il Cittadino n. 60

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n° 60 anno X - 2 febbraio 2012 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it Porte aperte Messina - Istituzione Servizi Sociali foto Peppe Saya

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Porte aperteMessina - Istituzione Servizi Sociali

foto Peppe Saya

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da sinistra: Dott. anzalone - Dott. Petralito - Dott.ssa

Riceviamo e

“Per la questione Ponte sullo Stretto di Messina siamo stanchi delle incertez-ze. Siamo stanchi del rimpallo di responsabilità tra Governo nazionale e cipe.– ha dichiarato Buzzanca- Siamo stanchi di sentire esultare chi in qualche

maniera prima aveva auspicato che il Ponte nascesse. Siamo stanchi del cambiocontinuo di idee” [...]“Bisogna fare una ”operazione chiarezza”. Bisogna sapere fin da adesso che visarà certamente una richiesta di risarcimento di danni da parte della ditta cheeventualmente non potesse avere la possibilità di iniziare i lavori della costruzio-ne. Ma anche noi, noi comune di Messina, oltre alle altre realtà che si dovrannoinserire in questo meccanismo di risarcimento di penali, chiederemo i danni.Perché la nostra città, in questi ultimi decenni, ha costruito il proprio modello disviluppo impiegando risorse umane e finanziarie pensando al Ponte, immaginan-do quella realtà che, insieme alle opere compensative, avrebbe dato un nuovovolto alla città di Messina. e poi i bugiardi di turno vengono smentiti perché quel-le somme che sono destinate ancora oggi secondo noi- almeno fino a quando nonvi sarà la pubblicazione della delibera del cIPe- alla costruzione di opere collega-te non potranno mai servire per altri fini. Non si può pensare, per esempio, allamessa in sicurezza del territorio. Dobbiamo essere e siamo seri. Siamo convintiche in questo momento fare demagogia non serva al Paese, non serva alla Sicilia.”“ Io annuncio fin da adesso- ha concluso Buzzanca- che chiederò conto e ragioneal Presidente Lombardo in aula perché anche lui in due dichiarazioni ha detto cosecontrapposte e contrastanti tra di loro. Questo non gli fa onore.”

GIuSePPeBuzzaNcaSindaco di Messina

Ponte definanziato,ma Buzzanca non ci sta

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foto di Peppe Saya Di Blasi

e pubblichiamo

“Non ha altro nella testa questo sindaco? con tutto quello che ci sarebbe dafare a Messina ha il coraggio di pensare sempre al Ponte? Non gli bastano isoldi che sono stati buttati la vento dalla Società Stretto di Messina? ci vuole

una bella faccia di bronzo a continuare a prendere per i fondelli la gente! Il Pontenon è una priorità per la Sicilia e per Messina così recita un documento dell'ue.Ora bisogna pensare a convogliare le risorse per fare tutto ciò che ancora mancain questa città: raddoppio della ferrovia Messina-Palermo, risanamento completodella zona Falcata, un aereoporto che serva Messina e la sua provincia, sbarac-camento completo in tutta la città, infrastrutture ricettive per incrementare il turi-smo da crociera come la riconversione dell'ex Opedale R. Margherita in un gran-de Museo del Mare, creazione di un grande parco urbano in centro città al postodell'Ospedale Militare ormai dismesso, parco aldo Moro da finanziare, riqualifica-zione della Villa Mazzini eliminando una volta per tutte i giostrai e gli abusivi, par-cheggi sotteranei nella zona zaera e sotto la Villa Dante, sopraelevazione delMercato del Muricello e trasferimento dei banchi di S. Orsola creando giardinipuibblici, riqualificazione della Fiera con restauro dei padiglioni fatiscienti, risa-namento di tutta la zona di S. Maria la Nuova, con conseguente sbaraccamento epiantumazione di alberi, creazione di giardini e verde pubblico attrezzato perbambini e anziani, rivitalizzazione dei laghi di Ganzirri e di tutta la zona di capoPeloro, patrimonio dell'unesco, abbandonata a se stessa, affaccio al Mare conriqualificazione di tutta l'area di Maregrosso sullo stile del lungomare Falcomatàdi Reggio calabria, risanamento delle periferie e dei villaggi, decoro urbano, puli-zia e educazione dei cittadini. Questo è il programma da realizzare, insieme aduno sforzo culturale e imnprenditoriale che coinvolga tutti i cittadini per laMessina del domani. Signor sindaco Buzzanca lasci perdere il Ponte! La smettadi prendere in giro la gente! con questo programma che le ho appena fornito, saquanti posti di lavoro si potrebbero creare? Moltissimi, se pemsiamo anche allosviluppo della cantieriustica navale, delle vie del mare e al nostro patrimionioartistico culturale abbandonato a se stesso ( Vedi Badiazza, Tomba di antonello,cittadella e tante altre realtà cittadine dimenticate e mortificate).

eMaNueLe FeRRaRa

capo ufficio presso Monte dei Paschi di Siena

Non ha altro nella testaquesto sindaco?

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Liberalizzazione se Gli avvocati protestano cont

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enza ordine

foto Dino Sturiale

tro il decreto Monti

Sommario

29 circoscrizioniNotizie dai quartieri

30-33 cittàCronache urbane

34-37 ProvinciaNews dal territorio

28 SettegiorniCronaca della settimana

12-21 Primo PianoServizi sociali

numero 60 anno X - 2 Febbraio 2012

24

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44-51

attualitàAgevolazioni studenti pendolari

SiciliaAddio ai collegamenti low cost

40-42

economia43

26-27 Dietro le quinte

SpecialeGiornata della Memoria

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo zaffinoDirettore responsabile: carmelo arena

Coordinamento:Tiziana zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, cristina D’arrigo, Giuseppe zaffino, enza Di Vita, Maria cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori andrea castorina, Hermes carbone, MarilenaFaranda, chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaantonio De Felice, Riccardo caristi, Orazio D'arrigo, Nunzio Di Dio, Peppe Saya, Gianmarco Vetrano

Direttore marketing Francesco Micari

Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

56-57 Mangiare Sano

52-55 culturaPremio Ricoh54a Biennale di Venezia

di Michele Giunta

immagineimmagine

2 Febbraio 2012Messina - Piazza casa Pia

casa per anziani:

signori si chiudefoto di Peppe Saya

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Primo PianoPrimo Piano

Da molteplici indagini condotte anchedai sindacati emerge che la città diMessina quanto a Servizi Sociali è

fanalino di coda rispetto ad altre provincieitaliane, soprattutto perché vi è la totaleassenza di programmazione, lasciandocosì le famiglie e i soggetti bisognosi d’aiu-to abbandonati a sé stessi. ciò anche per-ché si lamenta che, quei pochi servizi offer-ti dal comune, sono un privilegio per pochi, viste anche le lunghe ed esorbitanti listed’attesa per beneficiarne.Dalle ultime vicende, ormai anche giudizia-rie, è emersa la denuncia di un connubio fracooperative fornitrici di servizi e la politicamessinese.Per chiarirci le idee su un settore moltodelicato e chiarirle ai nostri lettori, abbiamoraccolto le dichiarazioni dell’ unico asses-sore del comune di Messina che, dopo lavicenda che ha coinvolto l’ex assessorePinella aliberti si occupa del sociale, si trat-ta dell’assessore per le Politiche della fami-glia, Rapporti con le chiese, Politiche per lasicurezza, Dario caroniti. L’assessorecaroniti, nonostante le sue variegate dele-ghe e le risorse esigue delle casse comuna-li, sta cercando di potenziare, attraversomolteplici progetti, l’attività del suo asses-sorato per dare un aiuto concreto ai sog-getti deboli, che rappresentano una fasciaconsistente della popolazione messinese.Riguardo al lavoro delle cooperative socia-li si spera,come emerge dalle dichiarazionidell’assessore che anche con l’aiuto dellenormative nazionali, si possa verificare l’ef-fettivo servizio svolto anche riguardo alpagamento dei propri dipendenti.

Marilena Farandafoto di Peppe Saya

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e’ meglio dare se ci chiedono, ma è meglio capirequando non ci chiedono nulla

(K. Gibran)

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DaRIO caRONITIassessore alle politiche d’integrazione

multietnica con delega ai servizi sociali

Porte aperte all’accoglienzaQual è la reale situazione dei Servizi Sociali,delle famiglie e dei migranti a Messina?Ci sono tantissime problematicità, che riflettonola condizione della città, soprattutto la condizioneeconomica di tutto il nostro Paese. E’ ovvio chenegli ultimi anni sono aumentati i casi di povertà,lo sperimentiamo giornalmente.L’amministrazione Comunale, però, riesce aderogare tanti servizi, che di anno in anno vannomigliorando come organizzazione e qualità, biso-gnerebbe fare – mi rendo conto – tantissimo altroe non sempre si riesce. Nel campo dell’immigra-zione, penso che questa amministrazione abbiafatto tanti passi avanti, quando mi sono insediatonon c’era nessuna attività per gli immigrati,ocomunque c’erano limitate attività di sostegno peril permesso di soggiorno, invece,in questi tre annisono stati portati avanti quattro progetti piuttostoimportanti, che hanno visto il coinvolgimento ditutte le principali comunità di stranieri presenti aMessina e anche gli stranieri di seconda genera-zione con delle opportunità di integrazione edanche economiche. Con alcuni progetti abbiamofacilitato l’accesso al credito, per cercare dimigliorare i rapporti con queste persone, farli inte-grare e dare loro delle opportunità, coscienti delfatto che gli stranieri rappresentano il futuro dellanostra città, considerato che la natalità dellanostra città, come nel resto d’Italia è bassissimae, quindi, o andiamo in estinzione o come è natu-rale i vuoti vengono riempiti da persone che ven-gono da “altrove”, facendo sì che questa parolanon sia motivo di scontro, ma dobbiamo aprirciper far integrare queste persone, che devonosentirsi messinesi, senza perdere la loro identitàdi base. Si tratta di un progetto impegnativo, macredo che la nostra amministrazione si stia giàmuovendo in tal senso.come si può ovviare a quelle situazioni chevediamo a piazza Fulci ed in altre zone dellacittà?Noi, attraverso l’aiuto di tante associazioni divolontariato, abbiamo cercato di avvicinarci a

