il cinofilo magazine 3

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La razza del mese BASSOTTI I BASSI CHE TI GUARDANO DALL’ALTO HUSKY & MALAMUTE Potenza e resistenza I CANI DA PASTORE Conduttori e guardiani DOG PARADE Il cane occidentale BORDER TERRIER Entusiasmo e simpatia CRUFTS Una visita speciale 4,90 offerta lancio 2,90 Umberto Cuomo Editore Anno I Numero 3 UALITÀ il C inofilo Mensile di cultura e informazione © Umberto Cuomo Editore

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La rivista dei cinofili esperti e per quelli che lo vogliono diventare

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  • La razza del meseBASSOTTI

    I B A S S I C H E T I G U A R D A N O D A L L A L T O

    HUSKY&MALAMUTEPotenza e resistenza

    I CANIDA PASTOREConduttori e guardiani

    DOGPARADEIl cane occidentale

    BORDERTERRIEREntusiasmo e simpatia

    CRUFTSUna visita speciale

    4,90o f f e r t a l a n c i o

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    U m b e r t o C u o m o E d i t o r e

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  • Alleviamo e selezioniamo dogue de borde-aux e cao de aguail nostro allevamento a livello amato-riale e di piccole dimensioni, si richiede la prenotazione dei cuccioli dato che abbiamo una cucciolata allanno per ogni razza e sempre con fattrici diverse .

    Allevamento amatoriale montalbano via monte albano 23 bologna tel 0514399129 cell. 3205626086 telefonare per visite su appuntamento o per informazioni sito web : www.allevamentomontalbano.it

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    cade

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  • Tra i carnivori, il lupo costituisce la miglior realizzazione naturale per morfologia, intelligenza e organizzazione sociale. Queste qualit gli hanno permesso di colonizzare ogni angolo della Terra, ma lo hanno anche posto in concorrenza con una specie molto pi aggressiva di lui, l uomo, che lo ha quasi completamente sterminato. Ma il lupo ha perduto solo apparentemente la sua battaglia ed riuscito a sopravvivere trasformandosi in cane. Talvolta questo travestimento proprio insospettabile, come nel caso del Bassett Hound o del Barboncino, ma col cane nordico si fa trasparente ed una scena ormai consueta vedere i due vecchi nemici passeggiare insieme in mezzo al traffico cittadino.Come mai l uomo contemporaneo avverte sempre di pi il fascino enigmatico del cane nordico, cos diverso, nel suo modo di fare sereno, nobile e distaccato, da quello espansivo e un po invadente di altri cani pi civilizzati? Probabilmente perch risveglia in lui il ricordo ancestrale di un antico sodalizio, quando un cane era ancora il cane e un uomo l uomo. Ieri, con la sua presenza vigile accanto alle braci del bivacco, rendendo meno paurose le sue nottate e meno faticose le sue marce, oggi aiutandolo ad affrontare il disagio della civilt, ricordandogli di essere ancora un mammifero a sangue caldo e non un insetto annidato nella sua pur confortevole nicchia del formicaio urbano. Il Siberian Husky e l Alaskan Malamute sono, fra le varie razze nordiche, quelle pi diffuse, meglio selezionate e forse anche le pi belle. Il loro impiego come cani dutilit stato, e in parte ancora, di fondamentale importanza nelle rispettive terre dorigine, attualmente affiancato dal diffondersi delle competizioni sportive che guadagnano alla propria causa ogni giorno nuovi appassionati in tutto il mondo.

    I S I G N O R I D E L N O R D

    &HUSKYS I B E R I A N MALAMUTEA L A S K A N di Mauro De Cillis

    Siberian Husky

    Coppia di Alaskan Malamute

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  • QUALCHE NOTIZIA SULLA RAZZA

    Il Siberian Husky un cane di taglia media (da 53 a 59 cm al garrese per un peso da 16 a 27 kg) molto ben proporzionato, solido, asciutto, veloce e resistente, di struttura abbastanza si-mile a quella del lupo, alquanto ingentilita nellespressione della testa e dello sguardo. Si formato alla dura scuola dei Chucky, un popolo nomade della Siberia Nord-orientale che lo adoperava per il traino e la caccia. In nessuna circostanza il cane stato forse cos cruciale per la sopravvivenza delluomo, strettamente compenetrato in ogni aspetto della sua vita sociale.Viveva con lui, mangiava con lui, dormiva con lui. Per gli eschi-mesi una notte fredda era una notte da due cani, una freddissima, da tre e cos via! Cani da slitta simili agli Husky furono protagoni-sti di pagine gloriose nella storia delle esplorazioni polari.

    Grazie a loro Roald Amundsen riusc a conquistare il Polo, mentre Scott, che aveva utilizzato i pony, per nellimpresa.Infatti, rispetto ai pony, i cani avevano bisogno di unalimentazione meno voluminosa e facilmente trasportabile. E quando le scorte finirono, gli individui pi deboli o azzoppati vennero soppressi e dati da mangiare agli altri, cosa ovviamente im-possibile da fare con i pony! La legge del profondo nord era spie-tata, ma almeno seguiva una certa logica, al contrario di quella civilizzata, dove la scelta di una razza piuttosto che di unaltra dipende quasi sempre da fattori irrazionali quali, per esempio, il colore degli occhi o del mantello! Come accadde con gli Husky e i loro famosi occhi di ghiaccio che furono il motivo principa-le del loro travolgente quanto effimero successo.

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    &HUSKYS I B E R I A N MALAMUTEA L A S K A N

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    Preoccupazioni estranee a certi cinofili della domenica, sem-pre in cerca di nuove stranezze per distinguersi dalla massa che si precipitarono ad acquistare un Husky, a patto, ovviamente, che avesse gli occhi azzurri!Fu un disastro!I nordici sono cani primitivi dagli istinti ancora integri. Accettano di buon grado la compagnia delluomo senza per questo soggiacere al ricatto affettivo ma esigendo coerenza e ri-spetto. Non sopportano imposizioni e condizionamenti estranei alla loro natura. Intelligentissimi, imparano rapidamente gli esercizi daddestramento (seduto, terra, resta, etc.) ma, se non periodicamente ribaditi, li dimenticano con altrettanta facilit.Un Husky non pu esser trattato e valutato con gli stessi criteri di un Labrador o di un Pastore Tedesco.Li separano millenni di evoluzione (o involuzione?) che ha sviluppa-to in questi ultimi una forte dipendenza dal padrone e dal territorio.Gli Husky, al contrario, non avevano un padrone e, essendo no-madi, neppure un territorio da difendere.Li teneva assieme un forte senso del branco, in assenza del quale

    si ritenevano liberi di andarsene per i fatti propri seguendo il loro istinto di cacciatori, scalando qualsiasi recinzione si frap-ponesse alla libert.Nel giro di qualche anno, i canili cittadini si riempirono di Hu-sky sfuggiti al controllo dei proprietari e le iscrizioni, che nel 1997 avevano raggiunto e superato le 4.000 unit, subirono un rapido tracollo che le port alle appena 204 del 2004.Attualmente sono leggermente risalite (396 nel 2007) in segui-to al diffondersi delle competizioni di sled-dog.

    ALASKAN MALAMUTE:

    IL TITANO DELLALASKA

    Diverso destino tocc allaltra grande razza nordica: lAlaskan Malamute. Non legato a fattori di moda come era capitato allin-colpevole Husky, la sua diffusione in Europa e in Italia rimase

  • circoscritta a un numero limitato di amatori, ben consapevoli della sua natura, stabilizzandosi attorno alle 300 iscrizioni annue (329 nel 2007). Deve il nome alle trib indiane dei Mahlemuts, che abitavano lAlaska.A seconda del diverso sistema di vita (ve ne erano di stanziali, di marinare e fluviali che vivevano di pesca e di nomadi che si spostavano da una regione allaltra per cacciare) le varie trib usavano i loro cani per gli impieghi pi disparati.Per questo motivo lAlaskan meno specializzato e nettamente pi addomesticabile dellHusky.Pi grande e massiccio (taglia ideale 65 cm per 40-45 kg di peso) muscoloso, potente, ben proporzionato, esprime unan-datura tranquilla e bilanciata, la coda alta a mo di piuma on-deggiante. Testa forte ed espressiva, con maschera chiara ben

    disegnata, occhio scuro, espressione fiera e sicura di s.Meno veloce e agile dellHusky, altrettanto resistente e parti-colarmente adatto al traino pesante.Il campione americano, sempre imbattuto in questa specialit, Tundra Boy of Sugar River detiene due record davvero ecce-zionali: sulla neve ha spostato 800 kg, sulla terra una Chevro-let pick-up! L Alaskan moderno frutto della fusione di due differenti tipologie facenti capo alle linee di sangue Kotzebue, tarchiata, massiccia, con arti relativamente corti, e M Loot, con arti decisamente pi lunghi e proporzioni pi armoniose.In ogni caso un vero Alaskan non dovrebbe mai essere troppo alto perch ci andrebbe a discapito dellarmonia e dellattitu-dine al traino.In Italia, in particolare per merito di Giuseppe Biagiotti, titolare

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  • e di iniziativa. Spesso i ruoli di leader e di cane timone conflui-scono nel medesimo individuo.Un bravo musher deve sempre essere in sintonia col cane timo-ne e, soprattutto, fidarsi di lui.Un musher mi ha raccontato la seguente storia: Una volta la mia cagna-timone si blocc improvvisamente, in prossimit di un dosso, accucciandosi a terra, subito imitata dal resto della muta, e non ci fu verso di farla procedere. Dovetti allora scen-dere dalla slitta per rendermi meglio conto di quello che stava succedendo. Superato che ebbi a piedi il dosso, mi accorsi con sgomento della presenza di un profondo crepaccio, seminasco-

    sto dalla neve fresca. Ringraziai mentalmente la mia cagna e promisi a me stesso che, dallora in poi, avrei sempre dato retta ai suoi suggerimenti senza discuterli!Guidata dal cane timone, rassicurata dal leader e stimolata dal musher, la muta si lancia allinseguimento di una preda imma-ginaria che non verr mai raggiunta!Ma ne egualmente gratificata perch, nelluomo come nel cane, ci che conta non tanto il raggiungimento dellobbiet-tivo quanto la consapevolezza di potersi realizzare in unazione consona alla propria natura!

