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ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 1 CENTRO EST
PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
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SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIE
E SECONDARIA DI 1° GRADO
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
CENTRO STORICO
Via Mazzini n°66
Tel 0536 1844660
3 SEZIONI
SCUOLA DELL’INFANZIA
S.AGOSTINO
Via Trieste n° 69
Tel05361844656
4 SEZIONI
SCUOLA DELL’INFANZIA
PETER PAN
BRAIDA
Via Braida n° 314
Tel 0536 1844670
3 SEZIONI
SCUOLA PRIMARIA
G.PASCOLI
Via Mazzini n° 62
Tel 0536 1844501
9 CLASSI
SCUOLA PRIMARIA
S:AGOSTINO
Via La Spezia n° 21
Tel 0536 1844521
13 CLASSI
SCUOLA SECONDARIA
1° GRADO
LEONARDO
Via Mazzini n°112
Tel 0536 1844 611
13 CLASSI
UFFICIO DI PRESIDENZA
Via Mazzini n° 62
Tel 0536 1844501
Fax 0536 1844511
3
UUFFFFIICCIIOO
SSEEGGRREETTEERRIIAA
DD..SS..GG..AA..
PPeerrii MMaannuueellaa
VICARIO D.S.G.A
Gianfortone Antonia
ASSISTENTI AMMINISTRATIVE
ISCRIZIONI
Visconti Pina
PERMESSI ASSENZE ECC
Trascendi Rita
PERSONALE ATA,
CONTATTI ENTI,
Daldoss Anna
PROTO
COLLl
Riccardi
Raffaella
CTP
Barone Concetta
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IMPARARE INSIEME, IMPARARE FACENDO, IMPARARE AD IMPARARE
Il Piano dell'Offerta Formativa è il documento del nostro Istituto Comprensivo : ne definisce l’identità culturale e
progettuale e rende pubblica agli utenti ed al territorio le scelte di lavoro sul piano educativo e didattico,
curricolare ed extra - curricolare, insieme alle scelte organizzative, adottate in base alla propria autonomia,
secondo quanto prescritto dal D.P.R n.275, dell’8.3.1999, (“Regolamento sull’Autonomia Scolastica”).
La scuola dell’autonomia è una comunità educativa aperta al sociale, alla collaborazione concreta con il territorio
e con le istituzioni in esso presenti. Si pone altresì come “una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza
sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni” (art.1 D.P.R.
249/1998).
La consapevolezza della pluralità delle intelligenze e degli stili cognitivi, insieme al bisogno sociale di ripensare
ai saperi e alle competenze per rispondere alle profonde trasformazioni culturali, sociali e dei sistemi
d’informazione e di comunicazione del mondo attuale, hanno posto in luce il bisogno di passare da una scuola
dell’insegnamento ad una scuola dell’apprendimento, in cui si riconosce la centralità dello studente e del suo
diritto alla formazione integrale come persona, nel rispetto della propria identità sociale e culturale.
La scuola realizza il diritto all’apprendimento e alla crescita educativa di tutti gli alunni, ha l’impegno di
valorizzare le diversità e di far emergere le potenzialità di ciascuno.
Lo stile educativo della scuola, imperniato sul “fare per apprendere” e “apprendere ad imparare” stimola la
curiosità e la motivazione dell’alunno, ne valorizza lo stile e il ritmo individuale di apprendimento, rendendo il
bambino protagonista del suo processo di crescita globale.
Il Piano ha pertanto lo scopo di:
Presentare il circolo agli utenti e alla città
Fornire le informazioni sulla sua organizzazione
Esplicitare gli obiettivi educativi che la scuola intende perseguire
Descrivere le attività curricolari che vengono svolte
Illustrare i progetti e le attività extra - curricolari introdotte nella didattica attraverso l’ampliamento
dell’offerta formativa
L’AMBIENTE SOCIO – ECONOMICO
La struttura economica di Sassuolo è sostenuta da attività produttive caratterizzate, in generale, da una
tecnologia finalizzata soprattutto all'automazione delle linee. Non si può parlare, quindi, di settori industriali di
punta per quanto riguarda la ricerca e l'elaborazione di nuovo know-how. Il personale impiegato è
normalmente addetto a funzioni amministrativo/commerciali, alla manutenzione delle linee o alla
alimentazione delle macchine. La piramide organizzativa di tale struttura aziendale ha una larga base occupata
da manodopera generica, senza particolari titoli di studio. Ciò ha attivato, nel passato, importanti flussi
migratori provenienti dalle zone depresse del meridione, ai quali, ultimamente, si sono aggiunti numerosi arrivi
dai Paesi extraeuropei. Parallelamente a questo aumento della popolazione e allo sviluppo economico del
distretto ceramico, si sono andate moltiplicando, come indotto, anche piccole e floride realtà artigianali. Si è
realizzata, così, una situazione di evidente ricchezza per i titolari delle medie e piccole imprese, per gli artigiani
e per le famiglie che possono contare su due o più salari.
Oggi la situazione è notevolmente cambiata. La crisi economica che sta attanagliando tutto il paese si è
fatta sentire ed ha colpito anche questa area così florida e ricca. Le famiglie mostrano evidenti segni di
sofferenza economica e chiedono con maggior insistenza aiuto alle istituzioni, compresa la scuola. Molti
genitori incontrano difficoltà nel comprare ai figli i libri di testo ed il materiale scolastico. Non sono più in
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grado di pagare le rette per attività extrascolastiche ed intrascolastiche.
Sono evidenti i disagi delle famiglie che vivono con un solo mensile o nella condizione di
disoccupazione. Situazioni, queste, che sono legate alla ancor breve permanenza sul territorio, oppure a
caratteristiche socio - culturali inidonee ad un buon inserimento nel contesto produttivo.
Tornando ad una visione d'insieme dell'aggregato sociale, si rileva come la percezione della scuola, che
viene indotta nei ragazzi, per alcuni sia strumentale al rapido raggiungimento di una posizione
economica socialmente riconosciuta, per altri sia finalizzata alla gestione delle ditte di cui i genitori sono
titolari. Alla luce di quanto sopra appare sempre più diffusa la consapevolezza della necessità di una scolarità
prolungata, ma non percepita adeguatamente dalla maggior parte delle famiglie, che non accettano
compiutamente quello che la scuola può offrire. Si toglie, così, la possibilità ai ragazzi di acquisire meglio
quegli strumenti necessari ad un adeguamento a richieste più specifiche, ad una maggiore duttilità e
flessibilità della formazione, per ricoprire incarichi più qualificati e per arginare disoccupazione e
sottoccupazione. E' in base a queste considerazioni che la scuola individua la sua linea di condotta e definisce
la sua offerta formativa, di cui il P.O.F. costituisce l'asse portante. In questo senso la scuola sottolinea la sua
funzione primaria, quale agenzia formativa, dichiarandosi, per altro, disponibile a vagliare gli eventuali
contributi provenienti dalle famiglie e dagli Enti formativi informali presenti sul territorio. Infatti, già da
diversi anni sono in atto rapporti di collaborazione con altre
agenzie esterne coinvolte nel processo educativo.
ORGANIZZAZIONE DEI PLESSI
SCUOLE D’INFANZIA
Le scuole funzionano dal lunedì al venerdì
“SANT’AGOSTINO”
ENTRATA
ANTICIPATA
MATTINA POMERIGGIO PROLUNGAMENT0
h.7.30-8.00
Entrata
Anticipata
h.8.00/9.00
entrata
h.9.00/11.30
Attività Didattica
h.11.45/12
Uscita per i bambini che non consumano il
pasto
h.12.00/13.00
pranzo
h.13.00/13.15
Uscita per i bambini che non si fermano a
dormire
h.13.15/15.15
Riposo Pomeridiano
h.15.30/15.45
Merenda
Attività Ricreativa
h.15.45/16.00
Uscita
h.16.00/h.18.30
Intrattenimento dei bambini
che
fruiscono di orario
prolungato
(DOMUS)
“CENTRO STORICO”
6
ENTRATA
ANTICIPATA
MATTINA POMERIGGIO PROLUNGAMENT0
h.8.00/9.00
entrata
h.9.00/11.30
Attività Didattica
h.11.30/11.45
Uscita per i bambini che non consumano il
pasto
h.11.45/12.30
pranzo
h.12.45/ 13,00
Uscita per i bambini che non si fermano a
dormire
h.13.15/15.15
Riposo
pomeridiano
h.15.30/15.45
Merenda
Attività Ricreativa
h.15.45/16.00
Uscita
h.16.00/h.18.30
Intrattenimento dei bambini
che
fruiscono di orario
prolungato
(DOMUS)
“ PETER PAN BRAIDA “
ENTRATA
ANTICIPATA
MATTINA POMERIGGIO PROLUNGAMENT0
h.8.00/9.00
entrata
h.9.00/11.15
Attività Didattica
h.11.15/11.30
Uscita per i bambini che non consumano il
pasto
h.11.30/12.30
pranzo
h.12.45/13.00
Uscita per i bambini che non si fermano a
dormire
h.13.15/15.15
Riposo
pomeridiano
h.15.30/15.45
Merenda
Attività Ricreativa
h.15.45/16.00
Uscita
SCUOLE PRIMARIE
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“G.PASCOLI”
La scuola funziona per 10 classi a 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio.
PRE-SCUOLA MATTINO MENSA POMERIGGIO POST-SCUOLA
h.7.30/8.00
entrata anticipata
servizio pre-scuola
(DOMUS)
h.8.00/8.05
entrata
h.8.05/9.55
attività
didattica
9.55/10.15
Ricreazione
h.10.15/12.05
attività didattica
h.12.15/13.45
Pasto
Attività ricreative
13.45/14.00
Attività propedeutiche
alla didattica
14.00/16.00
Attività didattica
La mensa funziona con la modalità dei due turni sia per motivi di sicurezza all’interno del locale sia per vivere il momento del pranzo
come parte educativa di notevole rilevanza.
1° TURNO dalle ore 12,10 alle ore 12,40 : classi 3^A – 3^B - 4^A – 4^B - 5^A
2° TURNO dalle ore 12,40 : classi 1^A – 1^B – 2^A – 2^B - 5^B.
“S.AGOSTINO”
La scuola funziona per le 13 classi a 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio.
PRE-SCUOLA MATTINO MENSA POMERIGGIO POST-SCUOLA
h.7.30/8.10
entrata anticipata
servizio pre-scuola
(DOMUS)
h.8.10/8.15
entrata
h.8.15/10.10
attività
didattica
10.10/10.30
Ricreazione
h.10.30/12.30
attività didattica
h.12.30/13.50
Pasto
Attività ricreative
h.13.50/14.15
attività propedeutiche
alla didattica
14.15/16.15
Attività didattica
h.16.15/16.30
interscuola
h.16.15/18.15
servizio post-scuola
(DOMUS)
ORGANIZZAZIONE MENSA PASCOLI
La mensa per gli alunni della scuola primaria G. Pascoli funziona con la modalità dei due turni sia per motivi di sicurezza all’interno del locale sia per vivere il momento del pranzo come parte educativa di notevole rilevanza : la mensa scolastica è un momento di scolarizzazione, di socializzazione e, soprattutto, di igiene alimentare, rivestendo un ruolo importante per la salute e il benessere dei bambini. Il pranzo consumato a scuola, sostituendo il pasto consumato in famiglia, è un momento relazionale di primaria importanza. Consumare un pasto in comunità non significa soltanto condividere il cibo con gli altri ma vivere il momento come occasione di socializzazione.
1° TURNO dalle ore 12,10 alle ore 12,40 : classi 3^A –3^B - 4^A – 4^B -5^A 2° TURNO dalle ore 12,40 : classi 1^A – 1^B – 2^A – 2^B - 5^B
Totale alunni 145
8
iscritti a mensa
Media per turno
72
1° turno 3 gruppi da 24 alunni seguiti da 3 docenti ( 3^A - 4^B - 5^A ) + 2 docenti per alunni certificati Salvati F. (3^B) , Fiore G. (4^A)
2° turno 3 gruppi da 24 alunni seguiti da 3 docenti ( 1^A – 1^B – 5^B ) +2 docenti per alunni certificati Cavani F.(2^A) , PecoraroG. (2^B)
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “LEONARDO”
1^ - 2^ 3^ - 4^ - 5^
ITALIANO
9 8 7
MATEMATICA
8 7
SCIENZE
2 2
STORIA
2 2
GEOGRAFIA
2 2
ED. CIVICA
In orario di storia 1
INGLESE
1 2 3
ARTE
1 1
ED. MUSICALE
1 1
SC . MOTORIE
1 1
REL/ATT. ALT..
2 2
TECNOLOGIA
1 1
TOTALE
30 30
9
ORARIO DI LEZIONE
1 ora II ora III ora intervallo IV ora V ora
8.00 9.00 10.00 10.55-11.05 11.05 12.00-13.00
10
CCLLAASSSSII ee SSTTUUDDEENNTTII
((ssiittuuaazziioonnee aall 55//1122//22001144))
FFrreeqquueennttaannoo llaa SSccuuoollaa ““LLeeoonnaarrddoo”” nn°° 226666 aalluunnnnii ,, rriippaarrttiittii iinn 13 ccllaassssii iinn bbaassee aall sseegguueennttee sscchheemmaa::
NN.. 44 ccllaassssii pprriimmee,, ppeerr uunn ttoottaallee ddii 74 aalluunnnnii
NN.. 55 ccllaassssii sseeccoonnddee,, ppeerr uunn ttoottaallee ddii 96 aalluunnnnii
NN.. 44 ccllaassssii tteerrzzee,, ppeerr uunn ttoottaallee ddii 9966 aalluunnnnii
TTEEMMPPOO SSCCUUOOLLAA
La scuola” Leonardo da Vinci” è una scuola secondaria di1° grado con il seguente orario settimanale:
TEMPO ORDINARIO:
30 ore settimanali
30 ore di insegnamento curriculare
Discipline N° ore
settimanali
Italiano, 6
Storia, Geografia, Cittadinanza e
Costituzione
4
Matematica e Scienze 6
1° Lingua comunitaria (inglese) 3
2° Lingua comunitaria (francese) 2
Tecnologia 2
Arte e immagine 2
Musica 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione ** 1
TOTALE ore tempo normale 30
** La scuola si attiverà per organizzare attività alternative alla R.C.I, come previsto dalla normativa in vigore , per tutti
gli alunni che non si avvalgono dell’I.R.C.
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RRIISSOORRSSEE FFUUNNZZIIOONNEE
Disponibilità individuale
per ore di supplenza. Allo scopo di evitare disagi causati sia dalla ritardata assegnazione dei docenti da
parte dell’U.S.P., sia dall’assenza improvvisa di qualche docente, nel corso
dell'anno, gli insegnanti dichiarano, individualmente, la loro disponibilità a
sostituire i colleghi assenti, sino ad un massimo di 6 ore settimanali.
La loro distribuzione viene effettuata in base ad un calendario predisposto dalla
Presidenza al fine di garantire la copertura di tutte le ore di lezione ed inserite
nell’orario settimanale di servizio.
Là dove fosse possibile, la sostituzione viene effettuata da colleghi
della stessa classe e/o corso.
RRiicceevviimmeennttoo ddeeii ddoocceennttii SSccuuoollaa sseeccoonnddaarriiaa ddii II ggrraaddoo ““LLeeoonnaarrddoo””
Ricevimento individuale: ogni docente fissa la sua ora di ricevimento (vedi allegato VIII) da effettuarsi nei
seguenti periodi:
dal 20 ottobre 2014 al 22 dicembre 2014
dal 9 marzo 2015 al 16 maggio 2015
Ricevimento generale: sarà effettuato nella sede delle Leonardo da Vinci, nei seguenti giorni:
mercoledì 22 ottobre 2014: elezioni dei rappresentanti dei C.d.C. i coordinatori dovranno presiedere le
assemblee dei genitori.
lunedì 15 dicembre 2014: I incontro scuola-famiglia
martedì 10 febbraio 2015: consegna documento di valutazione 1° quadrimestre.
venerdì 17 aprile 2015: II incontro scuola-famiglia
Mercoledì 10 giugno 2015: consegna schede di valutazione II quadrimestre
Oltre a questi momenti calendarizzati, gli insegnanti si rendono disponibili per incontrare i genitori che ne
avessero necessità, previo appuntamento. Eventuali variazioni prevedibili preventivamente del giorno o
dell’orario di ricevimento da parte dei docenti saranno comunicati alle famiglie sul diario degli alunni.
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CCaalleennddaarriioo ssccoollaassttiiccoo 22001144//1155
I NI ZI O LE ZI ONI E ATTI VI T A’ DI D ATTI C O -EDUCATIVE: 15.09.2014
TERMINE LEZIONI: 06.06.2015
Sospensione delle lezioni e festività di rilevanza nazionale:
VACANZE DI NATALE: dal 24.12.2014al 06.01.2015 (compresi)
VACANZE DI PASQUA: dal 2.04.2015 al 7.04.2015 (compresi)
FESTA OGNISSANTI: 01.11.2014;
FESTA DEL PATRONO - 23.04.2015
FESTA DELLA LIBERAZIONE: 25.04.2015
FESTA DEI LAVORATORI: 01.05.2015
FESTA DELLA REPUBBLICA: 02.06. 2015
EDIFICI SCOLASTICI
Scuole dell’Infanzia
Gli insegnanti determinano, in sede di programmazione di Plesso, i criteri e le modalità d’uso degli ambienti di cui la
scuola dispone e si adoperano per renderli, per quanto possibile, funzionali, confortevoli ed estetici, al fine di offrire
agli alunni un luogo accogliente dove si possa vivere bene e, nello stesso tempo, un luogo ben strutturato, nel quale
maturare progressivamente la capacità di azione diretta, di esplorazione, di riflessione.
L’allestimento di spazi-laboratori all’interno della scuola risponde all’esigenza di una didattica dinamica e flessibile
che favorisca la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze, ma anche il rispetto degli altri, delle cose e
delle regole. I laboratori vengono utilizzati da gruppi di bambini (10/14) durante la compresenza degli insegnanti.
Il laboratorio è inteso come uno spazio facilmente leggibile che favorisce:
Le relazioni interpersonali
L’autonomia operativa di ciascun bambino
La valorizzazione dell’intuizione e della creatività
L’uso e la padronanza dei sistemi simbolico culturali attraverso la rappresentazione e la formalizzazione
dell’esperienza.
All’ interno delle scuole sono allestiti i seguenti laboratori:
Salone utilizzato per il Progetto psicomotorio
Atelier utilizzato per Progetto grafico pittorico e manipolativo
Sala lettura o angolo strutturato per Progetto lettura
Piccoli ambienti o angoli attrezzati organizzati per attività linguistiche a piccolo gruppo
ORGANIZZAZIONE DELLE SEZIONI
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Gli spazi sono predisposti al fine di creare un ambiente articolato e plurifunzionale adeguato al bisogno dei bambini e
alle finalità del progetto Educativo.
SEZIONE TRE ANNI
Nella sezione tre anni, dove occorre sollecitare l’azione diretta dei bambini, favorire l’aggregazione spontanea per
piccoli gruppi e rispondere al bisogno di sicurezza e tranquillità.
SEZIONE QUATTRO ANNI
Nella sezione quattro anni, dove occorre favorire l’attività di gioco simbolico, le capacità espressive e suggerire
attività di scoperta e di auto organizzazione.
SEZIONE CINQUE ANNI
Nella sezione cinque anni occorre favorire il massimo di autonomia dei bambini, consentire la possibilità di
sperimentare, utilizzare utensili, procedere e rispondere al bisogno di espressione e comunicazione dei bambini.
SEZIONI MISTE
Nella sezione mista occorre favorire l’aggregazione spontanea , l’attività di gioco simbolico e rispondere al bisogno
di espressione e comunicazione dei bambini di diverse età.
Scuole Primarie
Nelle due scuole Primarie sono stati allestiti laboratori specifici per il supporto alla qualità formativa e alle diverse
discipline , nonché per progetti e lavoro a gruppi. Gli insegnanti determinano, in sede di programmazione di Plesso, i
criteri e le modalità d’uso degli ambienti di cui la scuola dispone e si adoperano per renderli, per quanto possibile,
funzionali, confortevoli ed estetici, al fine di offrire agli alunni un luogo accogliente dove si possa vivere bene e,
nello stesso tempo, un luogo ben strutturato, nel quale maturare progressivamente la capacità di azione diretta, di
progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione e di studio individuale.
Laboratori
Attualmente sono presenti:
- Laboratori LIM
- 8 classi con LIM (Pascoli)
- Laboratori d’informatica, utilizzati per attività d’informatica e multimedialità, dotati di computers, scanner e
stampanti, collegamento internet con linea ADSL
- Aule d’immagine, utilizzate per attività curricolari, per la preparazione di materiali relativi a progetti, feste e
allestimenti per mostre.
- Aule di scienze, per attività di ricerca e sperimentazione a gruppi.
- Aula di musica e psicomotricità ( presso la scuola S. Agostino)
- Aule audiovisivi, per proiezioni ed utilizzo di materiale multimediale
- Aule d’inglese, attrezzate per l’ascolto e la visione di audio-videocassette, dvd e TV satellitare fornite di supporti
visivi e di materiali didattici utilizzati nell’insegnamento della L2.
- Palestre, utilizzate in orario scolastico per attività motorie anche dalle scuole d’infanzia attigue
- La palestra della scuola Primaria Pascoli viene utilizzata anche dalla scuola secondaria di !à grado per un giorno
alla settimana
- Laboratori di cucina (plessi S. Agostino) utilizzati per progetti specifici interdisciplinari.
- Aula di psicomotricità utilizzata per percorsi individuali di recupero sensoriale –psicomotorio.
- Aule di lettura per attività di ricerca e di animazione alla lettura.
