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ALL’INTERNO > SPECIALE FESTIVAL DELL'AMBIENTE Maggio Tra i rifiuti più significativi e scandalosi che il genere uma- no produce, ce n’è uno in par- ticolare che stride per la sua contraddizione non solo eco- nomica, non solo ambientale, quanto terribilmente etica: lo spreco alimentare. Le tonnellate di cibo che di- vengono spreco alimentare nei soli Paesi ricchi ammon- tano a 1,3 miliardi l’anno; pra- ticamente un terzo del cibo prodotto viene buttato ogni giorno nelle nostre pattumie- re. Di contro una persona su di Diego Moratti segue a pagina 2 Salute Pagina 43 Disintossicarsi Eliminare le tossine con l'alimentazione 50.000 copie IN LOMBARDIA 50.000 copie IN LOMBARDIA InfoSOStenibile a Como News Pagina 32 Con l'Isola che c'è e Urban Bike Courier Pagina 26 Brescia Scuole Esiti del progetto Adotta un prodotto Pagina 34 Cremona Green Economy Le potenzialità della bioeconomia Pagina 36 TrenoBLU Lombardia Per una primavera fuori porta Vietato rifiutarsi L'economia circolare al Festival dell'Ambiente Da rifiuto a risorsa PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI Numero 52 | Anno VI | Maggio 2016 | www.infosostenibile.it 50.000 COPIE GRATUITE IN LOMBARDIA

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Periodico d’informazione culturale sugli stili di vita e d’impresa sostenibili

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ALL’INTERNO > spEcIALE fEsTIvAL dELL'AmbIENTE

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Tra i rifiuti più significativi e scandalosi che il genere uma-no produce, ce n’è uno in par-ticolare che stride per la sua contraddizione non solo eco-nomica, non solo ambientale, quanto terribilmente etica: lo spreco alimentare. Le tonnellate di cibo che di-vengono spreco alimentare nei soli Paesi ricchi ammon-tano a 1,3 miliardi l’anno; pra-ticamente un terzo del cibo prodotto viene buttato ogni giorno nelle nostre pattumie-re. Di contro una persona su

di Diego Moratti

segue a pagina 2

Salute

Pagina 43

Disintossicarsi

Eliminarele tossine con

l'alimentazione

50.000 copieIN LOmbARdIA

50.000 copieIN LOmbARdIA

InfoSOStenibile a ComoNews

Pagina 32

Con l'Isola che c'èe Urban Bike Courier

Pagina 26

BresciaScuole

Esiti del progetto Adotta un prodotto

Pagina 34

CremonaGreen Economy

Le potenzialitàdella bioeconomia

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TrenoBLULombardia

Per una primaverafuori porta

Vietato rifiutarsi

L'economia circolare al Festival dell'AmbienteDa rifiuto a risorsa

PERIODICO SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI

Numero 52 | Anno VI | Maggio 2016 | www.infosostenibile.it 50.000 COPIE GRATUITE IN LOMBARDIA

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Editoriale

Segue dalla prima pagina

nove al mondo non ha abba-stanza cibo per sopravvivere, mentre molto maggiori sono i numeri della malnutrizione. Ri-badiamo il paradosso: nei Paesi ricchi un terzo del cibo prodotto viene buttato ogni giorno nelle pattumiere. Potrebbe chiudersi qui l’argo-mentazione di questo appello imperativo che non consente a nessuno di astenersi o chiamar-si fuori dal problema, tuttavia in aggiunta alla considerazione di carattere umanitario, sul conto dello spreco alimentare si som-ma la gravità delle valutazioni ambientali: il cibo che ogni anno viene buttato sfrutta 1,4 miliar-di di ettari di suolo, il 30% della superficie agricola mondiale, e produce 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra. Oltre al danno uma-no, la beffa ambientale: consu-miamo risorse naturali preziose che non vanno nemmeno a chi ne avrebbe più bisogno e per di più dobbiamo consumare altre risorse per smaltire lo spreco prodotto dai nostri rifiuti e dal nostro inquinamento. Questi dati e questi concetti li abbiamo sentiti per un anno in-tero quale tematica forte di Expo 2015, con proposte e soluzioni finalmente approdate sul palco-scenico universale, ma quanti insegnamenti siamo riusciti a portare a casa dalla visita ai pa-diglioni milanesi? Quanti stimoli siamo riusciti a mettere in pratica nei nostri atteggiamenti e abitu-dini quotidiane?In realtà, per quanto angoscian-te sia la realtà dello spreco ali-mentare, questo aspetto è solo una parte di un problema più generale. Siamo immersi da ri-fiuti di ogni tipo, con la neces-sità di trovare cestini e bidoni

in ogni angolo delle strade, in ogni ufficio, stanza o negozio. Abbiamo sempre qualcosa da buttare. Compaiono discariche sempre più grandi e sempre più organizzate, che crescono in nu-mero e dimensioni in ogni città. Senza contare quanto spreco di risorse sta dietro a una sempre crescente attività di smaltimento dei rifiuti, a cominciare dal man-tenimento della pulizia di strade o dal semplice svuotamento dei cestini dell’immondizia. E questo

nella migliore delle ipotesi, cioè quando i rifiuti non vengono get-tati direttamente o abusivamen-te a deturpare ambiente, campi, boschi, fiumi, mari, impattando natura, suolo e sottosuolo, dalle persone come dalle imprese. La società dei consumi di massa, gemella della società delle pro-duzioni di massa, sembra non aver calcolato una terza sorella, apparentemente minore, ma in realtà gemella anch’essa delle prime due, a cui è direttamente

collegata: la società dei rifiuti di massa. Molta parte del nostro sistema economico, politico e amministrativo deve purtroppo “sprecare” importanti risorse per occuparsi della gestione di questo problema: nelle nostre città, una delle preoccupazioni maggiori del presente come del futuro, pare quella di trovare il modo di sbarazzarsi del quanti-tativo sempre maggiore di rifiuti, incarti, imballaggi, avanzi di ci-bo, scarti, emissioni inquinanti

di processi industriali o sempli-cemente di trovare il modo di distruggere prodotti già utiliz-zati che hanno esaurito la loro funzione (che nella società dei consumi diventano automatica-mente rifiuti). Il problema però è da prendere in un altro verso, o meglio è proprio da ribaltare: è il paradigma da cambiare, è il modello sottostante che deve essere “aggiornato”, soprattut-to come nostra concezione di fondo. Abbiamo sempre pensato al processo produttivo come linea-re, con materie prime in entrata, da estrarre dalla Terra, che do-po essere lavorate e trasformate diventano beni, servizi, prodotti e poi rifiuti. In realtà l’economia, come il mondo e la natura, è un sistema circolare: i prodotti/rifiu-ti non spariscono nel nulla e se non vengono ridotti, riutilizzati e riciclati, impatteranno e inqui-neranno sempre più l’ambiente, che “naturalmente” non riuscirà a rigenerare ulteriori materie pri-me necessarie per alimentare il ciclo produttivo. Questo mo-dello si chiama Economia cir-colare e cercheremo di definirlo meglio nelle prossime pagine e soprattutto il 27 maggio al no-stro convegno durante il Festival dell’Ambiente di Bergamo. Più che un modello economico però l’economia circolare deve dive-nire una forma mentis, perché la realtà è già un sistema circo-lare e ciascuno è naturalmente coinvolto: sta a noi riprenderne consapevolezza e riadattare le nostre società a ciò che la natu-ra ci insegna. Benvenuti nell’economia circo-lare: vietato rifiutarsi.

Diego Moratti

RI / FABBRICAZIONE

CONSU

MO

RIC

ICLAGGIO

MATERIE PRIME

RIFIUTI RESIDUI

“L’economia circolare deve divenireuna forma mentis, perché la realtàè già un sistema circolare e ciascuno è naturalmente coinvolto: sta a noi riprenderne consapevolezza e riadattare le nostre societàa ciò che la natura ci insegna.”

Silvia Cesana, Laura Spataro, Angela Garbelli, Alice Motti, Mara D’Arcangelo, Davide Albanese, Martina Pugno, Livia Salvi, Elena Pagani, Iolanda Stanzione, Ilaria D’Ambrosi, Gianluca Zanardi, Vanessa Gritti, Sheela Pulito, Michele Visini, Rossana Madaschi, Fabio Milesi

Hanno collaborato a questo numero:

Recapiti Redazione:

Via Broseta, 12124128 Bergamo (zona Loreto)Tel. +39 035 [email protected]

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Registrazione:Tribunale di BergamoN. 25/10 del 04/10/2010Registro stampa periodici

Chiuso in redazione6 Maggio 2016

© Copyright 2016. Tutti i diritti non espressamente concessi sono riservati.

Free Press > 50.000 copie EditoreMarketing km Zero SrlsDirettore Responsabile Diego MorattiCaporedattriceAngela GarbelliRedazioneSilvia [email protected] Togni - Roberta SpinelliProgetto Grafico e impaginazione Nello [email protected] CSQ Spa - Erbusco (BS) - www.csqspa.itPubblicitàMarco Rossi - Tel. +39 335 [email protected]

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S o m m a r i oGreen Economy

4. Riduco, riuso, riciclo. Dallo spreco alimentare all’economia circolare4. Lombardia orientale: buone pratiche sul cibo 6. L’ambiente chiama. L’economia circolare risponde8. Un Festival dell’Ambiente per tutti i gusti e le età10. Con Pedretti Serramenti l’isolamento termoacustico è di casa11. ABenergie per una cultura delle rinnovabili12. Dove c’è calore, c’è Jolly Mec14. Zanetti Arturo & C. Srl. Dai servizi ecologici all’educazione ambientale15. Tagli alla bolletta che fanno bene all’ambiente 16. Multitech Srl, chiavi in mano. Impianti e riqualificazione energetica

BergamoSOStenibile18. La candidatura all’UNESCO delle opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo19. Una Bergamo in fermento20. Alimentazione, Ambiente e Biodiversità. Al via ViviRomano SOStenibilmente22. Sportpiù e Lario Bergauto. In movimento per una città più green24. Due cuori e una… casa in legno

BresciaSOStenibile26. “Adotta un prodotto”28. A scuola si impara che ogni frutto (e verdura) ha la sua stagione30. Alla fermata della metro. Salute e ambiente

MantovaSOStenibile31. La Capitale Italiana della Cultura si rivela con il festival. Mantova Creativa 201631. La Giornata della Terra al parco Desenzani di Castiglione delle Stiviere (Mn)

ComoSOStenibile32. infoSOStenibile sbarca a Como alla scoperta de L’Isola che c’è33. Urban Bike Courier, tutti in sella

CremonaSOStenibile34. BioEnergy: presentate a Cremona le potenzialità della bioeconomia

Stili di vita e d’impresaSocietà

35. Uno spirito planetario nel rispetto dell’ambiente e dei popoli36. Io quasi quasi prendo il TrenoBLU 37. Perhaps I’ll take the TrenoBLU 38. Sorella Terra 2016. L’incontro con Mario Tozzi39. Rassegna Open your eyes 2016

AlimentAzione & SAlute40. Gita in Franciacorta41. Il colesterolo… un’insidia silenziosa42. Mondo latte e non solo43. Disintossicarsi: eliminare le tossine a partire dall’alimentazione

AppuntAmenti dAl territorio ........................ 44i punti di diStribuzione di infoSoS .................. 46

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Come ridurre la quantità di ri-fiuti prodotti, come impie-gare meno -e meglio- le risorse del pianeta per generare l’energia per le attività che ci servono? Come non sprecare ciò che abbiamo già prodot-to o già utilizzato? Questi i temi caldi delle nostre città e della nostra società, che so-no anche i temi clou della 5a edi-zione del Festival dell’Ambiente di Bergamo, in programma il 27-28-29 maggio sul Sentierone, con due appuntamenti di rilievo che includeranno autorevoli re-latori e significative esperienze di diverse province della Lombar-dia: venerdì 27 maggio, giorno di apertura del Festival, si svolgerà un convegno sull’economia cir-colare, con l’obiettivo di mettere in luce come sempre più azien-de della green economy trovino in questo ambito un terreno fa-vorevole alla crescita della loro

at-tività

econo- mica, con-centrando il loro sviluppo sul ri-ciclo dei rifiuti o sul riuso degli scarti dei processi industriali, perché questi diventino materia prima per altri processi produtti-vi. Esempi come la Montello Spa, A2A teleriscaldamento, coope-rativa Ecosviluppo testimoniano come si possa fare economia e creare lavoro, svolgendo un’at-tività economica che contrasti il continuo e costoso accumulo di rifiuti.

Riduco, riuso, ricicloDallo spreco alimentare all’economia circolareVerso una cultura del riuso, al Festival dell’Ambiente convegni, esposizioni e laboratoriper sostituire al concetto di “rifiuto” quello di “nuova risorsa”

Il salto di qualità e di territorialità per il Festival 2016 è rappresen-tato anche dal secondo conve-gno in programma per sabato 28 maggio sullo spreco alimen-tare, attraverso la presentazione di qualificate esperienze da va-rie province lombarde, in con-comitanza con lo svolgimento del Mercato della Terra di Slow Food e all’insegna di prodotti e produttori che rispettano la qua-lità della filiera produttiva, la sta-gionalità e i tempi della natura, il relativo impatto ambientale. Sarà l’assessore all’ambiente del Comune di Bergamo, Leyla Ciagà, a moderare il convegno: «L’obiettivo è favorire il confronto tra le esperienze concrete delle quattro province lombarde, in-

vitando ciascuna a presentare le proprie buone pratiche per permettere uno scambio pro-duttivo nei vari ambiti di appli-cazione, dal lavoro svolto nelle mense scolastiche per passare al mondo della ristorazione pri-vata o collettiva, così come nei confronti della sensibilizzazione della cittadinanza e di tutta la filiera, dagli stessi produttori di cibo alla grande distribuzione organizzata. Lo spreco alimen-tare –continua Ciagà- deve es-sere affrontato attraverso una pluralità di azioni su diversi piani, ma occorre conoscere e sele-zionare le soluzioni migliori e più efficaci per non disperdere a no-stra volta altre risorse nella lotta a uno dei problemi non più rin-

viabili delle nostre società».Si parte alle ore 10 di sabato 28 maggio con la presentazione della legge parlamentare dedi-cata all’argomento, approdata alla Camera nel mese di marzo, cui seguiranno gli interventi di esponenti dei Comuni capoluo-go delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, per poi passare a progetti di co-operative o associazioni che da anni operano in questa direzio-ne. Coop Lombardia attraverso il proprio progetto Buon Fine descriverà il modello di recupe-ro e donazione delle eccedenze utilizzato da oltre 10 anni, che prevede la donazione diretta alle Onlus in prossimità dei punti ven-dita, proprio per evitare disper-

sioni o problematiche relative al trasporto e alle scadenze dei prodotti freschi e freschissimi, che rappresentano il grosso del-le eccedenze nella grande distri-buzione. Analogo il lavoro svolto dalla cooperativa sociale Cauto di Brescia, che attraverso il suo progetto di Dispensa Alimentare raccoglie e poi ridistribuisce gra-tuitamente a enti benefici del ter-ritorio ogni anno 3mila tonnellate di beni alimentari scartati dalla Grande Distribuzione Organiz-zata, dagli ortomercati e dalle aziende evitando che possano deperire o finire ad ingrossare le discariche. Altra esperienza di successo, in Lombardia ma anche a livello internazionale, è sicuramente quella del Banco

Alimentare: dal 1996, anno in cui è stato fondato in Arizona (USA), il Banco Alimentare ha svilup-pato un sistema di distribuzione gratuita del cibo che si è diffu-so in Europa e in gran parte del mondo, potenziando le strategie e le attività con una rete di volon-tari e organizzazioni al servizio della comunità. E poiché il contrasto allo spre-co alimentare inizia con il fare la spesa in modo intelligente, se-lezionando i nostri acquisti per quantità e per tipologia, al ter-mine del convegno, presso gli stand dei produttori del Mercato della Terra in piazza Dante, sa-ranno spiegate le peculiarità di alcuni prodotti e di menù a base, ad esempio, di legumi, nutrienti

Lombardia orientale: buone pratiche sul cibo Esempi virtuosi da quattro città capoluogo: Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova

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EDIZIONE

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e poco energivori, con la possi-bilità di degustare un pranzo a tema al ristorante didattico Taste gestito dall’Istituto alberghiero iSchool presso la Domus Ber-gamo.

Numeri impressionanti

L’aspetto più grave del proble-ma è che la tendenza globale ri-guardante gli sprechi alimentari e il rapporto tra ambiente e ali-mentazione è poco incoraggian-te. Il dato sconcertante è che gli sprechi alimentari dei soli paesi ricchi ammontano a 1,3 miliardi di tonnellate di cibo l’anno, men-tre i costi economici e ambientali gravano sul futuro di tutto il pia-

neta. Nel rapporto FAO “Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources” (2013) viene stimato a 750 miliardi di dolla-ri l’anno il capitale investito per gli effetti degli sprechi alimentari sulle risorse idriche, sulla biodi-versità e sui cambiamenti clima-tici. A cui deve essere aggiunto il costo della malnutrizione, pari a 3500 miliardi di dollari l’anno.Se il 54% dello spreco avviene in fase di produzione, per la ca-renza di infrastrutture e tecnolo-gie adeguate nei paesi poveri, il 46% si riscontra nelle fasi di trasformazione, distribuzione e consumo nei paesi ricchi. Per avere un’idea della portata del problema, in termini numerici il cibo che ogni anno viene but-

tato sfrutta 1,4 miliardi di ettari di suolo, il 30% della superficie agricola mondiale, e produce 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra. Un terzo del cibo prodot-to finisce tutti i giorni nelle nostre pattumiere. «Queste tendenze devono essere invertite –ha af-fermato José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO– tutti devono apportare modifi-che a ogni anello della catena alimentare per evitare lo spreco di cibo, riutilizzando o riciclando laddove è possibile». L’incremento demografico è uno

dei fenomeni che contraddistin-guono la nostra epoca, compor-tando una serie di effetti sullo sviluppo della società e sulla “vi-ta” del nostro pianeta. Un au-mento come quello attuale delle produzioni di massa, spesso ac-compagnato da minore qualità e salubrità del cibo, non è soste-nibile per il nostro pianeta nem-meno in termini di inquinamento delle falde acquifere, emissioni di gas serra e consumo di suo-lo. La crescita della domanda di cibo e la distribuzione uniforme delle risorse nel mondo deve

essere affrontata migliorando l’efficienza degli impianti di pro-duzione e di distribuzione, con-ducendo una dieta e una spesa che selezioni quanto più pos-sibile i prodotti in base alla loro origine e impatto ambientale e soprattutto riducendo gli spre-chi alimentari, senza dimentica-re che secondo il WFP (World Food Program) una persona su nove nel mondo non ha abba-stanza cibo per sopravvivere.

Diego MorattiIlaria D’Ambrosi

Riduco, riuso, ricicloDallo spreco alimentare all’economia circolareVerso una cultura del riuso, al Festival dell’Ambiente convegni, esposizioni e laboratoriper sostituire al concetto di “rifiuto” quello di “nuova risorsa”

Lombardia orientale: buone pratiche sul cibo Esempi virtuosi da quattro città capoluogo: Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova

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Il concetto chiave che sta alla base dell’economia circolare - contrapposta al modello attuale di economia lineare - è che non c’è un inizio e una fine del pro-cesso di produzione economi-ca, con materie prime in entrata e rifiuti in uscita, bensì, come in un cerchio, i prodotti e gli scarti finali di un processo produttivo devono tornare a essere il pun-to di partenza di un altro ciclo di produzione. In altre parole, in un sistema economico circolare, tutti i prodotti e servizi che ven-gono creati e utilizzati, dopo aver esaurito la loro funzione, tornano a essere reimpiegati in altri modi, magari dopo essere stati scom-posti, trattati, rigenerati, purché non diventino solo rifiuti da smal-

tire. Questa nuova concezione, che giocoforza si dovrà impor-re nel nostro sistema economi-co e produttivo, deriva da una semplice constatazione ormai sotto gli occhi di tutti: le risorse non sono infinite, il pianeta non è in grado di rigenerare materie prime alla stessa velocità con cui queste vengono utilizzate dall’uomo. Pertanto il sistema di economia lineare attuale, impostato per estrarre sempre nuove risorse dalla Terra al fine di trasformarle in prodotti e rifiuti, non è più so-stenibile: occorre invece ripen-sare tutta la nostra economia - e il processo produttivo che la sottende - in modo da facilitare la transizione verso un sistema

circolare, “chiuso”, che sia in grado di riprendere, scomporre e riutilizzare gli stessi prodotti fi-nali (scarti inclusi). Due considerazioni immediate solo per anticipare gli scenari e il vasto orizzonte che sta din-nanzi a questa sfida: ripensare la nostra economia e il sotto-stante processo produttivo significa nel concreto “proget-tare” fin dall’inizio nuovi prodotti e processi industriali che siano capaci di utilizzare e riutilizzare “pezzi” o scarti di altri manufatti già in circolazione. In secondo luogo, ripensare la nostra eco-nomia come “circolare”, in real-tà, significa ripensare alle nostre società e ai nostri modelli di vita e di consumo, finora insosteni-

bilmente lineari: produco, utiliz-zo, butto. La risposta vera però non è una risposta personale; riduco, riuso, riciclo deve esse-re non solo l’azione dei singoli, ma l’attività di tutto il sistema economico e industriale: ridur-re i rifiuti e lo “spreco” di materie prime, riutilizzare il più possibi-le materiali e beni già realizzati, riciclare, scomporre e proces-sare gli scarti perché diventino nuovamente materie prime “se-conde” - come vengono defini-te - utili per successivi processi produttivi. Un percorso che suona utopisti-co e inarrivabile, ma che - come vedremo al convegno in pro-gramma venerdì 27 maggio alle 17 al Festival dell’Ambiente - in

realtà, già molte grandi aziende hanno imboccato, con casi rico-nosciuti di eccellenza imprendi-toriale ed economica. L’intento del convegno è proprio dare il via a un approfondimento del tema attraverso la partecipazione e le esperienze concrete di aziende di riferimento per il settore, che si faranno portavoce di un’impren-ditoria in grado di ricavare dalla problematica della gestione dei rifiuti un’attività prima di tutto in-dustriale ed economica, ma che rientra in un sistema che reca complessivamente alle nostre società grandi benefici in termi-ni di tutela ambientale. A titolo di esempio, a parlare della propria esperienza, tra gli altri ci sarà la Montello Spa, leader nel recupe-ro e trattamento di plastica post-consumo e nella produzione di biogas e biometano a partire dai rifiuti organici. Presenti anche i rappresentanti di Ecosviluppo, cooperativa sociale impegnata dal 1995 nell’inserimento di sog-getti svantaggiati nel mondo del lavoro e attiva nell’ambito della gestione dei rifiuti. A presentare i propri progetti interverrà la so-cietà A2A che grazie al teleriscal-damento consente di valorizzare tutti quei rifiuti che non vengono riciclati, attraverso il loro impiego per produrre energia. Sono tanti gli esempi imprenditoriali e indu-striali presenti non solo al con-vegno bensì tra gli espositori del Festival dell’Ambiente e in gene-rale nelle nostre società. Occor-re cominciare a conoscerli ma soprattutto cominciare a vedere queste imprese come parti di un sistema economico che si deve incastrare e - per necessità o per virtù - tornare a formare un cerchio.

