Dall'idea all'impresa. Vademecum dell'imprenditore - Alessandria

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Dall’Idea all’Impresa Il servizio è realizzato in collaborazione con: VADEMECUM DELL’IMPRENDITORE Unione europea Fondo sociale europeo copertina_AL_011106 6-11-2006 18:21 Pagina 1

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Dall’Ideaall’Impresa

Il servizio è realizzato in collaborazione con:

V A D E M E C U M D E L L ’ I M P R E N D I T O R E

Unione europeaFondo sociale europeo

copertina_AL_011106 6-11-2006 18:21 Pagina 1

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Gli sportelli provinciali per la creazione d’impre-sa, dopo anni di consolidata attività sul territorio,rappresentano un punto fermo delle azioni pro-vinciali rivolte al mondo del lavoro. Con questaattività la Provincia non intende solo fornire unservizio all’utenza ma anche rendere possibile lavalorizzazione di ipotesi progettuali innovative,con un adeguato servizio informativo e diaccompagnamento. Non si tratta di un serviziorivolto solo ad un’utenza con spiccata disposizio-ne imprenditoriale. Va infatti tenuto in considera-zione che spesso anche i lavoratori espulsi daiprocessi produttivi industriali possiedono profes-sionalità individuali che, adeguatamente guidate,possono essere messe a frutto con attività inproprio. Appare infatti coerente con la filosofiadel Fondo Sociale Europeo, che finanzia i pro-getti in questione, rivolgersi in maniera particola-re ad utenti che intendano l’attività in propriocome forma di auto-impiego, facendo in tal modorientrare più compiutamente la creazione d’im-presa nel complesso delle iniziative volte a fron-teggiare la disoccupazione. Da ciò discende l’in-tenzione di privilegiare le idee di microimpresecon apporti diretti di capitale anche bassi.Correlato a tale aspetto, va ulteriormente perse-guito l’obiettivo di concentrare gli sforzi di anima-zione territoriale sulle aree provinciali di crisioccupazionale acuta, campo nel quale recente-mente si sono realizzate iniziative efficaci. Unulteriore elemento di cui tenere conto sarà lavalorizzazione delle ipotesi progettuali che con-tengano un alto livello di innovazione, o nellascelta del prodotto o nella fase di produzione.Siamo, infatti, sufficientemente certi che solo vin-cendo la sfida della ricerca e della innovazionel’economia della nostra Provincia sarà in gradodi lasciarsi alle spalle, si spera definitivamente, ildifficile momento vissuto negli ultimi anni.

PrefazioneCreazione d’Impresa:un’occasioneda utilizzare a pieno

L’Assessore al Lavoro

Dott. Domenico Priora

Il Presidente della ProvinciaDott. Paolo Filippi

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Le motivazioni per “mettersi in proprio” possonoessere tante: il desiderio di cambiare stile di vita,la voglia di interrompere la routine del lavorodipendente, la volontà di essere autonomi nelmondo del lavoro dopo aver terminato gli studi,la volontà di provare a realizzare un’idea che siha da tempo, la difficoltà di trovare un lavoro edecidere quindi di crearselo.Ma come arrivare all’idea giusta? Come capirese l’idea che si ha potrebbe essere una validaopportunità per entrare nel mondo del lavoro daimprenditore? O come scoprire se si possiedonocapacità e competenze per essere un imprendi-tore?Mettersi in proprio, diventare imprenditore, crea-re un’impresa è l’insieme di capacità/competen-ze e azioni/attività che un individuo mette ingioco per trasformare un’idea in un’impresa.Una mappa di “verbi” può riassumere efficace-mente tutte le azioni che l’aspirante imprendito-re dovrebbe compiere per passare dallaBusiness Idea all’iniziativa imprenditoriale.

