DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo...

173

Transcript of DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo...

Page 1: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 2: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

DSA

Page 3: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

DISTURBI DellDISTURBI Dell’’APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO

La vera sfida è educare chi La vera sfida è educare chi non lo hanon lo ha

Page 4: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Sviluppo relazionale

Sviluppo motorio

Sviluppo cognitivo

Tappe dello sviluppo

Page 5: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Fino al 4° mese: reazioni riflesse Al 2° mese: sorriso al volto umano Al 4° mese: tende le braccia alla madre che

si avvicina; i bambini non vendenti compiono lo stesso gesto al suono dei passi

Al 5° mese: inizio della lallazione Dopo i 5 mesi: inizia attività esplorativa

(corpo e oggetti) A 8 mesi: reazioni di separazione alla

lontananza della figura di accudimento A 9-12 mesi: si allenta reazione di

separazione (costanza dell’oggetto) Dai 18 mesi ai 3 anni: interesse per le

funzioni corporali

Sviluppo relazionale

Page 6: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Neonato: riflesso tonico con attitudine di afferramento delle mani, e dei piedi

A 5 mesi: motricità spontanea A 9 mesi: cominciano a stare in piedi A 10 mesi: aggrappati possono alzarsi in piedi A 11 mesi: sta in piedi senza appoggio Entro 2 anni salgono le scale Dai 18 mesi camminano e cominciano a correre Ai 2 anni si esercitano nella corsa Ai 3 anni sanno stare in equilibrio su un solo

piede A 4 anni salgono e scendono alternando i piedi

Sviluppo motorio

Page 7: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Entro i primi 8 mesi è riconosciuta una figura di riferimento privilegiata

A 5-8 mesi integrazione delle competenze: compare il gesto dell’indicare

Entro i 5 mesi: cercano un oggetto nascosto Agli 8 mesi riconoscimento dello spazio esterno al proprio

corpo Ai 12 mesi: fase del no, opposizione all’adulto Entro 12 mesi: ripetizione di parole Entro i 18 mesi: apprendimento di un vocabolario (circa 10-

20 parole) Ai 2 anni: costruzione della frase (soggetto, verbo,

predicato) Entro i 2 anni: costruzione di oggetti complessi Sino a 2 anni: giocano da soli Dopo i 3 anni: cercano compagni Ai 3 anni: linguaggio organizzato, frequenti domande

Sviluppo cognitivo

Page 8: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

VERBALEVERBALE

SuoniParoleFrasi

RaccontiDescrizioniNarrazioniDomande

NONNON VERBALEVERBALE

GestiEspressioni del volto

SguardoProssemicaIdea di noi

SilenzioAspetti prosodici

Pause

Page 9: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 10: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Riconoscere parole Suono-Fonemica

Attribuire significato

alle parole

Semantico: • lessicolessico•morfologia morfologia •sintassisintassi

Analizzare il contesto PragmaticaPragmatica::•funzioni comunicative,funzioni comunicative,•conversazioni, conversazioni, •discorsodiscorso

I 3 STADI DELLA COMPRENSIONE

Page 11: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La maggior parte delle parole ha un nucleo centrale di significato; tuttavia gli aspetti precisi del significato di una parola dipendono dal contesto della frase.

Il significato preciso attribuito ad una parola è spesso influenzato dal contesto e dal co-testo (costituito

dalla frase in cui la parola è inserita)

Stadio semantico

Page 12: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

L’analisi sintattica prende in considerazione l’ordine delle parole ed altre informazioni per definire:

- qual è l’oggetto,- qual è il soggetto;- qual è l’azione relativa al soggetto e

all’oggetto;- la categoria grammaticale di appartenenza

di ogni parola(nome, verbo, aggettivo, avverbio)

Stadio sintattico

Page 13: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Da quanto detto emerge dunque chiaramente che le impostazioni sintattiche e semantiche sono insufficienti per capire come avviene la comprensione.

A rendere possibile la comprensione entrano in gioco fattori pragmatici (legati cioè al contesto d’uso di una lingua)

PRAGMATICA

Page 14: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

L’acquisizione delle competenze linguistiche è un processo continuo di cambiamenti e consolidamenti.

Numerosi studi si sono focalizzati esclusivamente sullo sviluppo di tali competenza nei primi anni di vita

ACQUISIZIONE (lingua orale)

Page 15: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 16: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 17: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 18: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 19: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 20: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 21: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Quando parliamo di lettura, di

scrittura e di calcolo dobbiamo

sempre fare una distinzione tra

abilità e competenzaABILITA’ Capacità funzionale di fronte

a compiti determinati

COMPETENZA Piena capacità di orientarsi

in un determinato ambito

Page 22: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ABILITA’ COMPETENZE (processi)

LETTURA

SCRITTURA

CALCOLO

Page 23: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ABILITA’ PROCESSIComponenti specifiche Attività trasversalidel sistema cognitivo non scomponibili

Riconoscimento visivo

Conversione fonema-grafema

Analisi fonetica Sintesi fonemica Elaborazione

morfologica

Ricerca lessicale Comprensione del

testo Processi di controllo Processi inferenziali Reclutamento delle

conoscenze

Page 24: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Le abilità necessitano di un intervento specifico

I processi

necessitano di un intervento pedagogico-didattico più generale

Page 25: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

E ’ IMPORTANTE RICORDARE CHE …

Sul piano dei risultati scolastici hanno maggiore rilevanza i processi rispetto alle abilità

La tipologia di attenzione richiesta varia in base al compito :

Compito abilitativo attenzione focale Compito naturale attenzione automatica e distribuita

Page 26: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

E ’ un aspetto specifico dell’apprendimento in generale, che ha come fine l’istruzione e viene sollecitato in un momento dello sviluppo in cui…

-i processi d’immagazzinamento -i processi di recupero dell’informazione -i processi di controllo

…sono diventati maturi

L’APPRENDIMENTO SCOLASTICO

Page 27: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

L’apprendimento concettuale che dipende dalla comprensione e dal

pensare (processo cognitivo).

