Il Popolo Sammaritano n.30 del 20/12/2008

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Il Popolo Sammaritano n.30 del 20/12/2008Questione morale, una perfetta sconosciuta per i nostri amministratorifree local press distribuito a S. Maria C.V. (CE) Italia

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N° 30 - SUPPLEMENTO DI A.Z. AUT. TRIB. DI S.MARIA C.V. DEL 5\12\1979 N° 250Stampa: Grafica Natale srl

IL TORMENTO COMUNALE

Questione morale, una perfetta sconosciuta per i nostri amministratori

“La questione morale inizidalle amministrazioni locali”Santa Maria Capua Vetere- “La questione morale, sedavvero vogliamo che non si limiti solo alle solite chiacchieree ai buoni propositi e basta, deve iniziare a svilupparsiproprio dalle amministrazioni locali. Per questo, Forza Italiae l’intero centrodestra hanno proposto che nellacommissione per le pari opportunità, che sarà nominatadurante i lavori consiliari di venerdì, non ne facciano parteparenti e consanguinei degli amministratori in carica.Insomma, se vogliamo dare il buon esempio possiamoiniziare da questa occasione, anche per dare un chiarosegnale all’opinione pubblica”.Pensieri e parole di Gerardo Di Vilio, coordinatore cittadinoin nome e per conto di Silvio Berlusconi, il quale invita leforze politiche del centrosinistra a imprimere una svolta“morale” nella città del foro. Secondo il numero uno degliazzurri sammaritani, infatti, nella commissione sulle pariopportunità, non dovrebbero farne parte parenti deiconsiglieri comunali e degli assessori locali. E ciò non soloper una questione di sensibilità amministrativa ma anche,forse meglio scrivere soprattutto, per premiare quelle donneche hanno già dato prova del loro impegno negli ambitidella cultura, della società e dell’associazionismo.“A nostro avviso sarebbe molto più opportuno che nellacommissione per le pari opportunità ne facessero parte chipuò dare realmente un valido contributo non soloall’eguaglianza dei sessi ma pure allo sviluppo sociale equanto altro della nostra città – aggiunge l’ex consiglierecomunale – in modo tale che l’amministrazione, usufruendodi personalità femminili già radicate sul tessuto connettivocittadino, iniziasse a colmare il gap che la separa dallacosiddetta società civile. In questa ottica ecco lacommissione che sarà eletta nel consiglio comunale divenerdì avrebbe un senso compiuto. Per quanto riguardail popolo delle Libertà questa è la linea individuata cheporteremo avanti senza alcun tentennamenti. Detto questo,saremo molto contenti che analogo ragionamento venissesviluppato anche da una maggioranza che, tra l’altro, inquesto modo inizierebbe a sfatare la propensione finoraampiamente dimostrata ad accaparrarsi poltrone epoltroncine varie”.

