Il Piccolo 19 dicembre 2012

20
“ITALIANI SI NASCE” INIZIATIVA DELL’UNICEF Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it pagine 4-5 Edizione del Mercoledì Anno XII n°88 • MERCOLEDÌ 19 DICEMBRE 2012 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico Passa la mozione del Carroccio in Consiglio provinciale a favore dell’acqua pubblica. Mazzocco: «La gestione dovesse essere affidata ai sindaci» Il presidente della Provincia difende tenacemente il modello di Società mista. Intanto alcuni Comuni ricorrono al Tar SALINI: «POSSIAMO ANCORA GOVERNARE COSI’?» CON LUCA BARBARESCHI L’INIZIATIVA CHE FA DISCUTERE a pagina 17 a pagina 7 Si alza il sipario sulla prosa al Ponchielli Centro chiuso, è scontro tra Ascom e Comune pagina 6 RICETTE DAL MONDO: DA SABATO IL NOSTRO MAGAZINE GRATUITO Edizione chiusa alle ore 21 CASALASCO a pagina 10 Piccoli Comuni, dal 1° gennaio servizi associati tutti gli amanti della buona cucina, il giornale "Il Piccolo" torna a proporre anche per questo inverno uno splendido ricetta- rio dal titolo “Ricette dal mondo”. Se ne desiderate una copia lo troverete presso i seguenti punti vendita da sabato 22 dicembre: • Pane&Amore - via Tonani 24/a • Pane Dolci Caffè - via S.Rocco 3 • Videonespoli - Viale Po 10 • Sapore Di Mare - Via Cappuccini 8 • Faver - via Giuseppina 31/D • Pasticceria Betty via Giuseppina 11/D Garden Games - Piazza Migliavacca 10/B • Carubelli Gioielli - Via Ghisleri 99/B • Sensi - Corso Garibaldi 19 • Spaccio Alimentari Cremona via Altobello Melone 18 (ang.via Cadore) • Vivi e Sogna - via San Tomaso 7/9 (angolo piazza Lodi) • I Fiori Di Gritti - Corso Matteotti 12/14 • Bar San Giorgio - piazza Risorgimento (porta Milano) • Bettina pelletteria - Piazza Roma 2 • Juliet - via Mercatello 54 • Trattoria A Ca' De Geval – via Tripoli 32 Cortetano Sesto Ed Uniti MENO DUE ALLA FINE DEL MONDO? PROFEZIA MAYA: ECCO COSA FAREBBERO I CITTADINI NEL LORO ULTIMO GIORNO DI VITA a pagina 3 DALLE OLIMPIADI AGLI EUROPEI all’interno Un anno di sport rivissuto in quattro pagine speciali

description

Il Piccolo il periodico più diffuso a Cremona

Transcript of Il Piccolo 19 dicembre 2012

Page 1: Il Piccolo 19 dicembre 2012

“ITALIANI SI NASCE”INIZIATIVA DELL’UNICEF

Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOilGiornalewww.ilpiccologiornale.it

pagine 4-5

Edizione del Mercoledì

Anno XII • n°88 • MERCOLEDÌ 19 DICEMBRE 2012 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

ϖ���ΩΔ∞�∂��∫√�

Passa la mozione del Carroccio in Consiglio provinciale a favore dell’acqua pubblica. Mazzocco: «La gestione dovesse essere affidata ai sindaci»

Il presidente della Provincia difende tenacemente il modello di Società mista. Intanto alcuni Comuni ricorrono al TarSALINI: «POSSIAMO ANCORA GOVERNARE COSI’?»

CON LUCA BARBARESCHI

L’INIZIATIVA CHE FA DISCUTERE

a pagina 17

a pagina 7

▲▲

Si alza il sipariosulla prosaal Ponchielli

Centro chiuso,è scontro traAscom e Comune

pagina 6

RICETTE DAL MONDO: DA SABATOIL NOSTRO MAGAZINE GRATUITO

Edizione chiusa alle ore 21

CASALASCO

a pagina 10

Piccoli Comuni, dal 1° gennaio

servizi associati

tutti gli amanti della buona cucina, il giornale "Il Piccolo" torna a proporre anche per

questo inverno uno splendido ricetta-rio dal titolo “Ricette dal mondo”.

Se ne desiderate una copia lo troverete presso i seguenti punti vendita da sabato 22 dicembre:• Pane&Amore - via Tonani 24/a • Pane Dolci Caffè - via S.Rocco 3 • Videonespoli - Viale Po 10 • Sapore Di Mare - Via Cappuccini 8 • Faver - via Giuseppina 31/D • Pasticceria Betty via Giuseppina 11/D • Garden Games - Piazza Migliavacca 10/B • Carubelli Gioielli - Via Ghisleri 99/B • Sensi - Corso Garibaldi 19 • Spaccio Alimentari Cremona via Altobello Melone 18 (ang.via Cadore) • Vivi e Sogna - via San Tomaso 7/9 (angolo piazza Lodi) • I Fiori Di Gritti - Corso Matteotti 12/14 • Bar San Giorgio - piazza Risorgimento (porta Milano) • Bettina pelletteria - Piazza Roma 2 • Juliet - via Mercatello 54 • Trattoria A Ca' De Geval – via Tripoli 32 Cortetano Sesto Ed Uniti

RICETTE DAL MONDO: DA SABATO

MENO DUE ALLA FINE DEL MONDO?

PROFEZIA MAYA: ECCO COSA FAREBBERO I CITTADINI NEL LORO ULTIMO GIORNO DI VITA a pagina 3

DALLE OLIMPIADI AGLI EUROPEI

all’interno

Un anno di sportrivissuto in quattro

pagine speciali

Page 2: Il Piccolo 19 dicembre 2012

a Giunta della Regione Lombardia ha esa-minato in maniera dettagliata e approfon-dita, nell'ultima seduta, lo stato di avanza-mento delle opere di diretta responsabilità della Regione per l'accessibilità a Expo

2015 e ha accertato che tutto sta procedendo nei tempi stabiliti, senza intoppi né particolari criticità. Ha pertanto approvato la Comunicazione presentata dal presidente Roberto Formigoni, di concerto con l'as-sessore alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Gilardoni.Il Tavolo Lombardia, cioè l'ambito istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e so-vraregionali presieduto da Formigoni, ha portato avanti negli anni un lavoro accurato e deciso sulle in-frastrutture, in termini di regia e di propulsione. «Ele-mento essenziale per la riuscita di Expo 2015 - spiega Formigoni - è infatti la realizzazione del potenziamen-to e della modernizzazione della rete infrastrutturale viaria e ferroviaria di accessibilità all'area, con inter-venti di portata strategica per tutto il Paese. Il costan-te aggiornamento e monitoraggio degli avanzamenti, oggetto dei periodici "Sottotavoli Infrastrutture", coor-dinati dall'Assessorato Infrastrutture e Mobilità e par-tecipati da tutti i soggetti attuatori, ha permesso di affrontare tempestivamente le problematiche via via insorte e di garantire l'ultimazione delle opere di re-sponsabilità regionale in tempo per l'avvio della mani-festazione. Ecco una sintesi delle opere in questione». COLLEGAMENTO M1 MOLINO DORINO-A8 - Il 23 luglio scorso sono stati avviati i cantieri di questa ope-ra essenziale, con soggetto attuatore Regione Lom-bardia tramite Infrastrutture Lombarde Spa. I lavori proseguono speditamente. PEDEMONTANA - Sono in corso i lavori della tratta A, che interessa le province di Varese e Como (avanza-

mento: 56 per cento circa), con previsione di conclu-sione entro il 2013, e dei primi lotti delle tangenziali di Como e Varese, con previsione di conclusione per la primavera del 2014. Lo svincolo di Lomazzo, indi-spensabile per dare percorribilità alla tratta A, sarà completato entro la fine del 2013. BREBEMI - L'avanzamento dei lavori è al 60 per cento circa, la conclusione dell'opera avverrà entro il 2013. TEM - I lavori per la Tangenziale est esterna di Milano (Tem) sono stati avviati l'11 giugno. La messa in eser-

cizio del cosiddetto "arco Tem" (cioè il tratto neces-sario a BreBeMi per raccordarsi a Cassanese e Rivol-tana a loro volta potenziate) è prevista entro il 2013. OPERE FERROVIARIE - Il 9 dicembre entra in fun-zione la linea ferroviaria Saronno-Seregno, mentre sono in corso i lavori della linea Novara-Vanzaghello la cui conclusione è prevista per il 2014. SERVIZI FERROVIARI - Regione Lombardia ha inol-tre avviato da tempo - insieme a Ferrovienord e Rfi, lo studio per la definizione dei servizi ferroviari da attivare per garantire un'adeguata accessibilità a Expo dei milioni di visitatori attesi nel 2015. A tale proposito Trenord ha dato corso a un piano di inve-stimenti per l'acquisto di 30 nuovi treni per il servizio suburbano. PARCHEGGI - Per i parcheggi, che saranno realizza-ti dalla società Expo, è già stata definita una prima localizzazione a Milano in via Novara. Due ulteriori localizzazioni riguardano l'area ex Alfa Romeo di Arese (Mi) e la zona di attestazione della linea metro-politana M1 a Cinisello Balsamo (Mi), oggetto, en-trambe, di apposite prescrizioni negli specifici Ac-cordi di programma. Un'ulteriore dotazione potrà essere conseguita mediante accordi tra la società Expo e Fondazione Fiera Milano a riguardo degli at-tuali parcheggi del Polo fieristico di Rho-Pero (Mi). FLUSSI DI MOBILITÀ - Il 13 dicembre è in program-ma la riunione del "Sottotavolo Infrastrutture" del Tavolo Lombardia, che verificherà lo stato di avanza-mento complessivo delle opere non solo di respon-sabilità della Regione, ma anche di altri soggetti, e inoltre prenderà in esame il tema del sistema di go-verno dei flussi di mobilità.

È stato firmato a Palazzo Lombar-dia il protocollo d'intesa per l'avvio del programma "Dote Comune", fina-lizzato alla realizzazione - tramite Anictel Lombardia - di tirocini della durata massima di 12 mesi per giova-ni inoccupati e disoccupati e per lavo-ratori che percepiscono ammortizza-tori sociali. Il protocollo è stato sotto-scritto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dal presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana, alla presenza dell'assessore all'Occupazione e Politiche del lavoro Valentina Aprea, che ha costruito con Anci i contenuti dell'accordo.

Il programma "Dote Comune" è destinato a persone residenti o domi-ciliate in Lombardia, che siano giovani inoccupati e disoccupati di età com-presa tra i 18 e 35 anni e lavoratori percettori di ammortizzatori, senza li-miti di età. In questa seconda catego-ria rientrano i lavoratori in cassa inte-grazione guadagni straordinaria, i la-voratori in cassa integrazione guada-gni in deroga e i lavoratori in mobilità ordinaria e in mobilità in deroga. Re-gione Lombardia stanzia 500.000 eu-ro, per coprire il costo della compo-

nente "formazione" (1.200 euro per 12 mesi), equivalenti a 416 "doti". Il costo del tirocinio (3.600 euro per 12 mesi) sarà invece a carico dei Comuni coinvolti.

Il programma 'Dote Comune' pre-vede l'attivazione di molteplici attività: la promozione di accordi specifici con enti territoriali, al fine di definire politi-che di intervento in relazione alle spe-cificità territoriali e ai destinatari; la promozione di accordi con gli enti territoriali per lo svolgimento di lavori

di pubblica utilità, da svolgersi presso le comunità locali; l'attivazione di av-visi per la realizzazione di percorsi di formazione attraverso l'istituto del ti-rocinio extra-curriculare, secondo quanto previsto dal quadro regionale degli standard professionali; la pro-mozione di azioni di informazione, comunicazione e sensibilizzazione; il monitoraggio dei dati quantitativi e qualitativi relativi ai percorsi avviati e la valutazione complessiva dei per-corsi formativi attivati.

L

Dalla Brebemi alla Pedemontana: ecco lo stato di avanzamento di tutte le opere in programma

Expo, la Regione valuta i lavori

Firmato il protocollo d’intesa per “Dote comune”

LombardiaMercoledì 19 Dicembre 20122

PER GIOVANI DISOCCUPATI TRA 18 E 35 ANNI Il convegno: “Crisi d’impresae strategie per il risanamento”

Il 19 dicembre, presso l'Aula Ma-gna del Palazzo di Giustizia – Corso di Porta Vittoria 27, Milano – dalle 15 alle 18, si svolgerà il convegno "Crisi d’impresa e strategie di risanamento: le principali novità in materia fallimen-tare e le prime evidenze giurispruden-ziali. il progetto di Regione Lombardia Raid". Il convegno è rivolto agli im-prenditori, ai professionisti, al sistema bancario, agli enti della Pubblica am-ministrazione e a tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti in un pro-cesso di risanamento aziendale.

Regione Lombardia, da circa un anno, ha avviato, sul modello della Pubblica Amministrazione francese, il servizio di Rete per l'affiancamento alle imprese in difficoltà (Raid) che in-tende rafforzare il dialogo fra gli sta-keholder pubblici e privati a sostegno degli imprenditori in difficoltà. Regio-ne Lombardia e L’Ordine degli Avvo-cati di Milano illustreranno gli aspetti più innovativi della riforma eviden-ziando opportunità e criticità emerse nei primi tre mesi di prassi e giurispru-denza e presentando i risultati del la-voro avviato da Regione Lombardia attraverso il servizio Raid.

La Direzione generale agricoltura ha modifi-cato lo strumento finanziario per favorire l’ac-cesso al credito delle piccole e medie imprese, operanti sul territorio lombardo nel settore della trasformazione e commercializzazione dei pro-dotti agricoli, finalizzato alla ristrutturazione del debito. E’ stato infatti assegnato a Federfidi un finanziamento di 4.600.000 euro da utilizzare, esclusivamente, per favorire l'accesso al credi-to delle piccole e medie imprese e delle coope-rative agricole offrendo garanzie dirette e coga-ranzie alle aziende. L'intervento prevede garan-zie per il 70% dei finanziamenti bancari con un 10% ad opera dei Confidi (importo massimo totale 12,8 milioni di euro) e un altro 60% (impor-to totale fino a 77 milioni) garantito da Federfidi Lombardia grazie all'accordo con la Regione. Il costo delle garanzie a carico del beneficiario è pari all'1% una tantum dell'importo garantito. L’importo minimo del finanziamento è stabilito in 200.000 ed il massimo in 1.500.000 con una durata compresa tra i 3 e i 10 anni.

Regione Lombardia ha approvato la manifesta-zione d’interesse per l’istituzione di un elenco di fornitori di tecnologie e servizi energetici in attua-zione della fase 3 del progetto Trend “Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza ener-getica diffusa”. La manifestazione d’interesse è finalizzata ad istituire un elenco di possibili forni-tori di tecnologie e servizi energetici previa raccol-ta, attraverso una procedura di autocandidatura, dei dati relativi alle aziende di produzione ed in-stallazione di tecnologie nonchè fornitori di servizi energetici. La manifestazione di interesse avrà validità pari al progetto: I fornitori di tecnologie potranno quindi presentare la propria candidatura fino al 31 dicembre 2012. Il bando è rivolto a tutte le imprese di produzione ed installazione di tecno-logie per l'ambito industriale, in grado di offrire servizi energetici nonche realizzare interventi di miglioramento dell'efficienza energetica e di pro-duzione di energia da fonti rinnovabili .

BANDO/1

“Tecnologie e innovazioneper l’efficienza energetica”

BANDO/2

Accesso al credito per le piccole e medie imprese

a cura di Laura Bosio

Roberto Formigoni: «Elemento essenziale è la modernizzazione

della rete infrastrutturale»

Entro il 15 Gennaio 2013 gli studenti delle scuole superiori che seguono disci-pline storiche, storico-artistiche o artisti-che si potranno iscrivere alle Olimpiadi del Patrimonio 2013. L'iniziativa è riconosciu-ta dal Miur e i vincitori degli anni scorsi so-no stati premiati anche dal Ministero. Le linee guida sono state pubblicate alla fine del mese di ottobre sul sito dell'Anisa, con gli argomenti (siti che sono patrimonio dell'Umanità per l'Unesco e monumenti o opere d'arte importanti), le modalità delle prove (con la 1° di 30 domande struttura-te o semistrutturate e la seconda con 15 quesiti della stessa tipologia) e il numero di partecipanti ammessi per ogni scuola (una squadra di tre studenti del triennio o con componenti del biennio e del trien-nio). Le selezioni saranno su base regio-nale e all'inizio di maggio 2013 si terrà a Roma la finale nazionale.

Nel corso del convegno, che si terrà il 18 dicembre all'Università degli Studi di Milano-Bicocca, verranno presentati i risultati ottenuti nell’ambito del proget-to denominato "Una rete lombarda tra beni culturali e sistema produttivo: un progetto innovativo di valorizzazione del territorio" condotto dall’Università Iulm – Istituto di Economia e Marketing e dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale con il cofinanziamento di Regione Lombardia.

Il progetto nasce nell’ambito dell’Ac-cordo Quadro (sottoscritto il 1 luglio 2009) di collaborazione tra Regione Lombardia e le Università lombarde per la realizzazione di iniziative finalizzate a incrementare l’attrattività del territorio, la valorizzazione del capitale umano e la cooperazione scientifica.

IN BREVERete per i beni culturaliOlimpiadi del Patrimonio

Al via la manifestazione sul tema: “La donna dietro …lo straordinario.” Prossi-mo appuntamento è domenica 23 Dicem-bre - ore 21 - Chiesa S.S. Nazaro e Celso, a Bellano, con “Maria Madre di Gesù: Il Mistero dell’incarnazione Per quartetto d’archi, coro misto e voci recitanti”. Do-menica 1 marzo, presso Abbadia Lariana, toccherà invece Clara Wieck con “Le vi-sioni interiori Per pianoforte, voce recitan-te e attore gestuale”.

Manifestazione sulla donnaLo Stadio del Ghiac-

cio Agorà di Milano, dal 19 al 22 dicembre pros-simi, ospiterà un evento sportivo nazionale di grande prestigio e popo-larità: il Campionato ita-liano di pattinaggio di fi-gura - 2013. Grande at-tesa per la crema del pattinaggio nostrano che scenderà in pista per l’occasione: da Ca-rolina Kostner, Anna Cappellini e Luca Lanotte, Valentina Marchei, Stefania Berton e Ondrej Otarek, Cherlene Guignard e Marco Fab-bri e molti altri. Durante il Campionato italiano assoluto tutte le di-scipline del pattinaggio di figura, danza, artistico e sincronizzato si contenderanno il titolo nazionale per le categorie junior e senior. Per la serata di sabato 22 dicembre è previsto inoltre un atteso spetta-colo, il Gran Galà di Pattinaggio “Milano Golden Gala” durante il quale si esibiranno i migliori atleti nazionali ed internazionali.

Campionato italiano di pattinaggio di figura

Page 3: Il Piccolo 19 dicembre 2012

E se i Maya avessero ragione?di Martina Pugno

a scienza ne ha fatti di passi avanti, da quel lontano anno Mille, quando in oc-casione della fine di

un millennio e dell'inizio del successivo una vaga profezia fu sufficiente per gettare il mondo nel panico. Per fortuna, siamo nati nell'epoca moderna, quella del dominio della scienza e del-la logica. L'epoca delle certezze solide e concrete, delle previ-sioni che possono anche esse-re apocalittiche, purchè avvalla-te da teorie e prove scientifiche. Perchè tutto può esser vero, purché lo dica uno scienziato. E dal momento che sempre più autorevoli voci di scienza si so-no espresse in questi giorni per placare i seppur rari casi di psi-cosi individuale e collettiva dif-fusa in questo periodo, soste-nendo che la profezia Maya è frutto di un fraintendimento e che nulla cambierà nel fatidico giorno di venerdì 21 dicembre, noi ci crediamo. Sappiamo con certezza che si tratta di una su-perstizione priva di fondamen-to, proprio come sappiamo che passare sotto una scala non ci causerà nessun tipo di sfortu-na. Anche se, alla fine, potendo scegliere, quella scala la evitia-mo. Perchè noi, uomini moder-ni, non ci crediamo, ma nem-meno ce le cerchiamo.

Così, ben sapendo con fer-ma certezza che il 21 dicembre l'unica cosa che finirà sarà la settimana lavorativa, difficile non fare almeno un pensiero sul come vorremmo vivere il nostro ultimo giorno, potendo sapere quale sia. L'abbiamo chiesto ai cremonesi: Francesco, a tale riguardo, ha le idee estrema-mente chiare: "Se il 21 fosse davvero la fine del mondo, vor-rei aver passato la mia ultima giornata con la famiglia e con i miei affetti, semplicemente, in-vece che al lavoro". Ma ci sono anche, e sono molti, coloro che trascorrerebbero il loro ultimo giorno dedicandolo alle perso-ne e alle attività più amate: Ele-na, studentessa, romperebbe la dieta "con immensa soddisfa-zione: se proprio devo morire,

voglio farlo mangiando tutti i dolci che riesco a ingurgitare". Dal cibo all'alcol, Simone non nasconde che si dedicherebbe a "una festa di almeno 24 ore, con birra e rock n roll fino a svenire. Così, se arriva davvero la fine del mondo, non me ne accorgo neanche". Alessia, giovane commessa, ne appro-fitterebbe per "urlare finalmente che mi licenzio, come una sce-na da film", forse non molto di-versamente da come farebbe Alberto: "Manderei a quel pae-se il mio capo e i miei colleghi, che se lo meritano abbondante-mente. Sono tentato, in effetti. Ma se poi il mondo non finisce, potrebbe essere un problema".

Tra persone che alla doman-da fanno i debiti scongiuri e coppie che hanno ben chiara

l'attività preferita da svolgere durante l'ultimo giorno, le rispo-ste e i desideri sono i più varie-gati: Federica farebbe un viag-gio in un paradiso tropicale, "perchè se devo morire, preferi-sco farlo bevendo un Mojito sulla spiaggia piuttosto che imprecando nel traffico cremo-nese".

Un po' di sa-dismo nelle pa-role di Luca, che andrebbe "in ci-ma a qualche montagna, che se devo morire prima lo guardo fare agli altri, soprattutto quelli che proprio non sopporto".

