Heos.it n. 501 demo feb 13
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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo
EOSEOSEOS.it.it.it Anno XII n. 501 Venerdì 1 Febbraio 2013 www.heos.it
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RRREALIZZATAEALIZZATAEALIZZATA LALALA PIANTAPIANTAPIANTA DIDIDI TABACCOTABACCOTABACCO “ “ “GMGMGM”””
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VENETO. LE CITTÀ DELL’ANELLO MERLATO
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In copertina. La pianta di tabacco GM coltivata al Fraunhofer IME (Germania)
HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.233 copie spedite via e-mail www.heos.it
2 - n. 501 | Venerdì 1 Febbraio 2013 www.heos.it
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Sommario
PRIMO PIANO
3 IN FUGA DALLE UNIVERSITÀ «IN 10 ANNI È SCOMPARSO UN ATENEO»
ATTUALITÀ
4 5
IN EUROPA IL FUTURO CORRE SU UN FOGLIO DI “GRAPHENE” RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
AMBIENTE
6 7
ACIDIFICAZIONE DELL’ACQUA DI MARE E CONSEGUENZE AMBIENTALI REGIONE MARCHE-INFN AL VIA IL SERVIZIO PUBBLICO IN CLOUD
TECNOLOGIA
8 10 11
L’ALBERO DI SALICE: SE VIENE PIEGATO DIVENTA UNA MINIERA DI ENERGIA VERDE MATERIALI ANTIRUMORE,NUOVE SOLUZIONI DALLA GERMANIA FINLANDIA, INIZIATIVE DI BIOECONOMIA PER SOSTENERE LE PICCOLE AZIENDE
SCIENZE
12 13
DAI SEGRETI DELLA TETTONICA UN AIUTO A PREVENIRE I DISASTRI GENOMA: «ADESSO BISOGNA IMPARARE L'ALFABETO DEL CONTROLLO GENI»
SPAZIO
14 2020: “EUCLIDE MISSION” SCANDAGLIERÀ DUE MILIARDI DI GALASSIE ALLA RICERCA DI MATERIA ED ENERGIA OSCURA
SALUTE
15 16
IPERTENSIONE, IDENTIFICATA MUTAZIONE GENETICA REALIZZATA LA PIANTA DI TABACCO “GM” IN CRESCITA CONTINUA E “PER SEMPRE GIOVANE”
CULTURA
17 18
SCOPERTI REPERTI FOSSILI DI HOMO DI 1 MILIONE DI ANNI FA PISA, DOPO IL RESTAURO RICOLLOCATO UN ALTRO AFFRESCO DI BENOZZO GOZZOLI
VENETO. LE CITTÀ DELL’ANELLO MERLATO
19 BASSANO, IL CASTELLO DEGLI EZZELINI E LA TORRE “GRANDA”
WEEKEND
20 DERUTA, LA CITTÀ DELLE CERAMICHE D’ARTE
PRIMO PIANO
L 'università italiana è in grande affanno. Lo denun‐cia il Cun (Consiglio uni‐versitario nazionale) in un
documento rivolto all'attuale Go‐verno e Parlamento, alle forze politiche impegnate nella competi‐zione elettorale, «ma soprattutto a tutto il Paese». Nel documento si sottolinea che dal 2009 il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) è sceso del 5% ogni anno. Iscritti, come se fosse scomparso un ateneo. In dieci anni gli imma‐tricolati sono scesi da 338.482 (2003‐2004) a 280.144 (2011‐2012), con un calo di 58.000 stu‐denti (‐17%). Come se in un de‐cennio ‐ quantifica il Cun ‐ fosse scomparso un ateneo come la Statale di Milano. Il calo delle im‐matricolazioni riguarda tutto il territorio e la gran parte degli ate‐nei. AI 19enni, il cui numero è rimasto stabile negli ultimi 5 anni, la laurea interessa sempre meno: le iscrizioni sono calate del 4% in tre anni: dal 51% nel 2007‐2008 al 47% nel 2010‐2011. Lontani dall'Europa. Quanto a laureati l'Italia è largamente al di sotto della media Ocse: 34mo posto su 36 Paesi. Solo il 19% dei 30‐34enni ha una laurea (media europea 30%). Il 33,6 % degli i‐scritti, infine, è fuori corso mentre il 17,3% non fa esami. Borse di studio. Il numero dei laureati nel nostro Paese è desti‐nato a calare perché, negli ultimi 3 anni, il fondo nazionale per finan‐ziare le borse di studio è stato ridotto. Nel 2009 i fondi nazionali coprivano l'84% degli studenti aventi diritto, nel 2011 il 75%. Cala l'offerta formativa. In sei anni sono stati eliminati 1.195 corsi di laurea. Quest'anno sono scomparsi 84 corsi triennali e 28 corsi specialistici/magistrali. Se questa riduzione è stata inizial‐
