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L’ECO DI BERGAMO 53 VENERDÌ 11 MARZO 2016 B ergamo ha insegnato a Marco Pelliccioli il piace- re di girare fra i quartieri senza una meta e di rac- contare ciò che incontra. Il suo primo romanzo «A due passi dal treno» pubblicato da Eclissi (pp. 169, € 12) è stato tra i segnalati del Premio Calvino nel 2014 con questa motivazione: «L’autore dimostra di dominare abilmente lo strumento linguistico, che si piega in modo efficace alle esi- genze di una trama molto com- plessa. Le scelte stili- stiche, il lessico, l’uso misurato del dialet- to, il registro indovi- nato e sempre coe- rente rendono il rit- mo narrativo incal- zante. Nonostante la durezza della storia non mancano mo- menti di pura poe- sia». Trentaquattro anni, sposato e futuro papà, l’au- tore incontra oggi i lettori alla Libreria Feltrinelli di via XX Set- tembre, 55, ore 18. Ama la sua città ma ambienta il ro- manzo in Puglia. Perché? «Mia mamma è pugliese, in Sa- lento ho trascorso buona parte delle mie vacanze fino all’adole- scenza, partivo a giugno e rientra- vo a settembre. Mio cugino mi ha Il mare in Puglia Tre adolescenti di Pelliccioli in un Sud bello e corrotto Nuovi autori. Il giovane scrittore bergamasco tra i segnalati del Premio Calvino. Oggi alla Feltrinelli introdotto nella realtà del posto, questo mi è stato utile quando ho iniziato a scrivere. Ho conosciuto storie, drammi rurali, ragazzi con vite così diverse dai miei coetanei del Nord. E poi ero legatissimo a mio nonno paterno, un narratore formidabile. I suoi aneddoti han- no contribuito a farmi entrare nell’amara e rassegnata mentalità del Sud, riassunta nel proverbio: “Meglio un triste accordo che una causa vinta”». I protagonisti del ro- manzo sono nitidi e ben descritti. Come li ha co- struiti? «Ognuno rappresen- ta una caratteristica dell’adolescenza: Ni- cola la paura, Miche- le la rabbia, Andrea il vizio. Sono accomu- nati dalla voglia di ri- scattare una situa- zione famigliare complessa e desiderano uscire dal contesto rurale che li rinchiu- de. Pensano di compiere una ma- lefatta ma questa si rivela più grande di loro e diventa un punto di non ritorno». Per tutti loro il riscatto è solo il dena- ro? «È lo strumento che connota l’ambiente corrotto e colluso in cui vivono. Io ti do una cosa per riceverne un’altra e tutti sono pronti a sporcarsi le mani. Cia- scuno di loro è a due passi da quel- la linea immaginaria che divide il bene dal male. Scavando in que- sta realtà microcriminale mi sono chiesto: chi è il criminale? I prota- gonisti sono “ragazzi di vita”, il denaro fa sì che i personaggi si scelgano e ne vengano travolti». Tutti tranne uno. «Emidio, il capostazione. È un uomo che rimpiange un amore non corrisposto, e non vuole fini- re in questo meccanismo: è capa- ce di esporsi per non ferire i senti- menti delle persone a lui care. Come in una tragedia greca, non c’è soluzione. Solo prendendo co- scienza di quel mondo si può uscirne». Cosa significa per un giovane parteci- pare a un premio letterario? «Significa soprattutto pubblica- re. Anche se questo, purtroppo, non capita a tutti». Grazia Lissi ©RIPRODUZIONE RISERVATA Marco Pelliccioli, 34 anni Nuovo libro Fate e racconti con Matteo Zanini Dopo «Irraggiungibile», romanzo dedicato all’amore non corrispo- sto, il giovane scrittore di Zandob- bio Matteo Zanini ha dato alle stampe il suo nuovo lavoro «La notte delle fate»: 10 racconti narra- ti da altrettante fate che si riunisco- no una volta all’anno per celebrare la «festa del racconto». Ogni fata dispone di un’ora di tempo e tutta la festa non deve durare più di una notte. Radunate in un bosco, alle pendici di una montagna, sulle sponde di uno stagno, in un campo di papaveri e chissà dove ancora le fate danno vita così a una lunga notte di magia. Elfi, draghi, monta- gne e laghi fatati, e naturalmente l’amore e l’eterna lotta tra il bene e il male. Nel libro di Zanini non man- ca nulla perché il lettore possa fa- cilmente perdersi nel mondo in- cantato delle fiabe. T. S. Cultura e Spettacoli [email protected] www.ecodibergamo.it l’industria, nonché di finanza, banche e reddito di cittadinan- za. Gianroberto Casaleggio, co- fondatore del Movimento 5 Stelle, che in «Grillo vs Grillo» pronuncia una solo battuta, tra- mite ologramma. Per risolvere la diatriba tra il comico e il politico, è necessario uno scontro finale fra i due Gril- lo, che tentano di rispondere a domande esistenziali quali «chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, perché parliamo al plurale?». Una lotta senza esclusione di colpi e di verità finché di Grillo ne rimarrà uno solo, anche per non avere que- stioni sulla