La ssccuuoollaa sseeccoonnddaarriiaa ddii II ggrraaddoo ssttaattaallee “““LLLeeeooonnnaaarrrdddooo DDDaaa VVViiinnnccciii ”” è s i t u a t a in via Mazzini n°112 nel
cuore del centro di Sassuolo (Mo). L’edificio è costituito da due piani (piano rialzato e piano primo) e da un piano
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seminterrato:
DESCRIZIONE DELLA SCUOLA
Ampio ingresso con zona per collaboratori scolastici
N. 6 aule per la normale attività ubicate al piano rialzato e n. 7 al 1° piano
N. 1 locale riservato alla Dirigenza ubicato al piano rialzato
N. 1 locale riservato alla Sala Professori ubicato al piano rialzato con n. 1 postazione informatica e stampante
laser
N. 1 locale riservato alla Biblioteca ubicato al 1° piano
N. 1 locale riservato al laboratorio di informatica con 16 postazioni in rete- collegamento ad
Internet e stampante laser condivisa (ubicati n.1 al piano rialzato)
N. 1 locale riservato agli audiovisivi ubicato al piano rialzato
N. 1 locale riservato al laboratorio di arte (ubicato al piano rialzato)
N. 1 locale riservato al Laboratorio Musicale ubicato al 1° piano Provvisto di attrezzature varie per
la pratica strumentale e 25 tastiere Yamaha tasti a passo normale
N. 1 locale riservato alla Palestra ubicato al piano rialzato utilizzato dagli alunni di questa sede, da altre
scuole e da Associazioni sportive private, in base a precisi accordi intercorsi tra queste ultime e gli Organi
Collegiali, che stabiliscono le norme di utilizzo ed eventuali risarcimenti.
N. 1 locale riservato agli alunni diversamente abili (ubicato al piano rialzato): riservato alla didattica
personalizzata con n.2 postazioni multimediali, stampante condivisa a colori e collegamento a internet.
N. 1 locale riservato alle lingue straniere ubicato al 1° piano con 28 postazioni attrezzate per
l’ascolto individuale di cassette, per dialogare in piccoli gruppi o con l’insegnante
N. 1 locale riservato al laboratorio scientifico ubicato al 1° piano e provvisto di materiale di lavoro per
gruppi sia per esperimenti di chimica che fisica
N. 1 aula video nuova dotata di schermo per proiezioni, computer ubicata al piano 1°
Le strutture dell’Istituzione scolastica rispettano la Normativa vigente in materia di barriere
architettoniche.
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Le scuole dell’Istituto Comprensivo intendono attuare un modello didattico- educativo che valorizzi le conoscenze
personali degli alunni e li guidi gradualmente alle conoscenze presenti nelle discipline di studio al fine di
promuovere l’educazione integrale della personalità di ciascuno, stimolandoli all’autoregolazione degli
apprendimenti, ad un’elevata percezione di autoefficacia, all’autorinforzo cognitivo e di personalità e alla massima
attivazione delle risorse di cui sono dotati. Ritiene indispensabile il coinvolgimento della famiglia affinché tutte le
maturazioni acquisite dai bambini vengano orientate alla cura e al miglioramento di sé e della realtà in cui vivono per
poi estendersi in tutte le dimensioni della vita comunitaria.
Le scelte educative essenziali della scuola sono:
-La formazione della persona in tutti i suoi aspetti mediante un progressivo sviluppo delle competenze cognitive,
operative, relazionali
-La preparazione alla convivenza democratica e alla legalità, attraverso una graduale conquista della socializzazione,
della responsabilizzazione, della coscienza civica, basata sui valori della Costituzione italiana e dell’intercultura che
prevede la conoscenza, l’accettazione e l’integrazione della diversità a tutti i livelli
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-La valorizzazione dell’identità e della pluralità delle intelligenze
-La graduale conquista dell’autonomia personale e sociale
-L’educazione alla salute e al rispetto dell’ambiente.
OBIETTIVI FORMATIVI
SCUOLA DELL’INFANZIA
- I DISCORSI E LE PAROLE ( Comunicazione , lingua , cultura )
- Prendere coscienza delle proprie capacità comunicative, essere disponibile all’ascolto e a riconoscere le
posizioni altrui attraverso la promozione di tutte le funzioni linguistiche.
-
- IMMAGINI ; SUONI , COLORI ( Gestualità , arte , musica , multimedialità )
- Favorire l’uso corretto e consapevole di tutti i linguaggi corporei, sonori, iconici, visuali in una prospettiva
originale , sviluppare l’interesse per la fruizione e l’analisi di opere d’arte , esplorare le possibilità offerte
dalle tecnologie .
-
IL CORPO IN MOVIMENTO ( Identità , autonomia , salute )
- Prendere coscienza del proprio corpo, nello spazio e nel tempo, come strumento espressivo, padroneggiando
le funzioni motorie, curando la propria persona, oggetti e materiali, nella prospettiva della salute e
dell’ordine.
-
- LA CONOSCENZA DEL MONDO ( Ordine , misura , spazio , tempo , natura )
- Risolvere problemi che implicano una rappresentazione spaziale, elaborare schemi mentali flessibili,
confrontare, raggruppare, ordinare, quantificare e misurare fatti e fenomeni della realtà con rappresentazioni
simboliche, con un primo approccio al concetto di numero; formare atteggiamenti ed abilità scientifiche,
sviluppando la capacità di strutturazione temporale e la conoscenza dell’ambiente naturale.
-
- IL SE’ E L’ALTRO ( Le grandi domande , il senso morale , il vivere insieme )
- Assumere in forma personale i valori della propria cultura, rafforzare autonomia e stima di sé, interessarsi
all’altro per acquisire la capacità di comprendere, condividere, collaborare.
SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
Far conseguire al fanciullo la capacità di comunicare oralmente e per iscritto in modo corretto
RELIGIONE CATTOLICA
Favorire nel fanciullo una maggiore e più completa conoscenza della realtà religiosa e dell’ambiente in cui sono
presenti i “segni” della dimensione religiosa
INGLESE
Promuovere l’arricchimento cognitivo e comunicativo attraverso un’educazione linguistica e culturale più ampia ed
una mediazione didattica adeguata all’età
STORIA
Avviare il fanciullo a costruire la propria identità culturale come presa di coscienza della realtà in cui viviamo
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GEOGRAFIA
Acquisire la capacità di orientarsi e di collocarsi nello spazio vissuto dagli uomini, utilizzando le conoscenze e gli
strumenti concettuali e metodologici necessari per la comprensione della interazione uomo – ambiente
MATEMATICA
Formare il pensiero nei suoi diversi aspetti di intuizione, immaginazione, progettazione, ipotesi, deduzione, controllo,
verifica
SCIENZE
Acquisire conoscenze e abilità che arricchiscano la capacità di comprendere e rapportarsi col mondo
TECNOLOGIA E INFORMATICA
Osservare, analizzare, progettare e costruire modelli di macchine per scoprirne problemi e funzioni.
Conoscenza dei dispositivi essenziali per l’interazione con un personal computer
MUSICA
Formare attraverso l’ascolto e la produzione, la capacità di percezione e comprensione della realtà acustica e di
fruizione dei diversi linguaggi sonori
ARTE ED IMMAGINE
Sviluppare e consolidare progressivamente la competenza espressiva e comunicativa
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
promuovere un armonico sviluppo psicofisico attraverso la conoscenza e la padronanza del proprio corpo in rapporto
a se stesso ed agli altri
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
PPRROOGGEETTTTAAZZIIOONNEE DDEELLLL''OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA
II ddiivveerrssii lliivveellllii ddeellllaa pprrooggrraammmmaazziioonnee eedduuccaattiivvaa ee ddiiddaattttiiccaa
La programmazione si propone il raggiungimento di ffiinnaalliittàà ee oobbiieettttiivvii. Il punto fondamentale dell’azione
educativa e didattica è rappresentato dall’ iinntteeggrraazziioonnee ddeeii ssaappeerrii,, cioè la costruzione di un curricolo unitario,
che presenti una valenza formativa complessiva articolandosi poi nelle singole discipline.
I diversi livelli della programmazione intendono raggiungere questo scopo comune: iill CCoolllleeggiioo ddeeii
DDoocceennttii,, in collaborazione con Enti, Associazioni, famiglie, etc., elabora, all’inizio dell’anno, il PPOOFF ((ppiiaannoo
ddeellll’’ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa)) che stabilisce, tra gli altri aspetti, le finalità generali dell’insegnamento; inserendosi in
questo contesto, ogni CCoonnssiigglliioo ddii ccllaassssee definisce gli obiettivi comuni alle singole discipline, stabilendo
le forme della loro integrazione nel progetto comune. Infine,, iill ggrruuppppoo ddii iinnsseeggnnaannttii, partendo dalle finalità e
dagli obiettivi stabiliti collegialmente, individua il contributo specifico che la singola disciplina può offrire al
progetto comune (IIll PPDDPP== ppiiaannoo ddiiddaattttiiccoo ppeerrssoonnaalliizzzzaattoo).
LLaa pprrooggrraammmmaazziioonnee ccoolllleeggiiaallee risponde a una duplice esigenza:
su un piano didattico si coglie la necessità di considerare l’alunno in modo unitario, rendendo
coerenti i vari momenti del suo percorso formativo;
17
sul piano della formazione culturale, si considera sempre più importante che lo studente comprenda il
quadro epistemologico comune ai diversi saperi, gli aspetti storicamente dati dei vari modelli di conoscenza,
i presupposti e i problemi comuni che si articolano poi nei vari settori disciplinari.
IIll PPDDPP== ppiiaannoo ddiiddaattttiiccoo ppeerrssoonnaalliizzzzaattoo è la sequenza ordinata e progressiva delle esperienze di
apprendimento:
adatta e significativa per colui che apprende
che valorizza i saperi disciplinari in funzione del processo di crescita e maturazione della
persona
regolata da obiettivi di apprendimento e non da obiettivi didattici
resa possibile da un insieme coerente e organico di unità di apprendimento predisposta e
regolata dai docenti in collaborazione con gli alunni e le loro famiglie.
LLaa pprrooggrraammmmaazziioonnee ddeell ccoonnssiigglliioo ddii ccllaassssee
L’azione didattica ed educativa del Consiglio di Classe parte dal presupposto che non esiste una linea di
apprendimento generalizzabile, ma ognuno apprende secondo proprie strategie cognitive. L’insegnamento non
deve basarsi quindi solo sulle caratteristiche della disciplina, che conservano la loro importanza, ma non
rappresentano più l’unico criterio della programmazione, ma anche e soprattutto su quelle dei singoli alunni.
Si riconosce che nell’apprendimento non sono coinvolti soltanto fattori cognitivi, ma anche affettivi ed
emozionali, cioè l’intera personalità del discente in quanto queste diverse componenti interagiscono influenzando
nella loro totalità l’apprendimento stesso.
Le programmazioni delle discipline sono consultabili sul sito web
LL''aannaalliissii ddeellllaa ssiittuuaazziioonnee ddii ppaarrtteennzzaa
Questa analisi viene effettuata allo scopo di rendere la programmazione aderente ai livelli culturali di
partenza, tenendo comunque presente lo "scarto" culturale, cioè la misura della distanza tra l'informazione della
cultura nazionale e l'informazione della cultura ambientale individuando i possibili strumenti per colmare tali
differenze. Il Consiglio di Classe, a tale scopo, utilizza una tabella predisposta per le singole classi volta ad
individuare i seguenti parametri:
18
Area non cognitiva
CCLLAASSSSEE PPRRIIMMAA CCLLAASSSSEE SSEECCOONNDDAA CCLLAASSSSEE TTEERRZZAA
1. Porta il materiale
richiesto
2. Presta attenzione
3. Opera secondo
indicazioni date
4. Rispetta le regole della
classe e della scuola
1. Porta il materiale richiesto
2. Presta attenzione
3. Svolge i compiti
4. Organizza il lavoro proposto
5. Rispetta le regole della classe e della
scuola
1. Porta il materiale richiesto
2. Presta attenzione
3. Svolge i compiti
4. Partecipa alle attività
5. Organizza il lavoro proposto
6. Rispetta le regole della
classe e della scuola
Area cognitiva
CCLLAASSSSEE PPRRIIMMAA CCLLAASSSSEE SSEECCOONNDDAA CCLLAASSSSEE TTEERRZZAA
5. legge
6. comprende un testo
7. comunica
8. si orienta nello spazio e nel
tempo
9. conosce e applica gli elem.
specifici della matematica
10. dimostra abilità
grafico-pittoriche
11. dimostra abilità di
percezione sonora
12. dimostra abilità
tecnico-grafiche
13. dimostra abilità
motorie
6. legge
7. comprende un testo
8. comunica oralmente
9. comunica nello scritto
10. conosce e applica gli elem.
specifici della matematica
11. dimostra abilità grafico-
pittoriche
12. dimostra abilità di percezione
sonora e pratica strumentale
13. dimostra abilità tecnico-
grafiche
14. dimostra abilità motorie
15. conosce i linguaggi specifici
7. comprende un testo
8. comunica oralmente
9. comunica nello scritto
10. conosce e applica gli elem.
specifici della matematica
11. dimostra abilità grafico-
pittoriche
12. dimostra abilità di percezione
sonora e pratica strumentale
13. dimostra abilità tecnico-
grafiche
14. dimostra abilità motorie
15. conosce i linguaggi specifici
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Nel caso di alunni stranieri non alfabetizzati il CdC predispone e utilizza il Protocollo di accoglienza
specifico realizzato dalla Commissione intercultura.
GGllii oobbiieettttiivvii ccoommuunnii ddeell CCoonnssiigglliioo ddii CCllaassssee
CCLLAASSSSEE PPRRIIMMAA
Area non cognitiva
INTERESSE E
PARTECIPAZIO
NE
Acquisizione di un autocontrollo verbale e motorio
Partecipazione ordinata alle attività
Rispetto dell’ordine degli interventi
ATTENZIONE
E ASCOLTO
Acquisizione dei tempi di attenzione adeguati
Acquisizione di una modalità di ascolto attiva (es: richieste di
chiarimenti)
ORGANIZZAZION
E DEL LAVORO
Capacità di usare in modo corretto e ordinato il materiale (quaderni, testi e
strumenti)
Rispetto delle modalità e dei tempi delle consegne (es: esecuzione completa e
ordinata delle attività in classe e dei compiti assegnati a casa)
RISPETTO
DELLE
REGOLE
Rispetto dei compagni, degli insegnanti e del personale della scuola
Rispetto ed uso corretto dei materiali personali e comuni
Rispetto ed uso corretto dei locali scolastici
Area cognitiva
LETTURA Sviluppo delle capacità di lettura tecnica ed espressiva
COMPRENSIO
N E ORALE E
SCRITTA
Sviluppo delle capacità di comprensione dei vari tipi di testo proposti (narrativi,
testi tecnici, testi scientifici,…) riconoscendone il senso globale, le relazioni fra
le principali informazioni e gli scopi Sviluppo della competenza lessicale
COMUNICAZI
O NE ORALE E
SCRITTA
Sviluppo delle capacità di produzione secondo i seguenti criteri: aderenza alla
tipologia di testo richiesto e agli scopi della comunicazione, chiarezza
espositiva, ricchezza dei contenuti, correttezza grammaticale ed uso
appropriato del lessico
CONOSCENZA
ED APPLICAZ.
DEGLI ELEM.
SPECIFICI
DELL’AREA
LOGICO-
MATEMATIC
A
Sviluppo delle capacità di applicare tecniche di calcolo e procedimenti operativi
per risolvere i problemi (calcolo aritmetico, tecniche di misura con strumenti
adeguati, risoluzione di problemi aritmetici e geometrici)
USO DI
TECNICHE
E
STRUMENT
I
Sviluppo della conoscenza e delle capacità di utilizzo corretto delle tecniche e
degli strumenti nei diversi ambiti disciplinari (dizionario, carte geografiche,
strumenti della geometria, tecniche pittoriche)
20
CONOSCENZA
ED USO DEL
LESSICO
SPECIFICO
Sviluppo della conoscenza del lessico specifico nei diversi ambiti disciplinari
GGllii oobbiieettttiivvii ccoommuunnii ddeell CCoonnssiigglliioo ddii CCllaassssee
CCLLAASSSSEE SSEECCOONNDDAA
Area non cognitiva
INTERESSE E
PARTECIPAZIO
NE
Partecipazione ordinata e responsabile alle attività
Coinvolgimento attivo nei lavori di gruppo Partecipazione
consapevole alle discussioni ATTENZIONE
E ASCOLTO prolungamento dei tempi di attenzione
Acquisizione di una modalità di ascolto attiva (es: richieste di
chiarimenti) ORGANIZZAZI
O NE
DEL LAVORO
Rispetto delle modalità e dei tempi delle consegne (es: esecuzione completa e
ordinata delle attività in classe e dei compiti assegnati a casa)
Acquisizione di un metodo di lavoro proficuo
Acquisizione di un metodo di studio individuale
RISPETTO
DELLE
REGOLE
Rispetto dei compagni, degli insegnanti e del personale della scuola
Rispetto ed uso corretto dei materiali personali e comuni
Rispetto ed uso corretto dei locali scolastici
Area cognitiva
LETTURA Sviluppo delle capacità di lettura tecnica ed espressiva COMPRENSION
E ORALE E
SCRITTA
Sviluppo delle capacità di comprensione ed analisi dei vari tipi di testo proposti
(narrativi, testi tecnici, testi scientifici) riconoscendone le informazioni principali
e secondarie, le loro relazioni e gli scopi impliciti ed espliciti del testo
Sviluppo della competenza lessicale
COMUNICAZI
O NE ORALE E
SCRITTA
Sviluppo delle capacità di produzione secondo i seguenti criteri: aderenza alla
tipologia di testo richiesto e agli scopi della comunicazione, chiarezza
espositiva, ricchezza dei contenuti, correttezza grammaticale, uso appropriato
del lessico e capacità espressiva in forma personale
21
CONOSCENZA
ED APPLICAZ.
DEGLI ELEM.
SPECIFICI
DELL’AREA
LOGICO-
MATEMATIC
A
Sviluppo delle capacità di applicare tecniche di calcolo e procedimenti operativi
per risolvere i problemi (calcolo aritmetico, risoluzione di problemi aritmetici e
geometrici, utilizzo consapevole di formule ed enunciati)
USO DI
TECNICHE
E
STRUMENT
I
Sviluppo della conoscenza e delle capacità di utilizzo corretto delle tecniche e
degli strumenti nei diversi ambiti disciplinari (dizionario, carte geografiche,
strumenti della geometria, tecniche pittoriche)
CONOSCENZA
ED USO DEL
LESSICO
SPECIFICO
Sviluppo della conoscenza del lessico specifico nei diversi ambiti disciplinari
Utilizzo adeguato di terminologie specifiche nei diversi ambiti
disciplinari
GGllii oobbiieettttiivvii ccoommuunnii ddeell CCoonnssiigglliioo ddii CCllaassssee
CCLLAASSSSEE TTEERRZZAA
Area non cognitiva
PARTECIPAZIO
NE E
COLLABORAZI
O NE
Partecipazione ordinata e costruttiva alle attività
Sviluppo della capacità di collaborazione nei lavori di gruppo e collettivi
Partecipazione consapevole alle discussioni
AUTOVALUTAZ
IO NE Sviluppo di corrette relazioni con coetanei ed adulti
Sviluppo della consapevolezza di sé e di capacità di autovalutazione per le scelte
future
METODO
DI
LAVORO
Sviluppo dell’autonomia personale
Sviluppo delle capacità di studio individuale
Area cognitiva
LETTURA Potenziamento delle capacità di lettura tecnica ed espressiva COMPRENSI
O NE ORALE
E SCRITTA
Sviluppo delle capacità di analisi, rielaborazione e sintesi dei vari tipi di testo
proposti
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COMUNICAZI
O NE ORALE E
SCRITTA
Sviluppo delle capacità di produzione secondo i seguenti criteri: aderenza alla
tipologia di testo richiesto e agli scopi della comunicazione, chiarezza
espositiva, ricchezza dei contenuti, correttezza grammaticale, uso appropriato
del lessico e capacità espressiva in forma personale
Sviluppo delle capacità di rielaborazione dei contenuti attraverso linguaggi
verbale e non
CONOSCENZA
ED APPLICAZ.
DEGLI ELEM.
SPECIFICI
DELL’AREA
LOGICO-
MATEMATIC
A
Sviluppo delle capacità di applicare tecniche di calcolo e procedimenti operativi
per risolvere i problemi (calcolo algebrico, risoluzione di problemi aritmetici e
geometrici, utilizzo consapevole di formule ed enunciati)
Sviluppo delle capacità di deduzione di regole e di applicazione in situazioni
nuove
USO DI
TECNICHE
E
STRUMENT
I
Potenziamento della conoscenza e delle capacità di utilizzo corretto delle tecniche
e degli strumenti nei diversi ambiti disciplinari (dizionario, carte geografiche,
strumenti della geometria, tecniche pittoriche)
CONOSCENZA
ED USO DEL
LESSICO
SPECIFICO
Sviluppo della conoscenza del lessico specifico nei diversi ambiti disciplinari
Padronanza delle terminologie specifiche nei diversi ambiti disciplinari
LLaa mmeettooddoollooggiiaa ddiiddaattttiiccaa
La metodologia didattica sarà caratterizzata da un aapppprroocccciioo oolliissttiiccoo e da uunniittàà ddii aapppprreennddiimmeennttoo attive
che, partendo sempre da interessi spontanei degli alunni o da situazioni
problematiche in essere, cercheranno di collegarsi ad esperienze di vita comuni e rendere” oggetto di
discussione” situazioni ritenute già definite.
LL’’uunniittàà ddii aapppprreennddiimmeennttoo sarà costituita dalla presentazione dell'argomento in collegamento, quando è possibile, con
ciò che è stato trattato nelle unità precedenti in modo che l'acquisizione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze
risulti la premessa per l'accesso a quelle in via di trattazione.
L'aarrggoommeennttoo sarà trattato in modo elementare e con una terminologia essenziale e precisa (attingendo, quando è
possibile, dal linguaggio comune) e verrà progressivamente ampliato, dialogando con gli studenti, e articolato in modo da
offrire agli alunni la possibilità di acquisire maggiori elementi cognitivi e di valutazione.
Al fine di facilitare gli apprendimenti si farà uso di materiale illustrativo, audiovisivo, esperimenti, software didattico e
quant'altro può rendere ""ccoonnccrreettoo"" un concetto.
Sarà importante distinguere sempre i concetti-chiave e gli approfondimenti, le cause dalle conseguenze al fine di
abituare i ragazzi ad un ordine logico gerarchico delle conoscenze.
