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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 231 anno XIIV - 17 Febbraio 2016 66° Festival di Sanremo Frassica non gioca

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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66° Festival di Sanremo

Frassicanon gioca

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Primo pianoPrimo piano

Sanremo dei messinesiFrassica interpreta la poesia di Canto e commuove l’Ariston

Spenti le luci sul Festival di Sanremo, l’attenzione degli addetti ai lavori e dei commen-tatori si è rivolta agli straordinari risultati conseguiti dalla kermesse guidata da CarloConti.

Stupefacente lo share registrato, il più alto di tutti i tempi, una percentuale superiore al 50%: insostanza un italiano su due, compresi i neonati e gli ottuagenari, è stato davanti al televiso-re. Azzeccata la formula, articolata in tre gare: giovani, cover e big che l’hanno resa interes-sante. Come è finita ormai è noto a tutti, hanno vinto, forse meritatamente, gli Stadio.Naturalmente, come in tutti i grandi eventi, si sono accese anche polemiche sui costi, sull’op-portunità di ospitare “mostri sacri” internazionali della statura di Elton John o NicoleKidman.

Nino Frassica

a cura di Lillo Zaffino

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Non vogliamo entrare nel merito di queste diatribe, il nostro festival, quest’anno l’abbiamo vis-suto, con l’orgoglio di messinesi, attraverso la partecipazione di Nino Frassica.Il nostro conterraneo, ormai affermato comico, con più di trent’anni di esperienza, da quandonel lontano 1985 fu chiamato da Renzo Arbore nello spettacolo di Quelli della notte, nellaparte di frate Antonino da Scasazza, con la sua semplicità, caratteristica dei grandi artisti, èriuscito prima a far ridere e subito dopo a commuovere il pubblico dell’Ariston.Dalla maggioranza delle critiche, la performance dell’attore siciliano è stata giudicata tra imomenti più intensi di tutta la manifestazione.La sorpresa di veder trasformare sul palcoscenico un comico ironico e irriverente in un cantan-te poeta, come la crisalide in farfalla, che interpreta un messaggio universale scritto e musica-to da un altro splendido messinese il maestro Tony Canto.“A mare si gioca” è il titolo del pezzo dedicato dagli artisti alla tragedia dei piccoli migrantiscomparsi in mare e che ha sferrato un colpo allo stomaco alle persone assiepati in teatro eagli spettatori dinanzi ai teleschermi generando inaspettate emozioni e suscitando nuove rifles-sioni sulle tragedie vissute nelle coste siciliane.Il brano peraltro promuove la Campagna Bambini in Alto Mare dell’Associazione Amici deiBambini.Il vibrante e convinto applauso tributato dal pubblico ha sottolineato l’esibizione dei due nostriconcittadini. Un messaggio semplice ed efficace che, amplificato dai milioni di italiani, ha attraversato tuttoil Paese, nella nostra Sicilia e nella nostra città assume anche il valore di un richiamo al sopi-to senso di appartenenza a un popolo, che deve riscoprire le ragioni delle sua millenaria sto-ria e cultura.Per noi messinesi, che viviamo una fase di declino etico e socio-economico, l’affermazione diNino Frassica a Sanremo va oltre il successo di un’artista, ma rappresenta anche uno stimoloper riappropriarsi del senso della comunità, in tutte le sue articolazioni civili e istituzionali, impe-gnata in un progetto di rinascita della polis.

foto Peppe Saya

“A mare si gioca” è il titolodel pezzo dedicato dagliartisti alla tragedia dei piccoli migranti scomparsiin mare e che ha sferratoun colpo allo stomaco allepersone assiepati in teatroe agli spettatori dinanzi ai teleschermi generandoinaspettate emozioni esuscitando nuove riflessio-ni sulle tragedie vissutenelle coste siciliane.

Tony Canto

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“A mare si gioca”

Si possono fare i castelli di sabbiasi può stare sotto l’ombrellone a fare le parole crociatesi può giocare con le racchette e la pallinasi possono fare volare gli aquilonie si può scrivere il proprio nome sulla sabbia

A mare si gioca

Si possono fare le gite col canottosi può prendere un materassino e fare il bagno col bambinogli puoi mettere i braccioli, la maschera,e poi quando esce dall’acqua starci insieme,e giocare con lui, con la paletta e il secchielloperché a mare si gioca

A mare si gioca

I gabbiani lo sanno,infatti volano a pelo d’acqua… e urlanoe poi salgono su altissimi… e fanno finta di essere delle nuvolei pescatori sono loro amici e gli lanciano i pescie loro ricambiano, riempiendo di allegria biancai quadri, i cieli, le acque e la vita

A mare si giocagiocano tutti!

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Lui era Aylan, aveva 3 anni. La sua famiglia stava scappando dalla guerra in Siria. Era il loro viaggio della speranza, dalla Turchia alla Grecia.

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Si può giocare al gioco dello scafosi sale tutti su un gommonefino a riempirlo all’inverosimilequando quello che porta il gommone,che comanda,dice di buttarsi tutti a mareci si butta a mareè un gioco

Quando io ero giovane lavoravo nella guardia costiera, a Lampedusaquante cose che ho visto!una volta mentre giravamo abbiamo visto 366 delfini impigliati nelle reti,forse per fame, forse perché c’era una guerra sottomarina tra pesci,noi li abbiamo liberati tutti dalle retie li abbiamo visti nuotare velocissimi, saltare fuori dall’acqua e inseguirsi… giocavano!

A mare si giocasi gioca!

Ci sono bambini che giocano a stare immobili con la faccia in acquasenza respirareperché tanto lo sannoche sta per arrivare la mano forte del papàche li prenderà e li farà giocare.

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42-43 CittàCronache urbane

32-33 Dietro le quinte

numero 231 anno XIV17 Febbraio 2016

AttualitàOpenpolis “boccia” messinaIstat: Messina decresce e invecchia

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Sommario

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36 SettegiorniCronaca della settimana

17 Febbraio 2016

Le rubriche

La corazzataPotemkin

54-55

Da Beethoven a Kurt Cobain

56-57

Parole in blu58-59

SiciliaTagli alla cultura

48-49

CulturaOne Billion Rising

50-51

In&Out34-35

Mangiare Sano60-61

44-46 Città MetropolitanaEx Provincia di Messina

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT17 Febbraio 2016

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneMarilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Coop: 500 assunzioni entro 2019, 20 nuovi supermercatiVi piacerebbe lavorare in Coop Centro Italia? Il noto Gruppo attivo nella GDO halanciato un nuovo piano industriale, che prevede numerosi posti di lavoro el’apertura di 20 nuovi supermercati entro il 2019. In arrivo oltre 500 assunzioni.

Concorso per 35 Atleti, Polizia di Stato Fiamme OroE’ possibile partecipare al concorso per il reclutamento di Atleti da inserire neigruppi sportivi della Polizia di Stato Fiamme Oro. Il bando PS prevede una sele-zione per titoli ed esami, per la copertura di 35 posti.

Ospedale Potenza: concorso 41 Operatori Socio SanitariPreviste nuove assunzioni a tempo indeterminato in Basilicata per OSS.L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza ha indetto un concorsopubblico per l’assunzione di 41 Operatori Socio Sanitari.

Casa di Riposo Beggiato, Padova: concorsi per OSSLa Casa di Riposo F. Beggiato di Conselve (Padova) ha indetto due concorsi peril profilo professionale di OSS. Le risorse saranno assunte con un contratto atempo indeterminato e dei 4 posti a concorso, 2 avranno un incarico full time e 2part time.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Leroy Merlin Lavora con noi: posizioni aperteVi piacerebbe lavorare in Leroy Merlin? La nota catena della GrandeDistribuzione GDO offre opportunità di lavoro per diplomati e laureati in tuttaItalia. Assunzioni a tempo indeterminato, determinato e stage.

Belgio: lavoro per Cuoco italianoNuove opportunità di lavoro all’estero nel settore della ristorazione. Si ricerca uncuoco per un ristorante in Belgio. Le risorse saranno assunte con contratto a ter-mine con possibilità di rinnovo.

Informatica: 60 posti di lavoro a Roma e MilanoAperto un recruiting per la copertura di 60 posti di lavoro nel settore IT in Lazio eLombardia. Si ricercano vari profili per assunzioni in area Informatica a Roma eMilano.

Vigili del Fuoco: concorso per 12 AtletiIl Ministero dell’Interno, dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblicoe della Difesa Civile ha pubblicato un concorso per la copertura di 12 posti perl’accesso al ruolo dei vigili del fuoco in qualità di Atleta del Gruppo sportivo deivigili del fuoco Fiamme Rosse.

AUSL Bologna: concorso per InfermierePreviste nuove assunzioni a tempo indeterminato in Emilia Romagna. L’AUSL diBologna ha indetto un concorso finalizzato all’assunzione di 1 CollaboratoreProfessionale Sanitario- Infermiere Cat. D.

Kasanova Lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsiAssunzioni in vista e nuove opportunità di lavoro con Kasanova. Ecco le posizio-ni aperte per lavorare nei negozi e in sede presso il noto brand attivo nella distri-buzione dei casalinghi. Selezioni in corso per Commessi, Responsabili,Magazzinieri.

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OpenPolis.it, la piattaforma digitale che si occupa di open data e di progetti per l'acces-so alle informazioni pubbliche, boccia la politica del Comune di Messina sugli asili nido.Attraverso una ricerca che ha interessato le 15 più grandi città italiane e che ha preso

in considerazione i bilanci consuntivi del 2013, Messina è all’ultimo posto come spesa per gliasili nido, 6,04 euro procapite. A guidare la classifica Trieste (135,25 euro), Roma (114,01euro) e Milano (113,34 euro). OpenPolis ha preso in esame la sommatoria della spesa stan-ziata dal Comune per sostenere gli asili nidi pubblici ed eventuali finanziamenti a strutture pri-vate, includendo anche tutti i servizi di tutela per l’infanzia e i minori, come i centri di assisten-za. Da bilancio consuntivo, fra i grandi Comuni, le città che investivano di meno negli asili nidoerano Padova (con 40,6 euro pro capite), Palermo 31,85 euro) e Messina (6,04 euro).

