IL NOVESE n. 5 del 7 febbraio 2013

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www.novionline.net settimanale delle valli borbera lemme scrivia Giovedì 7 febbraio 2013 · N. 5 · Anno 51 - euro 1,00 Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL - Edizioni SIC s.r.l. - Novi Ligure · Iscr. al Registro Stampa del Tribunale di Alessandria al n. 149 del 27/8/1963 · Direttore Responsabile: Marco Matteini $,(, ,, +*, -,-))- &-+(+*- ,,),- &- %--, (,* (&+)- +)'+#-,*- +'- "-)+*$ &--+)- ,(,),+ +, -* $,*+*- %- +)'+*, ,)-## *, *,- )-' %-*+ (+*, ,,*+ Il nostro direttore Cinquant’anni fa con Gianni Bellasera iniziava l’avventura del novese. Era il 1963, e in Italia la Galassia Gutenberg di M. Mac Luhan e gli Apocalittici e integrati di Eco dovevano ancora vedere la luce, ma Gianni, senza aspettare i vaticini dei due massimi massmediologi del Novecento, aveva perfettamente intuito il ruolo dei media nella comunicazione di massa e, con Walter Bisio e un piccolo gruppo di visionari, fondava il novese. Da subito uno strumento formidabile di propaganda e lotta politica, ma non solo. In tanti ricordano i servizi e le foto sui concorsi di carnevale, sulle prime comunioni; il diavolo e l’acquasanta... una furbata? Più semplicemente il novese divenne il luogo della narrazione di una comunità (Novi e la sua zona) che, sia pur piccola, già presentava elevati livelli di complessità socio- economiche. Un modello di narrazione geniale, straordinariamente efficace e attuale. Aveva visto lontano Gianni, i social network li aveva già prefigurati con mezzo secolo di anticipo, sia pur con i mezzi e le tecnologie dell’epoca. Un modello talmente evoluto da divenire rapidamente esportabile; dalla sua intuizione nasce infatti l’ovadese che in breve diventa il settimanale leader nella zona di Ovada. Accanto a tante altre attività imprenditoriali intraprese negli anni, sempre legate all’informazione e alla comunicazione, il novese rimaneva la sua creatura prediletta che, a più riprese, nel corso di mezzo secolo era tornato a dirigere come fa un padre con un figlio che ogni tanto necessita di una raddrizzata. Un figlio che negli ultimi anni ha preso a percorrere strade diverse da quelle immaginate, come ancora prima il suo Pci del resto; strade che magari non poteva pienamente condividere, ma non sapeva avversare rancorosamente, proprio come fa un padre nobile. Le sue perplessità non amava urlarle, discuterne sì. Del novese se ne parlava a lungo, ognuno dalle proprie posizioni. Non sempre le nostre analisi convergevano, ma con Gianni sentivi urgente il bisogno del confronto, per aggiungere tessere a un mosaico di esperienze che solo un pioniere, uno sperimentatore come lui poteva ricomporre. Alla scuola del novese si sono formati almeno tre generazioni di giornalisti. Una scuola di eccellenza se, in tanti, sono poi passati al professionismo e a testate di respiro nazionale senza difficoltà. Ma questi incredibili risultati erano il frutto di un lavoro titanico condotto con la forza di un carattere schivo, restio all’ostentazione e alle stellette da appuntarsi sul petto. Oggi, la Sic, editrice del novese e dell’ovadese, grazie alle sue intuizioni, è cresciuta anche sul web con la nascita di quotidiani online come: Novionline (anche questo nato nei suoi uffici con Andrea Vignoli), quindi Ovadaonline, Tortonaonline, Casalenotizie e Alessandrianews. E se oggi oltre cento mila utenti unici (lettori), ogni settimana, nella sola provincia di Alessandria, sono informati delle vicende umane, politiche, sociali e culturali che ci coinvolgono tutti, in buona parte lo dobbiamo a Gianni Bellasera e a quel gruppo di “ragazzi visionari” che nel 1963 seppero esplorare nuovi territori. Grazie Gianni da tutti noi che, su quelle strade che hai aperto, continuiamo a camminare, orgogliosi delle origini, senza le certezze di quegli anni, un po’ più soli e sgomenti, ma impegnati a rinnovare un po’ di quella passione civile, che ha segnato l’avventura professionale e umana di Gianni Bellasera, il nostro direttore. Sic srl Le redazioni de il novese, l’ovadese, Novionline, Ovadaonline, Tortonaonline, Casalenotizie, Alessandrianews PAGINE 2-5 I PROCESSI Liti tra vicini e molestie all’ex marito PAGINA 6 LA POLITICA Tour de force elettorale, domenica Renzi a Alessandria Anche Rivoluzione Civile affila le armi con un doppio appuntamento in città PAGINA 10 Ciao Gianni Ciao Gianni l’editoriale di Claudio Chirivì LA CRISI Industria, dopo la Kme è allarme alla Marcegaglia PAGINA 7

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Settimanale di informazione delle valli Borbera, Lemme e Scrivia. Dal 1963 il giornale di Novi Ligure

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settimanale delle valli borbera lemme scriviaGiovedì 7 febbraio 2013 · N. 5 · Anno 51 - euro 1,00 Poste Italiane s.p.a. - spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB/AL - Edizioni SIC s.r.l. - Novi Ligure · Iscr. al Re gi stroStam pa del Tri bu na le di Ales san dria al n. 149 del 27/8/1963 · Direttore Responsabile: Marco Matteini

Il nostro direttoreCinquant’anni fa con GianniBellasera iniziava l’avventura delnovese. Era il 1963, e in Italia laGalassia Gutenberg di M. Mac Luhane gli Apocalittici e integrati di Ecodovevano ancora vedere la luce, maGianni, senza aspettare i vaticini deidue massimi massmediologi delNovecento, aveva perfettamenteintuito il ruolo dei media nellacomunicazione di massa e, conWalter Bisio e un piccolo gruppo divisionari, fondava il novese. Dasubito uno strumento formidabile dipropaganda e lotta politica, ma nonsolo. In tanti ricordano i servizi e lefoto sui concorsi di carnevale, sulleprime comunioni; il diavolo el’acquasanta... una furbata? Più semplicemente il novese divenneil luogo della narrazione di unacomunità (Novi e la sua zona) che,sia pur piccola, già presentavaelevati livelli di complessità socio-economiche.Un modello di narrazione geniale,straordinariamente efficace eattuale. Aveva visto lontano Gianni, isocial network li aveva giàprefigurati con mezzo secolo dianticipo, sia pur con i mezzi e letecnologie dell’epoca. Un modellotalmente evoluto da divenirerapidamente esportabile; dalla suaintuizione nasce infatti l’ovadese che

in breve diventa il settimanale leadernella zona di Ovada.Accanto a tante altre attivitàimprenditoriali intraprese negli anni,sempre legate all’informazione e allacomunicazione, il novese rimaneva lasua creatura prediletta che, a piùriprese, nel corso di mezzo secolo eratornato a dirigere come fa un padrecon un figlio che ogni tanto necessitadi una raddrizzata.Un figlio che negli ultimi anni hapreso a percorrere strade diverse daquelle immaginate, come ancoraprima il suo Pci del resto; strade chemagari non poteva pienamentecondividere, ma non sapevaavversare rancorosamente, propriocome fa un padre nobile.Le sue perplessità non amavaurlarle, discuterne sì. Del novese sene parlava a lungo, ognuno dalleproprie posizioni. Non sempre lenostre analisi convergevano, ma conGianni sentivi urgente il bisogno delconfronto, per aggiungere tessere aun mosaico di esperienze che solo unpioniere, uno sperimentatore comelui poteva ricomporre. Alla scuola del novese si sonoformati almeno tre generazioni digiornalisti. Una scuola di eccellenzase, in tanti, sono poi passati alprofessionismo e a testate di respironazionale senza difficoltà.Ma questi incredibili risultati erano ilfrutto di un lavoro titanico condottocon la forza di un carattere schivo,

restio all’ostentazione e alle stelletteda appuntarsi sul petto. Oggi, la Sic, editrice del novese edell’ovadese, grazie alle sueintuizioni, è cresciuta anche sul webcon la nascita di quotidiani onlinecome: Novionline (anche questo natonei suoi uffici con Andrea Vignoli),quindi Ovadaonline, Tortonaonline,Casalenotizie e Alessandrianews. Ese oggi oltre cento mila utenti unici(lettori), ogni settimana, nella solaprovincia di Alessandria, sonoinformati delle vicende umane,politiche, sociali e culturali che cicoinvolgono tutti, in buona parte lodobbiamo a Gianni Bellasera e a quelgruppo di “ragazzi visionari” che nel1963 seppero esplorare nuoviterritori.Grazie Gianni da tutti noi che, suquelle strade che hai aperto,continuiamo a camminare, orgogliosidelle origini, senza le certezze diquegli anni, un po’ più soli esgomenti, ma impegnati a rinnovareun po’ di quella passione civile, cheha segnato l’avventura professionalee umana di Gianni Bellasera, ilnostro direttore.

Sic srlLe redazioni de il novese, l’ovadese,

Novionline, Ovadaonline,Tortonaonline, Casalenotizie,

Alessandrianews

PAGINE 2-5

I PROCESSI

Liti tra vicinie molestieall’ex marito

PAGINA 6

LA POLITICATour de forceelettorale,domenica Renzia AlessandriaAnche Rivoluzione Civile affila le armicon un doppio appuntamento in città

PAGINA 10

CiaoGianniCiaoGianni

l’editoriale di Claudio Chirivì

LA CRISI

Industria, dopola Kme è allarmealla Marcegaglia

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Nella notte tra sabato e domenica è mancato Gianni Bellasera.Gianni è uno di quegli uomini che pensi che non debbanomorire mai, che siano immortali. E in un certo senso lo sono.Attivo in politica, nel mondo dello sport, dell’imprenditoria,dell’editoria, come è stato ricordato dal sindaco LorenzoRobbiano nel corso delle partecipata cerimonia funebre, lunedì4. Noi del novese, giornale che fondò nel 1963 insieme a WalterBisio, lo vogliamo ricordare in queste pagine con le parole dichi gli ha voluto bene, di chi ne ha apprezzato almeno una delleinfinite qualità. Quelle che pubblichiamo oggi, sono solo unaparte delle testimonianze giunte in redazione e ci scusiamo congli autori di tutte quelle che non hanno trovato spazio in questonumero speciale. Non mancherà occasione per riproporre inseguito gli scritti di tutti. Lo ricordiamo attraverso le parole deicompagni: di partito, di viaggio, di vita, di lavoro. E ancheattraverso le parole che scrisse lui stesso, in diverse occasioni,dalle pagine del novese e nelle lettere inviate agli amici. Comequella rivolta a Mauro D’Ascenzi e che pubblichiamo in questapagina, quando gli fu inviata in dono, «provocatoriamente»come riconobbe, la tessera del neonato Pd, partito al quale nonvolle aderire, ma che abbandonò mai del tutto, come un padredi famiglia che osserva il figlio crescere e allontanarsi, chemagari critica e di cui non condivide le scelte, ma non puòsmettere di amare. È una sorta di suo testamento civile, primaancora che politico, che ci parla della sua storia, del suoimpegno, del suo essere.

Quell’uomobuono e fieroMAURO D’ASCENZI

Dovendo parlare della scomparsa di una persona cara, con cuisi sono condivisi percorsi importanti e intensi sentimenti, ca-pita spesso che, senza accorgersene, si parli di se stessi. Ci ri-porta alla transitorietà della nostra esistenza. Perché con essase ne va una parte della nostra stessa vita.Con la morte di Gianni, è ciò che sto provando e con me sonocerto sentono la stessa cosa molti che hanno avuto l’onore del-la sua amicizia. Resta ciò che ha fatto di buono. Molto. E neparleremo e lo racconteremo e sopravvivrà così nel nostro ri-cordo. Ma piano, piano, come per tutte le vicende umane, ilracconto cesserà, il racconto cesserà di essere raccontato. Ciòche non si perderà mai con il tempo sarà non quel che ha fat-to, ma quel che è stato.È stato un uomo buono e modesto fino al punto della timidez-za, a fiero e ostinato nei suoi principi. È stato umile, e nel con-tempo tenace e orgoglioso combattente. Mentre le ferite pro-curate dal male che facciamo o che subiamo si perdono, il be-ne è un germe potente che attecchisce, come la cultura, l’in-telligenza. Si trasmette per fili invisibili ma forti. Lo si chiamispirito, anima, psiche. Contamina chi ci sta vicino, che a suavolta lo trasmetterà ad altri. Cambia in modo sotterraneo eprofondo la realtà delle cose. Gianni soprattutto per questo hasempre modificato in meglio gli altri e la realtà. Come la carezza non calcolata di un genitore o lo sguardo be-nevolo di un compagno, modificano la tua stessa esistenza. Secadevi a terra sapevi che lui c’era, se volavi troppo alto tiavrebbe, con grazia, riportato alla realtà. Abbiamo lavoratoassieme, non gli ho mai visto anteporre, non dico il suo inte-resse personale, ma neanche quello politico o dell’attività eco-nomica che avevamo fondato assieme, alle ragioni del rispettoumano e della libertà degli uomini. Questa era la sua fede as-soluta. Era un partigiano fino al punto, a volte, di stare dallaparte del torto. Ma come tutti i partigiani coraggiosi e purimeritava il rispetto e persino l’affetto dei suoi stessi avversa-ri. La militanza politica è stata una costante imprescindibiledella sua vita. Quando il Partito comunista si sciolse, con ungesto per lui dolorosissimo, non rinnovò l’iscrizione alle nuoveforme che quell’esperienza generò, anche se non vi si allonta-nò mai veramente. Poco dopo la nascita del Pd gli chiesi diaderirvi. Mi rispose con una lettera stupenda, intensa, com-movente, da cui traspariva un misto di disciplina e passione,dovere e piacere per la lotta quotidiana a fianco dei più deboli.Essendo stato sempre, in politica, un pragmatico riformista, lascomparsa del Pci lo aveva toccato soprattutto per l’abbando-no dei suoi simboli. E io ora ti piango e ti porto con me, con latua amicizia, la tua bandiera rossa, e voglio salutarti con il pu-gno chiuso compagno Bellasera.

CiaoGiannicontraccambio di cuore gli auguri per l’amiciziache ci lega e per la lunga esperienza di vita cheabbiamo condiviso nell’impegno politico. Sonosorpreso e imbarazzato per il dono(importante!) di cui hai voluto gratificarmi purcogliendo lo spirito della tua iniziativa un po’provocatoria perché, tu lo sai, dalla “svolta” hodeciso di chiudere con la politica attiva. Connon poca sofferenza, ma con la speranza che lescelte compiute dal partito fossero giuste e lemie perplessità (un po’ vetero) potessero esseresmentite da stagioni di progresso sociale, dinuove conquiste per il mondo del lavoro, di unasocietà più giusta ed emancipata.Ho partecipato alle diverse “primarie” ecercato di comprendere e fare mie, purdall’esterno, le iniziative messe in campo nellediverse fasi dell’evoluzione politica. Insomma,credo, di essere stato un buon simpatizzanteche ha compreso che la “sua” stagione eraormai tramontata.In politica ci sono entrato nella convinzione cheavrei contribuito alla crescita eall’emancipazione delle componenti più debolidella società in un mondo di pace e uguaglianzatra i cittadini. Le conquiste, con anni di dure edifficili lotte, sono state molte, ma quellastagione, purtroppo era finita ed è iniziato undeclino che, soprattutto oggi, relega lavoratori,pensionati, ceti medi in uno stato di particolaredisagio economico e di emarginazione sociale econ pochi punti di riferimento in grado di offrirealmeno speranze. In anni di impegno politico(nel quale credo di aver dato molto di mestesso) ho sempre ritenuto che la crescita dellanostra società dovesse avvenire con nuoveconquiste di “diritti” (lavoro, scuola,cittadinanza, redditi decorsi ecc.) e ho sempreodiato l’“assistenza” che favorisce e incentivala differenza tra i cittadini tra chi può e chi habisogno.Ricordo quanto imbarazzo e rabbia, da bambinoassistito perché orfano, provavo quando a

scuola ricevevo “gratis” i quaderni delpatronato e i miei compagni li compravanonelle cartolerie di lusso della città. Sui miei inevidenza il timbro della mia povertà. Non misentivo proprio uguale agli altri. Più tardi,adulto e assessore comunale, mi confrontaiduramente con la collega Rita Camera sui libriscolastici gratuiti alle elementari. Io li volevoper tutti e lei in base al reddito… praticandocosì un nuovo momento di diversità tra poveri ericchi. Due soli esempi per dirti cosa io nonritengo conquiste che portano all’uguaglianzatra di loro i cittadini.Che tristezza per il persistere, oggi ancora dipiù, di questi interventi caritatevoli (per altroinsufficienti) che non possono che offendere ladignità dei “beneficiati” i quali dovrebberoessere destinatari di un più che giustoriequilibrio del loro reddito. Ma leggo il datoIstat più recente che dice che il 10% degliitaliani (il 2% nel mondo) posseggono il 50%della ricchezza. Altro che emancipazione dellefasce più deboli della popolazione.Dopo queste un po’ tristi considerazioni ti ricordoche: ho cessato di fare politica attiva perché nonho condiviso (o capito) la “svolta” e, non avendocapito, ho preferito mettermi in disparte; suquesta scelta ha avuto un suo peso anche la miavicenda personale (che conosci) che hascombussolato non poco il mio progetto di vita.Tutto ciò, avendo sempre inteso l’impegnopolitico come partecipazione attiva, hadeterminato la mia scelta di “stare fuori”.Simpatizzante? Forse qualcosa di più e credosia stato evidente in tutti questi anni.Caro Mauro, accetto il tuo regalo (un po’ insolitoe certo poco “innovativo”) con lo spirito difissare la mia “appartenenza”. Nulla di più! La“mia” stagione per l’impegno politico attivo èpurtroppo terminata. Sono comunque onorato dientrare a far parte della grande famiglia delPartito Democratico e particolarmente grato ate per aver pensato che anche la mia adesionepossa essere utile alle future battaglie che ilnostro partito dovrà condurre. Ciao e tanti auguri a te e alla tua famiglia.

Un abbraccio, Gianni Bellasera

Caro Mauro,

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ENRICO MORANDO

Era novembre del 1972. Ad Arquata Scri-via si era votato per il Comune, e avevamostravinto, noi del Pci. Gianni era con noi“indigeni”, nella nuova giunta. Lui avevaquell’esperienza di governo che noi nonavevamo. E poi, era un ferroviere... e a Ar-quata il Pci era un partito a egemonia fer-roviaria (Rinaldo, Pino). Appena insediati,ci trovammo di fronte a uno di quei dilem-mi che solo la buona politica, ogni tanto, tipropone: nel 1970, c’era stata la riforma fi-scale, che aveva eliminato la Tassa di fa-miglia, fino ad allora la base della autono-mia finanziaria dei Comuni, e trasformatoil relativo gettito in un trasferimento daparte dello Stato centrale. I ruoli del 1972avrebbero quindi determinato le entratedel bilancio comunale per tutti gli anni avenire. Ecco dunque l’alternativa: lasciarele cose come stavano, salvaguardando la“luna di miele” della nuova giunta, macondannando le finanze comunali a una vi-

ta stentata; oppure usare i pochi giorni adisposizione per operare una vera e pro-pria “svolta fiscale”, aumentando la tassapagata dalle famiglie più benestanti, cosìassicurando al Comune un avvenire più si-curo (ma anche andandoci a cercare unsacco di guai, nell’immediato)?L’apparato burocratico e di controllo – insostanza, il sistema incentrato sulla Pre-fettura – sconsigliava vivamente. Anzi.Considerava l’operazione tecnicamenteimpossibile. Si trattava, in effetti, di farein poche settimane quello che nei Comunibene amministrati (Novi Ligure) era ilfrutto di un lavoro di anni. Ma noi eravamo stati eletti per cambiarele cose, non per lasciarle come stavano. Lìsi vide quanto avevano avuto ragione quel-li che avevano chiesto e ottenuto l’aiuto diGianni. Perché fu lui a dirci che si potevanon solo tentare, ma anche riuscire. Ci fe-ce parlare con chi, a Novi, si era occupatodi Tasse di famiglia. Con i funzionari chela gestivano. Insomma, fu attore decisivo

di una scelta che è tra quelle che, a Arqua-ta, hanno fatto “storia”, in senso tecnico: iruoli della Tassa di famiglia vennero infat-ti integralmente riscritti, con quel signifi-cativo aumento di gettito che continua –ancora oggi, a distanza di quarant’anni – ainfluenzare positivamente il Bilancio delComune. Non sarebbe stato possibile, sen-za Gianni.Del resto, Gianni amava l’inno-vazione, il rischio di cambiare. Vedeva ledifficoltà, ma faceva sempre prevalere lavoglia di farcela. Ricordo un’elezione am-ministrativa, questa volta a Novi Ligure. Ilsabato precedente le elezioni – a campa-gna elettorale finita e comizi vietati – arri-va sui tabelloni un manifesto elettoraleabusivo, volto a strumentalizzare la sceltadella nostra giunta di dar luogo alla disca-rica per i rifiuti. Posso sbagliare il nume-ro, ma non la sostanza: «Centomila metricubi di merda». L’attacco era serio. E sem-brava non esserci modo e tempo per repli-care. Riunione al mattino presto, al parti-to. Arriva trafelato un compagno (credo

fosse Ciliberto, ma posso sbagliare) chedice di aver visto un rotolo di manifesti in-criminati su una macchina. Corsa al par-cheggio. Foto, indagini. È la macchina diun consigliere dell’opposizione. Potevamoreplicare, trasformare l’attacco proditorioin un boomerang per chi l’aveva messo inatto. Ma come? Niente comizi. Niente vo-lantini. Ed eccolo Gianni, pronto: un’edi-zione speciale del novese, per il pomerig-gio di quello stesso giorno. «Possiamo far-cela, se ci mettiamo subito al lavoro».È un’idea geniale. Il novese in edizionestraordinaria esce verso le 17, con un tito-lo a caratteri cubitali: «Ecco l’uomo dellamerda». La gente ci strappava di mano il giornale,ansiosa di leggere. Ricordo il rammaricodi un edicolante: «Perché non ce lo fatevendere, invece di regalarlo?». Le elezioni,il giorno dopo, andarono bene. Sarebberoandate bene lo stesso? Oggi lo sappiamo:certamente sì. Ma quel giorno, ci fu digrande aiuto quel «si può fare» di Gianni.

«Ciao sono Bellasera,prendiamo un caffé?»

Un grande impegno civileideali e passioni forti

Tre momenti di vita familiare: con la moglie Luisa e il figlio Roberto Con la nuora Pamela Con l’amico Giampiero Fontana

«Come quella voltafregammo l’uomo...»

MARIO LOVELLI

Gianni è stato uomo di idee (e di ideali)“forti”. Quando si analizzano limiti e di-fetti della politica e dell’impegno civiledei nostri giorni, non si comprende moltose non si hanno presenti biografie comela sua che nascono anche culturalmentenel Novecento, ma che hanno saputo af-frontare i cambiamenti, non semplici, avolte traumatici, del nuovo secolo.Gianni è stato capace di innovazione nelsuo ruolo, nel suo impegno politico e pro-fessionale. Ma le passioni no. Sono rimaste quelle: lapolitica come servizio alla sua città, ilgiornalismo come narrazione di vicendee storie di questo nostro territorio, l’amo-re per lo sport e il tifo per la Novese eper la Juventus. Sono stato con lui infini-te volte a vedere partite dalle gradinatedel Girardengo e siamo stati insieme avedere l’unica (e purtroppo l’ultima) par-tita nel nuovo stadio della Juve, quandonello scorso campionato la vittoria sulMilan ci fece credere in uno scudetto chepoteva tornare.Quando ci si trovava, soprattutto al lune-dì, nelle stanze che condividevo con luicome mio ufficio parlamentare novese, sicommentavano prima le vicende sportivedomenicali, poi si passava alla politica. Voleva sapere da me, ma soprattutto iovolevo conoscere da lui: il suo know howmi era indispensabile per capire se daRoma mi ero perso qualcosa, per avere ilpolso di una città di cui lui era un cittadi-no innamorato.D’altronde con Gianni ho cominciato aconoscere Novi e la politica novese,quando nei primi anni settanta sono en-

trato da giovane studente nella redazionedel novese, che lui dirigeva, dopo averlofondato. Era quella una scuola di giorna-lismo locale, ma anche una palestra diformazione quadri del Pci, da cui sonotransitati, per far dei nomi, Rita Camera,Luigi Borasi, che se ne è andato troppopresto, e naturalmente Lorenzo Robbia-no. La collaborazione con Armando Pa-gella è stata poi per me l’altra fondamen-tale esperienza formativa, ma anche inquel caso Gianni c’era, in amministrazio-ne, come assessore all’urbanistica.Le vicende politiche ci hanno portato acompetere nelle “primarie” del partito diallora (mille iscritti, altro che gazebo!)per la candidatura a capolista dopo Pa-gella. Mi sono spesso chiesto se fossestato giusto che venissi scelto io, saltan-do un gradino generazionale, al posto diGianni, che aveva ben altra storia di mi-litanza. Ma per lui non è mai stato un problema, o comunque non me lo ha mai fatto inten-dere. Così funzionava quel partito. Nei cinque anni del pentapartito, ci siamo alternati nel ruolo di capogrup-po all’opposizione e poi lui ha seguitoprevalentemente un percorso di nuovoimpegno professionale (ricordo Novi tutto lo sport, un’invenzione, ma poi sa-rebbe arrivato anche Novionline!) sempre nel campo della comunicazione e dell’editoria.Un percorso interrotto solo da una malat-tia crudele, affrontata con una forzad’animo incredibile. «Ho qualche ideaper quando finisce la tua seconda legisla-tura», mi diceva talvolta.Non abbiamo fatto in tempo ad approfon-dirla insieme.

LORENZO ROBBIANO

Sabato scorso, alle ore 7.30, arriva un mes-saggio sul telefono, un messaggio che nonavrei mai voluto ricevere, ma, in cuor mio,temevo, da qualche giorno, potesse arriva-re. Gianni, Gianni Bellasera, che da moltimesi combatteva in un letto del San Martinodi Genova, è venuto a mancare.Un brutto risveglio, un pessimo risveglio, esubito mi torna alla mente quando mi tele-fonava: prendiamo un caffè? Gianni era ungran bevitore di caffè, ma per noi il caffèera il pretesto per chiacchierare, per scam-biarci le nostre opinioni, per parlare un po’,per stare un po’ insieme. L’ultima volta erastato pochi giorni prima che andasse inospedale. Di Gianni “invidiavo” la precisio-ne, fino a sfiorare la pignoleria. Quando glimandavo la bozza di uno dei miei libri, lui lacontrollava, me la rimandava con modifi-che, perché la rivedessi e poi ancora la ri-controllava, quasi in maniera maniacale. Mifaceva proposte per rendere il “prodotto”migliore di come lo avevo pensato. Adesempio del primo libro mi propose di cam-biare il titolo e mi convinse. Gianni era così.Parlavamo dei tempi passati. Un giorno gliricordai della vicenda de “il manifesto”. Diquando, alla fine del 1969, a livello naziona-le il Pci espulse Rossanda, Pintor ecc. A No-vi c’era un bel gruppo del “manifesto”; alcu-ni di noi erano iscritti al Partito e chiedem-mo che si aprisse una discussione. Quellasera, alla riunione, non eravamo in molti, cifu molta discussione e se si fosse arrivati auna votazione, sarebbe prevalsa la nostraposizione. Gianni, che conduceva la riunio-ne, accortosi della situazione, a un certopunto disse: è stata una bella discussione,compagni, i temi sono molto importanti, non

possiamo chiudere la discussione questa se-ra, propongo di aggiornarla alla prossimasettimana. Nella riunione successiva la saladel Pci era affollata all’inverosimile, la si-tuazione si era completamente ribaltata, noieravamo una piccola minoranza in quellasala (come eravamo nella realtà) e, ovvia-mente, nessuno di noi pensò, nemmeno lon-tanamente, di chiedere una votazione. Dopomolti anni gli ricordai l’evento dicendogli:“avevi mobilitato le truppe cammellate e cihai stesi” (in verità usai una frase un po’volgare). Fece un po’ di resistenza sulla miaversione dei fatti, ma poi ammise. Ridem-mo. Quando Mario Lovelli, nel 1999, mi pro-pose di assumere l’incarico di assessore al-l’Urbanistica mi riservai di decidere e con-sultai alcuni amici, tra i primi parlai conGianni, il quale alla mia domanda se dovevoaccettare, se secondo lui ero in grado di as-sumere un così importante incarico, la suarisposta, secca e netta, fu: “se l’ho fatto io,puoi farlo anche tu”. Per me fu un bel viati-co. Era un amico, le volte che abbiamo la-vorato insieme per diverse pubblicazionieravamo sempre in sintonia; sapevo di po-ter contare su di lui e soprattutto che i suoigiudizi erano sempre ragionati e sinceri.Qualche battaglia giornalistica, anche tosta,l’abbiamo fatta insieme. Qualche sera fa ungiornalista televisivo ha dichiarato cheprendere numerose querele per un giornali-sta è motivo di vanto. Per Gianni era motivodi vanto il contrario: scrivere, denunciarequestioni, ma senza prendere querele. Se-gno dei tempi: oggi sembra avere ragionechi urla più forte. Ora Gianni, non c’è più, mi mancherà quellavoce un po’ roca, che al telefono mi diceva:“sono Bellasera, prendiamo un caffè?”. Mimancherà un amico!

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GIANFRANCO CHESSA

Non fu un’intervista vera e pro-pria quella che Gianni mi conces-se, neanche un anno fa, seduti auna tavolo del Caffè Teatro a No-vi, in via Girardengo. Tra noi, infatti, non poteva esserciintervistato e intervistatore: figu-riamoci. Abbiamo vissuto in poli-tica storie parallele in campi av-versi, note a entrambi. Storie da“mondo piccolo”, esaltanti per noi.Non vorrei esagerare nel minimiz-zarle; so che riflettono ampi spazidi governo – nel bene e nel male –della nostra città, per almenotrent’anni. Con notevoli attori,comprimari e comparse.La morte di Gianni Bellasera meli ha riportati tutti, in doloroso ca-rosello, nella mente e nel cuore. È stato Bruno Soro a chiamarmi lamattina per parteciparmi la noti-zia che da qualche tempo giocavaa nascondino con i familiari e gliamici più stretti di Gianni. Leggevi le sue condizioni fisichenelle ultime e rare passeggiate inquel centro storico discusso e di-feso durante tutta la sua esisten-za. A far data dal… Mitici anni

sessanta. Siamo in quella palestradi politica che fu il consiglio co-munale nella sede di Palazzo Pal-lavicini, in via Giacometti. Sindaco un giovane sindacalista,comunista, Armando Pagella, scel-to dal suo partito in un poker co-stituito da Paquale Balestri, Gio-vanni Divano, Armando Tavella;tutta Cgil, dai pensionati ai metal-meccanici. In quel consiglio co-munale, con qualche strappo de-terminato da impegni “fuori sede”(fu pure assessore comunale a Ar-quata e consigliere provinciale)Bellasera siederà per una trentinad’anni: cosa che temo sia capitataanche a me. Fu un combattivo assessore all’ur-banistica, sentinella di un Pianoregolatore che il “suo” sindacodettò per la città. Sempre cordialii rapporti tra Pagella e Bellaserache tenne sempre il sindaco nellapiù grande considerazione e ami-cizia. La sua stella polare, direi.Un percorso politico che, in consi-glio comunale, crebbe in forza diun’altra grande intesa: quella conFranco Inverardi (Franchèin), il“ciabattino del Borgo”, capogrup-po del Pci, prima di essere nomi-

nato, a sua volta, assessore. Anco-ra una luce, prematuramentespenta, fuori dal consiglio comu-nale ma ben viva nel partito: quel-la di Walter Bisio con il qualeGianni ebbe a collaborare nellasua attività giornalistica. Realiz-zarono il novese e non solo: Biwa,a mia memoria, fu la penna più fi-ne che il settimanale comunistaabbia mai avuto. Torno a Gianni,comunista, tale rimasto sempre,per scelta e convinzione. Durante il nostro incontro intesesottoporre alla mia attenzione lasua opera ultima. Un elegantequaderno a quadretti commemo-rativo del 150esimo anniversariodell’Unità d’Italia. Il Gruppo Acosgli aveva commissionato l’operache nelle pagine iniziali condensail Risorgimento e i suoi protagoni-sti fino alla nascita del Regno d’I-talia, 17 marzo 1861. In penultima di copertina, la na-scita della Repubblica Italiana (2giugno 1946) e in ultima paginauno stralcio del discorso pronun-ciato dal presidente della Repub-blica il 17 marzo 2011 alla Cameradei Deputati. La società editrice sichiama Vallescrivia.

Un’altra creatura di Gianni che,per la carta stampata, aveva fiutoe rispetto. Venerazione, invece,per la pubblicità che rappresenta-va la fonte inesauribile di ogni suainiziativa. Con Mauro D’Ascenzicreò pure Danibel, agenzia di gra-fica, pubblicità e stampa che per-fino nel nome assunse le inizialidei loro cognomi. C’è molta storia del Pci non sol-tanto locale nella vicenda terrenadi Gianni Bellasera: posso direche lo trovai tiepido con il PartitoDemocratico? Mi disse di avere riscontrato untasso di democrazia interna nelPci che non trovò nella nuova ca-sa, cioè il Pd. Di sicuro il tempo ètrascorso, lui era fermo dove im-maginavi di trovarlo; lo trovavisenza sbavature polemiche, sol-tanto geloso di quella che un tem-po per tutti i comunisti era “laparrocchia”, cioè il partito. Sere-no, sempre in attesa di cose nuovenonostante lo stato di salute lorendesse pensoso. Lo ripenso co-raggioso, quasi impavido. Un cavaliere medioevale dentro lemura del castello di Novi. Che haamato, come noi tutti.

La sua grande fiducianei giovani sul lavoro

1958: Gianni (al centro) pronto per una “trasferta” con la Comollo Con la squadra dei giornalisti novesi (in basso a destra) A un dibattito del Pci: da sinistra dopo Lovelli, Pagella, Muliere

Un cavaliere medievale

MAURIZIO IAPPINI

«Ciao, io sono Bellasera»: Gianni, l’ho conosciuto così, lamano protesa e il sorriso aperto e spontaneo, sinonimo dipersona che si presenta al prossimo senza far pesare la suastoria personale ma con l’umiltà di chi si pone sullo stessopiano del suo interlocutore. Non poco per uno come lui, chein fatto di esperienza, competenza e “curriculum vitae”non conosceva eguali.Ma proprio questa era una delle sue doti migliori: nonvivere del proprio passato, ma sfruttare l’esperienza che lavita ti dà per metterla al servizio del futuro e in questoGianni è stato straordinario perché ha sempre affrontatoogni iniziativa, ogni avventura con la stessa filosofia e lostesso entusiasmo dello studente al primo giorno di scuolae mai con la sicumera che tanti hanno, forti del famoso “leinon sa chi sono io”. La sua voglia di imparare è statastraordinaria: ogni novità tecnologica a esempio(computer, internet o telefono cellulare) non lo spaventavama sapeva adattarla alle sue esigenze di vita, proprio comesi deve fare per migliorare la qualità della vita propria edegli altri. Nel lavoro poi ha sempre avuto fiducia neigiovani perché non li vedeva come ragazzini alle primearmi ma come persone da responsabilizzare, cui affidareruoli e compiti per farli crescere affiancandoli neiproblemi ma lasciando loro la libertà di scegliere e anchedi sbagliare. Lo ha fatto con tanti di noi che sul “suo”settimanale lo ricordiamo con le lacrime agli occhi: per luila fiducia era tutto, non contava la carta d’identità ma lacrescita professionale dei suoi ragazzi e per tutti hasempre avuto consigli da dare, solo se richiesti. PerchéGianni non si permetteva di spiegarti come funziona lavita, preferiva, senza mai dirlo o darlo a vedere, essere diesempio con fatti concreti. Da lui ho capito che le personenon vanno mai giudicate ma raccontate, che l’uguaglianzanon è un principio teorico ma un valore da dimostrare diavere recepito, che “dare è meglio di avere”. A suo modo,un maestro di vita. A leggere questo numero diventerebberosso per la sua “timidezza proverbiale” ma in cuor suosarebbe orgoglioso di essere ricordato in questo modo,l’unico che abbiamo per evitare di cadere nella retorica.

Quelle partite giocatesino all’ultimo minutoMASSIMO DELFINO

Un uomo passionale: metteva impegno ed emozioni inogni cosa che faceva. Così, a mio avviso, si potrebbesintetizzare la figura di Gianni Bellasera, che sapeva“giocare” fino all’ultimo minuto le partite, in ogni campoin cui scendeva. In primis c’era la politica: amava leschermaglie con gli avversari, era abile nella dialettica,sapeva polemizzare duramente, ma anche accettare lestoccate di chi non la pensava come lui. Erano quelli gli anni dell’alta politica, persino nellepiccole realtà locali: chi sedeva sui banchi del consigliocomunale aveva indubbie capacità, conoscenza e sensodella res publica ben superiori rispetto ai loro successori.Ci si sfidava su temi caldi, senza sconti ma senzaindossare il “paraocchi”, e Gianni a volte sapeva essere ilprimo critico di se stesso e dei suoi compagni di partito.Che Gianni Bellasera non avesse alcun tipo di pregiudiziolo conferma il suo “percorso” nello sport. Storicodirigente della Polisportiva Comollo, l’acerrima rivaledella novese, fu tra i fautori del “disgelo” fra le duesocietà e poi lui stesso finì a presiedere la societàbiancoceleste, con cui seppe togliersi più di unasoddisfazione.Infine il giornalismo, che lo aveva portato a dirigerevarie testate e a occuparsi di pubblicazioni periodiche diComuni della provincia, da Valenza a Castellazzo. Alsettimanale Novi tutto lo sport, furono lui e NazarenoFermi i primi a spiegarmi la regola delle “5 W”, cioè delledomande che un giornalista doveva porsi e porreall’interlocutore per approfondire una notizia e nonscriverla mai in modo superficiale. Apparentementerigido, duro e imperturbabile quando si era nella piccolaredazione di via Roma (nel palazzo del Centro Danza diRoberta Borello), oppure nella tipografia Arti Grafichequando si stampava il giornale a ore antelucane peressere in edicola il lunedì pomeriggio, sapeva sciogliersied essere amabile e sorridente non appena il lavoro eraterminato e si poteva “tirare il fiato”.Ciao Gianni, il tuo sorriso, la tua ironia e la dedizionenelle piccole e nelle grandi cose ci mancheranno.

I giorni di passionesui gradini degli stadiDAVIDE FARA

Difficile ricordare in poche righe Gianni Bellasera…l’unica cosa che posso fare è raccontare ciò che per meè stato Gianni. Ci siamo conosciuti 27 anni fa, iostudiavo ragioneria al collegio San Giorgio e lui stavarealizzando uno dei suoi tanti, tantissimi progettieditoriali di successo: I Biancorossi, un giornalinosportivo non con fini di lucro ma indispensabile perfinanziare l’attività della squadra di calcio della ComolloNovi.Aveva saputo che giocavo a basket e mi chiese se avevovoglia di contribuire alla riuscita della pubblicazionescrivendo articoli sui risultati della mia squadra.Partecipai con grande entusiasmo e iniziai così unpercorso di crescita con lui.Passò qualche anno e mi volle con lui a Novi tutto losport prima come articolista del basket della zona poicome membro della redazione. Non sapevo se da grande avrei fatto il giornalista masicuramente avevo in quel momento due dei maestrimigliori su piazza: Gianni Bellasera e Nazareno Fermi.Qualche anno dopo Gianni lascio il settimanale sportivoormai diventato una testata locale di primariaimportanza capace di competere con quotidiani ebisettimanali storicamente più celebri.Prima di lasciare però diede un’ultima testimonianza distima personale nei miei confronti… mi lasciò lacondirezione operativa del giornale in tandem conMassimo Delfino e la direzione responsabile di ValterGianneschi.Ci ritrovammo più tardi al novese e anche qui fu grandesintonia… Le nostre strade si incrociarono ancora in giro neiComuni con cui collaborava come editore o sugli spaltidegli stadi per la sua passione calcistica. Lo incontravo sempre con grande piacere e mentrescambiavamo anche solo quattro chiacchiere miaccorgevo di ascoltarlo in modo attento, interessato edentusiasta… con quello stesso stato d’animo con cui dabambino ascoltavo il maestro…

Ci mancheraidavveromoltissimoMARIO BALLOSTRO

Gianni era un amico, unamico fraterno. Ciconoscevamo da sempre.Insieme avevamofrequentato la redazionedel giornale: lui era unodei fondatori, ioraccoglievo lapubblicità. Avevamo lestesse tendenze in fattodi politica, masoprattutto negli ultimianni ci trovavamovolentieri ogni sabatomattina, oppure ladomenica, per prenderciun caffè insieme conaltri amici e perchiacchierare del più edel meno: ultimamentesi parlava soprattuttodei nostri acciacchi!Povero Gianni, quantasofferenza!Io lo rimpiangerò e loricorderò sempre comeun amico caro e sincero.

Ciao Gianni, mi mancherai, ci mancherai.

