di Arè di Caluso ha ottenuto un pre-stigioso riconoscimento, il premio “Museo delCinema”, nell’ambito dell’iniziativa “Un Natale soste-nibile per Forma” promossa per il settimo anno dallaFondazione Ospedale Infantile Regina Margherita(Forma) onlus. L’originalissima Mole Antonelliana rea-lizzata dai giovanissimi artisti di Arè per il concorso –che si rivolgeva a tutte le scuole dell’infanzia e primariedel Piemonte - è visibile fino a sabato 6 al Museo delCinema, all’interno della Mole, a Torino.

Ai partecipanti all’iniziativa era richiesto di realiz-zare un elaborato che riproducesse la MoleAntonelliana, e il concorso aveva come motivo unifi-cante quello dell’utilizzo di materiali di riciclo, per pro-seguire un percorso legato all’educazione ambientale ealla riduzione dei rifiuti.

“Per l’ideazione della nostra Mole riciclata – hannospiegato i ragazzi della quinta di Arè - avevamo molteidee, alla fine abbiamo scelto le migliori. Dovevamo uti-lizzare solo materiale riciclato: bicchieri, cannucce, fildi ferro, carta, perline… Il lavoro è stato impegnativo,ma ci ha dato grande soddisfazione. Abbiamo assistitoalla premiazione, a Torino: è stato emozionante saliresul palco per ricevere il premio: il riconoscimento, pernoi, è stato quello di poter visitare gratuitamente ilMuseo del Cinema”.

CALUSO - E' stato un vero successo ilprogetto "Feste in lingue" condotto, nellescuole elementari di Rondissone e Torrazza,da un gruppo selezionato di studenti dell'in-dirizzo linguistico del Liceo "Martinetti" diCaluso. Trasformatisi in "giovani professori",gli allievi dell'istituto calusiese hanno colla-borato con le docenti delle due scuole prima-rie per una serie di lezioni di francese e spa-gnolo ai bambini delle quinte.

Il progetto è terminato con la visita deibambini all'Iis "Martinetti", dove grandi e pic-coli allievi hanno svolto attività di gioco escoperta di alcune feste tradizionali: il

Giorno dei morti messicano, il Natale inFrancia e il Giorno del Ringraziamento negliUsa, anche grazie alla presenza di una ragaz-za californiana che attualmente studia alLiceo calusiese grazie a Intercultura. Il tuttopassando con scioltezza da una lingua all’al-tra, e divertendosi.

Il Liceo linguistico "Martinetti" è attivissi-mo nei progetti in lingue straniere, comeconfermato dal primo posto nel chivassese enel Canavese e dal terzo assoluto in Torino eprovincia nella graduatoria dei miglioriLinguistici stilata da Eduscopio dellaFondazione Agnelli.

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SSAN GIUSTO - PROTAGONISTI GLI ALLIEVI DELLA MATERNA “DUCHESSA DI GENOVA”

Il “Canto di Natale” dei bimbi

Serie di “openday” nei plessi

dell’Istitutocomprensivo

S. BENIGNO - LA SODDISFAZIONE DEI VOLONTARI

Colletta Alimentare ok:tanti e generosi donatori

il isvegliopopolare10 giovedì 4 gennaio 2018• Basso Canavese

VOLPIANO - Tra gli eventi che meritano attenzione in questi giorni, cen'è uno che interessa notevolmente le tre cittadine di Volpiano, SanBenigno e Bosconero, vale a dire quelle sotto la tutela della stazione deiCarabinieri di Volpiano. L’Associazione Carabinieri in congedo locale, pre-sieduta da Sergio Bellandi, ha una sua sede nuova, proprio accanto allacaserma dei carabinieri di corso Platone. E' un evento importante perchésottolinea ulteriormente la presenza benvoluta dell'Arma sul territorio.

Non dimentichiamo infatti che la sezione Anc (dedicata oggi alGenerale Carlo Alberto Dalla Chiesa) era stata inaugurata già nel 1956;che la stazione dei carabinieri di Volpiano è stata la seconda aperta inItalia addirittura nel 1815; che Volpiano ospita anche il nucleo cinofilo edelicotteristi dell'Arma.

L'inaugurazione è avvenuta a inizio dicembre, alla presenza di tantiaderenti al sodalizio e autorità (fra cui i sindaci dei tre paesi) e con con-torno di varie cerimonie: Messa, benedizione, alzabandiera e deposizionedi corona davanti al monumento celebrativo situato accanto alla sede.

m.n.

Inaugurata a Volpiano la nuova sede zonale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Cena dell’Epifania, il ricavato alla Croce Rossa

SAN GIORGIO - Al salone "Falconieri" di via Boggio,sabato 6 alle 20, cena dell'Epifania con tombola bene-fica musicale, in compagnia della Mixobolo Band. Ilricavato sarà destinato al comitato locale della CroceRossa Italiana per l'acquisto di una nuova ambulanza.

In scena “Donnarumma all’assalto”

SAN GIORGIO – Mercoledì 17 gennaio, alle 20.45al Teatro "Teresa Belloc", sarà proposto lo spettacolo“Donnarumma all’assalto” di Ottiero Ottieri, conDomenico Castaldo, nell’ambito della rassegna "Fuorile mura" del Teatro "Giacosa". Prenotazioni a SanGiorgio da Foto Sacconier (0124-32.53.86), a Ivrea daIl Contato del Canavese (0125-64.11.61).

Incontro sull’offerta formativa scolastica

SAN GIUSTO – Lunedì 8 gennaio, al salone"Gioannini", è indetta una doppia riunione con la diri-gente scolastica Filomena Filippis, per illustrare l’of-ferta formativa rivolta ai genitori degli alunni dell'at-tuale circolo didattico (e prossimo istituto comprensi-vo) di San Giorgio: alle 17.15 per il primo anno discuola dell’infanzia, alle 18 per le future classe primedelle elementari.

Laboratori per studenti al Museo Nòssi Ràis

SAN GIORGIO – Il museo civico Nòssi Ràis, in colla-borazione con il Comune nell’ambito del “ProgettoMichela”, propone a ragazzi delle scuole materne, ele-mentari, medie e superiori attività e laboratori didatti-ci da abbinare alla visita della sua curiosa e ricca colle-zione di carattere etno-antropologico. I giovani,accompagnati da esperte guide e da professionisti,potranno svolgere attività che li aiuteranno a prende-re coscienza della propria manualità, nonché a com-prendere, in maniera più diretta e concreta, la capa-cità di adattamento e le straordinarie abilità tecnichedei nostri avi che, dal “niente”, costruivano “tutto”.Queste le proposte: il laboratorio di falegnameria“Nella bottega di Geppetto” adatto a tutte le classi (7euro a bambino); i laboratori di attività manuali “Lamagia del Lucet” per terza elementare e scuole medie(5,50 euro a bambino), “L’antico fascino del segnali-bro” per materne, prima, seconda e terza elementare(4 euro), “Ciclo e ti riciclo”, sempre per materne,prima, seconda e terza elementare (3 euro). Inoltre, leuscite didattiche: per medie e superiori “Giro di rondadelle antiche mura” e “Vergini, Santi e Cavalieri congli occhi degli artisti” con un costo ad alunno di 3,50euro. Per qualsiasi informazione o chiarimento, perprenotare una visita al museo Nòssi Ràis o un labora-torio didattico contattare il 347-73.91.271 (Marco).

Volontariato verso anziani e non solo

SAN GIUSTO – L’assessorato ai Servizi socialicomunica che è attivo il servizio volontario anziani epersone con disagi fisici, istituito nell’intento di offrirealle persone in particolare situazione di disagio unsostegno concreto per l’attivazione di alcuni servizi(consegna pasto a domicilio, spesa, prescrizioni medi-che ambulatoriali, recapito farmaci, disbrigo pratichepresso gli uffici comunali o per altre commissioni). Iservizi sono totalmente gratuiti per tutti i residenti chenon abbiano coniuge o figli che possono eseguirli lorostessi. In tutti gli altri casi, si può telefonare dal lunedìal sabato dalle 8.30 alle 10 agli uffici Segreteria oAnagrafe ai seguenti numeri: 0124-35.132 o 0124-350.780; al sabato pomeriggio e la domenica mattinaesclusivamente al 340-30.64.176.

Progetto Michela: assemblea straordinaria

SAN GIORGIO – Lunedì 8 gennaio alle 8 (in primaconvocazione) e martedì 9 alle 21 (in seconda), almuseo etnografico Nòssi Ràis è stata convocata l’as-semblea straordinaria dei soci dell’associazioneProgetto Michela, con il seguente ordine del giorno:modifica dello statuto, bilancio consuntivo 2017 ebilancio preventivo 2018.

“Ritratti al futuro”, rinvio al 13 gennaio

SAN GIUSTO – Lo spettacolo “Ritratti al futuro”, acura di Laura Curino e Beatrice Marzorati con gli allievidel Laboratorio di Drammaturgia del Teatro “Giacosa”di Ivrea, che si sarebbe dovuto il 17 dicembre alTeatro “Belloc”, è stato rinviato a sabato 13 gennaio,sempre alle 20.45. “Ritratti al futuro” ha visto 15autori di diversa esperienza, molti dei quali giovani,confrontarsi con storie del territorio canavesano. Varipersonaggi sono stati raccontati e riuniti in serate dimusica e spettacolo, ognuna avente per tema un par-ticolare aspetto della vita o delle opere di di costoro.

appuntamenti

SAN BENIGNO - L'Istituto compren-sivo di San Benigno e Lombardore fun-ziona ormai a pieno ritmo. Inaugurato inquesta forma istituzionale lo scorso anno,adesso sta procedendo bene nel suosecondo anno di vita e, per prepararsi alprossimo, terzo anno, ecco in arrivo unaserie di "open day". Le scuole dell'infanzia"Teresa Belloc" di San Benigno e "DonSaudino" di Lombardore apriranno le loroporte il 17 gennaio 2018 dalle 16.30 alle18. Durante la visita i genitori potrannorelazionarsi con le insegnanti disponibilia ogni spiegazione circa la routine scola-stica e le varie attività, progetti e laborato-ri svolti durante l’anno scolastico. I bam-bini, accompagnati dai loro genitori,potranno poi visitare le sezioni, i saloni, irefettori e i vari ambienti scolastici.

Le primarie terranno la loro l'iniziati-va a San Benigno il 24 gennaio, dalle17.30 alle 18, e a Lombardore il 16 gen-naio. La scuola media proporrà le proprieiniziative il 10 gennaio alle 18.

Infine si ricorda che non sarà più pos-sibile, con le nuove normative nazionali,pagare in contanti la mensa e gli altri ser-vizi scolastici: occorrerà rivolgersi agliesercizi autorizzati o agli sportelli delComune con bancomat o carte prepagateo di credito.

SAN BENIGNO -Merita un riconoscimento,seppur tardivo (ma ciò èdipeso dal controllo deidati), l'iniziativa dellaColletta Alimentare propo-sta e organizzata dall'asso-ciazione Sorriso. Trattasidi una iniziativa nazionale(la 21a) che nella cittadinaha coinvolto complessiva-mente 39 volontari, chehanno collaborato alla rac-colta degli alimenti davan-ti ai supermercati locali,Borello e Conad.

San Benigno ha parte-cipato per 907 kg: tantis-simi se rapportati aComuni simili per di-mensioni e livello dipopolazione e con parinumero di punti vendita.

Il direttivo dell’associa-zione Sorriso ringrazia ipropri aderenti, il GruppoVolontari del Comune di San Benignoche ha partecipato con sei volontari, masoprattutto l’enorme generosità dei con-cittadini che ha permesso di raggiungerequesto risultato.

Occorre ricordare che gli alimenti,confluiti nella sede di Banco alimentarePiemonte di Moncalieri, sono destinatialle strutture locali convenzionate cheassistono i bisognosi. m.n.

SAN GIUSTO – Uno spet-tacolo applauditissimo e pienodi colori ha visto il saloneGioannini gremito di famiglie,con protagonisti i piccoli dellamaterna Duchessa di Genovaesibirsi nella recita “Canto diNatale”, ispirato al celebreromanzo di Charles Dickens.Prima dell’inizio, il salutodella nuova coordinatrice dellalocale scuola: “Oggi presentia-mo la preparazione e l’attesaper il Natale – ha dettoManuela Brusasco –, una dellefeste più belle dell’anno, dedi-cando la recita al significatonatalizio più vero. Un raccon-to fantastico sulla conversioned’un tirchio protagonista chepoco a poco si vede togliere ilgelo che ricopre il suo avidocuore”. I piccoli attori si sonopresentati sul palco del salonetrasformato in grande teatro apiù riprese, fra dialoghi, canzo-ni, simpatiche scenette.Accompa-gnati dalla vocefuori campo d’un genitore, dalsuono di tre chitarre acustichee da tanta genuina semplicità,

tutti sono stati bravissimi edhanno raccontato con voce,balletti e canti la storiaambientata in una Londra ditanti anni fa, tra le visioniinquietanti e il lieto finale.Con quella frase al termine diScrooge: “Che magnifica gior-nata! Io amo il Natale! Oggiandrò a casa dei miei nipoti epasseremo insieme questo

giorno. Non voglio essere piùsolo a Natale”. Alla recita nonha voluto mancare l’ex coordi-natrice Marianna Scichilone,oltre al sindaco Giosi Boggio eal parroco don MarcoMarchiando, mentre ha desta-to la solita sorpresa l’imman-cabile travestimento del presi-dente della materna DarioMaurizio: gli interventi finali

prima della merenda, fra sin-ceri complimenti per la bravu-ra dei bimbi, l’augurio d’unNatale ripieno d’amore sgorga-to dai cuori, i ringraziamentiper tutti coloro che hanno acuore la scuola. Da segnalare,infine, una simpatica iniziati-va per raccogliere fondi da uti-lizzare per un progetto didatti-co della scuola. s.t.

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RIVAROLO - “Le condi-zioni generali del Comune diRivarolo sono finalmente edecisamente migliori rispetto aquelle e del nostro insedia-mento nel 2014. Da alloraabbiamo lavorato intensa-mente, in modo magari nonparticolarmente visibile, persistemare i conti. Definirei il2017 come l’anno della sta-blizzazione: d’ora in avanti cisono tutti i presuposti perchéquesti ultimi 18 mesi di man-dato siano positivi anche intermini di investimenti”. Cosìil sindaco di Rivarolo AlbertoRostagno ha aperto la tradizio-nale conferenza stampa di fineanno, convocata a PalazzoLomellini una settimana fa.Circondato da tutti i suoiassessori, dal capogruppo dimaggioranza FernandoRicciardi e anche dal sindacodei Ragazzi Pietro Leone,Rostagno si è profuso in rigra-ziamenti a tutti - funzionari eimpiegati comunali per il lorolavoro, cittadini e consiglierianche di minoranza per i sug-gerimenti e le critiche (“Quellecostruttive, però, perché spes-so ce ne sono giunte di assolu-tamente strumentali che ciamareggiano”) -, tracciandoun dettagliato quadro dellecose fatte e dei progetti incorso, togliendosi anche qual-che sassolino dalle scarpe.

Tra i meriti ascritti allasua Giunta, il borgomastro hamesso al primo posto il risana-mento della situazione finan-

ziaria, segnalando come i contiin ordine del Comune sianostati certificati dalla classificache vede Rivarolo inserita tra i500 Comuni più virtuosid’Italia, secondo in Piemontesolo a quello di Biella. “Unrisultato importante, conforta-to dal fatto che proprio oggi(mercoledì 27 dicembre, ndr)porteremo all’approvazionedel Consiglio il bilancio di pre-visione 2018, in netto anticiporispetto agli anni passati”. Unbilancio - quello poi effettiva-mente varato nel pomeriggio -

che non prevede per l’annoappena iniziato alcun aumen-to delle aliquote delle principa-li imposte comunali. “Anzi,per la prima volta nella storiadi Rivarolo siamo riusciti adeliminare l’addizionale Irpefper tutti i redditi inferiori a10mila euro annui”, ha evi-denziato Rostagno, sottoli-neando che grazie ai risparmiin altri settori sarà possibileassorbire il mancato introito(stimato in circa 60-80milaeuro) e che si punta per il futu-ro ad aumentare la platea degli

esenti: “E’ un piccolo aiuto,molto più piccolo di quantovorremmo, ai tanti rivarolesiche si trovano in condizioni didifficoltà e che cerchiamo disostenere per quanto possibile:le politiche sociali restano pernoi un ambito di interventoimprescindibile, come testi-moniato dal fatto che a quelcapitolo di spesa sono destina-te la mia intera indennità dicarica e parte di quelle degliassessori”.

Sul fronte dei lavori pubbli-ci, proseguirà il piano di pro-

gressiva riasfaltatura delle stra-de cittadine, (con sistemazio-ne di dossi anti-velocità laddo-ve i cittadini ce li richiedono”);agli 800 nuovi punti luce a ledgià piazzati nel 2017 se neaggiungeranno altrettanti neiprossimi mesi; in centrosaranno progressivamenterifatti gli attraversamentipedonali in porfido (“partico-larmente insidiosi per i disabilie le persone più anziane, chese ne lamentano spesso”); ver-ranno completati i lavori diadeguamento dell’edificio delleScuole Medie e completate learee esterne alle nuove ScuoleElementari. Per quanto con-cerne quelle vecchie, l’orienta-mento è di abbatterle, per fareposto a un parco urbano conspazi di aggregazione all’aper-to. Si punta anche a una deci-sa accelerazione nell’approva-zione del nuovo PRG, con par-ticolare attenzione alla viabi-lità (“per cui dovremo trovaresoluzioni alternative, vistal’impossibilità finanziaria direalizzare la circonvallazioneche i nostri predecessori ave-vano peraltro ipotizzato su unterreno non utilizzabile inquanto esondabile dall’Orco”).

Restano certo alcuni guai,connessi ai contenziosi legaliereditati dal passato: a uno - illeasing Unicredit per RivaroloFutura - si è posto rimedio conun condono tombale al costodi 120mila euro contro unarichiesta di 12 volte superiore;l’altro è il Lodo Asa, potenzial-mente ancora più pesante (ariguardo Rostagno ha recente-mente avuto a Roma unincontro con il viceministrodel Mef Luigi Casero).“Diciamo che c’è chi ha fattodei debiti e chi ha dovutopagarli - chiosa Rostagno -. Dibuono c’è che da maggiosiamo usciti dai vincoli dellanormativa antimafia a cui era-vamo sottoposti dopo lo scio-glimento dell’amministrazio-ne Bertot: per ora se ne sonoaccorti i funzionari, nel 2018speriamo possano accorgerse-ne anche i cittadini”.

maurizio vicario

il isvegliopopolare

11giovedì 4 gennaio 2018 •• Rivarolo e dintorni

BAIRO - Un lungo ecaloroso applauso ha accol-to - martedì 19 dicembre -l’ingresso di monsignorEdoardo Cerrato all’ingres-so dello stabilimento Iltar-Italbox s.p.a: le maestranzeschierate hanno abbraccia-to con grande affetto ilvescovo,venuto a celebrarela Santa Messa nella fabbri-ca di Bairo.

