InfoSOStenibile 53 > Giugno 2016

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ALL'INTERNO > TANTI APPUNTAMENTI PER L'ESTATE Giugno Esiste un Codice etico per il Turismo sostenibile e re- sponsabile, sottoscritto dall’I- talia nel 2012, che prevede il rispetto dei principi conte- nuti nel Codice mondiale di etica del turismo dell’ONU del 2001. Un protocollo di dieci articoli che prevedono la pro- mozione di un turismo volto a valorizzare e sostenere il pa- trimonio culturale dell’Italia affinché il settore possa di- ventare volano di sviluppo e di di Alice Motti segue a pagina 2 Sport Pagina 36 Europei e Olimpiadi 50.000 copie IN LOMBARDIA 50.000 copie IN LOMBARDIA TedX Bergamo 2016 Cultura Pagina 34 Idee contagiose di cambiamento il 18 giugno al Centro Congressi Pagina 24 Como Eventi Parada par Tücc e Parolario Pagina 27 Cremona Innovazione Verso la mobilità elettrica Pagina 28 Scuola Festival dell'Ambiente Il festival visto dagli studenti Decalogo per vacanze consapevoli tra natura e responsabilità Viaggiare oltre Uno sguardo green PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI Numero 53 | Anno VI | Giugno 2016 | www.infosostenibile.it 50.000 COPIE GRATUITE IN LOMBARDIA

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Periodico d’informazione culturale sugli stili di vita e d’impresa sostenibili

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ALL'INTERNO > TANTI APPUNTAMENTI PER L'ESTATE

2 0 1 6Giugno

Esiste un Codice etico per il Turismo sostenibile e re-sponsabile, sottoscritto dall’I-talia nel 2012, che prevede il rispetto dei principi conte-nuti nel Codice mondiale di etica del turismo dell’ONU del 2001. Un protocollo di dieci articoli che prevedono la pro-mozione di un turismo volto a valorizzare e sostenere il pa-trimonio culturale dell’Italia affinché il settore possa di-ventare volano di sviluppo e di

di Alice Motti

segue a pagina 2

Sport

Pagina 36

Europei e Olimpiadi

50.000 copieIN LOMbARdIA

50.000 copieIN LOMbARdIA

TedX Bergamo 2016Cultura

Pagina 34

Idee contagiose di cambiamento il 18 giugno al Centro Congressi

Pagina 24

ComoEventi

Parada parTücc e Parolario

Pagina 27

CremonaInnovazione

Verso lamobilità elettrica

Pagina 28

ScuolaFestival dell'Ambiente

Il festival visto dagli studenti

Decalogo per vacanze consapevoli

tra natura e responsabilitàViaggiare oltre

Uno sguardo green

PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI

Numero 53 | Anno VI | Giugno 2016 | www.infosostenibile.it 50.000 COPIE GRATUITE IN LOMBARDIA

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Editoriale

Segue dalla prima pagina

mutua comprensione e rispetto fra popoli e società. Dal 2012 l’Italia ha fatto passi da gigante in termini di promo-zione dei valori etici e di un tu-rismo rivolto alla salvaguardia del patrimonio ambientale e artistico-culturale. Le vacanze sostenibili e attente all’ambiente sono, infatti, in continuo aumen-to. Secondo i risultati pubblicati da TripAdvisor, nel 2015 un ita-liano su tre, circa il 34% degli intervistati, ha scelto viaggi eco-responsabili. Un trend in cre-scita, visto che le persone che quest’anno hanno dichiarato di organizzare in maniera eco-friendly il proprio viaggio sono salite al 40% degli intervistati. L’aumento delle vacanze soste-nibili non dipende solamente da una sensibilità più diffusa da parte di un numero crescente di persone, che cercano in una va-canza, oltre che lo svago, anche un modo per imparare nuove pratiche di rispetto per l’am-biente. Grande merito per scelte di consumo più consapevoli va alle strutture e ai tour che offro-no veri e propri percorsi pensati appositamente per imparare e approfondire le tematiche relati-ve alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente, l’alimentazione e la salute. Il Touring Club Ita-liano ha stilato per esempio una classifica delle piccole locali-tà turistiche dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. L’ottenimento del mar-chio avviene in base a diversi criteri tra i quali: la valorizzazio-ne delle risorse locali, lo sviluppo della cultura dell’accoglienza, lo stimolo dell’artigianato e delle produzioni tipiche per dare im-pulso all’imprenditorialità locale

e rafforzare l’identità di ciascun luogo. Il web facilita la ricerca e ormai per progettare una va-canza sostenibile bastano po-chi passi. Per chi avesse ancora qualche dubbio, ecco un sim-patico decalogo per costruire la propria vacanza eco-friendly su misura.

1. ViaggioSe non strettamente indispen-

sabile, preferite il treno e la na-ve all’aereo. L'impatto dell'aereo sul clima è dieci volte quello di un viaggio in treno, anche per l'emissione di vapore acqueo in quota, dove rimane a lungo. Si calcola addirittura che i voli a brevi distanze risultino, in pro-porzione, ancora più inquinanti perché la maggiore quantità di CO2 si libera nella fase iniziale e finale del volo. È però possi-

bile compensare le emissioni di gas serra dei viaggi in alta quota: molte compagnie aeree permet-tono di farlo all’atto di acquisto del biglietto, oppure rivolgendo-si ad agenzie specializzate nella neutralizzazione della CO2. Inol-tre la modalità “paperless” per le carte d’imbarco è da preferire. Ricordatevi che una soluzione drastica per ridurre le emissioni di CO2 esiste, e le vacanze sono

il periodo migliore per approfit-tare della bicicletta o per andare a piedi: in questo modo gioche-reste un ruolo attivo nella lotta ai cambiamenti climatici! Ma se proprio l'auto vi è indispensabile, puntate almeno sul carsharing e il carpooling, organizzandovi per viaggiare con più persone: un’occasione per aiutare l’am-biente e socializzare.

Foto di copertina: © Photo Laura Spataro

Silvia Cesana, Laura Spataro, Angela Garbelli, Alice Motti, Mara D’Arcangelo, Davide Albanese, Martina Pugno, Livia Salvi, Elena Pagani, Iolanda Stanzione, Ilaria D’Ambrosi, Gianluca Zanardi, Vanessa Gritti, Sheela Pulito, Michele Visini, Rossana Madaschi, Fabio Milesi, Alessandro Fortis, Maria Imparato, Matteo Piccoli, Elena Vitali

Hanno collaborato a questo numero:

Recapiti Redazione:

Via Broseta, 12124128 Bergamo (zona Loreto)Tel. +39 035 [email protected]

www.infosostenibile.it

PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI

Registrazione:Tribunale di BergamoN. 25/10 del 04/10/2010Registro stampa periodici

Chiuso in redazione6 Giugno 2016

© Copyright 2016. Tutti i diritti non espressamente concessi sono riservati.

Free Press > 50.000 copie EditoreMarketing km Zero SrlsDirettore Responsabile Diego MorattiCaporedattriceAngela GarbelliRedazioneSilvia [email protected] Togni - Roberta SpinelliProgetto Grafico e impaginazione Nello [email protected] CSQ Spa - Erbusco (BS) - www.csqspa.itPubblicitàMarco Rossi - Tel. +39 335 [email protected]

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2. AlloggioLe strutture sostenibili sono tali quando adottano politi-che a basso impatto per ciò che riguarda l’energia elettrica, l’acqua e il consumo di suolo circostante. Esiste un marchio ambientale che le contraddi-stingue dalle altre (eco-label), identificarle è in ogni caso piut-tosto semplice. Innanzitutto so-no strutture ben integrate nel contesto naturale e in grado di favorire lo sviluppo reale delle popolazioni locali. La maggior parte delle strutture certificate inoltre utilizzano energia rica-vata al 100% da fonti rinnovabili e sono dotate di un sistema di illuminazione centralizzato, in grado di spegnere tutte le luci della camera alla rimozione della chiave magnetica dal dispositi-vo a parete. Altre pratiche green sono il riutilizzo di asciugamani e biancheria, l’uso di lampadine a risparmio energetico, l’impie-go di prodotti alimentari bio e a km zero, oltre alla possibilità di usufruire di un servizio di bike sharing dedicato agli ospiti della struttura. Esistono poi forme di

ospitalità alternativa, come per esempio il soggiorno gratuito in fattoria che permette di diventa-re “contadini per un giorno”. Per individuare tutte le strutture dav-vero “verdi”, un aiuto arriva da Ecobnb, portale dedicato all’e-coturismo che certifica le strut-ture di moltissime località in tutta Italia e all’estero.

3. CiboLe vacanze sono l’occasione giusta per andare alla scoperta di un luogo anche dal punto di vista gastronomico. Scegliete però negozi e ristoranti che uti-lizzano prodotti locali o biologici e OGM free. Inoltre, per quanto in vacanza sia inevitabile cede-re a qualche peccato di gola, è sempre raccomandabile evitare sprechi e, soprattutto, preferire alimenti tipici, possibilmente a chilometro zero e di stagione.

4. Gastro-consumi Se la meta delle vostre vacanze è il mare, rispettate l’ecosiste-ma e contribuite a proteggerlo acquistando con attenzione il pesce. Non consumate pesce sottomisura e informatevi sem-pre su dove e in quali condizioni sia stato pescato o allevato pri-ma di acquistarlo.

5. In valigiaNon portate con voi prodotti che potrebbero recare danno all’am-biente. Ai pesticidi chimici, come i repellenti antizanzare, sareb-bero da preferire candele alla citronella. Attenzione anche agli articoli in PVC, come i prodotti da mare: nel ciclo di produzio-ne di questo materiale vengo-no emesse diossina e sostanze chimiche dannose che possono essere liberate da questi prodot-ti anche durante il loro utilizzo.

6. ScoperteAlcune destinazioni permettono di impiegare il tempo libero delle vacanze per andare alla scoper-ta degli ecosistemi del Pianeta, molti dei quali rischiano di scom-parire. Un esempio su tutti sono le ultime foreste primarie del-la Terra: la foresta africana dei grandi primati, la foresta pluviale amazzonica, le foreste del Pa-radiso delle isole del Pacifico, le selve boreali del Nord Europa, la Foresta delle Nevi in Siberia, la Foresta del Grande Orso in Nord America, la giungla temperata del Sud America.

7. Safari Chi ama gli animali e vuole or-ganizzare una vacanza con l'o-biettivo di avvistare e ammirare la fauna selvatica, dovrebbe re-cuperare il concetto tanto ben indicato dall’originario significa-to del termine “safari” in lingua swahili, ovvero “lungo viaggio”. Rivolgetevi pertanto a operato-ri che adottano misure per non arrecare un eccessivo disturbo agli animali, sia che essi popo-lino la terra o il mare, come ba-lene e altri cetacei. Ricordate inoltre che Giappone, Norvegia e Islanda sono Paesi che conti-nuano a uccidere questi animali a scopo di lucro.

8. Escursionismo a basso impatto

Passeggiare in un ambiente in-contaminato è meraviglioso e tutti noi dovremmo contribuire a farlo rimanere tale. Per fare que-sto è necessario lasciare meno tracce possibili del nostro pas-saggio: riportate alla base tutto ciò che non risulta rapidamen-te biodegradabile e, quando siete in loco, fate attenzione a non disturbare gli animali. Inol-tre abbiate un comportamento rispettoso del contesto in cui vi trovate: se accendete un fuoco, assicuratevi di spegnerlo atten-tamente con terra o acqua prima di andarvene.

9. SouvenirSe scegliete una meta esotica, la tentazione di riportare a casa un souvenir originale e strava-gante è comprensibile. Cerca-te però, anche in questo caso, di optare per scelte di acquisto consapevoli. Paesi africani e asiatici offrono purtroppo una vasta gamma di prodotti, cibo e medicine alternative ricavate da specie a rischio di estinzione: il corallo, gli elefanti, le tartarughe, i rinoceronti, gli orsi, le scimmie, le balene, alcuni uccelli tropicali. Il loro impiego è una grave mi-naccia alla biodiversità del pia-neta.

10. RicicloAnche in vacanza non dimenti-cate di differenziare i rifiuti. Ove possibile, portate con voi una borraccia e riempitela nei bar o alle fontanelle, evitando l'acqua minerale in bottiglie di plastica.

Alice Motti

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S o m m a r i oAttualità

In prImo pIano6. Ecologico ed economico.

Il “viaggio verde” fa breccia nel cuore dei turisti di tutto il mondo8. Festival IT.A.Cà: all’insegna del turismo responsabile9. Il free walking tour. Milanesi per un giorno10. L’arte di camminare sull’acqua11. The art of walking on water12. Il farmaco della natura13. Quello che non sapevate della Thailandia

BergamoSOStenibile14. Le mura di Bergamo verso UNESCO. Un racconto per e con i bambini15. (E)state a Bergamo16. All’Orto Botanico per imparare16. We Run Bergamo. La città corre18. In piazza per vivere la sostenibilità

MantovaSOStenibile20. A Mantova il “Pasto buono” per aiutare le persone in difficoltà20. Mantova. StreetArt Festival

BresciaSOStenibile21. Sguardi sulla natura22. Progetto “Adotta un prodotto” / Km0, la cultura a tavola

ComoSOStenibile24. Parada par Tücc all’8ª edizione25. Parolario 2016, liberi tutti!

VareseSOStenibile26. “Terra e laghi”, teatro itinerante

CremonaSOStenibile27. Cremona, primi passi verso la mobilità elettrica27. Festival Acquedotte: acqua e cultura tra Cremona e Salò

Green Economyscuola & lavoro

28. L’Istituto Giulio Natta di Bergamo con infoSOStenibileper un progetto di alternanza scuola-lavoro

28. Festival dell’ambiente 2016 all’insegna del riuso e della lotta allo spreco29. Aziende, prodotti, vestiti e merende Green30. L’ambiente chiama. L’economia circolare risponde 31. Spreco alimentare. No grazie!32. “Io e Lode” e “Industriamoci”33. Con il programma Green Jobs gli studenti diventano imprenditori

Stili di vita e d’impresasocIetà

34. TEDx Bergamo alla 3a edizione 35. Depurare l’acqua con il sole36. Europei e Olimpiadi sostenibili. Si può?37. Il Giro d’Italia tra competizione e leggenda37. Mille Miglia 2016. Rievocazione storica a suon di clacson38. Festival Filosofi lungo l’Oglio

alImentazIone & salute39. Attività fisica e integratori40. Mondo latte e non solo41. Dal latte al Grana Padano Dop 42. Depurare l’organismo per recuperare il benessere 43. Frutta e verdura di stagione > Amarena e fagiolini43. Le ricette > Gelatina di amarene / Fagiolini al pomodoro

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L’opportunità di scoprire il terri-torio e quella di spostarsi rispet-tando la bellezza dell’ambiente che ci circonda viene offerta dall’ecoturismo, una forma di turismo – lo dice la parola stes-sa – incentrato sull’impegno sociale e ambientale per cui è importante abbattere i consu-mi e l’inquinamento dovuto ai viaggi e alle strutture in cui al-loggiare. Ogni anno, in tutto il mondo, più di un miliardo di individui si spo-sta dalla propria abitazione per concedersi una vacanza, poco meno di 48 milioni di questi tu-risti soggiornano in Italia. Con questi numeri è chiaro che par-lare di turismo sostenibile stia diventando una necessità e una risorsa sempre più importan-te per salvaguardare il delicato

equilibrio del nostro pianeta. Le dinamiche di viaggio valuta-te dalla Fondazione UniVerde e pubblicate nel VI Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, diffuso presso la Borsa Internazionale del Tu-rismo di Milano durante il con-vegno “Il futuro del turismo è sostenibile”, chiariscono e con-fermano che il 74% degli italiani considera eticamente corretto, facilmente applicabile e dovero-so il turismo responsabile. Per l’ecoturismo, ovvero una forma di turismo che tutela l’ambiente cercando di ridurre il consumo energetico nel rispetto e nella valorizzazione delle risorse na-turali e storico culturali del ter-ritorio, il 67% dei partecipanti al sondaggio è disposto a ri-nunciare all’automobile per le

vacanze e a spendere tra il 10 e il 20% in più per organizzare soggiorni a basso impatto am-bientale.

Viaggiare per conoscere, ma in modo sostenibile

Sempre il rapporto UniVerde dimostra che l’arricchimento culturale (46% delle preferenze) e la scoperta di nuovi paesi e culture (44%) spingono la mag-gior parte dei turisti a viaggia-re, attratti dalle bellezze storico artistiche (61%) e dal paesaggio (60%) delle mete che vengono scelte. Ciò non toglie che gli italiani abbiano la piena consa-pevolezza delle emergenze che riguardano i danni inferti dal tu-rismo di massa all’ambiente, tra cui la cementificazione e la spe-

culazione edilizia (58%) prima ancora dell’inquinamento (21%), e che il 46% degli intervistati ri-conosca nell’atteggiamento sostenibile un’opportunità di crescita economica per le aree turistiche. Il XXII Rapporto Nazionale sul turismo natura, redatto da Enit, Istat, Osservatorio Ecotour e dall’Università dell’Aquila rive-la che l’ecoviaggio è ormai una scelta trasversale; adatto a tutte le fasce d’età, il 52% degli utenti degli spostamenti responsabili sono famiglie e giovani coppie (tra i 31 e i 60 anni), con una capacità di spesa media. Le gi-te in bicicletta sono quelle più gettonate (il 29% delle preferen-ze), seguite dal trekking (25%) e dall’escursionismo (24%), men-tre stanno lentamente facendo

breccia tra le attività tradizionali all’aperto gli sport come l’ani-mal watching, l’osservazione degli animali nel proprio habitat, che contano l’8% delle prefe-renze.

Le active holiday

I dati dimostrano quindi che con l’arrivo della bella stagione i turi-sti si rifugiano nelle aree protette e in tutti quei luoghi dove è pos-sibile preservare l’ambiente e l’economia dei territori, per que-sto l’ecoturismo sta attirando un tale e vasto bacino d’utenza da rendere ormai inadeguata la de-finizione di turismo di nicchia. Il successo di questo tipo di viag-gio è da attribuire alle numerose offerte, le cosiddette “active ho-liday”. Le vacanze attive, infatti,

In primo piano

Ecologico ed economicoIl “viaggio verde” fa breccia nel cuore dei turisti di tutto il mondoLa conoscenza ci spinge a viaggiare, la responsabilità ambientale a farlo in modo sostenibile

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propongono una serie di sport e attività per tenersi in forma, ri-lassarsi e trovare il proprio equi-librio in armonia con l’ambiente che ci circonda. Per questi tuffi nella natura il rapporto Ecotour precisa che il 33% degli italiani sceglie brevi tour in giornata, il 26% preferisce passare un in-tero fine settimana nella natura, mentre le vacanze settimana-li non raggiungono il 13% del-le valutazioni. Questo perché il 46% dei visitatori proviene dalle aree limitrofe a quella di desti-nazione e il 37% da territori ex-tra regionali. Tra i luoghi scelti per il pernot-tamento, il 36% degli ecoturisti sceglie i b&b, il 34 le strutture al-berghiere e solo il 31 gli agrituri-smi, quest’ultimi soprattutto per la capacità di mantenere inal-

terato il territorio e le tradizioni enogastronomiche locali. Per i più piccoli non dimentichiamo poi le fattorie didattiche, il luo-go migliore per far approcciare i bambini al mondo della natura e al rispetto ambientale.

I Parchi nazionali meta preferita del turista responsabile

Non è un caso che le destina-zioni più rappresentative del turismo naturalistico siano i Par-chi nazionali e le aree protette, confermando una tendenza raf-forzata dalle difficoltà economi-che e da una sempre maggiore sensibilità sui temi della soste-nibilità ambientale e del rispetto della natura. Su questo aspetto, Coldiretti sottolinea come dal

2007 allo scorso anno il turismo legato alla natura sia aumentato del 21%, una crescita che non accenna ad arrestarsi e che, soprattutto durante le belle sta-gioni, porta alla scoperta di una nuova forma di turismo a chilo-metro zero, proponendo mete vicine e spesso raggiungibili in bicicletta o a piedi. Il successo di questa formula è da attribuire ai costi contenuti, al valore sociale e educativo e soprattutto – questo è il caso del nostro paese – alla pluralità di mete. Solo l’Italia infatti vanta 871 parchi e aree protette che coprono il 10% del territorio na-zionale. Se volessimo dare uno sguar-do al mondo, i numeri delle aree protette che troveremmo sareb-bero veramente importanti. 209

mila aree tutelate, il 15,4% del-la superficie terrestre e il 3,5% di quella marina, a cui devono sommarsi tutte quelle zone non incluse nelle liste mondiali uffi-ciali ma ritenute protette dalle comunità locali.

La scelta giusta per un viaggio a basso impatto ambientale

Il nostro è un mondo prezioso, ricco di bellezze naturali che devono essere preservate, pro-tette dalle azioni che portereb-bero alla distruzione del fragile equilibrio degli ecosistemi. Per questo motivo, il turista respon-sabile deve rispettare l’ambien-te che va a visitare, scegliendo delle strutture ricettive sensibili alla salvaguardia del luogo in cui

offrono i loro servizi. Con l’estate alle porte sceglia-mo dunque di passare una gior-nata in uno dei Parchi nazionali o regionali che dal Parco della Sila a quello che Gran Paradiso, dal Parco dello Stelvio a quel-lo del Gargano costituiscono e arricchiscono il nostro patrimo-nio paesaggistico. Poi se è di un soggiorno più lungo quello di cui abbiamo bisogno, Legam-biente assegna all’Emilia Roma-gna, alla Toscana e all’Abruzzo l’Oscar dell’ecoturismo 2016. In queste regioni, 9 aree protette e 26 strutture ricettive d’eccel-lenza nell’ambito del turismo sostenibile sapranno confezio-nare la proposta ideale per tutti i turisti amici dell’ambiente.

Ilaria D’Ambrosi

Ecologico ed economicoIl “viaggio verde” fa breccia nel cuore dei turisti di tutto il mondoLa conoscenza ci spinge a viaggiare, la responsabilità ambientale a farlo in modo sostenibile

Rapporto della Fondazione UniVerde

Rapporto Ecotour

I numeri del Turismo Responsabile

cosa spinge i turisti a viaggiare?

Quali sono le cause dei danni ambientalilegati dal turismo?

Quanto dura il “viaggio verde”?

Quale tipologia di alloggio per gli ecoturisti?

46% arricchimento culturale

58% cementificazione e speculazione edilizia

33% brevi tour in giornata

36% b&b

44% scoperta di nuovi paesi e culture

21% Inquinamento

26% un intero fine settimana

34% strutture alberghiere

13% vacanza settimanale

31% agriturismi

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“Vento d’estate, io vado al mare voi che fate?/non mi aspettate, forse mi perdo” recitava un vec-chio brano del cantautore Max Gazzè, quasi a suggerirci di non prendere troppo sul serio l’orga-nizzazione delle tanto agognate ferie. È pur vero però che esisto-no modi diversi di smarrirsi du-rante le vacanze, alcuni di questi più consapevoli di altri. Può tor-nare utile allora spendere un po’ di tempo per raccogliere infor-mazioni sul tema del turismo responsabile e le sue molteplici declinazioni pratiche. Secondo la definizione redatta dall’AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), stiamo parlando di una forma di escursionismo «attuato secondo principi di giu-stizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo respon-sabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere prota-gonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente re-sponsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva inte-razione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori». La prima preoccupazione ri-guarda l’ambiente: il turista re-sponsabile infatti deve evitare di danneggiarlo. L’altro fattore di attenzione si focalizza invece sulle popolazioni che dimorano nella località visitata: il turista re-sponsabile in questo caso deve

mantenere un atteg-giamento rispettoso della cultura locale e de-ve garantire anche il be-nessere della popolazione. Molto spesso infatti accade che i ricavi dell’industria tu-ristica rimangano in mano a pochi, senza che gli autoctoni riescano a trarne vantaggio. Nella maggior parte dei ca-si, l’espressione viene uti-lizzata con riferimento al turismo nei paesi in via di sviluppo, dove si concen-trano una par-te essenziale del patrimonio ambientale del pianeta (che l’ecotu-rismo si ri-promette di preservare) e, spesso, popolazioni in difficoltà. In questo sen-so il commer-cio equosolidale si propone come una naturale prose-cuzione delle pratiche turistiche sostenibili, invitando i viaggiatori ad aderire a stili di consumo eti-ci.

