I Disturbi dell’Apprendimento. NOTARNICOLA - DSA e... · La prognosi nei disturbi e gli esiti in...

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09/03/2015 1 DSA e BES: NORMATIVA ED ASPETTI DIDATTICO - PEDAGOGICI Alessandra Notarnicola [email protected] Di cosa parleremo insieme…. 1. Definizione e caratterizzazione dei BES 2. La legislazione 3. Manifestazione dei Disturbi in funzione dell’età 4. La prognosi nei disturbi e gli esiti in età adulta 5. Ipotesi neuropsicologiche sulle cause 6. Strategie didattiche CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Roma, 6 marzo 2013 Oggetto: Decreto Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni Operative La Direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Roma, 6 marzo 2013 1. Prima parte: Indicazioni alle scuole per la presa in carico di alunni e studenti con BES 2. Seconda parte: i CTS: Centri Territoriali di Supporto (modalità di organizzazione, funzioni, composizione del personale) CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Roma, 6 marzo 2013 Un contesto in evoluzione La discriminante tradizionale - alunni con disabilità / alunni senza disabilità - non rispecchia pienamente la complessa realtà delle nostre classi. Ogni alunno , con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali : o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

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09/03/2015

1

DSA e BES:

NORMATIVA ED ASPETTI DIDATTICO-PEDAGOGICI

Alessandra Notarnicola

[email protected]

Di cosa parleremo insieme….

1. Definizione e caratterizzazione dei BES

2. La legislazione

3. Manifestazione dei Disturbi in funzione dell’età

4. La prognosi nei disturbi e gli esiti in età adulta

5. Ipotesi neuropsicologiche sulle cause

6. Strategie didattiche

CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8Roma, 6 marzo 2013

Oggetto: Decreto Ministeriale 27 dicembre 2012

“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale

per l’inclusione scolastica”. Indicazioni Operative

La Direttiva estende

a tutti gli studenti in difficoltà

il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento,

richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8Roma, 6 marzo 2013

1. Prima parte: Indicazioni alle scuole per lapresa in carico di alunni e studenti con BES

2. Seconda parte: i CTS: Centri Territoriali diSupporto (modalità di organizzazione,funzioni, composizione del personale)

CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8Roma, 6 marzo 2013

Un contesto in evoluzione

• La discriminante tradizionale - alunni con disabilità / alunni senza

disabilità - non rispecchia pienamente la complessa realtà delle nostre

classi.

• Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare

Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o

anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le

scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

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I Bisogni Educativi Speciali3 GRANDI SOTTO-CATEGORIE

DISABILITA’

SVANTAGGIO: SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO,

CULTURALE

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICIProblematiche specifiche in presenza di competenze intellettive

nella norma

DSADISTURBI SPECIFICI

DELL’APPRENDIMENTO

DEFICIT DEL LINGUAGGIO, DELLE AREE NON VERBALI

(DISPRASSIA, DEFICIT DELLA COORDINAZIONE

MOTORIA, ADHD, FIL

ALTRE TIPOLOGIE DI DEFICIT E/O DISTURBO PIU’ SEVERI: DISTURBO DELLO SPETTRO

AUTISTICO LIEVE,NON ALTRIMENTI

CERTIFICATE

LEGGE 170, 8 OTTOBRE 2010

Nuove norme in materia di disturbi specifici di

apprendimento in ambito scolastico

Art.1 Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia,

disortografia e discalculia

Art.2 Finalità

Art. 3 Diagnosi

Art.4 Formazione nella scuola

Art.5 Misure educative e didattiche di supporto

Art.6 Misure per i familiari

Art 7. Disposizioni attuative

Art. 8 Competenze delle regioni a statuto speciale e delle provincie

autonome

Art.9 Clausola di invarianza finanziaria

www.istruzione.it

Caratteristiche dei DSA(Consensus Conference 2007)

Specificità:il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità

in modo circoscritto, lasciando intatto ilfunzionamento intellettivo generale.

