IL PERCORSO DELL'IMPRENDITORE AGRICOLO DI...

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IL PERCORSO DELL'IMPRENDITORE AGRICOLO DI SUCCESSO Come realizzare business con la tua azienda agricola

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IL PERCORSO

DELL'IMPRENDITORE AGRICOLO

DI SUCCESSO

Come realizzare business con la tua azienda agricola

FASE 1. IO SONO Generare l'idea progettuale ANALISI DEL CONTESTO Che tipologia di azienda in fase di partenza? Risulta opportuno riuscire ad analizzare in termini strutturali (nella maniera più obiettiva possibile) la situazione ante aziendale (cosa abbiamo nel nostro paniere ai nastri di partenza). Primi dati da analizzare: ettari aziendali disponibili (proprietà/affitto/comodato) suddivisi per tipologia di coltura (seminativo, frutteto, incolto, pascolo, bosco, orto, fabbricato, ecc...). (ESERCIZIO: Sviluppare la propria scheda aziendale - Situazione Ex Ante) [Localizzazione (es. agro, localita`, inserita in aree SIC, ZPS, ZVN), distanza dell’azienda da parchi o aree

protette e dai centri abitati, localizzazione in termini di zone altimetrica (es. pianura, bassa collina, alta

collina, montagna), indirizzo produttivo dell’azienda, descrizione dei prodotti e/o servizi attualmente

realizzati, definizione delle percentuali di pendenza dei terreni aziendali, qualita` dei terreni aziendali (es.

profondi, superficiali, superficiali con roccia affiorante), grado di fertilita` dei suoli (alta, media, bassa),

disponibilita` di acqua per l’irrigazione da impianto pubblico o privato, tipologia di impianto di

distribuzione, qualita` dell’acqua disponibile (es. buona, discreta, inutilizzabile per l’irrigazione), dotazione

di mezzi (es. trattori gommati, trattori cingolati, etc.), dotazione di attrezzature (es. aratri, erpici, trincia-

sarmenti, etc.), giudizio sulla dotazione di mezzi e di attrezzature dell’azienda (es. insufficiente, adeguata,

piu` che sufficiente), dotazione di fabbricati rurali, vetusta` e stato di manutenzione, disponibilita` di

impianti (es. frigoriferi, trasformazione, cantine, frantoi, caseifici, condizionamento, altro), collegamento

alla rete stradale, viabilita` interna (es. sufficiente anche per i mezzi pesanti, inadeguata), Superficie

Aziendale totale, Superficie Agricola Utilizzabile (superficie coltivabile) totale, Superficie irrigua,]

Chi siamo quindi?

a. Azienda prevalentemente agricola b. Azienda prevalentemente forestale c. Azienda di trasformazione e commercializzazione d. Azienda multifunzionale (agriturismo, fattoria sociale, fattoria didattica) e. Niente

Non conviene mai partire da "chi voglio diventare" per andare a ritroso bensì da "chi sono" per raggiungere un obiettivo molto più facilmente raggiungibile. Esempio: Due giorni fa un cliente viene allo Studio con l'intenzione di realizzare un progetto per la realizzazione di un caseificio perchè nella sua zona non ci sono caseifici. SPLENDIDA IDEA!! Situazione di partenza: niente animali, niente stalle, niente pascoli. Ipotesi del cliente: "gli animali li compro a spese mie, le stalle e il caseificio li realizzo col progetto, i pascoli li troverò di certo in affitto perchè al paese qualcuno certamente me li cederà". Quanto dovrà investire per l'acquisto degli animali? E quanto per la quota parte non prevista dal contributo per stalla e caseificio? E con i permessi e le varie autorizzazioni come siamo messi? Infine, se non troviamo un accordo sui pascoli? Ci fermiamo un attimo a ragionare su tali potenziali difficoltà (oddio, magari tutto fila liscio e in pochi anni facciamo concorrenza alla Galbani... ma quante perplessità?) Proviamo a ricominciare da capo. Chiedo: "Oggi cosa abbiamo disponibile?". Risponde: "Piccole stalle da ristrutturare (forse anche da accatastare o da condonare), un pò di pascolo, qualche animale da carne e una macelleria. Ah abbiamo anche - purtroppo - 8 ettari di querceto con alcune vecchie stalle abbandonate". Querceto?? 8 ettari?? Purtroppo?? Con vecchie stalle abbandonate?"Ma ne fanno ghianda queste querce?"

chiedo. "Quantità industriali dottore". Risposta: "E non avete pensato che con il querceto con le stalle e con la macelleria già esistente si possa puntare ad un progetto di suino nero allevato allo stato semibrado? I terreni già ci sono (per giunta scopro anche recintati oltre che con strutture già in essere), avete la macelleria, con pochissimi investimenti realizziamo le strutture mancanti e creiamo l'allevamento. Con pochissimi sforzi realizziamo un prodotto di nicchia oggi richiestissimo sul mercato". Massimo stupore del cliente con naturalissima osservazione "Come ho fatto a non pensarci?". Ciccio... non ci hai pensato perchè per cercare bisogna concentrarsi su molto più su chi siamo che sul chi potrò forse essere . Gioco dei puntini da unire. Il gioco richiede di unire 9 punti dati in una tabella con base 3, con solo 4 tratti di penna ( tratti lineari e non curvi), senza sollevare MAI la penna del foglio, avendo così 4 tratti uniti e sequenziali! Uscire fuori dalla propria sfera personale per riuscire, dall'alto a osservare ciò che dal basso non si riesce a intravedere.

