Heos.it n. 594 venerdì 6 Febbraio 2015

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Heos.it n. 594 venerdì 6 Febbraio 2015 Settimanale di scienze e cultura in formato pdf Copia demo 6 di 22 pagine Per ricevere Heos.it email a [email protected]

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Anno XIV n. 594 Venerdì 6 Febbraio 2015 Settimanale in pdf www.heos.it

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In copertina, immagine artistica di un aeroporto con pista circolare (foto www.endlessrunway-project.eu/)

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Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Redazione Heos.it Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 345 9295137 E-mail [email protected] www.heos.it

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Sommario

PRIMO PIANO

3 GLI EMBRIONI CON 3 DNA

ATTUALITÀ

4 5

PISTE CIRCOLARI NEL FUTURO DEGLI AEROPORTI

LA GIRAVOLTA DEL FASCIO DI ELETTRONI COME IL “BOATO SONICO”

AMBIENTE

6 7

APPRAISAL, PIÙ SEVERITÀ E MIGLIORI TECNICHE PER RIDURRE L’ INQUINAMENTO DELL’ARIA PIATTAFORMA ONLINE PER GESTIRE IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE NEL “MED”

TECNOLOGIA

8 9 10

DIADEMS, DAI DIAMANTI MODIFICATI ALLA CURA DELL’ALZHEIMER TELECAMERE OPEN SOURCE PER LA CINEMATOGRAFIA INDIPENDENTE LA STRATIGRAFIA AGGIORNA LE CRONACHE DELL’ANTICO EGITTO

SCIENZE

11 12

COME L’UOMO, I PULCINI ORDINANO LE NUMEROSITÀ CRESCENTI DA SINISTRA A DESTRA BIOMATERIALI PER IL FUTURO MONDO DELLA FOTONICA

SALUTE

13

14

“NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI SOLO CIBI FRESCHI, STAGIONALI E A KM 0” I CONCETTI DI “UGUALE” E “DIVERSO” NEI BIMBI DA 14 A 24 MESI NUOVI RILEVATORI IN TOSSICOLOGIA

SPAZIO

15 16

SCOPERTE NUOVE STELLE NELLA NEBULOSA TRIFIDA NELLA LAVA LUNARE SI NASCONDE IL MISTERO DELLA VITA SULLA TERRA

FOCUS

17 NADINE, I COLLEGAMENTI ONLINE RIVELANO LE TENDENZE DELL’INTERAZIONE

WEEKEND

18 VIGEVANO, UNA “SINFONIA MUSICALE”

CULTURA

20 VENEZIA. GRISHA BRUSKIN: “ALEFBET”, ALFABETO DELLA MEMORIA

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Regaliamoci un libro

“ Storia della bambina perduta” è il quar-to e ultimo volume dell’ “Amica genia-le”. Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con

alle spalle delle vite piene di avvenimenti, sco-perte, cadute e rinascite. Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigio-ne di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Na-poli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei

rapporti familiari e camorristici, ma si è inven-tata una sorprendente carriera di imprenditri-ce informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader na-scosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l'altro allo scontro con i potenti fratelli So-lara). Il romanzo è soprattutto la storia di un rap-

porto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scon-trano e s'incontrano, s'influenzano a vicenda. Attraverso nuove prove che la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell'altra sem-pre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d'amicizia. La quadrilogia dell’Amica geniale è un

romanzo che non somiglia a nessun altro. È un libro che si può scrivere solo alla fine di una vita, di una “certa” vita, con il distacco neces-sario. Un romanzo che ha in sé una forza ondi-vaga, ma anche un potente sostrato metafori-co che lo inserisce all’interno della grande letteratura, proprio come hanno affermato a più riprese le grandi testate giornalistiche sta-tunitensi, New York Times, Wall Street Journal, New Yorker che si sono espresse in maniera encomiastica nei confronti della nostra Elena Ferrante.

Elena Ferrante è lo pseudonimo di una scrittrice o

scrittore di cui si ignora la vera identità. Si sa solo che sarebbe nata/o a Napoli, città abbandonato presto per vivere all’estero.

