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I disturbi da comportamento dirompente
DANIELE FEDELIRicercatore e Docentedi Psicologia delle disabilitàUniversità degli Studi di Udine
Aspetti Aspetti diagnostici e diagnostici e strumenti strumenti valutativivalutativi
Una rapida panoramica dei disturbi da
comportamento dirompente
3
I disturbi dell’età evolutiva
D.S.A.Dislessia
Disgrafia
Discalculia
Disturbi del comportamen
toD.o.p.
Condotta
D.A.P.
ADHD
Disturbi del linguaggio
Condizioni caratterizzate da ritardo mentale ed altre
disabilità cognitive
Altri d
isturb
i men
tali
e c
om
porta
men
tali
4
I disturbi del comportamento
Disturbo da deficit d’attenzione/iperattività (scuola dell’infanzia)
Disattenzione, iperattività e impulsività
Disturbo da deficit d’attenzione/iperattività (scuola dell’infanzia)
Disattenzione, iperattività e impulsivitàDisturbo oppositivo-provocatorio (dell’infanzia)
Comportamenti irritanti e sfidanti
Disturbo oppositivo-provocatorio (dell’infanzia)
Comportamenti irritanti e sfidanti
Disturbo della condotta (scuola primaria)
Comportamenti aggressivi fisici e verbali
Disturbo della condotta (scuola primaria)
Comportamenti aggressivi fisici e verbali
Disturbo antisociale di personalità (scuola secondaria 2°g)
Comportamenti devianti e delinquenziali
Disturbo antisociale di personalità (scuola secondaria 2°g)
Comportamenti devianti e delinquenziali
5
Il rischio di comorbilità
Disturbi d’ansia
Disturbi dell’umore
Disturbi dell’apprendi
mento
Disturbi da comportam
enti dirompente
6
La triade sintomatologica
DSM-IVtr ICD10
Disattenzione 9 9
Iperattività 6 5
Impulsività 3 4American Psychiatric Association (1994). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-IV). Washington, DC: APA.World Health Organization (1992). ICD-10: Classification of Mental and Behavioural Disorders. Geneva: World Health Organization.
7
Iperattività motoria
1. agitazione soggettiva
2. irrequietezza
3. iperattività vera e propria
Iperattività verbale
Fattori contestuali di peggioramento
- Attività noiose e ripetitive
- Stati di stanchezza (ad esempio, la sera)
L’iperattività
8
DSM-IV ADHD, tipo combinato
ADHD, tipo con disattenzione predominante
ADHD, tipo con iperattività-impulsività predominante
ICD10 Disturbo ipercinetico
Disturbo ipercinetico della condotta
Tipologie di disturbo
Prevalenza DSM-IV (5%) > ICD10 (1,5%)
9
1. Il soggetto spesso va in collera.2. Spesso litiga con gli adulti.3. Sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le
richieste e le regole degli adulti.4. Irrita deliberatamente le persone.5. Accusa gli altri per i propri errori o per il proprio
cattivo comportamento.6. È suscettibile o facilmente irritato dagli altri.7. Spesso è arrabbiato e rancoroso.8. È dispettoso e vendicativo.
Il disturbo oppositivo-provocatorio
10
Aggressioni a persone o animalispesso fa il prepotente, minaccia o intimorisce gli altrispesso dà inizio a colluttazioni fisicheutilizza armi (per esempio, un bastone, una bottiglia
rotta, un coltello, ecc.)è fisicamente crudele con le personeè fisicamente crudele con gli animaliruba affrontando la vittima (scippo, rapina a mano
armata, ecc.)compie violenze a sfondo sessuale
Distruzione della proprietàappicca deliberatamente il fuoco per causare dannidistrugge la proprietà altrui in altra maniera
Frode o furtopenetra in abitazioni o automobili altruimente per ottenere vantaggi o per evitare obblighicompie furti senza affrontare direttamente la vittima
Gravi violazioni di regolespesso trascorre fuori casa la notte nonostante le
proibizioni dei genitori fugge da casa di nottemarina la scuola
Il disturbo della condotta
11
1. I sintomi devono essere inadeguati rispetto al livello di sviluppo del soggetto
2. I sintomi devono essere pervasivi in almeno due contesti di vita del soggetto (scuola, famiglia, ecc.)
3. I sintomi devono determinare una compromissione significativa del funzionamento sociale, scolastico o lavorativo
I criteri diagnostici
12
Epidemiologia
Prevalenza (DSM-IV e ICD10) 5-10%
Incidenza 20%
Rapporto M:F da 4:1 a 9:1
Periodo con maggiore prevalenza 6-12 anni
Tasso di stabilità >60%
13
Tasso di cronicità del disturbo
50% Persistenza dei sintomi in età adolescenziale ed adulta
30% Remissione progressiva dei sintomi
20% Evoluzione verso altri disturbi psicopatologici (dipendenza da sostanze, disturbo antisociale di personalità, ecc.)
