Verbale di interrogatorio delegato - ELSA Firenze · Verbale di interrogatorio delegato...
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Verbale di interrogatorio delegato dell’indagato.
In data 17 agosto 2016 alle ore 18.30 negli uffici del Comando CC di Locus Amoenus, siti in Via
XX, avanti ai sottoscritti Agenti ed Ufficiali di polizia giudiziaria XY è comparso Aulo, in rubrica
meglio generalizzato, assistito dal proprio difensore di fiducia Livio, con avvertimento che le sue
dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti, che ha facoltà di non rispondere ad
alcuna domanda, salvo che per le informazioni in ordine alla sua identità personale, che se renderà
dichiarazioni sui fatti che concernono la responsabilità di altri, assumerà, in ordine a tali fatti, l’ufficio
di testimone, salve le incompatibilità previste dall’articolo 197 c.p.p. e le garanzie di cui all’articolo
197 bis c.p.p.
ADR: non conosco benissimo Tizio, so che è il proprietario del “Double Track”, ma le volte che sono
andato non ho mai avuto modo di parlare con lui. Invece, conosco molto bene Caio, sia perché è il
barista del locale, sia perché abbiamo avuto qualche divergenza a causa di una ragazza.
ADR: posto che mi chiede di chiarire le circostanze di cui sopra, le rappresento che c’è una ragazza,
Tullia, abituale frequentatrice del “Double Track”, che è molto interessata a me e che me lo ha
manifestato chiaramente in passato. Da parte mia, ho sempre ricambiato senza molto impegno.
Tuttavia Caio è innamorato di lei, per cui è capitato che nel tempo vi siano state delle naturali
incomprensioni, che si sono risolte sempre più o meno pacificamente.
ADR: ieri sera, mentre aspettavo che Caio mi servisse da bere, è arrivata al bancone proprio Tullia;
nel momento in cui si è appoggiata con i gomiti sul ripiano, Caio si è girato per portarmi il bicchiere
e, vedendola, ha sussultato. Appena se n’è andata con il suo drink, ho allungato la mano per prendere
la mia bevanda e, intanto, mi sono avvicinato all’orecchio di Caio, dicendogli di guardare Tullia e di
desiderarla da lontano, perché non avrebbe mai accolto le sue avances.
ADR: non appena finii di parlare con Caio, arrivò Mevio dal bagno, chiedendo di prendere qualche
avanzo dell’aperitivo della sera. A tale domanda Caio rispose intimandoci di andare fuori dal locale
perché eravamo senza biglietto. Istintivamente guardai i miei amici per capire se fosse uno scherzo;
immediatamente realizzai che Caio faceva sul serio, avendo egli abbandonato la sua postazione e
avanzando spintonandoci, concentrando la sua azione violenta in particolare nei riguardi di Mevio,
che gli era più vicino.
ADR: avendo capito che la situazione stava degenerando, cercai di guadagnare l’uscita. Fatti pochi
passi verso la porta d’ingresso, mi girai e vidi Mevio e Filano correre inseguiti da Caio, Tizio e
Sempronio. Pertanto, ci dirigemmo tutti e tre al di fuori del locale, provando a raggiungere la strada
lì vicina.
(omissis)
Il dichiarante I verbalizzanti
Verbale di interrogatorio delegato dell’indagato:
In data 17 agosto 2016 alle ore 15.30 presso i locali di pronto soccorso del nosocomio di Locus
Amoenus, sito in Via XX, avanti ai sottoscritti Agenti ed Ufficiali di polizia giudiziaria XY, è
comparso Filano, in rubrica meglio generalizzato, assistito dal proprio difensore di fiducia Plinio, con
avvertimento che le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti, che ha
facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, salvo che per le informazioni in ordine alla sua identità
personale, che se renderà dichiarazioni sui fatti che concernono la responsabilità di altri, assumerà, in
ordine a tali fatti, l’ufficio di testimone, salve le incompatibilità previste dall’articolo 197 c.p.p. e le
garanzie di cui all’articolo 197 bis c.p.p.
ADR: conosco Mevio fin dall'infanzia. Siamo soliti uscire insieme con frequenza, in quanto facciamo
parte dello stesso gruppo di amici. Capita sovente di passare le serate del fine settimana nel locale
“Double Track”.
ADR: sì, conosco bene Tizio, è il proprietario del “Double Track”, del quale sono cliente abituale; il
nostro è, comunque, un rapporto di tipo superficiale. Conosco più approfonditamente Caio, il barista,
dal momento che passiamo gran parte delle serate al bancone, intrattenendoci con lui.
ADR: non ho mai avuto problemi con Caio; so, però, che ci sono state in passato alcune
incomprensioni tra di lui e Aulo, poiché avevano interesse per la medesima ragazza, Tullia.
ADR: ieri sera per quanto ricordo, io, Aulo e Mevio siamo arrivati al “Double Track” verso le 23.00
e ci siamo fermati, inizialmente, al di fuori dell’entrata, dal momento che dovevamo aspettare che
arrivassero altri amici. Peraltro, eravamo indecisi se passare la serata in quel locale oppure se dirigerci
altrove, per cui non avrebbe avuto senso pagare il biglietto di ingresso prima di confrontarci con gli
altri componenti della comitiva. Dopo circa venti minuti, quando ancora non era ancora arrivato
nessuno di loro, Mevio sentì l’urgenza di andare in bagno, mentre io e Aulo avevamo voglia di un
drink, per cui abbiamo chiesto a Caio di poter entrare momentaneamente, in attesa degli altri.
ADR: Caio acconsentì senza problemi, pertanto, mentre Mevio era al bagno, io e Aulo abbiamo preso
un drink, conversando con Caio.
