il Cittadino n. 194

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 194 anno XIII - 4 Marzo 2015 r.g. Salvatore Forestieri In culla La Regione Siciliana inadempiente dal 2012 nel persorso nascita

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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In cullaLa Regione Siciliana inadempiente dal 2012 nel persorso nascita

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Primo PianoPrimo Piano

La Regione Siciliana è inadempiente dal2012 nel percorso nascita, avendoseguito soltanto parzialmente la messa

in sicurezza del piano, che ha rinviato neltempo, nonostante finanziamenti specificiavuti dal 2009.Arriva dal ministero della Salute la diffida algoverno dell'Isola chiamato a realizzare seipunti specifici in tempi contingentati, pena l'in-vio di un commissario ad acta. Il documentoarriva dopo l'ispezione avviata sulla morte diNicole, la neonata deceduta su un'ambulanzain viaggio per Ragusa per la mancanza diposti letto nelle Utin degli ospedali di Cataniae Siracusa.Il ministero della Salute, secondo quanto siapprende, ha ritenuto, che, per fare fronte allecriticità emerse dalle verifiche del comitatoLea, sia improrogabile l'emanazione e l'attua-zione di provvedimenti sul percorso nascite.Il ministero ha individuato in sei punti gli inter-venti improcrastinabili, fissando anche unascadenza uguale per ciascuno: entro il 30 giu-gno 2015. Sono il servizio di trasporto inemergenza della madre e del neonato, i puntinascita, le Unità di terapia intensiva neonata-le (Utin) e le subintensive, il piano di formazio-ne, l'integrazione ospedale-territorio e l'attivitàdei comitati Percorso nascita regionale ePercorso nascita aziendali.Per il servizio di trasporto in emergenza dellamadre e del neonato la Regione Sicilianadovrà definire le modalità di gestione delmodello organizzativo, l'elaborazione di proto-colli operativi per la gestione della comunica-zione tra cliniche private, ospedale e 118, eattivare i servizi nelle aeree non coperte dalservizio e un sistema di verifica e monitorag-gio semestrale. Per questi interventi, dal mini-stero della Salute è stato disposto anche unreport di controllo entro il 31 dicembre del2015.Sui punti nascita è stata chiesta l'attuazionedel piano di riorganizzazione della rete in

Sanità, il ministro diffida la Regione siciliana

a cura di Dario Buonfiglio

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Sanità, il ministro diffida la Regione siciliana

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Sicilia. Disposta anche la chiusura delle strutture con meno di 500 parti l'anno, e occorrerà l'ap-provazione del ministero della Salute su eventuali eccezioni. Saranno necessari controllisemestrali e c'è il consiglio di sospendere i parti a domicilio, salvo garantire la tutela di madree neonato anche in casi di emergenza.Sulle Utin il ministero sollecita un piano regionale con un sistema informatizzato collegato al118. Sulla formazione si dispone un piano triennale per tutti gli operatori sanitari. L'integrazioneospedale-territorio prevede i servizi locali coinvolti nella gestione della gravidanza. Il ministerodella Salute sollecita infine la Sicilia a preparare un report sulle attività dei comitati di Percorsonascita sia regionale che aziendali.Il documento oltre a contenere indicazioni è al tempo tempo stesso una diffida alla RegioneSicilia: il ministero annuncia controlli e verifiche sui sei punti, pronto a intervenire in caso dimancata realizzazione con la nomina di un commissario ad acta per l'attuazione delle misureindicate.Sotto pressione da settimane per una serie di scandali e malfunzionamenti nel sistema e desti-nataria di una mozione di censura che Forza Italia porterà al voto dell'Assemblea regionale,per la prima volta Lucia Borsellino, che ha sempre interpretato il suo ruolo di assessore allaSalute in modo tecnico, striglia la politica richiamandola "al senso di responsabilità" e invitan-dola a fare "una battaglia per la Sicilia".

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36-37 CittàCronache urbane

26-27 Dietro le quinte

numero 194 anno XIII4 Marzo 2015

AttualitàDonne in retePer una visione scientifica dellagrammatica

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20-25

Sommario

6

30 SettegiorniCronaca della settimana

SiciliaTratta ferroviaria Trapani-Palermo

42

Le rubriche

La corazzataPotemkin

72-73

Da Beethoven a Kurt Cobain

74-75

Parole in blu76-77

ProvinciaMontalbano Elicona

40-41

CulturaLa vita a coloridi Giovanni Boncoddo

58-63

In&Out28-29

Mangiare Sano78-79

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Contributo Inps: Richiedi anche tu il Sussidio ANF da 1.300 euro a FamigliaL’Inps presenta l’ANF, un sostegno per le famiglie i cui nuclei familiari siano com-posti da più persone e che abbiano redditi inferiori a quelli determinati ogni annodalla Legge

Polizia di stato: concorso Fiamme Oro per Candidati con Licenza MediaAperto il concorso per Atleti Fiamme Oro 2015 indetto della Polizia di Stato. Ilbando prevede l’assunzione di atleti da assegnare ai gruppi sportivi della Poliziadi Stato – Fiamme Oro, che saranno inquadrati nel ruolo degli agenti ed assisten-ti della Polizia di Stato.

Guardia Forestale: Concorso per il Reclutamento di 393 Allievi AgentiE’ stato aperto il concorso 2015 per il reclutamento di 393 allievi agenti del Corpoforestale dello Stato. Vediamo insieme tutti i dettagli e come inviare la domanda.

Agenzia Entrate: uscito Bando per 892 Assunzioni a tempo indeterminatoL’Agenzia delle Entrate ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione a tempoindeterminato e in diverse Regioni d'Italia, di 892 unità per la terza area funzio-nale, fascia retributiva F1, profilo professionale Funzionario, per attività ammini-strativo-tributaria.

Assunzioni ATM: si ricercano Persone Diplomate e non, nessun limite di etàATM ha avviato le selezioni per l’assunzione di Autisti, Addetti alla Sicurezza eManutentori. Fondata nel 1931, l'azienda gestisce il trasporto pubblico di Milano

Annunci utili 4 Marzo 2015a cura di Pippo Previti

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e di altri 56 Comuni della provincia. Il servizio offerto si articola in quattro moda-lità di trasporto: tram e filobus, metropolitana, autobus.

ITF seleziona 690 persone: Scegli la Città più vicina a te e fai il ColloquioL’associazione culturale che si occupa di stabilire e incrementare i rapporti di ami-cizia e di scambio fra giovani di diversi Paesi del mondo cerca 690 persone.

Addetti Vendita: arrivati nuovi Posti di lavoro. Nessun limite di età richiestoLa prestigiosa azienda di borse ricerca Addetti Vendita e Store Manager in diver-si punti vendita. Carpisa, marchio della Kuvera SpA, è una catena di negozi spe-cializzata nel commercio al dettaglio di borse moda, valigeria e piccola pellette-ria, sia da donna che da uomo. I punti vendita sono oltre 600 in Italia.

Arma dei Carabinieri: Reclutamento nel ruolo Tecnico LogisticoIl Ministero della Difesa ha indetto un concorso, per titoli ed esami, per la nomi-na di Tenenti in servizio permanente nel ruolo Tecnico – Logistico dell’Arma deiCarabinieri. Nello specifico, quattro posti sono riservati alla specialità psicologia,tre posti alla specialità sanità – medicina e un ultimo posto.

Corsi e inserimento lavorativo in ambito industriale e tecnologicoP.M.P. ricerca e forma personale per ricoprire vari ruoli professionali attinenti l'au-tomazione industriale e le nuove tecnologie. L'azienda, che realizza anche siste-mi industriali, ha contatti con molte aziende e società in tutta Italia e svolge ruolodi selezione per l'inserimento di personale nei settori tecnologici con maggiorerichiesta.

Diventa un Cuoco Professionista con la formazione AssoAPIAssoAPI organizza Corsi di Formazione professionale e master nelle arti culina-rie. I corsi consentono di imparare i mestieri che non hanno risentito dell'attualecrisi. Oltre il 70% degli allievi AssoAPI trova lavoro al termine del corso. Il cuocosarà la professione più richiesta al mondo entro il 2018.

Annunci utili 4 Marzo 2015

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“Donne in Rete”. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il prossimo 8marzo, il Cirs Onlus promuove una serie di eventi a cura di numerose associazioni, nelsegno dell’unità e della collaborazione fra associazioni, con il patrocinio del Comune di

Messina, dal 5 marzo fino al 23 maggio. Hanno presentato il progetto, mercoledì 4 marzo, nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, con l’as-sessora comunale alle Pari opportunità Patrizia Panarello e la presidente del Consiglio comu-nale Emilia Barrile, Maria Celeste Celi, presidente del Cirs (Comitato Italiano ReinserimentoSociale) di Messina; Mariella Crisafulli, Consigliera provinciale di parità; Angela MariaTrimarchi, docente del liceo “Maurolico” e componente della Flc Cgil di Messina, e Paola Zito,segretaria confederale della Cisl di Messina. In primo piano, è stato sottolineato nei vari inter-venti, “l’importanza di fare rete in campo progettuale, con un programma di eventi fittissimo fino

“Donne in Rete”

AttualitàAttualità

Insieme le associazioni femminili messinesi per un programmadi eventi sul tema della condizione femminile

foto Peppe Saya

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al mese di maggio, nel segno della cooperazione e dellasensibilizzazione sui temi della condizione femminile inchiave moderna e lontana dagli stereotipi”.“La giornata dell’8 marzo nel corso degli anni – sottolineaMaria Celeste Celi, presidente del Cirs di Messina - haperso le ragioni per la quale era stata istituita, ossia com-memorazione e stimolo per le dure lotte condotte nell’ultimosecolo dalle donne, trasformandosi in una festa che incita alconsumo (mimose, cene…) e spesso volgari spettacoli cheimitano il peggio del genere maschile. Per tale motivo il Cirs(Comitato Italiano Reinserimento Sociale) ha invitato leassociazioni femminili messinesi a unirsi in maniera trasver-sale per proporre conferenze ed eventi con tematiche daicontenuti culturali e riflessioni sulle attuali problematicherelative al tema dell’emancipazione. La prima azione di que-sto movimento di donne messinesi, che vuole essere ancheda stimolo alla classe politica, a tutte le associazioni e ai cit-tadini, affinché in questo delicato momento di forte retroces-sione per la nostra città, si uniscano al di là degli schiera-menti per conseguire obiettivi relativi al bene comune, èstata quella di produrre e mettere assieme le iniziative (delleassociazioni che hanno aderito) su un'unica locandina inmodo da favorire pubblicizzazione e partecipazione. La retecreata potrà in futuro sviluppare altre iniziative”, conclude lapresidente del Cirs di Messina.

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Con una conferenza stampa che si terràil 07/03/2015, alle ore 10.00 presso ViaS.Giovanni Bosco N°30, l’ANMIL - che

da oltre 70 anni si occupa della tutela delle vit-time del lavoro e raccoglie oltre 400mila iscrit-ti - presenterà tre importanti iniziative a favoredell’intera categoria delle vittime del lavoro.In occasione della Giornata della Donna saràpresentato uno studio sui rischi legati al lavo-ro delle donne che operano nel settore dellasanità “Prendersi cura di chi ci cura” La sicu-rezza e la tutela sul lavoro delle donne cheoperano nel campo dell’assistenza sanitaria,realizzato da alcuni dei più qualificati profes-sionisti ANMIL in materia statistica e giuridicae, nella stessa giornata, in Senato sarà pre-sentato il Disegno di Legge n. 1769 della Sen.Silvana Amati a tutela delle vittime del lavoroe dei superstiti dei caduti sul lavoro.Inoltre, il terzo tema riguarderà la mobilitazio-ne dei cittadini contro l’ingiustificato inseri-mento della rendita INAIL nell’ISEE, per ilquale l’ANMIL si è fatta promotrice di una peti-zione popolare per la quale saranno raccoltefirme in tutt’Italia nelle oltre 500 Sedidell’Associazione, in occasione di 3 Open Day(uno svoltosi lo scorso 28 febbraio e i due suc-

cessivi il 7 e il 14 marzo).Alla conferenza, per sottolineare la vicinanzaall’Associazione, saranno presenti:Il Presidente Territoriale Carmelo Paci e IlVice Presidente Territoriale FrancescoPistone. Nel corso dell’evento saranno divulgati datisul fenomeno infortunistico a livello regionalee provinciale e la scelta del tema dello studioè stata frutto della valutazione dei dati INAILdai quali emerge che nel settore sanitario lapresenza femminile raggiunge circa il 70% delpersonale. Peraltro, tale preponderanza non è più circo-scritta a categorie storicamente femminili e disupporto, come la professione infermieristica,ma inizia a incidere anche sui ruoli apicali.Nell’arco di una quindicina di anni, infatti, sonoquasi raddoppiati i direttori generali donna,mentre i “medici in camice rosa” hanno netta-mente sorpassato gli uomini. Da questa situa-zione consegue che la sanità risulta uno deipochissimi settori in cui l’incidenza degli infor-tuni femminili è superiore a quella maschile e,pur causando infortuni di non elevata gravità,provoca 600mila giornate lavorative perse.