Diego Moratti

Come ripensare la nostra società e il suo modello economico di consumo lineare insostenibile: produco, utilizzo, butto

L’ambiente chiamaL’economia circolare risponde

LINEARECONOMY

CIRCULARECONOMY

“riduco, riuso, riciclo deve essere non solo l’azione dei singoli, ma l’attività di tutto il sistema economico e industriale”

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Da venerdì 27 a domenica 29 maggio saremo presenti al Festival dell’Ambiente con uno sportello informativo sul teleriscaldamento.

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Dal 27 al 29 maggio torna sul Sentierone il Festival dell’Am-biente, giunto ormai alla sua quin-ta edizione. Tema di quest’anno: riduco, riuso, riciclo, una tria-de che porta con sé un’idea di economia circolare che elimini lo scarto, qualificandolo come risorsa. L’occasione è di vedere in mostra sul Sentierone in cen-tro a Bergamo una serie di stand espositivi di aziende e di tante realtà che operano nel campo della green economy e della sostenibilità a tutto tondo. Per il pubblico tante opportunità di conoscenza, confronto e scam-bio di informazioni con esperti o addetti di vari settori, mentre non mancheranno stand di associa-zioni o cooperative che propor-ranno i propri prodotti magari creati artigianalmente proprio a partire da materiale di recupero, fino alla presentazione della col-lezione estate 2016 di abiti fatti a mano con tessuti di riciclo e rige-nerati, a cura della cooperativa La Terza Piuma, in programma sabato alle 16.30. Inoltre ogni giorno alle 16 l’appuntamento con la merenda per i più piccoli, che per tutto il sabato e la do-menica potranno dilettarsi in uno spazio completamente dedicato a loro, con i giochi e i laboratori di moBLArte, che proporrà tan-ti modi divertenti per imparare l’importanza del riciclo. Dome-nica pomeriggio dedicata inve-ce al concorso per giovani con la premiazione del Cheap Vi-deo Contest, a cui hanno ade-

rito partecipanti di età inferiore ai 25 anni, girando video a tema con mezzi rigorosamente non professionali. Durante il Festival dell’Ambiente proseguiranno le attività di infoSOStenibile con gli studenti di alcune scuole supe-riori che hanno scelto il nostro periodico per i progetti di alter-nanza scuola-lavoro all’inse-gna degli approfondimenti sulla green economy e sui green job, oltre che sulle tematiche della sostenibilità ambientale. Il tutto dal punto di vista di un’altra sti-molante professione, quella di

giovanissimi giornalisti in erba, alle prese con interviste e arti-coli che verranno pubblicati sul prossimo numero del giornale. Come anticipato, tra le novità di quest’anno ci saranno i due con-vegni che daranno all’evento un taglio di livello più regionale, or-ganizzati in collaborazione con il Comune di Bergamo. Il primo convegno verterà sull’Econo-mia circolare e si terrà venerdì 27 maggio nel pomeriggio, con la partecipazione di aziende di riferimento per il settore che si faranno portavoce di un’impren-ditoria in grado di ricavare dalla gestione dei rifiuti un’attività in-dustriale ed economica, oltre ai benefici in termini di tutela am-

bientale. Un secondo convegno si terrà sabato mattina alle 10: il focus attorno al quale saranno chiamate a discutere le istitu-zioni è lo spreco alimentare, con interventi di esponenti dei Co-muni capoluogo delle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, ognuno dei quali presenterà le proprie buone pra-tiche per fare il punto sulla situa-zione dello spreco alimentare in Lombardia Orientale e non solo. Un tema, quello dell’alimenta-zione sostenibile, che non verrà solo sviscerato in occasione del convegno, ma che sarà prota-gonista anche per la concomi-tanza di sabato 28 maggio del Mercato della Terra di Slow Fo-

od dalle 9.00 alle 14.00 in Piazza Dante. Sarà attivo, inoltre, nelle giornate di venerdì e sabato il nuovo ristorante didattico Taste presso gli spazi di Domus Ber-gamo, gestito dall’Istituto Alber-ghiero iSchool, che utilizzeranno proprio i prodotti del Mercato della Terra per realizzare un me-nù a basso impatto ambientale.Il Festival dell’ambiente prende-rà il via venerdì 27 maggio dalle 10 alle 20, per continuare sabato e domenica con apertura degli stand dalle 9.00 fino alle 20.00.

per il programma aggiornato www.associazionefestival-dellambiente.it.

Un’edizione ricca di eventi e occasioni per imparare il valore del riuso

Un Festival dell’Ambienteper tutti i gusti e le età

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«La casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addor-menta nella quiete della notte; e non è senza sogni» recita una delle riflessioni di Kahlil Gibran. E Pedretti Serramenti ama de-finirsi “gli occhi” di ogni casa; ama pensare che i serramen-ti possano essere palpebre: aperte quando lasciano entra-re la luce per inondare la casa di colori, socchiuse per creare la giusta atmosfera per l’intimi-tà familiare, oppure chiuse per accompagnarci verso il son-no. È una metafora, questa, che ci fa comprendere quan-to un buon serramento in PVC possa fare la differenza nella nostra quotidianità. Il PVC, ma-teriale sorprendente, permette di tutelarci da una serie di fat-tori “nocivi” a cui, spesso, non pensiamo. Per cominciare, un buon ser-ramento è garanzia di isola-mento acustico: pensiamo a quanto sono fastidiosi i rumo-ri delle auto in città o il vocio notturno in prossimità dei lo-cali. Con i serramenti Pedret-ti in PVC i valori di isolamento acustico sono molto elevati e in grado di assicurare il massi-mo comfort. Questo straordi-nario materiale è infatti capace di assorbire le onde sonore. I prodotti di Pedretti Serramenti in PVC inoltre garantiscono un notevole risparmio economico perché assicurano isolamento termico. Essere termicamente isolati permette di avere all’in-terno dell’abitazione un clima adatto al vivere quotidiano. I serramenti in PVC di Pedret-ti sono ignifughi e autoestin-guenti: se entrano in contatto con una fiamma, non prendo-no fuoco e ne impediscono la propagazione. A chi non piace guardare le gocce di pioggia che si infran-

gono sui vetri delle finestre du-rante un temporale, spinte dalle forti raffiche di vento? Eppure aria e acqua sono nemiche delle nostre case e in condizio-ni climatiche ostili possono for-marsi infiltrazioni. I serramenti Pedretti in PVC sono certifica-ti Clima S, ossia idonei anche per i climi più severi. Potete stare tranquilli: a meno che non lo vogliate, acqua e aria reste-ranno fuori dalla vostra casa! Grande attenzione poi viene data al design e allo stile di ogni abitazione. Pedretti, come un sarto d’eccellenza, veste ogni location con singolarità e gu-sto. Altra caratteristica è l’as-soluta resistenza all’azione del tempo e degli agenti atmo-sferici: umidità, irraggiamento solare e salinità dell’aria non in-terferiscono in alcun modo sul materiale. Inoltre, i serramenti

in PVC di Pedretti si puliscono con velocità e facilità. Partico-lare attenzione viene prestata alla posa in opera: Pedretti è una realtà che opera nel cam-po dei serramenti da quasi 30 anni e nel tempo la serietà e la professionalità degli interven-ti effettuati hanno permesso all’azienda di offrire le miglio-ri soluzioni a ogni cliente. L’a-zienda ha inoltre tutelato da sempre il made in Italy, come valore assoluto su cui fonda-re il proprio lavoro: alla base di questo c’è la totale competen-

za dello staff, all’altezza di ogni situazione, anche la più critica. Ecco perché Pedretti investe di continuo nella formazione e nell’aggiornamento del per-sonale su tutte le novità che riguardano il settore del serra-mento in continua evoluzione. La posa in opera, se ben effet-tuata e svolta con competen-za e scrupolo, diviene il valore aggiunto, insostituibile e im-pagabile. Ma la caratteristica inaspettata che in pochi cono-scono è che il PVC non inqui-na e salvaguarda l’ambiente, a

differenza di quanto comune-mente si possa pensare: è in-fatti riciclabile al 100%. Ed è per diffondere questa conoscenza specifica che, anche quest’anno, Pedret-ti Serramenti partecipa alla quinta edizione del Festival dell’Ambiente. Pedretti Serra-menti sarà presente con i suoi prodotti certificati 100% Made in Italy e potrà presentare al pubblico di Bergamo l’infinita varietà di colori, modelli e fini-ture che ben si adattano a ogni esigenza del cliente.

Porte e finestre in PVC made in Italy, 100% compatibili con l’ambiente

Con Pedretti Serramenti l’isolamento termoacustico è di casa

Pedretti Serramenti srl Via G. Paglia 46 - Endine Gaiano (Bg) Tel. +39 035 82 61 [email protected]

“Il PVC, materiale sorprendente, permette di tutelarci da una serie di fattori “nocivi” a cui spesso non pensiamo”

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ABenergie è un gruppo che ope-ra a livello nazionale con l’obiet-tivo di fornire alle famiglie e alle imprese italiane energia elettrica verde e gas naturale. Fra i trat-ti distintivi che caratterizzano la società, spicca una particolare dedizione verso l’ambiente. «La sostenibilità e la tutela dell’am-biente sono valori a cui gli ita-liani stanno prestando sempre più attenzione, anno dopo anno –spiega Alessandro Bertacchi, presidente e fondatore di ABe-nergie-. Sempre più persone stanno comprendendo i benefici di utilizzare fonti di energia rinno-vabile, per la propria abitazione o la propria attività, sia in termi-ni di risparmio sia soprattutto in termini di sostenibilità e qualità della vita. Il nostro compito in ABenergie è quello di risponde-re in modo sempre più puntuale a questa necessità attraverso i nostri servizi e prodotti e con-tribuire in modo significativo alla promozione di una cultura gre-

en». È pur vero che il motore che ha permesso a questi principi di poter essere tradotti concreta-mente in soluzioni sostenibili per l’intero Paese è l’innovazione, ma a fare la differenza anche la responsabilità sociale. Dal 2012 a oggi, infatti, grazie a coloro che hanno creduto nella politica di ABenergie, le emissioni di CO2 sono state ridotte di 600 mila tonnellate, l’equivalente di circa 1 milione di alberi. Nel 2016 ABenergie punta a cre-scere ulteriormente, promuo-

vendo una cultura dell’energia sempre efficiente ed eco-com-patibile attraverso nuovi prodotti e percorsi innovativi. Al raggiun-gimento di questo risultato con-tano anche i due nuovi Spazi ABenergie a Corsico e Peschie-ra Borromeo in provincia di Mi-lano e la divisione di Ricerca & Sviluppo alla guida dell’evoluzio-ne dell’intero settore, realtà av-viate lo scorso anno, insieme ai pratici ABtools.

“ABtools”: risparmio a portata di mano

Da qualche mese l’azienda ha introdotto tra le proprie offerte anche una gamma di congegni, disponibili presso gli Spazi ABe-nergie di Ancona, Bergamo, Le-gnano, Lissone, Lodi, Modena, Novara, Padova, Verona, Corsi-co e Peschiera Borromeo e ac-

quistabili anche sul nuovo store online www.abenergiestore.it/abtools. Tra gli ABtools proposti ci sono tre caricabatteria porta-tili pensati per smartphone, ta-blet e altri dispositivi elettronici: l’ABpower, dotato della funzione di autospegnimento intelligente per limitare i consumi, l’ABsolar, composto da un piccolo pannel-lo solare collegato a una batteria portatile pronta all’uso, l’ABstar-ter con funzione di avviatore di emergenza per auto, moto e camper e la domotica intelli-

gente ABdomo, un innovativo sistema completamente senza fili, modulare e plug and play. Il termostato Wi-Fi NETatmo, in-vece, consente di modificare la temperatura dell’ambiente cir-costante da smartphone o ta-blet con un risparmio energetico di circa il 37% e una notevole ri-duzione delle emissioni di CO2. Con questa mossa, ABenergie si conferma ancora una volta in prima linea non solo nel rispon-dere alle esigenze dei propri clienti, ma anche e soprattutto nell’attenzione all’impatto che i loro consumi possono avere sull’ecosistema.

Una spremuta di energie con le bici spremiagrumi

ABenergie sarà uno degli espo-sitori presenti durante le giornate della quinta edizione del Festival dell’Ambiente (27-29 maggio, lungo il Sentierone a Bergamo) e “Una spremuta di energie” è la proposta che l’azienda rivolgerà ai passanti che vorranno speri-mentare come, con una peda-lata, si possa produrre l’energia necessaria per ottenere una fre-schissima spremuta di arancia. Lo spazio allestito infatti conter-rà una serie di biciclette speciali, collegate singolarmente a uno spremiagrumi, che verrà azio-nato dalla pedalata del pubblico. I partecipanti potranno così, in base al vigore della loro peda-lata, azionare prima, e far fun-zionare poi a diverse velocità, lo spremiagrumi in dotazione.In media basteranno dai 3 ai 5 minuti per ottenere la propria spremuta e per scoprire di più sulla nostra energia rinnovabile. A tutti i partecipanti verrà dato anche un gadget speciale!

ABenergie per una culturadelle rinnovabiliSoluzioni energetiche a basso impatto ambientalePresente al Festival dell’Ambiente con una spremuta di energie

“Dal 2012 a oggi, grazie a coloro che hanno creduto nella politica di ABenergie, le emissioni di CO2 sono state ridotte di 600 mila tonnellate, l’equivalente di circa 1 milione di alberi”

ABenergie S.p.a.Via E. Baschenis 12 - BergamoTel +39 035 2819211 - Fax +39 035 2819222 www.abenergie.it

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Una casa scaldata dal tepore di un fuoco è forse una delle im-magini più evocative del senso d’accoglienza che solo i luoghi dove risiedono i nostri affetti sanno infondere: il calore è ca-sa, ma è anche persone che la vivono. Per questo Jolly Mec, azienda che ha fatto del riscal-damento la propria specialità, ha scelto di far proprio lo slogan “Dove c’è calore, c’è Jolly Mec”. Fondata 47 anni fa dall’attuale Presidente Emilio Manenti, l’a-zienda ha la sua sede a Telgate, in provincia di Bergamo, dove creatività ed entusiasmo, abbi-nati a una storica competenza, sono stati gli ingredienti di una formula che finora ha portato buoni frutti. Jolly Mec, con le sue stufe e i caminetti rigorosamente “made in Italy” è sinonimo di ele-vata qualità, massima efficienza e raffinato design. Per questo, in molte case in Italia e nel mondo, si adottano i sistemi e le soluzioni di riscaldamento ideate da que-sta azienda, alla continua ricer-ca di prodotti tecnologicamente innovativi, performanti e atten-ti al risparmio economico ed energetico. Jolly Mec è riuscita a coniugare tradizione e innova-zione: grazie al suo team in con-tinua formazione, composto da una

nuova generazione, affiancata da manager esperti, l’azienda è in grado di osservare, coglie-re e tradurre con attenzione le sfide contemporanee, interpre-tando i mutamenti del mercato

attuale e dialogando con esso con strumenti idonei. Jolly Mec può proporre così prodotti dal design unico e studiato, stimo-lando nel contempo la clientela a prediligere soluzioni di eleva-ta qualità. A questo proposito l’azienda ha consolidato per il secondo anno la propria certi-

ficazione aziendale secondo la normativa EN ISO 9001-2008 e MCS, quest’ultima fondamen-tale per offrire sistemi di riscal-damento al mercato della Gran Bretagna. La certificazione del sistema di gestione per la qualità attesta il miglioramento continuo di un prodotto nei suoi contenuti

tecnici, prestazionali, di design e non ultimi, di sicurezza. L’azienda ha deciso infatti di in-vestire in ricerca e sviluppo, in tecnologia e design e nella for-mazione approfondita e costan-te del proprio gruppo di lavoro per poter lanciare sul mercato prodotti con elevati standard e con un prezzo assolutamente competitivo. Ambria e Riva, le nuovissime stufe a pellet da 6 e 9Kw ne sono una dimostrazio-ne, insieme all’ultima novità del 2016, Foghet Evo Aria, il termo-camino combinato legna/pellet che rappresenta un’eccellenza nella sua categoria, che, gra-zie al funzionamento combina-to unisce il fascino della legna e la praticità del pellet in un unico utilizzo.Oggi stufe e caminetti, da puri strumenti di riscaldamento, han-no sempre più assunto il ruolo di elementi di design e di arre-damento. Per questo la ricerca di Jolly Mec si traduce sempre nella realizzazione di prodot-ti innovativi dall’estetica curata, dalla scelta dei materiali fino alla definizione dei dettagli. Diverse le soluzioni che Jolly Mec offre ai propri clienti: dai camini e ter-mocamini che combinano legna e pellet, pensati per chi vuole co-niugare comfort e risparmio, alle stufe e termostufe a pellet, solu-zioni ideali per gli edifici passivi, ad alto rendimento energetico e basso consumo. Questa è Jolly Mec, ieri e oggi: una continua ri-cerca della “Qualità Globale”.

Un’azienda alla continua ricerca di soluzioni diriscaldamento innovative e di qualità

Dove c’è calore, c’è Jolly Mec

“L’azienda ha consolidato per il secondo anno la propria certificazione aziendale secondo la normativa EN ISO 9001-2008 e MCS”

JOLLY MEC SpaVia San Giuseppe, 2 - Telgate (Bg) Tel. +39 035 8359211 - [email protected] -

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Fare la raccolta differenziata è un fatto di educazione, ebbene sì! Non è comodo e (ahi noi!) non è nemmeno un’abitudine con-solidata dal tempo. Quindi, per praticarla con costanza e con-sapevolezza serve coglierne le ragioni profonde, oltre che far propria la responsabilità civica richiesta a ciascun cittadino, dal più giovane, al più attempato. E proprio dall’educazione am-bientale passano le campagne di sensibilizzazione verso un’ef-ficace raccolta differenziata della Zanetti Arturo & C. Srl, l’azienda bergamasca che da oltre cin-quant’anni fornisce servizi di ge-stione e smaltimento rifiuti. «Mantenere alti livelli di qualità nel servizio di raccolta differenziata non è solo un fatto di standard prestazionali -tiene a sottolinea-re Luca Basetti, direttore tecnico dell’azienda-. Il successo dei si-stemi di raccolta adottati dipende in larga misura dall’adesione dei cittadini». È necessario dunque coinvolgere la cittadinanza per accrescere il grado di partecipa-zione attiva della popolazione. E quale luogo è più indicato della scuola per informare e sensibi-lizzare, a cominciare dai più gio-vani? Ecco quindi che la Zanetti Arturo & C. tra le proprie propo-ste annovera anche una serie di percorsi di educazione ambien-tale rivolti alle amministrazioni o direttamente alle scuole di ogni grado, con l’intento di accresce-re la consapevolezza di bambini e ragazzi sull’importanza di una corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti. «Gli inter-venti che come azienda propo-niamo alle scuole -prosegue

Basetti-, differenziati per fasce d’età, sono però accomunati dalle stesse finalità: diffondere la conoscenza e incentivare la par-tecipazione degli alunni rispetto alle problematiche ambientali; avvicinare alla natura; educare al-la coscienza e al rispetto dell’am-biente; favorire la responsabilità ambientale dei singoli e una sen-sibilizzazione ecologica concre-ta e attiva». Numerosi i percorsi tematici ideati, dalle proposte di carattere più ludico per le scuo-le primarie, fino agli approfondi-menti su argomenti ambientali per le scuole secondarie, a parti-re dalla visione di film e docu-film. “Ora tocca a me” ad esempio è il progetto più indicato per i più piccoli: a partire dalla lettura ani-mata di una fiaba, vengono tra-smesse alcune semplici regole amiche dell’ambiente, per poi entrare nello specifico aggiun-gendo contenuti interessanti e più complessi a seconda dell’età

degli studenti. L’offerta che il set-tore educazione ambientale del-la Zanetti Arturo & C. rivolge alle scuole non è fatta solo di progetti ma anche di visite guidate agli im-pianti di recupero e smaltimen-to dei rifiuti (organizzate in ogni dettaglio) e corsi di formazione specifici all’interno delle strutture dell’azienda. Una proposta arti-colata dunque per un’azienda che negli anni -nata come azien-

da familiare a metà anni ’60 per poi crescere ed espandersi su tutto il Nord Italia- si è dimostrata in grado di fornire una sempre più vasta offerta di servizi ecologici, garantendo qualità e sicurezza ma anche grande attenzione alla divulgazione e alla sensibilizza-zione. «L’obiettivo che ci guida? Far comprendere come la rac-colta differenziata non sia il fine ultimo, ma un mezzo fondamen-

tale per il recupero di materiale che non è semplice scarto, ma spesso preziosa risorsa», dice il direttore tecnico. In questo sen-so anche i progetti di educazione ambientale nelle scuole rappre-sentano un fiore all’occhiello per un’azienda che della propria mis-sion ha fatto una vera e propria filosofia.

A.G.

Non solo raccolta differenziataVisite agli impianti e corsi di formazione per le scuole

Zanetti Arturo & C. Srl Dai servizi ecologiciall’educazione ambientale

Zanetti Arturo & C. SrlVia Strada Regia 5 - Mapello (Bg)Tel. +39 035 4946080 - [email protected]

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Con Delfino la spesa per il gas si riduce fino al 50%e si abbattono le emissioni inquinanti del 70%

Tagli alla bolletta che fanno bene all’ambiente

Arriva fine mese ed è tempo di bollette. Tra un’incombenza e l’altra, il miraggio: dimezzare i costi del gas. Dopo tre anni di collaudo e l’ottenimento del-la certificazione europea, una nuova tecnologia fa sì che que-sto diventi possibile. Si tratta di Delfino, il prodotto di punta di Hidr-o Solution. Già di successo sul mercato europeo e non solo, approda anche in Italia il sistema di elettrolisi che trasforma l’ac-qua in calore: il passaggio di cor-rente elettrica causa la scissione dell’H2O nei suoi componenti, formando l’ossidrogeno, anche detto gas di Brown, un combu-stibile dal potere calorico il 50% superiore rispetto al metano. È proprio all’ossidrogeno che si deve un tale risparmio: più veloci l’accensione, il raggiungimento della temperatura e più duraturo il suo mantenimento. Se con la bella stagione le famiglie possono tirare un sospiro di sol-lievo, certe dell’abbassamento

del-le bol-lette del gas per via della diminuzio-ne dei consumi, le aziende non possono smettere di preoccu-parsene: per loro l’impiego di energia non diminuisce e trovare un modo per tagliare i costi rima-ne una priorità. Convertirsi all’os-sidrogeno potrebbe rivelarsi la soluzione ottimale: non solo per la notevole riduzione dei costi di consumo, ma in considerazione anche dell’investimento iniziale, che per aziende e partite Iva è veramente irrisorio grazie alla possibilità loro fornita di noleg-giare il prodotto, anziché com-prarlo. C’è da dire che anche in caso di acquisto il risparmio è tale da riuscire ad ammortizzare la spesa in pochi mesi. Di Delfino ce ne sono due modelli: il 30 da

300W e il 60

da 900W, numeri che la-

sciano di stucco, considerando che di

solito quando si parla di elettrolisi si ragiona in KW.

