Comune di Sassuolo

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RACCONTO DI UN CAMBIAMENTO Cinque anni di interventi per migliorare la città 2004-2009

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Bilancio di fine Legislatura

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RACCONTO DIUN CAMBIAMENTOCinque anni di interventi per migliorare la città

2004-2009

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ImmaginiArchivio dell’Ufficio Stampa e del Centro per le Famiglie del Comune di Sassuolo, Fotostudio Pincelli, Luigi Ottani, Francesco Paliaga, Ufficio stampa Unicom Starker, Ufficio stampa Sassuolo Calcio

Finito di stampare il 4 Aprile 2009

Progetto graficoExprimo Comunicazione

StampaGrafiche Pioppi

Testi a cura diServizio Comunicazione Comune di Sassuolo

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RACCONTO DIUN CAMBIAMENTOCinque anni di interventi per migliorare la città

2004-2009

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IND

ICE

05 Il sindaco ai cittadini07 Una città che cambia08 Investire nel futuro09 Innovazione ed efficienza 11 Una città sicura12 Il contrasto al degrado urbano13 Le politiche integrate di sicurezza15 Una città che si rinnova16 Il centro storico più accessibile e bello17 I parchi di quartiere18 Più attenzione all’ambiente: le piste ciclabili e la raccolta differenziata20 La viabilità a misura di cittadino22 Il nuovo servizio di trasporto pubblico urbano 23 La promozione del centro storico24 Per la scuola e per lo sport 28 Le trasformazioni prima e dopo: Piazzale Roverella29 Le trasformazioni prima e dopo: Piazza Garibaldi30 Le trasformazioni prima e dopo: Piazza Scuole Pascoli31 Le trasformazioni prima e dopo: Via Menotti34 Obiettivo Braida36 Villa Giacobazzi: da antica dimora a biblioteca ragazzi38 Il Palazzo Ducale, ma non solo39 Nuovo valore al patrimonio storico41 Una città solidale42 Il Centro per le Famiglie e il Centro di Mediazione sociale43 Le attività del Centro per le famiglie 44 L’assistenza sociale e sanitaria45 Il sostegno all’abitare46 Il valore del volontariato47 Le giornate del volontariato49 Il nuovo ospedale50 Una città che partecipa 51 Le Associazioni culturali52 Il valore dello sport53 I Comitati dei Parchi cittadini54 Animaparco55 Un patto per la scuola 56 Puntare sui giovani57 Il Temple Bar58 Una città viva59 Il Festival della filosofia60 Momenti di musica e incontro61 Sassuolo sportiva 62 Vecchi e nuovi appuntamenti

Indice - 03

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IL SINDACOAI CITTADINIRiportare Sassuolo al ruolo che le spetta di diritto nel panorama provinciale e nazionale: questo è stato l’obiettivo perseguito dalla Giunta fin dal momento del suo insediamento. Un obiettivo ambizioso che passa necessariamente dalle donne e dagli uomini che vivono Sassuolo, che hanno il diritto di riappropriarsi di quell’orgoglio di comunità abitando in una città più sicura, bella e funzionale. In questi anni non abbiamo mai nascosto le difficoltà, sminuito la portata dei problemi, cercato di nascondere le tensioni o i conflitti. Non abbiamo avuto paura di puntare il dito sui problemi della città e non abbiamo esitato ad affrontarli direttamente, in modo costruttivo, mettendo in campo progetti che non si sono limitati a dare una soluzione provvisoria e temporanea, ma hanno guardato al futuro. Operazioni come quella di via San Pietro o via Circonvallazione, il potenziamento nei numeri e negli strumenti della Polizia Municipale, il sequestro di appartamenti, la lotta alla clandestinità, allo spaccio, alla delinquenza, sono azioni che hanno contribuito a contrastare il senso d’insicurezza nella nostra città. Attraverso l’approvazione del Piano Strutturale Comunale abbiamo voluto ridisegnare gli spazi cittadini perché una Sassuolo ferma da decenni, dal punto di vista urbanistico, necessita di cambiamenti per proiettarsi nel futuro. Cambiamenti che sono già iniziati, con il nuovo ospedale diventato presto fiore all’occhiello della sanità regionale, con una viabilità più snella ed efficiente, con una nuova scuola materna costruita in meno di un anno, a distanza di un ventennio dall’ultima inaugurazione. L’impegno e il lavoro condotto in questi cinque anni hanno poi reso possibile la chiusura definitiva del contenzioso relativo ad una vasta area del Peep Rometta, della causa relativa all’acquisizione del Parco Vistarino, di quelle che riguardano il terreno dove sorge oggi l’ospedale, parti del territorio che insieme hanno contribuito in modo determinante a cambiare il volto della città. Cambiamenti sui quali in questi mesi del 2009 si sta concentrando ancora il nostro impegno: stiamo lavorando su più tavoli, compreso quello governativo, per fare in modo che le nostre aziende e il nostro territorio possano essere collegati direttamente con la viabilità nazionale, attraverso un collegamento autostradale che mai come ora è apparso vicino; oppure il Tecnopolo Ceramico, la cui realizzazione a Sassuolo porterà nel distretto gli strumenti indispensabili al

rilancio della nostra economia nei mercati mondiali. Tutto questo senza dimenticare i servizi alla persona, il trasporto pubblico, l’attenzione all’ambiente e alle famiglie.In buona sostanza: in questi cinque anni di mandato abbiamo interpretato le novità che man mano si palesavano, ascoltando i cittadini e i loro problemi, dando risposte alle nuove esigenze che, come la sicurezza o la recente crisi economica, nessuno si sarebbe mai aspettato tanto gravi quando venimmo eletti nel 2004.

Pubblicare il bilancio di fine mandato significa condividere con i cittadini il lavoro che in questi cinque anni abbiamo svolto con impegno e determinazione, sostenuti dalla consapevolezza della grande responsabilità della quale nel 2004 siamo stati investiti. Queste pagine vogliono quindi illustrare il resoconto dei principali progetti che abbiamo portato avanti, dei risultati conseguiti, delle azioni avviate, degli obiettivi che ancora oggi riteniamo prioritari per la crescita della città. Renderli noti, raccontarli in queste pagine, esprime il nostro profondo rispetto per il principio di trasparenza, onestà e correttezza che oggi più che mai giudichiamo inseparabile dalla politica.

ll Sindaco Graziano Pattuzzi

Il Sindaco ai Cittadini - 05

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UNA CITTÀCHE CAMBIA

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UNA CITTÀCHE CAMBIA

Per disegnare il quadro in cui si è mossa e si sta muovendo l’Amministrazione comunale non si può non partire dalla situazione economica che, complice una crisi finanziaria che in breve tempo ha coinvolto l’economia reale trasformandosi in crisi strutturale, ha velocemente intaccato gli equilibri del distretto.Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 una realtà economica come la nostra che ha sempre goduto di un tasso di disoccupazione nettamente sotto la soglia fisiologica, ha visto una repentina impennata del ricorso alla cassa integrazione e alla mobilità, con le naturali ripercussioni su tutta la nostra economia fatta di commercio, servizi alle aziende e alla persona. In questo quadro l’Amministrazione comunale si è mossa su più fronti: sostegno al reddito delle famiglie, attraverso nuove risorse destinate ad affitti, ai mutui prima casa destinati alle giovani coppie, alle utenze agevolate, ai servizi per l’infanzia e per gli anziani; il tutto senza ritoccare alcuna aliquota: 650mila euro di stanziamento straordinario nel marzo 2009, destinato

Investire nel futuro

alle famiglie sassolesi che si trovano in situazione di difficoltà economica, a seguito della perdita del lavoro e per cause determinate dall’attuale crisi. Naturalmente per sostenere le famiglie occorre aiutare le imprese a far sì che i posti di lavoro siano mantenuti: in quest’ottica rientra il tavolo istituzionale convocato a Sassuolo per superare la liquidazione di uno dei colossi ceramici del nostro territorio, l’Iris, ma il vero punto di svolta e consolidamento è la decisione, assunta in piena crisi, di realizzare a Sassuolo il Tecnopolo Ceramico: il polo nazionale della ricerca sui materiali e le tecnologie della produzione ceramica. Segno che l’Amministrazione non intende arretrare ma rilancia sostenendo l’impegno dell’impresa nel cambiare pelle mantenendo la centralità a Sassuolo.Il Comune ha infatti deciso di mettere mano alle riserve, investendo 5 milioni di euro in questo progetto insieme a Confindustria Ceramica, alla Regione e all’Università di Modena e Reggio. Il Tecnopolo Ceramico sarà un luogo di ricerca e trasferimento tecnologico: un’infrastruttura destinata a diventare il punto di riferimento dell’innovazione industriale per il sistema produttivo e trampolino di lancio per nuove imprese ad alta tecnologia. Sarà un’area fornita di laboratori e incubatori, offrirà servizi anche a livello manageriale e soprattutto rafforzerà la capacità di “fare rete” degli attori del sistema ricerca: imprese, università, centri di ricerca, enti di formazione e Istituzioni.

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Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

Comunità Europea

5.697.000,00

640.207,00

URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico

Innovazione, efficienza della macchina amministrativa, riduzione dei costi di personale: su queste tre voci si è sviluppata l’azione del Comune dal 2004 al 2009. Cinque anni contrassegnati da una progressiva riduzione delle risorse destinate dal Governo agli enti locali e da vincoli sempre più stretti posti ai Comuni riguardo le politiche del personale. L’impegno del Comune è stato quello di incrementare le scelte improntate all’innovazione, alla produttività del personale e all’efficienza dei servizi rivolti ai cittadini. Dal 2004 al 2009 si è ridotta l’incidenza del costo del personale sulle spese correnti del Comune, sono aumentati in misura significativa i finanziamenti da terzi, consentendo al Comune di avviare progetti altrimenti non realizzabili, in particolar modo sul fronte della sicurezza urbana. Sono aumentate del 30% le risorse destinate alle opere pubbliche: strade, piazze, parchi di quartiere, impianti sportivi, edilizia scolastica. In questi anni sono stati messi a frutto i contributi di tutti

Innovazione ed efficienza

Incremento servizi presenti su internet

Numero di sedi collegate in fibra ottica

Costi di telecomunicazioni per dipendente

Numero servizi automatizzati tramite software

Investimenti opere pubbliche annuo

Manutenzioni opere pubbliche annuo

Tempi di chiusura delle segnalazioni inviate all’URP

Trasferimenti dello stato al netto ICI prima casa

Recupero tributario annuo

Entrate dal patrimonio

Riduzione costi del personale

Agenti di polizia municipale

Altro personale

Incarichi esterni

+ 500%

+ 100%

- 30%

+ 30%

+ 30%

+ 25%

- 90%

- 15%

+ 20%

+ 50%

- 4%

+ 10%

-10%

- 50%

DAL 2004 AL 2009: I RISULTATI OTTENUTI

FINANZIAMENTI DA TERZI DAL 2004 AL 2008

coloro che hanno rapporti con il Comune (dipendenti, cittadini, associazioni, imprese) per accelerare il proprio processo di rinnovamento: attraverso l’attività di gestione e monitoraggio delle segnalazioni condotta dall’Ufficio relazioni con il pubblico, al cui sportello in un anno si recano circa 30mila persone, è stato possibile per il Comune valutare in tempo reale lo stato delle segnalazioni presentate e programmare gli interventi sul territorio. Un processo che coinvolge tutta la struttura comunale in uno sforzo di rinnovamento e comunicazione interna volto al miglioramento dei servizi di ascolto e riposta ai cittadini.

Una città che cambia - 09

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UNA CITTÀSICURA

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Via S. Pietro 6 Via Circonvallazione 189

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UNA CITTÀSICURA

Tutela della sicurezza, lotta al degrado urbano, contrasto all’emarginazione sociale: il 2005 segna un passaggio importante per le politiche integrate di sicurezza a Sassuolo. In giugno, a seguito di un’ordinanza del sindaco Graziano Pattuzzi, viene sgomberato il condominio San Matteo di Via San Pietro 6, a Braida, all’interno del quale vivevano decine di famiglie in condizioni di invivibilità dovute a gravi carenze igienico sanitarie. Una situazione resa ancora più intollerabile, sia all’interno sia all’esterno, da episodi di spaccio insostenibili anche per i residenti del quartiere. Grazie al finanziamento

assegnato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena al progetto presentato dal Comune, tutte le famiglie presenti nello stabile, in gran parte immigrati, vengono trasferite in nuovi appartamenti reperiti in diversi quartieri della città. Un finanziamento regionale consente al Comune l’avvio della fase di acquisto degli appartamenti del condominio. Nel luglio 2008 il Consiglio comunale approva il progetto preliminare per la realizzazione della nuova sede del Corpo intercomunale di Polizia municipale e della Croce Rossa Italiana: al posto del condominio sorgerà infatti un nuovo edificio il cui

progetto, elaborato tenendo conto delle valutazioni del Laboratorio di Sicurezza Urbana del Politecnico di Milano, prevede la riapertura del collegamento tra Via San Luigi e Via San Pietro.