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queste persone , che molte volte non vogliono aiuto. Tutte le volte che abbiamo attivato il “Punto Freddo”,punto di assistenza per evitare chequando c’è troppo freddo queste persone dormano all’aperto, ci siamo accorti che nono-stante siamo andati a visitarli con pulmini del Comune , della Provincia, dei volontari delsoccorso della Croce Rossa offrendogli la possibilità di dormire a Gravitelli , loro si sonorifiutati. Così come più volte con altre associazioni di volontariato è stato proposto loro ditrascorrere la notte nella struttura di Cristo Re, dove ci sono una ventina di posti letto libe-ri, alcuni rimangono inutilizzati, nonostante ci siano circa una cinquantina di persone chevivono fra Piazza Fulci e la Stazione. Bisogna , dunque, interrogarsi in che modol’Amministrazione comunale, Istituzione Servizi Sociali debbano interagire con la SaluteMentale,perché le decisioni di queste persone derivano da una voglia di libertà assoluta,tanto di rifiutarsi di dare la propria carta d’identità a qualcuno o fornire le propria generali-tà, ma molto spesso dietro questi rifiuti si celano delle condizioni di salute mentale che nonsono nella normalità e inducono queste persone a vivere in uno stato che necessita di aiutoe di sostegno.Secondo quanto rilevano anche i sindacati uno dei maggiori problemi che devonoaffrontare le famiglie messinesi, è quello degli anziani, che vivono spesso con unamisera pensione e hanno bisogno di cure sanitarie. come le si può aiutare ad affron-tare il problema?L’Amministrazione comunale punta tutto sull’assistenza domiciliare per gli anziani.Abbiamo un numero di assistiti molto elevato,oltre un migliaio, abbiamo un impegno finan-ziario considerevole, non da adesso ma sono tredici anni che facciamo questo tipo di ser-vizio. E’ chiaro che questa non può essere una soluzione, ma solo un aiuto; il luogo natu-rale in cui devono essere aiutati gli anziani è la propria famiglia. Se noi immaginiamo unasocietà, come qualcuno ha fatto, con una bassa natalità e, quindi, volta all’invecchiamen-to, l’esplosione di questo problema, lascerà, non solo l’amministrazione comunale ma tuttala società, nell’impossibilità di sostenere questo tipo di politica, nata negli anni ’70 e ’80,immaginando che fare figli era una cosa disdicevole e quindi si doveva procedere nell’in-centivazione della denatalità o addirittura favorendo l’aborto. Consideriamo che dalla intro-duzione della legge che consentiva l’interruzione della gravidanza ad adesso, sono statifatti circa sei milioni di aborti legali, è preoccupante se consideriamo che come numerosiamo vicini alla strage della Shoah.L’amministrazione comunale si serve dell’attività di molte cooperative sociali, i lorodipendenti sono pagati?Per quanto riguarda la maggior parte delle cooperative il problema non sussiste, il Comunedi Messina ha una puntualità che va nell’ordine del mese. Il pagamento delle cooperativefunziona così, ad esempio: il lavoro viene svolto a dicembre e il pagamento viene fatto ilmese successivo, e cioè gennaio, dalla cooperativa, che presenta la fattura che viene quie-tanzata dall’Amministrazione comunale e viene pagata entro 60gg. Questo funziona perquasi tutte le cooperative e quasi tutti i servizi, tranne in alcune circostanze, in cui le diffi-coltà finanziarie non colpiscono solo gli anziani,le famiglie, ma anche le cooperative, chele portano ad avere dei ritardi nei pagamenti dei dipendenti, che sono ritardi di un paio dimesi, che per persone che hanno un reddito molto basso non è tollerabile. Bisogna, quin-di, costringere le cooperative che si sono assunte la responsabilità dell’appalto, a rispetta-re il capitolato d’appalto e qualora non ne siano in grado abbandonare immediatamentel’appalto stesso. In prospettiva l’Amministrazione ritiene che, anche alla luce del provvedi-

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M.F.

mento del Governo Monti sulle liberalizzazioni,nonsarà più possibile procedere attraverso quel sistemadi appalti e gare per tutti i servizi che noi abbiamo ero-gato, ma bisognerà procedere verso l’accreditamen-to, un sistema per cui l’utente sceglie da chi farsi ser-vire, cioè, da quale cooperativa farsi accompagnare ascuola, se si tratta di disabili o da quale cooperativafarsi seguire per l’assistenza domiciliare, se anziano,ecc.. Ciò potranno farlo solo le cooperative accredita-te; il sistema di accreditamento deve sostituire quelloattuale, perché il Governo ci impone di aprirci al libe-ro mercato e di non creare monopoli. Questa era giàuna scelta dell’Amministrazione Comunale, cioè quel-lo di superare il sistema attuale, con la libertà di scel-ta da parte dell’utente che è l’unico sistema che possagarantire il miglioramento del rapporto con l’utente edel pagamento. Noi attualmente paghiamo le coope-rative per un servizio che è generico ed abbiamopochissimi strumenti di controllo rispetto all’espleta-mento del servizio. Si deve , invece, transitare da unsistema di appalto ( quello attuale) ad un sistema dipagamento della prestazione,cioè del servizio effetti-vamente prestato.La questione Don Orione? E’ stato chiesto, come Giunta, un parere legale inmerito alla proposta progettuale presentatadall’Istituto Don Orione e siamo in attesa di una rispo-sta da parte del nostro Ufficio di consulenza legale.Penso, che a breve sarà comunicata al nostro dirigen-te, dopo si procederà secondo le indicazioni dell’av-vocatura. Al Don Orione c’è un grossissimo problema,ci sono delle persone che hanno vissuto insieme adaltre persone e ad altri operatori per tantissimi anni ela separazione di questa comunità di disabili gravi,che si è venuta a creare porterebbe queste personealla morte o quanto meno ad una forte sofferenza. E’vero che la legge impone che si facciano dei bandi eche vinca chi presenta l’offerta economicamente piùvantaggiosa, ma questo comporterebbe spostarequeste persone da un luogo e da degli affetti impor-tanti. Combinare l’esigenza di legalità e trasparenza ele esigenze di queste persone portatori di problemi disalute e mentali è la quadratura del cerchio , che, gra-zie ad un supporto generale da noi richiesto, pensoche in tempi rapidi saremo in grado di risolvere.

uffici

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o Servizi sociali

foto di Peppe Saya

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caLOGeRO eMaNueLeSegretario generale cISL FP

“Garantire l'occupazione e il rispetto delle scadenze”

In quale situazione le cooperative sociali sitrovano ad operare nel territorio messinese?La situazione delle cooperative sociali su tutto ilterritorio di Messina è assai complicata proprioperché pur di accaparrarsi affidamenti e servizi inmolti casi vengono presentate offerte al ribassoche vanno oltre i livelli minimi e garanzia per ilavoratori ma sopratutto per la qualità dei servizierogati.ci può fare qualche esempio?Addirittura tra gli aspetti migliorativi viene previstodi poter incrementare la forza lavoro che di fattocomporta la impossibilità di poter onorare salari estipendi agli operatori. Sappiamo che invece laspesa per il personale è incomprimibile e cometale la forza lavoro deve essere parametrata alleeffettive esigenze e nel rispetto dei parametri pre-visti da leggi. Perciò nei bandi di gara non puòessere consentito tale aspetto migliorativo edinserire la clausola che le cooperative affidatarienon possono utilizzare una forza lavoro inferiorea quella prevista e procedere alle integrazioni esostituzioni delle unità assenti, senza aggravareoltre il regolare utilizzo le unità lavorative attive.L'altra delicata questione è il fatto che le coope-rative risultano affidatarie di vari servizi in diversienti cercando di tappare oggi questo buco edomani un altro con le somme di questo o di quel-l'altro Ente. Sarebbe opportuno che nei bandi digara così come più volte è stato proposto biso-gna inserire una clausola di salvaguardia obbli-gando le cooperative ad erogare gli stipendi inanticipo rispetto al pagamento delle fatture daparte degli enti affidatari e dall'altro lato obbligarel'Ente a liquidare le fatture nei termini perentoriprevisti dalla normativa. Il caso eclatante è il ser-vizio di riabilitazione gestito dalla SSR per contodell'ASP ed affidato alle Cooperative che purgarantendo il numero delle prestazioni, anzi inmolti casi superano anche i minimi garantiti, nonriescono a pagare regolarmente i lavoratori, ricor-rendo alla cassa integrazione. Questo è dovuto alfatto che le prestazioni risultano sottopagate ed i

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cristina D’arrigo

parametri sono in forte difformità e disomogeneità con quelli del restante territorio siciliano.La stessa problematica legata al mancato rinnovo della convenzione tra l'ASP il Comuneed il Don Orione che si aspetta da oltre 24 mesi, malgrado le assicurazioni venite da piùparti. Sono tutti esempi che portano alla paralizzazione del sistema e alla inevitabile prote-sta dell'utenza e dei lavoratori con la conseguenza di instaurare contenziosi infiniti.Quali emergenze ci sono e quali invece si possono verificare?Il sistema è fortemente in crisi, sapendo che moltissime cooperative sono in forte crisi enon riescono ad assolvere alti impegni assunti ricorrendo alla cassa integrazione dei lavo-ratori ed anche a riduzioni di personali e licenziamenti e quindi disoccupazione e crisi eco-nomica. Quali secondo lei possono essere gli interventi immediati da fare?Bisogna ripensare l'intero sistema. Mettere in rete gli Enti coinvolti quali Enti Locali, Distrettisanitari, Azienda Sanitaria, Cooperative con la sottoscrizione di protocolli di intesa edaccordi che vedano coinvolte anche le parti sociali e sindacali. Accordi vincolanti per le partiprevedendo forti penalizzazioni per le parti inadempienti. Questo è stato il tema che ha por-tato ad una schiarita con l'assessore Caroniti convergendo su posizioni condivise chedevono dar luogo all'apertura di tavoli permanenti per trovare le giuste soluzioni per dareservizi migliori e di qualità e nel contempo garantire l'occupazione e il rispetto delle scaden-ze soprattutto per la parte relativa al pagamento delle spettanze ai lavoratori.

