Il Bambù n. 34 - 06/2014

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Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto – Anno IX, giugno 2014 34 Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Cristo Vera Speranza Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la gioia del Vangelo gioia del Vangelo gioia del Vangelo gioia del Vangelo gioia del Vangelo gioia del Vangelo gioia del Vangelo gioia del Vangelo gioia del Vangelo

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Giornalino del Centro Volontari della Sofferenza (CVS) - Diocesi di Bari - Bitonto ONLUS

Transcript of Il Bambù n. 34 - 06/2014

Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto – Anno IX, giugno 2014

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Il BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùCristo Vera Speranza

Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi Verso gli Esercizi

Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la Spirituali con la

gioia del Vangelogioia del Vangelogioia del Vangelogioia del Vangelogioia del Vangelogioia del Vangelogioia del Vangelogioia del Vangelogioia del Vangelo

<

C'era un giardino molto

bello. Il suo Signore ne era

orgoglioso. Il più bello degli

alberi, e anche il più caro al Signore, era un prezioso bambù. E lo stesso

sapeva di essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con fac-

cia seria si avvicinò al bambù e disse: “Caro bambù, io ho bisogno di te”.

Per il bambù sembrava venuto il giorno più bello della sua vita e con

gioia rispose: “Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!”.

“Caro bambù – il Signore rispose – ti devo tagliare,”

“Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il più bello dei tuoi alberi – e tu mi

vuoi tagliare?”.

“Caro bambù, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te”.

Dopo un lungo silenzio l'albero disse: “Se non ti posso servire senza essere

tagliato, allora, tagliami”.

Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: “Devo tagliare anche i tuoi

rami e le tue foglie”.

“No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie.

Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie”.

“Caro bambù, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te”.

“Signore, – disse il bambù a bassa voce – prendi i miei rami e le mie foglie”.

“Caro bambù io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!".

Dopo un lungo silenzio il bambù si inclinò davanti al Signore e disse: “Tagliami e

dividimi”.

Così il Signore del giardino tagliò il bambù, tirò via i rami, strappò le sue foglie,

lo divise in due parti e gli strappò il cuore.

Poi lo prese e lo portò dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso

campi aridi. Là il Signore posò il suo bambù e collegò un capo del tronco

tagliato con la sorgente e incanalò l'altro capo verso il campo.

La sorgente cantò un benvenuto e le chiare scintillanti acque si

riversarono attraverso il corpo straziato del bambù verso il canale che

correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno.

Così quello che era un magnifico bambù diventò una grande

benedizione in tutta la sua fragilità e umiltà.

Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e

gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua

distruzione diventò un canale che il Signore poteva

usare per rendere il suo

regno più fruttuoso.

(Da un racconto

popolare cinese)

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Il dialogo con il sig. Rossi

continua...

Il «tempo

ordinario», un

tempo debole?

A) Ed ora i 'tempi forti'

sono finiti?

– Sig. Rossi, ti vorrei rivolgeredue domandine, una facile fa-cile e l’altra difficile. Questala facile facile: Sai cosa fa laChiesa nei «tempi forti»dell’anno liturgico?

Sig. Rossi: Si incolla davanti al suo

Dio bellissimo, che è il Gesù di Be-

tlemme e del Golgota, e Ne rimane

ogni anno sempre più innamorata.

– Bravissimo! Ed ora la do-manda da un miliardo dieuro: Sapresti dirmi cosa fa laChiesa nel «tempo ordinario»quest’anno (“A” del ciclo festi-vo), quello cioè che ha per gui-da l’evangelista Matteo?

Sig. Rossi: Non saprei proprio…

– Pressappoco la stessa cosache nei “tempi forti”. Vale a

dire che nelle altre trenta-quattro settimane dell’anno li-turgico (quelle chiamate‘verdi’ dal colore dei paramen-ti liturgici usati) la Chiesa ri-legge quel vangelo bellissimoche è Gesù Cristo. Essa infattinon può non proclamare, tuttii giorni, tutte le ore, tutti i mi-nuti, che Gesù, solo Gesù, per-ché di Lui e di nessun altro è‘malata d’amore’ (Cant 2,5).

Sig. Rossi: E ci sarà pure una diffe-

renza, però, tra ‘tempi forti’ e ‘tem-

po ordinario’…

– Certo, ed è solo questa: neltempo ordinario si tratta diproclamare il vangelo secondoMatteo capitolo dopo capitolo(come faremo anche negliEsercizi Spirituali diquest'estate a Valleluogo), in-vece nei tempi forti si procla-

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mano solo quelle pagine cheraccontano il Gesù di Betlem-me e del Golgota.

