il Cittadino n. 220

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 220 anno XIII - 11 Novembre 2015 Dimissioni Accorinti: manovre di palazzo Sott’acqua r.g. Salvatore Forestieri

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Dimissioni Accorinti: manovre di palazzo

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Primo pianoPrimo piano

Lunedì scorso, nel corso di “l’Aria che tira!” talk show di la 7, commentando un serviziosu Messina senz’acqua, due degli ospiti si sono espressi sulla mancanza di reazione daparte dei cittadini che subiscono la drammatica situazione con atavica rassegnazione.

Il giornalista de “Il Fatto” Antonello Caporale, per rendere più incisivo il suo pensiero haricordato una sentenza della Cassazione, che giudicando su una querela presentata dall’exSindaco Buzzanca, gli ha dato ragione quando ha definito la città di Messina “una cloaca”.Il professor Domenico De Masi, illustre sociologo, si è soffermato sulla reazione piatta da

Il palombaro: paradosso

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parte della società civile messinese,che, secondo lo studioso, rimaneancorata a vecchi schemi politici einteressi sociali. Sull’affermazionedi Caporale, non crediamo sia meri-tevole di considerazioni, in quanto èpregiudizialmente offensiva. La Cittàdello Stretto, come tutte quelle delMezzogiorno d’Italia, sconta ritardi ecarenze di infrastrutture non sempreaddebitali al locale gruppo dirigente. L’assenza di fermenti culturali orien-tati al cambiamento del sistema dipotere, sottolineata dal De Masi, èclamorosamente smentita dallarecente storia messinese. L’elezione del sindaco pacifista eambientalista Renato Accorinti,espresso direttamente dal popolo,attraverso quella che è stata definita“Rivoluzione dal Basso”, in compe-tizione con un candidato indicato daipartiti tradizionali, è la prova provatadella disponibilità, dell’attitudine deimessinesi a intraprendere altri per-corsi nell’affidare il governo dellaCittà, sostenendo proposte alternati-ve. E non riusciamo a immaginareuna scelta ancora più radicale del-l’esperienza di una personalità ten-denzialmente ascetica. Ma governare una città, complessacome Messina, non è facile, nonbastano le affermazioni di principio,anche se condivisibili, è necessariosaper utilizzare gli strumenti politi-co-amministrativi a disposizione emanovrare l’articolata macchinaburocratica.Un contesto complicato, dove l’ine-sperienza può causare danni irrever-sibili; un terreno pieno d’insidie perchi non è abituato a calpestarlo. Se,a queste oggettive problematicità, sisommano atteggiamenti supponenti,

o AccorintianoSiamo convinti che Accorinti abbia coscienzadella mutata realtà e che stia predisponendoun eventuale piano B, qualora si creassero le condizioni per le dimis-sioni, per evitare che, con la ripresa a regimedella fornitura idrica, finisca sott’acqua

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il passaggio allo stato di “splendido isolamento” è rapido e scontato.Il contorto rapporto con le altre Istituzioni sul territorio, l’alternante relazione con il presidentedella Regione, il tiepido dialogo con i Partiti politici e le Organizzazioni sindacali, il conflittualecolloquio con il Consiglio, la rottura della collaborazione con molte Associazioni e Movimenticulturali, disegna un quadro, ancorché approssimativo, della delusione suscitata dall’esperi-mento di un sindaco eletto fuori dagli schemi.Insomma, l’amministrazione Accorinti, in poco più di due anni, ha disperso l’enorme energiache aveva accumulato, sollecitando le speranze dei messinesi. In quest’ultimi tempi, l’insofferenza nei confronti dell’amministrazione ha subito un’accelerazio-ne registrando iniziative per le dimissioni del sindaco, sia dentro che fuori dal palazzo.Al dì là delle liturgie della politica, che impongono i loro tempi e le loro modalità, il rischio corso

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dalla città metropolitana di essere esclusa dal Masterplan sulla ripartizione delle risorse eco-nomiche elaborato dal Governo e, soprattutto, la crisi idrica, che ha messo in ginocchio la città,hanno evidenziato ancora di più i limiti di governo e di gestione di Accorinti & Company.I tempi e le circostanze sono maturi per prendere atto della conclusione di un’avventura e,di conseguenza, trarre le dovute determinazioni. Continuare “a galleggiare” non appartieneal DNA di questa Giunta, che rischierebbe di ripetere goffamente situazioni di disagio già vistein precedenti amministrazioni sostenute dall’obsoleto sistema dei partiti.Siamo convinti che Accorinti abbia coscienza della mutata realtà e che stia predisponendo uneventuale piano B, qualora si creassero le condizioni per le dimissioni, per evitare che, conla ripresa a regime della fornitura idrica, finisca sott’acqua.

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38-39 CittàCronache urbane

28-29 Dietro le quinte

numero 220 anno XIII11 Novembre 2015

AttualitàErosione costieraStratup Weekend Messina

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16-26

Sommario

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32 SettegiorniCronaca della settimana

11 Novembre 2015

Le rubriche

La corazzataPotemkin

60-61

Da Beethoven a Kurt Cobain

62-63

Parole in blu64-65SiciliaServizio idrico in Sicilia

46-49

CulturaIl bianco di MariniIl “Niente” di Pippo Galipò

54-59

In&Out30-31

Mangiare Sano66-67

44-45 Provincia

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Best Western cerca personalePer chi cerca un impiego nel settore alberghiero sono disponibili nuove opportu-nità di lavoro con Best Western in Italia. La nota catena alberghiera statunitenseseleziona personale in vista di assunzioni e tirocini negli alberghi e in sede

Concorso Aeronautica: bando per 45 UfficialiIl Ministero della Difesa ha indetto un concorso per titoli ed esami, per ilreclutamento di 45 Ufficiali in servizio permanente nel ruolo speciale delle Armidell’Arma Aeronautica.

Bando per Start up: 150mila Euro in voucherSiete aspiranti imprenditori? Iscrivetevi al concorso BioUpper, il bando per startup che sostiene le nuove idee d’impresa nel campo delle scienze della vita e letrasforma in iniziative imprenditoriali concrete. In palio voucher da 150.000 Euro.

Viaggi studio: lavoro per Insegnanti, Accompagnatori, StagistiVi piacerebbe fare un’esperienza lavorativa all’estero? Sprachcaffe offre lavoro inEuropa a insegnanti, accompagnatori, stagisti e molti altri profili professionali cheoperano nel campo del marketing e del turismo.

Ericsson: Concorso di idee ICT, premio 25Mila EuroAl via gli Ericsson Innovation Awards 2016, un concorso di idee internazionale

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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rivolto agli studenti che vogliono sviluppare progetti ICT innovativi. In palio diver-si premi in denaro fino a 25.000 Euro.

Ferrovia Circumetnea Catania: concorsi, assunzioni tempo indeterminatoIl Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Gestione GovernativaFerroviaria Circumetnea hanno indetto dei concorsi pubblici, per titoli ed esami,per l’assunzione di Tecnici da assumere a tempo indeterminato.

Trentino Design: concorso per Designer e ProgettistiAl via la prima edizione Trentino Design 3.0, un contest rivolto a designer e pro-gettisti e dedicato a design, produzione e distribuzione locale. In palio premi da5.000 Euro.

Assunzioni General Motors a TorinoSono davvero interessanti le opportunità di lavoro nel settore automobilisticodisponibili in Italia in questo periodo. General Motors è alla ricerca di personaleper assunzioni a Torino. Selezioni i corso per Ingegneri e altre figure

Malta: lavoro per Infermieri in Ospedali PubbliciVi piacerebbe lavorare all’estero? Il Ministero della Salute di Malta è alla ricercadi Infermieri professionisti con ottima conoscenza dell’inglese da assumere pres-so gli ospedali pubblici del Paese.

Universita Catania: Concorsi per DiplomatiL’Università degli Studi di Catania ha indetto due concorsi per diplomati finalizza-ti all’assunzione di due profili professionali di Cat. C da inserire presso l’areaamministrativa del dipartimento di Scienze umanistiche dell’Ateneo.

Crea il design di tovaglia e tovaglioli: concorso creativoSono aperte le iscrizioni per il concorso creativo ‘La tua fantasia a tavola’ rivoltoa designer e grafici finalizzato alla creazione del design di un set composto datovaglia e tovaglioli. Per il vincitore in palio un premio del valore di 1.000 Euro.

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Messinambiente.In cinque agli arresti domiciliari

Indagini della Polizia di Stato e dell’Arma del Carabinieri su appalti e mazzette

Foto NotiziaFoto Notiziadi Peppe Saya

La Sezione di Polizia Giudiziaria-Aliquota Polizia di Stato della Procura di Messina, uni-tamente a personale del locale Nucleo Investigativo del Comando Provinciale CC, haeseguito stamane una Misura Cautelare, con cui il Gip c/o il Tribunale di Messina Dott.

Giovanni De Marco, su richiesta del Procuratore Agg. Dott. Sebastiano Ardita e dal Sost.Proc D.ssa Stefania La Rosa, disponeva gli arresti domiciliari con applicazione del braccia-letto elettronico nei confronti di:

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1. DI MARIA Armando, cl. 55, già A.U. e poi liquidatore della società MESSINAMBIENTES.p.a.; 2. INFERRERA Antonino, cl. 70, funzionario amministrativo-contabile della società MESSI-

NAMBIENTE S.p.a.; 3. BUTTINO Antonio, cl. 73, broker assicurativo e titolare della società BCM Insurance

Broker S.r.l. con sede in Barcellona P.G.; 4. DE VINCENZO Marcello, cl. 65, titolare della società MEDITERRANEA A. S.r.l. 5. GENTILUOMO Francesco, cl. 70, titolare della società GENTILUOMO S.r.l.; Il provvedi-

mento scaturisce da una complessa e articolata indagine avviata nel 2013 e protrattasi sinoad oggi, nel corso della quale è stata sottoposta a vaglio l’intera gestione di MessinambienteS.p.a., importante società pubblica (il cui capitale è interamente detenuto da enti locali) cheper conto del Comune di Messina gestisce la raccolta e lo smaltimento RSU.