A Bologna IT.A.CàDi tut-to ciò si è dibattuto ampiamente durante IT.A.Cà, festival di riferimento dedicato alla questione, giunto ormai alla sua ottava edizione. Ospitata dalla città di Bologna dal 23 al 29 maggio e organizza-ta dall’Associazione Yoda, Co-spe Onlus, Nexus E–R e Aitr, la rassegna quest’anno ha voluto riflettere in particolare sulle spe-cificità del capoluogo emiliano e sul rapporto tra turismo e inno-vazione sociale con l’obiettivo di dare voce alle realtà più innovati-ve sul territorio che, con il loro la-voro costante e la loro creatività, possono offrire al cittadino-turi-sta uno “sguardo” diverso sulla metropoli intesa come ricetta-

colo escursionistico. Momento centrale dell’edizione è stato il convegno internazionale “Cities for people: place making and place branding”, all’interno del quale si è data visibilità ad alcuni casi studio europei con la par-tecipazione di esperti del setto-re. Nella giornata di studi sono state analizzate le diverse azioni che alcune città europee stanno mettendo in campo per combat-tere lo svuotamento dei centri storici e il dislocamento dei ser-vizi primari verso le periferie. So-no stati analizzati i casi virtuosi di quelle città che hanno operato un riposizionamento del proprio

city brand e una capi-

talizzazione delle proprie

comunità locali cercando di com-

prendere come i processi di parteci-

pazione non rappre-sentino unicamente un

mezzo di analisi del conte-sto, ma costituiscano strumenti utili a ridisegnare le funzionalità degli spazi urbani, costruen-done più solidamente l’identi-tà. Fra gli eventi più significativi segnaliamo inoltre l’importante riflessione sull’accessibilità dei percorsi turistici e del patrimo-nio culturale trattata durante il convegno “Approcci alternati-vi all’urbanistica, al patrimonio culturale e museale” e “IT.A.CÁ Fair: la fiera dell’innovazione per nuove dimensioni di viaggio”, te-nutasi all’interno degli spazi mo-numentali di Dynamo, la nuova Velostazione di Bologna.

Davide Albanese

Attenzione ad ambiente, popolazioni e cultura locale Da Bologna uno sguardo diverso sulle identità delle nostre citta

Festival IT.A.Cà: all’insegna del turismo responsabile

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Si avvicina la bella stagione, le passeggiate sono un modo per uscire dal torpore del lungo in-verno respirando all’aria aperta. Le agende degli adulti ma an-che quelle dei bambini di oggi assomigliano più a quelle di un manager in carriera, forse biso-gnerebbe letteralmente tornare sui propri passi e riprendersi i tempi per fare le cose sempli-ci, in un momento storico do-ve il tempo libero è quanto di più prezioso si possa avere per conoscersi anche attraverso il proprio territorio. Può essere il nostro paese o la città, le mon-tagne o le colline, mari e laghi. Si può essere soli, in coppia, con gli amici o in famiglia e vale sem-pre lo stesso: conoscere meglio i propri luoghi significa sentirseli anche un po’ più vicini, porsi in dialogo con loro. Il senso di ap-partenenza che si schiude dal rapporto con la natura e con il territorio, tiene l’uomo con i pie-di per terra e gli dà margine per riflettere su come vive, come tratta la natura, animali inclusi. Questo vale anche per la città, un luogo ancora più speciale perché mediato dall’intervento dell’uomo e dall’urbanistica, nel quale però le persone tendono a trascorrere il tempo libero con lo

stesso ritmo frenetico del tempo lavorativo. Per invogliare le persone a ri-conoscere il valore del proprio territorio ci sono le politiche lo-cali ma anche gruppi sponta-nei con tanta voglia di fare per rendere uniche le esperienze di visita della loro città. A Milano un gruppo di giovani universitari nel 2013 ha iniziato a fare esat-tamente questo, con l’intento di trasmettere ai visitatori la sensa-zione di essere per un giorno mi-lanesi, passeggiando e parlando di politica, cultura, usi e costu-mi locali. Lorenzo e alcuni suoi ex compagni universitari hanno scelto di proporre i free walking tour -un format che si ritrova in tutte le principali città d’Europa- e per farlo hanno costituito Frog, la loro associazione. Uno di loro, lavorando in un ostello durante gli studi, si rese conto che i turisti in visita tornavano dal giro della

città avendo visto solo il Duomo e il Castello e poco altro, con la conferma che Milano fosse uni-camente la città inquinata dal traffico, famosa per la moda e il design. Lorenzo e gli altri volon-tari hanno così deciso di orga-nizzare passeggiate culturali a Milano (non visite guidate) com-pletamente a impatto zero. «Siamo un gruppo di ragaz-zi volontari nati e cresciuti qui. Abbiamo molto a cuore Milano e ci siamo accorti invece che le persone che passavano in città si limitavano a visitare pochissi-me attrazioni facendosi un’idea distorta della città e dei suoi abitanti». La mission di Frog è di aggregare turisti per passeg-giare insieme a loro in un clima molto informale, percorrendo anche luoghi meno battuti, che difficilmente si possono trovare sulle guide mainstream e che solo persone del posto posso-no conoscere. Così per due ore circa si chiacchiera con loro e da perfetti sconosciuti si diventa spesso buoni amici, consapevo-li della “milanesità”. Si fa quello che si farebbe quando viene un amico a trovarci: gli si mostra quello che a parer proprio vale la pena vedere. L’informalità è forse l’aspetto più apprezzato

dalle persone che contattano gli organizzatori di questi tour ecologici, svolti per ora esclusi-vamente a piedi. I riscontri po-sitivi si leggono su Facebook e Tripadvisor, due strumenti che, insieme al passaparola, hanno reso visibile l’attività di Frog: più di cinquemila “like” su Facebook e recensioni a cinque stelle su Tripadvisor (2015 e 2016 il Cer-tificato di Eccellenza). Ma chi può partecipare alle pas-

seggiate culturali? Il target varia con una forte presenza di perso-ne dai 25 ai 45 anni provenienti da tutti gli angoli del mondo. La proposta piace molto anche ai “solo-traveller”: «L’anno scorso due ragazzi che si sono cono-sciuti ad un nostro tour -spiega Lorenzo- hanno poi proseguito il viaggio insieme per 7 mesi». La visione di Frog è quella del “turismo sostenibile” ed effetti-vamente, a parte le suole delle scarpe, non consumano molto altro. Le visite sono aperte a tutti a piedi con passeggini o sedia a rotelle. Per maggiori dettagli Frog Free Walking Tour su Facebook o www.frogwalkingtour.com

Vanessa Gritti

Il free walking tour Milanesi per un giornoAlla scoperta del meglio della città. Gambe in spalla insieme a Frog

“I turisti in visita tornavano dal giro della città avendo visto solo il Duomo e il Castello e poco altro”

“L’informalità è forse l’aspetto più apprezzato dalle persone che contattano gli organizzatori di questi tour ecologici”

Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento. Brescia - Palazzo Martinengo. Fino al 12 giugno 2016Robert Doisneau. Le merveilleux quotidienArengario di Monza. Fino al 3 luglio 2016As far as the eye can see. L’Iran di Jalal SepehrMilano - Officine dell’Immagine. Fino al 9 luglio 2016Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoriaMilano - Palazzo Reale. Fino al 10 luglio 2016Dell’infingimento. Quello che noi crediamo di sapere della fotografia - Lissone (MB) - MAC. Fino al 20 luglio 2016Edward Hopper. Bologna - Palazzo FavaPalazzo delle Esposizioni. Fino al 24 luglio 2016Aldo Rossi. La finestra del poeta (opera grafica1973-1997) - Bergamo - GAMeC. Fino al 24 luglio 2016Eadweard Muybridge (1830-1904). Alle origini del movimento - Milano - Galleria Creval. Fino al 31 luglio 2016Studio azzurro. 35 anni di immagini sensibiliMilano - Palazzo Reale. Fino al 4 settembre 2016Joan Mirò. La forza della Materia.Milano - MUDEC. Fino all’11 settembre 201621st Century. Design after Design. XXI edizionedella Triennale di Milano. Fino al 12 settembre 2016W. Woman in Italian Design.Milano - Triennale. Fino al 12 settembre 2016Christo and Jeanne-Claude. Water projectsBrescia - Museo di Santa Giulia. Fino al 18 settembre 2016Maria Callas. The exhibition. Verona - Arena Museo Opera (Amo). Fino al 18 settembre 2016Nella mente di Vincenzo Scamozzi. Un intellettuale architetto al tramonto del RinascimentoVicenza - Palladium Museum. Fino al 20 novembre 2016Sol LeWitt. MilanoStudio Gian Galezzo Visconti. Fino al 25 novembre 2016

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Visite d’estate…

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L’ambiziosa idea non poteva che venire a un artista di nome Christo, del resto far cammi-nare sull’acqua migliaia di per-sone ogni giorno non è certo alla portata di chiunque. Se poi il personaggio in questione, ol-tre ad avere un nome evoca-tivo, è uno dei più coraggiosi esponenti della Land Art al mondo, la cosa si fa subito se-ria, e quella che può sembrare un’ipotesi incredibile diventa un fatto concreto. Stiamo parlando di The Flo-ating Piers, l’ultimo lavoro dell’artista bulgaro, visitabile dal 18 giugno al 3 luglio sulle acque del Lago d’Iseo: nel-le due settimane con i giorni più lunghi dell’anno il Sebino sarà meta di milioni di turisti, appassionati d’arte, scettici e curiosi, desiderosi di fare un’e-sperienza che si prospetta in-dimenticabile. Sono mesi che sentiamo parlare di questa in-stallazione, ma di che cosa si tratta esattamente? The Floating Piers significa letteralmente “pontili galleg-gianti”; nel gergo comune sta diventando famosa come “la passerella di Christo” anche se, ad onor del vero, la sua con-cezione non è soltanto opera dell’artista ma anche della sua compagna di vita e creazioni, Jeanne-Claude (1935-2011) con la quale aveva progetta-to questo lavoro nel 1970. Da

allora il pontile è rimasto nel regno delle idee fino alla pri-mavera del 2014 quando Chri-sto, con il direttore Operations Vladimir Yavachev, il Project Manager Wolfgang Volz, Josy Kraft, curatore, e Germano Celant, Project Director dell’o-pera, hanno esplorato diversi laghi del Nord Italia alla ricerca dell’ispirazione giusta per rea-lizzarlo. Dopo vari sopralluo-ghi, il Lago d’Iseo è stato eletto come scenario ideale per l’in-stallazione: la sua conforma-zione e le isole si prestavano ad accogliere le passerelle, inoltre la corona di montagne circostanti avrebbe permes-so di osservare l’installazione anche dall’alto e da diverse angolazioni. Esattamente un anno dopo, nell’aprile 2015, il progetto è stato messo a pun-to e annunciato alla stampa. Detto, fatto. Nei mesi scorsi 200mila cubi di polietilene ad

alta densità sono stati acco-stati per creare un percorso pedonale di 3 chilometri che collega Sulzano a Montisola e all’Isola di San Paolo; i cubi, ricoperti di tessuto giallo can-giante, formano una struttura fluttuante larga 16 metri e a filo d’acqua, per offrire ai visitato-ri la sensazione di camminare sulle acque. La formula di quest’opera è quella della Land Art: uno schema minimale che sba-lordisce perché esasperato nelle dimensioni e applicato a un vasto contesto ambientale; ciò che viene sperimentato dal fruitore dell’opera è un’espe-rienza sensoriale, la reinter-pretazione di un luogo da una prospettiva spiazzante. Come tutte le opere di Land Art, uno dei suoi caratteri è la tempo-raneità: esisterà soltanto per 16 giorni e sarà poi smontata (tutte le componenti verranno dismesse attraverso un pro-cesso industriale di riciclaggio) per restituire al Lago la sua vita quotidiana fatta di battelli, pic-cole imbarcazioni, bagnanti, anatre e cigni. Ne rimarrà testi-monianza in fotografie, video, racconti e nella memoria di chi avrà sperimentato questa esperienza unica. Per maggiori informazioni:www.thefloatingpiers.com

Livia Salvi

Sul Lago d’Iseo The Floating Piers dal 18 giugno al 3 luglio

L’arte di camminare sull’acquaIn primo piano

“La formula di quest’opera è quella della Land Art: uno schema minimale che sbalordisce perché esasperato nelle dimensioni e applicato a un vasto contesto ambientale”

La passerella sarà percorribile dal 18 giugno al 3 luglio 24 ore su 24 con accesso gratuito, non prenotabile e regolato da un conta-persone. La struttura è omologata per ospitare al massimo 17mi-la visitatori in contemporanea: sembrano tanti, ma nel weekend e negli orari di punta si prevedono lunghe code quindi armatevi di pazienza, cappelli, ventagli e acqua fresca. Il percorso sarà prati-cabile soltanto a piedi (vietate le scarpe con il tacco); passeggini e carrozzine per disabili sono ammessi, mentre non si possono usare biciclette, skateboard e pattini. Non ci sono barriere protettive (è se-veramente vietato tuffarsi) e la sicurezza è monitorata dal personale presente ogni 50 e 100 metri. In caso di maltempo o vento forte l’installazione verrà chiusa.Le strade per raggiungere Sulzano sono chiuse al traffico (anche a bici, motociclette e pedoni) e si può arrivare al paese solo con i mezzi pubblici o a piedi dall’antica via Valeriana.

• Treno: con Trenord biglietti a prezzo fisso per viaggiatori singoli, famiglie e gruppi. Viaggi anche sulla locomotiva a vapore più antica d’Europa (www.trenord.it)

• Automobile: potenziati i parcheggi e il servizio di bus navette (prenotabili) dai paesi limitrofi; è scaricabile una app per verificare la disponibilità di posti auto (thefloatingpiersparking.com)

• Per i turisti in arrivo all’Aeroporto di Orio al Serio c’è il bus navetta gratuito IseoExpress, prenotazione obbligatoria(www.iseoexpress.it - www.visitbergamo.net)

• Battelli: circolano ma con viabilità modificata(www.floatingpiers.navigazionelagoiseo.it)

Maggiori dettagli sul sito www.iseolake.info

The Floating Piers Istruzioni per l’uso

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“Ciò che viene offerto al fruitore dell’opera è un’esperienza sensoriale, la reinterpretazione di un luogo secondo una prospettiva spiazzante”

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The ambitious idea could only come from an artist whose name is Christo, after all making thou-sands of people walk on water every day is something that not anyone can do. Moreover, if the artist, apart from having an evoc-ative name, is also one of the bravest Land Art exponents in the world, things start getting re-ally serious, and what seems an incredible hypothesis becomes a concrete fact. We are talking about “The Floating Piers”, the last work of the Bulgarian artist that can be seen from 18 June to 3 July on the waters of the Iseo Lake: during the two weeks with the longest days of the year, the lake will be visited by millions of tourists, art lovers, sceptics, and curious people willing to live an unforgettable experience. As the same title says, this in-stallation is composed of “float-ing piers”; it is also known as “Christo’s walkway” even if, ac-

tually, this work was ideated in 1970 together with his life com-panion and artistic collaborator Jeanne-Claude (1935-2011). It remained just an idea until the spring of 2014 when Christo, together with the Operations Director Vladimir Yavachev, the Project Manager Wolfgang Volz, Josy Kraft, curator, and Germa-no Celant, Project Director of the work, explored several lakes in Northern Italy searching for the right inspiration to realise it. Af-

ter various inspections the Iseo Lake revealed to be the ideal scenario for the installation; its conformation and its islands were the perfect environment for the walkways, and the moun-tains crowning the lake would have allowed observing the in-stallation also from above and from different perspectives. Ex-actly one year later, in April 2015, the project was ready and an-nounced to the media. In the last months 200 thousand cubes of high-density polyethylene were assembled to create a pedestri-an path of 3 kilometres that con-nects Sulzano to Montisola and to the Island of San Paolo; the cubes, covered with brilliant yel-low fabric, form a 16 metre wide structure floating on water, to of-fer the visitors the sensation to be walking on water. The formula of this work is that of Land Art: a minimal art installation that as-tonishes because of its huge di-

mensions and applied to a large environmental context; the work offers to the viewer a sensory experience, the reinterpretation of a place according to an unu-sual perspective. As all the Land Art works, one of its major char-

acteristics is to be temporary, it will be there only for 16 days and then disassembled (all the components will be disposed of through a recycling industrial process) to make the lake return back to its daily life made of fer-ry-boats, boats, tourists, ducks, and swans. Photos, videos, nar-rations, and the memories of those who have lived this unique experience, will testify its short period of existence. For more information: www.thefloatingpi-ers.com

“The formula of this work is that of Land Art: a minimal art installation that astonishes because of its huge dimensions and applied to a large environmental context”

“The work offers to the viewer a sensory experience, the reinterpretation of a place according to an unusual perspective”

The walkway will be practicable from 18 June to 3 July, 24 hours a day with free access, not bookable and regulated by a peo-ple counter. The structure is homologated to host maximum 17 thousand visitors at the same time: they may seem a lot, but at the weekend and during rush hours we expect long queues, therefore you must arm yourselves with patience, hats, fans, and fresh water. The course will be practicable only on foot (high heel shoes are prohibited); pushchairs and wheelchairs for disa-bled people are allowed; bicycles, skateboards, and skates are not allowed. There are no protective barriers (diving is strictly prohibited) and safety is monitored every 50 and 100 metres by the personnel present. The installation will be closed in case of bad weather or strong wind. The structure is reachable from Sulzano, Monte Isola, Peschiera or Sensole. The roads to the town of Sulzano are closed to traffic (also to bicycles, motorcy-cles, and pedestrians) and you can reach it only by public trans-portation or on foot from the ancient via Valeriana.

• Train: Trenord tickets at fixed price for single travellers, fami-lies and groups. Journeys available also on the oldest European steam locomotive (www.trenord.it/EN)

• Automobile: increased parking areas and shuttle bus service (bookable) from the nearby towns; an app to check the availabil-ity of parking spaces can be downloaded (thefloatingpiersparking.com)

• There is a free IseoExpress shuttle bus for all the tourists arriving at Orio al Serio Airport, booking is required (www.iseoexpress.it - www.visitbergamo.net)

• Ferry-boats: boats operate with modified routes(www.floatingpiers.navigazionelagoiseo.it)

Further details on the www.iseolake.info website

The Floating PiersUse instructions

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From 18 June to 3 July on the Iseo Lake “The Floating Piers”

The art of walking on water

Articoli tradotti in lingua straniera

www.viceversagroup.it

Grazie alla collaborazione di infoSOStenibile con la società di traduzioni ViceVersaGroup - Translations & Multilingual services, ogni mese un

articolo a tema, con la traduzione a fronte in lingua originale.

www.infosostenibile.it Numero 53 - Giugno 2016 11

Page 12: InfoSOStenibile 53 > Giugno 2016

Ci fu un tempo in cui i confini dell’uomo non lo separavano dalla grande culla che è la ter-ra. Le linee delle montagne e del mare si confondevano con i tratti del suo volto e della sua anima. Un tempo in cui gli alberi erano amici e i loro sospiri era-no fonte di energia vitale per le membra umane. Il cielo azzurro era l’unico schermo necessario, capace di offrire lo spettacolo più maestoso e incredibile. Le stelle, danzando, catturavano gli sguardi e rilassavano, con le lo-ro geometrie, i corpi stanchi per le fatiche della sopravvivenza. L’uomo viveva in un legame sim-biotico con la natura, in perfetta armonia con la terra, il cielo e i cicli energetici del cosmo. Questo tempo ai giorni nostri sembra essere sempre più di-stante dalle nostre vite. Preferia-mo internet e immagini virtuali a un tramonto vero e i prati sono sempre meno animati da quei bambini che li accarezzavano con le loro libere e instancabili corse. Sostituire il grigio del ce-mento con il verde della natura, un turismo massificato con uno più sostenibile, sembra essere dunque una risposta sana ad abitudini da cui dovremmo im-

parare a liberarci. Sono sempre più gli studi e le ricerche che invano cercano di riportarci a questa dimensione che pare esserci ormai scono-sciuta, illustrandoci come Gaia, la Terra, nelle sue linee più sel-vagge e arcaiche, rimanga an-cora il più importante farmaco che l’intero universo ci ha mes-so a disposizione. Tra le ricerche più recenti, capaci di confer-mare l’impatto positivo del ver-de sulla nostra psiche, emerge uno studio del 2014, “Examining Group Walks in Nature and Mul-tiple Aspects of Well-Being: a Large-Scale Study”, condotto da università di diverse nazioni. I risultati riportati sono sorpren-denti: le persone coinvolte nell’e-sperimento sono state in grado di diminuire alti livelli di depres-sione, così come le condizioni di stress percepito e diversi senti-menti negativi. Lo studio nippo-coreano denominato “Influence of Forest Therapy on Cardio-vascular Relaxation in Young Adults”, sempre svolto nel 2014, evidenzia invece come la natura possa avere effetti benefici an-che sul nostro corpo. Cammina-re nella foresta, pratica chiamata Shinnrin-yoku (bagno nella fore-

sta) può favorire il rilassamento cardiovascolare e produrre mi-glioramento negli stati ipertensi-vi, ma non solo: i dati riportano esiti positivi sul sistema nervoso centrale ed endocrino; ci par-lano anche di un aumento del-la funzione immunitaria, grazie all’agevolazione dell’attività di cellule e proteine antitumorali.I benefici che possiamo incon-trare nella ripresa del contatto con madre terra, nel nostro tem-po libero così come attraverso un turismo nella natura, sono davvero tanti: Atchley e colleghi, anno 2012, hanno mostrato co-me 4 giorni immersi nella natura selvaggia possano incrementa-re la creatività e la capacità di ri-solvere i problemi di ben il 50%.

Sembrerebbe infatti che lontani da suoni frastornanti e ricondot-ti a quelli naturali, le funzioni del sistema attentivo-esecutivo mi-gliorino considerevolmente. La natura è in grado di aumentare altresì il senso di appartenenza fra bambini (Van Wieren & Kel-lert, 2013) così come di miglio-rare la sintomatologia di bambini che soffrono di disattenzione e

iperattività. Sin da piccolo la mia vita si è divisa fra cemento e natura, per questo riconosco il valore di un turismo sostenibile, fatto di rispetto e doni reciproci. Nell’alpeggio di famiglia, così co-me in luoghi simili e altrettanto vi-cini alla nostra città, ho imparato a trovare la mia isola felice. Quel-la che potrebbe aiutare ciascuno di noi. Il ritmo frenetico delle gior-nate di lavoro viene rallentato dai ritmi del sole e della luna. I respiri si aprono al cielo e sembrano ri-cordarci quale sia il reale sapore dell’aria. Si attraversa il tempo e la vita assieme ad altri animali, la cui stessa natura libera è te-rapeutica per la felicità provata nel ricordarci che si può ancora giocare insieme.Cosa farete allora nel vostro tempo libero? Un altro giro sul web o una passeggiata immersi nella natura selvaggia?

Immersione nella natura tra turismo e tempo liberocome terapia per la psiche, l’anima e il corpo

Il farmaco della natura

“Atchley e colleghi, in una ricerca del 2012, hanno mostrato come 4 giorni immersi nella natura selvaggia possono incrementare la creatività e la capacità di risolvere i problemi di ben il 50%”

“Sono sempre più gli studi e le ricerche che illustrano come Gaia, la Terra, nelle sue linee più selvagge e arcaiche, rimanga ancora il più importante farmaco che l’intero universo ci mette a disposizione”

In primo piano

Alessandro FortisFondatore dell’équipe TheClew

Equipe che offre servizi di formazione aziendale e privata, psicoterapia e coachingTel. +39 344 1261495 - [email protected]

www.infosostenibile.itNumero 53 - Giugno 201612

Page 13: InfoSOStenibile 53 > Giugno 2016

La Thailandia è un posto mera-viglioso, la Lonely Planet lo de-finisce il Paese del sorriso e vi garantisco che è così: la gente è amichevole e disponibile, non vedrete mai nessuno sbraitare per strada o insultarsi dal fine-strino della macchina. Lo so, ve la immaginate verde e incontaminata, e in parte lo è, ma come ogni angolo di mon-do ha le proprie contraddizioni interne. Le città sono inquinate, molto più che le nostre, i palaz-zi alti e grigi sono circondati da matasse di fili elettrici scoperti e dall’alto della Golden Montain di Bangkok non si riesce a distin-guere l’orizzonte. L’aria è pesan-te, quasi irrespirabile, talmente solida che al tramonto il cielo non si tinge di sfumature diver-se, ma di un unico rosa brillante che colora tutto in modo unifor-me. Una città, però, nel Nord della Thailandia, pur essendo anch’essa trafficata e sporca, si distingue dagli altri centri ur-bani del sud-est asiatico per la sua vocazione ecosostenibile: si tratta di Chiang Mai, la più grande dopo la capitale, meta d’obbligo per tutti i backpackers in tour per il Paese. Molto me-no congestionata di Bangkok e con un clima più temperato, qui la concentrazione di occiden-tali è più alta che altrove; molti

si sono trasferiti qui per lavora-re, studiare o vivere di rendita, visto l’irrisorio costo della vita. Eppure a Chiang Mai si respira ancora l’essenza della tradizio-ne asiatica: mercati di ogni tipo, centinaia di templi, spettacoli di danza e thai box lungo le stra-de, massaggiatori a ogni angolo. Tutt’attorno alla città solo giun-gla e montagne; sono qui alcuni dei parchi nazionali più suggesti-vi della Thailandia, tra cui il più famoso Doi Pui Suthep. Il centro storico di Chiang Mai è chiuso all’interno di una cinta muraria che permette di limitare ulterior-mente il traffico; io mi spostavo in bicicletta e, considerando il fatto che la città si sviluppa tutta in pianura, pedalare si è rileva-ta una scelta azzeccata e pia-cevole. Tra un tempio e l’altro spuntano numerosissimi locali biologici, non solo bar e caffet-terie, ma anche ristoranti, negozi di cosmesi e abbigliamento; per chi sostiene il commercio soli-dale, Chiang Mai è davvero una

tappa a cui non si può rinun-ciare. L’olio di cocco è uno dei prodotti che va per la maggiore, oltre ad essere un must-have da riportare in patria, vista la conve-nienza disarmante del rapporto qualità-prezzo; capirete che è puro quando scesi dall’aereo di ritorno, aprirete la boccetta e si sarà solidificato. Immancabile anche una scorpacciata di frul-lati di frutta, perché a Chiang Mai la materia prima utilizzata per prepararli è biologica e di prima scelta. Parte importante dell’offerta commerciale solidale è costituita dal settore dell’abbi-gliamento: se a Bangkok trova-re tessuti non sintetici sembra un’impresa impossibile, nei mer-cati di Chiang Mai l’utilizzo del cotone è ampiamente diffuso. La città è sede anche di moltis-sime associazioni ambientaliste con cui è possibile stringere col-laborazioni, grazie al sostegno dei giovani studenti che si tro-vano lì in uno dei maggiori poli universitari della nazione; sono

loro, di fatto, che rendono la cit-tà moderna e creativa. Non solo associazioni ambientaliste, ma anche di natura politico-sociale: a Chiang Mai, infatti, si trovano la maggior parte delle ONG che lavorano con i rifugiati birmani.