Introduzione

Dall’Idea all’ImpresaAVVIARE

GESTIRE

SVILUPPARE

TROVARE

PRESENTARE

VALUTARE

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Per trovare l’idea giusta è necessario in primoluogo fermarsi a riflettere e dare inizio al proces-so creativo. Con poche e semplici iniziative èpossibile avere a disposizione i giusti suggeri-menti per l’idea iniziale: leggere e approfondirelibri che raccontano la nascita di altre imprese,osservare e fare domande a chi ha già un’impre-sa, guardare le persone che si hanno intornocercando di capire di che cosa hanno bisogno,visitare le fiere commerciali della zona, discute-re delle proprie potenzialità e interessi con amicie familiari. È importante annotare quello che piùcolpisce l’attenzione, magari in un taccuino daportare sempre con sé. Rileggerlo sarà di sicurofonte di idee e servirà per chiarire meglio gliobiettivi e le proprie aspirazioni.

Trovarecome individuarela propria opportunitàimprenditoriale

ricercare riflettere chiarire

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Riflettere:come capire se si hannole doti per diventare imprenditore

Avviare un business e farlo crescere non è faci-le. Per questo occorre valutare molto bene sestessi, considerare le proprie aspettative, leconoscenze e le competenze maturate neltempo con le esperienze e gli studi, le abilità, leattitudini e le capacità; occorre anche chiedersise si è disposti a rischiare e a sacrificarsi per ini-ziare l’impresa. In caso contrario, se non si èsicuri di sé o della propria idea imprenditoriale sipuò anche considerare la possibilità di lasciarperdere. Due qualità certamente non possonomancare all’imprenditore: la capacità di assu-mersi responsabilità e la capacità di iniziativa.

Ricercare:come ampliare la conoscenzadel prodotto/servizio al centrodell’idea imprenditoriale

È necessario indirizzare bene le proprie ricer-che, utilizzando, per esempio, in modo critico lostrumento Internet. Sfruttando le potenzialità deimotori di ricerca ci si può informare sul settore incui si andrebbe ad operare, sui concorrenti,sulle qualità dei prodotti, sulle ricerche in corso(al riguardo, per avere notizie sull’andamentodelle ricerche può essere utile consultare anchele pagine dei siti universitari e degli istituti diricerca).

Chiarire:come capire se l’idea imprenditorialeha possibilità di successo

L’idea imprenditoriale deve contemplare inprimo luogo un prodotto o un servizio inedito.Ciò non significa che deve essere completa-mente nuovo: è sufficiente anche solo che rie-sca ad andare incontro ai cambiamenti delletendenze e delle aspettative del cliente(Innovatività). Il prodotto o servizio, deve averequalcuno disposto a comprarlo perciò vannovalutati attentamente gli spazi di mercato rag-giungibili, il target potenzialmente interessato, ilrapporto qualità/prezzo (Vendibilità). Dopo averdefinito le modalità produttive è necessario ope-rare un confronto con la concorrenza, verifican-do il livello di competitività del prodotto o servi-zio che si intende offrire (Competitività). Altriaspetti da considerare sono la disponibilità ditutte le risorse materiali (finanziamenti, immobi-li, strutture e tecnologie) e immateriali (le proprieconoscenze, esperienze, cultura etc…) neces-sarie alla produzione del prodotto o del servizio.Una stima di costi e ricavi che permetta di otte-nere una differenza positiva tra ricavi e costi(Fattibilità) è altrettanto utile. Per avere un’im-presa di successo è necessario che il ricavo chesi ottiene vendendo il prodotto o servizio siasuperiore al costo per la sua produzione(Redditività).

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AM

MIS

SIBIL

ITÀAmmissibilità

al servizio Misura D3

Possono accedere ai servizi i soggetti, uomini edonne, occupati e disoccupati in via prioritaria,che:

• intendono realizzare una nuova iniziativaimprenditoriale con sede legale e operativa nellaprovincia di Alessandria;• hanno la residenza o il domicilio in Piemonte;• non sono titolari o soci di imprese già operantinello stesso settore di attività in cui si intendecreare una nuova impresa;• non hanno precedentemente costituito un’im-presa usufruendo dei servizi della Misura D3;• non richiedono assistenza in merito ad unaattività d’impresa per la quale hanno già intra-preso l’iter di avvio (costituzione società, apertu-ra della partita IVA, ecc.) anche se questo non èancora stato completato.

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SI PUÒMIGLIORARE?