Occorre creare in classe una ddiimmeennssiioonnee ccoollllooqquuiiaallee ee ddiiaallooggiiccaa, nella quale insegnante e studenti siano co-
protagonisti di un comune itinerario di ricerca, una forma di comunicazione adeguata alle istanze di un processo dinamico di
apprendimento, centrato sulla motivazione, sulla partecipazione autentica al dialogo scolastico, sulla valorizzazione della loro
esperienza vissuta.
Verranno privilegiate attività mirate allo sviluppo dell’area socio-affettiva e del senso di responsabilità al lavoro:
conversazioni, dialoghi, dinamiche di gruppo, elaborazione consapevole di regole, assunzione di incarichi, discussioni,
attivazioni per ridurre la conflittualità (metodo socio-affettivo integrato), controlli costanti di compiti e materiali sollecitando
la puntualità e l’ordine.
In particolare verranno attivate le seguenti metodologie:
CCooooppeerraattiivvee lleeaarrnniinngg: (= apprendimento cooperativo) è un metodo di apprendimento – insegnamento in
cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti. L’acquisizione da parte degli alunni di conoscenze, abilità
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o atteggiamenti sono il risultato di un’interazione di gruppo in quanto per lo studente il processo di apprendimento
diviene, in questo senso, una modalità di imparare con gli altri: un apprendimento quindi individuale come risultato di un
processo di gruppo.
PPrroobblleemm ssoollvviinngg: (=soluzione di problemi) è una metodologia di lavoro didattico intesa a favorire, sul piano
psicologico, comportamentale e operativo la soluzione di un problema. Nella scuola aiuta
ad allargare i territori della curiosità intellettuale, ad affrontare e possibilmente risolvere l’infinita serie
dei “perché” che ostacolano e fanno inciampare lo sviluppo cognitivo, a rafforzare il tasso di
criticità mentale e quindi autonomia personale.
BBrraaiinnssttoorrmmiinngg: (= sparare le idée) è una tecnica usata soprattutto nella metodologia del problem solving che serve a
sviluppare il processo di fluidità mentale e di ideazione creativa al fine di collegare le parti di una struttura concettuale o
gli elementi di un problema (si invitano gli alunni a proporre una qualsiasi idea o soluzione del problema in modo anche
improvvisato)
MMaasstteerryy lleeaarrnniinngg: (apprendimento personalizzato) è una teoria secondo la quale il buon apprendimento è visto come
ottimizzazione del rapporto tra il tempo che è necessario a ciascun alunno e il tempo reale che l’insegnante concede. In
nucleo concettuale è: se si offre a ciascun alunno il tempo di apprendimento che gli è necessario, sarà possibile per tutti
raggiungere la padronanza negli obiettivi proposti.
IInntteerrvveennttii ssppeecciiffiiccii ppeerr aalluunnnnii iinn ddiiffffiiccoollttàà: oltre all’attivazione di piccoli gruppi di alunni volti al recupero
delle abilità di base, ogni C.d.C. attiverà dei percorsi specifici per gli alunni in difficoltà, in base alle proprie discipline
individuando gli obiettivi minimi che si intendono perseguire per ogni singolo studente.
Nel caso di alunni D.S.A verrà elaborato dal CdC in accordo con la famiglia un Piano Didattico Personalizzato nel
quale andrà indicato nello specifico come si intende utilizzare in ogni disciplina gli strumenti compensativi e dispensativi.
Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati:
- Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri.
-Tavola pitagorica.
-Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche.
-Calcolatrice.
-Registratore.
-Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale.
Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener
conto dei seguenti punti:
-Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle
tabelline.
-Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.
-Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.
-Organizzazione di interrogazioni programmate.
-Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma .
Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico , in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai
risultati acquisiti.
L’insegnante dovrà far sì che lo studente sia consapevole del processo di apprendimento e sia posto in grado di gestirlo in
prima persona, affinchè l’apprendimento consista in ampia misura nella soluzione di problemi (ricerca personale e utilizzazione
creativa delle nozioni apprese).
LL’’aapppprreennddiimmeennttoo dovrà quindi essere SSIIGGNNIIFFIICCAATTIIVVOO in quanto dà risposta alle esigenze e alle attese dello studente, e
AAUUTTOONNOOMMOO in quanto lo vede come protagonista attivo. L’insegnante avrà principalmente il rruuoolloo ddii ffaacciilliittaattoorree
ddeellll’’aapppprreennddiimmeennttoo, organizzando lo spazio didattico in un giusto equilibrio tra insegnamento frontale, lavoro di gruppo e
attività individualizzate, tra indicazioni fornite dall’insegnante e operatività degli studenti, con attenzione ai processi
motivazionali e alla capacità da parte degli alunni di organizzare il proprio apprendimento. A questo livello risulta
fondamentale lo stabilirsi di una ccoommuunniiccaazziioonnee cciirrccoollaarree tra gli insegnanti, affinché le esperienze siano partecipate e
confrontate in modo da creare una base comune alla quale ognuno possa attingere.
LLee vveerriiffiicchhee ee llaa vvaalluuttaazziioonnee
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LLaa vveerriiffiiccaa è il momento centrale dell’intera programmazione piuttosto che quello conclusivo, poiché essa deve
cadenzare l’attività didattica, traducendosi in una messa a punto continua della programmazione o nella predisposizione
di opportuni interventi di recupero. La verifica non deve accertare semplicemente il profitto, ma guidare l’azione
didattica, con un feed-back continuo e con frequenti aggiustamenti (vveerriiffiicchhee ffoorrmmaattiivvee). LLaa vvaalluuttaazziioonnee ssoommmmaattiivvaa,,
cioè quella che si traduce in un voto e in un giudizio finale, resta ovviamente ineliminabile e importante conclusione di un
processo articolato in una pluralità di forme tale da rispecchiare le effettive competenze dell’alunno, rimuovendo per quanto
possibile, le cause di eventuali insuccessi. LLee vveerriiffiicchhee saranno graduate in base alla classe di appartenenza, alla situazione
di partenza e al percorso individualizzato per alunno. Saranno di tipo
oggettivo e soggettivo, secondo la seguente tipologia:
questionari a domanda aperta (semi-strutturati o non strutturati)
questionari a domanda chiusa (a scelta multipla, vero/falso, a completamento)
produzione scritta e orale, guidata e non, di diversi tipi di testo su traccia
schematizzazioni
interrogazioni orali
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II CCOONNTTEENNUUTTII DDEELLLLAA VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE ((CCHHEE CCOOSSAA))
Secondo l’art. 3 della Legge n.53/03 e l’art. 8 del D. Leg.vo n. 59/04 sono oggetto di valutazione da
parte dei docenti responsabili delle attività educative e didattiche previste dai piani di studio:
ggllii aapppprreennddiimmeennttii:: costituiti da conoscenze e abilità che a loro volta costituiscono gli obiettivi specifici di
apprendimento (OSA). Questi vengono forniti dal Ministero per ciascuna disciplina prevista dalle indicazioni
nazionali.
iill ccoommppoorrttaammeennttoo:: l’interesse, l’impegno, la capacità di relazione con gli altri, la partecipazione, la responsabilità,
l’attenzione, il metodo di studio, il rispetto delle regole e degli altri, la collaborazione, le
relazioni di aiuto, etc. (vedi allegato). Gli alunni che al 2° quadrimestre, non hanno raggiunto la sufficienza nel
comportamento non sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del 1° ciclo.
llee ccoommppeetteennzzee:: le conoscenze e le abilità acquisite da ciascun alunno concorrono a sviluppare le competenze
personali utilizzabili nelle vita quotidiana.
GGLLII SSTTRRUUMMEENNTTII DDEELLLLAA VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE
((CCOOMMEE))
Con la circolare N.85/04 il ministero si è preoccupato di fornire alle scuole e agli insegnanti delle indicazioni
per cui gli strumenti da adottare sono i seguenti:
ddooccuummeennttoo ddii vvaalluuttaazziioonnee ddeellll’’aalluunnnnoo:: in tale documento devono essere riportate e valutate le conoscenze e le
abilità che costituiscono oggetto della valutazione degli apprendimenti;
aatttteessttaattoo ffiinnaallee:: parte del documento di valutazione che attesta formalmente e giuridicamente l’ammissione
dell’alunno alla classe successiva, essa va riportata nel frontespizio del documento stesso;
cceerrttiiffiiccaazziioonnee ddeellllee ccoommppeetteennzzee: certificazione in cui sono indicate le conoscenze, le abilità e le competenze
acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate
nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate.
Nel caso degli alunni che il C.d.C. ritiene in difficoltà includendoli nella ffaasscciiaa ppiiùù bbaassssaa, la valutazione
deve tenere conto in modo particolare del percorso formativo dello studente, valutando con attenzione il punto di partenza
ed il punto di arrivo. Per le ffaassccee ppiiùù aallttee invece è importante che la valutazione sia la più oggettiva e comparabile
possibile.
Per quanto riguarda il rraaggggiiuunnggiimmeennttoo ddeeggllii oobbiieettttiivvii, vengono assegnati VVOOTTII NNUUMMEERRIICCII IINN DDEECCIIMMII iinn bbaassee
aaii ddeessccrriittttoorrii ee aaii ccrriitteerrii iinnddiivviidduuaattii ddaallllee ssiinnggoollee ddiisscciipplliinnee ((vveeddii aalllleeggaattii)) dal 4 al 10 nella scheda di valutazione,
mentre è previsto l’utilizzo del 3 in caso di verifica consegnata senza informazioni o di interrogazione orale senza risposte
(delibera CD del 20-10-2011).
Anche le singole verifiche sono valutate con gli stessi descrittori, integrati da una breve nota a discrezione
dell'insegnante. I risultati saranno confrontati
con un livello teorico minimo di accettabilità;
con i risultati precedenti e con le potenzialità dell'alunno.
Per quanto concerne gli esami conclusivi di licenza, in caso di alunni in difficoltà, gli insegnanti dovranno
adottare ogni opportuna iniziativa idonea a ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti, tenendo in debita
considerazione le specifiche situazioni soggettive sia in sede di predisposizione della prova scritta, che in sede di
valutazione del colloquio orale, valutando anche la possibilità di riservare
tempi più lunghi di quelli ordinari.
26
Documento sulla valutazione degli alunni stranieri e percorsi individualizzati
1. I Consigli di Classe sono tenuti ad operare affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione, che hanno una conoscenza più o
meno limitata della lingua italiana e che dunque partono da una evidente situazione di svantaggio, abbiano una valutazione nelle
materie pratiche e meno legate alla lingua come arte, tecnologia, scienze motorie, musica (in alcuni casi lingua straniera) e
matematica. ( Legge n 517 del
04/09/1977, DPR 275/99 art 4; legge 53/03 art 3)
2. Qualora gli alunni non abbiano raggiunto competenze linguistiche sufficienti ad affrontare l’apprendimento di contenuti anche
semplificati, nelle materie i cui contenuti sono più discorsivi e presentano maggiori difficoltà a livello linguistico (come scienze,
storia, geografia, storia dell’arte e della musica…) il C di C dovrà mettere NON VALUTABILE sul documento di valutazione,
spiegandone poi le motivazioni a verbale.
3. Finchè non è acquisita la lingua per comunicare, “l’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve
essere al centro dell’azione didattica di tutti gli insegnanti. (…….) Occorre, quindi, una programmazione mirata sui bisogni reali
(……) mirante all’acquisizione della lingua per comunicare (… ) e una volta superata questa fase che promuova l’apprendimento
della lingua per lo studio la cui mancanza rappresenta il principale ostacolo per l’apprendimento delle varie discipline ( linee guida
per l’integrazione degli alunni stranieri a cura del MIUR marzo 2006)
” Al momento della valutazione in riferimento alla progettazione individualizzata, il C di C deve prendere in considerazione il
percorso dell’alunno, i progressi compiuti, gli obiettivi possibili, la motivazione, l’impegno e in particolare le potenzialità di
apprendimento dimostrate”( linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri a cura del MIUR)
4. Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di recupero linguistico diventa parte integrante della valutazione di
italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline, nel caso in cui durante tale attività sia possibile
l’apprendimento di contenuti. L’attività di alfabetizzazione, come anche il lavoro sui contenuti disciplinari, sarà oggetto di verifiche
orali e scritte (da svolgere in classe) predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante curriculare.
5. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi dovranno essere opportunamente
selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento
degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione.
Si ricorda che per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, il voto/valutazione sommativa non può essere la semplice
media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali che sono
comunque disciplinari quali impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento e eventuali condizioni di disagio.
Per la valutazione degli alunni stranieri inoltre è opportuno prendere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e
rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano come L2.” La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può
oscillare da un mese a un anno in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la
lingua per lo studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche” ( linee guida per
l’integrazione degli alunni stranieri a cura del MIUR marzo 2006)
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LLee aattttiivviittàà ddii rreeccuuppeerroo,, ccoonnssoolliiddaammeennttoo ee ppootteennzziiaammeennttoo
Il consiglio di classe stabilisce, in base alle fasce di livello, interventi specifici per ogni alunno, facendo riferimento a
specifiche tabelle allegate al fascicolo contenuto nel libro dei verbali per ogni CdC.
Al fine di colmare i divari di partenza fra gli alunni e di recuperare, comunque, gli scompensi che si dovessero rilevare sul
piano dell'apprendimento si individueranno e applicheranno ttrree mmeettooddoollooggiiee ddii rreeccuuppeerroo:
RREECCUUPPEERR
CCOOLLLLEETTTTII
VVOO
Contestualmente alla lezione, quando la classe non risponde positivamente ad una prima spiegazione,
vengono ripresi nelle lezioni successive argomenti già trattati offrendo un breve ripasso e/o vengono
ripetuti gli stessi concetti, facendo uso di esempi e/o materiali didattici diversi ( inseriti in contesti
disciplinari differenti). Si intende parte del recupero collettivo anche lo svolgimento di esercizi in classe
con le modalità di una prova di verifica, perché permette agli alunni di fare affiorare dubbi e di ricevere un
tempestivo chiarimento.
RREECCUUPPEERROO
IINNDDIIVVIIDDUUAALL
EE IINN CCLLAASSSSEE
Quando uno o pochi alunni faticano nella comprensione dei concetti proposti, vengono coinvolti
dall'insegnante in modo particolare e sollecitati e guidati a dare risposte giuste in un itinerario logico più
graduale proposto con una terminologia più semplice.
CCOONNSSOOLLIIDD
AA MMEENNTTOO
EE
PPOOTTEENNZZII
AA-- MMEENNTTOO
Le lezioni vengono articolate in modo da adattarle agli itinerari personalizzati degli alunni, infatti
ogni Unità didattica è strutturata secondo obiettivi graduali (con metodologia adeguata) in
modo che ogni alunno sviluppi in tale ambito le proprie potenzialità. Le tematiche trattate
vengono via via, ampliate al fine di dare a quelli più bravi la possibilità di acquisire maggiori
elementi cognitivi, sviluppare nuovi interessi e nello stesso tempo favorire una partecipazione
maggiore degli alunni più timidi.
28
SCUOLA INFANZIA
ARRICCHIMENTO ED APPROFONDIMENTO DELL’OFFERTA LINGUISTICO –ESPRESSIVA:
Conoscenza ed approfondimento dei diversi tipi linguaggio e comunicazione (musicale, grafico, mimico-gestuale…) attraverso progetti di
teatro, pittura, educazione al suono e alla musica.
PROGETTO LINGUA INGLESE. Anche per il corrente anno scolastico verrà sviluppato un progetto di insegnamento/apprendimento precoce
della lingua inglese rivolto a tutti gli alunni delle sezioni 5 anni delle scuola dell’ infanzia. Da gennaio 2013, per 1 ora a settimana, i bambini,
suddivisi in gruppi, saranno impegnati in attività ludiche, musicali, motorie, grafiche, pittoriche in lingua inglese. Il percorso, di 10 ore, sarà
guidato da tre insegnanti di scuola primaria del Circolo e avrà la finalità di consentire ai bambini di avere un primo approccio con la lingua
inglese.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Da un punto di vista metodologico–didattico, si fa riferimento ad alcuni aspetti del processo insegnamento/apprendimento proprio di questa
fascia di età, tenendo altresì presenti gli obiettivi specifici di apprendimento che figurano nelle Indicazioni Nazionali. Coerentemente a ciò ,
l’alfabetizzazione della lingua Inglese nella scuola dell’infanzia e nei primi anni di quella primaria avviene tenendo conto che:
l’approccio metodologico parte dalla centralità del bambino
nella fascia di età tra i 5 e i 7 anni l’insegnamento della lingua costituisce soprattutto un processo di sensibilizzazione alla lingua
inglese
le attività didattiche riguardano in particolare l’ascoltare e il parlare
lo sviluppo dell’oralità è preminente rispetto ad altre abilità
tale apprendimento costituisce un processo unitario che coinvolge anche le altre discipline, possibilmente sono da realizzare itinerari
integrati tra lingua 1 e 2
sono da preferire attività motivanti collocate in situazioni significative da un punto di vista linguistico ed affettivo
ludicità, azione, sensorialità contraddistinguono la metodologia
si potenziano l’interesse e la motivazione allo studio della lingua e della cultura straniera attraverso progetti ed attività integrative di
approfondimento della L2
RILEVAZIONE PROGETTI E USCITE
Progetti di Istituto
Sezioni
3 ANNI
Sezioni
4 ANNI
Sezioni
5 ANNI
Sezioni
MISTE
Progetto “ F.A.N.T.A.S.I.A “
Letture animate e laboratori:
Storie da mangiare, Storie a colori, Il cielo sopra i bambini, Dentro le fiabe la paura, Storie tutto in tondo
Progetto di educazione alla salute/ educazione alimentare “ Io cresco quando…”
Progetto di educazione musicale “ Crescendo in musica “
Progetto di promozione alla lettura “ Amico libro “
Progetto di educazione motoria “ Il corpo E’movimento “
Progetto “ Creatività “
Progetto “ L2 Italiano “
Progetto “ Linguistico/ Attenzione “
Progetto “ L2 Inglese “
29
Adesioni a Progetti offerti dal Comune di Sassuolo . dal CEA e/o altri Enti
Sezioni
3 ANNI
Sezioni
4 ANNI
Sezioni
5 ANNI
Sezioni
MISTE
Progetto “ Tante famiglie
per una città …in gioco ”
(S.Agostino)
Progetto “ Tante famiglie
per una città … in gioco ”
( Braida )
Visita al Palazzo Ducale
“Imparare in movimento”
( sez. C Braida )
Visita al Palazzo Ducale + lab.
“La magia dei colori”
( sez. A, C Braida )
Visita a villa Giacobazzi da
scoprire con i burattini
( S. Agostino )
Visita a villa Giacobazzi da
scoprire con i burattini
(C. storico)
Visita a villa Giacobazzi da
scoprire con i burattini
( sez. A, C Braida )
Visita al Palazzo Ducale
Con i burattini
(se. B Braida)
Educazione motoria:
educare al movimento
(S. Agostino)
Educazione motoria:
educare al movimento
(S. Agostino)
Educazione motoria:
educare al movimento
Educazione motoria
“ Ondine in piscina “
( Sez. A Braida )
Educazione motoria:
educare al movimento
(S. Agostino)
Biblioteca Leontine
Letture animate a tema
(S. Agostino)
Progetto
A lezione di sicurezza + conc.
(S. Agostino)
Biblioteca Leontine
Letture animate a tema
( Braida )
Progetto
Mangia sano e muoviti con gusto
(C. storico)
Progetto
Come una foto in cornice
(S. Agostino)
Progetto
Nel castello vive un drago
( Braida )
Progetto
A lezione di sicurezza
(A,C Braida, S. Agostino)
Ragazzi in fiera
(S.Agostino)
Ragazzi in fiera
(S.Agostino)
Ragazzi in fiera Progetto
“ Il pannello col pennello “
(sez. A Braida)
Uscite a piedi
Sezioni
3 ANNI
Sezioni
4 ANNI
Sezioni
5 ANNI
Sezioni
MISTE
N°2 uscite nel quartiere N°3 uscite nel quartiere N°4 uscite nel quartiere
SCUOLA PRIMARIA
30
Nell’ambito dell’autonomia scolastica, nella predisposizione delle proposte formative, il Collegio Docenti delibera che il 15% del monte ore
locale venga utilizzato per approfondire le attività curricolari. Questa scelta è stata effettuata nell’ottica di un arricchimento e di un
approfondimento delle discipline stesse, basandosi sulla verifica del piano dell’offerta formativa degli scorsi anni scolastici , sulla rilevazione
dei bisogni formativi nonchè sulle offerte del territorio.
Si conferma l’esigenza di canalizzare le offerte sia provenienti dal territorio che dalla progettazione nell’ambito dell’autonomia, all’interno di
alcune linee generali che fungano da identità educativo-didattica. Le scelte effettuate si incentrano soprattutto nelle seguenti aree:
-ampliamento dell’offerta linguistico-espressiva in lingua italiana e in lingua inglese, nell’ottica di una lettura integrata dei due itinerari con
progetti di laboratori espressivo-teatrali , di danza e di pittura e di motivazione-educazione alla lettura;
-estensione della lingua inglese a tutte le classi delle scuole primarie con la prosecuzione delle attività di arricchimento e potenziamento ;
-sviluppo autonomia e conoscenza di sé, attraverso percorsi graduali che conducano l’alunno ad una maggiore consapevolezza e gestione della
propria persona, delle proprie capacità sia nei riguardi della propria persona che nell’ambito del rapporto con gli altri
-sviluppo autonomia sociale e conoscenza della realtà in cui viviamo, sia a livello locale che nell’ottica di comprendere i cambiamenti in atto
nella nostra società, in diversi ambiti: tecnologico, ambientale, di sicurezza e prevenzione, di integrazione socio-comunitaria;
-elaborazione integrazione interculturale e accoglienza di tutti i bambini che presentano delle diversità..
-apprendimento nuove tecnologie, con l’utilizzo del laboratorio d’informatica come sussidio didattico o per diversi percorsi progettuali;
EDUCAZIONE STRADALE
Tale educazione , alla luce delle indicazioni nazionali e inserita nelle programmazioni delle diverse classi , ha l'intento di far conoscere le
norme basilari di comportamento per "imparare a vivere la strada" rispettando chi circola al nostro fianco. Favorire quindi lo sviluppo di una
cultura di sicurezza stradale per avviare un cambiamento culturale e sociale che ponga le sue basi nell'adeguato sviluppo di specifiche capacità
psicologiche cognitive e affettive: la percezione del rischio, l'interiorizzazione delle regole, la messa in atto di comportamenti sicuri..
ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
In piena conformità con le disposizioni ministeriali, le scuole Primarie del I Istituto Comprensivo di Sassuolo mirano ad una prima
“alfabetizzazione informatica , rivolta a curare l’avvio di un graduale processo di familiarizzazione con lo strumento informatico, nonché a
realizzare la conoscenza dei dispositivi essenziali per l’interazione con un personal computer”(C:M:n.69 del 23/08/2003)
INDICAZIONI METODOLOGICHE
L’alfabetizzazione informatica va sviluppata in un contesto di apprendimento trasversale e viene intesa non come una “specifica disciplina”
fine a se stessa, ma come opportunità per consolidare tutti gli altri apprendimenti e come ulteriore linguaggio attraverso cui il bambino può
esprimersi .
La familiarizzazione dei nuovi strumenti multimediali va perseguita con essenzialità attraverso l’allestimento di opportune occasioni e ambienti
di apprendimento anche di tipo laboratoriale e attraverso attività ludiche, quali giochi momenti ricreativi e passatempi finalizzati a scopi
didattici.
Se il computer viene utilizzato come strumento scolastico:
-favorisce la motivazione all’apprendimento in quanto i programmi sono stimolanti e supportati da immagini e grafica accattivante;
-aumenta la capacità di concentrazione;
-facilita i tempi di attenzione in quanto il bambino vive l’esperienza al computer in modo ludico;
-consente l’individualizzazione dell’insegnamento e dell’apprendimento: la realizzazione di condizioni di apprendimento differenziato,
facilita l’aumento dell’autostima;
-permette e facilita l’autocorrezione contribuendo allo sviluppo nel bambino della capacità di risolvere e porre problemi;
-favorisce l’interazione fra gli alunni
MULTIMEDIALITA’ NUOVE TECNOLOGIE:
Le due scuole Primarie dell’Istituto sono dotate di laboratori informatici. Le insegnanti referenti provvederanno ad organizzare corsi di
aggiornamento per le colleghe se questi saranno ritenuti necessari nel corso dell’ a.s e forniranno supporto alle insegnanti che lo richiederanno.
L’amministrazione Comunale ha dato la possibilità al personale delle nostre scuole che lo richiedono di attivare, mediante username e password,
uno spazio nel Kdoc accessibile via web , denominato “Web File System”.
Questa applicazione consente ai docenti e al personale della segreteria di gestire i documenti o file in uno spazio virtuale e in modo analogo
ad “esplora risorse” di Windows con la possibilità di organizzarli in una struttura di cartelle e sottocartelle.
Permette inoltre di conservare in archivio documenti di interesse generale che possono essere condivisi da tutti gli utenti o solo da alcuni
mediante condivisione di cartelle a cui vengono attribuiti diritti di accesso.
Sono state attivate caselle di posta elettronica, appartenenti al dominio internet: scuole.sassuolo.mo.it.
Mediante il KDOC viene gestito il nuovo sito della scuola a cui si può accedere all’indirizzo:
www.scuole.sassuolo.mo.it/ic1
IIll ssiittoo wweebb : L’Istituto , al fine di creare maggior trasparenza e velocità nello scambio di informazioni, utilizzando le nuove tecnologie,
mette a disposizione di docenti, genitori e alunni un sito web,costantemente aggiornato.
Oltre alle informazioni di carattere generale sulla scuola ed al P.O.F. aggiornato, completo di tutti i progetti educativi e didattici,
I DOCENTI possono:
-Consultare le comunicazioni interne;
31
-Rendere visibili le attività di particolare rilievo svolte nelle classi
-Consultare e proporre siti didattici ritenuti particolarmente adatti per l’apprendimento;
I GENITORI possono consultare:
-Notizie sul funzionamento della scuola;
- Informazioni sugli aspetti organizzativi della scuola;
-Gli orari di lezione;
-Gli orari di ricevimento dei docenti;
- La programmazione delle classi;
-Il P.O.F e i progetti educativo-didattici;
- Link utili alla didattica
Gli ALUNNI possono trovare: -Link didattici;
-Aspetti legati alle attività svolte, sportive e didattiche.
LIM
In ognuno dei due plessi di scuola primaria sono presenti LIM ( Lavagna Interattiva Multimediale ) che vengono utilizzate dai docenti che
hanno seguito uno specifico aggiornamento .Questo strumento innovativo:
-sottolinea la dimensione attiva dell’apprendimento valorizzando la sinergia tra” fare” e “fare mentale”
-riduce i rischi di dispersione delle risorse
-favorisce la documentazione, la conservazione della “storia” di un processo formativo del singolo alunno e della classe
-consente l’accesso in tempo reale a un’innumerevole gamma di risorse
-favorisce la costruzione progressiva di mappe cognitive
-integra gli strumenti ordinari di lavoro
-permette ad allievi e docenti di intervenire in itinere sui materiali prodotti
-permette di uscire dall’autoreferenzialità dell’aula
32
SCUOLA PRIMARIA S.AGOSTINO RILEVAZIONI PROGETTI E USCITE a.s. 2014 - 2015
CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE CLASSI QUARTE CLASSI QUINTE
-VIGILI: A LEZIONE DI SICUREZZA
-UISP
USCITA CASTELLO DI
BAIANELLO (RE)
- HERA: IL TEATRO
DELL’ACQUA -MINI BASKET
-MINI VOLLEY
-EDUCAZIONE ALIMENTARE
-PROGETTO ORTO
-NUOTO (2B – 2C) USCITE:
-ACETAIA LEONARDI
-DUOMO E ORTO BOTANICO
-BIBLIOTECA
LEONTINE
-BIBLIOTECA
-CANI AMICI FEDELI
-RASSEGNA
TEATRALE
-UISP(BASKET…)
-VIGILI
-ALPINI
-ED.ALIMENTARE
USCITE
- TERRAMARE DI
MONTALE
-A.R.E.
-MINI VOLLEY
-SCUOLA IN ONDA CANI:IMPARIAMO A
GIOCARE INSIEME
-FORMELLA IN TEMA EGIZIO -NOI….IN STRADA
EDUCHIAMOCI
-MAYA RACCONTA….L’EDUCAZIONE
ALIMENTARE
-IL PESO E LA MASSA USCITE:
-ACETAIA LEONARDI
-MUSEO BILANCIA
-ANFAS: FORMELLA
IN TEMA EGIZIO -ED. STRADALE
-RICLUPERO
-AVIS -AFFETTIVITA’
-UISP
USCITA -MUSEO DELLA
BILANCIA
SCUOLA PRIMARIA G. PASCOLI
RILEVAZIONI PROGETTI E USCITE a.s. 2014 - 2015 CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE CLASSE QUARTA CLASSI QUINTE
- HERA : IL
TEATRO
DELL’ACQUA;
CARTA DA
FAVOLA ;
RICICLANDIA
TI RACCONTO UNA
STORIA : LIBRERIA
MONDADORI
RAGAZZI IN FIERA
SORRIDI ALLA
PREVENZIONE
USCITE
BIOFATTORIA
CENTOFIORI
MARZAGLIA
IL VECCHIO
MULINO A TORRE
MAINA
-RAGAZZI IN FIERA
HERA “IL TEATRO
DELL’ACQUA “
TI RACCONTO UNA
STORIA , LIBRERIA
MONDADORI
USCITE
CASTELLO DI
ROCCABIANCA A
PARMA
-BIBLIOTECA
-CANI AMICI FEDELI
HERA : DI TERRA E
DI ACQUA (3^B)
MANGIANDO
S’IMPARA
E OGGI COSA
MANGIO ?
-RAGAZZI IN FIERA
-MONTAGNA CHE
PASSIONE
HERA : A VOLTE
RITORNANO IN
MARE (3^A)
TEATRO (3^A)
TI RACCONTO UNA
STORIA , LIBRERIA
MONDADORI
USCITE
-MUSEO CIVICO
MODENA
- TERRAMARE DI
MONTALE
- OLTREMARE - DANZA EDUCATIVA
- RAGAZZI IN FIERA
-VISITA AL PALAZZO
DUCALE
-VISITA ALLA MARCA
CORONA
-EDUCAZIONE
STRADALE
-TI RACCONTO UNA
STORIA : LIBRERIA
MONDADORI
-NATALE A COLORI(4^B)
USCITE
-VISITA A CA’ TASSI E
SALSE DI NIRANO
-MUSEO EGIZIO DI
BOLOGNA
-TI RACCONTO UNA
STORIA , LIBRERIA
MONDADORI
-AVIS
- CONOSCIAMO LA
CROCE ROSSA
-AFFETTIVITA’
-FISCO A SCUOLA
-NATALE A COLORI
-CANTIAMO IL
NATALE
USCITE
-GITA A MODENA
5^B
-GITA DI FINE ANNO
5^A
PROGETTO SPORT
FRUTTA NELLE SCUOLE SCUOLA SICURA
VERSO UNA SCUOLA AMICA
EDUCAZIONE STRADALE
NATALE INSIEME
CARNEVALE FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO
Quest’anno lo spettacolo sarà il risultato dell’attività del progetto “ LABORATORIO CLIL : MUSIC CLUB” che sarà
sviluppata durante il secondo quadrimestre.
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-ECOPARCO DI VEZZANO (RE)
-MUSEO CIVICO BOLOGNA -BIBLIOTECA LEONTINE
-FATTORIA HOMBRE
TUTTE LE CLASSI: -PROGETTO DI MUSICA
-PROGETTO CLIL
-FIERE D’OTTOBRE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
II pprrooggeettttii eedduuccaattiivvoo--ddiiddaattttiiccii
La scuola intende valorizzare le proprie risorse attuando progetti volti a:
consolidare esperienze formative inserendole in un quadro organico d’istituto,
realizzare una maggiore flessibilità organizzativa e didattica;
garantire percorsi individuali attraverso attività continuative di consolidamento ed integrazione;
favorire l'inserimento sociale dei ragazzi che vivono in condizioni di marginalità sociale e di rischio di devianza;
favorire l'inserimento scolare e socioculturale dei figli di lavoratori stranieri di recente immigrazione;
integrare la programmazione educativa con ulteriori attività aggiuntive ed elementi innovativi;
promuovere maggiormente la partecipazione e il coinvolgimento dei ragazzi e delle famiglie, in funzione di
prevenzione del disagio e condivisione delle offerte formative.
Di seguito viene presentata una tabella inerente le aree e le rispettive suddivisioni in tematiche.
I progetti che si prevede di realizzare, rispondono, nella loro peculiarità, all’esigenza di intervenire in senso generale,
in ambiti fondamentali che sono alla base dell’offerta formativa. I singoli progetti previsti per l’anno scolastico in corso sono
illustrati, nel dettaglio, nel fascicolo “I progetti”.
LLee mmeerreennddee aa ssccuuoollaa ee llaa ffeessttaa ddii ffiinnee aannnnoo..
Si specifica che in giorni fissati dal CdI su indicazione del Comitato Genitori, vengono realizzate merende a scuola per
Natale, Carnevale e Pasqua. Tutto ciò concorre a creare scambi comunicativi efficaci e positivi fra studenti, genitori e
insegnanti in un quadro di apertura dell’ambiente scolastico al territorio. La festa di fine anno prevede diverse attività,
programmate dal Comitato Genitori.
II vviiaaggggii ee llee vviissiittee ddii iissttrruuzziioonnee
I CC.d.CC. organizzano visite guidate e viaggi di istruzione correlati alle attività didattiche previste dalla
programmazione annuale. Per il regolamento e le norme di comportamento si fa riferimento al Regolamento di istituto.
DDIIDDAATTTTIICCAA AA PPIICCCCOOLLOO GGRRUUPPPPOO::
PPRREEVVEENNZZIIOONNEE AALL DDIISSAAGGIIOO EEDD AACCCCOOGGLLIIEENNZZAA AALLUUNNNNII SSTTRRAANNIIEERRII
34
La scuola in particolare realizza queste iniziative nell’ottica di moltiplicare le occasioni di apprendimento e
di socializzazione da parte degli alunni che vivono una condizione di marginalità sociale dovuta alle precarie
condizioni economiche, alla deprivazione e allo sradicamento culturale, alla non conoscenza della lingua
italiana. Per affrontare questo ultimo problema si è attivato:
un progetto di alfabetizzazione per alunni stranieri L2 primo livello gestito da docenti della scuola in
orario scolastico, ed extrascolastico con finanziamento del Comune e del MIUR.
Italiano come L2 livello avanzato (italiano per lo studio) gestito da operatori di Scioglilingua al
pomeriggio per alunni delle prime, seconde e terze.
Per favorire l’integrazione e ampliare le opportunità di apprendimento, per i ragazzi in situazione di
svantaggio culturale, sono stati attivati i seguenti laboratori operativi a didattica a piccoli gruppi di alunni:
Laboratorio storico-geografico (4ee 5
eore) per le classi seconde e terze gestito dagli educatori del Get .
Banda Bum :al pomeriggio con la presenza della prof. Mammi e dell’educatrice che l’ha creata
in oratorio (finanziata dalla Cassa di Risparmio
IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE
“Percorso misto scuola-bottega ” laboratorio tecnico pratico utile all’inserimento lavorativo;
Progetto integrato scuola secondaria 1°gr ado” Leonardo” e CTP ( centro territoriale
permanente) Per gli alunni che compiono quindici anni entro il 31 dicembre dell’anno scolastico in
corso e presentano un disagio scolastico nel frequentare le lezioni, sarà stipulata una convenzione con il
CTP di Sassuolo, e sarà istituito un percorso misto scuola-CTP con l’obbligo di frequenza in orario
antimeridiano e pomeridiano.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Attività vincolate alle risorse finanziarie disponibili, al fondo del Comune “Patto per la scuola” e al
contributo dei genitori.
Gruppo Sportivo al pomeriggio per tutte le classi (scherma,
rugby, ruzzolone)
Potenziamento inglese al pomeriggio solo per le classi
seconde e terze con il contributo dei genitori.
Corso di chitarra al pomeriggio presso scuole Pascoli, a
pagamento.
Corso di latino a pagamento gestito da operatori di
Scioglilingua.
Coppa Ruffini gare di matematica a squadre con la
selezione di alunni particolarmente intuitivi.
IINNTTEEGGRRAAZZIIOONNEE AALLUUNNNNII DDIIVVEERRSSAAMMEENNTTEE AABBIILLII
Per quanto concerne l’integrazione degli alunni diversamente abili, la scuola persegue obiettivi
fondamentali relativi all’integrazione, alla socializzazione ed all’autonomia degli alunni stessi. I docenti dei
CC.d.CC., gli insegnanti di sostegno, gli educatori, attraverso una metodologia individualizzata, si adoperano
per rispondere ai bisogni dell’alunno e favorire il più possibile risposte positive, nel contesto di un itinerario
formativo graduale ed efficace. Gli alunni diversamente abili usufruiscono di tutti i laboratori e gli strumenti
didattici presenti nella scuola.
35
IISSTTRRUUZZIIOONNEE OOSSPPEEDDAALLIIEERRAA EE IISSTTRRUUZZIIOONNEE DDOOMMIICCIILLIIAARREE
Nel caso in cui si rendesse necessario indire le procedure per l’attivazione dell’istruzione ospedaliera e/o
domiciliare questa istituzione scolastica garantisce i diritti dell’alunno e della famiglia, in
ottemperanza alla C.M. n.56 del 4/07/03 e nel rispetto del protocollo d’intesa del 24/10/03, mirante alla tutela del
diritto alla salute ed allo studio dei cittadini di minore età, sottoscritto dal MIUR e dal Ministero della Salute.
Il Dirigente Scolastico, quindi, nel caso in cui venga a conoscenza che un alunno sia in condizioni di malattia,
o di patologia cronica, o di immobilizzazione post-intervento, attraverso una richiesta che la famiglia presenta,
attiva le procedure del caso, che consistono in:
indizione del Consiglio di Classe straordinario in cui è inserito l’alunno per rilevare la disponibilità dei
docenti a far parte del progetto;
elaborazione di un progetto ad hoc e richiesta di delibera agli Organi Collegiali;
invio del progetto all’Istituto Scolastico Regionale per le risorse finanziare e ricerca di altre risorse
imputabili nella legge 440/97 e nella legge 285/97 sull’autonomia;
attivazione del progetto ospedaliero o domiciliare.
Ovviamente il progetto avrà voce negli allegati spesa del piano annuale.
LL''eedduuccaazziioonnee aallllaa CCoonnvviivveennzzaa CCiivviillee
La scuola organizza per lo studente attività educative e didattiche unitarie che, a partire da problemi,
hanno lo scopo di aiutarlo a trasformare in competenze personali conoscenze e abilità relative alle
seguenti aree.
EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA CCIITTTTAADDIINNAANNZZAA
Obiettivo principale è indurre gli alunni a riflettere su tematiche interdisciplinarI che lo portino a migliorare il suo
“essere cittadino del mondo”, attraverso:
La Shoah : per sensibilizzare gli alunni a tematiche quali il diritto alla libertà, il razzismo, i diritti e i
doveri, etc.
Giornata della Memoria: la scuola partecipa, con iniziative personali o insieme alle istituzioni locali, alla
“GIORNATA DELLA MEMORIA” del 27 gennaio, per ricordare ed onorare le vittime della Shoah nazista.
Verranno proposte testimonianze all’interno della scuola di chi ha vissuto esperienze in tal senso.
Orientamento scolastico: in particolare Obiettivo principale dell’ORIENTAMENTO è aiutare i ragazzi a
costruire la propria identità personale e sociale, coinvolgendo tutte le variabili che contribuiscono allo sviluppo della
personalità; il percorso formativo deve quindi tener conto della sfera affettiva e di quella intellettiva al fine di
sviluppare nei singoli soggetti capacità autonome di scelta.
La Scuola contribuisce alla maturazione del processo di auto-orientamento del ragazzo attraverso due tipi di
azione:
un percorso formativo continuo, implicito alla sua finalità istituzionale, che tende alla crescita della persona,
alla maturazione di competenze orientative di base, oltre che allo sviluppo di una cultura e di un metodo di studio -
(Didattica Orientativa);
attività specifiche mirate a produrre effetti immediati sulla prosecuzione del percorso formativo individuale sia
rivolte a migliorare la qualità dell’esperienza scolastica in corso - (PROGETTO ACCOGLIENZA e PROGETTO
36
ADOLESCENZA) sia finalizzate a sostenere il passaggio dalla Scuola secondaria di I° grado alla Scuola Superiore
(PROGETTO ORIENTAMENTO Classi Terze).
Incontri in Comune: PARTECIPIAMO!: progetto di educazione alla cittadinanza
democratica attiva finalizzato a promuovere i valori e le pratiche democratiche contenute nella carta
costituzionale italiana e nelle fonti internazionali di diritti attraverso una inusuale caccia al tesoro
organizzata nella biblioteca Leontina e nel Parco Vistarino che permetterà di costruire una
installazione artistica.
Educazione alla legalità e alla cittadinanza: intervento nelle classi seconde e terze al mattino
con operatore di Scioglilingua che negli anni passati ha realizzato il progetto del Consiglio Comunale
dei ragazzi (finanziato dalla Cassa di Risparmio).
Per incentivare gli alunni alla solidarietà/beneficenza viene realizzato il progetto:
VIII Edizione Ragazzi in fiera: per far capire ai ragazzi che mettere a disposizione le proprie
“cose vecchie”, venderle destinando il ricavato per qualcosa di utile: solidarietà, acquisto di
attrezzature/materiali per la classe o per la scuola e così via….,possa essere molto gratificante ed utile oltre
che per il gruppo classe , anche per il singolo, che si è impegnato in prima persona, offrendo le proprie cose
ed il proprio tempo libero.
Per conoscere e far apprezzare agli alunni i patrimoni artistici del loro territorio vengono realizzati i progetti:
Visita a Palazzo Ducale “Il Mito”: i ragazzi attraverso la visita degli appartamenti decorati del
piano nobile dovranno individuare i miti ricercati nelle raffigurazioni del Palazzo Ducale.
Visita a Palazzo Ducale”Il ritratto”: viene presentata la “delizia” dei duchi d’Este attraverso le
immagini dei sovrani e dei loro familiari.
Visita a Palazzo Ducale”Le architetture dell’inganno”: si presenta il Palazzo attraverso un
approccio al tema della prospettiva e delle suggestive architetture dell’inganno che fanno del Palazzo ducale
una sorta di grandioso allestimento scenico-teatrale.
Visita Galleria Marca Corona: visita alla Galleria che raccoglie le ceramiche artistiche prodotte
dalla fondazione di Ceramiche Marca Corona fino alla prima metà del novecento.
EDUCAZIONE ALL’ESPRESSIVITA’:
Per incentivare gli alunni alla lettura vengono realizzati i seguenti progetti:
Campionato di lettura: per far conoscere e leggere ai ragazzi/e le migliori proposte dell’editoria
specializzata, a partire dai principi del piacere e del divertimento, e con l’obiettivo di consolidare le abitudini
di lettura tanto in termini di quantità che di qualità.
The Best of: è una proposta per incontri di lettura e presentazione di libri rivolti ai ragazzi delle
scuole medie. La sua caratteristica è quella di essere costruita a partire da una rassegna di personaggi letterari
che sono sembrati particolarmente capaci di lasciare un segno nella memoria di lettura di tanti giovani lettori e
anche di tanti educatori adulti.
Per incentivare gli alunni al teatro viene realizzato il progetto:
Rassegna teatrale: per far capire agli alunni la magia del “teatro” attraverso la visione di
spettacoli, per promuovere una struttura che si trova nel nostro territorio e per avvicinare gli alunni ad una
diversa tipologia di spettacolo in antitesi alla televisione.
EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AAMMBBIIEENNTTAALLEE
Già da diversi anni in collaborazione con il Comune di Sassuolo e Coop Estense vengono attivati progetti volti a
stimolare riflessioni sul problema dei rifiuti, sul consumo di acqua ed energia elettrica e indurre l’acquisizione di
modelli comportamentali socialmente utili e più consapevoli. Nella realizzazione dei progetti sono previste uscite
di mezza giornata presso negozi a commercio equo-solidale, raccolte differenziate per i rifiuti e laboratori
interdisciplinari attivi.