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Erosione costiera: cronache di mancata g

AttualitàAttualità

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gestione

Lungomare interdetti al traffico, sedimenti riversi sullestrade, frangenti d’onda spinti sino agli abitati, scuolee locali commerciali costretti a chiudere i battenti.

E’ questa, ancora una volta, la normale cronaca di un even-to meteorologico intenso che puntualmente siamo costrettia fronteggiare sulle nostre preziose coste. Le raffiche di vento e la pioggia intensa di fine ottobre sonostate certamente importanti, ma non è possibile trasforma-re una fase di attenzione in una calamità con danni econo-mici ingenti e disagi gravi per la popolazione.Come puntualmente avviene sono veementi le reazionidegli amministratori locali che invocano interventi di difesadel litorale, non comprendendo che, nella maggior parte deicasi, il mare sta semplicemente reagendo a una miope poli-tica di gestione della fascia costiera.Per anni, infatti, la fascia costiera è stata irrigidita dalla rea-lizzazione di lungomare, strade costiere, singole abitazionie vere e proprie lottizzazioni e si è completamente trascu-rata qualsiasi forma di gestione e di manutenzione ordina-ria e straordinaria del litorale.Nella maggior parte dei comuni costieri, si è persino omes-so di redigere il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo(PUDM) che, nelle intenzioni del legislatore, nel 2005,doveva consentire alle amministrazioni locali l’organizza-zione produttiva e proattiva della gestione del litorale di pro-pria competenza.A fronte di questa inadempienza l’Assessorato al Territorioe all’Ambiente, con una circolare, che comunque non puòsovvertire la norma, sta provando a depotenziare il PUDM,avocandolo a se come mero piano di gestione economicadel demanio marittimo.Le amministrazioni locali, prima di chiedere interventi didifesa che potrebbero rivelarsi più dannosi degli stessidanni subiti, dovrebbero redigere i PUDM delle propriefasce costiere, definendo la volontà d’utilizzo dei diversitratti direttamente interessati e introducendo l’analisi di tuttequelle iniziative che possono avere un effetto proattivo sullavalorizzazione del litorale. I PUDM devono essere sottopo-sti a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e in questoambito deve essere avviato un programma di monitoraggiodell’area costiera, soprattutto in considerazione del fattoche nel 2020, con il recepimento della Bolkstein (la diretti-va Europea che ha come obiettivo di facilitare la circolazio-ne di servizi), le aree demaniali andranno messe a bando enon date in concessione, come avviene attualmente, con-

Ripresa da drone della costa a Nord del porto di Tremestieri

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La creazione di “nuove”spiagge più ampie, pro-tegge il litorale dall’ero-sione, favorisce unamigliore fruizione dellospazio e crea l’occasioneper nuovi investimentieconomici

ferendo agli amministratori locali specificheresponsabilità in termini di mantenimento instato di utilizzo e fruizione delle aree assegnate.Avendo una conoscenza reale e diretta del pro-prio territorio costiero, risulterebbe evidente cheil migliore sistema di difesa della costa è laSPIAGGIA che, con la sua naturale resilienza,favorisce il frangimento prolungato dell’onda checosì dissipa la propria energia e torna a mare,infiltrandosi o percorrendola superficialmente, insenso opposto, senza asportare sedimenti (per-ché priva di energia). In tutto il mondo, la realiz-zazione, il monitoraggio e la gestione di ripasci-menti artificiali, mediante l’introduzione di grandiquantitativi di sedimenti compatibili (per dimen-sione, composizione e colore) è il sistema piùutilizzato per la salvaguardia delle spiagge mag-giore impatto turistico come quelle di Miami e diRio de Janeiro. La creazione di “nuove” spiagge più ampie, pro-tegge il litorale dall’erosione, favorisce unamigliore fruizione dello spazio e crea l’occasioneper nuovi investimenti economici, che secondoNOMISMA possono essere quantizzati in circa2000 €/mq e hanno una ricaduta sia sull’areaimmediatamente prospicente il mare, ma anchenei territori interni che spesso, pur avendo patri-moni culturali di straordinaria importanza, paga-no lo scotto di una scarsa visibilità.La realizzazione di qualsiasi struttura rigida, siaessa il muro di sostegno di un lungomare o diuna strada oppure il recinto di una o più abitazio-ni, oppone al mare una resistenza attiva checonferisce all’onda di risacca un’energia ugualee contraria a quella d’ingresso la quale, tornan-do verso il mare, asporta sedimenti, erodendo laspiaggia.Non a caso i danni più evidenti si registrano lad-dove le lottizzazioni sono state spinte più vicinoal mare o accanto a un alveo fluviale in area difoce oppure laddove al lungomare sono stateaggiunte piazzole aggettanti a mare architettoni-camente pregevoli, ma idraulicamente deleterie.Le difese rigide, come le barriere frangiflutti, ipennelli e tutte quelle strutture emerse realizza-

Sant’Alessio: massicciata

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te, con grande fantasia, con forme e orientazioni differenti, non fanno altro che proteggere, perun determinato periodo, l’area immediatamente retrostante, trasferendo il processo erosivo nelterritorio immediatamente sottoflutto.Per tutta questa serie di ragioni, prima di disperarsi, gli amministratori locali dovrebbero pres-sare l’Assessorato perché lasci pienamente nelle proprie competenze la redazione del PUDM,e partendo da questo strumento dovrebbero intraprendere una programmazione dell’usosostenibile della fascia costiera, realizzando interventi d’ampliamento delle spiagge (ripasci-menti) per ristabilirne la resilienza e azioni di restyling architettonico per la mitigazione del-l’azione erosiva dovuta alle strutture marginali del sistema urbanizzato.

Prof. Giovanni RandazzoDipartimento di Fisica e di Scienze della Terra

Università degli Studi di Messina

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“E’ importante credere nella forza dei propri sogni. Ci saranno tante per-sone che ci diranno che non ce la possiamo fare, che è inutile cherestiamo ancorati a qualcosa di impossibile, che siamo sfigati a insegui-

re un sogno. Ma non c’è nulla di più bello. Se avete un sogno, coltivatelo.Sono felice di avere preso tante porte in faccia perché sono servite allamia crescita, mi hanno reso quello che sono oggi. E allora vi auguro tanteporte in faccia, che possano darvi la forza di raggiungere i vostri sogni”.Racconta la sua storia, Luca Abete (volto noto del programma televisivo“Striscia la Notizia”), a un folto pubblico di studenti riuniti nell’Aula Magnadel Rettorato per accogliere la carovana dell’ottimismo del#NonCiFermaNessuno Tour che tocca le principali università italiane.

Anche Messina urla #NonCiFermaNessunoMessina, 11 Novembre 2015 - Università di Messina

Cristina D’Arrigo

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foto Peppe Saya

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Una occasione per mettere a frutto idee e progetti. Tutto in un week end che può muta-re il proprio destino. Il 13, 14 e 15 novembre c'è un appuntamento da non perdere pertutti coloro che desiderano mettersi in gioco nel mondo dell'imprenditoria. Si chiama

Startup Weekend Messina, un evento organizzato dall’Associazione Startup Messina - di cuisono membri alcuni soci di AluMnime - con il patrocinio dell’ Agenzia Nazionale Giovani. Tre giorni dedicati all'innovazione e al mondo dell'impresa nei locali del Dipartimento diScienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e Studi Culturali (ex Facoltà di Scienze dellaFormazione) di Via Concezione 6, Messina. Si comincia venerdì alle 14:30. Tutti i partecipanti avranno a disposizione alcuni minuti per met-

Startup Weekend MessinaL'evento che promuove il mondo dell'impresa. 13, 14 e 15 novembre metti sul tavolo le tue idee

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tere sul tavolo le idee. Quelle più interessanti prenderanno parte al “gioco”. Le diverse figureprofessionali (Sviluppatori, Designer, Product Manager etc.) decideranno di aderire a un pro-getto in gara, formando così dei veri e propri team di lavoro. Dalla mattina di sabato alla dome-nica pomeriggio, i partecipanti avranno l'opportunità di creare l’impresa, grazie anche all’assi-stenza dei Mentor che daranno loro una mano con consigli e feedback “in corsa”. Domenicasera alle 17 ci sarà la premiazione finale dei migliori progetti; tra presentazioni e prototipi, isogni di molti potranno diventare realtà perché valutati da potenziali investitori. L'evento è aperto a tutti coloro che ci credono e vogliono mettersi in gioco mostrando la pro-pria idea, ma anche Startup già formate alla ricerca di nuove persone per allargare il team ochi, semplicemente, vuole fare imprenditoria e sta cercando un primo finanziamento. Unicorequisito richiesto è la voglia di concretizzare un sogno in 54 ore. Si può spaziare su tutti icampi: dalle tecnologie al mobile, ma anche web, turismo, cultura, mobilità sostenibile,Internet, commercio e tanto altro ancora. Per Partecipare basta acquistare il proprio biglietto sul portale online Eventbrite I biglietti sonodisponibili anche presso la sede del Centro Turistico Studentesco e Giovanile Messina in viaGiacomo Venezian 25. In entrambi i casi, una volta acquistato il ticket, bisognerà presentarsigiorno 13 novembre alle 14:30 all’evento di apertura.

