Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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XIII LEGISLATURA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI E SULLE ATTIVITA' ILLECITE AD ESSO CONNESSE SEDUTA DI MARTEDI' 7 OTTOBRE 1997 PARTE SEGRETA PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MASSIMO SCALIA SONO PRESENTI IL DEPUTATO GIANFRANCO SARACA ED I SENATORI GIOVANNI LUBRANO DI RICCO, ROBERTO NAPOLI E GIUSEPPE SPECCHIA AUDIZIONE DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA CARMINE SCHIAVONE r---------n-E--cil\ssiF-ìcAT_o __________ l I I ! ART.18, COMMA3, I ! DEL REGOLAMENTO ! ' I ! DELL'ARCHIVIO STORICO. i I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, I I I I N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I l_ _________________

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Trascrizione dell'Interrogatorio a Raffaele Schiavone presso la Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 (desecretato nel 2013) riguardo i rifiuti tossici scaricati nelle provincie di Frosinone, Latina, Caserta

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XIII LEGISLATURA

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI E SULLE ATTIVITA'

ILLECITE AD ESSO CONNESSE

SEDUTA DI MARTEDI' 7 OTTOBRE 1997

PARTE SEGRETA

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MASSIMO SCALIA

SONO PRESENTI IL DEPUTATO GIANFRANCO SARACA ED I SENATORI GIOVANNI LUBRANO DI RICCO, ROBERTO NAPOLI

E GIUSEPPE SPECCHIA

AUDIZIONE DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA CARMINE SCHIAVONE

r---------n-E--cil\ssiF-ìcAT_o __________ l I I ! ART.18, COMMA3, I ! DEL REGOLAMENTO ! ' I ! DELL'ARCHIVIO STORICO. i I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, I I I I N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I

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PARTE SEGRETA DELLA SEDUTA DEL 7 OTTOBRE 1997.

Audizione di Carmine Schiavone.

PRESIDENTE. Premesso che questa è una delegazione della Commissione bicame­

rale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso

connesse, ricordo a 1 nostro interlocutore che si amo qui per ricevere da

lui tutte le informazioni che potrà fornirci proprio in ordine a questa

attività: in particolare, vorremmo sapere quando, come e perché il clan

dei Casalesi abbia cominciato a interessarsi della questione dei rifiuti,

quali collegamenti lo stesso clan avesse con varie ditte ed in quali setto­

ri del ciclo (raccolta, trasporto, smaltimento).

CARMINE SCHIAVONE. Consegno innanzitutto alla Commissione la copia di

alcuni documenti, i cui originali sono già a disposizione della DNA e

della ODA, riguardanti, tra 11altro, le amministrazioni provinciali di

Massa Carrara e di Santa Croce sull 1 Arno e la regione Campania; nella stes­

sa documentazione figura l 1elenco delle società e dei camion che trasporta­

vano i rifiuti. Anche se qualcosa è andato perso, ho ritrovato parte del

carteggio, di cui consegno copia alla Commissione.

PRESIDENTE. Tutto questo per quanto riguarda le prove documentali. Vorrei

però che lei ci spiegasse da quale momento inizi tale vicenda, nonché come

si sia comportato il clan dei Casalesi.

CARMINE SCHIAVONE. La vicenda è iniziata nel 1988; all'epoca mi trovavo ad

Otranto e vennero da me l'avvocato Pino Borsa e Pasquale Pirolo, i quali

mi fecero una proposta relativa allo scarico di fusti tossici e quant 1 al­

tro. Poiché mi ero interessato dei rilevati della superstrada in costruzio­

ne nonché del gruppo Italstrade e di altre società come la Ferlaino e la

CABIB, che all'epoca stavano operando ai Regi Lagni, dissi che vi erano

circa 240 ettari di terreno scavati alla profondità di 15-20 metri ed

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assicurai che avrei parlato con tutti, anche perché facevo parte del repar­

to amministrativo del clan, non di quello militare.

Andai allora a Casal di Principe, dove c'erano Mario lavine e mio

cugino; parlammo tutti e tre del fatto che avevo ricevuto una proposta

relativa allo scarico di fusti e casse che venivano da fuori. Mi si rispo­

se che sarebbe stato un buon business per far entrare nelle casse del

clan soldi da investire, ma il paese sarebbe stato avvelenato, perché i

rifiuti avrebbero inquinato le falde acquifere: infatti, molti degli scavi

già realizzati erano limitrofi alle stesse falde acquifere.

PRESIDENTE. Si trattava di un'attività estrattiva dalle cave? Vi erano già

delle cave?

CARMINE SCHIAVONE. No, erano tutti scavi abusivi. Ricordo di aver accompa­

gnato i rappresentanti della Criminalpol, dello SCO (con Nicola Cavalie­

re), nei luoghi di quelle che non erano cave ma scavi che poi sono stati

chiusi. Infatti, per realizzare le superstrade si predispone prima il

rilevato, circa 4-5 metri al di sotto: nei capitolati emanati dall'ammini­

strazione di lavori pubblici si prevedeva che sotto la strada, per garanti­

rne la tenuta, dovesse esservi sabbia insieme ad altri detriti speciali.

Tuttavia, per costruire in fretta le strade si usava del terreno, ed in

particolare uno strato che possiamo definire paesano, non cretoso, che era

più friabile e veniva mescolato con un po 1 di sabbia. In questo modo si

realizzava il rilevato e si risparmiava sull'importo che veniva da Roma.

Tra l'altro, vi era una situazione satellitare di subappalti, una sorta di

meccanismo di scatole cinesi, per cui le imprese lavoravano in quel modo.

A tal fine venivano realizzati questi pozzi, queste vasche, questi

scavi, in cui si arrivava sistematicamente fino al punto in cui usciva l'acqua.

PRESIDENTE. Questo è il problema: in sostanza, lo scavo arrivava fino alla falda?

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CARMINE SCHIAVONE. Sì, e la superava; dal di sotto usciva anche un altro

materiale che in dialetto viene definito 11 scarena11• Si creava così una

piattaforma, in un primo momento con gli escavatori a braccio e successiva­

mente con quelli a corda, che consentivano di scendere 5, 6, 7 metri sotto

la falda acquifera. Disponevamo quindi di scavi profondi circa 20-24 me­

tri, sui quali esiste un 1ampia documentazione che credo sia in possesso

dello SCO, della Criminalpol (all 1epoca c 1era Cavaliere).

Pensavamo quindi di riempire tutti quei terreni con questo materia­

le, il che mi fu però vietato perché - come seppi in seguito - era già

iniziato di nascosto il traffico dei ri fiuti, d 1 accordo con 11 avvocato

Chianese e con altre persone.

PRESIDENTE. Chi aveva iniziato questo traffico?

CARMINE SCHIAVONE. L1avevano iniziato mio cugino Sandokan e Francesco

Bidognetti, insieme ad un certo Cerci Gaetano, che aveva già intrattenuto

rapporti con dei signori di Arezzo, Firenze, Milano e Genova; il coordina­

mento generale era comunque curato dall'avvocato Chianese. Ecco perché mi

fu detto che in quel modo avremmo avvelenato le falde acquifere e così via.

PRESIDENTE. Lei è a conoscenza del fatto che abbiano sversato rifiuti?

CARMINE SCHIAVONE. Sì.

PRESIDENTE. L1avevano già fatto nel momento in cui le veniva avanzata la

proposta di smaltire rifiuti tossico-nocivi e lei si poneva il problema di

dove collocarli?

CARMINE SCHIAVONE. Non avevo questo problema, perché avevo in consegna

tutti quegli scavi, attraverso le nostre imprese.

PRESIDENTE. Le avevano comunque proposto di riversare rifiuti tossico-noci­vi in quegli scavi; lei stava esaminando la questione ma è venuto a sapere

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che gli stessi scavi erano già stati usati dalle persone che ha citato per

seppellire fusti di rifiuti pericolosi?

CARMINE SCHIAVONE. Sì, è così. Non avendo allora alcuna prova, ho avuto

tale convincimento negli anni novanta. Ricordo peraltro che mi ero impegna­

to con coloro che ci avevano venduto il terreno in cui erano collocati gli

scavi, oppure ce lo avevano dato in gestione, a garantire un compenso di

7-10 milioni 1 1 ettaro. Quegli scavi dovevano essere riempiti con il terre­

no dei Regi Lagni, che gestivamo noi: si trattava, in particolare, di due

rivoli d 1 acqua in mezzo ai quali vi era una piattaforma di terreno che li

divideva. Poiché si doveva invece realizzare un unico corso d 1acqua naviga­

bile che partiva da Nola ed arrivava alle foci del Volturno, quindi al

mare, tutto quel terreno doveva essere smaltito. A tal fine, ci eravamo

impegnati a riempire le suddette cave con questo terreno, che in realtà fu

usato in parte solo per coprire i rifiuti.

PRESIDENTE. Si tratta di una vicenda molto complessa: lei sta affermando

che nei Regi Lagni vi era una piattaforma di terreno ...

CARMINE SCHIAVONE. Si estendeva da Nola ...

PRESIDENTE. Conosciamo grossomodo il punto in cui si trova il canale

(l 1 abbiamo anche visitato). Quindi, vi era una piattaforma di terreno e vi

eravate impegnati con coloro i quali vi avevano dato in affitto i terreni

da cui trarre materiale per il rilevato stradale a ricoprire gli scavi con

questo terreno.

CARMINE SCHIAVONE. Questo terreno non era, per così dire, paesano, ma era cretoso. Avremmo dovuto comunque riempire gli scavi con quel terreno.

PRESIDENTE. Il problema era prendere il terreno dai Regi Lagni ...

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CARMINE SCHIAVONE. Siamo stati noi a realizzare il lavoro, non la CABIB o

la Ferlaino. Questi erano appaltatori, come consorzio ICAR, insieme ad

altri.

PRESIDENTE. Si riferisce sempre ai Regi Lagni?

CARMINE SCHIAVONE. Sì. Lo stesso discorso riguarda il gruppo Italstrade ed

altre società interessate.

PRESIDENTE. Le società che realizzavano l'opera stradale di cui ha parlato

prima erano le stesse che dovevano realizzare delle opere sui Regi Lagni?

CARMINE SCHIAVONE. Il gruppo Italstrade, che poi passò tutto in subappalti

(i 16 miliardi iniziali divennero migliaia), doveva realizzare la super­

strada che univa Caserta al lago di Patria e a Castel Volturno. Si trat­

tava del collegamento esterno per tutta la provincia di Caserta, che arri­

vava fino a Napoli e a Nola. Un altro lotto, che partiva dopo Caserta,

veniva gestito in parte da noi attraverso i nostri gruppi di Acerra ed in

parte dal gruppo Alfieri, collegato a noi. Infatti, lo stesso Alfieri era

nostro capo zona fino al 1988.

PRESIDENTE. Completi amo il di scorso relativo a 11 a connessione esistente

tra le opere da realizzare sui Regi Lagni e la superstrada di Caserta.

CARMINE SCHIAVONE. Noi gestivamo entrambe le realizzazioni.

PRESIDENTE. Vi saranno state delle società che operavano, almeno formalmen­

te.

CARMINE SCHIAVONE. Erano le nostre società che operavano, vi era quella di Giuseppe Natale; tutto questo risulta già alla Direzione nazionale antima­fia e alla direzione distrettuale già dal 1993.

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PRESIDENTE. Sia le società che operavano sui Regi Lagni sia quelle che

operavano sulla superstrada Caserta-Napoli ...

CARMINE SCHIAVONE. Incassavano i mandati da Roma, ma in effetti tutto

veniva gestito tramite subappalti.

PRESIDENTE. Era il clan dei Casalesi che gestiva questi subappalti?

CARMINE SCHIAVONE. Sì.

PRESIDENTE. Quindi, voi potevate prendere la terra da una parte e portarla

a qualche chilometro di distanza?

CARMINE SCHIAVONE. Potevamo fare tutto. Prendevamo 1 a terra, i mezzi,

tutto.

PRESIDENTE. Lei ha detto che formalmente l 1 Italstrade era la società tito-

1 are ...

CARMINE SCHIAVONE. Era una delle società titolari per quanto riguarda la

superstrada, mentre 11 ICAR era un consorzio di cui facevano parte

Ferlaino, Milani e molte altre di quelle 15-16 società che si riunirono e

gestirono 11 opera dei Regi Lagni. A seconda delle diverse zone, avevamo le

nostre ditte o quelle a noi vicine, che ci favorivano in vari modi, per

esempio pagandoci tangenti, e che operavano in tutta questa zona. Quindi,

il terreno veniva gestito da noi: una parte fu venduto a contadini che ne

avevano bisogno, ad esempio, per rialzare i propri terreni. Quindi, i

camionisti andavano a scaricare il terreno, che veniva venduto ai contadi­ni per consentire loro di installare frutteti e quant 1 altro.

Nei primi progetti di cui si cominciò a discutere negli anni

1982-1983, la cui realizzazione iniziò un po 1 più tardi, era previsto che

si sarebbe dovuto scavare per i primi rilevati nel 1986-1987 (infatti, nella nostra zona si iniziò nel 1987); era già deciso che si sarebbero

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effettuati gli scavi, i quali sarebbero stati poi riempiti con altro terre­

no. Tuttavia, i contadini non sapevano con che tipo di terra sarebbero

stati coperti gli scavi.

Nel 1990 mio genero mi disse che i carabinieri erano stati da lui

ed avevano trovato tre fusti di rifiuti tossici; presentò allora una rego­

lare denuncia. Tra 1 1altro, quel terreno non era suo ma della parrocchia;

poiché il parroco aveva celebrato il matrimonio della mia prima figlia,

per aiutarlo gli fece scavare il terreno. Chiamai quindi mio cugino e gli

chiesi: 11 A che gioco stiamo giocando? 11• Gli dissi che dietro il campo

sportivo c 1 erano sei ettari di terreni suoi e del cognato Natale.

PRESIDENTE. In quale località?

CARMINE SCHIAVONE. A Casal di Principe, dietro il campo sportivo e nei

pressi de 11 a superstrada. Generalmente, infatti, trattavamo terreni non

troppo lontani dalla stessa superstrada e proprio lì erano stati trovati i

fusti. Fui comunque informato che in quel punto arrivavano camion da fuo­

ri; ad un certo punto, chiamai una persona e le chiesi di darmi tutti i

documenti relativi a tale situazione (vi erano altri documenti che ora

sono andati persi). Rilevai allora che nelle casse del clan non entravano

soldi relativamente ai rifiuti, mentre quel traffico era già in atto. Mi

riferisco alla cassa del clan con cui si pagavano i mensili agli affilia­

ti, le spese relative ai latitanti, gli avvocati e così via: le uscite

complessive erano pari a circa 2 miliardi e mezzo al mese, tra compensi

agli affiliati e spese extra.

Mi risposero che avremmo parlato della questione osservando, come

scusa, che forse quell 1attività era stata avviata da Cicciotto con il

nipote, mentre in realtà vi era implicato anche mio cugino, che teneva per sé il ricavato. In questo modo, ottenemmo il versamento di una quota_

Potei però constatare che tutte le cave erano sistematicamente

piene di immondizia, così come lo erano quelle scavate da un altro nostro

consorzio (la CONCAV) che operava sulla Domiziana, dove scavava sabbia: avevamo, al riguardo, la licenza per allevamenti ittici, mentre in realtà

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si prendeva sabbia per il calcestruzzo e per le costruzioni e poi le va­

sche venivano sistematicamente riempite di rifiuti.

Nel 1992 sono stato arrestato e da quel momento in poi non so come

siano andate le cose; fino a quella data, tuttavia, arrivavano camion ...

PRESIDENTE. Se questa attività volta a seppellire abusivamente rifiuti

negli scavi realizzati veniva attuata a sua insaputa ...

CARMINE SCHIAVONE. Questo è accaduto la prima volta.

PRESIDENTE. Poi lei se ne è accorto; ma in precedenza ciò avveniva a sua

insaputa.

CARMINE SCHIAVONE. I soldi entravano nelle casse del clan da tutt'altra

attività.

PRESIDENTE. Vi era però qualcuno che, per intenderci, non era molto rispet­

toso delle leggi del clan.

CARMINE SCHIAVONE. Sì, è così.

PRESIDENTE. Si trattava di suo cugino?

CARMINE SCHIAVONE. Sì, si trattava di mio cugino, di Mario !ovine e di

Bidognetti che aveva organizzato questo traffico insieme al fidanzato

della nipote.

PRESIDENTE. Fino ad ora abbiamo compreso in che modo funzionasse il mecca­

nismo. A questo punto, al di là della documentazione di cui lei è in pos­

sesso, vorremmo sapere in maniera più dettagliata se, una volta che l'affa­

re è venuto alla luce, sia stato fatto proprio da tutto il clan.

CARMINE SCHIAVONE. Sì, è così.

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PRESIDENTE. Quindi, dopo il 1990 il clan ha deciso di orientarsi sui rifiu­

ti?

CARMINE SCHIAVONE. Sì. Da quell 1 affare si traeva una quota, anche se infe­

riore a quella che poteva essere.

PRESIDENTE. Quindi, quello che fino al 1990 ...

CARMINE SCHIAVONE. Fino a quel momento hanno rubato.

PRESIDENTE .... avveniva dì soppiatto all 1 interno del clan, diventa poi

attività propria di quest'ultimo.

CARMINE SCHIAVONE. Fino al 1990 sapevamo che veniva portata 11 immondizia

di Santa Maria Capua Vetere, perché le discariche erano tutte piene, sia a

Parete, sia ad Aversa e nella zona circostante. Quindi, sapevamo che arri­

vava quell'immondizia.

PRESIDENTE. La mia era una domanda precisa: quando, al di là di quello che

lei ha definito furto all 1 interno del clan, quest 1 ultimo ha deciso che

11attività di smaltimento ... ?

CARMINE SCHIAVONE. Quando io li ho scoperti.

PRESIDENTE. Vi sarà stata una decisione: quando quello dei rifiuti è diven­

tato un settore di attività del clan?

CARMINE SCHIAVONE. Questa situazione diventò subito operativa e cominciaro­

no a versare soldi nelle casse dello stato ...

PRESIDENTE. Vuole dire nelle casse del clan?

CARMINE SCHIAVONE. E' lo stesso, più o meno.

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PRESIDENTE. Perché dice che è lo stesso?