Sig. Rossi: Spiegati meglio…

– Gesù è forse ‘bello’ solo nellagrotta o sul calvario? S. Ago-stino in un brano meraviglio-so ci allarga gli orizzonti esulla sua scia affermo anch’ioche Gesù è ‘bellissimo’ anchedai due ai trent’anni, quandoa Nazareth è solo un fanciul-lo/ragazzo/giovinetto/operaio;non è, infatti, il Dio stupendoche – come ognuno di noi! -suda e impara, si stanca eride, fa festa e lutto, lavora egioisce della famiglia e degliaffetti dei suoi? Ed anchequando lascia il «nascondi-mento» di Nazareth ed iniziala vita pubblica ancora cistrappa l’applauso della men-te e del cuore, quando sullecontrade di Palestina è ancorae sempre un Dio splendido, unDio che si commuove fino allelacrime, che ama l’amicizia el’accoglienza, che sceglie didonarsi fino in fondo, che nonha paura del rischio, che vuo-le morire per sigillare le paro-le “ti amo” rivolte a ciascunodi noi, che piange di paura e

chiede qualcuno che lo ascolti;sì, è proprio ‘bellissimo’ que-sto Dio paziente, silenzioso, ti-mido, rispettosissimodell’uomo. Un Creatore così‘innamorato’ della sua creatu-ra (S. Caterina da Siena) chefa verso di lei un tifo accanitopromuovendola ad amica delsuo Cuore (cf Gv 15,15)

Sig. Rossi: Ti ringrazio perché con

quanto mi stai dicendo mi sento più

forte nei confronti della trappola di

satana propria del «tempo ordina-

rio», quella cioè di farci calare nel

fervore spirituale, quasi che – aven-

do «fatto Natale» e «fatto Pasqua» -

non ci sarebbe altro da…‘fare’.4 Il Bambù - Giugno 2014

– Buon ‘tempo ordinario’ dun-que, in compagnia dell’evan-gelista Matteo, sig. Rossi, evivi con entusiasmo la (lun-ghissima) seconda tappa,quella che va dal giorno dopoPentecoste al giorno primadell’Avvento: essa, del resto,si apre con due splendide fe-ste, la Santissima Trinità (il15 giugno) e il ‘Corpus Domi-ni’ (il 22 giugno): goditele afondo, queste feste, sig. Rossi,sono mica bazzecoline, ne con-vieni con me?

B) Un’umile proposta a…

papa Francesco

Ed ora, sig. Rossi, permettimidi confidarti la mia gioiaquando Giovanni Paolo II,noto infaticabile sgranatore dicorone alla Madonna, avvertìil bisogno di introdurre nel ro-sario altri 5 ‘misteri’ nel gior-no di giovedì, nonaccontentandosi deigaudiosi / dolorosi / gloriosi.

Sig. Rossi: Scusa se ti interrompo,

ma non vedo proprio il nesso con il

discorso precedente sui vari ‘tempi’

dell’anno liturgico…

– Forse perché non l’avevi mairealizzato, sig. Rossi, che i mi-

steri gaudiosi / dolorosi / glo-riosi corrispondono pari pariai ‘tempi forti’ dell’anno litur-gico. In qualche maniera reci-tare il rosario con i soliquindici misteri tradizionaliera come limitare la contem-plazione di Cristo a Natale e aQuaresima / Pasqua, perciòegli ne introdusse altri, il gio-vedì. Ma su questa stessastrada andrebbe completatal’operazione ricavando daivangeli nuovi ‘misteri’: ci pen-serà papa Francesco?

Con affetto, tuo don Vittorio

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Una guida che

continuaRiportiamo qui alcuni pen-sieri che Emmanuele Fioreha scritto nel corso deglianni su “Cristo Vera Speran-za”, la prima storica testatadel nostro giornalino.

Luglio 1989

Il 2 aprile, presso la casadelle suore del Sacro Costato,di fronte al Seminario, a Bari,vi è stato l'incontro dei fratellie delle sorelle. E' intervenuto,su invito di don Vittorio, donVincenzo Togati di Conversa-no, che ha parlato dell'incon-tro dei due discepoli con Gesùlungo la strada per Emmaus.Molto bello e significativoquanto detto da don Vincenzo,che ha fatto un parallelo tral'episodio di Emmaus e i fra-telli e le sorelle del CVS. Doposi è parlato degli appunta-menti, degli incontri del Cen-tro in cui erano implicati inostri fratelli. Di ogni incon-tro si è parlato, tranne degli

Esercizi Spirituali di agosto aValleluogo. Quale migliore oc-casione per stimolare e ricor-dare ai nostri fratelli e sorelleche noi volontari a Valleluogoe per Valleluogo abbiamo bi-sogno di loro?

Valleluogo, Esercizi, dal 21al 27 agosto '89. Vi ricordo cheabbiamo avuto appena trentaposti. Ho già delle prenotazio-ni. Chi vuol fare gli Esercizi aValleluogo in quell'epoca si af-fretti a prenotare. La casanuova ci aspetta!

