Il Bambù n. 9, marzo 2008

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Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Cristo Vera Speranza E' Pasqua! Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto - Anno III, marzo 2008 9

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Il BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùCristo Vera Speranza

E' Pasqua!

Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto - Anno III, marzo 20089

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C'era un giardino molto

bello. Il suo Signore ne era

orgoglioso. Il più bello degli alberi,

e anche il più caro al Signore, era un prezioso bambù. E lo stesso sapeva di

essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con faccia seria si

avvicinò al bambù e disse: “Caro bambù, io ho bisogno di te”.

Per il bambù sembrava venuto il giorno più bello della sua vita e con

gioia rispose: “Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!”.

“Caro bambù – il Signore rispose – ti devo tagliare,”

“Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il più bello dei tuoi alberi – e tu mi

vuoi tagliare?”.

“Caro bambù, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te”.

Dopo un lungo silenzio l'albero disse: “Se non ti posso servire senza essere

tagliato, allora, tagliami”.

Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: “Devo tagliare anche i tuoi

rami e le tue foglie”.

“No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie.

Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie”.

“Caro bambù, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te”.

“Signore, – disse il bambù a bassa voce – prendi i miei rami e le mie foglie”.

“Caro bambù io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!".

Dopo un lungo silenzio il bambù si inclinò davanti al Signore e disse: “Tagliami e

dividimi”.

Così il Signore del giardino tagliò il bambù, tirò via i rami, strappò le sue foglie,

lo divise in due parti e gli strappò il cuore.

Poi lo prese e lo portò dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso

campi aridi. Là il Signore posò il suo bambù e collegò un capo del tronco

tagliato con la sorgente e incanalò l'altro capo verso il campo.

La sorgente cantò un benvenuto e le chiare scintillanti acque si

riversarono attraverso il corpo straziato del bambù verso il canale che

correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno.

Così quello che era un magnifico bambù diventò una grande

benedizione in tutta la sua fragilità e umiltà.

Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e

gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua

distruzione diventò un canale

che il Signore poteva usare

per rendere il suo regno più

fruttuoso.

(Da un racconto popolare

cinese)

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Un intenso inizio d'anno

Il 2008 è iniziato congrande intensità per il CVSdi Bari-Bitonto. La Pasqua ècaduta molto presto: il calen-dario ci ha aiutato a sentirepiù forte il legame tra i mi-steri di Natale e Pasqua.

Non si può comprendere ilNatale senza la Pasqua. IlFiglio di Dio, infatti, è venu-to nel mondo proprio per sal-vare l'uomo. Il Natale, a suavolta, illumina gli eventi del-la settimana santa. Gesù na-sce nell'umiltà; con questo“stile” compie poi tutta lasua missione, fino alla pas-sione. Ma l'annuncio trionfa-le degli angeli a Betlemmeanticipa la Risurrezione,meta gioiosa della via dolo-rosa della Croce.

In questo cammino allasequela di Cristo siamo com-pagni di viaggio gli uni pergli altri nella Chiesa, perchécondividiamo il pane eucari-stico, spezzato per tutti. Laperdita di persone che amia-mo, come don Franco D'Apol-lonio, ci mette certamente a

dura prova; ma anche nell'o-ra del dolore la nostra spe-ranza resta fondata inCristo. Egli ha vinto la mor-te, per cui sappiamo che ognidistacco non è definitivo.

Con speranza il CVS havissuto anche la XVI Giorna-ta Mondiale del Malato. Ab-biamo cercato di cogliere taleimportante occasione d'apo-stolato nelle parrocchie dovesiamo presenti, per essere“pietre vive” che costruisconola comunità cristiana.

L'anno prossimo cerchere-mo di vivere ancora meglioquesti momenti forti dell'an-no liturgico, perché Dio vuo-le continuamente rinnovarcie perfezionarci in Cristo Ri-sorto. Con la Pasqua nel cuo-re, auguriamoci allora direndere ogni giorno la nostravita – tutto ciò che facciamoe soffriamo – un'offerta gra-dita a Dio e fonte di conver-sione per il mondo.

Floriano Scioscia

(GdA Buon Pastore)

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Il�dialogo�con�il�Sig.�Rossi�continua...

Com'è bello fare Pasqua nel 2008!

Sig. Rossi: - Non avresti

potuto porre titolo più

strano! ‘Dovunque il

guardo io giro’ (Metasta-

sio) non vedo che anti-pa-

squa. Altro che pasqua,

altro che vita: tanto per

cambiare, anche i tiggì di

questi giorni non fanno

che trasmettere morti (di

Gravina, di Erba, di Mol-

fetta, di Gerusalemme,

ecc.). Sembra che nulla

sia più affascinante dei

delitti efferati per accre-

scere l’audience: e quindi

chi più ne ha, di morti,

più ne metta!

– Mi consenti di insisterenella mia tesi (com’è tristel’antipasqua, come è bellofare pasqua)?

Sig. Rossi: - Non vorrai

mica metterti gli occhiali

rosa e indurre anche me

a fare altrettanto?

– Lungi da me, lungi dame! Intendo solo farti osser-

vare rispettosamente che«un albero che si schianta alsuolo nella foresta fa unchiasso del diavolo, gli altriinnumerevoli alberi chestanno in ottima salute nonfanno il minimo rumo-re» (proverbio africano). Equindi: occhio alla Pasqua,sig. Rossi! Non è questo che,a ben vedere, fa la Chiesa daduemila anni nella settima-na santa?

Sig. Rossi: - Io credevo,

in verità, che nella setti-

mana santa la Chiesa fa-

cesse memoria della pas-

sione e morte di Gesù…

– Se credi questo, credibene, naturalmente. Ti sfug-ge, però, un piccolo particola-re: che al venerdì santosuccede il mattino di pasqua.E quella morte è proprio tut-t’altra cosa di una fine. Perquesto motivo da duemilaanni un popolo di credenti,talvolta debole e peccatore,

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non ha smesso di celebraresulla faccia della terra neigiorni intorno alla luna pie-na di marzo quello che è ilsuo tesoro più grande: la me-moria della passione e risur-rezione del proprio SignoreGesù Cristo. Cedo la parolaallo storico della chiesa An-drea Riccardi (che è anchetra i fondatori della Comuni-tà di S. Egidio): «Mai è statocosì buio che non si potesseaccendere il piccolo cero del-la Pasqua. I cristiani nonhanno mai smesso di ricor-darsi che il Signore è statotrattato come la peggioredelle persone, pur essendoinnocente: è stato trattatocome decine di migliaia diesseri innocenti che hannosubito violenza, torture, con-danna a morte. Ma la Pa-squa è la memoria vittoriosache quell’innocente non èstato abbandonato in maniassassine, a una sentenzaingiusta, in una tomba sigil-lata; Dio non lo ha dimenti-cato nel buio della morte, malo ha richiamato in vita. E’risorto! Sì, nei secoli non si èpersa la memoria della ri-

surrezione. Anche nei mo-menti più bui e nei luoghipiù dolorosi (Buchenwald,Dachau, ecc.) è stata ricorda-ta la memoria della Pasqua».E’ stata ricordata non solocon la liturgia, s’intende, maanche nella vita di ogni gior-no con atteggiamenti, gestida risorti.