ANMIL Messina promuove tre iniziative per le vittime del lavoro

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Una visione scientifica della grammatica e la riflessione sullessico e sulla tipologia dei testi saranno gli argomenti suiquali si soffermerà giovedì 5 marzo, in un convegno-semina-

rio organizzato dal liceo classico la Farina, il professore FrancescoSabatini, illustre linguista e presidente onorario dell’Accademia dellaCrusca, oltre che rinomato divulgatore della correttezza della nostrabella lingua attraverso i media e la carta stampata. Il seminario, chesi svolgerà nell’aula magna del liceo La Farina, sarà articolato indue sessioni: al mattino il professore dibatterà con gli studenti delliceo su temi che verteranno soprattutto sulla storia della lingua esulla grammatica storica dell’italiano. Nel pomeriggio, alle ore15.00, incontrerà i docenti messinesi e della provincia per parlare di“Lessico e tipologia dei testi”: una riflessione necessaria per orien-tarsi nella “tempesta delle lingue”, fenomeno questo che ingeneraconfusione anche nei curricoli scolastici e nelle scelte dei testi edegli strumenti di insegnamento. Il professore Sabatini è già stato ospite del liceo “La Farina” in occa-sione del Convegno internazionale di studi dedicato a novembre alfuturo degli studi classici.

Per una visione scientifica della grammaticaIl professore Sabatini al liceo La Farina giovedì 5 marzo

foto Peppe Saya

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dietro le quintedietro le quinte

La questione l’abbiamo trattata più volte, i soprannominati “pinellini” ela loro voglia di far riappropriare la città di quegli spazi abbandonatiper incuria o per dolo.La questione, però, non ha mai trovato un reale punto di incontro traattivisti e amministrazione, e in generale, con la città che troppo spes-so si divide sui motivi di questi atti.L’ultima “occupazione” dei pinellini è stata quella dell’ex scuola Foscolo, sito abbandonato da anni elasciato marcire senza speranza di futuro. Loro ci hanno creduto, riaprendo alla città le porte del ples-so e organizzando svariate attività sociali, la risposta? Porte saldate notte tempo per ben due volte.I pinellini, allora, non ci stanno e lo scorso lunedì si presentano in massa a Palazzo Zanca per chie-dere al sindaco quale siano le sue reali intenzioni. Accorinti, da par suo, non allontana il suo passatodi attivista e non si mette di traverso contro il Pinelli ammettendo, però, che la questione è complica-ta da pendenze economiche sul plesso e che, comunque, la chiusura è avvenuta a sua insaputa.Beata ignoranza…

L’insaputa chiusura

di Francesco Certo

Il tempo dei chiarimenti Quale possaessere ilnesso tra la

richiesta di chiari-menti arrivata dalconsigliere di areaPD, SantiZuccarello, sullaquestione dei rim-borsi extra per il

commissario Ciacci e sull’assegnazionead una società vecchia di pochi giorni diRaphael Rossi e il risparmio dovuto allaraccolta differenziata fatichiamo a capir-lo.Il consigliere, infatti, era pronto a rivol-gersi alla Procura della Repubblica dopoaver sottolineato la stranezza dell’affidodi un incarico da oltre 30 mila euro allaRe Source di Torino dello stesso Rossi,nata solo pochi giorni prima che l’incari-co fosse affidato.La risposta dei diretti interessati, pro-messa, non è ancora arrivata causaassenza dello stesso Ciacci da Messina;arriva, invece, quella dell’assessoreIalacqua che, orgoglioso, rivendica chela gestione Ciacci e la partenza dellaraccolta differenziata ha portato ad unrisparmio di quasi 1 milione di euro.Lodevole, senza dubbio, ma privo dinesso il rapporto che l’assessore tenta dicostruire. Rimaniamo, quindi, in trepi-dante attesa della risposta di Ciacci alleaccuse di Zuccarello.

Rimborsi e differenziata

Adesso anche daRoma voglionosaperne di più, la

questione del porto diTremestieri non può piùrimanere esclusivo ter-reno di scontro cittadi-no, tra rimpalli diresponsabilità, poche

idee e maledizioni allo Scirocco.È previsto, nella giornata di giovedì, un incontro alMinistero delle Infrastrutture tra governo, Autorità por-tuale e amministrazione locale, nel quale bisogneràchiarire in maniera definitiva la reale situazione delporto e come bisognerà agire per far cessare le con-tinue chiusure legate all’insabbiamento del sito.Qualcosa si muove finalmente, dopo mesi di inutiliparole un atto concreto di interesse nazionale su quel-lo che sembra un buco nero di sprechi e incapacità.Nella discussione non solo presente e passato maanche futuro, il porto oltre all’annoso problema dell’in-sabbiamento resta monco, l’ampliamento necessarioper renderlo fruibile in maniera definitiva giace tra gliincartamenti dimenticati, urge chiarezza anche sutempi e costi.Nel frattempo il porto vive a metà, l’autorità portualesta cercando con nuovi studi di capire sistemi e solu-zioni per evitare la replica del problema, per l’inizio deldragaggio, invece, si dovrà attendere almeno una set-timana.

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Ne abbiamo parlato permesi, chiedendocianche se i responsabili

di tali ritardi fossero consape-voli o ignari degli errori com-messi; oggi sembra che qual-cosa si muova e che la questio-ne possa trovare conclusione.Parliamo della Via Don Blascoe del suo ammodernamento;sbandierata come l’operazione

che avrebbe salvato le vie del centro e decongestionatouna certa branca del traffico urbano, la compilazione deldocumento da presentare alla Regione, però, ebbe unrespingimento dettato dall’errato conteggio dei costi riferitia tariffari, ormai, in disuso.Non mancarono rilanci di accuse tra Regione e PalazzoZanca, alla fine fu l’assessore De Cola a dover accettare ilparere negativo del governo siciliano, rimodulando le tabel-le di spesa per il lancio del bando di gara che dovrà affida-re i lavori di rifacimento dell’arteria del centro messinese.Quasi con un anno di ritardo rispetto agli annunci, il docu-mento sembra pronto per essere spedito e approvato, unagestazione lunga e complicata da errori tutti da chiarire,data l’alta considerazione di cui godono assessore e squa-dra.Se i primi passi si muoveranno regolarmente, dunque,potrà partire il lungo iter che porterà all’inizio dei lavori inVia Don Blasco, con la speranza di non inciampare in ulte-riori distrazioni.

Lanciamo noi l’hashtag per questa volta; lo facciamo mentre parteci-piamo live al tweetstorm sulla incontro tra enti locali, ministero e sin-dacati sulla questione della dismissione dei treni a lunga percorren-

za e sulla messa in pericolo della continuità territoriale. Cos’è il #cravattagate? Quello che sta accadendo proprio mentre compiliamo questo pezzo, ovvero,la mancata presenza di Renato Accorinti alla riunione in quanto privo di cravatta, abbigliamento chesi presume offenda la sacralità delle aule che hanno ospitato indagati e condannati.Salvagente per il sindaco di Messina è il collega palermitano Leoluca Orlando che, con un briciolo disanità mentale, chiede che il primo cittadino della città interessata partecipi alla commissione ugual-mente, al rifiuto lascia la commissione come segno di solidarietà.Ora, consigliando a Renato di fare uno strappo alla sua regola di abbigliamento, crediamo che all’Arsil nodo della questione debba essere altro; e che il nodo di alcune cravatte sia, comunque, troppostretto.

#cravattagate

Se il ferri-botte verràt o c c a t o

oppure nopotrebbe dipen-

dere, condizionale d’obbligo, anchedalle decisioni di Renato Accorinti.Infatti, stando alle dichiarazioni delMinistro dei Trasporti, Maurizio Lupi,l’atto finale di dismissione dovràessere ratificato con l’accordo di tuttele parti interessate, quindi, con il beneplacido dell’amministrazioneAccorinti.Ecco, allora, cosa chiede il comitato#ilferribottenonsitocca, un atto con-creto e non le solite chiacchiere, nelquale il sindaco metta di traverso l’in-tera amministrazione contro la deci-sione di RFI.La lettera è già scritta, il comitato hapensato bene di alleggerire il lavorodel primo cittadino che, adesso, devesolo apporre il suo pesantissimoautografo; un atto che chiede alMinistero di non andare oltre nellasua volontà di dismissione.Intanto nella mattinata di mercoledì siparlerà dell’argomento all’ARS, doveamministrazione locale e regionale, esindacati cercheranno un accordocomune con cui fermare il provvedi-mento; assenti ingiustificati RFI eTrenitalia.

La lunga attesa Una firma cambia la vitaRimborsi e differenziata

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INLa nostra Messina è una città ricca di tesori, alcuni manife-sti al grande pubblico che li osserva senza mostrare parti-colare interesse o peggio rendendoli oggetto di degrado,

altri, invece, sepolti nella notte dei tempi. Tra questi rientra, sicu-ramente, la casa del Cavaliere Giovanni Cammarata, situatanella zona sud, a Maregrosso, che sta rifiorendo a vita nuovagrazie all’Istituto comprensivo “Enzo Drago” che ha aderito alprogetto nazionale “La scuola adotta un monumento”. I giovanistudenti hanno accolto subito con entusiasmo l’invito dei docen-ti, e hanno intrapreso questo viaggio alla scoperta di Messina edella sua storia. Prima di parlare dei piccoli protagonisti, è d’obbligo, però,rispondere al seguente quesito: Chi era Cammarata? Come hacontribuito alla bellezza della città? Il messinese Cammarata,come molti sapranno, rientra in patria, dopo la guerra e dal 1970fino alla sua morte si dedica alla decorazione della sua “barac-ca”, trasformandola in un fantasioso castello, ricco di sculture emosaici. La facciata diventa presto un inventario di forme e figu-re, che vanno dal mondo animale a quello della realtà, a quellodella mitologia. Uno straordinario insieme, dunque, di sacro eprofano, di storia e mito, di tradizione popolare e letteratura allabase di un’architettura di cui oggi rimane solo la facciata, il restoè stato demolito nel 2007 per far posto al parcheggio di unsupermercato. Alla scoperta di Casa Cammarata sono partiti glistudenti dell’Enzo Drago, che dopo essersi abbondantementedocumentati in merito, hanno realizzato diversi sopralluoghi sulposto. Ieri mattina sono tornati sul sito, che hanno provveduto apulire, rimuovendo erbacce varie e restituendogli dignità e deco-ro. Lo fanno con naturalezza perché ormai quel luogo è come sefosse casa loro, ne conoscono ogni angolo, ogni “pupo”, ognistatua, dall’animale mitico alla “Madonna della Birra”. Ci stupiamo di quello che fanno, perché a differenza di moltiadulti, hanno capito cosa significa adottare un monumento:“conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunquesottrarlo all'oblio e al degrado, averne cura, tutelarne la conser-vazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizza-zione”. Si stanno impegnando, costantemente e silenziosamen-te, per realizzare il sogno del Cavalier Cammarata: fare diMaregrosso “la via della Belle Arti”.