Villa Dante

foto di Peppe Saya

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LILLO OceaNOSegretario generale cgil Messina

“Sostegno alle famiglie senza reddito”Tempo di crisi economica: quali le urgenze peri servizi sociali a Messina?In una fase di gravissima crisi economica, comequella che stiamo vivendo in questo momento, unadelle principali urgenze di cui dovrebbero occuparsii servizi sociali è il sostegno alle famiglie senza red-dito, a quelle famiglie che un reddito non l’hannomai avuto o che l’hanno recentemente perduto. Enon sono poche a Messina.come possono essere aiutate queste famigliesenza reddito?Bisogna dare a questi nuclei familiari un sostegnodiretto ed efficace, puntando soprattutto a non farmancare niente ai loro figli, garantendo a questi ulti-mi soprattutto un’ottima istruzione. I giovani sono laprincipale risorsa per la crescita della nostra città edel nostro Paese, quindi non bisogna trascurarli,ma anzi investire su di loro.e come i giovani messinesi che vivono in fami-glie disagiate?Bisognerebbe soprattutto migliorare la qualità del-l’istruzione e consentire al maggior numero possibi-le di studenti una formazione eccellente che noncomporti un’eccessiva spesa economica per chinon può permettersela. La crescita culturale è ilprimo e principale strumento necessario per unacrescita anche economica. Bisogna quindi , pernominare solo le cose principali, possibilmente faredegli “sconti” per gli acquisti dei libri a chi ha proble-mi economici, delle agevolazioni economiche sulletasse scolastiche e universitarie, fornire le scuole diaule multimediali. Oltre ai giovani, quale categoria ha bisogno diparticolare attenzione e sostegno?Importante preoccupazione dei servizi sociali deveessere la qualità della vita degli anziani. Sappiamoche una persona anziana non può più produrre red-dito e deve vivere soltanto con la pensione, chespesso è molto misera. Il loro scarso potere d’ac-quisto può causare agli anziani dei problemi anchenell’acquisto dei farmaci. Sarebbe quindi necessa-rio aiutarli soprattutto in questo, nelle cure mediche.

Lilly La Fauci

Se dovessimo insomma riassu-mere in quattro punti la listaurgente che Lillo Oceano sotto-porrebbe all’attenzione dei servizisociali messinesi, una sorta di“lista delle preoccupazioni”, sareb-be la seguente: Punto 1: Famiglie bisognose. Punto 2: Giovani e istruzione. Punto 3 Anziani. E l’ultimo punto, ma il più impor-tante sarebbe il 4: Salute, perchéquella, si sa, è davvero la cosa piùimportante.

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foto di Peppe Saya

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foto di Peppe Saya

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Messina - Villa Dante2 Febbraio 2012

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attualitàattualità

agevolazioni per gli studenti calabresi pendolari

E’ stata firmata tra l’Università degli Studi di Messina e il Consorzio Metromare delloStretto una convenzione che prevede tariffe agevolate per gli studenti pendolariresidenti a Reggio Calabria che studiano nell’ateneo messinese. Presenti all’even-

to: il rettore dell’Università di Messina, prof. Francesco Tomasello, la prof. Anna Murdaca,delegato rettorale alla problematiche studenti, il prof. Michele Limosani, presidente delC.A.R.E.C.I. dell’Ateneo peloritano, il dott. Domenico Zaccone, responsabile del settoregestione contratti e convenzioni dell’Università di Messina, il direttore tecnico GiancarloFerrari, il funzionario Andrea Gallo. La convenzione prevede le seguenti tariffe agevolate:abbonamento 5+5 viaggi tratta ME/RC a 15 euro complessivi, pari a euro 1,50 a viaggio;abbonamento 5+5 viaggi tratta ME/VSG a 10 euro complessivi, pari a 1 euro a viaggio. E’prevista l’emissione di un singolo abbonamento per volta. I mini abbonamenti saranno vali-di per un periodo massimo di 15 giorni dalla data di emissione e saranno riacquistabili allaconclusione dei viaggi. L’Università di Messina fornirà in tempi brevi l’elenco ufficiale nominativo in formato elet-tronico degli studenti regolarmente iscritti e residenti nella Regione Calabria aventi titolo adottenere gli abbonamenti, impegnandosi ad aggiornarlo periodicamente. Sarà inoltre usufruibile un servizio di trasporto bus-navetta, durante il periodo di validitàdella convenzione (un anno, fino al mese di dicembre 2012) e per tutti i giorni lavorativi,dal lunedì al venerdì, che prevede n. 2 corse giornaliere, alle 7,30 ed alle 8,25, con parten-za dal molo Luigi Rizzo fino ai poli universitari dell’Annunziata e del Papardo.

a cura di cristina D’arrigo

università degli Studi di Messina econsorzio Metromare dello Stretto

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dietro le quintedietro le quinte

Il generale Leso, insediatosi nei giorni scorsi al comando interregiona-le, proviene dagli Stati Uniti, ove dall'ottobre del 2009 è stato addettoalla Difesa, consigliere militare e di polizia presso la rappresentanzaitaliana all'Onu a New York. Precedentemente era stato al comandoDivisione unità mobili di Villa Margherita, a Treviso ed aveva svoltoincarichi operativi e di comando in zone ad alto indice di criminalità(Sicilia, Campania e Calabria) ed in reparti speciali come i carabinieriparacadutisti, il Gis e le unità specializzate dell'Arma all'estero(Somalia, Bosnia Herzegovina, Albania e Kosovo). È stato addettoall'ufficio operazioni al comando generale dell'Arma, ed ha retto icomandi provinciali di Catanzaro e Trieste, e la Scuola allievi carabinieri di Roma. Ha fre-quentato corsi di specializzazione anche all'estero (contro terrorismo in Israele, combat-timento urbano e negoziazione in caso di presa di ostaggi in Inghilterra).

Il Generale Leonardo Leso, neo comandante interregionale carabinieri

La Redazione

I Forconi preparano nuove proteste

Al Gran Camposanto perla costruzione di tumulinella zona riservata agli

Uomini Illustri, è stato delibe-rato di assegnare spazi disepoltura a AntoninoBonanzinga, celebre fondato-re della omonima libreria conla motivazione “di averesuscitato interesse culturalenella città, in anni nei quali ilrisveglio intellettuale era affi-dato quasi esclusivamentealle istituzioni pubbliche”, edal prof. Francesco Bonardelli(nella foto), giornalista, uomodi cultura e figura istituzionaledel mondo scolastico che “hasaputo coniugare ricerca edespressione letteraria nonsolo nell´ambito della suacomunità, ma anche intrec-ciando rapporti epistolari con ipiù autorevoli semiologi delpanorama culturale europeo”.

antonino Bonanzingae Francesco Bonardelliuomini Illustri

Dopo lo sciopero dello scorsogennaio che ha paralizzato laSicilia, la lotta del Movimentodei Forconi continua. La trattati-va affidata al Presidente dellaRegione Lombardo, a Roma,non ha avuto alcun effetto posi-tivo, anzi ha solo provato a divi-

dere il Movimento. Infatti in prima linea stavolta cisaranno solo gli autotrasportatori e gli agricoltori,visto che dopo l’intervento dell’Assessore alle risorseagricole e alla pesca, D’Antrassi, la politica regionaleè riuscita a raggirare i pescatori con mari e ‘monti’(non a caso) di promesse. I metodi di protesta sonoancora da valutare e per oggi il leaderMariano Ferroha convocato un’assemblea a Catania per le ore 18,chiedendo ai Siciliani di apporre una firma di adesio-ne alla vertenza Sicilia. Si parla già di occupazione dimunicipi, di presidi delle sedi dell’Agenzie delleEntrate e delle raffinerie di petrolio. Insomma laSicilia vera non si è addormentata, e soprattutto nonsi è venduta. Le nuove proteste annunciate sono ilsintomo di un popolo che pretende delle risposteadeguate da una classe politica che invece sembranon voler ascoltare. Si temono dunque nuovamentedei blocchi? Per il momento no ma la lotta punterà suchi ignora la loro voce.

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Il consigliere comunaleMimma Brigandì

passaa FLI

La Fp Cgil di Messina, che già eraripetutamente intervenuta sullavicenda senza ricevere adeguataspiegazione dal sindaco, torna asollecitare Buzzanca rispetto allamancata immissione in ruolo delle20 unità di personale di Polizia

municipalevincitrici di regolare concorso a tempo determi-nato. “Il Concorso, al quale parteciparono migliaia di giova-ni, era stato indetto nel 2008 dal Prefetto Alecci . Le provedi esame iniziate nel dicembre del 2009 si sono protratteper ben tre anni e finalmente è stata stilato e pubblicato sulsito del Comune l´esito delle prove- ricostruisce Crocè-.Nonostante l´espletamento di tutte le procedure buocrati-co-amministrative, non si riesce a comprendere perché ilsindaco non avvii le immissioni in servizio di questo perso-nale il cui compenso, vogliamo ricordare, non provienedalle Casse comunali ma da un fondo della Protezione civi-le appositamente stanziato”. “Sembrerebbe quasi che ilsindaco, ignorando il bisogno di lavoro della città oltre chequelle di regolamentazione del traffico cittadino, stia volu-tamente lasciando scorrere i giorni come attendendo lascadenza dell´Ordinanza di Protezione civile da cui il con-corso scaturì- osserva Crocè che prosegue: “Invitiamo per-tanto il sindaco a procedere immediatamente al perfezio-namento dell´iter per l´immissione in servizio del persona-le vincitore di regolare concorso”.