PRIMO PIANO

L a tecnica che permette di ottenere embrioni da 3 diversi Dna e approvata di recente in Gran Bretagna, è stata messa a punto nel 2010 all'università di Newcastle (Regno Unito). Gli scienziati in questo caso utilizzano gli ovociti di due donne. Il

primo passaggio consiste nel prelevare il nucleo dall'ovocita di una donna non portatrice di malattie mitocondriali, e viene lasciato al suo interno solo il Dna mitocondriale non a rischio. Successivamen-te, dall'ovocita della donna portatrice di malattie mitocondriali si preleva il nucleo, all'interno del quale c'è l'ormai nota molecola a doppia elica del Dna. Quindi si preleva il Dna dallo spermatozoo. A questo punto i due Dna nucleari (quello della donna portatri-

ce di malattie mitocondriali e quello dell'uomo) vengono trasportati nell'ovocita con il Dna mitocondriale sano e in questo ambiente sen-za rischi ha inizio il processo di fecondazione, con la fusione dei pa-trimoni genetici dei due genitori. Per gli scienziati, anche se i Dna sono tre, i genitori restano comunque due perché il Dna mitocon-driale, con appena 37 geni, costituisce una frazione piccolissima del patrimonio genetico, rispetto ai circa 23.000 geni contenuti nel Dna del nucleo. L'obiettivo di questa tecnica è quello di evitare la tra-smissione di malattie genetiche per via materna. Il mondo scientifico considera questa tecnica la chiave per evitare la trasmissione delle malattie mitocondriali, la più comune causa di malattie genetiche. (Red)

ROSTOV IMMAGINI DELL'ANTICA RUSSIA

N ella foto, il monastero di San Giacomo a Rostov. Fu fondato nel 14 ° seco-lo da San Iakov di Rostov (Foto: Grigory Gusev / Flickr/sptimes.ru)

GLI EMBRIONI CON 3 DNA

STORIA DELLA BAMBINA PERDUTA L'amica geniale di Elena Ferrante Editore E/O 2014 pp 451 € 19,50

CRONACHE

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RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA

PISTE CIRCOLARI NEL FUTURO DEGLI AEROPORTI

I mmaginare una pista circolare per gli aeroporti potrebbe contri-buire a rivoluzionare il trasporto aereo, riducendo i tempi di volo,

risparmiando sui costi del carburante e promuovendo una più elevata efficien-za aeroportuale.

La progettazione di piste aeropor-

tuali non ha subito sostanziali variazio-ni da quando gli aerei sono stati creati. Il progetto ENDLESS RUNWAY (“The endless runway”), finanziato dall’UE, ha concepito una pista rivoluzionaria, basata su un percorso circolare intorno all’aeroporto. Tale pista potrebbe con-sentire il decollo e l’atterraggio degli aerei in qualsiasi direzione, accorcian-do le traiettorie, evitando incroci di

pista e agevolando gli atterraggi in qualsiasi condizione meteorologica.

Più in particolare, il team di pro-getto ha proposto una pista circolare con un raggio compreso tra 1,5 e 2,5 km, che consente di apportare più facilmente modifiche agli aeroporti esistenti.

Tale pista sarebbe inoltre larga

400 m, trovando un equilibrio tra le forze centrifughe limitanti e le consi-derazioni inerenti la sicurezza. È inte-ressante notare che diversi aerei so-no in grado di utilizzare una simile pista di 10 km contemporaneamente.

Per realizzare i suoi obiettivi, il pro-getto ha valutato i tre modelli opera-tivi. Il primo è stato progettato per

Corriere.it 6 Febbraio Corriere.it 5 Febbraio Italiaoggi.it 6 Febbraio Ilfattoquoditiano.it 5 Febbraio

scenari di scarsa ventosità dove è pos-sibile utilizzare qualsiasi parte del cer-chio in qualsiasi direzione. Il secondo, d’altro canto, contemplava uno scena-rio a elevata ventosità, simile a un ae-roporto con due piste parallele. Infine, il terzo modello ha considerato venti mutevoli, considerando una sequenza aerea che gradualmente “si muove” nella direzione del vento.