mente dovuta ad azioni di raziona‐lizzazione, ora dipende dalla pe‐sante riduzione del personale do‐cente. Dottorati, merce rara. Rispetto alla media Ue, in Italia abbiamo 6.000 dottorandi in meno che si iscrivono ai corsi. L'attuazione della riforma del dottorato previ‐sta dalla riforma Gelmini è ancora ferma e il 50% dei laureati segue i corsi di dottorato senza borsa di studio. Professori in calo. In soli sei anni (2006‐2012) il numero dei docenti si è ridotto del 22%. Nei prossimi 3 anni si prevede un ulteriore calo. Contro una media Ocse di 15,5 studenti per docente, in Italia la media è di 18,7. Il rapporto docenti/studenti è destinato a divaricarsi ancora per una conti‐nua emorragia di professori che non vengono più assunti. Il calo è anche dovuto alla forte limitazione imposta ai contratti di insegna‐mento che ciascun ateneo può stipulare. Le spese superano i fondi. Dal 2001 al 2009 il Fondo di finanzia‐mento ordinario (Ffo), calcolato in termini reali aggiustati sull'infla‐zione, è rimasto quasi stabile, per poi scendere del 5% ogni anno, con un calo complessivo che per il 2013 si annuncia prossimo al 20%. Laboratori a rischio. A forte ri‐schio obsolescenza poi le attrezza‐ture dei laboratori per la decurta‐zione dei fondi: anche i finanzia‐menti Prin, cioè i fondi destinati alla ricerca libera di base per le università e il Cnr, subiscono tagli costanti: si è passati da una media di 50 milioni all'anno ai 13 milioni per il 2012. Infatti dai 100 milioni assegnati nel 2008‐2009 a progetti biennali si è passati a 170 milioni per il biennio 2010‐2011 ma per progetti triennali, per giungere a meno di 40 milioni nel 2012, sem‐pre per progetti triennali. (Red)
DENUNCIA DEL CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE IN FUGA DALLE UNIVERSITÀ «IN 10 ANNI È SCOMPARSO UN ATENEO»
3 - n. 501 | Venerdì 1 Febbraio 2013 www.heos.it
Il libro Segnalato Vetro di Giuseppe Furno Longanesi Gen. 2013 Pagine 776 € 18.60
V enezia, 1569. Mentre la Serenissima Repubblica si sta preparando a un sanguinoso conflitto con l'Impero Ottomano e l'Inquisizione brucia
migliaia di libri, l'esplosione dell'Arsenale illu‐mina la notte, ed è violentissima. Intere contrade vengono rase al suolo, la‐
sciando morti e feriti. Tra i soccorritori c'è Andrea Loredan, secondogenito del Doge e avvocato de' Prigioni, che si destreggia in uno scenario di devastazione e sofferenza destina‐to a cambiargli la vita. Andrea Loredan, ha scelto di stare dalla parte dei poveri, dei dise‐redati, in difesa dei quali impiega la sua espe‐rienza di avvocato. NEL FRATTEMPO, UN VECCHIO NUOTA fra le fiam‐
me che ardono sulla superficie della laguna: ha una missione da compiere in nome di chi ha amato. Riesce a salvarsi, solo per essere subito arrestato dalle milizie veneziane. Dice di essere un mercante turco di tappeti,
ma lui e un ragazzo di nome Gabriele vengono gettati nelle Serenissime prigioni. Le accuse sono di inusitata gravità e la bellissima madre di Gabriele implora Andrea di assumere la difesa del figlio. Per difendere i due imputati, il giovane Lore‐
dan si trova invischiato in una serie di miste‐riose morti nel monastero della Celestia e incappa in un oscuro messaggio cifrato: la sua città, la città dei maestri vetrai, la città della libera stampa e della cultura, rischia di cam‐biare per sempre volto. In un rocambolesco intrigo, che lo conduce
fino a Lepanto, nel cuore del conflitto che vede contrapposte le armate navali della Cro‐ce e della Mezzaluna, l'avventura di Andrea diventa un'appassionata, epica e travolgente battaglia in nome della libertà. Giuseppe Furno vive a Roma, dove è nato.