CARMINE SCHIAVONE. Mi confondo. Mi riferivo alle casse del clan: era un

clan di stato ...

PRESIDENTE. Il vostro stato!

CARMINE SCHIAVONE. La mafia e la camorra non potevano esistere se non era

lo Stato ... Se le istituzioni non avessero voluto 1 1esistenza del clan,

questo avrebbe forse potuto esistere?

PRESIDENTE. Su questo aspetto le rivolgeremo domande più puntuali. Conclu­

dendo questa prima parte, ricordo che lei ha affermato che nel 1990 (ci

confermi questa data) il clan dei Casalesi decide ...

CARMINE SCHIAVONE. Si è deciso di versare quote nella cassa. All 1 epoca

tenevo ancora il relativo registro, in cui figurava che per 1 1 immondizia

entravano 100 milioni al mese, mentre poi mi sono reso conto che in realtà

il profitto era di almeno 600-700 milioni al mese.

Sono inoltre al corrente del fatto che arrivavano dalla Germania

carni on che trasportavano fanghi nucleari, che sono stati scaricati ne 11 e

discariche, sulle quali sono stati poi effettuati rilevamenti aerei trami­

te elicotteri: da qualche verbale dovrebbe risultare che ho mostrato quei

luoghi. Evidentemente vi è stata qualche fuga di notizie e sono state

fatte rinvenire delle immondizie poste come una barriera sulla strada

davanti al cimitero, appunto per sfidare lo Stato e dimostrare che poteva­

no addirittura scaricare l'immondizia su una strada, sbarrandola.

PRESIDENTE. Lei è in grado di indicare con prec1s1one alla Commissione

(sappiamo che al riguardo sono state svolte delle indagini) i siti in cui

sono stati interrati rifiuti pericolosi, in particolare tossico-nocivi e radioattivi?

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CARMINE SCHIAVONE. Sì, ho mostrato tutti i posti all'autorità giudiziaria.

PRESIDENTE. Dalle prospezioni effettuate si è appurato il tipo di rifiuti?

CARMINE SCHIAVONE. Vi erano fusti che contenevano tuolene, ovvero rifiuti

provenienti da fabbriche della zona di Arezzo: si trattava di residui di

pitture.

PRESIDENTE. Solventi?

CARMINE SCHIAVONE. Sì, materiali del genere. I rifiuti venivano anche da

Massa Carrara, da Genova, da La Spezia, da Milano.

PRESIDENTE. Questo aspetto riguarda 1 e provenienze. Vorremmo però sapere

quali tipi di rifiuti siano stati interrati. Lei ha parlato anche di rifiu­

ti radioattivi.

CARMINE SCHIAVONE. Vi sono molte sostanze tossiche, come fanghi industria-

1 i, rifiuti di lavorazione di tutte le specie, tra cui quelli provenienti

da concerie. Vi era inoltre qualche camion che veniva dall'estero.

PRESIDENTE. Poiché lei ha parlato di rifiuti radioattivi, è al corrente di

dove siano stati collocati?

CARMINE SCHIAVONE. Alcuni dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi vi sono i bufali e su cui non cresce più erba.

PRESIDENTE. Dove?

CARMINE SCHIAVONE. Vicino alla superstrada, in un terreno di Noviello.

PRESIDENTE. Ha mostrato quel luogo all'autorità giudiziaria?

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I DECLASSIFICATO P~RTE SEGRETA 12 ! I I ART. 18, COMMA 3, I

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CARMINE SCHIAVONE. Sì, li ho accompagnati in tutti i posti.

PRESIDENTE. Quindi, lei ha già mostrato all'autorità giudiziaria i luoghi

in cui sono stati effettuati questi interramenti di rifiuti pericolosi?

CARMINE SCHIAVONE. Sì.

PRESIDENTE. Nel 1990 il clan dei Casalesi ha deciso che l'affare dei rifiu­

ti dovesse essere portato avanti non più di soppiatto, ma secondo le leggi

del clan.

CARMINE SCHIAVONE. Sì, è diventato un affare autorizzato, che faceva entra­

re soldi nel le casse del clan. Tuttavia, quel traffico veniva già attuato

in precedenza e gli abitanti del paese rischiano di morire tutti di cancro

entro venti anni; non credo, infatti, che si sa 1 ve ranno: gli abitanti di

paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via

avranno forse venti anni di vita!

PRESIDENTE. Perché afferma questo?

CARMINE SCHIAVONE. Lo dico perché di notte i camion scaricavano rifiuti e

con le pale meccaniche vi si gettava sopra un po' di terreno. Tutto questo

per una profondità di circa 20-30 metri: nella zona di Parete o di

Casapesenna, in cui la falda acquifera è più bassa, vi sono punti che si

trovano a 30 metri .

PRESIDENTE. Lei parla di 30 metri ...

CARMINE SCHIAVONE. Mi riferisco a 30 metri di profondità.

PRESIDENTE. Tutti riempiti con rifiuti?

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l~-0-E-èLASSiFICATO-~·TE i ART. 18, COMMA 3, I

SEGRETA 13

! DEL REGOLAMENTO ! I I ! DELL'ARCHMO STORICO. ! I, I, ! DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, ! I N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 i ! E DECRETO DEL PRESIDENTE ! I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I l___---------------~:-~1-!-~-!?._~!~-~!_2_!!2_!!!!~--~~------------------_j

CARMINE SCHIAVONE. Da una parte possono esservene per ci rea 6-7 metri, in

altri punti per 10 metri, in altri ancora per un metro e mezzo e così via.

Tutto questo avveniva sistematicamente; ad eccezione di quelli che si

trovano nella zona di Villa Literno, in cui l'acqua usciva ad un livello

più alto, sull'altro versante, quello del 11 Canciello 10 monaco 11 (come

viene definito), non dovrebbe esserci, perché si è scavato al massimo per

7 metri. Tuttavia, conoscendo 1 1 ingordigia di tutti ... Basti pensare che

sulla Domiziana sono stati scaricati rifiuti di ogni genere nelle vasche

in cui si era scavata sabbia per 30-40 metri.

Ricordo inoltre che fino a due anni fa le discariche non risultava­

no mai piene, perché facevano soltanto le fatture.

PRESIDENTE. Si riferisce al fatto che vi erano bolle di accompagnamento?

CARMINE SCHIAVONE. La bolla arrivava ed automaticamente ...

PRESIDENTE. Il camion scaricava illegalmente i rifiuti nei terreni di cui

lei ha parlato e non conferiva gli stessi rifiuti alla discarica autorizza­

ta.

CARMINE SCHIAVONE. La discarica autorizzata faceva scaricare là attraverso

i clan.

PRESIDENTE. Quindi, all'amministrazione tornava la bolla di accompagnamen­

to con la registrazione di un conferimento effettuato legalmente.

CARMINE SCHIAVONE. Questi documenti lo comprovano: mi riferisco a quelli

originali di cui è in possesso il dottor Lucio Di Pietro della Direzione

nazionale antimafia, nonché il dottor Cafiero.

PRESIDENTE. Ne abbiamo sentito parlare: alcune amministrazioni davano a

dei trasportatori il compito di portare vi a i rifiuti e di conferirli in una discarica.

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r--------D·E--ciASsiFiCAT_O _________ l I PARTE SEGRETA i ART. 18, COMMA 3, I I I i DEL REGOLAMENTO i i DELL'ARCHIVIO STORICO. l i DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I l I N. 50,IN DATA310TTOBRE 2013 1,

• E DECRETO DEL PRESIDENTE I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I Ì N. 383, IN DATA 310TTOBRE 2013. \ 1..-------------------------------------------------------------------------------------------'

14

CARMINE SCHIAVONE. Vi è anche una delibera relativa a Napoli risalente all'epoca in cui Fantini era presidente ...

PRESIDENTE. Secondo la documentazione, alcune amministrazioni poste al di fuori della Campania davano 11 incarico di trasportare e smaltire rifiuti in una discarica autorizzata ...

CARMINE SCHIAVONE. Sì, nelle discariche autorizzate.

PRESIDENTE. Questo invece non accadeva.

CARMINE SCHIAVONE. Quanto alle discariche autorizzate, non so se vi fosse­ro dei patti, in base ai quali sapevano ...

PRESIDENTE. Ce lo dica.

CARMINE SCHIAVONE. Non glielo posso dire.

PRESIDENTE. Ce lo dica se lo sa.

CARMINE SCHIAVONE. Se vuole il mio parere personale, posso dire che lo sapevano; se però vuole una prova, non posso affermare di saperlo.

PRESIDENTE. In sostanza, lei dice che chi gestiva la discarica autorizza­ta ...

CARMINE SCHIAVONE. ... lo sapeva, certo. Quelli della Di.fra.bi., l'av­vocato Chianese, quelli di Parete e di Aversa lo sapevano. Lo sapevano bene perché mandavano a scaricare nelle nostre discariche, dando un tot a chilo ed una percentuale mensile.

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r·-------D-E--CLASsii~-ìcAT-0-------~~RTE

I I i ART.18, COMMA 3, i SEGRETA 15

! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q.!!2.~!!~--~~-------------------l

PRESIDENTE. Insomma, lei, pur non essendo in grado di provarlo, sostiene

che i gestori della discarica ... Io credo che lei lo dovrebbe sapere,

visto che erano d'accordo con voi.

CARMINE SCHIAVONE. Onorevole, mica ci dobbiamo nascondere dietro ...

PRESIDENTE. Dal punto di vista dell'amministrazione del suo clan, se avete

dovuto pagare una quota ai gestori delle discariche autorizzate ...

CARMINE SCHIAVONE. Erano le discariche autorizzate a pagare noi, non noi

loro! In effetti, all 1inizio si agiva in una certa legalità. Se, ad esem­

pio, la Di. fra.bi. doveva scaricare fanghi tossici o non tossici nel la

sua discarica, quanto tempo ci avrebbe messo a riempirla? Forse, due gior­

ni. Ecco allora che la Di. fra.bi. o la società di Chianese scaricavano

nelle nostre cave e pagavano un tanto al chilo.

PRESIDENTE. Questo, allora, non è un sospetto!

CARMINE SCHIAVONE. Pagavano 500 mila lire a fusto, perché per distrugger­

li dovevano avere un 1attrezzatura speciale, per cui ci volevano 2 milioni

e mezzo. Allora, lui incassava per la ditta i 2 milioni e mezzo (o i 2

milioni) ed il clan incassava 500 mila lire a fusto. Era questo il fattore

principale.

PRESIDENTE. A partire dall'epoca in cui questo traffico ha finito per

essere - diciamo così - nascosto, lei è in grado di fare una stima di

quante migliaia di tonnellate, di quanti camion ...

CARMINE SCHIAVONE. Qui si parla di milioni, non di migliaia. Se lei

guarda l 1elenco che le ho consegnato, vedrà che ci sono 70-80 camion di

quelli che smaltivano dal nord, tra i quali vi era anche un mio camion. Si

tratta di milioni e milioni di tonnellate. Io penso che per bonificare la zona ci vorrebbero tutti i soldi dello Stato di un anno.

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l~-0-E-èLASSiFICATO-~lRTE SEGRETA 16

i ART. 18, COMMA 3, I ! DEL REGOLAMENTO ! I I ! DELL'ARCHMO STORICO. ! I, I, ! DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, ! I N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 i ! E DECRETO DEL PRESIDENTE ! I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I l___---------------~:-~1-!-~-!?._~!~-~!_2_!!2_!!!!~--~~------------------_j

PRESIDENTE. Chi era il responsabile presso il clan del traffico dei rifiu­

ti?

CARMINE SCHIAVONE. Il responsabile era Gaetano Cerci. Noi siamo nati

mafiosi, con il gruppo Bontade e con Riccobono. Nuvoletta era il

rappresentante regionale per la Campania. Poi ne siamo usciti nel 1984,

dopo una guerra contro i Nuvoletta e contro il gruppo Riina. Noi erava­

mo dei perdenti, mentre a Napoli diventammo i vincenti. Tutto questo è

ampiamente verbalizzato e penso che lei ne sia a conoscenza. Forse, lo

vuol sapere per curiosità... Ammazzammo il direttore dell 1ASI, una

società collegata al gruppo Riina, ed assorbimmo 1 1 UNICOP, un 1 indu­

stria conserviera di Teano. Inoltre, bloccammo 600 ettari di frutteto

del gruppo Riina (con i Nuvoletta) e mandammo via gli operai. In so­

stanza, cacciammo il gruppo vincente dal business dei consorzi di calce­

struzzo e di inerti e rimase soltanto Peppe Polverino con la CAF 90.

Dopo la morte di Bardellino, ci fu un avvicinamento tra noi e i

Nuvoletta. Poiché io ero il coordinatore per creare il Procal, un

consorzio (noi avevamo già il Cedic), cercammo di creare tale consorzio

tra i produttori di calcestruzzo della Campania, per fissare un prezzo

unico. A quel punto, la pressione venne dal gruppo Ferruzzi, attraverso

l 1 ingegner Rambaldi, nostro associato nella zona. I Nuvoletta si avvi­

cinarono a noi, cercando di entrare in certi business. Noi li avevamo

chiusi nella zona da Marano fino a Pianura (diciamo la Montagna spaccata

e Quarto) e non li facevamo uscire. Dopo aver cercato l 1 accordo con noi,

tentarono di ottenere la presidenza del Procal, attraverso Peppe

Polverino, il quale era socio del figlio di Lorenzo Nuvoletta e del

marito della figlia (che sarebbe il figlio di Vincenzo Lubrano), per la

gestione della CAF 90. Rambaldi diceva ... In una riunione che abbiamo

fatto al Reggia Palace Hotel il 13 dicembre 1990, per lanciare le basi

della Procal e per 1 1 assorbimento totale dell 1 Eurocem ... Non so se

posso dire certe cose perché sono ancora coperte da segreto istruttorio.

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r·-------n·E--cil\ssii~-ìcAT_o __________ l i P~RTE SEGRETA 17 I I i ART.18, COMMA 3, i ! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q_!!2.~!!~--~~-------------------l

PRESIDENTE. Guardi che anche le dichiarazioni che rilascia a noi sono

coperte da segreto.

CARMINE SCHIAVONE. Dissi a Rambaldi: lascia stare quello e non ti immi­

schiare. A noi fu imposto un generale della finanza, un certo Vita, anzi un

certo Di Mura, un generale in pensione, che avrebbe dovuto fare il presi­

dente del Procal. Poi vi fu una rottura perché Rambaldi cercò di inse­

diarsi nelle costruzioni che si stavano realizzando a Quarto di Marane,

una zona di Nuvoletta. Peppe Polverino, allora, gli fece sparare

nelle gambe. Io, il giorno prima, avevo avvertito Rambaldi, durante una

riunione alla quale partecipammo io, lui, Mingione ed altri.

Quindi, l'immondizia la gestivamo noi. I siciliani la gestivano

per fatti loro già da molti anni, come anche i ...

PRESIDENTE. Cosa intende per 11 siciliani 11 ?

CARMINE SCHIAVONE. Il gruppo vincente dei siciliani.

PRESIDENTE. In Sicilia?

CARMINE SCHIAVONE. Sì, in Sicilia, come noi lo facevamo in Campania.

Nel 1988 furono suddivise le zone: il clan dei Casalesi arrivava

fino alla

Fabbrocino

provincia di Benevento,

e Pasquale Galasso, si

mentre Carmine Alfieri,

allargavano nella zona

con Mario

vesuviana,

sia pure sempre collegati con noi attraverso - diciamo così - un mutuo

soccorso. Alfieri è stato capo zona nostro fino al maggio 1988, quando fu

ammazzato Bardellino in Brasile.

PRESIDENTE. Le risulta che il clan dei Casalesi avesse rapporti con

altre realtà della criminalità organizzata sul piano della gestione dei

rifiuti, nel senso che il responsabile del clan gestisse lo smaltimento dei rifiuti anche in aree al di fuori del vostro ambito territoriale?

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I DECLASSIFICATO ~ARTE SEGRETA 18 ! I I ART. 18, COMMA 3, I

i DEL REGOLAMENTO l I DELL'ARCHIVIO STORICO.. I I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I N .. 50,INDATA310TTOBRE2013 I I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L__ _______________ ~:-~_!_~-!?..~!~-~~-2.!_!Q!!!!~--~~----------------___j

CARMINE SCHIAVONE. Nel Lazio.

PRESIDENTE. E in Campania? In tutta la regione?

CARMINE SCHIAVONE. No: parliamo della provincia di Caserta, di una parte

del beneventano, arrivando fino a Gi ugl i ano. Questo per un accordo che

facemmo con i Mal lardo; a questi ultimi facemmo un favore ed essi, men­

tre stavano con i Nuvoletta, divennero autonomi, più vicini a noi. Arri­

vavamo fino al Lazio.

PRESIDENTE. A sud non arrivavate fino a Napoli?

CARMINE SCHIAVONE. No.

PRESIDENTE. Neanche a Salerno?

CARMINE SCHIAVONE. A Salerno c 1 era Carmine Alfieri anche se, come ho

detto, c 1 era un mutuo soccorso per cui, se que 11 o diceva 11 dobbi amo scarica­

re qua 11, scaricava. Lui faceva il suo business là. Come zona di influen­

za nostra arrivavamo fino a Latina, diciamo la zona di Roma. A Roma c 1 era qualche società finanziaria, attraverso Roberto ... E1 quello che era stato

in Spagna, ma non ricordo il cognome.

PRESIDENTE. Sta parlando sempre del problema dei rifiuti?

CARMINE SCHIAVONE. Sì. Per quanto riguarda i rifiuti, noi arrivavano

fino alla zona di Latina; Borgo San Michele e le zone vicine erano già di

influenza bardelliniana, perché avevano società che vendevano nella zona

di Latina assieme ai Diana. Dopo la guerra del 1988 contro i Bardellino, arrivammo noi. Io e mio cugino avevamo comprato un 1 azienda, che mi sono

fatto sequestrare perché era 11 sporca 11, proprio nella zona di Latina.

PRESIDENTE. A quando risale tutto questo?

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i DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, I l N. 50,IN DATA310TTOBRE 2013 I ! E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~~-9.!!Q!!~~--~~----------------___l

CARMINE SCHIAVONE. Questo avveniva dal 1988 a salire. Già prima, però,

la gestivano i Bardellino ...

PRESIDENTE. Se ho ben compre so, le i sta dicendo che lo smaltimento il le­

ga 1 e dei rifiuti in provincia di Latina avveniva già prima del 1988 ...