L’apprendimento automatico di abilità strumentali che è direttamente

proporzionale all’esercizio.

Vi sono due tipi d ’apprendimento

Page 28: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

STADI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA

LETTURA SCRITTURA

Legge parole in modo globale

STADIOLOGOGRAFICO

Scrittura globale di parole

Si iniziano ad applicare regole di conversione fonema/grafema

STADIO ALFABETICO

Applicazione di regole di conversione fonema/grafema

Si sviluppano nuove associazioni con parti più complesse (suffissi,morfemi, sillabe, ecc.)

STADIO ORTOGRAFICO

Regole di conversione fonema/grafema per gruppi di lettere

Le parole vengono lette senza bisogno di trasformazioni parziali

STADIO LESSICALE Scrittura globale della parola

Page 29: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio logografico (lettura)

Il bambino riconosce le parole come configurazioni visive sulla base della loro forma globale.

nutella vs nutella

Page 30: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio logografico (scrittura)

•Disegni

•Pseudoscrittura

•Segni senza valore fonemico convenzionale

Di fatto non vi è alcuna relazione tra fonologia e rappresentazione

grafemica

Page 31: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio alfabetico

Compaiono le prime associazioni tra il simbolo grafico e il fonema.

Il bambino impara a scomporre le parole in parti più piccole ( sillabe o fonemi ).

Iniziano le prime operazioni di analisi e sintesi fonologica.

/c//o//c//c//o//l//a//t//a/ cocolata

Page 32: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio alfabetico•Corrispondenza tra fonema-grafema e

grafema-fonema /a/ A – a - a - a•Riproduzione di parole con

struttura semplice C.V.C.V

es: toro

•Riproduzione di parole con struttura sillabica più complessa

C.V.C.C.V ponte

C.C.V.C.V treno

Page 33: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio ortografico

Il bambino scopre che le regole di trasformazione

possono interessare gruppi di lettere.

ran’o ragno

Page 34: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio ortografico

Alcuni fonemi devono essere rappresentati graficamente con digrammi

In alcuni casi non c’è corrispondenza biunivoca tra fonema e grafema (cu/qu/cqu)

Alcuni grafemi hanno una decodifica diversa a seconda del segno che li segue (c,g)

Page 35: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio ortografico

Il bambino riproduce stringhe omofone che rappresentano

elementi lessicali distinti

L’ orso lorso

Errato per l’ortografia, ma compatibile per la fonologia

Page 36: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio ortografico

Il passaggio dallo stadi alfabetico a quello ortografico corrisponde all’acquisizione dei una nuova competenza che consente di rendere più “economico” il processo di scrittura in quanto:

• si modifica il processamento dell’informazione

•l’automatizzazione riduce e/o elimina l’impegno della memoria

Page 37: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Stadio lessicale

Consente di disambiguare stringhe sonore foneticamente

uguali ma lessicalmente diverse

L’ago

Lago

Page 38: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Teoria linguistica del bambino

E ’ l’insieme di idee e regole sulla lingua orale e scritta che ricava dalle

sue esperienze ed osservazioni

Libri per bambini, giornali, scritte pubblicitarie, insegne diventano occasione per riflettere e fare

classificazioni che possono essere considerate le prime esperienze di conoscenza del linguaggio scritto

Page 39: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Inoltre i bambini …

Non attribuiscono il valore di lettere agli ideogrammi o a lettere che compaiono in altre lingue

Distinguono nettamente i numeri dalle lettere

Danno giudizi di leggibilità in base ad un numero minimo di lettere a alla variabilità interna

Page 40: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

E ’ importante anche tenere presente che il bambino alla presenza di configurazioni

particolari e in contesti precisi va alla ricerca del

significato che è il nucleo centrale di qualsiasi atto

di lettura

Page 41: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La teoria linguistica di ogni bambino può essere scoperta

attraverso l’analisi dei suoi atti di scrittura spontanea e delle sue

ipotesi di lettura

Gli elementi di coerenza, gli errori e le stranezze che vi si ritrovano

ci consentono di ricostruire molto precocemente le sue idee sul funzionamento della lingua

Page 42: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Lo sviluppo della Teoria Linguistica dei bambini dipende

molto dalle esperienze, dalle occasioni che vengono loro

offerte .

E ’ molto importante dare ai bambini la possibilità di

esprimere il loro pensiero e di scambiare opinioni ed ipotesi sia

con gli adulti che con i loro compagni

Page 43: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Le teorie linguistiche dei bambini sono

Molto diverse l’una dall’altraMolto instabili

Possono essere indagate mediante una prova di

scrittura spontanea

Page 44: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

SCRITTURA SPONTANEA

Le parole vengono pronunciate senza alcuna

segmentazione né sillabica né fonetica e il bambino deve scrivere , ovvero

riprodurre graficamente la parola

Page 45: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Per eliminare problemi di memoria di lavoro la prova si scrittura spontanea può essere effettuato con il supporto di:

•Disegno libero

•Immagini proposte dall’insegnante

Page 46: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Criteri per valutare la scrittura spontanea

Parole lunghe Vs parole corteLunghezza della parola deve avere una relazione anche con immagine (es: treno è una parola corta che rappresenta un oggetto lungo)

Utilizzare anche una frase che contenga una delle parole o immagini utilizzate ( costanza nella rappresentazione grafica )

Page 47: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Le difficoltà costruttive derivano dalla mancanza di una teoria linguistica adeguata per cui si riscontrano:

a) Una costruzione poco evoluta • Parole scritte con un solo segno• Identica sequenza di lettere per parole

diverse• Scarabocchi informi

b) Difficoltà a modificare proprie idee sulla lingua nonostante gli stimoli

•Problemi a ritrovare i vari suoni all’interno della

parola e a controllarli nell’ autodettato

Page 48: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Scrittura convenzionale

a) Sillabica

Ad ogni sillaba corrisponde una sola lettera con valore sonoro

convenzionale

Page 49: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 50: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

b) Sillabico-alfabetica

Le lettere con valore sonoro convenzionale rappresentano un

numero di suoni superiore a quello delle sillabe, ma non ancora tutti i

suoni della parola

Page 51: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 52: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

c) Alfabetica

Il bambino rappresenta correttamente tutti i suoni

delle parole

Page 53: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Gli elementi di cambiamento