Discrepanza:tra abilità nel dominio specifico interessato e

l’intelligenza generale.

-Necessità di usare test standardizzati-Necessità di escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero

influenzare i risultati di questi test

DISLESSIAun disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà

nell'imparare a leggere, in particolare

nella decifrazione dei segni linguistici,

ovvero nella correttezza e nella rapidità

della lettura.

[Legge 8 Ottobre 2010,n. 170]

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La disortografia interessa l’ortografia ed è un deficit difunzionamento delle componenti centrali del processo discrittura, responsabili della transcodifica del linguaggioorale in linguaggio scritto.

Si manifesta con la presenza di errori ortografici

La disgrafia fa riferimento alla difficoltà di controllo degliaspetti grafici, formali della scrittura manuale, ed è undeficit dei processi di tipo esecutivo-motorio.

Si manifesta attraverso una minore fluenza e qualità delsegno grafico

Disturbo specifico di scrittura:

disortografia e disgrafia DISCALCULIA

un disturbo specifico che si manifesta con una

difficoltà negli automatismi del

calcolo e dell'elaborazione dei

numeri.

[Legge 8 Ottobre 2010,n. 170]

La discalculia è un deficit delle abilità di calcolo relativo:

Cognizione numerica (elementi basali dell’abilitànumerica): il riconoscimento immediato di piccole unità,i meccanismi di quantificazione, la seriazione, lacomparazione, le strategie di composizione e discomposizione di quantità, le strategie di calcolo a mente

Procedure esecutive, per lo più implicate nel calcoloscritto: la lettura e scrittura dei numeri,l’incolonnamento, il recupero dei fatti numerici, glialgoritmi del calcolo scritto vero e proprio

Disturbo specifico del calcoloCaratteristiche dei DSA

(Consensus Conference 2007)

A) il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA;

B) il carattere “evolutivo” di questi disturbi;

C) la diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell’abilità in questione;

D) la quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità);

E) il disturbo specifico deve comportare un impatto significativo e negativo per l’adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana.

DSA: DISLESSIA

• Ha origine NEUROBIOLOGICA

• È una CARATTERISTICA che rende difficile l’acquisizione e l’uso di un’abilità SPECIFICA

• La lettura NON è AUTOMATIZZATA

• Risultano compromesse la VELOCITÀ e/o la• CORRETTEZZA della lettura

FORTE COMPONENTE GENETICA

• FAMILIARITA’= FATTORE DI RISCHIO

• STUDI BASATI SU GEMELLI

• STUDI DI GENETICA MOLECORARE

– Fisher e Francks, 2006

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Concetti chiave per definire i DSA

• Deficit specifico

• • QI nella norma e superiore alla resa scolastica

(permette di stimare la differenza tra successo scolastico

e difficoltà intellettive generali: FIL e Ritardo Mentale/DI)

• • Criteri di Esclusione: Deficit sensoriali, Disturbi Emotivi,

Basso livello socio-culturale

Manifestazione del disturbo in funzione dell’età

• Scuola media e/o superiore

– Difficoltà generali di automatizzazione– Lentezza esecutiva (nell’esposizione orale, nei

compiti scritti, nei compiti a casa)– Difficoltà di esposizione orale e di scrittura

spontanea– Difficoltà di comprensione di istruzione complesse– Difficoltà nella scrittura del diario (pag 75, cap 3

par 1!)

TEMPO– Difficoltà di organizzare il tempo in anticipo, o

leggere l’orologio, o memorizzare giorni dellasettimana ecc)

Come si manifesta la dislessia adiverse età

Scuola Secondaria

I Ragazzi dislessici:

• possono presentare una lettura abbastanza corretta, ma il processo non risulta automatizzato.