Valentina, giovane studen-tessa, si dichiarerebbe al ragaz-zo che le piace; anche Davide

avrebbe un paio di paroline in sospeso, ma probabilmente un po' meno tenere: "Ahh, direi fi-nalmente a mia suocera quello che penso di lei, e sarebbe un giorno bellissimo!".

Tra i tanti che sognano gran-di rivincite, pic-cole soddisfazio-ni e momenti di piacere negato dalla frenetica quotidianità, c'è ch i anche d i fronte alla fine del mondo non

perde la pragmaticità, come Andrea: "Mah, tecnicamente non potrei sapere quando ini-zierebbero le ultime 24 ore, non si sa a che ora dovrebbe effetti-vamente finire tutto. Quindi sa-rebbe giovedì o venerdì l'ultimo

giorno? Probabilmente, morirei facendo qualcosa di normalis-simo, che faccio tutti i giorni, tipo mangiare o facendo un ri-posino", fino a chi ha delle soli-de motivazioni per affermare che la profezia non si avvererà, come Costanza: “Il mondo non finirà il 21 dicembre. Perché a giugno io devo assolutamente andare al concerto dei Bon Jo-vi”. Risposte scherzose, diver-tenti e divertite: qualsiasi sia la vostra, non prendetela troppo sottogamba. Forse vale la pena cogliere l'occasione per fermar-si un attimo e ritagliarsi uno spazio sufficente a metterla al-meno in parte in pratica. Perchè se il 21 dicembre non sarà il nostro ultimo giorno, almeno potrà essere un giorno un po' più piacevole del solito.

L

Ecco cosa farebbero gli italiani nel loro ultimo giorno se il mondo finisse proprio venerdì...

CREMONAAemCom comunica che nella mattinata di lune-

dì 17 dalle ore 8.30 alle 13 circa si sono verificati disservizi nell’utilizzo di alcuni account di posta elettronica, piattaforme online e siti web, causati da anomalie di funzionamento del software di ge-

stione delle infrastrutture virtuali, prodotto dal lea-der di mercato a livello mondiale in questi sistemi. Aemcom ha già stanziato investimenti mirati, per intervenire sul problema e fare in modo che queste remote eventualità non si ripetano.

AemCom, disagiin via di soluzione

DISSERVIZI WEB

No, l'uomo moderno non crede nella profezia Maya. Ma, nella speranza che ci creda il proprio vicino, c'è chi comunque prova a vendere kit di sopravvivenza o perfino bunker come unica via di salvezza: si dice che speciali con-fezioni contenenti il necessario per cavarsela in un mondo post apocalittico stiano spopolando in Siberia, dove ne sono già stati vendute oltre 90mila. Acqua, gas e beni non deperibili di prima ne-cessità sono quanto viene offerto ai futuri superstiti.

A Napoli, più pragmatici, i citta-dini hanno accettato la fine del mondo e hanno deciso di pren-derla con filosofia, difendendosi con creatività: è stato infatti an-nunciato il “Corno show”, un pro-getto che prevede l’installazione nella città di 36 sculture raffigu-ranti i celebri corni portafortuna. In fatto di idee creative è protagoni-sta pure l’Oriente: in Cina un uo-mo ha costruito una grande arca, per prepararsi a una possibile grande alluvione.

E per chi è dubbioso, la soluzio-ne ideale è la prenotazione (sem-pre che ancora si trovi posto) in due luoghi che dovrebbero invece essere risparmiati: in ogni caso, faremo una vacanza. l più noto è Bugarach, nella regione dell'Aude, a pochi chilometri da Rennes-le-Chateau). L'altra località che ve-drà un insolito tutto esaurito nei prossimi giorni è il villaggio turco Sirince, nelle vicinanze di Efeso e Smirne. Si è conclusa in tragedia, invece, la ferma convinzione di un cinese di 36 anni, che per rispar-miare ad alcuni bambini una mor-te violenta e dolorosa, ne ha ac-coltellati 23, prima di essere cattu-rato dalla polizia.

Cornetti e arche per sopravvivereal 21 dicembre

Forse la notizia non la prenderanno molto bene coloro che hanno investito grandi quantità di denaro per la realizza-zione di un bunker, o per kit in grado di garantire la sopravvivenza e la prosecu-zione della propria vita in uno scenario post apocalittico: eppure, confermano gli scienziati, la profezia Maya sulla quale ci-nematografia, editoria e media hanno tanto ricamato nel corso di questi mesi non è nient'altro che un fraintendimento. Non solo non è reale, dunque, ma nem-meno era mai stata intesa come profezia della fine del mondo dagli stessi Maya. La data, secondo l'antico popolo, rappre-sentava effettivamente una fine, ma non

certo così catastrofica come è stata suc-cessivamente intesa: si tratta, infatti, della fine di un'epoca e dell'inizio di un'altra.

Quello che indica il calendario Maya è analogo ai nostri passaggi da un millennio a un altro: è passato appunto un millennio da quel "Mille non più mille" che tanto aveva spaventato l'Europa, ma a quanto pare dalla lezione non è stato imparato molto, o forse è stata semplicemente di-menticata. Per comprendere come sono scanditi i cicli dei Maya bisogna partire dal loro calendari: essi scandivano il tem-po basandosi sul numero 20 e i suoi mul-tipli (perché i Maya contavano conside-rando le dita di mani e piedi). Il loro mese

quindi era di 20 giorni. Dopo il mese, vi era l’anno, chiamato Tun, che corrispon-deva a 360 giorni del nostro calendario. Dopo l’anno, anziché avere secoli o mil-lenni, i Maya avevano il K’Atun che corri-spondeva a 20 Tun (equivalenti a 7.200 giorni). Dopo il K’Atun c’era il B’ak’Tun, equivalente a 144.000 giorni. Il 21 dicem-bre 2012 dunque, secondo il calendario Maya, finisce il tredicesimo B’ak’tun e inizia il quattordicesimo: un cambiamento semplicemente temporale che sancisce la fine di un'era e l'inizio di una nuova. Tale passaggio, tradizionalmente, viene inteso come segno di grande cambia-mento, che può avere risvolti non solo negativi, ma anche positivi.

Ancora più deludente, per tutti i fautori del cambiamento, la possibilità che sia avvenuto un errore di calcolo, come sem-pre più scienziati stanno affermando: il famoso passaggio dal tredicesimo al quattordicesimo B'ak'tun sarebbe già av-venuto. In pratica, sarebbe stata prevista per il 2012, ma noi in realtà ci troveremmo nel 2019 per un errore di calcolo effettua-to da Dionigi il Piccolo, monaco incaricato di mettere ordine nel calendario con, a quanto pare, scarsi risultati. Ma in questi giorni un'altra teoria sta prendendo piede: un errore ci sarebbe effettivamente stato, ma la fine del mondo andrebbe posticipa-ta di appena un paio di mesi. Poco male, almeno per coloro che hanno già compra-to kit di sopravvivenza, scorte di cibo e soprattutto bunker: l'effettivo utilizzo do-vrà solo attendere un altro po'?

LE ORIGINI DELLA PROFEZIA: IL GRANDE CAMBIAMENTO È GIÀ AVVENUTO?

«Il mondo non finirà perché a giugno devo andare al concerto dei Bon Jovi»

Page 4: Il Piccolo 19 dicembre 2012

di Laura Bosio

entre si dibatte sulla vi-cenda dell'acqua pub-blica, prosegue il cam-mino dei ricorsi al Tar promossi dal Comitato

Acqua pubblica e da sedici sindaci del cremonese: Doriano Aiolfi (Bagnolo Cremasco), Amilcare Braga (Ca’ d’An-drea), Claudio Silla (Casalmaggiore), Enrico Manifesti (Casalmorano), Car-melo Lazzarini (Castelverde), Rosolino Azzali (Corte De Frati), Stefania Bonaldi (Crema), Ivana Cavazzini (Drizzona), Davide Viola (Gadesco Pieve Delmona), Ivan Scaratti (Grontardo), Renzo Felisa-ri (Olmeneta), Donato Dolini (Pandino), Dalido Malaggi (Pessina Cremonese), Marco Cavalli (Romanengo), Carlo An-gelo Vezzini (Sesto Ed Uniti), Donatella Mazzeo (Stagno Lombardo).

Sindaci che, nella conferenza di gio-vedì scorso, hanno ribadito il proprio dissenso rispetto alla gestione mista dell'acqua, dissenso che ha dato origi-ne al ricorso presentato al Tar ove si chiede l'annullamento della delibera-

zione del’11 ottobre 2012 da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Ato, avente per oggetto “Adozione docu-mento di aggiornamento del piano d’ambito di cui alla propria deliberazio-ne n. 7 del 15 novembre 2011” e di tutti gli atti presupposti, preliminari e comunque connessi.

Ma andiamo con ordine. Se da un lato la politica dibatte su una questione che divide anche la maggioranza,

dall'altro i diretti interessati alla gestio-ne del servizio idrico, i sindaci, rischia-no di vedersi strappare di mano qual-siasi tipo di controllo e autorità sulla partita. E non ci stanno.

«La vicenda acqua e Sistema idrico sta degenerando sempre di più» scrivo-no i sindaci, che criticano aspramente i metodi adottati dalla Giunta provinciale e dall'Ato per strappare il consenso alla società mista. «Colpisce la crescente debolezza delle scelte» sottolineano. «Non attraverso un confronto aperto con il territorio e le sue rappresentanze, ma a qualsiasi costo. Anche forzando regole essenziali. Anche umiliando i sindaci e la Conferenza dei comuni, che questa iniziativa sciagurata aveva peraltro già messo in crisi un anno fa».

Come più volte è stato ribadito dai primi cittadini interessati, e come ha chiesto anche la Lega, sono i Comuni che devono avere il controllo della si-tuazione. «E’ necessario un punto di svolta, chiamando il territorio e le co-munità locali ad una ripartenza su basi nuove» fanno sapere i firmatari del ri-corso. «Altrimenti a pagare, e a caro prezzo, sarà il nostro territorio e la sua mancata modernizzazione. Dopo oltre

due anni di immobilismo ostinato e in-concludente, quando si è lasciato spa-zio alla iniziativa dei Sindaci, nel giro di pochi mesi si è profilata la nascita del nuovo soggetto Gestore Unico di Ato. Ma c’è chi ha pensato di ritornare al passato, e di riproporre le vecchie logo-re logiche di contrapposizione Così il CdA dell’Ato, a freddo, senza alcun rapporto con i Comuni e il territorio, ha deciso di “strappare”». Nell'ultima con-ferenza dei servizi, infatti, si sono ripro-poste le stesse delibere che erano state oggetto di un sofferto confronto già un anno fa, quando 101 sindaci avevano chiesto al CdA di “revocare” le delibere. «Dobbiamo intervenire insieme per evi-tare che questa vicenda precipiti ulte-riormente» dichiarano i primi cittadini. «Occorre davvero ripartire, tutti insieme e su basi nuove, aprendosi al confronto con il territorio. Su queste basi abbia-mo superato le ultime incertezze, e ab-biamo deciso di intervenire, anche ri-correndo a strumenti inconsueti ma a questo punto necessari». Da questa ri-flessione è giunta la decisione di pro-muovere un ricorso al Tar che consenta di azzerare la vicenda. «Magari ripren-dendo sulla base del voto del referen-dum sull’acqua bene comune, l’idea-forza di quegli “Stati Generali dell’Ac-qua” che si sarebbero dovuti svolgere all’inizio» concludono i sindaci. «In un territorio quanto mai delicato, perché non chiamare il territorio e le sue rap-presentanze (sociali, civili, economiche, agricole) a confrontarsi su un progetto di sviluppo e a condividere le responsa-bilità di un futuro che ci riguarda tutti? L’esperienza di noi sindaci, anche pro-prio in questi mesi difficili nel governo dei nostri Comuni è un patrimonio di coesione sociale importante per tutti. Ripartire da qui, forse, consentirebbe al territorio di rimettere in movimento le cose».

M

acqua Continua il dibattito sul futuro del sistema indrico. «Dobbiamo intervenire insieme per evitare che questa vicenda precipiti»

Sedici comuni tra i quali Crema e Casalmaggiore ribadiscono la propria contrarietà alla gestione mistaSull’acqua pubblica si ricorre al Tar

Occorre riprendere l’idea di quegli Stati Generali dell’Acqua che

si sarebbero dovuti svolgere all’inizio

Stefania Bonaldi

CronacaMercoledì 19 Dicembre 20124

Ancora prima del ricorso dei 16 sindaci, ne è stato presentato un altro promosso da tre sindaci (Mario Bazzani - sindaco di Torre de Picenardi, Giovanni Vacchelli - sindaco di Motta Baluffi, Davide Persico - sindaco di San Daniele Po) insieme al Comitato Acqua pubblica. Secondo i ricorrenti la deliberazio-ne del Consiglio di amministrazione dell’Uf-ficio d’ambito è illegittima. Le motivazioni addotte dai firmatari sono molteplici.

Si parla di "violazione dello norme statu-tarie che disciplinano il funzionamento del Cda". «Nel caso della delibera di approva-zione del Piano d’Ambito, il Consiglio di amministrazione, stando al ricorso, è stato convocato, per il giorno 11 ottobre 2012, con avviso datato 5 ottobre» si legge nel ri-corso. «All’ordine del giorno erano previsti undici diversi oggetti ma, fra di essi, non era inclusa la adozione del documento di ag-giornamento del piano d’ambito che è og-getto della deliberazione impugnata. Solo con invito datato 9 ottobre, veniva aggiunta all’ordine del giorno».

I ricorrenti riscontrano anche una viola-zione della legge regionale che prevede che l’Ato debba acquisire il parere obbligatorio e vincolante della conferenza dei Comuni dell’Ato. «Che vi sia stata - si legge nel do-cumento - da parte dell’Ufficio d’ambito, una forzatura per eludere il parere negativo della conferenza dei Comuni, risulta anche dalla deliberazione in data 14 dicembre 2011 del Consiglio di Amministrazione, con la quale veniva respinta la proposta della conferenza dei Comuni».

«il Consiglio di Amministrazione dell’Uffi-cio d’ambito avrebbe inoltre dovuto motiva-re in modo rigoroso le ragioni che consiglia-vano di escludere l’affidamento in house a favore dell’ingresso di privati nella società di gestione» si legge ancora nel ricorso, che conclude con un'ultima motivazione: la vio-lazione del Codice dell’Ambiente, in riferi-mento ad un passaggio del Piano che ritie-ne che la adeguata remunerazione del capi-tale investito possa essere introdotta nella tariffa nonostante il referendum.

l’altro ricorso

Page 5: Il Piccolo 19 dicembre 2012

Cronaca Mercoledì 19 Dicembre 20125

ppare come un ultimatum quello che il presidente della Provincia Massimiliano Salini ha lanciato alla sua maggioranza, in par-ticolare al Pdl, nel corso della

trattazione della mozione presentata dal Carroccio sulla gestione del Servizio idri-co integrato: si trovi il modo di presentarsi compatti di fronte alla cittadinanza, oppu-re...». Salini ha lasciato in sospeso cosa po-trebbe succedere, ma per chi sa leggere tra le righe è chiara la sua volontà a prendere in seria considerazione la spaccatura che di fatto si è verificata nella maggioranza, che vede la Lega e il Pdl su due posizioni contrapposte e apparentemente inconcilia-bili. E a poco sono servite le dichiarazioni dei consiglieri di entrambe le parti, rispetto alla loro volontà di continuare a governa-re insieme nonostante il disaccordo: un discorso che al presidente non è piaciuto affatto. «Io lavoro per la compattezza della maggioranza» ha dichiarato a margine del Consiglio provinciale, «e non vedo altro modo di essere compatti se non quello di esserlo sui contenuti. Su questo aspetto credo che la discussione di oggi sia stata decisiva. Discussione che, tra l'altro, mi ha fatto capire chiaramente perché la gente si sta allontanando dalla politica: mancano proposte compatte, comprensive e puntuali e c'è troppa confusione politica. Dovremo quindi vedere se questa maggioranza sa-rà in grado di fare una proposta compatta. Personalmente sono convinto che si debba lavorare su contenuti certi, senza lasciarsi prendere la mano dal desiderio di mante-nere posizioni di potere. Oggi ho sentito di-scorsi che sembrava volessero fare di tutto per nascondere l'essenziale, ossia questa compattezza che è venuta a mancare. Io invece ritengo che l'essenziale debba esse-re messo davanti a tutto e sotto gli occhi di tutto, affinché i cittadini possano decidere... o eventualmente ri-decidere».

Del resto, già nella dichiarazione fatta dal presidente al termine del dibattito consiglia-re, è emerso un messaggio forte verso la maggioranza che lo sostiene. «Credo che il problema di oggi non sia l'eventuale inco-erenza della Lega, bensì la loro coerenza» ha detto. «La vera domanda è: se questo partito dice una cosa diversa da noi del Pdl, possiamo continuare a lavorare insieme? Dalle dichiarazioni dei consiglieri sembre-rebbe che la risposta possa essere afferma-tiva: si può giungere alla conclusione che su un tema come questo non è necessario che la maggioranza sia concorde.

Per come la vedo io, invece, questo è uno degli elementi essenziali perché un'am-ministrazione possa stare in piedi. Per il be-ne dei cittadini ci vuole prima di tutto un programma di governo solido». E’ chiaro e determinato il presidente che ribadisce: «Oggi non ci sono le condizioni per per-seguire il modello di gestione del sistema idrico prefigurato dalla mozione della Le-ga». Ma fa notare che non è la prima volta che la maggioranza non si trova concorde

su qualcosa. «Si assommano elementi di divergenza» sottolinea Salini. «Bisogna allora riproporre ai cittadini un messaggio chiaro, perché un accordo tra le parti non è sufficiente. Se il nostro programma tiene e risponde alle esigenze del territorio, diamo ai cittadini un'immagine che gli permetta di riconoscersi nella maggioranza».

Un invito, tra le righe, a prendere una de-cisione definitiva.

Intanto il consiglio si è concluso con l'ap-provazione della mozione della Lega (men-tre è stata respinta quella analoga dell'Udc), con 17 voti a favore (Pd, Lega, Lista Torchio e Rifondazione), uno contro (Api), l’asten-sione dell’Udc e con la dichiarazione di non voto del Pdl. «Abbiamo ritenuto di non partecipare al voto, pur rimanendo in aula» ha infatti dichiarato il consigliere Antonio Agazzi, che ha ribadito di non essere «par-ticolarmente sconvolto rispetto al fatto che non vi sia attualmente una convergenza di opinioni tra Lega e Pdl, perché il tempo ci garantisce di poter continuare a dialoga-re fino al prossimo Consiglio provinciale, partendo da un percorso di avvicinamento che è attualmente in atto». Una di quelle posizioni contestate dallo stesso Salini, co-me del resto quella analoga espressa dal capogruppo della Lega, Franco Mazzocco: «Sono d'accordo con Agazzi di continuare a mantenere la guida dell'amministrazione come da mandato dei cittadini».

Del resto le dichiarazioni d’intenti di voler continuare a Governare, nonostante tutto, hanno suscitato qualche perplessità nell'opposizione. «Questo non può però essere liquidato come incidente di percor-so che non lascia traccia» ha detto Euge-nio Vailati (Pd). «Mi chiedo: cosa accadrà quando arriverà in consiglio non una tardi-va mozione ma un piano d'opera, e non si troverà un accordo? Oggi si sancisce una vera rottura politica di questa maggioranza e chiedo al presidente di prenderne atto».

A

acqua Passa la mozione della Lega a favore dell’acqua pubblica: la maggioranza va sotto

Ultimatum di Salini: «Possiamo ancora lavorare insieme?»

«Si facciano gli Stati Generali dell’acqua»«Sosteniamo una proposta,

quella in house, che i sindaci del territorio stanno portando avanti da due anni» lo ha detto Andrea Virgi-lio, capogruppo del Pd, che dopo aver presentato una mozione alter-nativa l'ha poi ritirata, appoggiando invece quella della Lega. «Dividersi su questo tema all'interno di una maggioranza non è cosa da poco, e mette in discussione la presenza stessa di tale maggioranza nel ter-ritorio» ha detto Virgilio. «L'aspetto

più omogeneo del percorso fatto in questi anni è stata la capacità di alcuni sindaci di opporsi al mo-dello di privatizzazione del sistema idrico integrato. C'è qualcosa che va oltre la logica della privatizza-zione e degli apparati burocratici. Questo approccio non basta più: il concetto di bene comune richiama la democrazia partecipativa.

Per questo il Pd chiede la rea-lizzazione, periodicamente, degli "Stati generali dell'acqua", in modo

da avviare un confronto continuo su queste tematiche, con un largo coinvolgimento del territorio e del-le sue forze economiche, sociali e d’interesse, intorno ad un progetto di qualità per uno dei sistemi am-bientali più delicati come la Pianura Padana. Si dovrà inoltre avviare una stagione di gestione interamente pubblica del ciclo idrico integrato da parte del Gestore Unico di Ato, come prima concreta risposta al voto degli elettori e dei cittadini.

«Il Consiglio Provinciale impe-gna il Presidente a farsi promotore presso il Consiglio di Amministra-zione dell’azienda speciale “Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremo-na” della necessità, stante l’attuale situazione politica, amministrativa e legislativa, che lo stesso modifichi il piano d’ambito ed il connesso mo-dello gestionale al fine di adottare la gestione cosiddetta “in house” che preveda l’affidamento diretto, in co-erenza al disposto dell’art. 150, c. 3, d.lgs n. 152/2006, ad una società “esclusivamente e direttamente par-tecipata dai comuni o altri enti locali compresi nell’ambito territoriale otti-male”». Così recita il dispositivo fina-le della mozione del Carroccio, quel-lo su cui tutti i partiti - tranne il Pdl e l'Udc - si sono trovati d'accordo.

«La Lega ha sempre sostenuto che la gestione dell'acqua doves-se essere affidata agli enti locali in

modo diretto» ha detto il capogrup-po Franco Mazzocco. «Invece oggi sembra che si voglia scippare ai sindaci l'autorità di decidere. Ci ri-volgiamo a tutti i movimenti politici, chiedendo di unirsi a noi per impe-dire che la gestione del sistema idri-co sia sottratta alla cittadinanza per finire nelle mani del corporativismo dei privati».