Openpolis “boccia” MessinaAsili nido

AttualitàAttualità

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Ultima in italia perspesa procapite,appena 6,04 euro.Cgil, Cisl e Uil:“Conferma mancata attenzio-ne ai bisogni della popolazione”

Valerio Vermiglio (Zenit Kazan)

Analizzando il bilancio consuntivo del 2013del Comune di Messina, Cgil, Cisl e Uil evi-denziano come la spesa complessiva è statadi 906.163,34 euro rispetto ad una complessi-va per il settore sociale di 28.311.160,01 euro,naturalmente al lordo dei costi imputati comespesa sociale (come ad es. quelli cimiteriali).Dati che purtroppo vengono confermati nel2014, laddove la spesa per gli asili nido scen-de addirittura a 839.785,27 euro rispetto aduna spesa per le funzioni del settore socialepari a 32.725.723,53 euro. «È ancora unaconferma in più – sottolineano i segretarigenerali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano,Tonino Genovese e Carmelo Catania – dicome l’Amministrazione comunale, nonostan-te pubblicizzi mediaticamente la propria atten-zione nei confronti delle fasce deboli dellapopolazione, non abbia una programmazionerispondente alle necessità reali dei cittadini.Evidenziamo già da anni l’esigenza e lanecessità di investire sugli asili nido e sui ser-vizi ai bambini e alle fasce deboli ma questanon sembra essere una priorità per questaAmministrazione. Messina, infatti, nonostantesia una città con oltre 240mila abitanti, puòcontare solo su tre asili comunali a fronte di7944 bambini tra zero e tre anni censiti sul ter-ritorio cittadino».

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Per l’Istat Messina d AMessina, al 31 dicembre 2015, la popolazione calcolata Istat risulta essere pari a

238.439 abitanti, di cui 114.205 maschi e 124.234 femmine in costante decremento, -1.975 abitanti (0,8%) rispetto al 2014 e - 4.823 unità (-1.98%) rispetto al XV Censimento.

Il trend decrescente è attribuibile a vari fattori quali il saldo migratorio (-1. 008) e il saldo natu-rale negativo (- 967). I nati nel corso del 2015 sono stati 1.783 (- 4,4% rispetto all'anno precedente), mentre sono2.750 decessi nel 2015 (+0,5% rispetto al 2014, in valore assoluto +109 morti). Lo scorso annosono decedute in media ogni mese 229 persone. Diminuisce il tasso di Emigrazione (12,73),ma anche quello di Immigrazione (8,52), il 51% degli emigrati ha età compresa tra 15 e 39anni. Si emigra poco verso l'estero (3%), e di questi il 90% sono cittadini stranieri. I principali indicatori di struttura demografìca confermano l'invecchiamento della popolazionedella città di Messina. Nel 2015 ci sono 166 anziani ogni 100 giovani e la popolazione con età>65 anni rappresenta il 21,84% del totale.

Messina dall’alto

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decresce e invecchia I residenti stranieri sono a 11.830, in numero costante rispetto all'anno precedente (- 4 unità),pari al 5,01% della popolazione totale. Le comunità più presenti sono quella Srilankese (3.882)e Filippina (2.519). Nel 2015 sono stati celebrati 845 matrimoni, in leggera crescita rispetto al 2014 (+29 eventi),il 68% degli sposi ha scelto il rito religioso in leggera diminuzione rispetto all'anno precedente(73%). Il quartiere più popoloso è il terzo con 57.422 abitanti, seguito dal quinto (47.693), men-tre il meno abitato è il primo con 22.881 residenti. In città i cittadini stranieri rappresentano il5% circa della popolazione totale. La circoscrizione con più alta incidenza di cittadini stranieri è la quarta con il 9,19%, mentre ilpiù basso rapporto lo si registra nella seconda circoscrizione. L'età media dei messinesi è paria 44 anni (42,42 per gli uomini e 45,57 per le donne). I grandi anziani, di 85 anni e oltre, rap-presentano il 3,28% della popolazione, di questi sono 118 i cittadini residenti con più di 100anni. È di 105 anni l'età più elevata registrata in città da 3 donne ed 1 uomo.

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Al via la II edizione del Master universitario di I livello in Geologia Forense

Università di Messina

L’Università degli Studi di Messina dà il via alla II edizione del Master universitario di I livel-lo in Geologia Forense – MasterGeoFor. Il MasterGeoFor è un corso universitariopostlaurea innovativo ed efficace unico nel suo genere, organizzato dal Dipartimento

BIOMORF (Direttore: Prof. Giuseppe Anastasi) e ideato e coordinato dalla Prof. Geol. RobertaSomma (Direttore del master). Il corso offre a geologi e naturalisti un percorso altamente pro-fessionalizzante grazie al quale i partecipanti apprenderanno quale sia l’utilizzo dei principidelle geoscienze per l’identificazione e la valutazione di materiali geologici che possono riguar-dare indagini forensi relative a rapimenti, omicidi o anche crimini contro l’ambiente. Il compitodei Geologi Forensi è infatti quello di svolgere analisi su diversi materiali (quali suolo, minera-li, acqua o vernici) a servizio della Giustizia.

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La I edizione 2015 del MasterGeoFor si è conclusa con un bilancio estremamente positivo. Icorsisti, provenienti da diverse regioni italiane, e le expertise da loro acquisite sono stati taliche, a pochi mesi dal conferimento del titolo, i neo-geologi forensi hanno costituito un’asso-ciazione che si occuperà di reati ambientali su scala nazionale.La II edizione 2016 del MasterGeoFor vanta un CTS di eccellenza, essendo formato da emi-nenti esperti del settore italiani e stranieri. Tra i componenti il Ten. Colonnello Sergio Schiavone– comandante RIS Messina, la Prof. Lorna Dawson – James Hutton Institute, Scozia, il Dr.Laurance Donnelly – Chair della International Union of Geological Sciences -IUGS- Initiativeon Forensic Geology IFG ed i Proff. Concetta De Stefano, Giacomo Dugo e Corrado Rizzodell’Ateneo Peloritano. Come delegati sono stati nominati il Prof. Orazio Barbagallo – Misuregeotecniche SAS ed il Prof. Massimiliano Silvestro – Land Engineering (delegati ai rapporti congli enti pubblici) ed il Prof. Alastair Ruffell – Queen’s University of Belfast (delegato ai rapportiinternazionali).Sulla scorta dell’esperienza maturata, il corso porta numerose novità. Una novità assoluta pre-vede l’introduzione della “figura dell’uditore”. Per accontentare le numerose richieste da partedi avvocati, biologi, cinofili ed appassionati, si è prevista la partecipazione anche di personeinteressate, ma non in possesso del titolo ed alle quali sarà rilasciato un attestato di partecipa-zione alla fine del corso.Sul piano didattico sono state potenziate tutte le materie di maggiore gradimento da parte deicorsisti e soprattutto è stata incrementata la formazione in reati ambientali, grazie alla disponi-bilità ricevuta da numerosi docenti UniMe. Scadenza bando II edizione: 02/03/2016.

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Brillante operazione condotta dal Nucleo investigativo di Messina

Arresto dei mandanti dell´omicidio La BoccettaSono stati emessi dai Carabinieri del comando provinciale, all´interno dell´opera-zione Calispera, due ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti diGiuseppe Pellegrino e Angelo Bonasera, esponenti di spicco dei clan mafiosi dellacittà peloritana, mandanti dell’omicidio di Francesco La Boccetta, commesso aMessina, la sera del 13 marzo del 2005.

Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

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Questa volta Trenitalia ha fatto per intero la sua parte e a mancare all'appuntamento, aben tre mesi di distanza dall'entrata in vigore della Metroferrovia, e' solo l'amministra-zione comunale di Messina " - questa la denuncia del segretario ORSA Trasporti

Messina Michele Barresi - ed oggi un servizio che potrebbe essere la soluzione ai problemi dimobilita' di tutta la zona sud della citta' rischia di fallire per la colpevole inerzia dell'amministra-zione cittadina".

Fallimento di un servizio Metroferrovia Messina-Giampilieri

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A tre mesi dal via del servizio l'80%delle corse viaggia con meno didieci viaggiatori a bordo; a rilevarloe' uno studio sulla frequentazionedel sindacato ORSA condotto dal 1 al 14 febbraio scorso.Con questi numeri a giugno si chiu-de - dichiara Michele Barresi segre-tario di ORSA Trasporti - e anchequesta amministrazione comunaledovra' assumersi la responsabilità.

L'impegno per Metroferrovia sottoscritto dallaRegione Sicilia nel recente contratto di servi-zio per circa 120 mila km/treno all'anno con uncosto a carico delle casse regionali di circa 1milione e 200 mila euro si e' tradotto in unvolume di 14 corse giornaliere A/R predispo-sto da Trenitalia a partire dallo scorso 13dicembre. Ma da uno studio effettuatodall'ORSA Messina sulla frequentazione deiviaggiatori nei primi tre mesi risulta che adoggi circa l'80% di quei treni viaggia conmeno di dieci viaggiatori e solo poche corse ,quelle della prima mattina delle ore 6:40 e7:42 in partenza da Giampilieri e delle ore13:45 e 14:45 in partenza da Messina presen-tano una maggiore frequentazione che nonsupera tuttavia la media dei 40 viaggiatori. Unfallimento annunciato vista la totale assenzadi qualsiasi forma integrazione con l'AziendaTrasporti cittadina ed il profilarsi dell'ennesimaoccasione mancata. "Nei buoni propositi di questa amministrazio-ne la Metroferrovia e' stata sempre indicatacome asse portante e nevralgico a sud delfuturo piano di mobilita' urbano cittadino e per-sino tassello strategico della sponda pelorita-na nel contesto dell'intera mobilita' dell'areadello stretto - continua Barresi - ma quando sipassa dai progetti agli atti concreti non possia-mo che evidenziare l'inerzia dimostrata nelporre in essere persino il necessario dialogo econfronto con le ferrovie per la stipula di unbiglietto integrato e l'assenza ad oggi nelpiano esercizio Atm dei necessari collega-menti a pettine nelle stazioni coi bus prove-nienti dai villaggi. Auspichiamo che l'assesso-re al ramo ing. Gaetano Cacciola e i verticiAtm recuperino il colpevole ritardo e riprenda-no il confronto con Trenitalia, come questa OSha in piu' occasioni sollecitato e oggi inspiega-bilmente interrotto, diversamente si rischiagia' il prossimo mese di giugno di celebrarel'ennesimo fallimento con le responsabilita'che questa volta resteranno per intero in capoa questa amministrazione.