    MAURO DE CILLIS

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  • Allinizio degli anni 90 scoppi unaccanita contesa tra i fautori dellocchio scuro e quelli dellocchio azzurro nellHusky e nel Bobtail.

    I primi, illustri esponenti della cinolia classica sostenevano che locchio azzurro o, peggio ancora, gazzuolo era un sintomo degenerativo, spesso legato a tare pi gravi, i secondi,

    giovani promesse emergenti ribattevano che si trattava di un mero pregiudizio non supportato da serie argomentazioni scientiche. La disputa si fece sempre pi accesa, addirittura feroce, al punto da indurmi

    a entrare nella mischia con questo mio breve intervento cinopoetico, pubblicato sulla rivista Cinologia.

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    MAURO DE CILLIS

  • IL CANE GUARDIANO

    A differenza delletologia che, negli ultimi decenni, ha compiuto passi da gigante, la cinofilia resta legata a una visione antropo-centrica del cane che impedisce qualsiasi progresso, sconfinando sovente nella metafisica e nel sillogismo.Cos, a distanza di oltre un millennio, c chi d ancora per buo-na la teoria dello studioso latino Columella, il quale sostiene che il cane da custodia del gregge debba essere bianco, per con-sentire al pastore di poterlo distinguere, soprattutto di notte, dal lupo! In base a questo ragionamento, i cani che custodiscono le renne in Lapponia dovrebbero essere neri o comunque molto scuri, visto che i lupi polari sono bianchi!

    MIMETISMO ORDINARIO E MIMETISMO BATESIANO

    Eccettuati i maschi di alcuni uccelli e pesci tropicali dalle sgar-gianti livree (a fini di richiamo sessuale o possesso territoriale), la quasi totalit degli animali ha evoluto un certo mimetismo ambientale. Orsi, lupi, volpi, lepri presentano un mantello che varia dallo scuro al candido a seconda dellhabitat e delle stagio-ni dellanno. Il camaleonte e il polpo sono addirittura capaci di cambiare colore in pochi secondi adeguandolo a quello dellam-biente.Ma, accanto al normale mimetismo che serve tanto alle prede che ai predatori per passare inosservati, ve ne un altro, il cosid-

    Il cane da pastore usato per due impieghi diversi: la custodia e la conduzione del gregge.Di questi, il primo di gran lunga il pi antico.Il compito del cane da custodia consiste nel difendere il gregge dai predatori i quali, no a qualche secolo fa, erano diffusi in ogni luogo della Terra.In tempi molto pi recenti, quando lupi e orsi vennero in gran parte sterminati e, in contemporanea, si svilupp lagricoltura, i cani custodi furono gradualmente sostituiti dai cani conduttori, il cui compito era quello di guidare e tenere raggruppato il gregge nei suoi spostamenti, impedendogli di sconnare nei campi coltivati. Ci non toglie che i cani guardiani abbiano tuttora un ruolo indispensabile in alcune regioni aspre e montuose quali il Caucaso, i Carpazi e lAbruzzo, soprattutto oggi che, alla minaccia del lupo e dellorso, ormai ridotti ad un modesto numero di esemplari, subentrata quella, altrettanto se non addirittura pi grave dei cani rinselvatichiti, sempre pi numerosi per colpa dellincuria e dellincoscienza umana! Le due specializzazioni sono dunque molto diverse, per non dire opposte, e presuppongono, di conseguenza, un diverso aspetto e comportamento.

    P E R I L E T T O R I P I E S I G E N T I

    Mauro De CillisCinologo

    Di tanto in tanto la nostra rivista proporr degli articoli di straordinaria levatura tecnica e scientica, scritti dai maggiori esperti esistenti. Questa volta a trattare un argomento delicato e di attualit Mauro De Cillis.

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  • Ma seppur travestito ed educato da pecora, il nostro resta pur sempre, nel profondo del suo essere, un cane ...e che razza di cane! Come qualsiasi malintenzionato, uomo o animale, sar costretto a sperimentare a sue spese!Immaginatevi un po lo sconcerto di un lupo che, di punto in bianco, si veda spuntar fuori dal gregge una strana creatura che assomiglia a una pecora, odora di pecora, ma lo fronteggia come un cane, ringhia come un cane, sfoggia una pi che rispettabile dentatura di cane!Di fronte a una simile diavoleria, anche il lupo pi determinato ha tutte le ragioni per confondersi e battere in ritirata!

    ISTINTO PREDATORIO E ISTINTO DI AUTODIFESATutti gli esperti di Maremmani da me interpellati sono con-cordi nellaffermare che questo cane possiede un forte istinto di autodifesa e scarso o nullo istinto predatorio.Convive tranquillamente non solo con le pecore ma anche con qualsiasi animale da cortile, polli, conigli, gatti e tacchini.La mia Maremmana racconta Elettra Grassi, autrice di un ec-cellente trattato sullallevamento del cane di razza, divideva la sua cuccia con due galline, un coniglio e un gatto.Al di fuori dal contesto familiare e territoriale il Maremmano (ma ci vale per quasi tutti i grandi cani guardiani) si comporta

    P E R I L E T T O R I P I E S I G E N T IP E R I L E T T O R I P I E S I G E N T I

    Cane da montagna dei Pirenei; cane da custodia

    R i v i s t a d i C u l t u r a e I n f o r m a z i o n e C i n o f i l a63

  • in modo amichevole ed equilibrato e non reagisce quasi mai alle provocazioni degli altri cani.Dolce e tollerante con quelli che considera i suoi conspecifici (il gregge, il nucleo umano che lo ha adottato) diventa terribile nei confronti degli intrusi, anche della propria specie, che commet-tano limprudenza di avvicinarsi oltre una certa soglia critica.Coppinger, che dallo studio dei cani guardiani deriv la celebre teoria neotenica (permanenza di caratteristiche morfocaratte-riali infantili nellindividuo adulto) comp vari esperimenti in proposito. Facendo avvicinare al gregge un Border Collie, il pi predatorio tra i cani da conduzione, registr reazioni assai dif-ferenti con il Pastore del Caucaso e col Maremmano.Mentre il primo, dopo qualche esitazione, riconosceva il Border come conspecifico invitandolo al gioco, il secondo lo azzannava alla gola senza alcun preavviso.Come spiegare questa differenza di comportamento?Premesso che letologia non una scienza esatta perch manca della ripetibilit dellesperimento, dato che le circostanze non

    sono mai identiche, possiamo ipotizzare nel secondo una ben pi alta soglia dellistinto dellautodifesa, in grado di scattare al sopraggiungere del minimo elemento esterno inteso come mi-naccia al branco o a se stesso.Il Maremmano si identifica a tal punto col gregge da condivi-derne con trasporto ogni situazione. Un maremmano di nome Velino rimase due giorni ad assistere una pecora in procinto di partorire, ritornando poi tutto contento con lei e il suo piccolo allovile! Daltra parte un atteggiamento aggressivo nei confron-ti dellestraneo, anche appartenente alla sua stessa specie o affine (sciacallo, coyote) presente anche nel lupo (e nelluomo) e ri-sponde a precise esigenze di difesa del branco.I ruoli di cane guardiano e di cane conduttore restano dunque ben distinti e in nessun modo intercambiabili. Tant vero che in Abruzzo i pastori, al Maremmano affiancano un cane con-duttore (Border, Pastore Tedesco, Meticcio), il cui compito non quello di difendere, ma di guidare il gregge.

    Border Collie; cane conduttore

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  • Attivit in conflitto tra loro, basta vedere come and a finire!Ancor oggi, tra contadini e pastori scoppiano di tanto in tanto risse memorabili, quando i greggi dei secondi invadono le colti-vazioni dei primi. Non da escludere che limpiego del cane da conduzione sia nato proprio allo scopo di evitare questo genere di inconvenienti. Ma se gli schemi istintivi del cane conduttore sono gli stessi del lupo a caccia, trovandosi a lavorare da solo o al massimo in coppia, il poveretto deve compiere il lavoro di un intero branco!Gli schemi adottati sono i seguenti:1) Posizionarsi attorno alla preda (il gregge) secondo i comandi del pastore capobranco.2) Lasciare un adeguato intervallo tra un cacciatore e laltro (di-sposizione a ventaglio).