Dopo varie esperienze lavorative come opera‐io, custode di museo e marinaio, da molti anni scrive sceneggiature per la radio, il cinema e la televisione, firmando episodi in serie di suc‐cesso. Ha pubblicato guide di viaggi a piedi e su treni a bassa velocità.
5 - n. 501 | Venerdì 1 Febbraio 2013 www.heos.it
System,tradotto in lingua italiana: “Segnali sismici e infrasonici al Monte Etna: modellazione del condotto del Cratere di Nord‐Est e sue relazioni con i l s i s tema d ’a l imentaz ione dell’eruzione 2008‐2009”. Gli autori hanno trovato che l’eruzione dell’Etna , iniziata il 13 maggio 2008 da una fessura che si è aperta nella parte alta del versante orientale del vulcano, è stata preceduta, un giorno prima, da ben 157 eventi infrasonici, con fre‐quenze comprese tra 0,4 e 2,0 Hertz. TANTO PER AVERE UN RIFERIMENTO, ricor‐
diamo che l’orecchio umano percepi‐sce solo le vibrazioni sopra i 20 Hertz. Sulla base di tutti i dati relativi alle caratteristiche spettrali degli eventi infrasonici e degli eventi sismici a bas‐sa frequenza che avvenivano in conco‐mitanza, gli autori dello studio hanno trovato che all’interno dell’apparato vulcanico, a causa della liberazione dei gas dalla superficie della colonna di magma, si verificavano lungo i condotti due fenomeni di risonanza. Il primo fenomeno è simile a quello che fanno vibrare le canne di un organo; il secon‐do fenomeno è paragonabile ai proces‐
si che avvengono in un fischietto o quando soffiamo in un collo di botti‐glia. Si è potuto sviluppare così un mo‐dello matematico che ha descritto il fenomeno che è risultato utile oltre che per spiegare la dinamica interna dell’eruzione vulcanica, anche per rico‐struire il complesso sistema di alimen‐tazione che porta il magma da un ser‐batoio profondo a risalire verso la su‐perficie fino alle bocche crateriche. Domanda: Quale tipo di sviluppi e di
ulteriori applicazioni di allerta può avere questo studio? «In teoria ‐ spiega Privitera ‐ se cono‐
scessimo, con precisione, le dimensioni geometriche del condotto e l’esatta velocità del suono nei gas vulcanici, mediante i segnali infrasonici potrem‐mo effettuare il monitoraggio della pressione all’interno del più superficia‐le dei serbatoi magmatici dell’Etna. In tal modo, potrebbero essere istituite allerte ogni qualvolta il valore di pres‐sione all’interno del serbatoio magma‐tico supera un valore di soglia. In prati‐ca ‐ conclude ‐ sono già in programma esperimenti per la misura diretta di tali parametri». (Red) info www.ingv.it
RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
Corriere.it 1 Febbraio Corriere.it 31 Gennaio http://vauro.globalist.it/ http://espresso.repubblica.it/
G li infrasuoni possono aiutar‐ci a capire se un’eruzione vulcanica è prossima e quali sono le strade che il magma
in risalita sta percorrendo prima di sgorgare dai crateri? Gli infrasuoni, come è noto, sono dei suoni a bassa frequenza al disotto dei 20 Hertz, che il nostro orecchio non è in grado di per‐cepire, ma che tuttavia, provocano alterazioni al nostro organismo. Da qualche tempo i vulcanologi li