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Il senso del progetto è stato ben messo inevidenza da Don Alessandro De Gregorio,parroco di Giampilieri, Molino e Altolia e

guida spirituale del gruppo. «Quello dei ragaz-zi vuole essere un inizio. I giovani desideranoessere il lievito per questa città. Non dobbia-mo mai smettere di pensare e dialogare. Perquesto, è opportuno ripartire dalle idee, per-ché solo se riusciremo a pensare diversamen-te, riusciremo poi anche a comportarci diver-samente». La fucina è il focolare a carbone del fabbro,nel quale vengono riscaldati sino all'incande-scenza piccoli pezzi di ferro per essere poilavorati sull’incudine. Ma la “fucina” è anche lastessa bottega ed è quindi sinonimo di labora-torio. La fucina è il luogo dove si generanonuove idee. La #fucinadidee promossa dalgruppo Fuci (Federazione UniversitariaCattolica Italiana) di Messina, intitolato aGiorgio La Pira, vorrà essere proprio un luogo

e un progetto di dialogo e confronto. Il tema scelto è “Etica Pubblica e ImpegnoSociale”. Il progetto, che prenderà il via vener-dì 19 e si svolgerà all’Accademia Peloritanadei Pericolanti (Rettorato), vedrà la partecipa-zione di qualificati relatori che dialogherannosu singoli sottotemi quali “EmergenzaPovertà: la Costituzione disattesa”, “La crisidella Politica e la formazione dei giovani”, “Lavoce di chi non ha voce: i diritti dei più debo-li”, “Il peso delle parole e la «macchina delfango»” e “Crisi economica: un’opportunità?”. Il ciclo di incontri, che ha ottenuto il patrociniogratuito da parte del Comune, dell’Università,dell’Arcidiocesi e della Consulta Provincialedegli Studenti, è stato presentato martedì mat-tina nella Sala Ovale del Comune, alla pre-senza dei presidenti del gruppo, FabioSantonoceto e Rosella Maiorana, oltre che delsindaco, Renato Accorinti e dell’Assessorealla Cultura e all’Identità, Tonino Perna.

I giovani della Fuci suonano la carica con la loro #fucinadidee

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Compagnia delle Opere Sicilia Orientalechiama a raccolta tutte le associazionino profit siciliane con l’intento di creare

una rete per mettere a fattor comune le attivi-tà di ciascuno, condividere proposte operativee fare emergere le esigenze più stringenti:dalla progettazione europea ai servizi finan-ziari. L’Open day si svolgerà il 16 febbraio 2016, apartire dalle ore 16, nella sede della coopera-tiva Fenice di via Gozzano 47, Catania (zonaVulcania).Alla giornata parteciperanno varie realtà nonsolo siciliane come il Banco Building, unaonlus che si propone di raccogliere le richiestedi opere di carità e missionarie e di ricercareaziende disposte a donare i beni di cui leopere hanno bisogno. Le aree di intervento diBanco Building (che non è presente al sudItalia) sono i materiali edili (in particolare: pia-

strelle e sanitari), arredamenti (mobili da uffi-cio e cucine) e tessile (lenzuola e vestiti perbambini). Saranno presenti anche Banco Farmaceutico,Banco Alimentare, e La Casa di Toti che sioccupa di fundraising.“Cdo Opere Sociali – chiosa il presidente diCompagnia delle Opere Sicilia Orientale,Salvatore Abate - vuole farsi da motore, trainoe supporto per le iniziative delle varie asso-ciazioni no profit, per far sì che le collabora-zioni e le “amicizie” instaurate durante la gior-nata di Expandere, che si è svolta il 10novembre 2015 a Etnafiere, possano prose-guire in collaborazioni sempre più vigorose”."Auspico che la giornata possa essere, nonsoltanto una giornata di lavoro, ma unmomento di scambio, incontro e sinergia tra levarie opere sociali” spiega RosariaMassimino, referente di CdO Opere Sociali.

Via al primo open day del no profit in sicilia

Compagnia delle opere sicilia orientale

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Valorizzazione dell’operato di tutti quegli insegnanti ed educatori

RICEVIAMO E PUBBLIChIAMO

Imass media ci informano dei continui atti di violenza e di maltrattamento perpetrati aidanni dei nostri bambini, anziani e disabili. Nonostante le evidenze siano ormai incon-futabili, le Pubbliche Amministrazioni ancora oggi, provvedono ad assegnare appalti di

servizi socio-educativi con la nota formula delle “offerte al ribasso”. Una scelta barbara,che a nostro avviso denota già in modo evidente quali sia il disinvestimento pubblico neiriguardi della tutela delle fasce deboli e bisognose della nostra società. Chi costa di menovince la posta in gioco. L’educazione è diventata un grande partitario pubblico dove a con-tare sono soltanto i numeri mentre i fruitori dei servizi sono costretti a subire il disoccupa-to di turno che non avendo di meglio da fare decide di emulare professionalità che richie-dono ben altro impegno, cura, preparazione e motivazione personale. L’educazione, comediritto e possibilità di crescita costruttiva, non si può improvvisare. Occorre pianificarla, pro-gettarla, accompagnarla, sostenerla e pensarla in modo adeguato. Non può essere baluar-do di persone intente a sbarcare il lunario alla fine del mese!Nella nostra veste di Associazione nazionale, operante ai sensi della L.4/2013, che anno-vera al suo interno Educatori e Pedagogisti che hanno realmente a cuore la promozionedell’agio socio- educativo ed umano dell’utenza cui si rivolgono quotidianamente, espri-miamo piena solidarietà nei riguardi delle famiglie e di chi ha ingiustamente subito tali atti.A tal fine siamo a rinnovare la disponibilità in forma gratuita e su base volontaria, da partedi tutti i nostri associati, di accompagnare e sostenere le vittime dirette di tali abusi e i lorofamigliari più prossimi attraverso incontri che potranno tenersi in ogni regione di Italia dovesiano presenti i nostri colleghi.Alle Pubbliche Amministrazione di ogni ordine e grado richiediamo con assoluta fermezzadi dare seguito con la massima urgenza a quanto segue:

1. Istituire tavoli di concertazione e programmazione tra parti sociali coinvolte, ivi compre-se le associazioni professionali di pedagogisti ed educatori e le famiglie che fruiscono deiservizi socio-educativi territoriali pubblici e/o privati. Il mandato di questa proposta dovràriguardare la redazione di un documento unico circa i parametri minimi di ingresso e diorientamento professionale per accedere ai servizi sociali pubblici e/o privati da adottarequali criteri selettivi per impiegare personale adeguatamente preparato e motivato all’in-terno delle strutture rivolte a bambini, disabili, anziani e donne vittime di abusi.

Un contributo in merito ai tristi eventi di cronaca a danno di tutti coloro che invece andrebbero protetti

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2. Istituzione presso ogni centro educativo di un servizio di supervisione pedagogica obbli-gatoria ad opera di professionisti del medesimo settore accreditati e certificati dalle rispet-tive associazioni di riferimento, per prevenire, sostenere ed accogliere ogni forma di disa-gio da parte degli operatori che vi lavorano. In particolar modo presso i nidi comunali dovequesto strumento, nella stragrande maggioranza dei casi, non è mai stato concepito néreso operativo.3. Dare legittimazione ad un servizio di supporto e orientamento agli utenti dei servizi pub-blici e/o privati istituendo un numero verde dedicato alla denuncia di abusi o di sospetteviolenze perpetrate ai danni degli utenti da parte degli operatori della struttura. Tale servi-zio potrà essere gestito dalle associazioni professionali di pedagogisti ed educatori informa Gratuita e su base volontaria. L’obbiettivo sarà quello di fungere da raccordo tra leautorità giudiziarie, le pubbliche amministrazioni e il privato famigliare.Nella speranza che l’appello alle vostre coscienze di amministratori e responsabili delbenessere e della tutela dei cittadini possa avere la meglio rispetto questioni di ordine buro-cratico- amministrative, ci dichiariamo sin d’ora disponibili ad essere ascoltati per un inter-vento fattivo in tempi brevi al fine di poter dare seguito alle richieste espresse nella presen-te a nome di tutti i nostri associati.

Dott.ssa Anna BrigandìPedagogista e Presidente Nazionale APP

Dott. Fabio OlivieriPedagogista e Consulente Sindacale

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Frodi alimentari, tutela della salute, disci-plina giuridica dei prodotti agricoli chearrivano sulle nostre tavole: un confron-

to a più voci quello promosso venerdì 19nell'Aula Magna della Corte d'Appello diMessina in occasione di un convegno pro-mosso dalla sezione locale dell'AMMI (asso-ciazione mogli medici italiani), presieduta dal-l'avv. Francesca De Domenico Leonardi, edallo Studio legale Caminiti, diretto dall'avv.Andrea Caminiti. L'incontro, dal titolo "La tutela dell'agroalimen-tare: profili giuridici e tutela del consumatore",è valido ai fini formativi con 3 crediti per gliavvocati ed è patrocinato dall'Ordine degliAvvocati di Messina, presieduto dall'avv.Vincenzo Ciraolo, e dall'Associazione italianaDiritto Alimentare.Appuntamento alle ore 9 con gli interventi diillustri relatori tra cui il dott. RaffaeleGuariniello, ex sostituto procuratore presso laProcura della Repubblica di Torino con la rela-zione "Obblighi e responsabilità in materia disicurezza alimentare"; il pm dott. FabrizioMonaco, sostituto procuratore presso laProcura della Repubblica di Messina su "I pro-dotti alimentari come rifiuti; brevi riflessioni sulprogetto di riforma dei reati agro-alimentari";la prof.ssa Marianna Giuffrida, ordinario diDiritto Agrario - Dipartimento diGiurisprudenza di Messina sul tema "La qua-lità dei prodotti alimentari nella disciplina delleDOP e delle IGP: strumenti di tutela"; il dott.Giacomo Gagliano, direttore ad interim

dell'ICQRF Sicilia (Ispettorato Centrale dellaTutela della Qualità e Repressione Frodi deiProdotti Agroalimentari) del Ministero dellePolitiche Agricole Alimentari e Forestali con larelazione "ICQRF: organizzazione, competen-ze ed attività"; la chiusura dei lavori è affidataal dott. Alessandro Chiarelli, presidenteColdiretti Sicilia.