37
Vengono realizzati i seguenti progetti, alcuni in collaborazione con il CEA di Sassuolo:
Un museo a scuola volto a far conoscere agli alunni il territorio in cui vivono attraverso la flora e la fauna.
Riconoscimento dei principali volatili.
Un mondo d’acqua: per far capire l’importanza del bene acqua e promuovere comportamenti sostenibili ,volti in
particolare al risparmio idrico e al consumo responsabile.
Animali in Ecologia: far conoscere agli alunni la fauna autoctona ma anche quella alloctona per
far comprendere come comportamenti apparentemente banali possono causare gravi squilibri al nostro
ecosistema.
Impatto zero: per parlare di produzione di rifiuti, di consumo di acqua e di energia, di mobilità sostenibile e di
cambiamenti climatici, con l’obiettivo principale di individuare le azioni di non spreco.
Noi e la raccolta differenziata: viene realizzato questo progetto perché ogni giorno produciamo rifiuti e non
sempre sappiamo come gestirli in modo corretto (dove e come smaltirli)o come dare il nostro contributo alla loro
riduzione riducendo l’impatto sull’ambiente (CEA)
Progetto Hera: rifiuti 10 e lode
Progetto Hera per la Scuola: itinerario invisibile
EEDDUUCCAAZZIIOONNEE AALLLLAA SSAALLUUTTEE
I comportamenti di salute si promuovono attraverso l’uso di diversi strumenti e con metodologie
che valorizzano le intelligenze multiple cioè legate a percorsi formativi flessibili e dinamici.
Vengono realizzati alcuni progetti in collaborazione con l’ASL all’interno delle seguenti aree tematiche:
1. Area Tematica: “AFFETTIVITA’,SESSUALITA’,RELAZIONE”
2. Area Tematica : “DONARE: UNA SCELTA SOLIDALE”
Con la finalità principale di raggiungere le seguenti competenze trasversali
Capacità di prendere decisioni: competenza che aiuta ad affrontare in modo costruttivo il
rapporto con i processi decisionali nei vari momenti della vita, valutando le diverse opzioni e le conseguenze
delle scelte possibili.
Comunicazione efficace: sapersi esprimere, sia sul piano verbale che non verbale, con modalità
appropriate rispetto alla cultura e alle situazioni. Essere quindi capaci di manifestare opinioni e desideri,
bisogni e paure, di chiedere aiuto e consiglio in caso di necessità.
I progetti scelti all’interno delle aree tematiche scelte sono:
CONOSCERE LO SPAZIO GIOVANI E IL CONSULTORIO: rivolto agli
studenti delle classi terze con gli obiettivi di aumentare le informazioni su alcune tematiche
relative alla sessualità e di far conoscere le funzioni e le attività del Consultorio familiare e dello
Spazio Giovani e promuovere l’uso pertinente dei Servizi Sanitari rivolti agli adolescenti.
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’: rivolto a gli studenti delle classi terze
con gli obiettivi di conoscere se stessi, prendere coscienza dell’identità sessuale propria e degli altri,
conoscere le proprie emozioni in rapporto agli altri e ai cambiamenti psicologici in atto. Favorire il dialogo
con genitori ed adulti per affrontare la dimensione etica dei comportamenti legati alla sessualità.
Educare alla salute e al dono del sangue, con gli obiettivi di trasmettere il significato e i valori della
solidarietà, far conoscere la realtà associazionistica del volontariato e del dono, presentare l’AVIS,
sensibilizzare a comportamenti di vita sani e rispettosi del proprio corpo e dare un’informazione mirata sulle
malattie trasmissibili con il sangue e le misure di prevenzione.
La salute è argomento che interessa anche altre agenzie formative del territorio in collaborazione con le quali la
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scuola promuove i seguenti progetti:
Alimentazione: rivolto agli studenti delle classi seconde al fine di educarli ad un comportamento
responsabile nei confronti del cibo e renderli consapevoli della necessità di una dieta varia ed equilibrata anche
attraverso la lettura delle etichette dei cibi; l’attività di laboratorio ha lo scopo di far riconoscere gli alimenti
attraverso i sensi ( in collaborazione con il CEA di Sassuolo).
Il Farmacista e il mondo del farmaco ,organizzato da Federfarma Modena con l’intento di portare
l’esperienza del farmacista all’interno delle scuole medie ed affiancare gli insegnanti di scienze nell’affrontare i
temi legati alla salute ed in particolare al mondo dei farmaci. Si vuole aumentare il livello di consapevolezza e di
conoscenza anche per mettere in guardia i più giovani da messaggi di tipo consumistico che sempre più spesso
contaminano anche il mondo dei farmaci, aumentando il rischio di uso improprio.
“Una croce che può salvare” , in collaborazione con la croce rossa per apprendere le nozioni di base
del pronto soccorso e conoscere associazioni internazionali umanitarie.
Corso di nuoto per tutte le classi prime e seconde che raggiungono un’adesione quasi totale del gruppo
classe, in collaborazione con il Comune di Sassuolo, per dare la possibilità di trovarsi a proprio agio in
acqua, imparare le tecniche di base dei vari stili ed avvicinarsi agli sport acquatici.
Giochi della gioventù (classi prime): g l i o b i e t t i v i s o n o l a c o l l a b o r a z i o n e ,
r i s p e t t o p e r t u t t i i p a r t e c i p a n t i e d a p p r e z z a r e i l c o n t r i b u t o d i t u t t i
e d i c o n t e n u t i s o n o a b i l i t à a t l e t i c h e , m o t o r i e , g i o c h i d i s q u a d r a ,
c o m u n i c a t i v e
“Sicurezza ”: volto a identificare, rimuovere, prevenire fonti e situazioni di pericolo, stimolare il senso di
appartenenza ad una comunità e ad incentivare l’aspetto propositivo della solidarietà attraverso la conoscenza
delle norme fondamentali di comportamento nelle situazioni di emergenza simulate, del piano di emergenza
dell’istituto e del piano di evacuazione dell’istituto.
LLAA VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE DDII IISSTTIITTUUTTOO -
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “LEONARDO”
LLaa vvaalluuttaazziioonnee ddeeii pprrooggeettttii dd''iissttiittuuttoo
RRaaccccoollttaa ddeellllee vvaalluuttaazziioonnii ddeeii vvaarrii pprrooggeettttii ee ddeellllee eevveennttuuaallii pprrooppoossttee ddii mmooddiiffiiccaa
Nel mese di maggio la FS1 distribuisce il questionario di valutazione dei progetti del P.O.F: vengono
esaminati i seguenti punti:
Obiettivi
Rilevanza
Livello di trasferibilità
Struttura
Durata
Attrezzature e spazi
Esperti
Problemi verificati e/o osservazioni
I questionari vengono distribuiti a tutti gli insegnanti che hanno partecipato ai singoli progetti, quindi
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sono raccolti e trasformati in dati utili al monitoraggio.
Per ogni progetto infatti viene costruita una tabella, con dati in percentuale e grafici di riferimento,
successivamente sono predisposti dei lucidi da proiettare al collegio docenti di giugno, relativi all’analisi dei dati
emersi.
IIlllluussttrraazziioonnee ddeeggllii eessiittii ddeeii vvaarrii pprrooggeettttii aall ccoolllleeggiioo ddoocceennttii
Nel collegio di giugno vengono presentati gli esiti della verifica dei vari progetti del POF, riportati in
tabelle contenenti anche le osservazioni espresse dai docenti. Sono quindi analizzati i relativi progetti, mettendo
soprattutto in luce gli aspetti positivi, i nodi problematici e le ipotesi di soluzione.
LLaa vvaalluuttaazziioonnee ddeellllaa ddiiddaattttiiccaa aa ppiiccccoolloo ggrruuppppoo
Per quanto concerne la didattica a piccolo gruppo, nel mese di maggio le FS 3 distribuiscono il
questionario di valutazione predisposto dalla FS 1 agli alunni coinvolti nei vari progetti del Comune:
italiano come L2 (pomeriggio)
I questionari vengono distribuiti, raccolti e trasformati in dati utili al monitoraggio.
Per ogni progetto infatti viene costruita una tabella, con dati in percentuale e grafici di riferimento,
successivamente sono predisposti dei lucidi da proiettare al collegio docenti di giugno, relativi all’analisi dei dati
emersi. Ciò consente di trarre maggiori informazioni per attuare eventuali modifiche al progetto l’anno scolastico
successivo, ma anche su una conferma della validità del progetto.
LL''aauuttoovvaalluuttaazziioonnee ddii iissttiittuuttoo
Saranno elaborate e somministrate prove quadrimestrali condivise , oggettive che consentiranno di testare gli
apprendimenti linguistici e matematici essenziali. La classi prime e terze parteciperanno , come obbligo di legge , alle
prove INVALSI i cui risultati saranno analizzati e diventeranno strumento di autovalutazione per il percorso attivato
dalla scuola
SERVIZI NEL TERRITORIO
Nel territorio sono presenti diversi servizi di carattere socioculturale, ambientale, sportivo ed artistico con cui la
scuola opera al fine di arricchire la propria offerta formativa e di creare un necessario legame tra scuola e realtà
territoriale :
Centro per le famiglie
Biblioteca comunale
Palazzo Ducale
Banda “La Beneficenza”
Teatro Carani
Teatro S. Francesco
Servizio Ambiente C.E.A S. Cristoforo
Associazioni sportive
Associazioni di volontariato
Piscina comunale
Acanto
Hera
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Vigili del fuoco
SAF
Croce Rossa Italiana- Comitato di Sassuolo
AVIS
ASL
A.N.A.
Polizia Municipale
Guardia di Finanza
Polizia stradale
Carabinieri
Polizia di stato
Nuovo Ospedale di Sassuolo
Comitato Parco Braida
Diocesi Di Reggio Emilia
Feder consumatori Emilia Romagna
Provincia di Modena per l’orientamento
ACCORDI / CONVENZIONI
Reti di Scuole Si tengono costanti rapporti con le scuole del territorio, al fine di coordinare criteri operativi (orari, modalità di
iscrizione, ecc.), collaborazioni con l’Amministrazione Comunale, attività di aggiornamento.
Con le Scuole dell’Infanzia private e con i nidi si organizzano momenti di passaggio da un ordine di scuola all’ altro
E’avviata inoltre una collaborazione con l’Università della Scienza dell’Educazione di Bologna per attività di
tirocinio.
L’istituzione fa parte delle seguenti RETI:
CSH: il Centro Servizi Handicap ubicato presso I.P.S.I.A. “Don Magnani” di Sassuolo , è un accordo di rete
finalizzato alla documentazione, formazione e ricerca sulle tematiche dell’integrazione.
Patto per la scuola: protocollo di intesa tra il comune di Sassuolo e le scuole di base del territorio per
l’organizzazione complessiva, Funzioni Miste, il funzionamento e la qualificazione scolastica.
Centro Servizi per il sostegno alla persona, distretto di Sassuolo, accordo di rete tra le Istituzioni Scolastiche intesa
con gli Enti Locali che afferiscono al distretto sanitario dal 2000-2001 per documentare e diffondere le miesperienze
di integrazione con alunni portatori di handicap, attivando anche un servizio di prestito in comodato d’ uso di
materiale specifico
Piani di zona degli interventi dei Servizi Sociali del distretto di Sassuolo
Convenzione con Istituti superiori di Sassuolo per l’ accoglienza al C.T.P. di loro iscritti di recente immigrazione (
dal 2005 rinnovata annualmente )
Accordo di rete fra i C.T.P. della provincia e Istituti superiori titolari di corsi serali
Accordo di rete sulla sicurezza nelle scuole statali della provincia di Modena del 16 febbraio 2007
RISMO (RETE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DI MODENA)
- Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica di allievi in situazione di handicap nelle
scuole di ogni ordine e grado stipulato il 17-10-2005 (B.U regione Emilia Romagna n°144) e rinnovato nel 2012.
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- Accordo distrettuale tra i comuni di Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano,
Sassuolo, le dirigenze delle scuole di primo e secondo grado e il servizio di neuropsichiatria del distretto sanitario di
Sassuolo per la gestione a livello locale dell’ accordo di programma provinciale per l’ integrazione scolastica di alunni
e studenti in situazione di handicap. L’ accordo distrettuale è in fase di rielaborazione
- Protocollo d’ intesa per le strategie di intervento e prevenzione sull’ abuso e la violenza alla infanzia e all’
adolescenza
- Protocollo d’ intesa tra il comune di Sassuolo , i quattro Istituti Comprensivi e gli Enti di promozione sportiva
CONI e UISP per la realizzazione di interventi relativi alle attività motorie nelle scuole primarie di Sassuolo
- Intesa con Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e con Liceo Formiggini per attività di tirocinio
- Rapporto con l’ università UNIMORE Da diversi anni i docenti collaborano con l’Università degli Studi di
MO, RE e BO Facoltà di Scienze della Formazione e il Liceo Formiggini di Sassuolo nell’organizzazione del
tirocinio per molti studenti. Anche nell’ a.s. corrente gli insegnanti si rendono disponibili nell’accogliere un gruppo di
studenti per attività che costituiscono una preziosa opportunità di scambio di risorse ed esperienze tra Scuola e
Università. Tipologia del tirocinio:
-osservazione semistrutturata e strutturata (1° e 2° anno)
-partecipazione guidata alle attività didattiche in fase di programmazione e di conduzione (3° anno)
-conduzione di attività in collaborazione coi docenti della scuola (4° anno)
-partecipazione ad attività didattiche per la preparazione di TESI DI LAUREA
- Convenzione con associazione Nazionale Carabinieri per Educazione alla legalità ( interventi nelle classi e
vigilanza), servizio di volontari per la scuola secondaria di 1° grado
ACCORDO PROVINCIALE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALLIEVI CON
DISABILITA’ stipulato in data 26 Ottobre 2012.
ACCORDO DISTRETTUALE H
L’accordo distrettuale tra i comuni del distretto, le varie Dirigenze scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado, il
Servizio di neuropsichiatria del distretto Sanitario di Sassuolo gestiscono a livello locale l’Accordo di programma
provinciale per l’Integrazione scolastica di alunni e studenti in situazione di handicap è in fase di revisione.
L’accordo distrettuale contiene:
- Modalità di individuazione alunno in situazione di handicap
- Strumenti integrazione scolastica
- Risorse per l’integrazione
- Criteri di assegnazione del personale educativo assistenziale
- Ruolo degli operatori scolastici
- Ruolo dei volontari
- Accorpamento delle risorse
- Strategie locali per l’integrazione
- Ruolo del CSH
- Percorso istruzione-formazione
- Collaborazione tra scuole-ASL-comune
- Presentazione dei risultati ottenuti
- Disturbi Specifici di Apprendimento
- Ruolo della Figura di Sistema
La Figura di Sistema (Dott.ssa Patrizia Intravaia) sostiene l’integrazione delle politiche dell’infanzia e
dell’adolescenza all’interno del Piano sociale di zona, attraverso la promozione di azioni di coordinamento tra l’area
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sociale, sanitaria in ambito scolastico che extrascolastico.
- Protocollo d’ intesa per le strategie d’ intervento e prevenzione sull’ abuso e la violenza all’ infanzia e all’
adolescenza-MO 24\10\2003
CONTINUITA’
Per quanto riguarda la continuità didattica, si sono avviati percorsi a partire dal nido fino alla scuola primaria di
secondo grado. Relativamente al passaggio nido– scuola d’infanzia si è cominciato ad operare sistematicamente da
alcuni anni, in accordo con la pedagogista del Comune di Sassuolo, istituendo momenti di colloquio ( Di Passaggio e
di verifica ) tra educatrici ed insegnanti e scegliendo una storia ed un personaggio che accompagni i bambini alla
scuola dell’Infanzia. Per questa attività sono stati coinvolti anche i genitori dei bambini che non hanno frequentato il
nido ma che entreranno nella scuola dell’infanzia.
Tra la scuola dell’infanzia e primaria, già da diversi anni la commissione continuità opera a livello comunale con tutti
gli Istituti Comprensivi. A tal fine è stata predisposto uno schema di sintesi globale univoco per il passaggio delle
informazioni, redatto e presentato dalle insegnanti di scuola d’infanzia durante i colloqui di passaggio. Nell’ambito
del progetto “Ponte” si propone una visita delle scuole dell’ infanzia alle scuole primarie e un passaggio di materiali
(cartelloni illustrativi di una storia ) tra le due scuole. Per la continuità con la scuola primaria si svolgono a fine anno
gli incontri con le scuole interessate per la presentazione degli alunni da parte delle insegnanti di quinta.
Anche per il presente anno scolastico si terranno, ove possibile, percorsi di continuità per il passaggio tra i diversi
ordini di scuola dei bambini portatori di handicap.
La continuità si realizza anche nelle seguenti forme:
a) attraverso la realizzazione di apposite attività di accoglienza nel momento dell’ingresso alla scuola d’infanzia o
primaria;
b) rispetto alla assegnazione dei Docenti alle classi/sezioni, visti i criteri generali del Consiglio di Circolo, su
proposta del Collegio dei Docenti, gli insegnanti, di norma, seguono gli alunni dalla classe prima alla quinta nella
scuola primaria e dalla sezione dei tre anni alla sezione dei cinque anni nella scuola dell’infanzia, salvo le
riorganizzazioni, per i trasferimenti e/o i pensionamenti del personale e le valutazioni del Dirigente Scolastico;
c) rispetto alle discipline gli insegnanti ne mantengono la titolarità dalla prima alla quinta, eventuali modifiche sono
concordate con il TEAM;
d) nel passaggio tra un grado scolastico e l’altro la scuola organizza, oltre ad attività specifiche, incontri tra gli
insegnanti volti a garantire il raccordo tra i curricoli e il passaggio delle informazioni sugli alunni.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
Dalle scuole primarie è stato predisposto il Protocollo d’Accoglienza : un documento che predispone e organizza le
procedure che la Scuola intende mettere in atto per facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri,
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone di:
- definire pratiche condivise in tema di accoglienza di alunni stranieri
- facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e sostenerli nella fase d’adattamento al nuovo ambiente
- favorire un clima d’accoglienza nella scuola
- entrare in relazione con la famiglia immigrata
- promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio
sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale
Il Protocollo d’Accoglienza:
- prevede la Costituzione di una Commissione di Accoglienza
- contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri
- traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che
partecipano a tale processo
- propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari.
ISCRIZIONE
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L’inserimento scolastico dei ragazzi stranieri avviene sulla base della LEGGE 40/1998 sull’immigrazione straniera in
Italia e sul D.P.R. 394/1999.
Tale normativa sancisce che:
● «I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione indipendentemente dalla regolarità o
meno della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono
soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia».
● «L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e nelle condizioni
previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in un qualunque periodo dell’anno scolastico».
● «I minori stranieri privi di documentazione anagrafica ovvero in possesso di documentazione irregolare o
incompleta sono inscritti con riserva». (Comma 1)
● «L'iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni
ordine e grado».
● «In mancanza di accertamenti negativi sull'identità dichiarata dell'alunno, il titolo viene rilasciato all'interessato con
i dati identificativi acquisiti al momento dell'iscrizione».
Al momento dell'iscrizione, all'alunno straniero vengono richiesti documenti e un'autocertificazione di tipo:
● anagrafico
● sanitario
● scolastico
● fiscale
1.a – Documenti anagrafici
Si richiede il Permesso di soggiorno di uno dei genitori, nel quale l'alunno, se non ha ancora compiuto 15 anni, sia
annotato come parte della famiglia. Se la richiesta di tale documento è in corso, viene accettata la ricevuta rilasciata
dalla Questura in attesa del documento definitivo.
I minori stranieri non in regola in materia di soggiorno presenti in Italia hanno comunque titolo, secondo le leggi
nazionali ed internazionali vigenti, a frequentare scuole e istituti di ogni ordine e grado. Devono dunque essere iscritti
con riserva, da sciogliere non appena gli interessati abbiano normalizzato la propria situazione, oppure in seguito al
conseguimento del titolo di studio relativo alla scuola dell'obbligo.
( L'iscrizione scolastica con riserva non costituisce un requisito per la regolarizzazione della presenza sul territorio
italiano, né per il minore né per i genitori ).
La normativa recente consente di sostituire i documenti anagrafici con l'autocertificazione, prodotta dai genitori o da
chi è responsabile del minore.
1. b – Documenti sanitari
Viene richiesto un documento attestante le vaccinazioni fatte (certificato di vaccinazione),tradotto in italiano. In
assenza, dovrà essere avvertita l'ASL perché rilevi la situazione vaccinale ed esegua l'intervento sanitario richiesto
dalle diverse situazioni.
Le informazioni inerenti le vaccinazioni possono essere reperite nella Circolare n°8 del Ministero della Sanità avente
come oggetto “Documento di vaccinazione per i minori immigrati” e nella Circolare n° 7203 della Regione
Lombardia, Settore Igiene e Sanità, del1993.
Di recente è stato approvato un regolamento di modifica del DPR 1518/67 in materia di vaccinazioni obbligatorie, nel
quale si prevede che :«I direttori delle scuole e i capi degli istituti di istruzione pubblica o privata sono tenuti, all'atto
dell'ammissione alla scuola o agli esami, ad accertare se siano state praticate agli alunni le vaccinazioni e
rivaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione della relativa certificazione. Nel caso di mancata
presentazione della certificazione il direttore della scuola comunica il fatto entro 5 giorni, per gli opportuni e
tempestivi interventi, all'ASL di appartenenza dell'alunno e al Ministero della Sanità. La mancata certificazione non
comporterà il rifiuto di ammissione dell'alunno alla scuola dell'obbligo o agli esami».
1. c – Documenti scolastici
Si richiede il certificato attestante gli studi fatti nel paese d'origine con relativa traduzione in italiano o, nel caso in cui
esso non fosse disponibile per varie ragioni, dichiarazione del genitore dell'alunno, o di chi ha la responsabilità del
minore, attestante la classe e il tipo di istituto frequentato.