FL

US

SO

BP

STOP

IDEAIMPRENDITORIALE

ANALISIFATTIBILITÀ

ANALISI PRODOTTOCOSA VENDERE?

ANALISI MERCATOA CHI VENDERE?

ANALISI TECNOLOGICACOME PRODURRE?

IDEA IMPRENDITORIALEFATTIBILE

SI PUÒ AGIRE!

MODIFICHEPROGETTUALI

Non considerate la stesura del progetto diimpresa come un mero adempimento burocrati-co. Non barate nella dichiarazione della redditi-vità dell’iniziativa. Correggete tranquillamentequalora emergano degli errori di valutazionenella fase progettuale.

SI

NO

NO

SI

NO

SI

[ ]

Flussogrammaelaborazione Business Plan

DEFINIZIONI ASPETTIORGANIZZATIVI

PREVISIONI ECONOMICHEFINAZIARIE PATRIMONIALI

OK?

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La descrizione del progetto d’impresa è fattaattraverso la redazione del Business Plan.L’elaborato è lo strumento più idoneo per illu-strare le scelte fatte dal futuro imprenditore e perverificare la correttezza e la validità di un’inizia-tiva. Il Business Plan è un documento essenzia-le all’impresa per dialogare con i suoi interlocu-tori, tra i quali le banche e i finanziatori. Infatti,viene richiesto per accedere a qualsiasi fonte difinanziamento pubblico o privato.

Presentarecome predisporre la partedescrittiva e qualitativadel Business Plan

descrivere scegliere denominare

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Descrivere:come delineare lecaratteristiche generali dell’impresache si intende avviare

L’idea imprenditoriale va presentata facendoemergere in primo luogo le sue caratteristicheinnovative e i suoi punti di forza, presentando ilcurriculum e le motivazioni dell’imprenditore edei soci, definendo la forma giuridica in cui siintende realizzarla. Non deve mancare poi unadescrizione del mercato di riferimento, dei clien-ti e dei concorrenti, dei fornitori e delle modalitàdi commercializzazione, e ovviamente del pro-dotto o del servizio che si intendono realizzare.Un adeguato spazio, infine, devono avere ladescrizione delle risorse umane che si intendo-no coinvolgere e del loro profilo professionale edi quelle tecniche e logistiche (locali, attrezzatu-re, impianti, tecnologie).

Scegliere:come stabilire l’organizzazionedell’impresa da avviare

Nel delineare le caratteristiche della futuraimpresa si compiono necessariamente dellescelte che contribuiranno a darle un’identitàpiuttosto che un’altra: uno dei primi elementi dascegliere è quale “abito giuridico” dare allanuova attività, forma che influenzerà diversiaspetti della gestione, da quelli amministrativi aquelli fiscali. Le imprese si dividono in ditte indi-viduali o società, che a loro volta si distinguonoin società di persone e di capitali. Inoltre, esisto-no le società mutualistiche, o cooperative, quan-do si tratta di società non lucrative.

Denominare:come scegliere il nome del business

L’obiettivo principale è che i potenziali clientisiano influenzati dal nome dell’impresa. Perciò èbene ricordare che sarebbe opportuno comuni-care in modo evidente il servizio o il prodotto chesi offre. È opportuno evocare con il nome qual-cosa di conosciuto e che sia di uso comune. Puòanche essere utile alludere ai benefici che il pro-dotto o servizio porterà all’utilizzatore. Peresempio “Cassaforti sicure” illustra chiaramenteil prodotto e nello stesso tempo lo caratterizzaindicando il vantaggio che offre al cliente.

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Il Business Plan, oltre a essere una presentazio-ne della futura azienda, rappresenta anche undocumento tecnico dettagliato in grado di offrireuna descrizione del progetto d’impresa anchedal punto di vista economico-finanziario. Laparte analitica è un aspetto indispensabilesoprattutto se si ha intenzione di ricorrere afinanziamenti. Gli aiuti finanziari sono sempredifficili da ottenere, soprattutto se non si è ingrado di fornire le giuste garanzie e di dimostra-re una sufficiente solidità dell’attività.