FASE 3. CHI VORREI ESSERE AZIENDA AGRICOLA Per essere azienda agricola devo essere titolare (possessore, affittuario, comodatario) di terreni (o strutture) principalmente (per la maggior parte in termini di dimensione) agricoli. Ma se sono azienda agricola, che tipo di azienda agricola sono? Quesito. Due amici parlano tra loro di un'azienda agricola. Uno dei due fa un'osservazione: "Quella è un'azienda giovane di ottime prospettive!". Cosa intendeva il signore? Bisogna distinguere la "conduzione" dal "corpo aziendale". Infatti possiamo avere diverse ipotesi: 1. conduzione di un giovane di un'azienda agricola consolidata (è il caso di chi acquisisce un'azienda già avviata e produttiva e vi si insedia); 2. conduzione di un giovane di un'azienda agricola nascente (su cui bisognerà realizzare tutta l'attività produttiva o eventualmente riprendere un'attività abbandonata); 3. conduzione di un'azienda consolidata da un imprenditore agricolo (è la tipica conformazione di un'azienda agricola nella piena produzione, storicamente condotta dall'imprenditore agricolo titolare) 4. conduzione di un'azienda nascente da parte di un imprenditore agricolo (caso in cui un imprenditore agricolo voglia diversificare o ampliare la propria attività acquisendo un corpo fondiario non produttivo) Analisi del corpo aziendale:

1. Corpo aziendale già esistente (avviato). E' un'azienda che già (più o meno) produce ed è (bene o male) operativa sul mercato agricolo tanto nell'acquisto di materie prime quanto nella vendita di prodotti agricoli. Sicuramente è un'azienda condotta da un imprenditore agricolo titolare di una partita iva e di un'iscrizione alla Camera di Commercio con un particolare indirizzo produttivo (principale o esclusivo che sia).

2. Corpo aziendale nascente. E' un'azienda potenziale o ex azienda oggi dimenticata. E' un contesto

strutturale con terreni mai coltivati o abbandonati o con strutture in disuso.

Analisi swot delle principali filiere (opportunità, minacce, punti di forza, punti di debolezza.). Tra tradizione e innovazione.

1. Olivicoltura Valutazione condizioni fitopedologiche e costi di gestione. Unità minima progettuale: Ha 4 Ipotesi progettuale: miglioramento fondiario + trasformazione e commercializzazione Obiettivo: prodotti nuovi - etichetta - ecommerce

2. Bergamotto

Valutazione condizioni fitopedologiche e costi di gestione. Unità minima progettuale: Ha 2,5 Ipotesi progettuale: miglioramento fondiario + trasformazione e commercializzazione Obiettivo: prodotti nuovi - etichetta - ecommerce

3. Suino nero Valutazione condizioni fitopedologiche e costi di gestione. Unità minima progettuale: Ha 1,5 Ipotesi progettuale: miglioramento fondiario + trasformazione e commercializzazione Obiettivo: prodotti nuovi - etichetta - ecommerce

4. Ovicaprini e caseari Valutazione condizioni fitopedologiche e costi di gestione. Unità minima progettuale: 100 capi Ipotesi progettuale: miglioramento fondiario + trasformazione e commercializzazione Obiettivo: prodotti nuovi - etichetta - ecommerce

5. Carciofino selvatico

Valutazione condizioni fitopedologiche e costi di gestione. Unità minima progettuale: Ha 2 Ipotesi progettuale: miglioramento fondiario + trasformazione e commercializzazione Obiettivo: prodotti nuovi - etichetta - ecommerce - netmarketing

6. Piccoli frutti

Valutazione condizioni fitopedologiche e costi di gestione. Unità minima progettuale: Ha 0,5 Ipotesi progettuale: miglioramento fondiario + trasformazione e commercializzazione Obiettivo: prodotti nuovi - etichetta - ecommerce - netmarketing

Studio del mercato L'obiettivo da raggiungere deve essere da subito chiaro. Bisogna pertanto identificare da subito la tipologia di mercato in cui insediarsi e penetrare, capirne le potenzialità e valutare in via preventiva le strategie commerciali in seguito attuabili. Un esempio: Un cliente viene allo Studio con l'intenzione di realizzare un progetto per la realizzazione di un capannone per la produzione di conigli in batteria perchè è un'attività a lui ben conosciuta. Domanda: ma poi i conigli a chi li vende? Lui rimane impassibile certo che tra amici, parenti, conoscenti e strutture commerciali varie riuscirà a piazzare il prodotto. Tra la mia diffidenza e la mia proposta alternativa concentrata su un'attività con sbocco di mercato certo e consolidato (es. bergamotto e piccoli frutti), il cliente rimane comunque fermo