Un tesoro nascosto a Maregrosso

di Alessia Vanaria

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TDel caso Nicole, la neonata morta in ambulanza duran-

te un trasferimento da Catania a Siracusa sapete giàtutto, gli avvoltoi della stampa nazionale non hanno

mancato di raccontare i minimi dettagli della vicenda, lohanno fatto non per spirito di verità ma venduti al dio degliascolti.Dopo la piccolissima Nicole, però, un altro caso ha scosso laSicilia e le coscienze, quello del piccolo Mattia. Il bimbo è nato prematuro lo scorso 19 gennaio, la madreera alla 24° settimana quando a causa di un’infezione vagi-nale le acque le si rompevano rendendo obbligato il parto. Ilbambino nasceva, quindi, ben prima del tempo e del peso diappena 870 grammi; una condizione che rendeva la suasopravvivenza quasi impossibile. Da Catania veniva trasferi-to a Siracusa, lì passava diverse settimane in incubatricecombattendo, tra l’altro, con sopraggiunti problemi che nenecessitavano il trasferimento al Policlinico di Messina, sitomigliore per trattare le difficoltà del piccolo Mattia. Giunto aMessina, però, i medici riscontravano altre patologie presen-ti, il neonato moriva poco dopo. La vicenda, triste, verràvalutata dalle Procure e si tireranno le somme su colpe eresponsabilità.Quello che ci interessa non è il caso giudiziario, ma la suatrattazione da parte della stampa nella sua totalità. Il mondotutto social e condivisione ci rende, spesso, ammantati diuna meschinità non nostra, tutti alla ricerca del titolo e deiclick, vitali per molte testate e per l’ego di tanti cronisti.Nel caso specifico, però, sfruttare una vicenda tanto compli-cata e triste fa rabbrividire, usare immediatamente terminicome “malasanità” perché è un jolly di sicuri contatti nonrende giustizia al reale compito dell’informazione.Nessuna lezione da parte nostra, siamo indegni imbrattacarte, ma in una società infame e additante come questatacciare nell’immediato di colpevoli può essere infanganteper sempre, bollare come malasanità un caso tutto da chia-rire è esercizio di retorica da cacciatori di click. Non ammet-tere, poi, che i medici non siano surrogati di dio ma uominiè, invece, mancanza di visione reale della condizioneumana.

Nicole, Mattia ed i cacciatori di click

di Francesco Certo

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Migliora la raccolta differenziataOltre al notevole incremento degli ultimi mesi nelle quanti-tà di raccolta differenziata a Messina, migliora significativa-mente anche la qualità dei materiali avviati a riciclo. E’ ilcaso ad esempio del vetro, della carta e del cartone.

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mercoledì 25giovedì 26venerdì 27sabato 28

domenica 1lunedì 2

martedì 3

Marzo 2015

Progettazione del Patto territorialeIl Patto Territoriale 2014/15 denominato “I Cento Passi” èiniziato ad ottobre con l´adesione di tutti gli istituti compren-sivi della città e prevede al suo interno la realizzazione di42 progetti e di una decina di eventi da organizzare inoccasione di date importanti.

Impiego delle biciclette per i VigiliDaniela Faranda, Consigliere Comunale NCD, chiede diconoscere l´impiego delle biciclette per i Vigili Urbani e diaccertare quanti mezzi sono stati acquistati, dove sonostati depositati e, se rinvenuti, si chiede di conoscerne lostato.

Continuità territoriale

Mariano Massaro OR.S.A. Sicilia e Giosuè MalapontiComitato Pendolari Siciliani – Ciufer, in una nota, esprimo-no le loro preoccupazioni circa gli impegni assunti con larevoca dei tagli dei treni di collegamento Sicilia –Continente.

Il Messina cede 0-3 alla Juve Stabia

Il Messina non riesce ad uscire dal baratro, e subisce unapesantissima sconfitta contro la Juve Stabia. Finisce 0 a 3,un risultato e una prestazione che sanno tanto di fine corsaper il Messina e per Grassadonia.

I pinellini manifestano a palazzo ZancaPer manifestare il loro disappunto contro lo sbarramentodei plessi occupati “i pinellini”, hanno manifestato il lorosentirsi abbandonati, in particolare dal Sindaco, in manierasingolare, ovvero dando vita ad uno spettacolo al centro dipalazzo Zanca.

Piano dell'innovazione 2015-2017È stato presentato a Palazzo Zanca, il piano triennale del-l'innovazione 2015-2017 e il piano di informatizzazionedelle procedure per la presentazione online delle istanzeda parte dei cittadini e delle imprese.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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A Messina l´abitudine è di intervenirequando è troppo tardi

Non sono bastati gli incidenti verificatisi in passato, tra cui quello piùgrave di un pullman che ha distrutto completamente il guardrailfinendo nella carreggiata sottostante perché si intervenisse per met-

tere in sicurezza lo svincolo di Messina centro. Sabato mattina, infatti, a causa dell´asfalto reso viscido dalla pioggia, diver-se macchine hanno fatto testacoda suscitando tanta paura nei passanti.

Mentre percorrevano in discesa la rampa dello svincolo di Messina centro, che conduce sul vialeEuropa, due macchine hanno perso il controllo e dopo un testacoda si sono adagiate sul fiancosinistro e destro della pericolosa curva mettendo in pericolo le auto che le precedevano.Il consigliere della III circoscrizione Nunzio Signorino non comprende come ancora oggi non sisiano stati presi provvedimenti per mettere in sicurezza lo svincolo che giornalmente rischia diessere causa di incidenti mortali. Bisogna installare, nell’immediato, segnaletica di rallentamentoilluminato per consentire alle auto e soprattutto ai tir nelle ore notturne di affrontare la pericolosacurva alla velocità adeguata. Ma a Messina, sostiene Signorino, l´abitudine è di intervenire quando è troppo tardi.

III CIRCOSCRIZIONE

Necessari interventi di scarificazione e bitumazione strade

Le strade ricadenti nel territorio della II circoscrizione neces-sitano di interventi di manutenzione sia ordinari che straor-dinari, vista la condizione attuale del manto stradale di

diverse arterie con presenza di numerose buche e il deteriora-mento dell’asfalto in ampi tratti causato oltre che dagli agentiatmosferici anche dal graduale aumento del traffico cittadino edin particolare dal passaggio degli autoarticolati ed altri mezzipesanti che transitano, per forza maggiore, lungo la ex ss. 114, la via Adolfo Celi, la via Taormina,la via Uberto Bonino.In tempi di spending review le risorse finanziare disponibili sono ridotte all'osso, ma è pur presen-te nel bilancio comunale la voce relativa alle manutenzioni anche se con cifre non sufficienti. Nelcontempo, bisogna considerare che vi sono gli introiti relativi ai pagamenti degli eco-pass prove-nienti dai TIR che attraversano lo stretto di Messina, oltre gli importi della TASI la cui voce preve-de interventi manutentivi. Da tutto questo si evince come vi siano, comunque, somme assegnatealla manutenzione delle strade e, dunque, si possono scarificare ed asfaltare alcune arterie. Premesso ciò, il consigliere della II circoscrizione Rosario Santoro interroga il presidente di circo-scrizione, Antonino Zullo, per conoscere le somme assegnate dal bilancio comunale agliAssessorati competenti per le manutenzioni stradali, le somme incassate con l'eco-pass per l'at-traversamento dei mezzi pesanti nello Stretto, gli introiti e la ripartizione della TASI.

II CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Cercasi notizie sull’ampliamento dell’Area pedonale Duomo

Con la seguente interrogazione, su propo-sta della Consigliere MariafernandaGervasi, la IV Circoscrizione chiede di

conoscere gli intendimentidell´Amministrazione Comunale sull´amplia-mento dell’Area pedonale Duomo:“PREMESSO che il Consiglio della IVCircoscrizione ha dimostrato grande interessee disponibilità nella ricerca di soluzioni volte allacreazione di ampie aree pedonali che perse-guissero l´obiettivo di una maggior vivibilità purnel rispetto delle esigenze di viabilità nonchédei bisogni espressi da residenti e categorieproduttive; che già nelle scorse consiliature laCircoscrizione ha sollecitato l´istituzione diun´area pedonale nei pressi della BasilicaCattedrale, già peraltro prevista dagli strumentipianificatori del Comune, unitamente a inter-venti volti al decoro del centro storico; CONSI-DERATO che in occasione dell´acceso dibattitosorto intorno all´area sperimentale “Cairoli“, isti-tuita dall´Amministrazione senza una preventi-va concertazione con residenti e categorie pro-duttive, il Consiglio di Circoscrizione si è fattointerprete di uno spirito collaborativo e costrut-

tivo, volto, da una parte, ad intercettare richie-ste, esigenze e bisogni della cittadinanza, e,dall´altra, a proporre soluzioni operative capacidi migliorare diversi aspetti dimostratisi insuffi-cienti; che l´approvazione della modifica delPUT da parte del Consiglio Comunale, nei mesiestivi dello scorso anno, riducendo esagerata-mente l´area pedonale Cairoli alla sola piazza ,è stato il simbolo della mancanza di politicaalta, quella che guarda agli interessi della col-lettività e non dei singoli e trova la sintesi e lamediazione tra le parti, e che le responsabilitàdi tale esito negativo vanno equamente condi-vise tra tutti gli attori in gioco; INTERROGA le autorità competenti PERCONOSCERE quale sia, con esattezza, l´inten-dimento dell´A.C. in ordine all´ampliamentodella pedonalizzazione dell´area limitrofa alDuomo. INVITA l´A.C. ad acquisire e far sintesi,preventivamente all´adozione del provvedimen-to definitivo, tra le proposte provenienti da isti-tuzioni, categorie e rappresentanze interessatee a coinvolgere la cittadinanza anche al fine di“creare” il più ampio consenso circa le scelteche si faranno.

IV CIRCOSCRIZIONE

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Il Sindaco, RenatoAccorinti, l'Assessore allepolitiche per l'innovazione,

Gaetano Cacciola, ilSegretario generale/direttoregenerale, Antonio Le Donnehanno illustrato il Piano trien-nale dell'innovazione 2015-2017 e il piano di informatiz-zazione delle procedure perla presentazione on line delleistanze da parte dei cittadini edelle imprese. Questa giorna-ta, introduce il Sindaco, èimportante, perché si entranel futuro, si comprano tuttele strumentazioni, così si evi-tano code e richieste di favo-ri. Il servizio sarà potenziato,ci sarà la formazione del per-sonale, perché non si parta epoi si blocca tutto. Il progettoche abbiamo chiamato smartcity, afferma Cacciola, vedequi attuazione con l’ottimizza-

zione dei tempi, creando unapianificazione che ci rendapiù smart tutti quanti. Vi saràuna standardizzazione deimoduli, afferma Le Donnecon una semplificazione edautomazione, con una riorga-nizzazione di servizi ed uffici.Gli obiettivi sono trasparen-za, velocità e precisione.Passeremo alla banda largada 8 mbit a 100 mbit. Sipotranno effettuare paga-menti on-line, servizi demo-grafici e servizi per l’infanzia.Un comune cittadino si potràinserire e vedere a che puntosono le pratiche. Si potrà por-tare avanti l’e-democracy,ovvero garantire la più ampiapartecipazione dei cittadini,che con petizione o altro,potranno intervenire o pro-porre temi fondamentali perla città.

cittàcittà

Una città più smart a cura di Marilena Faranda Innovazione – Informatizzazioni del Comune

150 persone chiedonodi essere risarcite peri lavori del viadotto

Ritiro, spiega il consiglieredei DR Abate, aspettano diessere rimborsati. LeDonne aveva istituito unufficio per il pagamentodelle 150 persone che dal1997 aspettano questaindennità. Tale ufficio nonè mai stato avviato.Abbiamo fatto, prosegueAbate, con il consigliere diquartiere Fama interroga-zioni, a cuil’Amministrazione non harisposto. Nel 2011 alcuni

sono già statiliquidati, con-tinua il consi-gliere Fama,ovvero, quelliche hannoavuto menoincidenza, gli

altri 150, che hanno avutomaggiori danni ancora no.Una decina di loro ha fattocausa, ci sarebbero debitifuori bilancio incalcolabili.Ribadisce la capogruppoDR Amata, i soldi sononella disponibilità delComune. Spiega il diretto-re generale Le Donne,abbiamo noi l’incombenzadi gestire le somme per gliindennizzi, ma ancora cisono dei conti in sospesocon l’ANAS. Speriamo diconcludere la questione abreve, ma non vogliamosbilanciarci.

Viadotto Ritiro

Cittadini attendono irisarcimenti dal 1997

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Si è tornato a riunire ilConsiglio comunaleper la votazione del

Piano di riequilibrio. Ritengo,introduce il Sindaco presen-tando il Piano, che bisognaapprovare questo documen-to, in quanto, nasce per dareun futuro alla città. Ci siamotrovati a guidare un’auto e cisiamo accorti che non vierano né le ruote, né il moto-re. Non possiamo affidare lanostra città a dei Commissari,non vogliamo che loro deci-dano sulle nostre teste, sven-dendo il nostro patrimonio.Chi meglio di noi sa comegestire la nostra città. Per noigiustizia è pagare i debitiquelli accertati, non tutti, solo

quelli legittimamente accerta-ti. L’approfondimento che hacaratterizzato la discussionesu questo documento, affer-ma l’Assessore Signorino, cida la misura di quanto siaimportante questo documen-to. Il piano viene approvatocon 17 favorevoli.