Valutarecome elaborarela parte quantitativadel Business Plan

prevedere pianificare calcolare

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Prevedere:come raggiungere gli obiettivifinanziari desiderati

È necessario prevedere i possibili scenari eco-nomico-finanziari della futura impresa e provve-dere alla redazione di un piano previsionalerelativo ai primi tre anni d’attività. Gli aspetti pro-spettici a cui bisognerà dedicare particolareattenzione riguardano l’andamento del cash flow(flussi di cassa) e l’analisi di redditività. Questefonti di informazione sono indispensabili all’im-prenditore per individuare le strategie aziendalida perseguire e verificare in corso d’opera l’evo-luzione degli aspetti economico-finanziari con-nessi all’attività imprenditoriale avviata.

Pianificare:come stabilire la “rotta”della nuova impresa

L’imprenditore dovrà mantenere alta l’attenzionesulla dimensione finanziaria, anche dopo che hadefinito la quantità di risorse finanziarie neces-sarie all’avvio della nuova attività. Ad esempio,la stima dei costi fissi e variabili confrontati con ipotenziali ricavi, permette di determinare ilpunto di pareggio: fatturato minimo da realizza-re per non risultare in perdita. È bene ricordareche solo con una visione completa dei movi-menti economico-finanziari è possibile valutarel’opportunità di nuovi investimenti e ricercare incaso di necessità fonti di finanziamento.

Calcolare:come far quadrare i conti

Nella elaborazione dei conti ci sono diversiaspetti da ricordare: i costi fissi di esercizio(quelli che tocca sostenere anche se non sivende nulla), quelli variabili (costi correlati allequantità prodotte), e i profitti (ricavi meno i costitotali). Ma non devono sfuggire anche altriaspetti che incidono sull’andamento finanziariofinale: i giorni di credito ai clienti (il tempo mediodi attesa per essere pagati) e quelli dai fornitori(il tempo medio che riuscite a ottenere dai forni-tori per pagare ciò che spetta loro), la liquidità,l’IVA, i costi legati ai dipendenti, le tasse, i costilegati al marketing, le eventuali perdite.

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PA

RE

GG

IO

Per quanto chiaro e schematico sia stato il per-corso, ti sarai accorto che ti mancano ancoratante compenteze per riempire le “zone scure”del piano d’impresa e per lanciarti nel vero eproprio varo dell’attività. Per colmare le tuecarenze cnoscitive, senza perdere tempo pre-zioso, le soluzioni sono soltanto due:- partecipare a corsi di formazione su determina-te tematiche aziendali;- avvalerti della consulenza personalizzata diesperti.

[

Prezzo unitario (P):prezzo a cui il prodotto/servizio

viene venduto sul mercato

Quantità (Q):quantità di prodoto/servizio

venduto sul mercato

Ricavi Totali (RT):PxQ

Costi Fissi (CF):costi che non variano al variaredella quantità prodotta/venduta

Costi Variabili Unitari (CVU):costo di ogni singola unità di prodotto

Costi Totatali (CT):CF+(CVUXQ)

Margine di Contribuzione Unitario(MdC):

P-CVU Indica il contributoche la vendita di ogni singola unità

di prodotto apporta alla coperturadei costi fissi

Punto di Pareggio:RT=CT ossia PxQ=CF+(CVUxQ),

per cui la quantità dei beni da ven-dere per pareggiare costi e ricavi

è q*=CF/(P-CVU)

Puntodi equilibrio

Areadi utile

Areadi perdita

Costi Fissi

Costi Totali

Ricavi

P

Q

]

Break even point

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La tabella esemplifica le principali procedure, suddivise per forma giuridi-ca prescelta, che devono essere attivate nella fase iniziale dell'impresa; lasuccessione degli adempimenti può essere suscettibile di variazioni, ointegrazioni, per taluni casi specifici.AD