Il Pdl, dal canto suo, mantiene le sue posi-zioni, e dichiara di voler continuare nel percor-so che dovrebbe portare alla gestione mista.

«Il percorso che ha caratterizzato la gestio-ne del servizio idrico e sempre stato chiaro e lineare» sottolinea Luca Rossi. «Non par-tecipiamo alla strumentale disputa tra acqua pubblica e privata. L'acqua è di tutti, ma ci sono delle problematiche da superare e de-

gli investimenti da fare. La società mista non implica la privatizzazione del servizio, ma la possibilità di fare tali investimenti».

D'altro canto, questa mancanza di vedute comuni, mette la maggioranza nelle condizio-ni di fare una verifica, un “tagliando”, come lo definisce lo stesso Rossi. «Altresì però ritenia-mo che questa maggioranza possa portare a termine il proprio mandato».

PoPolo DElla lIBERTa’

«Non cambiamo idea, ma la maggioranzanecessita di una verifica»

lEga noRD

«L’acqua resti pubblica»

Andrea Virgilio

Nonostante il tema "caldo" il dibattito in consiglio provinciale è stato, tutto sommato, pacato anche se la maggioranza, alla fine, è andata sotto. Al voto sulla mozione della Lega 17 consiglieri si sono espressi a favore ,uno solo contrario, e astensione dal voto da parte del Pdl. Il Pd e l'Udc hanno presentato a loro volta delle mozioni alternative a quella del Carroccio, ma mentre il primo l'ha ritirata subito dopo, il secondo ha deciso di portare avanti la propria battaglia, «Per-ché questa mozione ha lo scopo di ridare voce a chi è stata tolta» ha sottolineato il capogruppo Giuseppe Trespidi. «Essa vuole restituire la voce ai comuni e al territorio, che si possono esprimere a favore o contro il piano d'ambito».

Secondo Trespidi, dunque, l'errore di fondo è aver tolto la voce ai comuni. «Bisogna mettere in campo un percorso virtuoso che porti al ritiro delle società di servizi del territorio dalla società unica appena crea-ta, e che tali quote societarie passino direttamente

ai Comuni. Di qui valutare sul campo se la soluzione in house sia percorribile dal punto di vista degli in-vestimenti oppure no». Simile il parere di Massimo Araldi (Alleanza per l'Italia), secondo cui «già più volte erano stati dati degli input perché le società di servizi della Provincia venissero eliminate, perché sono loro la ragione dell'impasse in cui ci troviamo. Si doveva partire da subito con la gestione pubblica e successi-vamente decidere se ci fossero risorse sufficienti per portare avanti il piano degli investimenti, o se fossero necessari interventi di privati».

Dal canto suo il consigliere Giuseppe Torchio ha ribadito l'illegittimità della deliberazione dell'11 otto-bre 2011 approvata dal Cda dell'Ato, e condivide i contenuti del ricorso al Tar promosso dal Comitato per l'acqua pubblica e da alcuni sindaci. «A distanza di un anno dall'assemblea dell'11 dicembre 2011 si è deciso, con la formula del silenzio assenso, di andare avanti a prescindere, e questo non è accettabile. Ci

sono poi delle violazioni ritenute altrettanto signifi-cative rispetto alla mancata declinazione in maniera chiara delle forme di gestione». Torchio ha quindi di-chiarato di sostenere la mozione della Lega, «perché l'acqua deve rimanere pubblica». Posizione su cui, del resto, è concorde anche Giampaolo Dusi (Rifon-dazione). «Quella che si era intrapreso era una strada ben diversa da quanto richiesto dal referendum. Non condivido a pieno la mozione leghista, specie nelle premesse, ma ne condivido la parte conclusiva: la gestione deve essere dei sindaci».

A tirare le orecchie un po' a tutti i partiti è invece Giovanni Biondi, che lancia un'accusa di contraddit-torietà. «Io ho sempre portato avanti l'idea di sman-tellare le società dei servizi e di realizzare un'unica società partecipata da parte dei Comuni. A Salini ri-conosco coerenza e chiarezza nel portare avanti il suo disegno, che è sempre stato chiaro, pur se diverso dal mio. Dove era la maggioranza allora? E perché

i rappresentanti di entrambi gli schieramenti hanno votato i propri rappresentanti nella "società delle so-cietà" (quella realizzata dalla fusione di tutte le società di servizi del territorio, Ndr), se non si vuole seguire la strada della gestione mista? Andare in un'altra di-rezione significa fare scelte coraggiose. Si deve scio-gliere la nuova società, retrocedere le quote azionarie e costituire una nuova società in house affidandola ai comuni del territorio. Chiedo a questo consiglio che oggi assuma una posizione chiara e che se ne assuma tutte le responsabilità».

I consiglieri provincialiSulla mozione del Carroccio 17 voti a favore ed uno contro. Il Pdl non vota

PaRTITo DEMocRaTIco

Il consiglio provinciale

Massimiliano Salini

Franco Mazzocco

COMUNE DI BONEMERSE- PROVINCIA DI CREMONA -

Via Roma n° 25 – 26040 Bonemerse - C. F. e P. IVA: 00308090190 0372/496020 0372/496157e-mail: [email protected]

OGGETTO: Adozione Variante al Vigente Piano di Governo del Ter-ritorio, Variante Ambito delle Cascine, Settembre 2012, deposito atti in libera visione al pubblico.IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO COMUNALEVisto l’articolo 13 comma 4 della L.R. n. 12 del 11/03/2005 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla L.R. 4/2012;Vista la vigente normativa urbanistica statale e regionale in materia;

RENDE NOTOche con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 27/09/2012, im-mediatamente eseguibile ai sensi di legge, è stata adottata la Variante al Vigente Piano di Governo del Territorio, Variante Ambito delle Cascine, Settembre 2012, relativa alla modifica dell’art. 29 “Ambito delle Cascine” delle Norme Tecniche del Piano delle Regole del vigente P.G.T. del Co-mune di Bonemerse (CR);che la Deliberazione di Consiglio Comunale con i relativi allegati ed ela-borati, viene depositata in libera visione al pubblico presso l’ufficio tec-nico comunale per 30 (trenta) giorni interi e consecutivi a decorrere dal 19/12/2012; gli stessi atti sono pubblicati altresì, sul sito informatico del Comune di Bonemerse – www.comune.bonemerse.cr.it che nei succes-sivi 30 (trenta) giorni gli interessati possono presentare osservazioni edopposizioni secondo le disposizioni di legge, redatte in triplice copia, da far pervenire all’ufficio protocollo del Comune entro le ore 12,00 del 18/02/2013.Bonemerse, 19.12.2012 Il Responsabile del Servizio Tecnico Geom. Luigi Ghisani

Page 6: Il Piccolo 19 dicembre 2012

di Martina Pugno

ono tutti italiani i nati nello Sti-vale: se la legge attualmente non lo riconosce, possono ini-ziare a farlo i Comuni, almeno a livello simbolico, con il con-

ferimento della cittadinanza onoraria ai figli minorenni nati in Italia da genitori immigrati. Una proposta che l'Unicef ha rivolto alle amministrazioni locali in occasione della Giornata internaziona-le dei diritti dell'infanzia e dell'adole-scenza e che a Cremona, seppur non ancora accolta, è proprio in questi giorni in fase di discussione.

Se la cittadinanza onoraria riveste un valore puramente simbolico, essa apre comunque le porte al dibattito per quanto riguarda un eventuale ri-conoscimento tramite normativa na-zionale, riguardo al quale le opinioni dividono i cittadini. Paola, 24 anni, studentessa, esprime qualche per-plessità: «La domanda mi lascia po' combattuta, nel senso che come passo simbolico da un punti di vista civile faremmo un passo avanti, nello stesso tempo non so quanto conven-ga che ogni bambino nato qui diventi a prescindere cittadino italiano. Non credo si possa risolvere così su due piedi.. io limiterei i casi anche solo perché non tutti gli stranieri che pas-sano in Italia vogliono fermarsi. Ma-gari dovrebbero essere comunque i genitori a poter fare richiesta».

Non manca però chi è pronto a prendere posizione più netta, contro o a favore, co-me Marco, 32 anni, ge-ometra: «Se gli immi-grati lavorano e paga-no le tasse, non vedo perché non dovrebbero avere la cittadinanza", oppure Danie-le: "Se sono figli di genitori che inten-dono rimanere qui, che lavorano, che pagano le tasse, e i bambini vanno a scuola nelle scuole italiane, parlano italiano e tutto, sono italiani a tutti gli

effetti», ma anche quelli che invece vorrebbero limitare la possibilità di di-ventare cittadino italiano alla nascita, come Alex: «Dare la cittadinanza a chi nasce in Italia porterebbe solo ad ave-re una moltiplicazione degli ingressi dei migranti di ogni dove. Penso che possa essere concessa semmai ai figli dei figli degli stranieri regolarmente nel nostro Paese, perché ritengo possa

essere la prima ‘vera’ generazione di persone per le quali si realizza una vera integrazione nell’ambito scolastico, lavorativo, civile e so-ciale».

Come sot to l inea Massimo, 55 anni, im-

prenditore, il requisito principale sul quale nessuno è disposto a deroghe è l'inserimento dei genitori: «Se hai un comportamento civile e rispetti le re-gole vieni accettato e premiato dalla società e può starci quanto vuoi, pia-

nificando la tua esistenza qui, tu verrai sempre trattato come un immigrato perché non parlerai mai benissimo l’italiano, perché avrai vissuto i primi 20 anni della tua vita in un mondo di-verso ecc. Ma i tuoi figli no, loro saran-no come tutti gli altri italiani. Perché se nasci in Italia, studi in Italia e vivi in Italia sei italiano, indipendentemente dai tuoi tratti somatici, e se vuoi la cittadinanza hai il diritto di averla».

Ma c'è anche chi critica il concetto stesso di cittadinanza onoraria pro-posta dall'Unicef, come Alessia, operaia: «Se qualcuno, bambino o adulto che, sia compie un atto straor-dinario, di valore, di sacrificio, di amore ben vengano le onorificenze, ma la cittadinanza onoraria deve es-sere conferita per meriti». Opposta l'opinione di Elisa, 29 anni, infermie-ra: «La cittadinanza dovrebbe essere effettiva e non onoraria, bisogna dare loro l'opportunità di vivere con dei diritti come anche dei doveri ovvia-

mente, per una migliore integrazio-ne». Favorevole, ma solo in parte, anche Dario, agricoltore: «La propo-sta dell'unicef è molto interessante in quanto ormai dovremmo essere "abi-tuati" a convivere con più nazionalità. Poi io sarei per il modello americano, dove per avere la cittadinanza biso-gnerebbe superare un esame sulla lingua italiana e sulla nostra storia. perché come noi dobbiamo conosce-re e rispettare le nuove culture che entrano nelle nostre vite è importante che loro conoscano e rispettano la nostra che li accoglie». La necessità di un cambiamento sembra essere sentita dalla maggior parte degli ita-liani e conferma gli intenti di sensibi-lizzazione che caratterizzano la pro-posta Unicef, commenta Marta: «E' un primo passo importante verso l'ntegrazione, ma bisogna passare a leggi vere e proprie per regolamenta-re la situazione di persone che co-munque sono nate nel nostro Paese».

SI cittadini: sì al diritto di nascita, ma solo per i meritevoli

«A favore del modello americano, con un test

sulla conoscenza culturale»

Italiani si nasce,l’iniziativa Unicef

Ruggeri, Pd: «Il Comunericonosca i diritti»

Preso atto della campagna in occa-sione della giorna-ta mondiale dei diritti dell'infanzia, il Pd ha colto l'oc-casione per solle-citare l'adesione del Comune di Cremona, mentre molti nel resto d'Italia già hanno raccolto l'invito di conferire la cittadinanza onoraria ai bambini figli di genitori stranieri ma nati in Italia. «Si tratta di un gesto pura-mente simbolico», puntualizza la capogrup-po Maura Ruggeri. «Per un vero cambia-mento, dal punto di vista pratico, sarebbe necessaria una normativa nazionale, ma questo speriamo possa essere un importan-te passo in tale direzione e un gesto di sen-sibilizzazione».

Al centro della discussione non solo il riconoscimento onorario, ma anche il modo stesso di intendere, per definizione, il diritto di cittadinanza: «I bambini che nascono in Italia, figli di genitori stranieri ma regolari, che vivono e lavorano regolarmente in Italia, sono bambini che parlano italiano, che stu-diano nelle scuole italiane: sono italiani a tutti gli effetti». A livello nazionale, dunque, la capogruppo auspica un cambiamento della normativa vigente: «Adesso i bambini stra-nieri possono fare domanda di cittadinanza solamente una volta raggiunti i diciotto anni: fino a quel momento sono considerati stra-nieri, con tutte le difficoltà burocratiche che ne derivano». Un cambiamento che, se attuato, segnerebbe una svolta non solo legislativa, ma anche culturale: «L'iniziativa punta al passaggio dallo ius sanguinis (rico-noscimento per discendenza) allo ius soli (riconoscimento per nascita sul suolo): un modo per attirare l'attenzione nei confronti dei diritti dei bambini che sono italiani a tutti gli effetti. Ci si lamenta che il nostro è un Paese che invecchia, che non ci sono giova-ni, che non vi è più una crescita della popo-lazione: questi bambini, esattamente come i figli di genitori italiani, sono una speranza per il nostro futuro. S tratta di una iniziativa alla quale ci auguriamo si possa aderire, come inteso dall'Unicef, in modo bipartisan, perché si tratta di una causa apolitica. Con la speranza che venga presto recepita una norma anche a livello nazionale che permet-ta il riconoscimento dei diritti di questi bam-bini, attualmente considerati stranieri fino alla maggiore età».

CronacaMercoledì 19 Dicembre 20126

Il Sindaco incontra il Tavolo interreligiosoin comune i rappresentanti delle diverse comunità religiose del territorio

Martedì mattina il sindaco Oreste Perri, presente l'assessore ai Diritti di Cittadinanza Maria Vitto-ria Ceraso, ha ricevuto i compo-nenti del Tavolo Interreligioso. Erano presenti don Mario Aldi-ghieri per la Diocesi di Cremona, Jalila Benlechehab dell'Associa-zione Alba, Joylin Galapon per la Chiesa Evangelica Metodista, Issa Nabil, imam del Centro Isla-mico di Cremona, Maguini Lahcen del centro Culturale "La Speranza", Jilmon Anton per la Comunità Romena Cattolica, Daniele Pispisa della Chiesa Cri-stiana Avventista, padre Fuciu

Doru per la Chiesa Ortodossa Romena, e Djama Koffi Alain pastore della Missione Interna-zionale di Evangelizzazione e

Liberazione "La Vita". Un incon-tro molto cordiale e partecipato durante il quale sono presentate le attività che svolge il Tavolo,

luogo di incontro delle diverse comunità religiose presenti a Cremona. Il sindaco ha colto l'occasione per ricordare quanto sia fondamentale la civile convi-venza tra esponenti di popoli di cultura e fede diverse, una con-vivenza basata sul rispetto reci-proco. Si è poi complimentato per il ruolo che i componenti del Tavolo Interreligioso svolgono all'interno delle loro comunità e dell'impegno che li porta a faci-liatre il dialogo e il confronto. L'udienza si è conclusa con lo scambio degli auguri in vista delle prossime festività.

L’associazione chiede ai Comuni di conferire la cittadinanza onoraria ai bambini nati da genitori stranierila mozione

auser, approvato il nuovo consiglio direttivoSì unanime, alla proposta del

nuovo direttivo della sezione Auser “Luigi Maffezzoni” di Pescarolo ed Uniti. La proposta è stata fatta nell’assemblea annuale svoltasi presso la sede di piazza Garibaldi, nel pomeriggio di sabato 15 u.s. dal Presidente provinciale Strepparola, essendo decaduto, ha precisato lo stesso, l’attuale consiglio direttivo.

Il nuovo Consiglio è stato appro-vato ed è formato da Becchi Iva ( P r e s i d e n t e ) , C o r t e l l i n i Giannino,Gozzoli Caterina,Mailolli Angelina, Ripari Franco, Miglioli Lu-igina (Vicepresidente) e Ruggeri Guido. Revisori effettivi Gemmi Ma-ria, Favalli Riccarda,Superti Renato, supplenti Mazzini Claudio e Turrini Giovanni.

ricordi di famiglia in mostra al museoDal 20 dicembre al 27 gennaio 2013 la Sala delle Colonne del

Museo Civico "Ala Ponzone" ospita la mostra "Ricordi di famiglia" (ingresso libero, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17). "Ricor-di di famiglia" è un progetto che è partito a maggio 2012 nell'ambi-to della tradizionale Notte Europea dei Musei. Tra i diversi e parti-colari appuntamenti dedicati alla Notte si è pensato di “recuperare” spaccati di famiglie cremonesi attraverso immagini impresse nel tempo, anteriori alla metà del XX secolo, per documentare come sono cambiati i costumi, le abitudini ed anche il modo di rappresen-tare le relazioni affettive dei gruppi familiari.

COMUNE DI BONEMERSE- PROVINCIA DI CREMONA -

Via Roma n° 25 – 26040 Bonemerse - C. F. e P. IVA: 00308090190 0372/496020 0372/496157e-mail: [email protected]

OGGETTO: Adozione Variante al Piano di Recupero, di iniziativa privata, denominato “Cascina Peverone” in via Marconi, approvato con D.C.C. n° 19 del 13.06.2006, in Variante al vigente Piano di Go-verno del Territorio, presentata dalla Società Lares S.r.l. di Cremo-na, deposito atti in libera visione al pubblico.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO COMUNALEVisti l’articolo 14 comma 5 e l’articolo 13 comma 4 della L.R. n. 12 del 11/03/2005 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla L.R. 4/2012;Vista la vigente normativa urbanistica statale e regionale in tema di Piani Attuativi;

RENDE NOTOche con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 23 del 27/09/2012, im-mediatamente eseguibile ai sensi di legge, è stata adottata la Variante al Piano di Recupero, di iniziativa privata, denominato “Cascina Peverone” in via Marconi, approvato con D.C.C. n° 19 del 13.06.2006, in Variante al vigente Piano di Governo del Territorio, presentata dalla Società Lares S.r.l. di Cremona, relativa agli immobili inseriti nel vigente P.G.T. come “ambito nucleo storico di antica formazione – emergenze architettoni-che”, catastalmente identificati con i mappali 14, 454, 455, 456, 457 e 481 del foglio 4 del comune di Bonemerse (CR);che la Deliberazione di Consiglio Comunale con i relativi allegati ed elaborati, viene depositata in libera visione al pubblico presso l’ufficio tecnico comunale per 30 (trenta) giorni interi e consecutivi a decorrere dal 19/12/2012; gli stessi atti sono pubblicati altresì, sul sito informatico del Comune di Bonemerse – www.comune.bonemerse.cr.it che nei suc-cessivi 30 (trenta) giorni gli interessati possono presentare osservazioni ed opposizioni secondo le disposizioni di legge, redatte in triplice copia, da far pervenire all’ufficio protocollo del Comune entro le ore 12,00 del 18/02/2013.Bonemerse, 19.12.2012 Il Responsabile del Servizio Tecnico Geom. Luigi Ghisani

Page 7: Il Piccolo 19 dicembre 2012

Pugnoli (Ascom): «Ce ne ricorderemo al momento del voto». L’assessore Bordi: «Minacce fuori luogo, serve iniziativa»Centro chiuso: è scontro tra Ascom e Comune

Il blocco del traffico non è l’uni-ca disposizione ad aver suscitato mal-contento. Dopo il contrasto con gli esercenti, per il Comune si profi-la un altro scontro assai aspro con i tassisti. Un’altra polemica è esplo-sa, infatti, con l’installazione di una telecamera del circuito Ztl in corso Mazzini, che finora era dotato di un dispositivo elettro-nico di riconoscimento delle tar-ghe solamente in direzione porta Venezia (per 30 giorni di “prova”, a partire da ieri mattina). Obiettivi dell’iniziativa: scoraggiare gli auto-mobilisti “ribelli” (soddisfacendo in questo anche le richieste di numerosi residenti ed esercenti per il transito indisciplinato delle vetture) e rafforzare la sicurezza stradale, dato che il tratto interes-sato è assai stretto e causa una vicinanza pericolosa dei pedoni con le automobili. L’installazione della telecamera ha però desta-to la preoccupazione dei tassisti: all’origine vi sarebbe il divieto per loro di transitare per il tratto inte-ressato senza passeggeri a bordo. Questo costringerebbe ad allun-gare i percorsi per raggiungere le località tra porta Venezia e la stazione delle Ferrovie, con con-seguente maggiorazione del tariffa di corsa per i clienti (si parla di rincari fino a 2,50 euro).

Telecamera Ztlin Corso Mazzini:

protestano i tassisti

Piercarlo Bertolotti (Fiab): «Il commercio è vitale ma occorre conciliare gli affari con la tutela della salute»

di Michele Scolari

on si placa il malcontento degli esercenti contro il blocco parziale del traffico, promosso dall’assessore all’Ambiente Francesco

Bordi e ratificato due settimane fa dal-la Giunta e dal sindaco Oreste Perri. Al contrario, la polemica è passata dalle scaramucce allo scontro aperto, dopo che nei giorni scorsi è stato scritto un’altro importante capitolo della pro-testa, segnato dall’affondo di Claudio Pugnoli: «Ci ricorderemo del danno che stiamo subendo quando verranno a chiederci i voti» aveva dichiarato il presidente di Ascom minacciando di togliere l’appoggio elettorale in un pe-riodo già contrassegnato da numerose complicazioni per l’Amministrazione.