Mario Tudisco

La redazione de “IL POPOLO SAMMARITANO” Augura un Sereno Natale

La questione politica in generale, per bocca del Presidente Napolitano, si è volutaconnotare, giustamente, come questione morale.IPartiti hanno occupato tutti gli spazi del Potere e questo se da un lato , in modo subdoloe meschino ,ha contribuito alla “ grandeur “ della politica, dall’altro ne ha decretato loscempio, l’immiserimento morale, l’imbarbarimento come sistemazione di interessiparticolari e non generali.Questo è un fenomeno nazionale, ma quando lo viviamo come fenomeno locale il cittadinotocca con mano la voglia di legalità, di trasparenza, di comportamenti corretti nei partiti.Senza entrare nei fatti particolari che sono sotto gli occhi di tutti, senza voler dire coseche tutti hanno sentito ripetere chissà quante volte, senza voler affermare i principi eticiche dovrebbero essere ovvi e normali, io chiedo al Partito democratico perché ilPresidente della Regione Bassolino è ancora al suo posto?Si continua a parlare di discontinuità, ma Bassolino resta al suo posto continuando arecare danno all’immagine ed al consenso del PD in Campania.Per quanto riguarda S.Maria Capua Vetere si deve registrare un’Amministrazione immobilenelle realizzazioni, ma mobilissima nella composizione della giunta, con cambiamenticontinui, improntati dall’esigenza di accontentare gruppi e gruppetti, senza tenere inalcun conto competenze e rappresentatività.Tutto ciò viene fatto incoraggiando trasformismi e tradimenti della volontà popolare.E’ questa una Amministrazione che quando opera fa solo danni e che non compie sceltequalificate ; basti pensare alla situazione urbanistica o del commercio dove si continuaa non voler stabilire regole trasparenti ed obiettivi chiari che possano porre fine, o almenoarginare, un continuo degrado ambientale ed un declino economico e sociale della città.Chi , con passione per le novità costitutive che il PD esprimeva, ha contribuito allanascita del Partito a S.Maria Capua Vetere non resterà passivo a vedere la ripresadella volontà dell’Amministrazione Comunale di consentire una enorme ed insensataspeculazione nell’area dell’ex Tabacchificio dove possono essere appagati solo interessiestranei alle reali esigenze della città.Il P.D. sammaritano provinciale e regionale si erga quindi a tutela e salvaguardia delterritorio, degli interessi economici e commerciali dei cittadini affrontando i problemi veri,sacrosanti, da troppo tempo elusi e disattesi.Ritorni il vero confronto democratico con le rappresentanze cittadine, con chi vuole epuò riprendere il vero percorso del rilancio della città con attività produttive che possanoridare fiato ad una economia che ha esaurito anche i risparmi dei cittadini che nell’intimitàdelle loro case, con pudore e preoccupazione, vedono in pericolo anche il loro modestotenore di vita se non addirittura la loro stessa sopravvivenza per mancanza di servizi edi aiuti alle persone più deboli.La vitalità democratica di una città si misura con la cura che essa ha verso i più debolie questo deve essere l’indice del ritorno di S..Maria come città di armonia sociale, diaffezione per i problemi reali e di una ripresa della vera attività politica nell’interesse ditutti.

Mariella Leonardi Uccella - Delegata regionale P.D

grande la pressione da parte di comitati d’affari edi speculatori di ogni risma. Successivamente,comunque, il centrosinistra trasmettendo unmessaggio che, da una premessa autocritica,trasmetteva le parole d’ordine di discontinuità edi rinnovamento, riuscì a riaffermarsi alla guidadel governo cittadino. Purtroppo, quanti si eranoimpegnati al rilancio dell’Amministrazione,unitamente alla costituzione dello stesso Pd, conatteggiamento coerente rispetto alle esigenzedella comunità e agli impegni presi, sono statitagliati fuori dai giochi. Sia a livello amministrativosia a livello partitico dove il congresso cittadinonon si è mai celebrato determinando la paralisidella compagine in questione e il suo progressivoscollamento dall’opinione pubblica locale. Per nonparlare, poi, delle note vicende giudiziarie chehanno determinato i l coinvolgimento dirappresentanti dell’Ente nei consorzi strumentali.A tutto ciò va aggiunto che, proprio in questi giorni,nuove possibili forme di speculazioni si stannoprospettando in città. Esse riguardano, in primis,

la vasta area dell’ex Tabacchificio che gliamminist rator i vorrebbero t rasformarenell’ennesimo centro commerciale (incapace diassicurare sbocchi lavorativi stabili e di prospettiva) e la zona limitrofa al Cimitero cittadino dove,sempre in nome del business, l’amministrazioneGiudicianni sta tentando di abbassare (dai 200metri attuali ai 50) il limite di rispetto delcamposanto in modo tale da poter effettuare tuttauna serie di operazioni clientelari in sintonia conun modus amministrandi sempre teso all’affarismopiuttosto che allo sviluppo socio-economico di unaSanta Maria Capua Vetere in ginocchio. Tantialtri, poi, potrebbero essere gli esempi negativiche avremo modo di analizzare in una fasesuccessiva. Resta il fatto, però, che senza unimprimatur morale ex novo la nostra città èdestinata a un declino inesorabile e stridenterispetto a un passato di primo ordine e a unatradizione culturale e politica di cui non vi eranotermini di paragone nell’intera provincia di Terradi Lavoro.

La questione morale, una vera sconosciuta per IlPd non solo nazionale ma anche locale dove –come scrivono lamentandosi i quattro firmatari(Marciano Schettino, Giuseppe Rinaldi, AngelaCapone e Matilde Vecchione) in una letterainviata ai vertici del partito e al presidenteNapolitano - “è soprattutto determinata da unatteggiamento molto conservatore presenteall’interno del nostro partito, che tende a smorzarei fermenti critici e a isolare i tentativi di rinnovatoimpegno morale e civile, liquidandoli, in manieraerronea, come atteggiamenti moralistici se nonaddirittura giustizialisti”.D’altronde che la discussione su una veraquestione morale si imponesse anche nella cittàdel foro sorge con le dimissioni anticipate dell’exsindaco Enzo Iodice (oggi segretario provincialein nome e per conto di Veltroni) che decise digettare la spugna sei mesi prima della scadenzanaturale del suo secondo mandato consecutivo.All’epoca, lo stesso ex Primo Cittadino si lamentòpubblicamente affermando che era divenuta troppo

L’AMMINISTRAZIONE DANNEGGIA L’IMMAGINE DEL PD“...QUANDO OPERA FA SOLO DANNI..”