EM

PIM

EN

TIIMPRESE

INDIVIDUALI

SOCIETÀ

DI PERSONE

SOCIETÀ

DI CAPITALECOOPERATIVE

VERSAMENTO DEI 25/100DEL CAPITALE SOCIALE,

IN DENARO,PRESSO UNA BANCA

COSTITUZIONE DELLA SOCIETÀ

CON ATTO PUBBLICO TRAMITE

NOTAIO

COSTITUZIONE DELLA SOCIETÀ

CON ATTO PUBBLICO TRAMITE

NOTAIO

COSTITUZIONE DELLA SOCIETÀ

CON ATTO PUBBLICO TRAMITE

NOTAIO

VERSAMENTO TASSA

CONCESSIONE

PER VIDIMAZIONE LIBRI

SOCIALI TRAMITE NOTAIO

APERTURA PARTITA IVA

PRESSO

L'AGENZIA DELLE ENTRATE

APERTURA PARTITA IVA

PRESSO

L'AGENZIA DELLE ENTRATE

APERTURA PARTITA IVA

PRESSO

L'AGENZIA DELLE ENTRATE

APERTURA PARTITA IVA

PRESSO

L'AGENZIA DELLE ENTRATE

ISCRIZIONE AL REGISTRO

DELLE IMPRESE PRESSO

LA C.C.I.A.A.

ISCRIZIONE AL REGISTRO

DELLE IMPRESE PRESSO

LA C.C.I.A.A.

ISCRIZIONE AL REGISTRO

DELLE IMPRESE PRESSO

LA C.C.I.A.A.

ISCRIZIONE AL REGISTRO

DELLE IMPRESE PRESSO

LA C.C.I.A.A.

ISCRIZIONE ALL’ALBO DELLE

COOPERATIVE PRESSO

LA C.C.I.A.A.

EVENTUALE APERTURA

POSIZIONI INPS E INAIL

EVENTUALE APERTURA

POSIZIONI INPS E INAIL

EVENTUALE APERTURA

POSIZIONI INPS E INAIL

APERTURA POSIZIONI

INPS E INAIL

EVENTUALE VIDIMAZIONE

REGISTRI CONTABILI CIVILI

E FISCALI PRESSO

LA C.C.I.A.A. O NOTAIO

EVENTUALE VIDIMAZIONE

REGISTRI CONTABILI CIVILI

E FISCALI PRESSO LA

C.C.I.A.A. O NOTAIO

VIDIMAZIONE REGISTRI

CONTABILI CIVILI E FISCALI

PRESSO

LA C.C.I.A.A. O NOTAIO

VIDIMAZIONE REGISTRI

CONTABILI CIVILI E FISCALI

PRESSO

LA C.C.I.A.A. O NOTAIO

CONSEGNA ALLA DIREZIONE

PROVINCIALE DEL LAVORO

DEL REGOLAMENTO INTERNO

(ART. 6 LEGGE 142/2001)

Esemplificazione adempimentiiniziali imprenditore

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Dopo aver predisposto il Business Plan, si trattadi passare dalla teoria alla pratica provvedendoagli adempimenti previsti dalla legge per l’aper-tura di una nuova ditta, finalizzati a dare concre-tezza alla forma giuridica, e predisponendo lospazio fisico in cui si svolgerà l’attività.

Avviarecome organizzarele prime cose da farequando si inizia

organizzare comunicare aprire

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Organizzare:come individuare la giusta sedee rimanerci a lungo

La sede rappresenta il punto di riferimento per iclienti e i fornitori. Ed è il luogo in cui si svolge lamaggior parte dell’attività imprenditoriale, siache si tratti di un’attività produttiva che di unesercizio commerciale o di fornitura di servizi;perciò va ricercata con un numero adeguato dilocali a seconda del tipo di attività. Nel momen-to in cui si cerca il locale idoneo, da affittare oacquistare, non bisogna tralasciare alcuni aspet-ti che possono incidere sia sulle spese inizialisia sulla possibilità di sviluppo dell’impresa.Sono da valutare: le condizioni del locale (poi-ché sarà necessario procedere a lavori di ristrut-turazione e adeguamento), le possibilità di par-cheggio che avranno i futuri clienti, i consumi ele spese condominiali (se si condivide lo stabilecon altri), la sicurezza della zona e del vostrolocale. Nel caso di affitto sono da considerareanche le clausole di risoluzione del contratto.