ripartizione dell’in- casso. Marina Marzulli ©RIPRODUZIONE RISERVATA mento», si risentono i piscicol- tori. Beppe Grillo manifesta in tutto lo spettacolo la sua diffi- coltà ad adeguarsi ai doveri della politica, che impongono di non poter parlare a ruota libera. Non mancano richiami al passato da cabarettista di Grillo, che inizia lo show cantando «L’isola» di Duilio Del Prete e suonando la chitarra, rievocan- do i suoi inizi. Dall’infanzia in un quartiere popolare di Geno- va, alle prime canzoni e spetta- coli fino alla conversione all’am- bientalismo e poi quella per in- ternet e la politica. Ci sono i temi classici di Grillo, come la crocia- ta contro le automobili, che in- quinano e sono pericolose. Si parla anche di riconversione e riqualificazione delle città e del- che inutilmente cerca di conci- liare le sue due personalità. Quando parla il comico, il politi- co si arrabbia perché viene pre- so sul serio e perde i 25 milioni di voti di quelli che non hanno capito la battuta. Quando parla il politico, il comico si risente perché manca l’aspetto umori- stico. Ad esempio, se il Grillo co- mico fa battute sullo «psicona- no», si offendono le persone di bassa statura. Se paragona la de- mocrazia a «un’orata di alleva- maggio alle 21. Sono già aperte le prevendite dei biglietti, che co- stano 25, 35 e 45 euro a seconda del settore. Si tratta del ritorno in scena dopo la cancellazione del «Rab- domante Tour» dell’anno scor- so. Il titolo dello spettacolo allu- de alle due anime di Grillo, quel- la comica e quella politica, che in scena si sdoppia: in carne e ossa sul palco e in forma di ologram- ma (e viceversa). Un dibattito tutto interno al personaggio, Il 7 maggio In scena le due anime del personaggio. Compare anche l’ologramma di Casaleggio e dice una battuta Dopo le anteprime a Roma e Milano, Beppe Grillo torna in teatro a partire da apri- le con lo spettacolo «Grillo vs Grillo». Il tour prende il via a To- rino l’8 aprile e farà tappa al Tea- tro Creberg di Bergamo sabato 7 Beppe Grillo a Bergamo Il comico contro il politico Beppe Grillo torna nei teatri italiani ANSA/ A. DI MEO questo genere di storie, dall’in- dimenticabile «Via col vento» a «Prima o poi mi sposo». «Mi vuoi sposare?» è forse un po’ scontato nelle situazio- ni che presenta e nell’inevita- bile lieto fine, ma ha l’indubbio pregio di lasciarsi leggere facil- mente e di strappare anche più di un sorriso. Cosa decisamen- te rara di questi tempi. E poi a volte nella leggerezza si na- scondono piccole perle di sag- gezza. Elisabetta Belotti è nata e ri- siede in provincia di Bergamo. È insegnante e blogger, su «La Bionda Prof.» racconta le sue avventure quotidiane di pro- fessoressa e mamma. Prima di questo libro ha pubblicato «Il manuale del perfetto marito» (Sesat Edizioni, 2012); un suo racconto è stato inserito nel- l’antologia «Volevo fare la casa- linga (invece sono una donna in carriera)». Nel 2013 il suo racconto «Diario di una pro- fessoressa» è stato selezionato dalla Scuola Holden per il pro- getto #wehaveadream e pub- blicato nell’omonimo e-book. Tiziana Sallese ©RIPRODUZIONE RISERVATA Insegnante e blogger Elisabetta Belotti racconta una «wedding planner» che si ritrova single: situazioni scontate ma libro divertente Single di ritorno cerca marito. Niente di curioso, ver- rebbe da dire, se non fosse che a ricercare l’anima gemella è una wedding planner che, troppo impegnata a organizzare ma- trimoni altrui, non si è accorta che il suo fidanzato la tradiva. Così Lisa - questo il nome della protagonista - deve rimettere in discussione la sua vita, ma soprattutto cercare un nuovo fidanzato. Anzi, un prossimo marito. Divertente, ironico, scorre- vole, «Mi vuoi sposare?» di Eli- sabetta Belotti (Edizioni Cento Autori) affronta con leggerez- za, ma non con superficialità, un tema sempre attuale, quello di ricominciare a vivere dopo una delusione d’amore. E per ricominciare cosa c’è di meglio che buttarsi nel variegato mondo dei single per scoprire che gli uomini rimasti liberi «sul mercato» non sono così appetibili come sembrano. Fatto sta che la nostra wed- ding planner - tra l’altro tutta bergamasca, come la sua crea- trice - accetta di uscire con nuove conoscenze. C’è il tipo presentato dalla socia e amica Bea, il vecchio compagno di scuola che ritrova per caso, e poi c’è il vicino di casa, Pietro. Un po’ sullo sfondo per quasi tutto il libro, Pietro è da subito tratteggiato in modo così rassi- curante e solido che ci si inna- mora subito di lui. Cosa che inevitabilmente capiterà an- che a Lisa. Ricco di citazioni della fil- mografia che ha fatto scuola in Pianificava matrimoni Tranne il suo Il libro «Mi vuoi sposare?»