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Il mondo politico di sinistra ha iniziato adinterrogarsi sulla questione morale, non è maitroppo tardi. Forse potrebbe iniziare anche ilsindaco della città. Ragioni per interrogarsi cene sono parecchie. A tutt'oggi questaamministrazione ha fatto parlare di se più nelmale che nel bene. Assistiamo ad unaamministrazione malata e feroce come dimostrala attuale situazione commerciale della città,consiglieri comunali obbligati a dimettersi,assessori allontanati perche non sono fedeliesecutori, gruppi politici che nascono per farposto a personaggi tirati fuori dal cilindro,incapaci di sottoporsi al giudizio dell'elettorato,con la virtù di essere interessati solo ad eseguiregli ordini e non al bene collettivo della città.Questi sono i frutti perversi di un'attivitàamministrativa senza partito. Molti che nonrisiedono nel banco del consiglio comunalel'hanno auspicata ed ottenuta. Non si è costruitonulla che li sostituisse. Una politica senza partitoè una politica senza regole. Il partito regolal'accesso alle candidature ed alle cariche,impedisce ai voltagabbana e ai cambiacasaccadi vendersi di volta in volta al miglior offerente.Oggi in consiglio comunale esistono i partitipersonali dove l'unica vera regola è il potere ela gestione di accedere alle risorse pubbliche.Oggi accade che il sindaco punta allacostruzione del proprio consenso personale eall'aggregazione del clan. La spinta più forte latrova tra il connubio di politica e affariallontanandosi completamente dall'eticapubblica, collegando gli assessori con lepoltrone e i consiglieri con le commissioni. Quinon bastano gli appelli ai buoni sentimenti,bisogna sperare in una ondata di pubblicaopinione della città che mandi a casa questiamministratori, perche la malapolitica e lamalamministrazione le paghiamo tutti noi consoldi della nostra tasca attraverso l'imposizionedi notevoli tributi. Speriamo che prima succedee meglio è per tutti.

MICHELE DABROSCA

L’arbiter moda maschile degli anni60/70/80

ACHILLE MASCIANDAROdi via Mazzocchi chiude!

Anche Achille, che neglianni settanta vestiva icalciatori del Napoli e chevantava una cl ientelapartenopea di tutto rispetto,si è arreso alla realtà nudae cruda di una città che hacompletamente persoquella capacità di attrazioneche nel secolo scorso neaveva fatto la vera cittàcommercio di TERRA DILAVORO. La miopia di unapolitica degli anni bui el’insorgere di strutturecommerciali a pochi passi da noi, che hannosfruttato il desiderio di novità con investimentipaurosi, hanno destabilizzato l’equilibrio chesi era consolidato intorno a S: Maria C.V.Achille con la sua simpatia, la sua verve diaffabulatore professionista riusciva a vendertisempre il triplo di quello di cui avevi bisognoed è sempre stato capace di convincertidell’indispensabilità del superfluo.Con lui scompare un altro tassello di quelmosaico cittadino che ha contribuito a tenerein piedi l’orgoglio dell’appartenenza e quellaSammaritanità che noi ci sforziamo di difenderea tutti i costi.

IL SINDACO SENZA POLITICAE SENZA PARTITO

L’intenso profumo dei fiori e la sensazione dipace e spiritualità che da sempre avvolgono ilCimitero di Santa Maria Capua Vetere rischiadi diventare solo un vecchio ricordo. Neiprossimi mesi, infatti, non dovrebbe esseredifficile avvertire anche una “fragranza” al gustodi benzina. Da parte dei tecnici del Comunesammaritano, stando ad alcune indiscrezioni,è in preparazione una proposta di deliberaattraverso la quale si andrà a proporre unabbassamento del limite di contiguità diqualsiasi insediamento dalle mura perimetralidel camposanto. Si tratta della cosiddetta “fasciadi rispetto”. Un provvedimento che, al di làdell’evoluzione dello sviluppo urbanistico dellazona in questione, consentirebbe anchel’insediamento di alcuni distributori di carburante(a quanto pare 4) per i quali all’ente della cittàdell’Anfiteatro sono già state richieste lenecessarie documentazioni. Secondo ladisciplina delle zone cimiteriali, però,l’accorgimento potrebbe scontrarsi con alcunelimitazioni. A parlare chiaro è il testo unico delleleggi sanitarie secondo cui “il prefetto, sumotivata richiesta del Consiglio Comunale,deliberata a maggioranza assoluta daiconsiglieri in carica e previo conforme parere