Sempre Braida, ancora un palazzo che presenta situazioni simili a quelli di Via San Pietro: all’interno, carenze igienico sanitarie alle quali si associano, negli spazi comuni, gravi episodi di spaccio e presenza di immigrati clandestini. Un palazzo collocato in via Circonvallazione 189, nell’area di Mezzavia, è stato inserito nell’ambito di riqualificazione del quartiere. Nel luglio 2008 il Consiglio comunale approva l’avvio del procedimento di costituzione di una Società di Trasformazione Urbana per la realizzazione degli interventi di riqualificazione.Nel dicembre dello stesso anno gli operatori sociali iniziano la fase di sostegno al trasferimento dei residenti in nuovi appartamenti, resa possibile dal finanziamento della Fondazione cassa di Risparmio di Modena. L’ordinanza di sgombero si rende necessaria a seguito di una serie di ordinanze rimaste disattese: il 17 gennaio 2009 viene eseguito lo sgombero dello stabile, ormai vuoto dopo il trasferimento di tutti i residenti.

Il contrasto al degrado urbano

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La Centrale operativa Nel corso del 2008 è stata completata e inaugurata la nuova centrale operativa e radiolocalizzazione dei veicoli prevista nell’Accordo siglato con la Regione Emilia Romagna. La nuova centrale, istituita presso la sede della Polizia municipale di Sassuolo, ha migliorato il coordinamento e l’impiego operativo del personale sul territorio non solo di Sassuolo, ma anche di Formigine, Fiorano Modenese e Maranello. Nella nuova centrale operativa è stato integrato il sistema di controllo della rete di videosorveglianza degli spazi pubblici e degli stabili critici. La centrale è costituita da 2 personal computer di ultima generazione, entrambi dotati di doppio monitor 19” LCD, di cui uno con caratteristiche Server (database server, server delle comunicazioni, registratore digitale). Su entrambe le postazioni, dotate anche di un kit fonia per la gestione delle comunicazioni radio, sono usufruibili numerose funzioni: gestione dello stato di servizio delle pattuglie e delle chiamate radio, statistica degli interventi archiviati, accesso automatizzato alle banche dati, piena integrazione e controllo dei sistemi telefonici e radio, riascolto delle comunicazioni radio e telefoniche intercorse, visualizzazione in tempo reale della posizione delle autovetture dei 4 Presidi su cartografia della Provincia, possibilità di inviare e ricevere messaggi con i terminali allestiti sulle autovetture.

L’unica possibilità concreta per migliorare le condizioni di sicurezza nella nostra città è quella di sviluppare con decisione una politica integrata di sicurezza. Tra “fare” e “declamare” il Comune ha scelto la prima strada: dal 2004 infatti le azioni si sono sviluppate su più fronti: quello del controllo del territorio, con un forte aumento delle azioni e della presenza della Polizia municipale; quello dell’intervento deciso su situazioni di degrado e insicurezza; quello del monitoraggio della percezione di sicurezza attraverso strumenti scientifici, quello dello studio e dell’analisi, anche attraverso la collaborazione del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di prevenire il sorgere o l’allargarsi del degrado.Il sentimento di insicurezza, anche se non direttamente correlabile all’andamento della criminalità (le denunce di reato a Sassuolo sono sostanzialmente stabili dal 2004) è stato in questi anni alla base delle politiche di sicurezza della nostra città. La percezione di insicurezza è strettamente correlata alla velocità del cambiamento che ha interessato Sassuolo nell’ultimo decennio e al degrado che questo ha generato. La rapidità e gli effetti prodotti dall’ondata migratoria degli ultimi anni (si è passati dai 2.000 cittadini stranieri del 2001 ai 5.000 del 2009) hanno indubbiamente condizionato la nostra comunità. Qualsiasi azione il cui obiettivo sia il miglioramento della sicurezza deve quindi inserirsi in un quadro più generale, frutto di diversi fattori: l’ordine pubblico, il rispetto delle leggi nazionali e delle norme locali, l’integrazione sociale, la programmazione urbanistica, la qualità urbana, l’illuminazione, la cura degli spazi pubblici, le politiche abitative.Ecco perché lo sviluppo di politiche integrate per la sicurezza richiede che i diversi settori del Comune collaborino, e questo è stato fatto, anche grazie al comitato tecnico, composto da esperti nei settori della sicurezza, dell’urbanistica, dell’immigrazione e della mediazione territoriale, che ha supportato i servizi, garantendo il coordinamento intersettoriale degli interventi.

Le politiche integrate di sicurezza Personale

Operatori impiegati nei servizi notturni

Fotosegnalamenti persone fermate

Violazioni commercio aree pubbliche

Attività Polizia Prossimità

Turni di lavoro

Operatori impiegati

Attività di Polizia Giudiziaria

Arresti. Esecuzione provvedimenti custodia cautelare

Informative di reato

Sequestri penali

Sopralluoghi monitoraggio immobili a rischio

2004

44 unità

40

0

3

625

625

0

66

2

67

2008

50 unità

88

116

88

733

1.466

8

118

65

900

LA POLIZIA MUNICIPALE DAL 2004 AD OggI

FOCUS

Una città sicura - 13

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

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Piazza Garibaldi

Rotatoria Madonna di Sotto

L’obiettivo di cinque anni di lavoro è stato quello di ottenere una città più bella e fruibile dai cittadini nel centro storico, più accessibile dalla periferia e meglio percorribile dai mezzi a due e quattro ruote. L’attenzione alla qualità estetica è espressa da numerosi interventi di riqualificazione: piazza Garibaldi, demolita e ricostruita dalle fondamenta, la piazza delle scuole Pascoli, che ha rappresentato il punto di arrivo di un lavoro comune fra chi realizza spazi pubblici e chi produce materiale ceramico, piazzale Roverella dove la Peschiera è stata resa di nuovo visibile con l’abbattimento di un grande edificio incongruo, via Menotti che nel secondo tratto è stata

Il centro storico più accessibile e bello

lastricata e resa uno degli scorci più belli di Sassuolo.Perché questo centro storico rinnovato sia davvero accessibile era necessario provvedere a una viabilità più organizzata: l’estensione e il completamento della rete pedonale e ciclabile ha rappresentato uno degli obiettivi primari. Grande attenzione è stata dedicata alla percorribilità per le categorie più deboli: persone con difficoltà di movimento, passeggini, carrozzine. Un anello privo di barriere architettoniche percorre tutta la zona del centro consentendo di raggiungere tutti i luoghi di maggior interesse pubblico. Sono stati realizzati numerosi attraversamenti in sicurezza e rifatti numerosi marciapiedi (via Giovanni XXIII, via Crispi, via Medaglie d’Oro, viale Della Pace, via Repubblica, via Mazzini, via Fossetta) adeguando le misure alle reali esigenze delle persone e alla normativa. Per la viabilità automobilistica si è lavorato sugli spazi di parcheggio, favorendo il ricambio in quelli più centrali e realizzando nuovi spazi nella cintura esterna, sulla percorribilità, con l’eliminazione di semafori (tra via Radici in Monte e via Menotti) e la realizzazione di nuovi svincoli (come via Peschiera e via Marini).

Importanti anche le opere di asfaltatura, che hanno utilizzato materiali drenanti e fonoassorbenti (via Mazzini, via Fossetta), riducendo il rumore e migliorando la qualità delle strade.

UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

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Dotare ogni quartiere di un parco: questo era l’obiettivo che l’Amministrazione si era posta nel 2004. Un obiettivo raggiunto con le nuove realizzazioni di spazi verdi a Madonna di sotto e a Pontenuovo (Parco Carducci). Ma tutte le aree verdi cittadine in questi anni sono state interessate da opere di miglioramento o ricostruzione. Per il Parco Vistarino sono stati stanziati fondi straordinari ogni anno, per la cura del patrimonio arboreo e floreale e per la sistemazione dei viali, dei muri di cinta, dell’illuminazione; il parco di quartiere Ottavio Tassi in via Cairoli è stato completamente rifatto, eliminando collinette che erano fonte di pericolo, installando nuovi arredi e giochi divisi per zone ed età, modificando i vialetti e illuminazione; il parchetto della felicità di via Crispi è stato completamente ristrutturato, dai vialetti al manto erboso fino alla piantumazione di nuovi alberi; il parco del Lavatoio di via Costa ha visto aumentare di molto la sua superficie verde, con una ristrutturazione che ha demolito le parti in asfalto e ha anche previsto una zona giochi per i bambini più piccoli; ora i lavori sono concentrati sul parco Arcobaleno di via Fossetta, che subirà a sua volta profonde modifiche, e sul parco di via Fermi nel quartiere Quattroponti.

I parchi di quartiere

Il parco O. Tassi

FOCUS

Più alberi Parchi e cura del verde vuol dire anche alberi, tanti nuovi alberi piantati in tutta la città in questi anni. Dal 2004 al 2009 (marzo) sono stati messi a dimora nel nostro Comune 3.035 nuovi alberi, di cui 2.017 fanno parte del progetto “Un albero ogni nuovo nato”, mentre 1.018 sono inclusi nei vari progetti di manutenzione e realizzazione di spazi verdi. Sono lungo le strade, nelle aree verdi, sulle nostre colline. Oltre alle piante di alto fusto va considerata anche la piantumazione di oltre 12mila fra siepi e arbusti, anch’essi nei parchi e nelle aiuole pubbliche.

Una città che si rinnova - 17

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

L’estensione e il completamento della rete ciclabile sono stati due degli obiettivi principali perseguiti in questi anni. Attualmente quasi tutti i quartieri di Sassuolo sono collegati con piste ciclabili sicure che portano al centro cittadino, grazie a interventi che hanno integrato e completato l’esistente, in largo Verona e via Mascagni, via Radici in Piano, via Mazzini, via San Giorgio, in tutto il quartiere Braida, nella zona di Pontenuovo. Quanto è già stato realizzato consente di fatto l’attraversamento della città su percorsi in sicurezza dedicati solo alle due ruote.

Idealmente è possibile arrivare dal confine con Fiorano al confine con la provincia di Reggio Emilia e dalla zona alta di Sassuolo (Rometta - Pontenuovo) fino alla zona artigianale e industriale, con l’intera via Radici in piano costeggiata dal percorso per le biciclette. Da sottolineare i percorsi in zona Braida, che consentono di raggiungere la chiesa, il cimitero, l’ufficio postale, gli uffici comunali e tutte le destinazioni di interes se per la cittadinanza.Va ricordata anche la presenza della pista ciclabile provinciale lungo il fiume Secchia, interessante dal punto di vista

Più attenzione all’ambiente: le piste ciclabili e la raccolta differenziata

naturalistico ma migliorata anche dal punto di vista della percorribilità.Nel corso del 2009 partiranno le opere di collegamento ciclabile anche a beneficio dei quartieri Borgo Venezia e Pista. Questi interventi, sommati a quelli sul trasporto pubblico locale, alle rotatorie che hanno eliminato i semafori e le soste agli incroci, ai progetti che hanno reso possibile un più rapido ricambio degli spazi di parcheggio nel centro cittadino riducendo i lunghi percorsi delle auto alla ricerca di un posto libero, hanno contribuito al miglioramento della qualità dell’aria.Dal punto di vista ambientale fondamentali sono anche gli interventi realizzati per una migliore e più puntuale raccolta differenziata dei rifiuti. Sono state create e ridisegnate molte piazzole di quartiere, con collocazione di tutti i cassonetti necessari in posizioni che non intralciassero il traffico e il passaggio. Il miglioramento della raccolta in centro storico ha visto una tappa importante nella realizzazione dei nuovi cassonetti interrati nella piazza delle scuole Pascoli. La stazione di base interrata comprende cinque contenitori a scomparsa, due per la raccolta del rifiuto non riciclabile e altri tre destinati rispettivamente alla raccolta di vetro, carta, plastica e lattine. Vari sono i benefici ottenuti dalla realizzazione di questo impianto, che contribuisce ad incrementare la raccolta differenziata, con un aumento della capacità ricettiva di circa il 25%.