Pai

Pai, una cittadina fresca e ver-de poco distante da Chiang Mai, nonostante la popolarità da cui è stata investita negli ultimi anni, ri-mane un esempio assai positivo dello sviluppo turistico thailan-dese. I suoi abitanti continuano

a svolgere un ruolo fondamen-tale nell’economia cittadina e anzi, è stata proprio la comunità locale, in origine una semplice e isolata comunità di contadini, a giovare del benessere econo-mico portato dai viaggiatori in visita. La tutela della natura e la conservazione del patrimonio culturale sono due prerogative a cui Pai non intende rinunciare; e non possiamo che gioirne, viste le meraviglie che ha da offrire, tra cascate, sorgenti termali e tem-pli unici.

Laura Spataro

Quello che non sapevate della ThailandiaUn paese ricco di contraddizioni, dove imparare a essere turisti attenti

“Per chi sostiene il commercio solidale, Chiang Mai è davvero una tappa a cui non si può rinunciare”

Il maltrattamento di animaliLa piaga maggiore del turismo thailandese è il maltrattamento de-gli elefanti; moltissime delle associazioni di Chiang Mai, infatti, si battono proprio in favo-re dei diritti dei pachi-dermi. Ai turisti vengono offerti di continuo tour in groppa agli elefanti, po-vere bestie che vivono incatenate in condizio-ni igieniche di degrado totale, bacchettate da-gli allevatori in caso di disubbidienza; spesso vengono addestrati co-me animali da circo per eseguire piccoli show che divertano il pubblico pagante. Co-me se non bastasse, quella dell’elefante asiatico è una specie in via d’estinzione. Come per la prostituzione, altra piaga della Thailandia, la povertà della popolazione locale in parte giustifica il tentativo di guadagnare in ogni modo possibile, tuttavia, ciò che è davvero condannabile è il fatto che da parte dei vacan-zieri senza-occhi-a-mandorla continui a esserci domanda di un simile intrattenimento. Se proprio si vuole entrare in contatto con gli elefanti, i modi sono altri: moltissime le occasioni di tra-scorrere qualche giorno in loro compagnia in allevamenti in cui la mission è quella di preservare la specie, aiutando i volontari a lavarli e nutrirli. Meno conosciuta, ma altrettanto allarmante, la questione del Tiger Temple, nella regione Kanchanaburi, dove alcuni felini sono stati adottati dai monaci buddhisti. Ogni giorno vi si recano circa 800 turisti paganti, senza sapere magari che il centro è stato denunciato per sfruttamento della fauna selvatica. Ai visitatori viene data la possibilità di interagire con gli animali, scattando fotografie insieme. Considerata la loro natura sono, però, sin troppo disciplinati: pare infatti che per renderli così do-cili vengano drogati.

“A Chiang Maisi respira l’essenzadella tradizione asiatica”

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Un sito diventa Patrimonio dell’u-manità per il suo valore materiale e per quello immateriale: la tra-ma fisica del luogo è intrecciata con l’ordito delle istituzioni, degli eventi di cui fu ed è teatro, dei progetti e delle vite delle perso-ne che lo abitano e lo abitarono nei secoli passati. Per questo motivo, l’autoconsapevolezza dei bergamaschi rispetto all’im-portanza del patrimonio urbano è un tassello necessario perché le mura di Bergamo diventino parte dell’UNESCO insieme agli altri siti riuniti nel progetto sovra-nazionale “Fortificazioni dalla Repubblica di Venezia tra XV e XVII secolo” (11 luoghi tra Italia, Croazia e Montenegro). Proprio in questa prospettiva, lo scorso 23 maggio l’Università degli Studi di Bergamo ha pre-sentato ufficialmente un proget-to realizzato dal Centro studi sul territorio Lelio Pagani in collabo-razione con docenti e alunni del-la Scuola Primaria “M. Ghisleni”

di Città Alta e con lo Studio Boz-zetto & co. Si tratta di un breve film che ha come obiettivo «tra-smettere alle giovani generazioni la consapevolezza e il valore del paesaggio in cui vivono. Un pro-getto di animazione per accre-scere la consapevolezza attorno alle mura e al loro inestimabile valore». Il video è parte del pro-getto “Le mura di Bergamo verso UNESCO. Unesco raccontato ai bambini. I bambini raccontano le

mura veneziane” promosso da Regione Lombardia: le giovani generazioni di oggi sono i citta-dini di domani e insegnare loro il rispetto per l’ambiente e per la storia è fondamentale per stimo-lare il senso di appartenenza alla comunità. Il cortometraggio du-ra sette minuti e presenta un bre-ve excursus sulla vita passata e presente di Bergamo. Immagini mozzafiato di Città Alta riprese da un drone si alternano a scene di animazione che ripercorrono le tappe principali della storia urbana; Liu, un simpatico leone alato, simbolo di Bergamo du-rante la Repubblica di Venezia, fornisce le coordinate principali perché i bambini possano com-prendere l’unicità della propria città rispetto alle altre e apprez-zare il valore della memoria, vera e propria linfa vitale di ogni luo-go. Viene ricordato che le mura furono costruite nel XVI secolo per scopi difensivi: allora la città era il baluardo della Repubblica

di Venezia a Occidente e si tro-vava in una posizione strategi-ca per consolidare i traffici della Serenissima sulla terraferma. La costruzione delle mura iniziò nel 1561 e durò quasi un trentennio. Per la popolazione fu un even-to traumatico: il perimetro della fortificazione fu disegnato a ta-volino e per realizzarlo furono distrutti oltre 500 edifici: chiese, conventi, case, torri, ecc. i nomi dati a tre delle porte cittadine (S. Alessandro, S. Giacomo, S. Lo-renzo) ricordano proprio le chie-

se che sorgevano al loro posto e vennero demolite in quell’oc-casione. Per uno strano destino, questa possente fortezza non servì alla difesa perché dopo la sua costruzione la città non fu mai presa d’assalto. Oggi le mura hanno una funzione molto diversa da quella originaria: per i bergamaschi sono diventate una terrazza dalla quale ammi-rare la bellissima vista su “città bassa” e sulle montagne circo-stanti durante piacevoli passeg-giate all’ombra dei viali alberati. Nate per cingere la città e pro-teggerla dai pericoli esterni, sono oggi occasione di apertu-ra di Bergamo al mondo: se la candidatura andrà in porto (ma lo sapremo solo a luglio 2017) Bergamo e le altre località del potenziale sito UNESCO saran-no chiamate ad accogliere e rappresentare l’intera comunità umana.

Livia Salvi

Presentato all’Università di Bergamo il film di animazione realizzato dallo Studio Bozzetto & co.

Le mura di Bergamo verso UNESCOUn racconto per e con i bambini

“Le giovani generazioni sono i cittadini di domani e insegnare loro il rispetto per l’ambiente e per la storia è fondamentale per stimolare il senso di appartenenza alla comunità”

“L’autoconsapevolezza è un tassello necessario perché le mura di Bergamo diventino parte dell’UNESCO insieme agli altri siti riuniti nel progetto sovranazionale «Fortificazioni dalla Repubblica di Venezia tra XV e XVII secolo»”

BergamoSOStenbile

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Link al video:https://www.youtube.com/watch?v=nMduyyvL07Y

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Anche se dalla pioggia che è ca-duta nelle ultime settimane non si direbbe, l’estate è ormai alle porte e con essa bussano all’u-scio anche tutti gli eventi che ani-meranno la città durante la bella stagione. Capita spesso di sentire la gente lamentarsi che a Bergamo non c’è mai nulla da fare, ma pare che la capitale orobica abbia orecchie ovunque e sentendo queste parole se ne sia risentita. La reazione? Rassegne cine-matografiche, serate, concerti, iniziative culturali e chi più ne ha più ne metta; insomma, anche se quest’anno non si partirà per le vacanze, ci sarà da divertirsi. Non ne rimarranno certo delusi i cinefili, a cui di solito in estate tocca andarsene in letargo per via della scarna programmazio-ne dei multisala; a ben vedere, invece, di carne al fuoco ce n’è parecchia: torna Esterno Not-te, il ciclo di proiezioni all’aper-to tenuto da Lab80 nel cortile della Biblioteca Caversazzi. In programma i film più belli della stagione appena conclusa, ma anche i grandi classici di reper-torio. Anche il Conca Verde ci mette del proprio.

In programma in particolare per tutti i martedì dal 7 giugno al 12 luglio la rassegna “Film Doc”, uno spazio dedicato al docu-mentario, coi titoli più interes-santi dell’ultimo anno e le opere premiate nei festival di tutto il mondo: Fuocoammare, Astro-samantha. La donna dei record nello spazio, Human, Ritorno a Spoon River, Nostalgia della luce e La memoria dell’acqua. Questa la programmazione di cui sul sito www.sas-bg.it è pos-sibile trovare tutti i dettagli. Ma ormai si sa: estate a Berga-mo vuol dire soprattutto chirin-guiti sulle mura: il bar Flora di Piazza Vecchia si aggiudica lo spazio di San Giacomo, la Co-munità delle Botteghe il Parco di Sant’Agostino e la Birreria di Bergamo Alta lo spazio di San Michele. Come gli anni scorsi,

una proposta food&beverage di alto livello, così come quella mu-sicale, d’altronde. L’obiettivo di questa stagione sa-rà di sfruttare gli spazi sin dalle prime ore del mattino, vivendo-li con un’attenzione particolare alle famiglie e alle attività bene-fiche. Per dirne una: chi a San Michele ci andrà utilizzando i mezzi pubblici il cocktail lo pa-gherà solo tre euro. È anche vero, però, che non tut-to il divertimento estivo resterà chiuso tra le mura: Borgo San-ta Caterina non sarà da meno, perché di smentirsi proprio non gli va. Sempre vivace e attivo, quest’anno in Borgo una nuova iniziativa, nata dalla necessità di pedonalizzare la strada per via del cantiere che chiuderà il per-corso per alcuni tratti fino alla prima settimana di agosto.A partire dal 28 di maggio, ogni sabato pomeriggio è tempo di “Vivi il Borgo d’oro”, per quel-la che è stata definita “movida per famiglie”; tante le iniziative in programma: da Drive Test con biciclette e scooter elettrici a “Come degustare i vini”, per-corsi per conoscere i cristalli e le loro proprietà e una lezione su

come annodare alla perfezione una cravatta, dalla presentazio-ne della collezione di gioielli ad addirittura un test di abilità visi-va. Sono previste anche partite di scacchi in simultanea e con istruttori a disposizione; e non può certo mancare la merenda in Borgo. Per smaltire un po’ di sport e an-che per questo ambito abbon-dano le proposte: tutti i martedì di giugno al Parco della Trucca si terranno lezioni gratutite di

Acroyoga, ma numerosi saran-no anche i contributi del Cocole-le Green Village, lo spazio estivo con sede al Parco Goisis a Mon-terosso, la vera novità dell’esta-te 2016. La volontà è quella di rilanciare una zona di Bergamo spesso snobbata con una pro-grammazione ricca di iniziative, concerti e serate a tema. Dunque sì, si diceva che a Ber-gamo non c’è niente da fare.

Laura Spataro

(E)state a BergamoUna ricca programmazione per chi passerà la bella stagione in città

“Non tutto il divertimento estivo resterà chiuso tra le mura: Borgo Santa Caterina non sarà da meno”

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I Finito l’inverno, il bello della bella stagione è starsene all’a-perto, tra giardini, parchi e – perché no – orti, tutti spazi in cui godere del piacere del so-le, della natura e delle piante. Ma se per stendersi sull’erba basta piazzare un telo a terra, per muoversi tra piante e pian-tine di un orto bisogna che si apprenda quanto meno l’ABC del giardinaggio. Se si hanno tra i 7 e gli 11 anni magari non è ancora tempo di intraprende-re la carriera dell’agricoltore, ma c’è da dire che l’orto offre comunque diverse occasio-ni di imparare. Dal 20 giugno al primo luglio, Fondazione Bergamo nella Storia e Orto Botanico “Lorenzo Rota” ter-ranno un corso alla scoperta dei quattro elementi, spostan-dosi tra città e natura. L’inizia-tiva “Estate in museo!” guiderà i piccoli partecipanti a svilup-pare la loro immaginazione e abilità, attraverso il racconto di favole e attività laboratoria-li. Esperienzialità sarà la pa-

rola d’ordine, per stimolare la creatività e la fantasia in modo divertente, partendo dall’os-servazione e dalla sperimen-tazione del materiale vegetale e dell’ambiente. L’ultimo giorno si terrà un’escursione a piedi in Val d’Astino, dove immergersi nel fascino del monastero e della Valle della Biodiversità, sezione dedicata alle Piante e all’Uomo. Per gli adulti, inve-ce, il 25 giugno, sempre a cu-ra del “Lorenzo Rota”, si terrà un corso introduttivo di pittura botanica, in cui sarà possibile apprendere i segreti della tec-nica bagnato su bagnato per la realizzazione della traspa-renza dei petali ad acquarello. Le lezioni si terranno in Piaz-za Cittadella, presso l’Aula di Zoologia del Museo Civico di Scienze Naturali di Bergamo, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Per ulteriori informazioni:ortobotanicodibergamo.it

L. S.

Bergamo tra città e natura, corsi e iniziative per piccoli e grandi

All’Orto Botanico per imparareBergamoSOStenbile

I bergamaschi corrono e lo fanno il mercoledì sera, in compagnia e al motto di “We Run Bergamo”. Si tratta di una serie di allena-menti che prevedono una corsa (o camminata) di 10 chilometri tra le vie della splendida città. Partenza dal piazzale della sta-zione con gli esercizi di riscalda-mento, 5 tappe in tutto per fare in modo che il serpentone fluo-rescente con le sneakers ai pie-di non si spezzi, esercizi proposti dai trainer organizzatori e poi di corsa su e giù per le mura. Pe-nultima tappa la favolosa piazza Vecchia in Città Alta, nella quale si fanno gli squat a ritmo di mu-sica e battito di mani. L’iniziativa nata spontaneamen-te dal desiderio di un gruppo di ragazzi amanti dello sport è partita a fine febbraio e ha rag-giunto un inaspettato numero di partecipanti; il tutto attraverso il passaparola, l’entusiasmo di chi l’ha provata e ha invitato gli amici e l’uso dei social, facebo-ok primo fra tutti: la pagina We Run Bergamo conta quasi 3000 like. Allenamenti gratuiti di corsa con musica e fitness, questa la definizione ufficiale, ma per chi non fosse sufficientemente al-lenato può scegliere liberamen-

te la velocità e il passo con cui percorrere i chilometri o appro-fittare delle scorciatoie che rap-presentano ormai un percorso obbligato per alcuni corridori in compagnia dei propri amici a quattro zampe. La manifestazione settimanale è aperta a tutti e i partecipanti so-no davvero tanti ed eterogenei. La partenza è alle 21 e si finisce alle 23 trovandosi tutti insieme a bere un buon bicchiere di birra. We Run Bergamo infatti non è solo sport, allenamento fisico, ma anche socializzazione: si in-contra gente, si fanno amicizie, ci si diverte e si attraversano al-cuni dei luoghi più belli e affasci-nanti della città. Ogni mercoledì

sera il pensiero è sempre lo stes-so: “quanto è bella Bergamo!” e sono molti ad averla scoperta correndo, non solo i bergama-schi. We Run dal mese di giugno cambia volto inserendosi tra gli eventi del cartellone “Bergamo Estate 2016” proposti dal Co-mune di Bergamo. Inizia così una nuova sessione e da “In bloom We Run” si pas-serà a “In Summer We Run Ber-gamo”, otto appuntamenti estivi per continuare a correre anche durante la stagione estiva. Non ci sono condizioni metereologi-che che ci fermano, Bergamo corre e continuerà a farlo!

Elena Pagani

Tutti i mercoledì sera di corsa sulle mura cittadine

We Run BergamoLa città corre

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Sono numerose anche a Roma-no di Lombardia le realtà che lavorano per una società più attenta all’ambiente e alle per-sone, per un consumo più con-sapevole di prodotti del territorio oppure a favore di un’economia solidale. È stata una piacevole carrellata di associazioni, co-operative, aziende, gruppi di volontari quella che è andata in scena durante tre serate di mag-gio nella cittadina della bassa: ViviRomano SOStenibilmente il nome dell’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale con il mensile infoSOStenibile in collaborazione con l’associa-zione “I negozi di Romano” che avrà il suo momento clou dome-nica 11 settembre. Il tradiziona-le appuntamento settembrino avrà quest’anno il sapore green e in maggio se ne è assapora-ta un’anteprima: tre incontri che hanno approfondito le tema-tiche dell’alimentazione, am-biente e biodiversità. Introdotti dall’assessore comunale Marco Seghezzi e dal direttore respon-sabile Diego Moratti la prima serata si è concentrata sulla pre-sentazione della mission e atti-vità di Slow Food, alla presenza dei responsabili della Condotta della bassa bergamasca che hanno evidenziato i perico-li dell’omologazione alimenta-re e le azioni messe in campo dall’associazione internazionale guidata da Carlo Petrini a sal-vaguardia dell’agrobiodiversità mondiale. Presentata anche la

cooperativa Le Cinque Perti-che, presente nella guida Fare la spesa con SlowFood e attiva nell’inclusione lavorativa di per-sone socialmente svantaggiate nell’ambito dell’agricoltura biolo-gica e sociale. A fornire un altro esempio concreto di come fare la spesa in modo intelligente è intervenuta Aspan, l’associazio-ne panificatori, con il progetto “Qui vicino” che propone pane prodotto con il grano coltivato su terreni locali e che si basa su un numero minimo di passag-gi nella catena di produzione, consente una migliore traccia-bilità, una maggiore freschezza dei prodotti, nonché la riduzio-ne drastica dell’inquinamento

dovuto ai mezzi di trasporto. Le stesse argomentazioni sono state riproposte durante la se-conda serata, in favore della campagna latte 100% italiano: dopo una introduzione tecnica da parte della nutrizionista Ta-nia Baroni sui valori nutrizionali del latte, è toccato a Sofia Rossi e a Bortolo Ghislotti mettere in guardia i consumatori dalle varie insidie nascoste dalle etichette fuorvianti, sottolineando il valo-re di una corretta informazione e focalizzando l’attenzione sulla stringente normativa che rego-la e controlla la produzione del latte in Italia. Presente anche l’azienda romanese di Giaco-mo Chiapparini che ha permes-

so di degustare Grana Padano di diversa stagionatura, oltre all’assaggio di torte del gruppo romanese “Vuoi una torta?” che prepara dolci per sostenere pro-getti di beneficienza.Intervenuti nel ciclo di incontri anche i referenti del gruppo Gas locale “Gastone” per spiega-re gli obiettivi e le funzioni di un Gruppo di Acquisto Solidale: a tal proposito l’11 settembre sarà presente la docente Francesca Forno, studiosa dei Gas e del consumo critico che presenterà il suo ultimo libro. Un piacevole fuori programma è stato tenuto dagli studenti della classe 4As del liceo scientifico Don Lorenzo Milani: nell’ambito del program-

ma di alternanza scuola-lavo-ro, i giovanissimi imprenditori start-upper hanno presentato al pubblico il proprio progetto imprenditoriale dal nome Lets Green, il cui prodotto finale, ac-quistabile online, è un quaderno realizzato con la carta riciclata. Lodevole anche l’attività della cooperativa La Gasparina di So-pra che tramite il reinserimento lavorativo di persone socialmen-te svantaggiate, ha dato luogo a una realtà che non si limita a es-sere una comunità di recupero, ma attraverso l’agricoltura e la coltivazione, promuove l’attività e lo sviluppo locale. Infine non poteva mancare l’Orto Botani-co, una eccellenza all’interno del Parco del Fiume Serio, che insie-me al Giardino dei frutti dimen-ticati riveste il ruolo di baluardo della natura e della ricchezza della biodiversità ancora pre-sente sul territorio. «L’obiettivo di questi incontri è iniziare un percorso di avvicina-mento ai concetti di base della sostenibilità e di conoscenza delle realtà locali già attive in questi ambiti - ha concluso l’as-sessore Marco Seghezzi -. Tutti questi soggetti, dalle associa-zioni alle cooperative, dai Gas alle imprese, devono unire i pro-pri sforzi per sensibilizzare la cit-tadinanza, dare una maggiore visibilità al proprio operato e col-laborare così per progetti di più ampio respiro».

Sheela Pulito

A Romano l’avvio di un percorso per riunire le realtà locali virtuose

In piazza per vivere la sostenibilitàBergamoSOStenibile

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Sabato 28 maggio, nell’ambito della quinta edizione del Festival dell’Ambiente di Bergamo, si è svolto il convegno “Spreco ali-mentare no grazie. Buone pra-tiche a confronto”. Tra le molte idee e iniziative emerse per combattere lo sper-pero del cibo, il consigliere del comune di Mantova Laura Bo-naffini ha illustrato il progetto “Pasto buono”. L’iniziativa, attiva da febbraio sul territorio manto-vano, rappresenta una originale proposta per il riutilizzo degli ali-menti. Questa idea è figlia del-la collaborazione tra il comune di Mantova e “QUI Foundation”, una Onlus attiva nella riduzione dello spreco alimentare. L’asso-ciazione sta promuovendo que-sta soluzione in diverse città già da tempo ed è stata capace di ridistribuire 500 mila pasti nel solo 2015. Per entrare nello specifico, pos-siamo dire che “Pasto buono” è un’iniziativa che si rivolge al-le persone e alle famiglie ri-tenute bisognose d’aiuto per ragioni economiche, sociali o di salute. Queste avranno la pos-sibilità di usufruire di un pasto gratuito all’interno di esercizi commerciali come bar, ristoranti e pizzerie, i quali si impegnano a mettere a disposizione il ci-bo sano e sicuro, che altrimen-ti sarebbe scartato. Il progetto si fa carico di un grande valore sociale, poiché vuole restituire

dignità alle persone in difficol-tà, permettendo di consumare un pasto direttamente in loco. Questo è un aspetto che vie-ne spesso dimenticato quando si fa riferimento al riutilizzo ali-mentare, ma si tratta di un lus-so non accessibile a tutti. La grande innovazione di “Pasto buono” è rappresentata dall’u-tilizzo della Mantova Card, tes-sera elettronica che consente di accedere ai servizi del comune di Mantova, sulla quale verran-no caricati i buoni pasto. Questo metodo permetterà di gestire il tutto in modo elettronico con una tracciabilità e una traspa-renza costante e in tempo reale. La giunta mantovana ha inserito l’iniziativa “Pasto buono” all’in-terno di un progetto molto più ampio, che coinvolgerà presto altre proposte anche per quan-to riguarda lo spreco alimentare nelle mense scolastiche.