14
Un modello esplicativo integrato
Disturbi del comportame
nto
Fattori individuali
Caratteristiche temperamentali
Problemi neuropsicologici
Distorsioni cognitive
Fattori contestuali
Stile educativo
Caratteristiche familiari
Impostazioni educativa
15
Deficit e compromissioni
ADHD
Deficit1. Disattenzione2. Iperattività3. Impulsività4. Memoria di
lavoro5. Disfunzioni
esecutive6. Deficit linguistici7. Deficit
emozionali8. Percezione
temporale9. Problemi motori
Compromissioni1. Difficoltà
d’apprendimento
2. Comportamento sregolato
3. Carente motivazione
4. Disadattamento interpersonale
16
4 mesi 12 mesi 25 mesi
Irritabilità, inconsolabilità, difficoltà di adattamento,
disregolazione neurobiologica dei ritmi
Ridotta vigilanza, irrequietezza
disregolazione emotiva
Elevata attività motoria, disregolazione
comportamentale
Deficit e compromissioni
La valutazione dell’allievo con disturbi da
comportamento dirompente
18
Difficoltà valutative e diagnostiche
1. Non esiste un test unico e sufficiente per la valutazione dei disturbi da comportamento dirompente
2. Non esiste una procedura valutativa standardizzata e universalmente accettata
3. La condotta del soggetto presenta un certo grado di situazionalità
4. La condotta del soggetto è influenzata da variabili temporali
19
1. Approfondita descrizione del quadro sintomatologico ed eventuale specificazione del sottotipo
2. Identificazione dei disturbi psicopatologici in comorbidità
3. Analisi delle dimensioni socio-emozionali.
4. Rilevazione delle abilità residue.
5. Diagnosi differenziale rispetto ad altri disturbi.
Aree oggetto di valutazione
Psicologi e insegnanti
Psicologi e neuropsichiatriPsicologi e insegnantiPsicologi e insegnantiNeuropsichiatri
20
1. Colloquio dello specialista coi genitori, ai quali può essere richiesta anche la compilazione di alcune rating scale.
2. Colloquio dello specialista col bambino ed eventuale somministrazione di alcuni test.
3. Esame medico del bambino.
4. Colloquio dello specialista con gli insegnanti del bambino e compilazione di rating scale.
Fasi della valutazione
21
Alcuni accorgimenti valutativi
1. Considerare l’evoluzione temporale dei comportamenti
2. Considerare la situazionalità delle condotte
3. Considerare il grado di strutturazione del contesto
22
I tipi di deficit
1. Problemi di durata
2. Problemi di frequenza
3. Problemi di accuratezza
4. Problemi di latenza
5. Problemi di generalizzazione
6. Problemi di discriminazione
23
Area: attenzioneTipi di deficit Descrizione
Problemi di durataEs. ridotta persistenza in un attività ludica e continui cambiamenti di gioco
Problemi di frequenza
Es. pochi contatti oculari con l’insegnante mentre spiega
Problemi di accuratezza
Es. distribuzione caotica dell’attenzione durante un lavoro di gruppo o una discussione
Problemi di latenzaEs. eccessiva lentezza nello spostare l’attenzione sull’insegnante all’inizio della lezione
Problemi di generalizzazione
Es. difficoltà a trasferire i tempi di attenzione dal contesti strutturato della lezione a quello semistrutturato del gioco
Problemi di discriminazione
Es. tendenza a reiterare uno stile attentivo rapido e superficiale dalla visione dei cartoni al compito in classe
24
Area: scritturaTipi di deficit Descrizione
Problemi di durata Es. peggioramento del tratto grafico col procedere del compito
Problemi di frequenza
Es. andamento altalenante nella qualità del tratto grafico
Problemi di accuratezza
Es. mancato rispetto dei margini durante il disegno
Problemi di latenzaEs. tempo eccessivamente lungo o troppo rapido per l’inizio di una composizione grafica o di un disegno
Problemi di generalizzazione
Es. difficoltà a trasferire il controllo fino-motorio dall’attività ludica a quella grafica
Problemi di discriminazione
Es. tendenza a ipergeneralizzare la prensione di un giocattolo a quella della penna
25
1. Rating scale comportamentali
2. I test normativi e neuropsicologici
3. Osservazione sistematica del comportamento
Strumenti di valutazione
26
Rating scale
Scale sintomatologiche specifiche italiane
Brown ADD Scales. (Brown T.E. – Giunti OS 2007).