Prima della celebrazio-ne eucaristica il Vescovoaveva visitato - insieme airesponsabili aziendali - ireparti di stampaggio della Iltar-Italbox, dove vengono prodotti par-ticolari in polipropilene espanso perl’industria automotive italiana estraniera. L’azienda, che si avvia acompiere 60 anni di vita, si è tra-sformata per un giorno in una evera propria chiesa, con l’altare alle-stito nello spazio tra le presse e ilmagazzino; la celebrazione è stataarricchita anche dalla presenzadell’arciprete don Luca Meinardi edel coro parrocchiale di Agliè, oltreche dalla partecipazione delle auto-rità civili e militari del territorio, delpresidente e del direttore di

Confindustria Canavese.“Nessuno deve avere paura di

accogliere il bambino Gesù chenasce e che porta nei nostri cuoriuna gioia nuova”, ha ricordato mon-signor Edoardo durante l’omelia,sottolineando che “anche il lavoropuò diventare lo strumento quoti-diano per lodare Dio”. A tal proposi-to il vescovo ha citato il famoso epi-sodio degli scalpellini di Chartres “aiquali un tale chiese un giorno cosastavano facendo: ‘Sto scalpellandola pietra’, disse uno; ‘Sto procuran-do il pane per i miei figli’, rispose unaltro; ‘Sto costruendo una

Cattedrale per lagloria di Dio’annunciò congioia un terzo”.

“Un messag-gio forte, indi-menticabile quello lasciato da mon-signor Cerrato in una giornata spe-ciale e di grande festa per i soci e idipendenti della Iltar-Italbox – com-mentano i vertici aziendali -: per tuttiè stato di grande conforto realizzareche amare il nostro lavoro, dal piùcomplesso al più semplice, in qua-lunque ambito venga svolto, prolun-ga l’opera creatrice di Dio”.

Inedita Santa Messa di Natale celebrata dal vescovo monsignor Edoardo Cerrato nello stabilimento Iltar-Italbox di Bairo

RIVAROLO - I PROGETTI DELLA GIUNTA PER IL 2018

“Risanati i conti, adessoè l’ora degli investimenti”

“Netturbiniinfluenzati”:e la raccolta

va in tiltCASTELLAMONTE - “A

causa di numerose assenzedovute ad epidemia influen-zale, il personale in servizio ènotevolmente ridotto e per-tanto si potrebbero verificareritardi sui servizi di raccolta.L’azienda, scusandosi per ildisagio, si premura di recupe-rare nel più breve tempo pos-sibile gli eventuali disservizi”.Questo il comunicato che laTeknoservice ha inviato neigiorni scorsi a tutti i Comunialtocanavesani interessati dalservizio di raccolta rifiuti: neltesto i verbi sono al condizio-nale e i disservizi risultanopotenziali, ma in realtà piùche di un avviso per metterele mani avanti si è trattato diun tentativo di giustificare ildisastro già avvenuto.

In numerosi centri anchedi grandi dimensioni -Castellamonte in primis(dove tra Santo Stefano e lafine dell’anno i camion nonsono passati), ma ancheCuorgnè e Rivarolo (dove sisono registrati disagi a mac-chia di leopardo, più pronun-ciati in alcune vie e meno inaltre) - i cassonetti sonorimasti stracolmi, con i sac-chetti dei rifiuti accumulati alloro fianco a bordo strada esui marciapiedi.

Furente per la situazionein particolare il sindaco diCastellamonte PasqualeMazza, che ha preannunciatouna richiesta formale al Dec(l’organo di controllo sulrispetto dell’appalto) perchéTeknoService venga sanzio-nata anche a livello economi-co, detraendo l’importo daicosti di servizio fatturati alsuo Comune. Un esempioche potrebbe essere seguitoanche dai colleghi dei centrivicini.

Rassegna fotografica in Biblioteca

RIVAROLO - Alla Biblioteca comunale “Domenico BessoMarcheis” di via Palma di Cesnola è visitabile fino al 31 gen-naio, dal martedì al sabato dalle 15 alle 18, la mostra foto-grafica di Stefania Minati "Io... come tutti". Ingresso libero.

Cabaret in piemontese a Rivara

RIVARA - Sabato 6 alle 16, al Teatro di via BartolomeoGrassa 2, Giancarlo Moia e Luca Moine presentano lo spetta-colo di cabaret in piemontese "Tira ti ch'it-i tachi". Bigliettiinteri 13 euro, ridotti per ultra 65enni e studenti 10 euro,soci del Teatro 8 euro. Info e prenotazioni (dalle 9 alle 12 edalle 15 alle 19): 349/23.69.399.

Il “Cross del Malgrà” domenica 7 gennaio

RIVAROLO - L'Asd Durbano Gas Energy Rivarolo 77 pro-pone, domenica 7 gennaio dalle 9 alle 12 nel parco delcastello Malgrà, il "Cross del Malgrà”, gara podistica aperta atutti.

A Cuorgnè la Befana porta i saldi

CUORGNÈ - Nel pomeriggio di sabato 6 gennaio "Arrivala Befana" in piazza Martiri della Libertà, per poi spostarsial centro congressi dell'ex Manifattura in via Ivrea 100, per ifesteggiamenti proposti dal gruppo storico Allodieri. Il 6gennaio è anche il giorno di avvio dei saldi, con negoziaperti, grandi promozioni e attività di intrattenimento.

appuntamenti

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Piamprato:non si scia acausa dellaburocrazia

Morta a Parigi Edda Borio Marani, emigrata valsoanina titolare di un piccolo impero

il isvegliopopolare12 giovedì 4 gennaio 2018• Alto Canavese

PONT - Il Gruppo Fidas “RomanoCosta” di Pont Canavese, attivo sul terri-torio da quasi settant’anni, ha recente-mente rinnovato il proprio Consigliodirettivo: le votazioni sono avvenutedurante le giornate di prelievo dinovembre e dicembre. Oggi il Consigliorisulta composto dal presidente RenzoFeira, dai vice-presidenti ClaudioBarinotto e Marina Pastrone, dallasegretaria Rosanna Perono Garoffo,dalla tesoriera Giovanna Vittolo, dallaresponsabile giovani EleonoraManeglia e dai consiglieri MassimoAimonetto, Guido Bussacchetti,Giovanni Gallo Lassere, DesolinaGiolitto Cereser, Michelangelo OrsoGiacone, Danilo Panier Suffat, CosimoQuarantiello e Claudio Rastel Chiabot.

Attualmente il gruppo conta 386soci, fra i donatori attivi e quelli insigni-ti di medaglie d’oro; nel 2017 sonostate raccolte 472 sacche di sangue,che corrispondono a 212 litri di sanguedonato, con un incremento di 12donazioni rispetto al 2016.

La campagna per la richiesta didonazioni è sempre attiva poiché il san-gue non basta mai e, come dicono isoci, rimane valido il motto: ”L’uomoper l’uomo può solo donare sangue,non sapendo a chi dona e con l’unicaricompensa del grazie del medico pre-levatore”. L’invito di diventare donato-re è aperto a tutti (basta avere 18 anni,pesare più di 50 chili e godere di unabuona salute) e per accoglierlo è suffi-ciente recarsi nei giorni stabiliti presso i

centri Fidas-Adsp della zona e delPiemonte. A Pont la sede si trova in viaRoscio 10, presso l’edificio della scuolamaterna ed è una delle sedi più attrez-zate del Canavese. Chi si presenta perla prima volta, verrà sottoposto a sem-plici esami del sangue per accertarnel’idoneità alla donazione, dopo di che,se sarà ritenuto idoneo, potrà iniziare adonare.

Per eventuali informazioni oapprofondimenti è possibile contat-tare il Centro al 333/89.37.412, men-tre per essere aggiornati sugli eventie le novità si può visitare il sitowww.fidasadsp.it.

Donare sangue non costa nulla epuò salvare una vita.

graziella cortese

Rinnovato il Consiglio direttivo del Gruppo Donatori di sangue Fidas di Pont Canavese

“Oltre lo sguardo”: mostra a Torre

TORRE CANAVESE - Alla Pinacoteca comunale "RaissaGorbaciova" in via Balbo, la domenica dalle 15 alle 18 finoal 19 gennaio, è visitabile una sezione della mostra "Oltrelo sguardo-Sguardi che parlano, terre che accolgono",mentre l'altra sezione si trova nella Galleria "CarlaSpagnuolo" a Palazzo Lascaris, a Torino. E' stato ilConsiglio regionale del Piemonte a organizzare, in collabo-razione con l’associazione di promozione sociale Eleyka,questa mostra, che presenta una settantina di lavori tra glioltre 500 della collezione “Pittori per la Pace” di TorreCanavese. Selezionate dalla direttrice artistica Paola Zola,le opere del percorso espositivo alternano, in un binomioevocativo, terre e donne di diversi Paesi. Per visite in altriorari prenotare allo 0124/50.10.70.

Il Fiabosco sulle colline di Filia

CASTELLAMONTE - All'EquinOzio in frazione Filia 70 èallestito fino al 7 gennaio il Fiabosco del Circowow, doveabitano i personaggi delle fiabe e dove arriva BabboNatale. Una visita interattiva a tappe tra alberi, navi deipirati e tende degli indiani, racconta la storia di BabboNatale e la Befana all’interno di un vero bosco incantato,dove a fare da guida sono gli elfi e i magici abitanti delFiabosco. Il tutto accompagnato da un tipicissimo mercati-no di Natale. Ingressi (18 euro) alle 10, alle 11, alle 14, alle15, alle 16. Info e prenotazioni 391/75.90.598.

“Una finestra sui presepi”

COLLERETTO GIACOSA - Nell'ambito dell'iniziativa "Unafinestra sui presepi", promossa da J Amis ad Curej e dalComune (fino al 6 gennaio), merita una visita il Presepe "sijroche", una rappresentazione originale in cui le rocce delVerrous (colline rocciose isolate, testimonianze dell’anticoghiacciaio) sono lo scenario di installazioni a grandezzad’uomo; e poi oltre cento presepi fanno capolino da fine-stre, androni e fontane delle abitazioni, fino ad arrivare alPresepe dei bambini. A Casa Enrico in via Umberto I è visi-tabile la mostra-archivio "Natale 295-L’abito della festa":l’esposizione è un’indagine sul concetto di gioia, nata dalprogetto artistico di Sara Conforti, ideato per le 295 fami-glie del Comune di Colleretto Giacosa.

Le conferenze dell’Unitrè di Castellamonte

CASTELLAMONTE - Dopo la pausa natalizia, riprendo-no le conferenze all’Unitrè di Castellamonte: martedì 9gennaio alle 15 con “Quagliuzzo... la gente racconta”, acura di Romana Sperlongano e Romana Massoglia; e gio-vedì 11 sempre alle 15 con Giovanni Desiderio a spiegare“Il perché della necessità delle fusioni bancarie”.

Corso di abilitazione all’utilizzo del defibrillatore

CASTELLAMONTE - Il Comitato cittadino della CroceRossa organizza giovedì 11 gennaio, dalle 19 alle 23 pres-so la propria sede di via Piccoli 9, un corso di abilitazioneall’uso del defibrillatore. L’iniziativa è propedeutica al posi-zionamento, in prossimità del Municipio, di un defibrilla-tore donato dalla dottoressa Daniela Gaido. La partecipa-zione è gratuita per tutti i residenti a Castellamonte e fra-zioni, ma occorre la prenotazione sull’homepage www.cri-castellamonte.it o allo 0124-51.33.33.

Divertimento nel Villaggio degli Elfi

CERESOLE REALE - Il Villaggio degli Elfi, in località Piandella Balma, è aperto e visitabile fino a domenica 7 gen-naio. Sabato 6 Elfo Nicola, Elfo del Bosco e la Befana por-tano con sé balli, giochi, sculture di palloncini, truccabim-bi, bolle di sapone e gadget. Info 345/23.01.715.

appuntamenti

VICO - MOBILITAZIONE PER L’ISTITUTO SANT’ANTONIO

Un pranzo solidale e tanto altro per la Casa di Riposo

VICO - Nei locali dell’Istituto Sant’Antoniosi è tenuto, il 23 dicembre, il pranzo solidale diNatale. Molte delle gustose pietanze presenti nelricco menù sono state preparate dal personaledella casa di riposo nelle cucine della medesima,mentre altre sono state offerte da alcuni gentilialbergatori della valle.

L'iniziativa ha avuto come scopo principalela raccolta di fondi per i lavori di ristrutturazio-ne e adeguamento alle normative di cui neces-sita la struttura. L’affluenza è stata davverobuona; molti gli ospiti dei parenti, assieme algruppo dei volontari Amici del Sant’Antonio evari sostenitori esterni come il dottor AndreaPetitti, Renza Colombatto sindaco diTraversella, il direttore della Filarmonica diVico Fabrizio Giachino, il presidente della Proloco di Meugliano Ezio Ughetti e l’amico disempre monsignor Arnaldo Bigio. In tutto sisono contate più di ottanta presenze.

Dopo il saluto iniziale da parte del presiden-te della casa di riposo don Matteo Somà, l’alle-gro convivio ha visto il personale in vestestraordinaria di cameriere, coadiuvato da duegiovani amici, cui va il sentito ringraziamentodell’istituto; come va, altresì, a tutti coloro iquali si sono adoperati per portare le tavole e lesedie necessarie ad allestire le sale da pranzo,prestate dalla Filarmonica di Vico e dalla ProLoco di Meugliano. Pranzo e dopo pranzo sonostati allietati dalle note dei due fisarmonicisti inerba Alessio Giachino e Yuri Ughetti: gli anzia-ni ospiti e tutti i convenuti hanno potutoapprezzare la bravura e l’impegno di questibambini talentuosi.

La giornata è stata il cuore delle iniziativenatalizie alla casa di riposo di Vico, iniziate conil concerto dei Free Players (in chiesa parroc-chiale), proseguite con l’incontro del GruppoAlpini valchiusellese, con l’intrattenimentomusicale da parte degli alunni della seconda Bdella scuola media "Giacomo Saudino" di Vico ela visita degli alunni della vicina scuola materna

"Gillio"; si proseguirà con l’esibizione del CoroInCanto di Brosso, all’Epifania, e l’allestimentodi un banco di beneficenza alla festa patronale diInverso il 14 gennaio: anche questa iniziativa,come il pranzo e il concerto in chiesa parroc-chiale, dedicata alla raccolta fondi per il miglio-ramento delle attrezzature sanitarie della casa.

Bel clima e bella sinergia di forze, per supera-re un innegabile momento di crisi: quasi a volerconfermare ciò che dice la scrittrice IsabelAllende, ossia che la crisi e le avversità spessodiventano occasione di crescita interiore, e quel-lo che sostenne Albert Einstein, che è la crisi aportare progresso.

E allora, ben venga tutto. Pare proprio chel’Istituto Sant’Antonio abbia intenzione di unirele forze e guardare oltre, ricordando che la parola“crisi” in cinese è composta da due caratteri:uno rappresenta il pericolo, l’altro l’opportunità.

andrea tiloca

RONCO CANAVESE – Con lascomparsa avvenuta a Parigi all’etàdi 88 anni di Edda Borio - che allamorte del marito Joseph Marani-Armand nel 2011 aveva assunto lapresidenza del Group Nation (fonda-to dal consorte nel lontano 1937 ediventato un colosso nel panoramaparigino e francese della vendita diautomobili) - si chiude un capitoloimportante della storia di una fami-glia di emigranti valsoanini che interra di Francia hanno certamentesegnato un’epoca forse irripetibile.

Edda Borio, nata il 10 ottobre1929 a Ronco Canavese, si è infattispenta lo scorso 11 dicembre nellasua abitazione di Rue de Picpus, nel12° arrondissement di Parigi, pro-prio dove il piccolo impero automo-

bilistico, costruito con tenacia e durolavoro dal marito Joseph, avevamosso i suoi primi passi ormai piùdi 70 anni fa.

Joseph “Doro” Marani, natonella borgata Coletto di Frassinettonel 1923, era infatti partito ancoragiovanissimo alla ricerca di lavoro edi miglior fortuna all’estero - comepoi fecero anche i suoi tre fratelliMartino, Giuseppe e Francesco (giàtutti scomparsi) e come tanti altrivalligiani nel periodo a cavallo tra ledue guerre mondiali -. Si può bendire che il suo sogno fu realizzato,essendo egli diventato uno dei mag-giori imprenditori di Francia nelcampo della commercializzazionedi automobili.

Attualmente il Group Nation

riunisce 9 concessionarie per 14punti di vendita di automobili sianuove che usate a Parigi e dintorni.“A 88 anni Edda Marani-Armandera ancora brillantemente a capodel gruppo – annota la società in uncomunicato stampa apparso sullarivista del settore Auto Infos –dando la piena misura del suocoraggio e della sua dedizione.Dedizione che ha avuto soprattuttoper i suoi dipendenti, con la discre-zione e l'eleganza che la distingue-vano e che non avevano eguali. Icirca 330 impiegati che hanno lavo-rato per lei oggi si stanno scoprendoorfani di fronte a questa perdita:fino ai suoi ultimi giorni ha fatto unpunto d'onore nel prendere le deci-sioni per la società, attuando le

disposizioni necessarie per salva-guardare il gruppo”.

“Questa morte non dovrebbelasciare indifferente l'universo delladistribuzione automobilistica – silegge ancora sulla rivista franceseAuto Infos - poiché la personalità diMadame Marani era conosciuta al difuori della regione parigina, roccafor-te storica del gruppo”.

I funerali di Edda Borio vedovaMarani-Armand (che sino allamorte ha ricoperto la carica di pre-sidente, oltre che del GroupNation, anche della Holding Emab)si sono svolti lo scorso martedì 19dicembre a Parigi, nella chiesadell’Immacolata Concezione nel12° arrondissement.

marino pasqualone

VALPRATO - Stagionesciistica penalizzata dalla buro-crazia a Piamprato, dove gliimpianti di risalita gestiti dal-l’associazione Pianeta NeveSki sono tristemente fermi.“Nel 2017 - spiega il presiden-te di Pianeta Neve FeliceSerena - è giunta a scadenza lavita tecnica, trentennale, dellanostra sciovia: per continuarea utilizzarla sarebbe statonecessario procedere con inter-venti di manutenzione straor-dinaria, molto costosi. Natu-ralmente ci siamo attivati,insieme al Comune di Val-prato, per reperire i fondi, par-tecipando a un bando emessodalla Regione e vincendolo”.

Peccato che il risultato siastato comunicato a finenovembre, evidentementetroppo tardi per poter effettua-re i lavori. “Ci troviamo nelparadosso di aver a disposizio-ne circa 250 mila euro per lamanutenzione straordinaria,ma di essere costretti a tenerefermo per un anno lo skilift”,commenta Serena.

Pianeta Neve fa presente,comunque, che fino a domeni-ca 7 il tapis roulant e l’annessobaby park continueranno afunzionare tutti giorni dalle9,30 alle 16,30 con possibilitàdi affitto attrezzatura in loco aprezzi modicissimi. Allo stessomodo sarà aperto l'anello di scidi fondo in paese e sarà possi-bile affittare le ciaspole per unagita nei boschi circostanti.

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TTORINO - ALLA GALLERIA SABAUDA

Piranesi: il fascinodell’arte incisoria

IVREA - L’ALLESTIMENTO DOVREBBE ESSERE PRONTO ENTRO PASQUA

Museo diocesano, primo nucleoTre sale ricavate nei locali dell’ex Seminario maggiore

il isvegliopopolare

13giovedì 4 gennaio 2018 • CulturaSavigliano omaggia Teresa Belloc, grande cantante canavesana

SAVIGLIANO - Nel bellissimo salonedi Palazzo Taffini a Savigliano, TeresaBelloc ormai è di casa. Praticamenteogni anno vi viene ospitato un concorsolirico dedicato alla nostra grande can-tante lirica. E' quanto è avvenuto anchein occasione del Concorso lirico interna-zionale "Teresa Belloc 2017" che l'asso-ciazione Spazio Arte e Musica diBrandizzo ha organizzato in collabora-

zione con il Civico istituto musicale "G.B. Fergusio" di Savigliano, e che ègemellato con l'International MusicFestival di Hong Kong.

Anima di tutto è, come sempre,Silvana Silbano, nella foto ritratta insiemea giovani partecipanti del Conservatoriodi Torino e provenienti dall'estero e amembri della giuria.

m.n.