La stabilità nel numero di lettere scritte Il rapporto con le lettere del proprio nome La diversificazione tra le parole La comparsa dell’ iniziale della parola che dimostra

l’avvio di un’analisi fonologica

E ’ importante la frequenza delle opportunità di lavorare sulla scrittura spontanea

Page 54: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Le difficoltà esecutive sono determinate da :

a) Problemi di lateralizzazione e/o coordinazione oculo-motoria

• Difficoltà di organizzazione spaziale

• Incertezze nelle sequenze e nella direzionalità

• Difficoltà di orientamento spaziale

b) Difficoltà nell’automatizzare il sistema fonografico ( rapporto suono-

segno)

Page 55: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione degli errori ortografici

( Tressoldi – Cornoldi mod.)

1- scambio grafemi (folpe Vs. volpe)2- omissione o aggiunta lettere/sillabe (taolo Vs.tavolo)3- inversioni ( li Vs, il )

1- separazioni o fusioni illegali (in sieme Vs. insieme / perla Vs.per la )

2-scambio grafema omofono ( squola Vs. scuola)

3 -Omissione aggiunta di h 4- grafema inesatto (pese Vs. pesce)Raddoppiamenti

Accenti

Fonologici ( problemi nella fase alfabetica)

Non fonologici ( problemi nella fase ortografica o lessicale)

Page 56: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

CONOSCERE IL PROBLEMA

D.A.= Disturbo d ’Apprendimento

D.A. non è Distratto e Asino !!!

Page 57: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Se escludiamo: i bambini che hanno un disturbo affettivo

primario Quelli che hanno un ritardo cognitivo I bambini che hanno un deficit sensoriale Quelli che vivono in uno svantaggio socio-

culturale

I BAMBINI CHE RIMANGONO SONO QUELLI CHE HANNO UN DISTURBO D’APPRENDIMENTO

IN CLASSE……chi non impara…

Page 58: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Definizione secondo il DSM-IV-Definizione secondo il DSM-IV-TRTR

Disturbi della lettura (dislessie)

Disturbi del calcolo (discalculie)

Disturbi dell’espressione scritta (disgrafie)

Disturbi dell’apprendimento non altrimenti specificato (NAS)

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Page 59: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Definizione secondo il DSM-IV-Definizione secondo il DSM-IV-TRTR

Disturbi della lettura (dislessie)

A. Il livello raggiunto nella lettura, come misurato da test standardizzati somministrati individualmente sulla precisione o sulla comprensione della lettura, è sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza e a un’istruzione adeguata all’età.

B. L’anomalia descritta al punto A interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura.

C. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà di lettura vanno al di là di quelle di solito associate con esso.

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Page 60: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Definizione secondo il DSM-IV-Definizione secondo il DSM-IV-TRTR

Disturbi del calcolo (discalculie) A. La capacità di calcolo, misurata da test standardizzati

somministrati individualmente, è sostanzialmente inferiore a quanto previsto in base all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza e a un’istruzione adeguata all’età.

B. L’anomalia descritta al punto A interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo.

C. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà nelle capacità di calcolo vanno al di là di quelle di solito associate con esso.

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Page 61: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Definizione secondo il DSM-IV-Definizione secondo il DSM-IV-TRTR

Disturbi dell’espressione scritta (disgrafie)A. La capacità di scrittura, misurate con test standardizzati

somministrati individualmente (o con valutazione funzionale delle capacità di scrittura) sono sostanzialmente inferiori rispetto a quanto previsto in base all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza e all’istruzione adeguata all’età.

B. L’anomalia descritta al punto A interferisce notevolmente con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono la composizione di testi scritti (per es., scrivere frasi grammaticalmente corrette e paragrafi organizzati).

C. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà nelle capacità di scrittura vanno al di là di quelle di solito associate con esso

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Page 62: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Definizione secondo il DSM-IV-Definizione secondo il DSM-IV-TRTR

Disturbi dell’apprendimento non altrimenti specificato (NAS)

Questa categoria è per i disturbi dell’apprendimento che non soddisfano i criteri per alcun disturbo dell’apprendimento specifico. Questa categoria può includere problemi in tutte le tre aree (lettura, calcolo ed espressione scritta) che insieme interferiscono in modo significativo nell’apprendimento scolastico, anche se la prestazione ai test che valutano ciascuna singola capacità non è sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza, e all’istruzione adeguata all’età.

Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Page 63: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Deficit di elaborazione linguistica (Alunni più lenti nel comprendere le informazioni)

Deficit d’attenzione (Alunni distraibili, non si concentrano su nulla)

Deficit di coordinazione visuo-motoria (Il cervello riceve messaggi misti dagli occhi e dalla mano)

DIVERSE POSSONO ESSERE LE CAUSE DEL D.A.

Page 64: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

CARATTERISTICHE

I DSA presentano due caratteristiche:

SPECIFICITA’: Il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità circoscritto lasciando intatto il funzionamento dell’intelletto;

DISCREPANZA: Vi è una corrispondenza inversamente proporzionale tra le abilità nel dominio interessato e l’intelligenza generale.

I DSA presentano due caratteristiche:

SPECIFICITA’: Il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità circoscritto lasciando intatto il funzionamento dell’intelletto;

DISCREPANZA: Vi è una corrispondenza inversamente proporzionale tra le abilità nel dominio interessato e l’intelligenza generale.