    3) Prepararsi allimboscata attendendo acquattato e immobile ma pronto allo scatto che il resto del branco sospinga la preda verso di lui.4) Guidare il gregge verso il luogo stabilito per la mattanza fi-nale (i lupi della Mongolia sospingevano le antilopi attraverso angusti canaloni dove la neve accumulatasi durante linverno tendeva a impacciare i loro movimenti. Altrettanto facevano con i branchi di cavalli, spingendoli verso le sponde di laghi coperti da una superficie di ghiaccio sottile incapace di reggerne il peso!).Custodia e conduzione del gregge: due classici esempi di mi-metismo batesiano dove il cane si traveste da pecora oppure da lupo a seconda delle necessit!

    MAURO DE CILLIS

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    La sinergia tra GlucosAmina, Con-droitin Solfato, MetilSulfonilMeta-no (MSM) e degli altri componenti:combatte lusura delle articolazionicontribuisce alla rigenerazione, allaresistenza ed alla elasticit dellacartilagine articolare. LMSMVRVWDQ]DDGD]LRQHDQWLR-gistica, permette una maggiore as-similazione della Vitamina E, dellaLisina e della Metionina. Lapporto di Zolfo importanteper la stabilizzazione della matricedel tessuto connettivo-cartilagineodei tendini e dei legamenti.La Vitamina C, oltre a coadiuvarelassimilazione di Condroitin Solfa-to, Glucosamina e MSM, necessa-ria per la neogenesi del collagene.

    utile nei 3 momenti della patologia:

    PRIMA: prevenzione in soggetti pre-disposti geneticamente alla displa-sia dellanca, in et senile ed in casidi sovrappeso ponderale. In tutti isoggetti sottoposti a stress articola-UHGDHVHUFL]LRVLFRDURANTE: condroprotezione e an-WLRJRVL QHL SURFHVVL 2VWHRDUWURVLFLH QHOOH LQDPPD]LRQL SRVWWUDXPD-tiche.DOPO: adiuvante nel processo ripa-rativo del decorso post diagnostico epost-chirurgico ortopedico.INDICAZIONI EXTRA: corretto svi-luppo della dentizione, del tessutoosteoide e di particolari tessuti car-tilaginei (padiglioni auricolari).

    I componenti sono indicati in casodi sofferenza organica e funzionaledel parenchima epatico di varia ori-gine conseguente ad epatiti acute,infettive, tossiche e metaboliche,cirrosi epatica, steatosi, protezionedellepatocita durante luso di far-maci epatotossici.

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    utile:PRIMA e DOPO interventi chirurgiciin cui previsto lutilizzo di aneste-tici (di qualsiasi tipo).DURANTE terapie che prevedqanolutilizzo di farmaci epatotossicitipo: sali di antimonio (es. Glucan-time), antibiotici e chemioterapiciin genere, FANS, psicofarmaci, anti-fungini, etc.DURANTE lutilizzo di antiparassita-ri ad uso topico e/o sistemico tipoLYHUPHFWLQD SHUPHWULQD SURQLOimidacloprid.In caso di avvelenamenti ed intos-sicazioni di varia origine (veleni pertopi, intossicazioni alimentari, funghitossici, pesticidi, diserbanti, etc.).

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  • IL CANEIN OCCIDENTE

    Il cane lo specchio in cui luomo si riette per ritrovare la sua anima.

    Il tipo di rapporto con il cane rivela la mentalit e le tradizioni di ciascun popolo.Nei paesi anglosassoni esso vissuto come parte integrante della famiglia e della societ. I capi di stato trovano del tutto naturale farsi accompagnare ovunque dal proprio cane, in vacanza, come nelle cerimonie ufciali. Tutti abbiamo conosciuto in televisione i Corgy della Regina dInghilterra, il Labrador di Clinton, gli Scottish di Bush e ora il Cao de Agua Portugues di Obama, mentre non sappiamo neppure se Sarkozy, Napolitano o Angela Merkel posseggano un cane!Nei paesi dellEuropa continentale, specie in quelli latini, il cane considerato pi come accessorio che come compa-gno di vita. Destinato a fare la guardia in giardino o, nel migliore dei casi, a soddisfare le ambizioni sportive del padro-ne. Per quanto amato e rispettato, il cane resta pur sempre una bestia che, in quanto tale, deve rassegnarsi a stare al suo posto e non azzardarsi a profanare con la sua inopportuna presenza la sacralit della casa o dellautomobile.

    Infatti, se in Inghilterra e negli Stati Uniti il Labrador a farla da padrone, nei paesi dellEuropa Continentale domina-no il Pastore Tedesco e i cani da caccia.Naturalmente, a questa distinzione di massima, vanno aggiunte situazioni intermedie rappresentate dai vari ca-gnolini daffezione ai quali, opportunamente toelettati e sterilizzati (non necessariamente in senso metaforico), afdato il ruolo di surrogato affettivo (pet).Ci premesso, passiamo a commentare le Top Ten relative alle singole 6 nazioni.

    Mauro De Cillis

    SECONDA PUNTATA

    LE DUE DIFFERENTI CONCEZIONI DEL RAPPORTO UOMO-CANE

    SI RIFLETTONO NELLA SCELTA DELLE RAZZE

    (FERMA RESTANTE LA PRESENZA DI TALUNE RAZZE AUTOCTONE BEN

    RADICATE NEL TERRITORIO)

  • STATI UNITI: IL MONDO DI MARLEY

    Tra i tanti primati detenuti dagli USA c anche quello di ospitare la pi numerosa popolazione canina del globo, stimata, tra puri e Bastardi, attorno agli 80 milioni!Ogni anno vengono iscritti al Kennel Club americano circa 900.000 cani, pi di quanti ne vengono iscritti in Inghilterra, Francia, Italia, Spagna e Germania messi assieme!

    Al primo posto, con ben 123.760 iscrizioni nel 2007, c il labrador.Per comprendere come mai questa razza sia tanto amata dagli americani e dagli inglesi bisogna leggere Io

    & Marley il bel libro di Grogan dal quale stato recentemente tratto un lm di successo.Marley un grosso Labrador giallo, acquistato da due giovani giornalisti appena sposati che non si sentono

    ancora pronti ad avere bambini. In attesa di un passo tanto importante, decidono di mettersi alla prova con un cane. E Marley li mette alla prova, eccome! Entra come un ciclone nella loro quieta esistenza, distruggendo mobili, sventrando

    divani, ingoiando gioielli di famiglia, sconvolgendo ogni precedente certezza e convinzione.Ma, in cambio, insegna ad amare, a ridere, a piangere, a comprendere che la vita sfugge a qualsiasi schema precostituito. Con la sua prorompente sicit, li sloggia dal loro rassicurante quanto insipido mondo virtuale, trasformandoli per sempre. Impareranno ad accettare la realt, a fare bambini, a diventare una famiglia felice. Se avete letto il libro o visto almeno il lm, dovrete convenire come, nel ruolo di Marley, non poteva che esserci un Labrador. Un Pastore Tedesco sarebbe stato troppo serio e marziale, uno Yorkshire troppo frivolo, un Golden troppo romantico. Ci voleva un allegro, goffo, esuberante pasticcione dallaria eternamente infantile! In seconda posizione (48.346 iscrizioni) c il minuscolo e battagliero Yorkshire, ideale per chi, vivendo in appartamento, non vuole privarsi della compagnia di un cane sveglio e intelligente. Al terzo posto (43.575) il classico Pastore Tedesco, afdabile come una Volkswagen. Seguono il Golden (stretto cugino del Labrador), il giocoso Beagle (che ispir a Schultz il bracchetto Snoopy), il prode Bassotto, lo scultoreo Boxer, lintelligente Barboncino, il leggiadro Shi Tzu, e il grintoso Schnautzer nano. Nessuna razza locale gura nella Top Ten. Come con le altre forme di cultura, piuttosto che inventare nuove razze, gli americani hanno preferito lavorare su quelle gi selezionate in Europa, interpretandole per a modo loro. I cani di allevamento americano infatti, presentano uno stile particolare che li differenzia nettamente da quelli europei: di solito sono pi grandi e massicci con caratteristiche di tipicit alquanto esasperate.Prevalenza delle razze di taglia piccola (6 su 10).

    1

    LABRADOR YORKSHIRE PASTORE TEDESCO GOLDEN BEAGLE BASSOTTO BOXER BARBONCINO SHI TZU SCHNAUTZER NANO

    TOP TEN AMERICANA 2007

    INGHILTERRA: MARLEY COLPISCE ANCORA

    Con 272.000 iscrizioni nel 2007, lInghilterra si conferma, in rapporto a popolazione e territorio, la nazione a pi alta densit cinola. Anche qui vince il Labrador con distacco (45.079) n potrebbe essere diversamen-te visto che si tratta di una razza autoctona, orgoglio della cinolia britannica (lo stesso re Giorgio VI era titolare di un allevamento, con lafsso Sandringham). Come si vede dalla Top Ten, i cinoli inglesi sono

    piuttosto nazionalisti (ben 8 razze su 10 di origine locale.) Prevalgono cani di taglia piccola o medio piccola (6 su 10), indice di quanto il cane sia presente anche in citt.