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Giovedì 12 novembre 2015, in occasione del 12° anniversario della strage di Nassiriya,ricorre la “giornata del ricordo dei Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionaliper la pace”, che verrà celebrata venerdì 13 novembre 2015, alla presenza di Autorità

civili e militari, con una cerimonia di commemorazione in cui, insieme a tutti i connazionali chehanno dato la vita per servire la Patria in territorio straniero, verranno ricordati i diciannove ita-liani che il 12 novembre 2003 persero la vita nel vile attentato terroristico alla base “Maestrale”,tra i quali il messinese M.A. s UPS dei Carabinieri Alfio Ragazzi, tragicamente caduto all’età di39 anni, a sole settantadue ore dal rientro in Patria per fine missione.Le celebrazioni avranno inizio alle ore 09.30 presso il cimitero di Briga, dove, alla presenza dei

12° Anniversario della strage di NassiriyaRicordare i Caduti militari e civili nelle missioniinternazionali per la pace

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familiari, sarà deposto un cuscino di fiori sulla tomba ove riposa il nostro concittadino Alfio. Allesuccessive ore 10.15, presso la chiesa di San Paolo, in Briga Marina, sarà celebrata unaMessa in suffragio delle vittime dell’attentato e di tutti i Caduti militari e civili nelle missioni inter-nazionali per la pace.Figlio della generosa terra siciliana, Alfio Ragazzi era nato a Messina, da dove parte nel 1985,per arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri. Presta servizio presso la Stazione Carabinieri diCariati, la Compagnia di Lamezia Terme e la Stazione di San Pietro Maida, per poi approdare,nel 1992, al R.I.S. di Messina, dove la sua passione per le indagini balistiche lo ha portato araggiungere risultati di assoluto rilievo nel particolare settore, guadagnandosi la stima deisuperiori e dell’Autorità Giudiziaria .Partecipa, quindi, all’operazione umanitaria Antica Babilonia nella lontana Nassiriya. Anchenella delicata missione in Iraq, dove, tra l’altro, ha svolto attività di contrasto agli scavi clande-stini nei siti archeologici della provincia di Dhi Qar, la sua elevata professionalità, il suo spicca-to senso pratico e le sue doti umane gli sono valse l’apprezzamento dei superiori, colleghi edei civili iracheni con i quali ha collaborato. Nella lontana terra asiatica sacrifica la sua vita,insieme ad altri undici militari dell’Arma dei Carabinieri, a cinque militari dell’Esercito Italiano ea due connazionali civili.Nel 2007, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha intitolato alla sua memoria, laCaserma ove ha sede il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) diMessina.

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13-15 novembre, Convegno interregionale dell’Avulss a Giardini Naxos

“Il Volontariato un dono per il territorio”

L’Avulss Onlus promuove ilConvegno interregionale(edizione 2015) sul tema “Il

Volontariato un dono per il territo-rio”. L’appuntamento è da venerdì13 a domenica 15 novembre, alCaesar Palace di Giardini Naxos,per i volontari che si sono regi-strati entro il 30 settembre. In particolare, sabato 14 novem-bre, l’Associazione per ilVolontariato nelle Unità Locali deiServizi socio-sanitari, impegnataa migliorare la qualità della vita dichi vive situazioni di sofferenza,organizza una serie di incontri a

cura di alcuni esperti sul volontariato e il dono. Si comincia, dalle 9.15, con i saluti delleautorità: Monsignor Calogero La Piana, il sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco, ildirettore generale dell’Asp 5 Gaetano Sirna, il presidente del Co.Ge. (Comitato di Gestionedei Fondi Speciali per il Volontariato) Sicilia Vito Puccio, il presidente del Centro Servizi peril Volontariato di Messina Santi Mondello e il presidente nazionale dell’OARI (Opera perl'Assistenza Religiosa agli Infermi) Franco Belluigi. Alle 9.45, al Caesar Palace (in via Consolare Valeria) di Giardini Naxos, è in programma larelazione introduttiva di Paolo Spinaci, presidente della Federazione Avulss. Alle 10.00,invece, il professore don Ciro Versaci, ordinario delle Sacre Scritture della facoltà diTeologia di Palermo, interviene sul tema “Il volontariato è un dono? Per il bene di chi?”. Alle11.15, a sua volta, il docente di Psicologia di comunità (Università di Palermo) GioacchinoLavanco, consulente per lo sviluppo di comunità di enti pubblici e privati, si soffermerà suquesto argomento: “Come questo dono si realizza e si manifesta”. Alle 12.00 sono previsti gli interventi del pubblico, mentre alle 15.00 i gruppi di approfondi-mento sull’ argomento “In che cosa consiste il dono, come si caratterizza e acquista signi-ficato”.

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dietro le quintedietro le quinte

Le tanto sbandierate isole ecologiche hanno mietutopiù vittime che altro. Sin dall’inizio della gestioneIalacqua, i cittadini messinesi sono stati invitati a

recarsi in queste isole per differenziare i propri rifiuti, unavolta fatto avrebbero ricevuto un importante sconto nellesuccessive bollette della Tari. Detta così sarebbe una convenienza unica, la sorpresa èarrivata però insieme alla suddetta bolletta 2015. In tanti, anzi in troppi, non hanno trovato un bricio-lo di sconto nella tariffa da pagare. Perché? Molto semplice, gli unici ad agire in maniera perfetta sonostati i cittadini meno gli organizzatori delle isole ecologiche. Infatti dei quasi 30 mila utenti solo in 6mila si sono visti lo sconto in bolletta, questo a causa della non digitalizzazione che ha portato tanticittadini a vedersi consegnare un semplice pezzetto di carta che non ha valenza di ricevuta, così danon risultare tra gli aventi diritto degli sconti previsti. Insomma, il problema è serio. Queste isole eco-logiche non sono equiparate al progetto iniziale, se non possono rilasciare ricevute o iscrivere in unregistro informatico gli utenti, diventano solo discariche per la differenziata tradendo la premessa dellosconto in bolletta.

Scontrini beffardi

di Francesco Certo

Ogni tanto sentiamo il bisogno di inter-pretare la cronaca politica oltre cheanalizzarla, perché la strana situazio-

ne di Messina ci costringe a non poter soltan-to osservare, ma è importante cogliere letturetra le righe per capire quello che sarà domani. Lucrare, politicamente, sulla crisi idrica non èmateria per sciacalli ma naturale passaggionella vita politica. Perché è ovvio che ilmomento cavalcato con malafede non sia ilmassimo della correttezza, ma la politica nonha mai vissuto di gentilezza e fair play per cuileviamoci le fette di salame e guardiamo infaccia la realtà.Nessuno potrà mai imputare ad Accorinti diaver fatto venir giù una collina in chiaro disse-sto per colpa dell’uomo. Chiunque, però, potràaccusare il sindaco di Messina di non aversaputo pesare le parole in questi giorni diimportante emergenza. Probabilmente

Accorinti sente una pressione mediatica e cittadina imponente, tanto da dover mettere le maniavanti in ogni occasione. Delle sue battaglie passate ne sono piene le cronache, ma oggi conta ilsaper amministrare e gestire situazioni come queste. Se ha peccato non potrà sempre esserecolpa di altri, siccome i peccati nei tempi e nei modi di comunicare e agire ci sono stati, in un futu-ro prossimo arriverà il confronto finale. Qualcuno pagherà il mese all’asciutto di Messina, fare lalista dei buoni e cattivi sarebbe errato. Amam e Comune camminano a braccetto, la Prefettura nonpotrà essere esclusa. Le opposizioni stanno già costruendo la macchina per attaccare, i gol aporta vuota a volte si sbagliano ma se trovi il bomber giusto puoi già cominciare ad esultare.

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La resa dei conti

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Annunciata come la prima rivoluzio-ne dell’era Crocetta. Il taglio nettocol passato partiva dal taglio delle

province. Conferenze stampa farsa enulla di più invece, perché dopo anni diparole la riforma sbandierata rimanebozza sballata all’Ars. Nuovo rinvio delle elezioni, anzi annulla-mento, con i commissari provinciali chevengono prorogati fino al giugno 2016.Sì, avete capito bene, giugno del prossi-mo anno. La prima bozza della riformaregionale era stata cestinata immediata-mente, le successive non avevano otte-nuto risultato migliore con, addirittura, labocciatura romana. Tanti i punti oscuri della riforma, il piùpesante rimane quello dell’elezione delsindaco della città metropolitana che,quindi, non sarebbe automaticamentequello della città capoluogo; ma dovreb-be essere eletto tra tutti i sindaci deiComuni previsti nell’area metropolitana.Su questo punto si discuterà all’infinito,

perché la centralità di città come Palermo, Catania e Messina sarebbero messe in discussione dall’ac-cordo trasversale (in teoria) tra sindaci di piccole realtà che unità taglierebbero fuori il capoluogo.Difficile che questa opzione possa essere accettata, anche se tutte queste rimangono teorie rimastegalleggianti nel mondo delle idee regionali. Inutile fare giri di parole, dopo anni di parole l’ennesimo rinvio smaschera la farsa che la Regione hamesso in atto con Crocetta in testa. Impossibile accettare come il voto popolare sia stato cancellato,lasciando spazio ai commissari del presidenti. Uomini suoi, dipendenti da lui. In Sicilia comandaCrocetta, se a Palermo c’è Baccei a fargli da tutor, il governatore dorme sereno mentre la sua lungamano stringe nove province.

In questa rubrica difficilmente vestiamo l’abito del cronista spor-tivo, in questa occasione ci viene naturale per una piccola ana-lisi. Nella settimana che porta al derby contro il Catania rie-

cheggiano nelle nostre orecchie quelle frasi del 7 giugno. Erapassata una settimana dalla retrocessione nel derby con laReggina, a presentarsi (finalmente) in una conferenza stampablindatissima era l’allora presidente Pietro Lo Monaco. Accuse atutti, amministrazione e città con quella famosa frase: “Non si puòfare il calcio a Messina”. Sono passati mesi, il Messina è tornatoin Lega Pro, Lo Monaco ha lasciato a Stracuzzi. Non importa la classifica e il gioco, il secondo postoe le buone prestazioni. Conta il lavoro extra campo, quello di un direttore generale come Manfredi chefa incontrare la squadra alla città e ne intreccia tempi e spazi. Forse il calcio a Messina si può fare,anzi senza forse perché Messina è piazza normale e ricettiva. Il calcio non è solo pallone rotolante,c’è tutto un extra da considerare, oggi i muri che tenevano lontana la città dalla squadra sono crolla-ti. I risultati aiutano, ma la sensazione di far parte tutti della stessa barca adesso è reale.