Gianluca Zanardi

“Il progetto si fa carico di un grande valore sociale, poiché vuole restituire dignità alle persone in difficoltà, permettendo loro di consumare un pasto direttamente in loco”

Il consigliere comunale Laura Bonaffini ha presentato l’iniziativa in collaborazione con “QUI Foundation”

A Mantova il “Pasto buono” per aiutare le persone in difficoltà

MantovaSOStenibile

Atto di vandalismo o arte fuori dagli schemi? Questo è il gran-de interrogativo che accompa-gna una delle manifestazioni artistiche più in voga negli ultimi anni: la Street Art. Da ricondur-re a questa definizione, che in italiano traduciamo con “arte di strada” o “arte urbana”, le scrit-te e i disegni che compaiono all’improvviso, spesso illegal-mente, sulle pareti di palazzi e luoghi pubblici. Al di là delle po-lemiche, questo fenomeno so-cio-culturale si sta diffondendo in molte città, grazie alle opere di artisti che si ergono a paladini della notte, armati di bombolette spray, per denunciare le ingiu-stizie attraverso l’arte. Simbolo di questa nuova generazione è senza dubbio il writer ingle-se Bansky, autore di alcuni dei graffiti più famosi. L’artista, dall’i-dentità misteriosa, opera ormai da anni a Londra, ma è diventato

famoso soprattutto per i murales polemici, realizzati sulla barriera di separazione costruita dal go-verno israeliano in Cisgiordania. Nel nostro paese la Street Art ha trovato terreno fertile soprattutto in realtà multiculturali come Mi-lano e Bologna: qui si sono for-mati gli esponenti più famosi del movimento italiano come Ozmo, Bros e Blu. A partire dal 21 giu-gno anche Mantova cercherà di mettere la sua bandierina sulla carta geografica della Street Art mondiale con il Mantova Stree-tArt Festival. La manifestazione

durerà due mesi, durante i quali la città ospiterà una lunga serie di iniziative che mostreranno come l’arte possa diventare strumento per la valorizzazione urbana. Nel periodo del festival numerosi ar-tisti internazionali metteranno a disposizione la loro creatività e la loro esperienza in luoghi appo-sitamente pensati per l’evento. Il tutto avverrà in collaborazio-ne con Giovani Artisti Italiani, l’associazione che si preoccu-pa di far emergere gli artisti più talentuosi. In aggiunta verranno organizzati incontri e workshop per conoscere meglio le caratte-ristiche e i codici di questa disci-plina. Nascerà così un momento di confronto che permetterà di capire come portare la Street Art all’interno delle realtà urbane più complesse, ma anche nei luoghi ad alto contenuto storico.

G.Z.

Dal 21 giugno due mesi all’insegna dell’arte di strada con writer provenienti da tutto il mondo

MantovaStreetArt Festival

“Questo fenomeno socio-culturale si sta diffondendo in molte città con lo scopo di denunciare le ingiustizie attraverso l’arte”

Osmo, Wallpainting in via Ostiense

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In una città come Brescia la natura è ancora a portata di mano, grazie a parchi e via-li alberati carichi di fresche chiome. Basta per esempio fare due passi nel centro sto-rico e inerpicarsi lungo i fianchi del colle Cidneo per raggiun-gere una delle isole verdi più caratteristiche della città che si snoda tra l’interno e il peri-metro esterno delle mura del Castello.

Si tratta del Parco della Mon-tagnola, che insieme ad altre aree naturalistiche della città e di alcuni paesi dell’hinterland, è parte del Parco delle Colli-ne. Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale comprende i comuni di Brescia, Bovezzo, Cellatica, Collebeato, Rezzato e Rodengo Saiano, occupan-do una superficie di 4.309 et-tari. Un’area il cui perimetro è stato definito nel dicembre del 2000 dal Comune di Brescia, con l’approvazione di una spe-cifica variante al Piano Regola-tore Generale, con la finalità di organizzare e salvaguardare in sinergia uno spazio vitale per la città e i comuni limitrofi, così da garantire una preziosa risorsa di quiete, salute, verde e cul-tura a pochi passi dalle nostre abitazioni.Da ben 13 anni il Parco delle Colline collabora con il settore di educazione ambientale del-la Cooperativa sociale Cauto, proprio per la peculiarità dei suoi ambienti naturali dalle caratteristiche ecologiche di grande interesse e rarità an-che in ambito europeo, non solo locale, che lo rendono terreno ideale per la proposta

alle scuole di progetti didattici. “Sguardi sulla natura” è l’esi-to di uno di questi; una mo-stra di elaborati didattici che dal 20 al 29 maggio è stata allestita proprio al Parco del-la Montagnola, a seguito di un percorso che ha coinvolto 57 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado dei sei comuni appartenenti al parco, strutturato in incontri a scuola e uscite nel parco, alla scoperta di piante, animali ed ecosistemi. Il percorso didatti-co che le classi hanno seguito nell’arco dell’anno scolastico 2015-2016 ha approfondito le caratteristiche delle specie vegetali e animali presenti, le zone umide, l’importanza dell’acqua nella vita dell’uomo, l’osservazione del territorio, gli

ambienti naturali e semi-natu-rali del Giardino Botanico del Parco della Montagnola e del Castello. Diverse le finalità del progetto, tutte di fondamentale impor-tanza: stimolare il senso critico degli alunni sui temi ambien-tali partendo dalla conoscen-za del territorio nel contatto diretto ed esperienziale con la natura; promuovere la co-noscenza, la valorizzazione e la tutela dell’ambiente natura-le e semi-naturale del parco urbano della Montagnola ri-conoscendone la molteplicità e la ricchezza di biodiversità; infine, valorizzare il lavoro svol-to dalle classi incentivando la realizzazione di elaborati che raccontano le esperienze vis-sute degli studenti. A fine pro-

getto infatti le classi hanno presentato alcuni lavori artisti-ci per sintetizzare l’esperienza

e rendere visibile l’impegno e l’interesse suscitati dalla pro-posta di Cauto. Con tali lavori si è allestita quindi la mostra “Sguardi sulla natura”, inaugu-rata dal Presidente del Parco, l’Assessore Fondra, durante la festa finale dedicata alle scuole giovedì 26 maggio, a cui han-no partecipato 7 classi delle primarie Quasimodo, Dorotea e Casazza. Dopo il saluto degli organizzatori e del Presiden-te del Parco con consegna di un riconoscimento per il lavoro svolto, le classi hanno passato la mattinata tra giochi e visita della mostra, perché la natura si impara, si cura e si vive.

A.G.

Brescia: scuole alla scoperta degli ecosistemi del Parco della Montagnolainsieme alla Cooperativa Cauto

Sguardi sulla natura

“Da ben 13 anni il Parco delle Colline collabora con il settore di educazione ambientale della Cooperativa sociale Cauto, proprio per la peculiarità dei suoi ambienti naturali dalle caratteristiche ecologiche di grande interesse e rarità”

BresciaSOStenibile

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In aprile alla scuola secondaria di I grado “Catullo” di Desenzano del Garda noi di 2^ C abbiamo seguito il progetto “Adotta un prodotto” proposto dalla Cooperativa Cauto di Brescia in collabo-razione con la testata mensile infoSOStenibile. Durante gli incontri abbiamo parlato della prove-nienza dei prodotti, dei vari alimenti e dell’inquinamento che si produce per la loro esportazione. Abbiamo inoltre imparato come si scrive un articolo di giornale e ora eccoci a raccontare il progetto da provetti giornalisti. Durante gli incontri abbiamo imparato che è molto meglio com-prare prodotti locali perché questo comporta meno emissioni di CO2, responsabile dell’effetto serra. Un’esperienza molto interessante è stata poi la scheda del prodotto di stagione adottato: a noi è capitato di dovere analizzare l’asparago, la sua origine, le sue caratteristiche. Lo abbia-mo “assaggiato” usando i cinque sensi per avere una percezione della sua freschezza e qualità, sperimentando come proprio i nostri cinque sensi siano importantissimi e quando si comprano prodotti alimentari bisogna affidarsi anche a loro.

Progetto “Adotta un prodotto”Desenzano del Garda: La parola agli studenti della 2ª Cdella scuola secondaria di I grado “V. Catullo”

BresciaSOStenibile

Sulle nostre tavole imbandite la presenza di frutta insolita, che ci racconta di Paesi lontani, spes-so sembra un’idea suggestiva di mondialità, spesso sembra un modo per aiutare le produzioni di quei Paesi lontani. Ma è così? L’occasione di scam-bio culturale attraverso il cibo ha anche dei lati negativi, se si pensa che per avere sulle no-stre tavole frutta e prodotti che devono compiere viaggi im-pegnativi si usa la chimica per conservarli. E quindi mangiamo anche quella chimica! Se si con-sidera poi che i mezzi di traspor-to inquinano molto il pianeta, si ha un ritorno negativo anche per l’ambiente. Dunque, cosa possiamo fare per tutelare la nostra salute e quella della no-stra Terra? Mangiare prodotti a Km0! Forse vi chiederete: come si può capire se un prodotto è a KM0? Semplice, guardando sempre l’etichetta. Essa svela la provenienza dei prodotti e quindi ci tutela come consumatori e co-me cittadini del mondo. Pensa-te a quanti prodotti importiamo: alcuni sono caratteristici, come la banana o la noce di cocco, il mango, l’ananas, la papaya e l’a-vocado, tuttavia questi prodotti percorrono migliaia di chilometri dall’India, dalla Cina, dal Brasile, dalle Filippine, dall’Ecuador, dal Messico, prima di finire nei nostri

piatti. Non poche volte marci-scono negli stessi supermercati che di solito fanno grandi offer-te per le merci in deperimento. E allora quali sono i prodotti che fanno poca strada? Quelli che produciamo in Italia. L’Italia ha una grande tradizione di colture mediterranee come uva e olive, di frutta tipica come fichi, mele, pere o di prodotti che abbiamo adattato al nostro territorio co-me pomodori, asparagi, patate,

riso, kiwi, per fare solo qualche esempio.Dal progetto proposto dalla Co-operativa Cauto con infoSO-Stenibile, noi alunni abbiamo imparato appunto questo: che è meglio comprare prodotti locali per non inquinare e per mangia-re sano, perché è vero che c’è il kiwi che si coltiva in Nuova Ze-landa ma si può comprare anche quello coltivato in Italia, che tra l’altro ne è la prima produttrice

al mondo. Ormai non possiamo più permetterci di dimenticare che il cibo è salute e cultura e che è bello mischiare tradizioni e abitudini, anche in cucina, ma senza per questo arrecare dan-no o peggiorare il mondo in cui viviamo. Le tante possibilità che

l’agricoltura italiana ci offre sono un ottimo incentivo ad una spe-sa più responsabile, che faccia attenzione alla provenienza dei prodotti. Da domani, allora, vi vogliamo vedere tutti a leggere le etichette dei prodotti, d’accor-do? Sarà un gesto importante!

Riscoprire i prodotti locali aiuta il mondo e la salute

Km0, la cultura a tavola

contributi realizzati dagli alunni della classe 2ª c scuola secondaria di I° grado “v. catullo”

desenzano del Garda (bs)

ECCo ComE uSARlI˝Vista: osservando il colore del prodottosi può dedurre il suo grado di maturazione;Olfatto: annusando il prodotto si può capirese è “saporito” o no;Udito: sentendo il rumore che il prodottoemette si può sentire se è maturo;Tatto: la consistenza e il grado di ruvidità del prodotto suggeriscono la sua bontà;Gusto: se possibile, l’assaggio di un prodotto prima dell’acquisto, è la prova schiacciante per determinarne il grado di qualità.

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I contributi di questa pagina sono stati realizzati nell’ordine dalle classi 5a a, b, c della scuola primaria di chiarini,

montichiari (bs)

Nei mesi di marzo e aprile i ragazzi della scuola primaria 5^A di Chiarini (Montichiari, Bs) hanno aderito al progetto “Adotta un prodotto” organizzato dalla cooperativa sociale Cauto. Durante il

primo incontro l’esperta Silvia ha fornito agli alunni numerose infor-mazioni. Per prima cosa è stato visionato un video che mostrava il lungo viaggio di una mela; giunta a destinazione era carica di in-setticidi, pesticidi e conservanti necessari a mantenerla appetitosa agli occhi degli acquirenti. Questo per dire che è meglio comperare prodotti a “Km 0” cioè cibi coltivati vicino a noi perché più natu-rali e salutari e consumare quelli stagionali poiché più genuini in quanto non vengono trattati. Nel secondo incontro Silvia ha fornito ulteriori informazioni sui cibi consigliando ai ragazzi di essere più attenti all’acquisto di alcuni prodotti (come le bibite) che, purtrop-po, contengono coloranti e conservanti. Inoltre sarebbe preferi-bile che i bambini non consumassero i cibi dei fast-food perché ricchi di grassi, sostanza che aumenta il colesterolo nel sangue. Per concludere l’attività, a gruppi si è ricostruita la piramide ali-mentare. Al termine del progetto, che gli alunni hanno ritenuto utile e interessante, Angela, una collaboratrice di infoSOStenibile, ha parlato loro dell’importanza di tenersi informati sulla salvaguardia dell’ambiente, sul mercato dei prodotti e sulla qualità dei cibi: non dimentichiamo infatti che qualità e attenzione aiutano a crescere meglio e sani.

Noi alunni della classe 5^B della scuola primaria di Chiarini (Mon-tichiari) abbiamo partecipato al progetto “Adotta un prodotto” pro-posto dalla cooperativa sociale Cauto. Abbiamo adottato così un

alimento di stagione, il ravanello, e abbiamo imparato a conoscerlo e a cucinarlo. Il progetto si è svolto nel corso di tre incontri: i primi due con Silvia, una operatrice della cooperativa Cauto, e il terzo con Angela, una collaboratrice del mensile infoSOStenibile. Insie-me a loro abbiamo capito che è meglio acquistare prodotti coltivati e lavorati in Italia piuttosto che in paesi lontani; in questo modo si evita di inquinare l’ambiente, mangiare prodotti con sostanze chimiche usate per mantenerli più a lungo, e far maturare la frutta nelle celle frigorifere e non sugli alberi. Silvia inoltre ci ha proposto l’adozione del ravanello. Abbiamo così scoperto un ortaggio buo-no ma poco consumato abitualmente. Buonissimo! Angela invece ci ha aiutati a capire come analizzare e poter stendere un articolo. Questo progetto è stato molto interessante per gli argomenti trat-tati, e in tutta semplicità ci ha insegnato che non tutto fa bene alla vita dell’uomo e alla sua salute. Speriamo infine che questa espe-rienza sensibilizzi noi ragazzi a rispettare l’ambiente educandoci ad alimentarci in modo sano e responsabile.

Cosa ci fanno venti bambini e un mazzetto di asparagi in mano? Sono gli alunni della classe 5^ C, che hanno partecipato al progetto “Adotta un prodotto”. Grazie all’operatrice Silvia della cooperativa

Cauto hanno conosciuto l’asparago che fino al mese di aprile era stato assaggiato solo da pochi di loro perché ritenuto duro e amaro. Seguendo le ricette dettate dalla maestra si sono messi all’opera. Al supermercato, nel reparto ortofrutta, controllando sull’etichetta che il luogo d’origine fosse in Italia, hanno scelto un mazzetto di questa verdura. Tornati a casa si sono trasformati in piccoli chef e, con cappello e grembiulino, hanno cucinato. Aiutati dai genitori, Anya, Alessio, Jamie, Mariama e Gennaro hanno preparato il risot-to agli asparagi; Debora le crespelle; Matteo, Francesco, Davide e Alessio hanno frullato gli asparagi per ottenere una crema con cui condire la pasta; Anya e Davide hanno fatto la frittata; Caterina, Omaima, Anna, Marta, Michelle e Lorenzo li hanno bolliti e aggiunti alle uova, come contorno; Leopoldo, Gent e Simone li hanno serviti con fettine di carne.Questa esperienza ha permesso di cimentarsi in una nuova espe-rienza e provare un sapore diverso da quelli conosciuti. Felici anche le mamme e papà, che sanno quante proprietà e vitamine conten-gano le verdure.

MontichiariUn progetto alimentarea scuola

Sosteniamo l’ambiente e…

Piccoli chef all’operadopo l’adozione dell’asparago

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Parada par Tücc è un percorso partecipato che lega la dimensio-ne artistica e creativa con quella più sociale di partecipazione e cittadinanza attiva. Concreta-mente si realizza in una sfilata artistica che attraversa la città di Como per una giornata di festa e consapevolezza in cui gli spazi urbani sono reinterpretati come un grande palcoscenico viven-te. Le performance portate in Parada sono preparate nei mesi precedenti alla sfilata all’interno di numerosi laboratori e atelier artistici, luogo di apprendimento e di socializzazione, gratuiti per i partecipanti, aperti a tutti e con-dotti da maestri d’arte volontari.

La sfilata conclusiva è arricchi-ta dalla presenza di numerose associazioni, gruppi informa-li, singoli cittadini che colgono l’occasione per dare visibilità ai loro progetti e riappropriar-si degli spazi pubblici, troppo spesso ostaggio di automobili o esercizi commerciali. Il progetto è promosso dall’Associazione Partucc, in collaborazione con Comune di Como-Politiche Gio-vanili e Associazione del Volon-tariato Comasco-Centro Servizi per il Volontariato e realizzata anche grazie alle numerose re-altà che mettono a disposizio-ne gratuitamente le sedi per i laboratori, il proprio tempo, le

proprie competenze. L’organiz-zazione della Parada è condotta interamente da volontari; questo “miracolo” è possibile grazie a momenti di autofinanziamento e all’impegno di una quaranti-na di persone che lavorano tut-to l’anno perché credono nella forza dell’arte come strumento di incontro e veicolo di relazioni sane e positive, relazioni via via più difficili da intessere e coltiva-re in un mondo accelerato come quello in cui viviamo, sempre più destrutturato e competitivo, do-ve il tempo per l’ascolto dell’altro è messo in secondo piano da esigenze materiali, a discapito di quelle spirituali e artistiche. Il nostro impegno, non banale o da darsi per scontato, è mosso appunto dalla volontà di costrui-

re momenti di incontro e ascolto, di scambio generativo di nuove idee e iniziative che vadano in questa direzione.Quest’anno Parada par Tücc giunge alla sua ottava edizione. In questi anni abbiamo consoli-dato la nostra presenza sul ter-ritorio, coordinando all’interno dell’organizzazione l’apporto di oltre settanta realtà (fra associa-zioni, cooperative, parrocchie, enti istituzionali) per arrivare all’e-vento finale che nell’ultima edi-zione ha visto sfilare più di 800 artisti e oltre 8.000 spettatori, trasformando la quotidianità del-la cittadina prealpina con la forza della sua effimera magia. Sfile-ranno quest’anno in Parada l’11 giugno i laboratori di: Trampoli, Swing, Flamenco, Clownerie,

Capoeira, Danza Afro, Monoci-clo, Percussioni Afro, Fotografia, Hula Hoop Dance, Ciclofficina, Incursioni Teatrali (Urban Ac-tion), Bolas, Regia e recitazione, Sartoria, Trucchiamo i paradisti, Percussioni Samba, Giocoleria, Spin-art, Break-dance, Street Puppet, Bambù escape, Didje-ridoo, Chitarra, Pionierismo Iti-nerante, Stomp; mescolati nel serpentone troverete tra gli altri Stringhe Colorate, Gruppo Car-nevale di Cantù, Banda Swing di Mozzate, Gruppo Yoga, Allincir-co, Le Lucciole, Scuola Waldorf Como, Gli S”BAND”ATI. Il ritrovo è fissato sabato 11 giu-gno per le ore 15 in via Milano al-ta, la partenza ufficiale è prevista per le 16.30. Nel punto di arrivo, al Tempio Voltiano, la festa pro-seguirà fino a notte con musica dal vivo in collaborazione con l’associazione Musicisti di Co-mo e mirabolanti performance artistiche.

per info e contatti:[email protected]

Per le strade di Como l’11 giugno sfila la creatività

Parada par Tücc all’8ª edizioneComoSOStenibile

“A Como una sfilata artistica che attraversa la città per una giornata di festa e consapevolezza in cui gli spazi urbani sono reinterpretati come un grande palcoscenico vivente”

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Si terrà dal 16 al 25 giugno a Como la nuova edizione di Pa-rolario: 100 appuntamenti a in-gresso gratuito che porteranno a Villa Olmo e in altre belle ville affacciate sul lago romanzie-ri, scrittori, filosofi, giornalisti, studiosi, poeti, artisti, musicisti, registi. “Liberi tutti!” è il titolo di questa edizione: un luogo dove respirare l’aria liberante di quel gioco, allegro e serio, che è l’av-ventura delle parole e delle idee. Al centro di Parolario ci saranno gli incontri con gli autori, aperti da Paolo Maurensig e che pro-seguiranno con molti ospiti, tra cui Mauro Corona con il suo nuovo libro fresco di stampa, Si-monetta Agnello Hornby, reduce dal grande successo al Salone del Libro di Torino, ma anche Lu-igi Zoja, Antonio Manzini, Elisa-betta Rasy, Anna Ottani Cavina, Gianni Vattimo, Giovanni Floris, Antonio Caprarica, Hans Tuzzi, Cristina Comencini, Gian Paolo Serino, Claudio Risè, Salvatore Striano, Gianluigi Nuzzi, Emilia-no Fittipaldi, Mario Giordano, Ar-mando Massarenti.Protagoniste le idee, quelle della scienza e della filosofia, con un itinerario che muove dalle grandi questioni teoriche, al confine tra scienza e filosofia, per arrivare ad alcuni nodi di fondo dell'eti-ca individuale e politica. Tra gli ospiti di questo ciclo, Telmo Pie-vani, Giorgio Vallortigara e Lisa Vozza, Mario De Caro, Nicola Canessa. Non solo presentazio-ni di libri e incontri con scrittori, Parolario proporrà anche altre attività legate alla scrittura o al-la lettura come l’appuntamento con la scrittura creativa, con-dotto da Andrea Di Gregorio, o la performance della yoga ma-ster Benedetta Spada che abbi-

nerà yoga e letteratura. Spazio anche al mondo del verde e del giardinaggio, al quale Pia Pera ha dedicato il libro “Al giardino

ancora non l’ho detto”, un te-sto commovente che a Parola-rio sarà presentato dai suoi più cari amici: Emanuela Rosa-Clot,

Marco Martella, Natalia Aspesi, Fabio Giardiniere e l’attrice giar-diniera Lorenza Zambon. Marco Martella sarà a Parolario anche

per presentare il suo libro “Tor-nare al giardino", mentre Fabrizio Panzera e Gianni Moresi raccon-teranno la storia della viticoltura svizzera. Tra parole e musica saranno gli incontri dedicati ai grandi musi-cisti italiani e internazionali: Ezio Guaitamacchi racconterà le vite artistiche e le scelte musicali di David Bowie, Luca Beatrice rac-conterà la vita e le opere di Lu-cio Dalla, mentre sarà dedicata a Ivan Graziani la serata-evento con Paolo Talanca, Anna Bischi Graziani, Sulutumana Trio e Al-fredo Scogna. Infine, viaggio alle radici del rock con Carlo Massa-rini. Reduce dal successo nelle sale cinematografiche di Svizze-ra, Germania e Austria, approda a Parolario il film documentario “Giovanni Segantini. Magia della Luce”, seconda proiezione ita-liana. A presentare il ritratto del maestro trentino ci saranno il re-gista Christian Labhart e Diana Segantini. I libri abbinati all’arte saranno al centro delle mostre che ver-ranno allestite nelle sale di Villa Olmo: “Pietre color delle acque. Il Romanico del Lario” realiz-zata in collaborazione con A. G. Bellavite Editore e “Pagine d'Arte per Tadini. Un collage di parole&figure” curata da Mat-teo Bianchi e Carolina Leite del-la casa editrice Pagine d’Arte. E per i più piccoli letture animate, spettacoli musicali, laboratori e un progetto filosofico pensato esclusivamente per loro: “Filo-sofiacoibambini”. Infine la poesia con una passeggiata poetica nel parco di Villa del Grumello insie-me alla grande poetessa Vivian Lamarque. Per informazioni:www.parolario.it

Parolario 2016, liberi tutti!A Como dal 16 al 25 giugno 100 appuntamenti

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Si inaugura la decima edizione del festival “Terra e Laghi”, che conferma e rafforza la sua vocazione interna-zionale: la rassegna da quest’an-no valicherà i confini della Regione Insubrica, entrando a pieno titolo nella Macroregione Alpina (Eusalp) coinvolgendo 7 Stati europei e le sue Regio-ni attraverso una fitta program-mazione di eventi spettacolari itineranti volti a promuovere le bellezze del territorio e il turi-smo culturale. L’iniziativa, pro-mossa e coordinata da Teatro Blu di Varese, con capofila isti-tuzionale Regione Lombardia, è stata presentata il 17 maggio

in conferenza stampa a Palazzo Pirelli, a Milano, dagli assessori regionali Cristina Cappellini (Cul-ture, Identità e Autonomie della Lombardia), Francesca Brianza (Post Expo e Città metropolita-na) e da Silvia Priori (Direttore ar-tistico del Festival e Presidente di Teatro Blu di Cadegliano). La sfida della kermesse è di contri-buire a trasformare la Macrore-gione Alpina in un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di sviluppo culturale in un conte-sto ambientale fiabesco e can-giante, unico in Europa, ricco di

montagne, laghi, torren-ti e fiumi da valorizzare come poli di attrazione turistica. La valorizzazio-ne del territorio e del suo

patrimonio culturale attraverso il linguaggio teatrale e le sue tran-sizioni simboliche costituisce, pertanto, un’imprescindibile pri-orità di Teatro Blu che promuove percorsi artistici di educazione alla cittadinanza, per adulti e bambini, in raccordo con istitu-zioni e altre organizzazioni, volti alla riscoperta delle radici e del significato dei luoghi, alla tra-smissione attiva della memoria storica e della tradizione a par-tire dalle azioni del vivere quoti-diano. Il ventaglio delle proposte teatrali di quest’anno sarà estremamen-te variegato e abbraccerà nu-merosi linguaggi artistici capaci di soddisfare ogni gusto e ogni esigenza promuovendo la crea-tività contemporanea nell’Insu-bria. Rappresentazioni teatrali dedicate a un pubblico trasver-sale spazieranno dalla comicità ai grandi ed intramontabili clas-sici, fino alle sperimentazioni più attuali. Il Festival vuole con-tribuire a valorizzare l’attrattività e la competitività della Regione alpina, riducendo le differenze sociali e territoriali per una cre-scita intelligente favorendo il confronto delle idee, rafforzando la coesione, rivitalizzando i ter-

ritori e il senso di appartenenza dei suoi cittadini, incentivando la cooperazione transfrontaliera delle istituzioni e degli attori cul-turali appartenenti a quest’area che possiamo ben definire un crocevia di culture e tradizioni. Dal 1° giugno al 31 ottobre 2016

dunque, 70 spettacoli saranno ubicati in location inedite e pre-stigiose scelte con cura insieme ai 50 Comuni che vi aderiscono. Non resta che prendere posto e attendere che il sipario si alzi.