Saranno gli esperti di Hidr-o Solution a consigliare al cliente quale dei due installare, in base alle esigenze che si presentano di caso in caso. Ma i vantaggi di Delfino non fi-niscono qui: importante an-che la riduzione delle emissioni di CO2, che ammonta al 70%, come dimostrano gli scontri-ni della rilevazione fumi. Grazie all’ossidrogeno, che provoca raffreddamento, aumentano i fumi freddi e diminuiscono l’a-nidride carbonica e le polveri disperse nell’aria. Senza conta-re che per il funzionamento del prodotto bastano cinque litri di acqua distillata, che al super-mercato si trova al prezzo di 80

centesimi. Cinque litri la capien-za massima di Delfino, che sia da 300 o da 600W; il serbatoio per un consumo medio di solito non necessita di più di un riem-pimento al mese. È al suo inter-no che avviene tutto il processo di elettrolisi: installato vicino alla caldaia e ad essa collegato per-mette non solo la sua accensio-ne, ma anche un mantenimento di temperatura duraturo, grazie al grande potenziale calorico del nuovo carburante. Forte del suo successo all’estero, apprezzato in modo particolare in Francia, Delfino è arrivato a Bergamo circa un anno fa: in via Martiri

di Cefalonia, civico 3, presso la sede Hidr-o solution è possibile incontrare i titolari Gennaro Sta-race e Nicola Tomio, sempre a disposizione del cliente per spie-gare la nuova tecnologia, che a primo impatto può sembrare complicata ma che può davve-ro dare un taglio netto alle spese di famiglie e aziende, ridimen-sionando anche in modo consi-stente il loro impatto ambientale. «Tutto sta nel capirla» ci dice il signor Tomio, ma effettivamen-te con dati alla mano, grafici e scontrini è difficile non crederci: con Delfino il risparmio non è più un miraggio.

Delfino Point di BergamoVia Martiri di Cefalonia, 3 Gennaro Starace e Nicola TomioTel. +39 035 223791 Hydr-o

“È proprio all’ossidrogeno che si deve un tale risparmio: più veloce l’accensione, il raggiungimento della temperatura e più duraturo il suo mantenimento”

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Dall’iniziativa di due cugini, Mir-co e Mauro Alborghetti, e dall’u-nione delle competenze delle loro figure professionali, nasce nel 2014 la Multitech Srl con sede a Martinengo (Bg) in via Prefabbricati 28, società atti-va nella progettazione, instal-lazione, manutenzione impianti e riqualificazione energetica ed edilizia, il tutto con la possibilità della soluzione “chiavi in mano” dall’assistenza iniziale al proget-to finito e realizzato in tempi brevi e certi. Una felice intuizione e un connubio avvalorato dal succes-so del numero e della qualità dei lavori eseguiti e commissionati, che mettono a frutto entram-be le componenti: da un lato le capacità professionali di Mau-ro, con la sua esperienza nella parte meccanica e impiantistica e una particolare abilità nel pro-porre e trovare soluzioni a pro-blematiche anche complesse che l’hanno portato a incarichi di consulenza e assistenza alla progettazione; dall’altro lato l’e-sperienza di Mirco nell’edilizia e nella ristrutturazione e riqualifi-cazione energetica che consen-tono alla Multitech di procedere alla completa realizzazione e po-sa in opera di ogni tipologia di intervento: niente più necessità di chiamare separatamente mu-ratori, elettricisti, impiantisti, im-bianchini, ma tutto viene seguito da un unico interlocutore esper-to e affidabile. La Multitech si rivolge sia alle imprese che ai pri-vati, opera nel mondo del con-dizionamento e riscaldamento, impianti idrotermosanitari, pan-

nelli solari, pompe di calore, im-pianti geotermici, interventi di ristrutturazione di appartamenti e riqualificazione energetica, ol-tre a garantire un ottimo servizio di manutenzione e assistenza sugli impianti. «Dalla nuova società stiamo avendo un notevole riscontro e apprezzamento –afferma Mauro Alborghetti-, che ci conferma la bontà della nostra scelta: punta-re sulla sostenibilità economica e ambientale realizzata grazie all’efficienza energetica e alle nuove opportunità di risparmio, adottando soluzioni costruttive e impiantistiche che meglio si adattano all’esigenza del clien-te. Da non dimenticare inoltre che anche per tutto il 2016 so-no in vigore le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di ef-ficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici, e del 50% per le ristrut-turazioni edilizie». Mauro Albor-ghetti ha anche all’attivo una stretta collaborazione con il FAI, Fondo Ambiente Italiano: attra-verso la società Artech srl di cui

è responsabile tecnico, si occu-pa della gestione e manutenzio-ne ordinaria degli impianti relativi agli immobili del FAI: «Ad esem-pio in occasione dell’intervento di restauro presso Villa Necchi Campiglio di Milano, via Mozart, nel 2015, ho fatto assistenza alla progettazione e sono stato re-sponsabile tecnico della gestio-ne della commessa. Un canale molto utile che consente una im-portante crescita professiona-le attraverso l’effettuazione di consulenze per progetti stimo-lanti e di una certa rilevanza». Lo stesso percorso sta seguendo il cugino Mirco, divenuto recente-mente responsabile tecnico del Ceeb, consorzio edile energeti-co bergamasco, per quanto ri-guarda l’ambito di sua più stretta competenza, vale a dire quella edilizia. Dal punto di vista della sosteni-

bilità e delle energie alternative, uno dei progetti più significativi della Multitech è quello svolto nel borgo di Malpaga, che punta ad essere un borgo ecosostenibile. Presso il ristorante La Locanda dei Nobili Viaggiatori, adiacente al Castello, è stata eseguita la realizzazione degli impianti del ristorante, nonché l’installazione di una pompa di calore conden-sata con acqua di pozzo e una centrale termica a biomassa ali-mentata con il pellet realizzato nello stesso borgo di Malpaga,

consentendo così il totale di-stacco dalla classica fonte ener-getica a metano.Lo stand e il personale della Mul-titech sarà presente alla 5a edi-zione del Festival dell’Ambiente che si svolgerà dal 27 al 29 Mag-gio sul Sentierone in centro a Bergamo. Un’occasione per entrare in contatto con aziende come quella di Multitech, capaci di trasformare potenzialità e op-portunità di efficienza e rispar-mio energetico in realtà concrete e chiavi in mano.

Alla ricerca della soluzione impiantistica più adatta alle tue esigenze

Multitech Srl, chiavi in manoImpianti e riqualificazione energetica

MULTITECH srlV. Prefabbricati 28, 24057 - Martinengo (Bg) Tel. 0363 988703 - Cel. 331 [email protected] - www.multitechsrls.com

A cura di Digierre3, P.I. Flavio Ranica

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Il 27 gennaio 2016 a Parigi è stata presentata ufficialmen-te la candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO del sito “Le opere di difesa ve-neziane tra XV e XVII secolo”. Il suo esito verrà comunicato a Cracovia a luglio 2017: l’im-portante iniziativa com’è noto coinvolge direttamente anche Bergamo e ciò che faremo nei prossimi numeri sarà appro-fondire diversi aspetti legati alle mura bergamasche e non so-lo, al fine di individuare i punti di forza della candidatura. Per questo approfondimento, lo spunto viene dalla recente pre-sentazione del libro “Terra di San Marco. Da frontiera di pie-tra a passaggi vivi di pace”, av-venuta durante un convegno nell’Aula Magna dell’Università

di Bergamo (l’ex chiesa di S. Agostino) lo scorso 15 aprile. Sono intervenuti Remo Mor-zenti Pellegrini, rettore dell’Uni-versità di Bergamo, il sindaco della città Giorgio Gori, la pre-sidente dell’Associazione “Ter-re di San Marco” Luciana Frosio Roncalli, il consiglie-re comunale incaricato per il progetto UNESCO Roberto Amaddeo, la vicepresidente di “Terre di San Marco” prof.ssa Anna Maria Testaverde, il dott. Giovanni Cappelluzzo del Co-mune di Bergamo, la prof.ssa Rossana Bonadei e il prof. Re-nato Ferlinghetti dell’Università di Bergamo, l’ing. Marco Valle del “SiTI - Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innova-

zione” di Torino e il prof. Pao-lo Ceccarelli, già rettore dello IUAV di Venezia e oggi titolare della cattedra UNESCO dell’U-niversità di Ferrara. Dai diver-si interventi è emerso che le parole chiave che definiscono questa candidatura sono due: sovranazionalità e partecipa-zione. La sovranazionalità è la caratteristica che rende que-sto sito unico; esso infatti coin-volge, insieme all’Italia, altre due nazioni europee: Croazia e Montenegro. Le opere sono dislocate in 11 località lungo un percorso di oltre 1000 chi-lometri che unisce Bergamo, Peschiera del Garda, Venezia, Palmanova, Zara, Sebenico, Curzola, Castelnuovo e Catta-ro. Le fortificazioni presenti in queste località sono la traccia materiale di un patrimonio sto-rico e culturale comune: l’antica appartenenza alla Repubbli-ca di Venezia. In particolare, queste città erano sul confine

della Serenissima ed era-no chiamate a protegger-ne le frontiere da minacce nemiche. Il coinvolgimen-to di più paesi non riguar-da soltanto la dimensione geografica, ma anche quella politica: la candidatura è un grande esempio di coopera-zione che ha portato alla firma di un accordo tra le tre nazioni per la gestione futura del sito, ufficialmente riconosciuto co-me unico. La sovranazionalità è un grande valore aggiunto che pone questa candidatu-ra in linea con l’orientamento che presumibilmente caratte-

rizzerà i beni UNESCO in futuro: non più siti singoli ma siti so-vranazionali. La seconda pa-rola chiave è partecipazione e si riferisce al valore immate-riale dei beni UNESCO, opere vive che vanno mantenute ta-li attraverso il contributo della comunità. In quest’ottica, a Bergamo sono già state orga-nizzate diverse iniziative: per

citarne alcune le-zioni, visite guidate, performance teatrali, e il concorso fotogra-fico “Dentro fuori le mura”. I progetti per il futuro sono vari: il Comune sta pensan-do a un nuovo per-corso pedonale sotto le mura, l’associazione Orobicambiente Onlus continuerà i lavori di ma-nutenzione, Italia Nostra ha proposto il recupero della storica vigna sul col-le del Belfante dei Rivola,

una delle poche testimo-nianze di realtà agricola all’in-terno delle mura veneziane, e poi incontri, rassegne gastro-nomiche e la presentazione di video promozionali realizzati dallo studio Bozzetto insieme ai bambini delle scuole prima-rie.

Livia Salvi

Alcune considerazioni emerse durante la presentazione del libro «Terra di San Marco. Da frontiera di pietra a “passaggi vivi” di pace»

La candidatura all’UNESCO delle opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo

“Insieme all’Italia partecipano altre due nazioni europee: Croazia e Montenegro. Le opere sono dislocate in 11 località lungo un percorso di oltre 1000 chilometri”

BergamoSOStenibile

“Dai diversi interventi è emerso che le parole chiave che identificano questa candidatura sono due: sovranazionalità e partecipazione”

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Non è necessaria la brezza ma-rina per sentire il sapore dell’e-state; certo, il sale sulla pelle e il rumore delle onde fanno la loro parte, eppure anche a Bergamo –tra monti e campagna- è tem-po di bella stagione e la città ha le sue buone carte da giocare. La gente comincia a uscire dal letargo, le strade si popolano e i locali si adoperano per arredare gli esterni con tavoli e panche; fi-nalmente si può restare all’aper-to per quattro chiacchiere e una birra in compagnia senza rischio di assideramento. Tornano, inol-tre, le passeggiate domenicali, i gelati sulle panchine, il cielo ter-so e per gli sportivi il jogging sulle mura. Insomma, il sole non scio-glie solo la brina sui parabrezza delle auto, ma anche gli animi intirizziti delle persone, che dai suoi caldi raggi sembrano trarre linfa vitale e voglia di fare. La di-retta conseguenza dell’energia ritrovata è il proliferare di inizia-tive ed eventi organizzati in città, ormai giunti nel vivo del loro svol-gersi, dopo le prime timide avvi-saglie nei mesi di marzo e aprile.

Musica e danzaAd aprire le danze, è proprio il caso di dirlo, la 28esima edizio-ne del Festival Danza Estate, con un programma denso di spetta-coli, performance, laboratori e incontri; dal 14 maggio al 9 luglio artisti di fama internazionale e i migliori danzatori locali porte-ranno il loro talento in città, non solo su palchi prestigiosi come quello del Teatro Sociale, ma anche in location inusuali co-me l’ex Carcere di Sant’Agata in città alta, il cortile di Palazzo Frizzoni e altre ancora. L’esibi-zione che lascia le proprie sedi tradizionali per scendere in stra-da sembra proprio essere il leit-motiv dell’estate bergamasca di quest’anno: stessa la vocazione di Piano City for Peace, che dal primo maggio al 30 giugno por-terà la musica nelle piazze, nel-le stazioni e nei luoghi pubblici di Bergamo e provincia; saran-no nove i pianoforti installati, in attesa che qualche passante si cimenti nel suonarli. La manife-stazione si inserisce in un festival di contenuti di più ampio respiro, il Fare la Pace Bergamo Festival, che attraverso le parole di auto-revoli testimoni e protagonisti di livello internazionale, dal 5 al 15

maggio si impegna ad affronta-re un tema specifico: muri che si alzano, confini che si dissolvono.

ArtePer gli appassionati di arte, nien-te paura, nessuno è destinato a rimanere a bocca asciutta; dal 13 al 15 maggio torna The Blank ArtDate, appuntamento con l’arte contemporanea. Più di trenta saranno gli eventi pro-posti, tra mostre, studio visit, talk e aperture di dimore storiche e collezioni private. Il fil rouge dell’edizione 2016 sarà il roman-zo di Italo Calvino “Il Castello dei destini incrociati”, sulla base

del quale verrà creato un vero e proprio percorso narrativo, in cui ogni evento sarà l’interpreta-zione di una carta dei tarocchi. Riprende anche il fermento in GAMeC, che dal primo maggio dà il via all’“happening” estivo, che ogni domenica sera propor-

rà nel proprio cortile arte, musica e birra di prima qualità, firmata Elav. Ma l’arte si sa, è anche un modo per riflettere sul sociale: è il caso della mostra Effetto Ser-ra, fino al 5 giugno nella Sala Viscontea dell’Orto Botanico Lo-renzo Rota, che vede esposte le opere dei detenuti, riproduzioni di immagini raffiguranti piante ed erbe realizzate con semplici biro.

CinemaE chi lo dice che al cinema si va solo d’inverno? La primavera inoltrata porta con sé le rasse-gne; tutti i giovedì di maggio al Cinema Teatro del Borgo l’ap-

puntamento è con “Open your eyes”, il tema della sostenibilità sul grande schermo, film e do-cufilm che indagano i rischi do-vuti a spreco e disattenzione. Ci saranno titoli italiani e non solo, la cui proiezione sarà accompa-gnata da incontri e degustazioni in collaborazione con Cittadi-nanza Sostenibile. Giunta alla sua terza edizione, torna anche la rassegna “Orlando”, un pro-getto di Lab80 che analizza il corpo come limite e risorsa. Per i dettagli del programma: lab80.it/orlando.

Laura Spataro

Una Bergamo in fermentoEventi per tutti i gusti inaugurano la bella stagione

“La diretta conseguenza di tale energia ritrovata è il proliferare delle iniziative e degli eventi organizzati in città”

In occasione del decennale delle attività espositive della Fon-dazione Credito Bergamasco, torna a Palazzo Creberg Evaristo Baschenis (1617-1677), protagonista assoluto del panorama pit-torico del Seicento. Dal 6 al 27 maggio un gruppo selezionato di dipinti, tra cui il celebre Trittico Agliardi e un’opera inedita. Il nucleo principale della mostra è allestito nel Salone Principale, con un percorso espositivo articolato nei generi praticati dal pit-tore: le nature morte di cucina, gli strumenti musicali e il ritratto. Tra le opere selezionate, ne figura anche un’inedita, mai ripro-dotta e mai esposta al pubblico prima d’ora. Si tratta del “Cesto di mele, carciofo, asparagi, un piatto di ciliegie e un garofano bianco”, appesa accanto alla celeberrima Cesta di mele (Col-lezione Poletti), forse la più straordinaria natura morta di cucina di Baschenis.

BaschenisRitorno a Palazzo

Maggio in mostrain Lombardia…

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Breve storia del futuro > Riflessioni sul saggio di Jacques Attali - Milano, Palazzo Reale - Fino al 29 maggio 2016

Salvare la memoria (la Bellezza, l’Arte, la Storia) > Storie di distruzioni e rinascita - Museo Archeologico Nazionale di Mantova. Fino al 2 giugno 2016

Longaretti 100 > I disegni - Bergamo - Ex Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti. Fino al 5 giugno 2016

Il Simbolismo > Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra - Milano - Palazzo RealeFino al 5 giugno 2016

Tranquillo Cremona e la Scapigliatura > Pavia - Scuderie del Castello Visconteo. Fino al 5 giugno 2016

Lo splendore di Venezia > Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento. Brescia - Palazzo Martinengo.Fino al 12 giugno 2016

Robert Doisneau > Le merveilleux quotidien - Arengario di Monza. Fino al 3 luglio 2016

Umberto Boccioni (1882-1916) > Genio e memoria - Milano - Palazzo Reale. Fino al 10 luglio 2016

Edward Hopper > Bologna - Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni. Fino al 24 luglio 2016

Aldo Rossi > La finestra del poeta (opera grafica 1973-1997) - Bergamo - GAMeC. Fino al 24 luglio 2016

Studio azzurro > 35 anni di immagini sensibili - Milano - Palazzo Reale. Fino al 4 settembre 2016

Joan Mirò > La forza della Materia. Milano - MUDEC.Fino all’11 settembre 2016

21st Century > Design after Design. XXI edizione della Triennale di Milano. Fino al 12 settembre 2016

W. Woman in Italian Design > Milano - TriennaleFino al 12 settembre 2016

Christo and Jeanne-Claude > Water projects - Brescia - Museo di Santa Giulia. Fino al 18 settembre 2016Maria Callas > The exhibition - Verona - Arena Museo Opera (Amo). Fino al 18 settembre 2016

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www.infosostenibile.it Numero 52 - Maggio 2016 19

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Cominciano i primi appunta-menti dedicati agli stili di vita e di alimentazione più sostenibili, meno impattanti sull’ambiente e più salutari per ognuno di noi: questo l’obietti-vo di una serie di conferenze, presentazioni e -perché no- de-gustazioni, per assaggiare da vicino il gusto di una socie-tà più attenta ai propri consumi e al consumo delle risorse del nostro pianeta, organizzati dal nostro mensile infoSOStenibile in collaborazione con l’Ammini-strazione comunale di Romano di Lombardia (Bg). Gli incontri aperti a tutta la cittadinanza si terranno per tre serate, il marte-dì alle 20.45 a Palazzo Muratori, dal 10 al 24 maggio. Nello stes-so mese, in alcune classi secon-darie di primo grado degli Istituti Comprensivi Rubini e Fermi si terranno dei laboratori condotti insieme alla Cooperativa socia-

le Cauto, dal titolo: “Adotta un prodotto. Dal campo al piatto: il cibo racconta la sua storia”, un programma di educazione agro-alimentare che porterà alla scrit-tura da parte dei ragazzi di alcuni articoli giornalistici riguardo le proprietà nutritive di frutta e ver-dura di stagione. Le varie inizia-tive contribuiranno infine a dare una nuova veste alla tradizionale manifestazione ViviRomano di

settembre, all’insegna di un percor-so verso la sostenibilità da parte di tutti gli atto-ri coinvolti, dal Comune alle scuo-le, dai ne-gozianti alle associazio-ni presenti sul territorio. Durante gli incontri infat-ti si cercherà di presen-tare al pub-blico alcune realtà che già operano in questi am-biti, con un programma che ci si au-

gura venga di volta in volta arric-chito dalla partecipazione dagli stessi romanesi: “La responsa-bilità di Vivere Romano SOSte-nibilmente” sarà infatti il tema del primo incontro e il fil rouge che accompagnerà le varie pre-sentazioni. Martedì 10 maggio si parte dal concetto di “Biodi-versità” a cura della condotta di Slow Food Bassa Bergama-sca, seguita dalla presentazione

dell’iniziativa di Aspan (Associa-zione Panificatori Artigiani della Provincia di Bergamo) del pane realizzato con grano bergama-sco, oggi divenuto un progetto di portata regionale. Martedì 17 maggio il focus dell’incontro sarà sul mondo del latte e dei formag-gi, una specializzazione molto diffusa nella bergamasca con casi di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazio-nale, spesso però minata dalla poca chiarezza dell’informazio-ne pubblicitaria e delle etichetta-ture (tante volte appositamente evasive): è proprio la mancata conoscenza o consapevolezza del rapporto fra produzione, di-stribuzione e consumo la causa di molte distorsioni economiche, di cui anche il consumatore non informato deve ritenersi respon-sabile. Infine martedì 24 maggio si presenteranno alcune oppor-tunità che possono scaturire da

un ritrovato rapporto equilibrato tra agricoltura e ambiente: è il caso della Cooperativa Gaspa-rina di Sopra attiva nell’ambito dell’inclusione sociale, così co-me delle esperienze del Com-mercio equo e solidale e dei Gas, i Gruppi di Acquisto Soli-dale presenti anche a Romano e in alcuni comuni vicini. Chiuderà la serata il Parco del Serio, che oltre alle attività annuali legate a natura e biodiversità, presente-rà il calendario delle iniziative in programma, a partire dalla Festa di primavera domenica 29 mag-gio all’Orto botanico e Giardino dei frutti dimenticati “Giuseppe Longhi”, in località cascina Pa-scolo a Romano di Lombardia.

tutte le info suwww.comune.romano.bg.itwww.infosostenibile.it

Da martedi 10 a martedi 24 maggio il ciclo di incontri sui temi della sostenibilità e le buone pratiche della città di Romano di Lombardia

Alimentazione, Ambiente e BiodiversitàAl via ViviRomano SOStenibilmente

BergamoSOStenibile

Durante la mattinata verranno illustrate le varietà e le proprietà delle erbe spontanee commestibili che crescono nel nostro ter-ritorio, cui seguirà visita guidata con passeggiata nell’orto bota-nico e lungo le sponde del Parco del fiume Serio, con la ricerca e la raccolta delle erbe, che in precedenza si sono potute os-servare e che poi saranno usate nella preparazione di gustose frittatine.