CIMITERO E BENZINA

Domani sera andrà in scena un'altra pateticacommedia con i soliti noti che cercheranno dipiazzare mogli, cognate, sorelle, amanti econcubine in un organismo che all'apparenzaconta poco ma che deve essere fonte diinsospettabili benefici (considerata la bagarreche sta scatenando in seno alle commissionie nelle stanze dei bottoni). In questa vicendapare che stiano dominando, come al solito perschifezza, le facce: di merda, di culo e di porco.

Ivan Mazzoletti

Il 14 maggio scorso (giorno dell'ottavo anniversario della vittoria dello scudetto della Lazio alle18.04, ma questa è un'altra storia...) l'ottimo quotidiano Il Mattino diretto a Caserta dall'integerrimoGianni Molinari pubblicava questo art icolo del l 'epurando Ivan Mazzolett i . . .Stasera se ne dovrebbe parlare anche in consiglio comunale.

del Consiglio provinciale di sanità, quando nonvi si oppongano ragioni igieniche e sussistanogravi e giustificati motivi, può ridurre l’ampiezzadella zona di rispetto di un cimiterodelimitandone il perimetro in relazione allasituazione dei luoghi, purché nei centri abitaticon popolazione superiore ai 20mila abitanti ilraggio della zona non risulti inferiore ai 100metri ed almeno a 50 metri per gli altri Comuni”.Dunque, gravi e giustificati motivi. La propostadi delibera commissionata ai tecnici comunali,poi, punterebbe a un abbassamento a 50 metridella fascia di rispetto. Altro motivo delcontendere, inoltre, potrebbe esserel’interpretazione della norma secondo la qualeè possibile apportare una variazione delledistanze ma non in virtù di un avvicinamentodi un insediamento di qualsiasi genere bensìper l’ampliamento del Cimitero. Sulla zona delcamposanto di Santa Maria Capua Vetere,comunque, continuano a rimanere accesi iriflettori dell’opinione pubblica in vistadell’apertura del casello autostradale chefarebbe cambiare il volto alla fascia est delterritorio sammaritano.

Ivan Mazzoletti

I miei moniti tesi a dare alla Città di Santa Mariaun profitto dall’apertura del casello autostradalesono andati, puntualmente, disattesi.Invece di predisporre un adeguato piano trafficoper rendere agibile la zona del nuovo caselloe rendere agevole il flusso del traffico in entrataalla Città, si è creato solo caos. Il caosannunciato del mio articolo dell’ottobre 2008,quando consapevole dell’impreparazione diquesta Amministrazione ad affrontare ilproblema, La misi in guardia perché non siverificassero gli inconvenienti che stanno sottogli occhi di tutti.Oltre a prevedere uno svincolo molto caoticoe che induce facilmente all’errore gliautomobilisti, questa nefasta Amministrazione,invece di pensare a creare l’arredo urbano cherenderebbe più decoroso l’ingresso della Cittàper chi esce dall’autostrada e per la zonacimiteriale adiacente, non ha pensato ad altro,dopo pochi giorni dall’inaugurazione del casello, di convocare un Consiglio Comunale perridurre la zona di rispetto cimiteriale. Invecedi rispettare quel Luogo Sacro, già cosìmortificato dall’apertura a pochi passi dellavariante ANAS e del Casello e deturpato dalla

costruzione di uno scatolone quale l’EUROSPINe da altre costruzioni che, abusivamente, sistanno già realizzando nella zona. Con questadecisione si andranno a favorire altrespeculazioni, peraltro annunciate, rendendoquella zona, così vicino al Cimitero, caotica epoco rispettosa del luogo. Si sarebbe dovutopensare, invece, a creare una strada chepermettesse di deviare il flusso delle auto adistanza dal Cimitero, cosa che sarebbe statapossibile creando una bretella che collegassela strada degli spiriti con lo svincolo e che poicontinuasse verso l’ex Polveriera, creando cosìuno spazio di rispetto per il Cimitero. Invece sipensa solo a favorire altre speculazioni, a farcostruire (ORRORE) diversi distributori dicarburante che finirebbero per deturpare,ulteriormente, i luoghi e forse altre speculazioniedilizie. Che si pendi a rendere sicuro, primache qualcuno si ammazzi, la strada degli Spiriti,ove quella rotonda è poco visibile e costituisceun vero pericolo per la pubblica incolumità.Vorrei dire ancora tante cosa, ma ciò che miviene spontaneo e gridare, ancora una volta,VERGOGNA!!!!!!!