«E’ inutile minacciare, non chiedo voti a nessuno. Lecito il giudizio ma che sia la risultante di tutto ciò che abbia-mo concretizzato, non solamente di ciò che si considera scomodo» aveva repli-cato seccamente Bordi, che, nella gior-nata di ieri, è tornato ad insistere sulla necessità e bontà del provvedimento, etichettato come «uno spreco di vigili e risorse» da Paolo Manto-vani (Botteghe del Centro). «Uno spreco? Prima dei giudizi netti attenderei le valutazioni e i dati finali at-tesi per gennaio. Seconda-riamente, a proposito di sprechi, ricordo che abbia-mo una Ztl che è stata impostata sulla fascia notturna, e quindi in modo inver-tito rispetto alla quasi totalità delle altre città italiane, a seguito dei malumori espressi all’epoca da molti commer-cianti sull’orario diurno. E sempre dalle richieste degli esercenti si sono origina-ti il parcheggio in piazza Marconi ed al-tre iniziative. Ma il periodo dei diktat im-

posti da altri è giunto al capolinea. Noi abbiamo cognizione di quali sono i pro-blemi e le soluzioni sono in fase di stu-dio». Tra queste, strategie condivise per cercare di recuperare clienti assie-me al restyling totale del trasporto ur-bano, «a cominciare dai percorsi, nei quali un capitolo speciale riguarderà le

linee che andranno a servi-re i parcheggi “corona”. Questi sono gli ambiti dove è necessario fare il punto per un provvedimento che, comunque, ha destato scontento ma anche ap-provazione». E non sola-

mente tra i trenta commercianti che, si diceva su queste pagine lo scorso sa-bato 15, hanno accolto con soddisfa-zione il dispositivo.

L’iniziativa si è vista rinnovare il plau-so da parte di Fiab Biciclettando, con un nuovo intervento di ieri, per molti versi sulle stesse note dell’Amministra-zione. «I commercianti sono la linfa vi-

tale dell'economia ed anche della vita sociale dei quartieri - commenta Pier-carlo Bertolotti -. Le loro ragioni sono importanti e vanno ascoltate. Tali ragio-ni, però, non possono continuare a contrapporsi isolate contro i tentativi di cambiamento, anche se imperfetti. Da un lato Cremona soffoca nello smog (ed è ormai testato che di smog ci si ammala): oltre al danno morale e socia-le, anche da un punto di vista economico, l'inqui-namento quindi costa al-la società. Dall’altro an-che il commercio non go-de di buona salute. Ma sappiamo an-che che la capacità e lungimiranza im-prenditoriale è quella che, nella storia, ha sempre saputo ribaltare a proprio fa-vore una crisi, ed è per questo che sia-mo profondamente convinti che pro-prio lo smog possa essere un'occasio-ne per ripensare al rapporto coi propri clienti e trasformare un problema in

un'opportunità. Molti commercianti l'hanno capito; è ormai infatti ampia-mente dimostrato che non è vero che le politiche antitraffico/smog siano sempre e solo penalizzanti per il com-mercio, come dimostrano gli esempi di tante città europee. Un grande numero di potenziali clienti, da sempre sottova-

lutato, detesta fare spe-sa con il cappotto in ma-no nelle saune dei gran-di magazzini o nelle stra-de trafficate, e che scap-pano il sabato perché non sopportano più traf-fico e smog. Al netto di

una crisi economica oggettiva, in cui il potere d'acquisto è notevolmente cala-to, provare a recuperare questi clienti è una sfida determinante. C’è bisogno di collaborazione e di volontà per conci-liare la tutela della salute con quella de-gli affari. Vogliamo provarci, per il no-stro interesse comune e per il nostro in-teresse di parte?».

N

Mantovani: «Uno spreco di risorse e agenti

della polizia locale»

Piercarlo BertolottiPresidente Fiab Cremona

Francesco Bordiassessore all’Ambiente

Paolo Mantovani (Botteghe del Centro

Claudio Punoli Presidente Ascom

Per ora nessuno stop: il blocco prosegue

come stabilito

«L’iniziativa è uno spreco? Abbiamo una Ztl impostata sulla fascianotturna a seguito dei malumori espressi all’epoca da molti esercenti»

Cronaca Mercoledì 19 Dicembre 20127

Page 8: Il Piccolo 19 dicembre 2012

CremonaMercoledì 19 Dicembre 20128soroptimistLeadeship al femminile,corso per giovani donne

Il Soroptimist International d’Italia promuove la par-tecipazione gratuita di giovani donne selezionate dai singoli Club italiani al corso di formazione "Leadership al femminile". L’iniziativa è rivolta a donne in possesso dei seguenti requisiti: età massima 28 anni, con laurea specialistica o magistrale, conoscenza della lingua in-glese e residenza negli ambiti territoriali in cui operano i Club del Soroptimist International d’Italia. Il corso si propone di fornire spunti di riflessione sulle cause dell’esclusione femminile dal mercato del lavoro e i possibili limiti, organizzativi e soggettivi, che la maggior parte delle donne incontrano nella vita professionale. Il percorso formativo si articola in tre giornate che si ter-ranno rispettivamente nei periodi 11-13 marzo e 25-27 marzo 2013. Le interessate dovranno presentare appo-sita domanda di ammissione alla Presidente del Sorop-timist Club di Cremona – c/o Diletta Poli – Via Porta Marzia 16 – 26100 Cremona entro il 18 gennaio 2013.

di Giulia Sapelli

a fine dell'anno è anche tempo di bi-lanci. E per il Progetto Mus-e, si parla di un bilancio decisamente positivo. Basti pensare che nei suoi primi due anni di vita il progetto - promosso

dall'associazione Mus-e Cremona Onlus, fon-data da Giovanni Arvedi e dalla sua famiglia) - ha avuto uno sviluppo notevole, ottenendo l’unanime e convinto apprezzamento delle scuole e delle famiglie, suscitando l’entusiasmo e il collettivo gioioso interesse dei bambini, felici di sperimentare durante le lezioni Mus-e diverse possibilità espressive e di scoprire un originale modo di stare insieme e di comunicare.

Si tratta di un progetto che ha preso il via su scala nazionale, che grazie ad Arvedi si è con-cretizzato anche a livello locale. Scopo dell'ini-ziativa è di promuovere l'integrazione, il rispetto di tutte le culture e la valorizzazione delle diver-sità nelle scuole pubbliche, primarie, attraverso esperienze artistico-educative.

«Lusingata e sollecitata dalla generale stima e dal consenso ottenuti, l’associazione Mus-e Cremona Onlus, ha ulteriormente incrementato lo sviluppo del Progetto, che con l’anno scola-stico 2012/2013 completa il primo ciclo trienna-le di attività, giungendo a interessare n. 57 classi, n. 20 scuole e a coinvol-gere 1152 bambini, tra cui molti svantaggiati» fa sapere Ferdinan-do Soana, coordinatore del pro-getto a livello locale. «La presen-za di bambini svantaggiati, i 340 stranieri ed i 50 disabili, (la cui percentuale media è del 34%) raggiunge percentuali assai ele-vate in non poche classi».

Ne è esempio lampante la scuola dell'infanzia Lacchini, del Cambonino: nella sezione grandi gli alunni svantaggiati sono 13 su 27 (48%). Alla pri-maria Miglioli, in prima A, sono 20 su 24 (83%), in seconda A sono 11 su 14 (79%), in terza A sono 10 su 19 (53%). Alla primaria di S. Ambrogio, nella classe seconda A, si parla di 12 su 21 (57%), mentre per la terza A sono il 50% (9 su 18).

Anche alla scuola primaria Bianca Maria Vi-sconti (Villetta) ci sono altri esempi di quanto siano stati coinvolti gli alunni svantaggiati; nella terza B sono 12 su 22 (55%), nella terza A sono 12 su 23 (52%). Nella terza A della Don Primo Mazzolari si parla di 14 su 22 (64%), mentre la terza B ne conta 12 su 24 (50%). La Stradivari

(S. Bernardo) conta: nella secon-da A 14 su 23 (61%), nella terza A 13 su 23 (57%), nella terza B 13 su 22 (59%). Buoni anche i dati della Manzoni (classe seconda A: 12 su 21 - 57%); della Montever-di (seconda B: 9 su 16 - 56%); della Colombo-Aporti: (seconda A: 9 su 18 - 50%).

L'iniziativa si concretizza in le-zioni settimanali della durata di un'ora e mezzo, che si svolgono in orario scolastico, e sono par-te integrante del piano dell'offerta formativa. In questo percorso i bambini sono accompagnati da artisti professionisti, che lavorano in campo musicale, teatrale, del movimento e delle arti visive. «L’attività Mus-e non comporta nessun onere per le scuole e le famiglie dei bambini che

partecipano al Progetto e si regge sull’impegno significativo e fondamentale della Presidenza, ma anche sulla grande generosità degli amici il cui sostegno è molto importante» conclude So-ana.

Le discipline che vengono utilizzate nei corsi sono: la musica nelle sue diverse forme (stru-menti etnici, voce, percussioni, ascolti guidati, ecc), l'espressione corporea, la danza, il teatro, la pittura, il disegno, la manipolazione di mate-riali, la fotografia e le attività audiovisive.

«Lo scopo è promuovere l’integrazione

e il rispetto delle diverse culture»

L

L’iniziativa, voluta da Giovanni Arvedi e dalla sua famiglia, è attiva da ormai due anni

Progetto Mus-e, bilancio positivoFerdinando Soana: «Riusciamo a coinvolgere 1.152 bambini, tra cui molti svantaggiati»

alla locanda torrianiCafè teologico, incontro sulla storicità dei vangeli

Terzo appuntamento con il “Café Teologico” ve-nerdì 21 dicembre alle 21.15 presso la Locanda Tor-riani di Cremona (via Torriani 7). Il format, promosso dalle Sentinelle del Mattino, prevede la presenza di persone esperte che trattano temi di fede di scottan-te attualità, mentre gli ascoltatori sono seduti a tavo-lini intenti a sorseggiare bevande calde o analcoliche e mangiando piccoli snack. Dopo l’incontro di aper-tura con don Andrea Brugnoli sull’esistenza di Dio e quella con il professor Umberto Fasol sul rapporto tra fede e ragione, questa volta giungerà a Cremona il professor Marco Fasol, che tratterà della storicità dei Vangeli. Il successivo incontro sarà il 25 gennaio con il professor Daniele del Bosco che tratterà un argo-mento molto delicato: «L’Inquisizione fu un bene?».

SCUOLA PER L’INFANZIA COMUNALE “LACCHINI”Via Romanino 1

DIREZIONE DIDATTICA STATALE CREMONA I CIRCOLO"TRENTO TRIESTE" Via Palestro 68 "L. BISSOLATI " Via Tagliamento 2 "G.MIGLIOLI" Viale Cambonino "S. AMBROGIO" Via Fabio Filzi 132 "BOSCHETTO" Via Boschetto 142 DIREZIONE DIDATTICA STATALE CREMONA II CIRCOLO"C. MONTEVERDI" Via Oglio 2 "CAVATIGOZZI" Via Abbadia – Cavatigozzi "SESTO CREMONESE" Via E. Sacchi - Sesto ed Uniti

DIREZIONE DIDATTICA STATALE CREMONA III CIRCOLO"CAPRA PLASIO" Via Plasio 2 "COLOMBO APORTI" Via Realdo Colombo 1/3 “GERRE DE CAPRIOLI” Piazza del Comune 8 – Gerre de Caprioli“AMATI” Via Stradivari 2 - Malagnino

DIREZIONE DIDATTICA STATALE CREMONA IV CIRCOLO"DON PRIMO MAZZOLARI" Via Corte 1 "BIANCA MARIA VISCONTI" Via Giuseppina 29 “SETTE FRATELLI CERVI” Via Roma 16 – Bonemerse

DIREZIONE DIDATTICA STATALE CREMONA V CIRCOLO" A.MANZONI" Via Decia 43 " A. STRADIVARI" Via S. Bernardo 1 “A. GHISLERI” Via Quistro 3 – Persico Dosimo“G. MORI” Piazza Roma - Stagno Lombardo

le scuole coinvolte

Page 9: Il Piccolo 19 dicembre 2012

Croce Rossa, Berardi al verticeEletto presidente con oltre il 70% dei consensi, tende la mano all'altro candidato Pagliari

«Ascolterò tutti, è il momento di porre fine alle polemiche e di rimanere tutti uniti»

[email protected]

Il Circolo Acli “Enrico Anelli” di Martignana Po orga-nizza per giovedì 20 dicembre “Una serata di fraterni-tà per l’Africa”, che avrà luogo alle 20,45 presso la sala “Benedetto XVI” dell’oratorio parrocchiale. I coniugi

Luisella Chiari e Angelo Lazzari, racconteranno la loro fantastica esperienza sociale con la Comunità di Wata-mu, fra le più importanti realtà del Kenya. Verranno pro-iettate foto e si potranno ascoltare canti tipici del luogo.

A MARTIGNANASerata pro Africaal Circolo Acli

Buon APPetito con iPomìIl pomodoro si fa tecnologico

CON L’AVIS IL REGALO DI NATALE VA A TELETHON

ROTARACT, PRESENTATI TRE NUOVI SOCI

La sezione Avis di Casalmaggiore, insieme all’Associazio-ne Culturale Ceramicarte, partecipano alla campagna 2012 di Telethon, fi nalizzata alla raccolta fondi a favore della ri-cerca sulle malattie rare. Presso la sede avisina casalese è possibile contribuire all’iniziativa acquistando i seguenti og-getti: palla di Natale (offerta minima 5€), candela di Natale (offerta minima 5€) e sciarpa Telethon (offerta minima 10€). Non solo: in occasione della mostra “Ceramiche solidali”, inaugurata sabato e aperta sino a domani (orari di mercole-dì e giovedì: dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 15 alle 18,30), è prevista la possibilità di acquisto di ben quindici opere. «Da tempo, come associazione, volevamo contribuire ad un’ini-ziativa benefi ca»: spiega il professor Francesco Vitale, di Ceramicarte. «Insieme all’Avis abbiamo pensato di allesti-re una mostra di opere a tema libero realizzate con tecni-che diverse, terracotta, maiolica, smalti colorati. Ogni socio di Ceramicarte ha poi deciso di devolvere in benefi cenza per il progetto Telethon almeno una delle sue opere, che potran-no essere acquistate anche online, su eBay». Fra le tante esposte, sono quindici le ceramiche all’asta: quattro fi rma-te dallo stesso Francesco Vitale. Piatti, vasi, candelieri, lam-pade, bottiglie, statuet-te e tanto altro: di tutto e di più, per tutti i gu-sti e tutte le tasche (le basi d’asta vanno da un minimo di 50€ ad un massimo di 250€), con l’unico intento di so-stenere la ricerca sulle malattie rare. Col Nata-le alle porte, un’occa-sione unica per fare un duplice regalo.

Il Progetto Espansione promosso con energia dai com-ponenti del Rotaract Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, ha registrato lunedì sera un primo passo nella direzione dell’am-pliamento del gruppo. Nel contesto della Prenatalizia orga-nizzata dal Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbione-ta, tenutasi al RistoBifi di Casalmaggiore, la presidente del Rotaract Alessandra Fazzi ha “spillato” tre nuovi soci rota-ractiani: si tratta di Elena Bronzini, 27enne di Cogozzo, Ele-na Perdomini, 24enne di Casalmaggiore, e Michael Selet-ti, 26enne di Sabbioneta. Con la consegna dei tre distintivi, il Rotaract Casalmaggiore Viadana Sabbioneta allarga la pro-pria famiglia: attualmente sono 9 i soci e tre gli aspiranti soci.

Dalla collaborazione tra foodblog-ger e Pomì nasce “Buon APPetito con iPomì”. Si tratta di un’applicazione per iPhone dedicata esclusivamente a ricette realizzate con la passata e la polpa di pomodoro. L’annuncio viene dal Managing Director del Consorzio Casalasco del Pomodoro Costantino Vaia, che afferma: «Ecco un altro pro-getto che realizziamo, attraverso il marchio Pomì, per dialogare con i consumatori, svelandoci con traspa-renza e originalità, ascoltando i tempi, le nuove tecnologie per comunicare e le persone». L’applicazione è colora-ta, divertente, pensata per cucinare, condividere inviti e ricette, e conosce-re tutti i segreti del brand italiano “re del rosso”. Infatti le ricette a disposi-

zione spaziano dagli antipasti, al pri-mo, ai secondi e sono tutte firmate dai foodblogger che nel maggio scor-so hanno aderito al web contest lan-ciato da Pomì in occasione di Cibus 2012. Uno strumento spassoso e uti-le, un vero e proprio ricettario sempre a portata di mano per chi in cucina non sa rinunciare al gusto del vero pomodoro italiano. «iPomì è una app multifunzione - prosegue Vaia –. Ab-biamo scelto sei icone fortemente in-tuitive per guidare gli utenti in modo semplice e diretto. Nella app si trova-no infatti: “Pomì Trace” per seguire la tracciabilità dei prodotti a marchio Pomì fino a scoprire l’azienda agricola italiana di origine; la suddivisione del-le ricette in “Tradizione e innovazio-

ne”, “Sostenibili”, “Leggere ma con gusto” per incontrare le diverse prefe-renze di sapore e stile di vita; “Lista della spesa” che permette di compi-lare rapidamente dalla ricetta l’elenco degli ingredienti da acquistare; “Invita amici” per ospitare amici a pranzo o a cena attraverso l’invio di una ricetta via e-mail o la condivisione su Face-book stuzzicando occhi e palato; “Prodotti” per scegliere nella gamma Pomì il rosso che fa per te; “Inviaci la tua ricetta” per contribuire ad aumen-tare il ricettario e per dire la tua su come implementare la app.

di Simone Arrighi

on 72 voti su 99, Rino Berardi è stato eletto nuovo presidente del Comitato Locale di Casalmaggiore della Croce Rossa. L’altro candidato, Arnaldo Pagliari, ha ricevuto 22

preferenze, mentre 5 sono state le schede nulle depositate nelle urne domenica scorsa. Quasi il 60% dei 169 soci aventi diritto si è recato in via Formis, presso la fondazione Busi che ospita i locali della Croce Rossa casalese, ad esprimere il proprio voto.

Dopo due anni da commissario, Rino Berardi diventa quindi presidente: resterà in carica fino al 31 dicembre 2013, nell’anno del cambiamen-to più radicale a cui sarà chiamata la Croce Rossa a livello nazionale. Dovrà essere avviato il processo di privatizzazione dell’associazione e scritto il nuovo statuto. «Ascolterò tutti i vo-lontari, per andare avanti insieme e senza più polemiche interne ed esterne»: così Rino Berar-di. Il primo segnale di distensione, dopo una campagna elettorale che l’attuale presidente avrebbe preferito evitare, c’è stato già domeni-ca a votazione in corso d’opera. Una stretta di mano, fra Berardi e Pagliari, che lascia presup-porre una nuova stagione di collaborazione: «Proporrò ad Arnaldo – confida il neoeletto presidente - un incarico importante ed un coin-volgimento ulteriore. Con lui, vorrei continuare a lavorare nel rispetto dei ruoli e delle funzioni. È il momento di arrivare al dunque, di passare dalla teoria ai fatti. Tutto per il bene della Croce

Rossa». Da par sua, ancor prima dello scrutinio Pagliari faceva sapere che: «La mia vittoria c’è già stata, avendo avuto la possibilità di espri-mere le mie perplessità e i miei interrogativi». Ora, a quella stretta di mano i colleghi dovranno dare un seguito: «Dobbiamo restare uniti, nes-suno escluso. Dobbiamo lavorare tanto ed es-sere propositivi», puntualizza Berardi. «La rifor-ma sarà fatta dai soci, lo statuto verrà scritto dai soci. Io sarò solo il tramite. Basta con la fi-brillazione interna»: chiosa Berardi, che tra-ghetterà il Comitato Locale della Croce Rossa

in un anno ricco di iniziative, alcune già in fase di realizzazione: sabato pomeriggio, in piazza Garibaldi alle ore 15,30, verrà presentato alla cittadinanza il progetto “Un camper per la vita”, ad oggi finanziato quasi per metà (più di 9mila euro su 21690 d’investimento complessivo) dalle offerte dei privati. Per quanto riguarda la messa in cantiere della nuova sede, tutto resta in stand-by, in attesa che l’accordo di massima fra le parti coinvolte (proprietari del terreno indi-viduato, amministrazione comunale e Cri) ven-ga messa nero su bianco.

C

Andos Oglio-Po e Dondo-landoArte Atleier “Insieme per Un Grande Progetto”: l’acquisto di un sofisticato ed innovativo acceleratore lineare per la radioterapia in-traoperatoria. Un macchina-rio dal costo elevato, circa 800mila euro, utilizzato in fa-se sperimentale all’Istituto Europeo di Oncologia di Mi-lano (direttore scientifico Umberto Veronesi) e pres-so gli Istituti Riuniti di Berga-mo per la Intra Operative Radiation Therapy (Iort).

Ad illustrare meglio il pro-getto nel casalasco è il dot-tor Claudio Pagliari, vice-presidente dell’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno. Lo ha fatto sabato scorso a Martignana di Po, nello spazio espositivo di

DondolandoArte Atelier, dov’è in corso la mostra di pittura di Errika Pontevichi: il ricavato della vendita delle opere verrà devoluto a favo-re dell’iniziativa promossa dall’Andos Oglio-Po. «In Ita-lia la neoplasia al seno può essere considerata una vera e propria malattia sociale. Rappresenta la prima causa di morte per tumore nelle donne»: spiega il dottor Pa-gliari. Ogni anno vengono diagnosticati circa 35mila nuovi casi: l’80% di queste pazienti afferisce ai Centri di Radioterapia italiani. Ecco perché, per un ospedale che accoglie un ampio bacino d’utenza come quello di De-senzano del Garda, raggiun-gibile in poco più di un’ora da Casalmaggiore, può di-

ventare di estrema impor-tanza dotarsi della strumen-tazione Iort. «Si tratta di una tecnica radioterapica effica-ce e comparabile alla radio-terapia esterna convenzio-nale, che offre sia benefici clinici, che sociali ed econo-mici».

Utilizzata principalmente nel trattamento del tumore mammario, Iort può essere sfruttata anche per altre ti-pologie di malignità. Con la radioterapia intraoperatoria è possibile l’irradiazione dei tessuti bersaglio nel corso dell’intervento chirurgico in una singola frazione, ese-guita immediatamente dopo l’asportazione del tumore. In sostanza: i tempi della ra-dioterapia post-operatoria si riducono drasticamente, da settimane a minuti. «L’An-dos ha già messo a disposi-zione 100mila euro, più altri 50mila raccolti nel solo 2012. Manca ad oggi il sup-porto economico di istitu-zioni, Comuni, Province, Re-gioni e fondazioni»: denota il dottor Pagliari, che venerdì sarà nuovamente a Marti-gnana di Po per illustrare l’iniziativa insieme ad una delegazione del l ’Andos Oglio-Po.