IVREA - Tra le prerogativedel Concilio di Trento (1545-1563), indetto come rispostaalla Riforma, avviata con l’af-fissione delle 95 Tesi luteranedel 1517, si collocava di certouna revisione della formazio-ne del clero. Il concilio triden-tino, infatti, fu occasione perla Chiesa cattolica non solo diriaffermare le verità teologichein opposizione alle dottrineprotestanti, ma anche diapprovare rivoluzionari decre-ti sull’insegnamento.

Fra questi spicca l’emen-damento sulla costruzione deiSeminari, istituti ecclesiasticiall’interno dei quali gli aspi-ranti al sacerdozio avrebberoricevuto la formazione spiri-tuale. Il decreto tridentinotoccò inevitabilmente anchela diocesi di Ivrea. Tuttavia,in mancanza di un spazio suf-ficientemente prossimo allaCattedrale dove erigere unedificio e adibirlo a Seminario,si decise di collocare l’Istitutonel preesistente Collegio e,successivamente, in via SanVarmondo Arborio.

Entrambe le strutture,però, presentavano alcuneinadeguatezze nell’impianto:per far fronte a tali carenze,nel 1715 si procedette all’in-nalzamento di un nuovo edifi-cio nei pressi della Cattedrale,e con un assetto più consonoalle necessità. I lavori, termi-nati nel 1750 sul progetto diLuigi Andrea Guibert, ebberocome esito la struttura ancoraoggi esistente: un palazzosemplice ed essenziale, dallelinee severe, ma eleganti.

Il recente spostamentodel Seminario nella casamadre delle Suore di Caritàdell’Immacolata Concezione,avvenuto nel 2015, ha vistol’edificio rimanere inutilizza-to, ormai da più di due anni.Nell’ambito del progetto perla realizzazione di spazi neiquali conservare e renderefruibili le opere della diocesidi Ivrea e delle parrocchie daessa dipendenti, si è deciso di

ristrutturare i locali di questopalazzo a fini espositivi.L’intervento nasce dall’esi-genza di valorizzare i beniappartenenti alla Curia epo-rediese, tema sul quale siregistra una particolare sensi-bilità da parte del vescovomonsignor Edoardo Cerrato edel vicario generale monsi-gnor Massimo Ricca.

Con l’aiuto dell’economoe dell’architetto AlessandroGastaldo Brac, responsabiledei beni culturali della dioce-si, si è proceduto alla messa apunto del progetto che preve-de l’allestimento di tre saleprincipali: un primo ambien-te incentrato sui beni storico-artistici della diocesi, unsecondo inerente la diocesi eil suo territorio, infine l’ulti-mo che mette in relazione ladiocesi e il mondo.

Le zone alle quali si potràaccedere sono l’ingresso delSeminario, la prima parte delportico, la scala che conduceal primo piano e il successivocorridoio, ora in fase di alle-stimento. Tra le opere espo-ste sarà possibile ammirarealcuni paramenti che, gentil-mente prestati dalle parroc-chie, risulteranno utili a spie-gare la funzione che rivestonoall’interno della liturgia.

Da sottolineare, inoltre, lapresenza di dipinti e manu-fatti appartenenti a diversiperiodi storici, tra cui unacelebre pala di DefendenteFerrari attualmente nellaSacrestia del Duomo, un pre-zioso cofanetto medievale inavorio e il calco di un perso-naggio del Presepe di Arnolfodi Cambio in Santa MariaMaggiore a Roma.

Infine, saranno oggetto diesposizione le cospicue dona-zioni avvenute ad opera deicardinali Furno, Bertone eFietta, che constano di mone-te papali e croci pettorali inoro, ma anche di singolarimanufatti dalla dimensionepiù prettamente laica.

L’intero percorso del visi-tatore sarà accompagnato daun supporto multimediale, siaall’interno delle sale che nelcorridoio congiungente lestesse; l’inaugurazione dellospazio espositivo è previstaper la Pasqua 2018, sebbene,almeno all’inizio, sarà possibi-le visitarlo solo su richiesta: siattendono, infatti, i finanzia-menti della Cei che consenti-rebbero un’apertura costante ela completa conversione del-l’edificio in museo.

martina gueli

MERCOLEDI’ 10• Lavoratori domestici: Mav 4° trimestre 2017.

MARTEDI’ 16• Ritenute: autonomi / condomini / provvigioni / diversi.• Imposta intrattenimenti continuativi mese precedente.• Inps (ex Enpals)/Inpgi: contributi mensili.• Casagit: denuncia e contribuzione mensile.• TFR: versamento a Fondinps quota mese precedente.• IVA: contribuenti mensili / d’intento.

LUNEDI’ 22• Conai: dichiarazione ambientale e contributo mensile.

• Agenzie somministrazione: mod. unificato somm. mensile.• Previndai/Previndapi: contributi 4° trimestre 2017.

GIOVEDI’ 25• Enpaia: denuncia contributiva mensile.• Intracomunitari: elenchi Intrastat mensili/trimestrali.• Inps (ex Enpals): denuncia contributiva mensile unificata.

MARTEDI’ 30• Contratti di locazione: registrazione e versamento.

MERCOLEDI’ 31• Inps: denuncia mod. Uniemens dipendenti / parasubordinati.• Intracomunitari: modello Intra 12 acquisti.

scadenzario fiscale gennaio 2018

TORINO - Ai Musei Reali, Galleria Sabauda, fino all'11marzo prossimo sono esposte 93 opere scelte dell'artista venetoGiovan Battista Piranesi (1720-1778) provenienti, per la mag-gior parte, dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia (che le haacquistate nel 1961), dalle collezioni del Museo Braschi diRoma, nonché dalla stessa Sabauda. Attraverso queste incisionila mostra intende ripercorrere l'attività del grande artista e archi-tetto Piranesi, che applicò la sua formazione vedustistica venetaalla rappresentazione delle grandiose rovine di Roma da cui fuaffascinato e dove si trasferì nel 1740.

Come architetto realizzò un'unica opera: curò la ristruttura-zione della chiesa romana di Santa Maria del Priorato dei cava-lieri dell'Ordine di Malta, di cui nella retrospettiva troviamo unaserie di scatti fotografici recentissimi realizzati da AndreaJemolo. A Roma si formò alla scuola di Giuseppe Vasi, cheaveva una propria bottega calcografica e dove iniziò le sue speri-mentazioni con la tecnica dell'acquaforte, in cui raggiunse l'ec-cellenza tanto da diventare una figura centrale per la culturafigurativa del '700 europeo.

La mostra proviene da Palazzo Braschi di Roma, ma la ver-sione torinese presenta meno pezzi, sufficienti però a fornire lecaratteristiche del linguaggio piranesiano, visionario, maniacalenei dettagli spesso scomposti tra loro e tali da fare attribuire allasua produzione la dizione di “fabbrica dell'utopia”.

A conferma di ciò il confronto con le due vedute di WanWittel, poste all'inizio del percorso, che ben sottolineano levisioni prospettiche esasperate e gli effetti violenti della luce,aspetti che decretarono il successo di Piranesi nel periodo culmi-nante del Gran Tour Internazionale.

La rassegna presenta la serie delle vedute di Roma, moltoapprezzate e ricercate dai collezionisti, in cui spicca quelladella Basilica e della piazza di San Pietro (1745-’78) sia per laprospettiva della piazza, sia per il complesso barocco; le deco-razioni fantastiche chiamate “Grottesche” nelle quali si evi-denzia l'interesse dell'artista per l'antica civiltà romana. Del1774 è la pubblicazione del Trofeo, ossia “Magnifica ColonnaCoclide di marmo”. Si tratta di una ventina di pagine che illu-strano gli episodi di guerra rappresentati sulla ColonnaTraiana, di cui è presente in mostra la tavola in verticale con ilprospetto della Colonna stessa.

Sull'artista ebbe notevole influenza Giambattista Tiepolo,e ciò si coglie nella serie delle “Carceri di invenzioni”, imma-gini inquietanti, concepite come richiamo tra memoria eimmaginazione.

Dalla Fondazione Cini sono pervenute anche le realizzazionitridimensionali di alcune invenzioni dell'artista mai realizzateda lui, ma ideate per adornare i camini, e quelle di alcuni pezziantichi, riprodotti dallo stesso Piranesi nella serie dei vasi cande-labri, come il celebre tripode del Tempio di Iside a Pompei.Piranesi, oltre ad essere stato il grande artista noto, era anche unnotevole collezionista di antiquariato.

I “divertimenti” da lui ideati tridimensionali, sono stati rea-lizzati dall'Atélier Factum Arte di Madrid tramite modellazionein 3D e procedimento in stereolitografico, realizzati in occasionedella mostra del 2010 organizzata dalla Fondazione Cini.

Della serie dedicata a illustrare le rovine di Paestum fu coau-tore il figlio Francesco, continuatore dell'opera del padre, impe-gnato nel contempo a salvare l'immagine di Piranesi accusatodell'assassinio del suo maestro Vasi.

La mostra è di notevole interesse e godibilità: l’auspicio è cheil pubblico apprezzi il valore della proposta.

luisa marucco

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SULLA EX STATALE 11 IN DIREZIONE DI CCHIVASSO

L’auto investe un cinghiale,una donna perde la vita

BOLLENGO - BRUTTA AVVENTURA AL RIENTRO A CASA

Malmenata e derubata nella notte di Capodanno

il isvegliopopolare14 giovedì 4 gennaio 2018• Ultim’ora

BOLLENGO – Davverouna brutta storia quella cheha avuto come protagonistauna signora settantenne bol-lenghina: la notte di Capo-danno, intorno all’una, rinca-sando da sola dopo aver tra-scorso la serata in compagniadi alcuni parenti, ha trovatola porta finestra sul retro dellapropria casa infranta, ed èstata colta di sorpresa da unuomo a viso coperto.

Il malvivente l’ha dappri-ma malmenata, le ha inti-mato di consegnargli 500euro e l’ha immobilizzata sulletto, legandola mani e piedie stringendole intorno alcollo alcune sciarpe. Quindile ha strappato di dosso igioielli che indossava, ruban-do 400 euro in contanti tro-vati nella borsa e il telefonocellulare, e minacciando diucciderla se solo le fossevenuto in mente di chiamarei Carabinieri. Infine l’uomosi è dato alla fuga.

Dopo un paio d’ore lasignora è riuscita a slegarsi e achiedere aiuto ai vicini di casa,che hanno immediatamentechiamato il 112. I Carabinieridel Nucleo Operativo eRadiomobile della Compagniadi Ivrea e della Stazione di

Azeglio sono arrivati nel girodi pochi minuti, hanno rac-colto le prime dichiarazionidella signora ed effettuato iprimi accertamenti, per poimettersi immediatamente allaricerca del rapinatore.

Una ricerca che ha datoquasi immediatamente frutto.Intorno alle 5.30 i militarihanno bloccato e identificato,lungo la ex statale del lago diViverone, un trentaquattren-ne di origini romene che, apiedi, stava rientrando aBollengo, dove risiede.Perquisito, l’uomo è stato tro-vato in possesso di circa 400euro in contanti, che iCarabinieri hanno ipotizzatopotesse essere il denaro da

poco sottratto alla malcapitatadonna. Nell’abitazione del gio-vane, poi, i Carabinieri hannorinvenuto la sim card deltelefono cellulare della donna:elemento probante, insiemead altri raccolti durante leindagini, per far ritenere l’uo-mo responsabile della rapina.

Il trentaquattrenne, mura-tore incensurato, è stato cosìsottoposto a fermo, indagatoper rapina pluriaggravata e, sudisposizione della Procura diIvrea, è stato condotto al car-cere di Ivrea, dove è tuttoradetenuto. La donna, invece, èstata trasportata da personaledel 118 all'ospedale di Ivrea,da dove è stata dimessa conalcuni giorni di prognosi.

CHIVASSO – Una trage-dia stradale è avvenuta, nellanotte tra sabato 30 e dome-nica 31 dicembre, lungo la“superstrada” che congiungeTorino e Chivasso, ovvero laex statale 11, in territoriocomunale di Settimo Tori-nese. Una coppia chivassese,Pasquale Lavacca e Giovan-na Puliafico, stava rientrandoda Torino a bordo della pro-pria Fiat Multipla, quandoall’improvviso un enormecinghiale, circa 130 chilo-grammi di peso, ha attraver-sato la carreggiata.

L’uomo alla guida dellavettura, un autotrasportato-re, non è riuscito a evitarel’animale: lo scontro conl’ungulato è stato violentissi-mo, l’automobile è finitafuori strada, lungo la scarpa-ta. Ad avere la peggio (a parteil cinghiale, morto sul colpo)è stata la donna, che è mortadopo poche ore all’ospedaledi Chivasso. PasqualeLavacca ha invece riportatola frattura di quattro costole,per lui prognosi di un mese.

“Appena mi sono resoconto di essere vivo – questoil racconto dell’autotraspor-tatore chivassese -, ho cerca-to di aiutare Giovanna. Un

automobilista che si è ferma-to ci ha dato una bottigliad’acqua, ho provato a rinfre-scarle il volto, cercavo ditenerla sveglia in attesa deisoccorsi. Poi è arrivata l’am-bulanza del 118 che l’ha tra-sportata all’ospedale di

Chivasso, ma non c’è statonulla da fare”.

Giovanna Puliafico, ses-santanovenne, aveva a lungolavorato come impiegataamministrativa al Cto diTorino, e da cinque anni erain pensione.

Nuova centrale termica per la scuola di San GiorgioSAN GIORGIO – 48 mila euro per la

realizzazione di una nuova centrale ter-mica alla scuola primaria “Carlo IgnazioGiulio”: sarà la Cogeis di Quincinetto adeffettuare con urgenza i lavori, per chiude-re il brutto capitolo apertosi lo scorso 11dicembre con l’intossicazione di 37 bam-bini e 6 tra insegnanti e operatori scolasti-ci, a causa di una perdita di monossido dicarbonio dall’impianto termico o dallacanna fumaria (entrambi sono sotto

sequestro, per ordine della Procura dellaRepubblica di Ivrea, e sotto esame dell’in-gegner Mario Capello, consulente delpubblico ministero).

Comune e direzione didattica hannoindividuato alcuni spazi della scuolamedia – messi a disposizione dalla diri-gente Marzia Niccoli - per poter garantirela continuità didattica ai bambini delleelementari: lì, il prossimo lunedì 8 gen-naio, riprenderanno lunedì 8 gennaio.

Frattanto il sindaco Andrea Zanussoha affidato i lavori in urgenza alla Cogeis,la quale ha garantito che verranno esegui-ti in una decina di giorni: dopo, però, chesarà giunto il via libera della Procura (e itempi ancora non si conoscono). Cogeissi occuperà anche della progettazionestrutturale e impiantistica del locale, del-l’impianto termico e della canna fumaria:sia il nuovo locale caldaia che la cannafumaria saranno esterni all’edificio.

Due ragazzi sudanesi colpiti da malaria

CALUSO – Migliorano le condizioni dei due fratelli di 14 e18 anni, di origini sudanesi, giunti lo scorso 30 dicembre inItalia per incontrare il papà che da tempo vive a Rodallo. I dueragazzi si sono presentati al Pronto soccorso dell’ospedale diChivasso, domenica sera, dove è stata diagnosticata loro lamalaria. Dopo le prime cure uno dei due è stato trasferito subi-to all'ospedale “Amedeo di Savoia” di Torino, l’altro ad Asti nelreparto malattie infettive. Immediata la rassicurazione giuntadall’Asl To4: non esiste alcun rischio di contagio, dal momentoche la malaria si trasmette solo tramite la puntura della zanza-ra anofele femmina.

Uso abusivo del lampeggiante blu: denunciato

CASTELLAMONTE – Denunciato a piede libero un dicianno-venne romeno residente a Castellamonte: il ragazzo era statobloccato e controllato dai carabinieri del Nucleo Radiomobiledi Ivrea e della Stazione di Castellamonte mentre si aggiravaper le vie della cittadina a bordo di una autovettura sulla qualeaveva applicato un lampeggiante simile a quello utilizzato dalle

forze di polizia. Il giovane è stato trovato anche in possesso diuna pistola scacciacani priva del tappo rosso. Lampeggiante epistola sono stati sequestrati e il giovane è stato denunciato apiede libero per “possesso di segni distintivi contraffatti eporto abusivo di strumenti riproducenti armi”.

Grave al Cto una donna ustionata

VIDRACCO – E’ ricoverata in prognosi riservata al Cto diTorino una settantunenne vidracchese che, la mattina diCapodanno, si trovava a Lugnacco, a casa di amici, e mentretentava di bruciare alcuni cartoni (probabilmente utilizzandodell’alcol per appiccare il fuoco) è stata avvolta dalle fiamme,che le hanno provocato ustioni di secondo e terzo grado allebraccia, alle mani, al collo e al viso. Gli amici, udendo le urladella donna, sono immediatamente usciti in cortile, le hannoprestato i primi soccorsi e chiamato il 118: l’ambulanza l’hatrasportata fino a Fiorano Canavese, dove è stata caricata sul-l'elicottero del 118, che non aveva potuto raggiun-gere direttamente la Valchiusella per via della fittanebbia. Da lì la donna è stata condotta al Cto.

Arrestato a Tavagnasco: doveva ancora scontare un residuo di pena

TAVAGNASCO - I Carabinieri del NucleoOperativo e Radiomobile della Compagnia di Ivreahanno arrestato Florica Tiberius Constantin Cheta,pregiudicato romeno di 30 anni. Due anni emezzo fa la Procura della Repubblica di Torinoaveva emesso un ordine di carcerazione nei suoiconfronti, dal momento che Cheta doveva espiareuna pena di 3 anni, 5 mesi e 29 giorni di reclusio-ne per furto. La notte del 31 dicembre i Carabinierilo hanno visto in un bar di Tavagnasco, e accerta-to che nei suoi confronti pendeva l’ordine di carce-

razione lo hanno accompagnato in caserma e dichiarato inarresto, per poi trasferirlo nel carcere di Ivrea.

Era di Tronzano la donna rinvenuta cadavere ad Alice

ALICE CASTELLO – Risolto, appena prima di Natale, ilmistero del cadavere di una donna ritrovato a inizio novembrenelle campagne di Alice Castello, nei pressi della discarica. Siera ipotizzato potesse trattarsi di una persona trasportata lìanche da molto lontana: invece il corpo era quella di una cin-quantaquattrenne di Tronzano (paese che dista pochi chilo-metri di Alice), la cui scomparsa era stata denunciata dai fami-liari oltre un anno prima, il 16 ottobre 2016. A contribuire aidentificare in quei poveri resti quelli di Franca Musso, sarebbestata una protesi vertebrale, individuata dal medico legale,Cristina Cattaneo.

Distrugge con l’auto l’ingresso della sala giochi

RIVAROLO – Arrestato per violen-za, minaccia, resistenza e oltraggio apubblico ufficiale, e per danneggia-mento, un sessantacinquenne diRivarolo, che la sera di Santo Stefano,in preda ai fumi dell’alcol, si era recatoalla sala giochi “Play 4 Win”, da doveera stato immediatamente allontana-to. Poco dopo è tornato sul posto e,con la sua automobile, ha sfondato laporta a vetri della sala giochi, minac-ciando il titolare del locale e iCarabinieri intervenuti. Nell’auto i mili-ti hanno anche trovato un coltello, eper questo l’uomo è stato denunciatoanche per possesso d’armi.

in breve

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CCANAVESE - QUELLO DELL’INFLUENZA

Così l’Asl affrontail periodo più difficile

LA POSIZIONE CONGIUNTA DI CCA IVREA, CISA CIRIE’, ACEA PINEROLESE

Rifiuti: ecco cosa cambiaVarata la legge regionale che accorpa i consorzi

il isvegliopopolare

15giovedì 4 gennaio 2018 • Attualità

CANAVESE - Non è lariforma che avremmo voluto,ma tutto sommato potevaandare peggio: è questo ilsucco della dichiarazione con-giunta dei consorzi AceaPinerolese, Cisa Ciriè, CcaIvrea in merito all'approvazio-ne della nuova legge regionalesulla gestione dei rifiuti.