CARMINE SCHIAVONE. Anche a scendere giù, cioè non solo Latina, ma anche

Gaeta, Scauri ed altre zone. I Bardellino avevano già insediamenti ...

PRESIDENTE. Per capirci, mi interesserebbe sapere quali fossero i confini

verso il nord. Mi è sembrato di capire che 11attività di smaltimento

illegale dei rifiuti fosse posta in essere, per conto del clan dei

Bardellino, in epoca antecedente al 1988 in tutta la provincia di Lati­

na. E1 così?

CARMINE SCHIAVONE. Sì. Quando noi abbiamo fatto gli scavi ... Da noi gli

scavi per la superstrada sono iniziati nel 1987, nel periodo giugno-lu­

gl io. Man mano che finivano gli scavi, questi ultimi venivano sistemati­

camente riempiti.

PRESIDENTE. Vorremmo capire quale fosse l'estensione territoriale del

fenomeno, almeno in base a ciò che le risulta. Il controllo di clan

malavitosi sul traffico dei rifiuti, per quanto ne sa, si spingeva,

grosso modo, fino a Latina e non più a nord?

CARMINE SCHIAVONE. Dal nord arrivava ... !

PRESIDENTE. So bene che arrivava dal nord, ma il vostro controllo sul

territorio, ai fini dello smaltimento illegale, fino a dove si spingeva?

CARMINE SCHIAVONE. Fino a Latina, perlomeno così sapevo. Fino al 1992

noi arrivavamo a Latina; poi non so se i Bardellino avevano ...

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r·-------D-E--cil\ssii~-ìcAT_o _______ ;kRTE i I i ART.18, COMMA 3, i ! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! 1 E DECRETO DEL PRESIDENTE i I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q.!!2.~!!~--~~-------------------l

SEGRETA 20

PRESIDENTE. Al nord, quindi, 11 attività si svolgeva fino a Latina; dove

arrivava ad est? Nella zona del Matese? In Molise?

CARMINE SCHIAVONE. Sì, quella era una zona di nostra influenza.

PRESIDENTE. Quale?

CARMINE SCHIAVONE. Tutto il Matese, fino alla zona di Benevento. Noi

avevamo Mimmo Pagnozzi come nostro capo zona insediato a San Martino

Valle Caudina, il quale ci gestiva i lavori per nostro conto, ci dava le

quote sulle droga e tante di quelle cose.

PRESIDENTE. Non è al corrente di eventuali estensioni verso est, verso

11Abruzzo, ad esempio?

CARMINE SCHIAVONE. Fino al 1992 noi arrivavamo nella zona del Molise

(Isernia e le zone vicine), a Latina ... Non so cosa è accaduto dopo. Se

vogliono, possono arrivare anche a Milano ... !

PRESIDENTE. In definitiva, fino al 1992 il raggio di estensione dei

traffici illegali dei rifiuti era limitato a nord dalla provincia di

Latina ...

CARMINE SCHIAVONE. Nel 1992 dovevano addì rittura ancora essere riempi te

tutte le nostre cave, tutte le cave della provincia di Caserta. Lì non si

trattava soltanto di 240 ettari di terreno scavati per le sopraelevate;

c'erano 10 mila ettari di terreni che costeggi avano tutta 1 a Domiziana,

tutti per 11 Eurocav e tutto scavato a 30, 40 e 50 metri. Le draghe estra­

evano la sabbia e le buche venivano sistematicamente riempite. Vi era

quindi una potenzialità di scarico enorme. Nel 1992 abbiamo assorbito

nella zona di Latina e nel Molise ovest perché c 1 erano le influenze

bardelliniane o di Nuvoletta, che noi abbiamo cacciato da certe zone.

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SEGRETA 21

! DEL REGOLAMENTO ! I I ! DELL'ARCHMO STORICO. ! I, I, ! DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, ! I N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 i ! E DECRETO DEL PRESIDENTE ! I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I l___---------------~:-~1-!-~-!?._~!~-~!_2_!!2_!!!!~--~~------------------_j

PRESIDENTE. Vorrei capire bene. Nonostante sui territori da voi controlla­

ti aveste ancora molta potenzialità per sotterrare i rifiuti, in virtù di

una guerra di clan vi siete estesi ...

CARMINE SCHIAVONE. Sì, per assorbire ... L1 Unicop 11 abbiamo assorbita

noi. L1Unicop, che era di Riina, Nuvoletta e Lubrano, 11abbiamo

assorbita noi, così come abbiamo assorbito tutti i centri AIMA e tutte

le associazioni che operavano in questo consorzio tra Salerno, Napoli e

Caserta. Erano tutte controllate. Ad esempio, una la gestivo io, un 1 altra

mio cugino Sandokan, un 1 altra De Falco, un 1 altra Bidognetti.

Bidognetti, in effetti, è passato nei vertici proprio per la faccenda

del1 1 immondizia, perché prima era un po 1 in disgrazia. C'era tutto un

complesso affaristico esteso a tutti i livelli e a tutti i settori. Noi,

per esempio, 11 facevamo 11 i sindaci.

PRESIDENTE. Dove?

CARMINE SCHIAVONE. In tutti i 106 comuni della provincia di Caserta. Noi

facevamo i sindaci, di qualunque colore fossero. C1è la prova ... Io, ad

esempio, avevo la zona di Villa Literno e sono stato io a fare eleggere

il sindaco. Prima il sindaco era socialista e noi eravamo democristiani.

Dopo la guerra con i Bardellino ... Ci avrebbe fatto piacere anche se

fosse rimasto socialista, perché era la stessa cosa. Per esempio, a Frigna­

no avevamo i comunisti. A noi importava non il colore ma solo i soldi,

perché c 1era un 1 uscita di 2 miliardi e mezzo al mese.

Posso raccontare un aneddoto, anche perché è già stato verbalizza­

to ed i protagonisti sono agli arresti, tranquilli. A Villa Literno, che

era di mia competenza, ho 11 fatto 11 io stesso l 1amministrazione comunale.

Abbiamo candidato determinate persone al di fuori di ogni sospetto, perso­

ne con parvenze pulite ed abbiamo fatto eleggere dieci consiglieri, mentre

prima ne prendevano tre o quattro. Un seggio lo hanno preso i repubblica­

ni, otto i socialisti ed uno i comunisti (un certo Fabozzo). La sera li

abbiamo riuniti e ne mancava uno. Io li ho riuniti e ho detto loro: 11 tu

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i DEL REGOLAMENTO l 22

I DELL'ARCHIVIO STORICO.. I I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I N.50,INDATA310TTOBRE2013 I I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L__ _______________ ~:-~_!_~-!?..~!~-~~-2.!_!Q!!!!~--~~----------------___j

fai il sindaco, tu fai 11 assessore 11 e via di questo passo. Mi hanno detto:

"ma manca un consigliere per avere la maggioranza". All'epoca c'era

Zorro, il quale era capo zona e dipendeva da me; ho detto: 11 andate a

prendere Enrico Fabozzo e lo facci amo diventare democri st i ano 11• Infatti,

lo facemmo assessore al personale. La sera era comunista e la mattina dopo

diventò democristiano.

E1 così che si facevano le amministrazioni. Il patto era che gli

affari fino a 100 milioni li gestiva il comune, oltre i 100 milioni, con i

consorzi, ci portavano l'elenco dei lavori e noi li assegnavamo. Ai comuni

dicevamo che sui grandi 1 avori ed il i avrebbero trattato di rettamente con

noi al 2,50 per cento. C'era una tariffa: 5 per cento sulle opere di co­

struzione e 10 per cento sulle opere stradali. Perché le strade si debbono

rifare ogni anno? Perché non venivano fatte bene, perché se il capitolato

stabiliva che vi dovessero essere sei centimetri di asfalto, in realtà ne

venivano messi tre, perché il cemento utilizzato non era quello previsto,

e così via. Il sistema generale era così. Speriamo che cambi.

PRESIDENTE. Lei ha parlato di fanghi radioattivi provenienti dalla

Germania. Può dirci qualcosa in più a tale proposito? Conosce società ...

CARMINE SCHIAVONE. No. So solo che questi fanghi arrivavano in cassette

di piombo da 50, un po 1 lunghe. Qualcuno me lo ha spiegato, anche perché

non andavo certo a vedere 11 immondizia di notte. C1 erano i ragazzi che

controllavano la zona. Avevamo creato un sistema di tipo militare, con

ragazzi incensurati, muniti di regolare porto d'armi, che giravano in

macchina. Vi erano persone addette ai controlli alle macchine. Avevamo

divise e palette dei carabinieri, della finanza e della polizia. Ci prepa­

ravano anche le macchine a doppione ... Ognuno aveva un suo reparto presta­

bilito. Il settore dell 1immondizia, invece, era gestito, come riscossione

soldi, dall'avvocato Chianese, il quale era il coordinatore a livello un po 1 massonico, un po 1 politico ...

PRESIDENTE. Che significa 11 un po 1 massonico, un po 1 politico 11 ?

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i DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, I

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l N. 50,IN DATA310TTOBRE 2013 I ! E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~~-9.!!Q!!~~--~~----------------___l

CARMINE SCHIAVONE. Parecchi avevano il grembiulino, vecchi grembiuli ...

Coordinatore dell •avvocato Chianese era Cerci Gaetano, il

quale era geometra.

PRESIDENTE. A livello di struttura piramidale, Cerci era superiore a

Chianese?

CARMINE SCHIAVONE. No. Era Chi anese i 1 boss dei boss in que 1 settore.

Cerci era alle dipendenze di Chianese e raccoglieva i soldi; nella

zona di influenza del clan dei Casalesi, dirigeva il reparto immondizia

per conto del clan.

PRESIDENTE. Vorrei ritornare sulla vicenda delle cassette contenenti fan­ghi radioattivi. Lei sa dove sono state messe queste cassette?

CARMINE SCHIAVONE. Penso che siano state messe nel terreno di

Navi e 11 o.

PRESIDENTE .... sul quale lei ha condotto, per un sopralluogo, 11 autorità

giudiziaria.

CARMINE SCHIAVONE. Sì, sul terreno di Noviello, dietro il terreno di

Peppe Natale, il primo terreno dietro il campo sportivo; poi ce ne è un

altro dove ora è stato costruito un deposito di materiale edile, di cui

una parte era della chiesa. Il terreno poi fu venduto. Infatti, quel ragaz­zo, il figlio dell 1 avvocato Letizia, che era onesto, capì ...

PRESIDENTE. Lei ha portato in tutti questi posti 11 autorità giudiziaria ...

CARMINE SCHIAVONE. Qui è presente un signore che c 1 è stato.

PRESIDENTE. Sì, ma noi vorremmo capire.

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I DECLASSIFICATO P~RTE SEGRETA 24 ! I I ART. 18, COMMA 3, I

i DEL REGOLAMENTO l I DELL'ARCHIVIO STORICO.. I I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I N .. 50,INDATA310TTOBRE2013 I I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L__ _______________ ~:-~_!_~-!?..~!~-~~-2.!_!Q!!!!~--~~----------------___j

CARMINE SCHIAVONE. Siamo andati sia con la macchina, un Fiorino della

scientifica, sia con 11elicottero; hanno fatto le riprese fotografiche e

ci siamo andati anche a piedi sopra.

PRESIDENTE. Lei ha la quasi certezza che in questi posti siano stati sep­

pelliti... Conosce tutti i posti in cui sono avvenuti interramenti di

questo genere?

CARMINE SCHIAVONE. No, non li ricordo tutti.

PRESIDENTE. Quindi, vi possono essere stati tanti altri posti.

CARMINE SCHIAVONE. Sì, sì.

mi interessavo di Casale,

vicino all 1 Indesit ...

Ne 11 a zona di

Villa Literno,

Parete, a Casapesenna... Io

fin sotto Aversa, Teverola,

PRESIDENTE. Chi conosce gli altri luoghi in cui possono essere stati sep­

pelliti illegalmente rifiuti radioattivi?

CARMINE SCHIAVONE. L1 avvocato Chianese conosce tutte le dislocazioni.

Cipriano Chianese di Parete le conosce tutte. Quest 1 uomo è avvocato ed è

iscritto all 1 ordine degli avvocati di Napoli e di Santa Maria Capua

Vetere; in più, aveva la discarica a Parete e poi era socio con un 1altra

persona di Aversa, il cui nome, che in questo momento non ricordo, risul­

ta comunque a verbale. Sono tutti verbalizzati.

PRESIDENTE. Lei ci ha dato un 1 idea del1 1 area in cui si svolgevano tutte

queste atti vi tà cri mina 1 i. Poi ché recentemente abbi amo effettuato a le uni sopralluoghi su discariche nell 1 area salernitana, vorremmo sapere se lei è

a conoscenza di luoghi in cui siano avvenuti smaltimenti di rifiuti

tossici e pericolosi in detta area, magari realizzati per conto di Alfie­ri.

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I I i ART.18, COMMA 3, i ! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q.!!2.~!!~--~~-------------------l

CARMINE SCHIAVONE. Può anche darsi che, attraverso noi, Alfieri si scari­

cava ... Però quella è la zona di Alfieri. Io so che lì ci sono le discari­

che e che sono state scavate le cave per realizzare le sopraelevate; anche

lì, fare la superstrada, i Regi Lagni od altro era una sola cosa. Anche le

loro discariche furono automaticamente riempite, ma non da noi o, meglio,

non so se da noi. Fino al 1991-inizio 1992 a noi scaricavano tra la zona

di Latina fino a Benevento. Avevamo ancora le cave di sabbia, parecchie

delle quali erano in via di esaurimento, che potevano ancora essere riempi­

te. Quando abbiamo fatto il giro in elicottero si è verificata una 11 sce­

na", nel senso che abbiamo visto un camion che stava scaricando e che poi

è scappato. Insomma, c'erano cave non ancora sistematicamente piene, per­

ché il territorio è vastissimo; in più, non è che per scavare si andasse a

prendere uno che avesse mille metri di terra: ne doveva avere almeno 7-10

mila. Con una profondità di 25 metri, si trattava di 250 mila metri cubi

di terreno da estrarre e, quindi, di 250 mila metri cubi di immondizia da

poter sistemare (forse 200 mila, visto che altri 50 mila erano occupati

dalla terra usata per ricoprire). Addirittura, ci sono cave rialzate di

4-5 metri, nella zona della 11 Casarella 11• Sono stati anche fatti rilievi.

PRESIDENTE. Le risulta che nella discarica di Battipaglia siano stati

riversati rifiuti tossici da parte del clan dei Casalesi o di clan in

contatto con quest'ultimo?

CARMINE SCHIAVONE. Non lo so. Però, è possibile, visto che il sistema

era unico, dalla Sicilia alla Campania. Anche in Calabria era lo stesso:

non è che lì rifiutassero i soldi. Che poteva importargli, a loro, se la

gente moriva o non moriva? L'essenziale era il business. So per esperien­

za che, fino al 1992, la zona del sud, fino alle Puglie, era tutta infetta­

ta da rifiuti tossici provenienti da tutta Europa e non solo dall 1 Italia.

PRESIDENTE. Sulla Puglia cosa sa?

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l N. 50,IN DATA310TTOBRE 2013 I ! E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~~-9.!!Q!!~~--~~----------------___l

CARMINE SCHIAVONE. Anche sulla Puglia parlavamo; c 1 erano discariche

nelle quali si scaricavano sostanze che venivano da fuori, in base ai

discorsi che facevamo negli anni fino al 1990-1991.

PRESIDENTE. In quali aree della Puglia, a sua conoscenza?

CARMINE SCHIAVONE. A mia conoscenza personale, nel Salento, ma sentivo

parlare anche delle province di Bari e di Foggia.

PRESIDENTE. Non si ricorda località più precise?

CARMINE SCHIAVONE. No, era un di scorso 11 accademico 11 interno che faceva­

mo, dicendo: mica siamo solo noi, lo fanno tutti quanti.

PRESIDENTE. Chi operava in Puglia?

CARMINE SCHIAVONE. In effetti, in Puglia, la Sacra corona unita non è

mai stata nessuno; era sorta inizialmente insieme al gruppo della NCO di

Cuto 1 o e poi fu staccata. C 1 erano gruppi che operavano con noi e con i

siciliani. Nel brindisino operavano un certo Bicicletta, un certo

D10nofrio che stava con Pietro Vernengo, il suo capo zona; con me opera­

vano un certo Tonino 10 zingaro e Lucio Di Donna, che era di Lecce: si

occupavano delle sigarette. C1 erano anche il gruppo di Michele Zaza, che

poi è morto, i nipoti, Mazzorelli: le sigarette venivano messe nei

depositi in Albania. Ho caricato armi in Albania già in quegli anni, attra­

verso i contrabbandieri che stavano con noi; Tonino 1 0 zingaro era il capo

di un gruppo ed io comprai anche la quota di una nave, sempre con il clan.

Quindi, ci poteva essere chiunque, perché una parte lavorava con i calabre­

si per la droga in Puglia, una parte lavorava con noi ....

PRESIDENTE. La parte che lavorava con voi trattava sigarette ed armi?

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I I i ART.18, COMMA 3, i ! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q.!!2.~!!~--~~-------------------l

CARMINE SCHIAVONE. Si garette e

pio, la droga la facevano con

il gruppo di Michele Zaza;

Scillone. Operavano sulla zona.

armi ma facevano anche droga. Per esem­

il gruppo dei Mazzo re 11 i, in effetti con

c 1 era anche il nipote, Ciruzzo, 0 1

PRESIDENTE. I vostri rapporti con la Calabria e con la Sicilia?

CARMINE SCHIAVONE. Stavamo bene con la Calabria e con la Sicilia, in

particolare con qualche gruppo calabrese, quelli contrari ai De Stefano.

Eravamo contro De Stefano perché era stato 11 istigatore di Raffaele

Cutolo, lo aveva punto nel manicomio di Napoli, a Sant'Efemo e gli

aveva messo in testa strane idee. Stavamo bene con una parte dei sicilia­

ni: ho avuto un incontro con Mariano Agate e Pippo Bono nel carcere

di Trapani nel 1984; poi quando sono venuto per fare il processo nel 1985

ci parlavo. Mariano Agate e Pippo Bono cercavano, già all 1 epoca, di

fare 1 a pace con noi perché erano vicini al gruppo di Rii na e poi anche

con i Nuvoletta: noi dicevamo che era impossibile perché all'epoca

Bardellino aveva ammazzato il fratello, per cui c'era una guerra in

atto.