Il dirigente scolastico, per le informazioni e le conferme del caso, può prendere contatto con l'autorità diplomatica o
consolare italiana che rilascia una dichiarazione sul carattere legale della scuola estera di provenienza dell'alunno.
1. d – Documenti fiscali
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Devono essere presentati alla scuola i documenti relativi al reddito familiare per poter definire l'eventuale costo della
mensa scolastica, del trasporto, delle attività parascolastiche.
2. LA COMMISSIONE INTEGRAZIONE STRANIERI
La Commissione è formata dal Dirigente Scolastico, dal Docente referente per gli alunni stranieri, da uno o più
componenti della eventuale Commissione Intercultura, nominata dal Collegio dei docenti all'inizio dell'anno
scolastico.
Ha il compito di seguire le varie fasi dell’inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire dal
momento della richiesta di iscrizione alla scuola.
In collaborazione con i Consigli di Classe, si occuperà delle attività destinate agli alunni stranieri, delle difficoltà da
loro incontrate e dei risultati ottenuti.
3. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA (per alunni di recente immigrazione)
3. a – Domanda di iscrizione
Al momento del primo contatto con la scuola, la persona incaricata della Segreteria provvede a dare le prime
informazioni sulla scuola, richiedere la documentazione e avvisare la Commissione Integrazione Stranieri. Vengono
utilizzati per l'iscrizione appositi modelli bilingue.
3. b – Colloqui con genitori e alunno
Su appuntamento, nei giorni successivi al primo contatto con la scuola, avviene un colloquio tra il Dirigente
scolastico, un docente della Commissione (con la presenza, se necessario, di un mediatore linguistico), i genitori
dell'alunno, per raccogliere informazioni e, nel contempo, offrire un aiuto nella compilazione della domanda di
iscrizione e nella scelta delle opzioni offerte dalla scuola.
3. c – Approfondimento della conoscenza
Al momento dell'ingresso a scuola, in uno o più giorni nell'arco della prima settimana, viene rilevata la situazione di
partenza dell'alunno con test d’ingresso. Questa fase è affidata alla Commissione alunni stranieri supportata
eventualmente da un mediatore culturale.
4. INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
Il D.P.R. 394/1999, al comma 2 sancisce che:
«I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica tenendo
conto:
• dell'ordinamento degli studi del paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione a una classe
immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;
• dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;
• del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;
Il Collegio dei docenti può deliberare le iscrizioni ad una classe diversa .
4. a – Proposta di assegnazione alla classe
La Commissione, tenuto conto delle disposizioni legislative e delle informazioni raccolte tramite test d’ingresso e
colloquio con i genitori e con l’alunno, valutate le sue abilità e competenze, propone l’assegnazione alla classe.
In linea di massima l'inserimento in una classe di coetanei appare la scelta da privilegiare, perché consente:
• di instaurare rapporti “alla pari” con i nuovi compagni;
• di evitare un pesante ritardo scolastico;
• di ridurre il rischio di dispersione scolastica.
Tuttavia, nel caso in cui si riscontrino sostanziali lacune o carenze nelle conoscenze, competenze e abilità
relativamente agli obiettivi fondanti il corso di studi scelto, l’alunno può essere inserito in una classe diversa, come
del resto previsto dal D.P.R. citato.
4. b - Scelta della sezione
La Commissione, tenuto conto dei criteri generali sulla Formazione Classi, valuta tutte le informazioni utili sulle
stesse, in un’ottica che superi il mero criterio numerico e che tenga presenti anche i seguenti fattori, tesi a raggiungere
un proficuo inserimento dell’allievo:
• presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese;
• criteri di rilevazione della complessità delle classi (profilo generale, presenza di
disagio, handicap, dispersione ecc.);
• ripartizione degli alunni nelle classi, evitando la costituzione di sezioni con predominanza di alunni stranieri,
specialmente se provenienti tutti dallo stesso paese.
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Del resto il già citato D.P.R.394/1999, al comma 3 chiarisce che: «la ripartizione è effettuata evitando comunque la
costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri».
5. RUOLO DEGLI INSEGNANTI
5. a - Prima accoglienza nella classe.
L’insegnante in servizio accoglie il nuovo alunno e lo presenta alla classe.
Gli insegnanti e gli alunni della classe interessata cercheranno di aiutare il neoarrivato a inserirsi attraverso varie
modalità ( attività ludiche , visione di films…….)
5. b - Compiti del Team docente:
• favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno;
• programma un percorso di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che potrà essere attuato sulla base delle
risorse disponibili (ore aggiuntive, progetti specifici di Plesso...) in orario scolastico ed extrascolastico e prevede la
possibilità di uscita dell’alunno dal gruppo classe per interventi individualizzati anche in orario curricolare;
• individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina, da usare appena l’alunno
acquisisce una minima conoscenza dell’italiano;
• mantiene i contatti con i docenti che seguono l’alunno nelle attività di recupero.
5. c - Strumenti e risorse
A tutte le classi che hanno alunni stranieri è data la possibilità di usufruire del materiale ( testi , dizionari , giochi
specifici… ( vedi Bibliografia Sportello Intercultura ) )in dotazione allo Sportello Intercultura e gestito da un docente
del 1° Circolo di Sassuolo .
Soprattutto nei primi tempi, potrebbe essere coinvolto con la funzione di tutor un alunno della stessa nazionalità,
dimostratosi disponibile Si costituirà un archivio (cartaceo e informatico) di testi semplificati di argomenti
appartenenti a varie discipline, esercitazioni, come una biblioteca specifica.
5. d - Fase della frequenza successiva
Il principale obiettivo del primo anno di attività dell’alunno neoarrivato è l'apprendimento o il consolidamento della
lingua italiana, cui è necessario destinare tempo e risorse umane, impostando un progetto specifico (laboratorio di
italiano L2)
Sul versante delle materie di studio vale quanto recita il comma 4 dell’art. 45 del D.P.R.
394/1999, che qui si riporta:
4. Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario
adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o
per gruppi di alunni per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse
professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata
altresì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle
attività aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa.
Il Collegio docenti delega i docenti delle classi interessate a individuare le possibili forme di “adattamento dei
programmi di insegnamento”; tra le forme possibili si possono adottare le seguenti:
● temporanea esclusione dal curriculum di alcune discipline che presuppongono una più specifica competenza
linguistica (in loro luogo verranno predisposte attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico).
● riduzione degli obiettivi e dei contenuti del programma di alcune discipline, in modo da permettere, ove possibile, il
raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari;
● sostituzione di parti del programma con altre più consone alla formazione dell’alunno.
5. e - L'italiano come seconda lingua
Il laboratorio di italiano L2 prevede in genere tre livelli (di cui tener conto alla luce della
situazione concreta):
1. l'alfabetizzazione di base, con l'obiettivo che l'alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana;
2. il consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa, con l'obiettivo
che l'alunno raggiunga una padronanza linguistica che gli permetta di esprimersi compiutamente e inserirsi a pieno
titolo nel nuovo codice comunicativo;
3. l'apprendimento della lingua per studiare, con l'obiettivo che l'alunno sappia utilizzare la lingua per agire nel
contesto delle discipline di studio.
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In quest'ultima fase si pongono le basi per l'acquisizione di un metodo di studio basato sulla comprensione del
messaggio e non solo sulla sua memorizzazione.
6. LA VALUTAZIONE
Ogni valutazione iniziale, in itinere, finale, è strettamente collegata al percorso di apprendimento proposto agli alunni
che è necessariamente personalizzato e sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana
quindi potranno essere raggiunti risultati in tempi diversi ed essere iscritti in una fascia di essenzialità e accettabilità.
La normativa di cui al riportato comma 4 dell’art. 45 del DPR n° 394 del 31 agosto 1999, non accenna alla
valutazione, tuttavia l’adattamento dei programmi di insegnamento allude necessariamente ad un adattamento anche
della valutazione.
A seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte in sede di primaaccoglienza sulle sue abilità e
conoscenze la valutazione del I quadrimestre può:
• non essere espressa in quanto l’alunno si trova nella fase della prima alfabetizzazione della lingua italiana;
• essere espressa in base al personale percorso di apprendimento: le attività dei corsi laboratoriali di alfabetizzazione,
sostegno, recupero (attraverso test d’ingresso, in itinere e finali) diventano parte integrante della valutazione di
italiano o anche di altre discipline (previo accordo con i docenti interessati) nel caso in cui durante tali attività sia
possibile l’apprendimento di contenuti ( attività di italiano L2 per lo studio);
• essere espressa solo in alcune discipline, ovvero in quelle scientifiche e pratiche, meno legate alla lingua, come ed.
fisica, arte , matematica, in alcuni casi lingua straniera.
• In questo caso, nelle materie i cui contenuti sono più discorsivi e presentano maggiore difficoltà a livello linguistico,
qualora alla fine del primo quadrimestre non vengano raggiunte competenze linguistiche sufficienti ad affrontare
l’apprendimento dei contenuti anche semplificati, potrà non esserci valutazione, mentre il verbale di scrutinio chiarirà
le motivazioni di tale scelta.
Nel II quadrimestre la valutazione dev’essere formulata perché costituisce la base per il passaggio o meno alla classe
successiva.
Non dovrà esserne trascurato il carattere formativo; la valutazione dovrà tenere in considerazione in modo particolare
il percorso dell’alunno, la progressione nell’apprendimento, gli obiettivi possibili, nonché la motivazione, la
partecipazione, l’impegno . Sarà inoltre opportuno prendere in considerazione la situazione di particolare svantaggio
linguistico e rispettare i tempi di apprendimento peculiari dell’italiano lingua seconda.
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA
PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE
I Docenti, facendo riferimento ai principi e ai fini della Scuola, già precedentemente espressi, si impegnano ad attivare strategie
adeguate per migliorare la qualità della Scuola, ponendo attenzione ai rapporti con gli alunni, all’aggiornamento della
metodologia e della didattica, all’efficacia dei sussidi, alle finalità formative della valutazione. Nell’ambito del processo
educativo chiedono anche la partecipazione della famiglia nella condivisione e nel rispetto delle scelte educative al fine di
stimolare nel bambino una partecipazione attiva e responsabile
MODALITÀ DI VERIFICA/AGGIORNAMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Tenuti presenti i principi pedagogici inerenti il concetto di programmazione, l’attività
programmatoria dei docenti si sviluppa nei seguenti momenti e forme:
A. programmazione educativa di Istituto
B. programmazione didattica per classi e sezioni parallele;
C. programmazione di plesso ;
D. programmazione individualizzata per alunni “H” o in difficoltà;
E. programmazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica.
Ciascuna programmazione viene verificata, ed eventualmente adeguata, bimestralmente a
livello di classi/sezioni parallele, ma anche durante l’attività settimanale sussistono momenti
di confronto:
programmazione di sezione/classe/modulo ;
programmazione individuale dell’insegnante ;
programmazione settimanale del team docente o di plesso;
programmazione mensile di Equipe
Nel periodo precedente l’inizio delle lezioni i docenti si incontrano nella propria sede
scolastica per definire:
la programmazione e l’organizzazione delle attività di plesso/scuola,
la programmazione e l’organizzazione delle attività di sezione/classe, modulo
i propri orari di servizio, coordinandoli con quelli dei colleghi, da trasmettere in
copia alla direzione prima dell’inizio delle lezioni.
47
VERIFICA E VALUTAZIONE All’inizio
dell’anno scolastico, i docenti sottopongono gli
alunni a prove d’ingresso per valutare i livelli di
competenza di partenza .Dopo un’attenta
osservazione durante il primo bimestre, si
individuano i casi che necessitano di interventi
educativo-didattici particolari e di una diversa
organizzazione scolastica.
Nel corso dell’anno, vengono scelte, elaborate e
somministrate quattro prove bimestrali per i
diversi ambiti al fine di verificare i livelli di
apprendimento raggiunti.
Ciò consente agli insegnanti di apportare eventuali
modifiche alla programmazione o alle metodologie
attuate.
Al termine di ogni quadrimestre, l’equipe dei
docenti compila il Documento di Valutazione che
viene illustrato durante i colloqui con le famiglie
degli alunni.
La compilazione del documento si basa sui criteri
della valutazione formativa: si confrontano i livelli
di partenza di ciascun alunno con i livelli di
competenza raggiunti, tenendo presenti gli
obiettivi minimi.
A settembre, la programmazione didattica annuale
viene elaborata per classi parallele di Circolo,
anche le prove d’ingresso, le verifiche
quadrimestrali e le modalità di valutazione sono
concordate dalle insegnanti durante gli incontri per
classi parallele.
PROVE CONDIVISE QUADRIMESTRALI
Le prove condivise quadrimestrali sono sottoposte agli
alunni della scuola primaria per verificare l’efficacia del
percorso ,per definire elementi su cui valutare in modo
oggettivo, per rilevare scarso rendimento
Si prevede che la prima prova di verifica quadrimestrale sia
strutturata a tappe, per consentire di individuare gli alunni in
situazione di scarso rendimento e predisporre interventi di
recupero mirati.
PROVE INVALSI
L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d’Istruzione
effettua rilevazioni periodiche sulle conoscenze e abilità degli
studenti italiani, predispone, pertanto, prove obbligatorie per le
classi seconde e quinte della scuola primaria e per le prime e terze
classi della scuola secondaria di primo grado.
Anche quest’anno le classi coinvolte saranno sottoposte alle prove
INVALSI.
Sono previste norme per la somministrazione e correzione, alle
quali tutte le insegnanti si attengono per garantire l’oggettività
delle prove.
Alla commissione valutazione spetta il compito di raccogliere i
risultati delle prove e di inviarli all’INVALSI.
48
ALUNNI IN DIFFICOLTA’
D’APPRENDIMENTO
Esiste in ogni classe un certo numero di
alunni, che presentano disagi di varia
natura, le cui cause possono essere legate
a difficolta di apprendimento, difficolta
relazionali e/o sociali, carenze della
scuola o della famiglia.
Si cerca di far fronte a questa situazione
adottando le seguenti strategie:
-creare nella scuola un positivo clima di
apprendimento, basato sulla
responsabilità educativa da parte di tutti i
docenti;
-promuovere un costante rapporto di
collaborazione con le famiglie,
ricorrendo, se necessario, all’intervento
dello psicologo e/o dell’assistente
sociale;
-prevedere da parte dei docenti attività
volte a recuperare le abilita di base in un
contesto che privilegi la motivazione,
rafforzando la positiva percezione di se;
-individualizzare l’insegnamento
attraverso una adeguata organizzazione
dell’attività didattica, che consideri i
diversi ritmi e stili di apprendimento
degli alunni;
ALUNNI CON DSA.
Per gli alunni segnalati DSA (Disturbi
Specifici di Apprendimento) da un
medico dell’ASL, è previsto un percorso
personalizzato come previsto dall’
Accordo di Programma Provinciale per
l’Integrazione. Le insegnanti della classe
di appartenenza metteranno in atto tutte
la strategie più adatte a favorire il
percorso didattico di detti alunni. Tali
strategie, descritte nella Circolare
4099/a/4 del 5 ottobre 2004 e precisate
nella L.170 del 8/10/2010 (Nuove norme
in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito
scolastico) prevedono l’utilizzo di
strumenti compensativi e misure
dispensative e l’elaborazione di un Piano
Didattico Personalizzato.
PREVENZIONE DISAGIO
ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
Le insegnanti di sostegno assegnate a ciascun bambino portatore di handicap opereranno:
-all’interno dell’aula, inserendo la propria attività in quella programmata, prendendo atto dei vissuti quotidiani di tutti gli alunni;
-al di fuori dell’aula, predisponendo interventi intenzionali, attentamente progettati e possibilmente in continuità con la
Programmazione di classe.
Integrazione alunni portatori di handicap. La scuola ha il compito di organizzarsi per rispondere al meglio alle esigenze di ogni bambino, per il quale è valido il diritto
all’educazione ed all’istruzione; in particolare per gli alunni portatori di handicap. Per operare al meglio la scuola dovrà avere la
collaborazione della famiglia, delle organizzazioni e degli utenti del territorio in cui l’alunno vive, come definito dall’ “Accordo
Distrettuale“ in fase di revisione.
Tale accordo prevede:
- Certificazione o Diagnosi clinica: primo documento istituzionale, firmato da un neuropsichiatra o psicologo dell’ASL. A
seguito della L.R. n° 4 del 19/02/08, le nuove certificazioni sono approvate da una commissione medica, formata da: un
medico legale, un medico dell’ASL specialista nella patologia prevalente, un operatore sociale e un medico rappresentante il
richiedente. Viene inviata alla scuola dalla famiglia
- Diagnosi funzionale: ha il compito di descrivere i livelli di funzionalità, le competenze possedute e la previsione di possibile
evoluzione dell’alunno, certificata e redatta in base all’art. 42 comma 5 della Legge 5.02.92, 104, al D.P.R. 24.02.94 e
firmata dagli operatori della Struttura Sanitaria. Viene inviata, tramite i genitori, alla scuola di prima iscrizione, prima
dell’inizio dell’anno scolastico o al momento della rilevazione. Deve essere aggiornata all’inizio di ogni ordine di scuola;
- Profilo Dinamico Funzionale: entro i primi due mesi dell’anno scolastico la scuola elabora, tramite l’insegnante di sostegno,
una sintesi dell’osservazione dinamica delle funzioni dell’alunno, dei livelli raggiunti e di quelli potenziali, tenendo conto
anche delle informazioni della famiglia e degli operatori ASL. Deve essere aggiornato periodicamente;
- P.E.I.: il piano educativo individualizzato costituisce il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati
predisposti per l’alunno in situazione di handicap. E’ formulato a partire dal P.D.F. e tiene presente i progetti didattico –
educativi, riabilitativi e di socializzazione, nonché le forme di integrazione fra attività scolastiche ed extrascolastiche.
Contiene anche la Programmazione didattica individualizzata, se necessaria.
- Tutta questa documentazione viene inserita nel Dossier dell’alunno che lo seguirà in tutto il suo percorso scolastico;
- Incontro per l’integrazione;
- Continuità;
- Personale coinvolto nell’integrazione;
- Rete di centri di servizio;
- Percorsi di studio successivi.
Gli insegnanti di sostegno dei tre ordini di scuola si incontrano periodicamente al fine di confrontarsi e mettere in atto tutte le
strategie idonee al raggiungimento dell’integrazione degli alunni portatori di handicap.
49
ORGANIZZAZIONE
Flessibilità
Nelle scuole si attuano forme di flessibilità didattica sia riguardo gli orari degli insegnanti, che nella distribuzione
delle altre discipline. Tale flessibilità risponde alle esigenze degli alunni al fine di far loro acquisire al miglior livello
possibile i contenuti presentati, rispettando stili, ritmi e tempi di apprendimento di ciascun bambino.
Rientrano in queste forme di flessibilità l’organizzazione a classi aperte, che comporta eventuali modifiche negli orari
degli insegnanti e l’attuazione di progetti che necessitano dell’utilizzo di un numero maggiore di ore di una disciplina
in periodi prefissati nel corso dell’anno scolastico
L’unitarietà educativo-didattica
Il gruppo dei docenti titolare di classe/sezione o di modulo organizzativo definisce e concorda, attraverso la stesura
della PROGRAMMAZIONE DI PLESSO, le finalità educative, l’organizzazione della vita scolastica, l’orario delle
discipline nell’arco della giornata e della settimana, il regolamento di plesso. Si fissano i criteri e le modalità
nell’assegnazione dei compiti, dello studio, l’utilizzazione della contemporaneità, la realizzazione di forme di
recupero e/o di arricchimento dell’offerta formativa delle attività parascolastiche, delle proposte culturali di tipo
trasversale alle singole discipline, così come i criteri di valutazione e le forme di comunicazione alle famiglie. Si
ricercano anche atteggiamenti e risposte condivise rispetto allo stesso problema (comportamenti degli alunni,
collaborazione delle famiglie ecc.) e si chiariscono le regole di base che sottendono la vita del plesso e della classe cui
tutti gli alunni, tutti gli insegnanti e tutti i genitori devono attenersi. Gli insegnanti concordano sulle modalità di
“riflessione” nei casi di mancato rispetto delle regole da parte dei bambini ed anche in questo ricercano la
collaborazione dei genitori.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
La scuola destina risorse alla formazione e aggiornamento del personale, ritenendo un investimento fondamentale per
il miglioramento della qualità del servizio (6 ore obbligatorie per tutti).
Sentito il Collegio dei Docenti, annualmente viene elaborato un progetto che prevede azioni distinte per le varie
esigenze di formazione e tiene conto delle direttive nazionali.
Vengono programmati anche interventi rivolti congiuntamente a docenti e genitori.
SCUOLE INFANZIA
Organico “S.Agostino” “Centro Storico”
“P. Pan Braida “
Docenti 8 6
6
Sostegni 1 + 1/2 1
Docente religione 1
SCUOLE PRIMARIE
Organico
G.Pascoli S.Agostino
Docenti
21 25
Sostegni
6 5
Specialista L2 1 1 Sideri
50
Nella ricerca di un’ottimale utilizzazione
delle competenze professionali
l’Insegnante madrelingua Sideri A. è
utilizzata come docente specialista sui
due plessi
Gli insegnanti sono utilizzati a seconda delle esigenze organizzativo-didattiche ed “…avendo cura di garantire le
condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze
professionali…” (L.148/90 art.5).
Appartengono all’organico di Circolo anche gli insegnanti del C.T.P.
Criteri per la formazione delle classi prime
I criteri per la formazione delle classi prime sono i seguenti:
-tenere presenti le indicazioni delle insegnanti della scuola dell’infanzia;
-dividere equamente fra le classi alunni h e stranieri;
-inserire i gemelli in classi diverse, dove è possibile;
-suddividere in modo equilibrato maschi e femmine;
-inserire nella stessa classe almeno due bambini provenienti dalla stessa scuola dell’infanzia;
-al fine di osservare, di conoscere meglio i bambini e favorire la formazione di classi più omogenee ed equilibrate, le
insegnanti possono proporre, durante i primi giorni di scuola, di effettuare una sperimentazione di lavoro per gruppi di
alunni con attività strutturate e di accoglienza presentate a rotazione. Solo in un secondo momento si definiranno le
classi;
-tenere presenti le indicazioni fornite dalle famiglie;
-la formazione della classe sarà comunque definitiva dopo i primi 15/20 giorni di lezione.