• emerge un’eccessiva lentezza in tutti i compiti in cui è implicato il processo di lettura:

– come lo studio

– la revisione di testi elaborati autonomamente

La dislessia nell’adulto

• Non tutti i soggetti con dislessia hanno la stessa evoluzione del disturbo:

• 20% Recupero completo

• 45% Compenso

• 35%Persistenza

(Lyteenen 2000)

INDICATORI NELLA SCUOLA SECONDARIA

• All’inizio della scuola secondaria:• il problema può essere “mascherato” da:• demotivazione allo studio• comportamenti di reattività• atteggiamenti di sfiducia

Gli indicatori comportamentali possono essere i primi elementi osservabili

• il problema può manifestarsi attraverso:

• parziale comprensione dei testi• difficoltà nell’acquisizione di termini specifici• difficoltà a prendere appunti, a compilare il diario, a completare le attività

nei tempi richiesti• Difficoltà nelle lingue straniere

Altre categorie importanti

1) Disturbi in cui è la componente visuospaziale a essere critica (con frequente associazione dell’aspetto di coordinazione motoria)

• 2) Disturbi di attenzione/iperattività

• 3) Condizioni di ridotta efficienza intellettiva generale (FIL QIT=70-85)

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Comorbilità

• I soggetti DSA possono presentare altri problemi

associati:

• disturbi della condotta (rubare, picchiare, animali)

• disturbo oppositivo provocatorio (autorità)

• disturbo dell’umore (irritabile/triste)

• disturbo d’ansia (sonno, risveglio, dist.

attaccamento)

• LA SCUOLA

– Individua la persistenza delle difficoltà

– Predispone attività di recupero didattico

– Segnala alla famiglia il persistere delle difficoltà nonostante le azioni mirate

– Attiva, previa apposita comunicazione alla famiglia, interventi tempestivi per l’individuazione di sospetto DSA secondo protocolli regionali

– Comunica alla famiglia il sospetto di DSA e gli eventuali riferimenti specialistici SSN

• LA FAMIGLIA– È libera di attivare il percorso diagnostico– È libera di comunicare il risultato della diagnosi alla scuola

• LA SCUOLA NEL CASO DI CERTIFICAZIONE DI DSA, ADATTA– Flessibilità sul lavoro didattico– Strumenti compensativi idonei (compresi apprendimenti alternativi e tecnologie

informatiche)– Misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini dell’acquisizione dei concetti– Il monitoraggio per valutare l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi– L’eventuale azione correttiva per ottimizzare l’obiettivo– adeguate forme di verifica e di valutazione

• IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Strategie di intervento…COSA FARE?

• Elaborare un percorso individualizzato e personalizzato peralunni con BES, anche attraverso la redazione di un PianoDidattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoroin itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentarealle famiglie le strategie di intervento programmate.

Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli diclasse, risultanti dall’esame della documentazione clinicapresentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni dicarattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi per glialunni con BES degli strumenti compensativi e delle misuredispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge170/2010, meglio descritte nelle allegate Linee guida.

Strategie di intervento…COSA FARE?

• Elaborare un percorso individualizzato e personalizzato peralunni con BES, anche attraverso la redazione di un PianoDidattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoroin itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentarealle famiglie le strategie di intervento programmate.

Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli diclasse, risultanti dall’esame della documentazione clinicapresentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni dicarattere psicopedagogico e didattico – possono avvalersi pertutti gli alunni con BES degli strumenti compensativi e dellemisure dispensative previste dalle disposizioni attuative dellaLegge 170/2010, meglio descritte nelle allegate Linee guida.

STRUMENTI DI INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. ANNO SC. 2013/2014

CHIARIMENTI• SOLTANTO QUALORA NELL’AMBITO DEL CONSIGLIO

DI CLASSE E/O DEL TEAM DI DOCENTI SI CONCORDIDI VALUTARE L’EFFICACIA DI STRUMENTI SPECIFICI,CIO’ POTRA’ COMPORTARE LA COMPILAZIONE DELPDP. ANCHE IN PRESENZA DI RICHIESTE DI GENITORIACCOMPAGNATE DA DIAGNOSI CHE PERO’ NONHANNO DIRITTO ALLA CERTIFICAZIONE DI DISABILITA’O DSA IL CONSIGLIO DI CLASSE E’ AUTONOMO NELFORMULARE UN PDP AVENDO CURA DIVERBALIZZARE LE MOTIVAZIONI DELLA DECISIONE.