Grancamposanto

Limitazione di viabilità

Da lunedì 2, per un periododi 60 giorni, per i lavori di“realizzazione di sistemi

costituenti il sistema integrato dicontrollo e supervisione delGran Camposanto”, sarannochiuse al transito veicolare epedonale dalle ore 7 alle 16, levie San Cosimo, per 40 metri,nel tratto tra il vicolo Consolo ela via 42 F, e Palmara, per 30metri.

Giornata della donna

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“Difret – il coraggioper cambiare”

Ha prevalso il buonsenso trasversale

All’indomani dell’appro-vazione del Piano diRiequilibrio, il

Presidente della primaCommissione, NicolaCucinotta, ci dice: Io pastanon ne ho mangiato, perchémi veniva pesante. Ho votato,però, positivamente il Piano,perché, nel mio ruolo di presi-dente, lo ritenevo un attodoveroso. E’ facile astenersidalla votazione o votare con-trario, per mostrare disappun-to, un giorno, infatti, si potràdire: Se il Comune si trova inquesta condizione disastrosa,

non è colpa mia. Creare,però, “terrorismo” in chi siassume le responsabilità divotare, o per senso di respon-sabilità o per copertura delpassato, è ingiusto. Alcunicolleghi ci dicono: Vedretequando la magistratura viconvocherà.

Piano di riequilibrio

Dichiarazione del consigliere Cucinotta

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Piano di riequilibrio

Lunedì 9, alle ore 20.30, nel-l'ambito delle iniziative perla Giornata Internazionale

della Donna, al Cinema Apollosarà proiettato “Difret – il corag-gio per cambiare”, film prodottoda Angelina Jolie incentratosulla figura dell'avv. MeazaAshenafi che si batte per i dirittidelle donne in Etiopia. La presi-dente del Consiglio comunale,Barrile, invita la cittadinanza apartecipare alla proiezione gra-tuita del film. I biglietti si potrannoritirare a Palazzo Zanca.

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foto Peppe Saya

foto Peppe Saya

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L’aula Magna dell’Istituto Superiore “Antonello” della città di Messina, ha ospitato in dataodierna la Dott.ssa Sabrina Assenzio, dietista, ed il Dott. Santo Morabito, specialista in“Scienze dell’alimentazione”, con lo scopo di enunciare le modalità attraverso le quali la

nostra amata dieta mediterranea possa rappresentare una fruttuosa risposta a problematichealimentari quanto mai attuali.

Mediterraneo: un nuovo elisir di longevitàInteressante incontro all'Antonello sul tema della nutrizione, con unocchio particolare verso la dieta mediterranea

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

E’ ufficiale, Montalbano Elicona è il borgo più bello della Sicilia, dopo la vittoria controquello che sembrava un gigante, Cefalù, il piccolo comune messinese, durante la tra-smissione televisiva “Alle falde del Kilimangiaro” in onda su Rai 3, ha già ottenuto un

grande successo, con il 70% dei voti, ma necessita ancora di ulteriori consensi. per ottenereil riconoscimento finale di “Borgo dei Borghi”d’Italia. Una grande occasione questa per rilanciare il turismo, non solo nel bellissimo centro medieva-le di Montalbano Elicona, ma in tutto il territorio messinese.Inutile dire che in questo periodo sono sempre più numerosi gli appelli al voto (questi più gra-diti di altri) anche quelli di tutte le Istituzioni della provincia di Messina, della ProvinciaRegionale di Messina e non solo.Vogliamo citarne uno per tutti, quello dell’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo dellaRegione Sicilia, Cleo Li Calzi: “Votiamo tutti il borgo di Sicilia, ogni giorno fino al 22 marzo c.a..Portiamo in luce tutti i nostri meravigliosi borghi di Sicilia, scegliendo Montalbano Elicona, ilborgo siciliano arrivato alla finale che li rappresenta tutti”Inutile dire che l’entusiasmo di Filippo Taranto, Sindaco di Montalbano Elicona, che ha appre-so la vittoria su Cefalù nello studio televisivo della trasmissione Kilimangiaro era incontenibile.Adesso Filippo Taranto ci crede ancora di più, consapevole che, perché il Comune nebroideoda lui guidato sia consacrato il “più bello d’Italia”, ci vogliono una valanga di voti. Questo il suo appello: "Sono orgoglioso dei miei concittadini per l' amore e il grande senso di appartenenza chehanno dimostrato nel votare tutti, compatti come una sola mano, il loro Borgo, portandolo alla

Montalbano Elicona in finale

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Montalbano Elicona in finale Popolo Siciliano, popolo Messinese avanti tutta

vittoria su Cefalù. Grazie da uno di voi. Ringrazioanche i montalbanesi che vivono sparsi per l'Italia e per il mondo, dove hanno portato la loroprofessionalità e intelligenza insieme al profondoattaccamento per i cari luoghi natíi". Un grazie ai numerosi amici non montalbanesiche hanno votato per il nostro Borgo perché loconoscono e ne amano le bellezze storiche,naturalistiche, la magia che in esso si respira e ilcalore della sua gente. Ringrazio tutti gli amiciSindaci dei comuni della provincia e non, chehanno avuto modo di apprezzare Montalbano elo hanno sostenuto e votato. Adesso siamo alla sfida finale che si concluderàil prossimo 5 aprile con il voto in Web. Votateci ancora, proclamerete MontalbanoElicona " il Borgo dei Borghi " dell' Italia e lanostra Sicilia, ancora una volta, madre di tutte lebellezze". Che dire a questo punto? Come uno dei miglioriconduttori di talk show: Votate , Votate, votate.

Come fare per far vincere Messina,la Sicilia e quindi MontalbanoElicona? Semplicissimo.

Bisogna :1) collegarsi al sito www.kilimangia-ro.rai.it, 2) registrarsi mediante inserimentodi User e Password (solo la primavolta) 3) Confermare la registrazione rice-vuta sulla propria E-Mail 4) cliccare “Vota” sul pulsante sottol’immagine di Montalbano.

Importantissimo: Il voto verràregistrato e sarà possibile votarenuovamente una volta ogni 24ore, fino al 22 marzo 2015.

COME SI VOTA

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Tratta ferroviaria Trapani-PalermoVia Milo chiusa da due anni

Un altro anno è trascorso, e sono due, dalla chiusura della tratta ferroviaria Alcamo-Trapani Via Milo avvenuta, il 25 febbraio 2013, per i continui smottamenti al sedime fer-roviario.

Un falso allarme è stata la riapertura alla circolazione ferroviaria, domenica 23 novembre 2014,in occasione della manifestazione “ In treno per Segesta - Un viaggio attraverso le Terre degliElimi” organizzata col sostegno del GAL Elimos, dell’Assessorato Regionale ai BB.CC ed altreassociazioni, in quell’occasione esultammo ma con l’amara sorpresa che l’indomani fu nuova-mente richiusa al traffico ferroviario. A nulla secondo noi sono valse le interrogazioni e/o le interpellanze dei rappresentanti politiciregionali e nazionali, se non a dimostrare che qualcosa la politica fa ma senza alcun risultato.Già nel 2003 erano stati stanziati 300 milioni per l’ammodernamento e la velocizzazione dellaPalermo-Trapani, e a distanza di dodici anni circa, tale opera viene inserita nello “SbloccaItalia” per un importo di 491 milioni di cui finanziati 2 milioni solamente. Perché a distanza di 2anni la tratta ferroviaria è ancora chiusa? Quanto è stato speso per ripristinare la tratta Alcamo-Trapani Via Milo per far transitare il treno storico sino a Segesta? Siamo convinti che le soleinterrogazioni parlamentari servano a ben poco, occorre una forte presa di posizione di tutta laclasse politica per far sì che tutte le cifre snocciolate in questi 12 anni non restino solo fiumi diparole e inchiostro ma, una volta per tutte, che si concretizzino per migliorare le infrastrutturesiciliane che una dopo l’altra vengono chiuse per mancanza di investimenti che in realtà sullacarta ci sono.

Giosuè MalapontiPresidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

SicilaSicilaa cura di Dario Buonfiglio

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Il dibattito degli ultimi giorni incentrato sullaproposta di conservare l’autonomia dellaCamera di Commercio (C.C.) di Messina

piuttosto che di procedere al suo accorpa-mento con altri Enti camerali confinanti, sep-pur inquadrato nel più generale ripensamentoa livello nazionale dei compiti e delle funzioniin carico agli Enti Camerali con il conseguen-te riordino della loro organizzazione territoria-le, presenta, a nostro modo di vedere, anchedelicati e talvolta inconfessati risvolti di carat-tere squisitamente regionale.Invero, l’odierno dibattito sulla C.C. diMessina consente di far emergere alcunispunti di riflessione che inducono a giudi-care siffatta vicenda come un’ulterioreconferma di un progressivo, e ininterrottoprocesso di rimodulazione degli assetti edei rapporti di forza socio-economici e ter-ritoriali dell’intera Sicilia.E’ innegabile che nell’ultimo ventennio, inforza di provvedimenti attuati dai diversiesecutivi del governo centrale e tutti fina-lizzati al contenimento della spesa pubbli-ca, siano state portate a termine molteplicidisposizioni di chiusura relativi a storicicentri decisionali-gestionali-organizzatividi competenza statale a tutto danno deivalori identitari della città di Messina edella sua provincia.In tutta sincerità, riteniamo che se il drittopositivo della medaglia di siffatte dismissioniabbia potuto trovare ispirazione nell’esigenzadi razionalizzare e di ottimizzare l’efficaciadella spesa pubblica, l’altra faccia negativadella stessa medaglia, per noi messinesi, èrappresentata dal dover subire, senza poternulla eccepire, tutta una sequenza di malde-stri tentativi utili solo a annullare l’intimaessenza della storia della Sicilia moderna epre-unitaria, a partire dal periodo svevo-nor-manno e fino alla promulgazione dellaCostituzione nel 1812, in nome di un chiaroobiettivo rappresentato dal tentativo di creareun nuovo assetto socio-economico basato sudue grandi sub-sistemi regionali, quello occi-dentale guidato da Palermo, e quello orienta-

Città Metropolitana di MessinaNon è questione di numeri piuttosto di funzioni e competenze - Camera di Commercio, Corte d’appello, Autorità Portuale

le centrato su Catania . Già da anni vengono attuate strategie per dividerein due la più grande isola del Mediterraneo, la 4°regione d’Italia per popolazione, ignorando o forsepeggio, volutamente ignorando, che la nostra isolaper oltre settecento anni è stata amministrata divi-dendola in tre valli (Valdemone, Val di Noto e a Valdi Mazara).L’odierna Provincia di Messina è la gran parte del-l’antica Valdemone, un tempo estesa fino a com-prendere Cefalù, l’attuale provincia di Enna,