SSCCUUOOLLAA SSEECCOONNDDAARRIIAA DDII II GGRRAADDOO ““LLEEOONNAARRDDOO””
CCRRIITTEERRII PPEERR LLAA FFOORRMMAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE CCLLAASSSSII
IIll ccrriitteerriioo bbaassee ppeerr llaa ffoorrmmaazziioonnee ddeellllee ccllaassssii pprriimmee, proposto dal C.D e approvato dal C.I. è volto alla
composizione di gruppi classe strutturalmente equivalenti ed internamente eterogenei, in quanto formati da fasce di
livello diverse.
1. Raccolta dati relativi agli alunni attraverso:
Incontri dei docenti non impegnati negli esami con i maestri delle 5° elementari
Esame delle schede di valutazione di 5° elementare
Incontri con operatori psico-pedagogici
Intervento delle FF.SS. per la raccolta delle informazioni e il coordinamento con gli operatori
dell’ASL.
Tali dati saranno alla base della formulazione delle fasce di livello.
2. Formazione di classi eterogenee tra loro, sia per l’aspetto cognitivo, che per quello comportamentale
e di genere.
51
3. Vengono tenute in particolare considerazione, per gli abbinamenti di compagni provenienti dalle stesse
classi, le indicazioni fornite dagli insegnanti delle 5° elementari. Quando è possibile si tiene conto anche delle
richieste di genitori ed alunni, purchè limitate ad una o due.
4. Sorteggio del gruppo classe da abbinare alla sezione ed esposizione all’albo della scuola entro l’ultima
settimana di Agosto.
5. I ripetenti, salvo controindicazioni, vanno inseriti nelle classi di provenienza.
6. Figli o parenti stretti di insegnanti della scuola vengono inseriti nei gruppi dopo sorteggio per evitare che
vengano inseriti nella classe in cui insegna il famigliare.
7. Le operazioni di formazione delle classi sono compiute da una commissione formata da n° massimo 6 docenti
per sede.
8. Per motivi di sicurezza sarebbe auspicabile il rispetto del D.Lovo n° 81 del 2008 e sue modificazioni e
integrazioni: a tal fine il numero massimo degli alunni per classe andrebbe fissato nel rispetto della normativa.
Per esigenze didattiche e di pari opportunità il numero degli allievi per classe non dovrebbe superare il tetto
massimo di 25; tale numero deve diminuire, fino ad un tetto massimo di 20 unità, in presenza di alunni
certificati, con gravi handicap motori o problemi legati alla sfera
c omun i c a t i va , p er i q ua l i è st at o p resen t at o a l l ’ U.S .P . un p rog et t o spec i fi co di i nt
egra zi on e scol a st i c a
(v. D.M. 3 giugno 1999 n°141 e il documento approvato dal Gruppo di Lavoro Provinciale
sull’Integrazione Scolastica – U.S.P. di Modena).
Criteri per l’inserimento degli alunni in itinere
1. Verificare che risiedano all’interno dello stradario
2. Considerare il numero degli alunni presenti nei vari gruppi classe
3. Considerare il numero degli alunni stranieri di recente immigrazione (cioè residenti in Italia da almeno
4 anni o meno) presenti nei vari gruppi classe.
4. Considerare le fasce di livello, aggiornate ad ogni variazione dal C.d.C., e comunicate alla
Presidenza.
5. Le richieste di trasferimento da un corso all’altro debbono essere inoltrate ed ampiamente
documentate alla Presidenza.
Criteri per l’accoglimento delle domande di iscrizioni da fuori stradario
1. Cambio di residenza in zona di competenza
2. Domicilio in zona di competenza (solo se la distanza tra domicilio e residenza è tale per cui è
impensabile la frequenza nel luogo di residenza)
3. Fratelli di alunni frequentanti (anche se residenti da fuori Comune)
4. Ragioni familiari e sociali dei genitori:
disagio dovuto a particolari condizioni di lavoro
affidamento a parenti residenti in zona di competenza
vicinanza al posto di lavoro
52
5. Viene data la precedenza agli alunni residenti in Comune rispetto a quelli provenienti da fuori
Comune solo se a parità delle altre condizioni.
PPeerr llee ccllaassssii sseeccoonnddee ee tteerrzzee, le richieste di trasferimento da un corso all'altro debbono essere inoltrate per
iscritto ed ampiamente motivate e documentate alla Presidenza che valuterà, caso per caso, l’accettabilità delle
stesse. Gli eventuali inserimenti nelle classi, in corso di anno scolastico, verranno decisi dalla Presidenza in base
a criteri di opportunità didattica
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
consente di descrivere l’organizzazione complessa del nostro Istituto e di rappresentare una mappa delle competenze e
responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni.
DIRIGENZA ED ORGANIZZAZIONE
DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Giuliana Marchetti
COLLABORATRICI DEL DIRIGENTE Dilva Franchini
Paola Savigni
DSGA Emanuela Peri
COORDINATORI DI PLESSO
SCUOLE INFANZIA CENTRO STORICO SIMONETTA SELMI
PETER PAN BRAIDA DANIELA ZANNI / MARIA POLILLO
S.AGOSTINO ROGGIANI DANIELA
SCUOLE PRIMARIE G. PASCOLI DILVA FRANCHINI
S.AGOSTINO CECILIA VENTURELLI
SCUOLA SECONDARIA 1°
GRADO
LEONARDO da VINCI PAOLA SAVIGNI
COMPITI del COORDINATORE DI PLESSO :
Costituire i referenti della Dirigente Scolastica che ad essi si rivolge per la trattazione di ogni questione inerente il
funzionamento del Plesso.
Incontrarsi periodicamente con la Dirigente Scolastica per analizzare i problemi emersi e concorrere alla
soluzione.
Individuare personalmente o tramite segnalazione dei colleghi e del personale non docente le situazioni di
qualsiasi tipo che ostacolano il buon andamento dell’attività scolastica e didattica del plesso ed informarne la
Dirigente Scolastica.
Vigilare affinché il Regolamento dell’I.C. sia correttamente applicato e rispettato.
Curare la compilazione dei modelli da trasmettere in Direzione ed inoltrare nei tempi dovuti
Curare le sostituzioni e raccogliere mensilmente i moduli FIS e quelli delle ore eccedenti da consegnare alla
Segreteria.
53
GLI D’ISTITUTO
TIPOLOGIA COMPONENTI COMPETENZE
GLI
D’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Docente Vicaria
Coordinatrice
dell’Istituto per
l’Integrazione
Docenti di classe e di
sostegno (1 per plesso)
Rappresentante dell’Ente
Locale
Rappresentante dell’ASL
Genitori (1 per gli alunni
disabili e 1 per gli altri
alunni)(pres. Cons.
Circ.)
Rappresentante della
Cooperativa Domus
Elabora il progetto d’Istituto relativo
all’integrazione scolastica
Coadiuva il lavoro del Dirigente
Scolastico
Presenta il lavoro di coordinazione
svolto e riferisce alla commissione la
situazione dell’integrazione nell’istituto
Riportano alla commissione gli
eventuali problemi rilevati nei plessi e
fanno proposte per la loro risoluzione.
Propone specifici progetti, ripartisce i
fondi-legge 104 e assegna, sentito il
parere dell’ASL, le ore delle PEA
Verifica gli interventi elaborati dalla
scuola, dà consigli su eventuali
problemi evidenziati e riporta all’ASL
le proposte emerse.
Rendono partecipe il gruppo di richieste
elaborate dalle famiglie e mettono a
disposizione di tutti la loro esperienza
genitoriale.
Partecipa al gruppo in quanto fornisce
il personale Educativo
Il numero degli incontri può variare
(minimo tre)
GLI
Operativo (per ciascun alunno
certificato)
Dirigente Scolastico o il
coordinatore (quando
possibile)
Team docente,
possibilmente al
completo
Insegnante di sostegno
PEA
Operatore ASL di
riferimento (più
operatori sanitari)
Genitori dell’alunno
Qualunque altra figura
significativa che operi
nei confronti dell’alunno
Fornisce indicazioni per il PDF
Fornisce indicazioni per il PEI o
almeno individua e coordina le “linee di
fondo” del PEI
Verifica i risultati e, se necessario,
modifica il PDF e/o il PEI
GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE.
54
-La composizione di questo gruppo è fissata dalla Legge 104/92 e comprende: insegnanti, operatori dei servizi e
familiari.
-Ogni gruppo deve essere coordinato da un referente e si riunirà almeno tre volte l’anno.
Le competenze del suddetto Gruppo possono essere così sintetizzate:
-organizzazione di attività di accoglienza;
-collaborazione ai docenti per la formulazione del P.D.F. e P.E.I.;
-proposte ai docenti per attività di orientamento e di sperimentazione;
-proposte per forme di integrazione scolastica ed extrascolastica;
-proposte per la gestione delle risorse dell’Istituto;
-proposte acquisto materiale didattico e strumentazioni specifiche;
-proposte al Collegio Docenti per Corsi di Aggiornamento specifici;
-organizzazione di un archivio delle esperienze più significative, anche di altre scuole e del Gruppo di lavoro
provinciale.
FUNZIONI STRUMENTALI
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 1°
GRADO
POF/ VALUTAZIONE DEBBIA L.
(coordinamento)
CAMELLINI E.
CAVALLI A.
MAMMI
INTEGRAZIONE/DSA CUSUMANO G.
SINOPOLI M
CAVAZZUTI L.
MULTIMEDIALITA’ CASTELLI I. LARDO MT
MARTINELLI P.
CONTINUITA’ POLILLO M.
COMPITI
SCUOLA DELL’INFANZIA: ( tre docenti)
Coordinamento:
Referente per la scuola dell’ Infanzia nella Commissione P.O.F. ( autovalutazione di Istituto : osservazione ,
griglie , ipotesi di scarso rendimento ...)
Referente per la scuola dell’Infanzia nella Commissione Valutazione
Referente per la commissione della scuola dell’Infanzia sul Curricolo ( di circolo e di intercircolo)
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
Partecipazione incontri con Dirigente Scolastico
Partecipazione commissione I.C.
Documentazione :
Referente per la scuola dell’ Infanzia nella Commissione Multimedialità e aggiornamento del Sito
Referente per la Documentazione della scuola dell’ infanzia
Continuità:
Referente per la Commissione Continuità di Circolo
Componente della Commissione Curricolo per la scuola dell’ Infanzia ( di Circolo e di intercircolo )
Referente di IC nella commissione Continuità di intercircolo
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
POF / VALUTAZIONE ( 2 docenti)
Coordinamento dei docenti referenti .
Analisi bisogni , progettazione , gestione P.O.F.
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Predisposizione P.O.F per i genitori.
Regolamento di Istituto/ Carta dei Servizi
Organizzazione attività per “Nuove indicazioni “
Diffusione dell’informazione relativa alle prove Invalsi
Organizzazione prove Invalsi nei Plessi.
Coordinamento per le prove condivise iniziali della scuola secondaria 1°grado
Coordinamento per le prove di scarso rendimento del 1° e 2° quadrimestre scuola primaria
Organizzazione materiale prove scarso rendimento per i plessi primaria
Rilevazione scarso rendimento ed eccellenze.
Produzione documentazione.
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
Partecipazione incontri con Dirigente Scolastico.
MULTIMEDIALITA’: ( 3 docenti)
Laboratorio informatica dell’Istituto
Offrire un supporto ai docenti che utilizzano il laboratorio informatico
Organizzare formazione e fattibilitài Registri e Pagelle online
Tenere aggiornate le caselle di posta elettronica del personale della scuola.
Individuare i bisogni formativi dei docenti e del personale ATA.
Pubblicare nel sito le notizie relative a comunicazione di interesse generale, iniziative delle singole scuole
Sentite le esigenze dei colleghi, attivare nuove aree nel sito della scuola ( area per alunni)
Collaborare con la responsabile della ditta “Kepos” Dott.ssa A.Bilocci per la struttura e l’aggiornamento del sito.
Attivare eventuali nuove aree nel sito della scuola
Promuovere fra i docenti e il personale della scuola l’utilizzo del “Web File Sistem” .
Promozione utilizzo LIM
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
Partecipazione incontri con Dirigente Scolastico
L2: (2 docenti)
SCUOLA PRIMARIA : LINGUA STRANIERA
Predisposizione progetto estensione della Lingua Inglese nella sezione 5 anni delle scuole dell’infanzia dell’I.C.
Predisposizione progetto Lingua Inglese nella SMS nei pomeriggi come potenziamento .
Progetto “Ampliamento L2” per le classi quinte e relativa documentazione
Valutazione progetto Coordinamento commissione L2
Partecipazione alla Commissione Valutazione negli incontri per lo scarso rendiemento
Tutoraggio
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
Partecipazione incontri con Dirigente Scolastico
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO : ITALIANO PER STRANIERI- DISAGIO
Individuazione della presenza di alunni stranieri con necessità di: prima alfabetizzazione; sviluppo linguistico;
recupero linguistico;
Individuazione dei criteri di priorità per la suddivisione delle risorse per l’alfabetizzazione
Individuazione dei criteri per la Progettazione di laboratori linguistici
Monitoraggio progetti
Organizzazione Corsi di recupero
Rapporti get
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Rapporti con territorio
Rapporto con Servizi Sociali
INTEGRAZIONE + DSA ( 3 docenti )
Coordinamento GLH
Verbali incontri GLH.
Classi parallele con le insegnanti di sostegno + verbali .
Rapporti con la Rete di Scuole per l’integrazione ( incontri + verbali )CSH.
Portale CSA
Documentazione per C.S.A.
Coordinamento personale educativo-assistenziale.
Rapporti con il Comune ( Deanna Benelli per le educatrici ).
Rapporti con la cooperativa Domus
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
Partecipazione incontri con Dirigente Scolastico.
Rapporti con A.S.L. + consegna e ritiro documentazione .
Rapporti con gli altri plessi per l’integrazione.
Rapporti con gli altri I.C. per l’integrazione.
Coordinamento per alunni seguiti dai Servizi.
Formazione DSA
Acquisto materiale alunni h .
Protocolli sanitari
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
Partecipazione incontri con Dirigente Scolastico.
Scuola secondaria 1° grado
Rapporti con la Rete di Scuole per l’integrazione ( incontri + verbali )CSH.
Portale CSA
Documentazione per C.S.A.
Coordinamento personale educativo-assistenziale.
Rapporti con il Comune ( Deanna Benelli per le educatrici ).
Rapporti con la cooperativa Domus
DSA
Protocolli sanitari
Partecipazione ad iniziative relative alla funzione.
Partecipazione incontri con Dirigente Scolastico.
COMPITI COMMISSIONI E INCARICHI
COMMISSIONE MENSA
- collegamento tra utenti e soggetto titolare del servizio;
- consultazione per quanto riguarda il menù scolastici, le modalità di erogazione del servizio, il capitolato
d’appalto;
- valutazione e monitoraggio della qualità del servizio, attraverso appositi strumenti di valutazione, il rispetto
del capitolato, l’accettabilità del pasto;
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COMMISSIONE SICUREZZA
- adeguamento disposizioni D.Lgs. 81
- segnalazione dei rischi al Dirigente Scolastico e , in casi urgenti, direttamente all’Amministrazione
Comunale
- partecipazione alle riunioni periodiche
- organizzazione delle prove di evacuazione
- aggiornamento piano emergenza
- aggiornamento Documento valutazione Rischi
- aggiornamento registro Prevenzione
- compilazione mensile del Foglio dei controlli
COMMISSIONE CONTINUITA’
- coordinare e raccordare i percorsi formativi perseguiti dall’Asilo Nido in rapporto alla Scuola dell’Infanzia,
- coordinare e raccordare i percorsi formativi perseguiti dalla Scuola dell’Infanzia in rapporto alla Scuola Primaria
- coordinare e raccordare i percorsi formativi perseguiti dalla scuola Primaria in rapporto alla Scuola Secondaria
di primo grado;
- proporre progetti unitari che prevedano attività comuni fra i diversi ordini di scuola per facilitare il passaggio
degli alunni da un tipo di scuola all’altra.
COMMISSIONE VALUTAZIONE
- rivedere il documento di valutazione ( infanzia – primaria)
- rilevazione scarso rendimento
- incontri per discutere le problematiche individuate dalle FS
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI INTERCLASSE - INTERSEZIONE, su delega del D.S.
- conduce la riunione;
- fa lo stralcio delle proposte e delle iniziative che dovrebbero avere un seguito;
- firma il verbale.
INCARICO SUSSIDI:
- aggiornare l’inventario;
- preparare i preventivi per gli acquisti e contattare eventualmente le ditte fornitrici;
- riordinare e controllare il materiale ed eventualmente distribuirlo;
- segnalare rotture e disfunzioni.
INCARICO BIBLIOTECA:
- curare l’inventario;
- riordinare e controllare i testi;
- occuparsi della manutenzione;
- provvedere agli acquisti nuovi;
- catalogare i testi nuovi;
- tenere i testi in visione per l’adozione.
IMPEGNI DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA
F.S.:DEBBIA LINA – POLILLO MARIA – CASTELLI ILARIA
FIDUCIARIA : SEGANFREDDO VIRGINIA - SELMI SIMONETTA- ZANNI DANIELA
58
SOSTITUTA FIDUCIARA:ROGGIANI DANIELA – COSTI GABRIELLA - POLILLO MARIA
COMMISSIONE EX ART.IO4: PIETRALUNGA ROSALIA
COMMISSIONE SICUREZZA(Capogruppo + 1 docente del Plesso) :
SEGANFREDDO VIRGINIA –SCIANCALEPORE SUSANNA- SELMI SIMONETTA - COSTI GABRIELLA- ZANNI
DANIELA- TONI CATIA
COMMISSIONE POF: FS DEBBIA LINA
MULTIMEDIALITA' – SITO: FS CASTELLI ILARIA
CONTINUITA':FS POLILLO MARIA
COMMISSIONE CONTINUITA': PRANDINI VIVANNA – POLILLO MARIA – COSTI GABRIELLA
CONTINUITA' MAT / ELEMENTARE
PRANDINI VIVANNA-SELMI SIMONETTA(SOLO VERIFICA)- ROGGIANI DANIELA-SEGANFREDDO VIRGINIA- PIETRALUNGA ROSALIA-SCIANCALEPORE SUSANNA-MAURO FILOMENA - BUONOPANE RACHELE - ABBIUSO M.EUFEMIA- TONI CATIA - POLILLO MARIA -ZANNI DANIELA - FRANZE' GIOVANNA - MANICARDI ELISABETTA-BASSI MASSIMO -PALMIERI ANNA
CONTINUITA' NIDO MATERNA
PRANDINI VIVANNA-SELMI SIMONETTA (SOLO VERIFICA)ROGGIANI DANIELA-SEGANFREDDO VIRGINIA-PIETRALUNGA ROSALIA-SCIANCALEPORE SUSANNA-MAURO FILOMENA - BUONOPANE RACHELE - ABBIUSO M.EUFEMIA - TONI CATIA - POLILLO MARIA -ZANNI DANIELA - FRANZE' GIOVANNA -MANICARDI ELISABETTA-BASSI MASSIMO
COMMISSIONE VALUTAZIONE
DEBBIA LINA - SELMI SIMONETTA - ZANNI DANIELA – PIETRALUNGA ROSALIA
SCUOLA APERTA
ROGGIANI DANIELA-SEGANFREDDO VIRGINIA-SCIANCALEPORE SUSANNA-MAURO FILOMENA-MANICARDI ELISABETTA - BASSI MASSIMO- ZANNI DANIELA -FRANZE' GIOVANNA - POLILLO MARIA - TONI CATIA - ABBIUSO M.EUFEMIA -BUONOPANE RACHELE
ASSEMBLEA NUOVI ISCRITTI: ROGGIANI DANIELA - MANICARDI ELISABETTA- ZANNI DANIELA-BELLINI ANTONELLA
COMMISSIONE MENSA: SELMI SIMONETTA
VERBALI COLLEGIO DOCENTI INFANZIA
CASTELLI ILARIA
VERBALI INTERSEZIONE : A ROTAZIONE
VERBALI CONSIGLI D’ ISTITUTO
MANICARDI ELISABETTA
INCARICO SUSSIDI / BIBLIOTECA / LABORATORI
ROGGIANI DANIELA- PRANDINI VIVANNA-BASSI MASSIMO-MORETTI LUIGIA- TONI CATIA - POLILLO MARIA
VERBALI STAFF
A ROTAZIONE SEGANFREDDO , SELMI , ZANNI
PROGRAMMAZIONE CON ENTI LOCALI / INCONTRI ASL
TUTTE LE INSEGNANTI
STRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE
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DEBBIA LINA _ PIETRALUNGA ROSALIA (SOSTITUTA)
FORMAZIONE “CURRICOLO”(da fondi diversi)
SELMI SIMONETTA-COSTI GABRIELLA-TONI CATIA-ZANNI DANIELA-ROGGIANI DANIELA-PRANDINI VIVANNA
TUTOR ANNO DI FORMAZIONE: COSTI GABRIELLA
IMPEGNI DOCENTI SCUOLA PRIMARIA
FUNZIONE STRUMENTALE POF / FORMAZIONE + VALUTAZIONE ( 2 docenti)
CAMELLINI - CAVALLI
FUNZIONE STRUMENTALE MULTIMEDIALITA’ ( 2 DOCENTI)
LARDO - MARTINELLI
FUNZIONE STRUMENTALE INTEGRAZIONE - DSA - BES (2 docenti )
CUSUMANO - SINOPOLI
1°COLLABORATORE
FRANCHINI
2° COLLABORATORE
FIDUCIARIO (1per Plesso )
FRANCHINI - VENTURELLI
SOSTITUTO FIDUCIARIO (1 per Plesso)
SEGHIZZI - SINOPOLI
GLH DI ISTITUTO
CUSUMANO – SINOPOLI – PAULICELLI – GABBI
COMMISSIONE SICUREZZA (Capogruppo + 1 docente per Plesso)
FRANCHINI – SINOPOLI
VENTURELLI - SEGHIZZI
COMMISSIONE VALUTAZIONE
CAVALLI – CARBONE
COMMISSIONE CURRICULO VERTICALE :
ITALIANO CARBONE – PIAZZA
MATEMATICA RIGHI - VANDELLI
INGLESE SEGHIZZI
COMMISSIONE PROVE VALUTAZIONE
ITALIANO : GENOVESE – MANICARDI – BARBIERI – RINALDI
MATEMATICA : D’ANGELO –FERRARO– CAVALLI – DI CARLO
INGLESE : CARBONE – SIDERI – SEGHIZZI – VIGNOLI - PAPASERGI
COLLOQUI CONTINUITÀ MAT/ELEMENTARE ( Ins. di 1^ e 5^ )
BUCCINO – CAPUANO – COLOMBO – GAIANI VIGNOLI – CERRETTI – FOGLIANI – COZZOLINO - FRANCHINI – LA PORTA
– EPIFANI – RIGHI – BARBIERI – FIANDRI – FALLETTA – FLORIANI – CAVALLI - RINALDI
COLLOQUI CONTINUITA' ELEMENTARE MEDIA ( Ins. di 5^ )
FRANCHINI – LA PORTA – MANNO - EPIFANI – RIGHI – BARBIERI – FIANDRI – FALLETTA – FLORIANI – CAVALLI -
RINALDI
60
COMMISSIONE MENSA
BENATTI - FIANDRI
COMMISSIONE CONTINUITA’
D’ANGELO - PUGNAGHI
TUTOR ANNO FORMAZIONE
BENATTI – CARBONE – CUSUMANO – SINOPOLI – VANDELLI – CALLEGARI – PIAZZA – VIGNOLI – BARBIERI – (
FRANCHINI )
VERBALI C.d.I.