    1

    LABRADOR COCKER SPRIGER SPANIEL STAFF. BULL TERRIER PASTORE TEDESCO CAV.KING CHARLES GOLDEN BORDER TERRIERW.HIGHLAND TERRIER BOXER

    TOP TEN INGLESE 2007

    razze di origine inglese: 4

    razze di origine inglese: 8razze di origine tedesca: 2

  • FRANCIA:REX BATTE MARLEY

    Con 178.227 iscrizioni nel 2007, la Francia si conferma leader cinola dellEuropa Continentale. Come in Italia e (ovviamente) in Germania, anche in Francia il Pastore Tedesco (1), pi congeniale per aspetto e carattere alla mentalit del cinolo continentale, prevale sul Labrador. Al secondo posto si piazza il

    Golden, superando nettamente (unico caso nelle 6 nazioni considerate) il cugino Labrador (4 dietro al Cavalier King). La diffusione dello sport venatorio (poco praticato in America e in Inghilterra) attestata

    dalla presenza nella Top Ten di due razze da caccia, il Setter Inglese (7) e lEpagneul Breton (8). Molto ap-prezzati anche lAmerican Stafforshire (5) e il Malinois (10), questultimo utilizzato, per il suo forte caratte-

    re, soprattutto come cane da difesa e da competizione. Per quanto riguarda la taglia, qui i rapporti si invertono: 3 razze di taglia piccola contro 7 di taglia media, a dimostrazione di quanto detto allinizio, ovvero che nellEuropa

    Continentale, il cane sta pi in giardino che in casa.

    1

    ITALIA: I MAGNIFICI SETTER

    Iscrizioni 2007: 127.710.LItalia un popolo di eroi, poeti e ...cacciatori. Nessun altro paese ha attribuito tanta importanza allo sport venatorio quanto il nostro. Basta dare unocchiata alla Top Ten per rendersene conto: ben 5 razze (Setter, Segugio, Epagneul, Kurtzhaar, Pointer) sono specialiste della caccia! Pressoch scomparso nella sua terra

    dorigine, il Setter Inglese ha trovato in Italia la sua vera patria, attestandosi costantemente ai primi posti in classica, testa a testa col Pastore Tedesco. Analoga sorte toccata al Pointer, molto pi diffuso e ben

    selezionato da noi che in Inghilterra. Per quanto riguarda le razze out sider, le preferenze degli italiani vanno da sempre al Pastore Tedesco, anche se in questi ultimi anni, sullinuenza anglosassone, si stanno diffondendo

    Labrador (4) e Golden (6). Delle 10 razze presenti nella Top Ten, soltanto una, il Jack Russel (10) di piccola taglia a indicare un certo disinteresse del cinolo italiano verso il cane dappartamento, almeno quello di razza pura, a

    cui spesso preferisce il pi economico bastardino.

    1

    razze di origine inglese: 7razze di origine tedesca: 1razze di origine francese: 2

    PASTORE TEDESCO GOLDEN CAV.KING CHARLES LABRADOR AMERICAN STAFF YORKSHIRE SETTER INGLESE EPAGNEUL BRETON COCKER MALINOIS

    TOP TEN FRANCESE 2007

    razze di origine inglese: 5razze di origine tedesca: 3

    PASTORE TEDESCO SETTER INGLESE SEGUGIO ITALIANO LABRADOR EPAGNEUL BRETON GOLDEN BOXER KURTZHAAR

    TOP TEN ITALIANA 2007

  • SPAGNA: LA CARICA DEGLI YORKSHIRE

    Con le sue 101.980 iscrizioni del 2007, la Spagna scavalca la Germania piazzandosi saldamente al 5 posto. Il dato curioso che, nella scelta delle razze, il cinolo iberico, contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare, mostra gusti molto afni a quelli degli anglosassoni.Infatti, inclusa la curiosa passione per lo Yorkshire (1 con distacco sul Pastore Tedesco), le sue prefe-

    renze vanno al West Highland, allo Schnautzer Nano e al Cocker (tutti ben piazzati anche nelle Top Ten inglesi e americane). Il successo delle razze di taglia piccola o medio piccola (5 su 10) potrebbe essere

    collegato allimponente processo di inurbamento della popolazione spagnola nellultimo decennio.

    1

    GERMANIA:LA PATRIA DEL COMMISSARIO REXAlla domanda su chi stato il tedesco che pi dogni altro meriti di essere ricordato per il bene che ha fatto alla sua patria risponderei senza esitazione: il capitano di cavalleria Max von Stephanitz. Chi era costui? Linventore del Pastore Tedesco, alias Rin Tin Tin, alias Commissario Rex! Se il Labrador

    rappresenta larchetipo del cane per gli anglosassoni, il Pastore Tedesco lo per i tedeschi. Affabile, giocherellone, pieno di sicit il primo, ardente, romantico, sentimentale il secondo. Nessun cane dipende

    dal padrone quanto lui. E questo, insieme alla viva intelligenza e al piacevole aspetto sta alla base del suo successo planetario. La sua presenza ci infonde un senso di sicurezza perch sappiamo di poter contare su di

    lui, sul Commissario Rex, in ogni frangente. Chiusa la parentesi, torniamo a occuparci della Top Ten. Sorprende come una nazione popolosa e di grande tradizione cinola come quella tedesca si piazzi solo al 6 posto con appena

    89.604 iscrizioni nel 2007 e ancor pi che, a parte Pastori Tedeschi e Bassotti, annoveri un numero tanto basso di iscritti nelle altre razze. probabile che ci possa dipendere dalla ssazione tipicamente teutonica per leggi e regolamenti, che ha reso sempre pi difcile e compli-cata la vita agli allevatori. Basti pensare che nel Pastore Tedesco le iscrizioni al Libro Origini si sono quasi dimezzate nel giro degli ultimi dieci anni! Per quel che concerne la taglia, la preferenza va alle razze di taglia media o medio grande (7 su 3).

    1razze di origine inglese: 7razze di origine tedesca: 3

    razze di origine inglese: 6razze di origine tedesca: 3razze di origine francese: 1

    YORKSHIRE PASTORE TEDESCO LABRADOR GOLDEN SETTER INGLESE SCHNAUTZER NANO BULLDOG BOXER W. HIGHLAND TERRIER COCKER

    TOP TEN SPAGNOLA 2007

    PASTORE TEDESCO BASSOTTO DRATHAAR LABRADOR GOLDEN ALANO BOXER BARBONE ROTTWEILER COCKER

    TOP TEN TEDESCA 2007

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  • Dal punto di vista nutrizionale, la vitamina un composto organico,

    che non viene sintetizzato dallorganismo in quantit sufcienti a ga-

    rantirne un buon funzionamento e che quindi deve essere sommini-

    strato con la dieta.

    Ciascuna vitamina ha una sua specica funzione nellorganismo e

    pu intervenire nei sistemi enzimatici o regolare il metabolismo.

    Le vitamine vengono suddivise in 2 gruppi: liposolubili (A, D, E e K),

    miscelabili nei grassi e idrosolubili, che si sciolgono in acqua.

    Le vitamine che pi frequentemente sono soggette a carenza sono

    quelle idrosolubili, perch non sono in grado di accumularsi nellor-

    ganismo e vengono velocemente eliminate con le urine.

    Al contrario, le vitamine liposolubili sono spesso responsabili dei

    fenomeni di eccesso, in quanto si accumulano nei depositi di gras-

    so e in alcuni organi, come fegato e rene, senza venire eliminate.

    Leccesso di vitamina A, per esempio, si verica soprattutto nei gat-

    ti golosi di fegato, che ricchissimo di questa sostanza. Si tratta

    soprattutto di problemi a livello osseo, come malformazioni schele-

    triche, fratture spontanee ed emorragie interne.

    Quando necessario somministrare un integratore vitaminico?

    Nonostante tutta la buona volont del proprietario e lattenzione a

    inserirvi ingredienti di ottima qualit, creare una dieta casalinga in

    grado di soddisfare tutti i fabbisogni vitaminici dellanimale, senza

    ricorrere agli integratori disponibili in commercio, difcilissimo.

    A complicare le cose si aggiunge il problema che le vitamine pre-

    senti negli alimenti non sono sempre utilizzabili dallorganismo ani-

    male e la maggior parte di esse viene persa durante la cottura della

    pappa. Al contrario, se normalmente somministrate al vostro ani-

    male un mangime commerciale (crocchette o scatolette) che sulla

    confezione ha la dicitura completo, laggiunta di integratori vita-

    minici non solo inutile, ma pu essere molto dannosa, in quanto

    si rischia leccesso.

    Questi mangimi, infatti, sono formulati per coprire tutti i fabbisogni

    del vostro animale, tenendo conto del suo stato siologico, delle

    possibili perdite durante la produzione e la conservazione e, nello

    stesso tempo, evitare leccesso.