Frodi alimentari e tutela della salute,esperti a confronto a Messina

Francesca De Domenico Leonardi

Andrea Caminiti

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dietro le quintedietro le quinte

Dal giugno 2013 il sindaco Accorinti ha aperto lementi sopite di centinaia di messinesi una voltaaccidiosi. Da quando il buon Renato amministra

Messina è sport cittadino quello di dire la propria. Unavolta ritirato il patentino di ciarlatore ufficiale, è possi-bile sparare il più forte possibile. Poche regole periscriversi al concorso: la prima quella di essere qual-cuno che sostanzialmente non ha mai fatto nientenella vita. La seconda quella di appartenere ad uno schieramento politico che ha collezionato fallimen-ti e indagini superiori alla decina. La terza quella di accusare senza dire niente di concreto.Fatto questo potrete anche voi entrare nel magnifico circolo di salvatori di Messina con le mani lega-te. Esatto, perché quando potevate fare qualcosa dormivate e quando vi siete svegliati non contateniente. Ironia a parte, l’amministrazione Accorinti non naviga col vento in poppa e neanche brilla perperfezione. Diverso è potersi arrogare il diritto di censura o critica, molti di quelli che lo fanno nonhanno specchi tanto coraggiosi da rifletterli. Ci vediamo alle prossime elezioni, o dopo che vi sentitepiù coraggiosi.

Tutti cantano, tutti ballano

di Francesco Certo

Superato indenne il casoBorsellino, quello della finan-ziaria o la gestione di parteci-

pate e formazione, per il buon vecchioRosario I imperatore di Sicilia è arriva-to il momento del buon tacer. Da unpo’ di tempo, infatti, il governatore hapreferito tagliar corto con le paroleprovando a non confermare la sensa-zione di essere di fronte ad un ammi-nistratore carente. A parte qualche straordinaria capatinaistituzionale su luoghi del delitto politi-co, in primis Messina, il presidente hamesso da parte alcune delle sue sma-nie di protagonismo decidendo di por-tare la barca in porto senza ulterioriscossoni.Sfiduciato dalle prime ore dell’insedia-mento, divenuto un “sopportato” dalgoverno Renzi tanto da dover inviare ilbadante Baccei per provare a far qua-

drare conti sempre più in rosso; il governatore vive ora un momento di impassa che lo aiuterà achiudere incredibilmente un mandato basato sul nulla. Senza maggioranza, con la credibilità politica e personale bruciata in poco tempo e per colpe pro-prie. Una inverosimile voglia di parlare e parlare senza freni, scadendo spesso in uscite poco furbeper non intelligenti.Crocetta è stato per molti elettori una necessità. Voler chiudere con un certo tipo di politica cheaveva stancato per il ripetersi di accuse e condanne. Un simbolo antimafia, cosa che nessuno glinegherà mai, ma un amministratore inadatto ad un ruolo così complesso. I simboli e le premessenon servono a nulla di fronte ai fatti concreti, un fallimento che viene pagati dalle schiene piegatedei siciliani tutti.

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Il silenzio di Rosario I

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Mesi addietro, e forse ancheanni, intervistavamo ilsegretario provinciale del

sindacato Orsa in merito allanascente Metroferrovia. Una linea di treni leggeri per collegare la stazione centrale di Messina conGiampilieri e viceversa. Una bella idea per decongestionare il traffico proveniente dalla zona sud, unmetodo veloce e pratico per i tanti pendolari e studenti. Una chiacchierata interessante per idee e solu-zioni auspicate. Tutte cose rimaste in teoria, come denuncia oggi lo stesso Barresi. Perché delle tanteiniziative solo poche sono state poi messe in atto, regalando alla Metroferrovia numeri imbarazzanti.Poche decine di passeggeri al giorno, anche fossero alcune centinaia parleremmo di nulla. Il famoso biglietto integrato per metro e mezzi urbani non esiste, mai pensato e figuratevi se ne è maistata abbozzata la realtà. Peggio ancora è il sistema di integrazione effettivo, dato che i pochi che usu-fruiscono del servizio una volta scesi non trovano mai un mezzo come tram o bus pronto alla coinci-denza. In pratica manca il coordinamento tra i servizi pubblici, così da scoraggiare l’utilizzo. Serve apoco, infatti, perdere pochi minuti per passare dalla zona sud della città al centro se poi si rimane inattesa del successivo mezzo. Barresi denuncia che l’andazzo ha una solo conseguenza naturale: la soppressione del servizio. Veroche i messinesi restano poco avvezzi all’uso dei servizi di trasporto pubblico, peggio che questi invo-glino zero i possibili utenti. Numeri scadenti per una gestione lasciata al totale abbandono organizzativo.

L’università di Messina torna alla ribalta nazionale per il casoTomasello. Dopo l’invettiva di Gian Antonio Stella sulle paginedel Corriere della Sera, tocca al programma di Italia1 “Le Iene”

passare all’attacco del figlio dell’ex Rettore dell’ateneo messinese.La sentenza del Miur ormai è passata in secondo piano, poco impor-ta che il lavoro di Tomasello sia stato giudicato idoneo e non colpe-vole di plagio. La discussione si è ormai spostata su un altro piano.Vale più il verdetto reale o quella della piazza? Il Rettore Navarraagendo da prassi ha dato mandato al Miur di indagare e giudicare.La risposta è arrivata dopo qualche mese, ma è arrivata in manieranetta. Nessuno pretende che la gente accetti verdetti senza discutere, ma cannibalizzare il caso acosa potrebbe servire? Non può bastare una parentela per essere colpevole a prescindere. Il casoresta pastoso. Il prof. Amoroso, l’autore dei testi che sarebbero stati plagiati, è passato al contrattac-co. Il tempo parlerà per tutti, la speranza è che lo faccia definitivamente e senza influenze di cogno-mi né nel bene né nel male.

Copia e incolla

Metrofallimento

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INSe decidessimo, per un attimo, di indossare i panni di uno deipersonaggi del recente capolavoro Disney “Inside out” e,nell’ambito di una più ampia impresa volta alla salvaguardia

dei ricordi, iniziassimo ad indagare la mente dei Messinesi ci ren-deremmo conto, sicuramente, di come nessuno potrà mai dimen-ticare l’autunno 2015/2016. Un periodo buio per la città che haconosciuto, a seguito della frana che ha interessato la condottaidrica all’altezza di Fiumefreddo, cosa voglia dire vivere senz’ac-qua. L’immagine del rubinetto a secco, la speranza di un improv-viso ritorno del prezioso liquido sono stati fedeli compagni deiMessinesi per ben venti giorni. Un incubo che, oggi, sembra poter-si considerare definitivamente svanito.Messina, o meglio la tristemente nota montagna di Calatabiano,ha dato il benvenuto, infatti, qualche giorno fa, al quarto tubo chesi aggiunge agli altri tre installati a Novembre dall’AMAM perbypassare la frana. Tre tubi figli di una soluzione provvisoria tro-vata, in fretta e furia, per arginare la grave crisi idrica. A tal finevenne realizzato anche un bypass per collegare la condotta diFiumefreddo all’Alcantara. Se il problema era stato risolto grazie atali soluzioni “tampone”, ci si chiederà a cosa servirà questo quar-to tubo. Ebbene, quest’ultimo porta alla città tantissime buonenuove. La distribuzione del prezioso liquido torna, adesso, adessere regolare e pienamente sufficiente per il fabbisogno cittadi-no. Per tale ragione, Messina, al momento, non ha più bisogno delbypass dell’Alcantara, che tornerà ad essere utilizzato in un futu-ro come valvola di salvezza ogni qual volta sarà necessario. Unagran bella notizia per le casse cittadine, poiché tale liquido ha deicosti particolarmente esosi, 1 milione e 160mila euro la sommapagata per 250 litri d’acqua dal 1 dicembre ad oggi.Il quarto tubo aiuta, dunque, le casse di una città dove la crisi idri-ca ha avuto il merito di smuovere procedimenti rinviati all’infinito.È iniziata, infatti, la ricerca di nuovi pozzi e l’indagine sui centoattacchi sconosciuti scoperti lungo la condotta di Fiumefreddo.Una crisi che ha portato a “rimboccarsi le maniche” perché tristieventi come questo non abbiano più ad accadere.Dalla città dei “buddaci”, per il momento, è tutto. Ciao CiaoAlcantara, noi ci affidiamo ai nostri “fantastici quattro” tubi!

Ciao Ciao Alcantara, benvenuto quarto tubo…

di Alessia Vanaria

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OU

TOspite di una nota libreria del centro di Messina, l’atto-

re Marco Bocci presenta la sua prima fatica letterariaper confermare che oggi in Italia la pubblicazione di un

libro non si nega a nessuno. Figuratevi se poi il qualcuno inquestione è uno dei giovani attori più in ascesa del panoramatelevisivo italiano. Divenuto celebre grazie al suo commissa-rio Scialoja in “Romanzo criminale – la serie”, ha proseguitola sua escalation in fiction come “Squadra antimafia”. Dettoche la sua voglia di raccontare non possa essere materia dicensura, potremmo riflettere su quanto interesse possa averenel panorama editoriale il profondo pensiero del fidanzato, oex, di Emma Marrone. Lungi dall’essere snob di professione,anche perché la coda fuori dalla nota libreria del centro con-ferma che l’attenzione era tanta. Certo, per di più giovaniinnamorate del personaggio Bocci e non novella lettrici delpanorama italiano. Tutte armate di copia di ordinanza, comeda prassi visto che senza non ci si poteva avvicinare alla notalibreria del centro città.Copia in braccio e tutti in coda per interagire il tempo di unafirma veloce, poi fuori per lasciare spazio agli altri. Il buonBocci, oberato di lavoro come solo un attore da fiction, neoscrittore e figo può essere, non ha infatti potuto rendere edot-ti gli interessi sui perché e su cosa lo abbia spinto troppoimpegnato per fermarsi e far riflettere la massa accorsa.Meglio girare il Paese e scattare un paio di foto. La cosaimportante, ed essenziale, era avere una copia sotto braccio.Naturalmente acquistata nella libreria che ospitava il Bocci,nel caso di Messina una nota libreria del centro.Questa volta ci macchieremo di retorica e diremo che la cosapiù triste e pensare alle orde di fan di questo signor nessuno,adoranti e pronte al selfie di ordinanza. Copie vendute e libre-rie contente. Lui, Marco Bocci, continua a girare l’Italia e ven-dere il suo sorriso senza regalare troppe parole, perché quel-le le avrebbe dovute tirare fuori tutto da solo.