Comunicare:come farsi conoscere

Una nuova impresa presente sul territorio hasenz’altro necessità di far conoscere la propriaesistenza attraverso una prima campagna dipromozione della sua attività. Per scegliere glistrumenti più adeguati per le azioni di marketingoccorre avere le idee chiare riguardo a chi ci sivuole rivolgere con i beni che si producono ovendono e/o i servizi che si offrono. Addirittura,considerare le caratteristiche della concorrenzaè fondamentale per avere a disposizione unaserie di dati utili alla elaborazione di una buonae, possibilmente, vincente strategia.

Aprire/iniziare:come farsi apprezzare findal primo giorno

Fin dal primo giorno è importante stare sempreattenti a ciò che i clienti pensano e dicono delprodotto/servizio. In alcuni casi, i commenti pos-sono essere anche deludenti nei confronti delleaspettative personali; però è importante ascol-tarli, interpretarli e usarli proficuamente per sod-disfare la domanda implicita di miglioramento. Ilgiorno dell’inaugurazione, in alcuni tipi di attività,è fondamentale fare una buona impressione suiprimi potenziali clienti; perché da probabili clien-ti occasionali potrebbero diventare potenzialiclienti “fidelizzati”. È chiaro che si deve investireadeguatamente su questo momento, fornendoparticolari offerte promozionali e mettendo aproprio agio i curiosi che si avvicinano allanuova attività commerciale, produttiva o di servi-zi.

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Dopo la fase di avvio ci sono una serie di attivi-tà ordinarie a cui l’imprenditore non può rinun-ciare se intende garantire un buon esito aglisforzi iniziali e preparare il terreno per un favo-revole sviluppo alla sua impresa.

Gestirecome condurrele attività quando l’attivitàè ormai a regime

pianificare vendere controllare

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Pianificare:come evitare le brutte sorpresein fase di crescita

Far crescere un’impresa non è facile e l’impren-ditore deve essere consapevole che nei primitempi dovrà fare un po’ di fatica. Pianificare illavoro, usando un software specializzato, unfoglio di calcolo o anche solo un calendario sem-pre davanti agli occhi, consente di prevedere ciòdi cui si ha bisogno organizzando il tempo e lerisorse in modo da evitare di trovarsi in condizio-ne di non poter soddisfare delle richieste pertempo. Un’attenzione particolare riveste anchel’aspetto fiscale, che spesso viene affidato a unprofessionista, ma sul quale l’imprenditore devemantenersi costantemente aggiornato.

Vendere:come mantenere alte le vendite

L’analisi del mercato è una questione di vitaleimportanza, poiché la redditività e la competitivi-tà dell’attività dipende dalla maggiore o minorecapacità di attirare clienti. Dalle vendite derivaanche la possibilità di restare sul mercato e dicominciare a crescere. Alla cura del rapportocon i clienti già fidelizzati si deve unire una con-tinua attività per creare maggiori contatti chepermettano di raggiungere nuove persone.Molte sono le modalità promozionali: dal sempli-ce biglietto da visita, all’attenzione al clienteanche al di là dell’orario di lavoro, ai contatti conla Camera di Commercio, le Associazioni dicategoria e gli Enti professionali.

Controllare:come conoscere i costi effettivi

Quando si sta sviluppando un’impresa, bisognadavvero stare attenti a tenere i costi sotto con-trollo. A mano a mano che il fatturato aumenta èbene non farsi prendere troppo dall’entusiasmocorrendo il rischio di fare investimenti azzardati.È importante perciò evitare di cadere in erroripromettendo per esempio di esaudire richiesteche non si possono mantenere, finendo per nonrispettare le scadenze o scendere a compro-messi sulla qualità. La struttura dei costi effettivivia via che l’impresa cresce va inevitabilmentemodificandosi. È pertanto opportuno monitorarealcuni elementi che servono ad avere sempre ilquadro economico chiaro: i tempi di produzione,la distribuzione, il budget, i costi di esercizio, ilricarico, le spese bancarie, i debiti insoluti, lagestione degli acquisti e gli ordini.