Dopo quasi due annidall’emanazione del disegnodi legge da parte della giuntaregionale, giunge a compi-mento la riorganizzazione delsistema di gestione dei rifiutiin Piemonte in un testo dilegge che raggruppa quantofinora disciplinato in diversenorme di legge e fissa, in coe-renza con quanto stabilito dalPiano regionale dei rifiuti,obiettivi ambiziosi.

“La nuova normativa -spiega Maurizio Perinetti,presidente del ConsorzioCanavese Ambiente - prevedela soppressione degli attualiconsorzi e la nascita di con-sorzi di ‘area vasta’, che difatto coincidono con le pro-vince. Nel caso della Cittàmetropolitana avremo duerealtà: una coincidente con ilComune di Torino, l’altra con

il resto della Città metropoli-tana, frutto della fusione degliattuali sette consorzi”.

Una soluzione che lasciaperplessi: difficile armonizza-re le politiche di riduzione deirifiuti, raccolta differenziata,riciclo tra realtà come la peri-feria torinese e le vallate alpi-ne. Nonostante ciò, si prova avedere il bicchiere mezzopieno. “I nostri consorzi -dicono i responsabili -, anchegrazie all'azione di molti sin-daci, in un anno e mezzo diconfronto con la Regionehanno sostenuto la necessitàdi riconoscere ai territori

autonomia decisionale suitemi della gestione dei rifiutinella propria realtà: e qualco-sa si è ottenuto”.

Il nuovo consorzio dellaCittà metropolitana saràinfatti articolato in sette AreeOmogenee, coincidenti congli attuali consorzi, e ciascunadi esse nominerà il suo rap-presentante nel Consiglio diAmministrazione. Le Areeavranno potere di indirizzo,per il proprio territorio, rispet-to a organizzazione del servi-zio, forma di gestione, sceltadel gestore e piano finanzia-rio. “Avremmo auspicato una

maggiore articolazione deiconsorzi - conclude Perinetti -,ma avere ottenuto, anchegrazie all’impegno di moltidei nostri sindaci, il riconosci-mento di una certa autono-mia decisionale dei territorinel nuovo organismo consor-tile è già un gran risultato.Starà ora alla capacità degliamministratori locali esercita-re con autorevolezza il ruoloche la nuova legge assegnaloro, nell’interesse dei propriterritori e per una gestionesempre più efficace ed effi-ciente del servizio di gestionedei rifiuti”.

Centri raccolta di Scs:questi i nuovi orari

CANAVESE - Nuovi orari,dallo scorso 1° gennaio, peri Centri di raccolta rifiutiingombranti di Scs, aziendache serve oltre 50 Comunidi eporediese e Canavese.Gli utenti potranno accede-re alle aree di Albiano,Caluso, Colleretto Giacosa,Quassolo, Strambino e SanBernardo d'Ivrea dalle 7,30alle 11,30 e dalle 13 alle 18.

CANAVESE - Quello che va da metà dicembre a fine feb-braio è, storicamente, periodo di iperafflusso ai Pronto soccorsodegli ospedali dell'Asl To4, in particolare in periodi di picchiinfluenzali. Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche)ha presentato un esposto alla Procura di Ivrea per denunciare “legravissime condizioni in cui versano gli ospedali dell'Asl To4,affinché sia interrotta la catena di inottemperanze da parte del-l'azienda e parta la verifica di eventuali responsabilità".

La replica della direzione dell'Asl passa anche per la diffusio-ne di una serie di informazioni rispetto alle attività messe in attoper essere pronta a fronteggiare la situazione: assunzioni straor-dinarie di 18 infermieri e 17 operatori socio sanitari, assunzionedi 4 cardiologi e 4 radiologi, attivazione di modelli organizzativi arete tra i presidi ospedalieri, finalizzata alla migliore gestione deiposti letto, introduzione di operazioni organizzative per facilitarei percorsi di dimissioni dai reparti per la disponibilità di postiletto a favore degli utenti dei Pronto soccorso che richiedano ilricovero, consolidamento dei modelli organizzativi (per esempiopercorsi brevi ) già attivi da tempo, rafforzamento dei percorsi diintegrazione tra ospedale e territorio. "Gli standard per la dota-zione di personale di assistenza - puntualizza il direttore generaleLorenzo Ardissone -, ancora oggi in vigore, risalgono al 1995. Inconsiderazione dei cambiamenti registratisi da allora ad adessotutte le istituzioni (Ministero, Regioni, Università, Collegi profes-sionali) hanno intrapreso analisi per rivalutare tali standard: matale lavoro non è ancora giunto a conclusione. Quindi oggi non èancora possibile definire, su basi scientifiche, un parametronuovo, rispetto a quello del 1995, circa le dotazioni del personaledi assistenza, con valore di programmazione nazionale, regiona-le e poi aziendale. Crediamo e speriamo che questo percorso siaprossimo alla sua definizione, in modo da poterne poi condividi-re i risultati con tutti gli attori interessati, i collaboratori e le orga-nizzazioni sindacali". In sostanza: per il momento è il caso diaccontentarsi di quel poco che si è potuto fare.

Ardissone snocciola i dati relativi alle attività di ricovero e aipassaggi in Pronto soccorso. Le degenze sono state in tutto, nel2015, 37 mila e 4, 36 mila 278 nel 2016, e nei primi 9 mesi diquest'anno 25 mila 895. Passaggi totali al Pronto soccorso: 163mila 276 nel 2015, 166 mila e 27 nel 2016, 124 mila 538 fino asettembre 2017 incluso.

Passiamo alle dotazioni organiche (i dati si riferiscono al2015, al 2016 e ai primi 11 mesi del 2017): per quanto ri-guardai medici si è passati da 640 a 658 a 670; infermieri, da 1490, a1512, a 1521; ostetriche 85, 83, 88; infine operatori socio sani-tari: 557, 577, 589. Come si evidenzia, dal 2015 a oggi c'è statoun incremento di 30 medici, 31 infermieri, 3 ostetriche e 32OSS, e si è prossimi ad assumere altri 12 operatori socio sanitari.

Per il personale medico si aggiunga che, viste le difficoltà dicarattere non solo locale, ma regionale ed extra regionale, sonostate inserite (pur proseguendo con l’espletamento delle proce-dure standard di reclutamento), con convenzioni libero profes-sionali e contratti di appalto, 12 risorse in aggiunta a quellegià citate.

"Con ciò - termina il direttore - vogliamo far giungere unsegnale di forte attenzione alla qualità dei servizi per i cittadini,che sempre negli ospedali dell’Asl To4 potranno trovare acco-glienza, qualità e rispetto, nonché collaboratori che si impegna-no ogni giorno e meritano ogni attenzione affinché possano svol-gere i loro compiti e doveri nel modo migliore".

Chivasso: una Nuova Carta per gli operatori sanitariCHIVASSO - Si è di recen-

te svolto il convegno, organiz-zato dalla Pastorale dellaSalute della Diocesi, “LaNuova Carta degli OperatoriSanitari, 20 anni dopo”.L’interesse per l’argomento haportato, nel salone dell’orato-rio della Parrocchia delDuomo, un cospicuo numerodi medici, infermieri e opera-tori socio-sanitari, che hannoseguito con attenzione gliinterventi dei cinque relatorisuccedutisi nell’esposizionedei temi. Il tutto con il contri-buto del vicedirettore dellaPastorale della Salute torinese,dottor Ivan Raimondi, che hasvolto il ruolo di moderatore.

I lavori sono iniziati con isaluti del vescovo Edoardo,che ha espresso la sua conten-tezza per un'iniziativa in cui siè parlato di prendersi cura:perché ogni uomo che si faprossimo e si prende cura dellapersona malata, si fa iconadella compassione di Diocome il samaritano, che veni-va dalle periferie religiose.Anche la direzione dell’AslTo4 ha portato il suo salutoper tramite del dottorGiovanni Bersano.

Il primo intervento è statoquello di don DavideSmiderle, parroco del Duomo,che ha illustrato la nascitadella cappellania dell’ospedaledi Chivasso: fra le cure di cuiil malato ha diritto vi è la curaspirituale e religiosa, comeaffermato nell’articolo 135della Nuova Carta. DonDavide ha spiegato che la cap-pellania è affidata alla parroc-chia del Duomo e gode dellacollaborazione di una vera epropria equipe formata dasacerdoti, diacono, religiose e

laici i quali spostando alcuneattività, momenti di preghieracon le celebrazioni eucaristi-che all’interno della cappelladell’ospedale, portano Cristovicino agli ammalati, ai lorofamigliari, ai medici e al per-sonale sanitario che si prendecura di loro. Quotidiano l’im-pegno della visita agli amma-lati nelle stanze dei vari repar-ti, dove si entra in punta dipiedi e ci si mette a disposi-zione, in ascolto di chi ha pia-cere della visita portandoconforto e i sacramenti a chine fa richiesta. Il dottorClaudio Anselmo ha parlatodelle norme relative alla cap-pellania, determinate dagliaccordi intercorsi fra Regionee Conferenza EpiscopalePiemontese.

La Nuova Carta sarebbedovuta essere illustrata da donCarmine Arice che è stato unodei revisori della stessa; maessendo passato da esseredirettore nazionale dellaPastorale della Salute a padregenerale del “Cottolengo”, nonha potuto essere presente perimpegni legati al nuovo incari-co. È stato sostituito dallasuora del “Cottolengo” Maria

Teresa Materia, che nel suointervento ha sottolineato che"gli operatori sanitari spessosono la prima e più importan-te terapia per il paziente; eprendersi cura di chi si prendecura è fondamentale. La curapastorale degli operatori sani-tari è un impegno da privile-giare perché, lo ribadisce forte-mente padre Arice, prendersicura di chi cura è carità squisi-ta verso gli ammalati”.

La Carta affronta temi ine-renti la vita e la morte e lacura durante la malattia. Temidi bioetica sui quali il dottorEnrico Larghero ha invitato ariflettere. Negli ultimi 20 anniil mondo, e quindi anche lamedicina, sono andati avantimolto velocemente: “La glo-balizzazione, il multiculturali-smo hanno ingenerato tuttauna serie di nuove problemati-che, hanno aperto dei nuoviorizzonti, ma fondamental-mente hanno posto in essereanche un modo di entrare inrapporto fra esseri umani e -essendo tutti costoro esseriumani - anche fra medici,infermieri, operatori sanitari, epazienti. Siamo di fronte a unanuova medicina". Il dottor

Bersano nel trattare il tema delprendersi cura quando non c’èguarigione, ha affermato chebisogna fornire sostegno a ognilivello, per rispondere al dove-re di supplire al deficit fisicocon una maggior attenzione almondo interiore della persona,garantendole una migliorequalità di vita psicologica espirituale. Fondamentali sonola cultura del racconto e lacura del ricordo nell’accompa-gnamento alla guarigione, alladisabilità, ma anche allamorte. Sono essenziali un’eti-ca e una prassi capaci di uma-nizzare la medicina, perché siaal servizio di tutto l’uomo e ditutti gli uomini.

marco florio

Il denaro che abbiamo imparato a vede-re accumulato in grandi mucchi da Paperonde' Paperoni, caricatura dei ricchi americanidegli anni trascorsi, non sarà che un ricordo,se la moneta virtuale continuerà a spandersinella società e nei vari Stati come sta facen-do in questo ultimo periodo. Si assiste a unacorsa verso la criptovaluta, a bitcoin, ethe-reum, litecoin... in una giungla finanziariacon i prezzi che salgono verso l'alto o crolla-no spaventosamente, come è già successonel 2014, quando la quotazione della cripto-valuta è scesa da mille dollari a 200.

La diffusione più grandiosa è legata albitcoin: nelle pieghe del sistema si possonocelare realmente speculazioni e grandi rischidi cadere nella trappola di eccelse truffe. Ilpiccolo risparmiatore non ha potere neldeterminarne il prezzo, dato che sono deiprofessionisti dei mercati internazionali adettare le regole; e, soprattutto, questemonete alternative non sono legate a Stati,e non hanno un corrispettivo sottostante,non vengono garantite da nessuno, né dal

gettito fiscale, né dall'oro. Aspetto da nontrascurare, alcune caratteristiche tipiche delbitcoin lo collocano come passibile di rive-larsi strumento vantaggioso per la crimina-lità organizzata, per nascondere e riciclaredenaro. Alla luce di questa situazioneCodacons ha presentato un esposto pertruffa a 104 Procure italiane per vedere diidentificare coloro che hanno emesso i bit-coin, sul territorio nazionale, così come i sitiweb che presentano strategie, trucchi perguadagnare con questo strumento finanzia-rio. L'esposto considera anche coloro che locommercializzano senza dare adeguateinformazioni, e chi risulterà responsabile diipotesi di manovre speculative, o di truffaaggravata con danno per azionisti e corren-tisti, investitori e risparmiatori, è chiesto siasottoposto ad azione penale. Codacons hadomandato altresì il sequestro dei siti chepromettono ai risparmiatori guadagni sor-prendenti attraverso i bitcoin, e ha sollecita-to l'Antitrust a sanzionare ogni forma dipubblicità ingannevole.

dalla parte del consumatore

I pericoli del bitcoin e dei suoi “fratelli”

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Crescono i pedaggi su tutte le autostrade italianeSulle tratte canavesane aumento modesto (+1,72%)

Open Fiber realizzerà la reteregionale della banda ultralarga

COSA CAMBIERA’ PER IIVREA? NE PARLIAMO CON LA DIRETTRICE CRISTINA GHIRINGELLO

Confindustria, è tempo di aggregarsiUn’unica grande realtà dall’unione di Torino, Asti, Biella e Canavese

il isvegliopopolare16 giovedì 4 gennaio 2018• Attualità

CANAVESE - Fusione,unione, aggregazione, accor-pamento: sono le parole d’or-dine che hanno condotto leConfindustrie di Torino, Asti,Biella e Canavese a mettersiinsieme e creare un nuovosoggetto giuridico “di rappre-sentanza”. Le 4 Confindustriepiemontesi seguono quindi icriteri della ridisegnazionedella “governance territoriale”di Confindustria in Italia, cheha già permesso di ridurre inquattro anni il numero delleorganizzazioni di rappresen-tanza, passando da 100 a 73,e tra queste 5 sono le organiz-zazioni a perimetro regionale.

Con questa nuova identitàl’area vasta, frutto dell’integra-zione dei quattro territori sto-ricamente punto di riferimen-to della manifattura Made inItaly (appunto Torino, Asti,Biella e Canavese), rappresen-terà 3 mila imprese associate,per un totale che supera i 143mila addetti. L’obiettivo è diaumentare la forza di interlo-cuzione in tutto il territoriopiemontese, introducendoprincipi di efficienza e dirazionalizzazione organizzati-va. Dopo altre esperienzeaggregative, quindi, pure ilPiemonte confindustrialeintende interpretare al meglioil disegno della riformaPesenti. A Cristina Ghirin-ghello, direttrice di Confin-dustria Canavese, abbiamochiesto il significato di taleoperazione di accorpamento egli sviluppi futuri per le singo-le associazioni degli industria-

li e per gli imprenditori.Da quali problemi concre-

ti e quotidiani viene questoinput all'aggregazione? C'era ilrischio di non sopravviveresingolarmente?

“Il tema aggregativo nonnasce da un problema a cuifar fronte, bensì da un'oppor-tunità' di unire le esperienze,le professionalità e le capacitàdi alcune Confindustrie pie-montesi, al fine di valorizzarei servizi e crearne di più avan-zati e innovativi, con l’unicoobiettivo di sostenere almeglio lo sviluppo imprendi-toriale, economico e socialedella nostra regione”.

E’ possibile rappresentareunitamente territori cosìdiversi, problematiche indu-striali non sempre omogenee,mantenere legami efficienticon le imprese a distanza?Quali strategie operative?

“Il Piemonte confindu-striale intende allinearsi adaltre esperienze aggregative

in coerenza con la riformaPesenti, puntando all’evolu-zione di una piattaforma dicrescita per le imprese: unmodello culturale e di cam-biamento sociale. La mac-china perché non solo partama prosegua spedita gene-rando crescita e sviluppo perle imprese e conseguente-mente per tutto il sistemaeconomico dei territori coin-volti, ha bisogno dell'impe-gno e di una visione di

medio e lungo periodo ditutti gli attori coinvolti. Servefare sistema, abbandonandocampanilismi e immobili-smo. Occorre attuare unastrategia inclusiva che guardial futuro avendo ben chiarele esigenze e le caratteristi-che del tessuto imprendito-riale regionale”.

Su quali aspetti operatividel dopo fusione c'è già inte-sa tra le 4 entità e su qualideve essere ancora trovata la

convergenza?“Ribadisco l'intenzione

da parte delle Confindustriepiemontesi di Torino, Asti,Biella e Canavese di unirsiattraverso la nascita di unnuovo soggetto giuridico dirappresentanza frutto di unaNewco che avrà tra gliobiettivi principali quello digenerare maggiore rappre-sentanza, maggiore identitàassociativa, quindi più pesoeconomico, sociale e politi-

co, maggiore competitivitànei servizi proposti, maggio-re efficienza e ‘care’ neiconfronti degli associati.Allo stato attuale si sta lavo-rando a questi obiettivi”.

Che ne sarà delle 4 sediattuali, del personale di cia-scuna, della presidenza edella direzione?...

“Nessuna delle organiz-zazioni coinvolte perderàqualcosa, al contrario acqui-sirà maggiore forza e pesorappresentativo forte dell'e-sperienza e dalla valorizza-zione inclusiva che tale ope-razione sarà in grado digenerare”.

Il processo di unificazio-ne è iniziato: quali le tappe?quando nascerà ufficial-mente il nuovo soggettogiuridico?

“Si sta lavorando nelladirezione di un percorsoaggregativo che consenta atutti gli attori coinvolti dicontinuare a operare nelmodo migliore in termini diefficienza dei servizi e rap-presentatività. In ogni casoè utile ribadire un concettoimportante: aggregare signi-fica semplificare, migliorarela gestione della complessitàe dei servizi, significa essererealmente più competitiviin termini di supporto e diguida verso le aziende”.

c.m.z.

Cristina Ghiringhello

Fabrizio Gea

Dario Gallina, presidente degli industriali torinesi, hacommentato la fusione come “una logica di sistema, che hal’obiettivo principale di dare maggiore forza alla rappresen-tanza degli interessi industriali e solidità ai rapporti con leIstituzioni”.

Paola Malabaila, presidente dell’Unione Industriale diAsti, dopo avere ricordato che “in una fase storica in cui ilrischio dell’individualismo è fortemente presente, noi credia-mo nella forza dell’unione, del confronto e del continuoscambio di idee, di informazioni e di esperienze… salvaguar-dando al contempo l'identità dei territori coinvolti nel proget-to è l'obiettivo a cui vogliamo tendere”, ha aggiunto che ilpercorso non sarà facile, “e che vi sono numerosi aspetti suiquali va ancora trovata la convergenza”.

Carlo Piacenza, presidente dell'Unione IndustrialeBiellese, ha ribadito gli obiettivi: “Mantenere e sviluppare ilvalore della rappresentanza e il legame con le imprese con-servandone la declinazione territoriale, costruire un’identità diarea industriale vasta, più ampia, ma con un comune sentire,utile a orientare le scelte di politica industriale regionali enazionali, garantire un elevato livello di servizio ai nostri asso-ciati. Per farlo ci vuole la capacità di immaginare e realizzareun soggetto attivo e riconosciuto, completamente nuovo”.