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primo piano 5ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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L’orazione funebredel Sindaco Lorenzo Robbiano

Caro Gianni,da quando sono stato eletto sindaco di questa città ho dovuto,purtroppo, parlare molte volte in occasioni come questa. Questavolta, però, è diversa dalle altre, per il legame che c’era tra noi, cheandava al di là della politica, delle questioni amministrative; sempli-cemente prendevamo un caffè, al solo scopo di stare un po’ insie-me, per chiacchierare.La tua passione per la politica era conosciuta a me, come a tanti,ma in questi giorni sfogliando l’albo degli amministratori del nostroComune, ho scoperto come la politica, la passione per l’attivitàamministrativa, ti era entrata nel sangue quando eri poco più di unragazzo.Nel 1961 eri già consigliere comunale di questa città che amaviprofondamente. Subentrasti a EugenioCalcagno, il primo sindaco di Novi eletto direttamente dal popolo,dopo la liberazione di Novi dal nazifascismo. Una bella responsabi-lità, sicuramente assunta con fierezza e serietà, ma anche con la ri-servatezza che ti contraddistingueva, quando non avevi nemmenocompiuto ventitré anni.Fino al 1970 sedesti tra i banchi del consiglio comunale di Novi dasemplice consigliere e solo nel 1972, dopo una “gavetta” decen-nale, gavetta necessaria a chiunque abbia voglia di fare l’assesso-re, entrasti a far parte della prima giunta di sinistra di Arquata Scri-via, formata da molti giovani con poca esperienza. Motivi di lavoroti avevano portato alla stazione ferroviaria di Arquata e il grandespirito di servizio, che ti ha sempre contraddistinto, ti fece assume-re quell’incarico anche se non era nella tua amata Novi.Un paio di giorni fa mi è stato raccontato che tu fosti in quellagiunta una guida, forte dell’esperienza che avevi fatto nel consigliocomunale della nostra città.Nel 1980 tornasti in consiglio comunale a Novi, ma prima, dal1975 al 1980 assumesti l’incarico di assessore all’Urbanistica, nel-la penultima giunta presieduta dall’indimenticato sindaco ArmandoPagella. Erano anni importanti per Novi. Furono gli anni in cui l’am-ministrazione comunale, attraverso il tuo ruolo di assessore, diedeun nuovo impulso alla questione edilizia.Ma furono anni in cui vennero investiti un miliardo e duecento mi-lioni di lire per opere sociali, in scuole, strade e per la coperturadefinitiva del Rio Gazzo. Ed è in quegli anni che, su iniziativa del nostro Comune, cominciaa prendere forma, tra i primi in Italia, il Consorzio di Bonifica delloScrivia per “liberare” il nostro torrente dall’inquinamento industrialee fognario.Ma soprattutto, come dicevamo, fu dato un grosso impulso, attra-verso gli atti amministrativi, all’edilizia residenziale pubblica e priva-ta. In particolare in G1 e G 2 l’Istituto Case Popolari e le Coopera-tive furono impegnate a costruire circa 150 alloggi per garantire, aprezzi contenuti, una casa ai lavoratori.Fu proprio durante il tuo mandato da assessore che fu avviata ladiscussione che portò alla votazione di un documento condivisoda tutte le forze politiche, che partendo dallo stato di degrado delcentro storico, propose la realizzazione di un “significativo e speci-fico piano di recupero del nostro centro storico” e che, possiamodire, fu la pietra miliare che accompagnò l’azione amministrativaper tanti anni, fino ai giorni nostri. In un’epoca in cui in città, più dicentro storico si parlava di vecchio centro. Fu sempre in quegli anni che, superando non poche difficoltà, l’am-ministrazione coinvolse gli artigiani nella realizzazione della zonaCipian, con l’insediamento di ben 37 aziende artigiane, in una si-tuazione in cui, già se ne sentivano le prime avvisaglie, sarebbe ar-rivata di lì a poco una crisi economica che falcidiò non pocheaziende in città e nel territorio. Credo di poter dire che una delle tue grandi delusioni sia stataquella di vedere, nel 1985, nascere una giunta di pentapartito nellanostra città, interrompendo il ciclo virtuoso delle giunte di sinistra aNovi. Fu la prima volta che entravo in Consiglio comunale, nelgruppo consigliare del Pci… Ero, all’epoca, uno dei “giovani” eavevo molto da imparare da quelli come te, anche perché tu avevivoglia di insegnare.Poi dal 1990 al 1995 fosti eletto in consiglio provinciale, ma eranogià gli anni, in cui il tuo Pci non c’era più. C’era il Pds e forse cistavi un po’ stretto, ma come era nel tuo modo di essere non l’haimanifestato pubblicamente, hai portato a termine il tuo mandato epoi non ti sei più impegnato in prima persona, anche se la politicache ti era entrata nel sangue, poco più che ventenne, non l’hai maiabbandonata, ne parlavi, ti appassionava ancora.E quelli come me che, a volte, si trovavano in prima linea, sapeva-no che tu, in maniera defilata come sempre, c’eri, eccome se c’eri. Non dimenticherò mai quanto mi hai scritto dopo la mia prima ele-zione a sindaco.Sei stato dirigente di Partito, segretario anche della Camera delLavoro di Novi, altri meglio di me potranno parlare di questo tuoimpegno che ho conosciuto marginalmente.Credo di poter parlare invece della tua attività di giornalista, seistato fondatore del novese, insieme a pochi altri pionieri, propriocinquant’anni fa, avevi 26 anni. Un giornale che è cresciuto neltempo e che ha formato tanti dirigenti del Pci e anche tanti giorna-listi. Erano i tempi in cui non si facevano i giornali “urlati”, che nonsi facevano i titoloni pur di vendere una copia in più. Erano i tempiin cui prima di scrivere una notizia si verificavano tutte le fonti; tem-pi in cui se il giornale prendeva una querela era un dramma, noncome oggi che prendere una querela (e poi anche essere condan-nati) è motivo di vanto. Quanto inchiostro hai consumato. Quanterighe hai scritto, anche per la tua grande intuizione di fare un gior-nale tutto sportivo: Novi tutto lo sport, che ebbe un buon succes-so.Ora siamo qui per salutarti per l’ultima volta, ci sono tutti i tuoi vec-chi compagni di Partito, i compagni della Camera del Lavoro, i ra-gazzi del novese e c’è l’Unione Sportiva novese di cui sei statopresidente per due stagioni calcistiche, e tante, tante altre personeche ti hanno stimato come politico, amministratore, giornalista,sportivo e anche imprenditore.Ciao Gianni,era bello parlare con te.era bello chiacchierare e discutere con te, sempre in maniera pa-cata com’era nel tuo modo di essere.Era bello ascoltare i tuoi consigli, le tue considerazioni.Era bello stare con te, caro amico e compagno.Ciao Gianni

Gianni Bellasera, sportivo a tutto ton-do. Per lo sport Gianni infatti ha sem-pre avuto una passione viscerale, alpunto da farne in certi momenti dellasua vita un lavoro. Ma Bellasera ingioventù era stato uno sportivo vero,prima di tutto da atleta della Forza &Virtù (la seguiva da lontano ma ne eraancora “innamorato”) e della Novesedove si vantava di avere giocato nellegiovanili da ragazzo. Quella passionegli è rimasta nel corso di tutta la vitama per lui lo sport era quello della suacittà perché, da persona innamoratadella sua Novi, cercava sempre (in po-litica o nel giornalismo) di sapere co-gliere gli aspetti migliori di una so-cietà sportiva cittadina e non sempresi riferiva ai risultati sportivi. Neglianni Ottanta era stato fra i più convin-ti dirigenti della Comollo Novi e giàallora, in controtendenza rispetto allemaggioranze che guidavano Comollo eNovese, si batteva per la creazione diun’unica squadra di calcio cittadina,convinto com’era che l’unione fa laforza e che le diversità devono accre-scere gli uomini non dividerli.Nella mitica Comollo Novi di queglianni si inventò dal nulla un giornalinosportivo (Notes – I Biancorossi) chequindicinalmente era distribuito gra-tuitamente allo stadio in concomitanzacon le partite della seconda squadra diNovi. Anche in questo però il suo ruo-lo di giornalista prevaleva su quello ditifoso perché la testata era originale enon conformista, ricca di spunti e,qualche volta, di critica costruttiva.Per lui non era una novità perchéqualche stagione addietro aveva pro-vato un esperimento simile alla Nove-se ma di quell’esperienza non parlavavolentieri, perché degli attriti coi sin-goli preferiva non far riemergere nul-la, come se volesse riporli in un ipote-tico cassetto della memoria e buttarnevia la chiave.Per la Novese però aveva messo daparte orgoglio e rabbia per contribui-re in prima persona, da dietro le quin-te perché lui era “uomo del fare” enon dell’apparire, alla realizzazioneeditoriale di un piccolo capolavoroquale Us Novese, una città una squa-dra (testo per i settant’anni del clubche per stile, grafica e contenuti rima-ne ancora oggi moderno e attuale, co-

me molti dei lavori editoriali di Gian-ni). Forse proprio l’esperienza giorna-listica con la Comollo lo spinse a crea-re dal nulla un settimanale, Novi tuttolo sport che il lunedì mattina offriva aqualche migliaio di lettori tutta la cro-naca sportiva del weekend: una robada nulla nei giorni di internet e del-l’informatica ma un’impresa titanica eromanzesca se creata e realizzata ne-gli anni Ottanta quando si scriveva amacchina e si telefonava per avere ri-sultati, tabellini e cronaca. In quel set-timanale sono nate e cresciute giorna-listicamente parlando tante penne lo-cali e tutte al nome Bellasera unisconoil ricordo di una persona schietta maleale capace di dare tanto. Sempre at-tento alle vicende dello sport cittadi-no, Gianni balzò, suo malgrado, aglionori della cronaca sportiva a iniziosecondo millennio quando venne no-minato presidente della novese nelbiennio 2001-2003. Per lui, novese pu-rosangue, tifoso della Novese da unavita (commovente il suo ricordo di co-me si avvicinò ai colori biancocelestinel libro Novantese per i novant’annidella squadra) essere chiamato a pre-siede uno dei più importanti club cit-tadini fu motivo di vanto e seppe af-frontare il ruolo con l’entusiasmo diun neofita che crede in quello che fa.Se ne andò in punta di piedi, forse di-spiaciuto nell’animo per il modo concui fu messo alla porta, ma ancora una

volta, per la sua rigida formazionemorale “tipicamente piemontese”,evitò ogni polemica pubblica e privataal punto che quando gli domandaviqualche aneddoto sulla vicende, dive-niva serio e con gentilezza, ti invitataa cambiare discorso, segno che le feri-te dell’anima sono quelle più dure a ci-catrizzarsi. Nello sport Gianni ha sem-pre usato i principi che aveva nella vi-ta e la vicenda Aquanera ne è l’emble-ma: quando l’allora team di Basaluzzovenne promosso in serie D e chiese uf-ficialmente di essere ospitato al Gi-rardengo, mentre sui media divampa-va la polemica e in tanti, in città, era-no restii a lasciare l’impianto cittadinoa un club di un paese limitrofo, nonesitò un attimo a prendere carta epenna e a schierarsi contro ogni for-ma di discriminazione che per lui eraanche quella di negare a una squadradi calcio il diritto a usufruire uno sta-dio non suo. Un esempio, uno dei tantiche per il “mio” Gianni, la vita e i suoivalori sono un unicum in cui i principidi fondo non vanno barattati con nulla.Anche nello sport. (M.I.)

Ci scusiamo con tutti coloro - esono tanti - che non vedonocomparire in queste pagine i loroscritti: saranno pubblicati laprossima settimana.

Sportivo vero

I tanti graziedi OvadaDIEGO CARTASEGNA

È difficile per noi della redazione di Ovadadimenticare Gianni Bellasera. La nascitadell’ovadese infatti è strettamente legata alui. Fu proprio Gianni, nell’autunno del1997, a guidare la prima fase del “rodag-gio” e a creare le condizioni per il nostrodecollo nell’anno successivo. Chi scrivequeste righe rimase impressionato dal suoentusiasmo, dalla sua disponibilità, dal suospirito innovatore. Era un uomo, pur deci-samente “novese”, che evidentemente sa-peva guardare ben oltre i confini della suacittà e che sapeva ben interpretare l’evolu-zione in atto nel campo della comunicazio-ne. E dire che, nel 1963, era stato uno deifondatori del novese, un settimanale, inquegli anni, con connotazioni ben nette dalpunto di vista politico. Quello che colpìmaggiormente gli ovadesi che lo conobbe-ro nel 1997 fu però di segno totalmente op-posto. Fece subito capire che la nuova te-stata nasceva in clima diverso, con spazidi manovra ben più ampi. Per questo laneonata redazione dell’ovadese si lanciòcon passione in quella avventura, sicura-mente contagiata dall’entusiasmo cheGianni trasmetteva. E così cominciò la vi-cenda del settimanale targato Ovada, natoda una costola del novese; e Gianni Bella-sera contribuì in modo decisivo a far sìche il “parto” si concludesse felicemente.Ed ora che non c’è più, qui a Ovada, ci sen-tiamo un po’ orfani, specie i redattori piùanziani che ricordano con rimpianto quel-l’esperienza di quindici anni fa.

Il giornale rinnovatocon il suo fondatoreANDREA VIGNOLI

All’inizio degli anni Novantafacevo parte di un bel gruppo digiovani che scrivevano conpassione sul novese allora direttoda Lorenzo Robbiano. Ogni giornodedicavamo tempo a buttare giùidee – quasi tutte irrealizzabili –per rendere più moderno ilgiornale. Un bel giorno il direttorepropose di andare a confrontarcicon un esperto, tal GianniBellasera (che conoscevo solo dinome) per raccontargli le nostreidee e sentire le sue. Rimasiperplesso: come era possibilerinnovare un giornale parlandocon chi lo aveva fondato decenniprima?Andai quindi a quello che sarebbestato il mio primo incontro conGianni abbastanza prevenuto, erimasi completamente spiazzato:mi ritrovai davanti un giovane –perché l’età è un fatto anagrafico,ma la giovinezza è un fattopersonale – che era ancora piùcarico di idee di me, di noi.Restammo affascinati dalle ideeche quel “ragazzo” aveva in testa,dalla sua capacità di immaginare ilfuturo senza schemi e preconcetti.Alla fine dell’incontro, il giovanerivoluzionario era lui…Ritrovai Gianni una decina di annidopo, agli albori della storia di

Novionline. Avevo appena fondatoquello che era il primo quotidianoonline della nostra città, e avevo intasca un mucchio di lettori e nullapiù. Novionline era un’entitàvirtuale con alla sua base quasinulla di concreto: non avevaneppure una sede seria.Tra le tante persone che cercai dicoinvolgere nel mio progetto,trovai poca considerazione. Perfortuna ritrovai sulla mia stradaGianni. Questo giovanotto cheaveva preso la tessera deigiornalisti quarant’anni primacomprese a fondo l’importanza diquesto nuovo modo di fareinformazione, e offrì a Novionlineun posto dove lavorare: unascrivania, una sedia, unaconnessione a internet. Insomma,tutto ciò di cui avevamo bisogno.Grazie a lui Novionlinemise stabiliradici. Quando cominciò la miaesperienza in consiglio comunale,Gianni fu per me una preziosafonte di consigli e di idee. Ancora una volta la sua modernitàfu il segno distintivo delle sue idee.Nelle varie battaglie congressualiche ci sono state in questi anni, io eGianni non siamo mai stati dallastessa parte ma le discussioni piùbelle sul futuro della politica, dellanazione e della nostra cara Novi leho fatte con lui.Grazie di tutto, Gianni.

Page 6: IL NOVESE n. 5 del 7 febbraio 2013

ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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Giampiero Carbone

Spesso i rapporti tra vicini dicasa, tra parenti o addiritturatra marito e moglie si fanno te-si, fino ad arrivare in tribuna-le.È quello che è successo adesempio a Arquata Scrivia, do-ve una lite fra vicini sfociata inuna serie atti violenti ha causa-to una condanna a 10 mesi emille euro di multa (pena so-spesa) per Carlo Ettore Caffa-ri, 79 anni, residente a Milanoma proprietario di un’abitazio-ne in borgata Costa, a Rigoro-so.Il giudice del tribunale di Novilo ha ritenuto colpevole deireati a lui addebitati per avere,secondo l’accusa, tentato di av-velenare due cani, esploso col-pi di arma da fuoco versoun’abitazione e detenuto ille-galmente due fucili.Parti offese del processo le vi-cine di case dell’imputato, lesorelle Isabella e Cristina Maz-zarello e la madre Chiara Mar-cantoni, difese dall’avvocatoLorenzo Repetti di Alessan-dria. I fatti risalgono al 2007:Caffari, difeso dall’avvocatoLeccisi di Milano, da anni fre-quentava la borgata della ValleScrivia soprattutto in primave-ra e in estate. I rapporti con levicine si sono rivelati difficol-tosi e sono sfociati, secondo ledenunce presentate dalla fami-glia Mazzarello e poi secondola Procura della Repubblica,negli episodi contestati a Caf-

fari, ex operatore televisivo agrande livelli.L’uomo è stato inoltre condan-nato al pagamento di una prov-visionale di 1.500 euro alle par-ti offese e al loro risarcimentoin sede civile. Dovrà pagareanche le spese legali.«Siano prodotte le cartelle cli-niche della mia cliente»: lo hachiesto invece l’avvocato Eli-sabetta Camagna di Alessan-dria, al giudice del tribunale diNovi Ligure, a nome della suaassistita, Cinzia Arena, di Poz-zolo Formigaro, a processo perstalking e già imputata in altri

procedimenti per molestie, in-giurie, minaccia e imbratta-mento nei confronti dei fami-liari.Nell’udienza di ieri l’ex marito,Antonio Dulac Capet, ha rac-contato di telefonate ed smscontinui sul cellulare, nonchéchiamate telefoniche anche sulposto di lavoro, tanto da dovercambiare impiego due voltetra il 2006 e il 2010. «Ho subìto– ha detto – anche la rotturadei vetri di casa, per tre voltemi ha tagliato le gomme dellamacchina, ha scritto sui muridella mia abitazione e sono sta-

to graffiato da lei». L’uomo hapoi spiegato di aver tentato diritirare la querela nei confron-ti della Arena ma che il questo-re di Alessandria, data la moledi episodi addebitati alla don-na, ha respinto la richiesta. Ilpadre dell’uomo, un suo vicinodi casa e un carabiniere di Poz-zolo hanno confermato il rac-conto.L’avvocato difensore della don-na, affetta da diversi problemidi salute, ha anche evidenziatodi non aver mai potuto prende-re contatto con la cliente.

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LA STORIA • La sentenza per un episodio avvenuto a Rigoroso, frazione di Arquata

Lite tra vicini: dieci mesiUna donna di Pozzolo a processo per stalking contro l’ex marito

inbreveVIGNOLE

Abuso edilizio in tribunaleAbuso edilizio è il reato di cui de-ve rispondere il presidente dellaConfartigianato di Novi Ligure,Antonio Grasso, residente a Vi-gnole Borbera, insieme al nipoteMario Grasso e a Adriana Repet-ti. I tre, in concorso, quali com-proprietari di un’area agricola inlocalità Morasca, a Vignole,avrebbero creato, senza autoriz-zazione un cantiere eseguendoopere di trasformazione urbani-stica per adattare la superficie aun impiego diverso da quelloprevisto dal piano regolatore ecreando depositi di materiali an-ch’essi non autorizzati, come so-stiene l’accusa. Nell’udienza diieri, ascoltato, tra gli altri, il capodell’ufficio tecnico del Comunedi Vignole Sara Ottonello: «Nelsopralluogo effettuato nel set-tembre del 2010 scoperti cumulidi ghiaia e massi, pezzi ferro, tu-bazioni, un vaglio e un container.Mentre nella parte di proprietàdel demanio, vicino al Borbera,l’autorizzazione al deposito dellaghiaia esisteva, per l’area privataproprietà di Grasso non era pos-sibile un deposito continuativo dimateriale prelevato dal torrentené di altro visto che i permessi,anche paesaggistici, erano sca-duti da tempo. In quella situazio-ne – ha proseguito il tecnico –sarebbe stata necessaria una va-riante al prg per rendere l’areaproduttiva e non più agricola».Ottonello e altri testi hanno con-fermato che, come emerso da unaltro sopralluogo effettuato l’an-no dopo, parte dei materiali erastata rimossa. Grasso è difesodall’avvocato Conti di Casale.(G.C.)

Guai giudiziari

In aula rapporti fra vicini e fra marito

e moglie

I carabinieri indagano sull’incendio divam-pato nella notte tra domenica e lunedì neldeposito di mobili di Basaluzzo, di cui sipresume la matrice dolosa. Verso le 21.30gli abitanti di via Novi e alcuni automobili-sti di passaggio, erano stati attirati da unafitta coltre di fumo che si levava dal capan-none di proprietà di Ernesto Repetto, doveera stato depositato in precedenza materia-le del noto store “Sognando l’Oriente”, chesorge a poca distanza, lungo la strada pro-vinciale Novi-Ovada. Sul posto si è recatauna squadra dei vigili del fuoco di Novi cheè rimasta impegnata per oltre 3 ore di lavo-ro incessante. Soltanto dopo la mezzanottel’incendio è stato domato, ma non è statopossibile salvare neppure una piccola partedel materiale stoccato. In prevalenza si trat-ta mobili orientali fabbricati in tek, suppel-lettili e pavimentazioni, sempre in legnoesotico. I vigili del fuoco nutrono pochi dub-bi: l’incendio del capannone di circa 200 me-tri quadrati di superficie, sarebbe verosi-milmente stato appiccato da mano ignota.Con molta probabilità, un atto teppistico.

Anche dopo lo spegnimento delle fiamme, ivigili del fuoco hanno vigilato affinché nonsi verificassero recrudescenze della combu-stione, mettendo completamente in sicurez-za l’area. Notevoli anche i danni subiti dallastruttura. Appare difficile, al momento,quantificare il danno che comunque è assaiingente, considerata la qualità dei mobili edell’altro materiale presente. Il centro “So-gnando l’Oriente” di Basaluzzo è uno deipunti di riferimento per gli appassionatidell’arredamento etnico. (G.F.)

BASALUZZO • Nella notte fra domenica e lunedì

Nel deposito di mobiliun incendio doloso?

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Definirli “potenziali esodati” sem-bra tutt’altro che sbagliato. Soltantopochi anni fa pensare che un dipen-dente di una Comunità montana po-tesse rischiare il posto sembravaun’eresia: un impiego in un entepubblico era una garanzia a tutti glieffetti. Oggi, a suon di tagli dalla Regione edallo Stato, chi lavora nei due entimontani alessandrini, la Terre delGiarolo (con sedi a Cantalupo Ligu-re e San Sebastiano Curone) e la Ap-pennino Aleramico Obertengo (Bo-sio e Ponzone), non sa cosa succede-rà domani. O meglio: dopo il 31 mar-zo, giorno in cui i due enti cesseran-no di esistere. Al posto degli ammi-nistratori in carica dal 2010 arrive-ranno i commissari, con il compitodi liquidare i due enti, sfaldati inUnioni montane e semplici conven-zioni tra i Comuni.Nella Terre del Giarolo i lavoratoridipendenti a tempo indeterminatosono una ventina, oltre al personaleprestato dai Comuni e pagato dallaComunità montana, come i vigili.Secondo i sindacati, sul loro futuronon dovrebbero esserci incertezze,

legge regionale alla mano. «Chi la-vora attualmente nelle Comunitàmontana – dice sicuro GianmarioBadino della Fp-Cisl di Alessandria– sarà assorbito dalle Unioni monta-ne che sostituiranno gli enti attuali.I dipendenti, è scritto nella legge re-gionale, seguiranno le funzioni dicui si sono occupati finora. Non hasenso parlare di Unioni leggere,cioè con pochi dipendenti. Tutti i Co-muni aderenti devono parteciparealle spese delle funzioni previsteper legge, non possono non pagare.I soldi per pagare gli stipendi? LeUnioni montane non devono rispet-tare il patto di stabilità e avrannoper un certo numero di anni contri-buiti dalla Regione per pagare glistipendi e per riuscire quindi a man-tenere i servizi per i cittadini finoragarantiti dalle Comunità montane.Non vale – conclude il sindacalista –sostenere che adesso il personale èin esubero ora che questi enti devo-no chiudere».Per il sindaco di Vignole, GiuseppeTeti, la situazione è molto diversa:«I sindacati dicono che l’Unionemontana assumerà tutto il persona-

le della Terre del Giarolo? Stabilitoche dobbiamo capire chi farà partedel nuovo ente, non c’è nulla di auto-matico anche perché non abbiamoalcuna garanzia sui soldi. Voglio ca-pire quanti interessi avremo da pa-gare, per esempio, a causa delle an-ticipazioni di cassa di cui ha usu-fruito finora la Terre del Giarolo peril pagamento degli stipendi. DallaRegione non c’è alcuno stanziamen-to per le Unioni. La domanda è: chipagherà il personale? I Comuni nonhanno fondi. Per l’Unione servirà dicerto un segretario, un revisore eun dipendente amministrativo, poisi dovrà stabilire quanti vigili in ba-se al numero di Comuni aderenti.Non sappiamo dove prenderemo isoldi, questa è la realtà».Franco Bisignano, prima di esserevicesindaco di Arquata, è dipenden-te della Appennino Aleramico Ober-tengo nella sede di Bosio. Qui lavo-rano in quattro, ma a Ponzone ci so-no circa altre venti persone. «L’uni-ca certezza – racconta – è che il 31marzo chiudiamo bottega. Sul no-stro futuro non sappiamo nulla, nes-suno ci ha dato informazioni. I Co-

muni sono andati in ordine sparso,creando numerose convenzioni manon hanno di certo i soldi per assu-merci, nonostante la Regione abbiaassicurato loro il 47% degli stipendiper i prossimi dieci anni. C’è ancheun’altra possibilità: la legge regio-nale ci dà la priorità nei posti lavoroin Regione o negli enti strumentaliregionali, come i Parchi, che even-tualmente si creeranno ma non cisono garanzie nell’immediato».Non è finita: da qui a marzo non so-no sicuri neppure gli stipendi, alme-no nella Terre del Giarolo. L’allarmeera stato lanciato nelle settimanescorse dal presidente Vincenzo Ca-prile con due lettere scritte, tra glialtri, alla Regione e al Prefetto. «Il28 gennaio scorso – dice ancoraGianmario Badino della Fp-Cisl – isoldi sono arrivati regolarmente aidipendenti di Cantalupo e San Seba-stiano. Ora però la liquidità dell’en-te, a quanto ci risulta, è allo zero,per cui il problema si sposterà sullostipendio di febbraio, quindi fraventi giorni. Per Bosio e Ponzone, almomento, nessuna segnalazione intal senso». (G.C.)

IL CASO • Rischiano il posto molti dipendenti delle comunità montane alessandrine

Il giallo dei nuovi potenziali esodati

La metallurgia nel novese versa in un momento di gravi difficoltà: aziende piccole e grandi

La crisi non vuol fermarsi

Gino Fortunato

La crisi che investe la me-tallurgia nel novese. Oltrealle piccole aziende che inpassato hanno chiuso i bat-tenti, tra cu la Novi Lamie-re, adesso stanno attraver-sando gravi difficoltà an-che i grandi complessi co-me l’Ilva di Novi, la Kme diSerravalle, la Marcegagliadi Pozzolo e l’Oda di Arqua-ta.Nei giorni scorsi per laKme si è svolto alla Confin-dustria di Firenze un incon-tro tra l’azienda e i sinda-cati per discutere ancoradel piano esuberi del Grup-po, giudicato però “interlo-cutorio” da entrambe leparti. «Abbiamo ancora 75giorni per discuterne – di-cono dalla Rsu di fabbrica– L’azienda ha fatto partirela procedura di mobilità (li-cenziamenti) per 95 perso-ne solo a Serravalle, (275sul Gruppo). Novità positi-va: hanno accettato di rive-dere il loro piano industria-le e la chiusura del fornoAsarco di Fornaci di Barga.

Aspettiamo ora il 7 marzol’incontro con il coordina-mento nazionale».Novità non belle anche dal-la Marcegaglia. «Sono ter-minate le prime 13 settima-ne di cassa integrazione or-dinaria – spiegano i segre-tari provinciali di Fiom eFim, Mirko Oliaro e Anto-nio Bordon – Dopo l’incon-tro di stamattina [ieri; ndr]sono state prospettate altre13 settimane di cassa inte-grazione solo per il settoretubi d’acciaio, a causa diuna contrazione dei volumiproduttivi. Nei prossimi 23mesi si prospetta un’inci-denza maggiore dell’am-mortizzatore sociale. Quin-di due giorni di lavoro allasettimana oppure addirittu-ra uno solo, rispetto ai 3-4di prima. La nostra preoc-cupazione, in parte nonsmentita dall’azienda, è checi sia un disimpegno daparte della Marcegagliaper lo stabilimento di Poz-zolo. Delle cinque linee ditubi presenti a Pozzolo, tresono vetuste. Ne rimarreb-bero due acquistate da po-

co dall’azienda. Essendoquindi le più nuove, temia-mo che la proprietà vogliaspostare le produzioni nellostabilimento di Gazoldo de-gli Ippoliti. In termini oc-cupazionali si parla di unacinquantina di persone cheproseguiranno la cassa in-tegrazione».Il prossimo incontro trasindacati e azienda è previ-sto il 28 febbraio, mentredopodomani si svolgeràun’assemblea di fabbrica. Isindacati chiedono preciserisposte sull’ipotesi di de-

centramento produttivodella Marcegaglia.Per quanto riguarda l’Ilva,la sensazione dei sindacati,visto l’arrivo continuo disette treni di coils al giornoper Novi, è che la dirigenzavoglia centrare la produ-zione sugli stabilimenti delNord, ma per adesso soloNovi ne beneficia, grazie alnuovissimo impianto di zin-catura a freddo. Solo per Novi (considerato

un valore aggiuntivo), adifferenza degli altri stabi-limenti italiani, non si parlaancora di cassa integrazio-ne. Infine, per l’Oda, l’attivitàè completamente ferma e icirca trenta dipendenti so-no in cassa integrazione edomani c’è l’incontro inPrefettura richiesto daisindacati, per conoscere leintenzioni della proprietàsul futuro dell’azienda.

Blocco stradale alla Kme

«Punto primo: lottare con tutte le forze per evitare che sianospostate le linee all’estero e poi fermare o quantomeno argi-nare al massimo la mobilità imposta dal Gruppo». Ieri i lavo-ratori della Kme hanno utilizzato le prime quattro delle 16ore di sciopero previste per febbraio, fermando i mezzi inentrata, attuando il blocco stradale della strada provincialedalle 9 alle 11, manifestando in corteo nel pomeriggio, sinoalla rotatoria per Serravalle, sulla medesima direttrice. Il“conto alla rovescia” è iniziato: ancora 75 giorni e poi po-trebbero partire le 95 lettere di licenziamento, indicate dal-l’azienda per l’insediamento di Serravalle, mentre in totale gliesuberi del gruppo sarebbero 275. «Fino al 19 aprile si do-vranno trovare soluzioni confacenti a salvare il posto di lavo-ro – ha detto ieri mattina parlando ai lavoratori, Angelo Pa-ternò della Fiom-Cgil – In questo ci aspettiamo in tempi bre-vi interventi da parte delle istituzioni, poiché i sindaci di ovi edi Serravalle ci avevano assicurato di voler organizzare con-sigli comunali aperti, dedicati alla difficile situazione delle in-dustrie nel novese. Per adesso si sono mossi in pochi, adeccezione dell’onorevole Mario Lovelli che anche oggi è sta-to con noi per ascoltare le nostre ragioni e per manifestare».E Lovelli ha confermato che c’è l’impegno con i Comuni diNovi e Serravalle per una mobilitazione per salvaguardarel’occupazione nel novese: no ai licenziamenti, sì ai contrattidi solidarietà.Dall’azienda si dicono disposti a rivedere parzialmente il pia-no di ristrutturazione, in particolare il punto più volte conte-stato dai sindacati: la possibile chiusura del forno “Asarco”di Fornaci di Barga, che provvede all’approvvigionamento dimateriale anche per Serravalle.«Accogliamo questa prima apertura da parte dell’aziendacon una certa soddisfazione – prosegue Paternò – ma noncapiamo il perché, in maniera unilaterale, abbia avviato laprocedura di mobilità. I tempi ormai sono dettati. Dopo il 19aprile molta gente potrebbe essere mandata a casa e per-tanto non basterà cercare di limitare il numero degli esuberi,soltanto impedendo il trasferimento delle linee produttive inGermania, ma è necessario l’intervento della politica. Nonsiamo sordi alle difficoltà del momento. I lavoratori hannocapito perfettamente quale sia il vero problema e sono viciniai sindacati. Porteremo loro risposte e ci impegneremo conle istituzioni a trovare opportunità di lavoro per smaltire gliesuberi». (G.F.)

lapro

test

a

Le elezioni per il rinnovodell’amministrazione co-munale novese si avvicina-no a grandi passi e giàspuntano i primi candida-ti. Dopo Avanti Novi, lanuova compagine che na-sce dalle ceneri del centro-destra cittadino e che hafatto sapere che sceglieràil proprio sindaco con leprimarie, scende in campol’unto dal Signore, tal Ro-berto Santoro, pasticcierenonché pastore della chie-sa novese fondata da San-toro stesso in Corso Ma-renco.La nuova chiesa si era an-nunciata attraverso un co-municato stampa in cuiannunciava la venuta, dàlì a poco, di Gesù Cristo al-lo scopo di «distruggerechiunque non ha credutoin lui, ma salverà coloroche hanno creduto e si sa-ranno battezzati da adulticredendo nel nome di GesùCristo il Signore».La Chiesa di Santoro, cheha sede dietro i porticivecchi dove un tempoc’erano i bagni pubblici,non naviga in buone ac-que: l’affitto è alto e i fede-li sono pochi e forse pocogenerosi, nonostante il fat-to che, come ha dichiaratoSantoro alla stampa, ognifedele abbia ricevuto il suopersonale miracolo.La nuova chiesa, sottoli-nea Santoro, non gode dipubbliche sovvenzioni (cimancherebbe, penseràqualche lettore mangia-preti e annessi) e ancheper questo naviga in catti-ve acque economiche.Nel 2010 “Striscia la noti-zia” aveva dedicato un ser-vizio a questa nuova chie-sa, che non esiste solo aNovi ma è diffusa in Italiae Sud America. Nella tra-smissione, realizzata at-traverso filmati ripresi datelecamere nascoste, Vale-rio Staffelli svelava come ipastori della chiesa “GesùCristo è il Signore” pro-mettessero guarigioni damali incurabili dietro do-nazione di cospicue som-me di denaro. Anche lachiesa di Novi ricevette lavisita di Capitan Ventosa.La scorsa settimana San-toro ha dichiarato allastampa che per le prossi-me elezioni amministrati-ve la sua chiesa presente-rà una lista civica con unprogramma credibile e inlinea con la società attua-le, basato sui Vangeli. Cer-to è che se Santoro godedavvero dell’appoggio diDio, che per definizione èonnipotente, egli sarà qua-si sicuramente il nuovosindaco della nostra città.Intanto viste le scarse do-nazioni e l’assenza di sus-sidi pubblici, la chiesa dicorso Marenco ha chiusonei giorni scorsi, per trafe-rirsi nella nuova sede del-l’Ovo Center messa a di-sposizione da Marco Bar-bagelata.

L’unto dal Signoredi Arturo Pirofilo

lazampata

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Gino Fortunato

Non c’è stata nel 2012 a Novicome molti temevano, la cadu-ta delle attività commerciali. Idati forniti dall’ufficio Com-mercio indicano infatti che ri-spetto al 2011, hanno definiti-vamente abbassato le serran-de soltanto 10 attività perquanto riguarda i piccoli eser-cizi, sia nel settore alimentareche di altri generi, compresi inegozi misti con superficie divendita non superiore ai 250metri quadrati. Al 31 dicem-bre 2012 queste tipologie diesercizio erano 539, contro le549 dell’anno precedente.I grandi esercizi, sino a 2 mila500 metri quadri, tengono so-stanzialmente il mercato: 27nel 2012 e 28 nel 2011, mentresi registra un lieve incrementodei locali pubblici (bar, risto-ranti, stazioni di servizio, al-berghi e così via) che da 180sono saliti a 182. Quest’ultimodato si proietta verso la politi-ca rivolta a un’immagine turi-stica della città che mantienebuoni livelli.«Pur in un momento molto dif-ficile, il commercio a Novirappresenta ancora un volanopositivo per la nostra econo-mia – sostiene l’assessore alCommercio, Paolo Parodi –poiché rispetto ad altri centridella provincia, come abbiamoproprio recentemente appresodalla stampa, Novi rappresen-ta ancora una roccaforte soli-da, ripeto, sempre tra mille

difficoltà determinate dal cli-ma di recessione generale. Idati sono tutto sommato anco-ra positivi, ma senza dimenti-care coloro che purtroppo han-no dovuto chiudere, ciò non ciinduce ad abbassare la guar-dia ma, al contrario, a tenerealta l’attenzione sulle esigenzedel consumatore, dei turisti esoprattutto degli esercenti».«In termini numerici la cittàha tenuto e questo è un datoreale – commenta il presidentedell’Ascom, Massimo Merlano– ma parte del merito andreb-be attribuito al lavoro svoltodalla nostra associazione e dal

consorzio “Cuore di Novi”, perdare valore al commercio. Maal di là dei numeri, dal puntodi vista del giro d’affari gene-rale anche Novi ha risentitosia pur in misura minore dellariduzione dei consumi. Il 2013è partito meglio perché il pe-riodo dei saldi rispetto alloscorso anno sta viaggiando be-ne, anche se si vende sottoco-sto».«Adesso dobbiamo cercare diorganizzare con l’amministra-zione comunale un’operazionenon solo di tenuta delle attivi-tà, ma anche di rilancio dellacittà. In questi ultimi due anni

abbiamo perso troppo temposu iniziative sporadiche chenon hanno lasciato alcun segnobenefico. Il primo punto è il maquillagecittadino, come suggeriscono idati di ritorno del turismostraniero, per presentare unacittà più ordinata e pulita chedeve essere ricordata per i pa-lazzi dipinti e non per i selciatidivelti. La seconda cosa è ag-giungere agli eventi di qualitàcome il mercato del giovedì eNovantico, altre iniziative diappeal che riportino Novi co-me era fino a 5-6 anni fa», con-clude Merlano.

LA TENDENZA • I dati dell’Ufficio Comunale si riferiscono all’anno appena finito

E il commercio non crollaRispetto al 2011 hanno chiuso le saracinesche “solamente” dieci negozi

inbreveL’INTERPELLANZA

“Parco giochi,niente recinto”

«In seguito adalcune segnala-zioni degli abi-tanti del quartie-re G3 – i qualilamentavano lamancanza di re-cinzione del par-co giochi fre-

quentato da parecchi bambini eadiacente ad una strada pubbli-ca particolarmente trafficata – loscorso 15 maggio avevo presen-tato una mozione che impegnavail sindaco e l’assessore compe-tente ad adoperarsi affinché ilparco in questione venisse ade-guatamente recintato con mate-riali idonei, al fine di garantire lasicurezza e l’incolumità dei bam-bini che utilizzano la struttura ri-creativa». Con queste parole ilconsigliere novese FrancescoSofio [nella foto] ha deciso dipresentare un’interpellanza perconoscere le ragioni della man-cata realizzazione dell’interventoche era stato richiesto da unaprecedente mozione.«Il 18 giugno la mozione era sta-ta approvata con voto unanimedel consiglio comunale, ma adoggi – nonostante siano passatidiversi mesi – la recinzione non èancora stata realizzata. E le ri-chieste degli abitanti sono sem-pre più continue, vista l’importan-za dell’intervento. Per questochiedo all’amministrazione comu-nale di relazionare in merito all’at-tuazione della mozione approvatadefinendone i tempi entro e nonoltre i quali la recinzione del par-co adiacente a piazzale Aldo Mo-ro verrà realizzata», ha conclusoSofio.

Il commercio tiene

Nonostante loscorso anno a Novi

abbiano chiusomolti negozi, il saldo

è negativo di soledieci unità [foto

Massimo Tamiazzo]

Dallo Shopping Festival aiVenerdì di Luglio, dalleaperture straordinarie aimercatini tematici, sonoalcune delle proposte allequali sta lavorando il con-sorzio “Cuore di Novi”.«Nelle prossime settimane– dice Lucia Ferrando, vi-cepresidente del “Cuore diNovi” – inizieremo una se-rie di riunioni durante lequali discuteremo l’orga-nizzazione dei diversieventi. L’obiettivo, comunque, èquello di far vivere la cit-tà e il suo commercio».Nonostante la recessione,i commercianti di Novinon vogliono abbattersima, anzi, hanno in cantie-re manifestazioni che ri-chiamino visitatori anchedai paesi limitrofi.«Il progetto più ambiziosoche stiamo elaborando –continua Lucia Ferrando –è quello dei mercatini te-matici. Abbiamo intenzione, sullascia di Novantico [il mer-catino dell’antiquariatoche si tiene ogni quartosabato del mese; nrd], diospitare in città tutti i sa-bati un mercato come aesempio un appuntamentocon i prodotti alimentaridi qualità». Aggiunge Ferrando: «Il sa-bato è la giornata sullaquale dobbiamo puntareovviamente lo dobbiamofare diversificando l’of-

L’INIZIATIVA • Le nuove proposte del Consorzio

I mercatini a temadal “Cuore di Novi”

Un’immagine dell’ultima edizione dei Venerdì di luglio.

ferta rispetto agli altricentri zona».Ritornerà poi in primave-ra il Novi Shopping Festi-val. Praticamente i clientidei negozi consorziatiavranno la possibilità diacquistare merce sconta-ta. Lo sconto, però, non sa-rà immediato come avvie-ne, invece, durante il pe-riodo dei saldi ma si otter-ranno dei bonus spendibiliin un determinato arco ditempo negli stessi negozi.«Avremo, come in passato– prosegue Ferrando – dueaperture straordinarie adaprile e maggio e poi ci

dedicheremo all’organiz-zazione dei Venerdì di Lu-glio che rimangono, senzadubbio, il fiore all’occhiel-lo delle nostre manifesta-zioni insieme alla NotteBianca il 4 agosto in occa-sione della festa patronaledella Madonna della Ne-ve».«Le idee ci sono – sottoli-nea Lucia Ferrando – orasta a noi realizzarle nelmodo migliore perché solocosì facendo daremo nuo-vo impulso al commercionovese e vitalità a tutta lacittà, in particolare al cen-tro storico». (M.P.)