Page 65: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

CARATTERISTICHE

In presenza di situazioni socio-culturali particolari, derivanti da immigrazione, adozione, ecc…, bisognerà stare particolarmente attenti e cauti nel considerare il rischio sia dei FALSI POSITIVI (soggetti ritenuti a rischio di DSA le cui difficoltà sarebbero meglio spiegabili in relazione alla loro condizione etnico-culturale di svantaggio) sia dei FALSI NEGATIVI (soggetti ai quali, in virtù della loro condizione etnico-culturale, non viene diagnosticato un DSA ma che ne possiedono le caratteristiche).

In presenza di situazioni socio-culturali particolari, derivanti da immigrazione, adozione, ecc…, bisognerà stare particolarmente attenti e cauti nel considerare il rischio sia dei FALSI POSITIVI (soggetti ritenuti a rischio di DSA le cui difficoltà sarebbero meglio spiegabili in relazione alla loro condizione etnico-culturale di svantaggio) sia dei FALSI NEGATIVI (soggetti ai quali, in virtù della loro condizione etnico-culturale, non viene diagnosticato un DSA ma che ne possiedono le caratteristiche).

Page 66: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

DEI CONTRACCOLPI PSICOLOGICI:

Perdita dellPerdita dell’’autostimaautostima

Tendenza ad assumere ruoli aggressiviTendenza ad assumere ruoli aggressivi

per compensare la difficoltàper compensare la difficoltà

RegressioneRegressione

………………………………………………

Le disabilità d’apprendimento provocano, in bambini

intellettualmente vivaci,

Page 67: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

..in particolare da ANSIA DA PRESTAZIONEANSIA DA PRESTAZIONE

FOBIA SCOLASTICAFOBIA SCOLASTICA

EVITAMENTO DELLEVITAMENTO DELL’’ATTIVITAATTIVITA’’

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

DEPRESSIONE INFANTILE DEPRESSIONE INFANTILE

I DSA spesso sono accompagnati da I DSA spesso sono accompagnati da manifestazioni psicologichemanifestazioni psicologiche..

Page 68: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Deficit nell’espressione orale Disnomia fenomeno della parola sulla punta della lingua

Deficit di immagazzinamento e recupero dell’informazione

Deficit nella lettura, nella scrittura o nel calcolo Disturbo Specifico d ’Apprendimento

DIVERSE POSSONO ESSERE LE CAUSE DEL D.A.

DISLESSIADISLESSIA

Page 69: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Cos’è la dislessia?

riduzione funzionale, conseguente a ridotta capacità di compiere un’attività nel modo considerato normale.(O.M.S.)

invisibile visibile

Disabilità :

Disabilità fisicheDislessiaDislessia

Page 70: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La Dislessia è un Disturbo Specifico d ’Apprendimento

che può verificarsi in soggetti senza deficit neurologici o sensoriali e può essere esacerbato in condizioni di svantaggio culturale, e socio-ambientale.

Cos’è la Dislessia?

Page 71: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

CI SONO DIVERSI GRADI…

La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura e/o nel calcolo

Page 72: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

-Nemici della dislessia son l’ignoranza sul problema e quindi i pregiudizi che permangono nella mente delle persone. ma

-la mobilitazione e l’attivismo dei dislessici stessi e delle loro associazioni, italiane, europee ed internazionali, attraverso la creazione di siti, forum, blog sul problema

a migliorare la condizione del dislessico nella società

decisamente contribuiscono…

Page 73: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionalecaratteristica costituzionale, determinata determinata biologicamentebiologicamente e non dovuta a problemi psicologici o a disagio socio-culturale

Le cause:Le cause:

Page 74: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La nosografia ufficiale (ICD-10, OMS 1992, DSM IV 2000,

APA 1994) indica alcuni criteri condivisi a livello

internazionale:

Disturbo che si manifesta nella difficoltà di apprendere a

leggere e a scrivere in ASSENZA DI:• deficit intellettivi• deficit neurologici• deficit sensoriali

ed IN PRESENZA DI:• Istruzione adeguata• ambiente socioculturale favorevole.

CRITERI DIAGNOSTICI

Page 75: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

CRITERI DIAGNOSTICI

Significativa discrepanza tra misura del QI e prestazioni

alle prove di letto-scrittura.

Disabilità di lettura significativa: performance (in termini di

velocità e correttezza) in prove standardizzate di lettura

collocata ad almeno 2 deviazioni standard al di sotto della

media attesa per l’età.

Page 76: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

1) PRECOCE E TEMPESTIVA

2) FATTA BENE…

3) DA PROFESSIONISTI COMPETENTI, PRESSO LE ASL/ASP

QUANDO ???• A metà della I elementare è possibile individuare ritardi di

automatizzazione della decodifica e della transcodifica dei processi di letto-scrittura. Ciò permette di iniziare un processo “abilitativo” specifico per ridurre le difficoltà. Il trattamento logopedico dovrebbe già cominciare!!!

• Al termine della II elementare è possibile fare una diagnosi precisa di dislessia, disortografia, disgrafia

• Al termine della III elementare è possibile fare una diagnosi precisa di discalculia

LA DIAGNOSI

Page 77: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

EPIDEMIOLOGIA

In Italia: 3-6% della popolazione in età scolare.

L’incidenza dipende oltre che da fattori eredo-genetici,

anche dalla complessità della lingua (paesi lingua anglofona

incidenza 10%)

M>F : rapporto 4/1 (Galaburda et al. 1985)

M=F: (Shaywitz 2001)

Page 78: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

IPOTESI ETIOPATOGENETCHE

1) FONOLOGICA

Problemi nel rappresentare e richiamare i suoni: difficoltà

nella memoria fonologica e nel segmentare coscientemente i

suoni (deficit corteccia frontale sx).

2) MAGNOCELLULARE

Difficoltà uditiva e visiva, dove la discriminazione tra fonemi

che richiede un’analisi di frequenza molto precisa è peggiore

nei dislessici rispetto ai controlli.