Sull’accorpamento delle quattro Confindustrie è interve-nuto anche Fabrizio Gea, presidente di ConfindustriaCanavese, parlando di una operazione che ritiene essere “unpensiero alto, un esempio di collaborazione avanzata e un’in-novazione istituzionale di grande portata ed autorevolezza.Questo progetto è una testimonianza della capacità del siste-ma confindustriale di sapersi rinnovare, un benchmark in ter-mini di quantità di servizi e qualità della rappresentanza”.

TORINO - Sarà Open Fiber arealizzare, con 284 milioni di eurodi investimento pubblico, la retedella banda ultralarga in Piemonte.1.150 Comuni coinvolti nelle"aree bianche", per 1 milione 300mila persone raggiunte, 900 milaabitazioni e 110 mila imprese ser-vite, oltre 6 mila chilometri di lun-ghezza della rete. Sono i numeridell'operazione che la società costi-tuita da Enel con Cassa Depositi ePrestiti realizzerà nei prossimi 36mesi in Piemonte. Open Fiber hainfatti vinto a giugno il secondobando nazionale varato da Infratel,con le ulteriori dieci Regioni, dopole cinque comprese nel primo affi-damento di inizio gennaio.

Anci Piemonte e UncemPiemonte stanno proseguendo illavoro - d'intesa con la Regione,che ha costituito un'apposita “cabi-na di regia” – per spiegare il Pianonazionale Banda ultralarga aiComuni. Conoscenza, formazio-ne, competenze, prima di tutto.Così è stato anche nel pomeriggiosvoltosi nella Sala Consiglieri diPalazzo Cisterna, presenti i diri-genti di Open Fiber, ma soprattut-to di oltre cento sindaci e ammini-stratori di piccoli e grandi Comunidel Piemonte.

A introdurre il pomeriggio, ilvideomessaggio del ministro dellaCoesione territoriale Claudio De

Vincenti. Poi gli interventi dei pre-sidenti di Anci Piemonte, AlbertoAvetta, e Uncem Piemonte, LidoRiba, e dei rispettivi vicepresidentiMichele Pianetta e MarcoBussone. "Non solo tutti i Comunidevono essere raggiunti dallanuova infrastruttura - spieganoAvetta e Riba -. Tutti i cittadinidevono poter fruire della nuovagrande opportunità. Il digital divi-de è una storica emergenza delPiemonte, che oggi deve esseredefinitivamente abbattuta. Il100% della popolazione devepoter fruire, attraverso fibra otticao segnali wi-fi, di internet ad altavelocità. Senza dimenticare che alproblema del trasferimento dati,dell'accesso alla rete, si unisconole difficoltà nella ricezione delsegnale tv e della telefonia mobile.600 mila piemontesi non vedonobene i canali Rai, almeno 800mila non ricevono uno o più ope-ratori di telefonia. La nuova bandaultralarga deve agire anche suquesti fronti”.

Entro il 2020 i lavori di OpenFiber devono essere conclusi e ifondi utilizzati dal concessionario– europei e statali – tutti rendicon-tati. Per questo i Comuni sono giàstati chiamati dalla Regione a fir-mare le convenzioni operative. Leprime verranno sottoscritte l'11gennaio a Torino.

CANAVESE - Gli esperti parlanodi mossa strategica del Governo; tuttigli aumenti, subito, a fine legislatura,a cavallo dell’anno nuovo e in mododa dimenticarli in fretta, per non aver-li tra i piedi durante la campagna elet-torale che già avrà le sue croci.

Oltre a gas e luce, aumentano(anzi sono già aumentate allo spuntardel 2018) anche le tariffe autostrada-li. Che, ovviamente, non risparmianonemmeno il Canavese e l’intera reteautostradale piemontese. Il pedaggiodella Torino-Milano cresce del-l'8,34%, aumenta dell'1,67% il

biglietto da pagare sulla Torino-Piacenza e del 2,79% quello della A6Torino-Savona. L’abbonamento for-fettario del pedaggio sulla tangenzialedi Torino passa da 28,30 euro almese a 28,70 euro.

Sulla Torino-Aosta gli aumentidipendono dalla tratta: sulla Torino-Quincinetto e sulla Ivrea-Santhià -ovvero sui tratti canavesani - il pedag-gio aumenta dell'1,72%. Ma è traAosta Ovest a Morgex, per una trattadi soli 31 chilometri, che il costopassa da 5,60 a 8,40 euro: recordnazionale dell’aumento.

Uncem, l’Unione nazionale deicomuni, delle comunità e degli entimontani, chiede di aprire un dialogocon le concessionarie di valichi alpinie autostrade. “Una minima parte deiloro utili – afferma Uncem - deveessere destinata alle comunità locali.Occorre devolvere una parte delpedaggio al territorio, il che permette-rebbe migliore vivibilità, maggioresussidiarietà tra imprese, enti locali ecittadini. L'aumento del gettito delpedaggio ancora una volta finisce perignorare e penalizzare il territorio, ipendolari e i flussi turistici”.

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SSAN BENIGNO - TANTE LE NATIVITA’

Trionfo di presepi,dai cuochi al Lego

il isvegliopopolare

17giovedì 4 gennaio 2018 • Attualità

Agnese disse a Renzo: “Andate aLecco; cercate del dottor Azzeccagar-bugli, raccontategli... Quello è una

cima d’uomo! Pigliate quei quattro capponi,poveretti! a cui dovevo tirare il collo, per il ban-chetto di domenica, e portateglieli; perché nonbisogna mai andar con le mani vote da que’signori. Raccontategli tutto l’accaduto; e vedreteche vi dirà, su due piedi, di quelle cose che a noinon verrebbero in testa, a pensarci un anno...”.Agnese levò, a una a una, le povere bestie dallastia, riunì le loro otto gambe, come se facesseun mazzetto di fiori, le avvolse e le strinse conuno spago, e le consegnò in mano a Renzo…Lascio poi pensare al lettore, come dovesserostare in viaggio quelle povere bestie, così legatee tenute per le zampe, a capo all’in giù, nellamano d’un uomo il quale, agitato da tante pas-sioni, accompagnava col gesto i pensieri che glipassavan a tumulto per la mente… Quelle quat-tro teste spenzolate s’ingegnavano a beccarsil’una con l’altra, come accade troppo soventetra compagni di sventura… “Mi scusi, signordottore. Vorrei sapere se, a minacciare un cura-to, perché non faccia un matrimonio, c’èpenale” disse Renzo... “Ho capito”, disse tra sé ildottore, che in verità non aveva capito… “È uncaso chiaro, contemplato in cento gride, e...appunto, in una dell’anno scorso, dell’attualesignor governatore. Ora vi fo vedere, e toccarcon mano”… “Pare che abbian fatta la gridaapposta per me” disse Renzo... ma quando intuìdi essere stato scambiato per l’offensore: “Oh!signor dottore, come l’ha intesa? l’è propriotutta al rovescio. Io non ho minacciato nessuno;io non fo di queste cose, io... La bricconerial’hanno fatta a me”. “Diavolo! - esclamò il dot-tore, spalancando gli occhi -. Andate, andate;non sapete quel che vi dite”… Chiamò la serva,e le disse: “Restituite subito a quest’uomo quelloche ha portato: io non voglio niente, non voglioniente”. Quella donna non aveva mai, in tutto iltempo ch’era stata in quella casa, eseguito unordine simile… ma non esitò a ubbidire”.

Come la “notte degli imbrogli”: “Renzo ilquale strepitava di notte in casa altrui… ha tuttal'apparenza d'un oppressore; eppure alla fine delfatto, egli era l'oppresso. Don Abbondio… par-rebbe la vittima; eppure in realtà era egli chefaceva torto. Così va sovente il mondo... vogliodire, così andava nel secolo decimo settimo” (Ipromessi sposi, cap.3; cap.8).

Ho un ricordo che mi accompa-gna… Al termine della visita di unSuperiore maggiore ad una comunità

oratoriana, il visitatore ripeté più volte – neaveva motivo, sinceramente – il “grazie” per ilbuon lavoro che aveva constatato e per il climafraterno che si respirava nella comunità. IlSuperiore locale, ringraziando per la gentilezza,osservò: “Ma è la nostra famiglia, Padre! Ci man-cherebbe che non lo facessimo…”. Raccontail’episodio all’incontro della Curia con il Vescovoper gli auguri di Natale 2016. Ho ringraziatotutti ricordando anche per Chi è che si lavora.

Leggo che l’emittante statunitenseNBC ha stabilito che i suoi giornalisti edipendenti dovranno attenersi a rigi-

de norme nel rapporto tra colleghi: denunciarerelazioni in ufficio, persino rivolgendosi ad appo-sita linea telefonica anti-molestie; mai condivide-re un taxi per tornare a casa; divieto di abbracci“con contatto corporeo”; se questi ci fossero perparticolari occasioni – un compleanno… –, ilgesto dovrà durare pochi secondi “con immedia-to rilascio” per non dar adito a fraintendimenti eillazioni.

Vabbé. Mi limito a chiedermi: quest’annonon è il 50° anniversario del Sessantotto?

Buon anno, amici!

† Edoardo, vescovo

asterischi

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SAN BENIGNO - Lo aveva-mo anticipato: San Benigno stadiventando il paese dei presepi.Oltre ai quattro dei borghi di cuiabbiamo detto nell'ultimonumero del 2017, in questaprima uscita 2018 ci permettia-mo di menzionarne altri.

Cominciamo, in verità, conun originalissimo albero diNatale fatto dalla scuola diacconciatrici del Cnos-Fapdell'Istituto Salesiano. In realtàin questo centro di formazioneogni categoria ha fatto il suo pre-sepe: dai meccanici agli elettro epersino ai cuochi. Purtroppo ilpresepe di questi ultimi, perovvie ragioni, è durato... poco.

La parrocchia, dal cantosuo, ne ha proposto un altro infondo alla chiesa, uno allaMadonnina, all'esterno, e tredei bambini dei gruppi di cate-

chismo. E ancora una famiglialo ha fatto sul pozzo e un eser-cizio commerciale ne ha realiz-zato uno tutto in "Lego".

E che dire della vicinaVolpiano, con mostra e addirit-tura conferenza per i suoi prese-pi d'autore, veramente notevoli?

Non solo presepi immobili,ma anche viventi. Per esempioil gruppo Rievocando Fruttuariaha proposto la sua natività lasera di Natale, assieme alle ese-cuzioni strumentali dellaMarching Band.

Ma già giorni prima, il 20,21 e 22 dicembre, alla sera, i gio-vani dell'oratorio, guidati da donRiccardo, hanno rallegrato le viedel paese con l'ormai tradiziona-le Presepe itinerante. La letturadell'annuncio della venuta diGesù, in prossimità delle cappel-le dei Borghi, è stata particolar-

mente suggestiva. Il borgo SanSebastiano ha addirittura accol-to i giovani con un graditissimotè caldo e un delizioso rinfresco.

E adesso attenzione, perchéil 6 gennaio arriveranno anche iRe Magi. Il corteo partirà con icavalli da piazza Italia alle 10,15per giungere alla chiesa. A segui-re Messa, benedizione dei bam-bini sul sagrato dell'abbazia eaperitivo preparato dal GruppoMamme dell'Oratorio. Al pome-riggio, dalle 15.30, corteo allequattro cappelle, con visita deipresepi ivi allestiti e rinfreschiofferti dai borghigiani. A propo-sito: a San Benigno i Magi sonoquattro, uno per borgo. Il grup-po storico Rievocando

Fruttuaria accompagnerà la sfi-lata e la Marching Band offriràun sottofondo musicale. Inparallelo, un'iniziativa di solida-rietà proposta dalla parrocchia:raccolta di alimenti a lunga con-servazione - in chiesa - per lefamiglie bisognose del paese.

Ricordiamo, infine, che i pre-sepi dei Borghi saranno ancoravisitabili il 6 gennaio, durante lavisita dei Re Magi al pomeriggio.I presepi di ceramica e le operedella mostra "La Terra che vor-rei", nel percorso archeologico diFruttuaria, potranno invece esse-re ammirati il 6 gennaio e laprima e terza domenica dei mesidi gennaio, febbraio e marzo(dalle 15 alle 17). m.n.

L’aria delle feste natalizie si respira anche al di là del muro…non fosse altro che per le luminarie che, chi è ai piani alti, riescead intravedere dalle grate!

Ci sono stati anche momenti significativi di riflessione, diincontro e di celebrazioni: c’è stata la grande festa conclusivadel progetto ‘Sicomoro’ con pranzo per tutti, preparato dagliallievi di una scuola alberghiera e Messa solenne col VescovoEdoardo, le celebrazioni ‘ordinarie’ per le varie sezioni perl’Avvento e il tempo di Natale con il cappellano don Fabrizio el’aiuto saltuario di don Massimo e don Arnaldo, le festiccioleper scambio di auguri, la festa romena... Inoltre, alla SezioneRistrutturata ci sarà venerdì, 5 gennaio 2018, una tombola conintermezzi musicali.

I più fortunati hanno potuto usufruire di permessi premio edi maggiori possibilità di colloqui con i famigliari.

Ma anche altri ‘segni’ all’apparenza meno importanti hannocontribuito a creare l’atmosfera natalizia e a sottolinearne ilsignificato vero. Nelle ‘rotonde’ dei vari piani sono spuntati quae là piccoli presepi allestiti con quanto si è riusciti a trovare.

Ecco uno scritto che mi è stato chiesto di far pubblicare suIl Risveglio.

Il presepe che invita a riflettereAnche quest’anno al secondo piano si è allestito il

presepe con l’augurio che venga percepito come lapresenza di Cristo. Il presepe è la rappresentazionedella nascita del Salvatore, di come fu accolto maanche di come fu rifiutato.

In questo primo incontro subito si vide chi lo acco-glieva e lo riconosceva come senso della vita, chi lo ado-

rava orientando a Lui la sua vita e chi invece lo rifiutavae lo combatteva. Per questo fare il presepe è già unadichiarazione: fare posto a Gesù nei luoghi ove quoti-dianamente si vive, far posto a Lui nella vita.

Gesù Cristo è la stessa verità, egli stesso è questodono, perché è il Verbo fatto carne.

La Fede in Gesù non è una operazione ideologicada osservare per un presunto rispetto, né può esserecollocata fra gli scaffali di un supermercato dove sientra e si compra ciò che meglio risponde alle nostreesigenze.

Gesù Bambino nel presepe, nella sua totalepovertà, ci fa riflettere sul fatto che hanno rilevanzasolo i doni che si intendono portargli attraverso lenostre opere e i nostri propositi…ha rilevanza la fede inLui come nella parabola del cieco: qual è stata la veraguarigione del cieco? La sua fede.

(dal carcere di Ivrea, A., J. e M.che ringraziano l’assistente Vito)

Mi auguro che chi sosta davanti ad un presepe, al di qua oal di là del ‘muro’, intuisca il mistero di un Dio che si fa uomopovero tra i più poveri, tra coloro che vivevano ai margini dellasocietà. Il presepe è soprattutto un annuncio di pace, ma nonpuò esserci pace senza attenzione al fratello, condivisione edaccoglienza.

Per tutti noi il Natale avrà un senso solo se riusciremo acapire che tante, troppe persone hanno bisogno di incontraregente di speranza.

margherita

the jericho mileOLTRE IL MURO, UN SEGNO DI SPERANZA

Natale in carcere…fare posto a Gesù dove si vive

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A DDRUSACCO, SUL CANOVACCIO DELLA “NOTTE SANTA” DI G. GOZZANO

Il presepe viventedella Valchiusella

il isvegliopopolare18 giovedì 4 gennaio 2018• Attualità

Cuceglio, “presepi ant ij such”

CUCEGLIO - La 12a edizione de "I presepi ant ij such",tradizionale esposizione dei presepi nei ceppi allestita nelsalone parrocchiale dell’ex oratorio in via Roma 4/b, è visita-bile ancora sabato 6 gennaio dalle 14,30 alle 18; alle 17,30circa le premiazioni dei tre presepi più votati dai visitatori.

Il Museo Etnografico e il presepio mobile di Pont

PONT CANAVESE - Il Museo Etnografico degli antichimestieri e l'antico presepio mobile in via Roscio 10 sonoaperti alle visite sabato 6 dalle 14,30 alle 19.

Mostra-concorso a Ceresole Reale

CERESOLE REALE - Il Comune, in collaborazione conPro Loco e Ufficio Turistico, ha organizzato un concorsoper la realizzazione del presepe più bello e originale. I pre-sepi sono visitabili fino al 7 gennaio, dalle 10 alle 12 e dalle14 alle 16. Le opere sono valutate da una giuria sulla basedi originalità, estetica, eventuale messaggio trasmesso;inoltre nei giorni di apertura viene consegnata una schedaai visitatori, la cui valutazione sarà sommata a quella dellagiuria. Il 7 gennaio la proclamazione dei vincitori.

A Sparone “Il presepe di Gionni”

SPARONE - Sarà visitabile ancora sabato e domenica “Ilpresepe di Gionni”, grande Natività meccanizzata su unoscenario di cartapesta e muschio arricchito da luci, effettisonori-musicali, acqua e neve artificiale. Realizzato daldisabile Gionni Billeci e da alcuni amici, si può visitare dalle10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19, nel locale di piazza delCentro 4 adiacente la chiesa parrocchiale: eventuali offerteraccolte verranno dedicate al sostegno alle attività dellasottosezione Unitalsi di Ivrea.

Montegiove: la natività nella cappellania

CHIVASSO - Piccolo, ma suggestivo, il presepe checome ogni anno è stato allestito nei locali della cappella-nia di Montegiove.

Pezzetto, borgata dei presepi

RONCO CANAVESE - Pezzetto è, fino al 7 gennaio, laBorgata dei Presepi: come da sette anni a questa partestradine e vicoli del borgo alpino, nel territorio del ParcoNazionale Gran Paradiso, si riempiono di presepi realizzatiutilizzando oggetti di uso comune ed elementi naturali,opere originali, creative, talvolta stravaganti e simpatici. Laborgata è visitabile liberamente di giorno e di sera.

Le realizzazioni degli abitanti di Torre

TORRE CANAVESE - Per le vie del borgo ci sono i tantipresepi allestiti dai torresi all’interno di finestre, portici,giardini e legnaie e ammirare le opere della collezionePittori per la Pace. E' possibile inoltre partecipare a "Conta ilpresepe", che il 6 gennaio premierà chi riuscirà a indovina-re il numero esatto di presepi disseminati per il paese.

Il presepe “riciclone” degli scolari di Montalto

MONTALTO DORA - Nella sala riunioni comunale diMontalto Dora in via Mazzini, secondo tradizione, fino asabato 6 gennaio si può ammirare un presepe realizzatodai ragazzi della scuola primaria locale: quest'anno quellodegli alunni di 3a A e 3a B, creato con materiali di recupe-ro come legno, stoffa, bottoni, bottiglie di plastica e unacamera d'aria.

appuntamenti

VICO - Quest’anno ilpresepio vivente che dal 2014viene allestito dalle parroc-chie dell’alta Valchiusella, haavuto come sfondo il pittore-sco paese di Drusacco.Un’eccellente sinergia diforze, nonostante l’esiguitàdelle presenze all’internodella comunità rispetto a untempo, ha permesso al grup-po parrocchiale di organizza-re una serata bellissima,favorita anche da un climanon troppo rigido.

Il percorso della rappre-sentazione si snodava lungo ivicoli della parte alta del con-centrico, all’interno dei cortilidi alcune abitazioni.

Il tracciato seguiva il testodella celebre poesia di GuidoGozzano “La Notte Santa”,letta dagli alunni della scuolaprimaria di Vico. La lettura èstata accompagnata dai rin-tocchi del campanile della

chiesa parrocchiale e contor-nata dall’allestimento dellelocande e delle osterie, volti aosservare e mettere in risaltoil testo del componimento.