Davide Albanese

Il festival promosso da Teatro Blu guarda all’Europa

“Terra e laghi”, teatro itinerante

Consigliamo caldamente, a varesini e affini, di non pren-dere appuntamenti per le se-rate che andranno dal 23 al 25 giugno, giorni che vedranno svolgersi la quinta edizione di “Bandzilla! Saronno te le suo-na”, festival musicale dedicato alla musica indipendente ita-liana e alle sue copiose varia-zioni sul tema. Il cortile della biblioteca di Saronno ospiterà moltissimi gruppi per una tre giorni all’insegna degli ascolti di qualità, che spazieranno dai beat avvolgenti del giovanissi-mo Yakamoto Kotzuga (Tem-pesta International/Sugar) alla performance travolgente e imprevedibile dei Monaci del Surf, passando per il re-pertorio dei veterani Punkre-as. I nomi di cartello saranno accompagnati da una vera e propria schiera di band esor-dienti, le quali avranno così

l’opportunità di esprimersi su un palco che, negli anni, si è fatto importante. Musicanti a parte, sarà possibile esplo-rare la vasta area espositori, dove si potranno acquistare brevi manu i prodotti del gio-vane artigianato locale. Tutta l’organizzazione del Festival è gestita dall’associazione culturale Il Tassello, con il supporto dell’amministra-zione comunale della città di Saronno. La pianificazione, così come la realizzazione dell’evento e la comunicazio-ne, sono interamente gestite dell’associazione stessa; lo staff è composto da volontari e tutto il ricavato della mani-festazione sarà reinvestito nel progetto stesso e nelle future attività culturali dell’associa-zione Il Tassello. Buon ascolto dunque.

D. A.

Bandzilla 2016Saronno te le suonaQuando la musica invade la città

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Appena una manciata di anni fa, la mobilità elettrica sembra-va una speranza quasi utopica. Oggi, si tratta di una realtà che, anche se un po’ in sordina, si sta diffondendo rapidamente nel mondo. Mentre l’Olanda si pre-para al divieto di vendita di auto a benzina e gasolio a partire dal 2025, anche in Italia emergono i primi segnali concreti. Il Mini-stro dei Trasporti Graziano Del-rio ha recentemente annunciato un piano di investimenti trienna-le del Governo per 32 milioni di euro con l’obiettivo finale di do-tare la rete stradale nazionale di 20mila colonnine di ricarica. Un segnale a noi ancora più vicino? Basta volgere lo sguardo a Cre-mona, dove stanno per essere realizzate alcune postazioni di ricarica in sei punti della città.Il piano, approvato dalla Giunta di Cremona, prevede la realizza-zione in due fasi, con una prima installazione di tre colonnine. Nella prima fase, quella pilota, le postazioni verranno colloca-te in Piazza Libertà, Largo Priori (Ospedale) e Via degli Scali (Au-tostazione). Nella seconda fase, quella di sviluppo, le postazio-ni saranno installate in Piazza

Sant’Angelo (Museo del Violino), Parcheggio Massarotti e Piazza-le Atleti Azzurri d’Italia a servizio delle piscine e del campeggio.Il costo complessivo della prima fase del progetto realizzato dal Comune di Cremona in collabo-razione con Km Spa, è di 75.640 euro, con un’ampia parte pro-veniente dalla partecipazione a un bando di Regione Lombar-dia. 21.350 euro saranno a ca-rico di Km Spa, 23.973 euro a carico del Comune di Cremona e 30.317 euro quale quota di fi-nanziamento richiesto a Regio-ne Lombardia.Il progetto non coinvolgerà sol-tanto la mobilità privata, come spiega l’Assessore all’Ambiente e alla Mobilità Alessia Manfredi-ni: «La presenza a Cremona di una rete adeguata di colonnine di ricarica per auto elettriche rappresenta una priorità per lo sviluppo di questo tipo di mobi-lità, oltre a contribuire al possibi-le utilizzo di autobus elettrici. Si tratta di un’opportunità alla qua-le crediamo molto così come il gestore del trasporto pubblico locale cittadino».

Martina Pugno

Avviata l’installazione di colonnine di ricarica in alcuni luoghi della città, grazie a Comune, Km Spa e un finanziamento di Regione Lombardia

Cremona, primi passi verso la mobilità elettrica

CremonaSOStenibile

Prima ampio lago, poi ampio fiume: è l’acqua che cambia for-ma, creando legami tra territori e culture. L’acqua è simbolo dello sviluppo delle civiltà, da ancor prima che esse venissero rico-nosciute come tali. L’acqua che riempie il lago di Garda e scorre poi nel letto del fiume Po costi-tuisce da migliaia di anni un fi-lo conduttore naturale che oggi viene celebrato attraverso un fe-stival dedicato alla natura e alla cultura. Prende il via il 5 giugno la secon-da edizione del Festival Acque-dotte, organizzato in sinergia da Comune di Cremona, Comune di Salò, Pro Loco “Città di Salò” e Associazione Industriale Bre-sciana con il patrocinio di Regio-

ne Lombardia e Padiglione Italia Expo Milano 2015. Un Festival che lega questi luoghi con un doppio filo: lo sciabordio dell’ac-qua scorre accanto al suono dei violini, grazie al maestro Gaspa-ro da Salò e ai cremonesi Amati e Stradivari. Sulla scia di questa comunanza territoriale e cultura-le si snoda il programma del Fe-stival musicale Acquedotte, con dieci produzioni originali in pro-gramma fino al 22 agosto che verranno portate sia sul palco cremonese, sia su quello di Salò. A Cremona, i concerti si terran-no nel cortile di Palazzo Trecchi (a Palazzo Cittanova in caso di maltempo), a Salò in piazza del-la Vittoria (all’auditorium Paolo Ceccato in caso di maltempo),

mentre lo spettacolo conclusi-vo andrà in scena sul Lungolago Zanardelli. Le culture si incontrano, le espressioni artistiche si conta-minano: il festival è ricco di spet-tacoli variegati. Tra i protagonisti Dee Dee Bridgewater, conside-rata tra le eredi delle grandi voci femminili del jazz; le acrobazie della Evolution Dance Theater, Hevia, rivoluzionario della mu-sica tradizionale, l’eclettico Mo-ni Ovadia e la celebre voce del musical, Ute Lemper. Le espres-sioni artistiche si incrociano, si incontrano, si susseguono e viaggiano ancora una volta lun-go le acque, da Salò a Cremona.

M.P.

Dal 5 giugno prende il via il festivaldedicato a natura e cultura con ospiti e spettacoli da non perdere

Festival Acquedotte: acqua e cultura tra Cremona e Salò

“Tra i protagonisti Dee Dee Bridgewater, considerata tra le eredi delle grandi voci femminili del jazz”

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L’Istituto Giulio Natta di Bergamo con infoSOStenibileper un progetto di alternanza scuola-lavoro

Dal 27 al 29 maggio Bergamo ha ospitato la V edizione del Festival dell’Ambiente met-tendo a disposizione il suo Sentierone, una delle vie più frequentate nel centro della città. Durante l’inaugurazione l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha affermato che l’obiettivo di quest’anno è rag-giungere un numero ancora maggiore di visitatori rispetto all’edizione precedente, che contava circa 50 mila parteci-panti e una quarantina di stand. Leyla Ciagà, assessore all’am-biente, politiche energetiche e verde pubblico ha sottolineato che il festival costituisce un’im-portante occasione di sensibi-lizzazione della cittadinanza su temi sposati appieno da que-sta Amministrazione. All’inau-gurazione hanno partecipato anche gli organizzatori Rober-to Gualdi e Marco Rossi, oltre a Diego Moratti, direttore del mensile infoSOStenibile. Tra i vari stand presenti, im-portante la presenza delle aziende, che hanno contribu-ito fin dalla prima edizione al-la realizzazione dell’evento, come la Montello, Abenergie,

A2A, Jolly Mec e la coopera-tiva Ecosviluppo. Quest’an-no un importante sostegno al Festival dell’Ambiente è giun-to anche dalle province della Lombardia orientale, Manto-va, Cremona e Brescia, i cui rappresentanti, nel convegno tenutosi sabato 28 maggio, hanno esposto le loro inizia-tive nell’ambito della lotta allo spreco alimentare all’interno

delle loro province. Dopo l’i-naugurazione e il pranzo alla Domus presso il ristorante Ta-ste gestito dagli studenti dell’I-stituto alberghiero iSchool, nel pomeriggio invece il direttore di infoSOStenibile Diego Mo-ratti ha presentato il convegno sull’economia circolare, du-rante il quale, con il Sindaco Giorgio Gori in qualità di mode-ratore, sono intervenuti diver-

si relatori, rappresentati delle aziende sponsor del Festival. Sabato nel tardo pomerig-gio gli studenti dell’Istituto “G. Natta” di Bergamo, nei panni di giornalisti per il progetto di alternanza-scuola lavoro han-no assistito alla sfilata di moda, organizzata dall’associazione La Terza Piuma, che attraver-so il riciclo di nylon e scarti di stoffe, ha permesso la creazio-

ni di abiti frizzanti e originali per l’estate, mentre sabato sera in piazza Dante si è svolta la ce-na al lume di candela dal titolo: “Diamo luce alla sostenibilità”. La domenica, giorno dedicato alle famiglie, il festival si è svolto nonostante la pioggia batten-te. Nel pomeriggio ha avuto luogo la seconda edizione del Cheap Video Contest, un’ini-ziativa che ha invitato i giova-ni a condividere la loro abilità nel video editing usando mezzi non professionali. Ad aggiudi-carsi il premio Matteo Cam-pana con il video “Gaspare e il riciclo”.Durante tutto il festival le pa-role “virtù” e “virtuoso” sono state pronunciate spesso sia dagli organizzatori sia dai rap-presentanti delle varie regioni, questo perché azioni come il riciclo e il recupero di rifiu-ti, oltre che la riduzione dello spreco e dei consumi sono da considerarsi virtù per chi le pratica e contribuiscono a ren-dere il mondo un luogo miglio-re per tutti.

Marco LuciniLorenzo Biagi

Niccolò Rosada

Sul Sentierone nel centro di Bergamo si è svolta la Vª edizione della manifestazione

Scuola & lavoro

Festival dell’ambiente 2016 all’insegna del riuso e della lotta allo spreco

infoSOStenibile ha impiega-to le sue leve per il progetto di alternanza scuola-lavoro nel quale sono stati coinvolti alcuni studenti dell’Istituto G. Natta di Bergamo, che han-no ben interpretato il ruolo di giornalisti in erba. Un percor-so all’interno del quale si sono alternati momenti d’aula e in-contri con realtà professionali

ed eventi sul territorio, tra cui il Festival dell’Ambiente, che ha avuto luogo a Bergamo dal 27 al 29 maggio: obiettivo del progetto far conoscere e in-contrare direttamente alcune realtà economiche e non solo della green economy e diven-tare per un mese veri e propri giornalisti della nostra testata per raccontare ai nostri lettori

la loro esperienza. In un primo incontro conosci-tivo i ragazzi coinvolti hanno appreso le regole base della stesura di un articolo e han-no incontrato il direttore re-sponsabile Diego Moratti che ha presentato brevemente la storia del “giovane” mensile infoSOStenibile e il lavoro che sta dietro alla redazione di un

giornale, dalle interviste all’im-paginazione, dalla stampa alla distribuzione.In un secondo appuntamento gli studenti si sono recati pres-so il Collegio dei Periti Indu-striali e Periti Industriali laureati di Bergamo, che ringraziamo per il patrocinio dato all’inizia-tiva: durante quest’incontro il presidente Massimo Locatelli

ha spiegato ai giovani coinvolti l’operato svolto dal collegio, la differenza tra lavoratore dipen-dente e libero professionista e ha sottolineato l’importanza di un maggior coinvolgimento, già a partire dal periodo sco-lastico, nel mondo del lavoro. Quest’ultimo tema ha partico-larmente interessato gli stu-denti che hanno realizzato un

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L’Istituto Giulio Natta di Bergamo con infoSOStenibileper un progetto di alternanza scuola-lavoro

Un’iniziativa tutta green quella che si è svolta a Bergamo dal 27 al 29 maggio 2016. Pas-seggiando lungo il Sentierone nel centro della città, è stato possibile osservare i numero-si stand delle aziende attente a questo tema tanto delicato. Con una particolare attenzione alla green economy, il festival si è riproposto anche quest’an-no di presentare nuove idee e nuove tecnologie per permet-terci di adottare uno stile di vita attento e più sostenibile. Un gruppo di studenti dell’I-SIS Natta di Bergamo hanno assistito ai vari appuntamenti del festival per riuscire ad ave-re una visione d’insieme della manifestazione, usufruendo della possibilità di incontrare diversi relatori e realtà attente alla tutela ambientale. In parti-colare sabato i ragazzi si sono aggregati al pubblico incuriosi-to dalla Sfilata Ricrea, durante la quale La Terza Piuma (coo-perativa dedita alla formazio-ne, promozione e vendita in ambito sostenibile) ha presen-tato la collezione per l’estate 2016 di abiti realizzati intera-mente a mano con l’utilizzo di tessuti ecologici e rigenerati. I

capi indossati da ragazze alle-gre e sorridenti, trasmettevano anch’essi spensieratezza e fre-schezza, con i loro colori vivaci ed estivi, le forme leggere e non impegnative. I tessuti vengono acquistati dalla cooperativa di-rettamente da Jersey Lomelli-na, azienda di Carvico, leader nel settore, che si impegna glo-balmente per la rigenerazione e la produzione di tessuto al-

tamente prestante. Il pezzo più in vista della collezione è sta-to il modello Infinity: nato negli anni ’50 e utilizzato da star di fama mondiale come Marilyn Monroe. Il modello qui propo-sto aveva in più dal canto suo il valore aggiunto della sosteni-bilità. Dalla moda al recupero alimentare: sempre negli spazi del Festival, gli studenti hanno incontrato i volontari di Mt 25

onlus che si occupa di ritirare i prodotti alimentari in scadenza e scartati dai supermercati per ridistribuirli a famiglie meno ab-bienti e bisognose, evitandone lo spreco. Un’attività importan-te e socialmente utile che met-te in pratica quanto detto nella mattinata di sabato durante il convegno relativo allo spreco alimentare. Il Festival dell’Am-biente ha rappresentato per i

partecipanti e per noi giovani studenti coinvolti un’importan-te iniziativa che ha permesso anche di scoprire e valorizza-re il lato green della città, sotto questo profilo una tra le più vir-tuose a livello nazionale.

Aurora Forlani Alberto Vezzali

Matteo Di PilatoMatteo Poli

Aziende, prodotti, vestiti e merende GreenA Bergamo gli stand della green economy tra sostenibilità e creatività

articolo ciascuno come primo lavoro di prova. Tutti gli articoli sono poi stati pubblicati e con-divisi sulla pagina Facebook di infoSOStenibile e la redazione ha indetto un simpatico con-test: l’articolo più cliccato è quello che trovate pubblicato in queste pagine. Importante infine la presenza degli stu-denti al Festival dell’Ambiente,

dove hanno seguito i conve-gni e le varie attività proposte per poi stendere alcuni articoli di resoconto delle iniziative. Gli studenti si sono dimostrati attenti e partecipativi, hanno svolto con impegno il loro com-pito di giovani giornalisti alle prime armi e hanno appreso quanto questa attività possa essere versatile e permetta di

incontrare e conoscere realtà diverse, ma anche di mettersi in gioco in maniera individuale e collettiva. Un ringraziamento per la proficua e ormai consoli-data collaborazione anche agli insegnanti dell’Istituto Natta.

Elena Pagani

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Come potrebbero essere riu-tilizzati i nostri rifiuti? Cosa si-gnifica esattamente economia circolare?“L’Ambiente chiama, l’econo-mia circolare risponde”, que-

sto il titolo del primo convegno istituzionale all’interno della V edizione del Festival dell’Am-biente che si è aperto con l’intervento del sindaco del Comune di Bergamo Giorgio Gori, che ha illustrato subito la differenza tra economia lineare e economia circolare. Anche i relatori presenti, rappresen-tanti delle varie aziende green che hanno permesso la realiz-zazione del festival, hanno ri-marcato questa fondamentale distinzione. L’economia lineare rappresenta ormai un concet-to superato in quanto i prodotti vengono realizzati per essere utilizzati una volta sola e, una volta terminato il loro ciclo di vita, restano fini a se stessi ed escludono ogni possibile riuti-lizzo, finendo semplicemente in discarica. Tale tipologia di consumo non tiene conto de-gli aspetti relativi alla sosteni-bilità, allo spreco e alla tutela

dell’ambiente. In un mondo in cui è ancora diffusa, purtrop-po, la pratica dell’economia lineare, come è possibile riu-scire a contrastarla?Ecco che entra in gioco il con-

cetto di economia circolare: un’economia che rigenera co-stantemente se stessa, che considera e prevede il riuso e il riciclo degli scarti e che non limita il prodotto al solo fine del consumo e dell’u-tilizzo imme-diato.

Esten-dendo questo nuovo pensiero alle aziende, queste dovranno operare in modo tale che le loro produ-zioni considerino una seconda vita del prodotto e un’agevo-lazione per quanto riguarda il suo riciclo o il recupero. Que-

sta attuale e importante con-cezione di produzione è stata ben illustrata da un gruppo di studenti dell’Istituto Superiore Federici di Trescore Balnea-rio che, con la collaborazione

di Confindu-stria, ha svolto il progetto di al-ternanza scuo-

la-lavoro con

l’affianca-mento di varie

aziende green, tra cui la Montello Spa, main part-ner del festival, che si occupa del trattamento della plastica e riutilizzo degli scarti organici. Gli studenti hanno realizzato

per i partecipanti al convengo alcuni video dimostrativi che in pochi minuti e in maniera molto esaustiva hanno illustra-to l’importanza di un nuovo modo di pensare l’economia

e la produzione, con un parti-colare occhio di riguardo per l’ambiente. A seguire, uno ad uno, i responsabili delle varie aziende coinvolte nel festival, hanno esposto i loro processi di riciclo: oltre la Montello so-no intervenuti A2A ambiente e

A2A calore & servizi, Robi Srl per il recupero degli oli esausti e batterie, Saib Spa per il legno e la cooperativa Ecosviluppo, realtà virtuose che operano nel riciclo e riutilizzo dei prodotti,

dimostrando come i rifiuti sia-no a tutti gli effetti un’importan-te risorsa, economica oltre che ambientale.

Erica EspinosaMattia Pelucchi

Luca Trevisan

Il resoconto del convegno presieduto dal sindaco Gori in tema di economia circolare, raccontato dagli studenti dell’Istituto Natta

L’ambiente chiama L’economia circolare risponde

Scuola & lavoro

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Ogni anno in Italia si produco-no 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari con cui sareb-be possibile nutrire circa la me-tà della popolazione mondiale per un intero anno. Lo spreco alimentare è stato il tema cen-trale del secondo convegno istituzionale tenutosi sabato 28 maggio presso il Quadriportico del Sentierone di Bergamo, du-rante il quale sono intervenute importanti autorità del territorio lombardo, coordinate dall’As-sessore all’Ambiente del comu-ne di Bergamo, Leyla Ciagà. Si è trattato di un momento impor-tante all’interno del variegato Festival dell’Ambiente che per l’intero weekend ha animato il Sentierone. Durante il convegno è emerso che la realtà lombarda, in parti-colar modo quella bergamasca, è tra le più virtuose nell’ambi-to del recupero degli scarti ali-mentari. Importante l’intervento dell’Onorevole Elena Carnevali che ha contribuito alla proposta di legge di contrasto allo spre-co alimentare, approvata alla Camera lo scorso 17 marzo, che prevede il recupero annuale di 500 mila tonnellate di ecce-denze. Questo provvedimento legislativo oltre a contrastare lo spreco di alimenti e farmaci che rappresentano un costo per la collettività, intende facilitare la donazione delle eccedenze alimentari e limitare l’impatto sull’ambiente. Durante la seconda parte del convegno i relatori hanno illu-strato le buone pratiche pre-senti sul territorio dei comuni di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona. Loredana Poli, As-sessore all’Istruzione del Comu-ne di Bergamo, ha affermato: «Il cambiamento nel rapporto con il cibo deve partire dalle scuole attraverso percorsi di educa-zione ambientale che contribui-scano a creare nuovi stili di vita e buone pratiche». In particolare è

necessario un ripensamento dei menù nelle mense scolastiche a livello qualitativo e quantitativo mediante la preparazione di pa-sti in quantità ridotte e con l’uti-lizzo di ingredienti provenienti da agricoltura biologica. Si riscon-trano però anche delle criticità dal punto di vista logistico e nel rapporto qualità-prezzo dovu-te a una difficoltà nel cambia-mento individuale. L’Assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra e la Presidente della Cooperativa sociale Cauto di Brescia, An-na Brescianini che coordina in-vece il lavoro di volontariato di raccolta e redistribuzione delle eccedenze alimentari dei su-permercati di cui ogni settima-na beneficiano 7 mila persone, hanno sottolineato l’importanza di risultati concreti. Il primo pas-so da fare è riconoscere i valori fondamentali (ambientale, etico, della cultura del non spreco) e in secondo luogo comunicar-li alla cittadinanza. L’Assessore all’Ambiente di Cremona Alessia Manfredini ha affermato inoltre che il miglior modo per gestire il problema dei rifiuti è diminuirne la produzione.Tra le varie provincie rappre-sentate ha partecipato anche Mantova, nella persona del consigliere comunale Laura Bonaffini. Tramite le sue parole è stato illustrata l’iniziativa “Pa-sto buono”, che si premura di recuperare gran parte del cibo invenduto, ma comunque sa-no e sicuro, da parte di esercizi commerciali quali bar, ristoranti e pizzerie per aiutare le persone in difficoltà. L’intervento di Wal-ter Molinaro, rappresentante di Coop Lombardia, ha sintetizza-to il tema del convegno: «Parlare dell’ambiente non è una moda, ma una necessità», ha detto, presentando il progetto già in atto di collaborazione con ben 79 onlus per il recupero e la do-nazione di prodotti alimentari invenduti. Durante il convegno

è stato citato il discorso tenuto durante la cerimonia del “World Food Day” in occasione di Expo 2015 dal Presidente della Re-pubblica Sergio Mattarella: «Il diritto al cibo e all’acqua può es-sere raggiunto in ogni continen-te. E solo un’azione corale può debellare malnutrizione e pover-tà». Perché parlare dell’ambien-te e contrastare gli sprechi oggi non deve essere una moda, ma una concreta necessità. L’inten-

sa mattinata è terminata con gli interventi degli esponenti di due associazioni, in campo per combattere lo spreco di cibo. Il primo è stato Marco Magnelli direttore del Banco Alimenta-re Lombardia, che ha fatto leva su valori fondamentali come la condivisione e la donazione alle persone bisognose, focalizzan-dosi soprattutto sull’importanza del lavoro alla filiera alimentare. Infine è stata la volta di Maria

Giovanna Pecoraro di MT25 on-lus: «L’ultimo anello della catena è la onlus che distribuisce il cibo, ma la buona volontà non basta. Occorre superare la logica che “io penso alla mia piccola realtà” e aiutarsi l’un l’altro per un bene comune». Perché solo collabo-rando tutti insieme si può anda-re in una direzione sostenibile.