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L’ECO DI BERGAMO 53VENERDÌ 11 MARZO 2016

Bergamo ha insegnato aMarco Pelliccioli il piace­re di girare fra i quartierisenza una meta e di rac­

contare ciò che incontra. Il suoprimo romanzo «A due passi daltreno» pubblicato da Eclissi (pp.169, € 12) è stato tra i segnalati delPremio Calvino nel 2014 con questa motivazione: «L’autore dimostra di dominare abilmentelo strumento linguistico, che si piega in modo efficace alle esi­genze di una trama molto com­plessa. Le scelte stili­stiche, il lessico, l’usomisurato del dialet­to, il registro indovi­nato e sempre coe­rente rendono il rit­mo narrativo incal­zante. Nonostante ladurezza della storia non mancano mo­menti di pura poe­sia».

Trentaquattroanni, sposato e futuro papà, l’au­tore incontra oggi i lettori alla Libreria Feltrinelli di via XX Set­tembre, 55, ore 18.

Ama la sua città ma ambienta il ro­

manzo in Puglia. Perché?

«Mia mamma è pugliese, in Sa­lento ho trascorso buona parte delle mie vacanze fino all’adole­scenza, partivo a giugno e rientra­vo a settembre. Mio cugino mi ha

Il mare in Puglia

Tre adolescentidi Pelliccioliin un Sudbello e corrottoNuovi autori. Il giovane scrittore bergamasco tra i segnalati del Premio Calvino. Oggi alla Feltrinelli

introdotto nella realtà del posto,questo mi è stato utile quando hoiniziato a scrivere. Ho conosciutostorie, drammi rurali, ragazzi convite così diverse dai miei coetaneidel Nord. E poi ero legatissimo amio nonno paterno, un narratoreformidabile. I suoi aneddoti han­no contribuito a farmi entrare nell’amara e rassegnata mentalitàdel Sud, riassunta nel proverbio:“Meglio un triste accordo che unacausa vinta”».

I protagonisti del ro­

manzo sono nitidi e ben

descritti. Come li ha co­

struiti?