Il mondo delle erbe selvatiche

Un vecchio proverbio bergamasco recita “a mars l’è bù ògne erbàs”, intendendo che la stagione principe per la raccolta delle erbe spontanee d’uso alimentare è la primavera, quando le loro caratteristiche si esprimono al meglio, così come il loro gusto delicato e intenso al tempo stesso.Raccogliere erbe spontanee non è comunque attività da im-provvisare, poiché serve conoscerle bene, ma non solo, serve saperle identificare con certezza, per non confonderle con spe-cie simili, magari di cattivo gusto, in grado di rendere spiacevole il nostro approccio con questo affascinante mondo.Una conoscenza approfondita è dunque la chiave per accede-re a questo mondo, serve un approccio corretto attraverso la conoscenza, l’esperienza guidata e la passione, che richiedono una certa dose di umiltà e un grande rispetto sia verso il mondo vegetale che animale, così da evitare saccheggi e distruzione di habitat delicati.

Festa di Primavera all’Orto BotanicoRomano, domenica 29 maggio

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Voglio acquistare un’auto elettrica. Voglio contribuire al benessere mio, degli altri e dell’ambiente in cui viviamo. Voglio che Bergamo sia una città più pulita e che guidare un’automobile non sia sino-nimo di inquinamento. Sono desideri che probabilmente accomunano diverse perso-ne che per necessità devo-no usare un’auto per i propri spostamenti, ma che spesso per diverse ragioni non hanno ancora potuto essere realizza-ti. Talvolta non per negligenza personale, bensì per la man-canza di supporto nel settore della mobilità sostenibile da parte di un paese come l’Italia, fanalino di coda nelle strategie di incentivazione alla mobili-tà elettrica. Tuttavia si stanno facendo passi in avanti ed è il caso anche di Bergamo. Re-cente, ad esempio, l’inaugu-razione presso Sportpiù Club Resort di Curno di una stazio-ne di ricarica per vetture elet-triche in collaborazione con Lario Bergauto, concessio-naria e Agente di BMW i che commercializza vetture elet-triche e ibride come la BMV 330e, BMW X5 xDrive40e, BMW 225xe Active Tourer e BMW i8. La mission di questa par-tenship è di mettere a dispo-sizione dei soci di Sportpiù, gratuitamente, una colonni-na di ricarica per la loro au-to elettrica, operando per il benessere ambientale, con l’intenzione di attivare l’inte-grazione di pratiche virtuose: la tutela dell’ambiente abbina-ta a un sano esercizio fisico -i clienti in attesa che la loro au-tomobile si ricarichi possono approfittare per fare della sana attività fisica nel centro- e alla diffusione di un nuovo concet-to di mobilità. «Quando si parla di “wellness” si deve pensare a un equilibrio tra il benessere fisico e men-tale di ognuno di noi; in que-sto senso, anche l’ambiente in cui viviamo gioca un ruolo fon-damentale», sostiene Alber-

to Gamba, proprietario dello Sportpiù Resort di Curno, spiegando così la decisione di creare una partnership con La-rio Bergauto e Enegan, il forni-tore privato di energia elettrica e gas. «È un piccolo tassello che si unisce al nostro impe-gno per rendere Bergamo una città sempre più green; que-sto club, per esempio, è stato pensato e realizzato per es-sere al 100% ecosostenibile»

con-tinua Gamba. Lario Ber-gauto è invece un rinomato punto di riferimen-to per il marchio BMW e uno tra i migliori concessionari del BMW Group. Già rappresen-

tante del brand BMW i, con questa nuova iniziativa mira a migliorare le performance in questo settore. Oltre all’assi-stenza qualificata già fornita dalla concessionaria a vettu-re elettriche e ibride, alla co-noscenza approfondita del prodotto e all’esperienza ma-turata, quest’inaugurazione rappresenterà un ulteriore pas-so in funzione dello sviluppo della mobilità sostenibile. Lario

Bergauto opera nel settore auto-

mobilistico dal 1955

e oggi rap-

pre-senta

9 marchi in 12 diversi

impianti. Si distin-gue, oltre che per l’atten-

zione nei confronti di clienti e collaboratori, per un forte sen-so etico nella gestione quoti-

diana e nelle scelte di mercato. La collaborazione con Sportpiù offrirà ai clienti an-che la disponibilità di test drive personalizzati. L’intero par-co di vetture BMW ibride ed elettriche sono state presen-tate in occasione dell’inau-gurazione della colonnina e i clienti interessati hanno avuto la possibilità di fare richiesta direttamente alla reception del centro Sportpiù. Un’iniziativa che coinvolge le diverse real-tà presenti sul nostro territorio che, per prime, si impegnano a tutelare il cittadino dal grande problema dell’inquinamento. Un bell’esempio di collabo-razione tra mondi diversi per raggiungere insieme un unico importante obiettivo.

Elena Pagani

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Sportpiù e Lario Bergauto In movimento per una città più green

“La mission di questa partnership con Lario Bergauto è di promuovere la mobilità elettrica e mettere a disposizione dei soci di Sportpiù, gratuitamente, una colonnina di ricarica per la loro auto”

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L’11 giugno apre le porte a Brembate (Bg) l’intervento di ristrutturazionea cura di aBC Studio e di FBE Woodliving

Due cuori e una… casa in legno

Case che profumano di legno, salubri, veloci da realizzare e dalle “naturali”-oltre che ottime- prestazioni energetiche: questi i vantaggi a cui va incontro chi sceglie di riqualificare con il le-gno la propria abitazione. Scelta verso la quale si sono orientati Luca e Mara per la ristrutturazio-ne radicale di un vecchio edificio degli anni ’40 ereditato a Brem-bate. La giovane coppia, in cer-ca di una soluzione abitativa più idonea e salutare per la propria famiglia, si è affacciata dunque sul mondo delle costruzioni in le-gno: diverse le possibilità di scel-ta tra tipologie costruttive (pareti a telaio, in Xlam, in MHM, etc.),

diversi i prodotti che le numero-se ditte specializzate propongo-no, che poi vanno a incidere sui costi, spesso in modo non facile da interpretare. Per questo i due hanno pensato di rivolgersi ad aBC studio, che da alcuni anni si occupa di abitare sostenibile, dalla ideazione alla realizzazione del progetto, in particolare nel caso di edifici in legno. Proprio in una casa in legno, difatti, vi-vono i due architetti titolari dello studio, Angela Ceresoli e Massi-mo Bernardelli, compagni di vi-ta oltre che di professione e che da tempo hanno deciso di dar forma al proprio lavoro ispiran-dosi alla propria filosofia di vita.

La loro abitazione a Osio Sotto, che insieme hanno progettato e realizzato in legno massiccio, di recente ha ottenuto la targa Ca-saClima Nature classe A -un’im-portante certificazione che ne attesta l’alto grado di sostenibili-tà ambientale- ed è esempio da toccare con mano per tutti colo-ro che sono interessati a cono-scere dal vero i temi dell’abitare sano e sostenibile (per informa-zioni su come e quando visitare la casa vedere il sito www.abc-studio.it). Così Luca e Mara, ancor più convinti della scelta, insieme ad aBC studio hanno ideato il pro-getto per ristrutturare e ampliare

la villetta unifamiliare di Bremba-te e, con la consulenza dei due architetti, hanno poi individua-to la tipologia di costruzione in legno massiccio e la ditta produttrice che potesse of-frire loro il miglior rapporto qualità-prezzo. Nel vasto pa-norama delle ditte costruttrici, è emersa dunque la vicentina

FBE Woodliving, azien-da specializzata

che dal 1980 opera nel settore -uni-ca produttri-ce in Italia di case in legno con il siste-ma MHM-,

credendo forte-mente nelle grandi

potenzialità del legno e della bioedilizia: una casa

in legno sana, massiva, natu-rale, di veloce montaggio, adat-tabile, resistente, certificata e a prova di sisma. Per la riqualifica-zione della villetta di Brembate, FBE Woodliving si è occupata della realizzazione delle pareti massicce esterne e interne, con sistema MHM che è composto da tavole in abete rosso austria-co PEFC dello spessore di 23 mm, tenute assieme da chiodi di alluminio grippati, quindi in assenza di colla (come invece sarebbe stato in caso di pareti in Xlam). I rivestimenti interni sono stati realizzati in pannelli di fibra di gesso, materiale più resisten-te e più traspirante rispetto al normale cartongesso, mentre il cappotto esterno è realizzato

con 12 cm di fibra di legno, che assieme ai 20 cm della parete in legno massiccio garantisce un’ottima prestazione sia estiva che invernale. La progettazione di aBC Studio ha curato inoltre l’aspetto energetico della casa: il tetto è stato progettato per avere il massimo risultato dai pannelli fotovoltaici, studiandone incli-nazione ed esposizione; per ga-rantire poi la minore dispersione possibile di energia, i ponti ter-mici sono quasi del tutto assenti. Qual è il risultato di questo in-tervento combinato fatto di sa-piente progettazione e esperta realizzazione? Un’abitazione sa-lubre e a basso consumo ener-getico perché ben isolata sia dal freddo invernale che dalla calura estiva, grazie all’impiego di legno massiccio. Il cantiere a breve verrà smantellato e la fa-miglia di Luca e Mara potrà così fare il suo ingresso nella propria casa, che per un giorno, l’11 giu-gno, aprirà le porte a chi fosse curioso di scoprire che effetto fa abitare al profumo d’abete.

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aBC studioVia Gramsci 5, - Osio Sotto (BG)Cell. 338 3159134 - 339 [email protected] - www.abc-studio.it

FBE WoodlivingVia dell’Industria 1, - Castelgomberto (VI)Tel. 0445 [email protected] - www.mhmitalia.it

Un’abitazione salubre e a basso consumo energetico: per un giorno, l’11 giugno, aprirà le porte a chi fosse curioso di scoprire che effetto fa abitare al profumo d’abete

BergamoSOStenibile

open dAYSabato 11 giugno 2016“Vieni a scoprire che effetto fa abitare al profumo d’abete”

Doppio appuntamento ore 10:00 e ore 14:30in via Boltiere 7, 24041 - Brembate (BG)

per informazioni:Arch. Angela ceresoli 339 7709954 - Arch. massimo bernardelli 338 3159134

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Nei mesi di marzo e aprile il progetto “Adotta un prodot-to. Dal campo al piatto: il cibo racconta la sua storia” ha fat-to il suo ingresso nelle classi di alcune scuole primarie e se-condarie della provincia di Bre-scia (Montichiari e Desenzano, sconfinando anche a Castiglio-

ne delle Stiviere) portando con sé temi quali stagionalità, pro-venienza dei prodotti e il valo-re di una sana alimentazione. Questo percorso di educazio-ne agro-alimentare -finanzia-to dalla Direzione Generale Agricoltura di Regione Lom-bardia tramite ERSAF Lombar-

dia- condotto dagli operatori del settore di educazione am-bientale della Cooperativa so-ciale Cauto, in collaborazione con infoSOStenibile, propone inoltre alle classi partecipan-ti di “adottare” un frutto o una verdura di stagione per ap-profondirne la conoscenza e

il consumo. Gli studenti, dopo aver sperimentato con i cinque sensi il prodotto a loro asse-gnato, cucinandolo in famiglia, hanno rielaborato in chiave giornalistica la propria espe-rienza. Con l’iniziale supporto di un nostro giornalista, alcune classi si sono dedicate al re-

soconto dell’intero progetto (i contributi li potete leggere qui di seguito), altre classi invece hanno raccontato quanto ap-preso sul prodotto adottato, che per loro ormai non ha più segreti (gli articoli nelle due pa-gine successive).

“Adotta un prodotto”Filiera agro-alimentare, stagionalità e una corretta alimentazioneper classi informate e che sanno informare

BresciaSOStenibile

Noi, alunni di 2^D della scuola secondaria di I grado “V. Ca-tullo” di Desenzano del Garda, abbiamo partecipato al proget-to “Adotta un prodotto” propo-sto dalla Cooperativa sociale “Cauto” in collaborazione con la testata giornalistica infoSOSte-nibile. Con l’aiuto di due operatrici, ab-biamo capito che di un prodotto non bisogna mai trascurare la qualità e la provenienza. Faccia-mo l’esempio del kiwi: viene col-tivato in Italia e in Nuova Zelanda (che ne sono rispettivamente primo e secondo produttore al mondo). Ovviamente, per noi italiani, è meglio comprare un prodotto “made in Italy”, per-ché spesso i frutti che vengo-no da lontano vengono trattati con agenti chimici che servono a mantenerli maturi per più tem-po; inoltre fanno viaggi di molte ore su aerei, navi, camion che inquinano l’ambiente e spreca-no energie. Questo e molto altro abbiamo appreso durante gli incontri che si sono svolti nelle prime due settimane di aprile nella nostra scuola. Si sono alternati mo-menti ludici e riflessioni: abbia-mo cominciato con un piccolo gioco in cui dovevamo capire, soltanto con l’uso dell’olfatto, quali alimenti si trovassero den-tro alcuni vasetti che nessuno di noi è riuscito a indovinare tut-ti; si è poi parlato dei principali produttori al mondo dei cibi più consumati, come per esempio le fragole, il riso, il cacao. Con

l’aiuto di un planisfero, divisi in squadre abbiamo provato a indovinare la provenienza dei diversi prodotti. Abbiamo poi deciso quale prodotto di stagio-ne “adottare”. Dopo un’accesa discussione, abbiamo scelto la fragola e, completando una scheda sensoriale con le carat-teristiche di questo frutto sia da crudo che da cotto, ne abbiamo approfondito la conoscenza: la sua coltivazione, i luoghi di pro-venienza, le proprietà nutritive e il suo utilizzo in cucina, prepa-rando direttamente con le nostre mani e aiutati dai nostri genito-ri piatti appetitosi che ci hanno permesso di conoscere nuovi gusti e sapori. Nell’incontro successivo dopo

un primo momento di condivi-sione delle ricette preparate, ci siamo divisi in gruppi e solo ri-spondendo correttamente ad alcune domande potevamo completare la piramide alimen-tare inserendo l’alimento di vol-ta in volta assegnato nella zona giusta. Così abbiamo capito, in modo attivo, quali cibi vanno consumati maggiormente per-ché utili al nostro organismo e quali invece ridurre perché meno salutari. Abbiamo anche scoperto che, recentemente, è stato aggiunto un piano a que-sta piramide e quindi ora alla ba-se si trovano l’acqua e l’attività fisica. La parola è passata poi a una giornalista che ci ha par-lato del suo lavoro, del giornale

per cui lavora, ossia infoSOSte-nibile, delle caratteristiche di questo giornale e della sua im-paginazione. Ci siamo poi divisi in gruppi e, da veri “giornalisti”, abbiamo cominciato a scrivere questo articolo basandoci sulle conoscenze acquisite e sulle no-stre riflessioni in merito all’attività svolta.Abbiamo trovato questo proget-to molto interessante e istruttivo, soprattutto ci ha colpito molto il fatto che in Italia ogni persona in un anno spreca circa 27 Kg di cibo ancora sano, mentre in altre zone del mondo ci sono perso-ne a cui questo cibo manca. L’e-sperienza fatta ci ha permesso di riflettere su tematiche attuali come la necessità di rispettare

l’ambiente anche per mezzo di una corretta educazione alimen-tare. Insomma, in modo attivo e divertente, noi ragazzi abbiamo imparato come mangiare pro-dotti più sani e inquinare meno, in modo tale da poter vivere in un mondo migliore e più pulito. Il nostro consiglio è di scegliere prodotti locali e cercare di ridurre il più possibile lo spreco di cibo. Anche frutta e verdura sono più contente se sane!

Nutrirsi bene per vivere meglio

Sicuro di quello che mangi?

classe 2ª dscuola secondaria

“V. catullo” ic1 desenzano del Garda

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Cosa si nasconde dietro alcuni semplici gesti come mangia-re una banana, consumare un hamburger in paninoteca o go-dere di una fetta di pane spalma-ta di cioccolata?Noi, ragazzi della 2^E della scuola media “V. Catullo” di De-senzano del Garda, attraverso divertenti attività, proposte dal-le operatrici della cooperativa Cauto, abbiamo appreso che questi semplici gesti quotidiani hanno un forte impatto sull’am-biente e che una riflessione più attenta sulla provenienza di mol-ti dei cibi che consumiamo, po-trebbe contribuire al rispetto del pianeta su cui viviamo e alla cura del nostro organismo.Se, andando a fare la spesa al supermercato, scegliamo frutta e verdura di stagione e coltivata vicino a noi (in Italia siamo molto fortunati), contribuiamo a ridur-re notevolmente l’emissione di gas inquinanti, prodotti durante il trasporto di alimenti freschi, provenienti da paesi lontani. Inoltre potremmo evitare di inge-rire tutti quei veleni come inset-ticidi, antibatterici, lucidanti ecc. che vengono spesso spruzzati sui frutti per favorire la loro con-servazione durante il lungo viag-gio e che fanno molto male alla

nostra salute. Se mangiassimo la carne solo due o tre volte al-la settimana, potremmo salvare tante foreste dal disboscamen-to, provocato dalla necessità di far posto ad ampie coltivazioni di cereali, destinate all’alimenta-zione soprattutto dei bovini. La carne rappresenta infatti uno dei cibi base della nostra alimenta-zione, almeno nei paesi ricchi, ma ci chiediamo: è proprio vero che mangiare tanta carne è sa-

lutare per il nostro organismo? Gli studi sulla corretta alimenta-zione ci dicono che un consumo eccessivo di carni, soprattutto rosse, è deleterio per la salute del nostro sistema cardio vasco-lare. Pertanto ci la domanda ci sorge spontanea: vale la pena di ridurre la produzione di ossigeno da parte delle piante, per man-giare carne tutti i giorni?Ci siamo mai chiesti quanto olio di palma, grasso saturo quindi

dannoso per la salute se ingerito in quantità eccessive, introdu-ciamo dentro di noi, soprattutto bambini e ragazzi, mangiando con tanto piacere cioccolata spalmabile, merendine, patatine e snack vari, dei quali ci sembra di non poter fare a meno? Tali cibi confezionati ci attraggono talmente da preferirli, nei no-stri frequenti spuntini, alla frut-ta di stagione, al pane, ai dolci fatti in casa, ai latticini prodotti

vicino a casa nostra. Durante gli incontri del progetto “Adot-ta un prodotto” abbiamo impa-rato proprio che l’olio di palma, contenuto in quegli alimenti a cui abbiamo accennato e che ci piacciono tanto, è molto me-no costoso dell’olio di oliva o del burro, per questo viene uti-lizzato così spesso; comporta però maggiori rischi ambienta-li, infatti la sua produzione pro-voca un’ampia deforestazione. Abbiamo poi parlato anche del problema dello “spreco” alimen-tare e non solo, un tema vasto e che ha aperto diversi spunti di riflessione che continueremo ad approfondire. Insomma in queste poche ore di progetto sono stati proposti diversi temi interessanti e che ci hanno portato a comprendere che modificando alcuni aspetti del nostro modo di mangiare e quindi anche di vivere, potremo far bene alla nostra salute e a quella del meraviglioso e gene-roso Pianete su cui viviamo.

Riflessioni di una classe sulla corretta alimentazione e la sostenibilità ambientale

Abitudini alimentarie salute del Pianeta

classe 2ª escuola secondaria

di i° grado“V. catullo” ic1

desenzano del Garda

“Se, andando a fare la spesa al supermercato, scegliamo frutta e verdura di stagione e coltivata vicino a noi (in Italia siamo molto fortunati), contribuiamo a ridurre notevolmente l’emissione di gas inquinanti, prodotti durante il trasporto di alimenti freschi, provenienti da paesi lontani. ”

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A scuola si impara che ogni frutto(e verdura) ha la sua stagione

BresciaSOStenibile

Chi non conosce il Raphanus Sativus? Certo, detto col suo nome botanico qualcuno potrebbe avere difficoltà a riconoscere il comune “ravanello”. Lo sanno bene gli alunni della IV B della scuola primaria di Novagli (Montichiari, Bs) che nel mese di aprile hanno partecipato al progetto “Adotta un prodotto” proposto dalla Cooperativa sociale Cauto, nel corso del quale hanno imparato ad apprezzare e valorizzare questo piccolo ortaggio. Forse non tutti sanno che il ravanello è un vero alleato del nostro organismo. Conosciuto fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo usavano come tranquillante e digestivo, ha origini asiatiche (Cina e Giappone). Le piante, di cui si consumano essenzial-mente le radici (ma anche le foglie sono commestibili), sono ricche di minerali -sodio, fosforo, ferro, magnesio, fluoro, rame, zinco, selenio, manganese- e di vitamine del gruppo B, C, K e betacarotene. Gli effetti benefici del ravanello sono molteplici: depura, calma la tosse, aiuta il fegato, è disintossicante, antipruriginoso (calma il fastidio delle punture di insetti); inoltre, è consigliato per chi vuole dimagrire perché è ricco di fibre e acqua (il 95%), contiene solo 16 kcal/100 gr. e dà un senso di sazietà; le uniche controindicazioni riguardano le persone che soffrono di gastrite, colite e calcolosi renale. Coltivato in tutta Italia, dove si raccoglie da aprile a luglio, teme la siccità e le alte temperature. Ci sono

diverse specie di ravanelli, alcune molto particolari: a Java si coltiva il ravanello serpente, lungo fino a 50 metri, e ad Anoi, in Giappone, una varietà lunga 1 metro e del peso di circa 4 kg. chiamata Dokonjo Daikon, che letteralmente significa “ravanello dallo spirito combat-

tente”, simbolo di costanza che supera le avversità, da quando, nel 2005, spuntò dall’asfalto. Generalmente il ravanello si consuma in fresche insalate estive: il suo colore rende il piatto più allegro! Tuttavia questo ortaggio può essere impiegato anche cotto per gustosi risotti, in frittata, oppure insaporito con cipolline, spezie e frullato insieme all’uovo sodo da spalmare su croccanti fette di pane. Viene utilizzato anche in cosmesi; per esempio, è ottimo per prevenire le antiestetiche macchie solari causate dalla tintarella estiva ormai

prossima: si affettano 10 ravanelli, si mettono in un colino cosparsi di sale per far rilasciare l’acqua, quindi si frullano e la polpa si stende sul viso, dove dev’essere lasciata per una mezz’oretta prima di sciacquarla. Insomma, le caratteristiche di

questo piccolo ortaggio lo rendono davvero prezioso; inoltre, dal momento che viene coltivato in tutta Italia, può arrivare sulle nostre tavole praticamente a km 0, il che è una bella cosa non solo per le nostre tasche, ma anche perché minor trasporto è sinonimo di meno inquinamento. E l’ambiente ringrazia!