Aurora BertulettiFabio Dobetti

Spreco alimentareno grazie!Un’occasione di confronto fra i progetti della Lombardia orientale

Spesso si sente parlare di freelance, ma siamo sicuri di conoscere il vero significa-to di questa parola? Il termi-ne viene dall’inglese e indica chi pratica una professione in proprio, senza essere dipen-dente o sotto contratto esclu-sivo con una ditta. Un’attività assimilabile a quella svolta dal libero professionista. Massi-mo Locatelli, presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati, ci ha parlato di questa figura molto importante nel pano-rama lavorativo odierno. Gli

ordini e i collegi esistono per tutelare il cittadino, garanten-do un alto grado di professio-nalità, in particolare il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati ha più di 45 mila iscritti in tutta Italia e rag-gruppa una vasta gamma di lavoratori: chimici, elettrotec-nici e anche termotecnici. Per un libero professionista è dunque importante far par-te di un ordine (i cui membri sono laureati) o di un collegio (i cui membri sono diplomati). Indirizzare i giovani alla pra-ticità del mondo del lavoro è

essenziale, anche se l’Italia in questo è indietro rispet-to ad altri Paesi: solo ultima-mente si stanno proponendo progetti di alternanza scuo-la-lavoro oppure ITS (Istituti Tecnici Superiori), mentre le lauree professionalizzanti so-no al momento previste solo per il 2017. Questo binomio tra studio teorico e attività prati-ca potrebbe formare studenti capaci e competenti, proget-to irrealizzabile senza il sup-porto delle aziende che non investono abbastanza sulla formazione dei ragazzi, non rendendosi conto dei benefi-ci che una cooperazione con le scuole potrebbe creare. Il mondo dei freelance è molto competitivo e citando il pre-sidente del collegio Massimo Locatelli “Vieni premiato in base a quanto corri”, fare car-riera dipende molto dall’im-pegno, dalla passione e dalla creatività individuali.

Lorenzo Biagi

Pronto a diventare imprenditore di te stesso? Al Collegio dei Periti Industriali, Massimo Locatelli parla della figura del libero professionista

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Ha ricevuto il plauso del Presi-dente del Consiglio, Matteo Ren-zi, la 5a edizione di “Io e Lode” organizzata dai Giovani Impren-ditori di Confindustria Bergamo in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Berga-mo. L’iniziativa si è conclusa con la premiazione di 450 studenti eccellenti - con votazioni medie intorno al 9 - provenienti da 52 scuole superiori di città e pro-vincia, che hanno frequentato le classi dalla 1 alla 4^ nell’anno scolastico 2014/2015. A questi giovani talenti si sono aggiunti i circa cento partecipanti alle fasi finali del Concorso “Industriamo-ci” -ideato sempre dai Giova-ni Imprenditori di Confindustria Bergamo- tutto dedicato ai pro-getti di alternanza scuola-lavoro, allo scopo di valorizzare la capa-cità imprenditoriale e creativa dei giovani potenzialmente orientati alla cultura d’impresa. L’intera cerimonia si è svolta presso l’Au-ditorium del Seminario Vescovile di Città Alta nella mattinata dello scorso 20 maggio, alla presenza di Cristina Bombassei, vicepre-sidente di Confindustria Berga-mo, delegata all’education, di Marco Manzoni, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di

Confindustria Bergamo e della dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Patri-zia Graziani. Una straordinaria occasione per premiare giovani di talento, ma anche i loro inse-gnanti, che con professionalità e impegno hanno saputo stimola-re i loro studenti guidandoli ver-so risultati d’eccellenza, in una scuola innovativa che dialoga

con l’impresa aprendosi al dina-mismo della cultura d’impresa.Per Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoria-le di Bergamo, la collaborazio-ne fra Scuola e Confindustria è una speciale opportunità per la realizzazione dell’alternanza scuola-lavoro, prevista dalla ri-forma della “Buona Scuola”, in quel mix fra sapere e saper fa-

re che costituisce oggi una delle principali finalità dell’istituzione scolastica per la formazione dei giovani, destinati a inserirsi in un mercato del lavoro sempre più competitivo e globale. E la scuola bergamasca su questo versante si propone come mo-dello di eccellenza, a livello na-zionale, grazie alla qualità delle esperienze realizzate, al numero

di studenti partecipanti e di im-prese ed enti disponibili ad ac-coglierli. La capacità di lavorare in team per un obiettivo comu-ne, il miglioramento continuo, la flessibilità mentale, il coraggio di pensare e progettare fuori dagli schemi in modo innovativo, va-lorizzando la propria creatività, l’essere “imprenditori di se stes-si”, la conoscenza di più lingue straniere sono competenze che servono ai giovani per inserir-si, in un prossimo futuro, in un mondo del lavoro sempre più competitivo e dinamico, segna-to da continui e inattesi muta-menti di rotta. Per questo, come ha sottolineato con forza Marco Manzoni, presidente dei giovani imprenditori bergamaschi, è ne-cessario trasferire ai ragazzi, con modalità attente e vicine alla loro sensibilità, contenuti orientati al-la cultura d’impresa. Sull’impor-tanza della sinergia fra scuola e impresa ha insistito anche Cristi-na Bombassei, vicepresidente di Confindustria Bergamo, sot-tolineando l’importanza di far emergere le eccellenze per av-vicinare i giovani di talento alle “nostre imprese”.

Maria Imparato

Oltre 500 studenti delle scuole superiori premiati per merito e progettidai Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo

“Io e Lode” e “Industriamoci”Scuola & lavoro

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Mille ragazzi da 27 licei differen-ti della Lombardia hanno preso parte per l’intero anno scola-stico 2015-2016 a Green Jobs, un programma innovativo di educazione all’imprenditorialità “green”, ideato da Fondazione Cariplo, InVento Lab e Junior Achievement Italia. Seguiti da esperti di sostenibi-lità ambientale, gruppi di stu-denti hanno individuato un’idea di business e progettato la sua realizzazione, gestendo come veri e propri imprenditori le pro-prie “startup”. Il programma si è concluso il 24 maggio scor-so presso lo spazio di cultura e creatività BASE Milano che ha ospitato la Fiera Green Jobs. In quell’occasione gli studen-ti hanno avuto la possibilità di presentare le loro 47 idee mini-imprenditoriali su un palcosce-nico, di fronte a una giuria di alto livello composta da docenti uni-versitari, imprenditori ed esper-ti di sostenibilità ambientale. A trionfare è stato un gruppo di studenti del Liceo Galileo Galilei di Caravaggio (Bg) con N4TU-

RE, nominata Migliore Impresa Green Jobs grazie al prodotto ecosostenibile realizzato con particolari pastelli a cera atossi-ci contenenti semi: dal pastello cresce la pianta le cui cromatu-re rimandano a quelle della ce-ra stessa. N4TURE parteciperà alla competizione nazionale BIZ Factory, in programma a Milano nel mese di giugno e si conten-derà il titolo di Migliore Impresa JA 2016 che rappresenterà l’I-talia alla JA Europe Company of the Year Competition a Lu-

cerna in Svizzera. In occasione della Fiera Green Jobs di Milano anche altre startup hanno visto riconosciuto il proprio lavoro in base a specifiche funzioni azien-dali: sono stati consegnati infatti il Best Sales Strategy Award a Local Füd del liceo Majorana di Seriate (Bg), il Most Innovative Product Award a eCO2plant del liceo David Maria Turoldo di Zo-gno (Bg) e il Best Entrepreneurial Team Award vinto dall’impresa Green Ash dell’Istituto Orsoline di Milano. «Quando abbiamo

lanciato il progetto Green Jobs, nell’autunno scorso, eravamo convinti del fatto che avremmo trovato interesse nei nostri gio-vani; i progetti che sono stati premiati oggi dimostrano quan-to i nostri ragazzi siano in grado di dar vita a iniziative concre-te, non appena viene data loro un’opportunità: in pochi mesi hanno creato mini imprese che nel loro piccolo producono utili.Fondazione Cariplo ne è con-vinta e promuove iniziative che mirano a generare occupazio-

ne in questi contesti -afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo-. I lavo-ri legati ai green jobs sono un ambito dai grandi potenziali per l’occupazione e la crescita dei nostri ragazzi. Crediamo inoltre nell’educazione imprenditoriale dei giovani, per rispondere al-la necessità del settore dell’in-novazione, che ha sempre più bisogno di ragazzi brillanti e in-traprendenti».

Matteo Piccoli

Con il programma Green Jobs gli studenti diventano imprenditoriUn’esperienza di alternanza scuola-lavoro ha permesso a oltre 1.000 studenti di 27 licei lombardi di dar vita a mini-imprese

Alzano Lombardo (BG) Italyelleerre.it / +39 035 470 527

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“Cambiamento” è decisamen-te una delle parole che più si addicono al momento storico che stiamo vivendo: le nostre società, il clima, gli scenari po-litici cambiano e l’innovazione tecnologica spesso rappre-senta un potente accelerato-re di cambiamenti… che fare dunque? Restare ad assiste-re passivamente o affrontare i cambiamenti in atto facendoli propri o contrastandoli in fa-vore di mutamenti più soste-nibili? Nel quotidiano scelte importanti spettano a ognuno di noi, ma per spunti e idee fuori dal comune, perché non lasciarsi ispirare da chi ha fat-to del cambiamento il proprio punto di svolta? Anche per-ché, in un’occasione più unica che rara, diversi di loro saran-no riuniti sabato 18 giugno al Centro Congressi di Bergamo in qualità di speaker della ter-za edizione di TEDx Bergamo. Change (cambiamento) sarà infatti il titolo-contenitore della manifestazione di quest’anno e tema-guida dei talk che si sus-seguiranno sul palco per tutto il pomeriggio, al civico 106 di via Papa Giovanni XXIII.

TED e TEDx Bergamo

TED è un acronimo che sta per Technology, Entertainment, Design. Si tratta di un’organiz-zazione non-profit americana che da 30 anni si impegna nel-la diffusione di idee di valore, offrendo ai maggiori protagoni-sti del “pensare” e del “fare” la possibilità di presentare le pro-prie idee in occasione di una conferenza annuale, con mo-nologhi della durata massima di 18 minuti. Obiettivo di questi speech (discorsi): contaminare con idee positive e innovative, in un approccio multidisciplina-re. TED dal 2009 ha creato una piattaforma, chiamata TEDx, di eventi locali organizzati in modo indipendente da team autono-mi, su sua licenza, con l’intento di coinvolgere e ispirare le co-munità e gli attori locali. In Ita-lia da allora si sono attivate una trentina di realtà e Bergamo è una di queste: TEDx Bergamo giunge quest’anno alla sua ter-za edizione, organizzata da un

team completamente rinnova-to, appassionato ed eclettico, condotto dalla storica curatrice Cinzia Xodo e che vede impe-gnato anche, in qualità di social media specialist, Giorgio Ghi-salberti, socio fondatore della web agency Marketing Km Ze-ro, editrice di infoSOStenibile.

Alcuni degli speaker di TEDx Bergamo 2016

A fare da comun denominato-re degli speaker individuati per quest’edizione, il fatto di esse-re promotori di cambiamento: individui che sono andati oltre i limiti convenzionali e che con fantasia e lungimiranza han-no esplorato nuove frontiere in diversi ambiti del pensiero umano, dalla medicina alla psi-cologia, dall’astronomia allo sport, dalla comunicazione alla musica, dalla filosofia alla dan-

za. Per 15 minuti circa ognuno di loro instillerà “scintille di cu-riosità” tra i presenti e tra chi da casa seguirà la versione in streaming dei loro talk, disponi-bile sulla piattaforma www.ted.com (tutti gli interventi vengo-no caricati, tradotti e sottotito-lati in 109 lingue). Tra i relatori saranno presenti l’astronoma Cristina Dalle Ore direttamente

dalla Nasa, l’ingegnere Marco Antonio Attisani, fondatore di Watly, la “regina dei deserti” Carla Perrotti, Ariela Benigni, Capo del Dipartimento di Me-dicina Molecolare e Segretario Scientifico dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Bergamo, Mau-ro Berruto, commissario tec-nico della Nazionale italiana

maschile di pallavolo dal 2010 al 2015, attualmente CEO della Scuola Holden - Storytelling & Performing Arts di Torino, Ele-na Mosa, ricercatrice presso Indire, responsabile del pro-getto Avanguardie educative, Elisa Finocchiaro, direttrice di Change.org Italia; Claudio An-geleri, pianista e compositore bergamasco di fama interna-zionale, e direttore del CDpM - Centro Didattico produzione Musica di Bergamo. Momenti di riflessione, scambi di idee e intrattenimento si susseguiran-no, introdotti dalla voce di Ro-sario Pellecchia, in arte Ross, conduttore di Radio 105. Per la prima volta inoltre, TEDx inclu-derà anche un’area “esperien-ziale”: l’Innovation Alley. Per acquistare i biglietti:www.tedxbergamo.com

A.G.

Change, idee contagiose di cambiamento Il 18 giugno dalle 14 alle 18 al Centro Congressi

TEDx Bergamo alla 3a edizione Società

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Chiudete gli occhi e per un atti-mo immaginate un mondo in cui la mancanza di acqua potabile non è più una piaga che affligge la popolazione di diversi luoghi del nostro pianeta. Ora aprite gli occhi e leggete qui, perché proprio Watly potrebbe rende-

re quello scenario reale. Una macchina in grado di depurare qualunque tipo di acqua, dalla più salata alla più contaminata, impiegando il calore del sole: parrebbe fantascienza e invece no, Watly esiste e noi abbiamo intervistato il suo ideatore, Mar-co Attisani.

perché Watly? da dove nasce l’idea?L’idea nasce da una semplice quanto spiazzante osservazio-ne della realtà che ci circonda: viviamo su un pianeta la cui superficie è coperta per oltre il 70% di acqua, tuttavia, secondo le stime della World Health Or-ganization, 1 miliardo di persone oggi non hanno accesso all’ac-qua potabile. Una questione che ha del paradossale: l’acqua non manca; peccato che quell’acqua a disposizione per il 99% non sia potabile. In tanti hanno pensato a come porvi rimedio. Perché al-lora Watly fa la differenza? Per-ché non impiega una tecnologia che richiederebbe una quantità spropositata di idrocarburi, filtri, membrane e tubature, dispen-diosa e impattante, come invece altri hanno pensato di fare per desalinizzarla, Watly propone un cambio di paradigma: un model-lo distribuito e non accentrato,

utilizzando una fonte rinnovabile di energia, vale a dire il sole.

come funziona in breve questa macchina?Mi piace definire Watly un “com-puter termodinamico”. Per fun-zionare combina due tecnologie:

la termica solare, ovvero cattura il calore del sole per portare l’ac-qua oltre la soglia di ebollizione così da attivarne il processo di purificazione; la fotovoltaica, per generare energia elettrica. Watly infatti non è solo un depuratore d’acqua, ma anche un genera-tore di energia elettrica -ricor-diamo infatti che 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’energia elettrica- e di connessione internet.

Watly in numeri…40 metri di lunghezza, 15 di larghezza, 15 tonnellate di pe-so complessivo, per una pro-duzione giornaliera di 5mila litri d’acqua depurata e di energia elettrica sufficiente per ricarica-re fino a 20mila telefoni cellulari. Performance che varia al variare dell’intensità dell’irraggiamento solare, certo, ma queste sono le stime che dal 2013 a oggi sono state elaborate sulla base di test effettuati in Europa e in Ghana.

cosa significa questo nome?Watly è un acronimo derivante dalla combinazione di “water” (acqua) e “lively” (viva). Inten-zionalmente poi suona in modo simile a Wall-e, il piccolo robot incaricato di ripulire il pianeta terra, protagonista di un lungo-

metraggio della Pixar di qualche anno fa: come Wall-e, anche Watly è una tecnologia “amica”.

tu e il tuo team come siete arrivati a Watly?Il nostro è un team internaziona-le, che oggi ha una sede mana-geriale nei pressi di Barcellona e una operativa a Talmassons (Udi-ne). Io sono il padre di quest’idea ma è insieme al mio gruppo di lavoro che si sono affrontati sa-crifici e avversità per arrivare alla realizzazione del primo prototipo di questa macchina nel 2013. Da allora la nostra idea è piaciuta e così hanno cominciato ad arriva-re i finanziamenti, a partire dai 2 milioni di euro della Commissio-ne Europea (Horizon 2020) per sviluppare il progetto.

chi si potrà permettere questa macchina? I nostri acquirenti saranno da una parte le amministrazioni pubbliche dei governi, dall’altra gli investitori privati, grandi cor-porazioni di acqua, elettricità e telefonia. Abbiamo in program-ma prima della fine del 2016 la vendita di 10 macchine sulla ba-se di “pre-order” che vengono da Emirati Arabi, Arabia Saudi-ta, Giordania, Nigeria e Sene-gal. Dopo la vendita delle prime macchine, il prezzo di Watly po-trà scendere a 400 mila euro.

per quanto riguarda la sostenibilità ambientale di Watly? Innanzitutto il 75% delle compo-nenti di questa macchina sono riciclabili, le batterie stesse so-

no fatte esclusivamente di sali e acqua. Quanto agli scarti del-la depurazione dell’acqua –che potrebbero essere altamente tossici- ci assicureremo che il loro trattamento e smaltimento venga gestito localmente con estrema attenzione.

per Watly partecipare a tedx bergamo significa…?È senza dubbio una bella occa-sione, noi di Watly ne stiamo co-gliendo tante in giro per il mondo perché la nostra è innanzitutto una missione, vogliamo con-tagiare le persone: tutto quello che Watly rappresenta è possi-bile, vale a dire, un nuovo modo di fare società senza distruggere il pianeta è possibile.

Angela Garbelli

Depurare l’acqua con il soleIntervista a Marco Attisani, ideatore di Watly e speaker di TEDx Bergamo 2016

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Due eventi si preparano a scuo-tere la rovente estate degli ap-passionati di sport: ci riferiamo agli Europei di calcio in Francia e alle Olimpiadi estive di Rio de Janeiro. Tra le molte questioni, sportive e non, che sollevano manifestazioni di questa por-tata, l’aspetto ecologico non è certamente tra quelle in primo piano. Tuttavia le conseguenze ambientali che portano con sé avvenimenti di tale portata sono molte.

Euro 2016 in Francia

Partiamo da Euro 2016: gli aspetti critici riguarda-no soprattutto la struttura degli impianti. Dei dieci stadi che ospite-ranno le partite, quattro sono stati costruiti dal nulla, men-tre gli altri han-no subito un riammoder-namento. La realizzazione di nuove strut-ture non è sicura-mente il segnale di un percorso di sostenibilità ambientale. Va però sottolineato che i nuovi stadi sono totalmente integrati nella realtà urbana delle singole città e, a partire dalla fine degli Europei, dovrebbero ospitare una serie di altre attività. Quel-la che è stata intrapresa è quin-di una politica anti-gigantismo, che lasci spazio alla bellezza architettonica con lo scopo di creare un colpo d’occhio note-vole. A questo si aggiungono le parole del presidente di Euro 2016 Jacques Lambert il quale, l’anno scorso, alla presentazio-ne della manifestazione, ha pro-messo l’utilizzo di un calcolatore ecologico per ogni spettatore, così da misurare l’impatto in ter-mini di CO2 negli spostamen-ti per l’evento. Gli stadi, inoltre, dovrebbero essere “no-smoke

friendly”, così da educare i par-tecipanti a un comportamento positivo. Solo il tempo dirà se i buoni propositi annunciati sa-ranno reali o meno.

Olimpiadi in Brasile

Sforzi sicuramente maggiori so-no stati attuati per ridurre l’impat-to ambientale dei Giochi Olimpici che, edizione dopo edizione, provano a diventare sempre più ecologici. La novità che salta subito all’occhio è rappresenta-ta dalle medaglie, che verranno fabbricate con metallo riciclato. Ma c’è molto di più, gli organiz-zatori hanno promesso pratiche ecologiche sotto molti aspetti: dalle strutture, ai trasporti fino all’approvvigionamento del cibo e al riciclo dei rifiuti. Il comitato organizzatore brasiliano ha in-

fatti garantito che tutto il legno utilizzato nelle competizioni pro-viene da fonti e produttori soste-nibili. Inoltre il quartier generale dei Giochi sarà un edificio tem-poraneo progettato per consu-mare il 70% in meno di energia e una volta smantellato, i materiali di costruzione saranno recupe-rati quasi totalmente. Soluzioni green verranno adottate anche nel trasporto: bus e furgoni sa-ranno alimentati a biodisel de-rivato al 20% da olio alimentare di scarto e un piano è stato stu-diato anche per riciclare rego-

larmente i rifiuti organici con il compostaggio. Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica. No-nostante l’impegno per manife-stazioni più ecologiche, i costi in termini di denaro sono stati cospicui e i danni all’ambiente saranno molti. Le Olimpiadi pro-durranno 17 mila tonnellate di ri-fiuti ed emissioni di CO2 pari a 3,6 milioni di tonnellate nonché l’utilizzo di grandi quantità di car-burante e lo scarto di moltissime tonnellate di cibo: insomma, ver-rà presentato un conto molto salato al nostro pianeta. Questa

la situazione in un Paese, il Bra-sile, che si prepara a ospitare la terza grande manifestazione negli ultimi quattro anni, dopo la Confederation Cup del 2013 e i Mondiali del 2014. Parliamo di una nazione economicamen-te in ginocchio, continuamente scossa da polemiche e scanda-li legati all’organizzazione e alla sicurezza. Grandi eventi sportivi e attenzione all’ambiente al mo-mento sono ancora due elemen-ti poco conciliabili, ma allo sport sembra sia difficile rinunciare, per via della passione di molti o a causa degli interessi economici di qualcuno. Sport must go on.

Gianluca Zanardi

Alla scoperta delle novità green adottate dagli organizzatori dei due eventi che si preparano ad animare l’estate degli appassionati

Europei e Olimpiadi sostenibilisi può?

Società

“Nonostante l’impegno per manifestazioni più ecologiche, i costi in termini di denaro sono stati cospicui e i danni all’ambiente saranno molti”

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Quando si parla del Giro d’Ita-lia ci si riferisce a una profonda tradizione italiana, più che a una semplice gara ciclistica, tanto che anche quest’anno il Giro si è trasformato nel palcoscenico perfetto per la consacrazione di un grande atleta azzurro. L’edizione 2016 è andata a Vin-cenzo Nibali, punta di diaman-te e massimo esponente del ciclismo italiano moderno. Per quanto riguarda la tradizione del Giro d’Italia, forse non tutti san-no che la sua nascita avvenne, invece, in maniera quasi causa-le il 13 maggio del 1909. Siamo nella poetica quanto tetra Milano di inizio ’900 e sono le 3 del mat-tino, quando un gruppo di 130 appassionati si ritrova in Piaz-zale Loreto per iniziare una ga-ra di 2448 km, divisi in 8 tappe. Nessuno di loro si immaginava di dare vita in quel momento a un delle più belle e longeve ma-nifestazioni nella storia di questo sport. Quella prima edizione fu una vera e propria carneficina e a spuntarla, tra i 50 che arri-varono al traguardo, fu il mura-tore Luigi Ganna, mattatore a sorpresa in mezzo ai più quotati ciclisti francesi. Comincia co-sì, con un pizzico di sorpresa e con una bella favola dettata dal sacrificio, l’avventura del Giro d’Italia. Dell’iniziativa ideata da Armando Cougnet, collaborato-re della Gazzetta dello Sport, in quel lontano 1909, pur essendo cambiate le formule, i punteggi

e la metodologia delle gare, so-no sempre rimaste intatte l’a-nima e lo spirito. Sono proprio questi gli elementi che hanno permesso alla competizione di sopravvivere non solo alle due guerre mondiali, ma anche ai più attuali scandali legati al doping. La sacralità del Giro, che oggi rappresenta una delle corse a tappe più importanti assieme al Tour de France e alla Vuelta di Spagna, gli è stata conferita dai grandi protagonisti, dalle loro storie, dalle vicende quasi epi-che che appartengono a questi mostri sacri del ciclismo nazio-nale e internazionale. Ci riferia-mo ad Alfredo Binda che, con i suoi cinque Giri vinti tra il 1925 e il 1933, è stato certamente tra i più grandi e indiscussi protago-nisti di questa manifestazione. Tanto che solo altre due leggen-darie figure del Giro sono riuscite a eguagliare il primato di Binda: il popolarissimo quanto discus-so Fausto Coppi, consegnato alla storia del ciclismo per gli epici duelli con Gino Bartali, ed il belga Eddy Merckx. Anche in epoca recente la gara continua a rappresentare la consacrazione di grandi campioni: da Simoni a Cunego, da Savoldelli a Panta-ni fino a Contador e Ivan Basso, tutti nomi che hanno lasciato un’impronta indelebile tra le pro-dezze della corsa rosa e nel cuo-re degli appassionati.