nella sua scelta. Il progetto viene approvato a distanza di due anni a seguito dello scorrimento delle graduatorie. Ebbene il tempo è stato utile per fare capire al cliente che non avrebbe mai venduto tutti i conigli che avrebbe prodotto e lui stesso è venuto a confermare una tesi già preventivata due anni prima. Alla fine abbiamo dovuto fare una variante tecnica (meno male che era possibile) e spostarci sulle filiere che avevamo suggerito in fase progettuale. Un altro esempio tipico per dimostrare l'importanza di un'attenta valutazione del contesto tra cui, soprattutto l'eventuale mercato di sbocco. Ipotesi progettuale L'ipotesi progettuale da definire non può prescindere quindi dal "chi siamo" e da "chi vorrei essere". Tutto il cammino in mezzo è il percorso progettuale da svolgere. Non possiamo pensare di progettare bergamotto (perchè ha mercato e produce incentivi) se siamo titolari di azienda agricola non vocata per dimensioni e caratteristiche alla produzione del bergamotto. Così come non possiamo pensare di raggiungere il successo con gli ortaggi solo perchè nella mia azienda storicamente si sono prodotti sempre e solo ortaggi. Avere la capacità di riconoscere l'obiettivo e la giusta attenzione a valutare lo stato di partenza, consente di identificare l'ipotesi progettuale più adatta alle mie reali potenzialità impreditoriali. Analisi della "fattibilità" Dopo aver "pensato" al proprio piano aziendale, bisognerà riflettere sulla "cantierabilità del progetto" ossia la presenza di eventuali limiti e vincoli che possono essere di natura tecnica e di natura burocratica. Alcuni limiti tecnici e piccoli suggerimenti:

Le produzioni di bergamotto rientrano solo in alcuni limiti territoriali nelle zone marine o di bassa collina del territorio reggino prevalentemente ionico;

Molte produzioni agrumicole soffrono esposizioni ventose;

La maggior parte delle coltivazioni necessitano la presenza di acqua;

Le produzioni zootecniche prevedono la presenza di acqua e pascoli (altrimenti i costi per una produzione intensiva sarebbero difficilmente ammortizzabili);

Le elevate pendenze comportano difficoltà per i mezzi e per le autorizzazioni relative ai lavori necessari;

La lontananza da strade carreggiabili comporta grosse difficoltà legate ai trasporti. Naturalmente i limiti di natura tecnica e produttiva sono ancora tantissimi, legati soprattutto alla natura del terreno (i terreni argillosi ad esempio sono i meno adatti alle coltivazioni) ma anche alla tipologia degli investimenti stessi.

Autorizzazioni Per prevenire qualsiasi sorpresa, un documento preliminare e fondamentale per la progettazione risulta essere il certificato di destinazione urbanistica "con i vincoli" finalizzato a conoscere preventivamente eventuali autorizzazioni necessarie o particolari vincoli sulle particelle oggetto d'intervento. Principali vincoli e procedure da attuare.

a. Nulla osta idrogeologico. E' il vincolo più frequente che comporta la necessità di ottenere autorizzazione dalla Regione Calabria per l'esecuzione di movimenti di terra. Per movimenti di terra inferiori a 50 mc sarà necessaria la sola comunicazione di inizio lavori.

b. Nulla osta paesaggistico. Tale vincolo, frequente nelle zone ad alta valenza paesaggistica, comporta la necessità di ottenere autorizzazione dalla Provincia per l'esecuzione delle opere costruttive, architettoniche o di mutamento della conformazione del sito d'intervento.

c. Permesso a costruire. Autorizzazione, rilasciata dal Comune di competenza, necessaria per la realizzazione di opere architettoniche e strutture permanenti.

d. DIA o SCIA. Comunicazione trasmessa al Comune di competenza, necessaria per ristrutturazioni e ammodernamenti di opere architettoniche e strutture permanenti o realizzazioni di opere minori o installazioni.

e. PAI. E' uno dei vincoli più importanti in quanto presente nelle circostanze dei bacini idrici e pur consentendo l'insediamento agricolo produttivo, non contempla assolutamente la possibilità di realizzare opere architettoniche e insediamenti umani.

Prima di avventurarsi nelle ipotesi più cervellotiche possibili, risulterà pertanto assolutamente necessario effettuare un'analisi preventiva del contesto aziendale in termini di fattibilità/cantierabilità tenendo presenti tutti i fattori vincolanti esposti e quelli potenzialmente scaturibili dalle azioni progettuali che si intendono intraprendere. Infine saranno da valutare eventuali limiti o vincoli di carattere strutturale o amministrativo nel caso in cui si intenda partecipare a bandi per la concessione di contributi, tra cui ad esempio il PSR e che saranno valutate nello specifico paragrafo.

FASE 3. IO SONO E POSSO ESSERE Delineare i risultati e definire le tappe

Conosci gli incentivi finanziari più idonei. Qui cominciamo ad entrare maggiormente nello specifico. Dovrai capire che cos’è un fascicolo aziendale, perché è importante averlo, come puoi gestirlo, a chi rivolgerti, quali benefici ti può apportare nella gestione caratteristica della tua azienda agricola. Quali tipi di finanziamenti possono essere interessanti e quali azioni intraprendere per ottenerli. Quali strumenti finanziari possono supportare i tuoi progetti di miglioramento fondiario in modo da passare all’azione. Qui si stabiliscono gli interventi da fare, gli strumenti finanziari da utilizzare, gli aspetti più convenienti e quelli meno interessanti. La gestione finanziaria, i tempi, i vantaggi che ne possono derivare. Si analizzano i rischi, si approfondiscono le motivazioni, i passi da fare, i costi da sostenere, i preventivi da formalizzare, le forme giuridiche da utilizzare, i migliori sistemi di economia diretta, le ditta cui rivolgersi. Poi in funzione degli strumenti finanziari più convenienti da utilizzare e dei principali vincoli e ostacoli presenti si devono saper scegliere le forme di finanziamento più adatte alle tue esigenze. Devi anche conoscere alla realizzazione dei risultati che vuoi perseguire.

2.1.1 Introduzione al PSR e ai potenziali investimenti sulle aziende agricole Premessa Qualsiasi investimento in agricoltura oggi non può prescindere da contributi economici atti: a. nell'immediato, a supportare la spesa; b. nel tempo, a ridurre i costi di ammortamento.