Raphanus Sativusun alleato della salute a km0

classe 4ª b scuola primaria di novagli istituto comprensivo 2, montichiari (bs)

Grazie al progetto CAUTO “Adotta un prodotto”, gli alunni della 4^A di Novagli (Montichiari, Bs) hanno approfondito la conoscenza sen-soriale ed organolettica di un ortaggio dalle origini antichissime, il cui nome verrà svelato soltanto al termine dell’articolo, per offrire al lettore la possibilità di mettersi alla prova. Ecco gli elementi indiziari.La storia di quest’ortaggio affonda le sue radici in Mesopotamia per poi diffondersi in tutto il mondo; oggi, in Italia, viene coltivato nelle pianure Padano-Veneta e lungo il versante tirrenico.Spunta e cresce in primavera, mutando il colore da bianco, a rosa-violaceo, sino al verde più o meno intenso; viene raccolto quando raggiunge il metro circa di altezza e viene venduto in mazzi. La par-te commestibile è il turione, ovvero il germoglio (infatti il suo nome deriverebbe dal persiano sperega che significa appunto germoglio). Si presenta come un fusto verde in miniatura che si restringe ver-so l’alto. Il suo sapore particolare, tendente al dolciastro, è indicato per arricchire risotti e crepes; se consumato, conferisce all’urina un odore acre e intenso che testimonia il buon funzionamento dei reni. Contiene molti sali minerali, fibre e vitamine, che lo rendono depu-rativo e diuretico e gradito alle “signore” che vogliono perdere peso, grazie al modesto apporto calorico. Purtroppo, ha pure un difetto: è piuttosto costoso!

Risolvendo il cruciverba, in verticalesi leggerà il nome dell’ortaggio misterioso

Adozione: un gesto responsabilee “gustoso”Anche i bambini della scuola primaria possono

classe 4ª A scuola primaria di novagli istituto comprensivo 2, montichiari (bs)

Il ravanello (o rapanello) è un ortaggio dalla forma tondeggiante e dal colore rosso vivo; ha la polpa di color ghiaccio. Le sue foglie sono lo-bate e presentano un margine dentellato e impreciso. La parte che viene solitamente consumata è la radice che è a fittone, generalmente di forma rotonda, talvolta allungata. Il ravanello è un ortaggio antico poiché veniva consumato già dai Babilonesi e dagli Egizi che lo coltivavano lungo i terreni costieri del Mar Mediterraneo. In Asia e in Giappone, dove è molto diffuso, venne coltivato per la prima volta nel 500 a.c. E’ un ortaggio ricco di vitamina C, B, di ferro e di zolfo, e per questo ha numerose proprietà benefiche: purifica il sangue, aiuta a depurare il fegato, ha proprietà anti pruriginose e terapeutiche contro asma e tosse, stimola la digestione e l’appetito.In cucina viene utilizzato sia cotto che crudo: se tagliato a rondelle e condito con olio e succo di limone, è ottimo nelle insalate oppure può essere lasciato intero e consumato come pinzimonio insieme a carote, finocchio, sedano e pomodori. Da cotto poi, può essere utilizzato per preparare gustose frittate o primi piatti.

Il ravanelloun piccolo ortaggio dalle grandi proprietà

classe 5ª A scuola primaria di novagliistituto comprensivo 2, montichiari (bs)

Gli adottanti sono gli alunni della classe 4ª, sezione?

Luogo di origine dell’ortaggio misterioso

Stagione in cui cresce l’ortaggio misterioso

Odore checonferisce all’urina

Nome speci�co del germoglio commestibile

È modestoquello calorico

Molte di loro vogliono perdere peso

L’ortaggio misteriosoha un difetto: è piuttosto...

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La fragola ha origini molte antiche, era già nota ai Romani, che la consumavano in occasione delle feste tradizionali e la chiamavano “Fra-grans”. Nella tradizione medievale la fragola era un simbolo di tentazione e, alcune leggende dicevano che chi le avesse mangiate si sarebbe trasformato in un mostro. Fino al XVI secolo la fragola non fu un frutto molto considerato.La prima varietà coltivata risale agli inizi del ’700 in Francia. In quel periodo un ufficiale francese fu mandato in Cile e al suo ritorno portò con sé una specie di fragola da cui derivarono poi tutte le varietà ancora oggi coltivate. La fragola più ricercata è la “fragolina di bosco”, origina-ria dell’Europa e della Siberia: cresce nei boschi, nelle radure e nei luoghi erbosi. Le fragole sono utilizzate per la preparazione di creme, confetture, gelati, budini, succhi, risotti e piatti in agro-dolce. Sono ricche di vitamine A, B1, B2 e C, di acidi organici, di zuccheri, di potassio e di grassi saturi. Con le foglie di fragola si possono preparare delle tisane: hanno qualità toniche, lassative e dietetiche; sono ottime anche contro le scottature solari, ma in alcuni soggetti possono provocare allergie cutanee.Questo frutto in realtà viene definito un “falso-frutto”, perché i veri frutti sarebbero gli “acheni”, ossia i semini gialli che si vedono sulla super-ficie della fragola.

I segreti della fragola. Curiosità che non conoscevate

classe 5ª A scuola primaria capoluogoistituto comprensivo 2, montichiari (bs)

Noi alunni di 4^A della Scuola Primaria di Chiarini (Montichiari, Bs), abbiamo scelto di partecipare al progetto “Adotta un prodotto”, promos-so dalla Cooperativa Cauto, con lo scopo di informarci su quali cibi siano più o meno sani, sulla stagionalità e provenienza dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole e quindi sulla loro sostenibilità. A fare questo, per tre giornate in aprile, qui nella nostra scuola di via Falcone, sono giunte Silvia e Angela che ci hanno “affidato” come prodotto da conoscere meglio la fragola. Gli interventi sono stati interessanti e divertenti perché, anche giocando, abbiamo imparato come si diventa consumatori più attenti. Ma lo sapevate che il vero frutto della fragola sono i se-mini giallo-bruni che ricoprono il ricettacolo rosso e polposo che noi mangiamo? Questo frutto, molto gradito, deriva dalla fragolina di bosco: fu un giardiniere del Re Sole nel Settecento a creare un ibrido con una fragola più grande, che un ufficiale francese aveva portato dal Cile. Oggi ce ne sono diverse specie: la Gorella a forma di cuore, la Pocahontas più rotonda, la Belrubi dalla forma allungata, ma celebre in tutto il mondo è la coltivazione delle fragole di Nemi (Roma). Chi non ama il profumo e il sapore delle fragole fresche cosparse di soffice panna? Esse, però, vengono utilizzate anche in molti altri modi: nella preparazione di creme, macedonie, crostate, confetture, marmellate, gelatine, gelati, sciroppi e persino risotti. Anche le foglie servono per insaporire alcune carni e preparare gradevoli tisane primaverili. Le fragole pos-siedono qualità toniche, lassative e anche dietetiche perché hanno poche calorie, sono diuretiche per la presenza di potassio e sono ottime contro le scottature, se applicate sulla pelle schiacciate e lasciate agire per qualche ora. I Romani, per il loro intenso profumo, le chiamarono “fragrans” e la leggenda narrava che fossero le lacrime di Venere mescolate al sangue del suo amato Adone, ucciso per mano di Marte.

La nostra amica fragola. Curiosità, ricette e salute

classe 4ª A scuola primaria di chiariniistituto comprensivo 2, montichiari (bs)

Il carciofo fu introdotto in Europa nel Medioevo quando gli Arabi lo portarono dall’Africa Settentrionale in Spagna. Il nome comune italiano “carciofo” potrebbe derivare dall’arabo al Kharshuf, attraverso lo spagnolo alcachofa. Altre derivazioni potrebbero essere dal neolatino “ar-ticactus” da cui la parola italiana, attualmente in disuso di “articiocco”, quella francese di “artichaut” e quella inglese “artichoke”.Si narra inoltre la leggenda di un’incantevole ragazza chiamata Cynara, tanto bella e buona da fare innamorare Zeus. Cynara però rifiutò il corteggiamento di Zeus, che adirato decise di trasformare la fanciulla in un ortaggio che le somigliasse: spinoso e rigido all’esterno, come il

carattere di Cynara e tenero e dolce all’interno come l’animo della ragazza, doveva essere di colore viola, come i suoi occhi. Scolymus, invece deriva dal greco e significa appuntito e fa riferimento alla forma, non di rado allungata di alcuni tipi di carciofo. Nacque così

il carciofo Cynara Scolymus. Il carciofo è una verdura sana che contiene: sodio, potassio, calcio, fosforo, vitamine (A, B, B2, C e PP), acido malico, acido citrico, tannini e zuccheri. Viene coltivato in Italia, in particolare in Puglia, Lazio, Campania, Sicilia e Toscana, ma anche in Spagna e in Francia. Matura in autunno e in primavera: viene infatti raccolto tra ottobre e giugno. Questo ortaggio si presenta a forma di fiore, con foglie a punta e un gambo lungo e ruvido. Il carciofo può essere con o senza spine, grosso o allungato, variare da colori intensi del verde a toni violacei; la pianta può raggiungere anche un metro e mezzo di altezza, con fiori azzurri-violacei e con frutti di forma oblunga di colore grigio-bruno. Ha un gusto leggermente amaro e un odore intenso e si può cucinare in diverse modalità.

classe 5ª b scuola primaria capoluogoistituto comprensivo 2, montichiari (bs)

PreparazioneTagliare le fragole e metterle a macerare nel vino. Affettare lo scalogno e soffriggerlo in padella con olio; poi aggiungere il riso e tostarlo per un minuto. Sfumare il riso con il vino delle fragole. Salare, ag-giungere il pepe rosa tritato grossolanamente. Ini-ziare a cuocere aggiungendo poco per volta il brodo vegetale preparato precedentemente con carota, sedano e cipolla. A metà cottura unire le fragole e a fine cottura mantecare con parmigiano e burro. Completare con erba cipollina e pezzetti di fragola.

La ricettaRisottoalle fragole

classe 4ª b scuola primaria capoluogoistituto comprensivo 2, montichiari (bs)

Ingredienti

15 fragole

1 bicchiere di vino bianco

1 scalogno

Olio300 grammi di riso

Sale, pepe rosa q.b.

Brodo vegetale q.b.

Acqua calda q.b.

Burro, parmigiano erba cipollina q.b.

Il carciofo che avventura!Un ortaggio strano, ma buono

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Da tre anni “suonati” ormai per bresciani e limitrofi, entusiasti o scettici che fossero, la metro è entrata a far parte, oltre che del sistema dei trasporti cittadino, anche un po’ delle loro abitudi-ni. E se uno degli obiettivi prin-cipali di una serie di interventi sulla mobilità –metro inclusa- è la graduale (si spera inesorabi-le) riduzione delle auto in città, non secondario l’intento di pro-muovere alcuni importanti temi: l’attenzione nei confronti di am-biente e salute e la promozione della socializzazione. Scegliere di muoversi in metro -o con altri mezzi diversi dalla propria au-to- infatti non solo contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dei nostri spostamenti, ma crea anche nuove occasioni di socia-lizzazione.Per festeggiare il terzo anno di vita compiuto della metropoli-tana il Gruppo Brescia Mobilità e Metro Brescia, in collabora-zione con il Comune di Brescia, ha quindi pensato a un proget-to che mettesse in evidenza i ri-svolti positivi delle nostre scelte anche in termini di spostamenti. È nato così “My metro, my city, my way”, un grande contenito-re di iniziative che, a partire da maggio, coinvolgeranno a più tappe e a più riprese le stazio-ni della metropolitana, all’interno e all’esterno, in collaborazione con alcune realtà del territorio. Si comincia con due serie di incon-tri dedicate ad ambiente e sa-lute durante la prima settimana di maggio: “Appunti di Viaggio”, realizzata in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Brescia, e “Let’s Metro Move”, in sinergia con Marathon Sport Center.Appunti di viaggio vedrà la sta-zione metro Vittoria ospitare un ciclo di brevi conversazioni sul tema della salute e del vivere in modo eco-sostenibile: giorna-listi e speaker si alterneranno nei tre appuntamenti previsti per intervistare medici speciali-sti che daranno consigli per vi-vere meglio. Relatori saranno la dottoressa Marialma Berlendis,

dirigente all’Unità Operativa di Pneumologia degli Spedali Ci-vili di Brescia, il dottor Umber-to Valentini, direttore dell’Unità Operativa di Diabetologia degli Spedali Civili di Brescia, e il dot-tor Angelo Bianchetti, responsa-bile del Dipartimento di Medicina e Riabilitazione all’Istituto Clinico Sant’Anna. Let’s Metro Move in-vece saranno tre laboratori all’e-sterno della stazione di San Polo Parco dedicati a diverse fasce di età e finalizzati ad incentiva-re l’adozione di uno stile di vita più sano e dinamico: dopo una serie di test semplici e diverten-ti verrà rilasciata ai partecipanti una scheda personalizzata con suggerimenti per migliorare la propria vita quotidiana attraver-so il movimento. Due iniziative semplici dunque ma importanti, che si propongono di promuo-vere una cultura dello “stare

bene” nella propria città, incen-tivando l’adozione di stili di vita e comportamenti salutari. Un pri-mo passo che il Gruppo Brescia Mobilità, insieme alle società partecipate, vuole compiere nel-la direzione di una riflessione e di una comunicazione dedicate alla salute pubblica: la mobilità dolce ne rappresenta infatti un importante tassello, sia come scelta responsabile dei cittadi-ni che può portar loro vantag-gi diretti, sia come elemento di un più armonico e benefico sviluppo della città. My metro, my city, my way proseguirà poi nei prossimi mesi: oltre a eventi e iniziative, sono previste anche installazioni all’inter-no delle stazioni, dei treni e nelle piazze di accesso alla metro-politana.

Al via da maggio “Appunti di viaggio” e “Let’s Metro Move”Brescia festeggia così il terzo compleanno della metropolitana cittadina

Alla fermata della metro Salute e ambiente

BresciaSOStenibile

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VOLTA<

“La mobilità dolce rappresenta un importante tassello della salute pubblica, sia come scelta responsabile dei cittadini, sia come elemento di un più armonico sviluppo della città”

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Diventare per un anno intero il centro culturale del nostro Pa-ese: è questo che si chiede a Mantova nel 2016 dopo l’ele-zione a Capitale Italiana della Cultura. Molti sono quindi gli eventi e le manifestazioni che la città si prepara ad ospita-re. Dal 27 al 29 maggio sarà il turno di Mantova Creativa, il festival giunto alla sua sesta edizione, si propone di mostra-re i luoghi e i patrimoni della città dei Gonzaga con gli occhi della creatività.

Il filo rosso degli eventi in ca-lendario per il 2016 è “Cult”, abbreviazione della parola “cultura”, proprio in onore del riconoscimento ricevuto che promuove Mantova a icona di eccellenza sotto molti punti di vista. Il territorio mantovano è chiamato quindi a sprigio-nare tutto il suo spirito creati-vo e quello delle persone che lo abitano. Mantova Creativa proporrà decine di artisti, tra i quali attori, musicisti e balleri-ni, ma anche progettisti e chef che animeranno i luoghi e le vie della città così da renderla uni-ca e inimitabile. Molte saranno le partecipazioni prestigiose: in primo piano lo scultore giap-ponese Hidetoshi Nagasa-wa, che realizzerà un’opera in esclusiva per Palazzo Duca-le; parteciperanno inoltre due maestri della fotografia noti in tutto il mondo come Franco Fontana e Giovanni Gastel, ol-tre al critico d’arte Renato Ba-rilli. Mantova Creativa libera la fantasia anche culinaria; pro-verà infatti a stuzzicare anche i palati: ristoranti, osterie e bar

scenderanno in campo per va-lorizzare il ricchissimo patrimo-nio gastronomico del territorio mantovano, cercando di inno-vare e sorprendere. Oltre ai locali, anche le scuo-le, come il liceo artistico “Giulio Romano” e l’Accademia di Bel-le Arti di Verona, e numerose associazioni cittadine e non, come i Giovani di Confagricol-tura ANGA Mantova, l’Ordi-ne degli Architetti di Mantova, Verona Creative e molte altre ancora, lavoreranno all’uniso-no con il Comune e la Regione

con l’obiettivo di consegnare al pubblico un’edizione indi-menticabile. Inoltre partner del festival è Trame Sonore – Man-tova Chamber Music Festival, ovvero la manifestazione orga-nizzata dall’Orchestra da Ca-mera di Mantova, che farà da colonna sonora alla tre giorni di Mantova Creativa intervenen-do con performance musicali.Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.mantovacreativa.it

Gianluca Zanardi

Dal 27 al 29 maggio eventi con artisti, progettisti e chef alla scoperta dei “volti creativi” della città

La Capitale Italiana della Cultura si rivela con il festival Mantova Creativa 2016

“Il filo rosso degli eventi per il 2016 è Cult, abbreviazione di cultura, in onore del riconoscimento ricevuto dalla città di Mantova”

MantovaSOStenibile

L’ambiente è una delle più grandi risorse che abbiamo a disposi-zione, per questo motivo è ne-cessario preservarlo partendo da gesti quotidiani apparente-mente insignificanti ma che nel loro piccolo fanno la differenza: il riuso e il riciclo sono tra questi. Parlarne a bambini e ragazzi, tra le mura delle proprie scuole ma anche e soprattutto all’aria aper-ta, magari in un parco, significa innescare scintille di consapevo-lezza costruttiva. Per questo lo scorso aprile, nelle giornate dal 22 al 24 sono stati soprattutto le nuove generazioni le prota-goniste dell’evento realizzato a Castiglione delle Stiviere (Mn) in occasione della Giornata Mon-diale della Terra -celebrata per la prima volta il 22 aprile del 1970 per portare alla ribalta la neces-sità di salvaguardare il nostro Pianeta-. Numerosissime le ini-ziative che si sono succedute, anche con la pioggia, dal venerdì alla domenica negli ampi e ver-dissimi spazi del Parco Desen-zani. Il 22 lì c’eravamo anche noi in una folla colorata e festante di scolaresche, ma anche tra car-riole, bottiglie e oggetti di scrto vari reinventati. Il 22 aprile, infatti, vera e propria data della Giorna-

ta della Terra, è stata l’occasione per alunni e maestre di condivi-dere una mattinata ricreativa e allo stesso tempo formativa, per immergersi nel tema della soste-nibilità.In questa importante ricorrenza al parco Desenzani il fermento è stato generale: tra canti di bam-bini al suono di strumenti “alter-nativi” realizzati con bottiglie di plastica e non solo, si poteva incappare in numerosi oggetti e decorazioni creati con materiali di scarto reinventati, laboratori di riuso creativo, premiazioni, in-contri formativi, ecc. La giornata è stata anche momento conclu-sivo di alcuni progetti promos-si e condotti dalla Cooperativa sociale bresciana Cauto nelle scuole di diverso grado di Ca-stiglione delle Stiviere. Tra que-sti anche il progetto Ortobello, che ha coinvolto nella sua parte finale infoSOStenibile in due del-le classi interessate che, in un momento dedicato della giorna-ta, hanno contribuito a illustrare quanto fatto insieme: piccoli orti “ospitati” in vecchi guanti da cu-cina, scarpe ormai troppo stret-te o pneumatici inutilizzabili.

Iolanda Stanzione

Il 22 aprile alunni e maestre hanno condiviso una mattinata ricreativa e formativa per festeggiare il giorno dedicato alla salvaguardia del nostro Pianeta

La Giornata della Terra al parco Desenzanidi Castiglione delle Stiviere (Mn)

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infoSOStenibile sbarca a Como alla scoperta de L’Isola che c’èSi inaugura la collaborazione fra il nostro periodico el’associazione comasca del Distretto di Economia Solidale

ComoSOStenibile

Dal mese di aprile il mensile info-SOStenibile è sbarcato nella cit-tà di Renzo e Lucia e grazie alla collaborazione con l’associa-zione “L’Isola che c’è” dai pros-simi numeri il nostro periodico racconterà il territorio di Como e provincia con particolare at-tenzione agli eventi e al mondo della sostenibilità, a tutte quelle associazioni, aziende e istituzio-ni che operano in favore di stili di vita più attenti all’ambiente e alle persone. A distribuire infoSO-

Stenibile a Como e dintorni sarà Urban Bike Courier, una realtà naturalmente legata a doppio fi-lo con la mobilità sostenibile che condividerà con noi la mission di portare in case, negozi, uffici, enti e fiere un’informazione utile, positiva e propositiva all’insegna delle buone pratiche del cittadi-no e della green economy.L’isola che c’è è un’associazio-ne di promozione sociale nata nel 2005 per rappresentare il di-stretto comasco di

economia so-lidale (DES). Dalle La On-lus coinvolge una varietà di soggetti del territorio po-nendosi co-me finalità la costruzione di un sistema locale di re-lazione e di scambio basato su stili di produzione, di consumo e di vita sostenibili, solidali e di

qualità. Per farlo collabora e dialoga quotidianamente con le amministrazioni locali che, insieme ai cittadini e ai sog-getti di economia solidale, sono i suoi interlocutori privi-

legiati. L’isola che c’è agisce at-traverso la facilitazione di rete, la promozione della sostenibilità e la progettazione partecipata ed è attiva in diversi ambiti; in par-ticolare si occupa di consumo responsabile e di filiera corta, soprattutto nel settore agricolo-alimentare e in quello energetico, nonché di rifiuti, specialmente attraverso proposte di riciclo, riuso e baratto. Tra le principali

attività di promozio-ne citiamo la “Fiera provinciale dell’eco-nomia so-lidale e del consumo consape-vole” (nel 2013 si è

svolta la decima edizione con 220 realtà coinvolte, 180 espo-sitori e circa 20mila presenze), la mappatura del territorio con le “Pagine Arcobaleno” (oltre 300 realtà censite) e la gestione di un sito web (www.lisolachece.org) che può fregiarsi di centinaia di visite quotidiane. Le tematiche legate all’economia solidale so-no numerose, potenzialmente dispersive, complesse, ma L’i-sola che c’è nel corso degli an-ni ha sviluppato molti progetti compositi e, anche in virtù del-la collaborazione con partner di settore, ha acquisito compe-tenze e conoscenze trasversali, le quali consentono di fornire (in autonomia o cooperando con altri attori della rete) servizi sia

formativi che informativi puntua-li e di qualità. Numerosissime le iniziative architettate e realizza-te, fra le tante ricordiamo “Como Car Pooling – Kilometri Kondivi-si”, originale sperimentazione di mobilità sostenibile, “- RIFIUTI + VALORE”, progetto svolto in collaborazione con il Comune di Como e l’associazione Rete Clima avente l’obiettivo di inter-venire sul ciclo dei rifiuti del ca-poluogo lariano, collaborando con commercianti e cittadini per prevenire la produzione di rifiuti e ridurla attraverso la valorizza-zione degli scarti. Di particolare rilevanza anche “EnergiCOMO”, progetto del 2011 incentrato sulle energie rinnovabili durante il quale sono stati messi a pun-to strumenti quali lo Sportello Energia, il Gruppo d’Acquisto Solidale Fotovoltaico (GASFV) e la Diagnosi Energetica Light (DEL), che continuano a coinvol-gere decine di famiglie insieme a molte aziende del settore, così come “Investire il capitale delle relazioni”, progetto co-finanziato da Fondazione Cariplo (come molti altri eventi) con l’obietti-vo di consolidare e rafforzare le capacità dell’associazione di animazione della rete, al fine di ampliare il suo bacino di utenza in termini di numeri e di territorio. L’interesse per i più picco-li si invera regolarmente grazie all’organizzazione di percorsi didattici per le scuole legati al-la sostenibilità (uso del denaro e consumo consapevole, orti e stagionalità, filiera corta e con-sumo responsabile) e di campi estivi immersi nella natura. Co-sì, freschi dell’esperienza del-la prima edizione di NOW (6-8 maggio, Villa Eba, Cernobbio), festival della sostenibilità futura a partire dalle buone pratiche del quotidiano, ennesima fatica della quanto mai zelante Isola che c’è, non ci resta che rimane-re sintonizzati su queste pagine alla sezione ComoSOStenibile, in attesa del prossimo episodio. Noi di infoSOStenibile abbiamo già risposto “presente”.