Camera di Commercio di Messinafoto Peppe Saya

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Città Metropolitana di MessinaNon è questione di numeri piuttosto di funzioni e competenze - Camera di Commercio, Corte d’appello, Autorità Portuale

l’areale dell’Etna e per qualche tempo la stessaCatania.E’ da dire però che questo disegno non trovariscontro nel popolo siciliano e nella sua classedirigente, tantè che con il D.P.R.S. del 10/08/1995in forza del titolo IV della L.R. 9/1986, in ultimoconfermato dalla L.R. 8/2014 sono state ricono-sciute e perimetrate tre grandi comprensori, cen-trati su Palermo, Catania e Messina i quali è statoassegnato il rango aree metropolitane.Questa tripartizione non è per nulla fantasiosa,

basta, infatti, ben riflettere sul fatto che laSicilia è una delle quattro regioni italiane poli-centriche in senso urbano, come anche ilVeneto, l'Emilia Romagna o la Puglia: vale adire che manca una città in grado di esercitareun'assoluta dominanza metropolitana, comeMilano in Lombardia, Roma nel Lazio e Napoliin Campania. Secondo il modello della leggeRango- Dimensione, un metodo di analisi nellegerarchie urbane regionali, in Sicilia le funzio-ni urbane superiori vengono divise fra 3 cittàcon l'apporto parziale di una quarta (Siracusa),mentre la rete urbana intermedia è relativa-mente debole. Se però Messina viene interessata dal conti-nuo ridimensionamento dell’impegno statale,allora trova legittimazione il sospetto chel’odierna negazione dell’autonoma attivitàdella C.C. di Messina sia prodromica ad unasuccessiva chiusura della sua stessa sede.Si tratterebbe, allora, della prosecuzione dialtre proposte irrealizzate o di altri tentativi benriusciti tendenti alla soppressione di presidi e/odi centri direzionali-gestionali in gran parte dicompetenza stataleIn questo senso è facile ricordare la soppres-sione di diversi presidi delle FF.AA., uno pertutti il Distretto Militare o il tentativo, tuttorapendente, dell’accorpamento dell’Autorità por-tuale di Messina con quella di Catania e diAugusta.E’ possibile dimenticare la perdita di valenzalogistica del complesso ferroviario di Messinaa seguito della quasi totale eliminazione delservizio viaggiatori lunga percorrenza, perl’annullamento del servizio pubblico di traspor-to merci, per l’abbandono del servizio di tra-ghettamento, per la chiusura di strutture perservizi accessori al servizio di linea?Si può accettare l’irreversibile marginalizzazio-ne ferroviaria della fascia tirrenica messineseche a breve non farà più parte della rete ferro-viaria nazionale per l’abbandono dello storicotracciato nel tratto da Patti a Castelbuono? Per quanto precede, esiste qualcuno in gradodi escludere che l’odierno tentativo di soppri-mere la C.C. di Messina sia l’ultimo della serie,

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e non il primo di una successiva serie diaccorpamenti se non addirittura di chiusureriferite a Enti e Centri direzionali-decisionali,in base alla fredda, stringente e inappellabileevidenza di dati statistici e del rispetto di inde-rogabili parametri di sostenibilità economico-finanziaria?Si può escludere, ad esempio, l’accorpamen-to delle due più antiche università sicilianeche, pur conservando le proprie sedi, potreb-bero ritrovarsi, fra non molto, a essere gover-nate da un solo splendido magnifico Rettoremagari collaborato da un unico SenatoAccademico entrambi insediati a Catania nelpalazzo rettorale della più antica universitàsiciliana fondata nel 1434, a discapito del-l’ateneo messinese fondato da S. Ignazio diLoyola e istituito da Papa Paolo III solamentenel 1548? Si può ritenere inverosimile che l’attuale ipo-tesi di creare quattro grandi poli museali e fraquesti quello di Catania-Taormina-Messinanon possa evolvere verso la creazione di ununico grande polo museale della SiciliaOrientale con sede baricentrica a Catania ?Eppure esistono motivi di speranza al solpensiero che dal 1° gennaio 2015 le 10 cittàitaliane ricadenti nelle regioni a statuto ordi-nario hanno assunto tutte le funzioni proprieche l’art.44 dichiara fondamentali; fra questesi cita la più importante che è quella dell’ado-zione e dell’aggiornamento annuale di unpiano strategico triennale del territorio metro-politano .Invero, la Città Metropolitana potrà essere illivello di definizione di politiche pubbliche eprogetti territoriali per mettere a fattor comu-ne energie, risorse e prospettive di sviluppo.La “funzione Metropolitana” sottolineata conmaggior forza dalla legge è quella dello “svi-luppo strategico del territorio metropolitano”,che si declinerà con il piano strategico trien-nale e con le politiche attive di “promozione ecoordinamento dello sviluppo economico esociale, assicurando sostegno e supporto alleattività economiche e di ricerca innovative e

coerenti con la vocazione della città”.L’area Metropolitana non è solo un’istituzione,un nuovo complesso di procedure, di norme edi regole, una diversa configurazione di confi-ni amministrativi, ma è anche e soprattuttol’occasione per creare un modo nuovo e diver-so di governare il territorio e di attuare strate-gie (ambientali, sociali, economiche, produtti-ve, commerciali, culturali, dei trasporti ecc.), lecui dinamiche e i cui effetti vanno al di là deisemplici confini amministrativi dei comunicome oggi li conosciamo.Ciò non potrà che rappresentare un indubbio van-taggio per il Governo centrale e per laCommissione Europea, nella definizione e attua-zione della programmazione economica e territo-

Tribunale di Messinafoto Salvatore Forestieri

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riale, della politica urbana nazionale (a partire dalQuadro Strategico Nazionale e dalla nascenteAgenda urbana), delle azioni integrate per lo svi-luppo da candidare ai fondi UE 2014-2020 e dellapolitica comunitaria di coesione.In questo senso l’Area Metropolitana è anche esoprattutto un nuovo stile di governo; ed è questauna delle sfide principali che dovranno affrontareinsieme gli amministratori dei Comuni che nefaranno parte. Si tratta di un percorso che nonpuò essere affidato ai soli amministratori, madovrà trovare la partecipazione e l’impegnodell’intero contesto metropolitano (soggettipubblici e privati, rappresentanti delle catego-rie e della società civile, a livello locale e sovralocale, e l’intera popolazione).

Il testo del disegno di legge di riforma delleProvince adottato il 10 febbraio 2015 inCommissione Affari istituzionali dell'Ars, archi-viando alcune delle norme contenute nellaL.R. 8/2014, si conforma alla legge nazionalepertanto la nuova perimetrazione dell’areametropolitana di Messina ricalca il vecchio ter-ritorio della Provincia regionale e confermache all’Area Metropolitana di Messina posso-no accorparsi comuni limitrofi anche capoluo-ghi di altre province della stessa regione manon comuni della limitrofa Città Metropolitanadi Reggio Calabria, o delle limitrofe Areemetropolitane di Catania e Palermo, e vicever-sa.Una delle conseguenze più importanti è che icentri decisionali e/o gestionali insediati in unadata Area Metropolitana non possono essereaccorpati a analoghe strutture di AreeMetropolitane anche se limitrofe, perché aglistessi centri sono riconducibili esclusive enon delegabili funzioni e competenze strate-giche derivanti dall’appartenenza territoriale aAree Metropolitane ovvero a Enti equi-ordina-ti e di pari rango ordinamentale.Risulta altresì confermato il disposto per ilquale alla Città Metropolitana competono aisensi dell’art.10 della L.R. 8/2014 funzioniassolutamente esclusive di coordinamento,pianificazione, programmazione e controllo inmateria territoriale, ambientale, di trasporto edi sviluppo economico.Nelle more della riforma del titolo V dellaCostituzione e dello Statuto speciale dellaSicilia e delle altre Regioni a Statuto speciale,i confini che delimitano gli ambiti spaziali entroi quali si espande il potere di pianificare il ter-ritorio e di programmare lo sviluppo socio-eco-nomico delle regioni e delle articolazioni terri-toriali, liberi consorzi e città metropolitane, chele compongono, costituiscono limiti della com-petenza territoriale dei poteri locali e stataliche governano le comunità insediate in quelterritorio.La Città Metropolitana è, quindi, a tutti gli effet-ti un Ente locale territoriale E NON un Ente

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pubblico non economico o anche economico,agenzia, azienda pubblica o società regionaledi erogazione di servizi da dimensionare omeglio ridimensionare sulla base delle esigen-ze del mercato e del contenimento dei costidella P.A.La funzione di governo del territorio è funzionepropria, fondamentale e qualificante dell’AreaMetropolitana che l’Ente locale territoriale svol-ge con le strutture organizzative proprie e learticolazioni decentrate degli altri livelli digoverno regionale e statale; funzioni essenzialie fondamentali per l’esercizio dell’azione ammi-nistrativa nel rispetto di quei principi di lealecollaborazione, sussidiarietà, adeguatezza, dif-ferenziazione che ispirano la normativa comu-nitaria e interna consentendo efficienza e ridu-zione dei costi della Pubblica amministrazione .Se così è , e così è e deve essere, se saremocapaci di costruire l’Area Metropolitana diMessina, Ente locale territoriale di nuova istitu-zione con funzioni di governo di un territorio diarea vasta e poteri di pianificazione territoriale,ambientale, dei trasporti e dello sviluppo socio-economico, l’Area Metropolitana di Messinadiverrà insieme a tutti i comuni che la compon-gono, in posizione equi-ordinata e non gerar-chica, il nuovo Ente autonomo territoriale diarea vasta (secondo il nuovo modello di reteche sostituisce il modello gerarchico centro-periferia).Il nuovo Ente che si collocherà tra comuni, libe-ri consorzi di comuni e regione, sarà una circo-scrizione necessaria non sopprimile o accorpa-bile di decentramento statale e regionale.Se saremo capaci di costruire l’A.M. diMessina cogliendo l’opportunità che le leggistatali e regionali ci offrono, allora i provvedi-menti amministrativi e legislativi statali e regio-nali che, in attesa della riforma del titolo V dellaCostituzione, progettano di trasferire ad altraCittà Metropolitana della stessa Regione o diRegione limitrofa uffici statali direzionali, entipubblici non economici e economici dello Statoe della Regione risulteranno irragionevoli, illogi-ci e contraddittori con i principi costituzionali ecomunitari.

Ci riferiamo, per esempio, ai progetti di riordinodegli uffici giudiziari che vorrebbero privare l’A.M.di Messina della Corte d’Appello, di accorpamen-to della Camera di Commercio di Messina conquella di Catania, di fusione dell’Autorità Portualedi Messina-Milazzo prima con Palermo, poi conCatania e Augusta e infine con Gioia Tauro.La costruzione dell’A. M. di Messina che unifica il

Porto di Messinafoto Peppe Saya

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versante ionico e tirrenico dei Peloritani, dunque, (senza indugiare troppo su futuribili disegni diintegrazione delle due sponde dello Stretto in un'unica area Metropolitana, crediamo che costitui-sca la risposta, sul piano della concretezza e della legalità, da dare al tentativo di spartizione dellefunzioni di pianificazione e programmazione prima e dello stesso ruolo di Città Metropolitana traCatania, Palermo e Reggio di Calabria.

ing. Carmelo Di Bartolaportavoce Coordinamento

Comitati Territoriali per l’aeroporto nella piana di Milazzo

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Si è svolta presso il monumento dedicato alla batteria Masotto, sul piazzale antistante laFiera Campionaria di Messina, la celebrazione del 119° anniversario della Battaglia diAdua. Presenti il Generale di Brigata Marco Tuzzolino Comandante dell’”Aosta”, le

Autorità cittadine, le associazioni combattentistiche, gli amici dell’Aosta ed una rappresentan-za del Liceo “Emilio Ainis”.Una breve ma significativa cerimonia durante la quale sono stati resi gli onori ai caduti ed èstata depositata una corona d’alloro al monumento dedicato alle batterie siciliane.La batteria Masotto costituisce il simbolo delle cosiddette “batterie siciliane”, che salparono daMessina nel 1895, per inquadrarsi nel più ampio contesto di un corpo di spedizione che, nelleintenzioni dell’epoca, aveva lo scopo di sostenere le mire espansionistiche in Africa orientale.In tale contesto politico, in previsione di un’azione militare nel corno d’Africa, la batteria delcapitano Masotto, dopo un’intensa attività addestrativa, venne scissa dando vita alla 3^ batte-ria, affidata al capitano Bianchini ed alla 4^ batteria al comando del Masotto stesso.

Cerimonia militare alla Batteria MasottoCelebrato il 119° anniversario della battaglia di Adua

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Entrambe le batterie erano costituite quasi interamente dapersonale siciliano, ed in particolare da giovani messinesi, daqui l’appellativo di “batterie siciliane”, delle quali, oggi, il 24°rgt. a. ter. “peloritani” è l’erede spirituale e ne tramanda lamemoria, la storia e le tradizioni.Tra i giovani messinesi il Ten. Emilio Ainis, nato il 19 aprile1860 ed alla cui memoria è intitolata sia la caserma sede del24° Reggimento artiglieria terrestre “Peloritani”, che l’omonimoistituto scolastico superiore con sede in Messina.La battaglia di Adua segnerà inesorabilmente il destino delle“batterie siciliane” e, più in generale, la fine dei sogni di glorianazionali nel corno d’africa. Le “batterie siciliane”, come ilresto del corpo di spedizione, furono presto sopraffatte dasoverchianti forze avversarie.In quella tragica giornata il capitano Masotto venne colpito amorte dal fuoco nemico, mentre il tenente Ainis fu ucciso asciabolate in mezzo ai suoi cannoni.I numerosi atti di eroismo sono stati testimoniati da 2 medaglied’oro, 31 di argento, 73 di bronzo e 7 encomi solenni. Loscopo della cerimonia è stato sostanzialmente quello di com-memorare e di non dimenticare.Ricordare cioè coloro i quali hanno onorato, 119 anni fa, con ilsacrificio della loro stessa vita, gli impegni assunti nei confron-ti del giovane stato italiano unitario, coerentemente con il giu-ramento di fedeltà prestato.Oggi, spetta a noi tutti continuare a raccogliere l’eredità dicoloro che, come gli artiglieri delle “batterie siciliane”, contri-buirono a “fare l’Italia”, mantenendo ancora vivi gli ideali edalimentando, specie nelle giovani generazioni, i valori fon-danti che ispirarono un secolo e mezzo fa, i padri dell’unitàd’Italia.