Visionare con precisione ed agire. Sono racchiuse nelle immagini e nelle poten-zialità di una strumentazione di ultima generazione le nuove frontiere della chirur-gia vertebrale. Nei giorni scorsi - presso la clinica neurochirurgica dell’AOU “G.Martino” di Messina - è stata operata con successo una giovane paziente di 14anni con una doppia frattura vertebrale dorsale, causata da un incidente sportivo.L’intervento - eseguito con tecniche mininvasive dal prof. Francesco Tomasello,direttore della clinica, e dal dott. Fabio Cacciola, neurochirurgo - si è contraddi-stinto per essere il primo - nell’Italia centro meridionale - ad essere effettuato conuna procedura interamente neuronavigata: dalle fasi iniziali di ricerca delle traiet-torie più idonee fino al posizionamento del sistema di stabilizzazione. Grazie alneuronavigatore il chirurgo infatti “naviga” assistito, nelle sue manipolazioni, daimmagini proiettate su di un monitor che consentono di localizzare il punto inte-ressato in modo preciso. I vantaggi sono notevoli: la degenza in ospedale è ridotta in maniera significativa.

a Messina, le nuove frontiere della chirurgia vertebrale

Il Consiglio comunale, martedì 31, ha

commemorato il capitano Giuseppe

Chitè, nato a Messina il 20 luglio 1937,

consigliere comunale ed assessore a

palazzo Zanca nelle liste della

Democrazia Italiana, ove era iscritto

dal 1978. Candidato alle

Amministrative del 1985 nel Collegio di

Messina 2 risultò il primo dei non eletti;

alle Amministrative del 1990 fu eletto a

Palazzo Zanca, e quindi dal 27 luglio

1992 fino al 26 giugno 1993 fu asses-

sore con l´ultima Amministrazione del

sindaco Mario Bonsignore. è stato

componente del Comitato comunale

della D.C. dal 1988. E’ stato il presiden-

te del Consiglio, Giuseppe Previti, a

commemorarlo in Aula, come esempio

di correttezza e di impegno civico,

rispettoso dei ruoli e delle differenzia-

zioni politiche.

Messina, mancata assunzio-ne di vigili

Il consiglio comunale ricorda Peppino chitè

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

27venerdì

26giovedì

28sabato

29domenica

30lunedì

31martedì

1mercoledì

Tariffe agevolate per gli studenti pendolari dell’Università di Messina resi-denti nella Regione Calabria che giornalmente attraversano lo Stretto perraggiungere i poli universitari messinesi. Lo stabilisce una convenzione tral’Università di Messina ed il Consorzio Metromare dello Stretto. I prezzi:abbonamento 5+5 viaggi tratta ME/RC a 15 euro complessivi, pari a euro1,50 a viaggio; abbonamento 5+5 viaggi tratta ME/VSG a 10 euro comples-sivi, pari a 1 euro a viaggio.

Naufraghi concordia: 'non vogliamo elemosina'A dirlo è il messinese Giuseppe Lanzafame, presidente del Comitato deiNaufraghi Siciliani della Concordia, che si dice “indignato, sia per l’offerta di11 mila euro formulata da Costa, sia perché 16 organizzazioni che dovreb-bero tutelare i consumatori e sono finanziate con i contributi dello Stato,hanno accettato una offerta del genere”. Lanzafame ancora vive il drammadella moglie e delle giovani figlie che sono miracolosamente scampate alnaufragio della Costa Concordia.

caso Biviano : trovate tracce ematiche sulle scarpe di cannistrà

Sono stati ritrovati, dal reparto operativo della Compagnia di Milazzo e dalNucleo Investigativo di Messina micro tracce di sangue, dette anche da goc-ciolamento, per la loro caduta verticale sulle scarpe di Cannistrà, unico inda-gato. Il sangue appartiene a Eufemia Biviano uccisa nella sua abitazione aLipari lo scorso 24 dicembre.

un nastro rosso per Gianni VecchietUn nastro rosso per manifestare la propria solidarietà a Gianni Vecchiet, l'atletadell'Amatori Basket Messina attualmente ricoverato al Policlinico di Messina inseguito ad un forte trauma cranico originato da una caduta accidentale. E’ que-sta l'iniziativa partita dalle società Amatori Basket Messina e Redel Vis ReggioCalabria e patrocinata dai portali di informazione Messinasportiva eReggioacanestro.Un gesto semplice, ma non per questo meno significativo.

Divieto di transito strada comunale S. Michele –Portella

Febbraio 2012Febbraio 2012

Il segretario provinciale OSAPP Chillemi Salvatore denuncia il crescentesovraffolamento del carcere di Gazzi. A causa dell'elevata carenza di per-sonale – sottolinea Chillemi - non e' stato possibile tradurre i detenuti.Questa situazione sta ingenerando sia nel personale che nella popolazio-ne detenuta elevati indici di stress psico fisico, che nello specifico nel casodei detenuti puo' ed già ha portato a momenti di tensione.

L' OSaPP segnala le difficoltà nel carcere di Gazzi

Metromare: Tariffe agevolate per studenti pendolari calabresi

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calcio: riscatto per acR Messina e cDMDomenica positiva per il calcio messinese. Al S.Filippo l’ACR Messina gra-zie al goal di Biondo supera allo scadere il Noto per 2-1 ritrovando il sorri-so dopo la brutta prestazione di Lamezia, adesso la zona playoff è distan-te solo quattro punti. Il Città di Messina al “Celeste” torna alla vittoria dopodue pareggi consecutivi, grazie al 2-0 inflitto al Modica firmato Rosa eBuda. I giallorossi mantengono il primato in classifica in condominio con ilRagusa.

Dopo la sospensione dell'ordinanza di chiusura, per la concomitanza diinterventi in via Palermo - Ritiro, per i lavori di costruzione dello svincoloGiostra, collettore autostradale nord, il Dipartimento mobilità urbana e viabi-lità ha disposto che il divieto di transito nella Strada Comunale S. Michele(Portella – S. Michele) sarà istituito da lunedì 6 febbraio, per un periodo disessanta giorni. In alternativa alla Strada Comunale S. Michele potrà esse-re adottato l'itinerario: viale Giostra, via Denaro, via Palermo, S.S. 113, ColleS. Rizzo, S.P. 50, Portella Castanea.

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circoscrizionicircoscrizioni

Il Comitato digestione del-l’asilo nido di

Camaro, inaugura-to lo scorso 21ottobre, presiedu-to dal ConsigliereLibero Gioveni haapprovato undocumento indiriz-zato al SindacoBuzzanca, all’as-sessore alla pub-blica istruzioneMagazzù e alnuovo Dirigente

del Dipartimento servizi sociali De Francescoaffinchè venga aumentato il numero di postidella struttura. Finora l’asilo è in grado di ospitare 21 bambi-ni, numero troppo esiguo per Gioveni chechiede al Comune di conoscere lo stato del-l’iter tecnico-amministrativo finalizzato,appunto, ad accogliere anche più del doppiodegli attuali piccoli ospiti, che proprio in questigiorni raggiungeranno la soglia massima con-sentita in riferimento alla nuova graduatoria.

III quartiere

di andrea castorina

Da ben 17anni i com-m e r c i a n t i

del mercato Zaeraattendo il trasferi-mento in un luogopiù idoneo e facil-mente servibiledai mezzi di tra-sporto. Tra letante ipotesi di trasferimento negli ultimigiorni qualcuno ha pensato a piazza Losardo (nota come piazza del Popolo). Laproposta ha subito incontrato numerosecritiche. Anche la IV Circoscrizione manife-sta la propria contrarietà: durante ilConsiglio tenutosi lo scorso 30 gennaio èstato sottolineato come piazza Lo Sardorappresenti una delle piazze storiche dellacittà, attualmente in stato d’abbandono edegrado, che necessita di urgenti interven-ti di riqualificazione e rilancio delle attivitàcommerciali presenti sotto i portici, come dinuova pavimentazione e illuminazione peruna piena valorizzazione. Da ciò deriva latotale contrarietà della Municipalità su uneventuale allestimento del mercato Zaera.

Secco no al trasferimento dello zaera in piazza Lo Sardo

Viadotti in pericolo, la denuncia di Minutoli e Giannetto

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Da tempo alcuni cittadini segnalano la caduta di pietrisco e altreparti strutturali dai viadotti autostradali ricadenti sul territoriodella III Circoscrizione. I consiglieri Minutoli e Giannetto, allar-mati dalla continue segnalazioni, hanno effettuato un sopralluo-go nelle aree sottostanti ai cavalcavia notando la mancanzadelle reti di protezione insieme alle tubature di convogliamento eraccolta delle acque piovane danneggiate seriamente. Tale pro-blema, oltre a creare dissesto idrogeologico dei costoni sotto-stanti, rappresenta un pericolo sotto molteplici aspetti, in particolare nella zona sottostante ilviadotto Bordonaro ove la massiccia quantità di acqua non convogliata, invade le strade cre-ando allagamenti nel sottopasso di via I° Molino. Più volte il III Quartiere aveva attenzionatola situazione a Palazzo Zanca e sollecitato il CAS ad intervenire, purtroppo senza alcun risul-tato. Minutoli e Giannetto, considerato l’insediamento dell’ing. Pizzino al Cas auspicano chesi realizzi un dialogo con gli uffici comunali per realizzare una sinergia tra gli enti, necessarioa rimettere in sicurezza le aree in questione e riportare la tranquillità ai cittadini.

asilo nido di camaro: Giovenichiede un aumento di posti

IV quartiere

III quartiere

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Il futuro della nostracittà sembra essereriposto nel cimitero.