    Esistono particolari situazioni in cui le vitamine contenute nella die-

    ta sono sufcienti, ma lanimale, per diversi motivi, non in grado di

    assimilarle. Questo avviene in quei soggetti affetti da diarrea o da

    altri disturbi gastroenterici, che ostacolano lassorbimento di molte

    vitamine. Inoltre, in caso di insufcienza renale, diabete e uidotera-

    pia, lescrezione delle vitamine idrosolubili aumenta sensibilmente,

    determinando possibili carenze.

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    ISTRUZIONI PER LUSOV I T A M I N E : di Sabrina Dominio

    77

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  • CANI PERICOLOSI, LENPA: INUTILI LE BLACK LIST

    Il proprietario di un cane sempre responsabile del benessere, del controllo

    e della conduzione dellanimale e risponde, sia civilmente che penalmente,

    dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dallanimale stesso.

    I L C A N E E L A L E G G E Ann

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  • I C A N I E L A L E G G E

    R i v i s t a d i C u l t u r a e I n f o r m a z i o n e C i n o f i l a81

    La redazione e limposizione di una black list di razze peri-colose inutile: lo ha dimostrato anche uno studio della Asl di Firenze attuato in collaborazione con la Facolt di medicina veterinaria dellUniversit di Pisa.La ricerca ha analizzato landamento delle morsicature da par-te di cani nella citt-campione Firenze nel periodo che va dal settembre del 2002 (esattamente un anno prima dellentrata in vigore dellOrdinanza Sirchia contenente la prima black list) fino al 2008.In detto periodo indicato, le morsicature nel capoluogo toscano sono state 1.272, valutate su oltre sessanta razze diverse.Lanalisi dei dati del triennio, che va dal settembre del 2002 allagosto del 2005 consente di capire la situazione prima dellentrata in vigore dellOrdinanza Sirchia (il 9 settembre 2003) e dopo. Dal settembre 2002 allagosto 2005, infatti, nella citt di Firenze i casi di morsicatura sono stati complessivamen-te 556. Nel primo anno i casi sono stati 210; nel secondo sono

    stati invece 172; nel terzo sono stati 174. Nonostante sembri che, con lentrata in vigore della prima ordinanza Sirchia, il nu-mero di casi diminuito, in realt la tendenza alla diminuzione dei casi in atto dal 1986 ed costante negli anni. Ad ulteriore riprova dellinutilit di detta misura giova far rilevare che da set-tembre 2002 ad agosto 2005 i cani autori a Firenze dei 556 casi di morsicatura non appartengono alle circa venti razze dellul-tima ordinanza ministeriale, bens a 46 razze diverse: inoltre quelle maggiormente coinvolte risultano essere solo 4: Pastore Tedesco (10,1% del totale), Pit Bull (4,5%), Dobermann (4%) e Pastore Maremmano (1,8%); i Meticci sono invece responsabili di 179 morsicature. Nei tre anni presi in esame le caratteristiche dei proprietari, dei lesionati e degli animali coinvolti nelle mor-sicature sono rimaste invariate. Segno quindi che i provvedimenti legislativi di carattere restrit-tivo in materia di cani potenzialmente pericolosi non si rivelano efficaci nel contenimento di tale fenomeno e sono anzi del tutti ininfluenti. In questo contesto si inserisce perfettamente la nuo-va ordinanza che individua la pericolosit non in riferimento allappartenenza a una particolare razza canina, ma con riguar-do alla gestione dellanimale da parte dei proprietari. Ordinan-za contingibile e urgente concernente la tutela dellincolumit pubblica dallaggressione dei cani.

    IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DEL-LE POLITICHE SOCIALI(omissis)Ritenuto di dover sostituire detta Ordinanza eliminando lal-legato A in quanto non solo non ha ridotto gli episodi di ag-gressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, non possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressivit di un cane sulla base dellappartenenza ad una razza o ai suoi incroci;(omissis)

  • ORDINA:Art. 1.1 Il proprietario di un cane sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dellanimale e risponde, sia ci-vilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dallanimale stesso.2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua propriet ne assume la responsabilit per il relativo pe-riodo.3. Ai fini della prevenzione dei danni o lesioni a persone, anima-li o cose il proprietario e il detentore di un cane devono adottare le seguenti misure:4. Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione denominata patentino. Detti percorsi sono organizzati da parte dei Comuni congiun-tamente con le Aziende Sanitarie Locali, in collaborazione con gli Ordini professionali dei Medici Veterinari, le Facolt di Me-dicina Veterinaria, le Associazioni Veterinarie e le Associazioni di protezione degli animali.

    5. Detti percorsi formativi sono da considerarsi obbligatori per i proprietari di cani impegnativi. I Comuni in collaborazione con i Servizi Veterinari, sulla base dellAnagrafe canina regionale, decidono nellambito del loro compito di tutela dellincolumit pubblica quali proprietari di cani chiamare ad assolvere a tale obbligo.6. Le spese riguardanti i percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane.7. Il Medico Veterinario libero professionista informa i proprie-tari di cani in merito alla disponibilit dei percorsi formativi e, nellinteresse della salute pubblica, segnala ai Servizi Veterinari la presenza di cani impegnativi tra i suoi assistiti.

    Avv. Paola Zanoia

    82

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  • An

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    I

    n

    um

    er

    o

    3

    84

  • Ho trovato molto interessante liniziativa di riservare

    ai club di tutte le razze uno spazio dove anche il pi

    inesperto avrebbe potuto avvicinarsi ai cani e chiedere

    qualsiasi tipo di informazione agli amanti di razza.

    Per darvi unidea dellevento, basterebbe elencare che

    tutti i Bassotti erano 706, Labrador e Golden Retriever

    in totale erano pi di mille, i Whippet 417, Border Col-

    lie 415, Cocker Spaniel e Cavalier King superavano

    i 300, impressionante la presenza degli Staffordshire

    che giocavano in casa, 397; i pi numerosi del Gruppo

    Due, i Rottweiler, 309! Queste le razze pi rappresen-

    tate. Ha vinto il Sealyham Terrier Ch Efbes Hidalgo at

    Goodspice, il terrier amato da Alfred Hitchcok. Ne ha

    fatta di strada per portarsi a casa lambito trofeo, ha

    iniziato il percorso sbaragliando i soggetti della sua

    razza, circa una quarantina, no ad arrivare a vincere

    sui totali ventottomila cani presentati!

    La riserva andata al Barbone standard bianco Ch Af-

    terglow The Big Tease.

    Il corollario ai ring sempre di tutto rilievo: pi di cin-

    quecento gli stand, dai negozi di antiquariato (dove se

    non sarete prudenti e vi lascerete prendere dalla vo-

    glia di acquistare, rischierete di tornare in Italia facen-

    do lautostop) a tutte le novit alimentari e prodotti di

    estetica anche per il manto del vostro Maltese!

    Oltre ai giudizi di bellezza, nei vari ring si susseguono

    gare di agility, yball, obidience, freestyle e svariate di-

    scipline che mettono in mostra le doti di cani incredibili.

    A T T E N T I A L L E E S A G E R A Z I O N IA T T E N T I A L L E E S A G E R A Z I O N I

    85

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  • I N T E R V I S T E

    Manuel Donadoni un allevatore pieno di entusiasmo che,

    nonostante la giovane et, ha conseguito ottimi risultati a li-

    vello nazionale e internazionale con i suoi soggetti e mostra

    una dedizione singolare per la selezione di questa razza ti-

    picamente italiana.

    Ci accoglie nel giardino della sua villa, alle porte di Ber-

    gamo, attorniato da splendidi esemplari di Pastore Ma-

    remmano Abruzzese, che corrono liberi, giocano tra loro

    e si rotolano felici nellerba. La prima a venirci incontro

    una femmina robusta di nome Zingara che ci segue, con

    sguardo attento, per lintera durata dellintervista. Manuel

    la guarda con occhi pieni di affetto e ci ripete pi volte: Le

    manca solo la parola!.

    D: Come mai hai scelto di allevare proprio questa razza? In che mo-mento della tua vita hai deciso di perseguire seriamente questa passione?R: Sono sempre stato appassionato di animali, in particola-

    re di cani. La mia famiglia possedeva dei Pastori Tedeschi

    con cui giocavo spesso da bambino, poi, quando avevo

    sette anni, mio padre decise di regalarmi una cucciola di

    Pastore Maremmano Abruzzese, si chiamava Lady ed era

    deliziosa! Mi ha accompagnato durante la mia adolescenza,

    TITOLARE DELLALLEVAMENTO DELLA PERLA MAREMMANA

    I n t e r v i s t a a M a n u e l D o n a d o n i ,

    Allevamento

    Della Perla Maremmana

    87

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  • I N T E R V I S T E

    Allevamento

    Della Perla Maremmana

    89

    che, invece, deve essere ruvido e con folto sottopelo. Per

    quanto riguarda la displasia, non si tratta di un fenomeno

    diffuso sia perch, trattandosi di una razza che da sempre

    lavora con il gregge, la natura ha messo in atto un processo

    di selezione, sia perch sono molti anni che gli allevatori si

    impegnano allo scopo di evitare tale problema.