“Nel solco di unatradizione ormaiconsolidata, ha dettoil Colonnello LuigiLisciandro, ho l’ono-re, quale comandan-te del 24°Reggimento artiglieria terrestre“Peloritani”, di pren-dere la parola percommemorare gliartiglieri che siimmolaronoad Adua il 1° marzo 1896”

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Mercoledì 4 marzo 2015. ore 17.30 presso il Liceo Scientifico “G. Seguenza”, direttodalla preside Maria Rosaria Mangano, il prof. Vincenzo Caruso animerà l’incontro:

Il Popolo racconta la Storia. Dall'Impresa dei Mille al Brigantaggio. Sogni e illusioni del Sud agli albori dell'Unità d'Italia.

Un inedito percorso tra documenti, fonti orali e canto popolare per raccontare ciò che i librinon hanno mai scritto.Con il Direttore della Biblioteca Regionale, dott. Sergio Todesco, interverranno il M.° AntonioPizzi (violoncello) e Clara Santamaria (voce).L’appuntamento, organizzato nell’ambito del programma “Incontri In Biblioteca”, promossodal Liceo Scientifico “G. Seguenza”, è aperto al pubblico con ingresso libero.

l Popolo racconta la Storia. Dall'Impresa dei Mille al Brigantaggio. Sogni e illusioni del Sud agli alboridell'Unità d'Italia.

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Troppe ragioni per scuotere la testa sull’ar-te, pensi che molti non siano addetti ailavori?Alcuni colleghi non sono addetti ai lavori per-ché ritengo che nell’arte non ci si può improv-visare a fare i pittori, per dipingere il mondoreale, le figure, penso che si debba avere unaadeguata preparazione sia nella Storiadell’Arte che nella scienza dei colori nel fare ilchiaro-scuro.L’amore per la pittura, alla lunga, ha cam-biato la tua vita?Si, l’ha cambiata in un momento particolarenegativo, ha avuto la forza di farmi rinascere esalvarmi.Molto meglio stare al nord…questo pensie-ro ricorre nella tua mente?Alcune volte ci penso, per l’ambiente che cicirconda e per gli spazi espositivi inesistenti.Al nord, è vero, ci sono migliaia di opportunitàper i pittori emergenti e non.Se ti dico ‘ Incisione’ qual è la prima cosache ti viene in mente?Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti, con-seguendo la laurea in età matura, fra le tantetecniche, ho imparato l’incisione e da quelmomento la passione e l’entusiasmo per rea-lizzare lavori sono sempre in ascesa.Se la tua vita fosse un documentario‘eoliano’ chi sarebbe il regista?Sicuramente l’affiderei ai registi che rappre-

Scenari, figure nella notte dei tempi di Giusy Pisagatti

Galleria d’arteGalleria d’artedi Vittoria Arena

Nota bibliograficadi Giusy Pisagatti

Personalità fra le più semplicidella così detta ‘ ScuolaFigurativa’, Giusy Pisagatti, pit-trice ed incisore dalla notevolefermezza espressiva, nonammette incertezze, né mezzitermini, ma autonomamenteproiettata in avanti. L’artistaritrae paesaggi puri con tantaintensità, mentre in altre operecresce la presenza di figureumane dall’indubbia dolcezzache fanno eco a un disegnosolenne di carattere socialeche le caratterizza. I dipinti aolio dalle pennellate libere e ladensità materica del colorefanno presa agli osservatoriper l’esaltazione dei sentimentie le scene descrittive che laPisagatti va a raffigurare sonoconoscenza diretta della sua ‘amata Lipari’ e del quotidianoscorrere.

Intervista

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Scenari, figure nella notte dei tempi di Giusy Pisagatti

foto di Antonio De Felice

sentano la realtà quali, De Sica e MuccinoMolti ti reputano una donna rigorosa, è cosi?Se rigorosa equivale a molto meticolosa, ritengo di sì, amo arrivare alla perfezione e rien-tra nel mio carattere.Pregi e difetti di Giusy Pisagatti?In primis dico che il difetto più grande è quello di essere impulsiva, non conto mai sino adieci. Il mio pregio è quello di saper ascoltare le persone, essere disponibile verso gli altri.Quali sono i tuoi prossimi progetti?Il mio sogno è quello di avere uno studio d’Arte e dedicarmi a 360°.Il tuo angolo di paradiso dove sta?E’ Lipari, l’isola dove sono nata, l’adoro perché appena metto piede su quelle strade, ho unsenso di pacatezza e di tranquillità.Una cosa bella nell’essere di te?Sono una persona umile e semplice.

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“Sfidare l’impossibile”, è il motto che racchiude la personalità dell’attore e regista GiovanniBoncoddo. Nato per calcare il palcoscenico, parte da Spadafora per andare a studiare reci-tazione prima a Milano e poi a Roma. Iniziano i primi successi, i primi film da regista. In un

istante però tutto si ferma, tutto cambia, cala il sipario. Era il 2007 quando un grave incidentestradale lo blocca per un anno in ospedale tra il coma e la riabilitazione. Giovanni però vuoletornare a fare l’attore, lo spettacolo deve andare avanti, il sipario si deve rialzare. Oggi si divi-de tra il cinema e il teatro, ricopre il ruolo di direttore artistico del Teatro di Montalbano Eliconae ama definirsi “folle, saggio e padre”. Lo abbiamo incontrato prima delle prove dello spettacolo “L’Amleto” di William Shakespeareper la regia di Ninni Bruschetta.

CulturaCultura

La vita a colori di Giovanni Boncoddo

foto Antonio De Felice

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Che cosa rappresenta per te il Teatro?“Il Teatro per me è importantissimo. È intanto un leggere sestessi e quindi un obbligarsi a migliorare. È una formazioneassoluta di conoscenza dell’uomo”. Quando e dove ti rivedremo in scena?“Sono molto contento perché dopo 13 anni torno a lavorarecon Ninni Bruschetta, che stimo come artista oltre a volerglibene. Lo spettacolo è “L’Amleto” di Shakespeare, debuttiamoa Barcellona al Teatro Mandanici credo giorno 12 Aprile 2015.Faccio il ruolo dello Spettro e non è un caso visto che sonoreduce da un coma. Ninni lo sta costruendo in maniera moltoparticolare, un Amleto diverso rispetto agli altri spettacoli cheabbiamo visto”. Sono tante le iniziative che hai organizzato per la rinasci-ta culturale della città. Una fra tutte la realizzazione di unmanifesto dove invitavi gli attori locali a firmarlo e adoccupare simbolicamente Piazza Duomo. Era il 2012 checosa è cambiato da allora?“Niente, e sono sempre più convinto di riproporlo perchéMessina è una città bellissima, climaticamente fantastica, stain un posto che è un omaggio di Dio purtroppo dal punto divista culturale dobbiamo lavorare. Bisogna iniziare a muover-si perché i giovani a Messina sono molto interessanti è unacittà viva perché bisogna farla morire così. Io ad esempio fareiteatro in tutte le piazze della città, farei diversi spettacoli con-temporaneamente. Farei una grande festa insomma”. In un istante tutto è cambiato. Che cosa ha segnato l’inci-dente?“Sono stato in coma un mese, le mie condizioni erano dispe-rate. Quello che mi ha salvato oltre la forza della mia famigliaè stata la voglia di voler tornare ad essere ancora attore. Iostavo preparando nel 2007 “Re Lear”, la mattina che partiidissi ai miei figli “papà sta partendo per lavorare, sta lontanoun mese e mezzo ricordatevi qualsiasi cosa succeda cheadesso vi lascio due libri Italo Calvino e Arthur Rimbaud per-ché salvano la vita”. Bene i miei figli quando hanno saputo del-l’incidente hanno portato con sé i libri perché papà ha dettoche salvano la vita. Quando ti trovi di fronte alla morte devifare i conti solo con te stesso. L’incontro con la morte ti ponedi fronte alla scelta, che cosa vuoi fare?. Io ho detto resto”. Domenica 8 Marzo in occasione della festa delle donne,sarai impegnato con “La Nuova e Nuova CompagniaGiovane” al Feltrinelli point in un evento organizzato dalMovimento Cristiano Lavoratori per la lettura di alcuniframmenti tratti da “Na Storia”, scritto e diretto da te. Su

“Bisogna iniziare a muoversi perché i giovani a Messinasono molto interessanti è una città vivaperché bisognafarla morire così”

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cosa sono orientate le letture? “La nuova e nuova compagnia dei giovani” è un chiaro riferi-mento alla compagnia di Romolo Valli e Anna Maria Guarnieri.Ho scelto questo nome per omaggiare un grande del Teatro.“Na storia” è scritto e diretto da me, si chiama per l’occasione“Frammenti di una storia” perché lo spettacolo intero dura dipiù ed è ovviamente strutturato a spettacolo teatrale questa èuna lettura con accompagnamento musicale. La compagnia ècomposta da 13 elementi per le letture saremo in otto(Gabriele Crisafulli, Giuliana Pino, Beatrice Vento, DavideMarchese, Damiano Venuto, Raffaele Genovese, RobertaCatanese, Francesco Grasso, Fabio Manganaro e EnzoCambria). È la storia di una violenza di un padre nei confrontidella figlia, tutto questo nasce dall’incidente stradale che hoavuto. In quel periodo mi ha sconvolto una notizia di cronacae così in ospedale ho iniziato a scrivere questa storia e poi hosviluppato la storia stessa per parlare della violenza contro ladonna. La donna credo sia un essere superiore, creatrice eportatore di gioia e di bellezza. Questo spettacolo lo portere-mo in giro per le scuole e al Teatro Annibale di Francia”.

Cristina D’Arrigo

“Na storia” è scrittoe diretto da me, sichiama per l’occa-sione “Frammenti diuna storia” perchélo spettacolo interodura di più ed èovviamente struttu-rato a spettacoloteatrale questa èuna lettura conaccompagnamentomusicale”

foto Laura Mazzara

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Il Corriere della Sera di Domenica 01/03/2015 sintetizzava il contenuto di una intervista alMinistro dell’Economia Pier Carlo Padoan con il seguente titolo” IL PAESE CRESCE,SIAMO ALLA SVOLTA. AVANTI SULLA SPENDING REVIEW”.

Nell’ambito di una più generale riflessione relativo al “capitolo della spesa” viene chiesto: “Signor Ministro la spending review è morta”? Questa la risposta” ..no anzi! In questi giornistiamo anticipando la riflessione in vista della nuova legge di stabilità.. che servirà a disinne-scare le clausole di salvaguardia che molti considerano il segnale che la pressione fiscaleaumenterà.”Si tratta in sostanza di acquisire il concetto, non mediabile in alcun modo, circa la necessitàanzi il dovere di “andare verso una normalità che considera la razionalizzazione della spesapubblica un dovere permanente”.Sotto questo profilo ci permettiamo di ricordare che il problema della spesa pubblica riguardagli Enti locali ed il complessivo apparato dello Stato dove gli sprechi continuano ad essereancora tanti, anzi tantissimi, per cui è lecito pensare che si tratta di tenere sempre sotto con-trollo rigido la natura ed il livello degli sprechi stessi nel quadro più complessivo della spesaimproduttiva.Il libro che presentiamo “SMART SPENDING..OLTRE I TAGLI – Strumenti e metodi per miglio-rare la spending review negli Enti locali (e non solo)”,come indicato nella locandina allegata, sioccupa del problema della spesa sotto il profilo macroeconomico, microeconomico e dellafinanza locale e nel contempo suggerisce di guardare oltre i tagli per una ricollocazione dellerisorse disponibili.I nostri interlocutori, chiamati a discuterne assieme agli autori, ci aiuteranno a capire quale per-corso potrebbe essere più producente per il nostro Paese alla luce anche di taluni segnali eco-nomici di segno positivo.