Fasce d’età valutabili: 3-7 anni, 8-12 anni, >12 anni
Dimensioni valutate:1. Organizzazione 2. Focalizzazione e attenzione sostenuta 3. Regolazione dello stato di attivazione ed
elaborazione delle informazioni4. Gestione della frustrazione e modulazione
delle emozioni 5. Memoria di lavoro 6. Monitoraggio ed autoregolazione
27
Scale sintomatologiche specifiche italiane
CRS-R – Conners’ Rating Scales – Revised (Conners K. – Giunti OS 2007)
Fascia d’età valutabile: 3 – 14 anni
1. Oppositività 2. Disattenzione3. Iperattività4. Ansia-Timidezza5. Perfezionismo
6. Problemi sociali7. Problemi psicosomatici8. Indice globale Conners9. Indice ADHD10. Sintomi del DSM-IV
Scale:
Rating scale
28
Scale sintomatologiche specifiche italiane
Scala IPER – KIWI Kit Iperattività. (Fedeli D. – Giunti OS 2007).
Fasce d’età valutabili: 4-14 anniComposizione: 35 item – 20’ circaCampione normativo: 1595 soggetti
Fattori valutati:
Rating scale
29
Deficit di inibizione cognitiva- ridotto linguaggio interno
- scarsa tolleranza frustrazione- rigidità cognitiva
Limitato orientamento e persistenza nel compito
- difficoltà di working memory- ridotta pianificazione
- alterata percezione del tempo
Deficit di controllo motorio- irrequietezza motoria
- oppositività- aggressività
Rating scale
30
1° esempio: M.V. 6 anni
Rating scale
31
2° esempio: T.L. 14 anni
Rating scale
32
33
Scale psicopatologiche globali
CBC – Child Behavior ChecklistAchenbach T.M. (2001). Child Behavior Checklist/4-18. Milano: Ghedini.
Rating scale
34
I test intellettivi
1. WPPSI – Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence (4-6 anni)
2. WISC – Wechsler Intelligence Scale for Children (6-16 anni)
3. WAIS – Wechsler Adult Intelligence Scale (dai 16 anni)
35
I test intellettivi
WISC Wechsler Intelligence Scale for Children - III
Utilità dei test intellettivi:1. escludere la presenza di un deficit intellettivo globale;2. verificare la prestazione del soggetto in specificisubtest.
36
I test intellettivi
WISC Wechsler Intelligence Scale for Children - III
Fattore “Libertà dalla distraibilità”
(taratura 2006)
1. Memoria di cifre
2. Cifrario
3. Ragionamento aritmetico
Probabilità di falsi negativi > 70%
Golden J. (1996). Are tests of working memory and inattention diagnostically useful in children with ADHD? ADHD Report, 4, 6-8.
37
Ragionamento aritmetico
38
Cifrario
39
Ordinamento di storie figurate
40
Ricerca di simboli
41
Labirinti
42
Disegno con i cubi
43
I test neuropsicologici
1. Test singoli per la valutazione della funzionalità frontale
2. Batterie neuropsicologiche multidimensionali
44
CPT – Continuous Performance TestConners C.K. (2003). Continuous Performance Test II. Toronto: MHS.
Tre punteggi:
-Risposte corrette Attenzione sostenuta
-Omissioni Disattenzione
-Falsi positivi Impulsività
I test neuropsicologici
45
Indice di flessibilità cognitiva
WCST – Wisconsin Card Sorting TestHeaton R.K., Chelune G.J., Talley J.L., Kay G.G. & Curtiss G. (2000). Wisconsin Card Sorting Test. Firenze: Organizzazioni Speciali.
MCST (età prescolare)
I test neuropsicologici
46
Torre di LondraCulbertson W.C. & Zillmer E.A. (2003). Tower of London. Toronto: MHS.
Indice di pianificazione
I test neuropsicologici
47
Torre di Londra
Sannio Fancello G., Vio C. & Cianchetti C.,TOL. Torre di Londra. Test di valutazione delle funzioni esecutive (pianificazione e problem solving). Con CD-ROM. Edizioni Erickson.
I test neuropsicologici
48
Indice di inibizione e
di shift
I test neuropsicologici
49
Test della figura complessaRey A. (1979). Reattivo di memoria – Figura complessa. Firenze: OrganizzazioniSpeciali.