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Piacevoli a vedersi, le moderne bocche di conferimento rispettano il contesto in cui sono inserite, divenendo un vero e proprio complemento d’arredo; risolvono inoltre i problemi di spazio nella collocazione dei cassonetti, che ricorrono nei casi dei centri storici, come quello di Sassuolo. Conferendo i rifiuti nella quantità e qualità desiderate si annulla il problema dei cattivi odori e della loro permanenza prolungata. Le stazioni di base interrate sono sicure e non rappresentano barriere architettoniche. Le loro dimensioni contenute, che non ostacolano la visuale, aumentano inoltre il livello di sicurezza stradale.

2005

2006

2007

2008

2009

* previsione

41,70%

42,10%

46,70%

49,90%

51,00%*

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Rete percorsi ciclabili

sull’intero territorio

Realizzati dal 2004 al 2009

41 km

12 km

PISTE CICLABILI

Realizzati dal 2004 ad oggi

Riqualificati

17 km

7 km

PERCORSI PEDONALI

Una città che si rinnova - 19

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La viabilità a misura di cittadino

Rotatoria Via Radici in Piano

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

Rotatoria di Largo Verona

Il piano delle rotatorie che hanno cambiato il volto e la scorrevolezza della circonvallazione di Sassuolo è fra i risultati più importanti ottenuti in questi anni. Attualmente lungo la circondariale restano pochi semafori. Le soste ridotte fanno risparmiare tempo ma contribuiscono anche a ridurre le emissioni in atmosfera dei gas di scarico. Hanno anche una funzione di sicurezza, perchè diminuiscono i punti di conflitto e trasformano i potenziali urti frontali tipici degli attraversamenti con diritto di precedenza in urti laterali, diminuendo fino al 75 per cento gli incidenti con danni alle persone Gli interventi da ricordare riguardano le rotatorie in zona ospedale, viale Della Pace, via Montanara, via Emilia Romagna all’incrocio con via Radici in Piano e con via Valle d’Aosta (quest’ultima in corso di realizzazione).Via Radici in Piano, Pedemontana all’altezza di panorama, Madonna di Sotto. Altre rotatorie sono state modificate e uniformate alle regole della circolazione stradale, come nel caso di via Adda, dove sono stati eliminati i semafori esistenti, o nelle rotatorie di via San Pietro e via Giovanni da Verrazzano.Ma il sistema a rotatoria ha costituito la soluzione anche a diversi nodi del traffico interno alla città, si pensi a via Rometta-largo Verona, che ha migliorato e reso più sicura la viabilità di un importante quartiere; o alla rotatoria di via Peschiera, che rende finalmente certe le precedenze e le svolte in un incrocio che appariva poco ordinato. A contribuire fortemente al miglioramento della viabilità e della situazione ambientale è stato il lavoro svolto sul servizio di Trasporto pubblico locale: con un alto incremento dei km percorsi, un nuovo disegno dei tracciati e la creazione di un sistema di scambio in un punto centrale della città, il servizio ha incrementato fortemente il suo utilizzo e gradimento.Va sottolineato che la riqualificazione del servizio ha incluso anche numerosi interventi infrastrutturali di ammodernamento: per prima cosa è stato rinnovato il parco mezzi, con bus a metano, meno inquinanti e pensati per un trasporto urbano di dimensioni ridotte come quello di Sassuolo. Interventi importanti sono stati effettuati per rimodernare le paline delle singole fermate, per qualificare il punto di interscambio. Sono

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FOCUS

stati installati qui e all’ospedale nuovo due display dinamici, che informano il passeggero del tempo mancante all’arrivo del bus. Per la viabilità extraurbana, dopo l’inaugurazione della Modena-Sassuolo la priorità attuale riguarda il raddoppio della Pedemontana, in corso grazie anche all’impegno del Comune di Sassuolo nel reperimento delle aree necessarie. Grazie all’impegno della Provincia di Modena la realizzazione di questo fondamentale tratto della viabilità sassolese, percorso giornalmente da 33.000 veicoli di cui il 20% pesanti, procede rapidamente. Buona parte delle fondazioni stradali delle nuove corsie sono già state realizzate, come i marciapiedi e le condotte sotterranee. Il progetto include anche la realizzazione delle rotatorie ancora mancanti, lungo via Ghiarola Nuova e all’altezza di via Regina Pacis, per completare un tratto fondamentale anche per il futuro del distretto industriale.Di prossima fondamentale realizzazione anche le rotatorie nella zona del cimitero nuovo e in via Regina Pacis.Da ricordare anche importanti opere che hanno riguardato la strada provinciale per Castelvecchio, nella zona di San Michele, prima per la messa in sicurezza nel tratto più vicino alla sponda del fiume Secchia, poi con la creazione dell’impianto di illuminazione pubblica che ha ridotto i rischi per ciclisti e pedoni. Importante per la sicurezza anche la creazione in via Montanara di un semaforo intelligente nella zona fra Salvarola e Pontenuovo, che si attiva nel rilevare superamenti del limite di velocità.

Si mantiene ai minimi livelli la sinistrosità sulle strade e marciapiedi sassolesi e questo, oltre dal rilievo complessivo dei sinistri verificati dalla Polizia Municipale, viene certificato dalla quantificazione dei casi che comportano richiesta di rimborso al Comune, calati dai 171 del 2004 ai 65 registrati nel 2007, quantificazione in linea col risultato ottenuto del 2006 e quindi indice di un dato tendenziale e non casuale. è stato possibile portare le strade a maggior indice di rischio (indicativamente via Emilia Romagna, via Regina Pacis, via Ancora) a una condizione di quasi totale assenza di casi. Condividendo obiettivi di risultato e lavoro con la società di brokeraggio assicurativo, si è ottenuto il risultato di trasformare una linea di tendenza in una linea di decrescita con una riduzione di circa il 67% della incidentalità. I dati del 2007 - sostanzialmente identici a quelli del 2006 - dimostrano che si raccoglie il frutto di interventi sistematici.

N. incidenti

N. feriti

N. morti

2004 20062003 2005

259

338

2

244

311

0

225

262

2

199

221

4

201

226

1

2007

INCIDENTALITÀ

Rotatoria via Montanara

Rotatoria via Giovanni da Verrazzano

Una città che si rinnova - 21

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22 - Comune di Sassuolo

UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

Nel giugno 2007 è entrato in funzione il nuovo servizio di trasporto pubblico urbano, più veloce, capillare ed appetibile per i tanti cittadini che avevano rinunciato ad utilizzare l’autobus per i propri spostamenti. Per far fronte al calo costante di passeggeri trasportati il Comune di Sassuolo, aMo Agenzia per la mobilità di Modena e Atcm nel 2007 hanno infatti ripensato le linee urbane della città, rivoluzionandone la “filosofia”.Sono entrati in funzione nuovi percorsi, sono state incrementate le fermate, ridotti i tempi di attesa. Gli obiettivi principali del progetto di revisione della rete di trasporto pubblico sono stati la maggiore raggiungibilità delle destinazioni del territorio comunale, la riduzione dei tempi di attesa alle fermate, il miglioramento delle condizioni di comfort e sicurezza sia in vettura che a terra, con la messa in sicurezza delle fermate, la riduzione delle emissioni inquinanti e lo sviluppo di alcune forme di intermodalità (auto-autobus, treno-autobus,ecc.).

Il nuovo servizio di trasporto pubblico urbano

FOCUS

Passeggeri in aumento Nel 2008 rispetto al 2007 il Trasporto pubblico locale ha registrato un incremento dei passeggeri del 53,15%. Sono stati 115.517 i viaggiatori, contro i 71.513 del 2007. Gli utenti con carte a deconto o abbonamenti sono aumentati del 13,77% rispetto all’anno precedente, segno di un crescente grado di fidelizzazione al servizio. Ma l’elemento importante è che tanti nuovi utenti hanno provato e conosciuto il servizio grazie ai cambiamenti apportati: il rilascio di biglietti singoli infatti è la voce che ha conosciuto l’incremento più significativo, con una percentuale di incremento del 315%.La linea A, sulla direttrice cimitero nuovo - via Refice, ha aumentato il numero di passeggeri dell’80,29% (oltre 16mila passeggeri); la linea B (piscine - Esselunga) è cresciuta del 27,13% (poco meno di 4mila utenti); la linea C, (San Michele - via Regina Pacis) ha avuto un incremento del 118% superando le 10mila unità.

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Promuovere il centro storico significa non solo valorizzare le attività commerciali presenti ma, con loro, svolgere un’importantissima azione sociale che punta a riappropriarsi degli spazi pubblici, delle vie e delle piazze del centro.Valorizzare l’appeal di uno spazio, non più visto come agglomerato di singoli negozi ma come un vero e proprio centro commerciale all’aria aperta, è stato il compito dell’Ufficio marketing del distretto ceramico, creato dall’Amministrazione comunale nel 2006. L’ufficio funge da “collante” delle attività commerciali del centro storico promuovendo lo sviluppo di un’integrazione delle politiche di marketing. Un operatore si dedica alla valorizzazione commerciale: eventi, promozione commerciale, analisi dei risultati e adeguamento delle strategie di marketing.Il primo intervento operativo dell’Ufficio marketing è stato

La promozione del centro storicomettere a punto un marchio in grado di identificare i negozi e l’area del Centro commerciale naturale di Sassuolo: “SASSUOLOCENTRO - più valore ai tuoi acquisti”.Sempre nel 2006, l’Ufficio marketing ha sottoposto alle imprese commerciali del centro un questionario: una rilevazione che ha voluto indagare soprattutto l’intenzione o meno di partecipare ad una rete commerciale nell’ambito di un “Centro commerciale naturale”.Da questa indagine è risultato che la maggioranza dei commercianti è favorevole alla costituzione di una rete commerciale nel centro di Sassuolo. Questo risultato ha confortato la costituzione di SASSUOLOCENTRO, frutto della collaborazione fra il Comune di Sassuolo, Area Aree, Comitato Commercianti Centro Storico e le quattro associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, Lapam, CNA.

Il nuovo servizio di trasporto pubblico urbano

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

Per la scuola e per lo sport

Una scuola nuova, una ricostruita, tutte le altre oggetto di profondi lavori di manutenzione, con stanziamenti di circa 3 milioni di euro ogni anno. Il risultato generale è quello di un patrimonio di edilizia scolastica adeguato alle normative di sicurezza, antincendio, in molti casi anche all’anti-sismica, e con impianti e strutture adeguati alle esigenze di risparmio energetico. Fra gli interventi va ovviamente sottolineata la costruzione della nuova scuola materna Peter Pan a Madonna di sotto, un edificio di concezione moderna, con impianto di riscaldamento a pavimento, grande attenzione ai sistemi di miglioramento dell’efficienza energetica, ampiezza e funzionalità degli spazi interni per le sezioni dei bambini, area servizi, laboratori, spazi comuni.

Tre sezioni con spazi per attività ordinate, libere e pratiche, ulteriori spazi per attività complementari, a servizio di tutte e tre le sezioni; refettorio, locale sporzionamento pasti (esclusa la preparazione dei pasti) e dispensa. Di grande importanza anche la nuova ala delle scuole primarie Caduti, una costruzione tutta nuova collegata alla sede originale e principale. Tanti gli interventi da sottolineare ancora: dagli interventi più urgenti e necessari, realizzati alcuni anni fa, ora il mondo della scuola sassolese è passato ad una fase in cui è possibile accompagnare la crescita dei numeri e dell’offerta, l’evoluzione della didattica, attraverso interventi avviati e portati a termine nei mesi estivi.

Uno degli interventi più consistenti riguarda le scuole medie Levi di via Mazzini, con il consolidamento di un’ala, aggiunta all’edificio originale, che stava progressivamente abbassandosi con evidenti crepe e dislivelli nei pavimenti. Una gabbia e il getto di pilastri di sostegno evitano ora lteriori movimenti di questa parte dell’edificio. Alle primarie Pascoli, cambio di tutti i serramenti nell’ala didattica (con maggiore risparmio energetico), rifacimento di tutti i bagni e riorganizzazione dello spazio necessario per la mensa.