Sig. Rossi: - Questo sto-

rico credente riesce a ve-

dere i segni del Risorto

anche nei lager, i «luoghi

dell’antipasqua» per ec-

cellenza, beato lui! Io, in-

vece, circa il vedere la

pasqua, ne incontro di

difficoltà anche solo da-

vanti al tiggì delle ore

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– Ma questo, sig. Rossi è ilbello della Pasqua, quellavera, quella cioè senza gli oc-

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Venerdì santo!

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chiali rosa, quella che le an-tipasque le vede tutte, senzasconti, ma vede anche tuttele pasque (non solo quella diCristo!). Perché «Pasqua nonè facile, ma è felice» (cf Pao-lo VI). Del resto, non lo affer-ma il modo di dire «felicecome una pasqua»?

Sig. Rossi: - Perché,

parli di pasque al

plurale? Vi sono altre pa-

sque, oltre quella di Cri-

sto?

– La Pasqua liturgica, sig.Rossi, non basta affatto (an-che se è necessaria, natural-mente!), occorre in più‘vedere’, con la luce delloSpirito, oggi-qui attorno anoi e dentro di noi gli effetticoncreti stupendi della risur-rezione di Lui ormai dila-ganti nella storia del mondo.In un certo senso, ora direiche le risurrezioni nostresono più importanti, essendola prova che la risurrezioneSua ‘funziona’ anche oggi. Enon finisce qui, sig. Rossi,Perché non è ancora suffi-ciente ‘vedere’ i segni della

Pasqua presenti oggi-qui,siamo anche chiamati tutti,assolutamente tutti, tu, sig.Rossi, ed io e il lattaio e il ra-gioniere e lo studente uni-versitario e la casalingacome la biologa, tutti siamochiamati a essere con la no-stra vita di risorti testimonidi Cristo, speranza del mon-do anche in «questa stupen-da e drammatica scenatemporale ed eterna» (PaoloVI) che è il terzo millennio.Per una suggestiva esempli-ficazione riporto qui per teun brano (da me lievementeritoccato) di Carlo Carretto,il discepolo del beato fratelCarlo de Foucauld anch’egli,come il suo maestro, grande«innamorato di Dio»:

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Pasqua!

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Quando ti alzi sereno al mattino, cantando al sole che nasce e vai se-reno al lavoro, allora tu fai vedere la Pasqua.Quando tu perdoni di cuore a chi ti ha offeso,allora tu fai vedere la Pasqua.Quando, pur non avendone voglia, prepari un ottimo pranzo al maritoed ai figli, spesso ingrati, allora tu stai facendo vedere la Pasqua.Quando lasci l'angolo caldo della tua cameretta per un anno di servi-zio civile, o soltanto ti prendi cura di accompagnare nel catechismo ifanciulli che si preparano alla prima comunione,allora tu fai vedere la Pasqua.Quando dici la verità, pur se prevedi di esserne danneggiato, ma sa-pendo che solo così rendi il mondo meno falso,allora tu stai facendo vedere la Pasqua.Quando hai il coraggio di sposarti, pur non avendo la casa, o di ac-cettare il figlio che nasce inaspettato,allora tu fai vedere la Pasqua.Quando hai il coraggio di ricominciare dopo il centesimo fallimento,fidandoti del Dio del futuro, allora tu stai facendo davvero vedere la Pasqua.

Sig. Rossi: - Ma chi ci

darà la forza di fare in

concreto queste piccole /

grandissime cose da ri-

sorti?

– Ma lo stesso Cristo ri-sorto, evidentemente. E’ que-sto lo stupendo circolovirtuoso della Pasqua: Luiper primo è stato pasqualiz-zato dal Padre e in questotempo liturgico (e sempre!)

vuole pasqualizzare i suoiamici (uno per uno!) perchéessi – a loro volta – pasqua-lizzino l’universo. Stai ca-pendo, sig. Rossi, l’«utilità»della Pasqua? Oh, se tutti (illattaio, la casalinga, ecc.)riuscissimo a capirla/viverlacosì… Te lo auguro con tuttoil cuore.

Don Vittorio Borracci

(Assistente Diocesano)

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CVS-TG

➔ 21 gennaio Don Franco D'Apollonio, sacerdote,fratello, amico, ha visto in ciascun uomo il volto diCristo e per questo ha avuto premura di raggiun-gerLo per gustare la Sua luce. A pagina 20 RosannaGrandolfo si fa portavoce del nostro ricordo colmo digratitudine.

➔ 12 aprile Ordinazione sacerdotale di FrancescoPetracca SOdC a Casarano, per la gioia della ziaAgata De Donatis e di tutto il CVS di Puglia. Ac-compagnamolo con la nostra fervida preghiera inquesta tappa fondamentale della sua vita, da oggiconsacrata per la gloria del Signore e il bene deifratelli.

Rosa Sinisi

(Responsabile Diocesana)

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Per�portare�più�frutto

In margine alla scheda /

catechesi n. 6 di aprile 2008

Preghiera a S. Maria,

donna del vino nuovoSanta Maria, donna del

vino nuovo, quante voltesperimentiamo pure noi cheil banchetto della vita lan-guisce e la felicità si spegnesul volto dei commensali! E' il vino della festa che

vien meno. Tu lo sai bene da che cosa

deriva questa inflazione ditedio. Le scorte di senso sisono esaurite. Muoviti, allora, a compas-

sione di noi, e ridonaci il gu-sto delle cose. Solo così legiare della nostra esistenzasi riempiranno fino all'orlo disignificati ultimi. E l'ebbrez-za di vivere e di far vivere cifarà finalmente provare levertigini.

Santa Maria, donna delvino nuovo, fautrice cosìimpaziente del cambio, che aCana di Galilea provocastianzitempo il più grandiosoesodo della storia, obbligan-do Gesù alle prove generalidella Pasqua definitiva, turesti per noi il simbolo impe-

rituro della giovinezza. Perché è proprio dei gio-

vani percepire l'usura deimoduli che non reggono più,e invocare rinascite che si ot-tengono solo con radicali ro-vesciamenti di fronte, e noncon impercettibili restauri dilaboratorio. Liberaci, ti preghiamo, da-

gli appagamenti facili. Dallepiccole conversioni sotto co-sto. Dai rattoppi di comodo.E facci comprendere che lachiusura alla novità delloSpirito e l'adattamento agliorizzonti dai bassi profili cioffrono solo la malinconiadella senescenza precoce.

Santa Maria, donna delvino nuovo, noi ti ringra-ziamo, infine, perché con leparole «fate tutto quello cheegli vi dirà», tu ci sveli il mi-sterioso segreto della giovi-nezza. E ci affidi il potere di sve-

gliare l'aurora anche nel cuo-re della notte.

D. Tonino Bello

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Bisceglie chiama Bari

Buona la prima!

Il GdA di Bisceglie ha celebrato la Giornata del Malato 2008

Il gruppo C.V.S. di Bisce-glie, per la prima volta, havoluto animare la Giornatadel Malato attraverso la par-tecipazione alla Celebrazio-ne Eucaristica di domenica10 febbraio. La data non visembri errata. Infatti, per di-versi motivi non potevamofarlo il giorno della Madonnadi Lourdes.