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Emmanuele con la sua 'arma'preferita di apostolato

CVS-TG

➔ 10 maggio: E' nato Michele, nipote di Rosan-

na Grandolfo (GdA S. Maria del Monte Car-melo/1). Tante felicitazioni alla neo-zia.

➔ 10 maggio: In questa stessa data è venuta a mancare lamadre di don Alessandro Caretti, uno dei primi a svol-gere da seminarista il tirocinio pastorale con la nostra as-sociazione. A don Alessandro le condoglianze del CVS eper sua madre sollecitiamo la preghiera di tutti.

➔ 23 giugno: è deceduto Leonardo Speranza del GdA S.Maria del Monte Carmelo/2. Preghiamo per affidarloall'abbraccio affettuoso di Dio Padre e per la consolazionedei suoi cari.

➔ 24 giugno: Don Da-

rio Donateo, cheda seminarista hasvolto il tirociniopastorale nella no-stra associazione, èstato ordinato pre-sbitero nella S.Messa celebrata in Piazza Umberto I in Parabita (LE), suopaese natale. Lo affidiamo alla protezione dell'Immacolataper il suo ministero di santificazione.

La redazione

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“Ala di riserva”

notizie➔ Ogni civuessino può aiutarci a continua-

re a “volare abbracciati insieme”, comedice la preghiera di don Tonino Bello. Come? Sempli-ce:

○ visitando il punto espositivo in Via Brennero 14/a;

○ facendoci un po' di pubblicità tra amici, parenti,parrocchiani…

○ proponendo ai genitori dei bambini e dei ragazzidella tua Parrocchia di fare da noi le bombonie-

re per i Battesimi e le Comunioni;

○ segnalando le nostre iniziative a genitori di

ragazzi disabili, interessati a seguire i nostri labo-ratori, che come detto sono totalmente gratuiti;

○ donando un po' del tuo tempo per far crescere lenostre iniziative e progetti: le “forze” non bastanomai. Potrebbe essere anche solo un'ora ogni tanto,quando vuoi, quando puoi... e potresti scoprire chevieni per "dare" e invece "ricevi". Se seiinteressato/a, contattaci

■ via email a [email protected]

■ o telefonicamente al 3284656475

Invitiamo tutti i civuessini a continuare a diffondere que-sto appello.

La redazione

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Fammi capire

che la

sofferenza si

trasforma in

moneta di

conquista!Accogliendo l’esortazione

del nostro Vescovo di correreverso le periferie della storia,come GdA, dietro invito delconsiglio pastorale parroc-chiale, abbiamo voluto dedica-re, nella IV domenica diQuaresima, un incontro-testi-monianza per allargare l’oriz-zonte a quella che può essereuna delle periferie più difficilida raggiungere, quella del“corpo malato”.

Il Vangelo del cieco nato haaperto lo sguardo alla sete cheha Gesù di noi, di raggiunger-ci ed essere amato, di sanarcie dissetarci con quell’acqua divita che solo Lui può donare.

Centro di tutto l’incontro èstato il nostro caro Floriano,responsabile del CVS dellanostra diocesi. La sua testi-monianza, la sua storia e laluce tangibile del suo sguardoche partiva dal cuore sonostati vento che ha sferzato leporte della mente e del cuore

di chi, tra i presenti, vive nel-la sofferenza, di coloro che an-cora timidamente prendonocoscienza di questo “mondo” edi coloro che, forse, non si era-no ancora “affacciati” a riflet-tere su questa “dimensione”.

La “dimensione” di chi lavita se la conquista con, per eattraverso la sofferenza.Quella sofferenza che puòavere un nome diverso da per-sona a persona, che tocca lavita, gli affetti, che può“schiacciare” o essere “tram-polino di lancio “ per una vitavissuta davvero con una...gioia sovversiva.

Il racconto di Floriano per-correva la sua vita, esperienzevissute, momenti di crescitapersonali e familiari, tutti at-traversati da un motivo con-duttore che quasi come un filoinvisibile portavano nella suavita ed in quella della sua fa-miglia quel carisma che è pro-

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prio di chi vuole essere apo-stolo degli e per gli ammalati.

L’assemblea presente haavuto la possibilità di rivolge-re qualche domanda a Floria-no, di condividere esperienzepersonali e familiari.. il silen-zio dei più (penso di poterloaffermare) non è stato “vuo-to” ma carico di emozione ecom-partecipazione alle coseche venivano dette: lo si vede-va dai volti, da quella luce chetraspariva dagli occhi che“svelati” avevano “sete” diquesta nuova “acqua” scoper-ta.

“Acqua” che diventa “oliodella consolazione e vino dellasperanza”, che rende consolatie fa diventare consolatori.

La testimonianza di Floria-no è stata completatadall’intervento di Gaetano,suo fratello maggiore, che hacondiviso la sua esperienza di

“apostolo tra le pareti dome-stiche”, che è cresciuto con eha respirato il profumo dellasofferenza che diventa via diredenzione.