• Lo redige il consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica, dopo una fase preparatoria tra docenti, famiglia e specialisti.

• E’ sottoscritto dai docenti che lo hanno redatto e dai genitori/studenti prima della sua applicazione.

• E’ volto ad individuare e organizzare un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti strategie, supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico e formativo degli alunni con DSA

• Documentazione necessaria per testimoniare le azioni intraprese

Piano didattico personalizzato (PDP)

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L’analisi della situazione dell’alunno deve

riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto

la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia

e i risultati del lavoro di osservazione condotto a

scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che

l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza

Nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studiovanno individuati gli effettivi livelli diapprendimento, che devono essere rilevati con lemodalità più idonee a valorizzare le effettivecompetenze dell’allievo superando le sue specifichedifficoltà

Cosa deve contenere il PDP:

OBIETTIVI E CONTENUTI

D’APPRENDIMENTO PER L’ANNO

SCOLASTICO: assicurare un volume di lavoro

compatibile con le specifiche modalità di

funzionamento di un allievo con DSA o BES

METODOLOGIE –MISURE COMPENSATIVE EDISPENSATIVEVanno individuate per ciascuna materia in modo daassicurare l’apprendimento dell’allievo in relazionealle sue specifiche condizioni

Cosa deve contenere il PDP:

MODALITA’ DI VERIFICA

•VERIFICHE A SCELTA MULTIPLA, CHIUSE, V/F, RISPOSTE

APERTE, FORMATO DIGITALE

•LETTURA DEL TESTO DELLA VERIFICA DA PARTE

DELL’INSEGNANTE, SINTESI VOCALE

•RIDUZIONE/SELEZIONE DELLA QUANTITA’ DEGLI ESERCIZI

NELLE VERIFICHE SCRITTE

•INTERROGAZIONI PROGRAMMATE

•PROVE ORALI IN COMPENSAZIONE DI PROVE SCRITTE

•TEMPI PIU’ LUNGHI

Cosa deve contenere il PDP:

VALUTAZIONE

In conformità a quanto indicato nelle precedenti parti del piano

personalizzato, andranno specificate le modalità attraverso le quali si

intende valutare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline o ambiti

di studio.

Dovrà essere ad esempio esplicitamente esclusa la valutazione

della correttezza ortografica e sintattica, anche per le lingue

straniere, per gli allievi disgrafici o disortografici, eventuali errori di

calcolo per discalculici.

•Per ogni disciplina andranno pertanto individuate le modalità che

consentano di appurare l’effettivo livello di apprendimento.

Cosa deve contenere il PDP:

OBIETTIVI MINIMI ED ESAMI

Gli obiettivi minimi che questi alunni devono raggiungere in

ogni materia sono identici a quelli dei compagni, così come

stabilito nelle programmazioni disciplinari curricolari.

•Le indicazioni per questi alunni sono relative all’adozione di

strumenti compensativi e dispensativi, di modalità differenti

di verifica e valutazione, che afferiscono ai modi, ma non alla

sostanza.

.

Cosa deve contenere il PDP:

ASSEGNAZIONE DEI COMPITI A CASA E RAPPORTI CON LA

FAMIGLIA

Nella programmazione personalizzata dovranno essere indicate le

modalità di accordo tra i vari docenti e con la famiglia in ordine

all’assegnazione dei compiti a casa:

•come vengono assegnati (con fotocopie, con mappe, con nastri registrati,

...);

•- in quale quantità vengono assegnati (tenere conto che i ragazzi con DSA

sono lenti e fanno molta più fatica degli altri, quindi occorre selezionare

gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento);

•- con quali scadenze vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e

sovraccarichi;

con quali modalità possono essere realizzati, se quelle consuete risultano

impossibili o difficoltose (ad es uso del computer).