ADR: la conversazione è stata molto tranquilla.
ADR: poco dopo, Mevio tornò dal bagno e, affamato, chiese se avesse potuto prendere una manciata
di anacardi e qualche patatina fritta, avanzate dall’aperitivo della sera e rimaste ancora sul bancone.
A tale richiesta Caio reagì con fare aggressivo, dicendo che non avevamo pagato il biglietto, per cui
dovevamo uscire immediatamente. Al nostro rifiuto, incredulo di fronte al repentino cambio d’umore,
Caio uscì da dietro al bancone e cominciò a spintonarci uno ad uno, concentrando la sua aggressività
principalmente su Mevio. Inoltre, nel frattempo, giunse Tizio, il proprietario, il quale, avvertito dal
primo, diede manforte al proprio dipendente.
ADR: mentre Aulo cercava di guadagnare l’uscita, io e Mevio cercammo di reagire all’assalto
difendendoci con le nostre forze; tale resistenza, però, scatenò ancor di più l’azione aggressiva di
Tizio e Caio, i quali chiamarono il buttafuori Sempronio a loro sostegno e iniziarono ad sorreggere
le proprie forze con gli oggetti che trovavano nelle vicinanze.
ADR: visto che la situazione stava peggiorando, anche io e Mevio raggiungemmo
di corsa Aulo e, tutti e tre insieme, corremmo fuori dal locale. Tuttavia, fatte poche decine di metri in
direzione della strada lì vicina, fummo raggiunti da Tizio, Caio e Sempronio. Io, trovandomi alle
spalle dei miei amici, fui colpito per primo e cascai a terra. Non feci in tempo a rialzarmi, che Tizio
mi colpì ripetutamente con una bottiglia, insieme a consistenti calci e pugni in tutte le parti del corpo.
ADR: mentre la furia di Tizio mi stava assalendo, non so dire cosa stavano facendo in quegli attimi i
miei amici, oppure Caio e Sempronio, perché ero sostanzialmente paralizzato e, per quello che
potevo, ero concentrato a difendermi. Fortunatamente alcuni frangenti dopo, Mevio intervenne in mio
soccorso, riuscendo a colpire Tizio, il quale, però, ripresosi dal colpo, raccolse un grosso ramo, caduto
dalle piante presenti nelle adiacenze, e cominciò a colpirlo duramente in risposta.
ADR: nonostante fossi ancora parzialmente scosso da quanto avevo subito, riuscii a vedere
chiaramente che Mevio, sanguinante, stava cercando di fuggire verso la strada, scappando da Tizio
che lo stava ancora inseguendo insieme a Caio. Tuttavia, correndo all’indietro con lo sguardo fisso
verso il proprio assalitore, questi non si accorse che era entrato nella carreggiata e che proprio in quel
momento stava sopraggiungendo una vettura, la quale lo investì in pieno.
Letto, confermato e sottoscritto.
Firma del dichiarante Firma dei verbalizzanti
Verbale di interrogatorio delegato della persona che può riferire su circostanze utili alle indagini:
In data 17 agosto 2016 alle ore 18.30 negli uffici del Comando CC di Locus Amoenus, siti in Via
XX, avanti ai sottoscritti Agenti ed Ufficiali di polizia giudiziaria XY è comparso Pio, in rubrica
meglio generalizzato, con ammonizione dell’obbligo di rispondere secondo verità, nonché delle
conseguenze penali alle quali si espone chi aiuta taluno ad eludere le investigazioni dell’Autorità, ai
sensi dell’art. 378 c.p.
(omissis)
ADR: non conosco benissimo Tizio, so che è il proprietario del “Double Track”, ma le volte che sono
andato non ho mai avuto modo di parlare con lui. Invece, conosco molto bene Caio, il barista ed anche
Sempronio, il buttafuori. Invece, per quanto riguarda Aulo, Filano e Mevio, posso dire di conoscerli
di vista, quali soliti frequentatori del locale.
ADR: ieri sera, intorno alla mezzanotte, mi trovavo sulla porta di entrata del “Double Track”, quando
vidi Aulo che correva verso l’uscita e dietro di lui vi erano Mevio e Filano, inseguiti da Caio, Tizio e
Sempronio.
ADR: non appena tutti e sei avevano fatti pochi metri fuori dal locale e si trovavano nel giardino
antistante allo stesso, vidi Tizio colpire fortemente Filano con una bottiglia, il quale cadde a terra,
senza che il proprietario del locale cessasse di picchiarlo. Subito, Aulo e Mevio cercarono di portare
aiuto al loro amico in difficoltà, il quale stava subendo un duro pestaggio da parte di Tizio a colpi di
bottiglia, pugni e calci. Tuttavia Aulo fu subito fermato da Sempronio, il quale gli bloccò mani e
gambe con forza, mentre Caio braccò Mevio.
ADR: intanto che Sempronio stringeva sempre di più la sua stretta, Mevio riuscì a liberarsi di Caio e
si diresse in aiuto di Filano, colpendo Tizio. Tuttavia quest’ultimo reagì all’aiuto dell’amico con
estrema violenza, raccogliendo un ramo da terra e colpendolo al viso. Non contento, mentre Mevio
si rialzava, lo raggiunse e continuo a percuoterlo con calci e pugni.
ADR: Mevio, sanguinante, riuscì comunque ad allontanarsi e corse verso la strada correndo
all’indietro, inseguito da Tizio e Caio, ma, una volta arrivato all’asfalto, è giunta una vettura che lo
ha colpito in pieno.
Il dichiarante I verbalizzanti