Scuola Materna Peter Pan

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Progetto della nuova Piscina comunale Lo stadio Ricci

La primaria Capuana ha cambiato aspetto, attraverso una completa ritinteggiatura con colori vivaci scelti dalle stesse insegnanti che hanno dato un’allegria tutta nuova alla scuola.Nel complesso San Carlo, che ospita il Nido e la Scuola materna, quest’anno il lavoro è partito dall’esterno: le opere sulla viabilità della zona hanno consentito di realizzare accessi con marciapiedi ampi e sicuri e con una pista ciclabile. Il viale di entrata alla scuola è stato completamente rifatto, con una pavimentazione regolare e senza rotture. Alle primarie Vittorino da Feltre, un nuovo corpo di costruzione è stato aggiunto alla struttura che ospita la palestra e verrà occupato dai nuovi spogliatoi (utili per l’attività scolastica ma anche per la fruizione della palestra da parte dei gruppi sportivi che la utilizzano al di fuori dell’orario didattico). Alla scuola materna Andersen nel quartiere Valle d’Aosta sono stati sostituiti gli impianti e gli infissi, ma soprattutto è stato realizzato un nuovo grande locale, che ospiterà centrale termica, deposito e un’ampia aula per le attività didattiche. La scuola materna Italo Calvino di San Michele ha subìto un rinnovamento strutturale e di sicurezza. Ma soprattutto è stato realizzato nella parte posteriore un

nuovo locale, con l’inclusione della scala che prima era esterna e la realizzazione di una nuova struttura connessa al corpo principale, in materiale leggero, legno e metallo con una struttura isolante all’interno. La nuova grande aula sarà dedicata a diversi tipi di attività e utilizzata da tutte le sezioni. Infine alle materne don Milani si è operato in modo radicale, a partire dal rifacimento della facciata e dei serramenti, che ha dato un aspetto completamente nuovo alla scuola. Sono stati cambiati anche gli infissi all’interno, rifatte le compartimentazioni con tramezze realizzate in materiali idonei alla normativa antincendio. Accanto a un intenso lavoro sull’edilizia scolastica, c’è il forte impegno sull’edilizia sportiva: oltre ai lavori di adeguamento del nuovo stadio del Sassuolo calcio per la C1, il progetto più importante riguarda la nuova piscina comunale: una struttura aperta e adatta a tutti: giovani e anziani, nuotatori e amanti del fitness acquatico, abili e disabili. Una vasca per il nuoto tradizionale da 25 metri, coperta con tetto apribile, una vasca polifunzionale, una a valenza puramente ludica. Alla vasca principale con tetto apribile, ne verrà abbinata un’altra, all’aperto, per l’estate, dedicata in particolare ai bambini.

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

Piazzale Roverella come lo vediamo oggi rappresenta il passaggio finale di un lungo procedimento, iniziato nel 2003, che ha riguardato l’abbattimento di un edificio incongruo e il recupero della vista sulla Peschiera ducale. Preclusa dagli anni Cinquanta a causa di un alto palazzo, abbattuto grazie al finanziamento previsto da una legge regionale sugli edifici “incongrui”, la vista sulla Peschiera è stata restituita ai sassolesi il 16 dicembre 2004, al termine degli interventi di abbattimento iniziati il 24 novembre. Portata a termine questa fase, si è passati alla riqualificazione del Piazzale, con la pavimentazione in pietra, adeguata ai criteri storici e paesaggistici, e il conseguente adeguamento delle

pendenze. Il lato che si apre sulla vista del “Fontanazzo” è stato risistemato con uno spazio verde, alcune panchine, alberi e un muro di cinta basso che permette di mantenere la visuale sulla Peschiera.Riviste le condotte e gli impianti sotterranei (gas, acqua, luce, illuminazione pubblica, fibre ottiche), è stato poi realizzato un impianto di illuminazione in grado di rendere merito alla grande suggestione rappresentata dalla silhouette della Peschiera Ducale, impianto a sua volta inaugurato nell’ottobre del 2008.Oggi piazzale Roverella, come era già accaduto per piazzale Porrino e piazzale Della Rosa, rappresenta un luogo piacevole da vedere e visitare.

Le trasformazioni prima e dopo:Piazzale Roverella

Da ricordare, sempre nell’ottica di un recupero degli spazi antichi cari ai sassolesi, il lavoro di rifacimento e totale recupero di vicolo Paltrinieri e vicolo Mole, proprio nella zona di via Rocca e di piazza Martiri Partigiani. Rivisti dal punto di vista tecnico, per scarichi, impianti elettrici, servizi sotterranei, sono stati poi sistemati con pavimentazione in cubetti di porfido. Vicolo Paltrinieri è stato ulteriormente impreziosito dalla posa di una targa in ceramica dedicata a Pierangelo Bertoli, uno dei grandi artisti sassolesi, che ha amato e cantato Rocca.

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La nuova piazza Garibaldi, come la conosciamo oggi, è stata inaugurata il 1° ottobre del 2006, dopo otto mesi di intenso lavoro, che ha coinvolto la città ed è riuscito nell’impresa di limitare al minimo i disagi per abitanti, esercenti, mercato (trasferito temporaneamente in via XX settembre) e popolazione.Le opere, realizzate nei tempi stabiliti, hanno riguardato la piazza nel suo complesso, per tutti gli aspetti tecnici, architettonici, storici, con una progettazione quanto mai complessa, sia nel disegno della nuova piazza che nella successione degli interventi.E’ stata verificata e rinnovata la stabilità generale di tutti i portici, attraverso interventi di risanamento; è stata riordinata tutta l’impiantistica, disposta in modo caotico sotto i portici: elettricità, telefonia, illuminazione pubblica, sistema di sorveglianza con telecamere, utenze. Al termine dell’intervento alcuni punti elettrici ben individuabili e a scomparsa hanno garantito a esercizi e associazioni la possibilità di realizzare iniziative e attività senza allacciamenti volanti o insicuri; materiali e colori di finitura sono stati omogeneizzati, con particolare attenzione per le volte e le pareti interne dei porticati; il sistema di illuminazione pubblica rimosso e sostituito con un altro che valorizza l’ambiente architettonico.La pavimentazione della piazza è stata interamente sostituita, con asportazione dei cubetti di porfido esistenti, riutilizzati altrove, e nuovo materiale utilizzato ma soprattutto disposto secondo il disegno originario su una superficie che ha recuperato la sua antica conformazione a schiena d’asino.Anche la pavimentazione dei portici è stata completamente sostituita, con un prodotto ceramico che a sua volta ne ha valorizzato le caratteristiche.La piazza era gremita nel giorno dell’inaugurazione. A far da contorno alle autorità sul palco, la Corale Puccini e le bande partecipanti al Festival in corso per le Fiere d’ottobre.

Le trasformazioni prima e dopo:Piazza Garibaldi

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

Una piazza tutta in ceramica, che è il risultato dell’incontro di tantissime diverse capacità e competenze del nostro distretto. La piazza delle scuole Pascoli, inaugurata nel dicembre 2008, è frutto di un innovativo progetto che ha messo in collegamento il mondo industriale, quello creativo e quello istituzionale per dare piena risposta alla più volte manifestata esigenza di un’urbanistica che tenesse conto dell’eccellenza delle idee e dei prodotti locali.Nata nel disegno da un confronto fra importanti e innovativi studi di architettura, attraverso il progetto Markitecture, promosso dal Comune di Sassuolo e da

Le trasformazioni prima e dopo:Piazza Scuole Pascoli

Confindustria Ceramica nel 2006 (con mostra finale nel centro servizi di Cersaie), la piazza è stata realizzata grazie al contributo di diverse aziende produttrici: Arletti per la realizzazione, Florim per la pavimentazione, Edilcuoghi per il mosaico utilizzato nelle sedute, Mapei per tutti i materiali di posa. Ma ci sono stati i contributi di tanti altri competenti artigiani del comprensorio e della provincia.L’incontro di grandi capacità artigianali e tecniche si è reso necessario per rispettare il disegno progettuale prescelto. Le sedute coperte di mosaico, che percorrono buona parte della piazza, sono state realizzate con telai di un metro

ciascuno, prodotti da un’azienda artigiana di Pievepelago che lavora ai telai della Ferrari, assemblati sul posto, ricoperti di calcestruzzo e poi completati con materiale ceramico. La pavimentazione Florim Ecotech 40x80 è stata concepita e prescelta per fornire le migliori prestazioni di resistenza in ambiente esterno e a forte calpestio; i lampioni a luce riflessa sono della serie “Nuvola” disegnata da Renzo Piano; il mosaico Edilcuoghi, a sua volta garantito per la resistenza in esterni, è stato posato con colle speciali Mapei, utilizzate spesso per le piscine, con caratteristiche quindi di impermeabilità ma anche di minore scivolosità; la stessa posa dei materiali ha richiesto il lavoro di artigiani altamente specializzati quali se ne trovano nel comprensorio di Sassuolo; infine anche l’innovativo sistema User di raccolta dei rifiuti interrato, che lascia vedere all’esterno solo la bocca di conferimento, è di nuova concezione.La realizzazione della piazza della scuola Pascoli si integra in un più generale progetto di riqualificazione del centro storico. Oltre la piazza sono state infatti sistemate anche le strade adiacenti, idealmente legate alla piazza da attraversamenti in sicurezza colorati, in corrispondenza con gli scivoli di raccordo in materiale ceramico.

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Il secondo tratto di via Menotti è stato pavimentato con lastre di pietra, sul modello del primo tratto, nell’estate del 2008, ed è stato inaugurato in ottobre. Più ancora di altre grandi opere ha incontrato il gradimento della città e di coloro che in via Menotti vivono e operano. La via è stata ripavimentata con quota unica dell’intera sede stradale con l’uso di materiali di pregio, dando così continuità alla pavimentazione già presente nel tratto di via Menotti interno alla zona a traffico limitato.Sono stati riorganizzati gli spazi stradali,

Le trasformazioni prima e dopo:Via Menotti

con la realizzazione di un percorso ciclopedonale sul lato sinistro (nel senso di marcia) protetto con elementi fisici verticali. Ampliati i percorsi pedonali, è stato anche messo in sicurezza, con abbattimento delle barriere architettoniche, l’attraversamento su via Radici in Monte.

Sono stati collocati appositi elementi di arredo di pregio (paletti di protezione, dissuasori di sosta e barriere parapedonali). Da rilevare anche l’importante lavoro di riqualificazione di via Crispi e dello

stesso punto di incrocio fra le due strade.Anche l’uscita su via Radici in Monte/via Stazione è stata risistemata e sagomata in modo da favorire l’immissione delle auto e da identificare in modo chiaro l’inizio della zona storica della città. Come negli altri progetti è stata posta attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Le trasformazioni prima e dopo:Piazza Scuole Pascoli

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

Obiettivo BraidaIl Progetto Braida promosso dal Comune ha compreso anche un piano di riqualificazione urbana che, riducendo il degrado e migliorando la fruibilità, ha contribuito a rendere il quartiere più sicuro e accessibile.Sono stati messi in campo trenta diversi interventi, tra cui quelli di arredo urbano con nuove piante in via Circonvallazione 189, nel tratto di via Circonvallazione fra via Braida e nel cavalcavia Giovanni da Verrazzano. La scorrevolezza di via Braida e la sicurezza dei pedoni sono state garantite con due rotatorie all’incrocio con la Circonvallazione, all’intersezione con via Po e via Panaro, insieme alla creazione di uno spazio ordinato davanti alla Parrocchia, con attraversamenti in

sicurezza. Nuovi percorsi ciclo-pedonali sono stati realizzati da Braida al Parco Amico e dalla Chiesa parrocchiale al cimitero nuovo. Anche il parco dei Folletti di via Fornace è stato dotato di un attraversamento rialzato e di un collegamento pedonale con via Braida; Importanti anche gli interventi di illuminazione pubblica - nella zona del sottopasso che porta al centro commerciale Panorama, su via San Simone, per il Parco delle Querce, sul vialetto di ingresso al condominio Ginko - e quelli sugli spazi di parcheggio, con la sistemazione e la nuova illuminazione per il parcheggio di via Braida 138 e di piazza San Paolo. A questi si aggiunge un intervento di riorganizzazione della circolazione di mezzi pesanti nell’area di via San Pietro, via San Bernardo, via Collegio Vecchio, via San Benedetto, con una nuova segnaletica che ha vietato il passaggio dei mezzi pesanti in zona Braida, in via Collegio Vecchio e laterali, in via Fornace e laterali, migliorando sensibilmente la vivibilità e sicurezza della zona. Braida non è comunque solo la zona nota intorno ai palazzi di Mezzavia e via San Pietro. La riorganizzazione e la ridefinizione urbanistica della zona ha riguardato infatti altre emergenze da tempo segnalate dai residenti: un importante lavoro è stato svolto in piazza San Paolo, nei pressi delle Poste Italiane, dove è stata ridisegnata la circolazione e sono stati ridefiniti i posti auto in modo da dare più ordine a un’area di parcheggio molto utilizzata e spesso disordinata.