Che dire.. penso che il Bea-to Luigi Novarese in questadomenica abbia visitato piùda vicino i nostri cuori.. si siaservito, sotto lo sguardo amo-revole di Gesù, di uno tra isuoi apostoli più speciali perfar allargare ancor più i nostri“orizzonti” verso quella soffe-renza che diventa davveromoneta di conquista!

Grazie Floriano per il beneche ci vuoi, per il tuo impe-gno, per il tuo “sì” a questachiamata!

Antonella Tamborrino(Capogruppo GdA

S. Maria del Carmine, Sannicandro di Bari)

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Rallegratevi ed esultateMeeting Regionale CVS, 1° maggio 2014, Seminario di Molfetta.

Calorosa accoglienza delRettore Mons. Luigi Renna.

I Seminaristi all'arrivo ciaccolgono e ci fanno

registrare.

Inizia il momento formativo,con la preghiera.

Scena dal musical "Persempre con noi - Danze etestimonianze sulle orme

del B. Luigi Novarese"

Coreografia finale. Conclusione del musical.Il Bambù - Giugno 2014 11

Ci spostiamo in Cappella perla S. Messa.

I seminaristi illustrano igesti durante i canti.

Presiede la celebrazione p. Ciro.

Omelia.

Liturgia eucaristica Comunione.

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Avvisi finali dell'Assistenteregionale don Vittorio.

La reliquia, tratta dai capellidel B. Luigi Novarese,

portata in dono al Seminariodalla Casa Madre dei

Silenziosi Operai della Crocein Valleluogo.

Pomeriggio di festa insiemecon balli...

...musica, scenette epalloncini colorati. Ci

divertiamo tutti.

Arriva persino PapaFrancesco!

Si conclude con una bellapreghiera a Maria.

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Papa Francesco

e la famiglia di

oggiE’ stato un incontro specia-

le ed intimo quello del settoreFamiglie CVS della diocesiche si è svolto domenica 4maggio scorso. Speciale sicu-ramente per la “location” per-ché, come avrete già saputo, inostri amici Mariella e Raf-faele Giannelli ci hanno aper-to la porta della loro casa (...eprima ancora quella del lorocuore!) per condividere con noila gioia nuova e grande di abi-tare in un “nido” bello ed acco-gliente come desideravano datempo. Intimo per il luogo, ap-punto, ed anche per il numeronon elevato dei partecipantitra cui la presenza “straordi-naria” di Filomena e Salvato-re della diocesi di SanGiovanni Rotondo. Ad accom-pagnarci nella preghiera e adillustrarci il pensiero di PapaFrancesco sulla famiglia èstato con noi don Alfredo Ga-brielli, attuale vice parrocodella chiesa madre di Triggia-no, che credevamo di non co-noscere ma che inveceabbiamo scoperto con piacereche, avendo studiato al Semi-nario di Molfetta, ha animatoanche lui gli incontri regionalidel CVS presso il Seminario.Don Alfredo, partendo dallaconsiderazione che PapaFrancesco non ha ancora

espresso in maniera ufficialecon un documento specifico ilproprio pensiero sulla fami-glia, ha accennato al questio-nario sul tema che la SantaSede ha fatto arrivare ai ve-scovi in vista del Sinodostraordinario del prossimo ot-tobre e, riportandoci e com-mentando alcuni stralci delleparole espresse dal Ponteficein varie occasioni (anchequando era ancora vescovo diBuenos Aires), ha sottolineatocome il messaggio chiaro chePapa Francesco finora ci havoluto trasmettere è quello dimettere prima di ogni cosaCristo al centro. L’incontro siè concluso con un breve e sem-plice momento di convivialitàche è sempre proficuo per con-solidare le amicizie già collau-date e per gettare le basi delleamicizie nuove. Ringraziamoil Signore per la bella occasio-ne, per la gioia che ha invaso inostri cuori perché, ancorauna volta, abbiamo sperimen-tato che “dove sono due o treriuniti nel mio nome, io sonoin mezzo a loro” (Matteo 18,20).

Il Settore Famiglie

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L'abbraccio

della Chiesa al

CVS17 maggio 2014, udienza

con S.S. Papa Francesco

“Beati quelli che sono nel

pianto, perché saranno conso-

lati”. Queste tra le parole ini-ziali con cui papa Francescoha accolto tutti noi.

Il 17 maggio u.s. ha lascia-to nei nostri cuori uno scop-piettio di gioia, consolazione,di amore! Il CVS di tutto ilmondo ha ricevuto l'abbracciodella Chiesa dal sorriso e dal-le parole di papa Francesco.

Le porte del Vaticano sisono aperte a 5000 tra civues-sini, SOdC e Lega SacerdotaleMariana provenienti da ognidove. Tutti lì per dire “Gra-zie”, assieme al nostro Ponte-fice, per il grande dono cheDio ci ha fatto, la nascita delcaro Beato Luigi Novarese!