•-

.

Cosa deve contenere il PDP:

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FIRMA DEL PDP E LEGGE SULLA PRIVACY

Alla stesura del PDP deve far seguito il contatto con la famiglia, alla

quale sarà proposta la firma del documento. Con l’apposizione della

firma la famiglia deve essere consapevole che autorizza il Consiglio

di Classe ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il

raggiungimento del successo scolastico dell’alunno e che si

impegna a procurarglieli e farglieli usare.

.

.

Cosa deve contenere il PDP:

FIRMA DEL PDP E LEGGE SULLA PRIVACY

•A seconda della gravità del problema il trattamento differenziato sarà più o meno

evidente, ma comunque NON OCCULTABILE. Questo deve essere chiarito fin

dall’inizio. Se la famiglia non vuole che siano rese palesi le difficoltà dello

studente o insiste perché non si riveli alla classe la condizione del figlio, lo deve

dichiarare ed essere consapevole delle conseguenze.

Rifiutando l’adozione delle misure indicate nel PDP per il successo scolastico si

assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso.

•La diagnosi di DSA e/o BES rientra nei dati sensibili secondo la normativa sulla

privacy, quindi, senza l’autorizzazione della famiglia, non si può rendere noto ad

altri (compresi i compagni) questa condizione, a meno che non sia lo stesso

alunno a farlo.

.

.

Cosa deve contenere il PDP:

Strategie didattiche generali…in classe c’è uno o più alunni con DSA e/o BES

• Parlare e sensibilizzare al tema della diversità

• Preferire metodologie a carattere operativo/laboratoriale

• Usare mediatori didattici (consigliati quelli che sfruttano il linguaggio iconico)

• Promuovere gli strumenti tecnologici in classe

• Usare tecniche di tutoraggio e apprendimento cooperativo

Strategie didattiche specifiche

Scuola secondariaPuntare sulla didattica metacognitiva e lavorare congli studenti sulle abilità di studio- sulle tecniche del prendere appunti, sulla

preparazione di mappe e/o di schemi (per studiare,ripassare, essere interrogati) sulle sottolineature

- Richiedere la lettura silente

- Incoraggiare l’uso di schemi, tracce, uso di parolechiave per favorire l’apprendimento e sviluppare lacomunicazione e l’ascolto

- Far verbalizzare ai ragazzi tra di loro i diversi metodiche ognuno utilizza per prepararsi, per stare attento,per studiare nelle diverse discipline

-

Utilità delle mappe

Gli Autori stranieri che si occupano delle tecniche di studio utili per ragazzi dislessici sostengono che le mappe presentano alcune peculiarità che le rendono particolarmente congeniali allo stile di apprendimento dei ragazzi con dislessia di cui valorizzano i punti di forza minimizzando quelli di debolezza perché:

• Le informazioni vengono presentate in ambiente di lavoro visivo, non lineare, particolarmente adatto a studenti per i quali il pensiero visivo è prevalente su quello verbale.

• I concetti sono rappresentati con immagini, colori, forme, parole chiave o frasi minime

• LA strutturazione di una mappa consente che i concetti siano organizzati indipendentemente da una rigorosa struttura grammaticale della frase.

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Scuola secondaria…precauzione dell’insegnante

- Evitare di consegnare del materiale scritto a mano eprediligere quello stampato (meglio se in stampatomaiuscolo FUNZIONE WORD) o digitale

- Ripetere sempre quanto è stato spiegato nelle lezioniprecedenti

- Evitare di far prendere molti appunti, ricopiare testi,domande o tracce di temi e/o espressioni matematiche

- Evitare l’uso del vocabolario cartaceo, ipotizzare l’impiego diuno digitale

- Fornire una scaletta o mappa degli argomenti e sotto-argomenti per orientare l’ascolto e fissare i punti più salientidell’argomento trattato

- Operare semplificazioni del testo

Scuola secondaria

- Lavorare sul problem solving

- Concordare le interrogazioni e preparare un’interrogazione adottando delle tecniche di simulazione (anche tra i compagni stessi…role playing)