“Non si può fare calcio a Messina”

Farsa inverosimile

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INAi Messinesi, prima o poi, spunterà l’aureola. Nonostantesia passata una settimana, infatti, l’emergenza idrica nonsi è risolta anzi la situazione sembra, per ragioni via via

diverse, complicarsi sempre più.Eravamo rimasti al guasto registratosi martedì scorso alla con-dotta del Fiumefreddo. È stato solo il primo di una catena dieventi che hanno continuato a lasciare a secco i serbatoi dellacittà. Giovedì, per la serie al “peggio non c’è mai fine” il guasto albypass dell’Alcantara e con esso altri notevoli problemi di eroga-zione idrica. Risolto repentinamente il problema dai tecnicidell’AMAM venerdì arriva una bella notizia: il Presidente delConsiglio dei Ministri Matteo Renzi dichiara lo stato di emergen-za nazionale. La Protezione civile nazionale è incaricata di pren-dere in mano la situazione, si cominciano a cercare soluzioni chepossano essere realizzate in breve tempo ma, soprattutto, effica-ci. E così, dall’idea del lungo tubo flessibile capace di sorvolarela montagna si passa all’idea del tubo dentro il tubo per arrivarea quella ultima dei tre tubi paralleli. Una soluzione che al momen-to è rimasta “a tre tubi”. Giunto il materiale necessario dallaGermania ieri mattina, infatti, sono stati bloccati i lavori dalSindaco di Calatabiano poiché il costone interessato sarebbe arischio. Tavoli tecnici, riunioni andate in fumo per una pericolosità riscon-trata improvvisamente. Ricomincia il balletto delle forze incampo, mentre la partita di Messina sembra si stia giocando nelterreno di Calatabiano. Uno stop lavori determinato solo dal desi-derio di salvaguardare il territorio o c’è dell’altro? Stop momenta-neo o espediente per tirare la vicenda per le lunghe?Lo scopriremo solo vivendo. Al momento ci ritroviamo, per laseconda settimana, a elogiare i Messinesi che con bidoni allamano stanno organizzando, ormai, la danza propiziatoria dell’“acqua”. Continuano le file alle autobotti in uno scenario che nondeve divenire “normalità”. Messina è forse entrata in un gioco-forza pericoloso, in un balletto di interessi economici non indiffe-renti? Bene, ci scusiamo per l’intrusione non voluta, ma, perfavore, ridateci l’acqua! Ci auguriamo che sia l’ultimo episodiodella saga “Messinasenzaacqua”.

…E la pazienza continua

di Alessia Vanaria

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OU

TLa crisi è infinita, e non potrà essere derubricata come

emergenza temporanea, o straordinaria, una volta finita.Perché i 20 e più giorni senza acqua di Messina non

sono, e non saranno, mai più dimenticati. Quello che sta suc-cedendo in città non eguali, ed anche se il tempo dei proces-si non è ancora arrivato e forse, giustamente, arrivato quellodella rabbia.La grandezza di Messina e dei messinesi è stata quella direprimere questo sentimento, accettando con estrema maturi-tà, che non deve mai essere scambiata per debolezza, i pro-blemi ed i tempi per risolverli.Messina accetta, forse è facile definirla città babba o passiva,forse è giusto ammettere che le troppe nubi su quello che èrealmente accaduto sulle colline sopra Calatabiano non dessespazio alla rabbia. Contro chi o cosa? La natura? Siamo seri,tante volte abbiamo ripetuto che l’uomo contro la natura per-derà sempre. All’inizio bisognava aspettare, reprimendo l’in-cazzatura che parole in libertà delle istituzioni potevano pro-vocare. Quello è, forse, il passaggio più complicato dell’interafaccenda. La mancanza d’acqua di per sé fa già incavolare,se poi ci si mettono le chiacchiere in mezzo il tutto diventa piùcomplesso. Il largo anticipo con cui si sarebbe risolto il dannoè stato preso a schiaffi dai 20 giorni senza acqua che tanti cit-tadini stanno vivendo; tanto basterebbe per apporre la propriafirma su una stringata lettera di dimissioni. Amam e Comunecon la Prefettura a ruota, tutti colpevoli di aver sottovalutato ilpeso delle parole prime che la vera portata del problema. La cosa più evidente al momento dell’insediamento del com-missario all’emergenza Calogero Foti è stata proprio questa,nessuna data prevista e nessun tempo stabilito. “Lavoriamoper riportare l’acqua, speriamo in sette giorni”. Probabilmentece ne vorranno meno e così la bella figura sarà completata.Quindici giorni lasciati alla gestione cittadina, due settimane dierrori comunicativi più che pratici. Lo Stato è arrivato in ritar-do, adesso passerà (come sempre) per eroico. Intanto aCalatabiano comanda ancora l’incertezza organizzativa.Domani sarà un altro giorno all’asciutto.

Facciamo acqua da tutte le parti

di Francesco Certo

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Crocetta quater

Il governatore ha indicato i dodici assessori del nuovo ese-cutivo. Un primo scossone ha visto la rinuncia dell’asses-sore Fiumefreddo all´incarico e la sostituzionedell´Assessore Cleo Li Calzi con Antony Barbagallo.

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mercoledì 4giovedì 5venerdì 6sabato 7

domenica 8lunedì 9

martedì 10

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L’esercito in cittàMessina è ancora in ginocchio per la mancanza di acqua.La Prefettura per arginare la difficile situazione ha chiestol’intervento dell’Esercito che con 5 autobotti da 8.000 litrista lavorando nella parte alta della città.

Cus Unime: la squadra di pallanuoto

È stata presentata in conferenza stampa la squadra di pal-lanuoto maschile del Cus Unime che parteciperà all’edizio-ne 2015/2016 del campionato nazionale di Serie B.

Masterplan per il Mezzogiorno

È stato inserito uno specifico Patto per Messina nelMasterplan per il Mezzogiorno. Questa la decisione delGoverno di modificare le linee guida dell´importante stru-mento che rappresenta il quadro di riferimento entro cui sicollocheranno tante delle prossime scelte per il Sud.

Il bianco di Marini al Teatro Vittorio EmanueleNel foyer del Teatro Vittorio Emanuele è stata inaugurata lamostra “Mare, Marini, Messina”. Una personale, rigorosa-mente vestita di bianco, somma di tutti i colori che nelle teleprende forma e contenuto.

Emergenza idricaLa soluzione al problema idrico dovrebbe arrivare in 7 gior-ni. La condotta sarà realizzata lontana dal perimetro frano-so, lunga circa 500 metri, più piccola di quella esistente esarà composta da 3 tubi in polietilene.

#NonCiFermaNessuno arriva a MessinaLa carovana dell’ottimismo con in testa Luca Abete, voltonoto di Striscia la Notizia, ha fatto tappa all’Università diMessina. Quest’anno la community si è gemellata con ilBanco Alimentare con la donazione di generi alimentari.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Insufficienza della macchina d’emergenza operativa

Nella II circoscrizione ci sono zone che non hanno ricevuto un gocciod'acqua dal 24 ottobre, tranne un paio di volte con autobotti, come lepalazzine IACP dalla A alla I per complessivi 90 appartamenti con pre-

senza numerosissima di anziani e diversi disabili. Altre non sono servite datre quattro giorni sempre a Minissale il condomino Tulipano solo la palazzina6.3, poi il complesso Poker e complesso Opter e le case IACP zona bassa,oltre la zona di Gazzi. Nell'abitato di Contesse vedi complesso Edera, 75appartamenti in via Adolfo Cel, complesso Faraone di via Contesse, AlbaAzzurra 92 A/4 di via Marco Polo, tutta la fascia di via Marco Polo dal ponte di Pistunina a viaContesse. Gran parte del Cep ha avuto un quantitativo minimo del tutto insufficiente come ancheil nuovo piano di zona di S.Lucia sopra Contesse e gran parte della zona medio alta di Zafferia, Questo denota, secondo il consigliere della II circoscrizione Rosario Santoro, l’inefficienza dellamacchina organizzativa. Una situazione difficile che non può essere affrontata con sedici autobot-ti che la mattina eseguono un servizio per le emergenze pubbliche ed il pomeriggio fanno la spolada Mili dove si riforniscono ed impiegano mezz'ora per riempiere le stesse più il viaggio di andatae ritorno più lo scarico nei luoghi necessitano di oltre due ore abbondanti per cui con tutta la buonavolontà degli operatori dei vari enti possono effettuare al massimo due - tre servizi al giorno.

II CIRCOSCRIZIONE

Quartiere Lombardo simbolo dell’emergenza idrica

Simbolo dell’emergenza idrica di queste settimane èdiventato il c.d. Quartiere Lombardo, ma per meglio direl’intero quadrilatero compreso tra Via Catania, Viale

Europa, Via La Farina e Via S. Cosimo. Per ragioni tecnichesulle quali è opportuno che si esprimano i tecnici acqua ne arri-va veramente poca e quel poco che arriva riesce a servire soloi rubinetti dei “pianterreni”, ma non a giungere alle abitazionidei piani superiori a causa dell’approvvigionamento contempo-raneo, fenomeno quotidiano praticamente impossibile da evi-tare. Inoltre, un fatto che si verifica in maniera incomprensibi-le, riconducibile evidentemente alla strutturazione della rete

idrica, è che in una stessa strada del rione l’acqua arrivi in un condominio mentre l’altro sito a pochimetri di distanza sia completamente a secco. Quest’ultimo aspetto ha reso particolarmente difficilel’individuazione delle carenze idriche.Sulla base di tali elementi il consigliere del Partito Democratico alla Terza Circoscrizione, SantiInterdonato, sottolinea come sia fondamentale che i gestori dell’emergenza, ovvero la ProtezioneCivile Comunale, la Protezione Civile Regionale e, da poche ore la Protezione Civile Nazionale,coordinino meglio l’attività di comunicazione alla cittadinanza con gli interventi di soccorso idricoaffinché questi siano realmente efficaci raggiungendo l’utenza in condizioni di disagio.

III CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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La solerzia dei Presidenti e dei Consiglieri di Circoscrizione

In questa fase di acuta emergenza idrica adistinguersi, in un caos politico, sono stati,senza dubbio, i Presidenti di tutte e sei le cir-

coscrizioni cittadine. Hanno partecipato conattenzione a tutte le riunioni, ai tavoli tecnici,hanno dato voce a coloro che, in questomomento, stanno affrontando in silenzio gravis-simi disagi.

Sono stati quotidianamente, insieme ai consi-glieri, a fianco dei propri cittadini, fornendo giu-sto sostegno e supporto, informando costante-mente, anche attraverso i social network, suorari e luoghi delle autobotti, strumenti fonda-mentali di approvvigionamento idrico. Dalle ottodel mattino alle tre di notte hanno quotidiana-mente coordinato gli aiuti, segnalato le emer-genze, presidiato i punti di approvvigionamento,ascoltando le lamentele sempre più frequenti diun popolo che è stanco di attendere. Hannosopperito, in poche parole, alle lacune di unagestione che non è certo ammirabile per eccel-lenza. Poco importa chi sia responsabile, conta-no i fatti che ci raccontano di un’emergenza mai

vissuta sino ad oggi. Presidenti e Consiglieri di circoscrizione con illoro spendersi sul campo, senza orari, ci hannoricordato una politica vera e sincera che sem-brava essere stata sepolta dalle macerie deltempo. Eppure, c’è chi li accusa di gestire il soc-corso idrico alla popolazione in maniera cliente-lare. Se si interrogassero, uno per uno, gli abi-tanti di tutte le sei circoscrizioni si scoprirebbeche la realtà è molto diversa. Se non ci fosserostati loro la popolazione avrebbe, probabilmen-te, brancolato in un buio di informazioni spessodiscordanti fornite dall’AMAM. A chi formula cri-tiche gratuite, dunque, ricordiamo che essere alservizio del cittadino non significa, almeno nonper tutti, agire per scopi personali.Non vogliamo elevare gridi di difesa in onore dinessuno, ma per la serie “Diamo a Cesare quelche è di Cesare”, sottolineare come il ruolo di

Presidenti e Consiglieri di circoscrizione siastato e sia tuttora l’unica nota positiva diun’emergenza idrica senza paragoni.

EMERGENZA IDRICA

Acqua a puntale arena

Salita Ogliastri

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Èstato presentato, allapresenza del questoredi Messina, Giuseppe

Cucchiara; del comandanteMarittimo Sicilia,Contrammiraglio Nicola DeFelice; il commissario straor-dinario della CittàMetropolitana di Messina,Filippo Romano; dell'asses-sore Tonino Perna; della pre-sidente del Consiglio comu-nale, Emilia Barrile, e delComandante del SupportoLogistico della MarinaMilitare di Messina, SantoGiacomo Legrottaglie, nelSalone delle Bandiere diPalazzo Zanca, il calendariodella Marina Militare 2016,realizzato con 13 scatti sele-zionati tra gli oltre 2000 rac-colti dagli uomini e dalledonne dell'intera ForzaArmata. L’opera, interamenterealizzata dal personale dellaMarina, è dedicata al mare,con le navi, i sommergibili, glielicotteri, gli aerei e le profon-dità del Mare Nostrum, ma

anche il mare dei sentimenti,delle passioni, delle speranzee della solidarietà. Un albumcorale, costruito sugli scattiinviati da chi il mare lo vivedavvero, con i marinai cheintrappolano attimi della pro-pria vita e la restituiscono inuna narrazione visiva inprima persona; ciò che restadopo averlo sfogliato finoall’ultima pagina non è la sin-gola foto, ma è la MarinaMilitare ed il suo ambientenaturale, i marinai, le navi e ilmare. Alla manifestazionehanno preso parte, tra glialtri: gli istituti: Caio Duilio,l’Istituto nautico di Milazzo, ilBisazza, il Manzoni, ilMazzini. Un riconoscimento èandato al sig. Mondello cheha operato presso Marisiciliae a dicembre andrà in pensio-ne.Con il calendario, prenotabileonline sul sito istituzionalewww.marina.difesa.it, laMarina Militare sosterrà laFondazione Telethon.

cittàcittà

Un calendario per raccontare l’opera dei marinai

a cura di Marilena Farandafoto Peppe Saya

Marina militare

Nel pomeriggio odier-no, il ComandanteProvinciale dei

Carabinieri di Messina,colonnello IacopoMannucci Benincasa, hapresentato agli organi diinformazione il CalendarioStorico dell’Arma edizione2016, quest’anno ispiratodal tema “I Carabinieri e learti”, e l’Agenda dedicata alcentenario della GrandeGuerra e a “I Carabinierinella Resistenza e nellaGuerra di Liberazione”. Ilnotevole interesse da partedel cittadino verso il

C a l e n d a r i oS t o r i c od e l l ’ A r m a ,q u e s t ’ a n n ocon una tira-tura di1 . 2 0 0 . 0 0 0copie, di cui8.000 in lin-

gua straniera, ha spiegatoBenincasa, è indice sia del-l’affetto e della vicinanza dicui gode la Benemerita, siadella profondità di significa-to dei suoi contenuti, chene fanno un oggettoapprezzato, ambito e pre-sente tanto nelle abitazioniquanto nei luoghi di lavoro.Le tavole artistiche dell’edi-zione 2016 del CalendarioStorico sono state ideate erealizzate sotto la direzioneartistica di Silvia di Paolo. Ilfilo conduttore che lega imesi dell'anno è costituitodal tema “Il Carabiniere e leArti”.

Carabinieri

Presentati il tradizionaleCalendario e l’Agenda 2016

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L'assessore alla Cultura,Perna; il commissariostraordinario della

Camera di Commercio diMessina, Franco DeFrancesco; il vicepresidentedell'Associazione Duciezio,Daidone, insieme ai soci S.Daidone, Freni e Colosi; e ilpresidente dell'AssociazioneNonsoloCibus, FabrizioScaramuzza; hanno illustratoa Palazzo Zanca, nel corso diuna conferenza stampa, lamostra del dolce siciliano.L'evento, organizzatodall’Associazione Duciezio, incollaborazione con laFondazione ITS “Albatros” e“Nonsolocibus” e patrocinatodal Comune e della Cameradi Commercio di Messina, si

svolgerà sabato 14 dalle ore18 e domenica 15 dalle 10alle 21 nel Salone della Borsadella Camera di Commercio.L'ingresso alla mostra è gra-tuito, mentre per la degusta-zione si dovrà pagare un tic-ket di due euro.

Nati per leggere

Al via le prenotazioni

In occasione della settimana“Nati per Leggere”, progettonazionale di educazione alla

lettura per i bambini(6mesi/6anni), la Bibliotecacomunale Tommaso Cannizzaroha organizzato un laboratorio dilettura ad alta voce per i bambinidi 4-5 anni, che si terrà lunedì16, alle 16.30. Martedì 17 allaBiblioteca dei Cappuccini, per ibimbi 2/3 anni. Prenotazione alnumero 0907723504; [email protected]

Ergenza idrica

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Risoluzione in sette giorni Alla scoperta dell’arte pasticcera

Nel corso di una confe-renza stampa aPalazzo Zanca, il DES

ACAMES, Distretto diEconomia Solidale AntichiCasali Messinesi Sud, hapresentato il progetto dellaCooperativa Retenergia rela-tivo ad una modalità per crea-re anche in Sicilia energiaelettrica in maniera ecososte-nibile attraverso fonti rinnova-bili e secondo modalità condi-vise e solidali. All'incontrohanno preso parte l'assesso-re allo Sviluppo Economico,Tonino Perna; Marco Mariano

e Marco Bianchi, rispettiva-mente presidente e direttoredi Retenergie; Nino Benna eAntonio Tavilla, presidente eportavoce del DES ACAMES.Il Distretto di EconomiaSolidale Antichi CasaliMessinesi Sud sarà il referen-te per la CooperativaRetenergia.

Cooperativa Retenergia

Energia elettrica in maniera ecosostenibile

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6^Mostra dolciaria siciliana

Dopo quello che, sembravaun guasto della condottaidrica, risolvibile in pochi

giorni, e che si è trasformato inuna storia infinita, ora sembrache alla fine del tunnel arriverà laluce. Il commissario per l’emer-genza idrica Foti spiega: in 7giorni speriamo di poter ripristi-nare la condotta e quindi l’eroga-zione dell’acqua e precisa, nonabbiamo perso tempo, volevamosalvaguardare Calatabiano.

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Comitato lavoratori giustiziachiedono i propri riconoscimenti professionali

Messina - 10 Novembre 2015 - Tribunale di Messina

Foto NotiziaFoto Notiziadi Peppe Saya

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Negli ultimi 15 anni, noi dipendenti della Giustizia abbiamo sostenuto riforme a costozero compensando l’assenza di investimenti adeguati e queste carenze di organicocon professionalità e senso di abnegazione, in totale assenza di riconoscimenti fon-

dati sul merito, svolgendo con senso del dovere le nostre funzioni, spesso in sedi molto lon-tane dai luoghi di residenza, spesso in assenza della corresponsione di indennità ed emolu-menti per il lavoro straordinario prestato soltanto per il servizio giustizia. Per questo, chie-diamo il riconoscimento professionale di carriera già concesso ai colleghi di tutte le altreamministrazioni nonché di altri settori della stessa amministrazione giudiziaria (GiustiziaMinorile, Dap e Archivi Notarili).