Il nostro parroco ed assi-stente, don Franco Lorusso,ha voluto per l'occasione in-teressare e farsi aiutare an-che dai Ministri straordinaridella Comunione, che ringra-ziando il Signore non sonopochi. Grazie alla loro pre-senza e al loro impegno ab-biamo portato in chiesaanche altri fratelli ammalatiche solitamente, per diversimotivi, non incontriamo.I gruppi che solitamente

animano la Messa della do-menica sera sono stati genti-

lissimi nel permettere chel'animazione di tutti i mo-menti fosse lasciata ai com-ponenti del CVS dellaMisericordia. Quindi, abbia-mo letto l'introduzione allaMessa, abbiamo proclamatole letture e proposto alcunepreghiere dei fedeli scritte,chiaramente, da tutti noi.Festosamente abbiamo con-cluso la celebrazione accen-dendo i flambeau e cantandogioiosamente per la Madredi tutti noi: S. Maria.Come prima esperienza è

stata positiva perché la co-munità presente in quellasede ha potuto conoscerci.Per l'anno prossimo sicura-mente potremo e dovremomigliorarci.Un saluto a tutti i lettori

dalla vostraMaria Ida Todisco

(Capogruppo GdA S.M.M.

della Misericordia–Bisceglie)

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I servizi del Consiglio diocesano - 1

Parte una nuova rubrica in cui apprenderemo dalla vivavoce dei membri del Consiglio diocesano quali sono i servizida loro svolti per far vivere al meglio la nostra associazione.

Rosa Sinisi,

Responsabile diocesanaSei stata eletta Respon-

sabile diocesana del CVSdi Bari-Bitonto: in checosa consiste questo inca-rico?

E' una vocazione alla valo-rizzazione della sofferenza. Icompiti principali sono coor-dinare le attività del CVSdiocesano e rappresentare ilCVS presso gli uffici diocesa-ni in cui è richiesta la nostrapartecipazione, come l'Uffi-cio Diocesano per la Pastora-le della Salute e quello per iLaici. Il Responsabile, inol-tre deve curare molto l'apo-stolato, cioè far comprendereil vero significato della soffe-renza accettata e offerta. Oc-corre essere accantosoprattutto ai gruppi che at-traversano situazioni di dif-ficoltà.

Qual è la virtù che ilResponsabile deve eserci-tare maggiormente?

E' fondamentale ascoltare

ciò che il prossimo ha da dir-ci, senza sovrapporre la no-stra voce. La capacità diascoltare non solo permettela crescita personale, ma so-prattutto consente di condi-videre la sofferenza moraledi chi è in difficoltà e di cer-care insieme il modo di risol-vere i problemi.

Vuoi lanciare un mes-saggio ai civuessini diBari-Bitonto?

“Il Bambù” è un mezzoper la formazione, l'apostola-to e per unirci in comunione.Auguro che possiamo sentireil giornalino come una crea-tura di tutto il CVS di Bari-Bitonto. Raccomando ancoraa tutti i civuessini di impe-gnarsi nell'apostolato. Comediceva Emmanuele Fiore,dobbiamo fare apostolatosempre e in ogni occasione:se incontriamo una personae non ci rendiamo testimonidel Vangelo nei suoi confron-ti, non aiutiamo a realizzarsiil disegno di salvezza di Dio.

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Non sono mai solo

Un giovane civuessino, in mis-sione di pace in Afghanistan,sorretto dalla Parola di Dio.

Sono un civuessino, Enzo.L’anno scorso sono stato cir-ca due mesi a Kabul, in Af-ghanistan. Sono appenarientrato dopo un’ennesimaesperienza di sei mesi sem-pre nello stesso luogo. Perchi non lo ricordasse, sonoun volontario dell’esercito eogni volta che mi si presental’occasione vado all’estero inmissione di pace.In tutto questo tempo la

mia vita cristiana ha subitoun cambio radicale. Non sa-pevo il vero significato diascolto della Parola. Hocominciato la prima notte,poi un’altra e un’altra anco-ra e senza che me ne accor-gessi ho letto e ascoltatotutto il Vangelo e con essopregavo. Ho assaporato ilvero significato dell’ascolto egrazie ad esso sono andatoavanti, come se il tempo sifosse fermato. Ho capito che con la Paro-

la posso compiere un grandecammino, che sia giorno onotte, che ci veda oppure no,

perché non sarò mai solo; ac-canto a me ci sarà sempreLui, il Grande, Gesù.Non bisogna però sapere

solo ascoltare, ma bisognaanche mettere in pratica tut-to ciò che ci viene insegnatonella più comune vita quoti-diana. In quella terra buia epiena di morte, tutto sem-brava negativo all’occhioumano, ma guardando piùattentamente con gli occhidel cuore tutto era diverso:un gesto, un saluto, un sorri-so ricevuto valeva tanto. Unbambino che si avvicinavasenza paura per chiedere damangiare o da bere, eracome se ce lo chiedesse di-rettamente Dio che atten-deva la nostra risposta.E’ stata un’esperienza

molto forte e difficile e sonograto a Dio perché mi è statoaccanto.

Enzo Pastore(GdA SS. Sacramento)

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Un'esperienza entusiasmante!

La testimonianza di chi ha partecipato all'incontro regionale

di Capigruppo, Fratelli e Sorelle, svoltosi

il 13 gennaio scorso presso l'Oasi Santa Fara

Ospitare Lucia Maiolino,l’incaricata del CVS di Pe-scara, è stata per tutta la no-stra famiglia un’esperienzaentusiasmante!

Lucia è venuta a Bari perguidare l’incontro regionaledei Capigruppo che quest’an-no, per la prima volta, sisvolgeva in concomitanzacon quello per Fratelli e So-relle. Noi avevamo avuto giàmodo di conoscerla a Valle-luogo nel 2001quando, con il suosimpaticissimo ma-rito Claudio, che oraè nelle braccia delSignore, aveva par-tecipato agli Eserci-zi Spirituali perCoppie. Anche se ladistanza ci divideva,abbiamo sempre se-guito il loro cammi-no nel CVS,attraverso le pagine

de “L’Ancora”.

Ultimamente, in una no-stra visita a Pescara, abbia-mo rincontrato Lucia e ci èsembrato che questi anninon fossero mai passati.

Il Signore ci ha dato un’ul-teriore gioia: Lucia e la ca-rissima Sorella SilenziosaLiliana sono state nostreospiti. Il soggiorno è duratosolo due giorni, più o meno,

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ma ci ha arricchiti reciproca-mente e ci ha lasciato un ri-cordo indelebile.

Entrambe le “pescaresi”,appena arrivate a Bari,hanno portato un contributo,inatteso e molto gradito, algruppo “Santa Maria delMonte Carmelo” suscitandoentusiasmo in tutti i parteci-panti. Lucia, poi, nell’incon-tro del giorno successivoallargato a Sorelle, Fratelli eCapigruppo, dal titolo “Ilservizio del Capogruppo nelCVS del terzo millennio”,con semplicità, concretezza eindicibile competenza, è riu-scita, come un vero capo cor-

data, ad “infuo-care” l’uditoriocontribuendo aridare stimolinuovi a tutti iconvenuti.

RingraziamoLiliana, ringra-ziamo Lucia masoprattutto rin-graziamo Lui, ilSignore, che ci

ha dato la possibilità di vive-re accanto a queste due ma-gnifiche donne. Lopreghiamo perché mandi alCVS tanti altri Silenziosi,Volontari, Sorelle e Fratelliche, con la loro testimonian-za, ci facciano sempre più in-namorare dell’Associazionema soprattutto ci aiutino adessere nel mondo testimonicredibili e, come diceva lanostra cara e indimenticabi-le Elvira Di Bari, buoni ope-rai nella Vigna del Signore!!!