Il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) è oggi il primo (ma attenzione, non l'unico) strumento economico e finanziario atto a favorire e supportare gli investimenti in agricoltura sottoforma di premi e contributi. I premi sono forme si sostegno al lavoro agricolo elargite a fronte del soddisfacimento di determinate condizioni oggettive (zone montane e svantaggiate, utilizzo del metodo biologico, primo insediamento in azienda, ecc..). I contributi, come dice la parola stessa, sono quota parte (e quindi con percentuale variabile) di determinati investimenti realizzati. Possono essere elargiti in conto capitale o in conto interessi a secondo i casi. Valuteremo nei paragrafi che seguono le principali tipologie di investimenti realizzabili utilizzando lo strumento del PSR Alcuni esempi pratici di accesso ai finanziamenti con lo strumento del PSR Calabria. 2.1.2 I miglioramenti fondiari su aziende agricole esistenti realizzati da imprenditori agricoli Qualsiasi imprenditore agricolo calabrese, titolare di Partita Iva e di iscrizione alla Camera di Commercio, può presentare domanda d'aiuto per beneficiare dei contributi previsti dal PSR per la realizzazione di miglioramenti fondiari. Cosa è un miglioramento fondiario? Per miglioramento fondiario si intende qualsiasi investimento, stabile e duraturo, di capitali e lavoro effettuato sul terreno (o sulle strutture) con lo scopo di aumentarne il valore. Principali miglioramenti fondiari nelle aziende agricole Brainstorming

Acquisto, costruzione o ammodernamento di strutture al servizio dell'azienda;

Estirpazione e reimpianto di colture arboree;

Impianti di colture pluriennali;

Sistemazioni agrarie;

Impianti d'irrigazione e sistemi irrigui;

Acquisto di attrezzature, macchine e impianti direttamente imputabili all'attività aziendale;

Hardware e software;

Acquisto terreni per giovani agricoltori nella misura massima del 10% dell'investimento totale. Domanda: 1) la semina è un miglioramento fondiario? NO - (stabile e duraturo?) 2) l'aratura è un miglioramento fondiario? NO - (stabile e duraturo?) 3) la recinzione è un miglioramento fondiario? SI - (stabile e duraturo!) 4) la potatura è un miglioramento fondiario? NO - (stabile e duraturo?) I miglioramenti fondiari non devono essere confusi con le "ordinarie" operazioni colturali di "mantenimento aziendale" 2.1.3 I miglioramenti fondiari su aziende agricole esistenti realizzati da imprenditori agricoli Il nuovo PSR prevede contributi in conto capitale per la realizzazione di miglioramenti fondiari secondo le seguenti percentuali: 55% per investimenti in zone montane 45% per investimenti in altre zone 50% per investimenti di trasformazione e commercializzazione.

Esempio: Progetto di 100.000 euro, realizzato da imprenditore operante su azienda in zona svantaggiata (non montana) comprendente:

€ 30.000,00+IVA di attrezzature agricole per la coltivazione del fondo olivicolo;

€ 40.000,00+IVA per investimenti relativi ad una nuova piantumazione di colture olivicole;

€ 30.000,00+IVA per l'acquisto di un frantoio aziendale. Il contributo totale previsto sarà pari a: 45% sulle attrezzature (pari a € 13.500) 45% sula realizzazione dell'impianto olivicolo (pari a € 18.000) 50% sul frantoio (pari a € 15.000) (dispensa Zone montane e svantaggiate) 2.1.4.1 Miglioramenti fondiari su aziende agricole nascenti realizzati da giovani imprenditori Il nuovo PSR prevede contributi in conto capitale per la realizzazione di miglioramenti fondiari per i giovani agricoltori secondo le seguenti percentuali: 70% per investimenti in zone montane 60% per investimenti in altre zone 50% per investimenti di trasformazione e commercializzazione. Esempio: Progetto di 100.000 euro, realizzato da imprenditore operante su azienda in zona svantaggiata (non montana) comprendente:

€ 30.000,00+IVA di attrezzature agricole per la coltivazione del fondo olivicolo;

€ 40.000,00+IVA per investimenti relativi ad una nuova piantumazione di colture olivicole;

€ 30.000,00+IVA per l'acquisto di un frantoio aziendale. Il contributo totale previsto sarà pari a: 60% sulle attrezzature (pari a € 18.000) 60% sula realizzazione dell'impianto olivicolo (pari a € 24.000) 50% sul frantoio (pari a € 15.000) Ma chi sono i giovani agricoltori? E' giovane agricoltore colui che avendo un'età compresa tra i 18 e 40 anni, intende insediarsi per la prima volta in un'azienda agricola. Per primo insediamento s'intende la prima apertura di partita iva agricola e l'iscrizione alla Camera di Commercio. Naturalmente tale iscrizione comporta anche l'apertura di una posizione INPS. La domanda di partecipazione al PSR prevede che il procedimento d'insediamento sia avviato (con l'apertura della partita iva) ma non concluso (con l'apertura della Camera di Commercio che deve avvenire successivamente alla presentazione della domanda di aiuto) 2.1.4.2 Premio di primo insediamento Il nuovo PSR prevede un premio per l'insediamento del giovane agricoltore pari a: € 50.000 per aziende localizzate in zone montane e svantaggiate; € 40.000 per aziende localizzate in altre zone.