Iort, un grande progettoCASALMAGGIORE – Le associazioni “De-

mocratici nel mondo”, “Popoli in dialogo” e “Amici del dialogo”, il Circolo Acli di Casal-maggiore e il circolo territoriale Arcibassa, col patrocinio del Comune di Casalmaggiore, or-ganizzano per giovedì 20 dicembre un’iniziati-va pubblica sul tema “Il diritto dei popoli ai beni comuni”.

L’incontro si terrà alle ore 21 presso la Sala della Biblioteca Civica di via Marconi 8 a Ca-salmaggiore. Relatori saranno padre Giusep-pe Borghesi, originario di Scandolara Ravara da tempo missionario in Brasile nello Stato del Parà, e in precedenza missionario in Scozia e Irlanda, e don Bruno Bignami, teologo e di-rettore della Fondazione don Primo Mazzolari, autore del recente libro “Terra, acqua, aria, fuoco”, che pure vanta esperienze in Congo, Messico e Cile. Ad intervistare gli ospiti sarà il giornalista Vanni Raineri, dopo l’introduzione di Monica Martani, dell’associazione “Popoli in dialogo”, e il saluto del sindaco di Casal-maggiore Claudio Silla.

Beni comuni, un diritto

Sopra il macchinario Iort presente a RiminiPiù in alto Claudio Pagliari

Page 10: Il Piccolo 19 dicembre 2012

CasalmaggioreMercoledì 19 Dicembre 201210

di Vanni Raineri

l 1° gennaio 2013 rappresenterà l’inizio di una nuova era nell’attività dei Comuni con meno di 5000 abitanti. La legge 122/2010 li obbliga di fatto ad unificare una serie di servizi. Che si tratti di unioni

vere e proprie o semplici convenzioni, i Comuni vedranno le proprie autonomie limitate.

L’obiettivo è quello di arrivare in pochi anni ad avere gestioni associate delle funzioni fon-damentali che sono 9: organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; organizzazione dei servizi pubblici; catasto; pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale; pianificazione di protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi; organizzazione e gestione dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti e relativi tributi; edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; polizia municipale e poli-zia amministrativa locale; tenuta dei registri di stato civile. Tre di queste funzioni dovranno essere associate a partire dal 1° gennaio.

In base alle diverse situazioni, i Comuni stanno procedendo in tale direzione. Se ad esempio San Giovanni in Croce, Solarolo Rai-nerio, San Martino del Lago e Voltido, già fa-centi parte dell’unione Palvareta Nova, unifi-cheranno addirittura tutti i loro dipendenti non-ché la figura del segretario, nella zona riviera-sca ci sono 5 comuni che stanno approvando tre diverse convenzioni per la gestione asso-ciata di tre delle funzioni sopra descritte.

I Comuni sono quelli di Gussola, Martignana Po, Torricella del Pizzo, Scandolara Ravara e Motta Baluffi (queste ultime due già formano l’unione Municipia). Le tre funzioni individuate

sono quelle di polizia locale, raccolta e riscos-sione rifiuti e protezione civile. In questi giorni i diversi consigli comunali stanno approvando le convenzioni: tutte sono triennali e rinnovabili, e prevedono che ogni comune possa recedere con preavviso di 6 mesi.

Per il servizio di polizia locale capo conven-zione è Municipia (in pratica la sede ammini-strativa ed operativa sarà a Motta Baluffi), e la ripartizione dei costi avverrà per il 50% a carico del comune che mette a disposizione gli agen-ti, e il restante 50% suddiviso in base alla po-polazione residente). Al momento sono presen-ti 4 agenti, ma quello di Torricella è prossimo alla pensione. Dal 1° gennaio quindi tre agenti faranno capo alla sede di Motta. La convenzio-ne prevede tra l’altro che le sanzioni raccolte da Municipia vengano trasferite ai Comuni nei quali si sia verificata l’infrazione.

Capo convenzione dell’attività di protezione civile sarà Torricella del Pizzo, sede ammini-

strativa ed operativa (ad individuare quest’ulti-ma sarà la Conferenza dei Sindaci, che stabilirà anche la suddivisione dei costi). In questa fun-zione saranno 6 i Comuni associati, in quanto la convenzione include pure Cingia de’ Botti.

Capo convenzione del servizio gestione ri-fiuti e riscossione Tares sarà Gussola, con sede operativa presso l’ufficio tecnico e sede ammi-nistrativa presso l’ufficio tributi. Nella conven-zione si precisa che tutti gli acquisti verranno effettuati dal Comune di Gussola, dei cui patri-moni faranno parte, mentre la spesa sarà ripar-tita dai 5 comuni a seconda dei residenti.

Il rapporto tra Gussola e Torricella del Pizzo si farà ancora più stretto: i due paesi avranno in comune anche il segretario comunale e l’ufficio tecnico: da Gussola a Torricella arriveranno il segretario Carolina Cappelli e il tecnico comu-nale Roberto Scapini, che sarà presente a Torricella nella giornata del venerdì.

Nel complesso la nuova aggregazione con-terà oltre 8000 abitanti. Il sindaco del comune più popoloso (Gussola), Marino Chiesa, è as-sai soddisfatto dell’accordo: «E’ stato un bel percorso, condiviso tra tutti i sindaci. Siamo partiti da un obbligo di legge, che ci ha visti però agire nel massimo spirito di collaborazio-ne. Si capisce che è necessario risparmiare, e noi il risparmio lo otterremo, mentre per la veri-tà da chi ci obbliga a farlo non viene sempre il migliore esempio. Ora comunque viene il bello: da gennaio la Conferenza dei Sindaci affronte-rà nel dettaglio le varie questioni, in termini di costi, di organizzazione e quant’altro. Inoltre non dimentichiamo che entro un anno saremo obbligati ad associare la gestione di tutte le ri-manenti funzioni. Sarà un anno davvero impe-gnativo».

I

Il sindaco di Gussola Marino Chiesa

Gussola, Scandolara, Martignana, Motta e Torricella: tre funzioni in Comune

L’unione bagnata dal PoCOZZOLINO SOCIO ONORARIO DEL “PIADENA”

SCANDOLARA, BABBO NATALE È IN BIBLIOTECA

TOMBOLA DI NATALE ALL’AUSER DI GUSSOLA

JOY VOICES CHOIR DOMENICA SUL LISTONE

Il Rotary Club Piadena Oglio Chiese ha celebrato la convi-viale prenatalizia presso il Ri-storante La Clochette, una se-rata gustosa con parecchie novità. Don Giorgio Ceruti, socio onorario nonché parro-co di Piadena, ha proposto al-cune rifl essioni nell’imminenza del Santo Natale. Il presidente Paolo Nolli ha poi comunica-to che la raccolta di fondi per la ricostruzione nelle zone ter-remotate ha raggiunto quota 2900 euro: di questi, 1600 sono già stati consegnati per la messa in sicurezza della biblioteca monastica dell’Abbazia di Polirone a San Benedetto Po. Atri 1500 euro saranno devoluti per il restauro di Palazzo Ducale di Mantova. E’ stato poi presentato un nuovo socio onorario del club: si tratta del Tenente Colonnello Michele Arcangelo Cozzolino (nella foto con Nolli), Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cremona.

Tra i tanti ospiti della serata, da segnalare la famiglia Bel-li: Carla e Renzo, i quali nell’immediato post-terremoto a Cor-cordia (in provincia di Modena), nonostante il gravissimo lut-to (la perdita in un incidente del fi glio) patito qualche giorno prima, hanno accolto in una tensostruttura e in alcune tende poste nel giardino di casa ben 100 persone del luogo, rima-ste sfollate, per ben 100 giorni. Di loro nei giorni del disastro si erano occupate diverse tv e testate giornalistiche.

La biblioteca dell’unione lombarda dei comuni Municipia, con sede a Scandolara Ravara in piazza Italia, propone per il perio-do festivo una mostra mercato di libri di Babbo Natale, acqui-stabili in promozione con uno sconto del 20% rispetto ai prez-zi di listino. Non solo: tutti i bambini potranno incontrare Babbo Natale in biblioteca venerdì 21 alle ore 10,30 e sabato 22 alle ore 9,30 (prevista anche una golosa sorpresa). Gli orari di aper-tura della biblioteca nel periodo pre-natalizio saranno i seguen-ti: oggi dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 14,30 alle 17.30, do-mani dalle ore 14,30 alle 17,30; venerdì dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 14,30 alle 17,30; sabato dalle ore 9,30 alle 12,30 con attività gratuita per tutti i bimbi (iscrizione in biblioteca); lunedì 24 dalle ore 9,30 alle 12,30.

Sabato 22 dicembre alle ore 21 il Circolo Auser di Gussola in-vita tutti i suoi aderenti a trascorrere una serata in compagnia giocando a tombola aspettando il Natale e coglie l'occasione per porgere a tutti i cittadini auguri di Buone Feste.

Domenica prossima, in piazza Gari-baldi, sotto l’albero addobbato, gli al-legri Babbi Natale e il Joy Voices Youth Choir allieteranno l’antivigilia di Natale: con tanta musica e simpatia, non man-cheranno le caldarroste, il vin brulè, una gustosa polentata e la cioccolata calda, da bere in compagnia canticchiando le più belle melodie natalizie. Nei locali del-la sede Pro Loco di Casalmaggiore sarà inoltre possibile visitare la mostra dei presepi casalaschi.

Marco Pezzoni, don Antonio Pezzetti e Gianmario Magni ne hanno discusso a Scandolara RavaraSCANDOLARA RAVARA – “La

persona di fronte alla perdita del lavoro”. Tema purtroppo alquan-to d’attualità, specialmente a Scandolara Ravara, dove la ces-sazione d’attività della ditta Bini ha coinvolto parecchie persone. Su questo tema si sono confron-tati, moderati dal giornalista Van-ni Raineri, il sindaco di Scando-lara Gianmario Magni, il Diretto-re della Caritas Cremonese don Antonio Pezzetti e Marco Pez-zoni dell’associazione “Demo-cratici nel mondo”, che organiz-zava la serata. Assente per pro-blemi di viabilità (venerdì la nevi-cata produceva ancora i suoi ef-fetti) il sindacalista della Cisl En-rico Guaragna.

Molti gli spunti di riflessione emersi nel corso della serata: Ma-gni ha spiegato come sia cre-scente la richiesta di sostegno da parte delle famiglie, ma che gli amministratori debbono garantire equità nei confronti di chi, a fatica,

riesce a non chiedere aiuti. Don Pezzetti ha confermato, dal suo osservatorio “privilegiato”, che sono in netto aumento le persone che si rivolgono ai centri di ascol-to, e molti sono italiani, imprepa-rati ad affrontare una situazione spesso critica. «Cerchiamo di avere una logica non assistenziali-sta – ha affermato il direttore della Caritas – sapendo che dietro alle

bollette non pagate c’è un vissu-to. La speranza è che dalla crisi si esca superando i difetti che l’ave-vano prodotta». L’aspetto econo-mico non è quello principale, ha tenuto a ribadire don Pezzetti, che ha illustrato come adozione e so-stegno a vicinanza stiano pren-dendo sempre più piede.

Dal canto suo Marco Pezzoni si è detto certo che la distanza

drammatica in termini economici crescerà ancora, e sarà importan-te la politica nell’affrontare il pro-blema. Politica il cui ruolo ha su-bìto una grande retrocessione, la-sciando che la centralità passas-se all’economia. Pezzoni si è det-to convinto che vada allargata la rete legale del sostegno, conscio che la situazione peggiorerà an-cora, e questo è possibile grazie al “reddito di cittadinanza”. Inoltre sarà necessario un riposiziona-mento su settori diversi di merca-to, ad esempio la green economy. «Ci troviamo a che fare – ha ag-giunto l’ex parlamentare – con 4 crisi in una: quella specifica italia-na, la crisi dell’Europa, quella pro-vocata dalla globalizazione e dalla grande finanza». Infine, una spinta ai cittadini a non considerare più la politica come “affare dei politi-ci”: i cittadini non sono fruitori, bensì soggetti titolari della politi-ca, che non appartiene ai partiti ma è espressione della comunità.

Il dramma della perdita del lavoro

Da sinistra Fabrizio Aroldi, don Antonio Pezzetti, Gianmario Magni e Marco Pezzoni

Qui tr

ovate

la vost

ra co

pia GR

ATUIT

A de Bar Giulia angolo Conad Casalmaggiore

GR2 di Rivieri Gianfranco via Guerrazzi 4 CasalmaggioreFermata KM Polo Romani via Trento 20 CasalmaggioreVia Pascoli via Giovanni Pascoli 28 CasalmaggioreSportime via E. Fermi 19 CasalmaggioreBar Barracuda via Martelli 2 CasalmaggiorePortici del Municipio piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Italia piazza Garibaldi CasalmaggioreFarmacia Comunale piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Tavola Calda Centro Commerc. Padano CasalmaggioreDistrib. carburante ENI via Repubblica rotonda Diotti CasalmaggioreDistr. carburante Ariete via Repubblica 76 CasalmaggioreRist. Pizz. Piccolo Paradiso via Molossi 47 VicobellignanoCartoleria via Dante Alighieri 9/B VicobellignanoCartol. Tabacch. Campanini via Manzoni 39/B VicomoscanoAlim. Tabaccheria Vicini via Gioberti 74 QuattrocaseCartoleria Giamei via Nicolò Tommaseo 101 CasalbellottoAlim. Tabacch. Tosi Remo via Canzio 100 RoncadelloBar La Nuova Luna via Roma 7 Torricella del PizzoPortici del Comune piazza Italia Scandolara RavaraPortici via Mazzini 3 CastelponzoneCaffè Roma via Giuseppina 97 Solarolo RainerioEdic. Tabacch. Camozzi via Matteotti 113 San Giovanni in CroceEdic. Tabacch. Lorenzini via Giuseppina 103 Cingia de' BottiBar Time Out via della libertà 46/b Martignana di PoSido Café via Bardellina Martignana di PoFermata KM piazza Comaschi GussolaTabaccheria Venturini via Roma 93 Gussola

Page 11: Il Piccolo 19 dicembre 2012

Mercoledì 19 Dicembre 201211

a cura della redazione sportiva

on il ritorno della Juve ai vertici del calcio ita-liano, d’incanto la Na-zionale è tornata a far sognare i propri tifosi.

Un dato che non sorprende, vi-sto che tutti i periodi d’oro de-gli azzurri negli ultimi trent’anni, hanno visto tanti bianconeri in campo. La selezione di Pran-delli, partita tra lo scetticismo generale (come quelle di Bear-zot e Lippi, del resto), ha saputo crescere durante il torneo e ha compiuto l’impresa di eliminare la favoritissima Germania in se-mifinale. Qualcuno è poi rimasto deluso per la pesante sconfitta patita in finale per mano della fortissima Spagna, ma il tra-guardo raggiunto agli Europei di Polonia e Ucraina è di grande va-lore, soprattutto valutando il non eccelso talento della squadra. In Nazionale gli juventini hanno trasferito la voglia di vincere che ha accompagnato la cavalcata esaltante della squadra di Conte, brava a fiaccare la resistenza del favorito Milan di Ibrahimovic, co-stretto ad alzare bandiera bianca nel finale di stagione. Juve che sta dominando anche l’attua-le campionato, con distacchi importanti. Allo strapotere in campionato, i bianconeri hanno aggiunto il passaggio del turno in Champions, grazie al travolgente successo sul Chelsea, campio-ne d’Europa in carica. I blues, infatti, hanno stupito un po’ tutti, eliminando il Barcellona in semifinale e superando ai rigori in finale il Bayern sul terreno di Monaco. Un successo arrivato ai rigori e non del tutto meritato,

ma che ripaga i londinesi delle tante amarezze incassate nelle precedenti stagioni. Merito di questo exploit è del tecnico Di Matteo (poi esonerato alle prime difficoltà) e del bomber Drogba. La favola del Chelsea è però du-rata solo poche settimane, per-

ché sia in Supercoppa Europea, che nel Mondiale per Club sono arrivate due dolorose sconfitte, l’ultima con Benitez in panchina, come a Milano poco amato dai tifosi dei blues. E Leo Messi? Nel 2012 si è dovuto accontentare solo della vittoria nella Coppa di

Spagna (la Liga è andata al Real Madrid di Mourinho), ma l’agen-tino ha migliorato un record che durava dal 1972, quando il miti-co tedesco Gerd Müller mise a segno 85 reti. “La pulce”, fino ad ora ha raggiunto quota 90 e promette di fare ancora meglio

nell’ultima partita dell’anno, che il suo Barça giocherà domenica a Valladolid. Tornando in Italia, nel 2012 ha gioito anche il Napo-li, che ha alzato la Coppa Italia, vincendo la finale di Roma e in-fliggendo l’unica sconfitta della stagione alla Juve. Sembravo

l’inizio di una cavalcata trionfale dei partenopei, ma che rischia ora di essere archiviato come un punto d’arrivo. Non abbiamo valutamente scrivere della triste vicenda del “calcioscommes-se”, preferendo ricordare le cose belle del calcio.

C

Protagonisti indiscussi sono anche la Spagna e il Chelsea, saliti sul tetto d’Europa e Messi (a segno 90 volte)

Juve e Nazionale, un 2012 da incorniciareSpeciale un anno di Sport

A sinistra Balotelli agli Europei, sopra Messi, sotto Conte e a destra Drogba con la Champions League conquistata

Page 12: Il Piccolo 19 dicembre 2012

alcio a parte, l’ap-puntamento clou del 2012 sono stati i Gio-chi Olimpici di Londra, dove l’Italia si è ben

comportata, malgrado le per-plessità della vigilia. Ancora una volta a salvare il medagliere az-zurro (28 medaglie, di cui 8 d’oro e ottavo posto complessivo) ci hanno pensato due discipline storicamente protagoniste al-la rassegna olimpica. Su tutti la scherma, dominatrice assoluta nel fioretto, con tre ori, un argen-to e un bronzo in quattro gare, con il podio individuale femmi-nile tutto italiano. Meglio di co-sì... Da record anche il tiro a vo-lo e a segno, con due ori e tanti altri podi per i “cecchini” azzurri. Gli altri tre successi sono arriva-ti da discipline “povere”, che so-lo alle Olimpiadi trovano la ribal-ta che meritano: dal tiro con l’ar-co, dalla canoa slalom e dal ta-ekwondo. Sottotono il canottag-gio, salvato dal due di coppia (argento), che tra l’altro non do-veva partecipare a Londra. Nes-suna medaglia per la canoa, do-po quattro edizioni ricche di sid-disfazioni, ma il quinto posto di Josefa Idem nel K1 500 a 48 an-ni vale come una vittoria. Nell’at-letica leggera, la regina dei Gio-chi, raggiungere la finale è già un grande exploit, quindi nel com-plesso la squadra azzurra si è di-fesa, soprattutto perché si è pre-sentata senza le punte Di Marti-

no e Howe. Poi è anche arrivata la medaglia, grazie al triplista Fa-brizio Donato, che poche setti-mane priva aveva vinto l’oro agli Europei. Degli argenti conquista-ti dalla spedizione azzurra, spic-ca quello conquistato dalla Na-zionale di pallanuoto maschile, fermata solo in finale dalla Croa-zia di Ratko Rudic, oro con l’Ita-lia a Barcellona 1992. La squa-

dra di Campagna, dopo la vit-toria iridata nel 2011, ha confer-mato di essere tornata nell’Olim-po della pallanuoto, grazie an-che all’innesto di giovani mol-to forti. Bene il pugilato (due ar-genti e un bronzo), anche se la sconfitta in finale di Cammarel-le grida vendetta, perché il cam-pione di Pechino è stata battuto più dai giudici, che dall’idolo di

casa Anthony Joshua. Una cita-zione particolare merita la Nazio-nale maschile di volley, tornata sul podio (bronzo) dopo esservi scesa nel 2008. L’uomo coperti-na delle Olimpiadi è stato anco-ra una volta Usain Bolt, tre ori da marziano nelle velocità dell’atle-tica leggera. Un dominio inizia-to quattro anni fa a Pechino e che potrebbe proseguire a lun-

go, visto lo strapotere dell’atle-ta giamaicano e della sua nazio-ni, vera regina dello sprint. I gio-chi londinesi sono stati entusia-smanti per la squadra britanni-ca, che ha conquistato un botti-no storico per la Union Jack (64 medaglie di cui 29 d’oro). Su tut-ti, il tennista Andy Murrey, oro nel tennis a Wimbledon contro il mostro sacro dell’erba Roger

Federer e Bradley Wiggins, il re del Tour 2012 che ha dominato la cronometro olimpica. Londra 2012 ha riportato gli Stati Uni-ti sul tetto del medagliere, do-po che a Pechino la Cina ave-va compiuto il sorpasso. Per la spedizione statunitense una bel-la soddisfazione, coronata con il successo nel basket, il più im-portante per gli Usa.

C

Malgrado le perplessità della vigilia, la spedizione azzurra si è ben comportata

L’Italia si è difesa a LondraBolt è ancora il dominatore

Mercoledì 19 Dicembre 201212 Speciale un anno di Sport

Il dream team del fioretto

Andy Murrey

Usain Bolt

Page 13: Il Piccolo 19 dicembre 2012

Sabato 19 Dicembre 201213

fine anno è arrivato l’acuto del nuoto az-zurro, uscito con le ossa rotte dai Gio-chi Olimpici. A Lon-

dra hanno deluso quasi tutti, in primis la Pellegrini, ma con il cambio di allenatore, si sono vi-sti i primi risultati ai Mondiali in vasca corta, che hanno porta-to alla ribalta Ilaria Bianchi, oro nei 100 farfalla a Istambul, do-po il buon quinto posto olimpi-co. Cambiano quindi i protago-nisti, nella speranza di rinverdire i fasti dell’ultimo decennio.

Il 2012 è stato avaro di sod-disfazioni per il ciclismo italiano, mai a segno nelle grandi corse e costretto a celebrare gli stranie-ri sia al Giro che al Tour. Un anno davvero felice per la Gran Breta-gna, trascinata da Bradley Wig-gins e dominatrice ai Giochi ca-salinghi, soprattutto in pista. Il 2012 è stato anche l’anno che ha cancellato uno dei più grandi miti del ciclismo, ovvero Lance Armstrong, privato dai suoi set-te Tour de France vinti, a seguito della condanna per doping. Una pagina molto amara, che difficil-mente verrà dimenticata dai tan-ti appassionati di questo sport. Come dicevamo, l’Italia ha avu-to poche occasioni per gioire, ma all’orizzonte si stanno facen-do strada molti giovani interes-santi, che tra non molto tempo potrebbero regalare grandi sod-disfazioni.