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Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che sta visitando i tribunali civili più in dif-ficoltà, è arrivato ieri mattina al tribunale di Messina. Alla fine dell’incontro ha previ-sto per smaltire l’arretrato che si è accumulato nel tempo l’invio di personale attra-

verso il potenziamento del processo di informatizzazione degli uffici.

Visita del ministro della giustiziaAndrea Orlando

Messina - 10 Novembre 2015

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Giovedì 12 novembre p.v. alle 9:30 nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni si terràun’iniziativa CGIL, “#FrenaLaFrana. Contrastare il dissesto idrogeologico, realizzare leinfrastrutture necessarie”, durante la quale interverranno esponenti sindacali naziona-

li, dirigenti della Regione Siciliana, amministratori.Sono previsti gli interventi del:Direttore Generale - Assessorato Regionale alle Infrastrutture, Fulvio Bellomo; DirigenteUfficio Servizio Territorio - Assessorato Regionale Agricoltura Giovanni Cavallaro; DirigenteServizio dissesto idrogeologico - Dipartimento Regionale Ambiente, Aldo Guadagnino;Direttore Regionale Anas Eutinio Mucilli; Ingegnere Capo del Genio Civile di MessinaLeonardo Santoro; Presidente del Cas Rosario Faraci; Commissario Straordinario della“Città Metropolitana di Messina, Filippo Romano; Sindaci del territorio;Segretario generale Fillea-Cgil nazionale, Walter Schiavella, il Segretario generale Filt-Cgilnazionale Franco Nasso, il Segretario generale Cgil Sicilia Michele Pagliaro, il PresidenteComitato Direttivo Flai-Cgil nazionale Ettore Ronconi. All’iniziativa parteciperà anche la

#FrenaLaFranaLa Cgil di Messina unisce amministratori e societàcivile per dare soluzioni al dissesto idrogeologico

ProvinciaProvinciaProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

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Segretaria nazionale della Cgil, Gianna Fracassi.La Cgil ribadisce che ha organizzato questa iniziativa pertenere alta l’attenzione sulla grave problematica del disse-sto idrogeologico, a cui prenderanno parte anche esponen-ti delle categorie dei lavoratori dell’edilizia, dei trasporti, delsettore forestale. A fronte di una situazione che le popola-zioni continuano a subire, sottolinea il Sindacato, si registral’assenza di una politica del territorio, per mettere in sicurez-za vaste zone esposte a pericoli, mentre, paradossalmente,si perdono fondi europei che potrebbero essere destinatiper queste finalità e molti disoccupati potrebbero trovareun’occasione di lavoro. Dopo dieci anni di frane con la dolorosa perdita di viteumane, danni che hanno messo in ginocchio il territoriomessinese, con un’emergenza dissesto idrogeologico chesi aggrava, compromettendo le già scarse infrastrutture delterritorio, privando i cittadini di servizi basilari, di diritti fon-damentali, la Cgil denuncia che bisogna realizzare infra-strutture per contrastare il dissesto idrogeologico, avanzan-do proposte e rivendicando soluzioni.

“Con questa iniziativa -dichiara il SegretarioGenerale della Cgil diMessina, Lillo Oceano, -vogliamo ancora mettereinsieme istituzioni,amministratori, tecnici eparti sociali per un con-fronto costruttivo sulleemergenze che hannomesso in ginocchio ilterritorio, sulle gravicarenze che bloccanouna prospettiva di svi-luppo, sul percorso, cheGoverni ed enti localisono chiamati a intra-prendere per dare rispo-ste alle popolazioni”

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Il Servizio idrico in Sicilia fa acqua da tutte le parti

Il servizio idrico nell'Isola fa acqua da tutte le parti nel senso letterale del termine: negliacquedotti dell'Isola il 49 per cento dell'acqua va dispersa, interi quartieri da Agrigento aGela da Messina a Erice, non hanno un servizio costante. Nel frattempo dal 2005 oltre 700

milioni di euro stanziati da Cipe ed Ue per ripristinare le reti colabrodo dell'Isola rimangono nonutilizzati a causa di intoppi burocratici.Nel 2005, infatti, l'anno della grande privatizzazione lanciata dal governo Cuffaro seguendo lalegge nazionale "Galli", viene firmato un Accordo di programma quadro da 700 milioni di euro.Un fiume di denaro, in grandissima parte pubblico, che doveva servire ad ammodernare le retiidriche dell'assetata Sicilia. Ma di questo piano faraonico, pochissimi spiccioli sono davveroarrivati sul territorio. L'accordo era legato all'affidamento delle reti agli Ato gestiti dai privati. Maben tre province, Messina, Trapani e Ragusa non hanno mai ceduto le reti ai privati, a Palermoe Catania sono rimaste le società municipalizzate, mentre nella provincia palermitana e aSiracusa sono nati Aps e Sai8, private sì ma fallite poco dopo a causa di debiti e di assunzio-

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ni mposte dalla politica. La rete idrica siciliana è stata abbandonata per dieci anni. Ed adessosiamo in piena emeregenza idrica in tutta l'Isola.A Messina da due settimane i quattrocento pazienti dell’ospedale Papardo mangiano solo pani-ni. A Niscemi quattro mamme si sono presentate dai carabinieri perché da due settimane sen-z’acqua e costrette a lavare i bambini con la minerale. A Caltanissetta il sindaco ha vietato l’usodell’acqua per scopi alimentari mentre a Campobello di Licata da giorni ci sono le autobotti inpiazza. Sono istantanee della grande crisi idrica della Sicilia, con intere città tornate agli anniCinquanta e altre che da quel periodo non si sono mai discostate. Un’Isola dalle reti colabro-do, senza veri investimenti per decenni, con un siciliano su quattro che non ha un regolareapprovvigionamento nella propria abitazione, contro gli otto su cento del resto d’Italia. Secondol’Istat, il 20 per cento dell’acqua che viene prelevata per uso potabile deve essere trattata per-ché non buona. E il 49 per cento si perde nelle reti bucate.

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foto Peppe Saya

"La Sicilia ha tanti problemi. Ma quasi tutti si collegano al pro-blema dell’acqua. L´acqua contesafino alla violenza e al delitto.L´acqua che si perde nei meandridella burocrazia e della mafia",diceva Leonardo Sciascia.

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

8 novembre 2015 - Herat

La cooperazione civile e militare di Taacw supportail dipartimento economico della provincia di Herat

Nell’ambito delle attività di Cooperazione Civile e Militare, si è svolta nei giorni scorsi,presso la meeting room del Conference Training Center di Camp Arena, la consegna dimateriale informatico ed elettronico a favore del Dipartimento Economico della

Provincia di Herat. All’incontro erano presenti il Capo di Stato Maggiore del Train Advise AssistCommand West, Colonnello Guglielmo ALFIERI ed i rappresentanti della cellula di cooperazio-ne civile e militare (CIMIC) ed il Capo del Dipartimento Economico Ing. Abdul Naser Aswadi.

La donazione, la cui esigenza è emersa nel primo semestre dell’anno in corso in seguito adincontri con l’Ing. Abdul Naser Aswadi, consentirà di migliorare i servizi erogati dal suddettoDipartimento al fine di incrementarne l’efficienza e l’efficacia.

I proficui e i costanti rapporti con il Dipartimento Economico, instaurati nel corso di anni di col-laborazione, continuano, oggi, anche grazie al peculiare ruolo svolto da tale Dipartimento perl’organizzazione e l’esecuzione dei vocational courses, tuttora in corso presso Camp Arena.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

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CulturaCultura

Per quindici anni ha lavorato nel più totale silenzio, restandocome pittore sconosciuto al grande pubblico. Da qualcheanno, Lorenzo Marini, uno dei più apprezzati e famosi art

director italiani, creativo nelle principali agenzie di pubblicità, è usci-to allo scoperto grazie all’amico giornalista Milo Goj, che lo ha con-vinto ad esporre le sue opere. Dopo la presenza in due collettive, presso la Soho Ward Gallery, aNew York e l´Adc Festival Art, a Miami, Marini ha esposto a VillaVertua, a Nova Milanese, a Idroart, a Segrate, a Palazzo Zuckerman,ai Musei di Padova, a Spazio Oberdan, uno dei templi milanesidell´arte moderna e contemporanea, sino alla sua ultima personale,“Visuart 15”, presso la Limonaia di Palazzo Medici Riccardi, aFirenze, lo scorso giugno. Oggi l’artista è ospite nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele con lamostra “Mare, Marini, Messina” curata da Saverio Pugliatti ed inau-gurata ieri pomeriggio con una conferenza di introduzione nella SalaSinopoli.Una personale, rigorosamente vestita di bianco, somma di tutti i colo-ri che nelle tele prende forma e contenuto. Il bianco usato da Marininella sua esistenza molteplice, copre, scopre e racconta tutta la poe-sia che si cela dietro ai cinque elementi naturali, alla storia, all’arte,alle costellazioni, alle lettere. Tutti impressi in annunci pubblicitariscomposti senza pubblicità. Dove la tela appare divisa come la pagi-na di un giornale, con le sue sezioni, e i suoi spazi dedicati alle illu-strazioni, al testo, ai loghi. Tele che nella purezza di un “non colore”, nascondono ciò che è evi-dente, ciò che resta lì ad un passo da noi e che ci spinge ad osser-vare, ad andare oltre la semplice apparenza, a costruire quel percor-so interno di ricerca, di verità. L’essenziale non è visibile agli occhi,ma all’anima si. “Posso raccontare la storia con la grafica? - ci chiede Lorenzo Marini- Si, posso raccontare tutto. Tutto è un simbolo. Tutto ha un senso.Ad esempio le costellazioni sono una possibilità che noi abbiamo dileggere quello che viene scritto. è possibile che le costellazioni sianodelle lettere con cui l’universo parla. Se osserviamo i riflessi dellaluna sul mare e uniamo i puntini vengono delle lettere, dei segni stra-ni. E allora provo a unire i singoli puntini come stelle, che mi piaceche non siamo bianche ma colorate. E ancora, esiste il caso o il

Il bianco di Marini al Teatro Vittorio Emanuele

“Posso raccon-

tare la storia

con la grafica? -ci chiede LorenzoMarini - Si,

posso racconta-

re tutto. Tutto è

un simbolo.