Laura e Matteo Landi

(GdA S. Maria del

Monte Carmelo 1)

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Mons. Luigi Novarese

seminatore di speranza – VIII puntata

Mons. Luigi Novarese, seminatore di speranza - XXIX

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Mons. Luigi Novarese, seminatore di speranza - XXX

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Mons. Luigi Novarese, seminatore di speranza - XXXI

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Mons. Luigi Novarese, seminatore di speranza - XXXII

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Mistagogia ed Eucaristia

In comunione con il nostro Vescovo Francesco1

Il CVS di Bari-Bitonto suinput del Centro Nazionale,dopo aver studiato neglianni precedenti il “Gruppod'Avanguardia, presenzaviva nella propria parroc-chia”, ha deciso per il2007/2008 di studiare nellaScuola Associativa di 2° li-vello (corso di formazionepermanente) “Il CVS, pre-senza viva nella diocesi.” Inconcreto, si è trat-tato di conoscere edi approfondire ilPiano Pastoraleproposto dal nostroArcivescovo: “do-cente” è stato unlaico, Franco Por-celli, dell'Azione Cattolicadiocesana. La Scuola si è te-nuta il 27 gennaio scorsonella nostra sede.La mistagogia è una stra-

da per entrare sempre piùnel mistero dell'amore di Dioe avvicinare gli altri a que-sto amore. L'Arcivescovo in-vita tutti i fedeli a metterenuovamente al centro del-

l'attenzione i momentiessenziali della vita dellacomunità cristiana: una ca-techesi liturgica settimanale,che prepari al meglio la li-turgia domenicale, aiutandopoi a collegare la liturgia checelebriamo con la vita di tut-ti i giorni.La santa Messa domenica-

le, in particolare, è al centrodella vita dellaChiesa. Gesù si of-fre nuovamente insacrificio per noinell'Eucaristia. E'bene riconoscere eapprofondire sem-pre di più questomistero che ci rive-

la la grandezza dell'amore diDio. La Comunione è incon-trare Cristo e unirsi a Lui econ i fratelli insieme ai qualispezziamo l'unico pane. Eccoperché partecipare alla S.Messa la domenica è fonda-mentale, è per il cristiano unbisogno, anziché un dovere.

Floriano Scioscia(GdA Buon Pastore)

1 Perché il CVS sia davvero “presenza viva nella diocesi” ognicivuessino può avvalersi della sintesi del Piano Pastorale del Vescovoriportata sul retro dell'elenco pastorale del proprio GdA (perché nonconservare questo foglio all'interno del sussidio di catechesi?).

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Senza la domenica

non possiamo vivere!

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Pietre vive limate dalla Parola

Ritiro quaresimale presso l'Istituto Salesiano del Redentore,

10 febbraio 2008

Domenica 10 febbraio,dalle 8.45 alle 17 circa, ilCentro Volontari della Soffe-renza della Diocesi Bari-Bi-tonto si è riunito per vivereuna giornata di ritiro finaliz-zato a vivere al meglio iltempo quaresimale. La no-stra guida è stata il bravo epoliedrico don Jean PaulLieggi. La mattinata è statadivisa in tre momenti.

Il primo momento, comu-

nitario, ha previsto unadrammatizzazione, che haavuto come protagonisti igiovani, alcuni membri del“Gruppo Attivo” e don JeanPaul. Siamo stati invitati asmussare le “pietre” che ave-vamo estratto dalla cava al-l'inizio dell'anno sociale perpoterle preparare alla co-struzione del nostro proget-to. Con l'aiuto della “cartavetrata”, le abbiamo scrosta-

te e levigate. questolavoro è stato faticosoe doloroso ma ora essesono pronte per lo sco-po.

Nel secondo momentoci siamo divisi in duegruppi: il “Gruppo At-tivo” ha continuato lameditazione con glianimatori; noi abbia-mo ascoltato la lectio.L'evangelista Matteo

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nel capitolo 4 parla delle ten-tazioni di Gesù. Don JeanPaul ci ha spiegato, tra l'al-tro, che non basta sapere chiè Gesù, ma bisogna seguirlo.Le condizioni per seguirlosono indicate da Lui stesso,occorre leggere i segni (es. lamoltiplicazione dei pani edei pesci) e la propria storia.Il cammino non è facile. Ab-biamo bisogno di essere so-stenuti dalla Parola. IlSignore chiede anche a cia-scuno di noi: “Tu chi dici cheio sia?” Noi dobbiamo saperrispondere: “Tu sei verità!”

Nel terzo momento siamostati aiutati a meditare conl'aiuto di un power point pre-parato e commentato dallabrava Annalisa Caputo. Ori-ginale e molto proficuo l'uti-lizzo di canzoni di cantautorimoderni e “laici”.

La mattinata si è conclusacon il pranzo a sacco, allieta-to da un momento di festa asorpresa: i genitori dei fra-telli Pastore hanno voluto fe-

steggiare il loro anniversariodi matrimonio con tutti ipartecipanti che hanno potu-to gustare torte a volontà.

Nel pomeriggio c'è statospazio per le confessioni.Don Vittorio è venuto in aiu-to di don Jean PauI. Chi vo-leva si accostava alSacramento della Riconcilia-zione, mente gli altri eranoin adorazione davanti alSantissimo. La Santa Messaha concluso l'intera giornata.

È stato nel complesso unpositivo inizio di Quaresima,che ci ha indirizzato sul cam-mino verso la Pasqua. BuonaPasqua a tutti!

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A Taranto per incontrare... san Pietro

Incontro regionale Settori Bambini e Adolescenti

Domenica 9 marzo 2008 cisiamo recati a Taranto, perpartecipare ad un incontrodei Settori Bambini e Adole-scenti del CVS di Puglia.Siamo partiti alle 7.20 dallaparrocchia e abbiamo condi-viso il pullman con altri ra-gazzi del CVS di Bari. Siamoarrivati a Taranto verso le9.30 e siamo stati accolti conun abbondante colazione daparte delle signore del posto,tra cui c'erano anche due So-relle che abbiamo conosciutoquest'estate a Valleluogo.Finita la colazione siamo

entrati nell'edificio doveavremmo trascorso la gior-nata e abbiamo ricevuto uncartellino su cuic'era scritto il no-stro nome e ladiocesi di appar-tenenza. Abbiamoaspettato che tut-ti avessero avutoi cartellini e poiabbiamo formatoun cerchio al cen-

tro della sala, tutti insiemeabbiamo fatto un momentodi riflessione e successiva-mente siamo stati suddivisiin due gruppi: uno degli ado-lescenti e un altro dei bambi-ni.Con gli adolescenti abbia-

mo trattato il pentimento diPietro, che dopo aver rinne-gato tre volte Gesù si penteamaramente di ciò che avevafatto e alla fine viene perdo-nato dal Signore. Abbiamoparlato di questo argomentocon una Sorella di Valleluogoche ci ha fatto leggere duetesti: uno quando Pietro sta-va rinnegando Gesù e un al-tro sul perdono da parte di