PRESIDENTE. Tornando a 11 a nostra materi a, sa se questi co 11 egament i hanno

fatto sì che si utilizzassero parti della Calabria e della Sicilia per lo

smaltimento illegale di rifiuti?

CARMINE SCHIAVONE. A voce lo so; erano tutte le zone, come vi ho detto

poc'anzi. Tutti i clan, tutte le associazioni criminali erano interessa­

te, perché si trattava di decine di miliardi all 1anno nel libro mastro. In

più c'era chi gestiva questa attività ed aveva il suo tornaconto personale di nascosto dal clan; tutti lo facevano, pure io scavavo nel terreno ed avevo un certo tornaconto perché i terreni li compravo io.

Ci hanno rubato anche dopo, ci davano 100 milioni al mese.

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PRESIDENTE. Domando a lei che era 11 amministratore: quanto valeva comples­

sivamente il business dei rifiuti, per i Casalesi, in tutto il periodo

che lei conosce? Quanti soldi sono entrati in cassa dalla partita rifiuti?

CARMINE SCHIAVONE. Per quanto ne so, dal 1990 2-3 miliardi.

PRESIDENTE. Così poco?

CARMINE SCHIAVONE. Ma nella cassa comune, con la quale si pagava il

mensile, non nelle casse private. C1 è qualche latitante che ha ancora le

valigie piene di soldi, le ho viste io stesso; sono soldi fatti con i

rifiuti e con altre attività, di nascosto.

Ho fatto sequestrare allo Stato 2.200 miliardi, e penso che sono

ancora pochi, i conti non tornano. Ci sono anche proprietà all 1estero che

non si possono sequestrare, per esempio in Brasile; in Spagna, De Falco,

che era un nostro capo zona per la droga, è stato liberato con una cauzio­

ne di 60 mila pesos. Ci sono proprietà in Germania, in Francia; quelle

in Italia, le ho indicate per quanto mi potevo ricordare e ho fatto seque­

strare anche le mie proprietà 11 sporche 11•

PRESIDENTE. Lei è a conoscenza dello smaltimento di rifiuti pericolosi

attraverso navi che venivano fatte affondare per riscuotere anche il pre­

mio assicurativo? Il clan dei Casalesi non è mai stato coinvolto in

questa attività?

CARMINE SCHIAVONE. Questo fatto, per quanto riguarda le assicurazioni,

non lo so.

PRESIDENTE. Lei non ha mai sentito parlare della nave Rigel e di Giorgio Comerio?

CARMINE SCHIAVONE. No; anche se ne ho sentito parlare, ormai è passato molto tempo. Adesso conduco una vita diversa, man mano la memoria passa;

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I I i ART.18, COMMA 3, i ! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q.!!2.~!!~--~~-------------------l

non ho la mente di quelli che ricordano le cose dopo quindici anni. Pur­

troppo, il tempo passa. Vede che belle mani? Sono tornato alle origini.

PRESIDENTE. Non ha mai sentito parlare di traffici di rifiuti con le

navi?

CARMINE SCHIAVONE. So che c 1 erano navi e che qualcuna è stata affondata nel Mediterraneo, però sono ricordi sbiaditi. Ricordo che una volta si par­

lò di una nave che portava rifiuti speciali e tossici, scorie nucleari,

che venne affondata sulle coste tra la Calabria e la Campania, ma è sempre

un di scorso che è stato fatto in 1 inea di massima fra noi. Discutevamo

anche, per esempio, dopo la caduta del muro di Berlino, sugli investimenti

che avevano fatto in Germania est i Bardellino, mentre erano in guerra

con noi; avevamo delle notizie a questo riguardo perché avevamo degli

appoggi a Francoforte, a Dortmund, a Monaco di Baviera, a Baden-Baden.

Sapemmo quindi di questi investimenti, come sapevamo che c 1era gente che

faceva traffico internazionale di droga e aveva cambiato rotta, facendo

passare la droga attraverso la Russia. Sapemmo che altri stavano facendo

investimenti in Russia ed anche noi ci stavamo preparando; lo stesso vale

per la Romania, dove c 1erano già nostri insediamenti attraverso un nostro affiliato che importava prima macchine, poi vitelli e mucche dalla

Romania.

PRESIDENTE. Lei prima parlava dei rapporti con 11Albania.

CARMINE SCHIAVONE. In Albani a comandavamo noi, mi ca Hoxha; si pagavano

5 mila lire a cassa per il deposito, 15 mila lire a cassa per la scorta di

motovedette militari nelle acque internazionali se si avvicinavano le motovedette italiane.

PRESIDENTE. Si riferisce al traffico di sigarette?

CARMINE SCHIAVONE. Sigarette ed armi; l'ho già verbalizzato.

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i DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, I l N. 50,IN DATA310TTOBRE 2013 I ! E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~~-9.!!Q!!~~--~~----------------___l

Ho iniziato con le sigarette: comprammo una nave in disarmo in

Olanda (la comprò Tonino 1 0 zingaro) e quando mi accorsi che stavano trat­

tando anche droga mi opposi e chiesi la mia quota, per il mio business

personale; per gli altri, invece, c'era il gruppo di Michele Zaza, che

era collegato con noi. Michele Zaza, nella guerra cutol iana, ci dava

100 milioni al mese perché avevamo gli uomini che lo difendevano: lui

pensava solo a fare soldi; investì parecchi miliardi a Santo Domingo con

Umberto Ammaturo e Tonino Bardellino, per fare ville e costruzioni;

poi Tonino Bardellino li cacciò via tutti e due e si appropriò anche dei

loro interessi. In Brasile rimase Mario Iovine, per esempio nella zona

di Ipanema. Loro si interessavano principalmente di droga e ci davano

una quota, io mi interessavo del le sigarette; poi abbiamo cominciato a

caricare armi. Io ho caricato solo una volta un camion attraverso Lucio Di

Donna, che aveva grosse influenze a Roma, nel Liechtenstein; si vantava,

ma non so quanto fosse vero, di essere molto vicino al Grande oriente

d'Italia. C'era anche un mio avvocato civilista, che si chiama Casciara,

il quale stava nel giro ma non ne faceva parte, conosceva questa gente.

Caricai quindi un camion di armi in Albania attraverso Di Donna.

PRESIDENTE. La nostra Commissione si occupa dei rifiuti: abbiamo capito

che in Albania vi erano altri traffici.

CARMINE SCHIAVONE. Se venivano portati rifiuti in Albania, lo facevano

forse i pugliesi: a noi non interessava. L'Albania, come il Montenegro,

ci serviva come terra di appoggio per i latitanti, oppure per l 1 attraversa­

menti di armi ed altre merci.

PRESIDENTE. Tornando ai rifiuti, ci ha già dato uno spaccato della situa­

zione per quanto riguarda le amministrazioni locali e i sindaci del

casertano; lei ha anche alluso al fatto che alcuni esponenti politici

erano legati in qualche modo alla massoneria ...

CARMINE SCHIAVONE. Perché non lasciamo da parte po 1 i t ici?

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PRESIDENTE. Sempre con riferimento al traffico dei rifiuti, vorremmo sape­

re se il clan dei Casalesi aveva rapporti particolari, per la partita

che faceva capo, se ho ben capito, all'avvocato Chianese ...

CARMINE SCHIAVONE. C1era pure Nicola Di Muro che si interessava a Santa

Maria.

PRESIDENTE. Lei ci ha detto quali erano le società coinvolte ma vorremmo

sapere se vi erano rapporti particolari con amministratori, uomini politi­

ci.

CARMINE SCHIAVONE. Ho già detto che controllavamo tutti i comuni.

PRESIDENTE. A parte questo, vi erano rapporti con personalità politiche

che non fossero sindaci o amministratori locali?

CARMINE SCHIAVONE. Non ricordo; avevamo sindaci.

PRESIDENTE. Vi bastavano i sindaci?

CARMINE SCHIAVONE. Sì, ci bastava il sindaco. Ogni cittadino italiano ha

diritto a un solo voto, anche lei quando va a votare può fare affidamento

solo sul suo voto; per avere 20-30 mila voti, o addirittura 50-100 mila voti, uno ha bisogno di tanti amici.

PRESIDENTE. Se sa qualcosa, ce lo dica.

CARMINE SCHIAVONE. Che debbo dire? Ho detto tutto quello che dovevo dire.

PRESIDENTE. Sia più chiaro.

CARMINE SCHIAVONE. Che devo dire più dei sindaci?

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I DECLASSIFICATO PhRTE SEGRETA 32 ! I ! I I ART. 18, COMMA 3, I

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ROBERTO NAPOLI. Di quelli che stanno sopra dei sindaci.

CARMINE SCHIAVONE. Non fanno più politica; ammazzare i morti è inutile.

PRESIDENTE. Lei ha messo in connessione la costruzione della superstrada

Napoli-Caserta con le opere che si facevano per i Regi Lagni; vi è il

sospetto naturale che, rispetto a volumi di affari così rilevanti, ci

fossero ...

CARMINE SCHIAVONE. Questo non capita solo in Italia; in Germania, un

nostro affiliato che aveva 99 società ha costruito l'autostrada da Baden­

Baden a Monaco con 27 miliardi in soldi tedeschi. Quindi, non c'è da

meravigliarsi, non capita solo in Italia; purtroppo, siamo abituati dai

giornali a pensare che gli italiani sono tutti ladri, ma questo capita in

Francia, in tutta Europa, non parliamo del Sud America. Forse in Italia

c'è più risalto, c'è sempre stata una guerra politica per farsi fuori

l'uno con l'altro, per cui questi aspetti si accentuano in televisione,

sui giornali.

PRESIDENTE. Lei ha parlato di morti in senso politico ma, dal punto di

vista delle responsabilità, in questo giro di affari che ha seppellito di

rifiuti un'intera area della Campania ...

CARMINE SCHIAVONE. Non so; ci siamo fermati ai sindaci, li facevamo in

tutti i 106 comuni, di qualunque colore. Per esempio, Peppe Del la Corte

era comunista a Frignano e ci portava l'elenco; mio cugino era democristia­

no e ci portava l'elenco ...

PRESIDENTE. Quando ha parlato di morti politici, a chi alludeva?

CARMINE SCHIAVONE. Ex democristiani, ex socialisti.

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! DEL REGOLAMENTO ! I I ! DELL'ARCHMO STORICO. ! I, I, ! DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, ! I N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 i ! E DECRETO DEL PRESIDENTE ! I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I l___---------------~:-~L!.~.!?..~!~-~!_2_!!2_!!!!~--~~-----------------__j

PRESIDENTE. Ci indichi qualche esponente politico di rilievo.

CARMINE SCHIAVONE. Erano di tutti i partiti, democristiani, socialisti;

parliamo, per esempio, di De Lorenzo, Gava, Scotti, Santonastaso. De

Mita fa ancora il politico. Non è che fossero dei clan, che fossero

mafiosi; purtroppo ognuno ha un solo voto e per raccogliere tanti voti,

soprattutto in certe zone, ci vogliono tante amicizie.

PRESIDENTE. Non facciamo teorie generali: per esempio, nella vicenda che

riguarda da vicino la sua ex attività venne fuori all 1epoca il nome di

Perrone Capano

CARMINE SCHIAVONE. Mica l'ho fatto io questo nome. Anche Perrone

Capano non è più niente, allora era un politico della regione ...

GIOVANNI LUBRANO DI RICCO. Della provincia.

CARMINE SCHIAVONE. Sì, della provincia; infatti è nell'elenco. L'ha

indicato un altro che lo conosceva personalmente; io ho sentito il suo

nome e che stava nel business. L1 ho anche verbalizzato, ma sempre perché

lo avevo sentito dal clan, mentre l'altro signore di Pianura che lo cono­

sceva, perché manteneva certi rapporti ...

PRESIDENTE. Si riferisce alla Di .fra.bi?

CARMINE SCHIAVONE. Sì. Erano rapporti come quelli che manteneva l 1 avvoca­

to Chianese, ma non solo con Perrone Capano, con tutte le amministra­zioni.

Certo che gli unici che non pigliavano soldi erano

fascisti. comunisti e

PRESIDENTE. Spesso, in tutta la vicenda dei rifiuti, ha giocato un ruolo che andava a favore degli affari illeciti (ruolo non voluto, almeno auspi-

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chiamo) il fatto che intervenivano sentenze di sospensiva dei TAR; lei

ci sa dire se questi fatti erano del tutto involontari o se vi era qualche

collegamento?

CARMINE SCHIAVONE. Vi ho detto dell 1 immondizia; non lo so.

PRESIDENTE. A proposito di smaltimento di rifiuti pericolosi, di fanghi

tossico-nocivi, la precedente Commissione d'inchiesta ebbe la conferma che

erano state scaricate mille tonnellate di fanghi tossici provenienti

dal1 1 ACNA di Cengio nella discarica Di.fra.bi di Pianura: ne eravate

al corrente, avete avuto qualche ruolo in questa vicenda?

CARMINE SCHIAVONE. Pure a Vi 11 ari cca abbi amo fatto scaricare 520 fusti

tossici, che penso stiano ancora là, in una cava che fu scavata nel terre­no, tramite Mimmuccio Ferrara. Durante lo scarico, un autista rimase

cieco; facevamo scaricare là attraverso il nostro capo zona che era

Mimmo Ferrara.

PRESIDENTE. La discarica Di.fra.bi è vicino a una riserva naturale molto

bella, quella degli Astroni: cosa sa di questa vicenda?

CARMINE SCHIAVONE. Non so i 1 fatto specifico ma 1 a Di. fra. bi ci dava i

soldi, quindi come

Di. fra. bi aveva non

scaricava da noi scaricava anche là, perché la

solo il suo scarico ma anche terreni abusivi dove

scaricare; li aveva anche sulla Domiziana, vicino Varcaturo, dove

c 1 erano delle antiche fosse di sabbia: scaricavano anche là, quindi 11 in­quinamento riguarda tutta la costiera.

PRESIDENTE. Si riferisce anche al lago di Lucrino?

CARMINE SCHIAVONE. Sì, hanno buttato anche dentro al lago di Lucrino. Il discorso era questo: le cave, che erano aperte da decenni, si

sarebbero riempite in uno o due giorni; potevano anche essere 50 ettari ma

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si sarebbero riempite in due-tre giorni. Oggi leggo sui giornali che

all 1 improvviso le cave sono piene di immondizia: è perché ci sono dei con­

trolli, quelli che non c 1erano prima.

PRESIDENTE. La sorgente dei rifiuti era così abbondante che non avevate

bisogno di stringere rapporti particolari con società e amministrazioni,

oppure curavate questi rapporti? Come è nato il traffico? In Campania

arrivavano tanti rifiuti illegali che a un certo punto ve ne siete accorti

e avete deciso di lucrarci?

CARMINE SCHIAVONE. Io me ne sono accorto dopo, gli altri se ne erano già

accorti. Già scaricavamo un po 1 di rifiuti di un paese, come ci aveva chie­

sto Nicola Di Muro, che era il vicesindaco di Santa Maria ma era il padro­

ne della democrazia cristiana della provincia di Caserta.

PRESIDENTE. Lei ha detto che i rifiuti venivano dall 1 Italia del nord e

dal1 1 Europa: venivano per conto loro o avete svolto anche un ruolo di

procacciatori?

CARMINE SCHIAVONE. Non per conto loro, l 1avvocato Chianese aveva intro­

dotto Cerci in circoli culturali ad Arezzo, a Milano, dove aveva fatto

le sue amicizie. Attraverso questi circoli culturali, entrò automaticamen­

te in un gruppo di persone che gestiva i rifiuti industriali, tossici o

meno.

PRESIDENTE. Può essere più preciso su questi aspetti: per esempio, a

Milano l 1emissario dell •avvocato Chianese con chi si collegava?

CARMINE SCHIAVONE. So che lavorava a Milano, Arezzo, Pistoia, Massa

Carrara, Santa Croce sull 1Arno, La Spezia. Avevano un giro di amicizie,

nell 1ambito del quale dicevano che si potevano interessare di smaltire i

rifiuti. Lei mi chiede di fare i nomi ma io non li ricordo.

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PRESIDENTE. Anche nomi di società, di aziende.

CARMINE SCHIAVONE. Ne ho fatto qualcuno ne 1 passato e sono scritti nei

verbali.

PRESIDENTE. Lei ci sta dicendo una cosa precisa: che questi rifiuti dal

nord dell 1 Italia o addirittura dall 1estero non arrivavano in Campania da

soli, ma che 11avvocato Chianese era in grado di organizzare il traffico

attraverso circoli culturali e amici.

CARMINE SCHIAVONE. Erano circoli culturali che stavano al nord, al sud,

al centro, in tutta Italia e in Europa.

PRESIDENTE. Quindi il traffico era organizzato per far arrivare i rifiuti

in Campania, nell'area del casertano?

CARMINE SCHIAVONE. Provvedevamo anche a far lavorare camion del la nostra

zona, come troverà nella documentazione che ho portato.

PRESIDENTE. Ci interessa sapere quali erano questi collegamenti precisi,

se vi era un 1attività che potremmo definire di promotion.

CARMINE SCHIAVONE. Facci o so 1 o un nome: so che Cerci stava molto bene

con un signore che si chiama Licio Gelli.

PRESIDENTE. Le rivolgo una domanda alla quale mi può rispondere con un sì

o con un no: sulla base della sua esperienza, dietro la vicenda del traffi­

co di rifiuti, in particolare di quelli pericolosi, esiste un 1organizzazio­

ne che lei conosce fino ad un certo punto e che faceva capo all 1avvocato

Chi anese; ma se 1 ei parla di Licio Ge 11 i ci fa sospettare che questa

organizzazione fosse ben orchestrata e vi fosse in qualche modo un settore

della massoneria che si occupava di questi affari.

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i ART. 18, COMMA 3, I I I i DEL REGOLAMENTO i i DELL'ARCHIVIO STORICO. l i DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I l I N. 50,IN DATA310TTOBRE 2013 1,

• E DECRETO DEL PRESIDENTE I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I Ì N. 383, IN DATA 310TTOBRE 2013. ! 1..-------------------------------------------------------------------------------------------'

SEGRETA 37

CARMINE SCHIAVONE. Non lo so; questo lo lascio pensare a lei. So che a Milano c 1erano delle grosse società che raccoglievano rifiuti, anche dall'estero, rifiuti che poi venivano smaltiti al sud. So che in Lombardia c'erano queste società che gestivano i rifiuti ma non so chi erano i pro­prietari.