- Valutare gli elaborati scritti per il contenuto, senza insistere sugli errori ortografici

- Dare tempi più lunghi e/o ridurre il materiale (a seconda dei tempi attentivi)

CORRELAZIONE FRA DSA E INTERVENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI

• indirizzare l'intervento didattico verso attività metacognitive, come potenziare i processi "alti" legati all'anticipazione e alle rappresentazioni mentali e le mnemotecniche visive

• indurre abilità di studio personalizzate

• valutare in modo costruttivo, separando sempre l'errore dal contenuto

• favorire l'instaurarsi di meccanismi di autoverifica e di controllo

• potenziare l'autostima evitando di sottolineare solo le difficoltà

LINGUE STRANIERE

• Privilegiare lo studio orale delle lingue straniere con la possibilità di utilizzare qualsiasi supporto (ad esempio, traduttori automatici digitali) nello scritto

• Consegnare il testo scritto da leggere alcuni giorni prima;

• Negli esercizi fornire sempre l’esempio

• Evitare lo studio mnemonico di parole e dati, soprattutto se in successione cronologica

LINGUE STRANIEREDECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010 , art. 6 , comma 4

• “Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con DSA l’ apprendimento delle lingue straniere . A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale , nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate , presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA

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LINGUE STRANIEREDECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010 , art. 6 , comma 4

• si possono dispensare alunni e studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate:

• - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte;

• - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo se maggiorenne;

• - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica

LINGUE STRANIEREDECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010 , art. 6 , comma 4

• In sede di esami di Stato , conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali –sostitutive delle prove scritte – sono stabiliti dalle Commissioni , sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe.

• I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado ovvero all’università

LINGUE STRANIEREDECRETO ATTUATIVO LEGGE 170/2010 , art. 6 , comma 4

• Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno o lo studente possono, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe, essere esonerati dall’ insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato .

• In sede di esami di Stato , i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato possono sostenere prove differenziate , coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell' attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998

LINGUE STRANIEREMISURE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE

• audio-libri e di sintesi vocale con i programmi associati.

• La sintesi vocale può essere utilizzata sia in corso d’anno che in sede di esame di Stato.

• Relativamente alla scrittura , è possibile l’impiego di strumenti compensativi come il computer con correttore automatico e con dizionario digitale . Anche tali strumenti compensativi possono essere impiegati in corso d’anno e in sede di esame di Stato.

• Per quanto concerne le misure dispensative , gli alunni e gli studenti con DSA possono usufruire:

• di tempi aggiuntivi ;

• di una adeguata riduzione del carico di lavoro

Accorgimenti per l’elaborazione di schededidattiche o testi semplificati

• Usare lo stampato maiuscolo

• - Non giustificare il testo

• - Non dividere le parole per andare a capo

• - Usare font senza grazie (Arial, Calibri, Georgia, Tahoma, Verdina)

• - Usare il carattere a dimensione pari o superiore a 14

• - Usare interlinea almeno di 1,5

• - Usare il grassetto per evidenziare le parole chiave

• - Utilizzare forme attive e il modo indicativo

• - prediligere stampato maiuscolo

ESAMI DI STATO

Gli studenti con DSA e/o BES AFFRONTANO LESTESSE PROVE d’esame previste per tutti glialtri studenti. Hanno però la possibilità diusufruire di STRUMENTI COMPENSATIVI EDISPENSATIVI, come tempi più lunghi e/ostrumenti informatici, in relazione allespecifiche difficoltà dell’alunno e acondizione che tali strumenti si pongano incontinuità con le modalità diinsegnamento/apprendimento messe inatto nel corso dell’attività didattica.