Gesù nei confron-ti di Pietro. Sullabase di questi te-sti abbiamo fattodelle riflessioni eci siamo accortiche noi ci compor-tiamo come Pietronella nostra vitaquotidiana, ma

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che dopo averfatto qualcosa disbagliato ci pen-tiamo. Così abbiamo

ricevuto dellegoccioline azzur-re su cui scriveretutte le volte incui abbiamo rinnegato qual-cuno e poi le abbiamo appesesu un cartellone dove c'eradisegnato un bambino triste.Poi abbiamo riflettuto su ilfatto che dopo aver commes-so qualcosa di spiacevole sia-mo perdonati e perciò laSorella ci ha chiesto di dise-gnare su un foglio una cosache ci faceva stare bene, unacosa che ci piace. Alla fineabbiamo attaccato anchequesti fogli sul l'altro latodel cartellone dove era peròdisegnato un bambino felice.Finita la riflessione verso

le 12.00 abbiamo pranzato,abbiamo giocato e abbiamofatto dei balli di gruppo e, di-videndoci in squadre, abbia-mo fatto il karaoke.Intorno alle 15.00 ci siamo

riuniti nel cortile e abbiamo

mostrato i lavoriche aveva realiz-zato il gruppodegli adolescentie quello dei bam-bini. Il gruppodegli adolescentiaveva preparato,come detto pri-

ma, un cartellone con da unaparte i nostri rinnegamenti edall'altro lato tutte le coseche ci piacciono. Invece ilgruppo dei bambini avevapreparato un filo dove eranoappesi tanti cuoricini in cuierano esposti tutti i propositiper non rinnegare più Gesùo chiunque ci sta attorno. Finita la presentazione ci

siamo recati all'interno perpartecipare alla Messa. Con-clusa la Messa abbiamo sa-lutato tutte le persone diTaranto e li abbiamo ringra-ziati per l'accoglienza e versole 17.30 siamo ripartiti perBari, ripromettendoci cheavremmo rincontrato sicura-mente i ragazzi di Taranto.

Daniela Favia

(Buon Pastore - Bari)

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Grazie, carissimo don Franco!

Carissimo don Franco,

ripenso ai nostri bellissimimomenti trascorsi insieme aValleluogo e alle riflessioniprofonde a cui hai invitatotutti noi giovani del C.V.S.durante gli Esercizi Spiri-tuali dell’anno precedente.E, mentre lascio scorrere lefoto che ci ritraggono insie-me con entusiasmo e alle-gria, ascolto contemporanea-mente la voce del miocuore… e scelgo un modo ori-

ginale per salutarti: scrivertiuna lettera.

Grazie, anzitutto a te, Si-

gnore, per aver stampato aTua immagine e somiglianzail nostro amatissimo donFranco, rendendolo così belloe speciale agli occhi di tutti.

Grazie a te, carissimo don

Franco, per avermi insegna-to ad essere “dentronauta”, anavigare in me stessa, a ca-pire che l’amore coinvolge

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Don Franco D'Apollonio

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tutto il mio essere e che è unpercorso di morte ma anchedi resurrezione. Che sensoavrebbe altrimenti la miavita cristiana?

Grazie perché con la tuasemplicità e bellezza mi haitrasmesso “coraggio”, ele-mento fondamentale per po-ter intraprendere “unviaggio” alla ricerca dellamia personalità, identità,umanità.

Grazie perché attraversoil tuo splendido sorriso seiriuscito a infondermi sereni-tà e forza, invitandomi a ri-trovare ciò che mi portodentro e a prendere consape-volezza del valore che possie-do pur con le mie fragilità edebolezze.

Grazie perché Dio si e’manifestato a tanti giovanicome me attraverso i tuoi oc-chi, il tuo sguardo , le tue pa-role… ”se Dio diventa ilprimo, realizzeremo in pie-nezza la nostra umanità, lanostra vita”.

Grazie per avermi fattocapire quanto importante siaguardare in “alto”, toccare i

miei sogni, diventare prota-gonista di essi.

Grazie per avermi coinvol-to nella ricerca dei miei doni,invitandomi a scrivere unalettera a me stessa, letterache ho avuto la fortuna dicondividere con te… Comeposso ora ricambiare questoregalo, descrivendo il “bellodi don Franco”? Come riusci-re a definirti con leparole? ... E' mai possibile?Forse… dico forse ne basta-no solo tre: capolavoro diDio!

Ancora grazie per avermitrasmesso il desiderio di ve-dere, ascoltare, seguire, cer-care, dimorare… Queste letue parole: “Non ci si può ac-contentare perché la nostravita e’ una domanda infinita,perché dobbiamo arrivare alcentro del nostro cuore…”

E grazie per avermi ricor-dato cosa significa essere cri-stiana… ”Perché per essereun vero cristiano bisognaavere i piedi per terra e ilcuore in paradiso”. Proprio lìdove sei ora…

Grazie per avermi fatto

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prendere consapevolezza del-le mie relazioni, delle miestorie, per avermi fatto ri-flettere sull’importanza delperdono = per–dono e sullaspiritualità della comunione,che è sguardo che parte dalcuore.

Grazie per avermi per-messo di sentire che ognifratello mi appartiene, chel’altro per me è un dono eche devo fargli spazio, re-spingendo qualsiasi forma didiffidenza, gelosia, competi-zione.

Grazie per aver bussato almio cuore, invitandolo al“canto dello spirito”, lo stessospirito che mi fa gridare so-prattutto oggi “Abbà Padre”consapevole del Suo amore,un amore infinito.

Grazie perché, attraversote e i tuoi abbracci, ho incro-ciato lo sguardo di Dio e horitrovato la mia relazioned’amore con Lui… e ancoragrazie, per aver “ catturato”il mio cuore, per averlo ribal-tato e scosso, svuotato dallemie pietre di varie forme e

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Don Franco D'Apollonio tra i giovani

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dimensioni e riempito di tan-to amore e tanta tenerezza.

Grazie per ogni sguardoche per me ha significato piùdi mille parole… per il tuosilenzio e la tua infinita pa-zienza… per come hai sapu-to ascoltarmi, per come ti sei“preso cura di me”… Grazieper aver custodito i miei re-galini, so che li hai portati

con te…

E grazie per aver condivi-so con me la preghiera diMons. Novarese “Quandosono debole, è allora chesono forte”, la stessa che poiè diventata “nostra”…

Insomma grazie e mille

volte grazie… per tutto quel-lo che sei stato per me, pernoi sino ad oggi e per quelloche sarai da oggi in poi…Nonostante il vuoto che per-vade la mia anima, so chesei vivo e continuerai ad es-serlo negli occhi, nei cuori,nei volti, nei sorrisi di tutti igiovani e di tutti coloro cheti hanno conosciuto, incon-trato, ammirato, amato e cheadesso piangono lacrimeamare, ma che hanno la cer-tezza che non andrai maivia... mai perché “né morte ovita ci separerà dall’amorein Cristo Signore” e daltuo amore, carissimo don Franco!