«Ognuno rappresen­ta una caratteristicadell’adolescenza: Ni­cola la paura, Miche­le la rabbia, Andrea ilvizio. Sono accomu­nati dalla voglia di ri­scattare una situa­zione famigliare

complessa e desiderano uscire dal contesto rurale che li rinchiu­de. Pensano di compiere una ma­lefatta ma questa si rivela più grande di loro e diventa un puntodi non ritorno».

Per tutti loro il riscatto è solo il dena­

ro?

«È lo strumento che connota l’ambiente corrotto e colluso in cui vivono. Io ti do una cosa per

riceverne un’altra e tutti sono pronti a sporcarsi le mani. Cia­scuno di loro è a due passi da quel­la linea immaginaria che divideil bene dal male. Scavando in que­sta realtà microcriminale mi sonochiesto: chi è il criminale? I prota­gonisti sono “ragazzi di vita”, il denaro fa sì che i personaggi si scelgano e ne vengano travolti».

Tutti tranne uno.

«Emidio, il capostazione. È un uomo che rimpiange un amore non corrisposto, e non vuole fini­re in questo meccanismo: è capa­ce di esporsi per non ferire i senti­menti delle persone a lui care. Come in una tragedia greca, nonc’è soluzione. Solo prendendo co­scienza di quel mondo si può uscirne».

Cosa significa per un giovane parteci­

pare a un premio letterario?

«Significa soprattutto pubblica­re. Anche se questo, purtroppo, non capita a tutti». Grazia Lissi

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Pelliccioli,

34 anni

Nuovo libro

Fate e racconticon Matteo ZaniniDopo «Irraggiungibile», romanzo

dedicato all’amore non corrispo­

sto, il giovane scrittore di Zandob­

bio Matteo Zanini ha dato alle

stampe il suo nuovo lavoro «La

notte delle fate»: 10 racconti narra­

ti da altrettante fate che si riunisco­

no una volta all’anno per celebrare

la «festa del racconto». Ogni fata

dispone di un’ora di tempo e tutta

la festa non deve durare più di una

notte. Radunate in un bosco, alle

pendici di una montagna, sulle

sponde di uno stagno, in un campo

di papaveri e chissà dove ancora le

fate danno vita così a una lunga

notte di magia. Elfi, draghi, monta­

gne e laghi fatati, e naturalmente

l’amore e l’eterna lotta tra il bene e

il male. Nel libro di Zanini non man­

ca nulla perché il lettore possa fa­

cilmente perdersi nel mondo in­

cantato delle fiabe.

T. S.

[email protected]

l’industria, nonché di finanza, banche e reddito di cittadinan­za. Gianroberto Casaleggio, co­fondatore del Movimento 5 Stelle, che in «Grillo vs Grillo» pronuncia una solo battuta, tra­mite ologramma.

Per risolvere la diatriba tra ilcomico e il politico, è necessariouno scontro finale fra i due Gril­lo, che tentano di rispondere a domande esistenziali quali «chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, perché parliamo al plurale?». Una lotta senza esclusione di colpi e di verità finché di Grillo ne rimarrà uno solo, anche per non avere que­stioni sulla ripartizione dell’in­casso.Marina Marzulli

©RIPRODUZIONE RISERVATA

mento», si risentono i piscicol­tori. Beppe Grillo manifesta in tutto lo spettacolo la sua diffi­coltà ad adeguarsi ai doveri dellapolitica, che impongono di non poter parlare a ruota libera.

Non mancano richiami alpassato da cabarettista di Grillo,che inizia lo show cantando «L’isola» di Duilio Del Prete e suonando la chitarra, rievocan­do i suoi inizi. Dall’infanzia in un quartiere popolare di Geno­va, alle prime canzoni e spetta­coli fino alla conversione all’am­bientalismo e poi quella per in­ternet e la politica. Ci sono i temiclassici di Grillo, come la crocia­ta contro le automobili, che in­quinano e sono pericolose. Si parla anche di riconversione e riqualificazione delle città e del­

che inutilmente cerca di conci­liare le sue due personalità. Quando parla il comico, il politi­co si arrabbia perché viene pre­so sul serio e perde i 25 milioni di voti di quelli che non hanno capito la battuta. Quando parla il politico, il comico si risente perché manca l’aspetto umori­stico. Ad esempio, se il Grillo co­mico fa battute sullo «psicona­no», si offendono le persone di bassa statura. Se paragona la de­mocrazia a «un’orata di alleva­

maggio alle 21. Sono già aperte leprevendite dei biglietti, che co­stano 25, 35 e 45 euro a secondadel settore.