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Gino Fortunato

Un viaggio alla ricerca dei repertidi quello che probabilmente ful’evento più importante della storialocale: la Battaglia di Novi. Oltre aidiffusi proiettili e curiosità legatealla celeberrima battaglia immorta-lata anche da quadri e stampe anti-che, c’è sicuramente ancora tantis-simo da scoprire sulle colline e nellecampagne novesi che nel 1799 furo-no teatro dei sanguinosi scontri frale truppe napoleoniche guidate dalgenerale Joubert e l’armata austro-russa del feldmaresciallo Suvorov.Gli oggetti in questione ritrovati, so-no frutto di lunghe e pazienti ricer-che che vengono compiute con l’au-silio del metal detector, da un grup-po di appassionati di storia locale, inparticolare della cultura napoleoni-ca: i novesi Walter Prati, AndreaGiudice e Luigi Fiorone, i quali han-no fondato un forum di ricerca co-ordinato dall’avvocato Fabio Gara-venta che ne segue gli aspetti legali.I ricercatori, ciascuno per proprioconto, frequenta via internet un sitoper “cercatori di tesori” e qui è av-venuto il loro primo incontro alcunimesi fa. Le rispettive conoscenze e idifferenti interessi si sono intrec-ciati producendo prima un gioco,poi qualcosa di più: un vero e pro-prio progetto di ricerca. Così è natala decisione di costituire un’associa-zione, tutta novese, con la finalità divalorizzare la storia e i ricordi pas-sati, nascosti e disseminati sul terri-torio.I primi successi della costituendaassociazione sono stati riportati suiterreni circostanti la città. Dopo

aver “mappato” le aree della batta-glia, i tre ricercatori si sono recatiin questi luoghi, disseppellendo so-prattutto proiettili di fucili napoleo-nici, palle di cannone e bottoni di di-vise. «È stato incredibile constatareche quando ci avvicinavamo alle zo-ne tracciate seguendo le cronachestoriche – spiega Giudice – i nostriapparecchi dessero segnali conti-nui, evidenziando numerosissimiproiettili in piombo, quasi come sela battaglia fosse stata combattutapochi istanti prima».Sarebbe un bel gesto, affermano,

donare i ritrovamenti al Museo del-la Battaglia di Novi che il Comuneha intenzione di allestire. Le prossi-me ricerche del gruppo saranno in-dirizzate a qualcosa di più impegna-tivo. «Forse si tratta solo di una leg-genda – aggiunge l’avvocato Gara-venta – Mi riferisco a una vecchiastoria novese, tramandata oralmen-te, che narra dei Dragoni in precipi-tosa fuga dopo la battaglia, lungoquella strada chiamata Dragonaraprima e poi via Castel Dragone. Pro-prio durante questa precipitosa fu-ga, che appare plausibile sul piano

della ricostruzione storica, sarebbestata seppellita una cassa di prezio-si, si presume proprio lungo la stra-da. Fantasia tramandata dalle vec-chie generazioni ai bimbi davanti alfuoco? Chissà».La passione e il divertimento dellaricerca sono spesso un piacere finea se stesso, come ancora più affasci-nante è la ricerca, in prospettiva,della per alcuni favoleggiata Pira-mide di Napoleone, eretta in ricordodei caduti della Battaglia di Maren-go e di cui però vi è traccia sui docu-menti visibili al Museo di Spinetta.

LA STORIA • Con i metal detector sui luoghi della Battaglia di Novi del 1799

A caccia di reperti nascostiLa leggenda di una cassa di preziosi che sarebbe seppellita nella zona

Facebook ormainon è più soloun luogo doveincontrare vec-chi amici ecompagni discuola. Il socialnetwork creatoda Mark Zuc-kerberg oggi èuna importantevetrina peraziende, perso-naggi pubblici eistituzioni. Ca-pita però cheogni tanto qual-cuno abusi dellepossibilità of-ferte da questapiazza virtualeper raccontaremezze verità,bugie tutte intere o bufale vere e proprie.Giovedì scorso, ad esempio, sulle bache-che di molti novesi iscritti a Facebook èarrivata una “richiesta di amicizia” da tal“Novi Ligure”.L’immagine del profilo di “Novi Ligure”era quella dello stemma della Città di No-vi. E tra i post si leggevano affermazioniche inducevano a ricondurre la pagina al-l’amministrazione comunale novese. In-somma, l’impressione – a una prima visita– era quella di una pagina Facebook creatadal Comune. Certo un particolare stonava, e di brutto.Se l’immagine del profilo era quella dellostemma comunale, l’immagine di coperti-na riproduceva, invece, una ben riconosci-bile panoramica aerea di Alessandria.Qualche visitatore l’ha fatto notare e cosìla foto è stata immediatamente sostituitacon una classica immagine della Collegia-ta (e i commenti rimossi).

Ieri in serata la pagina era già stata can-cellata, probabilmente per l’interventodell’amministrazione comunale novese(quella vera!). Spiega l’assessore SimoneTedeschi: «Finora abbiamo attivato solodue pagine ufficiali, quella della bibliotecacivica e quella del teatro Paolo Giacomet-ti, rispettando le direttive ministeriali cheregolano l’utilizzo dei social network daparte delle istituzioni. Non è la prima voltache qualcuno prova ad aprire un profiloFacebook a nome del Comune: nel giro di24-48 ore riusciamo sempre a risolvere ilproblema».Contattato su internet, il creatore della pa-gina non rivela la propria identità ma di-chiara: «Sono una persona semplice chevive a Novi e ho pensato di creare una pa-gina». Se vive davvero a Novi, però, cipermettiamo di consigliargli di uscire piùspesso da casa: almeno non la scambieràpiù con Alessandria... (E.D.)

IL CASO • Il profilo aperto e subito dopo chiuso

Facebook, la falsapagina web del Comune

inbreveTASSAROLO

Pernigotticittadinoonorario

L’ex patron della Pernigotti, l’im-prenditore novese Stefano Perni-gotti [nella foto] sarà cittadinoonorario di Tassarolo. Lo ha deci-so il consiglio comunale all’unani-mità. «Pernigotti – spiega il sinda-co Paolo Castellano – da sempreha manifestato affetto per Tassa-rolo, attraverso numerose iniziati-ve benefiche a vantaggio delleassociazioni, degli enti e dellestrutture che operano a favoredella collettività presenti sul terri-torio. Il commendatore inoltre untempo frequentava spesso il no-stro paese. Il centro sportivo èdedicato ai suoi due figli scom-parsi proprio perché in passatogrande è stato il suo contributo.Ancora oggi Pernigotti aiuta con-cretamente la nostra scuola ma-terna ed elementare con diversedonazioni». Il Consiglio comunalegli ha quindi riconosciuto «alti me-riti sociali nei confronti del pae-se». Pernigotti nel 1995 ha ven-duto la storica azienda di famiglia,fondata nel lontano 1860, allaAverna, conosciuta per le bevan-de alcooliche. Già in passato ilComune aveva fatto diventare cit-tadini onorari persone non resi-denti a Tassarolo ma che avevanocontribuito in qualche modo adaiutare il paese. (G.C.)

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ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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La campagna elettorale en-tra nel vivo anche a Novi.Tanti, infatti, gli appunta-menti che si susseguirannoa partire da oggi. Questo po-meriggio, alle 17,30 pressola sala convegni delF.O.R.A.L., via Carducci, siterrà l’iniziativa elettoraledella lista Ingroia Rivoluzio-ne civile, con il candidato al-la Camera dei Deputati An-tonio Di Luca già delegato difabbrica presso lo stabili-mento Fiat di PomiglianoD’Arco. All’appuntamentosaranno presenti i candidatidi zona della lista Rivoluzio-ne Civile: Carla Nespolo eClaudio Cesaroni candidatial Senato, Nadia Pastorino eStefano Barbieri candidatialla Camera dei Deputati.Verranno, inoltre, illustratiil programma e il progettopolitico che Rivoluzione Ci-vile mette in campo. Doma-ni, alle 21, sempre al Forall’onorevole Ignazio Messina,coordinatore nazionale del-l’Italia dei Valori incontreràla cittadinanza novese. I dueincontri sono stati organiz-zati dal Comitato Elettoraledella Rivoluzione Civilecomposto da: Filippo Orlan-do, Gianni Malfettani e Pao-lo Moncalvo. Questa matti-na, dalle 10 alle 12, al mer-cato di piazza XX Settem-bre, sarà allestito un gazebodei Fratelli d’Italia. Sarannopresenti i candidati MarcoBotta, Emanuele Locci, Fe-

derico Riboldi, Enzo Baiar-do e Giovanni Arfini. Fratel-li d’Italia saranno poi nuova-mente a Novi domenica 10febbraio in viale saffi dalle16 alle 18. E domenica, adAlessandria, alle 15, al Cine-ma Ambra, arriverà MatteoRenzi per sostenere la can-didatura di Pierluigi Bersa-ni alla Presidenza del Consi-glio e dei candidati del PD alParlamento. All’incontronon mancheranno DanieleBorioli, Cristina Bargero,Federico Fornaro, GermanoMarubbi, Cristina Mazzoni,Claudia Deagatone. (M.P.)

LA POLITICA • La campagna elettorale entra nel vivo: gli appuntamenti

Domenica ecco RenziIl sindaco di Firenze sarà al cinema Ambra di Alessandria

Domenica sera, alle 21, al “Giacometti” si rinnova l’appuntamen-to con Tealtro, la stagione di teatro amatoriale che ha preso il viala settimana con lo spettacolo “Farfalle”. Domenica salirà sul pal-co la Compagnia de “I pochi” con “Shakespeare’s Villains I Cat-tivi di Shakeaspeare” «L’idea- dice Davide Sannia- nasce da unincontro con un grande attore di teatro londinese, Steven Ber-koff, noto alle cronache per aver interpretato diversi cattivi neifilm d’azione, oggi uno dei maggiori interpreti del teatro europeocontemporaneo. E’ lui che mi ha stimolato verso un’analisi pro-fonda intorno ai grandi cattivi di Shakespeare. Un percorso chelui aveva già compiuto, con la sua compagnia». (M.P.)

I cattivi di Shakespeare sul palco del Giacometti

È mancato la settimana scorsa Arturo Pedrolli, storica figu-ra di riferimento per tutti gli Alpini di Novi Ligure. Pubbli-chiamo di seguito il ricordo di Mario Lovelli.

Arturo Pedrolli mi ha dato le motivazioni per andare orgo-glioso della mia penna nera, riposta negli armadi della me-moria subito dopo il servizio militare. Ero stato sottufficia-le di leva mentre in Italiasi votava per il divorzio e ilterrorismo colpiva a Piaz-za della Loggia. La paren-tesi militare era vista datanti di noi solo come unintralcio al passaggio dal-l’università al mondo dellavoro, come un impedi-mento all’immersione nel-l’impegno politico di allo-ra, che, a sinistra, signifi-cava militanza pressochétotale. Quell’uomo venutodal Trentino a praticare lasua sapienza enologica nel-le vigne del Gavi rinvigorì in me, sindaco di una città non dimontagna, ma con tanti alpini, la condivisione di uno spiritodi corpo e di un orgoglio nazionale che le truppe alpine, purdi prevalente estrazione territoriale nordica, avevano sem-pre interpretato in modo nobile. E il Gruppo Alpini di Novi,sotto la guida di quel montanaro vero, si costruì il profilo diun’associazione d’arma non nostalgica di un mondo supera-to, soprattutto dopo la fine della leva militare obbligatoria,ma animatrice di imprese di solidarietà sociale nel nome diideali che avevano unificato la nazione. Che attinenza pote-va avere la birra con gli alpini? Forse poca se non il legamecon quelle terre di confine o oltre confine più a Nord dove ilconsumo della bionda era la prima scelta. Ma soprattuttoun’intuizione per coinvolgere giovani, per creare un climasociale a favore di opere di solidarietà. Di li l’invenzionedella festa “europea”, una novità assoluta a livello provin-ciale e oltre. E una continuità di opere, dopo il cantiere del-la Casa di riposo di Don Beniamino Dacatra, che ha lasciatoil segno in città, nelle sue istituzioni sociali, nella Protezio-ne civile. E il pieno accordo col Comune, la nuova sede, unasimbiosi che continua in modo esemplare. Questa è sussi-diarietà, questa è la forza di una comunità. Sei “andatoavanti” troppo presto Arturo. Ma chi è rimasto conosce giàil lavoro che resta da fare. Mario Lovelli

L’orgogliodella penna nera

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Marzia Persi

Interessante iniziativa alMuseo dei Campionissimi.Da oggi la struttura dedica-ta alla storia del ciclismonazionale e internazionaleospiterà feste di complean-no per i più piccini.«L’idea è nata un po’ per ca-so – spiega Chiara Vignola,direttore del museo – e au-spico che abbia seguito. Giàqualche anno fa si era pen-sato di adibire a tali eventi ilcentro fieristico “Dolci ter-re”, poi, la settimana scorsasono stata contattata da unamamma che mi ha chiestose era possibile fare la festadel suo bambino al museo.Così da ora in avanti offrire-mo alle famiglie novesi unsito dove poter festeggiareil compleanno ai loro bambi-ni. Credo che questa iniziati-va sia un modo simpatico edivertente per i più piccinidi conoscere la nostra areamuseale».Durante la festa al museosarà organizzato un labora-torio per realizzare mario-nette «uno spazio – continuaVignola – del museo ospitagià la mostra permanente dimarionette della famigliaPallavicini e di per sé que-sto è una attrattiva per ibambini, inoltre attraversoil gioco creeranno loro stes-si delle marionette».Non mancherà poi per i ma-schietti anche la possibilità

di costruire, con materialericiclato, delle mini bici.In occasione del Carnevale,domenica 10 febbraio, dalle15 alle 17, ci sarà la “bottegadelle maschere” «anche inquesto caso – prosegueChiara Vignola – sarà alle-stito un laboratorio ad hocper realizzare maschere dicarnevale».Chi festeggerà il propriocompleanno entro il prossi-mo 3 marzo avrà anche l’op-portunità di avere una sce-nografia davvero specialeperché ancora per quattro

settimane al museo è ospita-ta la mostra “La bottega del-le magie”.«La “bottega delle magie” –spiega Chiara Vignola –racconta la storia dellaProps & Decors, l’aziendadi Giuseppe Rombolà nata

nel 1986 a Bosco Marengoe da qualche anno trasferi-tasi nella zona industrialedi Novi». La rassegna propone vere eproprie opere d’arte chefanno parte della grandetradizione italiana dellascenotecnica. Sarà anche l’occasione perconoscere e approfondirel’affascinante mestiere del-lo scenografo, di volta involta alle prese con nuovesfide creative per rispon-dere alle esigenze dei varispettacoli.

Subito dopo la chiusura de“La bottega delle magie”inizieranno i preparativiper la “Milano-Sanremo”,che quest’anno passerà daNovi domenica 17 marzo. Il16 marzo si organizzerà unopen day in viale dei Cam-pionissimi interamente de-dicato al mondo della bici-cletta «L’open day – sottoli-nea Vignola – è stata pro-mossa con la collaborazio-ne della società Progettociclismo e vedrà protagoni-sti ragazzi e bambini».

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IL PROGETTO • Il museo da oggi ospiterà una nuova interessante iniziativa

Feste ai CampionissimiNella struttura anche compleanni ed eventi vari per i più piccini

Si aggiungerannolaboratori per marionette e maschere di carnevale

Chiara Vignola

La direttrice delMuseo del Ciclismoannuncia che lastruttura apriràanche alle feste dicompleanno per ipiù piccoli.

inbreveOPERE D’ARTE

Due quadridonati al Comune

Il patrimonio artistico del Comu-ne di Novi si è arricchito di dueopere d’arte, donate da artistimolto conosciuti e apprezzati: Al-berto Boschi e Aldo Coscia. Ladonazione del pittore Coscia èstata fatta dalla Confraternitadella Maddalena, proprietariadell’opera, in memoria del confra-tello pittore, deceduto nel 2009.«L’amministrazione comunale, al-l’interno delle proprie manifesta-zioni – dice l’assessore al Patri-monio, Mino Cascarino – ha or-ganizzato la mostra collettiva diarte contemporanea “A due Adue”, presso le sale d’arte delMuseo dei Campionissimi dall’8giugno al 14 ottobre 2012. Inoccasione di tale evento sonostate esposte, fra le altre, le dueopere donate al Comune». La prima, dal titolo “PaesaggioRosso”, autore Alberto Boschi, ri-sale all’anno 2002 ed è un oliosu tela di grosse dimensioni(150 x 120 cm). La seconda, daltitolo “Preghiera”, autore AldoCoscia, è invece un olio su le-gno, risalente al 1994. Le operesono esposte, in modo perma-nente, nella sala giunta di Palaz-zo Pallavicini. (M.P.)

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Sara Moretto

La casa, sogno proibito,croce e delizia del popoloitaliano, ma in quanti pos-sono permettersela? Inquesta crisi che sembranon finire mai, il mercatoimmobiliare naviga in ma-ri tempestosi o, nel miglio-

re dei casi, si arena su sec-che sabbiose. In particolarmodo nella cittadina di No-vi Ligure, versa nelle con-dizioni di Lazzaro e le pos-sibilità che Gesù passi adare una mano, sembranosempre più remote. Lamancanza di certezze e ilportafogli sempre più leg-

gero, una notevole riduzio-ne delle richieste di mu-tuo, le crescenti difficoltàfatte dalle banche davantialle domande di credito el’effetto, soprattutto psico-logico, dell’introduzionedell’Imu sono i principaliimputati della situazione.«Nel secondo semestre

2012 abbiamo avuto unasensibile diminuzione nellecompravendite rispetto aiprimi mesi dell’anno,quando già si sentiva ilprotrarsi della crisi econo-mica generale», spiegaCarla Rapa, nel testo del-l’osservatorio immobiliaredel Fiaip (Federazione ita-liana agenti immobiliariprofessionali). Anche leelezioni, e il relativo climadi incertezza, non aiutano.A fronte del calo dellacompravendita della casa,cresce la richiesta di allog-gi in affitto, a patto che sia-no di piccole e medie di-mensioni e che i costi digestione siano al minimo.Ma quanto costa, a oggi,comprare un’abitazione aNovi? Guardando ai datidell’osservatorio immobi-liare, chi volesse comprareun immobile nuovo in cen-tro città dovrebbe prepa-rarsi a pagarlo da un mini-mo di 1.500 euro al metroquadro a un massimo mag-giore di 2.000 euro. Il prez-zo scenderebbe se ci si ac-contentasse di un locale da

ristrutturare o situato inperiferia; si arriverebbe, inquesto caso a spendere unmassimo di 800 euro al me-tro quadro per un’abitazio-ne centrale da ristruttura-re e a 1.600 euro al metroquadro per una casettanuova nell’amena periferianovese. Meno disperatasembra la situazione delmercato immobiliare a Ar-quata. Anche qui però, lacrescente incertezza deipossibili acquirenti, in pri-mis dei giovani, sulla stabi-lità del proprio impiego la-vorativo ha colpito. Parti-colare difficoltà, a Arqua-ta, si sono riscontrate nellecompravendite di immobiliedificati negli anni Cin-quanta e Sessanta, in areepopolari e nei sobborghicome Vocemola e Rigoro-so, dove i ribassi sono arri-vati fino al sette per cento.

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A Ovada l’andamento del mercato immobiliare

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IL MERCATO IMMOBILIARE • L’allarme lanciato dall’osservatorio della Fiaip

Le case in crisi profondaNel secondo trimestre del 2012 registrato un forte calo delle compravendite

Carla Rapa: «Ma dopo le prossime elezioni si spera che ritorni il sereno e cambi la prospettiva»

Carla Rapa

La delegata Fiaipper la zona di Novispiega che la crisi sul fronte immobiliare è veramente pesante. «Ma passato il clima di incertezzaper le prossime elezioni speriamo di tornare a vedere il sereno».

inbreveI CONTROLLI

Carabinieri, una raffica di denunceI carabinieri di Novi Ligurehanno denunciato un 68enne –già noto alle forze dell’ordineper stupefacenti – per violazionialle prescrizioni impostegli dalMagistrato di Sorveglianza diAlessandria in quantobeneficiario di una misuraalternativa alla detenzione; unadenuncia anche per un 58enne,un 32enne ed un 62enneresponsabili di altrettanti furti dimerce (abbigliamento,accessori, generi alimentari)all’interno di supermercati delposto. I carabinieri hanno inoltredenunciato una 56enne trovatadai militari in possesso digeneri alimentari per un valoredi 100 euro sottratti dallamensa aziendale nella qualelavora come cuoca e una60enne pregiudicatainottemperante all’ordine diallontanamento dalla casafamiliare impostole dallamagistratura a seguito dellemolestie inferte alla anzianamadre.Denunce, poi, per due nomadidi 37 e 42 anni responsabili inconcorso di furto a danno di unesercizio commerciale diSerravalle Scrivia; e una barista25enne responsabile di aversomministrato alcolici a unapersona in evidente stato diubriachezza. Denunciati, infine,tre cittadini romenirispettivamente di 20, 26 e 30anni sorpresi ubriachi all’internodi un locale pubblico, sempre aSerravalle. (L.L.)

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13novi ligure ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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I commercianti novesipiangono la scomparsa diAngelo Bianchi. Una storiache inizia da lontano. I bol-lettini della Regia Prefettu-ra di Alessandria – sapien-temente rilegati dall’arti-giano Arturo Lanzavecchiadi Novi – raccontano dal1926 della delegazione no-vese della federazione pro-vinciale fascista del com-mercio con l’allora ufficiodi via Municipio. Una sto-ria lunga e impegnativache ha seguito la nazionenello sviluppo degli anniTrenta, nella tragedia delconflitto mondiale, nella or-gogliosa voglia di rinascitadegli anni Sessanta.Ufficio che si trasferisceprima in via Cavour e poiin via Girardengo. Il 17 di-cembre 1957 si costituiscecome Unione novese com-mercianti, presidente Gia-como Freddi.Il 19 giugno 1980 si trasfor-ma in Associazione novesecommercianti nella nuovasede di via Gramsci e pre-sidente Angelo Bianchi.Svolta epocale perché l’as-sociazione diventa autono-ma e indipendente anchedal punto di vista ammini-strativo e finanziario.Angelo Bianchi – con Lu-ciano Delucca vicepresi-dente vicario – avvia unastraordinaria e modernaattività associativa con iltrasferimento nel 1984 nel-l’attuale prestigiosa sede diviale Saffi.Sempre a fianco delle im-prese commerciali, AngeloBianchi è stato fra i fonda-tori del primo consorzio digaranzia della provincia,ha vissuto gli anni della na-scita dei supermercati, delregistratore di cassa, dellanuova tipologia di contabi-lità, delle prime chiusuredei centri storici.Ha saputo anticipare i tem-pi dell’evoluzione informa-tica portando la “sua” as-sociazione a occupare unposto di rilievo nel panora-ma provinciale e regionale.Con lui abbiamo avviatonel 1984 le prime attività dipromozione della città conil Concorso Vetrine nellasettimana santa, le manife-stazioni estive, il Natale aNovi.Figura carismatica e inte-gerrima, ha consentito aquella piccola “pianta” diaffondare profonde radicinel tessuto commercialedel territorio, erigendola apunto indiscusso e affidabi-le di riferimento anche perle amministrazioni locali.A questo mio maestro eamico, con grande stimaper la sua persona, oggi,con profonda riconoscenzae rispetto, deferente mi in-chino al suo ricordo ringra-ziandolo per averci saputotrasmettere valori impor-tanti diventati stile di vita.

*presidente Ascom

Arrivederci,Angelodi Massimo Merlano*

ilricordo

Gino Fortunato

Il biodigestore anaerobicoè entrato in funzione neigiorni scorsi nell’impiantonovese di Srt in strada Bo-sco Marengo (nei pressidella discarica).Raccoglierà i rifiuti “umi-di” e “verdi” di tutti i co-muni del novese, Tortone-se, Acquese e ovadese e at-traverso la loro trasforma-zione in biogas, si arriveràalla produzione di energiaelettrica e termica a bassocosto. Attualmente il biodi-gestore sta operando anco-ra a titolo sperimentale, mada maggio sarà completa-mente a regime.La sua realizzazione hacomportato un investimen-to di 4 milioni e 805 milaeuro, unitamente a un mi-lione e 68 mila euro desti-nati alla riconversione de-gli impianti esistenti.«Siamo molto soddisfatti eorgogliosi di essere arriva-ti al termine della realizza-zione di questo importantee fondamentale impiantoche ha comportato un al-trettanto importante inve-stimento – ha commentatoil presidente di Srt, ManuelElleboro – A scanso di equi-voci, in merito a voci ine-satte tornate a circolare inquesto periodo, preciso cheil biodigestore anaerobico,è finalizzato a coprireesclusivamente le esigenze

del territorio servito. Non èquindi previsto alcun am-pliamento o potenziamento,volto a supplire alle caren-ze impiantistiche del restodella nostra provincia o diquella di Asti».«Riteniamo pertanto che iprossimi investimenti diSrt debbano essere finaliz-zati a ridurre il quantitati-vo di rifiuti solidi urbani in-differenziati che oggi fini-scono in discarica, oltreche a migliorare e a imple-mentare il servizio alle im-

prese, per ciò che concerneil conferimento dei rifiutispeciali non pericolosi neinostri impianti – ha spiega-to Elleboro – Questa, del re-sto, è una esigenza manife-stata a gran voce da moltisindaci del territorio, an-che per evitare la prolife-razione, in aree sensibili, didiscariche oppure di im-pianti di trattamento priva-ti a elevato impatto am-bientale e privi di un ade-guato controllo pubblico».Il biodigestore è un impian-

to costruito dopo circa dueanni di lavoro, sostanzial-mente con calcestruzzo eacciaio ed è a impatto am-bientale bassissimo. Leemissioni di anidride car-bonica saranno quindi mol-to contenute e l’energiaprodotta godrà degli incen-tivi previsti dallo Stato, pa-ri a circa 11, milioni di euroall’anno per quindici anni.Nel suo interno si immettela materia organica prove-niente dalla raccolta diffe-renziata che viene degrada-

ta con l’immissione di bat-teri. Il gas metano prodottodalla digestione viene con-vertito in energia elettricada immettere in rete. Allafine del processo di degra-dazione rimane una porzio-ne solida (“digestato”) chesarà trasformata in conci-me. La stima parla di unaproduzione annua di quasi2 milioni di metri cubi dibiogas destinati a una pro-duzione di 4 milioni diKwh, pari all’energia con-sumata da mille abitazioni.

L’AMBIENTE • L’impianto anaerobico è entrato in funzione nei giorni scorsi

Il biodigestore sta masticandoUn investimento da quasi sei milioni complessivi, riconversione compresa

Si è trovata una soluzione,temporanea, per gli undiciprofughi libici che sonoospitati nella struttura divia Oneto. Come è noto, alanciare l’allarme è stato,la settimana scorsa, l’as-sessore agli Affari SocialiFelicia Broda. In sostanza la Regione dalprossimo 28 febbraio nonprovvederà più al sostenta-mento di queste personearrivate in Italia come pro-fughi politici. Fino alla finedi febbraio la Regione pa-gherà 45 euro al giorno peril loro sostentamento ma,dal 28 febbraio tale cifranon sarà più corrisposta e,secondo Torino, dovrà esse-re il Comune a dare una ca-sa e un lavoro a queste per-sone.I profughi libici erano, nel2011, 29 complessivamen-te, di questi alcuni si sonotrasferiti altrove, altri sisono allontanati volontaria-mente, del gruppo origina-rio ne rimangono 11. «Que-ste persone hanno, al mo-mento un permesso umani-tario che scadrà alla finedel 2013», spiega Broda.L’amministrazione comuna-le, però, ha trovato una so-luzione. «Ho avuto un collo-quio con la cooperativa chegestisce la struttura di viaOneto. Dal colloquio èemerso che i profughi po-tranno rimanere nell’abita-zione di via Oneto fino adaprile e contestualmente il

Comune provvederà a ri-fornire loro il cibo».L’assessore Broda non ri-tiene corretto che sia il Csp(Consorzio servizi alla per-sona) attraverso magari lamensa del Gruppo Vincen-ziano a preparare i pasti.«Credo più giusto che que-ste persone si preparino ipiatti da soli come, per al-tro, avviene da quando so-no qui in Italia. Prepararsiil pranzo così come effet-tuare qualche piccolo lavo-ro domestico in autonomiaritengo sia il modo miglio-re per occupare questepersone». Non è ancheescluso che alcuni dei pro-

fughi nelle prossime setti-mane riescano a ottenereanche un’occupazione. «Lasituazione certo non è faci-le, anche perché sia il Co-mune sia la Provincia nonhanno le risorse necessarieper affrontare una proble-ma di tale portata – prose-gue Broda – ma abbiamotrovato una soluzione perquesti profughi libici cherischiano di “finire in mez-zo a una strada”. È auspica-bile poi che entro la finedel 2013 anche lo Stato sioccupi di loro perché altri-menti alla fine dell’anno di-venteranno dei clandesti-ni». (M.P.)

IL CASO • Soluzione temporanea per gli undici rimasti

I profughi “mantenuti”sino alla fine del mese

Alla fine di gennaio il Csva (Centro Servizi per il Volonta-riato della provincia di Alessandria) ha pubblicato unnuovo bando nell’ambito della Progettazione Sociale.Grazie all’accordo stretto tra Csv.net e Acri nell’anno2010, infatti, a partire dall’anno 2011 anche il Centro Ser-vizi presente in provincia ha potuto mettere a disposizio-ne specifiche risorse proprio per il supporto alla Proget-tazione Sociale delle organizzazione di volontariato, ossiaa quelle attività progettuali in grado di avere un impattosul territorio e sui bisogni da esso emergenti. Il bando pubblicato il 28 gennaio, il quarto in ordine cro-nologico, è un bando a scadenza unica, ossia un bando difinanziamento. Prevede, da parte del Csva, un impegno dispesa per un totale di 143.500 euro. Tali risorse sarannosuddivise tra progetti definiti di “grande dimensione” eprogetti di “piccola dimensione” allo scopo di tutelare lerealtà più piccole del volontariato provinciale.La scadenza per la presentazione dei progetti è sabato 16marzo. Per facilitare le associazioni e sostenerlenell’“usare” questo nuovo strumento di aiuto messo loro adisposizione, il Csva organizza incontri sul territorio espazi di consulenza presso la propria sede di Alessandria.Ricordiamo che, come tutti i servizi erogati dal Csva, albando possono partecipare esclusivamente le associazionidi volontariato della provincia di Alessandria. Per infor-mazioni: Csva, tel. 0131 250389; [email protected].

LA VICENDA • Progettazione sociale

Centro Servizi,nuovo bando

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Grande attesa per ilprimo concerto dellarassegna concertisti-ca “Musicanovi 2013”organizzata dall’asso-ciazione musicale “Al-fredo Casella” di NoviLigure in collabora-zione con il Comune,la Regione Piemonte,la Fondazione Crt.L’appuntamento è perquesta sera alle ore21.00 presso la biblio-teca civica di Novi Li-gure (via Marconi 66)e vedrà impegnati ilviolinista Fabrizio Pa-vone e il pianistaMaurizio Barboro cheeseguiranno la Sonatain mi minore KV 304di W. A. Mozart, la So-natina in re maggioreop. 137 n. 1 di F. Schu-bert, il “Rondino” sutema di Beethoven e“Schon Rosmarin” diF. Kreisler; la secondaparte avrà inizio con“Méditation” da Thaisdi J. Massenet terminando con la Sonata n.2 in sol maggiore op.13.Dopo quello di stasera, altri nove appunta-menti allieteranno gli appassionati di mu-sica classica. Giovedì 28 febbraio, adesempio, nel 300esimo anniversario dellascomparsa di Arcangelo Corelli gli archidell’orchestra classica di Alessandria siesibiranno nel “Concerto grosso – La per-fezione del dialogo”. Nel centenario della nascita di BenjaminBritten, invece, l’Ensemble Ellipsis (Al-berto Cesaraccio, oboe; Fortunato Casu,violino; Alessandro Puggioni, violino e vio-la; Gioele Lumbau, viola; Fabio De Leonar-dis, violoncello) sarà impegnato in unomaggio al compositore britannico (vener-dì 15 marzo).

Verdi e Mascagni saranno invece protago-nisti del concerto di Pasqua, sabato 30marzo. A esibirsi il coro “Mario Panatero”e i cameristi dell’orchestra classica diAlessandria, con la direzione di Gian Mar-co Bosio e Roberto Mingarini al pianofor-te. E ancora il soprano Mirella Di Vita, iltenore Enrico Iviglia, il baritono MichelePatti.I concerti proseguiranno poi fino a maggioinoltrato, quando sarà la volta dei saggi difine anno della scuola di musica Casella(24, 25, 26, 29, 30 e 31 maggio).Il biglietto d’ingresso per tutti i concerti èdi 6 euro. Le prevendite si effettuano in bi-blioteca nei normali orari di apertura epresso gli uffici della Casella (viale Saffi51). (L.L.)

LA RASSEGNA • Il primo concerto questa sera

Musicanovi è al via

Lisa Lanzone

Una tavola rotonda sullefiere di cambio è la primainiziativa che il centro studiIn Novitate di Novi Ligureorganizzerà per celebrare itrent’anni dalla sua fonda-zione. L’incontro è previstoin primavera e vedrà lapartecipazione di storici edeconomisti, che porterannoun contributo di idee e pro-poste per sviluppare il te-ma delle fiere di cambio.«Nel secolo della Novi ba-rocca – dal 1622 al 1692 – ilmondo della finanza euro-pea guardava con grandeattenzione a quanto accade-va a Novi, dove, durante leperiodiche riunioni di ban-chieri e cambisti, che sisvolgevano nei saloni deipalazzi dipinti, veniva fissa-to un corso ufficiale dicambio della “moneta difiera” (moneta di conto)con quelle delle principalipiazze commerciali euro-pee», raccontano gli storicidel Centro. Il centro studi In Novitate èda sempre impegnato nellostudio delle fiere di cambio,alle quali ha dedicato ricer-che e incontri, a partire dal-l’importante convegno del2008, che portò a Novi, tragli altri, il grande storicoportoghese José Gentil daSilva.«Stiamo lavorando a unworkshop che ci fornirà gli

elementi necessari per or-ganizzare, a Novi, un vero eproprio festival dell’econo-mia e della finanza, capacedi mettere in relazione lefiere di cambio seicente-sche con la società contem-poranea, vincolata sempredi più alle dinamiche, fre-netiche e indecifrabili, del-la finanza internazionale»,spiega Renzo Piccinini, pre-sidente del Centro Studi.«Nel Seicento, l’economiaeuropea passava anche per

le vie dell’Oltregiogo – pro-segue Piccinini – e, se saràancorato a questa paginaimportante della nostra sto-ria, il festival dell’economia

e della finanza potrà essereun evento capace di offriresignificative occasioni disviluppo all’intero territo-rio novese».«Naturalmente – concludeil presidente di In Novitate– siamo aperti alle idee e aisuggerimenti delle istitu-zioni e delle associazioniculturali che condividonol’iniziativa e che intendonocollaborare al progetto».Il centro studi è stato for-malmente costituito il 7

maggio 1983. Ha come fina-lità la tutela, la valorizza-zione del patrimonio stori-co, artistico, religioso, fol-kloristico, sportivo e delleparlate locali. Pubblica larivista semestrale In Novi-tate e dal 1983 organizza ilpremio “Torre d’oro”, un ri-conoscimento per i novesiche hanno dato lustro allacittà (la prima edizione an-dò al celebre giurista Fran-co Bricola).

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L’INIZIATIVA • A primavera previsto un incontro internazionale sulle fiere di cambio

Il secolo della Novi baroccaIn preparazione un vero e proprio festival dell’economia e della finanza

Dovrebbero partecipare storicied economisti da tutta Europa

Renzo Piccinini

Per i trent’anni dell’associazione, il centro studi In Novitate ha in programma un convegno sulle fiere di cambio, delle quali le fieredella nostra zona,come quella di Santa Caterina,sono le eredi.

inbreveIMPRENDITORIA

Un bando per il futuro Il sogno di aprire un’attività si èconcretizzato per nove dei gio-vani imprenditori del territorionovese che hanno partecipato albando “Una buona idea per ilmio futuro”, indetto per i Comunidi Novi, Arquata, Serravalle, Vi-gnole e Pozzolo. La commissio-ne ha valutato i progetti, pre-miando i migliori con un finanzia-mento di 36 mila euro in totale.Riceveranno quindi un aiuto periniziare le loro attività: Dario Re-petti che si occupa di commer-cio di strumenti e accessori mu-sicali; il tabaccaio Andrea Deluc-ca, Barbara Ilardo, commercio didetersivi e prodotti per la pulizia“alla spina”; Cinzia Remersaro,nido in famiglia, e le estetisteChiara Fradiacono e VanessaCetti, tutti residenti a Novi. Quin-di: Danilo Demicheli di Serraval-le che si occupa di commercioal dettaglio di articoli sportivi, at-trezzi da pesca e articoli da cam-peggio; Martino Traverso delsettore consulenza gestionale econsulenza sull’automazione in-dustriale e l’artigiana decoratriceRoberta Carla Quaglia, entrambidi Arquata. Il progetto bandito loscorso anno dalla Provincia, conla partecipazione finanziaria dellaRegione, era stato inserito nel-l’ambito della sperimentazionedei piani locali giovanili (“Plg”),promosso e sostenuto dal Dipar-timento della Gioventù. Hannopartecipato candidati di etàcompresa tra i 18 e i 35 anni,tutti con l’idea di diventare eser-centi e artigiani, malgrado il diffi-cile momento che stanno attra-versando entrambi i settori. Cia-scuno dei nove vincitori del con-corso (l’unica condizione per lapartecipazione era quella di es-sere residente nei cinque Comu-ni interessati al bando), riceveràquindi una somma di circa 4 mi-la euro. Pur considerate le diffi-coltà economiche che attraver-sano gli enti pubblici, non èescluso che analoga iniziativapossa essere riproposta anchequest’anno. (G.F.)

STAGIONE TEATRALE

Appuntamenti al Giacometti Proseguono gli appuntamenticon la stagione teatrale2012/2013 al teatro Paolo Gia-cometti di Novi. Giovedì prossi-mo, 14 febbraio, la compagniaTeatro Minimo per la regia di Mi-chele Sinisi porterà in scena“L’arte della commedia” delgrandissimo Eduardo De Filippo.“L’arte della commedia” è un ve-ro e proprio manifesto politicodella poetica teatrale di Eduar-do. È una commedia di denunciada parte degli attori verso la bor-ghesia che censura ideologica-mente e materialmente i conte-nuti di verità che gli artisti vor-rebbero esprimere e mette in se-condo piano il loro ruolo produt-tivo in società. Una censura dicarattere materiale imposta, cheevita di far nascere e pubbliciz-zare lavori di denuncia sociale,per impedire una sensibilizzazio-ne delle coscienze verso i realiproblemi della società. Eduardoinfatti denuncia in questa operala coercizione che il teatro e gliartisti sono costretti a subire daivari governi, che per distrarre lemasse dall’avere un’opinione in-dirizzano la cultura di massa inuna direzione tanto edonistaquanto deleteria per le sorti del-l’intera umanità, generando con-fusione, che risulta essere stru-mentale agli interessi dei potenti.Un capolavoro politico sulla que-stione teatrale, anche oggi attua-le più che mai. (M.F.)

Sono ora reperibili nelle edicole e nelle librerie novesi gliultimi numeri di due riviste semestrali che riguardano davicino il paese: Novinostra e In Novitate.La prima rivista è pubblicata dalla Società Storica del No-vese (associazione che «si propone di mantere, incremen-tare ed incentivare la conoscenza storica culturale di No-vi Ligure e del territorio del novese») ed è volta alla rac-colta di articoli in ogni ambito culturale che riguardanoil paese ed il suo circondario e alla promozione di iniziati-ve ed eventi sul territorio. Nell’ultimo numero, i temitrattati sono moltissimi: si va dall’articolo sulla Guerracivile a Novi, combattuta nel XV secolo, di Italo Camma-rata, alla ricerca dei cognomi novesi fino al 1500, di PierEligio Bertoli e Carlo Tono Lagostena; si potrà leggereuna poesia dialettale di Francaurelia Cabella e di come leanalisi chimiche possano essere d’ausilio per lo studio deimanufatti artistici.La seconda rivista, invece è curata dal centro studi “InNovitate”, che si occupa «della tutela del patrimonio sto-rico artistico religioso folkloristico sportivo e delle parla-te locali». Anche qui gli argomenti sono tra i più dispara-ti: dalla geostoria della vitivinicoltura dell’Oltregiogo, acura di Giuseppe Rocca, ad un altro conflitto sociale – maquesta volta tra l’Ottocento ed il Novecento – a cura di Se-rafino Cavazza; dalla gastronomia con “Il lungo viaggiodei corzetti” di Chiara Parente e le ricette di Nonna Gina,al dossier di analisi climatica di Gian Camillo Cortemi-glia. (A.M.)

EDITORIA • Novinostra e In Novitate

Doppia rivistain edicola

Il violinista Fabrizio Pavone e il pianista Maurizio Barboro apriranno la sta-gione 2013 di Musicanovi.