L'erogazione del premio avviene secondo le seguenti modalità: 60% alla costituzione dell'azienda agricola (previa polizza fideiussoria) 40% al completamento del piano aziendale. 2.1.5 Quale tipologia d'investimento più adatto? Il piano aziendale e la fattibilità tecnica. Partendo quindi da una vera consapevolezza del "chi siamo" e del "chi potremmo essere", possiamo iniziare a generare una prima idea progettuale. Alcuni suggerimenti pratici. Prima di qualsiasi valutazione bisogna partire da un principio fondamentale: IL PIANO DI SVILUPPO AZIENDALE DEVE ESSERE FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE DI REDDITO ED ALLO SVILUPPO DELL'AZIENDA AGRICOLA E NON ALL'ACQUISIZIONE DEL CONTRIBUTO. Partendo da tale principio iniziamo a definire bene alcuni passaggi entrando nel pratico e portando alcuni esempi:

1. Azienda con un ettaro di seminativo da trasformare in bergamotto; 2. Azienda agrumicola sulla quale realizzare opere complementari (stradella, frangivento, recinzione); 3. Azienda zootecnica sulla quale realizzare investimenti per la ristrutturazione delle stalle; 4. Azienda con 5 ettari di querceti e castagneti da estirpare e tramutare in colture olivicole.

Sono questi esempi di un piano di sviluppo aziendale vincente?

Feedback Risposte:

a. Nel primo caso non si produce un reddito tale da poter soddisfare un imprenditore agricolo di successo (se tale vuole essere);

b. Nel secondo e nel terzo caso non c'è alcun sintomo di crescita e di sviluppo ma un ordinario mantenimento frutto di chi "si accontenta"

Ipotesi:

1. Poco terreno = Agricoltura intensiva (esempio serre) 2. Rinnovo delle piante più vecchie, ampliamento dell'impianto su zone libere, inserimento di arnie

per produzione di miele, implementazione o realizzazione di impianti e strutture per trasformazione e commercializzazione

3. Realizzazione di strutture per trasformazione e commercializzazione, acquisto software per la gestione della stalla, implementazione dei sistemi di recupero dei reflui magari con investimenti finalizzati alla produzione di biogas se l'allevamento è piuttosto grande (magari coinvolgendo anche le aziende limitrofe);

4. Premesso che un impianto forestale non può mutare la sua destinazione in agricolo, si può comunque pensare ad allevamenti allo stato semibrado (ad esempio il suino nero).

Redigere un piano aziendale identificando i miglioramenti fondiari più adatti per la propria azienda agricola tenendo il più possibile presente le caratteristiche aziendali di partenza come già trattato e la vocazione del territorio in termini di posizione geografica, altezza, pendenze, tipologia del terreno, eliofania, ventosità.

FASE 3. IO SARO' Produrre le azioni e superare gli ostacoli

Progetta e realizza l’azienda su misura per te. In questa entri in gioco in modo più attivo. Finisce l’indagine e puoi finalmente mettere in pratica le tue idee. Qui vieni guidato nel compilare moduli semplificati che ti consentono di localizzare, identificare, e finalizzare gli interventi che desideri realizzare. Probabilmente in questa fase potresti aver necessità di un tecnico abilitato, di uno specialista che ti affianchi nel percorso di creazione della tua impresa, ma noi preferiamo che comunque tu impari a sviluppare tutti i passaggi da te in modo che tu possa comprendere a fondo il tipo di azienda che stai andando a creare. Alla fine sarai guidato anche a dare un punteggio al tuo progetto.

3.2 Quantifichiamo il nostro progetto. Prezziario regionale e preventivi Tutte le opere da realizzare dovranno essere quantificate in termini puramente economici. Per far ciò ci si avvale del computo metrico estimativo. Il computo metrico estimativo è un documento tabellare redatto su righe e colonne che evidenzia la tipologia di azione (codice e descrizione), la quantità (misura) ed il relativo prezzo per ottenere il costo totale dell'intero investimento. La voce di costo ed il relativo prezzo sono direttamente reperibili sul prezziario regionale che la Regione Calabria rende disponibile per ogni programmazione. Per tutte le opere non contemplate nel prezziario agricolo, ci si avvale del prezziario dei lavori pubblici. Per attrezzature, impianti e macchinari ci si avvale della ricerca di tre preventivi concorrenziali, selezionando la voce di prezzo più bassa. Schema di un computo metrico estimativo.

Cod. Descrizione UM Quantità Prezzo unitario Costo

Totale progetto

Codice. Il codice, unico per ogni voce di prezzo, è desumibile dal prezziario regionale ed è associato alla descrizione ed al prezzo unitario. Descrizione. E' la voce di preziario relativa alla singola azione, minuziosamente dettagliata. Come sopra, è associata univocamente al prezzo unitario e al codice. UM (unità di misura). E' l'unità di misura utilizzata per identificare la voce di prezziario. E' indicata nella descrizione ed è da associare alla voce successiva (quantità).