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ESAMI DI STATO

• Le commissioni adotteranno CRITERI VALUTATIVI ATTENTI SOPRATTUTTO AI CONTENUTI PIUTTOSTO CHE ALLA FORMA, sia nelle prove scritte previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità con cui è stata svolta la prova

PROVE INVALSI

Per lo svolgimento delle prove INVALSI, gli allievi con DSA e/o BES possono utilizzare STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI senza che gli stessi vadano ad alterare lo svolgimento delle prove per il resto della classe. È possibile PREVEDERE UN TEMPO AGGIUNTIVO (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova), FARE RICHIESTA DELLE PROVE IN FORMATO ELETTRONICO O AUDIO.

PROVE INVALSI

• Il Dirigente Scolastico, se lo ritiene opportuno, può consentire che le prove vengano effettuate in un locale diverso dall’aula, che venga previsto un tempo aggiuntivo, che un insegnante legga ad alta voce le prove oppure può decidere di dispensare lo studente dallo svolgimento delle prove. Qualora si trattasse di una classe campione, si deve AVVISARE L’OSSERVATORE ESTERNO della presenza di un alunno con DSA affinché possa prendere nota del codice (codice 4).

Il tutor• alla scuola SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO

GRADO il lavoro svolto in classe di mattina, anche se ben impostato, non è comunque sufficiente. La complessità delle materie aumenta e un aiuto nello studio pomeridiano è indispensabile: tutti i ragazzi che ce la fanno hanno alle spalle una storia di genitori disponibili o di ripetizioni con insegnanti che li seguono al pomeriggio.

• In altri casi invece, più che un supporto nello studio pomeridiano, il tutor può rappresentare uno stimolo importante nel percorso di accettazione delle proprie difficoltà, attraverso il confronto e la relazione con un compagno che già l’ha affrontato con successo.

QUALI LIBRI CONSIGLIARE AI GENITORI?

1. Cappa, C. Manuale di sopravvivenza per non naufragare nella tempesta scolastica, Editrice Consumatori, 2005 (da richiedere direttamente all'AID di Bologna, o alla sede AID di Torino alla sig.ra Jacqueline: tel. 339 78 07 627)

2. Gariglio, L. La storia di Carlotta. Una diagnosi tardiva di dislessia, con approfondimenti di Cappa C. e Muzio C. Edizioni Biografiche, 2007

3. Grenci R., Le aquile sono nate per volare, La Meridiana, 2004 4. Grenci R., Zanoni D., Storie di normale dislessia. 15 dislessici famosi

raccontati ai ragazzi, Editrice Angolo Manzoni, 2007 5. Levine M., A modo loro, Mondadori, 2004

6. Reid G.,È dislessia! Domande e risposte utili, Erickson, 2006

E’ opportuno che gli insegnanti informinoi compagni di classe?

Si! Ma è opportuno chiedere il consenso allo studente!

STRUMENTI UTILI PER PARLARNE IN CLASSE :

-Per la scuola primaria e il primo anno della

secondaria di primo grado:

Il mago delle formiche giganti. Libri Liberi, 2002

-Per la secondaria di primo e secondo grado:

Grenci R., Zanoni D., Storie di normale dislessia: 15

dislessici famosi raccontati ai ragazzi. Angolo Manzoni,

2007.

Donini R., Brembati F., Come una macchia di cioccolato.

Raccontarsi per raccontare la dislessia. (Video), 2007

distribuito dall'AID

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ARCHIVI DI MATERIALE DIDATTICO (da consigliare agli allievi)

• www.no-thing.it/it portale di cultura generale (storia, filosofia, letteratura, scienze,) divisi per argomenti in formato audio Mp3 e video MPEG (PAD) scaricabili gratuitamente.

• www.gaudio.org lezioni scolastiche in formato audio e video (maggiore cura per la parte letteraria).

• www.dienneti.it/risorse.htm strumenti e materiali per la didattica, lo studio e le ricerche scolastiche.

• www.radio.rai.it/radio3/terzo_anello/ e cliccare su "Ad Alta Voce" comparirà una pagina con un elenco di libri classici letti da bravi attori.

• www.rcs.mi.cnr.it/ documentari scientifici divisi per materie e argomenti.

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