    D: Quali i pregi e quali i difetti di carattere?R: Si tratta di una cane che non lascia indifferenti, perch

    dotato di un carattere diverso da tutte le altre razze, che lo

    rende davvero speciale. I pregi principali sono lindipenden-

    za, la dolcezza, lindole a difendere il territorio in cui vive

    e le persone che ama, la pulizia. Di difetti non ne trovo

    forse la testardaggine: vuole sempre fare a modo suo!

    D: Come si comporta questa razza nei confronti del gregge?R: Il Pastore Maremmano Abruzzese non conduce il greg-

    ge, bens lo difende con tenacia e impegno davvero ammi-

    revoli. Per renderlo meno vulnerabile allattacco dei lupi, i

    pastori sono soliti dotarlo di uno speciale collare di ferro

    detto vreccale e spesso gli accorciano le orecchie. Pen-

    sa che un mio amico che vive in Abruzzo mi raccontava

    di un cane che per proteggere una pecora, persasi in alta

    montagna, era rimasto tre giorni accanto a lei senza man-

    giare, no a che il pastore non li ha ritrovati.

    Le qualit di guardiano di questa razza sono state apprez-

    zate anche allestero, esempio per eccellenza quello degli

    Stati Uniti dove stata impiegata con successo per difen-

    dere le greggi dai coyote.

    D: Spesso si sente dire che si tratta di una razza pericolosa e impre-vedibile, come spieghi questa nomea negativa?R: Non assolutamente vero che si tratti di un cane squili-

    brato, anzi adattissimo alla vita in famiglia. Con i bambini

    dolcissimo e protettivo.

    Naturalmente, ha bisogno di ampi spazi dove poter sfogare

    tutte le sue energie: non si pu pensare di allevare un Pa-

    store Maremmano Abruzzese in un piccolo appartamento

    di citt!

    La nomea negativa ha radici negli anni Ottanta, quando c

  • stato il boom della razza e allevatori senza scrupoli hanno

    cominciato a cimentarsi in accoppiamenti senza badare alla

    selezione del carattere, pur di produrre tanti cuccioli e ven-

    derli a prezzi bassi. Questo comportamento ha nuociuto

    profondamente alla fama della razza. Da dieci anni a questa

    parte, la selezione si concentrata essenzialmente sugli

    aspetti caratteriali, proprio allo scopo di sfatare questo pre-

    giudizio tanto diffuso e oggi ingiusticato.

    D: Descrivici il padrone ideale per un Pastore Maremmano Abruz-zese e quello pi inadattoR: Chi ama imporre la sua autorit e desidera un cane

    sottomesso e remissivo, che esegua ogni suo ordine con

    automatismo, non deve scegliere questa razza: otterrebbe

    come reazione indifferenza o addirittura una ribellione vio-

    lenta. Il padrone ideale colui che in grado di apprezzare

    il carattere ero e indipendente di questo animale, lascian-

    do che possa esprimersi liberamente senza costrizioni e

    desidera trovare nel suo cane un amico piuttosto che un

    subordinato.

    D: C una sostanziale differenza tra Pastore Maremmano e Pastore Abruzzese?R: No, le due variet sono state unicate dallENCI verso

    la ne degli anni Cinquanta in ununica razza, dal momento

    che non vi erano differenze sostanziali.

    D: Qual lo stato attuale della razza in Italia e all estero?R: Direi che in Italia, nalmente, si raggiunto un buon livel-

    lo generale sia dal punto di vista morfologico che caratte-

    riale. C ancora da lavorare per riuscire a conseguire una

    maggiore omogeneit, cercando il giusto compromesso tra

    rusticit ed eleganza. Allestero, invece, troviamo spesso

    soggetti di basso livello con problemi caratteriali, displasi-

    ci e privi di tipicit. Gran parte della responsabilit di tale

    situazione da attribuirsi ad alcuni privati, improvvisatisi al-

    levatori, che hanno scelto di esportare solo i loro prodotti

    di scarto. Questo comportamento ha nuociuto profonda-

    mente alla diffusione e allimmagine della razza in altri paesi.

    D: Avresti un aneddoto divertente da raccontarci da cui si evince il carattere speciale di questa razza?R: Avevo un Bolognese, qualche anno fa, che viveva con i

    miei Pastori Maremmani Abruzzesi ed era buffo come una

    femmina lo difendesse e proteggesse con una responsabi-

    lit e una cura straordinarie, mostrando linnata vocazione

    della razza: il guardiano.

    Silvia De Cillis

    Maremmana

    AllevamentoDella Perla Maremmana

    90

  • 94

    Le foto dei nostri lettori

    Nica

    lettore

    de il C

    inolo

    (prop. J

    immy e

    Anto)

    Giotto

    (prop. A

    nnalisa

    Bertan

    zetti)

    Jolie(prop. Giusi e Gianfranco Cotugno) 91

  • Il furetto un simpatico animale appartenente alla famiglia dei mustelidi, come la faina la donnol

    a e il tasso, e da qualche

    anno sta divenendo un sempre pi richiesto compagno delluomo. Per la verit, gi in tempi remoti

    , i nostri antenati lhanno

    tenuto nelle fattore grazie alla sua abilit nel cacciare i topi, che un tempo facevano razzia di pr

    ovviste e portavano ma-

    lattie pericolose. Oggi divenuto un piacevole amico della famiglia, che non reca molto disturbo e

    d facile da accudire. La

    simpatia e il carattere affettuoso hanno permesso una

    buona diffusione nel nostro Paese ma, negli Stati Uniti

    dAmerica, dove la sua carriera di animale da famiglia iniziata da qualche

    decennio, addirittura al terzo posto tra gli animali da compagnia dopo cani

    e gatti, e anche in Europa, specie nei Paesi del Nord, apprezzato e sempre

    pi presente nelle case.

    Il furetto pi piccolo di un gatto e il peso varia a seconda del sesso: i maschi

    arrivano a circa due chili, mentre le femmine superano di poco il chilo.

    Questi animali hanno bisogno di compagnia, per questo se deve restare molto da

    solo in casa sar meglio pensare di prendere una coppia, che potr farsi compagnia.

    Intelligenti, vivacissimi, furbi e sensibili, i furetti hanno bisogno di stare a contatto

    con le persone di casa e per questo sar bene farli stare liberi (naturalmente quando

    sono presenti i padroni), ma qui iniziano i problemi.

    Il corpo allungato, la struttura agile e essuosa, la capacit di introdursi anche nel

    pi piccolo anfratto espongono il furetto a molti pericoli. Curiosi e coraggiosi questi

    animali si inlano in ogni pi spazio della casa, dal tubo della lavatrice agli spazi

    sotto i mobili, ai condotti dellaria condizionata. Attenzione anche alle nestre aper-

    te, dalle quali il nostro amico potrebbe precipitare e a tutti i buchi, compreso quello

    del water; bisogna poi evitare che siano a sua disposizione materiali o veleni che, se

    ingoiati, potrebbero causare problemi di salute e anche la morte. Ecco perch la notte

    si dovr chiudere il furetto in una gabbia con sbarre metalliche, con porta chiusa

    con un lucchetto e sbarre ravvicinate in modo che non riesca a passare tra di esse.

    La gabbia va collocata in un ambiente dove non vi siano correnti daria.

    Questo animale impara presto a fare i suoi bisogni in una cassetta simile a quella che si usa per i ga

    tti e per alimentarlo si possono usare i mangimi

    per furetti gi pronti in commercio. Va spazzolato con regolarit, gli vanno tagliate le unghie quan

    do crescono troppo, si deve controllare lo stato

    dei denti e una volta al mese gli pu essere fatto il bagno con un apposito shampoo per furetti.

    Il veterinario va scelto tra quelli con esperienza sui furetti, perch hanno esigenze diverse da quel

    le di cani e gatti. Per le cure ordinarie il furetto

    va fatto visitare almeno una volta allanno, gli vanno fate le vaccinazioni necessarie.

    Nonostante le piccole dimensioni con un simile terremoto in casa certo non ci si pu annoiare.