PRESIDENTE. Per quanto riguarda i trasporti, chi se ne occupava all 'inter­no dell'organizzazione?

CARMINE SCHIAVONE. Di una parte dei trasporti si occupavano nostri camion delle province di Caserta e di Napoli; andavano a caricare lassù.

PRESIDENTE. Mandavate i camion ad Arezzo, a Pistoia eccetera?

CARMINE SCHIAVONE. Io, per esempi o, avevo un carni on mi o che cari cava a Massa Carrara e a Santa Croce sull'Arno: un 190-38 turbo targato CE 607050.

PRESIDENTE. E' un singolo camion.

CARMINE SCHIAVONE. Nella documentazione che ho portato c'è un lungo elenco.

PRESIDENTE. Eravate quindi soprattutto voi che mandavate dei camion a ritirare i rifiuti?

CARMINE SCHIAVONE. Li mandavano Cerci, 1 'avvocato Chianese e la Di.fra.bi.

PRESIDENTE. Li mandavano a ritirare rifiuti nei posti che ci ha indicato, come Santa Croce, Milano, Massa Carrara?

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IDECLASSIFICATO-~iTE i ART.18, COMMA 3, i

SEGRETA 38

! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q.!!2.~!!~--~~-------------------l

CARMINE SCHIAVONE. Ce n1erano ancora altri; poi c 1erano i TIR con targa tedesca che arrivavano dalla Germania, che non sono registrati nella

documentazione, perché avevo altri documenti che però sono spariti.

PRESIDENTE. Le risulta che questi camion andavano in un luogo sicuro? Da chi ritiravano i rifiuti?

CARMINE SCHIAVONE. Per esempio, dalla GIS di Santa Croce sull 1Arno; dalle società che sono indicate nella documentazione.

PRESIDENTE. Vorremmo avere un quadro più preci so per quanto riguarda il

momento iniziale: i camion indicati nell 1elenco ...

CARMINE SCHIAVONE. Quelli sono registrati con una delibera, per farli

viaggiare tranquilli.

PRESIDENTE. Dove andavano a riti rare

strie?

rifiuti? Direttamente nelle indu-

CARMINE SCHIAVONE. Andavano principalmente a ritirarli dalle industrie, oppure in capannoni, ma potevano anche esserci traslochi da un carni on all 1altro. Questo succedeva a Milano, La Spezia eccetera; per esempio, se

a La Spezia una nave scaricava e c 1 era una parte in eccedenza, si caricava

su un camion, eventualmente dentro un un capannone.

PRESIDENTE. Andavate anche dai gestori delle discariche, i quali affidava­

no a voi rifiuti che avevano preso?

CARMINE SCHIAVONE. Il mercato dei rifiuti in Italia è uno solo e veniva tutto gestito da poche persone. Poi i clan si sono intromessi e hanno detto (come hanno fatto per le strade): noi vi facciamo passare i camion,

non ve li distruggiamo, ma ci dovete dare tanto. Poiché era più convenien­te dare ai clan che lavorare di nascosto ... Ma per poter fare ciò serviva

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f _________ D_E_cil\sslF-ÌCAT_o _____ ~lTE ! I I ART. 18, COMMA 3, I I DEL REGOLAMENTO 1

i DELL'ARCHIVIO STORICO. ! I I I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, I I N.50,INDATA310TTOBRE2013 Il

• E DECRETO DEL PRESIDENTE I DELLACAMERADEIDEPUTATI I ! N.383,IN DATA310TTOBRE 2013. ! 1.-------------------------------------------------------------------------------------------A

SEGRETA 39

gente che entrasse in queste associazioni culturali, quindi gente intelli­gente, che studiava.

PRESIDENTE. Lei dice che erano poche le persone che gestivano i rifiuti in Italia. Chi ha in mente?

CARMINE SCHIAVONE. Io? Nessuno, nessuno ...

PRESIDENTE. Lei conosce i nomi delle associazioni culturali di cui ci ha parlato più volte e che sono state la leva per entrare, da parte dei clan, nella gestione dei rifiuti, che lei dice essere gestita da poche persone?

CARMINE SCHIAVONE. Una stava ad Aversa, a via Roma.

PRESIDENTE. Ma lei parlava di circoli culturali al di fuori della Campania: in Toscana, in Lombardia.

CARMINE SCHIAVONE. So di quello di Aversa che era collegato, o qualcu­no di Lecce che era collegato, o qualcuno di Napoli che era collegato.

PRESIDENTE. Ha mai sentito parlare della SIR di Fiorillo, Ugolini e Gava Rosario?

CARMINE SCHIAVONE. No.

PRESIDENTE. E1 al corrente di rapporti tra la camorra, il clan dei Casalesi, e titolari di discariche autorizzate?

CARMINE SCHIAVONE. Sì.

PRESIDENTE. La Di.fra.bi. e basta?

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I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q_!!2.~!!~--~~-------------------l

CARMINE SCHIAVONE. No, ce n1 era un 1 altra ad Aversa, che ho verbaliz­

zato.

PRESIDENTE. L1 ISMAR le è nota?

CARMINE SCHIAVONE. I nomi a noi non interessavano: a me non interessava

la società, interessava la persona che gestiva la società.

PRESIDENTE. Nel rapporto che hanno avuto i Casalesi con la partita rifiu­

ti ha mai saputo di rapporti con associazioni ambientaliste?

CARMINE SCHIAVONE. No.

PRESIDENTE. Prima ha parlato di un confine a nord per le attività dei

Casalesi, subentrati ad altre attività, fino a Latina. E la provincia di

Frosinone?

CARMINE SCHIAVONE. Frosinone fa parte ancora del sud. Noi intendiamo

Cassi no ...

PRESIDENTE. Quindi, anche la provincia di Frosinone.

CARMINE SCHIAVONE. Sì.

PRESIDENTE. Poiché a suo tempo vi è stata l'attività relativa all 'autostra­

da del Sole, per questa strada non siete arrivati fino a Roma?

CARMINE SCHIAVONE. A Roma avevamo l'attività, avevamo degli appoggi.

Prima del 1984, nel 1983, avevamo nostri emissari che erano collegati con

Calò. Eravamo la stessa cosa. Eravamo, diciamo, il gruppo di Barbarossa,

quello di Michele, c 1erano gruppi nostri. Poi, dopo la guerra con i

Nuvoletta, alcuni gruppi nostri collegati con i gruppi Alfieri (che era

la stessa cosa, era proprio stretto con noi), che ha partecipato anche lui

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i DEL REGOLAMENTO l 41

I DELL'ARCHIVIO STORICO.. I l DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I N.50,INDATA310TTOBRE2013 I I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L__ _______________ ~:-~_!_~-!?..~!~-~~-2.!_!Q!!!!~--~~----------------___j

contro i Nuvoletta, gestivano qui a Roma ... ma non 11 immondizia, bensì altri ...

PRESIDENTE. Ha mai sentito nominare la società di trasporti RONA?

CARMINE SCHIAVONE. Chi era il proprietario? Allora io vi posso dire ... Chi se le ricorda tutte quelle società? C1 erano miliardi di società che

sparivano e ricomparivano, scatole cinesi, la sera per la mattina. Una

volta all 1 Eurocem, che importavamo cemento ...

PRESIDENTE. Il proprietario della RONA è il Fiorillo che è comparso

prima a proposito della SIR.

CARMINE SCHIAVONE. Fiorillo 11 ho sentito nominare.

PRESIDENTE. Lei ha fatto molte volte il nome dell •avvocato Cipriano

Chianese come il punto di riferimento per tutti questi traffici di

rifiuti, e poi anche del geometra Cerci. Per gestire una partita del genere bisogna ricorrere, probabilmente, a società di commercializzazione,

a dei professionisti. Lei ha una visione di questo, ci sa dare informazio­

ni su questo, o lo sa solo Chianese?

CARMINE SCHIAVONE. Chianese o Cerci è normale che c 1 erano... a

Cerci non interessava nessuna soci età di commerci a 1 i zzaz ione, perché non

era titolare di discarica, anche se aveva una cooperativa, una società

vicina a lui. Chianese a Parete aveva una società di discarica di immon­

dizia. Però dal commercialista andava tutto ciò che era lecito.

PRESIDENTE. C1erano amministrazioni separate, per così dire.

CARMINE SCHIAVONE. Se a me arriva un camion di rifiuti legalmente, sto a posto, attraverso licenze regionali, provinciali, della Legambiente, di tutto ... la porto dal commercialista e automaticamente ... e poi riscuoto.

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! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!Q_!!2.~!!~--~~-------------------l

Ma dal commercialista non potevo portare ciò che non arrivava fatturato,

che arrivava solo con la bolla e spariva.

PRESIDENTE. Cioè, lei escluderebbe una compartecipazione da parte di studi

di commercialisti? Dice che ciò che arrivava dal commercialista era sostan­

zialmente pulito.

CARMINE SCHIAVONE. Io non escludo niente, però non so quale commerciali­

sta si sarebbe prestato con Chianese.

PRESIDENTE. In ogni caso, a lei non risulta.

CARMINE SCHIAVONE. A me ... non lo so. Che poi ci sia ... A noi non inte­

ressava: a noi interessava la sostanza, alla fine del discorso, la sostan­

za che arrivava nelle casse. Come ho detto, c 1erano da pagare tante spese

mensilmente, quindi dovevano arrivare i soldi. Poi, in tono accademico

discutevamo ...

PRESIDENTE. Abbiamo capito. Le risulta che 11 avvocato Chianese gestisse

la società SETRI, che ha una discarica?

CARMINE SCHIAVONE. Gestiva una società con discarica a Parete.

PRESIDENTE. Non ricorda il nome?

CARMINE SCHIAVONE. No.

PRESIDENTE. SETRI non le dice nulla?

CARMINE SCHIAVONE. Ma Chianese gestiva parecchie società. Anche se può

uscire assolto, perché purtroppo in Italia succede tutto questo, succede ancora che escono assolti ...

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i DEL REGOLAMENTO l 43

I DELL'ARCHIVIO STORICO.. I l DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I N.50,INDATA310TTOBRE2013 I I E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L__ _______________ ~:-~_!_~-!?..~!~-~~-2.!_!Q!!!!~--~~----------------___j

PRESIDENTE. Va bene, grazie.

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XIII LEGISLATURA

COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI E SULLE ATTIVITA'

ILLECITE AD ESSO CONNESSE

DOCUMENTAZIONE PRODOTTA DAL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA

CARMINE SCHIAVONE NEL CORSO DELL'AUDIZIONE DEL 7 OTTOBRE 1997

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i DEL REGOLAMENTO l I DELL'ARCHIVIO STORICO. I I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i I N. 50, IN DATA 31 OTTOBRE 2013 ! ! E DECRETO DEL PRESIDENTE ! I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~-!~-!?..~!~-~!_2.!!Q!!!~--~!,3-_. ___________________ J

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l DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i '"'TO ! N.50,INDATA310TTOBRE2013 I ' E I i DECRETO DEL PRESIDENTE i i DELLACAMERADEIDEPUTATI i L----------------~:-~}~-~~!~-~!_Q_'!_!QBRE 2013. ! _________________________________ ]

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.......

AMMINISTRAZIONE---~ -- "'"' -. -~·.

M~li:~S-A '~ CA i ~: l :

UFFICIO AMBIENTE

ALL..A DITTA MASAN S.r.l.t Via G.Pi~tri 15, MASSA loc ... Ronchi

IL PRESIDENTE

la delibera n.975 del 29/11/1988 della G.P.; il D.P.R. 10/9182 n.915; la delibera del Comitato Interministeri~le 27/7/84

Preso atto delle competenze delegate alle Province L.FLT. 13/11/84 n.65, in materia di autorizzazioni smaltimento di rifiuti solidi e fanghi;

dal la. al lo

Viste le deliber.::izi0ni della G.R .. T.: n.14390 d_e_J..-17/12/84 e n. 11604 del" 4/1 i /85, e sr...:c:cessive modi fich(,? e int.c.\grc: .. zioni, che dettano i criteri per il rilascio delle autorizzazioni al la raccoli::a e trasporto di rifiuti sol idi ,3 fe.nglii; Richiamata la delibera n.5 del 30/1/85 del Consiglio Provinciale, esecu~iva, che delega alla Giunta le funzioni am~inistrative di cui agli artt. 7 e 8 della L.R. 65/84; Vist<J. la domanda presentata dalla Ditta "MASAN S.r.l." con sede legale in loc. Ronchi -Massa-, VL:.i G. Pietri 15, t <?r1dent1? ad ot t.enere · l ';:~ut ori zzaz ione a 1 la r.-:,cco 1 ta ed al tras~orto di rifiuti speciali non tossici e/o nocivi con la

a o n •

o3('=guent(:::o_ tipologia.: ,.::~:..c,\;.-, - i resid_ui deriv.:.nti a.:. lavorazioni industria] i.; quelli

'.!'.:· .::.._-,-_:

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·-~, .'.';'; '•J!:

"d(?rivant:i d.:.:i ;.;,.t1~ività. .agricole, artit,;~an3.li., c:orrirnerci-i°li e di serv,i::i cl•e, per cuantità o qu.:ilitò; n-::>n ,3i;::i.;10 dichia!·ati assimi·'fa.bi li ai rif'iut. L urbar·ii,, _'i r9sidui · de-11 'attivi~à di <:·r::1 r:-t .=.i.me r·:J: o «-.ìe j r i ~,i 1_• ·: i ,-:: q U•?-11 i· <.' (~l'.:::v a. r: t i ..µa J l ,:i · dep!_tr,:'.l z ic ne· d1::ig J. r- ,:=t'f! •J.ent. i. iTis~o ~.·e:::~nc:o· cje,sli ar~.1 t on-:·.3z:: i ·-~~--rt:e.c! rsF-'·JS~--- i­

;.d ~ 0 .sc•::-po ·dalla!' ·Di-;:, t.:.., • -J -1 t_..on ·=:_ 1

-i·,r1te.g:-"-F·1:-1·t~ liel p!.""'<:?se:·1te dEl ib1?ràt<:)1 _

.·;-o;y_ t r .:1 spo rt:;o~_.

che fa. ;·art<~

K.i~t•?nu;::o di a.~..itoriz::are la Ditta "l"iAS/l.N o:'.S.r.l." .alla ..,.-accor·r,:i ed 3.l tra.soorto dei rrt-iutì 'speciali sor:n·acit.::iti, ir] via provvisoria_,.·.,.;:on v;;i.lidità: fino al 31/12/·t990, fa.r.to

.'s-alVo -èfù-~,1nt<:·· pr•:i~i~'rto Al S•?condo cornrri;;., ."Jrt. 10 del l;-1 Legge _,-~\li".,~:oriversion•? 2·rj:110J87, n.441 aì tra:-opor:to.- dei rif~ · special i rìorr tossici t?/o noc:iv-i con --1.::i_ __ .:_IJgologi:a.-· sopra

d.,::::.s·-:-:.·.~_-_·i.· .t-t a.-,· __ -_.---- -- .,..-, • • · -.~-.... ---=-=:: _.--· .--~.- .. - . ·.-; ~ ·-· - '_,_.'"' ~~'. .'' ~ -

r- Attc~-t~_o: Cnc2,·~ __ -:._ a-r SE:-n:51. dtJlla ~r1orrn'3.tiva regiorÌc.1le-: l<:l btit.ta· ~'):- -- M'AS/\·N(~~$- r. l. è·· tenutçi a.d acc•::-rtar'si che · .. ì 1 ricevent·e t sià

.. .,,-~_.;-_ ....

~- .... - · iogg_~-~-t:~·" au_s~:;ii;·z~t•) ~ sm;dti:se-- la specifica tipolo~ia.~dé'i f~ .. ~P-ffi ffttf -che-... t~"d(? conferi re; 1

·''- · "Fat·te-·,salve:· ult.eriori autorizzazioni e prescrizioni di alt-;;-i .. :·.'., . - : «

..

_ '- àlt:ri En-t:i e, Organismi ed i diritti ~i. ;::~rzi; · ., · .::}:J~ .... ;;._; -41~. Consi~derato di.:dòver subordi:r:iare. la p~l~•hte autorizzazi~nè '"·~~~~~· · .!"!i ·\al.le __ ,crp7:.-m'~ p~~scriz_-iotH HU:Hài~@ì he,l ta prese.nte. :~_:_Z~. ;,;/~_--'---,.·_·.

· e· ut,or.. - - -~~ •.... -~. ~ \ ~-~~ s __ .•_ .. , ,.l.--=-~ .. ~~ -~ .. -.. . ·... ·. ---~----_ ...... ~-:·..,,-.~-~----,:.-<!