Page 79: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

IPOTESI ETIOPATOGENETCHE

IPOTESI DEFICIT DI AUTOMATIZZAZIONE

Processi elementari (decodifica e transcodifica nella letto-

scrittura) devono poter divenire, dopo un periodo di

esposizione all’esercizio-allenamento-ripetizione, automatici.

Processo automatico: processamento dell’informazione in

modo veloce ed efficiente senza attenzione focale e con

scarso dispendio di risorse cognitive.

Tale abilità risulta essere organizzata dal cervelletto

(Nicolson e Fawcett, 1992)

Page 80: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

UN GENE PRODUCE UNA SUBUNITAUN GENE PRODUCE UNA SUBUNITA’’ PROTEICA PROTEICA O UNA PROTEINAO UNA PROTEINAO PIUO PIU’’ PROTEINE… PROTEINE…

Page 81: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 82: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 83: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

GENETICA

IPOTESI GENETICA

Ereditabilità: ranges compreso tra 30-70%

Varianti genetiche che influenzano la dislessia: devono

essere cocerebrale

mpletamente identificate, ma studi di linkage hanno

mappato il potenziale rischio relativo ad alcuni loci di

diversi cromosomi tra i quali il 2 - 3 – 6 – 15 – 18.

Ad oggi i geni indicati come candidati per la dislessia sono:

Kiaa0319, Dcdc2 e DYXC1C1 tutti coinvolti nella migrazione neuronale durante lo sviluppo della neo-corteccia

Page 84: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 85: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 86: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 87: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 88: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 89: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 90: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 91: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 92: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 93: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 94: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ISTOPATOLOGIA

1)Displasie architettoniche: eccesso di circonvoluzioni,

lamine affusolate, assente organizzazione colonnare.

2) Ectopie: zone di ectopia, gruppi di cell. che presentano

deficit di migrazione nella corteccia.

INOLTRE:• Assenza di asimmetria del lobo temporale (Steinmetz e

Galaburda, 1991).

• L’assimmetria cerebrale mostra meno fibre del corpo calloso nell’istmo. Sono più presenti connessioni intra-emisferiche, nelle simmetrie cerebrali più connessioni interemisferiche (Galaburda, 1990)

SONO STATE RISCONTRATE:SONO STATE RISCONTRATE:

Page 95: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

NEUROIMMAGING

1) Planum temporali simmetrici o con asimmetria invertita, dx più esteso del sx, (Hynd e coll. 1991).

2) Maggior asimmetria nei lobi parietali, lobo parietale sx, (Robichon et al. 2000).

3) Riduzione della sostanza grigia del lobo temporale (Eliez, 2000).

Page 96: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

NEUROIMMAGING FUNZIONALE

1) Diminuzione dell’attivazione nella regione temporale di sinistra e nel giro frontale inferiore. PET (Rumsey e coll. 1992), fRMN (Paulesu e coll. 1996; Shaywitz e coll. 1998; Temple 2000).

2) Alterazioni cerebellari, una simmetria degli emisferi cerebellari. PET (Finch 2002).

Page 97: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

NEUROFISIOLOGIA

1) Gli ERP (potenziali evocati cognitivi) sono un indice sensibile per analizzare il percorso temporale dei processi cognitivi e delle basi neurali sottostanti.

2) P300: deflessione positiva nella regione centroparietale dello scalpo, nei soggetti dislessici la P300 risulta aumentata in latenza e ridotta in ampiezza.

Conclusioni

Le alterazioni neurobiolgiche sono un’importante

spunto per attuare

un programma riabilitativo specifico.

Page 98: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

EVOLUZIONE NATURALE DELLA DE

Prime fasi di acquisizione (1^ elementare)• Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico

e nell’applicazione delle “mappature” grafema-fonema.

• Controllo limitato delle operazioni di analisi e sintesi fonemica con errori che alterano in modo grossolano la struttura fonologica delle parole lette.

• Accesso lessicale limitato o assente anche quando le parole sono lette correttamente.

• Capacità di lettura, come riconoscimento, di un numero limitato di parole

Page 99: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Per la scrittura• Deficit nell’identificazione dei singoli suoni che

compongono la parola (b?/d?)• Deficit nella discriminazione di suoni affini (f/v, c/g, t/d,

p/b)• Deficit nella corrispondenza tra i suoni e le lettere che li

rappresentano nella scrittura

Per la lettura• Faticoso e impreciso riconoscimento delle lettere scritte• Lentezza nella transcodifica segno-suono• Difficoltà nella sintesi fonemica

EVOLUZIONE NATURALE DELLA DE

Page 100: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Fasi successive (2^- 4^ elementare)• Graduale acquisizione del codice alfabetico e delle

“mappature” grafema-fonema che non sono pienamente stabilizzate.

• Possono persistere difficoltà nel controllo delle “mappature” ortografiche più complesse.

• L’analisi e la sintesi fonemica restano operazioni laboriose e scarsamente automatizzate.

• Migliora l’accesso lessicale, anche se resta limitato alle parole più frequenti.

EVOLUZIONE NATURALE DELLA DE

Page 101: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Per la lettura, si verifica una divaricazione tra le due

strategie prevalenti di lettura:• Strategia linguistica: più rapida, meno accurata

(sostituzioni di parole o di parti della parola)• Strategia fonologica: meno rapida, più accurata (errori

nelle parole che fanno eccezione).

Per la scrittura• Difficoltà nei fonemi complessi (ch, gn, gl gh, sc)• Errori nelle parole omofone non omografe (luna/l’una,

lascia/l’ascia, letto/l’etto)

EVOLUZIONE NATURALE DELLA DE

Page 102: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Fase finale (5^ elementare e medie)• Padronanza quasi completa del codice alfabetico e

stabilizzazione delle”mappature” grafema-fonema.

• L’analisi, la sintesi fonemica e l’accesso lessicale cominciano ad automatizzarsi, almeno con le parole di uso più frequente.

• Limitato accesso al lessico ortografico.

• Scarsa integrazione dei processi di decodifica e comprensione: la lettura resta stentata.