D. A.

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Il progetto di mobilità sostenibile, rigorosamente a pedali, conquista Como

Urban Bike Courier, tutti in sella

Da qualche tempo una flotta a pedali, ecologica e innovati-va, ha fatto irruzione nel centro storico di Como: il suo nome è Urban Bike Courier. La pacifica invasione di bicicli e tricicli a pe-dalata assistita (ma nella squa-dra militano anche furgoncini gpl e mezzi elettrici) nasce dall’i-dea di giovani manager con una decennale esperienza profes-sionale maturata presso grandi aziende profit e non, i quali nel 2013 decisero di unire forze e ingegno costituendo la Coope-rativa Sociale360. Questa realtà nasce con l’intento di mettere a disposizione le competenze dei suoi attori al servizio degli altri, realizzando progetti di sviluppo imprenditoriale che incrementi-

no la qualità della vita e migliori-no le condizioni ambientali nelle città, dedicando particolare at-tenzione all’inclusione sociale di soggetti svantaggiati attraverso il loro impiego.Da questi virtuosi presuppo-sti scaturisce il progetto Ur-ban Bike, un sistema urbano di consegne di merce e prodotti alimentari a domicilio, integrato al trasporto di persone nel se-gno della sostenibilità. Merce pesante recapitata da mezzi leg-geri a emissioni zero, un concept tanto semplice quanto prezioso per le vie respiratorie dei cittadini e un’area urbana assai provata dal traffico, commerciale, priva-to e turistico, come quella del ca-poluogo lariano. “Meno rumore,

meno inquinamento …più spa-zio nelle vie della città” recita lo slogan dei primi ciclo-corrieri d’I-talia, regolarmente iscritti all’Albo degli Autotrasportatori e in gra-do di erogare molteplici servizi di pubblica utilità, a partire dalla capillare delivery presso l’intera ZTL dal lunedì al sabato (la do-menica su prenotazione), che garantisce inoltre il trasporto di prodotti alimentari freschi grazie all’utilizzo di specifici box isoter-mici sigillati con schiuma poliu-retanica e refrigerati da piastre eutettiche. Transit Point offre in-vece la possibilità di depositare le merci di corrieri, residenti e ne-gozianti all’interno di una micro-piattaforma logistica ubicata in via Simone da Locarno/angolo

via T. Grossi (adiacente al centro storico di Como): l’hub, certifica-to Haccp, è dotato di una cella frigorifera per lo stoccaggio di articoli deperibili. La strutturata offerta di Urban Bike non si fer-ma qui e mette a disposizione di ognuno numerose altre pre-stazioni come Food@home, la spesa che non pesa a domicilio, il trasporto farmaci con ricetta, tour turistici per le vie del centro città e noleggio bike cargo per cittadini e villeggianti, nonché la distribuzione di volantini. Due fiori all’occhiello del progetto sono certamente Ciclotaxi, de-dicato soprattutto a soggetti fra-gili quali anziani, disabili e donne in gravidanza, e Save my life, il servizio notturno di ciclo-navetta per riaccompagnare a casa gio-vani “provati” dalle scorribande notturne del weekend. «Siamo focalizzati nell’offerta di traspor-to e city logistica per il poten-ziamento dell’ultimo miglio nelle città con ZTL –spiega Alessan-dro Bartolone, amministratore e presidente della cooperativa– l’intenzione è quella di ridurre la

congestione del traffico a moto-re, le emissioni di carbonio e l’in-quinamento acustico nei centri urbani. Non siamo però riducibili alla definizione di pony express, le nostre attività a sfondo sociale ci rendono un importante valore aggiunto per la comunità». Ol-tre a incentivare l’inquinamento atmosferico, la circolazione di autovetture e furgoni nei centri storici aumenta infatti l’indice di pericolosità delle strade renden-do quest’ultime via via più inac-cessibili ai pedoni, costretti poi a dipendere dalle quattro ruote per ogni minimo spostamento. Non solo: con Urban Bike è pos-sibile anche noleggiare, per un giorno o più, in base alle esigen-ze. A partire dallo scorso mese di aprile Urban Bike Courier è distributore ufficiale di infoSO-Stenibile su Como. Per affiliarsi e diventare punto di distribuzio-ne della testata basta contattare la direzione all’indirizzo [email protected] o al numero 320 2650706.

Davide Albanese

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Dall’energia alla nutraceutica, dalla sostenibilità ambientale al-la salute: per tre giorni il salone delle tecnologie rinnovabili Bio-Energy ha trasformato Cremona in un punto di riferimento nazio-nale per il confronto e l’appro-fondimento sulla bioeconomia a 360 gradi. La manifestazione si è aperta con un dato rivelatore dell’importanza dei temi trattati: negli ultimi cinque anni la quan-tità di elettricità prodotta dalle bioenergie è cresciuta del 98%. Un mercato in esponenziale svi-luppo, per il quale è importante determinare la direzione futura, o meglio, il ciclo futuro.Sulla circular economy si è con-centrato l’intero calendario di eventi di questa edizione di Bio-Energy, che è stata contenitore di altri due importanti eventi: la Green Chemistry Conference and Exhibition e la Food Waste Management Conference. Chi-mica verde e spreco alimentare dunque: due tematiche salda-mente connesse con la pro-duzione di bioenergia e con la creazione di un ciclo virtuoso nel quale lo scarto di un settore di-viene energia per un altro.

Da scarti a risorse Il caso della canapa

Un emblematico esempio è co-stituito dalla canapa, la cui col-tivazione è oggetto di recente riscoperta dopo oltre mezzo

secolo di abbandono. La neo-nata associazione Federcanapa ha acceso i riflettori su questa cultivar dall’incredibile versatili-tà: il suo impiego è possibile nel campo dell’industria tessile, nel-la bioedilizia, nella farmacopea, nella cosmesi e nella nutraceuti-ca. Da scarto a risorsa, lungo un percorso trasversale tra diverse filiere: così l’economia circolare diventa virtuosa. In molte occa-sioni è emerso quanto bioeco-

nomia e innovazione siano un binomio imprescindibile: è pro-prio sul fronte dell’avanzamento scientifico e tecnologico che si gioca la sfida della sostenibilità e della plurima trasformazione degli scarti in risorse ancora uti-lizzabili all’interno della stessa o di altre filiere.

Best Practices 2016

Alle innovazioni è stato quin-di dedicato un ampio spazio, non solo all’interno delle singo-le conferenze, ma anche grazie al conferimento dei premi Best Practices 2016. L’azienda Nam (Nano Analysis Materials) di Vige-vano si è classificata prima nella categoria Chimica Verde Inno-vazione, dedicata alle eccellenze nella creazione di bioprodotti. Il secondo posto è stato assegna-to a Edizero, azienda attiva nel campo dell’architettura sosteni-bile di Guspini e il terzo posto a Domogel, azienda specializzata in prodotti per il settore gelate-ria con sede a Costa di Mezzate, nella bergamasca. Nella cate-goria Biogas, rivolta alle aziende che si sono distinte nel settore

del-le bio-mas-se, il primo pre-mio è stato assegnato a Ca-raverde Energia di Caravag-gio. Successivamente si sono classificate la foggiana A.R.T.E di Cerignola e, alterzo posto, la bolognese Agrobioenergia di Medicina. Una menzione spe-ciale è stata assegnata a Bio-on di Bologna e a Policarta di Bas-sano in Teverina nel viterbese, nell’ambito delle biotecnologie applicate alla realizzazione di prodotti completamente natu-rali. Quest’ultimo è un campo vasto, vastissimo, al quale Bio-Energy ha voluto riconoscere ampio spazio, anche dal punto di vista fisico, grazie all’esposi-zione di innovazioni con un tratto comune: essere sostenibili.In esposizione materiali rivolu-zionari, come biogomme com-poste da una matrice siliconica e particelle derivanti da amido o

scar-ti ali-

mentari; spugne

magnetiche in poliuretano in gra-

do di limitare i danni in caso di disastri navali o industriali; carta idrorepellente, antibatte-rica e antimicotica. Non sono mancate le proposte volte a ren-dere più sostenibile il quotidiano, aumentando anche la percezio-ne del benessere: è il caso del cuscino per la terapia del caldo e del freddo in cotone, feltro e mela essiccata, oppure della cover per smartphone in legno di cirmolo in grado di limitare gli effetti negativi delle radiazioni dei telefoni cellulari. La materia si rivela così sempre più duttile mano a mano che le tecnologie ci permettono di estrapolarne ogni potenzialità: ogni rifiuto è sempre più una risorsa da non sprecare.

Martina Pugno

BioEnergy: presentate a Cremona le potenzialità della bioeconomiaAl salone delle tecnologie rinnovabili l’occasione di dibattito e confronto sull’economia circolare e l’innovazione sostenibile

CremonaSOStenibile

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Ingresso libero e strutture al co-perto garantite per la sedicesi-ma edizione della kermesse “Lo Spirito del Pianeta” di Chiuduno, che si svolgerà a partire dal 27 maggio fino al 12 giugno 2016. Il festival indigeno unico in Ita-lia quest’anno diventa interna-zionale e propone un’edizione itinerante in Australia dal 16 al 27 novembre 2016 con i tribal gathering, i raduni di tribù abo-rigene, inseriti anche nel fitto calendario della rassegna loca-le con nomi famosi come il Pow Wow degli indiani d’America, i raduni di inca, aborigeni, amaz-zoni, mesoamericani e popoli del Pacifico. Non mancheran-no delle giornate dedicate alle tribù dell’Africa e alle minoranze etniche dei popoli Sefarditi del Mediterraneo e ad altri gruppi provenienti da ogni angolo del pianeta; un mappamondo a mi-sura d’uomo, fatto di incontri, conferenze, cibi e curiosità su popoli molto distanti tra loro, ma uniti sempre dall’umanità e dalla voglia di scambio, di confronto e di riconoscimento. Quest’anno

le novità sono molte: si parte con l’apertura al Parco di Chiuduno il 27 maggio e l’inaugurazione di un Mohai, le famose statue di Rapa Nui, costruito in loco da-gli aborigeni con un monolite di

Credaro; si prosegue l’1 giugno alle ore 11 con il Flash Mob a Milano in Piazza Castello, dove 100 rappresentanti di popola-zioni indigene da tutto il mon-do giungeranno in tram, metro

e dalle strade del centro per un rituale di “richiamo” con delle conchiglie molto particolari, per poi incontrare il sindaco Pisapia attorno alle ore 12. A sostenere la sensibilizzazione all’aiuto e al rispetto delle mino-ranze e della salute del nostro pianeta sono le parole di Papa Francesco pronunciate a mag-gio 2014 alla delegazione di po-poli indigeni de “Lo Spirito del Pianeta”: «Rispettare l’ambiente e i popoli indigeni».Una carrellata di eventi, inol-tre, si succederà nel parco di Chiuduno, dove andranno in

scena in simultanea le culture indigene locali delle Orobie; sa-rà dedicato poi spazio anche al benessere, ai rimedi naturali e all’ambiente; quest’anno, infatti, oltre a replicare la tradizionale manifestazione che coinvolge popolazioni indigene e minoran-ze etniche nel mondo, in primo piano anche l’ambiente. A que-sto proposito Naturalmenre, una cordata di associazioni italiane che lottano per il rispetto e la tutela dell’ambiente (tra cui an-che Greenpeace, Legambiente e WWF), organizza un fitto pro-gramma di eventi e conferenze legate all’ambiente. L’organizzazione è inoltre atten-ta alla sostenibilità della mani-festazione; nell’edizione 2015 l’utilizzo di stoviglie in Mater-bi ha permesso di riciclare ben il 77% dei rifiuti prodotti durante le giornate dell’evento, convertiti in compost utilizzabile per la con-cimazione. Per i dettagli della programmazione: www.lospiritodelpianeta.it

Vanessa Gritti

Uno spirito planetario nel rispetto dell’ambiente e dei popoliAl via l’edizione 2016 de Lo Spirito del PianetaMolte novità e un occhio di riguardo all’ambiente

“Il festival indigeno unico in Italia quest’anno diventa internazionale e propone un’edizione itinerante in Australia dal 16 al 27 novembre 2016 con i tribal gathering”

Società

LO S P I R I TO DEL P IANETACH IUDUNO - BERGAMO - I TALYdal 27 Maggio al 12 Giugno 2016 a Chiuduno (BG)

CANTI E DANZE TRADIZIONALIFIERA ARTIGIANATO ETNICO

PUNTI DI RISTOROLABORATORI E CONFERENZE

www.lospiritodelpianeta.it

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È maggio il mese che ogni an-no inaugura la stagione delle gite fuori porta, una consue-tudine che ormai ha un che di storico. Ma per rispettare davvero la tradizione bisogna che si prenda il treno: forse non tutti lo sanno, ma la prima ferrovia italiana venne inaugu-rata a Napoli nel 1839 proprio per permettere alla corte reale di recarsi alla Reggia di Porti-ci, allora residenza estiva della famiglia borbonica. La capa-tina in luoghi di villeggiatura diventa un fenomeno virale, alcuni napoletani arrivano a in-

debitarsi pur di fare anche loro la gita fuori porta. Oggi per for-tuna è uno sfizio alla portata di tutti e con i primi cenni di bella stagione si comincia a uscire dai confini della città in cerca di pace, e non solo in Campa-nia, ma in tutta Italia: spiagge, montagne, campagne, laghi, castelli, in base a quello che la propria regione ha da offrire. È il caso della proposta delle associazioni Ferrovia del Bas-so Sebino e Ferrovia Turistica Camuna, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Nucleo

Onlus e con la Fondazione FS: l’iniziativa TrenoBLU, giun-ta alla sua 23esima edizione, porterà milanesi (con parten-za dalla Stazione Centrale) e bergamaschi alla scoperta del Lago d’Iseo e dei suoi dintor-ni, senza tralasciare piccole piacevoli località lombarde e chicche gastronomiche da leccarsi i baffi. Oggi come allora, è proprio il caso di dirlo, perché i pas-seggeri viaggeranno su treni storici a vapore, trainati dalla mitica Signorina, una sbuf-fante locomotiva del 1913. Appuntamenti in programma da maggio a luglio, poi da set-tembre a novembre, principal-mente lungo la linea turistica Palazzolo sull’Oglio - Paratico Sarnico. Per chi volesse gode-re di un’esperienza completa, sono disponibili proposte a pacchetto completo, com-prensive di viaggio in treno, escursione in battello, pranzo tipico e visite ai borghi. Il 18-19-25-26 giugno e il 2-3 luglio il collegamento con l’originale kermesse The Floating Piers dell’artista bulgaro-americano Christo, che tra metà giugno e l’inizio di luglio collegherà Monteisola a Sulzano e all’i-soletta di San Paolo con delle passerelle galleggianti. Quindi, se davvero tutto il mondo è pa-ese, perché non dirlo? Facem-moci ‘nu viaggio.

Partono a maggio i treni del gustoalla scoperta della Lombardia per gite fuori porta

Io quasi quasi prendo il TrenoBLU Società

➜ 15 maggio > Delitto sul Sebino Express: rappresentazione teatrale in viaggio➜ 15 maggio > Treno di Primavera: alla scoperta del Lago d’Iseo➜ 29 maggio > Festival dei Laghi e 140° anniversario Ferrovia Palazzolo - Paratico Sarnico➜ 18-19 / 25-26 giugno e 2-3 luglio > Collegamento per The Floating Piers➜ 11 settembre > 150° anniversario della ferrovia Brescia - Cremona➜ 25 settembre > Sagra e Palio dell’oca a Mortara➜ 2 ottobre > Tra storia e fede in Valsesia➜ 16 ottobre > Sapori di Valtellina➜ 20 novembre > Festa del Torrone a Cremona➜ 27 novembre e 4/8 dicembre > Mercati natalizi di Trento

Per il programma completo: www.ferrovieturistiche.it

Appuntamentiin programma

“L’iniziativa TrenoBLU, giunta allasua 23ª edizione, porterà milanesie bergamaschi alla scoperta del Lago d’Iseo e dei suoi dintorni”

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May is the month that each year welcomes the season of trips out of town, a custom that has almost become a tradition. But to truly respect this tradition, we must take the train: perhaps not everyone knows, but the first Italian railway was inaugu-rated in Naples in 1839 so that

the royal court could travel to the Palace of Portici, the then summer residence of the Bour-bon family. Getaways in holiday resorts soon became a wide-spread phenomenon, and some Neapolitans got into debt just so that they could take a trip away. Today, fortunately, it’s a desire that is within everyone’s reach, and with the first signs of spring we begin to leave the confines of the city in search of peace and tranquillity, not just in Campania, but the whole of Italy: beaches, mountains, countryside, lakes and castles, according to what each region has to offer. The offer from the associations Fer-rovia del Basso Sebino (Lower Sebino Railway) and Ferrovia Tu-ristica Camuna (Camuna Tourist Railway), in collaboration with Il

Nucleo Onlus social cooperative and the Fondazione FS, the Tre-noBLU initiative, now in its 23rd year, will transport people from Milan (departure from Stazione Centrale – Central Station) and Bergamo in discovery of Lake Iseo and the surrounding area, visiting some of Lombardy’s small picturesque villages and enjoying mouth-watering gas-tronomic delights. Today, as in yesteryear, it has to be said, be-cause passengers will travel on old steam trains, pulled by the legendary Signorina, a puffing locomotive dating back to 1913. Events are scheduled from May to July and then again from Sep-tember to November, mainly along the Palazzolo sull’Oglio – Paratico Sarnico tourist line. A full package is available for any-one wishing to enjoy a complete experience, which includes a ride on the train, a boat trip, a typical lunch and visits to some

local villages. On 18-19 and 25-26 June and 2-3 July, the train will travel to the unique event, “The Floating Piers” by the Bul-garian-American artist Christo, which between mid-June and the beginning of July will con-nect Monteisola to Sulzano and the small island of San Paolo us-ing floating boardwalks. There-fore, if the world is truly the same wherever you go, then why not say it? Facemmoci ‘nu viaggio - let’s take a trip.

“The TrenoBLU initiative, now in its 23rd year, takes people from Milan and Bergamo in discovery of Lake Iseo and the surrounding area”

Articoli tradotti in lingua straniera dalla società di traduzioni ViceVersaGroup -

Translations & Multilingual services www.viceversagroup.it

➜ 15 may > Murder on the Sebino Express: a theatre performance on board➜ 15 may > Spring train in discovery of Lake Iseo➜ 29 may > Festival of the Lakes and 140th anniversary of the Palazzolo - Paratico Sarnico railway line➜ 18-19 / 25-26 June and 2-3 July > Trip to The Floating Piers➜ 11 September > 150th anniversary of the Brescia - Cremona railway➜ 25 September > Goose Festival and “Palio” in Mortara➜ 2 october > Among faith and history in Valsesia➜ 16 october > Flavours of Valtellina➜ 20 november > Nougat Festival in Cremona➜ 27 november and 4/8 december > Christmas Markets in Trento

For the full programme: www.ferrovieturistiche.it

Events scheduled

Perhaps I’ll takethe TrenoBLU The “train of flavours” service begins again in May, in discovery of Lombardy, for a spot of sightseeing

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Gli specialisti a Bergamoper il posizionamento deisiti sui motori di ricerca

Non siamo il tuo partnerideale

Con noi tifarai trovare in prima paginasu

Ti piace giocare

a nascondino?

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Racchiusa dall’incoraggiante cornice di un auditorium gremito, si è conclusa in data 18 aprile la 7a edizione del progetto “Sorella Terra 2016”. A siglare il termine dell’ormai tradizionale percorso, costituito dall’avvicendarsi tra gennaio e marzo di laborato-ri formativi presso diversi istituti superiori, il convegno “Una nuo-va etica per la Terra: tra cambia-menti climatici e buone pratiche”. Una mattinata assai intensa e ricca di interventi ha regalato all’entusiasta e giovanissima pla-tea spunti di riflessione preziosi; sulla scorta dei temi scottanti di-scussi nell’Enciclica Laudato si’, degli accordi stipulati alla recen-te Cop 21 di Parigi e dell’eredità lasciataci da Expo, gli ospiti del simposio, accompagnati dal vol-to di Bergamo TV, Simona Be-fani, hanno dato voce alle più disparate sfaccettature della grande questione ambientale. Così, dall’immancabile lectio a tutto campo del professor Valle, si è passati alle calorose esor-tazioni al cambiamento dell’as-sessore lombardo all’ambiente Claudia Maria Terzi, per arrivare al sentito discorso dedicato alla fame nel mondo del Vescovo di Bergamo, monsignor France-sco Beschi. Non sono mancati i suggerimenti figli di un’ottica industriale sana, come quelli di Roberto Sancinelli, Presidente di Montello S.p.a., che ha illustrato il lavoro di riciclo e rivalorizzazione svolto dalla sua azienda. Altret-tanto sagge le parole spese da Giorgio Fornoni, audace inviato di Report, e Giangi Milesi, Pre-sidente di Cesvi. Fra tutti questi autorevoli nomi siamo riusciti a scambiare qualche battuta con Mario Tozzi, noto geologo, divul-gatore, conduttore televisivo e saggista, da sempre coinvolto in veste di esimio esperto nei dibat-titi riguardanti degrado ambien-tale, energie rinnovabili e stili di vita sostenibili.