Tutto ha un

senso”

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destino? Se io fossi il destino farei finta di essere il caso, così la gente mi accoglie. La verità èche il caso non esiste, esiste un destino che sa fingere molto bene ma per il 50% gli arteficisiamo noi. Ci sono cose che accadono, che possiamo modificare ma in gran parte la nostravita è disegnata. E alla fine di questa vita non possiamo essere né promossi né bocciati, masolo rimandati”. Ai lavori storici si aggiungono alcune opere realizzate appositamente per Messina, la cittàimmaginata dall’artista con più mare che terra e con la falce rivolta al contrario simbolo di unforte abbraccio. Abbraccio simbolico che Lorenzo Marini ieri ha dato ai presenti accompagnan-doli in un percorso davvero entusiasmante. La mostra aperta dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 17:00 alle 20:00 (dal martedì alla domenica),resterà in cartello sino a domenica 15 novembre.

Cristina D’Arrigo

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Un momento particolare della vita di Alfredo Giorgianni, padre dell'autore (CesareGiorgianni, redattore del quotidiano La Sicilia). Il romanzo si snoda partendo dalladescrizione degli anni della gioventù del protagonista vissuta in un primo momento in

una baracca a Messina (scorcio familiare ricco di documentazione fotografica per non disper-dere la memoria storica), quindi l'"esilio" a Pantelleria della sua famiglia perché "comunista" ela chiamata al servizio militare sul fronte serbo-croato per fronteggiare i partigiani. Poil'Armistizio, la cattura da parte dei tedeschi e la deportazione in due differenti campi di concen-tramento (stalag) militari in Germania (Neubrandenburg e Crivitz). Per l'affitto degli "Imi" (cosìvenivano indicati i prigionieri di guerra internati italiani) da sfruttare in duri lavori, privati o indu-striali tedeschi versavano una cifra ai responsabili del lager, alle Ss e quindi al Terzo Reich.Una forma schiavitù del XX Secolo. Infine una riflessione e appunti su Auschwitz con foto scat-tate personalmente da Cesare Giorgianni.

Baracche e schiavitùnell’europa del xx secolo

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Il “Niente” di Pippo GalipÈ il vuoto della società contemporanea che nelle tele prende fo

foto Antonio De Felice

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Corpi deformi, urlanti, enormi, impongono la loro pre-senza in un mondo che non li riconosce e che non siriconosce. Volti schiacciati dall’anonimato dell’esi-

stenza umana in preda ad un vuoto che li fa perdere nel“niente”. è una visione poco armonica e romantica quella che escedalla società contemporanea che ha condannato l’uomo avivere in un vortice anaffettivo ed egoista (“Ogni tanto fac-cio una sorpresa al mio cuore…lo spengo”). Una non realtà dell’esistenza emerge nelle tele dell’artistaPippo Galipò per la mostra “Niente” inserita all’interno dellarassegna “R-esistenza d’artista. Visioni d’arte contempora-nea” curata da Saverio Pugliatti al Teatro Vittorio Emanueleed inaugurata questo pomeriggio dal presidente dell’Ente,Maurizio Puglisi, dal sovrintendente Antonino Saija e dalladott.ssa Jenny Gioffrè che ha curato la prefazione dellamostra. “In un’epoca così avanzata tecnologicamente, racconta l’ar-tista, l’unica cosa che siamo riusciti a fare è avere spento leemozioni. Viviamo in un’età di mezzo, una sorte diMedioevo del 2000, dove l’uomo è quasi sparito del tutto,dove si vive per se stessi incuranti degli altri. Le opere pre-sentate nascono dalla necessità e dall’urgenza di sottoli-neare, il vuoto della società contemporanea, dove l’uomo èsopraffatto dallo stress, dal consumismo ossessivo, dallapaura sociale e individuale”. La società postmoderna ha privato l’uomo del tempo, nonc’è posto per la stabilità e la durata, non c’è spazio per ildialogo e il confronto. Mille destini incrociano le nostre stra-de, ci passano accanto ma non li riusciamo a comprende-re, a fermare, ad ascoltare, a capire. Questo è il risultato diuna società che corre contro il tempo, che fluttua nell’aria eche ha perso il contatto con la realtà e con le proprie radici. I corpi scarnificati di Galipò sovrastano interi palazzi, ugua-li, grigi, deserti, simbolo di ogni città del mondo, e colmi diniente perché incapaci di contenere l’enormità dell’indivi-dualismo e della confusione. Sono corpi che lottano e urla-no per mostrare nella loro fragilità umana la potenza delcoraggio di continuare a esistere. Perché l’uomo, responsa-bile e artefice del proprio destino punta sempre ad andareoltre. Oltre la stessa esistenza. Verso l’infinito. La mostra resterà aperta al pubblico, con ingresso libero,tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle ore 17:00 alle21:00 sino a domenica 15 novembre.

pò orma

Cristina D’Arrigo

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Basilicata coast to coast

Che poi dove sia veramente la Basilicata nessuno lo sa. Probabilmente è questo il giochinoscattato nella mente del regista (all’esordio) e protagonista Rocco Papaleo, che sceglie unacommedia naif per raccontare la sua terra.Risate a piccole dosi perché è il paradosso a far ridere, situazioni iper realiste che tendo-no a far sorridere chi si piazza di fronte all’opera dell’attore lucano. Una storia particola-re quella del piccolo gruppo musicale che per partecipare al Festival di Scanzano, metàambita per gli amatoriali musici, decide di attraversare la regione dal Tirreno allo Ionioaccompagnato da una giornalista di una tv parrocchiale. Un reality vero e proprio per rac-contare la terra natia, un viaggio odisseico che percorre paesi e luoghi sconosciuti.Questo il retrogusto che lascia “Basilicata coast to coast”, questa sensazione di non appar-tenere allo stesso Paese che viene visto col passare del film. Luoghi davvero rimasti nellaperiferia della memoria italica, tanto da far diventare una regione sconosciuta in metà turi-stica. Forse l’obiettivo, o forse la conseguenza naturale dopo aver ammantato di grottescasimpatia la sconosciuta Basilicata. Papaleo sceglie un racconto lieve, senza mai pigiare sull’acceleratore rimanendo nei cano-ni della risata moderata senza eccessi. Cast funzionale, con lui un Paolo Briguglia che fun-ziona per la faccia pulita. Garanzia Giovanna Mezzogiorno, ormai capace di recitare letante sfaccettature del cinema, sorprende un muto Max Gazzè. Non dispiace neancheAlessandro Gassman, nella parte del fallito belloccio morto di fama, forse più in parterispetto a quando è convinto di recitare impegnato. Attore mediocre comunque. A convin-cere, però, è il contorno. La scenografia naturale che dona la Basilicata e con essa tutti queipersonaggi secondari utili, però, per raccontare meglio le tante facce della Lucania. Film randagio, sulla strada per la strada. Spontaneamente sincero e che racconta ciò chevuole senza la paura di risultare incomprensibile. La regia di Papaleo convince, con lui larecitazione e la scrittura che non trascura riferimenti a politica, intrecci con la Chiesa evita reale. Il tutto in punta di penna, forse troppo, preferendo di lasciare la scena al viag-gio. Un “On the road” nostrano, anzi terrone, che si lascia guardare con ogni disincantatie sinceri. In una Basilicata finalmente Italia, dove come dicono i protagonisti “ormai è tutto conta-minato”.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

I primi a non voler accettare una classificazione digenere sono proprio loro, ma nel mondo della musicadi oggi se non sei collocato non funzioni. Questa è unadi quelle stronzate che servono nei talent per avere lascusa buona quando si manda a casa un ragazzinosognante. Nel mondo reale, invece, chi mangia pane emusica di stabilire se i “Massive Attack” siano rock opop, alternative o ambient frega davvero il giusto.Quello che è certo è che il duo inglese attivo dalla finedegli anni ’80 impone il proprio marchio di fabbricasulla scena musicale in maniera netta e convinta. Alla fine i fini studiosi e musicologi hanno deciso chela loro musica debba essere collocata nel Trip hop,boh! Noi che di sottomarche del suono ci siamo stan-cati pensiamo ai MA come ad un gruppo che componearte musicale e basta. Nel pentolone c’è il soul e il jazzcon una punta rock ma 3D e Daddy G. vengono dal hiphop è quella rimane casa loro.Siccome capiamo la difficoltà, ricordiamo ai distrattiche i MA sono quelli di “Teardrop” con quel video che

aveva come protagonista un feto in quella che rimane una delle canzoni più riu-scite della loro discografia. Divenuta famosa, soprattutto negli USA in quantosoundtrack della serie tv “Dottor House”. Vabbè, anche questo è marketing e lastrada della fama è lastricata di passaggi pop. Figli della loro terra e della sua rivoluzione musicale, quell’Inghilterra che sputa-va new wave nei sobborghi e che combatteva con hip hop e l’alternative rock; inquesto casino l’idea geniale è quella di mischiare il tutto dando vita ad uno stileaperto sia nella sonorità che nell’interpretazione. Tanto è vero che difficilmentedel duo di Bristol si conoscono volti e storia, tanto è pregnante la valenza dellasola musica e tante sono le contaminazioni e collaborazioni. Loro restano sullosfondo della loro stessa vita, impegnati a produrre e non a far chiacchiere innote. Gli anni ’90 si comportano gentilmente con i MA, affamati di novità comeerano non potevano sputare via gli inglesi contaminati ma il tempo non è maicosì galantuomo come ci piace dire. Anche la fantasia pecca, ed i MA finisconoper scriversi addosso diventando disco rotto che non riesce scrollarsi di dosso lapuntina.Reinventarsi? È forse impossibile, perché la loro creatura era una novità assolu-ta ed una volta seduta non è possibile cambiarla, forse dovremmo solo goderce-la senza pensare al futuro.