Gaetano Rauso

I MONITI DI GAETANO RAUSO

PARI OPPORTUNITA’:LA SFILATA DELLE MOGLI

LA REDAZIONE SI FELICITACON IL

DOTT. MARCO PALLACHE HA CONSEGUITOBRILLANTEMENTE LASPECIALIZZAZIONE IN

DERMATOLOGIA EVENEREOLOGIA.

AUGURI

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L’ex sindaco Iodice è stato visto sempre più spesso nell’area mercatale del Lucarelli come dire: ètornato sul luogo del delitto! Sta priparanno n’atutrave ‘e fuoco !

La casa da gioco della faina continua ad essere ilparlamentino vicario cittadino dove si contratta ditutto. La faina casalese riunisce la squadra d’azione:Melampo (ex cane ‘e massaria),baby killer, paraché?e anche altri che ormai hanno rinunciato ,ancheformalmente, ad apparire terzi e che parafrasandoil Poeta (S.Di Giacomo) esclamano : “mangianotanta gente, mangio pur’io che ffa”

Radiomunicipio informa che ormai tutta l’area checirconda il cimitero è diventata “oggetto deldesiderio”, infatti la distanza che consente di faretutto e di più, pare sia diventata di solo cinquantametri e teoricamente possiamo metterci unadiscoteca, un MacDonald, distributori di benzina,Alberghi, villette , appartamenti ecc.La speculazione, l’affarismo, il saccheggio hanno distrutto anche la sacralità cimiteriale che assicuravaai nostri defunti il dignitoso riposo e il rispettososilenzio.Ma c’è di più; ci sono stati dei casi all’interno delcimitero (bucano le bare) che assomigliano tanto airacket organizzati!Amici Sammaritani queste cose vanno denunciate,se avete paura di farlo ditelo a noi!Abbiamo perso tante cose, cerchiamo di non perderela capacità di indignarci!

Passato ‘o pericolo, gabbato lu santoGiampinocchio. Ha promesso,ha assicurato, hagiurato davanti alle Poste che ci sarebbero staticambi di rotta e ha finta di cambiare indirizzo maappena dopo che ‘O nfame gli ha assicurato chenon c’era pericolo ha ricominciato come prima. Oquasi!E non è questione di addetti ai lavori Tonino eFederico stanno all’altezza (ODDIO si fa per dire)

Miracoli di “NATALE”Nella notte di Natale, si racconta, che si possonorealizzare miracoli, momenti magici, desideriimpossibili, ebbene Radiomunicipio ci informa cheil palazzotto “abusivo” costruito sulla zona “F”dove ha collaborato come geologa anche ilneoassessore dott.ssa CIRILLO (NATALE) cioènello stesso posto dove il tribunale non fece costruirela stazione dei Carabinieri, potrebbe per incantodiventare il posto adatto per ospitare il tribunalecivile. Ma è un destino o una maledizione! Perforza il tribunale deve abitare in casa dei casalesi?

Al personaggio più silenzioso, più defilato, piùparco di dichiarazioni, meno intervistato come siaddice ad un membro dell’OPUS DEI, l’Abate Faria,vice sindaco che sta alla politica come Antonio

La Tabacchera di MonsignoreBassolino sta all’ambiente, vogliamo ricordare che “la rettoscopia non è un indagine sul possesso omeno di rettitudine”

La saggezza dei popoliI Monaci cercanti, i monaci predicatori, i monaci“confessori” e i monaci apparatori , ma come diceil proverbio: “Fra citrulo non diventerà mai priore”