Il campo polivalente è in fase di realizzazione sempre a Braida e sempre nell’ottica di una generale riqualificazione della zona, che favorisca la socializzazione e la vivibilità, il nuovo campetto sportivo polivalente, all’interno del Parco Amico, e più precisamente nell’area più prossima al direzionale I Quadrati.

Sarà su una superficie complessiva di circa mq. 1300, già servita da marciapiedi, alberature ed altre opere di arredo come panchine, cestini porta rifiuti ecc. Lo spazio sportivo sarà costituito da un campo da calcetto e pallavolo in tappeti prefabbricati particolarmente indicati per la polivalenza sportiva, altamente resistenti agli agenti atmosferici.

Le dimensione complessiva del campo sarà di mt. 20x40 oltre ad un metro delle zone di rispetto per una superficie complessiva di circa 925 mq. Verrà realizzata una recinzione con due altezze mt. 2,20 laterali e mt. 5,50 retro porte. Sarà servito da spogliatoi, una struttura in legno, coerente per dimensioni e materiali con il centro di quartiere già presente nel parco. Comprenderà due spogliatoi con relative zone docce e bagno per atleti, uno spogliatoio personale con doccia e w.c., una segreteria con bagno, un piccolo magazzino e un locale tecnico.

FOCUS

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Io sono di braida. Storie sincere di un quartiere discussoUn viaggio lungo 12 mesi tra le strade di Braida, 80 storie e oltre 300 scatti per raccontare il quartiere più chiacchierato della città: questo è “Io sono di Braida. Storie sincere di un quartiere discusso”, il libro di Luigi Ottani e Giulia Bondi realizzato dal Comune grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Il volume, che contiene contributi di Gianni Biondillo e Roberto Valentini, è stato presentato nel giugno 2008. “Io sono di Braida” è uno di quei libri la cui vita inizia dopo la pubblicazione, perché racconta vite e storie che hanno molto da dire. Le sue pagine, nelle quali Giulia Bondi e Luigi Ottani hanno fissato i racconti e le immagini del quartiere, hanno iniziato a scorrere e a vivere appena uscite dalla stampa. E questo grazie a chi in queste pagine si è raccontato: personaggi, luoghi e spazi che i sassolesi e il quartiere conoscono. Che diventassero il copione per una rappresentazione teatrale era quindi un destino naturale. E che rappresentando i personaggi sulla scena, molti dei protagonisti reali si riconoscessero in loro, come è successo nelle performance estive realizzate in parrocchia e nei parchi dagli attori di Impropongo, anche questo era nel destino del libro. Leggendo queste pagine, si legge il quartiere. Insomma: è un libro che continua a vivere perché è un libro nato dalla vita. Pagine che valgono più di un saggio di sociologia, come ha scritto Don Ciotti nella prefazione.

FOCUS

Un attraversamento in sicurezza è stato realizzato anche nella zona delle scuole elementari Collodi e negli ultimi tempi è stato ultimato anche un progetto di risistemazione per il Parco Arcobaleno di Fossetta, che prevede l’eliminazione delle dune esistenti e la sostituzione di molti giochi e arredi, in accordo con le indicazioni fornite dal neo-costituito Comitato di gestione del parco.Tutti questi interventi, grandi e piccoli, che hanno il comune obiettivo di migliorare anche dal punto di vista estetico la zona di Braida, hanno comportato spese per oltre 400mila euro. In prospettiva la demolizione dell’ex cantina Pedemontana per la realizzazione di una

nuova caserma della Guardia di finanza, e il prossimo abbattimento del condominio di via San Pietro 6 per le sedi della Polizia municipale e della Croce Rossa, saranno elementi ulteriormente qualificanti.Il Parco Amico, il più vasto del quartiere, grazie all’impegno del Comitato “La Comune del Parco di Braida”, è diventato in questi anni un punto centrale e di riferimento: grazie alle iniziative dei volontari, al loro impegno, al sostegno assicurato dalle istituzioni e dalle associazioni di Braida, il Parco e la casetta gestita dai volontari in molte occasioni e per diverse iniziative sono diventati punto di ritrovo non solo per il quartiere ma per tutta la città. Area Ex Cantina Pedemontana

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UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

Nel settembre 2008, nel suggestivo scenario della corte antistante la Villa, l’amministrazione comunale ha presentato ufficialmente l’ambizioso e articolato progetto di recupero e riutilizzo della storica e splendida Villa Giacobazzi di Vistarino, al termine del quale la Villa diverrà la sede della sezione ragazzi della Biblioteca Cionini. Con questa presentazione il Comune ha avviato il percorso di comunicazione e partecipazione alla rinascita di uno dei più significativi tesori del patrimonio storico ed architettonico locale.

L’avvio degli interventi, per i quali il Comune ha ottenuto un cospicuo finanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, coinciderà infatti con quello del cantiere didattico: l’affidamento, tramite gara, dell’appalto di esecuzione dei lavori di recupero della Villa (il cui inizio è previsto entro l’estate 2009), si è svolto nel febbraio 2009 utilizzando anche criteri di valutazione del progetto di “comunicazione” richiesto ai candidati all’interno del capitolato. Una procedura innovativa tesa a garantire concreta attenzione agli aspetti comunicativi e partecipativi già nella fase di esecuzione dei lavori.

La partecipazione alle fasi di recupero degli spazi, per lo più sconosciuti ai cittadini, e alla costruzione della nuova sezione della biblioteca ragazzi, renderà infatti possibile la creazione di un’intelligenza e conoscenza collettiva incentrata sulla Villa, sulla nuova biblioteca, sulla “scoperta” di un tesoro locale e della nuova fase che esso si avvia a vivere.

Villa Giacobazzi: da antica dimora a biblioteca ragazzi

Tavole progettuali

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è il gioiello storico-artistico della città: il Palazzo Ducale di Sassuolo, trasformato da castello in magnifica Delizia, luogo ufficiale di villeggiatura e svaghi, a partire dal 1634 dall’architetto ducale Bartolomeo Avanzini per volontà del duca Francesco I d’Este. La reggia, di proprietà del Ministero dei beni e attività culturali, rappresenta un autentico gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale. Il recupero del Palazzo, frutto di un intenso lavoro di restauro e allestimento museale, consente oggi un utilizzo pieno dell’area decorata del piano nobile, stupefacente per le pitture e per le decorazioni plastiche. Il Comune in questi anni ha sempre sostenuto i programmi di iniziative promossi all’interno concorrendo, con il proprio sostegno, all’obiettivo di valorizzazione e tutela perseguito dal Ministero. Questi programmi ruoteranno, nel 2009, intorno all’apertura di una sede distaccata della Galleria Estense di Modena, all’interno della quale verrà trasferita una cospicua collezione già conservata nei depositi. Alla valorizzazione del complesso ducale ha contribuito un importante intervento di riqualificazione portato a termine nel 2007: il recupero di Piazzale Roverella, trasformato e riqualificato grazie all’abbattimento dell’edificio incongruo che ne occludeva la prospettiva visuale, ora riaperta sul profilo antico ed elegante della Peschiera Ducale. Un angolo riscoperto ad utilizzazione pubblica che, anche nel corso delle ultime Fiere d’Ottobre, ha già conquistato, per familiarità e suggestione, un posto d’onore tra i luoghi più frequentati del nostro centro storico. La valorizzazione del patrimonio architettonico sassolese passa anche attraverso il recupero di complessi di diversa valenza storico architettonica ma di grande significato per la città: come l’ex macello di Via Pia e la sede dell’ex pretura, in Piazza Garibaldi. Per quanto riguarda l’ex macello, si prevede il recupero di un’ulteriore porzione da destinarsi a sala polifunzionale da 90 posti per conferenze, incontri ed eventi artistici e musicali. Alcuni

Il Palazzo Ducale, ma non solo

Interno Palazzo Ducale - Salone delle Guardie

UNA CITTÀCHE SI RINNOVA

locali verranno destinati alla logistica di ristorazione per iniziative da organizzarsi anche negli spazi cortilivi (anch’essi interessati all’intervento) antistanti gli edifici già ristrutturati. Mentre esce questa pubblicazione, si sta ultimando il progetto esecutivo, il cui appalto è previsto entro la primavera. In Piazza Garibaldi, sotto ai portici dell’ala a sinistra della torre campanaria, è previsto il recupero funzionale dei locali dell’ex-pretura, destinata ad ospitare anche la nuova sala consiliare: il progetto è attualmente al vaglio della Soprintendenza, la cui approvazione renderà possibile l’avvio dell’iter di recupero.

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2005

335

491

952

2006

180

Interno sede Municipio

La Biblioteca comunale

Utenti

Prestiti libri e audiovisivi

Prestito libri in Ospedale *

Utenti

Prestiti

Patrimonio librario

Progetto “Leggi con me” **

Bambini coinvolti nel progetto

* Avviato nel giugno 2005 in collaborazione con l’Associazione Librarsi** Letture ad alta voce per bambini da 3 a 6 anni avviato nel 2006 in collaborazione con l’Associazione Librarsi

2008

6.475

60.054

2008

804

1.225

2.081

2008

413

DATI BIBLIOTECA N. CIONINI

Per Sassuolo recuperare il valore della memoria, salvaguardare e valorizzare i propri beni storici, rappresenta un processo indispensabile per la costruzione della comunità di oggi e di domani. è stato questo il fulcro e lo scopo alla base dell’intenso programma dei I 150 anni della Biblioteca Cionini, ideato e realizzato dall’Amministrazione comunale con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la collaborazione di altri enti pubblici. Non ultimo quello dei circuiti Europei per la valorizzazione dei Cimiteri monumentali (ASCE), a testimonianza della bontà del lavoro di recupero e conoscenza del Cimitero Monumentale di San Prospero promosso nell’ambito del programma del centocinquantesimo e racchiuso nel volume “Il Cimitero monumentale di San Prospero di Sassuolo”, preliminare all’intervento di recupero. Un cammino che, partito più di due anni orsono dall’ideazione dell’Anniversario, passando per la sua storia, guardando ai progetti in corso e a quelli futuri, ha voluto fare del tema del sapere, della conoscenza partecipata e diffusa e dei luoghi in cui esse si sviluppano, lo strumento per riflettere e progettare il futuro culturale e sociale della comunità. Iniziando dalla Biblioteca comunale Cionini, il cui radicamento nella comunità sassolese, testimoniato dalle cifre relative agli utenti alle iniziative e ai prestiti, ne fa uno dei luoghi in di maggior spessore della vita culturale cittadina. è sul recupero e la valorizzazione dei principali beni monumentali e d’uso del territorio che si gioca in grande misura l’ampiezza di questa sfida. Villa Giacobazzi, il cui progetto di recupero ne prevede la destinazione a biblioteca ragazzi, il Castello di Montegibbio, entrato a fare parte della Rete dei Castelli della Provincia alla quale il Comune ha aderito nel 2006, ma anche la sede municipale di Via Fenuzzi che oggi, al termine degli interventi di restauro e riqualificazione conservativa portati a termine nel giugno 2007, ospita una raccolta d’arte e di storia

Nuovo valoreal patrimonio storico

che abbraccia temi del secolo scorso e di quello precedente, aperta al pubblico e restituita alla comunità cittadina. Ai dipinti e arredi antichi si affiancano oggi le opere contemporanee di proprietà comunale, formatisi tramite commissioni, acquisizioni e donazioni.

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Il processo di coesione sociale si realizza anche attraverso la realizzazione di luoghi e spazi dedicati alla condivisione, alla crescita, alla discussione e confronto su idee e sui problemi affrontati quotidianamente dai cittadini. Due di questi luoghi sono il Centro di Mediazione Sociale e il Centro per le Famiglie, inaugurati tra il 2007 e il 2008 anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.Il Centro per le Famiglie, attivo in Via Caduti sul lavoro dal giugno 2007, è soprattutto uno spazio che assume le famiglie come soggetti attivi, centrali nella vita sociale della città. è un punto di riferimento e di incontro, un piccolo laboratorio che valorizza le reti informali nelle funzioni di reciproco sostegno e aiuto, tra generazioni e tra servizi. Un punto in grado di divenire osservatorio privilegiato dei loro bisogni. L’impegno degli operatori è quello di incontrare e accogliere le famiglie per capirne le esigenze e rispondere ad esse attraverso un vasto programma di proposte: serate di approfondimento, gruppi di confronto su tematiche specifiche, aperture domenicali, colloqui di consulenza, proposte di gioco per i bambini, spazi dedicati alle neo mamme.