EVOLUZIONE NATURALE DELLA DE

Page 103: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I soggetti dislessici possono presentare difficoltà :

* Ortografiche

* Nella scrittura di numeri* Nelle tabelline e calcolo mentale * Negli algoritmi del calcolo aritmetico * Nell’esposizione orale vincolata

Sotto il profilo del comportamento: instabilità motoria, apatia, distraibilità, disturbi di attenzione

Page 104: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Di solito i soggetti dislessici non presentano difficoltà di :

* Ragionamento

* Comprensione delle spiegazioni orali

* Comprensione del testo

* Comunicazione sociale

Page 105: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Quali sono i fattori predittivi ?

FamiliaritàRitardo/disturbo di linguaggio

Consapevolezza fonologica

Capacità di apprendere e automatizzare

associazioni arbitrarie

Page 106: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Presenza di familiarità

La dislessia non è una patologia su base genetica quanto piuttosto un carattere ereditabile (studi su gemelli omo ed eterozigoti e prevalenza nei maschi)

Nel 65% dei casi si rileva la presenza di D.S.A. in altri componenti della famiglia, in particolare uno dei genitori

Page 107: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Sviluppo del linguaggio verbale

Tra dislessia e difficoltà di linguaggio esiste una forte correlazione ma non un rapporto di causalità

Il ruolo rivestito dalle diverse sottocomponenti linguistiche nel processo di apprendimento varia in rapporto a fasi diverse del processo stesso

Page 108: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Gravità del disturbo

+ 5 +4 +3 +2 +1 0 -1 -2 -3 -4 -5

Ogni intervallo corrisponde ad 1 D. S.

A partire da – 2 D.S. si può parlare di “patologia”

68% 13% 3 – 4 %

Page 109: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 110: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Nella lettura esistono due piani di elaborazione dell’informazione:

* BASSO quando un soggetto dopo un periodo di

addestramento riesce a trasformare

informazioni grafiche in informazioni

linguistiche

* ALTO quando vi è l’attivazione del significato

Page 111: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

L’accesso al significato può avvenire attraverso due modalità :

Con un processo automatico di cambiamento della qualità (grafema/fonema) – via fonologica

Con un accesso alle informazioni alte alte

ugualmente ugualmente altoalto attraverso il riconoscimento attraverso il riconoscimento fotografico della parola - fotografico della parola - via lessicalevia lessicale

Page 112: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La letturaLa lettura Parola scritta Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Parola letta

Identificazione delle lettere

Riconoscimento della parola

Rappresentazione del significato della parola

Produzione della parola

Sistema articolatorio

Page 113: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La letturaLa lettura Parola scritta Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Parola letta

Via semantico-lessicaleVia semantico-lessicale

Page 114: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La letturaLa lettura Parola scritta

Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Parola letta

Via fonologicaVia fonologica

Conversione

Scritto-suono

1.Segmentazione grafemica

2. Conversione grafema-fonema

3. Assemblaggio fonemico

Page 115: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazione

Analisi visiva

Dislessie periferiche

Lessico ortografico di entrata

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Conversione

scritto-suono

Page 116: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazione

Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

Dislessie SISTEMA SEMANTICO Centrali

Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Conversione scritto-suono

Page 117: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazioneDislessie centraliDislessie centrali

Dislessia Dislessia superficialesuperficiale Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

Conversione SISTEMA SEMANTICO scritto-suono Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Page 118: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazione

Caratteristiche:

Errori di regolarizzazione (assegnare l’accento in modo scorretto)

Difficoltà nella lettura di parole irregolari (ex: glicerina /licerina)

Dislessia superficialeDislessia superficiale

Page 119: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazioneDislessie centraliDislessie centrali

Dislessia Dislessia fonologicafonologica

Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

Conversione SISTEMA SEMANTICO scritto-suono Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Page 120: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione Dislessia fonologicaDislessia fonologica

Caratteristiche: Errori di sostituzione dei funtori grammaticali

(questo-quello) Lessicalizzazioni (tirta-torta) Errori morfologici e derivazionali (andare-andato) Difficoltà nella lettura di non parole

Page 121: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazioneDislessie centraliDislessie centrali

Dislessia Dislessia direttadiretta

Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

Conversione SISTEMA SEMANTICO scritto-suono Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Page 122: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione

Dislessia direttaDislessia diretta

Caratteristiche:

Difficoltà di comprensione del linguaggio

Page 123: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazioneDislessie centraliDislessie centrali

Analisi visiva

Lessico ortografico di entrata

Conversione SISTEMA SEMANTICO scritto-suono Lessico di uscita fonologico

Buffer fonemico

Dislessia Dislessia profondaprofonda

Page 124: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione

Dislessia profondaDislessia profonda

Caratteristiche:

Errori semantici (brodo-dado) Errori visivi (cane-pane) Errori derivazionali (fiorisce-fiorisco)

Page 125: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 126: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La lettura è un processo

che ha come finalità la

comprensione del significato

di un testo scritto

Page 127: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La comprensione del testo scritto si realizza quando

il soggetto riesce a :

Ricostruire nella sua mente una rappresentazione o un insieme di rappresentazioni analoghe a quelle pensate dall’autore del testo;

A mettere in relazione le nuove informazioni con le sue conoscenze generali preesistenti.