Nel tennis, il 2012 non ha avu-to il suo re. Ridimensionato Djo-kovic (che si è confermato so-lo in Australia), gli altri tre tor-nei principali sono andati a Na-dal (Parigi), Federer (Wimbledon) e Murrey (Us Open). Per lo scoz-

zese, campione olimpico a Lon-dra, si è trattato del primo sigillo in uno Slam, mentre Federer ha alzato la coppa di Wimbledon per la settima volta. Tra le don-ne, solo Serena Williams ha fatto doppietta (Londra e New York), mentre il tennis italiano si è esal-

tato con la finale raggiunta a Pa-rigi da Sara Errani. Il circo bian-co dello sci, infine, ha incorona-to Marcel Hirscher tra gli uomi-ni e Lindsey Vonn tra le donne, vincitori della Coppa del Mon-do. Gli azzurri (terzi con Blardo-ne nella classifica di gigante), si

sono piazzati al secondo posto nella classifica per nazioni die-tro l’Austria e hanno fatto me-glio nell’edizione in corso, an-dando a segno nelle velocità. Per i Mondiali di Schladming (4 al 17 febbraio 2013) le prospet-tive sono buone.

A

I tornei dello Slam sono stati vinti da 4 giocatori diversi (Djokovic, Nadal, Federer e Murrey)

Il tennis non ha un vero reSPECIALE UN ANNO DI SPORT

Sopra in senso antiorario: Roger Federer, Novak Djokovic, Rafa Nadal e Sara Errani

MOTORI

Vettel e Lorenzo iridaticonfermando il pronostico

I motori hanno incoronato Sebastian Vettel (nella foto) e Jorge Lorenzo, che hanno confermato i pronostici della vigilia. Il tedesco in Formula 1 ha però faticato tantissimo per avere ragione del ferrarista Alonso che, malgrado una vettura inferiore, non ha mai mollato e ha ceduto solo nell’ultimo Gp per pochi punti, complice anche un po’ di sfortuna. E’ stato comunque un Mondiale entu-siasmante, che ha ridato interesse alla Formula 1, negli anni scor-si dominata da Vettel e dalla Red Bull. Il motomondiale, invece, ha fatto registrare il definitivo flop del binomio Rossi-Ducati, che ha portato al divorzio tra la casa motociclistica di Borgo Paniga-le e il pluri iridato, che nel 2013 gareggerà con la Yamaha. Valen-tino diventa quindi compagno di squadra di Jorge Lorenzo, che ha dominato la MotoGp e che senza Stoner (ritiratosi) avrà solo Pedrosa come unico e grande antagonista.

Nel rugby, il 2012 ha incoronato il Galles, che ha trionfato nel Sei Nazioni con il Grande Slam (ovvero, ha vinto tutte le partite). Per gli azzurri è arrivata la soddisfazione di evitare il cucchiaio di legno, poco ambito trofeo assegnato alla nazionale che arriva ultima. L’Italia è riuscita nell’impresa battendo la Scozia, arrivata ultima con tutte sconfitte. Dietro i gallesi si è piazzata l’Inghilterra, che ha preceduto Irlanda e Francia, quest’ultima assai deludente nel corso di tutta la manifestazione.

Page 14: Il Piccolo 19 dicembre 2012

n ambito locale, il 2012 è stato un anno inten-so per la Vanoli Basket. In fondo alla classifica a metà stagione, la squa-

dra affidata a Caja, ha avu-to una grande reazione a gra-zie all’azzeccato innesto di Ja-son Rich, ha concluso la sta-gione alla grande, centrando uno storico 10º posto in Lega A. Poi però è arrivato la spau-racchio della cessione dei di-ritti sportivi, scongiurata gra-zie all’impegno del presidente Aldo Vanoli, che in extremis ha deciso di proseguire l’attività sportiva, rivoluzionando il ro-ster. Una scelta azzardata, ma inevitabile, che ha visto il sa-crificio di Attilio Caja e la pro-mozione a head coach del suo vice Gresta. Il cammino ver-so la salvezza è lungo, ma la squadra è in grado di centra-re l’obiettivo, grazie anche al sostegno del pubblico bianco-blu, sempre appassionato.

Meno felice l’epilogo del-la stagione della Cremone-se, brava a cancellare in tem-pi brevi la penalizzazione e di centrare i playoff. Agli spareg-gi promozione, però, i grigio-rossi hanno steccato anco-ra una volta, facendosi elimi-nare in semifinale dal Trapa-ni, squadra alla portata del-la Cremo. Il contraccolpo psi-cologico di questa nuova de-lusione si è avvertito all’inizio

di questa stagione, con Oscar Brevi esonerato, in quanto la squadra è apparsa incapace di sprigionare tutto il suo po-tenziale. Ma anche con il nuo-vo allenatore, Beppe Scienza, le cose non sono andate per il verso giusto e i grigiorossi si sono trovati in zona retroces-sione. Per fortuna, nelle ultime settimana c’è stata una reazio-ne e la squadra si è risollevata: la zona playoff è solo a 4 pun-ti e nulla è perduto, ma nel gi-rone di ritorno sarà necessa-rio cambiare marcia. Se a Cre-mona non si ride, a Crema si è pianto parecchio in estate per il fallimento del Pergocrema, costretto a ripartire dalla serie D con il nome storico di Pergo-

lettese. Progetto reso possibi-le con il trasferimento a Crema del Pizzighettone. Difficile dire quando i gialloblu torneranno nella ex C1, ma avere ancora una squadra in grado di pun-tare al professionismo è già un grande successo.

Nel volley, il 2012 ha vi-sto due squadre della provin-cia giocarsi l’ambìto traguar-do della serie A1. Alla fine l’ha spuntata l’Icos Crema, che nella finale dei playoff ha pie-gato la Pomì Casalmaggiore. Pomì che in questa stagione ri-tenta il salto nella massima se-rie e le prospettive sono buo-ne (attualmente la squadra è al secondo posto in A2), mentre in A1 l’Icos Crema sta lottando per centrare la salvezza e an-che in questo caso le prospet-tive sono buone, malgrado le difficoltà economiche.

Infine, concludiamo con il canottaggio. Se è andata male a Simone Raineri, eliminato in semifinale nel quattro di cop-pia alle Olimpiadi di Londra, le società remiere delle provincia hanno ottenuto tanti buoni ri-sultati nelle più importanti ma-nifestazioni nazionali. E poi c’è stato l’exploit di Michele Man-zoli (Baldesio) e del casalasco Grabriele Cagna sul quattro di coppia azzurro ai Mondiali Un-der 23 svoltisi a Trakai in Litua-nia, che ha conquistato uno splendido argento.

I

Nel volley femminile storica finale dei playoff in serie A2 tra Crema e Casalmaggiore

Vanoli, anno da ricordareCremo, ancora delusioni

Mercoledì 19 Dicembre 201214 Speciale un anno di Sport

Gabriele Cagna

Jason Rich Una fase di Gioco della finale Playoff tra Icos e Pomì

Michele Manzoli

La Cremo in azionein questa stagione

(foto © Ivano Frittoli)

Jason Rich

Page 15: Il Piccolo 19 dicembre 2012

La Cremo è pronta a rinforzarsia mancata vittoria con il San Marino ha contribuito a tirare un’altra brusca frenata alla altale-nante corsa della Cremonese. La formazione di Beppe Scienza, pur

in superiorità numerica, non è riuscita a scar-dinare il fortino dell’ex Acori, peccando oltremodo di cattiveria sotto porta. Un difet-to già emerso in altre situazioni, probabil-mente riparabile nel prossimo mercato di gennaio, che tuttavia non deve macchiare la prestazione comunque generosa dei grigio-rossi. Condivisibili le dichiarazioni di mister Scienza a fine gara, quando il tecnico ha lanciato un segnale forte ai tifosi, invitandoli a non insultare la squadra alla luce dell’impe-gno profuso in campo. Ora l’ultima trasferta di Trapani, in programma sabato prossimo, chiuderà un girone d’andata ricco di cambia-menti e situazioni delicate, che andranno ad influenzare pesantemente l’operato di Zocchi sul mercato. In avanti servono alter-native, nell’auspicio di poter vedere all’opera prima o poi anche il vero Djuric, ma l’emer-genza principale, al momento, è soprattutto tra i pali. Alfonso, infatti, dopo il brutto infor-tunio maturato in allenamento, potrebbe chiudere anticipatamente la stagione, motivo per cui la società si sta già muovendo per l’arrivo di un portiere all’altezza da alternare a Grillo. In pole position sembra esserci Luca Tomasig della Reggiana.

MACALLI RIELETTO Mario Macalli è stato confermato per acclamazione alla presidenza della Lega Pro. E’ al quarto mandato essendo stato eletto per questo incarico 12 anni fa. Macalli ha annunciato la

nascita della Consulta dei presidenti. Le 80 società (su 90) presenti all’assemblea (31 di Prima Divisione e 49 di Seconda) hanno accettato la proposta del presidente del Cosenza, Damiano Paletta di votare per

alzata di mano, ovvero per acclamazione. E la stessa procedura è stata seguita anche per confermare i due vice Salvatore Lombar-do e Archimede Pitrolo.

Matteo Volpi

LOltre al sostituto dell’infortunato Alfonso (forse Tomasig?) si pensa a una puntaPRIMA DIVISIONE

AlbinoLeffe-Como 3-1Carpi-Lecce 1-0Cremonese-San Marino 1-1Feralpi Salò-Treviso 3-0Lumezzane-Tritium rinv.Reggiana-Trapani 1-3SudTirol-Portogruaro -Virtus Entella-Cuneo 0-1Riposa: Pavia

Lecce 29 Carpi 29SudTirol 25Trapani 25Virtus Entella 23Pavia 22Cuneo 19Cremonese (-1) 19Lumezzane 19Feralpi Salò* 18San Marino* 18Como (-1) 16Reggiana 15Portogruaro (-2) 14AlbinoLeffe (-10) 13Tritium 8Treviso (-1) 3

Como-CarpiCuneo-Feralpi SalòLecce-AlbinoLeffePortogruaro-PaviaSan Marino-LumezzaneTrapani-CremoneseTreviso-ReggianaTritium-SudTirolRiposa: Virtus Entella

La Casalese torna in campo contro la Bobbiese(S.A.) Col rinvio della trasferta a Ciano d’Enza, nelle terre

di Canossa, le giornate slittate causa neve e gelo salgono a due anche per la Casalese, inserita nel girone emiliano di Promozione. Quattro le partite del girone A disputate, con la sorpresa delle cadute casalinghe di Meletolese e Brescello. La sosta forzata non ha invece permesso ai biancocelesti di allenarsi al meglio. La squadra, su di giri dopo i sette punti in tre gare collezionati nelle sfide contro Fabbrico (domenica

scorsa ko ad Arceto), Arcetana e Carignano, potranno esse-re incrementati solo per l’antivigilia di Natale, quando in Baslenga arriverà la Bobbiese nell’ultimo match del 2012.

CLASSIFICA (15ª giornata) Meletolese 30; Arcetana 28; Castellana* 26; Castelnovese*, Montecchio* 23; Povigliese 22; Brescello 21; Carignano, Falk Medesanese* 20; Langhiranese* 18; Bobbiese*, Cadelbosco* 17; Borgonovese*, Ciano 16; Fabbrico* 14; Casalese 12; Traversetolo 12.

Dopo il pareggio casalingo con il San Marino, i grigiorossi chiudono l’anno sabato pomeriggio sul difficile campo di Trapani

Tedeschi in azione domenica scorsa (foto © Ivano Frittoli)

PROMOZIONE

La Pergolettese vince in rimontaQuando tutto sembrava perduto, la

Pergolettese ha avuto un guizzo d’orgoglio e in 7 minuti ha ribaltato il risultato a Seregno. In svantaggio dal 43’ (sugli sviluppi di un cal-cio d’angolo, Borin di testa ha messo in rete), i gialloblu hanno pareggiato all’84’ con il soli-to Amodeo, che ha realizzato un calcio di rigore. E in pieno recupero (93’), ancora

Amodeo di testa ha siglato il 2-1 finale.CLASSIFICA Pontisola 40; Caronnese 38;

Pergolettese 37; Voghera 35; Olginatese 32; Lecco (-3) 27; Caravaggio, Castellana 26; MapelloBonate 24; Montichiari 23; Seregno 22; Seriate 21; St. Georgen, Pro Sesto 19; Fersina P., Alzano Cene 18; Darfo Boario (-1) 14; Mezzocorona 13; Sant’Angelo 12; Trento 9 (-1).

ELIMINATO IL “FADIGATI”Mercoledì 19 Dicembre 201215

ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”

SPORTELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”

SPORTSPORTSPORTSPORTSPORTELIMINATO IL “FADIGATI”

SPORTELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”

SPORTELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”

SPORTELIMINATO IL “FADIGATI”ELIMINATO IL “FADIGATI”

SPORTELIMINATO IL “FADIGATI”

SPORTlo

16ª

Gio

rnat

aC

lass

ific

aP

ross

imo

Tur

no

SERIE D

In serie B il Sassuoloora ha preso il largo

Sassuolo inarrestabile. La capolista ha travolto anche il Padova (che ha così esonerato Pea, sostituito da Colomba) e ha allungano sulla terza, lontana ora 9 punti. Emiliani ormai lanciati verso la serie A, che meritano perché stanno dimostrando di essere la squadra più forte.

19ª GIORNATA Ascoli-Brescia 2-0, Bari-Novara 1-3, Empoli-Vicenza 2-0, Juve Stabia-Cesena 2-2, Livorno-Ternana 2-1, Modena-Crotone 3-0, Padova-Sassuolo 1-3, Pro Vercelli-Verona 0-0, Reggina-Cittadella 0-1, Varese-Grosseto sosp. sul 3-0, Virtus Lanciano-Spezia 1-1.

CLASSIFICA Sassuolo 45; Livorno 42; Hellas Verona 36; Varese (-1) 29; Modena (-2), Empoli (-1), Cittadella 28; Brescia 27; Padova (-2), Juve Stabia 26; Spezia 25; Ascoli (-1), Ternana 21; Bari (-7), Crotone (-2) 19; Vicenza 18; Cesena 17; Reggina (-3), Novara (-4), Virtus Lanciano 16; Pro Vercelli 15; Grosseto (-6) 11.

Altro colpo mortale alle ambizioni di scudetto del Napoli. Dopo i ko con Inter e Bologna, è arrivata la penalizzazione di 2 punti, inflitta dalla Commissione Disciplinare della Figc. Inoltre, sono stati squalificati Cannavaro e Grava, due pedi-ne importanti della difesa di Mazzarri, che sta vivendo il momento più difficile della sua avventura partenopea. Siamo sicuri che il Napoli si riprenderà e si rinforzerà al mercato di gennaio, ma recuperare dieci punti alla Juve è fuori portata per tutte le squadre della serie A. La stessa Inter, dopo il ko con la Lazio, ha confermato la sue difficol-tà, soprattutto nel concretizzare le occasioni da rete create. E’ brutto confessarlo, soprattutto a fine dicembre, ma l’in-teresse è ormai legato alla lotta per il secondo posto, che porta direttamente alla fase ai gironi di Champions e il terzo (che dà diritto ai preliminari) e coinvolge sei squadre, tutte con la possibilità di centrare l’obiettivo. Tra le candidate, c’è

sicuramente il Milan che continua a vincere, anche se non sempre in maniera convincente. Tra tanta mediocrità alle spalle della Juve, la vena realizzativa di El Shaarawy potrebbe essere decisiva per garantire ancora ai rossoneri il biglietto per l’Europa che conta.

17ª GIORNATA Catania-Sampdoria 3-1, Chievo-Roma 1-0, Fiorentina-Siena 4-1, Genoa-Torino 1-1, Juventus-Ata-lanta 3-0, Lazio-Inter 1-0, Milan-Pescara 4-1, Napoli-Bologna 2-3, Parma-Cagliari 4-1, Udinese-Palermo 1-1.

CLASSIFICA Juventus 41; Inter 34; Lazio 33; Fiorentina 32; Napoli 31; Roma 29; Milan 27; Catania 25; Udinese, Parma 23; Chievo, Atalanta (-2) 21; Bologna 18; Sampdoria (-1) 17; Torino, Cagliari 16; Palermo 15; Pescara (-1) 14; Genoa 13; Siena (-6) 11.

Fabio Varesi [email protected]

La Juventus sembra imprendibile, soprattutto dopo il -2 inflitto al Napoli

Ormai si lotta per il secondo e il terzo postoSERIE A

Walter Mazzarri

Responsabile Fabio Varesi

RETI: 60’ Defendi, 75’ Filippini (rigore).CREMONESE (4-3-1-2): Grillo; Sales (73’ Buchel), Tedeschi, Moi, Visconti; Baiocco, Dege-ri, Nizzetto (61’ Bonvissuto); Filippini; Carlini, Marotta. A disposizione: Quaini, Cangi, Armenise, Cremonesi, Marti-nez. All.: Scienza.SAN MARINO (4-3-3): Vivian; Pelagatti, Fogacci, Ferrero, Crivello; Pacciardi, Lunardini, Ferrari; Doumbia, Coda (76’ Chiaretti), Casolla (35’ Defen-di). A disposizione: Migani, Mannini, Capellini, Pigini, Vil-lanova. All.: Acori.ARBITRO: Bellotti di Verona.NOTE: espulso al 28’ Doumbi. Ammoniti Marotta, Moi, Ferra-ri, Lunardini, Visconti, Carlini, Filippini.

CREMONESE-SAN MARINO 1-1

Sulle corsie del bocciodromo comu-nale è andata in scena la solidarietà. Discreto il successo che ha riscosso la gara promozionale benefica dedicata alla raccolta di fondi per Telethon: per-fetta l’organizzazione della PuntoRaf-faVolo in collaborazione con il comitato provinciale Fib, non altrettanto la rispo-sta alla chiamata dei giocatori. E’ tempo di crisi che tutto ormai giustifica, ma ancora una volta i nostri bocciofili hanno confermato lo scarso appeal a contribu-ire a cause così importanti. Iscritte sola-mente 81 coppie, circa una ventina in meno della scorsa edizione! Dopo aver vinto per due anni consecutivi, i boccio-fili del Cral Aziende Sanitarie hanno classificato ben due formazioni in finale (come del resto ha fatto il Flora e il Ferroviario!), ma hanno pensato di dare opportunità ad altri. Sul gradino più alto del podio sono saliti con pieno merito i neo campioni provinciali Edoardo Massarini e Antonio Minerva. I portaco-

lori del “Flora” eliminavano nei quarti di finale Blasco-Renzi (12-6) ed in semifi-nale superavano (nettamente!) i pur bravi “sanitari” Gaetti-Amarossi per

12-3. Conquistavano, con scioltezza, la finale anche Alberto Pedrignani e Paolo Guglieri che nel “recupero” s’imponeva-no sui bissolatini Pettinari-Visconti per

12-4 e successivamente avevano la meglio su Pagliari-Bedani (12-6) e sui “ferrovieri” Stringhini-Tessadri per 12-4. Avvio di match di finale tutto per Massarini e Minerva (6-0), quindi un recupero dei trescoresi Pedrignani e Guglieri (6-6), ma finale tutto dei riviera-schi che chiudevano il match vittoriosi con il punteggio finale di 12-6. Ha diret-to la gara Ennio Clementi, arbitri di finale Maurizio Barozzi e Roberto Soana. Al termine della manifestazione il presi-dente del comitato Fib, Giovanni Piccioni ha consegnato a Luca Acito, responsabile del coordinamento provin-ciale di Tele-thon, una somma di poco superiore ai 1200 euro.

Massimo Malfatto

BOCCE

Massarini e Minerva vincono per TelethonAl bocciodromo comunale si è svolta la gara promozionale a scopo benefico Giulia Fiorani

bene a Genova(G.M.) La squadra di nuoto della

Bissolati ha preso parte, sabato scorso, al prestigioso meeting nazionale organiz-zato dai Nuotatori Rivarolesi presso la piscina Sciorba di Genova. I ragazzi di Massimo Regonelli, Claudia Masseroni e Martina Marai si sono molto ben compor-tati, ottenendo risultati importanti e pre-stazioni cronometriche di valore; presen-te alla manifestazione anche Giulia Fiorani (tesserata per le Rane Rosse, ma allenata da Regonelli a Cremona) che ha ottenuto due primi posti (nei 100 farfalla e nei 100 stile libero con relativi nuovi record della manifestazione). Da segnala-re le prove di Lorenzo Amato, Nicolò Turco, Marco Fiorani, Beatrice Bocca , Miruna Pavel, Mattia Riboldi.