Si alternano i docenti componenti il Consiglio
VERBALI INTERCLASSE (1 per Plesso) ( non incetivato)
VIGNOLI – CAMELLINI-CASOLARI
INCARICO TENUTA SUSSIDI + LABORATORIO MUSICA
SIDERI – BUCCINO – CALLEGARI
INCARICO TENUTA BIBLIOTECA + LIBRI TESTO
LEONARDI - PIAZZA
INCARICO TENUTA LABORATORIO IMMAGINE E SCIENTIFICO MATEMATICO
GAIANI - CERRETTI
INCARICO TENUTA LABORATORIO INFORMATICO
LARDO – PAPASERGI
INCARICO TENUTA MATERIALE PER DOCENTI DI SOSTEGNO
CUSUMANO - PAULICELLI
COORDINAMENTO TUTOR FORMAZIONE UNIMORE e SUPERIORI
DI CARLO
LABORATORIO ESPRESSIVO( teatro-danza-musica…)(1Referente per Plesso(Capogruppo)
poi verranno date le ore secondo necessità)
COMMISSIONE DOCUMENTAZIONE (preparazione materiali per mostre fuori orario e preparazione documentazione didattica)
Secondo necessità durante l’anno scolastico
PRESIDENTE INTERCLASSE ( non incentivato )
FRANCHINI - VENTURELLI
CONSIGLIO DI ISTITUTO( non incentivato)
D’ANGELO – RIGHI – CAVALLI - BARBIERI
COMITATO DI VALUTAZIONE ( non incentivato )
CAVALLI – GAZZOTTI – DI CARLO – EPIFANI ( supplenti : VENTURELLI – MANICARDI)
REFERENTE PREVENZIONE - ABUSI
VENTURELLI
REFERENTE AUTISMO
SEGANFREDDO VIRGINIA ( scuola Infanzia S.Agostino)
RESPONSABILE FOTOCOPIATRICE ( non retribuito)
61
TUTOR PER DOCENTI IN ANNO DI FORMAZIONE
SCUOLA FAMIGLIA
La scuola, come servizio pubblico, deve rispondere ai bisogni della propria utenza, ne riconosce i diritti , sollecita e
accoglie, quando e possibile, le proposte.
La famiglia entra nella scuola condividendo responsabilità ed impegni, nel rispetto reciproco di competenze e di ruoli.
Poiché la collaborazione è fondamentale per creare un clima relazionale positivo e propositivo per affrontare e
risolvere le questioni educative diviene importante : 1) instaurare un dialogo costruttivo basato sull’ascolto, sul
confronto e sulla collaborazione ; 2)sollecitare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli; 3)
fornire un’adeguata informazione su tutte le attività promosse e sul processo di apprendimento degli alunni
attraverso:
- Assemblee di sezione/classe: rappresentano momenti privilegiati di discussione in cui le famiglie vengono messe a
conoscenza degli obiettivi formativi, delle iniziative specifiche, dei progetti e dei criteri di valutazione.
-Colloqui individuali: bimestrali per la Scuola Primaria che hanno un valore di conoscenza e orientamento. Lo
scambio di informazioni riguarda in prevalenza lo sviluppo relazionale e affettivo del bambino, i suoi ritmi di
apprendimento ed eventuali situazioni di disagio.
- Colloqui individuali: su appuntamento e su richiesta, sia della Scuola sia della Famiglia, per comunicazioni di
particolare rilevanza.
- Consigli di intersezione/interclasse/classe: composti dai docenti delle sezioni/classi e dai rappresentanti di
sezione/classe eletti dai genitori; presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato. Sono un momento
importante di vita scolastica partecipata per discutere ed affrontare temi educativi ed organizzativi che riguardano la
sezione/classe e per socializzare le scelte progettuali dell’Istituto.
- Consiglio di Istituto: composto dal Dirigente Scolastico che ne fa parte di diritto e da rappresentanti eletti tra le
componenti genitori, docenti, ATA. È presieduto da un genitore e affronta le tematiche previste dalla normativa
vigente.
- Giunta Esecutiva: eletta in seno al Consiglio di Istituto, è presieduta dal Dirigente Scolastico ed è composta dal
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, da due rappresentanti
IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI
Il monitoraggio del Piano dell’Offerta Formativa è finalizzato al miglioramento qualitativo dell’azione didattica e non
alla valutazione delle singole persone che realizzano le varie attività. Tutto ciò al fine di realizzare un costante
miglioramento dei processi educativi e dell’offerta formativa.
Il monitoraggio sarà realizzato attraverso opportune griglie di rilevazione, predisposte dalla Commissione Autonomia,
che ne effettuerà anche la lettura di sintesi finale.
Le griglie di rilevazione dovranno individuare per ciascuna area/attività sottoposta a monitoraggio:
Elemento di qualità e non qualità
Rispondenza alle aspettative
Proposte di miglioramento.
Le aree individuate per il monitoraggio sono quelle inserite nel Piano dell’Offerta Formativa e quelle attribuite alle
Funzioni Strumentali. I risultati del monitoraggio saranno sviluppati dalle persone individuate quali Funzioni
Strumentali che su questa base predisporranno il Piano dell’Offerta Formativa del prossimo anno scolastico
GENOVESE - SEGHIZZI
COMMISSIONE PER SCELTA F.S.
LEONARDI A.M.
SCUOLA DOCENTE TUTOR DOCENTE ANNO FORMAZIONE
S.AGOSTINO INFANZIA
CENTRO STORICO COSTI GABRIELLA BASSI MASSIMO
PASCOLI LEONARDI A. M. CUOGHI V.
S.AGOSTINO PRIMARIA VIGNOLI B. SPADARO F.
BASSISSI R. PUGNAGHI
62
FORMAZIONE DEL PERSONALE
La scuola destina risorse alla formazione e aggiornamento del personale, ritenendo un investimento
fondamentale per il miglioramento della qualita del servizio.
Sentiti i Collegi dei Docenti e il personale ATA, annualmente viene elaborato un progetto che prevede
azioni distinte per le varie esigenze di formazione e tiene conto delle direttive nazionali.
Alcune attività vengono concordate con la Rete di scuole Garda – Valle Sabbia.
Vengono programmati anche interventi rivolti congiuntamente a docenti e genitori.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO LEONARDO
2° COLLABORATORE
responsabile del plesso
Prof.ssa Paola Savigni
AIUTO 2°
COLLABORATORE
Prof Mammi Concetta
FUNZIONI
STRUMENTALI:
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Prof.ssa Mazza e Moscardini Visite d’Istruzione
MULTIMEDIALITA’ Sito web/ registro el. /Invalsi
Prof.ssa Rossella Chiossi
Prof. Brigati Federica
SUPPORTO ATTIVITA’ STUDENTI
Prof.ssa Iolanda Fiandri Integrazione alunni in situazione di disagio
Prof.ssa Iolanda Fiandri
Integrazione alunni Stranieri L2
Prof. Gianluca Cavazzuti Integrazione alunni diversamente abili
e DSA
63
STAFF
ORGANIZZATIVO
RESPONSABILI DEI
LABORATORI:
LINGUISTICO
Prof.ssa Rossella Chiossi
MUSICALE
Prof.ssa Laura Bulgarelli
SCIENTIFICO
Prof.ssa Cesarina Mazza
BIBLIOTECA
E prestito libri usati
Prof.ssa Fontana E.
INFORMATICO
Prof.ssa Brigati G.
Prof. D’Amico
ARTISTICO
Prof.Rosati
AUDIOVISIVI
Prof.ssa Lidia Montermini
TECNOLOGIA Prof.ssa Brigati G. Prof.ssa Brigati G
Referente BES
Prof.ssa Giada Pe
coord sostegno
Prof. Gianluca
Cavazzuti
64
GRUPPO GLI
D.S Giuliana Marchetti - Prof. Gianluca Cavazzuti - Prof.ssa Iolanda Fiandri- Giada Pe
IL GRUPPO E’ INTEGRATO DALLA COMPONENTE GENITORI, DA UN RAPPRESENTANTE DELLA
A.S.L.
DI SASSUOLO,DEL COMUNE E DELLA COOP. DOMUS
RESPONSABILI DELLE ATTIVITA’
ORIENTAMENTO EDUCAZIONE AMBIENTALE EDUCAZIONE SALUTE
Prof Carla Previdi Prof:ssa Cesarina Mazza Prof Fontana Elisabetta
GRUPPO SPORTIVO COORDINAMENTO PROGETTI
Prof Trotta Luigi Prof Paola Savigni AUTOVALUTAZIONE
MONITORAGGIO POF
L2 ITALIANO PER STRANIERI
Docente : Chiossi
VIGILANZA FUMO
Prof Moscardini
65
COMMISSIONI
FORMAZIONE CLASSI
Tutti gli insegnanti non impegnati
negli esami di terza media
ORARIO
Prof.ssa Liana Ciannamea
OFFERTA FORMATIVA
Dirigente Scolastico
Collaboratrice Vicaria
2^ Collaboratrice
Funzioni Strumentali
COMITATO DI VALUTAZIONE E TUTOR
COMITATO VALUTAZIONE SERVIZIO NEO
IMMESSI IN RUOLO
Prof. Brigati F.
Prof Di Cristofalo
Prof. Lucenti
DOCENTI TUTOR NEO IMM. RUOLO
Prof.ssa Maffoni
Prof.ssa Savigni
Prof. Cavazzuti
Anno di prova
Prof.ssa Giada Pe
Prof. Liuzzi
Prof. Di Pietro
66
COORDINATORI E SEGRETARI DI CLASSE
as 2013-14 coordinatori segretari
1A Fiore Mammi
2A Moscardini Cavazzuti
3H Chiossi Maffoni
1B Ferrante Previdi
2B Mazza Pè
3I Ciannamea Di Cristofalo
1C Levizzani Di Pietro
2C Ametrano Rosati
3L Savigni Brigati G
1D Fontana Brigati F
2D Montermini Trotta
3M Fiandri D’Amico
2 E Tedeschi Liuzzi
3G Savigni Cavazzuti
67
DOCENTI PLESSO INFANZIA QUADRATI/MEZZAVIA
DOCENTI INFANZIA PLESSO CENTRO STORICO
COGNOME E NOME BASSI MASSIMO
COSTI GABRIELLA
DI BELLO LICIA
MANICARDI ELISABETTA
MORETTI LUIGIA
SELMI SIMONETTA
DOCENTI INFANZIA PLESSO S. AGOSTINO
COGNOME E NOME ANGELI ANTONELLA
STANO VITA MARIA
BELLINI ANTONELLA
CASTELLI ILARIA
(sostegno)
ROGGIANI DANIELA
DEBBIA LINA
PIETRALUNGA ROSALIA (sostegno)
PRANDINI VIVANNA
SEGANFREDDO VIRGINIA
SCIANCALEPORE SUSANNA
MAURO FILOMENA
COGNOME E NOME
ABBIUSO M. EUFEMIA
BUONOPANE RACHELE
POLILLO MARIA
TONI CATIA
FRANZE’ GIOVANNA
ZANNI DANIELA
BELLINI ANTONELLA
68
DOCENTI PRIMARIA PLESSO PASCOLI
COGNOME E NOME BENATTI FRANCESCA
BENINCASA GRZIELLA (sostegno)
BUCCINO MICHELA
CAMELLINI ENRICA
CARBONE ROSARIA
CASOLARI ANNA MARIA
COLOMBO ANGELA
CUSUMANO GIUSEPPINA (sostegno)
LIUZZI ADRIANA (sostegno)
DE LORENZO ALESSAMDRA
D’ANGELO MIRIAM
EPIFANI L. ANTONIETTA
FERRARO VALENTINA
FRANCHINI DILVA
GAIANI ANTONELLA
GAZZOTTI BIANCA
GENOVESE ELIANA
GUZZO M. CRISTINA
LARDO M. TERESA
LEONARDI A. MARIA
MAMMANA LISSANDRELLO
MANNO MARIA VIRGINIA (Sostegno)
MANICARDI CLAUDIA
RIGHI SARA
ROSI ELENA (Sostegno)
SIDERI ANTONELLA
SINOPOLI MARINELLA
(Sostegno)
DOCENTI PRIMARIA PLESSO S. AGOSTINO
COGNOME E NOME BARBIERI GIULIANA
BASSISSI RAFFAELLA
CALLEGARI OSANNA
CAVALLI ANTONELLA
CERRETTI ROBERTA
CUTOLO CARMELA
69
CORIANI CECILIA
COZZOLINO MANUELA
DE LORENZO ALESSANDRA (Sost.)
DI CARLO MARIA
FALLETTA LUISA
FIANDRI INES
FOGLIANI GIOVANNA
FLORIANI ELDA
GABBI ANNA MARIA
MARTINELLI PATRIZIA
MONTORSI GIULIA (Sost.)
MUCCIACCIO GIOVANNI M.(Sost.)
NEGRI DORITA
PAPASERGI CLAUDIA
PAULICELLI MIRELLA (Sostegno)
PIAZZA FEDERICA
PUGNAGHI FABIANA
RINALDI GIANFRANCO
ROTTEGLIA SILVIA (Sost.)
SCIALOIA SARAH
SEGHIZZI MICHELA
TONI MARIA GIUSEPPINA
VANDELLI SILVANA
VENTURELLI CECILIA
VIGNOLI BARBARA
VITALE LUISA
DOCENTI PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
COGNOME E NOME AMETRANO MIRIAM
ARENA NUNZIA
BRIGATI FEDERICA
BRIGATI M. GIOVANNA
BULGARELLI LAURA
CAVANI EMANUELA
CAVAZZUTI GIANLUCA (sostegno)
CHIOSSI ROSSELLA
CIANNAMEA NATALINA LIANA
DI CRISTOFALO ANTONINA
DI PIETRO CAMILLO JORIS ( Sostegno)
DISTEFANO LAURA
D’AMICO ISABELLA
70
FERNICOLA FEDERICO
FERRANTE ROSA
FIANDRI IOLANDA
FIORE FRANCESCA
FONTANA ELISABETTA
LEVIZZANI MONICA
LIUZZI LUCIANA (Sostegno)
LUCENTI GABRIELLA
MAFFONI MYRIAN
MAMMI M. CONCETTA
MARAZZI MARIA CRISTINA
MAZZA CESARINA
MONTERMINI LIDIA EDDA
MOSCARDINI CAMILLA
PE’ GIADA (Sostegno)
PREVIDI CARLA
ROSATI MARIA ELENA
SAVIGNI PAOLA
TODESCHI MORENA
TROTTA LUIGI
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
DATORE DI LAVORO
DIRIGENTE SCOLASTICO
MEDICO COMPETENTE
Dott.. Giubbarelli
R.S.P.P.
Giuliana Marchetti
CONSULENTI PAS : Dott.CEI A. , VECCHI T., RIZZO M.
ASPP
SCUOLA INFANZIA :
SCUOLA PRIMARIA : Franchini D. , Venturelli C.
SCUOLA SECONDARIA 1°GRADO :Moscardini C.
71
Per applicare la normativa vigente sono stati elaborati Piani relativi alla sicurezza con una programmazione che tutte le classi
attuano. Gli edifici sono forniti di :1) planimetrie che evidenzino percorsi di evacuazione,2) segnaletica per la localizzazione di
uscite d’emergenza, idranti ed estintori periodicamente controllati.3) sistema di allarme antincendio.
Il Progetto Educazione alla prevenzione contribuisce a creare nei ragazzi la formazione di una coscienza civile, sentimenti di
solidarietà nei confronti del prossimo e comportamenti corretti di autodifesa singola e collettiva in caso di emergenza a scuola e nel
territorio.
Si effettueranno almeno 2 prove di evacuazione della scuola simulando l’emergenza .
Il Dirigente Scolastico nella sua funzione di R.S.P.P. si avvale della collaborazione del PAS rsl, via Vespucci n°12 Scala B –
41049 Sassuolo (Mo), tramite l’operato del dott. Alessandro Cei, responsabile dell’ufficio e del suo collaboratore dott. Tiziano
Vecchi, nella loro qualità di consulenti tecnici del Comune di Sassuolo, e della prof.ssa Camilla Moscardini in qualità di addetta
al servizio di Protezione e Prevenzione ed in possesso dei requisiti previsti dal D.Lgsvo n° 81 del 04-04-2008. I tecnici di cui
sopra, oltre che alla compilazione del Documento Valutazione Rischi e di qualsiasi altra idonea documentazione del Servizio
di Protezione e Prevenzione si preoccupano di affrontare e risolvere insieme all’RSPP tutte le altre problematiche che dovessero
presentarsi a scuola.
SCUOLA DELL’INFANZIA PETER PAN BRAIDA
NOMINATIVI DEL PERSONALE FORMATO IN PRIMO SOCCORSO Fontana Simonetta (ATA) Manna Virginia (ATA) Zanni Daniela (docente) Franzè Giovanna (docente) Toni Catia (docente) Polillo Maria (docente) Buonopane Rachele (docente) NOMINATIVI DEL PERSONALE FORMATO PER L’ANTINCENDIO Fontana Simonetta (ATA) Manna Virginia (ATA) Zanni Daniela (docente) Toni Catia (docente) Polillo Maria (docente)
72
SCUOLA PRIMARIA G. PASCOLI
SQUADRA DI EMERGENZA ANTINCENDIO
SQUADRA DI EMERGENZA PRIMO SOCCORSO
BENATTI FRANCESCA BUCCINO MICHELA CAMELLINI ENRICA CAPUANO SERENA CARBONE ROSARIA CASOLARI A.MARIA COLOMBO NGELA CUSUMANO GIUSEPPINA D’ANGELO MIRIAM EPIFANI LUCIA GAIANI ANTONELLA GAZZOTTI BIANCA
GUZZO M.CRISTINA LARDO M.TERESA MANICARDI CLAUDIA NIGRO GIOVANNINA RIGHI SARA
ROSI ELENA SINOPOLI MARINELLA
ADDETTI EVACUAZIONE DISABILI
BENINCASA GRAZIELLA CUSUMANO GIUSEPPINA LIUZZI ADRIANA MANNO M.VIRGINIA ROSI ELENA SINOPOLI MARINELLA FIASCHI LA SCALA TERESA PANCANI VACCARI VALENTINI DANIELA
BENATTI FRANCESCA DALDOSS ANNA EPIFANI LUCIA FERRARO VALENTINA FRANCHINI DILVA GAZZOTTI BIANCA GIANFORTONE ANTONIA MAMMANA LISSANDRELLO G. MANICARDI CLAUDIA RIGHI SARA SIDERI ANTONELLA SINOPOLI MMARINELLA
73
S.AGOSTINO PRIMARIA SQUADRA DI EMERGENZA ANTINCENDIO
BARBIERI G. , CERRETTI R. , CORIANI C. , FIANDRI I. , FOGLIANI G. ,
MARTINELLI P. , PIAZZA F. , TONI M. , VIGNOLI B. ,VENTURELLI C. ,
CAVALLI A. ,DI CARLO M. ,VANDELLI S. , GABBI AM. ,PAPASERGI C.
,SEGHIZZI M. ,RINALDI MG. ,TOTARO P. , QUATTRONE G.
SQUADRA DI EMERGENZA PRIMO SOCCORSO
CERRETTI R. , FIANDRI I. , MARTINELLI P. , SRGHIZZI M. , GABBI AM. , CORIANI C. , DI CARLO M. , VANDELLI S. , VENTURELLI C. , FOGLIANI G. , PIAZZA F. , PAPASERGI C. , BASSISSI R. , TOTARO.
SQUADRA D’EMERGENZA SCUOLA INFANZIA S.AGOSTINO
Emanazione ordine di evacuazione :
SCIANCALEPORE SUSANNA
Squadra antincendio :
CASTELLI – DEBBIA – PRANDINI – SEGANFREDDO-PIETRALUNGA- ROGGIANI-CUNDARI-POLO
Squadra primo soccorso :
ANGELI – CASTELLI -ROGGIANI –SEGANFREDDO- DEBBIA – PRANDINI-SCIANCALEPORE-PIETRALUNGA-CUNDARI-D’ALESSIO-POLO
SCUOLA LEONARDO
ADDETTI PREVENZIONE
INCENDI
DOCENTI
CESARINA MAZZA
CAMILLA MOSCARDINI
LIANA CIANNAMEA
LAURA BULGARELLI
ELISABETTA FONTANA
FEDERICA BRIGATI
COLLABORATORI SCOLASTICI
MARIA VETRANO
LUCIA SIMONE
DONATELLA FULGENZI
Primo soccorso Docenti Savigni Paola Moscardini Camilla Fontana Elisabetta Brigati Federica COLLABORATORI SCOLASTICI
Maria Vetrano
Lucia Simone
Donatella Fulgenzi
74