Il Centro di Mediazione Sociale, collocato a fianco del Centro per le famiglie, è lo spazio dove trova casa la cultura della mediazione come modalità positiva ed efficace per affrontare quelle tensioni che sono conseguenza diretta ed inevitabile della compresenza di interessi differenti che devono convivere.Un progetto che nasce dalla volontà di contribuire alla costruzione di un tessuto sociale coeso e operare quindi nella produzione del benessere della città attraverso

Il Centro per le Famiglie e il Centro di Mediazione Sociale

momenti di formazione e informazione e l’apertura di uno sportello di ascolto aperto ai cittadini. La mancanza di coesione sociale, la conflittualità e l’insofferenza, sono tra gli aspetti più preoccupanti della nostra società: una comunità che si è molto modificata negli ultimi anni producendo nuovi bisogni: per fornire una risposta efficace è necessario investire e valorizzare il capitale sociale di cui Sassuolo è da sempre dotata. Il nostro territorio è infatti ricchissimo di associazioni, comitati, circoli, gruppi informali che credono nella partecipazione attiva, fanno volontariato, partecipano alla vita della comunità.

UNA CITTÀSOLIDALE

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16 serate di approfondimento per genitori, alle quali hanno partecipato più di 1000 persone, 3 gruppi di confronto tra genitori su tematiche specifiche, più di 20 aperture domenicali, oltre 200 colloqui di consulenza, 10.000 presenze agli “spazi aperti”: in poco più di un anno di attività il Centro per le famiglie è riuscito a diventare un punto di riferimento per la città raggiungendo, grazie alla qualità e alla quantità dei servizi offerti, gli obiettivi fissati dal Comune e dalla normativa regionale che ne prevede la creazione.L’istituzione dei Centri per la famiglia è infatti prevista dalla Legge Regionale n.27/1989: i Centri - recita la Legge - hanno lo scopo di “sostenere le responsabilità e gli impegni dei genitori fornendo informazioni, mobilitando e raccordando risorse pubbliche, private e solidaristiche e favorendo iniziative sociali di mutuo aiuto”.Nello specifico le aree di intervento del Centro per le famiglie del Comune di Sassuolo, aperto in Via Caduti sul Lavoro n. 22, nel palazzo adiacente al Parco Amico del quartiere Braida, sono tre: l’area dell’informazione e della vita quotidiana,

l’area del sostegno alle competenze genitoriali e alle famiglie migranti, l’area dell’accoglienza familiare e dello sviluppo di comunità. Aree entro le quali sono state promosse le decine di iniziative realizzate in questi mesi: informazioni sulle offerte e sui servizi del territorio, iniziative per genitori, nonni e bambini, percorsi prenascita e servizi di consulenza educativa e mediazione familiare in collaborazione con i servizi Asl, iniziative di promozione del volontariato familiare. I dati della partecipazione alle iniziative dimostrano, più delle parole, quale sia il livello di gradimento da parte dei cittadini. Un bilancio positivo, che ne racchiude un altro. La scelta di aprire a Braida il Centro per le famiglie non è stata casuale: l’obiettivo era infatti quello di promuovere un’immagine positiva del quartiere sviluppandone le potenzialità costituite da una forte e ricca rete associativa già esistente: le parrocchie, i comitati per la gestione dei parchi, le associazioni sportive e di promozione sociale.

Le attività del Centro per le famiglie

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L’Ufficio Comune L’Ospedale

Il nuovo ospedale di Sassuolo, inaugurato nel gennaio 2005, è diventato in questi anni uno dei punti di riferimento più significativi di tutta la Regione. Nella struttura hanno saputo convivere e integrarsi operatori sanitari pubblici e privati e da ultimo, con il trasferimento presso la nuova palazzina di una parte cospicua delle attività distrettuali, si è potuto realizzare un vero e proprio polo sanitario integrato, essenziale al potenziamento della qualità dell’offerta ai cittadini. Tecnologicamente avanzato, accogliente, integrato col vicino ospedale di Baggiovara e nella rete ospedaliera provinciale, il nuovo ospedale è stato tra i primi in Italia ad essere gestito

da una società mista pubblico-privato. è del febbraio 2009 la chiusura della fase di sperimentazione della gestione mista: una sperimentazione positiva, come è stato sottolineato ufficialmente dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, composta dal sindaco Graziano Pattuzzi, dalla Provincia e dal Comune di Modena, dal Direttore Generale Azienda Usl di Modena e dal Presidente del Nuovo Ospedale di Sassuolo. Accanto al miglioramento dell’offerta dei servizi del nuovo ospedale, grande attenzione è stata dedicata all’assistenza domiciliare: per un anziano o un malato, rimanere a casa propria anziché in un letto d’ospedale rappresenta in molti casi infatti un bisogno primario. L’assistenza domiciliare, sostenuta dall’Amministrazione comunale in questi cinque anni anche attraverso la collaborazione delle Associazioni di volontariato e attraverso un’azione

organica dei Servizi Sociali, ha questo obiettivo. Proprio all’interno della riorganizzazione dei servizi sociali è stato previsto anche il potenziamento dell’Ufficio di Piano distrettuale, per il quale sono previste risorse regionali oltre all’attribuzione di nuove funzioni, rendendolo di fatto lo strumento tecnico gestionale del sistema sociale e socio sanitario. All’interno delle nuove funzioni figurano il servizio minori, gli inserimenti lavorativi e il servizio disabili, prima delegati all’Azienda Usl, oltre alla gestione del fondo regionale per la non autosufficienza in accordo con il direttore del Distretto Sanitario, l’ufficio unico per l’integrazione socio/sanitaria tanto che, in esso, viene collocata la nuova figura di sistema d’ambito distrettuale con funzione di raccordo e coordinamento tra politiche ed interventi socio educativi, socio assistenziali e socio sanitari per l’infanzia e l’adolescenza. Per questo motivo si è deciso di costituire l’Ufficio Comune distrettuale che dal dicembre 2008 ha una nuova ampia sede: 26 uffici in maggioranza dimensionati per una persona per attività di colloquio con l’utenza, una sala riunioni, una sala terapia per valutazioni dinamiche relazionali genitori/minori, uno spazio neutro per incontri protetti. Sette assistenti sociali, tre educatori professionali e tre psicologi, infatti, lavorano in modo coordinato all’interno dell’Ufficio Comune rapportandosi con gli altri servizi dedicati alla famiglia, con il Centro per le Famiglie in particolare, riuscendo a promuovere un’azione più organica ed efficace.

L’assistenza sociale esanitaria

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UNA CITTÀSOLIDALE

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Gli anni dal 2004 al 2009 hanno visto l’amministrazione comunale impegnata in un progetto di sostegno all’abitare basato su un radicale cambio nella gestione delle politiche della casa.

Una gestione che, partendo dalla valutazione dell’emergenza generata dalla tensione abitativa nella città (il problema del reperimento dell’abitazione emerge quale uno dei principali del nostro territorio) si è sviluppata attraverso sei azioni:1. L’apertura dell’Agenzia casa. Un nuovo servizio istituito dal Comune con il compito di gestire il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, il mercato della casa e sviluppare nuove forme di politiche abitative in grado di soddisfare bisogni sempre più differenziati per l’accesso all’abitazione, bene primario per i cittadini.2. La cessione, tramite riscatto, degli appartamenti in diritto di superficie a cui hanno aderito 181 famiglie dal 2005 al 2008.3. Una nuova politica tributaria tesa a disincentivare la presenza di appartamenti sfitti (con l’ICI al 9 per mille) e a premiare chi li affitta a canone agevolato (con l’ICI all’1 per mille) o chi li affitta ad Agenzia casa (con l’ICI allo 0 per mille).4. La presa in carico diretta da ACER della gestione degli immobili ERP a cui ha fatto seguito una forte politica di investimenti per la riqualificazione degli alloggi (701.000 euro di investimenti nel triennio 2006/2008)5. L’incremento del numero di alloggi di privati gestiti dall’Agenzia casa (+380% nella legislatura) per soddisfare le esigenze di categorie sociali il cui livello economico è troppo basso per acquistare la prima casa ma troppo alto per accedere alle graduatorie per le case popolari.6. L’avvio di una nuova politica della prima casa verso le giovani coppie incentrata sia su contributi in conto capitale per il mutuo sia su nuovi alloggi di edilizia agevolata previsti nel PSC e già oggi in costruzione nel comparto W.

Il sostegno all’abitareAppartamenti in diritto di superficie riscattati dai proprietari

Appartamenti ERP gestiti da Agenzia casa

Appartamenti gestiti da Agenzia casa

Appartamenti affittati a canone concordato

2005

5

65

15

50

2008

181

547

72

300

RISULTATI RAGGIUNTI

Una città solidale - 45

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Le Associazioni di volontariato nel nuovo ospedale

Le associazioni presenti a Sassuolo ed iscritte ai registri provinciali del volontariato e della promozione sociale sono 114, operanti nei diversi settori: assistenza, sanità, ambiente, socializzazione, cultura, sport. Accanto a queste associazioni, che raccolgono un grande numero di cittadini sassolesi, sono decine le persone che, in modo assolutamente autonomo, svolgono attività di volontariato svincolato da associazioni. Cittadine e cittadini che, adempiuti i loro doveri quotidiani, si dedicano alla “doppia vita” del volontario, senza abiti speciali o divise, senza capacità ne talenti eccezionali, semplicemente mettono a disposizioni di tutti, quanto naturalmente possiedono: tempo libero, attività, energie ed idee. Il valore fondamentale che ha il mondo del volontariato, senza il quale nessuna amministrazione riuscirebbe a dare la giusta risposta a tutti i bisogni dei cittadini che versano in situazioni di disagio, è stato sostenuto e valorizzato in questi cinque anni dal Comune.

Il valore del volontariato

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UNA CITTÀSOLIDALE

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Da diversi anni il Comune promuove, in collaborazione con le associazioni e con il Centro Servizi del volontariato, un fine settimana dedicato alla capacità dei sassolesi di esprimere solidarietà, di spendere il proprio tempo e le proprie energie a favore di tutti, dell’intera comunità: in una parola, al volontariato, come testimonianza del valore della gratuità nella nostra azione quotidiana, come partecipazione attiva alla vita della città, come costruttore di cittadinanza. La spontanea dedizione di chi presta gratuitamente le proprie risorse di tempo e di competenze al servizio degli altri non serve solo a dare risposte ai bisogni ma sviluppa stili di vita che contrastano l’individualismo e promuovono l’etica della responsabilità, contribuendo alla crescita di comunità solidali.

Il week end del volontariato, promosso ogni anno nell’ambito delle Fiere d’ottobre, nasce proprio con la finalità di promuovere, valorizzare, rendere visibile e portare in “piazza” la conferma che è possibile aumentare lo spessore relazionale e valoriale della propria esistenza attraverso il dono gratuito di quanto di più prezioso possediamo, il nostro tempo. Una “due giorni” che coinvolge le associazioni di volontariato sociale, i circoli ed i comitati di gestione dei parchi: nel 2008 hanno aderito complessivamente 60 associazioni tra cui le associazioni di volontariato sociale, i circoli e i comitati.

In questo contesto è stato istituito anche il Riconoscimento al Volontario dell’anno: una commissione apposita, composti da membri delle associazioni, dai Servizi Sociali e da persone esterne, valuta le proposte per un riconoscimento che la città intera assegna al volontario che, si è particolarmente distinto nella propria attività sociale.