"SMART SPENDING oltre i tagli" Martedì 10/Marzo/2015 ore 16,00 Piazza XX Settembre

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SpettacoliSpettacoli

Nessun altra mai

Domenica 8 Marzo alle ore 18 nel Teatro dell’Assunta di Nizza di Sicilia torna in scena“NESSUN ALTRA MAI” lo spettacolo contro il femminicidio realizzato dall’ “ActorGym” diMessina, diretto da Vincenzo Tripodo. L’evento è organizzato dal Centro Antiviolenza

“Al tuo fianco” con sede a Roccalumera ma che copre tutto il comprensorio Jonico. Sotto laguida del presidente avvocato Concetta La Torre il centro opera da più di cinque anni ed è inprima fila per la diffusione della cultura della non violenza nel territorio.L’Actorgym è una palestra teatrale giunta al suo settimo anno di vita, dove gli allievi allenanole loro emozioni attraverso la pratica teatrale. La loro età varia dai 14 ai 75 anni e lavorano tuttiinsieme, fianco a fianco, due volte a settimana per due ore a volta.Lo spettacolo è frutto di un lungo percorso di ricerca cominciato nell’ottobre 2012, che parten-do da un testo di Serena Dandini, si è via via verticalizzato cercando di trovare l’anima dietroognuna delle donne rappresentate. Un lavoro che ha necessariamente messo in gioco la fisi-cità dei loro corpi, dei loro gesti, delle loro debolezze e contraddizioni, svolto sotto l’attentasupervisione del coreografo Antonio Gullo. Una ricerca anche sonora, che si è concentratasotto l’abile guida di Cecilia Foti e Ivana Zimbaro sul timbro, sui colori e gli accenti, sui silenzi,i soffiati e le grida. Tutti gli attori hanno scavato nella vita dei loro personaggi per ricostruirne il passato, per cono-scere i luoghi, i tempi e le condizioni in cui i delitti di cui sono state vittime si sono sviluppati.

Spettacolo contro il femminicidio a cura dell’ActorGym

Teatro dell’Assunta - Nizza di Sicilia

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Spettacolo contro il femminicidio a cura dell’ActorGym

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Questo in cui ci troviamo a vivere, è un luogo di frontiera, cresciuto troppe volte comeuna cicatrice imperfetta su una ferita che non ha mai smesso di sanguinare.

A fronte di una caratterizzazione destinata a rovesciare il famoso assunto di Schechner (La tra-sformazione dello spazio in luogo culturale è anche il momento culminante della costruzionedi un teatro), lo Stretto appare come uno spazio, di fatto, non più relazionale, né tantomenoidentitario. Sarà allora il caso di chiedersi come e in che termini, l’impossibilità, per Messina,di trasformarsi in uno spazio culturale e identitario, abbia rappresentato la scaturigine per lacostruzione di Teatri e di cantieri teatrali, così numerosi. Ci troviamo di fronte a una situazioneancipite: da una parte l’ineluttabile stato di prostrazione di Messina, frutto di un deterioramen-to durato decenni (con motivazioni ancora più remote, addirittura secolari), dall’altra l’inopina-ta fioritura artistica, di stampo prettamente drammaturgico, che ha collocato (ma per quantotempo ancora?) la città dello Stretto, al crocevia di molteplici suggestioni, capaci di cambiarein modo determinante il panorama teatrale italiano. Messina si ritrova così, ancora una volta,a rappresentare idealmente l’epicentro di un movimento notevole di mezzi e idee i cui effettipositivi, nuovamente, potrebbero sfuggirle.I molteplici laboratori presenti sul territorio sono il sintomo incoraggiante di una situazione inmutamento o il refugium peccatorum di chi è alla ricerca di una microsocietà (come l’avrebbe-ro definita Taviani e Meldolesi) più giusta o comunque diversa da quella che ci circonda?Insomma, possiamo considerare i tanti laboratori presenti in città come una vocazione al“Laboratorio” per la metamorfosi della città? Dentro e oltre questo inquietante interrogativo,sarebbe bello e utile se ogni esperienza cittadina d’insegnamento teatrale venisse raccontatanella sua essenza e nella sua faticosa materialità.

“Fare e insegnare Teatro a Messina”

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Passeggiando nella Musica Americana

MusicaMusica

Quando si passeggia per un territorio sconosciuto, lo si scopre gradualmente, passodopo passo, in tutte le sue sfaccettature. Allo stesso modo, si può camminare sulle notedi una buona musica, imparando pian piano a conoscere un mondo che sembrava

essere lontano anni luce da noi. Questo è l’intento che anima American Paths, il progetto idea-to dalla Filarmonica Laudamo che vuole porre l’attenzione sulla musica americana contempo-ranea di matrice colta attraverso uno dei suoi maggiori interpreti. Un patrimonio musicale ancora tutto da scoprire, con caratteristiche peculiari, che trova i germinella grande tradizione europea della musica classica, ma che interagisce ininterrottamentecon le musiche del XX secolo. Si entrerà in questo nuovo mondo attraverso tre concerti, neiquali verrà eseguita buona parte delle Round Midnight Variations, gruppo di composizioni ispi-rate da un brano nato per il jazz di Thelonoius Monk, ed espressamente scritte per EmanueleArciuli nel 2001 da sedici fra i maggiori compositori statunitensi, tra cui Babbit, Rzewski, Torkee Daugherty. A presentare al pubblico il suddetto progetto è stato oggi, insieme al Direttore Artistico dellaFilarmonica Laudamo Luciano Troja, proprio colui che sarà il grande protagonista dei tre con-certi, Emanuele Arciuli, una delle voci più originali e interessanti della nuova scena concertisti-ca. “Non sono mai stato a Messina prima di oggi, e di questo me ne vergogno. Conosco datempo, però, la Filarmonica Laudamo” ha detto Arciuli “e sono contento di realizzare questoprogetto, perché è importante che ci sia un approccio col pubblico prolungato nel tempo”. È un

Presentazione di “American Paths” nella sede della Filarmonica Laudamo

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Passeggiando nella Musica Americana

qualcosa, sicuramente, di inusuale in un mondoin cui si è abituati a consumare tutto molto velo-cemente: si va ad un concerto, lo si ascolta etutto finisce lì nel giro di poche ore. In questomodo, però, resta molto poco, soprattutto se l’in-tento è quello di far conoscere la musica ameri-cana.Prima di entrare nel dettaglio, Arciuli ha specifi-cato come sia improprio parlare di “musica ame-ricana”, poiché con la suddetta dicitura si indicatutto quanto è stato scritto in America, vale a direun repertorio musicale estremamente vasto evario, che va dal rock alla musica classica.Conoscere tale patrimonio non è per nullaimpossibile, dal momento che siamo in posses-so di tutti gli strumenti necessari per compren-derlo. La cultura, la moda, e un po’ anche la lin-gua americana, infatti, sono entrate, ormai, nelnostro quotidiano. “Per quanto mi riguarda” haspiegato Arciuli “ho conosciuto per caso la musi-ca americana. Fui fermato per informazioni, aBari, da un uomo che doveva fare un concerto.Essendo poca la curiosità dei più di conoscere ilsuo mondo musicale, mi ritrovai unico spettato-re”. È stato l’atto di inizio di un rapporto artisticoche sarebbe durato a lungo, e avrebbe portatoArciuli a conoscere di persona grandi composi-tori. Questo non è un fattore secondario, ma alcontrario di straordinaria rilevanza. L’interpreteinteragisce meglio con il compositore, compren-de le ragioni che l’hanno spinto a “comportarsi”musicalmente in un certo modo, entra gradual-mente nel suo mondo. Un viaggio lento nella musica americana saràanche quello che vedrà protagonista il pubblicodei tre concerti, incentrati su una musica che ècaratterizzata da una forte comunicatività. Unabella passeggiata, iniziata con l’incontro di oggi,che ha permesso ai presenti di rapportarsi diret-tamente con il maestro Arciuli, di porgli doman-de sul suo mondo musicale, di approcciarsi adesso in modo più ragionato, prima di sentire lesue mani scorrere dolcemente sul pianoforte.

“Per quanto mi riguarda”ha spiegato Arciuli “hoconosciuto per caso lamusica americana. Fuifermato per informazioni,a Bari, da un uomo chedoveva fare un concerto.Essendo poca la curiositàdei più di conoscere ilsuo mondo musicale, miritrovai unico spettatore” Alessia Vanaria

Presentazione di “American Paths” nella sede della Filarmonica Laudamo

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La bellezza di Donà(re)

L’8 Marzo è un giorno importante per le donne: spogliandoci di qualsiasi retorica fem-minista, diciamo che è un giorno come un altro, in cui c’è chi ha rispetto e chi no, cometutti gli altri trecentosessantaquattro giorni dell’anno. Diciamo che ricorda un evento

spiacevole, troppo spiacevole: fuggendo principi depressivi, è doveroso dire che la vita neè satura, e non basterebbe un calendario intero per annotare i dolori del tempo. Su unacosa desideriamo concordare: l’8 marzo è una festa, e come tale merita i giusti fasti. Ènecessario onorare l’allegria dei giorni belli per antonomasia con lo spirito giusto; pertanto,anche Messina, la prossima domenica, avrà la possibilità di festeggiare degnamente laricorrenza. Come? Accogliendo tra i suoi venti Cristina Donà, donna e cantautrice dalla sen-sibilità, musicale e non, davvero speciale. Un dono così fresco preannuncia la primavera, ele rende i dovuti tributi nel modo migliore. Cristina calcherà il palco del Retronouveau in una soluzione calda e piacevole: in duo acu-stico con Saverio Lanza, musicista e produttore, porgerà alle orecchie degli ascoltatori“Così vicini”, ultimo album in studio, dello scorso 2014.Messinesi, senza distinzione di genere, i festeggiamenti sono stati disposti, con eleganza esquisita e veritiera femminilità: non abbiate timore di sentirvi così vicini.

Marina Pagano

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza)

Ed eccolo il vincitore degli Oscar 2015 nella categoria Miglior Film: “Birdman” di Alejandro Iñárritu.

Breve accenno alla trama, Riggan Thompson (Michael Keaton) è un attore in declino, tormentato dall’al-

lucinazione del suo unico successo, ovvero, il supereroe Birdman, cerca il riscatto professionale lan-

ciandosi nel mondo del teatro provando a mettere in scena “Di cosa parliamo quando parliamo d’amo-

re” nel glorioso mondo di Broadway.

Tanto basta, inutile approfondire oltre e scendere nel dettaglio di un film che, tra l’altro, non può esse-

re raccontato ma visto e, forse, rivisto parecchie volte. Il messaggio è molteplice, astruso, complicato e

di non facile comprensione.

È vero, c’è la voglia di Iñárritu di scendere nell’analisi dell’uomo artista e della sua ricerca di successo,

nella sua voglia di essere realmente un’artista o almeno di apparire artista di successo e di fama nel

mondo di oggi strafatto di social, emblematica la frase che la figlia (Emma Stone) urla a Riggen: “non

sei neanche su Facebook, non esisti”. Ecco il problema, esisti o non esisti se non scendi a compromes-

so col mondo mediatico di oggi? Se non sei virale, se non sei conosciuto nel mondo che non si vede ma

c’è, tu ci sei?

Le risposte sono le vostre, personali per ognuno; il film denuncia anche altro, forse, la parte più inte-

ressante e l’aspetto più particolare della pellicola del regista messicano, cioè, la vera arte qual è?

Spieghiamoci, Riggan sceglie il teatro per dare credibilità al se stesso artista, come se il suo Birdman

gli abbia dato la fama ma non la palma di attore, quindi, l’arte è esclusività del mondo più ristretto e

meno di massa? insomma, ci troviamo di fronte alla battaglia delle battaglie: cosa vale di più, il prodot-

to per tutti o quello altamente culturale?

Ma si va oltre a questo, perché non è la domanda la cosa interessante ma come il mondo dello spetta-

colo risponde, come la critica vede lo spettacolo e come lo analizza. Non siamo alla denuncia del siste-

ma di critica, neanche si scade nel trombonismo del diventare talmente anti radical da essere ancora

più radical, in un turbinio di circolarità così chic da essere pacchiana; no, no, tutt’altro. Il film rimane

ironico, sprezzante e, al massimo, permeato di arroganza buttata lì in maniera spiazzante. Esplicativa

la scena del film nel quale Riggan discute in maniera accesa con Tabitha Dickinson (Lindsay Duncan),

critica del New York Times, che gli preannuncia che stroncherà il suo spettacolo a prescindere, perché

lei non lo reputa, e non lo reputerà mai, un attore all’altezza.