Page 128: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Necessita di una elaborazione precisa dell’informazione a livello percettivo,grammaticale, sintattico e semantico

(relazione molto forte tra capacità di comprendere linguaggio scritto e orale)

E ’ un attività di problem solving : il lettore avanza ipotesi che sono da verificare

Le informazioni che arrivano dai singoli livelli di elaborazione concorrono alla costruzione del significato e aiutano il

soggetto a fare ipotesi sul significato

Decodifica e comprensione sono solo parzialmente correlate

Page 129: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Ai fini della comprensione del testo risultano determinanti le conoscenze pre-esistenti del

lettore

Fondamentale

SCHEMA

Page 130: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

DISGRAFIA

DISORTOGRAFIA

Page 131: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La scritturaLa scrittura Parola udita

Analisi uditiva

Lessico di entrata fonologico

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita grafemico

Buffer grafemico

Parola scritta

ConversioneSuono-scritto

Page 132: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione Disgrafie centraliDisgrafie centrali

Analisi uditiva

Lessico di entrata fonologico

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita grafemico

Buffer grafemico

Disgrafia fonologicaDisgrafia fonologica

ConversioneSuono-scritto

Page 133: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione Disgrafia fonologicaDisgrafia fonologica

Caratteristiche:

Errori morfologici e derivazionali Errori di sostituzione dei funtori grammaticali Lessicalizzazioni

Page 134: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

ClassificazioneClassificazioneDisgrafie centraliDisgrafie centrali

Analisi uditiva

Lessico di entrata fonologico

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita grafemico

Buffer grafemico

Disgrafia lessicale Disgrafia lessicale (superficiale)(superficiale)

ConversioneSuono-scritto

Page 135: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione Disgrafia lessicale o superficialeDisgrafia lessicale o superficiale

Caratteristiche:

Errori di regolarizzazione Errori di segmentazione (la radio-l’aradio)

Page 136: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione Disgrafie centraliDisgrafie centrali

Analisi uditiva

Lessico di entrata fonologico

SISTEMA SEMANTICO

Lessico di uscita grafemico

Buffer grafemico

Disgrafia profondaDisgrafia profonda

Conversione suono-scritto

Page 137: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione

Disgrafia profondaDisgrafia profonda

Caratteristiche:

Errori semantici (tavolo-sedia) Errori uditivi (cane-pane) Errori derivazionali (andare-andato)

Page 138: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Classificazione Classificazione Disgrafie perifericheDisgrafie periferiche

PAROLA UDITA

Buffer grafemico di uscita

Livello allografico

Programmi grafo-motori

Pattern di innervazione grafo motoria

PAROLA SCRITTA

Rappresentazione dei grafemi

Scelta dell’allografo (maiuscolo-minuscolo)

Sequenza, direzione tratti costituenti

Comandi motori (durata, forza)

Page 139: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Difficoltà nel recupero di pattern grafo-motori che permettono la rappresentazione delle diverse forme grafemiche.

Efficienza neuro-motoria

Efficienza oculo-motoria

Calligrafia

Page 140: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 141: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

INCIDENZA DISCALCULIA EVOLUTIVA     Disturbo Specifico di Calcolo 0,2 %   Difficoltà in matematica 20%

Page 142: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

 Caratteristiche della Discalculia Evolutiva (DSM IV,ICD10) 

Incapacità a comprendere i concetti di base di particolari operazioni aritmetiche  Mancanza di comprensione dei termini o dei segni matematici Mancato riconoscimento dei simboli numerici

Difficoltà di comprendere quali dati sono pertinenti nei problemi aritmetici   e ancora ...

Page 143: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Difficoltà ad allineare correttamente i numeri

• Scorretta organizzazione spaziale dei calcoli

• Incapacità di apprendere le tabelline

Page 144: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Dobbiamo distinguere …

e

Page 145: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

“Operare” correttamente sui numeri comporta alcune capacità :

Riconoscerli in base al codice con cui sono espressi

Arabico 8 Linguistico “otto” Grafico otto

Page 146: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I numeri devono essere “cognitivamente manipolati” attraverso meccanismi

Lessicali

Sintattici

Elaborano le singole cifre contenute nel numero

Es: leggere scrivere,dire, rappresentarsi 4 invece di 7

Elaborano i rapporti tra le cifre che costituiscono il numero stesso

Page 147: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del calcoloI disturbi del calcolo

Sistema comprensione numeri arabici

Sistema comprensione visiva o uditiva numeri verbali

Sistema semantico

SISTEMA DEL CALCOLO

Segni delle operazioni

Fatti aritmeticiProcedure del calcolo

Sistema produzione

numeri arabici

Sistema produzione

scritta o orale numeri verbali

2 2

due due

Modello di McCloskey (1992)Modello di McCloskey (1992)

Page 148: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del calcoloI disturbi del calcoloquaranta ventiquattro quattro 24

Comprensione numeri arabici

Comprensione numeri verbali

Sistema semantico

Produzione numeri arabici

Produzione numeri verbali

2

due

2

due

Page 149: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del calcoloI disturbi del calcolo

24 42 27 ventiquattro

Comprensione numeri arabici

Comprensione numeri verbali

Sistema semantico

Produzione numeri arabici

Produzione numeri verbali

2

due

2

due

Page 150: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del calcoloI disturbi del calcolo

Comprensione numeri arabici

Comprensione numeri verbali

Sistema semantico

Produzione numeri arabici

Produzione numeri verbali

2

due

2

due

Qual è il più grande?

6 7 sei sette

Page 151: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del calcoloI disturbi del calcolo

Comprensione numeri arabici

Comprensione numeri verbali

Sistema semantico

Produzione numeri arabici

Produzione numeri verbali

2

due

2

due

24

Page 152: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del calcoloI disturbi del calcolo

Comprensione numeri arabici

Comprensione numeri verbali

Sistema semantico

Produzione numeri arabici

Produzione numeri verbali

2

due

2

due

ventidue

Page 153: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del calcoloI disturbi del calcolo

Sistema comprensione numeri arabici

Sistema comprensione visiva o uditiva numeri verbali

Sistema semantico

SISTEMA DEL CALCOLO

Segni delle operazioni

Fatti aritmeticiProcedure del calcolo

Sistema produzione

numeri arabici

Sistema produzione

scritta o orale numeri verbali

2 2

due due

Modello di McCloskey (1992)Modello di McCloskey (1992)

Page 154: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del sistema di I disturbi del sistema di calcolocalcolo

Segni aritmetici

Procedure aritmetiche

Fatti aritmetici

6 + 3 = .. 7, 8, 9!