Le giornate del volontariato

Una città solidale - 47

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Il nuovo ospedaleL’innovativa società mista tra pubblico e privato per la gestione del nuovo ospedale ha superato brillantemente l’esame. Una sperimentazione, come previsto nell’accordo stipulato nel 2002, durata tre anni e che si è completata nella seconda metà del 2008. Pubblico e privato hanno unito le loro esperienze e know how per razionalizzare l’utilizzo delle risorse, sia in termini di qualità del servizio offerto, sia sul fronte della gestione. Tutto questo mantenendo comunque prevalente la funzione pubblica e garantendo sempre la fedeltà alla propria mission, indissolubilmente integrata con le finalità di tutela della salute pubblica, con il sistema che ad essa fa capo, il Servizio Sanitario Nazionale, e con le regole che lo disciplinano. Questo è stato possibile non solo in virtù del fatto che l’Azienda Usl di Modena detiene la quota di maggioranza, ma anche grazie al ruolo che i comuni del distretto, Sassuolo in particolare, hanno svolto e svolgono nella gestione. Inaugurato il 29 gennaio del 2005, il Nuovo Ospedale di Sassuolo si conferma quindi come punto di riferimento per il territorio del distretto e tassello importantissimo per rafforzare e qualificare la rete e ottimizzare l’offerta, sviluppando in modo costante forme di collaborazione ed integrazione con le altre strutture sanitarie della provincia. Facendo riferimento ai dati principali, continua a crescere il numero di persone assistite, arrivate nel 2008 a quota 18.226: in degenza ordinaria 13.688, con un incremento rispetto al 2007 di 644 persone e in day hospital 5.138 con un + 458 rispetto al 2007. Andando poi ad analizzare la provenienza dei ricoverati, emerge che la struttura di Sassuolo ha un buon appeal anche per coloro che non risiedono nel distretto. A fianco di un 64,4% di pazienti che arrivano dal territorio di Sassuolo, si registra infatti una mobilità attiva che interessa 2360 pazienti (12,5%) provenienti da Aziende sanitarie di altre province della regione. Infine da sottolineare che 795 persone sono arrivate da

fuori regione (3,5%) e dall’estero (0.7%). Crescono in modo significativo inoltre gli accessi al pronto soccorso passati dai 34.603 del 2007 ai 37.669 del 2008. Trend in crescita anche per l’attività delle sale operatorie che complessivamente hanno fatto registrare un incremento di 1.588 interventi. Numeri che confermano come il Nuovo Ospedale di Sassuolo, grazie anche alla positiva esperienza gestionale, sia divenuto, non solo per i sassolesi un qualificato e rassicurante punto di riferimento.

Cardiologia

Chirurgia Generale

Chirurgia Artroscopica

Chirurgia Vascolare

Chirurgia Proctologica

Ginecologia

Lungodecenza

Medicina Interna

Medicina d’urgenza

Medicina Riabilitativa

Neonatologia

Nido

Oculistica

Ortopedia Traumatologia

Ostetricia

Otorino

Pediatria

Pneumatologia

Urologia

Totale

2007

817

994

691

0

0

687

280

2.652

728

214

131

979

43

825

1.254

774

705

440

834

13.048

2006

828

961

734

0

0

640

230

2.590

675

208

121

900

41

839

1.097

696

637

420

764

12.381

2008

805

951

761

4

133

758

308

2.640

667

224

149

1.000

49

898

1313

883

777

457

911

13.688

CASI DI DEGENZA ORDINARIA

UNA CITTÀSOLIDALE

Una città solidale - 49

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UNA CITTÀCHE PARTECIPA

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Una città che partecipa - 51

UNA CITTÀCHE PARTECIPALe Associazioni culturali

La vita culturale della città è, ormai in modo consolidato, resa possibile soprattutto dalla grande collaborazione tra l’associazionismo culturale e l’amministrazione comunale: è grazie alla proposte che la comunità elabora ed esprime attraverso le associazioni che in questi anni la città ha potuto ospitare un ricco e vario programma di iniziative di grande respiro o in appuntamenti di “nicchia”.

Ammontano ad oltre sessanta le Associazioni culturali presenti a Sassuolo, alcune delle quali ultracentenarie, alle quali l’amministrazione ha garantito in questi anni il sostegno nella realizzazione dei progetti e delle iniziative più interessanti. Collaborazioni che, nel caso delle Banda “La beneficienza” e la Corale “G. Puccini”, si sono consolidate nei decenni, grazie agli apprezzati corsi che organizzano nella loro veste di Scuole di musica cittadine. Questa continua collaborazione si manifesta in particolar modo nei momenti che scandiscono la vita della città, quali la stagione estiva, il Festival della filosofia e le Fiere d’Ottobre, animate anche da proposte culturali significative e di successo frutto della progettualità offerta dalle associazioni culturali sassolesi.

Arte, letteratura, musica, promozione alla lettura e valorizzazione del patrimonio storico architettonico locale: le sinergie createsi fra l’amministrazione comunale e le associazioni culturali hanno reso possibile in questi anni decine di momenti che, in centro storico come negli altri quartieri cittadini, hanno contribuito in modo determinante ad arricchire il programma di iniziative offerto ai sassolesi.

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52 - Comune di Sassuolo

UNA CITTÀCHE PARTECIPAL’associazionismo sportivo a Sassuolo riveste un’importanza fondamentale non tanto per i risultati agonistici di alto livello, che pure non mancano a partire dalle squadre di calcio e volley che militano nei campionati di maggiore richiamo, quanto per una capillare attività sui ragazzi e sui bambini, che ha scopi principalmente educativi e di aiuto alla preparazione fisica nell’età dello sviluppo. La recente ricerca “Sportivamente”, condotta in due fasi prima fra i bambini delle scuole primarie poi delle medie, ha evidenziato quanto sia precoce l’avvicinamento allo sport, che avviene addirittura in età pre-scolare, grazie a un mondo di volontariato sportivo che accoglie, segue e a volte accompagna i bambini a svolgere il loro sport preferito. Un mondo che consente di provare davvero qualunque sport sia nelle preferenze dei giovani e giovanissimi atleti, dai più praticati (calcio, pallavolo, danza, ballo, nuoto, ciclismo, fitness, ginnastica artistica, arti marziali, tennis, pallacanestro), a quelli meno noti o seguiti ma ugualmente praticabili a Sassuolo, come l’atletica leggera, l’arrampicata sportiva o la pallamano.L’obiettivo, disinteressato e privo di scopi di lucro, di chi dedica il proprio tempo a questo tipo di attività di promozione

sportiva, è principalmente quello di educare i bambini alla vita all’aria aperta e all’attività fisica, ma di fatto diventa uno strumento per offrire loro un primo approccio con le regole, la lealtà, la costanza nel portare avanti un impegno, lo spirito di amicizia e di squadra. Tutti elementi che fanno della pratica sportiva uno degli elementi di maggiore efficacia nel processo di integrazione dei ragazzi stranieri.Quanto il “piacere di fare sport” rappresenti la ragione che spinge i giovani alla pratica sportiva è testimoniato dalle risposte fornite in occasione della ricerca: più dell’80% ha infatti risposto “perché mi piace”. Risultato raggiunto quindi, con l’impegno da parte delle associazioni a fare ancora di più, lavorando su due fronti: migliorando la qualità del rapporto fra giovani e sport, per ridurre la percentuale degli abbandoni che si verificano in età scolare quando gli impegni scolastici e le amicizie prendono a volte il sopravvento sull’attività fisica; e lavorando contro i livelli troppo esasperati di agonismo, che rischiano di pregiudicare la piacevolezza di praticare uno sport.

Il valore dello sport

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Le attività dei comitati dei parchi

È del 2006 la delibera con la quale la giunta approva “A Sassuolo il Verde è Vivo”, un progetto che intende promuovere in modo sistematico ed efficace la nascita e la crescita dei comitati dei parchi cittadini. Lo spirito che lo anima è frutto dell’esperienza già avviata con molti dei comitati nati in città,

I Comitati dei Parchi cittadini

un’esperienza che insegna come i luoghi frequentati quotidianamente dai cittadini e le relazioni con i vicini abbiano un impatto fondamentale sulla qualità della vita delle persone. L’esperienza condotta a Sassuolo dimostra infatti che sentirsi parte di un quartiere, vivere il parco come uno spazio sicuro e amico, riconoscere le

persone che vivono intorno come vicine, contribuisce nel tempo alla costruzione del benessere sociale.Dei sedici comitati dei parchi di quartiere oggi attivi, sei sono nati negli ultimi tre anni e per 11 dal 2006 ad oggi è stato ridefinito, in base al nuovo e consolidato obiettivo di valorizzazione e sostegno, il rapporto di collaborazione con il Comune.

I comitati sono diventati infatti partner indispensabili del Comune nella costruzione del senso di responsabilità alla base della comunità: sostenerli significa aiutarli a riattribuire valore al luogo dove si abita e alle relazioni che in quel luogo si costruiscono. Lavorare per il coinvolgimento dei fruitori nella gestione e progettazione dei parchi non solo ha sviluppato il senso di responsabilità e l’investimento affettivo degli abitanti nel proprio quartiere, ma ha anche disincentivato l’utilizzo degli spazi da parte delle aggregazioni marginalizzate. Grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini impegnati nei comitati, un coinvolgimento promosso in modo intersettoriale dai servizi comunali a diverso titolo in rapporto con i comitati, è stato possibile un migliore impiego delle risorse esistenti, il cui utilizzo è stato deciso e condiviso con gli stessi referenti dei parchi.

Una città che partecipa - 53

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54 - Comune di Sassuolo

UNA CITTÀCHE PARTECIPA

AnimaparcoScuola non vuol dire ormai da tempo soltanto studio sui banchi, ma comprende numerosi altri servizi e attività che l’amministrazione, in accordo con il corpo docente e i responsabili didattici, mette in campo e propone a supporto sia della formazione che delle famiglie degli studenti.Ogni anno vengono garantite alle scolaresche di ogni età gite didattiche con trasporto scolastico, che spesso coinvolgono l’amministrazione stessa e le sue varie componenti, oppure altri enti, associazioni del territorio, in attività che vanno dall’educazione ambientale a quella espressiva, manuale, artistica. Ma l’attività per i giovani studenti continua anche quando la scuola finisce, con la gestione da parte del Comune di Centri estivi che estendono il momento educativo e ludico anche ai mesi in cui, ferme le lezioni, le famiglie hanno la necessità di proporre ai figli una valida alternativa. Oltre ai centri di diretta gestione comunale, altri vengono proposti da strutture private e parrocchie con sostegno da parte della

stessa amministrazione. E per un’estate comunque animata, in attesa di tornare sui banchi, esiste ormai da diversi anni il programma “Animaparco”, che coinvolge associazioni del territorio e animatori specializzati formulando diverse proposte di gioco e attività per i bambini durante tutto il periodo estivo. Visto il grande successo della proposta, negli ultimi anni l’appuntamento si è sdoppiato e se Animaparco coinvolge i bambini in età da scuola materna o elementare, Live Park propone ora momenti ricreativi, tra cui sessioni di hip hop, per i ragazzi di età leggermente superiore.Per tutti poi arriva la grande festa finale in settembre, che saluta e dà appuntamento al nuovo inizio delle lezioni scolastiche. Ma intanto l’estate è passata fra amici e imparando cose utili o divertenti.Nel 2008, l’anno in cui con Live Park la proposta è stata ulteriormente ampliata, sono stati realizzati 80 eventi in 17 diverse aree verdi di tutto il territorio sassolese.

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Un patto per la scuolaL’aumento dell’offerta di posti nei servizi educativi per la prima infanzia, già avviato nei precedenti anni e volto a favorire l’incremento del grado di soddisfacimento della domanda espressa dalle famiglie, continua ad essere un preciso impegno del Comune.

Nell’ultimo triennio, l’incremento di posti bambino in convenzione presso i nidi d’infanzia privati autorizzati, legato alla crescente domanda (da 60 posti nell’a.s. 2004/2005 agli attuali 96, con una punta massima di 108 bambini inseriti nell’a.s. 2007/2008), nonché l’aumento della ricettività presso alcuni nidi d’infanzia comunali (+n.7 posti bambino dall’anno scolastico 2007/2008) ha consentito l’accoglimento della quasi totalità delle domande di bambini provenienti da famiglie con entrambi i genitori occupati. La scuola è stata oggetto anche di uno strumento, adottato nel 2007, di partecipazione reale dei cittadini. Il “Patto per la Scuola” punta a garantire, grazie alla piena collaborazione tra le Istituzioni scolastiche di base di Sassuolo e l’amministrazione comunale, la piena effettiva fruizione del Diritto allo studio da parte di tutti bambini e ragazzi residenti, indipendentemente da ogni differenza sociale, di censo, religiosa e/o culturale, nonché l’attuazione di iniziative di “progettazione integrata. Uno strumento di concertazione che ha come obiettivo la condivisione con le varie componenti del mondo della scuola (dirigenti scolastici, insegnanti e genitori) di tutte le decisioni importanti di politica scolastica. Non quindi un documento formale, ma un’assunzione di responsabilità da parte di tutti per stabilire insieme priorità e scelte per il bene della scuola sassolese.

Sottolineo infine come anche la componente dei genitori sia chiamata da questa modalità di lavoro a dare il proprio contributo di idee e di responsabilità decisionale.