Grazie!!!!! Ti voglio bene

Rosanna Grandolfo

(Incaricata

Settore Adolescenti)

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La posta del Bambù

Caro Bambù,Caro Bambù,Caro Bambù,Caro Bambù, ti invio dal Gruppo d' Avanguardia Carmeloti invio dal Gruppo d' Avanguardia Carmeloti invio dal Gruppo d' Avanguardia Carmeloti invio dal Gruppo d' Avanguardia Carmelo1/2 il testo di una preghiera recitata durante l'ultima Messa1/2 il testo di una preghiera recitata durante l'ultima Messa1/2 il testo di una preghiera recitata durante l'ultima Messa1/2 il testo di una preghiera recitata durante l'ultima Messadell'Anno 2007 che ci ha coinvolti profondamente. E' una preghieradell'Anno 2007 che ci ha coinvolti profondamente. E' una preghieradell'Anno 2007 che ci ha coinvolti profondamente. E' una preghieradell'Anno 2007 che ci ha coinvolti profondamente. E' una preghieradi impegno per il Nuovo Anno e che ci avvicina sempre di più aldi impegno per il Nuovo Anno e che ci avvicina sempre di più aldi impegno per il Nuovo Anno e che ci avvicina sempre di più aldi impegno per il Nuovo Anno e che ci avvicina sempre di più alCarisma di Mons. Novarese e al rafforzamento del Nostro SpiritoCarisma di Mons. Novarese e al rafforzamento del Nostro SpiritoCarisma di Mons. Novarese e al rafforzamento del Nostro SpiritoCarisma di Mons. Novarese e al rafforzamento del Nostro Spiritodi Civuessini. di Civuessini. di Civuessini. di Civuessini.

Domenico FontanaDomenico FontanaDomenico FontanaDomenico Fontana(Capogruppo GdA S. Maria Monte Carmelo 2)(Capogruppo GdA S. Maria Monte Carmelo 2)(Capogruppo GdA S. Maria Monte Carmelo 2)(Capogruppo GdA S. Maria Monte Carmelo 2)

Caro Bambù,Caro Bambù,Caro Bambù,Caro Bambù, oggi ho partecipato con mio marito Matteo adoggi ho partecipato con mio marito Matteo adoggi ho partecipato con mio marito Matteo adoggi ho partecipato con mio marito Matteo aduna Messa presieduta da padre Bartolomeo di Pierro, un gesuita cheuna Messa presieduta da padre Bartolomeo di Pierro, un gesuita cheuna Messa presieduta da padre Bartolomeo di Pierro, un gesuita cheuna Messa presieduta da padre Bartolomeo di Pierro, un gesuita cheabbiamo avuto come predicatore degli Esercizi per le coppie delloabbiamo avuto come predicatore degli Esercizi per le coppie delloabbiamo avuto come predicatore degli Esercizi per le coppie delloabbiamo avuto come predicatore degli Esercizi per le coppie delloscorso anno. Devi sapere che padre Bartolomeo ci dà sempre degliscorso anno. Devi sapere che padre Bartolomeo ci dà sempre degliscorso anno. Devi sapere che padre Bartolomeo ci dà sempre degliscorso anno. Devi sapere che padre Bartolomeo ci dà sempre degli

24 Il Bambù - marzo 2008

PREGHIERA DI IMPEGNO PER IL NUOVO ANNOIl Signore mi è venuto incontro ed ha aperto per me una strada nel deserto. Ora tocca a me, fratello, venire verso di te!Vengo verso di te, fratello malato, per deporre accanto al tuo letto la mia amicizia tessuta di silenzio.Vengo verso di te, fratello che mi sei nemico, per rinunciare alla vendetta e garantire il perdono e la pace.Vengo verso di te, fratello affamato, per portare un po' del pane alla mia tavola e darti il calore della mia mano.Vengo verso di te, fratello che soffri, per condividere la tua pena e per dirti, con tenerezza, una parola di speranza.Vengo verso di te, fratello oppresso, per lottare per la tua libertà e destare in te l'ardore nascosto che ti abita perché la mia stima risvegli la tua dignità e il tuo coraggio.Vengo verso di te, fratello di tutti i giorni, anche se non so come aiutarti.

Sono come te, un uomo e una donna che cerca, e non posseggo la luce,ma posso dirti una lieta novella: "Non siamo più soli, perché Dio viene verso di noi come un fratello!"

(C. Singer)

Page 29: Il Bambù n. 9, marzo 2008

strumenti che ci aiutano a crescere, noi li chiamiamo "i pizzini". Ilstrumenti che ci aiutano a crescere, noi li chiamiamo "i pizzini". Ilstrumenti che ci aiutano a crescere, noi li chiamiamo "i pizzini". Ilstrumenti che ci aiutano a crescere, noi li chiamiamo "i pizzini". Ilgiornalino potrebbe, se lo ritieni opportuno, pubblicare ciò che tigiornalino potrebbe, se lo ritieni opportuno, pubblicare ciò che tigiornalino potrebbe, se lo ritieni opportuno, pubblicare ciò che tigiornalino potrebbe, se lo ritieni opportuno, pubblicare ciò che timando in allegato. Buon Anno! mando in allegato. Buon Anno! mando in allegato. Buon Anno! mando in allegato. Buon Anno!

Laura CozziLaura CozziLaura CozziLaura Cozzi(GdA S. Maria del Monte Carmelo 1)(GdA S. Maria del Monte Carmelo 1)(GdA S. Maria del Monte Carmelo 1)(GdA S. Maria del Monte Carmelo 1)

Mio Signore e mio Dio,Mio Signore e mio Dio,Mio Signore e mio Dio,Mio Signore e mio Dio, non finirò mai di dirti grazie.non finirò mai di dirti grazie.non finirò mai di dirti grazie.non finirò mai di dirti grazie.Grazie, Gesù, di questa vita. Sono giunta ai miei 88 anni, sono riGrazie, Gesù, di questa vita. Sono giunta ai miei 88 anni, sono riGrazie, Gesù, di questa vita. Sono giunta ai miei 88 anni, sono riGrazie, Gesù, di questa vita. Sono giunta ai miei 88 anni, sono ri----masta a circa 10 anni senza il mio caro papà, ricoverato in ospedalemasta a circa 10 anni senza il mio caro papà, ricoverato in ospedalemasta a circa 10 anni senza il mio caro papà, ricoverato in ospedalemasta a circa 10 anni senza il mio caro papà, ricoverato in ospedalepsichiatrico, e tanti dispiaceri, dolori ma anche gioie. Grazie Sipsichiatrico, e tanti dispiaceri, dolori ma anche gioie. Grazie Sipsichiatrico, e tanti dispiaceri, dolori ma anche gioie. Grazie Sipsichiatrico, e tanti dispiaceri, dolori ma anche gioie. Grazie Si----gnore e mamma Vergine Maria, mi avete sempre aiutata e protetta.gnore e mamma Vergine Maria, mi avete sempre aiutata e protetta.gnore e mamma Vergine Maria, mi avete sempre aiutata e protetta.gnore e mamma Vergine Maria, mi avete sempre aiutata e protetta.