Inaugurazione casello autostradale

A m i c iSammaritani, èvero, al peggionon c’è limite, mac i s i a s p e t t aalmeno un po dim o d e r a z i o n e ;sorvolando sulf a t t o c h e l ap r e s e n z a d iB a s s o l i n oall’inaugurazioneha significatofrugare con la sciabola nella piaga del disastroambientale in cui siamo precipitati, sorvolando sulla rappresentatività di Gianpinocchio( se non saiazzeccare tre parole, fattelo scrivere un discorso!)e sulle donne che si è portato dietro, che rendevanol’atmosfera grigia del cattivo tempo ancora piùbuia(sfida all’ok corral) , ma la cosa peggiore è statala presenza di un consigliere comunale Andreolanoche l’immaginario collettivo individua come la serpedi S. Andrea(mea culpa) che accompagnato da uncodazzo familiare, più in sintonia con le sagre checon il resto, si è messo a “dirigere il traffico” su chipoteva o meno essere presente sul palco delle autoritàfacendo sloggiare una coppia di rispettabiliprofessionisti che aveva avuto l’ardire di sedersiin terza fila. Ma lo squallore è andato in scena alsuono della campanella che segnalava l’aperturadel Buffet, il codazzo familiare ci si fiondavasopra e dopo essersi abboffati a dovere, usava leborse che diligentemente si erano portati dietro perportarsi via di tutto. Mettiamola cosi :se propriodovevano rappresentare qualche valore hanno sceltodi dedicarsi alla conservazione dei Valorinutrizionali.La presenza del Prefetto avrebbe preteso una regia più attenta e più in sintonia con la tradizionaleospitalità della città.

Tanti e poi tanti hanno sfruttato il potere della DCdegli anni d’oro, pronti a cogliere frutti che nonavevano coltivato, sottraendoli a chi, in terminimeritocratici, ne avevano più diritto. Nella nostrarealtà c’è solo la difficoltà della scelta.Ma qualcuno ne ha colti più di tutti; e a questoqualcuno noi vogliamo ricordare che la dignità nonconsiste nell’aver posseduto o di possedere incarichirappresentativi ma nella coscienza di averli meritati!

Santa Maria Capua Vetere vuole, forse, vincereun primato e arrivare al punto in cui ogni cittadinoavrà un suo bel centro commerciale privato, dovepoter fare acquisti in solitudine dopo averparcheggiato la macchina dove gli pare,passeggiare ogni domenica e fare quattrochiacchiere con le cassiere, come si fa con l’amicosu una panchina di piazza Mazzini o seduti al bardel centro storico in una giornata di sole. Ma cosapotrà comprare se la sua condizione è quella didisoccupato, precario, cassaintegrato, poveropensionato al minimo che, oltre a non arrivarealla fine del mese, è alle prese con il puntualepagamento del mutuo?L’impoverimento della nostra città non sembrainteressare la nostra Amministrazione a cacciadi oneri di urbanizzazione per rimpinguare lecasse comunali. E allora via con la costruzionedegli “iper” Deco, Sigma, Eurospin ecc.accompagnati eventualmente da multisale,funzioni terziarie varie e collocati presso svincolistradali e autostradali (chissà che sollievo per iresidenti di via Galatina quando dovranno uscirecon la macchina dalla loro casa nelle ore dipunta?). Serve per alimentare la concorrenzadiranno in molti. Ormai la concorrenza che sifanno questi “mostri” si sposta sull’architetturavisto che non possono inventarsi altro.Li distingueremo in base al colore, alla forma.Avremo “mostri rosa con il pennacchio o a formadi grappoli d’uva, costruzioni enormi e piumatecome matrone di un bordello. Saranno dotati dipiù marmi, fregi, dorature, pareti lucenti affrescatecon rosso pompeiano, più luci psichedeliche, piùcarrelli, più munnezza, più obelischi semmai fucsiao “color cane che fugge” che si leveranno maestosiverso il cielo in modo da diventare l’unica cosapercepibile della nostra città vista dallo spazio”.Perché non costruirne qualcuno proprio dentro ilnostro Anfiteatro per renderlo meno serioso e piùameno, pieno di luci, in assonanza con lacostituenda pista di Skate Board nelle vicinanze?Probabilmente è un progetto che non si è arrivatiancora a pensare. Mi permetto di suggerirlo aqualche “uomo d’affari” allettato dal maggioreguadagno derivante da possibili cambi didestinazione d’uso dei terreni e dalla possibilitàdi farsi anche qualche amico lavando denaroproveniente da vari traffici non sempre “in chiaro”.Potrebbe essere un disegno in grado di attirareanche capitali provenienti dall’Estero (da oltre ilconfine dei Regi lagni per intenderci) importantiper il Governo della città, in particolar modo perl’ala “internazionalista” della maggioranza politica.Molti sono coloro che rimangono annichiliti eimpotenti di fronte a questi “non luoghi” chedaranno occupazione a basso costo (giovaniprecari a 600 _. al mese e, soprattutto licenziabiliquando si vuole), ma in compenso si rivelano piùportatori di problemi ambientali e sociali di quantine intendano risolvere (quali?) perché causano:un accentramento in un solo punto (una dellepoche vie di entrata e uscita dalla città) del trafficolocale e di quello indotto; una forte compromissione di suolo libero;la desertificazione del tessuto commerciale minuto;la minor vivibilità cittadina.L’impatto ambientale sulla zona e, più in generale,su una città la cui viabilità lascia, per usare uneufemismo, un tantino a desiderare, saràinsopportabile alla faccia degli studi di fattibilitàimmagino già effettuati con esito positivo.Non sono, in maniera pregiudiziale contro i centricommerciali, vorrei semplicemente trovare,insieme alle Associazioni cittadine, i giovani equanti si dichiarano disponibili, gli strumenti perbloccare questa deriva che consuma il territorioe produrrà, quando la bolla dei centri commercialisi sgonfierà come già accade in altre Nazioni (v.Francia), solo altre aree abbandonate e degrado.