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r·-------n·E--cil\ssii~-ìcAT_o __________ l ~ I / I

\, . ·. I I ,,.. ART.18, COMMA 3, i

:i1q7~t l DELIBERAZ~~~~:=~~~~~SIDEN~ I ';: ·:?;\ i~ 0 N. 50, IN DATA 310TTOBRE ~13 1

. . fi· :f • i.--· E DECRETO DEL PRESIDENTE AUTO~ I Z ZA ~~· : ,, > DELLACAMERADEIDEPUTATI I

. un~ . i N. 383, IN DATA 31 OTTOBRE ~13- > L__ _________________________________________________________________________________________ J

- di autorizz~re provvi~oriamente, rino al 31/12/1990, la Ditt.::t "'l'lASl\N S.r.l." dI M·:<3S~ ratto salvo quanto pr<~vtsto al secondo comma, art. ~O della legge di conversione 29/10/87, n.441, alla r.::..c:cclt.o; ed al t:c;;1sporto di rifi[1ti :3pecial i non tossicI e/e) !ìC)CÌ\Ji, con la. seguer1tE: t ir_1ologi;:\:

residui derivanti da lavor-=izioni industri,;,.di, '-IU<~lli derivanti da attività agricole, artigianali, commerciali e di sei·vi::.:i che, per qua.nr.ith o qualità, non siano dichi.::1r~ti assimilabili ai rifiuti urbani, i resiàui dE'11 'at~_i1;ità. di trattamento dei rifiuti e quelli derivanti dalla depurazione degli effluenti, con gli automezzi di cui all'elenco allegato, che fa parte integrante del presente delibAr~to;

J;1 Ditt;:J i'TASAN S.i'-.1. dovr~1 inoltre osservare, penél la. revoc~ dell'autorizzazione, le seguenti condizioni e prc3Scrizioni:

Gli automezzi dovranno essere idonei e rispondenti ai requisiti tecnici necessari per la corretta esplica~ione

dell'attività In relazione al qu~ntitativo trasportato e di dimensioni adeguate al fine di ridurre al minimo il numero che accede alle discariche o agli impianti a tecnologia complessa; dovranno altresì essere tenuti in buona efficienza e sottoposti a periodiche ed adeguate operazioni di l a.vagg i o e decont ami nazione; le acque ò i 1 a vaggi o dovranno c"~ssc-i ce sma 1 ti te seçondo 1 a normati va vi geffr: <~; - E' vietato i 1 tra.sporto c<'~ttempo.caneo su uno stB~.;so rne;;;::o, d! rifiuti speciali che risultino tra loro incompatibili in re!azione allo stato chimico-fisico in cui si trovano. Tale divieto vaJe <:i.nche nel caso di incompatibilità tr.::1 rifiuti suddetti e qualsiasi altro materiale o merce trasportata. I ree i pi <?nt i a tenuta devono e:ssere l n ogni caso dota.ti di a) I don1'?e eh i usure~ per i 1i1ped i re 1 a fuori use i t a de 1 contenuto; b) accessori ,;:: dispositivi di sicurezza le oeprazioni

atti ad effettuare in condizioni

e) rriezz. i di presa per rendHre op1?razioni di rnovimentaz:ior1e.

svut .:=:tmento; ed agevoli le

CL<?, ai sensi della de:.iberazion•? G.R. n.1.:1390 del 17/12/84, punto 3.6.4, il t~asuortatore di rifiuti :::pe1:;ia.li è tertuto 2 possedere, dura.nte i 1 trasporto, une'. scheC3. di classi~icazione dei rifiuti compilata d~l produttorP e una b.:il l.3. di ;,1;:;co;npa.gn~rne1t:~o in .-_~ui :::;iaLo indicati i ouantitdtivi l.:<. tipologi.3, il sog[,<::tto di prov<=:nienzr.i, il ,:, .. :.;1 :n.:.:':.=tr·'o ·~ un.;:; ,·:ic:h~<'•f.~,zi·:inrè di a.cc:et: ::azionco: dccl leg-3.le :-·appre::::•:n<ari:;"= dell'irnp;:1nt·::> di sn;ç1ltimi3nto a cui sono <Ìc~s:.in.::,t:i i rifiuti, <~'JVC;.'::o gli <::;st:.-em! ,::,:1~·.::1tto di approv~zione della scelta del sito del Comune tr~rritor-i,.:drnente compet•?nt.e, nel ca::;o che i rifiuti V•?ngano sm0ltiti in agricoltura; i! soggetto a~tor·iz=~to è c:0munque ten:.itc, .~:,,1 .·1c:;cc~rt.::,r;<:;'., me•;;Iar:te acqui·:~izion(0 di i ·.,n0·a. dncument:a=ioni3, c:tv~ il riceV(JntE; s[a soggetto aut:ori z2:;·1.to a smalt.irc~ la specLfica tiFolc;gi.:1 dei r:iriuti che intc~nde

Page 49: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

1) deve essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, l'incolumità~ il benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli; 2) deve essere gar~ntito il ri~petto delle @sigenze igienico-s.:init.::1ri<" ed evitato ogni rischio di inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo e del sottosuolo, nonchè ogni inconveniente derivante da rumori ed odori; 3)-devono essere salvaguardate la fauna e la flora e deve essere evitato ogni degrado dell'ambiente e del paesa~gio; 4) in caso di incidente durante il trasporto, è fa.tto obbligo all~ Ditta di ripristinare, a proprie spese, lo stato dei luoghi; - Devono 8:-;sere pr(,1110::::.s i, economicità ed efficienza, riciclo, il riutilizzo ed energia;

con 1 'osservanza di criteri sistemi tendenti a favorire

il recupero di materie prime

di i 1 ed

- di fare obblit;o alla Ditta ".MASAN S.r.l." di formulare una nuova domanda di autorizzazione per ogni variazione di rifiut0 raccolto e trasportato e per i veicoli di nuova introduzione; - Entro due mesi dall'inizio di ciascun anno il titolare dell'impresa che effettua il trasporto dei rifiuti è tenuto a ~ornunicar~. ai sensi degli artt-3 e 11 del D.P.R- 915/82, alla Provincia e ai Comuni territorialmente competenti il quantitativo e la natura dei rifiuti raccolti e trasportati nell'anno precedente;

La Ditta ".MASAN S.r.l." Provincia copia dei contratti

dovrà trasmettere a questa stipulati con aziende o enti

per 1 a rric:c:(J 1 t. ;.~ <l<~ i r i f' i ut i ; - di far s~lve le autorizzazioni e le prescrizioni di aL~r1

enti e organismi ed i diritti di terzi; - di dare at~o ch0 il pr·esente provvedimento è soggetto a r•?VOCd o n1(1<~i:ftc<t, ove risulti pericolosità o àanno:3ità dall'attività esercitata o nei casi di accartate violazioni di legge, delle normative tecniche, o delle prescrizioni della presente autorizzazione;

l'autorizzazione, valida su tutto il territorio della Regione Toscana, è in ogni caso suhordin~ta alle altre norme regolamE-ntaci ev,::-ntualrnente pr•;:,vi;:::te dalle regioni di trari::;i1.u E-: di destir:azione final<~;

~ (Rag.

r·--·--·--·----------··-----·-----·--·--·------·--···-···--·---·--·---·-----·-----·-------·-- - \ $ \ r a z i o

I DECLASSIFICATO '11$-~'\\ "~ ~ i ART.l8,COMMA3, I! •. ~-I I ;;;· ! DEL REGOLAMENTO 1- " 1 DELL'ARCHIVIO STORICO. 1 ~., ,~

I DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, , 'J • es;Q~ -' I i N.50,INDATA310TTOBRE2013 I Ì E DECRETO DEL PRESIDENTE I I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I ! N.383,IN DATA310TTOBRE 2013. ! l.-------------------------------------------------------------------------------------------1

3

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AMMINISTRAZIONE . M A S S A. - C A R R A R A

UFFICIO AMBIENTE

Mana ·-----·----··L-.0 .... tl.~HJ~~~---···-···-··-·--···-····-····--·-Palazzo Ducale -Td. 47831

Prot.4158

OGGETTO: Autorizzazione integrativa per l'introduzione in servizio di nuovi automezzi.

Alla Ditta MASAN S.r.l. Via G.Pietri, 15 .RONCHI - MARINA di MASSA

IL PRESIDENTE

Vista l'autorizzazione rilasciata Provincia alla Ditta in indirizzo, a seguito N.975 del 29/11/88 relativa alle fasi di

da questa deliberazione

raccolta e trasporto di Rifiuti Speciali non tossici e/o nocivi , così come descritti nell'autorizzazione stessa;

Vista la nota della Ditta MASAN S.r.l. con la quale chiede l'integrazione in servizio degli automezzi di cui all'allegato elenc6, dichiarati idonei allo scopo dall'Ispettorato della Motorizzazione Civile;

;·::AUTORIZZA

la Ditta MASAN S.r.l. con sede in RONCHI - MARINA di MASSA - Via G. Pietri, 15, ad ·utilizzare per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti di cui sopra, gli automezzi di cui all'allegato elenco; Detti automezzi d"ovranno essere impiegati nelle attività di raccolta e trasporto di :Rifiuti Speciali non tossici e/o nocivi, con le modalità e le prescrizioni indicate nell'autorizzazione di massima rilasciata da questa Provincia a seguito di deliberazione G.P. n.975 del 29/11/1988.

,~-0-E-èl~~~~~TO-~J<J(~/. •. *~5\~4 t, 1 DEL REGOLAMENTO (.) ·.· :Q

I DELL'ARCHMO STORICO. 1- ' - ~ i DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, !--1 Q 'ifd.. --4_ 1, N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 i,

E DECRETO DEL PRESIDENTE I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I l___ _______________ ~:-~1-!.~.!?..~!~-~!2.!!2.!!!!~--~~------------------_]