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ovada 15ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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Anche il 2013 sembra destinato ad essere un anno tor-mentato dai cantieri stradali, con annessi ingorghi di di-mensioni più o me-no grandi, per lagioia degli automo-bilisti nostrani. So-no infatti ripresi ilavori in via Novi,stavolta sul pontesul torrente Sturacon le solite code.E’ stato istituito unsenso unico alter-nato regolato damovieri per con-sentire le operazio-ni connesse conl’installazione diun cavidotto del-l’Enel. Ma non ba-sta: altri ingorghisono all’orizzontein via Molare perl’intervento di sostituzione della rete idrica da partedella società Acque Potabili, un’operazione partita dastrada Requaglia e ora giunta poco oltre l’ingresso dal-l’azienda Bovone. Si tratta di un’operazione necessaria

e da tempo attesa, poiché le tubazioni di quel tratto era-no decisamente obsolete e i frequenti guasti in molti

punti del tracciato loconfermavano. Va dettoperò che le operazionisi concluderanno solodopo aver raggiuntol’incrocio con viale Sta-zione, corso Italia e cor-so Saracco, dove è si-tuata la rotatoria. Sitratta di uno snodo im-portante per il trafficoovadese, per cui è facileprevedere che ci saran-no complicazioni nellacircolazione. Per evita-re il caos, i vigili urbanie i tecnici del Comunela scorsa settimana han-no effettuato un sopral-luogo in zona. L’ipotesiattualmente è quella di

lasciare aperta la corsia in entrata da Molare e di chiu-dere quella in uscita, indirizzando i veicoli in stradaRebba. Si prevede che la criticità dovrebbe durare unasettimana circa dal via all’intervento.

LA VIABILITÀ • Traffico in tilt per lavori in via Novi e via Molare

Ovada: giorni a rischio ingorgo

Diego Cartasegna

Meno nati, più morti e unrallentamento dell’immi-grazione: questo in estremasintesi è stato l’andamentodemografico nel 2012 adOvada. Risultato in cifre:86 abitanti in meno rispettoad un anno fa. E così i resi-

denti nella nostra città so-no passati da 11.906 a11.820. Si tratta di un caloconsistente, superiore aquello del 2011, quando ladiminuzione era stata paria 59 unità. Dopo la crescitaregistrata nel 2010, si è co-sì tornati ad un trend de-mografico negativo. Sono

nati meno bambini: in tutto75, contro gli 83 dell’annoprecedente, mentre i de-cessi sono stati 162 (5 inpiù). Ma quello che ha fattodavvero la differenza è sta-to il rallentamento dell’im-migrazione: sono arrivatead Ovada 468 persone e sene sono andate quasi altret-

LA STATISTICA • Meno arrivi e, per il secondo anno consecutivo, la popolazione della città cala

Ovada è sempre più vecchiaCi sono più ultrasettantenni che adolescenti. Crescono i giovani stranieri.

tante, cioè 467, facendo re-gistrare così un attivo ve-ramente misero (+1). Ri-cordiamo che l’anno prece-dente si era avuto un + 15 enel 2010 addirittura un +144. Evidentemente la crisiglobale ha pesato sui movi-menti della popolazione,come è dimostrato anchedai dati relativi agli stra-nieri. Ne sono arrivati an-cora molti (148, 1 in più),ma sono andati in via inparecchi (114, 3 in più). In-somma, senza un massic-cio afflusso dall’esterno, lacittà tende inesorabilmen-te a perdere residenti, an-che perché l’alta percen-tuale di anziani determinainevitabilmente un altret-tanto elevato numero dimorti, che non viene asso-lutamente riequilibratodalle nascite (che nel 2012sono state meno della me-tà). Situazione stagnanteanche per ciò che concer-ne i matrimoni, fermi a 48(come l’anno precedente;erano stati 56 nel 2010).L’unica novità è il sorpassodei matrimoni religiosi adanno di quelli con il ritocivile: 26 a 22 (nel 2011 siera verificato il contrario).In questo contesto genera-le decisamente statico,

l’unico elemento veramen-te dinamico è costituito da-gli stranieri, che sono cre-sciuti ancora, passando inun anno da 1105 a 1153(403 famiglie in tutto). Nonsolo per i nuovi arrivi (chepure hanno leggermenterallentato), ma anche perle nascite, che sono statein tutto 17. Nel 2012 piùdel 22% dei bambini venu-ti al mondo ad Ovada sonodi coppie straniere. Conti-nua a salire quindi il nu-mero dei giovani non ita-liani: i minorenni di questacategoria sono ormai 280,una percentuale nettamen-te più elevata rispetto a

quelli del posto. Tra gli stranieri la comuni-tà più numerosa si confer-ma quella rumena, che ècresciuta di 21 unità, rag-giungendo quota 264, se-guita al secondo posto da-gli ecuadoriani, che peròsono in calo, dato che sonopassati da 206 a 203; al ter-zo posto si collocano gli al-banesi che sono 169 (sei inpiù rispetto all’anno prece-dente); subito dopo trovia-mo i marocchini (126, 3 inpiù), i peruviani (78, uno inpiù), i polacchi (36, 2 inpiù), i macedoni (32, 5 inpiù) e i cinesi (30, 1 in me-no).

Un posto per vecchiFacciamocene una ragione: Ovada è un posto per vec-chi. Lo dicono i numeri. A fine 2012 gli ultrasettantennierano 2483, cioè il 21% della popolazione. I minorenniinvece erano solo 1590, pari al 13,5 %. Ma non è tutto:se consideriamo unicamente gli ultraottantenni, scopria-mo che erano più di 1000 cioè quasi il doppio rispetto aibambini di età compresa tra 0 e 5 anni. Ma forse ancorpiù significativo è il dato relativo ad alcune fasce di età:le persone tra i 71 e gli 80 anni erano più numerose diquelle d’età compresa tra i 19 e i 30 anni: 1475 contro1237. E superavano anche i trentenni (cioè tra i 31 e i 40anni) fermi a quota 1423. Un ultimo dato relativo agliadolescenti (tra i 14 e i 18 anni): erano solo 372. Se te-niamo conto che gli ultranovantenni erano 154, ogni ulte-riore commento ci sembra superfluo.

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IL VOLONTARIATO • Riorganizzata la struttura di via S. Antonio

Alla Soms la casa delle OnlusE’ stata l’associazione dei Granatie-ri di Sardegna, fresca di costituzio-ne la prima a presentare la doman-da per avere uno spazio. Ora tocche-rà alle altre realtà cittadine farsiavanti per avere accesso a quellache dovrebbe diventare la “casa delvolontariato”, che il Comune ha de-ciso di rilanciare in via Sant’Anto-nio, nei locali un tempo occupati dalCsva di Alessandria, grazie a unanuova convenzione appositamentestipulata con la Soms di Ovada. Pa-lazzo Delfino, pochi giorni fa, ha ap-provato lo schema che fissa le nor-me di utilizzo degli spazi e i requisi-ti necessari alle associazioni per ac-caparrarsi un posto nella struttura,

dotata di una sala riunioni, utilizza-bile da tutte le associazioni, e di ottouffici (condivisibili). Saranno am-messe le associazioni di volontariato

e di promozione sociale, iscritte omeno ai registri e agli albi provin-ciali e comunali, purché in grado didimostrare di svolgere attività noprofit e con utilità sociale. “Lastruttura, che è stata riordinata inquesti mesi, dovrebbe aprire i bat-tenti nel marzo prossimo” ci ha di-chiarato l’assessore all’Assistenza,Flavio Gaggero: all’interno, ci saràanche lo sportello Jovanet Informa-giovani, che si trasferirà dall’ufficiodi piazza Cereseto (lì rimarrà sol-tanto lo sportello per il progetto“Millesoli”) e che avrà a disposizio-ne per le proprie attività anche gliampi locali dell’ex Soms Giovani.(D.P.)

Le ragioni di uno sceneggiatodi Edoardo Schettino

I problemi del paese, inteso come Ovada. I problemi delpaese stanno a cuore a tutti. E ci mancherebbe, direte ov-viamente voi. Ovviamente ognuno li individua a secondadelle proprie cultura e sensibilità. Ma anche in base alleproprie esigenze. C’è poi chi decide di spendere una por-zione del suo tempo e delle sue capacità per lavorare af-finché la cosa pubblica, cioè quell’entità indefinita che staattorno funzioni. Ci rendiamo tutti conto di come, in questitempi grami, fare una scelta di questo tipo possa rappre-sentare più un onere di un onore, specie se amministri unente locale e sei a contatto con un cittadino che ti vedecome unico contatto con lo Stato. Anche in un Comunemediamente piccolo come il nostro le cose procedono sudue binari paralleli che spesso vengono confusi: quellopolitico e quello amministrativo. Chi amministra lo fa an-che seguendo gli indirizzi politici ritenuti prioritari dal grup-po che ne sostiene l’azione. Ecco che allora questi indiriz-zi dovrebbero essere il principale argomento di discussio-ne. Chi ha avuto la pazienza di seguire nelle ultime setti-mane la sequenza di Comunicati, prese di posizione, ri-vendicazione, accuse reciproche tra le due parti dellaMaggioranza entrate in collisione, Partito Democraticocontro Circolo della Sinistra, Sel, Idv e Psi, non può avereavuto la sensazione che i problemi siano al centro delladiscussione. Ne avremo probabilmente ulteriore confermaperché, vogliamo avvertirvi, lo sceneggiato non è finito. Al-lora se la ricerca del consenso non è più la via per poiesercitare un potere che vada nella direzione di migliorarela città, il potere stesso diventa un gioco di ruolo. E cosìchi questo potere lo detiene porta avanti un’infinita partitaa scacchi in cui la ricerca di una posizione migliore non èpiù lo strumento per affermare la propria idea politica, mala necessità di soddisfare il proprio ego. Al tempo stessoquesta pratica nasconde bene il fatto che, al di là di unasemplice enumerazioni delle questioni di lungo corso le-gata alla città, non soltanto non si ha in testa la minimasoluzione ma, peggio ancora, manca proprio una visioneper il futuro immediato. Questa è la sgradevole sensazio-ne lasciata dalle ultime vicende interne alla maggioranza.Anche perché, per una volta, lo scontro ha squarciatoquel velo di silenzio tipico di queste dinamiche.

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ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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Comincia questa sera, alleore 20, all’Enoteca Regio-nale “Balloon” la serie diappuntamenti (che saranno6 in tutto) con i vini e la ga-stronomia del nostro terri-torio. Protagonista di que-sta prima serata sarà ilDolcetto d’Ovada (annata2011) offerto dai produttoriaderenti all’associazioneEnoteca. Saranno degusta-ti, alla cieca, dieci vini e icommensali dovrannoesprimere il loro giudiziosu un’apposita scheda indi-cando i tre preferiti. Nonsolo: dovranno anche cer-care di individuare quale è“l’intruso”, cioè quel pro-dotto che non c’entra pernulla col Dolcetto. Sonoprevisti premi per chi indo-vinerà il vino “abusivo”.Ma ci sarà anche un ricco

menù, composto da due an-tipasti, due primi, due se-condi ed un dolce. Un menùprevalentemente “alla pie-montese”, ma fino ad uncerto punto. Ovada infatti èterra di confine e risentedegli influssi liguri e nonsolo. E così, tra gli antipa-sti, accanto al classico pe-perone con la bagna cauda,ci sarà pure la frittata (de-cisamente più mediterra-nea) e si potrà pure degu-stare il gnocco fritto collardo, specialità piacentinarivisitata in chiave locale.Tra i primi non potevanomancare i ravioli, in ver-sione ovadese, cioè converdure e carne, (si dovràscegliere tra quelli al ragù,al burro e salvia, o con ilvino), mentre una curiositàsarà costituita dal risotto

allo spumante del Monfer-rato (Monteri). I secondiincludono l’arrosto al ro-smarino e il coniglio, ovvia-mente “alla piemontese”.Ed allora… buon appetito atutti.

L'associazione Culturale Moonfrà, con il patrocinio delComune di Ovada, bandisce il concorso “Caccia al parti-colare: Scatta e vinci”, una caccia al tesoro “fotografica”,che ha come obiettivo scoprire e riscoprire particolari edettagli di Ovada, attraverso “l’occhio” della macchinafotografica. L'associazione Moonfrà realizzerà la foto diun particolare paesaggistico, architettonico, artistico diOvada. La foto verrà stampata e messa in busta chiusa al-la presenza di due testimoni. Sulla foto verrà apposto iltimbro e la data in cui è stata realizzata nonché l’esattaubicazione del particolare fotografato. “La caccia al par-ticolare” consiste proprio nel cercare il particolare foto-grafato dall’Associazione e ri-fotografarlo. Al momentodell’iscrizione al concorso, che va effettuata presso CreaGraphic Design di via Torino 115, sede dell’associazione,verrà consegnato il regolamento, la copia della foto rea-lizzata dall’associazione e l'elenco delle vie possibili dovecercare il particolare. Il concorso è aperto a tutti, com-prese le scuole. Premio in palio un iPad mini Apple - Wi-Fi da 16 gb. Il Concorso, avrà inizio Lunedì 11 febbraio al-le ore 9 e avrà termine il 12 aprile. Sabato 20 aprile avràluogo la premiazione con consegna del premio al vincito-re. Per info: Crea Graphic Design, tel. 0143 823551, [email protected]. e sulla pagina dell’Associazione CulturaleMoonfrà di Facebook.

IL CONCORSO • Per scoprire i dettagli di Ovada

Ri-fotografareun particolare

ALL’ENOTECA • Stasera primo appuntamento con i nostri vini

Dolcetto e sorpresa:sorprese al Ballon

Meno 25% sulle compra-vendite. E’ questo il datodivulgato dalla Fiaip, la Fe-derazione nazionale delleagenzie immobiliari, per lazona di Ovada. A soffriredi più nel secondo trime-stre il mercato delle secon-de case, pur con un breverecupero nel finale. E pro-prio quest’ultimo aspettoha contributo a una verapropria batosta in un’areada sempre vicina al geno-vese e terra di conquistaper i liguri che voglio inve-stire oppure acquistare perla villeggiatura. “Il 2012 èstato un anno nero – spiegala referente di zona LauraTardito, titolare di una notaagenzia in piazza Garibaldi- Abitazioni e appartamentidi pregio sono ancora piaz-zabili mantenendo il prezzoanche se i tempi delle trat-tative si allungano anche asei mesi. Ma la crisi ha re-so letteralmente invendibi-li case di periferia, affac-ciate su corsi trafficati, au-tostrade, la ferrovia, maga-ri con costi di riscaldamen-to o di condominio moltoalti. E un altro problema, amio parere, deriva dal fat-to che in questo momentodomanda e offerta noncombaciano”. Nel concre-to: chi compra vuole spun-tare un prezzo favorevole,anche del 20% inferiore al-la richiesta del proprieta-rio. Che ovviamente non se

ne sta. Ulteriore problema,specie per le fasce più gio-vani, la difficoltà con cui lebanche concedono i mutui.I genovesi dal canto loroscompaiono perché è sem-pre più difficile vendere inLiguria per venire a com-prare dalle nostre parti.Minore del previsto l’im-patto invece dell’Imu, purcon l’incertezza perduratadiversi mesi sul secondoversamento. Sicuramentel’Imu non ha fatto abbassa-re i prezzi – prosegue Tar-dito nella sua analisi -smentendo chi a livello na-

zionale affermava che sisarebbero ridotti del 40 -50% a causa dell’elevatonumero di beni immessisul mercato”. Secondo ilbollettino della Fiaip, ilprezzo al metro quadro peruna casa nuova o ristruttu-rata nel centro della cittàpuò variare da 1.800 a3.000 euro. In periferia laforbice va da 1.300 a 2.000euro. Le abitazioni in buo-no stato nel centro valgonotra 1.000 e 1.200 euro. Gliappartamenti da ristruttu-rare sono offerti tra gli 800e i 1.000 euro. Un immobile

da ristrutturare in perife-ria va dai 700 agli 800 euroal metro quadro. “Previsio-ni per il prossimo semestreè difficile farne le condi-zioni generali fanno pensa-re ad un mercato staticosenza grosse differenze.Sicuramente qualche in-centivo fiscale sull’acqui-sto di immobili come laLegge Tremonti aiuterebbemolto il mercato”. Va maleanche il settore commer-ciale, dove la vendita di ne-gozi e capannoni è crollataanche del 30 – 40%. Neguadagnano solo gli affitti,leggermente più bassi chein passato. Il canone medioannuo per un’abitazione di50mq in centro è di 4.200euro, in periferia di 3.000.Per 90mq in centro è di po-co inferiore ai 5.000 euro.

MERCATO IMMOBILIARE • Le compravendite sono letteralmente crollate: 25% in meno

2012: anno nero per la casaPraticamente invendibili gli alloggi e gli edifici situati nelle zone periferiche

inbreveL’ORDINANZA

Carnevale, stop alle autoNiente auto nel centro storicodomenica 10 febbraio in occa-sione del Carnevale ovadese.Con un’ordinanza la Polizia Mu-nicipale ha stabilito che, in quel-la giornata, dalle ore 12 alle ore19, non si potrà circolare e so-stare (è prevista la rimozioneforzata per gli inadempienti) invia Cairoli, piazza Cappuccini,via Gilardini, via San Paolo,piazza Garibaldi, piazza Assun-ta, via San Sebastiano, piazzaMazzini e via Roma.

MOLARE

Pentolaccia e poi CarnevaleCon la pentolaccia di sabato 2febbraio sono iniziati ufficial-mente i preparativi per il Carne-vale 2013. Mamme e nonne so-no al lavoro per cucire i vestitidelle maschere che rappresen-teranno pasticcini e dolci illu-stranti il tema “Pasticcieri, pa-sticcini… pasticcioni”. A buonpunto anche l’allestimento delcarro raffigurante una grandetorta. Appuntamento dunque inpiazza a Molare, sabato 9 feb-braio, alle 14.30, per la sfilata emartedì 12 febbraio al grandecarnevale di Bistagno. Lunedì11, alle ore 15, nel salone par-rocchiale, ballo delle maschereper i bambini.

A TAGLIOLO

Gli impiantifotovoltaiciGiovedì 7 Febbraio, alle ore 21,a Tagliolo Monferrato, presso ilsalone comunale in Via Roma 2,si svolgerà una serata informati-va sugli impianti fotovoltaici,completa di chiarimenti sugli in-centivi e di informazioni detta-gliate sui costi e le possibilità difinanziamento, per tetti coneternit o senza. L’iniziativa è promossa dal Co-mune di Tagliolo Monferrato edal Circolo Legambiente diOvada.

LA POLITICA

Incontro con gli elettoriL’11 febbraio alle ore 21 nei lo-cali del salone comunale di Ta-gliolo Monferrato è in program-ma un incontro con gli elettorisui principali temi delle prossi-me elezioni politiche, promossodal locale circolo del PartitoDemocratico. Saranno presentiil Sindaco di Tagliolo, FrancaRepetto e Federico Fornaro,candidato al Senato nella listadel PD. Coordina la serata Fe-derico Robbiano, segretario Pddi Tagliolo.

Sos ENPA per i gattiI volontari dell’Enpa di Ovada hanno chiesto ai 15 Comu-ni del comprensorio, di aiutarli a proseguire nella costosaopera di sterilizzazione dei gatti per far diminuire la popo-lazione felina in zona. Belforte e Lerma si sono già mossicon due raccolte di fondi che serviranno per sostenere icosti delle operazioni di sterilizzazione dei randagi dei duecentri. Fino ad ora l’Enpa ha dovuto affrontare le spese ditasca propria e dal 2008 la situazione è migliorata di mol-to rispetto al passato. Nell’Ovadese ci sono circa 100 co-lonie feline, cioè un migliaio di animali. A Ovada, molto nu-merose sono quelle di Lercaro e in zona Ormig. Per farfronte alla situazione è necessario che gli enti pubblicifacciano la loro parte: con Carpeneto e i centri della ValleStura, sono state firmate delle convenzioni.

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Sempre più spesso il nego-zio di vicinato rappresental’ultima spiaggia per chi èstato espulso dal mondodel lavoro e ha bisogno diriciclarsi. Questa realtà èben visibile dai dati fornitidal SUAP, Sportello unicoper le attività produttivedel comune di Ovada, sul-l’andamento degli esercizicommerciali. E’ il turnover a farla da padronecon 22 chiusure a fronte di20 aperture. E così il bilan-cio “contiene le perdite”con 294 negozi presenti sulsuolo cittadino. “Il calo diattività degli ultimi anni –analizza l’assessore alCommercio, Silvia Ferrari,è stato inevitabile ma nonconsistente. I commercian-ti tengono duro, il Comuneper quanto possibile provaa sostenerli”. Fra le voci del bilancio. Ilsettore più in difficoltà èquello dell’abbigliamento edegli accessori, l’interocomparto non alimentarefa segnare 231 attività, ot-to in meno rispetto a 12mesi fa. Il settore alimen-tare cresce arrivando a 45(+6). A questi vanno ag-giunti bar, pizzerie e risto-ranti (74) che hanno regi-strato una sola defezione.“Non sono tanto i negozistorici – spiega ElisabettaSomaglia dal SUAP – achiudere, quanto le nuoveattività che sviluppano il

loro percorso nell’arco di2-3 anni”. Questo nonostan-te spesso per aprire l’inve-stimento iniziale sia abba-stanza consistente. “Non cisi rende conto – commentaFederico Barisione del-l’Ascom – di quanto siaoneroso gestire un negozio.Spesso sono i famigliariche danno un mano con irisparmi. Le spese fissepoi sono lo scoglio maggio-re”. “Affitto e spese – cispiegava recentemente unesercente nel campo delleagenzie viaggio che ha pre-ferito chiudere la sua atti-

vità in centro una nuovaesperienza lavorativa –portano via una fetta consi-stente. Anche perché percontro il passaggio di po-tenziali clienti non è cosìsignificativo”. Com’è facile capire le atti-vità un po’ più sicure sonole tabaccherie (10), i benzi-nai e le edicole (7), le far-macie (3, presto arriveràla quarta nel Borgo). Sonoinvece 15 i market, attivitàdi medie dimensioni chespesso sono state “accusa-te” d’aver stravolto il tes-suto commerciale cittadi-

no basato sul negozio di vi-cinato. Poi bisogna sapercogliere le opportunità.C’è chi si è lanciato nel bu-siness delle sigarette elet-troniche, molto di moda.C’è chi è arrivato da Acquiper aprire una pasticceriae chi nel suo negozio di vi-deo giochi ha aggiunto unbar. E c’è chi punta sul-l’esperienza maturata intanti anni di lavoro su al-tra piazza per provare asfondare anche da noi.“Abbiamo esperienza de-cennale - assicurano allaGastronomia Cagnolo inpiazza Assunta - con allespalle negozi a Como e adArquata. Ovada l’abbiamoscelta per avvicinarci a ca-sa: resta una realtà inte-ressante, il lavoro nonmanca”.

Attività a pieno ritmo allamedia “Pertini”: gli studentisono impegnati in torneisportivi e nella preparazionedelle prossime uscite didatti-che. Sono inoltre in svolgi-mento le iniziative attività acui la “Pertini” ha sempre da-to ampio spazio: recuperopomeridiano per gli studentiin difficoltà, laboratorio diteatro e potenziamento dilingua inglese per la certifi-cazione finale KET.Prosegue inoltre il progettoper promuovere la sicurezzain collaborazione con la Poli-zia Municipale e, nell’ambitodell’educazione alla legalità,si stanno svolgendo, anchein collaborazione con l’asso-ciazione Libera, gli incontricon esperti che si occupanodi mafia e criminalità orga-nizzata. Gli alunni delle clas-si seconde sono in procintodi partire per Pracatinat do-ve rimarranno per quattrogiorni, mentre le classi terzeinvece partiranno per Roma.Una gita programmata nelsuo itinerario con i ragazziche diventeranno anche, perl’occasione, i ciceroni dell’in-tero gruppo. Sono stati resinoti infine i nominativi deivincitori dei Giochi matema-tici organizzati dalla Bocconi;gli alunni che hanno supera-to brillantemente le proveselettive e proseguiranno alivello provinciale e naziona-le sono Olivotti A. (III C), Be-rettieri (III E), Rosa P. (II C),Cadenelli I.(II C) Pastorino N.(III A) e Piccardo I.(I C). Do-po le congratulazioni delladirigente e dei docenti, ver-ranno premiati a fine anno.

La sezione del Club Alpino Italiano ha appena finito i fe-steggiamenti per il trentennale della fondazione della sezio-ne di Ovada. Tra le tante notizie curiose, però, abbiamo sco-perto che, proprio nella nostra cittadina, già all’inizio del1900, questa passione per la montagna era particolarmentesentita, tanto che era nata una sezione dell’Unione OperaiaEscursionisti Italiani.L’U.O.E.I. fu costituita nel 1911 con l’obiettivo di dare lapossibilità a tutti di potersi avvicinare alle attività dellamontagna. In quel periodo era già presente sul territorio ilC.A.I., che però raccoglieva soprattutto persone nobili e be-nestanti, perché la quota di iscrizione era di ben 12 lire, co-me si legge dagli atti dell’epoca, troppo per la classe opera-ia. La nuova associazione prevedeva una cifra di meno diuna lira, alla portata di tutti senza nessuna forma di discri-minazione. Inoltre il C.A.I. organizzava quasi esclusivamen-te gite “alpinistiche”, aperte quindi a poche persone esper-te, mentre l’obiettivo dell’Unione Operaia era di allargarela pratica con escursioni adatte anche a coloro che non ave-vano mai praticato nulla.Il primo statuto, sottoscritto a Monza dai fondatori, era co-stituito da otto articoli, nei quali erano specificati gli scopidell’unione, le normative per i soci e l’istituzione di nuovesezioni. La seconda sezione, in ordine di tempo, fu quella diAlessandria, con 15 soci, poi Faenza, Pavia, Livorno ed altrecittà. Stupisce, però, che al decimo posto, in ordine di costi-tuzione, ci sia proprio Ovada, la cui sede era presso il si-gnor Salvatore Adaglio, come precisano i documenti origi-nali dell’epoca. (C.P.)

ALLA PERTINI

Tante attivitàa pieno ritmo

IL COMMERCIO • Numero delle attività invariato, ma molte chiudono quasi subito

Negozi: l’anno del turn overL’alimentare settore rifugio, così come tabacchi e carburante. C’è anche qualche novità

CURIOSITÀ • La montagna, 100 anni fa

Prima del Caic’era l’U.O.E.I.

Una sfida nel Centro StoricoCarnevale Ovadese completamente rinnovato quest’anno:la Pro Loco di Ovada e del Monferrato Ovadese, in collabo-razione con l'attivissimo Gruppo Scout, organizza quest'an-no una manifestazione assolutamente diversa nei contenuti,e ricca di sorprese e di giochi da fare tutti insieme! Nelle viee nelle piazze del Centro Storico di Ovada domenica 10Febbraio rivivranno castellani, falegnami, barbieri, commer-cianti e tanti altri personaggi di un tempo, impegnati inun'avvincente sfida le squadre. Tutti possono parteciparecon formazioni composte da un minimo di 10 ad un massi-mo di 20 persone con almeno 2 maggiorenni. Attraversoprove e ricerche dovranno conquistare le “chiavi della città”.L’appuntamento è fissato alle ore 14:00 in Piazza Assunta.Ogni squadra deve essere mascherata ed avere un tema.

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LA FESTA

E voilà il Carnevale Costesearriva, anche con il carroGià lo scorso anno questa manifestazione era partita unpo’ sottotono; niente carri, nessuna compartecipazione,solo sfilata di mascherine. Stessa sorte è toccata questo

anno al Carnevale Ovadeseche si ridurrà a cortei inmaschera per le via del cen-tro con giochi ed animazio-ni. “Colpa della crisi econo-mica in atto” è la frase ri-corrente per giustificarequesto cambiamento maforse è più una crisi del-l’anima. Il Carnevale è unafesta antichissima che dove-

va essere vissuta in totale allegria prima del periodoQuaresimale. Bastava poco: vestirsi con stracci, vecchiabiti, code di crine, maschere di cartone agli occhi e viaper il paese a fare caciara tra balli e suoni. Quindi è lospirito che manca, forse affossato dai quotidiani pro-blemi. Comunque a Costa il Carnevale si farà. Ci saràun carro con il Fantoccio Colorato che sfilerà per la viaprincipale seguito dai bimbi e non.. in maschera. Poipresso la Saoms, bruciato il fantoccio, premiazione del-le mascherine, balli, giochi e calda merenda a base di“Bugie” per tutti…in attesa di tempi migliori.

ALL’ITIS BARLETTI

Gli studenti delle Medie al laboratorio di Scienze

A gennaio tutte le classi terzedella scuola secondaria “S. Per-tini” hanno svolto il laboratoriomensile di scienze presso l’Isti-tuto Tecnico “C. Barletti”. A tur-no le classi, accompagnate dalledocenti di matematica e scienze,sono state accolte dal prof. Vigoche ha guidato gli alunni in im-

portanti prove pratiche di biologia. I ragazzi hannopartecipato con impegno e ringraziano i docenti ed i di-rigenti scolastici che hanno consentito la realizzazionedella stimolante attività didattica. “Alla Pertini i labora-tori di Scienze procedono a scadenza regolare per ga-rantire ai ragazzi la sperimentazione pratica necessariaa supportare le lezioni teoriche ed un adeguato bagagliodi competenze in ambito scientifico” – ha sottolineatocon soddisfazione la dirigente, dott.ssa Patrizia Grillo.

inbreveALLA COOP

Le origini della mafiaGiovedì 7 Febbraio nella SalaPunto d’Incontro Coop, alleore 15,30, nell’ambito di “Cor-si & Percorsi – Incontri pubbli-ci gratuiti”, si terrà un incontrosul tema “Uomini d’onore”-Dalle origini della mafia allacultura della legalità, a cura diMonica Bruzzone. L’iniziativa si svolge in collabo-razione con il Centro Pace Ra-chel Corrie di Ovada.

LA FESTA

Pentolaccia dei bambiniGiovedì prossimo, 12 febbra-io, alle ore 15, presso l’areaverde – parco “De Andrè”, si-tuata in via Palermo 5, si svol-gerà la tradizionale “Pentolac-cia dei bambini” con giochi,animazione e musica per i piùpiccoli e non solo. L’iniziativa èpromossa dalla Pro Loco diCosta d’Ovada e Leonessa.

LA CONFERENZA

Il sistema solareSabato 16 febbraio, alle ore16,30, presso il Museo Pale-ontologico “G. Maini”, nell’am-bito di “Museando....d'inverno– Appuntamenti con il diverti-mento, la cultura e la natura”si terrà una conferenza divul-gativa sul tema “Viaggio allascoperta del sistema solare”, acura dell’astrofilo Enrico Gior-dano. Per informazioni: MuseoPaleontologico “Giulio Maini” -Via Sant'Antonio 17 – Ovada;Associazione Calappilia: 3402748989; [email protected] www.museo-paleontologicomaini.it.

AL MUSEO

Le immaginidegli insettiResterà aperta fino a domeni-ca 30 Marzo, presso il MuseoPaleontologico “Giulio Maini”,l’esposizione fotografica tem-poranea a cura di Photoclub35 dedicata agli insetti. Info:Museo Paleontologico “GiulioMaini” - Associazione Calappi-lia: 340 2748989; [email protected].

LA LETTERA

Che nostalgiaper il cinema!Penso speso con nostalgia al-le liete serate trascorse confamiliari e amici, al Cinema –Teatro Comunale di Ovada. Ricorso quante importanti ma-nifestazioni, compagnie teatra-li dio indubbio valore, proiezio-ni cinematografiche coinvol-genti, ha ospitato nel tempo.Adesso, quando passo nellesue vicinanze, immagino quel-l’elegante e grande sala buia,fredda, silenziosa, chiusa datroppo tempo al pubblico… eallora non mi resta che augu-rare a me stessa, a tutti gliovadesi e non, una prossima,brillante riapertura, magari conla commedia “La torre d’avo-rio”, diretta e interpretata daLuca Zingareti, uno ei miei au-tori preferiti. (Paola Tassistro)

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Dania D’Amato

Rita, 26 anni, che da due è un’alcoli-sta in trattamento, ci racconta: “Alcu-ni anni fa ho cominciato a frequenta-re un bar ad Ovada, all’inizio era soloun ritrovo con gli amici per bere incompagnia, ma col tempo, mentreprima eravamo in due a bere il “cam-parino”, dopo si sono aggiunti nuoviamici e, col “paga tu, pago io”, au-mentavano anche i “camparini”, af-fiancati anche da altri alcolici. Beve-vo per non pensare, ma più bevevopiù aumentavano i problemi, di con-seguenza i pensieri. Le notti erano di-ventate sempre più corte, mi sveglia-vo di notte con forti tremori e sensa-zioni di caldo o di freddo”. Troppe se-rate ad Ovada finiscono in… alcol. Esi stima che il 40% circa di incidentio altri problemi (compresi i ricoverial Pronto Soccorso) siano riconduci-bili in qualche modo all’etilismo. Nonsi tratta di una novità, qui da noi. Ilproblema è vecchio, ma in questi ulti-mi anni ha assunto connotati un po’diversi. Abbiamo parlato con una psi-chiatra di Genova e lei ci ha spiegato:“Sicuramente la facile reperibilità eil costo piuttosto economico accelera-no un fenomeno che ha radici più in-time e che trovano giustificazionenella società moderna; la nostra capa-cità di ancorarci al reale e di viverloconcretamente è deturpato ed è svili-to il sano concetto di “desiderio”. E’-sempre più difficile oggi riuscire aesprimere emozioni e sentimenti, siaattraverso le parole che attraverso igesti. Questo è evidente nelle giovani

generazioni; una forma di incomuni-cabilità che sta alla base dell'incapa-cità di riconoscere i propri sentimen-ti e di conseguenza ad esternarli chea sua volta si correla all'incapacità diprovare piacere, sulla quale si inne-stano le dipendenze”. Su facebooktroneggiano frasi inneggianti all'al-col, al bere, una ragazza di 22 anni,scrive: “A volte l'alcool è solamenteuna scusa per poter ridere a crepa-pelle senza esser presi per pazzi”. Co-me affermano gli psichiatri in questocaso l'alcol è usato per potersi diver-tire. Bere alcol abbassa la soglia dicontrollo e rende più semplici delle

azioni che sobri non commetteremmomai, o che, una volta commesse, tro-vano la giustificazione morale dentrodi noi. Ma, oltre all'alcolismo, ci sonodue disturbi connessi con il consumodi superalcolici: bulimia e anoressiahanno in comune la difficoltà dellapercezione o la non accettazione delproprio corpo, sono disagi femminili,per i quali le ragazze non mangianotutto il giorno per poter poi bere lasera, sostituendo alle calorie del cibo,quelle dell'alcol. Alla base c'è un vuo-to che non si può colmare e che inne-sta dinamiche di compenso compulsi-ve ed atteggiamenti autodistruttivi.

Il divieto d’uso dei neonicoti-noidi nella coltivazione delmais, scaduto il 31 gennaio diè stato prorogato fino al 30giugno. Il provvedimento è le-gato al problema della moriadelle api e proprio i questi in-setticidi sono considerati imaggiori responsabili. Soddi-sfatta la Coldiretti la qualeperò precisa che “non è conle proroghe che si affrontanoe si risolvono i problemi. C’èun’anomalia rispetto all’attua-zione del principio di precau-zione che si applica tuttaviasolo in un periodo circoscrittodi tempo. Questi rinvii hannocreato difficoltà sia ai cereali-coltori che agli apicoltori, an-cora in attesa di riceverechiarimenti scientifici in meri-to all’esistenza effettiva di unnesso causa-effetto tra moriadelle api e impiego di tale so-stanze”.

Non dev’essersi sentitoproprio a suo agio il ca-priolo che la settimanascorsa ha terminato la sua“gita nel centro di Ovada”incastrato nella ringhieradi una delle villette situatein una stradina laterale acorso Saracco. L’animale,probabilmente sceso dallecolline di Costa in cerca diquel cibo che con le nevi-cate delle ultime settimaneè più difficile trovare, èstato segnalato proprio incorso Saracco già nelle pri-me ore della mattina. Lasua attenzione dev’esserepoi stata catturata da qual-cosa nel piccolo quartiereaccanto al magazzino orto-frutticolo. Solo che una volta infilato-si tra le sbarre strette del-la ringhiera, un po’ per iltubo, un po’ per lo spazio

ridotto a disposizione, unpo’ per il fondo liscio delterrazzo non particolar-mente adatto agli zoccoli il“bambi” non ha saputo piùcome liberarsi. Sono dovutiintervenire gli abitanti delquartiere a casa a quel-l’ora, attorno alle 10.00 per

districare il capriolo daquella scomoda posizionee, successivamente, perriaccompagnarlo verso lacollina dalla quale era arri-vato. Siamo sicuri che nei suoiboschi sarà più a suo agio esaprà orientarsi meglio.

IL CASO • Una realtà sempre più diffusa anche tra i nostri giovani

Etilisti ad Ovada? SìLo psichiatra: “Alla base c’è un problema di comunicazione”

LA POLITICA • Un’ulteriore precisazione

Roberto Briata: “Fedele al PSI”

LA CURIOSITÀ • La scorsa settimana in corso Saracco

Un capriolo in cittàAMBIENTE

Insetticidivietati

Come previsto, ci siamo sbagliati. O, se preferite, abbia-mo frainteso. Avevamo scritto la settimana scorsa chel’assessore Roberto Briata, approvando il comunicato di“Insieme per Ovada” ed inviandoci una precisazione per-sonale in cui affermava di voler continuare per la suastrada, in pratica prendeva le distanze dal suo partito, ilPSI che, insieme a SEL, IdV e Circolo della Sinistra, ave-va duramente attaccato la giunta e il PD. Non è così. Ce loha scritto lo stesso Roberto Briata in una ulteriore preci-sazione in cui sostiene: “Nell’articolo con il titolo “verifi-che, critiche distinguo ed altro” comparso su “l’ovadese”del 31 gennaio scorso, si da quasi per scontata la miauscita dalla linea socialista: non è così. Ho solo espressola mia ferma posizione di rimaner saldo in giunta.” Neprendiamo atto, anche se facciamo un po’ fatica a capire.In pratica l’assessore dice che rimane fedele alla lineadel PSI, ma che resta in giunta. Evidentemente non condi-vide le critiche… o no? (D. Cart.)

IL LIBRO “L’Italia dei Democratici”

Venerdì 8 febbraio alle ore 18 nel salone della SOMS divia Piave verrà presentato il libro “L’Italia dei Democratici”(Marsilio editori) recentemente scritto dal sen. Enrico Mo-rando insieme al collega Giorgio Tonini. Dopo la presenta-zione di Fabio Scarsi, Morando dialogherà sulle propostecontenute nel saggio con Federico Fornaro, vicesegreta-rio regionale del PD e candidato al Senato in Piemonte.Nel libro - di grande attualità rispetto al dibattito sulle im-minenti elezioni politiche del 24-25 febbraio - sono propo-sti gli ingredienti essenziali di una possibile “Agenda perl’Italia”, un pacchetto di riforme incisive e coraggiose e so-no indicate le innovazioni di cultura politica, di leadershipe di assetto organizzativo per consentire al Pd di guidarnela realizzazione. Tre gli obiettivi cardine: abbattere il debitopubblico, ridurre la disuguaglianza, tornare a crescere. Agiudizio di Morando e Tonini, solo se saprà dimostrarsi ca-pace di cambiare, il nostro Paese potrà tornare a pesarein Europa.