Page 155: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del sistema di calcolo

Segni aritmetici

Procedure aritmetiche

Fatti aritmetici

6 + 3 = 18 5 – 2 = 7

Page 156: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

I disturbi del sistema di calcolo

Segni aritmetici

Procedure aritmetiche

Fatti aritmetici

923 – 644 = 321

Fatti aritmetici ok

4 – 3 = 1

4 – 2 = 2

Procedure ko

Page 157: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Principali errori di tipo sintattico Errori nel conteggio orale prima che venga

interiorizzata la sequenza numerica ( Es: 1,2,6,10..) Mancato riconoscimento del valore

posizionale delle cifre (Es: “duecentocinquantasette” 210057) Mancato riconoscimento del valore

posizionale dello 0 ( Es: “duemilacinque” 2.5)

Possiamo definirli errori di transcodificazione

Page 158: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Errori nel sistema del calcolo

Errori nel recupero dei fatti aritmetici Errori nel mantenimento e recupero delle

procedure Errori nell’applicazione delle procedure Difficoltà visuo-spaziali

A monte possono esserci difficoltà nella comprensione semantica dei segni delle operazioni

Page 159: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.
Page 160: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Protocollo Diagnostico

La segnalazioneLa raccolta anamnesticaLa valutazione clinicaL’interpretazione dei risultatiAltri esamiFormulazione della diagnosiIndicazioni di intervento

Page 161: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La segnalazione Quando arriva ? (range molto ampio – effetti diversi) Chi la effettua ? (scuola – famiglia – pediatra?)

Cosa viene segnalato:- difficoltà nello svolgimento quotidiano dei compiti (lentezza, svogliatezza, mancanza di concentrazione)- disturbi della sfera emotivo/motivazionale

(apatia, disturbi psicosomatici e comportamentali)- incongruenza tra capacità percepite (nella norma)

e rendimento scolastico (scarso)

Page 162: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La raccolta anamnestica

Presenza di familiarità per il disturbo

- disturbi analoghi nei genitori, fratelli, altri parenti- livello scolastico di genitori e fratelli

Principali tappe dello sviluppo linguistico Storia scolastica del bambino Percezione ( e descrizione) del problema

attuale

Cosa è importante rilevare:

Page 163: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

La valutazione clinica Osservazioni informali

- osservazione generale del comportamento (autonomia,capacità relazionali e adattive)- osservazione degli elaborati scolastici

Colloqui

- sulla percezione del problema e i relativi vissuti

Valutazione psicometrica e neuropsicologica- somministrazione di test

Page 164: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Valutazione psicometrica

Test di intelligenza (WISC-III, PM47, ecc.) Prove standardizzate di lettura - lettura di parole (prova 4 – Batteria Sartori e al., 1995) - lettura di non-parole (prova 5 – Batteria Sartori e al.,

1995) - lettura di un testo (prove MT – velocità e correttezza) - lettura di un testo (prove MT – comprensione)

Prove standardizzate di scrittura (Tressoldi-Cornoldi)

Prove di calcolo ( ACMT ,ABCA)

Page 165: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Formulazione della diagnosi

Considerata l’elevata eterogeneità dei profili di sviluppo individuali, una diagnosi vera e propria non dovrebbe

essere effettuata prima della 2^ elementare.

E ’ possibile formulare una ragionevoleipotesi funzionale già durante le prime fasi del

processo di apprendimento quando, oltre al ritardo negli apprendimenti, è presente un deficit severo delle abilità “meta-

fonologiche” in un pregresso ritardo del linguaggio e una familiarità per il disturbo

Page 166: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Tipologie di intervento

Preventivi

Riabilitativi

Compensativi

La tipologia dell’intervento varia in relazione all’eterogeneità dei profili funzionali e di sviluppo.Di conseguenza gli interventi possono essere:

Page 167: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Interventi preventivi

Sono tutti quegli interventi mirati ad una identificazione precoce del disturbo e, in

generale, ad un rafforzamento delle abilità(soprattutto meta-fonologiche) necessarieall’acquisizione della lingua scritta e ad un

suo uso efficiente

Page 168: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

IDENTIFICAZIONE PRECOCE

Essa può avvenire durante il processo di acquisizione della letto-scrittura nel primo anno della scuola elementare.

Sarebbe importante che essa avvenisse già in età pre-scolare

nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.Prima di questa età si ha

un alto numero di “falsi positivi”, a causa dell’ancora elevata eterogeneità

dei profili individuali di sviluppo

Page 169: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Essa può essere svolta come attività di screening:

nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia o all’inizio della scolarità elementare

su bambini “a rischio” (soggetti con pregresso ritardo del linguaggio o con una familiarità accertata per il disturbo)

Page 170: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

VANTAGGI• Consente un lavoro mirato e tempestivo sui pre-requisiti dell’apprendimento della “letto-scrittura” facilitando l’acquisizione e l’uso del codice alfabetico

• Contribuisce a prevenire l’insuccesso scolastico

• Può evitare la catena di eventi negativi (colpevolizzazioni che coinvolgono sia il bambino che la famiglia) provocati dal disturbo

• Previene l’insorgere di problematiche psicopatologiche

Page 171: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Interventi ri - abilitativi

Sono tutti quegli interventi che si indirizzano in senso stretto ad un

recupero delle abilità diletto-scrittura attraverso ciclidi interventi ed esercitazioni

mirate e specifiche

Page 172: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

Obiettivi della ri - abilitazioneLa ri-abilitazione della Dislessia Evolutiva si pone obiettivi diversi, in relazione alle diverse fasi di acquisizione dell’abilità di lettura e alla conseguente modificazione nell’espressione del disturbo:

1. La costruzione dell’abilità

2. L’automatizzazione dell’abilità

3. Sviluppo di strategie “top-down”

Page 173: DSA DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO DISTURBI Dell’APPRENDIMENTO La vera sfida è educare chi non lo ha.

GRAZIE!!!