4

~~~A~~TE (Erman~~sale)

Page 51: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

..... ~-··-... ,-_

:.

DAF FIAT ME.RCEDES

FIAT HRRCEDE4S

FIAT FI/S FIAT,190/35 VOLVO F lZ

FLAT 190/42

f!AT 190/42.

FIAT 190/38

FIAT 190/SB FIAT 190/42

Motrici

CE 413549 CE 586259 CE 52.6039

CE 220061

N'A55995 BN.204202.

CE 552871 CE 339899

CE 597710

CR 464223 CE 595593 CE607050 -CE 606974

BN 218350/ RENAULT: -420 ··. NA T3ll07 ~~938 NA R 92877 FIAT l90/38 Bfil.5391

FI.AT 180/ FIAT 190

LT" 23265$ LT 251958

FIAT 190/42 CE 583121 FIAT 190/38 PZ 164913 F'!AT 190/42 CE 59590 FIAT 190/48 CE 615544 FIAT 190/ 42. CE 570069 FIA'T 190/42 CE 492804 SCANIA 142 CE'.535791 FIAT 190/42 BZ 437892 FIAT 190/42 CE 599193 FIAT 190/48 CE 606280 FIAT 190/4.2. PV 552578 FTAT190/48 FR401080 FIAT 190/38 FR/359970 FIAT 190/38 ROMA 87208 FIAT 190/36 ROMA OSA.47 F!AT 190/38 ROMA 95438

FIAT 190/42 ROMA 28000 F!AT 100/A~ ROMA 41960 FIAT 170 ROMA 14986 FIAT 190/35 ROMA 13692 FIAT 190/42 ROMA 01414 FIAT 190/38 ROMA 68623 FIAT 190/42 ROMA 15237 FIAT 190/42 ROKA 94508 FIAT 190/42 ROMA 51741

MERCEDES 1938 TR /177644 Fiat 160 RC Pr' 205676

..

Rimorchi.

CK 3845 cz 05980 CE 3464 CE 4672 NA 10686 BN 2818 CE 5681 cz 002617 CE 26449

CE 3875

CE. 36095

CE 0588 -CE 0559

BN 002920

NA 34336 NA 33956 BR 2079 LT 1323 LT 1246 e& Oi508l.

PS 6074 CE 6596 CE 6649 CK 4500 CE 6020

CE 6363 BZ 9572 CB 2224 CE 6539 FR 4871 FR 4871

• FR 06255

G/72409 S/76675 F/71301 R-76371 T-79543

G-3757

T-51879 T-78874 M.;..76492

W-81.9$4 S-70809 N-79265 LU 7654

motrice-

- --~ ,--- ---------·"""~ --

PISCITELLI ANIELLO -e&. ANIELLO -CF: PISCITELLI

PISCITELL! PISCITELLI

AN'IELLO -cE. - ---~---~-~-----:-.:

ANIELLO -cE . n•AJ.Essro . ._.LUIGI -CE

RICCIO MICHELE -BN

SCHIAVONE GIUSEPPE -CE GOGLIA MARCELLO -CR GOGLIA FRANC~~co -cE GOGLIA FRANCESCO -CE" J ANNA.REI.LA GIUSEPPE -CR COLINO MICHELINA -CR G<JLINO MICHELINA -CE POSSEMATO ANTONIO -BU DE LUCA CI.EMIDr:I"R -NA ROZZA ANIELLO -NA LUCIANO ERAS><o -EN ESPOSITO PASQUALE -LT ESOSITO ANTONIO -LT

' DI" : SIENA .-.r.xo -CE ·

. ZACCARIE1.LO CARMINE TA.GtIAFIBRRO RAFFAELE MARTINO ANTONIO

DE LUCIA CARX1NR ARCIKRO ANTONIO DE LUCIA CAR1CINE DE LUCIA C.ARJO:NE DE LUCIA CARMINE JOV!NE GIOVANNI AUTOTRASPORTI T.RANS.ANIENE AUTOTRASPORTI TRANSANIKNX BUGLIONE MARIA

MATTIBLLI GIULIANO EIGOSSI ANGELO KARINO MENGHINI FRANCO LUCIANI CARLO

LUC!A.NI GARLO C.G.T. srl POLIO GIUSRPPF: BAT sr.1

SAI srJ

SAI srJ

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SAI !l r' 1

5

f -

Page 52: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

DECLASSIFIC.t\:{fse.RVATO

~·d 3ìt:Jl01

ALLEGATO N° 2·

CE/291780/2..375 TRAJ(Qh'TANA ROSARIO

CE/6068.oo/6348 ESPOSITO F'RJ\Nc.ESCO CK/305895/5087 ESPOSITO FRANCESCO çs/.426189/52.15 ESPOSITO FRANCESCO o-/_470720/~52. >URTINO FJUNCESCO

.. /.V/3l1022/02:200 -~ CI.&KENl'E SALVATORE

LT/35:Z226/L~ 004547 D'AGOSTINO NA/.X0248.2/NA/23441 JOVA DI COSTAliZO

·cx/616805/3859 CELÀ.j'O WART.INO !C']?;/AB51B3/2l.63 YABOU:t PASQQAX.E.

'CE/485696/PZ 2255 .F'ABOZZI PASQUA.LX

FG/300080/5676 J'ACOVITTI PASQUALE CE/534042/CE 6451 ZAG.ARIA GIOVANNI :CE/356343/6631./ / DI.ARA RAFFAELE .CE/312254/-2557 DIANA RAFFAELE

CE/00$502/CE 2710 DIANA GENNARO FG/440280/6950 COVROPPOI.I .A..m'OlttO. YG/258488/72$2 PETnONZI PAOLO FG/441750/11048 FRISO CIRO J'G/ 42$6S0/436l. COLO' RACHBI.E YG/SS2IW1/7926 FETRONZI DOlfA'l'O FG/S!J.l.210/6Ill(J I.ROMAROO GIUSXPPR

BS/659200 /BS2.194l SISTER SNC

ElS/974547/2.1941

BS/A.87197/21894 LT145365 /2401 LT 229581 /2852

LT/173741/ 2991 AQ/207144 LT 3103 LT/163190 /LT 928 LT/240l74/LT305l

SISTKR SH C

PACE RE.NATO PELLEGRINI QESARE DI CROCCO .EMILIO MEROLI ALFIO MOSCATI GIOVANNI

n ll.ESSIO SANDRO RUSCitTTO:; MAlUO···

LT378683/LT1610 SINAPI FRANCESCO LT/220170/LT R 05133 AGRESTI PASQUALE LT/226129/ 2917 BRANCA PASQUALE MARIO LT /233695/LT 2818 I!OKBARDI :-!GIOVANNI

LT/194503/2939 CARA.MANICA GIUSEPPE LT/150067/ 2833 MAETllOIAHNI LORENZO LT/350137/04502 CAPOZZI ALESSANDRO LT/607830/06580 CAPOZZI ALESSIO FR/311254/CE 4825 CAPOZZI AL&SSI0° - · ·

LT/27~3/LT 4481 ROMANELLI ALDO LT/427780/AV .3482 ROMANELLI ALDO CE/470720/CE 4652 MARTINO FRANCESCO

CE/570100/05990 VALENTINO ALFONSO CR/291780/ 2375 TRAMONTANA ROSARIO FR/401080/48_7.l TRANSANIRNE AUTOTRASPÒRTI

'r.

FIAT .190

WERCEDE:S 1836

SCANIA .143 H

SCANIA 142 '.H

FIAT 190/:38

FIJ.T 190/42 YIAT .190/38 FIAT 190/42 F.IAT J.90/35 FIAT 190/42 SCANIA 142 SCAI\.1.A "1Al S

SCANIA 14S S DAF 95 VOLVO 470 DAP7 95

VOLVO F 12

DAF 400 VOLVO AOO F-12

VOLVO F 12

SCANIA 141

FIAT 190/42 FIAT 691 SCANIA .141

FIAT 180 FIAT 190/35 FIAT -691

FIAT OM 180 FIAT 190/38 FIAT 691 FJ:AT 691 FIAT '691 FIAT 691

FIAT e91/N SCANI.A 142

FIAT 190.42 SCANIA 141 FIAT 190 FIAT 190/42

"MERCEDES 1936

MERCEDES .1944 SCANIA 141

FIAT IVEC0/190/42

li I ':

6

Page 53: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

DECl .. Ass IFICATo··· RISERVA!rO

f .

TIPO

FIAT 160 26. P B _

MERCEDES 1948 48 RIMORCHIO ZORZI 22 R075 FIAT 190 F35 RIM.MIELE MB 20A2 FIAT 190 42 FIAT 170 35 SEM.RIM.ADIGE 36 S2 RIM.PIACENZA R25 81E

ALLEGATO N .-3

TARGA

FI D52637

NA T57547 NA 035401 NA L31784 NA D31016 NA P01736 NA P7460 NA 030723.-NA 035432

ART.18, COMMA 3,

DEL REGOLAMENTO

DELL'ARCHIVIO STORICO.

DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA,

N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013

E DECRETO DEI. PRESIDENTE

'!., -

7

PROPRIETA'

PRATOSPURGO S. n. e; --di Durgoni Pietro COSTANZO ORAZIO

" " " " " " " ff

TROLIO ANNUNZIATA .. .. SRL.COS.MER

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Page 54: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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..

MA ss· A. ·eAl.&A.B.A .• ,. - I

UFJt/ClO AJJSllN'rE

r·-------n·E--cil\ssii~-ìcAT_o __________ l ' I I ' I I i ART.18, COMMA 3, i ! DEL REGOLAMENTO ! ' I j DELL'ARCHIVIO STORICO. i l I J DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, i { N.50,INDATA310TTOBRE2013 ! I E DECRETO DEL PRESIDENTE i I DELLACAMERADEIDEPUTATI I L _________________ ~:-~}~-~~!~-~!.Q_!!Q~!!~--~~-------------------l

a,.1;.i, a.t.1. Via. aum.,2/i !Am.2Uil.Eit.1E (PI)

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In :rifttiMA1o &11'&U.1oril1GHOD• &rl.lt &111'fl.tàd1

raccoJ.'la • 'ti'&IJOftO cli lit1.\.\1i S»ftia1it ri.1aaoi&'a 4& questa· ;

ho?inei& alla too. IOBAJt ·~ 1.r.1., a., •t&\lit0c 4t d.•li"beraai<et <: .

~~dt'l 29/11/1988· e euoca11a~:ra: in.t~tioni;, ptlO &t'bo 4tl ··· l&. 4001.m~t&aim1 acqu.i•iu ·ql::fr a~t1t: ai oolNDi·a ce· la ··u4-ò.e-Ut& So~l•tk • · •ll!l~"•ta: ai __ V&tJOl'tfl 4i · ftn&hi speciali,

nor.i; -coae101 •l~~oot~t «.r1.,..._1 4&1~ AtJNNt:Lcmo 41 a.eque corus2t&nt, oon 4eniil~ietna· tin&1• ~tsao_1.•iQia'io 4i emalw

t~1o ?JI.ftA.1%~ .:.,:JJ,,j·. li'bò m Ilftf';~ Pi&uw. (JfA} • ' ••, ·,. • I I ·:I • o ' ,· -· .: •• ,.

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Page 55: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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GJU NTA

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p·R O CESSO

f; .. ~.: px;•s:?nr ·q,..· qa.1.1..a _.P,..itt:a Uì FR! ... .3Ls.z:.l:=4.pp.::a..;::;:;.~e..­

!~D!~T}~IT::: E$EGG"I3~LE •. ·- ----·--------

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1). ?:residente Antonio

2} Vice Presid-=nte ~!icol.a

3} Assessore

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8) " 9"}.

10·). .. . .!.l ) " 12) .. 13} ... • . .... . . ... .,

.Segretario

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Am~ìa

Gennaro

.Edua:-d·o

Lo:-enz~

A?..DIAS CO~TE:SZ·

D'AMB?.OSIO

DEL CADO

DE VITTO

Francesco IACONO

Francesco LAMANNA

Vincenzo HAZZELLA

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Gennaro

Nun=io . : \ ...

HHII(:UC:C!

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RIZZ.O

DI GIACOMO

--- i?"'"' .Q;>·.~···

san_._ :use S. -~·

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ASSENTE As---1\·-­·;:::, ;:::_ j 'I! l ::.

ASSENT~:,

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Page 56: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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wcto:

SERVIZIO ECOLOCIA IGILNE AMBIE?c"T.:\.LZ E PREYfilt 11 ~~i~:~:·~~~:•:Jj

.::=;~~;.._~~~~._;;-_.;~::.;:::....:..::=..::.::::...:::..::::.;;::._:::.....::...:::::::..:..:::.:~~Ft...... ·~~~.

Approvaz.ion~ del Proget:r:o di adeguaccnr.o presen~ :in d3c:.a 2l/li88 • ~ •

ai sensi dellTa.rt.2 legge 44t/87 da.lù D1.tta DI.FJA..BI srl di Di ~ ..

'Francia Salva1:ore e c. con sede. !.~gale in Na~oli-l'U. Konu.go.a Spac- '<\\ · cata.,5Zl con discarid>~bl localita Casella P::.sani-Piannra-COwune di . ~

; :.

Napoli. ~ DECLASSIFICAT '-7.A

J.>KEMESSO che dal proget:t:o· si evince:

; 'UD.i.q..ziane e del.Dd.rnione:CO!l:.une di._Napoli-località Ca.."'C11:a Pisan.i-Pianu- •

·ra-foglio 63 partic~lle 10/11/14/19/21/22 <:eme ~ plauimetti.a tllee3.ca al ·

p-rogetto (tavola 2);

- negli e.laboz:acri era:sl!!essi vengono illustra::e le opere gi.i in par;;e ruiliz .zat:e e èi comple~~ntq ~er ~'aeeguamenco. dell'im.?iailtO. di. ~ltu;_e~c~ per

R:s.u. ed.a.:;siJitl.l~b{li e ·dell'i.;noiacco p~r ri=iuti sneciali cli secoada cace . . . .. goria. tipo B.

Per la discarica.di prima c~cegori~·i tipi ed i ~uantitati'"ri. :i::ass~i di ri­

fiuti s:iialcini.li in essa so~o:rifiuti solidi ur~ani,~ifiut.i speci.ali ~ssici

l~~i1i agli ur'bani,f3ryzhi ~;.~ toss~ci e.~oci•i.~~a~ili.z~~ti. ~ ?::.l~~i=~~~e~

u:i c;ua.ntitati-vo annuo ii!._ 730.00G (se~re:"'~~...i<.r::.nca1:1il3) tcm:iellate • • fe-r ~ cl,::;.::;cari,ca. di se.conda cs.cegoria t:ipo F. i ti-pi i!Ò i ~~i::.-:~<:bi ~ssi

l.lri di rifiuti sr:al~1~~ in essa sono:rifiuti speciali noncbè tossici e noci­

vi. tal qcal~ ~ trat~t:i cosi come specificati .tl p•J.nt:o 4.1..J .2. è.;all;. J'lli­

hera 1nce1:1llilri.steriale d~l ZJfì/84 per \!:!. ~uancit:~t:ivc di 150.000 (c~~~oci~ ~ua.it:a~ilaj co~ncllace a~n~~;

- l; si~~e.rc;:zio~è e prepar;zicne di.aJI:bedu~ gli .inY~sì ~ ~ffe:tu.a~a ~e<lianc~

sagom.atcra de.11.e pareti,i~pe~eabilizz~zio~e del foùdo e 4elle pareti ccn u" prU!o stra:o di teli i~ HD2E aello spessore di 2i5 ;Il!;l e Gi. ..:l seco~~o at=acc

di 1 ~ oppor~~n.a.mence ?rotetti;rete di àrec~ggio e racccl~ del pe=c~lato

con invaso dello scesso ill vasca a teDuta della ca?acità di circa mc 60,coQ~

:a.e.ilio specificato ~(::lla taYola:"Siite~zicoe e prep~rz:z:io.:ie. d~l te.:-=e!lo da

oestinare a ~iscarica 11 ;allon:~name.nco de~le acque superficiali e met~o~iche

mediante fossi di.g~rèia e. yasche di raccolt~ delle acqu~ :cteoriche che cc~

;~~~ano un pre~r~to deflusso •~rso valle;cc>.t~ollo.de.lJ.2 ~~alit~ delle ac-·

~ue di falèa Eeidnate n.5 pozzi spia ubicati c:oil:ie cia apposic;;; plani~::ri.:r: 1•u­

bicc:zior.i pozxi" ~

- u capacid. dcll • impi;;-=sco di prir.:.G. c~tesoria ~ d.t ci:rc;:: x:: 10.000.C:OC (die­

cilldli9~~) con una pr~visione di duvat• superio~e a c1nqu.t zr.ni1 ~ent=~ l'im-

r---------D-E--CLASSIF-ÌCAT·cr:--·----i I !

· i I PfR COPf4 CONfOR.li(EJ ART. 18, COMMA 3, i

~-a ~ l<· 81 I DE~~~~:°~:S~~~~o. · · j 1L ~ DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, l

I V\ \.J) ., N. 50, IN DATA 310TTOBRE 2013 I : E DECRETO DEL PRESIDENTE i

I DELLA CAMERA DEI DEPUTATI I l___ _______________ ~:-~!.~-~.!?..~!~.~!.2_'!'_!2.!!!!!l_.~~------------·--·-..J

J . .Z. sq:;;&Jt a J!!L. CC.~ Rt. !XL i z.: ' .a us a .M .. EL. .. :: ' ; ;

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Page 57: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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,fio:i'1t:.o di seccnd:i cat-i:&o :ia t:ipo B ·è di ::ircs 2. 50<.L COO ( <luc:;;ilb:: :.::i::~;;~-

;' C!iln~ooil.c) w:o.

- a discarica ~sauri::a è prevista la sis~emazione e.d il ricoprimento del- ""~ il stassa,con ·uno strar::o dren.:tilte. di ··gh.i.a.ia,uno · i:t:rato imp~"t1l:leab:.lizzan:e. V""' di argilla o· altro mate.ri·ale si~tet:ico nonchè. ·. uno st:rato di ::erre.no ~ vegecala di sp~ssot"e. vui.;i.bila- io rapporto ·ai cedimenti· ipotizz.ati <:!i ol- ~

tre duo ,fftd; -. DECLASSIFICATQI?~ CO'l&l!il destinazione d.' uso a _dis:arica esau.Z"i t:.z. si prevede l' ur::iliz.zazione ~

a :-i,verdime.nto dopo d~e ann~ da~la chiusur~·e sist~mazi?ne della stessa;' .. per ~l-oiogàs esiste apposit~ re.te di capr::azione con invio del~~ ste.spo

. . - -"ad a::t ~U.Ut? di .~sn-:u:ione ·.e recupero;

l 1 intera area dell.a. discarièa è ~ecintat:a con·retè ~etallica per ua'al--· . .

so-n.o· previsti alt-resi uffièi· e se.ryizi co.n· sta.z·:i:one di _p;asa e sistemi

a ~ezzi antince~dio nonchè bnpiantc.di.compatca~ione .dei rifi~ti ~ iapi~~ te di depui:-azicne del percolat:o; ·

I.A CotiliISSID~::-.rrcnco CONSUI.7IVA" .

istitui::a CO!!. cì..:liàera:iène é.i G.R.;::..1.423 del Z4/5/88,esaai'il.s..:i· 3li ;:>.::ci

r~la::~~i al ~rc;etto,es?~i;;te

P.ARERE FAVOREVOLE al.ltapprovazione·con le seguenti;

PRESCRIZIO~!:

1) che la quancità !"ia.ssima. da pot:e?:: conferi:::e o.&.i.. cinque ::i.n:ii n~lla tlisca::-i­ca di pri:::l.a categoria sia pari a·3.650.000 {tre:!lilioniseicentocinquanta~ila) "tm:xnellate-;

Z) che la ~uantità·i:.assi:ma di rifiuti da confer~re nei cinque a::i=.i alla disc~­rica di seconda categari.a tipo B"non sia· super~ore a iS0.000 (s~ttecentoci~­qu.a~ta::ila) toruiellate;

3) z chio.sura dell'impianto la dèsti~azione d'uso per ~i..;verdiaer.:o potrà av­~e~ire solo dopo tre anni dalla sistemazione finale della discarica ed i~ que­s~o periodo dotrà essere continuata la c:apt~zio~e dcl percolato;pari~enci la ~cca di c•pt•zione d~l biogas dovrà essere tenuca ~ esercizio par u~ ulte,io­re periodo di dieci anni; 4) fino all'~nerata in funziona~ento dell'impian:o di depurazione d~lle acque

di supc~o del pe~col~~o le se~sse dovranno esse~e éebit~~~nt~ 3~gregaté ad-in­~""iate ad ii::pianti di depurazion~ in grado di provvedere al loro tratt:ime~co; 5) sarà cura della ditca DI.~;BI srl munirsi di tutte· quelle autorizz~z!oni.

1.,-----·---n-E·-cil\ssii~-ìcAT_o __________ l1

--...

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I DELL'ARCHIVIO STORICO. ~- --··- • - ••• -· t! ,l;..'C41 ~%. \ti } g:_; i, DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, TIÌ'1'Zt>.W°J!"tl.~~li JI ;"./\ '<:...- ~~I

• Y!'"~•~-· $.""'T ,.._ .. / I . N. 50, IN DATA 310TTOBRE ~13 . .. • I .:.. .. : . i • • ·E DECRETO-DEL PR:ESil)E:NTE ··-·· -· ·-~ _.k.-- •

.. :.f.:~~ .... ~~G.i\MERaDEIDEPY.TW~'~~:;_:-_::-:_ .. r._:. ~· .... :: . . ·. '· ·~'..._ ___ ··- _:.: i N. 383, IN DATA 31 OTTOBRE ~13. T L-----·-------------------------------------------·-·-----·--------------·-----·----------l

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!!l!JL.X?::Lt .. i. ·. 12. _cz.; a.ss .. sz ··.:.'. IJJ. . .J. ti.Z J&.L .. IWLL.. Cl _,.,._ ·.~

11

Page 58: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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KO _,pi. c~e~e~=~ èi altri Enti pe~ l~ r~ali~za:ione dell'ese.~ci2io di c~e c-ra~ca- ~~

,td; . ·~ DECLASSIFICAT~~

~ RACCO&\i.'IDAZ!O~I

l)i po~~i spi~ previsti nel prog~cco dovr~nno essere utilizzati pe~ il eontrol-~ lo dell~ 3cqua di fald~ che a~r~ ef f~ttuato a cur3 e spese del ge~to~e d~lla

discarica. Le relativ~ procedur• ~ =~todich• ven;ono scabilic~ q~ll'Autorità di controllo a·~ovranr.o e~se.re attiv~te. entro due mesi dalla data di iniziQ dei lavo~i di ~