Ad animare il tutto c’era-no anche alcune famiglie,drusacchesi e non, i ragazzidell’oratorio di Brosso e dellasua Pro Loco, alcuni cantorilocali e giovani fisarmonicisti.Non sono ovviamente man-cati i personaggi principali:Maria Santissima, interpreta-ta da Roberta Trabucatto, conaccanto la figlia che imperso-nava Gesù Bambino, e PierVittorio Molinario, nei pannidi Giuseppe.

A far da corona all’allesti-mento, le scene che hannofatto rivivere i mestieri deitempi antichi e la possibilitàdi degustare i prodotti valli-giani assieme a molti dolci.Non sono mancati nemme-no gli animali: mucche,

capre e asinelli, provenientidalle cascine valchiusellesi.

Al culmine del percorso,la barocca chiesa parrocchialeha ospitato la celebrazionedella liturgia della NotteSanta, presieduta dal parrocodon Matteo e animata dalcoro InCanto di Brosso.

L’intento di rivivere laNatività del Salvatore condevozione e con un po’ disana suggestione, pare siariuscito: e a noi non resta

che concludere con i versifinali della poesia, tema con-duttore della serata, operadel poeta alladiese (la cuimamma fu tra l’altro, perdiversi anni, villeggiante aDrusacco): "È nato! È nato ilSignore / È nato nel nostropaese! / Risplende d’un astrodivino / La notte che già fu sìbuia / È nato il SovranoBambino. / È nato! Alleluja!Alleluja".

andrea tiloca

SETTIMO VITTONE - Sonopiù di 300 i presepi che dalloscorso 8 dicembre e fino al 6 gen-naio decorano le stradine, gliangoli più caratteristici, i davan-zali e le cantine di Montestrutto,graziosa borgata di SettimoVittone che conta appena 200anime. Gli abitanti hanno lavora-to mesi per raccogliere dai colle-zionisti e soprattutto realizzarecon i materiali più disparati lescene della Natività: legno,sughero, stoffa, feltro e carta… Acoordinarli, il Comitato di frazio-ne, composto da una trentina divolontari che con gioia ed entu-siasmo hanno accolto e accolgo-no i visitatori per tutto il periodonatalizio.

Chi non ha partecipato diver-samente, ha messo a disposizionecortili e cantine per i vari allesti-

menti. Lungo le vie, allietate damusiche in filodiffusione, si possoanche ammirare figure di dimen-sioni reali, come lavandaie, pasto-relli e donne al mercato.Particolarmente suggestiva, e dalsapore d’antan, è la casa di AldoBosonetto, che ha esposto piccolipresepi tra mobili, quadri, torchi,pizzi e merletti della sua preziosacollezione; molto ammirato ilmuseo della scuola antica, semprecurato da Aldo e moglie, conNatività tra banchi, quaderni,pagelle e calamai.

A Montestrutto si respiraun’atmosfera calorosa, familiare ecoinvolgente che contagia tutti,grandi e piccini. “Presepi nelBorgo” chiuderà i battenti sabato6 gennaio alle 17 con l’arrivodelle befane.

sara martinetti

STRAMBINO - La dome-nica prima di Natale tutto ilpaese di Strambino ha festeg-giato grazie all’impegno con-giunto dell’Oratorio, delleassociazioni e dell’ammini-strazione comunale, che insie-me hanno organizzato laFesta dei Presepi.

Presepi di vario generesono stati allestiti in tutte lechiese del paese e visitati nelpomeriggio da tanti strambi-nesi (e non solo), che grazieanche alla bella giornatahanno deciso di uscire di casae condividere un momento difesta. Al centro dell’evento lachiesa parrocchiale, in cui apartire dalle 15.30 si sonosucceduti vari concerti chehanno visto protagonisti ibambini dell’Oratorio assistitidagli animatori, seguiti dallecantorie parrocchiali diStrambino, San Martino,Perosa e San Giovanni e dalLato Blu. Lo spettacolo canorosi è poi trasferito nella chiesadella Madonna delle Vigne,dove si è esibito il Coro perCaso con Laura Andretto.

Il percorso che univa tuttii presepi (presenti oltre chenelle chiese anche all’Ora-

torio e all’asilo Bonafide)poteva essere percorso como-damente con un bel trenino,preso d’assalto per tutto ilpomeriggio dai bambini, allaricerca anche dei loro addobbirealizzati con materiale rici-clato alla scuola elementare ealle materne ed esposti nellevetrine di più di quarantaattività, che hanno aderito alconcorso “Addobbo riciclone”promosso dal Comune in col-laborazione con l’Istitutocomprensivo.

Sul sagrato della parroc-chiale, i genitori dell’Oratorio

e la Ca’ Granda hanno distri-buito cioccolata calda e dolcet-ti, imitati dai rioni Romanelloe Tamboletto, che allaMadonna delle Vigne e aSant’Anna hanno accolto ivisitatori rispettivamente conbombardino e tè (moltoapprezzata, nel secondo caso,la correzione al rum). I volon-tari della Cri e un simpaticoBabbo Natale hanno distribui-to caramelle ai bambini nellacasetta allestita sul sagrato.

Presenti in piazza, comegià nelle precedenti feste dipaese svolte negli ultimi mesi,

alcuni dei ragazzi richiedentiasilo ospitati nel Comune, peresporre i prodotti di artigiana-to da loro realizzati nel labora-torio “Bantaba”, allestitoinsieme ad alcuni volontari inun locale comunale lasciatolibero dagli uffici del Giudicedi Pace.

Una bella festa e un ulte-riore esempio di collaborazio-ne, resa possibile dall’impe-gno e dalla buona volontà ditante persone che hanno acuore un’idea di paese e dicomunità.

c. e g.

STRAMBINO - GIORNATA INDIMENTICABILE PER L’INTERO PAESE

La ‘Festa dei presepi’

Oltre 300 “Presepi nel Borgo” lungo le stradine di Montestrutto: sono visitabili fino al 6 gennaio

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•• Vita della Chiesa

Is 55,1-11 1Gv 5,1-9Mc 1,7-11

In quel tempo,Giovanni proclamava:

«Viene dopo di me coluiche è più forte di me: ionon sono degno di chi-

narmi per slegare i laccidei suoi sandali. Io vi ho

battezzato con acqua,ma egli vi battezzerà

in Spirito Santo».Ed ecco, in quei giorni,Gesù venne da Nàzaret

di Galilea e fu battezzato nel Giordanoda Giovanni. E, subito,

uscendo dall’acqua,vide squarciarsi i cieli e

lo Spirito discendereverso di lui come unacolomba. E venne unavoce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio

compiacimento».

La festa del Battesimo del Signore chiude ilciclo del tempo liturgico del Natale. L’odierna cele-brazione è strettamente legata all’Epifania, comeci ricordano l’inno e l’antifona della solennità incui “tre prodigi celebriamo in questo giornosanto: oggi la stella ha guidato i magi al presepio,oggi l'acqua è cambiata in vino alle nozze, oggiCristo è battezzato da Giovanni nel Giordano” per-ché ogni uomo fosse raggiunto dalla salvezzadonata dal Padre “per opera di Gesù Cristo”.

Epifania significa “manifestazione” della divi-nità di Gesù all'umanità. E che l’opera della sal-vezza si attui nell’oggi della fede per mezzo diCristo, vero Dio e vero uomo, ci viene narratodall’evangelista Marco, il quale ci descrive la figu-ra di colui che dal Signore è reso testimone pereccellenza, il Battista.

Così, per mezzo della pericope evangelica,sotto i nostri occhi si compone quell’immagine -tanto cara all’iconografia cristiana e sovente utiliz-zata per rendere visibilmente l'istituzione delSacramento del Battesimo voluto da Cristo - che èpresente in tanti battisteri delle nostre chiese par-rocchiali. È sempre l’evangelista Marco a presen-tarci quanto accade sulle rive del Giordano: “Gesùvenne da Nazaret di Galilea e fu battezzato daGiovanni”. Ed ecco la testimonianza del Padre:“subito, uscendo dall'acqua, [Gesù] vide squar-ciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui

come una colomba. E venne una voce dal cielo:«Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il miocompiacimento»”. Gesù è proclamato dallo stessoPadre «figlio diletto» e su di lui si posa lo SpiritoSanto che lo investe della triplice missione: l'essereprofeta e quindi annunciatore del messaggiodella salvezza; l'essere sacerdote dell’unico sacrifi-cio gradito al Padre; ed infine re, il messia attesodai secoli come salvatore. Così canta il prefaziodella festa odierna.

Illuminante a questo proposito quanto ci ricor-da nei suoi «Discorsi» il Dottore della Chiesa sanGregorio Nazianzeno, festeggiato pochi giorniorsono: “Gesù sale dalle acque e porta con sé inalto tutto intero il cosmo. Vede scindersi e aprirsi icieli, quei cieli che Adamo aveva chiuso per sé eper tutta la sua discendenza, quei cieli preclusi esbarrati come il paradiso lo era per la spada fiam-meggiante. E lo Spirito testimonia la divinità delCristo: si presenta simbolicamente sopra Coluiche gli è del tutto uguale. Una voce provienedalle profondità dei cieli, da quelle stesse profon-dità dalle quali proveniva Chi in quel momentoriceveva la testimonianza. Lo Spirito appare visi-bilmente come colomba e, in questo modo, onoraanche il corpo divinizzato e quindi Dio. Non vadimenticato che molto tempo prima era statapure una colomba quella che aveva annunziato lafine del diluvio”.

Ma che cosa significa per noi essere battezzati?Essere battezzati vuol dire essere uniti a Dio, figlinel Figlio. In una nuova esistenza apparteniamo aDio, siamo totalmente immersi in lui, siamo libera-ti e salvati per mezzo della sua potenza.

Da qui possiamo individuare alcune conse-guenze. La prima è che Dio non è più lontano pernoi, non è una realtà della cui esistenza dobbiamodiscutere, ma noi siamo in Dio e Dio è in noi.Dunque una prima conseguenza del Battesimo èla priorità di Dio nella nostra vita. Una secondaimplicazione è che non ci facciamo da noi stessicristiani. Certamente è necessaria anche la nostradecisione personale, ma prima di tutto siamo difronte ad un’azione di Dio con noi, l'iniziativa èsua: non siamo noi che ci facciamo cristiani, masiamo noi ad essere abbracciati da Dio; ed è dicen-do il nostro "sì" a questa azione di Dio, che diven-tiamo cristiani, che diventiamo di Cristo, apparte-niamo a lui. Un terzo elemento che si apre davantia noi è che essendo immersi in Dio, siamo natural-mente uniti ai fratelli in quell'unico corpo che è laChiesa, che ha come capo Cristo stesso.

Sia allora resa lode a Dio che oggi, con la suastessa vita, ci raggiunge e ci salva, per mezzo diquelle semplici parole pronunciate dal sacerdotesull'acqua del fonte battesimale: "Io ti battezzo nelnome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo".

don andrea plichero

Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento 7 gennaio 2018 - BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO B)

il isvegliopopolare

19giovedì 4 gennaio 2018

IVREA – Sono cominciate conla Santa Messa della Notte diNatale e termineranno con laMessa dell’Epifania del prossimo6 gennaio le celebrazioni presie-dute da monsignor EdoardoCerrato in Cattedrale per questotempo liturgico. La celebrazionedella Notte santa del Natale haportato in Duomo, in devoto rac-coglimento, una bella partecipa-zione di fedeli che hanno accoltol’annuncio della nascita delRedentore. Prima della celebrazio-ne, in piazza del Duomo, ad operadel gruppo il Diamante con laregia del bravo Davide Mindo, si ètenuta per il secondo anno conse-cutivo la sacra rappresentazionedella nascita di Gesù, che ha coin-volto un centinaio di figuranti eun bel gruppo di fedeli che allaluce di un lume hanno rivissuto ilpresepe vivente. Nell’omelia mon-signor Edoardo ha invitato a rin-novare la fede in Gesù Cristo:“Come dice Papa Francesco, cre-dere in Gesù Cristo è camminaresulla strada attraverso la qualearriva a noi la grande tradizionedella fede, sulla quale ha cammi-nato una moltitudine di testimoniche da duemila anni rinnovanol’annuncio dell’avvenimento delDio-con-noi… senza lasciarsi spa-ventare da fatiche e sofferenze,che fanno parte del cammino”.

Il mattino del giorno diNatale, come da tradizione, èstato monsignor Luigi Bettazzi acelebrare la Santa Messa delle ore11, abitualmente frequentata daibambini e ragazzi della parrocchiadel Duomo, con i genitori e lefamiglie che hanno anche anima-to i canti. Il vescovo emerito hainvitato ad accogliere nella suapovertà e piccolezza il Figlio diDio soccorrendo le fragilità dei piùdeboli e vivendo nella solidarietà.

Alle ore 18, preceduto dallacelebrazione solenne dei Vespri, siè tenuto il Pontificale al qualeerano presenti i canonici delCapitolo, i diaconi e i seminaristi,con le note del Coro dellaCattedrale. “Credere in Gesù

Cristo è diventare creature nuove– ha ricordato nell’occasionemonsignor Edoardo – perché aquanti l’hanno accolto ha dato ilpotere di diventare figli di Dio”.

La sera di domenica 31dicembre, la comunità si è nuova-mente ritrovata per celebrare iprimi vespri della Solennità diMaria Santissima Madre di Dio,alla quale è seguita la celebrazionedella Santa Messa presieduta damonsignor Cerrato, con il cantodell’inno “Te Deum”, a conclu-sione dell’anno civile.

Lunedì 1° gennaio, all’insegnadella benedizione del nuovo anno,la solennità di Maria Santissimacelebrata in Duomo dal vescovoEdoardo ha avuto anche la parte-cipazione di monsignor Bettazzi,che ha tenuto l’omelia nel giornodedicato alla preghiera per laPace. Con un bell’excursus sulmagistero sulla Pace da partedegli ultimi Pontefici, monsignorLuigi ha spiegato che nel cinquan-tesimo dalla prima marcia si èvoluto tornare a Sotto il Monte(Bg) a ricordare che “giustizia,carità, accoglienza e non-violenzasono i nomi di Dio: Dio che, unavolta di più, nel Natale assume ilvolto dei piccoli, dei poveri, deimigranti, dei rifugiati e di ognipersona che con consapevolezzae corresponsabilità si fa prossimoai fratelli”.

Il prossimo appuntamento ècon la celebrazione della festadell’Epifania che vedrà monsignorVescovo presiedere nel pomeriggiodi sabato 6 gennaio la SantaMessa alle 16 in Duomo e la sug-gestiva Cerimonia dei Ceri. IlMagnifico Podestà, accompagnatodal suo seguito e dal GruppoStorico dei Credendari, donerà alVescovo il cero votivo per invocarela protezione della Madonna sullacittà, nel giorno di inizio dello sto-rico Carnevale di Ivrea. Seguirà ilPontificale alle 18, preceduto dallapreghiera dei Vespri. r.f.

IVREA - EPIFANIA, IN DUOMO COL VESCOVO, LA SUGGESTIVA “CERIMONIA DEI CERI”

Natale: Dio cammina con noiIl fitto calendario delle celebrazioni liturgiche in cattedrale

Incontro con i Re Magi

IVREA - Giovedì 4 gennaio alle15.30 nella chiesa San Salvatore si svol-ge il consueto incontro con i Re Magi.All’incontro pomeridiano, organizzatodalle comunità neocatecumenale diIvrea, sarà presente il vescovo Edoardo.

Processione e Messa al Monte Stella

IVREA - Venerdì 5 gennaio, monsi-gnor Vescovo celebra la Santa Messadelle 18 nel santuario di Nostra SignoraRegina del Monte Stella, dopo la pro-cessione dalla cappella dei Tre Re.

Chiusura degli uffici della Curia

IVREA - Gli Uffici della CuriaVescovile rimarranno chiusi per levacanze natalizie fino a lunedì 8 gen-naio e riapriranno regolarmente mar-tedì 9 gennaio con i consueti orari.

appuntamenti

CHIVASSO -A c c o g l i e n z aaffettuosa e ca-lorosa per mon-signor EdoardoCerrato chemercoledì 20dicembre ha ce-lebrato la SantaMessa alla casadi riposo “LaFraternità” in frazione Castelrosso. IlVescovo di Ivrea si è intrattenutocon gli anziani ospiti, accolto da chiha potuto raggiungere il salone edha portato un saluto speciale allepersone con maggiori problemi disalute.

In occasione dell’Epifania, aCastelrosso verrà celebrata una SantaMessa domani, venerdì 5, alle 20.30,mentre sabato 6 la funzione saràcelebrata alle 10 e alle 18. Entrambele messe saranno seguite dal Bacio aGesù Bambino.

Santa Messa alla Casa di Riposo di Castelrosso

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il isvegliopopolare20 giovedì 4 gennaio 2018• Storia e ricordi

Gennaio però è anche il primo mese del-l'anno, abbiamo salutato il 2017 e alcuneimmagini è corretto che rimangano neinostri pensieri, affinché si possa cominciaresapendo che ci sono impegni che non vannotralasciati. Non sono cartoline che rispetta-no gli eventi accorsi durante i mesi dell'an-no, sono immagini, sensazioni, pensieri cherimangono e che condivido.

La prima cartolina ci porta in Abruzzo,all'Hotel Rigopiano, dove passate le feste siapprofitta di tariffe agevolate, la neve è anco-ra buona e c'è voglia di ricominciare, anchesostenendo paesi e persone del centro Italiache avevano subito i danni del terremoto. Lanatura però non è interessata alle buoneintenzioni di noi umani e anzi, ci sottolineale nostre mancanze, le nostre inefficienze, ilnostro rimandare a domani.

La seconda cartolina ci riporta ad untema che abbiamo trattato sul nostro giorna-le, il tema delle “fake news” e di come que-ste possano portare a tragiche conseguenze.La Blue whale era uno scherzo, ma qualcunoci ha creduto.

La terza non è una cartolina ma una let-tera, quella del Dj Fabo che chiede libertà edignità e vola via in Svizzera. Sospendiamoogni giudizio ma la dignità umana va sem-pre garantita. Ricordiamocelo.

La quarta cartolina ha il sorriso diGessica, Elizabeth, Francesca e Angelica. Laprima sfregiata con l'acido dal suo ex fidan-zato, le altre tre sorelle, di 20, 8 e 4 annimorte in un incendio doloso appiccato pervendetta. Abbiamo parlato della violenzasulle donne e continueremo a farlo perchénon dobbiamo mai abbassare l'attenzione.

Una cartolina ci arriva dall'Egitto e ce lainvia Papa Francesco. Ce la invia per ricor-darci che siamo tutti fratelli e io la rispolveroper non dimenticare che ci sono paesi doverischi la vita se preghi un Dio diverso. Lalibertà di professare il proprio credo religiosonon è per tutti un diritto.

Dopo chi ha cercato di infondere lapaura a partecipare a concerti ed eventi congrande affluenza di pubblico ci pensa VascoRossi ad inviarci una cartolina dal ModenaPark. Oltre alla cartolina c'è un invito anon avere paura e a ricordarci che, se ci sicomporta con civiltà e con la testa sullespalle, si può essere in tanti e si possonovivere belle emozioni.

Chissà se aveva desiderio di inviarcelaquesta cartolina Paolo Villaggio, chissà sevoleva ricordarci che il piccolo “ragionier”Ugo Fantozzi che alberga in ognuno di noipuò farcela a trovare un'altra via. Io lo ricor-do con grande affetto questo attore e questosuo personaggio che continuo a vedere intanti uffici, nei locali, in vacanza o anchementre passeggio per la città.