Tutti dobbiamo arrivarealla morte e così il vice-presidente vicario delConsiglio comunale pro-pone di realizzare un pro-getto per la creazione dinuove cappelle all’internodel nostro cimitero, chepotrebbe, a suo avviso,rilanciare l’economiacomunale. Il progetto difinanziamento presentatodall’ Alfano spa sarebbeper il comune a costo 0,in quanto, sostieneTrischitta, molti vorrebbe-ro essere seppelliti alcimitero di Messina inuna cappella, per poterstare vicini ai loro carianche dopo la morte. Ilprogetto prevede la rea-lizzazione di circa 25 cap-pelle. Quello di stare vici-ni non è l’unico motivoper decidere di realizzarenuove strutture all’internodel cimitero, ma è anchefrutto della disperazionedi chi vede le bare deipropri cari giacenti peranni nel deposito cimite-riale. Il vicepresidente,

pertanto, facendosi cari-co del sentire comuneche coinciderebbe con ilprogetto del Comune dirisollevarsi dalla crisi,propone disporre le pre-notazioni delle cappelle,e come per le società pri-vate, di prevedere unaconvenzione con unafinanziaria per permette-re a coloro i quali nonpossono disporre delcapitale di acquistarle.Non basta più il mutuoper la casa, adesso biso-gna accendere un mutuoper la “casa eterna”. Daquesta operazionedovrebbe entrare alComune una somma paria € 100.000.000 .Trischitta, però sottolineache, non possiamo per-mettere che i nostri citta-dini siano costretti a farsiseppellire altrove, adesempio nell’ormai infla-zionato cimitero diRometta, pertanto propo-ne di individuare un areaper la creazione di unsecondo cimitero, chepreveda una zona per lasepoltura dei menoabbienti, che hannoanche loro diritto ad unasepoltura dignitosa. Ladomanda sorge sponta-nea, ma se non sono riu-sciti ad individuare unarea per il mercato Zaerae per i parcheggi, saremotutti emigrati in cimiteriesteri prima che individui-no un’area adeguata?

cittàcittà

Il Futuro di Messina “sottoterra” a cura di Marilena Faranda

Proposta Trischitta

Si è riunito in questigiorni il ConsiglioComunale per torna-

re a discutere sugli emen-damenti della delibera sullamobilità urbana. I lavori sisono, però, fermati sull’ot-tavo emendamento, per poiriprendere il giorno seguen-te. Il giorno successivo, frai rimpalli dei vari partiti,UDC, PDL, FLI e M.P.A,alcuni emendamenti sono

s t a t iapprovatialtri no,ma lacosa fon-damentaleè chedopo ilvoto ditutti questi

emendamenti si rischia chela delibera non verrà appro-vata. Come sottolinea ilConsigliere Saglimbeniquesto sembra il paradossodel caso ATM, si continua-no a susseguire emenda-menti, sono 20, ma il tramdel consiglio ancora nonprende velocità. Il PD pro-pone, di creare una societàper smembramento, incor-porando una parte dell’ATMcon i debiti. Pergolizzi delFLI tuona contro gli emen-damenti del Pd. Alladiscussione del 15esimoemendamento, il Consigliosembra ancora essere alcapolinea sui provvedimen-ti da prendere per la liqui-dazione della vecchiasocietà ATM e la creazionedi quella nuova.

consiglio comunale

La fiction degliemendamenti

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L'assessore alle manutenzioni, Pippo Isgrò, ha richiestola verifica delle aree e delle opere di urbanizzazione pri-marie e secondarie, ricadenti nella zona tra Rodia ed

Ortoliuzzo, mai trasferite al Comune. “La verifica – scrivel'assessore Isgrò – dei reali titolari e dei proprietari delle areeo degli immobili, o nell'ipotesi di collaudo negativo o manca-to delle opere, è necessaria per riattivare le procedure tecni-co-giuridiche per il completamento dell'iter amministrativo”.Ove saranno riscontrate difformità o illegittimità - concludeIsgrò - per il completamento della procedura tecnica edamministrativa, rispetto alle autorizzazioni rilasciate dal 1981al 1998, gli uffici competenti dovranno attivare le procedurenecessarie”.

Manutenzioni

urbanisticaInterventi per gli svincoli di Giostra

Il dipartimento tributi, pubblici-tà ed affissioni del Comune,ha predisposto l'avviso pub-

blico per acquisire manifesta-zioni di interesse per l'affida-mento dell'incarico di redazionedel progetto distributivo degliimpianti pubblicitari sul territoriocomunale. L'avviso è consulta-bile sul sitow e bw w w. c o m u -ne.messina.ital link “Avvisi”.Le manifesta-zioni d'inte-resse dovran-no pervenirealle 12 disabato 4 c.m., all'Ufficio Tributi,viale S. Martino n. 234 is. 88.

Per gli interventi in viaPalermo - Ritiro, per i lavoridello svincolo Giostra, il

Dipartimento mobilità urbana ev iab i l i tàha dispo-sto che ildivieto dit r ans i t on e l l aStrada S.M iche lesia istitui-to dal 6 c.m., per sessanta giorni.Potrà essere adottato l'itinerario:viale Giostra, via Denaro, viaPalermo, S.S. 113, Colle S.Rizzo, S.P. 50, Portella Castanea.

Dipartimento tributi

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Impianti pubblicitari sul territorio comunale

Opera di urbanizzazione

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Il sindaco Buzzanca, nella qualità di commissario delegato ex OPCM n. 3721 del19 dicembre 2008, ha emesso un avviso pubblico per una indagine di mercatoper l’affidamento del servizio di verifica della progettazione esecutiva, concernen-

te i lavori di costruzione della piattaforma logistica intermodale di Tremestieri conscalo portuale – 1° stralcio funzionale del Comune. L'obiettivo è l'individuazione dioperatori economici da invitare alla procedura di cottimo fiduciario per l'affidamentodi verifica della progettazione esecutiva e smi, relativa ai lavori di costruzione dellapiattaforma logistica intermodale. L'importo complessivo del servizio, a base diofferta di 168 mila euro. I soggetti interessati all’indagine di mercato, devono farepervenire la richiesta entro le 12 del 10 c.m., con una raccomandata indirizzata aCommissario Delegato Emergenza Traffico ex OPCM 3721/08 presso il Comune diMessina, segreteria OPCM.

Tremestieri (Me), la logistica intermodale

Gara per la piattaforma

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provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

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E’ stata convocata una seduta aperta delConsiglio Provinciale per discutere sullachiusura dell’Ente Provincia. Al consiglio

per trattare di quanto deciso dal Governo all’in-terno del progetto di tagli della Provincia, degliesperti di diritto: Daniela Novarese, prof.ssa distoria delle istituzioni; Antonio Ruggeri prof. diDiritto Costituzionale; Michile Limosani prof. dieconomia politica; e il presidente diConfindustria Messina Ivo Blandina.Dall’incontro è emerso che, in base all’art. 114della Costituzione il nostro Stato è cosi diviso:La Repubblica è costituita dai Comuni, dalleProvince, dalle Città metropolitane, dalleRegioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, leCittà metropolitane e le Regioni sono enti auto-nomi con propri statuti, poteri e funzioni, secon-do i princìpi fissati dalla Costituzione. La leggedello Stato disciplina il suo ordinamento. LaProvincia, in Italia, è un ente locale territoriale ilcui territorio è per estensione inferiore a quellodella Regione (della quale, a sua volta, fa parte)e comprende il territorio di più comuni. La disci-plina delle Province è contenuta nel titolo V dellaparte II della Costituzione (artt. 114 ss.) e, ovvia-mente, in fonti primarie e secondarie che attua-no il disposto costituzionale. Tranne quelle auto-nome, tutte le province fanno parte dell'Unionedelle Province d'Italia (Upi). Alle Province,secondo il disposto del decreto legge 4 dicembre 2011, convertito in legge con modifica-zioni, "spettano (...) esclusivamente le funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attivi-tà dei Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale, secondo lerispettive competenze". A tal fine, esse sono governate da un Consiglio ristretto eletto daiConsigli Comunali dei Comuni che ne fanno parte. Le province italiane sono territorialmen-te 110, cui corrispondono 107 Amministrazioni Provinciali membri dell'UPI, suddivise in 20regioni. Le nove circoscrizioni provinciali della Sicilia sono state soppresse dallo Statutoregionale e tecnicamente sostituite con LR n. 9/1986 da un pari numero di "Province regio-nali", formate come liberi consorzi comunali. A causa della presenza di 5 province con 2capoluoghi (Pesaro e Urbino, Olbia-Tempio, Medio Campidano, Ogliastra e Carbonia-Iglesias) e di 1 provincia con 3 capoluoghi (Barletta-Andria-Trani), i capoluoghi provincialiitaliani sono 117 a fronte di sole 110 province. Le Provincie hanno avuto origine con lo Statosabaudo preunitario che, sul modello francese, aveva stabilito l'organizzazione del territo-

“Senza le province: meno g

Sala consiliare

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rio in Province, Circondari, Mandamenti eComuni. La principale riforma dell'istituto dellaProvincia venne con il testo unico della leggecomunale e provinciale del 1915. La configura-zione dell'istituzione provinciale veniva cosìregolata nei suoi organi costitutivi, nei suoi com-piti, nei proventi e nelle spese ad essa attribui-te. Il regime fascista, con la sua tendenzaaccentratrice ed antidemocratica, abolì il criterioelettivo nella formazione degli organi provincia-li. Un importante intervento legislativo di riformasi ebbe con la Legge n. 142/1990: per la primavolta i Comuni e le Province potevano adottareun proprio Statuto ed istituire regolamenti. NelloStatuto vengono stabilite le norme fondamenta-li di organizzazione dell'ente e le attribuzionidegli organi, l'ordinamento degli uffici e dei ser-vizi pubblici, le forme di collaborazione traComuni e Province, di partecipazione popolare,di decentramento, di accesso dei cittadini alleinformazioni ed ai provvedimenti amministrativi,oltre alla nuova figura del Difensore civico.Infine, la legge prevedeva un nuovo istituto, lacittà metropolitana, per le aree urbane piùdense. L'ultima modifica è avvenuta con la con-versione in legge del decreto legge 4 dicembre2011; esso prevede la devoluzione dei poteridelle Province a Comuni e Regioni entro il 31dicembre 2012, e il mantenimento delle

Province come esclusivo organo di coordinamento intercomunale. Le competenze delleProvince sono in corso di trasferimento da esse a Comuni e Regioni, secondo leggi regio-nali o statali; il processo dovrebbe completarsi entro il 31 dicembre 2012. Dopo questoexcursus normativo, gli esperti hanno concluso che non è possibile parlare di abolizionedelle Province in quanto esse fanno da intermediario fra Comuni e Regione e contribuisco-no allo sviluppo economico del territorio di loro competenza. I Comuni, soprattutto quellipiccoli, non sarebbero in grado di autogestirsi e, quindi, hanno bisogno di un Ente che licoordini. Abolire le Province sarebbe, inoltre, incostituzionale ora se si vuole cambiare laCostituzione, come si evince dai ripetuti attacchi che le vengono fatti, si crei unaCommissione Costituente, diversamente si cerchi di agire secondo questo documento anti-co, ma sempre valido. Non sarebbe, oggi, il tempo di cambiare la Costituzione. Il presiden-te della nostra Provincia, Nanni Ricevuto, si rifiuta di parlare di chiusura delle Provincie, perlui è un discorso aperto ancora in divenire.

garanzie, opportunità, identità, vicinanza”

foto di Peppe Saya

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La chiusura delle Province è ormai stata decreta-ta?