NUOTO

Giovanni Piccioni, la moglie Mari e Luca Acito

Page 16: Il Piccolo 19 dicembre 2012

SportMercoledì 19 Dicembre 201216

a Pomì Casalmaggiore ha espugnato non senza soffrire (10-25, 25-22, 13-25, 25-14, 4-15 i par-ziali) il campo della Cedat

85 San Vito ed ha effettuato un altro piccolo, ma significativo passo avanti in classifica, diven-tando la prima inseguitrice della capolista Novara. Inaspettata la maratona alla quale la formazione di casa ha costretto Bacchi e com-pagne, che alla fine l’hanno spun-tata al termine di un quinto set dominato. Con questi due punti le rosa hanno superato Ornavasso, sconfitto a Cadelbosco ed ora tal-lonano a due punti Novara, prossi-ma avversaria della Pomì iin un big-matc molto atteso. «Non si è trattato di una partita semplice come molti pensavano - commen-ta l’allenatore in seconda Giorgio Bolzoni - per noi la gara si è tramu-tata in una maratona quando inve-ce la squadra avrebbe dovuto e potuto archiviarla con maggiore disinvoltura. C’è da dire che i due set persi proprio dal lato dei sup-porters locali non possono essere casuali, il tifo assordante ed al limi-te del regolamentare, non ha certo aiutato le ragazze in campo, anche se questo ovviamente non deve essere additato come valida scu-sante per la mancata espressione della nostra superiorità tecnica». Non sempre, quando si parte favo-riti, dover risolvere una gara al quinto set può risultare facile: «In

effetti sul 2-2 qualche timore inizia-va a serpeggiare, ma devo dire la squadra è stata brava a ripartire da zero e a dimostrare con i fatti la propria caratura. Ciò non toglie che si debba imparare a gestire certe situazioni ambientali difficili, senza lasciarsi condizionare da compor-tamenti ostili nei nostri confronti. Su questo aspetto ci sarà ancora da lavorare». Se qualcuno gli aves-se detto prima della gara che sarebbe potuto arrivare un punto con la Pomì probabilmente non gli avrebbe creduto. Il tecnico della Cedat 85, Lo Re sottolinea la quasi impresa della sua squadra: «Un

punto con Casalmaggiore - com-menta il tecnico delle pugliesi - era quasi insperato. La formazione ospite nei parziali vinti ci ha sovra-stato in lungo e in largo, le ragazze sono state brave ad infilarsi nelle strettoie che ci ha lasciato nel terzo e quarto parziale portando la gara al quinto set. Sicuramente per noi il punto fa morale e può rappresenta-re una grossa iniezione di fiducia per tentare la risalita».

POMI’ CASALMAGGIORE: Cor-na 5, Guatelli 6, Repice 16, Olivotto 12, Bacchi 22. Beier 17, Gibertini (L), Agrifoglio, Zago 4, D’Ambros, Nasari ne, Nardini ne. All.: Milano.

SERIE B2 Il campionato della Reima Crema non è ripartito da Genova. I blues subiscono l’ottava sconfitta stagionale (3-0) e non muovono la classifica; l’unica nota positiva di un pomeriggio negativo, è che finalmente Verderio ha potuto contare sull’intero roster a propria disposizione e questo sarà un fatto-re importante per il prossimo impe-gno contro Mondovì che chiuderà l’anno solare 2012.

REIMA CREMA: Bigarelli 4, Faccioli 5, Bonizzoni 10, Marazzi 3, Corti 14, Silva 2, Egeste 1, Mazzo-nelli 2, Sarubbi, Verdelli (L), Zoadelli (L), Binaghi e Morelli. All.: Verderio.

LLa Pomì prepara l’assalto al primato

Malgrado le assenze di Nucu e Lethonen, l’Icos Crema ha sfiorato l’impresa contro Villa Cortese. Le violarosa, infatti, hanno sprecato due set point nel terzo set sul punteggio di 1-1 e alla fine hanno dovuto incassare il primo ko stagione al PalaBertoni. Ma più che il verdetto del campo, a tener banco è l’appello della squadra all’im-prenditoria locale, affinché via sia il necessario supporto economico per garantire la massima serie, conquistata con tanta fatica. In fondo, al primo anno in A1, la squadra di Barbieri si sta ben comportando è merita di giocarsi sino in fondo le speranze di salvezza.

Tornando al match di domenica scorsa, nelle file del Villa Cortese si è rivista Giulia Rondon, lo scorso anno impegnata con la maglia violarosa.

«Stiamo cercando di affinare tutti i nostri meccanismi - ha rivelato la Rondon - dobbiamo avere un pochino più di pazienza, ma le sensazioni continuano ad essere buone. Sono contenta di avere avuto la possibilità di giocare dall’inizio questa partita, perché per noi era importante e perché qui ho vissuto tante emozioni, tanti momenti belli. Nel secondo set abbiamo preso tanti punti di fila, è uno dei nostri difetti, ma alla fine ce la siamo cavata».

ICOS CREMA: Dalia 5, Okaka 9, Garcia Zuleta 8, Rossi Matuszkova 15, Saccomani 15, Paolini 12, Paris (L), Marc, Portalupi, Nicolini ne. Nucu ne, Lehtonen ne. All.: Barbieri.

9ª GIORNATA Bergamo-Conegliano 3-1, Busto Arsizio-Bologna 3-0, Chieri-Modena 0-3, Icos Crema-Villa Cortese 1-3, Pesaro-Urbino 1-3, Piacenza-Giaveno 3-0.

CLASSIFICA Busto Arsizio 22; Bergamo, Piacenza 21; Modena 17; Villa Cortese 14; Chieri 13; Conegliano 13; Crema 11; Pesaro 10; Giaveno 9; Urbino 7, Bologna 1.

L’Icos sfiora l’impresama alla fine va ko 3-1

SERIE A2

Sono tornate con una sconfitta dalla trasferta di Udine le ragazze dell’Assi Manzi nella penultima gior-nata del girone di andata (68-54). Il 9/19 dall’arco dei tre punti delle friulane è stato fatale alle cremonesi che, brave a limitare Zampieri e Madonna, hanno lasciato troppo libertà a Pozzecco e Rossi. Sono convinto che avremmo potuto farcela, ovviamente con altra intensità, energia e voglia - ha rivelato coach Anilonti - ora prepariamo al meglio il match salvezza contro Biassono: servirà ritrovare la miglior difesa per evitare di chiudere l'anno in ultima posizio-

ne». Tutto facile, invece, per la Tec-Mar Crema, che ha travolto 61-39 il Valmadrera, al termine di un match a senso unico. Basti pensare che al 38’ Crema era avanti addirittura 61-27, con una Losi superlativa (29 punti con 6/8 da 2, 5/9 da 3, 7 rimbalzi) e solo nel finale ha lasciato spazio alle avversarie.

CLASSIFICA (12ª giornata) San Martino di Lupari, Venezia 22; Milano, Tec-Mar Crema, Mar-ghera 18; Alghero, Udine 12; Muggia, Broni, San Salvatore 10; Valmadrera 8; Virtus Cagliari, Assi Manzi Cremona 4; Biassono 2.

BASKET A2

L’MgK Vis non si ferma più. Vincendo 74-56 a Pisogne, i ragazzi di coach Pedroni hanno conqui-stato la quinta vittoria consecutiva, che proietta Piadena in seconda posizione, seppur in coabita-zione con altre quattro squadre. Partita in control-lo per tutti e quattro i tempi con il solito Bossini trascinatore (20 punti) e con Marenzi autore di una buona partita (17 punti). E sabato è in programma la sfida pre natalizia contro San Bonifacio, pari classifica, per un confronto di vertice del girone.

Delusione in casa Erogasmet, invece, per la scon-fitta incassata a Cantù per 71-61. Un match in bilico fino al 37’, deciso anche da alcuni discutibi-li decisioni arbitrali. Ora è necessario voltare subi-to pagina e pensare al match con il Cittadella.

CLASSIFICA (10ª giornata) Montichiari 18; Piadena, San Bonifacio, Crema, Cantù 14; Orzi-nuovi 12; Bernareggio, Lissone Pisogne, Mila-notre Basiglio 10; Bergamo 8; Cittadella 4; Bancole 2; Arzignano 0.

Piadena cala la cinquina ed è secondaBASKET DNC

Al Teatro Bellini consegnati gli Oscar per il 2012Entusiasmo alle stelle alla festa promossa dal

Comitato provinciale della Federciclismo, nel Teatro Bellini di Casalbuttano. Presenti perso-naggi del mondo politico e sportivo, dirigenti e atleti designati all’Oscar dell’anno. E’ vero che il ciclismo sta diventando sempre più mondiale, che i confini si allargano a tutti i continenti e i cacciatori di trofei sono sempre di più e sempre più feroci, ma dobbiamo tenerci stretto il nostro fiorente vivaio, sperando che i giovani completi-no il processo di maturazione, scalando l’ultimo gradino per salire nel superattico dei campioni.

Pegoiani ha chiamato a raccolta tutte le “par-rocchie” del mondo delle due ruote e la risposta è stata inedita. E’ toccato fare gli onori di casa a Donato Doldass, sindaco di Casalmorano, uomo di sport ed ex azzurro del rugby. In passerella tanti vip: Giovanni Bozzetti, assessore al turismo

in rappresentanza della Regione Lombardia, Achille Cotrufo, presidente del Coni provinciale, Marco Villa, ct della Nazionale su pista, Pier Ettore Compiani, presidente provinciale delle “Stelle al merito” e l’azzurro Davide Martinelli, Under 23 con all’attivo uno stage nel Team Sky. Con le stelle del ciclismo giovanile, è salita sulla passerella Elena Bissolati (Pianeta Rosa), cam-pionessa italiana della velocità su pista Esordienti del 2° anno. Riconoscimento al cre-monese Giovanni Pedretti (CC Cremonese-Arvedi), numero 1 della Lombardia, che senza esitazione ha commentato il rimpianto di quei due centesimi di secondo che gli sono costati la maglia tricolore nella crono individuale. Pedretti è attesissimo all’ sordio nella categoria Juniores, diretto da Massimo Rabbaglio. Premiato il rider Manuel De Vecchi (Bmx Action Cremona), azzur-

ro alle Olimpiadi di Londra, premio che è stato ritirato dal dirigente di Bmx Claudio Cappelli. Premiati per la categoria Giovanissimi, Mirko Coloberti (G1), Luca Pollini (G2), Matteo Bertesago (G3), Andrea Morandi (G4), Simon Curlo ( G5), tutti dell’Imbalplast di Soncino e nella G6 Anselmo Francesconi (Uc Cremasca).Riconoscimenti straordinari all’ Unione Ciclistica Cremasca per i primi 80 anni di leggendaria storia del ciclismo, al Pedale Romanenghese e al Gruppo Cicloamatori di Piadena. Un premio straordinario è stato consegnato a Mario Guadrini e Mario Leofreddi, al giovane giudice federale Daniele Balzi e a Stefano Pedrinazzi, presidente della Società Pista di Crema, premia-to per l’ impegno profuso nella salvaguardi dell’attività su pista al velodromo Pierino Baffi.

Fortunato Chiodo

CICLISMO

Assi altro ko, Crema è travolgente

BASKETLa stella di Harris non ha brillato in

tutto il suo splendore nell’All Star Game di Biella. Ma la cosa più impor-tante per l’americano della Vanoli era esserci, a conferma di quanto di buono fatto in questa prima parte della stagione con la canotta bianco-blu. Contro una selezione azzurra assolutamente sperimentale (che si è imposta con autorità), Harris ha rea-lizzato 7 punti con 1/1 da due e 1/5 da tre. Tra gli azzurri, ottima la prova di Alessandro Gentile (18 punti), men-tre tra le “stelle” ha ben impressiona-to Barbour di Pesaro (17 punti).

Intanto cresce l’attesa per il match di domenica al PalaRadi contro la

Scavolini Pesaro, al momento fanali-no di coda della Lega A. In palio punti pesanti nella lotta per la salvezza, con la possibilità per la Vanoli di tra-scorrere un Natale sereno, con quat-tro punti di vantaggio su pesaresi, che il nuovo coach Markovski, hanno sfiorato il colpaccio contro Milano. Proprio dall’Olimpia potrebbe arrivare nelle Marche il play Stipcevic (in pre-stito), dopo che Milano avrà ingag-giato Bremer e tagliato Cook. Nelle prossime ore ne sapremo di più, ma è difficile che Stipcevic possa essere

già disponibile per la trasferta di Cremona. In casa Vanoli, dopo la sosta, si è lavorato sodo per meglio apprendere gli schemi voluti da Gresta, che dal suo arrivo ha visto la squadra perdere con dignità sia a Sassari (con rimpianti), che a Siena e piegare Venezia. La strada che porta alla salvezza è ancora lunga, ma la reazione del gruppo e la crescita di Peric e Vitali fanno ben sperare per il prosieguo del campionato, che vedrà i biancoblu impegnato il 30 dicembre sul campo della capolista Varese.

BEKO ALL STARS-ITALIA 92-107 (18-29, 40-53; 66-76)

BEKO ALL STARS: Antywane Robinson 7, Shakur 5, Gibson 9, Harris 7, Dunston 8; Barbour 17, Stip-cevic 5, Taylor 10, Janning 5, Smith 7, Lawal 7, Russell Robinson 5. All.: Banchi.

ITALIA: De Nicolao 9, D’Ercole 9, Alessandro Gentile 18, Melli 18, Magro 4; Stefano Gentile 17, Cour-nooh 3, Moraschini 13, Cervi 15, Abass 1, Mazzola, Imbrò, Amici, Polonara ne. All.: Dalmonte.

La Vanoli prepara al meglio il delicato match di domenica con la Scavolini. Harris segna 7 punti con le “stelle”

Dopo il successo al tie break a San Vito, Casalmaggiore attende Novara: vincendo salirebbe al primo posto

Cresce l’attesa per la sfida salvezza contro Pesaro

Lance Harris

La premiazione di Elena Bissolati(foto Castellani)

La Pomì festeggiadopo un punto

VOLLEY A2

Cabelbosco-Ornavasso 3-1Marsala-Mazzano 1-3Novara-Frosinone 3-1Pavia-Montichiari 3-0San Casciano-Fontanel. 0-3San Vito-Pomì 2-3Soverato-Sala Consilina 2-3

Novara 29Pomì Casalmaggiore 27Ornavasso 26Pavia 18Mazzano 18Frosinone 17Montichiari 17Sala Consilina 16Cadelbosco 15San Casciano 15Soverato 14Fontanellato 9Marsala 5San Vito 5

11ª

Gio

rnat

aC

lass

ific

a

Page 17: Il Piccolo 19 dicembre 2012

di Federica Ermete

l Teatro Ponchielli alza il si-pario sulla stagione di pro-sa 2012-13 con uno spet-tacolo proposto in due se-rate: giovedì 20 e venerdì

21 dicembre alle ore 20.30. L’inaugurazione della stagione è affidata a Luca Barbareschi, nel-la veste di attore protagonista e regista, con “Il discorso del re”, originariamente scritto da David Saidler come testo teatrale, ma reso famoso in tutto il mondo grazie all’omonimo film diretto da Tom Hooper che nel 2010 vinse ben 4 premi Oscar. Accan-to a Barbareschi, che interpreta il ruolo di Lionel, si può apprez-zare Filippo Dini (nei panni del re balbuziente Bertie), conteso ed applaudito attore del teatro ita-liano che, nel 2011, si è aggiudi-cato il premio Le Maschere del Teatro come miglior attore non protagonista nel “Romeo e Giu-lietta” di Valerio Binasco. La commedia è ambientata in una Londra surreale, a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 ed è centrata sulle vicende di Albert, secondogeni-to del Re Giorgio V.

Si parte dai fatti storici per addentrarsi in un dramma per-sonale, senza abbandonare mai la storia, che non è fondale sot-tofondo ma presenza imprescin-dibile di ogni istante della com-media al fianco dei protagonisti. Dopo la morte del padre, il timi-

do e complessato duca di York non sarebbe dovuto salire al tro-no d’Inghilterra. Il primogenito era infatti Edoardo, che divenne sì re ma che abdicò neppure un anno dopo. Suo malgrado, a Bertie, o meglio Albert Frederick Arthur George Windsor, toccò il peso della corona diventando sovrano col nome di Giorgio VI.

Si è detto ‘suo malgrado’ perché il povero Bertie soffriva di una balbuzie impossibile da gestire nei numerosi ed imbarazzanti discorsi pubblici. L’amore della moglie Elisabetta, e soprattutto, la tenacia del logopedista Lio-nel, che lo sottopose ad un’ati-pica cura mista tra psicanalisi e laboratorio teatrale, permisero a

Bertie di superare, senza poche difficoltà, il suo handicap. Una commedia umana, in perfetto equilibrio tra toni drammatici e leggerezze, ricca d’ironia ma soffusa di malinconia, a tratti molto commovente ma capace anche di far ridere, di risate che nascono dal cervello e si tra-smettono al cuore.

Idi Federica Ermete

“Il discorso del re” apre giovedìla stagione di prosa del Ponchielli

Fino al prossimo 29 gennaio, presso la Galleria d’arte contem-poranea Interno 18, è allestita “Anni ’10”, collettiva dedicata a quattordici giovani artisti emergenti che si stanno distinguendo nel panorama culturale nazionale ed internazionale. Le opere espo-ste sono realizzate da Maurizio Bongiovanni, Gabriele Brucceri, Umberto Chiodi, Stefano Cumia, Tamara Ferioli, Francesco Rocco Ferruccio, Marco Formisano, Matteo Giagnacovo, Tommaso Gorla, Silvia Idili, Tiziano Martini, Enrico Minguzzi, Marta Sesana ed Ettore Tripodi. La mostra può essere considerata una sorta di excursus su ciò che di più interessante e significativo questi autori hanno prodotto negli ultimi anni. Gli artisti, tutti appartenenti alla mede-sima generazione (sono tutti giovani della generazione 1980 cir-ca) ed operanti nei medesimi tempi, hanno condiviso percorsi ed esperienze e possono quindi essere considerati come una nuova situazione artistica: “Anni ’10”, appunto. Questi giovani emergenti sono accomunati da una sperimentazione che si sviluppa attraver-so l’utilizzo di tecniche consolidate per creare linguaggi e poetiche innovative. Le opere si caratterizzano per la presenza di temati-che affini: il corpo, gli spazi e gli oggetti del quotidiano, il sogno, la deformazione che, affrontati dalle personali ricerche creative, pro-ducono risultati di sorprendente eterogeneità stilistica.

Orario: martedì ore 15.30-19.30, mercoledì e sabato ore 10.30-13 e 15.30-19.30. Domenica ore 15.30-19.30.

Interno 18 proponela mostra Anni ’10

&&&Cultura SpettacoliFino al 22 dicembre i locali di “Immagini, Spazio,

Arte” in via Beltrami, ospitano la collettiva “Tra iper-realismo e figurativo” con le opere di cinque artisti italiani. La rassegna si apre con i quadri in acrilico di Diego Gradali, mentre Simona Mancuso descrive le

sue figure quasi in monocromia. Non mancano i pa-esaggi del piacentino Luigi Carini, le variegate ope-re del foggiano Pasqualino Festa e del ravennate Moreno Pagliari, che si addentra nel suggestivo mondo evocato dal mare.

Cinqueartistiin mostra

Un momentodello spettacolo

In scena la commedia umana con Luca Barbareschi

Fino al 28 dicembre, presso lo spazio Borgo Loreto Sp/Crac Othervision (in via Loreto 1 C) è visitabile la mostra “Nohe. Il libro srotolato” di Diana Adele Dorizzi. A cura di Susanna Ravelli e Giulio Lacchini, l’evento si colloca nel-l’ambito del progetto Arte Con-temporanea e Territorio promos-so dal Crac e dall’assessorato alle Politiche Educative, Giovanili e della Famiglia. Si tratta di una mostra di un libro e della sua genesi, sul confine inafferrabile della verità inespressa, sul limite tra disegno e fotografia. L’autrice, Diana Adele Dorizzi, è una giova-ne artista che, attraverso la foto-grafia, ci racconta il delicato e difficile rapporto con la sorella

Nohemi. Nohe è una raccolta di ritratti scattati tra il 2005 e il 2011 a Nohemi, mentre era ricoverata in un reparto di psichiatria. Diana la osserva col suo obbiettivo per

capire cosa le rende così vicine e come comunicare nell’apparente incomunicabilità.

Orario: da giovedì a sabato ore 16-19 e su appuntamento.

Raccolta di scatti della DorizziL’esposizione è allestita presso lo spazio Borgo Loreto Sp/Crac Othervision

Nuovo appuntamento con “I musei per tutte le età”, la nuova iniziativa del Sistema Museale di Cremona, rivolta in particolar modo alla terza età e che si prefigge di far conoscere e scoprire le collezio-ni museali cittadine in modo informale e piacevole. Giovedì 20 dicembre alle 16, l’appuntamento è pres-so il Museo della Civiltà Contadina - Il Cambonino Vecchio con “I giochi di una volta”; durante l’incon-tro, ad una dimostrazione, segue un laboratorio di costruzione di alcuni giocattoli. I vari partecipanti, nel frattempo, possono altresì assaporare il tè pomeri-diano. Il progetto vede la collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di Cremona, Unitre, Altana, i sindacati dei Pensionati Cgil, Cisl e Uil e le associa-zioni Auser, Antea, Ada e Aup. L’ingresso è libero.

I giochi di una volta nel museoNuovo appuntamento con l’iniziativa riservata in modo particolare alla terza età

Page 18: Il Piccolo 19 dicembre 2012

di Martina Pugno

opo essersi fatti conosce-re in tutta Italia portando in giro per il Paese la mu-sica tradizione delle Quat-tro province, gli Enerbia

fanno ritorno a casa con un concerto al Baciccia di Piacenza, in program-ma per domenica sera alle 22.30. La band piacentina presenterà dal vivo i brani del nuovo album, Per Viam - Viaggio d'inverno", il frutto musicale di un percorso compiuto dalla forma-zione dalla pianura all'Appennino nell'inverno 2011 - 2012 a caccia di frammenti e reminescenze musicali delle più antiche tradizioni. Nell'al-bum, i brani così riscoperti e arran-giati si accopmagnano a testi, foto, immagini e uno scritto di Maddalena Scagnelli, leader del gruppo.

Ancora una volta, il lavoro degli Enerbia si costituisce come una gra-devole composizione artistica e co-me un ancor più prezioso documen-to che raccoglie melodie a rischio di andar perdute. Il lavoro di ricerca e recupero della formazione piacenti-na è valso agli Enerbia non solo il successo di pubblico, ma anche l'apprezzamento del mondo cine-matografico, con il quale la band ha stretto importanti collaborazioni. Nella colonna sonora de "I cento chiodi", l'ultimo film di Ermanno Ol-mi, sono presenti due brani eseguiti da Maddalena Scagnelli ed Enerbia.

Si tratta di due struggenti valzer po-polari, "Il valzer dei disertori" e "E c'era una ragazza" che nel film con-notano la figura femminile della gio-vane fornaia protagonista e il suo turbamento amoroso.