Dottor Tozzi, un recente rapporto stilato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia ci dice che l’Italia è il paese al mondo dove l’energia solare è maggiormente utilizzata: l’8% dei suoi

consumi energetici è coperto dal fotovoltaico. È il segno di un cambiamento finalmente in atto? Possiamo concederci uno spiraglio di ottimismo? Sono sicuramente segnali molto positivi, soprattutto se pensiamo che fino a dieci anni fa nessuno ci scommetteva, era anzi opi-nione diffusa che col sole non avremmo mai combinato nulla. Ricordiamo però che la svolta riguarda per lo più le energie rin-novabili nuove, eolico e fotovol-taico, utilizzate ancora in modo decentrato. Per le centrali idroe-lettriche il discorso non vale, ad esempio.

Nel suo ultimo libro edito da Einaudi “Tecnobarocco. Tecnologie inutili e altri disastri”, lei, da scienziato, prende posizione contro la tendenza della ricerca a sviluppare tecnologie superflue e dannose. Qual è l’opinione della comunità scientifica a riguardo?

La maggior parte dei miei colle-ghi accoglie sempre con gioia ogni nuovo ritrovato della tec-nica. Spesso però il cosiddetto progresso tecnologico risulta fu-tile, non migliora le nostre vite e serve solo ad alimentare i circuiti economici dei produttori. Erava-mo più felici prima, forse.

Secondo lei una politica come quella della decrescita felice illustrata dal filosofo ed economista Serge Latouche è auspicabile?

La trovo già in atto. Quando un paese smette di crescere per 24 bimestri è già in decrescita. L’accrescimento eterno del PIL è fisicamente impossibile a causa della finitezza delle risorse. Il ca-pitale economico si basa sul ca-pitale naturale, ma quest’ultimo è fisso e destinato ad esaurire. È necessario anticipare i tempi per evitare i traumi, i risvolti infelici della decrescita.

Oggi si è parlato molto dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Ritiene che

questo documento, al netto della sua originalità e della sua vis retorica, sortirà degli effetti concreti? Riuscirà a persuadere realmente cattolici e non a cambiare mentalità?

Dal punto di vista culturale la sua importanza è stata enorme, mentre le ripercussioni pratiche dei suoi contenuti sono prossime allo zero. Le politiche ambientali non sono state influenzate dalle rivoluzionarie parole del Ponte-fice, anche gli stessi cattolici ne ignorano l’insegnamento. Ep-pure il modo in cui l’uomo abita la terra dovrebbe essere il tema etico per eccellenza.

Crede che l’Italia riuscirà a tagliare le emissioni inquinanti del 50% entro il 2050, come stipulato alla recente conferenza sul clima di Parigi?

Per farlo occorre maggiore effi-cienza, riducendo gli sprechi a livello domestico e decentrando le fonti energetiche per utilizzare

più consapevolmente le rinnova-bili. Il problema è però prima di tutto culturale, dobbiamo uscire dall’era degli idrocarburi: oggi potremmo farne a meno, eppure continuiamo a importarne.

La prossima introduzione dell’ora di educazione ambientale nelle scuole riuscirà a invertire il trend culturale dominante?

È possibile ma deve essere una materia curriculare con voto e non un momento di ricreazione.

Progetti per il futuro?

Quest’estate ricomincerà la tra-smissione “Fuori luogo”, in onda su Rai1 nella seconda serata del lunedì. Il filo conduttore del pro-gramma sarà la storia del territo-rio, cercheremo di capire come i cambiamenti della Terra hanno condizionato la comunità uma-na. Il passaggio dall’Italia agrico-la e pastorale a quella industriale ne è un esempio.

Davide Albanese

Un confronto sulle tematiche ambientali col noto divulgatore scientifico

Sorella Terra 2016L’incontro con Mario Tozzi

Società

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Si ripete anche quest’anno la ras-segna cinematografica “Open your eyes” con quattro serate che porteranno in primo piano il rapporto tra cinema, ambiente e sostenibilità. Tutti i giovedì del mese di maggio il cinema Teatro del Borgo, di via Borgo Palazzo 51 a Bergamo, sarà animato da film e docufilm che mostreranno le numerose bellezze del nostro mondo, ma anche i molti pericoli che lo insidiano. La rassegna vedrà susseguirsi sullo schermo pellicole italiane e straniere, che avranno come temi dominanti lo sfruttamento sfrenato delle risorse ambientali, lo spreco e la disattenzione che contraddistinguono la vita quoti-diana delle persone. Il titolo dell’i-niziativa, letteralmente “aprite gli occhi”, si riferisce quindi alla vo-lontà di creare consapevolezza sui gravi problemi ecologici che affliggono il nostro pianeta e di educare tutti a uno stile di vita più sostenibile. Il cinema quindi, attraverso gli occhi, proverà ad arrivare al cuore e alla mente. L’evento a cura del Servizio As-sistenza Sale cinematografiche è realizzato in collaborazione con Cittadinanza sostenibile, infoSO-Stenibile e Gente di Montagna.

Alle proiezioni, che si svolgeran-no tutte presso il cinema Teatro del Borgo, seguiranno presen-tazioni, incontri e degustazioni. Il programma delle quattro serate è il seguente:

Rams - Storia di due fratelli e otto pecoreAprirà le danze, giovedì 5 mag-gio alle ore 20.45, “Rams – Sto-ria di due fratelli e otto pecore”, del regista Grímur Hákonarson. La pellicola, premiata al Festival di Cannes, racconta le vicissi-tudini di una piccola comunità dell’Islanda e delle sue tradizio-ni, mostrando un mondo in cui le pecore sono il fulcro nevralgico della vita, in quanto unica fonte di sostentamento.

Bella e perdutaIl secondo appuntamento inve-ce, giovedì 12 maggio alle ore 20.45, sarà tutto “Made in Italy” con la visione di “Bella e perduta” di Pietro Marcello. Un’opera tra finzione e documentario che rac-conta quanto appunto sia bel-lo, ma perduto, il nostro paese, sempre più diviso tra ignoranza e criminalità latente da una parte, e paesaggi mozzafiato dall’altra.

Un mondo fragileGiovedì 19 maggio alle ore 20.45 sarà la volta di “Un mondo fra-gile” di César Augusto Acevedo, altro lavoro premiato al Festival di Cannes con la Caméra d’or. Il film è ambientato in Colombia e pone l’accento sul rispetto per la terra

e sulla dignità contadina, analiz-zando la dilagante desertifica-zione del territorio colombiano.

Unlearning – Storie di famiglie che cambiano il mondoChiuderà la rassegna, giovedì 26 maggio alle ore 20.45, “Unle-arning – Storie di famiglie che cambiano il mondo” del regista nostrano Lucio Basadonne. La pellicola racconta un viaggio at-traverso eco-villaggi, comunità e famiglie itineranti con lo scopo di conoscere chi ha avuto il corag-gio di staccarsi dalla routine, per avventurarsi in un nuovo concet-to di vita. Il costo del biglietto in-tero è di 5.50€ e il ridotto di 5€. Le proiezioni sono disponibili su

prenotazione anche per le scuo-le, in giorni e orari da concorda-re telefonando al numero 035 320828. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.sas.bg.it.

Gianluca Zanardi

Rassegna Open your eyes 2016Da giovedì 5 maggio, il cinema Teatro del Borgo (Bg) propone proiezioni e incontri sul rapporto tra cinema, ambiente e sostenibilità

“Aprite gli occhi, si riferisce quindi alla volontà di creare consapevolezza sui gravi problemi ecologici che affliggono il nostro pianeta e di educare tutti a uno stile di vita più sostenibile”

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Con la primavera, aumentano le occasioni per fare una gita fuori porta nei bellissimi territori della Franciacorta, dove le origini sto-riche, il metodo di produzione e la magia delle bollicine s’intrec-ciano con la bellezza del territo-rio d’origine. Un paesaggio dove l’evoluzione della vite, la matu-razione delle uve e i lavori nei vi-gneti avvengono in un paesaggio punteggiato da ville, castelli e ab-bazie sullo sfondo delle torbiere del Sebino e del lago d’Iseo. La coltivazione della vite è stata una costante della Franciacorta do-ve, dall’epoca romana al periodo tardo-antico fino al pieno me-dioevo, crebbero vigneti anche grazie alle favorevoli condizioni climatiche e pedologiche. In Franciacorta si otteneva del vi-no “mordace” già nel XVI secolo e vini fermi da sempre, ma solo per un consumo locale, tuttavia alterne vicende nella viticoltu-ra e nella commercializzazione non diedero smalto alla sua pro-duzione: la rinnovata nascita dell’enologia in Franciacorta ri-sale solo alla fine degli anni ’50. Il Consorzio invece, nato nel 1990 con lo scopo di garantire e con-trollare il rispetto della disciplina di produzione del vino Francia-corta, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermenta-zione in bottiglia (come lo Cham-pagne), tutela anche la regione geografica, dove crescono le vigne Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Da quel momento il fascino del Franciacorta non ha mai smesso di risplendere, per-ché sintesi perfetta di tecnologia

e terroir, come racconta l’inten-so docu-film “F for Franciacorta”, proiettato in anteprima interna-zionale il 15 febbraio 2016, du-rante la Berlinale presso la Soho House di Berlino. Il vino e la terra della Franciacorta sono raccon-tati attraverso le emozioni di chi ci vive da sempre e dai suoi pro-duttori, durante lo scorrere del-le stagioni dell’anno: la potatura invernale, la fioritura primaverile, la vendemmia estiva e le arature autunnali. Questo docu-film, for-temente voluto da tutti i produt-tori del Consorzio Franciacorta,

orgogliosi di un vino che in pochi decenni si è imposto per qualità ed eleganza, è stato realizzato da Massimo Zanichelli, regista ed esperto di enologia, che raccon-ta il lavoro dell’uomo nei vigneti durante lo scorrere delle stagioni attraverso una serie di contrasti: esterno e interno, luce e penom-bra, individualità e coralità, terroir e tecnologia. Una visione da non perdere per chi vuole scoprire il fascino, il mistero, la magia del Franciacorta e della sua efferve-scenza, ma anche della Francia-corta, un distretto che è cresciuto

più velocemente di qualsiasi altro in Italia, trasformandosi da zona di pionieri del Metodo classico a un mondo dedicato all’enotu-rismo, che alle cantine ha affian-cato ristoranti stellati, agriturismi,

relais. Un esempio su tutti?Era il 1981 quando Maurizio Za-nella, oggi presidente del Con-sorzio e fondatore di Ca’ del Bosco, con il cuoco Vittorio Fu-sari aprì un’osteria a Iseo. Si chia-mava il Volto ed era stata pensata come ritrovo per amici, un luogo in cui si potessero gustare gran-di vini e mangiare ottimi bocconi. Questo esperimento enogastro-nomico fu il primo in Lombardia a ottenere una stella Michelin e da allora non è stato certo l’unico.

Alice Motti

L’angolo del SommelierLa rubrica che vi invita a conoscere le eccellenze del vino curata dall’Enoteca La Cieca

Gita in FranciacortaAlla scoperta di un territorio dove la magia delle bollicines’intreccia con la bellezza del paesaggio

Alimentazione & Salute

“La Franciacorta si è trasformata da zona di pionieri del Metodo classico a un mondo dedicato all’enoturismo”

“La rinnovata nascita dell’enologia in Franciacorta risale solo alla fine degli anni ’50”

Manda i tuoi comunicati all’indirizzo: [email protected]

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Non vi è garanzia che gli appuntamenti vengano pubblicati. La pubblicazione resta a discrezione e ad insindacabile giudizio dell’editore.

“Appuntamenti Sostenibili”?

www.infosostenibile.itNumero 52 - Maggio 201640

Page 41: InfoSOStenibile 52 > Maggio 2016

L’importanza di misurare e mo-nitorare i livelli di colesterolo è sempre più nota, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche nella popolazione: in questa sede si intende metterne in luce alcuni aspetti talvolta meno noti e im-mediati. Il colesterolo è un pro-dotto presente fisiologicamente nell’organismo, in diverse forme di aggregati (le cosiddette Lipo-proteine a diversa densità) nel circolo sanguigno (VLDL, es-senzialmente i Trigliceridi), de-positato sulle pareti delle arterie e dei vasi (LDL, colesterolo “cat-tivo”), stoccato nel fegato come scorta (HDL, colesterolo “buo-no”) di cui poter usufruire in un secondo momento. A seconda della forma e della collocazione di questi aggregati, cambia si-gnificativamente l’interpretazio-ne dei livelli riscontrati.Quando si misura il colesterolo, il dato più immediato che si ottiene è quello del cosiddetto Coleste-rolo Totale (CHOLtot), costituito dalla composizione dei tre ele-menti sopra citati (del valore dei Trigliceridi si prende solo una parte). L’analisi approfondita del profilo lipidico poi (ovvero la de-terminazione quantitativa dei tre elementi costituenti) ci fornisce un quadro completo, essenziale per decidere se porre in atto dei correttivi. È infatti intuibile che a parità di CHOLtot cambia drasti-camente l’approccio a seconda della composizione relativa degli elementi che lo costituiscono, vale a dire LDL, HDL, VLDL.L’analisi del profilo lipidico com-pleto consente di fornire due parametri di grande interesse, fondamentali per interpretare al meglio i risultati numerici delle analisi del sangue e per deline-are più correttamente il quadro:• LDL, il “Colesterolo cattivo”,ovvero quella frazione che si de-posita sulle pareti dei vasi san-guigni, ispessendoli e rendendoli meno elastici, con conseguenze sulla circolazione; questo ele-mento dovrebbe stare al di sotto dei 130mg/dL • CHOLtot/CHOL-HDL, ov-vero la stima dell’impatto della

parte positiva sul totale; questo parametro dovrebbe stare al di sotto del 4. Per esemplificare: se il totale di Colesterolo fosse 240mg/dL, il peso specifico di questo valore cambierebbe si-gnificativamente se il CHolHDL (“buono”) fosse 40mg/dL op-pure 60mg/dL; nel primo caso avremmo un rapporto TOT/HDL pari a 6, nel secondo pari a 4. Più basso è il rapporto, meglio è.È noto che l’alimentazione e uno stile di vita più o meno at-tivo possono influire in modo significativo: un’alimentazione particolarmente ricca di grassi, soprattutto saturi, o di alimenti ad alto contenuto di colestero-lo, aumentano le probabilità di avere un quadro più marcato di dislipidemia; non è però neces-sariamente detto, poiché gran-de importanza rivestono:• lostiledivita,chedeterminala possibilità di consumare e me-tabolizzare quanto assunto con la dieta;• il codicegenetico,ovvero lamaggiore o minore predisposi-zione a produrre e metabolizza-

re determinati elementi; questa predisposizione è responsabile delle dislipidemie riscontrate in pazienti frustrati dall’insuccesso delle diete e dell’aver eliminato determinati alimenti. È però intuibile che mantenere sotto controllo l’apporto dall’e-sterno di colesterolo o di acidi grassi che contribuiscono alla sua produzione è una norma di importanza assoluta.

Come intervenire

Quando i valori che emergono dalle analisi forniscono un pro-filo al di sopra dei livelli definiti ottimali, è opportuno in primo luogo contestualizzare l’indivi-duo all’interno della tabella dei fattori di rischio cardiovascolari: questo compito spetta speci-ficamente al medico di base. Il primo -e più semplice- approc-cio prevede una revisione delle abitudini alimentari e dello stile di vita, con misurazione del risulta-to ottenuto sui livelli di colestero-lo e sulla composizione relativa dei suoi elementi costitutivi: tale

approccio, se positivo nei risul-tati, può essere risolutivo delle dislipidemie (solitamente lievi o

moderate), soprattutto se i cor-rettivi apportati sono riproduci-bili e sostenibili a lungo termine.Se questo approccio non si rive-lasse idoneo o non fosse suffi-ciente, è necessario ricorrere a correttivi di altro genere: steroli vegetali contenuti in alimenti, acidi grassi polinsaturi, integra-tori alimentari contenenti princi-pi vegetali come la monacolina K (riso rosso fermentato) o altro, fino ad arrivare ai farmaci di sin-tesi (Statine, Colestiramina, Eze-timibe sono alcuni esempi); la scelta dovrebbe essere di com-petenza del medico di base, o quantomeno con esso andreb-be condivisa.Qualunque sia la scelta, è ne-cessario però ricordare che il correttivo apportato verosimil-mente dovrà essere mantenuto: come quando si costruisce una diga per ridurre l’impatto a valle di un corso d’acqua poco con-trollabile, una volta riscontrati ri-sultati positivi non la si può più togliere senza correre il rischio di tornare alla situazione iniziales!

Dott. Michele Visini

Rubrica promossain collaborazione con

Farmacia Visini - Dott. Michele VisiniVia Italia, 2 - Almè (Bg)Tel. +39 035 541269 - [email protected]

Alcuni suggerimenti per riconoscerlo e tenerlo sotto controllo

Il colesterolo… un’insidia silenziosa

Alimentazione & Salute

Salute e prevenzione

“L’alimentazione e uno stile di vita più o meno attivo possono influire in modo significativosul colesterolo”

www.infosostenibile.it Numero 52 - Maggio 2016 41

Page 42: InfoSOStenibile 52 > Maggio 2016

Gli italianilo fanno meglioConsumando latte italiano

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Mondo latte e non soloAlimentazione & Salute

www.infosostenibile.itNumero 52 - Maggio 201642

Page 43: InfoSOStenibile 52 > Maggio 2016

La rubrica è promossa da Punto Ristorazione srl

Voler disintossicare l’organismo risponde spesso a un desiderio di cambiamento ma, in genere, ci si focalizza quasi esclusiva-mente sul modificare solo il pro-prio regime alimentare. Tuttavia l’inquinamento può manifestarsi in varie forme: da quello atmo-sferico, a quello ambientale, do-mestico, acustico, sensoriale e, non meno importante, mentale. La salute è infatti il risultato di un equilibrio tra le tossine intro-dotte e quelle eliminate: un loro accumulo può causare diversi disturbi e patologie, influenzan-do negativamente anche l’u-more. I segnali possono essere inizialmente percepiti come ma-lessere generale, continua sen-sazione di stanchezza, mal di testa, alitosi, mal di stomaco, stipsi, diarrea, gonfiore, dispep-sia. In questi casi diventa sem-pre più impellente il bisogno di ridare all’organismo una nuova sferzata di energia, per consen-tire al fegato, alla cistifellea ma anche all’intestino, alla pelle, ai reni e ai polmoni di essere dre-nati e ripuliti.

Le regole d’oro

Solitamente i periodi durante i quali viene più spesso intrapre-so un processo di depurazione

sono i cambi di stagione, so-prattutto in primavera. Per recu-perare il benessere un punto di partenza vincente è l’alimenta-zione, aumentando la salute del nostro organismo attraverso un regime corretto, dove non pos-sono mancare:

Frutta e verdure frescheRicchi di preziosi principi nutriti-vi come vitamine e sali minerali, soprattutto se consumati crudi, contengono fibre alimentari, che aiutano l’organismo a depurarsi favorendo il transito intestinale e la sua pulizia, oltre a procurare un elevato senso di sazietà.

centrifughe ed estratti di frutta e verdure frescheContengono elevate quantità di antiossidanti in forma facilmen-te assimilabile e combattono i radicali liberi, principali respon-sabili dell’invecchiamento delle cellule.

GermogliVera e propria miniera di princi-pi nutritivi, costituiscono un im-portante fattore di prevenzione e di difesa per l’organismo. Sono inoltre considerati un comple-mento alimentare alla stregua di un integratore, in grado di poten-ziare l’organismo anche nel caso

di basse difese immunitarie, du-rante la crescita, la gravidanza, l’allattamento o periodi di stress.

erbe aromatiche e spezieTra quelle da favorire ci sono il rosmarino, che protegge le vie biliari e il fegato, il timo, per la funzionalità intestinale, l’origa-no, potente antibatterico e anti-parassitario, l’alloro, digestivo e protettivo per stomaco e muco-se gastriche, e lo zenzero, contro la nausea, il gonfiore addomina-le e il meteorismo. Raccoman-date sono anche la curcuma, dalle proprietà antitumorali, an-tiinfiammatorie e depurative, la cannella, digestivo, antisettico e disinfettante naturale e il cumino che, oltre a favorire la digestione, stimola la produzione di enzimi nel pancreas e il metabolismo. Per quanto riguarda le spezie, attenzione al consumo eccessi-vo per possibili effetti irritanti.

Semi oleosi(di sesamo, di lino, di girasole, di zucca, ecc.)Ricchi di acidi grassi mono e po-linsaturi, sono amici del cuore e della circolazione. Inoltre sono ricchi di proteine, sostanze an-tiossidanti e antitumorali. I semi di lino, in particolare, favoriscono i processi depurativi e favorisco-

no la regolarità intestinale.

cereali integrali e loro derivatiRicchi di oligoelementi, vitamine e fibre, tra quelli con maggiore azione depurativa c’è il riso, il mi-glio, il grano saraceno (tutti pri-vi di glutine e adatti anche per i celiaci), l’orzo, il farro e la segale.

Fermenti latticiSoprattutto i probiotici, batteri che proteggono il nostro intesti-no, aiutano le digestioni difficili e apportano componenti essen-ziali come la vitamina K e molte vitamine del gruppo B. Inoltre la flora batterica intestinale trae no-tevoli giovamenti, aumentando così le difese immunitarie.

Succo di limoneIl succo di mezzo o 1 limone, di-luito in acqua e assunto la mat-tina a digiuno, aiuta il drenaggio del fegato e dei reni.

AlgheRicche di molti sali minera-li, vitamine, clorofilla, aiutano l’organismo a prevenire distur-

bi circolatori, cellulite, arterio-sclerosi e ipertensione, oltre a favorire il ricambio e l’attività ghiandolare.

olio mono seme(sesamo, girasole, ecc.)Mettere in bocca circa un cuc-chiaio di olio biologico spremuto a freddo, sciacquare la bocca energicamente per 10-15 minuti e poi eliminarlo, oltre alla sem-plice prevenzione delle malattie della bocca e della gola, è una misura preventiva per molti di-sturbi.

tè verde, tisane e infusiIl tè verde è ricco di catechine, sostanze antitumorali e antiossi-danti, stimola la funzione epatica e riduce il deposito di grasso nel fegato. Quanto a tisane e infusi, per un effetto depurativo, pre-ferire quelli a base di carciofo, finocchio, tarassaco, cardo ma-riano, bardana, ortica, erica.