Assolutamente no, di chiusura delle Province non sene parla!!! Il dibattito , come si vede è sempre piùaperto, il confronto sempre più serrato, credo non cisiano le condizioni per poter procedere alla soppres-sione delle Province, non solo per i costi, ma perchéle norme che intendono abolirle, sono largamente ecertamente,come più volte provato, incostituzionali.Per superare le Province, dunque, bisogna adottareun provvedimento legislativo di carattere costituzio-nale.

Sappiamo, però, che oltre alla politica dei tagli, ilPresidente della Regione Siciliana, Lombardo, èfavorevole all’abolizione delle Province?

Anche questo dell’introduzione in maniera surrettizia,in una parte del Paese, come la Regione Siciliana, diuno strumento di vanificazione attraverso i liberi con-sorzi dell’Ente Provincia è un provvedimento legisla-tivo incostituzionale, come è stato detto in manierachiarissima dal prof. Ruggeri in questa sede.

Voi come uPI (unione Province Italiane) cosastate facendo?

Come UPI stiamo lavorando nella direzione di unriassetto delle Istituzioni locali, attraverso un disegnodi legge di riforma, mediante il Codice delleAutonomie Locali.

NaNNI RIceVuTOPresidente Provincia di Messina

“Non ci sono le condizioni per la soppressione delle Province”

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Foto notiziaFoto notiziafoto di Peppe Saya

Messina - Porta casa Pia2 Febbraio 2012

Porta apertasul degrado

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SiciliaSicilia

Isiciliani rischiano di pagare a caro prezzo le grandi manovre Alitalia su Wind Jet e BluePanorama. Se andranno in porto ci sarà un'unica compagnia a gestire le tratte aeree piùtrafficate nell'Isola, quelle che collegano Palermo e Catania a Milano e Roma.

E sarà la fine del low cost, garantito fino a oggi in gran parte proprio dalle due piccole com-pagnie che sta per acquistare Alitalia. Così i siciliani, che già adesso non hanno la possi-bilità di utilizzare la linea veloce ferroviaria mai arrivata al di qua dello Stretto, per volare,more solito, dovranno pagare di più che nel resto del Paese. E senza alcuna alternativa. Perché se già oggi un volo Palermo-Napoli garantito soltantodall'Alitalia arriva a costare 250 euro, la stessa cifra che la compagnia offre per il collega-mento Roma- Boston, le cose non potranno che peggiorare anche per le trafficatissimetratte per Roma e Milano, che a breve saranno tutte in mano alla compagnia che sulle aliporta il Tricolore. I consumatori lanciano l'allarme e chiedono all'Antitrust, guidata dal paler-mitano Giovanni Pitruzzella, "di intervenire per bloccare questa operazione". I deputati all'Ars invocano invece un intervento del governatore Lombardo per evitare "que-sto ulteriore balzello per i siciliani, che pagano già pedaggi d'oro per superare lo Stretto",mentre anche il presidente dell'Enac, Vito Riggio, si dice preoccupato e definisce "incom-prensibile" quanto sta, di fatto, avvenendo.

L'alitalia ingloba Wind Jet e Blue express,addio ai collegamenti low cost dalla Sicilia

a cura di Dario Buonfiglio

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"Nella maggior parte degli ospedalisiciliani continua la collusione traoperatori sanitari, infermieri, portinai

e centralinisti, con le imprese di pompefunebri da cui ricevono per ogni segna-lazione molti soldi". A denunciarlo è l'as-sociazione Sos racket e usura che sulsuo blog ha inserito una serie di videoche lo dimostrerebbero. In uno dei casi,all'ospedale di Trapani, l'infermieradella camera mortuaria mette in contat-to dal suo telefono cellulare i parenticon un'impresa di onoranze funebri chesi precipita in camera mortuaria."Iniziamo la trattativa: quattromila euro -scrive l'associazione -. Concluso l'ac-cordo, l'infermiera aggiunge che dob-biamo firmare il registro dove noi dichia-riamo che di nostra spontanea volontàabbiamo contattato il signor Polisanoperché è vietato che gli infermieri pos-sano indicare le onoranze funebri".Episodi simili anche all'ospedale diSalemi, di Castelvetrano, di Mazara delVallo con costi sempre crescenti cheraggiungono i novemila euro. Non solonel Trapanese, ma anche a Palermosuccede la stessa cosa. "All'ospedaleCervello - dice l'associazione - all'inter-no della camera mortuaria c'è la pre-senza fissa delle onoranze funebriD'Ambrogio e quindi immediatamente ildipendente necroforo dell'ospedale nonfa altro che indicarceli e presentarceli".L'associazione Sos racket e usura, dun-que, "alla luce di quanto documentato,è sicura che le Procure di Marsala,Trapani e Palermo, aprano delle indagi-ni, in cui vengano puniti i responsabilidei gravissimi reati da noi documentati.Indagini che a nostro avviso dovrebbe-ro essere estese a tutte le strutturesanitarie siciliane".

Stop al commercio dei morti in Sicilia

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SiciliaSicilia

Abbiamo il fondato sospetto che tutto il sistema economico siciliano, con particolareriguardo al settore degli appalti pubblici, sia stabilmente sotto il controllo della mafia.Ci stiamo attrezzando, abbiamo qualche risultato, ma è un mondo nuovo che va

affrontato con nuove tecniche e nuovi mezzi”. Con queste parole il procuratore capo diPalermo, Francesco Messineo, si è rivolto agli studenti accorsi allo Steri per la primalezione antimafia inaugurata oggi dalla fondazione Falcone assieme all’ateneo eConfindustria Sicilia. “Al tempo in cui io ero studente – ha proseguito Messineo – la tesiprevalente ripeteva che la mafia non esiste, ma si trattava di un’invenzione di cattivi gior-nalisti che non avevano altro di cui occuparsi. Un seminario di questo tipo allora sarebbestato impensabile. La negazione della mafia non era solo un fatto culturale, ci sono statianni di cui ci vergogniamo e durante i quali la mafia era vista come uno stabilizzatore socia-le. Oggi la nostra normativa antimafia viene studiata e imitata nei Paesi più disparati”.Messineo ha poi tracciato un bilancio: “Le nostre stime sono approssimative ma valide e cidicono che in 20 anni le persone condannate per il reato di associazione mafiosa sonostate migliaia. Se si considera che la forza della mafia nella Sicilia occidentale, cioè nelleprovince di Trapani, Palermo e Agrigento, è stimabile intorno ai 3-4 mila individui, possia-mo concludere che almeno una volta nella loro vita questi individui sono stati condannati eciò testimonia la grande efficienza del sistema”. Messineo ha affrontato anche il tema degli strumenti della lotta antimafia, come la confiscadei beni e le collaborazioni dei pentiti. “Non ci riguardano gli aspetti intimi, se cioè il penti-to sia veramente pentito di ciò che ha fatto, ma quanto riferisce all’autorità giudiziaria eanche in questo la nostra legislazione è all’avanguardia."

“Tutta l’economia siciliana è controllata da cosa nostra”

D. B.

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economiaeconomia

Il 31 gennaio scorso Regione Siciliana e Governonazionale hanno definito i tempi e gli argomenti deitavoli tecnici che affronteranno i temi sottoposti dal-

l'amministrazione regionale all’attuale esecutivo pre-sieduto da Mario Monti. L'incontro, avvenuto a Palazzo Chigi, ha visto la partecipazione,per la Regione Siciliana, dell'assessore all'economia, Gaetano armao, e per il Governonazionale dei dirigenti della presidenza del Consiglio dei Ministri, della RagioneriaGenerale dello Stato, dei ministeri dell'Economia, delle Politiche comunitarie, delleInfrastrutture e Trasporti e delle Politiche agricole. Il nocciolo della questione è l'attuazionedella piena autonomia finanziaria della Regione Siciliana. Saranno avviati due tavoli tecni-ci: il primo già del prossimo 14 febbraio si occuperà delle problematiche inerenti l’autono-mia finanziaria della Sicilia, dell’attuazione del federalismo fiscale e della compartecipazio-ne alla spesa sanitaria; l’altro il cui avvio è previsto per il 17 febbraio tratterà problematichesui trasporti, agricoltura e pesca e svolgerà i propri lavori sulla base delle schede già sot-toposte al governo Monti lo scorso 25 gennaio. Dai tavoli ci si aspetta possano venire fuorile soluzioni agli annosi problemi che influenzano i rapporti tra il governo locale regionale equello nazionale. L’assessore Armao ha chiarito che non si tratta di chiedere sconti, mapiuttosto di un confronto serio e produttivo che consenta di raggiungere gli obiettivi di risa-namento e riforma che la Regione si è data e che i tavoli serviranno ad attuare velocemen-te l'autonomia finanziaria, a dare risposte ai siciliani e a proseguire il rinnovamento dellamacchina regionale.

a cura di Gino Morabito

avvio dei confrontisull’autonomiafinanziaria dellaSicilia

“Se comprendere è i conoscere è n

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mpossibile, necessario”

Primo Levi

Nel 2012 cade anche il venticinque-simo anniversario della scomparsadi Primo Levi, lo scrittore torineseche con le sue testimonianze hacontribuito a decifrare le barbariedei campi di sterminio. I suoi librisono un patrimonio universale dimaggiore valore. “Se questo è unuomo” è testimonianza per eccel-lenza.