    I FURETTI

  • R E C E N S I O N I Ann

    o

    I

    nu

    me

    ro

    3

    Ci sono libri che, pi di altri, toc-cano le corde del cuore, che fannoULHWWHUH H DLXWDQR D ULFRQRVFHUHquanto pu essere unica la vita, sevissuta con coraggio e speranza.Susan una donna dal passatoturbolento e doloroso, chiusa nel-la sua quotidianit; un giorno de-cide di adottare una cavalla con-VFDWDDXQDOOHYDPHQWRSHUPDO-WUDWWDPHQWL H OD VXD YLWD FDPELDSHUVHPSUHLOVXRQRPHq/D\0H'RZQ$QFKHVHODJLXPHQWDqLQSHVVLPHFRQGL]LRQLVLFKHH VRI-ferente per le violenze subite dal-OD FUXGHOWj GDOOXRPR GLPRVWUDunindole gentile e affettuosa eFHUFD FRVWDQWHPHQWH OD YLFLQDQ]De il contatto di chi incontra. Gior-no dopo giorno Susan riconosceQHOFDOYDULRGHOODQLPDOHXQSDUWHGHOODVXDYLWDRVVHUYDQGRLOFRP-SRUWDPHQWRGL/D\0H'RZQFR-PLQFLDOHQWDPHQWHDFRPSUHQGHUHche, trincerarsi in se stessi, non LO PRGR PLJOLRUH SHU VXSHUDUH Lvecchi ricordi e vincere la pauradi soffrire.Conquistata dalla sensibilit dellacavalla e dal suo coraggio, SusanGHFLGHGLHPXODUODDSUHQGRQXR-YDPHQWH LO VXR FXRUH DOODPRUHGRSRDQQLGLLVRODPHQWRHGLGROR-

    UH3DUDGRVVDOPHQWHqSURSULR/D\0H'RZQDSUHQGHUVLFXUDGL6X-san, riportando in vita parti delladonna, che erano sepolte da anni egrazie al suo affetto gentile e allasua presenza discreta la protago-QLVWDULHVFHDVHQWLUVLQXRYDPHQWHuna persona di valore. Uninat-tesa lezione damore unoperaFKHFHOHEUDODIRU]DGLULFRPLQFLD-re nonostante tutto e insegna che,anche dalle vicende pi dolorose,si pu trovare il vigore per rico-PLQFLDUHVHQ]DSHUGHUHODVSHUDQ-]DHODGXFLDGLJLRUQLIXWXULSLHQLGLFRORUH/DVWRULDGL6XVDQqXQD

    YLFHQGDYHUDPDVLOHJJHFRPHXQURPDQ]RHDWWUDYHUVROHVXHSDUROHHPHUJRQR FRQ VWUDRUGLQDULD YLWD-OLWjODGROFH]]DHOXPDQLWjGLFXLTXRWLGLDQDPHQWH GDQQR HVHPSLRJOL DQLPDOL q OLQFRQWUR PDJLFRtra due esseri viventi: da una parte/D\0H'RZQ FRQ LO VXR EDJD-JOLR LQQDWRGL VSRQWDQHLWjHGX-cia nella vita, e dallaltra Susan,una persona bisognosa di affettoe di trovare una chiave personaleSHUULHQWUDUHQHOPRQGR un libro che si legge tutto dunDWR FKH FRPPXRYH H FKH q ODWHVWLPRQLDQ]DGL FRPHSXz FDP-biare la vita dopo averla perduta,GLFRPHXQFDYDOORPDOWUDWWDWRKDguarito un cuore ferito.

    Uninattesa lezione damore

    recensione di Marco Bergamaschi

    Uninattesalezione damore

    di Susan Richards

    Autore: Susan RichardsEditore: TEAPagine: 209Data pubblicazione: 2008

    94

  • Sar quello sguardo? Sar quel pelo ispido? Sar quella sua barba che se ne avesse la possibilit si alliscerebbe con le zam-pe per concedersi ancor di pi unaria da pensatore consumato? Continuate a porvi le vostre domande e quando capirete perch un Border Terrier vi colpisce, forse lavrete gi in casa.

    Ho letto di lui su molti libri, lho visto ritratto in numerose im-magini, incontrato nelle esposizioni di bellezza, certamente pi allestero che in Italia ma, e forse queste sono le mie scuse uffi-ciali da cinofilo alla razza, tutte le volte che ho avuto modo di incontrarlo credo di non essermi soffermato per il tempo neces-

    Con Uno Sconosciuto Conosciuto

    UN CAFFR I F L E S S I O N I RIFLESSIONI

    di Matteo Azzari

    Matteo Azzari

    Nella vita capita alle volte di essere affascinati, quasi rapiti da un incontro e non riuscire a capirne il perch.Questo pu succedere incontrando una persona, soffermandosi davanti a un quadro, ascoltando una melodia, o semplicemente osservando un paesaggio. C un qualcosa che ti colpisce, rimani felicemente sorpreso dalla sensazione che ti regala quell incontro ma, se ti soffermi a cercarne le ragioni, difficilmente le troverai!

    Questo ti pu capitare anche imbattendoti in un Border Terrier!

  • sario che meritava e a dire il vero sarebbero bastati pochi minuti.Se mi sono emozionato ancora una volta davanti a un cane, il Border Terrier appunto, devo dire grazie alla mia compagna!A marzo insieme eravamo al Crufts, senza dubbio tra le pi importanti manifestazioni cinofile che ci sono al mondo: per me il paese dei balocchi, per lei un mondo completamente nuovo e forse neanche tanto interessante.Lei non avvezza al mondo della cinofilia e difficilmente rico-noscerebbe la differenza tra un Malinois e un Pastore Tedesco, ma dotata di una grande sensibilit e credo sia stata proprio questa a far s che mi afferrasse la manica della giacca per attira-re la mia attenzione e dirmi: Ma quello... che razza ? Quello, un Border Terrier! In Italia ce ne sono veramente pochi, qui come puoi vedere molto amato! Lei non distogliendo lo sguardo dai cani rispose: Ma non lo trovi affascinante? Ha uno sguardo molto ricettivo e affettuo-so, non ha laria del classico cane da appartamento, deve essere molto calmo, ma secondo me ha del fuoco dentro! Se devo dirla tutta oggettivamente bruttino ma incredibile, non so! Ha un qualcosa di intrigante!

    Allora ho iniziato a raccontarle qualcosa di pi con molto piace-re, anche se mi accorgevo che non ero minimamente ascoltato!Un uomo in questa situazione avrebbe dovuto risentirsi! Ma come? Prima mi fai una domanda e poi non mi ascolti mini-mamente? In realt non ho avuto una tale reazione solo perch sono rimasto felicemente sorpreso nel vederla rapita mentre os-servava i Border Terrier presenti.Quello che hai intuito corretto! Del Border Terrier un aman-te della razza disse: Never a better worked in the field, never a better companion by the fireside!La traduzione della frase forse racchiude lessenza di questo cane: non esiste un miglior lavoratore sui campi, non esiste un miglior compagno vicino al camino!Sui campi si intende sui terreni da caccia, come ti ho spiegato il termine terrier un termine latino che tradotto nella nostra lingua : terra.Terrier-terra perch sono stati selezionati per la caccia in tana, ma non erano e sono solamente dei validi cacciatori: si sono sempre contraddistinti per la loro capacit nellaiutare luomo a difendere la propriet dai piccoli predatori che potevano essere

    R I F L E S S I O N I RIFLESSIONI

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  • CH ANXANUM AL CAPONE TOP DOG 2008 propriet Allevamento ANXANUM

  • un pericolo per gli animali da cortile. Ti sarai resa conto che pur facendo parte della grande famiglia dei terrier morfologica-mente se ne discosta soprattutto per quanto riguarda la testa, se la osservi con attenzione ti apparir forte e compatta a dispetto della sua corporatura piuttosto leggera. Assomiglia alla testa di una lontra e questa similitudine sot-tolineata anche nel suo standard. Lo so che in Italia non lhai mai visto e non saprei onestamente spiegarti le ragioni per cui nel nostro paese la razza non riuscita a imporsi, questa sar pure unesposizione molto importante, ma se ti guardi in giro ti renderai conto che il numero di presenze dei Border impres-sionante! Ci sono quasi 250 esemplari e anche nellEuropa del Nord molto conosciuto e amato. Il Kennel Club lha ricono-sciuto nel 1920, ma la razza veramente antica. Nella sua lunga storia non sempre stato chiamato cos: Co-quetdale Terrier, Elterwater, a met Ottocento aveva un nome molto generico: Working Terrier. Questo nome sicuramente ne voleva valorizzare le attitudini al lavoro. bello vedere che sei rimasta colpita! Solo ora che mi fermo a guardarlo con occhio attento trovo anchio che abbia qualcosa

    di molto affascinante. Dirti quale sia il cocktail di razze che ha partecipato a fissarne il tipo difficile, ci sono teorie che voglio-no che in esso scorra il sangue del Dandie Dinmont Terrier e di quello che era il Bedlington Terrier: il Bedlingotn del XVIII secolo, molto diverso da quello che hai visto poco fa nellaltro ring. Altri invece sostengono che sia da ritenere valida la teoria opposta. Il termine Border significa confine, infatti la sua storia si sviluppa tra la Scozia e lInghilterra.Gruppi di appassionati cinofili stavano cercando di selezionare cani che fossero dei formidabili cacciatori di volpi in tana e ini-ziarono a incrociare vari soggetti con spiccate qualit venatorie.Ti ho spiegato che le razze nascono con un preciso scopo e in questo caso cera lesigenza di avere un cacciatore doc. S, hai ragione! A primo impatto non riesci a distinguere un soggetto giovane da un adulto, sar quel loro pelo ispido e quei colori che variano molto e che sono sempre un po brizzolati a ingannarti. Dici che secondo te quellaria tranquilla che hanno tutti questi soggetti a non farti distinguere il vecchio dal giova-ne? Se rifletti bene non pu essere tanto tranquillo!Tu sai quale determinazione incredibile deve avere un cane per

    R I F L E S S I O N I RIFLESSIONI

    99

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  • le esposizioni di bellezza poich si temeva che questo tipo di manifestazioni avrebbe potuto nuocere allabilit di cacciatore, perch si sarebbe lasciata da parte una selezione funzionale per far posto a una selezione basata solamente sullestetica. Ma i fatti come puoi vedere hanno dato torto a questa presa di po-sizione. Il colpo di fulmine che ti pu regalare un cane, capi-ta nella vita di un cinofilo molte volte: un Irish Wolfound che corre sprigionando tutta la sua potenza uno spettacolo senza eguali, leccitazione di una muta da caccia al lavoro ti contagia e ti fa capire perch questa scena sia presente in molti quadri e stampe dellOttocento, il fermo attacco di un molosso durante una prova di lavoro ti blocca il respiro.Personalmente mi capitato di perdermi semplicemente nello sguardo di un cane che era colmo damore per il proprio padro-

    ne senza che questo facesse nulla per meritarlo, ma lo sappiamo: i cani amano senza chiedere nulla in cambio. Questa volta sta-to il Border Terrier a colpirmi, come se negli anni precedenti io lavessi urtato distrattamente per strada e gli avessi chiesto scusa con superficialit.Ora invece mi sono fermato con lui a prendere un caff e aveva molte cose da dire...E devo ammettere di essere anche un po sollevato: il timore che la mia compagna fosse rimasta talmente folgorata dallincontro con il Border Terrier tanto da scappare via con il suo allevatore si allontanato...Sono riuscito a riportarla con me in Italia con la promessa che, forse, un giorno anche lei potr avere al suo fianco un perfetto sconosciuto conosciuto.