2)ntlla sist•c.Sz:ion_e delle pio>.r~ ci, della di.scarica dovrà. prc•.rede.rsi sin dall' ini :io 1 1 ~verm...,.biliz:caz,;.one delle :o;i:e~se per un' .altezza di' àlt11<U?O sei m.ecr!. d..:?.l

fondo al fine- di i.m.p~dL=$ fenc~eni di infiltr~zione late=ale. ~ Succ.e.ssivameni:;e all 'ucilizz:azio~e de.11' intera :z:on.i di fendo la p4e:dctta .altez-. :z:a pot~à esse~e ridotta 111a dovrà procedersi se~pre con un f~anco di a!p:i.eno tre c.etri dalla quo t:a di colt:ivazio:<e_; -·

3)la supe~ficie finale della·discarica dovrà essere CQnfor;;i.ata con oppo~~une-pe,::.. <lenze.atte a far deflu~re le acque sup~rficiali v~rso gli-as1stenti canali di g:u~rdia che cingono la discaricà.

·. I COXPO::-rr:.HTl:

i\l ,.,,,,.," "~<-., .. ., ... , ~ I \.. v &:::-: !.., ·~ Ct .. r .. 1:.· .. -.. · i·r ...

- ....... _: .. 11' .. ;~I\?.. ~"" r"-1'!'~ .. ::.i.1:.:":.

2 9. 1L : s " ·= 6 ~ t. ! I • I

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r·-------------------------------------------------------------------------------------L":.j <.i:•:, ~ t' T .'\i:.-~1-.! .. \.. !,. :. f J:"' I ~ i I DECLASSIFICATO : f(J:-T._:::;:•~1-· 1,;,1;~·-::i ... r. J . _

i i '.J..J 1..4"~-i ART. 18, COMMA 3, i · i DEL REGOLAMENT~ l . I • l

·I DELL'AR~HIVIO ST9R.1co. I

! DELIBERAZIONE DEl.L'ÙFFICit> DI PRESIDENZA, ! I ~ ! i N.50;INDATA310TTOBRE2013 i Ì E DECRETO DEL PRESIDENTE i ·I· DELLACAMERADEIDEPUTATI I ! N.383,IN DATA310TTOBRE 2013. ·1 1.--------':'----------------------------------------------------------------------------------A

12

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Page 59: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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~és:s,~.~i =2~e=""""""'o:-1:~!:-C~O::L~0:6e;l ;C~A~S~U~~~n~:i:R,~-;;A~-~~~:'"'·~~:;;'A:-----·L:.-·~;;;:? e;;·~~~_.,,, ' ....... -- ·--'·---p • i) 1 -·------'-~----

~ oÉci~~~FI~~...t~-{~

N •• 913l._. __

c.~· -COMMISSIONE DI CONTROLLO

suU' Amminist;azione··delf a· "Regione······ . Célmpania

Registro della C.C.AR.C. 9 D l C. 1330 ·.

Del~razione cella Giunra Fle;lor~le N. _ {J;f/ , - dei. Jf- !!_-_li

C O N T P. O L !.. A T O S :: ;i Z A R I l I E V I

• ...::v.:SSIONE

IL PRESIDI!NIJl. (F.>o Giord..:zr:o}

~f.

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GIUNTA REGIONALE D~LLA CAMPANIA

SEP.\f!ZfO SEGRETE:RIA DELLA GIUNTA

O ?~ Se!Vizic Piar.i e ?roçram.~i:

O 3~ ~ .:11!a,.; ?e--ier<!!I e P~r=:;!~

0 .t} Sef\'i.tio fl3;bn!!;i~ G_,r.era,e;

o ~) ~rvizio ue=r.io e. ?~:imo..•io;

0 6) ~~ F=e 11 i"òov:i:

0 7) ~Milo Ur~~ Piani Cor.l1..-rwi1i;

o .. . _ S}' ~MllO ~i.;o!!ur;., Caccia e Pe:.ca:

O 9) ~ Fore.ste;

0 11) ~..,;:~ T1;1r=o ~ ~:

O 12) Scnr.i;i9 C\/IT'~iòr ·

0 1:!1 Se~M."IC A!!;o•: Gtr.r.ai. S:::-.:..!:' ;.'-·::•?-~~..,,:i,:~.r,, :;;,

~ ~ ... _ Al

O 1:;~ ~z:o Ì...'1-IC!O -. Prc=.:..::ne ~e:

O :401 S'?~ia Fcr~..?10"~ ?ro::sSi~e:

O Zii S4r-l\loO ?l..lr:>e.;l c:111 i ~mtona: p,;,, .a • .:-.... i<.me e Ge::tic:'!' di-I T -tn:ot•o:

. m1::ar1n • Ra~ 'c;n çli Or;;a..,. c-~::-i J.$ :_.

')!:. l~} ~::-.<ZJO E.COIQl;-1 • 19um~ "-'TI0to-::a· .. ; : •Y,:;•:::.cxw: . •.. -

0 15} S!~io Velet,,.~ri:;: • . . .

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.. • • • • <

:_; =1 C.o:,:~,.,.·:-·~ ~1cr:'! •e-:::JON1l1 CT.;.• ~- U<.-t' I U:

o l~ SeMZio As:lstenza Sani;an;i., !::: :::,; ~•~1'1.:1()<'<:. ~IOO'tr.~'°"9 ~ A::s.'SICnG CKl'.i<:'Z in

~·ui~ .....

o 17} ~M:io ·~~ • Cu:h..r;i;

ll SEGRETARIO DELLA GitJNT.C.. Rt:GlONi:..L:;: 13

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Page 60: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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la C.U. ~.Z53 del D/9/8!.. ~ succe~.sive r.~è.lfiche i:d i::t~sr;!..:io;\i sor.o st;~t~ i_ .. =~:~ i~ e.tsposizioni per l~ p:-!=

0

2iJplica::::!oi:t_i dell' :>=::: .4 ciel D.~ .R. ::.op::a c.1c~t::r;

';'

'

-- cne c::o:i n.t. 351 ée.!. 3l/S/ò7,con•er-;:it:o c~n :iod!:i:::azioni m~lla ltgge 2'3/10/Sì n.~41.so:o s:~ce det::.ate lQ »Dis?osi:io~i urge:ti L~ eateria ~i s~ci~~~~o dei r!!ic:i";

·\"IS!O

- i.i Fos~:~o p::es.entato ai s~\'-Si è~ll' :lr:::. 2 della le;;g~ 441/87 ,fa.lla dit::::a. iJI.!:\...-1...BLsrl------·--~------- c~n sede hg;ile iu ~apoli-Via ~nt:ag~a Sp~cc~cz 521 sic~ in l?c~lit:i Casella. ?isaci-?ia~u~~----------~~ Co.:r .. h1.i! èi ~a poli ---------- -:or.cc-::ne~~e 1 T ;.degua!lle.'1.tc <ie.1!.:!::;.?ia:l::ò à.l sl:4l.t:i::le:i.:o di riifo::.r in u:::ivi.:::à alla· dat:::. .::.::1 3!/!.2/ef: "'1~-.::z.-

a . . :~ i ::e<n1.i:;-::i =i.:;l.:'1.t c:-evisci d011.l~ '-·ige:ic!. ::is;::osizio;i.i; .

• • .. .o •

- !.l pare:~ ~~?~~ssc nèlla seduca dal !3/lOiSS ~~!la Coc=issio~~ Tecnico-Cons~l­civ•,~c~~i:a. con Delibe~a di G.R. n.1~23 del 24/5/88,csecutiva ai se:.si· di leg­ge.che fo:-::<> pa::ce :inceg-:-a=t~ dell.a ?:::"~den:e. dtlibe:-a. -'! dal quale si e..,,·i:lC2 che . . \ . .. ·. . . ·~

il ?~ose~~c à ~~=~ca7ole di ~??=ovazio~~ con le pr~scrizion..i. ·e ~~cco=~~dazioni i.~

esso ~o:.;:e~:.i\:e.;

D E L I.B E: RA

!.:· i..-.pe~r.o de.Ha

· dal.la pt'ue~te. de.Lloei:a~iono ·r h-1 • • .. "•

ne ~$S~~to s~l ~a?itolo ~--~-­

; -------·· __ dd bil:lacio pe-:

'~ ;a t · 'l.!..e:sc':.<!z.io !ia..;u:izi~do 19 8_ ch:

-·: ·.;. . cont~'bih!

\. :s::a:l:..i.ac:er.t:o di bila~cio ~-·~------~_..

I l I.. ____ ___

p=e~~n:e ic?eg~o t-~----------<

dis?Cnib~lità resid~ L •. ~;:._ _______ _.;

S UE--·· k.2 Bi , j) . . .. . . - ... ~ __ ...,.._.._~ ..... --~_:......._.....:~:_ I L ~. 4.S•Ft- )SU . A.

·­.. .. se tG &.J : .•. e ZC::·

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Page 61: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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DA ECOLOGICA SUO MARAHO HA . . -,r .:./,,._· /

r·-------n·E--cil\ssiF-ìcAT_o __________ ] :(·O

i i 0~~-' ART.18, COMMA 3, 1 ~ 1

i DEL REGOLAMENTO 1 s.~ . I DELL'ARCHIVIOSTORICO. ~\ • •

l DELIBERAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA, l . I N.50,INDATA310TTOBRE2013 i PROYIKçu,, lii H.l70t.1 - .

~Ttl ~ • nu.&POAn 1 E DECRETO DEL PRESIDENTE . i I . DELLA CAMERA DEI DEPUTATI . f ·_ .... . ~l!..~m:.

tJmr::;ro. ·~ ~N!S . . . . -· ..

1 N. 383, IN DATA 31 OTTOBRE 2013. · I • l--------------------------------------------------------------~---------------------------J ..

.. -:· :·-:;;. ...... ~: . . ·-. ., ·- ..... _:., .. ·.-

... · ·:.·~···. ::.,~:_,:);:/'.\:: .. <-~-.···:·.'·.:···· .. - . '> ... - .. ·. ·.·: . . .... :.<::}:·':'.· .. · . .'·;:. .l) ·_ La· .. -.:-1iiit:..a.Z.ione·:.·-·int~òdotta -:Aalla._:: Re<jione ·.Campania . al lo'::_:> .. ,;..;:,· · - .. ' .·:: ,.-· ;:---sma.1fi.IIlent~:-::;' di_·;rifiuti ~.di:provenienzà extra: _regionale, - . nc1:.:i_:··:: .. :.-._·»,. :: .. -· . ~ - _ .. : decreto~i~·=-regionale>: n.6441- del ~29/11/88 non·< trova·. ri.scontro~'·:.:· . .;.:.;-::.:-:, ......... ::: -

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I -1

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I

. ·. nellh'.1::;d'.is~o$izfoni··: ··dett"ate-'in'.matér:ia ·-del :DPR 9l.5/82 ~ -. Tale· ... -· .: :: .· · "·vincol~· puo ~.ritenersi. quin<:fi le.gittimanl.ente operante solo nei- · · confrònt~ ~;!.-·_:quegli ·impianti che per_· èa.ratteristiche tecn.iche ·-

2)

3}

4)

e. gestionali non sono.ancora pienamente rispondeuti alle disP-os.izi·oni ·dettate · ·dal DPR 915/82 per. · la· tu.tela dell'ambiente, mentre non puo' .estendersi agli impi~nti

pienamente rispondenti al~e disposizioni d~l'DPR 915/82.

Le ceneri delle centrali termoelettriche per le loro ca=atteristiche chimico fisiche possono essere considerate ;nat:er:ìe seconde pii..4ttosto che rifiuti; ed infat.ti una pa.z-te considerevole di essa viene normalmente utilizzata nell'industria per la produzione di cemento. Pertanto il lor:o imr;>ie90 in impianti per lo smal tira~ntq di rifiuti con funzione di imper~eabilizzazione. deve r~tenersi s~mpre

possiblile e non sottopoo.ibile. a vincoli =eÀ~tiYi ~11n

1·...:.~~""..-:: '1.i. pri:.>venienza.

Il TAR Campania con. ordinanza n. 367 dal 17 maggio 1389 su istanza della societa' SETRI ha ritenuto che la limitazione introdo~ta dalla Regione Ca.mp.?.nia nelle autorizzazioni allo Sra.altimento Cl. rifiuti dà essa ril~sciate, r~lativa ai

rifiuti di sola provenienza regionale, sembra lede~e la libe=ta'· ai i~piantiva economica della societa' istante e non trova riscor.t~o nelle àisposizioni dettate in rnate=i~ del D-P.a. 915/82. ed ha pertanto.sospeso ~al~ limitazione.

La Societa '· DI. FRA. BI sulla base del le risul t.anze delle visite .ispettive svolte dal personale tecnico di q~esta

a~"ilinistraziooe es e rei ta l 'at:tivi ta' èi smal tiroent.o di rifi'.lt.i nel pieno rispetto del le . disposizioni del I).!?. R.

QlS/8~.gia' àa alcuni anni.

Per le suesposte considerazioni questa Arnrninistr4ziorte, e3p~ir:ie · · per quanto dì propria competenza il . proprio assenso allo

.· -

l c.5::-1. ·::

.... :-!

·~ -·

~malti.raento:-prèsso l'impianto della Societa' DIFRAB!, sito in '· Provincia di Napol:i, localita• M~mtagna Spaccata,. di' ceneri di . ,

·carbone·. pr.odotte dall' Enel · nel le proprie cent.t"ali .. ·f~,Jj termoelettriche; .. · senza· .alcune limitazione·: circa. ia·. regione di. ·· ·· ·

. pro"veriienz.a. .. d.i"·· dette cen~ri; · ritenendo che d.etto vinc~lo non ·-.sia·': .. :·:: .. .._;,_··,.-.:. . . ... operante ·.nel :ciso :.della-_ soci eta •.::.DIFRABI ·per: iÌ:.otiv-~: so~rnétti vL~ed.::;.".. .~><· .";(;~.-.;"( -.:_-· _' ..

. j.~~jtf:;~;rùi~.~~·;~~~~:i{ ~·i/.i ~··."·~;;tr?<d~~~-~~-~-~·g {~~;~~.··:~~;:\;~~~~:;;'.;Z ~~·~.~}'.~~~,~~~~if f;f ~;~~~>;k~~ .. :;;{:-:~~ . . . : alcu.n1:::,ann1::la~·propr1a··~.d1scar1ca" nel~·rispetto .·d.~lle:-.'d:J:.sposizion.e"~-·:~?:,'-}·.~.::-.; .. ::~.;·.,··· . .- . ., :. · ._.·--. '. ~:·:d.é'i.:'.D ~ p ~ R :~. 915·/ 82~~-'.- ~· ::: -.::;·· . .': :'::'; ~ '. ·::.: ... ::~·-::;~::.-:.>:.:· '· ... :': .· .. ·.-~ .. _. ..... -· f' .... ::. ··:·:·:~:--: . . <.:.~-:=:~:·:,_·:~:.;.~~/.;_ ... ,~?;·:.·:·::. '.· ... _· .

. -_Per.:,f :in<>tivi<;·9s~f~ttivi .-: ·ln·' qUa.ntÒ.· 1.e ·ceneri . verranno.·- utilizzate:~-~ .... :-'. ·., -. ·::quale·:·. materia .seconda per '.la bonifica e l.e impermeabilizzazione .:·. di discariche gia' esaurite.

15 ~~

·),; ,_., ~-.,-.....

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Page 62: Interrogatorio Schiavone - Commissione Bicamerale Rifiuti 1997 - Desecretato nel 2013

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OA ECOLOGICA SUO nRRAKO HA

La· Societa' DIFEABI comunichera' dirèttam~nte àlla Provincia di Nal?oli,. ·.·Assessorato .a.11 'Ambiente ed Ecologia la quantit.a • di ceneri di provenienza Enel introdotte settim.analmente.nèl proprio i:rnpian'to, e si .atterra' scrupolosatnente all~ disposizioni c:he con -s~parato · atto questa Anuninistrazione adottera r per garant.ire 13.

.... 3

·.\ piu-' scrupolosa tutela dell 'ambient.e.

J :_J . -··1

.-

L'Assessore all'Ambiente e all'Ecologia Prof. Razfaele Perrone Cap~no

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16 ·""· TOTRl.E P.83

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.. ~""-="-"':""'·xdf~~~p~~~ffe.:&iH91 --.-:.~~~~-~·-~~-... ~:~~~,"~~~-c~··~;w~~~~

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~----,...-:--:--------------~---··--···· .. -- .... --.... - ...... --------------------~ ........_ ;' 1c4'.a lcg •. !C\ :\.:tpoll-11'l.:i ::111r.t:i:;tt·'l Sp~c:c::tt:i 521 concec~e:tce 1 '~dc~'.!~m-cn-

-. ,_1le.-a!.sp~ zI.on!. CQ:\Ci:nutt: r...:l D.?.~.'H5/3l ~om::hC: nc:ll~ 0•1llbc:1 c!e!. Cc~!.

. ~ ·;Ji I~ç;; ~·5c.1:rLllc dcl Zi/ì/C!O:.,•ldl.1 <li:><:adc;i tll Prt:rt.3 co.:c: 6~d.~ -: è-:lb. -

-·· ,· ~c:.:tt"lC~ d!, s~·CO:tc!:t C 0'\tt:;.•::-i.1 tip•1 ?.---------------------------------~---- ~o loc:::i•:::i C:::;•I b i'!· .. ;:d ·1'1:1:: 1:-.1 r:.i:::s::i•: d f ::.1 ;>•>1! ~

'"o:i l~ ;n·cs.:::i:icn( •! r;11.r-•.::..1:.•!.1d•,:1i •:··::···:t•::•· r.•:i ;,.::-•::..: -=~iH'c:>~o c!..!.ll.:! Cc:i- ~l

/::i.i;s:..o~..:. !cc::tko Co~:::.ilt:L·:.1.c:h•: :'•):-::... ji:l:":'! i:::•:;::-~:irc d<:l!.:i ?~C3t.:o:.:.e cclibé:~ ~

. ~~:':l~~- ~ot1Cic;t d.:t!. 1 •r1·.rc1:11;:::i :tp;rrw~.1.du:i'-= i!-::! ?:u;;.\::to :!!. ;idcPu:i~u~~iS~!f ICAT"' fa~u :i c:-:i:-:i ~cll'Assc:;:;o-rc i>t:C l'!~i1.:ni: 1: :;.1:llt:.,r1::st~ l1'1tOrizz:~C.'!1 l'i:iizio de!. ~

. ..

lnvo:-i ~ht: co=m;:.i.: c!ovr.::XlO ;i·r-;:n: t•:r:im: c:nt~? P~'J ~lorni è..:il.1' ini:z:io degli

scusi. A fa~ d..a.1:a cbll::i dci::.i::~ not:i!ic.:i rc::c;l ~ut9-:-h:z:~to 1' ~sct-<::izio pro·.rvisorio., d~ll'

i::zp!..:;:u:;:> fino :ill;i p_:-escnt:iz:iozu: di un ilC\:!:St:;ico .d.f. :i-.r.rcnuc:.:t ult:i::::..:tzionc ·del~~ O?l!re di ;iç:e.&t:=er..co. ~ il<is.c:i.::.c'o .<l;ill r 1\=i.n i~ t.r:l:z:ion~ Provinci~le c:ccpet~n. te. . pe-:-

. · i r ·~mto•.l.tJ. · · .\ll'seitu.i.3ù:i~~~ ài ,•,h.H~ ..1Cti...1e.'\e.:, J...:. l".J..:'t..: J-.l C.,.:.'Ì.%i.i !:c~l~!i.?..U Il~c..si..lc.,­""" iJ..cl.l.• "3l,,,.1-4""• "'"'oJ..vu.,1.l...:.~u •.•.1u!v; ~·: iJ•&L•.:: ~ c..z".:ll. • .n.~~v~::>Và.1' y~.z.. l. • ~~.Lt::u~ ~ .;,.a.u:i..­

t.i.,.CLC_~t!:\!! ~l J~,,:.~icC.~ J~ .\.,:: ...... '.i.""''·''··1·"1·~ .J<i.:C: .. ~::.~ .. v ..

T, t ori~r~°i;tiç 2rn'l'i1rigr1 n dnr.iltl'i rrua I 1r.1 l r nnrrn 1:i i1i:~1r\la;i~m il? rmn vnnrnnn i'n i z.lat~ -è: \\•..J:t YCI!~:.U.~U uJ.t..i.i::..l:t.: U\!i tc:.::;.i..;:.i, }'L\.!f r~_s.,at:i ..

lhilli.-!i.1 .. •• ii. mi. r.l JIU!S~lU •Hu111u J1J1•u aifiuio n11u1i. i. •i.pi. IL •L

.finl'i. rm··:i<;t'i ..i.:."Ob:xr.xtxxx~x.Kx~ ."'.·,lh co~:i~iv~ •./'ig~ncc· e. d,:,t,_7·!:''"''- 1:~ c!lscar:!.ca··

-H; !lt'L .. ~: '-"'l"h"~l.;.i;~.5.U·_-,n.flu~·r· :q>~::!.~.!.~ ass!::iil.,i>lli ;ig_li .:_ .. ;.::i.:..~ f ... ,..~.._i - ~ · > .1 ..: - ...... ,: : • •. .. .... ...., \. . "' • . . ... - -.I -. ... ...i .. , • - ....... "· ...... o . ~oss C:- ~ il9..,l.t. ij~,i;n .. n.<t.r.:»f' :-~- ·.:; r'.~1:C.:l(.LC:l <11. .oec:in.:11:1. ••e . ' ?, · ~"t .. ·r· .... .:~1.; •.. • • • ·• .. • ..- "==:!-':...ll...t.G ~ ... po_ :-:::.-, ... u l. S'i>C~---- - ... ossic:i e nncL·:i. c~n;~ cc:::.:: ·c:c~!io so(•ci:tc:~t:o .al ..,,.--- 4 ? 3 ? . .._'{.lgC:,'.:t,'{."'-"-'O:C-:i ....... ~ J.,;1 ... ..!-.:E~ .... '"' .!..:l. c~._..!..:J.-:..•.1 .r.:.c ..... ·; ... r.-.::...H-è.'.:'l..~1~ .J.~I''?..ì / 7/n"!. ~-;, ...

'iiann r"irìn"il·rniirnr:· nrnrlm1 l 11rìl11il!iì:ll1\1 d'.il liii 1 l111I1 lu 11r11n Rrd1111r isrmmnin1 . : .. I

!H. ~ar.i:.i~~:!.0:1:a al s~rtiz:io ."E.:1:;olQ>:tn. I;ii:~~ ~~~~~;;:q~L ~ .~;~Y.i:FF~~q~t dell' ;:se;:~:

esezuìbile ai

s-:nsi del.l'ar~.49 della le&~e 10/?../5J n.n7 .~nn.,.~dn-::-;;~:i gU. ;:;:-rr.rr:i. t:l'"r.=ini. per l.'

adeguace~co degli"impian~i di sm.1lti;tcnto.

SEGRE.liRI.O

{DI GIACO~)

-~ ... ,.,=_ t --: !:i .. ~\

. ; ;--:--i ... ., . I : ·. I .. ! - .... , .... ' -·I. ....

IL FRZS1DDITE

(FA...'ITINI)

·· r;·-----·n·E--cil\ssii~-ìcij .. o .. ~-·:g;;~ .. • I ~ I

·• ~. ART.18, COMMA 3, ! • I I

i . DEL REGOLAMENTO- i . I~ I :.; :;, DELL'ARCHIVIO 1!TORICO. I :« ·I DELIBERAZIONE DELL'UFFiCIO DI PRESIDENZA, i

i.:--. N.50,INi>ATA310TTOBRE2013 . ,I

É DECRETO DEL PRESIDEfTE i·. DELLACAMERADEIDEPUTÀTJ,. !

·. i . . · . · N. 383, IN DAl' A 3iOTTOBRE 2013. ·- ' ••• ._!_. . l----:-----------------;-----------------------------------------------------·--------'-------1 • • -

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