Nemmeno Giuseppe Bertolucci è esente dal fascino delle melodie po-polari degli Enerbia e ha utilizzato brani dall'album "Così lontano l'az-zurro" per il suo documentario tele-visivo "Un paese chiamato Po" pre-sentato su Rai due. Il gruppo è stato anche ritratto da Paolo Rumiz, gran-

de scrittore di viaggio e reporter di Repubblica, nel libro "La leggenda dei monti naviganti". Nella fitta tra-ma di sentieri e strade che attraver-sano le alte valli delle province di Piacenza, Genova, Pavia e Alessan-dria, i luoghi del passaggio dalla pianura padana al mare, non si sono solo scambiate merci ma è fiorita nel corso dei secoli una ricca tradizione musicale, per molto tempo traman-data solo oralmente. La musica, il ballo e il canto segnavano i momen-ti più importanti della vita delle genti

dell’Appennino: il fidanzamento, il matrimonio, la gioia del ritorno della stagione primaverile le feste nelle notti d’estate, le nascite e le morti.

La ricchezza e la bellezza di que-sto repertorio rivivono nell'esecuzio-ne e nel lavoro di appassionata ricer-ca della band: antichi balli come la Giga, la Piana, l'Alessandrina, il Peri-gurdino si alternano a quelli più mo-derni come il walzer e le polke e si intrecciano con i canti che ancora oggi risuonano nelle vallate più na-scoste.

Se vi siete persi i più recenti concerti degli Zen Circus, eccovi un'ultima opportunità: la band chiu-derà il tour giovedì sera alle 22.30 al circolo Magno-lia di Milano. Dopo il successo estivo, il tour di “Nati per subire” (La Tempesta, 2011) approda al locale milanese per i saluti finali e uno show che si preannuncia all'insegna del rock più sfacciato.

Appino, Ufo e Karim, questi gli Zen Circus, nati musicisti di strada e che sulla strada sono sempre rimasti, facendone parecchia. Dopo anni di fatiche nel 2008 arriva la svolta con l’album "Villa Inferno" (Unhip Record), prodotto da Brian Ritchie, bassista dei Violent Femmes, uno dei gruppi di riferimento con il quale la band ha anche calcato il palco. In questo disco le prime prove in italiano, dopo svaria-ti album solo in inglese, e su tutte gli inni "Figlio di puttana" e "Avere Ventanni", cantate a squarciagola dal pubblico ogni volta. Nel 2009 esce "Andate Tutti Affanculo" (La Tempesta Dischi), interamente scritto e pensato in italiano, senza cambiare musi-ca, quel punk-folk power trio che solo loro sanno fare. E poi la conferma nel 2011 con "Nati per subi-re" ( La Tempesta Dischi) che vede la collaborazione amichevole di molti altri artisti della stessa scena: Giorgio Canali, Ministri, Pan del Diavolo. Vengono a raccogliere quanto di buono hanno seminato, spiazzando ogni volta chi li voleva etichettare e la-sciare chiusi in una definizione. Sono randagi, sono bellissimi e liberi. In attesa dei già annunciati pro-getti solisti, fino al 2014 degli Zen Circus non se ne saprà nulla. Ultima occasione al Circolo Magnolia.

Dalla rumba al rapil week end al Fillmore

D

La formazione specializzata nella musica popolare presenterà il nuovo album al Baciccia

Le tradizioni folk riscoperte dagli Enerbia

Ultima tappa del tour per gli Zen Circus

Nel freddo dell'inverno arriva a Cortemaggiore un caldo soffio d'Africa: il Fillmore Club ospiterà ve-nerdì sera il Festival di musica africa-na, organizzato in collaborazione con il gruppo pronostica. Sul palco numerosi ospiti, tra i quali Grand Pere Bozi Bozana, il grande chitarri-sta e cantante del Congo principe della rumba africana. Si torna invece in Italia la sera successiva, con la tappa del tour di Mondomarcio (nel-la foto). Un sabato sera all'insegna del rap, con la Festa degli studenti che prenderà il via a partire dalle 19 con l'happy hour e buffet. La serata proseguirà dopo il concerto con dj set per un sabato sera all'insegna dell'electro party. Il costo d'ingresso per la serata è di 10 euro.

AfterhourMercoledì 19 Dicembre 201218

CORTEMAGGIORE

Il Natale si attende in musica al Carmen Town di Brescia: sabato sera protagonista del palco saranno i Comaneci, progetto guidato da Francesca Amati, degli Amycanbe. è un con-certo soffuso, ma pieno di carica perchè la vo-ce della Francesca è una delle più belle voci che girano nel panorama indipendente. Il con-certo prenderà il via alle 22.30; sul palco, la band presenterà il suo più recente progetto di-scografico, pubblicato il 9 dicembre. "Uh" pre-senta dieci tracce come sempre in bilico tra il folk e il rock psichedelico che ha confermato la band come uno dei progetti più interessanti del panorama indipendente italiano sin dagli esor-di. Francesca Amati e Glauco Salvo, nonostan-te i cambi di line up dei Comaneci, confermano ancora una volta il mood speziato di blues, con un approccio alla musica che, senza fretta, si sviluppa giocando sui dettagli.

Da qualche settimana, concomitante all'inaugurazione del Museo del Violino, i pronipoti di Stradivari esultano alla notizia dell'inclusione dello strumento da parte dell'Unesco nel patrimonio culturale dell'umanità.

Tra i cinque criteri che hanno convinto la commissione, quattro sono tanto generici da potersi riferire a qualsiasi attività artigianale in qualunque parte del pianeta. Il primo inve-ce recita: “L'artigianato tradizionale del violi-no è stato trasmesso di generazione in gene-razione, sia attraverso l'apprendistato che l'educazione formale, giocando un ruolo im-portante nel quotidiano dei cremonesi e dando loro un senso di identità”.

Chiedo: a) vi sentite cremonesi grazie al violino? b) Quale ruolo importante gioca il violino nella vostra vita quotidiana?

Intanto che ci pensate e decidete cosa ri-spondere, leggete cos'hanno da dire alcuni cremonesi doc (che cioè sono nati e vivono in città) che ho intervistato per la strada:

a) “ci mancherebbe altro” (Luigi); “non mi sento cremonese” (Michela); “violino? Quale violino?” (Omar); “no, anche se ho grande rispetto per la tradizione liutaria cremonese” (Federico); “in che senso cremonese...?” (Jenny); “sono nata a Cremona... non è già sufficiente?” (Elisa); “l'identità è qualcosa di complesso... bastasse un violino!” (Andrea); “quando vado all'estero, tutti sanno che Cre-mona è la città del violino e mi fa piacere” (Ettore); “no, per me Cremona equivale al fascino della campagna, piatta e con la neb-bia...” (Ivana);

b) “nessuno, ci sono le botteghe liutarie ma sono un mondo a parte” (Antonio); “quando imbocco la rotonda di via Mantova per andare a lavorare l'unico violino con cui ho a che fare è quello della statua nell'aiuola che mi trovo davanti...” (Michele); “mi spiace, nessun ruolo...” (Cesare); “ogni volta che passo sotto il tabellone elettronico e leggo “Cremona città dell'arte e del violino” mi chiedo: quale arte? Quale violino? Ci spare-rei contro!” (Cristina); “lo stesso ruolo che nel mio quotidiano rivestono la Torre di Pisa o la cassata siciliana” (Lucia).

Qualcuno mi ha suggerito di intervistare i giapponesi che vivono qui, che probabil-mente avrei maggiori possibilità di ottenere risposte più incoraggianti.

Possibile che un giapponese a Cremona si senta più cremonese di un cremonese...?

I Comaneci al Carmen Town

Quando la vita non trova più il suo senso, solo la grande sfida contro madre natura può dare la possibilità di trovarne uno. E' quanto accade a John Ottway, cacciatore di lupi per una com-pagnia petrolifera, nella sperduta landa dell'Alaska.

Sopravvissuto a un incidente aereo insieme ad altri sei colle-ghi, Ottway si ritrova a dover af-frontare la sua ultima vitale bat-taglia: affrontare il gelo e un branco di lupi, decisi a dar loro la caccia. Con The Grey, John Car-nhan mette in scena lo stereoti-po della sfida finale tra uomo e natura caricando ogni scena di pathos e suspence. Partito con il

ritmo giusto, The Grey perde, però, di spessore quando si è ormai vicini alla resa dei conti, quando ci si aspetta un capovol-gimento della situazione, la-sciando il palato dello spettatore praticamente a secco. Sulla car-ta The Grey ha un grande poten-ziale racchiuso nella storia che corre lungo quel labile confine esistente tra natura umana e na-tura animale che, in situazioni estreme, si confonde eviden-ziando come l'uomo stesso sia solo una piccola componente di una realtà naturale ben più forte e, soprattutto, più potente. Car-nahn, con la metafora del lupo e del suo branco costruisce una

sceneggiatura impeccabile che però perde tono e si impoverisce in una messa in scena che predi-lige la spettacolarizzazione tra-sbordata nella più classica bana-lizzazione di contenuti e di per-sonaggi, tipica delle “americana-te”. Ancora di salvezza di The Grey è, senza alcun dubbio, Liam Neeson. Per fortuna.

Federica Palmisano

Pathos e suspence nell’ultima pellicola di John Carnahan

Regia: Joe CarnahanDurata: 120 minuti.

Cast: Liam Neeson, Frank Grillo, Dermot Mulroney,

Dallas Roberts, Joe Anderson.Genere: avventura, drammatico.

CINEMA Programmazione settimanale

The Grey, lotta per la vita contro la natura

Musica, discogra� a e altre spiacevoli amenità contemporanee

di Luca Ferrari

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• The Grey • Sammy 2 - La grande fuga• Il peggior Natale della mia vita• Colpi di fulmine • Eccezzziunale... veramente• Le 5 leggende 3D• Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato 3D

Chaplin (0372-453005)• Una famiglia perfetta

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Colpi di fulmine • Lo Hobbit• Tutto tutto niente niente• Il peggior Natale della mia vita• The Grey• Sammy 2 - La grande fuga• Una famiglia perfetta

CREMAPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Il peggior Natale della mia vita• Colpi di fulmine• Lo Hobbit - un viaggio inaspettato• Le 5 leggende• Sammy 2- la grande fuga• Tutto tutto niente niente

Page 19: Il Piccolo 19 dicembre 2012

i presenterò i principali vitigni stranieri, alcuni di questi in particolare quel-li originari della Francia

molto presenti in Italia.

ALICANTE: molto presente nelle regioni meridionali della Francia, è presente in alcune nostre regioni in particolare in Sardegna. La varietà Ali-cante Bouschet è presente nel Nord Africa ed in California.CABERNET: vitigno originario del Bordeaux dalla quale si ottengono blasonati vini, è presente in tutte le regioni italiane ed in quasi tutti i paesi vitati nel mondo. Due sono i tipi fon-damentali: il Cabernet Sauvignon da cui si ottiene un rosso corposo, pos-sente, ricco di tannino con sapori di frutta rossa. Il Cabernet Franc rosso di corpo con forti sentori vegetali.CARIGNAN: è un vitigno aristocrati-co che prende il nome da un paese nelle zona di Maçonnais in Borgo-gna. Da questa uva si ottengono grandi bianche come “Lo Chablis”, il “Montrachet”, il Pouilly-Fuisse”. Que-sta uva è usata anche per produrre lo Champagne. Nel nostro paese si col-tiva con ottimi risultati in Trentino Alto Adige, in Friuli Venezia Giulia ed in altre regioni.Viene vinificato in purezza, ma con-corre nell’uvaggio di molti vini.CHASSELAS: vitigno diffuso nella Loira, in Alsazia, nel Baden in Sviz-zera dove viene chiamato “Fendant”, è apprezzato per l’alta resa quanti-tativa.CINSAULT: vitigno francese di qua-lità superiore raramente vinificato da solo, concorre nell’uvaggio del famo-so “Chateauneuf du Pape”.Gamaj: vitigno tipico della zona del Beaujolais da cui si ottiene questo vino fresco, profumato, generoso, è presente anche in Savoia, da alcu-ni anni lo troviamo in diverse regio-ni italiane.GRENACHE: vitigno di qualità e di buona produzione è presente nel Sud della Francia ed in Spagna nella Rioja.MALVASIA: di questo vitigno vi ho già raccontato parlando dei principa-li vitigni italiani, anche se ovviamente,

l’origine di questo vitigno è delle isole Egee e dalla Grecia, si è poi diffuso in tutti i paesi de mediterraneo, in Africa e nelle Americhe.MERLOT: vitigno nobile importan-te originario del Bardeaux che con il Cabernet è l’orgoglio dei vignaio-li di questa Regione. Questo vitigno è molto presente in Italia e nel mondo, il vino che si ottiene da questa uva è morbido e rotondo, può essere vinifi-cato Da solo o concorre nell’uvaggio di molti vini di grande pregio.MEUNIER: vitigno diffuso nella regio-ne dello Champagne e in Alsazia è una varietà del Pinot nero, è chiama-to anche il Pinot del Mugnaio perché il grappolo di uva sembre ricoperto da farina bianca.MUSCAT: vitigno chiamato anche Moscatello o Muscadellle, coltiva-to in Francia meridionale, in Spagna, in Portogallo corrisponde al nostro Moscato originario della Grecia.PEDRO XIMENES: vitigno di uva bianca molto coltivato in Spagna nella zona di Malaga e di Xeres De La Fron-tera, una leggenda racconta che ne XVI° secolo un soldato tedesco Peter Siemens portò questo vitigno.PINOT: vitigno nobile di gran-de importanza, si distingue in Pinot Blanc e Pinot noir, è presente in tutta la Francia, è predominante nello

Champagne, nel Blanc de Blancs, con lo Chardonny sono le due uve che lo caratterizzano.Il Pinot è pre-sente in tutte le regioni italiane con grandi eccellenze in Friuli ed il Alto Adige, questo vitigno è anche presen-te in tutte le zone vitate del mondo.PINOT GRIS: vitigno presente in Francia, Germania ed in Italia chiama-to anche Rulander, nel nostro paese è coltivato in Veneto , Friuli,ed in Oltre-pò PaveseRIESLING: vitigno originario dalla Vallata del Reno, è coltivato nella Mosellla, in Alsazia è uno molto pre-giataROUSENNE O ROSETTE: è diffuso

nella Savoia e nella zona del Roda-no si ottengono vini bianchi molto fre-schi e gradevoli.SEMILLON vitigno diffuso nel Sud Ovest della Francia concorre alla pro-duzione dei raffinati Sauternes.SYLVANER: vitigno di origine austria-ca o tedesco,coltivato in Francia, Svizzera ed in Alto Adige. Questo viti-gno da un vino morbido ed elegante.UGNI BLANC: coltivato in Francia nel Sud, a origine al Cassis nella regione del cognac è chiamato Saint- Emion.

Ora voglio presentarvi il vino che ho assaggiato Martedì 11 Dicembre a Orzinuovi alle ore 21:00

TIGNANELLO 2009Questo vino è I.G.T. ed è prodotto in Toscana. È ottenuto da un bland di 80%Sangiovese, 15 %

Cabernet Sauvignon, 5% Cabernet Franc. Ha una gradazione alcoolica di 14 ° ed è prodotto dai Mar-chesi ANTINORI storica famiglia di vinificatori dal 1385 e da 26 generazioni. Il vino è stato servito ad una temperatura di 20 ° e la bottiglia è stata aperta 3 ore prima. Il vino presenta un colore rosso rubino con riflessi granati, limpido con profumo intenso e persistente, fine, ben si coglie la frutta rossa matura, la ciliegia, vaniglia, tostato, profumi terziari.

La fermentazione malolattica avviene in barrique per meglio esaltare la finezza e la piacevolezza del vino, in bocca è secco di corpo, di carattere, con giusto equilibrio tra acidità e tannino, è intenso e decisamente persistente. Accompagna i secondi piatti di carne rossa ,la fiorentina, arrosti, cacciagio-ne e formaggi stagionati. E’ pronto da bersi, ma può rimanere coricato in cantina per molti molti anni. Questo vino è sicuramente un vino “modello” in Toscana, è stato il primo vino Sangiovese ad essere affinato in barrique, è stato il primo rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali, è stato tra i primi vini rossi del Chianti a non usare le uve bianche. Viene prodotto solo nelle annate migliori ed è un ottimo vino rosso da presentare sulle nostre tavole a Natale. Buona degustazione

Il Quarzo Ialino o Cristallo di Rocca, si trova in natu-ra sotto forma di cristalli incolori, limpidi come l'acqua. Il nome deriva dal greco “Kristallos”, che significa : ghiac-cio. Gli antichi pensavano che il Quarzo Ialino fosse ghiac-cio, induritosi così tanto da non potersi più scongela-re. Questo minerale può generarsi in modo singolo (una radice e una punta), oppure in un insieme di punte legate da un unico ceppo (città dei cristalli). Il Quarzo Ialino rac-chiude in sé tutti i colori dello spettro luminoso e tutte le potenzialità energetiche cosmiche. Gli Sciamani conside-ravano questo cristallo una “Pietra di luce”, in quanto con-nesso con il Cielo. È il cristallo sovrano del regno minera-le. Il Quarzo Ialino era noto presso tutte le culture e veni-va utilizzato per convogliare energia positiva, dall'anti-ca Roma, al Giappone, all'Africa, all'Australia e anche nelle leggen-darie civiltà di Atlantide, Lemuria e Mu; inoltre era considerato un minerale dai poteri magico tera-peutici, a cui ricorrevano gli anti-chi per scacciare malattie e infon-dere forza e energia. Culture indi-gene del Nord America e della Birmania, credevano che il Quar-zo Ialino fosse un'entità viva e per questo nei rituali religio-si gli offrivano del cibo. È un cristallo che stimola la per-cezione psichica, favorisce l'intuizione , la chiaroveggen-za, la telepatia. Indicato per la meditazione, apporta ener-gia all'aura, potenziandone la forza vitale e rinforzando i punti deboli del campo aurico. È una pietra dalle innume-revoli proprietà: riarmonizza, depura, protegge, scioglie i nodi energetici, purifica e stimola l'attività dei chakra, sca-rica le tensioni, bilancia le energie corporee, amplifica il pensiero positivo, rigenera i tessuti, crea ordine e chiarez-za mentale. Santa Ildegarda ( Hildegard von Bingen) con-sigliava questo cristallo per la debolezza degli occhi, nei suoi scritti scrive di far riscaldare al sole il Quarzo Ialino e di appoggiarlo ancora caldo sugli occhi, perché la sua natura “acquea” lo rende capace di estrarre le linfe nocive, migliorando la vista. Lo stesso procedimento per le ghian-dole giugulari gonfie, ripetendo spesso l'applicazione. Per malattie cardiache o gastriche e per disturbi dell'addo-me, consigliava di mettere il Cristallo in un bicchiere di vetro, ricoprendolo con acqua di fonte, lasciare la pie-tra in immersione un'ora e dopo averla tolta berne l'ac-qua e consigliava di ripetere l'operazione più volte. Anco-ra oggi si beve l'acqua energizzata di un cristallo per risol-vere problematiche fisiche. A livello fisico apporta al san-gue una qualità cristallina, stimola e riequilibra le funzioni cerebrali e le ghiandole pineale e pituitaria migliorandone la funzionalità. Mitiga i danni causati da paresi, da fratture, promuovendo il ritorno alla normalità. In alcuni casi (com-preso eliminare alcuni tipi di infezioni dai tessuti), deter-minante è l'uso dei biterminati e punte naturali. A livello psicologico e mentale porta luce nell'inconscio, facilitan-do il riconoscimento dei bisogni inconsci e il recupero di qualità individuali perdute. A livello spirituale questo cri-stallo Maestro, riflette e amplifica la pura luce bianca che possiamo incanalare in tutto il nostro essere per stimola-re la nostra evoluzione sai materiale che spirituale. Eleva la vibrazione dell'aura e pulisce i nodi karmici, attiva tutti i livelli di coscienza e aumenta la consapevolezza dei sogni. Eccellente per la meditazione, attiva la comunicazione con il Sé superiore. Dissolve e trasforma le energie negative. In cristalloterapia viene utilizzato su tutti i chakra.

A proposito di... Mercoledì 19 Dicembre 201219

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, for-maggi, olio extravergine. Ha col-laborato con diversi Istituti Alber-ghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche.

a cura di Damiano Domenico Palumbo

V I principali vitigni stranieri

di Ermanna Allevi, naturopata, masterin cristalloterapia, AdiC Castelnuovo Del Garda.

petitCHEF

Sformatini morbidi di pandoro e pere con salsa all'arancio

Preparazione

PER 6 PERSONE200 ml di panna60 gr di zucchero semolatoZucchero a velo3 uova intere gradi1 pera kaiser (220 gr circa di polpa pulita)170 gr di pandoroBurro e farina per gli stampiniPer la salsa3 arance80 gr di zucchero di canna100 gr di mandorle a filetti1 cucchiaio di maizena o di fecola di patate.

••• ••

• •• • • ••

• Tagliate il pandoro a cubetti, spolverizzatelo con lo zucchero a velo e tostatelo in forno a 170° per almeno 12 minuti (prenderà un bel colore oro scuro)• Pelate e tagliate la pera a dadini . In una terrina sbat-tete le uova con lo zucchero, unite la panna liquida, le pere ed il pandoro tostato. Imburrate gli stampini, infa-rinateli e versatevi il composto preparato. Passate in forno caldo a 170° per 25 minuti circa.

• Per la salsa, con l'aiuto di un pelapatate recuperate la scorza di un'arancia, tagliatela a julienne e scottatela un minuto in acqua bollente. In un pentolino sciogliete lo zucchero con il succo di tre arance, unite la scorza e fate bollire per 3 minuti. Aggiungete la maizena fatta stemperare in poca acqua fredda, mescolate per qual-che minuto (se usate la fecola) levate dal fuoco e lascia-te raffreddare.• In un contenitore mettete i filetti di mandorla, bagna-teli con qualche goccia d'acqua, zuccheratele con un cucchiaio di zucchero e sistematele in una teglia fode-rata di carta forno, in un unico strato. Mettete in forno e tostatele a circa 170° per 12/15 minuti.• Appena tiepidi, sistemate gli sformatini su un piattino, irroratelo con un cucchiaio di salsa d'arancia, appog-giate sopra qualche filetto di mandorla spolverate di zucchero a velo. • Perfetti anche freddi, anche se in questo caso potrete scaldare per un paio di minuti la salsa all'arancia prima di servirli. Sono eccellenti anche accompagnati da una salsa al cioccolato o alla nutella

Quarzo Ialino

Ingredienti

Page 20: Il Piccolo 19 dicembre 2012