Quantità. La quantità da associare alla voce di prezziario è frutto del lavoro di progettazione. Può riferirsi ad una lunghezza, ad un peso, ad una dimensione, ad un corpo o anche a semplici unità. Dalla quantità, moltiplicata per il prezzo unitario, si ottiene la voce di costo per ogni singola azione. Prezzo unitario. E' il prezzo relativo alla singola voce, associata univocamente al codice ed alla descrizione. Deriva da studi e statistiche opportunamente realizzati dall'Ente e che identifica il costo standard per ogni singola azione/voce. Costo. E' il costo della singola voce derivante dal calcolo tra la quantità ed il prezzo unitario. Codice, descrizione, UM e prezzo sono desumibili dal prezziario regionale. La quantità deve essere inserita dall'operatore. Il costo è una voce di calcolo ricavata dalla combinazione tra prezzo e quantità. (Fornire prezziario regionale - file su pendrive scaricabile sul PC). Realizzare il computo metrico estimativo del proprio progetto. A casa, riportare il computo su file excell utilizzando le voci del prezziario. 3.3 Localizziamo e identifichiamo il nostro progetto . Planimetrie e Lay out Fornire mappe catastali delle particelle richieste Elaborati planimetrici e disegni architettonici. Ogni progetto, così come "pensato" e "quantificato", deve trovare riscontro descrittivo e visivo. Per descrivere schematicamente un progetto ci si avvale di elaborati planimetrici, ossia mappe catastali sulle quali evidenziare le tipologie di intervento con linee, colori e forme opportunamente identificate in apposita leggenda e riferiti agli interventi previsti. Qualche esempio: Intervento di estirpazione e reimpianto: retino colorato per tutta la porzione particellare interessata. Intervento di nuovo impianto arboreo: retino quadrettato (magari, per i più precisi, con dimensioni del quadrato pari al sesto d'impianto*) per tutta la porzione particellare interessata. Interventi di ristrutturazione su un fabbricato: colorazione del fabbricato oggetto d'intervento. Realizzazione recinzione e stradella poderale: colorazione delle sezioni lineari interessate dall'intervento. In tal caso si può optare per una linea spessa per evidenziare la stradella in tutto il suo sviluppo; linea tratteggiata per evidenziare la recinzione in tutto il suo sviluppo. Impianto d'irrigazione: tracciamento di linee più spesse e meno spesse per identificare condotte principali e secondarie, figure geometriche ellittiche per identificare la pompa o circolari per identificare il pozzo. Altri interventi: Così come anche si può utilizzare un quadrato per identificare una vasca di raccolta, un cerchietto per il pozzo, un triangolino per le capannine-ricovero dei suini, rettangoli modulari per le serre e così via * Un sesto d'impianto è la distanza di piantumazione degli alberi nella fila e tra le file. I sesti più comuni sono 5X5 e 5X6 per le colture frutticole, 4X4 o 4X5 per colture con impianti intensivi, 3x3 o 3x2 per impianti forestali o a rapido accrescimento Per tutti gli investimenti di carattere architettonico comprensivi di opere murarie, risulta necessarie produrre i disegni architettonici: pianta, prospetti e sezioni. Realizzare la propria planimetria aziendale in funzione degli interventi che si intendono realizzare.

Lay Out. Il layout è uno schema che rappresenta fedelmente la disposizione di macchinari e impianti in uno specifico ambiente dedicato. Risulta solitamente necessario per identificare ed esplicare schematicamente l'organizzazione logistica di determinati sistemi. Alcuni esempi: Realizzazione di un centro di stoccaggio e punto vendita. Se in planimetria avremo identificato il fabbricato con specifica colorazione, ora dovremo all'interno dello stesso (e quindi con una scala inferiore) identificare lo schema relativo alla disposizione degli strumenti, degli arredi e delle attrezzature. Identificheremo la disposizione della cella frigorifera, i muletti, gli scaffali, gli uffici e i servizi sanitari i, la pesatrice, il bancone di accettazione, ecc... Il tutto con forme, colori e simboli facilmente identificabili e comunque sempre richiamati in apposita leggenda. Sarà così anche per l'identificazione di una catena di riempimento/imbottigliamento, per un caseificio o per un salumificio, per una stalla ecc... 3.4 Diamo un punteggio al nostro progetto Secondo le schede di valutazione del PSR saranno forniti punteggi oggettivi secondo specifiche condizioni. Punteggi per il primo insediamento Subentro. 8 punti per giovani che subentrano in aziende condotte da agricoltori in età pensionabile. Competenze professionali (max 8 punti). 8 punti per lauree specifiche nel settore. 7 punti per scuola superiore di agraria. 5 punti per braccianti agricoli da almeno 2 anni 3 punti per corsi di formazione di almeno 150 ore. Sostenibilità ambientale. 4 punti per interventi biodiversità (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

apicoltura

ovicaprino

specie a rischio estinzione

macchine che riducono l'utilizzo di fertilizzanti

installazione di sistemi che riducono l'inquinamento puntiforme derivante dal lavaggio delle macchine

Ammodernamento strutture di stoccaggio e di movimentazione dei reflui zootecnici

creazione impianti di fitodepurazione

impianti per trattamento acque, fosse settiche, collettori di acque reflue 4 punti per interventi cambiamenti climatici (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

Impiego di sottoprodotti e reflui ottenuti da processi di lavoriazione

Introduzione di "scrupper" o biofiltri per riduzione emissioni ammoniaca dagli allevamenti 4 punti per gestione efficiente delle risorse idriche (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

interventi di recupero acqua piovana (serre e tetti) per successivo utilizzo

sistemazione idraulico-agraria per contrastare fenomeni erosivi (scoline permanenti, capofossi, fasce vegetazionali permaneti, ecc..)