Un pomeriggio per bamBocci

di Francesco Certo

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Interventi di potatura a Piazza Cairoli

Sono stati avviati i lavori di potatura e messa in sicurezzadelle alberature di Piazza Cairoli che si svolgeranno nell'ar-co di circa 30 giorni. L’intervento atteso da anni è inseritonella programmazione dei lavori di potatura delle alberatu-re cittadine e finanziato con i fondi TASI 2014.

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mercoledì 10giovedì 11venerdì 12sabato 13

domenica 14lunedì 15

martedì 16

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Il punto di congiunzione di Nino Bruneo

L’esposizione al Teatro Vittorio Emanuele prende in esameuna selezione della vasta produzione di Nino Bruneo e rap-presenta un’occasione preziosa per visionare i suoi boz-zetti, disegni in bianco e nero o a colori, risultato di unarigorosa progettazione.

Cordoglio per la scomparsa del Prof. FalzeaSi è spento all´età di 101 anni il prof. Angelo Falzea tra imaggiori giuristi a livello mondiale, era Professore Emeritodell’Università di Messina (dove dal 1943 ha insegnatoIstituzioni di Diritto Privato e successivamente DirittoCivile), dal 1988 accademico dei Lincei.

Nuovo segretario dei Giovani DemocraticiÈ Dario La Rosa, studente presso il nostro Ateneo, il nuovosegretario dei Giovani Democratici. Eletto all’unanimità nelcongresso dei Giovani Democratici, organizzazione giova-nile del PD che anche a Messina ha deciso di iniziare unnuovo corso di attivismo e impegno politico.

Escursione alla BadiazzaSi è svolta con successo la visita guidata alla Chiesa diSanta Maria della Valle, meglio nota come “Badiazza”,organizzata dalle associazioni “Vento dello Stretto”, “ZDA”,“Fare Verde”, “Atreju” e “lo Stretto indispensabile”.

Mense scolasticheSi sono ritrovati ad occupare il Comune i lavoratori dellemense scolastiche, che, da metà gennaio, sono fermi acausa della sospensione del servizio. In una lettera, conse-gnata ai sindacati ed ai lavoratori si mette in evidenza chedal 1 marzo, si tornerà ad espletare il servizio mense.

Emergenza cinghialiI lavori a Forza d´Agrò, per la messa in sicurezza della con-dotta di Fiumefreddo, continueranno e pertanto l´erogazio-ne idrica sarà ridotta sino alle ore 11:00, nei giorni di mer-coledì 10 e giovedì 11 febbraio.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Fama chiede una nuova linea di autobus e l’impianto d´illuminazione per “Badiazza”

Il consigliere della V^ Circoscrizione Bernardo Fama,sensibile alle legittime richieste dei cittadini di contrada‘Badiazza’ da sempre disagiati per la mancanza di un

collegamento stradale con il resto della città, all’impossibi-lità di insegnanti, genitori ed alunni di raggiungere fino adoggi la scuola della frazione Sant’Andrea con un mezzopubblico ed in ragione della possibilità di far fruire ogni sin-golo cittadino della bellezza della Chiesa di Santa Mariadella Valle, meglio conosciuta come ‘Monastero della

Badiazza’, posta alla sommità della realizzata strada arginale l’omonimo torrente, chiedeall’Amministrazione Comunale l’istituzione di una nuova linea di autobus tra la città e la ‘Badiazza’,anche come collegamento navetta tra la fermata tram di viale Giostra ed il nominato monumento.

Cacciotto chiede il ripristino autobus di linea n. 40.Tanti disagi per i residenti di Camaro S. Paolo

Finalmente, dopo tanti anni di “buio”, il trasporto pubblico incittà ha raggiunto livelli accettabili con numerosi collega-menti garantiti. Merito indubbiamente di un cambio di

passo nella gestione del trasporto gommato in città. Purtroppo,però, tra i villaggi che recriminano la presenza di un autobus, c’èCamaro S. Paolo; trattasi di un quartiere ad altissima densità dipopolazione che ormai da parecchi anni è stata “scippata” delsuo autobus storico, prima il famoso 11 divenuto successiva-mente il 40. L’ampia vallata di Camaro, per onestà intellettuale,è interessata dalla presenza del c.d. 38 che collega il villaggio diCamaro Superiore, il 39 che collega Messina 2, il 41 che invece collega i villaggi di Bisconte eCatarratti. Orbene, una abbondante fetta di territorio, interessata da tantissimi residenti ed in cuisono presenti molti anziani, vive una situazione di disagio. Tanto per capire, la parte alta di CamaroS. Paolo è sprovvista di autobus ed i residenti sono costretti ad “arrangiarsi” con gli autobus di cuisopra, ma con tantissimi disagi e soprattutto mettendo a repentaglio spesso la propria incolumità,in particolar modo per usufruire del 38 che costringe l’attraversamento di un tratto di strada a scor-rimento veloce che collega lo svincolo di Messina Centro.Cacciotto invita, dunque, i responsabili del servizio dell´ATM, ad attivarsi per ripristinare la linea 40,che collega anche la parte alta del villaggio di Camaro S. Paolo, con capolinea via G. Pilli alta, pres-si scuola media G. La Pira, come accadeva un tempo, anche con l’istituzione di un mini autobus.

III CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

V CIRCOSCRIZIONE

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I presidenti Messina, Zullo e Cucè chiedono il mantenimento servizi Messina Sud ASP 5

Con la seguente nota, i presidenti della prima, seconda e terza circoscrizione Messina, Zulloe Cucè chiedono il mantenimento servizi Messina Sud ASP 5:

Circa dieci anni addietro l’ Asl ha acquistato in zona sud precisamente nel villaggio di Pistuninauno stabile da privati con un obbiettivo ben preciso nel decentrare i servizi e limitare i disagi deicittadini residenti in periferia, affrontando un impegno finanziario notevole a carico della collettivi-tà . Da allora, pur tra mille difficoltà, sono state garantite dalla struttura diverse discipline sanitarieper come i numeri delle prestazioni erogate dall’ASP 5 confermano, diventando un importantepunto di riferimento per i cittadini specie per quanti abitanti nella Prima, Seconda e TerzaCircoscrizione nella quale risiede una popolazione di circa 120.000 unità. Oggigiorno però, in virtùdi una spending – review che pone i bisogni dei cittadini in secondo piano, i vertici aziendali hannodeciso di limitare i servizi erogati ai bisognosi programmando il trasferimento in via Del Vespro ladistribuzione degli ausili e presidi sanitari e al Mandalari la medicina fiscale e legale nonché lachiusura dei consultori familiari del villaggio Cep e del villaggio Aldisio riducendoli da tre ad uno inquanto verrà mantenuto soltanto quello di Pistunina, tale scelta limiterà il servizio di assistenza allafamiglia alla maternità , l’assistenza psicologica e sociale a tutela della salute della donna. Ciò adispetto del disposto dell’Assessorato Regionale alla Salute che nel riordino dei servizi maternoinfantili territoriali dei consultori familiari pubblici con D. A . n° 1186/2014 preveda un consultorioogni 20 mila abitanti , per una equilibrata diffusione territoriale del servizio. Pertanto si vuole sop-primere un servizio in un territorio con problematiche sociali importanti, nonostante si evinca daireport dell’anno 2014 pubblicati dall’Assessorato Regionale alla Salute che i consultori sono parti-colarmente fruiti da adolescenti e donne straniere in percentuali sempre più crescenti. per quantosopra evidenziato si ritiene doveroso che la S. S. in qualità di massima autorità sanitaria cittadinaavvii in tempi brevissimi un incontro con i rappresentanti delle Istituzioni interessate affinché ven-gano mantenuti i livelli essenziali di assistenza posto che in materia di consultori familiari vengo-no palesemente violate le disposizioni nazionali e regionali.

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Si sono ritrovati ad occu-pare il Comune i lavo-ratori delle mense sco-

lastiche, che, da circa metàgennaio, sono fermi a causadella sospensione del servi-zio. Il 12 febbraio, il Sindacoaveva tuonato contro ilRagioniere generale ed iRevisori dei Conti, che sierano opposti alla delibera diGiunta, con la quale si auto-rizzava l’impegno di spesaper le mense e per il riscalda-mento nelle scuole, secondoil principio, che i servizi allecategorie deboli, fra cuiovviamente anche i bambini,non possono essere sospesi.Pur essendo questi serviziritenuti non essenziali, infatti,non possono essere sospesi.Si è quindi deciso di portareavanti gli impegni di spesarelativi al 2016, anche per lecooperative dei servizi socia-

li, che svolgono attività per lecategorie più svantaggiate. Inforza di questo principio ed inattesa di una imminenteapprovazione del bilancio, ildirigente, De Francesco,aveva provveduto ad apporela firma per dare l’avvio albando di gara per l’aggiudica-zione del servizio dellemense. Le varie notizie chesono fuoriuscite, però, e lalettera del Collegio deiRevisori dei Conti con laquale si diffidaval’Amministrazione ed il diri-gente ad autorizzare questoimpegno di spesa senza l’ap-provazione del BilancioPrevisionale 2015, ha fattopreoccupare i lavoratori enon solo che tutto l'iter fossebloccato. Circa il 1 marzo, sidovrebbe tornare ad espleta-re il servizio mense fino allafine della scuola.

cittàcittà

L’1 marzo riprende il servizio a cura di Marilena Farandafoto Peppe Saya

Mense Scolastiche

Sono stati presentati aPalazzo Zanca, nelcorso di una confe-

renza stampa organizzatadall'assessore all'Energia,Gaetano Cacciola, gli ottoimpianti fotovoltaici installa-ti in altrettante strutturescolastiche comunali.All'incontro con i giornalistihanno partecipato il sinda-co, Renato Accorinti; gliassessori, all'Ambiente,Daniele Ialacqua, ed aiLavori Pubblici, Sergio DeCola; l'energy manager delcomune di Messina,Salvatore Saglimbeni; ildirigente il dipartimentoManutenzione immobili

c o m u n a l i ,Francesco Ajello,con i funzionaricomunali; ed ildirettore del CNRITAE, SalvatoreFreni. Il progetto,che ha l'obiettivo

di conseguire risparmienergetici, si è inserito nelquadro delle azioni previstedal Piano di Azione perl'Energia Sostenibile(PAES), approvato dalConsiglio comunale il 14gennaio 2015 e dallaComunità Europea nelmaggio 2015. Le otto scuo-le cittadine, dove sono statiinstallati, sono BeataEustochia, Annibale Mariadi Francia, Cesare Battisti,Salvo D'Acquisto,Pirandello, Petrarca,Vannantò e Leopardi.