I miei anni si fanno sentire e non potendo stare sola ho sceltoI miei anni si fanno sentire e non potendo stare sola ho sceltoI miei anni si fanno sentire e non potendo stare sola ho sceltoI miei anni si fanno sentire e non potendo stare sola ho sceltoquesta casa protetta “Adriatica”, che per me è una struttura moltoquesta casa protetta “Adriatica”, che per me è una struttura moltoquesta casa protetta “Adriatica”, che per me è una struttura moltoquesta casa protetta “Adriatica”, che per me è una struttura moltobella e nuova ma squallida perché senza un Crocifisso e un'immabella e nuova ma squallida perché senza un Crocifisso e un'immabella e nuova ma squallida perché senza un Crocifisso e un'immabella e nuova ma squallida perché senza un Crocifisso e un'imma----gine della bella Vergine Maria. Questa struttura è molto vicina allagine della bella Vergine Maria. Questa struttura è molto vicina allagine della bella Vergine Maria. Questa struttura è molto vicina allagine della bella Vergine Maria. Questa struttura è molto vicina allaparrocchia della Vergine del Rosario, lo scampanio delle campane loparrocchia della Vergine del Rosario, lo scampanio delle campane loparrocchia della Vergine del Rosario, lo scampanio delle campane loparrocchia della Vergine del Rosario, lo scampanio delle campane loabbiamo “in casa”: questo è molto bello. Le signore della parrocchiaabbiamo “in casa”: questo è molto bello. Le signore della parrocchiaabbiamo “in casa”: questo è molto bello. Le signore della parrocchiaabbiamo “in casa”: questo è molto bello. Le signore della parrocchiaogni mercoledì vengono a recitare il Rosario e il sabato pomeriggioogni mercoledì vengono a recitare il Rosario e il sabato pomeriggioogni mercoledì vengono a recitare il Rosario e il sabato pomeriggioogni mercoledì vengono a recitare il Rosario e il sabato pomeriggio

Il Bambù - marzo 2008 25

“MI SONO SEMPRE FIDATO DI TE”Nel lebbrosario di Marituba in Amazzonia ho conosciuto un lebbroso di 73 anni che contrasse la lebbra all’età di 11 anni ed è quasi sempre vissuto nel lebbrosario: si chiama Adalucio, un uomo di grande fede e gioia di vivere, ottimista, sereno, equilibrato nei giudizi, tanto che i mille e più lebbrosi di Marituba l’hanno eletto a capo del villaggio.Adalucio vive su una carrozzella perché ha perso da molti anni l’uso delle gambe; è senza mani e senza naso, ultimamente gli hanno fatto una dolorosa operazione asportandogli un ginocchio.Gli ho chiesto se pensa che nella sua condizione la vita abbia ancora un senso. Mi ha risposto:” La vita ha senso nella misura in cui accetto la volontà di Dio, trasformando la mia sofferenza in un’offerta a Dio per il bene di tutti”.Anni fa, il giornalista Torelli l’aveva visitato e gli aveva detto : “Adalucio, quando andrà in Paradiso, quali saranno le prime parole che dirà al Padre Eterno? Forse gli chiederà perché ha permesso che lei fosse colpito dalla lebbra e ridotto per lunghi anni a vivere su una carrozzella?” Adalucio ci ha pensato un po’ e poi ha risposto: “No, non chiederò nulla al Signore. Semplicemente gli dirò: mi sono sempre fidato di Te, perché ho sperimentato che mi vuoi bene”.

(P. Gheddo, Il Vangelo delle 7.18, Novara 1989, pp. 157-158)

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viene il diacono a portare la S. Comunione. Ho chiesto se si potevaviene il diacono a portare la S. Comunione. Ho chiesto se si potevaviene il diacono a portare la S. Comunione. Ho chiesto se si potevaviene il diacono a portare la S. Comunione. Ho chiesto se si potevacelebrare la S. Messa una volta al mese, anche questo è stato concelebrare la S. Messa una volta al mese, anche questo è stato concelebrare la S. Messa una volta al mese, anche questo è stato concelebrare la S. Messa una volta al mese, anche questo è stato con----cesso: è stato molto bello e molto commovente, grazie Gesù.cesso: è stato molto bello e molto commovente, grazie Gesù.cesso: è stato molto bello e molto commovente, grazie Gesù.cesso: è stato molto bello e molto commovente, grazie Gesù.

Qui siamo in diversi che per uscire dobbiamo usare la carrozzelQui siamo in diversi che per uscire dobbiamo usare la carrozzelQui siamo in diversi che per uscire dobbiamo usare la carrozzelQui siamo in diversi che per uscire dobbiamo usare la carrozzel----la. Le vie del Signore sono infinite, ci è sempre vicino, la Verginela. Le vie del Signore sono infinite, ci è sempre vicino, la Verginela. Le vie del Signore sono infinite, ci è sempre vicino, la Verginela. Le vie del Signore sono infinite, ci è sempre vicino, la VergineSanta ci è mamma, ci copre con il suo manto e ci protegge. Per laSanta ci è mamma, ci copre con il suo manto e ci protegge. Per laSanta ci è mamma, ci copre con il suo manto e ci protegge. Per laSanta ci è mamma, ci copre con il suo manto e ci protegge. Per laprima volta sono stati messi un bellissimo quadro della bella Verprima volta sono stati messi un bellissimo quadro della bella Verprima volta sono stati messi un bellissimo quadro della bella Verprima volta sono stati messi un bellissimo quadro della bella Ver----gine, un Crocifisso e un quadro di Gesù Risorto.gine, un Crocifisso e un quadro di Gesù Risorto.gine, un Crocifisso e un quadro di Gesù Risorto.gine, un Crocifisso e un quadro di Gesù Risorto.

Francesca TraversaFrancesca TraversaFrancesca TraversaFrancesca Traversa(GdA Maria SS. del Rosario)(GdA Maria SS. del Rosario)(GdA Maria SS. del Rosario)(GdA Maria SS. del Rosario)

Caro Bambù,Caro Bambù,Caro Bambù,Caro Bambù, spesso parliamo di speranza cristiana percespesso parliamo di speranza cristiana percespesso parliamo di speranza cristiana percespesso parliamo di speranza cristiana perce----pita come ancora di salvezza, ne ha parlato anche il Papa nell'encipita come ancora di salvezza, ne ha parlato anche il Papa nell'encipita come ancora di salvezza, ne ha parlato anche il Papa nell'encipita come ancora di salvezza, ne ha parlato anche il Papa nell'enci----clica “Spe Salvi”. Ma la speranza comune viene talvolta meno conclica “Spe Salvi”. Ma la speranza comune viene talvolta meno conclica “Spe Salvi”. Ma la speranza comune viene talvolta meno conclica “Spe Salvi”. Ma la speranza comune viene talvolta meno conla disperazione, l'inquietudine, ecc. C' una forza che fortifica lala disperazione, l'inquietudine, ecc. C' una forza che fortifica lala disperazione, l'inquietudine, ecc. C' una forza che fortifica lala disperazione, l'inquietudine, ecc. C' una forza che fortifica lasperanza: speranza: speranza: speranza: la fiduciala fiduciala fiduciala fiducia. L'anima fiduciosa non si abbatte nei periodi. L'anima fiduciosa non si abbatte nei periodi. L'anima fiduciosa non si abbatte nei periodi. L'anima fiduciosa non si abbatte nei periodibui, perché ha fiducia nel Signore. E' nella fede in Lui che va trovabui, perché ha fiducia nel Signore. E' nella fede in Lui che va trovabui, perché ha fiducia nel Signore. E' nella fede in Lui che va trovabui, perché ha fiducia nel Signore. E' nella fede in Lui che va trova----ta la causa e la radice della fiducia. Quanto più profonda è la nota la causa e la radice della fiducia. Quanto più profonda è la nota la causa e la radice della fiducia. Quanto più profonda è la nota la causa e la radice della fiducia. Quanto più profonda è la no----stra fede, tanto più profonde saranno la nostra fiducia e la nostrastra fede, tanto più profonde saranno la nostra fiducia e la nostrastra fede, tanto più profonde saranno la nostra fiducia e la nostrastra fede, tanto più profonde saranno la nostra fiducia e la nostrasperanza. La fiducia è una ferma speranza, è incrollabile perché sisperanza. La fiducia è una ferma speranza, è incrollabile perché sisperanza. La fiducia è una ferma speranza, è incrollabile perché sisperanza. La fiducia è una ferma speranza, è incrollabile perché sifonda solo su Dio.fonda solo su Dio.fonda solo su Dio.fonda solo su Dio.