Speciale Giornata della Memoriaservizio di Paola Libro

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Si è celebrato a livello nazionale, così come nel resto del mondo, la commemorazio-ne delle vittime innocenti dello sterminio nazista perpetuato nel corso della secon-da Guerra Mondiale. A distanza di 67 anni dall’apertura dei cancelli dei campi di con-

centramento e di sterminio tedeschi, anche in Italia ci si riunisce per la celebrazione delGiorno della Memoria, istituita con la legge n.211 del 20 luglio del 2000. Sono molteplici letestimonianze su questa triste pagina di storia, più o meno celebri, come “Se questo è unuomo” di Primo Levi, “Il diario” di anna Frank e dei sopravvissuti carmelo cocuccio ePaolo cardile, oggi novantenni.“Questo impegno rappresenta il miglior antidoto a quei rigurgiti di negazionismo e antise-mitismo, di intolleranza e di violenza che […], per quanto marginali, sono da stroncare sulnascere”, così - si legge nel sito della Presidenza della Repubblica - il capo dello Stato,Giorgio Napolitano, si è espresso il 27 gennaio 2012 nel corso della cerimonia alQuirinale per ricordare le vittime della strage nazi-fascista. “La Shoah - ha aggiuntoNapolitano - è stata una tragedia dell'Europa ed il suo ricordo sta toccando livelli semprepiù alti di consapevole partecipazione. È stato importante il coronamento dell'omaggio adAuschwitz con la firma del protocollo tra il ministero dell'Istruzione e l'Unione delleComunità ebraiche italiane per fare della nostra scuola ancor più compiutamente una scuo-la di memoria”. A Roma, ha avuto luogo una toccante cerimonia nella sinagoga di Roma nel corso dellaquale sono stati ricordati i 216 bambini ebrei romani morti nel campo di sterminio. Anchela città di Messina non resta immune di fronte ad una simile ricorrenza. Non solo le quat-

“Tu passerai per il camino”

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tro bandiere sui pennoni di palazzo Zanca (Nazionale, Europea, della Regione Sicilia edella Città di Messina) sono rimaste a mezz’asta, come predisposto dalla Presidenza delConsiglio dei Ministri, ma sono stati organizzati più eventi: al Circolo Pickwick il prof.Gianni caola, esperto di ebraismo, ha spiegato al pubblico le ragioni socio-politiche chehanno indotto alla realizzazione dei “principi” del “Mein Kampf” e ha dato voce ad alcunetestimonianze tramandate dai superstiti. Molto più toccante, invece, è stato l’incontro organizzato dall’Assessorato provinciale allaCultura in collaborazione con il Liceo “La Farina” di Messina nella Galleria d’Arte Modernae Contemporanea di via XXIV maggio, al quale hanno preso parte Carmelo Cocuccio ePaolo Cardile, novantenni sopravvissuti all’orrore nazifascista, che hanno raccontato alpubblico cosa abbia significato vivere sulla propria pelle un’esperienza del genere. Presentiin sala anche il Dirigente alla Cultura della Provincia di Messina, anna Maria Tripodo,anna Pipitò, moderatrice dell’evento, docenti e studenti del liceo.“Non ho studiato la storia dai libri come fate voi ragazzi. Io l’ho vissuta in prima persona e

l’ho appresa dalla critica storica, ma, vi assicuro che anche gli storici non sono obiettivi”. Aparlare è Carmelo Cocuccio, il novantenne messinese che al tempo era un giovane ufficia-le con sogni e ideali di democrazia, poi, svaniti per colpa di quella guerra inutile e infameche ha solo condotto alla violenza e alla morte. La morte innocente di milioni di vittime, gliebrei, “figli – secondo i nazisti - di un Dio minore”.

Dall’incontro traspare, fin dai primissimi minuti, la paura e l’orrore vissuti in quegli anni, maanche la determinazione e il coraggio di denunciare ancora una volta quanto accadutoaffinchè nessuno possa mai pensare di far rivivere situazioni del genere. Un incontrosegnato anche da nozioni in pillole di storia, di ideali, attuali oggi più che mai, e di lettera-tura: Cocuccio ha esordito ribadendo l’importanza della libertà umana, della democrazia,dei principi morali e del rispetto delle differenze culturali e razziali. “Siamo qui non per rat-tristarvi – ha affermato il professore - ma per ricordarvi che la libertà è un dono che Dio ciha dato alla nascita che permette all’uomo di creare; la libertà è verità, è giustizia. Quandomanca vi è solo violenza e guerra”.

La lettura di diverse poesie, come“Scarpette rosse” di J.Lussu, “Se questoè un uomo” di Primo Levi, “Aushchwitz”di Quasimodo, “Natale 1944” e “Testabionda” dello stesso Cocuccio, hannointrodotto i partecipanti alla comprensio-ne della vita nei campi di sterminio. Siintuisce, e le testimonianze dei duesopravvissuti ne danno conferma, comeesperienze del genere lascino un segnoindelebile per tutta la vita. Gli sguardi deidue anziani sono alla continua ricerca dialtri sguardi e di una interazione, anchefisica, con i partecipanti come se essinon volessero rimanere soli nel riviverequei momenti.

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Anche l’esperienza di Paolo Cardile è moltosimile alla precedente, ma con un aggravante:per le carenti condizioni sanitarie era malnutritoe considerato affetto di tubercolosi. La suareclusione si concretizzò all’interno di duecampi di concentramento “Lager III B diFurstenburg” dal 21/09/1943 al 10/10/1944e“Lager IXC” dal 01/12 al 16/12/1943 e nella“Miniera Gluckaudlf di Stockhaussen“ dal16/12/1943 al 05/6/1944. I suoi ricordi sonobloccati per il trauma su due episodi in partico-lare: una cintura con una scritta in tedesco aloro cara che significava in italiano “Dio connoi” ed il pericolo di morte scampato. “Quellasera mi trovavo nei boschi con gli altri – haasserito Cardile – a tagliere abeti come sem-pre: c’erano O° e volevamo scappare per ilgelo. Quell’ufficiale mi puntò la pistola: volevauccidermi. Gli dissi che era un gesto vile di unosenza un cuore che voleva uccidermi in quellasituazione, di uno che non poteva capire cosastesse facendo perché non aveva figli. Mi lasciòlibero. Adesso non ho rancore nei confronti deiTedeschi perché siamo tutti figli dello stessoDio, ma quella esperienza è stata dura”.

“Noi non sapevamo ma capimmo quando eratroppo tardi. Voi sapete e dovete sapere.Ragazzi – continua Cocuccio - girate il mondoed apprendete almeno una lingua straniera : vipermetterà di apprezzare le differenze e diamalgamare la storia degli uomini.”

PaOLO caRDILeSopravvissuto ai campi di concentramento

“Ragazzi: voi sapete e dovete sapere”

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Il documento del sopravvissuto Paolo Cardile

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“Lo chiamavamo il campo della morte; e lo eradavvero – ha dichiarato Carmelo Cocuccio. Lì simoriva per la fame, per il freddo e per la mancan-za di tutto ciò che oggi è normale: non avevamoné pane né’ un letto. Nulla. Avevo 20 anni ed eroun ufficiale quando sono stato sottoposto ad unadura prova: sono stato convocato per allearmivolontariamente come soldato di Mussolini, cheera stato liberato: sono rimasto soldato del mio ree, quindi, recluso per due anni in un campo diconcentramento perché contrario al regime. Cihanno caricato come bestiame su un treno allavolta della Polonia vicino Auschwitz. Dopo unlungo viaggio, i tedeschi ci permisero di scendereun attimo dal treno: eravamo degli uomini senzadignità. Arrivò un treno merci: sentì tanti gemiti,urli e pianti: nella parte alta del finestrino vidi dellemani. Erano ebrei deportati nei vari Lagher. Noiitaliani eravamo all’oscuro di tutto: non sapevamodei campi di concentramento creati in gran segre-to dai Tedeschi destinati a tutti gli ebrei ed i politi-ci contrari al regime. Solo dopo capimmo. Sonorammaricato, ma non potevo capire prima: nessu-no diceva nulla. Ad Auschwitz uomini e donnevenivano sottoposti a delle visite e trasferiti per ladoccia: la doccia mortale. In dieci minuti morivano20mila persone, e ciò accadeva di continuo ognigiorno. Noi, sebbene fossimo contro il regime,non fummo toccati perché politici; ma l’esperienzafu tragica: ero un numero che doveva morire. Horesistito per la mia volontà e per il pensiero di miamadre. Per 4 giorni rimanemmo senza cibo,senza quella bacinella piena di acqua calda dicolore grigiastro all’interno della quale galleggia-vano bucce di patate e del pane.”

caRMeLO cOcuccIOSopravvissuto campi di concentramento

auschwitz: “ero un numero che dovevo morire”

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C’è un paio di scarpette rossenumero ventiquattroquasi nuove:sulla suola interna si vede ancora la marcadi fabbrica“Schulze Monaco”.C’è un paio di scarpette rossein cima a un mucchio di scarpette infantilia Buckenwalderano di un bambino di tre anni e mezzochi sa di che colore erano gli occhibruciati nei fornima il suo pianto lo possiamo immaginaresi sa come piangono i bambinianche i suoi piedini li possiamo immaginarescarpa numero ventiquattroper l’ eternitàperché i piedini dei bambini morti non crescono.C’è un paio di scarpette rossea Buckenwaldquasi nuoveperché i piedini dei bambini mortinon consumano le suole.

parole in bluparole in blu

Un paio di scarpette rosse

Firenze, 8 maggio 1912 Roma, 4 novembre 1998

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Agli artisti è stato chiesto di interpretare attraverso le loro opere i valori Ricoh rias-sumibili in: “Lo sforzo verso l'innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salva-guardando nel contempo l’ambiente”. Tra 500 opere presentate al concorso, solo 26sono state selezione come finaliste tra cui 6 realizzate da giovani artisti di Messina.Oltre a Bitto e Guarnera, infatti hanno riscosso un ampio consenso da parte dellagiuria: Clelia Scimone con la sua tela “Senza titolo”, Carmelo Caracozzo con "Thepower of colour", Simona Scaffidi con "The moviment" e Arianna Lombardo con"Intimità”.Con l’opera di Dario Bitto, studente dell’Accademia delle Belle Arti, l’uomo diventacittadino del mondo: “L’installazione nasce in concerto all’idea di promuovere la teo-ria cosmopolita, per cui l’uomo diventa cittadino del mondo e non si trattiene in bar-

Roberta Guarnera“The colour experience part III”

Sono Dario Bitto, con la sua scultura “N.e.S.O” , e Roberta Guarnera,con la fotografia “The colour experience part III", i due giovani artistimessinesi ad essersi aggiudicati il Premio Ricoh, concorso giunto allasua seconda edizione organizzato da Ricoh Italia e art Relation, con ilpatrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili della Provincia diMilano e del comune di Vimodrone.