Gianluca Zanardi

Il Giro d’Italiatra competizione e leggendaLa gara nata a inizio del XX secolo quasi per caso continua a essere la consacrazione per grandi campioni

Probabilmente è la corsa più bel-la di tutte. Vengono da ogni par-te del mondo per parteciparvi, sebbene i requisiti richiesti siano molto elevati e non diano spazio a imprecisioni. Si tratta della Mille Miglia, che quest’anno si è tenu-ta dal 19 al 22 maggio. Si parte da Brescia con all’orizzonte la capitale, passando per Rimi-ni all’andata e Parma al ritorno. La storica Mille Miglia fu ripetu-ta ventiquattro volte nell’arco di trent’anni dal 1927 fino al 1957, quando a causa di un grave in-cidente che coinvolse autisti e spettatori venne definitivamente sospesa. Quella che la maggior parte di noi conosce è una rie-vocazione storica della celebre gara automobilistica, che ogni anno non smette di acquisire nuovi spettatori, affascinati dalla bellezza delle vere protagoniste della gara: le auto d’epoca. «La Mille Miglia rappresenta una sfida, una gara stimolante, che ti sprona a migliorare sempre di più» ci dice Michele Bellini, clas-se 1997, che cresce con la pas-sione per le auto d’epoca grazie al padre e ancor prima al nonno paterno. Un amore che negli anni lo spinge a gareggiare in qualità di copilota in corse locali per poi accedere finalmente quest’anno all’agognata Mille Miglia a fianco dell’avvocato Riccardo Roversi. L’automobile con la quale hanno gareggiato è un modello da gara della Fiat 508, chiamata anche “Coppa d’oro”, che fu di proprie-

tà del celebre Giuseppe Gilera, fondatore dell’azienda motoci-clistica italiana Gilera. Negli occhi di Michele si scorge ancora quel brio dovuto al re-cente entusiasmo, all’emozione di chi ha realizzato un sogno. «Il momento più bello per me è quello della punzonatura, quan-do viene posto sulle auto il sigillo in ricordo delle vere Mille Miglia durante le quali i cofani erano sigillati per regolamento –rac-conta il ragazzo– poi segue la sfilata delle auto in Piazza della Loggia a Brescia, dove si riuni-sce la stampa e io sono stato in-tervistato da Rai1 e trasmesso in diretta». Una bella passione che pone le automobili e la loro storia al centro dell’evento, indiscusse protagoniste della rievocazione. Un museo di auto a cielo aperto che ogni anno entusiasma e in-

contra l’interesse del pubblico e degli abitanti di tutte le città coin-volte. È bello che anche i giovani si appassionino a questi eventi, che partecipino in prima perso-na, dedicandoci tempo e impe-gno, imparando l’importanza del rispetto di canoni rigidi, come i rilevamenti fatti al centesimo di secondo che determinano la classifica finale o i coefficienti stabiliti appositamente in base all’età delle automobili. «Vedo che i miei amici, all’inizio scettici, si stanno avvicinando a questo mondo, ne sono incuriositi e la cosa mi fa piacere», conclude Bellini, orgoglioso di aver parte-cipato alla sua prima Mille Miglia, dove il passato irrompe nel pre-sente con tutto il suo fascino e la sua ricchezza.

Elena Pagani

L’esperienza di un diciannovenne alla guida di una Fiat 508 S Siata, auto che corse la storica Mille Miglia

Mille Miglia 2016Rievocazione storicaa suon di clacson

Vincenzo NibaliVincitore del Giro d’Italia 2016

www.infosostenibile.it Numero 53 - Giugno 2016 37

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Dal 5 giugno al 17 luglio si terrà la XI edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, la rassegna estiva itinerante organizzata dalla Fon-dazione Filosofi lungo l’Oglio, presieduta dal Direttore Scien-tifico Francesca Nodari e patro-cinata da MIBACT, Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Co-mune di Brescia, con l’adesione del Prefetto di Brescia. Il Festival partirà dalla Bassa bresciana, toccando le località rivierasche attigue al fiume Oglio, per poi giungere alle estremità dei Par-chi Oglio Nord e Sud e ampliare il proprio orizzonte in Franciacorta. Farà tappa presso comuni e enti già teatro delle precedenti edizio-ni -Brescia, Barbariga, Corzano, Erbusco, Flero, Orzinuovi, Orzi-vecchi, Rovato, Palazzolo sull’O-glio, Soncino, Villachiara, Chiari, Castel Mella, Lograto, Cologne, Roccafranca, Paratico- ai quali si aggiunge quest’anno il comune di Maclodio. La parola che fa-rà da fil rouge degli interventi di quest’anno sarà “gratuità”, una parola demodé e quasi caduta in disuso nell’era del consumi-smo. Il suo significato originario, infatti, sta gradualmente svanen-do perché risucchiato dalla logi-ca del denaro. Il Festival Filosofi lungo l’Oglio per quest’edizione si ripropone dunque di tornare a dare contenuto a questa parola, ripristinarne dignità e significa-to, declinandola nella sua sfac-cettatura sociologica, politica, fenomenologica, ermeneutica-esistenziale, morale, estetica, antropologica, teologica.

Il programma del Festival

Il programma di questa undice-sima edizione del Festival pre-vede ventitré lezioni magistrali spalmate su un arco temporale di 42 giorni: 22 pensatori in 18 diverse località. Ad avviare il Fe-stival il 5 giugno il sociologo Do-menico De Masi all’Auditorium S. Fedele di Palazzolo sull’Oglio con “Una semplice rivoluzione”. A questa primo appuntamen-to faranno seguito altre lezioni magistrali con relatori di elevata caratura: il 25 giugno il filosofo Jean-Luc Nancy a Castel Mella con “Cosa resta della gratuità?”, il 4 luglio il filosofo Carlos Diaz a Erbusco con “Etica di Prometeo

ed etica della gratuità”, il 5 luglio l’antropologo Marc Augé a Orzi-

nuovi con “Per gratuità”. Inoltre saranno proposte lezioni di gran-di pensatori italiani quali Massi-mo Cacciari, Michela Marzano, Armando Savignano, Francesca Rigotti, Massimo Donà, Remo Bodei, Salvatore Natoli, Mar-co Vannini, Umberto Curi, Ma-ria Rita Parsi- psicoterapeuta e scrittrice nonché membro del Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo- il priore della Comunità monastica di Bose Enzo Bianchi, la sociologa Chiara Saraceno, lo scienziato Edoardo Boncinelli, il criminologo Alessandro Meluzzi, il magistrato e giudice antimafia Gian Carlo Caselli, l’economista Stefano Zamagni, il cardinale Francesco Coccopalmerio e la professoressa Francesca No-dari, Direttore scientifico del

Festival e Presidente della Fon-dazione Filosofi lungo l’Oglio.Il 3 luglio nella Sala Franciacor-ta dell’hotel Iseolago a Iseo (Bs) avrà luogo l’evento clou della manifestazione: la cerimonia di proclamazione del vincitore del-la V edizione del Premio interna-zionale di Filosofia “Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente”.Il “Festival Filosofi lungo l’Oglio” è stato onorato a Parigi dell’Effe Label 2015-2016, collocandosi tra le 70 manifestazioni italiane che hanno ricevuto il marchio, unico festival di filosofia, unico bresciano selezionato e tra i po-chi lombardi.Per maggiori informazioni: www.filosofilungologlio.it

Iolanda Stanzione

Ventitré lezioni magistrali per declinare la parola Gratuità tra Bassa bresciana e Franciacorta, dal 5 giugno al 17 luglio

Festival Filosofi lungo l’OglioSocietà

PER INFORMAZIONITel. 035 258559 - [email protected]

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Nelle precedenti puntate di que-sta rubrica mensile dedicata alla salute e al benessere, abbiamo in diverse circostanze sottoli-neato l’importanza dello svolgi-mento di attività fisica, sia per il mantenimento del corretto peso corporeo, sia per il benessere dell’organismo e la riduzione del rischio cardiovascolare. Molte persone svolgono attività fisica più o meno intensa durante tut-to l’arco dell’anno; cresce però significativamente il numero di coloro che si dedicano allo sport a diversi livelli con l’arrivo della primavera e durante la parte più calda dell’anno; tuttavia il poco allenamento, gli sforzi fisici su-periori alle abitudini e l’aumen-to della sudorazione portano a cercare un aiuto esterno per alleviare la fatica, migliorare la performance e ridurre i tempi di recupero. Dunque la questione sulla quale vogliamo concen-trarci è: integrazione salutistica e nutraceutica sono davvero indi-spensabili?Per rispondere occorre specifi-care che in ambito fisico-spor-tivo l’utilizzo di integratori può definirsi in questo modo: utile sempre; necessaria, dipende; superflua mai! Quando si parla di integratori sportivi ci si riferisce a un ampio novero di preparati contenenti diverse sostanze: sa-li minerali, aminoacidi ramificati ed essenziali, substrati energe-tici, zuccheri complessi a lento o rapido rilascio, stimolanti. È da tempo noto l’uso improprio e l’a-buso di alcune sostanze in am-bito sportivo, così come il ricorso al “doping”, ovvero ad aiuti far-maceutici illeciti, oltre che molto pericolosi per la salute, ma non approfondiremo la questione in questa sede. In linea generale, si potrebbe dire che l’integrazione dovrebbe essere più specifica proporzionalmente alla frequen-za e intensità degli allenamenti: il target a cui si rivolgono i prodotti a composizione più completa e generica potrebbero essere gli sportivi occasionali con impe-

gno fisico medio-basso, men-tre coloro che svolgono attività fisica più frequentemente con un impegno muscolare ed ener-getico più elevato dovrebbero rivolgersi a una integrazione più attenta e specifica. Obiettivo è migliorare la performance, ridur-re l’affaticamento aumentando la resistenza e rendere più rapido e meno faticoso il recupero; ci sono inoltre elementi utili al cor-retto svolgimento delle normali attività dell’organismo per un be-nessere generale. Una linea più ampia e completa di integratori può, infatti, comprendere anche vitamine e minerali come il ma-gnesio, implicato non solo nella contrattilità muscolare ma an-che nel corretto funzionamen-to del sistema nervoso. Questa integrazione generica è prevista quotidianamente indipendente-mente dagli allenamenti o dall’at-tività fisica.Vediamo ora nel dettaglio alcuni esempi di integratori specifici:• Aminoacidi ramificatiSono i “mattoni” dell’apparato muscolare, essenziali per svilup-parlo, mantenerlo ed evitare che sforzi fisici intensi e/o prolungati possano generare processi os-

sidativi a scapito della massa magra del corpo; si assumono sia prima -soprattutto Isoleuci-na, Leucina e Valina- per predi-sporsi all’anabolismo proteico, cioè alla strutturazione musco-lare, sia dopo -soprattutto Glu-tammina e Alanina- per ridurre l’accumulo di Acido Lattico ed accelerare il recupero.• Zuccheri a diversa velocità di assimilazioneTutti i processi metabolici richie-dono combustibile da “bruciare” durante lo sforzo muscolare; a seconda della durata si richie-dono diversi gradi e velocità di assimilazione: se l’impegno fi-sico è prolungato, è essenziale poter avere rifornimenti resi di-sponibili in modo graduale ri-alimentandosi, o, se questo non è possibile, come nel caso per esempio del nuoto, consuman-do progressivamente riserve di zuccheri assimilate precedente-mente.• Creatina e CarnitinaEssenziali per contribuire al pro-cesso di produzione delle mole-cole che costituiscono la benzina per l’apparato muscolare.• Sali mineraliSoprattutto Magnesio e Potas-

sio, fondamentali durante la sta-gione calda o in caso di attività che comportino un’abbondante sudorazione, che significa rila-scio non solo di liquidi ma anche di sali minerali, con il rischio con-

seguente di incorrere in crampi muscolari. La perdita massiva di liquidi e sali può determinare inoltre un abbassamento della pressione arteriosa.• Ferro e Vitamina B12 Implicati nell’aumento dell’ossi-genazione del sangue, così da non richiedere un aumento della pressione sanguigna e della fre-quenza con cui il cuore si con-trae per pompare.• Ginseng e guaranàEsempi di stimolanti/adattoge-ni, sostanze in grado di agire più specificamente a livello mentale.Nel momento in cui si decida per un unico prodotto o si preferisca affidarsi a un approccio multiplo, è comunque importante saper scegliere la corretta integrazio-ne e comprendere il senso di ciò che si sta scegliendo di as-sumere. Integrazione sportiva: utile per tutti, mai superflua se ciascuno è in grado di operare la scelta più adatta alle sue esi-genze.

Dott. Michele Visini

Un aiuto utile, necessario o superfluo?Alcuni consigli per svolgere al meglio l’attività fisica durante i primi caldi

Attività fisica e integratori

Rubrica promossain collaborazione con

Farmacia Visini - Dott. Michele VisiniVia Italia, 2 - Almè (Bg)Tel. +39 035 541269 - [email protected]

Alimentazione & Salute

Salute e prevenzione

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Gli italianilo fanno meglioConsumando latte italiano

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Mondo latte e non soloAlimentazione e salute

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Se arrivate dal centro di Roma-no di Lombardia (Bg) la strada da imboccare è quella di via della Graffignana, dopodiché continuate verso sud fino al car-tello che vi segnala lo Spaccio Chiapparini, parcheggiate ed entrate nel negozio. Dopo aver comprato quello che vi occor-re, qualche mozzarella e uno spicchio di Grana Padano mar-chiato DOP, magari un po’ di salsiccia, sistemate il sacchet-to della spesa e così anche per stasera la cena è a posto. Tutto questo rappresenta l’ordinarietà del fare la spesa, eppure in quel sacchetto c’è molto di più: c’è la storia di un’azienda agricola fa-miliare e di un signore, Giacomo Chiapparini, con i vestiti sporchi di terra, orgoglioso di essere uno dei pochissimi produttori ricono-sciuti di Grana Padano della ber-gamasca. Oggi l’azienda conta 2 mila ca-pi tra vitelli, mucche e tori e pro-duce circa 200 quintali di latte al giorno, tutto trasformato in Gra-na Padano per un totale di quasi 15 mila forme all’anno. Come ci ha raccontato la figlia Mary, tutto è cominciato negli anni ’70 con solo «ventisei vacche, mezzo ca-pannone, un trattore e un poco di terra», grazie all’ambizione di un giovanissimo e caparbio Gia-como che decise di dare origine alla propria impresa: «Mio padre Giacomo nasce da una famiglia contadina povera e numerosa, ultimo dei figli, nato nel 1948. Ha visto per anni il padre fare il mezzadro e non ha mai digerito il fatto che “al padrone con le bra-ghe bianche” spettasse sempre la parte più bella del raccolto, mentre la fatica vera veniva so-stenuta da suo padre». Con il padre e i due fratelli si im-barca così per questa avventura facendo il primo di innumere-voli mutui che segneranno tut-ta la sua vita. A metà degli anni ’70 prosegue da solo portando l’azienda a sempre maggio-ri traguardi con l’impiego di più animali, più stalle, più operai e più mezzi agricoli, ma sempre lavorando con la stessa passio-ne e costanza. Il latte prodotto è stato per anni venduto ai gran-di marchi fino a che negli an-ni Duemila il “Ciaparì”, come lo chiamano gli amici, ha investito

le energie in un nuovo progetto che chiudesse il cerchio: trasfor-mare direttamente il proprio latte in un prodotto finito. Nel 2006, con la matricola BG509, Gia-como Chiapparini è diventato ufficialmente socio produttore e stagionatore della D.O.P. più conosciuta al mondo: Grana

Padano, con una produzione annua di circa 15 mila forme. La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) garantisce che ogni stadio di lavorazione, dalla produzione, alla stagionatura fi-no all’elaborazione del prodotto, avvenga seguendo parametri rigorosi e sotto il costante mo-

nitoraggio da parte dei sistemi sanitari, assicurandone l’alta qualità del latte utilizzato.Da sempre, oltre alle com-petenze agricole e casearie tradizionali, l’evoluzione dell’a-zienda denota uno spirito inno-vativo nell’ottica di un continuo miglioramento, come dimo-stra l’installazione dell’impian-to di mungitura “a giostra” con ben 82 postazioni (il più grande dell’Europa continentale) a cura dell’impresa I.R.I.M. di Bortolo Ghislotti. Questa soluzione tec-nologica permette non solo un rendimento maggiore rispetto alla mungitura statica, ma ridu-ce anche lo stato di stress dei bovini. Attenzione costante an-che al benessere degli animali, attraverso l’ampliamento del nu-mero delle stalle, l’installazione

di impianti di ventilazione e l’at-tenzione alla loro dieta, che non prevede mangimi, ma solo ma-terie prime analizzate in entrata e miscelate fresche ogni giorno. Attualmente l’azienda è gestita sempre a livello familiare: insie-me a Giacomo con la moglie An-gela, vi lavorano il figlio Tiziano con la moglie Clara e i figli Mi-chael e Gabriel, la figlia Mary, tutti con il costante ricordo nel cuore di Emanuele, il terzo figlio scomparso nel 2003.Ovunque troviate la matricola BG509 impressa sul quadrifo-glio del vostro Grana Padano Dop, che sia acquistato diretta-mente allo spaccio aziendale a Romano di Lombardia o in una qualsiasi nazione del mondo, sappiate che dietro quel mar-chio c’è il sogno realizzato di un bambino che ha sempre vissuto e creduto nel mondo agricolo e nei suoi prodotti di qualità, e che ogni giorno potete trovare co-me casaro che lavora in caldaia per realizzare uno dei prodotti di punta del Made in Italy. Un valore italiano che dobbiamo imparare a conoscere e salva-guardare attraverso la sensibi-lizzazione e il coinvolgimento di cittadini, istituzione e imprese, unica possibilità per fronteggia-re la sfida al mercato globale.

Dal latte al Grana Padano Dop Una storia di vita e di lavoro dietro a un’azienda simbolo del vero latte 100% italiano

“Nel 2006, con la matricola BG509, Giacomo Chiapparini è diventato ufficialmente socio produttore e stagionatore del Grana Padano D.O.P., con una produzione annua di circa 15 mila forme”

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Con l’estate alle porte il nostro corpo ha bisogno di disintossi-carsi per recuperare il benes-sere perso. Ma c’è chi, tra i vari motivi per iniziare un programma disintossicante, non nasconde il desiderio di perdere chili in ec-cesso. Un valido aiuto per de-purare l’organismo è assumere tisane e infusi e assecondare sempre il senso di sete, beven-do almeno due litri di acqua al giorno per favorire la diuresi. Durante una dieta depurativa, è inoltre consigliato ridurre o elimi-nare, almeno per un breve perio-do, alcune categorie di alimenti, sostanze e comportamenti che potrebbero ostacolare tale pro-cesso. Ecco quali:•alimenti di origine animale. Si consiglia di dare preferenza ad alimenti vegetali o, in alter-nativa, sostituire le carni grasse con quelle magre e consumare con regolarità pesce e legumi•sostanze nervine quali caffè, tè (ad eccezione del tè verde) e cioccolato•sale da cucina (cloruro di so-dio) e zucchero bianco (sacca-rosio)

•dolciumi e snack industriali o artigianali •cibi in scatola: il loro proces-so di produzione ne riduce spes-so il valore nutrizionale; inoltre

contengono conservanti, sale e zucchero•oli raffinati e margarina: de-rivano da processi industriali che favoriscono la presenza di com-posti chimici nocivi •ridurre le porzioni dei pasti, spesso poco consone alle reali necessità• bibite gassate zuccherine, causa dell’insorgenza di patolo-gie come obesità e diabete, oltre che della formazione di carie. In assenza di zucchero, le bevan-de contengono quantità di edul-coranti chimici (es. saccarina e aspartame) e coloranti artificiali.• additivi chimici: coloranti, conservanti, esaltatori di sapi-dità, ecc. Sono sostanze che vengono impiegate nell’ambito dell’industria alimentare durante le varie fasi della lavorazione del-le materie prime e che si ritrova-no negli alimenti. La loro azione cumulativa è pericolosa per l’or-ganismo• Fritture, affumicature, cibi abbrustoliti o bruciacchiati; da limitare anche le preparazioni molto elaborate, intingoli calorici o salse varie ricche di grassi•non abusare di alcolici. Per permettere al fegato di rigene-rarsi e ripulirsi è fondamentale limitare il consumo di alcool, uno

tra i maggiori responsabili del deposito di tossine nel sangue• non fumare. Il fumo (attivo o passivo) è da abolire perché compromette il periodo disin-tossicante.

Oltre a queste regole d’oro, vi so-no altri processi che favoriscono il benessere dell’organismo:•una corretta masticazione, che rende i cibi più digeribili, au-menta il nostro senso di sazietà e, grazie ad alcuni componenti presenti nella saliva, rende il ci-bo più sicuro dal punto di vista microbiologico. •Il digiuno: questa pratica, che prevede l’assenza totale di cibo, è da secoli applicata da molte culture. È un’occasione per il corpo di riposare. Si raccoman-da però di garantire adeguate assunzioni d’acqua e di non fare lunghi periodi di digiuno da auto-didatta (in genere è sconsigliato oltre il 3 giorno). •aria aperta e attività fisica. É importante areare frequente-mente gli spazi chiusi. Praticare quotidianamente dell’attività fisi-ca permette inoltre di eliminare più facilmente le tossine accu-mulate e prevenire le malattie stagionali.• riposo: per riconquistare il

proprio benessere psicofisico è fondamentale consentire all’or-ganismo di riposare.•adottare un atteggiamento mentale positivo durante una cura disintossicante rafforzerà le motivazioni e aiuterà a sentirsi meglio.•respiro profondo: una scar-sa ossigenazione a livello cellula-re genera affaticamento. Risulta quindi di estrema importanza favorire, anche con una corretta postura, il naturale e sano flusso respiratorio.

Crisi di disintossicazione

Un aspetto da considerare, e di cui si deve tener conto durante la fase di depurazione, è una pos-sibile “crisi di disintossicazione”. Durante questa fase si potreb-bero infatti accentuare i disturbi e i malesseri che ci hanno spin-to a depurarci. Si tratta, tuttavia, solo di una reazione del nostro organismo che sta cercando di eliminare le tossine accumulate e presto i sintomi scompariran-no, ridando vitalità ed energia al nostro corpo.

Risultati

Quali sono i risultati che si pos-sono ottenere con un periodo disintossicante?•Regolazionedelle funzioni in-testinali e aumento della diuresi•Maggioridratazioneeossige-nazione dei tessuti• Miglioramento del tono mu-scolare•Mantenimentodelpesonellanorma•Riduzionedelsensodigonfio-re addominale e della cellulite• Riequilibrio del ritmo sonno/veglia•Minoraffaticamentonelcorsodella giornata•Miglioramentodeglistatidell’u-more e della produzione di idee

Per risultati maggiormente du-raturi è opportuno continuare ad associare a una corretta ali-mentazione stili di vita sani e so-stenibili, perché ciò che davvero conta non è disintossicarsi ma imparare a “non intossicarsi”.

La rubrica è promossa da Punto Ristorazione srl

Rossana MadaschiDietista Punto ristorazione eDocente di Scienza dell’AlimentazioneCell. +39 347 0332740 - [email protected]

Depurare l’organismoper recuperare il benessere I consumi e le pratiche da evitare per vivere al meglio

Alimentazione e salute

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Anche conosciuta come ciliegia dolce, l’amarena è un piccolo frutto carnoso prodotto dall’amareno (Prunus Ceranus). La sua origine è tuttora incerta, si ipotiz-za derivi probabilmente dalle zone medio orientali, anche se alcuni studiosi ritengo-no venisse importata dall’Europa dell’est o dall’Asia occidentale.La pianta cresce spesso in forma selva-tica grazie all’ottima capacità di adatta-mento ai climi più e ai terreni di qualunque tipo, non è dunque insolito trovarla in zone molto calde o addirittura fi-no a 1800 metri di quota.Il suo frutto ha forma sferica, buccia liscia, lucida e sot-tile che rac-

chiude una polpa molto succosa di sapo-re acido-amarognolo che si addolcisce a maturazione avanzata. Le amarene trova-no largo uso in ambito culinario, dove ven-gono usate per la produzione di sciroppi, marmellate, frutta candita e liquori. Al loro interno si trova, infatti, una vera e propria miniera di sostanze utili al nostro organi-smo: bioflavonoidi antociani (anti invec-

chiamento), antiossidanti, vitamine PP, B, gruppo C, betacarotene e minerali in giusta quantità. Ri-sultano dunque ottime, soprat-tutto in estate: quando il caldo si fa sentire possiamo affidarci alla loro capacità di idratazio-ne dell’organismo e perché no, anche alla loro polpa gustosa e rinfrescante. È inoltre possibile

congelare questi frutti per la consumazione invernale,

essiccarli o con-servare le sue

confetture ri-uscendo a

mantene-re inalte-rate le loro proprietà benefiche per tutto

l’anno.

Conosciuti anche come cornetti, tegoli-ne o fagioli mangiatutto, i fagiolini sono dei legumi originari dell’America centrale e sono stati importati in Europa in seguito alla scoperta del Nuovo Mondo.La pianta di fagiolini (Phaseolus vulgaris) ha soppiantato le coltivazioni delle pian-te di fagioli già esistenti in Europa grazie alla loro facilità di coltivazione e alla loro resa economica. Classicamente si spo-sano bene con l’aglio, crudo o cotto, il basilico, i formaggi o le patate lessate; in cucina possono essere usati in svariati modi: cotti o bolliti al vapore e conditi a piacimento con olio extravergine d’oliva, limone o aceto, sale o pepe. Anche se della stessa famiglia dei ceci, dei piselli, dei fagioli e delle fave, questi legumi so-no meno ricchi di proteine, gras-si e carboidrati,

ma contengono molta più acqua e questo consente di mantenere basso l’apporto calorico. Questa peculiare caratteristica è dovuta al fatto che la raccolta del baccello viene effettuata quando ancora il fagiolo all’interno è in fase di maturazione: infatti è possibile mangiarne sì i semi, ma anche tutto il baccello stesso! Sono inoltre ric-chi di fibre e sali minerali, indispensabili per il metabolismo (ferro, calcio, magne-sio e potassio), vitamina A e C; vantano proprietà diuretiche, rinfrescanti, rimine-ralizzanti, sono un buon alleato in caso di stitichezza e aiutano a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue.