Per il resto, basta, guardate il film e godetevi una regia che cerca l’originalità di un non montaggio, o

quasi, provando a girare l’intero film con un unico e continuo piano sequenza, scelta radicale che esal-

ta ancora di più le grandissime interpretazioni del cast. Scelta radicale sicuramente favorita, anche, da

una perfetta fotografia di Emmanuel Lubezki; in tutto questo ci sarebbero anche degli attori di un certo

spessore, da un Michael Keaton rinato nel personaggio di Riggan Thompson e che ha sfiorato l’Oscar

come Migliore Attore. Di Edward Norton è inutile parlare, cosa vuoi dire di un attore del genere???

Pazzesco.

Quattro Oscar per “Birdman”, uno alla fotografia di Lubezki, gli altri sono tutti per Iñárritu, a lui regia,

sceneggiatura originale e, chiaramente, film.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

È questo il titolo originale di uno dei capolavori della musi-ca italiana e mondiale, ma come titolo “Gesù Bambino” nonera adatto all’epoca ed al palcoscenico dove Lucio Dalla vole-va presentarla. Era il 1971, il Festival di Sanremo era alleporte, Lucio voleva portare la sua “Gesù Bambino” alla ker-messe; brano nato in una notte d’estate, come un soffio divento scritta di getto e amata da subito.Ma il 1971 era un’epoca poco pronta (forse oggi non è cam-biato nulla) per presentare al Festival nazionalpopolare unbrano intitolato come il figlio di Dio che parlava di unaragazza madre, rimasta incinta dopo una passeggera passio-ne con un soldato poi sparito, e che in alcuni passaggi sfio-rava la blasfemia.Lucio ci teneva troppo, chi aveva ascoltato la prima stesuradel pezzo se ne era innamorato come lo stesso Dalla avevafatto creandola; doveva riuscire a superare la censura dellaRAI e portare la creatura a Sanremo.Decise di non mollare e modificò il brano, inizio dal titoloche da “Gesù Bambino” divenne “4/3/’43”, ovvero, la suadata nascita. Questa decisione provocò qualche fraintendi-mento, qualcuno crebbe per anni che il pezzo fosse unasorta di autobiografia di Lucio, nulla di tutto ciò ma solo l’en-nesima trovata stravagante di un’artista totale.Oltre al titolo le modifiche riguardarono parti del testo;

“l’uomo che veniva dal mare” che lasciò la madre che “giocava a far la donna con il bimbo dafasciare”, diedero al mondo che ebbe come nome “forse fu per gioco o per amore” quello di“nostro Signore”. Le modifiche, però, riguardarono l’ultima parte del brano che, nella versione originale, recitava-no così: “e ancora adesso mentre bestemmio e bevo vino, per i ladri e le puttane sono GesùBambino”, questa versione fu inserita in maniera originale nell’album del 1979 “BananaRepublic”; ma ricordate il 1971 e tutta la storia della censura al Festival e Lucio Dalla, con il pre-zioso aiuto di Paola Pallottino, il testo fu cambiato per Sanremo diventando: “e ancora adesso chebestemmio e bevo vino per i ladri e le signore sono Gesù Bambino”. Niente, anche così non poteva essere accettato, allora si arrivò alla stesura finale e accettata dallacensura che recita: “E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chia-mo Gesù Bambino”.Addio alle bestemmie, ai ladri e le puttane (o signore), rimane il vino e il Gesù Bambino; quelloche resta davvero è un brano di una poetica e bellezza interiore senza eguali, la narrazione di unastoria di sincera e malinconica come solo Lucio era capace di scrivere e creare, un piccolo immen-so brano che ci rende felicemente tristi…buon compleanno Lucio.

a cura di Francesco Certo

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CURIOSITà

Samuel Beckett si è rivelato, tra gli interpreti della crisi contempo-ranea, il più lucido e il più rigorosamente estremista, conducendola scrittura letteraria quasi sull’orlo dell’autoannullamento. Nato

a Dublino nel 1906 iniziò la carriera di docente universitario diLetterature moderne, ma dal 1932 l’abbandonò per dedicarsi all’artedella scrittura. Ha vissuto a lungo a Parigi, ed in francese ha redattospesso i suoi drammi, traducendoli solo più tardi in inglese, perchéesprimersi in una lingua non sua gli consentiva di togliere al linguag-gio ogni vibrazione sentimentale e di conferire al discorso quella sec-chezza quasi disumana che gli pareva necessaria a rappresentare lacondizione contemporanea. Nel 1953 la messa in scena parigina di Aspettando Godot susci-tò grande successo, incrementato poi dai testi drammatici successivi. Questi sono, senzadubbio, gli esempi più significativi del “teatro dell’assurdo” affermatosi negli anniCinquanta. In Aspettando Godot, ad esempio, i protagonisti, due barboni, attendono unmisterioso Godot, che non arriverà mai, scambiandosi frammenti di dialogo senza senso.Tra i drammi principali di Beckett ricordiamo, anche, Finale di partita, dove compareun’umanità degradata, un cieco in carrozzella, i suoi due genitori senza gambe che vivonoin bidoni di spazzatura ed un figlio-schiavo che cerca sempre di fuggire dal rifugio dove itre vivono isolati, ma senza riuscirvi; L’ultimo nastro di Krapp, in cui un vecchio assumecoscienza del vuoto della sua vita ascoltando la propria voce registrata quando era giova-ne; Giorni felici, monologo di una donna quasi sepolta in una specie di pantano o sabbiamobile; Atto senza parole, dove il dialogo scompare e si hanno solo i gesti di un uomo chenon riesce a raggiungere gli oggetti che calano misteriosamente dall’alto e poi risalgono;Respiro, che dura solo 35 secondi, senza personaggi né azione. Dalle trame dei drammi cita-ti emerge, chiaramente, come la visione di Beckett sia ispirata ad un nichilismo radicale. Larealtà nelle sue opere appare destituita di ogni senso e si risolve in un nulla incombente,senza alternative possibili o speranze. La dimensione umana stessa si annulla: l’uomo siriduce a larva, a relitto pietoso o insignificante, che si protende ancora verso una speranzao ha una struggente nostalgia di un senso perduto delle cose, ma è inevitabilmente deluso,prigioniero della sua degradazione. Questa tragica, angosciosa condizione è, però, resa daBeckett con toni grotteschi, addirittura comici, con procedimenti di tipo clownesco, chemettono in luce con uno humour feroce l’assurdità del vivere. La privazione di senso delreale si riflette nel linguaggio: il discorso umano si degrada a congerie di frammenti insen-sati, senza contenuti né nessi logici, a frasi fatte ed ossessivamente ripetute, a balbettii inar-ticolati. Su questa linea si collocano, anche, le prove narrative di Beckett come la significa-tiva trilogia composta da Molly, Malone muore e L’innominabile. Nel 1969 gli è stato confe-rito il Premio Nobel per la Letteratura, con la motivazione che la sua opera “trae motivo dielevazione dalla messa a nudo del dissolvimento dell’uomo di oggi”. Samuel Beckett èmorto nel 1989, dopo anni vissuti in un feroce isolamento, in coerenza con la sua desolatavisione della vita.

a cura di Alessia Vanaria

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Bec

kett

Le lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno

si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette.

Le conosco quelle piccole frasi che hanno l'aria da niente e che,

una volta accolte, sono capaci di appestarvi tutta una lingua.

Niente è più reale del niente.

Non voler dire, non sapere ciò che si vuol dire, non poter dire

ciò che si crede di voler dire, e dire sempre, o quasi, ecco cosa è

importante non perdere di vista, nell'ardore della stesura.

Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano.

Dublino, 13 aprile 1906 Parigi, 22 dicembre 1989 Sam

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Le arterie di chi beve caffè sono più sane.Un gruppo di ricercatori del KangbukSamsung Hospital di Seul in Corea del

Sud, ha definito una correlazione tra un mode-rato consumo di caffè e una minore incidenzadi aterosclerosi alle arterie coronariche. Lostudio è stato pubblicato sulla rivista Heart.Nella ricerca sono stati coinvolti oltre 25milaindividui sani di entrambi i sessi residenti nelPaese asiatico. Il team di scienziati ha monito-rato il loro consumo di caffè e ha rilevato lapresenza di calcio nei vasi sanguigni, un indi-catore dell'esistenza di placche nelle arteriedovute al deposito di grassi. I ricercatorihanno concluso che chi beve da tre a cinquetazze di caffè al giorno è un po' più al riparodal rischio di sviluppare occlusioni delle arte-rie rispetto a chi dal caffè si tiene alla larga.Ma non solo: questo 'credito' può essere van-tato anche nei confronti di chi con il caffè esa-gera bevendone più di cinque tazze.Nelle persone colpite da aterosclerosi, le plac-che possono progredire fino a formare trombi

che ostruiscono i vasi. Tra le possibili conse-guenze, anche letali, ci sono l'angina pectoriso infarto del miocardio se sono interessate learterie coronarie, e gli attacchi ischemici tran-sitori o ictus se sono colpite le arterie cerebra-li. Ma a cosa si deve questo beneficio, forsealla caffeina? Secondo gli autori sono neces-sari ulteriori studi per scoprire l'origine deglieffetti benefici del caffè sulla prevenzione diquesto tipo di disturbi cardiovascolari. In ognicaso, il caffè segna un altro punto a suo favo-re nella disputa in cui alcuni lo vedono comeun pericolo per la salute cardiovascolare. Inpassato diversi studi lo avevano messo sottoaccusa perché, ad esempio, comportava unaumento del rischio di aritmie pericolose,mentre altri ne avevano esaltato i benefici. Traquesti due studi longitudinali americani, ilNational Health and Nutrition ExaminationSurvey e il Framingham Heart Study, che ave-vano messo in evidenza una riduzione deidisturbi cardiovascolari tra gli abituali consu-matori di questa bevanda.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Caffè, con moderazione protegge la salute delle coronarie

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Iniziate dalla besciamella. In un tegameversate il burro e fatelo sciogliere, poiaggiungete la farina setacciata emescolate per non creare i grumi. Uniteil latte caldo a filo e continuate a mesco-lare per far addensare il composto afuoco lento.Aromatizzate la besciamella con nocemoscata grattugiata e aggiungete unpizzico di sale e pepe. Quando la besciamella avrà raggiuntouna consistenza cremosa, spegnete ilfuoco, fatela intiepidire e mettetene unsottile strato sul fondo di una pirofila28x18 cm. Pelate a questo punto lepatate con un pela verdure, tagliatele afette dello spessore di ½ cm circa edisponetele con cura sul fondo dellapirofila una accanto all'altra. Conditelecon sale e pepe, quindi copritele conabbondante besciamella.Tagliate la provola in fette spesse circadi ½ cm, distribuitene metà dose sullabesciamella, rompendo le fette grosso-lanamente con le mani, quindi copritetutto con il prosciutto cotto.Iniziate il secondo e ultimo strato: primala besciamella, metà dose diParmigiano grattugiato, poi le patatetagliate a fette, besciamella e il prosciut-to. Aggiungete la rimanente besciamel-la, la restante dose di provola e unaspolverata di Parmigiano.Fate cuocere per 45 minuti in forno sta-tico preriscaldato a 180-185° (se venti-lato, per 35 minuti a 160-165°).Trascorso il tempo necessario poteteverificare la cottura infilando uno stec-chino: se non oppone resistenza, lavostra parmigiana di patate è pronta.

Parmigiana di patate

Ingredienti per 4 persone

• 1 kg di Patate• 160 gr. di Prosciutto cotto• 50 gr di Provola dolce• 50 gr. di Parmigiano reggiano• 2 gr. di Sale• 1 gr. di Pepe nero macinatoPer la besciamella

• 500 gr. di Latte• 50 gr. di Burro• 25 gr. di Farina 00• 1 gr. di Noce moscata intera• 1 gr. di Pepe nero macinato• 2 gr. di Sale

Caffè, con moderazione protegge la salute delle coronarie

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Amarcord

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8 Marzo 2015

Festa della donna

Nella vita di tutti noi è sempre presente una donna. Si tratti di una madre,una nonna o una figlia.Non importa a qualegenerazione ci riferiamoma troveremo sempreuna donna.

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Cus Unime batte G.P. Modugno 9-3

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