Incremento della dimensione economica (max 7 punti) 7 punti per incremento in Standard Output e/o incremento della redditività aziendale > 30% 4 punti per incremento in Standard Output e/o incremento della redditività aziendale ≥ 20% e ≤ 30% Lo Standar Output corrisponde al valore delle produzioni standard secondo l'Istat. Il PSR in Calabria prevede che per accedere agli incentivi la situazione di partenza deve prevedere uno Standard Output di almeno € 12.000 in zone con svantaggi ed almeno € 15.000 in altre zone. Non possono presentare domande d'aiuto aziende con S.O. maggiore a € 200.000. Fornire scheda Standard Output 2010 Appartenenza alla fascia di dimensione economica (max 7 punti) 7 punti per Standard Output comprese tra 12.000/15.000 € e 25.000 € 6 punti per Standard Output comprese tra 25.000 € e 50.000 € 5 punti per Standard Output comprese tra 50.000 € e 100.000 € 2 punti per Standard Output comprese tra 100.000 € e 150.000 € 1 punto per Standard Output comprese tra 150.000 € e 200.000 € Localizzazione (max 6 punti) 6 punti per azienda con almeno il 50% della Superficie Agricola Totale in zona montana 4 punti per azienda con almeno il 50% della Superficie Agricola Totale in zona svantaggiata e/o area D 1 punto per azienda con almeno il 50% della Superficie Agricola Totale in area C Fornire cartina localizzazione PSR Impegno ad aderire a misure di formazione e consulenza (max 5 punti) 5 punti adesione ad almeno due misure tra 1.1. e/o 1.2 e/o 2.1 2 punti adesione ad almeno una misura tra 1.1. e/o 1.2 e/o 2.1 Misura 1.1 - Formazione (partecipazione a corsi riconosciuti e previsti dalla misura 1.1) Misura 1.2 - Informazione (partecipazione a iniziative riconosciute e previsti dalla misura 2.1 es. fiere) Misura 2.1 - Sostegno per servizi di consulenza (Contributo al 90%, massimo € 1.500) Innovazione (max 6 punti) 3 punti per introduzione di innovazioni (tecnologie brevettate negli ultimi 5 anni) che incidono sulla qualità del prodotto o sviluppano nuove funzioni d'uso degli stessi 2 punti per introduzione di innovazioni (tecnologie brevettate negli ultimi 5 anni) 1 punto per utilizzo di tecnologie informatiche per la commercializzazione (e-commerce). Criteri aggiuntivi 2 punti per investimenti su terreni confiscati e/o che hanno subito attentati 1 punti per richieste presentate da donne Redigere scheda di autovalutazione

Punteggi per i miglioramenti fondiari legati al primo insediamento Competenze professionali (max 5 punti). 5 punti per lauree specifiche nel settore. 4 punti per scuola superiore di agraria. 3 punti per braccianti agricoli da almeno 2 anni 2 punti per corsi di formazione di almeno 150 ore. Incremento della dimensione economica (max 3 punti) 3 punti per incremento in Standard Output e/o incremento della redditività aziendale > 30% 1 punti per incremento in Standard Output e/o incremento della redditività aziendale ≥ 20% e ≤ 30% Maggiore valore aggiunto del prodotto, almeno per il 15% dell'investimento per criterio (max 5 punti) 3 punti per investimenti nel settore della trasformazione, commercializzazione e vendita diretta 2 punto per utilizzo di tecnologie informatiche per la commercializzazione (e-commerce). Priorità di filiera (max 8 punti) 4 punti, 3 punti, 1 punto a secondo delle priorità acquisite per ogni filiera. Fornire griglia delle filiere. Appartenenza alla fascia di dimensione economica (max 8 punti) 8 punti per Standard Output comprese tra 12.000/15.000 € e 25.000 € 7 punti per Standard Output comprese tra 25.000 € e 50.000 € 5 punti per Standard Output comprese tra 50.000 € e 100.000 € 2 punti per Standard Output comprese tra 100.000 € e 150.000 € 1 punto per Standard Output comprese tra 150.000 € e 250.000 € Investimenti che non consumano suolo agricolo (2 punti) Sostenibilità ambientale max 8 punti. 2 punti per interventi biodiversità (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

apicoltura

ovicaprino

specie a rischio estinzione

2 punti per qualità dei suoli (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

macchine e attrezzature per minima lavorazione e/o semina su sodo 2 punti per gestione delle qualità delle risorse idriche (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

macchine che riducono l'utilizzo di fertilizzanti

installazione di sistemi che riducono l'inquinamento puntiforme derivante dal lavaggio delle macchine

ammodernamento strutture di stoccaggio e di movimentazione dei reflui zootecnici

creazione impianti di fitodepurazione

impianti per trattamento acque, fosse settiche, collettori di acque reflue 2 punti per interventi cambiamenti climatici (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

interventi che comportano riduzione delle pressioni sui cambiamenti climatici

Impiego di sottoprodotti e reflui ottenuti da processi di lavoriazione

Introduzione di "scrupper" o biofiltri per riduzione emissioni ammoniaca dagli allevamenti

2 punti per gestione efficiente delle risorse idriche (almeno il 10% dell'investimento totale) per:

interventi di recupero acqua piovana (serre e tetti) per successivo utilizzo

sistemazione idraulico-agraria per contrastare fenomeni erosivi (scoline permanenti, capofossi, fasce vegetazionali permaneti, ecc..)