Posti asilo nido

Iscritti alla refezione scolastica

(scuole materne ed elementari)

Classi a tempo pieno

Centri ricreativi estivi

Numero posti

Durata

Plessi scolastici collegati a internet a banda larga

Adesione al Patto per la scuola

Adesione al progetto Consiglio comunale dei ragazzi

+ 22,25%

+ 7,25%

+ 22,64%

+ 75

+ 2 settimane

100%

5 dirigenze (22 scuole)

346 studenti

DAL 2004 AL 2008: I RISULTATI OTTENUTI

Una città che partecipa - 55

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56 - Comune di Sassuolo

UNA CITTÀCHE PARTECIPA

Sassuolo ha bisogno di giovani che vivano la città come spazio dove esprimere la propria vita e le proprie aspirazioni in modo autentico: una richiesta rivolta dai ragazzi stessi all’amministrazione comunale, sia in modo diretto sia attraverso le forme di rappresentanza all’interno del mondo

scolastico e associativo. Ragazzi italiani, nati a Sassuolo da famiglie sassolesi, ma anche giovani figli di immigrati, spesso nati a Sassuolo o venuti nella nostra città quando erano ancora piccoli. La città è fatta di questo, e la richiesta che viene dai giovani è quella di essere messi al centro del processo di cambiamento, esserne protagonisti, tracciare le linee per nuovi spazi di dialogo e di relazione, definendo nuove regole di partecipazione e di convivenza.In questo ambito si collocano il Premio

Puntare sui giovani

letterario Città di Sassuolo, giunto alla sesta edizione, che ha visto centinaia di giovani avvicinarsi alla scrittura e dialogare con scrittori, così come il progetto “Wor(l)d: percorso di confronto con i giovani cittadini dell’oggi”, rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie, espressione di questa diffusa presa di coscienza. Con Wor(l)d: centinaia di ragazzi, nel 2007 e nel 2008, hanno dato vita una tre giorni che si è sviluppata attraverso laboratori di scrittura, d’arte, discussioni e confronti sui temi della partecipazione e della legalità, conclusisi in una mattinata al

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FOCUS

Il Temple BarDall’autunno 2006 l’amministrazione comunale ha concesso in gestione all’associazione Temple Bar la Casa nel Parco, luogo storico di aggregazione giovanile di proprietà comunale.

I ragazzi del Temple gestiscono la birreria e il piccolo spazio teatrale sovrastante e coordinano in collaborazione con altre associazioni giovanili (Korova, Le Rune, Fahrenheit e Dama Bianca Teatro), un’intensa programmazione musicale e ricreativa ricca di offerte a tutto campo: corsi di disegno, di fotografia e di scrittura creativa; laboratori teatrali e di teatro danza, giochi di ruolo e produzione di cortometraggi.

Tra le attività di animazione, va poi ricordato il ricco programma di eventi estivi: concerti rock, match d’improvvisazione teatrale, presentazione di libri di giovani scrittori e una rassegna di cinema all’aperto. Solo la stagione estiva in questi anni ha

Teatro Carani, nel corso della quale hanno presentato le proprie proposte, opinioni ed esigenze. La tre giorni dei giovani rappresenta solo una tappa del cammino compiuto dai ragazzi nel corso dell’anno: Wor(l)d infatti non è solo il titolo del progetto: nel 2007 un gruppo di giovani, italiani e stranieri, ha costituito un’associazione, con lo stesso nome,per promuovere a Sassuolo iniziative sui temi della legalità e della partecipazione.

La multiculturalità è uno dei temi che maggiormente ricorre nel confronto tra i ragazzi, espressione di un cambiamento della comunità italiana che li interpella direttamente. Il Forum per l’integrazione, nato nel 2008 a margine della Consulta degli stranieri, vede la partecipazione di decine di ragazzi, italiani e stranieri, impegnati sui temi dell’integrazione multiculturale: un luogo stabile di conoscenza e di dialogo tra la pubblica amministrazione, la società civile e i rappresentanti di cittadini stranieri per promuovere una reale cultura della partecipazione e della convivenza civile.

registrato una media di 8.000 presenze.Ormai celebre è anche la Caccia al Tesoro in macchina (giunta nel 2008 alla sesta edizione), organizzata dallaAssociazione Le Rune, che l’anno passato ha registrato la partecipazione di oltre 400 persone.

Una città che partecipa - 57

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UNA CITTÀVIVA

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Atteso, partecipato (davvero tanto) ed irrinunciabile appuntamento di fine-estate. Parliamo del Festival della Filosofia, la celebre kermesse settembrina dedicata all’approfondimento dei grandi temi del sapere del nostro tempo. Basti citare il dato delle 32.000 presenze del 2008, contro le circa 27.000 dell’anno precedente.

Dati che testimoniano inequivocabilmente del trend positivo ed in crescita del Festival Filosofia anche per il programma che si svolge a Sassuolo. Città partner, unitamente a Modena e Carpi, di questo evento promosso dalla Fondazione del Collegio San Carlo. Come testimoniato del resto dai tanti sassolesi e dalle migliaia di visitatori giunti nella nostra città da altre zone e regioni, non solo per conoscere e ascoltare gli illustri ospiti del Festival, ma anche per vivere e visitare il centro storico e i suoi spazi. Ricollegandosi infatti ai tanti spunti forniti dal noto filosofo e antropologo francese Marc Augè, ospite dell’edizione 2008, non si può non sottolineare come in questa manifestazione proprio le città, con la loro storia ed identità, riescono di nuovo ad essere vissute, agite in modo del tutto diverso e fantasioso.

Attraverso lo scambio e la relazione più autentica che un momento come il Festival propone, è dunque possibile restituire alla città il ruolo più autentico di “comunità”: è questo, tra i tanti, il significato più profondo del successo di questa straordinaria manifestazione che toccherà, con la prossima edizione, nel prossimo settembre 2009, il nono e felice anno di vita.

Una città viva - 59

UNA CITTÀVIVAIl Festival della filosofia

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60 - Comune di Sassuolo

FOCUS

Note d’Estate

Festa “Tante famiglie per una città”

Le manifestazioni e le attività di natura culturale hanno visto in questi anni crescere anche la parte più specificamente dedicata all’offerta di spettacoli selezionati.Tra queste, una menzione particolare spetta al ciclo “Note d’Estate”, promosso in collaborazione con la Fondazione Arturo Toscanini di Parma con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: concerti jazz e pop, ma anche lirici ed etnici, hanno animato l’estate sassolese, richiamando centinaia di spettatori anche da fuori Sassuolo. Come nel caso della magnifica esibizione di Lucio Dalla, protagonista nel luglio 2008, in Piazzale della Rosa, di un applauditissimo e poetico concerto in cui il cantautore bolognese ha dato prova di tutta la sua raffinata bravura. Altrettanto riuscita e partecipata è stata la festa “Tante famiglie per una città”, organizzata in Piazza Garibaldi e nel Parco di Braida dall’Assessorato alle Politiche Sociali il 6 settembre 2008 ad un anno dall’inaugurazione del Centro per le famiglie. Grazie alla collaborazione delle Associazioni locali, che hanno dato vita a riuscitissime iniziative rivolte ai bambini e ai genitori, la festa ha coinvolto migliaia di persone che tra il 6 e il 7 settembre hanno animato sia il Parco sia la Piazza.

Teatro CaraniLa città di Sassuolo è molto legata al Teatro Carani, teatro storico di rilevanza regionale. La proprietà privata ha garantito per molti anni, con la sapiente direzione di Roberto Costi e il sostegno economico dell’amministrazione comunale, lo svolgimento di memorabili stagioni teatrali, che hanno visto a Sassuolo personalità di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo: lo testimonia la ricca

Momenti di musica e incontro

galleria di affiches, foto d’epoca e autografi ospitata nel foyer. Nel corso del 2007, a seguito di annunci di chiusura dell’attività teatrale motivati da difficoltà economiche, il teatro è stato acquisito in affitto dal Comune di Sassuolo. È stata indetta una gara per la gestione, che prosegue tuttora con 19 spettacoli in cartellone, una ricca proposta cinematografica e 30 giornate a disposizione dell’amministrazione comunale.

UNA CITTÀVIVA

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Coppi & Bartali Unicom Starker Sassuolo Calcio

Il Sassuolo Volley in serie A1, il Sassuolo calcio in serie B e il grande ciclismo che torna in città. Se è vero che un’amministrazione comunale non può certo influire sulle fortune sportive delle squadre cittadine, è altrettanto vero che in questi cinque anni abbiamo fatto tutto ciò che era nei nostri mezzi per preparare il terreno a questi trionfi, per offrire alla città momenti sportivi di passione ed interesse.Attorno al nuovo Palazzetto dello sport è nato il progetto Sassuolo Volley che, ad ogni partita interna, si riempie di famiglie intere con bambini per tifare la squadra cittadina.Anche sullo stadio Ricci siamo intervenuti per portarlo ad una capienza in grado di ospitare le gare interne di serie C1 accompagnando la cavalcata dei neroverdi fino alla serie B, e contribuire, con uomini e mezzi, al trasferimento al Braglia di Modena in attesa di un nuovo impianto in città capace di

ospitare anche la serie B e la serie A.Un discorso a parte, invece, merita il ciclismo, tornato ad essere grande protagonista nelle primavere sassolesi.La Settimana Internazionale di ciclismo “Coppi & Bartali”, che ogni anno vede la partecipazione dei ciclisti professionisti più quotati, è nata con il Comune di Sassuolo tra i partner promotori e, ogni anno, termina proprio in città con la tappa finale che conta migliaia di appassionati sulle salite della Fazzana o di Montegibbio.

Non abbiamo dimenticato il ciclismo amatoriale: in questo contesto rientra la Mediofondo della ceramica, che ogni anno ricalca il percorso fatto poche settimane prima dai professionisti della Coppi & Bartali e, quest’anno, la Coppa Emilia. L’amministrazione comunale ha sempre creduto nello sport come portatore sano di tutti quei valori indispensabili alla società moderna, come strumento formativo della giovani generazioni e veicolo indispensabile a catalizzare le passioni dei sassolesi.

Sassuolo sportiva

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UNA CITTÀVIVA

Le Fiere d’Ottobre rappresentano da sempre uno degli appuntamenti più importanti per l’intera comunità sassolese, sia dal punto di vista commerciale che sociale e culturale. Gli ultimi cinque anni hanno visto un nuovo sforzo, da parte dell’Amministrazione, non solo per favorire nuove occasioni d’incontro e di aggregazione per la comunità, ma anche per aiutare il commercio del centro attraverso iniziative capaci di catalizzare persone provenienti anche da fuori provincia. Due iniziative su tutte: all’ormai consolidato appuntamento

Vecchi e nuovi appuntamenti

degli Incontri con l’autore, si è aggiunto “Sassuolo incontra l’Europa”.In questi cinque anni sono saliti sul palco del Carani alcuni tra i più conosciuti ad affermati autori e personaggi televisivi di panorama internazionale. Da Magdi Allam a Piero Angela, da Walter Veltroni a Lapo Elkann passando per Rula Jebreal ed Antonio Caprarica e il compianto direttore della Gazzetta dello Sport Candido Cannavò. Appuntamenti che hanno sempre fatto registrare un grande successo di pubblico come premio dello sforzo che sta alla base dell’evento stesso: portare Sassuolo e i sassolesi a stretto contatto con personaggi altrimenti visti solamente attraverso lo schermo televisivo, garantendo al pubblico un contatto diretto fatto di domande e risposte.

Fiere d’Ottobre Magdi Allam Sassuolo incontra l’Europa

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Sassuolo incontra l’Europa ha invece visto in questi anni un gemellaggio “virtuale” con la Svezia, con la Spagna e con la Russia, per sottolineare le affinità di realtà all’apparenza lontane ma con interessi culturali ed economici assai simili, oltre che per trasportare a Palazzo Ducale o in piazza Garibaldi un piccolo angolo d’Europa.Una manifestazione che, fin dalla sua nascita, si divide in due momenti: uno riservato agli operatori economici, manager ed industriali che chiedono di poter approfondire le possibilità di “sbocchi” commerciali tra la nostra economia e il paese ospite; uno, invece, “di piazza” in cui la cultura, la gastronomia, il folklore e la tradizione del paese oggetto del gemellaggio virtuale, diventano parte integrante delle Fiere d’Ottobre aprendosi al pubblico ed ai visitatori.

Convegno”Sassuolo incontra l’Europa 2008”

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ImmaginiArchivio dell’Ufficio Stampa e del Centro per le Famiglie del Comune di Sassuolo, Fotostudio Pincelli, Luigi Ottani, Francesco Paliaga, Ufficio stampa Unicom Starker, Ufficio stampa Sassuolo Calcio

Finito di stampare il 4 Aprile 2009

Progetto graficoExprimo Comunicazione

StampaGrafiche Pioppi

Testi a cura diServizio Comunicazione Comune di Sassuolo

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RACCONTO DIUN CAMBIAMENTOCinque anni di interventi per migliorare la città

2004-2009