Energia

Impianti fotovoltaicinelle scuole

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“Finalmente le aspettativedei tifosi Messinesi sonostate esaudite” ha sottoli-

neato l’assessore allePolitiche dello Sport,Sebastiano Pino, in meritoall’intitolazione dello Stadio diSan Filippo a FrancoScoglio. “Infatti – ha prose-guito Pino – tutto l’iter ammi-nistrativo si è concluso, dopol’approvazione dellaCommissione toponomasticae la delibera della Giuntamunicipale, è giunto il vialibera da parte dellaPrefettura. Come si ricorderà,anche il Consiglio comunalesi era espresso in modo favo-revole assecondando lerichieste dei tifosi e del comi-

tato coordinato da Niki Patti.L’Amministrazione comunale,unitamente al delegato CONIAldo Violato e a Niki Patti delcomitato promotore, - hainformato l’assessore - sisono già incontrati per pro-grammare un adeguato even-to per la cerimonia ufficiale diintitolazione dello stadio diSan Filippo al tecnico messi-nese”.

AMAM

Lavori in via Ugo Bassi

Per consentire all'AMAMl'esecuzione dei lavoriurgenti di ripristino della

condotta fognaria in via UgoBassi ad intersezione con la viaNino Bixio, da lunedì 15 sino asabato 19, è stato disposto ilrestringimento della carreggiatastradale. Vigerà inoltre il divietodi sosta 0-24 su entrambi i lati divia Ugo Bassi.

Mostre

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Il primato dello sguardo Intitolazione a Scoglio

“Scompare una figuraimportante della culturaitaliana e la città di

Messina perde un suo prezio-so figlio, del quale mancheràil vivace contributo intellettua-le e l'impegno sui numerosifronti”. E' quanto espresso dalsindaco, Renato Accorinti, nelmanifestare ai familiari il pro-fondo cordoglio, anche anome della Giunta municipa-le, per la scomparsa del pro-fessore Angelo Falzea.Giurista italiano, nato aMessina nel 1914, professoreemerito di diritto civile

all'Università di Messina,dove dal 1943 ha insegnatoistituzioni di diritto privato esuccessivamente diritto civile.I contributi di Falzea hanno,nel corso di una lunghissimacarriera di accademico,abbracciato numerose bran-che della scienza giuridica,anche al di fuori dell'ambitodel diritto privato.

Lutto

Cordoglio per il Professore Falzea

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Stadio

Giovedì 18, alle ore 10.30,nella Sala FalconeBorsellino a Palazzo

Zanca, l'assessore alla Cultura,Tonino Perna, nel corso di unaconferenza stampa, presenteràai giornalisti la mostra “Il Primatodello Sguardo”, che sarà allestitasabato 20, nel Foyer delPalacultura “Antonello daMessina” e si concluderà il 30marzo. L'esposizione contiene ladimensione della interculturalitàe gli artisti presenti offriranno lapossibilità di dare uno sguardo aquella che sarà l’arte del terzomillennio.

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Il Commissario Romano lancia l’allarme e chie

Finanze al lumicino, la Ex fa fatica a garantire i serv

ProvinciaProvinciaCittà MetropolitanaCittà Metropolitanaa cura di Marilena Faranda

E’ proprio un atto di denuncia , ma anche unarichiesta d’aiuto a tutti gli Enti e le Istituzionicittadine ed anche a tutti i messinesi , quel-

la che il Commissario della Ex Provincia diMessina , Filippo Romano, affida ad una lettera ,recante questo oggetto : “ Legge di Stabilità 2016- Gravissima situazione finanziaria dell’Ente”, indi-rizzata ai Sindaci e Commissari dei Comuni dellaProvincia di Messina, ai Dirigenti Scolastici degliIstituti di II grado della Provincia di Messina e perconoscenza al: Presidente della Regione Siciliana,Presidente Assemblea Regionale Siciliana,Assessore Autonomie locali e alla FunzionePubblica, Assessore all’Economia, Assessore allaFamiglia e al Lavoro, Prefetto di Messina,Procuratore Capo presso la Corte dei Conti diPalermo, Procuratore Capo della Repubblica pres-so il Tribunale di Messina, Procuratore Capo dellaRepubblica presso il Tribunale di Patti, ProcuratoreCapo presso la Corte dei Conti di Palermo,Dirigente Ufficio Scolastico Regionale, DirigenteUfficio Scolastico Provinciale e alle OrganizzazioniSindacali: CISL, CGIL, UIL, CSA, UGL.Questo il testo della lettera:“Come ormai noto anche all’opinione pubblica, ilquadro finanziario definito dalla legge di stabilità2016 ed i pesanti tagli sanciti dalle manovre nazio-nali, hanno contribuito ad aggravare la già profon-da crisi economica e finanziaria del comparto pub-blico ex provinciale rendendo il contesto - in parti-colare in Sicilia - estremamente preoccupante perla sopravvivenza degli stessi enti locali e, ancor dipiù, privando la collettività della erogazione dei ser-vizi pubblici essenziali.

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de la mobilitazione

x Provincia di Messina vizi essenziali

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Ogni anno le ex Province siciliane versanonelle casse dello Stato un contributo per ilcosiddetto risanamento della finanza pub-blica nazionale che, per il 2016 risulta ildoppio rispetto all’anno precedente, espo-nendo gli enti intermedi siciliani a rischiofallimento. Oltretutto la Sicilia non avendo recepito lanormativa nazionale in materia di riformedelle province - ha già perso i finanziamen-ti nazionali destinati a scuole e strade pro-vinciali e, almeno stando al testo dellalegge di stabilità nazionale varata a dicem-bre, non li otterrà fino al 2021 con un dannostimato di oltre 400 milioni di euro.

Allo stato attuale, con riferimento alla situazione finanziaria di questo Ente, permangono le fortipreoccupazioni già esternate con nota prot n. 3456/Gab del 5.11.2015, malgrado l’impegno ela responsabilità profusi nell’attuare una politica di contenimento della spesa, (interventi mira-ti al taglio dei fitti passivi, vendita immobili del patrimonio provinciale, riduzione spese per pic-cola manutenzione ed utenze etc.)Di fatto, non soltanto questa amministrazione non è più in condizione di sostenere spese perinterventi straordinari, ma si trova costretta a ridurre al massimo anche la manutenzione ordi-naria mettendo a rischio quelle che sono le funzioni fondamentali della manutenzione dell’edi-lizia scolastica e della viabilità provinciale.Corre, pertanto, ancora una volta l’obbligo di ribadire ai sigg. Sindaci ed ai Sigg. DirigentiScolastici in indirizzo che qualunque problematica relativa alla viabilità e/o edilizia scolastica,che non possa essere risolta in via ordinaria con l’utilizzo delle risorse umane e strumentali dicui dispone l’Ente, comporterà necessariamente la chiusura dei tratti stradali o degli edifici arischio, ricordando, ancora una volta, che - non essendoci alcun margine decisionale - gli uniciinvestimenti che sarà possibile portare avanti sono quelli specificamente finanziati da risorseregionali o comunitarie.La particolare gravità della situazione dell’intera Isola, impone, altresì, a tutti gli Organi, EntiPubblici ed Istituzioni il massimo impegno mirato a sollecitare al Governo Nazionale eRegionale una inversione di tendenza nelle politiche rivolte agli Enti Locali al fine di scongiu-rare la totale paralisi amministrativa.”Questa lettera non parla “politichese” , è un grido di dolore forte e chiaro!Ci uniamo ,dunque, alla richiesta del Commissario Romano di un’inversione di tendenza, cherivolgiamo anche alla nostra deputazione nazionale e regionale, che ha contribuito in parte aquesto disastro.Ruolo fondamentale in questa vicenda avrà la mobilitazione dei cittadini della Ex Provincia diMessina perché accendano un faro sulla gravissima situazione finanziaria di Palazzo deiLeoni, prima che la politica faccia le sue passerelle sulle macerie di Messina e della sua pro-vincia.

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ProvinciaProvinciaSiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

“La commissione bilancio dell'Assemblea regionale siciliana ha tagliato di due milioni leassegnazioni alle istituzioni culturali. Questi tagli uccideranno la cultura". Dura presa diposizione di un gruppo di associazioni e di istituti tra cui l'Istituto Gramsci siciliano, il museo

Mandralisca, il museo delle marionette "Antonio Pasqualino", la Fondazione Piccolo diCalanovella, la Fondazione Ignazio Buttitta, l'Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici."Queste istituzioni sono seriamente preoccupate che i tagli, superiori al 30 per cento rispettoalla dotazione del 2015, mettano a repentaglio la loro stessa sopravvivenza - affermano leassociazioni -. Negli ultimi anni le politiche culturali della Regione sono state caratterizzate dauna progressiva riduzione dei fondi: da circa 11 milioni si è passati ai 4,5 della proposta attua-le destinati non solo alle istituzioni culturali ma anche a soggetti afferenti ad altri settori e adaltri assessorati".