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AG

EV

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ZIO

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Gli Sportelli Creazione Impresa D3 possono aiu-tare il neo-imprenditore ad accedere a specifi-che forme di finanziamento. L’iter è il seguente:

ValidazioneIl Business Plan deve essere validato dallaProvincia di Alessandria

AutorizzazioneLa validazione conferma che il progetto d’impre-sa è idoneo e il neo-imprenditore è autorizzato arichiedere finanziamenti

InformazioneIl neo-imprenditore, rivolgendosi allo SportelloCreazione Impresa D3, ottiene le informazioninecessarie alla richiesta di agevolazioni finan-ziarie

DomandaLo Sportello Creazione Impresa D3 aiuta il neo-imprenditore nelle procedure necessarie perl’inoltro di domande per l’accesso ad agevola-zioni finanziarie

ContributoI contributi a valere sulla Misura D3 prevedono:1. contributo per le spese sostenute per la costi-tuzione di impresa, limite max. 5.164,57 euro2. contributo per il sostegno al reddito dell’im-prenditore: euro 464,81 mensili per l’imprendito-re (nel caso di ditta individuale), o per ciascunsocio lavoratore, sino a 5 per un periodo nonsuperiore a 6 mesi.

... è possibile ottenerecontributi e finanziamenti

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AC

CE

SS

OAmmissibilità contributi avalere della Misura D3

Possono presentare domanda le nuove impreseinsediate con sede legale ed unità locale nellaregione Piemonte, costituite e regolarmenteiscritte alla C.C.I.A.A. e che risultino già attive.Tali imprese devono essere nate attraverso iservizi degli sportelli provinciali della Misura D3.Non possono accedere pertanto ai contributifinanziari le nuove imprese che svolgeranno laloro attività principale, quale risultante dal codi-ce ISTAT Ateco 2002, nei settori definiti “sensibi-li” dalla normativa comunitaria.L’inoltro della domanda di accesso al contributoprevisto dalla Misura D3 deve avvenire entro 12mesi dalla data di validazione del Business Plan.

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L’imprenditore deve essere consapevole che seil mercato in cui opera evolve e, se vuole svilup-pare la propria impresa, è fondamentale checonosca le nuove tendenze e innovazioni attra-verso le ricerche di settore, le pubblicazioni inmateria, la consulenza di esperti. Una voltasuperate le prime difficoltà, è possibile avviareun processo di miglioramento della qualità deiservizi e dei prodotti offerti e prepararsi adaffrontare anche eventuali necessari cambia-menti a livello di organizzazione del lavoro edella struttura dell’impresa.

Svilupparecosa fare quandocambia il mercato osi vuole crescere

superare migliorare cambiare

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Superare:come procedere quandosi presentano le prime difficoltà

Nella fase di sviluppo, l’imprenditore si può tro-vare di fronte a diverse difficoltà: organizzative,finanziarie … Per superare le criticità organizza-tive occorre individuare, in prima battuta, lecause: riflettere sulle strategie adottate e sullavoro svolto, rivalutare ogni singolo processo ecambiare, partendo da quanto di buono realiz-zato, laddove occorra farlo.Per problematiche di tipo finanziario si può pren-dere in considerazione l’opportunità di reperireliquidità da fonti esterne attraverso terzi: istitutidi credito, nuovi soci, finanziamenti agevolati…A questo scopo è importante avere a disposizio-ne un adeguato Business Plan.

Migliorare:come continuare a perfezionarese stessi e la propria impresa

La formazione e la crescita personale possonomigliorare notevolmente il rendimento sul lavoroe di conseguenza lo sviluppo dell’impresa. Ciòvale sia per l’imprenditore sia per i suoi eventua-li collaboratori. Spesso la formazione comportainevitabilmente dei costi che però possonoessere notevolmente limitati organizzando peresempio delle partnership con altre aziende,organizzando dei momenti in cui condividereinternamente le esperienze (condivisione delknow-how), collaborando con gli enti formativi,richiedendo contributi regionali e provenienti daifondi europei, valutando effettivamente qualibisogni formativi l’impresa ha bisogno in basealle competenze già presenti. Oltre a perfezio-nare le capacità di chi lavora, è importante con-siderare le possibilità di migliorare il prodotto e ilservizio offerto, sempre con l’intento di andareincontro alle esigenze del cliente.