a cura di Francesco Certo

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Mas

sive

Att

ack

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Edmondo De Amicis nacque ad Oneglia nel 1846 e fu un progressistaaperto alle nuove idee del socialismo. Fu anche un intellettuale moder-no, capace di comprendere la politica editoriale spregiudicata diTreves e di adattarvisi, avendone in cambio un enorme successo dipubblico. Come narratore e romanziere, De Amicis compose bozzetti sulla vitadei soldati con il titolo di La vita militare e dedicò molta attenzione altema della scuola come dimostra Romanzo di un maestro. Scrisse,però, anche opere di vena più ironica e maliziosa come Amore e gin-nastica, ma il suo capolavoro resta, ovviamente, il libro Cuore.Quest’ultimo è un romanzo per ragazzi strutturato ad episodi separati e pubblicato, per laprima volta, dalla casa editrice milanese Treves nel 1886. L’ambientazione generale è laTorino dell’Unità d’Italia nel periodo storico tra il 1878, anno d’incoronazione di ReUmberto I, ed il 1886, anno di pubblicazione del romanzo. Il testo ha il chiaro scopo di inse-gnare ai giovani cittadini del Regno le virtù civili, ossia l’amore per la patria, il rispetto perle autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l’eroismo, la carità, la pietà, l’obbedienzae la sopportazione delle disgrazie. È il racconto-diario di un bambino della buona borghesiatorinese, Enrico Bottini, che frequenta la terza elementare. Lo sviluppo dell’anno scolasticoè seguito in ordine cronologico, dal 17 ottobre 1881 al 10 luglio 1882: a ogni mese corri-sponde un capitolo, in cui il diario di Enrico è intervallato anche da appunti dei familiari. Per l’ideologia di cui era espressione e per il titolo che ebbe, Cuore fu un vero e proprio“codice della morale laica e progressista” della borghesia umbertina. Nel diario del protago-nista i compagni di scuola rappresentano uno spaccato della Nuova Italia nelle sue classisociali, da quelle più umili (rappresentate da Precossi, Garrone, Betti, Coretti, il “muratori-no”) a quelle più elevate (rappresentate da Carlo Nobis), dai torinesi ai meridionali, come ilpiccolo calabrese a cui è dedicato un episodio edificante, dai fanciulli studiosi (comeDerossi, il primo della classe) ai delinquenti (come Franti che ride dei valori più nobili inse-gnati dal maestro). Non a caso il luogo dove questi diversi mondi devono incontrarsi e uni-ficarsi è la scuola, centro di ogni iniziativa educativa dell’Italia postunitaria. Alle pagine diEnrico si alternano poi i racconti edificanti che ogni mese il maestro propone agli alunni ei messaggi educativi che i genitori e la sorella lasciano sul diario. Quest’ultimo espedientee la struttura stessa del romanzo, che contrappone esemplarmente i “buoni”, come il gene-roso e volenteroso Garrone, ai “cattivi”, come Franti, rafforzano ovviamente il messaggiopedagogico del libro, che vuole esaltare i valori di fondo della nuova Italia: l’esercito, lafamiglia, lo Stato, la solidarietà fra le classi sociali e tra Nord e Sud, la laboriosità e critica-re ogni forma di devianza. Tutti questi elementi fecero di Cuore un grande successo e DeAmicis divenne presto lo scrittore più letto d’Italia. Le sue ultime opere furono L’idiomagentile, Ricordi di un viaggio in Sicilia e Nuovi ritratti letterari e artistici. Morì improvvisa-mente per un’emorragia celebrale nel 1908 in una camera dell’Hotel Regina di Bordighera.

a cura di Alessia Vanaria

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De

Am

icis

Oggi primo giorno di scuola. Passarono come un sogno quei tre

mesi di vacanza in campagna! Mia madre mi condusse questa

mattina alla Sezione Baretti a farmi inscrivere per la terza ele-

mentare: io pensavo alla campagna e andavo di mala voglia.

Tutte le strade brulicavano di ragazzi; le due botteghe di libraio

erano affollate di padri e di madri che compravano zaini, cartel-

le e quaderni, e davanti alla scuola s'accalcava tanta gente che

il bidello e la guardia civica duravan fatica a tenere sgombra la

porta. Vicino alla porta, mi sentii toccare una spalla: era il mio

maestro della seconda, sempre allegro, coi suoi capelli rossi

arruffati, che mi disse: – Dunque, Enrico, siamo separati per

sempre? –

Rispetta la strada. L'educazione d'un popolo si giudica innanzi

tutto dal contegno ch'egli tien per la strada. Dove troverai la vil-

lania per le strade, troverai la villania nelle case.

Una casa senza libreria è una casa senza dignità, — ha qualco-

sa della locanda, — è come una città senza librai, — un villaggio

senza scuole, — una lettera senza ortografia.

Oneglia, 21 ottobre 1846Bordighera, 11 marzo 1908

Ed

mo

nd

o

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Un nuovo studio statunitense ha messoin relazione il consumo di carne cuci-nata ad alte temperature con una mag-

giore probabilità di sviluppare uno specificotipo di tumore. Questa ricerca segue di pochesettimane il report dell'OrganizzazioneMondiale della Sanità che ha inserito le carnirosse e le carni lavorate rispettivamente tra gliagenti probabilmente e sicuramente cancero-geni.Come spiegato nel paper pubblicato suCancer dagli scienziati dell'Anderson CancerCenter della University of Texas, le diete adalto contenuto di carne paiono essere collega-te ad un maggiore rischio di sviluppare un car-cinoma a cellule renali (il più comune tipo ditumore del rene negli adulti), causato dall'as-sunzione di sostanze cancerogene generateda determinate modalità di cottura, comequella sul barbecue o con la carne saltata inpadella.L'ipotesi che determinati elementi nelle dietetipiche dei paesi occidentali fossero in qual-che modo collegate con la crescente inciden-za del carcinoma a cellule renali è stata presain considerazione da tempo nella comunitàscientifica, con una particolare attenzione pro-prio sul consumo di carne. Ad ogni modo, adoggi non esiste una chiara spiegazione deimotivi che correlerebbero una maggioreassunzione di carne con l'aumento del rischio.Una delle possibili spiegazioni a questo mec-canismo è legata alla produzione di alcuni ele-menti cancerogeni nel corso di certi tipi di cot-tura, come quella su fiamma viva o in padella.Tra i principali "sospettati" in questo sensofigurano due agenti mutageni, ossia le ammi-

ne eterocicliche PhIP e MeIQx. "Abbiamo rile-vato un elevato rischio di carcinoma a cellulerenali associato sia con il consumo di carneche con i mutageni derivanti dalle modalità dicottura, il che suggerisce un effetto indipen-dente di questi ultimi con questo specifico tipodi cancro", spiega Xifeng Wu, professoressadi epidemiologia ed autrice senior dello studio.Nello specifico, i risultati hanno mostrato che ipazienti affetti da un cancro del rene consu-mavano più carni bianche e rosse rispetto adindividui sani. In particolare, è stato calcolatoun rischio più alto del 54% in relazione ad unamaggiore assunzione di PhIP e di quasi il100% per l'assunzione di MeIQx.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Rischio di cancro derivante dalla

carne dipende da modalità di cottura

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Iniziate dalla pulizia dei porcini: rimuovetedelicatamente il terriccio dal gambo con uncoltellino, quindi finite di pulire con un pen-nello e un panno asciutto. I porcini ora sonopronti: potete tagliarli a fettine, quindi a dadi-ni. In una padella fate rosolare l'aglio sbuc-ciato e intero per qualche istante. Quindiunite i porcini, salate, pepate e lasciate cuo-cere a fuoco lento per una decina di minuti.Quando i funghi saranno pronti togliete lospicchio d'aglio e tenete da parte.Intanto preparate l'impasto del soufflé: in unpentolino sciogliete il burro a fuoco lentomescolando con una frusta. Quando saràfuso, aggiungete la farina a pioggia conti-nuando a mescolare con la frusta per evita-re la formazione di grumi. Aggiungete il lattesempre mescolando, aggiustate di sale efate addensare il tutto a fuoco dolce.Quando gli ingredienti saranno ben miscela-ti e il composto sarà denso, unite i tuorli.Potete aggiungerli poco alla volta, due tuorliinsieme, mescolando perché si amalgaminoal composto e aggiungere poi il terzo. Unavolta freddo, unite i funghi cotti al composto,aggiungete 3 g di sale, amalgamate gliingredienti e aromatizzate con qualchefogliolina di timo. Tenete il composto daparte. Quindi prendete 6 stampini di 9 cm didiametro e 6,5 cm di altezza, foderateliall'esterno con strisce di carta da forno dellospessore di 7-8 cm; fermateli con unospago. Spennellate ciascuno stampino condell'olio. Dopodiché, montate a neve fermis-sima gli albumi, ponete gli stampini su unaleccarda e versate all'interno il compostocon un piccolo mestolo o un cucchiaio, riem-piendo 2/3 degli stampini. Quindi infornate inforno statico preriscaldato a 160° per 45minuti. Una volta pronti, spegnete il forno eattendete 2-3 minuti prima di aprirlo. Quindisfornate e servite i vostri soufflé ai funghiappena pronti.

Soufflé ai funghi

Ingredienti per 6 persone

• 370 gr di Funghi porcini • 65 gr di Burro • 80 gr di Farina tipo 00 • 350 gr di Latte fresco intero • 3 Uova medie• 30 gr di Olio di oliva extravergine• 3 gr di Sale • 1 pizzico di Pepe • 3 gr di Aglio • 1 gr di Timo fresco

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AmarcordMessina - Viale Italia. Anni '20

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il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

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Accorinti tra crisi idrica e politica

“Carissimo Pinocchio”