La giornata è stata scandi-ta da momenti ricchi di atte-sa, riflessione e straripantegioia: l'attesa all'ingresso, im-pazienti che tutto avesse ini-zio; le testimonianze ed

interviste curate dai SOdC,che ci hanno immerso nella“fragranza” dolce dell'aposto-lato con e per gli ammalati edi sofferenti; l'esibizione dei no-stri ragazzi del Gruppo Attivoe la testimonianza di Tonia,Claudia e del suo papà chehanno rapito il cuore di tutti,che hanno dato un “segno”tangibile della vita messa inmoto nonostante e attraversola sofferenza.

Le parole, i gesti, la com-mozione dei cuori semplici, ipiù puri, si scioglievano in la-crime per l'incontenibile emo-zione di essere lì, in attesa diricevere l'abbraccio di Dio tra-mite il Suo Vicario!

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Poi l'arrivo di Papa France-sco, il suo discorso a tutti noi,la sua benedizione, che haraggiunto attraverso il cuoretutti gli ammalati, sofferenti eF/S di ogni parte del mondo..il suo “bagno” nella follaquando, con la spontaneitàche lo caratterizza, ha attra-versato la Sala distribuendosorrisi e benedizioni... comeun qualsiasi papà che va in-contro ai suoi figli accorsi lìper lui.

Tutto è sembrato un atti-mo, un attimo che dàd'immenso, perché racchiudeil tesoro prezioso che è nelcuore e nello spirito di ognisofferente che come germogliosi dona per sbocciare nel fiorepiù bello tra le mani di Dio.

Papa Francesco ci ha ricor-

dato che “con questo carisma

voi siete dono per la Chiesa.

Le vostre sofferenze, come le

piaghe di Gesù, da una parte

sono scandalo per la fede, ma

dall'altra sono verifica della

fede, segno che Dio è Amore, è

fedele, è misericordioso, è con-

solatore. Uniti a Cristo risorto

voi siete «soggetti attivi

dell'opera di salvezza ed evan-

gelizzatrice»”.

Dal Cuore di Gesù tutti icivuessini, ammalati e soffe-renti, i SOdC, la Lega Sacer-dotale Mariana sono nel cuoredel nostro caro Papa, che cosìci ha salutati: “Cari amici, la

Madonna vi aiuti ad essere

veri «operai della Croce» e veri

«volontari della sofferenza»,

vivendo le croci e le sofferenze

con fede e con amore, insieme

16 Il Bambù - Giugno 2014

Saluto a Papa Francesco di don Janusz Malski,

Moderatore Generale SOdC, e di Paolo Marchiori

Episodi prima dell'arrivo di Papa Francesco

con Cristo. Vi benedico, e vi

chiedo per favore di pregare

per me. Grazie!”

Cosa dire di più? Grazie aTe, Dio, per il privilegio di farparte di questa “preziosa” fa-miglia. Grazie a Te, Dio, per ilTuo abbraccio d'Amore ad

ogni ammalato e sofferente.Grazie a Te, Padre nostro, peril “sì” di chi si è fatto stru-mento d'amore per realizzaretutto questo!

L'affetto e il caloredell'abbraccio di Papa France-sco stringa tutti i nostri cuori:

Il Bambù - Giugno 2014 17

anche lui come Luigi Novare-se... PER SEMPRE CON NOI!

Antonella Tamborrino

(Capogruppo GdA S. Maria

del Carmine – Sannicandro

di Bari)

E' stata una bella esperienzaincontrare il Papa da vicino. Mi sono divertito quando ab-biamo fatto i balletti del Mu-sical nel Vaticano, in cuic'erano tutti i gruppi del CVSdi tutto il mondo!Una cosa devo dire, che ho ca-pito che nel CVS si fanno tan-te cose belle e che anche se c'èla sofferenza si va avanti lostesso con la gioia e l'amore!Vorrei dire una preghiera perpapa Francesco:

Signore Gesù, buon pastore,

benedici le nostre comunità

cristiane, perché, attraverso

l'ascolto attento e fedele della

tua Parola, il mistero celebra-

to nella liturgia e la carità ge-

nerosa e feconda, diventino il

terreno favorevole, dove le vo-

cazioni possano nascere e svi-

lupparsi.

Michele Carulli

(Gruppo Attivo,

GdA Sannicandro di Bari)

18 Il Bambù - Giugno 2014

L'incontro è stato molto bello,specialmente quello del Papa.Quello del Papa è stato moltoemozionante, perché vederlopersonalmente rispetto allaTV sono ben due cose diverse.L'esperienza vissuta sicura-mente ci ha portato la gioiadel Signore, che dice semprequalcosa nel nostro cuore, unmessaggio di amicizia e dipace.Cosa mi ha colpito? Non solomi ha colpito l'esperienza colPapa Francesco, mi ha colpito

qualcosa in più rispettoall'altra volta. Nonostante ab-biamo atteso dalle 7.30 dellamattina, voglio ricordare ilPapa con Luigi Novarese.Un'altra cosa mi ha colpitoforte al cuore, è che c'era ilCVS di tutta l'Italia, che no-nostante l'emozione trascorsaanche loro ci hanno visto sulpalco a fare i balletti del Mu-sical.