“I tagli stanno uccidend Il museo delle marionette “Antonio Pasqualino”

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do la cultura in Sicilia”"I fondi sono tra l'altro attribuiti con un sistema farraginoso e complesso - prosegue la nota -che, invece di premiare le poche eccellenze, frammenta le poche risorse impegnate con asse-gnazioni a una miriade di associazioni dalla incerta valenza culturale e scientifica"."Le difficoltà delle istituzioni culturali più rappresentative sono accentuate dalle lungagginiburocratiche - sostiene la nota -: ad oggi non hanno ricevuto il saldo del contributo per il 2014e l'intero 2015"."Va sottolineato infine che scelte discutibili sottraggono alcuni enti privilegiati alla valutazionedel bando pubblico riportando così in vita la famigerata tabella H - concludono le associazioni- la cui abolizione, peraltro parziale, è durata solo un anno. Le istituzioni culturali sottoscrittechiedono che le assegnazioni, già insufficienti nel 2015, siano almeno mantenute come condi-zione indispensabile per lo svolgimento delle loro attività".

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“One Billion Rising”le donne in piazza contro l’odio di genere

Messina - 14 Febbraio 2016

foto Antonio De Felice

CulturaCultura

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Un messaggio, quello di One Billion Rising, la campagna ideata dalla scrittrice statuniten-se Eve Ensler e fondatrice del Movimento V-Day, di forte impatto e di incessante attua-lità. La danza, infatti, è una delle più potenti forze sulla terra, il più antico modo di comu-

nicare. Anche a Messina, l’attenzione si concentrerà sulle donne che vivono una condizione dipaura ed emarginazione come le donne migranti, che subiscono violenza fisica e psicologicadurante i loro lunghi e dolorosi spostamenti. Sulle note di “Break the chain” (spezza la catena),al CeDAV si sono unite altre organizzazioni e personalità tra le quali: Croce Rossa; FrancescaPitrone; Vicesindaco e Assessora alle Pari Opportunità del Comune di San Pier Niceto;Associazione ed Edizioni Smasher; Placido Sturiale e la testata giornalistica “Il carrettino delleidee”; Osservatorio Minori “Lucia Natoli”; Associazione Onlus “4 Zampe per Amico PetTherapy” Messina; Associazione Culturale Kafka.

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Una storica rassegna del cine-ma indipendente per la primavolta a Messina. La 48esima

edizione del Fotogramma d’oro FilmFestival è in programma, nella sala“Fasola”, dal 25 al 28 maggio 2016. Inparticolare, è possibile partecipareentro il prossimo 21 marzo con uncortometraggio (per ogni dettaglio eper scaricare il bando www.fotogram-madoro.com). Possono essere iscritteopere di qualsiasi genere (soggetto,documentario, animazione) realizzatesenza fini commerciali dal 2013, la cuidurata non deve superare i 20 minutie che non siano state presentate inprecedenti edizioni del Fotogramma.Il tema è libero. Una giuria di esperti assegneràFotogramma d’Oro, Fotogrammad’Argento e Fotogramma di Bronzo ei premi speciali, mentre un'altra giuriaassegnerà un premio per la sezionededicata ai giovani autori nati dal1990 e altri riconoscimenti: "Il tuoFotogramma d'Oro", ovvero uno spotche diventerà il teaser dell’edizione2016 del Festival; "guerrilla Cinema",per opere al massimo di cinque minu-ti realizzate con tecniche non conven-zionali; AmbietiAmoCi, sezione atema fisso: “Mediterraneo da Vivere:tra Ambiente e Arte, Cultura eTradizioni, Gastronomia e Storia”.

Con la FNC - Federazione NazionaleCinevideoautori, promotrice delFestival, collaborano diverse realtàculturali significative: la rassegna“Corto di sera”; l’associazione cultura-le messinese “Proposizione scenica”;il Laboratorio Psicoanalitico “VicoloCicala” di Messina; “AluMnime”,Associazione degli ex studentidell’Università di Messina; ilCineforum Orione; Messina FilmCommission; l’associazione culturale“Arknoah”, l’associazione culturale“Cantina45”; l’associazione culturale“Maneggiare con cura” di Letojanni;Magika Edizioni e il Cineclub “XMusa” di Milano.“Per la prima volta, il Festival si svol-gerà a Messina e si caratterizzerà peril suo forte rinnovamento sul piano deicontenuti e della struttura organizzati-va”, sottolinea il presidente della FNCe direttore artistico FrancescoCoglitore. Si tratta di un ritorno in grande stile diuna rassegna di cortometraggi, aMessina, più di dieci anni dopo lequattro edizioni del Festival “L’occhiodel Ciclope”, realizzato dallo stessoCoglitore (con l’associazione“Proposizione scenica”) e da MicheleCastori, ora direttore tecnico delFotogramma d’oro.

48esima edizione del Fotogramma d’oro

Dal 25 al 28 Maggio a Messina

SpettacoliSpettacoli

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“Per la prima volta, il Festival si svolgerà a Messina dal25 al 28 maggio e si caratterizzerà per il suo forte rinno-vamento”, sottolinea il presidente della FederazioneNazionale Cinevideoautori Francesco Coglitore.

F. Coglitore sul set del corto The Elephant

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Oscar 2016 – Regia e premi tecnici

Nelle settimane scorse abbiamo analizzato le nomination nelle sezioni film e attori, adesso è arri-vato il momento di passare ai preferiti da addetti ai lavori ed esperti, ovvero quello alla regia e lalunga sfilza di premi tecnici. Il vincitore dello scorso anno torna più forte di prima. AlejandroInarritu non contento del successo di “Birdman” torna al Kodak Theatre con un altro cavallo inapparenza vincente. Il suo “Revenant” convince per scelte personali nello stile registico. Primipiani ravvicinati, movimenti veloci e panoramiche ad esaltare la scenografia naturale. Lui è sem-pre il favorito, se vincerà lo vedremo il 28 febbraio. Settimana prossima andremo coi pronostici.

MIGLIOR REGIA – Detto di Inarritu passiamo a quelli che potrebbero essere i suoi nemici più peri-colosi. Nessun nome altisonante ma quattro outsider a contendere la statuetta al messicano.Lenny Abrahamson con il suo “Room” merita tanto credito e pensarlo vincitore non è impossibi-le. Stesso discorso per Adam McKay regista de “La grande scommessa”. Tagli e montaggio esalta-no le scelte di regia tanto da alleggerire un film fin troppo complesso. Glenn Miller con “Mad Max”non finisce di stupire, continuerà? Infine Tom McCarthy che con “Il caso Spotlight” racconta gliepisodi di pedofilia della Chiesa di Boston attraverso gli occhi della redazione giornalistica chescoperchiò il caso. Regia classica, non pesante ma che vuole narrare prima che stupire.

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE – Proprio Tom McCarthy con Tom Singer hanno favoridel pronostico per questa categoria. “Il caso Spotlight” convince in ogni linea e dovrebbe premia-re la scelta di narrazione pulita dei due. I fratelli Coen e Charman firmano “Il ponte delle spie”senza sfiorare i bordi ma rimanendo fedeli alla storia e mai divagando. Meno interessanti“Straight outta Compton” e “Ex machina”. C’è la sorpresa animata infine: “Inside out”, film Pixarche ha stupito e commosso.

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE – Sarà probabilmente Emma Donoghue autrice di“Room” ad alzare l’Oscar il prossimo 28 febbraio. La storia di segregazione e voglia di libertà siscontrerà con la coppia Randolph-McKay per “La grande scommessa”. In lizza anche Phyllis Nagyper “Carol”, anche se meriterebbe più un premio alla noia. Nick Hornby, già autore di “Febbre a90’”, firma “Brooklyn” con chance da outsider. “The Martian” non è piaciuto a molti tranne a quel-li dell’Academy. Infatti c’è anche lo sceneggiatore Drew Goddard in lizza. Misteri.

PREMI TECNICI – Entreremo meno nel dettaglio, una bella macedonia per tutti gli altri premi inconcorso. Per il MONTAGGIO sarà lotta tra “Revenant” e “La grande scommessa”. Sempre“Revenant” corre per la SCENOGRAFIA con “Danish girl” a rincorrere. Per la FOTOGRAFIA occhioad “Hateful eight” di Tarantino ma anche qui “Revenant” potrebbe passare alla cassa per ritirare.MONTAGGIO SONORO E SONORO non hanno storia, “Revenant”, anche se “Star Wars: il risvegliodella forza” non parte battuto. COSTUMI E TRUCCO? Neanche a dirlo, “Revenant”. P.s.: Miglior film straniero sarebbe offensivo non vincesse “Il figlio di Saul” (Ungheria). Scontato ilpremio ad “Inside Out” per il film d’animazione. Colonna sonora deve vincere Morricone per“Hateful eight” sennò non ci giochiamo più. Anche se il buon Ennio avrà di fronte un mostrosacro. John Williams che con “Star Wars: il risveglio della forza” è arrivato alla sua 50esima nomi-nation, cinque le vittorie.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Un altro Festival è andato via portandosi dietro pochenote decenti, qualche stonatura e le classiche polemichestudiate a tavolino. È stata l’edizione dei diritti civili vistala concomitanza del ddl Cirinnà al Senato. Nastri arcoba-leno attaccati ai microfoni di molti cantanti per dichiara-re il proprio appoggio alle unioni civili e tutto il codazzo.In pochi non hanno sposato la causa, su tutti gli Stadio,proprio i vincitori della 66esima edizione. Subito qualchementecatto ha allacciato i due fatti, in puro stile da cospi-razione. Malattie mentali a parte la canzone di GaetanoCurreri trionfa in un tripudio di noia e sound già sentiti.Malissimo Morgan, senza voce ma con tanta musica nellatesta. Elio delude perché l’idea della canzone mononotasentita anni fa non funziona da rigirata. Arisa, Noemi eAnnalisa finiscono nella lista del vorrei ma non posso.Piacciono al pubblico Patty Pravo ed Enrico Ruggeri chescelgono la strada furba del sanremese puro. Un paio disconosciuti finiscono in finale, dove il gradino dell’ama-rezza spetta ad una convincente Francesca Michielin. Lasagra di paese allestita da Rocco Hunt sconvolge per inge-nuità. Clemetine e fragole non pervenute. Poi c’è Carlo