La politica cittadina (senza nessuna eccezione)ha smesso da tempo, ormai, di salvaguardare lacittà e creare occasioni di crescita collettiva in

modo organizzato che vadano al di là del semplicerisultato immediato. Solo i cittadini possonoimporre di abbandonare scelte che privilegianola centralità del mercato a scapito della vita echiedere che anziché assecondare la tendenzaa partorire “mostri”, si pensi al verde pubblicoinesistente sul territorio, a creare occasioni dilavoro vero (e se possibile, duraturo) per gliabitanti, a case popolari per coloro che non hannoun tetto e sono schiacciati da fitti da usura, aiservizi sociali che latitano, alle scuole pubblicheche scoppiano, molte delle quali in condizioniaddirittura fatiscenti (altro che sicurezza e rispettodella L. 626).Vorrei chiudere con una confessione e un’allegranota di colore.Mi sono sempre rammaricato perché tuttidichiarano di “aver avuto un sogno” in un passatorecente e/o lontano, io, invece, ho vissuto solo

Un centro commerciale all’anfiteatroincubi. L’altra notte ho avuto anch’io, finalmente,il mio sogno. Memore del nobile gesto che haaccolto il presidente americano Bush durantel’ultima (spero) visita in Irak (come sono infidi ipensieri latenti), ho immaginato la mia cittàassurgere, positivamente, agli onori della cronaca(quella sportiva).Altro che Gladiator. Santa Maria Capua Vetereera stata insignita (in sogno s’intende, ma chissà…)del titolo mondiale di “tiro delle scarpe”rigorosamente acquistate, considerati i tempi, almercatino delle pulci. Ma la cosa più commoventeè stata che, nell’occasione, i politici nostrani,nell’interesse generale, si erano eroicamenteprestati (portavano i vistosi segni di qualchemedicazione), all’allenamento del “popolo” facendoda bersaglio.

Gerardo D’Amore

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IL TORMENTO COMUNALE

Ieri Casertace aveva legato l'inaugurazione delnuovo casello autostradale al coronamento diun'iniziativa che fu tutta dell'allora vicesindacodella città del foro

Gentile direttore, ieri lei ha titolato l'articolosull'inaugurazione del casello autostradale diS. Maria C.V., facendo diretto riferimento allarealizzazione del sogno di Nicola Di Muro. Ora,io non conosco quale sia il punto di vista di DiMuro, ma siccome sono stato testimone deltempo, posso ipotizzare che questo sogno siè vanificato, lasciando lo spazio all'amarezzae al rimpianto, divenuti vieppiù laceranti proprioin occasione dell'inaugurazione di ieri. Il sognonon si è avverato perchè il casello sarebbedovuto essere solo un perno per lo sviluppo