Rocco Signorile

(Gruppo Attivo,

GdA Sannicandro di Bari)

Il Bambù - Giugno 2014 19

Don Armando Aufiero SOdC. Presidente della

Confederazione CVS

Carissimi,oggi 17 maggio 2014 è ungiorno importante, perché tut-to il CVS, da tutte le parti delmondo, si è riunito nella SalaNervi. Cinquemila persone, dicui 250 di Bari e dalla provin-cia di Bari e 1000 dalla Pu-glia.In questo giorno mi sono mol-to emozionata a sentire le te-stimonianze e infine a vedereil Papa.Tutti hanno applaudito con

gioia e soprattutto quando hainiziato a salutare le personeammalate in carrozzina e tut-te le altre.Ho avuto la fortuna di vederloda vicino, mancava poco perdargli la mano. Ma quandostava vicino ho avuto la fortu-na di fare la foto a Papa Fran-cesco!E' stata una bella esperienza.

Con affetto,

Rosa Maria Chimienti

(F/S GdA Sannicandro di Bari)

20 Il Bambù - Giugno 2014

Baciato dalla fortuna =

abbracciato dal PapaChi avrebbe mai immagi-

nato che un giorno avreistretto la mano ad un Papa inmaniera così calorosa come sifa con il più caro amico!

Ed invece è successo sabato17 maggio 2014 durantel’udienza del santo Padre aiSilenziosi Operai della Croceed al CVS.

L’attesa per entrarenell’aula Paolo VI è stata lun-ga ma piacevole: ero in com-pagnia di tanti amici di Bari,dei miei parenti, avevo la pos-sibilità di salutare le sorelle

dell’Associazione, volontari efratelli dei vari Centri dioce-sani, di incontrare tanti Silen-ziosi conosciuti nel corso deglianni… insomma respiravoun’aria di festa.

Le due ore che hanno pre-ceduto l’arrivo del santo Pa-dre sono “volate” grazie allamanifestazione ben organizza-ta dai Silenziosi: testimonian-ze, canti, balli, ecc.

La sala era gremita e ionon ero nelle prime file, anzi,ero quasi seduto nell’ultimaparte della sala ma… vicino

Il Bambù - Giugno 2014 21

alle transenne. Quando il Papa fi-

nalmente è arrivato,l’emozione è stata for-te. Non lo vedevo benema con l’aiuto del bi-nocolo (che porto sem-pre con me) cercavo difissare nella mente ilsuo volto, i suoi gesti.Ero sereno, appagato,felice già di essere conlui insieme a tanti fratelli checonoscono, amano e condivido-no il messaggio del nostroBeato Luigi Novarese. Avreiricordato quella giornata an-

È invece è accaduto !Il Papa, dopo aver salutato

altre persone, ha percorso ilcorridoio per uscire dalla salae, come suo solito, ha iniziatoad abbracciare i Volontari cheerano stati collocati lungo letransenne, Io ero proprio difronte ed… ecco… il nostrocaro Francesco si gira e mistringe calorosamente lamano. È difficile spiegare conle parole la gioia che ho pro-vato! Una gioia tanto più

grande perché inaspettata ! Molte volte nelle sofferen-

ze il primo impulso è dire:“Perché proprio a me?”. Io misono chiesto: “Perché proprioa me questa immensa gioia?”.

Mi sono dato una risposta:il Signore che conosce il cuore,le angosce, le sofferenze diogni uomo, ha voluto, in que-sto triste periodo della miavita, dimostrarmi la sua vici-nanza attraverso la carezzadel Papa, anzi attraverso unastretta di mano calorosa e for-te, quasi a dirmi con le paroledel Beato Novarese: “Corag-gio, Matteo, non perdertid’animo…”, Io sono con te,“Nessuna tempesta ti può tur-bare…”.

Matteo Landi

22 Il Bambù - Giugno 2014

Lettere al Papa dal Gruppo

Attivo di Bari-Bitonto“Erano 22 anni che non an-

davo a Roma. Non ero sicuradi venire. Ma sono contenta diessere venuta. È stata unagrande emozione. Bellissimala scultura nella Sala Nervi”(Anna). “Assai, assai. Bella laMessa [voleva dire la festad’accoglienza], l’altaregrande!” (Sebastiano). “…conla scultura di Gesù. E’ statomolto bello ballare lì sopra”(Mino). “Sì, mi ha emozionatafare i balletti del musical; e

anche l’incontro con il Papa”(Raffaella). “Sono contenta.Era la prima volta che vedevoil Papa. Mi sono commossaquando l’ho visto da lontano.Lo volevo vedere da vicino:non è stato possibile, ma sonostata contenta lo stesso”(Alessandra). “Anche io l’hodetto al mio parroco che mi haspiegato: anche se non hai toc-cato il papa, sei stata sul pal-co della Sala del Papa; è comese hai ballato sul suo altare e