stanno monitorando attentamente, con appositi sensori, perché sono state scoperte correlazioni molto significati‐ve tra l’emissione degli infrasuoni e i fenomeni eruttivi. Di questo si sono occupati gli esperti dell’Istituto Nazio‐nale di Geofisica e Vulcanologia (INGV): Andrea Cannata, Stefano Gre‐sta e Eugenio Privitera e dell’Università di Catania: Mariangela Sciotto e Laura Spina in uno studio pubblicato di re‐cente su Journal of volcanology and geothermal research dal titolo origina‐le: Seismic and Infrasound Signal at Mt. Etna: Modelling the North‐East Crater Conduit and its Relation with the 2008‐2009 Eruption Feeding
QUEI SUONI IMPERCETTIBILI CHE PRECEDONO E ACCOMPAGNANO UN’ERUZIONE VULCANICA
L’Etna (foto, Ingv.it)
www.giuliobarbieri.it
da differenze delle proteine del fattore di trascrizione, ma dalla presenza o dall'assenza di specifiche sequenze che si legano a esse. Taipale riprende: «Nel suo comples‐
so, il lavoro rappresenta un grande passo avanti verso la decifrazione del codice che controlla l'espressione dei
D opo il sequenziamento del genoma nel 2000, si spera‐va che la conoscenza dell'intera sequenza del
DNA umano potesse essere rapida‐mente tradotta in benefici medici co‐me nuovi farmaci e strumenti di previ‐sione in grado di identificare le perso‐ne a rischio di malattia. Questo si è però rivelato più difficile del previsto. Adesso un altro tassello sulla cono‐scenza del Dna è stato aggiunto da un gruppo di scienziati del Karolinska In‐stitutet in Svezia che hanno identifica‐to le sequenze che si legano a oltre quattrocento proteine le quali control‐lano l'espressione dei geni. «Il genoma è come un libro scritto in
una lingua straniera, conosciamo le lettere, ma non riusciamo a capire per‐ché il genoma umano fa un essere u‐mano o perché il genoma di un topo fa un topo», dice al Cordis, Jussi Taipale, che ha coordinato lo studio al Diparti‐mento di Bioscienze e alimentazione del Karolinska Institutet. «Anche il per‐ché alcune persone hanno un rischio più alto di sviluppare malattie comuni come le patologie cardiache o il cancro non è ancora stato compreso». LE PARTICOLARITÀ DEI LEGAMI dei fattori
di trascrizione umani sono state con‐frontate a quelle dei topi e sorpren‐dentemente non sono state trovate differenze. Secondo gli scienziati, que‐sti risultati suggeriscono che il mecca‐nismo di base dell'espressione geneti‐ca è simile negli esseri umani e nei topi, e che le differenze delle dimen‐sioni e della forma sono causate non
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geni e fornisce una preziosa risorsa per gli scienziati di tutto il mondo per capi‐re meglio la funzione di tutto il geno‐ma umano. Il conseguente incremento della nostra abilità di leggere il genoma migliorerà anche la nostra abilità di tradurre le informazioni genomiche che si accumulano rapidamente in be‐nefici medici». Questo progetto è stato sostenuto dal Centro di bioscienze del Karolinska Institutet, dalla Fondazione Knut e Alice Wallenberg, dal Consiglio svedese della ricerca, dal Science for Life Laboratory, dalla Fondazione sve‐dese per il cancro, dalla sovvenzione del CER Advanced Grant GRO‐WTHCONTROL e nell'ambito del pro‐getto SYSCOL del tema "Salute" del 7° PQ dell'UE. (Red)
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