Sulla base di questi scenari, il

team di progetto ha scoperto inoltre che si potrebbe abbreviare lo spazio di decollo e di atterraggio complessiva-mente del 10 % rispetto alle piste di-ritte. Il modello promuove operazioni più sostenibili che non sempre si basa-no sul vento, con un utilizzo del terre-no minore di quello degli aeroporti tradizionali. Sebbene i costi di costru-zione saranno più alti del 10-60 %, il concetto offre benefici in termini di traiettorie brevi, tempo minore per i taxi e la capacità continua, ideale per aumentare la capacità aerea in tutto il mondo.

Il progetto ENDLESS RUNWAY ha dimostrato con successo la fattibilità del progetto della pista circolare, mettendone in evidenza i benefici, i requisiti e le prospettive future. Se gli aeroporti europei passano a un tale modello, dovrebbero ottenere anche un notevole risparmio di carburante e snellimento del traffico aereo. (Red)

Vedi http://www.endlessrunway-

project.eu/

A lato, illustrazione artistica di una pista circolare per l’atterraggio degli aerei

5 - n. 594 | Venerdì 6 Febbraio 2015 www.heos.it

Ricercatori Cnr generano un fascio di elettroni ad alto momento angolare orbitale potenzialmente adatto per studiare a scala atomica il magneti-smo dei materiali

A i fisici è noto che fasci di luce che hanno fronte d'on-da a forma di cavatappi, possiedono anche un mo-

mento angolare orbitale, e che di re-cente si è dimostrato un effetto simile anche in fasci di elettroni. Ora un team di ricercatori dell'Istituto nanoscienze del Cnr, in collaborazione con Universi-tà di Ottawa e di Modena e Reggio Emilia, ha realizzato intensi fasci di elettroni con momento angolare centi-naia di volte maggiore dello spin dell'e-lettrone. Fasci di elettroni che potran-no essere utilizzati sia per studi fonda-mentali sia per sondare le proprietà dei materiali magnetici. Il risultato è pubblicato sulla rivista Physical Review Letters.

Un fascio di luce ordinario come quello di un puntatore laser, si propa-ga con fronti d'onda che sono piani

paralleli. Ma in un cosiddetto fascio a vortice il fronte d'onda forma una superficie definita “a cavatappi”, e il fascio possiede un momento angola-re orbitale, ossia un momento rota-zionale attorno all'asse dell'elica. Più piccolo è il passo d'elica, maggior è il momento. Per anni i fisici hanno usa-to il momento angolare della luce per generare movimento, ad esempio per imprimere una rotazione alle nano-particelle.

Di recente, sfruttando gli elettro-

ni, che hanno proprietà simili a quelle della luce, sono stati prodotti fasci di elettroni con momento angolare or-bitale. Ma fino a ora è stato difficile ottenere con gli elettroni alti valori del momento angolare.

Adesso è stato fatto un ulteriore passo in avanti grazie al lavoro di Vincenzo Grillo, Gian Carlo Gazzadi e Stefano Frabboni di CnrNano e Uni-versità di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Ebrahim Karimi e Robert Boyd dell'Università di Otta-wa. I ricercatori infatti hanno creato intensi fasci di elettroni “elicoidali” con elevato momento angolare.

Per produrre fronti d'onda elicoidali, i ricercatori hanno usato complicati reticoli di diffrazione. «A differenza dei reticoli di diffrazione standard abbia-mo usato reticoli che presentano fes-sure leggermente spostate nel piano tra una regione e la vicina», spiega Vincenzo Grillo. E subito dopo aggiun-ge: «Questi piccoli spostamenti in-fluenzano la sincronizzazione della luce uscente dalle diverse regioni. Ogni regione isolata produrrebbe fronti d'onda piani, ma la loro combinazione dà luogo a un fascio con momento angolare orbitale». "Per ottenere però un alto momento angolare orbitale senza ridurre l'intensità del fascio, ab-biamo poi costruito un reticolo ancora più elaborato, in cui le sezioni trasver-sali delle fenditure hanno un profilo sinusoidale».