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questo è molto importante. Epoi il momento più bello è sta-to quando è partito il cantoFammi credere e hanno inizia-to a muoversi tutte le sciarpearancioni: era un mare aran-cione: bellissimo” (Margheri-ta). “Mi è piaciuto tutto.Anche il mangiare. E poi cheabbiamo ballato: lo facciamovolentieri, con gioia, col cuore.E ringrazio tutti” (Antonio).“Mi sono un po’ preoccupata,che ad un certo punto Antonioera sparito; ma invece stavacon gli altri. Il momento piùbello? Quando ho visto tuttele persone che salivano sullesedie per vedere il Papa”(Mamma di Antonio). “Unabellissima esperienza. Chi lopensava di vedere il Papa!”(Michele). “Il momento piùbello è stato quello dell’attesa.Tutti i pellegrini in ansia: lafolla vivace… E poi è arrivatoPapa Francesco. L’ho ricono-sciuto subito!” (Marisa). “Mi èpiaciuto tutto; ho ballato conMaria. È venuta anche mam-ma” (Giuseppe). “Mi piace sta-re con voi, le uscite chefacciamo. Mio figlio sta bene eio sono contenta” (Mamma diGiuseppe). “La Sala Nervi miè piaciuta molto. C’era tanta

gente; e poi ho visto il Papa(…diciamo…), anche se dalontano” (Mina). “Sono con-tento che gli animatori hannoconvinto mia madre a man-darmi. È stato molto bello, mala cosa più bella è stato il ge-sto del Papa di andare versole persone. È sempre lui adandare per primo. Anche daivescovi. E poi… quando ilPapa stava per andare via,siamo riusciti a dargli la bu-sta con le nostre lettere…”(Onofrio). “Anche io vogliodire una cosa, come giovanesimpatizzante. All’inizio nonvolevo venire. Dovevo sceglie-re tra la gita scolastica el’udienza a Roma; e pensavo

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che sarebbe stato più bello an-dare in gita. Ora so che ho fat-to la scelta migliore.Un’esperienza da fare e rifaretante volte. Tutte le esperien-ze che ho fatto nella mia vitanon arrivano a questa. Anchese non sono stata con i mieiamici di scuola, sono stata contutti voi del CVS. E ora so chevoglio fare ancora tante e tan-te esperienze con voi” (Katia)“È stato un dono, questodell’udienza privata con PapaFrancesco. Anche solo sentirlodire ‘buongiorno’ è sempreun’emozione. Ancora oggi lasentiamo. Quando lui è entra-to nella Sala, è come cambiatal’aria. Grazie al Beato Nova-rese, che ha consentito questo.Che entusiasmo! Qualcuno dinoi era già stato lì, per il Qua-rantesimo del CVS, con Gio-

vanni Paolo II. Ma questa vol-ta eravamo tantissimi. In po-chissimo tempo… raccogliere6000 persone, 1000 pugliesi!Chi l’avrebbe pensato! Moltoforte è stato il discorso di Pao-lo di Brescia: il ricordare alPapa che i Volontari offrono leloro sofferenze con lui: ed èstato molto intenso l’abbracciodi Paolo con il Papa: in quelgesto ci siamo sentiti abbrac-ciati anche tutti noi. E poi: latrepidazione, la spontaneità,l’allegria, la bellezza dei no-stri ragazzi che danzavano suquel palco enorme! Che even-to straordinario. Un’emozioneche ripaga della grande faticaorganizzativa” [gli animatorie i responsabili]

Ragazzi e animatori del

Gruppo Attivo

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Su un sasso,

lungo la Via!A conclusione di quest'anno

associativo, con gioia possia-mo volgere lo sguardo indietroa questi mesi appena trascor-si insieme.

E' lo sguardo di chi si siedelungo la via, su un sasso abordo strada, per meditare sulcammino appena fatto, perguardare avanti e riprenderela strada!

Quanti sorrisi, quanti ab-bracci, quante volte a rimboc-carsi le maniche... quantagioia accumulata nel cuore.Un cuore che è diventato “bor-sa” di viaggio.. una borsa chepiù si riempie e più è facileportarla, perché ha una forzatravolgente e trainante!

Nella “borsa” di tutti vorreimettere anche 1000 “Grazie”,perché le meraviglie del Si-gnore vissute ed incontrate sisono rese presenti per mezzodi tutti!

Il disegno di Dio si arricchi-sce sempre di nuovi colori, checiascuno aggiunge col proprio“sì”, col proprio talento unicoed inimitabile.