    Matteo Azzari nasce a Milano il 1 agosto del 1976. Ha da subito un amore innato per tutti gli animali e in et adolescenziale svi-luppa la sua passione per il mondo cinolo. Inizia a studiare in maniera approfondita levoluzione delle razze canine, ponendo una maggiore attenzione alla correlazione tra esse e il contesto storico-geocraco in cui si originano. Frequenta innumerevoli esposizio-ni di bellezza e prove di lavoro di ogni tipo. Nel 1994 inizia ad allevare amatorialmente, dapprima il Cane Corso e successivamente lo Staffordshire Bull Terrier. Ha collaborato con riviste del settore ed autore di numerosi scritti su ogni razza.

    R I F L E S S I O N I RIFLESSIONI

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  • LO S

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    E...

    a curadi Umberto Cuomo

    101

    Alcuni pensano che i cani di colo-re bianco siano pi deboli di quel-li con il mantello colorato. Questo dipende dalle cause genetiche che causano il colore bianco. Se si tratta di bianco dovuto a una estensione della pezzatura, che diventa invasiva, la pelle non pi pigmentata e il rischio di de-generazioni come sordit o problemi di pelle elevato. Se invece si tratta di co-lore bianco del pelo (come ad esempio nel Samoiedo o nel Barbone, cos come nel lupo artico e nella volpe nordica) ma la pelle pigmentata, e il tartufo, le rime delle palpebre degli occhi, le mucose della bocca sono neri, non v alcun ri-schio per la salute.

    Sappiamo che vi sono razze che vivono pi a lungo di altre. Non facile stabilire il perch. Nel cane la lon-gevit non strettamente legata a fat-tori rintracciabili, ma spesso bagaglio genetico di una determinata razza. Ge-neralmente i cani di grandi dimensioni vivono meno di quelli pi piccoli; ma non si pu generalizzare: il Dobermann vive mediamente pi del Bulldog. Tra le raz-ze pi longeve troviamo il Volpino, i Bar-boni, lAmerican Staffordshire Terrier, il Carlino, il Chihuahua e molte razze di piccola taglia.

    Spesso i cinoli si chiedono se vo-lendo prendere un cane che deve vivere in casa preferibile una femmina a un maschio, perch pi pulita. Bisogna sapere che di solito sia i maschi che le femmine se educati correttamente istintivamente non spor-cano nel loro spazio vitale; ma vi sono allo stesso tempo maschi e femmine che lo fanno, o per errata educazione o perch cronicamente incontinenti. Na-turalmente se vi sono patologie in atto il non riuscire a trattenere lespulsione di urina e feci cosa naturale e compren-sibile, che va assolutamente scusata e tollerata.

  • CARLINOcercacompagna

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  • Si sente parlare sempre pi spesso di Pet Therapy, ma

    sappiamo veramente che cosa signica?

    Letteralmente il termine pu essere tradotto come Terapia

    con gli animali, ma quali sono gli animali impiegati e come

    possono interagire con luomo? E soprattutto perch fare

    Pet therapy?

    Per spiegare il perch bene fare un salto indietro nel tempo.

    La Pet Therapy nata in America nel 1953 da un incontro

    casuale tra un bambino autistico e il cane dello psichiatra

    Boris Levinson.

    In questi incontri, lo psichiatra si rese conto che lanimale for-

    niva al bambino la possibilit di esprimere le proprie emozioni

    interiori, difcilmente esprimibili, favorendo cos uno scambio

    affettivo e di gioco che rendevano le sedute molto pi inte-

    ressanti.

    Mi sembra doveroso, a questo punto, fare un piccolo escur-

    sus su alcune tappe salienti che hanno portato allo sviluppo

    di questo tipo di terapia.

    Gi nel 1792 in Inghilterra, a York Retreat, William Tuke, inco-

    raggiava i suoi pazienti con disturbi mentali a prendersi cura

    degli animali, intuendo limportante effetto incentivante che

    questi ultimi avevano sullautocontrollo dei pazienti stessi.

    Nel 1875 un medico francese prescrisse lequitazione a pa-

    zienti con problemi neurologici, ritenendola efcace per miglio-

    rare lequilibrio, la postura e rafforzare la loro muscolatura.

    Nel 1973 un veterinario francese, Ange Condoret, applic

    con successo la terapia con gli animali nei bambini con dif-

    colt di linguaggio e di comunicazione.

    Condoret not che il cane, il gatto e il coniglio da lui utilizzati

    divennero i condenti, gli amici, i compagni di gioco di questi

    bimbi, stimolandoli non soltanto nellarticolazione delle frasi

    ma anche nelle relazioni con gli altri.

    Nel 1977 Erika Friedman effettu uno studio su persone con

    problemi cardiaci osservando una stretta correlazione tra la

    loro sopravvivenza e il possesso di un animale. Iniziarono

    cos le prime ricerche, che vericarono le potenzialit del rap-

    porto uomo-animale nel ridurre lipertensione e il rischio di

    infarto cardiaco.

    In tutti questi anni si sono fatti studi, ricerche, sono nate di-

    verse associazioni che basano le loro attivit sul profondo

    legame che unisce luomo con gli animali. La Delta Society

    ne un esempio: nata nel 1981 a Washington studia proprio

    questinterazione e i relativi effetti terapeutici.

    In Italia la Pet Therapy arrivata nel 1987, circa dieci anni

    Pet TherapyL aI N F O R M A Z I O N E C I N O F I L A

    dott.ssa Roberta PiccoloMedico Veterinario

    105

  • dopo presso la Fondazione Robert Hollman di Cannero Ri-

    viera (Verbania), centro di intervento precoce per i bambi-

    ni con decit visivo e plurihandicap aggiuntivi, si avviato

    unimportante progetto di Pet Therapy che ha visto, tra lal-

    tro, il nascere del metodo Elide del Negro (metodo natura-

    le di stimolazioni sensoriali).

    Questo metodo naturale dintervento consente di utilizza-

    re gli animali domestici al ne di migliorare la qualit della vita

    degli utenti attraverso il vissuto di esperienze piacevoli e al

    tempo stesso terapeutiche per il loro benessere psicosico.

    Alla base del metodo vi linterazione spontanea, e quindi

    il rispetto delle attitudini, delle tempistiche e delle modalit

    relazionali sia dellutente che del co-terapeuta.

    In Italia altre due importanti realt fanno di questo metodo la

    base dei loro interventi, lIstituto David Chiossone a Genova

    (centro di riabilitazione visiva per ciechi e ipovedenti) e Villa

    Maria a Trento (cooperativa che si occupa di disabili psico-

    sici).

    Se facciamo una piccola analisi sul rapporto che lega luo-

    mo con lanimale ci rendiamo conto di come si evoluto nel

    tempo, siamo passati da una fase in cui gli animali venivano

    venerati come degli di, basti pensare allantico Egitto, a fasi

    in cui venivano sfruttati solo a livello economico e funzionale.

    Oggi si pu dire che stiamo vivendo una fase in cui gli animali

    vengono deniti amici a quattro zampe, e che sempre pi

    spesso diventano parte integrante della nostra famiglia.

    Ma che cosa ricerca luomo da questo magico legame?

    Gli animali sono in grado di donare alluomo un affetto since-

    ro, incondizionato, gratuito, un importante senso di protezio-

    ne, un conforto emotivo, un concreto contatto sico.

    Luomo riesce cos a tirar fuori tutte le sue emozioni pi na-

    scoste in quanto non si sente giudicato.

    Lanimale pu, inoltre, assumere la funzione di catalizzatore

    sociale, favorire la relazione con gli altri diventando uno spun-

    to di conversazione, unoccasione per sorridere, insomma

    un aiuto per luomo nei rapporti interpersonali.

    Questi sono solo alcuni punti su cui si basa un intervento

    di terapia con lausilio di animali. Parlando di Pet Therapy ci

    si imbatte, spesso, in sigle come AAA e AAT. Con la prima

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  • U