La conoscenza e la commemora-zione sono stati i denominatoricomuni della Giornata della Me-moria tenutasi il 25 gennaio nelteatro dell'Istituto Santa CaterinaMadri Pie.Una celebrazione che, su propo-sta della classe IV Liceo pedago-gico, ha visto coinvolti tutti glistudenti del liceo e delle medie,con un variegato apporto cultura-le ed artistico: musica, parole,poesie e brani sono andati a toc-care il tema della violenza e dellamemoria, senza fare discrimina-zione alcuna e cercando di crea-re una memoria non chiusa acompartimenti stagni, ma equa erispettosa della realtà storica. Ecco quindi che alle classichemanifestazioni per onorare le vit-time della Shoà ebraica, comel'esecuzione di brani come “GamGam” e la colonna sonora di"Schindler's List" di StevenSpielberg, sono seguiti momentiriguardanti le altre vittime degliabomini umani, quale la proiezio-ne del trailer del film “HotelRwanda” di Terry George che ciha fornito importanti spunti di ri-flessione sui genocidi attuati inepoca recentissima e che avven-gono ancora oggi. E’stata anchefornita una breve panoramica sul-le attuali situazione di ingiustiziepresenti nel mondo, come la re-pressione dei Curdi o l'oppri-mente occupazione del Tibet da

parte della Repubblica PopolareCinese.Essendo l'intero evento inseritoin un contesto formativo c'è stataanche una breve, ma interessan-te parentesi riguardante l'impor-tanza psicopedagogica dell'edu-care alla pace ed alla risoluzionerazionale di ogni conflitto.Hanno completato l’iniziativa lasplendida esecuzione canora delgospel Alleluia e la lettura dellapoesia di G.Ungaretti “Non gri-date più”. Tra immagini, parole,musica e riflessioni questa cele-brazione è stata sicuramente se-gnata da una partecipazione atti-va e da un’importante presa dicoscienza delle nuove generazio-ni: il ricordo come stimolo per uncambiamento radicale, cambia-mento che deve partire dalle in-tenzioni per passare ad azioniconcrete, pensate ed attuate daigiovani. Deve nascere ed instil-larsi nelle menti la profonda con-vinzione che è possibilissimo noncommettere più gli errori com-messi in passato. Proprio perquesto occorre sradicare la fre-quente tendenza a promettere unfuturo migliore cancellando sem-plicemente il passato. Dobbiamo inaugurare una nuovaera dell’ottimismo: l’ottimismonon solamente basato sulle paro-le, ma anche e soprattutto sui fat-ti. (Alessandro Pestarino)

inbreveALLE MADRI PIE

La Giornata della Memoria

Premetto che ho studiato in unascuola privata parificata, conbuoni professori cui mi lega an-cora affetto e stima. Ma quellascuola la pagavano i miei genito-ri. Allora la Costituzione non veni-va ridotta a show televisivo, ma lasi applicava. La Costituzione al-l'art 33 recita "Enti e privati han-no diritto di istituire scuole edistituti di educazione, senza oneriper lo Stato".Sono passati 12 anni dalla legge62/2000, voluta da D'Alema edal Ministro Berlinguer, che die-de alle scuole private la parità,entrando così a far parte di ununico sistema di “scuola pubbli-ca”. Da allora questi istituti si ven-dono come “scuola pubblica”,minimizzando il fatto che chi siiscrive deve aderire al loro “pro-getto educativo”.Il DLgs 95/2012, ha imposto allapubblica istruzione la "tesoreriaunica per le scuole pubbliche",obbligandole a trasferire nellecasse di Bankitalia tutte le risor-se finanziarie (ora, Bankitalia di-spone di circa1 miliardo in più),invece le scuole private/paritariepotranno mantenerle in un istitu-to bancario di fiducia e gestirlicome prima (ma non erano pub-bliche?). Ha imposto anche allescuole pubbliche statali Primariee Secondarie, l’obbligo delle"iscrizioni on line" (sistema cheperaltro presenta ancora proble-mi di funzionamento) mentre è"facoltativo" per le paritarie/priva-te (ma non si ha lo stesso tratta-mento?). Sempre il decreto leg-ge 95/2012 ha stanziato 200milioni per le scuole non statali ela somma è solo leggermente in-feriore a quella erogata dalMIUR negli scorsi anni; al con-trario, per le scuole "pubblichestatali" non solo il Fondo perl'Istituzione Scolastica (FIS) èstato decurtato del 25 - 30%(comunicazioni sindacali) ma al

momento, per l'anno scolasticoin corso, non è stato versato uneuro: in clima di spending review,sono ancora le scuole pubblichestatali a far risparmiare lo Stato.Le cifre relative alla scuola priva-ta presentate recentemente in unarticolo su un settimanale localesono incomplete, perché si limi-tano al solo contributo annuostatale, dimenticando quelli pro-venienti da altre amministrazionipubbliche che, come ha mostra-to l'Uaar nell'inchiesta "I Costidella Chiesa", sono superiori alcontributo statale stesso: almeno800 milioni di euro. Quindi se, per ipotesi, nel rispet-to della Costituzione, il contribu-to pubblico alle scuole paritariesi riducesse a zero, il risparmioper lo Stato aumenterebbe a cir-ca un miliardo e mezzo. E non èscontato che, qualora lo Statocessasse i suoi versamenti allescuole paritarie, i loro studentitornerebbero in massa alle pub-bliche. I genitori che iscrivono i fi-gli alle scuole paritarie non lofanno per ragioni di convenienzaeconomica, viste le rette che de-vono pagare (e che non risultanodiminuite da quando esistono isussidi pubblici), ma per prefe-renze educative. Pertanto, am-messo e non concesso che talistudenti tornino in massa alle ve-re scuole pubbliche, l'impatto sa-rebbe minimo; perché gran partedei costi pubblici sono fissi (sti-pendi degli insegnanti e manteni-mento degli edifici). Si tratta di semplici economie discala, e la “scala” adeguata perottenere tali economie ce l'hasoltanto la scuola statale. Soltanto cancellando la scuolapubblica “vera” il ragionamentotutto economicistico fatto dalla eper conto della scuolaprivata/paritaria fila; la matemati-ca non mente. (Patrizia Grillo, di-rigente scolastico)

LA LETTERA

Scuola pubblica e scuola privata

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Sarà stato che negli ultimimesi lo sceriffo, entrato inazione (pare) negli ultimigiorni, non ha controllato,sarà stato qualche altro in-toppo, ma anche quest’annola raccolta differenziata aOvada è andata malissimo.Siamo al 34% contro unasoglia minima almeno del40%. E il dato stride ancoradi più se confrontato (an-che se le realtà son diver-se) coi numeri dei paesi li-mitrofi virtuosi: Castellettoha raggiunto il 53%, Silva-no d’Orba il 47%. Poi c’èMolare al 38%. Malissimoinvece i micro paesi: Mon-taldo è al 25%, Cassinelle eCarpeneto al 23%. Maglianera per Rocca Grimalda eBelforte fanno segnare unmisero 21%. Da un’analisipiù attenta si vede chiara-mente la divisione tra ipaesi sopra i 2.000 abitantidove la raccolta viene ef-fettuata col metodo delporta a porta e gli altri incui Econet utilizza mezzipiù tradizionali. Il dato ècomunque una media deiconferimenti è contenutonel report periodico delConsorzio Smaltimento Ri-fiuti. A Belforte probabil-mente è destinato a salirequando arriveranno i datidelle numerose aziendepresenti sul suolo cittadini. Se, tornando a parlare diOvada, le cose sono andateun po’ meglio a novembre

col 37%, dicembre è stato ilmese peggiore con il 29. Dipositivo c’è che diminuiscela quantità di spazzaturache arriva alla discarica,ferma nel 2012 a 3.930 ton-nellate. Scende anche laproduzione di rifiuti procapite anche se gli espertiassicurano che è solo un ri-svolto della contrazione deiconsumi degli italiani. “Inumeri non ci premiano –ammette l’assessore al-l’Igiene pubblica RobertoBriata – ma lavoriamo me-se per mese per migliorareil servizio”. Ci tiene l’asses-

sore a spendere anche dueparole su quanto affermatodal “grillino” Roberto Rai-noldi nel recente incontroorganizzato dal MovimentoCinque Stelle: “Visto che intale serata si è parlato diraccolta rifiuti quindi misento personalmente coin-volto. Rainoldi non so chisia – afferma - penso cheper chiarezza sia giustospecificare che al mio As-sessorato non ha mai chia-mato, ne mai abbiamo rice-vuto proposte di vario ge-nere da questa persona”. Si diceva dello sceriffo.

Proprio nella settimanascorsa sono ripartiti i con-trolli. Il suo compito è dimonitorare i comportamen-ti, segnalare le situazionipiù delicate. L’intento è dirisalire, anche dall’esamedei rifiuti, ai trasgressori.“L’intento non è quello dipunire – assicura Tito Ne-grini, presidente di Econet– ma di sensibilizzare”. Al-l’inizio dovrebbero arriva-re ammonimenti. Poi san-zioni. Le situazioni più dif-ficili sono segnale in stradaCappellette, ma anche invia Ruffini dove i bidonidella differenziata stracol-mi di qualsiasi rifiuto fan-no “non bella mostra di sé”con preoccupante regolari-tà. Non è in realtà l’unicoesempio, la lista sarebbelunga.

I RIFIUTI • Ovada cala al 34%; i peggiori sono Rocca Grimalda e Belforte con il 21%

Differenziata, ancora un flopIl paese più virtuoso è Castelletto d’Orba con il 53%, seguito da Silvano col 47%

Cala la popolazioneE’ stato un anno negativo dal punto di vista demograficoa Trisobbio: la popolazione è calata di 13 unità, passan-do da 669 a 656 abitanti. I dati relativi al 2012 sono tuttiin negativo rispetto a quelli del 2011, sia per ciò checoncerne il movimento naturale (rapporto tra nati e mor-ti) che quello degli spostamenti (immigrazione ed emigra-zione). Le nascite sono scese infatti da sei a tre, i deces-si sono saliti da 7 a 13, il numero di immigrati è calato da28 a 27, mentre quello degli emigrati è cresciuto da 22 a30. L’unico dato non negativo riguarda gli stranieri. Il loronumero infatti è ancora salito, passando da 39 a 42 uni-tà. Le comunità più numerose risultano essere quella deimarocchini (16 persone) e dei Romeni (12). I matrimonisono stati in tutto sette, tre religiosi e quattro civili.

tris

obbio

Domenica, in una giornatafredda ma assolata e tersa,profumata da un vento chegià evocava temperaturepiù miti, s’è chiuso ilCarnevale storico di RoccaGrimalda, che per duegiornate ha animato ilborgo e le collinecircostanti. Gruppo ospite diquest’edizione, secondo latradizione degli ultimi anni,i Lacchè di Benedello,piccola frazione di Pavullo,nel Modenese.

Carnevale di Rocca Grimalda baciato dal sole

Per i pendolari sulla Ovada– Genova, esiste purtroppoil “merci del mercoledì”,cioè quello che più volte hamandato in crisi la linea eche solo qualche giorno faha creato problemi notevo-li, ritardi senza precedenti.Ci vuole capire qualcosaanche l’assessore ai Tra-sporti della Provincia diAlessandria, Gian FrancoComaschi, che ha inviatouna lettera ufficiale a Tre-nitalia, nella persona delsuo amministratore delega-to, Mauro Moretti, ai diri-genti regionali ferroviaridi Piemonte e Liguria, non-ché agli assessori ai tra-sporti delle due regioni.L’incresciosa situazione (lalinea bloccata dalla 17 dimercoledì scorso) - si èpuntualmente verificatanonostante le rassicurazio-ni fornite da parte di Treni-talia e RFI, che nella riu-nione avvenuta a Rossiglio-

ne nello scorso mese di di-cembre avevano garantitoche i treni merci non sa-rebbero più transitati inorario pendolare. Inoltre,nella giornata di ieri, 31gennaio, altro grave disser-vizio è stato cagionato dall’improvvisa soppressionedel treno n. 6168 delle h.18.12”. La richiesta è quella

di un incontro urgente. “Inconclusione – si legge anco-ra - si richiede che venganoadottate senza ritardo tuttele misure necessarie ad as-sicurare la regolarità delservizio con superamentodei gravi e continui disagisegnalati dai pendolari delterritorio Acquese Ovadesee Basso Alessandrino”.

TRASPORTI • Con una lettera al Moretti di Trenitalia

Interviene Comaschi

inbreveROCCA

Enoteca: si riapre

E prevista per oggi, a partiredalle 18.00 fino alle 20.00, lariapertura della Bottega del Vi-no di Rocca Grimalda, l’enote-ca che fin dalla sua nascita sipropone di essere vetrina dellamiglior produzione vitivinicolalocale. Si chiama “Il diavolosulle colline” e si propone lamission ambiziosa di coniugarecultura del buon vino, cono-scenza della cultura locale evalorizzazione degli scorci pae-saggistici attorno al paese.Tutto questo grazie anche allariscoperta dei piatti tipici dellacultura locale e di abbinamentinuovi con il vino, quei gustisemplici e naturali e che fannoparte della memoria di tutti noie non devono essere accanto-nati: polenta, baccalà, ravioliclassici e serviti con ricette in-novative, pesce. Tanti sonostati i cantori di questo piaceredella vita, a cominciare daPaolo Conte che parla nellesue canzoni parla appunto diquesti succulenti piatti: “Tuttiinvitati “una gamba qua’ ,unagamba la.. gonfi di vino.. a cer-car la felicità dentro a un bic-chiere”.

presenta i nostri candidatialla Camera e al Senato

MATTEO RENZI

ore 15.00 - Cinema Ambra

DOMENICA

ALESSANDRIA10 FEBBRAIO

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L’ITALIA GIUSTA

Cristina Bargero, Germano Marubbi, Cristina Mazzoni

Daniele Borioli, Federico Fornaro, Claudia Deagatone

Saranno presenti:

Candidati alla Camera

Candidati al Senato

Mino Taricco,Capolista alla Camera - Circoscrizione Piemonte 2Rita Rossa,Sindaco di Alessandria

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20ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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21ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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ANNUNCIO

E’ mancatoai suoi cari

ANGELOMANICONEdi anni 74

Addolorati lo annunciano le figlie Antonietta eMaria, i generi Alessandro ed Emilio, le affezio-nate nipoti Alessia con Alessandro e la piccolaEleonora e Martina con Alessandro ed i parentitutti.I familiari commossi dalla grande e sentita par-tecipazione al lutto, ringraziano tutte le gentilipersone che di presenza, con fiori e scritti han-no preso parte al loro dolore. La cara Salma, ri-posa nel cimitero di Pozzolo Formigaro.Un particolare ringraziamento alla signora Da-niela per le cure prestate.

Pozzolo Formigaro, 1° febbraio 2013

PARTECIPAZIONE

Il Direttivo dell’Associazione “Pozzolo d’Argento”di Pozzolo Formigaro partecipa al lutto che hacolpito la propria consigliera Antonietta Manico-ne per la scomparsa del suo caro

PAPÀe porge sentite condoglianze a familiari tutti.

Pozzolo Formigaro, 1° febbraio 2013

TRIGESIMA

Ad un mese dalla scomparsadel caro ed indimenticabile

ADOLFO MANILDO

i familiari ed i parenti tutti Lo ri-cordano con immutato affetto

e grande rimpianto in una S. Messa che sarà ce-lebrata domenica 10 c.m alle ore 10,45 nellaChiesa di S. Martino in Pozzolo. Grazie a quantivorranno unirsi al ricordo con la preghiera.

Pozzolo Formigaro, 1° febbraio 2013

ANNUNCIO

Cristianamente è mancata ai suoi cari

LUIGINA FERRETTIin TONELLIdi anni 85

Addolorati lo annunciano il marito Nini, il figlioMarco, la nuora Miryam, le affezionate nipoti Mar-ta e Giulia ed i parenti tutti.I familiari commossi dalla grande e sentita parte-cipazione al lutto, ringraziano tutte le gentili per-sone che di presenza, con fiori e scritti hannopreso parte al loro dolore.La cara Salma, riposa nel cimitero di Novi Ligure.Un particolare ringraziamento ai dottori EdgardoMilano e Giuseppe Sacco per le cure prestate.

Novi Ligure, 27 gennaio 2013

ANNUNCIO

Cristianamente è mancata ai suoi cari

PAOLINA PONASSIved. MILANESE

di anni 92

Addolorati lo annunciano i figli Maria e Franco, lanuora Marina, i nipoti Massimo con Monica ed ilpiccolo Alberto e Valentina con Marco, il fratello,la sorella, i cognati, i nipoti ed i parenti tutti. I fami-liari commossi dalla grande e sentita partecipa-zione al lutto, ringraziano tutte le gentili personeche di presenza, con fiori e scrittihanno preso parte al loro dolore. La cara Salma,riposa nel cimitero di Bettole di Pozzolo.Un particolare ringraziamento ai Dottori France-sco Balbi e Nicoletta Zanni ed alla signora Sve-tlana per le cure prestate.

Bettole di Pozzolo, 1° febbraio 2013

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Servizi funebri

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22ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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Orario: da martedì a sabato 10,00-12,30 • 15,00-19,00 • Chiuso lunedì e domenicaAperture straordinarie: la 2ª domenica del mese 15,00-12,30

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23ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

www.novionline .net • www.ovadaonline .netpaesi

Marzia Persi

Prenderà il via il prossimo14 febbraio il corso di ita-liano per cittadini immi-grati, inserito nel progettoregionale “Petrarca 2”.Ad aderire al progetto diintegrazione fra le cultureè l’Osservatorio Sociale delComune di Pozzolo con ilpatrocinio dell’assessoratoalle Politiche Sociali Il cor-so si terrà presso la sededell’Osservatorio pozzolesetre giorni alla settimanaesattamente martedì, gio-vedì e venerdì dalle 14 alle17. Le lezioni saranno gra-tuite e comprenderanno ol-tre che lezioni di italianoanche lezioni di educazionealla cittadinanza. I destina-tari sono tutti i cittadini ex-tracomunitari, l’ età mini-ma per parteciparvi è di 16anni La durata del corso –che sarà tenuto da ChiaraBergaglio Giovanni Dibe-nedetto e Ilaria Dameri conil contributo dei ragazzipozzolesi del Forum Giova-ni – sarà di 75 ore.«Anche quest’anno comeamministrazione comunale– dice l’assessore alle poli-tiche sociali Domenico Mi-loscio – siamo lieti di pro-seguire il percorso iniziatoun anno fa con i corsi estividi lingua italiana e infor-matica “Corsi senza fron-tiere” organizzati dall’Os-servatorio Sociale in colla-

borazione con il ForumGiovani».Aggiunge Miloscio: «Conl’adesione al progetto “Pe-trarca 2”, sicuramente, da-remo una opportunità inpiù a chi frequenterà il cor-so in quanto lo stesso avràvalidità ai fini del rilasciodel permesso di soggiorno.Favorire l’integrazione deicittadini stranieri è un esi-genza italiana e Europea e,anche noi vogliamo dare ilnostro contributo».A Pozzolo l’esigenza di unagiusta integrazione è assaisentita dalla popolazionedal momento che su circa 5

mila abitanti vi sono rap-presentate 32 nazionalitàcon oltre 350 stranieriquindi oltre il 7% dei resi-denti non è italiano. E pro-prio sul sentiero dell’inte-grazione l’amministrazionecomunale pozzolese ha datovita, la scorsa estate, a unainteressante iniziativa: laconsegna simbolica dell’at-testato di cittadinanza ita-liana a tutti i bambini stra-nieri residenti a Pozzolo.«Siamo certi – prosegueMiloscio – che proseguendosu questa strada si potràarrivare a una giusta edu-cazione di convivenza tra

POZZOLO • Le lezioni per gli immigrati dell’Osservatorio

Torna il corso di italianoSi tratta di tre ore al giorno per tre giorni alla settimana

popoli di culture diverse.Solo conoscendosi, possia-mo sconfiggere la pauranei confronti di chi parlaun’altra lingua, si veste inaltro modo e professa altrereligioni. L’amministrazio-ne ringrazia tutti coloroche contribuiranno a tuttoquesto progetto e in parti-colare i ragazzi del Forum,i volontari dell’Osservato-rio e i docenti, i quali anchequest’anno, siamo certi, sa-pranno raccogliere tutte leesigenze dei partecipanti emettere a loro agio i fre-quentanti del corso».

[email protected]

Domani, venerdì 8 febbraio, il locale “Cezanne” di Geno-va (via Cecchi 7/r) ospiterà – a partire dalle 20 – la secon-da edizione del Premio “Per un raggio di luce” assegnatodalla “Fondazione Banca degli occhi Melvin Jones”. L’ini-ziativa vedrà la presentazione del dvd “La Banca degli oc-chi Melvin Jones, unabanca dei Lions”, rea-lizzato dal Lions Clubdi Pozzolo Formigaro.La serata consisterà inun galà organizzatodall’associazione“Amici Banca degliOcchi” di Genova, pre-sieduta da Santo Du-relli, in occasione dellaSeconda edizione delriconoscimento cheviene assegnato allepersonalità che si sonodistinte nel campo delsociale e della solida-rietà.All’evento, in qualità di madrina e testimonial, sarà pre-sente la cantante e campionessa paralimpica Annalisa Mi-netti. Tra i premiati la Compagnia Teatrale “Professioni-sti allo sbaraglio” per lo spettacolo “Via col Vento”, anda-to in scena al Teatro Carlo Felice; la “Make-A-Wish Italia”onlus e l’Orchestra Classica di Alessandria che ha esegui-to la colonna sonora del dvd dedicato alla Banca degli oc-chi e realizzato dai Lions pozzolesi. Nel corso della mani-festazione copie del dvd con il filmato, che illustra l’atti-vità della Banca degli Occhi, saranno consegnate agli al-tri Lions Club e saranno inoltre acquistabili per finanzia-re l’attività del laboratorio.La Banca degli Occhi Melvin Jones si occupa – tra le altrecose – di sensibilizzazione l’opinione pubblica sull’atto didonazione delle cornee a scopo di trapianto e svolge atti-vità di promozione della ricerca, degli studi e delle inizia-tive per la prevenzione dei problemi della vista e assi-stenza a non vedenti. (L.L.)

Quel raggiodi luce...Domani a Genova il premio e un dvd realizzato dal Lions Club di Pozzolo

Schiumogeni, amianto, traf-fico, smog: il quadro perPozzolo, leggendo il Pianodel traffico e il Piano Cavedel Terzo Valico, non potreb-be essere peggiore. A dipin-gerlo l’altra sera nelle canti-ne del castello i relatori del-l’assemblea organizzata dalComitato No Terzo Valico.Antonello Brunetti (Afa) haricordato «l’assurdità diquest’opera, questione che èa monte di tutti gli altri pro-blemi che causerà al territo-rio. Il presidente della Ligu-ria Claudio Burlando ha par-lato di 7 milioni di containercome obbiettivo futuro delporto di Genova ma a oggisulle linee ferroviarie attua-li ne passano appena 300 mi-la a fronte di una capacità di5 milioni». Poi è passato alPiano Cave: «7 milioni di mcdi smarino smaltiti nelle excave. A Pozzolo prevista lacava apri e chiudi della Ro-manellotta, 108 ettari, gran-de come il paese, oltre allaGuendalina, dove sarannodepositati i materiali pienidi schiumogeni. C’è poi lacava di Bettole di Pozzolo,296 mila mc. L’amianto nel-l’Appennino c’è eccome, no-nostante Cociv dica il con-trario senza far vedere i da-ti». Nel Piano del trafficotante incongruenze: «Per unprogetto da 6,2 miliardi ciritroviamo errori madorna-li, come le cartine che indi-cano il passaggio di 324 ca-mion al giorno dentro Serra-

IL CASO • Assemblea alle cantine del castello

Pozzolo e Terzo Valico,le paure del Comune

Il consiglio comunale di Villalvernia ha approvato il Regola-mento Intercomunale per i Controlli Interni da gestire informa associata tra i Comuni di Cassano Spinola – capofila– Gavazzana, Sardigliano e, appunto, Villalvernia.L’assemblea comunale ha inoltre approvato la Convenzionerelativa alla gestione associata delle attività in ambito co-munale e in particolare quella di pianificazione di protezio-ne civile e di coordinamento dei primi soccorsi, tra i Comu-ni di Cassano Spinola, individuato come capofila, Carezza-no, Gavazzana, Sardigliano, Sant’Agata Fossili e Villalver-nia. Nel dibattito è intervenuto prima il consigliere FilippoTimo, il quale avrebbe auspicato una convenzione più “tor-tonese”, territorio con il quale vi è maggiore omogeneità econdivisione.«Auspico che in un’ottica futura, il Comune di Villalverniapossa far parte di una diversa aggregazione che possa faci-litare lo svolgimento del ruolo di capofila, magari con i Co-muni di Paderna, Castellania e Carezzano». Infine, anche ilconsigliere Gabriele Persi ha sottolineato che questa aggre-gazione porterà il Comune di Villalvernia a essere un’ap-pendice di Cassano, mentre una diversa scelta tra i Comunidel circondario, più piccoli, avrebbe potuto conferire a Vil-lalvernia un ruolo di capofila e garantire in tal senso unamaggiore autonomia.Ma i tempi stretto voluti dalla legge che impone l’aggrega-zione di alcuni servizi per i Comuni al di sotto dei 5 milaabitanti – e la formalizzazione della convenzione – ha porta-to Villalvernia alla scelta approvata dal consiglio. (L.L.)

LA CONVENZIONE • Tra Comuni

Villalvernia, il regolamento

valle, il deposito dello sma-rino di Voltaggio in paeseanziché nella ex cava Ce-mentir e il transito dei ca-mion per Bettole di Pozzolosu una strada di campagna.I camion dai cantieri di Novipasseranno tutti da Pozzoloper raggiungere le cave diAlessandria. Il vostro paesesarà il più sconvolto di tutticonsiderando anche il can-tiere dello Shunt del TerzoValico». Brunetti ha calcola-to che i 1100 camion giorna-lieri previsti sulle strade so-no pari a una fila di 22 km aldì: «In un territorio doveAlessandria è risultata lapiù inquinata in Italia per lepolveri sottili».Pozzolo, come ha ricordatoDavide Bailo del ComitatoNo Terzo Valico di Novi,“godrà” anche dei possibilieffetti del cantiere di SanBovo, al confine tra i dueComuni: «Nell’area previstavicino al cementificio inprogramma un maxi deposi-to temporaneo di smarino:

le polveri, a rischio amianto,arriveranno a Pozzolo. NellaRomanellotta il Piano caveindica inoltre un enorme im-pianto di frantumazione del-la ghiaia con una capacitàmassima di 7 mila t al gior-no: rumore, polveri e 600 ca-mion al giorno. Senza di-menticare il fabbisogno di14 mila mc al giorno di ac-qua, pari a tre piscine olim-pioniche, e solo per lavare laghiaia del Terzo Valico».Il sindaco Silvano, che a di-cembre aveva votato la deli-bera del Consigli comunalecontro il Terzo Valico, solle-citato dai relatori e dal pub-blico, ha assicurato che scri-verà alla Provincia sui ri-schi di inquinamento delterritorio: «Nelle cave diPozzolo non finiranno néschiumogeni né amianto, co-me prevede la nostra delibe-ra approvata anni fa quandoabbiamo rischiato di vedererealizzate alcune discariche.Abbiamo già dato in passa-to». (G.C.)

inbreveFOTO STORICA

Una chicca degli anni 20 a Pozzolo

Una foto storica “scovata” dal-la Regione Lombardia (settoredei Beni Culturali) e da alcunistudiosi dell’Università di Pa-via. Una di quelle “chicche” chenon si è lasciata scappare “Al-bum Pozzolese”, la nota pagi-na Facebook che sul socialnetwork più famoso del mon-do racconta la storia del pae-se attraverso immagini e aned-doti storici. L’immagine è datata tra il1920 e il 1924 ed è statascattata – da un autore rima-sto purtroppo anonimo – pro-prio a Pozzolo Formigaro. L’immagine è una veduta dellastazione ferroviaria e dello sta-bilimento di produzione delperfosfato. La fotografia è stata ritrovatanel 2011 e da poco tempo èdisponibile anche online. (L.L.)

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24ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

www.novionline .net • www.ovadaonline .netserravalle ·stazzano

Un lupo morto scoperto lungoi binari della linea ferroviariatra Arquata e Serravalle. Gio-vedì scorso addetti delle Fshanno rivenuto il cadavere ehanno subito avvertito il ser-vizio di vigilanza faunisticadella Provincia.L’animale è stato quasi certa-mente investito dal treno eora il personale del ProgettoLupo della Regione si avvarràdel Dipartimento di scienzeveterinarie dell’Università diTorino, con sede a Grugliasco(Torino) per comprendere,tramite l’autopsia e altri esa-mi, se il lupo era già monitora-to dal Progetto Lupo, da dovearrivava e dove era presumi-bilmente diretto.I lupi sono infatti grandi cam-minatori in grado di percorre-re lunghe distanze in pochigiorni e vengono tenuti sottocontrollo per capirne abitudi-ni e spostamenti. Deve esserequindi compreso se, per esem-pio, l’esemplare arrivava dallaval Borbera, dove nell’altavalle esiste un branco stanzia-le che occupa territorialmenteanche la val Curone e la valleSpinti. Altri esemplari sono sitrovano nel territorio del Par-co Capanne di Marcarolo magli avvistamenti non sonomancati anche nel fondo valle,come tra Serravalle e Arqua-ta.Intanto il Wwf lancia l’allar-me: «Dal mese di ottobre inPiemonte sono stati rinvenutisette lupi investiti da auto e

da treni, e solo nell’ultima set-timana ne sono morti tre. Nel2011 i lupi investiti sono statisolo cinque».«In Piemonte sono presenti da50 a 60 lupi distribuiti nellevallate alpine e appennini-che», afferma Riccardo Forti-na, presidente del Wwwf pie-montese. L’aumento del nume-ro di lupi morti forse è legatoa una loro maggiore presenza,ma non ci sono dati aggiorna-ti. «L’assessore all’agricolturaClaudio Sacchetto ha azzerato

la ricerca sulla distribuzionedel lupo in Piemonte – conti-nua Fortina – Un errore gra-vissimo, perché questa specieè molto spesso problematicaper pastori e allevatori, e nonconoscere esattamente dovesono e quanti sono i lupi indu-ce molti a inventare dati, adiffondere false paure e a pro-porre l’abbattimento comeunica e possibile soluzione alproblema».Resta il fatto che strade e fer-rovie sono spesso fatali non

solo per il lupo, ma anche permoltissime altre specie. «Au-tostrade e ferrovie sono recin-tate per evitare collisioni con iselvatici», conclude Fortina.«Molto spesso però le recin-zioni sono inefficaci: gli ani-mali scavalcano o entrano davarchi, e poi non riescono piùa uscire e restano in trappola.Auspichiamo una legge cheobblighi le nuove autostrade eferrovie italiane a realizzaredi corridoi di passaggio per lafauna selvatica».

LA VICENDA • Trovato sulla ferrovia sulla linea tra Serravalle e Arquata

Un lupo morto sui binariIl Wwf lancia l’allarme: da ottobre otto animali rinvenuti investiti

inbreveLA SCUOLA

Stazzano, fondi per l’asilo nidoSono previsti notevoli finanzia-menti nell’ambito scolastico aSerravalle Scrivia e Stazzano.Infatti verrà erogato un contri-buto provinciale (relativo all’an-no 2011) per la gestione del-l’asilo nido del Comune di Staz-zano, per una somma comples-siva di 14 mila euro circa, stan-ziata a seguito della convenzio-ne per la gestione associata delservizio di asilo. La Provincia diAlessandria, inoltre, destinerà26 mila euro circa per l’asilo ni-do di Serravalle e 6 mila euro infavore della scuola materna pri-vata “M. Divano” di Serravalle,nell’ambito del contributo eco-nomico regionale che ammontaa 22 mila euro. (A.B.)

IMPEGNO SPESA

Cassano, soldiper elezioni e personaleIl Comune di Cassano Spinolasosterrà un impegno di spesacomplessivo pari a 13 mila eu-ro, previsto per l’anno 2013. Lasomma verrà così ripartita: oltre3 mila euro riguarderanno lespese per il lavoro straordinariodel personale dipendente degliuffici comunali nei vari settorioperativi, specialmente per quelche riguarda l’area tecnica equella amministrativa. Il restanteimporto di 10 mila euro circaverrà impiegato per la costitu-zione dell’ufficio elettorale inoccasione delle elezioni politi-che del 24 e 25 febbraio. (A.B.)

SERRAVALLE

Tre operaiassunti per 90 giorniIl Comune di Serravalle Scriviaha emanato un bando che per-metterà l’impiego di tre operaipresso il servizio Governo delterritorio e lavori pubblici, per ladurata di 89 giornate, con unorario di lavoro di 35 ore setti-manali, distribuite su 5 giorni lasettimana. I requisiti per l’am-missione sono elencati nel rela-tivo bando, liberamente consul-tabile sul sito dell’amministra-zione comunale. La domanda dipartecipazione al cantiere di la-voro deve essere indirizzata daicandidati al Comune di Serra-valle (ufficio personale, via Ber-thoud 49), entro le ore 12 delgiorno 12 febbraio 2013.(A.B.)

STAZZANO

Rinnovata la convenzionedel canileIl Comune di Stazzano ha rin-novato la convenzione con ilComune di Novi Ligure per lagestione associata del canilesanitario e del rifugio. L’impegno di spesa complessi-vo per il progetto ammonta acirca 90 mila euro, mentre laparte sostenuta dall’ammini-strazione stazzanese sarà paria 3 mila euro. La convenzione ha durata trien-nale, e prevede il versamentoentro il 30 aprile di ogni annodella cifra dovuta al Comune diNovi. (A.B.)

Scontro a Serravalle Scri-via tra il Comune e il comi-tato contro il Terzo Valico.In paese è stato diffuso unvolantino nel quale il sinda-co Alberto Carbone vieneaccusato di voler denuncia-re i cittadini che hanno di-stribuito altri volantini inprecedenza. Spiegano dalcomitato: «Il primo cittadi-no ci ha convocato in muni-cipio per chiedere i nomi-nativi dei responsabili delcomitato per poterli addi-rittura querelare. Durantel’incontro sono emerse lediverse posizioni dellamaggioranza sul Tav: chi siè detto del tutto a favore,chi con qualche riserva acausa dell’amianto e del ri-schio per le fonti, altri han-no negato queste due criti-cità. Ci hanno addiritturadetto che siamo in pochi eche possiamo pure darcifuoco. Nulla è stato dettoinvece sul progetto nel con-creto e sugli espropriati».«Non è successo nulla delgenere – replica il sindaco– Ho convocato il consiglie-re comunale Elio Pollerochiedendo chi fossero irappresentanti del comita-to poiché non li conoscevoe volevo sapere a quali per-sone il Comune concedel’occupazione del suolopubblico per banchetti e al-tre iniziative. Invece sonoarrivati in parecchi senzache fosse prevista alcun in-contro sul Terzo Valico.

IL CASO • Un volantino anti-Carbone scatena la polemica

Super treno, scintillefra Sindaco e Comitato

A Serravalle Scrivia ricomincia “Topini in biblioteca”,l’iniziativa organizzata dalla biblioteca comunale “R. Alle-gri” e rivolta a tutti i bambini, con momenti ludici a scopodidattico. Sono previsti percorsi e giochi per stimolare lafantasia e l’apprendimento dei più piccoli, ma anche perfavorire il dialogo e la socializzazione.L’appuntamento è alle ore 17.00 nei giorni 8 e 22 febbraio,e 8 e 22 marzo. La biblioteca organizza inoltre “Topini inmaschera”, un simpatico modo per festeggiare tutti insie-me il Carnevale. Martedì 12 febbraio, dalle ore 17.00 alle18.00, letture e giochi per bambini (età consigliata dai 3 aisei anni) si alterneranno in un continuo susseguirsi, se-guendo un originale programma: dalla “Fuga di Pulcinel-la” a “Facciamo i burattini”, da “Strega comanda colore”a “Tutti a teatro”, per conoscere la tradizione attraversole storie delle maschere italiane più celebri. Per i bimbiun po’ più grandi, che frequentano le scuole elementari,venerdì 15 febbraio dalle 16.30 la biblioteca organizzerà“Ti conosco mascherina!”, il goloso laboratorio di Carne-vale per imparare divertendosi e gustando le tradizionali“bugie”. Il programma della giornata prevede, tra gli al-tri giochi, un torneo di pesca “carnevalesca”, e la creazio-ne di originali maschere per l’occasione. Il laboratorioospiterà un massimo di trenta partecipanti, e le iscrizioniaperte fin da ora presso la biblioteca. (A.B.)

L’INIZIATIVA • Dedicato ai bambini

Quei topiniin biblioteca

Il grande predatore

Un esemplare dilupo è stato

ritrovato morto suibinari della ferrovia

tra Serravalle eArquata [foto

Stefano Simoni].

Scontro a Serravalle tra il consigliere di opposizione Elio Pollero eil sindaco Alberto Carbone.

Non ho mai minacciato nes-suno di alcuna denuncia. Laposizione della maggioran-za è chiaramente a favoredel Tav, senza se e senzama».Elio Pollero e Walter Zerboperò rincarano la dose, ehanno presentato un’inter-pellanza in Comune. «Il 22gennaio era in atto, in piaz-za Bosio, una distribuzionedi volantini da parte delcomitato No Tav. Dal sinda-co vogliamo sapere chi haordinato l’intervento dellapolizia municipale teso a ilvolantinaggio e perché».

Secondo i consiglieri comu-nali di Serravalle futura, in-fatti, non sussistevano pro-blematiche di ordine pub-blico, né erano state violatealtre norme. Pollero e Zer-bo inoltre chiedono «qualeruolo intende svolgerel’amministrazione comuna-le rispetto al proprio com-pito di rendersi parte atti-va nella composizione delleproblematiche presenti sulterritorio, di qualsiasi ge-nere esse siano» e in rela-zione ai fatti del 22 gennaioparlano addirittura di «inti-midazione tentata».

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25ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

www.novionline.net • www.ovadaonline.netarquata · val borbera

Rischia di avere conseguen-ze pesanti per alcuni Comu-ni la decisione di Srt di av-viare il recupero coattivodel credito vantato nei con-fronti della Cinque ValliServizi, gestore del serviziorifiuti nei Comuni della Ter-re del Giarolo oltre che aVolpedo e Sarezzano.Srt gestisce le discarichedei rifiuti di Novi e Tortona.Nelle settimane scorse lasocietà presieduta da Ma-nuel Elleboro aveva reso no-ta la cifra di oltre 500 milaeuro ma nella lettera fattainviare dal proprio legalealla Cinque Valli si parlaaddirittura di 670 mila euro.«Un atto dovuto – spieganoda Srt – dopo ripetuti solle-citi, sulla base dei qualierano stati presi precisi ac-cordi per una congrua dila-zione dei pagamenti, non ri-spettati. Abbiamo semprecercato collaborazione neiconfronti dei soggetti pub-blici debitori, per non ag-gravare criticità esistentitra alcuni operatori del ci-clo dei rifiuti operanti nelleattività di raccolta e tra-sporto. Riteniamo – prose-guono da Srt – tuttavia cheesistano obblighi di legge einteressi aziendali ineludi-bili, che devono essere per-seguiti nel rispetto dei socie dei partner territoriali checorrispondono con regolari-tà gli importi dovuti per laquota di smaltimento, masoprattutto nel rispetto de-gli utenti, che pagano le im-poste. Invitiamo la CinqueValli a riprendere un ap-proccio più virtuoso nellagestione dei flussi delle ri-sorse».Il prossimo passaggio, incaso di inadempienza, po-trebbe essere l’ingiunzionedi pagamento per arrivarepoi al pignoramento dei be-ni. Sarebbe naturale quindiper la Cinque Valli rivolger-si a quei Comuni che, comeemerso in passato, sonomaggiormente in ritardo nelpagamento del servizio ri-fiuti, per esempio Rocchet-ta.Era stata proprio la CinqueValli, che non ha rilasciatodichiarazioni rispetto allalettera di Srt, a motivare idebiti in particolare con i ri-tardi da parte dei Comuninei pagamenti.Sulla vicenda interviene in-vece il sindaco di BrignanoFrascata, Roberto Mandiro-la, per conto dei dieci Co-muni che hanno deciso dinon far parte dell’annuncia-ta Unione Montana: «La Co-munità montana, socio dimaggioranza in Cinque Val-li, avrebbe dovuto conosce-re la situazione e darne no-tizia ai Comuni prima dileggerla sui giornali, avendoavuto per parecchio tempoil presidente come rappre-sentante dell’ente. La situa-zione finanziaria è moltodifficile ma ci si augura chenon debba influire sul servi-zio svolto e in particolaresui cittadini, che hanno giàpagato quanto dovuto. Au-spichiamo che il commissa-rio liquidatore della Terredel Giarolo faccia chiarezzae porti la massima traspa-renza sulla situazione dellaComunità montana affinchétutti i Comuni possano esse-re informati delle varie pro-blematiche, anche perché lacifra resa nota, se corretta,sembra molto elevata in re-lazione al fatturato dellaCinque Valli».

Srt, siluri a Cinque Vallidi Giampiero Carbone

lavicenda

La confusione sembra re-gnare sovrana, almeno fi-nora, sull’annunciata Unio-ne Montana tra i 20 Comu-ni della Terre del Giaroloche intendono portareavanti il progetto al qualenon hanno preso parte die-ci amministrazioni comu-nali della val Curone.«Presenteremo – dice l’as-sessore dell’ente NatalinoOrmelli – un progetto basa-to sui quattro Comuni piùgrandi, Vignole, Stazzano,Borghetto e Garbagna [dicui Ormelli è sindaco; ndr].L’auspicio è che aderisca ilmaggior numero di Comu-ni. L’appello è rivolto an-che a chi, in val Curone, hadeciso di fare da sé». Or-melli parla di Unione mon-tana leggera, sottolineandola volontà di non creare unente che, oltre al presiden-te e a un Consiglio, nonpresenti una strutturatroppo costosa e quindisenza troppi dipendenti[vedi articolo a pag. 7].Il dubbio però è ancora ri-ferito a quanti saranno ef-fettivamente gli aderenti.«Cabella e Carrega – dice ilsindaco di Vignole Giusep-pe Teti – vengono dati persicuri. Roccaforte, Canta-lupo, Rocchetta e Mongiar-dino vogliono arrivare infuturo a una fusione vera epropria creando un soloComune fra di loro ma perora dovrebbero essere nel-l’Unione, mentre Albera

IL PROGETTO • I venti Comuni delle Terre del Giarolo

L’Unione Montanaè ancora molto distante

«La Regione stanzi i fondi previsti dalla legge 4 del 2011 afavore dell’Oda 96»: lo ha chiesto il sindaco di Arquata Pao-lo Spineto al rappresentante dei Comuni nel comitato di pi-lotaggio del Terzo Valico in Regione, il primo cittadino diVoltaggio, Lorenzo Repetto. La norma, nota come legge“Cantieri Sviluppo e Territorio”, prevede tra l’altro contri-buti per le imprese del territorio interessato dal tracciatodel Tav. Pur non essendo ancora finanziata, secondo Spinetopuò essere una strada per aiutare l’azienda che si occupadella manutenzione di vagoni ferroviari e che ha messo incassa integrazione tutti i circa 30 dipendenti, i quali atten-dono il pagamento degli stipendi arretrati da agosto.L’attività è ferma da settimane e il titolare, l’imprenditorenapoletano Fabrizio Improta, secondo i sindacati, è in gravesofferenza finanziaria, tanto da avere chiesto al tribunaleun concordato preventivo in continuità aziendale per trova-re una soluzione ai debiti con i fornitori.In passato il Comune, tra l’altro, ha cercato di aiutarel’azienda chiedendo alla Regione di farle ottenere le fide-jussioni necessarie per partecipare agli appalti, fidejussio-ni negate dalle assicurazioni del settore trasporti a causadelle difficoltà di bilancio. «L’esito purtroppo è stato negati-vo – dice Spineto – La richiesta alla Regione nell’ambito del-la legge sul Terzo Valico si basa sul fatto che l’Oda si occu-pa di trasporti, si trova su un’area delle Fs e lì vicino è pre-visto il campo base del Tav».Ieri, mercoledì, si è svolto in Prefettura l’incontro richiestodai sindacati per affrontare la situazione. (G.C.)