Com'è stato belloquest'anno vissuto insieme e

penso... Come sarà bello stareancora insieme! Nuovi proget-ti ed esperienze, nuove fatichee soddisfazioni, tutte vissutecon Gesù!

Negli occhi tutti i volti in-contrati, i sorrisi fatti e rice-vuti, gli abbracci al cuore, lelacrime asciugate. L'amorecresce amando, si moltiplicadividendolo e lo si alimentasacrificandosi, un “sacrificio”che acquista la dolcezza e fra-granza di Quel fiore sbocciatoai piedi della Croce.

Quant'è bello far parte del“circuito” dell'Amore, unititutti da un'invisibile catenalegata alle mani di Colui checi ha voluti, amati e ri-chia-mati!

Ora su... ancora in piedi!Con fervore pronti a riprende-re la strada!

Antonella Tamborrino(Capogruppo GdA S. Mariadel Carmine – Sannicandro

di Bari)

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La posta del Bambù

Il rosario quanto ha di ebraico e di musulmano?

La festa del rosario fu fissata da Pio V al 7 ottobre 1571 in ricordoe a esaltazione della vittoria conseguita contro l'Islam nella batta-glia di Lepanto. Ma perché l'Avemaria deve ripetersi 150 volte? Eperché la si conta su dei grani?Ebbene, nella preghiera medievale – mnemonica orale iterativa –elemento base erano i Salmi, i 150 salmi di Davide. Verso l'ottavosecolo, a chi non sapeva il latino e quindi non era in grado di reci-tare i salmi era concesso recitare in compenso altrettanti PaterNoster. E' nel dodicesimo secolo che si aggiunge l'Ave Maria, che però con-siste, come preghiera di lode, solo nei versetti 42 (saluto di Elisa-betta) e 28 (saluto dell'arcangelo) del primo capitolo del vangelo diLuca. Un secolo più tardi i monaci Cistercensi cominciarono a so-stituire i 150 Paternoster con altrettante Ave Maria, e l'insieme fudetto “Salterio della Vergine”. Ancora due secoli, cioè nel quindi-cesimo, e i Certosini introdussero codesto salterio nel mondo re-nano-fiammingo, ma ogni Ave Maria era preceduta da unameditazione. Le raccolte di questi testi furono dette “Rosaria”.E' a questo punto che entrano in scena i Domenicani: GioacchinoSprengher crea a Colonia i “Fratelli del Rosario”, e Alain de la Ro-che che, dopo aver fondato a Douai nel 1464 la “Confraternita delSalterio”, ne rese quotidiana la recita. Tuttavia condannò severa-mente come profano l'uso della corona: grani e glomeruli, infatti,derivando dal mondo frivolo dell'ornamento, erano diventati perleo altre preziosità.Sfuggiva però a frate Alain che quella corona era un'altra impor-tazione dei Crociati dal mondo islamico dove, come ancor oggi pos-siamo constatare, ogni buon musulmano sgrana fra le dita il suo“tasbîh” - alla lettera “oggetto con cui si loda” - composto da 33 o99 grani, per recitare i 99 “nomi belli” di Dio.

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SommarioIl «tempo ordinario», un tempo debole?..................................3Una guida che continua...........................................................6CVS-TG....................................................................................7“Ala di riserva” notizie.............................................................8Fammi capire che la sofferenza si trasforma in moneta di conquista!.................................................................................9Rallegratevi ed esultate.........................................................11Papa Francesco e la famiglia di oggi.....................................14L'abbraccio della Chiesa al CVS...........................................15Baciato dalla fortuna = abbracciato dal Papa......................21Lettere al Papa dal Gruppo Attivo di Bari-Bitonto..............23Su un sasso, lungo la Via!......................................................30La posta del Bambù...............................................................31

“Il Bambù” è la continuazione di “Cristo Vera Speranza”, il glorio-so giornalino che ha raccontato il cammino del CVS di Bari-Biton-to per molti anni.

La nuova testata si rifà ad una antichissima parabola cineseche esprime (inconsapevolmente) in termini poetici il carisma del-la nostra associazione: così infatti il bambù esclama con terminimolto... cristiani: «Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quelloche vuoi» (cfr. Lc 1,38 e Mc 14,36).

Hanno collaborato a questo numero: Il GdA S. Maria del Carmine (Sannicandro di Bari), ragazzi e ani-matori del Gruppo Attivo, il Settore Famiglie, Matteo Landi, RosaSinisi

Redazione: Don Vittorio Borracci, Angela e Damiana Moschetta (Andria), Floriano Scioscia, Antonella Tamborrino, Maria Ida Todisco (Bisceglie)

Indirizzo postale: “Il Bambù”, c/o Scioscia, Via Maranelli 2, 70125 BariIndirizzo e-mail: [email protected]

Sito Web della Confederazione CVS: www.sodcvs.org Sito Web del CVS diocesano: cvsbari.altervista.org

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