Gesù ripeteva ai malati, ai peccatori, agli apostoli tremanti veGesù ripeteva ai malati, ai peccatori, agli apostoli tremanti veGesù ripeteva ai malati, ai peccatori, agli apostoli tremanti veGesù ripeteva ai malati, ai peccatori, agli apostoli tremanti ve----dendolo camminare sulle acque del lago: “Abbiate fiducia, sono io”.dendolo camminare sulle acque del lago: “Abbiate fiducia, sono io”.dendolo camminare sulle acque del lago: “Abbiate fiducia, sono io”.dendolo camminare sulle acque del lago: “Abbiate fiducia, sono io”.Noi, pietre vive, abbiamo il compito di trasmettere la fiducia in DioNoi, pietre vive, abbiamo il compito di trasmettere la fiducia in DioNoi, pietre vive, abbiamo il compito di trasmettere la fiducia in DioNoi, pietre vive, abbiamo il compito di trasmettere la fiducia in Dioa chi soffre e ai loro familiari. Quando siamo in difficoltà confia chi soffre e ai loro familiari. Quando siamo in difficoltà confia chi soffre e ai loro familiari. Quando siamo in difficoltà confia chi soffre e ai loro familiari. Quando siamo in difficoltà confi----diamo nel soccorso in Dio e la nostra preghiera, fortificata dalla fidiamo nel soccorso in Dio e la nostra preghiera, fortificata dalla fidiamo nel soccorso in Dio e la nostra preghiera, fortificata dalla fidiamo nel soccorso in Dio e la nostra preghiera, fortificata dalla fi----ducia, sarà esaudita. La contemplazione del Crocifisso rianimi laducia, sarà esaudita. La contemplazione del Crocifisso rianimi laducia, sarà esaudita. La contemplazione del Crocifisso rianimi laducia, sarà esaudita. La contemplazione del Crocifisso rianimi lanostra fiducia.nostra fiducia.nostra fiducia.nostra fiducia.

Quando recito il santo Rosario, immagino il volto sereno e fiduQuando recito il santo Rosario, immagino il volto sereno e fiduQuando recito il santo Rosario, immagino il volto sereno e fiduQuando recito il santo Rosario, immagino il volto sereno e fidu----cioso della Madre Celeste e spontaneo sgorga il saluto: “ Ave Maria,cioso della Madre Celeste e spontaneo sgorga il saluto: “ Ave Maria,cioso della Madre Celeste e spontaneo sgorga il saluto: “ Ave Maria,cioso della Madre Celeste e spontaneo sgorga il saluto: “ Ave Maria,madre mia, fiducia mia”.madre mia, fiducia mia”.madre mia, fiducia mia”.madre mia, fiducia mia”.

Angela D'AmbrosioAngela D'AmbrosioAngela D'AmbrosioAngela D'Ambrosio(Capogruppo GdA Buon Pastore)(Capogruppo GdA Buon Pastore)(Capogruppo GdA Buon Pastore)(Capogruppo GdA Buon Pastore)

26 Il Bambù - marzo 2008

Page 31: Il Bambù n. 9, marzo 2008

Se non hai ancora fatto la tua dichiarazione dei redditi

Puoi destinare il “5 per mille” al CVS-Bari/Bitonto

Sappiamo come la legge finanziaria (Legge 23 dicembre 2005 n.266, articolo 1, comma 337) preveda che, per il 2007, si possa de-stinare il 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisicheanche alle Associazioni di volontariato e alle organizzazioni nonlucrative di utilità sociale La nostra Associazione dal 2005 è anche ONLUS e quindi rien-

tra a pieno titolo tra quelle che possono beneficiare del 5 per mil-le. Basta apporre la propria firma nel primo (lettera A) dei quattro

riquadri che figurano sui modelli di dichiarazioni (CUD 2008;730/1-bis redditi 2007; UNICO persone fisiche 2008): (A). sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrati-

ve di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e dialtre fondazioni e associazioni riconosciute E' consentito scegliere una sola associazione a cui destinare la

quota. La scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell'8 permille, però, non sono alternative fra loro. All’albo del registro, il CVS diocesano risulta iscritto con que-

sta dizione completa:

“ASSOCIAZIONE CENTRO VOLONTARI DELLA SOF-FERENZA – DIOCESI DI BARI–BITONTO – ONLUS”Il codice fiscale dell'Associazione è: 93071810720

GRAZIE!!!!

P.S.: nel caso tu non fossi tenuto alla dichiarazione mediantemodello 730 o Unico, perché avente solo redditi da lavoro dipen-dente o da pensione, puoi ugualmente destinare il 5 per mille alCVS Bari-Bitonto compilando il modello CUD e spedendolo a

chi di dovere. Se sei furbo ti fai aiutare dal tuo animatore.

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SommarioUn intenso inizio d'anno..........................3Com'è bello fare Pasqua nel 2008!...........4CVS-TG.....................................................8

Preghiera a S. Maria, donna del vino nuovo.........................................9Buona la prima!.....................................................................................10I servizi del Consiglio diocesano - 1.....................................................11Non sono mai solo.................................................................................12Un'esperienza entusiasmante!.............................................................13Mons. Novarese seminatore di speranza - VIII....................

Mistagogia ed Eucaristia......................................................................15Pietre vive limate dalla Parola.............................................................16A Taranto per incontrare... san Pietro.................................................18Grazie, carissimo don Franco!..............................................................20La posta del Bambù..............................................................................24Puoi destinare il “5 per mille” al CVS-Bari/Bitonto............................27

“Il Bambù” è la continuazione di “Cristo Vera Speranza”, il glorioso gior-nalino che ha raccontato il cammino del CVS di Bari-Bitonto per moltianni.La nuova testata si rifà ad una antichissima parabola cinese che

esprime (inconsapevolmente) in termini poetici il carisma della nostraassociazione: così infatti il bambù esclama con termini molto... cristiani:«Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi» (cfr. Lc 1,38 e Mc14,36).

Hanno collaborato a questo numero:

Angela D'Ambrosio, Daniela Favia, Domenico Fontana,Rosanna Grandolfo, Laura e Matteo Landi, Enzo Pastore, Rosa Sinisi,Maria Ida Todisco, Francesca TraversaRedazione:

Don Vittorio Borracci, Floriano Scioscia

Indirizzo postale: “Il Bambù”, c/o Scioscia, Via Maranelli 2, 70125 BariIndirizzo e-mail: [email protected] informativo generale del CVS: www.sodcvs.org Sito a livello locale: cvsbari.altervista.org

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