Si tratta del ritorno in scenadopo la cancellazione del «Rab­domante Tour» dell’anno scor­so. Il titolo dello spettacolo allu­de alle due anime di Grillo, quel­la comica e quella politica, che inscena si sdoppia: in carne e ossasul palco e in forma di ologram­ma (e viceversa). Un dibattito tutto interno al personaggio,

Il 7 maggioIn scena le due anime del personaggio. Compare anche l’ologramma di Casaleggio e dice una battuta

Dopo le anteprime a Roma e Milano, Beppe Grillo torna in teatro a partire da apri­le con lo spettacolo «Grillo vs Grillo». Il tour prende il via a To­rino l’8 aprile e farà tappa al Tea­tro Creberg di Bergamo sabato 7

Beppe Grillo a BergamoIl comico contro il politico

Beppe Grillo torna nei teatri

italiani ANSA/ A. DI MEO

questo genere di storie, dall’in­dimenticabile «Via col vento»a «Prima o poi mi sposo».

«Mi vuoi sposare?» è forseun po’ scontato nelle situazio­ni che presenta e nell’inevita­bile lieto fine, ma ha l’indubbiopregio di lasciarsi leggere facil­mente e di strappare anche piùdi un sorriso. Cosa decisamen­te rara di questi tempi. E poi avolte nella leggerezza si na­scondono piccole perle di sag­gezza.

Elisabetta Belotti è nata e ri­siede in provincia di Bergamo.È insegnante e blogger, su «LaBionda Prof.» racconta le sueavventure quotidiane di pro­fessoressa e mamma. Prima di questo libro ha pubblicato «Ilmanuale del perfetto marito»(Sesat Edizioni, 2012); un suoracconto è stato inserito nel­l’antologia «Volevo fare la casa­linga (invece sono una donna in carriera)». Nel 2013 il suoracconto «Diario di una pro­fessoressa» è stato selezionatodalla Scuola Holden per il pro­getto #wehaveadream e pub­blicato nell’omonimo e­book. Tiziana Sallese

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Insegnante e bloggerElisabetta Belotti racconta una «wedding planner» che si ritrova single: situazioni scontate ma libro divertente

Single di ritorno cercamarito. Niente di curioso, ver­rebbe da dire, se non fosse che aricercare l’anima gemella è unawedding planner che, troppoimpegnata a organizzare ma­trimoni altrui, non si è accortache il suo fidanzato la tradiva.Così Lisa ­ questo il nome dellaprotagonista ­ deve rimettere in discussione la sua vita, masoprattutto cercare un nuovofidanzato. Anzi, un prossimo marito.

Divertente, ironico, scorre­vole, «Mi vuoi sposare?» di Eli­sabetta Belotti (Edizioni CentoAutori) affronta con leggerez­za, ma non con superficialità,un tema sempre attuale, quellodi ricominciare a vivere dopo una delusione d’amore. E perricominciare cosa c’è di meglioche buttarsi nel variegato mondo dei single per scoprireche gli uomini rimasti liberi«sul mercato» non sono così appetibili come sembrano.

Fatto sta che la nostra wed­ding planner ­ tra l’altro tuttabergamasca, come la sua crea­trice ­ accetta di uscire con nuove conoscenze. C’è il tipo presentato dalla socia e amicaBea, il vecchio compagno di scuola che ritrova per caso, epoi c’è il vicino di casa, Pietro.Un po’ sullo sfondo per quasitutto il libro, Pietro è da subitotratteggiato in modo così rassi­curante e solido che ci si inna­mora subito di lui. Cosa cheinevitabilmente capiterà an­che a Lisa.

Ricco di citazioni della fil­mografia che ha fatto scuola in

Pianificavamatrimoni Tranne il suo

Il libro «Mi vuoi sposare?»