Non dimentichiamo poi l'oro vinto daFederica Pellegrini, ecco la sua cartolina,tutta bagnata e con l'odore di cloro che cisale per le narici. Non dimentichiamo che isuccessi di questa straordinaria atleta sonostati possibili grazie ad una costanza, ad unimpegno, ad una caparbietà encomiabili, avolte contro tutto e contro tutti e per que-sto ci piace e per questo non dobbiamodimenticarla.

E da qui cominciamo il nuovo anno.

GIOVEDI’ 4 GENNAIOSant'Angela da Foligno (1248 - 1309)Dopo essersi recata ad Assisi ed aver

avuto esperienze mistiche avviò un'intensaattività apostolica per aiutare soprattutto isuoi concittadini affetti da lebbra. Rimastavedova e morti anche i suoi figli, diedetutti i suoi averi ai poveri ed entrò nelTerz'Ordine Francescano: da quel momen-to visse in modo cristocentrico, tramite l'a-more giunse all'identità mistica con Cristo.Per i suoi scritti è stata chiamata "maestradi teologia".

VENERDI’ 5 GENNAIOSan Giovanni Nepomuceno Neumann

(1811 – 1860)Nacque in Boemia, studiò per diventa-

re sacerdote, senza riuscirvi. Nel 1836 emi-grò negli Stati Uniti e a Manhattan fu benaccolto dal vescovo John Dubois che avevasolo trentasei preti. Due settimane dopofu ordinato prete e inviato a Buffalo, doveebbe la cura della zona rurale e dei giova-ni. Dormiva poco e si nutriva solo di panee acqua. Aderì all'ordine Redentorista e nel1852 divenne vescovo di Filadelfia.

SABATO 6 GENNAIO Epifania del Signore

Solennità di origine orientale: "epifa-nia", cioè rivelazione, manifestazione. Ilatini usavano la denominazione "festivitasdeclarationis" o "apparitio". Con l’Epifaniasi venera la triplice manifestazione delladivinità di Cristo al mondo pagano attra-verso l'adorazione dei magi, ai Giudei colbattesimo nelle acque del Giordano e aidiscepoli col miracolo alle nozze di Cana.

DOMENICA 7 GENNAIOSan Giuliano di Gozzano (IV secolo)

Diacono missionario, forse oriundodella Grecia, venne a predicare nell’altonovarese convertendo molti alla vera fede.Col fratello Giulio edificò un centinaio dichiese; le due ultime nei pressi del lago diOrta, una a Gozzano, dedicata a sanLorenzo, l’altra sulla piccola isola dedicataagli apostoli Pietro e Paolo.

LUNEDI’ 8 GENNAIOSant'Erardo di Ratisbona

(VII - VIII secolo)Secondo alcuni studiosi Erardo era

vescovo di Ardagh in Irlanda, poi partìinsieme al futuro sant'Alberto di Cashel,arrivando fino a Roma. Alberto proseguìper Gerusalemme, Erardo si stabilì aRatisbona, dove sarebbe stato elettovescovo. Altri suppongono che Erardofosse un vescovo itinerante ordinato daSan Bonifacio. Nella Vita di sant'Odilia, siracconta che riacquistò miracolosamentela vista quando fu battezzata da Erardo.

MARTEDI’ 9 GENNAIOBeati Giuseppe Pawlowski

e Casimiro Grelewski († 1942)Sacerdoti polacchi, martiri, vittime del

terrore nazista nel campo di Dachau.Pawlowski, fu sacerdote della diocesi diKielce e rettore del seminario; Grelewski,della diocesi di Radon e prefetto deglistudi in seminario. Condivisero il martirioper impiccagione.

MERCOLEDI’ 10 GENNAIOBeata Anna degli Angeli Monteagudo

(1602 - 1686)Trascorse quasi settant'anni nel mona-

stero domenicano di Arequipa, in Perù.Vergine dell’Ordine dei Predicatori, fututta dedita al servizio divino, ebbe ildono del consiglio e con la profezia siadoperò generosamente per il bene ditutta la città.

I Santi dellaSettimana

50 anni fa - 4 gennaio 1968 - Il Risveglio uscivacon questa prima pagina. L’attenzione ai fatti inter-nazionali è sempre alta e occupa spazi importanti.Mario Ferrari riepiloga i maggiori avvenimenti del1967 affermando che in politica estera “l’anno checi ha appena lasciati, è stato agitato e convulso”. Sicomincia a gennaio con “Hanoi respinge le propo-ste inglesi per una soluzione della guerra inVietnam” per finire a dicembre con “il Papa riceve inVaticano il Presidente americano Johnson e lo invitacon insistenza a ricercare soluzioni pacifiche per laguerra in Vietnam”. Nel bel mezzo dell’anno ci stavapure che “mezzi corazzati israeliani penetrano inprofondità nel Sinai mentre le forze aeree RAU ven-gono distrutte a terra dai bombardamenti dell’avia-zione”. Alfio Cinna titola il suo intervento con “Il1967 non chiude certo in passivo il bilancio econo-mico e politico”. Era finito meglio di quanto nonfosse cominciato. Il 1967 ha messo a segno dellebuone premesse per una serie di provvedimenti chesi concretizzeranno - questa è la speranza del colle-ga giornalista- nel 1968. Accenna al piano quin-quennale e all’intensificazione dello sforzo per l’in-dustrializzazione del Mezzogiorno. Apprendiamoche la crisi di Suez non ha comportato un aumentodella benzina e la svalutazione della sterlina è statasopportata abbastanza bene dal nostro organismoeconomico. “Il che - scrive Cinna - testimonia unostato di salute che lascia bene a sperare”. E’ diVallainc la riflessione (anzi, l’esame di coscienza)sulla stampa periodica cattolica. Scrive: “E’ da tuttirisaputo come la stampa cattolica attraversi zoned’ombra... che hanno condotto alcuni periodici allatomba...”. Perchè? Risposta: “i cattolici italiani introppe cose affaccendati, di tutto si occupano fuor-chè della loro stampa”. 50 anni fa... sembra oggi!

(cmz)

Cartoline della memoria di Cristina Terribili

Pillole di missionarietà (in città) di Filippo Ciantia

Il tempo che passaIl tempo di Natale è stato segnato dal viso di una bambina di quasi tre anni. Sono

stati i giorni dell’angoscia dei due genitori, al suo letto prima nel pronto soccorso, poi inrianimazione, infine in pediatria.

La vita non fa sconti: dopo la gioia del Natale in cui tutta la famiglia si era raccolta perla venuta del Bambino Gesù, inno alla vita, la malattia si è rifatta viva, nonostante le accu-rate terapie, eseguite con fedeltà e amore dolente.

La liturgia del tempo di Natale ha accompagnato con realismo e tenerezza la vitadi questa famiglia e delle persone a loro care. La liturgia si rinnova nell’oggi della vitadei cristiani.

Per i due genitori, subito dopo la festa del Natale, è venuta la giornata della testimo-nianza di speranza e di libertà di fronte al male che li ha assaliti. Come Santo Stefano, nonhanno rifiutato la prova e l’hanno accolta e offerta.

Quella nascita che, stupiti, abbiamo adorato, è un mistero grandioso, che possiamosolo guardare attenti a come quella piccola vita, entrata nella storia umana in un villaggiodella periferia dell’impero, si svolge nella storia umana. La chiesa ci offre subito l’occhioacuto e il cuore sincero di San Giovanni. L’apostolo prediletto, attraverso la vicinanza aGesù e a Maria, ci rivela le profondità del mistero incarnato, che non sarà estraneo in nullaalla vita umana, condividendola fin nel dolore e nelle lacrime.

La piccola bimba, senza saperlo, ha potuto testimoniare che il dolore innocente puòessere offerto, anche senza saperlo, attraverso la dignità composta della speranza incrolla-bile generata dall’annuncio del Natale. Anche se, solo due giorni dall’esplosione dellagioia, questo dolore appare come l’inizio di un lungo calvario. Anche questi genitori,dopo i giorni in ospedale vicino a casa, son dovuti andare in un ospedale specializzato,lontani da casa, senza ancora una indicazione sulla diagnosi e sui tempi di miglioramento.Come la Sacra Famiglia in Egitto.

Te Deum laudamus, Te Deum confitemur…Illuminati dalla luce degli occhi della bimba al suo risveglio e nuovamente allietati dal

suo sorriso, possiamo lodare il Signore per averla restituita ai suoi genitori. E possiamoragionevolmente riaffermare, confessare la nostra fede in un nuovo anno. Mai soli: iltempo che passa è Cristo che si avvicina.

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21giovedì 4 gennaio 2018

P.S.: Amici, alcuni continuano a chiederci seci sono modi per aiutarci. Certo!! Tra i modi piùsemplici c’è la formula dell’adozione delMonastero lanciata qualche anno fa dal nostrovescovo, padre Edoardo, e ora per tanti motivi unpo’ in declino (le spese invece non declinano!).

Si può scegliere una donazione mensile, tri-mestrale, insomma come uno può: ogni gocciaconta e ci aiuta.

Questi i riferimenti:Famiglia Monastica Francescana Monastero S. Maria degli Angelivia Circonvallazione, 1 – 10080 Lugnacco (TO)CCP 85129104 Banco Posta IBAN IT18 B076 0101 0000 0008 5129 104

Nove passi versoBetlemme: la novena delVescovo Edoardo

Anche quest’anno monsignor Cerratoha predicato la novena di Natale nellachiesa del SS. Salvatore: freddo e silenziofuori, atmosfera calda e accogliente all’in-terno con luce, presepio, un buon numerodi fedeli, Vescovo, sacerdoti e diaconi sulpresbiterio: un senso di festosa attesa inun clima intimo e familiare. La Novenaha sempre un suo grande fascino, ma que-st’anno mi è sembrata ancora impreziosi-ta dal tempo prolungato dell’esposizionedel Santissimo, accompagnata dallenote…celestiali delle musiche suonate aturno dai fratelli Beatrice e DamianoVallero, diventati ormai una componenteessenziale di tante funzioni nella parroc-chia del Duomo. Momenti di adorazioneche portavano Gesù in mezzo a noi, unasensazione netta ed emozionante dellasua presenza, sensazione ancora acuitadalle parole e dalle esortazioni del Vescovoascoltate poco prima.

Quest’anno, commentando i “novepassi verso Betlemme”, monsignorEdoardo ha preso in esame i passi dei pro-tagonisti dell’evento più prodigioso dellastoria, reso nostro contemporaneo nell’og-gi liturgico. Così vediamo Gesù partiredagli “abissi della santissima Trinità” perfare la volontà del Padre e redimere gliuomini. Dice il suo SI a tutto, anche allacroce, massima umiliazione: “Non c’èamore vero che non sia umile!”. AncheGiuseppe e Maria dicono SI al misteriosoprogetto di Dio che sconvolge le loro vite:la volontà di Dio è Dio stesso e a lui sipiega anche la storia, pur senza saperlo.Sono i passi della fede: “Fede è lasciarsiabbracciare da un’onda d’amore che tiporta dove Dio vuole”.

I pastori arrivano dal campo: proprio aquesti uomini, poveri e ignoranti, ai gradi-ni più bassi della società, è stato dato ilprimo annuncio della salvezza, mentre iMagi, colti, studiosi in ricerca, vennero dallontano Oriente attirati dalla stella, adora-rono il Bambino, provarono una “grandis-sima gioia” e tornarono per “un’altra stra-da”: un’istanza nuova era nei loro cuori!E’ la conversione di quelli che sono chia-mati da Gesù, capaci poi di cambiare ladirezione della loro vita, a costo anche discelte dolorose. Il cammino dei Magi ciinvita alla conversione e alla missione: èun’impresa difficile in questa società incui molti sono ridiventati pagani. .E quan-ta vecchiezza nel modo di pensare, divivere, e nel conformarsi a questo mondocon le sue “novità” stantie! La vera novitàè Betlemme!

Rinnoviamo lo stupore del Natale!Adoriamo questo re che viene ad offrircii suoi doni, accogliamo la sua misericor-dia in un cammino di fede, speranza ecarità, testimoniando la gioia della suavenuta senza compromessi col mondo!E’ lo sposo che viene a noi e solo nellacomunione con lui c’è salvezza, e avre-mo la felicità.

carla zanetti occleppo

Letterina di Natale di Sr. Serena e Sr. Valentina: un augurio e una (sommessa) richiesta d’aiuto

Aspettiamo i vostri contributi, dainviarsi all'attenzione del direttore:su carta, consegnati o spediti allaredazione de Il Risveglio in viaVarmondo Arborio 9, Ivrea; oppurevia mail all'indirizzo [email protected].

Il Natale è, che lovogliamo o meno, unafesta di tutti. A Natale sifesteggia la nascita diGesù. Lo festeggiano icristiani, lo festeggianoanche i musulmani -per i quali Gesù, chenel Corano si chiamaIssa, è uno dei profetipiù importanti - e lofesteggia anche chi nonprofessa alcuna religio-ne. È una storia, unabella storia, e noi abbia-mo provato a leggerlainsieme, o meglio arileggerla con gli occhinel presente.

Siamo giovani, italiani e stranieri, e facciamo partedel GEC (Gruppo di Educazione alla Cittadinanza)“Together We Stand” nato dalla collaborazione tral'Associazione Acmos e la Cooperativa MaryPoppins. Inquesto gruppo siamo simili e diversi, ma ci sentiamotutti a casa, ci sentiamo tutti cittadini anche se alcuninon hanno ancora la cittadinanza, perché abbiamo deidiritti e dei doveri. Pensiamo che “Nessuno è insosteni-bile, perché tutti dovrebbero poter vivere liberi” e lanostra missione è scoprire e far scoprire l’invisibile chec’è attorno a noi.

Partiamo dal racconto della nascita di Gesù, cosìcome narrato nel Vangelo secondo Luca, ovvero quel-lo che più si avvicina a quanto scritto sulla stessavicenda nel Corano. Dio sceglie di far nascere suofiglio povero tra i poveri e di farlo nascere lontano dacasa, non in una stanza d’albergo, ma in una mangia-toia. E noi, da duemila anni, festeggiamo questa storiapiccola e semplice. Cosa ci dice questo racconto? Ilprimo insegnamento, pensando al fatto che Maria eGiuseppe fossero migranti interni di Israele, accoltidai poveri di Betlemme, crediamo sia l'importanzadell'accoglienza e della condivisione con chi ha meno

di noi. In secondo luogo, riteniamo che sia davveroautentico chi come Gesù non solo spiega agli altricosa sia giusto o sbagliato, ma chi lo dimostra, lo testi-monia con la propria vita. Gesù non “dice” di starecon i poveri: Gesù “sta” con i poveri.

Le persone pensano di sentirsi dio quando hannotutto, quando possiedono tutto. E invece Gesù viene adirci che tutti possono arrivare in alto, che tutti posso-no arrivare a Dio. Ci dice che si festeggia il Natale per-ché si festeggia una missione, e ai missionari nonimporta delle cose materiali, importa solo dell’obietti-vo “alto”. Ma badate bene, tutti hanno un Natale, tuttihanno una missione. Il modo per raggiungere quest'o-biettivo lo si può capire subito: partire dal basso, condi-videndo il poco con tanti. È per questo che tutti i profe-ti nascono poveri.

Ci sono tanti modi per festeggiare il Natale, ma noicrediamo, come si dice in Africa, che “la bellezza senon la condividi diventa piccola piccola”. E allora noinon vogliamo che si camuffi il Natale, che le vacanzenatalizie vengano chiamate “feste invernali”, che nonsi faccia più il presepe, che non si scambino più i rega-li, che non si cantino più le canzoni di Natale.Tutt'altro, noi vorremmo fare tutte queste cose insie-me, con chi crede e con chi non crede; come si fa intanti paesi dell’Africa, dove i cristiani festeggiano ilNatale con i musulmani e dove i musulmani festeggia-no il Tabaski (la Festa del Sacrificio) con i cristiani,mangiando, cantando e ballando insieme.

Non dobbiamo vergognarci della nostra diversità enascondere la storia, ma conoscerla bene per saperlatestimoniare davvero e per poterla raccontare a chiancora non la conosce: le cose nascoste, le cose invisibi-li fanno paura. Allora non ci sentiremo più a disagio coni regali di Natale, perché saranno una bella occasioneper entrare in contatto, per venirsi incontro, per essereobbligati a pensare gli uni agli altri, e per salire tuttiinsieme un po’ più in alto.

Viva le storie e la Storia, viva chi le vive e le raccon-ta! Buon Natale, Bon Noël, Merry Christmas!

GEC “Together We Stand” - Ivrea

Buon Natale, Joyeux Noël, Merry Christmas!Conoscere la nostra storia per saperla testimoniare e raccontare. Non vogliamo chesi camuffi il Natale.

Nel pomeriggio didomenica 17 dicembre,la piccola Comunitàpolacca della Diocesi diIvrea si è ritrovata nellachiesa di Romano Ca-navese per la SantaMessa di preparazione alNatale e il tradizionalescambio degli auguri. Sitratta di un appunta-mento che si riproponeperiodicamente, piùvolte l’anno in occasionedelle principali feste litu-giche, approfittandodell’ospitalità del parrocodi Romano don JacekPeleszyk.

Quest’anno la cele-brazione è stata allietatadal canto delle “Koledy”,le ninne-nanne per ilBambino Gesù della tra-dizione polacca. Al termi-ne, il gruppo si è ritrovatonell’Oratorio ove ha con-diviso il cibo e si è intrat-tenuto cantando ancoratutte le “Koledy” raccoltee preparate da don Jacekcome dono per gli inter-venuti.

Una grande commo-zione, una partecipazionesentita e le voci di tutti ipresenti hanno fatto vive-re un intenso momentodi festa e di preghiera.

Un grazie di cuore adon Jacek che ci accogliesempre fraternamente.

z. skurzak

Incontro natalizioa Romano per lacomunità polaccadel Canavese

“Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato;entrerà e uscirà e troverà pascolo” (Gv 10, 9)

Carissimi amici, Buon Natale! Come può essere buono il nostro Natale se perdiamo il senso

profondo di quanto ci è dato di vivere? Nell’Incarnazione il nostro Dio è entrato nel mondo, nella nostra

carne, per farci entrare in Lui. Non ci sono più confini, siamo già con il Cristo nell’eternità, non c’è

separazione tra il “nostro” e il “Suo”, tutto è suo e quindi tutto final-mente è nostro nel modo giusto, senza doverlo carpire con l’inganno,senza timore di scatenare gelosie, senza menzogna...

Tutto è nostro, perfino la vita eterna, perché Dio ha deciso di donar-la a noi facendosi carne. Entriamo allora insieme, attraversiamo in que-sto Natale del Signore la porta dell’Incarnazione per scoprire la vita diDio che ci è data, a noi così contraddittori e pur sempre cercati e amati.

Carissimi, buon Natale allora nella vita nuova che ci è data, attraver-siamo la Porta insieme!

le vostre sorelle sr. Serena e sr. Valentina

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La dimostrazione d’affettomanifestata per la scomparsadel loro caro

CLAUDIO BETTASSAha vivamente commosso ifamiliari che ringraziano tutticoloro che hanno sentitamen-te partecipato a questo dolo-roso momento con presenza,fiori e scritti.

Ivrea, 27 dicembre 2017.

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RINGRAZIAMENTO

La dimostrazione di vici-nanza manifestata per lascomparsa della loro cara

AGNESE ENRIETTIha commosso i familiari chenell’impossibilità di farlo per-sonalmente, ringraziano sin-golarmente tutti coloro chehanno partecipato a questodoloroso momento con pre-senza, fiori e scritti.

Ivrea, 22 dicembre 2017

Onoranze funebri: GardaIVREA - CALUSO - Tel. 0125.62.74.60

RINGRAZIAMENTO

I familiari tutti di

SILVINA GANNIOVECCHIOLINOved. GRASSIS

commossi per la grande dimo-strazione di stima ed affettoresa al caro congiunto, nell’im-possibilità di farlo singolar-mente, ringraziano sentita-mente quanti con presenza,fiori e scritti hanno preso parteal loro dolore.