Cambiare:come dirigere i cambiamentiorganizzativi

La difficoltà di cambiamento, rispetto a un mer-cato con nuove prospettive, spesso viene supe-rata riflettendo sull’opportunità di introdurre ser-vizi in più o differenziazioni rispetto ad altre real-tà imprenditoriali. Un campo particolare che si èaffermato negli ultimi anni e che potrebbe esse-re ricco di spunti per un cambiamento di rotta diun’impresa è l’e-commerce, la vendita tramiteInternet. Essa può essere una buona scelta difronte alla consapevolezza che per entrare in undeterminato mercato non sono sufficienti le stra-de tradizionali e può essere un’ottima via diaccesso alla conoscenza del prodotto in que-stione (grazie al network e la comunità online).Se poi il prodotto ha un basso costo e la conse-gna è semplice e non eccessivamente costosa,si rivela un modo innovativo e pratico per arriva-re al cliente.

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I flussidi denaro nelle impreseIM

PR

ES

A FINANZIATORIESTERNI

Restituzione prestiti e pagamento interessi

PIANOD’IMPRESA

INVESTIMENTI

ATTIVITÀD’IMPRESA

REDDITOOPERATIVO

REDDITO LORDO

– IMPOSTE

UTILE NETTO

TITOLARI

NUOVI SOCI

DA CLIENTI

CREDIBILITÀE GARANZIE

RICAVI – COSTI OP.

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L’impresa per il funzionamento ha bisogno disoddisfare i fabbisogni dei clienti, di fornitori dimateriali, di servizi e di risorse finanziarie acopertura degli investimenti lungo il ciclo produt-tivo di beni e/o servizi.L’imprenditore deve gestire più attività e tra que-ste anche i flussi di denaro.Il ciclo economico e finanziario si ha nel momen-to in cui l’imprenditore utilizza del denaro prove-niente dai suoi risparmi e/o da finanziamenti diterzi (istituti di credito, finanza agevolata…) pertrasformarli in beni capitali materiali (es. macchi-nari, sedi…) e/o immateriali (software, brevetti,marchi…). I ricavi si generano dalle attività d’impresa chesono frutto di un insieme di azioni: elaborazionepiano di marketing, di vendite e di investimenti.Il reddito operativo risulta dalla differenza traricavi e costi operativi (es. forniture, stipendi,canoni di locazione, utenze…) e sarà utilizzatodall’imprenditore per restituire i prestiti di capita-le e i relativi interessi.L’utile netto si ottiene dal reddito lordo meno leimposte ed è il denaro che resta all’imprenditorecome fonte per nuovi investimenti.

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Indirizzi utili

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Sportello Creazione d’ImpresaC.so Roma, 10015100 AlessandriaTel. 0131 23 24 33Fax 0131 30 52 17Dal Lunedì a Venerdì: 9.00 - 13.0(pomeriggio su appuntamento)[email protected]

Acqui TermeCentro per l’impiegoVia Dabormida, 2/415011 Aqui TermeTel. 0144 32 20 14Fax 0144 32 66 18

AlessandriaCentro per l’impiegoVia Cavour, 1715100 AlessandriaTel. 0131 30 33 61Fax 0131 51 06 78

Casale M.toCentro per l’impiegoVia Trevigi, 1215033 Casale M.toTel. 0142 45 23 94Fax 0142 42 20 86

Cerrina M.toRecapito territoriale(lunedì mattina)Via Roma, 8115020 Cerrina M.toTel. 0142 94 37 37

Acqui TermeCentro per l’impiegoVia Dabormida, 2/415011 Aqui TermeTel. 0144 32 20 14Fax 0144 32 66 18

AlessandriaCentro per l’impiegoVia Cavour, 1715100 AlessandriaTel. 0131 30 33 61Fax 0131 51 06 78

Casale M.toCentro per l’impiegoVia Trevigi, 1215033 Casale M.toTel. 0142 45 23 94Fax 0142 42 20 86

Cerrina M.toRecapito territoriale(lunedì mattina)Via Roma, 8115020 Cerrina M.toTel. 0142 94 37 37

Numero Verde 800.13.48.05 www.alessandriacreaimpresa.it

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