Due messinesi vincono il ‘Premio Ricoh’

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culturaculturaa cura di Tiziana zaffino

Dario Bitto“N.e.S.O”

riere classiste o demografiche. Ciòsi identifica con il titolo che fonda-tamente è l’acronimo dei quattropunti cardinali indicando così lagenesi del concetto dell’opera e lasua stessa realizzazione.Insomma, il progresso, l'evoluzio-ne (anche tecnologica) senza con-fini”.Roberta Guarnera, con una laureaconseguita presso l’Accademia diBelle Arti “Mediterranea” diMessina, autrice di “The colourexperience part III”, ci spiega cometecnologia e arte si sposino insie-me e possano cambiare il corpoumano: “La mia fotografia trattaappunto dell’esperienza del colore,fatta di sperimenti con pennellidigitali, il tutto per arrivare ad un“postumano” ovvero andare oltrealla solita figura del corpo”.I vincitori delle singole sezionihanno ricevuto un premio di milleeuro, mentre alla vincitrice assolu-ta, Michela Benedan di Cernuscosul Naviglio, è stato assegnato unpremio di 1.500 euro. Le opere vincitrici si aggiungonoalla collezione d’arte Ricoh che haavuto inizio con la scorsa edizioneed è situata presso la sede diVimodrone (Milano). Le altre operefinaliste, al termine della premia-zione, sono state battute a un’astail cui ricavato è in parte assegnatoai giovani artisti e in parte devolutoa un progetto di solidarietà per laformazione dei giovani, realizzatodalla Onlus Comunità Nuova diDon Gino Rigoldi.

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culturaculturaa cura di Gino Morabito

anche Messina è presente alla Biennale di Venezia

Èstata posticipata al 29 febbraio 2012 la chiusura della 54a Esposizione Biennale di Venezia Padiglione Italia, che si tiene aTorino presso la Sala Nervi del Palazzo delle Esposizioni dal 17 dicembre scorso. Gli artisti e le opere esposte in questamostra sono stati selezionati da una commissione presieduta, tra tante critiche e polemiche, dal curatore del “Padiglione

Italia”, Vittorio Sgarbi, che ha pensato questo evento, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale italiano proprio nell’annodei 150 anni di unità nazionale. E forse non tutti sanno che all’importante evento internazionale hanno preso parte anche nomi lega-ti alla nostra Città. Si tratta degli artisti Michele Cannaò, Togo (Enzo Migneco), Gianfranco Donato e la pittrice Concetta DePasquale. Quest’ultima, che sicuramente i messinesi ricorderanno per la scultura ‘L’abbraccio dell’Angelo’ collocata dinanzi il tea-tro Vittorio Emanuele, ha proposto il dipinto “Corpi dell’acqua” eseguito su carta e realizzato con impronte del proprio corpo. “Si trat-ta di una tecnica pittorica molto particolare - ci ha spiegato l’artista -. Apparentemente l’opera sembra appartenere alla pittura tradi-zionale, ma di fatto sono veri e propri happening. Le impronte dei piedi e dei gesti del corpo, catturati dalla carta, sono esperienzache si compie, non trasposizione di ciò che si vede. Così si creano nuove forme inaspettate, dando vita ai “corpi invisibili” a cui ognu-no dà un significato diverso e personale”. Nel suo studio di Messina, che Concetta De Pasquale ama definire “il mio rifugio”, tuttoha una dimensione incantata e fortemente emozionante che sa di carta, materiale privilegiato dall’artista, di catrame e di … corpiinvisibili. E se è vero che l’arte è lo specchio di ciò che ci circonda.

L’arte è lo specchio di ciò che ci circonda

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anche Messina è presente alla Biennale di Venezia

Èstata posticipata al 29 febbraio 2012 la chiusura della 54a Esposizione Biennale di Venezia Padiglione Italia, che si tiene aTorino presso la Sala Nervi del Palazzo delle Esposizioni dal 17 dicembre scorso. Gli artisti e le opere esposte in questamostra sono stati selezionati da una commissione presieduta, tra tante critiche e polemiche, dal curatore del “Padiglione

Italia”, Vittorio Sgarbi, che ha pensato questo evento, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale italiano proprio nell’annodei 150 anni di unità nazionale. E forse non tutti sanno che all’importante evento internazionale hanno preso parte anche nomi lega-ti alla nostra Città. Si tratta degli artisti Michele Cannaò, Togo (Enzo Migneco), Gianfranco Donato e la pittrice Concetta DePasquale. Quest’ultima, che sicuramente i messinesi ricorderanno per la scultura ‘L’abbraccio dell’Angelo’ collocata dinanzi il tea-tro Vittorio Emanuele, ha proposto il dipinto “Corpi dell’acqua” eseguito su carta e realizzato con impronte del proprio corpo. “Si trat-ta di una tecnica pittorica molto particolare - ci ha spiegato l’artista -. Apparentemente l’opera sembra appartenere alla pittura tradi-zionale, ma di fatto sono veri e propri happening. Le impronte dei piedi e dei gesti del corpo, catturati dalla carta, sono esperienzache si compie, non trasposizione di ciò che si vede. Così si creano nuove forme inaspettate, dando vita ai “corpi invisibili” a cui ognu-no dà un significato diverso e personale”. Nel suo studio di Messina, che Concetta De Pasquale ama definire “il mio rifugio”, tuttoha una dimensione incantata e fortemente emozionante che sa di carta, materiale privilegiato dall’artista, di catrame e di … corpiinvisibili. E se è vero che l’arte è lo specchio di ciò che ci circonda.

La pittrice concetta De Pasquale

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Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Italiani 'allergici' allo sport e alle diete.Preferiscono camminare anziché correre ese proprio devono fare un sacrificio a tavolalo fanno in prossimità della temuta provacostume. E' il quadro che emerge dalRapporto Italia 2012 diffuso oggidall'Eurispes. Secondo l'indagine, agli italia-ni piace poco l'esercizio fisico e ancorameno le diete. Tra correre e camminare pre-diligono sicuramente il secondo: il 40,7%dichiara infatti di camminare spesso peralmeno venti minuti e il 34,4% lo fa qualchevolta, mentre a correre qualche volta è il31,3%, seguito dal 12,1% di chi lo fa spessoe dal 53% che invece proprio non ci riesce. Le palestre sono frequentate con ritmoregolare solo dal 3,9% del campione e dal21% di chi non è costante nell'allenamento,mentre il 62,2% rinuncia volentieri all’iscri-zione. Per quanto riguarda i centri benesse-re e i centri estetici è rispettivamente il79,2% e il 76,5% a dichiarare di non fre-quentarli, seguiti dal 15,6% e dal 15,9% chedecide occasionalmente di prendere un

appuntamento. Complessivamente, la com-ponente femminile è più propensa a recarsipresso un centro benessere (21,1%) esteti-co (33,4%), quest'ultimo risulta invece fre-quentato da un maschio su dieci (12%). Neanche le diete, dimagranti o purificantiche siano, riscuotono troppi successi tra gliitaliani: nel primo caso è infatti il 26,1% adammettere di seguirle ogni tanto, probabil-mente soprattutto all'avvicinarsi della bellastagione e della prova costume, mentre il65,1% non lo fa nemmeno prima dell'estatee nel secondo è il 74,8% del campione anon mostrare alcun interesse, seguito dal19,2% che lo fa di tanto in tanto. Il 53,7% segue però un'alimentazione abba-stanza equilibrata (30,9% lo fa poco), il47,5% fa periodicamente esami medici dicontrollo (contro il 33,4% che non è cosìattento alla prevenzione), il 46,7% tienesotto controllo il peso (contro il 32,3%), ispi-randosi ad uno stile di vita salutare oppureavendo come obiettivo la linea fisica.

Italiani allergici a sport e diete

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Mangia sanoMangia sano

Frittelle di pancetta

Ingredienti per 12 frittatine

• 1 ciuffo di Basilico

• 24 fettine di Pancetta affumicata

• 200 ml di Panna fresca

• 3 cucchiai di Parmigiano

grattugiato

• Sale q.b.

• 5 uova

La ricetta

RERE PRePaRazIONe

Per preparare le frittatine nella pan-cetta, iniziate accendendo il forno a180°. In una terrina sbattete conuna forchetta le uova con la panna,il formaggio, il sale, il pepe e per ulti-mo aggiungete il basilico spezzatocon le mani per aromatizzare il com-posto. Prendete una teglia da muffin efoderate ogni stampo con due fettedi pancetta, incrociandole, in mododa ricoprirne totalmente la superfi-cie . Non è necessario ungere glistampini in quanto la pancetta stes-sa, grazie alla sua componentegrassa, eviterà che il composto siattacchi alla teglia creando unagustosa crosta croccante che andràa formare il cestino. Versate il composto di uova in ognistampo riempiendolo fino a pocosotto il bordo (con le dosi indicate sipossono riempire 12 stampini). Infornate per 12 – 15 minuti finchéla superficie delle frittatine sarà bendorata. Una volta ultimata la cottura,sformate le frittatine e servitelecalde.Per i vegetariani è possibile sostitui-re la pancetta con fettine di zucchi-ne grigliate, in questo caso ricorda-te di foderare con carta da forno glistampini in modo che le verdure nonsi attacchino al fondo durante la cot-tura.

Amarcord

Messinastazione marittima ingresso prima del 1943

Messinastazione marittima ingresso prima del 1943

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L’ACR Messina passaL’ACR Messina passaall’ult imo assaltoall’ult imo assalto

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al PalaRusselloMondo GiovaneBIS