Ivrea, 28 dicembre 2017

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I familiari di

LUCA ANGELINOnell’impossibilità di farlo sin-golarmente, ringraziano senti-tamente tutti coloro che conpresenza, fiori scritti e offertehanno preso parte al lorodolore.

Candia C.se,18 dicembre 2017

Onoranze funebri: GardaIVREA - CALUSO - Tel. 0125.62.74.60

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La famiglia di

CAMILLA NICOLASI(ELENA)

ved. MARANGONcommossa per la grande dimo-strazione di affetto resa allacara congiunta, ringrazia senti-tamente quanti con presenza,fiori e scritti hanno preso parteal suo dolore.

Ivrea, 30 dicembre 2017

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La dimostrazione di vici-nanza manifestata per lascomparsa della loro cara

LUCIA BARBUTOha commosso i familiari chenell’impossibilità di farlo per-sonalmente, ringraziano sin-golarmente tutti coloro chehanno partecipato a questodoloroso momento con pre-senza, fiori e scritti

Ivrea, 23 dicembre 2017.

Onoranze funebri: DalbertoIVREA - Telefono 347.64.22.224.

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La Famiglia Elena - Ca-mandona, riconoscente per ladimostrazione di stima edaffetto tributata alla sua caracongiunta

EMILIA CAMANDONAved. ELENA

ringrazia singolarmente tutticoloro che hanno partecipatoa questo doloroso momentocon presenza, fiori e scritti.

Ivrea, 19 dicembre 2017.

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RINGRAZIAMENTOI familiari tutti di

FLORA DACOMEved. BRAZZALE

ringraziano sentitamentequanti con presenza, fiori escritti si sono uniti al lorodolore.

Ivrea, 20 dicembre 2017.

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I familiari tutti di

CIPRIANO BAROLLO(NERIO)

commossi per la grande dimo-strazione di stima ed affettoresa al caro congiunto, nell’im-possibilità di farlo singolar-mente, ringraziano sentita-mente tutti coloro che hannopartecipato a questo dolorosomomento.

Ivrea, 19 dicembre 2017

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MARIO PELLEGRINOnell’impossibilità di farlo sin-golarmente, ringraziano senti-tamente tutti coloro che conpresenza, fiori e scritti hannodimostrato la loro vicinanza.

Ivrea, 20 dicembre 2017

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Giovedì 4 gennaio: Azeglio - Forno* - Ivrea (Gaida) -Montanaro - Rivarolo C.se (Garelli) - San Benigno C.se(Dolce Baudino) - San Giorgio C.se (Genovese)*.

Venerdì 5 gennaio: Castelnuovo Nigra* - Chiaverano -Chivasso (Chivasso Est) - Favria - Pavone - San GiorgioC.se (Calleri)*.

Sabato 6 gennaio: Alice Superiore* - Casalborgone -Chivasso (Semeria 8.30-12.30) - Orio C.se* - Quincinetto- Salassa - Samone.

Domenica 7 gennaio: Banchette - Casalborgone -Castellamonte (Mazzini) - Chivasso (Semeria 8.30-12.30)- Locana (Regina della Pace)* - Mercenasco.

Lunedì 8 gennaio: Borgofranco - Loranzè - Pont C.se(Corbiletto) - Rivara* - Villareggia*.Martedì 9 gennaio: Andrate - Burolo - Candia* -Chivasso (Croce) - Rueglio*.

Mercoledì 10 gennaio: Cuorgnè (Rosboch) - Ivrea(Dora) - Locana (San Luca)* - San Martino C.se.

Giovedì 11 gennaio: Bollengo - Castelrosso - Favria -Romano C.se - Vico*.

I turni delle farmacie sono quelli indicati sulsito dell’Asl To4, e possono subire variazionidell’ultimo momento.

Il turno inizia alle ore 8,30 del mattino e terminaalle ore 8,30 del mattino successivo. Fa eccezionela farmacia contrassegnata con l'asterisco (*), chechiude alle ore 22,30.

FARMACIE DI TURNO

PER PUBBLICARE UNNECROLOGIO, AVERE

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RIVOLGERSI A

IIL RISVEGLIOPOPOLARE

Via Varmondo Arborio, 9IVREA

Tel. 0125 40 562

il isvegliopopolare22 giovedì 4 gennaio 2018

RINGRAZIAMENTO

I familiari di

MARIA ASSUNTAROASCHINO

nell’impossibilitèà di farlo sin-golarmente, rivolgono a tuttiun sentito e riconoscente rin-graziamento per la dimostra-zione di affetto e di stimamanifestata per l’improvvisascomparsa della loro cara.

Rivarolo Canavese, 20 dicembre 2017.

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BBosconero: concerto d’inizio anno tra swing e opera

il isvegliopopolare 23giovedì 4 gennaio 2018 • Tempo libero

Ivrea

POLITEAMA011.910.14.33Dal 4 all’8 gennaioCOCOOrario: feriali 17 festivi 15-17.20 lunedì 21Dal 4 al 9 gennaio (lun. 8 escluso)COME UN GATTO IN TANGENZIALEOrario: giovedì e martedì 21 da ven. a dom. 20.10-22.05

BOARO-GUASTI0125.64.14.80Dal 4 all’8 gennaioCOCOOrario: 15.30-17.45 lunedì 18.30COME UN GATTO IN TANGENZIALEOrario: 20.15-22.15 lunedì 21

CINECLUB Martedì 9 e mercoledì 10 gennaio PIIGSOrario: martedì 15-17.10-19.20-21.30 mercoledì 15.30-18

POLITEAMA 0125.64.15.71Dal 4 al 9 gennaioWONDEROrario: 15.30-17.45-20 lunedì e martedì 20Dal 4 al 9 gennaioTHE GREATEST SHOWMANOrario: 22.15

EFFETTO CINEMA Mercoledì 10 e giovedì 11 gennaioRITORNO IN BORGOGNAOrario: mercoledì 15-17.30-21.30 giovedì 19-21.30

Al Cinema

Valperga

AMBRA0124.61.71.22Sala 1Dal 4 al 7 gennaioCOCOOrario: giovedì e domenica 16.30 venerdì e sabato 16.30-20Dal 4 al 7 gennaioWONDEROrario: giovedì e domenica 21.30

venerdì e sabato 22.30

Sala 2Dal 4 al 7 gennaioJUMANJI BENVENUTI NELLA GIUNGLAOrario: feriali 18-21.30 festivi 15.30-18-21.30

RASSEGNA CINEMA D’ESSAIGiovedì 18 gennaioIL PALAZZO DEL VICERE'Orario: 21.30

ChivassoCuorgnè

MARGHERITA0124.65.75.23Dal 4 al 7 gennaioCOCOOrario: feriali 16-18.15 festivi 15-17.15Dal 4 all’8 gennaioCOME UN GATTOIN TANGENZIALEOrario: feriali 21.30 festivi 19.30-21.30

Dopo il viaggio a Istanbul dell’ultimo film, Ozpetek ha rive-lato di non sapere definire quale sia la sua vera patria e, nelmare delle storie che desidera da sempre raccontare ha trovatoun posto per Napoli, luogo magico e poetico per eccellenza.

Tutto comincia al Teatro San Carlo, durante la rappresenta-zione di un rito pagano partenopeo: in mezzo al pubblico,Adriana nota un ragazzo sconosciuto, più giovane di lei; i lorosguardi si incontrano, sono attratti, i due si scambiano pocheparole, trascorrono insieme una notte di passione. Si chiamaAndrea e la lascia con un appuntamento per l’indomani alleore diciotto nel Museo Archeologico.

Adriana, che di mestiere è medico anatomopatologo, è unadonna razionale e ha a che fare più spesso con i morti che conle persone vive… però oggi si sente come rinata, raggiunge ilmuseo, alla Stanza Segreta in mezzo alle sculture classiche eattende fino quasi a sera. Ma Andrea non arriva. Il giorno suc-cessivo la donna torna al mestiere di sempre che irrompe con laquotidianità di camici verdi e odore di formalina; duranteun’autopsia Adriana si rende conto di conoscere il cadaveredell’uomo disteso sul lettino…

La trama, che all’inizio pare adatta a un thriller, proseguedispiegandosi tra episodi enigmatici, mentre gli interpreti devo-no fare i conti con la vera protagonista del film, la città con lesue mille contraddizioni: da un lato la grande bellezza, l’elegan-za dei palazzi barocchi, il profumo del caffè; dall’altra la naturaancestrale dei numeri della cabala, i vicoli e il sangue, e l’ideadella presenza di un’anima femminile inquietante e ambigua.

L’interessante fotografia, soprattutto per gli ambienti inter-ni, è curata da Gianfilippo Corticelli. Giovanna Mezzogiorno,dopo la pausa degli anni passati, è tornata al cinema d’autorecon un ruolo sensuale e intenso.

Nel finale compare fuggevole l’immagine del Cristo Velato,la scultura marmorea posta all’interno della CappellaSansevero: altro simbolo di mistero e sacralità.

graziella cortese

Dietro lo schermoNapoli velata

di Ferzan OzpetekItalia, 2017genere: drammaticointerpreti: Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi,Anna Bonaiuto, Biagio Forestieri, Peppe Barradurata: 1 ora 53 minutigiudizio: bello (e misterioso)

BOSCONERO - Riprende,con il nuovo anno, la stagioneteatrale curata dall'associazio-ne L'Officina dell'Arte. Oggi,giovedì 4, alle 21 viene propo-sto il “Concerto d'inizioanno”, protagonisti il grupposwing Accordi Disaccordi(Alessandro Di Virgilio chitar-ra solista, Dario Berlucchi chi-tarra ritmica, Elia Lasorsacontrabbasso) e il mezzoso-prano Chiara Osella, con lapartecipazione del trombetti-sta Cesare Mecca.

Accordi Disaccordi è untrio nato agli inizi del 2012, ilcui genere si orienta su unrepertorio gipsy jazz, ripropo-nendo in chiave moderna iclassici della migliore musicajazz e manouche degli anni'30. Allo stesso modo vengonoscritti numerosi inediti e riar-rangiamenti di alcuni branipiù moderni, anche pop,secondo una personalissimainterpretazione che loro stessi

amano definire “hot italianswing”, con una continuaispirazione allo stile del cele-bre chitarrista manoucheDjango Reinhardt.

Hanno all'attivo duealbum, “Bouncing Vibes” del2013 e “Swing Avenue” del2015: il primo è interamentesuonato in trio, mentre ilsecondo vede la presenza, inalcuni brani, anche di un vio-loncello, di un sassofono (suo-

nato da Emanuele Cisi) e diun clarinetto (suonato daGiacomo Smith). A metà2016 hanno prodotto unnuovo c.d. dal titolo “LiveTracks”: è la raccolta di alcuneregistrazioni live in studio,con numerosi e importantiospiti, a testimonianza dellaspiccata anima sperimentaledel trio.

Chiara Osella, mezzoso-prano con un'estensione voca-

le di tre ottave, è artista eclet-tica il cui repertorio abbraccial'opera barocca, classica e con-temporanea. Vincitrice del 66°concorso "Tls A. Belli” diSpoleto, ha debuttato ne "LaTraviata". Si è esibita a fiancodi Placido Domingo in"Simon Boccanegra" di Verdi,e nelle due opere vivaldiane"L'incoronazione di Dario" e"Juditha Triumphans" conFederico Maria Sardelli.Interprete di repertorio con-temporaneo, ha cantato nelleprime assolute "OperaMigrante" (Lucio Gregoretti eAndrea Cera) e "Doglie"(Valerio Sannicandro) direttada Marco Angius.

Allieva dell'Opera Studiodell’Accademia di SantaCecilia di Roma, si è perfezio-nata con Renata Scotto; hapartecipato a masterclass conMirella Freni, Renato Bruson,Lella Cuberli, AlessandroCorbelli, Monica Bacelli.

Lo chef Iaccarini torna a casa, a RomanoROMANO - 31 anni,

romanese, Denis Iaccarinidallo scorso agosto è lo chefdel ristorante caffetteria libertyLe Jardin Fleuri di via SantaTeresina 25. La scelta diIaccarini conferma, ancorauna volta, la volontà della pro-prietà di rendere il locale unarisorsa per il territorio, sia dalpunto di vista culturale e turi-stico, sia per quel che concer-ne le opportunità occupazio-nali e la valorizzazione deiprodotti locali. “Dopo gli studiall’alberghiero 'Prat' di Ivrea -racconta il giovane chef -,dove mi sono diplomato nel2005, ho lavorato per sei anniin Canavese per poi partire,nel 2012, per l’Australia. Perdue anni e mezzo non sonomai rientrato in patria e holavorato senza sosta per dueristoranti a Melbourne.Tornato in Europa, nuoveopportunità mi hanno portatoa Londra, per poi volare in

Canada, a Vancouver, e, infi-ne, per qualche tempo, in SudCorea. Sono tornato aRomano soltanto nell’aprile2017 ed ho iniziato a lavorareper Le Jardin Fleuri durantel’estate. Una bella sfida, chemi impegna anche dal puntodi vista della creatività, dellafantasia”.

Quali sono le ricette o lecuriosità proposte? “Le JardinFleuri - risponde Denis - siispira alle ricette di inizio '900,alla raffinata cucina francese,da sempre maestra di granclasse, ma, anche, alla tradi-zione piemontese. Si tratta diterritori attigui, culturalmentee geograficamente, con saporiche ben si sposano per soddi-sfare i palati e la voglia diqualcosa di diverso. Tutti glispunti sono rielaborati in chia-ve moderna, per i gusti di unaclientela attuale”.

Tra le curiosità nel menu,Iaccarini propone "un dolce

fantastico, dedicato alla garaciclistica del 1927 Paris-Brest.Tra i primi mi piace eviden-ziare il tagliolino al coniglio, incui la carne e la pasta si abbi-nano perfettamente. Infinedue curiosità sono inserite trai piatti della tradizione: ilCanaveis, con riso e latte concastagne e la zuppa diCaprauna con orzo e rape”.

“Messieur, che figura!” in scena a Chivasso

CHIVASSO - Al via la seconda fase della rassegna tea-trale dedicata ai bambini e alle loro famiglie, quella curatada Teatro a Canone e intitolata "Il paese di legno". Siparte, domenica 7 gennaio alle 16 al Teatrino Civico, conlo spettacolo "Messieur, che figura!", della compagniaTeatro Tascabile di Bergamo, protagonisti Ruben Manentie Alessandro Rigoletti: in scena due clown, Augusto eBianco, che tra dialetto lombardo, francese maccheronicoe italiano aulico, costumi da pagliaccio e schiaffi da circo,dialogano tra loro e dei fatti loro... eppure è come se ilpubblico fosse anche lui in scena.

I biglietti costano 5 euro, ingresso gratuito per bambi-ni fino a 4 anni compiuti. E' consigliata la prenotazione,rivolgendosi alla Biblioteca MoviMente, 011/04.69.920.Da ricordare che, fuori dal Teatrino, i titolari diGiocarpensando sono presenti con giochi che tutti posso-no provare. Inoltre la Pasticceria Bonfante di via Torino 29offre, a tutti i bambini che si recano in negozio muniti delbiglietto dello spettacolo, una fetta di torta.

La rassegna è organizzata, per la prima volta congiun-tamente, dalle compagnie teatrali locali Faber Teater eTeatro a Canone, Comune di Chivasso, circuito Piemontedal Vivo e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino.Collaborano al progetto gli esercizi commerciali LibreriaGarbolino, Giocarpensando e Pasticceria Bonfante.

teatro per ragazzi

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il isvegliopopolare24 giovedì 4 gennaio 2018• Sport

IVREA – Si è conclusasabato 30 dicembre la diciotte-sima edizione del Torneointernazionale di solidarietà"Canestri senza reti". La ker-messe baskettistica riservataagli Under 14 (anno 2004),nel 2017 ha visto la vittoria diuna formazione italiana, laRappresentativa della Liguria:è appena la seconda volta,nella storia del torneo, che ciòaccade. La prima vittoria erastata, nell’ormai lontano2010, del Leoncino Mestre.

La Liguria in finale hasuperato per 86-74 la squadraserba del Foka, provenientedalla città di Kragujevac.Finale per il 3° e 4° posto tra leserbe Stella Rossa Belgrado eMladost Cacak, vinta dallaprima 60-41.

Le quattro giornate dibasket giovanile erano iniziatenel pomeriggio di mercoledì27 dicembre con le qualifica-zioni (quattro gironi di quattrosquadre ciascuno), proseguitenella mattinata di giovedì 28.Nel primo pomeriggio dellostesso giorno si è assistito, perle vie della città, alla consuetasfilata delle formazioni parte-cipanti, con il tragitto che èandato dal palazzetto dellosport dell’Istituto "Cena" finoalla sala Santa Marta. Lo stes-so giovedì, in serata, sonoriprese le qualificazioni.

Venerdì 29 dicembre èstato il giorno delle semifinali,disputate nelle palestre"Cena", "Gramsci" e "Falcone".Sabato mattina finali dal 5° al16° posto e al pomeriggio gliappuntamenti più prestigiosi,quelli che hanno determinatola collocazione sui gradini delpodio. Sono seguite le premia-

zioni, cui ha presenziato l’as-sessore cittadino allo Sport,Giovanna Strobbia.

Quest'anno le 16 squadrepartecipanti al torneo com-prendevano cinque formazionistraniere, provenienti rispetti-vamente da Germania (1),Serbia (3) e Spagna(1), e undicisquadre italiane. Fin dalleprime battute di gioco dellequalificazioni si sono andatidelineando i valori in campo esono emerse le squadre piùforti, che sarebbero poi state leprotagoniste delle finali: ovve-ro le serbe Cacak, Belgrado eKragujevac, con l'italianaRappresentativa Liguria chegià la scorsa edizione si eraben comportata, arrivandoterza assoluta. Quest'anno neiquarti ha battuto la quotataBayern Monaco (55-48),

togliendo di mezzo una peri-colosa concorrente per le finalipiù prestigiose. Nonostante lapreponderanza serba nellesemifinali, i liguri hannoavuto la meglio su Cakac (52-

47); nell’altra partita ilKragujevc ha surclassato laStella Rossa, 101-68.

La finale, disputata difronte a circa 600 persone, èandata come abbiamo detto

inizialmente, forse anche con-tro i pronostici.

Questa la classifica: 1°Rappresentativa Liguria, 2°Foka Kragujevac, 3° StellaRossa Belgrado, 4° Mladost

Cacak, 5° Leoncino Mestre, 6°Bayern Monaco, 7° PmsMoncalieri, 8° Saint JosepBadalona, 9° Vanoli Cremona,10° Aquila Trento, 11° BiancoBlu Firenze, 12° PallacanestroTrapani, 13° PolisportivaMasi Casalecchio, 14°Costone Siena, 15° UsacRivarolo, 16° Lettera 22 Ivrea.

Premi individuali: migliorgiocatore italiano LorenzoCuttini della RappresentativaLiguria, miglior giocatorestraniero Marko Djordjevicdel Foka Kragujevac. Ilmiglior quintetto è quellocomposto da Nicolò Zavaroni(Liguria), Curcic Djorje(Mladost Cacak), Franco Pol(Badalona), Nikola Mirkovic(Kragujevac), Uros Malavrazic(Belgrado).

eugenio cacciola

IVREA - RAPPRESENTATIVA LIGURE BATTE KRAGUJEVAC

‘Canestri senza reti’: vittoriaitaliana, dopo tanti anni

A sinistra le due finaliste, Liguria e Kragujevac;qui sotto le partecipanti alla finale di consolazione,

Stella Rossa Belgrado e Mladost Cacak