IL CASO/2 • La richiesta di Spineto

«Servono fondiper Oda 96»

non ha ancora del tutto de-ciso del tutto. Va però chia-rito che le funzioni cheverranno associate non po-tranno più essere gestitecome con una convenzione,dalla quale si può recede-re. Sono obbligatorie, indi-cate per legge. Non posso-no quindi alcuni sindaci di-re “il vigile non lo voglio equindi non lo pago”, percui la funzione dovrà esse-re sostenuta economica-mente a prescindere che ilvigile sia utilizzato o menosul territorio di quel Comu-ne».I costi delle funzioni si po-tranno conoscere solo inbase al numero di Comuniaderenti e quindi degli abi-tanti. Fra i sindaci ci sa-rebbe ancora chi spera nei

contributi della Regionema finora non c’è nulla dicerto.«Voglio che anche i cittadi-ni – conclude Teti – cono-scano la situazione a cuiandremo incontro e i dub-bi, purtroppo non pochi, acominciare dall’organizza-zione dell’Unione rispettoal personale e agli stipendi.Per questo, venerdì 8 feb-braio [domani; ndr] il Co-mune ha organizzato nellasala polifunzionale di Vi-gnole un incontro con gliamministratori della Terredel Giarolo, aperto al pub-blico, alle 20.30». La Terre del Giarolo ha af-fidato allo Studio Barabino& Partners di Milano la re-dazione del progetto diUnione montana. (G.C.)

Giampiero Carbone

La legge che consentirà ai cementi-fici di bruciare rifiuti senza partico-lari autorizzazioni, anche a ridossodei centri abitati, in fase di approva-zione, fa paura anche a Arquata.L’11 febbraio potrebbe diventarelegge il provvedimento approvato aottobre dal governo nel silenzio qua-si totale. Dopo il passaggio al Sena-to, toccherà alla Camera e i cemen-tifici, come la Cementir, sulla cartasaranno autorizzati quasi automati-camente a emettere diossina inquantità di gran lunga superiore aquella degli inceneritori e con tec-nologie inadeguate a garantire la sa-lute dei cittadini, come sostiene chiha approfondito la questione.Venerdì scorso l’argomento è statosollevato di fronte al Ministro dellaSalute Renato Balduzzi, ospite del-l’associazione Novisiamo quale can-didato della lista Scelta Civica conMonti. Un componente del comitatodei residenti intorno alla Cementirha chiesto chiarimenti rispetto aldecreto approvato dal governo ma,nonostante Balduzzi ne faccia parte,non ha chiarito, facendo emergereparecchie incertezze. «Cercate difare pressione sui vostri parlamen-tari», ha risposto Balduzzi. «Sonotutti d’accordo con questo provvedi-mento – gli è stato risposto – vistoche il governo di cui lei fa parte èsostenuto da Pdl, Pd e Udc, che nonhanno sollevato dubbi al Senato nel-la prima lettura della legge. Il mini-stro della Salute è lei».Già da anni, senza bruciare i rifiuti,le emissioni della Cementir creanoproblemi. Secondo quanto ha scritto

il comitato nelle sue osservazioni al-la richiesta dell’azienda di rinnova-re l’autorizzazione integrata am-bientale (Aia) e di ottenere l’autoriz-zazione alle prove per l’utilizzo delmatrix come combustibile, «l’innal-zamento del camino dello stabili-mento, effettuato nel 2012, non haportato miglioramenti. Con il riav-viamento del forno il 16 agosto inseguito a tale intervento, tutto è tor-nato come prima: polveri e rumorisono aumentati, si sono avvertite vi-brazioni, ma soprattutto sono ricom-parsi gli odori tossici che ci hanno

provocato bruciori a occhi, naso egola, difficoltà respiratoria, senso dinausea e intossicazione, cefalea,congiuntivite. Cementir abbatta le emissioni evenga abbassato il loro limite vistala vicinanza del sito alle case e alpaese. Chiediamo una relazione tec-nica sull’idoneità del forno, risalen-te agli anni Cinquanta, a utilizzarecome combustibile il Pet coke e unavalutazione di compatibilità con lapresenza di case. Sia impedito l’usodi rifiuti o loro derivati come il ma-trix né di quant’altro contenga so-

stanze dannose alla salute. L’Arpa stabilisca in modo chiaro laprovenienza degli odori tossici».Nessun commento dalla Cementir.Intanto la conferenza dei serviziprevista per il primo febbraio è sta-ta rinviata a data da destinarsi.L’azienda attende forse l’ok dellaCamera alla contestata legge sui ri-fiuti nei cementifici? C’è infine atte-sa per i risultati delle analisi di Ar-pa concluse a fine dicembre sul-l’aria e sui materiali utilizzati dallaCementir.

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IL CASO • Timori sulla legge in fase di approvazione anche alla Camera

Cementir brucerà rifiuti?Il comitato: «Nessun vantaggio dal camino più alto, le emissioni creano problemi»

FOTO GIULIA CIPOLLINA

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www.novionline.net • www.ovadaonline.netgavi ·vallemme

Giampiero Carbone

«Il Prefetto dica se ci dobbia-mo dimettere, a Gavi è im-possibile fare il consigliere». Livio Destro e Manuela Bari-sone, consiglieri comunali diopposizione del gruppo GaviFutura, hanno lanciato un ap-pello al rappresentante delgoverno in provincia. L’og-getto è il comportamento del-l’amministrazione comunale.A circa due anni dalle elezio-ni, il quadro descritto è pe-sante: interrogazioni inviatealla fine del 2011 rimastesenza risposta, mozioni nondiscusse in consiglio e ancheuna diffida a presentareistanze al Comune con tantodi possibile richiesta danni.«Il Prefetto Romilda Tafuri –dicono Destro e Barisone –faccia rispettare la legge al-l’amministrazione comunale.Ci metta nella condizione dilavorare nell’interesse deigaviesi altrimenti dica chia-ramente, nostro malgrado, sedobbiamo dimetterci».Il nodo è il comportamentodel sindaco: «Pur essendo 30giorni il limite di legge, da ol-tre un anno non risponde allenostre interrogazioni né ci hamai consentito di portare inconsiglio la discussione di te-mi proposti dal nostro grup-po. Di fatto, viene impeditodi esercitare il nostro ruolodi controllo e di proposta».I due consiglieri citano alcu-ni fra i diversi argomenti sui

quali non hanno ottenuto ri-sposte: «I gaviesi non sannoancora ufficialmente quantosiano costati i lavori di riqua-lificazione dell’area pedonaledi piazza Dante. Il progetto, nel complesso(375 mila euro la spesa), pre-vedeva anche un interventosimile sul viale di via Bertellima in questo caso è stata ese-guita solo una asfaltatura no-nostante sia stato anche ac-quistato un terreno privatoper ampliare l’area pedonale

con una spesa di 23 mila eu-ro. La nostra interrogazione,datata 6 settembre 2012,chiedeva di conoscere, tral’altro, le spese effettuateper i lavori eseguiti, nonché icosti per l’inaugurazione.Nessuna risposta dal Comu-ne». Altro esempio: «Non abbiamomai ottenuto copia su suppor-to informatico del prg appro-vato nel 2011 né della varian-te parziale dello scorso anno.Impossibile discutere sul

Terzo Valico e dei pericoliper la salute dei cittadini inconsiglio comunale». Non solo: «Nel 2012 abbiamoricevuto dal sindaco e dal se-gretario comunale GiovannaSutera una diffida a presen-tare altre interrogazioni nel-la quale era citata addiritturauna possibile richiesta dan-ni», come era già capitatonella precedente amministra-zione nei confronti dell’alloraopposizione.

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LA POLITICA • Appello dei rappresentati dell’opposizione Destro e Barisone

«Caro Prefetto, dobbiamo dimetterci?»«Il Comune ci impedisce di fare i Consiglieri, dovete far rispettare la legge»

ilcasoAngelini con Monti e per Fornarodi Giampiero Carbone

La rottura tra Dino Angelinie il Pd probabilmente risalealle elezioni comunali di Ga-vi, quando il consigliere pro-vinciale appoggiò la candi-datura di Nicola Galleanid’Agliano mentre una fettadel partito, a livello provin-ciale, tramite l’altro elettoin Provincia Carlo Massa, inmaniera non ufficiale spin-geva per la conferma di Ni-coletta Albano.Poi, con la vittoria di RitaRossa a Alessandria alleamministrative dello scorsoanno, forse Angelini pensa-va a una riconferma nel ruo-lo di revisore dei conti delComune dopo aver avuto, in-sieme ai due colleghi, unruolo nello svelare i guai delbilancio comunale, ma cosìnon è stato.Da qui la decisione di nonrinnovare la tessera del suopartito per il 2013, dopo chea novembre erano arrivatele dimissioni da presidentedella Commissione bilanciodella Provincia, motivate,oltre che con la mancatacondivisione delle sceltedella maggioranza, dalla vi-cenda dei rimborsi agli as-sessori provinciali («Daredai 10 mila ai 20 mila euroin nove mesi a chi prendegià 2500 euro è scandalosose si pensa ai tagli al Pianoneve», aveva detto), di cuiha goduto ampiamente an-che l’assessore Massa.Angelini ufficialmente moti-va la sua decisione con «ilsilenzio assoluto da partedel segretario provincialedel Pd [Daniele Borioli; ndr]e dei dirigenti del partito ri-spetto alle mie prese di posi-zione riferite alla val Lem-me e all’ovadese: piano ne-ve, assenza della Provincianei confronti dei Comuni ri-spetto alla soppressione del-le Comunità montane [an-che un riferimento al lavoromancato di Massa; ndr], ol-tre che sulla mancata condi-visione da parte mia di alcu-ne scelte della maggioranza,come la realizzazione dellastrada 35 ter invece dellecirconvallazioni di Serraval-le Scrivia e Gavi». L’ex sin-daco di Mornese ha decisodi appoggiare il presidentedel consiglio Mario Monti:«Condivido in pieno le sue li-nee che si basano sul meritononché la proposta che ognieletto dichiari pubblicamen-te il patrimonio personale edi famiglia all’inizio e alla fi-ne del mandato, un obbligoda estendere alle giunte e aipresidenti di Regione e Pro-vincia nonché ai sindaci deiComuni in generale. La que-stione morale è la cosa piùimportante nella vita politi-ca: su questo ci giochiamola stima dei cittadini». «Do-po le elezioni politiche –continua Angelini – lavoreròper la costituzione di ungruppo Scelta Civica perMonti nel consiglio provin-ciale per far sì che la lista sisviluppi territorialmente ediventi una realtà che siconfronti anche con i temilocali». Rispetto alle politi-che, il consigliere provincia-le appoggerà l’elezione diGiovanni Barosini, presiden-te del consiglio provinciale ecandidato con Monti in quo-ta Udc. «Visto che al Senato– conclude – la lista Montinon presenta nessuno dellazona, sosterrò il candidatodel Pd Federico Fornaro».

Ventitré gaviesi chiedonoal sindaco di Gavi NicolettaAlbano di convocare unconsiglio comunale apertosul Terzo Valico. Lo fannocon una petizione, strumen-to previsto dallo Statuto co-munale. La norma prevedeche «chiunque, residentenel Comune, può rivolgersiin forma collettiva all’am-ministrazione comunaleper sollecitarne l’interven-to su questioni di interessecomune». Recita la petizione: «Siamoun gruppo di gaviesi preoc-cupati per le conseguenzeche la realizzazione delTerzo Valico potrebbe pro-durre sulla qualità della no-stra vita e soprattutto dellanostra salute. Infatti, nono-stante il tracciato dell’ope-ra non interessi il territoriocomunale, i lavori per lasua realizzazione lo coin-volgeranno sia con gliespropri sulla Strada pro-vinciale 161 della Crenna,sia sulla 160 della val Lem-me, sia infine con il passag-gio di camion che rende-ranno difficile la viabilità epotrebbero trasportare lo“smarino” delle galleriecontenente rocce amianti-fere. In tal caso ci sarebbeun rischio fondato di inqui-namento dell’aria da polve-ri di amianto per tutto ilperiodo dell’esecuzionedell’opera con possibili pe-ricolose conseguenze per lasalute dei cittadini del no-

TERZO VALICO • Firmata da 23 gaviesi e appoggiata dall’Afa

Petizione al sindaco:«Bisogna informare»

Nuova udienza a Novi del processo per circonvenzione diincapace in cui sono imputati Franco Verdona, originariodi Gavi e residente a Genova, e il genovese Carlo Fossati.Il reato sarebbe stato perpetrato nei confronti di TeresaMagnone, detta Cesarina, moglie di un loro zio, entrambiscomparsi.Secondo l’accusa, avrebbero indotto la donna a fare testa-mento a loro favore pur non essendo in grado quest’ulti-ma di intendere e di volere. Una tesi suffragata dalla te-stimonianza della dottoressa Giancarla Foglino, psicote-rapeuta che visitò la donna ricoverata in una casa di ripo-so di Basaluzzo: «Con la signora – ha spiegato risponden-do al pm e ai difensori – ebbi solo un colloquio richiestodal suo procuratore. Sono emersi dubbi sulla sua lucidità,non era in grado di fare valutazioni e confronti. Certa-mente per avere risultati più certi sul suo stato sarebbestato necessario un esame più approfondito ma certamen-te per questa persona sarebbe stato molto difficile effet-tuare atti complessi».Nell’udienza ascoltata anche Graziella Carbone, di Gavi,cugina della Magnone: molti i «non ricordo» e rispetto aquanto affermato nel 2008 ai carabinieri e all’autoritàgiudiziaria durante le indagini.Teresa Magnone, vedova all’epoca dei fatti, era proprieta-ria di numerosi appartamenti a Serravalle e titolare di uncospicuo conto in banca. Due medici incaricati da altriparenti l’avevano definita circonvenibile, stessa conclu-sione del perito del pm. Prossima udienza l’8 ottobre peraltri testi. (G.C.)

IL PROCESSO • Molti “non ricordo”

Circonvenzione,udienza a ottobre

Gavi Futura

I consiglieri di opposizione

Destro e Barisoneattaccano

il sindaco Albano e si rivolgono al Prefetto.

Una ventina di gaviesi hanno chiesto con una petizione al primocittadino di convocare un consiglio comunale sul Terzo Valico.

stro Comune».L’auspicio dei firmatari èche l’amministrazione co-munale «metta in condizio-ne i cittadini di ascoltareesperti che diano informa-zioni qualificate e autore-voli sui temi sopra espostie che, nel corso dell’incon-tro, gli stessi cittadini pos-sano porre domande perchiarire in modo esaustivoi loro dubbi». L’associazio-ne Afa della val Lemme ap-poggia l’iniziativa: «Ciuniamo all’auspicio che il

sindaco sia del tutto traspa-rente nel fornire le infor-mazioni necessarie ai ri-chiedenti e a tutta la popo-lazione, come è avvenuto ingran parte degli altri Co-muni interessati dal Tav».Lo scorso anno Albano harisposto negativamente aicittadini contrari al TerzoValico che chiedevano alComune di informare i cit-tadini. Nessuna risposta al-la medesima richiesta deiconsiglieri di minoranza diGavi futura. (G.C.)

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Un sistema elettorale è lo strumentoche, a partire dalle preferenze ideo-logiche degli elettori, permette di ge-nerare un Parlamento. Il sistemacomprende varie fasi tra cui le piùimportanti sono l’espressione del vo-to e l’assegnazione dei seggi.I sondaggi politico-elettorali costitui-scono invece uno strumento conosci-tivo e interpretativo dello stato del-l’opinione pubblica e degli orienta-menti di voto. Con l’effettuazione di

indagini campionarie, i partiti e i media possono capire co-me si sta muovendo l’elettorato in termini di intenzioni divoto, di sensibilità rispetto ai diversi temi dell’agenda poli-tica e di risposta rispetto agli stimoli mediatici della cam-pagna elettorale. Quali sono le metodologie e le tecniche diricerca che vengono adottate per prevedere l’andamentodelle elezioni, il peso degli indecisi e i metodi usati per sti-mare verso quale parte politica potrebbero indirizzarsi, letecniche di misurazione del voto durante la giornata eletto-rale e il voto di pietra alla chiusura dei seggi? Se ne discu-terà questa sera alle 19.00 all’associazione Cultura e Svi-luppo di Alessandria (piazza De André 76) con Vito Fra-gnelli (professore di teoria dei giochi) e con Nicola Piepoli(nella foto, presidente dell’omonimo istituto). Nella serata,dal titolo “I numero della politica”, si discuterà dei principimatematici di un sistema elettorale e dei sondaggi politico-elettorali. Il prossimo incontro a Cultura e Sviluppo saràgiovedì prossimo, 14 febbraio, sempre alle ore 19.00, con lapresentazione del libro del professor Corrado Malandrino“Democrazia e federalismo nell’Italia unita”. (L.L.)

27ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

www.novionline.net • www.ovadaonline.netinagenda

ALESSANDRIA

Le serve di Genetsul palco dell’AmbraMartedì 12 febbraio, al cineteatro Ambra di viale Brigata Ra-venna a Alessandria, andrà in scena “Le serve” di Jean Genet(ore 21.00). La storia, portata in scena dalla compagnia Tea-tro del Singhiozzo per la regia di Francesco Leschiera, èquella di due cameriere che amano e odiano al contempo laloro padrona. Amano perché vorrebbero diventare la signo-ra, sognando di integrarsi nell’ordine sociale di cui sono gli

scarti. Odiano perché essa rappresenta quella stessa società che le rifiuta. “Le ser-ve” è la prima opera teatrale di Genet: scritta nel 1947, fu un grande successo dipubblico, in contrasto con un’accoglienza critica ambivalente. Sul palcoscenico mar-tedì si esibiranno Alessandro Macchi, Patrizio Belloli e Walter Bagnato. (L.L.)

Eduardo approdaa Tortona

Una compagnia diguitti ha appena subi-to la disgrazia dellaperdita del materialedi scena in un incen-dio accidentale. Lefiamme hanno rispar-miato solo le casse deitrucchi e dei costumi,che sono state oppor-tunamente messe insalvo. È l’inizio di“L’arte della comme-

dia”, di Eduardo De Filippo, per la regia di Michele Sinisi,che andrà in scena mercoledì 13 febbraio alle ore 21.00 alteatro Civico di Tortona (via Ammiraglio Mirabello).Si prosegue con Campese, il capocomico, che si reca daDe Caro, prefetto di un capoluogo di provincia appena in-sediato, e gli espone i problemi della compagnia. I due di-scutono sulla crisi del teatro, sul ruolo dell’attore, sui re-pertori e infine sul rapporto tra finzione e realtà, manife-stando profonde divergenze. Campese invita il prefetto alsuo spettacolo, sperando che la presenza di un’autoritàpossa invogliare la gente ad andare a teatro; De Caro, pe-rò rifiuta e lo congeda bruscamente. Ma Campese si ap-propria di una lista di persone che devono essere ricevutee lancia una sfida: sarà in grado De Caro di distinguerefra le persone reali e i suoi attori travestiti? Il prossimoappuntamento della stagione del Civico di Tortona è inprogramma mercoledì 13 marzo, con uno spettacolo trat-to dal “Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry.(L.L.)

La rassegna dal 16 febbraio ad Arquata

Lisa Lanzone

Un’ondata di divertimentosta per travolgere Arquata:si tratta dell’Orange Festi-val, rassegna di teatro, mu-sica e cabaret pensata erealizzata da due associa-zioni di Arquata Scrivia,Commedia Community eCompagnia del Barchì, incollaborazione con il Comu-ne. Lo spazio pensato per larassegna è il Teatro dellaJuta (via Buozzi), contrad-distinto dagli interni colorarancio, che hanno dato ilnome all’iniziativa. La pic-cola e accogliente sala –circa un centinaio di posti asedere – sorge su quelloche era un tempo l’antica“Industria Juta”, orgogliodella cittadina e dei suoiabitanti, e vuole essere unomaggio alle tradizioni ealla cultura del luogo.Orange Festival è un ap-

puntamento che convogliaartisti locali e delle zone li-mitrofe per valorizzare eincentivare la vita cultura-le della zona. Il debutto è previsto persabato 16 febbraio con lalocale Compagnia del Bar-chì, che presenta lo spetta-colo “Il letto ovale” di RayCooney e John Chapman.Una commedia divertentee allegra, leggera e mali-ziosa, densa di ritmo e iro-nia. Al termine dello spet-tacolo è previsto un buffete l’incontro con la compa-gnia per festeggiare l’aper-tura del festival. Gli altri appuntamenti pre-visti sono sabato 9 marzocon il cabaret dei ValterEgo (Valter Nicoletta, Mo-reno Mantoan, MassimoBrusasco) nel loro “Mine-strone con le cotiche” [nel-la foto], uno show che cer-ca di dare risposte ai gran-

di perché della vita! Sulpalcoscenico passano i ReMagi e i tre porcellini, ilprimo fidanzato di Elisa-betta Canalis e l’improbabi-le guida turistica Vito. Iltutto condito dalle “fiabe intre minuti”, perché nel-l’epoca della sintesi tuttonecessita un ridimensiona-mento.Venerdì 22 marzo toccheràal cabaret di Fiona e Laura,da Colorado Café, con il lo-ro “Sti casting”, dove ledue protagoniste portano inscena i lati più comici dellaricerca della celebrità, mo-strando come fare (e comenon fare), attraverso grot-teschi e buffi tentativi, aentrare nel dorato mondodello spettacolo.Sabato 20 aprile la Compa-gnia Teatrale Fubinese por-terà in scena “Che rimangatra noi”, commedia brillan-te sui vizi della contempo-

raneità, in cui tutti sonocompromessi ma preoccu-pati solo di non far sape-re...Sabato 27 aprile sarà la vol-ta della musica dei Toma-kin, con un live elettroacu-stico in cui presenterannoil loro secondo album cheuscirà il 15 aprile. Prodottodall’improbabile quantoeclettica coppia Fabio Mar-tino (Yo Yo Mundi) e MattiaCominotto (Meganoidi), unritratto senza retorica népregiudizio del mondo gio-vanile contemporaneo, frariferimenti alla canzoned’autore e le più recenti so-norità d’oltremanica.Sabato 4 maggio arriveràun’altra artista locale con il

suo cabaret, Federica Sas-saroli in “Prima o poi un ti-tolo lo trovo”. Un’autocele-brazione, una sequenza disituazioni e personaggi cheattingono dalla realtà per-sonale: la speaker più odia-ta dagli italiani, l’irriveren-te cuoca spagnola, la svam-pita Nohemi, aspirante at-trice-ballerina-velina-showgirl-conduttrice, pe-rennemente in caccia diprovini.Sabato 11 maggio penulti-ma data con il talent show“Barchì’s Got Talent”, sele-zione di nuovi talenti dellamusica, della danza, dellarecitazione e non solo, al-l’insegna del puro diverti-mento ma con la serietà di

implacabili giudici.Venerdì 17 maggio si chiu-derà con la grande musicade “I tre martelli”, il grup-po che con oltre 35 anni dicarriera, è una delle iconedel folk revival piemonte-se, fra i più autorevoli am-basciatori della musica po-polare italiana.Tutti gli spettacoli inizie-ranno alle ore 21.00. I bi-glietti (8 euro l’intero, 6 eu-ro il ridotto) sono in vendi-ta a Arquata presso Ante-prima Video (piazza SanRocco 3) e a Novi pressoSipario (via Pavese 8), op-pure direttamente la seradello spettacolo presso ilTeatro della Juta.

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ACQUI TERME

L’omaggio di Moncalvoall’avvocato AgnelliMartedì 12 febbraio, alle ore 19.00 presso la sala Belle Epoquedel Grand Hotel Nuove Terme, in piazza Italia 1 a Acqui Terme,in occasione delle giornate culturali del Premio Acqui Storia, Gi-gi Moncalvo presenterà il suo volume “Agnelli segreti. Peccati,passioni e verità nascoste dell’ultima famiglia reale italiana”. Ilvolume rende omaggio a Gianni Agnelli, a dieci anni dalla suamorte, ricordando le sue scelte innovative, la sua responsabilitàsociale e la sua personalità incisiva, soprattutto sul panorama so-

cioculturale del nostro Paese. Il libro narra le vicende della famiglia, svelando alcu-ni dei segreti che fecero da sfondo alla storica dinastia. L’introduzione della seratasarà curata dall’autore, da Carlo Sburlati e da Giorgio Borsino. (A.M.)

Orange Festival,il divertimentopuò cominciare

Mercoledì al Teatro Civico

Quando la politicadà i numeri

Serata a Cultura e Sviluppo

Venerdì 15 feb-braio, pressol’ex Taglieriadel pelo in viaWagner 38/D aAlessandria, siterrà l’incontro“Quell’alone didiffusa intimi-dazione... La‘ndrangheta inPiemonte: mache cosa sta

succedendo?”. Negli ultimi tre anni sono state almeno seile operazioni antimafia che hanno toccato anche il territo-rio Piemontese, e nello specifico, le nostre zone: Badboys, Nuovo potere, Crimine infinito, Minotauro, Maglio-Albachiara, Colpo di coda sono solo alcuni dei loro nomi.Due sono stati i comuni sciolti per mafia, centinaia gli ar-resti e i beni confiscati. L’associazione Libera, che dal1995 si batte per la lotta contro le mafie e a favore dellalegalità e della giustizia, che si è costituita parte civile inalcuni dei processi, ha così deciso di sensibilizzare glialessandrini, promuovendo questo incontro, insieme al-l’associazione di San Benedetto al Porto di Genova.La serata, vedrà la partecipazione del magistrato Giusep-pe Salerno (gip presso il Tribunale di Torino) e l’interven-to di Valentina Sandroni (avvocato - referente di LiberaCuneo) e Maria Josè Fava (referente regionale di LiberaPiemonte), il tutto presieduto dal moderatore Fabio Scal-tritti (operatore dell’Associazione di San Benedetto alPorto). (A.M.)

La ‘ndranghetain Piemonte

Incontro ad Alessandria

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ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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CALCIOIl Girardengodella discordiaper il G3 Novi

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VOLLEYTesta a testain serie CMangini-Plastipol

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SCI FONDOSerravalle4 titoli ai regionali

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SERIE D • I biancocelesti sono ultimi e per salvarsi servirebbe una impresa di altri tempi

Novese, serve un vero miracoloAnche a Chiavari prestazione incolore e senza mordente della squadra

Un turno di riposo forzato perla Novese che domenica os-serverà uno stop preventivatodal calendario fin da agosto.Si gioca il torneo di Viareggiodove la rappresentativa nazio-nale del campionato nazionaledilettanti è tra le teste di seriedella più importante kermes-se di calcio giovanile interna-zionale non solo italiana. Nonc’è nessun giocatore della No-vese in rappresentativa ma lapausa servirà alla squadra perriordinare le idee e tentare unvero miracolo sportivo perchésalvarsi in questa attuale si-tuazione è proprio un impresaai limiti dell’impossibile. Fascepotrà così recuperare infortu-nati e squalifiche mentre con ilbel tempo anche i campi in er-ba naturale tornano disponibilie la squadra potrà svolgerequei fondamentali richiamidella preparazione che torne-ranno utili fra qualche settima-na con l’arrivo del caldo pri-maverile. Anche il Girardengo non verràutilizzato e anzi in questi gior-ni è oggetto di un intervento dimanutenzione straordinariasul suo fondo, appesantito daneve e fango ma comunqueancora in discrete condizionise si considera la stagione in-vernale. Dopo la sosta, Novese in casacontro il Gozzano, un altromatch che sa di finale, cometutti quelli della Novese.

Ancora un ko ma questavolta immeritato per il Li-barna che è capitolato sulneutro di Acqui (impratica-bile il Bailo) per mano delBenarzole al termine di unmatch rocambolesco, domi-nato per un tempo dai pa-droni di casa e alla finevinto da chi è stato più cini-co nel portare a casa i trepunti. Una sconfitta chenon preclude nulla ma chedà fastidio perché il grup-po aveva saputo reagire almeglio al ko di Dronero co-me ha dimostrato la primafrazione. N primo quartod’ora dell’incontro infatti lasquadra di Merlo ha creato7-8 palle gol senza concre-tizzarle per poi subire nelfinale di frazione il ritornodel Benarzole che si è tro-vato in vantaggio anchegrazie a un penalty dubbioche ha tagliato le gambe algruppo che nel secondotempo ci ha messo del suoper andare ancora sottosalvo rientrare subito in

partita senza però riuscirea riequilibrare il match. Al-la fine almeno un puntosciupato e la consapevolez-za che in questa Eccellenzanessuno regala nulla a unLibarna che fino ad ora haraccolto molto meno diquello che ha seminato. Do-menica match cruciale conil Lucento ma per i rosso-blu peseranno le assenzeper squalifica di Mossetti e

Tinto mentre Ilardo deveancora essere recuperato ecomunque non sarà al mas-simo della condizione. L’im-portante per i serravallesiè mantenere i nervi saldi enon cadere nella tentazionedi strafare perché in que-sta fase della stagione è es-senziale evitare cortocir-cuiti caratteriali perché lasalvezza senza play out èdavvero dietro l’angolo.

La lungimiranza della societàNei giorni in cui sono esplosi come fuochi d’artificio presunti casi di razzismoin campo (da Boateng alla Primavera del Casale) la Novese può vantare conorgoglio la propria lungimiranza: l’anno scorso i biancocelesti presentaronoLa Fabbrica dei Talenti, una serie di stage con l’obbiettivo di diffondere lacultura del rispetto e dello sport anche fra i più giovani, una sorta di palestraper insegnare i valori della vita. Si era iniziato con Aiutiamoli a crescere pro-prio per spiegare a genitori e addetti ai lavori che i ragazzi non devono esse-re caricati di pressioni eccessive e quella giornata era stata ricca di presen-ze. Ma l’iniziativa è proseguita come ha spiegato Emanuela Giacomello cheinfatti ha fatto del rispetto delle regole di buona educazione una regola di vi-ta. A pozzolo invece è stata la Pozzolese a guardare avanti con Educati inTribuna, una sorta di decalogo comportamentale per i genitori dei ragazzidel vivaio che Marcello Ghiglione, dirigente biancoceleste ha mutuato da unpost in rete di Francesco Teti, portiere della Novese ma anche allenatore deipiù piccoli, un ruolo che ha dimostrato di svolgere per competenza e prepa-razione. Non solo sportiva. A Carrosio poi si è passati dalle parole ai fatticreando dal nulla un riconoscimento per un giovane che in un torneo avevascagionato un rivale da un presunto fallo fischiatogli. (m.i.)

l’iniziativa

ECCELLENZA • Domenica trasferta a Lucento

Libarna sciupa e perde

Ancora una giornata difficile per icolori biancocelesti. Alla sonorasconfitta casalinga contro il Verba-no della scorsa settimana, non se-gue la tanto sospirata reazione: latrasferta in terra ligure vede ilChiavari Caperana imporsi con ilrotondo punteggio di 3-0. Le tante assenze fra i titolari, benquattro tra squalifiche ed infortu-ni, complicano i piani di Fasce, co-stretto a fare a meno di Camussi,Cesana e Porceddu, oltre che al-l’acciaccato Nannini. Il mister pro-pone un undici inedito con Teti di-feso dalla linea composta da Bu-streo, Ferrando, Taverna, arretratoper necessità, e Mazzucco. A cen-trocampo Rebolini e Balacchi ven-

gono affiancati da Francia, al rien-tro da titolare dopo diversi mesi.L’inedito tridente offensivo vedeBenabid e Bigatti a supporto di DiGennaro. Ancora una volta sono fa-tali i primi dieci minuti. Il gol del centrocampista Dolce, suinserimento dalla sinistra, mettesubito la giornata in salita per gliospiti. In precedenza era stato Bi-gatti ad andare vicino al vantaggioa inizio gara. Per i biancocelestipiove sul bagnato e alla mezzoraRebolini è costretto ad abbandona-re il campo per infortunio, al suoposto Anania. La miglior iniziativa di giornata ètargata Benabid, che dalla destramette dentro un pallone su cui Bi-gatti non arriva per poco. La ripre-sa è invece da dimenticare. Il pri-

DOMENICA

A riposoper ilViareggio

mo quarto d’ora è giocato male daentrambe le squadre, con un pocospettacolare batti e ribatti conditoda molti errori, sia dei singoli chedi impostazione. Le speranze degli ospiti di arrivareal pari durano cinque minuti a ca-vallo del ventesimo, quando DiGennaro, prima su punizione e poicon un destro a giro, trova prontoBuriani. Due minuti dopo l’episodio che in-dirizza la gara: un errato rinvio ditesta da parte di Francia permetteai liguri di trovare Niang in mezzoad una difesa mal posizionata, lapunta entra in area e batte Teti. Ilcontraccolpo è forte, la manovra,non particolarmente brillante giànel primo tempo, si limita al lanciolungo, contro il quale la seppur nonirresistibile difesa locale ha buongioco. Il 3-0 arriva a dieci minuti dal ter-mine con una punizione mancinadel neoentrato Carbonaro, infilatain mezzo alla barriera. Da segnala-re l’esordio dei giovani Tancredi eSemino. La Novese torna da Chiavari conaltri tre gol subiti (sono sette nelleultime due gare) e con un’altrasconfitta pesante. La classifica,complice la vittoria del redivivoImperia, recita un amaro verdetto:ultimo posto.La società appare decisa a venderecara la pelle ma la squadra sta fa-cendo di tutto per segnarsi il pro-prio destino con prestazioni scon-certanti, con un gruppo incapacedi reagire alle avversità. A questo punto della stagione,quando il tempo per recuperareterreno e invertire la rotta è quasiscaduto, occorre un miracolo spor-tivo per evitare una retrocessioneche sta arrivando anche senzatroppo onore da parte di qualcheelemento della rosa che scende incampo.

Si salvanosoltanto i debuttantidella Juniores

Impresa della Gaviese che ha fermato intrasferta sull’1-1 la capolista del girone Ddel torneo di Promozione Colline Alfierial termine di un match gagliardo e capar-bio dove i biancogranata, fermi da 40 gior-ni per il maltempo, hanno lottato senzapreclusioni e timori reverenziali a dimo-strazione che a volte serve convinzionenei propri mezzi. Sotto di una marcaturaa inizio della seconda frazione di gara, ibiancogranata della vallemme hanno ini-ziato a mettere alle corde gliastigiani costringendoli auna difesa affannosa che ècapitolata nei minuti finalidel match con un centro intap-in di Rossi, abile a racco-gliere una corta respinta delportiere di casa susseguentea una maliziosa punizione dallimite di Portaro. Un puntoche vale doppio anche per laVignolese che, nonostante le4 assenze per squalifica deri-vanti dal ko di inizio stagionecon la capolista Colline Alfie-ri, ha fermato in trasferta ilSan Giacomo Chieri. C’eranoda scacciare i fantasmi dellasconfitta con la capolista mail gruppo di Carrea ha saputo

in queste settimane fare quadrato e trova-re al suo interno le giuste motivazioni pertirarsi fuori dall’empasse. Domenica laVignolese riceve probabilmente in camponeutro il San Carlo mentre la Gaviese pro-verà ad allungare il passo contro la Santo-stefanese. Due successi consono un’im-presa impossibile per le due rappresen-tanti della nostra zona nel torneo di Pro-mozione dove sono divenute delle vetera-ne della categoria.

PROMOZIONE • Buon punto anche per la Vignolese

Gaviese ferma la capolista

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29ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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Umberto Cabella

Ottima vittoria dell’Arqua-tese che tra le mura ami-che vince per 3-1 sulla Bo-schese. Tre punti molto im-portanti che proiettano inavanti gli uomini di misterPastorino, ora secondi apari merito con l’Aurora-Calcio. Pronti via e i localisono subito in vantaggio: al6’ bell’azione di Talaricoche dai venti metri lasciapartire un destro moltopreciso sul quale non puòfare niente l’incolpevoleGandini. Gli ospiti provanoa reagire e sfiorano subitoil pareggio prima con unabella azione di Varvaro epoi con un tiro insidioso diFalciani ma la retroguardiaa difesa di Grosso è attentae non si lascia sorprendere.A due minuti dallo scaderedel primo tempo l’Arquate-

se raddoppia: bella giocatadi Raffaghello che trovaDaga il quale a tu per tucon il portiere non sbagliae fissa il risultato sul 2-0.Nella ripresa si fanno piùinsistenti gli attacchi dellaBoschese che vengono pre-miati al 21’ quando dal di-

schetto Gagliardi riapre ilmatch. Ci si aspetta l’ar-rembaggio dei ragazzi diCadamuro alla ricerca delpareggio ma invece sono ipadroni di casa a sfiorarepiù volte il gol rispettiva-mente con Daga, Bonannoe Scali. Quest’ultimo, pro-

prio allo scadere, sugli svi-luppi di un contropiedeguadagna un calcio di rigo-re che batte e trasformasuggellando così il risulta-to sul definitivo 3-1. Questele parole del direttoresportivo arquatese PaoloMerlo al termine del mat-ch: «La squadra oggi ha ri-sposto bene centrando unavittoria fondamentale. Erala prima partita dell’annonuovo quindi ci tenevamo acominciare con il piedegiusto. Ora non bisognaguardare la classifica e fa-re voli pindarici: il nostroobiettivo rimane raggiun-gere la salvezza il primapossibile e fino ad alloranon possiamo abbassare laguardia. Se poi verrà qual-cosa in più sarà tutto diguadagnato». Nel prossimoturno l’Arquatese farà visi-ta al Pro Molare.

Maurizio Iappini

A Novi va di scena la disfida del Gi-rardengo: protagonisti il G3 Real No-vi, la Novese, il comitato SportInNo-vi, di fatto il braccio operativo del co-mune nella gestione ordinaria estraordinaria degli impianti sportivicomunali. I fatti: dieci giorni orsono,il G3 Real Novi, seconda squadra del-la città che milita in prima categoriaavanza richiesta formale al comune,a SportInNovi e alla Novese di poterutilizzare il Girardengo per il derbycon la Silvanese che avrebbe dovutodisputarsi domenica scorsa al campoComollo impraticabile. La risposta alclub di Massimo Coscia è arrivatadalla Novese ed è stata negativa: ibiancocelesti hanno sottolineato cheil fondo era troppo pesante per reg-gere un altro match oltre a quellodella Juniores nazionale. Una mailche ha mandato su tutte le furie il di-rettivo del G3 Real Novi che ha dira-mato un comunicato stampa infuoca-to: “L’unica risposta a oggi pervenutaè stata della Novese e naturalmentenegativa. Amministrazione e sportInNovi non hanno provveduto a ri-spondere, un comportamento che fa-rebbe pensare implicitamente che laNovese sia la proprietaria dello sta-dio”. Ma il team del quartiere G3 haanche fatto sapere che attende unarisposta dal settembre 2011 dal pro-prietario dell’impianto: tornare al Gi-rardengo con la prima squadra alter-

nandosi alla Novese, come accadevaquando esisteva la Comollo. Con lacorrettezza di stile consueta, il G3 haanche spiegato i motivi del rifiuto in-dicati dalla Novese ma la sua prote-sta non è stata silenziosa. La primarisposta è arrivata da Adriano Reale,presidente di SportInNovi: “Ha rispo-sto la Novese ma solo dopo due mieisopralluoghi allo stadio per constata-re quello che i biancocelesti sostene-vano. Il fondo è pesante e due partitein due giorni sarebbero state un col-po troppo pesante per il rettangolo digioco. Per comodità la mail è stataspedita dalla Novese che prima di in-viarla mi ha illustrato i contenuti. Lavera soluzione sarà la realizzazionedel campo in sintetico in San Marzia-

no ma attenzione, una volta costruitoil nuovo campo non sarà la panaceadi tutti i problemi perché la carenzadi campi è importante”. Nessuna pre-clusione o occupazione da parte dellaNovese come ribadisce patron Rena-to Traverso: “In un altro momentodell’anno nessun problema. Proprioin questo weekend invece abbiamogiocato con al Juniores nazionale ilsabato con la Sestrese per scelta ob-bligata perché in zona non c’è altrocampo omologato per quel campiona-to ma il 2 e il 6 febbraio abbiamochiesto il rinvio per non collassare ilfondo che sarà in questi giorni ogget-to di interventi straordinari di manu-tenzione del fondo per evitare di ro-vinarlo”.

LA POLEMICA • La seconda società di Novi scende in campo

Al G3 Real Novi negatoil Comunale per il derby

PRIMA CATEGORIA • I biancoazzurri battono la Boschese

Arquatese vince d’autorità

Sorprese nel torneo di calcio a 5 or-ganzizato dall’Acsi per la zona diOvada: battuta d’arresto per i primiin classifica, la Pizzeria Gadano cheperde lo scontro diretto con l’HappyDay’s per 5-4. Per la prima dellaclasse da registrare 4 reti di MarinoMarenco, per gli avversari in golUmberto Parodi e due volte entram-bi Alessio Scarcella e Simone Borsa-ri. Netto 9-4 della Brenta contro l’A-tletico Ma Non Troppo grazie ai goldi Fabio Olivieri, Stefano Vandori,latripletta di Matteo Ottolia e quattroreti di Luca Ravera, per gli avversa-ri in gol Domenico Grasso,MarcoDella Volpe e due volte Stefano DeLorenzi.