Le misurazioni del fascio diffratto

ossia frantumato confermano che gli elettroni hanno momenti angolari pari al doppio del massimo valore mai rag-giunto finora, e un fascio 30 volte più intenso del precedente. Adesso i ricer-catori vorrebbero utilizzare questi fasci e il campo magnetico che possiedono per studiare il magnetismo su scala atomica in materiali come quelli usati nei dischi rigidi. Infatti poiché il fascio è carico elettricamente, il momento an-golare orbitale genera un campo ma-gnetico parallelo alla direzione di pro-pagazione.

Al riguardo Stefano Frabboni conclu-de: «Un microscopio elettronico che utilizzasse tali fasci potrebbe mappare la magnetizzazione alla nanoscala dei materiali e quando un fascio con eleva-to momento magnetico transita in un materiale si potrebbe potenzialmente rilevare l'equivalente ottico del “boato sonico” che si ottiene quando si supera la barriera del suono». (red)

Vedi www.cnr.it

RICERCATORI DELL'ISTITUTO NANOSCIENZE DEL CNR, IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÀ DI OTTAWA E DI MODENA E REGGIO EMILIA

LA GIRAVOLTA DEL FASCIO DI ELETTRONI COME IL “BOATO SONICO”

A lato illustrazione artistica della giravolta del fascio di elettroni

di elettronica molecolare, in partico-lare per i transistor ad effetto di campo. Per creare nanorod e nano-fili, gli scienziati hanno utilizzato il metodo idrotermico, che fornisce strutture altamente cristalline. I na-norod sono stati depositati sui sub-strati mediante una tecnica di rive-stimento a rotazione, che ha per-messo di ottenere una copertura relativamente omogenea della su-perficie senza ricorrere alla segrega-zione. In tal modo, è stato possibile osservare i processi di ossidazione e

S i lavora allo sviluppo di bio-materiali innovativi che in un prossimo futuro eserciteran-no un effetto molto impor-

tante sulle applicazioni elettroniche biodegradabili. Con il progetto BIO-MOLEC (“Functionalized biopolymers for application in molecular electro-nics and in photonics”), finanziato dall'UE, gli scienziati dei laboratori più prestigiosi d'Europa stanno eseguen-do la funzionalizzazione e il doping di biopolimeri ben conosciuti come il DNA con cromofori (atomi capaci di conferire colorazione ad una sostanza) fotoattivi, con l'obietti-vo di sviluppare materiali con mobili-tà di carica controllabile e forti pro-prietà ottiche non lineari. Gli enti componenti il progetto

hanno già sintetizzati cinque cromo-fori push-pull in una scala dell'ordine dei grammi per il doping dei biopoli-meri. Dopo l'incorporazione in due diverse matrici di polimeri in film sottile (PMMA e DNA-CTMA), la valu-tazione ha riguardato le proprietà di luminescenza, in cui il DNA-CTMA ha mostrato la maggiore resa quantisti-ca. Il team ha preparato e sintetizzato

tramite elettropolimerizzazione nu-merosi altri tipi di composti polimero-DNA. Il DNA-CTMA è risultato più elettroattivo, con un livello capacitati-vo del doppio strato tre volte maggio-re di quello di un polimero puro. Le proprietà di conduzione del DNA con mobilità controllata della carica ren-dono questi materiali polimerici estremamente utili per le applicazioni

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riduzione (perdita e guadagno di elettroni) che si verificano nel rivesti-mento. Poiché esercitano un impatto consistente sulle proprietà fotori-frattive dei sistemi organici coniugati, i nano-oggetti possono modificare le proprietà ottiche non lineari dei siste-mi. Questi dati sono importanti per il rafforzamento dei materiali a matrice inorganica e per la creazione di un nuovo metodo senza contatto per l'orientamento verticale delle mole-cole di cristalli liquidi nei dispositivi di visualizzazione. Le informazioni raccolte dal pro-

getto sono importanti per settori estremamente diversi tra loro, dall'e-laborazione dei segnali ottici, all'e-lettronica molecolare, fino alla con-versione dell'energia solare. Lo svi-luppo di nuovi materiali e della cono-scenza dei materiali biodegradabili e rinnovabili è destinato a diventare sempre più importante, tanto che il 21mo secolo è considerato da molti il secolo della fotonica. (Red)

http://cordis.europa.eu/

BIOMATERIALI PER IL FUTURO MONDO DELLA FOTONICA