Gelatina di amarene Fagiolini al pomodoropreparazIonePer preparare una buona gelatina si preferiscono delle visciole che siano perfettamente mature. Si mettono sul fuoco con poca acqua e si fanno cuo-cere a fiamma alta per almeno 2 ore. Si passano al setaccio e poi si filtrano attraverso una tela di lino, lasciandole riposare almeno per 12 ore. Si pesa il succo ottenuto. Si mette lo zucchero sul fuoco nelle proporzioni indicate e vi si aggiunge il succo per formare la ge-latina.

InGredIentI •500grdisuccodiamarene•550grdizucchero

InGredIentI •1Kgdifagiolini•1cipolla•4pomodorimaturi•Qualchefogliadibasilico•Oliod’oliva•SaleePepeq.b.

LaRICETTALa

RICETTA

preparazIoneMondate i fagiolini togliendone le estre-mità e metteteli in un tegame con la ci-polla a fette, i pomodori a cubetti, l’olio, sale e pepe. Mettete il coperchio e co-prite con un paio di bicchieri d’acqua. Fate cuocere per una mezz’ora. Ag-giungete il basilico tagliuzzato e servite, aggiungendo, se gradito, del parmigia-no grattugiato.

FagioliniRicchi di principi nutritivi sono i migliori legumi per l’estate

AmarenaBenessere e freschezza in un semplice frutto

Zucchine, melanzane, patate, carote, piselli, fave, cicorie

Verdura di stagioneGiugno

Pesche, albicocche, fragole, kiwi, pere, ciliegie, nespole

Frutta di stagioneGiugno

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Appuntamenti dal territorioCalendario Giugno 2016BERGAMO

■■■ ArTe Fino a settembre Happening GAmeC Bergamo 18-23 > GAmeC, via San Tomaso 53 Ogni domenica sera d’estate, l’aperitivo tra musica e arte contemporanea www.gamec.it

■■■ IncOnTrI 10 giugno Alimenta 2016 – Che cos’è il T.T.I.P. Albino (BG) 20.45 > Auditorium, via Aldo moro 2 ciclo di incontri proposto dalla rete di economia solidale bergamasca cittadinanza Sostenibile in concomitanza con i “mercati agricoli e non solo” www.ilsoleelaterra.it

■■■ cenA 10/17/24 giugno Cena porta un amico Bergamo Via Quarenghi 36 Presso “Un Punto Macrobiotico” cena con sconti per i soci, per i nuovi soci e per chi porta nuovi soci! Tel. 35321377

■■■ MOSTrA 11-19 giugno le ceramiche delle detenute Bergamo 16.00 > Viale Papa Giovanni XXIII 15 esposizione delle opere del laboratorio di ceramica della sezione femminile della casa circondariale di via Gleno 035 294423

■■■ evenTO 12 giugno #ilrossochecidona Bergamo 10.00-12.00/15.00-18.00 > Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto Al chiostro di Santa Marta, mostra itinerante dell’Avis provinciale di Bergamo per festeggiare i 70 anni di fondazione www.avisbg.it

■■■ FeSTIvAl 12 giugno Culturalmente Covo festival Covo (BG) 14.30-22.30 > P.zza SS Apostoli Primo festival della cultura a covo: mostre pittoriche e fotografiche, graffiti, musica, spettacoli e danze; più di cento artisti, evento rivolto a tutte le età FB: culturalmentefestival

■■■ evenTO Dal 13 al 19 giugno Happening delle cooperative sociali Bergamo lazzaretto Settimana di eventi, spettacoli, concerti live, esposizioni e servizio cucina e pizzeria tutte le sere Fb: happening delle cooperative sociali

■■■ cenA 13 giugno Cena giovani Bergamo Via Quarenghi 36 Presso “Un Punto Macrobiotico” per tutti i giovani fino ai 25 anni pizza e gelato a 7 euro **

■■■ cIneMA 14/21/28 giugno e 5/12 luglio Film Doc

Bergamo 21.00 > Cinema Conca Verde rassegna di docufilm selezionati www.sas.bg.it

■■■ cOrSO 15/22/29 giugno e 9 luglio Corso di Aperi Public Speaking Bergamo 19.00-22.00 > Sede di TheClew, Via Costantina 12 Un corso su come migliorare le proprie performance comunicative in pubblico seguito da un aperitivo [email protected]

■■■ cOrSO 15/23 giugno “la cucina a fuochi spenti” e “Disintossicarsi!”

Bergamo Via monte Tesoro, 12 Saranno realizzate tantissime ricette a “fuochi spenti” e piatti destinati ad un’azione rigenerante. A seguire degustazione del menù completo www.nutrirsidisalute.it

■■■ cIneMA Dal 17 giugno al 4 settembre Esterno Notte Bergamo Biblioteca Caversazzi Per tutta l’estate, film all’aperto ogni sera: proiezione dei migliori film della stagione 2015/2016 www.lab80.it

■■■ MercATO 18 giugno mercatino del baratto e delle eccedenze mapello (BG) 9.00-12.00 > Via Roma 25 nei locali dell’ex latteria, mercatino del baratto e delle eccedenze con abiti, scarpe, borse, accessori di abbigliamento e libri **

■■■ evenTO 18 giugno Il respiro del fiume Torre Pallavicina (BG) 20.00 > molino di Basso camminata notturna lungo e dentro l’Oglio guidata da enzo G. cecchi [email protected]

■■■ MercATO

19 giugno Antico in via Treviglio (BG) 9.00 > Piazza Garibaldi nel centro storico, mostra mercato di mobili, porcellane, dipinti, orologi, vetri, libri, stampe, collezionismo, accessori vintage e bijoux **

■■■ evenTO 20 giugno – 1 luglio Estate in museo! Bergamo In Città Iniziativa pensata per i bambini dai 7 agli 11 anni per passare la giornata tra città e natura [email protected]

■■■ ArTe 22 giugno Il museo Val Cavallina Casazza (BG) 9.00 > Via Nazionale 67 Aperte al pubblico le aree del Museo val cavallina e dell’area archeologica cavellas, presso lo spazio commerciale Migross **

■■■ evenTO 25 giugno Cena medievale con i capitani dei Colleoni martinengo (BG) 20.00 > Chiostro del Colleoni cena in stile medievale per degustare un prelibato banchetto in un ambiente illuminato da torce e bracieri, allietati da un giullare di corte www.gruppocolleonimartinengo.it

■■■ cOrSO 25 giugno la trasparenza dei petali Bergamo 10.00/14.30 > Piazza Cittadella, Città Alta corso introduttivo alla scoperta dei segreti della tecnica bagnato su bagnato per la realizzazione della trasparenza dei petali ed acquerello [email protected]

■■■ evenTO 26 giugno Passeggiando tra biblioteca civica e il Palazzo dei Podestà

Bergamo 10.00 > Piazza Vecchia visita guidata delle sale e visita alla mostra “Quando l’Italia disegnava il mondo. Tesori cartografici del rinascimento” www.bergamoestoria.it

■■■ MercATO 3 luglio Factory market Alzano lombardo (BG) 10.00-21.00 > ex Cartiera Pigna Il mercato dell’hand made, vintage e creatività con espositori da tutta Italia che presenteranno le proprie creazioni FB: thefactorymarket/

■■■ evenTO 9 luglio Notte bianca medievale Bergamo 20.00-24.00 > Parco dei Colli, via Valmariana 25 nell’ambito di ArT2nIGHT rappresentazioni teatrali con letture **

■■■ evenTO 10 luglio le Grotte delle meraviglie Zogno (BG) 14.30 > Grotte delle meraviglie Apertura al pubblico delle Grotte delle Meraviglie, a cura del Gruppo speleologico www.grottedellemeraviglie.com

BREsciA

■■■ MOSTrA Fino al 15 giugno Arcabas: nutrire il mondo con la bellezza Brescia 9.00 > Duomo vecchio, Piazza Paolo VI Si propone un’esposizione di 40 opere dell’artista francese Arcabas per la prima volta a Brescia con una mostra personale [email protected]

■■■ MOSTrA Fino al 18 giugno The House Project Brescia Via Fratelli Bandiera 24 roger Ballen ritorna con una seconda mostra a Brescia e presenta 43 nuove foto che hanno dato vita al libro “The House Project” www.galleriaminini.it

■■■ ArTe Fino al 18 giugno la strada festival Brescia Via Carlo Cattaneo circo contemporaneo, teatro e danza urbani, musica, marching band nazionali e internazionali www.claps.lombardia.it

■■■ MOSTrA Fino al 30 giugno Screziature Brescia 15.00 > Corsetto Sant’Agata 22 Mostra pittorica di Paolo Iacchetti, Paolo Masi e Gianni Moretti, a cura di Alberto Zanchetta www.albaareagallery.it

■■■ FIerA Fino al 2 luglio Fiera della sostenibilità della natura alpina Valle Camonica eventi che si terranno in varie località della

valle camonica, una serie di appuntamenti per parlare di ambiente, società, economia www.fierasostenibilita.parcoadamello.it

■■■ MOSTrA 11 giugno - 3 luglio landscapes in black and white Brescia 17.00-19.00 > Contrada del Carmine la mostra ci mostra la bellezza della natura nella sua semplice immediatezza. l’autore lo fa attraverso il bianco e nero, attraverso uno stile che gioca con le forme e attraverso le luci e le ombre [email protected]

■■■ MUSIcA 13 giugno Associazione Filarmonica Isidoro Capitanio Brescia 21.00 > Piazza della loggia esecuzione con filarmoniche di brani diretti da Giuliano Mariotti e Sergio negretti www.filarmonicacapitanio.it

■■■ MUSIcA 18 giugno Festa della musica 2016 Brescia Tutto il giorno > luoghi vari centro città 3500 musicisti coinvolti, 87 palchi e contesti live, 750 esibizioni di ogni genere e forma www.festadellamusica.beniculturali.it

■■■ FeSTIvAl 18 giugno – 3 luglio Festival d’estate lago d’Iseo Franciacorta in festa in omaggio a christo, artista bulgaro che realizzerà sul lago d’Iseo “The Floating Piers”, la sua ultima opera: uno spettacolare camminamento sulle acque www.festivalfranciacorta.it

■■■ SPOrT 19 giugno Bici tour e Pic Knit Brescia 10.00 > Piazza della Vittoria Unisciti al Bici Tour che si snoderà per il centro di Brescia fino al museo Santa Giulia dove poi verrà allestito un coloratissimo Pic Knit animato 335 7056079

■■■ ArTe 23 giugno Jazz on the road Brescia 21.00 > Contrada Santa Chiara concerto jazz. In caso di pioggia il concerto si terrà all’interno del teatro www.jazzontheroad.net

■■■ ArTe 24 giugno Eventi verticali - Wanted Verolavecchia (BS) 21.30 > Torre Civica Per la serie “eventi verticali”: uno spettacolo in verticale sulla Torre civica [email protected]

■■■ ArTe 30 giugno l’azzardo del giocoliere Rudiano (BS) Giardini di Palazzo Fenaroli Spettacolo sull’arte della giocoleria e la matematica del gioco d’azzardo www.federicobenuzzi.com

■■■ ArTe 1 luglio Jellyfish Roccafranca (BS) 20.45 > Cascina magli

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Mercato della Terradi Slow FoodPiazza Dante, Bergamodalle ore 9,00 alle 14,00

Sabato 11 e 25 Giugno | Sabato 9 e 23 luglio

www.infosostenibile.itNumero 53 - Giugno 201644

Page 45: InfoSOStenibile 53 > Giugno 2016

Menù poetico con qualche intermezzo patetico. Musica, poesie, performance, teatro su ordinazione! [email protected]

■■■ ArTe 7 luglio (S)legati Palazzolo sull’oglio (BS) 21.30 > Teatro Sociale (Piazza Zamara) Spettacolo teatrale realizzato dall’A.T.I.r. [email protected]

■■■ ArTe 8 luglio Caravaggio… I Furori Borgo San Giacomo (BS) 21.30 > Sagrato Piccolo parallelo realizza questo spettacolo teatrale da non perdere [email protected]

■■■ ArTe 9 luglio Jellyfish San Paolo (BS) 21.30 > laghetto di Scarpizzolo Spettacolo itinerante riproposto a San Paolo: menù poetico con qualche intermezzo patetico. Musica, poesie, performance, teatro su ordinazione! [email protected]

MiLANO

■■■ FeSTIvAl Fino al 12 giugno Gelato Festival milano 12.00-24.00 > Piazza Castello eventi di scoperta gastronomica: chef stellati e maestri gelatieri ci raccontano il fantastico mondo del gelato all’italiana, le sue tradizioni, i suoi segreti, con decine di gusti da assaggiare www.gelatofestival.it

■■■ ArTe Fino al 10 luglio Ca’ Brutta milano milano 9.00-17.30 > Castello Sforzesco Mostra di progetti, disegni, fotografie, una settantina di opere che ripercorrono l’intervento di restauro che ha riportato ca’ Brütta alla città www.cabrutta.it

■■■ FeSTIvAl 12 giugno Festa del Cavallo legnano (mI) Viale Toselli Festival tra sapori ed esibizioni ispirate al caro selvaggio west, note di musiche country, grigliate e spettacoli equestri durante tutta la giornata [email protected]

■■■ ArTe 14-17 giugno Aterballetto milano Teatro Piccolo Sul palco diversi balletti, divisi in due spettacoli nei quali si alterneranno artisti nazionali e internazionali www.aterballetto.it

■■■ FIerA 17-21 giugno milano moda uomo milano Piazza Duomo 31 Per la “Milano fashion week”, camera Moda presenta la Milano Moda Uomo www.milanomodauomo.it

cREMONA

■■■ MOSTrA Fino al 22 luglio una sera al museo Cremona 19.00 > via San lorenzo Tutti i venerdì il Museo archeologico San lorenzo apre al pubblico con moltissime sorprese per tutti i visitatori. Tanti gli eventi collaterali www.comune.cremona.it

■■■ evenTO Fino al 2 ottobre Rigenerazione urbana Cremona Vie cittadine Tornano gli arredi urbani con interessanti novità oltre ad ottanta iniziative di animazione www.comune.cremona.it

■■■ evenTO 11 giugno Amico Faber! Cremona 21.00 > Corso Vittorio Emanuele 52 concerto al fianco dell’ospite Franz Di ciocco per uno speciale in collaborazione con la festa della musica studentesca [email protected]

■■■ FeSTIvAl 12 giugno Porte Aperte festival Cremona 16.00 > Parco Tognazzi 1 Musica, scrittura e fumetto: percorsi artistici e linguaggi espressivi in una città accogliente www.comune.cremona.it

■■■ ArTe 2 luglio Piccolo Parallelo, l’Aria veloce del Nord ostiano (CR) 21.30 > Chiesa Disciplina (Piazza Garibaldi) “Primo studio”, testo e regia di enzo cecchi, con Gianmarco Zappalaglio [email protected]

■■■ evenTO 3 luglio un pomeriggio da streghe Soncino (CR) 16.00-18.00 > Parco del Tinazzo lella rossetti ci porta un laboratorio per la creazione di saponi e saponette [email protected]

cOMO

■■■ FeSTIvAl 11 giugno Parada Como 15.00 (ritrovo) > via milano alta Percorso partecipato che lega creatività e partecipazione attiva www.paradapartucc.it

■■■ FeSTIvAl 16>25 giugno Parolario Como Villa olmi e altre ville 100 appuntamenti a ingresso gratuito con autori e soggetti del mondo della cultura www.parolario.it

Calendario Giugno 2016

BERGAMO

■■■ TUTTI I MArTeDì Farmers market Campagna Amica Bergamo, piazza S. Spirito 8.00-12.30 Coldiretti Tel. 035.4524125

■■■ TUTTI I GIOveDì Farmers market Campagna Amica Seriate, piazza Alebardi 8.00-12.30 Coldiretti Tel. 035.4524125

■■■ TUTTI I venerDì Farmers market Campagna Amica Bergamo, piazza Pontida 8.00-12.30 Coldiretti Tel. 035.4524125

■■■ TUTTI I SABATI mercato “bRiologico” Ponte San Pietro c/o Centro la Proposta 9.00-12.00 [email protected]

TUTTI I SABATI mercato dei produttori locali mozzo, la Porta del Parco 9.30-12.30 www.coopalchimia.it

■■■ OGnI 2° e 4° SABATO Del MeSe mercato della Terra Bergamo, piazza Dante 9.00-14.00 www.slowfoodbergamo.it

■■■ OGnI 1° SABATO Del MeSe mercato agricolo di Agenda21 Stezzano, piazza del municipio 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it

■■■ OGnI 2° SABATO Del MeSe mercato agricolo di Agenda21 Bottanuco, piazza del mercato 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it

■■■ OGnI 3° SABATO Del MeSe mercato agricolo di Agenda21 lallio, piazza San Bernardino 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it

■■■ UlTIMO SABATO Del MeSe mercato agricolo di Agenda21 madone, piazza Vignali 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it

■■■ OGnI 1° SABATO Del MeSe mercatino del Ben-essere Brembate, piazza Don Todeschini 8.30-13.00 [email protected]

■■■ OGnI 2° SABATO Del MeSe mercato agricolo e non solo Albino, piazza del Comune 8.30-12.30 www.cittadinanzasostenibile.it

■■■ OGnI 3°SABATO Del MeSe

mercato agricolo e non solo Bergamo, piazza Pacati monterosso 8.30-13.00 www.cittadinanzasostenibile.it

■■■ OGnI 2° DOMenIcA Del MeSe mercato agricolo di Agenda 21 osio Sotto, piazza del municipio 8.00-12.00 www.a21isoladalminezingonia.bg.it

■■■ OGnI 3° DOMenIcA Del MeSe mercato agricolo e non solo Alemanno San Bartolomeo, Viale di San Tomé 9.00-13.00 www.cittadinanzasostenibile.it

BREsciA

■■■ 1° FIne SeTTIMAnA Del MeSe mercatino Biologico Ecocompatibile Desenzano del Garda (BS) via Roma **

■■■ 3° FIne SeTTIMAnA MeSe mercatino Biologico Ecocompatibile Desenzano del Garda (BS) Piazza matteotti **

■■■ 19 GIUGnO mercato della Terra Borgo San Giacomo (BS) 9.30>Castello di Padernello, v. Cavour 1 www.castellodipadernello.it

■■■ OGnI lUneDì mercato di Campagna Amica mompiano - Brescia 8.00-13.00 > Piazzale Vivanti www.campagnamica.it

■■■ OGnI lUneDì mercato meglio Bio - Toscolano Toscolano maderno (BS) 8.00-13.00 > Piazza Nassirya www.labuonaterra.it

■■■ OGnI MArTeDì mercato di Campagna Amica orzinuovi (BS) 8.30-13.00 > Piazza Vittorio Emanuele II www.campagnamica.it

■■■ OGnI MArTeDì mercato di Campagna Amica Erbusco (BS) 8.00-12.30 > Parcheggio Via Verdi www.campagnamica.it

■■■ OGnI MArTeDì mercato di Campagna Amica Passirano (BS) 8.30-12.30 > Piazza Europa www.campagnamica.it

■■■ OGnI MercOleDì mercato di Campagna Amica Rovato (BS) 8.00-12.30 > Piazza Palestro

www.campagnamica.it

■■■ OGnI GIOveDì mercato di Campagna Amica Gussago (BS) 8.00-12.30 > Piazza Vittorio Veneto www.campagnamica.it

■■■ OGnI venerDì mercato di Campagna Amica Palazzolo Sull’oglio (BS) 8.00-13.00 > Piazza Zamara www.campagnamica.it

■■■ OGnI venerDì mercato 47 Brescia 16.00-20.00 > magazzino 47, via Industriale 10 www.magazzino47.org/mercato47

■■■ OGnI SABATO mercato meglio Bio - Cascina maggia Brescia 8.00-13.00 > Cascina maggia, via della maggia 3 www.labuonaterra.it

■■■ OGnI SABATO mercato agricolo dal produttore al consumatore - km0 Sale marasino (BS) 8.00-13.00 > Piazza Roma www.campagnamica.it

■■■ OGnI SABATO mercato di Campagna Amica Brescia 8.00-12.30 > via San Zeno 69 www.campagnamica.it

■■■ OGnI SABATO cOn cADenZA

QUInDIcInAle mercato di Campagna Amica Travagliato (BS) 8.00-12.30 > località Piazza Cupole www.campagnamica.it

■■■ OGnI DOMenIcA mercato Agricolo Biologico del quartiere di Via Veneto Brescia 9.00-13.00 > Artebimba, via monte ortigara 81 cell 3805103812

MiLANO

■■■ OGnI 1° e 3° SABATO Del MeSe mercato della Terra milano 9-14>Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 www.slowfoodmilano.it

cREMONA

■■■ TUTTI I venerDì MATTInA mercato dei produttori agricoli di Cremona Cremona 8-13> Foro Boario, via mantova turismo.comune.cremona.it

■■■ OGnI 4° DOMenIcA Del MeSe mercato bio organizzato da ABA lombardia Cremona Piazza Stradivari www.mercatobio.it

Mercati Agricolie Biologici

www.infosostenibile.it Numero 53 - Giugno 2016 45

Page 46: InfoSOStenibile 53 > Giugno 2016

ecco le attività che ogni mese vi offrono l informazione green Una rete di oltre 600 punti per promuovere nuovi stili di vita e d impresa

I Punti di distribuzione di infoSOStenibile

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Dove trovareil nostro giornale?

Recapiti Redazione:Via Broseta, 12124128 Bergamo (zona Loreto)Tel. +39 035 258559Fax +39 035 [email protected]

Sono sempre di più i punti

di distribuzione del nostro

mensile che decidono di far

girare l informazione

SOStenibile. Queste attività

vengono premiate in termini

di visibilità e clientela dai

molti cittadini sensibili alle

buone pratiche ambientali.

E tu cosa aspetti?

Rho (MI) – via Verbano, 11E [email protected] www.vanoncini.it

Vanoncini S.P.A.

Un’impresa edile moderna, rivenditore di materiali e specialista della tecni-ca costruttiva a secco. Presso la sede di Rho (MI) si trovano gli uffici dell’a-zienda dove uno staff di funzionari tecnico-commerciali può rispondere a qualsiasi richiesta che riguarda il mondo dell’edilizia.

mIlANo > Rho

Brescia – via Buffarola, 3e www.cauto.it

Dispensa alimentare di Cauto

La Cooperativa Cauto converte  le opportunità offerte dall’Ambiente in percorsi di inserimento lavorativo e di emancipazione sociale. Tra le tante attività, recupera i beni alimentari scartati dalla GDO e li distribuisce gra-tuitamente a enti benefici del territorio tramite la sua Dispensa alimentare.

BRESCIA

Bergamo – Angolo via Norberto Duzioni, 2 q +39 035 342239E [email protected] e www.auditoriumbergamo.it

Auditorium di Piazza Libertà

Sede di gran parte delle proiezioni previste dal programma di Lab80, l’Au-ditorium di Piazza Libertà è tappa d’obbligo per tutti i cinefili della città. Film inediti, rassegne, grandi titoli della storia del cinema, è perfetto per chi dei grandi multisala ne ha abbastanza.

BERGAmo

Bergamo – via Pignolo, 37q +39 035 258964e www.marienplatz-bg.it

Marien Platz

Marien Platz è diventato ormai un punto di incontro per molti bergamaschi e non, in cui lo stile di vita e la magica calda atmosfera bavarese fanno da padroni. Aperto 7 giorni su 7 dal pranzo fino a notte tarda, è un ambiente originale in cui bere, tra le altre cose, dell’ottima birra.

BERGAmo

Romano di Lombardia (BG) - Viale Dante Alighieri, 190 q +39 0363 901274 E [email protected]

Cooperativa Gasparina di Sopra

La Gasparina di Sopra è una cooperativa sociale di tipo A e B che gestisce servizi terapeutico-educativi residenziali per riabilitare e integrare persone con problemi di tossicodipendenza attraverso unità operative di tipo resi-denziale, oltre a progetti di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

Como – via Cinque Giornate, 9q +39 333 9024924 e facebook: le golose imperfezioni

Le golose imperfezioni

Anche da “Le golose imperfezioni” è possibile trovare una copia di infoSO-Stenibile. Primo Biobakery & Caffe a Como, è un locale in cui convivono tradizione, design e ricette antiche; l’arredamento in stile vintage fa da cornice a prodotti di prima qualità e di origine naturale.

Como

Persico Dosimo (CR) – via Albert, 7q +39 037 2493269 E [email protected] opac.provincia.brescia.it

Biblioteca di Persico Dosimo

Presso la Biblioteca di Persico Dosimo, oltre a una vasta quantità di libri e dvd, è possibile trovare anche una copia di infoSOStenibile. Per i prestiti è possibile anche far riferimento al sito opac della rete bibliotecaria bre-sciana e cremonese.

CREmoNA > Persico Dosimo

BERGAmo > Romano di lombardia

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