Pioggia di reti tra Match Point ADPinga e Top Player, 13-8 il risultatofinale. Per i padroni di casa in golDavide Cuttica,tre volte Leonardo

Pantisano, quattro volte Lorenzo Ga-viglio e cinque volte GianbattistaMaruca, per gli ospiti in gol IonutHabet,due volte Gheorghita Ionut ecinque volte Marius Lazar. Vince il Bar Roma contro il Real Sil-vano per 6-2 grazie ai gol di Gheor-ghita Mihai,la doppietta di AbdelazizEL Youri e la tripletta di M’Barek ELAbassi, per gli avversari in gol Da-niele Barca e Luca Parisso. Finisce 6-6 tra A-Team e Animali allaRiscossa, per i padroni di casa in golMatteo Sobrero, due volte AlessioPanariello e tre volte Andrea Zunino,per gli ospiti in gol due volte Fran-cesco Puppo e quattro volte AndreaCarbone.

AMATORI • Nel campionato di calcio a 5 della zona di Ovada

Acsi, cade la capolista

GIOVANILIGiovanissimi, una sconfitta con tante polemicheSono ripresi i campionati giovanili delle formazioni dell’OvadaCalcio. Dopo la lunga sosta sono arrivate due sconfitte in tra-sferta. I Giovanissimi fascia B di Diego Cardella escono battu-ti per 4-2 dal campo di Bubbio contro il Valle Bormida Bista-gno, Nell’acquese i giovani bianconeri si sono trovati in van-taggio per 2-0 grazie alle reti di Lerma al 17’ su lancio millime-trico di Potomeanu e il raddoppio al 21’ di Parodi. Nella ripre-sa i locali arrivano al pari con due rigori di cui uno dubbio. Nelfinale arrivano le due reti della vittoria per i padroni di casa. Ascatenare le proteste del pubblico ovadese il comportamentodel direttore di gara, un esordiente molto giovane, ma soprat-tutto del commissario di campo (il padre) che per tutto il primotempo si è fermato all’interno del rettangolo di gioco e non su-gli spalti come previsto dal regolamento. Dopo le rimostranzadella panchina ovadese il commissario ha raggiunto il suo po-sto per la ripresa. Formazione. Bertania, Costarelli, Provenza-no, Ravera, Bianchi, parodi, Lerma, Borgatta, Tine Silva, Gia-cobbe, Potomeanu. A disposizione Cardella, Cicero, Zanella,Marchelli. Sabato 9 allo “Stefano Rapetti” di Silvano d’Orbaarriva alle 15 la Gaviese. Senza attenuanti al sconfitta per 8-0maturata dagli Allievi di Albertelli a Villalvernia. Bisio si rendevapericoloso colpendo la traversa e poi con un colpo di testache avrebbe potuto propiziare almeno il gol della bandiera.Formazione. Kindris, Carlini, P.Subbrero, Palpon, Lanza, Polla-rolo, Mongiardini, Pietramala, Allan, Di Cristo, Bisio. A disposi-zione: Ifrin, Martins, M.Subbrero, Carminio, Rossi, Del Santo,Prestia. Domenica 10 alle 10.30 al Moccagatta arriva l’Arqua-tese. Tra gli altri appuntamenti oggi, giovedì 7 alle 18.30 a Tor-tona, la Juniores affronta l’Audax e sabato 9 al Moccagatta diOvada alle 15 arriva l’Aurora. I Giovanissimi di Librizzi invecesabato 9 sono di scena alle 15 a Cabanette di Alessandria,mentre rimane da recuperare la trasferta con La Sorgente.

IL LIBRO

Tacchino ci svela i segreti l’allenamento nel ciclismoDopo la mostra fotografica sulla sua esperienza londinese allaParalimpiadi, ecco il libro che raccoglie i segreti della prepara-zione del ciclismo. Si intitola “Obiettivi, tipologie e mezzi di al-lenamento nel ciclismo moderno”, l’autore è il preparatore atle-tico ovadese Fabrizio Tacchino. Il manuale contiene le basipratiche, il lavoro è il risultato di un’accurata sperimentazionesviluppata con mezzi tecnologici all’avanguardia e su atleti diogni livello. “Era da un paio di anni – spiega Tacchino che faparte del Settore Tecnico della nazionale ed è responsabiledella preparazione degli atleti dell’Androni Giocattoli Venezue-la - che la Federazione mi chiedeva di pubblicare un libro sul-l’allenamento, ma di fatto non trovavo mail il tempo necessarioper concentrarmi su un progetto così ambizioso. Dopo le Pa-ralimpiadi di Londra mi sono deciso e in tre mesi di lavoro hotrasformato tutte le mie esperienze sul campo con atleti diogni livello in un testo unico nel suo genere che mette ordinealle moderne metodologie di allenamento in un momento nelquale in ciclismo ha bisogno di ritrovare credibilità“.

PODISMO

Nel vivo delle gare dei trofei UispBergaglio, premio per la MezzaSiamo ancora nelpieno del freddo,ma i concorsi po-dist ici sono giàentrati nel vivo. Ul-t imo a part irel’Aics che nell’O-vadese toccherànon solo il centrozona ma ancheRocca Grimalda.Nel CampionatoProvinciale Indivi-duale a punti dellaUISP, nella gene-rale Vera Mazza-rello è al 2° posto.Nelle varie cate-gorie troviamoPaolo Parodi 5°nella B, Diego Scabbio 3° ed Alberto Carraro 5° nella C. NellaD Mauro Agosto, reduce da un sontuoso 2012, è 2° davanti aSimone Caneva di Ovada in Sport Team, con Marcello Berga-mini, sempre di Ovada in Sport Team che è 2° e precedeAdriano Grillo nella E. Nelle loro categorie poi, rispettivamentela G, la H e la L, sono al comando Belloni, De Lucia e Mazza-rello. Sempre in ambito UISP, è confermato che la gara di Ta-gliolo Monferrato sarà valida sia per il Campionato Regionaleche per il Tour dei Comitati Piemontesi, e che Ovada sarà poisede di prova unica di Campionato Provinciale nelle specialità3.000 in pista ed Americana in pista. Da segnalare anche chenel corso del recente congresso provinciale della UISP tenu-tosi ad Alessandria, Ilaria Bergaglio (nella foto) di Ovada inSport Team è stata insignita del “Premio Eccellenza” per il suotitolo regionale di mezza maratona. La forte atleta gaviese in-tanto sta preparando il suo debutto sulla distanza più lungache avverrà ai primi di marzo sulle strade dell’Emilia. Ritornan-do alle varie classifiche, quelle della FIDAL non si sono ancoraavviate. Per questo mese, l’appuntamento più prestigioso è il“Cross del laghetto”, che si disputerà il giorno 24 a Castellaz-zo Bormida. Oltre ad essere valido come tappa del circuito re-gionale ed alessandrino della UISP, designerà i campioni pro-vinciali di quella specialità.

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30ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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San Valentino a Lume di Candela

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31ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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L’Ovada Calcio, sempre alleprese con la pausa forzata dallenevicate della scorsa settimana,domenica scorsa ha giocatoun’amichevole contro il Quar-gnento, squadra che milita nellaseconda categoria. La partita èstata un’occasione per speri-mentare nuovi schemi e tattichedi gioco, inserire Matteo Salisl’ultimo arrivato centrocampo.Indolore o quasi la sconfitta. Gliocchi sono ora puntati sullapartita di domenica prossimacontro la Castelnovese ,la pe-nultima squadra del girone; al-l’andata i Bianconeri si eranoimposti per 3-2. mercoledì 13sarà poi la volta del recuperodella seconda giornata di ritor-no sul campo del Paderna.L’obiettivo drlla squadra di mi-ster Tafuri rimane arrivare al se-condo posto e puntare quindi aiplayoff.

Paga dazio anche quest’an-no alla ripresa del Castel-novese bisognosa di puntiper dare linfa a una classi-fica piuttosto deficitaria.Di certo un’occasione per-sa per una squadra che puòcomunque puntate in alto.E dire che i giallorossi,partiti con il tridente for-mato da Coccia, Tosi e Ba-rone, si sono ritrovati invantaggio a un quarto d’oradalla fine. Merito di Chan-nouf che al 73’ di testa hacolto la deviazione giustaper battere Lessio. La reazione dei tortonesi èperò immediata. A 10’ minuti dal terminearriva il pareggio siglatoda Bellantonio che trasfor-ma un rigore concesso perun fallo di mani di un di-fensore giallorosso. Quan-do mancano pochi minuti èGulino a eludere la linea

del fuorigioco avversario ebattere Fiori in uscita perla rete della vittoria. “Forse un pareggio sareb-be stato il risultato più giu-sto – ha commentato al ter-mine il mister molareseMario Albertelli – ma comesempre decidono gli episo-

di. Abbiamo affrontatoquesta trasferta in condi-zioni precarie, facendo unamichevole sul sintetico eun allenamento sul nostrocampo ancora coperto dallaneve. Ma è inutile lamen-tarsi tanto tutti gli anni ècosì”.

Umberto Cabella

Brutta sconfitta per il Cassano che inquel di Alessandria perde 4-0 controla capolista Asca. Il risultato condan-na forse più del dovuto gli uomini dimister Crovetto che per tutto ilmatch hanno lottato su ogni pallonema il divario tecnico ed alcune inge-nuità difensive sono risultati deter-minanti. La partita inizia subito con i localimolto determinati che dopo cinqueminuti trovano la rete: assist al baciodi Turdera per Pannone che solo da-vanti a Ventura non sbaglia. Tre mi-nuti più Turdera si trasforma in uo-mo-gol e con un bel colpo di testa fis-sa il risultato sul 2-0. Gli ospiti tenta-no di reagire prima con Perri e poicon Bagnasco ma la retroguardiaalessandrina è attenta e non si lasciaintimidire. Nella ripresa non cambiail copione visto nel primo tempo. An-cora partenza a razzo dell’Asca e an-cora la premiata ditta Pannone&Tur-dera a rendersi protagonista: al 7’ ilprimo salta facilmente due avversarie serve al secondo un pallone solo daspingere in rete: l’ex bomber dellaBoschese non sbaglia e porta a trelunghezze il vantaggio dei suoi. IlCassano prova a reagire d’orgogliocon un tiro da fuori di Perri ma latraversa nega la gioia del gol. Nem-meno la momentanea inferiorità nu-merica per l’espulsione di Mondofrena l’Asca che, intorno alla mez-z’ora, sugli sviluppi di un contropie-

de trova il quarto gol con Pannone.In sede di commento questa l’analisidel direttore generale cassanese An-drea Campi: «Sembra strano ma do-po il 2-0 abbiamo quasi giocato allapari riuscendo anche ad impensieri-re il loro portiere. Il risultato probabilmente è un po’bugiardo perché un paio di gol li me-ritavamo anche noi, siamo stati moloingenui in fase difensiva. Loro sonoun’ottima squadra e meritano la posi-zione che hanno. Il risultato è pesan-te, ma tutto sommato non abbiamo

sfigurato». Nel prossimo turno ilCassano ospiterà il Savoia. Per i cas-sanesi l’occasione del riscatto anchese in questa stagione gli uomini dimister Crovetto hanno saputo inte-grarsi al meglio nel difficile torneodi prima categoria anche grazie aqualche aggiustamento in corsa ope-rato dalla società. L’impressione è che con il prosieguodella stagione e con l’arrivo dellaprimavera l’annata dei cassanesi sa-rà a una svolta che i tifosi si augura-no positiva.

PRIMA • Dopo il successo col Garbagna i biancocelesti cadono

Cassano capitolacon l’Asca Alessandria

PRIMA

L’OvadaCalciosi prepara

PRIMA • Giallorossi sconfitta in rimonta

Pro Molare stoppata

Al Palazzetto dello Sport di Stazzano, fi-nale di Coppa Asi tra Pizzeria Il Forte C5e Sovatec: hanno vinto i primi, aggiudi-candosi il trofeo superando per 4-3 gliavversari. Partita tiratissima: dopo ildoppio vantaggio iniziale della PizzeriaIl Forte C5, la Sovatec non si è mai dataper vinta ed ha acciuffato i rivali già allafine del primo tempo, concluso appuntosul 2-2. Nella ripresa, un goal per parteportava il risultato sul 3-3. A pochi minu-ti dalla fine era Briatico (autore di tutte e4 le segnature) a far vincere la Pizzeria«Il Forte» C5. Per la SOVATEC i marca-tori sono stati Spinazzola, Martinelli eGallucci. Miglior giocatore della finale èstato Barattino della Sovatec.

Asi, in coppa vincela Pizzeria il Forte C5

Progettociclismo, presentate le nuove maglie

Il museo dei Campionissimi ha tenuto a battesimo il nuovo look delle divise che Overall Cy-cling Team vestirà durante la stagione agonistica. La grafica, elegante ed aggressiva, e’ statacurata dall’azienda specializzata Napoleone Sport di Avigliana diretta dal titolare Piercarlo Ru-dino, indimenticato alfiere vincente della corazzata ciclistica anni 70/80, FiatAgri.

CALCIO GIOVANILENel Sentiero della Vallemmenon mancano le emozioni

Terzo turno di gare al PalaGavi per il Trofeo Sentiero della Val-lemme. Durante questo weekend sono andati in scena i Pulci-ni 2004, 10 squadre, più di 80 bambini che si sono confron-tanti lungo le 20 partite disputate, con l’organizzazione comesempre impeccabile del Carrosio. La giornata di eliminatorie disabato ha riservato come al solito sorprese e conferme, di-spensando emozioni al numeroso pubblico partecipante, con iquasi 60 gol segnati, e molte partite in bilico fino in fondo, conla conferma del Due Valli e Novese che si guadagnano per ilgirone finale, insieme alla sorpresa Pozzolese con i suoi scate-nati piccoli protagonisti. Le squadre di casa del Carrosio sorprendono in positivo e ne-gativo, la squadra B composta anche da numerosi 2005 siqualifica per il girone che mette in palio il 4° posto, mentresquadra A perde di misura le due partite con i prestigiosi av-versari Novese e Aurora, e pur avendo affrontato con grinta edeterminazione l’impegno si deve accontentare di giocare peril 7° posto. La giornata di domenica vede l’affermazione delDue Val l i nel la leva 2004, che si aggiudica quindi i lTorneo battendo nel girone finale la Novese con un 5-1 e laPozzolese 7-0. La Novese fa suo il secondo posto vincendo il match di strettamisura con la Pozzolese 1-0. A seguire negli altri gironi, L’Au-dax Orione A regola Aurora Pontecurone e Carrosio B, mentreun’ Arquatese decimata dall’influenza arriva 7° davanti a Car-rosio A, Felizzano e Audax Orione B, di seguito la classificacompleta. I premi speciali, oltre alle medaglie ricordo per tuttii partecipanti sono andati a Miglior Portiere Tamerchenko(Due Valli); Capocannoniere Barbato (Due Valli) e miglior Gio-catore Logioco (Novese). Appuntamento per tutti alla quarta ed ultima giornata del tro-feo il week-end del 16 e 17 febbraio con la leva dei PiccoliAmici sempre al PalaGavi in Gavi.

CALCIO GIOVANILESecondo turno per il torneodella Tiger dedicato al CarnevaleDomenica seconda giornata del 2° Torneo di Carnevale, orga-nizzato dalla Tiger Novi, riservato alle categorie Esordienti, Pul-cini, e Piccoli Amici. Per gli incontri ludico-ricreativi sono scesiin campo la Tiger Novi contro l’Arquatese, che ha visto que-st’ultimi vincenti per 9-3 e successivamente la Tiger Novi havinto contro il Cabanette per 3-2. Nella Categoria dei Pulcini2003-04 si sono disputate due partite ValleStura-Ovada, finita1-1 e Dertona C.G.-Tiger Novi, terminata 3-1.A seguire in campo sono scese le squadre della CategoriaPulcini Misti, di Tiger Novi e G. Salesiani, partita terminata 0-1. Ha concluso la giornata le gare della Categoria Esordienticon in campo un doppio incontro fra le squadre A e B di TigerNovi e Pro Molare, incontri terminati rispettivamente per 1-3 e1-7. Domenica prossima, 10 febbraio, si concluderà il Tornocon le partite della terza giornata. Per quanto riguarda i Campionati Allievi e Giovanissimi, saba-to la Tiger Novi ha ospitato, per il campionato degli Allievi, lePromesse del pallone, perdendo per 4-0, nonostante una tra-versa e quattro occasioni da rete nitide non sfruttate. Invecel’incontro dei Giovanissimi, che erano impegnati al G3, non siè disputato per impraticabilità del campo. Sabato prossimo i Giovanissimi della Tiger Novi ospiteranno ipari età del Cassine, mentre la squadra Allievi domenica gio-cheranno a Castelnuovo Scrivia.

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32ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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33ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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L’Uisp, ha premiato i mi-gliori atleti Nazionali e re-gionali: per il PattinaggioAurora, 5riconoscimentiper i titoli nazionali di :Alice Bonzano e Daniil Ko-chetov (Coppia Danza ),Andrea Faedda (Solo Dance ), FrancescaSemino e Fabiola Cantore.Soddisfazione da parte ditutto il sodalizio novese-pozzolese , in particolaredei tecnici Matteo Marinel-lo e Francesca Rivara.

Anche l’Aurora fra i premiati Uisp

A Marudo in provincia diLodi il 12° Trofeo Castira-ga-Virardo ha visto prota-gonisti i giallo neri del Ju-do Novi. Alla gara hannopartecipato oltre 30 societàdell’Italia settentrionalecon oltre cinquecento atle-ti. Il sodalizio novese hapartecipato con 7 atleti, ac-compagnati e seguiti comesempre da Francesco De-serventi, di cui cinque sonosaliti sul podio. Un Oro, unsecondo e tre terzi e duequinti posti. Si è meritatola medaglia d’oro SimonePochettini che ha disputatotre incontri tutti vinti perippon (punteggio massimoin una competizione di ju-do), la medaglia d’argentova a Giorgia Scotto che haperso la finale dopo avereanche lei disputato tre in-contri, medaglia di bronzoper Silvia Gualco, MartinaCampi e Fabiana Balestrial suo debutto, sfortunatiinvece Egor Titorenko e

Lorenzo Guglielmi che han-no perso l’accesso alla fina-le per il terzo posto. Votomassimo a tutti i ragazziche hanno partecipato conuna bella grinta e tanta vo-glia di vincere. Piena sod-disfazione del PresidentePasquale De Michele, deiMaestri Italo ed Enrico Pa-rodi i quali hanno come

sempre partecipato in qua-lità di arbitri della gara.Considerando il numeroelevato degli atleti parteci-panti, la gara ha avuto ter-mine alle 20 e dopo le pre-miazioni tutti a casa. Orala stagione del glorioso te-am novese prosegue con gliimpegni del trofeo Panda ei campionati italiani Uisp.

Una vittoria al tie break ein rimonta, nella notte delritorno all’attività di Vale-ria Musso dopo qualche an-no di inattività. Le Plasti-girls scacciano i fantasmidell’ultimo mese e recupe-rano un punto a Beinasco,diretta concorrente perevitare i playout. Più lisciala vittoria dei maschi, 3-0contro l’Arti e Mestieri. Le ragazze. Amano compli-carsi la vita da sole le ova-desi che hanno vinto il pri-mo set per 25-20. Beinascogioca però d’esperienza eha il merito di fare pochierrori. Così sale 19-12 nelsecondo parziale. La rimon-

ta arriva con sette punticonsecutivi sul servizio diGrua. Ovada arriva anchesul 24-22 ma non sfruttadue palle set. Le ospiti si impongono per27-25. Andamento similenel terzo parziale anche secon margini più risicati.Sembra avere la meglio laformazione di casa sul 24-23 ma ancora una volta trepalle set non bastano perchiudere. Beinasco sorpas-sa sul 29-27. “A quel punto – racconta ildirettore sportivo AlbertoPastorino – la squadra haelevato il suo livello di gio-co, limato gli errori e preso

Tabellino: Fabiani 5, Musso17, Massone 10, Ivaldi 16,Bisio 12, Moro 16. LiberoFossati. Ut.: Grua 3. All.Consorte.I maschi. Sul velluto o qua-si la squadra di Capello cheil primo set se l’è aggiudi-cato per 25-13. La seconda frazione vedegli ospiti salire sul 5-2.Ovada però piazza un 9-2che ribalta il parziale e salesul 21-14. La chiusura arriva sul 25-21. Terzo set che è una ca-valcata: 11-5, 14-6, 19-11,25-20. Capello reinserisceZappavigna, infortunatonell’ultima gara prima del-la pausa, e ricava buone in-dicazioni. C’è bisogno di tutti perchéil prossimo mese è decisi-vo. Già sabato è in pro-gramma la trasferta di Ao-sta. “Un campo difficilissi-mo – spiega Alberto Pasto-rino – un avversario chebattendo Vercelli ha mo-strato d’essere in grandeforma. Dobbiamo fare pun-ti perché poi avremo la sfi-da in casa con Novi e la tra-sferta torinese con la Tipo-grafia Gravinese. Il futurodel campionato è in questitre turni”.

Tabellino: Ricceri, Schem-bri 8, Morini 3, Bernabè 16,Bavastro 11, Belzer 12. Li-bero: Quaglieri. Ut.: Bisio,Zappavigna. All.: Capello.

INIZIATIVEUn corso per ufficiali di garaall’Aci di Alessandria

La sede del Coni divia Piave ad Alessan-dria ospiterà nel me-se di febbraio le le-zioni teoriche per ilcorso di ufficiale digara di manifestazio-ni rally organizzatedall’Aci di Alessan-dria. Le lezioni sisvolgeranno dalle 21

alle 23 l’11, il 14, il 18 e il 21 febbraio e saranno teori-che con l’ultima dedicata a un colloquio finale. L’uffi-ciale di gara, o commissario di percorso è colui chedurante le manifestazioni, svolge mansioni di coordi-namento, controllo, segnalazione e sicurezza del pub-blico. La sua figura è essenziale per la buona riuscitadei rally. Per prendere parte al corso, gratuito, occor-re avere compiuto 18 anni, essere cittadini italiani oessere residente in Italia da almeno due anni e posse-dere la patente di guida o certificato di idoneità. Ulte-riori informazioni al sito aug o alla [email protected].

VOLLEY GIOVANILEAncora gioie per il vivaiodella Mangini con 3 a Torino

Dopo la convocazione didomenica scorsa alla se-lezione regionale Under17 maschile di pallavoloallenata dall’acquese Mo-nica Cresta per MorenoCoccolo e Matteo Repet-to, un’altra gioia imme-diata per la Mangini Novipallavolo. Lunedì pome-

riggio infatti ben tre ragazzi del settore giovanilebiancoblù hanno avuto la soddisfazione di poter pren-dere parte al Regionale Day, uno stage voluto dallafederazione nazionale in cui i migliori talenti di ogniregione vengono visionati da tecnici federali naziona-li. Quest’anno a prendere parte alla giornata di sportsono stati ancora Moreno Coccolo, Matteo Repetto eFederico Luce che per una giorno si sono confrontaticon i migliori del Piemonte dove hanno dimostrato dipoter partecipare senza timori reverenziali a riprovadel valore del vivaio della Mangini Novi.

LE ALTREIn D Novi ancora ko

Momento difficile per la Kme Gavi che nel torneo di serieC femminile ha capitolato a Bellinzago, contro una forma-zione non certo trascendentale ma che ha regolato 3-1 levallemmine. A condizionare la squadra di Martino, le as-senze delle esperte Locatelli e Debenedetti che in trasfer-ta, per motivi di lavoro, non possono seguire la squadra.In serie D notizie negative per la Novi pallavolo femminileche cede 3-1 in casa contro il Cigliano e dovrà sudare leproverbiali sette camicie per raggiungere la salvezza. Nul-la da fare per Pozzolo, battuto 3-0 dal Red Villata mentrel’Argo Lab Arquata si impone 3-2 a Rivarolo Torinese eperde un paio di lunghezze dalle prime della classe ma leragazze di Tamburini possono gioire per una stagioneche le sta vedendo protagoniste grazie a affiatamento equalità tecniche.

VOLLEY • La squadra di Consorte trova un successo fondamentale in rimonta

Plastigirls: c’è la reazioneVincono anche i maschi ma ora c’è un trittico durissimo

ARTI MARZIALI • Gialloneri sugli scudi in Lombardia

Judo Novi a medaglia

inbrevePALLAVOLOManginiin solitaria

Prosegue la striscia di risultatiutili consecutivi per la ManginiNovi Pallavolo che sabato seraha superato con un convincen-te 3-0 in trasferta il Chisola. Ibiancoblù di Ruscigni non han-no avuto difficoltà contro unaformazione di centro classificaa dimostrazione che la condizio-ne del gruppo è forte e le moti-vazioni sono altissime perchéuna squadra che non ha ancoraperso un match e che ha cedu-to un solo punto (peraltro neltie-break contro la Plastipol) intutta la stagione non può avereche il morale alle stelle ancheperché ormai la consapevolezzanei propri mezzi è assodata dairisultati e dai fatti prima ancorache dal campionato. Dopo unpaio di mesi con qualche ac-ciacco di elementi di primo livel-lo, ora la rosa è al completo ecoach Ruscigni può anche do-sare le forze di un gruppo dovele riserve sono alla pari coi tito-lari e dove i giovani possonocrescere senza pressioni cometestimoniano i tanti cambi cheavvengono durante la partita eche coinvolgono le forze del vi-vaio. Nulla da fare invece per igiovani della Serie D che sonostati battuti 3-1 dal Chisola maper loro conta anche l’avventuranel campionato regionale di Un-der 19 dove i biancoblù veleg-giano nei primi posti.

TAMBURELLOGruppi sportiviall'IC di Molare

C’è una nuova associazionesportiva scolastica nell’Ovade-se. L’ha creata l’Istituto Com-prensivo di Molare. La missionprincipale è la pratica della pal-la tamburello sotto la guida tec-nica delle Associazioni sportivedi Palla Tamburello di Cremoli-no e Tagliolo Monferrato, curatada Mauro Bavazzano e PaoloMalaspina: i giovani alunni delleMedie e di quarta e quinta dellascuola primaria si allenano ognivenerdì dalle 14 alle 17 senzaalcuna spesa da parte delle fa-miglie. L’iniziatitiva si è concre-tizzata sotto la direzione dellostorico preside Elio Barisione eprosegue perché in perfetta li-nea con gli intenti che il suosuccessore, il professor FeliceArlotta, ha comunicato fin daiprimi giorni per tenere legate lescuole sugli otto comuni di per-tinenza dell’istituto. Propriomentre nasce la squadra desti-nata all’agonismo, la scuola pri-maria, nei plessi di Mornese eSilvano d’Orba, muove i primipassi verso un programma di“Alfabetizzazione Motoria”. Mo-toria”. Il Progetto, promosso dalCONI, offrirà alle scuole la gui-da di una mano esperta con loscopo di porre le giuste basiper una cultura dello sport e delgioco nell’ottica di uno stile divita sano.

il sopravvento. Il terzo setè parso deciso già sul 17-9”.Le ragazze di Consortehanno poi chiuso sul 25-10.Equilibrio estremo nellaprima parte del ti ebreak.Sul 10-8, con il servizio diMusso, arrivano cinquepunti consecutivi che deci-dono la sfida. “Una vittoriaimportantissima – ha com-mentato al termine lo stes-so Pastorino – per la classi-fica e la reazione delle ra-gazze che hanno mostratolo spirito che serve per si-tuazioni di questo tipo. Ri-maniamo un punto sotto aBeinasco che è cresciutamolto. Però c’è un interogirone da giocare”. Sabatosfida complessa sul campodella capolista Ivrea.

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ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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Sembra davvero girare tutto stortoin casa Piscine Geirino, alla terzasconfitta consecutiva. La sfida allacapolista Cus Genova si è chiusa conla vittoria degli “universitari” per86-71. Ovada, tanto per cambiare, haaffrontato la sfida in condizioni pre-carie per l’assenza del suo coach An-dreas Brignoli, fermato dalla febbrealta già dall’ultimo allenamento pri-ma della partite. In avvio di gara c’è anche l’ultimoarrivato Federico Gaido. I biancoros-si partono di slancio e salgono 13-7con un canestro di Marangon al 5’.Cus gioca con le penetrazioni di Pas-sariello e Cainero. Ma il cecchino èBigoni, che chiuderà con 29, manorotondissima dall’arco dei tre punti.Genova supera con una penetrazionedi Cainero a metà secondo quarto sul29-28. Solo nel finale di tempo arrivaun primo margine, sul 39-34 con uncanestro di Bo e un gioco da tre pun-ti del solito Cainero. L’avvio di ripresa è decisivo. Ovadafatica in difesa sui tiratori liguri. Se-gna dall’arco Bigoni (due volte), loimita Passariello. In compenso Talpoe compagni si disuniscono in attaccoaffidandosi a iniziative personali,smettendo di eseguire. Cus vola a+12. Ci si mette anche la coppia arbi-trale, Metti e Romani, con una con-duzione abbastanza a senso unico. Inchiusura di terza frazione segna Ma-rangon, Ovada è a -9. L’ovadese si ve-de però fischiare un fallo per unaspinta veniale: è il 4°. Nell’ultimo periodo Ovada prova areagire con due canestri successivi

di Rossi. Cus risponde con Passariel-lo e Capecchi. Sul -10 Ovada è ancoraaggressiva. Capecchi penetra, segnae trova il fallo di Marangon, saltatodritto in aiuto. E’ il 5°. Il giocatore si vede fischiareanche tecnico per un gesto di rabbiaal rientro in panchina. Gli ospiti van-no a + 15, la partita di fatto finisce li.“Abbiamo affrontato la gara in situa-zione precaria – ha commentato altermine il presidente Mirco Bottero– Per quindici minuti la squadra s’èespressa su buoni livelli. Poi è anda-

ta in calando, pagando dazio allamancanza di una guida nella ripresa.Cercavamo una vittoria per invertirela tendenza in un campionato finoracon tante ombre. Con i due nuovi in-nesti il potenziale è molto cresciuto.Per questo dobbiamo fare quadrato eripartire per rimettere tutto in gio-co”. Domenica trasferta con Vado.

Tabellino: Gaido 10, Aime 4, Grazzi 8,Talpo 13, Rossi 12, Marangon 11,Mossi 13, Maldino, Camisasca ne,Schiavo ne.

BASKET • Prosegue il periodo difficile per i biancorossi

Ovada è senza coach,il Cus passa al Geirino

Iniziato il count-down perla Forza & Virtù che sabatoprossimo esordierà ad An-cona nella massima serie asquadre di ginnastica arti-stica femminile. Il team delpresidente Danilo Caglierisdebutta nel salotto buonodella ginnastica italiana conuna formazione che è rima-sta quella storica che in 3anni è passata dalla B al-l’A1 perché sono rimasteArianna Rocca (campiona-essa italiana alle parallele),Emma Novello e CarlottaNecchi mentre Giulia Gem-me, alle prese con infortunivari, è stata sostituita dauna ginnasta straniera perle quattro prove, novità as-soluta per il club virtussi-no. Proviene dalla Spagna,da Palma de Maiorca per laprecisione, classe 1994, èCintia Rodriguez che hapartecipato nel gennaio2012 al Test Event di Lon-dra con la nazionale iberi-ca. Ginnasta molto precisa,ritenuta particolarmenteadatta al campionato italia-no, arriverà a Novi oggi perpotersi allenare almeno unavolta direttamente davantiagli occhi di Roberto Gem-me ed Eleonora Gabrielli, itecnici della squadra per-ché già oggi è vigilia dellapartenza per Ancona, sededella prima prova di uncampionato in cui l’obbietti-vo primario e unico rimanela salvezza visto il parterrede roi che la ginnastica ita-liana può schierare. Quat-tro le prove complessive eitineranti della massima se-rie che da sempre riempie ipalasport italiani.

Nessuna medagliadalla spedizionebiancoceleste agliAssoluti di Milano.Risultato preventi-vabile avendo le due«punte di diamante»novesi perso bril-lantezza: Silvia Cor-radi e Anna Boverihanno passato l’ulti-mo anno tra proble-mi di natura fisica edi studio. Quindi«out» al primo turnoin tutte le specialitàalle quali hanno par-tecipato, imitate dal-le altre senior Ceci-lia Barile e SimonaBisiani. Stessa sorteper le giovanissimeCostanza Sanseba-stiano e Sofia Zacco,a loro si possonoconcedere le atte-nuanti della giovaneeta’ nella speranzache continuino sem-

pre a ricercare il miglioramento costante in maniera taleda potersi confrontare nelle prossime edizioni con le atle-te più titolate. Idem per Paolo Leardi che ha fatto la suaprima comparsa (a 14 anni) sulla ribalta del Badmintonitaliano. Supera un turno Giovanni Piazza nel Doppio as-sieme all’acquese Eugenio Olivieri dell’Acqui Junior bat-tendo i campani Luca Celeste-Gennaro Napolitano per21-16 21-19 per poi venire superati dai vogheresi Papave-ro e Gioia. Anche Manuel Scafuri dopo essere stato elimi-nato nel Doppio assieme ad Alessandro Patrone, riesce asuperare il primo scoglio nel singolare eliminando Fran-cesco Paolillo per poi incocciare nell’ex campione italianodi Doppio Luigi Izzo e porre fine alle sue velleità. Nelfrattempo la consegna del premio «Talento 2012» dellaRegione Piemonte a lui ed a Paolo Leardi,che doveva av-venire venerdì a Torino nella Sala dei Trecento, e’ stataeseguita al Palabadminton sabato visto la concomitanzadella premiazione con le gare degli Assoluti.

Si sono svolte ad Alessandriale prime gare del girone di an-data del campionato Ginnasti-ca Ritmica della lega Pgs. Perle atlete Arquatesi del team LaTorre, le gare sono partite conuna grande carica e le ra-gazze hanno saputo ottenerenonostante la grande tensionedei buoni risultati: nei GruppiSuper Mini, la Squadra Nuvo-le: (corpo libero) sono arrivatesettime a pari merito RebeccaFerrari, Sara Dellacha, SilviaHyso e Ilaria Scarsi eguagliatedalla Squadra Stelline (corpolibero) composta da MelissaAlban JImenez, Aurora Balza-mino, Veronica Barbagelata,Giulia Carta, Grazia Magliaro,La formazione Juniores C_ai5 cerchi è arrivata quarta gra-zie a Sara Esposito,VeronicaFerrari, Alessia Quaglia, SilviaRoggerone, Costanza Toma-ghelli, e Alessia Pignatelli. Nel-le seniores Open C (5 palle)quinte Sara Alvigini, Giulia Ga-staldo, Linda Pessino, CarolinaSalandrini e Anna Saretti men-tre la Coppia Seniores C (cla-vetta e cerchio) ha visto il terzoposto di Linda Pessino, Caroli-na Salandrini e il nono alle cla-vette di Giulia Gastaldo- AnnaSaretti. La strada è tutta in sa-lita ma le atlete Arquatesi ,grandi e piccole, non si fannocerto intimorire da avversarieagguerrite . Con determinazione sapran-no affrontare i prossimi impe-gni con la massima prepara-zione per ottenere i migliori ri-sultati. Prossima gara con gliindividuali a Nizza il 24 Feb-braio quando le ragazze delteam La Torre proveranno a mi-gliorarsi ulteriormente in vistadel rush finale.

RITMICA

La Torresugli scudi

GINNASTICA • Sabato si parte ad Ancona

F&V, tocca a te la serie A

Bianconere al freddoSettimana al freddo per la Forza & Virtù, La palestra co-munale di via Carducci è stata priva di riscaldamento perun guasto all’impianto e pertanto tutte le attività sono sta-te sospese. I corsi di ginnastica hanno riaperto lunedìscorso mentre l’attività agonistica sia maschile che fem-minile ha utilizzato palestre alternative in regione e nellavicina Lombardia. Le ragazze della squadra che inizierà ilCampionato Italiano di serie A1 il 9 febbraio prossimo, sisono recate giornalmente a Milano al Centro Tecnico Fe-derale grazie all’autorizzazione ottenuta dalla FederazioneGinnastica d’Italia con i disagi che ben si possono imma-ginare in un momento così delicato della preparazione.La sezione maschile invece, si è allenata a Vercelli oMortara. Sono stati quasi 300 i tesserati (tra agonisti ediscritti ai corsi) che si sono trovati a disagio. Fortunata-mente anche qualche bella notizia è arrivata ad allietarecasa Forza e Virtù in questa settimana di«passione». Arianna Rocca è stata premiata, venerdì 1febbraio, dal Coni Regionale alla presenza del Prof. Ric-cardo Agabio, presidente federale e reggente del ConiNazionale, con il premio Talento 2012 in virtù dei risultatiottenuto nell’anno agonistico appena trascorso. E’ la se-conda ginnasta novese in due anni (per il 2011 GiuliaGemme) a cui viene consegnato l’ambito premio.

lacurosità

BADMINTON • Agli Assoluti di Milano

Boccardo Novipoca gloria

SCI NORDICONel memorial Dino CochisSerravalle conquista con merito4 titoli regionali piemontesi

Il 4° memorial Cochis, è stato una delle più belle edizioni, gra-zie alla numerosa partecipazione di atleti giunti, oltre che dalPiemonte, dalla Lombardia, Veneto, Liguria e perfino dalla vici-na Francia. Il freddo ha mantenuto una neve veloce e pista eradegna di una olimpiade, perché si è corso nello stesso percor-so della gara olimpica, con salite molto dure e discese damozzafiato con punte di velocità di oltre 50 km orari. In gara,per il team organizzatore dello Sci Nordico Serravale LuanaCao (12ª categoria allieve, km 3.750), Davide Guerra 16° eRiccardo Bruno 19° (Allievi km 5); negli juniores ha ottenutoesaltante 3° posto nella 10 km Jacopo Musso e arrivato 27°assoluto, preceduto dal papà Paolo che si è classificato al 23°posto e diventando il nuovo campione regionale master cate-goria A5, altro titolo regionale per Luigi Fulco per la cat. B4.Ancora un altro titolo regionale per Serravalle (inaugurate lenuove tute da gara e presentato la mascotte» enERGino»),grazie a presidente Vincenzo La Camera, categoria B2, e pri-mo posto anche per Maria Montanerella (categoria C2). Benesi sono comportati anche Walter Manca, Paolo Baretta e LidiaCarbonetti. La targa del memorial Cochis è stata vinta dallo Sci Club Val-le Stura. Alle premiazioni era presente, in rappresentanza dellamamma, Anna Maria Campi, nostra presidente onoraria, il dott.Alessandro Garrone che in questa occasione ha rappresenta-to sia lo sci club Sestriere di cui ne è il presidente, che il no-stro sodalizio. in conclusione lo Sci Nordico Serravalle Scriviaè tornato a casa con ben 4 titoli regionali.

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ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

www.novionline .net • www.ovadaonline .net35latelevisione

Ariete

Ancora uno scintillio di stelle illu-minerà il vostro cuore, esaltandonele doti di simpatia e calore umano. In-contri intensi anche se brevi. Appena un po' dinervosismo tra venerdì e sabato.

Toro

Riflettete con calma sul da farsi poi-chè qualche sorpresa sarà ancorapossibile. Cercate di essere molto concreti, inparticolar modo domenica e luned.

GemelliISul lavoro badate a quel che dite,ma soprattutto a come lo dite. Mode-rate l'aggressività e controllate l'eccessiva eufo-ria. Prudenza nello sport e sulle strade.

Cancro

Vi si offrirà una occasione inspera-ta per riparare un piccolo errorecommesso nei confronti di un fami-gliare. Buona armonia con voi stessi.

Leone

La settimana si concluderà tra altie bassi, come è cominciata. Il vo-stro comportamento difetterà di razio-nalità e prudenza, ma la spontaneità dei vostri at-teggiamenti vi varrà il perdono.

Vergine

Acutizzata da contrattempi e picco-le delusioni la vostra sensibilità vi faràsentire inadeguati, in particolare da domenica.Nervi scoperti soprattutto sul lavoro,.

Bilancia

Il vostro umore non sarà dei mi-gliori fino a sabato. Suscettibili ereattivi innescherete veri scontri ver-bali. Da domenica tornerete a risplendere.

Scorpione

Con la vostra abitudine di coloraretutto a fosche tinte finite di compli-carvi la vita vedendo drammi anchequando non sarebbe il caso. Cominciate col tira-re un bel respiro.

SagittarioMantenete sotto controllo la vostraimpazienza. Non sarete propensi adare partita vinta agli avversari, coinvolgendolianche in scontri verbali. Clima euforico.

Capricorno

Di solito non siete così lunatici, in-stabili e musoni. Un battibecco subanali questioni pratiche potrebbesfuggirvi di mano.

Acquario

Sarete efficienti e fantasiosi, ma,pur cercando l'altrui collaborazione,vorrete muovervi in libertà. Vivace an-che se conflittuale il dialogo di coppia.

Pesci

Torneranno tutte le vostre insoddi-sfazioni professionali, esacerbateda competizioni cui vi sentite costrettipur non essendoci tagliati. Anche in famiglia lecose non andranno meglio.

lestelle dal 7 al 13 febbraio

Rai1

Rai2

Rai3

Rete

4Ca

nale

5Ita

lia1

La7

17.15 A sua immagine, att.17.45 Passaggio a nord-ovest, doc.18.50 L’eredità, gioco20.00 Tg1 - Rai Tg sport20.35 Affari tuoi, gioco21.10 I migliori anni, var.24.00 S’è fatta notte, att.

17.05 Sereno Variabile18.00 Tg2 Flash Lis - Rai Sport19.30 Il Puma, tf20.30 Tg221.05 Castle, tf22.35 Tg2 - Rai Sport Sabato Sprint22.45 Tg2 Dossier, att.