Localizzazione (max 5 punti) 5 punti per azienda con almeno il 50% della Superficie Agricola Totale in zona montana 3 punti per azienda con almeno il 50% della Superficie Agricola Totale in zona svantaggiata e/o area D 1 punto per azienda con almeno il 50% della Superficie Agricola Totale C in area Interesse verso produzioni di qualità (max 5 punti) 4 punti per aziende che si impegnano a certificare almeno il 50% del prodotto biologico 3 punti per aziende che si impegnano ad aderire con almeno il 50% del prodotto a regimi unionali/nazionali 1 punto per aziende che si impegnano ad aderire con almeno il 50% del prodotto a regimi facoltativi Efficienza della spesa (max 4 punti) 4 punti per investimento < 10 volte lo Standard Output ex ante (ex post in caso di cambio di OTE) 1 punto per investimento tra 10 e 15 volte lo Standard Output ex ante (ex post in caso di cambio di OTE) OTE: Orientamento tecnico economico. Il cambio di OTE avviene nel momento in cui l'intervento previsto modifica l'orientamento produttivo (esempio sostituire un agrumeto con un uliveto). Assicurazioni su rischio agricolo (max 2 punti) 2 punti per aziende che hanno stipulato o si impegnano a stipulare assicurazioni sul rischio agricolo per almeno 5 anni Criteri aggiuntivi 2 punti per investimenti su terreni confiscati e/o che hanno subito attentati 2 punti per sostenibilità finanziaria documentata Redigere scheda di autovalutazione

FASE 4. SE NON SONO UNA COSA POSSO ESSERNE UN'ALTRA Brevi cenni sui potenziali investimenti complementari e paralleli al settore agro-produttivo. 4.1 AZIENDA FORESTALE Titolare di terreni forestali principalmente Per le aziende forestali gli interventi possono essere diversi a secondo la natura dei terreni presenti e le tipologie di obiettivi progettuali. Salvaguardia delle aree boscate e prevenzione incendi. Per la salvaguardia delle aree boscate possono essere previsti interventi di pulizia del bosco e del sottobosco, la realizzazione o il consolidamento dei versanti instabili, piste forestali, la regimazione idraulico forestale (muretti a secco, briglie, traverse, terrazzamenti), drenaggio acque. Per tali investimenti il PSR Calabria prevede un sostegno pari al 75% delle spese sostenute. Primo imboschimento di terreni non agricoli. Per realizzare terreni boschivi partendo da terreni pascolativi o incolti possono essere previsti interventi relativi ai costi di impianto con lavorazione del terreno, scavo buche, piantumazione, recinzione, consolidamento. Per tali investimenti il PSR Calabria prevede un sostegno pari al 75% dei costi d'impianto e premi annuali per cinque anni per i costi di manutenzione (500 €/ha per i primi due anni; 250 €/ha per i successivi tre). Diversificazione delle aziende forestali. La presenza di terreni ad uso forestale nel contesto aziendale può comportare alcuni vantaggi di varia natura che di seguito possono essere riassunti:

1. Possibilità di taglio e vendita del legname; 2. Possibilità di utilizzo del legname per biomassa; 3. Realizzazione di allevamenti allo stato semibrado; 4. Realizzazione di percorsi naturalistici e aree picnic utili anche per creare virtuosismo e sinergia con

l'azienda agricola. In merito a quest'ultimo caso non più rara ormai la realizzazione di percorsi e aree picnic dove il proprietario inserisce il proprio punto aziendale per la vendita di carne, di pane e di tanti prodotti tipici derivanti dalla propria azienda. 4.2 AZIENDA DI TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE Titolare di Impianti e fabbricati destinati all'agroalimentare Presenza di P. IVA e Camera di Commercio Oggetto sociale: trasformazione e commercializzazione Per le aziende agroalimentari che trasformano e commercializzano prodotti derivanti da altre aziende produttive (almeno i 2/3) gli investimenti previsti possono essere diversi e tutti legati alle strutture ed alle attrezzature. Possono essere previsti interventi quindi di ristrutturazione, costruzione, ampliamento di locali per la trasformazione, la conservazione e/o la vendita del prodotto; acquisto di macchine e impianti ed anche hardware e software, tutti finalizzati sempre alla trasformazione, la conservazione e/o la vendita del prodotto di derivazione extra aziendale. Per tali investimenti il PSR Calabria prevede un sostegno pari al 50% delle spese sostenute.

4.3 AZIENDA AGRITURISTICA E DIVERSIFICAZIONE DELL'ATTIVITA' AGRICOLA Esistente o potenziale (attività agricola prevalente) Il titolare di un'azienda agricola può prevedere di diversificare la propria attività incentivando azioni di natura turistica, culturale e sociale complementari all'attività agricola svolta. E' il caso dell'agriturismo e delle fattorie didattiche e sociali. Per poter svolgere attività agrituristica l'imprenditore deve essere iscritto all'albo delle aziende agrituristiche. In Calabria la Legge che regolamenta l'attività agrituristica è la Legge regionale n. 14 del 30 aprile 2009 che, con il regolamento di attuazione n. 2 del 28 febbraio 2011 ne recepisce i contenuti, indica i requisiti e ne prescrive le norme di attuazione per il regolare svolgimento dell'attività. La realizzazione di fattorie didattiche e/o sociali non prevede iscrizione all'albo degli operatori agrituristici. Gli investimenti per le attività agrituristiche (ed anche per le fattoree) consistono nella ristrutturazione, costruzione, ampliamento di locali per lo svolgimento dell'attività agrituristica; acquisto di attrezzature e impianti ed anche hardware e software, tutti finalizzati sempre alla produzione dei servizi agrituristici. Per tali investimenti il PSR Calabria prevede un sostegno pari al 50% delle spese sostenute.