Conti. L’impiegato statale che non sbaglia una virgola ma toppa le spalle. Gabriel Garkoconferma di essere un pupazzo gonfiabile buono per le fiction di Canale 5. Non riuscirea leggere il gobbo è imbarazzante, doversi affidare sempre al gobbo anche di più.Madalina continuiamo a non sapere chi sia, forse presente per dimostrare che uomini edonne sono uguali. Vince Virginia Raffaele ed i suoi personaggi che non strizzano mail’occhio. Irridente e perfetta nelle sue imitazioni, si becca i complimenti di tutte le suevittime in un clima di politicamente corretto da brividi. La Ferilli è la prima imitata, sicomplimenta il resto è conseguenza.C’è Elton John che regala musica e parole, per le bestie italiche è solo un ricco gay checompra bambini. Siamo un Paese senza speranza. Il merito di Conti è quello di portareun genio come Ezio Bosso in tv. La sua malattia non deve essere messa in primo piano,sicuramente non davanti alla sua musica, offesa da personaggi tipo Allevi. Gli ascolti non sono da buttare ed il programma fila liscio se non per qualche intopponel televoto dei giovani. Ma di quella categoria frega niente a nessuno. Il dopo Festival èforse la parte migliore tra Rocco Tanica e la Gialappa’s Band. Peccato per Nicola Savinoche non contento di rovinare la domenica agli italiani passa a distruggere le pazienzeanche a notte fonda. Alla Rai continua a piacere questa spalla radiofonica, un rumore difondo da copione i suoi interventi. E il canone in bolletta è servito.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Charles Pierre Baudelaire, nato a Parigi nel 1821, è considerato uno deipiù importanti poeti del XIX secolo, esponente chiave del simbolismo,affiliato del parnassianesimo e grande innovatore del genere lirico,nonché anticipatore del decadentismo. Les fleurs du mal (I fiori delmale), la sua opera maggiore, è uno dei classici della letteratura france-se e mondiale. Uscì nella primavera del 1857 in una tiratura di 1320esemplari. Comprendeva cento poesie divise in cinque sezioni: Spleenet Idèal (Spleen e Ideale), Les fleurs du mal; La Révolte (La rivolta), Levin (Il vino), e La mort (La morte). Immediatamente il libro suscitò scan-dalo. La magistratura, che aveva appena colpito il capolavoro di Flaubert, il romanzoMadame Bovary, decretò il sequestro dell’opera, la soppressione di sei poesie dichiarate“oscene e immorali” e la condanna del poeta e dell’editore al pagamento di un’ammenda. Dopo la sentenza, Baudelaire apprestò una nuova edizione, nella quale le sei liriche condan-nate vennero sostituite da altre trentacinque, e suddivise tutto il materiale in base ad unadiversa architettura. Aggiunse, infatti, una nuova sezione centrale, dal titolo Tableaux pari-siens (Quadri parigini), e cambiò l’ordine di alcune poesie in modo tale che l’insieme costi-tuisse un itinerario ideale. La seconda edizione uscì nel 1861 in 1530 esemplari.La scelta del titolo quanto la sua architettura interna e la ripartizione dei testi nelle diver-se sezioni dimostrano il lavoro compiuto per costruire un vero e proprio “poema” e nonuna semplice raccolta. Il titolo consiste nella trasfigurazione di un’idea, il male, in un’imma-gine, il fiore. Quest’ultimo, dunque, è figura del male: in tal modo il titolo racchiude in sé esegnala al lettore una delle operazioni stilistiche e concettuali dominanti nei componimen-ti della raccolta: l’allegoria. Esso implica, inoltre, un inevitabile effetto ossimorico e provo-catorio a causa dell’abbinamento del “fiore” al “male”. Il fiore, costantemente associatodalla lirica tradizionale al valore naturale della purezza e della bellezza, ora diviene veico-lo del “male”. È possibile rintracciare, quindi, sin dal titolo il concetto che la Natura è stataprivata della tradizionale “bontà” di cui l’avevano dotata, da Rousseau in poi, gli intellettua-li illuministici e romantici. L’architettura interna del libro, la sua struttura rigorosamente costruita, derivano dalladistribuzione dei testi secondo criteri non cronologici ma tematici e formali. Elementi ditale “costruzione” sono sia la poesia dedicata al lettore ad inizio del poema caratterizzatada un forte intento provocatorio sia le sei sezioni in cui vengono ripartite le poesie nell’edi-zione del 1861. La prima, Spleen e Ideale e la seconda, Quadri parigini, sono dedicate rispet-tivamente alla nuova condizione del poeta e al contesto in cui si svolge la sua esistenzaquotidiana, la grande città industriale. Le seguenti quattro sezioni, invece, segnano altret-tanti tentativi di fuga o di negazione di quella condizione, l’ebbrezza dovuta all’alcool oall’oppio, l’evasione nei paesi esotici, l’erotismo sfrenato e colpevole, la protesta religiosae, infine, la morte. Un tipo di poeta nuovo, quindi, si afferma definitivamente conBaudelaire che assunse precocemente il ruolo di “maledetto”. Egli morì a Parigi nell’agostodel 1867.

a cura di Alessia Vanaria

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Bau

del

aire

L’Albatro

Spesso, per divertirsi, i marinai

prendono degli albatri, grandi uccelli dei mari,

indolenti compagni di viaggio delle navi

in lieve corsa sugli abissi amari.

L’hanno appena posato sulla tolda

e già il re dell’azzurro, maldestro e vergognoso,

pietosamente accanto a sé strascina

come fossero remi le grandi ali bianche.

Com’è fiacco e sinistro il viaggiatore alato!

E comico e brutto, lui prima così bello!

Chi gli mette una pipa sotto il becco,

chi imita, zoppicando, lo storpio che volava!

Il Poeta è come lui, principe delle nubi

che sta con l’uragano e ride degli arcieri;

esule in terra fra gli scherni, impediscono

che cammini le sue ali di gigante.

Parigi, 9 aprile 1821 Parigi, 31 agosto 1867

Ch

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Si mangia per golosità e non sempre perfame. Eppure si mangia in modo saluta-re senza dimagrire. Come si spiega il

tutto? Con un errore nella valutazione delleporzioni. Bisogna sapersi regolare, l’abbiamogià detto e non servono altre bilance rispettoalla propria mano.

CARNE: PALMO DELLA MANOUn piatto di qualsiasi tipo di carne dovrebbeessere grande quando il palmo della mano.

SPINACI CRUDI: DUE PUGNIPer gli spinaci crudi vanno bene due pugni,che corrispondono a circa 80 grammi.

FRUTTI PICCOLI: DUE MANI GIUNTE ACOPPALa giusta porzione di frutti piccoli come adesempio lamponi e more può essere calcola-ta mettendo le mani a coppa, una quantità checorrisponde circa a 80g.

VERDURA: UN PUGNO ChIUSO“Due pugni di broccoli tecnicamente corri-spondono a due delle 5 porzioni di verdura efrutta consigliate al giorno anche se è sempremeglio variare”.

PASTA: UN PUGNO CRUDAPotrà sembrare poca, ma una volta cotta lapasta raddoppia il suo peso, dato che assorbel’acqua di cottura.

NOCI: UN PALMO“Noci e semi costituiscono un ottimo snack,

riempiono e contengono grassi insaturi, quin-di buoni per il cuore ma attenzione alla quan-tità perché contengono molte calorie”.

PATATE: UN PUGNO ChIUSO“Una porzione di carboidrati dovrebbe aggirar-si attorno alle 200 calorie per le donne e 250per gli uomini”.

PESCE AZZURRO: PALMO DELLA MANOCome la carne, una porzione di pesce azzur-ro come salmone, sardine e sgombro dovreb-bero corrispondere al palmo della mano.

BURRO: PUNTA DELLE DITAQualsiasi grasso come burro, olio e burro diarachidi dovrebbe essere non più grande diun cucchiaino da caffé.

FORMAGGIO: DUE DITAUna giusta porzione di formaggio dovrebbecorrispondere a circa 30g ed essere della lun-ghezza e della profondità di due dita dellamano.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

La mano come unità di misura

per l’alimentazione

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE PREPARAZIONE

Lavate e spuntate le melanzane, poi taglia-tele a metà nel senso della lunghezza emettete sulla placca da forno rivestita dicarta forno. Cuocetele a 180° per circa 40minuti.Una volta intiepidite, estraete la polpa dimelanzana aiutandovi con un cucchiaio elasciando solo la buccia. Poi mettetela ascolare in un colino.Passatela adesso in una padella con un filod’olio con uno spicchio d’aglio.Eliminate l’aglio, poi mettete la polpa in unaciotola, poi aggiungete l’uovo, la farina, ilbasilico tritato, il formaggio grana salate epepate e mescolate il tutto fino ad ottenereun composto omogeneo.Come per gli gnocchi di patate, la quantitàdi farina può variare a seconda di quantosono acquose le melanzane, ma bisognastare attenti a non esagerare: il compostodeve essere lavorabile ma ancora bellomorbido!Poi mettete il panetto ottenuto su una spia-natoia infarinata. Dividete l’impasto a pez-zetti e create dei cordoncini. Poi tagliate apezzetti ottenendo degli gnocchi di un paiodi cm. Man mano che saranno pronti, posi-zionate gli gnocchi su una spianatoia infari-nata.Nel frattempo preparate il sugo di pomodo-ro. Fate dorare uno spicchio d’aglio inpadella con l’olio, poi aggiungete i pomodo-rini tagliati in 4 parti ed il basilico, salate emescolate.Cuocete quindi gli gnocchi di melanzane inuna pentola con abbondante acqua salata.Scolateli con una schiumaiola man manoche saliranno a galla.Aggiungete gli gnocchi nella padella con ilcondimento, poi aggiungete la caciotta trita-ta e fate saltare il tutto in padella per unpaio di minuti.Servite gli gnocchi di melanzane con delbasilico fresco.

Gnocchi di melanzane

Ingredienti per 4 persone:

• 800 gr di melanzane• 160 gr di farina• 50 gr di grana• 1 uovo• Basilico q.b.• Sale q.b.• 2 spicchi di aglio• 400 gr di pomodorini• 50 gr di caciotta• olio di oliva q.b.

La mano come unità di misura

per l’alimentazione

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AmarcordPiazza Cairoli. Anni '20

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Vittoria, sorpasso e primo posto per il Savio

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