16.30 Timbuctu - I Viaggi..., tf16.55 Fatto di sangue tra du..., fl19.00 Tg3 - Tg Regione - Blob20.15 Superstoria 2013, doc.21.05 E se domani, doc.23.25 Tg3 Tg Regione23.30 Amore criminale, doc

15.30 Poirot: macabro quiz, film17.15 Monk, tf18.55 Tg4 - Meteo19.35 Tempesta d’amore, soap20.40 Walker Texas Ranger, tf21.30 The Keeper, tf23.30 Life II, tf

14.10 Amici, reality16.00 Verissimo, att.18.50 Avanti un altro!, gioco20.00 Tg5 - Meteo20.40 Striscia la notizia, var.21.10 Italia’s got Talent, var.01.45 Il Desiderio Più Grande, tf

15.45 Jimmy Grimble, fl17.50 Magazine Champions...18.30 Studio aperto - Meteo19.00 La vita secondo Jim, fl21.10 Megamind, fl22.05 Tg Com-Meteo23.00 Lost in Space - Per..., film

14.45 I due volti della vend..., fl 17.55 Rugby: Scozia:Italia, sp.20.00 Tg La720.30 In onda, att.22.30 Getaway, film01.10 M.O.D.A., var.

14.00 L’Arena, attualità16.35 Domenica In, varietà18.50 L’eredità, gioco20.00 Tg1 - Rai Tg sport20.40 Affari tuoi, gioco21.30 Tutta la musica del c..., fic.23.25 Speciale Tg1

15.40 Quelli che, varietà17.05 Tg2 Lis - Rai Sport Stadio18.10 Rai Sport 90° minuto19.35 Cops, squadra speciale, tf20.30 Tg221.00 NCIS, tf21.50 Elementary tf

14.30 Miniritratti: L.Battisti, doc.15.00 Tg3 L.I.S.15.05 Alle falde del Kilimangiaro, d.19.00 Tg3 - Tg Regione - Blob20.10 Che tempo che fa, talk21.30 Presa diretta, att.23.30 Tg3 - Tg regione

12.45 Pianeta mare, doc.14.40 Donnavventura, doc.15.25 Il Corriere Dello Zar, fic.18.55 Tg4 - Meteo19.35 Il comandante Florent, tf21.30 Il Matrimonio All’..., film23.45 Parla Con Lei!, film

13.40 L’arca di Noè, att,14.00 Domenica Live, att.18.50 Avanti un altro!, gioco20.00 Tg5 - Meteo20.40 Striscia la domenica, var.21.30 Alexander, soap23.30 , film

14.00 La Leggenda di Tarzan, fl16.55 Da Giungla A Giungla, fl18.30 Studio aperto - Meteo19.00 Così fan tutte 219.00 Lara Croft Tomb Rider, fl19.25 L’uomo di casa, fl21.25 Le Iene Shoe, var.

14.05 Il piccolo Buddha, film17.00 The District, fl18.00 L’insettore Barnaby, fl20.00 Tg La720.30 Cash Taxi, fl21.10 Il concerto, var.23.20 La valigia dei sogni, att

15.15 La vita in diretta, att.18.50 L’eredità, gioco20.00 Tg120.30 Affari tuoi, gioco21.10 Tutta la musica del c..., fic.23.00 Tg1 60 secondi23.05 Porta a Porta, att.

16.15 Numb3rs, tf17.50 Tg2 Flash Lis - Rai Sport18.45 Squadra Spec. Cobra, tf19.35 Il commissario Rex, tf20.30 Tg2 21.00 Elezioni 2013, var23.00 Dark Blue, tf

15.10 La casa nella prateria, tf17.40 Geo & Geo, doc.19.00 Tg3 - Tg Regione - Blob20.10 Comiche all’italiana20.35 Un posto al sole, soap21.05 Il sapore della vitt..., film23.10 Elezioni 2013, doc.

16.35 My Life, soap16.50 A. Christie: Miss Mar..., fl18.55 Tg4 - Meteo19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Walker Texas Ranger, tf21.10 Quinta Colonna att.23.55 Terra!, att.

14.45 Uomini e donne, talk16.55 Pomerigggio Cinque, att.18.50 Avanti un altro!, gioco20.00 Tg5 - Meteo20.40 Striscia la notizia, var.21.10 Il Clan dei Camorr..., var.23.40 Guardia del Corpo, fl

15.50 White Collar, tf16.45 Chuck, tf17.40 La vita secondo Jim, tf18.30 Studio aperto - Meteo19.20 CSI, tf21.10 Cambia la tua vita..., film23.10 Austin Powers- la..., film

16.50 Il Commissario Cordier, tf18.50 I menù di Benedetta, att.20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo, att.21.10 Piazzapulita, att.23.45 Omnibus notte att.00.50 Tg La7 Sport

15.15 La vita in diretta, att.18.50 L’eredità, gioco20.00 Tg1 20.30 Sanremo 2013, mus.00.40 Tg1 Notte01.15 Sottovoce, fic.01.45 Terza pagina, doc.

16.10 Numb3rs, tf17.50 Tg2 Flash Lis - Rai Sport18.45 Squadra Spec. Cobra, tf19.35 Il commissario Rex, tf20.30 Tg2 21.05 Elezioni 2013, var23.00 Dark Blue, tf

14.50 TgR Carnevale di V..., var.17.40 Geo & Geo, doc.19.00 Tg3 - Tg Regione - Blob20.10 Comiche all’italiana20.35 Un posto al sole, soap21.05 Operazione Valchiria, fl23.20 Volo in diretta, var.

15.30 Rescue special operat..., tf16.35 My Life, soap18.55 Tg4 - Meteo19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Walker Texas Ranger, tf21.10 L’avvocato del Diavolo, fl00.25 Black Rain-Pioggia..., film

14.45 Uomini e donne, talk16.55 Pomerigggio Cinque, att.18.50 Avanti un altro!, gioco20.00 Tg5 - Meteo20.40 Striscia la notizia, varietà21.10 In questo mondo..., film 23.20 Italia domanda, att.

15.50 White Collar, tf16.45 Chuck, tf17.40 La vita secondo Jim, tf18.30 Studio aperto - Meteo19.20 CSI, tf21.10 Wild - Oltrenatura, doc.00.30 Magazine Champ..., var.

16.50 Il Commissario Cordier, tf18.50 I menù di Benedetta, att.20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo, att.21.10 Turbulence-la paura..., tf00.20 Omnibus notte att.00.40 Prossima fermata, tf

15.15 La vita in diretta, att.17.00 Tg1 - Che tempo fa18.50 L’eredità, gioco20.00 Tg120.30 Sanremo 2013, mus.00.40 Tg1 Notte, att.01.15 Sottovoce, att.

16.15 Numb3rs, tf17.45 Tg2 Flash Lis - Rai Sport18.45 Squadra Spec. Cobra, tf20.30 Tg221.00 Elezioni 2013, var.23.50 Tg200.05 Il regno proibito, fl

15.10 La casa nella prateria, tf17.40 Geo & Geo, doc.19.00 Tg3 - Tg Regione - Blob20.10 Comiche all’italiana20.35 Un posto al sole, soap21.05 Chi l’ha visto?, att.23.30 Volo in diretta, var.

16.45 Il vigile, film17.20 Tgcom-Meteo18.55 Tg4 - Meteo19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Walker Texas Ranger, tf21.10 I quattro dell’Ave M..., film00.05 Resa dei conti..., film

14.45 Uomini e donne, talk16.55 Pomerigggio Cinque, att.18.50 Avanti un altro!, gioco20.00 Tg5 - Meteo20.40 Striscia la notizia, var.21.10 Matrimonio a 4 mani, film23.30 Italia domanda, att.

15.50 White Collar, tf16.45 Chuck, tf17.40 La vita secondo Jim, tf18.30 Studio aperto - Meteo19.20 CSI, tf20.20 R. Madrid-Manch..., calcio00.00 The Vampires Diares, tf

16.50 Il Commissario Cordier, tf18.50 I menù di Benedetta, att.20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo, att.21.10 Molto rumore per n..., fl23.30 Omnibus notte att.00.35 Tg La7 Sport

laprogrammazione dal 7 al 13 febbraio

giovedì

07febbraio

venerdì

08febbraio

sabato

09febbraio

domenica

10febbraio

lunedì

11febbraio

martedì

12febbraio

mercoledì

13febbraio

15.15 La vita in diretta, att.17.00 Tg1 - Che tempo fa18.50 L’eredità, gioco20.00 Tg120.30 Affari tuoi, gioco21.10 Un Passo dal Cielo, film23.30 Porta a porta, att.

16.15 Numb3rs, tf17.50 Rai Tg Sport18.45 Squadra Spec. Cobra, tf19.35 Il commissario Rex, tf20.30 Tg2 21.05 Criminal Minds, tf23.25 Tg2

15.10 La casa nella prateria, tf17.40 Geo & Geo, doc.19.00 Tg3 - Tg Regione - Blob20.10 Comiche all’italiana 20.35 Un posto al sole, soap21.05 Laws in Attraction, film23.20 Le Storie, documenti

15.30 Rescue special operat..., tf16.35 My Life-Segreti e pass..., tf17.35 Tgcom - Meteo18.55 Tg4 - Telegiornale - Meteo19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Walker Texas Ranger, tf21.10 The Closer, tf

14.45 Uomini e donne, talk16.55 Pomerigggio Cinque, att.18.50 Avanti un altro!, gioco20.00 Tg5 - Meteo20.40 Striscia la notizia, var.21.10 Master of Illusion, var.23.50 Supercinema, att.

16.45 Chuck, tf17.40 La vita secondo Jim, tf18.30 Studio Aperto - Meteo19.20 CSI, tf21.10 Giustizia Privata, film00.15 Hitman - L’assassino, film02.10 Sport mediaset

18.50 I menù di Benedetta, att.20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo, att.21.10 Servizio pubblico, att.23.45 Omnibus notte att.00.50 Tg La 7 Sport00.55 Prossima fermata

15.15 La vita in diretta, att.17.00 Tg1 - Che tempo fa18.50 L’eredità, gioco 20.00 Tg120.30 Affari tuoi, gioco21.10 Riusciranno i nostri..., var.23.25 Tv7, att.

16.15 Numb3rs, tf17.45 Rai Tg Sport18.45 Squadra Spec. Cobra, tf19.35 Il commissario Rex, tf20.30 Tg2 21.05 Hawaii Five-0, tf21.50 Missing, tf

15.10 La casa nella prateria, tf17.40 Geo & Geo, doc.19.00 Tg3 - Tg Regione - Blob20.15 Comiche all’italiana 20.35 Un posto al sole, soap21.05 Leader, att.23.10 Le Storie, doc.

12.55 La signora in giallo, tf14.45 Lo sportello di Forum, att.15.35 My Life - Segreti..., soap18.55 Tg4 - Meteo19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Walker Texas Ranger, tf21.10 Quarto Grado, att.

14.45 Uomini e donne, talk16.55 Pomerigggio Cinque, att.18.50 Avanti un altro!, gioco20.00 Tg5 - Meteo20.40 Striscia la notizia, var.21.10 Il clan dei camorristi, fic.23.30 L’isola dei segreti, fic.

16.45 Chuck, tf17.40 La vita secondo Jim, tf18.30 Studio Aperto - Meteo19.20 CSI, tf21.10 Racconti Incantati, film23.00 Le Iene, var.00.35 Hot Fuzz, film

18.50 I menù di Benedetta, att.20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo, att.21.10 Crozza nel paese..., var.22.20 Zeta, att.00.15 Omnibus notte, att.01.15 Tg La 7 Sport

Page 36: IL NOVESE n. 5 del 7 febbraio 2013

36ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

www.novionline.net • www.ovadaonline.netnotizie

lefarmacie www.farmapiemonte.org

NOVI LIGUREGiovedì 7: Moderna (via P.Giovanni XXIII); venerdì 8: Beccaria(via P.Isola); sabato 9: Cristiani (via IV Novembre) di appoggiodiurno: Valletta (via Garibaldi) e Beccaria; domenica 10: Nuova -ex dell’Ospedale (viale Saffi); lunedì 11: Baiardi (via Girardengo);martedì 12: Comunale (via Verdi);mercoledì 13: Valletta.

OVADADomenica 10 febbraio: Moderna, Via Cairoli

NEI PAESIGiovedì 7: Balbi (Serravalle); venerdì 8: Giacoboni (Arquata); sa-bato 9: Di Matteo (Vignole); domenica 10: Cantù (Gavi), Sarto-rotti (Rocchetta), Libarna (Serravalle); lunedì 11: Libarna e Maruc-chi (Borghetto); martedì 12: Foco (Stazzano); mercoledì 13: Mo-derna (Arquata).

BASALUZZO: Moccagatta (aperta la seconda domenica del me-se); CAPRIATA D’ORBA: Opizzi (terza domenica del mese); CA-BELLA: Maiocchi (seconda domenica del mese); PASTURANA:Bianchi (prima domenica del mese); POZZOLO FORMIGARO:Perseghini (seconda e quarta domenica del mese).

Contattando il sito www.farmapiemonte.org al link: “cerca la far-macia aperta più vicina” è possibile conoscere, anche con largo anti-cipo, le farmacie di turno desiderate.

numeridiemergenza

Ambulanza 118; Carabinieri 112; Vigili del fuoco 115; Polizia 113;Guardia di finanza 117

leposte

ORARIO CONTINUATO(dal lunedì al venerdì 8.25-19.10; sabato 8.25-12.35)Novi Ligure (piazza De Negri 1), Ovada (via Monsignor Cavanna16).

ORARIO ORDINARIO(dal lunedì al venerdì 8.25-13.35; sabato 8.25-12.35)Novi Ligure (via Garibaldi), Arquata Scrivia (via Libarna 201),Cassano Spinola (via Arzani 93), ��Cremolino (via San Bernar-dino 1), Gavi (piazza Dante 10), Pasturana (via Roma 18), Ser-ravalle Scrivia (via Brodolini 17)

(dal lunedì al venerdì 8.15-13.45; sabato 8.15-12.45)Basaluzzo (via Stazione 3), Borghetto Borbera (via Roma 63),Borghetto Borbera (Persi, via Provinciale 14), Bosio (via Um-berto I 42), Cabella Ligure (piazza della Vittoria), Capriata d’Or-ba (via San Giovanni 2), Carpeneto (piazza Vittorio Emanuele II1), Castelletto d’Orba (via G. B. Borgatta 7), Lerma (corso Spi-nola 12), Molare (via P. Albareto), Pozzolo Formigaro (piazza IVNovembre 4), Prasco (via Roma 1), Predosa (via Cavour 6), Roc-ca Grimalda (piazza Vittorio Veneto 1), Silvano d’Orba (piazzaBattisti 48), Stazzano (piazza Risorgimento 5), Tagliolo Mon-ferrato (via Roma 2), �Trisobbio (via Roma 12), Vignole Borbe-ra (viale Torino 14), Voltaggio (piazza Garibaldi 6).

ORARIO RIDOTTO(lunedì, mercoledì e venerdì 8.15-13.45)Rocchetta Ligure (piazza Regina Margherita), Cantalupo Ligure(via Umberto I 27), Albera Ligure (via Roma), Belforte Monferrato(via San Colombano 3), Carrosio (via G. Odino 39), Francavilla Bi-sio (via Guasco 16), Fresonara (piazza Italia 10), Grondona (viaMunicipio), Parodi Ligure (piazza Municipio 5), San Cristoforo (viaIrmo Ferrari 16a), Tassarolo (piazza Libertà 10).

(martedì, giovedì e sabato) Predosa (Castelferro, via Pellizza 3)

parrocchieemesse

NOVI LIGURE

Collegiata (piazza Dellepiane):ore 9.00, 11.00, 12.00, 17.00;prefestivi ore 17.00. Sant’An-drea (piazza Sant’Andrea): ore10.00. Sant’Antonio (viale Ri-membranza): ore 8.00, 10.00,11.00, 17.30. Cimitero (via P.Isola): ore 8.45. Sacro Cuore(via Don L. Sturzo): ore 8.00,11.00, 17.00; prefestivi ore17.00. San Nicolò (via Girar-dengo): ore 8.30, 10.30, 11.30, 18.00; prefestivi ore 18.00. Cri-sto Risorto (quartiere G3): ore 9.30. Maddalena (via Abba): pre-festivi ore 17.00. San Pietro (via Roma): ore 10.00, 11.30, 18.15;prefestivi ore 18.15. Santa Rita (via Monte Grappa): ore 9.00.San Giovanni Bosco (via San G. Bosco): ore 9.00. Barbellotta(frazione Barbellotta): ore 11.00. Ospedale (via Raggio): prefestiviore 18.00. Pieve di Santa Maria (piazzale Pieve): ore 9.00,11.00, 17.00; prefestivi ore 17.00.

OVADA

Nostra Signora Assunta(piazza Assunta): ore 8.00,11.00, 17.30; prefestivi ore17.30; feriali ore 8.30. SanPaolo della Croce (corso Ita-lia): ore 11.00; prefestivi ore20.30; feriali ore 20.30. PadriCappuccini: ore 10.30. PadriScolopi (piazza San Domeni-co): ore 7.30, 10.00; prefestivi ore 16.30; feriali 7.30, 16.30. Ma-dri Pie: feriali ore 17.30. Monastero Passioniste: ore 10.00.Ospedale: prefestivi e feriali ore 18.00. San Venanzio (frazioneSan Venanzio): festivi ore 9.30. Grillano: festivi ore 9.00. NostraSignora della Neve (frazione Costa): festivi ore 10.00. San Lo-renzo (frazione San Lorenzo): festivi ore 11.00.

itreni

Partenze da NoviDirezione GENOVA

6.00 R 21107 (§) • SerravalleScrivia 6.08, Arquata 6.21, Ge-nova Sampierdarena 7.21, G.Principe 7.29, G. Brignole 7.35.6.05 R 21161 (^) Serravalle6.14, Arquata 6.21, Sampierda-rena 7.21, Principe 7.29, Bri-gnole 7.35.6.19 R 6109 (*) Serraval le6.26, Arquata 6.34, Sampierda-rena 7.11, Principe 7.19, Bri-gnole 7.27.6.45 RV 2043 Serravalle 6.52,Arquata 6.59, Sampierdarena7.43, Principe 7.52, Brignole7.58.7.05 R 6111 (§) Serraval le7.12, Arquata 7.19, Principe7.54, Brignole 8.00.7.26 R 10323 Serravalle 7.33,Arquata 7.39, Principe 8.16,Brignole 8.23.9.44 RV 2161 Serravalle 9.55,Arquata 10.06, Principe 10.34,Brignole 10.40.12.47 RV 2163 Serraval le12.53, Arquata 13.00, Principe13.36, Brignole 13.42.14.48 R 2051 Serravalle 14.55,Arquata 15.01, Principe 15.37,Brignole 15.43.15.15 IC 515 (§) Pr incipe15.56, Brignole 16.02.16.45 RV 2167 Serraval le16.51, Arquata 16.58, Principe17.36, Brignole 17.42.18.48 RV 2055 Serraval le18.54, Arquata 19.01, Principe19.37, Brignole 19.43.19.15 IC 519 Principe 19.55,Brignole 20.01.20.40 R 21157 (§) Arquata20.50, Sampierdarena 21.55,Pr incipe 22.03, Br ignole22.09.20.47 RV 2171 Serraval le20.53, Arquata 21.00, Principe21.36, Brignole 21.42.

Direzione MILANO

6.20 R 2180 (§) Pozzolo 6.27,Tortona 6.43, Voghera 6.56,Pavia 7.16, Rogoredo 7.41,Lambrate 7.46, Milano Centrale7.55.6.34 R 2882 (§) Pozzolo 6.42,Tortona 6.58, Voghera 7.12,Pavia 7.32, Rogoredo 7.537.56 R 2674 (§) Pozzolo 8.02,Tortona 8.16, Voghera 8.29,

Pavia 8.51, Rogoredo 9.10,Lambrate 9.18, Milano Centra-le 9.30.

Direzione TORINO

6.15 R 6100 (*) Alessandria6.30, Asti 6.52, Torino Lingotto7.34, Torino Porta Nuova 7.40.6.39 RV 2158 Alessandria6.57, Asti 7.20, Torino Lingotto8.04, Torino Porta Nuova 8.10.7.11 RV 2160 Alessandria7.29, Asti 7.55, Torino Lingotto8.31, Torino Porta Nuova 8.40.7.41 IC 500 Alessandria 7.57,Asti 8.18, Torino Lingotto 8.47,Torino Porta Nuova 8.55.8.41 IC 502 Alessandria 8.57,Asti 9.18, Torino Lingotto 9.47,Torino Porta Nuova 9.55.9.12 R 2044 Alessandria 9.29,Ast i 9.52, Tor ino Lingotto10.32, To. Porta Nuova 10.40.13.09 RV 2164 Alessandria13.29, Asti 13.52, Torino Lin-gotto 14.31, Torino Porta Nuo-va 14.40.14.13 RV 2166 Alessandria14.29, Asti 14.52, To. Lingotto15.31, To. Porta Nuova 15.40.15.09 R 2048 Alessandria15.29, Asti 15.52, To. Lingotto16.31, To. Porta Nuova 16.40.17.09 RV 2170 Alessandria17.29, Asti 17.52, To. Lingotto18.31, To. Porta Nuova 18.40.17.39 IC 512 (§) Alessandria17.57, Asti 18.18, Torino Lin-gotto 18.47, Torino Porta Nuo-va 18.55.19.09 R 2052 Alessandria19.29, Asti 19.52, Torino Lin-gotto 20.31, Torino Porta Nuo-va 20.40.

Direzione LA SPEZIA

6.45 RV 2043 Serravalle Scri-via 6.51, Arquata Scrivia 6.58,Principe 7.49, Brignole 7.58,Portofino 8.31, Rapallo 8.36,La Spezia 09.59. 8.27 RV 1845 (^) GenovaPrincipe 9.07, Genova Brignole9.15, Rapallo 9.53, La Spezia11.03.14.48 RV 2051 Serraval leScrivia 14.54, Arquata Scrivia15.00, Genova Brignole 15.43,Portof ino 16.25, Rapal lo16.29, La Spezia 17.59.18.48 RV 2055 Serraval leScrivia 18.53, Arquata Scrivia19.00, Genova Brignole 19.43,Portofino 20.31, La Spezia22.02.

Sampierdarena 19.35, Principe19.45, Brignole 19.51.21.09 R 6175 Rossigl ione21.17, Campo-Masone, 21.23,Sampierdarena 22.01, Principe22.08, Brignole 22.14.

Direzione ALESSANDRIA

6.33 RP 524 (#§) Predosa6.53, Alessandria 7.20.6.34 RP 518 (#^) Predosa6.55, Alessandria 7.30.7.40 RP 520 (#§) Predosa8.01, Alessandria 8.26.8.07 RP 538 (#§) Predosa8.27, Alessandria 8.54.11.00 RP 508 (#§) Predosa11.21, Alessandria 11.46.13.30 RP 528 (#§) Predosa13.51, Alessandria 14.16.14.31 RP 560 (#§) Predosa14.51, Alessandria 15.18.14.36 RP 530 (#^) Predosa14.57, Alessandria 15.32.15.35 RP 532 (#§) Predosa15.56, Alessandria 16.21.18.50 RP 562 (#*) Predosa19.10, Alessandria 19.37.

Direzione ACQUI TERME

7.06 R 6150 Acqui 7.28.8.15 R 6152 (§) Acqui 8.38.8.31 R 6178 (^) Acqui 8.52.9.56 R 6154 (§) Acqui 10.17.11.18 R 6156 (*) Acqui 11.3911.35 R 6182 (^) Acqui 11.5513.01 R 6184 (^) Acqui 13.2213.18 R 6158 (§) Acqui 13.3914.18 R 6160 (*) Acqui 14.3815.19 R 6162 (§) Acqui15.40.15.33 R 6188 (^) Acqui15.54.16.45 R 6164 (§) Acqui 17.06.17.03 R 6190 (^) Acqui 17.23.17.58 R 11396 (*) Acqui18.15.18.44 R 6166 Acqui 19.05.19.22 R 6168 (*) Acqui 19.44.20.09 R 6192 (^) Acqui 20.31.20.18 R 6170 (§) Acqui 20.39.

Sono indicate solamente le fer-mate nelle stazioni principalidei treni che circolano dalle6.00 alle 21.00. Per gli oraricomplet i v is i tate i l s i towww.trenitalia.it oppure consul-tate le bacheche della vostrastazione ferroviaria.(^) Circola solo i giorni festivi(§) Non circola nei giorni festivi(*) Non circola nei giorni festiviné il sabato(#) Bus sostitutivo

guardiamedica

Il servizio è attivo nei giorni feriali, dalle ore 20.00 alle 8.00 delmattino successivo. Il sabato e nei giorni prefestivi dalle ore 10.00alle 8.00 del lunedì o del giorno successivo a quello festivo.

NOVI LIGURE (tel. 0143 746569)risponde per i comuni di Novi, Basaluzzo, Capriata, Cassano Spi-nola, Francavilla Bisio, Pozzolo Formigaro, Pasturana, Tassarolo.

OVADA (tel. 0143 81777)Ovada, Carpeneto, Casaleggio, Cremolino, Lerma, Molare, RoccaGrimalda, Silvano d’Orba, Tagliolo, Trisobbio.

ARQUATA SCRIVIA (tel. 0143 636129)Arquata Scrivia, Albera Ligure, Borghetto Borbera, Cabella Ligure,Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Grondona, Mongiardino Ligure,Roccaforte Ligure, Serravalle Scrivia, Vignole Borbera.

GAVI (tel. 0143 642551)Gavi, Bosio, Carrosio, Fraconalto, Parodi Ligure, San Cristoforo,Voltaggio.

CASTELLAZZO BORMIDA (tel. 0131 270027) Predosa.

edizioni sic srl • novi ligure

Direttore responsabile: MARCO MATTEINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . [email protected]: ELIO DEFRANI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . [email protected] marketing: MILVA CALDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . [email protected] di Redazione: PIERA FIRPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . [email protected] in proprio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . [email protected]à: Limongelli Ravizza (cell. 338 1964245)Paolo Moncalvo (cell. 393 3377444) - Giacinto Smacchia (cell. 339 8366843)

Redazione di Ovada via Buffa 39 - Tel. e fax [email protected] capo: Diego Cartasegna, Claudio PriaroneEdoardo Schettino . . . . . . . [email protected]: Simonetta Albertelli, Elisabetta Baschiera, Giuliana Cantamessa,Dania D’amato, Stefano Danielli, LorenzoMartinengo, Luca Piana, Daniele Prato, Ste-fano Priarone, Laura Caneva (fotoservizi)Abbonamenti: Euro 35 - c.c.p. n° 13718150intestato a ‘l’ovadese’ Via Cavallotti 118 - No-vi L.

Redazione di Novi Ligurevia Garibaldi 17 - Tel. 0143.314700Fax 0143.2127 - [email protected] Carbone . . [email protected] Iappini . . . . . . . . . . . . [email protected] Lanzone . . . . . . . . . . . [email protected] Moretto . . . . . . . . . . [email protected] Persi . . . . . . . . . . . . . [email protected]: Arianna Borgoglio, UmbertoCabella, Lorenzo Carrega, Claudio Casonato,Michela Ferrando, Gino Fortunato, Enrico Ivaldi,Alice Merlo, Andrea Suverato, Elisa Terragno.Abbonamenti: Euro 35 - c.c.p. n° 12398111intestato a ‘il novese’ Via Garibaldi 17 - Novi L.

Stampa AGA Arti Grafiche Associate - corso C. Brunet 13/15 - Cuneo

Partenze da OvadaDirezione GENOVA

6.24 R 11397 (^) Rossiglione6.33, Campo-Masone, 6.41,Genova Sampierdarena 7.16,Genova Principe 7.24, GenovaBrignole 7.30.6.33 R 11399 (§) Rossiglione6.41, Campo-Masone 6.47,Genova Sampierdarena 7.26,Genova Principe 7.34, GenovaBrignole 7.43.7.30 R 6155 (§) Rossiglione7.38, Campo-Masone, 7.44,Sampierdarena 8.20, GenovaPrincipe 8.27, Genova Brignole8.33.7.55 R 6157(§) Rossiglione8.04, Campo-Masone, 8.10,Genova Sampierdarena 8.37,Principe 8.45, Genova Brigno-le 8.53.9.21 R 6181 (^) Rossiglione9.30, Campo-Masone, 9.36,Sampierdarena 10.11, Principe10.18, Brignole 10.24.12.23 R 6185 (^) Rossiglione12.32, Campo-Masone, 12.38,Sampierdarena 13.14, Principe13.21, Brignole 13.27.12.35 R 6163 (§) Rossiglione12.44, Campo-Masone, 12.51,Sampierdarena 13.28, Principe13.35, Brignole 13.41.13.42 R 6165 (§) Rossiglione13.51, Campo-Masone, 13.57,Sampierdarena 14.33, Principe14.40, Brignole 14.46.13.54 R 6187 (^) Rossiglione14.03, Campo-Masone, 14.09,Sampierdarena 14.45, Principe14.53, Brignole 14.59.14.40 R 6167 (§) Rossiglione14.49, Campo-Masone, 14.55,Sampierdarena 15.31, Principe15.38, Brignole 15.44.16.14 R 6169 (§) Rossiglione16.22, Campo-Masone, 16.28,Genova Sampierdarena 17.05,Genova Principe 17.12, Geno-va Brignole 17.18.16.21 R 6189 (^) Rossiglione16.31, Campo-Masone, 16.37,Sampierdarena 17.00, Principe17.24, Brignole 17.30.18.43 R 6173 (§) Rossiglione18.52, Campo-Masone, 18.58,

leedicoleNOVI LIGUREDomenica 10 febbraioM & M (Portici nuovi); Semino (piazza del Maneggio); Fossati (piaz-za Matteotti); Campi (via Verdi); Fossati (Giardini pubblici); Ponte(Stazione Fs); Scarsi (viale P. Cichero); Arecco (via Amendola); Ef-fe di Silvano (via Ovada), Guidetti (via Dacatra); Fanin (via PapaGiovanni XXIII); Edicola di viale Saffi.

OVADADomenica 10 febbraiovia Torino, piazza Castello, piazza Cappuccini

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alessandriaPer informazioni rivolgersi a: CENTRO PER L’IMPIEGOvia Cavour 17 - tel. 0131 303359 - 303367

RIF. 666 azienda privata ricerca 1 elettricista specializzato .Si richiede esperienza maturata nel settore e possesso dell’abili-tazione al rilascio di certificazione impianti. E’ previsto contrattoiniziale a tempo determinato con possibile inserimento definitivo.Sede di lavoro: alessandria

RIF. 663 azienda privata ricerca 1 direttore di piccolo supermer-cato. Si richiede esperienza nel settore, capacità di gestione pun-to vendita,ordini e stock, coordinamento del personale- automuni-ti. Si considerano idonee solo le persone in possesso dei requisitiindicati. E’ previsto contratto iniziale a tempo determinato conpossibile inserimento definitivo. Sede di lavoro: vicinanze alessan-dria

RIF. 627 azienda privata ricerca 2 impiegati tecnici specialistiapplicativi informatici con almeno due anni di esperienza nellamansione. Titolo di studio richiesto: laurea in informatica o inge-gneria informatica o ingegneria elettronica. Ottima conoscenzadella lingua inglese. Disponibilità full time e a trasferte – contrattoa tempo determinato della durata di 6 mesi con possibilità di tra-sformazione a tempo indeterminato – sede di lavoro asti

RIF. 646 azienda privata ricerca 1 tirocinante come addetto/a al-le vendite di calzature. Eta’ 19-24 anni, diploma di scuola superio-re, conoscenza della lingua inglese e conoscenze informatiche dibase. Il periodo di tirocinio formera’ il candidato nelle attivita’ diassistenza alla vendita, riordino della merce nel punto vendita enei magazzini, ordine e pulizia del punto vendita e dei magazzini –si offre un tirocinio di tre mesi con possibilita’ di successivo inse-rimento con contratto di apprendistato. Tre mesi con rimborsospese mensili. Sede di lavoro: Alessandria

RIF. 650 azienda privata ricerca 1 tirocinante come addetto/a al-le pubbliche relazioni. Indispensabile laurea in scienze della comunicazione o economiae commercio. Età compresa tra i 20 e i 30 anni, buona conoscen-za della lingua inglese e navigazione internet. Il periodo di tirocinioformerà il candidato nelle attività di gestione, sviluppo e aggiorna-mento siti web, relazione con i clienti attivi, sviluppo e gestionenuovi clienti. Si offre un tirocinio di tre mesi con rimborso spesemensili e possibilità di successivo inserimento lavorativo. Sede dilavoro: Alessandria

RIF. 651 azienda privata ricerca 1 impiegata/o amministrativocontabile. Si richiede diploma di ragioneria, età compresa tra i 19 e i 29 an-ni, buona conoscenza della lingua francese, conoscenze informa-tiche, patente b e automunita/o. Sede di lavoro Piovera (AL)

RIF. 401 azienda privata ricerca 1 tirocinante come addetto/a al-la gestione sito web. Indispensabile laurea, preferibilmente in scienze della comunica-zione o informatica. Eta’ 20-30 anni, buona conoscenza della lin-gua inglese e del pacchetto office. Il periodo di tirocinio formerà ilcandidato nelle attività di gestione e redazione virtuale di una te-stata giornalistica con produzione di contenuti web. È previsto untirocinio di tre mesi con rimborso spese mensili e possibilita’ disuccessivo inserimento lavorativo. Sede di lavoro: Alessandria

valenzaPer informazioni rivolgersi a: SPORTELLO TERRITORIALEvia IX Febbraio ang. via Carduccitel. 0131 942104 - fax 0131 920611

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RIF. 664 Azienda privata in valenza cerca 1 smaltatrice/tore afreddo requisiti richiesti: oltre 2 anni di esperienza nella mansionedi smaltatura a freddo. Preferibile assunzione in apprendistato otramite iscrizione alle liste di mobilità l.223/91 condizioni contrat-tuali: contratto a tempo determinato di 6 mesi. Orario: da definire.

RIF. 615 Azienda privata in Valenza cerca 1 selezionatrice/toredi pietre preziose e semipreziose di colore - venditrice/tore. Re-quisiti richiesti: oltre 2 anni di esperienza nella mansione, buonaconoscenza lingua inglese, pacchetto office-internet-posta elettro-nica. Disponibilità a trasferte. Preferibile iscrizione alle liste di mo-bilità. Condizioni contrattuali: contratto a tempo determinato di 6mesi. Orario: full time.

casalemonferratoPer informazioni rivolgersi a: CENTRO PER L’IMPIEGOvia Magnocavallo 11/13 - tel. 0142 452394

RIF. 539 Azienda privata in Casale cerca 5 intermediari assicu-rativi per attività commerciale di gestione portafoglio clienti e ri-cerca nuovi clienti. Età compresa tra i 22 e 45 anni. In possessodella patente B e automunito. Richiesta esperienza anche minimanella mansione e predisposizione al contatto con il pubblico. Ora-rio: full-time. Contratto offerto: mandato di agenzia, fisso e provvi-gioni.

RIF. 558 Azienda privata in Casale cerca apprendista parruc-chiera per accoglienza clienti, shampoo e tinte. Età compresa tra i18 e 29 anni. In possesso della patente B e automunita/o. Richie-sta esperienza anche minima nella mansione. Orario: part-timeverticale venerdì e sabato. Contratto offerto: apprendistato.

ovadaPer informazioni rivolgersi a: SPORTELLO TERRITORIALEvia Nenni 12/16 - tel. 0143 80150 - fax 0143 824455

RIF. 626 Agriturismo zona tiglieto (ge) cerca n. 1 responsabiledi cucina, con comprovata esperienza superiore ai due anni inqualita’ di cuoco/aiuto-cuoco. Possibilita’ di alloggio. Eta’ minima:35 anni, massima: 55 anni. L’orario di lavoro dipende dai periodidell’anno (da 4 a 6 giorni lavorativi). Contratto a tempo determina-to di 10 mesi.

RIF. 656 Salone in ovada cerca n. 1 parrucchiere con qualifica econsolidata esperienza superiore ai due anni in taglio, piega, colo-re, ecc. Contratto a tempo determinato della durata di 12 mesi,con possibilita’ di trasformazione. Orario da concordare, dal lune-di’ al sabato..

RIF. 622 Agenzia di assicurazioni di Ovada cerca 2 consulentiper lo sviluppo, la gestione e la fidelizzazione del portafoglio clien-ti e per il marketing. Necessaria apertura partita iva/mandatod’agenzia, diploma di scuola superiore/laurea, essere automuniti,avere ottime capacità dialettiche ed età compresa tra i 22 e i 55anni.

RIF. 618 Ditta privata cerca 1 agente di vendita di carburante inovada e nella zona dell’alessandrino. Richieste: età compresa tra i35 e i 45 anni, conoscenze informatiche, essere automuniti e do-tati di spiccate capacità dialettiche. Il lavoratore dovrà utilizzare lasua auto per gli spostamenti e riceverà un rimborso spese chilo-metrico. Orario di lavoro: dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle17.00. Contratto a tempo determinato di 12 mesi, con possibilitàdi trasformazione.

RIF. 402 Ristorante-pizzeria dell’Ovadese cerca 1 cameriere. In-dispensabile esperienza documentata di almeno 3/4 anni. Buonaconoscenza della lingua inglese e conoscenza informatica di ba-se, preferibile diploma di scuola alberghiera o equipollenti. Etàcompresa tra i 20 e i 30 anni. Patente B automunito. Tempo de-terminato 5 mesi, contratto stagionale da maggio a settembre.

RIF. 359 Azienda privata dell’Ovadese cerca 1 elettricista indu-striale, addetto alla progettazione di quadri elettrici. Richiesta co-noscenza cablaggio bordo macchina, programmazione plc, pro-grammi informatici office e siemens e lingua inglese (livello avan-zato). Richiesta disponibilità allo svolgimento di trasferte anche

extra-Europa. Contratto a tempo determinato della durata di 3 me-si, con possibilità di trasformazione.

categorieprotetteLe offerte lavorative per le categorie protette dagli ufficidei Centri per l'Impiego di tutta la provincia. Per informazioni vi invitiamo a visitare il sito: WWW.PRO-VINCIALAVORO.AL.IT oppure a rivolgervi al centro perl'impiego di riferimento.

RIF. 667 CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione inagricoltura con sede in Casale Monferrato cerca n. 2 operai agricolia tempo determinato per un periodo di 10 mesi. Si precisa che il personale selezionato deve avere già acquisitoesperienze documentabili presso analoghe strutture sperimentali diricerca nel settore agro-forestale e deve dimostrare di avere com-petenze nella gestione di barbatellai, vivai ed impianti sperimentalidi Salicacee, oltre che come operatore di serra per l’esecuzione diibridazioni, propagazione vegetativa e fertirrigazione. Richiesta riser-vata ai Disabili iscritti al 31/12/2012. [offerta valida fino al 15.02]

37ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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ilsettimanale • giovedì 7 febbraio 2013

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NICOLA MOLINARI

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BARI 11 82 78CAGLIARI 24 93 102FIRENZE 75 74 105GENOVA 27 86 125MILANO 66 59 104NAPOLI 68 107 112PALERMO 10 115 128ROMA 17 84 88TORINO 12 114 92VENEZIA 9 105 89NAZIONALE 72 81 104

Ambi con i ritardatari Da giocare

PALERMO10-35 10-2 10-85 Decina del 50 su PalermoTORINO 12-53 12-69 12-52 Cadenza 2 su BariROMA 50-37 50-5 50-13 Figura 2 su Milano

Radicali 8 su Torino

DATI AGGIORNATI AL 31/01/2013PREVISIONI DA GIOCARSI PER 3 ESTRAZIONI

Nome e Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Indirizzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Telefono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Testo dell’annuncio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Firma leggibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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TRIGESIMA

Nella trigesima della scomparsa della cara

DIVINA ZANCANARO

il fratello, la cognata, il nipote laricordano con immutato affetto.Una S. Messa di suffragio saràcelebrata domenica 10 febbra-io alle ore 10.00 nella ChiesaParrocchiale di S. Pietro. Si ringraziano quanti si uniran-no nel ricordo e nella preghiera.

Novi L., 5 febbraio 2013

RINGRAZIAMENTO

I familiari sentitamente commossi ringraziano tutti coloro che hanno

partecipato al loro dolore per la scomparsa della cara

FRANCESCA MAGGIved. PERFUMO

Un particolare ringraziamento atutto il Personale Infermieristi-co e Assistenziale della Casadi Riposo Don Beniamino

Novi L., 2 febbraio 2013

ANNIVERSARIO

In ricordo della cara

LORETTA STOCCO

una S.Messa di suffragio saràcelebrata lunedì 11 febbraio al-le 18.15 nella Chiesa Parroc-chiale di S. Pietro. Si ringrazia-no quanti si uniranno nel ricor-do e nella preghiera.

RINGRAZIAMENTO

I familiari sentitamente commos-si ringraziano tutti coloro che

hanno partecipato al loro doloreper la scomparsa della cara

IRMA BAGNASCOin CICHERO

Novi L., 6 febbraio 2013

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anniversarioIl 10 febbraio ricorre il 37° anniversario della scomparsa di

DANTE MOLINARI

I familiari lo ricordano con immutato

affetto e rimpianto.

anniversarioIl 10 febbraio ricorre il 18° anniversario della scomparsa di

PIERINA GUARDAMAGNAved. MOLINARI

I familiari la ricordano con immutato

affetto e rimpianto.

anniversarioIl 10 febbraio ricorre il 14° anniversario della scomparsa di

TARCISO GELLI

I familiari lo ricordano

con infinito amore.

Page 39: IL NOVESE n. 5 del 7 febbraio 2013

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