Acqua naturaleSi consiglia di assecondare sempre il senso di sete e consu-marne almeno 2 litri al giorno.

Disintossicarsi: eliminare le tossine a partire dall’alimentazioneLe regole d’oro per il benessere dell’organismo

Rossana MadaschiDietista Punto ristorazione eDocente di Scienza dell’AlimentazioneCell. +39 347 0332740 - [email protected]

www.infosostenibile.it Numero 52 - Maggio 2016 43

Page 44: InfoSOStenibile 52 > Maggio 2016

Appuntamenti dal territorioCalendario Maggio 2016BERGAMO

■■■ MostrA Fino al 15 maggio Dare forma ai sogni Bergamo 10.30 > Porta Sant’Agostino, città alta Cosa può fare l’arte per l’autismo? www.gamec.it

■■■ MostrA Fino al 5 giugno Effetto serra Bergamo Sala Viscontea, Orto Botanico I detenuti del carcere ridisegnano le erbe dell’orto Botanico www.ortobotanicodibergamo.it

■■■ MusICA 1 maggio / 30 giugno Piano city for peace Bergamo // 9 pianoforti in città, per permettere a tutti di improvvisarsi musicisti www.bergamofestival.it

■■■ Corso 4-25 maggio Corso di fitocosmesi Bergamo 20.30 > Sala Viscontea, P.zza Cittadella teoria e pratica per preparare un ottimo prodotto artigianale www.ortobotanicodibergamo.it

■■■ rAssegnA 5/12/19/26 maggio Open your eyes Bergamo 20.45 > Cinema Teatro del Borgo su grande schermo, film e docufilm per aprire gli occhi di fronte ai rischi dovuti a spreco e disattenzione www.sas.bg.it

■■■ FestIvAl

5-15 maggio Fare la pace BergamoFestival Bergamo // Attraverso voci autorevoli di personaggi di rilievo internazionale si affronterà il tema di muri che si alzano, confini che si dissolvono www.bergamofestival.it

■■■ CIneMA 6/9 maggio SconfinaMenti Bergamo 21.00 > Cinema Capital, via Tasso 41 le culture si incontrano al cinema: film a tema sulla migrazione e l’intercultura www.freecinema.eu

■■■ MerCAto 7 maggio Drogheria 8/18 Alzano Lombardo (BG) 8.30 > Spazio Fase, Via Pesenti 12 Il mercato contemporaneo con protago-nisti i produttori bio, dop e doc, bodycare, editoria e molto altro ancora www.spaziofase.com

■■■ lABorAtorIo 7 maggio Speciale festa della Mamma Ponteranica (BG) 16.00 > La bottega del gioco, Via Val-bona 73 Per una festa della mamma molto specia-le, la Bottega del gioco ha organizzato un laboratorio di decorazione per bambini www.coopalchimia.it

■■■ Arte 8/15/22/29 maggio Happening GAMeC Bergamo 18.00-23.00 > GAMeC, via San Toma-so 23 serate esclusive tra drink, musica e arte facebook/happeninggamec

■■■ Corso 12/19/26 maggio Corso base di cucina naturale

Bergamo 20.00-22.30 > Nutrirsi di salute Cereali, germogli e legumi: impariamo a cucinarli con rossana Madaschi www.nutrirsidisalute.it

■■■ Arte 13/15 maggio The Blank ArtDate Bergamo 9.00 > in città oltre trenta eventi fra cui mostre, studio visit, talk, apertura di dimore storiche e collezioni private www.theblankartdate.it

■■■ rAssegnA 13/17 maggio Orlando Bergamo Lab80, Auditorium Piazza Libertà un viaggio nelle rappresentazioni sul cor-po, le identità di genere e gli orientamenti sessuali attraverso cinema, danza, teatro e incontri www.lab80.it/orlando

■■■ MerCAto 14 maggio Mercato della Terra Bergamo 9.00 > Piazza Dante uova e asparagi: festa del germoglio prin-cipe della primavera www.mercatidellaterra.it

■■■ DAnzA 14 maggio – 9 luglio Festival Danza Estate 2016 Bergamo e provincia // una serie di spettacoli, performance, in-contri e laboratori per diffondere la cultura della danza www.festivaldanzaestate.it

■■■ vIAggIo 15/19 maggio TrenoBLU Bergamo/Stazione FS gita fuori porta al lago d’Iseo e dintorni con un treno d’altri tempi www.ferrovieturistiche.it

■■■ Corso 18/25 maggio Lezioni pratiche di cucina naturale Bolgare (BG) NaturalBio, via Ungaretti 5d Corsi base per imparare a cucinare in mo-do naturale [email protected]

■■■ ConFerenzA 19 maggio L’Arte in 35 mm. Film e documentari sui grandi artisti contemporanei Martinengo 21.00 > Sala Consiliare del Filandrone Ciclo di conferenze unitamente alla visione di film e documentari sulla vita di grandi

artisti contemporanei www.bassabergamascaorientale.it

■■■ FIerA 21 maggio Raggio - Stile di vita a pedali Alzano Lombardo (BG) 10.00 > Spazio Fase raggio è la prima fiera della bicicletta ar-tigianale www.spaziofase.com

■■■ FestIvAl 21/22 maggio S. Pinta dal basso Bergamo 21.00 > c.s.a. Pacì Paciana Due giorni di degustazione per provare le migliori birre artigianali del territorio facebook/s.pintadalbasso

■■■ sPort 25 maggio Almenno Freestyle Almenno San Salvatore (Bg) 18.30 > campo sportivo, via Papa Gio-vanni XXIII 6a edizione dell’evento sportivo e di be-neficenza a sostegno della onlus Amici per Bruno Fb: Almenno Freestyle

■■■ Corso 27 maggio Disintossicarsi Bergamo 20.00-22.30 > Nutrirsi di salute un corso tenuto da rossana Madaschi, dietista e docente in scienze dell’Alimen-tazione www.nutrirsidisalute.it

■■■ ConFerenzA 27 maggio Parliamone! Albino (BG) 20.30 > Comunità Montana, viale Li-bertà 21 la sostenibilità ambientale: tre prospettive [email protected]

■■■ FestIvAl 27 maggio/2 giugno Lo spirito del pianeta Chiuduno (BG) // Concerti, spettacoli, food and beverage per conoscere culture lontane www.lospiritodelpianeta.it

■■■ InContro 28 maggio Alimenta – Filiera corta in città Alzano Lombardo (BG) Biblioteca Discussione attorno al libro “Food and the cities” di Andrea Calori //

■■■ rAssegnA 28 maggio / 5 giugno

Le erbe del casaro Valle Brembana (BG) // settima edizione della rassegna dedicata a erbe spontanee di montagna e Formaggi della valbrembana [email protected]

■■■ FIerA 29 maggio Per filo e per sogno Ponte San Pietro (BG) 10.00 – 18.00 > Centro La Proposta Fiera del tessile bio-eco //

■■■ gAstronoMIA 29 maggio 6th International Hamburger Day Bergamo 18.00 > Edonè, via Gemelli 17 serata imperdibile per i cultori dell’ham-burger www.edone-bergamo.com

BREsciA

■■■ WorkshoP 7/8 maggio Architettura sostenibile in montagna Cedegolo (BS) 9.30 > Az. Agr. L’Usignolo, Località Delia Per approfondire il tema della sostenibilità dal punto di vista architettonico, economico e sociale [email protected]

■■■ evento 7/8 maggio Festa del riuso Gussago (BS) 16.00 > Al parco di Sale, via sale Mercatini, maghi, esposizioni: tutto all’insegna del riciclo! facebook/festadelriuso

■■■ FIlM 13 maggio Cronaca di una strage Marcheno (BS) 20.30 > Auditorium Scuole Medie, via Madonnina 24 un film di Marco tullio giordana facebook/sandrosavelli

■■■ evento 15 maggio Meglio Bio in Piazza Brescia 9.30 > Largo Formentone Il mondo del biologico torna a mettersi in vetrina all’insegna dell’alimentazione bio e dello stile di vita ecocompatibile www.labuonaterra.it

■■■ InContrI 20 maggio I venerdì del viaggiatore: Africa “Una vita con i leoni” Padenghe sul Garda (BS) 21.00 > Sala polivalente, Plesso Scolastico In questa occasione Matilde venturi si racconta nel viaggio in Africa, alla scoperta dei leoni 030 9995625

■■■ InContrI 20 maggio Una stella incoronata da buio Marcheno (BS) 20.30 > Auditorium Scuole Medie, via Madonnina 24 un percorso per ricordare il 28 maggio, con Benedetta tobagi facebook/sandrosavelli

BERGAMO Sentierone e Piazza Dante27 | 28 | 29 MAGGIO 2016

riduco riuso riciclo

Vietatorifiutarsi

EDIZIONE

www.infosostenibile.itNumero 52 - Maggio 201644

Page 45: InfoSOStenibile 52 > Maggio 2016

BERGAMO

■■■ 14 /28 MAggIo Mercato della Terra Bergamo, piazza Dante 9.00-14.00 //

■■■ tuttI I MArteDì Mercato agricolo Bergamo, piazza S. Spirito 8.00-12.30 //

■■■ tuttI I gIoveDì Farmers market Campagna Amica Seriate (BG), piazza Alebardi 8.00-13.00 > Cascina Maggia, via della Maggia 3 //

■■■ tuttI I venerDì Mercato agricolo Bergamo, piazza Pontida 8.00-12.30 //

■■■ tuttI I sABAtI Mercato “bRiologico” Ponte S. Pietro (BG), Centro la Proposta 9.00-12.00 [email protected]

■■■ tuttI I sABAtI Mercato di Agrimercato Bergamo, via Borgo Palazzo 7.30-11.30 www.campagnamica.it

■■■ tuttI I sABAtI Mercato dei produttori locali Mozzo (BG), La Porta del Parco 9.30-12.30 www.coopalchimia.it

■■■ ognI 1° sABAto Del Mese Mercato agricolo dei produttori locali Stezzano (BG) 8.00-12.30 www.a21isoladalminezingonia.bg.it

■■■ 1° sABAto Del Mese DAl 5/sett. Mercatino del Ben-essere Brembate (BG), Piazza Don Todeschini 8.30-13.00 [email protected]

■■■ ognI 2° sABAto Del Mese Mercato agricolo e non solo Albino (BG), piazza del Comune 8.30-12.30 www.cittadinanzasostenibile.it

■■■ ognI 3°sABAto Del Mese Mercato agricolo e non solo Bergamo, piazza Pacati Monterosso 8.30-13.00 www.cittadinanzasostenibile.it

■■■ ognI 2° DoMenICA Del Mese Mercato agricolo dei produttori locali Osio Sotto (BG), piazza P. Giovanni XXIII 8.00-12.30 www.a21isoladalminezingonia.bg.it

■■■ ognI 3° DoMenICA Del Mese Mercato agricolo e non solo Almenno S. B. (BG), Viale di San Tomé 9.00-13.00 www.cittadinanzasostenibile.it

■■■ ognI 4° sABAto Del Mese Mercato agricolo e non solo Alzano Lombardo (BG), piazza Italia 8.30-12.30 www.cittadinanzasostenibile.it

BREsciA

■■■ 15 MAggIo Mercato della Terra di Padernello Padernello (BS) 9.30 > Castello di Padernello www.castellodipadernello.it

■■■ 29 MAggIo Mercato di Campagna Amica Brescia 9.00-19.00 > Largo Formentone www.campagnamica.it

■■■ 1° FIne settIMAnA ognI Mese Mercatino Biologico Ecocompatibile Desenzano del Garda (BS) via Roma //

■■■ 3° FIne settIMAnA ognI Mese Mercatino Biologico Ecocompatibile Desenzano del Garda (BS) Piazza Matteotti //

■■■ ognI luneDì Mercato di Campagna Amica Mompiano (BS) 8.00-13.00 > Piazzale Vivanti www.campagnamica.it

■■■ ognI luneDì Mercato Meglio Bio Toscolano Maderno (BS) 8.00-13.00 > Piazza Nassirya www.labuonaterra.it

■■■ ognI MArteDì Mercato di Campagna Amica Orzinuovi (BS) 8.30-13.00 > Piazza V. Emanuele II www.campagnamica.it

■■■ ognI MArteDì Mercato di Campagna Amica Erbusco (BS) 8.00-12.30 > Parcheggio Via Verdi www.campagnamica.it

■■■ ognI MArteDì Mercato di Campagna Amica Passirano (BS) 8.30-12.30 > Piazza Europa www.campagnamica.it

■■■ ognI MerColeDì Mercato contadino terre bresciane Brescia 8.00-13.00 > via Crocifissa di Rosa 030 2422015

■■■ ognI MerColeDì Mercato di Campagna Amica Rovato (BS) 8.00-12.30 > Piazza Palestro www.campagnamica.it

■■■ ognI gIoveDì Mercato di Campagna Amica Gussago (BS) 8.00-12.30 > Piazza Vittorio Veneto www.campagnamica.it

■■■ ognI venerDì Mercato di Campagna Amica Palazzolo Sull’Oglio (BS) 8.00-13.00 > Piazza Zamara www.campagnamica.it

■■■ ognI venerDì Mercato 47 Brescia 16.00-20.00 > Magazzino 47, via Industriale 10 www.magazzino47.org

■■■ ognI sABAto Mercato Meglio Bio Brescia 8.00-13.00 > Cascina Maggia, via della Maggia 3 www.labuonaterra.it

■■■ ognI sABAto Mercato agricolo dal produttore al consumatore - km0 Sale Marasino (BS) 8.00-13.00 > Piazza Roma www.campagnamica.it

■■■ ognI sABAto Mercato di Campagna Amica Brescia 8.00-12.30 > via San Zeno 69 www.campagnamica.it

■■■ ognI sABAto CADenzA 15gg Mercato di Campagna Amica Travagliato (BS) 8.00-12.30 > Piazza Cupole www.campagnamica.it

■■■ ognI DoMenICA Mercato Agricolo Biologico del quartiere di Via Veneto Brescia 9.00-13.00 > Artebimba, via Monte Ortigara 81 cell 3805103812

MiLANO

■■■ ognI 1° e 3° sABAto Del Mese Mercato della Terra Milano 9.00-14.00 > Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 www.slowfoodmilano.it

cREMONA

■■■ tuttI I venerDì MAttInA Mercato dei produttori agricoli di Cremona Cremona 8.00-13.00 > Foro Boario, via Mantova turismo.comune.cremona.it

■■■ ognI 4^ DoMenICA Del Mese Mercato bio organizzato da ABA Lombardia Cremona Piazza Stradivari www.mercatobio.it

Calendario Maggio 2016

Mercati Agricolie Biologici

■■■ evento 21-22 maggio Flower Market Rovato (BS) 10.00 > Castello Quistini Il castello Quistini aprirà le sue porte al pubblico, al suo interno una grandiosa collezione di rose fiorite e molto altro ancora www.dimoracreativa.it

■■■ evento 22 maggio 2^ giornata delle associazioni e artisti di strada Padenghe sul Garda (BS) 10.00 > Piazza D’Annunzio e Cortile Palazzo Barbieri Per una giornata da trascorrere con la propria comunità Tel. 030 9995625

■■■ InContrI 27 maggio Piazza Loggia: storia di una strage Marcheno (BS) 20.30 > Auditorium Scuole Medie, via Madonnina 24 Manlio Milani e avv. silvia guarnieri facebook/sandrosavelli

■■■ evento 27/29 maggio Padenghe verde Padenghe sul Garda (BS) // l’evento per vivere il verde tutto l’anno www.padengheverde.it

■■■ FestIvAl 27 maggio/2 giugno Festival dei Laghi Iseo (BS) 8.00 > Lungolago, Lago d’Iseo Il festival dedicato ai laghi italiani ed europei, vuole valorizzare l’ambiente lacustre tramite l’esplorazione www.festivaldeilaghi.it

■■■ FestA 28 maggio Festa del Gelso Nave (Bs) 9.00-23.00 > Villa Zanardelli, Cortine di Nave nel parco della villa, alla riscoperta del gelso e della tradizione della bachicoltura lacchiappasogniortobio.wordpress.com

MiLANO

■■■ evento 13/15 maggio Green City Milano via Terraggio una grande festa dedicata a chi tutti i giorni si prende cura del verde a Milano www.greencitymilano.it

■■■ FestIvAl 14 maggio Festival Internazionale di Poesia Milano 10.00 > Via Tortona, 56 l’obiettivo? Diffondere la parola poetica in tutte le sue declinazioni www.festivaletteraturamilano.it

■■■ vIAggIo 15 maggio Festa di primavera sul lago Milano 8.00 > Milano Centrale treno storico con locomotiva a vapore, per un viaggio turistico unico [email protected]

■■■ sAgrA 15 maggio Fragolosa 2016 Cassina de Pecchi (MI) // torna la sagra della Fragola, per tutti gli appassionati del frutto rosso www.cassinadepecchi.gov.it

■■■ FestIvAl 19.24 maggio International Parks Trezzo sull’Adda (MI) // Conferenze, esibizioni e show per educare alla sosteniblità www.intenationalparksfestival.it

■■■ FestIvAl 20-22 maggio Streeat - Food Truck Festival Sesto San Giovanni (MI) 16.00 > Carroponte, Via Granelli Primo e originale festival del cibo di strada di qualità facebook/streeat

■■■ FestIvAl 27/29 maggio Wired Next Fest 2016 Milano 8.00 > Porta Venezia tre giorni dedicati all’innovazione nell’economia, nella scienza, nella politica, nell’intrattenimento e nella cultura www.wired.it

cREMONA

■■■ MostrA Fino al 29 maggio Fiori e paesaggio: conservazione tra passato e futuro Cremona 10.00 – 17.00 > Museo di Storia Naturale l’esposizione è visitabile dal martedì alla domenica www.comune.cremona.it

■■■ ConCorso 27 maggio Piccoli passi verso la sostenibilità Cremona 17.00 > Palazzo Cittanova la premiazione del concorso di creatività sostenibile che ha visto partecipare i bambini delle scuole primarie //

■■■ MerCAto 29 maggio Mercato del Naturale Cremona / P.zza Stradivari Mercato del biologico e naturale con anche eventi dedicati ai bambini //

cOMO

FestIvAl 6/8 maggio Now Festival Cernobbio (CO) Villa Erba sulle rive del lago di Como, un festival per un futuro sostenibile www.nowfestival.it

www.infosostenibile.it Numero 52 - Maggio 2016 45

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ecco le attività che ogni mese vi offrono l informazione green una rete di oltre 600 punti per promuovere nuovi stili di vita e d impresa

I Punti di distribuzione di infoSOStenibile

L´elenco completo suwww.infosostenibile.it

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Dove trovareil nostro giornale?

Recapiti Redazione:Via Broseta, 12124128 Bergamo (zona Loreto)Tel. +39 035 258559Fax +39 035 [email protected]

Sono sempre di più i punti

di distribuzione del nostro

mensile che decidono di far

girare l informazione

SOStenibile. Queste attività

vengono premiate in termini

di visibilità e clientela dai

molti cittadini sensibili alle

buone pratiche ambientali.

E tu cosa aspetti?

Crema – Piazza Istria e Dalmazia, 20q +39 0373 399988E [email protected] www.ascomcremona.it

Confcommercio

Aperta a gennaio di quest’anno una nuova sede a Crema per Confcom-mercio, un modo per l’associazione di essere ancor più vicina alle impre-se, così che sia più semplice l’incontro tra funzionari e imprenditori.

CREMA

Brembate di Sopra (BG) – Via Gaetano Donizetti, 109q +39 035 463738e www.cooperativailsegno.it

Il Segno - cooperativa sociale

La cooperativa “Il Segno” nasce il 14 aprile 1994 come impresa senza fini di lucro. Attraverso le proprie attività si propone come obiettivi di favorire le persone in situazione di bisogno nell’incontro con il mondo del lavoro e con la comunità di appartenenza e di promuovere sul territorio l’attenzione e la sensibilità verso esperienze di condivisione e di solidarietà.

BERGAMO > Brembate di Sopra

Saronno (VA) - via Monte Pasubio, 16E [email protected] www.legambiente.it

Legambiente

Nata nel 1980, Legambiente è un’associazione senza fini di lucro, da sem-pre sinonimo di ambientalismo scientifico, volontariato e solidarietà. L’o-biettivo è quello di informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini; a oggi conta circa 115 mila tra soci e sostenitori.

VARESE > Saronno

Brescia (BS) – Piazza del Mercato, 15e www.unibs.it

Università degli Studi di Brescia

Fondata nel 1982, l’Università degli Studi di Brescia consta oggi di 8 dipar-timenti e di una vastissima offerta di corsi di laurea. Le strutture dell’ateneo sono dislocate in diversi punti della città, tra palazzi storici e costruzioni di più recente realizzazione. Presso le diverse sedi è possibile sfogliare una copia di infoSOStenibile.

BRESCIA

Mapello (BG) – via Natta, 3q +39 035 465 2 465E [email protected] www.vanoncini.it

Vanoncini Spa

Un’impresa edile moderna, rivenditore di materiali e specialista della tec-nica costruttiva a secco. Presso la sede di Mapello (Bg) si trovano gli uffici dell’azienda, dove uno staff di funzionari tecnico-commerciali può rispon-dere a qualsiasi richiesta che riguarda il mondo dell’edilizia.

BERGAMO > Mapello

Bergamo - Piazza Dantee www.mercatidellaterra.it

Mercato della Terra

Anche presso il Mercato della Terra di Bergamo potrete trovare una copia di infoSOStenibile. Ogni secondo e quarto sabato del mese, dalle 9 alle 14, una trentina di produttori e artigiani del territorio bergamasco e lombardo proporranno le proprie produzioni all’insegna della filosofia di Slow Food del cibo buono, pulito e giusto.

BERGAMO

Romano di Lombardia (BG) - Piazza Giuseppe Longhi, 5q +39 0363 982311e www.comune.romano.bg.it

Comune di Romano di Lombardia

Romano di Lombardia è un comune della provincia di Bergamo di circa 20 mila abitanti. La città insieme all’associazione i Negozi di Romano e a noi di infoSOStenibile, organizza dal 10 al 24 maggio presso Palazzo Muratori un ciclo di incontri su alimentazione, ambiente e biodiversità.

BERGAMO > Romano di Lombardia

www.infosostenibile.itNumero 52 - Maggio 201646

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