Dal blog di Ivan Mazzoletti

INTERVISTA ANICOLA DI MURO“Siamo sempre stati lungimiranti e in 40 annil'abbiamo dimostrato sempre. La gente ci hadato fiducia anche in occasione delle ultimeelezioni. Ma chi avrebbe mai immaginato checi saremmo ritrovati di fronte a similipersonaggi?”. L'ex vicesindaco di Santa MariaCapua Vetere, Nicola Di Muro, aveva rotto ilsilenzio ieri mattina attraverso una nota amargine del telegramma inviatogli dall'exministro al Bilancio Paolo Cirino Pomicino inoccasione dell'apertura del casello autostradale.Oggi ha accettato il mio invito e prima di lasciarsiandare in qualche considerazione sull'eventoche porta solo ed esclusivamente la sua firmaha anche voluto fare questa premessa a suodire necessaria. Poi: “Date a Cesare quel cheè di Cesare e a Dio quel che è di Dio” è l'esordiodi Don Nicola. “Ma questi - riferito agliamministratori comunali che si sono succedutinegli ultimi 18 anni alla guida della città - nonhanno avuto né il coraggio né la decenza didare atto di una vittoria degli amministratori diventi anni fa circa l'apertura del casello. Inquesti quattro lustri sono stati spesi milioni emilioni di euro per consulenze e opere varie(ne cita una lista interminabile mettendo anchel'accento sulla pericolosa situazione delle fognecittadine che da qui a poco potrebbe portarenon pochi grattacapi, ndb) quando con soli 6o 700 milioni dell'epoca si poteva completarequella "fettuccia" che avrebbe assicurato losviluppo economico e commerciale chea v e v a m oi p o t i z z a t ocon il nostrolavoro e lan o s t r aabnegaziones e m p r e es o l o aservizio dellac o m u n i t à .Adesso nonsi pensa piùa l b e n ecomune bensì solo a quello privato. L'appetitovien mangiando e proprio per questo, negliultimi dodici mesi, siamo stati al centro diun'aspra battaglia contro coloro che puntanoa un progetto completamente diverso da quellosottoscritto alla vigil ia delle elezioni.Sull'inaugurazione del casello autostradale distamattina... che dire: Nostro Signore l'ha volutobenedire non con un raggio di sole bensì conuno scroscio di pioggia”.

La Società Autostrade: E' la dimostrazione chestiamo rispettando i tempi per la realizzazionedelle opere in Campania. I lavori sono iniziati adagosto del 2006 e sono costati otto milioni di euro.Nove piste. Si avvera il sogno di Di Muro.Lo svincolo autostradale dell'A1 e Nicola Di Muro."L'inaugurazione del nuovo svincolo autostradaledi Santa Maria Capua Vetere e' la dimostrazioneche stiamo rispettando in pieno i tempi previstiper la realizzazione delle opere in Campania".Lo ha dichiarato l'amministratore delegato diAutostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, nelcorso della conferenza stampa denominataCantieri Aperti Campania. La realizzazione dellosvincolo prevedeva un investimento di otto milionidi euro, di cui due a carico della RegioneCampania. L'opera consentira' il collegamentodiretto con la superstrada Caserta-Capua e conla viabilita' esterna del comune di Santa MariaCapua Vetere. Il nuovo casello e' composto danove piste, tre in entrata e sei in uscita. Autostradeper l'Italia ha evidenziato come "i lavori, iniziati il7 agosto del 2006, si siano conclusi rispettandoi tempi previsti di apertura". Gli stessi lavori sonocostati comp,lessivamente otto milioni di euro.Oggi S. Maria dovrebbe volgere un pensieroriconoscente a Nicola Di Muro, che una ventinadi anni fa cominciò a combattere per realizzarequello che oggi è a disposizione della città.martedì 16 dicembre 2008

della città ed è per questo motivo che quellezone avevano tutte vocazione industriale, maoggi dopo che si è quasi riempito tutta l'areadi strutture commerciali resta ben poco perattirare nuove industrie e allora a che servononove corsie? solo ad intasare la nostra cittàche sarà stravolta dai sensi unici modificati adarte per poter permettere le entrate nel centrocommerciale ex tabacchificio. Così come hannofatto con le università faranno anche con ilcasello : invece di sfruttare queste cose persviluppare S. Maria continueranno a sfruttareS. Maria in funzione dei loro interessi personaliCOME è AVVENUTO DA OLTRE 15 ANNI.Renato Iodice

mercoledì 17 dicembre 2008

D a l l a v a r i a n t edirettamente sull 'A1.Inaugurato il casello di S.Maria Capua Vetere.LO VOLLE DI MURO

LA LETTERA IL SOGNO DI DI MURO? Svanito nelle bramedegli speculatori del nuovo centro commerciale

DA WWW.CASERTACE.IT - QUOTIDIANO ON-LINE DI GIANLUIGI GUARINO