Indice di memoria di lavoro e di
pianificazione
I test neuropsicologici
50
L’osservazione sistematica
PREREQUISITI
1. Linguaggio operazionale
2. Discriminazione rispetto al contesto
3. Pluralità di osservatori
MODALITA’1. Continua2. A campionamento di tempo
1. a intervalli fissi2. a intervalli variabili
PARAMETRI1. Frequenza2. Durata3. Intensità
51
L’osservazione sistematica
QUANTO DEVE DURARE L’OSSERVAZIONE?
La durata e la frequenza degli atti osservativi sono inversamente proporzionali alla frequenza di comparsa del comportamento
studiato.
52
Tratta da Fedeli (in press). Il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività. Roma: Carocci.
L’osservazione della sfera attentiva
53
L’osservazione della sfera attentiva
54
L’osservazione della sfera attentiva
55
L’osservazione della sfera attentiva
Tipo di attenzione Indicatori
Sistema attentivo posteriore
L’allievo si volta se sente entrare qualcuno nell’aula
L’allievo presta attenzione ai rumori provenienti dal giardino
Sistema attentivo anteriore
L’allievo mantiene il contatto oculare con l’insegnante mentre spiega
L’allievo riporta rapidamente l’attenzione sull’insegnante dopo essersi distratto
56
L’osservazione della sfera attentiva
Tratta da Fedeli (in press). Il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività. Roma:
Carocci.
57
L’osservazione della sfera attentiva
Tratta da Fedeli (in press). Il disturbo
da deficit d’attenzione e
iperattività. Roma: Carocci.
58
L’osservazione della sfera socioemotiva
I deficit socio-emotivo-comportamentali
Sfera comportamentale
Comportamenti intrusivi e irritanti
Comportamenti impulsivi
Comportamenti rischiosi
Sfera relazionale
Ridotta reciprocità sociale
Difficoltà nei turni
Carente cooperazione
Sfera emotiva
Locus of control esterno
Ridotta autoconsapevolezza
Distorsioni percettive e attributive
59
L’osservazione della sfera socioemotiva
Tratta da Fedeli (in press). Il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività. Roma:
Carocci.
60
Approfondimenti valutativi
La dimensione temporale del comportamento
1. Prove di percezione temporale (Es. l’allievo si accorge quando il tempo
concesso per il compito sta per terminare?)
2. Prove di utilizzo del tempo (Es. l’allievo si inserisce adeguatamente all’interno di
una sequenza di azioni?)
3. Prove di gestione del tempo (Es. l’allievo distribuisce il tempo a disposizione tra le
varie attività da svolgere?)
61
Un modello d’analisi basato sul gioco
1. Caratteristiche fondanti
2. Abilità di gestione
4. Dimensioni sociali
3. Aspetti prestazionali
62
1. Caratteristiche fondanti
Motivazione intrinseca
Controllo
Sospensione della realtà
Deficit di inibizione e attenzione
Transizioni frequenti tra attività
Passività, assenza di iniziativa, disturbo
Interazione superficiale, rigidità, scarsa generatività
63
I bambini ADHD giocano da soli significativamente più dei controlli.
I bambini ADHD mostrano un maggior numero di transizioni nel gioco rispetto ai controlli (22% vs. 12%).
I bambini ADHD presentano un maggior numero di comportamenti disturbanti durante le transizioni (entrata o uscita da un gioco).
I bambini ADHD sperimentano il rifiuto sociale dei coetanei tre volte più spesso dei controlli.
2. Abilità di gestione
64
3. Aspetti prestazionali: indicatori motori
Indicatori quantitativi (es. velocità) preservati.
Compromissione (scarsa accuratezza ed elevata variabilità) degli aspetti qualitativi in sequenze motorie complesse (coordinazione, equilibrio statico e dinamico, fluenza, organizzazione, autocorrezione, controllo dei
movimenti ‘overflow’, ecc.).
65
4. Dimensioni sociali
Ridotto decentramento e capacità empatica
Compromissione della reciprocità ludica
66
Le funzioni esecutive
Tratta da Fedeli (in press). Il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività. Roma:
Carocci.
67
Prospettive di lavoro futuro: EF Battery
68
Prospettive di lavoro futuro: EF Battery
Prova: Puzzle
Abilità: Analisi visiva
Punteggi:
Risp corrette
Falsi positivi
Omissioni
69
Prospettive di lavoro futuro: EF Battery
Prova: Room
Abilità: Flessibilità
Punteggi:
Risp corrette
Falsi positivi
Omissioni
70
Prospettive di lavoro futuro: EF Battery
Prova: Library
Abilità: Pianificazione
Punteggi:
Temp tot.
Latenza
Tot mosse
Errori
Perseverazioni